That Unexpected Twist of Fate...

di LaylaParamour
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo VIIII ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 15: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XV ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 19: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***





Prologo
 
"Avanti Paige! Avanti!" le urla dagli spalti si sarebbero sentite a chilometri e chilometri di distanza anche se, in acqua, sarebbe stato difficile sentire l'incitamento dei propri familiari e amici.
Nelle diverse corsie, le ragazze si battevano per la coppa del campionato cittadino di Rosewood. Erano tutte brave, ma era facilmente visibile che due lo erano molto piú delle altre. Avevano un grande distacco rispetto alle altre, ma tra di loro potevano esserci al massimo due secondi di differenza.
Erano le ultime bracciate e nessuna delle due sembrava avesse intenzione di mollare. Giá, perchè per quelle due ragazze non era solo una questione di vincere o meno la coppa, era una questione di difesa del proprio onore, dell'onore della propria famiglia.
Ci fu un boato, appena una delle due toccò il bordo piscina, mentre un uomo sugli spalti cominciò a torturare il proprio cappello visibilmente contrariato per il risultato della gara. La vincitrice fu subito attorniata da tre ragazze.
"Brava Emily!" dissero all'unisono.
Emily sorrise, di rimando, alle amiche e mentre si guardava attorno, incontró lo sguardo della sua rivale di una vita, Paige McCullers, intenta ad ascoltare le urla di suo padre che sicuramente si lamentava del fatto che non avesse vinto.
Paige entrò negli spogliatoi e si sfilò l'accappatoio, che poggiò sulla panca. Subito dopo entró Emily, che aveva l'armadietto esattamente due posti prima, rispetto a quello di Paige.
Appena Emily la vide sussultò e poi aprì lo sportello dell'armadietto, dietro il quale si nascose.
Una sola parola, appena udibile, uscì dalla bocca di Paige "Complimenti"
Emily prese il bagnoschiuma e lo shampoo dal proprio armadietto e poi chiuse lo sportello, per guardare Paige che aveva la testa abbassata.
"G-grazie"
Paige annuì di rimando, ed Emily si diresse verso la doccia, decidendo poi di fermarsi e di voltarsi verso la sua 'rivale'.
"Paige mi... " cominciò, per poi bloccarsi quando vide entrare altre ragazze negli spogliatoi, che cominciarono a complimentarsi con lei. Sorrise, senza troppa enfasi, cercando Paige con lo sguardo, sopra le spalle delle compagne di squadra, ma senza risultati. Paige si era giá dileguata per la doccia.


 
ANGOLO DELL'AUTRICE!
Eccomi con questa fanfiction a capitoli sulla Paily ahahah. Dal riassunto probabilmente avrete capito che è una specie di Romeo e Giulietta, in chiave Paily. So che il prologo è molto corto, ma è proprio per dare un minimo accenno di ció che stiamo per vedere, e domani probabilmente metterò giá il primo capitolo. Be, cos'altro dire, spero che seguiate in molti questa fanfiction e che recensirete, buona lettura e ci vediamo domani con il primo capitolo! :D
PS: Ringrazio la mia ragazza che mi ha sostenuto capitolo per capitolo durante questa fanfiction e la mia amica che mi ha sopportato leggendo le pazzie che scrivo ahahah. Thanks!

 

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Capitolo I

“Ehi, Hanna, passami quello striscione!” disse Spencer facendo ridestare l’amica dai propri pensieri, o meglio, distraendola dal suo limarsi le unghie.
“Spencer, sono impegnata, non vedi?” chiese la bionda mostrando la lima che teneva nella mano. Spencer alzò gli occhi al cielo, visibilmente contrariata.
Un ragazzo alto, e dai capelli biondi si avvicinò ad Hanna, mettendole un braccio sulla spalla “Ciao Hanna Banana” disse Sean dandole un bacio sulla guancia.
“Ciao amore!” squittì Hanna.
“Bene, possiamo dire addio ad Hanna” realizzò Aria, che nel frattempo si era offerta di aiutare Spencer, nella palestra della scuola, per i preparativi del ballo scolastico che si sarebbe tenuto la sera seguente.
“E meno male che era lei quella più eccitata di tutte per questo ballo” sorrise Emily, che stava scrivendo, su una lavagna, che si sarebbe trattato di un ballo in maschera. Di conseguenza tutti coloro che non si sarebbero presentati in maniera adeguata, non sarebbero potuti accedere.
“Hanna è eccitata quando può poltrire e lasciare il lavoro agli alti” affermò Spencer, alzando la voce man mano che andava avanti con la frase, in modo da essere sicura che Hanna la sentisse. L’unica risposta che ricevette dall’amica fu una linguaccia.
Erano tutti decisamente impazienti per il ballo, tanto che molti studenti e insegnanti, tra cui Ezra Fitz con cui Aria non smetteva di lanciarsi occhiate complici, si erano offerti per aiutare nei preparativi. La palestra era gremita di persone che correvano da una parte all’altra con striscioni, console per il dj e a volte anche palloni di ogni tipo per liberare completamente il luogo.
Emily pensava ancora alla sua vittoria del campionato. O meglio, non tanto alla vittoria, quanto a quello che avrebbe voluto dire a Paige. Voleva dirle che le dispiaceva, perché in fondo di sentiva in colpa di aver vinto. Per tutte le volte che lei aveva vinto a discapito di Paige, aveva visto sempre la solita reazione del padre, Nick, nei suoi confronti: le urlava contro senza curarsi del fatto che fosse in pubblico, ed Emily poteva facilmente vedere l’imbarazzo e l’impotenza negli occhi di Paige. Fondamentalmente suo padre, Wayne, non era diverso. Ma almeno lui aspettava che tornassero a casa prima di farle la solita ramanzina che prevedeva frasi del tipo: “Emily non puoi permetterti di perdere contro i McCullers, sono i nostri acerrimi nemici, e se tu perdi il nostro nome verrà meno a Rosewood. E sai quanto il giudizio degli altri conti in questa piccola cittadina”. Perché tutto quell’odio per delle stupide gare? Per delle stupide medaglie? Dov’era la sana competizione, senza odio per le altre gareggianti? Era più che sicura che anche Paige la pensasse come lei, altrimenti non le avrebbe fatto i complimenti negli spogliatoi, subito dopo la gara.
La ragazza scosse la testa, cercando di cacciare via quei pensieri, ormai era fatta, lei aveva vinto e non poteva farci più nulla.
“Ehi, comunque ottima gara ieri Fields!” esclamò Sean complimentandosi con l’amica della sua ragazza.
Ovviamente, era troppo bello sperare che qualcuno non facesse riferimento alla gara nel momento in cui lei cercava di non pensarci, o almeno di pensarci il meno possibile.
“Grazie” accennò un sorriso, guardando il ragazzo. Ma la sua attenzione fu subito catturata dalla porta principale, della palestra, che si aprì.
Paige, seguita da due ragazzi che lei sapeva si chiamassero Caleb e Toby, fecero capolino all’interno della futura pista da ballo, muniti di nuovi striscioni.
“E io che speravo che non venissero, quei guasta feste” disse Hanna.
“Idem, ora faranno scoppiare qualche altra rissa, come loro solito” ribatté Spencer, dall’alto della scala. Emily, fissava i tre ragazzi avanzare, senza dire una parola.

“Da cosa ti vestirai?” chiese Toby a Caleb, mentre attraversavano la palestra.
“Toby non è Halloween, è un ballo in maschera, non bisogna vestirsi per forza da qualcosa. Basta che ti metti una maschera e il gioco è fatto” rispose Paige.
“E tu cosa ti metterai principessina?” chiese Caleb dando un pizzicotto al braccio di Paige.
“Principessina?” chiese Paige fissandolo con un sopracciglio alzato, mentre poggiava gli striscioni in un angolo della palestra.
“Scommetto che metterai le stesse cose degli altri balli in maschera. Oppure qualcosa di simile” disse Toby.
“Si” disse guardando di sottecchi Emily “Qualcosa di simile”
“Vuoi far colpo su qualche bella ragazza?” la punzecchiò, con il gomito, Caleb.
Paige non rispose. Toby e Caleb erano gli unici a sapere che nascondeva quel segreto. Le piacevano le ragazze, e se suo padre per un qualsiasi motivo fosse venuto a saperlo, sarebbe morta sul serio. Le ramanzine dopo la perdita di una gara, sarebbero state niente in confronto a quello che le avrebbe detto o fatto se lei lo avesse confessato. Infondo c’è sempre la reputazione dei McCullers da difendere. Come avrebbe reagito la cittadina di Rosewood sapendo che i McCullers hanno una figlia omosessuale? Quando c’era sua madre era tutto diverso, e sarebbe stato tutto diverso se lei fosse stata ancora viva. A lei non importavano le competizioni, era comprensiva aperta di mente e, soprattutto, faceva sentire Paige amata.
“Paige è innamorata!” esclamò Toby dando una pacca sulla spalla alla ragazza.
“Ma che vai blaterando?!” chiese Paige, spingendolo amichevolmente.
“Allora perché non hai risposto alla mia domanda?” chiese Caleb.
“Perché non voglio fare colpo su nessuno. E poi saremo tutti in maschera, quindi anche se fosse non la riconoscerei” scosse la testa.
“Eh va bene, ma appena c’è qualcuna che ti colpisce noi dobbiamo essere i primi a saperlo” disse Toby.
Paige lo fissò. Si accorgeva ogni giorno di essere fortunata ad avere degli amici come loro “Certo” rispose sorridendo.
“Io vado a prendere altri striscioni, nel frattempo voi attaccate questi!” esclamò Caleb non accorgendosi di dove stesse mettendo i piedi.
“Caleb attento!” esclamò Toby, ma ormai era troppo tardi. Caleb era capitolato in Sean e quello che sarebbe accaduto dopo, sarebbe stato imprevedibile.
“Ehi Tarzan guarda dove metti i piedi!” Sean spinse Caleb, il quale cadde a terra.
“Guarda tu, dove metti i piedi!” ribattà Caleb, alzandosi da terra e spingendo a sua volta il ragazzo.
“Non toccarmi!” Il biondo assestò un pugno alla mascella a Caleb che reagì dandogli un pugno allo stomaco.
“Andiamo!” disse Paige avvicinandosi, insieme a Toby, ai due ragazzi.
“Caleb basta!” urlò Paige prendendo il suo viso tra le mani e fissandolo negli occhi, mentre Emily e Hanna si pararono davanti a Sean.
“Non è finita qui capellone!” urlò Sean cercando di divincolarsi dalle ragazze.
“Cosa c’è, non vedi l’ora che ti spacchi la testa biondino?” chiese Caleb.
“Smettila Caleb” disse Toby.
“Andatevene bastardi!” continuò Sean.
“Andatevene voi!” ribattè Caleb.
“Ce ne andiamo noi, e non metteremo piede in questo posto fino a domani, andiamo” disse Paige spingendo Caleb a prendere la via dell’uscita.
Emily si voltò verso il trio, e prima che uscissero, Paige la guardò con uno sguardo quasi colpevole, che le chiedeva scusa silenziosamente. Emily la fissò , semplicemente. Stupido odio tra le famiglie.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ecco il primo capitolo, come promesso. Una specie di capitolo introduttivo, dove capiamo la situazione generale, ossia che ci sono due fazioni, decisamente palesi. In ogni caso entreremo nel vivo della storia a partire dal prossimo (che probabilmente pubblicherò domani). Spero che vi sia piaciuto e ringrazio tutti quelli che hanno letto il prologo e continueranno a seguire questa storia! :D
 

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Capitolo II
 
"Alle 9?" Paige attese la risposta dall'altra parte del telefono "Okok, allora aspetto. A dopo". Caleb e Toby sarebbero andate a prenderla alle 9 in punto, dato che il ballo sarebbe cominciato alle 9.30.
 Non aveva problema di trucco o cose del genere, diciamo che non era il suo forte e inoltre, con le maschere, non si sarebbe visto comunque nulla. Aveva giá preparato i vestiti, posati sul letto: camicia bianca giacca nera e pantaloni neri. Più o meno era sempre quella la sua 'divisa' per i balli in maschera, e poteva dire di trovarsi abbastanza comoda, cosa che non sarebbe successa con un vestito da sera.
  
"Ciao Em! Mancavi solo tu!" disse Hanna dopo aver aperto la porta di casa sua, invitando l'amica ad entrare. Avevano deciso che si sarebbero truccate e vestite tutte insieme, era ormai una routine quando si trattava di feste.
"Scusate, ho dovuto aiutare mia madre con le pulizie di casa"
"Siamo giá in ritardo!" esclamò Hanna tirando Emily per il polso per trascinarla in camera sua, dove le altre la stavano aspettando.
"Ehi Emily!" la salutarono Aria e Spencer.
"Non c'è tempo per i saluti! Dobbiamo prepararci" Hanna aveva la smania di prepararsi per 6 ore per un qualsiasi evento, e considerando che loro avevano appena un'ora e mezza per prepararsi, era una tragedia per lei.
"Hanna abbiamo tutto il tempo di questo mondo" cercó di farla rilassare Spencer. 
"Sean è puntuale e non immaginate quanto sia paranoico quando faccio 2 minuti di ritardo. Quindi se non vi muovete verrete vestite in jeans e t-shirt al ballo"
"Bene, allora a lavoro" disse Emily.

"Sapete una cosa? Mi sto annoiando" disse Toby, poggiato al tavolo dei drink, con di fronte Paige e Caleb.
"Non è così male" ribattè Caleb "E poi ci sono un paio di ragazze carine. Perchè non provi a buttarti nella mischia?" chiese all'amico punzecchiandolo con il gomito.
"Naa non fanno per me queste cose, sai che non ci so fare con le ragazze" rispose facendo spallucce.
"Vieni con me allora" disse Caleb tirando l'amico in mezzo alla pista da ballo "Paige, se trovi qualche altra ragazza carina per noi, chiamaci!" urlò per farsi sentire oltre la musica.
Paige sorrise annuendo. Nemmeno a lei piacevano realmente quei balli e quelle feste, l'unica cosa che le andava a genio era  che fosse un ballo in maschera e quando le persone indossavano la maschera potevano essere se stesse, oppure potevano dimostrarsi delle persone completamente diverse da quelle che si dimostravano alla luce del sole, durante le ore scolastiche.
La ragazza scrutava la folla, in cerca di qualcuno che l'attirasse. La festa era cominciata da almeno un'ora e, a parte un ballo o due, non si era buttata nella mischia. La musica house non faceva esattamente per lei, preferiva piú il rock o il pop. Si versò del punch nel bicchiere e, dopo aver infilato la mano libera in tasta decise di allontanarsi dalla festa, e di recarsi nel posto che, di solito, era adibito alla ricreazione.
Bevve un sorso dal suo bicchiere e, quando raggiunse l'uscita della scuola, vide una ragazza, sola, seduta ad un tavolo. Le dava le spalle, non coperte dal vestito blu che indossava, sulle quali ricadevano i lunghi capelli scuri.
"Anche tu annoiata dalla festa?" chiese, facendo sussultare la ragazza, che si girò di scatto "Scusami, non volevo spaventarti" si scusò Paige.
"Tranquilla" rispose sorridendo e rilassandosi "É solo che non mi aspettavo che qualcuno sarebbe venuto qui, oltre me, quando c'è una festa in palestra"
Paige sorrise "Bè, se la festa non piace, direi che è meglio allontanarsi" si avvicinò al tavolo a cui era seduta la ragazza "Posso sedermi?" chiese.
"Certo" rispose la ragazza. La maschera che indossava era in tinta con il vestito blu e presentava una piuma dello stesso colore sul lato destro. 
"Tu e la musica house non andate d'accordo, eh?" chiese Paige fissandola negli occhi. Non sapeva se fosse per la scarsa luce, sta di fatto che poteva dire che i suoi occhi erano più scuri della notte, e non le dispiacevano affatto.
"Potrei dire lo stesso di te" ribattè sorridendo "Cioè se ti sei allontanata significa che nemmeno a te piace, suppongo" disse abbassando lo sguardo e provando un leggero imbarazzo per la troppa sfacciataggine che aveva mostrato con una persona che, molto probabilmente, non conosceva.
"Be in effetti, non è il mio forte" sorrise Paige. 
Ci fu un attimo di silenzio tra le due, e a romperlo fu la nuova conoscenza di Paige che esordì con "Mi piace questa canzone"
Paige tese l'orecchio "Love Story di... "
"Taylor Swift" dissero all'unisono, per poi guardarsi negli occhi e sorridere.
"Allora non mi caccerai se ti chiedo di entrare con me e di ballare almeno questa canzone" disse Paige alzandosi e porgendo una mano alla ragazza.
"Per questa volta potrei fare un'eccezione" ribattè l'altra, facendosi trascinare all'interno della scuola e, di conseguenza, in palestra. 
La portó quasi al centro della pista da ballo e, una volta arrivate si voltó verso la sconosciuta, mettendole una mano sul fianco, mentre con l'altra le prese la mano. Non riuscivano a staccare gli occhi l'una dall'altra. Era come se il mondo attorno a loro fosse sparito, come se ci fossero solo loro al centro della palestra, con la musica che risuonava nei loro timpani.
Quando la canzone terminò Paige si avvicinò all'orecchio della ragazza "Vuoi tornare nel nostro posto segreto?" chiese sorridendo. Un brivido percorse la schiena dell'altra che poi annuì.
Quando si risedettero al tavolo si accorsero di avere le mani, ancora intrecciate, ma nessuna delle due sembrava volersi tirare indietro.
"Abbiamo scoperto che abbiamo una cosa in comune" la ragazza fece una pausa "Ci piace la stessa canzone" sorrise "Le mie amiche sono tipe da musica house".
"Ecco i vantaggi di avere degli amici maschi, niente discorsi sulla musica house, sui trucchi o sui vestiti" ribattè Paige.
La ragazza rise, e sulle sue guance si formarono delle fossette che velocizzarono il battito del cuore di Paige "C'è una mia amica che è patita di vestiti e trucchi. Tu pensa che ha costretto me e le altre del gruppo ad andare a casa sua oggi per truccarci"
"Oh no, che strazio" ribattè Paige ridendo.
"Già, ma nonostante tutto le voglio bene"
Ci fu un attimo di silenzio poi Paige prese la parola "É strano"
"Cosa?" chiese la ragazza.
"Non so chi sei, eppure mi sembra di conoscerti. Da sempre"
La ragazza sorrise "Magari mi conosci, ma non conosci chi si nasconde dietro la maschera"
"Sei misteriosa, mi piace" 
"Mi sta passando una domanda stupida per la testa" 
"Dimmi" disse Paige sorridendo.
"Tu... " si fermò un attimo "Tu credi nel colpo di fulmine?" fissó Paige negli occhi.
"Si. Si ci credo" rispose seria Paige. A quel punto Paige avvicinó il suo viso a quello della ragazza. Davvero stava per baciare una ragazza che non conosceva? I suoi pensieri furono interrotti dall'incontro con le labbra della ragazza. Erano morbide, calde e Paige era quasi sicura che avesse usato un burro cacao al cocco. Non fu un bacio lungo, ma entrambe potevano ritenersi soddisfatte.
Quando si separarono si guardarono negli occhi ed entrambe sorrisero.
"Questo non è strano" disse Paige "É assurdo"
"Bacio davvero così male?" chiese ridendo l'altra.
"No scusa, non era quello che intendevo" 
"Lo so, tranquilla. Scherzavo" ribattè la ragazza mettendo una mano su quella di Paige.
"Be, a questo punto non vorresti sapere chi si nasconde dietro la maschera?" chiese Paige.
"E tu?" ribattè.
"Avrei voluto toglierti la maschera da quando ti ho vista seduta qui" confessó Paige.
"Allora al mio tre?"
Paige annuì, con il cuore che cominciò a batterle velocemente.
"Uno" cominciò la ragazza.
"Due" continuò Paige.
"Tre" concluse la ragazza.
Entrambe si tolsero la maschera, per poi sollevare lo sguardo sull'altra.

"Emily?!" 
"Paige?!"
Gli occhi delle due si sbarrarono, e la spensieratezza lasciò spazio alla paura.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Il fatidico ballo in maschera e arrivato e succede l’irreparabile! Il bacio. Ora si che sono in guai seri, ed è da qui che tutto comincia sul serio ed entriamo nella storia vera e propria. A partire dal prossimo capitolo, pubblicherò una volta a settimana, che potrebbe essere o sabato o domenica, salvo imprevisti. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la storia sia di vostro gradimento! Grazie a tutti quelli che leggono :D

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


Capitolo III
 
"Emily?!"
"Paige?!"
Paige si alzó di scatto dal tavolo a cui erano sedute, incapace di dire altro.
Si fissarono per un tempo che sembrò interminabile, entrambe mute, con la bocca semi aperta.
"Tu... " cominciò Paige "Che ci fai qui?"
"Sono anche io nella scuola Paige" ribattè Emily alzandosi a sua volta.
"Si, scusa domanda stupida" ammise la più alta dandosi, mentalmente, una botta sulla testa.
Emily si rimise la maschera "Perdonami, ma ora devo andare. Le mie amiche mi staranno aspettando" disse avviandosi verso la palestra.
"Emily, aspetta" Paige le prese la mano, senza pensarci due volte.
Emily si voltò fissando alternativamente la ragazza e le loro mani.
"Scusami" le lasciò la mano all'istante.
Senza proferire parola, Emily si voltó e riprese a camminare, lasciando Paige attonita e incredula per quello che era successo.
"Ehi Em!" la salutò Hanna appena la vide arrivare in sala "Ma dov'eri finita?" la guardò con aria maliziosa.
"Possiamo andarcene per favore?" chiese Emily, che non faceva altro che guardarsi le spalle.
"Ma che dici Emily?" chiese Aria guardandola stranita insieme alle altre due amiche.
"Vi prego, ho bisogno di andarmene da qui" 
"Cosa c'è? Paige McCullers ti importuna?" chiese Spencer allungando il collo tra la folla alla ricerca della ragazza.
"No" si affrettò a rispondere Emily "Lei... " non sapeva nemmeno perchè stesse cercando di continuare la frase, non sapeva nemmeno lei cosa volesse dire "No" disse infine. 
"Emily siamo nel bel mezzo della festa, non possiamo andarcene! Non so nemmeno dove sia Sean" esclamò Hanna. 
"D'accordo allora mi faró venire a prendere" ribattè avviandosi verso l'uscita della scuola.
"Ma che le è preso?" chiese Aria e in risposta, Hanna e Spencer, fecero spallucce.
 
Paige prese in mano la maschera, rientrò nel vivo della festa e, dopo aver trovato i suoi amici, li raggiunse.
"Paige ma che fai?! Mettiti la maschera! Come farai a trovare la tua Giulietta a questo ballo in maschera?" chiese Toby.
Ma Paige era troppo impegnata a cercare Emily tra la folla per pensare realmente a cosa le stessero dicendo i suoi amici.
"Ehi" Caleb le poggiò una mano sulla spalla "Ma chi era quella bella ragazza con cui hai ballato?"
"Nessuno" rispose secca Paige. Chissà cosa avrebbero pensato se avesse detto loro che aveva ballato con Emily Fields. Che aveva baciato Emily Fields.
Proprio mentre stava per gettare la spugna, nel cercare Emily, la vide lasciare la palestra in tutta fretta, con il cellulare alla mano. Paige si rimise la maschera e la seguì. 
"Paige! Ma dove vai?" le urló dietro Toby.
La ragazza si fece strada tra le persone, a volte anche dando, involontariamente, delle spallate, per raggiungere Emily. Si stava dirigendo verso l'uscita della scuola, da quello che aveva intuito, e non aveva alcuna intenzione di mollarla.
La vide uscire dalla porta principale, ed era pronta a fermarla, se non fosse stato che Emily si imbattè in Sean. Paige si bloccó alla porta, temendo di essere riconosciuta, e dopo qualche attimo decise di rimandare al giorno dopo un'ipotetica chiacchierata con Emily.
 
"Ehi Em" la salutò Sean.
"Ehi" rispose semplicemente Emily.
"Che ci fai qui? Non dovresti essere dentro con le altre?" chiese il ragazzo.
"Sì, ma non è il tipo di musica che mi fa impazzire" quella frase le ricordò il discorso avuto poco prima con Paige e poi continuò cercando di scacciare via quel pensiero "Ho chiesto a mio padre di venirmi a prendere. Non mi sento molto bene. 
"Se vuoi ti do uno strappo, e poi torno non è un problema" si offrì il ragazzo.
"Ma no, tranquillo. E poi Hanna ti cercava dovresti tornare dentro" rispose Emily sorridendo.
"D'accordo, ma se hai bisogno di qualcosa basta che chiami. Lo sai?" 
"Certo Sean, grazie"
"Di nulla, a domani campionessa degli Sharks" le diede una pacca sulla spalla e si dileguò.
Perchè doveva trovarsi lei in quella situazione? Perchè doveva vincere per far contente le altre persone, a discapito di qualcun altro? Non voleva una vita piena d'odio, era la cosa più stupida che potesse rovinare la vita di una persona. Perchè avvelenarsi per una gara di nuoto? Era per quello che stava perdendo l'interesse per il suo sport preferito, perchè ormai non lo faceva più per se stessa ma per uno scopo che lei non voleva realmente raggiungere: distruggere la reputazione sportiva di una famiglia.
Emily sentì il claxon della macchina di suo padre, ed entrò.
"Ciao Emy"
Emily gli diede un bacio sulla guancia e gli rivolse un sorriso forzato, mentre Wayne Fields riprendeva a guidare.
"Come mai sei voluta tornare?"
"Non era molto divertente come festa in realtá" disse togliendosi la maschera e fissandola "Non mi piaceva la musica"
"Immagino tesoro" Wayne le poggiò una mano sul ginocchio.
Emily voleva dirgli che non poteva immaginare niente di quello che le stava succedendo. Era vero non le piaceva la musica, ma sarebbe rimasta comunque, per le sue amiche. Il problema reale era tutt'altro, e ben più serio: aveva baciato Paige McCullers. Una Fields aveva baciato una McCullers. E lei a questo punto non faceva altro che chiedersi cosa ci fosse di male. L'unico problema di Paige era che, purtroppo, era nata con un nome sbagliato. Ma in realtá, cos'è un nome? Niente. La rosa, anche se avesse un altro nome, manterrebbe ugualmente il suo profumo.
 
Si era fatto tardi e Caleb aveva appena riaccompagnato Paige a casa. Lei si era tolta la maschera, aveva preso l'ipod e si era stesa sul suo letto, senza nemmeno disturbarsi a cambiarsi i vestiti con qualcosa di più comodo per dormire. Infilò le cuffie nelle orecchie e scorse le canzoni.
Si soffermò su Love Story, che le aveva segnato quella magica e maledetta serata. Cliccò sulla canzone, la voce di Taylor Swift cominció a risuonare nella sua testa, e a quel punto chiuse gli occhi. Si rivide nella palestra della scuola, in mezzo ad un mare di gente, con, tra le braccia, la ragazza misteriosa della festa, alla quale avrebbe preferito non attribuire il nome di Emily Fields. Durante il ballo nessuna delle due si sarebbe azzardata a guardare altrove e, a Paige, erano rimasti impressi quegli occhi scuri ma così splendenti che avrebbero oscurato tutte le stelle del cielo. Così splendenti che gli uccellini avrebbero cominciato a cinguettare pensando che fosse già giorno.
Cullata da quei pensieri, Paige, si addormentò.
 
Emily si faceva strada tra i corridoi della scuola, in tutta fretta. Da quando era arrivata, quella mattina, stava evitando le proprie amiche, e magari anche qualcun altro con cui non avrebbe confrontarsi.
Raggiunse il proprio armadietto e, dopo aver inserito la combinazione, ripose i propri libri.
"Ciao fuggitiva" disse Spencer poggiandosi all'armadietto adiacente a quello di Emily, fissando la ragazza.
"Oh, ehi ciao Spencer" rispose Emily in tutta fretta, prestando di nuovo attenzione all'armadietto, fingendo di cercare dei libri.
"Ci dici cosa avevi ieri?" chiese Hanna, visibilmente preoccupata "Sembravi Biancaneve che doveva fuggire dal ballo prima di mezzanotte!" esclamò la bionda, decisamente convinta di quello che aveva appena detto, guadagnandosi uno sguardo interrogativo da parte di Emily.
"Quella era Cenerentola, Hanna" la corresse Spencer.
"È sempre Disney" ribattè stizzita la bionda.
"Allora Cenerentola?" chiese Spencer.
"Non mi sentivo bene, quindi ho chiamato mio padre e sono andata via" spiegò semplicemente, chiudendo l'armadietto, per poi guardare le sue amiche.
"Emily eri terrorizzata, qualcuno... " cercó di dire Hanna.
"Scusate, ora ho allenamento, e non posso fare ritardo. A più tardi" disse Emily fissando alternativamente le due amiche, per poi superarle e raggiungere gli spogliatoi della piscina.
Sarebbe stato inevitabile incontrare Paige agli allenamenti, e stava pensando di non presentarsi, ma suo padre non glielo avrebbe mai perdonato, per il resto della vita, se lo avesse saputo.
Si cambiò mettendosi in tenuta da piscina, e di Paige nemmeno l'ombra. Poteva di essere preoccupata da una parte, ma anche sollevata perchè non si sarebbe dovuta preoccupare di un possibile confronto con la ragazza. Prese cuffia e occhialini e si recò insieme alle altre della squadra, a bordo piscina, dove ad aspettarle c'era la Coach Fulton.
La Coach fece l'appello "Langley?" la ragazza rispose e la Coach segnó la presenza "McCullers?"
"Sono qui!" esclamò Paige arrivando correndo, a bordo piscina. Il cuore di Emily saltò un battito appena sentì la voce di Paige.
"Bene, allora possiamo cominciare ragazze!" esclamò la Coach.
Gli allenamenti duravano sempre un'ora, salvo richieste speciali. Era il giorno in cui sarebbero stati presi i tempi di ognuna delle ragazze, per decidere chi avrebbe rappresentato Rosewood in una prossima gara. Erano tutte molto combattive, ma in un certo senso un po' tutte si erano rassegnate al fatto che sicuramente sarebbero state o Emily o Paige a rappresentare la scuola.
Paige aveva qualche secondo di vantaggio rispetto ad Emily, che non stava dando realmente il meglio di sè. Paige rallentò proprio quando stava per toccare il bordo piscina, trovandosi subito dietro Emily che arrivò al traguardo prima di lei. Quando tutte ebbero terminato le vasche, uscirono dall'acqua.
"Paige, Emily voi potete andare" disse rivolgendosi alle due ragazze "Con voi altre ho bisogno di lavorare ancora su qualcosa"
Emily non aspettò oltre e si fiondò subito negli spogliatoi, Paige subito dietro di lei. La più scura si occupò con l'armadietto e Paige la vide trafficare entro di esso, quando arrivò negli spogliatoi.
"Emily" Paige non ricevette risposta e sospiró "Possiamo parlare, per favore?"
"Di cosa vorresti parlare? Non c'è nulla di cui parlare" rispose uscendo bagnoschiuma, shampoo e asciugamano dall'armadietto, per poi chiuderlo, con un po' troppa forza.
"Sì invece, Emily"
Il modo in cui Paige pronunciava il suo nome le piaceva. Il suo tono era calmo, anche se non c'era nulla da stare calmi, e caldo.
"Em, il fatto che le nostre famiglie si odiano non significa che dobbiamo farlo anche noi" continuò Paige fissandola negli occhi.
"Si invece Paige!" esclamò Emily alzando a voce "Ti immagineresti mai cosa penserebbe la nostra famiglia e tutta la scuola se sapessero che... " Emily si bloccò abbassando lo sguardo.
"Ci siamo baciate" Paige completó la frase per lei.
Emily annuì "É stato un errore! Un brutto errore. E dobbiamo dimenticare" disse cominciando ad allontanarsi verso la doccia.
"Io non voglio dimenticare Emily!" ribattè Paige, raggiungendola e prendendole la mano.
Un rumore sordo e secco echeggiò negli spogliatoi. Paige si portò una mano alla guancia, sulla quale Emily le aveva appena dato uno schiaffo. Le lasciò la mano, continuando a fissarla negli occhi ed Emily poteva leggerci, dolore e delusione. Aprì la bocca per cercare di dirle qualcosa, qualunque cosa ma l'unica cosa che fu in grado di fare fu andarsene verso la doccia senza proferire parola, lasciando Paige interdetta e con lo sguardo fisso nel vuoto.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ecco il nuovo capitolo! La situazione è decisamente tesa tra Paige ed Emily, ma come biasimarle?
Bene spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio alaskinder, _eMiSoN6_, Brittana4Ever e Marty21497 per aver inserito la mia storia tra le seguite! :D
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


Capitolo IV
 

"Ma si può sapere cosa cavolo ti è saltato in testa?! Ti rendi conto di che razza di occasione hai perso?!" Nick McCullers era nel bel mezzo della sua ramanzina, dopo che era venuto a sapere che Paige era arrivata seconda nella selezione della rappresentante di Rosewood, ovviamente subito dopo Emily.
"Mi dispiace" disse Paige, probabilmente per l'ennesima volta in mezz'ora. 
"Sai dire solo 'mi dispiace'! Diamine Paige, cosa ti costa vincere?!"
La ragazza lo fissò negli occhi senza dire una parola.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso?" chiese, prendendo il mento della figlia, che subito si scostò.
"Tu mi fai passare la voglia di vincere! Non ho piú niente per cui vincere!"
"Devi vincere per me!"
"Io non vinceró mai per te" ribattè a denti stretti Paige, per poi correre su per le scale e rinchiudersi in camera.
"Non la passerai liscia, Paige! E da oggi farai degli allenamenti extra in piscina con me!" sentì urlare dal piano di sotto.
La ragazza di sedette sul letto, poggiata allo schienale e con le gambe al petto.
Affondó la testa nelle ginocchia e cominció a singhiozzare. Voltò la testa verso il suo comodino e prese la cornice che conteneva una foto di lei e di sua madre.
 "Vorrei che tu fossi qui. Da quando te ne sei andata è cambiato tutto" disse con la vista appannata dalle lacrime, mentre stringeva a sè la foto "Mi manchi così tanto"

"Emily! Oggi shopping?" chiese Hanna, beccando l'amica in corridoio.
"No, scusa Hanna ma penso che andrò al negozio di cd, ho un po' di arretrati da prendere.
"Eddai! Viene anche Aria!"
"Bene, così potrai dissuaderla dal prendere qualcosa di troppo stravagante" ribattè Emily, sorridendo.
Hanna rise "Spencer non viene, almeno se ci fosso stata tu avresti moderato sia me che Aria" disse sconcertata.
"Mi dispiace, ma era da un po' di giorni che rimandavo il mio impegno. Non posso farlo anche oggi" Emily richiuse l'armadietto "Ci vediamo in giro" accennò un sorriso all'amica e si dileguò.
"Se poi torno a casa con troppe buste e mia madre si lamenta, darò la colpa a te che non sei voluta venire!" le urlò Hanna.
 
Paige uscì dalla sua stanza solo quando vide che era arrivata l'ora di recarsi alla partita di calcetto misto che era stata organizzata da Caleb, alla quale avrebbe partecipato anche Toby.
Preparò il borsone e uscì di casa, senza nemmeno salutare il padre. Da quando era morta sua madre, lui era diventato molto più severo, forse anche senza cuore. Probabilmente era questo quello che causava la perdita della persona amata. Ma anche Paige amava sua madre, solo che non capiva per quale motivo a lei non fosse successo.
Camminò fino ai campetti di calcio, abbastanza vicini a casa sua, e vi trovó Caleb, Toby e altri ragazzi e ragazze all'entrata della struttura. A quanto pare mancava solo lei.
Si cambiò negli spogliatoi insieme al resto delle ragazze, infilò le scarpe apposite per quando giocava a calcio ed entró direttamente in campo, ricevendo due pacche sulla spalla da parte dei suoi due amici. Queste partite erano abbastanza ricorrenti, e lei non si tirava mai indietro, non c'era nulla che potesse fermarla dal partecipare ad una partita.
Ma quel giorno avrebbe volentieri dato buca. Dopo il litigio con suo padre e lo schiaffo di Emily, l'ultima cosa che voleva era rincorrere una palla e stare attenta a non essere falciata dalle scivolate degli avversari.
La partita era quasi giunta al termine, e l'unica cosa che Paige era stata in grado di fare, era essere vittima dei falli dell'altra squadra.
"Paige" Toby le si avvicinó poggiandole una mano sulla spalla, una volta che il triplo fischio dell'arbitro si fece sentire "Tutto ok? Non hai dato esattamente il meglio di te"
"Si" rispose la ragazza, sospirando "Si tutto ok" accennó un sorriso.
"Sicura?" insistè il ragazzo.
"Si, tranquillo"
Li raggiunse Caleb "Paige ma che diamine hai combinato oggi?" chiese mentre si incamminavano verso gli spogliatoi.
"Non mi sento molto bene, scusatemi se ho fatto schifo"
"Qualcosa di cui vuoi parlarci?" chiese Toby, una volta che si fermarono davanti alle rispettive porte degli spogliatoi, prima di dividersi.
"Non lo so"
"Ehi, puoi dirci tutto. Lo sai benissimo" Caleb le scompiglió i capelli.
Paige accennò un sorriso "Allora se non avete altro da fare, andiamo in un bar piú tardi, e vi racconto tutto"
I ragazzi annuirono, e i tre entrarono nei rispettivi spogliatoi.
 
"Ok, sputa il rospo McCullers" disse Caleb, dopo che ebbe bevuto un sorso di coca cola.
"Con calma Rivers" disse Paige sorridendo. Avrebbe cominciato dal litigio con suo padre, con la cosa indolore rispetto al bacio con Emily. Paige non aveva idea di come l'avrebbe detto ai suoi amici "Oggi ho discusso con mio padre. Sempre la solita storia e sempre le solite frasi, vuole che vinco per forza a nuoto, il problema è che non capisce che facendo così non fa altro che peggiorare la situazione"
Toby scosse la testa "Paige, non ascoltarlo. Vuole cercare di spronarti ma non credo che abbia capito qualcosa di te, non capisce che ottiene esattamente il contrario di quello che vorrebbe"
"Esatto. Non capisce. Quando c'era mamma era tutto diverso" affermò abbassando il viso.
Toby, il piú affettuoso tra i due, poggiò la sua mano su quella di Paige, la quale gli regalò un sorriso riconoscente.
"Io non credo che sia solo questo il problema" Caleb la fissó convinto di ció che aveva appena detto.
"Giá" fu l'unica parola che uscì dalla bocca di Paige. Non le era mai, minimamente passato per la testa di dire loro che alla festa aveva baciato Emily, quindi non aveva preparato nessun ipotetico discorso.
"Allora?" chiese Toby, scrutandola.
"Al ballo in maschera... " cominciò "É successa una cosa"
"Ah! Lo sapevo! Ha a che fare con quella ragazza con cui hai ballato vero??" chiese Caleb su di giri.
"Sì, ha a che fare con lei"
"E allora cosa aspetti a parlare? Vogliamo sapere ogni dettaglio!" continuò Caleb.
"Non sono così sicura che vorrete sapere ogni dettaglio dopo che vi avrò detto chi è" ribattè Paige.
I ragazzi la guardarono senza capire cosa volesse realmente dire.
"Dopo aver parlato un po' con la ragazza e dopo il ballo, ci siamo baciate" disse incapace di guardare Toby e Caleb negli occhi "E sarebbe fantastico se la ragazza non fosse... " tirò un sospiro "Emily Fields"
"Cosa?" chiese Caleb.
"Hai baciato Emily?" continuò Toby e l'unica risposta che ricevette fu un cenno di assenso di Paige.
"Wow... Ok è davvero bizzarra questa situazione" disse Toby.
"Bizzarra?" chiese Caleb "É completamente da folli Toby!"
"Caleb... " cercò di dire Toby.
"Mi piace un sacco!" continuò Caleb, guadagnandosi gli sguardi sconvolti da parte di Paige e Toby.
"Ti-Ti piace?" chiese Paige.
"Si, è come Romeo e Giulietta. Siete innamorate" rispose Caleb.
"Caleb, non le piaccio. Il bacio è stato solo un errore"
"Non la pensi davvero così" disse Toby "Lei ti piace, altrimenti non staresti qui a parlarcene, con le mani che ti tremano" continuó indicando, con un cenno della testa, le mani di Paige.
"Anche se mi piacesse non è una cosa possibile. I nostri genitori ci odierebbero per sempre e, in ogni caso, io non le piaccio. Abbiamo litigato l'altro giorno quando ho cercato di parlare con lei del bacio"
"Magari deve solo rendersi conto di quello che prova, magari la spaventa il fatto che tu le piaci e che tu sei la figlia della famiglia che odiano" sentenziò Toby.
Paige annuì "Puó essere"
"In ogni caso siamo dalla tua parte, Paige. Qualunque cosa tu decida di fare noi ti appoggeremo e cercheremo di aiutarti" disse Caleb.
"Grazie ragazzi" sorrise riconoscente Paige.
 
"Ciao!" Emily salutò il proprietario del negozio di cd.
"Ciao Emily! Nuovi cd ti chiamano?" chiese ridendo.
"Ebbene sì" ribattè la ragazza sorridendo.
Emily aveva, ovviamente, un ipod, ma le piaceva toccare la musica con mano, le piaceva ammirare i suoi cd sulla mensola della propria camera. Quando aveva dei risparmi da parte, li spendeva in libri o in cd. A volte anche in abbigliamento se era strettamente necessario, o se Hanna la trascinava a fare shopping.
Mentre lei passava in rassegna ogni singola mensola di cd, sentì il campanellino della porta, suonare, segno che era arrivato un nuovo cliente. Ma non vi prestó molta attenzione, era troppo impegnata a setacciare le mensole del negozio. Sapeva benissimo quale cd voleva, ma le piaceva passare del tempo in quel negozio, era un po' il suo mondo.
Finalmente trovò il cd che cercava, era l'ultimo dello scaffale, l'ultimo cd dei Coldplay. Fece per prenderlo, e subito un'altra mano si posó sul cd. Oh no pensò, l'ultima cosa che voleva era litigare per un cd.
Si voltò e trovó davanti a sè Paige, con il cd in mano.
"Ah" fu la sillaba che uscì dalla bocca di Emily.
"Scusa, non volevo togliertelo" disse Paige "Tieni prendilo tu" glielo porse.
"No tranquilla, prendilo tu, volevo solo vedere le canzoni" ribattè Emily.
"Insisto" Paige aveva ancora il cd teso verso di lei.
"No, Paige davvero"
"Sul serio stiamo litigando per far prendere il cd all'altra?" chiese la più alta.
Emily rise, seguita da Paige. Quando smisero di ridere, si guardarono sorridendo.
"Lo prendo io" disse infine Paige, facendosi beffa di Emily.
"Ehi!" protestò Emily dandole un buffetto sul braccio.
"Lo prendo ad una condizione" disse Paige fissando Emily negli occhi "Che ti faccio una copia, così l'avrai anche tu, e senza spendere un soldo" continuò sorridendo.
"Mmm... Sembra interessante" ribattè Emily, portandosi una mano al mento, facendo finta di pensare "Mi hai convinta, ci sto"
"Bene, allora vado a pagare. Ci becchiamo domani a scuola" Paige le fece l'occhiolino, per poi andare al bancone.
"Si" disse Emily con un sorriso ebete sul volto "A domani"
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Eccomi qui con il nuovo capitolo! Bene, qui vediamo un po’ la situazione in famiglia di Paige che non è per niente facile. In ogni caso finalmente Paige si è decisa a sputare il rospo con i Caleb e Toby che sono assolutamente dalla sua parte e, dopo il ballo, Paige ed Emily hanno avuto l’occasione di scambiarsi qualche parola e in tutta tranquillità.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e se volete recensite per farmi sapere tutte le vostre opinioni!
Ringrazio Katiavin per aver inserito la mia storia tra le preferite e per aver recensito e ringrazio Frozentime per aver inserito la storia tra le seguite!
Alla settimana prossima :D

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Capitolo 6
*** Capitolo V ***


Capitolo V
 
Paige inserì la chiave di casa nella toppa della porta e girò con cautela, sperando che suo padre stesse giá dormendo. Dopo l'incontro con Emily, nel negozio di cd, aveva avuto un sorriso stampato sul viso, per tutto il tragitto fino a casa e non voleva che suo padre rovinasse il suo buon umore.
"Paige" si sentì chiamare.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, mentre vedeva suo padre che si alzava dal divano e la raggiungeva.
Paige chiuse la porta con tutta tranquillità e cominció a camminare verso le scale per raggiungere la propria camera.
"Paige, dove sei stata?" chiese Nick prendendola per il braccio.
"In giro" rispose Paige, irritata dal gesto del padre.
"In giro dove?"
"Non sono affari tuoi, e da quando ti interessi di me all'infuori del nuoto?" chiese Paige con un velo di tristezza negli occhi. Lo stesso che si poteva vedere negli occhi di Nick dopo che Paige ebbe pronunciato quelle parole.
La ragazza salì le scale e si chiuse in camera. Lasció il borsone di calcetto vicino al letto e si sedette davanti al suo portatile.
Poteva dire di saperci fare con i pc, non come Caleb ovviamente, che era un hacker di prima categoria, ma almeno sapeva come masterizzare un cd.
Avviò la masterizzazione, prese un post-it e una penna e cominciò a scrivere.

Emily si mise in spalla la cartella e dopo aver urlato un "Io vado a scuola, ci vediamo più tardi" uscì di casa e si recò a scuola con la propria bici.
La lasciò all'apposito parcheggio delle bici ed entró a scuola.
"Buongiorno ragazze!" disse con un sorriso talmente smagliante, che avrebbe accecato l'intero corridoio, mentre apriva il proprio armadietto per prendere i libri.
"Ok Miss Sorriso Smagliante, cosa è successo?" chiese Spencer appena la vide.
Emily la guardò in modo strano, ma continuando a sorridere "Cosa vuoi dire?"
"Vuole dire che Emily Fields non è mai felice di prima mattina, se non dopo aver bevuto il suo primo caffè" disse Aria sorridendo.
"Bè, c'è sempre una prima volta" sentenziò Emily, chiudendo l'armadietto.
"Oh so cosa è successo!" esclamò Hanna, guadagnandosi gli sguardi interrogativi delle amiche "Hai trovato una ragazza che ti piace!" 
"Che?! Ma che dici?" chiese Emily ridendo istericamente.
"Lo sapevo! Chi è? Chi è? Chi è?" insistette la bionda gironzolando attorno all'amica.
"Non dirò una sola parola"
"Allora c'è qualcuno!" esclamò Aria.
"Si, ma non è il momenti di parlarne dobbiamo andare in classe" si giustificó Emily, sorridendo ed entrando in classe.

"Credi che sia una cosa seria?"
"Caleb, hai visto come ne parlava. Credo che Paige abbia preso una bella cotta per Emily Fields" rispose Toby.
"Questo è davvero un bel guaio. Se qualcuno qui venisse a saperlo, e se per caso il padre di Paige venisse a saperlo... " disse Caleb lasciando la frase in sospeso.
"Non voglio nemmeno immaginare cosa succederebbe a Paige" continuò Toby.
"Ragazzi!" Paige si catapultò al tavolo, dove i due stavano mangiando uno spuntino.
"Ehi ragazza innamorata" la salutò Caleb.
"Ciao Paige" Toby le sorrise "Come mai questa fretta?"
"Ieri sono andata al negozio di cd e indovinate chi c'era?" chiese con un grande sorriso.
"Emily?" chiesero all'unisono i ragazzi.
"Si! E le ho fatto un cd! Cioè stavamo discutendo su chi volesse prendere il cd dei Coldplay, e alla fine l'ho comprato io e le ho detto che l'avrei comprato a patto che le potessi fare una copia. Quindi ora glielo vado a lasciare!" disse eccitata, alzandosi dal tavolo.
"Paige aspetta!" Caleb la bloccó per il braccio.
"Cosa?" chiese Paige.
"Ricorda che non dovreste parlarvi voi due" disse Toby.
"Sisi, lo so tranquilli. Devo andare, altrimenti non faccio in tempo a lasciarle il cd" Paige sparì in men che non si dica, correndo verso gli spogliatoi.

"A domani Sharks, e mi raccomando, in gran forma come Emily!" disse la Coach Fulton, per salutare le ragazze.
Emily sorrise ed entrò negli spogliatoi, togliendosi la cuffia e gli occhialini e poggiandoli accanto al borsone che aveva lasciato fuori dall'armadietto. Prese l'asciugamano e subito sotto vi trovò un cd. Lo stesso cd che aveva adocchiato al negozio, lo stesso che aveva adocchiato Paige.
Sorrise nel trovarlo e prima di tirarlo fuori si guardò attorno, per essere sicura che non ci fosse nessuno.
Lo prese e lo aprì, trovandoci dentro un post-it:
"Dopo il nuoto e la musica, cos'altro ci accomuna? Se vuoi scoprirlo insieme a me, vieni questa sera alle 9 all'Howling Owl Tavern, fuori Rosewood. PS: Scusa se ho frugato nel tuo borsone della piscina :P     -P"
Emily rilesse il biglietto infinite volte, con il cuore che le batteva velocemente e così forte che poteva quasi sentire il battito con le proprie orecchie. Sollevò il post-it e vide che il cd era l'originale, non quello masterizzato che Paige le avrebbe dovuto dare. Aveva preferito tenersi la copia e dare a lei l'originale. 
Si sedette sulla panca, accanto al proprio borsone. Paige la stava invitando ad un appuntamento. Non sapeva realmente cosa fare, a scuola non potevano parlarsi, nemmeno guardarsi e sapeva che in un certo senso forse Paige ne soffriva. E ne soffriva anche lei. Da quel bacio al ballo in maschera, Emily non aveva fatto altro che pensare a Paige, a quanto fosse stupido l'odio tra le loro famiglie e a quanto quel bacio le fosse rimasto impresso nella mente. Doveva decidere sul da farsi. E doveva farlo in fretta.

Paige era seduta ad un tavolo, e guardava l'orologio ogni 2 minuti, o forse anche meno. Il fatto che fosse arrivata in anticipo non migliorava le cose. Si era messa appositamente ad un tavolo da cui si potesse vedere la porta, e ogni volta che si apriva, Paige perdeva un battito. Cominciava a chiedersi se da un momento all'altro ci sarebbe rimasta secca.
Era agitata, e si stava dando, mentalmente, tanti schiaffi in testa per questa specie di appuntamento. Ma come aveva fatto a venirle in mente una cosa del genere?
Batteva le dita a ritmo della musica che rimbombava nella sala, e questo la faceva innervosire, decise quindi di impegnarsi in un origami di un fiore, fatto con il fazzoletto di carta a lei riservato.
"Ehi" sentì dire e Paige quasi saltò per lo spavento.
"Emily! Ciao!" disse di getto appena vide la ragazza davanti a sè.
"Scusa, ti ho fatta spaventare?" chiese Emily soffocando una risata mentre si sedeva al tavolo.
"Si" rispose Paige di getto "Cioè no! Intendo, ormai non ci speravo piú" confessò Paige sorridendo.
"L'hai fatto tu?" chiese Emily prendendo in mano il fiore di carta.
"Si, ma non è finito. Sei arrivata all'improvviso"
"Finiscilo, io ti guardo" disse Emily sorridendo.
Paige annuì riprendendo possesso dell'origami, terminandolo con le ultime pieghe che servivano.
"Ecco, tieni. Doveva essere per te sin dall'inizio, e mi dispiace che tu non l'abbia visto direttamente completo" si scusó Paige porgendole il fiore.
Emily lo prese in mano e lo fissò "É stupendo Paige, sei bravissima. Vorrei saperle fare anche io queste cose a dire il vero"
"Non è così difficile se ci fai l'abitudine, e se li fai sempre. Ci vuole molta pratica" ribattè Paige sorridendo.
Emily sorrise di rimando. A parte la musica di sottofondo, si creò silenzio tra le due. Fino a quando Emily non si ridestò dagli occhi di Paige.
"Ah! Grazie per il cd, anche se eravamo d'accordo sul fatto che avresti dovuto darmi la copia" disse Emily, fissandola con un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso.
Paige fece spallucce "Oops" sorrise.
"Non l'ho ancora sentito però, lo ammetto" 
"Io sì, ho avuto un po' di tempo libero la sera che ti ho incontrata al negozio" ammise Paige, alludendo al fatto che quella notte non riuscì ad addormentarsi subito, proprio per l'incontro con Emily.
Emily sorrise abbassando lo sguardo "Sì, credo di aver avuto il tuo stesso tempo libero quella notte. Infatti credo di essere venuta a scuola con le occhiaie da zombie. Non che ora sia meglio, di stamattina"
"Sei stupenda" disse Paige senza pensarci due volte.
Emily distolse lo sguardo e poteva scommettere che le sue guance avessero assunto dieci diverse sfumature di rosso.
"Scusa, non volevo farti imbarazzare" si scusò Paige.
"No tranquilla, anzi grazie per il complimento. Era... "
"Inaspettato" completó Paige.
Emily la fissò negli occhi per poi cominciare a ridere insieme a Paige. Si cominció a creare un'aria familiare tra le due.
"Al ballo... " cominciò Paige ad un certo punto "Sono stata bene con te. Come sto bene ora" disse fissando Emily negli occhi.
"Anche io sono stata bene e non mi sono comportata esattamente bene con te. Sono stata... "
"Dura" completò Paige.
"Si. Sono stata dura e non pensavo realmente che quel bacio fosse un errore" 
Paige sorrise "Ascolta non devi ritirare quello che hai detto, davvero. In quel momento lo pensavi, ed è giusto. Non siamo proprio in una situazione facile"
"Non le pensavo sul serio. E mi dispiace anche per lo schiaffo" continuó Emily.
"Em, davvero tranquilla" la rassicurò Paige poggiando la propria mano su quella di Emily.
Le due parlarono fino a notte inoltrata e quando decisero di uscire, il bar era quasi vuoto.
Paige accompagnò Emily alla macchina "Grazie per essere venuta, e grazie per la bella serata" le sorrise.
"Grazie per l'invito e per il cd" ribattè Emily sorridendo.
"Allora buonanotte" disse Paige.
"Si, buonanotte" rispose Emily.
Paige annuì e si voltò, per farsi strada verso la sua macchina.
"Paige! Aspetta"
Paige si voltò, per ricevere, improvvisamente, un bacio caldo e tenero sulla guancia da parte di Emily "Buonanotte" disse di nuovo Emily, per poi ritornare alla propria macchina.
Paige si accarezzò la guancia fissando Emily che se ne andava, e poi sorrise scuotendo la testa mentre si dirigeva alla sua macchina.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ecco il nuovo capitolo ragazzi! Mooolto tenero a parere mio ahahah e a quanto pare i pezzi del puzzle cominciano ad unirsi e le nostre care Paige ed Emily non vogliono certo far finta di non vedere quello che cominciano a provare l’una per l’altra.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e ci vediamo la prossima settimana!
Ringrazio Katiavin per aver commentato in privato il capitolo precedente, ringrazio hellospank93 e _Alex_1008 per aver inserito la mia storia tra le preferite e ringrazio, ovviamente, tutti i lettori della storia. Davvero grazie, e spero che vi stia piacendo :D

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Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


Capitolo VI
 
"Sai benissimo che rappresenterai Rosewood alle prossime gare. Diciamo che questo era solo un semplice incontro per formalizzare la tua posizione in questo momento e... " disse la Coach Fulton, per poi essere interrotta dal suo cellulare che cominciò a squillare "Scusa devo rispondere, puoi comunque tornare a casa se vuoi. E complimenti Emily"
"Grazie Coach" rispose Emily sorridendo.
La Coach uscì dal suo studio, portandosi il telefono all'orecchio. Emily si alzò e stava per uscire dalla stanza, ma si fermò sulla soglia. Si guardó attorno, assicurandosi che nessuno fosse nei paraggi e ritornò sui suoi passi.
Andò nella libreria dello studio per trovare il registro dei nuotatori. Lo aprì sulla cattedra e cercó tra le schede degli studenti, quella di Paige. 
Nel registro c'erano scritti anche i numeri di telefono e lei puntava proprio al numero della ragazza. Segnò il numero sul proprio cellulare e ripose il registro, per poi uscire dalla stanza.
 
Paige era seduta all'ultimo banco con le braccia incrociate, in procinto di addormentarsi, durante la lezione di matematica. Guardò fuori dalla finestra, in cerca di qualcosa di interessante da fissare rispetto alla professoressa, decisamente poco attraente.
Da quando si erano viste all'Howling Owl Tavern, lei ed Emily erano uscite altre due volte, lasciandosi dei bigliettini nei rispettivi armadietti per organizzarsi sull'ora e sul luogo. Sorrise al pensiero di quelle serate, probabilmente erano state le poche serate più belle della sua vita. Ed Emily era semplicemente fantastica, aveva un sorriso così contagioso che ogni volta che Paige la vedeva sorridere, non poteva fare a meno di farlo anche lei.
Il cellulare le vibró in tasca e si ridestò dai propri pensieri. Lo tirò fuori e aprì il messaggio.

Da: Sconosciuto
Ciao Paige McCullers :)

Paige alzó le sopracciglia quando lesse il messaggio, e si guardó attorno cercando il possibile 'colpevole' di quel messaggio.
Digitò velocemente una risposta.

A: Sconosciuto
Chi sei?

Non dovette aspettare molto per ricevere la risposta.

Da: Sconosciuto
Indovina. Mi conosci

Bell'indizio, pensó Paige.
 
A: Sconosciuto
Conosco tante persone, dammi un altro indizio. Sei un ragazzo o una ragazza?
 
Da: Sconosciuto
Una ragazza
 
A: Sconosciuto
Mi sembra di giocare a "Indovina chi?" ahaha. Di che colore hai i capelli e gli occhi?

Da: Sconosciuto
Entrambi scuri, come la mia carnagione

A: Sconosciuto
Aspetta... Sei chi penso che tu sia?
 
Da: Sconosciuto
Se ti riferisci alla ragazza a cui hai regalato il cd originale dei Coldplay, in cui hai inserito un bigliettino in cui mi davi appuntamento all'Howling Owl Tavern, allora si, sono chi pensi che io sia 

Paige sorrise quando lesse il messaggio. Non aveva idea di come Emily fosse riuscita ad avere il suo numero, ma sicuramente le aveva migliorato la giornata. Andò nella rubrica e salvò il numero sotto il nome di Emily Fields. Poi cancellò lasciando solo Em.
 
A: Em
Emily, come cavolo hai fatto ad avere il mio numero? Ahaha

Da: Em
Ho i miei metodi segreti da detective. Almeno non dovremo più usare i bigliettini negli armadietti per comunicare. Se aspettavo che mi chiedessi il mio numero, sarei morta prima. Ma se non vuoi che ti messaggio, posso sempre cancellare il tuo numero u.u

A: Em
Sei scema ahahah. Stavo per addormentarmi durante la lezione di matematica, grazie mi hai svegliata

Da: Em
Felice di averti fatto da sveglia. In ogni caso volevo chiederti se fossi in vena di andare a bere qualcosa oggi, un aperitivo o qualsiasi cosa. Conosco un bel posto a Philadelphia, si chiama Teen Spirit

A: Em
Lo conosco e, in ogni caso, se si tratta di vederti, sono molto in vena
 
Da: Em
Ahahah bene, allora ci vediamo al Teen Spirit alle 18?
 
A: Em
D'accordo a dopo ;)
 
Da: Em
A dopo :)

Dopo lo scambio di messaggi con Paige, Emily ripose il telefono nella tasca dei suoi jeans, mantenendo il sorriso a trentadue denti per buona parte del tempo. Aveva un nuovo appuntamento con Paige, e il fatto di fare tutto di nascosto la intrigava. Anche se nasconderlo alla propria famiglia e alle proprie amiche non era esattamente il massimo.
"Con chi messaggi?" chiese Hanna curiosa, dal banco vicino al suo.
"Nessuno" rispose Emily bisbigliando.
"E quel sorriso stampato in faccia chi te lo ha regalato?"
"Taci" ribattè Emily ridacchiando.
"Perchè non vuoi dirmelo! Scrivimelo su un bigliettino!" continuò Hanna strappando un pezzo di carta dal proprio quaderno.
"Signorina Marin, potrebbe stare attenta alla lezione, per favore?" chiese il signor Fitz, meglio conosciuto, da Aria soprattutto, come Ezra.
"Si, scusi" si scusò Hanna, approfittando del momento in cui Ezra le dava le spalle, per dare il bigliettino ad Emily, la quale scosse la testa rassegnata.
Emily prese in mano la penna e la rigirò tra le mani, decidendo sul da farsi. Era una delle sue migliori amiche, avrebbe capito e accettato, come quando le aveva confessato di essere omosessuale. Cominciò, quindi, a scrivere il nome di Paige. Accartocciò il biglietto e lo ridiede ad Hanna, che a momenti glielo strappò dalle mani per l'eccitazione.
La bionda aprì il biglietto in fretta e furia e lesse, con attenzione. Il sorriso che aveva quando aveva preso il biglietto, le si spense subito ed Emily sperò di non vedere la preoccupazione negli occhi di Hanna, che la guardò smarrita.
Hanna scrisse qualcosa sul biglietto e lo ridiede ad Emily.
"La figlia di Nick McCullers?" aveva scritto.
"Si" scrisse Emily in risposta.
La campanella suonò ed Emily uscì in fretta e furia dalla classe, per evitare di imbattersi in Hanna che, per sua sfortuna, la prese per il braccio e la trascinò in bagno.
"Da quanto tempo?" chiese Hanna.
"Cosa?"
"Da quanto tempo vi frequentate?"
"Dal ballo in maschera. Cioè in realtá ci siamo baciate quella sera, ma non sapevamo chi ci fosse dietro la maschera. Ho cercato di allontanarla, anche in malo modo, ma in realtà non volevo farlo. Ero spaventata da quello che poteste pensare voi e da quello che potrebbero pensare i miei se lo scoprissero. Ma Hanna, io... Sono felice, Paige mi fa sentire così bene, come non mi sono mai sentita prima d'ora. Lei è fantastica"
Hanna l'aveva ascoltata senza dire una parola "State insieme?"
"No. Non ufficialmente, in realtá dopo il bacio al ballo, non è successo più nulla durante gli appuntamenti"
"Allora cosa aspetti?" chiess Hanna sorridendo.
"Cosa?" chiese Emily, incredula.
Hanna le mise una mano sul braccio "Em, se lei è capace di farti sorridere di prima mattina, allora non è da sottovalutare"
Emily si aprì in un sorriso, e poi abbracciò l'amica "Grazie Hanna. Sapevo che avresti capito"
"Allora, quand'è che vi vedrete di nuovo?" chiese Hanna eccitata.
"Oggi, al Teen Spirit, a Philadelphia" sorrise Emily.
"E vedi di tenertela stretta, e di rubarle un bacio"
"Hanna!" esclamó Emily.
"Che c'è? Ormai uscite ufficialmente insieme. Lei piace a te e da quel che ho capito tu piaci a lei. Ma lei non vuole fare la prima mossa perchè vuole che le dimostri che sei disposta ad andare contro l'odio delle vostre famiglie per il vostro amore. Ecco spiegato l'enigma" fece spallucce la bionda.
"Credi che sia così?"
"Non credo. Ne sono sicura Emily"
"Quindi dovrei fare la prima mossa" disse Emily, pensando ad alta voce, ricevendo un cenno di assenso da Hanna "In ogni caso è meglio se andiamo in classe, altrimenti faremo tardi alla lezione" si avviò verso la porta.
"Emily" disse Hanna.
La ragazza di fermò e si voltò "Si?"
"Qualunque cosa succeda, io sono dalla tua parte"
La più scura le rivolse un sorriso riconoscente "Grazie Han"

Emily si guardò attorno, mentre era in piedi davanti al Teen Spirit. Era una giornata abbastanza soleggiata, e con un leggero e sopportabile vento freddo.
Si sentì toccare la spalla e quasi saltó per lo spavento. Si voltò trovando, di fronte a sè, Paige in tutto il suo splendore. Non tutte le ragazze hanno il 'fascino della donna in camicia' ma Paige... Era come se le camicie fossero state create appositamente per lei.
"Ciao" disse Paige dandole un bacio sulla guancia, facendo tornare Emily alla realtà "Questa è per te"
La ragazza sorrise e prese la rosa che Paige le stava porgendo "Grazie Paige, è bellissima"
"Proprio come la persona che ho qui di fronte" rispose la più alta sorridendo.
"Entriamo?" chiese Emily.
"Certo" rispose Paige, aprendole la porta del bar.

"Devi ancora dirmi come hai fatto ad avere il mio numero" disse Paige, bevendo un sorso della sua coca cola.
"Informazioni riservate" rispose la scura.
"Dai dimmelo! Altrimenti mi preoccupo sul serio. Potresti scoprire i miei segreti" disse Paige con la faccia spaventata.
"Allora sta attenta a nasconderli bene" sorrise Emily maliziosa.
"Mi fai paura. Seriamente"
"Io? Con questo dolce faccino?" chiese Emily, usando la sua faccia da cucciolo.
"No... Sei troppo tenera per farmi paura" confessò Paige.
Dopo poco uscirono dal bar e Paige accompagnó Emily alla macchina, come ormai era solita fare.
"Quando ci vedremo di nuovo?" chiese Paige, fissando il suolo.
"Quando vogliamo, ormai possiamo parlarci tranquillamente. Per messaggi ma almeno non dobbiamo usare i nostri armadietti come cassette della posta" disse Emily sorridendo, riuscendo a strappare un sorriso anche a Paige.
I loro occhi si incatenarono, e nessuna delle due sembrava avesse intenzione di andarsene. Emily prese la mano di Paige e si sporse verso la ragazza, fino a quando le loro labbra non si incontrarono. Paige poggiò la sua mano libera sulla guancia di Emily. Aspettava da tanto quel momento ed era finalmente arrivato, avrebbe voluto che non finisse mai. Ma Emily si allontanò ed entrambe si sorrisero un po' imbarazzate.
"Sei sicura di quello che hai fatto? Non vorrei che poi mi dessi un altro schiaffo negli spogliatoi della scuola" disse Paige ridendo.
"Si, credo di non essere mai stata più sicura in vita mia" rispose Emily sorridendo.
"Allora a presto" sorrise Paige.
"A presto" sorrise, Emily, di rimando.

Emily aprì la porta di casa con le proprie chiavi, e subito sentì le urla provenienti dal salone.
"Wayne calmati" sentì dire da sua madre Pam.
"Perchè dovrei calmarmi?! É l'ennesima volta che succede! Non si può andare avanti così!" inveì Wayne.
"Che succede?" chiese Emily, entrando nel salone.
"Indovina un po'! I McCullers!" rispose Wayne.
Il cuore di Emily saltò un battito al solo sentire il cognome di Paige.
"Nick McCullers è andato a scuola a fare un'ennesima scenata perchè dice che sua figlia è la migliore!" il padre di Emily camminava nervosamente su e giù per il salotto "Mi ha chiamato il professor Fitz dicendo che Nick vuole un confronto nell'ufficio della Coach. Ti sembra normale?! Che venga maledetto, lui e sua figlia"
Emily sentiva il sangue ribollirle nelle vene, era in procinto di rivelare tutto ai propri genitori, ma si trattenne appena in tempo. Se avesse detto una sola parola, la situazione sarebbe degenerata.
Wayne prese il giubbotto di pelle "Vado a dare una lezione a Nick McCullers" uscì di casa, sbattendo la porta.
"Perchè devono per forza odiarsi?" chiese Emily "É una cosa stupida"
"Em, capire l'odio è una cosa fin troppo complicata. A volte impossibile da capire" sentenzió Pam "Chi ti ha dato quella rosa?" chiese la madre facendo un cenno verso il fiore.
"Ah, l'ho comprata da un fioraio, volevo farla seccare per usarla come segnalibro" inventò una scusa su due piedi, sperando di essere stata abbastanza convincente.
"Va bene tesoro" ribattè Pam, ed Emily tirò un sospiro di sollievo salendo le scale, per raggiungere la propria camera.
Con suo padre in quello stato, il bacio che aveva dato a Paige non le sembrava più così giusto come pensava. La verità era che niente avrebbe potuto fermare l'odio tra le loro famiglie, nemmeno loro. Se non voleva rimanere troppo coinvolta nella storia con Paige doveva allontanarla, di nuovo, prima che fosse troppo tardi.

Emily chiamò Paige quella stessa notte "Devo parlarti, possiamo vederci?" chiese con voce tremante, assicurandosi di tenere la voce bassa.
"Em, mi stai spaventando. Comunque si, possiamo vederci dietro la scuola. A quest'ora non c'è nessuno"
"Ok, ci vediamo lì tra dieci minuti" rispose Emily.
"D'accordo"

Per tutto il tragitto che la separava dalla scuola, Paige riflettè su cosa Emily volesse dirle, e per quanto volesse cercare di rimanere calma, il sangue le si stava gelando nelle vene. La vide arrivare, mentre si stringeva nel giubbotto di pelle.
"Emily" disse Paige, cercando di avvicinarsi per darle un bacio, ma la ragazza si scostò. La più alta la guardo in modo interrogativo.
"Paige... " cominciò Emily.
"Ho la sensazione che non mi piacerà quello che mi stai per dire" ipotizzò Paige, infilando le mani nelle tasche di dietro del pantalone.
"C'è troppo odio tra le nostre famiglie. E non sarà certo questa specie di cotta che ci siamo prese a farlo cessare, Paige. Non possiamo andare contro il mondo intero solo per uno stupido capriccio" disse Emily.
"Uno stupido... Capriccio?" chiese Paige corrugando la fronte.
"Si Paige, è semplicemente questo, quello che sta succedendo tra di noi"
"No, non è vero. Oggi eri così sicura del bacio che mi hai dato, e io avevo aspettato quel momento dalla sera del ballo. Emily tu mi piaci sul serio, ed io voglio stare con te, nonostante tutto. Ci odiamo solo per i cognomi che portiamo" Paige prese le mani di Emily tra le sue, stringendole leggermente.
Emily si scostó "Mi dispiace Paige. Ma questa storia non può essere realtà, ed è meglio che cominci a capirlo anche tu"
"Tu non pensi davvero quello che stai dicendo" Paige scosse la testa incredula, trattenendo a stento le lacrime.
Emily la fissò negli occhi, quegli occhi che probabilmente non avrebbe piú guardato direttamente. Si avvicinò alla ragazza e le prese il viso tra le mani. Poggiò le labbra su quelle di Paige, la quale lasciò andare le lacrime, mettendo le braccia attorno alla vita di Emily e stringendola più che poteva, come a non volerla lasciar andare. 
Emily si allontanò, con il viso affranto e disse "Addio Paige" guardandola negli occhi, per poi voltarle le spalle e andarsene, lasciando che le lacrime le scendessero lungo le guance.
Paige fissó Emily che se ne andava, senza fare nulla, si sentiva impotente e per la prima volta, dopo la morte di sua madre, completamente vuota.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Eccoci qui, con un capitolo nuovo di zecca! Andava tutto per il meglio tra le due ma Emily è combattuta tra quello che prova per Paige e la propria famiglia, e alla fine decide di rimanere fedele al cognome che porta. Ma sarà davvero così?
Non odiatemi per come l’ho concluso, prometto che mi farò perdonare con il prossimo capitolo ahahah.
Spero che in ogni caso vi sia piaciuto (nonostante la conclusione poco felice)
Voglio ringraziare alaskinder, Katiavin e _Alex_1008 per aver recensito, davvero grazie! Sono felice che la storia sia di vostro gradimento e spero che continuerà ad essere così!
Ringrazio anche tutti i lettori! :D
Ci vediamo al prossimo capitolo!
PS: Non vedo l’ora che torna Paige, mi manca troppo T_T

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Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


Capitolo VII
 
Ad una settimana dalla separazione con Paige, Emily continuava ancora a pensare a quello che le aveva detto, e agli occhi colmi di lacrime della ragazza. Hanna aveva capito tutto, dal solo fatto che Emily non era piú contenta di prima mattina, o non sorrideva quando le arrivava qualche messaggio. Negli spogliatoi, Emily era sempre sfuggente per evitare di parlare con Paige e nei corridoi camminava a testa bassa per non incontrare lo sguardo della ragazza.
Paige l'aveva cercata per messaggi e per chiamate, ma Emily non aveva mai risposto, e aveva anche pensato di cancellare il numero di Paige, per evitare di cedere alla tentazione di chiamarla e di scusarsi per quello che le aveva detto.
"Emily, tu cosa ne pensi a riguardo?" chiese il professor Fitz, cogliendo Emily completamente alla sprovvista.
"Cosa?" chiese Emily.
"Il libro. 1984 di Orwell"
"I-io... " Emily cercò nella sua mente qualche ricordo, qualche frase che il professore avesse detto in classe la settimana prima, quando stava introducendo il libro alla classe. Sì, lo avrebbe dovuto leggere durante la settimana che era passata, ma la sua concentrazione era pari a quella di un bradipo.
"Hai letto il libro?" chiese il professor Fitz incalzante.
"No... Io... " non le venivano nemmeno delle scuse da inventare su due piedi "No, non l'ho letto"
"Come credi di arrivare al diploma in queste condizioni?"
"Mi scusi" disse Emily abbassando la testa. E allora il professor Fitz decise di passare a chiedere a qualcun altro.
La ragazza sospirò ed incontrò lo sguardo di Hanna, che si era girata verso di lei, alla quale rivolse un sorriso accennato.
La giornata era cominciata decisamente male, e non prevedeva che finisse meglio. Infatti agli allenamenti in piscina, Paige non c'era, e i suoi tempi si erano dilatati, tanto da prendersi una strillata da parte della Coach che diceva che, se non avesse ripreso i suoi tempi, avrebbe dato la rappresentanza a Paige.
Almeno Nick McCullers sarebbe stato felice, pensó Emily.

"Più veloce Paige!"
"Non ce la faccio più! É da stamattina che sono in acqua, ho saltato le lezioni per migliorare dei stupidissimi tempi!" ribattè la ragazza, rivolgendosi al padre, uscendo dalla piscina che aveva nel giardino di casa.
"Torna subito in acqua Paige!" la rimproverò Nick.
"Non hai mai pensato che il fatto che faccia schifo a nuoto, a scuola, dipenda soprattutto dal fatto che tu mi metti troppa pressione addosso?!" chiese Paige, alterata togliendosi gli occhialini e la cuffia, lasciando ricadere i lunghi capelli sulle spalle.
"Fa bene la pressione"
"Non a me. Peggiora solo la situazione. E sai cosa? Se continui con questo odio verso i Fields, andrá sempre peggio" detto questo, Paige cominció ad allontanarsi, rientrando in casa.
"É per causa della loro figlia se tu stai perdendo in questi ultimi tempi!" inveì Nick McCullers.
Paige scosse la testa sentendo la frase del padre, ma non rispose, entrò direttamente in bagno per farsi una doccia risanatrice. 
Dopo essersi asciugata i capelli e vestita, prese il telefono, per controllare se qualcuno l'avesse cercata. Ma non c'era nemmeno l'ombra di una chiamata o di un messaggio. Scorse i numeri nella rubrica e si fermò sul nome di Emily, avrebbe voluto chiamarla, di nuovo. Ma sapeva che molto probabilmente non le avrebbe risposto.
Prese uno dei tanti cd che lei aveva creato, mettendo varie canzoni, di diversi artisti e premette play.
Si stese sul letto con in mano il cellulare e chiuse gli occhi, rilassandosi, mentre le note di Fix You comiciarono a farsi strada nella stanza.
Dopo poco, il cellulare cominciò a suonare, facendo sovrapporre la chitarra dell'intro di Misery Business dei Paramore, a quella di Fix You. Si drizzò portando subito gli occhi al telefono per vedere chi la stesse chiamando, e delusa alzò gli occhi al cielo.
"Cosa c'è Caleb?" chiese rispondendo.
"Hai intenzione di rimanere chiusa nella tua camera per il resto della tua vita?" chiese per poi riprendere subito "Ascoltando canzoni depresse oltre tutto"
"No, sono stata anche nel resto della casa, oltre che nella mia stanza" rispose Paige sarcastica.
"Dai esci di lì e scendi, io e Toby siamo fuori, ti stiamo aspettando in macchina"
"Caleb... " cercò di dire la ragazza.
"No, niente Caleb. Vogliamo aiutarti, e se rimani chiusa lì dentro non riconquisterai mai Emily. Corri, esci, altrimenti ti farò pagare la benzina perchè mi hai fatto fare una strada inutile"
"Va bene, va bene. Ora scendo" disse rassegnata Paige, spegnendo la radio e prendendo il giubbotto.

"Vi va di andare al cinema stasera?" chiese Spencer "Ho sentito che ci sono dei bei film in sala"
"Certo, non ho nulla di meglio da fare stasera. Sarei dovuta rimanere a studiare, ma boicotto volentieri lo studio con un film" rispose Aria mentre uscivano da scuola.
"Hanna, Emily?" chiese Spencer.
"Si, per me non c'è problema" rispose Hanna "Em?" la bionda le poggiò una mano sulla spalla.
"Eh? Cosa?" Emily tornò alla realtá.
"Vieni al cinema con noi?" chiese Hanna.
Emily ci pensò su, infondo il cinema l'avrebbe distratta, almeno per un po' "Si, d'accordo" rispose accennando un sorriso.
"Nell'ultimo periodo sei sempre con la testa tra le nuvole. Sei anche stata sgridata da Ezra. Tutto ok?" chiese Aria.
"Si si, è solo la pressione del nuoto. Nulla di cui preoccuparsi"
"Puoi parlarci di tutto, lo sai?" chiese Spencer.
Emily fissó Hanna, che fece un cenno di assenso. Poteva fidarsi di tutte loro, non aveva senso tenerlo nascosto ancora, inoltre Spencer era troppo intuitiva ed intelligente, prima o poi avrebbe scoperto sicuramente qualcosa.
"Sono succese alcune cose dal ballo in maschera" cominciò Emily, torturando la tracolla della propria borsa.
"Lo sapevo, era troppo strano il tuo comportamento da quella sera" disse Spencer.
Emily annuì "Ho cominciato a frequentare Paige McCullers. Ma a causa delle nostre famiglie ho dovuto lasciarla andare"
"Em, perchè non ce ne hai parlato?" chiese Aria, accarezzandole il braccio.
"Era una situazione complicata, e lo è tutt'ora perchè per quel poco tempo che abbiamo passato insieme ero felice. Le ho detto così tante cattiverie per far si che si allontanasse da me, e potevo vedere la tristezza nei suoi occhi" gli occhi di Emily si stavano facendo lucidi.
"Tranquilla" disse Aria abbracciandola ed Emily la strinse "Vedrai che si sistemerá tutto, e noi ti staremo accanto"
"Hai solo bisogno di una mano" disse Spencer "Potremmo aiutarvi a vedervi di nascosto"
"É finita Spencer. Per come l'ho trattata non vorrà piú vedermi" Emily si asciugò una lacrima.
"Ha provato a chiamarti?" chiese Spencer.
"Si, ci ha provato ma non ho mai risposto"
"Allora non ha ancora rinunciato a te" Aria le sorrise, rassicurandola.
"Nel frattempo, stasera andremo al cinema" sentenzió Hanna "Così ti distrai" Hanna mise un braccio attorno alle spalle dell'amica.

Quella stessa sera si trovarono tutte e quattro davanti al cinema. 
Decisero di vedere un thriller, che era un genere che piaceva un po' a tutte. Un po' meno ad Hanna che, più che altro, "vedeva" quel genere di film con le mani davanti agli occhi.
"Perchè dobbiamo per forza vedere un film spaventoso?" piagnucoló Hanna durante la proiezione.
"Perchè sei l'unica a cui non piacciono" rispose Spencer.
"La prossima volta vediamo un film romantico, dove i protagonisti non fanno altro che baciarsi!" esclamó Hanna.
"Shh!" la rimproveró Aria.
Emily guardava il film con attenzione e il ragazzo del film indossava sempre camicie, cosa che faceva anche Paige la maggior parte delle volte che si sono viste. 
Il ragazzo, probabilmente l'assassino, mise una mano sulla spalla della ragazza facendola spaventare.
"Questa è per te" disse il ragazzo porgendole una rosa.
Emily si sentì stringere lo stomaco quando sentì quella frase. La stessa frase che Paige le aveva detto quando si incontrarono al Teen Spirit.
"Non mi sento bene" disse Emily alle amiche.
"Tutto ok?" chiese Aria.
"Non esattamente, credo che tornerò a casa" 
"Vuoi che ti accompagniamo?" chiese Spencer.
"No no. Poi domani a scuola mi racconterete la fine. E scusate ancora" disse Emily uscendo dalla sala dirigendosi alla macchina, in fretta. Entrò e guidò verso casa, mentre ripensava a Paige. Quella serata sarebbe dovuta essere utile per farla distrarre, ma aveva ottenuto l'esatto contrario.
Aprì la porta di casa con cautela, cercando di non fare rumore. Essendo andata allo spettacolo delle undici, e considerando che il film durava quasi due ore, era tornata a casa alle dodici e mezza circa.
Salì in camera e poggiò la borsa sulla scrivania, si spoglió mettendosi degli shorts e una canotta, che ormai usava come pigiama.

"Vai!" la rimproveró Toby, spingendola fuori dalla macchina.
"Voi siete pazzi! Non andró nemmeno se mi pagate!" ribattè Paige.
"Paige, ti scuoio viva se non ti muovi!" la minacció Caleb.
"D'accordo, d'accordo" si rassegnó la ragazza scendendo dalla macchina.

Emily mise il cd dei Coldplay a basso volume nella stanza. Questo si che è masochismo allo stato puro, pensò.
Sentì picchiettare sulla finestra. Uno. Due. Tre volte.
Si avvió verso la finestra, sedendosi sul divanetto subito sotto, e l'aprì guardando fuori. Ma non c'era nessuno.
Poggiò la testa sulla mano.
"Ma perchè proprio Paige? Perchè proprio Paige McCullers" Emily sospiró "Sarebbe stato tutto più semplice se non avessi quel cognome"
"Se ti dispiace il mio cognome, posso cambiarlo" ribattè una voce.
Emily sobbalzò, guardando in basso in cerca di qualcuno.
"Dammi tu un nome, se il mio ti turba" disse Paige mettendosi, infine, in direzione della finestra di Emily in modo da essere vista.
"Paige, che ci fai qui? Se mio padre ti scopre ti uccide!" bisbiglió Emily.
"Preferirei morire, piuttosto che vivere un altro secondo senza di te" rispose Paige.
"Da quanto tempo sei lì?" chiese Emily.
"Posso salire?" 
"Ho giá chiuso la porta di casa a chiave" rispose Emily.
"Salgo dalla grondaia, è vicino alla tua finestra" ribattè Paige, indicandola.
Emily scosse la testa "Ti ammazzerai" 
Paige fece spallucce e comició a scalare la grondaia.
"Paige! Scendi!" esclamò Emily "Ti farai male!"
Paige arrivò all'altezza della finestra "Mi fai spazio? Dovrei entrare" disse sorridendo.
Emily si scostò dalla finestra e Paige entrò nella sua camera. La proprietaria di casa andò a chiudere la porta della camera a chiave, per evitare un qualsiasi disastro.
"Bella camera" disse Paige guardandosi attorno "Un divano alla finestra. Ho sempre sognato di averlo"
"Non hai risposto alla mia domanda" disse Emily incrociando le braccia.
"Scusa sono stata impegnata a salire la grondaia" rise istericamente "Cosa mi avevi chiesto?"
"Da quanto tempo eri lì?"
"Abbastanza per capire che non pensavi davvero quello che mi hai detto una settimana fa, dietro la scuola" Paige rispose seria.
Emily sorrise scuotendo la testa e abbassando lo sguardo "Non capisci"
"No, capisco benissimo invece" disse Paige avvicinandosi ad Emily e alzandole il viso, costringendola a guardarla.
Emily alzó lo sguardo e, dopo tanto tempo, si perse di nuovo negli occhi di Paige.
"Tu vuoi cercare di essere razionale, vuoi cercare di fare la cosa giusta. E questo va benissimo, ma se fare la cosa giusta ti priva di quello che vuoi veramente, allora tanto vale sbagliare. Forse mi prenderai per una pazza per quello che ho fatto stanotte e per quello che ti sto dicendo, ma se dobbiamo sbagliare, facciamolo insieme" 
Emily rimase in silenzio fissando Paige. Tutto quello che diceva era la pura verità, non stare con Paige la rendeva triste e voleva cercare di fare la cosa giusta.
"Ti chiedo solo di darci una possibilità, con tutti i rischi che questa storia può comportare. Io sono disposta a tutto" fece una pausa "Anche a rinunciare al mio nome per te"
Emily sorrise "Se non vuoi rinunciare al tuo nome, giurami amore eterno e non sarò più una Fields" 
Paige scosse la testa sorridendo "Un perfetto Romeo e Giulietta in chiave moderna"
"Speriamo di non lasciarci le penne" ribattè Emily.
"Si, non sarebbe carino" annuì Paige, pensierosa.
Emily sorrise e Paige le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Si avvicinó alle labbra di Emily e vi posò un bacio per poi allontanarsi. Ma Emily le mise le braccia attorno al collo e catturò di nuovo le labbra della più alta, in un bacio più approfondito.
Paige la strinse a sè continuando a baciarla. Sarebbe rimasta così per sempre, sarebbe rimasta a baciarla senza prendere aria. Emily si allontanò da Paige, e rimase con la fronte poggiata su quella della ragazza. Paige le posò un bacio sui capelli e, a malincuore, lasciò Emily libera dal suo abbraccio.
"Forse è meglio se vai" disse Emily sorridendo.
"Non so. Non cambierai idea a riguardo domani, vero? Altrimenti dormo con te" 
"Vai Paige!" disse Emily ridendo, e spingendola verso la finestra.
"Vado, vado" rise Paige.
"Aspetta, hai dimenticato una cosa" disse Emily.
"Cosa?" chiese Paige, voltandosi verso la ragazza, che le stampò un nuovo bacio sulle labbra.
"Ecco ora puoi andare" sorrise Emily.
Paige, con cautela uscì dalla finestra e si aggrappò alla grondaia, cercando di scendere il più lentamente possibile. 
Emily la guardava scendere, e quando arrivò finalmente a destinazione, tirò un sospriro di sollievo.
"Buonanotte e sogni d'oro" bisbigliò Paige.
"Buonanotte anche a te" sorrise Emily.
Paige le mandò un bacio e poi sparì nella notte.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Sono tornata! Spero di essermi fatta perdonare per il capitolo precedente ahahah. Possiamo ufficialmente dire che queste due possono finalmente cominciare la loro storia, ma ovviamente non così tranquillamente come tutti vorremmo, perché i problemi cominciano solo ora >.<.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio Marty21497, _Alex_1008, alaskinder, Katiavin ed hellospank93 per aver recensito, davvero grazie infinite :D
Ringrazio makila che ha inserito la mia storia tra le seguite :D
Ringrazio LovePercabethanandQuintana
 per aver inserito la mia storia tra le preferite :D
Ringrazio Giulia41 per aver inserito la mia storia tra le ricordate :D
Ringrazio i lettori :D
Alla prossima!
PS: Avete visto la 5x21? Il ballo tra Emily e Talia mi ha spezzato il cuore e credo che Emily stesse pensando a Paige mentre ballava con lei, almeno a me non sembrava che avesse la faccia di quella super contenta di ballare con Talia. O forse è solo il mio spirito Paily che mi fa pensare una cosa del genere? Ahahahah

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Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


Capitolo VIII
 
Da: Paige
Tra due minuti in bagno. Non riesco ad aspettare

Emily sorrise leggendo il messaggio. Da quei pochi giorni che stavano insieme, dire che non riuscivano a fare a meno l'una dell'altra, era poco.
Si vedevano spesso nei bagni della scuola, oltre alle fughe pomeridiane. E anche se il bagno non era esattamente il posto più romantico del mondo, Emily era ugualmente felice, perchè era con Paige.
Emily alzò la mano, chiese di andare in bagno e, dopo un segno di assenso da parte del professore, si catapultò fuori dalla class.
Aprì la porta del bagno con cautela, e non c'era nessuno "Paige" sussurrò, si avvicinò alle porte dei tre bagni "Paige" chiamò di nuovo. Senza accorgersene venne tirata all'interno del bagno centrale, e subito si trovò faccia a faccia con Paige.
"Ciao" sorrise Paige.
"Ciao" sorrise in modo altamente ebete Emily, per poi baciare Paige appassionatamente.
"Ti sono mancata?" chiese la più alta.
"Non saprei, tu che ne pensi?" Emily la fissò, furbetta.
"Credo che avrò bisogno di un altro bacio per capirlo"
Emily si avvicinò lentamente alle labbra di Paige, lasciando un millimetro di distanza tra di loro.
Paige sorrise "Ti hanno mai detto quanto tu sia crudele?" chiese in un sussurro, difficilmente udibile.
Emily sorrise e poi cancellò la microscopica distanza tra le loro labbra. Paige portò le mani al viso della ragazza, accarezzandole le guance, mentre Emily stringeva a sé la più alta.
Paige si allontanò e guardò Emily negli occhi "Sei... " cominciò.
"Cosa?" sorrise Emily.
La più alta prese la mano di Emily nelle proprie "Sei fantastica e stupenda e... Incredibile"
"E tu sei dolce" ribattè Emily "Ascolta, ti va un picnic oggi pomeriggio?" chiese accarezzando la mano di Paige.
"Certo, a che ora?" 
Sentirono la porta del bagno aprirsi ed entrambe si chiusero la bocca a vicenda con la mano, rischiando di scoppiare a ridere.
"Emily?" chiese una voce da fuori.
La ragazza sbarrò gli occhi, e Paige le levò con cautela la mano dalla bocca "Si?" chiese.
"Sono Aria, il professore si stava preoccupando perchè non tornavi. Tutto ok?"
"Si si. Tutto fantasticamente" ribattè Emily, provocando la risatina di Paige.
"Oddio" disse Aria "Sei con Paige?"
Emily aprì la porta del bagno, uscendo allo scoperto, insieme a Paige.
"Scusate! Non volevo!" si scusò Aria.
"Tranquilla" rispose Emily "Comunque, Aria ti presento Paige, Paige ti presento Aria"
Paige tese la mano, che Aria strinse "Scusa per il posto poco romantico per presentarmi" disse la più alta.
"Figurati" rispose Aria "Scusa me piuttosto per avervi interrotto"
"Tranquilla" sorrise Paige.
"Dai Em, torniamo in classe"
"Si, dammi un secondo" ribattè Emily, avvicinandosi a Paige e dandole un bacio sulle labbra "Ci vediamo alle 5, all'entrata del boschetto vicino alla baita di Noel Khan. Porto tutto io"
"Va bene, a piú tardi" sorrise Paige.
Emily uscì dal bagno accompagnata da Aria.
"Siete così carine!" disse Aria una volta fuori, scatenando la risata di Emily.

"Mi piace questa canzone" disse Emily stesa sulla tovaglia da picnic insieme a Paige, mentre guardavano il cielo e mentre le loro mani si intrecciavano.
"Brighter, dei Paramore" ribattè Paige.
Emily voltó la testa verso Paige, analizzandone il profilo.
Paige si voltó a sua volta, incontrando lo sguardo di Emily "Cosa c'è?" chiese la ragazza sorridendo.
"Nulla" ribattè Emily, continuando a fissare gli occhi di Paige.
"Dimmi" insistette Paige, poggiandosi sul gomito, avendo una nuova prospettiva di Emily.
"É solo che... " fece una pausa mettendosi a sedere "Mi chiedo come siano arrivate le nostre famiglie, ad odiarsi così tanto"
Paige si sedette, raggiungendo Emily "Per delle stupide gare di nuoto"
"Credi che prima o poi la smetteranno?" chiese Emily fissando Paige.
"Em" la ragazza poggió la propria mano su quella di Emily "É una battaglia senza senso, e secondo me, in qualche modo, potremmo mettere fine a tutto questo. Con calma si risolverà tutto"
"É che non ho più stimoli per vincere una gara. Lo faccio solo per far si che vada a discapito tuo, lo faccio per la mia famiglia ma... " fece una pausa.
"Ma?" chiese Paige, scrutando Emily.
"Non lo faccio più per me stessa. Non mi sento più appagata dal nuoto"
"Da quanto tempo?" chiese Paige.
"Ormai ho perso il conto"
"Ti va di andare a scuola? Posso inventare una scusa con la Coach, se c'è. Posso dire che vogliamo allenarci di più" Paige accarezzó la mano di Emily "Nuotiamo insieme, per divertimento. Senza pensare a niente e a nessuno, solo io e te"
Un sorriso si fece strada sul viso di Emily "Va bene, andiamo"

Le ragazze entrarono nella scuola, quando potevano essere al massimo le 7 di sera. La scuola era sempre aperta e accessibile, infatti c'era sempre qualche custode. Era raro che ci fossero i professori fino a quell'ora, tranne in casi eccezionali, come per esempio delle riunioni.
Paige prese la mano di Emily, dopo aver superato il gabbiotto del custode, e puntavano allo studio della Coach Fulton.
La tendina era abbassata, la luce spenta, era palese che non c'era.
"Bene, abbiamo via libera, e senza scuse" disse Paige, facendo sorridere Emily, mentre entravano negli spogliatoi.
Entrambe sbloccarono il proprio armadietto e presero: costume, cuffia e occhialini.
"Vado a cambiarmi nelle docce, così tu puoi... Farlo qui" disse Paige imbarazzata, ridendo istericamente "Ci vediamo tra cinque minuti a bordo piscina" si allontanó verso le docce.
Emily scosse la testa, ripensando all'imbarazzo di Paige. Sembrava la persona più schietta del mondo, ma quando si trattava di essere dolci e, in questo caso, imbarazzate, lei era la prima ad arrossire.
Si cambiò e si recó a bordo piscina, con un asciugamano in spalla, che poggiò sulle gradinate. Guardò attorno, ma di Paige non c'era nemmeno l'ombra. Decise di sedersi sul bordo e di aspettare con le gambe penzoloni nell'acqua.
Si chiedeva se fosse davvero possibile ritornare a nuotare per se stessa. Quando non era costretta a vincere, si sentiva libera. Sentiva l'acqua che le accarezzava la pelle, e si sentiva la persona piú felice del mondo.
I suoi pensieri vennero improvvisamente interrotti dall'acqua che le schizzò addosso. Emily rimase a dir poco agghiacciata, dalla freddezza dell'acqua. 
"Allora Fields, entri o no?" chiese Paige una volta uscita la testa dall'acqua.
"E tu quando sei arrivata?!" chise Emily, guardando Paige esterrefatta.
"Proprio in questo momento. Era da tanto tempo che non mi tuffavo in piscina con un tuffo a bomba, o come direbbe la Coach 'in maniera indecente' e ci si sente così liberi!" 
Emily scosse la testa sorridendo.
"Vieni?" chiese Paige, poggiandole una mano sul ginocchio.
A quel contatto Emily, poteva sentire i brividi che le percorrevano ogni singolo centimetro della schiena. Annuì a Paige e si caló in acqua.
"Sei senza stile, lo sai?" chiese Paige, fissandola con un sopracciglio alzato.
"Preferisco non fare troppo casino, rispetto a te" rispose Emily incrociando le braccia, finta offesa.
"Bene, in questo caso non ti arrabbierai se prendo un po' di vantaggio!" esclamò Paige, cominciando a nuotare a stile libero.
"Ehi! Non vale!" Emily la seguì e quando notó che era molto vicina a Paige, le afferrò la caviglia, in modo da non permetterle di continuare a nuotare.
Emily la superò e comiciò a solcare l'acqua a grandi bracciate. Si sentiva bene, si sentiva tranquilla, si sentiva... Di nuovo libera. Non sapeva per quanto tempo continuó a nuotare, ma almeno tre vasche le aveva raggiunte, quando decise di fermarsi. Si guardò attorno e poco piú lontano, vide Paige, poggiata a bordo piscina che le sorrideva, e decise di raggiungerla.
"Come va?" chiese Paige.
Emily tirò un sospiro "Non mi sentivo così, da tantissimo tempo. Ed è stupendo" fece una pausa "Grazie Paige"
"E di che? Ti ho solo portata qui, avevi solo bisogno di essere spronata a fare del tuo meglio senza costrizioni" sorrise Paige.
"Senza di te, sarei rimasta bloccata. Non credo che mi sarei sentita più libera a nuotare"
"Allora sono felice di averti aiutata" affermò Paige, con un sorriso appena accennato, ma che avrebbe fatto innamorare anche le pietre, per poi posarle un bacio sulla fronte, poi sul naso e infine sulle labbra, dove si soffermò di più.
Entrambe avevano il sapore del cloro sulle labbra, e nonostante fosse abbastanza spiacevole come sapore, sapevano che le accomunava. Perchè la piscina era la loro unica via di fuga. Ci si potevano rifugiare insieme. Emily approfondì il bacio e Paige accarezzava le braccia della sua ragazza, come per non perdersi nemmeno un centimetro della sua pelle.
"Rimarrei in acqua, a baciarti, per il resto della mia vita" disse Paige per poi posarle un bacio sul collo.
Emily sorrise "Se non usciamo rischiamo di rimanere chiuse a scuola"
"Giusto" constatò Paige salendo la scaletta per uscire dall'acqua seguita da Emily. Mano nella mano rientrarono negli spogliatoi.
Emily controllò il suo telefono per vedere che ore fossero: le 8.30. C'erano due chiamate perse da Hanna e un messaggio sempre da parte sua.

Da: Hanna
Ehi Em! Io, Aria (insieme al suo Ezra Fritz) e Spencer stiamo andando al Teen Spirit di Philadelphia, ti va di venire? Puoi portare anche Paige se vuoi, così io e Spencer la conosciamo, visto che Aria ha avuto la fortuna di conoscerla stamattina nei bagni. E non voglio sapere cosa stavate facendo! Rispondi presto!

"Cosa hai da ridere?" chiese Paige.
"Hanna, la mia amica, ci ha invitate al Teen Spirit. Ti va di andare?" chiese Emily.
"Si" rispose di getto Paige "Posso portare anche i miei due amici? Così li conosci" 
"Va benissimo" rispose Emily.
"Allora, mando un messaggio a Toby, chiedendogli di venirci a prendere così ce ne andiamo tutti insieme" affermó Paige, digitando velocemente un messaggio dal suo telefono "Bene possiamo andare a farci una bella doccia" sorrise.
Tre quarti d'ora dopo erano pronte, fuori dalla scuola ad aspettare Toby, che arrivò insieme a Caleb. E, una volta fatte le presentazioni, guidarono verso il Teen Spirit.

"Ma guardatele!" esclamò Aria, quasi stritolando la mano di Ezra, che lasciò andare un lamento.
"Ciao ragazze" salutò Emily "Lei è Paige" disse indicando, con un gesto della mano la sua ragazza.
"Ciao! Io sono Hanna!" esclamò la bionda abbracciando Paige, la quale rimase spiazzata dal gesto della ragazza.
"Piacere, Spencer" tese la mano verso Paige, la quale la strinse con vigore "Bella stretta"
"Grazie" rispose Paige sorridendo.
"Noi ci siamo incontrate stamattina nei bagni, in ogni caso lui dovresti conoscerlo, perchè è il professore di letteratura inglese" disse Aria "Ezra Fitz"
"Ah, salve signor Fitz" disse Paige.
"Ti prego, chiamami solo Ezra. Tutti lo fanno qui, e poi mi sentirei vecchio" disse il ragazzo, grattandosi la nuca. 
"Dovró abituarmi" rise Paige "In ogni caso, loro sono Caleb e Toby" disse indicando gli amici.
"Quale onore conoscere la ragazza più popolare della scuola" disse Caleb, facendo il baciamano ad Hanna.
"Scusami, ma sono fidanzata" disse Hanna, trattenendo a stento una risata, vedendo un ragazzo che sembrava Tarzan, comportarsi da gentiluomo.
"Cercavo di essere gentile, signorina" sorrise Caleb, provocando la risata di Hanna.
"Toby, piacere" il ragazzo tese la mano verso Spencer.
"Io sono Spencer Hastings" fece una pausa "Ma puoi chiamarmi solo Spencer se preferisci" Toby sorrise, pensando alla stranezza di quello che la ragazza aveva appena detto.
"Bene, le presentazioni sono state fatte" Emily sentenziò "Ora possiamo entrare? Sto morendo di fame"
"Idem" ribattè Paige.
"Chissà perchè hanno entrambe fame" ammiccó Hanna.
Il gruppo passò la serata ridendo, scherzando e, ovviamente, mangiando. Si conoscevano tutti per leggende, ma ben presto i pregiudizi che ognuno aveva sugli altri, lasciarono il posto alla vera personalità che li contraddistingueva.
Quando finirono di mangiare, si fermarono fuori, a parlare del più e del meno, e tutto sarebbe andato per il meglio. Se non fosse stato per un incontro inaspettato.
"Hanna?" la ragazza si sentì chiamare, e riconoscendo la voce, rabbrividì.
"Sean! Ciao! Che bello vederti!" disse istericamente la ragazza.
"Che bello vederti? Hai cancellato il nostro appuntamento per vederti con le tue amiche e gli amici di quella?" chiese alterato riferendosi a Paige.
"Quella ha un nome" disse Toby "Ed è Paige"
"Toby tranquillo" disse Paige "Non ne vale la pena"
Sean fissò Paige ed Emily mano nella mano "Voi due... State insieme?" chiese, ma non ricevette risposta "Immaginate se lo venissero a sapere i vostri genitori, che finimondo succederebbe"
Paige si sentì ribollire il sangue nelle vene e lasciò la mano di Emily, che cercò di trattenerla, per spingere Sean "Provaci e vedi che fine fai" disse a denti stretti.
"Tremo di paura" disse Sean "Minacciato da una ragazzina lesbica, ma per favore" rise il ragazzo.
Caleb si avvicinò al ragazzo e lo prese per la maglietta "Prova a parlarle di nuovo così, e ti spacco la faccia"
"Non mi toccare novellino" Sean lo spinse.
Caleb si avventò su Sean facendolo cadere e assestandogli un pugno sulla faccia.
"Caleb!" Paige si avvicinò al ragazzo, cercando di allontanarlo da Sean, ma senza nessun risultato.
Sean ribaltò la situazione e mise le mani al collo di Caleb.
"Sean lascialo!" urlò Hanna in preda al panico.
Toby si avventò su di lui, in modo da allontanarlo dall'amico. Caleb si rimise in piedi e si asciugò, con il dorso della mano, il sangue dal labbro spaccato, mentre Toby continuava a tenere fermo Sean.
"E lasciami!" Sean si divincolò da Toby, fissando tutto il gruppo "Giuro che me la pagherete" disse a Caleb e ad Hanna "Me la pagherete tutti voi. A caro prezzo" fissò Paige ed Emily, per poi andarsene.
"Tutto ok?" chiese Hanna avvicinandosi a Caleb.
"Si, si tutto bene. Mi sono abituato alle risse con quel deficiente"
"Caleb dovevi lasciarlo perdere" disse Paige.
"Non permetterei a nessuno di parlarti in quel modo" Caleb la fissó.
"Si ma l'hai sentito? Si vendicherá, e anche a caro prezzo" 
"Cosa vuoi che possa fare? É solo un novellino caga sotto"
Paige annuì poco convinta di quello che diceva l'amico. Emily le prese la mano e l'accarezzò cercando di tranquillizzarla.


ANGOLO DELL'AUTRICE!
Sono di nuovo qui con un nuovo capitolo, pieno di tenerezza per le nostre due ragazzuole. Finalmente i due gruppi si sono amalgamati e proprio quando tutto sembra andare per il meglio, ecco che arriva Sean che mette tutto sotto sopra e promette di vendicarsi. Chissá cosa avrá in mente!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
Ringrazio kik, alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni :D
Ringrazio i lettori :D
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 10
*** Capitolo VIIII ***


Capitolo VIIII
 
"Ehilá Paige!" Caleb uscì da scuola in fretta e furia, cinque minuti dopo essere entrato.
"Ehi" salutó Paige, mentre si dirigeva verso l'entrata, sotto gli occhi attenti di tutti.
Caleb la bloccò per il braccio "Sai pensavo di saltare la scuola oggi. Ti va di venire con me?"
"Caleb mi stai stringendo il braccio e in ogni caso no, non mi va di saltare le lezioni" Paigè entró a scuola.
"No Paige! Aspetta!" Caleb le corse dietro.
Paige si faceva strada nel corridoio principale della scuola, mentre molti la fissavano e alcuni ridevano. Guardandosi attorno, vide le pareti e gli armadietti della scuola tappezzati di fogli. Si avvicinò e ne strappó uno dalla parete.
"Paige!" Caleb la raggiunse, ma era troppo tardi. Paige aveva già letto quello che c'era scritto su ogni foglio.
Paige McCullers è gay.
Ecco cosa c'era scritto sui fogli. Paige accartocciò il foglio che aveva in mano e lo lasciò cadere a terra. Si voltò e vide Emily e le sue amiche che la fissavano; Hanna aveva uno sguardo quasi colpevole, sentendosi parte del danno che Paige aveva subito.
Da quel semplice sguardo della bionda, Paige capì esattamente chi fosse il colpevole di quei fogli. Dietro le ragazze apparve Sean, con un sorriso estremamente malefico sul volto.
La ragazza si fece strada tra gli altri studenti, sentendo pian piano la rabbia che le pervadeva tutto il corpo, poteva dire che la luciditá l'avesse completamente abbandonata. Scostò quasi in malo modo, ma senza volerlo, Emily che cercò inutilmente di trattenerla, insieme alle sue amiche.
Paige caricò un pugno, che andò a posarsi direttamente sulla mascella di Sean, il quale cadde a terra lamentandosi.
Paige gli si mise sopra, a cavalcioni, cominciando a colpirlo ripetutamente.
"McCullers!" sentì Ezra, appena uscito dalla classe, che la chiamava e poi si sentì sollevare di peso.
"Lasciami stare!" urlò Paige cercando di divincolarsi "Voglio uccidere quello stronzo!"
"Paige" Toby le prese il viso tra le mani, mentre Ezra la teneva ferma, vedendo che aveva gli occhi gonfi di lacrime. Le asciugò le guance "Tranquilla" disse il ragazzo, facendo segno ad Ezra di lasciarla.
Toby abbracciò l'amica, cercando di tranquillizzarla, ma Paige non faceva altro che singhiozzare tra le sue braccia, mentre un gruppo di ragazzi, portò Sean in infermeria.
Emily osservò la scena senza poter fare nulla. Si era giá esposta abbastanza cercando di trattenere Paige.
Hanna si avvicinò a Paige, senza curarsi di quello che la gente potesse pensare "Paige... Mi dispiace" la bionda accarezzó il braccio di Paige, ancora inconsolabile tra le braccia di Toby.
Qualcuno, evidentemente, chiamò il preside, che si presentó nel corridoio, riportando l'ordine e chiamando in presidenza Paige.
La ragazza si sorbì la ramanzina del preside. Ma l'unica cosa che capì davvero, fu che sarebbe stata sospesa da scuola per tre giorni, e per una settimana non avrebbe potuto partecipare agli allenamenti di nuoto.
"Non dovrá succedere mai più. Altrimenti sarai espulsa completamente dalla scuola" disse il preside. Paige annuì, come stava facendo da mezz'ora.
"Bene, puoi andare" disse infine il preside e Paige, senza dire nulla uscì dallo studio e si diresse verso casa, a testa bassa.

Paige aprì la porta di casa, senza curarsi di nulla, fortunatamente suo padre non era in casa. In ogni caso sapeva che nel pomeriggio la scuola lo avrebbe chiamato e lo avrebbe informato dell'accaduto.
Lasciò cadere la cartella sul pavimento della propria camera e, dopo aver preso l'ipod e aver infilato le cuffie nell'orecchio, si stese sul letto chiudendo gli occhi.

Venne svegliata dallo squillare del proprio telefono. Si stropicció gli occhi e prese il telefono. Emily la stava chiamando, e non sapeva perchè, ma le si riempirono gli occhi di lacrime. Lasciò squillare il telefono, fino a quando Emily decise di rinunciare. Guardò l'ora e si accorse che erano arrivate le 6 di pomeriggio.
Paige si alzò dal letto, cominciò a scendere le scale e senti le chiavi inserirsi nella toppa della porta, segno che il momento della ramanzina era arrivato.
La porta si spalancó, proprio quando Paige scese l'ultimo scalino.
"Paige!" urlò il padre guardandola e sbattendo la porta "Ma che diavolo ti è saltato in testa?! Mi ha... "
"Ti ha chiamato la scuola e ti hanno detto che sono stata coinvolta in una rissa. Lo so" disse Paige.
"Si e sei stata sospesa per tre giorni e non potrai allenarti per una settimana! Una settimana! Ti rendi conto?!" urlò Nick.
"Si, ma ormai è fatta" rispose Paige.
"Ormai è fatta?! Ma ti senti? Hai idea di quello che stai dicendo Paige?!" il padre la prese per le spalle e la scosse.
"Se solo sapessi tutta la storia, capiresti il perchè l'ho fatto!" esclamò Paige, liberandosi del padre.
"Allora spiegami! Perchè da un po' di tempo a questa parte ti comporti in modo strano! Te ne vai ogni giorno e torni la sera tardi, e non riesco più a capirti!"
"Sono gay!" gli urlò Paige, non rendendosi conto di quello che aveva appena detto.
"Cosa?" chiese il padre, fissandola esterrefatta.
"Sono... Gay" disse piano Paige. Stava letteralmente tremando di paura per quello che aveva appena confessato al padre, ma allo stesso tempo si sentiva incredibilmente leggera, dopo essersi tolta questo peso.
"Non è possibile. Mi stai prendendo in giro" disse Nick accennando un sorriso.
"No papà" Paige lo fissò negli occhi.
"Sei solo confusa, hai solo bisogno di tempo. Questa è l'età in cui succedono queste cose" disse Nick toccando la spalla della figlia.
Paige scosse la testa "Non sono confusa, so benissimo cosa voglio dalla vita" la ragazza scostò la mano del padre dalla propria spalla.
"Paige questo non è giusto, non puoi essere innamorata di una ragazza" disse Nick, con sguardo duro.
"Cosa c'è di sbagliato?!" si alterò Paige "Solo perchè sono innamorata di una persona che ha il mio stesso corpo?!"
"Amare una donna è sbagliato Paige! E non permetterò che mia figlia cada in questo giro. Qualcuno ti ha influenzato mettendoti strane idee in testa?" ipotizzò Nick.
Paige scosse la testa, gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime "Non mi ha influenzata nessuno! E non è sbagliato! Non puoi impedirmi di amare una persona solo perchè é una ragazza!"
"Si invece, non uscirai mai più di casa, se non per andare a scuola. Sono sicuro che in tutto questo tempo, uscivi per vederti con la ragazza che ti ha portata sulla cattiva strada" scosse la testa Nick.
Paige lo guardò con sguardo sofferente e con le lacrime che le rigavano le guance "Mamma avrebbe capito" disse per poi correre verso la porta e uscire di casa.
"Paige torna qui! Paige!" urlò Nick affacciandosi alla porta, ma la ragazza continuava a correre senza fermarsi. Gli occhi le bruciavano, e l'aria fredda che cominciava a farsi sentire le pungeva la pelle.

"Mi sarei voluta scusare con Paige per quello che è successo stamattina, è tutta colpa mia" disse Hanna, rivolgendosi a Caleb, che l'aveva invitata a casa sua.
"Ti sei scusata, e poi non è stata colpa tua ma di quel novellino di Sean. Avrei voluto vedere come avrebbe reagito se fosse successo a lui qualcosa del genere. Paige non ha fatto coming out nemmeno con suo padre" ribattè Caleb.
Hanna fissò il tavolo e un velo di tristezza si fece strada sul suo viso.
Il campanello della porta suonò e Hanna, dopo aver poggiato una mano su quella di Caleb, come per dirgli che avrebbe aperto lei, camminò verso la porta.
"Paige?" chiese Hanna stupita "Cosa è successo?"
"Hanna, scusami... Io... Non sapevo" disse singhiozzando e asciugandosi le lacrime "É meglio se vado" 
"Non dire idiozie Paige" disse Caleb, che nel frattempo si era avvicinando, sentendo la voce dell'amica.
Paige entrò in casa e si rifugiò tra le braccia di Caleb, mentre Hanna le accarezzava la schiena.
"Cosa è successo?" chiese Caleb, guardandola negli occhi.
Paige passò gran parte della serata, a raccontare del litigio con suo padre, mentre i due ascoltavano con attenzione e Hanna digitava, ogni tanto, qualcosa al telefono.
"Vai in camera mia, sai dove sono i pigiami" disse infine Caleb.
"Grazie" Paige accennò un sorriso, alzandosi dalla sedia e recandosi in camera di Caleb.
"Di male in peggio" disse Caleb passandosi una mano tra i capelli.
"Tranquillo, a breve si sentirà meglio" disse Hanna.
"Non conosci Paige, quando succedono cose davvero poco piacevoli, può essere triste per giorni e giorni" il ragazzo scosse la testa.
"Vero, ma magari con un aiutino si sente meglio" sorrise furba Hanna.
"Quale sarebbe questo aiutino?" chiese il ragazzo.
"A breve vedrai" disse Hanna.

Paige uscì il pigiama dal cassetto, e lo poggiò sul letto di Caleb. Non aveva nemmeno la forza di cambiarsi, per quanto aveva pianto. Si avvicinò alla finestra della camera e guardò fuori. Non aveva nè ipod nè telefono con sè. Avrebbe voluto chiamare Emily, anche solo per sentire la sua voce. Aveva sbagliato a non risponderle. Voleva scusarsi per come l'aveva spinta in malo modo quella mattina. Sentì bussare alla porta.
"Avanti" disse voltandosi verso la porta.
"Ciao"
"Emily" disse Paige incredula, avvicinandosi a lei.
"Hanna mi ha detto tutto" Emily l'abbracciò, più forte che poteva "Mi dispiace per quello che è successo"
"Non è stata colpa tua. Scusa se non ho risposto alle tue chiamate, ma... " disse Paige.
"Tranquilla" Emily le sorrise accarezzandole la guancia.
Paige si sedette sul letto, seguita da Emily.
"Come stai?" chiese Emily.
"Non lo so" Paige la fissò "É una sensazione strana"
"Ti senti sollevata da una parte mentre dall'altra senti il peso delle parole dei tuoi genitori"
Paige annuì, senza pensare al fatto che avesse menzionato entrambi i suoi genitori, aveva descritto esattamente quello che stava provando.
Emily poggiò la mano su quella di Paige "So come ci si sente. Ci sono passata anche io e vedrai che si sistemerà tutto, capiranno quanto sono fortunati ad avere una figlia come te"
Paige annuì.
"Vuoi sentire una cosa divertente?"
"Si, mi piacerebbe sentirla" Paige accennò un sorriso, fissando Emily negli occhi.
"Quando io cercavo ancora di convincermi di essere interessata ai ragazzi... " fece una pausa e sorrise "Cercavo sempre dei ragazzi come te"
Paige sorrise "Come me, come?"
"Il tipo di ragazzo che rischierebbe tutto per la persona amata. Che affronta tutto con il sorriso e che mi trascina nei bagni della scuola perchè non riesce ad aspettare il pomeriggio per baciarmi" concluse Emily.
Paige sorrise, per poi avvicinarsi alle labbra di Emily. Voleva farle sentire tutta la gratitudine e l'amore che provava per lei, per averla fatta sorridere e per essere lí con lei in quel momento. Le loro mani si intrecciarono, mentre continuavano a baciarsi appassionatamente.

"Si è addormentata" annunciò Emily una volta scesa in salotto "Con i vestiti addosso, ma si è addormentata"
"Grazie Emily" disse Caleb, avvicinandosi assieme ad Hanna "Sei una delle persone più importanti della sua vita in questo momento, e il fatto che tu sia venuta stasera, rappresenta molto per lei"
Emily sorrise "Credo sia ora di andare per me" 
"Si, anche per me" disse Hanna "A domani" diede un bacio sulla guancia a Caleb, il quale le sorrise.
"Prenditi cura di Paige" si raccomandò Emily "Buonanotte"
"Buonanotte" rispose Caleb.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ecco Sean in tutta la sua stronzaggine ahahah. Ok a parte questo, ho usato la scena della 1x20 perché è stata una delle scene più belle della Paily secondo me, ho paura di averla rovinata visto che se avessi messo il dialogo originale, Emily avrebbe parlato del karaoke, ma qui non avrebbe avuto molto senso visto che non c’è stato alcun karaoke ahahah. Spero di non aver fatto una schifezza con quella scena ahaha.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio alaskinder, hellospank93 e _Alex_1008 per le recensioni :D
Ringrazio i lettori :D
Alla prossima!

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Capitolo 11
*** Capitolo X ***


Capitolo X

Una volta che i tre giorni di sospensione, terminarono, Paige potè tornare a scuola. Ma ogni volta che lei e Sean si trovavano nella stessa classe o nello stesso corridoio, la tensione si poteva toccare con mano.
Paige aprì il suo armadietto, e subito le cadde addosso un infinita quantità di schiuma. Si guardò attorno, e vide Sean e il suo gruppetto che ridevano a crepapelle. La ragazza si ripulì il vestiti con le mani, lasciando cadere a terra la schiuma.
"Paige tutto ok?" chiese Spencer avvicinandosi insieme a Emily, Aria e Hanna. Da quando lei era tornata a scuola, Emily le si era avvicinata di più, ormai non le importava se gli altri ragazzi della scuola vedevano che infondo il suo gruppo e quello di Paige McCullers, erano amici.
"Si, solo un altro scherzo di quell'idiota" rispose Paige prendendo un fazzolettino.
"Paige, non devi per forza controbattere ai suoi scherzi. Come hai detto tu è un idiota" ribattè Emily.
"Invece puoi scommettere sul fatto che questa guerra non finirà finchè non l'avró vinta io" 
"Paige... " cercó di dire la ragazza.
"No Emily, me l'ha combinata troppo grossa. E io non me ne starò con le mani in mano a vedere come distrugge la mia vita, per qualcosa per cui non ho colpa" ribattè Paige cercando di pulire al meglio il proprio armadietto, che poi chiuse con forza.
"Quando li hai avuti tu i giorni di sospensione, li ha avuti anche lui. Ne ha avuti due, ma comunque li ha avuti. Non ti basta?" chiese Emily, cercando di farla ragionare.
"Em, io vivo da Caleb da quando ho fatto coming out con mio padre, sono stata costretta. Non sono piú tornata a casa da quel giorno, se non per prendere un po' dei miei vestiti, il telefono e l'ipod. E tutto questo quando mio padre non era in casa, mi sono sentita una ladra che rubava in casa propria" spiegó allontanandosi verso il bagno, seguita da Emily "Non ha provato a chiamarmi, non ha cercato alcun contatto e io non so più cosa fare. Se andare da lui e provare a parlarne o se rimanere senza far nulla, ad aspettare che lui voglia tornare a parlarmi"
"Paige non è una situazione facile da accettare, ci sono passata anche io con i miei genitori. Ed è una fase che anche i tuoi dovranno superare" Emily poggió la mano sul braccio di Paige, mentre quest'ultima imbeveva un fazzoletto d'acqua e lo utilizzava per lavare le macchie di schiuma.
"Potresti... " cominciò a dire, cercando di trattenere il nervosismo "Non parlare al plurale, per favore? Mia madre non c'è più. Ho solo mio padre, ok?"
Emily la fissò "Scusami. Io... Non lo sapevo"
"Tranquilla" gettó con forza il fazzoletto nel cestino, per poi uscire dal bagno, lasciando Emily, non poco sconvolta.
Paige si scontró con Hanna, in corridoio, poco dopo essere uscita dal bagno.
"Paige, cos'é tutta questa fretta?" chiese la bionda.
"Ah Hanna, cercavo proprio te. Hai un rossetto?"
"Si, ma a che ti serve?" frugò nella borsa, per poi tendere il rossetto a Paige.
"Grazie" Paige fuggì, senza darle alcuna spiegazione.
Conosceva benissimo la macchina di Sean, lo vedeva pavoneggiarsi ogni mattina, con la sua preziosissima auto sportiva.
Si guardò attorno, assicurandosi che non ci fosse nessuno. Cominciò a scrivere sul parabrezza della macchina, con il rossetto che Hanna le aveva dato.
Una volta finito, Paige osservò che il suo operato fosse ben leggibile. Lesse ad alta voce "Sono una femminuccia. PS: la prossima volta sarà indelebile".
Inutile dire che Sean cominciò a dare di matto quando scoprì la marachella di Paige, mentre lei osservava soddisfatta il ragazzo che si disperava per la sua amatissima auto sportiva. Lui la guardò con aria di sfida, quasi fulminandola, mentre lei gli sorrise e gli diede le spalle per rientrare a scuola.

Emily cercava in tutti i modi di prestare attenzione a quello che il professor Fitz stava dicendo, ma dopo aver appreso la notizia che la madre di Paige era morta, non riusciva a ficcare qualche nozione di una qualsiasi materia, nella propria testa.
Il telefono vibrò, ed Emily lo afferró subito sperando che fosse Paige.

Da: Sconosciuto
Salve Sharks, sono la Coach Fulton, quest'oggi si terranno gli allenamenti in via del tutto eccezionale. Mi raccomando non assentatevi
Emily rilesse il messaggio più volte, e le sembrò strano che la Coach le avvisasse all'ultimo momento. In ogni caso, un po' di nuoto non le avrebbe fatto assolutamente male, anzi, l'avrebbe aiutata a scaricare un po' di tensione.

"Se avessi saputo che avresti usato il rossetto per spalmarlo sul parabrezza del'auto di Sean, non te lo avrei dato!" Hanna rimproverò Paige, mentre uscivano da scuola, insieme al resto del gruppo.
"Dai, è stato divertente vedere la faccia disperata di Sean" disse Caleb, dando delle pacche sulla spalla di Paige, per complimentarsi.
"E se lo meritava" intervenne Toby.
"Questa guerra non avrá mai fine, finchè uno dei due non la smetterá" sentenziò Spencer.
"E se lo dice Spencer Hastings, potete star certi che è vero" disse Aria.
"Ragazze dov'è Emily?" chiese Paige ad un certo punto.
"Ha detto che aveva gli allenamenti di nuoto. La Coach ha mandato dei messaggi alle ragazze all'ultimo momento" disse Aria.
"A me non è arrivato nulla" Paige controlló il cellulare.
"Forse perchè sei stata sospesa" osservò Spencer.
"No, avevo detto alla Coach di avvisarmi quando le ragazze si dovevano allenare, così avrei assistito. Infatti mi ha avvisato ogni volta"
"Vuoi assistere solo per vedere Emily in costume da bagno" disse Hanna.
"Hanna!" dissero tutti in coro.
Paige fissò di nuovo lo schermo del telefono e poi fissò la scuola.

Emily si cambiò negli spogliatoi, in fretta e furia, credendo di essere in un imperdonabile ritardo.
Corse in piscina, ma non vi trovò nessuno. Le luci tutte spente, solo quelle all'interno della piscine erano accese. Poggiò l'asciugamano sulle gradinate e si avvicinò a bordo piscina, guardandosi attorno.
Si sentì spingere in acqua, da dietro, e nella caduta sbattè il polso a bordo piscina. Il dolore fu lancinante e a stento riuscì ad appoggiarsi al bordo per cercare di non affogare. Sentì una botta alla testa e poi più nulla.

"Paige dove vai?" le urlò dietro Caleb, mentre la ragazza correva all'interno dei corridoi della scuola.
"In piscina!" gli rispose la ragazza. L'sms l'aveva insospettita, la Coach non era il genere di persona che parla per sms, al massimo per mail, e non era nemmeno il genere di persona che avvisa all'ultimo momento. Sentiva i passi degli altri dietro di lei, che le correvano dietro, non volendola lasciare sola.
Si catapultò sulle porte della piscina, aprendole con un tonfo, seguita dal resto del gruppo.
Si guardò attorno, ma non vide nessuno, solo l'asciugamano di Emily poggiato sugli spalti.
Guardò l'acqua ed entrò in panico "Emily!" 
"Oddio" sentì dire, probabilmente da Hanna.
Paige si tuffò in acqua, senza pensarci due volte, senza badare al fatto che fosse completamente vestita.
Una volta raggiunta le sollevó la testa, in modo da metterla fuori dall'acqua e la trascinó a bordo piscina dove, con l'aiuto di Toby e Spencer, la tirò fuori.
Uscì dall'acqua e si mise al lato di Emily prendendole la testa con una mano e dandole dei piccoli schaffi sulla faccia "Andiamo Em, respira, respira"
Sulla mano con cui le sosteneva la testa, sentì una consistenza diversa da quella dell'acqua. Tolse delicatamente la mano e vide che era di colore rosso sangue
"Chiamo un'ambulanza" disse Aria allontanandosi.
Paige poggiò l'orecchio sul petto di Emily e poi cominciò a farle il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca.
"Respira maledizione!" esclamò con la voce, rotta dal pianto mentre la scuoteva per le spalle, ma non ricevette alcuna risposta.
"Paige non serve a nulla" disse Caleb, poggiandole una mano sulla spalla.
Paige guardó Emily e con cura la abbracciò "Ti supplico. Rimani con me"

Quando l'ambulanza arrivò, Paige, ancora completamente zuppa, insistette per entrare con lei. Ma, giustamente, i suoi amici la fecero ragionare.
"Se i suoi genitori ti vedono in ospedale, si faranno quattro domande" disse Spencer.
"E chi risponderà alle loro domande se Emily dorme?" chiese Hanna con un velo di preoccupazione, guadagnandosi lo sguardo stranito dei suoi compagni.
"É un modo di dire Hanna" ribattè Spencer.
"Ma non posso lasciarla da sola" disse Paige passandosi una mano tra i capelli.
"Tieni mettiti questo addosso" disse Toby mettendole un asciugamano sulle spalle.
"Non voglio uno stupido asciugamano! Voglio stare con lei" Paige respinse l'amico in malo modo.
L'ambulanza partì, dopo aver caricato Emily nel retro, con la sirena accesa, sotto lo sguardo disperato di Paige.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Hola! Direi un capitolo con un finale abbastanza sconvolgente e chissà cosa ne uscirà da questo avvenimento.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Al prossimo capitolo :D
PS: La puntata di questa settimana è stata a dir poco sconvolgente con quella brutta infame doppiogiochista brava ragazza di Leslie e tutte le liars in prigione! La settimana prossima c’è il season finale e non so se essere contenta perché non vedo l’ora di vedere questa puntata che Marlene ha definito sconvolgente, oppure se essere triste perché finisce la quinta stagione. Anyway a quanto pare Paige tornerà nella sesta stagione quindi potrei essere molto contenta della fine della quinta stagione e dell’inizio della sesta ahahah.

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Capitolo 12
*** Capitolo XI ***


Capitolo XI 
 
"Mi cambio i vestiti e vado in ospedale" disse Paige, una volta che lei e Caleb tornarono a casa.
"Paige, non è una buona idea. La scuola chiamerà i genitori e non credo che sarebbe un bell'incontro"
"Bè, non mi interessa" Paige corse su per le scale per mettersi dei vestiti puliti. Una volta finito scese al piano di sotto, per trovarvi Toby, Hanna, Aria e Spencer.
"Noi veniamo con te" disse Spencer, facendo sorridere Paige.
"Allora andiamo" ribattè la ragazza, uscendo di casa, seguita dal resto del gruppo.

"Salve, stiamo cercando Emily Fields. Dovrebbe essere stata ricoverata circa un'ora fa" disse Aria avvicinandosi allo sportello, dove c'era un medico.
"Si, è in sala con un codice rosso, quindi non può ricevere visite. Ma potete aspettare in sala d'attesa. Dovrebbe uscire a breve" ribattè l'uomo.
Il gruppo si sedette, e Paige non faceva altro che muovere freneticamente la gamba.
"Paige andrá tutto bene" Hanna poggiò una mano sul ginocchio di Paige, e la ragazza accennó un sorriso.
Due persone, che Paige non conosceva, entrarono in sala e subito salutarono le ragazze. La donna somigliava molto ad Emily, e quindi capì che molto probabilmente erano i suoi genitori, e capì che molto probabilmente lei era in un mare di guai.
"Cosa ci fai tu qui?" chiese l'uomo, rivolgendosi a Paige.
"Io... " cercó di dire Paige ma venne subito interrotta da Wayne.
"Vai subito via di qui! Scommetto che è colpa tua se mia figlia è in questo ospedale!" le urlò contro, mentre Pam cercava di tranquillizzarlo.
"Io non ho fatto niente!" Paige si alzò in piedi "Al massimo dovrebbe chiedere a Sean, l'ex ragazzo di Hanna"
"Stai zitta!" Wayne la colpì sul labbro, senza pensarci due volte "É tutta colpa tua, maledetta!"
Paige si toccò il punto in cui Wayne l'aveva colpita, per poi notare sulle dita, delle macchie di sangue. Non reagì, infondo era sempre un uomo più grande di lei, e oltretutto era il padre della sua ragazza.
Improvvisamente, Sean, arrivò correndo un sala d'attesa "Come sta Emily?" chiese.
"Non lo sappiamo, non è ancora uscita" ripose Wayne.
"Cosa ci fa Paige McCullers, qui?" chiese, fissando direttamente la ragazza "Non dovresti essere in questa sala, soprattutto perchè sei stata tu a colpire Emily" 
"Cosa?!" chiese la ragazza, mentre si tamponava il labbro con un fazzoletto che le aveva dato Aria "Al massimo sei stato tu a colpirla!" si alteró Paige.
"Per niente, se non fossi arrivato io a salvarla, sarebbe morta!"
"Sean è stata Paige a salvare Emily" disse Spencer con tutta tranquillità.
"Ha imbrogliato anche voi con le sue parole" disse Wayne, rivolgendosi alle ragazze "Avreste dovuto essere dalla parte di mia figlia"
"Lo siamo è per questo che stiamo cercando di farle vedere la realtà!" ribattè Hanna, che aveva giá perso la pazienza.
"Se fossi stata io a cercare di farla annegare, perchè avrei i vestiti completamente zuppi e che puzzano di cloro a casa di Caleb?" chiese Paige, credendo di aver toccato il giusto bottone per scagionarsi.
"Be io li ho qui" disse Sean aprendo il borsone e mostrando una maglietta e un pantalone zuppi di acqua di piscina. Il ragazzo guardò Paige con un sorriso beffardo.
"Credo che sia ora che ve ne andiate se non volete che qualcuno si faccia male" sentenzió Wayne, guardando tutti i ragazzi con ribrezzo.
Paige scosse la testa e fu la prima ad uscire dalla sala, ma non senza aver fulminato Sean con lo sguardo.
"Bene, ora siamo fuori tutti. E Sean è il nuovo e tenero angioletto di Emily" disse Aria arrabbiata.
"Come si può essere così meschini?" si chiese Toby.
"La gente può fare anche di peggio" sentenzió Spencer, una volta usciti.
"Come va il labbro?" chiese Hanna a Paige.
"Non è niente in confronto a quello che vorrei fare a Sean in questo momento, credetemi" disse Paige, buttando il fazzoletto imbevuto di sangue, in un cestino "Non avró notizie di Emily, non so cosa le succederà e questo mi fa impazzire" la ragazza si passó le mani tra i capelli.
"Paige tranquilla, riusciremo a trovare un modo per far capire a Wayne Fields che il nemico è Sean e non tu" disse Spencer, che già viaggiava, con la sua mente da detective, per risolvere questo caso.
"Sì, si risolverá tutto per il meglio" Toby le accarezzò la schiena con la mano.
Una volta arrivati alle macchine, tutti si divisero, ripromettendosi di incontrarsi a pranzo il giorno dopo, per risolvere l'intera situazione.

"Paige vieni a dormire, non ha senso starsene sul divano a rimuginare, ti fa solo male" disse Caleb, una volta tornati a casa.
"Non credo che riuscirei a dormire in ogni caso. Tu vai, io ti raggiungo" rispose la ragazza, mentre fissava un punto indefinito.
"Chissà perchè ho il presentimento che non lo farai" disse il ragazzo tra sè e sè.
"L'unica cosa che vorrei fare ora, è stare accanto ad Emily. Ma non mi è possibile" Paige aveva sentimenti contrastanti dentro di sè. Era arabbiata e dannatamenre triste. Avrebbe voluto uccidere Sean proprio in quell'ospedale, l'aveva fatta passare per la colpevole di quello che era successo ad Emily. Doveva trovare un modo per dimostrare che era innocente.

"Ascoltate, abbiamo pensato ad un piano" disse Spencer, il giorno dopo, quando tutti erano seduti al tavolo "Io e Toby possiamo entrare nello studio della Coach Fulton, e controllare le registrazioni delle telecamere della piscina. Tutto dimostrerá che è stata Paige a salvare Emily, e finalmente questa guerra tra famiglie potrebbe finire"
"É una guerra che dura da troppo tempo, non si può fermare" disse Paige, decisamente poco ottimista.
"Vedrai che ce la faremo" Toby le guardò con sguardo rassicurante.
"Io nel frattempo posso entrare nel computer dell'ospedale e vedere come se la cava la nostra Emily" Caleb sorrise a Paige, la quale accennò un sorriso.
"E noi cosa facciamo?" chiese Hanna indicando lei e Aria.
"Voi cercate di riconquistare i Fields, così potete andare a trovare Emily" disse Spencer, che aveva pianificato tutto nei minimi dettagli.
"E io?" chiese Paige, sentendosi altamente inutile in tutta la faccenda.
Il gruppo la fissò "Non picchiare nessuno" disse all'unisono, facendo sorridere Paige.

Quello stesso pomeriggio a casa di Caleb, lui cercò di entrare nei computer dell'ospedale, servendosi di un programma che solo un hacker avrebbe potuto conoscere.
"Allora?" chiese Paige impaziente.
"Ci sono quasi" rispose Caleb, premendo alcuni tanti della tastiera "Sono dentro!" disse infine, mentre Paige lo guardò con aria stranita "Dentro il sito"
"Cerca la cartella clinica di Emily" gli intimò Paige e Caleb annuì.
"Fields... " disse tra sè e sè mentre scorreva gli infiniti pazienti, messi fortunatamente in ordine alfabetico "Bingo!"
Paige credette di sentire il suo cuore fermarsi. Caleb cliccò sul nome di Emily, e subito si aprì la pagina che riportava i problemi riscontrati dalla paziente.
"Frattura al polso, nessun segno di trauma cranico, solo grumi di sangue facilmente asportati e utilizzo di punti di suturazione" lesse ad alta voce Paige.
"Frattura al polso?" chiese Caleb.
"Sean gliel'avrá combinata grossa sul serio. Per una nuotatrice avere la frattura al polso non è esattamente il massimo. Avrà sicuramente un sacco di giorni di fermo" sentenziò Paige.
"Qui dice che è cosciente" disse poi Caleb.
Paige sorrise "Per fortuna" 
"Ora l'unica cosa che ci resta da fare è aspettare che Spencer e Toby di procurino i video delle telecamere della piscina. A quel punto dobbiamo solo farli vedere ai genitori di Emily e sará tutto finito" Caleb fissò Paige poggiandole una mano sul braccio.

"Emily, come va tesoro?" chiese Pam, accarezzando il viso della figlia.
"Sto bene mamma" rispose guardandosi attorno, vedendo suo padre e, accanto a lui, Sean "Cosa ci fai tu qui?" chiese quasi impaurita.
"Sean ti ha salvato la vita, Emily" disse Wayne avvicinandosi al letto della ragazza.
"Cosa?" chiese Emily confusa.
"Sì, é tutta colpa di Paige McCullers se tu sei qui, adesso. Sicuramente voleva metterti k.o per avere il posto di rappresentazione di Rosewood e, soprattutto, per avere il tuo posto da capitano" disse Wayne, stringendo i pugni al solo pensiero che qualcuno avesse fatto del male a sua figlia.
"Paige?" Emily non capiva più nulla, e di certo il mal di testa non l'aiutava per niente.
"Si, e Sean è arrivato appena in tempo per salvarti. Si è tuffato con i vestiti addosso e ti ha salvata" Wayne diede una pacca sulla spalla al ragazzo, che gli sorrise.
"Allora... Grazie" disse Emily, rivolta al ragazzo.
"Fortunatamente ero lì nei paraggi. Ho visto che eri entrata da sola in piscina, e mi sono incuriosito. Poi ho visto tutta la scena, Paige che ti spingeva in acqua e ti colpiva alla testa e scappava. É stata una scena davvero agghiacciante. Mi chiedo come si possa essere così crudeli" Sean scosse la testa.
"A volte le persone si dimostrano il contrario di quelle che fingono di essere a quanto pare" disse Emily pensierosa.
"In che senso?" chiese Wayne.
"Niente, pensavo ad alta voce" rispose la ragazza.

"Ma perchè a noi il lavoro piú stupido?" chiese Hanna, mentre si dirigeva verso la stanza d'ospedale di Emily, assieme ad Aria.
"Non è così stupido se ci pensi. Dobbiamo pur sempre riconquistare la fiducia di Pam e Wayne Fields. Soprattutto di Wayne" disse Aria, bussando alla porta della camera di Emily.
"Ciao" disse Hanna entrando.
"Se siete venute per dare fastidio, vi consiglio di andarvene" disse Wayne.
"Vogliamo solo salutare la nostra amica" si giustificò Aria.
"Venite ragazze" Pam le invitò ad entrare e poi si avvicinò a Wayne "Noi possiamo andare a bere un caffè nel frattempo. Non so da quanto siamo qui dentro"
"D'accordo. Vieni con noi Sean?" chiese Wayne e il ragazzo annuì. Insieme, i tre si dileguarono.
"Come va Em?" chiese Aria.
"Mi fa male la testa, e anche il polso. E non credo che tornerò a nuotare presto. Questa è la cosa che mi fa più imbestialire. Paige mi ha avvicinata solo per mettermi fuori gioco" Emily scosse la testa indignata.
"Cosa?" chiese Hanna stranita.
"Stai scherzando, vero?" Aria la guardò con un velo di panico "Paige ti ha salvata"
"No è stata quella che ha cercato di uccidermi" 
"Te l'ha detto Sean?" Hanna avrebbe volentieri ucciso il suo ex ragazzo.
"Si, mi ha detto che ha visto tutta la scena. E meno male che lui era lì" rispose la ragazza.
"Sei molto condizionabile" disse Aria "Davvero credi che Paige ti farebbe una cosa del genere? Lei ti ama e non ti torcerebbe nemmeno un capello. Sean ha manipolato tutti, tranne noi che abbiamo visto realmente come sono andate le cose"
"Mi fido più della mia famiglia... Che delle mie amiche che si sono messe dalla parte del nemico" disse Emily fissandole in modo duro.
"Em... " cominció Hanna ma venne interrotta dall'arrivo di Sean e dei genitori di Emily "Riprenditi presto e ci vediamo a scuola" disse in fretta e furia per poi dileguarsi insieme ad Aria.
"Certo che dev'essere stato davvero convincente Sean, per essere riuscito a far credere ad Emily che lui è il santarellino" disse Aria una volta uscite dall'ospedale. 
"Speriamo che Toby e Spencer si sbrighino a procurarsi i video dell'accaduto" ribattè Hanna, mentre si allontanavano dall'ospedale sotto lo sguardo di Sean che le fissava dalla finestra.


ANGOLO DELL'AUTRICE!
Il primo confronto tra Paige e i genitori di Emily non è andato benissimo. A quanto pare Sean è stato il colpevole ed Emily si è fatta fare il lavaggio del cervello. Ora tutto dipende dal video delle telecamere che i nostri detective, Spencer e Toby, hanno il compito di scovare.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni! :D
Ringrazio i lettori! :D
Alla prossima!
 
P.S.: Avete visto il season finale? Se non l'avete visto non leggete oltre, quello che scriveró potrebbe contenere spoiler!
Mi è piaciuta un sacco come puntata, la casa delle bambole di A è qualcosa di estremamente inquitente ma ugualmente fantastica! 
Quando Spencer ed Emily hanno "litigato", Spencer è stata abbastanza cattiva dicendo la frase su Paige e Maya, sa come far saltare i nervi ad Emily ahahah. In ogni caso devo ancora capire perchè, quando le Liars hanno un piano per incastrare A, sono sempre Emily e Spencer a far finta di litigare ahahah.
Ma parliamo dell'incredibile bellezza delle nostre Liars nei vestiti per l'A Prom. Sinceramente quello che ha lasciato un po' desiderare é stato quello di Aria, avrei evitato di mettere quel coso (non so cosa sia) attorno alle spalle. Il vestito di Spencer non mi dispiaceva, ma Emily e Hanna erano qualcosa di estremamente mozzafiato secondo me.
Anyway, sono troppo felice di una cosa: Mona è vivaaaaa... Bionda ma viva ahahah appena l'ho vista dietro la maschera di Alison il mio cuore sprizzava gioia da tutti i pori ahahah. Inoltre anche lei era incredibilmente bella con il vestito del ballo.
E questo Charles (che a quanto pare sembra essere proprio il nostro amato A) chi sarà davvero? 
Purtroppo dobbiamo aspettare giugno per avere un po' più di chiarezza su Charles e sul perchè fa tutto questo. Io ho una mia teoria secondo la quale A è Wren, ma con Marlene non hai mai certezze ahahah.
Aspetto la sesta stagione anche (o forse soprattutto?) per il ritorno di Paige :')
Bene, a momenti l'angolo dell'autrice è piú lungo del capitolo ahahah a questo punto vi lascio e ci vediamo al prossimo capitolo! :D

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Capitolo 13
*** Capitolo XII ***


Capitolo XII
 
"Bentornata"
"Ciao Emily bentornata!" 
"Grazie" sorrise la ragazza, mentre si faceva strada per i corridoi della scuola.
Dopo pochi giorni di ospedale, in cui non facevano altro che farle accertamenti, Emily tornò finalmente a scuola. Anche se sapeva che non sarebbe potuta tornare a nuotare molto presto, a causa della frattura al polso che aveva riscontrato. 
Più tardi sarebbe andata dalla Coach Fulton  per parlarle della sua impossibilitá di allenarsi.
Alla fine del corridoio vide il suo gruppo, completo di Paige, Toby e Caleb. Fissò i suoi occhi in quelli di Paige. La ragazza la guardava con un misto di preoccupazione, felicitá e tristezza. Ed Emily si chiedeva come fosse possibile racchiudere, in un solo sguardo, tutti quei sentimenti.
Una volta arrivata davanti alle sue amiche, le guardò e sorrise "Ciao ragazze"
"Ciao Em" risposero tutte all'unisono.
"Come va?" chiese poi, Hanna.
"Non mi va di parlarne davanti a quella che mi ha fatto questo" disse mostrando il polso fasciato "Senza contare i punti alla testa" fissò Paige, squadrandola quasi con odio.
"Emily... " cercò di dire Paige.
"No Paige, non hai scusanti" Emily scosse la testa.

Emily si recò in bagno poco prima di pranzo, in modo da non trovarsi nel caos della pausa. Fortunatamente non c'era nessuno, si lavò le mani e poi si sentì trascinare in uno dei bagni mentre una mano le coprì la bocca.
Cercò di divincolarsi, ma la porta si chiuse e lei si trovò faccia a faccia con Paige.
Emily cercò allontanare la mano dalla sua bocca ma senza riuscirci.
"Promettimi di non urlare se tolgo la mano" disse Paige, ed Emily annuì. Paige levò lentamente la mano.
"Cosa vuoi? Non mi hai fatto abbastanza danni?" chiese Emily visibilmente ferita.
"Non sono stata io Emily, lo giuro. Non ti farei nulla di male lo sai. Ti hanno fatto il lavaggio del cervello e non capisco come tu ci sia caduta così facilmente" rispose Paige quasi disperata.
"Forse perché infondo è vero che vuoi il mio posto da capitano degli Sharks"
"Emily lo giuro, lo giuro su quello che provo per te che non ti ho fatto nulla. Ti ho vista lì in acqua, e avevi perso conoscenza, ti ho tirata fuori è ho provato a rianimarti ma non c'è stato nulla da fare. Aria ha chiamato l'ambulanza e ti hanno portata in ospedale. Ti supplico ho bisogno che tu mi creda" prese la mano di Emily tra le sue, mentre gli occhi le si erano fatti lucidi.
Emily sottrasse la mano "É troppo tardi per cercare di giustificarti" disse fissandola negli occhi, per poi uscire completamente dal bagno, lasciando Paige senza parole.

"Dalle informazioni che abbiamo raccolto in questi giorni, sembra che oggi pomeriggio sia adatto per andare nell'ufficio della Coach, per controllare e per prendere i video" disse Toby, seduto ap tavolo con Spencer.
"Si, da quello che abbiamo visto fino ad oggi è anche abbastanza abitudinaria" osservó Spencer "Dobbiamo intrufolarci oggi, ci sarà solo il custode e se chiede qualcosa basterá dirgli che abbiamo dimenticato dei libri nell'armadietto"
Toby la fissò "Mi sento un detective. E siamo una bella squadra" sorrise.
"Ti aspettavi di meno da una ragazza come me?" chiese Spencer.
"No, anzi" rispose Toby, fissandola con un sorriso accennato.
Spencer lo guardò negli occhi e poi posò le proprie labbra su quelle del ragazzo, che venne preso alla sprovvista.
"Wow, è stato inaspettato" disse Toby.
"S-scusami!" Spencer era rossa in viso e Toby sorrise nel vederla così imbarazzata.

"Cosa hai intenzione di fare con Emily?" chiese Caleb, quel pomeriggio.
"Non lo so, non vuole ascoltarmi" disse Paige mettedosi il giubbotto.
"E ora dove stai andando?"
"A casa, voglio provare a parlare con mio padre" aprì la porta.
"Vuoi che vengo con te?" chiese Caleb.
"No, tranquillo" sorrise e si dileguó.
Per quanto era orgoglioso suo padre, avrebbe dovuto sapere che non avrebbe mai provato a cercarla in alcun modo, dopo quello che era successo. Paige camminò verso casa sua, cercando qualcosa da dire a suo padre, quando sarebbe arrivata. Non aveva pensato a nulla, le era solo venuto in mente di andare da suo padre per sistemare le cose.
Suo padre era sicuramente rientrato da lavoro a quell'ora. Infilò la chiave nella toppa della porta, ed entró in casa.
"Papà?" chiamò, quasi con timore, ma non arrivò nessuna risposta.
Girò tutta la casa non trovando nessuno, e alla fine, quando arrivò in cucina trovò un biglietto.

Non so se tornerai mai a casa, ma se lo farai e troverai questo biglietto, allora vuol dire che sono fuori per lavoro. Spero che tu abbia cambiato idea su quello che mi hai detto, e voglio che continui ad allenarti a nuoto per battere Emily Fields. Ciao, Nick

Paige rilesse il biglietto piú volte, e lo rigiró tra le mani, sperando che ci fosse scritto qualcos'altro sul retro del foglietto. Ma nulla. Era tutto quello che le aveva lasciato.
Accartocciò il biglietto per poi tirare un calcio alla gamba del tavolo, e per un momento aveva avuto paura che si sarebbe spezzata.
Si sedette alla sedia e comiciò a piangere, con la testa tra le mani. Come poteva essere così menefreghista? Non le aveva mandato nemmeno un messaggio per avvisarla, e si era firmato Nick, non papà. Cominciò a singhiozzare senza accorgersene, mentre stringeva il biglietto tra le mani.

"É chiusa" disse Toby, provando ad aprire la porta dell'ufficio della Coach Fulton.
"Ci penso io" Spencer gli mostrò due graffette, che non avevano più la loro forma originale. La ragazza infilò prima una graffetta e poi l'altra e cominció a smanettare, fino a quando la porta non si aprì.
"Prego" disse a Toby aprendo completamente la porta, sotto lo sguardo quasi scandalizzato del ragazzo.
"Bene, le riprese saranno sicuramente in questo cassetto" disse il ragazzo, cercando di aprire un cassetto, palesemente chiuso a chiave "Spencer" la chiamó "Mi servono le tue doti da scassinatrice"
"Allora hai bisogno di me, eh?" chiese la ragazza ridendo, mentre si poggiava sulle ginocchia per arrivare all'altezza del cassetto "Ecco fatto" aprì il cassetto.
"Dovrebbero essere in ordine di giorni" disse Toby cercando "E infatti ecco la ripresa di quel giorno" 
"Bene, andiamo prima che ci scoprano" disse Spencer, richiudendo il cassetto e uscendo dall'ufficio.

Paige si ritrovò sotto la finestra di Emily, non sapeva esattamente per quale motivo. Era l'unico posto che le era venuto in mente, per rifugiarsi. Il che non aveva molto senso, perchè probabilmente Emily non aveva alcuna intenzione di vederla.
La ragazza lanciò dei sassolini contro la finestra e non ci volle molto perchè Emily si affacciasse.
"Che cosa vuoi?" chiese la ragazza, una volta aperta la finestra.
"Posso salire? Ti prego, solo cinque minuti" disse Paige con gli occhi gonfi di lacrime.
"Va via Paige"
"Ho bisogno di te ti supplico" Paige cadde in ginocchio.
Emily chiuse la finestra senza risponderle.
Paige singhiozzò e si alzò dal prato di casa Fields, cominciando a farsi strada verso casa sua. A circa metá strada si sentì tirare per la spalla, e subito venne stesa da un pugno proprio a lato dell'occhio.
Venne sollevata di forza per la maglietta e a quel punto, Paige, vide due individui incappucciati. Quello che la teneva le sferró un pugno allo stomaco e poi la lasciò cadere a terra. L'altro cominció a colpirla con dei calci.
Quando terminò, uno le si avvicinò all'orecchio "Buona guarigione McCullers, e ricorda di non toccare piú la figlia di Wayne Fields"
Paige tossì mentre i due se ne andavano, si stese sulla schiena ansimando, con la pancia e la testa dolorante. Cercò il suo cellulare in tasca e lo prese, compose il numero di Caleb e portò il telefono all'orecchio.
"Pronto?" sentì dall'altra parte.
"C-Caleb... " riuscì a dire.
"Paige! Paige che è successo?" chiese preoccupato.
"Sono a metà strada… Casa mia e casa di Emily" disse a stento, Paige.
"Ok arrivo subito, non preoccuparti!" Caleb chiuse la chiamata in fretta e furia.
Paige lasció cadere il telefono al suolo e sperò che Caleb arrivasse al più presto.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Bè che dire, un capitolo pieno di sorprese, soprattutto per Paige che in questo capitolo ne vede proprio di tutti i colori. Ma non disperate, come sempre mi farò perdonare! Probabilmente pubblicherò il capitolo seguente domani (credo nel tardo pomeriggio o la sera), in questo modo non dovrete disperare a lungo, una specie di regalo nell’uovo di pasqua ahahah.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio _Alex_1008 e alaskinder per le recensioni! :D
Ringrazio Laura Grillo per aver inserito la mia storia tra le seguite! :D
Alla prossima!

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Capitolo 14
*** Capitolo XIII ***


Capitolo XIII
 
 "Em, siamo fuori" disse Aria al telefono, dalla macchina di Spencer.
 "Mi raccomando Hanna, appena entra devi farle vedere il video" disse Spencer, guardando la bionda dallo specchietto retrovisore.
 "Ciao ragazze" disse Emily sorridendo, entrando nella macchina.
 "Ciao" salutarono all'unisono.
 Spencer mise in moto la macchina e partì.
 "Emily devo mostrarti una cosa" disse Hanna ad un certo punto, prendendo il lettore dvd portatile dalla sua borsa.
 "Cosa?" chiese, curiosa, la ragazza.
 "Ció che è successo davvero quando hai avuto l'incidente in piscina" disse Aria, voltandosi verso il sedile posteriore.
 "Per favore ragazze, smettetela" Emily sbuffó.
 "Devi vederlo! Paige non ha nessuno colpa!" urlò Hanna, al limite della sopportazione.
 "D'accordo. Lo vedo" si arrese Emily, quasi spaventata dal comportamento dell’amica.
 Hanna aprì il lettore e avviò il video. Emily entró nell'inquadratura e poco dopo Sean, vestito di nero, la spinse in acqua.
 Emily osservava la scena agghiacciata e, nel momento in cui vide Paige correre a tuffarsi per salvarla, gli occhi le si fecero lucidi.
 Una volta finita la ripresa Hanna chiuse il lettore "Ora capisci?" 
 "Come posso essere stata così stupida?" si chiese Emily.
 "Credo che oggi tu debba delle scuse a Paige" disse Spencer.
 "Non basterebbero delle semplici scuse, l'ho trattata davvero da schifo"
 "Questo non la farà desistere dallo stare ancora con te" osservò Aria.
 Quando arrivarono a scuola, Emily ci si fiondó all'interno, alla ricerca di Sean e quando lo vide nel corridoio si diresse verso di lui.
 "Ehi, ciao Emily, come... " il ragazzo non riuscì a finire la frase. Emily gli chiuse la bocca con un pugno.
 "Questo è per tutte le cazzate che hai detto a me e ai miei genitori, e anche per Paige" senza dire più nulla si allontanó, seguita dalle altre ragazze, mentre Sean la fissava sbalordito.
"Cacchio! Emily, non me lo sarei mai aspettata da te" disse Hanna.
"Se lo meritava" ribattè semplicemente Emily.
Mentre camminavano incrociarono Paige, che camminava a testa bassa e con un berretto in testa.
Spencer fermó Emily "Valle a parlare" le intimò.
Emily annuí senza pensarci due volte, e raggiunse Paige, che trafficava nel proprio armadietto.
"Ehi" salutò Emily.
Paige si voltó verso la ragazza, tenendo sempre la testa bassa e guardando Emily di sbieco "Ciao Emily"
"Mi... Dispiace per quello che è successo. Per non averti creduta" Emily fece una pausa, cercando di fissare Paige negli occhi, ma senza risultati "Potresti toglierti quel cappello? Vorrei guardarti negli occhi" la pregó Emily.
"No... Io... É meglio di no" balbettó Paige.
"Dai Paige non fare la scema" Emily rise togliendo il cappello dalla testa di Paige, cogliendola alla sprovvista "Oh mio... " furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Emily quando vide il colore livido dell'occhio di Paige "Che cosa è successo?" chiese sfiorando il livido.
Paige fece una leggera smorfia "Niente, sono caduta" 
"Non è vero" disse seria Emily.
"Stai tranquilla" Paige riprese il cappello dalle mani di Emily e se lo rimise in testa, per poi tornare a concentrarsi sul suo armadietto.
"Paige per favore" Emily toccò delicatamente il braccio di Paige, la quale tirò un sospiro e si voltò verso la ragazza.
"Ieri, mentre tornavo a casa, dopo essere venuta da te, due tizi mi hanno picchiata" confessò Paige.
"Cosa?" chiese Emily incredula "Perchè?"
"Non ha importanza" Paige scosse la testa "Devo andare in classe" chiuse l'armadietto e si allontanò.

Piú tardi a pranzo, le ragazze si sedettero allo stesso tavolo, raggiunte da Caleb e Toby.
"Ma cosa è successo a Paige?" chiese Aria, fissando la ragazza seduta da sola al tavolo.
"Mi ha detto che è stata picchiata, nulla di più, nulla di meno" rispose Emily, mentre giocava con il cibo.
Caleb fissó le ragazze, e non sapeva se fosse il caso di raccontare l'accaduto della sera precedente. Era abbastanza grave quello che avevano fatto a Paige. Il ragazzo tirò un sospiro e parlò.
"Ieri sera... " cominciò Caleb, attirando a sè tutta l'attenzione "Mi ha chiamato, a dir poco sofferente. Era a metà strada tra casa sua e casa di Emily" fissò la ragazza "Quando sono arrivato era stesa a terra dolorante, a stento potevo toccarla, perchè si lamentava. Mi ha detto che mentre tornava da casa di Emily due individui incappucciati l'hanno aggredita. Quando hanno finito, uno dei due si è avvicinato al suo orecchio e le ha augurato buona guarigione e... "
"E?" chiese Emily.
"E di non toccare più la figlia di Wayne Fields" concluse Caleb.
 "Non starai mica dicendo che... " disse Hanna, e Caleb annuì intuendo cosa volesse dire.
 "Mio padre ha mandato degli uomini a picchiarla" Emily era visibilmente scossa, e non poteva credere a quello che aveva appena sentito.
 Spencer poggiò una mano su quella di Emily, cercando di tranquillizzarla.
 "Dovete darmi il video di quel giorno. Devo farlo vedere ai miei genitori" disse Emily.
 "Emily non arrivare a conclusioni affrettate" le consiglió Toby "Non credo sia una buona idea far vedere che difendi quella che dovrebbe essere la tua acerrima nemica"
"In ogni caso, devo dimostrare a mio padre che si sbaglia sul conto di Sean, che non è il santarellino che dimostra di essere e infine che Paige è la ragazza che mi ha salvata. Potrebbe venirne fuori anche qualcosa di buono da tutto questo" disse Emily fissando Paige.

Emily entrò in casa e subito venne accolta dalla madre con un abbraccio.
"Come è andata a scuola tesoro?" chiese Pam.
"Bene, a parte delle voci che ho sentito in giro. Dov'è papà?" chiese Emily, con quella poca calma che le era rimasta.
"Eccomi!" disse Wayne, scendendo le scale e dando un bacio sulla fronte alla figlia.
"Papà, hai un po' di tempo libero? Dovrei farti vedere una cosa" 
"Certo, ho sempre tanto tempo libero, per la mia bambina" rispose sorridente.
Emily prese il computer dalla propria camera e lo portò in cucina. Inserì il dvd che conteneva le riprese della telecamera della piscina e avviò il filmato.
Wayne fissò la scena, senza dire niente, guardava lo schermo del computer senza far trasparire alcuna emozione.
Emily fissava suo padre e Pam era vicino alla propria figlia a tenerle la mano durante tutto il filmato.
Quando terminò, Emily chiuse lo schermo del pc.
"E quindi?" chiese Wayne fissando la figlia.
"In che senso e quindi?" chiese Emily "Sul serio l'unica cosa che hai da dire in questo momento è 'E quindi'?!" 
"Si, Sean avrà anche sbagliato, ma Paige avrà sicuramente in mente qualche altra cosa per metterti fuori gioco" disse Wayne in tutta tranquillità.
Emily aprì la bocca scandalizzata "Come puoi dire una cosa del genere?! Se non ci fosse stata lei io sarei morta! Ti è così difficile credere che quella che tu credevi la mia acerrima nemica sia una persona fantastica?!" 
"Fantastica? Sul serio Emily?" chiese Wayne accennando un sorriso.
"Si! Fantastica! Inoltre tutti oggi parlavano dell'occhio nero di Paige McCullers, e ho il presentimento che tu c’entri qualcosa con questo" Emily aveva perso la ragione, non riusciva a capire come suo padre potesse essere così crudele con una persona come Paige.
"Meritava una lezione, Emily"
"Wayne" disse Pam "Hai fatto picchiare una ragazza?" 
Emily guardò alternativamente sua madre e suo padre, per poi soffermarsi su quest'ultimo "Io mi vergogno di essere tua figlia" disse per poi uscire e correre via verso una meta ignota.
"Emily, aspetta!" urló Pam, cercando di raggiungerla senza risultati, per poi tornare in casa "Wayne ma che ti sta succedendo?"
"I McCullers non meritano di vivere" disse semplicemente l'uomo.
"Stai riversando il tuo odio su una ragazza, che oltre tutto ha salvato nostra figlia. Questo odio tra te e i McCullers, sta distruggendo due ragazze che non hanno nessuna colpa, se non quella di essere nate con un cognome sbagliato" concluse Pam, per poi tornare alle sue faccende di casa.
"Emily?" chiese stupito Caleb quando aprì la porta di casa.
"Posso entrare?" chiese la ragazza.
"Certo"
"C'è Paige?" Emily si guardó attorno.
"No, in realtá è tornata a casa sua da ieri. Perchè?" chiese Caleb, con aria interrogativa.
"Ho bisogno di parlarle, urgentemente" Emily si passó una mano tra i capelli "Grazie lo stesso Caleb" fece per andarsene, ma il ragazzo la fermò.
"Aspetta, posso accompagnarti io se vuoi. Ma dovrai aspettare stasera perchè devo finire di sbrigare alcune faccende" si offrì Caleb.
Emily lo fissó "Lo faresti davvero?" ricevendo in risposta un cenno di assenso.

"Bene, eccoci" disse Caleb, una volta che ebbe accostato davanti a casa di Paige.
"Credo che se il padre mi vedesse, mi ucciderebbe" disse Emily, esitando ad aprire la portiera della macchina.
"É fuori per lavoro, quindi puoi stare tranquilla" sorrise Caleb.
"Meno male" rise istericamente Emily, aprendo la portiera "Grazie mille Caleb"
"Quando vuoi, sono disponibile" 
Emily sorrise e si diresse verso la porta di casa McCullers e suonò il campanello. Attese per dei secondi che le sembrarono anni, ma nessuno rispose. Ritentó, ma ancora nulla.
Guardó attraverso la finestra, le luci erano accese ma nessuno rispondeva, vide che c'era un grande giardino con una piscina, e decise di fare un tentativo per vedere se ci fosse qualcuno in giardino.
Vide Paige, che le dava le spalle e che osservava l'acqua illuminata della piscina.
Paige sentì dei passi dietro di lei e si voltó, per trovarsi faccia a faccia con Emily. La prima domanda che le balenó in testa fu 'Cosa ci fa qui?' la seconda era 'Come ha fatto a trovare casa mia se non ci è mai stata?'
"Ehi Paige" salutò Emily fissandola negli occhi.
"Ehi" rispose Paige semplicemente per poi aggiungere "Scusa per come mi sono comportata stamattina. É una situazione... "
"Complicata. Lo so" disse Emily completando la frase della ragazza "Ma non è colpa tua"
"Si invece. Se non ti avessi convinta a cominciare questa storia sarebbe tutto più semplice" ammise Paige scuotendo la testa.
"Ed io sarei infelice senza di te"
Paige si perse in quelle due pozze marroni che erano gli occhi di Emily.
"Ascolta Paige... " cominció Emily "Per tutta la mia vita, fino ad ora sono stata con diverse ragazze e ogni volta pensavo fosse quella giusta" Paige annuì seria, ed Emily riprese "Ma non era così. Ho incontrato te, e... Dal ballo in maschera ho capito che c'era qualcosa di speciale in te che mi ha colpito sin da quando ho incontrato i tuoi occhi quella sera. Che mi ha convinta ad andare contro i principi della mia famiglia per stare con l'unica persona con cui, sin dal primo momento, ho avuto la certezza che fosse quella giusta"
Paige sorrise, abbassando lo sguardo imbarazzata.
Emily poggiò una mano sulla guancia di Paige "Guardami" disse seria.
Paige la guardò sorridendo, molto probabilmente con un sorriso ebete.
Emily si avvicinó alle labbra di Paige e la impegnó in un bacio lungo, passionale e pieno d'amore. Le mani di Paige accarezzavano le braccia di Emily, coperte dal giubbotto, delicatamente ma allo stesso tempo con determinazione, come per non volerla lasciar andare. Allo stesso tempo Emily faceva scorrere le sue mani sulle braccia nude di Paige. Con una mano avvicinó di più a sè il viso della ragazza mentre l'altra mano passò dal viso di Paige alla sua spalla e poi sempre più giù fino a stringere la mano della ragazza.

"Cosa volevi dirmi ieri?" chiese Emily, seduta a bordo piscina di casa McCullers, accanto a Paige.
"Mio padre è via per lavoro, e non mi aveva nemmeno avvisato. Mi ha lasciato un semplice biglietto, e non si è nemmeno firmato papà, ma Nick" Paige accennò un sorriso amaro.
Emily poggió una mano su quella di Paige "Scusami"
"Per cosa?" chiese Paige guardandola.
"Per tutto, per non esserci stata ieri e perchè ti hanno picchiata per colpa mia" disse Emily con gli occhi lucidi.
"Em... " Paige le mise una mano sulla guancia e la accarezzò "Sopporterei questo ed altro se significa stare con te" Paige sospirò "Io ti amo Emily" le parole e uscirono dalla bocca facilmente, perchè era davvero quello che provava per la ragazza che aveva di fronte. Sapeva che erano parole importanti e in quel momento le sentiva più che mai.
Emily la fissò e poi sorrise "Ti amo anche io, Paige"
Le ragazze si sorrisero e si baciarono nuovamente. Sapevano che da quel momento non ci sarebbe stato più nulla che le avrebbe potute separare.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Buona pasqua! Anyway, come promesso, eccomi con il nuovo capitolo. Vi avevo detto che si sarebbe sistemato tutto per il meglio e  che mi sarei fatta perdonare (come sempre ahahah). Scusate l'omaggio alla scena della piscina della 3x08 ma dovevo farlo, è il mio momento Paily preferito ahahah.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni! :D
Ringrazio i lettori! :D
Alla prossima!

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Capitolo 15
*** Capitolo XIV ***


Capitolo XIV
 
"Buongiorno splendore" Paige abbracció Emily da dietro, posandole un bacio sul collo mentre la ragazza era impegnata a frugare nell'armadietto.
Emily sobbalzó "Paige! Mi hai fatto prendere in colpo" si giró verso Paige per posarle un bacio sulle labbra "Buongiorno" rispose sorridendo.
"Niente atti osceni in luogo pubblico!" esclamò Hanna, arrivando in prossimità dell'armadietto, mano nella mano con Caleb.
"Un bacio lo chiami atto osceno?" chiese Paige.
"No, anche perchè siete troppo tenere per essere fermate" sorrise Hanna a trentadue denti.
Emily sorrise, guardando Paige.
"Credo di non avervi mai viste così felici" disse Caleb, per poi fissare Hanna "In ogni caso, hai interrotto un momento tenero quindi credo sia il caso di andarcene" il ragazzo fece l'occhiolino alle due e trascinó via Hanna.
"Penso che Hanna sia più felice di noi, per quanto riguarda noi due" disse Paige.
"Sa che io sono felice, e che tu sei fantastica" sorrise Emily, per poi sporsi verso Paige e darle un altro bacio.
"Prendetevi una camera!" sentirono la voce di Aria, molto vicina a loro. Si girarono e videro la nanetta di turno accompagnata da Spencer e Toby.
"Vi siete organizzati per fare questa sfilata per interromperci o cosa?" chiese Emily ridendo.
"In che senso?" chiese Toby con aria interrogativa.
"Sono appena passati Hanna e Caleb" sorrise Paige.
"Ci precedono sempre" disse Spencer.
La campanella suonó, segno che era ora di entrare in classe.
"Ci vediamo a pranzo" disse Aria, per dare inizio alla separazione delle coppie.

"... E quindi ci ha consegnato il libro e nel mio c'era un bigliettino che diceva 'Stasera ore 9 alla piazzetta di Philadelphia'!" raccontò Aria altamente eccitata per quello che Ezra aveva fatto.
"Come faceva a sapere che quello sarebbe stato il libro che avrebbe dato a te?" chiese Caleb.
"Non so, ma sono incredibilmente felice!" Aria era a dir poco entusiasta.
"Penso che tutti noi, seduti a questo tavolo siamo felici in questo momento" ribattè Emily, prendendo la mano di Paige che le sorrise.
"Pace e amore, sembriamo tanti hippie" affermò Spencer, scatenando una risata generale.

"Ci sentiamo piú tardi?" chiese Paige una volta che ebbe accompagnato Emily alla macchina di Spencer.
"Si. Mi chiami tu?" 
"D'accordo" sorrise Paige, lasciando un bacio a stampo sulle labbra di Emily "Ciao ragazze a domani" salutó.
"Ciao Paige!" risposero le altre, all'unisono.

"Bentornata Emy" disse Pam, appena vide la figlia entrare in casa.
"Ciao mamma" sorrise Emily, ma il suo sorriso si spense appena vide suo padre.
"Ciao Em" disse lui.
"Ciao" rispose Emily, con un tono a dir poco glaciale "Se volete scusarmi, vado a studiare" salì le scale in tutta fretta e lasció la cartella sul letto, una volta arrivata in camera.
Prese alcuni libri e si sedette alla scrivania. Comició a svolgere degli esercizi di matematica, ma anche con tutta la buona volontà del mondo, non sarebbe riuscita a mettere insieme due numeri di senso compiuto. La sua mente continuava a tornare alla meschinità di suo padre. Era sempre stato un ottimo padre, lui era stato il primo ad accettarla quando aveva fatto coming out, al contrario di sua madre che si prese un po' piú di tempo. E in quel momento si era ribaltato tutto; sua madre era diventata comprensiva e suo padre... Suo padre non riusciva nemmeno a riconoscerlo, per tutto ciò che aveva fatto da quando era cominciata la guerra con i McCullers.
I suoi pensieri vennero interrotti dallo squillo del suo cellulare, che la fece sobbalzare. 
Guardò lo schermo del cellulare: Paige.
Sorrise, senza volerlo e prese in mano il telefono. Lo fece squillare un altro po', e poi rispose.
"Pronto?" 
"Salve, parlo con Emily Fields?" chiese Paige dall'altra parte del telefono.
"Dipende da chi la desidera" rispose Emily, continuando a sorridere.
"La desidera la sottoscritta, la sua ragazza, più di qualsiasi altra cosa al mondo"
"Ma davvero? E chi sarebbe questa mia presunta ragazza?" Emily abbassò il tono di voce, pronunciando l'ultima frase.
"Paige McCullers, alta, capelli lunghi, con la tua stessa passione del nuoto" rispose Paige.
"Mmm... Mi sembra di conoscerla. Hai per caso degli occhi marroni, scuri e stupendi?" chiese Emily.
"Si, qualcosa del genere" 
"Allora ciao fidanzata" disse Emily, con tono seducente.
"É imbarazzante se ti dico che sto per andare a vomitare arcobaleni, per quello che ci siamo dette?" chiese Paige ridendo.
Emily rise a sua volta, Paige era capace di passare dall'essere la persona più romantica del mondo, a rovinare i momenti più teneri.
Emily si alzò dalla scrivania e si stese sul letto "No, non è imbarazzante" rispose.
"Che fai?" chiese Paige.
"Cercavo di studiare, ma facevo tutt'altro in realtà. E tu?" 
"Sul letto, ad ascoltare un po' di musica e a studiare. Come va il polso?" Paige si preoccupava sempre per la salute di Emily, soprattutto dopo ciò che era successo con Sean.
"Bene, ma non devi stare in pensiero per me. E il tuo occhio cosa dice invece?"
"Chi ha appena detto che non devo preoccuparmi?" disse Paige, facendo ridere Emily "Bene, comunque"
Emily si voltó sul fianco, verso la porta, trovando sua madre poggiata allo stipite.
"Ehi Hanna! D-devo andare!" disse in fretta e furia Emily.
"Hanna?" chiese Paige dall'altra parte, capendo poi che forse era arrivato qualcuno.
"Sisi, a domani ciao!" Emily riattaccò e si alzò dal letto.
Pam fissò la figlia, per poi entrare in camera e chiudere la porta dietro di sè.
"Ti... Serve qualcosa?" chiese Emily alla madre.
"No, in realtà volevo parlarti" Pam si sedette al divanetto che si trovava sotto la finestra, e fece segno ad Emily di sedersi accanto a lei, e la ragazza obbedì.
"Era Hanna al telefono?" chiese Pam.
Emily annuì "Giá, aveva bisogno di una mano con gli esercizi" rise istericamente.
"Emily non era una telefonata tra amiche quella" disse seria la madre.
"Quanto hai sentito?" chiese Emily, cominciando a preoccuparsi.
"Abbastanza per capire che hai una ragazza. Em, ne puoi parlare con me ormai" disse Pam poggiando una mano sul ginocchio della figlia.
Emily la fissò negli occhi, sapeva che poteva parlare di tutto con lei, ma non sapeva come l'avrebbe presa sapendo che la sua attuale ragazza era Paige McCullers.
La ragazza sospirò "Io... Mamma voglio parlarne con te, ma devi promettermi che ascolterai tutto senza interrompermi, e senza saltare a conclusioni affrettate"
"Va bene" rispose semplicemente Pam.
Il cuore di Emily batteva velocemente per l'agitazione "Ho conosciuto questa ragazza al ballo in maschera della scuola. In realtà la conoscevo, ma non come posso dire di conoscerla adesso" fece una pausa "L'ho conosciuta lì e quando ho scoperto chi fosse, era troppo tardi per capire che il bacio che ci siamo date quella sera era uno sbaglio. La ragazza era Paige McCullers, e io ho cercato in tutti i modo di respingerla, ma in realtá non era quello che volevo. Quindi abbiamo deciso di intraprendere questa storia, insieme"
Pam fissò la figlia "Questo... È un gran bel guaio Emily. Sai che è sbagliato"
"Non è sbagliato, se lei mi rende la persona più felice del mondo. Mi fa sentire amata e ogni volta che stiamo insieme, io riesco a toccare il cielo con un dito. Mamma... Lei è una persona fantastica e stupenda, è una delle persone più belle che io conosca" ribattè Emily.
Pam annuì, senza dire nulla.
"Ti prego, non dirlo a papà. Non voglio nemmeno immaginare cosa le farebbe, se lo sapesse" Emily scosse la testa.
"D'accordo" rispose "Ma ad una condizione" 
"Qualsiasi cosa" 
"Che oggi me la fai conoscere" disse Pam sorridendo.
"Davvero?" chiese Emily, cominciando ad essere su di giri.
"Si" ribattè Pam.
"Grazie mamma!" Emily l'abbracciò.
"Dai, avvisala se si deve preparare  per fare bella figura" scherzò Pam.
"Si! La chiamo subito!" Emily prese il telefono, mentre Pam lasciava la camera per darle un po' di privacy.
"Emily cosa è successo?" chiese Paige, in pensiero per la sua ragazza.
"Mia madre vuole incontrarti, oggi!" rispose Emily eccitata.
"Cheeeee?!?!" Paige si mise a sedere sul letto "Le hai detto di noi?"
"Si e l'ha presa benissimo e vuole conoscerti" l'entusiasmo nella voce di Emily si poteva toccare con mano "Allora, che ne dici?"
"Va bene, ma cosa mi devo mettere?" Paige era agitata, anche al solo pensiero di dover scegliere dei vestiti adatti per incontrare la madre di Emily.
"Sii te stessa, qualunque cosa andrá bene. Ci vediamo alle 6 all'entrata del Brew! Ciao!" disse Emily per poi riattaccare.
"Alle 6?! Ciao?! Aspetta!" cercò di fermarla Paige, ma senza risultati. Era la cosa più inaspettata che le fosse successa in tutta la sua vita, e quasi sudava freddo per l'importanza di quello che sarebbe successo quel giorno. Chiuse in fretta il libro di letteratura e lo mise sulla scrivania, alzò il volume della radio e mentre le note di New Divide dei Linkin Park riecheggiavano in tutta la stanza (o probabilmente in tutta la casa), Paige cominciò a provare e riprovare diversi vestiti.

"Ti piacerà, è fantastica" disse Emily, camminando con sua madre verso il Brew.
"Fantastica e stupenda sono i due aggettivi che usi più spesso per descriverla" sorrise Pam.
"Perchè lo è sul serio"
Erano quasi arrivate davanti al Brew, ed Emily aveva giá visto Paige, a lato della porta principale. Non sapeva perchè ma avrebbe scommesso sul fatto che la ragazza avrebbe indossato la camicia bianca la giacca nera e i jeans, non che le dispiacesse, anzi. 
"É lei" sussurró Emily alla madre.
"Si l'avevo intuito, l'avevo giá vista in ospedale" rispose Pam.
"In ospedale?" chiese Emily, stranita.
"Diciamo che tuo padre non l'ha trattata benissimo. Insomma credeva che fosse stata lei a mandarti all'ospedale e le ha mollato un pugno sul labbro"
Emily fissò sua madre, e arrivarono proprio di fronte a Paige.
La ragazza le fissò e sorrise, cercando di sembrare il più tranquilla possibile.
"Paige, questa è mia madre Pam. Mamma, ti presento Paige" disse Emily.
Paige strinse la mano di Pam "É un piacere conoscerla signora Fields" 
"Anche per me" ribattè Pam "Ma chiamami semplicemente Pam, l'appellativo di signora Fields mi fa sentire vecchia"
Paige rise "Entriamo?" chiese alle due, che annuirono. Aprì loro la porta d'ingresso, entrò prima Pam e poi Emily che regalò un enorme sorriso a Paige. Si sedettero ad un tavolo circolare e Paige si offrì di prendere le ordinazioni da portare al tavolo.
"Per me caffè e latte, per te cappuccino" disse rivolgendosi ad Emily che annuì "E per te, Pam?" le suonava strano chiamarla giá Pam.
"Anche per me caffè e latte" sorrise la madre di Emily. Paige annuì e andò al bancone.
"Allora?" chiese Emily.
"Il fatto che sappia i tuoi gusti è un buon segno" sorrise Pam "Ed è gentile. A primo impatto ha fatto un bella figura"
Paige tornó con i caffè e li distribuì.
"Allora Paige... " cominció Pam, mentre Paige beveva un sorso del suo caffè "I tuoi genitori lo sanno che sei omosessuale?" 
A Paige andó il caffè di traverso e comició a tossire ed Emily le diede delle pacche sulla spalla per farla riprendere.
"Scusami, non volevo. É un tasto dolente?" chiese Pam, poggiando la mano su quella di Paige.
La ragazza rimase stupita dal gesto "No, no. É che ho fatto coming out da poco e mio padre non l'ha presa bene"
"E tua madre?" 
Emily si stava punendo mentalmente per non aver avvertito la madre, ovviamente curiosa, delle domande che avrebbe dovuto evitare di fare a Paige.
"Mi madre se ne è andata un annetto e mezzo fa" affermò Paige, concentrandosi sul suo bicchiere di caffè.
"Sto facendo una domanda stupida dopo l'altra" disse Pam.
"Non preoccuparti" sorrise Paige "Ho imparato a conviverci. Certo, se mia madre fosse qui sarebbe tutto più facile. Mio padre non mi ossessionerebbe con il nuoto, e forse l'avrebbe fatto ragionare sul mio essere omosessuale"
"Io ci ho messo un po' ad accettare Emily" disse Pam fissando la figlia "Ma alla fine ho capito che non conta con chi è fidanzata, conta se è felice"
Emily sorrise e prese la mano di Paige tra le sue.
Il pomeriggio passó tranquillamente, e più Paige parlava di sè, più Pam rimaneva affascinata da quante cose avesse dovuto passare e quanto fosse una persona, come diceva Emily, stupenda.
"Allora ci vediamo al piú presto Paige" disse Pam, sorridendo alla ragazza, una volta uscite dal Brew.
"Ci conto" ribattè Paige.
Pam fissó le due ragazze "Potete darvi un bacio, non mi scandalizzo. Scommetto che speravate che io andassi in bagno per scambiarvene almeno uno mentre ero via"
Le ragazze risero e Paige, colse la palla al balzo, e posò un bacio sulle labbra di Emily.
"Fate tenerezza" sorrise Pam.
"Non l'aveva mai detto con nessuna ragazza. Ritieniti fortunata Paige" disse Emily.
"Allora la cosa si fa seria" affermò Paige, facendo sorridere Emily e Pam.
"Noi ci vediamo domani" disse Emily, e Paige annuì.
"Ciao Paige" salutò Pam.
"Arrivederci" rispose Paige, per poi cominciare ad allontanarsi.
"Dove siete state di bello?" chiese Wayne, una volta che le due rincasarono.
"A prendere un caffè" rispose secca Emily.
"Bè, potevate avvisarmi, sarei venuto con voi" disse Wayne, mentre leggeva il giornale seduto al tavolo.
"Abbiamo fatto discorsi tra donne, quindi non saresti potuto comunque venire" disse Pam sorridendo ad Emily.
"Giá in ogni caso è meglio se vado a studiare, altrimenti domani rischio di andare impreparata a scuola" Emily salì le scale.
"Wayne... " disse Pam.
"Dimmi tesoro" 
"Possi parlarti di una cosa?" chiese la donna, sedendosi di fronte al marito.
"Certo, tutto quello che vuoi" rispose Wayne posando il giornale.
"Credo che questa faida con i McCullers debba finire" disse secca Pam.
"Pam, per favore ne abbiamo giá parlato" disse Wayne, alzandosi dal tavolo e andando in salotto, seguito da Pam.
"Lo so. Ma ora mi sto accorgendo di quanto sia stupido tutto questo. Potrai anche considerare Nick McCullers odioso, ma non è detto che sua figlia sia così"
Emily era seduta sulle scale, ad ascoltare la discussione dei due.
"Non puoi saperlo, è in competizione con Emily e questo la rende nostra nemica" disse Wayne, mentre cammimava su e giù per il salone
"No Wayne, la rende tua nemica. In questa famiglia l'unico a cui importa solo e soltando di risultati sportivi di Emily sei tu. Non che a me non importa, ma c'è ben altro oltre quello. Nostra figlia sembra prenderla con tranquillitá perchè non le importa se vince o perde, l'importante per lei è fare quello che ama fare, ossia nuotare. E anche a me importa che lei faccia quello che ama, con spensieratezza" Pam lo fissò negli occhi "Wayne ti rendi conto che hai fatto picchiare una ragazza, che oltre tutto non c'entra nulla in questa guerra?"
Emily scese le scale in silenzio, affacciandosi all'entrata del salone.
"Lo rifarei di nuovo, e farei anche di peggio se è necessario"
"Emily... " disse Pam.
"Uccideresti una ragazza per una maledettissima gara di nuoto?!" urlò contro suo padre.
"Si, se significa farti vincere"
"Credi che quello che dici mi faccia piacere?! Ti sbagli!" Emily era in procinto di confessare tutto a suo padre di raccontargli di lei e Paige "Io... " disse "Non ti permetterò di farle del male" cercò di trattenere le lacrime.
"Wayne, so per certo che Paige è una brava ragazza" disse Pam, avvicinandosi ad Emily.
"Ha lo stesso sangue dei McCuller, non merita nessun rispetto, nessuna pietà, proprio come suo padre. Che possano morire i McCullers" affermò con una voce a dir poco glaciale.
Emily lasciò che le lacrime uscissero, senza freni, dai suoi occhi "Lei è la mia ragazza!" urlò, riuscendo a stento a vedere la reazione di suo padre, a causa delle lacrime. 
Corse verso la porta e uscì, richiudendola dietro di sè, con un tonfo.
Solo allora si accorse che stava piovendo, ma questo non la fermò. Continuò a correre a perdifiato, sotto la pioggia, rischiando piú volte di scivolare.
A furia di correre, si ritrovò davanti alla porta di casa di Paige. Non voleva farsi vedere piangere da lei, cercò di asciugarsi il viso al meglio e cercando di rendersi presentabile, nonostante la pioggia.
Bussò alla porta e aspettò che Paige aprisse.
"Emily, che ci fai qui?" chiese Paige, appena la vide.
Emily scoppiò di nuovo a piangere e si buttó tra le braccia di Paige, che la strinse a sè chiudendo la porta di casa.
"Ehi, è tutto ok. Sei con me adesso" Paige le accarezzó i capelli bagnati.
"Scusami" singhiozzò Emily "Ti ho bagnata tutta"
"Non importa" ribattè Paige "Vieni andiamo in bagno, così ti asciughi" prese per mano Emily e la portò al piano di sopra.
"Ecco prendi" disse dandole un asciugamano "Ora ti porto dei vestiti puliti"
Emily annuì, attendendo Paige in bagno, che tornó con una maglietta blu scuro e un pantalone della tuta.
"Se vuoi puoi farti una doccia, così scarichi la tensione, e poi se ti va puoi parlarmi di quello che è successo" Paige accarezzó la guancia di Emily per poi darle un bacio.
Emily annuì, accennando un sorriso.
Paige si cambiò la camicia, indossandone una nuova. Non le piaceva mettersi in pigiama, se non in procinto di andare a dormire.
Emily entrò in camera di Paige, una mezz'ora dopo "Dove li metto i vestiti bagnati?" chiese.
"Mettili sulla sedia della scrivania, si asciugheranno nel frattempo" rispose Paige alzandosi dal letto.
Emily poggió i vestiti sulla sedia e poi si appoggió alla scrivania.
"Cosa è successo?" chiese Paige accarezzandole il braccio.
"Ho discusso con mio padre" disse Emily guardando altrove.
"Per colpa mia?" Paige le alzò il viso, costringendola a guardarla negli occhi.
"Non è colpa tua, è lui che dice cattiverie su di te" 
"Non devi metterti contro la tua famiglia per me, Emily" disse Paige scuotendo la testa.
"Tu vali più di mio padre. Non voglio nemmeno ricordare quello che ha detto su di te" Emily stava per scoppiare di nuovo a piangere.
Paige diede un bacio sulla fronte ad Emily, la quale mise le braccia attorno al collo di Paige per stringerla a sè.
La più alta prese il viso di Emily tra le mani "Io ti amo"
"Anche io" rispose Emily. La baciò sulle labbra, per poi guardarla negli occhi. La mano di Emily passò dalla guancia, al collo fino alla parte di petto che la camicia di Paige lasciava scorgere.
"Il tuo cuore, batte velocemente" disse Emily, fissando la propria mano sul petto di Paige.
"É... É l'effetto che mi fai" disse Paige, con voce appena udibile.
Emily cominciò a sbottonare, lentamente, la camicia di Paige e quando arrivò all'ultimo bottone, la sfilò, lasciandola ricadere sul pavimento.
Paige, che fino a quel momento non aveva mosso un muscolo, infilò le mani sotto la maglietta di Emily, per sfilargliela. Fece stendere delicatamente Emily, sul letto e lei la sovrastò.
Emily guardò il corpo di Paige sul suo e subito sentì le farfalle nello stomaco. Fissò i suoi occhi in quelli della ragazza e vide le stesse paure e le stesse volontá che sentiva dentro di sè. Emily posò una mano sulla guancia di Paige l'accarezzò, come per rassicurarla, e poi si sporse verso di le per darle un bacio, che in pochi secondi si trasformò in uno dei baci più passionali che avessero sperimentato fino ad allora.
Le mani di Emily esploravano la schiena di Paige mentre, quelle di quest'ultima, si facevano strada lungo tutto il corpo della ragazza.
Quella notte sarebbe stata solo per loro, per fondersi l'una con l'altra. Le loro anime e i loro cuori erano diventati tutt'uno, come anche i loro corpi. Sarebbe stato difficile distinguere l'una e l'altra, nell'oscurità di quella notte.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Che qualcuno stappi lo champagne! Finalmente queste due si sono ritagliate un po’ di tempo per loro, anche se in un momento al quanto critico per Emily. Pam qui è stata l’amore in persona, per lo meno hanno uno dei genitori dalla loro parte :’)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
E alla prossima settimana!
PS: Proprio qualche giorno fa ho finito di scrivere un’altra fanfiction Paily, a capitoli, e quindi pensavo di pubblicare il prologo domani. Dunque stay tuned e ci vediamo domani per una nuova avventura per le nostre ragazze che avrà il titolo di "Our Dark Side"!

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Capitolo 16
*** Capitolo XV ***


Capitolo XV

Paige aprì lentamente gli occhi e, dopo aver messo a fuoco ció che la circondava, vide Emily tra le sue braccia. Sorrise ripensando a quello che era successo quella notte. Era stato qualcosa di incredibile e indescrivibile. Non avrebbe voluto svegliare Emily, ma a breve la sveglia sarebbe suonata per avvisarle che avrebbero dovuto andare a scuola.
Si poggiò sul gomito, e dopo aver osservato per qualche secondo, la perfezione della ragazza che aveva davanti, le diede un bacio sulla fronte e cominciò ad accarezzarle la schiena delicatamente.
Emily si mosse leggermente e poi aprì gli occhi e sorrise fissando Paige.
"Buongiorno" Paige le accarezzò i capelli. 
"Buongiorno a te" Emily non riusciva a smettere di sorridere. Svegliarsi con accanto la persona amata, era quello che aveva sempre sognato.
"Tra un po' dobbiamo andare a scuola" 
"Sei consapevole che mi hai appena rovinato il risveglio vero?" chiese Emily mettendosi una mano sugli occhi.
"Si, forse lo so" rise Paige, scoprendosi per uscire dal letto.
"Non andiamo" Emily la fermó per il braccio.
"Em, abbiamo gli allenamenti" per poi accorgersi della gaffe che aveva fatto "Ho gli allenamenti e l'ultimo anno sta per finire, la gara è vicina e se va tutto bene tu potrai tornare ad allenarti tra una settimana"
Emily sbuffó "Eh va bene, tra un po' mi alzo"
Paige uscì dal letto e raccolse i suoi boxer femminili che indossò e la camicia della quale abbottonò solo qualche bottone, sotto gli occhi attenti di Emily. 
Paige si voltò verso di lei "Cosa c'è?" chiese sorridendo.
"Nulla" si affrettò a dire Emily, distogliendo lo sguardo.
Paige scosse la testa "Vado a preparare la colazione" disse per poi posare un bacio sulle labbra di Emily.
Dopo aver fatto colazione ed essersi lavate e sistemate, uscirono di casa camminando verso la scuola mano nella mano.

"Emily! Dove sei stata?! Ti ho cercato da ieri sera! Tua madre mi ha chiamata in lacrime e... " cominciò Hanna, vedendola nel corridoio con Paige.
"Hanna, calmati" disse Emily sorridendo "Sto bene, sono qui"
"Perchè sei scappata di casa? E dove sei stata stanotte?" chiese Hanna, calmandosi leggermente.
"Ho discusso con mio padre e, in un momento di rabbia, gli ho detto che io e Paige stiamo insieme. E sono stata da Paige" disse calma Emily.
"Da Paige" ripetè Hanna, per poi rendersi conto di quello che l'amica le aveva detto "Da Paige?!" disse di nuovo Hanna, fissando Paige, la quale si grattò la nuca ridendo istericamente "Ora capisco tutto" sorrise maliziosa Hanna.

"Prendi tu i tempi di Paige?" chiese la Coach ad Emily.
"Si, certo" Emily prese un cronometro dalle mani della Coach e si avvicinò alla vasca in cui Paige l'aspettava.
"Pronta McCullers?" chiese Emily sporgendosi verso di lei.
"Da quando ci chiamiamo per cognomi, Fields?" Paige sorrise, fissandola.
"In campo lavorativo e competitivo McCullers. E ora poche chiacchiere e più lavoro!" esclamó seria Emily "Fammi quattro vasche a stile libero"
"D'accordo, Coach Fields" Paige cominciò a nuotare, e in poco tempo terminò le vasche, con un tempo ottimo.

"Se piú tardi ti va di allenarti, posso prenderti i tempi con il cronometro del telefono" disse Emily, una volta che lei e Paige tornarono a casa.
"Se non ti dispiace" disse Paige posando la cartella sul tavolo.
"No, tranquilla, tanto tra una settimana dovrai vedertela con me" sorrise beffarda Emily.
"Vedremo se la Coach vorrà ancora che gareggi, con i tempi che sto facendo" Paige incrociò le braccia.
"McCullers sei molto competitiva"
"Sotto molti punti di vista" sorrise Paige, mettendo le braccia attorno alla vita di Emily "Ma ti farei vincere alla gara di nuoto"
"Non vorrei mai che lo facessi, dobbiamo gareggiare, chiunque vincerà saremo contente" sorrise Emily.
Paige posò un bacio sulle labbra di Emily.
"Guarda che non mi addolcisci con questi mezzucci" Emily incrociò le braccia "Corri a metterti il costume e poi fila in piscina. Io ti aspetto lì" disse Emily sciogliendosi dall'abbraccio di Paige e recandosi in piscina.
Si sedette a bordo piscina, e poco dopo arrivò Paige, completa di costume, cuffia, occhialini e pantaloncini che lasciò ricadere a terra prima di entrare in acqua.
Allenarsi con Emily era davvero dura, nonostante Paige fosse abituata agli allenamenti di suo padre, Emily era forse peggio. Ma non le dispiaceva, perchè tirava fuori il meglio si sè.
"Aspetta, ho bisogno di una pausa" ansimó Paige, poggiandosi a bordo piscina.
"Sei una pappa molla" la stuzzicò Emily, piegandosi sulle ginocchia per avvicinarsi a Paige.
"Taci, sei peggio di una vera e propria Coach" Paige poggiò il mento sulle mani.
"Voglio che dai del tuo meglio"
"Lo so, grazie" sorrise Paige.
"Paige?" una voce interruppe le due.
Paige si voltó verso l'entrata del giardino, entrando subito in panico, e uscendo dall'acqua togliendosi la cuffia e gli occhialini "Papà" disse con un filo di voce.
"Cosa ci fa lei qui?" chiese Nick McCullers, fissando Emily.
"Mi aiuta ad allenarmi" disse secca Paige, mettendosi tra suo padre ed Emily, che nel frattempo stava quasi sudando freddo.
"Ah ma davvero? Emily Fields che aiuta Paige McCullers ad allenarsi" fece una pausa "Mai sentita cosa più assurda"
"Io... " cercò di intervenire Emily.
"Assurda?" chiese Paige "Sei più assurdo tu che te ne sei andato senza dire nulla. Non credi?"
"Dopo come ti sei comportata, era il minimo che potessi fare"
"Come mi sono comportata? Sul serio? Solo perchè ti ho detto di essere gay?" chiese Paige, fissandolo con aria di sfida.
"Non credo sia un argomento da affrontare con quella" disse Nick, ammiccando ad Emily.
"'Quella ha un nome ed è Emily Fields" fece una pausa e prese la mano di Emily "Ed è la mia ragazza" Paige aveva il cuore che stava per uscirle dal petto, si stupì del coraggio che aveva appena dimostrato.
Emily fissò Paige sbalordita, non se lo sarebbe mai aspettata.
"Che cosa?" chiese Nick fissando sua figlia e la sua mano intrecciata con quella della sua acerrima nemica.
"Hai sentito benissimo"
"É meglio se la tua ragazza se ne va, se non volete fare entrambe una brutta fine" Nick guardò Emily, fulminandola con sguardo.
"Vai Emily" disse Paige.
"No Paige non voglio che... " cercó di dire Emily.
"Vai, ti chiamo più tardi" Paige diede un bacio sulla fronte ad Emily e la lasciò andare.
Una volta che Emily se ne andò, Nick prese la parola "Che stai combinando Paige?"
Paige prese il pantaloncino e se lo infilò "Non sto combinando nulla" cominció a camminare, seguita dal padre.
"Si invece! Stai con Emily Fields. Per te questo è nulla?" Nick richiuse la porta dietro di sè.
"Mi sono solo innamorata, forse della ragazza che tu ritieni sbagliata. Ma non è un reato" rispose Paige voltandosi verso il padre.
"Quando è successo?"
"La sera del ballo in maschera. Da lì è cominciato tutto e non rimpiango nulla" Paige incrociò le braccia al petto, fissando suo padre.
"É sbagliato. Dovete lasciarvi" scosse la testa Nick.
"Spero che tu stia scherzando" Paige lo fissò con gli occhi sbarrati "Non puoi farmi questo, sei appena tornato e l'unica cosa che sai dirmi è: 'Lascia la tua ragazza'" 
"Si, perchè vorrei che tornassi a ragionare come una volta. Come quando non creavi problemi per il nuoto e quando ancora ti piacevano i ragazzi"
"A quel tempo c'era la mamma. E molto probabilmente aveva capito molte più cose lei di me, di quante ne avessi capite io. Sono sicura che lei sapeva già, dentro di sè, che io fossi qualcun'altra. Lei mi avrebbe accettato" disse ferita Paige.
"Be scusami se mi preoccupo che mia figlia sta con la figlia della famiglia che ci odia e che odiamo" 
"Aspetta, frena. Non parlare al plurale io non li odio, magari c'è qualche incongruenza con suo padre, ma ho conosciuto sua madre e conosco Emily. Sono due delle persone piú belle che io abbia mai conosciuto" ribattè Paige.
"Non voglio più sentire giustificazioni, non è una storia che può andare avanti, Paige" Nick la fissò in maniera dura.
"Tu mi metti alle strette, allora lo faccio anche io; se non accetti la mia storia con Emily, io non gareggeró più. E puoi star certo che lo faccio"
"Non puoi farlo" Nick la guardó con il panico negli occhi.
"Invece si, quindi a te la scelta adesso"
Nick fissó la figlia senza dire nulla.

Emily si ritrovò davanti a casa di Hanna, era l'unico posto che le era venuto in mente, una volta che ebbe lasciato la casa di Paige. Non si sarebbe mai aspettata quella reazione da parte sua, nei confronti di suo padre. Paige era piena di sorpese.
Hanna aprì la porta "Ciao Em! Che ci fai qui?"
"Hai un letto in più?" chiese Emily, entrando in casa.
"Certo" disse Hanna, richiudendo la porta "Hai litigato con Paige?"
"No no" rispose in fretta Emily "Ma è tornato suo padre e ha dato il via ad una discussione"
"Su di te?"
"Si, e Paige gli ha anche detto che abbiamo una storia" continuò Emily.
"Che cosa?!?!" urlò Hanna "Ma è pazza?!"
"L'ho pensato anche io" rise Emily "Ma forse potrebbe risolvere qualcosa"
"Da come l'ha trattata il padre, quando lei ha fatto coming out, sinceramente non so cosa potrebbe risolvere adesso" ribattè Hanna, alzando le sopracciglia.
Si recarono in cucina dove Ashley Marin era alle prese con il pc.
"Salve signora Marin" disse Emily sorridendo.
Ashley si voltò per poi alzarsi dalla sedia e abbracciare l'amica di Hanna "Ciao Emily, è sempre bello vederti"
"Anche per me" la strinse Emily. Il suo telefono cominciò a squillare e si allontanò dall'abbraccio "Scusatemi" disse, per poi uscire in veranda "Pronto?"
"Ciao Em" rispose Paige dall'altra parte.
"Paige, come stai? Che ha detto tuo padre? Ti ha fatto qualcosa?" chiese Emily, evidentemente in pensiero.
Paige accennò una risata "Ehi, una domanda alla volta"
"Come stai?" chiese Emily.
"Bene e mio padre ha accettato alla fine" disse Paige "Ha accettato la nostra relazione. L'ho messo un po' alle strette lo ammetto, ma questo finchè non si abitua senza ricatti" ammise la ragazza.
"Sul serio?" il cuore di Emily batteva innaturalmente veloce per l'emozione.
"Si, sul serio. Dove sei?"
"Da Hanna, dormo qui stanotte" disse Emily sorridendo.
"Va bene, allora ti lascio con Hanna, a domani. Ti amo" 
"Ti amo" Emily chiuse la chiamata, stringendo a sè il telefono, sorridendo senza accorgersene.

"Perchè non risponde?!" urlò Wayne.
"Wayne stai calmo, tra l'altro se vede il tuo numero è ovvio che non ti risponda, l'hai trattata come una pezza" rispose Pam.
"É mia figlia, e la tratto come voglio!" ribattè Wayne.
"No Wayne. É una persona prima di tutto, e come tale dev'essere rispettata, qualunque siano le sue scelte. Se vuole stare con Paige tanto di guadagnato, è una brava ragazza e hanno la stessa passione. Non credi che sia un bene?" chiese Pam, cercandodi farlo ragionare.
Wayne sospiró, non sapeva come ribattere questa volta.
"Dai una possibilità a Paige, non la conosci ancora. Ma ricorda che ha salvato tua figlia... Nostra figlia dalla morte" 
Wayne fissò sua moglie, infondo quello che diceva era vero. Non conosceva Paige, la odiava solo per delle gare di nuoto, solo perchè gareggiava contro sua figlia. E forse, era vero che quella guerra durava da fin troppo tempo.


ANGOLO DELL'AUTRICE!
Difficile da credere m siamo agli sgoccioli di questa fan fiction!
Anyway Nick alla fine ha accettato la relazione di Paige con Emily (anche se sotto ricatto) e Wayne comincia a capire che forse dovrebbe cominciare a cambiare qualcosa in tutto questo enorme casino ahahah.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni :D
Ringrazio lokaspencer per avermi inserito tra gli autori preferiti! (Credevo che questo giorno non sarebbe mai arrivato ahahah)
Ringrazio i lettori :D
E al prossimo capitolo!
PS: Per chi ha cominciato a seguire l'altra fanfiction che sto pubblicando, "Our Dark Side", non mancate alla lettura del primo capitolo che pubblicheró domani! :D

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Capitolo 17
*** Capitolo XVI ***


Capitolo XVI

Il fischio diede il via alla gara. Le ragazze si tuffarono, quasi tutte nello stesso momento. Subito si staccarono dal gruppo, Paige ed Emily, che a grandi bracciate a stile libero solcavano l'acqua, quello che loro definivano il loro vero elemento.
Emily passò in testa alla penultima vasca, si era ripresa più che bene dall'infortunio al polso.
Entrambe virarono per affrontare l'ultima vasca della gara, l'ultima vasca prima del diploma.
Paige aumentò la sua velocità, quella era la sua strategia, spingere sull'acceleratore all'ultima vasca.
Toccó il bordo e subito vide Emily toccarlo a sua volta 1 secondo dopo di lei.
Dagli spalti cominciarono ad urlare, mentre lei usciva dall'acqua togliendosi la cuffia e gli occhialini. Subito venne 'aggredita'da Caleb e Toby che le diedero delle amichevoli pacche sulle spalle, seguiti da Hanna, Aria e Spencer.
"Brava Paige! Hai dato del filo da torcere alla nostra Emily" disse Aria.
"Ehi, c'è un posticino per complimentarmi con la vincitrice?" chiese una voce.
Paige si girò e trovò Emily, che subito le si avvicinò e le posò un bacio sulle labbra, senza pensare a tutta la gente che c'era, provocando i fischi dei loro amici.
"Ottima gara Fields" Emily si voltò, vedendo Nick McCullers che le tendeva la mano per complimentarsi. Le ragazze fissarono l'uomo quasi stupite.
"Grazie" disse con voce flebile Emily.
"Paige... " disse Nick voltandosi verso di lei "Sono fiero di te, e sono sicuro che lo sarebbe anche la mamma" sorrise. Dopo tanto tempo, suo padre le aveva detto di essere fiero di lei.
"Papà... " stava per abbracciarlo, ma Nick la fermó.
"No! Sei in costume e sei bagnata" disse ridendo.
"Scusa" rise Paige.
Emily osservó la scena con il cuore che sprizzava gioia da tutti i pori.
"McCullers" l'attenzione di Paige venne attirata, da Wayne Fields che le si era avvicinata "Complimenti" sorrise alla ragazza, dandole una pacca sulla spalla.
"La ringrazio" Paige fece un cenno con la testa.
"Papá?" Emily lo fissó esterrefatta.
"Merito di tua madre" disse Wayne, indicando la moglie accanto a lui.
Paige ed Emily fissarono Pam.
"Diciamo che ci ha costretti a sederci ad un tavolo e a farci un esame di coscienza" intervenne Nick.
"Ma non è ora di parlare, ne avremo tempo a pranzo. Andate a farvi la doccia, noi i aspettiamo fuori" disse Wayne.
Le ragazze si guardarono e si sorrisero, per poi allontanarsi, mano nella mano, verso gli spogliatoi.
"Tua madre è fantastica" Paige strinse le mani di Emily nelle proprie, davanti ai loro armadietti.
"Sono sicura che anche tua madre lo era" ribattè Emily.
Paige annuì "Lo era"
Emily la baciò e poi la fissò negli occhi "Io sarò qualunque cosa di cui tu avrai bisogno. La tua ragazza, tua madre e la sorella che non hai mai avuto"
"Ti amo così tanto" Paige le accarezzò la guancia.
"Anche io. Ma ora andiamo a fare la doccia prima che i nostri genitori decidano di scatenare una nuova guerra" scherzò Emily, facendo sorridere Paige.

"Quindi mi sono arruolato. Ma con le infinite richieste che stanno arrivando alla base è anche difficile che mi chiamino spesso, se non per qualche motivo importante" raccontò Wayne, mentre erano tutti seduti al tavolo di un ristorante, vicino alla scuola.
"L'esercito non è il mio stile. Non a caso sono avvocato" ribattè Nick.
"Questi non fanno altro che parlare di lavoro" disse Pam, alle due ragazze, di fronte a lei.
"Mamma lasciali in pace" rise Emily, mentre le sue dita si intrecciavano con quelle di Paige. 
"Si, per lo meno parlano pacificamente" continuó Paige.
"Scusate se vi interrompo" disse Pam a Wayne e Nick "Ma qui abbiamo le nostre figlie, che ne dite di parlare di loro e non dei vostri lavori?" I due uomini fissarono le ragazze.
"Hai ragione" disse Nick "Paige vorrebbe andare all'accademia di belle arti, in California. Io speravo diventasse Coach di nuoto, ma ha questa passione innata per il disegno"
Emily guardò Paige, la quale non ricambiava il suo sguardo.
"Ad Emily invece piacerebbe proprio fare la Coach, non ha ancora deciso dove" ribattè Wayne.
Questa volta era Paige a guardare Emily, che fissò i suoi occhi in quelli della ragazza. Con un solo sguardo si capirono. Capirono che per il loro futuro avevano strade completamente diverse da intraprendere.

"Bene, noi ci vediamo stasera" disse Wayne guardando le ragazze e Nick.
"Stasera?" chiese Paige.
"Papá!" lo rimproveró Emily.
"Oh no! Scusa! Volevo dire, non ci vediamo stasera!" cercó di recuperare in qualche modo Wayne.
"Mamma portatelo a casa per favore!" si spazientì Emily.
"Andiamo Wayne" Pam lo trascinó per il braccio seguita da Nick McCullers.
Quando si allontanarono, Paige guardò Emily con aria interrogativa.
"Niente" si affrettò a dire Emily, ridendo istericamente.
"Sei la bugiarda meno credibile della storia, lo sai vero?" chiese Paige scrutando Emily.
"Forse lo so" rise Emily "Facciamo un giro?" chiese, ricevendo un segno di assenso da parte di Paige.
Si era fatta sera e il telefono di Emily vibró nella sua tasca. Lei prese e, curandosi di non far vedere il display a Paige, lesse il messaggio.
"Chi è?" chiese Paige.
"Nulla, solo Hanna che mi ha proposto di andare a vedere un film a casa sua insieme alle altre e mi ha chiesto di invitarti" rispose Emily, riponendo il cellulare in tasca.
"All'ultimo momento?" rise Paige.
"Si è una ragazza che si organizza su due piedi, e ti avvisa all'ultimo momento" sorrise Emily.
"Comunque io ci sto" 
"Bene, allora andiamo" Emily strinse la mano di Paige e, insieme, si diressero verso casa di Hanna.
Una volta arrivate, Emily bussò alla porta e attese un bel po' prima che Hanna aprisse.
"Ciao Em!" la ragazza abbracció l'amica sulla soglia della porta e poi subito dopo Paige "Fai come se fossi a casa tua" sorrise.
Emily entrò in cucina prima di Paige, che la seguì qualche secondo dopo insieme ad Hanna.
"Sorpresa!" urlarono, quando Paige sbucó in cucina, e venne assalita da una grande quantitá di coriandoli.
Paige si guardò attorno e vide Spencer, Aria, Toby, Caleb, suo padre, i genitori di Emily e altre ragazze della squadra di nuoto.
La cucina era decorata da palloncini bianchi e blu, i colori degli Sharks, e sul ripiano c'erano stuzzichini di ogni tipo.
Paige sorrise, mentre tutti le si avvicinavano per complimentarsi per la vincita di quella mattina.
Per ultima le si avvicinò Emily che, dopo averle cinto il collo con le braccia, le diede un lungo bacio sulle labbra.
"Tu sapevi tutto" sorrise Paige fissandola.
"Molto probabile" ammiccò Emily.
La festa ebbe inizio e tutto andò per il meglio almeno fino a quando Emily non decise di isolarsi e di sedersi sulle scale di casa Marin.
"Ehi" Paige la raggiunse allontanandosi dalla festa organizzata apposta per lei "C'è qualcosa che non va?"
"No" rispose Emily, fissando il fondo del suo bicchiere e poi un punto indefinito davanti a sè "Tutto bene"
"Em, puoi parlare di tutto con me" Paige poggiò una mano sul ginocchio della ragazza.
"Anche del fatto che molto probabilmente dopo il diploma te ne andrai?" Emily fissó i suoi occhi in quelli di Paige.
"Em... "
"Non cercare di consolarmi, Paige. Sarebbe sul serio inutile" Emily si alzò, ma venne subito bloccata per il polso da Paige, che l'abbracciò.
"Io ti amo Emily" le sussurrò all'orecchio, mentre Emily cercava di divincolarsi "E giuro che se c'è un modo per rimanere lo farò. Se c'è un accademia qui vicino andrò a quella, non importa"
Emily si abbandonò all'abbraccio di Paige, stringendola a sè piú che poteva. Comiciò a singhiozzare senza che se ne accorgesse, e affondò il viso nei vestiti di Paige.
"Shh... Tranquilla, ci sono io qui" Paige le accarezzò i lunghi capelli.
"Emily noi... " disse Aria, interrompendo le due "Tutto ok?"
Emily si allontanò dall'abbraccio di Paige, asciugandosi il viso "Si... Si tutto ok" 
"Ma stai piangendo" Aria la fissò.
"No, sto bene" sorrise per poi tornare in cucina.
Aria guardò Paige, in cerca di spiegazioni.
"Non ha preso bene la mia probabile partenza dopo il diploma" Paige infilò le mani in tasca, imbarazzata.
"Tu parti?" la guardò esterrefatta la ragazza.
"Probabilmente. E devo trovare un modo per dirlo a Caleb e Toby, e alle altre ragazze" spiegò Paige, evitando lo sguardo di Aria.
"Allora questa festa è più di una festa per la vincitrice. É una specie di festa d'addio" disse Aria.
"Diciamo che è come l'ho considerata io da quando è cominciata" annuì Paige.
"E devi godertela, quindi non puoi startene qui" la ragazza prese Paige per la mano e la trascinò di nuovo nella mischia. Paige sorrise e si lasció andare, cercando di imprimere nella propria mente quella sera.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
*Si prepara ad essere bestemmiata in tutte le lingue del mondo*
Okokok sono crudele lo so e ora dovrete aspettare una settimana per sapere cosa succederà e poi ancora un’altra settimana per sapere come andrà a finire questa storia. Ebbene si, tra due settimane vi libererete di questa storia e di me (a meno che non state leggendo anche l’altra mia storia “Our Dark Side”).
Anyway non posso dirvi nulla, davvero vorrei potervi dire che andrà tutto bene ma non posso togliervi il gusto di immaginare cosa succederà tra Emily e Paige.
Sono davvero crudele, e mi odierei se stessi leggendo questa fan fiction ahahah.
Comunque volevo dirvi che durante la settimana ho pubblicato una one-shot che si chiama “Can I have This Dance?” quindi nell’attesa del capitolo potete fare un salto a leggere quella fan fiction, vi lascio il link
:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3101216&i=1 e colgo l’occasione per sin graziare Brittana4Ever per averla inserita tra le storie seguite!
Ringrazio alaskinder e _Alex_1008 per le recensioni!
Ringrazio Frozentime per avermi inserito tra gli autori preferiti, mi emoziono ogni volta che vedo un nuovo nome, giuro. Grazie mille!
Ringrazio i lettori!
Alla prossima settimana!
PS: Se durante la settimana mi sentirò fischiare le orecchie so che, probabilmente, siete voi che mi state bestemmiando ahahah

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Capitolo 18
*** Capitolo XVII ***


Capitolo XVII

"... Ed è stato un onore avervi come studenti, il futuro vi riserverá di certo delle sorprese che saranno di vostro gradimento perchè... " il preside della scuola continuò a parlare, anche dopo che tutti andarono a ritirare il proprio diploma.
Paige sbadiglió, seguita da Caleb e Hanna. I discorsi del preside potevano benissimo sostituire una qualsiasi medicina contro l'insonnia.
"Se non smette di parlare, credo che mi addormenterò" disse Caleb trattenendo un altro sbadiglio.
"Idem" confermò Aria.
"Ma dai ragazzi, sta solo facendo il suo lavoro" lo giustificó Spencer, guadagnandosi gli sguardi perplessi degli altri ragazzi.
"Questa toga mi da un fastidio incredibile" si lamentó Toby "Non vedo l'ora che finisca" 
Emily sedeva in silenzio, con le braccia incrociate, vicino a Paige. Doveva ammettere che ce l'aveva ancora con la ragazza per il fatto che sarebbe dovuta partire. Non sapeva quando, ma Paige se ne sarebbe andata, probabilmente per sempre. Nonostante l'impegno della ragazza nel cercare un'accademia vicino Rosewood, non c'era stato verso di trovarla. Erano tutte lontane e quella piú prestigiosa era proprio in California.
"... Grazie per l'attenzione, e possa la fortuna sempre essere a vostro favore" concluse il preside.
Tutti si catapultarono fuori dalla palestra della scuola, che cominciava giá ad essere sgombrata per il ballo in maschera che si sarebbe tenuto quella stessa sera.
Il gruppo fu il primo ad uscire dalla scuola e a lanciare i cappelli da diplomati urlando.
"Finalmente!" esclamó Caleb, respirando l'aria della libertá.
Vennero subito aggrediti dai rispettivi genitori, quasi tutti con le lacrime agli occhi.
"Sbrighiamoci a fare le foto con le toghe, perchè sul serio sto per avere un attacco di prurito acuto a causa di questa cosa" pregò Toby.
Fecero due foto con le toghe e poi se le tolsero, senza pensarci due volte.
"Ragazzi, Emily dov'è finita?" chiese Pam Fields, accorgendosi che sua figlia era magicamente sparita durante il trambusto della liberazione dalle toghe.
Il gruppo si guardò attorno, allungando il collo, ma senza vedere nessuno che assomigliasse ad Emily.
"Probabilmente so io dove si trova" disse Paige, pensandoci un po' su.
"Dove?" chiese Wayne.
"Vado a recuperarla" disse dando la toga a suo padre, per poi farsi strada tra gli studenti e rientrare a scuola, che era ormai completamente vuota.
Aprì la porta della piscina, e la richiuse con cautela. Come sospettava Emily era seduta a gambe incrociate, a bordo piscina, che fissava l'acqua.
Paige infilò le mani nelle tasche dei propri jeans e si avvicinó ad Emily "Sapevo di trovarti qui"
"Sono così scontata?" chiese Emily senza voltarsi.
"Solo perchè ti conosco" rispose Paige.
Emily annuì continuando a non guardarla.
"Stanno aspettando tutti te qui fuori. E vorrei che la smettessi di evitarmi in tutti i modi esistenti su questa terra"
Emily la guardò da sopra la propria spalla, e poi si alzò mettendosi di fronte alla propria ragazza "Non ti sto evitando" scosse la testa.
"Emily" Paige la guardò alzando un sopracciglio.
Emily incroció le braccia abbassando lo sguardo "Quando parti?"
Paige sospiró "Tra tre giorni" fece una pausa "Partirò la sera, così potremo stare insieme il resto del giorno"
Emily accennò un sorriso amaro, scuotendo la testa "E quindi è così che finirà la nostra storia?" la ragazza alzó lo sguardo, in cui Paige poteva leggere quanto si sentisse ferita da quella situazione, e le lacrime che bagnavano gli occhi di Emily glielo confermava.
"Non finirá nulla tra noi" disse Paige prendendo le mani di Emily "Verró da te nel fine settimana, o puoi venire anche tu se ti va. Potrei farti visitare la California e..."
"Sai una cosa?" chiese Emily, con le lacrime che le solcavano le guance "Avrei preferito non incontrarti quella sera. Avrei preferito che non ti fossi avvicinata al mio tavolo" Emily singhiozzó al ricordo "Avrei voluto che non mi avessi invitata a ballare, perchè ora che vedo la realtà e vedo che tu te ne andrai via, lontana da me, avrei preferito che ci fossimo odiate fino alla fine dei nostri giorni"
Una lacrima scese dall'occhio sinistro di Paige, quelle parole che Emily le aveva detto le facevano male, piú una qualsiasi ferita, erano taglienti e piene di disperazione e rabbia "Tu... " Paige prese fiato "Tu lo pensi sul serio?"
Emily fissò i suoi occhi in quelli di Paige "Sarebbe stato meglio. Sarebbe stato tutto piú semplice adesso"
Paige annuì, abbassando lo sguardo "Bene" e senza aggiungere altro si allontanò, lasciando Emily da sola.
All'uscita della scuola, scese le scale di corsa e si diresse verso una meta che nemmeno lei conosceva.
"Paige dove vai?" sentì dire da suo padre, ma lei non si fermó. Continuava a camminare e a piangere, mentre le lacrime le si asciugavano sul viso.

Non sapeva per quanto avesse camminato, sta di fatto che si trovó davanti alla tomba di sua madre. Si chiedeva cosa ci facesse lì, non aveva deciso di andarci, le sue gambe l'avevano portata al cimitero senza che lei se ne accorgesse.
Si sedette sul terreno, e fissò la lapide, davanti alla quale c'erano dei fiori freschi, sicuramente suo padre era stato lì.
"Non so nemmeno che cosa ci faccio qui" Paige si passò una mano sul viso "Mi sento una piagnona in questo momento. E mi hai sempre detto di non piangere, ma non riesco a non farlo quando sto per perdere una delle persone piú importanti della mia vita, per colpa mia" Paige singhiozzó "Sono questi i momenti in cui sento di più la tua mancanza, perchè tu sapevi cosa fare in qualsiasi situazione e avresti trovato una soluzione anche questo. Io la amo... La amo più di qualsiasi altra cosa al mondo e non voglio lasciarla, ma se non parto per la California non avró futuro. Ma se parto non avró un futuro con lei. Che devo fare?" la ragazza affondò il viso tra le mani, continuando a disperarsi e a cercare, invano, una soluzione.

"Paige! Dove sei stata?" Nick McCullers si avvicinó alla figlia, appena la vide entrare in casa, quella sera, circa una mezz'ora prima dell'inizio del ballo in maschera.
"Al cimitero" rispose Paige.
Nick prese il viso di Paige tra le mani "Ma tu hai pianto"
Paige annuì, sentendo di nuovo le lacrime che le pungevano gli occhi.
"É successo qualcosa con Emily?" chiese Nick, con tono comprensivo.
Paige annuì abbracciando il padre "Io devo partire e saremo costrette a separarci, probabilmente per sempre e lei ha detto che avrebbe preferito non incontrarmi se avesse saputo che sarebbe successo questo"
Il padre le accarezzó la schiena stringendola forte a sè "Sono sicuro che non voleva dirlo sul serio" Nick allontanó Paige dall'abbraccio, asciugandole le lacrime "L'ha detto solo perchè è ferita dal fatto che partirai"
"Io la amo" disse Paige.
"Lo so, è per questo che adesso devi correre a vestirti per il ballo e devi andare a scuola per farla tornare da te. Potrebbe essere anche difficile vivere lontane, ma sono sicuro che il vostro amore è capace di superare qualsiasi cosa" Nick sorrise "Siete riuscite a cancellare una guerra che durava da anni, la lontananza non è nulla in confronto a quello che avete passato fino ad ora" concluse.
Paige accennó un sorriso e poi, spinta da suo padre andò in camera a vestirsi senza pensarci due volte.

Emily si guardò attorno, e scrutava tutte le persone che vedeva, mentre la musica le rimbombava nelle orecchie.
Una mano le si posò sulla spalla e lei si voltó si scattó, quasi spaventata.
"Aspetti qualcuno?" le chiese Toby.
Emily gli sorrise "No" rispose "Non ci spero" aggiunse poi.
"Conoscendola, verrà. Non saranno le parole che le hai detto a farla desistere dal vederti vestita in maschera" sorrise il ragazzo "Abbi fiducia, e pazienza"
"Grazie" rispose Emily, per poi vedere Toby allontanarsi verso Spencer.
Emily sospirò e si allontanò dalla festa, andando ai tavoli adibiti alla ricreazione. Sperava davvero che Paige venisse alla festa, quello che le aveva detto poche ore prima era stato dovuto ad un momento di debolezza, non pensava davvero quelle cattiverie, anzi, se potesse tornare indietro non c'è nulla che cambierebbe della sua storia con Paige. Comprese tutte le difficoltá che avevano affrontato.
"Dopo tutto questo tempo, questo continua ad essere il tuo posto segreto" la voce le arrivò dolce e pacata.
Si voltò, sapendo benissimo a chi appartenesse quella voce "Paige" la squadrò dalla testa ai piedi. Indossava un costume bianco con una camicia nera, mentre la maschera era la stessa di quella fatidica sera.
"Ciao Emily" accennó quel suo solito sorriso che faceva sentire le farfalle nello stomaco ad Emily.
La ragazza si alzó e abbracciò Paige, che subito la strinse a sè "Mi dispiace per quello che ti ho detto oggi. Non lo pensavo sul serio"
"Lo so. Probabilmente io avrei fatto la stessa cosa" disse guadagnandosi uno schiaffo sul petto da Emily che la fissò esterrefatta.
Paige rise "Scherzavo"
La ragazza rise a sua volta e Paige la baciò dolcemente sulle labbra, mentre Emily si lasciò andare alla morbidezza delle labbra della sua fidanzata.
"Sei stupenda con questo costume bianco" disse Emily prendendo la mano di Paige e osservandola.
"E tu sei incredibilmente bella con questo vestito argentato. Mi accechi, in tutti i sensi" constató Paige.
Emily rise scuotendo la testa.
"Giuro che ti starò accanto. Qualsiasi cosa accada" Paige le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, per poi accarezzarle la guancia.
"Anche io" Emily avvolse Paige con le proprie braccia, stringendola forte a sè, e subito Paige ricambiò l'abbraccio.
Il giorno della partenza era vicino, ed entrambe avrebbero dovuto fare i conti con la realtá, ma in quel momento perfetto, caratterizzato solo da loro due l'ultima cosa a cui avrebbero pensato era la partenza di Paige. Preferivano godersi quei momenti, per imprimerseli per sempre nella loro memoria.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Perdonate la citazione di Hunger Games nel discorso del preside, ma dovevo inserire qualche frase di una delle mie trilogie preferite ahahah.
Ammetto la stronzaggine di Emily all’inizio ma a quanto pare sembra essersi tutto risolto… Forse. C’è sempre la questione della partenza di Paige e siccome non sono così crudele da lasciarvi sulle spine un’altra settimana, domani ci sarà un doppio appuntamento: Epilogo di questa fan fiction e nuovo capitolo di Our Dark Side!
Ditemi che siete felice di questo doppio appuntamento ahahah.
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio _Alex_1008, lokaspencer e alaskinder per le recensioni!
Ringrazio nuovamente _Alex_1008 per avermi inserito tra i suoi autori preferiti, davvero mi si riempie il cuore di gioia ogni volta che vedo un nuovo nome aggiunto a quella lista!
Ringrazio i lettori!
A domani con l’ultimo appuntamento per questa fan fiction! :D

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Capitolo 19
*** Epilogo ***


Epilogo

"Quante valige porterai?" chiese Emily vedendo le valige di Paige sul letto, completamente aperte, pronte per essere riempite.
"Due più un borsone" rispose Paige, cominciando a prendere dall'armadio i vestiti, mentre Emily fissava le valige. La più alta la fissò "Em, non devi aiutarmi per forza. Possiamo vederci nel pomeriggio, prima che parta, se aiutarmi a fare le valige ti fa star male"
"No no" accennò un sorriso Emily "Mi sono offerta io di aiutarti"
Paige sorrise "Vorrei essere forte come te in questo momento"
"Cosa intendi?" chiese Emily, mentre piegava una maglietta di Paige e la metteva in valigia.
"Ogni vestito in più che metto o che metti in quella valigia" Paige prese fiato "Mi ricorda che tra qualche ora sarò in aeroporto"
Emily fissò Paige e le si avvicinò per abbracciarla "Ma tu tornerai, e staremo di nuovo insieme" disse la ragazza, facendo di tutto per trattenere le lacrime. Entrambe avevano difficoltá a fare i conti con quella realtà che di lì a poche ore le avrebbe separate.
Paige si allontanò da Emily e accennò un sorriso "Finiamo in fretta queste valige, così avremo tutta la giornata per noi"
Continuarono a piegare vestiti e a riporli nelle valige, in un silenzio quasi assordante. Sapevano che se una delle due avesse detto qualcosa fuori posto, sarebbero scoppiate a piangere.
"Questa camicia... " disse Emily ad un certo punto, facendo voltare Paige "É quella del ballo in maschera, a cui ci ‘incontrammo'?"
Paige sorrise "Si e anche di un altro avvenimento"
Emily la guardò con aria interrogativa "Quale?"
Paige si avvicinò ad Emily e le prese la mano con la propria "Venisti piangendo a casa mia quella sera, eri bagnata fradicia e mi abbracciasti, bagnandomi la maglietta. Allora mi cambiai e mi misi questa camicia"  Paige sorrise "Poi tu arrivasti in camera mia e mi raccontasti che avevi avuto una lite con tuo padre, su di me e poi cominciarsi a sbot... "
Emily mise una mano sulla bocca di Paige "Ok ok è abbastanza imbarazzante, non c'è bisogno che me lo dici ad alta voce" rise la ragazza "E poi c'ero anche io so cosa ho fatto"
Paige rise "Mi piace quando sei imbarazzata" 
Emily guardò altrove, scuotendo la testa. Paige le alzò il viso, in modo che la guardasse negli occhi "Vuoi tenerla tu?"
Gli occhi di Emily si fecero lucidi "Sul serio?"
"Se la mia camicia ti fa piangere, allora no" rise Paige.
Emily rise mentre le lacrime cominciarono a rigarle il viso. Rideva e singhiozzava allo stesso tempo, e si chiedeva come fosse possibile.
"Voglio che tu abbia qualcosa di mio così, se mai ti mancheró, potrai indossare questa camicia o stringerla semplicemente a te e pensare a me. Immaginami vicina a te che ti stringo forte" Paige accarezzò il braccio di Emily.
"Mi mancherai ogni secondo" ammise Emily.
"Allora significa che quella camicia diventerà la tua seconda pelle" scherzò Paige, facendo ridere Emily.

"Bene, abbiamo finito" annunciò Paige chiudendo l'ultima valigia "Possiamo andare"
"Andare dove?" chiese Emily.
"Ho preparato una piccola sorpresa, per quando avremmo finito di fare i bagagli"
Emily sorrise "Che sorpresa?" chiese curiosa.
"Vedrai. Ma dovrò bendarti finchè non arriviamo. Anche se forse è meglio bendarti quando arriveremo alla macchina" disse Paige "Scendi io ti raggiungo"
"D'accordo McCullers" Emily la fissó con fare sospettoso, per poi scendere al piano terra.
Paige prese una benda e un piccolo pacchetto che mise nella sua borsa e infine raggiunse Emily, dopo aver salutato il padre.
Paige aprì la portiera della propria macchina ad Emily e, una volta entrata la bendò.

Quando arrivarono a destinazione Paige aiutò Emily ad uscire dalla macchina "Se prendo una storta, mi avrai sulla coscienza" disse Emily.
Paige rise "Se vuoi ti porto in braccio, anche perchè rischi di cadere se non tieni gli occhi aperti"
"Cosa che non posso fare con una benda sugli occhi" osservó Emily.
"Bene, allora non ho scelta" Paige la prese in braccio, senza chiedere il suo consenso.
"Paige mettimi giú! Sono pesante!" disse Emily agitandosi.
"Non sei pesante e non ho intenzione di metterti giù. Fidati di me" concluse in un sussurro.
Paige percorse tutto il tragitto con Emily in braccio e solo dopo un paio di minuti le fece toccare di nuovo terra. Si posizionò dietro Emily e le slacciò la benda per poi lasciarla ricadere a terra.
Emily aprì gli occhi, e lasció che si abituassero alla luce. Davanti a sè vide un telo colorato, steso su un manto di foglie con sopra delle casse portatili. La ragazza si avvicinò al telo e ci si inginocchiò sopra; guardando attentamente vide che conteneva le stampe delle foto sue e di Paige che avevano fatto insieme.
"Paige è... " Emily accarezzò le foto e poi guardò la ragazza "É bellissimo"
Paige sorrise soddisfatta "Speravo che ti piacesse"
Le ragazze si stesero sul telo e rimasero così a parlare e ricordare tutto quello che avevano passato, mentre la musica proveniente dall'ipod di Paige riempiva l'aria.
Paige si mise a sedere, lasciando Emily stesa.
"Paige, tutto ok?" chiese Emily.
"Si, si tutto ok" rispose Paige per poi prendere il piccolo pacchetto dalla propria borsa e voltarsi verso Emily, che nel frattempo si era messa a sedere accanto a lei.
"Cos'è?" chiese la ragazza fissando alternativamente Paige e il pacchetto.
"Nulla di che solo... " Paige sospirò "Un piccolo pensierino per noi" aprì la scatola.
Emily osservò attentamente i due ciondoli all'interno: uno era un lucchetto d'argento e l'altro una chiave, sempre d'argento.
"Ho pensato che il lucchetto lo potrei tenere io e la chiave tu. Così saprai che apparteró per sempre a te, visto che sarai l'unica che potrá aprire questo lucchetto" Paige sorrise, e uscì il lucchetto che porse ad Emily "Me lo metteresti?"
Emily non sapeva cosa dire, Paige l'aveva lasciata sul serio senza parole. Prese la catenina del ciondolo e la mise attorno al collo di Paige, poi unì i due lembi della catenina con il lucchetto, e lo chiuse. Paige le sorrise e Emily non potè fare a meno di fare lo stesso.
"Girati, ti metto la chiave" disse Paige, ed Emily si girò e alzò i capelli, in modo che non interferissero con il ciondolo.
Una volta che Paige ebbe fatto, Emily si voltò di nuovo verso di lei "É stato un pensiero davvero molto bello Paige. E quello che rappresentano questi ciondoli è... " Emily non riusciva a trovare le parole.
"Perfetto per noi" concluse Paige.
Emily la fissò e poi sorrise "Sì, è perfetto" accarezzó il viso di Paige, la quale prese la mano di Emily e vi posò un bacio. La tirò dolcemente verso di sè e la bació sulle labbra. Le braccia di Emily avvolsero il collo di Paige, che si avvicinó di più alla ragazza, cingendola per la vita.
Quel momento perfetto fu interrotto dal telefono di Paige che squilló.
"Non rispondere" la pregò Emily, separandosi di pochi millimetri dalla bocca di Paige.
"D’accordo" rispose Paige in un sussurro per poi tornare a concentrarsi sulle labbra di Emily.
Ma il telefono non ne voleva sapere di smettere di squillare. Paige si allontanó da Emily di malavoglia e afferrò il telefono "Ehi papá"
"Paige tra un'ora hai l'aereo, non so se ti sei accorta che si è fatta sera. E devi anche salutare i tuoi amici che sono qui" disse Nick dall'altro capo del telefono.
Paige tolse il telefono dall'orecchio per guardare l'ora e si accorse che il padre aveva ragione. Saltò in piedi "Arrivo subito!" riattaccò e cominció a raggruppare le sue cose.
"Qualcosa non va?" chiese Emily alzandosi dal telo.
"Tra un'ora ho l'aereo, ho perso la cognizione del tempo" prese le casse, la borse e la scatola dei ciondoli. Raccolse il telo, lo piegó e lo tese ad Emily "Tienilo tu"
Emily annuì, mentre il cuore cominciava a batterle velocemente per l'ansia della partenza di Paige.
Entrarono in macchina e tornarono a casa di Paige, dove c'erano i loro amici e anche i genitori di Emily. Nick caricò i bagagli in macchina e aspettó che Paige salutasse l'allegra combriccola.
Hanna aveva cominciato a singhiozzare da quando aveva visto Paige scendere dalla macchina, mentre Caleb cercava di consolarla.
"Piange piú lei di te" disse Paige a Caleb ridendo.
"Non mi vedrai mai piangere. Ma mi mancherai McCullers" rispose Caleb.
Hanna si separò da Caleb e abbracció Paige, era sempre stata espansiva e sapeva esserlo anche quando piangeva.
Aria e Spencer avevano gli occhi lucidi, ma sapevano che in qualche modo dovevano farsi forza per sostenere Emily... E anche Hanna a quanto pare.
Paige le abbracciò "Mi raccomando ad Emily, e a voi" sussurrò.
Le due annuirono asciugandosi gli occhi.
Toby teneva la testa abbassata e Paige gliel'alzò, scoprendo le lacrime del ragazzo.
"Ehi, sei un uomo!" Paige gli diede uno schiaffo sul braccio e Toby sorrise "Cosa potrebbe pensare di te Spencer se piangi così?"
"Mi mancherai" Toby la strinse forte a sè .
"Anche tu" Paige cercó di mantenere la calma e di mantenere le lacrime al proprio posto.
Fu la volta di Pam e Wayne Fields che le sorrisero amaramente.
"Pam sei stata come un madre per me in questo poco tempo. E te ne sono davvero grata" Paige la fissó negli occhi.
"E tu sei stata come una figlia" sorrise Pam mentre una lacrima le rigava il viso.
"Signor Fields io... " cominciò Paige "Non so come ringraziarla per aver accettato il mio amore per sua figlia" la ragazza tese la mano, aspettandosi che Wayne la stringesse. 
Ma così non fece, al contrario abbracciò Paige accarezzandole la schiena "Vedi di tornare presto"
Paige sorrise "Lo farò"
Emily la fissava a braccia conserte, Paige le si parò davanti "Torneró il prima possibile. Te lo prometto"
Emily annuì "Fammi venire all'aeroporto, ti prego" la supplicò la ragazza.
"No Em, sarebbe difficile per entrambe. E sorridi, non voglio andarmene con l'immagine di te che piangi" Paige le asciugò le lacrime e la baciò.
Emily sorrise, trattenendo i singhiozzi.
"Sei pronta Paige?" chiese Nick.
Paige sospirò e poi si voltò verso il padre "Si sono pronta" accennò un sorriso ed entrò in macchina, seguita dal padre, che partì subito. Paige guardò Emily, mentre la macchina superava il gruppo, e la vide piangere tra le braccia del padre.
Tornò a guardare la strada davanti a sè e senza accorgersene cominciò a piangere. Nick la guardò e le poggiò una mano sulla gamba, cercando in qualche modo di consolarla, ma invano.

Nick e Paige arrivarono all'aeroporto in 10 minuti e attesero, seduti, l'apertura del gate, che non dava segno di aprirsi anche dopo l'orario del decollo.
Paige aveva la testa coperta dalle mani e cercava di non pensare ad Emily, non stava piangendo ma cerca in tutti i modi di occuparsi la mente.
"Paige!" sentì, e subito sollevò la testa per trovare Emily che correva verso di lei.
"Emily... " disse piano alzandosi dalla sedia, e trovandosi subito Emily tra le braccia . La strinse e poi la guardó "Cosa ci fai qui?"
"So che magari non mi ascolterai, ma non partire. Ti prego"
Paige scosse la testa "Emily… Devo andare"
"Ok allora prendi un altro volo" Emily le prese la mano.
"Non sará più facile domani" le lacrime solcarono il viso di Paige.
Emily scosse la testa fissandola "Non è giusto"
Paige guardò in alto, cercando di smettere di piangere "Forse no, ma per ora... " fece una pausa per asciugarsi le lacrime "Questo è quello che succederá tra di noi"
Al microfono dell'aeroporto chiamarono il gate di Paige.
Emily abbassó lo sguardo e poi guardò Paige negli occhi. Le si avvicinò posó le sue labbra su quelle di Paige, che per la prima volta avevano il sapore salato delle lacrime. Mise le braccia attorno al collo di Paige e si abbracciarono, per poi allontanarsi riluttanti.
Paige prese il bagaglio, mentre Nick aveva le sue valigie.
"Emily!" la ragazza si voltò verso la voce e vide sua madre e suo padre correre verso di lei con una valigia e un borsone in mano. Entrambi ansimarono quando arrivarono davanti alle due ragazze "Meno male non è partita!"
"Eh?" chiese Paige.
"Emy, questi sono i tuoi bagagli" disse Wayne.
"E questo il biglietto dell'aereo" Pam glielo porse ed Emily lesse la destinazione: la stessa di Paige. Fissó i genitori.
"Con lei sei felice ed è giusto che tu la segua. C'è Stanford in California, e lì potrai diventare una nuotatrice professionista e una Coach. Inseguirai il tuo sogno stando accanto alla persona che ami" disse Wayne sorridendole.
"Papà... " Emily sorrise.
Pam e Wayne l'abbracciarono "E ora vai. Ti verremo a trovare quando non sarai troppo impegnata con le lezioni"
Paige si aprì in un sorriso "Grazie mille"
I genitori di Emily le sorrisero.
“Emily!” la ragazza si sentì chiamare e subito vide Hanna, Aria e Spencer correre verso di lei.
“I tuoi genitori ci hanno detto della loro sorpresa” disse Spencer.
Emily annuì e sentiva le lacrime che le pungevano gli occhi.
Spencer la abbracciò “Realizza i tuoi sogni, e vieni a trovarci qualche volta”
“Si, lo farò” Emily le sorrise.
Fu il turno di Aria che strinse l’amica “Sono sicura che diventerai una Coach di nuoto degna di questo nome”
“Grazie” Emily ormai aveva le lacrime che le bagnavano le guance.
Hanna guardò Emily a braccia conserte. Erano tutte e quattro unite, ma il legame che c’era tra Emily e Hanna era speciale, come lo era quello tra Aria e Spencer.
“Non mi saluti?” chiese Emily, quasi singhiozzando.
Hanna si asciugò le guance con una mano e poi buttò le braccia al collo di Emily, la quale la strinse forte “E se ti chiedessi di non partire?”
Emily singhiozzò a quelle parole e strinse Hanna, se possibile, ancora più forte “Prometto che tornerò”
Hanna si allontanò “Ti voglio bene”
“Anche io” ribattè Emily “E quando torno, andremo a fare shopping” fece una pausa “Ma senza rubare”
Hanna rise alla battuta di Emily e tornò ad asciugarsi le lacrime.
"Ragazze farete tardi per il decollo" disse Nick.
Emily diede un’ultima occhiata alle proprie amiche e poi si voltó verso Paige sorridendole. Prese la mano della ragazza e insieme si allontanarono verso il gate che le avrebbe portate al loro nuovo futuro, alla loro nuova vita a questa nuova avventura che entrambe sapevano sarebbe stata incredibile, per il semplice fatto che sarebbero state insieme, senza nè guerre nè distanze a separarle. Solo solo due e il loro amore sbocciato dall'odio.


ANGOLO DELL’AUTRICE!
Non posso credere che sia finita T_T Mi affeziono troppo a tutte le fan fiction che scrivo che ogni volta che ne concludo una è come se lascio una parte di me ahahah.
Anyway, so che mi avete odiato fino all’ultimo secondo, o almeno finchè non avete compreso che Emily sarebbe partita con Paige.
Mentre (ri)scrivevo la scena dell’aeroporto stavo per mettermi a piangere giuro, poi quando sono arrivate Hanna, Aria e Spencer mi sono lasciata andare e quindi ho scritto quel pezzo con le lacrime che ormai avevano preso la loro strada ahahah.
Spero che quest’avventura vi sia piaciuta e spero di essere riuscita ad emozionarvi come mi sono emozionata io mentre scrivevo.
Un ringraziamento speciale va ad alaskinder e _Alex_1008 che ad ogni capitolo dedicavano un po’ del loro tempo a recensire. Ovviamente ringrazio tutti i lettori che, silenziosamente, hanno sostenuto questa fanfiction dall'inizio alla fine, quindi grazie anche a voi e grazie a chi mi ha inserito nei propri autori preferiti!
Mi sono divertita a scrivere questa fan fiction e sono felice che l’abbiate apprezzata (almeno spero sia così).
GRAZIE INFINITE!

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