Cronache della Prima Luna

di NinaTheGirlWithTheHat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dal Manuale del Perfetto Cacciatore ***
Capitolo 2: *** La convocazione ***



Capitolo 1
*** Dal Manuale del Perfetto Cacciatore ***


Dal Manuale del perfetto cacciatore:

I vampiri si dividono in diverse categorie e queste dipendono dalle origini dei singoli individui, dall’età e dal tipo di alimentazione che seguono.

I vampiri che hanno iniziato la “specie” sono chiamati Originali , sostituiti poi dagli Antichi che si sono man mano inseriti nella società, poi vi sono i Reali, i Nobili, i Nuovi e i Comuni che rappresentano l’ultimo scalino della loro società.

Gli Originali sono considerati dei primitivi in quanto mancanti di educazione e di un certo controllo sulle proprie pulsioni, sono esseri bestiali, letali per ogni altro vampiro, anche per un Antico; in genere sono stati eliminati dagli Antichi o relegati in altre dimensioni.

Gli Antichi sono la classe sociale più potente in quanto sono vissuti per secoli, se non millenni; resistono alla luce del sole e alle armi utilizzate dai cacciatori per sconfiggerli; vivono in luoghi ritirati, non a contatto con gli umani; si cibano tra di loro e possono stare senza sangue anche per lunghi periodi di tempo. Sono creature molto raffinate e aspirano ad una grande cultura come bene più prezioso. Estremamente potenti e letali se provocati troppo, in genere sono pacifici e non amano la violenza, considerata da loro come qualcosa di  basso.

I Reali sono coloro che governano la società, sono raggruppati in clan molto potenti, di solito legati tra di loro da stretti rapporti familiari: tengono molto alla famiglia e si muovono sempre in gruppo; i loro spostamenti sono rari, risiedono nelle grandi capitali del mondo e i loro contatti con gli umani sono sporadici . A volte si cibano tra di loro ma molto spesso bevono sangue da appositi servitori. Sono molto forti: possono mutare forma, tele trasportarsi da un luogo all’altro, possiedono una certa tolleranza alla luce del sole e alle armi dei cacciatori, ma un morso di licantropo/lupo mannaro  può essere fatale per loro; sono in  grado di ipnotizzare le vittime attraverso lo sguardo e leggere la mente e riescono a modificare per un certo tempo le condizioni atmosferiche a loro favore. Possiedono una grande cultura e dedicano molto tempo al mecenatismo delle arti. Non sono creature che amano la violenza perché la considerano come un qualcosa di plebeo, ma se i loro territori vengono invasi con cattive intenzioni diventano creature letali.

I Nobili vivono in grandi palazzi e di solito ricoprono cariche importanti nella loro società e in rari casi nel mondo degli umani. Molto ambiziosi, i loro obiettivo principale è quello di trovarsi nei centri del potere, nelle corti dei Reali o nelle capitali più alla moda. Amano la vita pubblica e gli eventi mondani. Vivono a contatto con gli umani e questo non è sempre indice di un comportamento corretto: spesso si cibano dagli umani non curandosi delle leggi imposte. Sono molto ricchi e amano tutto ciò che è bello e raffinato. Vivono nel lusso e conducono un alto tenore di vita, tra banchetti e balli e l’edonismo più puro. Accumulano grandi tesori di cui sono assidui ricercatori. Sono nostalgici e indossano preziosi abiti o in alcuni casi seguono la moda del momento. Vivono in clan, non necessariamente legati da rapporti famigliari. Hanno un’attiva vita amorosa, hanno molti amanti, anche umani e spesso sono promiscui. Possiedono diverse abilità e amano lottare tra di loro per stabilire il proprio dominio; nonostante ciò hanno, nella maggior parte dei casi, molto rispetto per i Reali e hanno grande timore degli Antichi. Possono resistere per brevi periodi alla luce del sole, hanno una debole resistenza alle armi dei cacciatori ma non possono sopravvivere senza sangue per più di un giorno. Prediligono la notte per andare a caccia.

I Nuovi sono i “nuovi ricchi”, coloro che sono stati trasformati in vampiri e che hanno acquistato abbastanza ricchezza. Sono a capo di molte multinazionali del mondo degli umani e ricoprono ruoli importanti nella politica o guidano gruppi di ribelli/gang; al contrario non sono ammessi nella società dei loro simili perché non considerati parte di essa o degni. Non possono stare in luoghi illuminati dal sole, escono solo di notte o se protetti in maniera adeguata dalla luce del sole. Si cibano di sangue umano o vanno a caccia. Vivono nelle grandi città quindi sono totalmente immersi nella routine urbana. Vestono alla moda e guidano costose macchine. Sono vulnerabili alle armi dei cacciatori e ai morsi di altri vampiri.

I Comuni sono ex-umani trasformati di recente in vampiri.
Non possiedono controllo su se stessi, sono considerati degli animali. Chi cerca di resistere alla sete di solito vive in uno stato di shock causato dalla trasformazione. Vivono in strada ed escono solamente di notte. Sono gli obiettivi principali dei cacciatori.

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Capitolo 2
*** La convocazione ***


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                                                                  Text copyright © NinaTheGirl™ 2015



Cronache della Prima Luna – Primo arco: “Famiglia e potere”

                                      Capitolo uno: La convocazione

                                                                                                                    And I want it, I want my life so bad
                                                                                                                    I'm doing everything I can                                                                                                                                       Then another one bites the dust
                                                                                                                    It's hard to lose a chosen one 

                                                                                                                     
                                                                                                                     (Sia - Elastic Heart )

 
 


Ad Amelia piaceva la notte, non solo perché era l’unico momento della giornata in cui poteva passeggiare per le vie di Parigi indisturbata, avvolta nelle tenebre che aderivano alla sua veste come un ampio mantello, ma anche perché trovava in essa qualcosa di estremamente poetico.
Non amava uscire di giorno, non voleva farsi vedere dagli umani e poi non riusciva ad apprezzare la frenesia della vita cittadina.
Avrebbe desiderato rimanere nella loro villa in campagna, in Provenza, ma cause di forza maggiore l’avevano costretta a tornare a Parigi al cospetto del padre, colui che regnava sulla Parigi notturna.
La ragazza non riusciva a non detestare quel genitore che non sentiva tale: egli, da quando aveva preso nuovamente moglie, aveva cominciato ad ignorare la loro madre, sua seconda moglie, le sue figlie e i suoi figli.
 
 


Il motivo della loro convocazione era rimasto sconosciuto fino al momento che avevano visto l’uomo entrare con il braccio avvolto intorno alla vita di una donna dal viso pallido e dai profondi occhi grigi: ciò che gli aveva scioccati di più era l’enorme differenza di età che vi era tra il padre e la giovane sposa; la donna poteva benissimo avere l’età di Angeline, la sorella più grande!
Gli occhi di Amelia, di solito calmi, si dilatarono dopo aver sentito quelle parole: all’improvviso il disgusto che provava per il genitore, quell’essere, le aveva causato una sensazione di forte acidità al livello dello stomaco seguita da un’espressione di fastidio.
L’uomo aveva guardato i figli per poi annunciare che lui e sua moglie erano in attesa di un maschio e che una volta cresciuto, egli gli sarebbe successo come erede al trono. 
Gli sguardi preoccupati dei fratelli si erano voltati verso Ludwig, il maggiore dei sei e fino a quel momento disegnato successore: sul bel volto era passata un’ombra, i lineamenti si erano tesi, la schiena irrigidita e i denti parevano venir digrignati.
Tutti quanti sapevano bene a quanti sacrifici e privazioni era andato incontro Ludwig al fine di apparire agli occhi del padre come il successore ideale, come il figlio obbediente e prediletto che tanto desiderava: ciò che lo muoveva a comportarsi così era la volontà di dare non solo a se stesso, ma al resto della sua famiglia il posto che meritava a corte. Loro dovevano stare a Parigi, non in luoghi sperduti, lontani dalla loro dimora natale.
Amelia guardò negli occhi la nuova sposa del padre, che ricambiò lo sguardo: entrambe si studiavano, cercando di capire che natura potesse avere la persona di fronte.
Amelia non poté evitare di rifilare un’occhiata colma di diffidenza e di freddezza a quella che doveva considerare una sorta di “matrigna”; gli altri non parevano accorgersi dello scambio di sguardi tra le due: il re si crogiolava nel  proprio compiacimento, guardando con malcelato gusto lo sguardo ferito del figlio e l’espressione sbigottita degli altri figli che erano troppo presi nel provare compassione verso il fratello maggiore.
La nuova regina era sorpresa e decisamente contrariata nel notare, in primo luogo, che  i figli della sua ex- rivale in amore fossero di una bellezza quasi imbarazzante da guardare: tutti avevano un fascino naturale proprio, degli occhi magnetici dal colore intenso e una pelle liscia e perfetta come l’alabastro più fine; inoltre le reazioni che i fratelli avevano avuto nei suoi confronti non erano quelle che si aspettava: era sempre stata abituata ad essere circondata dagli elogi e dall’adorazione degli altri per lei, decisamente la scontrosità di certi soggetti le era estranea.
Rose, la più piccola di tutti, si era fatta avanti e con gli occhioni azzurri aveva sorriso alla coppia.
“Quando nascerà il bambino potrò giocarci insieme?” aveva chiesto con quell’ingenuità propria dell’infanzia.
Il suo atteggiamento aveva smosso la situazione e in qualche modo alleggerito la tensione dei presenti.
Il volto del padre si era illuminato per un secondo, deliziato dall’innocenza della più piccola e la regina aveva sorriso deliziata da tanta grazia.
“Certo che potrete giocarci insieme, principessina …” rise la donna
“Ma bando alle ciance” disse l’uomo, catturando l’attenzione dei presenti “Dovete sapere che vi ho convocati qui perché qualcuno deve recarsi all’incontro con gli altri regnati: io non posso muovermi di qui perché non vorrei che succedesse nulla al mio angelo” decretò il padre, stringendo la mano della moglie “quindi ho pensato di mandare voi in qualità di rappresentanti”.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           [continua…]

Note:
1.

Alla fine ho deciso di rendere il primo capitolo più breve rispetto a quelli che seguiranno, giusto per darvi un assaggio. Il nuovo capitolo comincerò a scriverlo questo fine settimana. Spero che la situazione e i personaggi descritti siano abbastanza chiari in modo da  farvi intendere che genere di conflitto sia presente. Ho abbassato il rating da rosso ad arancione perchè mi sembrava "troppo" per questa prima parte della storia: non penso di inserire scene particolarmente violente o un certo tipo di scene amorose. In caso di modifiche verrete avvisati tramite un messaggio! 
Se vi è piaciuto il capitolo, se trovate errori di grammatica, etc. fatemi sapere con una recensione anche breve.

2.
La canzone suggerita per la lettura del capitolo è "Elastic Heart" di Sia.

Saluti a tutti da
Nina.

 

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