Angel & Gabriel

di alberodellavita
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


“Quando non sarai più parte di me,
ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà della notte.
William Shakespeare”

Citava questo il messaggio che gli mandai quel giorno… Il giorno in cui combiò tutto. Il giorno in cui decisi di andarmene, di cambiare, di essere migliore di quello che ero. E ci ero riuscita, da sola, senza di lui. Ero diventata quello che sognavo da bambina. Ma, mancava qualcosa, mancava lui. Lui che anche dopo tutto quello che era successo mi mancava più dell’aria. Lui che credevo fosse una delle persone più importanti della mia vita si è rivelato come una persona di passaggio.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Angel's POV
Oggi non mi va di andare a scuola, ma se non ci vado complico ulteriormente le cose.
Questa mattina ho litigato con mia madre perché questa sera dovremmo andare da una sua amica, che io non sopporto. Oltre tutto questa sua amica ha una figlia della mia età che odio in una maniera impressionante. Si chiama Federica.  Lei è tutto il contrario di me. Lei è bella, spensierata, ha tanti amici, tanti ragazzi che le vanno dietro, il supporto di sua madre e soprattutto autostima. Con il tempo ho iniziato ad avere poco fiducia sugli altri. Non ho mai incontrato una persona che mi capisca, che mi protegga, che non mi prenda in giro e che mi dia la possibilità di credere ancora che la mia vita possa migliorare. La mia vita è un via vai di persone. Nessuno si ferma nella mia vita, e se lo fanno per poco tempo. Chi prima, chi dopo tutti se ne vanno.
Mi perdo fra i miei pensieri e non mi accorgo che l'autobus è quasi arrivato a scuola e io devo scendere.
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Arrivo a casa stanca morta. Ho i piedi che mi chiedono pietà. Quando alle 5 sono uscita da scuola ho deciso di andare a piedi a casa visto che l’autobus non passava.
grido entrando. Sento il televisore del salotto accesa, quindi deduco che i miei genitori siano lì. Entro nel salotto e li vedo seduti sul divano. Dal loro sguardo capisco che sono incavolati. Come al solito ora mi faranno l’interrogatorio. Odio quando fanno così. Fanno come se avessi ancora 10 anni e non sapessi badare a me stessa.
inizia ad attaccarmi mio padre e mia madre è dalla sua parte, come sempre. Sembra che si leggano nel pensiero alcune volte. Sono uguali. Pensano solo al lavoro e ai soldi. Mio padre è un imprenditore e mia madre la sua segretaria. Lavorano in un palazzo enorme alla periferia di Londra. Stiamo a Londra da 10 anni, prima stavamo in Italia, ad Agrigento. Io sono nata lì e mi piacerebbe tornarci a vivere. È un posto bellissimo e il mare è stupendo. Io amo il mare, anche se non ci vado quasi mai è il luogo dove amo leggere e scrivere con un paio di cuffie nelle  orecchie.
Dico cercando di fargli capire che è la verità, ma purtoppo come al solito sono contro di me. Ogni cosa che faccio  per loro è sbagliata. Io sono solo un’intrusa in questa casa, in questa famiglia. Non vedo l’ora di fare 18 anni. Tanto manca poco, manca solo un mese. Dopo di chè aspetterò che finisca la scuola e poi tornerò in Italia, nella mia amata Sicilia.
mia madre è sempre la stessa. Invece di apprezzare come sono mi continuano a disprezzare e volere che cambi. Lei vuole solo che io sia la sua copia in miniatura, ma in fondo sa che non lo sarò mai. Lei è totalmente l’opposto di come sono io, sia fisicamente che psicologicamente. Io sono un po’ bassina, in carne, occhi castani, capelli castani lisci e lunghi. Lei, invece, è mediamente alta, magra, ha gli occhi verdi, i capelli tinti di biondo mossi e corti. Visto? Il mio totale opposto.
 continua mia madre. Sento un dolore al petto fortissimo. So che per loro sono solo un peso, ma odio essere paragonata a qualcun altro. Io sono io, stop. E poi mi paragona ad una troia di primissima categoria!! La odio, la odio come non ho mai fatto con nessuno. Lei è la mia rovina, e lo sarà sempre. Sarà sempre lì pronta a pugnalarmi, a distruggermi. Anche se sarò lontana da qui so che lei farà di tutto per intralciare i miei piani. Si perché lei vuole che io diventi una modella, vuole che la sua unica figlia sia conosciuta da tutti come una modella e non come un ingeniere elettrotecnico, lei vuole poter vantarsi con le sue amiche di avere una figlia famosa, cosa che io non voglio assolutamente essere.
dico io sputando tutto l'odio che avevo nei loro confronti. Non mi pento di quello che ho detto, anzi sono felice di essermi tolta un peso dal cuore. Ho sopportato abbastanza per oggi e non tollero più nemmeno una parola da parte loro.
 Ringraziando il cielo si limitano a incassare il colpo e restare senza parole. D'altronde cosa potrebbero dirmi?! Hanno sbagliato tutto con me, da quando sono nata. Quando nacqui fino a 8 anni a me badava mia nonna. Mia nonna mi faceva da mamma in tutto e per tutto. Quando ci trasferimmo qui per me fu devastante lasciarla.
Visto che nessuno parla per più per altri 5 minuti decido di uscire. Prendo il mio giubbotto, il borsellino, il cellulare e le chiavi di casa. Non posso sopportare più di stare nella stessa stanza con loro. In tutta la mia vita hanno saputo solo distruggermi e mai prendersi cura di me. Meno male che sono figlia unica. Non avrei sopportare di vedere soffrire come ho sofferto io mio/a fratello/sorella.
Mi dirigo verso un bar di cui ho sentito parlare. Entro e noto che è molto carino e accogliente. Ci sono degli anziani che parlano fra di loro ricordando quando erano giovani e un gruppo di ragazzi. Mi soffermo a guardare un ragazzo. Come se si sentisse osservato distolse lo sguardo da un altro ragazzo e i nostri occhi si incontrarono. Sono blu. Blu come il mare. Perdizione: è l’unica parola che mi viene in mente per descrivere i suoi occhi. Ha i capelli castani chiaro e ricci, stupendo.  Non so dire se sia alto visto che è seduto, ma vedo che è muscoloso, e questa cosa mi piace non poco. Indossa una maglietta aderente e dei jeans chiari che gli stanno un meraviglia. Dopo di essermi persa a guardarlo penso che i ragazzi come lui sono sempre degli stronzi, quindi decido di ignorarlo per evitare ulteriori problemi, già mi bastano quelli che ho per conto mio. Distolgo lo sguardo da lui e mi dirigo al bancone.
mi chiede gentilmente il barista. Sembra simpatico. Sembra un ragazzo di 25 anni su per giù.
adoro la birra, ne berrei all'infinito. Il ragazzo mi guarda con sguardo indagatore, ma non fa domande. Và a prendere la birra e torna subito dopo.
dice lui appoggiando i gomiti al bancone e avvicinandosi a me. Rimangio le parole che ho detto, non è affatto simpatico. È un impiccione che non si fa i fatti propri.
dico con tono tutt' altro che amichevole. Questo è il classico ragazzo da una botta e via e io i tipi come lui non li sopporto. Lui cerca di ribattere ma viene interrotto da qualcuno.
Che voce bellissima!! Mi giro e incontro gli occhi blu di poco fa. È davvero molto alto. Non posso fare a meno di fissare i suoi occhi. Sono delle calamite per me e non posso fare altro che perdermici dentro.
chiede il ragazzo dagli occhi blu. Ha una voce bellissima l’ho gia detto??. Starei ore ad ascoltarla e a guardarlo negli occhi.
dico imbarazzata. Sono sicura di essere diventata un pomodoro. Ha sentito tutte le parolacce che ho detto poco fa al barista, mamma mia che imbarazzo. Ora chissà cosa penserà di me. Oddio che figura di merda!!
  dice sedendosi nello sgabello accanto al mio. Mi ci vuole tutt l’autocontrollo che ho per non saltargli di sopra. Non mi è mai capitato di sentirmi così, di solito non ho gli ormoni a mille come adesso.
dico prendendo un sorso della mia birra. Mmmh buona!! Ne berrei a cassette, ma non posso permettermelo.
mi chiede dolcemente dopo pochi minuti. Io annuisco solamente mentre bevo ancora birra. Finisco di bere e lo guardo. Sembra tranquillo e a suo agio, mentre io mi muovo ogni due secondi non riuscendo a stare ferma.
mi chiede dolcemente.
rispondo e continuo a bere la mia birra. Lui sorride e scuote la testa.
che nome bellissimo!! Proprio come lui. Cazzo ma perché ogni cosa che si tratti di lui è bellissima?? È perfetto!! Ma da dove esce? Dalla mia immaginazione? Non credo, è troppo bello per poterlo immaginare. Rimaniamo in silenzio per pochi minuti e nel mentre io ho bevuto mezza bottiglia.
mi prende la bottiglia dalle mani e la posa sul bancone, davanti a lui. Perché mi ha tolto la bottiglia?? Ok può essere bello quanto volete, ma nessuno mi toglie la birra e ripeto NESSUNO.
cerco di prendere di nuovo la bottiglia allungandomi dalla sua parte, ma perdo l'equilibrio e cado sopra di lui. Sono sopra di lui e ho le mani sul suo petto!! Ora posso morire in pace, addio. Cavolo ha gli addominali duri come l'acciaio!! Non riesco a steccarmi, è normale?? Mi riprendo dal mio stato di scoc e mi alzo.
Mi scuso e mi riseggo sullo gabbello accanto a lui. Ora  molto probabilmente gli sembrerò una cretina.
mi chiede dolcemente sfiorando la mia guancia con la mano. Ora mi sciolgo. È troppo … è troppo tutto!!!
i miei occhi si riempiono di lacrime e cerco di non farle uscire ma non ce la faccio. Lui se ne accorge e mi abbraccia. Mi sento bene fra le sue braccia. Inizio a piangere e singhiozzare tra le sue braccia mentre mi dice cose dolci e mi accarezza i capelli. Non mi è mai capitata una cosa del genere. Non mi ha vist piangere mai nessuno, ne tantomeno abbracciarmi. Mi abbracciava solo mia nonna.
non ho la forza di parlare quindi mi limito ad annuire. Pago la bottiglia di birra e lui nel mentre saluta i suoi amici. Usciamo e ci dirigiamo verso la sua macchina, o almeno credo. Mi fa entrare in un auto, nera credo, e gli spiego la strada da fare per arrivare a casa mia. Dopo 10 minuti arriviamo a casa mia e io ho paura, non voglio affrontare i miei genitori. Non ho la forza di affrontarli anche adesso. Le mie forze mi hanno abbandonata dando posto ad un senso di stanchezza.
rido alle sue parole. È molto dolce. Mai nessuno mi ha detto di essere una principessa, ne tantomeno ho mai pensato di esserlo. Mi avvicino a lui e gli do un bacio sulla guancia.
apro lo sportello e sto per scendere dall’auto, quando mi stringe il polso. Mi blocco e mi giro di nuovo verso di lui.
rimango sorpresa. Il mio numero di cellulare? Vuole sentirmi ancora? Scherza??? Onestamente mi aspettavo che non mi volesse più vedere.
sorride e mi passa il suo telefono. Scrivo il mio numero velocemente, ma non so come memorizzarlo.
mi dice capendo il problema. Sorrido, memorizzo il numero e mi mando un sms per memorizzare io il suo.
mi da un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina.
Wow!! È stata una giornata abbastanza movimentata e stancante, ma c’è stata una cosa positiva: lui.

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