When You Know A Korean

di Sweetyeol
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Buonsalve carissime directioners! Ho deciso di pubblicare questa storia, a mio parere un po' strana. Amo alla follia il k-pop, ma mi piacciono anche artisti occidentali, in questo caso i One Direction. Ho pensato: "Cosa succederebbe se la boy band più famosa del mondo incontrasse quella pù famosa della Corea del sud?" (per favore, non limitiamo le conoscenze a Psy) Ci sono tantisimi altri artisti bravissimi. Come nel caso di questa storia:gli Exo. Ho voluto scrivere una fanfiction crossover. E questo è il primo capitolo di quello che ne sta uscendo fuori. Spero vi piaccia, per eventuali critiche, chiarimenti, o per farmi sapere cosa ne pensate non esitate a lasciare una recensione^^

1^ Capitolo

Era una mattinata più che tranquilla a casa Styles. Harry amava la domenica e amava dormire fino a tardi. Era libero di alzarsi quando voleva, poteva comodamente fare colazione in silenzio da solo nella sua cucina e starsene in pace per tutto il giorno. Perché diciamocelo: Voleva bene ai suoi amici della band, ma c'erano volte in cui proprio non li sopportava. Come quando rimanevano a dormire a casa sua dopo una delle loro serate pizza e Zayn gli rubava le mutande preferite. Per carità! Erano un gruppo e tutto il resto, si volevano bene, si supportavano e tutte le cose carine di questo mondo ma amava passare un giorno alla settimana senza averli intorno.

Ecco perché se ne stava sprofondato sul suo comodo divano da 500£ a mangiare una fetta di crostata che la madre gli aveva portato due giorni prima. Stava guardando la Tv senza un vero interesse, passavano un programma sugli obesi che riuscivano a dimagrire grazie a sforzi sovrumani e diete impossibili. Inutile dire che gli scappò un ghigno. Lui non aveva bisogno di diete o allenamenti forzati. Harry aveva quella fortuna chiamata comunemente botta di culo.

Oppa gangnam styleeee!!

Ad un tratto però, la suoneria originale del suo iphone lo fece sobbalzare. Si alzò per prenderlo e poi con la delicatezza di un elefante incinto si ributtò di nuovo sul divano, stravaccandosi per bene prima di controllare l'ID. Il manager Stevenson. Gli partirono innumerevoli maledizioni in tutte le lingue del mondo mentre si prendeva intelligentemente a schiaffi per non aver spento il cellulare quella mattina.

"E ora che cazzo vuole??"  Sbruffò mentre il telefonino continuava a squillare quella canzone coreana che una volta che, mesi prima, gli era entrata in testa, non era più uscita.
Si schiarì la voce prima di rispondere.
"Pronto?"                                                                                                             
"Pronto un corno! Harold Edward Styles hai visto che ore sono?"
Harry diede un'occhiata all'orologio appeso alla parete di fronte a lui: le 11:00.
"Sono le undici. Di DOMENICA!" Harry calcò sull'ultima parola. Poté sentire il manager sbruffare dall'altra parte dell'aggeggio elettronico. "Appunto! Ed è tardissimo! Muovi quel fottuto culo e vieni subito in un ufficio! Gli altri sono già qua!" 
Questa volta fu Harry a sbruffare. "Ma é domenic-"                                          
"Non me frega niente! Ci sono delle notizie importanti. Muoviti." E detto questo il manager gli chiuse poco gentilmente il telefono in faccia.
Harry rinunciò del tutto alla sua colazione e andò a cambiarsi. Aveva organizzato i piani perfetti quella giornata: dormire, mangiare, dormire, fare i propri bisogni e ritornare a mangiare. Invece no. Tutto sfumato per colpa di una notizia importante. Che rottura...
  
                             ➿➿➿➿➿➿➿➿➿

Quale sarà mai questa notizia importante?  Pensò mentre saliva le scale dello studio del loro manager. Aprì la porta e si ritrovò il resto dei One Direction guardarlo con aria seccata.
"Finalmente ce l'hai fatta! Pensavamo ti avessero rapito le fan!" Louis se ne uscì con questa perla.
"Scusatemi se di domenica non voglio fare un cazzo..." 
Zayn scoppiò a ridere e con una mano gli scompigliò i capelli. Il risultato? Harry gli tirò uno schiaffo talmente forte da fargli fare il giro del mondo in venti secondi.        
"Ahhhiaa!" Zayn si massaggiò la guancia dolorante.                                                                                                                      
"Non toccarmi mai più i capelli!" Il viso di Harry assunse tutte le sfumature dal rosso pomodoro al viola melanzana. Se c'era una cosa che non sopportava era quando qualcuno, al di fuori dei suoi hair-stylist, osava toccargli i suoi amati capelli. 
"Uff smettetela e ascoltiamo quello che ha da dirci il nostro manager!" Sbottò Niall seccato.
"Grazie Niall, finalmente qualcuno con un cervello in questo gruppo!"
“Pft... lecchino” sussurrò Liam. Niall gli scoccò un’occhiataccia, fulminandolo con lo sguardo.                                                                                         “Statemi a sentire...” il manager accavallò le gambe e invitò i ragazzi a sedersi sul divanetto bianco latte. “Ieri mi ha chiamato un mio vecchio amico delle superiori, Lee SooMan. È il proprietario della casa discografica più famosa della Corea del Sud e mi ha chiesto un favore. Fra qualche ora, qui in Inghilterra atterrerà una boy band, gli EXO. È uno dei gruppi d’occhiello del mio amico che mi ha chiesto di fargli da guida, fargli visitare la città e aiutarli. Non ho potuto dirgli di no, siamo amici di vecchia data e mi ha salvato il culo un milione di volte durante le interrogazioni ai bei tempi. Glielo dovevo. Ma purtroppo questo mese non ci sarò, avevo promesso a mia moglie di portarla a Las Vegas e...” fece finta di tossire.                                                                        
“Cosa vuoi dirci esattamente? Sputa il rospo!” sbottò Liam.                                                                   
“Vi sarei infinitamente grato se foste voi a prendervi cura dei ragazzi. So che siete un gruppo assolutamente irresponsabile. Se potessi, preferirei affidare quelle povere anime a mia suocera piuttosto che a voi, ma mia suocera è morta, pace all’anima sua. Perciò mi restate solo voi. Non vorrei essere al posto di quei poveri ragazzi...”                                                
“Grazie per la tua alta considerazione dei qui presenti... Ok. Non siamo il ritratto della responsabilità ma, da come hai l’onore di vedere, siamo ancora vivi!” sbuffò Harry irritato.                                                                                                                    
Zayn si guardò intorno prima di avvicinarsi alla scrivania del manager. “E noi cosa diavolo ci guadagniamo con tutto questo?”                 
“Ehm.. la mia eterna gratitudine, forse?” Il manager fece finta di prendersi un attacco di tosse.                                                                      “Aggiungici anche una vacanza alle Maldive.”                                                               
“Uhm...e va bene!” si arrese il manager.                                                                     
“Affare fatto allora. A che ora dobbiamo andare a prenderli in aeroporto?” domandò Niall.                                                                        “Atterreranno tra due ore.”
   
                            ➿➿➿➿➿➿➿➿➿

Erano le tre del pomeriggio quando tutti e cinque i One direction erano in piedi davanti la tabella dei voli ad aspettare l‘arrivo dei fantomatici Exo. Tutti e cinque erano imbacuccati con tutte le sciarpe, cappelli e occhiali da sole che possedevano. Dovevano nascondersi per bene, altrimenti se ci fosse stata qualche directioner nelle vicinanze li avrebbe assaliti.                                                                                         

“Certo che passiamo propri inosservati!” esclamò Harry. Indossava un lungo cappotto nero con il colletto alzato, il collo avvolto nella sciarpa di lana fatta a maglia da sua nonna e grandi occhiali da sole a coprirgli metà faccia.                                                     
“Fin ora siamo passati abbastanza inosservati, dobbiamo solo aspettare quei ragazzi e poi possiamo andarcene in un posto sicuro.”              “Niall non so se hai notato ma sembriamo spie segrete in missione...”                                 
“Guardate lì” indicò Louis “ c’è una gran folla. Forse saranno loro.”                         
“O forse sono fan assatanate pronte a rapirci!”                                                          
“Come la fai tragica Harry, sei proprio di cattivo umore vero?” domandò Liam rivolgendo uno sguardo comprensivo al più piccolo.               “Uhm si.” Mugugnò quest’ultimo.                                                                                   
“Eccoli! Penso siano loro!” esclamò Niall indicando di nuovo verso la folla che si avvicinava sempre di più.                                                   
“Ma sono una mandria!!” Lo sguardo di Harry era molto più che esterrefatto alla vista di 12 ragazzi coreani imbacuccati peggio di loro.          
“E comunque perché quel gruppo di ragazzine continua ad urlare *oppa oppa saranghae?” domandò Louis confuso.                                   “Qualcuno mi spiega cosa diavolo vuol dire?” Zayn con la stessa confusione del’amico in testa.                                                                       
“Fino a prova contraria io non so il coreano. Spero solo che loro sappiano l’inglese” fu Liam a parlare e a prendere in mano la situazione. Per modo di dire. “avviciniamoci a loro e cortesemente ci presentiamo, poi scappiamo da questo posto più veloce della luce prima che le fan ci assalgano.”                                                                                                      

All’inizio nessuno capì che le fan non erano lì per loro, infatti non li calcolarono di striscio, bensì erano tutte riunite per accogliere gli Exo. Dire che i One Direction ci rimasero delusi è un eufemismo.                                                                                     
“Pft, ignorati nel nostro stesso Paese! Basta! Io me ne vado in Italia!”                                                
“Niall, calma la tua voglia di pasta e pizza. Per fortuna quelle fan se ne sono andate e i ragazzi stanno arrivando” Liam avvertì i ragazzi di starsene zitti e buoni e lasciare parlare lui.

Nel frattempo i dodici ragazzi gl si erano piazzati davanti. Belli e luminosi più del Sole. La maggior parte dei ragazzi mostrava sorrisi smaglianti, il restante sorrisi tirati. Una cosa avevano tutti: delle occhiaie profonde come un tunnel. Harry si intenerì per un attimo. Dovevano essere tutti stanchi. La Corea del sud era lontanissima dal Regno Unito. Uno di loro aveva poggiato la testa sulla spalla di un suo compagno ed era quasi in stato di dormiveglia.                                                                            
Vide due ragazzi avvicinarsi a loro mentre gli altri dieci se ne stavano in disparte. Il primo ragazzo era altissimo, forse poco più di un metro e ottantacinque, l’altro ragazzo era molto più basso. Il primo manteneva un’espressione fredda e glaciale, non sembrava particolarmente amichevole. Il più basso, invece, gli si rivolse con un sorriso. “Noi siamo i leader degli Exo! Lui è Kris, e io sono Suho. Per favore prendetevi cura di noi.” Detto questo, tutti i ragazzi, compreso quello dall’espressione fredda, si inchinarono profondamente in segno di rispetto.                                                                             
Bene, almeno qualcuno sa l’inglese. Pensò Harry prima di dire qualcosa che, di sicuro, avrebbe rimpianto cinque minuti dopo.                             “Sembrate molto stanchi. Andiamo tutti a casa mia, vi offrirò una tazza di thè e faremo conoscenza” disse con un sorriso.

Niall, Zayn, Liam e Louis lo guardarono sbalorditi. Non si aspettavano un comportamento come quello da lui, che fino a due minuti prima voleva rimanere a casa lontano da tutti e tutto. Neanche Harry stesso non sapeva spiegarsi cosa gli fosse preso. Aveva provato un forte sentimento di tenerezza quando aveva rivolto il suo sguardo a quel ragazzo, forse poco più grande di lui, che posava dolcemente il capo sulla spalla di un altro ragazzo altissimo dalle orecchie adorabilmente a sventola. Sembravano così uniti e così intimi. Forse fu uno scherzo della vista, ma gli parve di aver intravisto le mani dei due ragazzi intrecciate. Cosa che lui non faceva da molto con qualcuno.




*penso sia utile fare delle note per capire meglio. Oppa (nome che usano le ragazze per chiamare i fratelli o persone famose più grandi di loro) saranghae è semplicemente amore in coreano. In pratica sarebbe: ti amo.

In caso foste curiosi, ecco la foto degli EXO  a rapporto! asdfghjklòsdfghj

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Buonsalve carissime directioners! Forse non molti seguono questa storia,non se la caga nessuno yee Comunque mi scuso lo stesso per l'enorme ritardo con cui ho aggiornato *conta i mesi* non volevo neanche continuarla. ma qualcosa mi ha fatto cambiare idea per vostra sfortuna, quindi eccomi qui! Non so quando potrò aggiornare forse a giugno chi lo sa! Spero non passi un anno. Spero comunqu che vi piaccia il capitolo. Non uccidetemi se non capite niente please! A presto^^

2^ Capitolo

Erano passate un paio d'ore da quando gli Exo erano atterrati in Inghilterra  e stavano beatamente riposando nelle camere degli ospiti della casa gigante di Harry.
I One Direction non avevano fatto in tempo a presentarsi che i loro nuovi 12 amici erano caduti tra le braccia  di Morfeo.  "Ma cos'era tutta 'sta botta di bontà?" domandò Louis accoccolandosi sul divano in salotto. Gli altri quattro erano stravaccati sulle poltrone a guardare un programma televisivo sul grande schermo piatto di Harry.

"Shh, zitto. Stanno dormendo" rispose Harry infastidito.                
"Non mi hai ancora risposto!" incalzò Louis.                                           
"Uff che rompipalle! È solo che mi dispiaceva farli vagare per tutta Londra alla ricerca di un hotel. Hai visto? Sembravano zombie viventi!" esclamò rigirandosi i pollici e sviando lo sguardo dai suoi amici.     
"Sì, ma hanno tutti un certo stile! Tipo quel bestione altissimo!" esclamò Niall.                                      
"Chi? Quello biondo platino?" domandò Zayn alzandosi e dirigendosi in cucina per prendere il suo portatile.                                                  
"Sisi lui, cavolo... Com'è che si chiama? Kray-Krey?" Un espressione di evidente confusione si dipinse sul volto del giovane irlandese.                
"Kris! Si chiama Kris! È l'unico con un nome normale!" sbuffò Liam.    
"Uhh ecco perché dobbiamo indagare!!" esclamò Zayn ritornando in salotto, si inginocchiò sul tappeto e poggiò il portatile sul tavolinetto. In men che non si dica, il resto del gruppo si accalcò addosso a lui, tutti curiosi di sapere a cosa si riferisse Zayn. Quest'ultimo notò con grande disappunto gli sguardi confusi che i ragazzi gli rivolgevano.                      
"Com'è che non ci arrivate? Intendo dire che noi non li conosciamo e dobbiamo fargli da babysitter per un mese intero, almeno dovremmo sapere chi siano questi esseri. E se sono degli assassini?" Domandò mentre apriva il computer.                
Liam sbuffò "Sei sempre il solito sospettoso tu! Ti ricordi la prima volta che hai visto Perrie? L'avevi scambiata per una prostituta ma ora non mi sembra che la pensi allo stesso modo."                                           
"E poi il manager non ce li avrebbe affidati così dal nulla. Ha detto di conoscere il loro capo" continuò Niall. Ma sembrava proprio che Zayn fosse scettico, ed era proprio così. Non è che quei ragazzi gli stessero particolarmente antipatici, solo non capiva perché li avessero affidati a loro. Per chi li avevano presi? Per i loro angeli custodi?                           
"Bah, io voglio indagare lo stesso." disse Zayn cliccando sull'icona del motore di ricerca. In poco tempo, la pagina di Google ricerca fece la sua comparsa.
"Ok, com'è che si chiama il gruppo?" domandò Zayn.                                         
"Exo, mi pare" rispose Niall.                                                  
Zayn digitò il nome consigliato dall'amico. Tutti e cinque aspettarono impazientemente, curiosi di scoprire i nomi di tutti i membri di quello strano gruppo venuto da oltre oceano.
Lo schermo si fece bianco e dopo pochi secondi mostrò oltre sette milioni di risultati.
"Clicca su Wikipedia!" esclamò Harry.                                                                                                                                                                
Ma Zayn aveva già cliccato su un'immagine del gruppo. Indicò lo schermo: "Guardate un po' cos'ho trovato: una loro foto con i nomi." 
Tutti e cinque si avvicinarono talmente tanto allo schermo del portatile che facevano a gara per vedere per primo. 

"Basta ragazzi! Io sono il più grande e io mi metto in mezzo!" urlò Louis, cercando di tenere un tono basso per non svegliare i ragazzi che riposavano. Spintonò Zayn facendolo rotolare sul tappeto peloso e si mise davanti lo schermo del PC.                                            
"Allora... Vediamo un po'..."                                                                                                                                                

 
 I 5 ragazzi fissarono per cinque minuti la foto. Niall si grattava nervosamente il collo.                                 
"È praticamente impossibile riconoscerli! Sono 12! Una squadra di calcio insomma! Il doppio più due di noi. 1 + 2!" sbottò subito Liam rassegnato.                                                               
"Abbiate pazienza! Se milioni di ragazzine in tutto il mondo li distinguono perché non non potremmo riuscirci?" domandò Harry quasi annoiato. Erano già stati in Corea per qualche concerto ma evidentemente non si era accorto che ci fosse un gruppo così famoso.
"Per una volta tanto sono d'accordo con Harry! Impegniamoci, entro stasera dobbiamo sapere tutto su di loro!" esclamò Louis risoluto.
Beh, non era un qualcosa che si potesse fare in un pomeriggio, ma d'altronde non è che avessero qualcos'altro da fare. Si rimboccarono le maniche, tant'è che per le sette riuscirono a riconoscerli. Almeno sulla foto.
"Eccolo! Quello è il gigante freddo, Kris!" disse Niall compiaciuto di aver riconosciuto quel ragazzo dalla bellezza folgorante che lo aveva colpito sin da subito.
"E guardate, il loro leader Suho!"                                                                                                                          
"Ma no, non è lui. In foto è biondo ma dal vivo è moro."                                                                                 
"Cavolo Liam, hai mai sentito parlare di tinte per capelli?"                                              
"Parla quello che considera Luhan un cerbiatto!"                                                                                     
"Aww, ma è così carino con quegli occhioni~"                                                                                            
"Zayn smettila di fangirleggiare" disse Louis tirandogli un cuscino in testa.                                                    
"Ma non era 'fangirlare'?" domandò Harry mentre sgranocchiava l'ennesimo biscotto al cioccolato.                                                  
"Perfettino del cazzo" borbottò Louis tra sé.                                                                                   
"Come?"                                                                                                                                                          
"Ho detto che ti voglio bene."                                                                                                                            
"Io no" disse Harry facendogli la linguaccia. Avrebbe voluto rispondergli ti amo ma forse Louis l'avrebbe considerato pazzo.
La realtà è che Harry era pazzamente innamorato di Louis. Ma come avrebbe potuto dirglielo?  Stiamo scherzando? E poi, Harry non aveva tutto questo coraggio. Sarebbe stato un passo troppo azzardato.

"Che ne dite di fare un profilo di ognuno di loro?" domandò Zayn. Harry si riscosse dai suoi pensieri scendendo dalle nuvole.                      "Cioè?"                                                                                                                                                       
"Trovare le informazioni essenziali di ognuno di loro e raccoglierle. Così sarà più facile avere un'idea su ognuno di loro e potremmo riconoscerli" spiegò Zayn, dopo di che si sporse verso il tavolinetto per afferrare un piccolo quadernino scarabocchiato e una penna. Trovò una pagina pulita mentre Harry digitava 'EXO' su internet. Non appena cliccò sul link, la pagina di Wikipedia si aprì e mostrando il profilo del gruppo e una loro foto.

I One Direction ci misero mezz'ora per leggere il tutto e fare un riassunto mentale, ma con la bravura di Niall, onestamente, riuscirono ad uscirne solo con un lieve mal di testa.

Ecco i profili di ognuno di loro che erano riusciti a creare grazie a quell’invenzione chiamata internet:

EXO-K (cantano in coreano):
- Suho aka Junmyeon  (leader, vocalist)                                                                                                                                                                        
- Baekhyun aka Bacon (vocalist principale)                                                                                                                                                                   
- Chanyeol aka Yoda, gigante, elfo (Rapper principale)                                                                                                                                 
- D.O. aka Kyungsoo, Umma, SatanSoo (Vocalist principale)                                                                                                                                             
- Kai aka Jongin (Ballerino principale, rapper principale, vocalist, visual)                                                                                                                 
- Sehun aka Maknae (Ballerino, rapper, sub-vocalist)

EXO-M (cantano in cinese):
- Kris aka Wu yi fan, GalaxyMan (leader)                                                                                                                                                       
- Xiumin aka Minseok , Baozi (Vocalist, sub-rapper)                                                                                                                           
- Luhan aka Deer (vocalist principale)                                                                                                                                                                                  
- Lay aka Yixing, unicorno (Voce, ballerino principale, sub-rapper)                                                                                                  
- Chen aka Jongdae, troll (Vocalist principale)                                                                                                                                                   
- Tao aka Zitao, SelcaMan, Panda (Rapper principale, vocalist)                                                                                                                                                                                                
 
"Ed ora che diavolo significa 'maknae'?"                                                                                               
"Aspetta che lo trovo su Google: Persona più piccola di un gruppo. Molto spesso la più cute e carina."
"Non ho capito lo stesso."

"Uff! Non ho mai visto così tanti cinesi in vita mia. Sono esausto!" esclamò Liam, buttandosi di peso sul sofà. 

"Veramente siamo coreani." Una voce irruppe nel soggiorno e Liam quasi saltò giù dallo spavento. La ciurma di ragazzi era appena entrata nella stanza, la maggior parte impegnata a stiracchiarsi e a strofinarsi gli occhi.                         
"Ehm.. Sì, scusatemi. Mi sono confuso co-"  Una risata cristallina interruppe Liam. Era un ragazzo bassino con i capelli di colore castano chiaro e gli occhi truccati da un eyeliner leggermente sbavati per via del sonno.                                                                   
"Tranquillo, non ti mangiamo mica. E comunque quattro di noi sono cinesi, tecnicamente dovresti aver ragione. Ah comunque.. Sono Baekhyun e sono uno dei vocalist del gruppo." Il ragazzo si presentò e subito dopo pensò a presentare i suoi amici. Ormai, per fortuna, i cinque ragazzi inglesi riuscivano a riconoscerli dopo un duro pomeriggio di lavoro.
"Piacere di conoscervi, io sono Louis e loro sono: Niall, Liam, Zayn ed Harry, il nostro piccolo del gruppo" Louis indicò man mano i suoi amici.

Un ragazzo dai capelli castani rasati ai lati si fece avanti- ecco, lui doveva essere il famoso Sehun dall'espressione apatica. 
"Quindi lui è il vostro maknae?" domandò interessato. Ed Harry poté notare una strana luce passare negli occhi di quel ragazzo il cui il volto si aprì un inquietante sorriso sornione. Un altro ragazzo vicino a lui- Harry pensò fosse Luhan -tirò una gomitata nel fianco di Sehun che emise una smorfia in direzione del suo compagno.       
"Beh, come dite voi, io sono il maknae degli One direction." Harry cercò di sorridere a qual ragazzo apatico che, per essere il maknae degli exo, non aveva niente di cute.

Dopo pochi minuti il silenzio calò nella stanza. Nonostante il dormitorio degli Exo fosse uno dei più rumorosi di sempre, ora che si trovavano in una casa estranea al loro ambiente, persino Baekhyun e Chanyeol il gigante dalle grandi orecchie, faticavano ad intrattenere un discorso sensato con Niall e Zayn.  Era una cosa strana ed insolita che anche i due più vivaci del gruppo ora si sentivano in imbarazzo. Ovviamente era una cosa normale, chi sente a proprio agio a stare in casa estranea con cinque sconosciuti?

Ognuno stava sulle sue. Kai e D.O. parlottavano tra loro in modo fitto e quasi intimo, Tao e Kris si scattavano selfie- o selca come le chiamavano loro -a destra e a manca postandole su instagram con i tag più improponibili, Luhan e Sehun stavano sul sofà abbracciati ad ascoltare musica con l'iPod di Luhan, Xiumin e Suho guardavano annoiati la televisione, Chen ogni tanto faceva dei vocalizzi da far venire la pelle d'oca a Zayn.  "Tranquillo, ormai ci siamo abituati. Canta anche quando dorme." Gli aveva detto Tao- il ragazzo con le occhiaie che sembrava un panda. Il fatto che cantasse durante il sonno avrebbe dovuto tranquillizzarlo?
In un angolo del salone, c'era Lay che provava qualche passo di danza.

Harry quasi voleva mettersi a piangere per l'assurdità di quella situazione. Erano simpatici ma non sapeva cosa dirgli, non tutti sapevano parlare un inglese comprensibile e non aveva intenzione di mettersi a parlare con quel Kris- l'unico ottimo in inglese -era davvero inquietante quel ragazzo, riservava uno sguardo inceneritore a chiunque lo guardasse, strano che con Tao andasse d'amore e d'accordo. Lo trattava come un fratello o forse di più...

I cinque cantanti inglesi si guardarono con panico, per fortuna ci pensò Louis a risollevare gli animi.
"Ragazzi, è ora di cena, che me dite di ordinare una pizza?" esordì Louis attirando l'attenzione di tutti.
"P-pizza? Non mangiamo il ramyun?" domandò D.O., il ragazzo più basso del gruppo, con due grandi occhi a palla.                              
"Cos'è il ramyun?"                                                                                                                                                       
Un adorabile sorriso a cuore si aprì sul volto di D.O.  "È il ramen, lo avete mai mangiato?"                                                                                
Ad un tratto gli occhi di Niall brillarono e Liam si sbatté una mano sulla fronte. "Ora ricomincia.."                                                                   
Niall, infatti, sembrava essere in estasi. Saltellava di qua e di là per la stanza finché non si aggrappò al braccio di D.O.  
"è ovvio che lo abbiamo già mangiato. Ogni volta che andiamo in Giappone per un concerto li trascino con me in qualche ristorante. Adoro il ramen di maiale e verdure. T-tu lo sai fare?" Domandò quasi con le lacrime agli occhi.   Gli undici membri degli Exo si lasciarono scappare una risatina.                                                         
"Certo che lo sa cucinare, il suo ramen è il più delizioso. D.O. è si prende cura di noi. È l'unico che cucina cose buonissimi e non rischia di bruciare la cucina come Chanyeol" disse Kai, stritolando D.O. in un abbraccio. Le guance di quest'ultimo si colorarono di un rosso fuoco quando venne abbracciato.
Harry ebbe una morsa d'invidia allo stomaco. Anche lui avrebbe voluto avere lo stesso rapporto con Louis.
"Basta piccioncini! Io sto morendo di fame. Quindi ramen non ne avete?" domandò Chen, dividendo la "coppietta" troppo occupata ad abbracciarsi in modo intimo.
"Mi spiace ma niente ramen. Per stasera dovrete accontentarvi di una pizza. O meglio, ce ne serviranno minimo venti per quanti siamo."
"Liam, domani andiamo a comprare il ramen? Voglio che D.O. lo cucini per tutti domani a pranzo" Niall fece la faccia più cucciolosa del suo repertorio per convincere Liam a fare tutto ciò che voleva. Capì di aver vinto in partenza quando Liam gli sorrise dolcemente.
 
“Va bene, vada per le pizze. Ma domani si va a fare shopping! Devo assolutamente controllare per la nuova collezione di Gucci!”  Esclamò Tao.   

Tutti gli altri scoppiarono a ridere insieme. Era bello vedere così tante persone andare d’accordo. E per un attimo, un piccolissimo attimo, Harry pensò che in fondo, molto in fondo, quella domenica non fosse proprio da buttare.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ma io boh! (bel modo di iniziare) Sono davvero mortificata, avevo promesso di aggiornare a giugno, sì ma non a fine mese.Mi dispiace essere così lenta ma a volte non so proprio cosa scrivere.. e poi ho un altro account che deve rimanere più attivo di questo... per forza ahah! Va bien, bando alle ciance.. Quindi ecco il terzo capitolo, da qui si vede meglio il carattere di ognuno e le loro interazioni. Spero vi piaccia e, non siate tirchi, fatemelo sapere con una recensione, anche piccol piccola.. Gli Exo ne sarebbero felici^^
Ehm.. ok! Ci vediamo "presto" per il prossimo capitolo^^


3^ Capitolo

"Allora ragazzi, ascoltatemi bene..." disse Zayn mentre si infilava la giacca.

Tutti i ragazzi erano nel corridoio, chi scherzava in coreano, chi si scattava continuamente selfie, ma non appena sentirono Zayn chiamarli a raccolta, si ammutolirono immediatamente per ascoltare e cercare di capire cosa stesse per dire il ragazzo.

"Ricapitoliamo: voi siete dodici e noi siamo cinque. Per mostrarvi al meglio tutto ciò che la magnifica Londra ha da offrire ci divideremo in gruppi."

Suho, il leader, si era proclamato sin dal loro primo incontro in aeroporto il portavoce del gruppo. Forse la metà di loro non aveva capito neanche un'acca di quello che aveva detto Zayn, ma Suho, nonché leader premuroso, era anche estremamente insicuro, ansioso, indeciso e chi più ne ha più ne metta. Dopotutto sembrava anche il più responsabile. E infatti si fece avanti..

"Dividersi in gruppi?! Non mi sembra una buona idea... Non mi fido molto di loro- disse indicando il resto degli Exo -voi non li conoscete ma sono dei ragazzacci.. Sarebbero capaci di perdersi anche nel bagno del nostro dormitorio. Sono degli irresponsabili."
"Grazie eh! Il tuo affetto nei nostri confronti mi commuove." Il maknae, Sehun, interruppe il loro leader con una smorfia che, su quel volto apatico, gli conferiva un'espressione ancora più inquietante del solito.
Suho sospirò e alzò gli occhi al cielo. "Vuoi dire che non è vero? Non so voi ma io mi ricordo ancora cos'è successo la settimana in cui sono andato in India e vi ho lasciato soli.."
"Cos'è successo?" domandò Harry curioso.
Quei ragazzi gli sembravano tutti degli strani personaggi usciti da qualche sorta di strana commedia.
"È iniziato tutto con Sehun che aveva fame. E io dico, mangiarti un pacco di cracker era troppo mainstream? Il signorino qua presente ha avuto la brillante idea di mettersi ai fornelli per cucinarsi una scodella di ramen. Cavolo, dovevi solo mettere i noodles nel brodo caldo e farli cuocere lentamente, mi spieghi come hai fatto a dare fuoco all'appartamento intero? Non potevi aspettare che ritornasse Kyungsoo o che ne so andare in un ristorante forse?" domandò esasperato Suho rivolgendosi al maknae degli Exo.

Harry, Niall e Liam non poterono trattenersi dal rotolare sul pavimento dalle risate. Pensandoci bene neanche loro erano cuochi eccezionali, ma almeno sapevano cucinare un piatto di pasta... più o meno, ecco. Di sicuro senza dare fuoco all'intera casa.

"È per questo che non mi fido molto a separarmi dai miei membri, non oso pensare a cosa possa succedere lasciando Chanyeol, Baekhyun o Sehun liberi per Londra da soli" continuò poi il leader, beccandosi occhiatacce assassine dagli undici membri che erano rimasti zitti a sorbirsi l'ennesima predica.
"Suho - Hyung, sono stufo di questa storia. Può capitare a tutti di alzare la fiamma e dimenticarsi la pentola sul fuoco, persino ad un perfettino come te!" Sehun sbuffò seccato da quella storia ed incrociò le braccia. Ogni volta, ogni santissima volta, il leader non mancava di rimarcare il fatto che lui non potesse stare tranquillo più di cinque minuti senza combinare danni.
Sehun percepì la mano di Luhan stringergli leggermente un fianco. Quel gesto lo calmò. Luhan riusciva sempre a tranquillizzarlo, dal solito nervosismo pre - concerto all'ansia prima di registrare la performance per gli show musicali. Si voltò verso il suo compagno e gli sorrise leggermente come a dirgli 'tranquillo, sto bene' ed era consapevole che spesso, la maggior parte delle volte i suoi sorrisi erano inquietanti- a detta della fan: creepy, quasi come l'espressione di Kyungsoo quando è sorpreso.

Nonostante la sua espressione apatica, Sehun aveva molto da mostrare sotto sotto.. ma veramente sotto sotto. Non per niente aveva stretto un'amicizia particolare con Luhan. Luhan, considerato dalle loro fan, le Exo-L, il più Sassy Queen del gruppo. Quel nomignolo gli era stato affidato quando chiunque si era accorto, al loro debutto di tre anni fa, del suo sfoggio, con fare spavaldo, della sua ironia irriverente. E ciò spiega il perché di Sassy. Queen beh.. basta guardare una qualsiasi delle sue performance.
Malizioso? Sexy? Affascinante? Carismatico? Quatto domande, una risposta: Xiao Luhan.
Era talmente pieno di sé fuori da essere fragile dentro. Un'analogia strana ma persino Sehun stesso non sapeva spiegare il suo carattere. Non riusciva a trovare gli aggettivi adatti. Ma insieme andavano molto più che d'accordo, forse anche perché alla fine il loro carattere si somigliava un po'.

"Fatto sta che dobbiamo dividerci per forza. Non possiamo invadere Londra in una comitiva di ben diciassette persone. Voi non riuscireste a vedere niente, ci sarà solo caos e le fan ci beccheranno e, di conseguenza, ci pedineranno per tutta la città" sospirò Zayn.
Tao chiese qualcosa in coreano a Kris, il gigante spaventoso ma pieno di stile, che gli rispose traducendogli quello che Zayn aveva appena detto. In poco tempo l'espressione di Tao si stravolse, passando da sereno ad allarmato. Guardò attentamente a destra e a sinistra ed strinse la mano di Kris.
"Sasaeng? Sasaeng?" domandò preso dal panico.
Kris gli passò un braccio sulle spalle e lo avvicinò a sé in modo protettivo. "Tranquillo" gli sussurrò, poi si girò verso la boy-band inglese che aveva capito ben poco, o meglio, un bel niente.
"Cos'è sasaeng?" domandò Louis.
"Sono delle fan, se così si possono chiamare, che sono ossessionate dai loro idoli a tal punto da seguirli ovunque ed invadere la loro privacy" si fece avanti Kyungsoo, nel suo stage name D.O., in un inglese niente male.
"E perché Tao è così irrequieto?" domandò Liam preoccupato.
"Ecco.. anche noi siamo stati vittime del disagio delle sasaeng. Tao in particolare: una volta, quando gli Exo M erano in Cina, alcune sasaeng avevano installato dei microfoni nella stanza d'hotel di Tao registrando tutto, compreso lui che cantava sotto la doccia."

Gli One Direction rimasero senza parole. Certo, anche alcune delle loro fan erano esaltate ma non erano mai state talmente disagiate da arrivare a registrarli o spiarli.

"Ho capito.. Tao non preoccuparti, qua non ci sono questo genere di persone e, in ogni caso, siamo qui per proteggervi. Stai tranquillo e goditi la vacanza" disse Louis avvicinandosi a Tao e prendendogli le mani per rassicurarlo. Il cinese sembrò capirlo, infatti gli sorrise di rimando.
"Anzi, io sono il primo che ti proteggerà. Dato che ddobbiamo dividerci tu starai con me ed un altro membro" concluse Louis portandolo vicino a lui.
"Kris, per favore" sussurrò Tao, guardando Louis con sguardo implorante.
"Va bene, con noi viene anche Kris." Sentendo quelle parole, Kris sorrise leggermente e si avvicinò al gruppo di Tao e Louis.
"Io voglio stare con il genio della cucina. Kyungsoo, fatti avanti!" esclamò Niall con gli occhi a cuoricino, ricordando ancora il meraviglioso gusto della ciotola di ramem che aveva mangiato qualche mese prima dopo il loro concerto.
D.O. gli sorrise con gratitudine per averlo scelto e gli si avvicinò. Niall gli prese la mano per tenerlo ancora più vicino ma fu bloccato da Kai, il biondo ossigenato, che quasi si buttò su di lui mettendosi in mezzo tra loro due e prendendo D.O. per mano.
"Anch'io voglio venire con voi" sorrise a Niall, che lo etichettò come un sorriso più falso dei suoi capelli. Erano lì solo da due giorni ma, già a vedersi, tra Kai e Niall non scorreva buon sangue, proprio per niente.

"Harry, tocca a te" disse Niall strattonandolo per farlo avanzare verso gli Exo per scegliere. Harry passò in rassegna di tutti e otto i ragazzi rimasti. Si strofinò il mento tra l'indice e il pollice, pensieroso.
"Harry, sono già le dieci, ce la fai per l'ora di pranzo?" Louis lo prese in giro facendo ridacchiare gli altri ma Harry non ci trovava niente di divertente. Harry sbuffò.
"Il nano e il gigante."
"Chi?" domandarono tutti all'unisono.
"Chanyeol e Baekhyun" specificò indicandoli.
"Nano e gigante? Amico, tu mi stai già simpatico. Grazie." Fu Chanyeol il gigante a parlare e, con sorpresa di Harry, lo travolse in un abbraccio. Harry, imbarazzato, non disse niente; restò intrappolato nella morsa del coreano e aspettò il tanto agognato momento in cui l'altro si staccò permettendogli di respirare.
Harry non capiva.. perché quel gigante gli era grato così tanto? Poi si ricordò. All'aeroporto, Harry aveva intravisto le mani di Chanyeol e Baekhyun intrecciate tra loro e Baekhyun, il più grande, poggiava teneramente la testa sulla spalla del gigante. Allora il sospetto che Harry aveva percepito si stava ingigantendo ancora di più, ma decise di tenere la bocca chiusa.

"Il ragazzo che assomiglia ad un criceto, Occhi Dolci e il ballerino" scelse Zayn. La sua adorazione per Luhan era smisurata. Era troppo carino con quel visetto da bambino adorabile; dire che ci era rimasto male a scoprire che Luhan aveva 24 anni era un eufemismo. Ciò non toglieva il fatto che lo trovasse troppo carino. Gli Exo capirono subito chi fossero "il ragazzo che assomiglia ad un criceto" e "Occhi Dolci", infatti sia Xiumin che Luhan si avvicinarono a Zayn. Anche il ballerino si spostò verso di loro ma Zayn lo fermò.
"Non tu, voglio quello con la faccia da drogato, lui!" esclamò indicando un insonnolito Lay.
La facepalm di Sehun fu epica.
"M-ma come? I-io devo stare con Luhannie~" si lagnò il più piccolo ma venne ignorato da tutti, persino dal diretto interessato, Luhan, impegnato a scegliere con Xiumin tutti i posti fantastici da visitare quel giorno.
"Sehun, tu starai con me e Chen" sentenziò Suho andando da Liam. Sehun sbuffò.
"Sono convinto che lo avete fatto apposta per controllarmi ogni due minuti. Con altre dieci persone dovevo capitare con Suho?"
"E comunque tu- si rivolse a Zayn con uno sguardo indignato -con tutto il bene che voglio a Lay ma il vero ballerino del gruppo sono io."
Kai si schiarì la gola. Sehun subito cambiò discorso. "Beh, allora vogliamo andare? Non voglio stare per tutto il giorno nel corridoio dove chiunque ci riconoscerebbe."
"Allora si va. Pronti per visitare una delle città più belle al mondo?"

Dopo essersi incappucciati e resi irriconoscibili, il maxi gruppo si divise e, accompagnati dalle rispettive guide, gli Exo iniziarono il loro tour.

➿➿➿➿➿➿➿➿➿

"Direi di iniziare con il museo delle cere di Madame Tussaud" propose Louis.
"Io voglio andare da Gucci!"
"Ssh! State a sentire Galaxy-Fan, per Madame Tussaud si va per di qua!- Kris indicò un punto a caso -Prima dobbiamo superare il centro commerciale, poi svoltare a destra, continuare dritti fino alla rotatoria e girare a sinistra" concluse fiero.
"Kris, sei già stato a Londra?"
"Yes my beibe! Nel 2013 con Suho per gli Mtv EMA e con la mia famiglia per una vacanza nel lontano 2008."
"E sei sicuro che le indicazioni siano giuste? Louis tu che sei inglese dovresti sapere come arrivarci, no?" domandò Tao.
"No."
"Come no?"
"Precisamente io non sono di Londra e, di conseguenza, non mi sono mai messo a fare il turista da quando sono qui."
"Ah. Quindi non ci resta che seguire le precisissime indicazioni di Kris.."
"Temo di sì."
"Avanti ragazzi, per caso non vi fidate di me? Dubitate della mia spiegazione?" chiese quasi minaccioso.
"Chi? Noi? Non potremmo mai!" Tao e Louis alzarono le mani in segno di resa.
"Bravi. Allora incamminiamoci, la strada a piedi è lunga e si muore di caldo."


"Baekhyunnie vuoi leccare?" chiese Chanyeol, piazzandogli davanti il suo maxi cono gelato a quattro gusti, con un sorriso gigante.
"Yummy posso davvero? Sembra deliziosamente pieno di grassi e zuccheri ricoperti da doppio strato di cioccolato e pezzetti di noccioline! Magari una leccatina, solo una piccola~" Baekhyun squittì come un topo alla vista di un pezzo di formaggio. Si avvicinò e con la sua abile lingua ne leccò via una generosa quantità.
Harry, seduto dall'altra parte della panchina, era intento a gustare il suo gelato al lampone e a godersi il sole di quella bella giornata.
"Baekhyun, perché non hai comprato anche tu un cono gelato?" domandò.
Baekhyun sospirò e Chanyeol rispose per lui.
"Tra tre mesi abbiamo il comeback ciò equivale a: nuovo album in programma, allenamenti fino a notte fonda, passare tutto il giorno con il microfono in mano, pubblicizzare stupidi gadgets che la gente comprerà solo perché c'è la nostra faccia stampata sopra e infine, non meno importante e molto più odiata, la dieta. Dobbiamo essere al top nelle nostre performance anche a costo di saltare il pranzo e la cena per un'intera settimana."
Dopo quello il gelato quasi andò di traverso ad Harry. "Ma ora siete in vacanza. Un mese. Potete fare tutto quello che volete perché nessuno vi dirà niente."
"Non preoccuparti Harry, sei molto gentile ma il lavoro è lavoro quindi continuerò con la dieta anche a costo di rimanerci secco e tu Chanyeol, lurido bastardo tentatore, tieni quel concentrato di zuccheri fuori dalla mia vista prima che te lo spiaccichi in faccia."


"Allora ragazzi, avete un posto in mente che volete visitare?" domandò Niall guardando la cartina.
Kai lo osservò. "Avevi detto di essere un vero londinese e invece giri con la cartina.. dovresti sapere tu dove andare."
"Non ho detto di essere un vero londinese perché non lo sono affatto, Kai. Sono solo un po' più esperto di te e poi sì, mi porto la cartina perché non si sa mai." Niall mise una mano sul fianco e guardò con sdegno il ragazzo coreano davanti a sé. Era bellissimo, doveva ammetterlo, di sicuro il più bel ragazzo asiatico che avesse mai visto. Ma aveva un difetto : era tremendamente insopportabile. Lui voleva solo passare una bella giornata con Kyungsoo, ma purtroppo nel pacchetto era compreso anche Kai.
"Dai ragazzi, calmatevi! Niall non preoccuparti, troveremo qualcosa da fare. Anzi, vorrei davvero andare a visitare i mercati di Londra, come le colorate bancarelle dell'Old Spitalfields o quelle per i generi alimentari specializzati di Borough. Sono così eccitato all'idea di scoprire la tradizione londinese e soprattutto non vedo l'ora di imparare tante nuove ricette da sperimentare" disse Kyungsoo sognante.
Niall ridacchiò e lo abbracciò d'impulso.
Jongin li staccò con tutta la forza che aveva in corpo e si mise in mezzo.
"Bleah! Sembrate ad un appuntamento e sento come se fossi io il terzo incomodo."
"Sei libero di sentirti il terzo incomodo" rispose Niall beffardo e si avviò in una traversa per raggiungere il mercato dell'Old Spitalfields.


"Zayn, possiamo andare al museo delle cere? Non vedo l'ora di vedere la statua di Cristiano Ronaldo!"
"Va bene Luhan, tutto quello che vuoi! Dimmi un po', ti piace Ronaldo?" domandò Zayn particolarmente interessato.
"Se mi piace? Io lo AMO. Se non fossi così manly gli chiederei di uscire! È il mio giocatore preferito, il mio Sole, colui che illumina le mie giornate buie soltanto dando un calcio al pallone, è un dio, è-" Luhan fu interrotto dalla mano di Xiumin sbattuta sulla sua bocca poco gentilmente.
"Luhan sta' zitto, abbiamo capito il tuo spassionato amore per Cristiano Ronaldo e ti prometto che, se durante il viaggio starai zitto, ti farò una foto con la statua."
"Sìì, grazie Xiuminnie! Prometto di stare zitto, ma ti prego, fammi la foto! La posterò subito su instagram con il tag #RonAndLuBFF."
"Luhan..."
"Xiumin?"
"Sta' zitto."
"Ehm.. ok. Andiamo da Madame Tussaud allora" sorrise Zayn confuso, anche perché non aveva capito neanche una vocale del discorso tra Xiumin e Luhan. E forse, era meglio per lui che non avesse capito niente. A volte la cosa migliore è non sapere.
"Lay sbrigati, vieni!"


"E da questa parte potete ammirare una notevole quantità di opere d'arte di Van Gogh" spiegò la guida indicando oltre il cordoncino dorato. Suho sospirò estasiato.
"Wah~ È il momento cha attendevo da tutta la vita. Ho sempre sognato visitare la National Gallery di Londra. È un luogo immenso pieno di dipinti dell'Europa Occidentale dal XIII al XXI secolo. Guarda Jongdae, è o non un'opera d'arte?" Suho si avvicinò ad uno dei tanti quadri di Botticelli trascinandosi dietro Jongdae.
"Certo che è un'opera d'arte.. si trova in un museo d'arte" rispose Jongdae eloquente, alzando gli occhi al soffitto.
"Sehun-ah, vieni a vedere! Sehun, che stai facendo?"
Poco più in là, Sehun era fermo e assorto davanti al suo cellulare.
"Uh?" Alzò la testa dal cellulare e rivolse uno sguardo confuso al leader.
"Sehun per carità, basta messaggiare con Luhan!" disse Suho irritato.
"E cosa dovrei fare? Guardare con finta ammirazione questi stupidi quadri? Preferisco chattare con il mio Luhannie. Sono andati al museo delle cere! Aspetta che vi faccio vedere la foto che mi ha mandato!" Sehun avanzò per raggiungere Liam, Suho e Jongdae ma, preso a trovare la foto nella conversazione, non fece caso al cordoncino dorato che delimitava l'area e proseguì dritto finendo per inciamparci. Con sè travolse anche il prezioso vaso antico custodito nello spazio quadrato protetto dal cordone. Quel fracasso attirò l'attenzione di tutti e quando Suho vide il vaso oscillare, si fiondò per proteggerlo tra le sue braccia e impedirgli una caduta distruttiva; non si curò di schiacciare di peso il corpo di Sehun finito a terra sotto di lui.


➿➿➿➿➿➿➿➿➿

"Sbaglio o siamo già passati per questa strada?" domandò Kris, scrutando i palazzi vagamente familiari.
"Per una volta non ti sbagli, stiamo girando in tondo da quasi due ore ormai. Io sono stanco, ho fame, il sole mi sta sciogliendo, mi fanno male i piedi e ancora non siamo andati da nessun negozio di Gucci" si lagnò Tao. Louis gli diede una pacca di incoraggiamento alla spalla.
"Su, se non troviamo la strada entro dieci minuti andiamo dove vuoi tu- Louis sorrise a Tao, poi si rivolse a Kris -ma non avevi detto di conoscere la strada alla perfezione? In fondo ci avevi assicurato di esserci stato già due volte al museo."
"Veramente ho detto di essere stato a Londra due volte, in quel museo non ci sono mai andato."
"Ma allora quelle cazzo di indicazioni dove le hai prese?" sbottò Tao, asciugandosi la fronte imperlata di sudore con una salvietta.
"Da internet, ovvio!"
"Eh, ovvio."


"Baekhyun, ho paura!" Chanyeol si strinse ancora di più al braccio di Baekhyun che roteò gli occhi.
"Chanyeol siamo su una maledetta ruota panoramica, non sul giro della morte" rispose strattonandolo via ma l'altro si avvicinò a lui talmente tanto da sederglisi quasi addosso.
"Ma io ho paura di cadere giù. Per favore, non lasciarmi andare."
"Guarda fuori, oltre i finestrini, vedrai il meraviglioso panorama che nessun'altra routa panoramica di Seoul può offrirti, e poi sei qui con me, goditi il momento. Non pensavo che tu fossi così pauroso.. di solito quello è Luhan." L'espressione di Baekhyun sembrò addolcirsi e prese ad accarezzare i capelli rossicci di Chanyeol, giocando con le ciocche tra le sue dita affusolate.
Dall'altro lato della cabina sedeva Harry, che non aveva un espressione specifica.
D'altronde, per quanto fantastico potesse essere, il panorama della Londra vista dall'alto lo aveva visto così tante volte da conoscerlo a memoria; perciò era rimasto tutto il tempo a pensare a quei due di fronte a lui. Baekhyun e Chanyeol gli erano sembrati fin dall'inizio molto uniti ma ora lo erano fin troppo. Il modo in cui il più grande consolava Chanyeol lo faceva sentire strano, quasi geloso di quel rapporto. Lui e Louis uscivano spesso insieme, non molto tempo prima erano stati proprio su quella ruota panoramica, andavano a fare shopping insieme a Los Angeles, andavano ad allenarsi insieme e condividevano la stessa stanza d'hotel ogni volta che si trovavano all'estero durante il tour. Tutto ciò, però, sembrava così irrilevante rispetto alle attenzioni che si dedicavano quei due coreani, quasi come se lui non esistesse.


"Kyungsoo ti porto io le buste, se già molto stanco e questo caldo ti toglie le energie. Hai bisogno di una bottiglietta d'acqua? Di un gelato?" domandò Niall, apprensivo peggio di una mamma. Kyungsoo rise.
"Sei gentile a preoccuparti per me ma, davvero, sto bene così. Sono felice di aver trovato una confezione di ramen a buon prezzo e molti condimenti coreani. Io posso adattarmi ma non mi piace sentire le lamentele degli altri membri riguardo al cibo. Mi costringono a cucinare ogni volta che sono affamati ergo soprattutto dopo i concerti e gli allenamenti. Il più goloso è Kai. Mangia come un orso e mi chiede sempre di cucinargli quantità industriali di cibo, anche negli orari più improbabili." Niall e Kyungsoo ridacchiarono guardando Kai che camminava con altre buste in mano.
Quest'ultimo guardò Kyungsoo offeso.
"Beh, allora perdonami se adoro la tua cucina." Kai si voltò e continuò a camminare più veloce per seminarli.
"Aspetta, Kai!" chiamò a gran voce Kyungsoo, ma il ragazzo non si girò.


"Grande Sehun, ben fatto! Hai mandato a puttane il mio sogno. Adesso la prossima volta che vorrò venirci, dovrò travestirmi. Ci hai fatti cacciare a calci da uno dei musei più famosi del mondo. Fidati, hai superato te stesso." Il tono del leader era molto duro ma il suo sguardo lasciava trasparire la sua bontà e magnanimità d'animo che non sparivano neanche quando era furioso.
"Mi dispiace, sono stato troppo avventato e distratto, non succederà più." Sorprendentemente Sehun si scusò con tutti a capo chino, forse realmente pentito. Il leader sospirò.
"Va bene, ora andiamocene da qua. Voglio andare a mangiare qualcosa."
Al suono di un improvviso bip, Suho schioccò un'occhiataccia al maknae.
"Ancora messaggi, Sehun?"
"Scusa.. è da parte di Luhan.."
"Che novità" fischiettò Jongdae.
"No, questa volta è serio."


"Yaa! Chi ti credi di essere plebeo!? Ci sono prima io in fila, sparisci!"
Era una mezz'ora ormai che Luhan inveiva contro un ragazzo alto e vittima dell'acne giovanile. Zayn e Lay osservavano la scena e si limitavano a ridacchiare alle imprecazioni squallide di Luhan; Xiumin cercò di fermare il suo migliore amico più volte, ma l'altro sembrava essere deciso a riconquistare il suo posto nella fila per la foto con la statua di Cristiano Ronaldo. Zayn glielo aveva detto di non andare in bagno perché gli avrebbero rubato il posto ma no, a detta di Luhan, la cera a contatto con le mani non fa per niente bene, ovvio che fosse indispensabile andare in bagno ogni dieci minuti per disinfettarsi.

Dopo un'ora di battibecchi finalmente arrivò il turno di Luhan e Xiumin gli scattò una bella foto con il suo idolo.
"Ora possiamo andare via?" domandò Zayn.
"Sì, andiamocene. Non voglio avere nient'altro a che fare con quel maleducato" disse Luhan a braccia conserte.
Dopo essere usciti dal museo, i ragazzi passarono per alcune stradine isolate, delle scorciatoie consigliate da Zayn, per poi arrivare davanti all'edificio del McDonald's.
"Non vedo l'ora di mangiare un doppio cheeseburger!" esclamò Luhan esaltato.
"Anch'io!" concordò Zayn.
Entrambi erano arrivati sulla soglia dell'entrata quando furono chiamati da Xiumin con la faccia scura e il tono di voce che andava oltre la preoccupazione.
"Ragazzi, non c'è.. sparito... Lay è sparito."

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