A strange thing

di erika_pluffy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


La trascinarono oltre la porta, lei urlava, io troppo impaurita per muovermi non riuscivo a parlare… né a muovermi o a fare qualcosa …
All’improvviso qualcosa stava suonando, era, era … ma certo era la mia sveglia con la mia canzone preferita…
All’inizio non capivo cosa fosse successo, speravo che tutto fosse solo un sogno, lo speravo con tutte le mie forze.
Così mi sono buttata giù dal letto e sono corsa nella stanza dei miei genitori e quando non vidi nessuno, né mio padre e né mia madre, mi venne il panico…  non capivo più niente, non capivo e non ricordavo cosa fosse successo la sera precedente.
L’ultima cosa che ricordo era un uomo che era entrato in casa spaccando a metà la porta di casa con un semplice calcio, come succede sempre in quei film horror in cui una bambina era intrappolata in una stanza chiusa a chiave e il killer che dava un calcio netto alla porta per poter raggiungere i suoi scopi.
Quella sera toccò proprio a noi.
Entrò con un bastone e 2 corde:
appena entrato vide mia madre cucinare e mio padre davanti a lui con un cruciverba perché la settimana scorsa fece una scommessa con un suo collega di lavoro (fissato con quei giochini che allenano la mente e ogni giorno ne portava dei nuovi) e se avesse finito i 2 cruciverba dati in una settimana non avrebbe portato ogni giorno quei giochini.
Prima che mia madre si accorgesse di lui, quest’ultimo prese mio padre, gli chiuse la bocca di scatto appoggiandoci la sua mano e lo trascinò nella stanza accanto, legandolo ad una sedia in modo da non farlo liberare e gli strinse un nervo facendolo dormire.
A quel punto mia madre sentì qualcosa sbattere e andò a vedere, quando fu colta di sorpresa, e il “killer” (l’ho messo tra le virgolette perché non uccide nessuno, è solo uno che rapisce una persona per volere del capo) la sorprese, portandola via da me.
Io mi nascosi dietro le scale, volevo fare qualcosa, ma non riuscivo a muovermi.
Appena vidi il “killer” uscire e lasciare a terra un foglietto e il telefono di mia madre per non farla rintracciare dalla polizia o dal GPS, andai a prenderli.
In quel momento sentii gridare il mio nome, una volta, poi due ecc… aumentando sempre più il tono della voce.
Dopo la seconda volta non sentii più niente.
Ero lì, in piedi davanti alla porta della stanza, dove c’era mio padre.
Vidi mio padre con le lacrime agli occhi e con un espressione preoccupata perché non riuscivo a fare niente, andai nel panico, tanto da svenire e l’ultima cosa che udii fu un enorme botto e mio padre che gridava sempre più .
Sono andata giù e ho visto mio padre che cercava disperatamente il foglietto che aveva lasciato il “killer” precedentemente per terra… poi mi sono ricordata di averlo messo in tasca prima di svenire.
Ad un certo punto sento una persona gridare il nome di mio padre
Xx: Mario Marioooo ci sei ?
Papà: si Ale cosa c’è ? lo hai trovato !!!
E corre da lei.
Vado anche io e vedo Alessia, la mia migliore amica, con mio padre parlare.
Io: papà il foglietto c’è l’ho io, ieri prima di svenire l’ho messo in tasca per sicurezza.
Papà corre da me abbracciandomi, io gli do il foglietto e cerca un telefono buttando tutto ciò che trova a terra se non è un telefono. Lo trova.
Poi si riferisce ad Alessia
Papà: Ale porta Erika a fare un giro ti prego e io chiamo a questo numero.
Ale: certo
Mi prende per il braccio e mi trascina fuori casa.
Andiamo al parco però durante il tragitto…. Mi fermo .
Io: Alessia cos’è successo!
Alessia: non ricordi ? * era sul punto di piangere vedendomi così *
Io: non tanto
Gli racconto ciò che ricordo
Alessia: devi sapere che quell’uomo ha rapito tua madre.
Scoppio a piangere e Alessia mi abbraccia più forte che può.
Poi le chiedo
Io: cosa ci fai tu qui ??



Spazio Autrice

ciaoo a tutti 
questa è la mia prima Fan Fiction e spero che vi piaccia
gli R5 entreranno nella storia già dal capitolo seguente 
lasciate una recensione

erika_pluffy

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Alessia : dopo che tu sei svenuta tuo padre mi ha chiamata col telefono che aveva in tasca e mi disse di correre qui. Così appena arrivata vidi la porta rotta, tu svenuta a terra e tuo padre legato alla sedia. Senza pensarci due volte slegai tuo padre e lui, alzandosi di scatto si precipitò su di te per vedere se stessi bene. Poi ti ha portato in camera tua e bhè … il resto lo sai . Nel frattempo che racconta le sono uscite delle piccole lacrime, io me ne sono accorta subito perché lei è la mia migliore amica e so tutto di lei, e così la stringo in un forte abbraccio . Lei è una ragazza dolce, un po bassa, pigra, simpatica e non gli piacciono le cose sdolcinate; io le dico sempre che non le piacciono queste cose solo perché non ha mai provato ad innamorarsi realmente. Ha i capelli di un colore misto al biondo e al castano, occhi castani e andiamo a scuola insieme sin dalle elementari . Noi passiamo molto tempo insieme e se una di noi ha un problema, ci aiutiamo. Abbiamo molte cose in comune ma a volte la pensiamo in modo diverso. Litighiamo raramente e a volte ci scherziamo pure sopra. Ha un carattere un po strano, diverso dal mio ma nonostante ciò riusciamo ad essere in sintonia . Le persone che la conoscono la vedono come una secchiona che non fa altro che studiare, ma io che la conosco bene ( almeno credo) so che non né vero. Lei studia normalmente come tutti noi, ovviamente impegnandosi raggiunge scopi alti come d’altronde facciamo anche noi. Lei dice che è grassa, brutta e io le ripeto sempre che non è vero, infondo la maggior parte delle ragazze pensano questo di loro stessi perché non hanno molta fiducia in se stesse, altre invece hanno proprio la fissa di dover essere magre se no finisce il mondo. Noi due insieme formiamo una bella coppia e nessuno potrà mai separarci o almeno lo spero . A volte mi viene da pensare : siamo così diverse eppure, siamo migliori amiche. Riguardo a questo proposito posso solo dire che se una persona ci tiene davvero ad un’amicizia , non potrà mai finire e poi tutti lo sanno che gli opposti si attraggono ( ovviamente in senso dell’amicizia intendo). Lei odia i vestiti così come le scarpe col tacco e le piace vestirsi con un jeans e una felpa. Dopo qualche minuto mi alzo e corro verso casa per vedere mio padre come sta , Alessia mi segue dietro. Solo ora mi accorgo del tempo che c’è fuori : è nuvoloso e l’aria è strana e ogni tanto tira un po di vento. Dopo qualche istante l’aria diventa fredda, gelida, è come se tutta la felicità del pianeta fosse sparita e non credo tornerà presto (http://www.meteoportaleitalia.it/images/Rino_nuova_2/2017407.jpg) . Entro a casa e vedo papà piangere per terra Io : papà cos’è successo !!? Papà : mahvdmmae… Io : papà non capisco niente, ripeti senza piangere. Prima che lui dica qualcosa lo abbraccio e lui ricambia. Poi mi dice : hanno rapito mamma e poco fa ho parlato col rapinatore e mi ha detto che se vogliamo riaverla dobbiamo fare un tour con una band americana con un nome strano, di due lettere…. Così mi viene da ridere e dico : ho sentito bene !!! vuole che faccia un tour mondiale con una band per riavere mia madre !!!? lui annuisce. Chiedo: come si chiamano ? Lui dice : R5 . A quel punto mi scappa un gridolino sia per la gioia perché avrei fatto un tour con la mia band preferita e anche perché è una cosa strana, non ha senso, però sapevo che non era finita qua. Io: ma… Papà: ma non sarà facile, dovremmo fare tutto quello che ci dirà di fare se no torturerà ancora di più mamma. A quel punto anche il mio falso sorriso scompare dal mio volto e questo particolare lo nota solo Alessia che era arrivata poco dopo di me. SPAZIO AUTRICE ciao a tuttii come promesso ecco il secondo capitolo che ve ne pare ???? recensite erika_pluffy

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
Spazio autrice
Mi sono accorta che manca la descrizione della protagonista e così ho pensato di scriverla in questo capitolo facendo continuare sempre la storia
Spero vi piaccia e se volete darmi consigli o se volete chiarirvi le idee mandate un messaggio
Recensite
Erika_Pluffy
POV Alessia
Mi dispiace tanto per Erika, lei è come una sorella per me e non voglio che passi quello che ho passato io, perché , bhe… non è un segreto quindi  posso dirlo, ho perso mia madre quando avevo 8 anni e sento tutt’ora la sua mancanza.
Mi manca sentire la sua voce, mi manca sentire la sua voce prima di andare a dormire o al mio risveglio, mi mancano i suoi caldi abbracci o il fatto di non poterle più raccontare ciò che faccio, ciò che amo o raccontargli delle mie passioni e dei miei amici , mi mancano le punizioni esemplari che mi dava anche se a me sembravano sciocchezze, mi hanno fatto capire bene il mio errore, mi manca il suo profumo… Insomma mi manca Lei.
Per questo motivo non voglio che Erika perda sua madre, anche perché è una persona dolce e gentile, ma soprattutto non voglio che senta il vuoto che ho io dentro di me a causa di quel cretino che ha ucciso mia madre.
Farò tutto il possibile per far riabbracciare Erika con sua madre .
Erika è una ragazza speciale, una ragazza difficile da descrivere, ma ci proverò lo stesso :
allora… se c’è una cosa che ho imparato in questi anni passati insieme è che all’inizio ti dona tutta la sua fiducia e amicizia ma se la tradisci, la prendi in giro e dici cose cattive su di lei o alle sue persone più care alle spalle, con lei hai chiuso.
Questa caratteristica di lei mi piace tanto, mentre se c’è una cosa che odio di lei è che tende a tenere troppe cose dentro di sé , come posso spiegare… non è una ragazza che ti racconta le cose negative, per esempio se ha litigato o ha avuto una discussione con un professore ecc. non si sfoga con te se le chiedi cosa è successo, o se lo vuoi sapere, lei molte volte può respingerti ma oramai io ci ho fatto l’abitudine.
Nonostante ciò è una ragazza ottimista, infatti riesce a far tornare su il morale alle persone tristi o almeno a farle ridere un paio di volte.
Io la definirei una pazza-stupenda perché è una ragazza stupenda ma pazza perché non so dove trova il coraggio di fare cose imbarazzanti e pericolose o pazze, per esempio questa settimana è venuta a scuola per due giorni consecutivi con un codino a fontanella ( http://www.nonsolokawaii.com/wp-content/uploads/2010/11/cattivissimome_04.jpg )e nonostante alcuni idioti di classe l’hanno presa in giro, lei non se né importata di niente.
Ha 19 anni e abbiamo appena finito le scuole superiori.
Il suo colore preferito è il blu e il suo sport preferito è il nuoto.
Ha gli occhi castani, così come il capelli che li ha corti.
È magra e ama indossare i pantaloni e i jeans attillati con qualche maglia elegante o felpe e al contrario di me, ama indossare vestiti eleganti e le scarpe col tacco.
POV ERIKA
Dopo ciò che mi ha detto mio padre non riesco a fare altro che pensare, così sono uscita e sono andata a fare una passeggiata. Questa volta Alessia non mi ha seguito perché sà che voglio stare da sola.
Però sò che staranno parlando di un modo per farci fare il tour con loro.
Senza neanche rendermene conto, sono arrivata al cimitero e mi sono recata presso la tomba di mio fratello, si lo so cosa pensate, ho un fratello.
Lui è la persona che più amo. Mi manca moltissimo e ogni giorno vengo a trovarlo per parlare con lui. Purtroppo non riesco ancora oggi a superare la sua scomparsa.
Sono passati circa 3 anni da quando mio fratello è morto in un incidente stradale perché un ubriaco gli stava andando a dosso e lui girando il volante è andato a sbattere contro un muro di un palazzo e poi ha preso leggermente fuoco.
Io ero lì con lui, seduta nel sedile accanto; purtroppo io sono riuscita a salvarmi e prima che la macchina prendesse totalmente fuoco sono riuscita a tirare fuori anche mio fratello.
L’ho trascinato a circa 10 metri dalla macchina ma aveva delle ferite gravi, infatti è morto prima che l’ambulanza arrivasse. Io ero messa male ma mai quanto lui, avevo solo sbattuto la testa e perdevo un po’ di sangue sia al lato della testa e sia alla gamba che deve aver strisciato contro qualcosa.
Quello è stato l’ultimo ricordo che ho di mio fratello maggiore e mi manca così tanto.
Io mi sento ancora oggi male per questo motivo e ogni tanto riesco a nasconderlo , ma proprio non riesco a togliermi dalla testa quella scena, non riesco a crederci che mio fratello è morto tra le mie braccia e da quel giorno, io mi sono sempre sentita un po’ colpevole.
Questa cosa la sa solo mio padre, mia madre e io e qualche amico di mio fratello… neanche Alessia lo sa; non ho voluto dirglielo perché se no si sarebbe preoccupata troppo, sapeva quando ci tenevo al lui, e perché poi sarebbe stata sempre con me ed io non volevo per il semplice fatto che lei ha una vita.
Come ogni giorno racconto tutto ciò che è successo oggi a mio fratello fino a quando non c’è l’ho fatta più e sono scoppiata a piangere.
Dopo un po’ ho deciso di andare a casa .
Sono davanti alla porta di casa, mi asciugo le lacrime ed entro.
Non c’è nessuno a casa e così ho deciso di accendere il mio tablet, stendermi nel letto e informarmi di più di questa band perché, in fondo in fondo, non li conosco, insomma ascolto la loro musica e la adoro ma non so niente di loro, né quale aspetto abbiano.
Ho visto tanti siti, visto tante foto e lette informazioni su di loro e direi che mi piacciono ancora di più. Tra di loro adoro Ratliff perché mi fa scoppiare dal ridere e secondo me il più carino della band è ….
Continua
Scrivete nei commenti chi, secondo voi è il più carino
Erika_pluffy

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Spazio Autrice
Ciaooo a tutti
Eccomi qui con nuovo capitolo
Spero vi piaccia
Lasciate una recensione
Voglio ringraziare chi recencisce sempre, chi ha aggiunto  la mia storia tra le seguite e tra le preferite
Buona lettura
Erika_pluffy
 
 
Capitolo 4
POV ERIKA
Tra di loro adoro Ratliff perché mi fa scoppiare dal ridere e secondo me il più carino della band è Ross. Non so perché ma appena l’ho detto nella mia mente, sono un po’ arrossita.
La cosa più strana è che hanno un viso troppo familiare, soprattutto Rydel e Riker.
Non do molta importanza a questa cosa e così sono andata giù dove ho visto mio padre parlare al telefono con l’agenzia di viaggi. Appena finito di parlare gli ho chiesto
Io: quando partiamo per … Los Angeles  giusto?
Papà: si , ho fatto qualche ricerca ed è lì che abitano. Comunque partiamo io tu e Alessia stanotte alle 2.00.
Io: così tardi ! vabbè non fa niente, ma perché viene anche Alessia ?
Papà: bhe sì, ecco il ‘’rapinatore’’ ha detto che non vuole che venga con te al tour e ha detto di mandare con te una tua amica e così ho pensato ad Alessia e lei ha detto che va benissimo.
Io : ok anche se io quello lì non lo capisco proprio, cioè vuole che io vada ad un tour con quelli per mia madre! – non so cosa fare e né cosa pensare; non ha senso quello che dice, cioè fare un tour per mia madre.
E poi ciò che mi ha detto mio padre mi ha spaventata un po’, insomma , penso che se il rapinatore avrà detto questo a mio padre ci dovrà pur esserci un motivo, però ci sono gli R5 con me e Alessia, non penso che possa accadere qualcosa di grave…giusto !??
Ho deciso di andare a fare subito la valigia, così vado sopra e apro l’armadio. Poi mi è venuto in mente che forse avrei bisogno di un po’ di abbigliamento perché, insomma non posso indossare per 6 mesi le stesse cose. Così sono scesa e..
Io: papà, dato che dovrei stare 6 mesi in tour, potrei comprarmi qualcosa di nuovo per cambiare ?
Papà : ok però devi fare presto .
Dopo di chè papà prende il portafoglio e mi posa sulla mano la sua carta di credito.
Papà: ecco. Qui ci sono circa 200 euro, puoi usarli tutti
Io: grazie papi ! vado subito a  fare shopping – gli ho detto saltandogli a dosso abbracciandolo.
Ho corso verso casa di Alessia e una volta arrivata..
Io : Alessia vieni con me a fare shopping ? ho bisogna di nuova roba
Alessia: certo ! stavo giusto venendo da te a chiedertelo
Io: perfetto, andiamo!
…….Al centro commerciale……
Entriamo in tutti i negozi e prendiamo sempre qualcosa a eccezione di qualcuno.
Prima entriamo nel nostro negozio preferito con prezzi non alti ma neanche tanto bassi, diciamo una via di mezzo e dire che abbiamo svaligiato il negozio è poco !
La scena è tipo questa : https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSuUqCS86OBNFWM_TwNOsJoHIsHvL6AFP8SADawqhPnHlW5l1Fa
Alessia ha comprato 5 maglie 2 jeans  2 paia di all stars 2 borse 3 sciarpe 3 giacche/giubbotti mentre io ho comprato qualcosa in più di lei : 4 pantaloni attillati 8 maglie 4 felpe 3 borsettine piccole giusto per metterci il telefono e qualcos’altro di piccolo 3 sciarpe 3 cappelli e 4 paia di scarpe tra scarpe alte e All stars .
Poi siamo andate dalla KIKO e abbiamo preso degli smalti, uno nero uno verde scuro e uno blu cobalto, poi 3 matite per gli occhi, una nera una rossa e una blu, e il lucidalabbra .
Poi abbiamo comprato qualcos’altro in altri negozi, come in uno che vendeva dei vestitini eleganti a metà prezzo e così, io ne ho comprati 5 o 6 e Alessia 1 sotto tortura perché lei li odiava.
Alessia: io ho già fatto la valigia, se vuoi andiamo a prenderla e andiamo da te.
Io : ok e poi resti da me capito ! e non dai disturbo
Alessia: ok ok ok si vede che mi conosci bene
Io: ovvio.
Andiamo a casa sua.
Alessia: hei Erii posso raggiungerti più tardi ? vorrei cenare per l’ultima volta con mio padre
Io: certo! Non devi neanche chiedermelo. Però dammi la valigia che la porto già a casa e anche le altre cose. E stai tranquilla, sono sicura e ce la faccio
Alessia: ok tanto è inutile controbattere
Io: brava ragazza !
Sono uscita da casa sua con 2 valigie e 3 buste !
Inizialmente non sono riuscita ad andare, era troppa roba però poi ce l’ho fatta.
Andata a casa sono salita con tutto ed ho cercato di far uscire un po’ di spazio nella seconda valigia di Alessia e sono riuscita a far entrare ciò che aveva nelle buste.
Un ora dopo, era tutto pronto ed erano le 18.16
Sono scesa e ho trovato mio padre sistemare un po’ la casa.
Io: papiii vado a fare un ultimo giro prima di partire.
Neanche ho sentito la sua risposta che ero già uscita.
Così sono andata nell’unico luogo in cui mi sarei sentita un po’ meglio, l’unico posto in cui avrei potuto sfogarmi, ovvero il cimitero.
Alle 18.30 ero già lì. Sono andata sulla tomba di mio fratello e mi sono seduta accanto. Non ho parlato per almeno 10 minuti fino a quando, sospirai e gli dico:
--Heii fratellone, mi manchi un sacco, ma questo tu lo sai già perché te lo dico sempre. Purtroppo non ci rivedremo per più di 6 mesi e volevo passare un po’ di tempo con te anche se non ci sei realmente.
Non sono riuscita più a parlare che mi sono subito ritrovata delle lacrime calde che scendevano sul mio viso e aumentavano sempre più.
Non sapevo cosa fare e così mi sono lasciata andare .
Pensavo solo all’incidente e al fatto che fosse solo mia la colpa che lui ora non c’è più.
-sai, penso a come fosse stata ora la nostra vita se tu fossi qui; penso al fatto che mi mancano le cose che si fanno tra fratelli, mi manca non poterti più abbracciarti, farti i dispetti, giocare insieme, chiederti aiuto o un parere o sfogarmi con te, anche se lo faccio oramai tutti i giorni, ma non era quello che intendevo, mi mancano quelle serate in cui uscivamo per svagarci un po’ ...- ho detto, ma mi sono bloccata perché altre lacrime minacciavano di uscire e ho deciso di liberarle perché sono veramente stufa di lottare.
Ad un certo punto ho sentito qualcuno abbracciarmi da dietro e ciò mi ha fatto sussultare.
Così mi sono voltata per guardare chi era e ho visto mio padre con qualche lacrima e ho pensato che forse ha sentito ciò che ho detto, ma non ne feci uno scrupolo.
Ho lasciato dei fiori blu e rossi sulla sua tomba, portati da mio padre e poi ce ne siamo andati. Lui ha la sua mano sulla mia spalla che mi spinge sempre più vicino a lui mentre io ho continuato a piangere.
Arrivati a casa mio padre ha ordinato la pizza e Alessia stava per venire e così sono andata a fare un bagno caldo per rilassarmi.
Erano le 24.30 quando suonò la porta, era Alessia con delle pizze.
Io stavo in camera a vestirmi e improvvisamente entrò Alessia col suo sorriso di sempre.
Quel suo sorriso mi spezzò un po’, non riuscivo a capire come fosse felice dopo tutto ciò che è successo.
Ho cercato di sorridere anche io ma non credo che ci sia riuscita veramente; ero triste e non sapevo come andare avanti. Sentivo un terribile vuoto dentro di me da ormai tanto tempo e non riuscivo più a controllarmi. Credo che siano ormai più di 8 anni che sento questo vuoto; all’inizio pensavo che fosse a causa della perdita di mio fratello, ma mi sono accorta che quel vuoto è solo aumentato dopo la sua morte.
Siamo scese e abbiamo mangiato tutti e 3 la pizza per poi prepararci e andare in aeroporto.
Prima di andare però ho chiesto a papà se potevo andare a salutare una persona e lui mi ha dato il consenso basta che faccia subito.
Erano le 1.00 quando sono arrivata al cimitero e così mi sono diretta verso la tomba di mio fratello e per l’ultima volta l’ho salutato.
Però mi sono accorta che non ero sola, infatti dietro un albero c’era qualcuno che mi osservava.
Ho deciso di rimanere calma, altrimenti se ne sarebbe accorto e mi sono diretta con passo normale ma svelto all’uscita.
Qui qualcuno mi ha preso e sbattuta contro il muro che vi era accanto al cancello.
Avevo tantissima paura, e quando ho aperto gli occhi mi sono accorta che stavo tremando e lui se ne accorse subito, ma non fece nulla.
Però aveva un viso familiare…
Sono rimasta scioccata a vederlo di nuovo, non riuscivo a crederci, lui, lui no!
Fra mille persone giusto lui !!
Xx: heii bellissima ! -disse toccandomi i capelli- ci rincontriamo finalmente.
Io: Luca ! cosa vuoi da me ! ti ho detto di lasciarmi in pace ! non ti è bastata l’ultima lezione ?
Luca: hei tesoro calmati. E poi non ho paura di te. Ora che tuo fratello non c’è più, nessuno può proteggerti. – ha detto con aria di superiore e di sfida.
Io: non chiamarmi tesoro ! e non toccarmi ! – ho detto con voce decisa e paurosa cercando di respingerlo e allontanarmi.
Però lui mi buttò di nuovo contro il muro causandomi una sbucciatura tra la spalla e la fine del collo.
Non ne ho dato molta importanza.
Non riuscivo a crederci, veramente ha osato dire quelle parole ! ha osato nominare mio fratello ! quel verme sta appiccicato al mio corpo ! non ce la faccio più.
A quel punto gli ho dato una ginocchiata sulle parti basse e me ne sono scappata .
Ho corso più che potevo ma lui era dietro di me fino a quando non si è fermato perché ero vicina casa mia.
Ho fatto finta di niente e sono salita in macchina.
Arrivati in aeroporto, abbiamo fatto tutto ciò che occorreva e siamo saliti sull’aereo.
Per fortuna non c’è tanta gente nell’aereo per Los Angeles e così ho deciso di calmarmi e cercare di dormire ma, purtroppo non ci sono riuscita.
Ho pensato e ripensato a ciò che è accaduto prima e a ciò che accadde tempo fa con quel verme.
Menomale che c’è Alessia che mi distrae …
Alessia: hei Eri sei sveglia ?
Io : per mia sfortuna si, non riesco a dormire
Alessia: ah ok. Comunque volevo chiederti cos’era successo prima perché quando sei arrivata e salita in macchina, ti ho visto strana, triste, col fiatone e non credo che tu fossi triste solo per  tua madre.
Io: prima, dove sono andata, ho … ho incontrato quel verme di Luca.
Alessia: di nuovo quel verme !! e cosa ti ha fatto ?
Le spiego cosa è successo e poi ci addormentiamo insieme.
È notte fonda  e mi sono svegliata perché una vocina proveniente da un’autoparlante dice anzi grida di allacciarsi le cinture per l’atterraggio.
Senza svegliare le allaccio anche ad Alessia e a mio padre e poi siamo atterrati finalmente a Los Angeles .
Li sveglio e scendiamo subito dall’aereo.
Andiamo alla ricerca del taxi e successivamente della nostra nuova casa affittata da mio padre…
CONTINUA
 
  erika_pluffy

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
Il primo impatto con Los Angeles è stato abbastanza bello.
È una mattina d’estate e il sole brilla lì, nel cielo rendendo questo posto caldo, luminoso e bello.
Però, nonostante tutto mi sento strana. È come se avessi vissuto già in questo posto; mi è familiare.
Ad un certo punto in aeroporto ho visto tante ragazzine urlare e correre in un punto alle nostre spalle. Non ci ho fatto tanto caso e così le ho sorpassate facendo finta di nulla, anche se è un po’ difficile fare finta di niente con queste urla che mi rompono i timpani .
Siamo fuori l’aeroporto ad aspettare il taxi.
Alessia: heii Pluffy! Mi accompagneresti alla toilette ?
Io: certo
Ho avvisato mio padre e siamo andate alla toilette dell’aeroporto.
Purtroppo siamo passate vicino a quel grande gruppo di ragazzine urlanti e le mie orecchie non ne potevano più .
Entrate in bagno, Alessia è andata a fare la pipì ed io finalmente ho avuto modo di vedere cos’era successo alla mia spalla perché mi continuava a bruciare!
Così mi sono tolta la maglia, rimanendo così col reggiseno e mi sono girata di spalle allo specchio per vedere come era la situazione. Per mia sfortuna, la ferita si era sporcata e aveva alcuni pelucchi e il sangue scorreva ancora perché quando mi sono tolta la maglietta, essa aveva strisciato contro la ferita e si era aperta di nuovo. Senza volerlo, mi sono fatta scappare un grido che ho cercato di soffocare per non ricevere tante attenzioni.
Così ho preso un po’ di carta e ho tamponato un po’ sulla ferita con l’acqua e ciò provoco in me altri piccole grida ma questa volta è stato un po’ più difficile soffocarle, quando ad un tratto dalla porta è entrata una ragazza sorridendo con dei bellissimi capelli biondi, che prima aveva detto ad altri ragazzi di aspettarla fuori l’aeroporto, ma loro insistettero ad aspettarla lì per sicurezza. Non avevo capito bene la loro conversazione; come mai la volevano aspettare, non era capace di fare un tratto di strada da sola ???
Appena entrata ha detto:
Xx: oddiooo !!!!!! aspetta che ti aiuto ! 
Dopo aver armeggiato con quel fazzoletto e pulirmi la ferita togliendo quei pelucchi, è uscita subito e parlò velocemente con i ragazzi che la stavano aspettando fuori chiedendogli di prendergli un cerotto nella sua borsa !
Dopo rientrò e sempre col suo sorriso smagliante mi ha messo il cerotto sulla ferita; sussultai un po’ al suo tocco perché per mettere il cerotto ha dovuto premere un po’ sulla ferita.
Io: grazie mille, non saprei come sdebitarmi con te!
Xx: tranquilla. Mi piace molto aiutare la gente e poi l’ho fatto perché volevo farlo. Una cosa però ti voglio chiedere
Io: certo, però se puoi fai subito perché sono appena arrivata in città e non vedo l’ora di visitare la città- ho detto bussando alla porta del bagno di Alessia.
Xx: certo, come ti chiami ?
Io: mi chiamo Erika – le ho detto sorridendole – tu ?
Xx: Rydel. Hai un bellissimo nome ! – ha detto lei con un sorriso.
Alessia è uscita e appena mi ha vista parlare una ragazza non ha detto niente se non quello di fare un cenno che indicava che andava fuori da mio padre.
Io: cosa hai detto ? non riesco a sentire bene con queste urla, sembra chissà chi è arrivato che si mettono a gridare in questo modo!! - a quel punto ho sbuffato.
POV RYDEL
Woww
Non ci credevo. La prima ragazza che non mi è saltata addosso o che non ha gridato!!!
Io: ho detto che mi chiamo Rydel e che hai un bellissimo nome
Erika: grazie anche il tuo è bellissimo!
Aveva qualcosa di familiare e questa sensazione mi fa andare fuori di testa !
Erika: ora devo andare, voglio vedere la mia nuova casa, anche se per poco e di visitare la città !!
Io: certo
Ci salutiamo e mentre sta uscendo, di spalle apre la porta e quando si sta per girare va a sbattere contro mio fratello Ross e cadono insieme. La scena è stata molto divertente, però non mi sono messa a ridere e ho aiutato  Erika ad alzarsi.
Era caduta con la pancia in su e la sua ferita ha sbattuto col pavimento, e ha fatto uno strano verso con la bocca che indicava che aveva sentito dolore.
Appena si è alzata del tutto col mio aiuto ha detto
Erika: oddio scusami, sono un’ imbranata, ti sei fatto male?!- ha detto rivolgendosi a Ross che si stava alzando con l’aiuto di Ell e che fece segno di no con la testa -  e grazie ancora Rydel per tutto !- ha detto questa volta rivolgendosi a me, per poi dire un ciao e correre verso l’uscita.
POV ERIKA
Oddioo sono un’imbranata ! come si fa ad andare a sbattere contro un ragazzo e per giunta bellissimo ! non sò perchè, ma avevano tutti un'area familiare. bho, sarà solo una mia impressione.
Sono andata da mio padre e abbiamo preso finalmente il taxi !
POV R5
Rocky: la avete vista anche voi ?!!
Ratliff: siii
Ross: è stata la prima ragazza che
Riker: non ha gridato !
Ratliff: o che non ci è saltata addosso !!
Rydel: già, lo so !
Ross, Riker, Rocky, Ratliff: come si chiamaaaa ???
Rydel : ha un bellissimo nome, si chiama Erika ! però c’è qualcosa che non và !  ha un viso troppo familiare!
Tutti hanno cominciato a pensarci e infondo è vero, era come se la conoscevano già.
Questo vale per tutti tranne che con Ratliff.
POV ERIKA
Il taxi ci ha finalmente portato nella nostra nuova casa!
Papà mi ha detto che era bellissima e infatti era così !
Era enorme, io più che chiamarla casa, la chiamerei villa !!
È questa : https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSs6ikLaC9f6FXmq0GvD4s5rZfKMgCNUpyTQQtQaG3EfoyrBbAtzw
C’è persino una piscinaaa!!! Ero felicissima.
Papà mi ha detto che l’avremmo condivisa con un’altra famiglia che abitava sulla stessa strada solo 2 ville dopo la nostra.
Sono entrata e sono stata sommersa da un profumo di pulito che mi ha fatta rabbrividire.
Sono salita e ho visto tutte le stanze e ovviamente ho scelto la mia.
Aveva le pareti blu da un lato e gialla dall’altro, i miei due colori preferiti ed è immensa, c’è anche un bagno tutto mio con una vasca abbastanza spaziosa.
C’è un balcone, da cui posso ammirare il mare in lontananza e c’è anche una cabina armadio immensa.
Ho incominciato a sistemare tutto e appena ho finito, ho indossato il costume e sono scesa.
Alessia ha fatto lo stesso e così abbiamo chiesto a papà se possiamo andare in spiaggia. Lui annuì e ha detto di non fare troppo tardi.
Io e Alessia abbiamo preso tutto l’occorrente e siamo andate in spiaggia con dei vestiti un po’ più leggeri rispetto a quelli della partenza :
io : https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSIZkkzOosldiX7DbvZ046yR2RuPWyhwtdH2_n5cnb0B44T0RhY
Alessia : https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ0DAep9TB4ESn80h8pXj7AKO-3ljnRdYZiMeQaDk2WzCA_RNsN
Prima di uscire ho preso la doppia chiave della casa e poi ci siamo avviate verso la spiaggia.
A metà strada abbiamo visto una macchina abbastanza grande correre verso la spiaggia con una musica a me familiare: quella degli R5.
Siamo arrivate in spiaggia e abbiamo optato, io e Alessia, di fare una passeggiata sul lungo mare.
Non c’è tanta gente però la stanchezza del viaggio si faceva sentire.
Prima di andarcene da lì io e Alessia volevamo fare il bagno e infatti così è stato anche se in uno strano modo:
siamo andate a lasciare le nostre cose sulla spiaggia libera, abbiamo allungato gli asciugamani e lasciato i vestiti.
Siamo entrate in spiaggia e l’acqua era bellissima e pulita.
Sto giocando con Alessia, quando alle mie spalle è comparsa l’ombra di un ragazzo che cercava di prendere la palla finita sulla mia testa e lui buttandosi all’indietro era finito su di me.
Non sono caduta anche perché l’acqua arriva all’altezza del mio ombelico però mi sono fatta male perché il braccio di quel ragazzo  finì vicino o sopra la mia ferita e questo provocò bruciore e un Ahiaa da parte mia …
 
CONTINUA
Spazio Autrice
Eccomi qui con un nuovo capitolo
Voglio ringraziare chi legge la mia storia, chi la segue e chi l’ha aggiunta alle preferite.
Ringrazio anche chi lascia una recensione e mi fa piacere leggerle
Detto questo…   Buona Lettura
Erika_pluffy
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6
Senza voltarmi, ho alzato un po’ i miei capelli corti e ho messo una mano sul cerotto che mi ha messo qualche ora fa Rydel.
Poi mi sono voltata e sono rimasta incantata dalla sua bellezza.
Un ragazzo dai capelli biondi, alto, occhi castani, fisico da mozzar fiato e dei muscoli perfetti !
Meno male che c’è Alessia … con una gomitata mi ha fatto lasciare il paese dei sogni e mi ha fatto ritornare sul pianeta Terra.
Xx: scusami tanto ! non ti avevo vista! E scusami anche per la palla che è finita sulla testa! Aspetta un secondo, tu sei la ragazza di stamattina !!
Io: già e tu il ragazzo che ho fatto cadere  - ho detto  massaggiandomi la ferita.
Xx: già scusami ancora, non volevo farti male, soprattutto toccare la tua ferita… ti fa tanto male ?
Io: più o meno, comunque non fa niente e non ti preoccupare, così almeno siamo pari-  ho detto a lui quando si avvicinò Rydel e sembrava un po’ arrabbiata.
Rydel: heii Erika ! scusalo tanto non voleva farti male- ha detto lanciando un occhiata fulminante al ragazzo. Nel frattempo si sono avvicinati anche gli altri ragazzi.
Io: heii Rydel !! tranquilla non fa niente, non è grave!
In quel momento il ragazzo postò il suo sguardo da Rydel a me e questo mi ha fatto un po’ rabbrividire.
POV RYDEL
Finalmente ho rincontrato Erika, voglio passare un po’ di tempo con lei e con la sua amica, chissà se così riesco a ricordare chi è !
Io: Erika, ti presento i miei fratelli Riker, il più grande, Ross, ovvero colui degli ‘incidenti’, Rocky, Ryland il più piccolo di noi e Ratliff, il nostro migliore amico – mentre li presentava, ognuno diceva un ciao o faceva un cenno un la testa quando sentivano il loro nome.
Erika: ciao a tutti, io sono Erika e lei è la mia migliore amica Alessia
POV ALESSIA
Quando Rydel presentò i ragazzi, mi sono sentita un po’ osservata. Infatti Ryland mi stava fissando.
Mi stavo innervosendo, ho pensato che avessi qualcosa in faccia e così volevo chiedere a Erika se avevo qualcosa fuori posto. Alla fine mi sono trattenuta a chiederlo perché mi stava presentando e così ho detto a tutti un ciao e poi ho abbassato lo sguardo. Non so cosa mi sta accadendo e così ho chiesto a Erika se possiamo ritornare a casa perché sono molto stanca.
POV ERIKA
Stavo formulando una frase da dire, quando Alessia mi ha preceduto e mi ha detto/chiesto
Alessia: Erii andiamo a casa sono un po’ stanca, dopo il viaggio la stanchezza incomincia a farsi sentire
Era strana, non l’avevo mai vista così.
Io: ehm… certo andiamo, sono stanca anche io- ho detto rivolgendomi a lei- Ragazzi è stato un piacere conoscervi e spero di incontrarvi altre volte, ovviamente senza scontri o altro.
A quel punto ci fu una piccola risata generale .
POV RYDEL
Oh no! Se ne vanno di già
Io: hei  ragazze, vi và di vederci domani mattina, così ci conosciamo meglio??
Erika: certo, per me va bene
Alessia: anche per me, così abbiamo già un’amica- disse sorridendo
Io: perfetto, ci vediamo domani verso le dieci qui in spiaggia ??
Erika: certo ! ora noi andiamo. A domani !
Tutti ci stiamo salutando quando interviene Ratliff:
Ratliff: heii possiamo venire anche noi ragazzi ??
Stavo per rispondere io quando Erika mi precede
Erika: certo! Per me va bene- mi giro verso Alessia in segno di approvazione e lei annuì-  e anche per Alessia.
Alessia: perfetto ! a domani allora
Ci salutiamo e loro due escono dall’acqua e si vanno ad asciugare.
Stavo per uscire anche io, però non appena mi sono girata ho visto una scena divertentissima:
Ross e Ryland vicini con la bocca aperta a fissare Erika e Alessia uscire mentre Ratliff, Riker e Rocky cercavano di farli tornare in sé.
Alla fine siamo usciti tutti.
Ho visto Erika e Alessia vestirsi e così mi sono avvicinata a loro.
Io: hei ragazze mi sono dimenticata di chiedervi una cosa, mi date il vostro numero di telefono, così se ci sono problemi o vogliamo messaggiare, possiamo.
Alessia: certo, eccoli
Io: grazie mille, a domani
Così ci salutiamo un’altra volta e loro se ne vanno.
POV ERIKA
Ci siamo appena avviate dalla spiaggia.
Lungo il tragitto siamo state per un po’ in silenzio, ma io non sopportando questa cosa ho detto :
Io: Ale è tutto ok ? prima ti ho vista strana e anche ora. Cosa succede ?
Alessia: Erika io di te mi fido quindi, posso dirti tutto perché so che non lo andrai a dire in giro, gusto?
Io: ehm… certo. Ale mi stai facendo preoccupare, cos’è successo ??
Alessia: bhè hai presente quando Rydel ha presentato i ragazzi !?
Io: si
Alessia: e fra di loro c’è uno davvero carino che mi fissava ! allora pensavo che forse avevo qualcosa in faccia ma poi, col riflesso dell’acqua mi sono vista e non avevo niente! Poi non so perché sono diventata un po’ rossa sul viso e non sapevo perché; così ho pensato che era perché non ero abituata al fatto che mi fissavano, ma poi ci ho riflettuto e ho detto che non era vero perché comunque in classe tutti mi fissavano e ne erano tipo 28 a farlo durante le interrogazioni, mentre prima ne eravamo in 8 e quindi non capisco cosa mi prende, sono agitata e mi sento strana! Ti prego aiutami ! – ha detto tutto di un fiato, marcando di più sull’ultima parola
Io: awwww , non riesci a capire cosa significa tutto questo vero ?
Lei ha fatto segno di no con la testa
Io: ti piace !!!
A quel punto sono scoppiata a ridere e sono saltata addosso ad Alessia abbracciandola.
Quando mi sono staccata lei aveva un viso strano, come se non ci credesse
Alessia: ma è impossibile ! io non mi sono mai innamorata di nessuno e mai lo sarò !! l’amore porta solo alla tristezza ed io non voglio essere triste ok !
Io: okay okay ma non è vero, non porta alla tristezza… o almeno non sempre. Vabbè comunque mi meraviglio di te, sei così esperta in questo campo, mi dai sempre tu i consigli e ora non riesci a capire che ti sei innamorata! O forse non vuoi ammetterlo…
Alessia: hai ragione, sono sempre stata io a darti consigli, ho visto e letto miliardi di cose e ora non riesco a capire se mi piace un ragazzo o no !! vabbè cambiamo discorso per favore
Io: certo, però prima voglio sapere chi è il fortunato!
Alessia: Ryland- ha detto a bassa voce ma io non sono riuscita a capire niente ! uffi !
Io: ripeti, non ho sentito niente!
Alessia: R-Y-L-A-N-D  - ha detto facendo lo spelling lentamente in modo da non farlo capire a nessun’altro.
Io: awww sono felice per te!
Ci siamo fermate un momento ed io l’ho abbracciata forte forte.
Io: bhè … dato che sei impegnata in questo argomento, forse non dovrei dirti una cosa
Alessia: COSA !!!!!!! stai scherzando !! Spara Pluffy !
Io: ok, ma solo perché tu mi hai detto che ti piace Ryland…  bhè, hai presente il ragazzo che mi è venuto addosso ?
Alessia: ehm… si. Credo che il suo nome sia Riker
Io: no, Riker è l’altro biondo, si chiama Ross
Alessia: aaaa si, giusto, giusto.
Io : bhè, io li ho già incontrati all’aeroporto e Rydel è quella ragazza che hai visto parlare con me in bagno.
Alessia: Davvero !?? non l’ho vista in faccia quindi non lo sapevo…
Io: si e lei mi ha aiutato a pulire la ferita che avevo.
Alessia: ecco perché hai detto Ahia quando Ross si è buttato su di te, il suo braccio è finito sulla ferita, giusto ??
Io: si e quando sono uscita dal bagno di spalle perché stavo salutando Rydel, sono andata a sbattere contro di lui e siamo caduti insieme.
Alessia: awww ed io mi sono persa tutto questo !!!!  è un’ingiustizia ! e ti sei presa una cotta per lui !
Io:  si e poi oggi, sai l’ho visto senza maglietta, in costume…..
Alessia: awww sono felice per te !!! Ma non ho capito una cosa, come te la sei procurata la ferita …???
Io : io.. ehm… bhè..
Fortunatamente, sono stata salvata da una macchina che si era fermata a fianco a noi.
In un primo momento io e Alessia ci siamo spaventate e per poco non ci veniva un infarto !
Perché? semplice, perché  nei film se si ferma una macchina nera, grande a vostro fianco di solito si viene rapite.
Però poi ci siamo calmate quando dall’auto è scesa Rydel !
Io: Rydel !!! per poco non ci facevi venire un infarto !!
Rydel: perché ??
Alessia: perché di solito nei film americani se si ferma a fianco a voi una macchina nera e grande, di solito è per fare qualche crimine e per giunta siamo in America !
Rydel si è messa a ridere e noi lo stesso dopo qualche secondo.
Rydel: io e i ragazzi stiamo andando a casa e passando vi abbiamo viste e volevamo chiedervi se volete un passaggio!
POV RYDEL
Dopo averglielo chiesto Alessia si avvicinò ad Erika e la toccò la schiena sussurrando qualcosa e se non ho capito male, credo abbia detto ‘Aiuto’.
Erika invece si è fatta scappare una piccola e breve risata alla parola dell’amica.
POV ERIKA
Sapevo che Alessia lo aveva detto perché si era innamorata di Ryland, ma io, essendo la sua migliore amica, tocca a me darle una spinta e quindi…
Io: certo Rydel, grazie mille. Siamo stanche e con la nostra fortuna, ci saremmo  perse dopo un po’
Rydel: di nulla ! su, salite !!
Alessia invece si è limitata a dire un semplice grazie e ad arrossire un po’ alla vista del ragazzo.
Io mi sono messa un po’ a ridere perché volevo vedere come andava a finire la situazione e anche perché non avevo mai visto Alessia così e quindi volevo un po’ divertirmi così come lei ha fatto con me.
POV ALESSIA
Giuro che quando arrivo a casa ammazzo Erika !!!!
Oddio e ora cosa faccio !
Sono seduta a fianco a lui e sentivo il suo profumo e anche i suoi occhi su di me.
Sono sicura che Erika l’ha fatto apposta!
Dopo mi sarei vendicata su di lei.
POV RYLAND
Oddio! È affianco a me !! cosa faccio ? cosa faccio?
Alla fine mi sono limitato a fissare la sua bellezza.
Ha i capelli né corti e né lunghi, di un colore misto tra il castano e il biondo che le scendono fino alle spalle. Ha degli occhi castani e sono stupendi ! mi fanno pensare un po’ alla nutella e tutti sanno quanto io amo la nutella!
POV RYDEL
Mi sono voltata dietro e ho visto Alessia che aveva lo sguardo verso il basso con le guance un po’ rosse per l’imbarazzo e mio fratello accanto che la fissava !
Dovevo fare qualcosa ……
CONTINUA
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti
Eccomi qui di nuovo con un nuovo capitolo !!
Ringrazio di cuore chi mi recensisce, perché leggendo le vostre recensioni, mi viene da pensare che forse non sono poi così male a scrivere.
Leggendole, provo qualcosa che mi riscalda il cuore e che mi fa comparire un grande sorriso sul viso.
GRAZIE MILLE A TUTTI !!
Detto questo, spero che vi piaccia anche questo capitolo.
Vi auguro una buona lettura.
Buonanotte
Un bacio
Erika_pluffy

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7
POV RYDEL
Si! Devo fare assolutamente qualcosa!
Ma cosa?!
Aiuto! Ah si, giusto!
Io: ehi Ale! Una domanda, dove abitate?
Alessia: bhè… che bella domanda, ehm… Erika!?
Erika: un secondo, è scritto sulle chiavi. Allora… abitiamo a Marengo Street !!
Riker: sul serio! Anche noi!
Erika: fantastico !
Nonostante ciò, la situazione dietro non cambia:
Ryland fissa Alessia e lei guarda in basso…
Ho deciso di far fare qualcosa a Ross questa volta!
Mi avvicino a lui e li do una piccola gomitata.
Lui si gira verso di me con una faccia tipo “ ora ti ammazzo, che vuoi!”  ma io lo ignoro e gli faccio segno col capo di vedere dietro e di fare qualcosa.
POV ROSS
Uffi! Ma perché devo girarmi!
Mi giro e vedo la scena tra Alessia e Ryland e così capisco tutto.
Faccio una piccola tosse finta e lui per fortuna mi sente e gli dico mimando con la bocca
Io: non fissarla!
Lui  capisce che lei si sente a disagio e distoglie completamente lo sguardo da Alessia.
Io: contenta!- dico rivolgendomi a Rydel
Rydel: moltissimo
Riker: Siamo arrivati! A che altezza abitate?
Erika: ehm.. bella domanda comunque puoi lasciarci anche qui, andiamo a piedi, tanto so come si arriva da questo punto.
Riker: ah ok, allora fammi parcheggiare perché anche noi siamo arrivati e scendiamo insieme.
Erika: certo!
Dopo qualche minuto Riker parcheggia e ci salutiamo tutti!
POV ALESSIA
Appena ci siamo allontanati dai ragazzi, sono saltata addosso, letteralmente, ad Erika.
Lei per un pelo non è caduta ed ha gridato per lo spavento.
IO: fai bene a spaventarti cara! Come hai potuto accettare! Mi sono sentita a dir poco a disagio perché Ryland mi fissava di continuo e tu lo sapevi! E cosa hai fatto! Hai accettato e mi hai fatto mettere vicino a lui!
POV ERIKA
Ahahah oddio!
Questa conversazione è imbarazzante quanto divertente ed io non ho potuto resistere e mi sono messa a ridere
Alessia: cosa ridi! Piuttosto piangi che fra non molto avrò la mia vendetta!
A quella frase mi sono un po’ preoccupata perché lei, quando si mette, è la regina delle vendette!
Però ciò non mi ha fatto smettere di ridere
Io: okay, forse l’ho fatto apposta ma non centro niente col fatto che ti sei seduta a fianco a lui!
----------------Siamo a casa-----------
Sono appena uscita dal bagno perché mi sono fatta la doccia e poi sono scesa giù come al solito a fare uno spuntino.
Stavo per addentare il mio panino con la nutella quando mi squilla il telefono: un messaggio.
Con molto difficoltà, mi sono allontanata dal mio adorato panino e ho preso il telefono.
Il messaggio era di un numero sconosciuto.
Lo apro:   ciao ERIKA, sono Rydel, e questo è il mio numero! A domani
Memorizzo il numero di Rydel e le rispondo:
ehi Rydel! Grazie. Volevo chiederti a che ora ci dobbiamo vedere domani, me ne sono dimenticata!
*Messaggio da Rydel per me*
Figurati; alle 10.30 e mettetevi il costume ok?
*Messaggio da me per Rydel*
Certo! Buonanotte!
*Messaggio da Rydel per me *
Buonanotte!
Finalmente posso ritornare al mio adorato panino.
Mi giro, ma non lo vedo.
Mi metto a gridare e vedo solo ora un bigliettino sopra al tavolo
Lo apro e leggo:
ahah buono il panino! Grazie! Da ora inizia la mia vendetta contro di te!
L’ho fatto perché so quanto ami la nutella e così, ho preso anche quella!
Io: Alessiaaaa!! Puoi vendicarti su me stessa ma non sulla mia nutella!! Lasciala in pace non ha fatto niente!- dico alzando sempre più la voce per farmi sentire e nel frattempo mi dirigo verso la sua camera.
Per fortuna non c’è ma vedo la mia nutella sul suo letto e così mi butto per prenderla ma una volta presa sento qualcuno che ride, e quel qualcuno è Alessia che col telefono ha ripreso tutto! Aiuto! Ora si che ho paura!
Io: cosa vuoi fare con quel video!?- dico cercandogli di prendergli il telefono ma lei scappa e appena esco e vado a trovarla, lei si chiude in camera sua.
 A quel punto ci ho rinunciato e sono andata giù a vedere un film.
Prima sono andata a fare i popcorn e nel frattempo che scoppiassero, ho mandato dei messaggi a Rydel.
*messaggio mio per Rydel*
Ehi Rydel!  Scusami se ti disturbo ma volevo chiederti se fra voi c’è qualcuno che gli andava di fare una corsa mattutina, domani per le 7. Qualcuno che si tiene in allenamento e che riesce a correre per più di un’ora.
*messaggio da Rydel per me*
Ehi! Non mi disturbi affatto! Comunque c’è Ross che si tiene un po’ in allenamento…
*messaggio da me per Rydel*
Grazie. Puoi chiedergli se gli va di fare una corsa prima che ci incontriamo alle 10.30?
*messaggio da Rydel per me*
Ha detto di si! Passi da noi alle 7?
*messaggio da me a Rydel*
Si! Digli di essere puntuale! Grazie mille! Buonanotte
*messaggio da Rydel a me *
Di niente! Ti faccio mandare un messaggio da lui, così parlate direttamente voi due.
Buonanotte
Si sono fatti i popcorn e mi sono diretta sul divano a scegliere il film.
Ho optato per Fast and Furios 6. Io adoro tutta la saga. Lo so, pensate che sia un film da maschi, ma a me piace e molto e non mi interessa di ciò che può pensare la gente.
Ad un tratto mi è arrivato un messaggio da un altro numero sconosciuto e così ho pensato che fosse Ross.
Dice: ciao, sono Ross!
Lo salvo sul telefono
*messaggio mio a Ross*
Ciao Ross, sei sicuro di voler venire a correre con me domani mattina?
*messaggio da Ross a me*
Certo! Mi fa bene altro esercizio fisico!
*messaggio da me a Ross*
Perfetto! Ma mica sei lento, ovvero, riesci a mantenere il passo per più di un’ora??
*messaggio di Ross a me*
Si tranquilla! Fidati.
*messaggio mio a Ross*
Okay, mi fido
*messaggio di Ross a me*
Ok. Che fai?
*messaggio mio a Ross*
Vedo un film. Tu?
*messaggio di Ross a me*
Che film? Io sto sul letto e messaggio con te
*messaggio mio a Ross*
Vedo Fast and furios 6. Ti prego non prendermi in giro pure tu!
*messaggio di Ross a me*
Scherzi vero !? io adoro quella saga e perché mai ti dovrei prendere in giro per questo?
*messaggio mio a Ross*
Bhè…. Non so ma molte lo facevano perché dicevano che era una saga da “maschi”
Comunque, è la mia saga preferita insieme a Hunger Games, Twilight e Harry Potter!
Si lo so, sono tanti…
*messaggio di Ross a me*
Tranquilla! Comunque buona visione! Io ora vado a dormire, anche a me incomincia a farsi sentire la stanchezza del viaggio! Buonanotte!
*messaggio mio a Ross*
Forse hai ragione, dovrei andare a dormire anche io. Lo vedrò un altro giorno il film allora!
Buonanotte! A domani; ci vediamo alle 7 e vengo io da te ok ?
*messaggio di Ross a me*
Okay. Buonanotte
*messaggio mio a Ross*
Buonanotte
Ho spento tutto e sono andata di sopra con i popcorn.
Appena li ho finiti, mi sono lavata i denti, dato la buonanotte a tutti e sono andata a dormire.
IL GIORNO DOPO…
 

Spazio Autrice 
ciao a tutti
eccomi qui con un nuovo capitolo!
spero vi piaccia 
ringrazio chi recensisce la mia storia, chi l'ha messa tra le preferite e chi le segue
un bacio e BUONA LETTURA !
alla Prossima!
erika_pluffy

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti.
Scusatemi se non ho aggiornato la scorsa settimana, ma ho avuto un po’ di problemi…
Comunque eccomi qui! E per farmi perdonare, questo capitolo è lungo!
Volevo chiedere scusa a coloro che hanno recensito lo scorso capitolo perché non ho avuto modo di rispondervi.
Ringrazio tutti!
BUONA LETTURA
Capitolo 8
IL GIORNO DOPO…
Mi sono svegliata con la mia splendida sveglia, perché ovviamente non c’è niente di meglio di essere svegliati da un suono fastidioso e assordante.
L’orologio segnava le 6.20
Così ho deciso di stare altri 10 minuti sul mio fantastico comodo letto .
Alle 6.30 mi sono alzata di malavoglia e sono scesa.
Ho preparato il caffè e l’ho messo a cuocere.
Nel frattempo mi sono seduta e ho cercato di riprendermi dal mondo dei sogni.
In effetti stavo sognando una cosa un po’ bizzarra…
Io andavo a scuola con Alessia, Rydel, Ross, Riker, Rocky, Ratliff e Ryland, un Marco e Luca.
C’era una gita scolastica per Parigi che durava quasi due settimane.
Eravamo in aereo quando esso è precipitato e noi eravamo dei naufraghi di una strana isola…
Io e Rydel eravamo ferite gravemente mentre gli altri no.
Eravamo nell’isola delle scimmie. Infatti se volevi sopravvivere dovevi fare delle prove che decideva il capo Scimmia. Alla fine siamo rimasti lì per un mese circa durante la quale sono successi tante cose….
Stavo ripensando al sogno quando sentii un odore di bruciato.
Sono corsa ai fornelli e ho spento immediatamente il caffè. Però non era da lì che proveniva quell’odore… infatti fuori, sul prato di fronte al nostro, c’era tanto fumo.
Sono corsa lì e ho visto un fogliettino con su scritto PER ERIKA.
L’ho aperto e ho letto:
SPERO TI STIA DIVERTENDO CON QUEI 6 RAGAZZINI CHE HAI CONOSCIUTO IERI.
MA NON SAI REALMENTE CHI SIANO LORO!
E PRIMA CHE TU TI FACCIA LA DOMANDA   “MI STANNO SPIANDO?!!” TI DICO CHE TI STO SOLO CONTROLLANDO PER VEDERE COSA FAI E SE RISPETTI I PATTI.
TI DO UN CONSIGLIO, SE VUOI LA TUA MAMMINA SALVA, FAI CIO’ CHE TI DICO.
INIZIA COL SCRIVERE QUI DIETRO IL TUO NUMERO DI TELEFONO
 IL RAPINATORE
Il rapinatore?! Giuro che se lo prendo, gli faccio rimpiangere di essere nato!
Ho fatto come mi ha detto, però ci ho scritto anche una cosa, ovvero gli ho chiesto il perché avesse rapito mia madre e sono rientrata.
Ero un misto di rabbia e tristezza…
In questo preciso istante avrei tanto voluto parlare con mio fratello...ma non potevo.
Mi sono sentita le guance bagnate e questo mi faceva ancora di più arrabbiare perché io non piango, i deboli piangono ed io non sono una debole!
Così  sono salita perché era tardi. Mi sono vestita, ho optato per dei leggings neri e una felpa anch’essa nera di “CIP & CIOP”.
Sono scesa e ho lasciato un fogliettino sul tavolo con scritto che ero andata a correre.
Sono uscita e alle 6.59 ho mandato un messaggio a Ross con scritto che stavo fuori.
Alle 7 in punto è uscito e ci siamo allontanati da casa sua.
Ci siamo fermati….
Io: buongiorno, sei stato puntuale!
Ross: te lo avevo detto.
Io: si, allora io avevo in mente di correre circa per un’ora e mezza ma se non sei d’accordo possiamo correre anche di meno.
Ross: no no è perfetto.
Io: ok allora dove andiamo? Ti lascio scegliere solo perché non conosco il posto, sia chiaro.
Ross: wow non sei una che si fa mettere sotto a quanto vedo- ha detto ridendo
Io: em.. no però mi piace farlo credere.
Ross: ah ok. Comunque possiamo andare al parco, da lì andare nel bosco e percorrerlo tutto.
Io: perfetto. Andiamo.. io ti seguo
Così siamo arrivati al parco.
Il tipetto qui non è poi così tanto lento eh!?
Ross: a cosa stai pensando?
Io: al fatto che non sei poi così lento!- ho detto ridendo e con aria di sfida
Ross: ah si! Qual è la cosa che più odi ?
Io: non te la dico!- ho detto facendogli la linguaccia
Ho incominciato a correre verso il bosco il vicino e lui mi ha inseguita.
Mi sono nascosta dietro un albero e ho ripreso fiato perché ho dovuto aumentare di tanto il passo per fa sì che non mi vedesse.
Ogni tanto cambiavo albero per sicurezza fino a quando qualcuno non mi ha preso per il braccio e trascinato da qualche parte nel bosco.
Non vedevo niente, mi aveva messo le mani sugli occhi. Nonostante io mi dimenassi, mi appesantivo ecc., niente, riusciva a tenermi e a trascinare.
Questa persona mi ha sbattuto contro un albero e senza togliere la mano sui miei occhi mi ha sussurrato all’orecchio ”ehi bellezza”.
Al solo udito di quella frase, e di quella voce, mi sono gelata.
Avevo paura. In quel momento volevo solo che mio fratello fosse lì con me a salvarmi un’altra volta ed a dargliene quattro.
A quel punto ho sussurrato il suo nome: Luca – ho detto con la voce un po’ soffocata e impaurita.
Così mi ha tolto la mano dagli occhi e le ha poggiate sul tronco dell’albero al livello del mio viso e collo.
Io tremavo e lo si poteva vedere a distanza di metri.
Ho chiuso gli occhi per cercare di calmarmi.
Luca: guardami in faccia.
Io non ho fatto ciò che ha detto e così mi ha stretto il polso.
Luca: guardami quando ti parlo !
Ho aperto gli occhi e ho cercato di dargli qualche pugno, ma ciò causò una sua risata, probabilmente perché non so dare pugni. È una cosa un po’ imbarazzante ma non ci posso fare niente.
Luca: è tutto ciò che sai fare?
Io: NO!
Così gli ho dato uno schiaffo così potente da lasciargli il segno.
Lui si incazzò e mi ha dato uno schiaffo anche lui dritto in faccia. Era carico di rabbia e soprattutto era fortissimo.
Poi mi ha dato un pugno dritto nella pancia.
Non riuscivo a respirare e mi sono adagiata a terra, ma lui si arrabbiò di più.
Infatti mi diede un calcio dritto sulla gamba, poi cercò di darmene un altro, ma qualcuno lo buttò per terra.
Ho alzato lo sguardo nella speranza di vedere mio fratello, anche se era impossibile e infatti non era lui.
Era Ross.
Mentre lui cercò di alzarmi, Luca si alzò e lo ha spinto a terra.
Io: NOO!! Lascialo stare..
Luca: se no che fai? Fai venire qui tuo fratello!?  Uh! Peccato che non puoi- e scoppiò in una risata- a quanto pare, ora che non c’è più tuo fratello a proteggerti, ti sei trovata lui.
Non ho fatto molto caso alle sue parole perché ho cercato di mimare a Ross qualcosa.
Io: quando ti dico via, alzati e corriamo Ok!??
Ross annuì.
Mi sono alzata un po’ con difficoltà a causa dei dolori, ma ce l’ho fatta.
Mi sono avvicinata un po’ a Luca e con tutta la mia rabbia, ho cercato di dargli un calcio sulla pancia proprio come lui ha fatto con me col pugno.
Avendo dei dolori alla gamba, non gli avrò fatto tanto male però mentre glielo davo, ho gridato:
Io: non azzardarti più a nominare mio fratello o te la vedrai male!- mi sono girata di scatto verso Ross e ho gridato: VIA!
Ci siamo messi a correre e siamo arrivati al parco.
Per sicurezza, siamo voluti andare verso casa.
Stavamo percorrendo la nostra via quando ho deciso di porre fine a questo odioso silenzio.
Io: Ross, tutto ok? Stai bene?
Ross annuì solamente.
POV ROSS
Non ho capito niente di ciò che era successo.
Stavamo giocando e poi è scomparsa.
Poi l’ho trovata e ho visto che un tizio la picchiava…
Io: tu?
Erika: un po’ dolorante ma sto bene…
Io: sicura??
Erika: si, scusami tanto per prima non so come sia arrivato qui.
Io: non fa niente, ma se posso domandarlo, chi era quello?
Erika: si chiama Luca ma ti prego non farmi altre domande su lui
Io: ok tranquilla
Di sicuro era successo qualcosa e io voglio scoprire cosa.
Erika: ehm… riguardo a tutto quello che è successo prima.. beh.. em.. ecco.. .volevo chiederti se potevi non dirlo a nessuno.
Io: certo tranquilla… sarà il nostro piccolo segreto
Erika: grazie mille
Io: figurati
Erika: vorresti venire un po’ da me?
Io: certo perché no !
Erika: vieni!
POV ERIKA
Siamo appena entrati in casa e siamo andati in cucina perché dovevo mettermi del ghiaccio.
L’ho fatto sedere su una sedia.
Io: vuoi qualcosa? Preparo il caffè
Ross: certo, anche per me. Stamattina non ho fatto colazione
Io: già, neanche io. Avevo preparato il caffè nell’intenzione di fare colazione, ma… ho avuto una specie di imprevisto e non l’ho fatta. Sicuramente se l’avrà bevuto mio padre….
Ross: quale imprevisto? Sempre se vuoi dirmelo eh.
Io: ehm… ho sentito odore di bruciato e sono uscita fuori. C’era del fumo e poi era tardi e mi sono vestita e sono venuta da te.
Ross: oh, ok
Preparo il caffè e glielo dò.
Mentre lui metteva lo zucchero io ho preso del ghiaccio…
Io: Ross sei sicuro che non ti sei fatto male prima? Posso darti del ghiaccio o disinfettante
Ross: sisi tranquilla, mi ha solo spinto… piuttosto a te come và?
Io: beh, sto prendendo il ghiaccio
Ross: e la crema?
Io: no, non voglio metterla
Ross: perché ? non sono un esperto, ma credo che potrebbe farti sempre male o uscirti dei lividi
Io: Ross tranquillo… oramai sono abituata a queste cose e per mia sfortuna so come funziona..
Perché l’ho detto!? Perché!? Maledico me e la mia brutta boccaccia!
Ross: come abituata ?!
Io: niente lascia stare, ti prego!
Ross: ok, ma solo perché è tardi!
Io: che ore sono?
Ross: le 10
Io: oddiooo fra poco dobbiamo incontrarci con gli altri! Allora, io mi vado a dare una sciacquata, se vuoi, puoi rinfrescarti nell’altro bagno.
Ross: si, grazie mille, anche perché se vado a casa, ci vorrà tempo e dovrei fare la fila per il bagno!
Io: ahahah ok
Ross: vado a prendere il costume e il cambio; vengo subito.
Io: ok, veloce che ti aspetto.
Ross è andato a prendere il cambio e io ho sistemato un po’ la cucina.
Quando ha bussato ed io gli ho aperto, siamo andati tutti e due nei bagni, io quello nella mia camera e lui in quello del primo piano.
Mi sono messa un costume colorato( blu, giallo, nero e fuxia) e da sopra, dei pantaloncini neri corti e una maglia a maniche corte blu con scritto LOVE.
Sono scesa e lui era pronto e mi aspettava in cucina.
Mentre sistemavo tutto, gli ho chiesto se poteva prendermi il telefono sul divano e lui ha detto ok.
Mi ha detto che avevo un messaggio di Alessia.
Gli ho chiesto se poteva leggermelo mentre io mi stavo arrampicando su una sedia per prendere dal mobile in alto dell’acqua.
Ross: ora te lo leggo… allora.. EHI PLUFFY, IO SONO DA RYDEL, CI VEDIAMO DIRETTAMENTE IN SPIAGGIA… SO CHE ROSS È CON TE PERCIO’ VENITE INSIEME… VI HO VISTO PARLARE IN CUCINA E NON VOLEVO  DISTURBARE E ME NE SONO ANDATA…. ANCHE NOI DUE DOBBIAMO PARLARE E NON PUOI SCAPPARE SEMPRE DA QUESTA CONVERSAZIONE MIA CARA… A DOPO
PS. PORTA DELL’ACQUA, IO ME NE SONO DIMENTICATA.
Io: ok grazie… tanto è quello che sto cercando di prendereeee
Sto cadendo dalla sedia, ma sento qualcuno prendermi al volo.
Era Ross. È la seconda volta che mi salva oggi.
Ross: stai bene??
Io: sisi scusami, tu ti sei fatto male ?
Ross: no tranquilla! Piuttosto, come hai fatto a cadere?
In effetti non sono scivolata ma ho sentito improvvisamente un dolore alla gamba…
Io: ehm… sono scivolata, sono un’imbranata ..
Spero ci sia cascato
Ross: non sei tanto brava a mentirmi perciò, dimmi la verità
Io: ok! Ho sentito un dolore alla gamba e sono caduta, ora andiamo!
Ross: nonono, tu resti qui fino a quando non ti metti la crema antidolorifica!
Io: bene!
Vado in cucina, prendo una chiave e ritorno in salotto da Ross.
Apro con la chiave un cassetto e prendo la crema.
Ritorno sulla sedia dove sono caduta e mi piego per metterla.
Mentre mi piegavo, ho fatto un verso con la bocca che indicava dolore. Non ho fatto tanto rumore e quindi spero che Ross non se ne sia accorto.
Purtroppo non è così e infatti si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla.
Ross: allora, io te la metto sulla gamba e tu sulla pancia ok?
Io: ok
Così mentre io mi spalmo la crema sulla pancia, vicino alle costole, lui me la spalma sulla gamba sinistra.
Appena finito, mi aiuta ad alzare e metto la crema a posto.
Ritorno da lui.
Io: Ross, grazie per tutto- per un po’ non mi mettevo a piangere, per un attimo mi è sembrato mio fratello.
Ross: figurati… come và col dolore?
Io: meglio grazie, Ross… posso chiederti una cosa?
Ross: certo!
Io: beh.. ecco… volevo chiederti se potevo abbracciarti ma se…
Ross non mi ha fatto neanche finire la frase che mi ha abbracciato lui.
Ha aperto le braccia, e si è avvicinato a me abbracciandomi e lui, essendo più alto di me, mi copriva…non so come spiegarlo, ma mi dava un senso di protezione… cosa che sentivo solo con mio fratello.
Così anche io l’ho abbracciato e siamo rimasti così per circa un minuto o due.
Io: grazie Ross
Ross: per così poco! Dai andiamo, abbiamo solo 8 minuti!
Io: certo, andiamo.
Siamo arrivati in spiaggia con 2 minuti di ritardo, ma non fa niente.
Sulla spiaggia abbiamo visto già gli altri che sistemavano tutto e così siamo andati ad aiutarli.
Ci siamo salutati tutti e ci siamo spogliati perché faceva caldo, molto caldo.
Io: allora, cosa facciamo!?
Alessia: ahahahaah forse è meglio che tu non lo sappia… facciamo il gioco che tu odi di più al mondo! Ahah
Rydel: Il Gioco Della Bottiglia !
Io: cosaa!? Scommetto che sei stata tu a proporlo- ho detto indicando Alessia che annuì- perché !?
Alessia: in realtà lo abbiamo scelto io e Rydel…
Ratliff: perché odi questo gioco?
Io: perché se scegli obbligo, devi fare per forza ciò che ti dice una persona..
Alessia: già, e lei ne sa qualcosa- ha detto ridendo.
Io: ah ah ah molto divertente! Sappi che mi vendicherò!
Alessia: si certo, prima o dopo che mostro a tutti quel bellissimo video che ho fatto ieri?!
Io: accetto la sfida mia cara! Vedremo chi vincerà!
Ross: quale video??
Io: niente!
Alessia: un video che gli ho fatto ieri sera ed è un po’ imbarazzante ahahah
Io: okay! Iniziamo!
Inizia Rocky.
Rocky: Riker !  obbligo o verità??
CONTINUA
Auguri a tutte le donne !
 
Erika_pluffy

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Attenzione: volevo solo avvisare che nel capitolo sono presenti delle parole un po’ pesanti ( parolacce).
Capitolo 9


Alessia: un video che gli ho fatto ieri sera ed è un po’ imbarazzante ahahah
Io: okay! Iniziamo!- ho detto per troncare quella conversazione…
Inizia Rocky.
Rocky: Riker !  obbligo o verità??
Riker: Obbligo!
Rocky è scoppiato a ridere- Ti obbligo a… a buttare in acqua una delle ragazze!!
Riker: okay, dunque vediamo…  se butto Rydel diventa un’ isterica però non posso buttare le nuove arrivate…
Dopo neanche 5 secondi si è alzato e ha preso Ross sulle spalle e lo ha buttato in acqua.
Rocky: Riker! Non vale! Ross non è una ragazza!- ha detto gridando.
Riker: ne sei sicuro!?
Ross: Ehi! Io sono qui e Rocky ha ragione!
Siamo scoppiati a ridere tutti, compresa io, però quando mi sono voltata ho visto 2 ragazzi osservarmi in lontananza. Mi sono subito voltata sperando che non mi abbiano vista, però da quello che è successo dopo, non credo proprio…
Dopo qualche secondo che a me sembravano infiniti, mi sono girata e loro non c’erano più, erano spariti nel nulla; però ho visto attaccato al muro un fogliettino e in grande c’era scritto X ERIKA.
Potevo leggerlo perché era scritto molto in grande.
E ora come faccio!
Mi serve una scusa, una scusa… mi sono guardata intorno e non trovando niente, sono andata nel panico quando il mio telefono incominciò a squillare…
Io: ragazzi vengo subito!
Sono corsa e aprendo la chiamata mi sono accorta che era sconosciuto.
Mi sono rassegnata e ho risposto.
Io: pronto
Xx: Erika…
Io: chi sei?!- ho detto avvicinandomi al muretto dove c’era il foglietto.
Xx: prendi il foglio davanti a te e leggilo
Io: come fai a sapere che…
Xx: perché ti spio tutto il tempo- non potevo vederlo, ma si poteva sentire benissimo una risata dall’altra parte del telefono.
Io: dove sei ? perché fai tutto questo!- ho detto guardandomi intorno.
Non vedevo nessuno!
POV ROSS
Ho visto Erika allontanarsi e così sono uscito dall’acqua senza preoccuparmi di Riker che continuava a ridere.
Io: ehi ragazzi! Erika?
Rydel: l’hanno chiamata al telefono e si è allontanata
Io: ok
Vedendola, mi sono un po’ preoccupato, si guardava intorno impaurita.
Mi sono avvicinato a lei, ma non troppo e per non dare nell’occhio mi sono girato verso gli altri.
Potevo comunque sentire la conversazione.
Erika: dove sei ! fatti vedere!
Xx: non è il momento… come và con il tour… glielo avete chiesto?
Erika: cosa te ne frega a te! Di certo non te ne importerebbe un fico secco se uccidi mia madre o se loro dicessero di no! Qui l’unica a soffrire sono solo e sempre io! Spero per te che tu abbia scritto ciò che volevi dirmi in questa cazzo di lettera perché non ho voglia di parlare con nessuno!
Detto questo attaccò e si appoggiò al muro con un foglietto tra le mani.
Mi sono avvicinato a lei e l’ho abbracciata da dietro.
Lei non si sottrasse dal mio tocco e si appoggiò con la testa a me.
POV ERIKA
Sono stanca! Sono stanca di tutto! Sono stanca di dover alzarmi la mattina con la convinzione che tutto si sarebbe aggiustato! Sono stanca di soffrire per la perdita di mio fratello! Sono stanca di farmi forza e di dirmi sempre che tutto sarebbe cambiato e di cercare sempre di tenermi impegnata per non pensare!
Ci mancava solo questo coglione che rapisce mia madre e come se non bastasse mi ritrovo tra i piedi quel verme di Luca!
Sapevo che sarei crollata da un momento all’altro e avevo le lacrime agli occhi e sentivo il cuore dirmi di cacciarli e di sfogarmi, ma io, che agisco sempre con la testa, li ho respinte di nuovo.
Sentivo sempre più il mondo crollarmi addosso.
L’unica cosa che volevo era quella di sperare di risvegliarmi nel letto e che tutto ciò sia stato solo un incubo.
Ho chiuso gli occhi e quando li ho riaperti, non era cambiato niente.
L’unica cosa diversa era che sentivo gli occhi bruciarmi sempre più e delle lacrime farsi avanti sul mio viso.
Tutto d’un tratto mi sono sentita delle bracci circondarmi la vita e abbracciarmi.
Sapevo chi era; era lui.
Un’altra volta mi aveva “salvata”.
Sentivo il suo profumo riempirmi le narici e così sbuffai cullandomi da quel profumo e mi appoggiai al suo petto con la testa stringendo le sue braccia.
Io: Ross…-ho detto quasi sussurrandolo.
Lui mi ha stretta sempre di più a se.
Ross: tutto ok?
Non sono riuscita a rispondergli, annuii solamente.
Mi sono voltata e l’ho abbracciato meglio.
Io: Ross, so che ancora non ci conosciamo tanto bene però volevo ringraziarti per esserci stato …
Fui interrotta di nuovo dal mio stupido cellulare!
Io: scusami, faccio subito, promesso!
È mio padre.
Io: ehi!
Papò: tutto ok?
Io: si , più o meno… perché mi hai chiamata?
Papà: ok… ti ricordi quando mi hai chiesto se potevi farti un nuovo taglio di capelli??
Erika: siiiii!!!
Papà: beh! Il mio amico è proprio qui in America e domani potrebbe venire a casa a farteli!
Erika: sul serio!!?
Papà: ovvio
Io: siiii! A che ora?
Papà: per che ora andrebbe bene a te?
Io: alle 9
Papà: okay! Perfetto!
Io: grazie!
Dopo averci salutato ho chiuso la chiamata  e finalmente ho letto quel maledettissimo foglio che tra l’altro avevo ancora nelle mani!
“EHI BELLEZZA ! COME TE LA PASSI!  VOLEVO DIRTI CHE DOVRESTI ACCELLERARE UN PO’ I TEMPI.
FRA MENO DI 3 SETTIMANE DOVRESTI PARTIRE PER IL TOUR CON GLI R5. VOLEVO RICORDARTI CHE AD OGNI PICCOLA MOSSA SBAGLIATA CHE FAI, QUALCUNO NE POTRÀ SUBIRE LE CONSEGUENZE.
COME STA IL TUO CARO FRATELLINO?? O MEGLIO, STAVA !?
-L. “
Io: io gli spacco la faccia!- ho detto cadendo a terra.
Le gambe, alla fine, mi hanno abbandonata.
Ross: Erika!  so che non ci conosciamo da tanto e che non ti fidi di me, ma se mi dici cosa succede potrei aiutarti.
Erika: è qui che ti sbagli.  Non so perché, ma sento qualcosa dentro di me che mi dice di fidarmi. Comunque, non sono ancora pronta a raccontare tutto, scusami. Nemmeno Alessia o mio padre sanno tutto e quelle poche cose che loro non sanno, le sai tu. Lo so ti sembrerò una depressa o una cretina ma.. non so come fare e ogni volta sento che il mondo possa crollarmi addosso o che io non riuscirei più a controllarmi o a restare calma.
Ross: ehi, ehi, ehi! Tu non sei una depressa o roba del genere. Sei una ragazza molto bella e dolce a cui sono capitate tante cose.
Io: grazie
Ross: posso farti una domanda?
Io: certo
Ross: qual è la cosa che ti fa più paura e che ti fa star male?
Io: Ross, scusami ma ad una di queste non posso rispondere… la cosa che mi fa più paura è quella di rimanere sola.
Ross: tranquilla, non fa niente… e poi non ti preoccupare, ora non rimarrai da sola a lungo! Ci siamo noi!
Io: grazie! Ora è meglio andare. Si staranno preoccupando gli altri!
Ross: certo, però prima mi faresti leggere il foglietto che hai in mano e che prima stava sul muro?
Io: non saprei se posso… ah! Andasse al diavolo! Tieni però, ti prego non farmi domande…vado, devo chiedere una cosa a mio padre e, dopo se puoi, buttalo quel foglio…
Ross: okay
Mi sono allontanata e poi ho chiamato mio padre.
Io: papiii, volevo dirti che non so a che ora vengo a casa e se tanto meno arrivo per pranzo…. Comunque…. Il rapinatore si è fatto vivo e ha detto di sbrigarci perché manca davvero poco al tour…
Papà: me ne sto già occupando
Io: ok. Ah! Papà!
Papà: si?
Io: siamo mai stati qui, in America?
Papà: si! Fino a quando non hai compiuto 11 anni.
Erika: ah okay…. Che tu ricordi, avevo dei migliori amici?
Papà: ovvio che li avevi! Eri così dolce e così cocciuta! Erano 5: Ross, Riker, Rydel, Rocky e Marco. I primi 4 erano tutti fratelli… amore, scusami, ma ora devo proprio andare. Ci si vede!
Io: ciao.
L’ultima parte della conversazione l’ho trascorsa fissando Ross.
Appena ho riattaccato, sono corsa da Ross e mi sono lanciata su di lui appendendomi con le braccia al suo collo.
Ross: ehiii!  Tutto ok!?
Io: Ross! Sono io! Ti ricordi di me?
Ross: mmm… certo, sei Erika.  Sei sicura di stare bene!?
Io: certo, ma tu non capisci…
Ross: cosa non capisco?
Io: Ross, sono io! Erika!
Mi guardava con aria confusa.
Io: hai una foto sul tuo telefono di te da piccolo con i tuoi migliori amici?
Ross: si perché?
Io: fidati, fammela vedere.
Mentre lui le cercava, anche io ho visto alcune mie foto sul mio cell.
Dopo un po’ abbiamo detto insieme: eccola!
Era la stessa foto.
C’eravamo solo io, lui, mio fratello e Rydel.
Senza dire niente, mi ha abbracciato e sollevato, per poi fammi girare fra le sue braccia.
Mi sentivo benissimo. È da tanto che non me lo facevano: l’ultima volta è stato da parte di mio fratello, anzi solo lui lo faceva.
      ***
L’ultima volta fu 2 mesi prima della sua morte:
quel giorno era appena tornato dalla gita scolastica per la Slovenia ed era stato fuori ben 2 settimane e mi mancava da morire, soprattutto il suo ronzarmi nelle orecchie quando si annoiava e  assillava la sottoscritta…
Ero appena andata in aeroporto a prenderlo. Quando mi vide, io ero di spalle però non si preoccupò di questo particolare e si mise a correre verso di me.
A qualche metro di distanza ho sentito gridare il mio nome e appena mi sono girata, ho visto lui abbracciarmi e  sollevarmi facendomi girare.
     ***
Quando Ross mi ha messo giù non ha fatto altro che sorridermi ed io non ne ero da meno.
Ross: scusami!
Io: per cosa?
Ross: per non averti riconosciuta prima! Scusami tanto!
Io: tranquillo! Anche io all’inizio non ti avevo riconosciuto, anzi non vi avevo riconosciuto. Perciò scusami anche tu
Ross: ok scusiamoci entrambi- ha detto ridendo.
Io: ed ora cosa faccio? Glielo dico?- ho detto facendo segno col capo verso gli altri.
Ross: si però prima invio questa foto a Rydel, chissà se capisce da sola…
Io: okay, intanto avviamoci.
Ross: mhm.. Erika?
Io: si?
Ross: questo?- ha detto mostrandomi il foglietto che gli avevo dato.
Io: non lo so.  Aspetta – ho detto rincamminandomi verso di lui- dammelo così lo conservo e vedo cosa fare.
Ross me lo ha dato e ha inviato la foto a Rydel.
Da quanto abbiamo visto, Rydel ha preso il cellulare per vedere il messaggio che gli era arrivato e così siamo andati nella sua direzione.
Appena siamo arrivati ci siamo posti davanti a lei cercando di chiudere quella specie di cerchio che avevamo creato.
Rydel: Ross perché mi hai inviato ques- ha detto rivolgendosi a Ross ma poi spostò lo sguardo da lui a me e poi al cellulare. Subito dopo lo ha riposto su di me.
Ho sentito un grido acuto, molto acuto, prima di sentirmi due braccia al collo.
Purtroppo non era tutto; infatti quando Rydel si è alzata e corso verso di me, non è riuscita a fermarsi ma a lanciare le sue braccia al mio povero collo.
Non sono riuscita a mantenere l’equilibrio e così siamo cadute e lei sopra di me.
“Menomale che c’era la sabbia!” questo è stato il mio primo pensiero quando ho sentito la terra contro la mia schiena.
Dopo un po’ Ross ha aiutato Rydel ad alzarsi e poi me.
Ero tutta sporca di sabbia… e dato che ho sentito un “scusami” da parte di Rydel, ho capito che in quel momento ero io al centro dell’attenzione. Mi sentivo osservata, fin troppo.
Le mie guance non hanno aspettato un secondo di più per tingersi di rosso e così dovetti abbassare la testa.
Ho sentito una risata da parte di Ross e Rydel e poi…  delle braccia che mi circondavano la parte a livello della pancia.
Ross: ahahah non sei cambiata per niente!
Era lui.
Ho alzato la testa e ho visto che tutti, a eccezione di Ross e Rydel, mi guardavano un po’ perplessi.
Rydel così ha mostrato a tutti quella foto e poi hanno capito.
Eravamo tutti in piedi quando…
Riker: Abbraccio di GRUPPO!!
Così tutti noi ci siamo abbracciati a eccezione di Ellington e Alessia.
Appena me ne sono resa conto ho staccato un braccio da Rydel e l’ho allungato verso loro due.
Io: l’abbraccio di gruppo include pure voi miei cari !
Così, si sono uniti pure loro sorridenti.
Appena ci siamo staccati, mi sono guardata intorno e ho visto il famoso fogliettino per terra. L’ho preso e messo nella borsa in meno di 5 secondi e poi mi sono voltata verso gli altri per poi rivolgere uno sguardo verso il mare alle loro spalle.
Io: chi entra per ultimo in acqua paga pegno!- ho detto mettendomi a correre verso il mare superandoli.
Loro si sono scambiati uno sguardo d’intesa e un po’ perplessa e poi si sono messi a correre. Io ero già in acqua!
POV ROSS
Erika: chi entra per ultimo in acqua paga pegno!
Ho sentito dire dalla mia migliore amica alle mie spalle per poi vederla correre verso il mare sorpassandoci.
Ho rivolto agli altri uno sguardo e poi mi sono messo a correre anche io verso di lei.
È bellissima… mentre correvo, l’ho vista correre e i suoi capelli ondeggiavano dietro di lei e poi il suo sorriso bellissimo mentre si voltava verso noi per vedere a che punto erano gli altri…
Stavo pensando a lei quando d’impulso mi sono buttato in acqua raggiungendola.
Io: Erika, domani hai da fare?
Erika: mattina, pomeriggio o sera?
Io: la mattina
Erika: si sono impegnata! Oggi vieni un amico di mio padre e domani mattina mi fa il nuovo taglio di capelli !
Non sapevo cosa dire!! Aiuto!!!
Sono felice per lei però cosa potevo rispondere!
‘figo’ era come a dire wow, non me ne frega niente,  ‘wow’ lo stesso…. Quindi non sapevo cosa rispondere!
Io: bello! Com’è il nuovo taglio di capelli ?!
Davvero!? Ross Davvero!? ‘bello’! che cretino che sono!
Erika: eh! Non te lo dico! È una sorpresa!
Io: cosa?
Erika: hai capito bene! Comunque io credo di finire per le 10.30 ; dopo ti va di andare a pranzare qualcosa insieme?
Io: certo!
Erika: ok! Dopo ci mettiamo d’accordo…. Oraa- ho detto alzando un po’ la voce in modo da farmi sentire da tutto il resto del gruppo e prolungando la A finale- dobbiamo decidere un pegno per Ryland, Ellington e Alessia!
Tutti ci siamo messi a pensare…
Io: ehm.. ragazzi mentre ci pensiamo andiamo a prendere un gelato ? ho un po’ di fame!
Ellington e Rocky : siiii!- hanno detto insieme saltando come dei bambini.
Rocky: Ci sono! Ryland devi portare Alessia sulle spalle per tutto il tragitto fino alla gelateria!
Alesia: Cosaaa!?
Io: si! E tu devi farglielo fare!
Ryland: no problem!- ha detto alzando le braccia e mettendo in mostra i suoi muscoli.
Ellington: ed io? Ed io? Ed io cosa faccio??- ha detto con molto entusiasmo.
Riker: e tu porti la nostra cara e vecchia amica!
Io: cosa? Nono sono un po’… ecco…come dire… pesante
Rydel è scoppiata a ridere
Rydel: certo! Ed io peso quanto un camion!- ha detto scoppiando a ridere di nuovo.
Io: okok! Lo faccio solo perché devi pagare il pegno!
Ellington: sisii… certo come no!
Io: cosa vorresti insinuare?!
Ellington: niente!
Io: meglio così!
Rydel: Riiiiky…. Mi porti sulle spalle?!? Ti prego
Riker: assolutamente no!
Rydel: daiii! Ti prego!
Riker: no!
Rydel: devo ricattarti!?
Riker: no, non c’è niente che m-ad un tratto si è fermato- ok! Salta su!
Rydel: bravo il mio piccolino!- ha detto tirandogli il naso.
Riker: guarda che sono più grande di te!
Rydel: non si direbbe- ha detto con delle finte tossi, abbassando sempre di più la voce.
Ross: okey! Basta così, andiamo!
Così tutti noi siamo andati in gelateria e la gente, durante la strada si fermava e ognuno aveva delle reazioni diverse:
alcuni si fermavano con una sguardo stampato in faccia che diceva “questi, invece di pensare a studiare e a lavorare si mettono a giocare in pubblico” oppure c’era gente che si fermava e si metteva a ridere o a sorridere.
La scena era tipo questa:
Ross e Rocky davanti con i loro telefoni e facevano qualcosa tipo foto e video e poi noi dietro con i ragazzi che ci portavano in giro.


 
***Holaaa****
È da tanto che non mi faccio sentire XD
Chiedo umilmente perdono! Ahahah
A parte questo, spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto.
Da ora in poi, negli spazi autrice ( tipo questo, soloche metto nomi diversi come “holaaa” Ecc.) riassumerò un po’ ciò che sta succedendo nella storia e cecherò di chiarire qualcosa che potrebbe non essere chiara…
Allora… in questo capitolo Erika è sempre più abbattuta per la perdita di suo fratello e per la paura di perdere anche sua madre; Ross sta entrando sempre più nella vita di Erika, soprattutto ora che si è scoperto che erano migliori amici fin dalla nascita….
Ho cercato di mettere anche parti divertenti come quella tra Rydel e Erika o la parte finale…
se volete ancora più chiarimenti o altro, basta un messaggio privato oppure scrivetelo nelle recensioni.
Grazie a tutti quelli che seguono la storia e a chi la recensisce e aggiunta tra i preferiti/seguite/ricordate.
Spero che la storia piaccia anche ai lettori silenziosi..
Buonanotte e alla prossima!
Erika_pluffy
 

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