Le avventure di Ghish e Pai

di Fantasy is magic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La trasformazione ***
Capitolo 2: *** L'arrivo di Niou e il primo giorno a scuola degli alieni ***



Capitolo 1
*** La trasformazione ***


Capitolo primo
La trasformazione
 
Ghish e Tart davanti alla vista di una città che prima di allora non avevano mai erano davvero scioccati; Pai nel frattempo si scervellava per capire cosa fosse andato storto nel tele trasporto perché invece di portare lui e gli altri a Tokio li aveva portati da tutt’altra parte del mondo a Miami (Stati Uniti)? Forse c’entrava il fatto che Miami era un punto del triangolo delle Bermuda perciò il forte campo magnetico della costa aveva interferito col segnale del tele trasporto cambiandone le coordinate e costringendoli ad arrivare lì ‘ Oppure…’ pensò Pai ‘… Tart mentre io mi sono allontanato dal coordinatore spaziale ha inserito coordinate a casaccio  per puro caso quelle di questa insulsa città spiegherebbe perché era nervoso e perché quando sono tornato il coordinatore segnalava coordinate inserite ’ “Di un po’ Tart non è che per caso prima di partire hai toccato il coordinatore?” disse Pai cercando di nascondere nella voce che fosse arrabbiato “ Ehm… ecco i…io forse…non so magari…”balbettò il piccolo alieno fregandosi con le sue stesse mani “Sei stato tu allora!”esclamò Ghish molto arrabbiato “Ti ho sempre detto che non devi avvicinarti ai miei strumenti di precisione senza permesso ti rendi conto che cosa hai combinato” lo rimproverò Pai “Mi dispiace tanto pensavo che visto che ti ho sempre guardato mentre lo facevi pensavo di riuscirci” pianse il piccolo. Ghish e Pai cercarono di consolarlo pentiti di avergli detto quelle cose orribili ma lui non doveva fare ciò che aveva fatto perché come avrebbero fatto a trovare un altro acqua cristallo se i frammenti erano solo in Giappone nell’aria vicino Tokio. D’improvviso sentirono un botto poi un pizzicore e subito dopo il buio più totale : si erano addormentati. Poco dopo Ghish si svegliò e guardandosi attorno vide macchinari vari e disegni di esseri umani molto strani c’era ad esempio uno in cui un umano era senza carne e muscoli solo ossa poi invece uno che ne raffigurava uno normale ma con segnati dei punti specifici “Pai, Tart svegliatevi!” esclamò scuotendoli, loro si svegliarono sbadigliando “Ma dove siamo finiti?”chiese Pai “non lo so” ripose Ghish sottovoce. “Ben svegliati” disse una voce calda e suadente “Scusate tanto per il sonnifero ma era l’unico modo di portarvi qui” ,  si sentirono dei passi e infine apparve un umano con i capelli rosso fuoco lunghi fino alle spalle la pelle bianca e a vederla molto delicata gli occhi color ghiaccio e vestito come un punk cioè con un giubbotto nero-grigio ben chiuso e pantaloni a sigaretta neri, non sembrava molto giovani ma neanche molto vecchio forse sulla quarantina. Ghish scattò in piedi “ Tu chi sei umano?” “sono Ogron e sono un' alchimista più o meno. Vi ho portati qui perché conosco il vostro obbiettivo e vi assicuro che anche qui ci sono dei frammenti di quel cristallo, ma se volete cercarli dovrete rimane qui per un po’ perciò dovrete assumere sembianze umane” rispose il fascinoso scienziato “Io personalmente non mi fido gli alchimisti non hanno un aspetto poco rassicurante come il suo” lo punzecchiò Pai “Farò finta di non aver sentito” Ogron fece capire che non era prudente mettersi contro di lui “Comunque potrebbe dirci come facciamo a “diventare” esseri umani?” domandò Tart un po’ incuriosito e spaventato dalla faccenda “Seguitemi” ordinò Ogron. Poco dopo lo scienziato e i tre alieni giunsero davanti ad un strana porta che sembrava un’ antica scatola cinese  Ogron l’aprì con maestria svelando il suo laboratorio, che chiamava “Meditatorium” perché fare ricerche lo aiutava a rilassarsi e meditare, in cui fece accomodare i tre giovani alieni “Allora come facciamo ad assumere sembianze umane?” Ghish era molto nervoso “Con la concentrazione della mente e del corpo” disse orgoglioso lo scienziato “COSA? Ma è ridicolo” Pai era sconcertato da ciò che Ogron aveva detto “Dici così perché non lo hai mai visto fare. Osservate” lo scienziato chiuse gli occhi incrociò le gambe sulla poltrona sul quale era seduto e assunse un aria seria concentrandosi moltissimo. L’aria della stanza si fece tesa i tre si sentirono come schiacciati da essa tanto da non riuscire più a respirare, poi il corpo del professore iniziò a brillare ed ad emanare un forte fascio di luce che si espanse in tutta la stanza e poi svanì così come la tensione. I tre erano accecati ma dopo aver riacquisito il senso della vista notarono che al posto di Ogron c’era un'altra persona: era un uomo con carnagione chiara e capelli biondo chiaro lunghi fino alle spalle vestito nello stesso stile di Ogron, indossava un cappello e i suoi occhi erano color cioccolato. “Non fate quelle facce sono sempre io. Solo ho preso le sembianze del mio amico Gantlos” disse rivolgendo uno sguardo alla foto che raffigurava lui, Gantlos ed altri due amici e perdendosi nella nostalgia dei ricordi si distrasse tornando ad assumere le sue sembianze “ Visto? È semplice basta solo tenere la stessa concentrazione di quando si ci trasforma se si abbassa anche di poco tornate ad assumere le vostre normali sembianze. Allora chi vuole provare per primo?” “Penso che dovrei provare io” si offrì Pai, Ghish e Tart si spostarono per evitare che la luce li abbagliasse di nuovo “Allora ti servirà questo”disse Ogron porgendogli una fotografia che lo ritraeva senza le lunghe orecchie a punta “È per aiutarti a trasformarti perché per farlo bisogna avere ben chiara l’ immagine” spiegò. Pai si concentrò, l’aria si fece di nuovo tesa ci fu un bagliore di luce e dopo Pai era un essere umano indossava una camicia bianca e pantaloni neri “Allora che ve ne pare?” chiese curioso “Sembri un damerino” punzecchiò Ghish “ora tocca a me” esclamò e pochi secondi più tardi era anche lui umano ma indossava una canottiera nera e un jeans strappato sul ginocchio sinistro e per ultimo Tart che preferì scegliere i vestiti da una foto che ritraeva Ogron con suo figlio quando aveva tredici anni e dopo il suo fascio di luce fece spaventare a morte il povero Ogron che aveva riconosciuto i vestiti del piccolo alieno perciò gli si avvicinò e disse “Guai a te se lo fai un'altra volta” Pai e Ghish risero a crepa pelle a quelle parole cioè Ghish rise Pai si limitò ad accennare un sorriso. Dopo la cena con lo scienziato furono informati che l’indomani stesso avrebbero iniziato ad andare a scuola Tart alle medie, Ghish al college insieme a Pai che però sarebbe stato un insegnante di scienze.
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** L'arrivo di Niou e il primo giorno a scuola degli alieni ***


Capitolo 2
L’arrivo di Niou e il primo giorno a scuola degli alieni
Nel frattempo non molto lontano da lì un altro alieno era arrivato a Miami per portare a termine i piani del ormai defunto Profondo Blu e la sua vendetta contro gli esseri umani che lo avevano preso e avevano certo di cambiare il suo DNA, ma qualcosa andò storto la macchina esplose e lui ci rimise le pupille sottili come quelle dei gatti. Tramava, tramava vendetta anche contro i traditori ma decise di non agire subito presto o tardi i più grandi avrebbero socializzato e a quel punto lui li avrebbe colpiti ferendo dove fa più male a tutti gli esseri viventi: nei sentimenti. “Ghish e Pai preparatevi perché Niou è tornato” sogghignò l’alieno tele trasportandosi nel suo nascondiglio. La mattina seguente i tre alieni ben riposati fecero a piedi il tragitto verso la scuola a cui erano stati iscritti “Sentite ragazzi visto che i vostri non sono proprio nomi terrestri ho sentito la necessità di camuffare le vostre identità. Pai da questo momento ti chiami Ux Takigawa un ragazzo brillante che per la sua mastodontica intelligenza ha saltato un sacco di classi, Ghish da adesso sei Riugi Takigawa fratello di Ux con un buon quoziente intellettivo se lo sfruttassi…” “Sappi che mi hai offeso” Ghish non aveva resistito ad interrompere Ogron tanto era orgoglioso “…comunque Tart ecco non mi è venuto in mente niente quando ho iscritto te perciò il tuo nome rimane invariato e sei cugino di Ghish e Pai non dimenticarlo” si fermarono davanti ad un piccolo edificio “Mi raccomando comportati bene” raccomandò Ogron provando grande nostalgia nel pronunciare quella frase “Si signore” rispose Tart correndo verso l’edificio Pai lo salutò con la mano era evidente che tenesse tantissimo a lui. Proseguirono fino ad arrivare al cancello di un campus “Eccoci qua qui è dove tu Pai insegnerai e dove Ghish studierà. Dovete in oltre sapere che dormirete qui la preside vi indicherà le stanze. Buona fortuna.”concluse così Ogron andandosene via. Ghish e Pai si guardarono “Ci buttiamo?”chiese quest’ultimo “Io vado solo se vai tu” rispose il primo e con un sospiro aprirono insieme il cancello. Quando arrivarono nella piazzetta le ragazze iniziarono a bisbigliare tra di loro “Ma avete visto il nuovo professore è così carino però anche suo fratello non è male” i ragazzi invece diventarono invidiosi che tutte le ragazze comprese le loro fidanzate li trovassero carini. “Ghish ma hai sentito quelle umane ci trovano attraenti”sussurrò Pai “Già è molto strano in fondo con la meditazione siamo diventati umani mantenendo il nostro aspetto normale” “non esattamente vedi Ghish sia i tuo occhi che quelli di Tart sono diventati dello stesso colore dei miei” “Dici sul serio? In effetti durante la meditazione mi sono detto che avrei avuto un aspetto più umano con il tuo stesso colore di occhi” “Sei proprio stupido Ghish pensando questo hai un dettaglio da ricordare nel caso dovessimo tornare al nostro aspetto e poi ritornare cosi”lo rimproverò Pai, Ghish voleva rispondere a tono ma si trovarono davanti la preside “Ah voi dovete essere il nuovo insegnante e il nuovo studente vero? Siete voi Ux e Riugi Takigawa?” “Si signora proprio noi”si sforzò Pai “Bene allora seguitemi” disse la preside “Professor Ux questo è il dormitorio dei professori questa è la chiave della sua stanza situata in fondo a destra di questo corridoio” la preside gli porse le chiavi e indicò la porta della stanza “Grazie preside…” “Hotwater preside Hotwater. Su vada a dare un occhiata” rispose la Hotwater “Mi scusi ma sarebbe cosi gentile da dirmi dove posso trovare i miei libri di testo?” la situazione per Pai era completamente nuova “Normalmente gli studenti e professori li comprano nella libreria della scuola ma per voi e per vostro fratello ci ha già pensato il vostro tutore lo scienziato Ogron Wizard of Mimesis ottimo scienziato ma ha uno strano cognome non vi pare…. Oh quasi mi stavo dimenticando di te Riugi prego da questa parte” indicò il corridoio a destra di Ghish che la seguì mandando un ultimo sguardo a Pai. Intanto che si dirigeva verso la sua nuova sistemazione Ghish si accorse di essere seguito da qualcuno forse un essere umano che aveva capito la verità e che lo stava inseguendo per avere le prove ; il solo pensiero che i suoi timori fossero esatti lo rese talmente teso che quando la preside gli toccò la spalla per dirgli che era giunto a destinazione lui saltò in aria per lo spavento “Scusa ragazzo mi dispiace di averti spaventato comunque eccoti la seconda copia delle chiavi di questa camera che da oggi fino alla fine dell’anno sarà tua e di Charlie un caro ragazzo ma talmente appassionato di paranormale che non riesce a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso però non ti darà alcun fastidio e se ti disturba con le sue chiacchiere cerca di essere comprensivo è sempre isolato da tutti” e con queste raccomandazioni la preside lasciò Ghish solo con le chiavi e quella sensazione di essere osservato sentendo che aveva qualcuno alle spalle si girò ma non vide nessuno, allora con il cuore in gola aprì la porta entrò e la richiuse dietro di se tirando un sospiro di sollievo perché dentro la camera non c’era nessuno. Vide il letto vuoto e vi appoggiò la sacca coi vestiti che gli aveva dato Ogron poi vi si sedette accanto per poi sdraiarsi e poggiarvi sopra le gambe: il letto era molto comodo e ascoltando i pensieri nella sua testa si addormento di sasso. Circa un quarto d’ora dopo mentre stava dormendo sentì qualcosa pungergli la faccia e allora aprendo gli occhi vide un umano con una camicia a righe verticali un gilet a scacchi gli occhi color nocciola e i capelli corti rosso chiaro che lo stava pungendo con un bastoncino di legno. Ghish dal canto suo si stiracchiò si mise seduto e disse ancora addormentato: “Tu devi essere Charlie?” “Si e tu non dovresti essere qui chi sei e perché eri sdraiato sul letto vuoto?”il ragazzo gli aveva puntato sul naso il bastone che aveva usato per svegliarlo “Innanzi tutto io sono G…- Ghish si ricordò che per salvaguardare la sua vita e quella di Pai Ogron aveva cambiato i loro nomi- Riugi Takigawa sono nuovo ed ero sdraiato sul letto perché da adesso è mio sono il tuo compagno di stanza” Charlie non ci voleva credere e quando Ghish fu in piedi lui lo strinse in un abbraccio tipo boa constrictor urlando: “SIII!FINALMENTE UN COMPAGNO DI STANZA” “Se adesso non mi lasci non credo che lo avrai ancora per molto”disse Ghish soffocante Charlie lo lasciò e poi disse: “Mamma mia come sono emozionato vieni ti porto in libreria così che tu possa comprare i tuoi libri anzi meglio te li pago io” “Ti ringrazio ma li ha già pagati il mio tutore” Ghish si voleva liberare di quel tipo almeno per quattro ore “Allora ti accompagno a prenderli”concluse Charlie spingendolo verso la porta ma per quanto Ghish si opponesse il ragazzo lo aveva già spinto per metà strada quando furono alla libreria Ghish prese i suoi libri e sperò che il suo compagno di stanza se ne fosse andato ma gli comparve di nuovo davanti facendogli quasi venire un infarto “Hey Riugi senti mi aspetti qui devo prendere il nuovo numero della mia rivista preferita “Paranormal”” appena il ragazzo si fu allontanato Ghish ne approfittò per andarsene via a gambe levate quando si scontrò contro qualcuno “Perché non…fai …più attenzione…a dove…metti i piedi” si era scontrato con una bellissima ragazza bionda con gli occhi castano chiaro che sembrava sentirsi molto in colpa “Oh scusami tanto non ti avevo visto lascia che ti aiuti a raccogliere i libri”nello stesso instante che lei piegò la testa anche Ghish la piegò dando una testata alla ragazza “Ahi” dissero insieme. Dopo che ebbero raccolto tutti i libri lei ruppe il ghiaccio: “Non ci siamo ancora presentati sono Giuly Martìn” “Riugi Takigawa” “Sei in stanza con Charlie brutto affare” “Allora eri tu che mi stavi seguendo” la ragazza era imbarazzata “Ecco……si e me ne vergogno tanto mi ero incuriosita perché non avevo mai visto un ragazzo bello come te” Giuly si tappò la bocca aveva detto troppo “Devo andare ciao”concluse frettolosamente il discorso. Subito dopo Ghish si sentiva strano come se avesse le farfalle nello stomaco non aveva mai pensato di provare una cosa simile per un’altra che non fosse Strawberry già Strawberry la ragazza che quasi due anni prima gli aveva spezzato il cuore. Mentre navigava tra i più profondi pensieri, mantenendo sempre la concentrazione, un’altra mano gli si appoggiò sulla spalla facendolo saltare di nuovo in aria “Oh scusa ti ho spaventato possiamo andare ho appena preso la rivista” Charlie era tornato ed era pronto ad affrontare la giornata sedendo sempre vicino al compagno di stanza quando Ghish tirò fuori l’orario non ebbe il tempo di guardarlo che la mano di Charlie glielo soffiò via dicendo: “Mi fai vedere il tuo orario” per tutta risposta Ghish riuscì a esclamare: “Che cosa è stato”. Il rossiccio guardò l’orario prima con entusiasmo poi mano a mano con sempre più tristezza “Non abbiamo nemmeno una lezione insieme”sussurrò triste “Si e vai” esclamò Ghish sotto voce “Come dici?”Charlie voleva capire cosa avesse detto il suo compagno di stanza “Dico no che peccato” Ghish finse una faccia dispiaciuta mentre il rossiccio gli restituì il foglio e se ne andò via a testa bassa. Ghish agitando le braccia per la contentezza che quello scocciatore se ne fosse andato poi controllo l’orario prima lezione scienze avrebbe quindi rivisto subito Pai, si affrettò a chiedere informazioni su dove si trovasse l’aula di scienze e quando trovò un tizio che gli indicò la strada partì in quarta per arrivare prima del suono della campana non voleva essere preso in giro da Pai sin dal primo giorno. Arrivò cinque minuti prima e vide Pai già alla cattedra, si sedette all’ultimo banco e aspettò che arrivassero gli altri. Quando tutti furono arrivati e si furono seduti ai loro posti la lezione cominciò, Pai era nervosissimo perché tutti gli occhi delle studentesse erano puntati su di lui tranne quelli di una ragazza seduta in fondo alla classe che continuava a fissare Ghish. Terminate le lezioni Ghish e Pai uscirono da i cancelli del campus per andare a prendere Tart. Corsero durante quei pochi chilometri ma quando furono davanti alla scuola il piccolo se ne stava già andando con Ogron che sorpreso disse: “Che ci fate voi qui? Dovreste essere al campus” “Siamo venuti a prenderlo non può dormire per strada”spiegò Pai “Infatti dormirà a casa mia nella camera degli ospiti” “COSA?”Ghish e Pai erano increduli si sarebbero dovuti separare dal più giovane del gruppo “Se vi fa piacere potrete venire a trovarlo tutti i giorni non è un problema” “Dici sul serio?”Pai era contento avrebbe potuto vedere il fratello tutti i giorni anche se erano separati la notte. Si salutarono poi Ghish e Pai fecero marcia in dietro e ritornarono al campus per poi sistemarsi nelle camere e non uscire fino al mattino seguente.
 

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