Amore immortale

di emy97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 2 capitolo ***
Capitolo 2: *** nuova vita ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 capitolo ***



Capitolo 1
*** 2 capitolo ***


2 capitolo Trattenni con forza le lacrime .Perché mi veniva di piangere? << hei Helly..... cosa c'è che non va?Ho detto qualcosa che ti ha turbata?>> chiese Mike facendosi piú vicino.Sentivo il suo respiro caldo sul mio collo. << n-no.....tutto ok.Comunque grazie del complimento.>>risposi arrossendo <>disse lui scrollando le spalle; ripresimo a camminare.Avevo un' intero pomeriggio da passare insieme a Mike, dovrei essere felice peró avrei preferito passarlo con Justin.Chissà cosa starà facendo Federica per averlo tutto per se. Arrivati davanti la porta di casa mia, presi le chiavi di casa dalla tasca in alto dello zaino e aprii la porta.Mia sorella era in casa , sentivo la sua voce che arriva dalla cucina. << ciao>> la salutai io dandogli un bacio sulla guancia << con me c' é anche Mike>> la avvisai. << Ciao Annie.....>> salutò imbarazzato lui << ciao Mike...che fai ancora davanti la porta entra>> mia sorella lo accolse con un sorriso.Lui entrò e poggio la sua giacca sopra il divano.Mostrai a Mike dove si trovava il bagno per lavarsi le mani anch'egli , dopo che fu uscito ci andai pure io. Appena entrai in bagno per lavarmi le mani non mi accorsi che dietro di me c' era mia sorella: << almeno potevi avvisarmi che veniva Mike>> <> poi mi feci piú vicina << mi ha chiesto se potevamo studiare insieme e allora gli ho detto di venire da noi >> << tranquilla.....magari la prossima mi organizzo meglio >> mi diede una pacca sulla spalla << ok....messaggio ricevuto>> Corsi da Mike seduto sul divano, e sorseggiava il succo che le aveva dato mia sorella.Sembrava piuttosto pensieroso e per mia fortuna riuscivo a percepire ogni suo pensiero, capire una persona e le sue sensazioni per me era facile; Mi avvicinai verso il divano: << ah eccoti!>> disse Mike.Il suo volto si riscaldò di un sorriso,i suoi luccicarono non appena mi vide. Restai impalata davanti a lui, sforzandomi di ritornare in me.Come faceva a essere così bello e perfetto? Deglutíì a fatica, avevo un nodo alla gola, sentivo le guance bruciare e il mio cuore martellare forte. Mi schiarí la voce: << scusa ero andata un attimo di là.....>> Davanti a noi passó mia sorella canticchiando la solita canzone, ormai la sapevo a memoria.La canzone che mi cantava quando ero piccola mia madre.Mi bloccai nell' ascoltare quella melodia. Ogni volta che avevo paura e facevo i incubi lei mi cullava tra le sue brsccia e mi leggeva una favola , in particolare quella dei Biancaneve ;e infine mi cantava quella canzone che ancora era impressa nella mia mente. << io vado Helly...ah per stasera ti ho lasciato la cena e per voi c' é il pranzo in tavola>> poi salutò anche Mike. << tua sorella é sempre cosí allegra>> commentò lui appena Annie se ne andò. In realtà si nasconde dietro un sorriso, per non mostrare a tutti la sua sofferenza e i suoi sacrifici nel mandare avanti i miei studi e farmi vivere una vita piú confortevole possibile.Mi dispiace per lei, mi sentivo in colpa. Per me ha rinunciato al suo sogno di diventare stilista e di proseguire gli studi di abbigliamento e moda, era la sua piú grande passione.Ma tuttavia, l' unica persona rimasta ad accudirmi e ad accompagnarmi fino a questo punto della mia adolescenza era lei.Non ha avuto scelta. << già...>> poi riacquistando un sorriso dissi << che ne dici di mangiare qualcosa?>> << si certo>> Mangiammo in cucina il nostro pranzo, Mike aveva fatto i complimenti alla cucina di mia sorella, ed era che era bravissima. Lo feci entrare nella mia stanzetta, che mia sorella aveva arredato con tutti i suoi risparmi messi da parte solo per me.Voglio dire, avevo le solite cose, un letto, una scrivania, un computer per fare le ricerche che assegnavano i professori a scuola.Non avevo Facebook e non mi interessava averlo. Inoltre avevo anche un televisore a schermo piatto, una cabina armadio, un bagno privato tutto per me con cabina doccia, una piccola saletta dove portare i miei amici, con un balcone con una vista spettacolare e un piccolo piano bar, stereo, divani neri lucidi, tavolini, poltrone a sacco: insomma mia sorella voleva farmi vivere come una principessa, anche se é dura permettersi tutte queste cose.Faceva del suo meglio e io la ammiravo per questo. << accomodati dove vuoi...>> << non avevo notato l' altra volta quanto é grande la tua stanza>> rimase a bocca aperta dallo stupore << deve essere bello avere una stanza così...>> << si.....ma a me mi bastava solo una semplice stanza>> << wow....una comune ragazza della tua età non la penserebbe cosí...anzi se ne vanterebbe>>io risi a quelle parole. << si ragazze come Federica e le altre>> << esatto...>> Mi andai a sedere accanto a lui, aprii il libro e incominciammo a studiare tra sorrisi e battute , sguardi imbarazzanti e pause che duravano anche tanto.Stare in compagnia di Mike non era come pensavo,ma era bello e divertente.Mi chiedevo solo cosa stavano facendo Federica e Justin.Volevo o non volevo il pensiero andava sempre li. Proprio quando stavo iniziando a rilassarmi, quando mi convinsi che era un' ottimo amico,mi sentii investire da brividi lungo la schiena. Tutto perché Mike mise la sua mano sopra la mia, e mi guardó con quei occhi espressivi e profondi. Quando spostai il mio sguardo dalle nostre mani che si toccavano per guardare Mike, lui si limitó a sorridere mostrando i denti perfetti e bianchi, disse: << grazie di aver passato questo pomeriggio con me >> << ah non c' é bisogno di ringraziarmi.....tu mi hai aiutato molto oggi >> Mike tolse la mano dalla mia, ma ancora il mio cuore non voleva sentirne di calmarsi. << ah....tranquilla.Alla fine era semplice.>> rispose, fissandomi in modo cosí intimo da affrettarmi a distogliere lo sguardo.Perché mi guardava in quel modo? << per te lo sarà.....ma per me é difficile.Peró ora ho capito...dopo averti fatto quasi impazzire>> lui rise e scrolló le spalle. << é stato un piacere...stare in tua compagnia mi fa felice>> a quelle parole diventai ancora piú rossa.Cosa dovevo rispondere? Come dovevo comportarmi?I miei occhi incontrarono i suoi, stare a quel contatto visivo mi fece arrossire.Ma lo faceva apposta a farmi diventare bordeaux? Proprio in quel momento mi squilla il telefono, guardai il display per vedere chi é: era Ana, la mia salvezza! << ciao Ana..>> << hei Helly...che stai facendo?>> chiese in tono entusiasta. << sono a casa con Mike...perché?>> << capisco...non volevo disturbare.>> disse in tono malizioso. << Ana nessun disturbo! abbiamo finito ora di studiare.Vuoi venire anche tu?>> chiedo speranzosa che venga. Mike intanto si guardava intorno. << veramente sono già davanti la tua porta di casa.....mi apri?>> << si...subito>> Mi scusai con Mike e corsi subito ad aprirle, avevo l' amica piú pazza e adorabile che ci sia al mondo.Aprii la porta: << ciao>> mi salutò entrando << dov' é Mike?>> disse curiosando in cucina.Mancava qualcosa però: il suo abbraccio soffocante. << ciao....é nella stanza.Vieni.>> lei si parò davanti a me, come se vorrebbe capire cosa ci faceva Mike da me. << Helly...cosa ci fa Mike a casa tua.Non porti mai nessuno nella tua camera oltre me se ricordo bene...>> poi mi guardò con uno sguardo indagatorio << non sarà che state insieme....me lo diresti no?>> << la smetti per favore di fare domande, é forse un' interrogatorio?prima cosa non stiamo insieme ,e secondo, é venuto qui per studiare ok?>> alzo gli occhi al cielo esasperata da quella raffica di domande. << si..si.. non me la racconti giusta Helly...solo per studiare tra " amici" >> poi avanzando verso le scale mormora: << siete molto uniti come amici....a quanto vedo>> << sei la solita maliziosa Ana....ma tanto non mi credi.>> Entrammo nella mia stanza, c' era Mike che guardava una foto di quando ero piccola, con le treccine e un vestito a fiori; il mio preferito. Insieme al mio mio amico che in realtà era un pupazzo , di nome Robins.Il pupazzo sopra il mio letto. <> lo saluta Anastasia non appena lui si accorse della nostra presenza.Poggió la foto sullo scaffale, dove era poggiato, poi si avvicinò verso di noi. << Ciao Ana >> salutó allargando le sue labbra morbide in un sorriso entusiasta. Ana si guardava intorno ,come se era la prima volta che entrasse nella mia stanza. << Ana la stanza é sempre la stessa..>> << hai cambiato qualcosa però....la foto di quando eri piccola prima era nella scrivania, ora invece si trova nella libreria >> disse Ana indicando con un dito la cornice. << no ti sbagli>> ribattei io << sempre lí é stata...sei tu che certe volte hai la testa fra le nuvole ,e non guardi i posti della mia stanza!>> << possibile...>> mormorò,il suo sguardo era assente. Mike la osservò e fece una risata sommessa, quasi come se la nostra conversazione era divertente.Non capivo il comportamento di Ana, era agitata e non stava ferma neanche un minuto. Studiai meglio lei. Sentivo i suoi pensieri riguardo a Mike e infatti, faceva di tutto per non sedersi accanto a lui.Era chiaro che stava nascondendo il suo imbarazzo per paura di dimostrare a Mike il suo interesse per lui, si era innamorata per la prima volta. Non era la sola ad ad avere capito tutto, ma anche Mike. << Ana... tutto bene?Rilassati>> poi indicando il posto accanto a lui disse << siediti>> Lei diventó paonazza in viso, prima di sedersi accanto a lui indugió, l' atmosfera che si creó era tesa e qualcuno doveva pur parlare.Lo feci io. << Ragazzi volete qualcosa da bere?Non so voi ma io sto morendo dalla sete>> mandai ad Ana un sorriso malizioso. " Helly ti uccido!" pensó lei fulminandomi con lo sguardo. << no Helly tranquilla.… io non ho set..>> << non se ne parla vado a prendere qualcosa da bere>> insistetti io.Volevo a tutti i costi che stessero soli. Scesi giú in cucina e aprii il frigorifero, uscii il succo d' arancia.Una volta chiuso il frigo aprii lo stipetto in alto e presi un pacco di biscotti; i miei preferiti e per finire tre bicchieri, poggiai il tutto sopra un vassoio. Salii le scale adagio e mi fermai davanti la porta della mia stanza.Mike ed Ana non si accorsero della mia assenza, finalmente avevano rotto il ghiaccio. Scherzavano e parlavano animatamente come se si conoscessero da molto tempo.Amavo Il carattere di Anastasia era solare e anche molto espansivo, sorrideva sempre anche se aveva la luna storta: quando era di brutto umore solo io me ne accorgevo anche se sfoggiava il suo solito sorriso.Oggi peró era diversa, nei suoi occhi c' era una luce particolare,le piaceva tanto Mike. << Eccoti qui! ma dove eri finita?>>chiede lei vedendomi davanti la porta. << Scusate...mia sorella cambia sempre i posti e non so mai dove mette le cose>> Poggio il vassoio sopra il tavolino.Anastasia per prima allunga la mano e prende un biscotto, erano i suoi preferiti. << Buoni!>> esclama coprendosi la bocca con una mano, ed era vero: erano squisiti. << Si sono davvero buoni!>> disse Mike mentre mangiava, coprendosi anch'esso la bocca con una mano.Masticando quel biscotto con gusto. Alle 6:30 precise Mike se ne andó e Anastasia rimase a cena a casa mia, é da tanto che non passavamo un pomeriggio cosí. Guardammo Harry Potter e la pietra filosofale, ma in realtà piaceva solo a lei.A me non piaceva proprio. << Buona notte, a domani>> mi salutó scuotendo la mano,sorrideva radiosa. << Notte Ana>> Quella notte mi addormentai tardi.Non riuscivo a prendere sonno, quando chiudevo gli occhi mi immaginavo Justin e Federica abbracciati, come una vera coppia di innamorati.Perché questo pensiero mi perseguitava? Eppure facevano una bella coppia: lui era perfetto e lei pure, erano belli entrambi. Non avrebbe guardato mai una come me. << Helly...su svegliati!>> la mattina seguente, mia sorella mi svegliò togliendomi le coperte da sopra la testa << farai tardi!>> << Ok....ora mi alzo>> sussurrai alzandomi e con gli occhi non del tutto aperti guardai l' orario Erano le 7: 40: é tardissimo! Presi i vestiti dall' armadio, i primi che avevo nelle mani e corsi in bagno.Entrai nella doccia,l' acqua fredda scendeva lungo il mio corpo facendomi sussultate.Ormai ero abbastanza sveglia, avvolsi il mio corpo in un' asciugamano e mi vestii in fretta e furia, sbattendo contro il mobiletto del bagno <> imprecai infilandomi la felpa.Speriamo di arrivare in tempo a scuola. << Helly....c' é Mike che ti aspetta>> oh mio dio! Ci mancava solo Mike. << ok…arrivo subito>> Mi lavai il viso e i denti in fretta e furia e scesi giú a mettermi le scarpe.Avevo il fiatone. << Ciao Mike.....credevo fossi già a andato a scuola>> << no..ti ho aspettato cosí andiamo insieme>> sorrise.Mi avvicinai a lui e incominciammo a camminare << però dobbiamo fare in fretta>> Mi afferrò la mano e corremmo all' impazzata.Quel contatto mi fece venire brividi in tutta la schiena, solo Ana e mia sorella mi davano la mano, mai nessun ragazzo.La vecchia Helly non avrebbe mai accettato di andare a scuola insieme ad un ragazzo o di tenere la mano di qualcuno che non sia Ana. Quando arrivammo davanti il cancello della scuola Mike mi teneva ancora per mano,mi venne il formicolio in tutto il braccio,guardai le nostre mani unite. << che corsa! tutto ok Helly?>> era davvero affannato. Balbettai un "si" guardando ancora le nostre mani.Proprio in quel momento accanto a noi passó Justin con il casco in mano. <> lo salutò Mike <> salutò lui mentre i suoi occhi andarono sulle nostre mani unite<> <>sussurai, guardando fisso negli occhi. Mike si accorse solo dopo che ancora teneva la mia mano “sto tenendo ancora la sua mano....però che bella sensazione” Era diventata una sfida? Mike mandava sguardi di sfida a Justin che invece di rispondere alle sue provocazioni si girò e se ne andó lasciandomi ancora sola con Mike in mezzo alla folla degli studenti che spingevano. << sarà meglio entrare...>> feci una finta tosse guardando la mano << peró se ci teniamo ancora la mano pensano che siamo...>> << ah...scusa>> Mollò di scatto la mia mano arrossendo lievemente. Quando lasciai Mike tra le sue ammiratrici entrai nella mia.Come suo solito Federica stava civettando con Justin, il ragazzo che provocava in me emozioni mai provate e che mi piaceva da impazzire. Mi incamminai verso il mio posto accanto alla finestra che si trovava infondo all' aula,ignorando la solita risata fastidiosa di quelle due oche e una serenata che ormai mi ripeteva ogni giorno Sharon cantilentandola sottovoce ,ovvero dal primo momento che Justin era entrato nella nostra classe "lui é m- i-o sfigata" La cosa che mi incuriosiva era: di tutti e tre chi lo voleva veramente? Per loro Justin era diventato un trofeo, chi lo avrebbe conquistato prima avrebbe vinto .Chissà cosa pensava di lui di tutto questo. << Helly!>> mi salutó Ana venendo verso di me per poi finire il tutto con i suoi " super abbracci" per come li chiamava lei. << ciao Ana>> ricambiai il suo abbraccio << ok anche io ti voglio bene>> << ah...scusa.Ci ho messo troppo entusiasmo?>> << si...un pochino...>> risi Ana accorgendosi della presenza di Justin lo salutò.<> <> Una volta seduta al mio posto buttai il mio zaino sul pavimento con un tonfo attutito.Alzai il capuccio della mia felpa per non guardare Justin << Hai visto Mike?>> chiese con occhi che luccicavano. << si..stamattina é venuto a scuola con me>> << si proprio cosí e il loro comportamento era molto...come posso definirlo? Intimo>> intervenne Justin in tono aspro. << cosa vuole dire?>> chiese Anastasia investigando << in che senso intimo?>> << Niente di importante Ana...mi dava solo la mano per darmi una spinta dato che sono lenta come una lumaca, come ben sai.Questo intendeva con i-n-t-i-m-o>> poi fulminandolo con lo sguardo proseguii: << comunque buon giorno Justin.>> << si lo so che sei lenta come una lumaca Helly.Justin mi hai fatto prendere un colpo!>> in quel momento arrivò il professore e Ana andò subito al posto. << ciao Justin.Ci vediamo oggi?>> chiese Federica con il suo solito sorriso accattivante << no scusa...ho già degli impegni.Ieri é stato solo perché avevi la spesa>> Il suo tono era freddo. Federica rimase bloccata a quella risposta.Se ne andò furiosa. Presi il libro e lo aprii a pagina 133. << Helly allora oggi vieni in moto con me?>> mi domandò a bassa voce.Il suo umore all' improvviso era cambiato. <> dissi in tono aspro, quasi da vergognarmene. Lui poggió la sua mano sopra la mia e io fui percossa da brividi lungo la schiena: << ma tra me e lei non c' é niente>>sorrise dolcemente, tolsi la mano da sotto la sua. << non mi devi spiegare niente>>.Risposi secca. Mi rifiutai di guardarlo negli occhi,mi vergognavo troppo per avere fatto la figura della " gelosa". Presi appunti sforzandomi di liberare la mia mente dai quei pensieri fissi su Justin, non volevano lasciarmi in pace.Con la coda dell' occhio vidi che mi stava guardando quasi divertito della mia reazione.Stupida! Stupida Helly! << e ora cosa c' é da ridere?>> << scusami...niente>> capendo che ero di pessimo umore ritornò serio. Per il resto della lezione nessuno di noi due aprí bocca,cosí fu anche nella seconda ora.Quando suonò l' intervallo scattai dalla sedia e mi avviai verso la porta, ma a bloccarmi davanti la porta fu Justin: << Ora non mi scappi piú...non puoi evitarmi sempre>>continuò lui furioso << ora vieni con me e ne parliamo>> << non possiamo parlarne un' altro giorno?>> chiesi sorpassandolo, ma lui non mollava.Tutta la classe ci fissava. << No......accetti o non ti farò uscire da questa classe>> i suoi occhi scuri e penetranti mi fissavano. Rimasi in silenzio, mi sentivo in imbarazzo << allora?>> chiese lui,aspettando un mia risposta. <> sussurrai. Andammo verso l' aula mensa e sciegliemmo il tavolo piú lontano possibile,per non dare troppo all' occhio e per parlare tranquilli senza interruzioni. <> sussurrò Justin << so che sei arrabbiata ma se mi dai la possibilità ti posso spiegare>> <> chiesi io continuando fissare davanti a me, volevo sembrare impassibile. << lo sai meglio di me...>> rispose senza togliere i suoi occhi dai miei << non capisco di cosa stai parlando>> risposi controllando il mio nervosismo. <> << senti se devi dirmi qualcosa puoi dirla anche ora!>> già stavo perdendo la pazienza.Ero nervosa e irritata. << Io e Federica...ti ripeto non stiamo insieme.Gli ho fatto solo un favore>> i suoi occhi scuri mi scrutavano con insistenza, lo guardai ma fu un passo sbagliato.Sentivo le guance bruciare. << e io ripeto pure non devi darmi spiegazioni.Per me puoi stare con chi vuoi tu>> << Helly non é questo che pensi>> Rido aspra << tu non sai niente dei miei pensieri..Ora sai leggere anche nella mente delle persone?>> << vuoi la veritá? Si sempre..e so che lo fai anche tu>> rispose calmo. Rimasi immobile a quelle parole.Il battito del mio cuore accelerò<< come fai a saperlo?Leggi anche nella mia mente?>> <> poi poggiando i suoi avambracci nel tavolo disse << lo so dalla prima volta che ti ho salvata, so tutto di te Helly>> si sbagliava: lui non sapeva niente di me. << tu non mi conosci per niente..non sai niente di me >> mormorai. << questo lo pensi tu,per me sei come un libro aperto e anche la tua mente lo é!>> Mi guardo in giro boccheggiando : << ma cosa sei un mago? un' indovino?>> lui rise piegando le sue labbra morbide e invitanti in un sorriso sex << mi dispiace deluderti ma per sapere cosa accade o deve accadere non mi serve una sfera! Ma che libri ti leggi>> Ripensando ai miei discorsi imbarazzanti diventai bordeaux in faccia, e lui li aveva letti letterarmente. << quindi sei sensitivo...>> << esatto! ora parliamo di un' altro discorso>> disse in tono serio << Helly a me non piace Federica, mi piaci tu>> <> << sono serio....é la verità.Mi piaci e continuerò a dirlo fin quando non mi crederai>> << Stop! Basta con queste cose....>> mi alzai << meglio entrare in classe>>lui si parò ancora davanti a me << ancora mancano 5 minuti....come sempre scappi da me>> sospira deluso. << Helly so che anche io ti piaccio, e non so perché scappi>> << io....>> << Helly ti prego.....non scappare>> sussurra lui inchiodandomi con il suo sguardo penetrante << io.... non scappo.Non ci sarebbe motivo di farlo.>> << Davvero?A me non sembra.Non ce bisogno che ti nascondi ancora.>>il suo tono era tranquillo.<< so cosa provi quando sei accanto a me o se solo sfioro la tua mano.Eviti ogni contatto o sguardo.>> Ad interrompere la nostra conversazione fu Anastasia che corse verso verso di noi chiamandoci : << hei ragazzi vi ho cercato dappertutto>> Justin le mandò un' occhiataccia << scusate ho interrotto qualcosa?>> Justin inarcò un sopracciglio << tranquilla Anastasia.>> poi girandosi verso di me disse. Prima di andarsene si avvicinò al mio orecchio << sei stata stata salvata vedo....ma oggi non mi scapperai di sicuro>> se ne andò con aria tranquilla. << puoi spiegarmi cosa é successo? Mi sono persa qualcosa?>> chiese Anastasia curiosa. << abbiamo parlato di alcune cose...>> Mi alzai e la sorpassai << di che cose..>> << mi ha detto che gli piaccio e che tra Federica e lui non c'e'niente>> << scusa ho capito bene? Oh mio dio! Sono scioccata>> si fermó << cosa c' é di scioccante scusa?>> <> già era un figo da paura,tutte le ragazze vorrebbero essere al mio posto. << in effetti hai ragione..>> poi sospirando continuai << ora possiamo chiudere il discorso?>> <>aggiunse ancora lei comprensiva<>concluse lei voltandosi e avviandosi sola senza di me verso la classe lasciandomi sola con i miei perché senza una risposta.Ana aveva ragione , non potevo scappare sempre da lui e nemmeno autoconvincermi che mi era del tutto indifferente.Non volevo diventare una persona che scappava davanti a ogni difficoltà. Entrai in classe pensando ancora al comportamento di Ana, di quanto mi stupiva.Mi accorsi che Justin mi stava scrutando come se volesse leggermi dentro, quello che fa sempre senza che io me ne accorga. Federica e le altre erano lontane da lui e questo mi stupí, dato che erano come delle sanguisuga appicicate alla loro preda, che in questo caso era Justin. << ti senti bene?>> mi chiese Justin ,senza che me ne accorgessi, non era piú al suo posto ma bensí di fronte a me. <> risposi, sperando che il mio tono era più convincente possibile : forse già aveva capito tutto. Decisi di alzare lo sguardo verso di lui, fui catturata dai suoi occhi meravigliosi <> chiese incerto. <> cosa faceva a preoccuparsi per me dopo il mio atteggiamento ostile nei suoi confronti? <> Andai a sedermi al mio posto pensando alle parole di Anastasia,fecero molto effetto su di me. Più ci pensavo più mi rendevo conto che aveva ragione. Dentro di me stava montando la rabbia,mi sentivo inutile.Ero così confusa, che non mi importava di quello che stava macchinando Federica,e neanche I suoi pensieri malvagi e diabolici. C'ero con il corpo,ma non con la mente.Come un computer che va in standbuy. Mi misi le mani fra i capelli mentre guardavo nessuno in particolare,ma un punto qualsiasi della classe,nel vuoto;Le mie idee erano confuse,la mia mente era offuscata. Prima di conoscere Justin,non provavo queste sensazioni,anzi nemmeno c'era bisogno che li provassi. A rompere il filo dei miei pensieri fu proprio Justin: <<è suonata....allora andiamo?>> La classe era deserta.Per quanto tempo ero rimasta assente? <> <> mi alzai e mi misi lo zaino in spalla <> <> Si parò davanti a me <> disse sfidandomi. Mi afferrò la mano e mi trascinò con se facendo sfiorare il suo braccio con il mio,non volevo avere nessun contatto con lui. <> Provai a liberarmi, ma lui era più forte di me <> disse guardandomi dritto negli occhi. << va bene.....però potresti lasciarmi andare.So camminare anche sola>> lasciò la presa e io lo seguii senza oppormi. Nei corridoi, c'erano ancora alcuni studenti che sghignazzavano.In realtà più ragazzi rimasti che ragazze,e tra quelle poche studentesse rimaste,non potevano mancare:Federica,Sharon,Veronica e un'altra ragazza piuttosto carina,Celeste. Quando arrivammo davanti il cancello,dove era parcheggiato il motore di Justin,lui si girò per guardarmi <> chiesi arrossendo,le mie guance erano un fuoco ,il mio cuore batteva all'impazzata e per non parlare dei brividi lungo la schiena. Cosa gli passava in quella testa? <> mi porse il casco non appena fummo davanti il motore. Ecco perchè mi guardava! <> mormorai, prendendo il casco.Infilai il casco e salii; <> <> E ora che facevo? Dovevo stringermi a lui,però mi vergognavo troppo.<> feci come mi disse lui, stavo cingendo la sua vita con le mie braccia,e ancora non ci potevo credere.Adoravo quel calore che emanava il suo corpo,il suo fisico atletico. Volevo mantenere una certa distanza,ma stare così vicina a lui, non mi dispiaceva per niente,anzi mi sentivo al sicuro, quanto vorrei che il tempo si fermasse. .Poi non andava così veloce come pensavo,mi aspettavo di peggio da lui. Il vento forte,scompigiava I miei capelli,sfiorandomi anche le labbra.Non riuscivo a respirare,dalla troppa emozione. <> annunciò Justin girando la chiave per spegnere il motore.Mi tolsi il casco,e lo diedi a lui. <> Sospirai. Finalmente riprendevo a respiravo.Mi girai per andarmene respirando a fondo. Scese dalla sella del motore togliendosi il casco,stava per fermarmi e lo speravo tanto. Ma non lo fece <> <> balbettai imbarazzata. Mi seguì con lo sguardo fino a quando non fui entrata in casa,come se vorrebbe proteggermi. Poggiai la spalla contro la porta di casa <>chiese mia sorella con sguardo interrogativo. <> <> il suo tono era malizioso. <> <> <> La sorpassai e andai in cucina << Perché non l'hai fatto entrare?>> << non mi è venuto in mente di chiederlo>> <> Sbarrai gli occhi << cosa? Quando l'hai deciso?>> << Mi ha chiamato sua madre per fare una passeggiata....e così li ho invitati a cena>> disse lei con naturalezza,come se io fossi l'unica a essere nervosa per questa cena. <> <> come pensavo la sottoscritta doveva fare la spesa! <> dissi con un sorriso <> <> borbottai ,in realtà non lo ero per niente. <> <> mi sarei riempita di sacchetti,conoscendola.<> <> ed era vero,uscivo di rado;non perché mia sorella me lo impediva. Non avevo molti amici a causa del fatto che mi chiudevo come un riccio. Anastasia è la mia unica amica,la migliore. <> Andai di sopra nella mia stanza,buttai lo zaino ai piedi della scrivania come se fosse un sacco e mi distesi sul letto. Chiusi gli occhi e canticchiai l'unica canzone che sapeva calmarmi,ricordando ancora la voce melodiosa di mia madre. Presi un cd e lo misi nel lettore,mia sorella fin dalla morte dei miei genitori aveva trasferito questa canzone in un cd qualsiasi,per memorizzarsela e cantarmela ,solo così mi sentivo più vicina a mia madre. Dormi piccola mia, fai la nanna angelo mio. Corri e ridi insieme a me,con la tua mamma non sarai sola. Se i brutti sogni tu farai ci sarò io a coccolarti. Questi erano i primi versi della sua ninna nanna .Mi scese la prima lacrima che lasciò il segno sulla mia guancia. <> mia sorella entrò nella mia stanza e si avvicinò. Mi strinse tra le sue braccia <> la sua voce era così dolce e tenera <> come se era facile! <> mi asciugai le lacrime e sorrisi,ora mi sentivo meglio. <> <> poi alzandosi disse <> chiese entusiasta. <> esclamai anche io entusiasta vedendo la sua espressione raggiante e felice <> uscii dalla mia stanza. Mi alzai dal letto e andai a guardarmi allo specchio,i capelli scompigliati e gli occhi di chi ha pianto. “Helly devi essere forte!>> dissi tra me e me. Scesi giù,già mia sorella era pronta,semplice come sempre. Era la fatocopia di mia madre. <> “nika” così mi chiama sempre,sin da quando ero piccola. Entrammo in macchina,mi misi comoda mentre la guardavo girare la chiave per mettere in moto. Era da tanto che non passavo del tempo con lei,sempre impegnata tra lavoro e pulizia casa. Fu piacevole e divertente. A fine pranzo avevamo la pancia piena,e direi;per quanto avevamo mangiato. Il telefono di mia sorella squillò: <> Mi girai verso di lei mentre bevevo la lattina di coca cola. <> <> pagammo il conto e ci incamminammo verso la macchina. Per le strade non c'era traffico, in pochissimo tempo già eravamo a casa. Davanti la nostra porta c'era Mike,Justin e la loro madre. I miei occhi incontrarono quelli di Justin: <> <> Mi avvicinai per salutare Mike che aveva un sorriso stampato in faccia,Justin e Sandy. <>chiese Sandy ai loro figli <> il primo ad accettare fu Mike,che era accanto a me<> “vai via Justin” <> Justin invece guardava Mike che rideva sotto i baffi. Rise pure lui <> Il mio sguardo andò verso Sandy e mia sorella che guardavano tutta la scena,erano sorprese quanto me: << ragazzi che ne dite di andare?State facendo perdere tempo a Helly>> disse in fine la loro madre. Ci allontanammo da casa mia senza fiatare, dal troppo silenzio si sentiva il frusciò degli alberi e ogni pensiero della gente. Quando finalmente entrammo al supermercato era molto affollato a malapena si riusciva a passare tra i vari reparti,ma a catturare la mia attenzione erano le ragazze vestite alla moda,che lanciavano occhiatine ai due bellissimi ragazzi accanto a me. Ogni ragazza faceva gli occhi dolci a Justin e questo mi dava fastidio,sentivo i loro pensieri “è strafico” la cosa più strana è che Mike non era al centro dell'attenzione quanto lui. Andai avanti mentre Mike era indaffarato ad aiutarmi a cercare gli ingredienti per la torta. Con la coda dell'occhio vidi che Justin era dietro di me. Come faceva se un minuto fa era nel reparto dei biscotti. << ti aiuto pure io, passami la lista>> annuì e gli porsi la lista nella sua mano. Aprì il foglietto <> <>risposi ironica avviandomi al reparto che mi interessava Rise a quella battuta<> risi a mia volta pure io. <>Mike ci venne all'incontro. MI girai verso Justin,quando ci guardammo scoppiammo a ridere. <>. All'improvviso il telefono di Mike squillò <> <> qualcosa mi faceva pensare che aveva progettato tutto lui. Andammo alla cassa con il cestino pieno,quasi mi cadevano le mani. <<è pesante per te....dai a me>> Justin mi sfiorò la mano guardandomi con dolcezza. Diventai paonazza in viso,abbassai lo sguardo <>. Qualcosa a quel tocco si era scatenato in me,ero percossa da brividi in tutta la schiena,il mio cuore batteva così forte da uscire dal mio petto. E tutto solo perché Justin mi aveva toccato la mano. Dopo avere pagato uscimmo e ci incamminammo verso casa raggiungendo Mike che ancora parlava al telefono,Justin mi osservava sottecchi e ne approfittò per parlare. <> rise sapendo perchè ero diventata rossa in viso <> <> Diventai ancora più rossa nelle guance <> <> <> intervenni prima che potesse dire qualcosa di imbarazzante. <>i suoi occhi erano intensi, mi guardava attentamente come se stava per leggermi dentro. <> chiesi sfidandolo. <> concluse lui lasciandomi senza parole. Mike concluse la chiamata proprio nello stesso momento che chiudemmo noi la conversazione,chissà se era opera di Justin tutto questo. <> disse Justin in tono malizioso. Lanciai un'occhiataccia a Justin: << e tu come facevi a sapere che era la mia amica?>> poi mi voltai verso Mike << e tu da quando hai il numero di Ana?>> chiesi sospettosa ma allo stesso tempo divertita della situazione che si era creata tra quei due. << hmm...ce lo siamo scambiati quel giorno a casa tua.>> rispose arrossendo imbarazzato dalla mia improvvisa domanda <> risi maliziosa. Mi stupiva che Ana non me lo avesse detto,lei che mi diceva tutto!Sapevo tutto sulla sua vita privata,come sognava che accadesse la sua prima volta con Kim Jonghyun un cantante coreano , si sarebbero conosciuti in una vacanza in Giappone,lei immaginava come tutte le ragazze un colpo di fulmine;si sarebbero guardati intensamente,sarebbero usciti insieme e avrebbero passato una serata romantica a lume di candela. Avrebbero passeggiato mano con la mano,guardandosi con occhi pieni d'amore. E poi il seguito già si sa,il suo romanticismo che io definivo “sdolcinato” mi faceva venire molta orticaria. Mi accorsi che Justin mi stava guardando,e questo mi fece arrossire,faceva accelerare i battiti del mio cuore. Mi ripresi dai miei pensieri e dissi :<> Mike si schiarì la voce: <> <> chiese malizioso Justin <> arrossì lievemente. <> sorrise e poi gli fece l'occhiolino. Oh no....questa non ci voleva! << ok...ciao ragazzi>>. Se andò con una strana luce negli occhi,come se fosse eccitato di vedere quella rubacuori della mia amica. Mi guardai in giro per evitare il suo sguardo divertito. Ma Mike e Ana si erano messi d'accordo? <>. <> mormorai nervosa. Perché le cose cose più imbarazzanti capitavano a me?Era sfortuna! Ci incamminammo verso casa senza parlare,ero troppo imbarazzata per parlare. <> stava per scoppiare a ridere. <> poi mormorai senza farmi sentire da lui <> <> chiese ironico. <> poi lo guardai con aria perplessa <>. <> rispose trattenendo un sorriso divertito. Si stava prendendo gioco di me? Quando si sente troppo sicuro di se è davvero irritante e odioso. Però quando vuole sa essere gentile e sex,quasi da farmi venire gli svenimenti. Arrivati davanti la porta di casa presi le chiavi dalla borsa. <> chiesi trattenendo la mia ansia di stare da sola con lui. Nessuno rispose <> <> speriamo dica di si! <> <> chiesi mentre posavo la spesa. <<è chiaro che non vuoi restare sola con me. Ti faccio così paura?>> chiese lui <> risi cercando di essere più naturale possibile. Ma il sorriso svanì dalle mie labbra appena mi girai, era serio. << magari ti annoi a stare qui>>. Mi stavo arrampicando sugli specchi. <> mi indicò il cielo,era oscurato dalle nuvole <>.Di sicuro fra poco andrà a piovere....che sfortuna! Ecco tutte a me capitavano! <> <> “potrei prenderti a schiaffi?” <> feci un sorriso nervoso cercando di nascondere il mio imbarazzo, gli indicai il divano <> <> presi dal frigo il succo e lo portai nel tavolino con due bicchieri <> mormorò Justin. Poi pensai alla torta che aveva preparato mia sorella la sera precedente e gli e ne porsi una fetta. Justin prese la forchetta e la affondò nella torta: << hmmm buonissima!>> esclamò lui chiudendo gli occhi assaporando boccone per boccone quella torta. Mi accomodai accanto a lui <> chiese lui guardando le mie mani vuote <> <> disse lui in tono malizioso, impugnando la forchetta con il pezzo di torta verso la mia bocca. Non ero più una bambina,che si doveva fare imboccare. Diventai paonazza al solo pensiero di assaggiare la torta nella stessa sua forchetta,questa situazione stava diventando strana. <> balbettai scuotendo la testa. Presi un sorso di succo e guardai davanti a me. <> continuò lui squadrandomi dalla testa in giù << saresti bella lo stesso Helly e nemmeno te ne accorgi>> Abbassai ancora di più lo sguardo con le guance in fiamme <> domandai in un sussurro respirando a fatica. <> restai immobile a quelle improvvise parole ,non ebbi il tempo di rispondere,che sentì delle voci provenienti dalla porta <> chiese mia sorella una volta entrata dentro <> le nostre voci si intrecciarono alla stessa risposta,ci guardammo con gli occhi sbarrati. <> chiesi alzandomi per distogliere lo sguardo da quello di Justin <> Sandy sorrise entusiasta della bella giornata passata con mia sorella. Guardai mia sorella e non vedevo un sorriso così raggiante dalla morte sei miei genitori << grazie Sandy è stata una giornata diversa dalle altre....mi sono divertita molto.>>. Subito dopo arrivò Mike con lo stesso sorriso stampato in faccia,e so che cosa era successo. <> Justin si alzò dal divano,gli si piazzò accanto con un sorrisino. <> mentiva,io non definirei normale scambiarsi un bacio. <> ora la sua voce era incerta,sopratutto sulla parola “amici”. <> dissi costringendomi a rimanere in un tono serio. <> Mike era così imbarazzato e felice che non si accorse della presenza di sua madre. La guardò e fece una finta tosse <> Sandy rise e se ne andò. <> lo rassicurai con un sorriso. <> chiese malizioso Mike. Io diventai paonazza in viso <> Mi girai e tolsi il casino che si era creato sul tavolo,mia sorella se lo sarà dimenticata. Ormai ci sono abituata alla sua sbadataggine <> Justin trattenne una risata e rispose <>.Però mentre pronunciava queste parole mandava occhiatine di complicità verso di me. Mike mandava sguardi di intesa a suo fratello,non disse nulla a riguardo ma il suo sguardo si spostava tra me e Justin come se volesse capire qualcosa di più. Non ci credeva a quella strana e assurda scusa che avevamo inventato. E non potevo biasimarlo. A rompere l'atmosfera che si era creata fu lo proprio lui e questo mi sorprese,il comportamento di Mike era cambiato,i due fratelli erano più uniti. Nessuna traccia di sfida o di ostilità :solo complicità. Questo grazie ad Ana con il suo fascino e il suo comportamento pazzo e buffo ha conquistato il cuore di Mike, l'ha reso una persona migliore. <> non finì la frase che dal suo stomaco uscì un grugnito <>. <> esclamò Justin ridendo, Justin appariva sempre tranquillo anche nelle situazioni imbarazzanti. Vorrei capire cosa gli passa in quella testa,ma di sicuro lui non mi consentirebbe di leggere ogni suo pensiero. Di una cosa però ne ero certa,il suo sorriso era meraviglioso,il Justin che conosco io ha sempre un'aria seria,ma chissà ancora quale lato dovrò scoprire su di lui. Resterei a guardarlo per l'eternità,i suoi lineamenti dolci e perfetti,gli zigomi alti,le sue labbra carnose e morbide. Poterlo guardare era un sogno ad occhi aperti. Justin si accorse che lo stavo guardando come un pesce lesso,distolsi lo sguardo arrossendo. <>chiese mia sorella posandomi la sua mano sopra mia spalla <>.La seguii mentre si dirigeva verso Sandy,che era impegnata ad asciugare i piatti sopra il lavandino. <> <> risposi con ironia <> <> <> feci una smorfia e presi i piatti sopra la mensola. Apparecchiai senza neanche rivolgere il mio sguardo verso la direzione del ragazzo che mi fa battere il cuore all'impazzata. Il primo ragazzo che in tutti questi anni di scuola che entrò nella mia vita,sconvolgendola senza un preavviso. << Ah..eri qui>> chiese gentile Mike <<è tutto ok?>> <> cercai una scusa più credibile possibile. Lui ridacchiò: << Dentro si muore vero?>> <> <> <> chiesi girandomi verso di lui <> rise <>. Poggiò una mano sulla mia spalla. <> Risi con debolezza. Non dissi nulla e mi stupiva il fatto che Mike abbia rinunciato a me per suo fratello ,non aveva tutti i torti. Con la coda dell'occhio notai lo sguardo di Justin verso la nostra direzione. << grazie dei consigli....ma non credo succederà mai niente perché noi siamo solo amici>> <> rise <>.concluse lui prima di entrare dentro. Entrai dentro e sentii lo sguardo insistente di justin come se volesse leggermi dentro,non badai a lui anche perchè su di lui il mio potere non aveva alcun effetto,cercai di mascherare il mio disagio accomodandomi a tavola accanto a lui,non capisco il motivo ma era l'unico posto libero,capii all'istante che era opera di mia sorella dal suo sorrisino alquanto malizioso. Parlando e scherzando la tensione tra me e justin si era allentata,ormai la serata stava diventando più animata, lasciando stare il particolare che la mia gamba si sfiorava con quella sua,provocandomi brividi in tutto il corpo. Mia sorella ci guardava con un sorriso soddisfatto,come se era felice di quello che mi stava accadendo,non mi lamentavo della situazione in cui mi trovavo. Vedere il sorriso stampato sul viso di mia sorella faceva stare bene anche me,ma non era l'unica ad essere felice. A fine serata tutti si ritirarono nelle proprie case e noi nelle proprie stanze soddisfatte della bella serata,non mi immaginerei a condividere la mia stanza con Justin,il solo pensiero mi fece arrossire. <> Annie mi diede un bacio sulla fronte <>. Chiuse la porta della mia camera alle sue spalle e se ne andò,lasciandomi al buio e sola con i miei pensieri. Quando cala la notte ogni preoccupazione o pensiero triste vengono a galla, l'unica alternativa era mettermi in pace con me stessa e chiudere i miei occhi che non volevano stare al comando. Volevo essere meno ostile con lui ed accettare i miei sentimenti.

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Capitolo 2
*** nuova vita ***


1 capitolo Guardando il mio volto riflesso allo specchio posto nella mia stanza, avevo di fronte una ragazza del tutto diversa rispetto a qualche settimana prima. Tutto quello che faceva parte del mio corpo era cambiato: mi accorsi che qualcosa dentro di me stava inesorabilmente mutando. Tutto ebbe inizio in una fredda e umida giornata di ottobre. Gli alberi erano ormai spogli e il vento forte sollevava le foglie da terra, scompigliando così i miei capelli lunghi e mossi che fluttuavano accarezzando il mio viso candido e delicato. Il parco si era animato velocemente con le squillanti voci dei bambini usciti da scuola, che giocavano a rincorrersi girando intorno all'albero. Nei loro volti si intravedeva la spensieratezza genuina della loro giovane età con sorrisi innocenti e felici che riscaldano il cuore di chiunque li guardasse. All'improvviso sentii rimbombare nella mia testa tutte quelle voci, percependo i loro pensieri e la loro gioia. Mi bloccai per un attimo e la mia mente entrò in un caos totale,la vista si annebbiò e i miei occhi si chiusero spontaneamente,l'unica sensazione che provai era che tutto intorno a me girava come se io fossi risucchiata da un vortice.Le mie gambe tremavano e piano piano si sollevarono da terra facendomi capire che sotto i miei piedi mancava il terreno, i miei occhi di colpo si aprirono e fu allora che mi accorsi che io stessi volteggiando in quell'immenso cielo.Ero paralizzata dal terrore,non riuscivo a pensare,a comandare i movimenti del mio corpo,le mie braccia e gambe erano deboli quasi molli ma di una cosa ero sicura,che il mio essere fosse comandato da qualcuno che non ero io senza il mio volere,mi sentivo una marionetta ;cercai di urlare per chiedere aiuto ma era tutto inutile dalla mia bocca non uscirono parole,c'era solo io in un immenso tunnel dove nessuno poteva sentirmi o vedermi,raddrizzai il capo delicatamente evitando di procurarmi dolori per guardare verso il basso, riuscivo a vedere i medesimi bambini che erano fermi con accanto le loro mamme come se il tempo si fosse fermato in quel preciso momento ,l'unico elemento che volteggiava era una semplice foglia secca travolta da una goccia d'acqua che si poggiava su di essa. Senza che me ne accorgessi mi comparì davanti una bellissima donna dai lunghi capelli color oro e occhi verde smeraldo dai lineamenti delicati,con indosso un vestito bianco che risaltava la sua carnagione chiara e la sua pelle perfetta.Si avvicinò a me e con grazia e dolcezza mi sfiorò la fronte poggiando le sue morbide labbra su di essa,quel bacio mise fine alle mie torture e scaturì dentro di me una quiete mai provata e cambiò totalmente la mia persona. Il vortice in cui ero imprigionata sparì facendo cadere il mio corpo debole e indolenzito al suolo. Quando mi risvegliai mi ritrovai tra le braccia di un perfetto sconosciuto <> mi chiese lui con aria preoccupata.Cerco di sciogliere quel groppo che mi serrava la gola e respirai come se mi mancasse l'aria,mi sollevò delicatamente e poi mi aiutò con calma ad alzarmi da terra << sei sicura di stare bene?>>mi chiese lui nuovamente io annuii e riuscì addirittura ad abbozzare un sorriso. << penso di si.......>> poi prendendo fiato continuai << cosa ci faccio qua?>> domandai incapace di ricordare << noto che non ricordi niente...almeno sai il tuo nome?>>chiese ironico io lo guardai con aria interrogativa..ma che razza di domanda era quella, è vero che ero frastornata per l'accaduto ma sapevo come mi chiamavo, ignorai la sua ironia e risposi in un sussurro << Helly>> lui accennò un sorriso << perfetto vedo che ti sei ripresa,io sono justin>> Quando mi ripresi del tutto ed riusci a guardare in faccia il mio soccorritore, fui catturata dagli stessi occhi verde smeraldo e i capelli biondo oro erano uguali a quelli dell'angelo che vidi in quel tunnel,ma con la differenza che i suoi erano corti.Rimasi incantata ma allo stesso tempo mi domandai nella mia testa perché c'era così tanta somiglianza tra quelle due persone? Ma di sicuro questo non era il momento adatto per porsi certe domande.Lui si accorse che lo stavo fissando ed io imbarazzata di averlo guardato con insistenza diventai paonazza in viso; per non fargli notare il mio disagio distolsi lo sguardo da lui e notai che eravamo al centro dell'attenzione,lui percependo il mio nervosismo tranquillizzò la folla che si era creata intorno a noi: <> disse con un tono premuroso quasi da far credere che stavamo veramente insieme; a quell'affermazione arossiì violentemente e lo fulminai con lo guardo, cercando di capire che storia si era inventato quel ragazzo.La folla intorno a noi ci guardava con occhi pieni di tenerezza e pronunciava parole dolci su di noi quasi come se credesse veramente a quella storia appena raccontata.Tutto lo spazio attorno a noi si era liberato e tutta la folla che fin allora era lì ora non c'era più. Osservai attentamente le spalle larghe e muscolose del ragazzo, la carnagione chiara ......era un sogno ad occhi aperti. <> disse con un lieve sorriso sulle labbra, sembrava quasi mi leggesse nel pensiero ma è possibile? no ma che vado a pensare certo che non poteva essere vero!mi sa che avevo sbattuto troppo forte la testa. <> dissi poi passandogli accanto << ciao e grazie ancora della tua assistenza>> Me ne andai dopo avere pronunciato quelle parole, incapace di dimenticare l'episodio di oggi,le sensazioni che provai tra le braccia di quel misterioso ragazzo e quell'angelo che stravolse i miei pensieri .Perché mi sentivo così?Cosa mi era successo? Avevo ancora impressi nella mia mente quei occhi che mi vennero al solo pensiero i brividi lungo la schiena,volevo andare fino infondo a quella storia.Mi toccai con mani tremanti la fronte,il punto in cui mi baciò quell'angelo,qualcosa in me era cambiato ma nello stesso tempo avevo anche paura che non sarei stata più la Helly di sempre. Da quel giorno la mia vita cambiò non solo dall'incontro con justin ma anche dai nuovi poteri misteriosi che mi erano stati conferiti senza che nemmeno me ne rendendo conto,ora la mia personalità non era più la stessa,finalmente avevo capito in cosa consistevano i doni a me donati ,ormai non ero più una comune ragazza che va alle superiori e vive la propria vita spensierata.Sembrerà strano e inquietante ma riesco e leggere ogni minimo pensiero che la gente pensava ,anche il più perverso e persino anche quelli più buffi e belli; in poche parole tutti i pensieri possibili e immaginari. Il primo passo che per me fù il più importante era ritrovarmi in mezzo alla folla dei miei coetanei,sentire tutti i loro pensieri centrati nella mia mente, quasi da farmi venire un gran mal di testa; Mi ritrovai al mio fianco la mia migliore amica Anastasia la salutai con un sorriso e la abbracciai forte quasi da farle mancare il respiro,lei sempre con quella sua solita treccia di rado li lasciava sciolti,anche se io invidiavo la sua fulva chioma riccia, con i suoi occhi verdi ed espressivi,quel naso perfetto,le labbra carnose e le sue guance tonde con una spruzzata di lentiggini che la rendevano più attraente ,ma la cosa buffa di quel viso bello e tenero erano gli occhiali più grandi della sua faccia. Quando mi trovai d'innanzi l'aula entrai sempre accompagnata da Ana il mio vezzeggiativo per abbreviare il suo lungo nome: <>disse lei osservando i nostri compagni che si lanciavano l'uno con l'altro palline di carta ,allora mi posi la domanda più logica ,ma eravamo in un liceo o in un asilo nido? Ma non badai a quel comportamento infantile dei miei compagni ed entrammo prendendo posto,dall'altra parte dell'aula c'erano le ragazze più antipatiche della classe :Sharon, la piú burba ,Federica e la più insopportabile Veronica, sono note per il loro comportamento da egoiste e presuntuose.Sembravano delle modelle uscite da una rivista sempre impeccabili nel loro modo di vestirsi e nei modi di fare,piene di trucco e unghia perfette tante volte mi posi la domanda se questo era uno scudo per nascondere le loro imperfezioni o il loro lato debole. Ma fu qualcos'altro che catturò la mia attenzione,rivolsi il mio sguardo verso l' uscio della porta,riconobbi subito quel ragazzo che mi soccorse in quell'episodio che cambiò definitivamente la mia esistenza:il suo abbigliamento era piuttosto diverso dagli altri,portava una giacca di pelle nera,da motociclista e una sciarpa di un colore rosso acceso che non si abbinava affatto con il suo abbigliamento;sembrava uscito da un film,dove il protagonista oltre a essere affascinante e attraente portava con se un lato misterioso.Davanti a quella visione mi dimenticai che mi trovavo in classe e non diedi molto ascolto a quelle parole che pronunciava il nostro professore,poggiai entrambi i miei avambracci sul banco,incapace di togliergli gli occhi di sopra ,scossi la testa per riprendermi e provai a concentrarmi per capire cosa pensava realmente nella sua mente,ma fu del tutto inutile non riuscivo a leggerla. Perché? io leggevo i pensieri di tutti ma i suoi erano un mistero,cosa nascondeva questo ragazzo? << stai bene helly?>> disse Anastasia chinandosi verso di me,come se mi avesse letto nel pensiero. <> risposi con incertezza <> poi riprese a parlare <> finì poi con tono malizioso. <>negai io cercando di essere convincente. Lei fece una risata e poi mi guardò: << certo..... stavi guardando solo il suo modo di vestirsi,allora perché lo fissavi?>> non risposi alla sua domanda e tornai nuovamente a guardarlo.Quando si tolse gli occhiali da sole mi guardò anche lui con un'espressione indecifrabile,i suoi occhi catturarono i miei e io rimasi senza fiato quasi da svenire,incapace di parlare. Justin sorrise divertito come se sapesse l'effetto che faceva su di me,solo dopo mi resi conto che lo guardavo con insistenza e diventai paonazza in viso,non era mia abitudine fissare la gente ma con lui era diverso.Mi feci forza e alla fine trovai il coraggio di guardare oltre e non più verso la sua direzione. << ragazzi vi presento justin Morrison,il vostro nuovo compagno>> annunciò il professore a tutti noi << justin,lì è l'unico posto libero>> indica il mio banco con un dito. Riuscivo a sentire i pensieri cattivi su di me di tutti i miei compagni,chiusi gli occhi ormai abituata dalle loro critiche o anche invidia su di me;chi pensava che ero bella,ma io non mi definivo così, ero una semplice ragazza dai capelli lunghi e mossi neri e gli occhi azzurro cielo ma nonostante tutto non mi sentivo per niente speciale. Tutte le ragazze della mia classe quel momento volevano essere al mio posto,quasi mi odiavano,justin si avvicinò nel banco che era proprio accanto al mio <> mi salutò appena seduto <>risposi al suo saluto con timidezza Il professore iniziò a spiegare e mi accorsi solo dopo che ero l'unica di noi due ad avere il libro << potrei seguire con te?>> che sciocca che sono come faceva ad avere il nostro libro di testo se era nuovo! spostai il libro al centro facendo attenzione a non sfiorare la sua mano,lui mi guardò come se aveva capito il mio disagio,avvicinò la sua sedia alla mia.Avevamo gli occhi di tutti sopra di noi, e i troppi pensieri mi incasinavano la mente; allontanai ancora di più la mia sedia,ma ormai ero arrivata al limite e mancava proprio poco per scivolare dalla sedia,lui fece un sorriso divertito <> disse lui facendo finta di non avere capito la mia reazione quando avvicinò la sua sedia alla mia.mi stava prendendo in giro Non badai ancora una volta al suo umorismo e cercai di mantenere la calma dato che già mi stavo irritando da quel suo comportamento,mi concentrai sulla lezione anche se non era per niente facile,tutta quella vicinanza e quelle voci che rimbombavano dentro la mia testa ,c'era qualcosa che mi distraeva,senza dubbio già conoscevo la risposta: Justin. Mi girai verso di lui,chiedendomi perché non riuscivo a leggere nella sua mente era una situazione strana e inquietante ma allo stesso tempo mi incuriosiva,volevo a tutti costi sapere cosa pensava mi sforzai di più ma senza alcun risultato: si accorse che lo stavo fissando insistentemente <> domandò lui avvicinandosi sempre di più,a quella domanda improvvisa non sapevo cosa rispondere, non era mia abitudine fissare la gente ma in lui c'era qualcosa che mi spingeva a farlo << certo che no!stavo guardando la lavagna>>risposi cercando di essere più convincente possibile a quella scusa che inventai <>poi proseguì lui piegando le sue labbra morbide in sorriso <> << si infatti stavo prendendo appunti,di sicuro non sto una lezione intera a guardarti,non vedi?>> gli dico io indignata mostrandogli il mio quaderno anche se non avevo scritto niente ,poi mi girai facendo finta che lui non fosse accanto a me e stavolta presi davvero appunti. Finalmente suonò l'intervallo.Feci un sospiro di sollievo,fortunatamente lui non mi udii. Ci alzammo contemporaneamente nello stesso momento come se avessimo unito i nostri pensieri. Ana mi venne incontro mentre mi avviavo fuori dall'aula e lungo i corridoi della scuola mi guardava come se volesse leggere qualcosa nei miei occhi , ma si limitò a chiedermi semplicemente se mi trovavo bene con il mio nuovo compagno di banco. <> tagliai corto io e lei non mi chiese nient'altro, forse aveva capito che non era un buon momento per parlare di lui e continuammo la nostra conversazione parlando d'altro. Quando entrai in classe mi avviai verso il mio posto ma con molto fastidio notai che attorno al suo banco c'era quel famoso gruppetto di ragazze. Lui si accorse del mio rientro ma le altre, troppo impegnate nella loro conversazione, non badarono alla mia presenza: erano troppo occupate a fare le oche! Alzai gli occhi verso il soffitto e feci un lungo sospiro,il solo pensiero di guardare in faccia e sopportare quell'antipatico per altre tre ore mi faceva venire il volta stomaco.Ma dovetti farmi forza e avviarmi verso il mio posto: << scusate ragazze posso passare?>> loro non si accorsero lo stesso di me come se fossi un fantasma,ma la cosa che mi infastidì di piú fu che mi ignorarono completamente << noto che abbiamo problemi di udito,io vi consiglierei una visita.State occupando troppo spazio>> gridai io avvicinandomi sempre di più a loro. <>si scusò sarcasticamente sbattendo le palpebre con finta innocenza .Veronica squadrandomi dalla testa ai piedi come se fossi un'insetto da schiacciare ,era chiaro che la mia presenza non era gradita. Ignorandole passai davanti e andai a sedermi al mio posto .Veronica e le altre si allontanarono e con la coda dell'occhio mi accorsi che continuavano a lanciarmi occhiatacce mentre parlavano fra loro ,nella mia mente rimbombavano tutte le loro critiche. Ma non badai a loro e mentre aprivo lo zaino per estrarre i libri, sentivo il suo sguardo fisso su di me,perché mi scrutava così insistentemente? Nonostante attorno a lui c'erano le ragazze più belle e popolari della scuola i suoi occhi erano rivolti verso di me,proprio io che non avevo neanche un pò del loro aspetto curato e perfetto ;ero tutta l'inverso data la mia semplicità.Non mi disse niente stranamente ma fui io a porgli la domanda<>proseguì ancora io << mi stai mettendo a disagio,noto che è anche tua abitudine fissare le persone >> usai la stessa domanda che lui mi aveva posto durante la lezione di storia. << ah scusa.... è solo che stavo osservando come siete diverse tu e quelle ragazze comunque no non è mia abitudine fissare la gente>> concluse lui secco. Lo guardai stupita:<< non siamo tutti uguali......non ci tengo a diventare come quelle>> tagliai corto .Davanti l'uscio della porta c'era la professoressa che con un'espressione disperata,avanzò verso la cattedra;quasi non si metteva le mani nei capelli da quel casino che scatenavano i miei compagni.Quella classe era peggio di un'asilo nido! <> gridò lei vedendo che i miei compagni la ignoravano,a quell'urlo quelle voci assordanti ebbero fine e tutti andarono a sedersi composti e silenziosi ogniuno ai propri posti. Tutti avevano paura di quella professoressa sembrava l'insegnante cattiva di un film,aveva sempre i capelli legati con un fermaglio, con il suo abbigliamento austero magliette accollate fino al collo e gonna fino al ginocchio,le classiche scarpe alla nonna .Mi chiedevo sempre come facesse a non sentire caldo anche in estate.Della sua vita privata non si è mai saputo niente,molti spettegolavano in giro voci ma del tutto infondate,come se non avessero niente da fare e il loro hobby era mettere il naso negli affari altrui Con uno sguardo che incuteva paura si girò verso Sharon,Veronica e Federica,che invece di seguire la lezione pensavano solo ad abbellirsi le loro unghia: << la scuola non è diventata un centro estetico,siete qui per studiare e ora come i vostri compagni aprite il libro>> il loro comportamento di superiorità rispetto ai componenti della mia classe mi innervosiva ,sembra che tutto girava intorno a loro e gli altri fossero dei giocattolini che potevano usare quando volevano. Loro per risposta guardarono la professoressa e risero come delle oche, convinte che nessuno li sentiva. Ma volevano sembrare sceme o le erano veramente? La lezione iniziò,ma io già avevo perso la concentrazione e come se non bastasse avevo accanto justin che si avvicinava sempre più per seguire.Ma me lo faceva apposta? Andai sulla pagina che la professoressa ci assegnò,facendo sempre attenzione a non sfiorare i suoi avambracci,quasi come se prendessi la scossa avvicinandomi troppo << allora ragazzi la lezione di oggi sarà di ascoltare e interagire con il vostro compagno di banco,sul tema dell'amore>>annunciò la professoressa a voce alta <> concluse in tono severo, quasi soddisfatta del compito che ci aveva assegnato. Mi crollò il mondo addosso: a stento riuscivo a guardarlo negli occhi dalla vergogna, figuriamoci ad affrontare con lui questo argomento.Dall'agitazione mi raddrizzai le spalle e cominciai a spostare la sedia per avere abbastanza spazio per respirare. Dovevo evitare assolutamente di lasciarmi prendere dal panico e fare finta che per me l'amore è un sentimento che mi lascia indifferente.Mi accorsi che mi stava nuovamente osservando trattenendo a fatica un sorriso sommerso,di sicuro a momenti sarebbe scoppiato a ridere:aveva capito tutto,a questo ragazzo non si ci poteva nascondere proprio niente.Io verde dalla rabbia accennai un sorriso forzato ,il mio primo pensiero fu quello di prendere la prima cosa che mi capitava tra le mani e tirargliela in faccia.Dovevo calmarmi. Tra noi due la prima a parlare fui io <> non finii la frase che intervenne lui: <> il mio cuore iniziò a battere forte,quasi come se volesse uscire fuori dal petto.Che cosa mi stava succedendo? <> << si buona idea....>> risposi senza guardarlo in faccia. Presi il quaderno mezzo vuoto che avevo iniziato l'anno prima al corso di biologia e due penne. << l' amore é quel sentimeno che lega due persone che si amano davvero,se due anime gemelle sono destinate a incontrarsi si troveranno>> Poi si voltó verso di me e mi guardo dritto negli occhi senza mai distorglierli per non so quanto tempo << perdere la persona amata ė il dolore più grande che possa esistere >> il tono con cui pronunció quelle parole era malinconico. Tutto ad un tratto i suoi occhi diventarono tristi e quello sguardo malizioso e irritante era svanito. Perchė mi fissava in quel modo? Questa era una situazione troppo imbarazzante,non mi era mai capitato in tre anni di scuola di parlare d'amore con qualcuno << e tu che ne pensi helly?>> mi domandó senza mai togliere i suoi occhi sui miei. Sentivo le mie guance bruciare << ehmm......in veritá questo sentimento non l' ho mai provato quindi non saprei come definirlo veramente, so solo che perdere le persone che ami tanto fa male,faresti qualunque cosa solo per averle accanto anche per pochi attimi e dirgli solo ti voglio bene>> dissi io senza rendermi conto che le parole uscirono dalla mia bocca automaticamente senza che riuscissi a controllarle ;mi venne in mente un traggico episodio che segnó la mia vita.La perdita dei miei cari genitori travolse la mia esistenza lasciandomi un' angoscia e un vuoto che non colmai mai.Se sono qui e vivo una vita normale come tutti gli altri ragazzi della mia etá é tutto grazie a mia sorella Annie che mi ha accompagnato nel percorso della mia vita fin da quando avevo otto anni. << deduco che non si tratta di una delusione amorosa ma di ben altro.......dev' essere stata dura per te>> mormoró justin comprensivo.Quel tono affettuoso mi chiuse la gola e per un attimo non seppi cosa rispondere.Sollevó la penna e incominció a scrivere pur di far qualcosa per allontanare quell' atmosfera triste e malinconica che si era creata. <> io annuíí e insieme a lui iniziai ad esprimere le mie opinioni, anche se non ero di grande aiuto e lui di sicuro non ne aveva bisogno vista la sua perfezione. Ormai era scaduto il tempo ed era arrivato il momento della consegna del compito,la professoressa di italiano con la sua solita voce stridula annunció che era quasi ora che suonasse la campanella: <>concluse in tono acido.Dall' altra parte dell'aula c' erano le tre dell' Ave Maria che non avevano fatto altro che mandare occhiatine e sorisetti ironici.Sharon non pensava ad altro che: "ma guarda te questa disadattata che fortuna che ha...povero justin provo pena per lui" a quella parole l'odio che avevo nei suoi confronti si moltiplicó. <> commentó Federica sicura di sé. A quelle parole rimasi a bocca aperta,sapevo che lei avrebbe lottato per averlo e io non avrei avuto possibilità, non potevo competere con loro. << ti va di andare a casa insieme?>>chiese lui raggiante. <> chiesi senza pensarci lui inarcó un sopracciglio e poi rise: << bhe diró che sto accompagnando la mia ragazza...perché devo dare tante spiegazioni?>> chiese sempre guardandomi Io diventai bollente dalla vergogna, le mie guance erano un fuoco: << ma non credo ti prenderanno sul serio>> dissi ironica mascherando il mio imbarazzo. A quelle parole pronunciate da justin tre paia di occhi si puntarono verso di noi; << mi sa che avete attirato l' attenzione di quelle tre>> disse Anastasia guardando dalla loro parte con un sorrisino: << se volevate farle ingelosire ci siete riusciti alla grande.....vi stimo! Comunque piacere io sono Anastasia >> concluse girandosi verso di noi. <> disse stringendo la sua mano. Poi si giró verso di me : << non che possa importare molto la mia opinione peró fate davvero una bella coppia.Come dice il nostro professore " carpe diem ">> Anastasia si divertiva sempre a imitare il nostro professore di filosofia << ma secondo voi non somiglia al nonno di Heidi?>> poi rise e mormoró qualcos' altro tra sé e sé andandosene via.Ci lasció stupefatti entrambi. << Helly ma la tua amica é normale?>> Io ridendo risposi: << Si tranquillo, lei é sempre cosí pazza.....la sua allegria contagia anche gli altri>> ed era vero ogni volta che ero triste o giú di morale lei era l' unica a farmi ridere facendomi dimenticare ogni pensiero brutto che mi affliggeva. Anastasia era sgattaiolata da Christian, un nostro compagno di classe, erano simili: stesso carattere pazzo, belli entrambi; facevano una bella coppia. << formano una bella coppia quei due, ma sono fidanzati?>>commentó lui guardando verso la loro direzione Io lo guardai incuriosita dalla domanda che mi aveva rivolto << no é una storia lunga, stavano insieme ma poi non é andata bene e ora sono migliori amici>> << bene e dopo questi discorsi fuorvianti, potrei avere una risposta?>> chiese lui guardandomi dritto negli occhi e ignorando gli sguardi fissi e insopportabili del trio. << ehmm.... oggi non posso avevo giá impegni con Anastasia.... magari un' altra volta>> chiesi io facendo finta che quella domanda mi avesse lasciato del tutto indifferente.Misi i libri poggiati sul banco nello zaino e mi rivolsi verso di lui. << e poi per te potrebbe essere una seccatura.....e non sai neanche dove abito!>> << giusto.... dove abiti?>> Come facevo a spigargli dove abitavo? Fui salvata dal suono della campanella, mi alzai veloce dalla sedia, dovevo fuggire da tutte quelle domande. << scusa potrei spiegartela domani?>> poi continuai vedendo la sua faccia perplessa << c' é Ana che mi aspetta.Ciao>> feci un respiro di sollievo e me ne andai E cosí fu, Ana era lí ad aspettarmi impaziente di sapere tutti i dettagli delle mie conversazioni con il nuovo arrivato tempestandomi di domande mentre stavamo andando per la via di ritorno. << cosa? Ti aveva chiesto di andare a casa insieme? >> mi chiese lei stupita << e tu gli hai detto di no?>> Ana mi guardava con gli occhi sbarrati dallo stupore << tu sei pazza con un figo del genere hai rifiutato il suo passaggio?>> << si ho rifiutato che problema c' é? lo conosco da un giorno.Come faccio ad accettare un suo passaggio? E poi a me non interessa>> << tu sei strana tutte le ragazze vorrebbero essere al tuo posto.Ah.... come devo fare con te?>> sospiró alzando gli occhi al cielo << dai Ana basta..... non parliamone piú>> <> io diedi una piccola spinta sulla sua spalla << dai ti scongiuro, abbi pietá di me .Non parliamone piú>> dissi io esasperata. Giunti in prossimitá del parco notai un ragazzo che somigliava molto a justin.Anastasia lo indicò facendo un cenno con il capo e bisbiglió: << visto parli del diavolo....>> mi sentíì le guancie in fiamme, e mi domandai che cosa ci faceva lí.Cosa piú sorprendente era il medesimo parco in cui c' eravamo incontrati per la prima volta. Ma forse abitava vicino a me? << Ma sicura che é lui?>> domandai incerta. Anastasia inarcando un sopracciglio rispose sicura: << credo proprio di si>> riflettendo un' istante propose << dai seguiamolo>> << cosa? siamo diventate per caso stalker?>> <> mi scherní lei Nonostante fosse pessima era anche un' idea allettante, la curiositá ebbe la meglio. Senza che lui sospettasse minimamente delle nostre intenzioni iniziammo a pedinarlo per poi scoprire che abitava a poco distante da casa mia, non avrei mai creduto che a separarci fossero solo pochissimi metri. << tante storie per farti accompagnare che poi é qui a due passi>> mi apostrofó sarcastica , forse aspettandosi chissá quale avventuroso pedinamento. << basta ne ho abbastanza per oggi Ana, sappiamo dove abita ma ora preferirei andare a casa e fare i compiti>> << la solita secchiona>> scherzó << ci sentiamo stasera.Ciao>> Tornai a casa per niente contenta. Apríí la porta di casa e mi tolsi le scarpe da ginnastica. Appena entrai in cucina non udíí solo la voce sqillante di mia sorella , avanzai verso l' uscio della porta per saper chi c' era a casa nostra << ciao helly ti presento la nostra nuova vicina di casa....>> poi girandosi verso la ragazza che le stava vicino aggiunse << si ė trasferita solo due settimane fa con i suoi due figli >> Io a mia volta sorrisi e strinsi la sua mano, la osservai con piú attenzione; capelli castani e occhi castano scuro, dal suo aspetto giovane e curato poteva avere l' etá di mia sorella. << Ciao piacere di conoscerti ,io sono Sandy. Dammi pure del tu......non sono cosí vecchia>> . << Ciao picere mio io sono Helly>> poi sciolsi la presa della sua mano nello stesso momento in cui lo fece lei << allora vi lascio nella vostra conversazione>> salutai con educazione e salii i gradini che portavano nella mia stanza, avevo solo bisogno di chiudermi in camera e sentire un silenzio assoluto ,rilassarmi e liberare la mia mente dalle troppe domande su Justin. Perché lo pensavo? Tutto ad un tratto sentí il mio cuore battere forte e le guance diventare un fuoco , cosa mi stava succedendo? Mi ostinavo a pensare che la sua presenza non avrebbe scatenato in me nessuna emozione ma il solo pensarlo o averlo accanto mi provocava brividi in tutto il corpo e mi faceva diventare irrequieta ; << helly ci sarebbe un' altra persona che vorrebbe conoscerti>> disse mia sorella facendo irruzione nella mia stanza.Ed ora bussare era diventato un hobby? Mi alzai con fatica dal letto, il mio unico desiderio era passare un pomeriggio sola e senza nessuno che potevo conoscere. Scesi giú e a passi di lumaca andai in cucina: Vidi un ragazzo dai capelli neri e gli occhi color ghiaccio, labbra morbide e carnose e un sorriso incantevole. Avanzó verso di me: << ciao, piacere di conoscerti io sono Mike>> ma stava parlando con me o era solo un sogno? << piacer mio...helly>> lui porse la mano verso di me e io con imbarazzo la strinsi. Lui piegó le labbra in un sorriso << Hellison sarebbe il nome completo giusto?>> io rossa dalla vergogna risposi << si ma tutti i miei amici mi chiamano helly>>. << bel nome Hellison.... peró se preferisci Helly ti chiameró anche io cosí>> deglutii a fatica e mormorando risposi: << grazie...>> Perché avevo solo voglia di scappare? Come é possibile che avevo conosciuto due ragazzi cosí affascinanti nel giro di un giorno? << che ne dici di fare accomodare il nostro ospite Helly?>> chiese mia sorella osservandomi attentamente, come se aveva capito tutto.<< mostragli la tua stanza >> Mostrai a Mike il resto della casa, sembrava piuttosto calmo a differenza mia che mi sentivo a disagio, non eravamo abituate a ricevere molte visite ; l' unica persona che aveva messo piede a casa nostra era Anastasia. Quando arrivammo davanti la porta della mia stanza lui mi guardó e sorrise: << questa ė la tua stanza immagino>> disse quando entró << é accogliente...e grande>> << accomodati pure, vuoi qualcosa da bere?>> chiesi io pur di scappare ed evitare di stare sola con questo ragazzo. << no grazie...>> Mi sedetti il piú possibile lontano da lui << tranquilla che non mordo>> disse lui ridendo. Era la prima volta che entrava un ragazzo nella mia stanza, fin da quando ero piccola avevo avuto pochissimi amici, l' unica amica con cui ero cresciuta e che mi stava sempre accanto era Anastasia. << scusa ma....>> << non é mai entrato nessun ragazzo nella tua stanza vero?>> intuí Mike. << no...>> mormorai. Lui mi guardó senza togliermi gli occhi di sopra , il suo sguardo mi intimidiva. Era vizio di tutti ragazzi fissare le ragazze ? L' atmosfera che regnava in quella stanza era tesa, nessuno dei due riusciva a trovare un' argomento e percepivo la sua timidezza nei suoi pensieri : " che cosa dico?" era un bravo attore se riusciva a mascherare cosí bene il suo imbarazzo. Prima o poi qualcuno di noi doveva pur parlare: << ho saputo che vi siete trasferiti da poco.... come ti trovi qui ?>> lui si giró verso di me e io fui catturata dai suoi occhi penetranti : << bene, direi. Oggi é stato il mio primo giorno di scuola>> << ah bene.....ma non ti ho visto >> << oggi ho marinato la scuola ..ti va di andare a scuola insieme domani?Tua sorella mi ha detto che anche tu frequenti quella scuola, potresti farmi da guida se ti va>> concluse lui inclinando il capo. << certo volentieri… ci vediamo domani mattina davanti il cancello di casa mia>> << ok perfetto>> poi aggiunse << sei la prima persona che ho conosciuto da quando sono arrivato qui.Sono sicuro che diventeremo amici>> finí lui fiducioso. Quando pronunció quelle parole il mio disagio aumentó sempre di piú, sollevando la manica della mia maglia guardai il mio orologio da polso e sussurrai: << come s' é fatto tardi.....>> portai le mani davanti la bocca allarmata << oh no! mi sono dimenticata che avevo un compito da fare per domani>> speravo tanto che la scusa inventata in quello stesso istante fosse plausibile. " bella scusa....forse non le sto simpatico.Peccato é cosí carina" sentendo i suoi pensieri mi irrigidíí. << sai a pensarci avevo anche io un' impegno che mi era passato di mente.>> scattó dal letto e si avvió davanti l' uscio della porta << ci vediamo domani mattina.A che ora?>> << ehmm... per sette e mezza va bene?>> poi continuai << aspetta che scendo con te .....cosí saluto tua madre>> Scendiamo giú in cucina, mia sorella e Sandy avvertendo la nostra presenza entrambi si girarono: << ah eccovi qui..... Annie ci ha proposto di fermarci a cena>> annunció lei entusiasta rivolgendosi a Mike << Justin dovrebbe arrivare a momenti>> << Justin?>> feci eco io << ah si non ti avevo parlato di lui....é il mio gemello>> mi informó Mike Cosa? Non poteva essere il Justin che ho conosciuto stamattina. Sentii sopraggiungere il rombo di una moto << ah é già arrivato>> escamó la madre << perché non vai ad aprirgli? >>mi suggerí Annie. Andai ad aprire la porta, e mi ritrovai davanti il mio compagno di banco, volevo sprofondare. << ciao ....quindi sei tu la famosa vicina>> esclamó stupito << ci si vede spesso eh?>> aggiunse beffardo.Rimasi senza parole << che ne dici di farmi entrare....si gela qui fuori>> Ero cosí sconvolta che mi dimenticai di fare entrare in casa il mio ospite.Diventai rossa in viso: << ah si.......scusami...entra pure>> mi spostai e lo lasciai passare chiudendo la porta di casa alle mie spalle. Justin una volta entrato si tolse il suo solito giubbotto da motociclista e poi me lo porse. Rimasi incantata alla vista del suo fisico atletico,.Passó le mani tra i suoi capelli oro e poi con un sorriso da fare venire gli svenimenti disse << grazie>> Avanzó verso la cucina guardandosi intorno, entró e salutò con educazione Annie.Mia sorella subito dopo si accorse che lo stavo guardando con insistenza , mi rivolse un sorriso malizioso come se avesse capito tutto. << già conosci mia sorella Helly?>> Lui si giró e mi guardo: << si siamo compagni di banco.... vero?>> io deglutíí a fatica << si >> Accanto a me c' era Mike che pogió il braccio sulla mia spalla e guardó Justin.Da quando era arrivato lui Mike aveva cambiato comportamento. Cosa gli era successo e chi gli aveva dato tutta quella confidenza? << giá vi conoscete? il mondo é proprio piccolo eh!>> poi guardandomi continuó << anche noi abbiamo fatto amicizia>> cosa erano quei sguardi contrastanti che si mandavano Justin e Mike? Cosa era una sfida di chi ha fatto prima amicizia con me? " fratellino é cosí bello vederti ingelosire.....ti interessa veramente Helly allora" sentendo i suoi pensieri avevo capito che tra i due fratelli c' era molta rivalità, Mike voleva essere migliore di Justin e vincere a tutti i costi. Mi svincolai con gentilezza dal suo braccio poggiato sulla mia spalla : << ragazzi io vado ad apparecchiare.... voi siete gli ospiti sedetevi pure e rilassatevi>> Raggiunsi mia sorella che era impegnata a preparare l' insalata , per fortuna non aveva assistito a quell' atmosfera tesa. << Helly per caso ti piace Justin? l' ho visto come lo guardavi e quello era uno sguardo di una ragazza innamorata>> poi appena finí di condire l' insalata mi guardò << ti conosco troppo bene>> << lo conosco solo da un giorno...... non esistono i colpi di fulmine e poi sarà già fidanzato.Non penso gli piaccia una come me>> << una come te dici? sei una bella ragazza Helly... non ti sottovalutare dovresti solo curare di piú il tuo aspetto>> Io la guardai con aria interrogativa : << perché cosa non va nel mio aspetto>> << e me lo chiedi pure.... ti vesti come un maschiaccio, cambia look se vuoi attirare l' attenzione dei ragazzi.>> << io sto bene cosí e non ho intenzione di cambiare abbigliamento per attirare l' attenzione di nessuno>> << va bene.... dimmelo quando cambi idea>> Alle nostre spalle comparve Sandy : << posso dare una mano pure io?>> << non esiste! ci pensiamo io e mia sorella tu pensa solo a rilassarti>> poi si avvicinó nonostante mia sorella non volesse aiuto: << insisto anche io voglio aiutare>> poi aggiunse << apparecchio la tavola>> << ok apparecchia ma solo per questa volta>> disse Annie in tono arrendevole. Dall' altra parte della stanza nel frattempo Sandy poggiava i piatti, bicchieri e forchette sul tavolo aiutata da Justin e Mike scherzando amorevolmente con i suoi figli, quella scena a cui assistii mi ricordó tutti i momenti passati con mia madre. Provai nostalgia e invidia quasi da vergognarmene, persi i miei genitori in un' incidente stradale; era una fredda sera di inverno e le strade erano immerse nellla foschia. Stavamo chiaccherando allegramente tra di noi ma all' improvviso proprio davanti i nostri occhi sbucó dal nulla un capriolo che ci taglió la strada.Mio padre perse il controllo dell' auto e finimmo giú da un dirupo. Mi strinsi a mia sorella urlando dal terrore,chiusi gli occhi e li riaprí quando udii n grande tonfo: l' auto atterró su uno spiazzo roccioso, ma la parte davanti dove erano i miei genitori era in bilico e rischiavamo di finire giú nel fiume. << ragazze andrà tutto bene.Ci salveremo>> disse mio padre con una punta di terrore << ora usciremo dall' auto con delicatezza.... >> << prima voi due>> aggiunse mia madre << ma noi facciamo da contrappeso..>> disse Annie disperata << veloci non c' é tempo>> mio padré sbarró gli occhi << uscitee!>> strillò mia madre. Una lacrima rigó il viso di mia sorella, aveva già capito che sarebbero caduti giú. << vi vogliamo bene>> queste furono le ultime parole pronunciate da nostra madre. l' auto inizió a franare giú, Annie spalancó la portiera dell' auto e si gettó fuori trascinandomi con se. Ritornando a quel ricordo una lacrima scivolò lungo il viso e ritornai in me sentendomi sfiorare gli zigomi : Justin mi era di fronte. Con delicatezza mi asciugó la guancia. << perché piangi?>> chiese accarezzandomi i capelli. << n-niente....stavo solo pensando>> << immagino sia un brutto ricordo... vuoi parlarne?>> Esitai prima di rispondere: << non é niente... tranquillo.>> << ok, se avrai voglia di parlarne io ci saró>> Feci un sorriso forzato, non mi sarei mai aspettata che proprio Justin si comportasse in modo comprensivo con me. Il mio cuore incominció a battere forte come un tamburo e senza che me ne accorgessi Justin iniziava a piacermi.Come era possibile? Ho sempre creduto che innamorarsi portasse solo problemi. I suoi occhi penetranti scrutavano i miei facendomi andare in fiamme le guance, venni scossa da brividi in tutto il corpo.Speravo che qualcuno intervenisse << Che state facendo? ah fatemi indovinare....state giocando a chi ride per primo>> si intromise Mike ridendo << fratellino é maleducazione fissare le persone..... cosí la metterai in imbarazzo>> " Justin lei sará mia, non ci provare neanche per sogno" era una conferma Mike odiava suo fratello.Questo ultimo ricambió con un' occhiata di sfida, che cosa sarebbe successo se io non trovavo al piú presto possibile una scusa? << la cena é pronta>> annuncia mua sorella schiacciandomi l' occhiolino; Mike con un sorriso falso si rivolse a Justin << su sará meglio andare>> Andammo a sederci tutti a tavola, per evitare occhiattacce fra i due fratelli mi accomodai accanto a mia sorella.Volevo solo che questa serata finisse e io potevo rilassarmi da sola al buio dove nessuno potesse vedermi. Apparte gli sguardi fugacei di Justin e Mike la serata continuó in tranquillitá, mia sorella finalmente aveva fatto amicizia. Come mai mi trovo in questa situazione? E pensare che era solo il primo giorno, mi chiedevo cosa sarebbe successo in futuro. << ti sei divertita stasera Helly?>> chiese mia sorella entrando in camera << simpatici i nuovi vicini>> << si certo... mi sentivo imbarazzata peró é stata una bella serata>> risposi mentendo << imbarazzata? ah ho capito, ti riferisci alle occhiate di Justin che ti lanciava ogni tanto quando mangiavamo>> <> << ok, buona notte>> si avvicinò e con dolcezza mi diede un bacio sulla fronte. << notte>> risposi io abbozzando un sorriso.Spensi la luce e mi infilai sotto il calore delle coperte pogiando la testa sul cuscino esausta. La sveglia suonó e mi sforzai di aprire gli occhi ancora impastati dal sonno.Una delle cose piú difficili da fare era uscire dal mio letto caldo e accogliente. << buongiorno sorellina>> disse Annie pimpante alzando le tapparelle << é ora di alzarsi dormigliona>> come se io non lo sapessi! La luce penetrava dalla finestra facendomi quasi accecare, mi portai le coperte fino alla testa. << io non ti accompagno di certo a scuola se fai tardi....sai devo andare a fare il mio dovere come tutti>> << ok ora mi alzo>> risposi sbadigliando. Mi alzai e mi guardai allo specchio, oh mio dio facevo proprio paura! i capelli erano scompigliati ,gli occhi gonfi dal sonno.Si dice che le vere bellezze di una donna erano appena alzate dal letto. E io facevo l' eccezione alla regola. Mi chiedevo come facevano ad essere cosí perfette le dive dello spettacolo come: Jennifer Lopez o Shakira.Tutti pensano che ė solo merito del trucco ma penso che non tutte abbiano bisogno di una maschera per apparire perfette e curate. Aprii l' armadio che era composto solo da felpe e pantaloni per niente stretti, anzi stile rap o anche alla turca, ero molto diversa dalle altre ragazze della mia età che andavano al centro commerciale con gonne e jeans stretti quaei da far fermare la circolazione del sangue. Presi i primi vestiti che mi capitarono per le mani e andai a prepararmi, già sentivo mia sorella che mormorava cose incomprensibili .Come al solito si starà lamentando della mia lentezza. << oh era ora...come fai a perdere tempo se nemmeno ti trucchi!>> Presi una tazza e mi versai il caffė ancora caldo con un goccio di latte, si sentiva dall' uscio della porta il suo aroma.La mia unica salvezza la mattina. << questo era un modo di dire che sono lenta vero?>> << si>> poi scostando le tende della finestra disse << e farai meglio a sbrigarti...c' é Mike che ti aspetta>> Borbottai qualcosa che lei non comprese, mi ero completamente dimenticata che dovevo andare a scuola con Mike.Misi le scarpe davanti la porta e salutai mia sorella che mi auguró una buona giornata e di stare attenta a non accettare passaggi dagli sconosciuti. Non ero piú una bambina, ogni volta mi sembrava di essere a quarto grado, un programma molto noioso dal mio punto di vista. Uscii di casa e proprio davanti il cancello come stabilito il giorno prima c' era lui con un sorriso da pubblicità mentadent. << ciao...ci hai messo tanto per uscire eh?>> Mike era li che mi aspettava da chissà quanto.Perché mi sentivo l' unica stupitda della situazione? << ciao da quanto sei qui? >> chiesi curiosa. << dieci minuti circa>> rispose guardando l' orologio. Wow come era puntuale! << mi dispiace di averti fatto aspettare>> << tranquilla non ti metteró nessuna nota>> disse spiritoso << dai ora andiamo>>. Lo seguii silenziosa, non ero di molte parole la mattina; me lo diceva sempre Annie. Almeno lui aveva il senso dell' umorismo.Lo osservai attentamente senza farmene accorgere notai che in realtà erano molto diversi Justin e Mike: c' erano molte differenze che li distinguevano. Ma sicuro erano fratelli? << perché mi fissi? Sono cosí bello da non potermi toglirliere gli occhi di dosso?>> ridendo con naturalezza.Aveva un bel sorriso e una voce molto persusiva e sex, su questo Justin e Mike erano simili. << A me non é la bellezza che mi attira>> risposi secca << non sono il tipo di ragazza che sbava dietro ad un ragazzo >> << wow viva la sincerità>> Mi avvicinai e gli diedi una pacca sulla spalla: << ora andiamo casanova... prima che facciamo tardi>> rimasi stupita da quel mio comportamento ma con Mike mi sentivo libera di parlare, ero me stessa. Lui rise a quella battuta ma allo stesso tempo era sorpreso: << ok,piú veloce lumaca>> disse lui sarcastico accellerando il passo.Ecco non lo pensava solo mia sorella che ero lenta ma ora anche Mike.Chi altro me lo doveva ripetere? << ok.... ma aspettami.Non riesco a starti dietro se cammini cosí veloce>> Non riuscivo a camminare a fianco a lui, allora allungai il passo anche io.Non avevo scelta. Per tutto il tragitto da casa e scuola parló solo Mike, come riusciva a parlare cosí tanto senza stancarsi mai? Aveva forse delle batterie di scorta? Quando arrivammo davanti il cancello della scuola,entrammo e lui estrasse un foglio dalla tascha del jeans simili ai miei. Con un dito mi indicó l' aula che gli era stata assegnata. << ah.... é accanto alla mia>> dissi io sorridendo << bene seguimi>> << questa volta sono io che seguo te>> mi sottolineó << già e sarà meglio sbrigarci prima che iniziano le lezioni>> Ci fermammo davanti la sua classe, quando si fermò davanti la porta calò un silenzio quasi da sentire i bisbigli e i sorrisi e gli sguardi sognanti delle ragazze rivolti a lui: << non sbaglio quando ti chiamo casanova....quasi svengono.Buona fortuna >> Entrai in classe di fianco alla sua lasciandolo solo con le sue nuove ammiratrici.Guardai nella direzione del banco di Justin, lui era arrivato prima di me.Lui ricambiò il mio sguardo ed io a testa bassa dall' imbarazzo mi avvicinai al mio posto: << ciao >> per primo mi salutò Justin << ciao>> risposi in un sussurro poggiando lo zaino a terra.Mi girai verso Anastasia che stranemente ancora non si era avvicinata per soffocarmi con i suoi abbracci affettuosi, ma senza rendermene conto era davanti a me. << ciao>> mi saluto lei con entusiasmo abbracciandomi. << ok Ana anche io ti voglio bene....>> << ah scusa ti ho stretto troppo vero?>> rise imbarazzata << solo un poco sai >> intervenne lui calmo. << si.....ho un poco esagarato.Non mi ero accorta che eri fra noi>> << certo perchė ora sono pure invisibile.... >> lui inarcò un sopracciglio << oltre a essere una lavagna>> Io diventai paonazza in viso a quel ricordo : << ma che sta dicendo?>> Io mi limitai a fare una finta tosse e a fulminarlo con lo sguardo. << ehmm......ma non dargli retta.É strano, avrà dormito poco stanotte vero Justin?>> gli rivolsi un sorriso che comunicava " parla e ti tiro un pugno" << no.....veram...si>> gli tirai un calcio nella gamba da sotto il banco. << non so chi é piú pazzo fra voi due.Ma non me la raccontate giusta>> concluse lei schiacciandomi l' occhiolino, allontanandosi per sedersi al suo posto. << hei ma che ti é preso....mi hai fatto male>> disse toccandosi la gamba. << la prossima volta te ne arriva uno in faccia ,se non tieni a freno la tua lingua!>> dissi lanciandogli un' occhiattaccia << allora oltre a essere carina sei anche violenta>> sorrise. "Helly calmati" dissi a me stessa prima di tirargli veramente un pugno. Bolbottai qualcosa giusto per fargli capire che non é aria ma contemporaneamente diventai rossa in viso a quel complimento. In classe entró la professoressa di italiano, sempre con il suo sguardo severo che incuteva paura a chiunque la guardasse. << Mike é venuto a scuola con te?>> chiese Justin all' improvviso << ieri era emozionato era al solo pensiero>> Mi girai verso lui e notai che mi stava fissando: << si, é arrivato piú puntuale di me>> poi risi al solo pensiero di averlo chiamato " casanova".Ma perché Justin me lo aveva chiesto? << si é svegliato alle sei e mezza per prepararsi… non lo avevo visto mai cosí felice>> poi mi guardò serio: << penso tu gli piaccia >> Diventai rossa a quelle parole. Girai il capo e rivolsi il mio sguardo alla lavagna: cosa dovevo dire? Feci una lieve risata: << perché ridi?Ho detto qualcosa di strano?>>chiese lui inarcando un sopracciglio. << non credo sia cosí Justin.Ci conosciamo da solo due giorni>> negai.Ma ero consapevole che lui aveva ragione. << io sono fermo con la mia idea.Scusa ma non ti sei mai innamorata?>> In realtà non mi era mai piaciuto un ragazzo, tutte le ragazze alla mia età si divertivano, avevano dato il loro primo bacio tranne io. << no.....ehmmm.....puoi evitare queste domande imbarazzanti?>> diventai bordeaux in viso. Scemo mi piaci tu! pure io ho un cuore e provo emozioni.Non sono una statua. << si scusa.....>> si giró curvando le labbra in un lieve sorriso soddisfatto. Ero una completa stupida, gli avevo fatto capire un " si".Perché rideva ora? Mi zitii e cominciai a prendere appunti ancora agitata da quella domanda. Le sue occhiatine veloci mi mandavano in confusuone facendomi dimenticare quello che dovevo scrivere sul quaderno. Non ti sopporto Justin! Da dietro mi arrivò un bigliettino , lo apríí e duglutiii a fatica: " se provi ad avvicinarti ancora di piú a lui te ne pentirai.Vincerò io comunque" Richiusi il biglietto e so chi poteva essere il mittente: Federica. Lei era lí che mi mandava occhitacce di sfida.Ora avevo anche una rivale? Justin notó la mia espressione preoccupata: << hei tutto bene?>> po il suo sguardo andó su quel bigliettino << e quello cos' é?>> << non lo capisci da solo che é un bigliettino?>> ero nervosa e lui l' aveva capito subito. Me lo strappò dalle mani senza preavviso.Cazzo stava leggendo quel biglietto: << non é uducazione leggere le cose senza permesso>> << chi é che ha mandato il biglietto? >> << penso Federica....>> risposi guardandolo << ma non capisco perché l' ha mandato proprio a me>>. << so io perchė l' ha mandato proprio a te! é convinta che sei la mia ragazza>> disse lui pogiando il biglietto sul banco e portandosi le mani sui capelli.Le palpitazioni del mio cuore aumentarono, avevo davanti a me una visione stupenda e meravigliosa. << helly ci sei?>> Scossi la testa per riprendermi : << si...ehmm.Certo perché?>> << sembravi incantata, a chi stavi pensando?>> << niente...ora é meglio seguire la lezione.>> imbarazzata mi girai di nuovo verso la lavagna << riguardo a Federica puó pensare quello che vuole, io non sono interssata alla sua sfida, non siamo rivali.Dal momento che non sono la tua ragazza!>> conclusi predendomi una ciocca dei miei capelli mossi tra le mani e la arrotolai con il dito. Lui mi guardava ancora, il suo sguardo mi intimidiva.Feci finta di niente, in realtà avevo paura che avrei perso la sfida.Cosa dovevo fare se avrebbe scelto federica? << certo...mi sembra giusto ,e come hai detto tu non siamo fidanzati>> poi guardando verso la direzione di Federica e guardandomi di nuovo con occhi penetranti disse : << ma sicuramente sceglierei te.....non mi piacciono le ragazze trucco e balocchi>> mi provocò lui rivolgendomi un sorriso mozzafiato. A quella dichiarazione sbarrai gli occhi dallo stupore e rimasi immobile, la sua sincerità mi spiazzó.Raddrizzai le spalle schiarendomi la voce: << Come fai ad essere cosí spontaneo? >> << semplice, mi piaci>> pronunció quelle parole con naturalezza come se fosse una cosa normale da dire << ma ci sarà un momento migliore per parlarne>> ancora una volta rimasi senza parole.Stavo sognando o era la realtà? Da un lato il mio cuore sussultava e dall' altro non sapevo come comportarmi a questa nuova esperienza. << ragazzi volete spiegarmi cosa avete capito della lezione?>> la nostra conversazione fu interrotta dalla voce squillante della professoressa << volete un cornetto o un caffé? Non siamo in un bar dove siete liberi di parlare>> ci rimproveró furiosa lei. << ci scusi....>> risposi imbarazzata << stavamo parlando della lezione>> improvvisai una scusa << si la poesia di Dante é bellissima....non trova professoressa?>> intervenne Justin cercando di essere piú convincente possibile. Tutta la classe scoppió a ridere << bene vedo che vi interessa la lezione.....dato che siete cosí interessati volete spiegare ai vostri compagni il significato della poesia? Su Helly comincia tu>> << Certo con molto piacere>> dissi io fingendomi entusiasta. Lui rise sotto i baffi, divertito. << Justin ti ammazzo! >> mormorai stringendo i denti. Cominciai la mia spiegazione con lo sguardo di Justin fisso su di me.Cosa avevo di strano oggi? << e tu Justin che ne pensi? >> domando la professoressa in tono curioso. << bhe la mia compagna di banco si é spiegata benissimo......penso l' amore tra dante e Beatrice sia infinito nonostante la sua dolorosa morte>> rispose lui in tono soave, quasi da fare sbavare le nostre compagne. " bene é anche un poeta..cosa altro nascondeva?" pensai disgustata. << questa é la seconda volta che ti salvo>> mi ricordó lui spiritoso avvicinandosi al mio orecchio. << già.....>> Tagliai corto.Mi costava ammetterlo ma era la verità. Che presuntuoso! Come poteva piacermi un tipo del genere? La campanella suonò, interrompendo i miei pensirei.Federica, Sharon e Veronica si avvicinarono a Justin. << ciao...>> salutó per prima la capo gruppo ignorando del tutto la mia presenza << faró una festa strepitosa a casa mia, ovviamente tu sei invitato>> odiavo le arie che si dava! << mi dispiace ho altri impegni.....ma mio fratello Mike verrà con molto piacere>> << Ah.......ma é per la tua ragazza? Non hai niente incontrario vero Helly?>> chiese lei guardandomi con lo stesso sguardo di prima. Ma chi si credeva di essere? << bhe.... io non ho niente in contrario....dopo tutto lui non é il mio ragazzo>> risposi io alzandomi, senza fare notare il mio nervosismo.Le sorppassai senza aggiungere altro. << allora non c' é nessun problema Justin.... vedrai ti divertirai>> intervenne Sharon avvicinandosi di piú << dopo tutto non sei fidanzato>> << ragazze sarà per un' altra volta>> taglió corto lui. << ci contiamo allora…e ora presentaci tuo fratello dai>> disse Veronica afferandogli il braccio.Ormai era diventato la loro preda.Quando arrivarono davanti la porta Federica si giró verso di me e fece un sorriso perfido. Guardai questa scenetta rivoltante insieme ad Anastasia sedute sopra il bando: << Ma che stronze! E tu non fai niente per tenerti stretto a te Justin?>> era piú furiosa di me.La guardai e con finta indifferenza dissi: << e perché scusa? Non sono cose che mi riguardano>> << cosa hai detto? ti capisco bene quando dici le bugie.... e tu sei cotta!>> << ma ti senti bene Ana? Non mi p-i-a-c-e!>> ribadisco io con enfasi. << Si certo, certo.....e io ti dovrei credere?>> disse Ana con un sorrisino << Ti ripeto che non mi interessa.... puoi anche non credermi>>sento una voce da dietro. << ciao ragazze....sono arrivato nel momento sbagliato?>> << no....certo che no>> si sedette sopra il banco accanto a me, cosa ci faceva qui.Doveva essere con Federica e le altre? << piacere io sono Anastasia>>salutó incantata Anastasia << piacere mio Mike >>disse stringendo la sua mano che ancora lei non mollava. << ma non eri con Federica?>>chiesi io per rompere l'atmosfera imbarazzante che si era creata. <> << qel gruppo di arpie é cosî popolare che tutti vorrebbero essere al vostro posto>> commentò lei guardando le tre ragazze. Justin era davanti la porta, mi guardó intesamente come se vorrebbe leggermi dentro.Lo guadai pure io senza togliere i miei occhi dai suoi, aveva ragione Ana: Ero cotta. Distolsi lo sguardo e mi girai verso Mike che parlava con la mia amica: << helly sei con noi?>>chiese Mike mettendo una mano sopra la mia. << si certo.>> risposi agitata. << non sembra....>> << Mike fidati non é con noi.É distratta da altro>> rispose Ana al posto mio. <> il suo tono era diventato triste. Ana guardandomi come se volesse comunicarmi qualcosa disse: << Si, stiamo parlando proprio di lui>>. Mi alzai non appena entró la docente di scienze, che sembrava piú nervosa del solito e come sempre era in ritardo.Poi si lamentano se arriviamo noi tardi! << ciao ragazze....Helly ci vediamo all' intervallo?>> Chiese Mike speranzoso. Io anuii e poi scuotendo la mano lo salutai. Andai al mio posto sforzandomi di sembrare piú sorridente possibile.Perché ero gelosa di Federica? << allora alla fine chi va alla festa?>> chiesi guardando la lavagna << né io né Mike>> poi girandosi disse << non mi hanno lasciato in pace neanche un poco.Se tu avessi detto che eri la mia ragazza mi avrebbero lasciato in pace>>sbuffó. << perché l' avrei dovuto fare? Non é la verità..... se volevi ti potevi liberare anche da solo non sei un bambino indifeso >> risposi io fingendomi indifferente.Ma in realtà volevo prendere Federica e sbattergli la testa al muro. << ma cosa ti ho fatto di male per meritarmi la tua fredezza?>> << niente......dico solo quello che penso......e poi non sono cosí fredda.>> non riuscivo a guardarlo in faccia.Come si era permesso di dire che io sono fredda? << sarà meglio chiudere la conversazione..... non ho voglia di essere rimproverata un' altra volta>> << ok......come vuoi tu>> disse lui offeso. In quel momento mi resi conto che avevo esagerato, lasciando spazio alla rabbia verso me stessa, perché ho risposto cosí? Mi sono comportata come se fossi veramente la sua ragazza e questo non andava bene. L' atmosfera tra Justin e me era tesa e io mi pentii subito delle parole che avevo pronunciato.Mi sentivo una completa idiota, che mi era preso all' improvviso? L' intervallo lo passai con Ana ma come era stabilito anche con Mike.Mentre Justin si uní con il trio famoso e altri due gioccatoli manovrati da Federica.A quella scena provai invidia, di tanto in tanto lui mi lanciava occhiatacce quando Mike si avvicinava un po' troppo per i miei gusti. Mi dava l' impressione che fosse geloso. Entrammo in classe io e Ana dopo che Mike se ne fu andato ,davanti i miei occhi c' era la solita scenetta, Justin invaso dalle solite ragazze. << Mamma mia....... manco fossero delle falene attirate dalla luce>> Ana era davvero disgustata.Aveva molta fantasia.Non so dove tirava fuori quelle battute. << io direi che il termine giusto sarebbe " sanguisuga"....>> rimasi ancora un poco a guardare il modo in cui Federica e le altre provocavano Justin. << Dai e caccia via quelle oche!>> Ana mi diede una lieve spinta sulla spalla incoraggiandomi ad affrontare la situazione. Andai al mio posto ignorando lo sguardo di Sharon che mi comunicava solo: " Non ti avvicinare a lui" Justin mi guardó con insistenza non appena passai e questo mi irritò. Ma a quante carte sta giocando? << Bhe allora mi daresti il passaggio Justin?>> chiese Federica facendo la civetta << si ok>> << come sei gentile!>> poi guardandomi disse : << Mi sa che oggi Helly andrai a casa a piedi, un po' di allenamento fa sempre bene per dimagrire>> " Helly ignorale" << quello servirebbe a te cara.noto che sei ingrassata>> risposi io << ti sarai lasciata andare con i dolci>> poi senza dalle importanza mi girai e sorrisi. Mi fulminó con lo sguardo: << come ti permetti?>> << ma nessuno é perfetto ...... é normale prendere chili >>dico alzando gli occhi verso di lei. Mormoró qualcosa che io non riuscíí a capire. Poi guardai il professore davanti la porta: << ora sparite! non voglio essere richiamata per colpa vostra>> Finalmente se ne andarono, come io speravo. Ora avrei lottato per avere Justin. <> esclamó lui sorridendo << si me ne ero accorta......>> << Ora scusa ma voglio seguire la lezione>> dissi cercando di non perdere la calma,poi presi il libro alla pagina assegnata e lo misi in mezzo bruschamente. << scusa ma oggi devo darle un passaggio, doveva andare a fare la spesa>> era davvero furba Federica! << no grazie… non ho bisogno di nessun passaggio .Poi ho già detto a Mike che andavamo a casa insieme>> Non mi rivolse piú la parola.Serrò le labbra emettendo un grugnito.Fino alla fine delle lezioni non ci parlammo: sembravamo dei perfetti estranei. Quando suonó la campanella presi i libri pogggiati sul banco e li misi dentro lo zaino.Non riuscivo a guardare il modo in cui veniva trascinato da Federica e l' idea che al posto mio ci sia un' altra.Volevo esserci io.Andai via trattenendo l' ansia e la paura che sia io a perdere questa battaglia.Ad aspettarmi davanti il cancello c' era Mike con il suo solito sorriso e gli occhi che gli brillavano appena mi vide. Corse verso di me e mi prese sotto braccio: << ciao andiamo?>> chiese lui entusiasto << si....certo>> Da lontano c ' era Justin che ci guardava e non ci toglieva gli occhi di dosso, so che non avevo speranza con lui.Mi girai e andai insieme a Mike con una vocina dentro me che mi diceva di tornare indietro. Sentivo i pensieri di Mike, erano felici, come se in quel momento fossi la persona piú importante per lui. << ti volevo chiedere........se oggi ti andava di studiare insieme.Potrbbe essere un modo per conoscerci meglio non pensi?>> era chiaro che aspettava solo un mio " si ". << certo......é una buona idea >> risposi gentile << però ti avviso in matematica non sono per niente brava>> << bene.......ti aiuto io se mi dici cosa non hai capito>> si girò verso di me e mi sorrise.Il mio cuore iniziò a battere forte e le mie guance diventarono un fuoco. << ok....va bene>>. Stare accanto a Mike mi faceva sentire me stessa, mi stava iniziando a piacere quel ragazzo dal carattere pazzo.Chi mi piaceva veramente tra i due fratelli? << come é andata oggi a scuola?>> chiese lui per rompere quel silenzio imbarazzante tra di noi. << come al solito penso.......e a te come é andata?>> stavo pensando proprio a Justin, avevo impresso nella mente la sua voce e i suoi occhi verde smeraldo.Forse avevo esagerato con lui. << bene....direi.Non é stato per niente brutto il mio primo giorno di scuola>> << nha.....perché sarebbe dovuto andare male.Avrai rubato il cuore a molte ragazze >> dico spiritosa. << e tu invece.... hai conquistato qualcuno?>> io risi ma solo dopo mi accorsi che lui mi stava guardando con sguardo serio. << no.....non penso>> sospirai e nescosi il mio rossore sulle guance portandomi i capelli davanti. << io penso proprio di si......>> poi scostandomi il ciuffu davanti gli occhi,continuò con una dolcezza da fare aumentare ancora di piú i battiti del mio cuore <> << mi prendi in giro? Sono cose che dici a tutte le ragazze vero?>> risi malgrado il mio pessimo umore. << no....non é mia abitudine fare complimenti ad una ragazza in soli due giorni che la conosco.Lo penso veramente>> Quello che aveva detto era vero, i suoi pensieri erano dolci e sinceri. Sentivo le lacrime agli occhi, ero confusa e sorpresa allo stesso tempo, non sapevo cosa risondere a quel complimento.Non ne ricevevo , anzi spesso venivo considerata troppo semplice e scialba.Perfino mia sorella mi diceva sempre di cambiare il mio look come dice lei " per piacere".Come poteva piacere una come me, dal carattere freddo e del tutto priva di fascino? Aveva bisogno degli occhiali o cosa?

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


Capitolo 3 <> mi annunciò Ana entusiasta non appena entrai in classe,poggiai lo zaino per terra e rivolsi il mio sguardo a lei <>. Stavo per rispondere ma già lei era partita prima che potessi parlare ,guardai verso la direzione dove c'era la mia amica,la ragazza rivolse il suo sguardo verso di me,come se già mi conoscesse da tempo. Era davvero bella,la perfezione in persona: occhi grandi azzurro chiaro,capelli lunghi lisci neri,labbra fine,e per non parlare del suo fisico esile e slanciato , era molto più alta di me,insomma sembrava una modella uscita da una rivista. Ma in lei c'era qualcosa di strano, qualcosa in lei mi insospettiva. <> disse Justin guardandola con indifferenza,interrompendo il filo dei miei pensieri. <> mi lasciai andare di colpo sulla sedia. << Kristel Stewart....così si chiama>> <> Lui inarcò un sopracciglio <> chiese ridendo. << Non mi importano molto le voci da corridoio....>>. <>disse sorpreso prendendo la sua sedia sposandola accanto alla mia. << non spreco il mio tempo per fare nessuna delle due cose.....>> sospirai e passai la mano tra i miei capelli,arrotolando una ciocca dei miei capelli in un dito. <> senza che me ne rendessi conto lei era dinnanzi a me con quel suo sorriso falso stampato in faccia,era la tipica ragazza che credeva che il mondo girasse intorno a lei e gli altri erano parassiti da eliminare. Mi porse la sua mano curata,unghie lunghe e decorate di un rosso fuoco<> risposi in tono freddo percependo la sua aura malvagia , ricambiai la sua stretta di mano. Mi guardò dalla testa ai piedi come se fossi una mosca che lei poteva schiacciare quando voleva,ammetto che lei era molto più bella di me ma non era il mio obbiettivo principale diventare una barbie perfetta come lei. Non capivo perchè salutò prima me e non Justin, il ragazzo più ambito tra le ragazze. Justin, era intento a guardare tutta la scena. Non disse nulla né fece commenti,il suo sguardo si spostava tra me e la nuova arrivata. A un certo punto lo sguardo di lui si soffermò su di lei, e non era per niente amichevole,i suoi occhi azzurri erano pieni di rabbia chiudendosi in due fessure, calò un silenzio, che mi permetteva di sentire il ronzio della mosca che girava attorno a noi. Qualcosa mi diceva che quei due si conoscevano da tempo, che tipo di legame avevano? <> chiese Ana rompendo quel silenzio che già era alquanto fastidioso. <> chiesi con finto entusiasmo per sdrammatizzare e alleggerire quella tensione. <>chiese ana capendo l'atmosfera tesa che era creata e i sguardi che si lanciavano tutte e due senza dire una parola << no Ana....ma che dici? Perché non sei arrivata prima. Avresti conosciuto meglio Kristel>>dissi in tono acido incontrando i suoi occhi . Mi fulminò con lo sguardo << Ma certo è un piacere Anastasia...vedrai diventeremo grandi amiche e lo stesso invito vale anche per te H-E-L-L-Y>> concluse lei scandendo in tono acido il mio nome,lo stesso tono che avevo usato io con lei. <> esclamai con finto entusiasmo << mi dispiace concludere la nostra conversazione ma avremo modo di continuarla K-R-I-S-T-E-L>> conclusi scandendo a sua volta il suo nome e sbattendo sul banco i libri,senza dargli modo di replicare. Non volevo risultare acida, ma con lei mi veniva naturale. Mi sentivo nervosa e ansiosa,anche se non volevo ammetterlo ero spaventata da quel suo sguardo tagliente. Justin mi osservava attentamente e mi stava leggendo i miei pensieri <> continuò lui sfiorandomi la mano che ancora tremava <> notò lui guardandomi con aria preoccupata <>. Lo so che era sincero, i suoi occhi verdi brillavano e la sua voce era carezzevole quasi da farmi venire i brividi. Eppure tutto quello che volevo era stare lontano da lui,dalla scuola,da tutti e dal mondo intero. <> risposi con un lieve sorriso allontanando la mia mano dalla sua. Quando entrò il professore in classe fece l'appello come d'abitudine e presentò la nuova arrivata,ma allo stesso tempo la mia nemica davanti a tutta la classe, la maggior parte dei miei compagni maschi aveva la bava alla bocca,mentre le ragazze la guardavano con invidia commentando fra di loro la sua bellezza mozzafiato. <> commentò lui impassibile alla sua bellezza. << ma l'hai guardata bene?.....è bellissima. Tutti vorrebbero essere come lei>> commentai con lo sguardo sempre rivolto a lei. <> mi spronò lui. Faccio un lungo sospiro e rispondo : <> <> lo guardai allarmata,mi aspettavo un'altra risposta. Della serie : “ no ma tu sei molto meglio di lei” ma poi proseguì <> Diventai paonazza in viso a quelle parole << grazie....se questo è un modo per farmi sentire meglio non ci sei riuscito. Però l'ho apprezzato>> <>. Rimasi in silenzio e anche senza parole ,oltre a non farci beccare dal professore che per fortuna era occupato a fare accomodare la nuova arrivata accanto al mio compagno Christian. Mi guardava aspettando una mia risposta,ma proprio in quel momento la mia mente era incasinata dai troppi pensieri dei miei compagni concentrati nella mia testa. Mi limitai a guardarlo e a fare un lieve sorriso,mi girai e presi il quaderno di storia,pronta a prendere appunti per distrarmi da un'improvviso dolore al petto, provai paura e angoscia. Avevo ancora in mente il sorriso malvagio di Kristel,stava accadendo qualcosa di strano. Tutti i nostri compagni all'improvviso si girarono verso di noi,come se fossero ipnotizzati. Mi alzai di scatto, lei era poggiata sul banco con un sorriso soddisfatto,come se era contenta di quello che stava accadendo. << cosa sta succedendo ?>> chiesi impaurita girandomi verso di lui. A sua volta pure lui si alzò <>. Afferrando la mia mano e percependo la mia paura corremmo verso la porta<< spiegati meglio.....cosa è successo a tutti loro?>> In quel momento gli avrei fatto tante di quelle domande da farlo mandare in confusione,ma non era il momento adatto. <> tagliò corto lui con filo di voce <>. Proposi respirando a fatica. << si buona idea....andiamo a controllare le altre classi>> Con un calcio aprì la porta,con tutta la forza che aveva in se. Senza che ce ne accorgessimo Kristel si parò davanti a noi, era davvero veloce <> Rise rumorosamente portando la testa all'indietro << mi fate ridere. Oh vi avviso che tutta la scuola è sotto il mio potere.>> si girò verso l'aula mentre i nostri compagni avanzavano verso di noi <> ironizzò lei acida. Piano piano i nostri compagni si alzarono dalle proprie sedie, sempre con gli occhi fissi su di noi. Rise inclinando la testa, strinsi ancora di più la mano di lui. Dentro di me stava crescendo disperazione,ansia, paura da non riuscire a parlare,da paralizzarmi. Volevo reagire ma il corpo non rispondeva ai miei comandi. Lei si avvicino a me <> si mise una mano davanti la bocca, la sua mano fredda si poggiò sopra la mia guancia <> Justin di colpo allontanò la mano di lei dal mio viso,senza lasciare mai la mia mano che tremava dalla paura. <> si avvicinò a lui a passi felini <> << Basta sono stanco delle tue chiacchiere! Cosa vuoi da me?>> chiese lui minaccioso. <> <> << questa la manterrò, che futuro avresti con lei? Non dirmi che sei felice con lei>> mi guardò rabbiosa <> ora la sua voce era carica di odio. Lasciai la mano di justin,sapevo la sua prossima mossa. Il mio corpo era a suo comando,mi alzò bruscamente da terra e mi spinse verso il muro,facendomi sbattere forte la testa,stavo perdendo i sensi <> mi afferrò per il braccio,stringendolo forte,mi girai a guardarla. Le sue mani stringevano forte il mio viso Non avevo più forze per lottare. Vedevo offuscato, movimenti veloci che mi facevano girare la testa <<è la tua fine,preparati a morire! >>era vero mi costava ammetterlo l'ultimo colpo di grazia e sarei morta,rendendo fine alla mia stupida e inutile vita. So che era questo il mio destino, l'ho sempre saputo. Mi alzò bruscamente da terra con entrambi le mani verso l'alto,e andai a sbattere contro i banchi, facendomi gridare di dolore, la gamba mia gamba era molle , il mio piede era intrappolato e incapace di muoversi come il mio corpo. Nella mia mente risuonava il suo sorriso maligno. <> Raccolsi le poche forze che avevo e cercai di alzare la schiena dolorante dal banco: <> alzai la testa <> mi scagliai contro di lei. Andò contro la lavagna,mi avvicinai correndo verso di lei tirandogli un pugno in faccia <>. La mia voce era carica di odio e la mente era incapace di ragionare. Le diedi più calci, facendola contorcere dal dolore,afferrai la sua maglietta e la sollevai da terra, guardandola con gli occhi sbarrati e carichi di odio. Un pugno mi arrivò dritto alla pancia,caddi per terra,chiusi solo gli occhi quando sentii una mano afferrarmi per le spalle. Tutto buio. Nessuna traccia di Justin, di Kristel, della mia classe e dei miei compagni. Vedevo solo delle immagini,di quando ero piccola, di mia sorella e del primo incontro con Justin. Sentivo una voce angelica che mi chiamava: <> chiesi urlando Una donna si avvicinò a me, quell'angelo che mi cambiò la vita. Dove ero? Mi girai e mi accorsi che ero in una dimensione dove le uniche persone presenti eravamo io e lei. <> si avvicinò e mi accarezzò i capelli << tu devi vivere >> <> chiesi in panico <> << Helly sei al sicuro. Non ti succederà più niente>>. Mi abbracciò come una mamma abbraccia la propria figlia, in quella donna c'era qualcosa di familiare. Quell'abbraccio mi fece venire alla mente quelle immagini felici della mia famiglia, del viso angelico di mia madre e la sua voce che infondeva tanta tranquillità. <> sussurrai con le lacrime agli occhi <> Sentivo lacrime calde rigarmi il viso, avevo ritrovato mia madre? Mi strinse ancora più a se accarezzandomi i capelli <> La abbracciai forte quasi da fargli mancare il respiro << cosa ti è successo? Mi sei mancata!>> Spazzò via quella rabbia che si era impadronita di me, finalmente stavo riabbracciando mia madre, era un sogno? <> mi guardò con occhi pieni d'amore,come una madre guarderebbe la propria figlia << non puoi lasciare tua sorella, senza di te morirebbe,riesco a sentire la sua sofferenza,il suo pianto mentre ti stringe forte la mano>> << tu eri sempre presente ma noi non ti vedevamo......mi hai donato tu i poteri che adesso possiedo.>>continuai,avevo tante domande da farle << hai vegliato sempre su di noi?>> << si, vi ho sempre protette....>> mi asciugò le lacrime che rigavano il mio viso <> <> chiesi con voce tremante <> <> Rimasi senza parole,non avrei mai creduto che avremmo passato una vita insieme. << io veglierò sempre su di te. Ti proteggerò da tutto il male che si nutre il mondo,è ora di tornare nella realtà, la tua vita>> non riuscivo a trattenere le lacrime,ora che era davanti a me,che ero tra le sue braccia,mi sentivo protetta. Non ero ancora pronta per lasciarla. <>. Mi cullava tra le sue braccia facendomi sfogare,versare le lacrime che trattenevo da anni mi lasciò in pace con me stessa. Non volevo che questo momento finisse mai, restare con lei per l'eternità. Mi diede un bacio sulla fronte << non ti abbandonerò.....potrai sempre vedermi nei sogni,la mia anima è con voi>> <> la abbracciai per l'ultima volta prima di tornare alla mia vita normale. Ora la mia vita aveva un senso. <> lasciai la sua mano. Quando mi risvegliai sentivo la voce di mia sorella e i suoi pianti mentre mi stringeva la mano. Aprii gli occhi a fatica, davanti a me c'era una luce che mi accecava, mi guardai intorno,muri decorati di color pesca, tante persone intorno a me quasi da farmi mancare il respiro,mia sorella con gli occhi gonfi dal pianto e Justin che mi stringeva la mano mentre dormiva. <> mi abbracciò mia sorella piangendo << ho avuto tanta paura di averti persa>> non smetteva di piangere. Mi girai verso Ana che piangeva anche lei disperata <> cadde per terra inginocchiandomi mentre si copriva con le mani il viso. << credevo di non rivederti più. Con te niente sarebbe stato lo stesso>> Strinsi la mano di mia sorella,incapace di pronunciare qualcosa non appena mi accorsi che a guardarmi c'erano i miei compagni comprese le tre dell'ave Maria. Erano felici che io mi sia svegliata percepivo i loro pensieri erano gioiosi e tranquilli,sorrisi a loro. Justin si svegliò subito dopo <>disse mia sorella debole. Justin strinse la mia mano mentre con l'altra mi accarezzava i capelli << Helly...non ti ho persa. Ti sei risvegliata.>> Mi diede un bacio lungo sulla guancia, bagnandomela con le sue lacrime. Tutti stavano piangendo per me. Era un sogno? << mancava solo il bacio del principe. Dai Justin non vorrai farmi vomitare!>> scherzò Mike dandogli un piccolo colpo alla spalla. <> disse Ana portandolo fuori. <>. <> chiamai il nome di mia sorella a fatica <> mi abbracciò piano senza stringermi troppo. Non riuscivo a muovermi, i miei movimenti erano impediti dai troppi tubi e dai fili attorno al mio braccio e ai polsi, Justin non smetteva di guardarmi <> rivolgendomi un sorriso debole. Dopo un paio di minuti la stanza si svuotò e restammo sole io e mia sorella << Da quanto sono all'ospedale?>> <> parlò mia sorella tra le lacrime <> Accarezzai il suo viso << non mi hai persa,non piangere più >> asciugai le sue lacrime. << ricordi cosa è successo prima di finire all'ospedale?>> Si ricordavo tutto, Kristel che mi lanciò per i banchi e Justin che lottava contro di lei lanciandola contro il muro. Le mani che mi afferrarono per la spalla erano le sue,e gli occhi che vidi prima di chiudere gli occhi erano i suoi. Ma di certo non potevo rispondere a mia sorella “sono stata lanciata da una parete all'altra da una forza più forte di me,senza nemmeno toccarmi” mi avrebbe presa per pazza. <> poi continuai <> << dovrebbe controllarti più tardi il dottore....>> poggiò la sua mano sopra la mia <> <> posai la mia mano sopra la sua <> Sentii aprire la porta,riconoscevo quella camminata,il profumo che riusciva sempre a stordirmi. Era lui,Justin. <> poggiò una mano sulla spalla di mia sorella <> gli rivolse un sorriso. <> <> rispose deciso. Annie fece un passo verso di me e mi baciò la fronte <> <> era distrutta. <> <> risposi stringendogli la mano. Se ne andò con un'espressione preoccupata in viso, e so anche il perché. Aveva promesso a mia madre e mio padre che non mi sarebbe accaduto mai nulla di male, e ora crede che tutta la colpa sia sua. Vorrei dirle che lei non doveva incolparsi di una colpa che non esiste. << Helly ricordi qualcosa?>> mi chiese Justin serio. <> continuai respirando a fatica ed esausta <> Mi guardava impaziente e curioso << chi era quell'angelo?>> <> Scivolò una lacrima lungo il viso <> asciugò le lacrime che rigavano il mio viso mentre mi guardava con una dolcezza tale da togliermi il fiato. <> chiesi impaurita sbarrando gli occhi << è riuscita a scappare....ma ora non pensare a lei. Devi stare tranquilla>> mi stava accarezzando i capelli senza togliere i suoi occhi dai miei. <> chiesi tremando <> la mia voce era fine e spezzata. <> abbassai gli occhi. Con un dito mi alzò il mento e mi guardò dritto negli occhi: <> accarezzò la guancia con l'altra mano << prima che arrivassi tu nella mia vita, lei era la mia ragazza>> <> <> <> <<è una cosa difficile da credere ma....sei vissuta in vite diverse. Io sono sempre lì ad aspettare il tuo arrivo. Ogni volta che ti raggiungevo tu sparivi. É così da anni.>> << non può essere vero, sono immortale?>> <> A pensarci bene una comune umana già sarebbe morta, ma io sono ancora viva. Sapevo di non essere del tutto una umana ma non di essere immortale. << non potrai invecchiare, resterai sempre a diciasette anni. La tua vita d'ora in poi non sarà una vita normale, correndo anche il rischio di fare del male alle persone che più ami>> <> poggiò la sua mano sulla mia, mentre mi guardava. <> si voltò verso la finestra << Kristel ci cercherà ovunque andremo, serve un posto dove nessuno ci conosce. E credimi non sarà sola, dopo che me ne andai lei si alleò con i dark angels>> << dark angels? Chi sarebbero?>>chiesi perplessa << sono gli “angeli del male” persone metà demoni e metà angeli. Vengono chiamati così perché hanno le sembianze di angeli, ma nelle loro vene scorre sangue demoniaco. Il loro obiettivo è di dominare tutto il mondo e invaderlo con la loro oscurità >> poi alzandosi e lasciando la mia mano per avvicinarsi verso la finestra disse << vivono da migliaia di anni e impossibile riconoscerli o vederli. Possono entrare nel corpo di persone o animali ,rendersi invisibili agli occhi di noi umani. Ma con un po' di allenamento riuscirai a vederli anche tu>> proseguì mentre lo guardavo senza dire una parola << i miei genitori erano ammazza demoni. Molto famosi per la loro fama e le loro imprese, erano forti e astuti, per loro ogni battaglia non era mai persa; per questo io porto dentro di me poteri che nessun ragazzo umano potrebbe possedere. Un giorno mi stavo allenando con mio padre ,ero piccolo e ancora inesperto ,ma improvvisamente una freccia andò dritto al suo cuore e fu l'ultima volta che lo vidi ,quando andai da mia madre per raccontarle ciò che era accaduto lei era già morta . Dopo mille tentativi di sconfiggere questa stirpe da solo non ci riuscii, i miei poteri erano deboli in confronto a quelli di loro . Io scappai dal mio villaggio e andai più lontano possibile dove nessuno poteva riconoscermi. Dieci anni dopo ritornai per promettere sulla tomba di mio padre e di mia madre che li avrei eliminati e sarà così.>> Si girò verso di me <> chiese sforzandosi di riacquistare un sorriso. << Quanti anni avevi quando i tuoi genitori sono morti?>> chiesi curiosa << cinque anni, ma i miei ricordi sono ancora vivi come allora. Era una giornata fredda e non avevo dove andare e venni accolto in casa di Sandy >> Che storia triste, sentivo il suo dolore e la sua malinconia a quelle parole. la sua voglia di vendetta << Dove hai conosciuto Kristel? Come sei diventato immortale? Come........>> Senza accorgermene lui era accanto a me, mi mise un dito sopra le labbra <> <> <> finì la frase lui. << perché devo essere proprio io a combattere? É assurdo tutto questo.>> <> << non è possibile.......mi dispiace tanto per la tua famiglia ma io non sono così forte da sconfiggerli e nemmeno ne posso fare parte>> <> mi guardava fisso <> <> <> Quindi Annie mi ha tenuto allo scuro di tutto dei suoi poteri . Quali sono allora veramente le mia origini ? Chi erano i miei genitori veramente? << Tuo padre era un semplice umano,ma con tutto ciò voleva proteggere tua madre. Dopo anni nascesti tu,tua madre soffrì tanto per la morte di mia madre e decise di chiamarti come lei per ricordarla....in segno della sua amicizia>> Senza che me ne accorgessi Justin aveva letto nella mia mente dando risposta alle mia domande, lasciandomi senza parole,come era possibile tutto questo. << Anche Annie nasconde ricordi e poteri,quella sera tua sorella aveva capito tutto,per questo ha salvato voi due vostra madre. Volevano eliminare tutta la stirpe degli ammazza demoni.>> <> <> specificò lui avvicinandosi di più <> <> risposi con lo sguardo rivolto verso la finestra. << ti capisco.....>> disse andandosi a sedere su una sedia vicino al mio letto <> concluse con un sorriso dolce. Lo guardai dubbiosa <> riconfermò lui sorridendomi. Io annuii e rivolsi a lui un debole sorriso,ero esausta e frastornata da quella rivelazione. Chiusi gli occhi mentre lui mi accarezzava i capelli <> mi sussurrava per tranquillizzarmi. Ricapitolando tutto,ero figlia di ammazza demoni e nemmeno lo sapevo. Non sapevo nemmeno di avere lo stesso nome della madre di Justin, la mia vita non era normale come la credevo io, una comune ragazza che va a scuola e vive le sue giornate con la sua migliore amica, con dei genitori normali e una sorella senza poteri come una comune essere umana. Tutto ciò era solo un'illusione e io ne ero del tutto estranea. Era l'ora che io incontrassi mia madre nel sogno. La cercai. <>mi sussurrò mia madre all'orecchio mentre mi culla tra le sue braccia. Sento il fruscio degli alberi e il vento che sfiora il mio viso. Di fronte a noi c'è un fiume che scorre verso una sorgente. <<è tutto vero mamma? Tu........>> chiedo con voce tremante,non poteva essere vero niente di tutto questo. << è tutto vero tesoro. É dura da credere ma è la realtà. Vostro padre e io volevamo proteggervi dal male che nutre il mondo.>>mi alzo e mi avvicino verso il prato di fiori davanti a noi <> <>rispondo con voce ferma. Lei si avvicina sorridendo.<> <> chiesi prendendo tra le mani un fiore,tocco i suoi petali delicati e lunghi. <> <> Mi giro per abbracciarla,è un sogno potere parlare con lei e poterle dire che le voglio bene. <> <> Si e avrei vinto,me la pagheranno per la morte dei miei genitori. Se un giorno lei non ci sarà più voglio che sia fiera di me, proteggerò Annie a costo della mia stessa vita. <> dico stringendola forte prima che sparisse. <> Mi scivolò una lacrima lungo il viso <> come risposta lei mi rivolge un sorriso dolce e scopare. Quando la rivedrò di nuovo? Il sogno finì e io mi svegliai nel bel mezzo della notte,alzai un poco la testa e vidi Justi accanto a me che mi osservava <> sussurrò dolcemente. <> chiesi guardandolo nel buio. <> <> chiesi sorridendo <> <> rispose spiritoso appoggiandosi sullo schienale della sedia. <> Risi di nuovo,era bello trovarsi al risveglio Justin. <> <> <> chiesi guardandolo <> <> chiese con voce maliziosa. <> <> risposi con la testa girata dall'altra parte,stavo arrossendo come un peperoncino,sentivo le guance calde. <> risi alle sue parole. Si alzò dalla sedia e lentamente si distese accanto a me,mettendo il suo braccio sotto la mia testa. Mi avvolse in un abbraccio facendo poggiare la mia testa sul suo petto. Chiusi gli occhi e mi feci avvolgere da quel corpo caldo, sentivo il suo respiro nei miei capelli <> la mia gamba si sfiorava con la sua,il mio respiro sul suo collo e le nostri mani unite. Ho sempre sognato dormire avvolta nel suo abbraccio e ora il mio sogno si trasforma in realtà. Mi addormentai subito, mi sentivo così protetta che niente poteva farmi paura,solo le emozioni che stavo provando in quel momento. <> mi sussurrò all'orecchio <>. Dormii tutta la notte tranquilla e serena come una bambina che viene cullata dalla propria mamma avvolta dal suo calore materno,solo che io sono stata cullata dal mio “amico” se si può chiamare così. Quando mi svegliai Justin non era più accanto a me,alzai il capo e lo cercai con lo sguardo. <> mi salutò aprendo le tende e facendo penetrare i raggi del sole che si scagliavano obliqui sul pavimento. <> chiesi aprendo pian piano gli occhi dalla luce accecante dei raggi solari Si guardò l'orologio che aveva nel polso: <> poi sorridendo avanzò verso di me per sedersi accanto a me ai piedi del letto <> <> chiesi allarmata, cercando di alzarmi con delicatezza per appoggiarmi alla spalliera del letto. Ma alla fine mi aiutò lui. << hmm.....diciamo di si. Ma poi guardandoti mi è venuta anche a me voglia di dormire>> rispose spiritoso mentre mi adagiava tenendomi per le spalle. La sua mano era calda e il suo tocco delicato e sicuro da farmi venire brividi lungo la schiena, attraverso il tessuto della mia camicia da notte che a stento mi copriva le mie gambe lunghe. Non gli diedi modo di notare il mio imbarazzo, la cosa del tutto strana è che dormii tutta la notte fra le sue braccia senza alcun imbarazzo e ora mi vergognavo al solo pensiero che mi sfiorasse. Sono proprio una stupida. Notai che mi guardava con la coda dell'occhio trattenendo un sorriso, di sicuro avrà letto nuovamente nella mia mente,quando voleva sapeva essere irritante e una dolcezza disarmante che distruggeva ogni mia barriera. << mia sorella è qui, sento la sua voce>> dissi portandomi le lenzuola fino al petto,dopo che mi aveva aiutato,allontanandosi per pochi centimetri. Forse anche lui aveva sentito la voce di mia sorella. << già, la sento anche io >> confermò lui La porta si aprì ed entrò mia sorella, vestita in modo diverso da come la avevo vista ieri. Aveva indosso i suoi Jeans preferiti e una camicia che usava solo per il lavoro e le solite scarpe. <> disse piano lui,si chinò verso di me e mi diede un bacio delicato sulla guancia,che scottava << lo so che ti mancherò>>mi sussurrò all'orecchio. Lo guardai andarsene senza riuscire a dire una parola. Chiuse la porta lasciandomi sola con Annie che mi guadava curiosa e anche maliziosamente << che cosa è successo dopo che me ne sono andata ieri?>> <> <> <> chiesi seria << ti ho sempre detto tutto Helly>> rispose finta calma. Lessi nella sua mente e vidi le immagini dell'accaduto: persone che gridavano in preda al panico mentre i demoni li seguivano e li perseguitavano ,volavano con ali nere e i loro occhi erano castano dorato,si illuminavano non appena vedevano sangue. Come se fossero vampiri, la loro vendetta cresceva e nessuno del popolo aveva il coraggio di affrontare quelle creature malvagie. Bambini che venivano uccisi e dati in pasto alle bestie,i loro pianti erano strazianti e dolorosi,le loro urla mentre venivano separati dalle loro madri che combattevano con armi del tutto inutili contro il loro poteri. Il villaggio avvolto nel fuoco e nella nebbia ,le capanne che erano solo un ricordo di quelle prima dell'accaduto, la paglia bruciata,il fumo,la confusione. Tutto quello scenario era un inferno. << Helly credimi non ti ho mai detto niente per proteggerti>> << Ho sempre creduto di sapere tutto.......ma della mia vita non sapevo niente,delle mie origine.>> dissi fissandola <> <> <> risposi senza smetterla di guardarla <> risposi facendo un piccolo sorriso <> << ho promesso a mamma che non avresti saputo la verità ma già sai tutto.>> << tranquilla, voi lo avete fatto solo per proteggermi. Lo capisco. Non me la prenderò con nessuno, andrò fino in fondo a questa verità>> risposi ferma sulla mia decisione. <> <> stavo alzando la voce <> <> disse stringendo la mia mano. <> proseguii <> <>rispose piangendo <> <> asciugai le sue lacrime, che le rigavano il viso. La porta si aprì,era il dottore: <> lo salutammo io e mia sorella <> chiese ansiosa mia sorella. <<è tutto apposto,la ragazza è fuori pericolo. Può tornare a casa oggi stesso,ma deve restare a riposo>> <> stringendo la sua mano sorridendo al dottore Quando mi vestii e fui pronta lasciammo la stanza e ci avviammo verso l'uscita. Ad aspettarci all'uscita dell'ospedale c'era Justin,che portò la mia borsa : <>mi chiese piano approfittando del minuto che restammo soli mentre mia sorella camminava avanti per avviarsi verso l'auto. << si e accetto di venire con te, ti aiuterò anche se questo ferirà Annie.>> dissi con fermezza. <> mi diede indicazioni che accettai, non ci sarà più nessuna vittima <> <> lo guardai dritto negli occhi, ma era pazzo?Cosa sarebbe successo a loro due Strinse la mia mano <> <> arrivati alla macchina Justin scomparve, senza che io me ne accorgessi <> chiese Annie quando si girò <> << aveva cose da fare.....>> risposi con un sorriso stanco. Quando salimmo in macchina Annie mi evitava e stranamente lo stereo era spento,l'atmosfera era tesa. Il motivo era evidente, il suo sguardo e il suo silenzio esprimeva tutto. <> Si girò a guardarmi dopo un lunghissimo minuto di silenzio che parve non passare mai e in sussurro rispose<> <> dissi in tono pacato,quasi difficile da sentire <> Non volevo che Annie si accorgesse del mio nervosismo e nemmeno di quanto ero tesa in quel momento. <> <> risposi decisa senza smettere di guardarla <> <> <> <> <> <> era furiosa ed aveva alzato anche la voce <> <> mi pentì subito dopo delle parole che pronunciai. I suoi occhi erano lucidi e quasi pieni di lacrime <> <> rispose in tono soffocato. Fermò la macchina davanti casa nostra,scese dalla macchina e mi tirò una felpa <> <>risposi in un sussurro senza riuscire a guardarla negli occhi. La poggiai sopra le spalle ed entrai in casa,era in disordine. Mia sorella era una maniaca del pulito,ogni singolo oggetto era sempre al suo posto,ogni volta che finiva di lavorare si dedicava alle “faccende” così le chiama lei. Ma questa volta non era così,i piatti ancora erano nel lavello sporchi,di sicuro ieri era così stanca dopo avere vegliato su di me per una notte intera ,che non si sentiva di sistemare la cucina. <> disse senza nemmeno guardarmi negli occhi <>senza replicare andai in camera,in realtà non avevo bisogno di riposare. Dopo una notte di riposo ero abbastanza sveglia. Andai nella mia stanza salendo le scale a passi di lumaca,appena arrivai dentro c'era freddo,mia sorella si era dimenticata di chiudere la finestra della mia stanza,come sempre! La pioggia rigava i vetri,le finestre tremavano dalle forti raffiche di vento,sentivo il fruscio dei rami, mi abbracciai cercando di scaldarmi,il cappuccio della felpa alzato che mi teneva calda la testa. Andai a distendermi sotto le coperte calde,il calore avvolse il mio corpo. Dubbi e paure mi invasero; non so se quello che faccio nei confronti di Annie è giusto. Rimango qualche istante immobile, non immaginavo che la mia vita avrebbe preso una piega del genere. Cosa avrebbe fatto mia sorella senza di me? Mi sollevai sui gomiti,battendo le palpebre sforzandomi di credere che niente di tutto ciò è vero,ma era tutto vero. Mi alzai e tirai le tende rimanendo sola al buio,un rumore alla finestra mi fece sobbalzare. I rami sbattevano nella mia finestra come un film horror <> sobbalzai quando sentii bussare alla porta. <> risposi con voce bassa quasi non si sentiva. Annie aprì la porta e piano avanzò accanto a me <> si distese accanto a me << ti avevo comprato anche un lumino,perché odiavi il buio >> Risi a quelle parole <> poggiai la testa sulla sua spalla. <> chiese in tono preoccupato <<è pericoloso....non so se tornerai....se..>> <> mi girai per guardarla,anche se al buio non si vedeva molto <> cercai di calmarla. <> si mise a sedere decisa a raccontarmi tutto <> <> chiesi con espressione dubbiosa e meravigliata << Questa famiglia esiste da milioni di anni, per ora l'unico erede rimasto è Sulfus. É il loro re,è spietato e riesce a manovrare la mente di tutti, potere comune per gli angeli oscuri.>> <> chiesi curiosa di sapere tutti i dettagli della loro esistenza. <> la voce di mia sorella era incerta mentre guardava dinnanzi a se. <> lessi nella mente di mia sorella cosa che faccio da sempre,cosa che lei odia! << Helly quando la smetterai di leggere nella mia mente?>> Risi malgrado l'argomento serio di cui stavamo parlando. Non ho mai parlato così apertamente con mia sorella, a causa del suo continuo lavoro,figuriamoci poi di argomenti seri. <> <> si fermò per prendere fiato << lasciò il tutto quando conobbe nostro padre>> << Come è nata la guerra tra umani e vampiri?>> chiesi curiosa << Ai primi tempi quando governava il conte Massimo si stabilì un patto tra vampiri e umani,che nessuno delle specie doveva superare il limite tra i due mondi,ma salendo al trono Andrew si fece un'alleanza con i Dark angels e i vampiri, da questa alleanza la famiglia prese il nome attuale.>> Rimasi senza parole da quella storia,nemmeno sapevo prima d'ora l'esistenza di quella famiglia. Prima d'ora non ho mai pensato a qualcosa che sia fuori dal mondo umano, ho sempre creduto che le persone che mi circondavano fossero semplici umani e mai provenienti da mondi a me estranei,lontani. <> << Quale sarebbe la ragione?>> chiesi quasi sconvolta << io sono una ragazza come tutti,ho una vita da comune umana,cosa c'è in me di così speciale?>> << Tu hai poteri che sai di avere ma ancora non li hai scoperti del tutto,sei speciale Helly. Nostra madre sapeva dei tuoi poteri fin da piccola e anche se tu non sai che io lo sapevo,sapevo tutto....>> finì la frase ridendo con tristezza << mi preoccupo tanto per te,ma se è il tuo percosso,non posso essere io a ostacolarti....>> La abbracciai forte,quasi da farle mancare il respiro <> fu lei a staccarsi,stava per scoppiare in lacrime <> accarezzai il suo viso rigato dalle lacrime <> <> le sorrisi << Quando tornerò sarai la prima persona a saperlo.>> << Senza dubbio sciocchina.....>> rise e si asciugò le lacrima. Parlammo per due ore, l'ultimo giorno che avrei visto mia sorella lo ricorderò come il giorno più bello della mia vita,non so se riuscirò a tornare da lei,se riuscirò a rimanere viva dopo uno scontro,so solo che la mia vita è in pericolo ; una vita che non avrei voluto. Arrivato sera preparai uno zaino, misi un porta fortuna che mi regalò Ana per il mio compleanno; una conchiglia,un cambio indispensabile magari lì ci sarà un posto dove lavarsi,non ho intenzione di restare sporca per giorni e giorni! Indossai un paio di jeans comodi,una maglietta comoda,una felpa e scarpe da tennis comode,però almeno ho il dono di sapere accoppiare gli indumenti con colori adatti. Guardai la mia stanza,ogni angolo di essa memorizzando l'odore e il mio unico nascondiglio che mi permetteva di scappare da tutto e tutti,da questo mondo che credevo di conoscere bene ma in realtà non lo conoscevo affatto; << Hey principessa sei pronta?>> chiese una voce a me familiare. Mi girai,vidi Justin sopra la ringhiera della mia finestra << Ciao.....Sai è illegale entrare nella camera altrui senza permesso?>> dissi spiritosa,poi pensandoci bene mi chiesi come era riuscito a salire <> andai lì subito <> ero davvero terrorizzata all'idea che si facesse male. Rise <> chiesi irritata <> Mi mise un dito davanti le mie labbra <> mi stavo quasi sciogliendo e solo perché aveva poggiato un dito sulle mie labbra <> Risi rumorosamente <> Prese il mio zaino di corsa,e senza preavviso mi sollevò da terra,ero paralizzata da questa cosa improvvisa <> diedi pugni al suo torace,ma data la sua massa muscolare ovviamente i miei colpi non facevano nessun effetto su di lui <> urlai ma il mio grido fu soffocato da un bacio improvviso di Justin. Ma cosa stava facendo? Era il mio primo bacio. Un bacio delicato,per definire meglio il momento che stavo vivendo: era un bacio vero e proprio angelico. Mi cinse la vita con le sue braccia muscolose,mentre già i nostri piedi si erano separati dal terreno,quando si staccò da me e una volta aperti gli occhi, vidi liberarsi due ali bianche enormi,erano lucenti e belle,non c'erano parole per descriverle,le loro piume erano bianche,quasi brillavano. C'erano alcune piume marroncine chiaro, di un marrone lucente,rimasi a bocca aperta,era tutto reale! Le stesse ali che vidi nel sogno con mia madre. << è tutto vero! No non può essere ,sto sognando!>> <> disse con voce tenera mentre guardavo giù. C'era tanta distanza che divideva i miei piedi dal terreno <> mi rassicurò lui. Lo guardai scioccata. Era davvero tutto vero? Poggiai la mia testa sulla sua spalla,emanava tanto calore da farmi sentire protetta,un calore mai provato,per non per parlare del mio cuore che batteva all'impazzata <> chiesi sollevando la testa dalla sua spalla. <> chiese ridendo. Aspettava una mia risposta, con lo sguardo impaziente <> rise di nuovo <> dissi confusa. <> rispose malizioso <> <> risi malgrado la situazione <> chiesi ironica nascondendo il mio imbarazzo,per non pensare poi del bacio che ci scambiammo! Finalmente toccammo terra, <> rispose lui ironico. <> diventai paonazza in viso. <>finì la domanda lui come se non fosse accaduto nulla <> andai avanti e indietro senza fermarmi elencando vocalmente tutti i modi possibili e immaginari per calmarmi,ma quando stavo per ripetere gli stessi movimenti frenetici,scaturiti dall'imbarazzo che provavo al solo parlarne,me lo trovai davanti bloccata tra le sue braccia. <> i nostri volti erano vicini,le nostre bocche erano vicine,da quasi sentire il suo alito sul mio viso. Già sapevo cosa stava per accadere. Lui prese le mie mani e li intrecciò alle sue <> non riuscivo a parlare,avevo voglia di farle tante domande ma in quel momento volevo solo che lui mi baciasse <> disse prima di posare le sue labbra morbide e calde sopra le mie. Il suo odore mi stordiva,i suoi baci che tracciava sul mio collo,mi facevano uscire piccole risate,soffrivo tanto il solletico. La sua bocca ritornò sulla mia,sciolse le sue mani alle mie,ma solo per metterle in mezzo ai miei capelli,circondai il suo collo con le mie braccia ,il cuore batteva all'impazzita,avevo brividi lungo la schiena,questo bacio mi stordiva,quasi mi vergognavo di come mi stavo comportando,non era mia indole spingermi così tanto;ma con lui era diverso,lui non mi avrebbe mai delusa. Volevo non finisse mai ma non potevamo stare in eterno così,ci staccammo tutti nello stesso minuto che scoppiammo in una risata che non do come definire,ma credo che sia causata dall'imbarazzo. Ero così imbarazzata che non riuscivo a guardarlo negli occhi <> Mi sforzai a guardarlo <> chiesi spiritosa <> mi indicò la sua auto parcheggiata davanti casa mia <>.

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Capitolo 4
*** 4 capitolo ***


Lasciare mia sorella era la cosa più dolorosa che potessi fare,ce la farà senza di me? Chi le preparerà la cena quando arriva a casa stanca? Tante domande incasinavano la mia testa,e a tutte queste domande non sapevo cosa rispondere per non parlare del lato “angelico” di justin. Non avrei mai immaginato una cosa simile,se lo direi a qualcuno non mi crederebbe nessuno e di sicuro mi manderebbero dritta al manicomio. Era tutto vero? Riassumendo la situazione,il ragazzo di cui sono innamorata pazzamente oltre a essere immortale è un angelo, e la cosa più imbarazzante è che mi stava accanto dopo esserci scambiati due baci appassionati e dolci,al solo pensiero mi sento bruciare le guance e il cuore battere forte. Quando entrammo in macchina mi accomodai nel sedile del passeggero accanto a quello del guidatore e chiusi alla svelta la portiera,per fare entrare meno freddo. L'imbarazzo crebbe di più quando Justin poggiò la sua mano calda sopra la mia <> si tolse la giacca e me la passò <> infilai le mani della sua giacca e me la strinsi a me. Il profumo che emanava era un profumo a me molto familiare ma in quel momento non ricordai dove avessi sentito quella profumazione. <> mormorai ,quasi non si sentiva la mia voce. Andai alla ricerca della cintura di sicurezza,convinta che ci fosse un modo semplice per allacciarla,questa macchina era misteriosa proprio come lui. <> si avvicinò verso di me poggiando la sua mano sopra al mia gamba,per un attimo smisi di respirare <> esclamò non appena finì. Le sorrisi e lui come risposta mi diede un bacio sulla fronte,un bacio tenero e dolce,proprio come lui. <> disse con voce dolce <> il suo sguardo era profondo,ho sempre desiderato questi momenti con lui ed ora è tutto realtà. Le parole mi vennero naturali,come se per una volta ero libera di dire quello che pensavo su di lui e senza nessuna vergogna <> gli diedi un bacio breve ma tenero,anche lui rispose con la stessa dolcezza e tenerezza e questo mi fece quasi svenire. Non c'erano parole per spiegare le emozioni che provavo. <> dissi in un sussurro. <> rispose a pochi centimetri dalla mia bocca. Risi nonostante l'imbarazzo che provavo,ma io ho preso l'iniziativa di baciarlo,sarebbe da scemi vergognarsi << sarà meglio andare,Ana e Mike ci staranno aspettando.>> <> rise pure lui <> si mise a sedere sul sedile e girò la chiave per mettere in moto l'auto. Quando partimmo non ebbi il coraggio di guardare indietro,dovevo iniziare un nuovo viaggio insieme a Justin il mio ragazzo e Mike e Ana,i miei amici. La mia seconda famiglia. Per il resto del viaggio dopo che andammo a prendere Mike e Ana,ci fu un silenzio che si sentiva anche il ronzio di una mosca,parlammo ad Ana della missione e della sua importanza,da lei definita “emozionante” e aggiungo “figa”. Mike la pensava diversamente,forse più saggiamente. Non si è lasciato prendere dall'emozione,anzi al contrario la prendeva come qualcosa di serio,e in realtà c'erano in ballo le nostre vite,non aveva tutti i torti. Alla fine non sapevamo se sarebbe rimasto vivo o morto, io speravo con tutto il mio cuore che nessuno ne avrebbe pagato la causa di questa scelta,avrei il rimorso di coscienza, dal momento che siamo stati noi a spingerli a venire con noi. Se succede qualcosa a loro la responsabilità è solo nostra. Quella sera mi addormentai fra le braccia di Justin che aveva deciso di fare una pausa dopo avere guidato per molte ore,mi aveva sussurrato all'orecchio con voce profonda <> stringendomi fra le sue braccia,il suo calore e la sua stretta mi avrebbe protetta sempre e comunque. Non mi stancherò mai di lui perché è la mia felicità,è diventata la ragione della mia vita,la gioia di ogni mio giorno e l'amore che riempiva il mio cuore,l'aria che respiro e l'unico che fa battere il mio cuore. <> Una mano calda accarezzò la mia guancia e mi portò una ciocca di capelli diedro l'orecchio. Mi voltai su un fianco,sbadigliai e aprii gli occhi,svegliandomi da una lunga notte di sonno,fui accecata subito dai raggi solari che penetravano dal finestrino,chiusi di nuovo gli occhi ma li riaprii solo quando le labbra di Justin toccarono la mia guancia <> mi sussurrò all'orecchio in tono dolce <> risposi raddrizzandomi sul sedile. Justin era seduto accanto a me. Indossava un maglione grigio,il giubbotto di pelle nero che aveva messo la prima volta che entrò nella mia classe. Il risveglio più bello della mia vita. <> mormorai I suoi occhi erano di un verde smeraldo più chiari del solito <> si chinò su di me e premette le sue labbra invitanti e morbide sulle mie,non mi importava se avevo i capelli disordinati o se non avevo lavato i denti,volevo solo stare fra le sue braccia e baciarlo senza mai stancarmi. Ricambiai il bacio con molto piacere,mi sollevò dal sedile dove ero seduta e mi spostò sopra le sue gambe,non smettevamo di ridere. uuhm....che bel risveglio>> disse lui in tono malizioso non appena poggiai la mia testa sopra la sua spalla. <> risposi ridendo. Il nostro bacio fu interrotto da due risate a noi familiari <> disse Justin a denti stretti. Risi e scesi dalle sue gambe <> scesi dalla macchina e raggiunsi Mike e Ana.,nonostante i raggi solari che mi impedivano di aprire gli occhi notai che non ero l'unica ad indossare i stessi vestiti del giorno prima ma anche i miei compagni di viaggio e potevo anche capire il perché guardando meglio alla luce del giorno ,data l'oscurità della notte non badai e non chiesi a dove eravamo diretti. Cosa davvero strana,io che avevo sempre il controllo su tutto!saranno stati i baci di Justin a stordirmi. Era un punto davvero isolato nessuna traccia di auto,bar o un hotel. Guardando bene i miei compagni di viaggio mi accorsi che c'era qualcosa in loro di diverso,rispetto a gli altri giorni precedenti,i loro occhi avevano una luce diversa, come se avessero subito un cambiamento. Tutto quello che stava accadendo a tutti noi era una nuova esperienza da cui non sapevamo se ne uscivamo sani e salvi ma di una cosa ne ero più che certa che avevo fatto una promessa a mia madre che dovevo mantenere e vincere a tutti i costi questa battaglia per Annie e per l'intera umanità ma il pensiero che mi turbava di più che ancora mi sentivo in colpa per averli trascinati in questa situazione, da cui avrei preferito che fosse stato un incubo ma purtroppo era tutto vero,se quel giorno al parco il mio corpo non avrebbe avuto quel famoso cambiamento che cambiò la mia vita e se non avessi fatto quell'incontro con quell'angelo misterioso ma allo stesso tempo rassicurante,loro erano ancora dei ragazzi spensierati e non degli eroi,a staccarmi dai miei pensieri angoscianti fu proprio Justin. <>disse lui da quasi farmi sussultare,dovevo essere persa nei miei pensieri per non accorgermi della sua presenza accanto a me. Mi girai per guardarlo,quando incontrai il suo sguardo capii che era davvero preoccupato. <> dissi con finta calma . Non ero una brava attrice, questo l'ho sempre saputo,mia sorella diceva che ho gli occhi troppo espressivi per mentire. <> disse lui fiducioso guardando Ana e Mile. <> concluse accarezzandomi i capelli,amavo quel ragazzo sopratutto per il modo in cui riusciva calmarmi. Nemmeno mia sorella o Ana ci riuscivano. Intrecciai le mie mani alle sue, lo guardai dritto negli occhi e con sorriso gli dissi : <> sorrise pure lui. <> annunciai con voce entusiasta. Ana si avvicinò a me e poggiò la sua mano sulla mia spalla <> Salimmo in macchina, Ana era più attiva di ieri. Non smetteva di cantare o di parlare,mi mancava la sua allegria,l'amore di Justin,l'amicizia di Ana e Mike,tutto ciò mi ha cambiato la vita,sotto ogni aspetto. Ma il pensiero andava sempre da Annie,chissà cosa starà facendo,se ha mangiato o ha dormito. Di sicuro starà male,non si è mai staccata da me sin da quando ero piccola,per lei deve essere stata un brutta batosta lasciarmi andare in un avventura del genere. Mancava anche a me mia sorella,sopratutto la mattina quando si alzava sempre pimpante e veniva nella mia stanza ad aprirmi le tende,per svegliarmi. Ho dovuto lasciare anche la scuola e una vita quasi comune a quella delle altre ragazze,e con “quasi” intendo i miei poteri. <> esclamò Mike ridendo. Per farla stare un poco zitta le fece il solletico,Ana soffriva tanto il solletico,sopratutto sui piedi e sulla vita. Li guardai : Mike anche se non le mostrava tutto quel romanticismo che sognava Ana,le voleva davvero bene; solo che lo mostrava facendole il solletico o prendendola in giro. Ridevano perché erano felici insieme,chiunque li guadasse capiva che erano innamorati,ad Ana le brillavano gli occhi quando era accanto a lui,le guance le diventavano bordeaux e il suo sorriso era bellissimo, e poi aggiungo stavano benissimo insieme. Mi girai per darle lo spazio di coccolarsi come volevano, guardai Justin che guidava, era così bello e di profilo lo era ancora di più,le sue labbra morbide si piegarono in un sorriso,i suoi occhi verde smeraldo erano più chiari del solito,i suoi capelli non erano del tutto in ordine,ma era un sogno ad occhi aperti. Ero così fortunata ad averlo incontrato. Ringrazio il giorno di quel cambiamento, non dimenticherò mai quel parco. Lì mi sono incontrata per la prima volta con Justin. <> chiesi per far si che non leggesse i miei pensieri <> chiese in tono dolce. <> risposi con un sorrisino. <> chiesi girandomi tutta verso di lui aggiustandomi sul sedile. << città delle ceneri>> << Città delle ceneri? Mai sentito nominare.....>> <> rise <<è un regno nascosto da montagne e valli>> spiegò lui guardando sempre verso la strada << e credimi dobbiamo prepararci a tutto. Sono molto potenti e mai nessuno è riuscito a sconfiggerli>> <> proseguii <> <> pipistrelli? Ma chi sono in realtà queste creature rivoltanti? <> mormorai facendo una smorfia <> <> sospirò << dobbiamo solo sperare in un buon risultato>> <> mormorai per non farmi sentire. <<è inutile che parli piano sento i tuoi pensieri>> disse in tono beffardo ridendo. <> Poggiai la testa sul sedile pensando ancora a quello che deve arrivare, a quelle creature orrende,trovando ancora qualcosa di positivo, Justin. Quando Mike ed Ana smisero di coccolarsi si rivolsero a noi,stupiti del fatto che noi eravamo meno sdolcinati di loro,questo è quello che pensavano loro ma io penso sia il contrario: <> chiese curiosa Ana. <> rispose guardando sempre la strada. <> <> lo guardò con un sorriso malizioso vedendolo arrossire <> rise ancora <> << sai non è educato leggere la mente degli altri.....per non parlare dei miei pensieri personali che ovviamente non lo sono con te>> si finse offeso ma fra poco sarebbe scoppiato a ridere. <> lo stava prendendo in giro e questo mi fece un poco ridere,ma sapevo che non avrebbe detto niente. <> Ana rideva ancora , aveva le lacrime agli occhi dalle troppe risate. <> chiese Ana quasi seria <> rise rumorosamente <> <> chiese staccandosi un poco da Mike? <> <> concluse lui secco. <> esclamò mike. <> rise. <> chiese Ana entusiasta. <> <> <> Mike intervenne: <> <> intervenne anche Justin <> <> ci incoraggiò lei << ritorneremo sani e salvi >> <> risposi guardandola. <> Mike la abbracciò <> <> confermai ridendo,era davvero la sola a pensarla bene,anche Justin la pensava ottimista come lei,ma di sicuro sapeva che non sarebbe stata una vacanza o un divertimento. <> annunciò Justin <> Con la macchina entrò in un cancelletto dove c'era scritto su un cartello: Benvenuti nella città delle ceneri. Che scritta fantasiosa,mi sembra di più un benvenuto di un film horror! Fuori era pieno di erbacce e piante non molto fiorite,la terra secca e il cielo annuvolato; a completare quella che poteva essere una scena horror ci mancava solo un cervo nero,che appena ci vide si volatilizzò via. Avanzò con la macchina sulla strana tutta curve,a destra della strada c'era un castello,più somigliante a quello del conte Dracula,era enorme con finestre piccole a punta ,nessuna traccia strane ombre però. <> disse Ana stringendosi a Mike. Stava tremando. <> risposi tremando pure io. Più si avanzava più il cielo si annuvolava, cresceva la nebbia e mi resi conto che in realtà chi vorrebbe scappare non lo poteva fare,anche perché i cancelli si chiudevano subito dopo che entrammo,nessuna via di scampo. Andando più avanti vidimo un cimitero,si poteva intravedere una cancellata dalle sbarre nere e fini,anche li le piante erano secche, forse ancora di più di quelle sulla strada. Speravo tanto che non si sarebbe resuscitato nessun vampiro o zombie. Passammo il cimitero e il buio aumentava diventava più di più,più fitto; e pensare che era ancora giorno,qui il tempo cambiava in una maniera impressionante! Justin poggiò la sua mano sopra la mia <> <> sorrisi con dolcezza. Passammo il cimitero e andando avanti vidi un ragazzo seduto fra le erbe <> <> <> gridò Mike agitato. Justin uscì dalla macchina e si avvicinò,mi spaventai già sapendo che poteva essere un vampiro o qualche altra creatura,ma mi sbagliavo,era un semplice ragazzo. Fece salire il ragazzo in macchina,accanto a Mike,poi andò di nuovo al posto di guia. <> il ragazzo aveva una voce fine. <> chiesi subito io sospettosa di scoprire qualcosa di non buono. <> <> esclamò in tono duro Mike. <> chiese Ana <> <> chiese sospettoso Mike <> sembrava un ragazzo ingenuo <> <> disse Justin con un sorriso. <> chiese Andrea curioso. <> e sottolineò anche “la mia ragazza” era molto geloso. <> <> Dopo le presentazioni arrivammo davanti un altro cancello,dove erano posizionate due guardie,vestite tutte di nero con cappelli che gli copriva il viso. Erano alti e robusti,quando avanzammo con la macchina dentro ci fecero segno di fermarci. <> mormorò Andrea <> chiese mike guardandoli. <> Le guardie si avvicinarono << chi siete?>> avevano una voce profonda. <> intervenne Andrea Si guardarono e poi dissero <>. Avanzammo e quel buio fitto non c'era più,le piante erano più fiorite e non c'erano più cimiteri o castelli da terrore <> Le persone erano umane,nessuna traccia di creature strane,o di pipistrelli,di tombe o di vampiri. Solo gente normale, che lavorava. Indossavano vestiti strani,no jeans e maglietta,ma vestiti lunghi che coprivano le gambe,una striscia bianca o di altri colori stringeva la loro vita,corpetti di una semplicità unica. Sono rimasti ancora all'era vittoriana. <> chiese Ana scuotendomi <> <> spiegai guardandoli <> confermò Justin <> <> chiesi guardandolo <> <> esclamai pensando l'età che a quest'ora dovrebbe avere,se non fosse immortale. <> disse guardando tutti ,poi continuò <> indicando una ragazza che stava per entrare in un'altra stanza. La guardai <> mi cinse la vita con le sue braccia e senza che me lo aspettassi mi diede un brave bacio sulla guancia <> A quella frasi risi <> <> rispose serio <> <> risposi ironica <> <> mi rispose ridendo. A interrompere quel momento fu Ana con la sua finta tosse <> poi ridendo disse <> La guardai e poi risi <> ci staccammo,ma Justin non lasciò la mia mano. Il solo contatto mi trasmetteva brividi ed era solo una stretta di mano! Abbiamo cominciato a visitare la città. Era una città dove avevano costruito edifici pubblici e quartieri residenziali benestanti davvero grandi in contrasto con le piccole case dove vivevano persone disagiate e in condizioni disumane. Vedere quei palazzi alti dell'alto ceto mi fece capire che le uniche vere vittime erano le persone povere, i loro palazzi erano davvero grandissimi e abbelliti in grande stile. Alcune signore di alto ceto ordinavano al loro cocchiere di partire,mentre loro entravano comode a sedersi dentro la carrozza. I loro vestiti erano larghi e decorati da fiocchi e merletti che alzavano dai lati il loro vestito mentre sotto ad esso c'era un'altra veste lunga. E i busti erano anche stretti ai lati della vita e del petto. Mentre la serva che serviva la signora indossava vestiti del tutto diversi,vestito nero molto coprente che arrivava alle caviglie,con sotto calze bianche,scarpe basse tipo ballerina nere. Guanti bianchi,i loro capelli erano sempre legati con sopra un cappello bianco di stoffa. Guardai Justin : <> <> Justin si fermò davanti ad un grandissimo palazzo : <> <> chiese Ana <<è bellissima>> <> disse entrando ma io lo fermai. <> <> <> intervenne Mike <> Andò avanti e prese le chiavi nella sua tasca,li infilò nella serratura e la aprì <> Ana tossì <> <>risposi prima di girarmi le stanze,Mike si impadronì della prima stanza a inizio corridoio. <> ci indicò le camere,Mike si impadronì della prima a inizio corridoio <> intervenne justin, Ana arrossì. Per ultimo indicò ad Andrea la sua stanza e poi girandosi verso di me disse <> lo guardai scioccata,io dovevo dormire con lui? Nello stesso letto? <>proposi io <> rise guardandomi <> <> feci un sorriso ed entrai nella stanza. Mi sfiorò il braccio <> <> gli diedi un breve bacio tenero,ma lui lo trasformò in un bacio appassionato da far togliere il fiato,mi strinse forte a se come se fossi la cosa più importante che ci sia,mi fece solletico facendomi ridere. <> mormorai tra le risate. <> disse guardandomi sorridere <> Arrossii a quelle parole <> Mi annusai <> <> mi indicò il bagno di fronte il letto matrimoniale <> chiese guardando i miei vestiti. <> Mi diede una maglietta che di sicuro mi sarebbe stata grande <> <> la maglia emanava il suo odore e lo annusai! <> rispose con dolcezza. Entrai in bagno e chiusi la porta, mi tolsi i vestiti e li passai a Justin allungando un braccio dalla porta <
  • > <> gridai dalla doccia,l'acqua era aperta e di sicuro non ha sentito che ho risposto Sentire l'acqua calda scorrere nella mia pelle mi rilassò completamente,mi liberò da ogni stanchezza e sporcizia di quella notte e dagli altri giorni precedenti. Tutti i pensieri brutti se ne andarono perché avrei dormito fra le braccia di Justin e non vedevo l'ora. Presi l'asciugamano e la strinsi al mio corpo,mi asciugai i capelli e indossai la biancheria intima pulita,e poi mi infilai pure la maglia di Justin ,mi guardai allo specchio la sua maglia mi stava larga ma almeno mi copriva fino alle ginocchia. Uscii dal bagno imbarazzata e mi avviai verso il letto,Justin già era sotto le coperte,si girò a guardarmi: <> commentò vedendomi. Si allungò verso di me e mi prese per il braccio,in poco tempo mi ritrovai fra le sue braccia <> commentò malizioso <> <> bisbiglia all'orecchio <> mi sistemai meglio sotto le lenzuola e mi strinsi a lui <> <> Buttai la testa all'indietro per guadarlo <> fece scivolare la sua mano fra i miei capelli e con tenerezza mi strinse a sé, ancora di più di come lo eravamo prima. Mi guardò per un lungo istante prima di poggiare la sua bocca morbida sulla mia,mi baciò con una passione così intensa e profonda da farmi svenire. Ci baciammo avvinghiati l'uno all'altra. Sentivo il mio corpo esplodere e la mia mente non riusciva a rimanere lucida,i suoi baci erano come una droga. Mangiavo le sue labbra e le sue mani si insinuavano tra i miei capelli mentre mi accarezzava lungo la schiena,le sue mani facevano crescere del fuoco in me, i suoi baci mi infuocavano,ci fermammo per riprendere fiato e per guardarci negli occhi,anche se c'era buio io riuscivo a vedere i suoi bellissimi occhi,espressivi e meravigliosi;lucenti come delle stelle in un cielo notturno stellato. Io e Justin ci stavamo baciando nella stanza dei suoi genitori,mi sembra di conoscere le sue braccia e i suoi baci vellutati da sempre,il suo sapore di assaggiarlo da sempre. Possibili che ci eravamo conosciuti in una vita precedente? Presi il suo viso tra le mani : <> continuai emozionata <> Sorrise con tenerezza,mi strinse forte a sé e mi baciò i capelli: <<è la cosa più bella che potessi dirmi,perché io sono disperatamente innamorato di te,sei diventata la ragione della mia vita>> << dovresti essere meno romantico sai? Così c'è rischio che svengo>> <> commentò malizioso. Avevo un poco sonno,ma non volevo rovinare il nostro momento. Mi trattenni per non chiudere gli occhi,lui mi accarezzò il viso <> mi diede di nuovo un bacio con le sue labbra vellutate <> <> gli diedi un ultimo bacio io e poi mi accucciai tra le sue braccia. Dormii per tutta la notte sognando mia madre,con il suo abito bianco e lungo e il suo volto illuminato,le sue ali erano più bianche dell'altra volta,più lucenti. I suoi capelli lunghi e biondi,era una vera e propria visione angelica: <> si avvicinò a me <> il paesaggio era quello del sogno precedente. La abbracciai forte,abbracciai il mio angelo,mia madre. <>la guardai e lasciai stare tutte quelle domande che volevo porle <> <> <> chiesi ansiosa <> <> Aveva la voce angelica di sempre. <> <> mi rassicurò <> Risi,come se non lo immaginavo <> <> la abbracciai forte, non la volevo più lasciare andare. Ma trovai il coraggio e con malincuore la salutai per tornare alla realtà. Mi svegliai con le carezze di Justin sulle guance,sul collo e sulle labbra,aprii gli occhi e lo guardai <> chiese chinandosi per baciarmi <> Risi imbarazzata <> risposi spiritosa <> <> lo baciai,volevo sentire le sue braccia che mi stringevano,le sue labbra morbide e sensuali sulle mie,lui era solo mio. <> <> sussurrò nelle mie orecchie,risi dal solletico che mi faceva. <> lo baciai e mi alzai da quel letto comodo con tanta fatica ,dove avrei passato tutta la giornata con lui,lo avrei desiderato tantissimo. Scesi in cucina,con Justin che mi abbracciava forte da dietro,circondando la mia vita con le sue braccia muscolose e possenti. <> rise Ana quando ci vide <> <> concordò Mike dandole un bacio sulla guancia Mi sistemai i capelli scompigliati e li guardai sorridendo: <> Sentimmo una voce dietro di noi,assonnata e di sicuro era Andrea,i suoi capelli biondi erano scompigliati e i suoi occhi più chiari. <> ci salutò sbadigliando <> si avvicinò alla caffettiera e si versò il caffè nella tazza. <> esclamò Mike irritato dalla sua battuta. Ana gli mandò uno sguardo che fece stare Mike zitto e poi sorrise come se fosse tutto normale <> <> Mike aveva ancora il muso lungo per non avere potuto dire la sua. Era davvero unico. <> scherzò Andrea << diventeremo amici ne sono sicuro>> Mike rise e gli diede un piccolo schiaffo sulla spalla,ridendo <>. Lo guardammo tutti scioccati,era impressionante il cambiamento di umore che aveva avuto Mike in quel momento,Andrea era stato abbastanza socievole con lui a differenza di Mike che nemmeno gli parlava e si irritava per ogni sua battuta,ma in quel momento aveva uscito la sua parte migliore,il Mike che conoscevo io,che conoscevamo tutti noi. Quando conobbi Mike,non so il perché ma c'era qualcosa che mi diceva che niente avrebbe ostacolato la nostra amicizia e pensare che ora è anche mio cognato! Strana la vita ancora prima dell'arrivo dell'unico amore della mia vita non avrei mai immaginato che ci sarebbe mai stato qualcuno che come Justin avrebbe strappato ogni mio sorriso o avrebbe reso le mie giornate uniche,lui ci riuscito e non so come. <> Ana si avvicinò a me e mi trascinò con se <> <> rise. Si avvicinò a me con il viso a pochi centimetri dal mio <> <> mi diede un breve bacio. <> lo prese in giro Ana. Uscimmo dalla cucina per andarci a vestire,lei indossò dei jeans strappati nelle cosce con dei brillantini e la maglia che le regalai al suo diciassettesimo compleanno. Io indossai dei pantaloni neri stretti e un maglione lungo e bucarellato con sotto un top , me li aveva messi Annie di nascosto nello zaino senza che me ne accorgessi,con un bigliettino con su scritto: “non fa male avere nel guardaroba vestiti che accentuano le tue forme! Quando ritorni troverai il tuo armadio rivoluzionato Baci Annie” <> esclamò lei vedendomi vestita così ,in realtà non mi sarei mai comprata questo genere di vestiario. << Justin sviene appena ti vede>> <>risi imbarazzata. Stavo per uscire dalla stanza quando lei mi ferma <> me lo chiese come se fossi pazza. <> cercai di uscire ma lei mi fermò <> mi fece sedere davanti lo specchio <> Toccava con cura e si concentrava al massimo sui miei capelli,quando finì mi fece alzare e mi mostrò da dietro la treccia lunga e perfetta <> Abbracciai la mia amica,la strinsi forte a me <> <> scoppiamo a ridere tutti e due. Quando andammo in cucina anche gli altri erano pronti, quando entrai dentro Justin mi guardò senza riuscire a parlare,in realtà era quello l'effetto che volevo avesse. Rimase a guardarmi fisso senza spiccicare una parola <> gli diede un colpo Mike che lo fece ritornare tra di noi <> esclamò Andrea ridendo. Si avvicinò a me ancora senza poterci credere nel vedermi cambiata in quel modo <> <> diventai paonazza in viso,il cuore iniziò a battere forte <> la guardai ridendo. <> lo prese in giro lei. <> poi rise <>. Si avvicinò a me e poggiò delicatamente le sue labbra sopra le mie,fu un bacio breve ma intenso ,la sua lingua scivolò e si fece strada nella mia bocca ,ricambiai il suo bacio senza vergognarmi,per un attimo mi dimenticai che avevamo degli spettatori imbarazzati <> risi nel vedere le loro facce. <> commentò Justin in tono spiritoso. Si avvicinò al mio orecchio << mi fai impazzire....non vedo l'ora di rimanere di nuovo soli>> strinsi la sua mano,e lo guardai <> <> risposi in un sussurro. Uscimmo di casa per andare a visitare il paesino, Justin non lasciava la mia mano come se ci fosse una colla speciale che non riusciva a staccarci,insieme a lui mi sento forte e protetta. Stare senza di lui sarebbe solo una tortura. Lo amavo già alla pazzia e non un amore falso ma un amore vero ed indissolubile. Mi concentrai sul villaggio e sulla gente intorno a noi,come sempre era affollato e la gente non faceva nemmeno caso a noi come se fossimo invisibili. Sembravano manovrati da qualcuno,come se i loro movimenti fossero controllati da qualche forza potente. Il cielo era coperto di nuvole,e ancora non c'era traccia dei veri responsabili,sembrava tutto tranquillo,ma mi sentivo che presto questa tranquillità sarebbe stata violata e non so da cosa o da chi. <> commentò Mike. <> lo avvertì Andrea << succederà presto qualcosa>> <> anche Justin ne era convinto <> <> dissi in tono acido <> <> chiese allarmata Ana <> <> disse Justin facendole un sorriso preoccupato. <> chiesi sotto voce a Justin. <> <> <> strinse ancora di più la mia mano <> <> gli sorrisi e accarezzai il suo braccio <> mi sollevai sulle punte dei piedi per darle un piccolo bacio,che lui ricambiò senza esagerare come facevamo sempre. A pranzo ci fermammo in una piccola locanda, era sfoglia e priva di abbellimenti. All'entrata c'era un bancone di legno e tanti sgabelli. A destra c'erano tanti tavolini di legno che si espandevano sino ad una porta da dove entravano ed uscivano delle cameriere,per non descriverle in modi più volgari! I loro vestiti erano aderenti e rialzavano il loro petto mentre i loro abiti coprivano a malapena le loro gambe,portavano in mano dei vassoi di birra e altro. <> disse Justin serio,senza nemmeno dare occhio alla ragazza che le passò davanti,guardandolo con occhi seducenti. Il suo sorriso si allargò non appena lui si voltò <> <> parlai io prima che intervenisse lui,mi vergognai di quella reazione,ma cosa mi era preso? All'improvviso mi salì quella gelosia che ebbe la meglio su di me; la ragazza se ne andò guardandomi capendo che ero la sua ragazza,non ero mai stata gelosa,non era da me questo atteggiamento. Ma con lui era tutto diverso,lui mi aveva cambiata. Justin si girò guardandomi sorpreso,io arrossii e abbassai lo sguardo <> <> chiese accennando un sorriso <> <> <> non ribattei,e lo guardai mentre mi faceva i suoi soliti sorrisi sexy che mi stordivano <> il mio cuore cominciò a battere all'impazzata,lo faceva apposta a farmi arrossire? Dovevo riprendere il controllo di me stessa,strinsi la sua mano incapace di lasciarla << anche per me è lo stesso>> mormorai guardandolo fisso negli occhi. <>davanti a noi c'erano Mike e Andrea che fecero un piccolo colpetto di tosse <> disse Mike imbarazzato. Io e Justin scoppiammo a ridere,lentamente lui si avvicinò a me stringendomi a se <>chiese ridendo <> si affrettò a dire Andrea <> e poi aggiunse <> <> disse Mike indicando le cameriere che passavano sculettando in modo provocante. Ana ascoltando quelle parole lo fulminò con lo sguardo dandogli un colpetto delicato alla testa<< scusa potresti ripetere!?>>si parò davanti a lui in modo che non guardasse le cameriere <> finì in tono scherzoso ma conoscendo la mia amica non scherzava affatto,anzi il suo viso si faceva sempre più scuro dalla rabbia,aggiunse lei girandosi verso il personale cercando di nascondere la sua delusione <> Ora Mike era scuro dalla rabbia,udendo la battuta di Ana,si fece più vicino a lei appoggiando un braccio sopra la sua spalla <> lei nonostante la gelosia di Mike lo contrastò dicendo <>chiese lei sbattendo le ciglia avvicinandosi a lui ,ora stava flirtando con Andrea ,tanto per fare arrabbiare di più Mike,che già stava morendo dalla gelosia e data l'espressione ci stava riuscendo alla grande. <> disse avvicinandosi per cercare di allontanarla da Andrea <>disse gesticolando con nervosismo <> <> <>disse Andrea guardando Ana e Mike <> Ana andò avanti per cercare un tavolo dove sederci ,si girò solo per schiacciare l'occhiolino e sfoderando uno dei suoi sorrisi più belli,e in realtà quando era arrabbiata era ancora più bella con le guance arrossate,la osservai meglio e notai che sculettava di proposito,riuscendoci meglio delle cameriere. Il suo corpo era formoso e armonioso e ogni sua curva si ondulava a quella camminata che non passava inosservata,anzi maggior parte delle persone si erano girate per guardarla. Se Mike non interveniva subito, qua si metteva male. <> commentò Justin avvicinandosi a lui <> Mike annuì. Lui corse dietro di lei <> era una scena comica,vedere lei che camminava e lui che la seguiva disperato come un cagnolino; Andrea era li che guardava la scena e rideva come me e Justin:<>disse lui ridendo. <> commentai ridendo <> <> esclamò Andrea. Ci accomodammo all'ultimo tavolo della locanda,il posto più isolato dove nessuno poteva udire le nostre conversazioni ,non era molto gradito parlare dei dark angel,specialmente da quelle parti; tutti noi avevamo la paura che tra tutta quella gente ci fosse il nemico,specialmente con tutta quella confusione. Una cameriera alta dal corpo snello, capelli biondo platino raccolti in una coda ,occhi grandi azzurri da cerbiatta ,si avvicinò al nostro tavolo;era diversa dalle altre cameriere che mettevano nonostante la succinta divisa che metteva in mostra il loro corpo,lei era tutto il contrario,nascondeva più che poteva il suo imbarazzo. <> chiese lei con un sorriso raggiante. Andrea rimase incantato a quella visione,era davvero bella <> chiese lei infastidita dallo sguardo di Andrea,lui scosse il capo per riprendersi <> chiese lui cercando di riprendersi. <>rise rumorosamente <> <> ci guardammo tutti allibiti <> disse Andrea con un sorriso,convinto di poter fare colpo su di lei. <> la ragazza si allontanò dal tavolo a grandi passi, più la scrutavo più in lei c'era qualcosa che mi incuriosiva,dovevo scoprire a tutti i costi cosa nascondeva. Mi alzai di scatto dalla sedia <> dissi distratta mentre andavo via nonostante i dubbi dei miei amici <> disse Justin serio afferrando il mio braccio <<è pericoloso qui>> Camminammo di fretta guardandoci in giro tra la folla,tra gente ubriaca che ci spingeva finalmente la vidi! Andai verso di lei: <> lei ci guardò spaventata <> poi si avvicinò verso l'uscita mettendosi un montone e guardandoci. Mi avvicinai a lei: <> <> rispose in un sussurro <> <> <> guardando la mia faccia supplichevole si arrese <> <> chiesi dubbiosa << chiedete al padrone della locanda di potere lavorare come cameriere, tu e la tua amica>> << cosa?>> chiese Justin spaventato dell'idea che io facessi la cameriera in quella locanda.. <> <> risposi subito,senza pensarci due volte <> <> <> lo rassicurai io ma senza alcun successo,osservando il suo viso allarmato <> chiese lui preoccupato. Rose scosse il capo : <> fece un sorriso speranzoso <> Justin fece una pausa guadandomi come se fossi pazza,ma non c'era altra soluzione,se non quella di rendermi utile in questa missione. Se non lo avremmo fatto noi chi lo avrebbe svolto questo compito pericoloso? <> come potevo fare per convincerlo? <> Rose si avvicinò a noi <>si strinse ancora a se il montone ,evidentemente aveva freddo. Justin sospirò e sconfitto disse: <> disse Justin girandosi verso di me ancora indeciso <> <>sorrisi fiduciosa <> dissi alzando il telefono,mi diede un bacio sulla fronte e tenendo sempre la mia mano entrammo per raccontare tutto agli altri, cercammo Rose con lo sguardo ma ci rendemmo conto che Rose già era dentro e nemmeno ce ne eravamo accorti,sicuramente eravamo così distratti e presi dal momento. Quando entrammo dentro i nostri amici si girarono verso di noi roteando la testa nello stesso momento in cui ci sedemmo,ci guardarono incuriositi chiedendosi il perché mancammo così tanto tempo,lo capivo benissimo dai loro pensieri! << hey dove eravate finiti voi due?>> chiese con voce scherzosa Andrea <> Justin però non rise,rimase serio facendo preoccupare anche gli altri,e sapevo il motivo che lo turbava,ma cosa potevamo fare? Quale possibilità avevamo di finire a lieto fine la missione? <> Mike si preoccupò più di tutti e capì anche rapidamente guardando il fratello negli occhi. <> man mano si alzarono tutti dalle loro sedie,mentre lui andò a pagare il conto. Lo seguimmo tenendo gli occhi fissi su di lui,rimase in silenzio per un po' prima di parlare: <> guardò tutti soffermandosi alla fine su di me <> mi guardava come se non avesse le forze per reagire o parlare,allora lo feci io al posto suo. <> chiesero loro in coro allarmati <> <>guardai le loro facce perplesse <> <> chiese subito Andrea <> <> intervenne subito Ana <> <> <> <> chiese Ana facendo un passo avanti verso di noi <> <> la guardai poggiando una mano sopra il la sua spalla << io e tu>> Lei sbarrò gli occhi <> <> <> esclamò Mike <> era furioso. <> Justin lo guardò <> <> <> si stava infuriando anche lui << pensi che mi faccia piacere che due donne entrino lì dentro?>> sospirò <> <> urlò Ana <> concluse decisa e determinata a non rinunciare. <> <> <> mormorò abbassando lo sguardo. <> <> alla fine Mike rise,diede un colpo delicato sulla spalla del fratello <> <> lo rassicurò <> <> Ana rise << e poi a cosa servono i telefoni Sai hanno inventato la tecnologia appunto per questo>> Mike gli diede una delicata spinta sulla spalla <> Ana rise guardandolo : <> gli diede un piccolo bacio sulla guancia <>. Mike arrossì e questo era davvero meraviglioso,vedere arrossire Mike,che all'apparenza sembrava un playboy. <> disse Andrea guardando Ana e Mike <> <> mormorai,guardai Justin che era assorto nei suoi pensieri,in quel momento vorrei sapere leggere nella sua mente,sapere cosa passa nella testa del mio ragazzo. <> sussurrai <> Mi guadò dritta negli occhi come se volesse comunicarmi qualcosa,ma invece di farmi preoccupare più di quanto io non lo sia,sorrise: <> poggiai un dito sulle sue labbra <> levai il dito e poi feci un sorriso,anche se poco convincente ma volli lo stesso rassicurarlo <> mi stupii pure io delle parole che mi uscirono da queste labbra,dove è finita la vecchia Helly? Quella che nemmeno si sarebbe sognata di dire queste parole,forse è stato davvero lui a cambiarmi. <> <> guardai gli altri che parlavano anche rumorosamente,si sentivano solo loro! << piuttosto prima che gli altri si arrabbino uniamoci a loro.>> ridacchiai e ci unimmo alla discussione che riguardava tutti noi.
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