Quando meno te lo aspetti

di daimler
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** 2-Papà ***
Capitolo 3: *** 3-Lucy ***
Capitolo 4: *** 4-segreto svelato ***
Capitolo 5: *** 5-famiglia ***
Capitolo 6: *** 6-parentele ***
Capitolo 7: *** 7-la pioggia che lava via i rancori ***
Capitolo 8: *** 8-aspettando una conferma ***
Capitolo 9: *** 9-domande senza risposta ***
Capitolo 10: *** 10-per il verso sbagliato ***
Capitolo 11: *** 11-aggiustare ciò che è rotto ***
Capitolo 12: *** 12-nuove e vecchie amicizie ***
Capitolo 13: *** 13-il ballo scolastico ***
Capitolo 14: *** 14-stare e restare insieme ***
Capitolo 15: *** 15-distanze ravvicinate ***
Capitolo 16: *** 16-confusione ***
Capitolo 17: *** 17-aspettative ***
Capitolo 18: *** 18- testa o cuore ***
Capitolo 19: *** 19-sorprese natalizie ***
Capitolo 20: *** 20-scoperte e confessioni ***
Capitolo 21: *** 21-flashback ***
Capitolo 22: *** 22- il sentimento che ho dentro ***
Capitolo 23: *** 23-ali di cera ***
Capitolo 24: *** 24- le parole non dette ***
Capitolo 25: *** 25-scelte di vita ***
Capitolo 26: *** 26- nodi che tornano al pettine ***
Capitolo 27: *** 27-cuore spezzato ***
Capitolo 28: *** 28- il coraggio dei sentimenti ***
Capitolo 29: *** 29-sedici anni tra di noi ***
Capitolo 30: *** 30- un lieto fine per Nashi ***



Capitolo 1
*** prologo ***


1-PROLOGO

Nashi si ritrovò davanti a quel portone, indungiava nel bussare, nn sapeva quale razza di persona si potesse trovare dall' altra parte. Lo fissò ancora per qualche istante, una miriade di pensieri le affolava la testa gettandola nel panico, no non poteva fermarsi ora, ora che c' era cosi vicina.....

Per la quindicenne Nashi la vita era sempre stata difficile, orfana fin dalla nascita si era trovata spesso ad essere affidata a diverse famiglie , inizialmente si presentavano tutte come brave persone pronte ad accogliere una povera ragazza, ma la schifosa realtà veniva fuori sempre piu prontamente, Nashi si ritrovava spesso a fare da balia a innumerovoli figli, sopportare le dusgostose avance di improvabili padrini e altre angherie di vario genere.Stufa di questa realtà e impaziente di aspettare ancora tre lunghi anni per arrivare alla maggiore età, la giovane decise di adottare una misura più drastica per iniziare una nuova vita, il 7 luglio infatti la giovane avrebbe compiuto sedicianni e avrebbe potuto così fare domanda per diventare un minore emancipato. Ottendo ciò dal tribunale dei minori, Nashi finalmente avrebbe potuto fare cio che voleva e sentirsi finalmente libera, senza essere vincolata dalle regole dei servizi sociali. Restava solo un ostacolo, infatti quando fu riuscita a raccoglere tutti i certificati e gli incartamenti vari per far si che la sua domanda fosse accettata, saltò un documento il quale dichiarava che i suoi genitori biologici non avevano rinunciato del tutto ai propri diriti genitoriali. Non poteva fare domanda di emancipazione se i suoi "genitori" non avvesero firmato quel certificato nel quale dichiavaravo la loro completa assenza.  Così decise di fare tutta da sola, come sempre, Nashi era forte e combattiva forse avvolte troppo impulsiva, ma non le importava delle consenguenze, l 'importante era ottenere cio che voleva, doveva raggiungere il suo obbiettivo, la sua felicità. Avrebbe cercato lei i suoi genitori biologici, avrebbe ottenuto le firme e tutto sarebbe andato secondo i suoi piani; sul documento però, riportava solo il nome del padre.

Una volta arrivata all indirizzo giusto, Nashi guardò stupita dove fosse finita, si trovò difronte a un' enorme palazzone, una vecchia struttura ma ancora in buon stato, davanti a lei un insegna "Fairy tail pub" che nome bizzaro per un bar pensò lei. Era mattina e il suddetto pub era ancora chiuso, cosi fece il giro del palazzo e notò una porta sul retro, ok era fatta ora bastava solo bussare.

Pensava, pensava continuava a pensare, finora nn l' ho aveva fatto aveva agito d' impulso, come al solito, fra pochi istanti si sarebbe trovata davanti a suo padre, non poteva piu aspettare, l' udienza era gia stata fissata e si sarebbe svolta tra tre giorni. Con una mano teneva stretti i fogli mentre l altra era tremante e ancora sospesa in aria, chiuse gli occhi, un grosso respiro e suonò il campanello.

Aprì la porta un giovane uomo, capelli neri e occhi scuri era a torso nudo e cio provocò non poco imbarazzo a Nashi, che abbassando di colpo lo sguardo e un certo rossore sulle guance disse " eemm io-io.." "e tu chi sei?" " ecco io starei cercando Natsu, Natsu dragnell"" dall interno si udì una voce maschile ""GREY cosa fai ancora la come un babbeo, di a Max di mettere la birra al solito posto", l' uomo che aveva aperto la porta a nashi allora si voltò verso l 'nterno della casa e con tono di voce al quanto stizzito si rivolse alla voce di prima "" stupido idiota non è il nostro fornitore"" si girò di nuovo verso nashi e inarcando un sopracciglio, la studiò attentamente; Nashi era imbarazzata e si sentì a disagio per quegli occhi cosi scrutatori, tanto da gelarla ... ma prima che quel tipo riuscisse a dire parola ecco sbucare un altro ragazzo dalla porta, " Grey che cavolo combini si puo sapere che..."" Il giovane uomo si interuppe nel vedere quella ragazzina così carina dietro la sua porta, lunghi capelli di un rosso sbiadito, e grandi occhi color cioccolato. ""ecco io sto cercando Nastu dragneel" ""sono io dimmi pure"" disse l' uomo che era uscito per secondo.. " tu ? tu sei Natsu ? " "" si propio io " Nahi ne fu sorpresa, non si aspettava certo una persona così giovane, giovane si ma abbastanza per avere una figlia di quasi sedicianni... scosse la testa per uscire da quella confusione di pensieri e puntò lo sguardo verso quel tipo, notò solo ora che avevano entrambi lo stesso colore di capelli, un bizzaro rosso chiaro tendente al rosa "be ecco tu .. tu.. o insomma io sono tua figlia..."

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Capitolo 2
*** 2-Papà ***


~Nashi si ritrovò così su un divano , in quella che doveva essere la casa del suo presunto padre. Stretta a se aveva ancora i documenti, non poteva perdere troppo tempo  doveva fare firmare il foglio il piu presto possibile e farsi dare il nome di sua madre; osservava l uomo di fronte a lei, Natsu andava avanti indietro freneticamente, farfugliava qulacosa, con una mano si scompliva i capelli, sembrava agitato. Accanto a lei era seduto l' uomo che per primo gli aveva aperto la porta ,Grey, intuì che anche lui dovesse abitare in quella casa, era ancora a torso nudo cone le mani incrociate sul petto, fissava natsu in modo freddo e distaccato sembrava quasi che la notizia non l'avesse sconvolto piu di tanto; si girò verso Nashi  " ei ragazzetta c'è l' hai un nome? " "Nashi" "e dimmi tua mamma sa che sei qui?" "in realtà io non so chi è mia madre, vedi la situazione è al quanto complicata..." non bastò neanche questo a meravigliare Grey, Nashi incomiciò a pensare che quell' uomo fosse fatto di ghiaccio. Tutto d'un tratto si apri una porta e comparve un avvenete ragazza, era vestita in modo molto provocante, portava un semplice costume da bagno a coprirle giusto i seni e un sottile paio di legghins, così aderenti da lasciare poche fantasie, quel abbigliamento di certo non era proprio adatto a quell'ora del mattino; sembrava si fosse appena svegliata,  non aveva un bell' aspetto, i capelli in disordine e le occhiaie facevano intuire a un post sbornia della sera prima,  si avvicinò verso i tre tirando su le braccia, come a stiracchiarsi,  " ragazzi che serata ieri !!" Grey accennò un mezzo sorriso rivolgendosi alla nuova entrata " Cana vedo che non ti sei risparmiata neanche ieri sera, abbiamo dovuto sollevarti di peso io e Natsu per portarti in camera tua.."" ""lo sai che non mi tiro mai indietro, quell' idiota di Bacchus mi ha sfidato di nuovo a una gara all'ultimo rum, ovviamente ho vinto io... almeno da quello che ricordo...., a Grey sei mezzo nudo.." Grey abbassò lo sguardo e solo in quel momento si accorse effettimavamente di essere a torso nudo e con accanto una minorenne per giunta...con un  balzo saltò giu dal divano e si dirisse verso una stanza. Cana si voltò verso  Nashi  accorgendosi solo in quel momento della sua presenza, "ciao, non preuccuparti per quello, non è un pervertito non lo fa apposta, vedi non se accorge" " emm ciao " rispose cortesemente quest'ultima. Nashi incominciò a pensare a dove diavolo fosse finita.. quello che doveva essere suo padre era poco meno di un trentaciquenne, abitava in un' appartamento sopra un pub con alti due coinquilini al di poco fuori dalle righe, di certo non si aspettava questo contesto. Incomiciarono a scrutarsi a vicenda finchè Nashi mossa dalla curiosità domandò alla donna " mamma? " Cana si voltò automaticamente verso Nastu, "mi vuoi spiegare che diavolo succede?""  Natsu si voltò verso la donna e con sguardo perplesso indicando la giovane seduta sul divano cercò di formulare una frase di senso compiuto non riuscendoci " lei.. figlia... Erza mi ucciderà..figlia..."" in quel momento ritornò Grey che con indosso finalmete una maglietta, posò una mano sulla spalla dell amico, " vedi Cana il nostro ruba cuori ha combinato un piccolo guaio, ad occhio e croce quindici anni. fa, a quanto pare il nostro Natsu è diventato papà" Cana incominciò a ridere di gusto sembrava quasi che la situazione la divertisse.
Nashi capì che non era lei sua madre, e ne fu sollevata anche se in fin dei conti non doveva importarle piu di tanto, quelle due persone che l'avevano messa al mondo per poi abbandonarla  non avrebbero fatto parte della sua vita, erano solo di passaggio. Ora che aveva dato il tempo di metabolizzare la notizia a quell'uomo, doveva agire , si alzò di scatto dirigendosi verso Natsu " Ascoltami non sono venuta qui per rivendicare i miei diritti o cosa, o solo bisogno che tu mi firmi questo foglio, vedi quando mi avete lasciato in ospedale non avete firmato per l' annulamento della custodia genitoriale" "e? "Tecnicamente sono ancora tua figlia, ma se firmi rinuncerai ai tuoi diritti di padre e io potrò chiedere l' emancipazione" Natsu la fissò, in modo confuso e dubbioso. " Senti sono stufa di passare da una famiglia all' altra, è stressante dover stare con persone che ti prendono in custodia solo per incassare gli assegni di affidamento, in questi anni ho dovuto sopportare un bel po di cose ,difficili da mandare giu, un bello schifo insomma.." gli occhi di Nashi erano infiammati, c'era un fuoco che ardeva in lei; Natsu allora si girò per cercare una penna, una volta trovata  firmò il foglio " un'ultima cosa poi prometto che ti lascerò in pace.. potresti cercare nel tuo elenco di conquiste il nome di mia madre, sui documenti da me ottenuti c'era segnato solo il tuo..." L'uomo le posò un braccio intorno alla spalla e avvicinandola il piu possibile verso di lui diede le spalle a suoi conquilini, entrambi seduti sul divano, attenti osservatori,  come ad escluderli da quella rivelazione, con tono di voce piu basso si sporse verso la ragazzina " ecco tua madre è Lucy, Lucy Heartphillia " " CHE COSA?" scoppiarono all unisono Grey e Cana , meravigliati da quella scoperta. "Non vi sfugge niente brutti impiccioni"  Cana scattò in piedi " Parliamo della stessa Lucy del liceo? come è possibile che un ragazzaccio come te è riuscito ad uscire con Lucy Heartphilia??, una delle migliori  studenti .. dico per caso l' hai drogata?" "Cosa? ma ti pare che mi metto a drogare le ragazze per uscire con me ?.. e poi perchè dovrebbe essere cosi strano...  " Grey era rimasto seduto e con quella pacatezza che lo caratterizzava allargò le braccia per distenderle meglio sui lati della sommità del divano, " be Lucy era una ragazza molto inteligente e anche molto bella , appartenente a una delle famigle più ricche e potenti della città.. , mentre tu... be tu.., " "grazie amico sei sempre di aiuto!" "non è colpa mia se eri uno idiota  ai tempi del liceo, non venivi bocciato solo per le tue qualità sportive" "senti chi parla brutto beota!" Nashi li guardò per un pò, continuavano a punzecchiarsi tra di loro, le sembrò strano in un primo momento pensava fossero amici o forse lo erano per davvero.
La discussione fu improvvisamente interrotta, qualcuno stava entrando in casa, dalle scale si sentì una voce femminile avanzare sempre piu velocemente, "Natsu sono Lisanna, hai dimenticato la porta completamente spalancata giu.." "no, no non ora diamine!" Natsu incomiciò a imprecare e preso dal panico afferrò Nashi per un braccio e la nascose dietro di lui come se con questo gesto potesse  farla "sparire" La proprietaria della voce ancora non era visibile ma dal corrdoio la si udiva dire " mi sono dimenticata di dirti che siamo a cena con la mia famiglia stasera, i miei genitori ti vogliono conoscere... e " finalmente fece la sua comparsa " ciao Lisanna che ci fai qui ?" con finta calma  e un sorriso tirato Natsu accolse la giovane ragazza, "Natsu .. ragazzi " con un   gesto della mano Lisanna saluto Grey e Cana che era ritornata a sedersi accanto all'amico pronti a gustarsi una delle migliori scene mai avvenute in quella casa. " Natsu stasera siamo  a cena con la mia famiglia, e Natsu..." "dimmi tesoro" "perchè nascondi un'adolescente dietro di te? "

Natsu accompagnò giu per le scale Nashi, per la prima volta erano soli senza i suoi singolari conquilini o la sua a "quanto pare" fidanzata. " senti io, mi dispiace non volevo crearti problemi con la tua fidanzata, ma mi serviva la firma e... ""non preuccuparti, Lisanna è una ragazza inteligente e quando le spiegherò tutta la situazione sono sicurò che capirà, non stiamo insieme da molto ma credo che accetterà questa parte del mio passato.." Natsu abbozzò un sorriso e passò una mano sulla testa di Nashi scompigliandole i capelli  " non ho mai parlato di te, a nessuno, non ne erano a conoscenza neanche Grey e Cana, era un segreto mio e di Lucy.." "Lucy giusto, ora devo andare da lei" Nashi si volto verso Nastu e lo salutò con un sorriso ma prima che riuscisse a svoltare l' angolo si sentì chiamare "Nashi posso, posso accompagnarti? sai con l'auto arriveresti subito " la ragazza rimase leggermente sorpresa verso quella inaspettata gentilezza, prima di suonare a quel campanello si era immaginata di essere liquidata in pochi minuti o essere cacciata via in malomodo, in fondo quell' uomo l' aveva abbandonata, perchè adesso si preuccupava per lei? tentò un "no grazie" ma Natsu non le diede altra alternativa e l'afferrò per la mano trascinandola con se " io so dove puoi trovarla, be non abbiamo avuto più contatti per sedicianni ma sono sicuro dove si trovi."........
 

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Capitolo 3
*** 3-Lucy ***



Era una radiosa giornata di luglio, Lucy si era svegliata di ottimo umore quella mattina, guardò l'orologio appeso alla parete, segnavano le dieci  passate. Oggi se la sarebbe presa comoda, aveva fatto un ottimo lavoro con l'ultimo articolo, tanto da confermare ancora di più la sua posizione all'interno del giornale più importante della città. Orami da circa due anni ricopriva il ruolo di capo redattore del Sorcere magazine, la rivista d'alta moda più in voga del paese, nonostante la giovane età. Lucy era una giornalista talentuosa con un grande avvenire, ma le voci maligne non mancarono a tardare, c'era chi insinuava che quella posizione le era stata concessa grazie al suo cognome, cosa che faceva infuriare non poco la donna, dato che Lucy nella sua vita aveva sempre fatto tutto da sola, era partita dalla gavetta come tutti, e a chi pensava che suo padre avesse contribuito in qualche modo a favorirla si sbagliava di grosso; Jude Heartphilia, padre di Lucy non che uno degl'uomini piu potenti in circolazione, di certo voleva un'avvenire diverso per lei, si sarebbe aspettato un ruolo di tutto rispetto nella propria industria, ma quella dissidente di sua figlia preferiva scrivere idiozie su un giornale. I loro rapporti non erano mai stati idilliaci, c' era sempre una certa freddezza e un distacco impensabile tra padre e figlia, ma Lucy non voleva troncare del tutto i rapporti dopo tutto era l'unica persona della sua famiglia e esserle rimasta, già l'unica?
Stava per dirigersi verso la porta quando due abbraccia forti l'avvolsero da dietro trasmettendole un senso di protezione, col sorriso sulle labbra si voltò "buon giorno, il mio  bell'addormentato si è finalmente svegliato per degnarmi della sua presenza!" l'uomo sorrise di fronte a quella dolcezza e la strinse ancora piu forte fino a mozzarle il fiato  e, dopo averla baciata, le sussurrò un "buon giorno a te amore" "stavo per uscire, mi fermerò a pranzo con Levy e poi credo che starò tutto il pomeriggio in redazione quando torno ti trovo qui?" "devo andare a casa mia a prendere dei documenti poi ho impegni lavorativi tutto il giorno " Lucy fece una smorfia dispiaciuta " Ma stasera ti passo a prendere e ti porto a cena fuori ok ??" Lucy cambiò la smorfia con un grande sorriso "certo" "vedi c'è una cosa di cui vorrei parlarti.." la donna si trovò a fissarlo con curiosità, "aspetta stasera" l'ammonì lui, Lucy scrollò le spalle in rassegnazione "vado ci vediamo stasera ".
Sede centrale del Sorcere Magazine, l' imponente struttura era situata in pieno centro della città, la zona era residenziale circondata da giardini e palazzetti dall' aspetto estetico impeccabile. "Buon giorno miss Lucy "  l'assistente personale di Lucy era li davanti la porta del suo ufficio, pronta ad accoglierla come ogni mattina, con una mano teneva un caffè, che le  passò cortesemente, mentre nell'altra un blocco di fogli sui cui annotati tutti gl'impegni della giornata.  "Salve yukino, grazie come sempre sei molto gentile novità? " nel dirlo aprì la porta dell'ufficio per farle entrare entrambe " il capo la vuole vedere nel suo studio e la riunione con il signor Ichiya rappresentate della Blu Pegasus è stata spostata a oggi pomeriggio."  Lucy si portò la tazza verso la bocca pronta a gustarsi la bevanda "a e poi c'è un uomo che la cerca, è arrivato circa un quarto d'ora fa, si è presentato come Natsu dragneel" nel sentire quel nome Lucy sgranò gli occhi, non deglutì bene il caffè e ciò le provocò dei violenti colpi di tosse, così forti da far balzare sul posto una scioccata Yukino, appoggiò la tazza sul ripiano della scrivania e raggiunse la ragazza che la guardava in modo attonito" Lucy c'è qualcosa che non va, era forse troppo caldo mi dispiace io.." Lucy compì un respiro profondo, posò entrambe le mani sulle spalle della sua assistente e con voce strozzata disse" Yukino cosa voleva?" " non ha lasciato messaggi ha solamente detto di voler incontrare urgentemente Lucy heartphillia e poi è andato via dicendo che tornerà piu tardi" "ascoltami bene se ritorna digli che non ci sono" Yukino annuì e non fece domande, non capiva che stesse succedendo alla sua responsabile, era la prima volta che la vedeva così..""ora puoi andare grazie" la accompagnò alla porta e una volta chiusa e rimasta sola, con passi lenti arrivò verso la sua scrivania, li si sedette sulla sedia girevole, appoggiò entrambi i gomiti sul piano portandosi le mani sulle tempie, chiuse gli occhi , non capiva cercava una spiegazione, che diamine era andato a fare Natsu li, cosa voleva da lei? erano anni che non avevano più contatti, che volesse forse ricattarla? ma no Nastu non era quel tipo di persona, almeno non lo era sedici anni fa.
Si tirò su e cercando di assumere un'espressione piu normale possibile e si diresse a grandi falcate verso l'ufficio del direttore, bussò e nel sentire la voce invitante  dall'interno Lucy entrò " direttore mi voleva vedere?" " oh Lucy entra pure" ad accoglierla fu Makarow Drher, ovvero fondatore e direttore del Sorcere magazine, un anziano sull'ottantina, di bassa statura. "ti vedo stanca va tutto bene?" "tutto bene grazie" rispose ella con un finto sorriso, "ti ho fatta chiamare perchè so che oggi hai la riunione con la Blu pegasus, vedi  vorrei che fossi tu a gestirla" Lucy aggrottò la fronte "pensavo che si occupasse Luxus di questo" " vorrei che lo facessi tu oggi,  come capo redattore sarai quella che avrà più contatti con loro è meglio se fai vedere subito di che pasta sei fatta e poi Luxus fa ottimi discorsi ma non ci mette cuore nel fare le cose, tu sei la persona adatta" Lucy era al settimo cielo, essere considerata all'altezza per tali situazioni da quello che era sempre stato il suo mentore non poteva che renderla felice, "sono veramente onorata per ciò, ma per quanto riguarda Luxus ecco... "o non preoccuparti di questo, parlerò io con lui" il capo la concedò ma prima che Lucy potesse uscire le rivolse un' ultima attenzione "complimenti per il tuo articolo, hai fatto un ottimo lavoro"" e con un sorriso, stavolta sincero si chiuse la porta le spalle.
Con tutte quelle novità, Lucy non si accorse che fosse gia arrivata l'ora di pranzo, lasciò il suo ufficio per dirigersi verso il piano di sotto, arrivata alla sua destinazione bussò sul vetro del box, per poi entrare. In quella stanza regnava il caos, scatoloni e volumi di ogni genere invadevano il piccolo stanzino " Macgarden ci sei?" da una fila di incartamenti sbucò una testa di un'improvabile colore blu  " o Lucy, andiamo a pranzo?"" Hai optato per il blu alla fine", Lucy ormai non si meravigliava più delle stranezze dell'amica, ovvero di Levy. Le ragazze  si conoscevano dall'università, entrambe avevano scelto giornalismo e il destino volle che le loro vite continuassero a intrecciarsi anche dopo l'ambiente universitario lavorando per lo stesso giornale. Levy era particolarmente minuta e esile e non dimostrava di certo i suoi trent'anni, donna dotata di grande intelligenza, tradita dal suo aspetto, causa: i suoi gusti al quanto bislacchi. Decisero di andare a  piedi verso il ristorante che si trovava a pochi metri dalla loro sede lavorativa, era una calda giornata d'estate l'ideale per una passeggiata. Lucy stava con lo sguardo basso, aveva l'aria di chi avesse un peso sullo stomaco "Lucy tutto bene?? ti vedo assente " intervenne una preoccupata Levy "o niente, a parte che Makarow ha deciso di dare a  me i comandi per la riunione con la Blu pegasus, e per quanto la notizia mi renda felice so gia che Luxus la prenderà malissimo e me la farà pagare,  ma va tutto bene". Continuarono a camminare in silenzio, ma Levy conosceva fin troppo bene la sua migliore amica, e sapeva che non era quella sciocchezza a preoccuparla, decise di non farle altre domande, e lasciargli un pò di tempo, ma il giorno dopo avrebbe approfondito la questione.

Nashi stava seduta in macchina, aspettava che arrivasse Natsu con buone notizie ma quando lo vide giungere, dalla sua espressione capì che per la seconda volta aveva fatto un buco nell'acqua. "è uscita a pranzo" disse con voce sconfitta, con se aveva un sacchetto dove pescò all'interno due panini "tieni". Con la bocca piena tra un morso e l'altro Nashi incominciò a dar fiato ai suoi pensieri "sai mi chiedo che aspetto abbia.. no che la cosa mi interessi" Natsu la guardò di sottecchi, " gli somigli sai?, hai i suoi stessi occhi" la ragazza non disse nulla, la sua espressione era impassibile, nessuna emozione traspariva da ella, "non ti preoccupare presto la incontrerai", Nashi annuì in modo distratto con lo sguardo rivolto presso la struttura. Sua madre era una giornalista, Nastu l'aveva scoperto qualche tempo fa, quando in un momento di noia, dando un'occhiata rapida a quella rivista di cui Cana era tanto appassionata, l'uomo riconobbe una certa firma che si trovava sotto gl'articoli. Un nome difficile da dimenticare.
Lucy, dopo essere rientrata dalla pausa pranzo si avviò verso la saletta che avrebbe ospitato la riunione con la Blu Pegasus, una delle piu grandi case di moda del momento, erano in trattativa con la redazione per stipulare un contratto che avrebbe fruttato molti denari. Se l'affare fosse andato a buon fine, il giornale avrebbe ottenuto tutte le esclusive riguardo sfilate, eventi e nuove tendenze per i prossimi due anni. Insomma un'occasione da non perdere. Lucy faceva parte di quella schiera di giornalisti per convincerli che il loro giornale fosse il migliore su cui puntare. Fu accolta da Luxus Drher, vice direttore non che nipote di Makarow, Lucy mal sopportava quel tipo, la sua fama di donnaiolo incallito lo precedeva prima di ogni cosa, inoltre usava la sua posizione all'interno del giornale per avere servizi che andavano al di sopra di cio che gl' aspettava davvero. "buon giorno bellezza ti vedo raggiante" "Luxus  ti ho gia detto di non chiamarmi così" lo sorpassò senza neanche guardalo e si andò a sedere al suo posto  " il vecchio mi ha informato, a quanto pare sarai tu a gestire  il tutto" Lucy decifrò quello sguardo amaro e pieno di stizza rivolto tutto su di lei "mi chiedo come hai fatto a convincerlo, sicuramente avrà apprezzato le tue doti nascoste" continuò l'uomo con sarcasmo "piantala con queste allusioni oggi non ho voglia di discutere con te" Spesso i due si ritrovavano a battibeccare, Lucy non temeva Laxus, ne la sua posizione all'interno del giornale ma quella giornata era particolarmente pesante e non voleva aggravarla con ulteriori discussioni, era stanca e non ne aveva proprio le forze di iniziare un duello con quel raccomandato presuntuoso " bene allora se ci siamo tutti possiamo iniziare a consultarci tra di noi, a minuti dovrebbe arrivare il cliente" chiuse rapidamente la questione Laxus.
Natsu tentò per la terza volta, ma una preparata Yukino lo rispedì da dove era venuto dicendogli che la signorina Heartphilia non si era presentata dopo la pausa e probabilmente non sarebbe rientrata a lavoro, fece per uscire ma si nascose dietro una pianta, quella ragazza lo insospettiva. Yukino non accortasi della vicinanza di Nastu si  rivolse alla recepionist del giornale "jenny potresti darmi i documenti che ti ho chiesto dovrei portarli a Lucy, sai oggi ha la riunione con quelli della Blu pegasus"; Natsu con quelle parole capì che l'unico modo per fare uscire allo scoperto Lucy era con l'inganno, si diresse ghignando verso l'uscita. "ei piccoletta ho trovato il modo per farti incontrare con tua.. con Lucy" "e come??"
Era tutto pronto, i giornalisti erano seduti nelle proprie postazioni, l'aria era tesa e Lucy studiava attentamente i fascicoli in suo possesso, la riuscita del contratto adesso era una sua responsabilità, non poteva fallire. Mentre rimuginava a ciò fece la sua comparsa Jenny "Laxus.. em cioè signor Dreher c'è una telefonata dall' assistente personale del presidente della Blu Pegasus, dice di avere delle importanti novità a riguardo" "come? tutto ciò è strano, lo passi su questa linea telefonica" "subito" Jenny sparì dalla porta e un agitato Luxus attivò il servizio vivavoce "Buon giorno parla con Luxus Dreher vice direttore del Sorcere Magazine, con chi ho il piacere di parlare?" dall'altra parte rispose una voce maschile dal tono insicuro "emm buon giorno vorrei parlare con Lucy se non le dispiace" "Lucy?" tutti i presenti alzarono le teste puntando lo sguardo verso la bionda, a quelle parole Lucy perse un battito che non fosse... "Ecco se non è un problema vorrei parlare con Lucy, c'è una cosa che dovrebbe sapere al più presto" Laxus incominciò a pensare che si trattasse di uno scherzo "mi scusi ma con chi parlo ?" " Natsu Dragneel, vede io sono qui fuori e dovrei parlare urgentemente con la signorin.." la comunicazione fu interrotta bruscamente, Lucy infatti con un balzo felino era riuscita a staccare i cavi dell'altoparlante e ora si dirigeva come una furia verso l'uscita, lasciando a bocca aperta tu i presenti. A pugni stretti avanzava sempre piu velocemente, era giunto il momento di affrontare quel passato tenuto segreto fin' ora. Una volta uscita si guardò intorno fin che non vide il centro dei suoi problemi, nonostante fossero passati sedicianni dal loro ultimo incontro lo riconobbe al primo colpo, appoggiato su quella che doveva essere la sua auto, aveva in mano ancora il telefono. Tirò su lo sguardò e quando la vide Nastu non riuscì a non rivolgerle un sorriso,  in fin dei conti era felice di rivederla, era passato così tanto tempo.  "Cosa diavolo vuoi?" inveii invece lei avvicinandosi sempre più, Natsu si portò una mano dietro la nuca "e vedi, il nostro segreto, la sera del ballo scolastico, noi..." "mi ricordo benissimo, sei venuto fin qua per ricordarmi i bei tempi andati? "ecco il bambino che tu asp" Lucy esasperata non gli lasciò finire la frase "Natsu che diamine..." "lei è qui "e con quelle parole afferrò la mano di Nashi , tirandola fuori dal retro della macchina da dove si era nascosta.....

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Capitolo 4
*** 4-segreto svelato ***


~Lucy si bloccò, incosapevolmente incomiciò a sorridere mentre le lacrime le scendevano dagli occhi, "sei bellissima" disse con voce rotta dall'emozione "l'ultima volta che ti ho visto eri così piccola e adesso sei grande, no grande grande, ma  grande in proporzione... " parole confuse uscivano dalla bocca di Lucy in preda a mille emozioni, a quella visione anche Nashi riuscì a trattenere a stento le lacrime "grazie"; Non si aspettava quelle reazioni da parte della sua presunta madre, nella sua immaginazione l'aveva dipinta con un' austera donna in carriera, forse per questo l'aveva lasciata, ma in quel  momento poteva solo notare quando fosse incredibilmente bella, i capelli biondi a incorniciarle il volto, quei grandi occhi color cioccolato, Nashi pensò che Nastu l'avesse presa in giro a dirle che le assomigliava. Lucy stese una mano quasi a volerle sfiorare il viso  ma la rititò subito, portandola sul petto e unirla all'altra. " Il suo nome è Nashi" disse Natsu per smorzare quel momento così intenso , era comosso da quella scena, in tutti quegli anni gli era capitato di pensare a quella storia ma non avrebbe mai immagginato di ripotersi unire con loro un giorno. "Come stai? hai bisogno di qualcosa?" chiese Lucy "emm no cioè si, dovresti firmare questo foglio in cui negherai i tuoi diritti genitoriali, in questo modo potrò chiedere l'emancipazione.." Nashi tirò fuori il documento ormai in pessime condizioni, vittima innocente di tutte le emozioni della giornata, "vuoi emanciparti dai tuoi genitori addottivi?" chiese la donna con rammarico, per un' attimo aveva pensato che Nashi l'avesse cercata per volerla conoscere, " no, dai servizi sociali" Lucy la guardò stranita, "una lunga storia" tagliò cortò lei per poi aggiungere, "mi dispiace se sono piombata così nella tua vita e disturbati a lavoro ma l'udienza è fra tre giorni e senza la tua firma non posso fare domanda" Lucy nel fra tempo si appòggiò sul cofano dell'auto e firmò il foglio, poi lo passò con entrambe le mani alla ragazza, la scrutò ancora per qualche attimo, come ad imprimere la sua immagine nella mente. "Nashi io.. forse noi ti dovremmo delle spiegazioni.." e detto questo Lucy lanciò un' occhiata al povero Natsu che di certo non si aspettava di dover affrontare quell'argomento proprio ora, "no, non mi dovete niente.." Nashi abbassò lo sguardo, l'ultima cosa che voleva era una stramba riunione di famiglia, quelle persone per lei erano  due figure sconosciute, solo di passaggio, contattate solamente per utilità. Doveva, però ammettere a se stessa che le poche ore trascorse con Natsu erano state piacevoli e sapere che Lucy era un'affascinante donna in cariera l'aveva resa orgogliosa.  Nashi rimise il foglio nella borsa, "ora devo andare" "ti posso accompagnare io se ti serve un passaggio" tentò Lucy, "no grazie mi accompagnerà Nastu,  dovresti andare anche tu.. eri in piena riunione o sbaglio?" "a la riunione, non era poi così importante" mentì quest'ultima. A quel punto intervenne Nastu " non preuccuparti ci penso io a lei" appoggiando la mano sulla spalla di Nashi, come  a stringerla a se e Lucy non potè che annuire anche se in quel momento lo invidiava, avrebbe voluto anche lei un contatto con sua figlia , anche minimo. Nastu accompagnò la ragazzina verso l'auto facendola salire su, poi chiuse lo sportello. Mentre faceva il giro della macchina volse uno sguardò a Lucy, accennò un sorriso, di quelli sinceri, e poi la Salutò con la mano.
Lucy li salutò e non staccò lo sguardo dall'auto finchè non fu sparita dalla sua visuale, se ne sto li per un pò a pensare. Come un fulmine a ciel sereno si ricordò improvvisamente della riunione con la Blu pegasus, corse verso la redazione, dove raggiunse rapidamente la saletta, ma appena arrivata l'unica cosa che fece in tempo a vedere fu Luxus, accanto all' ascensore,  che stringeva la mano ad Ichiya. Lucy capì che la riunione era appena finita, aspettò che Ichiya e i suoi collaboratori entrassero nell'ascensore e sparissero dietro le porte di esso, poi si avvicinò cautamente verso Luxus, notò che l'uomo aveva  l'aria sodisfatta, si sfregava le mani, simbolo che l'accordo era strato stretto, in parte fu sollevata per questo, almeno non aveva compromesso il contratto scappando via in quel modo . Laxus si voltò per ritornare verso la sala quandò la notò, incominciò a sogghignare  "ei ci stai degnando della tua presenza.. allora come è andato il tuo appuntamento galante?" Lucy ingoiò la provocazione e a denti stretti e ignorandola rispose "parlami della riunione com'è andata, hanno accettato di collaborare con noi?" Luxus allargo le braccia in modo plateale "Certamente, hai di fronte il grande Luxus Drher, poteva essere altrimenti?".
Lucy se ne tornò nel suo ufficio, sapeva che sarebbe stato questione di poco prima che il direttore sarebbe stato informato di ciò che era successo; Si accasciò stancamente sulla sedia, le scoppiava la testa, quella giornata le aveva regalato troppe emozioni messe insieme, rivedere Nastu, tirare fuori quel passato tenuto segreto e incontrare Nashi gia Nashi, il solo pensiero le riempì il cuore di gioia. Portò una mano verso il collo e afferrò il ciondolo appeso alla catenina che indossava da sempre, stringendolo forte, "mamma aiutami tu...". Se ci fosse stata sua madre all'epoca, forse non si sarebbe trovata in questa situazione oggi , ma ella era gia scomparsa lasciandola da sola con un padre che non avrebbe mai capito. Per sedici anni si era portata nel cuore quel tormento, era riuscita a tenerlo segreto per tutto quel tempo. I suoi pensieri furono interrotti da dei colpi provenienti dalla porta, era Yukino, con occhi bassi si rivolse a Lucy  "miss Lucy, il direttore ha chiesto di presentarsi immediatamente" Lucy si alzò e dirigendosi verso di lei  e annuì, ora doveva affrontare il suo capo.

Nashi guardava fuori dal finestrino, aveva raccolto le firme ma non si sentiva come immagginava, era come se le sfuggisse qualcosa, aveva sempre pensato che una volta ottenute, si sarebbe sentita felice ma non era proprio quello lo stato d'animo che la pervadeva ora, "Nastu puoi lasciarmi anche qui, vorrei fare due passi prima di tornare a casa" Nastu accostò l'auto appena potè, e poi guardò dritto davanti a se " forse non vuoi sentirtelo dire, ma sono stato felice di averti incontrato, di sapere che stai bene ecco.." si voltò verso di lei regalandole un caldo sorriso, Nashi portò una mano ad aprire lo sportello "ora vado" accennò un mezzo sorriso anche lei  e poi scese dall'auto per sparire dietro l'angolo.

Lucy si trovava nello studio del suo direttore, accanto a lei seduto sulla poltrona si trovava Luxus con un certo ghigno sulla faccia, sembrava quasi che ci godesse nel vedere Lucy in quella situazione. Makarow era seduto, gl'occhi chiusi come se meditasse, era calato un certo silenzio, quasi imbarazzante e Lucy si sentiva uno schifo, con una certa fitta allo stomaco stava in silenzio aspettando la sua condanna . "Non voglio chiederti perchè sei scappata in quel modo non è affar mio" incominciò il direttore "ma sappi che quello che hai fatto è molto grave, hai rischiato di compromettere il contratto! meno male che c'era Laxus" continuò con voce più alta, e li l'espressione del biondo vicedirettore si fece ancora più compiaciuta, Lucy non capiva di perchè tutto quell'astio, inizialmente i due andavano d'accordo ma col tempo i rapporti si erano logorati, "non prenderò decisioni riguardante questa storia, sei sempre stata valevole e professionale ma Lucy mi hai deluso fortemente!" con quelle parole Lucy si alzo e prima che potesse scoppiare a piangere davanti a Makarow e sopra tutto davanti a Laxus, lasciò la stanza non prima di dire " lo so, mi dispiace.."

Era ormai arrivata sera di quella giornata tanto lunga, Nastu, dopo aver lasciato Nashi,  aveva girovagato per tutto il resto del pomeriggio, non se la sentiva di tornare a casa ma ora era giunto il momento di rincasare . Entrò nel suo bar direttamente dalla porta principale, e si andò a sedere su uno degli sgabelli appogiando faticosamente i gomiti sul bancone , dietro di esso c'era Grey intento ad asciugare dei bicchieri, "ei, sei stato via tutto il giorno.." "gia" lo sguardo stanco e provato dell'amico lo fecerò desistere a tartassallo di domande.  Grey e Nastu insieme a Cana si conoscevano dall'elementari, praticamente erano cresciuti insieme, e i due nonostante i contrastanti caratteri che li portava spesso a discutere, erano amici inseparabili. Grey non si spiegava il perchè l'amico non gli avesse mai parlato di questa storia, Nastu fissava un punto inprecisato, il gomito saldamente appogiato al bancone, con la mano si teneva il viso, finchè da sotto il naso non si vide arrivare un bicchierino di whisky. "Sai mi ricordo di Lucy, non frequentava il nostro gruppo ma a scuola era molto popolare, era molto intelligente e bella" disse Grey,  mettendosi di fronte a Nastu, "lo è ancora" rispose lui, fissando il bicchierino, Grey sapeva che se voleva far sfogare l'amico, l'unico modo era iniziare a parlare "una delle migliori studentesse, mi ricordo che l'ultimo anno smise di frequentare il nostro liceo, si diceva si sarebbe trasferita in  una scuola privata" Nastu bevve tutto d'un fiato  e poi guardò Grey negl'occhi "voleva mantenere segreta la gravidanza, non voleva tenere il bambino ma non ebbe cuore ad abortire, così decise di portarla a termine e di darlo in adozione una volta partorito, Lucy non era cattiva ma solo una ragazza con dei progetti per il futuro.." Grey si limitò ad ascoltare, in quel momento Nastu non aveva bisogno di giudizi ma solo di qualcuno che lo stava a sentire "quando venne da me a darmi la notizia l'unica cosa che mi chiese era di mantenere il segreto così non feci niente,.... mi sono sentito un codardo tutto questo tempo, se quel giorno io avessi reagito forse..." Nastu si bloccò e poi  spostò lo sguardò per evitare quello di Grey, con un sorriso amaro concluse ciò che stava dicendo "ma in fin dei conti meglio così, lei sta bene e anche Nashi se la cava a modo suo.." Grey per un attimo pensò che si riferisse a qualcos'altro con "se quel giorno..." ma non ci badò più di tanto " e Nashi invece? che farai?" "niente, se ci ha cercato oggi e per non avere nulla a che fare con noi, non ha tutti torti" "non la cercherai?" "no". Grey non fece più domande e così calò il silenzio tra i due. Nastu si tirò su "Ti do il cambio, ho bisogno di distrarmi" "ok". Grey stava per andare via quando si volto verso di lui  "Nastu" "si?" "so che ti saresti preso cura di loro ma Lucy non ti ha dato scelta, e se non ti sei mai confidato con nessuno è stato per proteggerla...". Nastu fu colpito in pieno, Grey gli aveva di nuovo letto nel cuore, lo faceva sempre d'altronde era il suo migliore amico.

Nonostante l'orario di lavoro fosse gia finito da un pezzo, Lucy si trovava ancora in redazione, dopo essere stata dal suo direttore si era chiusa nel suo ufficio e aveva chiesto esplicitamente a Yukino di non esserci per nessuno tranne che per Levy. L'amica  era passata a trovarla prima di andare via, già dalla pausa pranzo aveva percepito qualcosa che non andava, e trovandola in quelle condizioni non se l'era sentita di lasciarla sola, si era seduta accanto a lei su un divanetto che faceva d'arrademento all'ufficio e senza dire niente ascoltò tutto quello che l'amica aveva da esprimere. Lucy in un fiume di parole e  lacrime disse tutto ciò che aveva dentro, che per troppo tempo era stato tenuto chiuso nel suo cuore. Le raccontò di come aveva abbondonato la riunione e di come Makarow fosse rimasto deluso da lei, e poi trovato il coraggio le raccontò anche di Nashi, di come fosse rimasta incinta l'ultimo anno del liceo e di come avesse affrontato tutta quella situazione da sola, tenendolo segreto anche a suo padre, Levy aveva inghiottito tutto senza dire una parola, senza giudicarla, e adesso eccole li, mano nella mano, fianco a fianco, entrambe avevano lo sguardo puntato verso il fondo della stanza, dopo minuti che a Lucy parvero ore Levy  interruppe quel silenzio "wow, allora sono zia!!" lo disse con un'enorme sorriso voltandosi e lasciando sorpresa Lucy, " Levy, davvero sei così spensierata ?, non mi consideri una brutta persona ecco io.. "no, sei hai fatto questa scelta in cuor tuo sapevi che era la cosa migliore per Nashi , per il suo futuro" altre lascrime sgorgarono dagl'occhi di Lucy " non ti giudico, ho davanti a me la stessa ragazza che ho conosciuto all'università no?, ci sarai sempre per me e io ci sarò sempre per te ricordi? lo dicevamo di continuo per farci forza l'una con l'altra." Lucy crollò tra le braccia dell'amica, quello scricciolo le dava così tanto coraggio, Lucy capì che dal momento in cui aveva conosciuto Levy, non sarebbe stata mai più sola. Si abbracciarono ancora a lungo finchè non furono interrotte da un trillo che proveniva dalla borsa di Lucy, si alzò asciugandosi le lacrime e quandò tirò fuori il cellulare, la donna si portò una mano sulla fronte "Diamine con tutto quello che mi è capitato oggi mi sono completamente dimenticata della cena!!" Levy la guardò cercando di decifrare ciò che stava dicendo,  Lucy compì un respiro profondo, si schiarì la voce e poi " Pronto Loki" "amore ma che fine hai fatto?" "scusami ma ho avuto una giornataccia e non mi sono accorta che fosse così tardi...però sto arrivando" "ti passo a prendere io aspettami li." la freddò lui,  la telefonata fu interotta così facendo restare Lucy esitatante e ancora col telefono vicino all'orecchio  ora le toccava scavalcare l'ultimo ostacolo di quella tremenda giornata: raccontare tutto a Loki, al suo fidanzato.

Lucy stava in silenzio, col cucchiaino rigirava il contenuto del suo piatto, non sapeva come affrontare l'argomento, per tutta la serata aveva cercato di vuotare il sacco ma con scarsi risultati, "Lucy cosa c'è che non va?" chiese Loki che si era accorto dell'attegiamento insolito della ragazza, "ecco io, c'è una cosa di cui dovrei parlarti, qualcosa che potrebbe cambiare per sempre la nostra relazione.." "deve essere davvero grave per non farti mangiare il dolce" ironizzò Loki, Lucy indurì lo sguardo per poi farsi cupa " è una cosa seria, non sto scherzando" l'uomo si fece più attento e lasciò sfogare  la sua fidanzata " Loki io ho una figlia, ho deciso di darla in adozione e non l'ho piu rivista fino a stamattina, quando si è presentata da me" Sputò tutto in modo diretto ha un perplesso Loki, si sentì meglio più leggera, ma durò poco perche una tremenda sensazione incominciava a impadronirsi di lei "se non mi vorrai più vedere ti capisco, ti ho mentito per tutto questo  tempo se vuoi lasciarmi non farò niente per impedirtelo." "vedo che non mi lasci altra scelta, direi che è arrivato il momento" disse lui portandosi il tovagliolo alla bocca per ripulirsi per bene e poi si alzò in piedi scostando la sedia. Lucy incominciò a sentirsi male, non voleva essere lasciata da Loki erano insieme da tre anni e stava bene con lui, ma gli aveva mentito fin'ora e se voleva lasciarla avrebbe rispettato la sua scelta senza fare niente, cercò con molti sforzi di trattenere le lacrime e ricacciarle dentro . Rimase di sasso quando Loki si piazzò davanti a lei, gli prese la mano e facendola girare verso di lui, inginocchiandosi le disse: "volevo aspettare che fossimo a casa ma come ti ho gia detto non mi dai altra scelta" "Loki che stai..." "Lucy sei la persona più splendida e sincera che io conosca" la interruppe lui  "e se vorrai affronteremo tutto insieme d'ora in poi, non dovrai aver più paura nel parlarmi del tuo passato" Lucy continuava a guardarlo, ormai le lacrime scendevano rigando il suo viso " ti amo e sono un' idiota perchè vado im giro con questo anello ormai da settimane senza trovare il coraggio di dirtelo" dal tasca tirò fuori un cofanetto e quando lo aprì fece la sua comparsa un bellissimo anello, " Lucy Heartphillia mi vuoi sposare?".......

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Capitolo 5
*** 5-famiglia ***


~
Era tarda mattinata e Lucy si trovava nel suo ufficio, portò una mano in avanti e con l'altra rigirò il prezioso anello in oro bianco  che portava al dito,  in centro era situato un vistoso brillante che lo rendeva ancora più prezioso; gli sfuggì un sorriso nel ricordare il momento del fatidico si, quando tra le lacrime aveva accettato la proposta del suo fidanzato. Loki era affascinante, responsabile e serio, in poche parole l'uomo che tutte le donne vorrebbero sposare. I due si erano conosciuti a una tediosa festa organizzata da Jude a villa Heartphillia, Lucy costretta a parteciparvi se n'era stata tutta la sera in disparte, finchè un'attraente uomo in giacca e cravatta non le avesse rivolto le sue attenzioni , dopo giorni di telefonate e varie insistenze, Loki era riuscito a strapparle un appuntamento. Lucy inizialmente aveva dei dubbi riguardo l'uomo, un benestante avvocato che in oltre lavorava a stretto contatto con suo padre, Loki infatti era il legale che rappresentava le industrie Heartphillia. Con una fila di donne pronte a buttarsi tra le sua braccia e un passato da don giovanni , dubitava di quanta fedeltà potesse averne per una sola , ma col tempo l'uomo conquistò tutta la sua fiducia e il suo amore.
Erano passati tre giorni dagl'ultimi eventi che avevano completamente scombussolato la vita di Lucy,  da allora non aveva avuto più contatti ne con Natsu ne con Nashi, e per quest'ultima la cosa le dispiacque molto. Della proposta di matrimonio ne aveva parlato solo con  Levy e l'indomani avrebbe informato anche suo padre, era tranquilla per questo, di certo l'uomo avrebbe preso molto bene la notizia, Loki era il candidato perfetto, proveniente da una facoltosa famiglia e con una carriera importante, Jude non avrebbe sfigurato con amici e conoscenti, ma Lucy non stava insieme con Loki per questo, ma perchè lo amava, a lei non importavano cariche  o posizioni di alto livello nella società.  Guardò il calendario poggiato sulla sua scrivania, oggi era il 7 luglio, una data indimenticabile, Lucy tamburellava nervosamente le dita sul ripiano, rimuginando su quello che le aveva detto Nashi, ovvero la richiesta di emancipazione. Prese il suo cellulare e attivò una chiamata " ....pronto worren?, la tua fidanzata lavora ancora in tribunale? e che avrei bisogno di un'informazione...".

Nashi camminava frettolosamente per le strade della città, tra poco sarebbe dovuta presentarsi in tribunale per l'udienza ed era mostruosamente in ritardo. A causa dello sciopero dei mezzi pubblici era costretta a fare a piedi il tragitto per arrivare alla sua meta, non poco distante da dove abitava. Preoccupata e in' ansia, si dirigeva a lunghi passi finchè non sentì suonare un clakson, si voltò di scatto e la sorpresa fu molta nel vedere proprio Lucy a bordo del veicolo. Con un cenno del capo la invitò a salire e Nashi acconsentì ripetendosi nella sua testa che accettava solo per arrivare in tempo per l'udienza e non per altro. Seduta in auto Nashi guardava davanti a se, anche se quella donna era una sconosciuta per lei, si trovava stranamente a suo agio, Lucy invece si trovava uno stato di eccitazione, nonostante stesse guidando non staccava lo sguardo da Nashi " che casualità stavo proprio facendo un giro da queste parti quando ti ho vista" Nashi sapeva che stava mentendo ma fece finta di niente "allora sei una giornalista del Sorcere magazine, sai mi piace molto quella rivista" "davvero?" Lucy  diede uno sguardo veloce alla strada e poi puntò di nuovo su Nashi "capita che mi diano i pass per le sfilate se vuoi potr" "rosso" "e?" "rosso!!"  Lucy passò col semaforo rosso e per poco l'auto non si schiantò contro un'altra che veniva dal senso opposto, ma con una sterzata riuscì a riprendere il controllo del veicolo " ahahah ok, ok tutto a posto!" disse Lucy con una risatina nervosa,  mentre una terrorizzata Nashi si aggrappava alla cintura di sicurezza. "Allora dove ti porto?" " al tribunale.. oggi ho l'udienza" Lucy ne volle sapere di più "perchè non sei mai stata adottata? i servizi sociali mi assicurarono che sarebbe partita subito l'adozione" "mmm forse non ti hanno mai avvisata ma quando sono nata avevo un problema al cuore, non batteva come doveva" la voce di Nashi subì un cambiamento, si fece più malinconica e Lucy rimase in silenzio ad ascoltarla "dovetti subire continui interventi e quale famiglia vuole adottare un neonato malato che deve passare la maggior parte del tempo in ospedale? , comunque poi guarì definitivamente ma avevo già quattro anni, troppo vecchia per un'adozione a quanto pare..." Lucy no seppe a cosa rispondere e continuò a guidare finchè non scorse il palazzo di giustizia "siamo arrivati" disse con voce molle e accostò, Nashi si apprestò ad uscire dall'auto "Grazie Lucy" "di niente, mi ha fatto piacere vederti di nuovo.." sbattè lo sportello dietro di se e si diresse verso il palazzo, si fermò di colpo per voltarsi e tornare indietro "Lucy non devi sentirti in colpa per me, io non c'è l'ho ne con te e ne con Natsu" e poi se ne andò definitivamente lasciando la donna interdetta.

Lucy si trovava ancora in auto, le mani serrate sul volante, lo sguardo puntato sulla strada,  fece per mettere in moto, ma ritirò la chiave. Uscì dal veicolo per dirigersi verso il tribunale, avrebbe assistito in silenzio, senza interferire, voleva solamente passare un altro po' di tempo  con Nashi. Raggiunse la sala dove si sarebbe tenuta l'udienza e si sedette su una panchina posta tra le ultime file, notò immediatamente una testa familiare davanti a lei " eee Natsu?" L'uomo sentendo il suo nome si girò e fu sorpreso nel vederla "Lucy?" "che ci fai qui?" le domandò la donna incredula "ero in zona..." Lucy lo guardò con poca convinzione "certo, casualmente proprio ora" Nastu fu colto in flagrante e Lucy si accorse di un particolare, lei sapeva l'orario dell'udienza grazie a un suo informatore ma Nastu come faceva a saperlo? con sguardò indagatore chiese "Natsu ma da quanto tempo sei qui?" "ecco io.." La discussione fu interrotta dall'arrivo del giudice, era una donna di tarda età, portava i capelli raccolti in un'elegante chignon, lo sguardo serio e ruvido, si rivolse all'avvocato di Nashi "avvocato mi dia pure le pratiche" e quest'ultimo con un certo timore gliele consegnò "certo giudice Porlyusica", le studiò attentamente e poi si rivolse direttamente alla ragazza "tu devi essere Nashi, oggi sei qui perchè sei affidata ai servizi sociali e chiedi di emanciparti, sei sicura di quello che vuoi?" Nashi prese coraggio, quella donna le metteva i brividi, il suo sguardo non le faceva presagire niente di buono " si lo sono" "vedo che hai raccolto tutte le pratiche necessarie e anche l'età è quella giusta, proprio oggi compi sedici anni,  ma sei consapevole che se acconsentirò dovrai farcela solo con le tu forze? ""si lo so è per questo che sono qua" affermò la ragazza " però vedo anche che per affrontare questo processo hai chiesto dell'esenzioni e un avvocato d'ufficio, come pensi di mantenerti uscita da qua?" Nashi fu presa di sprovvista non si aspettava un faccia a faccia col giudice , "ecco io cercherò un lavoro.." la donna la incalzò subito " e nel fra tempo? e poi per una ragazza della tua età sarebbe più consono lo studio, non hai nessuno che ti possa dare un' aiuto economico?" a quelle parole due figure sedute in lontananza balzarono in piedi e all'unisono gridarono "ci sono io!" per poi guardarsi in cagnesco "scusate e voi chi siete?" intervenne infastidita Porlyusica. Nashi rimase di stucco nel vedere Lucy e Natsu in quell'aula intenti ancora a guardarsi male a vicenda, cercò d'intervenire prima che la situazione degenerasse, "loro sono i miei genitori biologici, ma hanno rinunciato ai loro diritti, vede nella documentazione c'è il foglio con le loro firme", Porlyusica lo tirò fuori osservandolo "capisco.." e poi incominciò a digitare qualcosa sul computer portatile che aveva vicino. Nashi approfittò di quel momento di distrazione per rivolgersi a i suoi genitori che si erano nel fra tempo avvicinati "che cavolo ci fate qui?" prese la parola Lucy "ecco io volevo vedere solo che andasse tutto bene, non volevo metterti in imbarazzo" "invece ci siete riusciti" rispose la ragazza con un certo nervosismo, "ci siamo preoccupati per te non farcene una colpa" le rispose Natsu, Nashi stava per dire qualcosa quando un colpo di martelletto interruppe i tre, il giudice fece cenno  a Nashi di avvicinarsi alla sbarra "Nashi non accoglierò la tua richiesta non sei ancora pronta per affrontare la vita da sola" la ragazza abbassò lo sguardo e incassò la delusione come un pugno in faccia , "per quanto riguarda voi due ho fatto una ricerca.." Lucy e Natsu si fecero più attenti, "signor Dragneel lei ha una casa e una attività di sua proprietà vero Natsu annuì non capendo dove quella donna volesse andare a parare, "e lei signorina Heartphillia anche lei vedo che ha una sua proprietà e un lavoro stabile giusto? " "si" " e mi risulta anche che non avete mai avuto problemi penali o di alcool e droga" i due si guardarono a vicenda non capendo in che situazione si fossero appena cacciati. "Nashi da questo momento  in poi sarai affidata temporaneamente ai tuoi genitori biologici, manderò personalmente un'assistente sociale che controllerà la situazione periodicamente per confermare che siano dei bravi genitori, potrai rifare la richiesta di emancipazione fra un 'anno" Nashi con  filo di voce disse "cosa? lei non può.." "certo che posso, ci rivedremo fra un anno esatto, così ho deciso la seduta è rinviata" è con un colpo di martelletto Nashi si vide svanire tutti i suoi progetti.

Nashi scendeva i gradini del tribunale in modo accelerato mentre imprecava contro Lucy e Natsu  che a stento le stavano dietro . " tutto! avete rovinato tutto !!" Quei due in un attimo le avevano rovinato tutti i suoi progetti , non si erano fatti vivi per anni e si erano presentati solo ora, nel posto sbagliato al momento sbagliato. "Nashi aspetta, non l'abbiamo fatto apposta" Nashi si girò di scattò e incenerì con  lo sguardo Nastu " allora perchè diavolo siete venuti ?" Nastu non rispose, pietrificato da quelle parole, " Nashi ci siamo preoccupati per te" rispose Lucy "grazie mille ma potevate fare come avete fatto fin' ora, dimmi Lucy se non venivo io a cercarti saresti venuta tu?" la donna tentennava nel rispondere "ecco io... io..." "basta questo come risposta" rispose duramente Nashi, Lucy presa dal nervosismo si girò verso Nastu " è tutta colpa tua" inveì  "colpa mia? perchè dovrebbe essere solo colpa mia?" " si difese lui "se non saresti venuto io non avrei agito in quel modo, tu mi fai perdere il controllo, mi porti ad agire d'impulso senza riflettere" Nastu la guardò accigliato "anche quella sera del ballo non ho pensato alle conseguenze solo perchè mi ero presa una cotta per uno stupido idiota " Nastu fece un sorriso sghembo a quelle parole "cotta e?"  "non è questo il punto! ora dobbiamo pensare a Nashi " e nel dirlo girò la testa  ma si accorse amaramente che la ragazza non era più li. Lucy incominciò a guardarsi intorno e a chiamarla  disperatamente ma della ragazza non c'era traccia, "come facciamo adesso!!" gl'occhi incominciarono a inumidirsi "Lucy calmati andiamo a cercarla!" disse  Nastu afferrandola per la mano, con quella stretta Lucy si senti stranamente protetta, come se accanto a Nastu nessuno avrebbe potuto farle del male.

Nashi camminava diretta verso casa e quando arrivò non potè che notare le sue valigie poste sul ciglio della strada, a quanto pare la sua affidataria doveva gia essere stata avvisata delle nuove direttive, niente Nashi niente più assegni affidatari, ormai non serviva più tenerla in casa;  raccolse i suoi averi con stizza e si diresse verso l'unico posto in cui sapeva di poter essere accolta.

Era ormai sera, Lucy era triste, aveva cercato Nashi insieme a Nastu tutto il pomeriggio e ormai era arrivato il buio, l'unica cosa da fare era quella di avvisare i servizi sociali e con questo temeva di perdere l'affidamento, erano nelle vicinanze del pub quando Nastu notando la sconsolazione della donna la rassicurò " vedrai andrà tutto bene" " non siamo un gran che come genitori, l'abbiamo cercata tutto il pomeriggio e non siamo nemmeno riusciti a trovarla " disse lei dispiaciuta, Nastu sorrise e puntando il dito verso l'ingresso del Fair tail pub disse " perchè alla fine è sempre lei che troverà noi". Ed eccola li,  con le gambe piegate e le  ginocchia unite vicino al mento, era seduta sul marciapiedi con accanto dei borsoni; Lucy si lanciò su di lei appena la vide "Nashi ti abbiamo cercata per ore" l'abbracciò e Nashi si sentì in colpa, non pensava di farli preoccupare così tanto "mi dispiace, io non avevo un posto dove andare..." "tranquilla ci penseremo io e Lucy a te d'ora in poi"  disse Nastu mentre l'aiutava a rialzarsi, Lucy la guardava apprensiva ma era felice di averla ritrovata " Nastu potrebbe venire da me stasera? ovviamente se Nashi è d'accordo" la ragazza annuì "certo" rispose lui sorridendo ad entrambe,  approfittando che Nashi fosse di spalle intenta a raccogliere la propria roba, Nastu prese da parte Lucy " però avrei un'idea " si avvicinò al suo orecchio e incominciò a bisbigliare qual cosa.

Le due arrivarono a casa di Lucy, era un bell'appartamento posto su due livelli, Nashi appoggiò le borse sul divano e poi si guardò intorno, le piaceva il gusto che c'era in quella casa, era raffinato e allo stesso tempo caloroso, "è bello qui" gli sfuggì " sono contenta che ti piaccia, per ora potrai dormire nella mia camera ma ti prometto che al piu presto ti farò avere una tua stanza "va benissimo anche il divano " rispose lei, aveva gia sconvolto abbastanza la vita di quella donna, non voleva levarle anche il letto. Lucy la guardò immensamente " domani ti porto con me a fare shopping e poi potremmo andare in quella buonissima gelateria che ho scoperto con  Loki, ah gia Loki è il mio fidanzato e fra un attimo dovrebbe arrivare a prenderci,  non vedo l'ora di fartelo conoscere, scommetto che andrete d'amore e d'accordo e poi c'è anche Levy e..,," Lucy era un fiume in piena, era in fibrillazione e Nashi riusciva a stento a starle dietro "va bene, va bene" disse la piccola sorridendo e mettendo i palmi delle mani in avanti come per difendersi. il campanello suonò "o è Loki, andiamo" l'afferrò per la mano e la condusse con lei "andiamo dove?"
Nashi si ritrovò un'altra volta davanti a quell'insegna "Fairy tail pub" fu da quella che tutto ebbe inizio, di certo quattro giorni fa non avrebbe mai immaginato come sarebbe andata a finire. "che ci facciamo qui?" "gia vorrei saperlo anche io.." rispose un curioso Loki "Lucy prese sotto braccio Nashi " presto lo scoprirai " e la condusse all'interno del pub. Il locale era immerso nel buio , Nashi non fece in tempo a chiedersi che stesse succedendo che di colpo si accese la luce e un boato arrivò alle sue orecchie "auguri !!!!" Nastu era li con un'enorme sorriso, accanto a lui c'erano altre persone, tra loro Nashi riconobbe Grey e Cana, anche loro felici di rivedere la ragazza. In centro era posta una bellissima torta, a quella visione a Nashi vennero gl'occhi lucidi dalla commozione, "non pensavo che  lo avreste ricordato.. io.. non so che dire" da dietro arrivò Lucy, le cinse le braccia intorno alla vita, e la strinse forte, ormai non temeva più un rifiuto di Nashi ai suoi contatti  " c'è ne siamo persi gia troppi, non potevamo saltare anche quest'anno" giunse anche Nastu " Nastu ma come hai fatto a organizzare tutto in così poco tempo? e chi sono tutte queste persone??" domandò la ragazza "sono tutti miei amici, mi hanno aiutato loro, qui al fairy tail ci consideriamo una grande famiglia e da oggi ne farai parte anche tu" e con queste parole si unì anche lui a quell'abbraccio, Nastu incrociò gl'occhi di lucy, " e anche tu Lucy" Lucy sentì un colpo al cuore con quella frase.
La festa continuava, Lucy osservava accanto a Loki  l'andamento della serata,  guardava con gioia Nashi che stava chiacchierando con Levy, la ragazza aveva prontamente raggiunto il locale appena aveva ricevuto la chiamata dell'amica in cui l'avvisava della festa, le due  sorridevano e Levy sembrava entusiasta nel conoscere la figlia di Lucy, cercò con gl'occhi  Nastu ma non lo trovò, improvvisamente gli venne in mente una cosa, come faceva Nastu a sapere che Nashi fosse nata il 7 luglio? lei non l'ho aveva avvisato quando partorì,  "probabilmente l'avrà sentito dire oggi dal giudice" si rispose mentalmente. I suoi pensieri furono distolti da un tocco sul suo braccio "tutto bene ? ti vedo assorta" era Loki "si tutto bene, ora che c'è anche Nashi la mia vita è perfetta, tu io e lei saremo una famiglia" abbracciò intensamente Loki che rimase in silenzio, Lucy si scostò e lo guardo bene in faccia "non sei deluso vero? prendere in' affidamento Nashi senza neanche parlatene e dirtelo all'ultimo momento..." "no, non preoccuparti" le accarezzò il viso, e ricambiando la stretta le disse "vedrai andrà tutto bene,  saremo una famiglia".
Nashi mandò giu un boccone di torta, "è buonissima!" "mah, di certo non puoi paragonarla con quelle di Erza" disse Grey accanto a lei intento a mangiarsene un pezzo, "Erza? mi sembra di aver gia sentito questo nome da Nastu, parlava anche di provabili omicidi... chi è?" , " Erza è la sorella maggiore di Nastu, tua zia" le rispose Cana con un sorriso sardonico lasciando Nashi con la bocca aperta e il cucchiaino a mezz'aria.

Nastu si era isolato, si trovava nel cortiletto del giardino esterno al pub, appoggiato con i gomiti al muretto che faceva da recisione, fissava le stelle, lo faceva sempre quando c'era qualcosa che lo preoccupava. All'improvviso arrivarono due braccia che lo strinsero da dietro, si sentì appoggiare la testa di profilo tra le su scapole" mi sei mancato" disse lei con un soffio, Nastu appoggiò le mani sulle sue per poi stringerle, "alla fine sei venuta", si voltò per guardarla in viso e tenerla ancora stretta a se " Lisanna mi dispiace, mi sono comportato in maniera orrenda con te, non sono più venuto a cena dai tuoi genitori e per giorni sono stato freddo e distaccato" Lisanna incominciò a passargli le mani sulle braccia e poi gliele appoggiò sulla spalle, " Nastu ci sono rimasta molto male per quest' atteggiamento ma ti ho voluto  lasciare del tempo per pensare, era giusto così," abbassò lo sguardo "stiamo insieme da pochi mesi ma io ci tengo a te, vuoi continuarla questa storia con me?" Nastu gli sollevo il mento con due dita "certo che voglio, per me sei speciale" e la baciò con intensità premendola ancora di più a se, "ora vieni, c'è una persona che vorrei farti conoscere come si deve" e detto questo i due rientrarono all'interno del locale.

La festa al piano di sotto continuava tra musica e risate, ma nell'appartamento di Natsu il telefono squillava a vuoto senza essere sentito da nessuno, si avviò così la segreteria telefonica "Nastu sono Erza, volevo chiederti se domani verresti a prendermi all'aereoporto" una breve pausa e  poi " Nastu torno a casa.".....

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Capitolo 6
*** 6-parentele ***


~Nashi aprì gl'occhi e si accorse con sollievo che quello era successo ieri non era frutto di un sogno ma la realtà, si tirò su seduta e incominciò a stiracchiarsi, il divano non era il massimo della comodità ma non se l'era sentita di dormire nel letto di Lucy e aveva insistito per il divano, si sentiva ancora un'ospite in quella casa. Si alzò e si diresse verso la cucina dove si trovava Lucy, intenta  a trafficare tra i fornelli quando si accorse della sua presenza " oh buon giorno Nashi, ti stavo preparando la colazione" disse con un'enorme sorriso, "grazie Lucy" Nashi si sedette sullo sgabello e si sistemò al meglio i lunghi capelli arruffati" Lucy si girò verso di lei e le mise sotto il naso una tazza di latte "c'è una cosa di cui dovrei parlarti" la  ragazza si fece più attenta,  che incominciassero gia le brutte notizie? " vedi io e Loki stiamo insieme da tre anni e mi ha chiesto di sposarlo e io ho accettato , è succeso prima dell'affidamento se no te ne avrei parlato e..." "Lucy non c'e problema" la interruppe Nashi, il fatto che la donna si preoccuppasse così tanto della sua opinione la fece intenerire, "Loki mi sembra simpatico " aggiunse poi con un sorriso, era davvero felice per la donna "a quando il si??" Lucy era contentissima per quella risposta, ne temeva una negativa dato che si erano appena ricongiunte, pensava con timore che Nashi avrebbe reagito male nel dividere le attenzioni di sua madre con quelle di Loki. " è ancora un po presto per dirlo, dobbiamo fissare la data e avvisare i nostri genitor..." al pensiero Lucy si sentì male, si ricordò improvvisamente che mancava ancora una persona che non sapeva di Nashi: suo padre; "Lucy tutto bene?" chiese Nashi notando l'espressione vuota di sua madre  "si" disse lei facendo finta di niente, "allora che vuoi fare pomeriggio? io ho preso la giornata libera, possiamo andare dove vuoi " "mi piacerebbe andare da Natsu... non è un problema vero? " Lucy era girata di spalle,  un'espressione triste si era dipinta sul viso, avrebbe preferito stare da sola con lei tutto il giorno ma se Nashi voleva questo, "no, no andiamo al fairy tail" disse voltandosi con un sorriso.

Aereoporto Magnolia Center, in quel periodo dell'anno era spesso affollato di gente che partiva per le vacanze o da chi tornava nella propria città natale approfittando delle ferie. Natsu se ne stava davanti all'ingresso degl'arrivi, erano mesi che non vedeva Erza, anche se i due si erano sentiti spesso al telefono; si passava le mani nervoso tra di loro, sapeva benissimo che doveva dirgli tutto quello che era successo in meno di una settimana e ciò gli metteva ansia. Erza era la sorella maggiore di Natsu, l'unico membro della famiglia a esserle rimasto, apparte Nashi ovviamente, di carattere forte e determinato ma allo stesso tempo elegante e piena di grazia era soprannominata da amici e familiari come "Titania" come la regina delle fate di Shakespeare ; temuta da tutti,  grazie alle sue doti da leader era capace di mettere in riga chiunque, prima di tutto quel scavezzacollo di suo fratello, che anche se ormai trentatrenne, aveva bisogno ancora di una raddrizzatina ogni tanto. Se Erza era una donna seria e responsabile, Natsu era completamente l'opposto, ribelle e impulsivo che prendeva la vita di petto, ora però doveva fare i conti con quella impulsività che lo caratterizzava, la stessa che aveva fatto in modo di ricongiungersi con Nashi. I suoi pensieri furono scacciati via dall'arrivo della ragazza impossibile da non notare, tanto bella da attirare l'attenzione di tutti gl'uomini semplicemente passandogli davanti, si fece strada tra le persone fino ad arrivare a Nastu che l'aspettava a braccia aperte.  "Natsu mi sei mancato!" disse lei, abbracciandolo "anche tu" disse lui  ricambiando l'abbraccio;  prese la sua valigia per dirigersi insieme verso il parcheggio " come è andato il viaggio? e Simon come sta ? ti fermerai molto questa volta?" "tutto bene" rispose solamente lei, "Grey e Cana? come stanno??" "bene" "allorà novità mentre non c'ero?" chiese la donna "Erza emm c'è una cosa che ti devo dire ecco.. " Erza si fece seria, improvvisamente la sua espressione dolce si tramutò in gelida e tagliente, sembrando quasi una persona diversa rispetto a prima, facendo percepire un certo brivido lungo la spina dorsale dell'uomo "Natsu che hai combinato questa volta?"

Nashi spinse la porta del fairy tail entrando in modo leggero, seguita da Lucy, le due si sistemarono accanto al  bancone "Ciao Grey" Salutò Nashi " Ciao ragazzetta, ciao Lucy, cosa vi offro ?" Lucy salutò in silenzio e incominciò a guardarsi intorno, ieri non aveva notato di come fosse strutturato il locale, era ampio e composto da grandi vetrate che lo rendevano luminoso, non era niente male. Nashi aspirò una sorsata dalla cannucia e poi "dov'è Natsu?" "è andato a prendere Erza, oggi conoscerai tua zia" le rispose Grey. Dalla porta fece la sua entrata Cana, tacchi alti e vestita in modo succinto , arrivò verso il bacone dove si sedette su esso con una balzo, accavallando le gambe "ciao a tutti" esclamò,  Lucy si stupì di quanto fosse sfacciata quella ragazza, "Grey una birra prego" Grey gliela stappò e glela passò direttamente. " è gia arrivata Erza?"domando lei  "ancora no, penso che Natsu farà il giro di tutta la città pur di prendere un po di tempo prima di portarla qui" rispose Grey appoggiando i gomiti sul bancone, Nashi si incuriosì, "non abita qui con voi?" "vive in un'altra città con il suo fidanzato, sai gestisce una pasticceria"" neanche Erza sa di me vero?" Grey scosse la testa, "ci sarà da divertirsi" rispose Cana dopo una lunga sorsata.  Lucy fu distratta dalla conversazione dallo squillo del suo cellulare, dal display non prometteva niente di buono, uscì dal locale e facendo un profondo respiro rispose al telefono "pronto papà" dall'altro capo del telefono una voce fredda e formale "Lucy vedo che se non sono io a chiamarti a te non importerebbe niente di tuo padre"  "papà, sono molto impegnata con il lavoro e" "non c'è bisogno che inventi queste scuse, domani sera verrai a cena da me con Loki e la ragazza.." Lucy pensò di aver capito male, gli si raggelò il sangue nell vene e con voce tremante " papà come..."  "parleremo domani sera di questa faccenda, e invita anche il padre, meglio se gli facciamo vedere subito chi sono gli Heartphillia" Lucy non colse subito il senso di quella frase e prima che potesse riattacare quella terrificante telefonata, un ultima coltellata la trafisse " congratulazioni Loki mi ha detto dell'imminente  matrimonio" Suo padre interrupe la telefonata mettendo giu,  senza dare la possibilità a Lucy di rispondere se fosse d'accordo o meno. Era avvilita, suo padre sapeva gia tutto e anche in questo caso l'aveva trattata freddamente, avrebbe voluto qualsiasi reazione anche una brusca e arrabbiata, ma niente suo padre non gli aveva dato neanche questa soddisfazione.
Rientrò con un'espressione preuccupata, e nel vederla così Nashi gli chiese cosa avesse " niente, Nashi avevo detto che sarei stata con te tutto il giorno ma avrei una cosa da sbrigare, ti va di restare un pò qua con Grey e Cana?" "certo" "non ci metterò molto passerò a prenderti dopo ok?" anche se aveva capito che Lucy non stesse bene in quel momento,  la lasciò andare senza dire niente. Lucy  sapeva chi aveva detto di Nashi a suo padre, si diresse verso gli studi legali del'industrie Heartphillia, doveva parlare subito con Loki.

Natsu ed Erza si trovavano ancora in macchina, ormai era questione di momenti e sarebbero arrivati, Nastu incominciò a scorgere l'insegna del pub quando inchiodò improvvisamente l'auto, "Natsu ora tiri fuori il coraggio e mi dici che diavolo è successo, sei stato in silenzio per tutto il tempo" disse Erza con poca pazienza, Natsu si girò a guardarla, aprì bocca ma dalla sua gola uscì un suono strozzato, "si può sapere cosa hai combinato?" "ho messo incinta una ragazza" gettò lui, Erza si fece seria, be col passare degl'anni suo fratello ne aveva combinate  di cotte e di crude ma questa era una bella responsabilità "be, sai che dovrai prenderti cura di loro se non vuoi che ti uccida vero?" disse lei cercando di nascondere la voce agitata e poi " e quando è successo?" Natsu tirò fuori una risatina isterica e " circa sedici anni fa...."

Lucy entrò nell'ufficio di Loki, lo trovò li dietro alla scrivania intento a compilare scartoffie, tirò su il naso e vedendo la sua ragazza sorrise "ciao amore" per poi ritornare tra le sue carte. La donna poggiò in modo brusco la borsa creando un secco tonfo, distraendo Loki, l'uomo finalmente la degnò delle sue attenzioni " che c'è?" "che c'è???" fece eco lei arrabbiata " perchè hai detto tutto a mio padre?" Loki si strofinò gl'occhi stancamente " ti ho fatto la proprosta  quasi una settimana fa e ancora non l'abbiamo detto a nessuno" "non mi riferisco solo a questo è lo sai!" tra i due calò il silenzio, ma fu poi interrotto da Lucy "Loki come hai potuto dirgli di Nashi così, avrei voluto un pò di tempo per.."  nel fra tempo Loki si era alzato e posto davanti a lei "per cosa?, dai Lucy non avresti mai avuto il coraggio di dirglelo, non l'hai fatto per sedici anni" Lucy era stupita della  fredezza con cui parlava "allora ci hai pensato tu dico bene?"  "si come del matrimonio, mi chiedo se sei ancora della stessa idea, da quando c'è Nashi non fai altro che ignorarmi" parole taglenti uscivano dalla bocca dell'uomo"cosa? io... dovresti capirmi invence di andarmi contro!!" ormai i due stavano litigando senza rendersene conto "come faccio a capirti? per tre anni mi hai tenuto all'oscuro tranquillamente senza fartene un problema" con tutta la voce che aveva in gola Lucy non potè fare a meno di urlare " tu che ne sai di come mi sono sentita tutto questo tempo??" anche il tono di voce di Loki si fece più alto " gia non ne so proprio niente, non  fai altro che tagliarmi fuori, non so nulla di quella parte del tuo passato!!"  Lucy abbandonò il ruolo combattivo per far posto alla desolazione e le lacrime incominciarono a scendere rigandogli il volto , "mi dispiace, ma fa ancora male..." Loki si calmò di colpo e si arrese difronte a quella scena , andò contro di lei stringendola forte" scusami, Lucy scusami" Lucy ricambiò la stretta era arrabbiata con lui ma Loki aveva ragione, da quando era apparsa Nashi, Lucy aveva perso qualsiasi contatto col mondo esterno trascurando lavoro, amici e anche il suo fidanzato. Prese parola Loki, "non capisco che ci prende, io te non  litighiamo così" le scostò una ciocca di capelli dietro il viso " e che sono stanco, e questa storia del matrimonio ecco... lo so che sono stato io a proportelo ma il cambiamento mi spaventa" Lucy gli afferrò il viso tra le mani "anche a me... ma insieme c'è la faremo, ho bisogno di te" e " i due si scambiarono un lungo bacio " ti prometto che d'ora in poi non ti taglierò più fuori"

Natsu era dietro il bancone tra un'ordinazione e l'altra osservava Nashi che parlava con Erza, le due sembravano andare d'accordo, Quando si erano trovati in macchina qualche ora prima , a quella notizia Erza non aveva reagito poi così male male, almeno secondo i suoi canoni, dopo attimi di silenzio in cui Natsu le aveva spiegato grossolanamente la situazione, Erza si era limitata a spiaccicargli la faccia contro il finestrino rimproverandolo per averla tenuta all'oscuro di tutto per ben sedici anni ma poi da buon sorella lo aveva accolto tra le sue braccia rincuorandolo e dicendogli che tutto si sarebbe sistemato,  quando erano arrivati al Fairy tail la sorpresa fu molta nel trovare Nashi gia li, come se li aspettasse e Natsu finalmente potè farla conoscere a sua sorella.  Erza si alzò e si diresse verso di lui "Natsu potresti farci altri due giri di frappè?" "allora come va?" chiese l'uomo mentre preparava ciò che aveva chiesto, " è eccezionale" disse lei voltandosi verso Nashi, "Natsu,  ora vuoi dirmi chi è la madre?" ma Natsu non fu in tempo a dirglelo che dalla porta apparì proprio lei. Lucy sembrava agitata e Natsu se accorse subito "Natsu domani sera io e Nashi siamo invitati a cena, da mio pad e anche tu" Natsu ammutolì e assunse un'espressione tra lo stupore e l'amarezza "Lucy io.. no" "ti prego" disse lei con occhi preganti, nel fra tempo Erza aveva assistito a tutta la scena, "Natsu dovresti andare" Lucy si girò verso di lei " scusami non ci siamo ancora presentate sono Erza la sorella di Natsu" Lucy si ricordò di Erza, anche lei aveva frequentato lo stesso liceo anche se era di qualche classe in avanti rispetto a lei, la ricordava come una ragazza seria e ponderata, capo del comitato studentesco. "ciao io sono Lucy" rispose lei "la mamma di Nashi suppongo" aggiunse Erza con un caldo sorriso che fece sentire a sua agio Lucy, la donna si volto verso Natsu, da lui aspettava ancora una risposta ma Natsu temporeggiava;  "non mi va ok?" rispose lui scendendo verso lo scantinato e lasciando una sconsolata Lucy. Erza lo seguì e stando sul soglia della porta in cima alle scale disse " si blocca ancora questa porta vero?" "si tienimela aperta per favore!, se no rimango qui dentro" urlò lui mentre trafficava con delle bottiglie,  "Natsu devi andare" "perchè dovrei andare anche io?" rispose lui continuando a fare ciò che stava facendo, "è giusto che conosca il padre di sua nipote" Natsu fece una smorfia, "no non credo" Erza si appoggiò ai lati del muro con le mani incrociate dietro la schiena facendo attenzione che la porta non si chiudesse "e anche per stare accanto a Nashi, non so perchè non vuoi andare ma dalla tua espressione e dalla preoccupazione di Lucy ho capito che quell'uomo non deve essere facile da gestire..." Erza sapeva vederci lungo, era un'attenta osservatrice e non le sfuggiva mai niente, " va bene" disse Natsu avviandosi verso di lei "ma lo faccio per Nashi"; Lucy era seduta vicino  a Nashi quando vide arrivare Natsu " va bene, verrò anche io" Lucy lo ringraziò con un sorriso e capì che doveva ringraziare Erza per questo.

Era tarda notte, Lucy in cima alle scale osservava Nashi  che dormiva sul divano, sembrava serena, con un sorriso si avviò verso la sua camera; cercò di stendersi facendo il più piano possibile  per non svegliare Loki, quella sera era rimasto li a dormire, dopo quella litigata avevano bisogno di stare un po insieme da soli. Si stese su un fianco quando le braccia di Loki l'avvolsero da dietro "ti ho svegliato?" Loki non rispose ma si limitò a baciarla sul collo e a stringerla ancora più forte.  Lucy stava bene, era arrivato il momento, un profondo respiro e diede fiato a ciò che le faceva ancora male "  la sera del ballo della scuola io e Natsu abbiamo fatto sesso, io e lui non stavamo insieme è successo solo quella sera," Loki si bloccò, non fece domande ma in silenzio continuò ad ascoltarla "per i giorni a seguire lui mi ignorò completamente facendomi capire che ero stata solo un'avventura di una sera"  Lucy ne parlava con vergogna, le faceva male ancora quell'umiliazione, ma la stanza al buio illuminata solo dal chiarore della luna l'aiutavano a sentirsi meno imbarazzata "dopo qualche settimana scoprii di essere incinta, non gli chiesi nulla, non voleva me non avrebbe voluto neanche il bambino probabilmente, ma glelo dissi lo stesso era giusto che sapeva, dopo di che ho detto a mio padre che avrei frequentato quella scuola privata a cui lui teneva tanto" "il colleggio femminile dove ti sei diplomata?" "giusto, ho abitato li i sei mesi precedenti al parto, sapevo che mio padre preso dal lavoro com'era  non sarebbe mai venuto a trovarmi e quindi non l'avrebbe mai scoperto" una mano di Loki s'intrecciò nella sua, riusciva a sentire il dolore di Lucy in quelle parole "per quanto riguarda i docenti e le studentesse del collegio be,  la mia media  era così alta da permettermi di non frequentare spesso le lezioni in'aula, e poi li fuorono molto discreti" Loki rimase spiazzato, Lucy aveva affrontato tutto ciò da sola con coraggio, "adesso che Nashi è ritornata da me non voglio perderla di nuovo" Loki si posizionò sopra di lei "non la perderai" poi la baciò sempre più intensamente, una mano tra i capelli, Lucy lo aiutò a togliersi la maglietta, i loro corpi erano un'intreccio, le loro anime unite.
Natsu osservava  le stelle, quella notte piacevolmente calda era ideale da passare fuori, sdraiato sulla sedia a sdraio nel cortile dietro al pub, puntava il cielo, " vedo che l'ho fai ancora" una voce alle sue spalle lo raggiunse  "c'è l' ha insegnato papà, quando c'è qualcosa che non va chiedi alle stelle" "Erza, non riesci a prendere sonno neanche tu?" la donna scosse la testa e incominciò a osservare le stelle " Natsu si fece triste, " mi manca tanto, e il pensiero che se ne sia andato senza sapere di Nashi mi spezza il cuore" Erza gli sorrise, "manca tanto anche a me" Natsu cambiò argomento per smorzare quel momento malinconico e con tono beffardo disse" per stasera ti concedo la mia stanza ma domani ti toccherà il divano" Erza sorrise a quella provocazione "sarà solo per stasera, penso che andrò stare  a casa di papà" "ma Erza se per qulache giorno puoi stare da me so quanto ti renda triste quel posto" Erza cambiò espressione " Natsu non sei l'unico che non ha il coraggio di dire le cose" Natsu la guardò stranito " io  e  Simon ci siamo lasciati, è succeso tre mesi fa e  le cose alla pasticceria andavano gia male, così ho chiuso l'attività, d'allora non ho fatto altro che mentirti e mentire a me stessa, mi ripetevo che stavo bene ma in realtà mi sentivo sola" Nastu si avvicinò a lei "ho bisogno della mia famiglia adesso, so che per te il momento non è dei migliori ma.."  Nastu l'abbracciò forte, " ci faremo forza l'uno con l'altra, papà ci ha insegnato anche a restare uniti ricordi?"

L'indomani arrivò e passò velocemente, Nashi passò la mattinata da Lucy e il pomerigio come ormai di consueto da Natsu al  Fairy Tail, sarebbero andati poi insieme dal padre di Lucy. Giunse l'ora di presentarsi alla cena , quando l'auto di Natsu imboccò il vialetto per entrare  all'interno della residenza Heartphillia, Nashi non potè fare a meno che schiacciare il naso contro il finestrino, "wow questa era la casa di Lucy?" un suontosa villa si presentò davanti a loro, dallo stile impeccabile, contornata da un vasto giardino. I due sceserò dall'auto e si diressero verso l'entrata, Nashi sembrava entusiasta nel conoscere suo nonno ma prima che potesse entrare Natsu la bloccò prendedola  per un braccio, "che c'è?" "Nashi voglio che non ti farai abbattare da qualunque cosa succederà stasera ok?, Lucy è una persona diversa da suo padre..." lo guardò perplessa non capendo a cosa si riferisse. Furono accolti dal maggiordomo che li accopagnò verso un grande salone, Nashi continuava a guardarsi intorno, "wow pazzesco!"  se all'esterno la casa si presentava una meraviglia, all'nterno l'ho era ancora di più.  Arrivarono nel salone e Lucy andò incontrò a loro appena li vide, "Nashi sei arrivata" e poi lanciò uno sguardo d'intesa a Natsu che era rimasto in completo silenzio da quando aveva messo piede all'interno della residenza, la donna sorrise a Nashi, ma la ragazza capì che c'era qualcosa che non andava, non era uno dei soliti sorrisi di Lucy, questo sembrava teso e privo di felicità. "Lucy hai il piacere di presentarci?" e solo in quel momento Nashi notò la figura di un uomo, era seduto sulla poltrona e in mano stringeva un bicchiere di brandy accanto a lui riconobbe Loki in piedi con uno aria tirata "Si , Nashi lui è mio padre, tuo nonno " Nashi si avvicinò ma dall'uomo non ebbe nessun contatto da parte sua, era rimasto seduto e impassibile, il silenzio era sceso e Nashi incominciò ad avertire disagio " bene, ora che ho avuto il piacere di conoscerti anche io direi che possiamo cenare" sentenziò l'uomo.
Si ritrovarono tutti nella sala da pranzo, un grande tavolo imbandito in centro, Nashi prese posto di fianco a Nastu mentre davanti a se c'era Lucy con Loki, Jude era ovviamente seduto a capo tavola. La cena era già iniziata e i servitori aveva gia incominciato a portare la cena,  ma nessuno osava prendere parola finchè non fu propriò Jude a spezzare il silenzio. "Allora direi di arrivare subito al dunque senza mezzi termini, Lucy e Loki presto si sposeranno e formeranno una famiglia, quindi la miglior scelta che si possa fare è che la ragazzina si affidata completamente alla  madre, ciò avverebbe se Natsu rifiuasse completamente l'affido " Lucy restò pietrificata da quelle parole, Natsu in passato l'aveva ferita ma era pur sempre il padre di Nashi, perchè voleva tagliarlo fuori così,?  guardò Natsu che era di fronte a lei la guardava con un' espressione vuota " Natsu io non ne sapevo niente " cercò di giustificarsi Lucy   "facendo così tu non avresti nessun problema dico bene? " continuò l'uomo rivolgendo l'attenzione a Natsu " mantenere una figlia non è cosa da niente, col tempo potresti avere bisogno di soldi e pretenderli da Lucy" "papà non crederai che Natsu usi Nashi per.." "basta così" la interruppe Natsu, "signor heartphilla non so quale fosse lo scopo di questo invito, pensavo volesse conoscere sua nipote ma a quanto pare il tempo non cambia le persone" guardò Nashi, era li seduta, così piccola e indifesa, anche lei era disgustata per quello che era appena successo "ho gia rinunciato a lei, non lo farò un'altra volta, anche perchè è la cosa piu bella che sono riuscito a combinare nella vita" Lucy si sentì morire in quel momento, capì subito il senso di quella frase detta al telefono, suo padre aveva fatto venire qua Natsu per umiliarlo, lo riteneva una minaccia  che attendava al patrimonio delg'heartphillia, da alllontanare il piu presto possibile " io andrei, congratulazioni Lucy" disse Natsu alzandosi dalla sedia, Nashi stava per seguirlo quandò lui la bloccò " no Nashi resta qui , ti aspetterò fuori" Nashi cercò di divincolarsi " no, vengo con te" voleva andare via anche lei ma Natsu si scostò al suo orecchio" ti prego fallo per Lucy, non lasciarla sola, ha bisogno di te" Nashi si fermò e riprese posto silenziosamente, anche Lucy stava per dire qualcosa ma fu trattenuta  da Loki. Natsu si allontanò lasciando il salone. "papà non posso crederci che ti sia rivolto così a Nastu" disse Lucy amereggiata, " sto solo cercando di rimediare al guaio che hai combinato" rispose lui non curante che li con loro si trovasse ancora Nashi "un guaio? è questo che mi considera?" rispose lei, " non fraintendermi ragazzina, ma devo difendere ciò che è mio " Nashi abbassò lo sguardo, impulsiva com'era non ci avrebbe messo tanto a rispondere per le rime,  ma quell'uomo la metteva a disagio; Nashi si ricordò delle parole di Natsu e con un sguardo compassionevole guardò Lucy, doveva essere stato doloroso per lei crescere in quella casa. La cena continuò in modo pacato, Nashi e Lucy se n'erano state in sienzio quasi tutta la sera scambiandosi qualche sguardo complice ogni tanto, mentre i due uomini parlavano d'affari.

Natsu era appoggiato alla sua auto, le mani in tasca, guardava verso  un punto preciso della casa, per una volta nella sua vita aveva agito riflettendo, era andato via prima che la situazione degenerasse, sapeva di cosa era capace quell'uomo e l'ultima cosa che voleva era perdere Nashi, era gia successo e non voleva che capitasse un'altra volta. Sentì un rumore di passi e voltandosi pensò che potesse essere la figlia  ma per sua sfortuna non si trattava della ragazza. "la cena è finita, Nashi sta per arrivare a momenti, così potrete andare " era Loki, Natsu lo ignorò e ritornò con lo sguardo rivolto sempre li nello stesso punto di prima, non gli piaceva quell'uomo e non capiva proprio come Lucy potesse stare insieme a lui, è vero non lo conosceva bene, prima di stasera l'ho aveva intravisto di sfuggita alla festa e i due si erano scambiati solo poche parole, ma in lui rivedeva un riflesso del padre di Lucy, dal canto suo anche a Loki sembrava che Natsu non gli stesse molto simpatico.  "non capisco come Lucy si trovi in questa situazione, devi averla rigirata per bene con la storia della  figlia ritrovata"  disse Loki in modo provocatorio tenedo lo sguardo puntato sull'uomo, Natsu si girò e incominciò a guardarlo con  sguardo metallico, " prima di stasera pensavo che il tuo obbiettivo fosse puramente economico, ma ora capisco, vi siete improvvisati genitori solo per placare un senso di colpa, per rimediare al disastro" a questo punto la pazienza di Natsu andò a farsi benedire, si staccò dall'auto e con sguardo truce strinse la mano in un pugno, a dentri stretti sibillò "non osare considerare Nashi un disastro". Erano uno di fronte all'altro, Natsu era iroso stringeva forte il pugno della mano, stava soltando aspettando un'altra provocazione, una minima scusa per prenderlo a pugni, Loki sembrava rilassato, ci godeva a provocarlo così, aveva capito che tipo fosse e che sarebbe bastato poco per farlo scattare e allontanarlo definitivamente da Lucy. Stava per aggiungere qual cos'altro quando avvertì il rumore di passi dietro di lui e furbamente se ne sto in silenzio, erano Lucy e Nashi,  la donna si accorse che qualcosa non andava, "Loki che succede?" "niente, stavamo solo facendo quattro chiacchere tranquillamente vero Natsu?" disse lui in modo piatto, Natsu annuì fintamente e lasciò stare, non voleva mettere in difficoltà la donna , ora l'unica cosa che voleva era portare via Nashi da quella casa, le due donne si salutarono e Nashi salì  in macchina, prima di andare via Natsu lanciò un'occhiata a Lucy, avrebbe voluto portare via anche lei che non c'entrava niente con quelle persone, ma non poteva farlo, lui e Lucy non erano niente e l'unica cosa che avevano in comune era Nashi.
Lucy e Loki restarono li a guardare l'auto finchè non scomparì, la donna si voltò verso l'uomo "pensi davvero che creda  a quello che mi hai detto?" "e io dovrei credere  che tu mi abbia detto tutto?" rispose l'uomo stizzito, Lucy sgranò gl'occhi, non poteva credere che quelle parole uscivano dalla bocca del suo fidanzato "cosa? ti ho raccontato tutto, ti ho aperto il mio cuore" "tutto ? anche riguardo Natsu?" Lucy era incredula a cosa si riferiva?, Loki si mise le mani in tasca e voltandosi s'incamminò verso l'entrata " la finestra della tua vecchia camera, continuava a fissarla...." Lucy rimase di sasso, non aveva raccontato bugie a Loki, ma aveva soltanto omesso qualche particolare e ora che lui l'aveva scoperto, ciò la faceva sentire maledettamente in colpa......

 

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Capitolo 7
*** 7-la pioggia che lava via i rancori ***


~La pioggia battente rendeva quella giornata d'estate cupa e  mesta,  il temporale era iniziato alle prime luci del mattino e nonostante fosse passata qualche ora, ancora imperversava con forza. Grey era ancora nel mondo dei sogni quando l'acuto suono del campanello lo strappò via dal suo dolce sonno, si tirò su malamente dal letto, maledicendo quell'idiota di Natsu che probabilmente aveva dimenticato le chiavi per la milionesima volta, a torso nudo e in boxer scese le scale che portavano alla porta e aprendola incominciò con una raffica d'insulti " stupido idiota avrei dovuto lasciarti fuori sotto la piog..." ma per suo sommo stupore non era del suo coinquilino che si trattava, dietro la porta infatti si presentava una ragazza dai grandi occhi blu. Aveva i capelli mossi che le arrivavano fino a metà spalle, con una mano impugnava l'ombrello a proteggerla dalla pioggia mentre con l'altra stringeva una cartella  " mi scusi lei è Natsu Dragneel?" Grey la fissò un'istante era di notevole bellezza ma la sua espressione era rigida e fredda e Grey ebbe la sensazione di trovarsi davanti a un suo nemico, scosse la testa e disse " no, perchè lo cerca ?" " sono Juvia Lokcser dei servizi sociali, sono venuta a controllare la situazione".
Juvia salì in casa e lo spettacolo che si trovò davanti la lasciò esterefatta. L'appartamento era un completo disastro, disordine e sporcizia regnavano all'interno, non che disolito fosse il regno del pulito, ma negl'ultimi giorni Natsu era stato poco presente con tutte quelle novità e Grey aveva dovuto occuparsi quasi a tempo pieno del Fairy tail trascurando l'appartamento, per quando riguardava Cana... be Cana era Cana,  a malapena pagava la sua parte di spese figurarsi se si metteva a pulire. Grey ritornò dalla sua sua stanza con addoso solo i pantaloni, ancora a petto nudo si rivolse all'assistente sociale " Natsu dovrebbe arrivare a momenti" "Juvia lo squadrò da capo a piedi" "lei abita in casa con lui ?" "si, ormai sono anni che conviviamo", si creò un lieve rossore sulle guance di Juvia e con voce agitata incominciò a parlare " be noi dei servizi sociali  non discriminiamo di certo le coppie di fatto,  ma valuteremo la situazione in base ad altro" Grey la guardò confuso, coppie di fatto? non aveva forse capito che lui e Nastu... Grey stava per dirgli che c'era un malinteso quando dalla camera di Cana uscì un'uomo, era abbastanza muscoloso, aveva i capelli legati in un codino e portava due vistosi orecchini, anche lui era a petto nudo e tra le mani reggeva quelli che dovevano essere i propri vestiti; passò tra Juvia e Grey in modo indifferente e uscì dall'appartamento non prima di aver battuto una mano sulla spalla di Grey e dire  " grazie Grey per la bella serata, saluta Natsu da parte mia". Grey non riuscì a dir niente, sia lui che Juvia lo fissarono finchè non scomparve dalle proprie visuali, entrambi riportarono lo sguardo l'una sull'altro.  Juvia lo guardava a bocca aperta, e Grey cercò di spiegare l'ennesimo equivoco "no aspetta non avrai capito... si riferiva al Fairy Tail vedi..." "mi dispiace ma non posso tollerare che una ragazza dell'eta di Nashi possa assistere a queste cose" lo interruppe Juvia e  presa dal panico  cercò di scappare via da quella casa, ma distratta dalla situazione inciampò in un cuscino che era buttato li a terra. Stava per cadere ma Grey cercò di reggerla ma nell'intento cadde anche lui addosso a lei, trovandosi così uno sopra l'altra. Juvia aprì lentamente gl'occhi e quello che vide fu Grey sopra di lei a petto nudo, con le mani appoggiate sui suoi seni, cadendo nell'impatto infatti l'uomo non si era accorto di averle messe proprio "li". Juvia stava per strillare e un imbarazzatissimo Grey cercò di levargli via le mani d'addosso prima che ciò avvenisse ma sfortunatamente il suo  bracciale si impigliò alla camicetta della ragazza, con un movimento brusco glela strappò via creando una profonda scollatura lasciando la povera Juvia mezza nuda. Proprio in quel momento la porta d'ingresso si aprì ed'entrò Natsu. Guardò la scena innanzi a se, Grey in ginocchio mezzo nudo e sotto di se una ragazza con la camicia strappata, "Grey ti ho gia detto mille volte di portarti le ragazze in camera" e come se non fosse niente si diresse verso la cucina. A quel punto Juvia spintonò  via Grey e cercando di darsi una sistemata si alzò in piedi "Natsu Dragneel?" Natsu si gelò e si voltò lentamente "Juvia Lockser dei servizi sociali, ero venuta per controllare la situazione e parlare con lei,  ma non c'è ne più bisogno" la disperazione assalì in quel momento Natsu " signorina Juvia desidera qualc" "no grazie" intervenne lei "per l'ospitalità ci ha gia pensato il suo amichetto, non m'importa delle vostre perversioni o altro ma non darò mai il permesso che un minorenne viva in un'ambiente del genere" Juvia si tenne la camicia strappata con le mani e uscì dalla casa lasciando Natsu confuso.
I due uomini erano seduti un d'avanti all'altro, a dividerli c'era il tavolo della cucina,  Grey stava con le braccia conserte e lo sguardo fisso verso un punto imprecisato " mi vuoi spiegare perchè stavi seducendo l'assistente sociale sul nostro pavimento?" chiese Natsu con ilarità, "non la stavo seducendo, è caduta e ho cercato di tenerla ma gli sono caduto addosso" Natsu inarcò un sopracciglio " cosa intendeva esattemente con perversioni?" Grey arrossì, si grattò la guancia con un dito e "ecco.. ci sono stati un paio di equivoci, pensava che io te fossimo una coppia e fin li non era un problema almeno finchè non è uscito Bacchus mezzo nudo dalla camera di Cana a congratularsi con me della bella serata...." "cosa? non posso crederci... da quando Cana va a letto con  Bacchus?" Grey lo guardò "Natsu non credi di purre questo problema in secondo piano per ora? "

Nashi sali le scale in cerca di Lucy, era un bel po' che la donna era salita al piano di sopra, "Lucy ci sei?" sentì una spece di tonfo e poi si ritrovò improvvisamente Lucy davanti a se, aveva i capelli legati in due codini e una vecchia salopette addosso , sembrava affannata "Lucy che stai facendo?" Nashi s'incuriosì a trovarla in quel modo, di solito Lucy era impeccabile quasi perfetta " o niente, mettevo in ordine" rispose, ineffetti intorno a lei c'era un po' di confusione, scatoloni e pacchi ovunque, ma Nashi non capiva da dove fossero saltati fuori. Lucy fece per distrarla e dal nulla gli sventolò davanti delle riviste" questi sono un po' di numeri del Sorcere magazine, te li regalo se li vuoi " Nashi le prese ma nel guardarsi intorno fu attirata da un grosso libro che faceva capolino da una scatola , sembrava molto vecchio " questo che cos'è??" disse afferrandolo e incominciando a sfogliarlo con lentezza, " a quello? è il mio vecchio annuario scolastico, mi chiedo ancora che lo tenga a fare" disse lei, mentre girata di spalle era intenta a ordinare " le pagine ruvide e ingiallite dal tempo mostravano faccie sconosciute a Nashi, almeno finchè non apparì una foto. La persona che compariva le era molto familiare, anche se più giovane di sedici anni, lo sguardo serio e privo di sorriso era lo stesso di oggi, le scappò una risatina e Lucy,  accorgendosene si avvicinò attratta da quello che stava succedendo, lanciò un'occhiata all'annuario " a Grey" poi si rigirò per continuare quello che stava facendo "abbiamo frequentato lo stesso liceo, io, lui, Nastu anche Erza" " anche Cana" rispose Nashi mentre osservava la foto,  Lucy si girò di scatto " lo sapevi gia?" " me l'hanno detto il primo giorno che ho incontrato Natsu"  Lucy si sedette accanto  a Nashi e incominciò a guardare anche lei il libro, la piccola continuava a sfogliare "eccoti ci sei anche tu " disse sorridendo e puntando la foto col dito, " sei molto bella qui " disse lei e Lucy arrossì leggermente,  " be grazie, e cosa ti hanno detto di me?"  chiese Lucy, era curiosa nel sapere, "niente di che, Grey e Cana non sapevano neanche  che tu e Natsu, be.. hai capito no?" Lucy scostò lo sguardo " a, certo certo" "sembravano addirittura sorpresi" Lucy ammutolì era meravigliata, con lo sguardo rivolto verso il fondo delle scale sembrava stesse pensando a qualcosa; Nashi continuava a sfogliare alla ricerca di qualcosa e Lucy con un sorriso beffardo le chiese " cosa stai cercando?" "mm niente" disse lei continuando  "se cerchi la foto di Natsu lo strappata via per farne un rito voodoo" Nashi si girò  a guardarla stupita "sto scherzando!!" e con uno scatto si sollevò per dirigersi al piano di sotto, " dai scendi facciamo merenda!", due pagine dopo Nashi trovò quello che stava cercando, Natsu era praticamente lo stesso, non sembrava essere cambiato per niente e in  quella foto con quell'enorme sorriso faceva sorridere anche lei, la sua attenzione però fu attirata da quello che c'era disegnato sopra , ovvero tanti piccoli cuoricini rosa. Nashi scese le scale per raggiungere Lucy, ancora col'annuario in mano, si sedette sullo sgabello e appoggiò il libro sul tavolo " rito voodoo e?" disse con un sorriso sardonico facendogli capire che aveva visto la foto,  Lucy sembrava ignorarla, spalmava della marmellata su fette di pane, ne passò una a Nashi " qull'annuario risale a prima di quello che è accaduto tra di noi" si leccò un dito sporco di marmellata "davvero loro non ne sapevano niente?" prima dall'imbarazzo aveva esitato a chiederlo ma adesso la curiosità si era fatta sempre più forte "no, non sapevano che ai tempi stavate insieme" disse Nashi intenta a godersi quella deliziosa merenda "non stavamo insieme" rispose lei, quasi con tristezza " è successo solo quella volta" "la sera del ballo?? " chiese Nashi, "si, la sera del ballo".
Il tempo non sembrava dare tregua quel giorno, la pioggia continuva a cadere confondendo quella giornata d'estate con'una autunnale. Natsu si trovava davanti alla porta di Lucy,  si sentiva quasi a disagio, era passato qualche giorno da quella disastrosa cena a casa del padre e i due non si erano quasi più rivolti la parola, ma ora doveva affrontarla e dirle cos'era successo al mattino. Suonò al campanello e mentre aspettava che qualcuno aprisse si guardò intorno, stava cercando nella sua testa le parole adatte, parole che servissero almeno per non ucciderlo all'istante, quando sentì lo scatto della porta si girò per trovarsi Lucy davanti, entrambi rimasero in silenzio a osservarsi " ciao, scusa sono arrivato un po in anticipo" osò lui " non fa niente" nel dirlo giunse anche Nashi " Natsu! sei arrivato prima!" " e si avevo finito il mio turno quindi.." "vado a prepararmi " disse lei correndo al piano di sopra. Lucy fece entrare  Natsu in casa, le dispiaceva farlo aspettare sotto la pioggia, i due attendevano in silenzio vicino alle scale che arrivasse Nashi, Lucy si sentiva in ansia, le era dispiaciuto molto quello che era successo alla cena e provava vergogna nel parlare a Natsu, l'uomo si girò a guardala e dopo pochi istanti ruppe quel silenzio " i codini" "mm?" mugugnò Lucy voltandosi verso di lui "li facevi sempre quano andavamo a scuola insieme" lo guardò con stupore, si ricordava di quella sciocchezza "emm si" si passò una mano tra i capelli toccandoselì e con spontaneità buttò fuori quello che provava " Natsu mi dispiace per quello che è succeso non sapevo che mio padre avesse intenzione di farti quelle richieste assurde " "lo so Lucy, tu sei una brava persona" e con queste parole Lucy si sentì subito meglio, la semplicità di Natsu l'aveva sempre colpita fin dai tempi della scuola.  Natsu si ricordò improvvisamente della vero motivo del suo anticipo "e Lucy c'è una cosa che ti devo dire" ma prima che potesse sputare il rospo il telefono di Lucy squillò, "o scusami  un momento" Natsu prese fiato ,si fece curioso e origliò la telefonata  "pronto worren? dimmi tutto, cosa?? certo, certo ti ringrazio sei un amico!" nel fra tempo Nashi era scesa con lo zainetto in spalla. Lucy raggiunse entrambi con il cordless in mano "mi appena chiamato il mio informatore del tribunale, a quanto pare i servizi sociali verranno oggi a visitare le nostre case" Natsu si paralizzò, " è molto importante che facciamo una bella impressione o potremmo giocarci l'affido" l'uomo deglutì fortemente e tutto quel coraggio che fino a cinque minuti fa lo determinava a dire la verità a Lucy sparì completamente, Nashi si accorse che stava nascondendo qualcosa e prima che potesse accorgersene anche Lucy, lo afferrò per il braccio trascinandolo via "ciao Lucy ci vediamo stasera ok? vieni tu al Fairy tail va bene???" e corse via con Natsu che non oppose resistenza. Lucy restò così a guardarli, fissando per un pò'  la porta sbattuta dalla foga, che quei due le stessero nascondendo qualcosa? d'un tratto le venne in mente che Natsu le stava per dire qualcosa. Ci pensò su, ma dopo breve tempo scosse le spalle non era quello il momento di stare impalati così, si tirò su le maniche e incominciò a sistemare la casa velocemente, temeva l'arrivo dei servizi sociali da un momento all'altro e non voleva farsi trovare impreparata , doveva ancora finire quello che stava facendo prima che Nashi la interrompesse, voleva finire prima di stasera in modo da fargli una sorpresa.

Nashi era in macchina con Natsu " senti piccoletta non so come hai fatto ad accorgerti ma mi hai salvato proprio il cu..." Nashi girò soltando gl'occhi verso di lui, aveva le braccia incrociate sul petto e un'espressione che a  Natsu ricordava tanto Erza " Natsu che hai combinato?" e si adesso era uguale proprio a sua zia "gl'assistenti sociali sono gia venuti da me e non è andata benissimo" disse lui anche se il tono della voce sembrava tranquillo, infatti aggiunse dopo "ma troverò una soluzione e che ho solo bisogno di un pò di tempo per pensare a cosa....." Natsu non sentiva nessuna risposta dall'altra parte, pensava che Nashi fosse distratta a guardare qualcosa e non lo stesse ascoltando, approffittò del semaforo rosso per girarsi e guardarla, ma appena lo fece rimase di stucco nel vedere Nashi; la ragazza lo guardava in modo dispiaciuto, gl'occhi così grandi erano pieni di lacrime pronte ad uscire da un momento all'altro, e Natsu sentì una stilettata al cuore, forte, fortissima. "Natsu vorrà dire che pederete l'affido?" disse lei "no, no troverò una soluzione, te l'ho prometto e poi c'è anche Lucy con noi"  disse Natsu cercando di rassicurarla, le passò una mano tra i capelli e con tono amorevole le continuò a parlare " ti abbiamo già perso una volta non lo permetteremo di nuovo, fidati di me!" Nashi annuì e con la mano si trofinò gl'occhi per asciugarsi quell'accenno di lacrime, non capiva perchè quel dolore improvviso si era impossessata di lei appena aveva sentito quelle parole, Natsu e Lucy erano solo gli affidatari di turno no?. Natsu ripartì e guardando davanti a se capì solo in quell'istante che aveva sottovalutato la situazione, ora aveva veramente paura di perdere Nashi, doveva trovare immediatamente una soluzione.

Il campanello di Lucy suonò e la ragazza si precipitò ad aprire la porta , era Loki arrivato in suo soccorso. I due dopo la cena dal padre di Lucy, avevano avuto qualche attrito ma col passare dei giorni avevano superato quel momento, Loki infatti aveva fatto cadere la cosa ammettendo che probabilmente la gelosia gli aveva fatto vedere cose che non esistevano e Lucy dal canto suo lasciò che le cose tra i due andassero così, non voleva rovinare il suo rapporto con Loki per delle "sciocchezze" successe sedici anni prima, era meglio se Loki non sapesse proprio tutto, Natsu le aveva sconvolto la vita gia abbastanza. I due si trovavano al piano di sopra, Loki si guardò intorno, il corridoio era invaso da scatoloni " non ci credo che avevi tutta questa roba ancora la sopra" Lucy si scostò una ciocca di capelli che le si era appiccicata sul viso sudato " sai quanto ci tengo ai ricordi, ma ora devo fare spazio" l'uomo sollevò uno scatolone " allora carico tutto in macchina?" "si, mi dispiace buttare via tutto, ma non so  proprio dove metterli,  la casa non è molto grande e dopo il matrimonio saremo definitivamente in tre a stare qua" Loki scese le scale e nel farlo propose "oppure potremmo prendere una casa più grande" Lucy sentendolo lo segui giu arrivando in salotto, "be non l'avevamo preso in considerazione all'inizio, dato che tu vivi in un monolocale che ti piace definire casa..." Loki ancora con lo scatolone in mano la guardò fingendosi offeso " avevamo deciso che tu saresti venuto  ad abitare qui, ma ancora non sapevamo dell'affidamento di Nashi" L'uomo appoggiò lo scatolone per terra, "senti ormai dobbiamo pensare come una famiglia, sicuramente a Nashi piacerebbe abitare in una casa più grande con una sua stanza, una vera dico" Lucy si avvicinò per prendergli le mani " e che ci tenevo molto a quest'appartamento, vivo qui da tanto tempo" "fa parte del passato" rispose Loki "e ora di costruire un futuro insieme, non trovi?" Lucy lo guardò e poi con convinzione affermò "si, hai ragione!" si diedero un bacio e Loki riprese in mano lo scatolone per avviarsi verso l'auto, Lucy si guardò intorno gia sapeva che le sarebbe dispiaciuto moltissimo lasciare quella casa, simbolo della sua indipendenza, ma guardando Loki che si apprestava ad uscire pensò che i beni materiali non sono niente se confrontati all'amore che ti può dare la tua famiglia "Loki aspetta c'è anche questo da portar via !" e dicendolo afferrò l'annuario che Nashi aveva dimenticato sul tavolo "ora per me c'è spazio solo per il futuro"

Fairy tail pub, anche se in quel momento sembrava un quartier generale. Erza, Cana, Grey, Lisanna e Nashi si trovavano tutti intorno a un tavolo, in centro c'era Natsu, con i gomiti puntati sulla base del tavolo, le mani che reggevano la fronte e lo sguardo basso  " dobbiamo trovare una soluzione" continuava a ripetere, quasi come un mantra, Lisanna che era accanto a lui incominciò a massaggiargli le spalle "potremmo chiedere un secondo sopralluogo, magari se parlassimo direttamente con il giudice" Erza scosse la testa " ho gia provato io a recarmi alla sede dei servizi sociali ma mi hanno negato qualsiasi incontro, sono molto severi su questo, non avvisano di eventuali visite proprio per evitare scontate preparazioni." Grey guardava Nashi, la piccola era triste anche se cercava di non darlo a vedere " se provassimo a contattare direttamente l'assistente sociale?" provò Lisanna cercando di non perdere l'ottimismo, "non credo che sia una buona idea, penso che sia ancora arrabbiata dato che Grey gli è saltato addosso" rispose Natsu creando curiosità a tutti presenti che ora fissavano Grey in modo a dir poco stupito "è stato un incidente!" si difese lui "che non sarebbe mai capitato se qualcuno ogni tanto si desse da fare nella pulizia della casa" rivolgendosi a Cana " cosa non vorrai dare la colpa a me adesso? " rispose lei infastidita "e a chi dovrei darla? non sono io che porto strani individui nella nostra abitazione" "già ti limitì soltando a saltare addosso alle ragazze vero?" contrattaccò lei, Grey si sollevò di scatto, con una mano posata sul tavolo sibbillò " è stato un'incidente!", Natsu li guardò entrambi, anche se aveva cercato di nasconderlo era in qualche modo arrabbiato con loro e prima che Cana potesse ribattere li interruppe " avrei voluto un appoggio da parte vostra, che lo vogliate o no con l'arrivo di Nashi non è cambiata solo la mia vita ma anche di chi mi sta intorno! dovreste aiutarmi..." Grey ammutolì, Natsu aveva ragione, poteva ribellarsi e dire che non era affar suo  anche se non avevano vincoli di parentela Natsu e cana erano la sua famiglia. Cana invece sembrava irritata " non ho nessuna intenzione di prendermi responsabilità che non ho" con un scattò si tirò su avviandosi verso l'uscita. Anche Grey si allontanò dirigendosi verso il bancone. Natsu ritornò a farsi cupo " questa cosa dovrebbe unirci invece ci sta facendo litigare"  Erza prese parola "ora dobbiamo aspettare la decisione del giudice dopo di che protremmo fare un'eventuale ricorso" Nashi la guardò le trasmetteva sicurezza, "Nashi sistemeremo tutto non preuccuparti"

Juvia si trovava da Lucy, con un blocco di fogli in mano girava per casa annotando appunti qua e la, nel mentre Lucy stava terribilmente in ansia, seguiva Juvia con lo sguardo temendo qualcosa di negativo. La donna, dopo un tempo che parve infinito, mise via il suo blocco, e voltandosi verso Lucy, con espressione fredda disse " l''abitazione si trova in ottime condizioni è confortevole è ideale per Nashi" Lucy era felice ma prima che potesse manifestare la propria gioia Juvia aggiunse " ma non posso concedere l'affidamento congiunto" Lucy non capì "perchè?" Dragnell  non ha superato il controllo che ho effettuato stamattina definendosi inadeguato" Lucy sgranò gl'occhi "cosa? " dalla sua bocca uscivano solo poche parole " potrebbe chiedere un'affidamento unico, io non avrei problemi a concederlo solo a lei, ma il giudice è stato molto chiaro, vuole che siate in due a prendervi cura di Nashi" Lucy non riuscì a reagire " mi dispiace ma dovrò fare presente ciò al giudice, arrivederci". Lucy accompagnò Juvia la porta e chiudendola si appoggiò ad essa con le spalle, era in preda alla desolazione, ma presto quel sentimento fece cambio con un'altro molto più pericoloso, la rabbia.

Natsu era seduto accanto a Lisanna, la donna gli stringeva le mani per dargli forza " vedrai riusciremo a farci dare una seconda possibilità" ma Natsu sapeva che sarebbe stato difficile, le accarezzò una guancia portandosi il viso vicino al suo e specchiandosi negl'occhioni azzurri della sua fidanzata, con tono sconsolato disse " avrei bisogno di un miracolo in questo momento" facendo sorridere la ragazza. Arrivò Nashi che si sedette davanti a loro con un'enorme frullato al cioccolato "Natsu quando hai intenzione di dirglielo a Lucy?" domandò mentre aspirava con gusto "ecco al momento sto pensando alle parole giuste" "non c'è bisogno che ti sforzi!!!" una voce dietro di loro arrivò in pieno alle orecchie di Natsu trafiggendolo, era Lucy furente. I due si erano spostati nel piccolo ufficio del bar, non volevano che Nashi assistesse alla conversazione " perchè devi sempre rovinare tutto!" ringhiò Lucy " " non è stata colpa mia" si difese lui " quell'assistente sociale a equivocato tutto " "certo è sempre colpa degl'alti vero?" Lucy strinse i pugni " se non te ne frega niente di Nashi puoi dirlo subito e lasciarmi che mi occupi da sola di lei" Natsu le puntò lo sguardo addosso, le parole di Lucy erano dure e l'uomo capì che quel rancore non era dovuto solo a quello che era successo oggi ma Lucy c'è l'aveva ancora con lui per quello che era successo in passato " mi dispiace "disse soltando " ma di Nashi m'importa e stavolta non ti lascerò sola neanche se lo vorrai" Lucy rimase spiazzata, dopo quelle brutte parole che gli aveva buttato addosso si sarebbe aspettata degl'insulti ma Natsu invece l'aveva accolta e fatta sentire un'altra volta protetta solo con una poche parole. Abbassò lo sguardo, non riusciva a sostenere quello di Natsu " ora vado, vorrei stare un po da sola con lei se non ti dispiace dato che probabilmente sarà l'ultima sera" e se ne andò via lasciando Natsu da solo.

Era quasi sera la pioggia quel giorno continuava a scendere come se si fosse dimenticata di andare via, Grey si trovava in giro per la città, si sentiva tremendamente in torto per quello che era successo al mattino anche se Natsu gli aveva ripetuto e ripetuto più volte di non farsene una colpa. Si era affezionato anche lui alla ragazzetta e vederla soffrire in quel modo gli spezzava il cuore. Camminava per le vie della città cercando di distogliere via i cattivi pensieri, quando la sua attenzione fu attratta da una vetrina di una libreria, non sapeva bene il perchè si fosse fermato la davanti, a lui non è che piacesse tanto leggere, ma non riusciva a staccarsi da li. I suoi occhi continuarono a vagare tra copertine e volumi finchè la sua attenzione fu catturata da una persona che si trovava all'interno, Grey la riconobbe subito, si trattava di Juvia Lokcser. Continuò a fissarla, finchè non prese coraggio ed entrò, doveva sistemare quella situazione e ora ne aveva la possibilità; fece finta di girare un pò per il negozio finchè non la visualizzò per bene, Juvia era nel reparto dei romanzi rosa, con l'indice della mano passò tutti i libri che erano messi in fila sullo scaffale,  finche non si fermò e ne tirò fuori uno sfogliandolo,  Grey nell'osservarla  percepì qualcosa, non le sembrava la stessa ragazza di stamattina, sembrava più serena e guardarla mentre si passava le dita sulle labbra con aria sognante intenta a leggere, gli faceva sentire stranamente una vaga sensazione di calore . Cercò di avvicinarsi cautamente, " non che sia un appassionato di romanzi di quel genere ma dal titolo sembra promettente" Juvia si girò di scatto e appena lo vide la sua espressione seccata fece capire a Grey che doveva essere ancora un po' arrabbiata " o ciao, non ti avevo riconosciuto vestito" rispose acida, Grey si mise una mano dietro la nuca toccandosi i capelli "senti volevo chiederti scusa per stamattina, perchè non ricominciamo da capo? io sono Grey" Juvia lo fissò, anche se non voleva ammetterlo quel ragazzo l'aveva colpita fin da stamattina, il fisico affusolato, i muscoli ben definiti e quegl'occhi così scuri e profondi le avevano fatto perdere più di un battito, ma Juvia era molto professionale e di certo non avrebbe mischiato i sentimenti con il lavoro " ho da fare è stato un piacere" e cercò di divincolarsi da quella situazione, quel tipo le creava strane fantasie. Prese il libro con se e si avviò verso la cassa tirò fuori i contanti per pagarlo e si incamminò verso l'uscita, Grey continuò a starle di fianco " perchè non ripensi alla tua decisone, potresti rifare un altro sopralluogo da noi" Juvià si fermò e girandosi verso Grey troncò la discussione "mi dispiace ma non cambierò la mia scelta, ho agito professionalmente per il bene di Nashi, ora se mi permetti vorrei andare via" Grey però non dermodette "aspetta!" e nel dirlo le afferrò il braccio, a quella stretta improvvisa Juvia scattò indietro " scusa" disse Grey mollando subito la presa " avrai agito pure professionalmente ma dovresti agire con il cuore, Nashi ha bisogno dell'amore di suo padre  e sua madre e no di una casa pulita o altro, non dvidire ciò che il destino ha fatto unire di nuovo, hanno sofferto gia troppo" l'espressione di Juvia cambiò radicalmente, Grey gli aveva parlato con il cuore e incominciò a domandarsi  che forse la decisone giusta fosse quella che per lei era senza dubbio quella professionalmente sbagliata. Grey continuava a guardarla mentre Juvia teneva gli occhi bassi, quell'uomo la confondeva, le faceva uno strano effetto " ti prego" aggiunse lui, voleva una risposta " devo andare, mi dispiace" Juvia spinse la porta del negozio, aprì l'ombrello e si avviò confondendosi con la pioggia, lasciando Grey desolato, per un attimo aveva pensato di averla convinta a dare a Natsu una seconda possibilità

Natsu chiuse il Fairy Tail presto quella sera, non aveva più le forze, l'unica cosa che voleva ora era di stendersi a letto, da quando Nashi era apparsa nella sua vita, le sue giornate erano diventate più stancanti mentalmente ma non nè faceva un problema. Arrivò in casa e appena aprì la porta fu sorpreso nel vedere l'interno, l'appartamento era perfettamente in ordine e pulito, che fosse stata forse Erza?. Sentì dei rumori provenienti dalla camera di Cana e quando entrò la scena che si trovò davanti lo lasciò senza parole. La donna infatti era intenta a montare un letto, trafficando con cacciavite e bulloni, " Cana che stai facendo?" la ragazza non si voltò e presa dal suo lavoro rispose a Natsu " sto montando un letto non si vede? cosi la ragazzetta può dormire con me nella mia stanza quando viene a trovarti, il divano è abbastanza scomodo, cavolo non ci credo che la fai dormire la sopra!" disse con tono rimproverante " "e lei che insiste!" si difese lui, continuò a guardarla e poi con un sorriso le rivolse un sincero " Grazie" Cana era ancora voltata di spalle, non gli rispose, anche se appariva come una persona egoista in realtà era molto legata a Natsu e Grey, li considerava la sua famiglia. Arrivò anche Grey e meravigliatosi anche lui dell'ordine che regnava in quella casa raggiunse i suoi coinquilini "Natsu sei stato forse tu a...?" Natsu scosse la testa e indicò Cana, Grey la osservò e un sorriso s' increspò sulle labbra, Cana sentendosi osservata si girò a guardarli " voi due idioti al posto di fissarmi il sedere volete darmi una mano?" i due sorriserò e tutti e tre incominciarono a darsi da fare nel montare il letto.

Lucy teneva le mani sugl'occhi di Nashi tenendoglieli chiusi, l'aveva condotta al piano di sopra e adesso che erano arrivate le staccò dal suo viso  "ok adesso puoi aprirli , ti presento la tua camera!" Nashi aprì gl'occhi ma si stupì nel trovarsi nel corridoio, si guardò intorno " Lucy vuoi farmi dormire qui?" "certo che no guarda" Lucy rivolse la sua attenzione al soffitto e solo in quel momento Nashi notò che c'era una specie di leva, la donna la tirò giù venendo così fuori una scaletta, " era la mia soffitta ma ho deciso di renderla più utile!" le due salirono e Nashi spalancò gl'occhi dalla meraviglia, la stanza era ampia e c'era un'unica finestra ma abbastanza grande da illuminarla tutta, Lucy aveva anche pensato ad arredarla un pò. Era composta da un letto a una piazza e mezza situato in c'entro,  un grosso armadio e una scrivania, Nashi sfiorò con le mani la piccola poltrona che faceva anche essa parte dell arredamento "ancora non conosco bene i tuoi gusti,  ma col tempo potrai arredarla a tuo piacimento" disse Lucy preoccupandosi della riuscita della sorpresa "Lucy è bellissima" disse lei. Entrambe si sedettero sul letto, Lucy incominciò ad accarezzarle i capelli  "Nashi non so cos'accadrà da domani in poi ma voglio che sappi che io ci sarò sempre" le spostò una ciocca dietro l'orecchio  "non sarà un'ordinanza del giudice a dividerci ok? questa volta lotterò per averti qui con me" l'abbracciò fortemente. Nashi capì che quello che voleva era stare insieme a Lucy e Natsu, finalmente era riuscita ad ammetterlo a se stessa mettendo via una volta per tutte quel rancore che le ofuscava questo pensiero. Sentendo il profumo di Lucy che ancora la teneva abbracciata si sentì a casa e  non per via della sua nuova camera ma per le braccia di Lucy che la tenevano stretta.......

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Capitolo 8
*** 8-aspettando una conferma ***


~Lucy guidava la sua auto sfrecciando per le vie della città , era nervosa e ciò si notava da come teneva stretto il volante, accantò a se Nashi guardava fuori dal finestrino, una leggera ansia incominciava ad attanagliare lo stomaco. Si stavano dirigendo al Fairy Tail, ancora non avevano ricevuto nessuna notizia dal tribunale e ciò rendeva la situazione tesa. Lucy accostò l'auto vicino all'entrata, "non scendi?" chiese la ragazza notando che il motore era ancora acceso, " no ho degli impegni lavorativi importanti che ho gia rimandato, ti verrò e prendere più tardi ok?" "certo! a dopo" Nashi sbattè lo sportello e si diresse verso la porta del pub. Lucy la osservò finche non sparì dietro la porta, la verità era che non voleva affrontare Natsu, era ancora arrabbiata con lui e temeva altre discussioni . Si diresse verso  la redazione, aveva bisogno di distrarsi un pò e il lavoro era il metodo migliore.

Quel giorno la metro era particolarmente affollata, anche nei vagoni si era accalcata molta gente e Levy non era riuscita a trovare posto a sedere, la donna odiava guidare preferiva raggiungere il lavoro stando semplicemente seduta, anche se in questo caso le era toccato stare in piedi. Cercando di mantenere l'equilibrio stava attaccata al palo accanto alle porte e nonostante la scomodità la ragazza sfogliava con interesse un libro, amava leggere e quel testo in particolare le stava molto a cuore, non era nuovo per lei, l'aveva letto tante volte ma non si stancava mai di rileggerlo;  il vagone inchiodò leggermente facendo percepire a Levy che era giunta la sua fermata e senza staccare gl'occhi dal libro scese dal vagone e si diresse verso l'ucita, non c'era bisogno di guardare, erano così tante volte che faceva quel tratto di strada che ormai riusciva a farlo ad occhi chiusi. Intenta com'era a leggere non si accorse della confusione che si era creata verso la sua direzione. Dal senso opposto  infatti un'uomo stava correndo ad'altissima velocità, in realtà stava scappando, era inseguito da qualcun'altro. Riusciva a dribblare elegantemente tutte le persone davanti a lui, l'altra persona invece, quello che lo inseguiva non sembrava curarsene e spintonava chiunque si trovasse in mezzo, con risata sadica si rivolse alla sua preda "Racer è inutile che scappi !!". Il fuggitivo continuò la sua fuga ma si sentiva braccato, doveva trovare una soluzione o presto sarebbe stato catturato, finchè non si trovo davanti una donna, notò subitò che ella era distratta quindi, approfittando della situazione, si fermò davanti a lei, distante giusto qualche metro. Da dietro il suo aguzzino continuava a correre " vedo che preferisci arrenderti!" ma quando gli si buttò praticamente addosso per acciuffarlo, il ragazzo si scansò con un balzo laterale e l'uomo si trovò davanti Levy, ancora con la testa chinata a leggere. Il tempo di sollevare su il naso che la donna fu buttata a terra dall'uomo, l'impatto fu così violento che Levy fece volare via il libro. Il fuggitivo ghignando riprese la sua corsa confondendosi con la folla" ti saluto acciaio nero!!" "maledizione!" ringhiò l'altro tirandosi su e non curandosi della donna che aveva travolto.  Una Levy stordita e dolorante cercò di sollevarsi su da sola, guardando il tizio che l'aveva buttata giu in un soffio , portava una lunga chioma nera, abiti di pelle e numerosi piercing contornavano il suo viso, con le mani si toglieva la polvere dai vestiti. Sentendosi osservato si voltò verso di Levy " bamboccia sarai contenta per colpa tua mi è scappato!!"  "cosa?" riuscì a stento a rispondergli, la voce della donna era così bassa che riuscì a sentirtla a malapena  "mpf" sbuffò lui. Levy si sforzò di ignorarlo e si preouccupò per il suo libro, lo cercò con gl'occhi e lo trovò in mezzo ai binari, stese una mano come se da quella distanza potesse afferrarlo, ma l'amarezza fu tanta nel vederlo investito dalla metro di turno. Si girò di scatto verso quel tizio, era ancora li che si guardava intorno "tu!" disse lei indicandolo, il ragazzo si voltò sorpreso di trovarsela ancora li "ma dico non hai meglio di niente da fare che starmi tra i piedi?" un vena di rabbia pulsò sulla fronte di Levy, afferrò con forza la cinghia della borsa a tracolla che aveva con se e colpì con precisione il viso di quel cafone tramortendolo, l'urto tremendo lo fece cadere, e un'irritata Levy si avviò verso l'uscita a pugni stretti sibilando offese e ingiurie.

Loki s'incamminava per i corridoi della sede centrale dell'industrie Heartphillia, bussò alla portà e contemporaneamente l'aprì portandosi dentro l'ufficio. "Jude mi hai fatto chiamare?" il padre di Lucy  lo aspettava seduto dietro la sua scrivania "accomodati Loki è da un pò che non facciamo una chiacchierata". Loki si sedette allentandosi il nodo della cravatta e accentando il bicchiere di brandy che gli offrì gentilmente Jude. "Allora come vanno i preparatvi per il matrimonio?" gli domandò " ancora non abbiamo fissato neanche una data" rispose seccato lui " con l'arrivo di quella ragazza Lucy sembra su un'altro pianeta" continuò. Jude diede una sorsata al brandy " non ti preoccupare Lucy si fa prendere dalle novità ma presto capirà che quello che vuole davvero ed essere tua moglie e con la nascita di altri figli finirà per lasciarla alle sole cure del padre" Loki a quelle parole si rese conto che Jude non riteneva più Natsu una minaccia e che non avrebbe più insistito nell'affidamento unico di Nashi, anzi in qualche modo voleva allontanare la ragazza da Lucy. "Sposandovi tu ti occuperai dell'azienda e col tempo potrai convincerla a lasciare quel suo lavoro in modo da occuparsi esclusivamente dei figli che farete insieme, gl'unici degni eredi del mio impero" posò il bicchiere di brandy sul ripiano di cristallo  " io non vivrò per sempre  e devo assicurarmi che il mio patrimonio vada in buone mani" Loki non rispose, il modo calcolatore e freddo con cui Jude ragionava ormai non lo sorprendeva più,  prima di avere a che fare con lui avrebbe rabbrividito a quelle  parole, ma con il tempo lavorando in quell'ambiente sapeva che quello era il modo vincente di pensare. Jude si alzò e affacciandosi alla grande vetrata dell'edificio guardò il panorama "tieni d'occhio quel  Natsu" gli disse poi incuriosendolo "c'è forse qualcosa che dovrei sapere?" chiese spazientito Loki, aveva intuito da vendere e sapeva che Lucy gli stava nascondendo qualcosa riguardo a Natsu " quei due si sono lasciati a causa di fraintendimenti e di un destino avverso, non lo hanno deciso loro e per sedici anni non hanno mai affrontato la cosa, tienilo lontano da lei " poi si voltò puntando l'uomo " non devi preoccuparti finchè seguirai  i miei consigli tutto andrà bene" Loki annuì, ormai da tempo faceva tutto quello che gli suggeriva Jude, anche la proposta di matrimonio era stata una sua idea, ma ciò non toglieva il fatto  che amasse davvero Lucy e pensare che qualcuno avrebbe potuto portargliela via lo faceva impazzire.

Lucy era nel suo ufficio, stava finendo di scrivere un'articolo, ogni tanto lanciava occhiate ansiose verso l'orologio, non aveva la minima idea di quando sarebbe arrivata la decisone del giudice, a distrarla dai suoi pensieri ci pensò Levy arrivando nel suo ufficio " ciao disturbo?" chiese all'amica "no vieni pure" rispose Lucy sorridendogli. Levy si sedette sulla sedia stando di fronte all'amica e Lucy notò una leggera fasciatura al suo polso, " che hai combinato li?" chiese preoccupata "o niente, un'idiota mi è saltato addosso in metro" Lucy la guardò stupita "sto bene non ti preoccupare, allora novità dal tribunale?" Lucy si staccò definitivamente dal computer " ancora niente" e si fece triste. Levy cercò di tirarle su il morale "parlami di Nashi come va?"  "con lei bene, il nostro rapporto si fortifica giorno dopo giorno" rispose Lucy addolcendosi, "stavolta non accetterei un'altra separazione" aggiunse poi. Levy si tirò su "dai facciamo una pausa ok?" facendogli l'occhiolino, voleva in qualche modo distrarla.
Appoggiato al bancone del Fairy Tail, Gajil Redofox stava cercando di dare un pò di sollievo al ferita che aveva  sul labbro inferiore tenendo premuto il bicchierino di whisky ghiacciato all'angolo della bocca. La sua espressione amara fece intuire a Grey che non avesse passato una piacevole giornata "  che ti è successo stavolta? altri imprevisti lavorativi?" Gajil rispose con un grugnito, e con lo sguardò rivolto verso le bottiglie esposte dietro al bancone continuò a ignorare il barista. Nashi arrivò dall'ufficio del bar e presa dalla noia si sedette su uno sgabello accanto al bancone " Natsu è ancora impegnato con quelle scartoffie?" gli domandò Grey "si" rispose lei. Quel pomeriggio quand'era giunta al Fairy Tail aveva trovato Natsu nel suo ufficio  immerso in una marea di documenti, l'ordine non doveva essere il suo forte dato la confusione che regnava all'interno della piccola stanza. Nashi pensava ingenuamente che avere un locale di proprietà dovesse  essere uno spasso, ma non aveva pensato a tutti i conti che ogni fine settimana Natsu era costretto a fare per far quadrare il tutto. Natsu teneva moltissimo a quel bar, per lui non era semplicemente un lavoro ma qualcosa di più, il Fairy Tail era nato sette anni fa, dopo la morte del padre di Natsu, il ragazzo aveva ereditato il palazzo dal genitore, insieme ai suoi amici di sempre aveva deciso di trasferirsi nello stesso appartamento. Il palazzo però possedeva anche un'enorme garage al piano di sotto e Natsu decise che nella sua vita doveva pur combinare qualcosa che avrebbe potuto rendere orgoglioso suo padre da lassù, con grande inventiva e passione fondò così il Fairy tail pub. L' attenzione di Nashi fu catturata dall'uomo seduto a due sgabelli più avanti, Gajil sentendosi osservato si voltò e dopo averla studiata si rivolse in modo sgarbato "ti serve qualcosa fragolina?" Nashi infastidita dal nomignolo rispose per le rime " non credi di essere un pò troppo cresciuto per il metal look?" Gajil inarcò un sopracciglio, non  si aspettava di certo una risposta del genere, lui incuteva timore alle persone ma oggi era già la seconda femmina che lo sfidava in quel modo e la risata di Grey che proveniva da dietro al bancone lo irritò ancora più " dico hai la minima idea di con chi stai parlando?" Nashi dopo una breve pausa gli rispose " con un fan dei metallica?" "cosa?" Gajil si tirò su per avvicinarsi  a Nashi, e la ragazza girò completamente il busto verso di lui puntandogli gl'occhi addosso, Grey da dietro il bancone assisteva a tutta la scena, era tranquillo conosceva Gajil da tempo e sapeva che era innocuo, infantile ma innocuo. Appoggiò una mano al bancone e si piegò per puntare i suoi occhi con quelli di Nashi, che lo scrutavano in mò di sfida, stava per ribattere ma d'un tratto si bloccò " la tua faccia, mi ricordi qualcuno... " vedo che stai conoscendo la nostra Nashi" una voce dalla porta lo distrasse e voltandosi salutò con un ghigno la nuova entrata " Titania sei ritornata" Erza si avvicinò, salutò tutti con un sorriso e poi si rivolse a Gajil " sempre le stesse cattive abitudini vedo" indicandogli col dito la piccola spaccatura sul labbro inferiore, "io lo chiamo lavoro" rispose lui tornando a sedersi. Erza si accomodò "Natsu dovè?" "è chiuso nel suo ufficio da ore" rispose un'annoiata Nashi, Grey nel fra tempo preparò tre coktail e li appoggiò sul bancone "Nashi perchè non ne porti uno a Natsu? tutto quel lavoro gl'avra messo sete" disse alla ragazza facendogli l'occhiolino "certo" rispose lei e scendendo con un balzo dallo sgabello si diresse verso l'ufficio. "Chi è la fragolina?" domandò con sarcasmo Gajil, mentre si portava alla bocca il wiski "la figlia di Natsu" rispose semplicemente Erza e Gajil per poco non si strozzò col liquore, dopo qualche colpo di tosse e una breve pausa di riflessione l'unica cosa che riuscì a dire fu "ora capisco il caratteraccio..."
Nashi ritornò da suo padre con la bevanda, entrò cautamente, doveva stare attenta a dove metteva piedi dato il caos. Appoggiò il cocktail sul ripiano della scrivania e si fermò un attimo a guardare Natsu, era così concentrato che Nashi dubitò che si fosse accorto della sua presenza, in entrambe le mani teneva dei fogli che continuava a confrontare con altri posti sulla scrivania, ma la sua espressione sembrava confusionale.  La ragazza incomiciò a guardarsi intorno gironzolando per la stanza, i suoi occhi si posarono sulla mensola attaccata alla parete, tra file d'incartamenti notò una cornice. Sollevandosi con le punte e tirando su il braccio riuscì ad afferrarla, con la mano tolse via la polvere che si era accumulata, doveva essere su quella mensola da molto tempo. La foto nella cornice ritraeva una bambina dai lunghi capelli rosso fuoco raccolti in una treccia,  era abbracciata a un uomo che a sua volta teneva con un braccio un altro bambino dai ciuffi ribelli di un rosso più spento. L'uomo aveva un'espressione felice che trasmetteva sicurezza e amore, e d'innanzi a quella foto di famiglia a Nashi scappò un lieve sorriso. "Igneel" Nashi si girò e vide che Natsu la stava guardando " lui era Igneel, tuo nonno", la ragazza rimise apposto la cornice e si andò a sedere sulla sedia accanto alla scrivania, davanti a Natsu, "è mancato sette anni fa" "neanche lui sapeva di me?" chiese curiosa "purtroppo no, è la cosa mi fa star male" Natsu abbandonò definitivamente la sua attenzione verso quelle scartoffie e con un sorriso malinconico incominciò a parlare di suo padre " ti sarebbe piaciuto tantissimo lui era grande" gl'occhi di Natsu incominciarono a illuminarsi " è stato un padre fantastico, prima che un brutto male c'è lo portasse via a me ed Erza ci ha insegnato tantissime cose " "anche a cosa fare nel caso tua figlia sedicenne che avevi fatto adottare si presenta alla tua porta?" scherzò Nashi, vedendo che Natsu si stava rattristando, in qualche modo voleva sollevarlo "mm adesso che ci penso quello no... ma mi ha insegnato di guardare il cielo di notte se c'è qualcosa che non va, perdersi nell'immensità delle stelle ti fa dimenticare in qualche modo i problemi, te lo consiglio sai" i due risero insieme finchè Natsu si alzò " non ne posso più se continuo così mi andrà in fumo il cervello! che ne dici se andiamo un po di la?" Nashi annuì e tutti e due si avviarono verso il bar. Appena però varcarono la soglia si trovarono davanti niente meno che Juvia Lokser.

Lucy inserì le monete nella fessura e una volta digitato la sua scelta osservava il bicchierino riempirsi di caffè, con la mano saldamente appoggiata alla macchinetta picchiettava nervosamente con le dita. Levy la osservava, le faceva tristezza vederla così " vedrai si risolverà tutto" cercò di rincuorarla, Lucy le passò il caffè in silenzio per ripetere meccanicamente le stesse azioni di prima finchè da dietro una voce profondamente irritante arrivò alle sue orecchie " bellezza mi è giunta voce del tuo imminente matrimonio" Lucy si girò a guardarlo, Laxus col solito ghigno da presa per i fondelli la guardava a distanza di pochi metri " volevo congratularmi con te" "grazie ma non c'era bisogno" rispose lei seccata per poi rivoltarsi verso la macchinetta, perchè quell'uomo compariva a infastidirla proprio nelle giornate meno adatte. " è per questo che ultimamente stai trascurando il lavoro  principessa? sei troppo presa dai preparativi ?" la continuò a provocare lui. Intervenì Levy , temeva che Lucy presa da un' impeto di rabbia potesse buttargli in faccia il caffè bollente e peggiorare la situazione gia critica tra i due "Laxus ti serve qualcosa? io e Lucy dovremmo andare" Laxus si appoggiò alla macchinetta avvicinandosi fastidiosamente a Lucy " potrai piacere al vecchio ma a me non mi freghi,  fra tre  settimane  abbiamo un'importantissimo servizio che ne vale la reputazione del Sorcere Magazine, vedi di non fare cavolate!" e se ne andò lasciandò Lucy con'espressione omicida in faccia. Levy si avvicinò a lei "è proprio uno str.." "no ha ragione" l'interruppe Lucy " da quando c'è Nashi sto trascurando sempre di più il mio lavoro, per non parlare di quello che ho combinato il giorno della riunione con la Blu Pegasus" prese il suo caffè ed entrambe incominciarono a camminare per il corridoio raggiungendo l'ufficio. "Vedo che la notizia del mio matrimonio si è gia sparsa qui in redazione" sbuffò Lucy sedendosi sulla sua sedia "se la voce è arrivata alle orecchie di Jenny non ci sarà voluto molto ad espandersi per tutto l'edificio" rispose Levy gustandosi il caffè, uno squillo del telefono interruppe il dialogo delle due "è Nashi!" disse stupita Lucy e non perdendo tempo rispose subito "ciao tesoro dimmi tutto" l'espressione sbalordita di Lucy fece intuire a Levy che erano giunte notizie, attaccò il telefono e repentinamente afferò la borsa "Levy devo andare al Fairy tail l'assistente sociale e li per comunicarci la decisone del giudice" Levy si sollevò di scatto "aspetta vengo anche io!".

Al Fairy tail si era creata una strana tensione da un pò ormai, dai volti di Grey ed Erza traspariva una certa preoccupazione, almeno da quando era arrivata quella donna la quale era sparita insieme alla Fragolina e a Natsu, i tre si era recati nello studio dell'uomo; Gajil aveva assistito a tutta la scena, non capì bene la situazione ma si accorse che qualcosa di molto importante stava per succedere, così decise di levare le tende, si alzò e salutando tutti con la mano si diresse verso la porta, non fece in tempo però ad aprirla che qualcuno ci pensò per lui, Levy dall'altra parte con tutta la foga che aveva la spinse fortemente insieme a  Lucy, facendola sbattere violentemente sul naso del poveretto tramortendolo per la seconda volta. Gajil cadde come un peso morto e Lucy presa dall'ansia della notizia lo scavalcò con un "scusa" correndo verso l'ufficio di Natsu. Levy si preoccupò per il poveretto e si chinò verso di lui per vedere come stava. " Ei tutto bene?" gli domandò, Gajil aveva ancora le mani sul volto quando incominciò a imprecare e minacciare di morte il colpevole di quel gesto e la sorpresa fu parecchia quando sfilando via le mani dal viso si trovò davanti la stessa donna di stamattina. Sgranò gl'occhi e ringhiò " la pazza della metro!!"  anche Levy si ricordò subito di lui e come dimenticarlo " il buzzurro di stamattina!" gridò lei. Gajil si tirò su e con la sua altezza sovrastò Levy, dovette piegarsi leggermente per guardarla negl'occhi " mi stai forse perseguitando?" disse esasperato lui " io? forse sei tu che ti ritrovi negli stessi posti in cui mi trovo io, è colpa tua!" Gajil fece per rispondere ma poi si fermò ad osservarla" adesso che ti guardo bene non sei una ragazzina" e quello per Levy fu umiliante, non solo l'aveva travolta stamattina ma l'aveva scambiata per un'adolescente, un duro colpo per il suo orgoglio di donna. "idiota" sibillò, per poi andare via a testa china. Gajil si grattò la fronte e con un'espressione di chi non ha capito niente, decise di andare a casa, ne aveva abbastanza di quella giornata.
Lucy arrivò trafelata e appena aprì la porta fu accolta dalle facce tese di Nashi e Natsu che la stavano aspettando, intanto dietro la porta ad origliare si trovavano Erza e Grey, volevano sapere anche loro cosa sarebbe successo. Juvia si trovava davanti a loro " Lucy ora che arrivata anche lei potrò dirvi cosa è stato deciso, sarei venuta dopo  ad avvisarla ma Natsu ha insistito che ci fosse anche lei ora " Lucy lanciò uno sguardo a Natsu il quale gli sorrise per spezzare quella tensione "L'affidamento congiunto è stato confermato, Nashi starà ancora con voi " Un sospiro di sollievo uscì da Natsu, mentre Lucy fu così  felice da stringere fortemente Nashi, "piccoletta non ti libererai facilmente di noi" scherzò Natsu strappando un sorriso ad entrambe " ci sono dei ma però" aggiunse Juvia , facendo preoccupare i tre" la residenza di Nashi sarà a casa di Lucy e avrà solo un giorno a settimana per pernottare da Natsu,  inoltre  siete ancora in prova, le mie visite sarrano frequenti e improvvise  e in qualsiasi momento potrei cambiare il mio rapporto" Natsu rimase male per quelle "regole" ma cercò di non darlo a vedere, da ciò che era successo il giorno precedente non gli sembrò neanche vero che avevano Nashi ancora con loro. Lucy invece era felice da morire, e coinvolse con un enorme sorriso anche Natsu nella propria gioia portandolo via da quei cupi pensieri. L'uomo preso dai propi impulsi abbracciò fortemente un'imbarazzata Juvia tirandola su da terra, "grazie, grazie" gli ripetè, la donna riusci a staccarsi e sistemandosi la gonna che si era leggermente tirata su, balbettò "n-non mi deve ringraziare, ho fatto il mio lavoro". Si lasciò sfuggire un sorriso e poi li salutò andando via. Aprendo la porta fece scansare Grey ed Erza che si fingevano li per caso, salutò anche loro con un sorriso e si avviò definitivamente verso l'uscita; Erza non perse tempo ed entrò per congratularsi ma Grey prima di fare lo stesso chiamò Juvia facendo voltare la ragazza "Grazie, per aver cambiato idea" gli disse ammirandola, Juvia gli sorrise  " ho pensato a quello che mi hai detto e avevi ragione tu" poi sospirò "Natsu è fortunato ad avere un ragazzo così innamorato" sembrava quasi dispiaciuta nel dirlo e abbassando gl'occhi si trascinò verso l'uscita lasciando di sasso Grey. Arrivò in quel momento Natsu che gli diede una pacca sulle spalle, guardando insieme a Grey  Juvia uscire " tutto è andato per il verso giusto alla fine!" disse rilassato "be si, apparte il fatto che ci crede ancora una coppia" disse Grey disturbato, Natsu lo guardò e con voce sfottente replicò "ti piace e?", Grey si girò di scatto "cosa? no!!" "certo, certo allora perchè ti da così tanto fastidio che pensi che tu sia gay?" " mi da fastidio perchè pensa che stiamo insieme, ma diavolo, apparte quella poveretta di Lisanna non so chi starebbe insieme a te" rispose indispettito "be almeno una poveretta che mi sta dietro io c'è lo idiota!". I loro screzi furono interotti dalle tre donne, appena uscite dalla piccola stanza," perchè non festeggiamo la bella notizia?" propose Erza "si c'è anche Levy di la che sta aspettando mie notizie " aggiunse Lucy. Grey ed Erza,  presero a braccetto Nashi portandola in avanti, ridendo e scherzando si avviarono verso il bar. Lucy stava per raggiungerli quando all'improvviso fu presa per un braccio da Natsu che la spinse fortemente contro il suo petto, fu così inaspettato che non reagì e si lasciò tenere stretta facendosi cullare da quel calore improvviso che l'avvolse, Natsu gli sussurrò all'orecchio "sono così felice" si staccò delicatamente  guardondola negl'occhi, "scusa, ma mi sentivo di farlo" Lucy rimase ferma , quei due smeraldi puntati su di lei non la facevano ragionare e quello che era appena successo l'aveva lasciata a corto di fiato, cercò di balbettare qualcosa quando lo squillare del telefono di Natsu la fece riprendere, l'uomo tirò fuori il cellulare e continuando a farlo squillare disse a Lucy " è Lisanna, si era preoccupata anche lei, vorrà sapere come è andata" "e certo certo" farfugliò la donna " vado da Nashi, ti lascio da solo" si chiuse la porta alle spalle, e con una certa confusione in testa si diresse verso il bar.

Dopo qualche ora passata in compagnia era giunto il momento di tornare a casa, Nashi salutò Natsu e tutti i presenti con la promessa di ritornare il giorno dopo a trovarli. Le due arrivarono a casa di Lucy e con grande sorpresa trovarono Loki gia li ad aspettarle. Passarono tutti e tre la serata insieme e finita la cena Nashi, provata dalla giornata, salutò entrambi recandosi nella sua camera. Stanca e felice si buttò a letto addormentandosi con il sorriso sulle labbra.  Lucy era intenta a sparecchiare, raccolse i piatti dal tavolo per appoggiarli sul lavello, Loki arrivò da dietro, le cinse le braccia intorno al ventre "ho una sorpresa per te" la donna si voltò incuriosità mentre Loki frugava qualcosa dalla sua giacca "un cliente per ringraziarmi dell'ottimo servizio mi ha regalato due biglietti per soggiornare una settimana all'Akane resort" Lucy conosceva quel nome di fama, era un fantastico resort sulla spiaggia famoso per essere dotato di comfort e divertimenti unici , si morse il labbro inferiore e con dispiacere disse " due biglietti?" Loki però con sorpesa ne estrasse tre meravigliando Lucy " e io ho comprato il terzo, così io tu e Nashi potremmo andare tutti insieme" Lucy quasì urlò dalla gioia stringendo così forte Loki da fargli mancare il respiro, gli diede numerosi baci a stampo alternandoli con "grazie ", era così felice di quel gesto. Il pensiero di passare un pò di tempo solo loro tre non gli dispiaceva e poi un pò di relax ci voleva dopo tutte quelle giornate così stressanti. Anche Loki era soddisfatto, avrebbe passato una settimana con Lucy senza Natsu tra i piedi, ultimamente la sua presenza lo disturbava parecchio e con le parole di Jude, l'astio nei suoi confronti era aumentato a dismisura.

Passò una settimana dalla conferma dell'affidamento, e quel giorno Lucy inseme a Loki e Nashi arrivarono all'Akane Resort. Li aspettava una fantastica settimana di relax e divertimento, ma ciò che realmente rendeva felice la donna era il fatto di passarla tutti e tre insieme, voleva che Nashi e Loki restaurasserò un rapporto più complice e profondo. I tre giunsero alla hole quando Loki si allontanò un momento per far portare le valige nella propria stanza. Lucy rimasta sola con Nashi notò che la ragazza non aveva un'espressione propriamente divertita "c'è qualcosa che non va?" , le domandò preoccupata "no sono felice di passare del tempo con voi e che forse volevate stare un po da soli " Lucy le appoggiò le mani sulle spalle mettendosi davanti a lei " siamo solo contenti che tu sia qui con noi, d'ora in poi saremo una famiglia noi tre, io tu e... " "Natsu!" la interrupe Nashi mettendo in difficoltà Lucy  " be Natsu sarà sempre tuo padre ma non era proprio quello che intendev.." "no Lucy c'è Natsu" disse scostandosi e puntando il dito verso l'entrata dell'albergo. Lucy si girò per trovarsi davanti alla porta del resort Natsu con tutta la squadra al completo, ad accompagnarlo infatti c'erano anche Lisanna, Cana , Erza e Grey. L'unica cosa che potè fare Lucy fu vedere Nashi che gli andava incontro felice, sorpresa e arrabbiata capì che la sua idea di vacanza da passare in totale tranquillità sola con Loki e Nashi era svanita per sempre. Di certo la settimana a venire sarebbe stata ricca di eventi.....

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Capitolo 9
*** 9-domande senza risposta ***


Ciao a tutti quelli che stanno seguendo questa storia, un ringraziamento speciale a chi ha recensito ma anche a chi sta leggendo silenziosamente!, vedo che la storia è molto seguita è ciò mi rende molto, molto, molto felice!!!!! un bacione a presto !!!


Le stanze dell'Akane Resort rendevano degna la fama di quel posto, Nashi lasciò cadere la borsa vicino ai piedi, per guardarsi intorno, la stanza ampia tinteggiata di azzurro dava un senso di pace. Si buttò sul letto a braccia e Gambe larghe godendosi quella sensazione di comodità che le dava il letto, chiudendo gl'occhi respirò profondamente l'aria di mare che proveniva dalla porta finestra semi aperta, li aprì fissando il soffitto e mettendosi le mani dietro la testa per permettersi una posizione più comoda. Si ritrovò a ringraziare mentalmente Lucy per avergli preso una camera singola,  in realtà  era comunicante con quella della coppia, bastava aprire la porta che si trovava davanti per raggiungere Lucy, ma il fatto di avere una stanza tutta per se la faceva sentire libera. Si alzò dal letto andando verso la porta, posò  la mano sulla maniglia, voleva andare a vedere come stava Lucy, dopo aver incontrato Natsu nella hall Nashi era felicissima di trovarlo li insieme agl'altri, ma guardando gli sguardi truci che Lucy lanciava all'uomo, capì che la donna non aveva preso bene la sua presenza. Nel fra tempo dall'altra parte Lucy tirava fuori i vestiti dalla valigia in modo brusco facendoli svolazzare, per buttarli in malo modo nel cassetto " Stupido Natsu" Loki, stravaccato sul letto, fissava il vuoto " questa settimana doveva essere solo per noi, invece si è messo in mezzo!!" continuò nervosamente Lucy, finì di sistemare i vestiti, chiuse il cassetto sbattendolo e con un calcio  tirò la valigia sotto il letto.  Vi si fermò davanti con le mani sui fianchi fissando Loki " non ho ancora visto nessuna tua reazione, la presenza di Natsu non ti crea neanche un' emozione?" Loki la guardò, in effetti non aveva spiccicato parola da quando erano entrati nella stanza, " cosa vuoi che ti dica di certo non è arrabbiandomi che lui andrà via da qui" Lucy rimase colpita dalla maturità di Loki " dovresti rilassarti non dobbiamo farci rovinare la nostra vacanza solo con la sua presenza" Lucy salì sul letto e gattonando raggiunse loki  posizionandosi a cavalcioni su di lui "hai ragione, e che avrei voluto che tu e Nashi approfondiste il vostro rapporto" Loki le accarezzò un fianco "ma lo faremo lo stesso non preoccuparti". In realtà a Loki non interessava molto approfondire la conoscenza di Nashi, non aveva niente contro la ragazza ma da quando era apparsa le stava portando via Lucy un pezzetto alla volta e anche se  inizialmente non aveva preso affatto bene il fatto che Natsu si trovasse ad Akane, riflettendoci su pensò che se in questo modo Nashi avesse passato del tempo anche con il padre, lui e Lucy avrebbero potuto starsene da soli. Con uno scatto repentino portò la donna sotto di lui bloccandola completamente "perchè non incominciamo a goderci questa vacanza?" le soffiò con voce roca all'orecchio mentre le mani incominciarono a vagare sul suo corpo "Loki... e che c'è Nashi di la..." tentò lei " è in un'altra stanza... dai ho voglia.." Lucy si lasciò baciare ancora un pò' ma quando una mano di Loki s'insinuò sotto sua la maglietta, Lucy la scostò " davvero non me la sento,  siamo appena arrivati magari vuole una mano con i bagagli.." Loki sbuffò e poi si staccò da lei stendosi sul letto, Lucy si alzò per dirigersi in bagno. Loki fissò la porta che conduceva alla camera di Nashi, era frustrato e non sapeva quando il suo auto controllo sarebbe durato ancora,  intanto dal bagno proveniva la voce di Lucy " potremmo fare qualcosa tutti e tre insieme, che ne dici?" ma Loki non la stava ascoltando, si alzò dal letto per uscire dalla stanza mentre Lucy parlava " si potrebbe andare in spiag.." ma il tonfo della porta interruppe il monologo di Lucy che incuriosita dal rumore uscì dal bagno per trovarsi da sola in camera.

Intanto al piano di sotto la calma e tranquillità che caratterizzava l'Akane resort era messa a dura prova dal nuovo gruppo arrivato in giornata, rumori e urla provenivano da una determinata stanza. " Grey ti batterò!!!" Natsu con foga violenta lanciava cuscini a destra e manca e allo stesso tempo evitava con sgraziate movenze quelli che gli lanciava il suo rivale. Lisanna seduta sul letto con gambe incrociate, abbracciata a un cuscino scampato dalle grinfie dei due uomini, guardava divertita la lotta di cuscini che si era creata. Grey davanti alla porta lanciò con violenza un cuscino che però finì fuori dalla finestra aperta e Natsu per contrattaccare ne scagliò uno diretto a Grey, ma l'uomo riuscì elegantemente ad evitarlo abbassandosi di colpo. Però proprio in quell'istante la porta si aprì e la cuscinata finì dritta in faccia ad Erza, lasciando i due uomini paralizzati. Il volto di Erza assunse un espressione omicida " E-erza è colpa di Grey" si difese Natsu con voce tremante indicando Grey che lo guardava indispettito " è lui che ha iniziato!" si difese lui, Erza arraffò due cuscini accanto a lei e con precisione li colpì entrambi con un urto così violento da tramortirli al suolo. La risata cristallina di Lisanna arieggiò nella stanza e alzandosi dal letto affiancò Erza " direi che abbiamo decretato un vincitore". Natsu si tirò su seduto massaggiandosi la schiena " allora sei riuscita a farti dare un'altra stanza?" Erza tirò fuori dalla tasca una passepartout,  "si! è stato un colpo di fortuna in questo periodo è molto affollato e senza prenotazione è difficile trovare una stanza libera" "ma non impossibile a quanto pare" rispose Grey felice nel non dividere il letto con Natsu, "si alzò si avvicinò ad Erza, "ma Cana dov'è? non era venuta insieme a te?" l'espressione di Erza si fece amareggiata "l'ho persa di vista, ma so con certezza dove possa essere" e tutti in coro risposero  "al bar".

Lucy si sedette sul letto, i suoi cupi pensieri furono distratti dallo bussare della porta all'interno della stanza, Nashi aprì con cautela e facendo capolino sorrise a Lucy "posso?" "certo" sorrise a sua volta. Nashi si sedette accanto a lei "Loki dov'è?" "è andato a fare un giro" rispose vaga. "Allora che cosa vuoi fare per prima?" le chiese Lucy cambiando argomento, "ci sono un sacco di cose che potremmo fare qui" ma prima di poter organizzare qualunque divertimento Nashi sentiva di dirgli qualcosa "Lucy mi dispiace è per colpa mia se Natsu è qui" Lucy la guardò senza parlare "sono stata io a dirgli dove saremmo andati, ma non pensavo che venisse anche lui ma sopra tutto non pensavo che ti avrebbe fatto arrabbiare la cosa" "no Nashi non sono arrabbiata, va bene così" la tranquillizzò Lucy, anche se in realtà mentiva "allora perchè non andiamo da lui?" gli chiese amabilmente Nashi a treantadue denti e occhioni dolci.

Natsu si buttò su letto con forza tanto da far balzare  Lisanna, anche lei stesa su di esso , lei portò una mano a scompigliargli i capelli "forse è stata una cattiva idea venire" Natsu sollevò la testa "perchè? non ti piace qui?" "non è questo, ma Lucy non mi sembrava felice appena ci ha visto" Natsu roteò guardando il soffitto " ma Nashi lo era, l'importante è questo" sbuffò, stiracchiandosi  "ti sei mai chiesto come sarebbe  la tua vita se tu e Lucy foste rimasti insieme?" gli chiese a brucia pelo Lisanna, tanto da lasciarlo frastornato "no" mentì chiudendo gl'occhi, "anche se all'inizio avremmo provato a creare una famiglia probabilmente non saremo rimasti insieme comunque, veniamo da due mondi diversi e le nostre differenze col tempo ci avrebbero portato a litigare  fino all'odiarci l'uno con l'altro". In realtà quella domanda se l'era posta tantissime volte ma spesso la  risposta mutava e Natsu sapeva che nessuno neanche Lucy avrebbe potuto dargli quella giusta . Aprì gl'occhi e con una certa malinconia disse  "non si costruisce niente senza amore, eravamo due ragazzini, e Lucy si era presa solo una cotta per una persona diversa dagl'ambienti che frequentava, ero solo una novità da scoprire tutto qui" il  silenzio calò tra i due, e la donna incominciò a pentirsi della domanda posta, forse involontariamente aveva riaperto qualcosa nel cuore di Natsu.  Lisanna incominciò a guardarsi intorno finchè notò una borsa accanto alla porta del bagno "e quella?" gli domandò "è di Grey, l'avrà dimenticata qui". Natsu con un abile colpi di reni scattò per posizionarsi su Lisanna "che colpo di fortuna trovare un'altra stanza, io te divideremo questa mentre nell'altra staranno Grey, Cana ed Erza" Lisanna gli mise le braccia intorno al collo per portarselo più vicino "già proprio un bel colpo di fortuna" le bocche si stavano per avvicinare quando dei colpi provenienti dalla porta interruppe i due e Natsu con un ghigno malefico si voltò verso essa "è Grey,  Liz ho bisogno del tuo aiuto".
Lucy e Nashi stavano dietro la porta attendendo che qualcuno aprisse, la donna con le braccia incrociate sul petto è un'espressione del tutto che felice fissò la porta ancora un'istante " magari non c'è nessuno potremmo passare dopo"  fece per andare ma all'improvviso la porta si spalancò di colpo, Natsu dall'altra parte aveva un cuscino a fargli da scudo e gridando euforicamente "Grey sei mio!" si fiondò addosso a Lucy sbattendola per terra, Nashi sconvolta riuscì a stento vedere sua madre schiacciata tra il cuscino e Natsu; l'urlo acuto di Lucy fu così forte da fare uscire dalla porta accanto Erza e Grey sbalorditi dalla scena che si presentava , Lisanna apparì da dietro la porta con occhi sgranati "N-nashi pensavamo fosse Grey..", la risata sadica di Natsu fece capire a tutti i presenti che non avesse ancora colto cosa fosse successo, continuò nel ghignare finchè roteando con la testa si trovò Grey davanti che lo guardava con aria sfottente, il sorriso svanì dalle labbra di Natsu "Grey se tu sei li chi c'è qui sotto ?"  una mano si liberò dalla trappola colpendolo in pieno viso "sei forse scemo ?" urlò da sotto Lucy con voce strozzata.
Il cameriere dell'Akane resort diede con estrema eleganza due bussate rapide alla porta 777, ad aprire fu Nashi. La ragazzina intimidita è imbarazzata rivolse solo un sorriso all'uomo "miss il ghiaccio che avete ordinato" gli passò il ghiaccio secco, Nashi stava ritornando in stanza chiudendosi la porta alle spalle ma il cameriere tossicchiò facendosi attirare l'attenzione, dal carrello con cui era venuto tirò fuori dei cuscini " questi appartengono a voi devono essere accidentalmente caduti dalla vostra finestra" Nashi non proferì parola, nonostante il tono fosse elegante e gentile si vedeva lontano dei chilometri di quanto disturbo stesse dando al resort la presenza di Natsu e compagni, con un altro sorriso tirato e rossa in viso dall'imbarazzo accettò i cuscini entrando definitivamente nella stanza. Intanto Lucy era seduta sul ripiano del bagno accanto al lavabo, con una mano si teneva il ghiaccio dietro la testa "sei un'idiota! oltre a rovinarmi la vacanza vuoi pure uccidermi?" Natsu era accanto a lei, lo sguardo basso e la sensazione di un lieve senso di colpa "scusa" disse debolmente " ormai sei qui dovevi pensarci prima" rispose acida, Natsu aggrottò la fronte "per che cosa pensi che mi stia scusando?" domandò curioso "per il fatto che sia venuto qui no?" disse lei guardandolo con aria sofferente "no, perchè dovrei?" "non capisci proprio niente!!! dovevamo essere solo io, Loki e Nashi " Natsu la  guardò e prendendola in giro disse  "ma non ho ancora visto la tua dolce metà, dove hai lasciato il pinguino?" creando un espressione omicida sulla faccia di Lucy, la discussione fu interrotta da Nashi che entrò nel bagno " Lucy è arrivato dell'altro ghiaccio, glielo passò per guardarla dispiaciuta "come stai?" "adesso un po meglio" disse lei sorridendogli, "tesoro mi potresti portare un bicchiere d'acqua?" "si vado subito" Nashi richiuse la porta e appena lo fece, Natsu continuò ad attaccar briga "la verità è che ti da fastidio la mia presenza perchè sai benissimo che Nashi si diverte più con me che con te" Lucy da seduta  tirò un calcio ben assestato sul ginocchio di Natsu "ai!!" gridò dolorante e a denti stretti chiese "perchè l'hai fatto?" "almeno adesso siamo pari brutto .." di scatto la porta si aprì e i due con un sorriso fintissimo accolsero Nashi, la ragazza passò il bicchiere a Lucy e uscendo di nuovo si riferì a tutti e due " potreste finirla di fare finta di non litigare in mia presenza fa tanto vecchia coppia sposata in crisi in via di divorzio". I due fissarono la porta chiudersi e poi si guardarono a vicenda, un risata uscì da Natsu coinvolgendo anche Lucy "smettila sono ancora arrabbiata" disse lei ridendo "dammi qua" Natsu le strappò di mano il ghiaccio  mettendosi davanti , "no" cercò di rifiutarsi inutilmente lei. Natsu le sollevò delicatamente i capelli e gli mise il ghiaccio dietro l'orecchio "mi dispiace, per la botta dico" disse, guardando il punto dove le stava tamponando il ghiaccio, Lucy stette in silenzio, Natsu era orgoglioso non le avrebbe mai chiesto scusa per una cosa che tra l'altro pensava di non avere nessuna colpa; la guardò poi negl'occhi sorridendo " non ti ricorda niente questo episodio?" Lucy sorrise a sua volta "il nostro primo incontro... mi hai centrata in pieno con una pallonata" disse lei tra il divertito e il patetico "e poi sei venuto a cercarmi in' infermeria" "me lo ricordo, eravamo a scuola" aggiunse lui, continuando a tenerle il ghiaccio dietro la testa " stetti con te tutto il tempo, non ti avrei mai lasciata sola" "ma poi lo facesti" lo interruppe lei a occhi bassi, un espressione amara nacque sul viso di Natsu "Lucy io-" la porta si aprì improvvisamente ma non era Nashi o qualcuno da parte di Natsu, ma Loki, con occhi sgranati guardò Natsu che si spostò velocemente  dalla donna "Lucy che cosa è successo??" disse lui con mezza agitazione "Loki ? che ci fai qui?" Loki si lanciò su di lei prendendogli il viso tra le mani "ho visto il biglietto che mi hai lasciato in camera così vi ho raggiunto e poi Nashi mi a raccontato del tuo incidente" nel fra tempo Natsu si portò verso la porta, anche se la camera era sua si sentiva di troppo nel stare li, si chiuse la porta alle spalle lasciando i due da soli e ritornando dagl'altri. Loki le prese il mento tra le dita e  tirandogli su il volto lo studiò nei minimi particolari "cosa è successo?" "niente, solo una piccola botta in testa vedi Natsu mi è piombato addosso! "cosa? è stato lui?" ringhiò furente Loki girandosi di scatto verso la porta "no!" lo afferrò lei per il braccio tirandoselo contro "è stato solo un incidente" cercò di calmarlo "me l'hai detto tu non facciamoci rovinare la vacanza con la sua presenza" appoggiando la fronte con la sua, "va bene" acconsentì lui. Lucy con aria triste gli sussurrò "dov'eri? sei andato via così  mentre ti stavo parlando e..." "scusa non me ne ero accorto" finse lui "ero andato a fare un giro" "fa niente" si arrese lei, aveva un forte mal di testa e non voleva più discutere. La coppia uscì dal bagno e Nashi si avvicinò " abbiamo deciso di andare in spiaggia tutti insieme va bene?" Lucy sorrise a sua volta ma prima che potesse accettare Loki la bloccò " Lucy è meglio che riposi adesso, con quella brutta botta è pericoloso prendere il sole" la donna si intristì  e annuì all'uomo ma senza perdere il sorriso si rivolse alla figlia "ha ragione Loki, tu vai pure ci vediamo dopo ok?" "no Lucy" tentò Nashi combattuta tra l'andare a divertirsi o restare accanto a Lucy " non accetto dei no, ti ho portata qui per divertirti, mi rifarò domani ok?" le sorrise infine facendogli l'occhiolino. Loki le mise un braccio intorno al collo per portarla via, mentre andava Natsu la guardava, se prima era lieve ora il senso di colpa lo stava dilaniando, voleva fermarla, farla restare la, ma l'unica cosa che fece fu vederla andare via.
Era ormai sera, quando una stanca ma felice Nashi si dirigeva insieme a Natsu nella sua stanza, mentre camminavano la ragazza lanciava occhiate furtive al padre " tutto bene? sembra che non ti sia divertito per niente oggi" Natsu sempre con lo sguardo in avanti rispose "certo ero solo pò stanco dal viaggio" e a Nashi parve strano dato la vitalità e l'energia che lo caratterizzavano, ma non volle approfondire. I due arrivarono davanti alla sua porta   e salutandosi affettuosamente Nashi entrò nella sua stanza. Natsu con le mani in tasca era pronto per andare ma si girò ad osservare la porta accanto, per tutto il giorno si era chiesto come Lucy avesse passato la giornata, stava per andare a bussare e chiederglielo  di persona quando una voce lo bloccò "Natsu, vedo che siete tornati dalla spiaggia" era Loki, Natsu si girò "si, ho accompagnato personalmente Nashi ora se non ti dispiace" stava per andare ma Loki lo fermò un'altra volta " mi chiedo se sei venuto qui per Nashi o forse per qualcos'altro" Natsu si voltò, lo sguardo truce puntava Loki con occhi furenti, quell'uomo lo faceva apposta a metterlo in difficoltà quando nei paraggi c'erano Lucy e Nashi, "non so a cosa ti riferisci" "lo sai benissimo, sta lontano da Lucy, non te lo ripeterò altre volte" chiuse il discorso Loki dandogli le spalle ed entrando in camera. Natsu restò perplesso, e arrivo a una conclusione: Loki avrebbe allontanato da Lucy tutti quelli che riteneva una minaccia per il loro rapporto, anche Nashi.

I giorni avanzarono e la vacanza continuò in qualche modo tranquillo, giungendo quasi alla fine. Era pomeriggio quando Lucy insieme a Loki e Nashi andò nella piscina del resort per godersi gl'ultimi giorni di relax e non si sorprese per niente nel trovare gia la Natsu e tutta la compagnia. Erza con un cennò li invitò a sedersi accanto a loro e se mamma e figlia accettarono di buon grado Loki si allontanò dicendo che andava un pò al bar. Lucy lo guardò con  amarezza, mentre andava via,  non capiva perchè teneva le distanze da Natsu e da chi lo circondava. Si sdraiò sul lettino accanto ad Erza, tolse il cappello a falda larga che portava e inforcò gl'occhiali da sole, intanto Nashi con un urlo si buttò in piscina tenendo le braccia intorno alle ginocchia piegate fino al mento,  facendo sorridere le donne "è uguale a suo padre" sfuggì ad Erza, Lucy sorrise "devo ammetterlo hanno la stessa vitalità". Intanto arrivò anche Lisanna insieme a Cana, quest'ultima  si sdraiò accanto a Lucy "ciao bionda" "ciao Cana" salutò lei cortesemente, ormai era un po che l'aveva conosciuta e quel suo atteggiamento così sfacciato incominciava a piacergli. La sua attenzione fu catturata da Lisanna che era rimasta in piedi a bordo piscina con lo sguardo rivolto verso Natsu , non era la prima volta che la vedeva ma ora la osservava attentamente, nonostante il taglio corto da maschiaccio di quel biondo platino tendente al bianco, le sue curve morbide e generose la rendevano una gran bella ragazza, nel guardarla constatò che ella doveva essere molto più giovane di lei e Natsu. Cana si accorse e con un ghigno stuzzicò Lucy "Natsu ha superato i quattro mesi questa volta deve essere qualcosa di serio" Lucy si voltò di scatto verso Cana " quattro mesi? Natsu non hai mai avuto una relazione seria?" s'intromise Erza " non si è mai impegnato con nessuna, le sue storie sono sempre durate qualche settimana, massimo un mese " Lucy spostò la sua attenzione a Natsu, era in acqua che giocava con Nashi, si domandava il perchè non avesse mai voluto farsi una famiglia, Cana si tirò su annoiata immergendosi in piscina, lasciando le due donne sole. Natsu notò la sua ragazza a bordo piscina e avvicinandosi gli porse il braccio per farsi aiutare ad uscire dall'acqua, ma a tradimento la buttò dentro, Lucy guardò tutta la scena strappandole un sorriso, Natsu era rimasto lo stesso di sedici anni fa, cresciuto solo in altezza, la sua attenzione fu distolta da  Erza "e come se avesse lasciato qualcosa in sospeso" disse guardandola e poi si tirò su mostrandosi in tutta la sua bellezza "se non chiudi definitivamente una storia con una persona non puoi cominciarne seriamente  un'altra con una ragazza qualunque no? " e si buttò anche lei lasciando  di stucco Lucy. A cosa si riferiva Erza? lei in qualche modo si era lasciata quella storia alle spalle anche se ancora soffriva al pensiero di  quei ricordi, ma Natsu? i suoi pensieri furono un'altra volta interrotti dalle urla che provenivano dalla piscina e con suo sommo stupore vide Natsu con in mano il costume di Grey  facendoli roteare con le dita, tutto con sottofondo una risata sadica delle sue, si mise una mano sul viso con espressione squallida sperando che Nashi avesse tenuto gl'occhi chiusi.

Passò anche quella giornata tra risate e divertimenti giungendo la sera. Lucy non riusciva a prendere sonno, la sua testa era affollata da pensieri , rigirandosi nel letto ripensava a Natsu, sul fatto che non avesse mai avuto una storia importante e anche a  Loki, tormentandosi se l'uomo era davvero felice per l'affidamento di Nashi o no. Si voltò verso di Lui, dormiva profondamente in modo rilassato. Si alzò per andare a vedere Nashi, aprì delicatamente la porta per non far rumore e con passi leggeri si avvicinò al letto, anche se la stanza era buia vide subito che Nashi non si trovava li,  provò a vedere se fosse in bagno o sul balcone ma non la trovò, la paura e lo smarrimento si fecero strada in lei.  Si agitò molto ma prima di lanciare allarmi decise di vedere al piano di sotto, senza avvisare Loki presa dall'impulso di trovarla immediatamente, arrivo alla hole dell'albergo fino ad arrivare vicino alla piscina. E li la vide sdraiata su un lettino a bordo piscina, un sospiro di sollievo uscì da Lucy e fintamente calma si avvicinò alla ragazza. Nashi era sdraiata, le mani dietro la testa era persa a contemplare il cielo, sentì una presenza dietro di lei e girandosi trovò Lucy, le rivolse un sorriso e Lucy ricambiò " che ci fai qui? mi sono preoccupata non trovandoti nella stanza" "scusa" le rispose Nashi "ma non riuscivo a prendere sonno"  Lucy si sdraiò vicino a lei guardando il cielo "è meraviglioso" "gia, qualcuno mi ha detto che  le stelle hanno il potere di portarti via dai problemi che ti affliggono" disse Nashi continuando ad osservare il cielo "Nashi se c'è qualcosa che non va con me ti puoi confidare, lo so che a preoccuparti non era solo fatto che io e Loki volessimo stare soli, vero?" la giovane assunse un'aria triste "e che penso che da un momento all'altro tutto questo potrebbe finire" continuando a guardare il cielo diede sfogo hai propri pensieri  "con tutte le altre famiglie è sempre andata male, e nessuna di loro mi aveva dimostrato affetto come lo state facendo voi e anche io mi sto legando sia a te che a Natsu" Lucy le portò una mano sulla sua "questa volta è diverso, io e Natsu stiamo lottando per averti non ti abbandoneremo un'altra volta" Nashi le strinse la mano, voleva credere alle parole di Lucy, ormai l'abbandono l'aveva superato, aveva deciso una volta per tutte di lasciarsi il rancore alle spalle e viversi il presente.
Natsu passeggiava con le mani in tasca gironzolando per l' Akane resort,  la parte esterna dell'albergo era molto ampia caratterizzata da giardini e piccole luminarie in modo da rendere visibile il sentiero che conduceva all'entrata dell'hotel.  Non riusciva a prendere sonno a causa dei molteplici pensieri che gli affollavano la testa. Quella notte il cielo era trapuntato di stelle così belle e luminose da potersi perdere in quella meraviglia e Natsu non volle di certo perdersi lo spettacolo, stava cercando un posto dove godersi quell'incanto. Continuò a camminare finchè non si ritrovò nella zona della piscina, la notte rendeva completamente diverso quel posto, se di giorno era affollato e confusionale, ora  era tutto così calmo, le luce della luna che rifletteva nell'acqua della piscina creava una luce azzurrina rendendolo un posto incantevole. La sua attenzione fu attirata da due figure sdraiate su un lettino a bordo piscina, avvicinandosi capì che si trattava di Lucy e Nashi, le due si erano addormentate abbracciate. Si ritrovò a guardarle con un sorriso, era così bello vederle insieme pensò, Nashi messa su un fianco aveva le mani su quelle di Lucy che si era accoccolata accanto a lei tenendosela stretta, le loro espressioni erano serene e Natsu osservandole ripensò alla domanda che gli aveva posto qualche giorno prima Lisanna "ti sei mai chiesto come sarebbe  la tua vita se tu e Lucy foste rimasti insieme?" forse è anche cosi sarebbe potuta essere, svegliarsi di notte e trovarle li facendoti dimenticare tutti i problemi e le cose che non  vanno come tu vorresti, si rispose mentalmente. Notò una smorfia di fastidio da parte di Nashi, anche se era estate, di notte all'aperto la brezza fredda del mare poteva far venire qualche brivido, si apprestò a prendere un telo che giaceva li di fianco per coprirle entrambe. Chinandosi guardò Nashi, mentre la copriva la sua espressione ritornò a farsi serena, spostò la sua attenzione a Lucy che dormiva serenamente e senza rendersi conto si ritrovò a fissarla. Incominciò ad osservare tutto di lei, i contorni del viso , quelle  ciglia così lunghe che la rendevano così dannatamente bella e le labbra morbide leggermente schiuse, lui che quelle labbra le aveva assaggiate, ma era passato del tempo da allora, troppo tempo che non ne sentiva il gusto.  Si chiese come sarebbe stato nelle catturarle di nuovo  ma durò tutto una manciata di secondi, scosse la testa di fronte a quei pensieri proibiti e ritornò in se, non poteva permettersi di pensare a Lucy in quel modo, non con Lisanna che in quel momento stava dormendo tranquilla nel letto che condivideva con lui. Lucy si scosse leggermente, con la mano si sfregò gl'occhi aprendoli pian piano e Natsu si scostò un pò indietro, "N-natsu sei tu?" si tirò su lentamente per non svegliare Nashi "si stavo facendo un giro quando vi ho visto...." Lucy si voltò a guardarla " ci siamo addormentate senza neanche accorgerci" si alzò e si mise accanto a Natsu, "che ci facevate qui?" domandò "la stavo cercando quando l'ho trovata qui, parlava di stelle e di come ti possono aiutare a farti sentire meglio" disse con aria confusa e Natsu si fece sfuggire un sorriso di consenso lasciando Lucy curiosa. I due osservavano la ragazza che dormiva raggomitolata sul fianco con il telo tirato su fino al naso per trovare un po di calore "non la trovi bellissima?" domandò  Lucy incantata nel guardare Nashi, "Natsu annui "be direi che su questo ha preso certamente da me",  lei  lo guardò divertita, e poi riponendo lo sguardo su Nashi spontaneamente incominciò a parlare " da te a preso il sorriso" Natsu la guardò stupito, era la prima volta che Lucy gli parlava senza rancore ma semplicemente per il piacere di farlo " sorride spesso hai notato? come fai tu" calò un attimo di silenzio finchè "gl'occhi" rispose lui, Lucy si girò non capendo, "mm?" " da te ha preso gl' occhi" la donna sorrise e Natsu tendendo lo sguardo fisso su di lei continuò " sono così belli da poterti perdere dentro" ora si trovavano uno di fronte all'altro e Lucy lo guardava stupita, dopo una pausa silenziosa " a si quelli di Nashi" rispose imbarazzata capendo il fraintendimento, spostando lo sguardo su Nashi per evitare di farsi vedere arrossita, "si" rispose lui ma continuando a guardare lei. "Ora dovremmo ritornare nella nostra stanza, Loki potrebbe svegliarsi e non trovarci" disse Lucy intenta a scrollare Nashi " no aspetta" intervenne Natsu "ci penso io, non svegliarla" l'uomo si chinò  e facendo forza sulle braccia prese in braccio Nashi mentre Lucy lo aiutava nel tenerla coperta.
Natsu camminava per il corridoio seguito da Lucy,  con le braccia possenti teneva sua figlia e Nashi si accorse di lui solo dal calore che esso gli trasmetteva, con gl'occhi chiusi farfugliò "N-natsu.." "shh ti stiamo portando in camera". Lucy gli aprì la porta e l'uomo l'adagiò delicatamente sul letto. I due uscirono e Lucy si chiuse la porta alle spalle appoggiandosi di sopra, con Natsu di fronte a lei "grazie" gli disse, spostandosi una ciocca dietro l'orecchio " Lucy scusa se  mi sono presentato qui rovinandoti la vacanza" ammise finalmente, ma la donna abbassò lo sguardo e sorridendo disse sincera  "no, non hai rovinato niente e poi hai reso Nashi felice, a me importa solo questo" sollevò lo sguardo e entrambi rimasero così a guardarsi senza dire più niente. "Io vado " gli disse Natsu, perchè non riusciva più a sostenere quello sguardo senza far nulla "si, vado a dormire anche io" annui lei, "allora notte Luce" gli disse a bassa voce con sorriso raggiante voltandosi e lasciandola di sasso.  Lo guardò andare via,  ma nella sua testa continuava a rimbombarle quel nome "Luce" solo lui l'aveva mai chiamata così. Sentirsi richiamare così le ricordò troppe cose creandogli una dolorosa fitta allo stomaco e qualche palpitazione di troppo, quei ricordi avevano un sapore dolce ma dal retrogusto amaro per lei, si mise una mano sul cuore come se in  quel modo potesse farlo rallentare. In tutto questo tempo non aveva odiato Natsu ma un certo rancore si era creato in lei, dopo la loro prima volta l'aveva ignorata senza nessuna spiegazione e per sedici anni aveva pensato che lei fosse stata per Natsu solo puro divertimento di un'unica serata , era forse un'illusione pensare che magari c'era stato qualche altro motivo ad allontanare Natsu da lei? rientrò nella sua stanza più confusa che mai, ora l'unica cosa che voleva fare era chiudere gl'occhi e cacciare via tutte quelle emozioni.

L'indomani Nashi si svegilò di buon'ora, scese giu da Natsu e gl'altri per invitarli a fare colazione insieme , ma con suo sommo stupore li trovò gia svegli con le valige pronte "Natsu vai via?" gli chiese dispiaciuta , Natsu gli mise una mano sulla spalla scostandosi un po dagl'altri " e ora che riapra il Fairy tail, tanto ci vediamo fra un paio di giorni no?" facendogli l'occhiolino, Nashi annuì. Li accompagnò finò all'uscita del resort e li salutò finche non vide scomparire la macchina, Natsu guidava con a fianco Erza "è stato un bel gesto il tuo " gli disse guardandolo con gl'occhi e accentuando un leggero sorriso "non so di cosa stai parlando" rispose lui, guardando la strada, Erza voltò lo sguardo verso il finestrino, sapeva che Natsu era andato via prima per lasciare Lucy un pò sola con Nashi, non era poi così egoista,  anche se il suo orgoglio non l'avrebbe mai ammesso....

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Capitolo 10
*** 10-per il verso sbagliato ***


weila!! ciao a tutti sono un pelo in ritardo rispetto al solito ma come noterete il capitolo è leggermente più lungo rispetto agl'altri, comunque non smetterò mai di ringraziarvi  per il sostegno!! vi lascio a una buona lettura (spero !!) un bacio a presto!!


L'estate stava avanzando velocemente, ormai anche agosto stava giungendo al termine annunciando l'arrivo di settembre. Le giornate si stavano pian piano accorciando e anche il clima,  se prima torrido e asfissiante ora a far da padrone era un piacevole calore. Era tarda sera quando Erza si passò una mano sulla fronte per togliersi il sudore e con aria soddisfatta si guardò intorno, finalmente aveva finito di traslocare.   Si accasciò sul divano stanca ma felice, guardando con soddisfazione casa sua. L'appartamento era il luogo dove lei e Natsu erano cresciuti insieme ad Igneel , dopo la sua morte sia lei che Natsu andarono via, lasciando la casa chiusa per sette anni. Erza aveva ridipinto le pareti e messo quasi tutto l'arredamento nuovo, in qualche modo voleva renderla più sua di quello che già era. Il suo sguardò andò su una scatola abbandonata ad un angolo, si tirò su malamente per guardarne l' interno, scoprendo una grande quantità di foto sparse qua  e la, si era ripetuta innumerevoli volte di comprare un' album dove riporle tutte, ma Erza era sorella di Natsu e l'ordine non faceva parte del loro dna. Presa dalla curiosità  si risedette sul divano a gambe incrociate posizionando la scatola in centro e incominciò a tirarne fuori qualcuna.  Un sorriso apparì sul suo viso quando trovò le foto che erano state scattate ad Akane, erano passate già due settimane d'allora; Scelse quella che per lei era la più bella per metterla da parte, avrebbe comprato una cornice e messa in bella mostra nel salone. Continuò a frugare all'interno del contenitore sfogliando foto di vario genere finchè un'espressione amara prese il posto del sorriso nella visione di una determinata foto, quella in cui la ritraeva insieme a Simon e nel guardare le foto rimanenti sul fondo della scatola, scoprì con amarezza che quasi tutte appartenevano a quel passato felice svanito. Simon era ormai il suo ex fidanzato, l'uomo che aveva amato per ben dieci anni, loro due insieme formavano una di quelle coppie storiche nate all'università e continuate anche dopo, ma tutto era finito con un " non ti amo più" da parte di lui , lasciando Erza completamente distrutta. Continuò e nel guardarle  si rese conto che ormai del loro rapporto erano rimaste solo delle fotografie, le lacrime incominciarono a pungergli gl'occhi, ma non voleva più buttarsi giù, aveva passato mesi a piangersi addosso, era stata male e il suo cuore era stato spezzato. ma era giunto il momento di tornare la donna combattiva che era sembra stata. Scattò in piedi determinata, non bastava una casa e un lavoro nuovo per cambiare vita  ma doveva cancellare tutto quello che le ricordava Simon, prese tutte le foto che lo ritraeva cacciandole in malo modo all'interno della scatola e come un furia uscì dall' appartamento scendendo dal palazzo.
Risalendo le scale che conduceva al suo appartamento si sentiva più leggera, aveva buttato tutte le foto nel bidone in fondo alla strada , sapeva benissimo che non sarebbe bastato quel semplice gesto a cancellare dieci anni di storia, ma al momento ciò la faceva stare meglio. Arrivata vicino alla porta notò una figura di fronte ad essa sembrava un uomo. Erza si avvicinò cautamente quando lo vide tentare d' infilare delle chiavi nella toppa, cercando di aprire la porta dell'appartamento della donna. Studiandolo bene lo vide barcollante e con una bottiglia in mano, si avvicinò più lentamente cercando di capire che stava succedendo, a prima vista non sembrava un ladro. " posso sapere che stai facendo?" le domandò cauta, il ragazzo si volto guardandola e dopo una breve pausa sbiascicò "sto cercando di aprire la mia porta non vedi?" tornando a tentare di aprire una serratura con delle chiavi non adatte. Erza si mise una mano sulla faccia, quel tipo era visibilmente ubriaco e probabilmente aveva scambiato la sua porta con quella della donna " quella è la mia porta credo che tu ti sia confuso" le disse lei, l'uomo si fermò capendo il fraintendimento "ah" disse solamente guardandola e barcollando si diresse verso la porta di fronte. Erza stava per entrare a casa sua quando gli lanciò un'altra occhiata, nonostante la condizione attuale nel quale si trovava constatò che l'uomo era molto affascinante, i capelli folti neri con riflessi blu e quello strano tatuaggio sotto l'occhio lo rendevano bello e misterioso; l'uomo era ancora intento ad aprire ed Erza capì che se qualcuno non l'ho avesse aiutato probabilmente avrebbe passato la notte sull'uscio della porta. Si avvicinò a lui e senza dirgli niente gli prese le chiavi dalle mani per aprirgli la porta lasciando l'uomo stupito. Si scostò per farlo entrare ma quell'idiota aveva bevuto così tanto che non si reggeva neanche in piedi, mossa da cosa, neanche lei sapeva, lo sostenne giusto per portarlo dentro, ma l'uomo perse l'equilibrio e nel cadere si trascinò Erza con lui. Erza era finita praticamente spalmata su di lui, quella situazione era veramente bizzarra e pensare che fino a qualche tempo fa aveva preso in giro Grey fino allo sfinimento per una situazione analoga. Cercò di tirarsi su ma il ragazzo l'afferrò per il braccio portandosela vicino al volto, così vicino che i respiri di entrambi si mescolassero insieme, le passò una mano sul volto e con voce roca disse "sei bella quanto un angelo" Erza rimase meravigliata da ciò che stava succedendo e il suo cuore incominciò a batterle all'impazzata, quello era uno estraneo, per giunta sbronzo fino al midollo, perchè la faceva sentire così? e sopra tutto perche gli permetteva questo? . Gli tolse la mano dal viso e si tirò su senza dire una parola, lo lasciò li chiudendosi la porta alle spalle, probabilmente era così ubriaco che domani non si sarebbe nemmeno ricordato di lei.

Loki era steso sul letto a gambe lunghe accavallate una sull'altra e la schiena appoggiata allo schienale, leggendo attentamente una lista " sei sicura di non volere invitare altra gente? hai invitato poche persone per la cerimonia" Lucy arrivò dal bagno della camera slegandosi i capelli  e sedendosi vicino al fidanzato " va benissimo così, voglio solo le persone che mi vogliono bene, non mi interessa fare una cosa in grande con gente estranea" Loki spostò lo sguardo dalla lista a Lucy "sai che tuo padre non sarà d'accordo vero?" Lucy storse il naso sfilando di scatto i fogli dalla mano di Loki facendoli volare via "non mi interessa la cerimonia, quel giorno sarà fantastico anche senza tanti invitati o qualsiasi  altra cosa" si sedette in braccio a lui passandogli le mani trani  capelli, Lucy adorava quella folta criniera che stonava un po' con lo stile elegante che l'uomo spesso portava , tirandoselo vicino al suo viso "perchè mi basta che ci siate tu e a Nashi accanto a me" e lo baciò con trasporto. Quando Lucy si staccò un enorme sorriso apparì sulla sua bocca " e poi sta andando tutto così splendidamente bene che niente potrà farmi perdere il sorriso, finalmente abbiamo fissato la data, la visite di Juvia sono andate tutte bene e domani finirò un'importante servizio così potrò riscattarmi dopo la figuraccia con la Blu pegasus " Loki  fece forza sulla schiena tirandosi su buttando Lucy sul letto e posizionandosi su di lei ma prima che potesse baciarla Lucy lo bloccò mettendogli un dito sulle labbra, guardandolo negl'occhi disse "Loki ci siamo promessi di dirci sempre tutto anche se potrebbe fare male all'altro" Loki la guardò accigliato non capendo "sei felice che Nashi stia con noi?" "si te lo già detto" rispose lui velocemente e riprese da dove l'aveva interrotto. Lucy si abbandonò totalmente in balia del suo amato e mentalmente incominciò a pensare che tutto finalmente stava andando per il verso giusto.

Un nuovo giorno iniziò, il tempo quel giorno aveva regalato un' altra calda giornata di fine agosto, il sole filtrava attraverso le grandi vetrate del Fairy tail illuminandolo, ma nessuno all'interno godeva di quello splendore, infatti il bar era chiuso, almeno per qualche ora. I proprietari e anche molti clienti  si erano radunati tutti al campetto non tanto lontano da li, Natsu e Grey tra i tanti svaghi svolgevano anche l'allenamento di una squadra di calcio di ragazzini, presso che coetanei di Nashi, e quel pomeriggio si svolgeva un'importante competizione. Giunsero anche Nashi e Lucy e Natsu le accolse da lontano salutandole con un'enorme sorriso, riprendendo poi quel gioco di gambe, per non farsi rubare  la palla da Grey, i due come al solito avevano iniziato un "duello". Nashi notò Cana sui gradoni e sorridendogli si avvicinò per andarsi a sedere accanto a lei. Lucy era rimasta indietro sulla soglia del campetto , e con una mano aggrappata alla rete che faceva da recinsione incominciò ad osservare Natsu attirata dalla sua figura, dato il caldo l'uomo era torso nudo e il sudore che si era formato sulla sua pelle abbronzata  risaltava il  fisico allenato e gl' addominali scolpiti sul ventre piatto, Lucy non riusciva a staccargli gl'occhi d'addosso, quei movimenti fluidi e sinuosi la incatenavano a Natsu . Quel momento fu interrotto da una voce squillante proveniente proprio accanto a lei "ciao Lucy sei venuta a vedere la partita?" Lucy  sobbalzò  e girandosi di scattò trovò una sorridente Lisanna " c-ciao,  no ho solo accompagnato Nashi" rispose cortesemente lei sorridendo a sua volta, "oh peccato a Nastu avrebbe fatto piacere che tu restassi" la donna mise le mani dietro la schiena girandosi completamente per guardare verso il campo. Lucy la osservò, Lisanna si rivolgeva sempre in modo gentile verso di lei, ma Lucy si sentiva in disagio nel parlarle e l'apparente totale mancanza di gelosia e fastidio da parte della donna non la convinceva più di tanto "mi ha detto Natsu che sei prossima alle nozze, già fissato la data?"  girò il volto Lisanna puntandola con quei due zaffiri che si ritrovava come occhi "em si, si terrà  a maggio" rispose Lucy mostrandogli un sorriso incerto, mentre l'espressione di Lisanna si fece più soddisfatta come se quella notizia la tranquillizzasse per qualcosa, "deve essere fantastico coronare un sogno d'amore, magari anche io e Natsu faremo quel passo un giorno " aggiunse poi non staccando gl'occhi dai suoi " mi ha conquistato con quel suo sorriso, e già dalla prima volta che l'ho visto ho  capito che eravamo fatti l'uno per l'altra". Lucy si limitò a sorridergli restando in silenzio, quella conversazione non le sembrava una semplice chiacchierata tra donne, ma più che altro un' avviso, Lisanna stava marcando il territorio. Nashi guardava in campo, vedere Natsu e Grey litigare per chi fosse il migliore la faceva divertire, si guardò intorno, la squadra avversaria era già arrivata e quella allenata da Natsu si stava preparando per la partita, i suoi occhi andarono su tutti i giocatori ma la sua attenzione fu particolarmente attirata da uno. Lo guardava mentre palleggiava abilmente la palla, "Romeo Conbolt" si sentì dire da Cana la quale aveva già capito la particolare attenzione che Nashi gli stava dando. "Romeo" ripeté lei quasi senza rendersene conto mentre studiava ogni minimo suo gesto, " è il pupillo di Natsu, praticamente vive al Fairy Tail, ma è stato via per tutta l'estate, per questo non l' hai ancora conosciuto" continuò Cana, ma Nashi l'ascoltava a stento rapita dalla visione di quel ragazzo alto e bello , era così fuori dal mondo che non sentì nemmeno l'urlo che Grey le lanciò dal campo "PALLA!!".  
Nashi tentò di aprire gl'occhi lentamente non capendo cosa fosse successo, vedeva ancora sfocato quando sentì udire le voci di Lucy e Natsu " ma perché qualsiasi cosa nelle tue mani diventa un'arma me lo spieghi?" "non l'ho fatto apposta ho solo calciato". Nashi si tirò su aiutata da Lucy e Natsu accanto a lei, notando le facce preoccupate dei presenti intorno a lei "cosa è successo?" domandò  balbettando, "Natsu ti ha tirato una pallonata addosso " rispose Grey con la calma  glaciale che lo caratterizzava "ah" rispose lei mettendosi una mano sulla testa "scusami piccoletta. abbiamo cercato di avvisarti ma te ne stavi tra le nuvole " Nashi arrossì violentemente e il pensiero di quella figuraccia davanti a quel ragazzo le fece uscire una voce strozzata "n-non fa niente". Lucy la guardo angosciata " stai bene? sei di colpo diventata tutta rossa" Cana con sorriso sardonico le passò un braccio sulle spalle  e tranquillizzando tutti disse "sta benissimo a solo bisogno di camminare un po' vero?" "Nashi annuì ringraziando mentalmente Cana e le due si separarono dal gruppo.  Lucy la guardò mentre andava via e accertandosi che stava bene si rivolse a Natsu "io dovrei andare" Natsu la guardò  annuendo e non le staccò gl'occhi d' addosso finche la sua figura sparì dietro l'angolo, Grey lo affiancò " come vanno le cose con Lucy?" "non so, è come se tenesse le distanze da me" rispose lui, nelle settimane a seguire dopo la vacanza infatti Lucy aveva parlato raramente con Natsu e i due non avevano passato neanche un momento da soli "ad Akane sembrava esserci stato un avvicinamento ma una volta tornati e ritornata ad essere fredda e scontrosa"  continuò dispiaciuto "forse dovresti chiarire una volta per tutte" gli consigliò Grey, sapeva che  a legare quei due non era solo Nashi ma qualcosa di più profondo, ma che per colpa di vecchi rancori veniva ignorato.

Lucy finì l'ultima intervista, e mettendo il blocco degli appunti nella borsa si diresse verso Levy intenta a scattare qua e la " io ho finto" disse  felice all'amica "questo servizio  è durato più del previsto" aggiunse poi. "io ne ho ancora per un po" rispose  scocciata Levy,  le due si diressero verso il tavolo del buffet. Levy studiò bene ciò che c'era sul tavolo e quando puntò uno squisito muffin al cioccolato, cercando di prenderlo la sua mano fu afferrata da qualcuno "bellissima meraviglia mi congederesti l'onore di presentarmi?" Levy si voltò per trovarsi davanti un'affascinate ragazzo "ee?" rispose lei "vedendoti da lontano mi sembravi una dea, non potevo non avvicinarmi e bearmi di tanta bellezza" Lucy alle sue spalle ridacchiò "Levy credo che hai appena fatto colpo su uno dei modelli più pagati del momento, Hibiki"  Levy ancora con la mano unita a quella di Hibiki incominciò a guardarlo perplessa "ti andrebbe di andare a fare un giro?" Levy tentennò finchè da dietro giunse Laxus spintonandola in avanti "vedi di fare come ti dice e tenertelo buono, è il modello di punta della Blu pegasus e non vogliamo fare brutte figure vero?" le sussurrò a bassa voce in un orecchio , anche se Lucy riuscì a sentirlo lo stesso, Quell'uomo la disgustava ogni giorno di più per quella totale mancanza di sentimenti umani. La povera Levy fu trascinata via da quel tipo e Lucy  ignorando Laxus prese una ciambella dal buffet "sai non dovresti mangiarle quelle o non entrerai più nell'abito da sposa" la canzonò Laxus, Lucy digrignò i denti sforzando di ignorarlo. Il telefono della ragazza squillò e allontanandosi dalle orecchie indiscrete del suo vicedirettore rispose "pronto si sono Lucy harphillia lei è il preside della Fairy High ?, avevo chiamato in segreteria stamane per parlare direttamente  con lei riguardo l'iscrizione di una studentessa..."

Gl'allegri cori e i festeggiamenti provenienti dal Fairy tail si sentivano da lontano, la squadra allenata da Natsu e Grey aveva vinto e gl'allenatori avevano deciso di festeggiare tutti insieme.  Tra la confusione e  l'allegria Nashi gironzolava cercando Natsu, quando davanti si ritrovò Romeo, il ragazzo la osservò e sorridendogli gli rivolse parola "ciao" "ciao" rispose lei timidamente non credendo che quel figo da urlo gli stesse rivolgendo parola "tu sei la ragazza della pallonata?" e Nashi si sentì sprofondare dalla vergogna, e se ne uscì con un imbarazzatissimo "già, comunque sono Nashi" "io Romeo" ma questo Nashi lo sapeva già "come stai?" "meglio, complimenti pel la vittoria" cercò di cambiare argomento, "a quella, è merito di tuo padre e Grey se abbiamo vinto" e Nashi sgranò gl'occhi e sorpresa gli domandò "tu sai?" "è la prima cosa che mi ha detto Natsu appena sono tornato, be in realtà ha  già  avvisato tutta la squadra" Nashi non capì e aggrottando la fronte domandò " avvisato?" "si di starti lontano altrimenti ci ucciderà" disse lui ridacchiando e Nashi roteò gl'occhi e si appuntò mentalmente di inveire contro il padre appena l'avrebbe trovato. Romeo gli sorrise facendo sorridere a sua volta la ragazza e dopo una breve pausa silenziosa la guardò intensamente " ora capisco il perchè dell'avviso, è difficile toglierti gl'occhi d'addosso" e il cuore di Nashi incominciò a battere così forte che per un attimo pensò di uscirle dal petto. " Domani sera terremo una specie di festa di fine estate giù al Mercurius, se ti va potresti venire"  ma prima che Nashi potesse dire qualcosa spuntò dal nulla una ragazza che prese sotto braccio il giovane "Romeo ti stavo cercando" appiccicandosi completamente a Romeo, "si stavo parlando con Nashi, a lei e Chelia" ma la ragazza non la salutò e si limitò  a guardarla in modo antipatico. Le due si osservarono a lungo, Chelia era molto carina, portava i capelli rossi  raccolti  con dei lunghi nastri in due code e nonostante la giovane età le sue misure erano già abbastanza generose.  Nashi ebbe la sensazione che non doveva starle molto simpatica solo per il semplice motivo che stesse parlando con Romeo, che fosse il suo ragazzo? "allora andiamo? di la ti aspettano tutti" lo strattonò lei , Romeo guardò un ultima volta Nashi  "ci si vede allora, ciao" e fu trascinato via dalla ragazza scomparendo nella folla, lasciando Nashi con un pugno di mosche. Juvia spinse la porta del Fairy tail trovandosi in mezza a quel delirio, spintonando gente qua e la  si scontrò suo malgrado contro Grey. Cercò di evitare il suo sguardo, da quando durante una visita  accidentalmente aveva sorpreso Natsu avvinghiato a Lisanna e aveva quindi capito che Grey non stava insieme a Natsu, che per convivenza  intendeva amici e sopra tutto che Grey non era  gay, non poteva fare a meno di vergognarsi da morire ogni volta che lo vedeva "Grey sto cercando Nashi, sai dov'è?" disse a occhi bassi "è qui in giro, ci sono problemi? " "no" lo tranquillizzò lei, stava per andare  a cercarla quando per colpa di tutta quella confusione qualcuno spinse Grey ritrovandosi pericolosamente vicino alla bocca di Juvia  "scusa" si ritirò subito lui "n-niente" rispose lei rossa come un peperone per quell' incontro ravvicinato  si diresse da un' altra parte scuotendo la testa e scacciando via tutte le fantasie che si stavano creando nella sua testa, lasciando li Grey,  in fissa a guardarla. Juvia finalmente trovò Nashi e ora le due passeggiavano fuori da Fairy Tail per parlare tranquillamente "Nashi sono venuta a parlarti riguardo il tuo cognome" Nashi aggrottò la fronte "potresti fare domanda nel cambiarlo, ora che sei sotto la custodia dei tuoi genitori naturali potresti prendere quello di Natsu o anche di Lucy" Nashi ci pensò su, doveva cambiare il suo cognome datogli in ospedale con Dragneel? o addirittura Heartphillia? forse ancora era troppo presto per chiedere una cosa del genere, scosse la testa " no non serve va benissimo Ashley" Juvia la guardò e poi gentilmente chiese "so che ci siamo viste pochi giorni fa ma come vanno le cose con loro?" "molto bene" rispose lei sincera " le diverse relazioni che i tuoi genitori hanno, come percepisci la cosa? avresti preferito vederli insieme?"  anche se la visita di Juvia non era per quello la donna si preoccupava sinceramente per la ragazza e voleva assicurarsi che stesse bene, non lo faceva solo per professione ma Juvia era una ragazza dal grande cuore " no, anche se non stanno insieme sono presenti entrambi, non m' importa" rispose lei, più che a Juvia a se stessa.
La festa era ormai finita e in molti erano andati a casa. Nashi seduta sullo sgabello del bancone con i gomiti appoggiati aspettava che Lucy la venisse a prendere, Natsu davanti a lei era intento a lavare l'infinità di bicchieri che si erano creati, "che voleva Juvia?" le chiese "mmm niente di che" suscitando curiosità nell'uomo "Natsu che cos'è il Mercurius ?" chiese poi per distrarlo, Natsu sollevò di scatto la testa " come fai a sapere del Mercurius ?" "ho saputo di una festa" rispose lei giocherellando con le dita sul bancone, "è una vecchia miniera di mercurio fuori città, io e Grey andavamo spesso da ragazzi , non pensavo che ancora adesso organizzassero delle feste laggiù" "posso andare?" Natsu non fece in tempo a rispondere che una voce in lontananza li fece girare entrambi "assolutamente no!" era Lucy arrivata in tempo prima che Natsu la autorizzasse ad andare "perchè ?" rispose di getto Nashi, Lucy si avvicinò " perchè so che tipo di feste organizzano li, gira alcool e non solo" " ti prego è solo una festa" "ho già detto di no" ribadì, Nashi non demorse e girandosi verso Natsu incominciò a supplicare "Natsu tu mi darai il permesso vero?" Natsu si ritrovò in una situazione critica, se da una parte aveva gl'occhioni dolci di Nashi a convincerlo, dall'altra c'erano quelli furenti di Lucy pronta ad ucciderlo se l'avesse contradetta, " mi dispiace Nashi ma se Lucy non è d'accordo non posso farti andare" Lucy si ritrovò a guardarlo incredula, per una volta non gli era andato contro, Nashi sbuffò e senza salutare il padre scattò dalla sedia uscendo dal bar.
Arrivate a casa Nashi si chiuse in camera sua, voleva andare a quella stupida festa e ci sarebbe potuta andare se Lucy non gli avesse detto di no. La donna salì in camera della ragazza con l'intenzione di fare pace, aprì lentamente la botola e chiedendo permesso si avviò verso di lei, Nashi seduta sul letto con braccia e gambe incrociate non rispose e tenne lo sguardo rivolto verso la finestra. "senti c'è una cosa che vorrei dirti" Nashi si voltò a guardarla anche se il suo sguardo era ancora incavolato " fra breve inizierà la scuola è proprio oggi ti ho iscritta alla Fairy high , ti piacerà tantissimo e.." "cosa?" la bloccò Nashi adirata "perchè non mi hai chiesto se avrei voluto andarci?" Lucy la guardò sbigottita "ma la Fairy high è una delle migliori scuole della città, la stessa che abbiamo frequentato io e Natsu, sempre meglio di quella pubblica" "ma forse è li dove vorrei andare" ribatté aspra Nashi "ora fai così perchè sei arrabbiata ma è la scelta migliore per te" continuò Lucy cercando di mantenere la calma,  "non fai altro che farmi fare quello che vuoi tu!!" Lucy si alzò in piedi "è per il tuo bene e ormai ho deciso" "bene tanto no ci andrò" rispose Nashi urlando e una Lucy stizzita andò via dalla stanza lasciando Nashi in preda al nervosismo.

Il giorno seguente Nashi non rivolse parola a  Lucy, era ormai quasi sera e  si trovava come consuetudine da Natsu,  seduta al solito sgabello aspettava che Lucy la venisse a prendere anche se ancora era presto. Con lo sguardo puntato verso un punto indefinito sentì della confusione proveniente dalla porta e voltandosi si ritrovò davanti un gruppetto di ragazzi tra cui Romeo, non capì perchè all'improvviso le incominciarono a tremare le gambe, si rigirò di scatto per non farsi vedere. Romeo si avvicinò al bancone e nel vederla la salutò "Nashi ciao" "ciao" rispose lei timida "allora vieni al Mercurius?" Nashi chinò la testa, era troppo imbarazzante dirgli che i suoi genitori gli avevano vietato tale evento "be ecco io..." "noi stiamo andando adesso se vuoi ti posso dare un passaggio" qualcosa scattò nella mente di Nashi e con un sorriso rispose "certo perchè no?".
Lucy era in salotto con Loki scambiandosi effusioni sul divano, nel baciarla e coccolarla si accorse che la fidanzata  ricambiava debolmente "cosa c'è che non va?" le chiese accigliato "Nashi" rispose lei creando un sospiro scocciato da parte di Loki  "ieri abbiamo litigato e per tutto il giorno non mi ha rivolto parola, e poi poco prima che andassi a prenderla mi ha chiamato dicendomi che stasera stava da Natsu" Loki le passò una mano tra i capelli " è una ragazzina, come tutti gli adolescenti del mondo è soggetta a  cambiamenti repentini d'umore, vedrai che domani sarà come se non fosse successo niente" strappando un sorriso a Lucy. Ritornò a baciarla con più foga e nel farlo Lucy aprì un' occhio notando qualcosa accanto alla  porta staccandosi subito da Loki "il suo zainetto!" si alzò per prenderlo, "lo ha lasciato, qui c'è tutto quello che si porta quando va da Natsu, magari gli serve" Loki sospirò ancora più pesantemente portando indietro la testa e roteando gl'occhi, "potrei portaglielo.." disse tenendoselo abbracciato al petto "oppure potresti ritornare qui" disse Loki scocciato. Lucy prese le chiavi della macchina facendo capire che aveva preso già la sua decisione, "vieni con me?" provò lei "no, devo finire del lavoro" rispose lui di spalle stizzito e nel sentire il rumore della porta sbattere,  Loki non poté fare a meno che pensare che quella ragazzetta le stava portando via Lucy, doveva incominciare a fare qualcosa.  La donna arrivò al Fairy tail accolta da Grey al bancone "ciao Lucy che ci fai qui? "sono venuta a portare delle cose a Nashi, dové?" Grey scosse la testa, "non lo so sono appena arrivato da casa e li non c'era, chiedi a Natsu è nel suo ufficio" Lucy incominciò a stranirsi. Entrando trovò Natsu addormentato sulla scrivania , si avvicinò con l'intento di farlo sobbalzare spaventandolo ma quando arrivò vicino a lui si fermò a guardarlo. Il viso rilassato e il respiro lento rendevano Natsu docile e tranquillo, completamente l'opposto di ciò che era e  Lucy non riusciva a staccargli gl'occhi d'addosso, senza rendersene conto gli passò una mano tra i capelli per svegliarlo, Natsu aprì lentamente gl'occhi e con un sorriso sospirò "Lucy..."  la donna staccò immediatamente la mano, "Natsu, dov'è Nashi?" Natsu si tirò su con un'espressione dubbiosa " non è venuta a casa con te? prima è venuta a salutarmi dicendomi che eri fuori ad aspettarla" il silenzio rispose per lei e guardandosi entrambi capirono dove si trovava in quel momento.
Mercurius, ovvero la vecchia miniera della città ormai in disuso, da anni veniva denominata così e usata dalla gioventù per organizzare feste ed eventi ufficiosi. Nashi si guardava intorno spaesata, un'assordante musica faceva da sottofondo e nonostante la maggior parte di ragazzi che si trovasse li fosse minorenne, girava  un'eccesiva quantità di alcool. Accanto a Romeo si avvicinò ad un gruppo di ragazzi, tra questi riconobbe Chelia che non perse tempo ad avvinghiarsi a Romeo, e con una  mossa scaltra farlo allontanare da lei, lasciandola sola. Intanto dall'altra parte Natsu e Lucy camminavano un di fianco al 'altro presso le vicinanze di Mercurius, c'era un tratto di strada non asfaltato prima di arrivare ai cancelli della miniera e quindi avevano dovuto lasciare le macchine e proseguire a piedi.  "Questa volta la fatta grossa" disse lei furibonda "dai Lucy, tutti noi da giovani siamo andati di nascosto da qualche parte" disse Natsu suscitando un'occhiata di occhi storti, "anche tu, me lo ricordo benissimo quella sera che scappasti proprio per venire qui"  aggiunse poi con sorriso sardonico, "mio padre mi teneva chiusa in casa lo sai, per me era l'unico modo per vederti..." rispose di getto lei, "per uscire" si corresse poi, ma sul viso di Natsu si era già creata una certa soddisfazione. "Non voglio assolutamente che tra me e Nashi si crei lo stesso rapporto" , aggiunse lei continuando ad avanzare verso il sentiero che portava a Mercurius "vorrei che ci fosse fiducia e che ascoltasse i miei consigli" Natsu con le mani in tasca replicò " dovresti incominciare a farlo anche tu senza imporgli ciò che vuoi" facendo fermare Lucy "ti ha detto della scuola vero?" Natsu annuì e i due continuarono in silenzio il tragitto. Intanto Nashi era rimasta sola, aveva perso di vista Romeo e ora si trovava in un posto a lei sconosciuto con gente estranea, voleva ritornare a casa e la consapevolezza che Lucy avesse avuto ragione nel non farla andare li, incominciava a farsi strada in lei. Erano quasi giunti all'entrata del Mercurius quando Natsu si fermò d'innanzi a un grande albero, "che c'è?" chiese lei indispettita, "L'albero Sola" sussurrò guardandolo e nel dirlo appoggiò una mano sul tronco, Lucy si fermò a guardarlo capendo il perchè di quella particolare attenzione all'albero "Luce qua è dove ti ho baciata la prima volt.." "smettila" lo interruppe lei facendolo girare per guardarla "smettila di evocare vecchi ricordi, smettila di chiamarmi così" la voce di Lucy  si fece fredda e tagliente, "ogni volta che lo fai e come se mi tirassi uno schiaffo in faccia, ne parli come se di me ti fosse importato qualcosa " Natsu continuò a fissarla sbalordito, fece per avvicinarsi e dirle qualcosa, ma Lucy lo fermò "no" tendendo il palmo della mano in avanti  "dividiamoci nel cercarla così faremo prima" e si allontanò da lui. Romeo cercava Nashi in mezzo a tutta quella gente, senza capire come avesse fatto a perderla di vista e ora si stava preoccupando dato che la ragazza non conosceva nessuno, finchè non la trovò appoggiata al muro con aria annoiata e disagiata. Si avvicinò avvilito per averla lasciata sola "ei, ti stai divertendo?" le rivolse cauto "non quanto te a quanto pare" rispose lei sorridente ma evidentemente scocciata, "scusa, perchè non facciamo una passeggiata?" disse lui tendendogli la mano, e la barriera offensiva di Nashi si sbriciolò in un battito di ciglia.  Natsu gironzolava per la miniera, era amareggiato e pensieroso, tanto che anche se avesse sbattuto contro Nashi non l'avrebbe vista lo stesso , tentò di individuarla ma la sola figura che riuscì a vedere in lontananza fu quella di Lucy intenta a cercare Nashi a sua volta. La guardò per qualche minuto finchè si accorse che Lucy fissava un punto preciso, spostò lo sguardo verso dove guardava lei e vide Nashi, Lucy l'aveva trovata e ora avanzava verso di lei spedita.  Cercò di fermarla perchè sapeva cosa sarebbe successo da li a poco ma prima che potesse afferrarla Lucy arrivò davanti a Nashi cogliendola di sorpresa.  "Lucy " disse soltanto la ragazza  con un filo di voce "andiamo a casa" sibilò lei aspramente, nel fra tempo Romeo si girò trovandosi davanti una donna furente e subito dopo Natsu dietro di lei, "Natsu che succede?" "dovrei chiederlo io, costa state facendo qui a quest'ora? i vostri genitori lo sanno?" interferì Lucy, ma  prima che Romeo potesse rispondere, Lucy rincaricò con un'altra dose di domande " tu chi sei? hai portato tu qua Nashi?" Nashi intervenì " Lucy basta, Romeo non centra nulla " Lucy l'afferrò per il braccio "andiamo via da qui" trascinandola fuori dalla miniera sotto la vista di tutti i presenti, Natsu a braccia incrociate osservò Romeo intimidendolo "Natsu non stavamo facendo niente di male" si lasciò sfuggire un sorriso, "lo so, Romeo vai casa anche tu adesso ok?" il ragazzo annuì e salutò Natsu guardandolo andare via.
I tre arrivarono davanti alle macchine e Nashi stava per salire in quella di Natsu quando Lucy glielo vietò "no, torni a casa con me!" le ordinò e Nashi cacciò fuori tutta l'ira accumulata "devi sempre darmi degl'ordini??" urlò "ti avevo detto di non venire qui eppure l'hai fatto lo stesso mentendomi, da stasera sei in punizione!" "cosa?" rispose Nashi a occhi sgranati "non sono una bambina!" si girò verso Natsu cercando conforto " posso venire da te?" ma Natsu a malincuore scosse la testa "è meglio se torni a casa con Lucy" Nashi abbassò lo sguardo stringendo i pugni "pensavo che tu fossi dalla mia parte" e dicendo questo salì in macchina. Un' ultimo sguardo tra Lucy e Natsu, poi la donna salì in macchina avviandosi. Le due arrivarono a casa e Nashi furente andò dritta in camera sua sbattendo la botola così forte da fare uscire fuori dalla camera da letto Loki, vedendo giungere Lucy dalle scale con aria spossata le domandò che fosse successo e Lucy diede inizio allo sfogo spiegandogli tutto.

Il giorno seguente Lucy aveva dormito poco, tormentata dal senso di colpa per aver messo in punizione Nashi , la stava accompagnando al Fairy Tail quando il suo cellulare suonò, era Yukino. "Nashi mi hanno chiamato dal lavoro chiedendo di me urgentemente ti va se passiamo un attimo sul set del servizio ?" "come se potessi decidere" sbuffò Nashi spostando lo sguardo verso il finestrino e facendo capire a Lucy che era ancora arrabbiata. Arrivarono sul set fotografico, e la ragazza non poté fare a meno che guardarsi intorno meravigliata, lustrini e paillettes caratterizzavano quel luogo rendendolo un posto curioso quanto attraente. Notarono in lontananza Levy intenta a trafficare con una macchina fotografica, sollevando lo sguardo e vedendo le due, le salutò raggiante. Ricambiarono il saluto avvicinandosi , "Nashi ci sei anche tu?" le chiese Levy e Nashi annuì, con un sorriso sforzato facendo percepire a Levy che c'era  tensione tra madre e figlia. "Allora come stanno andando le cose?" chiese Lucy "bene, a parte i capricci della principessa" rispose ironica. Levy si riferiva ovviamente a Minerva, una delle modelle più ricercate del momento, tanto bella quanto superba, famosa per i suoi modi altezzosi e il pessimo carattere. Le tre furono raggiunte da una stressata Yukino " Lucy sei arrivata!" le disse sollevata, e poi guardando Nashi le domandò curiosa e gentile "e tu chi sei?" Nashi non sapeva cosa rispondere, forse se avesse detto la verità avrebbe messo in imbarazzo Lucy, ma i suoi pensieri furono spezzati da Lucy stessa " è Nashi, mia figlia" disse fiera e sicura, creando una certa sorpresa a Yukino e un lieve sorriso a Levy " "e c-come stai Nashi?" balbettò yukino fintamente calma " non c'è male" rispose simpaticamente la piccola. "Allora che succede?" le domandò Lucy " ecco ci sono state un pò di complicazioni, alcuni modelli vorrebbero fare altre interviste" Lucy si voltò verso Levy "ti prego puoi tenermi d'occhio Nashi? torno subito"  si voltò poi verso la figlia "Nashi sistemo delle cose e torn.." ma Lucy non fece in tempo a finire la frase che Nashi si girò sbuffando, infastidita dell'essere trattata per l'ennesima volta come una bambina. Levy mise una mano sulla spalla di Lucy, confortandola "non ti preoccupare ci penso io " Lucy annuì e voltandosi si avviò con Yukino verso un'altra parte. Levy si avvicinò a Nashi trafficando ancora con quell'arnese, incuriosendo la ragazza, " tu sei una fotografa?" le domandò, " una reporter precisamente"  rispose lei passandogli la macchina fotografica. Nashi incominciò a guardare le foto una dopo l'altra, erano magnifiche confermando il talento della donna "non so cosa è successo tra te e Lucy ma.." Nashi roteò gl'occhi, anche la paternale da parte di Levy non poteva sopportala, "lei ci tiene davvero e vuole  solo il meglio per te" "se ci tiene dovrebbe lasciarmi libera di prendere le mie decisioni" ribatté la ragazza " ritrovarti per lei è stata la cosa più bella che gli potesse capitare e farebbe qualsiasi cosa per te" aggiunse poi Levy sorridendogli, Nashi le passò la macchina fotografica e si girò per guardare Lucy  in lontananza che discuteva con Yukino, Lucy aveva completamente stravolto la sua vita per lei e ne era riconoscente per le sue attenzioni ma era troppo orgogliosa per ammetterlo, era ancora arrabbiata con lei. Levy stette ancora a farle compagnia finche non fu afferrata dalla mano da Hibiki spuntato chissà dove " bellissima creatura ti ho ritrovato" riferendosi alla donna imbarazzata, mentre Nashi assisteva alla scena divertita, "vieni con me, vorrei che mi facessi delle foto a distanza ravvicinata" "no, aspetta" disse lei cercando di divincolarsi inutilmente lasciando Nashi da sola.
La ragazza incominciò a gironzolare annoiata perdendosi in quel mondo vanitoso, finchè senza accorgersi urtò con qualcuno, anzi qualcuna. La donna si girò visibilmente irritata ringhiando "stupida ! vedi di stare più attenta!" , dai lunghi capelli neri e dal fascino orientale, indubbiamente molto bella anche se ciò veniva offuscato dallo sguardo altezzoso e privo di umanità, guardò Nashi dall'alto al basso "vedi dove metti i piedi la prossima volta mocciosa!!" Nashi incominciò a infastidirsi e presa dall'impulsività che la caratterizzava non ci pensò due volte a rispondergli "e tu vedi di darti meno arie", la donna furente agguantò Nashi per un braccio in una morsa dolorosa "stupida ragazzina non hai idea di con chi stai parlando, chiedimi scusa" sibilò a denti stretto "no ci penso proprio stupida oca" rispose sfottente cercando di liberarsi senza riuscirsi. La donna alzò l'altro braccio pronta a schiaffeggiarla e Nashi chiuse gl'occhi stringendoli più che poteva, temendo il colpo. Quello schiaffo fortunatamente non arrivò mai  e aprendo lentamente gl'occhi Nashi fu sconvolta nel vedere Lucy che bloccava le mano della donna. "Minerva non la toccare" ringhiò ferocemente alla modella che nel fra tempo strattonandosi si liberò dalla morsa di Lucy, "Hatphillia stai al tuo posto non sono fatti che ti riguardano" gl'occhi di Lucy erano iniettati di sangue e Nashi vide in lei qualcosa di diverso che non aveva mai visto " se osi di nuovo sfiorarla le uniche foto che vedranno di te saranno quelle sulla tua lapide" le soffiò in faccia. La scena attirò l'attenzione di tutti, compresa quella di Laxus che si trovava  nelle vicinanze, Minerva incominciò a perdere un pò di quella sicurezza che la caratterizzava e Lucy la spintonò via da Nashi facendola sbattere contro il tavolo del buffet dietro di lei, si voltò e afferrando per la mano la figlia la portò via dalle grinfie di quella strega "Nashi ho finito, possiamo andare da Natsu ora".  Minerva sentendosi umiliata e in preda all'ira incominciò ad urlare "sei solo un giornalista da strapazzo, pagherai caro questo affronto" ma Lucy la ignorò completamente e insieme a Nashi varcarono la soglia per andarsene. Levy le stava per seguire sentendo un lieve senso di colpa per ver perso di vista Nashi ma fu fermata da una mano sulla spalla, girandosi si trovò dietro Laxus con lo sguardo puntato verso Lucy  "chi è quella ragazzina?".......

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Capitolo 11
*** 11-aggiustare ciò che è rotto ***



Silenzio. Per tutto il tragitto in auto le due donne restarono in silenzio, Lucy non sembrava più adirata ma addirittura soddisfatta , ma la consapevolezza di aver mandato all'aria tutto il duro lavoro che aveva fatto per quel servizio incominciava a farsi strada in lei, ma non le importava. Nashi dal canto suo aveva abbandonato il broncio per far spazio al senso di colpa, quella sua stupida impulsività l'aveva sempre cacciata nei guai, ma stavolta ne aveva causati a Lucy, anche se avevano litigato, ed era ancora arrabbiata con lei, di certo non voleva rovinarle la carriera. L'auto si fermò davanti al Fairy Tail e Nashi si girò per guardala "Lucy come va?" riuscì a dire solamente, ma si maledì mentalmente non doveva dirle così, no , doveva dirle scusa se ti sto incasinando la vita Lucy,  perché era questo quello che pensava Nashi, era consapevole che da quando era apparsa aveva scombussolato in pieno la vita della donna. Lucy si voltò con un sorriso "va bene finchè ci sei tu accanto a me" e Nashi sentì una stretta al cuore. Lucy le accarezzò la testa con tocco materno e Nashi incominciò a ghignare "certo che non ti facevo così aggressiva" Lucy strabuzzò gl'occhi "be ecco io.." una grossa risata da parte della ragazzina contagiò anche Lucy, e le due si trovarono a ridire insieme come se non fossero successi tutti quei contrasti degl'ultimi giorni. Nashi scese dall'auto per incamminarsi verso la porta, ma poi si voltò guardando Lucy ancora in macchina, aveva notato anche quello, la donna non partiva mai prima che Nashi varcasse la porta del Fairy Tail, è ciò la faceva sentire protetta, un' ultimo sorriso a Lucy e poi si avviò verso il pub. Entrando notò Natsu al bancone con espressione pensierosa, Nashi si sedette sul suo sgabello e appoggiò lo zainetto sul ripiano, lo guardò bene, si domandò se si fosse accorto della sua presenza "Natsu?" solo allora Natsu sollevò lo sguardo e nel vederla sollevò gl'angoli della bocca più in alto possibile "sei ancora arrabbiata?" le domandò, Nashi mugugnò "credo di no".

Lucy guidava senza meta, si ritrovò a ringraziare il cielo che fosse fine settimana almeno avrebbe affrontato le ire di Makarov al rientro del lunedì. Aveva un bisogno disperato di sfogarsi e chi poteva farlo se non il suo compagno? entrò nello studio vuoto, Loki non c'era. Passeggiò per la stanza guardandosi attorno, e notò la cornice che era posta sulla scrivania, la foto raffigurava lei e Loki in un momento felice. Studiò bene  l'espressione di Loki in quella foto, era diversa da quella che aveva negl'ultimi tempi. Inizialmente l'aveva conquistata proprio con la sua semplicità ma nell'ultimo anno Loki incominciava a dipendere sempre più dal lavoro, e un terribile timore assalì Lucy. Loki stava assomigliando sempre di più a suo padre. Le sue paure furono scacciate da due mani intorno alla vita, una voce calda le sussurrò all'orecchio "amore" Lucy si girò e i suoi occhi tristi parlarono per lei. Loki si accorse e accarezzandole il viso disse "perchè sei qui? non dovevi essere a lavoro?" Lucy fece una risata amara e ironizzò "non so se c'è l'ho ancora un lavoro..." lasciando Loki sorpreso.
Lucy spiegò tutto al suo ragazzo, di quello che le era successo qualche ora prima lasciando Loki incredulo, non poteva credere che Lucy fosse diventata così impulsiva, non lo era mai stata, aveva sempre ragionato prima di agire. Si strofinò gl'occhi in preda alla stanchezza " cosa succederà la prossima volta?" Lucy lo guardò con occhi sgranati "che- che vuoi dire?" "devi ammetterlo la cosa ti sta sfuggendo dalle mani, non è un gioco fare la madre Lucy" Lucy si stizzì "lo so benissimo ma ci sto provando" "ma non è abbastanza" alzò di tono, Loki era stanco di tutte quelle novità che stavano stravolgendo la vita di Lucy e automaticamente anche la sua, voleva ritornare alla normalità e il suo auto controllo ormai vacillava terribilmente.  Lucy si sentì morire, l'uomo che amava doveva sostenerla invece non lo faceva,  facendola sentire terribilmente sola, " che cosa dovrei fare, abbandonarla di nuovo?" disse affranta e con le lacrime agl'occhi. Loki si avvicinò posandogli le mani sulle spalle "potresti affidarla alle cure del padre e andare a trovarla quando ti pare" Lucy abbassò lo sguardo incominciando a piangere, tenendosi le mani sul viso "sarà solo per un po' tempo, il giusto per calmare questa situazione, pensaci bene, anche lei vorrebbe questo, non fate altro che litigare, farà bene a tutte e due" alzò lo sguardo per asciugarsi le lacrime da sola "no, no la lascerò di nuovo, glielo promesso".  Loki si staccò e voltandosi di spalle verso la grande vetrata non aggiunse più nulla. Lucy lo guardò girato di spalle, si aspettava che l'abbracciasse e che gli dicesse qualcosa ma Loki se ne stava li. Suonò il telefono e Loki rispose "si arrivo" chiuse la chiamata e andando verso Lucy le accarezzò la guancia "ho una riunione ci vediamo a casa" la donna annuì "non piangere più " la baciò e poi si diresse verso la porta lasciandola sola. Una strana sensazione assalì Lucy, l'aveva consolata a suo modo ma non era quello che si aspettava.

La sera arrivò e Erza stava tornando dal suo nuovo lavoro. Stancamente si trascinò per le scale, fare la cameriera in una tavola calda non era poi così leggero come lavoro, ma a lei non importava. Erza era una guerriera e non aveva paura di combattere, inizialmente aveva provato a cercare nel suo campo, ovvero l'alta pasticceria e, anche con un curriculum di tutto rispetto e un passato come titolare di una pasticceria, non era riuscita a trovare niente, di certo non era altezzosa, se il periodo offriva un lavoro come cameriera per Erza non era un problema. Arrivata alla porta infilò le chiavi nella toppa, prima di entrare buttò uno sguardo verso la porta dietro di lei, si chiedeva ancora di quel ragazzo, non l'aveva più rivisto. Si domandò mentalmente come stesse, e nel farlo entrò in casa. Appena la porta di Erza si chiuse quella di fronte si aprì, l'uomo uscì dall'appartamento ma prima di scendere le scale guardò la porta di fronte alla sua, si chiedeva se la donna dell'altra volta esisteva davvero o fosse stata un'allucinazione, era troppo bella e gentile per essere vera.

Il mattino arrivò, annunciando l'inizio del week-and, Nashi era rimasta a dormire da Natsu come d'accordo, per ora aveva solo un giorno a settimana per poter dormire a casa del padre. Natsu entrò in camera di Cana, la ragazza non c'era, ultimamente passava i week end in compagnia di qualcuno. Tutti sapevano che Cana avesse iniziato una strana relazione con Bacchus ma che fosse una cosa seria lei non l'ho avrebbe ammesso neanche sotto tortura. Si sedette su letto accanto Nashi, che si era appena svegliata, passandogli la tazza con latte e cereali. Nashi incominciò a mangiare a cucchiate tanto da riempirsi la bocca fino a far scendere un rigolo di latte dalla bocca, a quella visione Natsu tentò di soffocare un sorriso, era così buffa vederla così "fche fe?" gli domandò "niente" disse lui, "anzi no, a dire la verità volevo parlarti della Fairy Hig" Nashi mandò giu il tutto e roteando gl'occhi si preparò all'ennesimo discorso su quella stupida scuola" Ti piacerà tantissimo offre molti corsi e poi è la stessa che abbiamo frequentato tutti noi, Erza, Grey anche Cana" in effetti a pensarci, esclusa Erza,  sembrava strano che quei tre avessero frequentato una scuola del genere, conosciuta per il suo prestigio.  "Sono stati gl'anni più belli della mia vita, ho fatto tante esperienze e ho conosciuto Grey, Cana e" "e Lucy" fini la frase Nashi, "si anche Lucy" ripeté Natsu, "era una delle più brave sai? il suo sogno era quello di diplomarsi li" "e io gliel' ho rovinato" rispose Nashi  ridacchiando nervosamente, abbassò lo sguardo nella ciotola mescolando col cucchiaio, forse avrebbe fatto felice Lucy nel diplomarsi li. Lucy salì le scale dell'appartamento, di Natsu e ad accoglierla trovò Grey "Lucy buon giorno, come mai già di mattina?" "sono venuta a prendere Nashi " "la trovi in camera sua" disse Grey indicandogli una stanza in fondo al corridoio. Lucy si avviò verso la stanza di Cana, che ora era diventata anche quella di Nashi, la porta era semi aperta e nel sentire le voci di padre e figlia si fermò sul ciglio restando nascosta e origliando. Nastu accarezzò Nashi  e per tirarla su incominciò nel dire " ti farai un sacco di amici nuovi, e poi ho visto che conosci già Chelia e Romeo che ti aiuteranno ad ambientarti" Nashi tirò su la testa di scatto " lui.. loro frequentano la Fairy High ?" disse con la voce tremante cercando di nascondere l'agitazione in quelle parole "be si, e me ne parlano molto bene" Natsu continuava nel parlare ma la testa di Nashi era già altrove, il pensiero che avrebbe potuto vedere Romeo tutti i giorni la confondeva. Lucy decise di fare la sua entrata bussando alla porta" Lucy ciao" gli disse Nashi "sono venuta a prenderti" gli disse lei avvicinandosi al letto. Natsu la guardò, non avevano più parlato dopo quel che era successo davanti all'albero Sola, e con un cennò del capo la salutò per poi alzarsi e lasciarle sole con una scusa. Nashi si spostò di lato facendo posto alla donna che si sedette accanto a lei, Lucy si appoggiò spalla a spalla e con lo sguardo verso il fondo della stanza parlò "non fa niente se non vuoi frequentare la scuola, mio padre mi costringeva nel fare le cose, e io soffrivo per questo" spostò lo sguardo verso di lei "non voglio che succede questo tra noi" Nashi si girò nel guardarla e con un sorriso smagliante disse "ho cambiato idea" Lucy la guardò poco sorpresa, dopo aver spiato il dialogo tra lei e Natsu aveva capito che avrebbe frequentato la scuola, e non per i corsi che questa poteva offrirle. Natsu rientrò nella stanza con in mano due ciotole  di latte e cerali e sedendosi a gambe incrociate sul letto, ne passò una a Lucy stupita per quella gentilezza, l'accettò, e a differenza di Natsu che mangiava con foga a cucchiate come se non mangiasse da un secolo, ingerì con calma i cereali godendosi la semplicità di quella colazione. Era da tanto che non godeva di momenti semplici e familiari come quelli. Lucy posò il cucchiaio nella ciotola "ti va di andare a visitare la fairy High allora? " Nashi annuì intenta ancora a mangiare "sarà divertente ritornare in quel luogo" disse Natsu, Nashi con la bocca piena bofonchiò " fvieni anfe tu?" "certo" nessuno glile aveva chiesto ma come al solito aveva preso la sua decisione. Lucy e Natsu incominciarono a parlare tra di loro, spiegando a Natsu la scuola e le loro esperienze all'interno di essa, i due erano tornati a parlarsi senza rendersene conto, mettendo da parte quello che era successo qualche giorno fa. Passarono un pò di tempo insieme così, a parlare e ridere tutti e tre insieme. Nashi si ritrovò  a guardarli, era bello illudersi e immaginare che non ci fosse stato un buco di sedici anni, come se avesse passato tutti i giorni della sua vita a svegliarsi al mattino e trovarli li, insieme l'uno con l'altra, insieme a lei. Sorrise e decise stupidamente di fare finta che fosse così, almeno per un'altra mezz' ora.
I tre si recarono alla Fairy high insieme e una volta li, Nashi sollevò il naso finchè potè per guardarsi intorno, quella scuola era meravigliosa e gigantesca, aveva un bellissimo parco intorno, con alberi e distese verdi, cose che nella vecchia scuola pubblica poteva sognarsi. Era molto grande e anche l'interno non la deluse, i corridoi ampi e tutte quelle aule così pulite, Nashi continuò a camminare insieme a Natsu e Lucy  finché non arrivarono  nella presidenza.  Ad accoglierli fu un'assistente del preside, un giovane ragazzo, dallo sguardo serio, portava gl'occhiali e lunghi capelli ma raccolti in un codino ponderato. Fece accomodare i tre e sedendosi anche lui incominciò a tirare fuori dei grossi fascicoli, sfogliandoli con severa serietà. Nashi incominciò a sentirsi in disagio per quel silenzio, era seduta tra Natsu e Lucy e ciò le dava sicurezza, lesse la targhetta che vi era sulla scrivania "mr. Lahar" doveva essere il lecca piedi del preside, per trovarsi una scrivania tutta sua con tanto di targhetta, fu distratta da Natsu accanto a lei, intento a giocherellare con la sedia girevole scoccando una occhiata infastidita da parte di Lahar. L'uomo smise di leggere, e unendo le mani tra di loro si rivolse ai tre "signorina Ashley, abbiamo studiato attentamente il suo curriculum scolastico, ed ecco..tra le varie insufficienze e la pessima condotta non possiamo accettare automaticamente la sua richiesta d'iscrizione" "cosa?" disse Lucy "non potete accettarla solo per qualche insufficienza o qualche ritardo",  farfugliò Lucy in preda ad un attacco d'ansia, Nashi girò il volto verso di lei "emm Lucy forse dovresti sapere che.." ma non fu in tempo a dirglielo che Lahar incominciò a leggere " Insufficienza in nove materie su dieci, è più del sessanta per cento di assenza, e..." staccando gl'occhi dal curriculum e puntando su Lucy "miss Hartphilia, la scarsa condotta non è dovuta solo a qualche ritardo.." Nashi abbassò lo sguardo, " aggressioni e forti discussioni con docenti e studenti per non parlare anche di danni dovuti alla struttura esterna" Natsu si ritrovò a guardala "davvero piccoletta?" "emm diciamo che ho avuto qualche problemino.." non le era mai importato fondamentalmente della scuola, e Nashi non era violenta o disturbata ma solo impulsiva e con una forte attrazione verso i guai. Lahar sospirò "ma sappiamo anche della tua situazione personale, dei vari affidamenti e il preside ha deciso di darti una possibilità " I tre si fecero attenti " dovrai affrontare un test, con tutto il programma scolastico dell'anno scorso, se lo supererai sarai ammessa." lasciando di sasso Nashi.
La piccola camminava sconsolata, la sua era stata una bella illusione durata giusto il tempo che quel damerino secchione la riportasse alla schifosa realtà. Natsu la guardò "ci proverai a fare il test?" "certo" rispose Lucy per lei scoccando uno sguardo infastidito da parte di Nashi,  "scusa, ma sono sicura che se ti impegni supererai il test" disse lei convinta, l'espressione infastidita mutò, e Nashi abbattuta sospirò "non c'è la farò mai"  "si che c'è la farai, ti aiuterò io " disse Lucy tenendola per le braccia "e anche io" rispose Natsu. Nashi li guardò entrambi pensando che riponevano in lei troppo fiducia e annuendo poco convinta accettò di fare quel test per guadagnarsi un posto alla Fairy High.

Quel week-end passò in fretta, almeno per Lucy dato che ora era costretta ad affrontare il suo direttore. Camminando per il corridoio che portava allo studio di Makarov, Lucy incrociò Laxus e nel vederlo roteò gl'occhi, sicuramente avrebbe iniziato con una sfilza di battute fastidiose, ma nel sorpassarlo ricevette solo un cenno appena di saluto. Si fermò davanti alla porta del direttore con la testa rivolta verso Laxus, era strano quello che era appena successo, che fosse così grave la sua situazione tanto da impietosire persino quella roccia di Laxus?. Riempì i polmoni d'aria e poi  bussò alla porta e sentendo la voce di Makarow che la invitava ad entrare si apprestò nel farlo. Una forte fitta allo stomaco la pervase, questa volta non si sarebbe risolto solo con un semplice richiamo. Erano sette anni che Lucy lavorava al Sorcere Magazine, e per tutto quel tempo aveva sempre lavorato ottimamente guadagnandosi la fiducia del direttore e la promozione a capo redattore, sette anni di successi, ma negl'ultimi mesi la sua carriera aveva subito un brusco cambiamento. Qualche mese fa aveva abbandonato una riunione di estrema importanza e ora aggredito una delle modelle più richieste del momento. Minerva Orland non era solo una modella, ma anche la figlia di Jiemma Orland, un 'imprenditore di successo, fondatore della Saberthoot, grossa multinazionale di capi  e articoli sportivi, uomo di potere capace di influenzare chiunque. Sicuramente Minerva aveva gia avvisato il suo caro papà di quell'affronto subito, quella donna oltre a essere aggressiva e superba era anche molto vendicativa e non avrebbe perso tempo nel fargliela pagare cara a Lucy. Il volto di  Makarov era indecifrabile, seria ma non sembrava essere arrabbiato. "Lucy ho saputo cosa è successo durante il servizio, stamane mi ha telefonato personalmente Mr Orland" Lucy, nel fra tempo seduta, incominciò a passarsi le mani tra di loro con nervosismo, temeva che fosse giunta la fine della sua carriera di giornalista al Sorecere magazine, "non devono più accadere cose del genere nel mio giornale per questo ho deciso " e Lucy abbassò la testa  temendo la cosa che più non voleva, il licenziamento " che la Orland non farà più parte delle modelle sponsorizzate dal nostro giornale" Lucy pensò di aver capito male e lanciò uno sguardo interrogativo al suo capo. "Laxus era li e mi ha raccontato tutto,  di come quella modella ti abbia aggredito, io no so i motivi che ti ha spinta a litigare con lei ma ciò che so che nessuno devi alzare la voce o altro verso i miei dipendenti" disse Makarow con voce arrabbiata. Lucy si ritrovò per la seconda volta a non capire Laxus l'aveva difesa? lo stesso Laxus che lei conosceva? Makarov sembrava non essersi accorto nel modo assurdo in cui Lucy lo guardava e continuò il suo monologo "Quella modella non è nuova a questi avvenimenti, tratta come spazzatura la gente che lavora per lei, e io non tollero che i miei figli vengano trattati così" Makarow considerava tale tutti i giornalisti che lavoravano per lui, quella redazione per l'uomo non era solo un lavoro ma una grande famiglia, e Lucy incominciò a pensare di come aveva fatto a dimenticare ciò che quell'uomo era.  "e non mi importa proprio niente delle minacce di quell'uomo, non abbiamo bisogno di gente così. Io so quanto vale il Sorcere magazine e so quanto vali tu, Lucy" a quelle parole Lucy si alzò di scatto abbracciandolo, lo considerava quasi un padre, quell'uomo le aveva dato più rispetto e affetto di  quello vero.
Levy giocherellava con la sedia girevole di Lucy nel suo ufficio, si spingeva avanti e indietro finché non vide apparire la sua amica, si lanciò con un balzo verso di lei preoccupata e curiosa "allora??" il sorriso di Lucy rispose per lei, e Levy sollevata l'abbracciò. Ritornarono a sedersi entrambe "racconta un pò " chiese Levy "Makarow pur di difendermi ha perso l'opportunità di avere una delle modelle più ricercate del pianeta ma la cosa più sorprendente è stato il fatto che Laxus mi abbia difesa , ti rendi conto? probabilmente finirà il mondo " Levy ridacchiò nervosa "ecco c'è una cosa che ancora non ti ho detto "Lucy la guardò inquieta "ecco prima che tu andassi via dopo la lite con Minerva lui mi ha chiesto chi fosse Nashi..." Lucy rimase in silenzio "mi dispiace, sai che effetto a su di me quell'uomo, mi mette paura e poi insistev" "non fa niente" la interruppe Lucy, ed era vero non le importava che Laxus sapesse di Nashi, era sua figlia e l'aveva tenuto nascosto per troppo tempo ora voleva dirlo fiera a tutti senza eccezioni.  La donna si portò un dito sotto il labbro inferiore sollevandolo in su leggermente "il mio stupore però cresce sempre di più, avrebbe potuto mettermi in difficoltà, invece non ha neanche informato Makarow, mi chiedo a che gioco stia giocando" Levy scosse la testa anche lei, in effetti quel atteggiamento  era strano. Lucy guardò l'amica "sono io che devo chiederti scusa, ti sto trascurando, non stiamo nemmeno facendo le nostre seratine insieme" "so io come farti perdonare allora" disse lei con un' occhiolino "so di una band che si esibisce in un certo posto venerdì.."

La settimana passò tranquillamente, le cose per Lucy iniziarono lentamente a risolversi, con Nashi era ritornato il rapporto sereno, con Loki lasciò correre la mancata consolazione facendo finta di niente e continuando la loro relazione così come era sempre andata, Il fine settimana sarebbe partito per un week-end d'affari ma Lucy sarebbe stata in compagnia di Levy. Quel pomeriggio accompagnò Nashi da Natsu, Lucy le aprì la porta del Fairy Tail facendo entrare Nashi, la ragazza aveva le mani occupate  con una pila di libri, così alta da toglierle anche  la visuale, si era impegnata molto quella settimana nello studio. Appoggiò con fatica i libri sul bancone alzandosi con le punte e po si sedette sullo , ormai diventato suo, sgabello.  Grey al bancone gli sorrise "Nashi come sta andando?" "a parte che il mio cervello sta andando in fumo direi benone!" rispose lei sarcastica strappando una risata a Grey. Giunse anche Natsu "ei piccoletta! stasera dormi da me!" si rivolse a lei felice e poi salutò anche Lucy. La donna si voltò verso Nashi per salutarla ma la ragazza la bloccò "perché non resti un po' qui sei sola a casa" Lucy la guardo stupita per quella richiesta e poi guardò Natsu "potresti fermarti a mangiare con noi" tentò lui. Lucy ci pensò su qualche istante ma poi scosse la testa "no ho delle cose da sbrigare sara per un'altra volta" salutò e uscì lasciando a Nashi un'espressione amareggiata. Natsu sapeva che non ci sarebbe mai stata "un'altra volta" e questo per colpa sua, vedere Nashi triste lo rintristì a sua volta.
Dopo una cena in solitaria e un bel bagno rigenerante, Lucy andò a prendere Levy,  e salendo in macchina le domandò "allora dov'è che vuoi andare?" Levy con un'enorme sorriso e occhioni dolci propose "c'è una band che si esibisce in un locale qua in zona" Lucy avviò il motore "dove?" "al Fairy Tail" Lucy per poco non inchiodò, e girandosi verso l'amica la guardò stupita "come?" "dai non è male come posto, me ne hanno parlato molto bene" "non è questo" rispose Lucy riprendendo a guidare, "dai ci divertiremo!" continuò Levy e Lucy non poté che annuire e dirigersi verso il Fairy tail. Una volta arrivati Lucy si stupì della forte confusione che c'era quella sera.  "A quanto pare organizzano spesso questi eventi" alzò di tono Levy per farsi sentire "non ne sapevo niente". Erano mesi che ormai frequentava quel posto anche se le sue erano delle brevissime  visite, a guardarsi intorno c'era una bella armonia, doveva ammettere che Natsu ci sapeva fare con le persone, si faceva voler bene subito. Riuscirono a sedersi a un tavolo ed ordinare da bere. Dopo qualche chiacchierata e risata insieme a Levy, Lucy da lontano individuò Natsu intento a lavorare dietro il bancone, Levy si accorse di quelle lunghe occhiate  e maliziosa chiese "allora con Natsu?  come vanno le cose tra di voi?" Lucy la guardò accigliata "non c'è nessun voi, c'è solo Nashi tra di noi" Levy sorrise "sicura?" "certo!" rispose stizzita, ma poi nel dubbio chiese "perché? forse hai notato qualcosa?" Levy non capì "qualcosa? no be dicevo così, perché ti interesserebbe sapere cosa pensa di te Natsu?" stuzzicò imbarazzando l'amica, "no, no" rispose Lucy bevendo poi tutto d'un fiato la sua birra, cercò di togliersi da quella situazione, conosceva Levy, sapeva che quando s'interessava a qualcosa la sua curiosità raggiungeva livelli mostruosi, "e tu con Hibiki?" le buttò li, e la faccia di Levy tramutò in una maschera depressa "Laxus gli ha dato il mio numero, non fa altro che chiamarmi" disse stanca "mi sta dando il tormento, per questo ho lasciato il cellulare a casa stasera" Lucy la guardò stranita, "non ti piace? sembra una persona molto carina" "no, però non so.. non è scoccata la scintilla.." e Lucy sapeva bene di cosa parlasse. Neanche con Loki era scoccata inizialmente "non devi basarti su quello, le scintille portano guai" perché con lei era scoccata una volta sola, per ritrovarsi incinta a diciasette anni, "dagli una possibilità, se io non l'avrei fatto con Loki me ne sarei pentita amaramente" Levy annuì, i consigli di Lucy erano sacri per lei, magari l'indomani avrebbe risposto a Hibiki.
Il locale era colmo di gente, confusione e musica alta rendevano quel posto caotico. Levy arrivò con fatica al bancone e sollevandosi con le punte individuò Natsu, con un gesto della mano riuscì e farsi vedere. Una volta prese le birre cercò di ritornare al suo tavolo dove l'aspettava Lucy, ma data la confusione riusciva a divincolarsi a stento in mezzo a tutte quelle persone. Il fairy tail guadagnava già di una certa clientela ma durante questo tipo di eventi il locale diventava un vero caos, probabilmente c'erano più persone di quanto il locale riuscisse a contenere. Cercando di tenere le birre sollevate e muoversi in quel turbinio di gente, sostò qualche minuto sotto il palco per ascoltare quel gruppo, non era niente male anche se lo stile musicale non apparteneva nei gusti della ragazza. Fece per andare quando qualcuno la urtò bruscamente. La birra si era completamente rovesciata su Levy creando un' alone giallo sulla sua maglietta bianca, con in mano i bicchieri di plastica ormai vuoti guardò verso chi l'aveva urtata e non potendo credere a suoi occhi rimase a guardarlo  a bocca aperta, come del resto stesse facendo anche lui.  Gajeel la fissò, non poteva dimenticare quel bel faccino, mentre Levy incominciò a pensare che quel tipo lo facesse apposta nello sbucargli sempre davanti "ghi ghi ghi, ei gamberetto dovresti fare attenzione" una vena di rabbia incominciò a pulsarle sulla testa, "ancora tu, aspetta come mi hai chiamato?" Gajeel si avvicinò e tirando fuori un grande fazzoletto glelo porse in modo sgarbato senza dirle niente, Levy si calmò e lo accettò di buon grado, pensando che quello fosse un modo per scusarsi. Si asciugò grossolanamente "non pensavo che ti piacesse questo tipo di musica" la donna tirò su il naso sorpresa di trovarselo ancora li, e sopratutto che gli stesse rivolgendo ancora la parola "be, si poi questo gruppo non è male" Gajeel storse il naso "mmm ho sentito di meglio" Levy spostò la sua attenzione sul gruppo, era la prima volta che li ascoltava, ancora con lo sguardo rivolto verso il palco disse "tipo?" ma non sentendo la risposta si girò, quel ragazzo non c'era più, probabilmente se ne era andato mentre lei guardava il gruppo, o tanto peggio mentre stesse parlando. Sbuffò sentendosi anche tanto sciocca e si diresse verso il tavolo, nell'arrivare Lucy soffocò una risata, "Levy che ti è successo?" l'amica scrollò le spalle, e si sedette "l'ultimamente uno strano tipo mi perseguita" Lucy sorrise "magari è il destino che te l'ho fa incontrare" "come ha fatto con te Nashi?" Lucy sorrise e annuì "va da lei" gli disse Levy guardandola con amore e Lucy rimase sbalordita, poi abbassò il capo "è per questo che hai insistito nel farci venire qui, sapevi che poi avrei avuto voglia di vederla" Levy non disse niente "no, questa è la nostra serata, non faccio altro che trascurarti ultimamente" aggiunse Lucy "non preoccuparti e poi adesso l'unica cosa che vorrei e andare a casa, puzzo di birra" e le due risero insieme, Lucy si alzò di scatto e prima di andare via la baciò sulla guancia più di una volta, adorava quello scricciolo.

Lucy si diresse verso la stanza di Nashi, aprì la porta e spiando nella stanza vide Nashi addormenta sulla scrivania, con una guancia appoggiata su un libro aperto e un braccio che le penzolava. Lucy si accostò piano per non spaventarla e delicatamente la scrollò "Nashi" la chiamò, e lei si tirò su stropicciandosi gl'occhi, "Lucy?" disse confusa "devo essermi addormentata senza accorgermi "adesso basta studiare" le disse premurosa facendola alzare. "C'è la voglio fare, ti meriti qualcosa da parte mia" le disse Nashi di getto senza guardala però, come se si imbarazzasse nel' esprimere i propri sentimenti e Lucy si sentì felice, l'accompagnò a letto, le sistemò il cuscino dietro la testa  e accarezzandole la testa disse "c'è la farai, io e Natsu crediamo in te" Nashi sorrise e chiudendo gl'occhi si lasciò cullare dalle braccia di morfeo. Lucy restò ancora un po' li a guardarla.

Le serata al Fairy tail stava ormai giungendo al termine, mancava ancora qualche pezzo della band prima della fine della loro esibizione,  e anche al bancone la calca di gente che c'era prima ora sembrava affievolita. Grey si avvicinò a Natsu, l'uomo stava a braccia conserte a guardare un punto indefinito "sono giorni che hai la testa fra le nuvole" Natsu si voltò verso di lui "non so che mi prende" Grey lo guardò negl'occhi "è per Lucy vero?" "si" ammise lui, era inutile nasconderlo a Grey, "Nastu è ora che chiarisci con lei, io non so cosa è successo sedici anni fa, ma so che se per tutto questo tempo non ne hai parlato con nessuno e perchè ti faceva male farlo" Natsu si passò  una mano sul volto "lo devo fare, per Nashi" si auto motivò e poi guardò Grey, "se ti avrei raccontato questa storia sedici anni fa probabilmente ora non sarei in questa situazione" Grey accennò un sorriso sardonico  "si lo so" disse e due puntarono lo sguardo verso la band senza dirsi più niente.

Era ormai tarda sera e Levy stava ancora sul ciglio della strada con la speranza di trovare un taxi, incominciava a pensare che non fosse stata una buona idea nel separarsi da Lucy. Con le braccia incrociate cercava di darsi un po' di calore, no che facesse freddissimo ma l'aria fresca di settembre a quell'ora dava un certo brivido sulla pelle, e Levy  aveva ancora la maglietta bagnata, in quel momento le venne in mente quell'idiota che le aveva fatto rovesciare le birre addosso, sembrava quasi che il destino si divertisse con lei nel farglielo trovare sempre davanti. Gajeel camminava con aria assonata scalciando una lattina che si era trovata purtroppo sulla sua strada, quando lo sguardo gli andò su una certa persona. A vederla così, piccola e tremante sul ciglio della strada , le fece quasi tenerezza, cosa che scacciò subito dai suoi pensieri. Si avvicinò e ghignò in modo d'attirare la sua attenzione "ei gamberetto non ti sembra tardi per startene qui tutta sola?" Levy si girò di scatto e nel vederlo la sua espressione si fece aspra, non gli rispose e si limitò a  guardare la strada "se stai cercando un taxi aspetterai qua tutta la notte, ormai è tardi, l'ultimo sarà passato due ore fa" la donna lo riguardò ma stavolta preoccupata "cosa? stai scherzando vero?" Gajeel ridacchiò  voltandogli le spalle " io non scherzo mai buona notte". Le braccia caddero molli sui fianchi di Levy, era in mezzo a una strada di notte e non aveva neanche il cellulare per chiedere aiuto, abbassò la testa e incominciò a incamminarsi, ci avrebbe impiegato delle ore prima di arrivare a casa sua. Dopo qualche passo una luce l'abbagliò da dietro e un rombo di una moto la fece voltare, a fatica riuscì a sentire "gamberetto salta su".

Lucy chiuse la porta e si avviò verso il corridoio dove trovò Natsu che stava giungendo "ciao" disse lui a bassa voce sorridendo "scusa, volevo vedere come stava Nashi" rispose lei "va bene, non preoccuparti"  Lucy andò per sorpassarlo e avviarsi verso la porta ma nel farlo Natsu le afferrò la mano fermandola "aspetta" Lucy si girò e con la mano ancora intrecciata nella sua lo guardò "ti prego lasciati alle spalle il passato" gli sussurrò lui con occhi profondi. Staccarono le mani per mettersi uno di fronte all'altro, Natsu continuò a parlare mantenendo la voce bassa "lo so che è difficile ma fallo e basta" Lucy lo guardò "perché mi chiedi questo?" " e per Nashi, hai visto anche tu come ci guardava quando siamo insieme" Natsu si avvicinò sempre di più inchiodandola al muro "so che possiamo essere molto di più di questo " Lucy si sentì paralizzare e un certo brivido correrle sulla schiena "N-natsu io non posso.." " proviamo ad essere amici e formare una famiglia" Lucy abbassò lo sguardo, per un attimo aveva frainteso ma era meglio così, "sei sleale nel usare Nashi per farti perdonare" si scostò da lui "io ho già la mia famiglia, Loki e Nashi" Natsu la guardò come se lo avesse appena trafitto con lame affilate "io non ci riesco, mi dispiace" e andò via lasciandolo li nel buio del corridoio.

Levy camminava con affianco Gajeel, in mano teneva il casco che il ragazzo le aveva prestato, i due si erano messi a parlare durante quel breve tragitto a piedi, scoprendo i nomi l'uno dell'altro e preferenze musicali. "Perché inseguivi quel tipo quel giorno?" domandò Levy  spezzando il silenzio imbarazzante che si era creato, Gajeel tenendo lo sguardo sulla strada le rispose "è un ladro, volevo acciuffarlo" "allora sei un poliziotto!" disse Levi  indicandolo con l'indice e tenendo il pollice sollevato, schioccando con la lingua e suscitando in Gajeel un'espressione sorpresa "dico ti sembra la faccia di un poliziotto?" in effetti a guardarlo sembrava tutto forchè un' uomo di legge. Levy gli indirizzò uno sguardo curioso "allora che razza di lavoro è?" Gajeel con una certa soddisfazione disse "cacciatore di taglie" e la donna sgranò gl'occhi "wow, figo"  e Gajeel si stupì di quella risposta, di solito le ragazze con cui usciva storcevano il naso nel sapere di quel "lavoro" e molte non lo consideravano neanche tale. Dopo qualche passo Levy si fermo davanti a una porta blu "siamo arrivati "disse e Gajeel ironizzò "vedo che ti piace proprio quel colore" la donna sorrise e si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con dolcezza si avvicinò a lui "grazie per avermi accompagnato" Gajeel s'imbarazzò a tal punto da diventare rosso, nessuno si rivolgeva così a lui, non era abituato. Scorbuticamente disse "be l'ho fatto perché se ti fosse successo qualcosa mi avrebbero fatto tutti il mazzo, dato che sei l'amica dell'amica di Natsu e poi cavolo sei stata proprio stupida a startene li in mezzo alla strada a quell'ora!!" Levy perse tutta la dolcezza per far spazio dentro di se l'acidità "stupido buzzurro" sibilò a denti stretti, voltandosi per andarsene ma Gajeel la bloccò con un braccio tirandosela a se "aspetta" e Levy si ritrovò appiccicata a lui con il palmo della mano premuto sul suo petto "il mio casco" "ee?" disse lei persa nei suoi occhi "il casco, dovresti ridarmelo" Levy si risvegliò dallo stato di trans in cui si trovava, lo guardò infastidita  e sbatté in malo modo il casco sul ventre dell'uomo creandogli un certo dolore che cercò di soffocare facendo finta di niente. La donna infastidita si voltò per rientrare e Gajeel la guardò intensificando lo sguardo sul suo fondo schiena, pensando che non era poi così male quel gamberetto.

Ormai la notte stava giungendo, un leggero venticello settembrino si era alzato facendo incominciare a staccare prematuramente qualche foglia. Natsu si trovava davanti alla porta di Lucy, sapeva che la donna era ancora sveglia, era passato poco tempo da quando aveva lasciato casa sua, voleva chiarire e lo voleva fare adesso. Suonò il campanello un paio di volte e dopo qualche attimo, Lucy aprì e trovandoselo davanti sbuffò scocciata "che vuoi?" "chiarire una volta per tutte" Lucy lo guardò accigliata "per cosa? dirmi che ti dispiace? che eri un'idiota? non mi interessa" e facendolo gli sbatté la porta in faccia con tanta foga da creare un lieve spostamento d'aria. Natsu restò li, con un' occhio tremante dalla rabbia. Si voltò per tornarsene a casa, ma mentre camminava un fuoco ardeva in lui, doveva chiudere questa storia.
Lucy salì in camera sua, slacciò la vestaglia per togliersela restando con la sottoveste, stava per andare a letto quando uno strano rumore proveniente dalla finestra l'attirò. Si avvicinò lentamente, e quando vi si trovò davanti Natsu intento ad entrare dalla finestra semi aperta per poco non urlò. "Che diavolo fai??" ringhiò lei "ti ho detto che dobbiamo chiarire è lo faremo adesso!" rispose lui deciso "vedo che non hai perso il vizio di entrare in camera mia dalla finestra!!"  disse lei cercando di non farlo entrare, portandosi in avanti e premendogli le mani sul petto, ma Natsu era più forte e dopo una breve lotta si sbilanciò in avanti travolgendola e atterrando Lucy  al pavimento.  Natsu e Lucy si trovarono una sopra l'altro. Natsu era a cavalcioni su di lei, con le mani su i suoi polsi, bloccandoli  paralleli alla testa , la sottoveste di Lucy si era alzata appena, mentre di sopra una spallina le era scivolata dalla spalla, scoprendole una generosa scollatura, "N-natsu" balbettò lei imbarazzata, trovandosi così vicina a quel corpo caldo e forte Lucy non poté fare a meno che arrossire e sentirsi strana.  Natsu si ritrovò a fissarla e a fatica si tirò su porgendogli la mano, ma lei rifiutò sollevandosi da sola. Lucy recuperò di fretta la vestaglia e rimettendosela sospirò,   mettendosi le mani sui fianchi disse "perché sei qui?" "sento di chiederti scusa " lei lo guardò  accigliata "pensi che possa bastare?" "no" rispose lui abbassando lo sguardo, "perché fai così?" gli domandò Natsu  stancamente "perché mi tieni lontano? perché..." "perché mi hai lasciato sola" rispose lei interrompendolo, finalmente era riuscita a tirare fuori quello che teneva dentro da troppo tempo.  "Lu me l'hai detto di tu, non volevi che interferissi con la gravidanza"  era vero, quando sedici anni fa  lei andò per dirgli di essere incinta  gli impose la sua scelta impedendogli poi di andare a cercarla  "la nostra prima volta, parlo di quello, perché dopo quella sera non mi ha più cercata?" Natsu si stupì, pensava ingenuamente che non gli avrebbe mai fatto questa domanda, non rispose si limitò solo a guardarla, la voce di Lucy tremava ma il suoi occhi erano fissi su Natsu, sicuri e ardenti, aspettavano una risposta da sedici anni. "Non capisco, per tutto questo tempo ho pensato che fossi stata una conquista da sfoggiare ai tuoi amici ma nessuno sapeva di noi" Natsu abbassò lo sguardo, forse era giunto il momento di dirgli la verità "Natsu perché? ti vergognavi di me a tal punto da tenerlo un segreto?" "no" Natsu la colpì in pieno, aveva cambiato atteggiamento da un momento all'altro, se prima stava sulla difensiva adesso sembrava stesse lottando contro qualcosa, ma no contro Lucy forse contro se stesso " non pensare questo, tu eri meravigliosa e lo sei anche adesso" Lucy lo guardò con stupore, gl'occhi sgranati e le labbra leggermente divaricate " quella notte quando abbiamo fatto l'amore io ti volevo, ti desideravo e non solo fisicamente". Lucy analizzò ogni parola, aveva detto amore e non sesso, la desiderò non solo fisicamente quindi "con il cuore?" gettò lei avvicinandosi " si con il cuore Luce" una fitta nel petto di Lucy si fece sentire fortemente, solo lui poteva chiamarla così "perché allora tutto questo Natsu?  mi hai spezzato il cuore, tutto  questo tempo ho pensato che non ti era importato niente di me" Natsu le strinse le braccia avvicinandosi a tal punto da sfiorarle quasi il viso con il suo "perché ero un codardo, ho avuto paura dei miei sentimenti e poi Lucy cosa ci combinavi con uno come me? non ero alla tua altezza" la voce di Lucy s'indebolì  e la tristezza s'impossessò di lei, scosse la testa debolmente "che dici , no" "guardami ho cercato di allontanarmi da te per farti avere ciò che meritavi ma sono riuscito a incasinarti lo stesso" le mani di Natsu scesero fino a intrecciarsi nelle sue "avresti dovuto farlo decidere a me" disse Lucy soffocando le parole, un nodo stretto alla gola le impediva di parlare. Una mano di Natsu andò ad asciugarle quella lacrima che scendeva solcandole la guancia, per poi prendergli il viso tra le mani e sollevandolo verso di lui  "è stata la cosa più stupida che io abbia mai fatto, non mi perdonerò mai di averti persa". Si ritrovarono  a guardarsi occhi negl'occhi,  e senza rendersene conto le loro bocche si avvicinarono lentamente, pericolosamente vicine.....

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Capitolo 12
*** 12-nuove e vecchie amicizie ***


~"E' stata la cosa più stupida che io abbia mai fatto, non mi perdonerò mai di averti persa". Quelle parole rimbombavano nella testa di Lucy e il suo cuore batteva forte troppo forte, Natsu le teneva il viso tra le mani , si ritrovarono  a guardarsi occhi negl'occhi,  e senza rendersene conto le loro bocche si avvicinarono lentamente, pericolosamente vicine. Lucy doveva staccarsi, spingerlo via da lei,  ma non ci riusciva, una forza a lei sconosciuta la concatenava a Natsu, e lui si avvicinava sempre di più, riusciva a sentire il suo respiro sulla bocca, la pelle del viso incendiarsi sotto il tocco di quelle mani forti ma allo stesso tempo gentili. Lucy chiuse gl'occhi spegnendo il cervello, ma Natsu si fermò sospirando un "no" appoggiando la fronte sulla sua. Lucy, ancora a occhi chiusi lo sentì staccarsi da lei, li aprì per trovarselo davanti girato di spalle, una mano sulla testa l'altra sulla bocca, era confuso. Lucy non riusciva a capire che diavolo fosse successo, era scossa da tremiti ma quel silenzio non lo sopportava più "N-natsu" lo chiamò "non volevo farti questo" disse lui voltandosi. Lucy lo guardò dubbiosa, si stava scusando ? "sono venuto per chiederti scusa e per ricominciare, ora che sai la verità puoi perdonarmi?" aggiunse poi ridacchiando nervosamente. Lucy unì le mani tra di loro facendole cadere in basso "va bene" Natsu la guardò e un sorriso si increspò sulle sua labbra, voleva andare li ed abbracciarla, ma evitò, dopo quello che era successo non era il caso. "Amici come prima allora?" disse lui "si, Nashi ha bisogno di tutte due" aggiunse Lucy consapevole che loro amici non lo erano mai stati. Natsu rimase li a guardarla con quel sorriso che confondeva, ma Lucy era rientrata in se, "Natsu, dovresti andare adesso" le disse tranquillamente "ah si" rispose lui scosso , sorpassandola e dirigendosi verso la finestra, Lucy lo guardò mentre scavalcava e cercava di afferrare il ramo dell'albero di fronte, in modo da poter scendere, solo allora si rese conto e con un balzo urlò "aspetta puoi usare la porta!" ma Natsu era già andato.
Lucy si accasciò sul letto stanca e ancora confusa, per un momento lei e Natsu... chiuse gl'occhi e si prese il volto con le mani, si stavano per baciare diamine. La cosa più triste per Lucy fu nel pensare che era stato Natsu a fermarsi per prima e non lei, ovviamente tra i due era lui quello che agiva d'impulso e non pensava alle conseguenze, perché non lo aveva allontanato da lei? dov'era Loki in quel momento?, si era dimenticata di lui . Si stese girandosi su un fianco e stringendo forte un cuscino, ripensando alla scena le venivano quasi i brividi, da quando Natsu era ritornato a farle quest'effetto così forte?  lei amava follemente Loki, allora perché non era riuscita a controllarsi? ma ciò che in quel momento le arrovellava la testa era il fatto che Natsu si fosse fermato, sospirando anche un no, si chiedeva il perché, dopo quel quasi bacio le parole adatte sarebbero state, "sto con Lisanna" e no  "non volevo farti questo", si era preoccupato pe lei e non per la sua ragazza, o forse era solo un'illusione pensare che nel cuore di Natsu ci fosse ancora spazio per lei? . Si portò le dita sulle labbra pensando come fosse stato se non si fossero fermati sul più bello, ma scosse la testa un attimo dopo,  non sarebbe più successa una cosa del genere, lei amava Loki e non avrebbe rovinato tutto solo perché Natsu le faceva perdere il controllo. La cosa più sensata sarebbe stata quella di non vederlo più, ma sapeva che era impossibile, e poi anche lei aveva visto come Nashi si faceva felice quando si trovavano tutti e tre insieme. Spense la luce decidendo di dormire e dimenticare quello che poi alla fine, non era successo.

Arrivò il mattino, Natsu era già sveglio, in realtà non aveva dormito un gran chè, con i gomiti poggiati sul tavolo e le mani che reggevano il viso, guardava avanti a se. Arrivò Grey dalla sua camera, con i capelli arruffati grattandosi il fondo schiena, sbadigliando disse " buon giorno" ma Natsu non gli rispose. Grey si sedette versando i cereali nella tazza "si può sapere ieri notte dove sei stato?" "da Lucy" sospirò lui, continuando a guardare verso il vuoto, Grey si bloccò con la scatola in mano guardandolo "perché?" "per chiarire" rispose lui laconico. Grey stava per chiedergli che cosa  fosse successo per renderlo così, ma il giungere di Nashi lo fermò. La ragazza avanzò verso il tavolo dando il buon giorno ai due uomini, notò che entrambi erano strani,  ma diede colpa al mattino, afferrò la scatola dei cereali ancora in mano a Grey, "Natsu mi passi il latte?" Natsu le sorrise prendendo il succo d'arancia e versandolo nella sua tazza, inzuppando di succo i cereali che vi erano dentro, per poi passarlo a lei che lo guardava attonita, "natsu sicuro di star bene?"  "si perché me lo chiedi?" rispose lui sorridente.  Grey cercò di salvare la situazione, "allora a che punto sei con lo studio?" Nashi sospirò pesantemente,  "bene anche se mi sta per scoppiare il cervello". Il campanello suonò proprio in quell'istante, Nashi con un balzo scattò dalla sedia per andare ad aprire. Approfittando dell'assenza di Nashi, Grey bisbigliò con tono aggressivo "Natsu che hai combinato?" Natsu ancora con la stessa posizione e la stessa espressione di prima sospirò  "sono andato a casa sua e mi ha sbattuto la porta in faccia" Grey mandò un sospiro di sollievo "ma poi sono entrato dalla finestra di camera sua" e li Grey per poco non gli sputò i cereali in faccia "cosa?"  ma l'arrivo di Nashi con Erza  interruppe i due.  Natsu si voltò verso la donna "ciao, come mai a quest'ora?" " ho portato la colazione" rispose lei raggiante, sollevando dal piatto che aveva con se un tovagliolo, scoprendo una magnifica crostata. La donna si sedette e i quattro incominciarono a fare colazione.
Levy era nel suo ufficio, nonostante fosse sabato mattino, quel giorno decise di andare a lavorare giusto per fare qualche ora extra, anche se in quel momento era distratta da qualcosa. Seduta sulla sua comoda sedia, passava tra le dita quell'enorme fazzoletto che le aveva dato Gajeel la sera precedente, a vederlo meglio sembrava più un foulard. A guardare quel pezzo di stoffa nero con i bordi argentei le veniva in mente di quanto in realtà fosse gentile nonostante apparisse burbero e arrogante. Pensava a lui, alla sua chioma nera e a quel fisico forte e possente e di come si era sentita al sicuro, mentre in moto le cingeva le braccia intorno al petto. Persa in quelle fantasie fu spaventata a morte dall'arrivo brusco di Lucy, quasi urlò quando se la vide davanti. "L-lucy che ci fai qui?" balbettò mettendo via il fazzoletto, notò che l'amica non aveva una bella cera e Lucy dal canto suo era in preda ad un attacco di panico e  non si era neanche accorta di aver spaventato Levy. Freneticamente incominciò a fare su e giù dal piccolo ufficio dell'amica farfugliando e  agitando le mani. "ieri Natsu è stato a casa mia dicendo di chiarire, io gli ho sbattuto la porta in faccia, ma no quella testa calda voleva farlo a tutti i costi" Levy si limitò a guardala spostando lo sguardo da destra a sinistra e cercando di capire "ed è entrato dalla finestra, capisci dalla finestra?! e poi ha incominciato a dire che anche lui mi  amava, e che ha avuto paura e si è avvicinato a me e per poco noi.. "Levy scattò dalla sedia e le bloccò le mani "Lucy respira profondamente" Lucy la guardò  "cosa è successo tra te e Natsu?" domandò Levy temendo una risposta che avrebbe messo nei guai la sua amica "niente" rispose Lucy "lui.. lui si è staccato prima che... ecco.." la donna arrossì e inclinò la testa, era troppo imbarazzante dirlo. "Levy che mi succede? io amo Loki" aggiunse poi disperata. Levy la fece sedere, sedendosi anche lei si avvicinò mettendosi di fronte a lei e tenendole le mani "il fatto di sapere che anche lui provava qualcosa per te forse ti ha confuso" Lucy la guardò in silenzio "non avete mai tecnicamente chiuso quella storia, vi siete solo allontanati, per ben sedici anni, e sapere che è finita per un fraintendimento ti ha spiazzata"  Levy ci sapeva fare con le parole,  riuscì a calmare Lucy "quello che è successo non  cambia ciò che provi per Loki" le afferrò il mento con le dita e le fece l'occhiolino, Lucy le sorrise "grazie, è per questo che sei la mia damigella d'onore" disse poi abbracciandola e Levy se la strinse forte,  come sempre non l'aveva giudicata ma confortata.
Intanto a casa di Natsu stavano tutti allegramente facendo colazione, Natsu si tirò su per andare a vestirsi e Grey ne approfittò per finire il discorso. Lo seguì in camera sua,  chiudendosi la porta alle spalle "Natsu, cosa è successo stanotte? tu e Lucy non avrete... ecco..."  "no" lo bloccò lui "c'è stato un momento in cui stavo per perdere il controllo ma poi l'ho guardata, era li tra le mie mani con gl'occhi chiusi" si passò una mano sui capelli rimanendo un' attimo in silenzio " io gli ho già incasinato la vita una volta, non lo farò di nuovo" aggiunse poi triste, Grey rimase freddo e impassibile "cosa c'è tra voi due?" "c'è Nashi, è basta" rispose Natsu, "dovevamo solo chiarire e adesso che l'abbiamo fatto ritorneremo amici come prima" aggiunse poi sicuro, Grey lo guardò accigliato "non siete mai stati amici" e Natsu si lasciò scappare un sospiro pesante, Grey aveva maledettamente ragione, "lo saremo d'ora in poi allora" e Grey non aggiunse più altro. Sapeva che Natsu credeva in quello che diceva, ma sapeva anche che  si illudeva nel pensare a Lucy come un'amica, non lo era stata in passato e non lo sarebbe stata neanche adesso.

Quella giornata passò tranquillamente, settembre ormai non era più una novità e le calde giornate passate al mare stavano incominciando a diventare un ricordo. Era sera quando Erza tornò dal lavoro, per lei era stata una giornata particolarmente stancante, cos' decise di prendere l'ascensore, fare sette piani di scale non le aggradava molto. Entrò nell'ascensore e  proprio quando le porte si stavano per chiudere una mano le bloccò facendole aprire. Erza si sentì un po' in disagio nel trovarsi davanti il ragazzo dell'altra volta,  lo riconobbe da quel tatuaggio tribale che gli rigava metà viso, così particolare ma allo stesso tempo magnetico. Lui entrò senza fare una piega e voltandosi piggiò direttamente il pulsante. Erza lo guardò di sottecchi, quell'aria impassibile lo rendeva antipatico, non gli aveva rivolto la parola quindi constatò che non si ricordava di lei. Fu molto sorpresa quando all'improvviso si voltò per guardarla in modo malizioso " potevi almeno accompagnarmi a letto" Erza arrossì fino alla punta delle orecchie, si ricordava perfettamente di lei  e per un attimo si vergognò di averlo lasciato li sul pavimento, ma poi rispose "avrei potuto lasciarti sulla soglia della porta" "ma non l'hai fatto" ribattete lui. Intanto l'ascensore saliva arrivando al quarto piano. Erza con la coda dell'occhio notò che l'uomo aveva un sacchetto con all'interno delle bottiglie "vedo che è un vizio il tuo" disse  indicandogli con gl'occhi gl'alcolici e pentendosi subito dopo per la sua sfacciataggine. L'uomo scrollò le spalle "esorcizzo il dolore" i due ritornarono con lo sguardo alle porte facendo calare il silenzio. Dopo breve però l'uomo le rivolse di nuovo la parola "sai te lo consiglio, aiuta a dimenticare", Erza incrociò le braccia sul petto "ho metodi migliori" "tipo quella musica cupa che viene dal tuo appartamento più spesso del solito?" rispose spiritoso,  Erza voltò lo sguardo verso di lui sgranando gl'occhi. Quando capitava che fosse triste, aveva l'abitudine di ascoltare dei pezzi molto malinconici e il più delle volte la rattristavano ancora di più, ma non pensava certo che dall'altro appartamento si sentisse. La porta dell'ascensore si aprì ed Erza scattò in avanti, buttandosi sulla sua porta, entrò e girandosi per chiuderla si trovò davanti di nuovo lui intento a chiudere la sua di porta "comunque sai dove bussare se vuoi cambiare metodo" disse facendogli l'occhiolino e sollevando il sacchetto con gl'alcolici. Erza non rispose, si limitò a chiudere la porta.  Si ritrovò a pensare, "esorcizzare il dolore" disse scrollando le spalle. Ora avrebbe fatto un bel bagno e magari ascoltando un po' di musica.

Passato il week-end arrivò il lunedì decretando l'ultima settimana di vacanze per gli studenti. Lucy aspettava che Nashi scendesse dalla sua stanza per andare a fare l'esame oggi era il gran giorno. Mentre era li a braccia conserte arrivò Loki con una mela in mano, strappò un morso e con la bocca piena disse "dici che c'è la farà?" "certo, si è impegnata moltissimo, peccato che hai proprio delle riunioni oggi, mi saresti stato d'appoggio nel venire" disse poi dispiaciuta, Loki mandò giù il boccone "ti raggiungerò appena possibile" schioccandosi un bacio a stampo. Lucy ovviamente non aveva detto niente a Loki di quello che era successo nel week.and con Natsu, mentre lui non c'era. Si sentiva una vigliacca, avevano promesso entrambi di dirsi sempre tutto, ma la paura di perderlo era troppa, e poi in fin dei conti non era successo niente.
Lucy e Nashi passarono a prendere Natsu e i tre si avviarono verso la scuola. Per tutto il tragitto in macchina, Nashi stette con la testa piegata su un libro, giusto per assorbire quanta cultura potesse. L'auto si fermò davanti all'istituto, Lucy e Natsu si voltarono per vedere come stesse la loro bambina. Ancora con la testa piegata a leggere, l'alzò poi di scatto e chiuse il libro con un tonfo "c'è la farò!" urlò poi convinta, Lucy le sorrise "è questo l'atteggiamento che voglio, brava!" "vai Nashi e stendi quella mezza calzetta occhialuta!" aggiunse poi Natsu strappando una risata a Nashi e un'occhiata storta di Lucy. Entrarono nella scuola dove furono accolti da a Lhahr "buon giorno, signorina Ashley vedo che alla fine si è presentata, ne dubitavo fortemente" Nashi strinse un pugno stava per aprir bocca quando fu incalzata da una voce a lei famigliare proprio dietro le sue spalle "certamente Lhahr, Nashi è molto più intelligente di quello che credi"  I tre si voltarono colti dalla sorpresa, Nashi sgranò gl'occhi "juvia? che ci fai qui?" "sono la tua assistente sociale è mio dovere seguirti in tutto quello che fai, anche se sei affidata ai tuoi genitori, sei ancora sotto la custodia dei servizi sociali".  Nashi la guardò, e si rese conto in quel momento che Lucy e Natsu l'avevano fatta sentire così a casa in quei mesi  da dimenticarsi dell'affidamento temporaneo., Lucy e Natsu si guardarono tra di loro, era triste pensare che Nashi non era ancora stata affidata completamente a loro. Lahar aprì la porta dell'aula per avviarsi all'interno, "signorina Aslhey mi segua pure è qui che si terrà il  test" Nashi entrò senza proferire parola seguita da Juvia e da Lucy e Natsu, ma quest'ultimi furono bloccati da Lhahr "no voi non potete aspetterete fuori". Natsu stava per inveire, se prima si era trattenuto ora non ci riusciva più, ma una mano di Lucy sulla sua spalla lo fermò "la sosterremo da qui" disse tranquillizzandolo di colpo.
L'esame sarebbe durato un'ora, il test comprendeva quaranta domande di cultura generale, tutto il programma del secondo anno, e Nashi si era impegnata duramente per superarlo. Se inizialmente aveva accettato di frequentare quella scuola solo per aver la possibilità di vedere Romeo, poi incominciò a prevalere il sentimento che provava per i suoi genitori, voleva renderli fieri. Ma adesso era una vera è propria sfida, lei contro quello stupido test, contro tutte le probabilità di non farcela. Seduta a quel banco guardò avanti a lei, c'era quell'odioso assistente a farle da esaminatore. Lhahr si avvicinò a lei con un ghigno diabolico, le mise il foglio sotto il naso " questo è il test, hai un'ora di tempo, ovviamente puoi consegnarlo anche prima se finisci prima dell'ora stabilita" Nashi gli rivolse un sorriso fintissimo, avrebbe tanto voluto dirgli qualcosa ma non poteva, chinò il capo e si concentrò sul test.
Fuori dall'aula Lucy camminava nervosamente passandosi le mani tra di loro, mentre Natsu seduto su una sedia, a braccia conserte continuava a guardarla "Lu, Nashi c'è la farà" Lucy si girò, lo fissò un'istante  e poi riprendendo quel ritmo compulsivo disse "lo so, ma forse ho insistito un po' troppo con questa storia"  si fermò e si sedette sulla sedia accanto a Natsu voltandosi verso di lui e prendendosi le mani a mo di preghiera posandole sulle ginocchia "lo so che c'è la farà, ma se non dovesse..." "se non dovesse ci saremo io e te, insieme per consolarla" e senza accorgersene Natsu lasciò scivolare una sua mano su quelle di Lucy per stringerle forti "ma c'è la farà sono sicuro" Lucy si accorse di quella stretta, e quei contatti così vicini le creavano ancora un certo disagio, anche se avevano chiarito , ed era passato qualche giorno da quella notte, ormai non provava più rancore ma non poteva dire ancora con certezza che lui e Natsu fossero amici. Natsu abbassò gl'occhi fermandoli sulle mani di Lucy, con le dita incominciò ad accarezzarle l'anello di fidanzamento,  facendo salire su e giù il dito sopra il brillante. Lucy si stranì di quel gesto, stava per dirgli qualcosa ma da dietro arrivarono delle voci "ei come sta andando?" Natsu si girò trovandosi davanti Erza, Grey, Cana e anche Levy, lasciò la presa dalle mani di Lucy per alzarsi e dirigersi verso di loro, "è ancora dentro" disse teso, anche Lucy si alzò andando verso Levy "Levy ci sei anche tu" "certo so quanto era importante per voi" Lucy poi si voltò verso i tre "come mai siete qui?" "per fare il tifo no?" rispose Cana.  Proprio in quell'istante la porta dell'aula si aprì ed ad uscire fu solo Nashi con la testa chinata, Lucy si buttò su di lei "allora come è andata?" Natsu restò dietro a guardarla "ecco, ho risposto a tutte le domande ma dobbiamo attendere qualche minuto per l'esito" aggiunse poi. Dopo qualche minuto di ansia da parte di tutti, uscì  anche Juvia dall'aula creando una certa sorpresa a Grey che non si aspettava di vederla li. Li salutò tutti con sorriso e poi prese da parte Nashi, "non dovrei essere proprio io a dirtelo ma credo che sia meglio che lo sappi da me e no da Lhahr, ho notato l'antipatia che c'è tra di voi e non troverebbe le parole adatte" Nashi chinò la testa, aveva fallito, per questo era uscita Juvia a dirglielo, per consolarla. Juvia poi sorrise e mettendole una mano  sulla spalla disse " benvenuta a Fairy high" Nashi sollevò la testa di scatto per ingrandire quei suoi occhi già grandi di natura, e con un forte sorriso abbracciò così tanto Juvia da fargli perdere l'equilibrio e a momenti cadere "grazie, grazie" ripetette Nashi, Juvia riuscì a staccarsi "non mi devi ringraziare sei stata tu con il tuo impegno a farcela" Nashi le sorrise un 'altro po' per poi girarsi e correre verso la sua famiglia. La ragazza con un balzò si buttò su Natsu che la prese al volo, e con un bracciò cercò Lucy conivolgendola in quell'abbraccio. Era felice, era insieme alla sua famiglia, l'avevano sempre sostenuta e creduto in lei. Scese da Natsu e con un sorriso si rivolse ai suoi genitori "c'è l'ho fatta" disse raggiante, si avvicinarono anche gl'altri e Grey le scompigliò i capelli affettuosamente "non avevamo dubbi" intervenne Erza "proprio per questo ti aspetta una festa in tuo onore al Fairy Tail" Nashi li guardò stupita, avevano creduto così tanto in lei da organizzarle una festa prima di sapere l'esito. Si avviarono tutti verso l'uscita, tranne Grey che restò distaccato un po' dal gruppo a guardare Juvia mentre sistemava dei dogli nella sua cartella, si avvicinò con le mani in tasca "grazie per tutto quello che stai facendo loro" Juvia arrossì "è il mio lavoro", Grey la guardò intensamente "perché non vieni con noi?" Juvia balbettò, non si aspettava tale richiesta "emm no ho delle cose da fare" ma Grey si avvicinò sempre di più guardandola con quei occhi così profondi e magnetici "dai, non farti pregare" tendendogli la mano.

Quel pomeriggio al Fairy tail si era creata un certa allegria e in molti erano venuti a festeggiare la promozione di Nashi.  Juvia seduta su uno degli sgabelli del bancone si guardò intorno, quell'atmosfera festaiola le metteva allegria, spesso passava le sue giornate in solitaria e trovarsi li la faceva sentire stranamente una sensazione familiare. Si avvicinò Grey, al di la del bacone, passandogli un cocktail, Juvia lo accettò e sorseggiando disse "se quel giorno non mi avessi fermato, Nashi avrebbe perso tutto questo" Grey mise i palmi delle mani sul bancone sporgendosi verso di lei con il viso "tutta colpa di quei  fraintendimenti" disse poi a un centimetro dal suo naso mentre la guardava in modo ammaliatore, Juvia fu pervasa da un' improvviso calore a quell'avvicinamento di Grey al suo viso, "be si per fortuna che non sei gay, cioè io non ho niente contro i gay , io amo gay" farfugliò agitata lasciando sbigottito Grey,  diede una lunga sorsata e poi con una scusa si tirò su confondendosi con la gente.  Grey fu attirato dalla risatina di Cana anche lei seduta li vicino "vedo che hai scelto la tua prossima preda Fullbuster" sbiascicò Cana in preda a una sbronza, grey fece una smorfia e poi si diresse verso il magazzino.
Nashi era felice, non solo per l'esito dell'esame ma anche per tutto il sostegno che gli aveva dato la sua famiglia, gironzolò un po'  e appena vide Romeo, si fece coraggio e  si avvicinò a lui salutandolo "ciao" Romeo fu felice nel vederla "congratulazioni" gli disse "potremmo vederci più spesso così" aggiunse poi facendo arrossire la ragazza. "volevo chiederti scusa, per l'altra volta al Mercurius" disse Nashi cercando di nascondere l'imbarazzo, "non preoccuparti, non sai come ha reagito mio padre quando l'ha scoperto, ho finito la punizione due giorni fa "disse ridacchiando appoggiandosi un mano sulla testa" anche Nashi rise, colpita dalla sua sincerità. "senti ti va di venire al cinema domani?" gli chiese Romeo con una certa luce negl'occhi, ma Nashi abbassò lo sguardo. "Romeo non vorrei mai mettermi tra te e Chelia" disse sincera, Romeo le piaceva ma i triangoli non facevano per lei.  Romeo inarcò un sopracciglio guardandola con stupore, e dopo qualche secondo rise sguaiatamente facendo sollevare lo sguardo della ragazza "io e chelia non stiamo insieme" gli disse e poi "allora ci vieni al cinema o no?"  lo guardò gioiosa, e cercando di nascondere l'euforia disse un semplice "si". Lucy intanto era appoggiata al bancone cercando di telefonare Loki, ma l'uomo non rispondeva, probabilmente era ancora in riunione, seccata chiuse l'ennesima telefonata.  Si guardò intorno e vide arrivare davanti a se Natsu con troppe bottiglie in mano, faceva fatica a tenerle e qualcuna le sarebbe pure caduta se non fosse arrivata lei in tempo ad aiutarlo "grazie" disse lui con il suo immancabile sorriso. I due andarono dietro il bancone e Lucy aiutò Natsu a sistemate le bottiglie. "Natsu questa dove la metto?" disse lei chinata sotto il bancone, Natsu si chinò anche lui e infilando la testa all'interno di uno scomparto disse "qui", anche Lucy si porse senza accorgersi azzerando la vicinanza tra di loro, Natsu le sorrise e Lucy boccheggiò, "dovremmo evitarlo questo" disse poi, cercò di tirarsi su ma Natsu la riportò giu "perchè? siamo amici no?" Lucy fece una risatina isterica. Gia erano amici, solo quello. Natsu abbassò lo sguardo "senti non ne abbiamo più parlato di quello che è successo in camera tua, ma te lo prometto non capiterà più" Lucy lo guardò non riuscendo a dire niente, non ne avevano più parlato di "quello"" Natsu rimase li a guardala ogni volta che stava vicino a Lucy stava bene, si sentiva in pace, ma non voleva crearle problemi. Una voce improvvisa arrivò dal bancone "Natsu sei qui ?" facendo spaventare i due e Natsu sbattette violentemente la testa contro la parte superiore del bancone, si alzò massaggiandosi la testa con aria sofferente seguito da Lucy con aria colpevole.  "Lisanna sei arrivata!" disse lui mentre Lisanna li guardava entrambi con aria sgradevole mista a stupore "che facevate?" interrogò, "stavamo sistemando delle bottiglie" rispose lui tranquillamente non capendo la situazione che si stava creando. Lucy notò di quanto fosse stizzita in quel momento Lisanna, "vado a telefonare a Loki, vorrà sapere anche lui come è andata" disse  e si allontanò sotto lo sguardo di entrambi. Lisanna mise le mani sui fianchi "Natsu che ci facevi qua con lei?" "te l'ho detto sistemavo bottigile" ripetette "allora come è andata all'università?" cercò di sviare lui,  Lisanna si sedette sullo sgabello e allungando le mani arrivò a prendere le sue "bene, ancora qualche esame e poi mi laureo" "sono contento" disse lui felice, "Natsu, me lo diresti se ci fosse qualcosa che non va tra di noi vero?" gli disse lei glaciale, "certo" disse lui sicuro tranquillizzandola.
La festicciola  stava continuando, Levy si guardò intorno, finchè non trovò Gajeel seduto su uno sgabello vicino al bancone e si stupì nel trovarlo li, per quel poco che lo aveva conosciuto pensava fosse un tipo solitario. Andò per avvicinarsi, non sapeva il perchè, ma aveva voglia di parlare con lui, ma nel farlo il suo telefono squillò, lo tirò fuori vedendo che Hibiki la stava chiamando, indugiò un' attimo nel rispondere guardando verso Gajeel,  ma le vennero in mente le parole di Lucy qualche giorno prima, si spostò verso un angolo meno affollato per rispondere. Dopo qualche minuto di parole, quasi tutte dell'uomo, Levy lo salutò "ok ci vediamo sabato allora un bacio" chiuse la telefonata fissando il telefono. Aveva accettato un appuntamento con Hibiki, ripose il telefono in tasca per andare verso il bancone e salutare Gajeel, ma quando arrivò non trovò più l'uomo, probabilmente era andato via mentre lei era al telefono.
La festa finì e arrivata ormai la sera le due donne rincasarono. Nashi si mise a letto stanca ma felice, sapeva che era solo l'inizio aver superato quel test, ma sapeva che poteva farcela. Lucy salì per darle la buona notte, le tirò su la coperta, ma prima che potesse andare via Nashi disse "Lucy, vorrei andare al cinema domani" Lucy la guardò "certo, potremmo andare nel pomeriggio" "eem no, ecco mi hanno invitato" Lucy si sedette e come una bambina incominciò a fare tantissime domande, e Nashi cercò di rispondere almeno a quelle non troppo imbarazzanti. Le raccontò di Romeo, di come l'aveva incontrato e della probabile concorrenza con Chelia. Lucy acconsentì per il cinema e dandole un bacio sulla fronte, uscì dalla stanza spegnendo la luce. Andò verso la sua stanza le venne da ridere pensando al primo incontro di Nashi con quel ragazzo, molto simile a quello avvenuto tra lei e Natsu sedici anni fa.   Scese al piano di sotto sentendo rincasare Loki, "ti aspettavo oggi" disse lei amaramente "scusa ma ho lavorato come un matto" disse lui accarezzandole la guancia "sono stanco morto". Loki salì le scale che portavano alla camera da letto di Lucy, anche se non abitava li ufficialmente, era un abitudine dormire li, "è andata bene" disse lei, e l'uomo girandosi di spalle accennò un lieve sorriso. Lucy lo guardò mentre saliva le scale, gli era mancato tanto quei giorni che non c'era stato ma adesso che era tornato la sensazione che aveva provato in quei giorni sembrava la stessa.

Il giorno dopo Natsu non stava affatto bene, in piedi dietro al bancone, stava a braccia conserte con un'espressione terrificante, roba da far gelare il sangue nelle vene. "sicuro di star bene?" chiese Grey con un sorriso strafottente, "sto bene, piantala di chiedermelo" sentenziò.  Anche Lisanna, seduta dietro al bancone lo guardava in modo preoccupato. In realtà non stava bene, la sua non era neanche un'arrabbiatura, il motivo del suo stato era molto semplice : gelosia, ma non per Lisanna, ma bensì per Nashi. Quel pomeriggio aveva saputo da Lucy l'appuntamento con Romeo, e anche se davanti alla ragazzina fece finta di niente, in realtà le sua budella si stavano contorcendo nel sapere che qualcuno avrebbe potuto fare dei pensieri poco casti sulla sua bambina.  "Al diavolo" gridò a un certo punto uscendo dal pub e andando verso la macchina. Lisanna lo seguì con lo sguardo "dove sta andando?" Grey appoggiò i gomiti sul bancone e con le mani si tenne il viso, mentre guardava il suo amico in preda a un' attacco di gelosia paterno, "a rovinare l'appuntamento di sua figlia" Lisanna si rivoltò, avrebbe potuto dirgli di andare con lui  per poi dire  "con me non ha mai dimostrato tutta questa gelosia".
Nashi arrivò al cinema, aveva insistito nel non farsi accompagnare, prendere l'autobus era la decisone più adatta, avrebbe evitato un interrogatorio di Romeo da parte di Lucy. Quando arrivò però la scena che si trovò davanti la lasciò a bocca aperta, si c'era Romeo che l'aspettava, ma non solo, c'era un intero gruppetto, amici di Romeo probabilmente, cui c'era anche Chelia, non era un appuntamento, ma un'uscita amichevole.
Lucy era in casa quando dei forti colpi provenienti dalla porta la fecero sobbalzare, andò ad aprire per trovarsi davanti Natsu " cosa c'è?" chiese curiosa "andiamo al cinema" Lucy lo fissò un attimo pensando che Natsu fosse impazzito, ma poi capì "Natsu non possiamo andare, quando ci vedrà li si arrabbierà parecchio" "e chi ha detto che ci vedrà" rispose lui con espressione diabolica. L'afferrò per la mano trascinandosela dietro "che intenzioni hai?" "voglio solo controllare la situazione" rispose lui "perchè dovrei venire anche io?" disse cercando di divincolarsi "perchè tu mi fai essere meno impulsivo, eviteremo che uccida il povero Romeo, mi dispiacerebbe mi sta simpatico quel ragazzo" disse lui come se avesse detto la cosa più normale al mondo, lasciando Lucy di sasso.
Era strano di come quei due si compensavano, presi separatamente Natsu agiva d'impulso mentre Lucy ragionava in modo distaccato, ma insieme Lucy diventava incontrollabile mentre Natsu in qualche modo si calmava.  Arrivarono al cinema, restando un po' in disparte individuarono Nashi, ancora non era entrata in sala. Lucy notò subito qualcosa di strano, erano in gruppo, non da soli e  capì subito ciò che era successo. Si dispiacque molto, pensando alla delusione di Nashi nel aver frainteso, si girò verso Natsu "credo che non avrai niente da temere" gli disse poi, ma Natsu, che nel fra tempo aveva comprato una porzione gigante di pop corn, sembrava non capire "perchè?" Lucy tentò di spiegargli ma Natsu fu distratto dall'entrata di Nashi nella sala, "andiamo" disse trascinando di nuovo Lucy con se.
Nashi si trovò così in un uscita di gruppo, e mentre afferrava popcorn e li trangugiava masticando meccanicamente si ritrovò a riflettere di quanto fosse stata stupida nel pensare che Romeo l'avesse invitata a un appuntamento.  Di sicuro le faceva pena nel vederla da sola, o forse era per ingraziarsi ancora di più Natsu se l'aveva invita per quel pomeriggio. Tentò di seguire il film ma la sua concentrazione era fortemente minata, guardò accanto a lei per trovarsi a due posti più in la Romeo con accanto Chelia. Digrignò i denti e si tirò su lasciando la sala senza dire niente, non aveva più senso stare la, Romeo e Chelia non erano fidanzati, ma di sicuro la ragazza non aspettava altro e Romeo era troppo stupido per accorgersene.  Mentre andò via , Romeo girò completamente la testa per guardarla.
Mentre saliva le scale che la portavano all'uscita della sala, Lucy si accorse dell'arrivo di Nashi e istintivamente abbracciò Natsu accanto a lei per nascondersi entrambi , lo afferrò con entrambe le braccia per spingerlo in fondo "giu" bisbigliò, sollevò poi la testa ruotandola verso l'uscita vedendo che Nashi aveva abbandonato definitivamente la sala, "è andata via" disse poi stranita "Lucy" bisbigliò Natsu , ed ella ancora con lo sguardo rivolto verso l'uscita chiese "che c'è?" "potresti staccarti adesso" e Lucy si voltò notando solo in quel momento di essere avvinghiata a Natsu, si staccò subito farfugliando uno "scusa" Natsu si tirò su, scuotendosi i pantaloni per mandare via i popcorn che gli erano caduti addosso "direi che possiamo andare". I due si avviarono all' uscita e camminando uno a fianco a l'altro Nastu disse "non eravamo mai andati al cinema  vero?" "no" disse Lucy scuotendo la testa e sorridendo "in realtà non abbiamo fatto niente di quello che fa una coppia, anche perchè non siamo mai stati una coppia" Natsu rise passandosi una mando dietro la testa "be qualcosina che le coppie fanno direi che noi l'abbiamo fatto alla grande" e Lucy gli diede una gomitata sul fianco "stupido" disse fintamente scocciata. Camminarono un altro pò quando Natsu la prese per le braccia per spingerla contro la parete vicino alla porta  "C'è Nashi proprio davanti a noi, è fuori" disse, tenendola schiacciata al muro e sporgendo la testa al di la per controllare, "ed è arrivato anche Romeo" disse poi stupito. Nashi era fuori, sul ciglio della strada aspettava l'autobus per tornarsene a casa quando Romeo la raggiunse "vai già via?" chiese "si, non mi piace quel film" rispose lei colta impreparata, non si aspettava certo che Romeo la seguisse fino la fuori. "erano venuti per conto loro e vedendomi li da solo hanno insistito ad unirci a loro" e li Nashi si girò e per poco non lo guardò a bocca aperta "li conosco da una vita e mi dispiaceva dirgli di no, e poi chelia è una vera testarda, finchè non gli dici si non ti lascia in pace " e la ragazza roteo gl'occhi "volevo passare del tempo con te, davvero"  disse poi afferrandogli la mano. Nel fra tempo Natsu, all'interno del cinema assistette , alla scena e colto da un improvviso raptus di gelosia tentò uno scatto in avanti ma fu abbracciato da Lucy premendolo contro di lei "no, non rovinarle questo momento" Natsu abbassò lo sguardo incrociando gl'occhi con i suoi "non stai neanche guardando come fai a sapere cos" "guardo te mi basta" rispose lei cogliendolo alla sprovvista. Arrivò l'autobus e Nashi decise di andare lo stesso,  "vado ci vediamo" non voleva metterlo contro i suoi amici e poi non sopportava più stare li a guardare Chelia avvinghiata a Romeo, lo salutò e salì sul mezzo, lasciando Romeo li sulla strada a guardarla andare via. Natsu stette ancora un pò li e poi tirando un sospiro di sollievo riabbassò lo sguardo su Lucy la teneva ancora per le braccia , lei sciolse l'abbraccio per guardarlo negl'occhi, passarono qualche istante così a sorridersi e guardarsi finche Lucy disse "Natsu potresti staccarti adesso" "scusa" farfugliò lui liberandola.
Natsu accompagnò a casa Lucy, la donna scese dall'auto sbattendo lo sportello, e poi si sporse dal finestrino abbassato "sarà l'ultima volta promesso" disse lui, e Lucy fece finta di crederci.  Lo salutò e rientrò in casa chiudendo la porta, vi si appoggiò sopra riflettendo a quello che era capitato negl'ultimi giorni. Con Natsu era passata dal rancore, alla confusione e ora addirittura all'amicizia, cosa sarebbe successo in futuro?

Passarono i giorni arrivando  metà settembre e con lui anche il primo giorno di scuola. Nashi vagava per quei corridoi a lei ancora sconosciuti, con in una mano i libri che teneva saldi al suo fianco  e nell'altra un foglietto con indicante il numero del suo armadietto cercava di divincolarsi tra quel turbinio di ragazzi e ragazze.  Si sentiva osservata e anche se, quella scuola era molto grande e con un notevole numero di studenti iscritti, in molti avevano già notato che quella ragazza era "nuova". Ma per Nashi non era certo un problema, per lei che aveva cambiato numerose scuole non sentiva più l'ansia da primo giorno. La sua attenzione fu però attirata dal rumore di un tonfo accompagnata poi da una risata generale, voltandosi notò che qualcuno era caduto nel pieno del corridoio. Osservò la scena, quella ragazza si sollevò sulle ginocchia, dato che era caduta stesa per lungo, massaggiandosi poi la testa,  nessuno le stava dando aiuto, anzi chi passava da li la derideva. Nashi si avvicinò raccogliendo poi un libro che quella ragazza aveva disseminato nella caduta, si chinò e le porse la mano "serve un'aiuto?" chiese gentile. La ragazza sollevo la testa, "grazie" disse soltanto porgendogli la mano per sollevarsi, una volta tirata su si tolse la polvere dalla gonnellina, sbattendo con le mani. Nashi potette notare di quanto fosse graziosa, quei lunghi capelli corvini raccolti ordinatamente in due codini, e gl'occhi nocciola, "sei nuova non ti ho mai visto qui" gli rivolse la parola lei, riprendendosi il libro che aveva perso, "si, sono Nashi" le rispose allungando la mano per presentarsi "io Wendy" disse quest'ultima sorridendogli e stringendogli la mano. Le due camminarono insieme per il corridoio, "grazie ancora" disse Wendy "o di niente, come mai nessuno ti stava aiutando?" domandò poi, Wendy si passò una mano dietro la testa e con un risatina isterica rispose "diciamo che mi capita spesso, ormai nessuno ci fa più caso, ma dimmi posso fare io qualcosa per te?" le chiese poi gentile, Nashi tirò fuori dalla tasca il bigliettino di prima "starei cercando il mio armadietto" lo aprì con le due dita della mano per poi leggere  "il 777" Wendy si bloccò per mettergli una mano sul braccio "non ci credo è vicino al mio" e poi con un enorme sorriso la trascinò per il corridoio, "quell'armadietto è stato inusato per anni,  è tra il mio e quello della mia migliore amica, sarà felice di fare la tua conoscenza" Nashi ebbe il tempo solo di annuire, se inizialmente quella ragazza le sembrava timida e riservata, ora era un vero è proprio ciclone di vitalità.  Mentre stavano raggiungendo l'armadietto però furono fermate da Lhahr, "signorina Marvel potrebbe lasciarci un attimo da soli?" Wendy annuì e girandosi verso Nashi le bisbigliò "ti aspetto, è proprio li davanti". Nashi incrociò le braccia tenendosi i libbri stretti sul petto, che altro voleva quel tipo "non so come hai fatto a superare il test avrai di sicuro imbrogliato" Nashi lo guardò furiosa "Ora sei alla Fairy high ti conviene comportati bene, ti terrò d'occhio personalmente "Nashi lo sorpassò guardandolo, quell'uomo l'aveva presa di mira, se voleva mantenere il suo posto alla Fairy high doveva controllare la sua impulsività.
Chelia aprì il suo, armadietto  infilando dentro libri, la sua figura era praticamente oscurata dallo sportello aperto" peccato che hanno liberato questo armadietto, ci sarà una persona tra di noi" disse a Wendy intenta anche lei  a ordinare i libri, "vedrai ti piacerà, a eccola" disse chiudendo il suo. Prese per un braccio Nashi portandola davanti allo sportello aperto di Chelia " Nashi lei è Chelia!" e nel dirlo Chelia chiuse lo sportello dell'armadietto, trovandosi davanti Nashi che la guardava attonita....

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Capitolo 13
*** 13-il ballo scolastico ***


~Ciao a tutte le persone che stanno seguendo la mia storia, come al solito i ringraziamenti non mancano, la storia è molto seguita è sono davvero felice per questo. Ringrazio tutti come al solito che ha recensito finora e chi no senza tralasciare nessuno ma vorrei fare un ringraziamento speciale a LUCYSMILE99 e HAPPY_MAD che ad ogni capitolo lasciano le loro bellissime recensioni. Grazie di cuore per il sostegno ora vi lascio alla lettura del capitolo sperando di non deludervi un bacio a presto.

Ottobre era arrivato portando con se anche l'autunno,  gl'alberi erano ormai ingialliti e in città si era stabilito il solo ritmo caotico. La campanella suonò decretando il termine della prima lezione, Nashi uscì dall'aula per dirigersi verso il suo armadietto, era passato del tempo da quanto frequentava la scuola e ormai aveva imparato ad arrivarci senza perdersi. Mentre camminava vide Wendy intenta ad attaccare un cartellone, si incuriosì avvicinandosi all'amica "che cos'è?"  domandò, Wendy si voltò e nel vederla gli si stampò in faccia un'enorme sorriso "il ballo della scuola" disse con enfasi. Finì di attaccarlo e raggiunse Nashi, le due insieme si diressero verso i loro armadietti "ogni anno ad' ottobre si svolge quest'evento, ormai e da tradizione alla Fairy High, si terrà sabato sera". Il famoso ballo studentesco, Nashi negl'ultimi mesi ne aveva sentito parlare abbastanza, s'imbarazzò leggermente nel pensare che proprio durante tale evento era stata concepita e cercò di sviare l'argomento parlando di altro prima che il rossore sulle sue guance si facesse più vivo. Wendy e Nashi ormai potevano considerarsi amiche, da quel primo giorno di scuola le due si ritrovavano spesso a parlare, "pomeriggio perché non vieni a studiare da me?" propose Wendy con il suo immancabile sorriso e Nashi accettò, le faceva un bell'effetto quella ragazza, si stava bene con lei. Giunte ai loro armadietti Nashi aprì  il suo, appoggiando per terra il suo zainetto. Nel mentre stava  riponendo dei libri arrivò Chelia che bruscamente calpestò il suo zainetto per poi calciarlo via, una vena di rabbia pulsò sulla fronte di Nashi "ei, che fai?" ringhiò contro la nuova arrivata, dal canto suo Chelia appariva tranquilla e con antipatia senza neanche guardarla disse "era in mezzo ai piedi" , Nashi sbattete bruscamente il suo armadietto per chiuderlo, così forte da fare balzare Wendy al suo fianco " non c'era bisogno di prenderlo a calci" continuò, Chelia chiuse il suo e non temendo lo sguardo di Nashi la guardò negl'occhi con strafottenza "dovresti finirla di metterti sempre in mezzo" lasciando a Nashi un'espressione omicida . La ragazza era felice di frequentare la Fairy High, le piaceva quella scuola e stava facendo anche tante nuove amicizie, ma avere l'armadietto vicino a Chelia la disturbava profondamente, la rossa  non aveva fatto altro che metterla in difficoltà dal primo giorno, infastidendola e provocandola ogni volta che s'incrociavano, a quanto pare doveva aver scoperto della sua impulsività. Wendy si mise tra di loro e mettendo una mano sulla spalla di Nashi  cercò di calmare la situazione "sono sicura che Chelia non l'ha fatto apposta vero?", Chelia scrollò le spalle frugando nel suo zaino e Nashi decise di lasciar stare per l'ennesima volta, ci teneva a l'amicizia di Wendy e sapeva che le due erano migliori amiche. Annuì di malavoglia "vado" disse soltanto, avviandosi verso il corridoio. Wendy appena vide scomparire Nashi si voltò di scatto verso Chelia " perché fai così?" le chiese con amareggiata, "così come?" rispose lei vaga, "lo sai, e dal primo giorno che non fai altro che stuzzicare Nashi, non capisco il perché, pensavo ti avesse fatto piacere avere un'amica in più" Chelia non rispose,  ma Wendy aveva capito che c'era qualcosa che non andava, Chelia non era una cattiva ragazza la conosceva dal primo giorno di scuola e le due erano amiche inseparabili. Non ebbe nessuna risposta da parte dell'amica se non " pomeriggio a che ora hai detto a casa tua?".

Quella mattina l' Honey Bone era particolarmente affollato, Erza si destreggiava a destra e manca tra i tavoli della tavola calda. Notò una ragazza seduta di spalle con la mano alzata in cerca di una cameriera, tirò fuori il suo taccuino e si avvicinò a testa bassa intenta a trovare uno spazio vuoto dove scrivere. "Erza?" si sentì dire appena arrivò li, la donna dopo un certo stupore distese le labbra in un sorriso "ciao Milianna".  Erza conosceva Milianna da tanto tempo ormai, le due si erano conosciute alla pasticceria di Erza, la ragazza era una assidua frequentatrice e con il tempo era diventata una cara amica di Erza e anche di Simon. Quel giorno i dieci minuti di pausa di Erza furono spesi tutti in compagnia di Milianna, "che tristezza da quando hai chiuso bottega" disse milianna con dispiacere "e anche il tuo trasferimento mi ha spiazzato" disse poi a occhi bassi puntandoli verso la sua tazza di te, "è dispiaciuto tanto anche a me, ma ormai la pasticceria stava andando a fallimento, e poi con Simon.." Erza soffocò le parole, ormai erano mesi che non lo vedeva e sentiva e in un certo senso incominciava a mancargli quella vita. Milianna ancora a testa bassa tentò di dirle qualcosa "Erza, devi sapere che Simon, ecco lui dopo poco che tu sei andata via.." Erza si stranì "Milianna  cosa c'è?" la ragazza indugiò ma Erza l'afferrò per la mano "Milianna cosa c'è?" disse con insistenza  "Simon si è fidanzato".

La mattinata stava giungendo al termine, Levy sollevò il naso per sbirciare l'orologio attaccato alla parete segnava un quarto a mezzogiorno. Un certo brontolio al stomaco si fece sentire quando arrivò la sua amica del cuore a distrarla. "Levy ti va di andare insieme a pranzo?" disse Lucy caldamente e la piccola Levy non poté che accettare in preda ai morsi della fame. Dopo poco si ritrovarono sedute una difronte all'altra al solito ristorante dove pranzavano dopo il lavoro. Lucy si gustò la sua porzione di spaghetti, con una tale grazia che solo lei riusciva ad avere, tutte quelle ore di bon ton e galateo  che suo padre le aveva  obbligata a frequentare da ragazza a qualcosa almeno erano servite, dopo aver mandato giù chiese all'amica "allora con Hibiki? se non sbaglio avrete la terza uscita a breve" Levy la guardò "va bene, lui è sempre così gentile e mi fa un sacco di complimenti " "ma?" disse Lucy che conoscendo Levy da anni aveva capito che nonostante la perfezione di Hibiki c'era qualcosa che non andava "ma non so, non è che non ci sia interesse anzi devo ammettere che mi piace è molto affascinante ed educato, non mi ha fatto tirare fuori neanche soldo fin ora" disse poi ridacchiando nervosamente, "però c'è quel ma che ti rimbomba in testa vero?" chiese poi Lucy e Levy annuì silenziosamente. Lucy spostò il piatto ormai vuoto e ponendosi in avanti chiese curiosa "ma c'è già stato qualcosa? " Levy scosse la testa "Hibiki è un galantuomo,  a parte sguardi ammalianti e mano nella mano non mi ancora baciato" disse lei corrucciata, quella mancata passionalità l'annoiava. Distese poi le labbra in un sorriso "raccontami di te ho notato che ora frequenti più spesso il Faity tail" disse maliziosa, Lucy divenne leggermente rossa "be lo facevo anche prima" rispose vaga. Dopo quella famosa notte tra lei e Natsu le cose erano cambiate, stranamente dopo quell'evento Lucy avrebbe dovuto tenere le distanze da lui per salvaguardare il suo imminente matrimonio, invece si era ritrovata a frequentare più spesso il Fairy Tail, restandovi anche delle ore in compagnia di quella nuova famiglia.  I due andavano d'accordo per il bene della figlia, Lucy non era più fredda e scontrosa nei confronti di Natsu, l'aveva perdonato anche se con se portava la consapevolezza che se in passato non avesse frainteso i sentimenti che lui provava forse adesso la situazione era ben diversa da questa. 

Arrivò il pomeriggio e Nashi andò da Wendy come d'accordo, con in spalla lo zainetto suonò al campanello di quella bellissima villetta bianca, ad aprile fu proprio Wendy, gentile come al solito. Nashi entrò e notò che Wendy sembrava un po' agitata, "Nashi non siamo sole, ecco c'è anche.." "Chelia" aggiunse Nashi vedendola seduta e ricambiando lo sguardo stupito e infastidito con la ragazza.
Wendy incominciò a pensare che quel suo goffo tentativo di farle andare d'accordo era stata proprio una pessima idea, non aveva detto l'invito dell'una all'altra proprio per farle venire entrambe, ma ora trovandosi seduta sul tappeto di camera sua in mezzo a loro poteva notare l'astio e l'aurea negativa che entrambe emanavano. A un certo punto Chelia puntò lo sguardo su Nashi che era intenta a scrivere qualcosa, "Nashi quest'anno finirai l'anno scolastico con noi?" Nashi la guardò senza capire e anche Wendy si ritrovò a fissarla interrogativa, "be si" rispose lei scostandosi una ciocca dal viso, "sempre se i servizi sociali non ti cambieranno famiglia vero?" aggiunse poi malignamente. Wendy fu sorpresa da quello, Nashi non le aveva mai raccontato niente della sua vita passata, e Nashi si stava chiedendo come facesse a saperlo, ricordandosi poi che anche lei conosceva Natsu. Wendy si avvicinò a lei vedendola triste e poggiandole una mano sul braccio disse "servizi sociali? Nashi che.." ma fu interrotta dalla stessa "scusa se non te ne ho mai parlato, ora devo andare Lucy si starà preoccupando" raccolse le sue cose e andò via lasciando Wendy nello sconcerto più totale. Chelia ritornò tranquillamente a leggere il libro finchè Wendy non glielo sfilò via "Chielia, ora mi spieghi perché fai così" la rossa sbuffò inclinando la testa "è per Romeo" disse poi lasciando Wendy stupita "ha un interesse per lei" aggiunse tristemente. Wendy la guardò, conosceva il suo interessamento per Romeo, ormai erano anni che Chelia provava qualcosa per lui "sono solo amici dello stesso gruppo" aggiunse poi confortandola.

Erza era in depressione totale, seduta sul suo divano teneva la guancia appoggiata al ginocchio, la gamba piegata tenuta tra le braccia , in casa si diffondeva una musica triste. Doveva aspettarselo, Simon si era dimenticata in fretta di lei rimpiazzandola con una altra donna. Si tirò su non aveva voglia di deprimersi, dopo un'intera giornata di lavoro ora aveva solo voglia di divertirsi e non pensare a lui, sapeva che se sarebbe andata al Fairy tail dagl'altri avrebbe finito nel parlare di questo e si sarebbe rattristita di più . "Esorcizzare il dolore" le venne in mente, ed Erza per la prima volta nella sua vita, fece qualcosa di così folle  di cui non riuscì nemmeno a spiegarsi il perché. Ancora scalza si diresse fuori dal suo appartamento e trovandosi davanti la porta del suo vicino bussò senza indugio. L'uomo apri e si stupì nel trovarsi davanti la sua rigida vicina di casa, con sorriso sghembo disse "ti serve lo zucchero?" Erza continuò a mantenere l'espressione dura "mi serve qualcosa di forte", l'uomo fece un cenno con la testa e aprendo la porta disse "prego, accomodati pure".

L'orologio attaccato alla parete segnavano le nove e mezza e Lucy guardava innanzi a se il piatto col cibo, ormai freddo, che aveva preparato per Loki. L'uomo era ancora a lavoro e Lucy incominciò a pensare che avrebbe dovuto parlargli di questo, se non ci fosse stata Nashi a farle compagnia avrebbe passato l'ennesima serata a mangiare da sola. Prese il cellulare voleva almeno sapere quando sarebbe tornato, decise di rimandare la ramanzina non era proprio il caso fargliela al telefono.
"Si non preoccuparti e che sono ancora in riunione, ma ho quasi finito, torno presto" Loki tranquillizzò Lucy, agganciò la chiamata e rimettendosi il cellulare nel taschino disse " è la verità  quella che mi stai dicendo?" di fronte a lui, in piedi e con braccia dietro la schiena a tenersi le mani, si trovava  Jude, col suo solito completo impeccabile e l'espressione seria e ruvida. "ti ho mai detto sciocchezze?" Loki si passò una mano sul mento "Lucy non ne sa niente vero?" "no, non l'ha mai saputo, ma è per questo che ho deciso di informare te, per evitare che ciò accada" "perché dirmelo solo ora?, sono mesi ormai che Nashi fa parte della nostra vita" Jude si voltò verso la vetrata per guardare le luci della città, "questo non importa, prima non era necessario che tu lo sapessi, ma ora sai quanto pericoloso possa essere Natsu per la tua relazione, se Lucy dovesse sapere cosa è accaduto in passato, potrebbe fare delle scelte diverse" Loki si alzò dalla poltrona "non conosci proprio Lucy, anche se dovesse venirlo a sapere non cambierebbe niente tra di noi, ormai il passato è passato" "sta attento Loki, io non sbaglio mai" disse Jude tenendo lo sguardo fisso verso il panorama. Loki prima di andare via, girato di spalle inclinò leggermente la testa "ti stai preoccupando per noi o per il futuro del tuo impero?" chiese Loki consapevole che se lui e Lucy avessero rotto l'unica erede rimasta sarebbe stata Nashi. "Tu sei l'uomo adatto per Lucy, non vorrei che commettesse altre sciocchezze" sentenziò l'uomo. Loki stette in silenzio, abbassando il capo uscì dalla stanza. Jude controllò che Loki fosse uscito e poi si sedette sulla sua poltrona, si versò del brandy e aprì il cassetto della sua scrivania tirando fuori una busta marrone. Diede una sorsata al suo brandy per poi aprirne il contenuto e riguardare quelle foto già viste qualche ora prima. Foto di Lucy che la raffiguravano con Natsu nell'ultimo mese , foto fatte a sua insaputa.

Ormai era tardi notte, Erza era seduta a gambe incrociate su un comodo tappetto di un appartamento a lei estraneo, le gote rosse testimoniavano una sbronza in corsa. Acanto a lei qualche bottiglia vuota, e di fronte quel bellissimo ragazzo, anche lui in preda i fumi dell'alcol. Erza mandò giù a goccia l'ennesimo bicchierino di rum "dieci anni di storia" sbiascicò e con una risatina isterica continuò "dieci anni di storia e dopo neanche tre mesi mi ha rimpiazzata con un'altra", l'uomo davanti a se le riempì il bicchiere, ed Erza mando giù senza ritegno, si asciugò col 'avambraccio un rigolo di rum, e colpita da un'improvvisa vampata di calore si tolse il maglione restando in canottiera. Lo buttò da qualche parte,  e sbiascicò "e tu?" l'uomo bevve direttamente dalla bottiglia, "diceva che saremmo stati insieme per sempre, ma un giorno è andata via" rispose, "ma non voglio parlare di questo, sai conosco altri modi per non pensare a quello che mi fa male", si avvicinò lentamente verso Erza, sfiorandole con la bocca il collo. Un brivido lungo tutta la spina dorsale di Erza, si fece sentire fortemente, portò una mano sui suoi capelli per tirarli "aspetta" disse con poca convinzione "non so nemmeno come ti chiami" "Gerard Fernandez" disse lui baciandole il collo. Erza lo lasciò fare era sbronza in astinenza da sesso  e depressa  un mix micidiale ideale per fare cazzate. Lo strattonò di nuovo ma stavolta lo baciò con foga assaporando quel gusto alcolico che l'uomo le dava, Gerard la sollevò da terra ed Erza lo agganciò cingendogli le gambe intorno alla vita non smettendo mai di baciarsi. La portò in camera sua dove la buttò su letto raggiungendola poi e mettendosi a carponi su di lei. Gerard  si ritrovò a guardarla, era così bella, con quelle guance rosse, gl'occhi lucidi e le  labbra leggermente gonfie a causa di quei baci e morsi che le aveva inflitto. Indugiò per un 'attimo, forse era sbagliato approfittarsi di lei, ma i suoi pensieri gia annacquati dall'alcool andarono a farsi benedire una volta per tutte quando Erza lo tirò per la canottiera baciandolo con foga.

La luce filtrava dalle finestre illuminando la stanza e annunciando un nuovo giorno, Erza aprì gl'occhi lentamente, svegliandosi con il più brutto mal di testa mai avuto in vita sua. Fu proprio nel svegliarsi che si accorse che non era nel suo letto, ma bensì i n quello del suo vicino, di come che si chiamava? a si Gerard. Fu sollevata nel vedere che lui non era accanto a lei, la cosa sarebbe stata abbastanza imbarazzante, piegò le ginocchia appoggiandoci i gomiti e portandosi le mani sulla testa, quel dolore pulsante la stava facendo impazzire, "no" si ritrovò a dire in modo a dir poco disperato, non gli era mai successa una cosa del genere, andare a letto ubriaca  con un mezzo sconosciuto per disperazione. Guardò l'orologio e vedendo quanto fosse tardi schizzò dal letto cercando i vestiti sparpagliati qua e la. Quando riuscì a infilarsi l'ultimo calzino tentò di uscire ma indietreggiando sbattette con qualcosa, anzi no qualcuno facendo balzare in avanti Erza. Era Gerard, a torso nudo e i capelli scompigliati, anche lui doveva essersi svegliato da poco. I due si guardarono un attimo finchè Erza abbassò lo sguardo imbarazzata, si vergognava da morire adesso che era lucida.   Quel silenzio la spezzava, "sono in ritardo" disse soltanto sovrastandolo, Gerard la bloccò "aspetta", la rossa si voltò "tieni" disse lui passandogli un'aspirina, "so come ci si sente dopo". Erza accettò, tenendo lo sguardo basso disse "io non sono così", Gerad scrollò le spalle "chi sono io per giudicare?" , la donna annuì voltandosi e uscendo da quella casa. Lei non era così, era seria e ponderata, era Natsu quello che faceva follie senza pensarci. Rientrò nel suo appartamento, doveva ammettere che a parte la vergogna che provava in quel momento, ciò che era successo le era piaciuto, eccome se le era piaciuto. Pensando a come Gerard l'aveva presa e resa sua le fece venire la pelle d'oca, neanche Simon le aveva fatto venire i brividi nel pensare a quando facevano sesso. Buttò giù l'aspirina e decise di non pensarci più per oggi, il lavoro l'avrebbe distratta.
Intanto alla Fairy High le lezioni erano iniziate da un pezzo, Nashi distratta guardò fuori dalla finestra, quella noiosa lezione di matematica sembrava non finisse mai, il suono della campanella la liberò da quello strazio. Raccolse i libri dirigendosi verso l'armadietto, sperando di non trovarvi Chelia, nel tragitto fu affiancata da Romeo, "ciao" disse lui, e continuando a camminare Nashi contraccambiò il saluto. Dopo il cinema i due non erano più usciti da soli, s'incontravano spesso a scuola e passavano molto tempo insieme tra quelle mura, ma oltre a una bella amicizia non c'era nient'altro. Romeo non era un semplice studente ma anche un ottimo atleta, infatti faceva parte della squadra che rappresentava la Fairy high ai campionati studenteschi e  da quando la scuola era iniziata non aveva avuto un attimo di respiro tra studio e allenamenti, trascurando amici e anche una certa ragazza che per lui stava diventando speciale. "ti accompagno ok?" sorrise lui e Nashi in quel momento prego davvero che non si trovasse Chelia nei paraggi ma no perché  la temesse ma ormai ne conosceva il carattere dispettoso e non voleva trovarsi in una situazione in cui sfogava il peggio di se proprio davanti a Romeo. I due arrivarono e Nashi mettendosi di profilo al suo armadietto sorrise a Romeo davanti a lei, fece un cenno con la testa alzando la spalla "arrivati" disse. I due continuarono a guardarsi e sorridersi e Romeo sembrava tentennasse nel chiedere qualcosa "Romeo?" chiese Nashi "si?" "devi dirmi qualcosa?" Romeo si scosse dalla visone di Nashi che lo guardava curiosa, "no" per voltarsi e avviarsi ma si fermò "diamine" sibilò tra i denti, c'era qualcosa che voleva chiederle e non capiva perché ci stava mettendo così tanto con il cinema non era stato poi così difficile. Intanto Nashi lo guardava sbalordita non capendo quei strani atteggiamenti, Romeo si rivoltò di scatto "c'è una cosa che vorrei chiederti, hai già un invito per il ballo?" Nashi lo guardò stupita, "no perché?" "vorresti venire con me?" aggiunse poi liberando l'aria dai polmoni, Nashi arrossì "si, mi piacerebbe tantissimo" disse cercando di mantenere il controllo e fingersi per nulla su di giri per quella richiesta "ok allora" disse lui lasciandole un sorriso. Nashi aveva il batticuore era felice, arrivò anche Wendy e senza dirle niente le buttò le braccia sul collo "ho un invito per il ballo", l'amica le prese per le mani incominciando a saltellare insieme, attirando la curiosità degli studenti che passavano per il corridoio, "chi è?" chiese felice "Romeo!" . Smisero di balzare e Wendy cercò di scacciare immediatamente lo sguardo stupito sostituendolo con un caldo sorriso "sono contenta" "anche io" rispose Nashi, il suono dell'ennesima campanella riportò Nashi alla realtà, "vado ti spiego tutto dopo!!" disse correndo via per non fare ritardo. Wendy continuò a guardarla pensando che Chelia avesse ragione nell'avere il sospetto che Romeo provasse qualcosa per Nashi, era davvero felice per lei ma allo stesso tempo dispiaciuta per Chelia, temendo chissà quale reazione nella scoperta che Nashi e Romeo sarebbero andati insieme.
Quel pomeriggio Nashi arrivò a casa ed appena entrò cercò immediatamente Lucy per le stanze trovandola in camera sua, era sul letto intenta a scrivere qualcosa al computer. Nashi bussò alla porta aperta per attirare la sua attenzione, "vieni pure" disse lei chiudendo il pc e dandogli tutta la sua attenzione, Nashi la raggiunse sedendosi di fronte a lei, "sabato si terrà il ballo scolastico" disse suscitando in Lucy curiosità "emm ecco sono stata invitata da Romeo" disse poi celando l'imbarazzo.  Lucy sgranò gl'occhi dalla felicità, "che bello sono felice" disse abbracciandola, "ti divertirai tantissimo, il ballo studentesco è l'evento che aspettano tutte le ragazze della Fairy High e poi sei stata invitata dal ragazzo che ti piace" Nashi arrossì violentemente, si notava così tanto l'interesse che provava per Romeo?  "Lucy" chiese d'un  tratto Nashi "come è stato quando Natsu ti ha chiesto di andare con lui?" a scuola non si faceva altro che parlare di quel ballo e Nashi passava le ore di matematica a fantasticare su quella fatidica sera tra i suoi genitori.  Lucy sorrise malinconicamente "non me l'ha mai chiesto, non sono andata con lui" disse  lasciando di stucco Nashi, "ho aspettato giorni ma alla fine lui non me lo chiese, e così andai con un certo Bora". Nashi la guardò sconcertata, addirittura qualche ora prima del loro fatidico rapporto sembrava che non ci fosse stata nemmeno amicizia tra loro, la storia di quei due incominciava a diventare un' enigma per lei, cambiò argomento, sarebbe stato inutile sforzarsi. "Lucy ti andrebbe di aiutarmi? io non sono mai stata a un ballo" chiese guardandola con occhioni colmi di dolcezza, l'espressione di Lucy al settimo cielo fece capire a Nashi di quanto fosse contenta di quella richiesta , "ti serve innanzi tutto un vestito"  si alzò di scatto afferrandola "andiamo " "adesso?" chiese lei stupita non pensava ad un aiuto immediato "Abbiamo bisogno di rinforzi, andiamo  a prendere Levy!".  Le donne arrivarono al centro commerciale, incominciando a cercare il vestito migliore. Nashi non era abituata a quel tipo di compere, non era mai stata ad un ballo e nemmeno ad occasioni importanti, non aveva nemmeno mai indossato un vestito elegante. Incominciò a curiosare qua e la senza la minima idea di quale scegliere,  Lucy invece sembrava molto afferrata in materia, raggiunse Nashi con in mano già tre vestiti da fargli provare. Davanti a quello specchio Nashi si guardava, quel vestito era troppo chic per lei, lungo dai ricami blu con una profonda scollatura sulla schiena, era forse il sesto o il settimo che provava? cercò di sistemarsi al meglio per farsi vedere dalla due donne, spostò la tenda del camerino uscendo con aria disinteressata "ti sta molto bene" disse sincera Levy, ma l'espressione di Nashi fece intuire che a lei non dovesse piacere molto "cosa c'è che non va?" chiese Lucy, "forse qualcosa di più semplice sarebbe più adatto". Si guardò intorno vedendone uno su un manichino, un semplice vestito color di rosa, Levy e Lucy girarono lo sguardo anche loro notando l'attenzione di Nashi e sorridendo insieme dissero "l'abbiamo trovato!".

Dopo qualche ora di svago insieme le tre decisero di andare al Fairy Tail, Nashi entrò nel locale con l'enorme sacchetto di carta contente il vestito suscitando l'attenzione di Natsu e Grey al bancone, "cos'è quello?" chiese Natsu con aria sospetta, Nashi gli sorrise "il mio vestito per il ballo!" urlò di gioia sistemandosi poi sul suo sgabello, seguita a ruota da Levy e Lucy. Natsu la guardò ancora un po' "ballo?" chiese "il ballo scolastico della Fairy High" aggiunse Lucy, i due si guardarono e in quell'istante un pensiero solo ad unirli. Grey si avvicinò  a Nashi "ti ha gia invitato qualcuno?" chiese e Nashi abbracciò il sacchetto e con un lieve rossore disse "si, Romeo". Natsu roteò la testa guardandola "Nashi fammi vedere quel vestito" chiese preoccupato "no" disse lei ridacchiando, balzando giù dalla sedia e scattando verso casa, con Natsu che cercava di afferrarla, creando una risata generale di tutti.  Natsu rimase li in piedi verso la porta, con la consapevolezza che sua figlia non era una bambina, una mano sulla spalla lo distolse dai quei pensieri, era Lucy, notando la sua preoccupazione si era avvicinata "non devi preoccuparti Nashi è una ragazza con la testa sulle spalle" disse "e poi conosci anche Romeo e sai che è un bravo ragazzo" "si" rispose lui. Con ancora la mano sulla spalla di lui, Lucy forse non si era accorta del movimento che aveva innescato, la faceva scorrere su e giù dalla spalla al braccio, quella carezza tranquillizzò Natsu a tal punto da incominciare a sorridergli. Tutta quella scena fu guardata con attenzione da Grey che era rimasto dietro il bancone, con le braccia incrociate scrutava  con preoccupazione entrambi.
Una musica soft rock si espandeva per il Fairy tail, rendendo l'ambiente più allegro, giunse Gajeel salutando tutti con un semplice gesto della mano sedendosi poi al bancone accanto a Levy, "Grey il solito" disse senza dare la minima attenzione  alla ragazza seduta accanto. Levy girata di schiena verso il bancone, appoggiò i gomiti allungando la schiena e la testa  indietro sorridendogli "non è male" disse, riferendosi alla canzone che arieggiava nel locale "robaccia" rispose lui guardandola di sottecchi, bevendo il whisky. "Gamberetto non capisci proprio niente di musica" disse poi non guardandola e suscitando in Levy un'espressione scocciata, rigirandosi e puntando la porta del Fairy Tail "se vuoi sentire della roba davvero buona dovresti venire con me sabato sera, conosco un gruppo che spacca" Levy si girò di scatto per guardarlo, cos'era un invito? stava per accettare in fondo lei adorava andare ai concerti, ma si ricordò improvvisamente dell'appuntamento con Hibiki "no, mi dispiace, ho un impegno" disse soltanto cercando di non fare notare il rammarico, mentre Gajell non disse niente, continuando semplicemente a bere.

I giorni passarono lentamente per Nashi che aspettava la sera del ballo con trepidazione, ma finalmente arrivò sabato. In camera sua davanti allo specchio si guardava. Il vestito rosa senza spalline corto al punto giusto, adornato solo da qualche fiocchetto.  Nashi si mise di profilo stendendo il vestito con le mani, i capelli sciolti così lunghi da arrivargli fino ai fianchi, si guardò ancora un po' pensando a Romeo con una certa fitta allo stomaco dovuta all'ansia. Arrivò Lucy fermandosi davanti alla porta per guardarla "stai benissimo" le disse avvicinandosi allo specchio, e poi afferrò la spazzola pettinandola un'ultima volta. Nashi guardò quel riflesso, mamma e figlia insieme a condividere quel momento, e Lucy era così dolce e materna mentre le passava delicatamente la spazzola su i suoi capelli "ci accompagnerà il padre di Romeo e ci riporterà a casa lui" disse alla donna per non farla preoccupare e Lucy annuì "si lo so già" rispose sorridendo, finì di pettinarla e la guardò attraverso lo specchio con occhi lucidi "se penso che avrei potuto perdermi questo momento" disse trattenendo le lacrime abbracciandola forte. Il campanello suonò e le due scesero al piano di sotto, Lucy aprì la porta trovandosi davanti un' impacciato Romeo che quando si trovò davanti Nashi non poté fare a meno che sfuggirgli un "wow". Lucy sorrise di tenerezza. "sei bellissima" aggiunse poi facendo arrossire Nashi "grazie" disse lei prendendogli la mano che lui tendeva e avviandosi verso l'auto.

Intanto Natsu era in casa quando arrivò Cana insieme ad Erza, le due donne lo trovarono sul divano intento a fare zapping svogliatamente.  Le due dopo uno sguardo d'intesa si sedettero  tra di Natsu,  "allora stasera c'è il ballo della scuola" affermò Cana, Erza sorrise "ho dei bellissimi ricordi, ogni anno ci divertivamo molto" Cana invece ridacchiò allegramente "quello dell'ultimo anno è stato il migliore vero Natsu? anche se del mio non mi ricordo un granché, io e Grey riuscimmo a introdurre l'alcool" Natsu continuando a fare zapping si rivolse a Cana "è c'è mancata poco una sospensione, è stato un colpo di fortuna che non vi scoprirono" "e del tuo invece? non ci racconti niente?" rispose Erza sardonica "niente che tu già non sappia" mugugnò Natsu. Non ne aveva voglia di parlare di quello, una delle serate più belle della sua vita. Erza si sistemò meglio mettendosi un cuscino dietro la schiena "ti fa onore la tua calma, pensavo avresti dato di matto sapere che Nashi è al ballo con un ragazzo", a tutti era nota la gelosia di Natsu nei confronti della figlia "mm perché dovrei?" rispose Natsu con tutta la tranquillità possibile, "l'ultima volta che è andata a un appuntamento l'hai seguita" aggiunse Cana. "Era diverso, adesso è a scuola, cosa vuoi che succeda?"  Cana incominciò a punzecchiarlo con un dito "ballo della scuola, è li che hai messo incinta Lucy, o sbaglio?" Natsu si sollevò, mettendosi di fronte a Cana ed Erza sedute sul divano, incominciando a pensare che le due donne si erano messe d'accordo per metterlo in difficoltà, ma non ci sarebbero riuscite perché lui si fidava di Nashi " Romeo è un bravo ragazzo, un ottimo atleta e conosco anche suo padre, una bravissima e onesta persona" Erza gli puntò un dito contro "è la tua stessa descrizione di sedici anni fa" Natsu la guardò perplesso, "be, mi fido di Nashi, lei è una ragazza seria" "certo sicuramente non si farà abbindolare dall'atleta numero uno della scuola, da quel ragazzo bello è simpatico che le sta rubando il cuore" rispose Cana. Natsu fu colto da un improvviso  tic nervoso all'occhio, aveva capito che non era questione di serietà ma quando c'è di mezzo l'amore il cervello va a farsi un giro, e lui lo sapeva benissimo, anche Lucy era una ragazza seria con la testa sulle spalle eppure era rimasta incinta a diciasette anni. Cercò di dire qualcosa, ma le sue furono solo parole soffocate senza suono. Si infilò il giubbotto e si avviò verso la porta sbattendola, Cana con un balzo si tirò su, afferrò le chiavi della macchina di Natsu e si mise di profilo davanti alla porta, stendendo il braccio e tenendo le chiavi con le dita, un secondo dopo Natsu riaprì la porta e senza dire parola afferrò le sue chiavi per risbatterla bruscamente. Cana rise di gusto e con una giravolta si buttò sul divano, Erza sorrise "dovremmo fermarlo vero?" la mora riprese il telecomando "sai che tuo fratello è peggio di un vulcano una volta che erutta non lo ferma più nessuno" "già" sospirò Erza,  " ma forse è il caso di avvisare una persona".
I balli erano iniziati e i vari studenti si divertivano in pista, Chelia con fare irritato guardava Nashi e Romeo intenti a divertirsi,  si avvicinò Wendy cercando di tirare su l'amica "dove hai lasciato il tuo accompagnatore?" chiese "è andato a prendermi da bere" rispose lei non lasciando lo sguardo su Romeo, Wendy a tradimento l'afferrò per le mani "allora ti porto io ballare!" disse strappandole un sorriso e trascinandola in pista. Le due incominciarono a mischiarsi nel turbinio che dominava la sala, si avvicinarono alla coppia e i quattro ballarono insieme quella canzone dal ritmo veloce e incalzante ed è li che a Chelia venne in mente il suo piano diabolico.  Si avvicinò  a Romeo e incominciò a ballare con lui spingendolo più lontano possibile da Nashi che era distratta nel ballare con Wendy. Dopo qualche minuto anche Wendy fu portata via dal suo accompagnatore lasciando Nashi in preda alle risate, si guardò in torno non trovando Romeo. Ma quando lo trovò avvinghiato a Chelia che ballavano a stretto contatto l'amarezza fu tale da abbandonare la pista. Romeo cercava di staccarsi e roteando la testa cercava Nashi, ma una mano veloce di Chelia sulla sua guancia lo riportò da lei "che c'è non ti diverti?" chiese lei "si ma sono venuto con Nashi" disse staccandosi da lei e incominciando a cercarla con gl'occhi creando in Chelia amarezza.
Nel fra tempo Natsu vagava per i corridoi della sua vecchia scuola, gironzolando qua è la notò di come quella scuola non fosse cambiata per niente. La festa si sarebbe tenuta nella palestra, ed era proprio li che si stava dirigendo quando una mano si posò sulla sua spalla facendolo saltare dalla paura. Girandosi lentamente si trovò una grossa figura che lo sovrastò, un' uomo anziano ma dalla stazza imponente, Natsu lo riconobbe subito, nonostante fossero passati sedici anni quell'uomo non sembrava cambiato per niente, si ritrovò a balbettare "p-preside Gaebolg, vedo che è ancora in attività" ridacchiando nervosamente, "Dragneel come dimenticarti, facevi sepre coppia con quell'altro, come si chiamava.."  Natsu cercò di allontanarsi ma l'uomo lo tenne saldamente per la spalla "Fullbuster! , siete stati la mia spina nel fianco per cinque anni, non facevate altro che combinare guai" Natsu cercò di divincolarsi, ma quell'uomo aveva una forza straordinaria "ora vieni con me in presidenza" "cosa? cosa dovrei fare li?" chiese Natsu con ilarità. il preside incominciò a trascinarlo per i corridoi "magari incominci a spiegarmi che ci fai qui". Natsu non poteva credere in che situazione si trovava, trascinato dal preside in presidenza, no che non gli fosse mai capitato, anzi ai tempi della scuola lui e Grey ci finivano spesso, ma ora la cosa era abbastanza ridicola. "Preside Gaebolg" una voce alle loro spalle li fermò e il preside girandosi scrutò la figura che gli si presentava davanti, dopo averci pensato un po' un sorriso s'increspò sulle labbra "signorina Heratphillia, ma che piacere rivederla" mollò la presa su Natsu per andare in contro a Lucy " una delle studentesse più brillanti che abbia mai avuto, mi ha fatto molto dispiacere che all'ultimo ha deciso di diplomarsi in un altro istituto" Lucy sorrise, "è dispiaciuto tanto anche me". Dopo qualche chiacchierata Lucy parlò tranquillamente di Nashi lasciando di stucco  il preside ma allo stesso tempo felice nell'avere nella sua scuola l'erede di Lucy, un po' meno di Natsu, e  salutandoli  il preside li lasciò.
Lucy si voltò guardando Natsu "Natsu che ci fai qui? e non dirmi per caso"  "e tu?" ribatté lui "mi ha chiamato Erza dicendomi che eri  qui e quanto pare sono  venuta in tempo per salvarti" strappando una risata a Natsu.
Nashi era accucciata in un angolo della scuola, voleva tornarsene a casa, era arrabbiata e frustrata, una voce a lei familiare le fece tirare su la testa "Nashi" era Romeo "va via" disse lei, "mi dispiace dai, ritorniamo di la" Nashi scosse la testa "Romeo lasciami stare vai via"  "no" rispose prendendola per i polsi e tirandola su, Nashi cercò di divincolarsi "ti ho detto di andar" ma fu interrotta dalla pressione della labbra di Romeo sulle sue, si calmò all'istante lasciandolo fare e quel bacio a stampo diventò presto un bacio di quelli veri, Nashi si sentì la testa vuota e quando non ebbero più fiato si staccarono "è te che voglio, ti prego resta con me" le disse dolcemente lui accarezzandole il viso, Nashi sorrise e con le gambe tremanti disse "va bene" afferrandogli la mano e incamminandosi verso la palestra.
I due avanzarono qualche passo quando in lontananza Nashi riconobbe quelle due figure che battibeccavano tra loro, "Natsu Lucy che ci fate qui?" disse meravigliata della loro presenza. Lucy tentò una scusa ma fu incalzata da Natsu "e voi che ci fate qui? perché non siete in palestra?" chiese con fare interrogatorio "ero andata al bagno" disse Nashi "e io lo accompagnata" aggiunse poi Romeo lasciando a Natsu un espressione sospetta. Nastu si mise in mezzo tra di loro cingendogli le braccia intorno alle spalle "e ora vi riaccompagniamo in palestra se non vi dispiace" disse lui severo spingendoli in avanti, Nashi roteo la testa indietro cercando lo sguardo di Lucy in cerca d'aiuto, ma la donna la guardò e scrollò le spalle con rassegnazione avanzando verso di loro.
La pista da ballo era completamente occupata dagli studenti intenti a ballare una canzone dal ritmo veloce, mentre sugli spalti c'era poca gente che assisteva, tra cui Lucy e Natsu, quest'ultimo aveva insistito nel stare ancora un altro po' costringendo anche Lucy.  Presa dalla noia Lucy si alzò afferrando per la mano Natsu, trascinandolo in pista e cogliendolo di sorpresa "be dato che siamo qua" disse semplicemente. I due incominciarono a lasciarsi andare strappando un sorriso a Nashi che li guardava da lontano. Dopo qualche minuto però la canzone cambiò sostituendola in una dal ritmo molto più lento. In pista le vare coppie si unirono per dare il via ad un ballo romantico, Lucy si fermò e fece per andare via quando Natsu le prese la mano per tirarsela contro "dai" disse soltanto tenendola per le mani e iniziando a ballare lentamente. "ti devo un ballo vero no?"  Lucy sorrise "per tutta la sera a quel tempo mi chiesi perché non mi avessi invitato, solo ora ho capito,  stavi già provando ad allontanarti da me per le ragioni che mi hai spiegato vero?" Natsu non rispose, annuì soltanto "andasti con bora" sbuffò poi "quella sera quel cretino ci provò pesantemente, finché non arrivò qualcuno a tirargli un pugno sul naso" aggiunse lei, una giravolta e di nuovo occhi negl'occhi "se le cercata" rispose Natsu "e quando lui scappò io mi avvicinai a te e tu mi sorridesti e poi.." un'altra giravolta  "mi tirasti un sonoro ceffone tramortendomi e andando via" raccontò Natsu. Lucy rise di gusto "mi avevi baciato più di una volta, e non mi avevi portato al ballo ero arrabbiata" disse giustificandosi. Natsu se la portò più vicino stringendola, "è stata una delle serate più belle della mia vita" le soffiò in un orecchio lasciando Lucy in preda a mille brividi. Intanto anche Nashi si stava godendo il suo momento romantico con Romeo che la guardava e gli sorrideva, girò il capo e guardando i suoi genitori che ballavano insieme in quel modo un pensiero finora tenuto nascosto venne fuori prepotentemente " che c'è?" chiese Romeo vedendola distratta "niente, sono solo felice" disse. Lo strinse forte e appoggiando la testa alla sua spalla pensò che non le bastava più illudersi voleva davvero vedere Natsu e Lucy insieme, loro tre come una vera famiglia....

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Capitolo 14
*** 14-stare e restare insieme ***


~Quella sera di ottobre stava continuando così com'era iniziata. Erza si trovava ancora a casa di suo fratello insieme a Cana, le due erano sedute sul divano a chiacchierare da buone amiche, con la tv ancora acessa nessuno delle due badava a ciò che trasmetteva, troppo intente a confidarsi l'una con l'altra. Cana raccontava delle sue avventure con Bacchius, facendo divertire Erza. La bella mora  per chi non la conoscesse poteva essere considerata una poco di buono senza obbiettivi, ma a lei non importava, si godeva la vita così come le capitava, ed Erza a volte la invidia per il modo semplice in cui affrontava le cose. Dopo l'ennesima storiella di un Bacchius rimasto nudo fuori di casa tentando invano di entrare, Erza si lasciò andare ad una risata cristallina. Cana la guardò studiandola un po', Erza sembrava diversa da qualche giorno, il suo viso era rilassato e anche il suo modo di ridere era diverso, si asciugò le lacrime dagl'occhi e prese il bicchiere accanto a se per bere "tu hai fatto sesso" si sentì dire da Cana e per poco non si strozzò con l'acqua" cosa? come hai fatto?" disse tossicchiando incredula a occhi sgranati all'amica che ora sfoggiava uno dei suoi sguardi migliori, compiaciuta di aver fatto centro "sono una esperta su  queste cose, dai chi è lo conosco?" si fece curiosa, stringendo forte un cuscino tra le braccia e ponendosi in avanti verso Erza. La donna divenne come il colore dei suoi capelli  "in realtà non lo conosco neanche io", con quella dichiarazione qualunque persona avrebbe reagito con stupore addirittura sdegno ma non Cana, che a quelle affermazioni la sua curiosità schizzò alle stelle al tal punto da soffocare la povera Erza in mille domande. Dopo una bella chiacchierata in cui Cana stette ad ascoltare tutto stando in silenzio e con massima attenzione Erza finì col dire "non succederà più" "perché?" chiese Cana "perché? perché non c'è amore e non lo conosco neanche e altre mille ragioni " rispose la rossa, Cana la guardò "io direi di continuare finché ti fa stare così bene no?". In effetti da quando era successo, a parte la vergogna iniziale, Erza stava bene, si sentiva più leggera.

Al piano di sotto intanto il Fairy Tail stava facendo godere la serata a suoi clienti con la solita atmosfera festosa che regnava all'interno. Al bancone vi era Gajeel, con la sua solita espressione inespressiva fissava un punto imprecisato d'innanzi a se, gustandosi di tanto in tanto il suo Whisky. Nonostante la musica e il brusio del vociare della gente, Gajeel captò il suono di un cellulare, portò la mano sulla sua gamba destra e costatando che non era il suo a suonare si guardò intorno. Cercò fi focalizzare il suono, finchè non lo trovo, il cellulare in questione, aveva smesso di suonare,  era incastrato tra uno sgabello e il bancone. Gajeel si avvicinò per tirarlo fuori da li, lo prese dai ciondoli appesi per scrutarlo meglio. Era tempestato di strass, probabilmente apparteneva a qualche ragazzina, magari l'aveva perso Nashi. Facendolo ancora ciondolare lo fece vedere a Grey "sai di chi è questo?" "è di Levy" rispose Grey dopo averlo studiato un' attimo, lasciando sorpreso Gajeel, "sono sicuro, non è la prima volta che lo dimentica qui" aggiunse poi avvicinandosi a Gajeel "quella donna perderebbe anche la testa se non l'avesse attaccata al collo, ,magari adesso potrebbe servirgli" concluse Grey scuotendo la testa. Gajeel sembrava disinteressato ma poi tradendosi gli sfuggì "casa sua non è lontano può venire quando vuole a recuperarlo", Grey lo guardò curioso e sfoggiando un sorriso sardonico disse "com'è che sai dove abita Levy?" , l'uomo strabuzzò gl'occhi bevendo poi per evitare di rispondere, diamine lui era il temibile acciaio nero, denominato così da tutti i delinquenti che aveva preso a botte , perché quando si trattava di quel gamberetto diventava così vulnerabile. "Potresti portaglielo tu allora" disse Grey maliziosamente "cosa? non ci penso proprio" quasi urlò nel dirlo alzandosi di scatto "vado a fare di meglio, ci si vede" girando i tacchi con la mano alzata in segno di saluto. Grey lo guardò allontanarsi con aria divertita, aveva notato che Gajeel si era portato dietro il cellulare di Levy.

Alla Fairy High il ballo continuava regalando momenti romantici a chi vi partecipava, Nashi era felice cosa poteva chiedere di più? era tra le braccia di Romeo e in lontananza vedeva i suoi genitori ballare insieme. Lucy era stretta tra le braccia di Natsu, stavano ancora ballando quando la canzone finì, ma Lucy stette ancora un po', quel calore le  piaceva come il profumo di Natsu l'avvolgeva facendola sentire bene. Si staccò guardandolo con ancora le mani intrecciate, sembrava essere tornati indietro nel tempo. Natsu la guardò, ma stavolta non le regalò uno dei suoi soliti sorrisi, la guardò e basta, specchiandosi in quegl' occhi così grandi e belli, dimenticandosi di tutto il resto. "Forse ora dovrei andare" disse lei abbassando un po' lo sguardo e inclinando la testa. Natsu annuì soltanto, ma continuava a tenerle le mani come se in realtà non volesse farla andare via, perché in quel momento si sentiva così combattuto? le lasciò le mani " io resto un' altro po'" disse poi. Lucy annuì a salutando Nashi da lontano ritornò a guardarlo " allora ciao" disse e Natsu la salutò lasciandola andare via.

Levy camminava mano nella mano con Hibiki, dopo la serata passata insieme il ragazzo si era offerto di accompagnarla casa. Hibiki continuava  a parlare di sfilate ed eventi montani in cui aveva partecipato e una finta Levy annuiva interessata. In quel momento un turbinio di pensieri le affollava la testa "se Hibiki stasera non mi bacia lo mando al diavolo" pensava tra se e se. Era la terza volta che uscivano, e si aveva passato una bella serata, piacevole, tranquilla forse un po' troppo. Voleva altro Levy, voleva baci, passione roba da togliere il fiato insomma. Così presa da quello che pensava che non si accorse di essere arrivata davanti alla sua porta, i due si misero uno di fronte all'altro ancora con le mani intrecciate "Levy è stata una serata meravigliosa" disse lui e poi ponendosi in avanti le posò un casto bacio sulle labbra. Levy chiuse gl'occhi lasciandosi andare, quel bacio si era molto dolce e Hibiki era come al solito molto delicato con lei, stette ancora li, aspettando che quel bacio diventasse più profondo ma c'era qualcosa che la distraeva, aprendo un occhio notò una figura nera di fronte a loro non poco distante che li scrutava. Si girò completamente staccandosi poi definitivamente dalle labbra di un Hibiki ancora a occhi chiusi "Gajeeel?" disse stupita di trovarselo li intento a guardali con un espressione infastidita stampata in faccia. Quella situazione stava diventando al quanto imbarazzante, Gajeel non sembrava intenzionato a muoversi da li, con le braccia conserte, in sacro silenzio continuava a fissare Hibiki accigliato quasi infastidito e la donna non ne capiva il motivo. Hibiki accortosi della situazione rivolse parola a Gajeel "le serve qualcosa?" ma non ebbe risposta se no un ringhio, Levy prese per un braccio Hibiki "Hibiki forse dovresti andare" disse portandolo in avanti, "sei sicura?" disse lui ruotando la testa indietro guardando Gajeel "chi è quel tipo?" chiese poi, più che per gelosia per curiosità, "un mio amico" disse lei ridacchiando nervosa "ci sentiamo domani ok?" disse poi, Hibiki si fermò e prendendole la mano disse "certo  bocciolo" le sorrise e dandogli un' altro bacio  a fior di labbra la lasciò salendo sulla sua bella auto sportiva lasciandola li sul ciglio della strada . Levy rivoltò lo sguardo su Gajeel, era li appoggiato alla sua moto a braccia conserte intento a guardarla senza staccarle gl'occhi di dosso, si avvicinò con un groviglio di idee confuse in testa, che voleva Gajeel a quell'ora?
Si avvicinò mettendosi di fronte a lui e con cautela disse "Gajeel perché sei qui?" "e tu ti perdi l'occasione di ascoltare della musica che spacca per uscire con quel damerino?" si sentì dire e la faccia di Levy assunse un'espressione di stupore "non te la sarai presa perché non sono uscita con te?" rispose con dolcezza e un sorrisetto divertito. Gajeel invece la guardò truce "cosa? non era mica un appuntamento, ognuno sarebbe andato per conto suo"  le rispose spostando lo sguardo dall'altro lato della strada e Levy ci rimase male per quella risposta "ti presenti a quest'ora sotto casa mia pensavo.." ma non finì la frase, scosse la testa prima di far uscire fuori qualche pensiero disinibito,  "Gajeel" lo chiamo attirando la sua attenzione, "perché sei qui?" gli disse nervosamente. Gajeel ripuntò lo sguardo su di lei rovistando nell'interno della sua giacca di pelle  "questo" disse tirando fuori dalla tasca il  cellulare di levy, lo tenne dai ciondoli per farlo pendolare davanti gl'occhi della ragazza "non ti eri neanche accorta di averlo perso vero gamberetto? ghi ghi ghi " e Levy s'imbarazzò a tal punto da diventare rossa, prese il cellulare non senza toccare la sua mano, sfiorandola con le dita come a lasciargli una carezza, creando in Gajeel una sensazione strana. Levy stava per ringraziarlo ma Gajeel riuscì a distruggere quel momento di tenerezza prima che nascesse "certo che sei proprio scervellata" la canzonò creando stizza nella donna  "sei venuto fin qui per offendermi ? hai anche interrotto il mio bacio" lo rimproverò lei aspettandosi delle scuse "e quello me lo chiami bacio tsk" ribattè lui, "è stato delicato" "delicato? che c'è ha paura di romperti? bel fidanzato che c'hai", ormai lo scambio di battute era iniziato "non è il mio fidanzato, ci stiamo solo frequentando e poi perché mi sto giustificando con te!". Levy incrociò le braccia sul petto "ora che me l'hai riportato puoi pure andare", Gajeel la guardò infastidito "non c'è bisogno di dirmelo" mettendosi in sella alla sua moto e infilandosi il casco, ma prima che potesse farlo Levy gli posò un mano sul braccio "grazie" gli disse sorridendo schioccandogli un bacio sulla guancia e lasciandolo pietrificato "notte acciaio nero" disse poi entrando in casa sua lasciando Gajeel con un'espressione sconvolta, questa non se l'aspettava. Infilò il casco e accelerando sempre di più si avviò verso la strada, coperto dal casco, consapevole che nessuno l'avrebbe visto, gli sfuggì un sorriso.

La serata del ballo era giunta al termine, Nashi e Romeo si stavano salutando nel parcheggio della scuola mentre Natsu poco distante parlava con il padre del ragazzo avvertendolo che avrebbe riaccompagnato lui la figlia a casa. Romeo le strinse la mano giocherellando poi con le sua dita "quello che è successo stasera, io ne voglio ancora e tu?" le sussurrò e Nashi sorrise "si". Le lasciò la mano per andare via continuando a lanciarle sguardi furtivi. Natsu si mise accanto a lei e Nashi continuò a guardarlo con aria sognante e qualche battito in meno dopo quella frase "stai sbavando" si sentì dire da Natsu divertito, Nashi si girò stizzita "mi spieghi che ci facevi qui?" ma non ebbe risposta se non la portiera aperta della macchina per farla entrare.

Erza si strinse con le mani il giubbotto per scaldarsi mentre giungeva a casa, ormai l'inverno era alle porte e il freddo si faceva sentire. Quando arrivò trovò Gerard intento a buttare delle bottiglie nel bidone davanti al portone del palazzo, Erza con le mani in tasca si avvicinò sorridendogli stupendo per un attimo l'uomo, ma dopo spiegò le labbra in un sorriso malizioso. Era da quel mattino dopo essere stati insieme che non si erano più incontrati e tanto meno spiegati. Si era alzato il vento, facendo svolazzare i capelli di Erza, e a vederli in quel modo a Gerard sembra di vedere delle fiamme che aleggiavano nell'aria, "dovresti smetterla di sfogare il dolore con quella roba" disse Erza puntando un dito sulle bottiglie vuote di alcool, "ti lascia solo il mal di testa" aggiunse poi, "se sei fortunato ti lascia anche qualcosa in più" rispose lui riferendosi alla loro notte di passione. "Quello che è successo tra noi, io non ero mai stata con nessuno senza amore" Gerard la guardò in modo annoiato aspettandosi un lungo discorso in cui, dopo aver fatto sesso con lui totalmente sbronza, ora sfoggiava la facciata della brava ragazza, "ma forse proprio per questo è stato fantastico" ed Gerad la guardò sorpreso, "fantastico?" "si, senza problemi, senza pensieri, mi ha fatto bene, e preferirei sfogare il mio dolore nel sesso che nell'alcool" disse poi tranquillamente lasciando in Gerard un'espressione curiosa, cos'era una proposta quella?" ci conosciamo appena, proprio per questo a me non dispiacerebbe a volte ecco..,." Erza cercò di celare l'imbarazzo, da quando era diventata cosi disinibita?, Gerard la tolse da quella situazione "direi che è sempre meglio dell' alcool come sfogo" "ok allora, ovviamente non sempre ma ogni tanto" concluse Erza. I due si sorrisero e si avviarono nel palazzo, aspettarono l'ascensore e una volta sceso salirono. Quando l'ascensore si aprì, Gerad tentò di uscirne senza inciampare, non vedeva niente con Erza in braccio intenta a soffocarlo di baci, "andiamo da me" disse lui prendendo fiato giusto il tempo per fiondarsi sui quelle labbra. Aprì la porta per entrarvi dentro, in quel momento avevano bisogno l'uno dell'altro in qualche modo.

Nashi e Natsu si trovarono davanti alla porta di Lucy e prima che la ragazza estrasse fuori le chiavi per entrare fu la stessa Lucy ad aprirgli, era rimasta sveglia ad aspettarla. Un dolce sorriso ad accoglierla, Lucy era in pigiama e ciabatte, segno che aveva provato a dormire ma non c'era riuscita "Natsu l'hai riportata tu?" disse a l'uomo trovandoselo davanti, Natsu scompigliò i capelli a Nashi "si, ero ancora li quando la festa è finita quindi.." Nashi sbadigliò, era stanca e tutte quelle emozioni che aveva provato in poche ore l'avevano sfiancata "io vado a letto" disse sorridente a Natsu "grazie" "niente, dormi bene", un'ultima carezza su quella dolce testolina per poi vederla andare verso Lucy sorridente. Nashi sparì andando in camera sua lasciando Natsu e Lucy da soli uno di fronte all'altro, "non riuscivi a prendere sonno?" disse lui con un lieve sorriso e Lucy annuì quasi vergognandosene "ora che è qui sono molto più tranquilla" "notte allora" disse Natsu voltandosi. Lucy rimase li con le mani appoggiate alla porta stava esitando nel chiuderla continuando a guardare Natsu che stava andando via, aveva rimuginato per tutta la sera pensando a quella sera di sedici anni fa.  "Aspetta" disse lasciando la soglia per andare verso Natsu il quale stupito si girò per guardarla sorpreso. "Scusa" e Natsu la guardò come se gli fosse spuntata una seconda testa "quella sera  io andai via dal ballo piangendo e anche quando arrivai a casa continuai a farlo finché non arrivasti tu entrando dalla finestra della mia stanza , eri venuto per vedere come stavo" Natsu continuava a fissarla non capendo dove volesse arrivare "tu volevi solo assicurarti che io stessi bene, ma quando quel bacio che ci demmo incominciò a diventare qualcosa di più tu ti staccasti per andare via, stavi andando via da me e io non volevo" "mi fermasti tenendomi abbracciato a te" rispose lui ricordando quegli avvenimenti come se non fosse passato tutto quel tempo in mezzo "si, tu ci stavi provando ad allontanarmi da te, ma io te l'ho impedito" si avvicinò a lui trovandosi una di fronte all'altro "per tutto questo tempo non ho fatto altro che  prendermela con te e darti la colpa, ma ora ho capito, hai sofferto quanto me" Lucy abbassò gl'occhi mentre Natsu la guardava "se io non avrei insistito nel baciarti e tenerti stretto a me fino a fare l'amore non avremmo avuto tutto quel dolore dopo "disse lei,  una folata di vento freddo le fece volare i capelli sul viso, ma Natsu glieli spostò dolcemente mettendogli le ciocche dietro l'orecchio  "se questo è stato il prezzo per essere stati insieme io soffrirei altre cento volte " le sussurrò "non devi chiedermi scusa" aggiunse poi lasciandogli una carezza sul viso  "Natsu" disse Lucy ad occhi sgranati, la sua mano ancora tra i capelli e gli sguardi di entrambi occhi negl'occhi "notte Luce" disse soltanto voltandosi e lasciandola li. Lucy continuò a guardarlo, era riuscito un'altra volta a sollevarla, lo faceva sempre.

Ottobre ormai stava finendo e nell'aria si poteva sentire già l'arrivo di novembre.  Nashi si trovava in palestra durante le ore di attività fisica, mentre effettuava i suoi esercizi di stretching il suo sguardo cadeva involontariamente sempre su Romeo a qualche metro più in la. Il ragazzo stava effettuando esercizi per prepararsi poi alla staffetta, o almeno ci provava dato gli sguardi dolci che si scambiava con Nashi da lontano. A malincuore Nashi fu spostata più in la da Wendy "dovresti scegliere la tua attività" le disse mentre la spintonava verso una trave. "attività?" chiese lei incominciando a incuriosirsi. Wendy con maestria saltò sulla trave per stare poi in perfetto equilibrio, incominciò ad avanzare avanti e indietro tenendo le braccia distese " verso la fine dell'anno scolastico si terranno le selezioni per campionati studenteschi  e se sei abbastanza brava in una delle attività sportive, di potresti partecipare" Nashi continuò a guardarla catturata da quei movimenti fluidi e pieni di grazia. Wendy saltò giù in una posizione perfetta avvicinandosi a Nashi ammaliata da quella performance " l'anno scorso io e Chelia abbiamo passato le selezioni e partecipato poi al campionato che si tiene tra giugno e luglio" Nashi era ancora meravigliata, Wendy era così timida e impacciata e anche abbastanza imbranata, le capitava spesso  di cadere o d' inciampare eppure qualche attimo fa su quella trave sembrava avesse il totale controllo di se stessa. Wendy le appoggiò una mano sulla spalla "perché non provi con la ginnastica artistica?" Nashi spostò lo sguardo da Wendy alla trave, non l'ho aveva mai fatto prima, mentre pensava sul da farsi davanti a loro sfilò Chelia andando verso la trave non senza aver schioccato prima uno sguardo di sfida a Nashi. Chelia mise tutte due le mani sulla trave e poi mettendo una gamba da un lato e una dall'altra fece forza con le  braccia tirandosi su, restando in quella posizione in perfetto equilibrio e già quello bastò a far capire a Nashi di quanto fosse brava Chelia in quella disciplina. Nashi bisbigliò all'orecchio di Wendy "come vi siete classificate?" "io sono arrivata sesta mentre Chelia ha conquistato l'oro" disse fiera mentre Nashi ritornò a guardarla già sentendo l'odore della sconfitta. Chela ora era in piedi stando in equilibrio sulla trave con solo una gamba mentre l' altra era  tesa in aria, sembrava avesse delle ali era così piena di grazia e leggiadria. Nashi continuò a guardarla anche quando la ragazza saltò giù dalla trave lanciandogli un'altra volta lo stesso sguardo di prima, stavolta con un tono di superiorità. Nashi strinse un pugno, poteva farcela anche lei no? "ci provo" disse a Wendy avvicinandosi alla trave. Nashi salì, era goffa e non riusciva a stare in equilibrio, provò a drizzarsi su, ma le gambe le tremavano "stendi le braccia" si sentì dire da Wendy, ma quando provò ad allungarle ed avere un minimo di equilibrio fu proprio li che lo perse cadendo rovinosamente a terra suscitando una risata plateale. Wendy corse ad aiutarla e Nashi finita a gambe all'aria cercò di tirarsi su "è normale le prime volte" la consolò Wendy, Nashi si massaggiò il sedere dolorante notando poi il ghigno che aveva in faccia Chelia mentre ridacchiava con altre ragazze in gruppetto. La ragazza constatò che la ginnastica artistica non era il suo forte, forse era meglio provare con qualcos'altro. Massaggiandosi ancora il sedere si avviò verso gli spogliatoi femminili ma prima che potesse aprire la porta fu afferrata e sbattuta bruscamente contro la parete dietro l'angolo, le sue labbra furono tappate da quel bacio infuocato e quando rimase senza fiato si staccò "Romeo" disse boccheggiando, Romeo le accarezzò il viso "oggi non ti avevo ancora baciato". Nashi incominciò a passargli le mani sul petto  salendo e scendendo con movimenti sinuosi e Romeo continuò a baciarla con dolcezza assaporando quelle labbra che lo mandavano fuori di testa . Da quella sera del ballo i due avevano iniziato una specie di relazione fatta però solo di baci rubati tra i corridoi della scuola, nessuno sapeva, infatti prima di rendere pubblica la loro relazione Nashi voleva fare chiarezza con se stessa prima di rendere ufficiale la cosa, stava bene con Romeo ma ancora non capiva se fosse amore o solo una cotta di poco conto e per quanto il sua carattere fosse impulsivo stava ragionando con la testa. Romeo si staccò ma continuando a stargli vicino sfiorandogli le labbra con le sue disse  "sono passate due settimane dal nostro primo bacio" Nashi lo guardò già sapendo cosa stava per dirgli "non voglio metterti fretta ma incomincia a non bastarmi più vederti così, vorrei viverti" Nashi gli sorrise "lo so, e anche io, ma non voglio avere neanche un dubbio". Delle voci in fondo al corridoio si fecero sentire e Nashi spintonò vi a Romeo, "vai via"" "no" disse lui sorridendo continuando a rubarle baci "si" rispose lei divertita e Romeo riuscì in tempo a sgattaiolare via per non essere beccato da Wendy e Chelia che stavano arrivando. Le due giunsero trovando Nashi da sola, wendy la studiò per poi dire "stai bene? sei tutta rossa" "si, deve essere ancora per la caduta di prima" rispose lei ridacchiando nervosa, entrarono negli spogliatoi e Nashi si spostò verso l'armadietto per prendere la sua roba, ma sentiva lo sguardo di chiela addosso a lei, che avesse intuito qualcosa?

Erza saliva le scale del suo appartamento in compagnia di Cana, l'amica l'aveva aiutata con la spesa e ora le sue si trascinavano con i sacchetti dato che l'ascensore era fuori servizio. Arrivarono davanti alla porta e Cana si accasciò stancamente alla parete prendendo aria. La porta di fronte a lei si aprì, era Gerard che stava uscendo e Cana non poté fare a meno di fare apprezzamenti, per fortuna solo mentali, davanti a quella vista. Erza si accorse di quello e girandosi sorrise a Gerard e anche lui ricambiò "ciao" disse Erza, e lui rispose silenziosamente con un cenno della testa avviandosi poi verso le scale.  Le due entrarono e Cana incominciò a guardare Erza e in modo euforico disse  "perchè non mi avevi mai detto di avere un figo da paura come vicino?" Erza incominciò a rovistare tra i sacchetti "figo? non l'ho mai notato," rispose vaga "vuoi le patatine?" aggiunse poi . Cana si fece maliziosa e sedendosi su uno dei sgabelli accanto al tavolo continuò con le domande "come si chiama?" "Gerard" rispose secca continuando compulsivamente a rovistare nei sacchetti  "eccole!" disse poi tirando fuori le patatine. Erza tentò di aprire il sacchetto sotto lo sguardo predatorio di cana, ma faceva fatica, non riusciva ad aprirlo, tirando gl'angoli verso l'estremità esterne continuava a pressare "è con lui che fai sesso!" gridò Cana a un certo punto tanto che Erza aprì così bruscamente il sacchetto da lacerarlo completamente creando un'esplosione di patatine. Erza si bloccò, con in  mano ancora i resti del sacchetto, guardò l'amica a occhi sgranati "ma come cavolo fai? hai forse il radar del sesso incorporato?" creando una risata divertita di Cana. Cana si tenne il mento tra pollice e indice massaggiandoselo "ora che ci penso mi sembra di averlo già visto, il suo viso non mi è nuovo" "non credo, è un tipo solitario" rispose Erza prendendo in mano la scopa per pulire quel piccolo disastro che aveva combinato, ma mentre ramazzava pensò che nonostante ormai fossero settimane che andavano a letto insieme, lei non sapeva niente di Gerard, non parlavano mai della loro vita

Quella giornata di fine ottobre piacevolmente calda faceva voglia di uscire a starsene un po' al sole, e Levy avrebbe voluto volentieri godere quel tiepido tepore, magari sdraiata sulla sdraio del suo terrazzo , ma per sua sfortuna quel giorno era trascinata per negozi da Lucy. La donna scrutava davanti a se i due  piccoli oggetti posti sul bancone "Lucy hai scelto?" disse esasperata Levy, "no" rispose lei con le labbra arricciate all'in su. Si trovavano in quel negozio per scegliere le bomboniere, e davanti a un porta candela e una cornice Lucy non sapeva che pesci pigliare, si girò di scatto verso l'amica e nervosamente incominciò a sfogare tutta la sua frustrazione " dovrei sceglierle insieme a Loki ma come al solito è troppo impegnato per me" lagnò Lucy, Levy la prese sotto braccio "è solo un periodo" facendole l'occhiolino. Le due continuarono a girovagare per negozi e mentre passeggiavano Lucy la guardò di sottecchi "con Hibiki?" "tutto bene, sono due settimane che non lo vedo è partito per delle sfilate" rispose "mi ha anche baciato al nostro ultimo appuntamento" aggiunse poi in modo vago curiosando per le vetrine, Lucy la fermò "cosa? e quando?" domandò curiosa " l'ultima volta che siamo usciti" "è come stato?" rispose Lucy con la stessa euforia di un'adolescente che ha appena visto il suo idolo "non che sia durato un  gran che, Gajeel è piombato a casa mia interrompendoci". Lucy inarcò un sopracciglio, Levy ne parlava senza trasparire nessuna emozione "Gajeel? l'amico di Natsu? quel tipo con la strana abitudine di dare un soprannome a tutti?" chiese poi stranita. Si li aveva visti speso chiacchierare e Levy le aveva anche raccontato di quella sera che si erano divise ed ella aveva accettato un passaggio da lui , ma non pensava che tra i due ci  fosse qualcosa. Continuarono a camminare "mi ha riportato il cellulare, l'avevo perso di nuovo" disse Levy senza che Lucy le chiedesse niente "è per un attimo pensavo fosse stato gentile invece quel burbero ha incominciato a criticare, come se gli avessi chiesto la sua opinione" Lucy notò il cambiamento repentino, Levy incominciò a parlarne infervorata "quella stupida testa di ferro, è così rozzo e cafone, e io che continuo a ad essere..." "cotta" rispose Lucy con certo ghigno, Levy si girò "stavo dicendo gentile" rispose , "come fai a pensare che mi piace un tipo come Gajeel?" aggiunse poi evitando di  incrociare lo sguardo con l'amica, Lucy la prese sotto braccio e avvicinando il viso con il suo disse "Hibiki ti ha baciato, ma tu continui a parlare di Gajeel" e quando Lucy le fece notare tutto ciò , Levy divenne tutta rossa, farfugliando parole confuse.
Dopo quel pomeriggio passato insieme a Levy, Lucy andò da Loki, l'uomo come al solito era nel suo ufficio sommerso di pratiche e scartoffie. Dopo averla accolta caldamente con un bacio, Lucy estrasse dalla borsa le due bomboniere che aveva visto in negozio mettendogliele in bella mostra sulla sua scrivania, Loki storse il naso "e quelle?" chiese e Lucy rispose prontamente "devi aiutarmi a scegliere, quale sarà la nostra bomboniera?" Loki la guardò accigliato "non potevi sceglierla da sola?" "no" quasi urlò lei "ci sposiamo io e te dobbiamo fare i preparativi insieme, non fai altro che lavorare in questo periodo" disse amareggiata, aveva già provato a parlargli di questo ma dopo tutte le promesse non mantenute di stare più tempo con lei, Lucy temeva che d'ora in poi avrebbe dovuto dividere Loki con il suo lavoro. Non ci fu risposta di Loki perché dalla porta entrò la segretaria "avvocato ci sono dei fascicoli da firmare", l'uomo prese in mano i fascicoli e una volta firmati liquidò la segretaria, i due erano di nuovo soli "lo sto facendo per noi" disse a Lucy, che ora se ne stava con le braccia conserte di fronte alla vetrata, Loki si avvicinò appoggiandole le mani sulle spalle "fidati è solo un periodo" Lucy lo guardò sbuffando "almeno mi dici quale ti piace tra le due?" chiese cercando di trasalire, ma il bip del cellulare l'interruppe di nuovo, e Loki rispose. Lucy lo guardo acida, l'uomo scostò il telefono dall'orecchio "ho da fare adesso ne parliamo a casa ok?" e Lucy non rispose, prese la sua borsa bruscamente sbattendo la porta, quella situazione incominciava a non sopportarla più.

Stava tramontando e Nashi era seduta sulla panca a un tavolo del Fairy Tail, con un gomito puntato e la mano a tenerle il viso guardava fuori dalla vetrata gli alberi spogli.  Sotto di se il libro aperto con accanto il cellulare, arrivò un messaggio da Romeo e un sorriso gli apparve in viso. Rispose per poi mettere via il cellulare, doveva finire di fare gli esercizi di fisica , e nonostante la buona volontà non riusciva a stare concentrata. Pensieri affollavano la sua mente, per primo Romeo, voleva davvero stare con lui e adesso che non era più una fantasia ma la realtà lei era titubante, e non ne capiva il motivo, e poi c'era Wendy, non era una semplice compagna di scuola ma le due si stavano legando sempre di più e tenergli nascosto quel segreto le faceva male, avrebbe voluto dirglielo subito ma allo stesso tempo sapeva che l'avrebbe messa in difficoltà con Chelia. Senza rendersene conto rispostò lo sguardo alla vetrata, rimuginando su tutto, finche non si avvicinò Natsu, "piccoletta hai finito di studiare?" le disse sedendosi accanto a lei, Nashi sbuffò spingendo il libro in avanti "è troppo difficile". Natsu afferrò i libro portandoselo sotto di se incominciando a sfogliarlo, e quell'espressione confusa fece capire a Nashi che neanche lui doveva capirci un gran che. "Posso darvi una mano?" i due alzarono la testa per trovarsi Lucy davanti "è tutto tuo" rispose Natsu e Lucy si andò a sedere accanto a Nashi. Dopo qualche minuto i tre erano li, Nashi seduta in mezzo tra i suoi genitori tentava di capire mentre Lucy le spiegava come calcolare la velocità del suono, e Natsu stava semplicemente li a sostenerla. Nashi si sentiva bene in quel momento, Lucy che rimprovera per l'ennesima volta Natsu per quelle interferenze, era così bello stare con loro, avrebbe voluto fermare il tempo, perché con loro era divertente anche studiare. Ma quel' incantesimo fu spezzato dall'arrivo di Lisanna, "ciao" disse volgendo a Lucy un freddo sorriso, "amore" rispose Natsu alzandosi e allontanandosi dalle due, e Nashi lo guardò andare via, facendola ritornare alla realtà.
A qualche tavolo più in la c'era Juvia, ultimamente le capitava spesso di andare al  Fairy Tail, e non per le sue visite a Nashi ma semplicemente per stare li, anche lei trafficava con fascicoli e pratiche finché non arrivò Grey a portarle una cioccolata calda. "Posso farti compagnia?" le chiese e Juvia annuì accettando la cioccolata, appoggiandola sul tavolo, si sedette accanto a lei e non di fronte come Juvia si aspettava. Grey incominciò a guardare tutti quei fogli sul tavolo "cosa sono?" "lavoro" rispose lei stancamente, "dovresti prenderti una pausa" gli disse poi puntandogli lo sguardo addosso "potremmo uscire una di queste sere per esempio" osò lui  e li per poco Juvia non svenne a quella richiesta, stava per dirgli di si, che aveva immaginato questo momento da mesi ormai e che non vedeva l'ora ma presa dall'agitazione urtò contro la tazza rovesciandola sui pantaloni di Grey. Grey balzò tenendo a stento le urla di dolore, quella cioccolata era lava bollente sulla sua pelle, "o mio dio" imprecò Juvia presa dal panico, incominciò  a strappare fazzolettini dal contenitore  sul tavolo "mi dispiace, mi dispiace" continuava a ripetere e senza accorgersi sfregava con i fazzoletti proprio sul cavallo dei pantaloni di Grey creandogli a un certo punto un gemito sconnesso "J-juvia, smet-tila " balzò. La donna rendendosi conto diventò paonazza, e con i fazzoletti ancora in mano guardò Grey "io devo andare" disse soltanto raccattando tutte le sue cose in tempi record e fuggendo via rossa dalla vergogna. 
Quella giornata era ormai finita, Nashi era ritornata  a casa con Lucy e fra breve anche il Fairy tail avrebbe abbassato le saracinesche. Lisanna era stesa sul letto di Natsu, capitava che a volte la ragazza dormisse dal suo fidanzato, con le gambe accavallate una sull'altra studiava per il prossimo esame. Lisanna era una giovane universitaria di veterinaria, anche se ormai manca veramente poco alla laurea. Nonostante i ben otto anni di differenza di età con Natsu i due stavano bene insieme, Lisanna era molto intelligente e matura per la sua età, e tra i due era Natsu quello che aveva più atteggiamenti giovanili. Più che studiare tentava di farlo dato le continue intromissioni del suo ragazzo, Natsu infatti cercava di stuzzicarla in tutti i modi, punzecchiandola e tirandole pizzicotti su tutto il corpo. Stremata da quelle torture chiuse il libro con tonfo "Natsu smettila, ho l'esame fra pochi giorni" lo rimproverò ma Natsu le sfilò via il libro lanciandolo da qualche parte per la stanza creando stizza alla giovane. "che ne dici di una pausa?" disse lui maliziosamente sistemandosi sopra di lei, si baciarono ma Lisanna non sembrava ricambiasse pienamente, qualcosa la turbava. Natsu tirò su la testa guardandola accigliato "che c'è?" "niente, mi chiedevo se la nostra relazione potrebbe avere un risvolto" "non affrettiamo le cose stiamo bene così" rispose lui e Lisanna per un attimo si sentì spezzata. Sapeva delle storie passate di Natsu, di poca durata e serietà ma lei era diversa, lei voleva essere diversa, si era follemente innamorata di quel ragazzo così pazzo e solare. Già dalla prima volta che l'ho aveva incontrato al Fairy Tail era scoppiato il colpo di Fulmine per lei, quella sera le sue compagne di università l'avevano trascinata in quel pub per festeggiare l'ottimo risultato di un suo esame e tra una bevuta e  l'atra partì una scommessa, ovvero farsi offrire da bere dal barista. Dopo una lunga chiacchierata, sorrisi e occhi languidi Lisanna e Natsu incominciarono ad uscire fino a mettersi insieme. Finirono quel bacio e Lisanna lo guardò negl'occhi, volle nascondere il dolore che l'affliggeva e cambiò argomento per non fare vedere il suo stato d'animo se lo portò vicino per ribaciarlo e con un sorriso soffiò "sai quella pazza gelosia che provi per Nashi mi fa un po' invidia" "è gelosia nella norma" rispose lui schioccandogli un altro bacio" "norma? l'hai seguita al suo primo appuntamento" e Natsu ingenuamente disse "meno male che c'era Lucy con me altrimenti non so cosa sarebbe successo quel giorno" ma prima che potesse baciarla Lisanna si scostò bruscamente guardandolo truce "Lucy?" si tirò su seduta spintonandolo e cercando spiegazioni "Lucy era con te al cinema?" chiese. Natsu non capì quella reazione brusca,  "be si, gli ho detto io di venire per controllare la situazione e.." "cosa?" quasi urlò Lisanna a quelle parole "c'ero io quel giorno con te perché non l hai chiesto a me? " Natsu si tirò su dal letto mettendosi in piedi, quelle scenate di gelosia non le piacevano per niente e ultimamente capitava spesso, "non ho pensato sai quanto sono impulsivo" si giustifico gesticolando "a ma lei c'hai pensato" ringhiò lei e Natsu si ritrovò a guardarla sconcertato "che? perché fai così?" Lisanna si tirò su dal letto inveendo contro di lui "me lo chiedi pure? hai passato un pomeriggio intero al cinema con lei e lo vengo a sapere solo adesso, e anche tutto quel tempo insieme al Fairy tail, pensi che non me ne sia accorta?" "è per Nashi" disse Natsu con nervosismo e decisione come a convincerla, "il tempo devi passarlo con Nashi allora non con lei"  latrò lei "Da quando mi dai ordini? lo sai che non sopporto questa gelosia ossessiva anche tutte le altre non facevano altro che soffocarmi" e con quella ultima frase Lisanna ebbe un dolore così forte al petto da portasi una mano sopra e stringersi la maglietta proprio all'altezza del cuore. L'aveva paragonata a tutte le altre. "va bene ok? passaci pure tutto il tempo che vuoi con Lucy" disse affranta e arrabbiata, prese la sua giacca per avviarsi "no aspetta Liz" disse Natsu rammaricato per quello che era successo ma Lisanna non volle sapere ragioni e uscì dalla camera sbattendo la porta violentemente.
Grey aveva finito di lavorare e chiuso il Fairy Tail, stava salendo le scale quando vide scendere Lisanna come una furia giù dalle scale "Lisanna che succede?" chiese sconvolto bloccandola per il braccio, Lisanna alzò lo sguardo verso di lui con il volto pieno di lacrime "Grey ti prego lasciami andare" mollò la presa continuando a guardarla. Grey appena salì in casa la prima cosa che fece fu entrare nella stanza di Natsu, aprì la porta di colpo trovandolo sul letto seduto "Natsu, perché Lisanna è corsa via piangendo?" Natsu rimase nella stessa posizione "abbiamo litigato" "è perché non la stai inseguendo?" chiese poi Grey, Natsu non lasciava andare via le persone facilmente. Non rispose creando stizza in Grey, si posizionò davanti a lui allargando le braccia "Natsu che cavolo fai? va da lei!" "forse io..." disse Natsu temporeggiando "forse io non ne ho voglia.." lasciando Grey pietrificato, "dovremmo prenderci una pausa  e.." "sei un idiota" disse Grey deciso creando in Natsu fastidio "per tutto questo tempo ho pensato che chiudessi le tue storie dopo poco tempo perché non volevi impegnarti seriamente ma adesso ho capito il vero motivo" Natsu si alzò in piedi fronteggiandolo e Grey continuò a dire quello che gli frullava in testa "devi dimenticare una volta per tutte la storia con Lucy" "cosa c'entra Lucy?" ringhiò Natsu "e come se tu la stessi aspettando inconsciamente, forse non te ne rendi conto ma.." provò a spiegargli Grey  ma Natsu lo interruppe "non è questo e che non ho ancora trovato quella giusta per me" "Natsu devi andare avanti, Lucy l'ha fatto" disse amareggiato e Natsu puntò lo sguardo sul pavimento restando in silenzio. Grey si pentì un po' per quelle parole dure ma sapeva che era l'unico modo per spronarlo, gli poggiò una mano sulla spalla prima di lasciarlo da solo "provaci magari  è Lisanna quella giusta per te" disse chiudendo la porta lasciando Natsu in confusione.

La luce debole del sole quel giorno filtrava appena da quei grossi nuvoloni che padroneggiavano nel cielo. Nashi camminava per il corridoio della scuola, mentre avanzava arrivò Romeo, "ciao" disse lui intrecciando la mano con la sua, Nash si sentì in disagio per quella stretta, no che non volesse, ma i due non avevano ufficializzato la cosa ancora, arrivarono all'armadietto "Ti va di stare insieme pomeriggio?, i miei non ci sono a casa, potremmo starcene un pò da soli" disse maliziosamente Romeo con la mano ancora stretta alla sua  e Nashi incominciò a sentire una stretta allo stomaco,  un misto di  ansia e terrore dovuta a quella richiesta "Romeo io..." ma non finì la frase perché si accorse che davanti a se stava giungendo Wendy, staccò prontamente la mano, Romeo si infastidì per quello, per quanto tempo ancora sarebbe andata così tra loro? . Wendy ignara salutò entrambi "ciao ragazzi", Nashi rispose debolmente mentre Romeo guardando malissimo Nashi rispose con un freddo ciao. Wendy aprì il suo armadietto "potremmo andare in biblioteca pomeriggio tutti insieme che ne dite?" "perché no" rispose Nashi fingendo tranquillità, ma con quella risposta finì per infastidire ancora di più Romeo, era un no per il suo invito di stare un po' da soli "ho da fare" rispose rancoroso  andando via lasciando Nashi in preda ai sensi di colpa.

Natsu era appoggiato alla sua macchina con le braccia incrociate puntando lo sguardo sull'edificio, stava aspettando che lei uscisse, dopo averci riflettuto bene aveva tirato fuori il coraggio e dirgli ciò che provava. Dall'edificio incominciò ad uscire gente finché in mezzo alla massa la vide, le corse incontro fermandola "Liz", Lisanna rimase li a guardarlo, era passato qualche giorno dal loro litigio ma era ancora arrabbiata si vedeva dall'espressione del suo viso, con in mano il libri era appena uscita dall'università dopo una giornata di studio intenso. Natsu le afferrò la mano "sono venuto qui per chiederti scusa" Lisanna scrollò le spalle, "è stata anche colpa mia" disse poi tristemente "voglio essere chiaro con  te, tra di noi si sta bene e ho sentito la tua mancanza, ma vorrei che le cose tra di noi continuassero così per ora, non sono ancora pronto per quel passo in più" Lisanna gli mise le braccia intorno al collo, premendo le labbra sulle sue "va bene Natsu" rispose poi, anche se lei voleva molto di più se lo sarebbe fatto abbastare, almeno per un po'. Natsu sorrise sulle sua labbra stringendosela stretta "be potremmo incominciare nel avere un tuo spazzolino nel mio bagno che ne dici?" Lisanna lo guardò divertita "se questo è il primo passo per una futura convivenza direi che va bene" disse baciandolo con amore.

Era sera quando Lucy rientrò a casa, notò le luci accese del salotto pensando che vi fosse Nashi ma rimase sorpresa nel vedere Loki. Lucy si sfilò il cappotto e la sciarpa ed avanzando verso di lui chiese ironica "come mai già a casa?", Loki la guardò "per darti questo" le passò un pacchetto incuriosendo la donna, lo scartò con foga finché non tirò fuori una cornice con all'interno una loro foto "e questa?" chiese non capendo. Loki si avvicinò a lei "è la nostra bomboniera, alla fine ho optato per la cornice ma mi sembra spoglia in quel modo". Lucy sciolse la tensione e Loki le afferrò le mani "ti prometto che lavorerò di meno, ma devi darmi ancora un po' di fiducia ok?". Lucy annuì, avrebbe voluto sentire parole diverse ma non volle rovinare quel momento, sfregò il naso con il suo "cosa vuoi fare stasera?" domandò Loki, "dovrei accompagnare Nashi da Natsu" disse lei temendo di creare fastidio al suo fidanzato, ma Loki la sorprese per la seconda volta in quella giornata "potrei venire anche io, anzi potremmo passare li la serata mi hanno parlato molto bene del posto" e Lucy lo guardò felice, dopo mesi finalmente Loki le stava andando in contro, "certo, vado a dire a Nashi di prepararsi allora" squittì felice, correndo poi su verso la mansarda. Loki la guardò mentre saliva le scale, l'ultima cosa che avrebbe voluto era passare la serata nel fossa dei serpenti ma sapeva che doveva controllare di persona la situazione. Ultimamente Lucy frequentava spesso il Fairy Tail e i suoi proprietari, si fidava di lei, ma dopo quelle rivelazioni che Jude gli aveva fatto non si sentiva tranquillo e anche il fatto che sempre Jude gli avesse detto di stare attento lo teneva in allarme, perché dirglielo? forse Jude aveva scoperto qualcosa?

E mentre al Fairy Tail regnava un'aria felice e senza pensieri Nashi era seduta sul suo sgabello in piena crisi depressiva. Con in mano il cellulare guardava corrucciata tutti i messaggi che aveva mandato a Romeo senza ricevere nessuna risposta, erano due giorni che il ragazzo la ignorava addirittura evitandola. Si guardò intorno cercando di distogliere i pensieri visualizzando Lucy insieme a Loki intenti a bere e a coccolarsi, roteò lo sguardo infastidita ma ciò che si trovò davanti non la sollevò anzi, fece scendere ancora più in basso il suo morale. Appoggiata al bancone con i gomiti c'era Lisanna che amabilmente scompigliava i capelli a Nastu davanti a lei, anche lui leggermente piegato. Quella serata era proprio uno schifo, si sentiva terribilmente sola e le sembrava lontano anni luce quel giorno che si trovava in mezzo a Lucy e Natsu mentre Romeo le mandava messaggi dolci. Era quello che voleva, si era egoista nel pensarlo, ma voleva vedere i suoi genitori insieme, per non lasciarla mai sola. A un certo punto successe qualcosa e fu li che Nashi lo colse in pieno, mentre i propri compagni erano distratti da cellulari e conversazioni con altre persone, tra Natsu e Lucy ci fu uno sguardo, così profondo come a leggersi l'anima l'uno dell'altro. Nashi li guardò attratta, ed è li che scattò qualcosa in lei , qualcosa che finora aveva pensato soltanto ma ora voleva metterlo in pratica quel piano. Nashi avrebbe trovato un modo per farli stare insieme.....

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Capitolo 15
*** 15-distanze ravvicinate ***


~I respiri accelerati, il cuore che batteva all'impazzata e quel calore che le bruciava dentro creandogli stilettate di dolore per tutto il corpo. Era questo quello che stava vivendo Nashi in quel momento, dopo quei duecento metri di corsa veloce. Si accasciò al suolo raggiunta da Wendy, le due si trovavano nella palestra della Fairy High per la lezione di educazione fisica. "Nashi sei stata formidabile, sembrava stessi volando" l'acclamò Wendy accucciandosi per passarle un bottiglietta d'acqua, Nashi dopo una lunga sorsata, tra un affanno e l'altro cercò di prendere fiato, si asciugò il sudore sulla fronte con la mano  "dici?" disse soltanto, sembrava inconsapevole di quella sua velocità. Wendy la tirò su e le due furono avvicinate dal professore di educazione fisica, Nashi notò qualcosa , Wendy all'improvviso sembrava esserne intimidita, lo sguardo basso e le gote che prendevano un colore più vivo. "Ashley ottimo tempo!" disse Doranbolt con cartella e cronometro in mano, "da quanto ti alleni?" chiese poi il professore di ginnastica e Nashi lo guardò stranita "alleni? io non mi alleno", disse ancora con il fiato corto. Doranbolt dopo averla osservata scrisse qualcosa sulla cartella che aveva con se, "hai un'ottima base non c'è che dire ma servirà molto allenamento per qualificarti ai campionati", e dopo una pacca sulla spalla la lasciò senza possibilità di risposta. Le due ragazze si  avviarono verso gli spogliatoi attraversando la palestra "hai trovato la tua attività" disse Wendy e Nashi scrollò le spalle, la corsa l'aveva lasciata  senza fiato, o forse era stata la scoperta di quel nuovo talento a renderla pensierosa. E mentre Wendy parlava di allenamenti e lezioni  l'attenzione di Nashi fu catturata da qualcuno , in un angolo della palestra c'era un gruppetto di ragazzi e tra questi  Romeo, continuò ad osservarlo, erano giorni che non riusciva a parlare con lui, e ora incominciava a sentirne la mancanza.

La giornata continuava tranquillamente, Grey stava scendendo le scale di casa quando aprendo la porta di scatto trovò davanti Juvia che stava per suonare il campanello, la ragazza si fermò a guardarlo, dopo quella brutta figura della cioccolata si vergognava tremendamente, era addirittura peggio di quando aveva pensato che fosse Gay. Grey dopo averla osservata un'istante le parlò "ei, che ci fai qui?" Juvia tentò di non balbettare "dovevo dare dei documenti a Natsu" tirandoli fuori dalla sua inseparabile valigetta "gle li dai tu?" Grey li prese accarezzandogli la mano, gli sorrise maliziosamente "non mi hai più risposto," e Juvia lo guardò sgranando gl'occhioni azzurri, dopo quella tremenda figuraccia voleva ancora uscire con lei? annuì soltanto dandosi poi appuntamento per la sera.
Le lezioni erano finite e Nashi stava andando via quando nel corridoio della scuola  vide Romeo davanti al suo armadietto intento a prendere dei libri , era solo e voleva assolutamente parlargli, non sopportava più quella situazione, Si avvicinò e con voce tremante provò un approccio "ei", a quelle parole Romeo si voltò, il suo sguardo freddo fece percepire a Nashi che a Romeo non era ancora passata "ciao" disse soltanto, ignorandola poi continuando a fare quello che faceva prima. Nashi prese coraggio, e disse ciò che sentiva "mi dispiace, io vorrei che ritornasse come prima tra di noi",  Romeo abbassò lo sguardo , si voltò poi verso lei e la guardò "io no" e Nashi si sentì male. In quell'istante pensò che tutti i dubbi che aveva avuto erano veri, Romeo la voleva solo per "quello", e vedendo il tempo che ci stava mettendo si era stancato mollando la presa, il suo sguardò si indurì e stava per scaricargli addosso tutto il rancore di una ragazza disillusa, ma non fece in tempo perché Romeo avanzò verso di lei "perché ritornare come prima vorrebbe dire che non posso baciarti quando voglio e io ti voglio vivere" di fronte a quella dichiarazione a  Nashi incominciarono a tremargli le gambe, "vuoi stare insieme a me?" si sentì dire da Romeo che la guardava ardentemente. Nashi indugiò, non riusciva a guardarlo senza essere intimorita da quella sicurezza "io.." Nashi voleva dire di si, ma la sua insicurezza le offuscava i pensieri. Romeo scosse la testa "non voglio più aspettare", chiuse lo sportello dell'armadietto e andò via lasciandola li.

Lucy guardò l'orologio, erano le tredici e trenta e presto Nashi sarebbe uscita da scuola, dato che aveva finito il suo lavoro, pensò di andare al Fairy Tail aspettando l'arrivo di Nashi e stando un po' con lei quel pomeriggio, Loki sarebbe tornato tardi come al solito e anche Levy oggi era presa dal lavoro. Si girò per cercarla trovandola intenta a scattare numerose foto in sequenza. Quel mattino erano andate a fare un servizio per la Blu pegasus, Lucy aveva finito il suo giro d'interviste ma Levy sembrava che ne avesse ancora per molto, tra l'altro ora le avrebbe toccato fotografare Hibiki . Fu affiancata da Laxus, che senza guardarla si rivolse a lei "come vanno le cose?" e Lucy  fu incredula a quella domanda chiesta con gentilezza, tanto da rispondergli senza rendersene conto "bene". Lo guardò di sottecchi, ultimamente Laxus era cambiato, non era più antipatico e fastidioso, e tutto ciò coincideva con la scoperta di Nashi. Questo turbinio di pensieri furono interrotti dalla scenetta divertente che si presentò davanti ad entrambi. Levy infatti stava per fotografare Hibiki ma quest'ultimo l'afferrò per un braccio portandosela addosso "sei troppo bella per stare dietro l'obbiettivo" le sussurrò, e mettendosi in posa con una imbarazzatissima Levy, incominciò a farsi scattare foto qua e la. Lucy stava ridendo a crepa pelle, Levy si agitava tentando la fuga ma Hibiki la teneva così stretta da non lasciarla scappare, la donna odiava stare al centro dell'attenzione e preferiva stare cento volte dietro e non davanti l'obbiettivo. Lucy si allacciò il cappotto per lasciare i luogo, sorrise un'ultima volta a Levy, ormai rassegnata a stare un' altro po' sotto i riflettori,  ma prima che potesse andare Laxus la fermò "se ti interessa hanno avvistato in città una nostra vecchia conoscenza, se riusciresti a fargli un'intervista sarebbe un ottimo affare per il nostro giornale" Lucy lo studiò attentamente cercando di capire dove fosse la fregatura, non si fidava ancora di lui, ma quando Laxus pronunciò quel nome Lucy sgranò gl'occhi, aveva ragione lui, un'intervista di quell'uomo avrebbe fruttato molto, erano anni che aveva chiuso i rapporti con il mondo della moda e poi con tutto il resto, sarebbe stato quasi impossibile che si facesse intervistare. Lo ringraziò e voltandosi incominciò a chiedersi mentalmente il perché di quella soffiata, l'atteggiamento di Laxus incominciava davvero a incuriosirla.
Lucy arrivò al Fairy Tail, Nashi non era ancora arrivata ,ad accoglierla fu Natsu dietro al bancone, vi erano anche Erza e Cana intente a bere qualcosa "Lucy ti unisci a noi ?" chiese Erza calorosamente ed Lucy accettò, sorrise a Natsu e anche lui ricambiò. Lucy si accasciò stancamente sullo sgabello, "grane a lavoro?" chiese Cana, scolandosi poi la sua birretta, ed erano appena le due del pomeriggio, Lucy scosse la testa "non proprio, e che ho saputo dell'arrivo in città di un ex modello, ma so già che sarà impossibile fare dell'interviste a lui" sbuffò poi scocciata, Natsu si protese verso di lei "perché?" "è un tipo difficile, ha chiuso tutti i rapporti con la moda, ma nonostante siano passati anni dalla sua assenza e ancora molto ricercato sul mercato", rispose Lucy.  Quell' interessante discorso fu interrotto dall'arrivo di Max, il fornitore del Fairy Tail che come di consueto quel pomeriggio era venuto a scaricare e ritirare le bottiglie vuote.  Natsu era occupato a firmare le bolle di rilascio "Erza puoi tenere la porta a Max?" chiese alla sorella  ed Erza annuì, lasciando il bancone e giungendo alla porta difettosa del magazzino. Max le sorrise "non ci metterò molto, il tempo di prendere delle casse", Erza annuì tranquillamente. La donna  teneva con la mano la maniglia di quella porta difettosa,  orecchiando ogni tanto di cio che si parlava al bancone. "sarebbe un vero colpo poter fare un'intervista a lui" esclamò Lucy, Erza non sapeva di chi stesse parlando ma l'argomento sembrava molto interessante dato il modo in cui Cana vi partecipava "è stato uno dei modelli più ricercati prima di scomparire del tutto , tanto bello quanto maledetto" continuò Lucy, Cana si sporse in avanti verso di lei rimuginando a qualcosa "hai detto che l'hanno avvistato in città?" chiese curiosa, perché in quel momento era come se ci fosse qualcosa in un angolino del suo cervello, qualcosa che aveva archiviato "si, ma non mi concederà mai un'intervista, sono anni che è scomparso dalle copertine da quando.." Lucy abbassò lo sguardo amareggiata, non continuò la frase lasciandola in sospeso. Anche Nastu sembrava catturato dall'argomento, era ritornato al bancone dopo aver finito di firmare le bolle "come hai detto che si chiama?"  Erza si sporse ancora un po' più avanti, aveva un certo presentimento, ormai teneva la maniglia solo con le punta delle dita, era così presa da quel discorso da non accorgersi che Max stesse salendo, trasportando un grosso scatolone, "Gerard Fernandez" disse Lucy e dallo shock nell'udire quel nome  Erza mollò la presa, sfortunatamente la porta si chiuse velocemente sbattendo contro l'ignaro Max, l'urto lo fece ruzzolare giù dalle scale con bottiglie al seguito. Un grosso boato di bottiglie rotte e un urlo dolorante da parte del poveretto fece balzare tutti, compresa Erza. Fortunatamente Max non si fece niente, a parte qualche livido e un grosso spavento, e dopo aver salutato e accertato a  Natsu e una dispiaciuta Erza  di stare bene se ne andò. Erza ritornò al bancone dove c'erano ancora Lucy e Cana, le due erano ritornate a parlare di quel discorso, prima che l'incidente di Max le interrompesse. Nel sedersi notò lo sguardo di Cana su di lei, ecco  perché quel giorno che lo vide ebbe l'impressione di averlo già visto, Gerad era un famoso modello, ma Erza non s'interessava di quelle cose, per questo era ignara della vita passata dell'uomo. Lucy diede una sorsata al cocktail giocherellando poi con la cannuccia , ella invece sembrava non essersi accorta di niente, "La sua vita è stata segnata da alcool e droga, quel successo improvviso gli aveva dato alla testa a tal punto da incominciare ad autodistruggersi senza rendersene conto, gl'ultimi tempi era diventato violento e rissoso, addirittura finendo in prigione più di una volta" , Erza si strinse le mani, era per questo Gerad non parlava della sua vita passata e passava il giorno a bere? la sua carriera l'aveva rovinato a tal punto?  ma prima che potesse pensare a qualcos'altro Lucy continuò a parlare di Gerad " dopo tutti quegl' anni all'inferno ne uscì, si ripulì completamente e abbandonò la carriera da modello,  fondò un proprio marchio aiutando tutte le persone che per colpa del mondo della moda avevano fatto la sua fine , la Crime sorcere,  di grande successo, ma quella sua felicità durò poco" e Lucy tornò a fare lo stesso sguardo di prima, e questa volta Cana si unì a lei. Erza le guardò entrambe, anche Cana sapeva cosa era successo a Gerad, ma prima che potessero continuare il discorso arrivò Nashi dalla porta interrompendo quella chiacchierata. Cana si tirò su stiracchiandosi "credo che andrò a casa" disse, Erza la seguì "ti accompagno" disse e una volta sole verso la via di casa Erza gli disse "cosa è successo a Gerard?" Cana abbassò lo sguardò "Erza forse è meglio che te ne parli lui quando è pronto, se capirebbe che tu già lo sai potrebbe allontanarsi" Erza si fermò guardando Cana che continuava ad avanzare, perché avrebbe dovuto allontanarsi? loro facevano solo sesso non erano una coppia, ma una fitta al cuore si fece sentire fortemente, cosa era successo di tanto grave a Gerard, ma sopra tutto perché a lei faceva così male non saperlo non permettendogli così di poterlo aiutare?

Nashi seduta sul suo sgabello cercò di nascondere la tristezza che l'affliggeva quel giorno, si ricordò di quello che era successo in palestra incominciando a raccontare del suo talento appena scoperto e della possibilità di partecipare ai campionati. Natsu incominciò a guardarla con una luce negl'occhi "la corsa?" chiese estasiato e Nashi lo guardò non cogliendo il perché di tanto entusiasmo, "Natsu era l'atleta numero uno in questa disciplina" le rispose Lucy cogliendo quella domanda mentale che Nashi si stava ponendo, la piccola si girò verso Natsu per guardarlo "davvero?" chiese sorpresa , Natsu per nulla modesto le rispose "certo ho vinto tutte le gare scolastiche  in cui ho partecipato, e ogni anno ho portato l'oro alla Fairy High , non mi stupisco se anche mia figlia è una campionessa" urlò poi fiero, imbarazzando a morte Nashi. La ragazza mise le mani in vanti agitandole "non esagerare, il professore ha solamente detto che potrei partecipare alle qualificazioni", ma Natsu, che sognava già  di vedere Nashi sul podio, andò verso di lei velocemente. Si piazzò davanti a Nashi dando le spalle a Lucy, le afferrò le mani e poi con tutto l'entusiasmo disse "ti allenerò io, ci divertiremo tantissimo e sarai la più forte e batterai tutti e.." Lucy lo tirò per la felpa guadagnandosi la sua attenzione, Natsu voltò la testa guardandola accigliato  "ei frena il tiro" gli disse e poi sporgendosi in avanti fece capolino con la testa "Nashi, tu che dici?"  Nashi li guardò entrambi, sapeva che con le carenze scolastiche che aveva, praticare uno sport le avrebbe portato via un sacco di tempo per dedicarsi allo studio, ma se ciò faceva avere crediti extra a scuola e la felicità di Natsu perché non provare? annuì sorridente e Natsu l'abbraccio così forte da toglierle il fiato, dondolandosi e coccolandola, Nastu sembra un bambino a cui avevano appena regalato un cucciolo.

Quella sera di Novembre era fredda e cupa, il vento gelido soffiava tra i rami ormai spogli creando quel suono secco che metteva i brividi. Ma anche se quello scenario poteva fare tristezza, una certa ragazza, in quel momento era al settimo cielo. Juvia cammina di fianco a Grey, i due erano usciti insieme, erano stati semplicemente in un bar a bere una cioccolata, fortunatamente senza incidenti questa volta, e avevano chiacchierato tutta la sera scoprendosi l'una con l'altro, durante quella serata  Grey notò di quanto Juvia fosse una persona piacevole, si stava bene con lei, nonostante avvolte si comportasse in modo bislacco. Se la prima volta che l'aveva incontrata l'aveva immaginata fredda e cupa, in realtà Juvia era una ragazza molto dolce e gentile. Decisero di concludere la serata con una passeggiata sfidando il freddo, e senza rendersene conto camminarono tanto, continuando a parlare. Si ritrovarono su un pontile dall'aspetto romantico, i lampioni posti sui muretti in pietra del ponte emanavo una luce soffusa rendendo visibile il percorso e la luna splendente faceva da cornice a quella serata di novembre. Juvia si fermò appoggiando le braccia sul muretto del ponte osservando quello spettacolo di cielo stellato e Grey si mise accanto a lei, "non trovi che sia una bellissima visone?" commentò lei persa ad ammirare il cielo con il naso all' in su , "si" disse Grey, ma guardando lei. Juvia infreddolita mise le mani a coppa per soffiarci dentro e sfregarle tra di loro, ma Grey glie prese delicatamente per poi intrecciarle con le sue, si avvicinò sempre di più al suo viso  schiudendo le labbra, Juvia in preda all'agitazione fece quello che nessuna ragazza dovrebbe fare prima di un bacio: parlare. "non trovi che faccia un po' freddino?" chiese ridacchiando istericamente, Grey si fermò per guardarla "be forse" rispose vago  per poi riprendere quello che stava facendo "non ti ho ancora chiesto scusa per averti versato addosso la cioccolata e per averti molestato poi, non avrei mai voluto toccarti, cioè intendo proprio li, non in generale, eh eh " Juvia l'aveva di nuovo interrotto, ma che diavolo le prendeva e perché stava blaterando tutte quelle fesserie?, lei lo voleva quel dannato bacio erano mesi che fantasticava questo momento facendo prova con i cuscini di casa e adesso che Grey era li pronto a dargli quello che voleva lei andava in panico.  Grey ora la guardava accigliato "senti forse io.." ma prima che potesse dire qualche altra cavolata di cui l'indomani mattina si sarebbe pentita amaramente, Grey  premette le labbra sulle sue, schiudendole poi spingendo in un bacio più appassionato, roba da brividi insomma. Si staccò da lei quando Juvia non ebbe più fiato. Un'esplosione di calore la pervase dalla punta a piedi e Grey con un sorrisetto malizioso chiese "meglio?", una risatina fu tutto quello che uscì dalla sua bocca.  Questa volta fu lei a passargli le braccia intorno al collo per tirarselo a se baciandolo dolcemente e mentre Grey pensava a quanto fosse sexy Juvia, lei incominciava a compilare mentalmente alla lista degl' invitati del loro matrimonio.

Un nuovo giorno era sorto, Nashi era seduta sul suo letto con lo sguardo rivolto verso la finestra, una lacrima solitaria scese dal suo viso, la cacciò via subito sentendo il rumore dei passi sulla scale, dalla botola infatti apparve Lucy. Avvicinandosi a Nashi notò subito che la ragazza non stesse bene, si sedette sul letto accanto a lei, Nashi sorrise alla madre, ma il suo era un sorriso tirato, privo di felicità, "Ti va di andare da Natsu? pomeriggio c'è la partita potresti vedere Romeo" gli disse Lucy pensando di tirarla su, ma Nashi si fece ancora più triste, "non credo che lui voglia vedere me" rispose amaramente "Lucy come hai capito che Loki fosse quello giusto?" chiese poi di getto , Lucy la guardò sorpresa, ma le rispose ugualmente con serenità "al' inizio avevo molti dubbi ma poi solo il tempo mi ha dato le risposte giuste", Lucy le poggiò una mano sulla sua  sorridendole "credo che sia meglio un pentimento che un rimpianto, è sbagliato non vivere l'emozioni solo per paura che la persona che oggi ci fa stare bene un domani potrebbe farci del male no?" e quel sorriso di Lucy le scaldò il cuore al punto da far sorridere anche lei, si lasciò andare nello sfogo trovando in Lucy una buona consigliera "credo di aver perso la mia possibilità con Romeo, continuavo a ripetermi che volevo delle conferme ma la realtà è che avevo paura" "non è mai troppo tardi, per chi si ama, parla con lui, digli cosa provi", Nashi annuì, avrebbe dovuto parlarne con Lucy molto tempo prima, le due si abbracciarono e straccandosi Nashi la guardò "davvero lo pensi? non è mai troppo tardi per ritrovarsi?"  chiese con occhi accesi, come se con quella frase Lucy le avesse dato forza per fare qualcosa "certo", le rispose guardandola curiosa, si riferiva ancora a Romeo? perché per un attimo Lucy pensò che Nashi stesse pensando a qualcos'altro.
Natsu stava a braccia conserte osservava i suoi ragazzi mentre si allenavano , quel giorno si sarebbe disputata una partita importante. Lo affiancò Grey, entrambi con lo sguardo fisso sui giocatori, di getto Natsu lanciò la palla che aveva in mano in direzione di Romeo colpendolo "Romeo ! sembri su un altro pianeta, svegliati!" gli urlò suscitando una risata generale. Grey si portò una mano sul viso, il modo in cui Natsu allenava poteva definirsi originale, si voltò verso di lui "con Lisanna?" gli chiese, e Natsu ricambiò lo sguardo "va tutto bene, abbiamo chiarito",  poi gli schioccò uno sguardo interrogatorio "e tu con la bella Juvia?" Grey si gelò, lui era molto bravo a dare consigli ed ad ascoltare ma quando si trattava di esternare i propri sentimenti li era un problema, Grey era fatto di ghiaccio, freddo e perfetto, non traspariva mai nulla da lui, se no la freddezza. Scrollò le spalle andando verso i giocatori lasciando Natsu con un ghigno compiaciuto, anche se non ne parlava Natsu l'aveva capito, a Grey piaceva Juvia, sperava solo che la ragazza sarebbe riuscita a sciogliere quel cuore di ghiaccio che il suo quasi fratello si ritrovava.
Lucy e Nashi arrivarono al campetto. Anche se erano appena le diciotto, ormai il sole di novembre era già tramontato, il buio era calato ma il campetto era completamente illuminato dai fari posti sugli spalti. Lucy si sedette accanto a Nashi e vedendo Natsu lo salutò, Nashi era intenta a cercare Romeo con gl'occhi e lo trovò in campo, il ragazzo si allenava svogliatamente, sembrava non gli importasse molto. Romeo girò lo sguardo casualmente sugli spalti  vedendo lei, riuscì a individuarla in mezzo a tutta quella gente, e Nashi gli sorrise, Romeo rispose a quel saluto e Nashi pensò che forse non era troppo tardi. "Nashi" si sentì chiamare e voltandosi vide Wendy in compagnia di Chelia, anche loro erano venute a vedere la partita, e se la prima era contenta nel vedere Nashi, la seconda la salutò appena aggiungendo una smorfia infastidita quando Wendy si sedette accanto a lei.
La partita ormai era iniziata da un pezzo, ed era giunta quasi al termine, per tutto il tempo Nashi non aveva staccato gl'occhi addosso a Romeo, impazziva per lui, se ne rendeva conto, e fin'ora aveva cercato di limitarsi per non soffrire ma aveva ottenuto proprio il contrario. Il fischio finale suonò lasciando la vittoria alla squadra di Natsu, l'uomo era così contento da saltellare per tutto il campo abbracciando i suoi ragazzi, e molti spettatori erano scesi dagli spalti per raggiungere  il campo per festeggiarli. Nashi si voltò verso Lucy, "Lucy, io devo dire ciò che sento a Romeo" e la donna annuì "ci penso io a Natsu" le rispose già capendo il timore della figlia, un sorriso d'incoraggiamento e poi Nashi si alzò di scatto, quasi correndo verso Romeo.
Lucy andò invece verso Natsu "complimenti" gli disse e Natsu rispose con un sorriso "grazie, sei rimasta a guardare la partita?", Lucy annuì, fino a qualche tempo fa evitava qualsiasi contatto con Natsu, ma ultimamente passavano molto tempo insieme, e a Lucy piaceva stare insieme a lui e alla sua famiglia, non la facevano sentire sola. Si ricordò di quello che doveva dirgli "Natsu c'è una cosa che devi sapere di Nashi" Natsu la guardò curioso "ha combinato qualcosa a scuola?"  chiese ghignando "no si è solo innamorata" rispose secca lei lasciando Natsu di sasso.
In campo tutti festeggiavano, Chelia stava avanzando con Wendy verso Romeo, ultimamente aveva notato l'allontanamento con Nashi, e ne era felice, quindi voleva approfittarne per farsi avanti, magari incominciando a congratularsi con lui calorosamente per la vittoria. Ma prima di loro arrivò Nashi, Romeo ancora girato di spalle non si era accorto di lei ma quando sentì un tocco sulla spalla si voltò ancora ridendo trovandosi davanti Nashi, "si" disse lei e Romeo la guardò stranito "si voglio stare insieme a te, avevo paura di ciò che provavo ma la paura di non poter stare insieme è molto più grande" spiegò lei con le guance rosse e gl'occhi lucidi  e Romeo non aggiunse niente perché quel momento era perfetto così, la strinse forte sollevandola fino a farla stare con le punte dei piedi scambiandosi poi un bacio lungo. Intanto Lucy e Natsu erano ancora li uno davanti all'altro e Natsu girandosi vide la scena d'amore che sua figlia stava vivendo, sgranò gl'occhi e Lucy prontamente lo prese per le mani facendosi guardare "ei ti ricordi di noi?" gli disse distraendolo "noi eravamo così, fagli vivere questa felicità serenamente" aggiunse sorridente, Natsu si ritrovò a sorridere anche lui  come un ebete davanti a quegl 'occhioni color cioccolato, era la stessa espressione che usava Nashi quando voleva qualcosa. Annuì per poi rivoltarsi verso il punto di prima fissando un po' la scena, "Natsu" lo chiamò Lucy  allarmata "si sono tranquillo" disse lui con voce tremante "si vogliono bene, ed esprimono il loro bene" continuò perplesso parlando meccanicamente. quel bacio però sembrava non volesse finire "tanto bene, troppo bene, ragazzi ora basta!!!" urlò istericamente avanzando  verso di loro con Lucy che lo teneva tentando invano di bloccarlo. Nashi e Romeo si staccarono sorridendo, tenendosi per mano,  accolsero Lucy e Natsu felici e i quattro incominciarono a parlare e ridere. Natsu era geloso ma conosceva Romeo e sapeva che Nashi non poteva trovare di meglio, era felice per loro. E se da una parte c'era chi era felice dall'altra c'era Chelia col cuore a pezzi, tutti i suoi sospetti erano veri, Romeo aveva un' interesse per Nashi, ma la cosa peggiore era che lei ricambiava. Wendi rimase scioccata di fronte a quella scena, "Chelia" disse soltanto amareggiata, ma la ragazza con le lacrime che stavano per scendere da un momento all'altro non disse niente, indietreggiò lentamente per poi andare via a passi veloci, Wendy rivoltò un'altra volta lo sguardo su Nashi, anche lei ricambiò sorridendo ma Wendy non ebbe nessuna espressione, doveva pensare a Chelia ora, si voltò seguendo l'amica, lasciando Nashi inquieta.
La serata terminò con i festeggiamenti di rito al Fairy Tail, Natsu dietro al bancone asciugava bicchieri, ma il suo sguardo era sempre rivolto verso un tavolo specifico, dove una giovane coppietta si scambiava dolci effusioni, Lucy di fronte a lui incominciò a ridacchiare "devi superare questa tua gelosia, Nashi non è una bambina" Natsu sbuffò e poi si mise di fronte a lei "lo so ma l'abbiamo appena ritrovata, e dobbiamo già dividerla con qualcun' altro".  Lucy passò le dita sul bordo del bicchiere specchiandosi in quel liquido colorato, "l'importante è che lei sia felice no?" disse poi incrociando lo sguardo con quello di Natsu, "si" rispose lui "Lucy veramente noi eravamo così?" gli chiese poi guardando Nashi e Romeo, "si, ma noi non abbiamo superato le nostre paure, perdendo la nostra occasione" rispose Lucy. Tutti e due poi stettero in silenzio senza aggiungere altro, il peso di quella verità li aveva schiacciati entrambi lasciandoli senza parole.

Il giorno dopo Nashi si svegliò , temeva che tutto quello che fosse successo ieri fosse stato solo un sogno ma, dopo una stropicciata agl'occhi e uno sbadiglio, lesse il messaggio che le era arrivato da parte di Romeo con tanti di cuoricini, capì che era stato tutto vero, lei e Romeo stavano insieme, ora le mancava un' altro pezzo e il suo puzzle della felicità sarebbe stato finalmente completo. Passata la mattinata insieme a Lucy, dopo pranzo, le due giunsero al Fairy Tail, ancora era presto e il locale era deserto, trovarono Natsu accanto alla porta dello scantinato che fungeva da magazzino intento a sollevare delle casse. Le due si avvicinarono e Lucy notando la fatica che Natsu faceva e che aveva altre due scatole da portare giù si offrì di aiutarlo, e mentre si chinò per prenderne una, Natsu si voltò verso Nashi "piccoletta puoi tenerci la porta aperta? se si chiude si blocca non aprendosi dall'interno". Nashi annuì e mentre teneva la porta aperta e li che gli venne in mente qualcosa. Forse se li avesse lasciati un po' la dentro da soli, magari si sarebbero avvicinati, si come piano per farli  mettere insieme non era un gran che, ma gl'ultimi giorni erano stati impegnativi per lei e non aveva avuto il tempo di idearne uno migliore, come prima mossa poteva andare bene. Aspettò che i due scomparvero nel buio delle scale e quando fu sicura che non si fossero accorti, chiuse la porta evitando di sbatterla per non fare rumore. Chiusa la porta la fissò un attimo, sarebbe servito a qualcosa lasciarli li? probabilmente no, ci voleva qualcosa di più ma decise lo stesso di portarla al termine, fra mezz'oretta li avrebbe tirati fuori. Si sedette a gambe incrociate appoggiando la schiena alla porta, dal suo zainetto tirò fuori il libro di storia, in quel sprazzo di tempo ne avrebbe approfittato per studiare un po'.  Nel fra tempo di sotto Natsu e Lucy erano ancora ignari della trappola in cui erano caduti, Natsu prese dalle mani di Lucy la scatola poggiandola su una mensola, Lucy era di spalle ad osservarlo, Natsu allungò le braccia mostrando i muscoli delle braccia tesi e tirati, nonostante fosse novembre Natsu indossava un t-shirt, non soffriva il freddo e spesso portava vestiti leggeri, anche d'inverno  e Lucy pensò che probabilmente Natsu non avesse sangue a scorrergli nelle vene ma lava.  Lucy continuava ad osservarlo attratta da quella posizione, il fisico di Natsu era magro ma ben allenato, le braccia ancora tese e le spalle erano perfettamente allineate, il ragazzo finì di sistemare la scatola si batté le mani tra di loro per togliersi la polvere e girandosi disse "Lu possiamo salire" notando però che la donna sembrava distratta da qualcosa "che c'è?" chiese ma Lucy fece finta di nulla "niente andiamo?" disse frettolosamente, aveva notato ultimamente che non riusciva a stare sola con Natsu senza provare qualcosa di strano all'altezza dello stomaco. Nastu fece un segno di consenso e si portò in avanti, salendo le scale. Giunti alla porta incominciò a stranirsi nel vederla chiusa, e il suo timore di essere rimasti intrappolati la dentro si realizzò davvero quando provando a girare la maniglia essa girava a vuoto, provò a dare dei colpi alla porta chiamando Nashi ma senza risultati, Lucy non si era ancora accorta di niente dato che era rimasta indietro e  continuando a salire le scale notò che Natsu era li fermo sulla soglia, Natsu girò di colpo il viso trovandosi a un millimetro dal  suo naso "N-natsu" disse lei agitata nel trovarselo così vicino, "c'è una cosa che ti devo dire" disse lui, che forse non si era accorto che tale vicinanza stesse facendo agitare Lucy, la donna non rispose deglutendo e aspettandosi chissà cosa "siamo rimasti chiusi qua dentro".
Natsu era seduto a gambe incrociate per terra, era ritornato di sotto, anche le braccia erano conserte sul petto, Lucy era rimasta sulle scale tentando invano di uscire da li, ma dopo qualche minuto esausta si arrese scendendo le scale e raggiungendo Nastu. Arrivata li lo squadrò, Natsu sembrava tranquillo, ma da quando aveva scoperto di essere rimasti bloccati li sotto non aveva spiccicato più una parola, la sua posizione sembrava rilassata ma dal viso pareva trasparire qualcos'altro, forse tensione. E se da una parte Natsu faceva almeno finta di non essere teso nello stare chiuso in una stanza da solo con Lucy, la donna invece dava sfogo a tutta la sua frustrazione.  Incominciò a camminare su e giù freneticamente, lo faceva sempre quando era nervosa, ormai inconsciamente "perché Nashi non c'è, dove è finita?"  incominciò a dire, "perché si è chiusa la porta?" "Lu" la chiamò Natsu "doveva tenerla aperta, invece si è chiusa e lei non c'è" continuò "Lu calmati" gli disse Natsu e Lucy si girò per guardarlo "sono calma" disse con un tono che di calmo aveva poco "non è vero quando sei nervosa fai così" sentenziò lui lasciando Lucy stupida, da quando Natsu sapeva di come reagiva lei in situazioni di panico? , "l'unica cosa da fare e aspettare che Nashi ritorni" continuò senza trasparire emozioni. Lucy emise un respiro profondo, e avvicinandosi a lui si sedette vicino.
Natsu e Lucy erano ancora la sotto e per loro il tempo in quel momento era qualcosa di astratto, infatti entrambi non capivano se erano li da pochi minuti o addirittura ore. Da quando Lucy si era seduta accanto a Natsu la situazione si era stemperata, i due avevano parlato per tutto il tempo di Nashi, da quando era apparsa lei la loro vita era cambiata radicalmente portando tanti guai ma anche tanta gioia. "Appena uscirò da qui Nashi dovrà darmi una bella spiegazione, scommetto che avrà ricevuto la telefonata di qualcuno in particolare e non si è accorta di averci chiuso qua dentro" disse Natsu indispettito e Lucy sorrise "che vuoi farci è l'amore" . Natsu sbuffò stancamente , buttò la testa indietro chiudendo gl'occhi, e Lucy girò completamente il viso per guardarlo meglio , era così magnetico, incominciò a pensare di quanto Natsu  fosse  bello. Quei capelli di quel buffo colore non ne aveva mai visti di quel rosso corallo, probabilmente era l'unico ad averli così, e ora anche Nashi , la pelle del suo viso così liscia contornata da quei lineamenti fini ma virili, e suoi occhi ora chiusi, ma quando erano aperti la facevano impazzire totalmente. Natsu sempre a occhi chiusi disse "almeno ci sei tu qui con me" li riaprì voltandosi di lato per trovarsela vicino, troppo vicino, le regalò un sorriso facendola sciogliere. Lucy chiuse gl'occhi inebriandosi del profumo di Natsu e lui  le mise una mano sul viso scostandole i capelli indietro, incominciando ad accarezzarglieli "Luce, io stavolta non so se ci riesco .." disse roco continuando a guardala e avvicinandosi lentamente alle sue labbra rosee "a fare che.." mormorò lei stregata dai suoi tocchi. Intanto Nashi era ancora dietro la porta,  guardò l'orologio notando che era già un pezzo ad averli chiusi la sotto forse era il momento di tirarli fuori, ancora seduta fece per mettere via il libro nello zainetto quando una voce la scosse "Nashi che fai?" la ragazza balzò e tirando su lo sguardo vide Grey con un espressione sospetta "ecco, mi era caduto il libro" si giustificò alzandosi di scatto e poi corse via.  Grey la seguì con lo sguardo , c'era qualcosa di strano, si rivoltò e fissò la porta davanti a se. Natsu e Lucy ormai erano così assuefatti l'uno dall'altra da non rendersi conto che le loro labbra si stavano schiudendo pronte per dare il via a qualcosa che era stato represso da troppo tempo, il rumore dello scatto della maniglia però l'interruppe svegliando Lucy da quell'incantesimo, si scostò scattando subito in piedi e andando verso le scale trovandovi in cima Grey "Lucy? che ci fai qui?" chiese l'uomo meravigliato di trovarla li "siamo rimasti chiusi qui dentro" farfugliò e dietro di lei apparve Natsu con un'espressione tranquilla. Lucy si diresse su come una furia seguito da Natsu, che al contrario, con le mani in tasca, avanzò tranquillamente sostenendo lo sguardo perplesso di Grey, una volta arrivato alla soglia disse "Nashi doveva tenerci la porta, ma probabilmente si è distratta, e non si è accorta che siamo rimasti chiusi dentro" Grey annuì soltanto, non gli disse di averla vista davanti alla porta, se lo tenne per se, al momento giusto ne avrebbe parlato con Nashi stessa di quello strano atteggiamento. Natsu lo sorpassò, senza dargli altre spiegazioni, raggiungendo Lucy fermandola "aspetta dobbiamo parlare" gli disse afferrandola per la mano "Natsu non c'è niente da dire" "succede ogni volta" disse lui con lo sguardo basso "ogni volta che io e te siamo soli succede questo" ripeté, Lucy scostò la mano e Natsu la guardò "perché?", Lucy non sapeva rispondere, lei amava Loki ma quando era con lui si dimenticava di questo particolare "non lo so, ti prego Natsu non chiedermelo" lo supplicò, Natsu la stava per afferrare di nuovo, non voleva che andasse via, ma il tintinnio della campanellina attaccata alla porta li bloccò entrambi. Entrò Lisanna, non accorgendosi di quello che stava succedendo, si trovò davanti i due osservandoli e salutando poi Natsu con un bacio, "ho interrotto qualcosa?" chiese falsamente dispiaciuta, ma Lucy scosse la testa, "no, vado a salutare Nashi poi me ne andrò" un' ultimo sguardo a Natsu, per poi andare via. Lisanna lo afferrò trascinandolo verso il bancone incominciando a parlare, ma Natsu in quel momento aveva la testa da un'altra parte.
Lucy salì le scale dell'appartamento di Natsu sperando che Nashi si trovasse nella sua stanza, e per sua fortuna era proprio li. Nashi era seduta sul letto con le cuffiette alle orecchie, ascoltava la musica così alta che Lucy riuscì a sentirne il suono dalla porta, si sedette di fronte a lei e Nashi si tolse le cuffie facendo finta di niente "dov'eri finita?" le chiese stancamente Lucy e Nashi con una interpretazione da premio oscar disse "vi ho urlato che avrei lasciato la porta socchiusa, perchè siete rimasti chiusi li sotto?" "non fa niente" scosse la testa. Nashi notò che Lucy sembrava provata, si ricordò improvvisamente di una cosa che avrebbe fatto felice Lucy, e allungando le braccia afferrò il suo zaino tirando fuori un foglio "guarda" le disse lei contenta. Lucy lo afferrò non capendo "è il test di chimica, ho preso otto" disse poi compiaciuta, "grazie, se non mi avessi aiutato tu insieme a Natsu quel giorno non c'è l'avrei fatta" Lucy tirò su il volto guardandola immensamente, Nashi era cambiata tantissimo rispetto a prima, quando l'aveva conosciuta era svogliata e senza obbiettivi invece ora si impegnava nello studio ed era felicissima per questo, la donna si complimentò con lei. "ti piacerebbe fare qualcosa in questo campo in futuro?" chiese Lucy ma Nashi scosse la testa, in realtà preferisco la scrittura, e li per poco Lucy urlò dalla felicità, anche lei voleva condividere qualche passione con la figlia. Nashi giocherellò coi i suoi lunghi capelli attorcigliandoseli tra le dita, "io scrivevo moltissimo alla tua età, inizialmente volevo fare la romanziera ma poi mi appassionai al  giornalismo" disse Lucy con aria sognante, "perché esercitare nel campo della moda?" chiese Nashi, le piaceva sapere di più sui  suoi genitori, li stava conoscendo pezzo per pezzo giorno dopo giorno,  "mia madre" rispose Lucy nostalgica,  "lei era una modella, ovviamente prima di sposare mio padre e mettere su famiglia, in qualche modo mi sento vicino a lei lavorando in quel mondo" Nashi notò la tristezza con cui Lucy parlava della sua mamma, era passato molto tempo dalla sua morte, ma doveva mancarle parecchio,  istintivamente l'abbracciò, pensando a quando fosse fortunata ad averla ritrovata , la strinse forte tanto da lasciare Lucy sorpresa. La donna le accarezzò i capelli, ricambiando l'abbraccio. Nashi si accocolò tra le braccia di Lucy rimanendo in quel modo, come le era mancato tutti quegl'anni l'affetto materno,  quel momento era perfetto così, o forse no perchè a Nashi mancava ancora quel pezzo per finire il suo puzzle della felicità, e l'avrebbe ottenuto a ogni costo....

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Capitolo 16
*** 16-confusione ***


Buon giorno a tutti!!!!! innanzi tutto BUONA PASQUA!!!!! ed è grazie a questi pochi giorni di ferie che ho dal lavoro che sono riuscita a finire in anticipo il capitolo!! quindi perché non pubblicarlo? spero che vi piaccia e che vi faccia venire la voglia di seguirmi ancora. Ringrazio sempre tutti quanti,  chi recensisce, chi mi ha messo tra preferiti/seguiti/ da ricordare e anche chi legge semplicemente! un bacio a tutti e ancora buone feste !!

-Era notte tarda, la città dormiva profondamente in quella notte d'inverno, ma la luce accesa che proveniva dalla finestra di un palazzo, faceva intuire che qualcuno fosse stranamente sveglio a quell'ora. Erza trafficava tra i fornelli della sua cucina, nonostante fossero le quattro di notte, versava cacao in una ciotola amalgamandolo con l'impasto che vi era già dentro, mescolando con forza e precisione. Intanto una figura maschile uscì dalla stanza scompigliandosi i capelli, Gerard a torso nudo avanzò versò Erza con gli' occhi socchiusi dato il contrasto della luce e dopo averli stropicciati un paio di volte la guardò confuso "Erza che fai alle quattro di notte?" chiese, la rossa continuò a fare quello che stava facendo, prese dallo stipite una teglia "sto facendo i muffin per la colazione" disse poi, versando il contenuto della ciotola negli stampi, "e non ti sembra presto?" chiese lui perplesso. Anche se non erano una coppia ormai facevano sesso da tempo, tanto che restavano a dormire l'uno dall'altro, e questo ormai capitava quasi tutte le sere. Per quanto Gerard sembrasse freddo e insensibile, non se l'era mai sentita di lasciare Erza da sola dopo aver consumato, restava li con lei tenendosela abbracciata, scaldandola dal freddo dell'inverno. Erza infornò e poi col cucchiaio prese un po' d'impasto rimasto, leccandolo e suscitando in Gerard un brivido di passione. Si avvicinò  lento e furtivo sedendosi poi sullo sgabello del tavolo, di fronte a lei, appoggiò i gomiti sul piano e rimase li a guardarla mentre ripuliva tutto.  Erza quando era tormentata da pensieri non riusciva a dormire e cucinare dolci era l'unica cosa che riusciva a rilassarla. Gerard continuava a fissarla "non è solo una passione la tua vero?" chiese poi d'un tratto, ed Erza che era rivolta di spalle si girò, loro non parlavano mai della loro vita passata "no, era il mio lavoro fino a qualche tempo fa" sospirò, "avevo anche una mia attività, ma poi è fallita, no che non andasse bene con le vendite ma l'affitto era troppo caro e dopo che Simon mi ha lasciato da sola è stato ancora più difficile". Erza si stava aprendo, senza rendersene conto stava dicendo a Gerard tutto quello che aveva dentro, andò a sedersi vicino a lui "perché non ci riprovi?" chiese, la conosceva poco ma solo a vederla Gerard aveva capito che Erza era sprecata nel fare la cameriera in quella bettola, la donna abbassò lo sguardo "potrei ma gl'affitti e le attrezzature costano parecchio, ma questa volta non sarei sola, sai credo che ho fatto una grande cavolata nell'andare via da qui lasciando la mia famiglia, Simon non ci ha pensato due volte a scaricarmi, mentre loro non l'avrebbero mai fatto" disse poi ridacchiando, quella ferita le bruciava ancora ma il suo rancore si stava affievolendo, "e tu invece?" chiese Erza, sapeva solo una parte del suo passato, scoperto per caso, voleva di più "io una famiglia non l'ho mai avuta" rispose "ho iniziato a lavorare da giovane, cavandomela da solo" smise di parlare per afferrarle il volto e baciarla con passione, erza ricambiò ma ne voleva ancora sapere "e negl'ultimi anni? cosa hai fatto?" chiese mordendosi poi il labbro, forse con quella domanda si era tradita, ma Gerard sembrò non farci caso, si alzò per prenderla in braccio "niente d'interessante" rispose per poi portarla di la, continuando a baciarla. Aveva evitato di rispondere ma Erza decise che avrebbe solo rimandato la questione.

Novembre stava avanzando sempre più velocemente, Nashi camminava mano nella mano con Romeo per i corridoi della scuola, quel disagio iniziale ormai era sparito, era passata una settimana dalla loro ufficializzazione. Arrivando all'armadietto di Nashi , lei lo aprì  "pomeriggio potresti venire al Fairy Tail, potremmo studiare insieme" chiese e Romeo annuì "certo amore" quel ragazzo era di una dolcezza da far venire le carie, e Nashi si scioglieva quando la chiamava così, le afferrò il viso baciandola poi con dolcezza, e quel bacio sarebbe stato ancora più lungo se non fosse stato interrotto da un tossicchiare dietro le loro spalle "Ashley e Conbolt è severamente vietato avere atteggiamenti tali nei corridoi studenteschi" era Lahar, "la prossima volta sarete puniti" aggiunse poi con tono severo andando via, lasciando Nashi furente, quanto odiava quel tipo . Romeo si staccò a malincuore  "vuol dire che recupereremo dopo" disse facendogli l'occhiolino. Giunse Wendy insieme a Chelia, e Nashi incominciò a sentire disagio, non era la prima volta che si trovavano tutti insieme, ma percepiva da Chelia un aurea nera, Romeo invece sembrava tranquillo "allora ci vediamo dopo!" disse a Nashi rubandole un bacio a schiocco  e scappando via prima che Lahar potesse tornare. Le tre erano davanti a propri armadietto, il silenzio era calato almeno finchè Wendy decise di spezzarlo, lei ancora sperava che tra Chelia e Nashi nascesse l'amicizia " che ne dite di stare insieme pomeriggio?" chiese sorridente, Nashi rispose dispiaciuta "e io avrei già un' impegno" e a quelle parole un rumore sordo fece balzare le due. Chelia aveva sbattuto con tale forza lo sportello del suo armadietto creando un rumore molto forte "ci si vede dopo Wendy" disse soltanto lasciando le due a guardarla in modo perplesso. Nashi chiuse il suo con meno forza "wendy forse io avrei dovuto parlarti di Romeo" disse rivolgendosi all'amica ma Wendy le sorrise,  tranquillizzandola "non preoccuparti, per me va bene".  Le due si avviarono verso la classe fianco a fianco e Nashi guardò Wendy di sottecchi "sicura? non ti sei arrabbiata so che Chelia ha un interesse per Romeo e.." "Nashi io voglio bene a Chelia è vorrei vederla felice" la interruppe Wendy " ma conosco da tanto tempo anche Romeo e non c'è stata mai una volta che l'abbia guardata come guarda te" aggiunse poi lasciando Nashi senza parole "col tempo capirà che i suoi sentimenti non sono ricambiati e se ne farà una ragione, nel fra tempo ci sarò io a sostenerla". Wendy era davvero matura per la sua età, e con quelle parole capì davvero a quanto tenesse all'amica. Camminarono ancora finché non arrivarono davanti all' aula, Wendy si fermò bloccando Nashi per un braccio "una cosa però non te la perdono" disse e Nashi la guardò intimorita "sono una tua amica e se c'è qualcosa che non va dovresti parlarne con me" disse sicura. Probabilmente si riferiva a quei giorni in cui c'era stato il distacco con Romeo, Wendy se ne era accorta e Nashi le sorrise posando una mano sulla sua "si" le confermò. Nashi aveva trovato un'amica e ne era felice, in quel momento pensò anche a Chelia, in fondo le dispiaceva, stava soffrendo anche se Nashi non doveva darsi nessuna colpa, forse avrebbe dovuto in qualche modo avvicinarsi a lei, anche per Wendy, Nashi sapeva che l'amica soffriva dell'astio che correva tra le due.

Al Fairy Tail regnava la solita atmosfera, musica rock arieggiava nell'aria, mentre Grey divertito guardava l' ennesima discussione tra due persone a lui molto famigliari, "ei fiammella scommetto che riesco a batterti anche con un braccio rotto" "a si testa di ferro invece secondo me neanche con tutte due le  braccia riesci a vincere", Natsu era dietro al bancone, leggermente piegato con il gomito puntato su di esso, teneva stetta la mano di Gajeel, anche lui nella stessa posizione di fronte a lui, tra i due era nata un sfida a braccio di ferro, e fronte contro fronte continuavano a guardarsi in cagnesco offendendosi a vicenda, spingendo il braccio uno verso l'altro. I proprietari del Fairy Tail conoscevano Gajeel ormai da parecchio tempo, da quando un giorno entrò nel locale intento ad acciuffare un criminale che vi si era intrufolato per scappare alle grinfie di quel pazzo cacciatore di taglie, l'uomo aveva quasi distrutto mezzo Fairy Tail pur di prenderlo; Gajeel si sarebbe aspettato poi denunce e quant'altro come al solito, ma Natsu al contrario gli offrì da bere dicendogli che era un bravo ragazzo per quello che faceva e Gajeel pensò che al mondo esistesse qualcuno più folle di lui. Incassata la taglia Gajeel decise di darla a Natsu per i danni causati, lo fece spontaneamente è da allora frequentava spesso il Fairy Tail e i suoi proprietari, nonostante le continue competizioni con Natsu, l'uomo era considerato parte della famiglia. Gajeel aveva una corporatura più possente di Natsu, si allenava spesso, considerato il suo "lavoro" anche se con difficoltà stava per batterlo, e quando il dorso della mano di Natsu stava per toccare il bancone sotto lo sguardo ghignante di acciaio nero, ecco che un tocco sulla spalla accompagnata da una vocetta fine lo distrasse fatalmente "Gajeel", l'uomo balzò e Natsu ne approfittò per ribaltare la situazione "ho vinto" urlò lui di gioia sotto lo sguardo perplesso di Gajeel, infuriato imprecò "si può sapere chi è l'idiot.." ma voltandosi si bloccò nel vedere Levy. Gajeel la guardò e Levy sorridente disse "ciao è da un po' che non ti vedevo" "già, ho avuto un po' da fare" le rispose con una tranquillità che non faceva parte di lui. Dietro di lei comparvero Nashi e Romeo "oggi ho accompagnato io Nashi, Lucy era impegnata a lavoro" disse Levy  a Natsu e l'uomo annuì serenamente, le piaceva Levy era così gentile ed era contento che Lucy avesse trovato una persona come lei nella vita. Nashi salutò Grey e Natsu e poi si sedette insieme a Romeo a un tavolo, sotto lo sguardo predatorio di Natsu, nel fra tempo Gajeel si dimenticò della sfida persa appartandosi poi con Levy a un tavolo del locale. Intanto al bancone Grey e Natsu erano rimasti scioccati a quella scena, Gajeel che perdeva una sfida e non rivoleva la rivincita? Gajeel che davanti a una donna diventava un gattino? certo che veramente l'amore rincoglioniva, anche se i due erano amici, almeno così loro dicevano . Grey non aveva dubbi sull'effetto che l'amore faceva sugl'uomini, aveva visto perfino Natsu comportarsi come un babbeo quando s'invaghiva di qualcuna ma non lui, Grey Fullbuster poteva vantarsi di questo, nessuna l'aveva mai piegato, nessuna le aveva mai spezzato il cuore rendendolo un'ameba, anche perché Grey non si era mai innamorato prima.
Grey e Natsu erano rimasti uno accanto all'altro, era tardi pomeriggio e Natsu guardò verso il tavolo dove c'erano Levy e Gajeel "non è venuta neanche oggi" sospirò, si riferiva a Lucy, da quel giorno della trappola non si era fatta più vedere, lo stava evitando e questo lo faceva innervosire da matti, Grey lo guardò di sottecchi "cosa è successo in cantina?" domandò "non è successo niente" rispose lui. Non voleva parlarne e poi veramente non era successo niente tra loro due. Grey stava per ribattere quando il suo cellulare suonò, creandogli uno sbuffo fastidioso "perché non rispondi?" gli domandò, Grey tirò fuori il cellulare guardando il display "perché e la ventitreesima chiamata di Juvia e siamo solo alle cinque del pomeriggio" rispose seccato, dopo quella sera del bacio  i due si erano sentiti ma la ragazza era molto insistente, lo chiamava numerose volte al giorno per non parlare anche di tutte le visite che gli aveva fatto al Fairy Tail. A Grey non dispiaceva la compagnia di Juvia ma quei comportamenti asfissianti lo soffocavano, lui che s'infastidiva con poco. "Dovresti chiarire con lei e chiudere prima che succeda qualcosa di più tra di voi" gli disse Natsu, Grey rimase in silenzio, tra loro c'era stato solo un bacio e lei si comportava già così, avrebbe chiuso la storia prima di nascere, evitando di farla soffrire.
 Il buio era calato e dopo ben due ora passate a chiacchiere Levy si tirò su dalla sedia "devo andare ora" e Gajeel che inconsciamente non voleva lasciarla andare via si rivolse a lei in modo sgarbato "scappi dal tuo damerino?" , "cosa? te l'ho già detto non siamo insieme", Gajeel incrociò le braccia guardandola seccato "però continui a frequentarlo vero?" "e a te cosa interessa?" rispose stizzita Levy "niente gamberetto, mi chiedo cosa ci trova un' uomo così elegante con una come te", con quella frase detta stupidamente Gajeel pensò di creare la solita sfilza d'insulti ma la reazione fu diversa, Levy sgranò gl'occhi guardandolo sofferente "sei uno stupido, riesci a rovinare sempre tutto" si sentì dire. Levy si voltò andando via e  lasciandolo incredibilmente in colpa. Gajeel rimase li a guardare un punto imprecisato innanzi a se, forse aveva esagerato col gamberetto "no è lei che stupida e sa la prende!" urlò poi, lasciando basiti chi gli stava intorno, si alzò di scatto bevendo tutto d'un fiato quel che rimaneva del suo super alcolico per poi andare via borbottando qualcosa tra se e se.

Giunse la sera, Natsu era andato ad accompagnare Nashi da Lucy e Grey dopo aver chiuso il Fairy Tail decise di porre fine a quello che non era nemmeno iniziato con Juvia. Mentre camminava con le mani tasca rimuginò sulla ragazza, Juvia era terribilmente sexy e quel suo lato ingenuo le piaceva molto, ma tutte quelle attenzioni gli mandavano il sangue al cervello. Arrivò davanti alla sua porta, respirando profondamente, non capiva nemmeno il perché stesse così in ansia, a lui non era mai importato delle reazioni delle persone, se doveva dire qualcosa la diceva, ne aveva scaricato di ragazze nella sua vita. Suonò il campanello e dopo qualche secondo la porta si aprì, Juvia lo accolse con un enorme sorriso baciandolo poi e Grey ricambiò debolmente. Entrò in casa "accomodati" gli disse Juvia "non sapevo che saresti venuto non mi hai risposto tutto il giorno" aggiunse poi con tono dispiaciuto, Grey evitava il suo sguardo, guardandosi i piedi incominciò a farfugliare "ecco volevo parlarti.."  Juvia si avvicinò a Lui sollevandogli il viso con la mano in modo gentile "che c'è?" chiese preoccupata e Grey nel guardarla si bloccò, solo ora aveva notato che Juvia era vestita con un semplice top scollato e dei leggings così stretti da non lasciare nessuna fantasia. I capelli sciolti che cadevano in morbidi boccoli sulle spalle e quei due occhi azzurri così grandi lo catturarono all'istante, "em forse niente" disse tenendo lo sguardo imbambolato su di lei. Juvia maliziosamente incominciò a passargli le mani sui pettorali, era diventata molto più audacie e meno impacciata "ho capito cosa mi volevi dire" lasciando Grey di stucco "ormai siamo insieme da più di una settimana e non abbiamo ancora ecco.."  Juvia abbassò lo sguardo leggermente imbarazzata e Grey meccanicamente ripeté "insieme?", Juvia lo baciò con trasporto e questa volta Grey partecipò animatamente, si staccarono e Grey la guardò fisso ipnotizzato dai suoi occhi e cercando poi le sua labbra, non riusciva a farne a meno. I due incominciarono una sequenza di baci famelici, Grey la prese in braccio facendola sedere sulla sommità del divano, Juvia gli sfilò la maglietta non smettendo mai di baciarsi con una tale foga da perdere l'equilibrio e ruzzolare giù  finendo sul tappeto. Grey si ritrovò un'altra volta su di lei, su un pavimento, a torso nudo, con le mani su i suoi seni, ma stavolta non era un'incidente. Non pensò più a niente se non al desiderio di volerla in quel momento e anche Juvia sembrava pensarla allo stesso modo.

Levy era seduta sul divano di casa sua mentre sfogliava un libro, il campanello della porta suonò stupendola, chi poteva essere a quell'ora?, andò ad aprire e si meravigliò nel trovarsi dietro la porta di casa sua proprio lui "Gajeel?" disse sorpresa. Gajeel se ne stava dietro la porta a occhi bassi, senza proferire parola, "cosa c'è?" chiese lei, incominciando a preoccuparsi di quel silenzio "non volevo offenderti" disse lui scocciato chiedendosi mentalmente che ci facesse li e Levy lo guardò stranita, erano forse delle scuse? "non fa niente" rispose lei sorridendo "non me la sono presa" aggiunse poi. Gajeel sembrava sollevato dopo quelle affermazioni, Levy era li con le mani che tenevano la porta, il suo sguardo sembrava dolce e quando incominciò inconsciamente a mordersi un labbro, Gajeel iniziò a sentire qualcosa di pericoloso risvegliarsi in lui, "allora gamberetto la nostra amicizia e salva?" disse poi senza pensare. Amicizia, con questa parola Levy perse un po' di quella felicità nell'averselo trovato davanti quella sera, "si" annuì poi con un sorriso poco veritiero, "ora vorrei andare a dormire se non ti dispiace, oggi è stata una giornata pesante" gli disse poi, e Gajeel la guardò sorpreso, di solito stavano delle ora a parlare, annuì ma anche quando Levy chiuse la porta scomparendo dietro di essa, lui continuò a stare un po' li osservando la porta chiusa. Si grattò la testa scompigliandosi quella zazzera di capelli che portava, chiedendosi dove aveva sbagliato, era andato fino a casa sua a chiedergli scusa, di una cosa che poi non c'era da chiedere scusa, almeno secondo lui, e lei l'ho aveva liquidato in due minuti? Andò via farfugliando offese e imprecazioni contro il mondo femminile, saltò a bordo del suo gioiellino per poi lanciarsi sulla strada a tutta velocità.

Un nuovo giorno arrivò portando una rara soleggiata giornata di novembre, Nashi era appena uscita da scuola e ora era in auto con Lucy per accompagnarla al Fairy tail, la guardava di sottecchi cercando di capire il perché dell'atteggiamento che negl'ultimi giorni stava avendo. La vedeva distaccata e le sembrava quasi che volesse evitare Natsu, e tutto era iniziato proprio da quando li aveva chiusi in cantina, che fosse successo qualcosa tra di loro?. Comunque qualsiasi cosa fosse successa non era servita a niente se non ad allontanarli, doveva incominciare a pensare a qualcosa di più efficacie. L'auto si arrestò davanti al Fairy Tail, Nashi si girò a guardarla "perché non scendi?" le chiese sorniona e Lucy scosse la testa "avrei da fare" ma Nashi non accettava dei no, e incominciando a fare quello sguardo persuasivo di cui solo lei era capace finì per convincerla. Ma l'amarezza di Nashi fu grande quando, nell'entrare si accorse che Natsu non c'era, "Grey dové natsu?" chiese "è da Lisanna" rispose lui notando lo sbuffo scocciato della ragazza. Lucy si sedette accanto a Cana, anche lei li, e le due incominciarono a chiacchierare. Dopo poco però Lucy si alzò salutando tutti, "Nashi ci vediamo dopo ok?" salutò la ragazza "non puoi stare altri cinque minuti?" chiese supplichevole, ma Lucy si negò "devo andare a lavoro e poi devo andare a ritirare le partecipazioni" e a quelle parole Nashi si infastidì "ok" disse soltanto volgendo poi lo sguardo da un'altra parte. Lucy si avviò verso l'uscita tirando un sospiro di sollievo, nelle ultime settimane evitava la presenza di Natsu, non solo non voleva affrontare quell'argomento ma anche perché ormai era conscia di non riuscire più a controllarsi. Quando era vicino a lui dimenticava tutto anche Loki, e non voleva assolutamente che capitasse qualcosa che la facesse poi in futuro pentire amaramente. Con la mano spinse la porta e subito dopo chinò la testa intenta a frugare nella borsa, in cerca delle chiavi dell'auto. Nel farlo non si accorse della figura che si dirigeva verso di lei, urtandoci contro "Lucy" e la donna tirando su lo sguardo si trovò davanti Natsu. Lucy era riuscita per tutta la settimana ad evitarlo e ora invece gli era finita tra le braccia, "ciao" disse soltanto sorpassandolo ma Natsu, che si sa è testardo come un mulo, l'afferrò dal braccio facendola voltare verso di lui "perché mi eviti?" chiese arrabbiato, ma Lucy fece finta di niente "non ti evito sono solo in ritardo" rispose fredda. Le faceva male comportarsi così, trattarlo così, ma doveva salvaguardare il suo imminente matrimonio, Natsu le lasciò il braccio passandosi poi una mano sui capelli "siamo amici" disse senza che nessuno gliel'avesse chiesto e Lucy annuì "lo so", restarono li a guardarsi come a convincersi l'uno dell'altro di quella affermazione, finché Natsu non spezzò quel silenzio con un sorriso "facciamo finta di niente ok? infondo non è successo nulla", e Lucy non poté che ricambiare il sorriso davanti a quella ingenuità, per quanto tempo ancora sarebbero andati avanti così, ignorando ciò che succedeva tra loro? "ora devo andare, sono in ritardo davvero" disse Lucy e Natsu annuì lasciandola andare via. La guardò mentre camminava di spalle, pensando che doveva controllarsi o l'avrebbe persa un'altra volta, e non voleva, Nashi aveva bisogno di entrambi , insieme.
Entrò nel pub accolto da tutti, e dopo un bacio sulla sua testolina preferita si diresse al bancone sedendosi accanto a Cana.  Natsu appoggiò i gomiti sul bancone osservando Grey, Cana si portò la bottiglia alla bocca sorseggiando lentamente la birra. "Grey hai risolto con Juvia?" gli chiese Natsu e Grey si bloccò "si" disse con poca convinzione suscitando in Cana curiosità che intanto continuava a scrutare Grey, innervosendolo "che c'è?" chiese sbuffando, "niente" rispose Cana voltando lo sguardo di lato e riprendendo a bere. Il tintinnio della campanellina alla porta avvisò dell'arrivo di Juvia, gettando nel panico Grey, dopo quello che era successo tra di loro, al mattino  era quasi scappato via farfugliando scuse, e ora doveva dirgli ciò che voleva davvero, ovvero non volere nessuna storia. Juvia avanzò raggiante regalando sorrisi a tutti quella che incontrava, finche non arrivò a Grey "ciao" gli disse lei catturando poi le sue labbra, sotto la visone sconcertata di Natsu e  Cana. Grey si staccò per poi guardarla "Juvia come mai qui?" e la donna lo guardò stupita "come? sono venuta a trovare il mio ragazzo" disse poi prendendogli la mano, incominciando ad accarezzarla. Natsu per poco non cadde dallo sgabello a quella dichiarazione, doveva chiudere la storia invece si era fidanzato? che diavolo stava combinando? Grey in quel momento avrebbe voluto scappare, tirò via la mano a fatica e juvia sembrò non farci caso a quel gesto e alla freddezza dell'uomo. Il suono del cellulare di Juvia, salvò Grey da quella situazione, facendola allontanare, Natsu e Cana erano li  a fissarlo "te la sei portata a letto" disse Cana con poco tatto creando a Natsu un secondo mancamento "cosa?" gridò poi verso Grey "perché? avevi detto di chiudere", Grey si sentì con le spalle al muro, il sex detector di Cana aveva colpito ancora, ma come faceva ad accorgersi ogni volta? "senti è capitato" si giustificò soltanto allontanandosi da quell'interrogatorio, lasciando Natsu perplesso. Si tirò su stancamente "vado in ufficio ci sono un paio di cosette che dovrei rivedere" disse a Cana avviandosi verso il suo ufficio. Cana iniziò a pensare agl'ultimi avvenimenti, e ai guai che stavano travolgendo Natsu, Grey ed Erza, incominciò a ridacchiare pensando che quel periodo era di certo il più divertente che le fosse mai capitato.

Intanto a Lucy si trovava a lavoro nel suo ufficio, arrivò Yukino portandole l'antreprima del giornale che sarebbe uscito il mese prossimo. La congedò tirando fuori il contenuto dalla busta, bastò guardare la copertina per irrigidirsi, ricacciò tutto dentro per poi avviarsi verso l'ufficio di Laxus con la busta in mano, era lui che decideva la pubblicazione. Bussò al suo ufficio e senza aspettare una risposta,  entrò sorprendendolo seduto comodamente mentre ascoltava della musica al' ipod. "Vuoi spiegarmi questo?" disse tirando fuori la copertina del prossimo numero, un sorriso sghembo uscì dalla bocca di Laxus "che c'è non ti piace? io la trovo... come dite voi donne? a si romantico" disse poi, "scommetto che non hai avvisato Levy di questo vero?, dobbiamo chiedergli il permesso" ma Laxus sembrava fermo nella sua decisione "senti e a voi donne che piace quella roba se fosse stato per me avrei messo una bella bambolona con tanto di cocomeri in primo piano, ma devo pensare a cosa può far vendere". Lucy rimase disgustata da quella affermazione, stava per aggiungere qualcos'altro puntandogli un dito minatorio contro, quando il suo telefono squillò. Rispose restando sempre li davanti a lui "amore dimmi" disse lei, facendo roteare gl'occhi a Laxus, la telefonata da parte del suo dolce sposino non poteva sopportarla, lui odiava quei romanticismi, "il libro di matematica?  te lo messo nello zaino questa mattina, prova a cercarlo" bisbigliò Lucy alzando ogni tanto gl'occhi sentendosi osservata da Laxus, "l'hai trovato? ok ti vengo a prendere dopo allora, in biblioteca?  ok, baci baci" riagganciò la chiamata guardando poi Laxus, "chiedigli il permesso, se non vuole non pubblichiamo" disse poi lasciando Lucy stupita da quel cambiamento repentino.
Lucy si diresse verso l'ufficio di Levy, "ei c'è una cosa che dovresti vedere" le disse con tono calmo, Levy la guardò e quando Lucy tirò fuori la copertina incriminata Levy rimase li a guardarla senza dire una parola. Lucy era amareggiata "ovviamente non pubblicheremo senza il tuo permesso, non lo permetterò ho già parlato con laxus.." "per me va bene" disse Levy interrompendola e lasciandola meravigliata, la bionda sgranò i suoi occhioni "sei sicura? se lo fai per me non devi preoccuparti". Levy sorrise prendendo poi in mano la copertina "no mi piace davvero, non trovi che sia venuta bene?" "be si" rispose vaga Lucy che in quel momento non riconosceva la sua amica. Lucy si sedette poi accanto a lei "come vanno le cose tra voi due? con Hibiki intento" "ci continuiamo a frequentare, con qualche bacio qua e la niente di che" disse lei quasi annoiata, "e con Gajeel?" chiese poi maliziosa imbarazzando l'amica "siamo amici" rispose, e a Lucy sembrava delusa di fronte a quell'affermazione, sospirò "amici" ultimamente quella parola l'aveva sentita già troppe volte, incomincia a non piacergli più quel termine.

Quel pomeriggio Nashi era in biblioteca, con lei c'erano anche Wendy e Chelia, le tre si stavano preparando per affrontare un test molto importante. Wendy sospirò profondamente per poi buttare la testa sul libro aperto "credo che sto per impazzire" disse stremata, strappando un sorriso ad entrambe, si tirò su stiracchiandosi "vado a cercare un libro meno pesante di questo" disse poi lasciando Chelia e Nashi da sole .  Nashi tentava di scrivere ma il suo sguardo andava verso Chelia, la rossa sembrava in difficoltà nel tradurre quel testo di latino, e Nashi voleva tentare un approccio "se vuoi ti posso dare una mano" le chiese gentilmente ma Chelia la guardò truce "Wendy non c'è puoi smettere di fare finta di essere mia amica" le disse poi sgarbatamente, Nashi ritornò con la faccia rivolta sul suo libro, che antipatica, lei voleva solo tentare un contatto. Continuò a giocherellare con la matita nervosamente "Chelia, non mi dispiace e non ti chiederò nemmeno scusa se io e Romeo stiamo insieme" disse poi fredda creando stizza in Chelia "ma vorrei davvero che tu non soffrissi, non te lo meriti" aggiunse poi guardandola. Chelia addolcì lo sguardo, portandosi una mano sul cuore, sorridendo "grazie Nashi" ma la sua espressione cambiò radicalmente nel giro di tre secondi "ma non m'incanti, e con queste scenette che hai rimbambito Romeo?"  chiese poi strafottente creando in Nashi rabbia per la presa in giro. Fortunatamente arrivò Wendy ignara di quello che stava succedendo, riprese a sedersi dividendo le due, che erano ritornate entrambe a studiare. Passarono ancora un po' di tempo tra libri e studio finché non arrivò Romeo, posò un bacio sulla guancia di Nashi intrecciando la mano con la sua salutando poi le altre. Wendy ricambiò con un sorriso mentre Chelia raccattò le sue cose "io ora dovrei andare" disse salutando tutti, lasciando in Wendy uno sguardo preoccupato. Nashi guardò l'orologio che aveva al polso "fra poco dovrebbe arrivare Natsu per prendermi" disse attirando la curiosità di Wendy "Natsu? non doveva venire Lucy?" chiese spontanea, Nashi incominciò a giocherellare con le dita di Romeo "vorrei che s'incontrassero non l'ho fanno da giorni" Romeo la guardò sospettoso "Nashi è solo questo vero?" e la ragazza si stupì, Romeo si era accorto del suo piano, come aveva fatto?. Era insieme al suo ragazzo e alla sua più grande amica non poteva dire bugie "ecco in realtà vorrei che loro due tornassero insieme, e in qualche modo sto cercando di avvicinarli" Romeo stette in silenzio mentre un sospirò uscì dalla bocca di Wendy "wow" disse poggiando le mani sul volto e puntando i gomiti sul tavolo "com'è romantico, hai già pensato a qualcosa?" chiese con aria sognante "aparte chiuderli in cantina? no eh eh" rispose ridacchiando nervosamente, anche perché l'espressione contrariata di Romeo gli metteva tensione.  "Potresti organizzare una gita, qualcosa di romantico magari solo per voi tre, senza interferenze" pensò Wendy, in effetti l'idea non era male.

Lucy e Levy era giunte in tipografia, la futura sposa era andata a ritirare le partecipazioni insieme all'amica. Lucy tamburellava nervosamente sul bancone aspettando il commesso, Levy si era accorta dello stato d'animo che l'affliggeva ultimamente, si portò in avanti verso di lei, mirandola negl'occhi, "Lucy cosa c'è?", la donna non poteva mentire all'amica, anche perché se ne sarebbe accorta comunque prima o poi. A voce bassa bisbigliò "con Natsu, stava succedendo di nuovo" vergognandosene anche un po', Levy non sembrava stupita, "forse e ora che incominci a pensare che la tua non è solo confusione" disse Levy, aveva fatto finta di niente ma ora doveva dare una bella striata a Lucy, voleva vederla felice e se questo voleva dire mandare a monte  il matrimonio a lei non importava, non l'avrebbe giudicata. Levy già da tempo aveva il vago sospetto che tra lei e Natsu ci fosse chimica, attrazione, ma se fosse solo qualcosa di fisico o vero amore che legava quei due, ancora era troppo presto per dirlo, l'unica cosa che sapeva e che Lucy da quando frequentava Natsu sembrava radiosa e spensierata, non che con Loki non lo fosse, ma di recente veniva spesso lasciata sola, e Levy lo vedeva di quanto Lucy soffrisse per questo, anche se faceva finta di niente. Lucy aggrottò la fronte "cosa vuoi dire?" "che se ogni volta che ti trovi vicino a lui succede così, forse vuol dire che sei attratta in qualche modo, insomma Natsu ti piace" sbottò poi, stanca di quei giri di parole. Lucy rimase bloccata, le piaceva Natsu? e da quando? no, la sua era confusione dovuta alla verità di quella sera e basta, almeno così credeva. Non disse niente voltandosi poi verso il commesso che era giunto con un enorme pacco in mano. Le due si affiancarono davanti al bancone e il commesso della tipografia gli passò gentilmente il pacco "ecco queste sono le trecento partecipazioni" "trecento?" ripeté sbigottita Lucy, "devi esserci un' errore, io ne ho ordinate solo cinquanta" il commesso allora tirò fuori un quaderno da sotto la scrivania incominciandolo a sfogliare, Levy storse il naso, "Lucy come è possibile?" chiese dubbiosa e Lucy bisbigliò "avranno sbagliato". Intanto il commesso sfogliava quel quaderno con precisione e quando arrivò a una pagina in particolare passò col dito dall'alto al basso fermandosi su un nome "Lucy e Loki giusto?" chiese e Lucy annuì "non c'è nessuno errore, ne erano state prenotate cinquanta la prima volta ma un paio di settimane fa, ci ha telefonato lo sposo per aggiungerne altre duecentocinquanta"  finì il commesso e per confermare la veridicità di quello che diceva fece sbirciare il quaderno. Lucy rimase spiazzata, perché non gli aveva detto niente? e chi erano tutti quegl'invitati in più?. Pagò silenziosamente, portandosi via il pacco con se, seguita da Levy "Lucy magari è stato tuo padre a invitare tutta quella gente" cercò di consolarla, conosceva anche lei Jude e non era nuovo a fare quello che voleva con la vita di sua figlia, Lucy scosse la testa, "probabilmente è stata una sua idea, ma Loki lo ha assecondato, è stato lui a chiamare per aggiungere tutte queste partecipazioni" rispose desolata. S'infilarono in macchina, Lucy si sedette al posto di guida "cosa succede Levy?" chiese poi affranta "io non lo riconosco più, sta diventando come mio padre, non è mai presente e decide lui su tutto senza prendermi in considerazione" , Levy le passò una mano sulla spalla accarezzandola a facendola scorrere su e giù "forse non capisce che  ti sta facendo soffrire, dovresti dirgli come stanno le cose" provò a suggerire Levy, anche se in fondo anche lei era sconcertata da quel comportamento. Lucy annuì "ora vado a prendere Nashi, poi penserò a lui" disse tirandosi su.
Dopo aver lasciato Levy si diresse verso la biblioteca, parcheggiò e scendendo vide Natsu che era li, appoggiato alla sua auto con lo sguardo verso le porte della biblioteca, si avvicinò sorpresa "Natsu? Nashi non ti ha detto che sarei venuta io a prenderla?" chiese e Natsu scosse la testa "no, si sarà dimenticata" rispose lui. Stettero li e Natsu la guardò, "Lu che cos'hai?" "niente, va tutto bene" rispose falsamente lei, ma a Natsu quella risposta non convinse, continuò a guardarla di sottecchi, finché non arrivò Nashi. La ragazzina incominciò a recitare la sua parte "oh mi sono dimenticata di avvisare uno dei due" disse compiaciuta che il suo piano si era compiuto, "non fa niente" disse Lucy, "oggi però è venerdì e resti a dormire da Natsu, ti porta a casa lui quindi?" chiese Lucy, era triste e non voleva farsi vedere così e poi voleva andare immediatamente a chiarire con Loki. Nashi annuì , i tre si salutarono e Lucy andò via dicendo che l'indomani sarebbe andata a trovarli. Per tutto il tragitto in macchina Natsu sembrava assorto da chissà quale pensiero, e anche quando arrivarono a Fairy Tail, la situazione non sembrava essere cambiata. Natsu pensava a Lucy, aveva capito che non stava bene e non poteva starsene fermo a guardarla soffrire.

Intanto Lucy si era recata da Loki, nello suo studio, ormai l'uomo viveva la dentro, era calata la sera e poche stelle c'erano in cielo.  Quando arrivò lo trovò li chinò su dei documenti, tirò su lo sguardo e nel vederla si sgranchì i muscoli del collo "Lucy, che ci fai qui?" le disse sorpreso, "è stata un 'idea di mio padre o tua? gli disse soltanto, trafiggendolo con lo sguardo. Loki sospirò massaggiandosi la testa "non possiamo rimandare qualunque cosa sia?, è stata una giornata pesante" "è sempre una giornata pesante," ribatté lei stizzita, "quando me l'avesti detto? il giorno delle nozze magari?" Loki la guardò immobile, si alzò e andò verso di lei, "sentì è stata un'idea di tuo padre è vero, ma lo volevo da tempo anche io, lui mi ha solo anticipato convincendomi" disse mantenendo un tono calmo, anche se in realtà si stava agitando "me ne avresti potuto parlare allora, e non facendo finta di niente accontentandomi" disse lei scostando poi da quella carezza che Loki le stava per farle "come hai fatto saperlo? te l'ha detto tuo padre?" chiese Loki , perché a ciò che Loki si riferiva era la proposta del matrimonio suggerita dal padre, era questo il suo timore, che Lucy avesse scoperto quel segreto che teneva dentro da troppo tempo. Lucy scosse la testa "no il tipografo" disse poi lasciando a Loki una maschera incredula "il tipografo?" ripeté "si, oggi sono andata a ritirare le partecipazioni e mi ha detto delle duecento cinquanta in più che hai fatto aggiungere, Loki tirò un sospiro di sollievo, "a quelle" gli sfuggì creando sospetti in Lucy "perché tu a cosa pensavi?" chiese sospettosa "a quello, lo sai come è tuo padre quando s'impunta, voleva al matrimonio di sua figlia gente importante, che male c'è?" rispose prontamente abbracciandola poi "che ne dici di andare a casa insieme? ti preparo una delle mie cenette" Lucy si lasciò andare, era nervosa però e sentiva che c'era qualcosa che non quadrava, decise comunque di lasciar stare, almeno per quella sera, e i due lasciarono l'ufficio avviandosi a casa.

Intanto al Fairy Tail, il gruppo che si esibiva quella sera stava facendo faville divertendo tutte le persone che erano li  quella sera, Lisanna era appoggiata al bancone, scrutava Natsu, l'uomo sembrava su un altro pianeta , e si domandava perché fosse così, provò a chiamarlo ma solo al terzo tentativo suscitò la sua attenzione. "si può sapere che cos'hai?" chiese seccata ma Natsu rispose vago "niente" per poi servire da bere, continuando a ignorarla. Lisanna era furente per quell'atteggiamento, era tutta la sera che la ignorava e non capiva il motivò, si guardò intorno cercando una bionda in particolare, non la trovò e questo la sollevò, almeno non c'era quella finta santarellina a rovinarle del tutto la serata.
Lucy era seduta sullo sgabello davanti al tavolo della cucina mentre guardava Loki di spalle intento a cucinare, per un attimo sembrava essere ritornata ai primi tempi della loro storia, quando tutto era più semplice. Continuava a rimuginare su quello che era successo prima, finché una scintilla scoppiò nella sua testa "la proposta di matrimonio" disse incredula facendo girare Loki "cosa?" chiese lui, e Lucy incominciò a guardarlo con gl'occhi sgranati "ti riferivi alla proposta di matrimonio" ripeté "quando hai detto che lo volevi da tempo ma lui ti ha convito ti riferivi a questo" Loki la raggiunse prontamente allungando le braccia verso di lei ma Lucy le cacciò via in malo modo "per questo eri così preoccupato, e hai cambiato subito espressione quando ti ho detto che riguardava le partecipazioni" "Lucy non importa" provò a dire lui ma ormai era troppo tardi, gl'occhi di Lucy si riempirono di lacrime "dimmi la verità e stato mio padre ha dirti di farmi la proposta?" , Loki non rispose, non riusciva ad emettere un solo suono, Lucy era troppo sveglia e brillante per non accorgersi prima o poi di quel particolare "Loki" urlò lei, aspettando una risposta, ormai le  lacrime le scendevano copiose dal viso "io voglio sposarti davvero, che importanza ha se tuo padre me l'ha consigliato?" , provò a migliorare la situazione ma con quelle parole la peggiorò soltanto "vai via" sibilò Lucy con un filo di voce "Lucy no dai.." disse Loki allungando una mano per sfiorarle il viso, ma Lucy non si fece toccare "vai via, ti prego" ripeté lei sofferente sorpassandolo, dirigendosi al piano di sopra. Loki rimase un po' li, e poi se ne andò, se era questo quello che voleva Lucy, le avrebbe parlato domani, quando sarebbe stata un po' più calma.
Stava per giungere la notte, e per strada ormai non si vedeva più nessuno, faceva molto freddo e nell'aria poteva già sentirsi odore di neve, e di dicembre, un mese che nonostante portasse il gelo suscitava felicità a differenza del triste novembre. Lucy era stesa sul suo letto, era a pezzi e aveva pianto tutta la sera. Continuava a chiedere che persona fosse diventato Loki, e il pensiero di tutto quel tempo che passava con suo padre incominciò a spaventarla, era questo che lo stava cambiando? Sentì il campanello suonare e a passi stanchi si diresse al piano di sotto, scongiurando che non fosse Loki, non aveva voglia di affrontarlo. Aprì la porta trovandosi davanti Natsu "Natsu? è successo qualcosa a Nashi?" chiese preoccupata ma Natsu la tranquillizzò prontamente "no, sono venuto a vedere come stai" Lucy lo guardò spiazzata "sei venuto per me?" chiese sorpresa "certo" le rispose sorridendo facendola stare subito meglio. Lucy abbassò lo sguardo e Natsu la osservò "Lucy c'è qualcosa che non va?" le chiese preoccupato "no" disse lei con sorriso amaro, Natsu si avvicinò "i tuoi occhi dicono il contrario" e Lucy non si sorprese di quello, perché non era la prima volta che Natsu le leggeva il cuore, si sedettero uno accanto a l'altro sul gradino della porta di casa, sfidando il freddo di quella sera e Lucy incominciò a sfogarsi e parlare con lui, di Loki e di quello che stava succedendo, probabilmente Natsu era l'ultima persona a cui dire tutte queste cose, ma Lucy stava bene con lui. Passarono le ore tra chiacchiere e risate e quando Natsu si assicurò che Lucy stesse bene si alzò "ora vado" disse, si alzò anche Lucy ma prima che potesse andare via lo afferrò dal braccio facendo  qualcosa d'inaspettato, l'abbracciò fortemente, Lucy aveva bisogno anche di quello, di quella stretta così calda e protettiva che solo Natsu riusciva a dargli, una lacrima le sfuggì, e Natsu si scostò cacciandogliela via con le dita "Luce sicura di stare bene?" chiese poi sorpreso da quel gesto "come fai? io non faccio altro che allontanarti e trattarti male ma tu mi accogli sempre" gli chiese poi lasciandolo senza parole, "lo fai sempre, mi prendi tra le tua braccia prima che io possa schiantarmi al suolo" Natsu sorrise "voglio solo che tu sita bene, sei parte della famiglia no?" "non puoi venirmi a salvare ogni volta Natsu, non è giusto non faccio più parte della tua vita" rispose lei scostandosi ma Natsu la bloccò "tu fai parte della mia vita, non te ne se mai andata" Natsu con la mano ancora posata sul suo viso chiuse gl'occhi avvicinandosi alla sua bocca, la voleva dio quanto la voleva, e Lucy stette li ferma a occhi chiuse anche lei, pronta a bruciare sotto i suoi tocchi, dischiuse le labbra e quando sentì quelle di Natsu sulle sue, un  brivido lungo tutta la schiena la pervase. Per un attimo il suo cuore perse un battito, mozzandogli il respiro, avrebbe dovuto sgranare gli occhi, respingerlo, eppure non ne ebbe la forza né la volontà. Lasciò semplicemente che la bocca di Natsu si incollasse alla sua, e far diventare quel bacio qualcosa di famelico e passionale. Si staccarono quando non ebbero più fiato, Natsu appoggiò la fronte contro la sua, entrambi ad occhi chiusi, ancora stretti l'uno con l'altro "Luce sii felice" le sussurrò all'orecchio lasciandola poi, Lucy lo guardò mentre andava via, non voleva e avrebbe voluto urlargli di stare li accanto a lei e baciarla ancora, ma sapeva che non sarebbe stato giusto. Aveva appena litigato con Loki e si sentiva depressa e confusa, non era giusto usare Natsu come sfogo, e lui l'aveva capito per questo se n'era andato, avrebbe potuto approfittare di lei, ma non l'aveva fatto. Cosa provava per Natsu? era solo attrazione dovuta al passato o qualcosa di più? non lo sapeva, ma sopra tutto cosa provava lui? faceva tutto questo per lei per placare quel senso di colpa che aveva nei suoi confronti?
Natsu arrivò a casa, decise di non salire su ma andò in giardino, aveva bisogno di un po' d'aria fresca per schiarirsi le idee, gli batteva ancora il cuore pensando a quel bacio. L'aveva promesso a se stesso, di non incasinarle la vita, ma stasera non c'era riuscito a fermarsi, e ancora non capiva come aveva fatto a staccarsi da lei. Aprì il cancelletto e quando si avviò verso le sdraio fu molto sorpreso nel trovarsi li Grey, con il naso all'in su ad osservare il cielo. "ei, non riesci a dormire?" gli chiese e Grey mugugnò un "no", si stese accanto a lui osservando il cielo torvo."Non possiamo chiede a loro stasera, non sono in casa" disse Grey, riferendosi alle stelle, un lieve sorriso sfuggì da Natsu, "ho baciato Lucy" disse di getto, nessuna espressione trasparì da Grey se non un "sei un'idiota" "e tu un'imbecille, ti sei portato a letto Juvia" rispose Natsu tranquillamente, "direi che siamo pari allora" concluse Grey. Entrambi continuavano a guardare quel cielo nero, e presi così dai loro pensieri da non sentire nemmeno il freddo pungergli le ossa. Natsu portò le mani dietro la testa "che bel casino" disse poi "già proprio un bel casino" confermò Grey, ne avevano passato insieme, ne avevano combinate di cotte e di crude, entrambi non sapevano come sarebbero stati i prossimi giorni, ma l'unica cosa certa è che sarebbero stati insieme ad affrontarli, facendosi forza l'uno su l'altro....

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Capitolo 17
*** 17-aspettative ***


~Ei la!! buona sera lettori!! stasera c'è l'ho fatta a pelo, ma c'è l'ho fatta!!! tra lavoro e impegni il mio tempo è sempre meno per scrivere ma finchè ho la passione e il vostro sostegno mi impegnerò a pubblicare il capitolo puntualmente! Ho una sorpresina (spero piacevole ;) !) questo è come io immaggino Nashi, http://sta.sh/04gi13jfuv7 ovviamente è una mia idea (l'ho disegnato io) poi ognuno è libero di immagginarla come vuole ;) ora basta ciance vi lascio alla lettura !! un bacio a presto!!

Quel sabato mattino Nashi si stava allenando per le qualificazioni, era già il terzo giro del campetto che faceva sotto lo sguardo attento di Natsu. Correva con le ali ai piedi e il cuore che le tamburellava fortemente finché un fischio da parte di Natsu la fermò. Si avviò verso di lui stancamente, trascinando i piedi e cercando di prendere fiato, "bravissima, migliori sempre di più" gli disse lui fiero e Nashi sorrise, era felice, ma non per il risultato, ma per il fatto di renderlo orgoglioso. Natsu le scompigliò i capelli e dopo un buffetto sulla guancia le disse "ti sei meritata una pausa, e li seduto c'è un tuo fan se t'interessa" facendogli l'occhiolino, Nashi girò gl'occhi trovando Romeo seduto sugli spalti. Il ragazzo era già da un po' di tempo li seduto a guardarla, avvolto nel suo giubbotto con la sciarpa tirata fino al naso, sfidando il freddo di quella mattinata. Nashi andò verso di lui, accaldata e con le guance in fiamme, sentì sollievo nel sfioragli la sua fredda, posandogli su un tenero bacio, evitavano qualcosa di più passionale in presenza di Natsu, l'uomo aveva accettato di buon grado la loro relazione, ma la sua gelosia era ancora molto presente.  Si sedette accanto a lui tenendogli la mano, incominciò a strofinarla con la sua per trasmettergli un po' di calore, "se continui così parteciperai di sicuro a campionati" gli disse d'un tratto Romeo, Nashi scrollò le spalle "devo farcela, Natsu si aspetta questo" disse poi guardandolo da lontano. Natsu era a bordo campo, stava sistemando dei coni, probabilmente sarebbero serviti poi per un' allenamento speciale. Romeo la guardò " è per lui che lo fai? è ammirevole di quando bene tu gli voglia" disse poi facendola arrossire "be ecco, è un ringraziamento" si giustificò, "sento che devo fare molto per Lucy  e Natsu, glielo devo" disse poi tenendo lo sguardo basso, continuando a giocherellare con le sua dita. Romeo inarcò un sopracciglio "non avrai combinato qualcos'altro vero?" e Nashi scosse la testa fintamente angelica "non ancora almeno" creando in Romeo uno sguardo contrariato, "Nashi non puoi farlo", Nashi sollevò la testa per mirarlo bene "perché? tu non vedi quello che vedo io" gli disse poi infastidita, "proprio per questo te lo sto dicendo, io vedo la realtà delle cose, tu le vedi come le vorresti vedere" con questa affermazione Nashi si staccò eliminando il contatto che li univa, "è sbagliato volere essere felici?"  ribatté alzandosi, ora era di fronte lui, con le braccia aperte e lo sguardo infuocato, questa situazione la stava facendo innervosire, voleva un' appoggio da lui e no la paternale. "Nashi! fine della pausa" si sentì urlare da Natsu, uno sguardo d'assenso  verso il padre per poi ritornare a guardare duramente Romeo "senti non fa niente, ma pensavo che mi avresti capito" disse poi lasciandolo senza permettergli di rispondere, Romeo la guardò dispiaciuto, ma quella smorfia contrariata dal suo viso, continuava ad essere presente.

Intanto a casa di Lucy, Levy era seduta a gambe incrociate sul suo letto, in mano una scatola di kleenex e lo sguardo di chi si sentiva inutile in quel momento. Quella mattina era andata a trovarla a casa sua, dopo quello che era successo ieri, si era preoccupata, e tutti i suoi timori trovarono purtroppo conferma. Quando aveva bussato, ad aprirgli infatti non era stata la sua migliore amica, ma il suo fantasma. Lucy aveva gl'occhi gonfi dalle lacrime e un aspetto terribile, era seduta sul letto con la schiena appoggiata alla ringhiera del letto, le ginocchia piegate tenute strette tra le braccia e lo sguardo verso il vuoto. Levy aveva assorbito ogni parola, la litigata con Loki, quella scoperta umiliante e poi il bacio con Natsu, quest'ultimo fatto gl'aveva seccato la lingua, era riuscita a dargli consigli e speranza riguardo Loki, ma con Natsu, Levy non riusciva a dirgli cosa fare. Non riusciva a dirgli che era sbagliato, Levy non c'è la faceva, perché non ne era sicura. Lucy stava per sposarsi con un' uomo impeccabile e stava gettando tutto all'aria per un tipo imprevedibile di scarsa serietà che l'aveva anche abbandonata incinta, ma nonostante tutto questo, non disse nulla. Allungò una mano, accarezzandogli i capelli "Lucy devi pensare ad essere felice, devi mettere da parte ciò che ti tormenta ed andare avanti" le disse gentile e Lucy la guardò, specchiandosi nei suoi occhi, si tirò su, sistemandosi i capelli arruffati "Loki ti ama davvero, t'importa davvero se quella proposta è stata pensata da tuo padre e non da lui?" Lucy scosse la testa,  "ha tradito la mia fiducia,  ma non cambia ciò che provo per lui" disse affranta, un caldo sorriso da parte di Levy la rincuorò, "allora metti da parte l'orgoglio", Lucy tirò un sospiro, doveva farlo, fare finta che non fosse successo niente, era questo il compromesso per la felicità? con un filo di voce emise un suono quasi impercettibile ma che le orecchie acute di Levy riuscirono a captare "Natsu..." disse soltanto, non aggiungendo altro. Quel nome rimase sospeso per aria, quel bacio Lucy non l'avrebbe mai dimenticato, Natsu l'aveva marchiata con quelle labbra di fuoco, facendola vacillare. Si soffiò il naso, e Levy la guardò con occhi pieni di compassione "dovreste chiarire i vostri sentimenti" ma Lucy scosse la testa, "non prova che bene per me, era un suo modo per consolarmi" disse lasciando una faccia dubbiosa in Levy, consolazione? be forse un abbraccio o una carezza, ma chi bacia una persona per consolarla? pensò Levy evitando il suo sguardo, ma Lucy, che sembrava le leggesse nella mente le rispose senza bisogno di farle domande "Natsu è fatto così, lui non pensa, e in quel momento vedendomi in quello stato, l'unica cosa che gli è venuta da fare e baciarmi" disse con occhi vuoti. Il suono del campanello distrasse entrambe "è Loki" disse con voce stanca Lucy, Levy le posò un bacio sulla fronte "vi lascio soli" disse prima di andare via, un' ultimo sguardo verso Lucy, non le piaceva per niente quella situazione, le aveva consigliato di mettere da parte l'orgoglio ma non voleva che soffrisse per questo.
Loki entrò, fu Levy ad aprirgli la porta, la ragazza gli tirò un 'occhiata di avvertimento e poi andò via. Salì le scale e facendo capolino dalla porta fece un lieve sorriso, Lucy ricambiò freddamente, voltando poi il viso verso la finestra, l'uomo avanzò verso di lei fino a sedersi sul letto "se non vuoi più sposarmi capisco, ma davvero vuoi questo? per colpa di una sciocchezza" Lucy stette a sentire tutto "non è una sciocchezza, mi hai mentito" rispose freddamente, Loki si portò una mano sui capelli "mi dispiace, avrei dovuto dirtelo subito, ma temevo che mi avresti detto di no" le afferrò poi le mani forzandola a guardarlo "Lucy lo voglio davvero, voglio che mi sposi, e stare insieme a te per tutta la vita" Lucy annuì tristemente " non mentirmi mai più" e Loki la strinse forte baciandole la bocca, le guance e la fronte "si amore te lo prometto". Lucy ricambiò quella stretta guardandosi allo specchio, si sentiva sporca, aveva baciato Natsu, anche lei aveva tradito la sua fiducia ma non gli avrebbe detto niente, ora si ricominciava da capo con Loki, niente più bugie.

Passò il week-end, era sera quando Nashi seduta sul suo sgabello stava aspettando Lucy che venisse a prenderla, durante quei due giorni gli era venuta un'idea grandiosa per attuare il suo diabolico piano , anche se in realtà un po' gliela aveva suggerita Wendy quel giorno in biblioteca. Si stese sul bancone con le braccia e il viso, mirando verso il corridoio che portava all'ufficio di Natsu, l'uomo era chiuso li da ore. Il suono dell'ormai familiare campanellina avvisò Nashi dell'entrata di Lucy, spalancò un' enorme sorriso,  che tuttavia scomparve subito quando vide che c'era anche Loki. Si girò col busto verso di loro incrociando le braccia al petto "ciao" disse quasi scocciata di trovarlo li, lei non aveva niente contro Loki, ma aveva la netta sensazione che lui invece provasse antipatia verso di lei. In tutti quei mesi il loro rapporto non era cambiato, e a parte qualche dialogo in presenza di Lucy, poteva dirsi che tra i due non c'era nemmeno amicizia. Lucy avanzò verso di lei "andiamo a casa?" Nashi annuì e saltando giù dallo sgabello disse "avvisi tu Natsu che sto andando via? è nel suo ufficio" avanzando verso la porta e non dandogli il tempo se fosse d'accordo o meno. Lucy la guardò spiazzata, si girò poi verso uno spazientito Loki "ci metto un' attimo" . Lucy camminò verso l'ufficio, stringendo forte i manici della borsa, era dalla sera del bacio che non lo vedeva, non avevano affrontato la cosa e ora una certa ansia le stava salendo. Arrivò alla porta, diede una bussata veloce per poi entrare e trovarlo li, dietro la scrivania, sepolto da una marea di fogli. "Ciao" disse lei timidamente, e Natsu ancora con la testa china, sollevò gl'occhi guardandola, "ciao" disse sorpreso, "pensavo che sarebbe passato molto più tempo prima di rivederti qua" aggiunse sollevandosi e stropicciandosi gl'occhi affaticati. Lucy abbassò il capo, " sono venuta a prendere Nashi" disse soltanto evitando confronti, Natsu si avvicinò "perché non resti un po' qua? potremmo fare qualcosa noi tre, ultimamente Nashi sembra volere sempre di più la nostra compagnia, hai notato?"  domandò esuberante, tirando fuori uno dei suoi sorrisi spavaldi, "no, c'è Loki di la che mia aspetta, volevamo andare fuori  a cena" a quelle parole Natsu fece scomparire il sorriso. Il suo viso ora era una maschera tra l'incredulo e l'arrabbiato, "l'hai perdonato?" chiese freddo "si, in fondo è stata una sciocchezza" disse autoconvincendosi, "lo sposerai comunque?"  "certo" rispose lei, ma perché quell'interrogatorio ora, cosa importava a Natsu? l'uomo assunse un'espressione amareggiata sibilando "non posso crederci". Lucy s'innervosì, "dove sta il problema?" ringhiò  "il problema è che ti fai fregare, ho visto quanto stavi male l'altro ieri, ti ha ferita e mentito e ora mi dici che è una sciocchezza?", Lucy rimase senza parole, Natsu era arrabbiato anzi furente a tratti geloso, "Loki mi ama, è questo è abbastanza, si mi ha mentito ma lui non mi lascer mai" rispose lei distaccata marcando per bene le ultime parole. Non mi lascerà mai, Natsu capì che glielo stava rinfacciando, Lucy lo incolpava per aver dovuto affrontare da sola la gravidanza, si voltò stringendo un pugno, ma Lucy abbandonò quel tono combattivo, ora che era voltato era più facile parlargli "me l'hai detto tu di essere felice, dopo quel bacio ricordi?" gettò liberandosi di quel peso, perché Lucy ne voleva parlare, voleva sapere che cosa provava Natsu. Natsu inclinò la testa, "è con lui lo sei?" "si" rispose Lucy, unendo le mani, voleva un chiarimento ma che non arrivò mai. Natsu si girò verso di lei, appoggiandosi poi alla scrivania "dimentichiamo tutto ok?, io voglio solo che tu stia bene e basta" disse regalandogli un sorriso e Lucy annuì "ora devo andare", uscì lanciandogli un ultimo sguardo, si chiuse la porta alle spalle, forse era meglio così, fare finta di niente.

Dicembre arrivò puntuale portando con se l'allegria del Natale, anche se il mese era appena incominciato, per strada si potevano già vedere le luminarie e gl'addobbi. Erza leggeva annunci sul giornale mordicchiando una matita, stava cercando un locale, era già da un po' che ci pensava e quel discorso con Gerad l'aveva motivata, voleva riprovarci e riaprire una pasticceria, ne cerchiò qualcuno senza aspettative, aveva messo da parte solo pochi soldi e gl'affitti erano alle stelle. Continuò la sua ricerca finché il campanello suonò, si alzò pigramente aprendo la porta, era Gerard. Dopo essere entrato, notò il giornale sul tavolo chiedendogli spiegazioni, Erza gli raccontò tutto, si trovava a suo agio con lui e gli veniva facile parlare. I due erano seduti sul divano quando Gerard si sporse verso di lei "che ne dici?" propose malizioso, mordicchiandole il collo, in fondo il loro rapporto era basato sul sesso, Erza scambiò qualche bacio ma poi si staccò "aspetta, io vorrei sapere di più di te" e Gerad la guardò accigliato, "te l'ho già detto non c'è niente da sapere" rispose riprendendo ciò che stava facendo ma Erza questa volta non volle rimandare, "invece si, so tutto della tua vita passata" buttò fuori facendo staccare l'uomo. Gerard si alzò studiandola "chi te l' ha detto?" "una mia amica, è una giornalista del sorcere magazine, eri un modello " disse Erza  "so dei tuoi problemi con l'alcool e la droga" continuò evitando il suo sguardo "allora perché me lo chiedi se sai già tutto?!" quasi urlò Gerard, quella situazione lo innervosiva, "perché vorrei che me lo dicessi tu, che ti aprissi con me" rispose Erza, alzandosi e fronteggiandolo "so anche che ne eri uscito, ma lo vedo che non stai bene, non fai altro che bere consumandoti, perché?", Gerard assunse un'aria truce "non sono affari tuoi" "si che lo sono" rispose Erza, con occhi infuocati, Gerad si allontanò da lei stando sulla difensiva "no, io e te scopiamo e basta, e per questo che sono venuto qua, quindi se non ne hai voglia me lo dici che me ne vado". A quelle parole così velenose e fredde Erza rimase scioccata, sentì lo stesso dolore di un pugno allo stomaco, non disse niente, non una parola uscì dalla sua bocca facendo piombare il silenzio tra di loro. Gerad si voltò poi aprendo la porta, la guardò un'ultima volta senza dire niente, Erza invece aveva il viso inclinato, trattenendo a stento le lacrime, non gliela avrebbe data questa soddisfazione. Quando sentì la porta sbattere si lasciò andare, sentiva il viso bagnato, stava piangendo, perché? Gerard aveva ragione tra loro non cera amore, ma solo sesso, però in quel momento si sentiva terribilmente sola.

Quel pomeriggio Nashi arrivò al Fairy Tail raggiante, oggi avrebbe messo in atto la prima fase del suo piano, a breve sarebbe arrivata Lucy. Si sedette al suo posto vedendo Natsu di fronte a lei e a qualche metro più in la Grey, intento a sistemare delle bottiglie, non riusciva a trattenersi, avrebbe informato prima lui e poi Lucy. "Natsu voglio andare sul monte Hakobe, mi ci porti vero?" chiese sgranando gl'occhioni per sembrare un cucciolo abbandonato. Natsu la guardò curioso, conosceva quel luogo, era una meta molto in voga per i turisti, sopra tutto in quel periodo ma non pensava che potesse essere un luogo d'interesse per Nashi "si" rispose soltanto, non riusciva a dirgli di no alla sua piccoletta, "potremmo partire venerdì e passare li il week-end, andremo io  tu e..." ma prima che potesse dire Lucy, una voce alle sua spalle la interruppe "che fantastica idea!!". Nashi deglutì, voltandosi poi lentamente e pregando mentalmente che non fosse la voce di chi pensava, ma purtroppo era proprio la sua, Lisanna. La ragazza si avviò verso il bancone, dando una scompigliata fastidiosa a Nashi e un bacio a Natsu, "e da quest'estate che non facciamo una vacanza" continuò poi "e poi so che quel posto è molto romantico, con panorama mozzafiato" sospirò sognante. Anche Nashi lo sapeva, per questo aveva fatto quella richiesta, ma il suo piano prevedeva la sola presenza di Lucy e Natsu e lei, e non Lisanna. Natsu si voltò verso Grey "oi che ne dici? a te piacciono le temperature sotto zero vero?", Grey sorrise "certo, sarà divertente" in realtà voleva togliersi dai piedi una certa presenza che nell' ultima settimana lo stava particolarmente opprimendo. Le cose con Juvia non stavano andando come lui voleva, ogni volta che cercava di troncare quella specie di relazione non ci riusciva, Juvia non l'ho lasciava mai finire, interrompendolo con baci e carezze fastidiose, la maggior parte delle volte Grey cercava di evitarla, non rispondendogli al telefono o scappando dal Fairy Tail quando se la trovava davanti, Juvia invece non aveva colto tutto ciò, lei era vivamente convinta che i due stessero insieme prendendo un disastroso abbaglio. Guardò poi Nashi, la ragazza sembrava stizzita "a te non dispiace che venga anche io?" chiese e Nashi scosse la testa "tanto ormai" gli sfuggì, catturando un sospetto da parte di Grey. Giunse Lucy, ormai troppo tardi, salutò tutti notando il fervore che si era creato, "andiamo sul monte Hakobe questo week-End, verrai?" chiese Natsu e Lucy lo guardò dubbiosa, sentì  tirarsi il cappotto verso un' angolo in basso, voltandosi poi vide Nashi accanto a lei, continuando a strattonarla supplicò "ti prego", non poteva sopportare tre giorni Lisanna e Natsu insieme, e poi magari poteva sempre inventarsi qualcosa li. Lucy non potette dire di no davanti a quell'espressione.

Passò la settimana arrivando al famoso venerdì della partenza, Nashi stava seduta su marciapiedi con il suo zainetto aspettando l'arrivo di Lucy e Loki per poi partire tutti insieme, nel fra tempo si era aggiunta anche Cana, Erza non sarebbe venuta a causa del lavoro, è ciò le dispiacque molto. il viso fiondato in quella sciarpa bianca che Natsu le aveva regalato con tanto amore, si fissava le sneakers rosa, il suo piano era miserabilmente andato in fumo, una presenza si sedette accanto a lei, "ciao" disse lei, lievemente in colpa, era Romeo "pensavo non saresti venuto a salutarmi "sbuffò poi", Romeo sorrise accarezzandole i capelli, "non approvo quello che fai ma ciò non cambia ciò che provo per te" le sussurrò dolcemente, facendola sciogliere, si voltò verso di lui, strofinandosi i nasi. Romeo la strinse forte "so cosa vuol dire, vedere le due persone che più contano per te non stare insieme" Nashi inarcò un sopracciglio restando in posa interrogativa, "i miei genitori si sono separati qualche anno fa, e io non facevo altro che cercare di farli ritornare insieme" Romeo le strinse le mani e Nashi sentì che quel dolore non era del tutto sparito, "per un periodo c'ero anche riuscito" disse sorridendo amaramente "ma erano infelici, loro non volevano stare insieme, se lo facevano lo facevano per me, e quando si lasciarono la seconda volta, la mia delusione fu più grande ancora" Nashi non disse parola, assorbì tutto con un sacro silenzio stringendolo poi forte, "non voglio che ti succeda questo, non voglio che tu soffra" Nashi lo baciò piano assaporando il suo gusto per bene, si staccò poi da lui "non devi preoccuparti per me, io non mi aspetto niente, voglio solo provarci!" disse facendogli l'occhiolino e tornando ad abbracciarlo, rimanendo a guardare il ciglio della strada. Romeo pensò che era proprio una testa dura, neanche quello era bastato a farla desistere, ma sapeva di quanto fosse forte quella ragazzina così esile che le aveva rubato il cuore. Lucy e Natsu non erano i genitori di Romeo, loro erano Lucy e Natsu, si ripeteva mentalmente Nashi, era una bugia il fatto che non avesse aspettative, lei sapeva che loro due sarebbero tornati insieme e formato una famiglia con lei.

Intanto Lucy stava aspettando Loki, guardò l'orologio pensando che se non sarebbe arrivato tra dieci minuti avrebbe incominciato a dare fuori di testa. Fortunatamente la porta si aprì, era Loki, entrò  poggiando stancamente la sua valigetta ventiquattrore sul tavolo, "Loki fra dieci minuti si parte" lo informò Lucy ma Loki scosse la testa "ho avuto una grossa occasione con dei clienti fuori sede, dovrò partire per il week-end per una trasferta lavorativa" sbuffò stancamente temendo le ire della donna che non tardarono ad arrivare "cosa? no!, di che non puoi!" strepitò Lucy, ma Loki scosse nuovamente la testa "non posso, è un'occasione imperdibile capisci?" ma Lucy non capiva, non voleva capire, perché per lei era più importante la famiglia che il lavoro, ma non secondo il suo fidanzato. Lucy provò inutilmente a convincerlo, ma quando il telefono dell'uomo squillò, Loki rispose incominciando a prendere prenotazioni per alberghi e ristoranti. Lucy aveva capito che Loki aveva già preso la sua decisione senza informarla, si voltò e prese la sua borsa, "io devo andare, è tardi" disse soltanto trattenendo le lacrime di delusione, " buon divertimento" urlò lui staccando un' attimo la comunicazione per poi riprenderla subito, creando in Lucy ancora più amarezza, andò via chiudendo la porta e non salutando nemmeno Loki. L'uomo guardò la porta chiusa con ancora il telefono all'orecchio e la comunicazione attiva, non temeva di lasciarla andare, si sarebbe stata tre giorni con Natsu, ma sapeva della presenza di Lisanna e ciò lo tranquillizzava.

Nashi era ancora accoccolata a Romeo, in lontananza guardò Lisanna che stava mettendo delle borse in macchina "il tuo piano ha avuto qualche falla eh?" la canzonò Romeo, per tutta risposta lei gli conficcò il gomito nel fianco creandogli un lieve dolore. Grey era accanto a Cana, pronti per partire, l'uomo  fissava l'auto, presto sarebbe partito rilassandosi e restando in pace due giorni. La sua espressione pacifica si tramutò presto in uno sguardo da panico, doveva essere sicuramente un'allucinazione, non poteva essere Juvia quella che stava correndo verso di lui, con una borsa in mano gridando "Grey!!". Purtroppo era proprio lei "J-juvia che ci fai qui?" domandò lui, trovandosela davanti, non tralasciando una vena di fastidio e preoccupazione in quelle parole, tutto sotto lo sguardo divertito di Cana "come? è per stare insieme a te il week-end, come hai fatto a dimenticarti di dirmi che saremmo andati in montagna?" chiese poi ingenuamente Juvia. Grey balbettò, "come hai fatto a saperlo?" "io devo sapere tutti gli spostamenti di Nashi, dato che sono la sua assistente sociale, e lei che mi avvertito" spiegò in fretta, in modo gioioso non notando la depressione che si era accentuata in Grey, lo afferrò poi per il braccio trascinandolo verso l'auto, Natsu affiancò Cana osservando quella scena "non ha ancora rotto?" chiese e Cana rise divertita "è proprio un babbeo" rispose strappando una risata a Natsu. L'auto di Lucy arrivò parcheggiando e suscitando sorpresa a tutti vedendola da sola, "Loki non c'è?" chiese prontamente Lisanna, affiancando Natsu e Cana, Lucy scosse la testa "ha avuto degl impegni lavorativi", nascondendo la delusione, Natsu la guardò, Lucy sorrideva ma lo vedeva che in realtà stava uno schifo, e si morse la lingua pur di non dire ciò che pensava in quel momento. Cana prese Lisanna per un braccio "vieni, vorrei un mano con le valige" le disse allontanandola a malincuore da Natsu. Lucy si trovò di fronte a Natsu, entrambi si guardavano, Lucy poi inclinò la testa verso il basso, passandosi una mano sull'altro braccio, "ei" disse lui attirando la sua attenzione, "ci divertiremo lo stesso ok?" rincuorandola con un sorriso contagioso. Nashi era ancora seduta, si portò le mani sul viso a reggerlo e i gomiti puntati sulle ginocchia, davanti a lei Lucy e Natsu intenti a sorridersi, un tonfo al cuore e un pensiero felice: il suo piano non era ancora fallito.
Partirono per giungere qualche ora dopo, essendo ormai tarda sera, ognuno andò nella propria camera d'albergo aspettando l'indomani per godersi la montagna.

Quella mattina i raggi del sole riflessi sulla neve candida rendevano il panorama uno spettacolo meraviglioso, Nashi Infilò i  suoi doposci color di rosa e corse fuori per tuffarsi nella neve, respirò a pieni polmoni quell'aria pulita inebriandosi dell'odore fresco che arieggiava nell'aria. Guardandosi intorno notò che Natsu era già li, con l'aria assorta, perso nell'ammirare  la montagna. Si avvicinò a lui, per poi appoggiarsi contro "buon giorno" gli disse con un sorriso e Natsu ricambiò, non trovi che sia bellissimo qua?" chiese Nashi entusiasta e a Natsu gli si riempì il cuore di gioia, vederla felice lo rendeva felice, "potremmo venire tutti gl'anni se ti piace" gli disse poi, e Nashi annuì come una bambina. Intanto dietro di loro qualcuno osserva quella scena, Lucy era rimasta dietro di loro, ad osservarli, vedere Nashi e Natsu insieme era qualcosa di spettacolare. Il modo in cui sua figlia guardava il padre le faceva venire una felicità incontrollata, lei non aveva mai avuto un rapporto simile con il suo, e suo padre non aveva nemmeno mai provato ad averne uno con lei. Si avvicinò, stringendosi poi a Nashi, senza dire niente, restando un po' li tutti e tre, come se il tempo si forse fermato quella mattina. Uno sguardo d'intesa tra Lucy e Natsu interrotto dall'arrivo di Grey e Cana. Natsu si voltò per salutarli notando che Cana stava già bevendo a quell'ora "Cana" disse lui con tono riprovevole "è cioccolata" pigolò lei, ma al secondo ammonito di Natsu rispose con un sorriso sghembo "forse un po' corretta". Natsu si guardò poi intorno "Liz e Juvia?" chiese non vedendole, "stanno  arrivando" rispose Grey. Natsu si rivoltò e Grey approfittando di quella distrazione si chinò per raccogliere un po' di neve "che ne dici di una sfida?" urlò poi lanciando con foga una palla di neve proprio in direzione della faccia di Natsu "cos?.." disse lui voltandosi, ma fu colpito in pieno, suscitando la risata generale di tutti "brutto babbeo" rispose Natsu arraffando più neve possibile, lanciò senza precisione colpendo Cana che in tutta risposta, adirata anche per avergli fatto versare la sua adorata cioccolata alcolica, incominciò  a colpire a destra e manca trascinando in mezzo anche una Nashi divertita e una terrorizzata Lucy. I cinque incominciarono una battaglia di palle di neve divertendosi, tra urla e schiamazzi, Nashi rideva euforicamente, "ora ti faccio mangiare la neve!!" si sentì dire diabolicamente da Cana, "Nashi la blocco io" gridò Grey afferrando Cana per le braccia. Nashi adorava quei due, erano le prime persone che aveva incontrato quando quel mattino di luglio cercò Natsu, e anche se in apparenza potevano apparire freddi e distanti, in realtà sapeva quanto tenessero a lei. Intanto Natsu cercò di afferrare Lucy per spingerla nella neve "no! non ci provare" tentò lei, scappando ma Natsu riuscì ad afferrarla e dopo una breve lotta i due persero l'equilibrio e caddero insieme, Natsu era sopra di lei , Lucy rideva, rideva radiosa illuminandosi, e Natsu la guardava estasiato, i capelli biondi che sembravano luccicare come l'oro, stesi sulla neve candida e il suo volto dalle guance rosse, i suoi occhi sembravano più grandi e Natsu pensò che fosse la cosa più bella che aveva mai visto, "Natsu" lo chiamò  lei tra una risata e l'altra, svegliandolo da quell'incantesimo, l'uomo si tirò su, cercando poi la sua mano. L'aiutò a rialzarsi, e Lucy gli sorrise, entrambi poi guardarono la scena innanzi a se, Nashi rideva e si divertiva e ciò rendeva felici anche loro. Natsu si voltò verso di lei catturando il suo sguardo "sono felice che tu sia qui" e Lucy annuì imbarazzata, quella semplice affermazione le scaldò il cuore. Ancora lo stava a guardare quando una voce la distrasse dall'osservarlo  "Natsu!!" era Lisanna, la ragazza corse verso di lui saltandogli addosso, quasi a travolgerlo con un gesto altamente teatrale e scenico. Lucy li guardò un' attimo, Natsu la teneva stretta sorridendogli e poi calandogli il berretto che portava fino al naso per dispetto, non sapeva il perché ma per un attimo pensò che le sarebbero piaciute anche a lei quelle attenzioni, si scostò da loro avvicinandosi a Nashi e al resto del gruppo. La mattinata passò tranquilla giungendo il pomeriggio, girovagando per le strade del paese, Lisanna si curò di non lasciare mai Natsu, tenendoselo sempre sotto braccio, dietro di loro Nashi a braccia conserte, osservava i due riflettendo che la gita in montagna era stata inutile, e pensare che aveva anche discusso con Romeo inizialmente, che rabbia! Tra di lei c'erano Lucy e Cana intente ad ammirare le vetrine, la fila era chiusa da un annoiato Grey che camminava con le mani in tasca e la faccia rivolta verso il lato opposto a dove si trovava Juvia, al contrario la donna, avvinghiata a lui, non faceva altro che parlare, creando fastidio a Grey, aveva accettato di venire in montagna proprio per non trovarsela tra i piedi continuamente, ma la stalker aveva colpito ancora, conclusa la vacanza le avrebbe parlato chiudendo definitivamente. Il tempo non prometteva bene, dei grossi nuvoloni stavano avanzando e in lontananza Nashi vide le seggiovie, andò verso Natsu strappandolo per un attimo alle attenzioni di Lisanna "che ne dici di provare quelle?!" disse euforica, puntando col dito le seggiovie e Natsu peggio di un bambino incominciò  a fremere dalla voglia, si girò verso Lisanna ma la ragazza lo guardò con timore "Natsu lo sai io soffro di vertigini" disse terrorizzata solo all'idea di salirci su quelle sedie infernali, "vuol dire che andremo noi vero?" disse Nashi non curandosi del malessere della ragazza. Natsu annuì creando un certo fastidio a Lisanna, l'aveva messa un'altra volta da parte. Il gruppo arrivò davanti alle seggiovie, Lisanna non sarebbe salita ma con lei sarebbe rimasta Juvia a farle compagnia, a malincuore, avrebbe tanto voluto stare insieme al suo Grey, ma non se l'aveva sentita di lasciare Lisanna da sola, Cana invece si era già dileguata rifugiandosi in qualche bar. i rimanenti quattro fecero la coda, nell'aspettare Nashi notò che la seggiovia era composta da quattro posti e ne era rimasta una sola, la prossima corsa sarebbe stata tra un paio d'ore. Un'idea le guizzò all'improvviso, la seggiovia portava sul punto più alto della montagna, uno spettacolo meraviglioso,  e se Lucy e Natsu sarebbero stati soli un paio d'ore? questa volta non avrebbero avuto nessuna interferenza, niente Loki e niente Lisanna in mezzo ai piedi. Lasciò che i due presero posto e quando lo stava per fare anche Grey fu li che compì un gesto che lasciò tutti di sasso "zio Grey !!" urlò facendogli girare il viso  sorpreso al suono di quel termine, per poi tirarlo indietro con tutta la forza che aveva, Grey a causa dello schok di essere chiamato zio e dal gesto inaspettato , perse totalmente l'equilibrio finendo contro Nashi, e ruzzolando un paio di metri dalla seggiovia. Nashi nell'impeto di quel gesto non aveva calcolato che Grey gli fosse finito addosso, lanciò un' urlo anche lei e i due finirono per terra con un tonfo . Nashi era schiacciata sotto il corpo di Grey, si muoveva a fatica ma tirando su il collo vide che la seggiovia era partita, con Natsu che rideva a crepapelle mentre Lucy cercava di scendere invano, preoccupandosi per Nashi. Grey si tirò su a fatica guardandola stupito "Nashi che diavolo... "un uccello" si giustificò lei, Grey inarcò un sopracciglio non capendo "un grosso uccello stava per colpirti! se non ti avessi spostato probabilmente ti avrebbe centrato in pieno!" disse poi, spazzandosi via la neve dal sedere, Grey la guardò poco convinto, puntò poi lo sguardò sulle seggiovie, vedendo Natsu e Lucy che si allontanavano sempre di più. SI rigirò verso la piccola, "Nashi non sarà che.." ma Nashi prontamente lo interruppe "muoio di fame, ritorniamo dagl' altri, Natsu e  Lucy finiranno fra un paio d'ore" voltandosi poi e incamminandosi ,Grey aveva fiutato qualcosa era meglio evitare un confronto con lui.

Intanto sulla seggiovia Natsu continuava a ridere mentre Lucy, dopo aver lanciato occhiate verso il vuoto, pensò addirittura che sarebbe stato meglio buttarsi da quell'altezza che stare da sola con Natsu, sapeva benissimo cosa succedeva quando si trovavano insieme da soli. Si portò le braccia sul petto per poi lanciargli un'occhiata infastidita "cosa c'è da ridere così tanto?" "hai ragione" disse lui portandosi via una lacrima appena accennata dall'occhio, assunse uno sguardo serio incrociando le braccia, scuotendo la testa "ha chiamato zio Grey prima di chiamare me papà" disse  e Lucy rimase colpita, lei si riferiva nel restare da solo con lei e non di quello. Lo guardò cercando conferme "dici che prima o poi lo farà? ci chiamerà mamma e papà?" chiese con voce timorosa, Natsu si voltò verso di lei azzerando le distanze "certo" disse con un'enorme sorrise, "dobbiamo solo dargli tempo" aggiunse poi assumendo una posizione più rilassata portandosi le mani dietro la testa e inspirando a pieni polmoni. Lucy lo guardò ancora, invidiava il modo in cui affrontava le cose , a cuor leggero.
Dopo una buona mezzora, i due scesero dalla seggiovia, Natsu con le mani in tasca guardò Lucy "andiamo a fare un giro?" chiese e Lucy rispose "non sarebbe il caso di ritornare giu?" "la seggiovia partirà fra un'ora, se vuoi stare qua ad aspettare fai come vuoi" Natsu si voltò incominciando a camminare lasciando a Lucy uno sbuffo infastidito, non ci voleva proprio, aveva cercato fino all'ultimo di evitare di stare sola con lui, "aspetta" strillò stizzita a pugni stretti mentre avanzava verso di lui. Si trovarono a camminare così nella parte alta della montagna, li il paesaggio era diverso, c'erano più sentieri  e meno case rispetto a dove erano stati fin' ora, solo un piccolo villaggio per i turisti e nient'altro. Intanto quei nuvoloni minacciosi, si gonfiavano sempre di più, minacciando la neve. Lucy camminava di fianco a Natsu,aveva freddo, le guance arrossate e dalla bocca le usciva la classica nuvoletta bianca, intanto Natsu al suo fianco curiosava qua e la emanando poi uno sbuffo "le sarebbe piaciuto a Nashi, se Grey non gli fosse caduto addosso..." Lucy pensò a quello che era successo poco prima, in effetti non avevano ben capito cosa fosse accaduto, lei si era voltata dopo quell'urlo e l'unica cosa che aveva visto era Grey addosso a Nashi. Si portò un dito sulla punta del naso, rimuginandoci su e rimanendo di qualche passo dietro a Natsu, finché lui non emanò l'ennesimo lamento "muoio di fame" disse toccandosi la pancia, Lucy invece per tutta risposta gettò "io muoio di freddo" trattenendo un brivido. Con il viso affondato nel giubbotto continuò a camminare non notando che Natsu si era fermato, urtandogli contro. "Natsu che.." ma non finì la frase perché Natsu si voltò di fronte a lei sfilandosi la sciarpa che aveva al collo, per poi avvolgergliela intorno al suo, quella sciarpa era così calda e aveva il profumo di Natsu, l'uomo finì di sistemargliela facendo poi un sorriso "va meglio?", Lucy annuì soltanto, portando un  mano sulla sciarpa, quel calore improvviso non era dovuto alla sciarpa ma alla vicinanza di Natsu. Un fiocco di neve cadde poggiandosi sul naso di Lucy, "nevica?" domandò e istintivamente i due alzarono il naso puntando il cielo, la neve incominciò a cadere lentamente posandosi sulle loro teste, "Natsu forse è meglio se ritorniamo indietro", ma Natsu non l'ascoltò "nah" disse rivoltandosi e proseguendo "è solo un po' di neve, andiamo a mangiare adesso"  i due proseguirono verso un ristorante, perché niente riusciva a contenere un Natsu affamato.

Lucy camminava frettolosamente seguito da Natsu che invece se la prendeva piuttosto comoda, la neve non era cessata, anzi continuava a cadere senza freno "muoviti o perderemo la corsa" pigolò, non che il pomeriggio insieme a lui le fosse dispiaciuto ma ora voleva tornare da Nashi, un stretta allo stomaco la pervase quando arrivando vide il cancello chiuso. Andò immediatamente verso un' addetto "mi scusi quando è la prossima corsa?" chiese agitata, l'uomo la guardò accigliato "domani mattina", "cosa?" domandò ella con un filo di voce, intanto Natsu si era affiancato a lei. L'addetto si sfregò le mani cercando calore, "a causa di questo tempo la seggiovia è stata fermata per sicurezza, dovevate tornare indietro appena la neve era incominciata a cadere". Lucy incominciò a boccheggiare, "vi consiglio di cercare un posto per la notte, fra poco calerà il buio e probabilmente si abbatterà una bufera di questo passo" concluse l'addetto alle seggiovie lasciandoli poi li. Lucy chiuse gl'occhi emanando un profondo respiro,  "è colpa tua" sospiro trattenendo la rabbia, "cosa? c'è una bufera ed è colpa mia?" ribatté lui, "non intendo questo lo sai! se mi avessi ascoltato oggi, non ci troveremmo adesso in questa situazione , ma non lo fai mai!!" urlò lei fronteggiandolo, "dove andremo stanotte? non abbiamo un soldo, perché abbiamo speso tutto al ristorante, dico io ma come fai a mangiare tutta quella roba?!!" continuò Lucy, agitandosi, "di nuovo non fai altro che darmi la colpa, colpe che non ho!" rispose Natsu nervoso, Lucy si fermò guardandolo, incrociando le braccia e affilando lo sguardo "Natsu che cosa vuoi dire? di quali colpe ti accuserei?"  "niente" rispose lui, ma Lucy lo bloccò dal braccio costringendolo a parlare " di quali colpe parli?" ringhiò, "sei stata tu ad  andare via, sei stata tu a decidere, eppure quando ne parli è come se fosse colpa mia se per sedici anni abbiamo abbandonato Nashi" sputò Natsu, lasciandola sconvolta, perché tirare fuori quest'argomento adesso? . Lucy lo guardò duramente "ho solo preso una decisione, mi hai fatto capire che di me non t'importava niente, cosa dovevo fare?" "non mi hai dato scelta" urlò Natsu facendola desistere, "hai deciso da sola senza prendermi in considerazione, senza sapere cosa volessi" continuò poi con tono desolante  lasciando Lucy attonita, era questo quello che pensava Natsu? . Natsu si rivoltò "scusa io non volevo rinfacciarti questo, ma guardando Nashi penso che non ha fatto altro che soffrire per tutto questo tempo, per colpa nostra", Lucy abbassò lo sguardo, avvicinandosi poi a lui "cerchiamo un posto per la notte" disse soltanto proseguendo in avanti. Natsu aveva ragione, e non aveva più voglia di litigare con lui, ormai aveva sepolto l'orgoglio da molto tempo, ma in modo o nell'altro finivano sempre nel litigare, perché non riuscivano a superare quello che era accaduto tra loro sedici anni fa?.

Intanto nella hall dell'albergo Nashi era seduta a gambe incrociate davanti al fuoco del caminetto, perdendosi nell'osservare quelle fiamme ipnotizzanti. Lisanna seduta su una poltrona, picchiettava nervosamente le dita sul bracciolo, erano passate più di tre ore e di Natsu neanche l'ombra, era frustrata e angosciata, quando Nashi e Grey erano ritornati da soli dalla seggiovia, per poco non gli venne una crisi di nervi. Il suo Natsu era solo con Lucy e ciò la faceva vacillare, si fidava di Natsu ma quel legame con Lucy la impauriva. La porta si spalancò, entrò Grey, bagnato dalla neve che non cessava di cadere, Lisanna scattò dalla poltrona andando verso di lui, "quindi? perché non tornano?" domandò cercando di nascondere l'agitazione. Grey si scrollò di dosso la neve accumulata "stanotte ci sarà una bufera, e per sicurezza hanno chiuso la seggiovia, riprenderà la sua corsa domani mattina" sentenziò lasciando in piena angoscia Lisanna. Nashi ad orecchie tese ascoltò tutto, un sorriso beffardo si creò sulle sua labbra, il suo piano stava andando oltre le sua aspettative, Lucy e Natsu avrebbero passato la notte insieme mentre fuori imperversava la tempesta, non era maledettamente romantico?. "Perché sorridi?" chiese Grey dietro le sue spalle facendola sussultare, "non sto sorridendo" negò lei, lisciandosi poi i capelli, Grey la studiò attentamente "i tuoi genitori sono fuori in piena bufera ciò non ti preoccupa?" chiese poi,  Nashi tenne lo sguardo verso il fuoco, "perché dovrei? ci pensa Natsu a proteggere Lucy no?" disse confermando in Grey tutti i suoi sospetti, l'aveva capito, erano settimane che lo temeva ma ora ne aveva la certezza: Nashi voleva far mettere insieme Natsu e Lucy.

E mentre la bufera iniziava a manifestarsi più violentemente, due figure continuavano ad avanzare verso un sentiero, giunsero davanti a una baita. Natsu si avvicinò bussando alla porta, volevano chiedere ospitalità, ormai la sera era giunta e non potevano più stare fuori con tutta quella neve che cadeva, bussò ma non ci fu nessuna risposta. Intanto Lucy incominciava  a stancarsi, aveva freddo e quella situazione le metteva ansia, "non c'è nessuno?" lagnò e Natsu scosse la testa. L'uomo si grattò il capo, ma poi gli venne in mente qualcosa, incominciò a cercare qua e la, spostano le piante che vi erano vicine alla porta "che fai?" domandò lei non capendo, "la chiave!,  magari l'avranno nascosta da qualche parte", Lucy lo scrutò ancora "prova sullo stipite" disse lei, Natsu si allungò e tastando sul bordo ampio dello stipite toccò qualcosa di freddo e metallico "trovata!" urlò dalla gioia mostrandola poi a Lucy. Natsu aprì la porta entrando, Lucy lo seguì ma sulla soglia sembrava titubante "Natsu non è meglio provare da qualche altra parte, potrebbero arrivare i proprietari da un momento all'altro" "in piena tempesta?" rispose lui cercando a tastoni la luce, Lucy in cuor suo era felice di aver trovato un posto dove passare la notte, ma sapere di stare da sola con Natsu in una baita, qualche modo la intimoriva. La luce si accese scoprendo l'interno di quell'abitazione, era un'un'unica stanza, eccetto un piccolo bagno, con un grande camino su una parete e un vecchio cassettone nell'altra, c'era anche  un morbidissimo tappeto sul pavimento, e ovviamente, l'oggetto di arredamento che Lucy notò per primo, quel letto matrimoniale carico di coperte, proprio davanti, alla giusta distanza, al camino. Più che una casa sembrava una classica stanza d'albergo, probabilmente doveva essere il luogo per una fuga romantica di qualcuno, pensò Lucy entrando dentro. Lucy si slacciò il cappotto fradicio, togliendoselo , osservando poi Natsu di spalle intento a cercare fiammiferi  nei cassetti, avrebbe passato la notte con lui, in una romantica baita mentre fuori imperversava la tempesta, cercò di non agitarsi e respirare profondamente, che male c'era? loro erano amici, si ripeteva mentalmente mentre il suo respiro accelerava. Avrebbe passato la notte con Natsu, si ripeté, ora il suo cuore batteva sempre più forte.....

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Capitolo 18
*** 18- testa o cuore ***


La tempesta di neve aveva iniziato la sua folle danza, i fischi del vento arieggiavano nell'aria creando un suono sordo, Lucy si avvicinò all'unica finestra di quella piccola abitazione guardando fuori, il buio era calato e l'unica luce che rendeva visibile il paesaggio, era quella della luna, anche se parzialmente coperta dalle nuvole. Un brivido di freddo la scosse, anche se adesso erano al' asciutto, aveva ancora i capelli bagnati  e i vestiti che portava addosso erano umidicci, per non parlare dei suoi piedi, completamente gelati. Mirò ancora un po' la neve cadere, e stufa di quel biancore si girò poi guardando Natsu intento a trafficare con dei fiammiferi, tentando di accendere il fuoco. Si avvicinò a lui, accucciandosi, "Natu sicuro di farcela?" chiese dubbiosa, ormai erano dieci minuti buoni che ci provava, Natsu chinato anche egli, rimase con lo sguardo puntato verso il camino, mordicchiandosi un labbro dal nervoso "certo, sono un drago nell'accendere i fuochi" disse poi spavaldo creando un sospiro esasperato nella donna. Natsu era un vero testardo, quando si metteva in testa qualcosa doveva portarla a termine, cascasse il mondo. Lucy si alzò, rassegnata, sapeva  che finchè non avesse acceso quel fuoco, Natsu sarebbe rimasto piantato li, fece un giro per la stanza, quell'abitazione le piaceva molto, così semplice è accogliente, anche se scarsamente arredata. Si sedette poi sul letto, emanando un altro sbuffo,  lasciandosi cadere con la schiena appoggiandola su quella morbida consistenza, osservando il soffitto. Pensò a Nashi, immaginandola sconsolata, accucciata in un angolo, probabilmente la ragazza a quest'ora doveva essere triste e abbattuta nel pensare a suoi genitori lontani da lei, divisi da una bufera.

Intanto molto più in giù, in un albergo del monte Hakobe, un aria festosa padroneggiava nel hall, arricchita da schiamazzi e risate di una certa ragazza. Nashi rideva a crepapelle, abbracciandosi un cuscino e asciugandosi di tanto in tanto qualche lacrima che le sfuggiva dagl'occhi. Seduta a gambe incrociate su un divanetto di quel salottino in tipico stile montanaro ascoltava Cana parlare delle molteplici avventure che aveva vissuto con Natsu e Grey quando erano adolescenti. In un' angolo a braccia conserte Grey scrutava Nashi, ancora più convinto della sua ipotesi, erano settimane che temeva che Nashi avesse qualche intenzione strana, ma il suo non era un semplice desiderio, la ragazzetta stava architettando addirittura un piano, avrebbe dovuto parlargli al più presto. Roteò poi gl'occhi concentrandosi su un'altra figura, c'era un'altra ragazza che in quel momento lo faceva preoccupare. Lisanna era davanti a quella finestra da ore, con le unghia massacrava  le maniche di quel povero maglione, se avesse continuato ancora probabilmente lo avrebbe ridotto in brandelli nel giro di pochi minuti,  lo sguardo fisso verso l'esterno come se stesse aspettando Natsu comparire da un momento all'altro in mezzo alla neve. Si avvicinò a lei cautamente "non preoccuparti, sicuramente avranno trovato un posto dove passare la notte in sicurezza"  disse in tono morbido, Lisanna inclinò la testa, il giusto per incrociare il suo sguardo, annuendo debolmente. Ritornò a guardare fuori, non era solo quello a tormentarla, ma il fatto che Natsu avrebbe passato la notte da solo con Lucy, era frustrante. E anche Grey dal canto suo, quella situazione lo allarmava, lui sapeva dell'attrazione che Natsu aveva nei confronti di Lucy e dell'impulsività che lo caratterizzava.

Lucy si tolse gli stivali  strofinandosi i piedi tra di loro, sentì poi il rumore di una scintilla e un leggero scoppiettio tutto contornato dall'esaltazioni di Natsu. Era riuscito ad accendere il fuoco. "Lucy vieni" gridò togliendosi il maglione restando a petto nudo e  creando un lieve rossore sulle guance di Lucy "che fai?" balbettò , Natsu la guardò stupito "i vestiti sono bagnati, dovresti toglierteli anche tu" disse con una certa nota maliziosa, levandosi anche i pantaloni, restando in boxer e sedendosi il più vicino possibile al camino. Lucy si sentì avvampare, ma non per via delle fiamme del fuoco ma a causa del mancato pudore di Natsu. Si sedette distante da lui rannicchiandosi  sul tappeto  "no preferisco tenerli" disse evitando di guardalo e pensando che Natsu avesse portato per tutto il tempo un semplice maglione e il giubbotto, senza lamentarsi del freddo, ma come faceva? Dopo qualche minuto il calore si espanse per tutta la stanza, rendendo il luogo caldo ed ospitale. Lucy si sentiva la pelle umida e  i suoi piedi erano ancora freddi, non era una bella sensazione sentirsi asciugare i vestiti addosso, ma di certo non si sarebbe spogliata davanti a Natsu. Inclinò la testa per guardarlo di sottecchi, Natsu era seduto in una posizione comoda con le gambe allungate  e i palmi delle mani appoggiati per terra, fissava il fuoco in silenzio. Lucy lo guardò in viso, quel suo profilo così serio, era raro vederlo così, il suo sguardo cadde più in giù sul petto muscoloso per poi scendere ancora, sul ventre piatto e tonico e senza accorgersi Lucy  continuò la sua discesa puntando gl'occhi proprio li, sulla parte più intima di Natsu. Non si rese conto di fissarlo, presa da chissà quali pensieri, "ei Lu pensi che  domani mattina riusciremo a tornare giù dagl'altri ?" si sentì dire d'un tratto, balzando dalla sorpresa "mm si" mugolò spostando subito lo sguardo sul fuoco, lo riguardò con la coda dell'occhio, Natsu aveva la stessa posizione di prima, per fortuna non si era accorto del suo sguardo puntato proprio li. Natsu voltò il viso  verso di lei, osservandola, nonostante Lucy fosse davanti al fuoco da ormai un po', ella sembrava ancora infreddolita, "mi manca così tanto" sospirò lui , Lucy rimase in silenzio affondando il viso tra le braccia e le ginocchia, era ovvio che in quel momento Natsu avrebbe preferito Lisanna al posto suo, avvertì una strana sensazione allo stomaco, una specie di fitta fastidiosa, che fosse gelosia?  no di certo, ma Natsu era stato un gran cafone facendoglielo notare, erano state una serie di circostanze a farli finire in quella baita da soli, non lo aveva di certo voluto lei. "La piccoletta ci teneva così tanto a passare del tempo insieme a noi" aggiunse in tono sconsolato Natsu, facendola voltare rapidamente, "parlavi di Nashi?" gli sfuggì ad alta voce, pentendosi subito dopo notando la faccia sorpresa di Natsu, Lucy chinò la testa mordicchiandosi l'indice,  "si parlavo di Nashi" confermò lui alzandosi e andando verso il cassettone. Lucy stette li a guardare il fuoco finché non sentì qualcosa appoggiarsi su di lei, tirò su la testa vedendo Natsu che la copriva con una coperta pescata chissà dove, "ti prego togliti quei vestiti, lo vedo che stai soffrendo" la canzonò lui risiedendosi vicino a lei. Lucy lo guardò infastidita tentando goffamente di spogliarsi mantenendo la coperta avvolta a se, in modo che Natsu non potesse vederla in biancheria intima, "sei buffa" si sentì dire, "come se non sapessi cosa si nasconde la sotto" continuò poi con un sorriso sghembo, tanto da imbarazzarla, "ti ricordo che adesso sono una donna, il mio corpo è un tantino cambiato in sedici anni" farfugliò  , Natsu si voltò verso di lei, tirando fuori un sorriso tanto malizioso quanto diabolico "anche il mio" disse soltanto facendola arrossire vistosamente, si prima si era accorto di quello sguardo duraturo sulla sua intimità.  Lucy trasalì, facendo finta di niente, ora si sentiva molto meglio, la sensazione di quella coperta morbida sulla pelle la fece rilassare, distendendo tutti i nervi fin' ora tesi, chiuse gl'occhi godendosi quel calore diretto sulla pelle che il fuoco le dava, ma quell'attimo di relax fu bruscamente interrotto. Natsu all'improvvisò l' afferrò per la caviglia, girandola e trascinandola verso di lui "Natsu che diavolo fai?" imprecò, irrigidendosi davanti a quello sguardo serio che Natsu aveva, "devi toglierti anche questi" disse, riferendosi ai calzini che ancora indossava. Lucy cercò di ritrarre il piede "posso farcela da sola" rispose ostile ma Natsu non l'ascoltò nemmeno con una mano le tenne la caviglia mentre con l'altra gli sfilò delicatamente il calzino, sentì il piede freddo e irrigidito. Lo posò  sulla sua gamba nuda, e Lucy a quel contrasto tra il calore del corpo di Natsu e il suo piede freddo, rabbrividì. Natsu in silenzio incominciò a massaggiargli il piede ringrinzito con cura,  diffondendogli calore per tutto il corpo, Lucy si lasciò andare a quei tocchi leggeri dipingendo sul viso una smorfia di piacere e stendendo l'altra gamba, esigendo  lo stesso trattamento.  Natsu abbandonò le attenzioni al piede senza calza, ormai caldo, per concentrarsi sull'altro ancora coperto, questa volta tenne lo sguardo fisso su di lei, concatenandola a lui. Natsu le sfilò la calza lasciando una carezza sul piede, incominciando poi a impastarglielo con le mani, quei tocchi ardenti la fecero risalassare al punto da farla sospirare di piacere involontariamente, dio le stava solo toccando i piedi eppure il suo corpo vibrava creandogli una serie di brividi lungo tutta la spina dorsale,  per un attimo il ricordo dell'unica notte passata insieme. Era stata la sua prima volta, l'unica con Natsu, eppure le sensazioni di quella notte non le avrebbe mai dimenticate. Natsu era seduto a gambe incrociate e Lucy a poca distanza da lui, con una gamba appoggiata sulle sue, e l'atra in balia di tutte quelle attenzioni che l'uomo le stava dando, aveva ammorbidito la presa della coperta tra le sua dita, lasciandola cadere leggermente, scoprendo le spalle nude. Natsu smise di toccargli il piede  e a Lucy sfuggì "non ti fermare" con voce roca, serrando poi le labbra, era assuefatta da Natsu, quei tocchi erano peggio di una droga, e Lucy ora ne sentiva la mancanza, era in astinenza. Natsu non disse una parola, le sollevò piano la gamba portandosi il dorso del piede sulle labbra, lasciandogli un bacio e Lucy tremò dall'eccitazione. Quel semplice massaggio stava diventando qualcosa di più. Natsu, con ancora il dorso del piede di Lucy appoggiato sulla guancia,  abbassò gl'occhi "Lu.." e Lucy deglutì "se Nashi non avesse mai bussato alla nostra porta, ci saremmo mai rincontrati?" chiese con tono serio, Lucy lo guardò, doveva essere sincera, in tutti quegl' anni, a parte i primi due, aveva pensato raramente a lui, era rimasto solo un ricordo "non lo so" rispose inclinando la testa verso il fuoco, non lo sapeva davvero.  Alzò poi lo sguardo " non ci siamo mai cercati in  tutti quest'anni" confermò e Natsu annuì " ti pensavo continuamente, è stato difficile lasciarti andar via" . Lucy scostò il piede, rannicchiandosi e affondando il viso nella coperta, Natsu si avvicinò affiancandola e Lucy fece scivolare la testa sulla sua spalla, ormai non ragionava più, non ne aveva voglia, faceva solo ciò che sentiva e in quel momento voleva solo sentire il corpo di Natsu, li a sostenerla "se ti avessi dato scelta cosa avresti voluto fare?" le domandò lei di getto, guardando il fuoco, "ero solo un ragazzino, quando venisti da me a darmi la notizia mi impaurì" soffiò Natsu accarezzandogli i capelli, "dopo qualche giorno ho capito che avrei voluto prendermi cura di te, proteggerti e crescere insieme quello che era nato dal nostro amore, perché Luce il nostro era amore" aggiunse poi con malinconia, Lucy  continuò a guardare il fuoco stando in silenzio, è vero aveva deciso lei per entrambi, ma all'epoca si era sentita sola "Natsu se volevi prenderti cura di noi non avresti dovuto farmi andare via" disse con voce spezzata, ma Natsu la strinse forte "l'ho solo capito troppo tardi" rispose, "ormai la nostra storia era finita" concluse. Restarono  così un accanto all'altro, in silenzio, persi in quei ricordi.

Nashi si strofinò gl'occhi stanchi con l'avambraccio, aveva terribilmente sonno, salutò tutti e uscì dall' hall per recarsi verso gl'ascensori, ma nel farlo fu seguita da Grey "ei ragazzetta dobbiamo parlare" disse facendola girare "avrei sonno, non possiamo fare domani?" tentò Nashi, ma Grey non demorse "non hai per caso intenzione di fare quello che sto pensando vero?" gli chiese poi, Nashi si finse indifferente attorcigliandosi una ciocca di capelli intorno al dito "non so di che parli" girò i tacchi ma Grey l'afferrò per il braccio " sto parlando di Lucy e Natsu, Nashi non puoi" la rimproverò  e Nashi per poco non urlò "perché? perché nessuno vede quello che vedo io!"  ringhiò stufa di sentirsi dire quella parola, tra l'altro dalle persone che più amava. Grey rimase bloccato, per un' attimo esitò ma doveva fargli il discorso. Le lasciò il braccio, ma non riuscì a dir parola, interrotto prima di fiatare da quella ormai fastidiosissima voce. "Grey!" si sentì chiamare da Juvia, Grey si girò distraendosi e Nashi ne approfittò per entrare nell'ascensore "Nashi no dobbiamo parlare" provò lui allungando una mano ma Nashi scomparì dietro le porte dell'ascensore.  Grey emise uno sbuffo contrariato e poi si girò verso Juvia " Grey dov'eri?" chiese la donna ignara della situazione che si era creata "smettila di seguirmi, sei appiccicosa " sibilò lui, ormai in preda all'esasperazione. Juvia sorrise lo stesso, ignorando quelle parole fredde, si scostò una cioccia dietro l'orecchio con una mano tenendo l'altra dietro di se "volevo regalarti una cosa" disse timidamente, tirando fuori da dietro la schiena una lunga sciarpa "non la voglio" rispose lui acidamente lasciando amareggiata Juvia "l'ho fatta io, pensavo ti sarebbe piaciuta" continuò tentando di passargliela ma Grey la fece cadere, era stanco e il fatto che Natsu fosse bloccato chissà dove in piena bufera lo faceva preoccupare molto, Juvia lo guardò stranita, non capiva quella situazione "Grey che cos'hai? dovresti dirmi se c'è qualcosa che no va, stiamo insieme e.." ma Grey sbottò, dimenticandosi le buone maniere "non sei la mia ragazza non lo sei mai stata!" lasciando Juvia incredula, continuò a guardarlo amareggiata e sorpresa, Grey si passò una mano tra i capelli sbuffando sonoramente "hai preso un granchio ok? non siamo una coppia, abbiamo solo fatto sesso una volta". In quel momento Juvia sgranò gl'occhi umidi, percepì una fortissima  stilettata di dolore al cuore, così forte da lasciarla senza parole, tentò di dire qualcosa ma dalla sua bocca uscì solo un suono strozzato. Grey continuò a guardarla, i suoi occhi erano freddi e cupi, si voltò poi senza dire una parola, lasciandola da sola. Juvia lo vide andare via e ora che era di spalle, poteva dar sfogo a quel dolore che la stava dilaniando. Lacrime copiose uscirono dal suo viso, si sentì stupida nel non essersi accorta di quello che Grey provasse per lei, riguardò la sciarpa rimasta al suolo, la raccolse stringendosela forte al petto, trascinandosi verso la stanza di Lisanna, avrebbe chiesto ospitalità a lei per la notte, non se la sentiva di tornare in camera con Grey.

Natsu si infilò i pantaloni ormai asciutti, restando a petto nudo "andiamo a letto" sentenziò lasciando Lucy attonita, "a-aspetta dormiamo insieme?" chiese , Natsu si girò per guardarla accigliato "non vorrai dormire sul tappeto?" , Lucy si strinse forte la coperta a se alzandosi in piedi, certo che non voleva dormire per terra, ma dormire nello stesso letto con Natsu le fece salire non poco il battito cardiaco "be ecco.." farfugliò, Natsu sorrise maliziosamente avvicinandosi poi a lei in modo lento non togliendosi dalla faccia quel sorrisetto dai mille significati, "hai forse paura che ti salti addosso?" Lucy affilò lo sguardo, odiava essere presa in giro da lui, era una donna eppure  la faceva sentire un'adolescente inesperta, "non è questo" rispose stizzita, "tanto non ne saresti capace" ribatté poi ferendolo nell'orgoglio, "cosa te lo fa pensare?" chiese provocatorio , avvicinandosi ancora di più e soffiandole quelle parole direttamente sulla sua labbra. Lucy non smise di guardarlo e sputò dalla bocca quello che pensava davvero "ti trattieni" disse diretta tanto da far scostare sorpreso Natsu. Lucy si sistemò meglio la coperta, avvolgendola intorno al corpo e Natsu si spostò di qualche passo, la sua espressione era cambiata, quel ghigno malizioso era sparito, ora la sua faccia era inespressiva "è per Lisanna vero?" chiese Lucy cercando conferme, perché non voleva illudersi, non voleva pensare che se Natsu si tratteneva con lei era per non farla soffrire, per non incasinarle la vita, come diceva sempre lui. Natsu si passò una mano tra i capelli "si" rispose vago, poi le diede le spalle "ci metteremo di spalle entrambi, se questo ti farà sentire più tranquilla" avanzando verso il letto. Lucy raccolse i suoi vestiti e approfittando che Natsu fosse girato se l'infilò velocemente, spense la luce e corse verso il letto. La stanza era illuminata dalla luce del fuoco, e ora che Lucy aveva la testa poggiata sul cuscino poteva sentire meglio il rumore della tempesta che si stava abbattendo fuori, il vento fischiava forte agitando violentemente le chiome degl'alberi e il cielo sembrava non averne mai abbastanza nel buttare giù tutta quella neve. Natsu si era già addormentato, lo sentiva dai suoi respiri diventati pesanti. Lucy era scomoda in quella posizione, tranquilla del fatto che Natsu dormisse come un sasso, si girò sull'altro fianco, ma dopo poco anche Natsu si voltò nel sonno. Si trovarono vicini, troppo vicini e Lucy tentò di allontanarsi ma incredibilmente Natsu l'abbracciò tirandosela contro, premendo il viso di Lucy contro il suo petto forte e caldo. Lucy incominciò a boccheggiare, Natsu nel sonno l'aveva stretta a se, stava forse sognando Lisanna? pensò infastidita. Mise una mano sul suo petto per spingersi un po' indietro "quanto mi sei mancata.." sospirò Natsu dormiente al suo orecchio, stringendola ancora più forte e premendola a se. Lucy si bloccò, non riusciva a muoversi, forse doveva staccarsi da lui, sentiva il battito del cuore di Natsu, i suoi respiri caldi sul viso, e quel profumo che le riempiva le narici. Le braccia avvolte intorno alla vita la  tenevano stretta e Lucy si sentì protetta e al sicuro. Si accoccolò meglio su di lui, chiudendo gl'occhi e abbandonandosi al dolce sonno, forse avrebbe dovuto staccarsi da Natsu.. forse....

Quella mattina il sole sorse puntuale illuminando con i suoi raggi l'intera vallata. Dopo una notte di bufera, era arrivata finalmente la quiete, anche il vento era sparito e l'unico suono che si percepiva era il canto gioioso degl'uccelli.  Lucy ancora in dormiveglia sentiva il calore avvolgente di Natsu, erano rimasti tutta la notte in quella posizione, abbracciati. Aprì pigramente  gl'occhi tirando su il viso, Natsu ancora dormiva beatamente, il volto rilassato e respiri lenti, il suo petto si alzava e abbassava a secondo del respiro. Incominciò a dare segni di veglia, aprendo gl'occhi e sbattendo le palpebre in modo da mettere a fuoco le immagini. Guardò Lucy sorridendogli e la donna pensò che Natsu sorrideva sempre, addirittura appena sveglio, nessuno dei due disse niente, ma Natsu si avvicinò al suo viso, sfiorandogli le labbra in un castissimo bacio,  Lucy rimase li, ferma è spiazzata, quel bacio durò giusto qualche secondo, fu così veloce che ella non realizzò nemmeno se le fosse piaciuto o meno, forse una sorta di buon giorno da parte di Natsu, pensò frastornata. Si tirò su dandogli poi le spalle e poggiando i piedi nudi sul parquet, restando in silenziò poso le dita sulle labbra, toccandosele. Natsu sbadigliò rumorosamente, stiracchiandosi "muoio di fame" lagnò strofinandosi la pancia con la mano, mentre con l'altra si sfregò l'occhio.  I due si prepararono per lasciare la baita, era ormai giorno e la bufera era cessata, era tempo di ritornare dagl'altri. Natsu si tirò su la zip del giubbotto mentre Lucy, rimasta in silenzio tutto il tempo, avanzò verso la porta aprendola, restando li con lo sguardo rivoltò fuori, assorta nei suoi pensieri. Natsu diede un'occhiata veloce verso il camino, controllando che il fuoco fosse del tutto spento "Lu possiamo andare" disse notando che Lucy era li ferma da qualche minuto, "idiota" sibilò con lo sguardo puntato fuori. Natsu si bloccò, e con una ridacchiata delle sue cercò di smorzare la situazione "e per il bacio vero? scusa mi è venuto spontaneo, mi ero appena svegliat..", Lucy sbatté con forza la porta interrompendolo, creandogli anche un certo brivido lungo la schiena. Lucy si girò verso di lui  andandogli contro, Natsu si aspettò di ricevere insulti o addirittura un ceffone. Ma quando lei gl' arrivò vicino, afferrandolo per il bavero per tirarselo contro, Natsu fu meravigliato nel sentire le sue labbra sue contro le proprie. Lucy incominciò a  baciarlo con impeto impossessandosi delle sue labbra e Natsu rispose con la stessa passione, abbracciandola forte. Il gusto di Lucy lo faceva impazzire, sentire quelle mani così delicate esploragli il corpo e poi tirargli i capelli con forza lo mandarono su di giri. Si staccarono, respirando pesantemente, ma restando comunque vicini bocca a bocca, "sei un'idiota" ripeté Lucy "sono passati sedici anni e guarda l'effetto che hai ancora su di me,  come hai potuto pensare che fosse finita in quel modo?" disse con voce roca e arrabbiata stringendogli le spalle, Natsu le poggiò la fronte contro la sua, ansimando ancora "non era finita..."  soffiò lui mescolando il suo respiro con quello di Lucy. Natsu le prese il viso tra le mani catturando di nuovo le sue labbra, scavando in profondità come a prendergli anche l'anima, quel bacio era lo sfogo di anni persi, ormai irrecuperabili. Si divisero di nuovo, Natsu la guardò, Lucy aveva le labbra leggermente gonfie e gl'occhi lucidi, quella visione lo mandò in estasi accendendo in lui voglie proibite, non avrebbe voluto fermarsi al bacio, avrebbe voluto prenderla e buttarla su quel letto per renderla sua di nuovo una volta, ma quello che fece fu dargli solo un' altro bacio, diverso dagl'altri, come se fosse l'ultimo. Lucy lo guardò aspettando qualcosa, conferme, domande  ma Natsu le lasciò solo una carezza " è troppo tardi per noi" disse cercando di non tradire i suoi impulsi, Lucy si staccò "è finita ora, allora" sentenziò voltandosi verso la porta, uscendo fuori. Natu rimase li, strinse forte un pugno in preda alla frustrazione, quell'auto violenza che si era inflitto ora lo stava logorando, scosse la testa cercando di non perdere la testa, Lucy doveva essere felice.

Grey si svegliò a causa dei raggi solari che provenivano dalla finestra, si stropicciò gl'occhi voltandosi poi verso l'altro lato del letto, notandolo intatto, segno che Juvia non fosse andata a dormire nella loro stanza la notte scorsa. Vide la sciarpa, la stessa che Juvia avrebbe voluto regalargli la sera precedente, adagiata sulla poltrona davanti a se. Si tirò su seduto passandosi una mano sul volto, emettendo uno sbadiglio. Rivoltandosi verso il lato vuoto incominciò a pensare che forse aveva esagerato con Juvia, avrebbe potuto usare parole meno cattive, ma era stato diretto e aveva detto la verità, Juvia si stava solo illudendo e poi non ne poteva più di tutte quelle attenzioni.  Quando scese giù nella sala colazione, vide Nashi, Cana e Lisanna sedute insieme su un tavolo,  un aria cupa e priva di gioia lo accolse, trasmettendogli una sensazione negativa. Nashi si tese come la corda di un violino quando lo vide, sapeva che prima o poi Grey avrebbe riaffrontato il discorso interrotto ieri, si sedette proprio di fronte a lei e Nashi riempì la bocca di pane e marmellata, almeno avrebbe avuto una scusa per non parlare. Grey appoggiò una mano sul viso e il gomito puntato sul tavolo, un lieve sorriso si dipinse sul suo volto, perchè vedere Nashi in quel modo lo inteneriva, era così buffa. Sposto poi lo sguardo verso Lisanna, seduta di fianco a Cana, la donna aveva il viso stanco, e le borse sotto gl'occhi fecero capire a Grey che non avesse dormito un gran che. Iniziò a fare colazione anche lui e dopo qualche minuto si guardò intorno "Juvia dové?" chiese fingendosi indifferente, "come non lo sai? è andata via" rispose Cana stupita, Grey si bloccò giusto un secondo, addentando poi la sua fetta biscottata "l'ho vista uscire dalla vostra camera con la valigia proprio dieci minuti fa" continuò la mora. Grey masticò meccanicamente, doveva essere successo mentre dormiva, non si era accorto della sua presenza fugace, forse se l'avesse vista con in mano la valigia intenta ad andare via, forse l'avrebbe fermata o forse no, pensò. Nashi intanto  l'osservò notando una certa inquietudine, Lisanna smise di bere la sua tazza di te poggiandola sul tavolo e tenendola con entrambe le mani  "ha dormito con me stanotte, le dispiaceva lasciarmi sola così mi ha fatto compagnia, mi ha detto di informare tutti che sarebbe andata via per questioni lavorative, scusandosi." Lisanna schioccò poi uno sguardo verso Grey "ma tu lo sapevi già no?" chiese dubbiosa e Grey annuì vago, portandosi la tazza di caffè alla bocca. Nashi affilò lo sguardo, quella situazione era strana sapeva del tenero che c'era tra Grey e Juvia, non la convinceva il fatto che fosse andata via senza informarlo, forse doveva fare da cupido pure a loro pensò, sfoggiando un sorrisetto furbo. Lisanna si alzò di scatto scuotendola da quei pensieri, "perché non andiamo verso le seggiovie? Natsu potrebbe arrivare da un momento all'atro" suggerì impaziente. Si prepararono e tutti insieme uscirono per andare verso le seggiovie, anche Nashi non vedeva l'ora di rivederli.

Intanto la seggiovia era partita, i due si erano seduti distante lasciando due posti vuoti in mezzo. Il silenzio era calato tra di loro,  non avevano detto niente per tutto il percorso, e anche ora seduti sulla seggiovia che li stava riportando indietro, il silenzio padroneggiava. Lucy era rivolta con lo sguardo verso il vuoto, era in preda alla confusione, aveva baciato Natsu, tradendo un'altra volta la fiducia di Loki. Ma non le importava, il suo rapporto con Loki stava andando in pezzi, lo sentiva, ma non fece a meno di pensare che forse era questo che la faceva avvicinare a Natsu. Si voltò appena per guardarlo di sottecchi, Natsu stava a braccia conserte, anche lui rivolto con lo sguardo verso l'oblio. Cosa gli passava per la testa? avrebbe tanto voluto saperlo, cosa c'era nel cuore di Natsu?  durante quel bacio aveva percepito il desiderio dell'uomo, ma poi l'aveva respinta, trattenendosi di nuovo.

Lisanna e Cana camminarono in avanti mentre Grey affiancò Nashi guardandola di sottecchi, Nashi abbassò lo sguardo sentendosi osservata "dai forza lo so che muori dalla voglia di farmi la ramanzina" sbuffò infastidita, ma Grey la guardò sorridendo "non ti farò nessuna ramanzina" disse fermandosi e fermando anche lei. Nashi la guardò dubbiosa "capisco il tuo desiderio, vuoi la tua famiglia unita, ma è proprio per questo che mi devi promettere che non farai più nulla" disse creando stizza in Nashi "io voglio essere felice" ruggì lei, attenta a non farsi sentire da Lisanna e Cana ormai in lontananza "la tua felicità non dipende da quella di Natsu e Lucy?" chiese a brucia pelo lasciandola attonita "si" sibilò a denti stretti "quei due idioti ti amano così tanto che sarebbero capaci di buttare all'aria le loro attuali relazioni pur di assecondarti, ma sei sicura di volere questo?" per un attimo Nashi vacillò, la fredda razionalità di Grey la travolse in pieno, presa com'era dalla sua missione, egoisticamente non aveva pensato a quello, Natsu stava insieme a Lisanna, e Lucy si stava per sposare. Grey continuò il suo monologo " dovresti farlo decidere a loro se vorrebbero stare insieme o preferiresti una finta felicità?" Nashi abbassò il capo, scuotendo la testa, stupidamente aveva sottovalutato la cosa, c'erano di mezzo altre persone. Grey si avvicinò poggiandogli la mano sulla spalla "Loro ci saranno comunque per te, perché deve essere così importante se siano innamorati o no?" Nashi scrollò le spalle inclinando la testa verso il basso "ho visto qualcosa, qualcosa che nessuno riesce a vedere, loro mi stanno dando così tanto... volevo sdebitarmi" disse lasciando Grey senza parole, per un attimo l'ho aveva messo in difficoltà. Nashi sorrise tirando su lo sguardo "te lo prometto, io non li forzerò più" e Grey sorrise a sua volta "ei ragazzetta devi promettermi un'altra cosa" disse con tono autoritario, Nashi arricciò le labbra in su, che altro voleva? "vorrei che continuassi a chiamarmi zio" e Nashi sorrise a trentadue denti "certo zio" disse incamminandosi "ei dimentichi qualcosa" aggiunse Grey, chinandosi e indicandosi col dito la guancia, Nashi gli schioccò un bacio per poi correre verso Cana. Grey la guardò, Natsu aveva ragione quando quel giorno disse che con l'arrivo di Nashi non era cambiata sola la sua vita ma anche di chi gli stava intorno, adorava la ragazzetta e anche lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per vederla felice.

La seggiovia si fermò facendo arrivare a destinazione Lucy e Natsu ,  scesero e avanzarono di qualche passo. Natsu con le mani in tasca guardava innanzi a se e Lucy si strinse il capotto avvolgendosi per cercare un pò di calore. Un lieve sorriso sfuggì dalle labbra di Natsu catturando la sua attenzione, "quello che è successo prima, non cambierà il nostro rapporto" e Lucy si fermò a guardarlo, "tra noi non calerà più questo assurdo silenzio, non ci saranno distanze" ogni volta che succedeva qualcosa di intimo tra di loro finivano poi per ignorarsi per giorni, dimenticandosi del fatto che Nashi voleva stare con entrambi , Lucy annuì "per Nashi" "non solo" disse Natsu spiazzandola " non voglio perderti una seconda volta" sospirò guardandola immensamente, Lucy sgranò gl'occhi "Natsu.."  ma quel loro momento fu interrotto da un urlo in lontananza "Natsu!" i due si girarono trovandosi davanti i loro amici, in testa Lisanna che correva saltando poi addosso a Natsu. Nashi si avvicinò abbracciando Lucy, una carezza sul visino di sua figlia e poi un' altro abbraccio, quanto le era mancata. Natsu riuscì a staccarsi da Lisanna, sorridendo a Nashi "piccoletta!" urlò sollevandola e tenendosela stretta. Nashi lo aveva promesso a Grey, ma non riuscì a non coinvolgere Lucy in quell'abbraccio, allungò il braccio verso di lei, tirandosela contro, facendola scontrare con Natsu. Non lo fece per continuare quello che aveva architettato, lei manteneva le promesse e non avrebbe più interferito tra Natsu e Lucy, ma aveva bisogno di quello in quel momento. Restò così ancorata ai suoi genitori, quei due erano diventati la sua forza ormai. Di fronte a quella scena a Grey gli si scaldò il cuore, portò una mano all'altezza di esso, sentendo che a lui mancava qualcosa, ragionare in quel modo freddo e distaccato come faceva lui gli aveva evitato di soffrire nel corso del tempo, ma forse aveva anche perso moltissime cose. Lisanna invece ne fu infastidita e anche amareggiata, non avrebbe mai retto il confronto con Nashi, lo vedeva che per Natsu  lei veniva prima di qualsiasi cosa. Nashi era il legame inconfutabile con Lucy, la sua ex fiamma sarebbe stata sempre fra di loro, in un modo o nell'altro. Il gruppo si diresse verso l'albergo, Lisanna avvinghiata a Natsu avanzò in avanti, Natsu guardandosi intorno vide Grey infondo con Lucy e Nashi, "dov'è Juvia?" chiese a Cana accanto a lei "cuore di ghiaccio a colpito ancora" disse senza espressioni, Natsu si rivoltò verso Grey guardandolo. Stranamente aveva pensato che con Juvia si sarebbe lasciato andare.

Intanto per chi era rimasto in città, quella domenica era particolarmente noiosa. I negozi chiusi e le vie deserte rendevano la cittadina una città fantasma. Erano minuti che Gajeel fissava con stupore quel 'enorme scaffale colmo di libri  che si protendeva per tutta la parete. Ma non era in una biblioteca o in una libreria che si trovava, bensì a casa di Levy, quel pomeriggio la ragazza gli aveva chiesto, o meglio ordinato senza lasciargli scelta, un' aiuto. Aveva comprato uno nuovo scaffale dove riporre tutti quei libri, ma serviva la forza di un' uomo per smontare quello vecchio, e montare quello nuovo. Gajeel era li con il naso all' in su chiedendosi se il gamberetto avesse letto tutti quei libri, quando Levy arrivò da dietro con dei scatoloni "non pensavo che saresti venuto" gli disse lei con un certo sorrisetto furbo, Gajeel mantenne lo sguardo da duro "il Fairy Tail è chiuso da due giorni, mi annoiavo" sbuffò non dandogli la soddisfazione che Levy si aspettava. La donna scrollò le spalle, incominciando a prendere i libri nell'ultimo ripiano e riponendoli con calma dentro la scatola, "avresti potuto passare il tempo in modo diverso, per esempio con una ragazza" osò lei senza guardarlo, erano mesi ormai che si conoscevano, e Levy non l'ho aveva mai sentito parlare di nessuna in particolare. Gajeel emise un grugnito, arraffando libri a caso e gettandoli sgraziatamente dentro la scatola posta vicino ai suoi piedi "femmine, portano solo distrazioni, preferisco sbronzarmi nei bar" sbuffò lasciando in Levy   più interrogativi di prima, però fu piacevole la sensazione di sapere che non usciva con nessuna. Levy tirò su lo sguardo trovandoselo davanti, lui la guardava malizioso "e tu? perché non hai chiamato il tuo ragazzo ad aiutarti?" chiese con un ghigno, "non è il mio ragazzo" farfugliò inqueta, trovarselo così vicino le faceva venire strane sensazioni allo stomaco. Gajeel inarcò un sopracciglio studiandola, "ci stiamo solo frequentando" precisò Levy, chiudendo la scatola ormai piena di libri, spostandosi poi da lui. Sistemò la scatola sul tavolo affiancando Gajeel, osservando lo scaffale, era rimasto l'ultimo piano da sgomberare, ma era troppo alto, "per quello servirà la scala" disse Levy, ma quando fece per girarsi Gajeel l'afferrò "salta su gamberetto" le disse chinandosi leggermente e offrendogli le spalle, Levy non se lo fece ripetere, come una bambina saltò su di lui, posandogli le gambe sulle spalle.  Dopo aver finito Levy abbassò lo sguardo verso di lui "puoi mettermi giù adesso" disse e Gajeel ritirò le mani dalla sue cosce, Levy tolse una gamba roteando e scivolandogli su un fianco, Gajeel la tenne stretta tenendola poi sospesa, attaccata a lui. Levy lo guardò sorpresa "Gajeel.." disse soltanto, riuscì a tenerla con solo la forza di un braccio e con la mano dell' altro braccio le spostò i capelli, di quell'insolita tintura blu, indietro, passandogliela primo sul viso, guardandola senza dire nulla. La posò poi, e Levy per poco non perse l'equilibrio frastornata da quello che era appena successo, Gajeel si voltò incominciando a svitare i bulloni dello scaffale "gamberetto hai intenzione di frequentarti ancora molto con il damerino?" e a Levy si accese un lume di speranza "be no so, forse dovrei prendere una decisione" disse passandosi le dita delle mani tra di loro, voleva  tenerlo sulle spine "perché me lo chiedi?" domandò con il cuore a mille, Gajeel si asciugò il sudore dalla fronte con il braccio "perché se diventa il tuo ragazzo verrà lui a farti da schiavo" ghigno creando in Levy un espressione acida. L'aveva fatto di nuovo, aveva rovinato un bellissimo momento, stupido Gajeel, pensò gonfiando le guance e restando in posa da offesa. Gajeel si rivoltò sorridendogli, sollevando leggermente il labbro all'in su, facendo notare ancora di più quel piercing sotto il labbro che lo rendeva maledettamente sexy,  era raro vederlo così e Levy si sciolse, accennò un sorriso per poi scoppiare in una risata che coinvolse anche il duro acciaio nero.

Sul monte Hakobe la giornata era splendida, quella brutta tempesta era sparita lasciando il sole come protagonista. Il gruppetto era rientrato dopo una lunga passeggiata, avrebbero finito di passare il tempo in albergo. Nashi si sedette sul divanetto della hall, arrivò Cana sedendosi vicino a lei "vacanza meravigliosa non credi?" e Nashi annuì, "però adesso non vedo l'ora di tornare, mi manca tanto Romeo" sospirò, un sorrisetto sulle labbra di Cana si dipinse, "allora come vanno le cose tra di voi?" disse allungandosi verso di lei, studiandola con gl'occhi. Nashi arrossì sentendosi inquieta "bene" disse soltanto con un filo di voce, Cana inarcò un sopracciglio "vedo che ancora non avete approfondito la conoscenza" e Nashi la guardò attonita capendo poi a cosa si riferisse, una volta Natsu le disse che Cana era dotata di un potere speciale, ma non aveva specificato quale, che centrasse con la vita amorosa delle persone? "mm be ecco.." si ritrovò a balbettare "se intendi quello, ancora noi.. be noi non siamo arrivati a quel punto" disse Nashi con un filo di voce strozzata, paonazza in faccia, quel discorso la imbarazzava parecchio. Cana gli sorrise "vedrai la prima volta sarà speciale" si tirò su dandogli le spalle, Nashi la guardò, voleva forse rassicurarla? e poi fermi tutti, si vedeva così tanto che fosse ancora vergine? o era Cana con il suo super potere ad averlo capito? Si sventolò il viso con la mano, tentando di far svanire quel rossore che li si era creato, pensò a Romeo. Non era stato insistente fin'ora, anche se aveva notato che era molto cambiato rispetto all'inizio della loro relazione, osava di più, e Nashi a volte lo capiva che si tratteneva.
Natsu cercava Lucy con lo sguardo finché non la trovò vicino al camino, approfittando del fatto che Lisanna fosse salita in camera per rinfrescarsi, si avvicinò a lei "ei" Lucy gli sorrise, in qualche modo cercava sempre la sua presenza, "partiremo stasera" la informò, Lucy annuì, mirando il fuoco " Natsu, non mi perderai questa volta" disse d'un tratto Lucy, Natsu la guardò ma Lucy non incrociò il suo sguardo "da quando ho ritrovato Nashi non ho solo guadagnato una figlia, ma anche una famiglia,  siete importanti per me" tirò su poi lo sguardò puntando gl'occhi nei suoi "tu sei importante per me, sei la mia ancora" Natsu la guardò fermo, Lucy parlava sinceramente parlava con il cuore, avrebbe voluto afferrarla e stringerla a se, ma la porta dell'hall si aprì distraendo entrambi. L'espressione di meraviglia fu molta nel vedere Loki davanti a loro. Lucy si avvicinò lasciando Natsu da solo davanti al fuoco, l'uomo si rivoltò verso il camino ignorando la scena che presto si sarebbe mostrata davanti ai suoi occhi. Lucy si avvicinò incredula "Loki? che ci fai qui?" chiese stupita "ho finito prima del previsto e ti ho raggiunta" disse sorridendogli, baciandola poi. Lucy ricambiò debolmente, ancora frastornata, "sarei tornata fra poco, non c'era bisogno che arrivassi fin qua su" disse Lucy "volevo farmi perdonare, so che ci tenevi a questa gita" la prese per la mano allontanandola da li, allontanandola da Natsu. Natsu si voltò per guardarla andare via con lui, era questo quello che Lucy voleva, e lui doveva solo esserne felice, o almeno fare finta. La giornata trascorse velocemente, giungendo la sera e con essa la partenza per il ritorno a casa.

Passò qualche settimana da quella gita e la vita prese regolarmente, mancava davvero poco per festeggiare il Natale. I rapporti tra Lucy e Natsu rimasero tali, Lucy si recava spesso al Fairy Tail ma evitava momenti da sola con lui, le cose con Loki sembravano andare meglio, l'uomo lavorava di meno rispetto agl'ultimi mesi e passava più tempo con Lucy, il loro rapporto stava in qualche modo tornando come prima. Si trovavano in cucina, era quasi ora di cena e Lucy mescolava il cucchiaio nel sugo che stava preparando, ne prese un po' soffiandoci sopra, "assaggia" cinquettò felice,  porgendolo verso Loki, l'uomo si fece imboccare ma prima che potesse dire qualcosa il suo telefono suonò "mmm perfetto come al solito" disse dando un'occhiata al cellulare, "Lucy inarcò un sopracciglio "chi è a quest'ora?" "lavoro, ci metto un secondo" disse Loki allontanandosi da lei. Loki rispose, lanciando occhiate verso la cucina controllando che Lucy non stesse ad' ascoltare "Jude, non glielo ancora detto, ma è questione di giorni sto solo aspettando il momento giusto", dall'altra parte il padre di Lucy con voce ferma "non devi preoccuparti, anche se all'inizio non la prenderà bene capirà poi che è la cosa giusta" Loki annuì mugolando, lanciò un'altra occhiata a Lucy, non doveva temere lui credeva nel loro amore, e lo sapeva che Lucy lo amava e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui......

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Capitolo 19
*** 19-sorprese natalizie ***


~Aria di festa si percepiva per le strade della città, mancava solo qualche giorno al Natale e la gente si preparava al meglio per festeggiarlo. Nashi camminava avvolta nella sua sciarpa tirata su fino al naso, faceva freddo quel mattino, la neve era caduta anche in città e la ragazza evita goffamente di non scivolare reggendosi più che poteva a Romeo. Non che il ragazzo fosse un appoggio sicuro in quel momento, infatti reggeva delle grosse  scatole, tanto da coprirgli la visuale, per non parlare delle buste che teneva per gli avambracci. Quel mattino era il primo delle tante agognate vacanze di Natale e Nashi era uscita con Romeo per ultimare i regali. Quest'anno avrebbe passato la vigilia di Natale a cena da suo nonno, e la cosa non le piaceva per niente, ricordava benissimo l'ultima volta che l'ho aveva incontrato, quell'uomo la metteva a disagio, ma per amore di Lucy accettò di buon grado, sperando che l'aria Natalizia avesse addolcito l'uomo.  Il Natale l'avrebbe passato poi da Natsu, ed era proprio li che ora si stavano recando. Per la gioia di Romeo, provato dal peso di tutti quei regali, arrivarono a destinazione. Nashi spinse la porta facendo entrare Romeo, il ragazzo appoggiò il tutto su un tavolo, accasciandosi poi sulla sedia, emanando un sospiro di sollievo. Nashi sorrise a quella vista, arrivò Natsu con un grosso scatolone "piccoletta! giusto in tempo per aiutarmi a fare l'albero" disse entusiasta coinvolgendola,  Natsu tirò fuori l'albero finto, componendolo, incominciando poi a decorarlo insieme a Nashi. Romeo, ora ripresosi, si tirò su avanzando  verso Nashi "dovrei andare  mi aspettano per pranzo" Nashi annuì "potresti venire da me pomeriggio, per studiare, rientrati dalla vacanza ci aspetta il test di fine semestre" chiese Romeo e  Nashi emanò uno sbuffo,  no che non volesse passare del tempo con il suo ragazzo, ma non le aggradava molto trascorrere le vacanze a studiare, Romeo le scompigliò i capelli, e Nashi le regalò un sorrisone dei suoi "ok" disse lasciandolo andare.  Nashi ritornò a concentrarsi sull'albero, aveva proposto proprio lei di farne uno anche all'interno del locale e anche se ormai mancava davvero poco al venticinque di dicembre, la faceva felice comunque addobbarne uno insieme a Natsu. Posizionò le palline di diversi colori sull'abete, accanto a lei Natsu era  intento a districare i fili delle lucine appallottolati tra  loro, non senza imprecazioni, tutto sotto lo sguardo divertito di Nashi. L'albero era quasi finito, mancava solo da mettere la stella in cima, giunse Grey dal bancone mirando l'albero "avete fatto un bel lavoro" disse, aggiungendo poi "Nashi si vede che lo stai aiutando tu, quello che c'è a casa nostra  può definirsi uno scempio" ghignò attirando sguardi infastiditi da parte di Natsu "potevi farlo tu allora scemo" rispose, i due continuarono a battibeccare con Nashi, che ormai abituata, l'ignorava bellamente, osservando l'albero con la stella in mano, sarebbe servita una scala per posizionarla la sopra. L'arrivo insolito del postino interruppe Natsu e Grey. L'uomo entrò, emanando un sospiro piacevole dovuto al calore che regnava nel Fairy Tail, "c'è una raccomandata per Dragneel" urlò guardandosi intorno, Natsu si avvicinò sorpreso, con Grey che lo guardava di spalle, firmò la raccomandata. Aprì la busta direttamente li, osservandone il contenuto, Grey lo affiancò, notando lo sguardo cupo di Natsu,  anche Nashi si avvicinò "Natsu mettiamo la stella?" chiese non accorgendosi della tensione di Natsu, l'uomo ricacciò tutto nella busta velocemente sorridendogli, "certo" passandola a Grey. "Ci serve la scala però" disse corrucciata Nashi, ma Natsu si mise dietro di lei "non serve" l'afferrò per la vita alzandola in alto , in modo leggero, Nashi allungò le braccia infilando la stella in cima. Natsu la posò per terra, e Nashi gli sorrise "adesso è perfetto" gioì e Natsu le scompigliò i capelli guardandola poi in modo preoccupato. Intanto Grey  osservò la busta , non guardò il contenuto rispettando la privacy di Natsu, ma si preoccupò molto nel vedere che quella lettera proveniva dai servizi sociali.

Intanto Lucy stava girovagando per i negozi, ultimando i regali natalizi,  il suo sguardo sembrava assorto, Levy la prese affettuosamente sotto braccio sorridendogli "cos'è questo muso lungo?" chiese scherzosamente, Lucy sbuffò "sto solo pensando alla meravigliosa cena di Natale che mi aspetterà da mio padre" disse in tono sarcastico, Levy la guardò con compassione, "almeno ci sarà Nashi con me" disse poi tirando fuori un maglione di un colore sgargiante "strano" si sentì dire da Levy "mm?" mugolò lei rimettendo via l'indumento "i passati Natali hai sempre detto meno male che c'è Loki" puntualizzò Levy,  dandogli le spalle intenta a provare un cappello, Lucy stette un attimo in silenzio "be anche.." rispose poi. Le due si spostarono verso il reparto calzature, "il nostro rapporto ora va molto meglio, lui è più presente"  disse Lucy, Levy annuì "con Natsu?" chiese, Lucy abbassò lo sguardo "bene, quello che è successo in montagna non ha scalfito la nostra amicizia" rispose amareggiata. Levy tirò fuori una scarpa dal tacco altissimo scrutandola per bene "ti piace?" Lucy arrossì, "non lo so, ho una tale confusione in testa,"  rispose , facendo girare Levy di scatto "io stavo parlando della scarpa" disse sorpresa e Lucy trasalì dandogli le spalle tentando di cambiare argomento "hai già trovato il regalo per tua madre?" farfugliò prendendo a casaccio vestiti, Levy la guardò perplessa, "Lucy, vuoi ancora sposare Loki vero?" Lucy si bloccò, "io..non lo" sospirò guardando l'amica.  Lucy si accasciò sul pouf usato per provare le scarpe, "io amo Loki, davvero, ma quando sono con Natsu ecco.." Levy si sedette accanto a lei "sono successe molte cose in questi mesi, il mio rapporto con Loki non è mai stato messo così alla prova come in questo periodo" continuò Lucy in preda a uno sfogo con la sua migliore amica, Levy l'ascoltò pazientemente "Lucy fai chiarezza con il tuo cuore e non aver paura delle conseguenze, comunque vada ci sarò io a sostenerti" le disse lei appoggiandogli la testa sulla sua, Lucy sospirò sorridendo "come farò senza di te per due settimane me lo spieghi?" disse poi scherzosamente, Levy si tirò su in piedi afferrandogli la mano per tirare su anche lei "sopravviverai  ". Per le vacanze di Natale Levy sarebbe andata a trovare la sua famiglia che viveva fuori città, ritornando dopo capod'anno. S'incamminarono passeggiando per il negozio, Lucy  si avvicinò a lei "con Hibiki?" chiese curiosa, Levy continuò a guardarsi intorno  "ci sentiamo per telefono, è partito da settimane per lavoro, la vita di un modello a quanto pare è molto più impegnativa di quanto pensassi" "ormai sono mesi che vi frequentate e basta, non credi che sia ora di prendere una decisione?" la spronò Lucy, anche se in realtà aveva capito che nel cuore di Levy non c'era Hibiki ma un altro genere di ragazzo, Levy annuì vagamente. Arrivati al reparto profumi Lucy se ne spruzzò uno sul polso sentendo poi l'aroma "è Gajeel?" chiese fintamente indifferente, "lui è solo un mio amico" rispose lei, "non gli ho detto nemmeno che andrò via per Natale, tanto non gliene importerebbe niente" aggiunse con aria desolata, Lucy la guardò dispiaciuta percependo una certa sofferenza.

Natsu era nel suo ufficio, era già la quarta volta che rileggeva quella raccomandata, avrebbe dovuto chiamare Lucy per informarla, ma era molto preoccupato , i suoi cupi pensieri furono interrotti dall'arrivò di Grey, "ei" disse lui e Natsu gli sorrise lievemente , abbassando poi lo sguardo su quella dannata lettera, "Natsu ci sono problemi?" chiese Grey, "i servi sociali, chiedono una richiesta al giudice, riguardo l' affido di Nashi" disse con voce piatta e lo sguardo mesto, Natsu era seriamente preoccupato, addirittura impaurito. Grey si poggiò alla parete con braccia conserte "sai di che si tratta?" " vogliono rivalutare l'affido di Nashi" Grey lo guardò stranito "pensavo che fosse di un' anno, perché questo?" chiese e Natsu scosse la testa "non so, la richiesta è fatta da Juvia" disse soltanto creando stupore in Grey. Erano settimane che non la vedeva e sentiva, dopo avergli detto ciò che pensava durante il soggiorno sul monte Hakobe, Juvia aveva chiuso qualsiasi contatto con lui, evitandolo anche quando veniva a fare le sue visite di routine a Nashi. Grey pensò che Juvia si stesse vendicando, la sua espressione si fece dura, non poteva credere che potesse arrivare a tanto pur di fargliela pagare,  mettere in mezzo Nashi, un gesto vile e cattivo. Natsu prese il cellulare "avviso Lucy" disse con voce stanca, Grey annuì lasciandolo solo.

Il cellulare vibrava a vuoto all'interno della borsa di Lucy, la donna era giunta a casa trovandovi già Loki in cucina intento a sorseggiare del caffè .  Lucy avanzò verso di lui, forse avrebbe dovuto parlargli di ciò che le stava succedendo, ma la paura di affrontarlo era troppa, gli sorrise appoggiando la borsa sul tavolo e sedendosi sullo sgabello, "sei tornato prima oggi?" chiese, Loki annuì sorridendogli "credo che prenderò qualche giorno di ferie " Lucy abbassò lo sguardo concentrandosi sulla posta poggiata sul tavolo, quella notizia avrebbe dovuto renderla felice, ma non gli creò nessuna emozione, "c'è una cosa di cui dovrei parlarti" disse Loki, allentandosi il nodo della cravatta, Lucy annuì  continuando ad osservare la posta, la sua attenzione fu catturata da una lettera in particolare, appena lesse sulla busta che quella provenisse dai servizi sociali Lucy la scartò con foga e agitazione, Loki tuttavia non si accorse della disattenzione della sua donna continuando a parlare "è molto importante riguarda la mia carriera" Lucy sgranò gl'occhi nel leggere il contenuto, "vorrei che tu mia appoggiassi e..."  la donna si alzò di scatto interrompendolo, afferrò la sua borsa cercando il telefono, non riuscì a trovarlo e con furia ceca versò tutto il contenuto sul tavolo finché non lo vide tutto sotto gl'occhi di un attonito "Lucy che succede?" chiese sbalordito non capendo la situazione, "i servizi sociali, riguarda l'affido di Nashi" disse soltanto. Lucy guardò il display notando le sette chiamate perse di Natsu, non riuscì a comporre il suo numero che ne ricevette un'ottava "Natsu? è arrivata  anche te?" chiese agitata a Natsu dall'altra parte del telefono, Lucy era in panico, il suo sguardo era rivolto verso Loki, che la guardava serio "arrivo". Chiuse la comunicazione cercando poi le chiavi dell'auto. Loki la guardò ancora senza dire una parola, Lucy sembrava in difficoltà, non riusciva a trovare le chiavi e continuando a imprecare le cercava senza risultati, non poteva lasciarla andare via in quello stato, era fuori di testa, "Lucy" si avvicinò a lei prendendogli le mani "devo andare Loki" disse animatamente, "ti porto io" disse lui con voce ferma non dandogli possibilità di scelta.

Intanto quel pomeriggio Nashi si era recata da Romeo come promesso, suonò al campanello e fu Romeo stesso ad aprirgli, Nashi entrò guardandosi intorno, non era la prima volta che andava a casa sua, aveva anche conosciuto suo padre, Romeo abitava da solo con lui da quando sua madre, dopo la separazione si era trasferita fuori città per lavoro. Romeo la prese per la mano accompagnandola al piano di sopra nella sua camera "tuo padre?" chiese Nashi, di solito era sempre presente, non li lasciava mai soli in casa "non c'è, il lavoro è aumentato con la vicinanza del Natale" disse creando ansia in Nashi. Per un attimo il suo stomaco si strinse, sarebbe stata tutto il pomeriggio da sola in camera con Romeo, deglutì continuando ad avanzare verso camera sua.

Lucy aprì la porta del Fairy Tail trovandosi davanti Natsu, l'uomo l'accolse con una luce negl'occhi, stava per andargli incontro ma quando vide la figura di Loki avanzare dietro di lei, si bloccò "Natsu che succede?" chiese lei trafelata, intanto Loki le appoggiò una mano sulla spalla stringendogliela e Natsu non poté fare a meno di notare quel gesto di affetto e possessione allo stesso tempo, "ho già chiamato Juvia, dovrebbe arrivare a momenti e spiegarci il perché di questo, è lei che ha fatto la richiesta" Lucy abbassò lo sguardo non capendo la situazione, con Juvia si erano viste giusto qualche giorno fa, perché non dirgli niente? sapeva che le cose fossero andate male con Grey, ma non poteva credere che fosse per quello, Juvia era onesta è ci teneva a Nashi. Natsu la vide preoccupata e stava per rassicurarla ma prima che potesse farlo, Loki le massaggiò la spalla "non preoccuparti sicuramente ci sarà una spiegazione" disse con premura, Lucy annuì per poi guardare Natsu, era lui la sua forza, aveva bisogno del suo sguardo sicuro, quello che le faceva sempre quando lei si trovava a vacillare ma Natsu annuì soltando . La campanellina della porta suonò avvertendo i tre  dell'arrivo di Lisanna che, ignara della situazione, entrò sorridendo, felice della presenza di Loki, buttandosi tra le braccia di Natsu. Accortasi della preoccupazione dei tre, chiese curiosa "che succede?"

Quel pomeriggio incominciò a nevicare lentamente, Erza se ne stava raggomitolata nelle coperte, tra uno starnuto e l'altro, guardò l'orologio. Stava aspettando Natsu, era una settimana che si era ammalata, e di solito al pomeriggio suo fratello andava a trovarla accertandosi che stesse bene. Tirò fuori l'ennesimo kleenex soffiandosi il naso rumorosamente, sentiva la testa scoppiare e lo ossa fargli male, quello stato d'impotenza la deprimeva ancora di più. Si girò su un fianco, chiudendo gl'occhi, forse sarebbe riuscita a prendere un po' di sonno, ma appena distese i muscoli emanando un sospiro di sofferenza, il campanello suonò creandogli uno sbuffo scocciato. Si tirò su malamente, avvolgendosi la coperta intorno alle spalle, trascinandosi verso la porta. Anche se in quel momento avrebbe tanto voluto starsene a letto stesa, era felice che Natsu fosse arrivato, si sentiva sola e la compagnia del fratello la faceva stare bene. Ma quando aprì la porta fu molto sorpresa nel trovarsi davanti Gerard. I due stettero in silenzio, erano settimane che non si vedevano, da quella litigata, per tutto quel tempo non si erano nemmeno incrociati per le scale, o visti in ascensore, e poi ormai erano giorni che Erza era chiusa in casa, se apriva la porta era solo per far entrare amici e parenti. Si soffiò il naso e poi lo guardò con aria sofferente "come vedi sono fuori uso, e almeno che non vuoi rischiare che ti contagi a morte, devi cercarti qualcun'altra per fare sesso" disse seccata, Gerard continuò a guardarla, Erza aveva i capelli scompigliati, lo sguardo pallido, ma il naso rosso, dovuto allo sfregamento eccessivo dei fazzoletti, era la prima volta che la vedeva così vulnerabile, stette in silenzio. Erza lo guardò accigliata, stava per chiudergli la porta in faccia ma lui la bloccò con una mano "aspetta, sono venuto a vedere come stai" disse lasciando Erza sorpresa, aprì la porta facendolo entrare. Gerard si era accorto che non stesse bene, era una settimana che non la sentiva uscire per andare a lavoro e più di una volta aveva incrociato persone dirette alla sua porta. Erza ritornò in camera sua stendendosi sul letto, Gerard si sedette su una sedia mettendosi accanto a lei,  prendendogli poi la mano "mi sei mancata" disse sorridendogli "ti è mancato il sesso" rispose lei acida, Gerard scosse la testa sporgendosi verso di lei, spostandogli i capelli dal viso "no, mi sei mancata tu" Erza sospirò "volevo solo aiutarti, perché non posso sapere il tuo passato?" "perché anche sapendolo non potresti fare niente per me" sentenziò lui con occhi colmi di malinconia. Gerad si alzò, ed Erza pensò che stesse per andare via, ma a sorpresa si posizionò dietro di lei stendendosi sul letto e abbracciandola "lo sai che rischi il contagio?" disse lei, ma Gerard non disse più nulla stringendola ancora di più.

Intanto al Fairy Tail Loki picchiettava nervosamente le dita sul tavolo, di fronte a lei Lisanna con lo sguardo rivolto verso l'ufficio di Natsu, era qualche minuto che lui e Lucy erano chiusi la dentro con Juvia, la donna era arrivata poco dopo l'arrivo di Lisanna, e ora i tre stavano parlando di una certa lettera arrivata dai servizi sociali.  Lisanna e Loki sembravano amareggiati e infastiditi, ma non tanto per la notizia di una possibile rinuncia dell'affidamento di Nashi, ma più che altro per il fatto che i loro rispettivi compagni fossero per l'ennesima volta insieme, quell'unione era oggetto di disturbo per entrambi, ma non era solo gelosia la loro, ma  la consapevolezza che Lucy e Natsu sarebbero stati legati per sempre.  Loki osservò Lisanna, i due avevano parlato raramente da quando si conoscevano  ma Loki poteva capire benissimo come la donna si potesse sentire in quel momento, assottigliò lo sguardo e con voce bassa disse "non sarebbe poi così male l'idea, no?" lasciandola sorpresa, Loki le aveva letto nel pensiero. Lisanna quasi se ne vergognò di quel pensiero cattivo ma  In un certo senso era quello che sperava, che Nashi fosse affidata ad un altra famiglia. Lisanna aveva accettato di buon grado la presenza di Nashi e con lei aveva stretto anche un rapporto tranquillo, ma non tollerava proprio la presenza di Lucy, la temeva e nemmeno l'imminente matrimonio con Loki la tranquillizzava, Nashi con se aveva portato anche Lucy, se fosse sparita Nashi sarebbe sparita anche Lucy, facendo ritornare tutto come prima. Posò le mani su tavolo intrecciandole tra di loro, con lo sguardo basso "vedo che non sono l'unica a pensarlo" disse amareggiata,  "passerò per egoista e senza cuore ma vorrei soltanto che tutto tornasse normale, come prima" Loki allungò una mano sul tavolo sporgendosi veso di lei "non temere, anche se l'affido di Nashi resterà tale, presto ripotrai dormire sonni tranquilli" disse con un ghigno lasciando Lisanna stupita, cosa intendeva? Loki aveva capito che per Lisanna il problema non era Nashi, ma bensì quello che aveva portato con se, dal canto suo per Loki, non era solo quello, non aveva mai accettato  la presenza della ragazzina, la vedeva come una sorta di rivale,  da quando c'era lei, Lucy lo trascurava. Per quanto riguardava Natsu, di certo non lo temeva perchè Loki era sicuro dell'amore di Lucy, ma non sopportava più vederli insieme. Lisanna  continuò a guardarlo  aspettandosi che continuasse,  ma il tutto fu interrotto dall'arrivo di Grey alle sue spalle. L'uomo con aria stranita si guardò intorno "Liz dovè Natsu? perchè ha lasciato il bancone?" chiese non vedendo nessuno che si occupava del bar, Lisanna si girò col busto appoggiando le mani sullo schienale della sedia "sta parlando con Juvia nel  suo ufficio" lasciando in Grey un'espressione amara quanto preoccupata.
Intanto nell'ufficio Lucy accanto a Natsu guardava Juvia intimorita "Juvia che significa?, perché questo? " Natsu si sporse verso di lei "Hai fatto tu questa richiesta, vuoi davvero che sia rivalutato l'affidamento di Nashi?" chiese trattenendosi a stento dal non avere reazioni brusche, "si" rispose lei in modo secco, gettando nella disperazione Lucy.  Juvia era seria, dal suo viso sembrava non trasparisse nessuna emozione finché un sorriso s'increspò nelle sue labbra lasciando i due meravigliati, "Non dovete preoccuparvi" Natsu la guardò ancora incredulo "che vuoi dire?" chiese incominciando a rilassare i nervi, "l'affido di Nashi è provvisorio, di solo un anno" continuò Juvia con occhi vivi "Ma con questa rivalutazione potreste fare domanda in una vera è propria adozione, Nashi starà con voi senza servizi sociali e giudici di mezzo" concluse il discorso.  Lucy e Natsu si guardarono a vicenda ancora scioccati da quella notizia, "anche se siete separati non importa voi siete i genitori naturali, dobbiamo solo aspettare che il giudice accetti la richiesta e riceva Nashi a colloquio, è ovvio che la ragazza dovrà essere d'accordo, per questo serve la sua presenza" continuò Juvia, consapevole che Lucy e Natsu non la stessero ascoltando più di tanto presi nei propri pensieri, la donna si voltò prendendo la sua valigetta, era tempo di andare e lasciarli soli, era felice per loro e per Nashi, si era affezionata in qualche modo e voleva solo il meglio per quella famiglia. Fece per voltarsi quando sorprendendola Lucy e Natsu l'abbracciarono insieme, Juvia rimase con le braccia distese sui fianchi stretta in quella morsa, di certo non si aspettava quelle dimostrazioni d'affetto, "grazie" le soffiò Lucy in un orecchio tenendo a stento le lacrime e  Juvia sorrise. I tre si staccarono e Juvia avanzò davanti a loro, Lucy inclinò la testa verso Natsu e lui le sorrise "dovremmo chiamare Nashi per avvisarla" disse e Lucy si fermò un attimo "sarà d'accordo?" chiese, Natsu aggrottò la fronte "perché non dovrebbe esserlo?" Lucy scosse la testa, "voleva emanciparsi ricordi? magari lo vuole ancora" "no che non lo vuole" tagliò corto lui avanzando in avanti "Natsu!" lo rimproverò lei afferrandogli la mano per tirarselo conto "dobbiamo parlare con lei, chiedergli se è d'accordo" Natsu sbuffò guardandola, "va bene, lo faremo insieme" sentenziò. Lucy sospirò, tutta quella tensione ora era sparita e Natsu le andò vicino pizzicandogli una guancia con le dita "eri spaventata a morte" la beffeggiò irritandola, Lucy gonfiò le guance "senti chi parla" Natsu storse il naso "ero solo preoccupato" disse giustificandosi, Lucy fece per andare avanti ma Natsu l'afferrò forte stringendosela a se "l'ho promesso, non vi perderò più, costi quel che costi" le sussurrò passandogli le mani sulle spalle e sulle braccia, Lucy si scostò, "lo so" disse sincera sentendosi meglio, si staccarono avanzando verso il bar.
Juvia era già arrivata,  Lucy e Natsu erano rimasti indietro e ora lei si trovava da sola nella sala del Fairy Tail, stava avanzando verso la porta quando gli si parò davanti Grey, per un attimo il suo cuore perse un battito, l'aveva trattata da cani e non si era nemmeno fatto sentire per chiedergli scusa, eppure l'effetto che gli faceva era ancora troppo forte, Juvia in tutti quei giorni non era riuscita nemmeno a provare rancore, ma ora non sapeva cosa fare, con voce tremante balbettò "ciao" ma L'espressione amara di Grey le fece percepire che l'uomo c'è l'avesse ancora con lei "pensavo che fossi professionale invece cerchi di vendicarti con questi sporchi giochetti" sputò velenoso, Juvia lo guardò esterrefatta non capendo a cosa si riferisse "usi Nashi soltanto per farmi un torto, perché ho deciso di chiudere quella specie di storia, dovresti vergognarti" Juvia affilò lo sguardo, ora aveva colto il significato di quell'astio, ma non ci fu nemmeno il bisogno di dire qualcosa perché proprio dietro di lei arrivò  Natsu, poggiandole una mano sulla spalla sorridendo "Grey, abbiamo frainteso il significato di quella lettera, è una richiesta di adozione" gioì allegramente lasciandolo perplesso, la notizia giunse anche alle orecchie di Lisanna e Loki, le cui espressioni spontanee furono del tutto che felici. Natsu si scostò andando verso i tavoli, Lucy era già li,  spiegava a Lisanna e Loki quello che era successo, i due avevano mutato le loro espressioni, Lisanna tentava un sorriso sforzato mentre Loki era inespressivo, annuendo di tanto in tanto. Grey  sgranò gl'occhi rendendosi conto della terribile figura che aveva appena fatto, si portò una mano tra i capelli "Juvia io..." "hai preso un granchio" lo interruppe lei acidamente, ironizzando su quel modo di dire, lo stesso che si era sentita dire da lui un paio di settimane fa "anche se è finita male tra di noi, io tengo moltissimo a Nashi e sono sopra tutto un'amica di Lucy e Natsu, " continuò guardandolo tagliente "mi dispiace che abbia solo pensato una cosa del genere, non hai capito niente" concluse non dandogli possibilità di risposta, andò via lasciandolo in preda alla vergogna.

Nashi seduta sul letto leggeva il testo innanzi a se, anche se la sua concentrazione non era il massimo, si girò verso la finestra notando la neve scendere sempre più fitta "forse dovrei andare prima che il tempo peggiori" disse a Romeo accanto a lei, "no, che fretta c'è" mugolò lui, chiudendogli il libro, scostandogli con le dita la sciarpa e incominciandola a baciare sul collo, "non la togli mai questa eh?" chiese sorridendogli sulla pelle, "è un regalo di Natsu" farfugliò stregata dai quei tocchi, Romeo gliela sfilò piano e continuandola a baciare la distese sul letto stendendosi su di lei, Nashi percepì qualcosa, quei baci, erano diversi dai soliti. Romeo la baciava con foga insistente,  con le mani le esplorava il corpo facendosi sempre più audace, insinuò una mano sotto la maglione palpandole il seno, non che fosse la prima volta ma Nashi arrossiva sempre a quei tocchi disinibiti, incominciò a mancarle l'aria, buttò la testa indietro respirando pesantemente e Romeo ne approfittò per assaltarle di nuovo il collo con morsi e baci. Sentiva la sua irruenza, ed era normale dopo mesi di soli baci e carezze, qualcosa però la intimorì, incominciò a pensare a quello che sarebbe potuto succedere a breve creandogli fitte violente allo stomaco. Romeo ritornò a baciarla sulla bocca, catturandogli le labbra e scavandola in profondità, con le mani andò a tirargli su il maglione, ma Nashi gli bloccò i polsi senza dire nulla, "che c'è?" disse lui inarcando un sopracciglio, Nashi avvampò, abbassando gl'occhi, non riusciva a guardarlo in faccia "niente.." farfugliò, era troppo imbarazzante dirgli che fosse ancora vergine, Romeo le posò  un castissimo bacio a fior di labbra "rilassati" disse soltanto, sussurrandoglielo con voce roca, Nashi annuì turbata. I due incominciarono a ribaciarsi e Romeo riuscì anche a sfilargli il maglione quando il cellulare di Nashi trillò facendole inclinare il viso verso lo zaino, "dovrei rispondere" disse ma Romeo la bloccò sotto di se "non ora". Nashi sentiva una stretta allo stomaco, continuava a sentire il cellulare suonare e l'irruenza di Romeo, percepì qualcosa di duro, un pressione proprio sul suo bacino, sgranò gl'occhi e istintivamente  allungò le mani verso il petto del ragazzo spintonandolo. Il gesto fu così improvviso e violento da far cadere Romeo dal letto facendolo finire direttamente sul pavimento a gambe all'aria. Nashi capì in un secondo momento quello che aveva appena fatto , si tirò su guardando Romeo, "ma che ti prende?" ringhiò lui, Nashi si rinfilò il maglione velocemente andando verso il suo zaino, con le gote ancora rosse rispose al telefono celando la voce agitata "Natsu? si sto ritornando" nel fra tempo Romeo si era alzato in piedi guardandola infastidito e sorpreso allo stesso tempo. Nashi raccolse le sue cose "scusa, ma devo andare" farfugliò scappando via lasciando Romeo in preda alla frustrazione.
Anche se fossero appena le cinque del pomeriggio, il buio era calato, fortunatamente la neve aveva smesso di scendere. Nashi camminava per strada con la testa china, che pessima figura che aveva fatto, non si sarebbe stupita se Romeo l'avesse lasciata. Con sorpresa però sentì il cellulare suonare vedendo che era proprio lui a telefonargli, decise di non rispondere, era troppo imbarazzata ancora. Lei provava per Romeo un fortissimo sentimento, e si fidava di lui, ma in quel momento la paura aveva preso il sopravvento, e impulsivamente aveva agito in quel modo stupido.

Intanto al Fairy Tail regnava la solita atmosfera, la musica che arieggiava nel locale, la gente che beveva e passava in allegria qualche ora, e poi c'era Grey con aria lugubre al bancone. Gajeel l'osservava, seduto su uno sgabello accanto al bancone sorseggiava il suo whisky,  era la prima volta che vedeva il ghiacciolo così, di solito Grey non faceva trasparire emozioni se non l'indifferenza, ma oggi qualcosa sembrava turbarlo. Roteò gl'occhi verso il tavolo dove si trovava Natsu, lui invece sembrava piuttosto felice. Lisanna, Loki e Lucy erano ancora seduti tutti insieme, Natsu accanto alla sua ragazza sembrava piuttosto euforico "la piccoletta sarà felicissima"  disse gioioso ma la sua felicità fu spezzata da Loki "non è meglio aspettare per dirglielo?" disse portandosi poi alla bocca il suo drink, Lucy girò il viso per guardarlo "perché?" rispose con stizza Natsu, Loki, non abbandonando la verve d'avvocato continuò "perché il giudice potrebbe non accettare la richiesta, finireste solo per illuderla" Natsu stava per contrattaccare ma Lisanna intervenne "forse ha ragione Loki, lui è un avvocato sa come potrebbero andare queste cose"  lasciando di stucco Natsu, si girò puntando Lucy "tu che dici?" chiese ma Lucy scosse la testa "forse dovremmo aspettare" disse amareggiata massacrandosi le dita, Natsu sbuffò sonoramente alzandosi per andare verso il bancone. Proprio in quel momento arrivò Nashi sorpresa di trovarli tutti li "che succede?" chiese, Lucy si avvicinò a lei sorridendogli, affiancando Natsu "niente" volgendo poi lo sguardo a Natsu, "niente" ripeté lui a malincuore, scompigliandole i capelli, avrebbero aspettato, per il bene di Nashi. Natsu allungò lo sguardo su di lei "eri ancora da Romeo?" chiese studiandola, "si, e si c'era anche suo padre" mentì divincolandosi da lui, non aveva voglia di ritornare a pensare a quello che era successo qualche ora prima.
Il pomeriggio avanzò giungendo sera, Lucy e Loki, erano rimasti li per tutto il pomeriggio ma era ora di tornare a casa, insieme a Nashi, i tre incominciarono a prepararsi per uscire. Anche  Natsu s'infilò il giubbotto "io vado da Erza, oggi non sono più andato a trovarla con tutto quello che è successo" disse , Lisanna fece per alzarsi "vengo con te" ma Natsu la fermò "meglio di no, non vorrei che contagiasse anche te" disse scherzosamente lasciandogli un bacio a stampo, andando poi via. Lisanna lo guardò andare via, per un attimo le era sembrato che Natsu non avesse voluto la sua compagnia, si risedette con aria cupa, lanciando uno sguardo verso Lucy e Loki ripensando alle parole che l'uomo le aveva detto qualche ora prima. Lucy stava per uscire quando vide Gajeel ancora seduto al bancone, fece cenno a Nashi e Loki di proseguire. Avanzò verso di lui , "ciao" disse e  Gajeel si girò meccanicamente, non si erano mai rivolti la parola, cosa voleva l'amica di Natsu da lui?, "Levy mi parla spesso di te" Gajeel inarcò un sopracciglio, "non so se te l'ha detto ma domani partirà, andrà a trovare la sua famiglia fuori città, credo che apprezzerebbe molto un tuo saluto" continuò Lucy gentile, Gajeel finì di bere e Lucy non vedendo nessuna risposta sospirò, aveva capito dai racconti di Levy che Gajeel fosse un tipo abbastanza difficile, andò via ma prima di farlo si sentì dire "grazie dell'informazione  coniglietta" Lucy lo guardò sorpresa, com'è che l'aveva chiamata? trasalì scrollando le spalle, voleva bene a Levy  e la voleva vedere felice, e anche se era un tipo strano come  Gajeel a renderla tale, lei ne poteva essere solo contenta.

Natsu arrivò davanti la porta di Erza, suonò al campanello ed ad aprirgli fu proprio la sorella, entrò e si sorprese di vedere una figura maschile all'interno del salotto, Gerard era stato tutto il pomeriggio con lei. Natsu lo osservò dalla testa ai piedi, Gerard sorrise gentile "tu devi essere Natsu, Erza mi parla spesso di te" "invece di te non mi ha mai parlato" soffiò lui continuando a scrutarlo, Erza sospirò, Natsu era entrato in modalità fratello geloso, Gerad non perse il sorriso "sono Gerad" disse stringendogli la mano, "ora dovrei andare" continuò avanzando verso la porta, lanciò un' ultimo sguardo ad Erza per poi andare via. Erza si accasciò sul divano seguita da Natsu "chi è?" chiese serio, "il mio vicino" rispose lei, "sembrava ti guardasse in modo strano" continuò lui guardandola di sottecchi, Erza si soffiò il naso "Natsu ho trentraquattro anni, non credi che sia ora di finirla con le scenate di gelosia?" disse poi stancamente, Natsu scrollò le spalle "no" disse tranquillamente accoccolandosi a lei. Natsu le spiegò tutto quello che era successo quel pomeriggio, non tralasciando niente ed Erza assorbì tutto, felice di quello che stava succedendo, lei gli posò la testa sul petto "vedrai andrà tutto bene" lo rincuorò e Natsu annuì, non vedeva l'ora di dirlo alla sua piccoletta.

Quella sera sembrava essere una delle più fredde di dicembre, Gajeel era davanti a quella porta blu ormai da minuti, era andato a salutare il gamberetto ma chissà per quale motivo non aveva ancora bussato alla sua porta. Sbuffò sonoramente per poi bussare, chiedendosi ancora perché fosse andato li, dopo poco Levy aprì la porta "Gajeel" disse con gioia e sorpresa, Gajeel la guardò, grugnendo poi "la coniglietta mi ha detto che parti" Levy annuì, ormai riusciva a capire al volo i messaggi in codice dell'uomo, la coniglietta doveva essere Lucy, "sei venuto a salutarmi?" disse lei dolcemente, "no" rispose lui a braccia conserte. Levy chinò la testa sorridendo, a volte quella sua durezza burbera la inteneriva "ti saluto io allora" disse prendendo l'iniziativa. Si sporse davanti a lui sollevandosi sulle punte per abbracciarlo E Gajeel ricambiò la stretta "senti gamberetto quando torni potremmo andare a quel famoso concerto" farfugliò lui accarezzandogli i capelli, Levy annuì "ognuno per conto suo?"  disse ironica infastidendo acciaio nero, "no insieme" rispose lui creandogli il batticuore. Levy lo riabbracciò di nuovo, ritornò in casa stando dietro la porta per sentire il rombo del moto di Gajeel. Si mise una mano sul cuore, aveva deciso, al ritorno avrebbe chiuso la frequentazione con Hibiki, non sapeva se Gajeel provasse quello che provava lei, ma se era venuto a salutarla chiedendogli di uscire, non poteva essere solo amicizia tra di loro, pensò speranzosa.

Ormai la sera avanzava la sua corsa, Lucy salì nella mansarda per dare la buona notte a Nashi, la piccola era a letto con lo sguardo rivolto verso il cellulare, sembrava triste e in ansia per qualcosa, "qualcosa non va?" chiese accarezzandogli i capelli, Nashi scosse la testa sorridendogli a sua volta. In realtà stava  ancora pensando a ciò che le era successo oggi con Romeo, aveva urgentemente bisogno di sfogarsi con qualcuno, Wendy non c'era, la ragazza era partita per trascorrere le vacanze in montagna e lassù i cellulari non prendevano. Lucy le diede un bacio sulla fronte  e quando stava per andarsene Nashi la fermò "Lucy, quando hai capito che eri pronta?" chiese con un certo rossore sulle guance, chinando poi la testa e sorprendendosi di avergli fatto quella domanda. Lucy aggrottò la fronte non capendo, solo dopo qualche secondo colse il significato di quella domanda, sgranando gl'occhi e formando una o di stupore sulle labbra. Torno a sedersi accanto a lei cercando di pesare le parole "ecco, non ho pensato molto quella sera" disse ridacchiando nervosa, lasciando Nashi con più dubbi di prima. Scosse la testa assumendo un'espressione seria , quella situazione le metteva ansia, parlare di sesso con sua figlia adolescente, doveva aspettarselo prima o poi. Ringraziò mentalmente Nashi per averglielo chiesto a lei e non a Natsu, temendo chissà quale reazione, " sai in realtà non so quando ci si possa definire pronti, so solo che arrivi a desiderarlo" Nashi la guardò "amerai così tanto una persona da voler prenderti una parte di lui, e fare parte di lui, senza paure, senza pensieri" Nashi  si corrucciò "vuol dire che io non amo abbastanza Romeo" disse  ma Lucy sorrise tranquillizzandola "se ancora non ti senti pronta non è perché non provi niente per lui, forse devi solo aspettare che si accenda quel desiderio, e sono sicura che se lui prova lo stesso che provi tu ti aspetterà, rendendo quel momento ancora più speciale quando succederà" un mano di Lucy si posò sotto il suo mento, Nashi sorrise, quelle parole le avevano scaldato il cuore.
Le due si diedero la buona notte e Lucy scese giù in salotto dove c'era Loki seduto sul divano  ad aspettarla. Si sedette accanto a lui stringendogli le mani, oggi le era stato vicino, e Lucy pensò che doveva incominciare a non avere più dubbi su di lui, si accoccolò meglio su un fianco "cosa volevi dirmi oggi?" chiese stancamente, Loki incominciò ad accarezzarla "mi hanno proposto una  posizione di alto livello , per una nuova sede dell'industria Hartphilla" Lucy annuì felice, ma Loki continuò nel dire "fuori città" Lucy  alzò di scatto la testa guardandolo sorpreso "sarà solo per un anno" "no" disse lei  alzandosi in piedi incominciando a gesticolare animatamente "come pretendi che starò un anno da sola? non potrò vederti solo nei week-end anche dopo sposati, non posso accettarlo!" Loki aggrottò la fronte "in realtà pensavo che tu venissi con me, il contratto partirà proprio dopo il nostro matrimonio" Lucy abbassò le braccia sgranando gl'occhi, un trasferimento? come poteva chiederglielo "come farò con Nashi? non posso costringerla a venire con me separandola da Natsu, non gli farei mai una cosa del genere", Loki digrignò i denti dalla frustrazione "si tratta della mia carriera ma non te importa niente vero?" ringhiò, ormai non riusciva più a trattenersi, erano mesi che  frenava nel dire ciò che pensava, "mi importa di te, ma..." "ma Nashi è più importante" urlò lui lasciandola pietrificata, Loki sospirò portandosi le dita tra gl'occhi "scusa e che sono stanco" sbuffò, Lucy si avvicinò a lui cautamente, non voleva chiedergli di rinunciare a quella bella opportunità ma lei non si sarebbe separata da Nashi, "promettimi che almeno ci penserai" Lucy annuì, amava Loki e nonostante tutta la confusione dei giorni passati era ancora convinta del suo amore.

Era mattino, quando Lucy come una furia avanzava verso l'ufficio di suo padre, Sapeva benissimo che c'era il suo zampino riguardo il trasferimento in un' altra città di Loki . Arrivò ignorando i saluti della segretaria spalancando bruscamente la porta dello studio di suo padre, Jude tirò sugl'occhi guardandola "hai dimenticato l'educazione? devi bussare prima di entrare in una stanza" sentenziò austero, Lucy si chiuse la porta alle spalle per poi avanzare verso di lui, "è stata una tua idea vero? il trasferimento di Loki" chiese irritata cercando di mantenere un tono calmo, l'uomo ritornò alle sue scartoffie " Lui è il candidato migliore ho solo agito professionalmente, dovresti essere felice per lui, è un passo molto importante per la sua carriera" Lucy poggiò le mani sulla scrivania chinandosi verso di lui, "papà lo sai benissimo che sono la prima ad essere felice per i suoi avanzamenti di carriera ma io non posso traferirmi, devo prendermi cura di Nashi", Jude abbandonò il suo lavoro mirandola negl'occhi " allora preferisci mandare a monte il tuo matrimonio?" una vena di rabbia pulsò sulla fronte di Lucy, "papà, perché vuoi allontanarmi da Nashi?" disse lei cercando di calmarsi "lasciala alle cure del padre e vivi la tua vita con Loki"  la rimproverò Jude ritornando ad ignorarla. Lucy mandò al diavolo la pazienza che aveva avuto fin'ora sbattendo una mano sul tavolo "come fai ad essere così insensibile?" Jude scattò in piedi intimorendola e fronteggiandola con lo sguardo truce "sei una donna ormai smettila di agire come una ragazzina, Loki ti ama e tu vuoi gettare tutto all'aria per una sbandata?" Lucy rimase scioccata da quelle affermazioni , "c-che cosa stai dicendo?" balbettò frastornata, Jude aprì il cassetto tirando fuori una busta marrone e sbattendogliela davanti, Lucy l'aprì guardandone sconvolta in contenuto. Foto, foto di lei e Natsu insieme al cinema, insieme davanti alla porta di casa della donna a tarda ora e addirittura alcune in cui Natsu entrava dalla finestra di camera sua. Lucy fu sconcertata, un nodo le si formò alla gola ma che non le impedì di parlare "non è come sembra" sibilò tenendo a stento le lacrime, "non è mai successo niente tra di noi" mentì vergognandosene subito dopo, Jude continuava a guardarla truce non togliendosi dal volto quello sguardo di disonore verso la figlia, "Loki non ne sa niente, fai ancora in tempo a non rovinare tutto" disse severo. Lucy lanciò le foto sul tavolo, "mi hai fatto seguire, non posso crederci" disse disgustata , si voltò per andare via "verrai lo stesso alla cena di Natale, non voglio sorprese, continuerai a comportarti come se non fosse successo niente" ordinò lui girandosi e guardando verso il panorama,  Lucy avanzò verso la porta, una lacrima le sfuggì solcandole la guancia, suo padre l'aveva fatta seguire e ora la costringeva a scegliere tra Loki a Nashi, come poteva essere così crudele?

Passò qualche giorno giungendo la vigilia di Natale, quella sera si sarebbe tenuta la cena a casa del padre di Lucy, Nashi si era sistemata al meglio per fare bella figura, un fiocco bianco tra i capelli e un'elegante vestito di raso del medesimo colore, no che ci tenesse particolarmente nel compiacere l'uomo, ma almeno non voleva far sfigurare Lucy. Prese il cellulare rispondendo a un messaggio di Romeo, i due si sarebbero visti il giorno dopo per scambiarsi i regali, tra loro era ritornato tutto come prima, l'episodio accaduto qualche giorno prima non aveva scalfito la loro relazione, Romeo non le aveva chiesto niente e Nashi dall'imbarazzo non ne aveva più parlato, sapeva però che presto avrebbe dovuto riaffrontare l'argomento. Ricacciò via il cellulare notando lo sguardo di disapprovazione che suo nonno le lanciò, i quattro erano seduti intorno al tavolo aspettando che i camerieri portassero loro le pietanze. Quella cena era al quanto noiosa, non si faceva altro che parlare di lavoro, un pensiero andò a Natsu, ogni anno la sera della vigilia organizzavano una festa al Fairy Tail per festeggiare tutti insieme la notte di Natale, avrebbe dato qualsiasi cosa per essere li, ma poi guardò Lucy di fronte a lei, sorrise pensando che andava bene anche così. Lucy sembrava assorta da chissà quali pensieri, avevano parlato spesso con Loki di quella storia del trasferimento senza giungere a conclusioni. Passò la serata, finché un'annoiata Nashi si tirò su dalla sedia, Lucy era uscita fuori per salutare Loki, l'uomo infatti avrebbe passato la fine della serata e la notte dalla sua famiglia giungendo poi il giorno dopo per passare insieme il giorno di Natale. Incominciò girovagare per quella sontuosa villa. Dopo metri e metri di corridoi arrivò in uno studio, entrò, spinta dalla curiosità. Quella stanza era così grande da esserci addirittura un camino, si avvicinò alla scrivania passandoci su le dita arrivando a toccare una cornice. Nashi la guardò prendendola in mano, quella foto raffigurava Lucy da bambina insieme a suo padre e sua madre, Lucy sembrava felice. Una voce dura proveniente dalla porta fece balzare Nashi "non ti hanno insegnato l'educazione ragazzina?" era Jude con un'espressione del tutto che felice, "entrare nelle stanze altrui senza permesso" continuò severo, "scusa" disse Nashi risistemando la cornice, "Lucy mi aspetta" borbottò lei sorpassandolo, la metteva a disagio stare con quell'uomo, "vai pure non vorrei toglierti altro tempo da passare insieme a lei" Nashi si girò per guardarlo accigliata "cosa intendi?" chiese disturbata, Jude cinse le braccia dietro la schiena "del trasferimento, Lucy non te ne ha ancora parlato?" Nashi abbassò lo sguardo deglutendo  "a Loki è stato offerto un'importante impiego e dopo il matrimonio si trasferirà insieme a Lucy fuori città" continuò lui impassibile, Nashi  piegò le labbra verso il basso incominciando a fare gl'occhi lucidi, perché Lucy non le aveva detto niente? qual' erano le sue intenzioni?  separarla da Natsu per portarsela via con se? oppure peggio abbandonarla di nuovo? Arrivò Lucy in cerca di Nashi "ti ho trovata" disse allegramente notando poi la tensione che c'era in quella stanza "che succede?" chiese ma Nashi scrollò le spalle "niente andiamo a casa?" Lucy annuì cogliendo in lei l'amarezza, Nashi la sorpassò tenendo la testa china, Lucy lanciò uno sguardo verso suo padre "papà devi dirmi qualcosa?" l'uomo la guardò rigido "niente per cui valga la pena" Lucy continuò a guardarlo, uscendo poi dalla stanza.
Le due arrivarono a casa, per tutto il tragitto Nashi non aveva detto una parola, e a Lucy sembrava strano quell'atteggiamento,  anche quando erano giunte in casa la ragazza era filata in camera sua spedita senza fiatare. Lucy si morse nervosamente il labbro, che suo padre gli avesse detto qualcosa che l'avesse potuta ferire? decise di salire per andare a vedere come stava. Ma la sorpresa fu molta nel scoprire la camera vuota, Nashi non c'era. Scese velocemente le scale in preda all'agitazione finché una folata di vento freddo la colpì in pieno, voltando lo sguardo notò che la finestra della sua stanza da letto era aperta, Lucy si ricordava benissimo di averla chiusa, si avvicinò per richiuderla quando capì quello che era successo, Nashi era scappata dalla finestra......

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Capitolo 20
*** 20-scoperte e confessioni ***


~Vigilia di Natale, mancavano ormai poche ore alla mezzanotte, le strade erano semideserte, pochi i temerari che sfidando il freddo di quella sera vagavano per la città, una di quelle era una ragazzina dai lunghi capelli di un bizzarro rosso tendente al rosa. Nashi avanzava a pugni stretti, era così arrabbiata che non riusciva nemmeno a sentire il freddo, quello che aveva saputo da suo nonno inizialmente l'aveva rattristata a tal punto da farla cadere nel mutismo più totale, ma dopo poco un'altra emozione molto più pericolosa aveva preso il sopravvento, la rabbia. Lucy aveva tradito la sua fiducia e aveva deciso per lei senza prenderla in considerazione, era frustrante. Impulsivamente aveva deciso di andare al Fairy Tail da Natsu, era scesa giù dall'albero, quello di fronte la finestra della camera di Lucy, strappandosi anche il vestito, e ora si dirigeva proprio da suo padre. La strada però era ancora molto lunga, e Nashi incominciò ad avvertire quel freddo pungente, non aveva con se nemmeno la sciarpa di Natsu, dalla fretta  di scappare l'aveva dimenticata. All'improvviso una luce abbagliante la colpì in pieno, Nashi coprì istintivamente gl'occhi con la mano chiudendoli, sentendo solo il rombo di un motore, li schiuse appena per vedere chi era l'idiota che la stava flashando "Oi Fragolina, ti sei persa strada?" era Gajeel.

Il Fairy Tail era famoso per le sue feste allegre  e la sera della vigilia di Natale di certo non smentiva la sua fama, molte le persone che erano andate per farsi gl'auguri e passare quelle ore di festa tutti insieme.  Nashi scese dalla moto per entrare all'interno ma Gajeel la fermò, "aspetta qui, avviserò io Natsu" Nashi annuì, restando ferma  sul ciglio della strada a braccia conserte. Gajeel entrò, quella situazione non gli piaceva per niente,  aveva trovato strano il fatto che la fragolina girasse da sola per strada a quell'ora, la sera della Vigilia, fortuna che l'aveva incontrata lui e gli aveva dato un passaggio fin qui, era meglio informare prima Natsu. Grey dietro al bancone barcollava riuscendo comunque a prendere le ordinazioni,  il ragazzo aveva alzato il gomito tra un brindisi e l' altro e ora era abbastanza alticcio. Con  le gote rosse, a torso nudo dovuto alle vampate di calore che l'alcool gli dava, continuava a servire tranquillamente la gente, finché davanti a se non vide Gajeel "ei" sorrise Grey, Gajeel lo squadrò un attimo notando lo stato in cui si trovava , "dové quella testa calda?" chiese stizzito, Grey scosse il capo "non è ho idea, dovrebbe essere qui ad aiutarmi quel' idiota,  ma è sparito da un po'" Gajeel si guardò intorno, forse Cana sapeva dove fosse finito Natsu, c'era molto gente quella sera e il caos regnava sovrano, la visualizzò, ma la donna era in piedi su un tavolo intenta a ballare, completamente sbronza, almeno finché Bacchius non l'afferrò trascinandola giù non senza difficoltà.  Portò una mano a coprirsi gl'occhi , ma non poteva farsi i fatti suoi? pensò stancamente, una mano gli si posò sulla spalla "buon Natale" roteò gl'occhi vedendo Erza. La donna sembrava stesse meglio anche se ancora un po' indebolita, Gajeel la studiò notando con gioia che lei fosse sobria, "sto cercando Natsu sai dovè?" Erza scosse la testa "era qui in giro fino a pochi minuti fa, perché?" Gajeel si portò vicino a lei, la musica era assordante e la confusione molta,  le parlò direttamente in un orecchio "c'è la fragolina qui fuori, l'ho trovata che vagava per la strada" Erza lo guardò preoccupata, spostando poi lo sguardo  verso Grey, "tu sai dove possa essere?" chiese rigida,  ma Grey per colpa  dell'alcool, con una risatina si fece sfuggire un pensiero, quel piccolo segreto che Erza ancora non  ne era  a conoscenza "sarà corso da Lucy", sbiascicò,  mordendosi subito dopo il labbro, Erza lo guardò accigliata, "cosa?" ma prima che potesse minacciare Grey in modo da dirle il significato di quella parola Gajeel la strattonò "la fragolina- qui fuori" disse a scatti indicandogli la porta  "ci penso io" lo rassicurò andando verso l'uscita, prima avrebbe consolato Nashi e poi se era il caso, avrebbe preso a calci Grey finché non le avesse detto ciò che sapeva, ma Erza temeva di aver capito benissimo.

Nashi si era seduta sul marciapiede, aveva trovato un lato sgombro di neve, e ora col sedere su di esso stava a braccia conserte già pronta a subirsi la ramanzina da parte di Natsu. Si rese conto che quello che aveva fatto era stato incredibilmente stupido, Lucy a quest'ora era sicuramente in pena per lei. Sbuffò inclinando la testa, non doveva sentirsi in colpa, Lucy doveva parlargli del trasferimento invece l'aveva trattata come una bambina, "posso?" Nashi girò la testa di scatto trovandosi sua zia dietro di lei, "si" mugolò rivoltandosi, Erza si sedette accanto a lei, "dové Natsu?" sospirò la ragazza, "credo qua intorno, da qualche parte" rispose Erza vaga, "durante le feste tenta ecco... diciamo che gli piace molto divertirsi" aggiunse poi, ridacchiando nervosa, immaginandolo già barcollando chissà dove. Erza guardò di sottecchi Nashi, "ma ci sono io, posso fare qualcosa per te?" Nashi scrollò le spalle, "Lucy non sa che sei qui vero?" continuò cautamente Erza, e Nashi annuì silenziosamente, "qualunque cosa sia successa tra di voi, Lucy in questo momento ti starà cercando preoccupata, lo sai no?" Nashi sprofondò la testa tra le braccia e le ginocchia "si" mugolò. Erza la strinse forte a se "piccola andrà tutto bene" disse lei confortandola, la guardò poi tenendosela sempre stretta e Nashi si sentì bene, Erza era fantastica anche con poche parole. Erza le poggiò la guancia alla sua "so che chiami zio Grey" disse  e Nashi annuì, imbarazzandosi anche un po', "non dovresti andare per gradazioni?" chiese la donna fintamente infastidita, e Nashi sorrise "ti farebbe piacere se ti chiamassi zia?" "be se proprio ci tieni.." le rispose Erza falsamente disinteressata scompigliandogli i capelli, "che ne dici se ora avvisiamo Lucy?" propose Erza ma Nashi puntò lo sguardo verso la strada "non c'è bisogno" disse facendo notare ad Erza l'arrivo di Lucy. La donna avanzò verso di loro sorridendo sollevata ad Erza, ringraziandola con gl'occhi, la rossa  si tirò su "vi lascio sole ok?" disse premurosa, scomparendo poi tra la gente. Lucy guardò Nashi in modo preoccupato "Nashi perché? se volevi venire da Natsu bastava dirmelo" Nashi sbuffò inclinando la testa di lato "pensi che sia per questo?" "no, non è per questo" affermò Lucy, "ti ha detto qualcosa mio padre vero?" Nashi ammutolì "Qualsiasi cosa ti ha abbia detto non è vero" continuò Lucy "allora non è vero che ti trasferirai con Loki?" chiese di getto Nashi trafiggendola con lo sguardo e Lucy rimase senza parole, creandogli stizza. La giovane si tirò su di scatto "cosa aspettavi a dirmelo?" ringhiò "cosa farai? mi separerai da Natsu?" continuò adirata "no, io no lo farei mai" si difese Lucy, "allora mi lascerai, un altra volta" continuò Nashi ormai in preda alla rabbia, "smettila di dire così, io te l'ho promesso, non ti lascerò mai più " rispose Lucy con voce tremante afferrandogli le braccia con forza, "allora hai deciso, non ti trasferisci" disse Nashi con le lacrime agl'occhi, Lucy si bloccò di nuovo, la verità è che nemmeno lei sapeva cosa fare, di certo non voleva scegliere tra lei e Loki, "io ci devo pensare..." Nashi si divincolò dalla presa "lasciami stare" urlò voltandogli le spalle, "no Nashi" gridò Lucy vedendola andare via "fermati" insistette, ma Nashi sembrava non volerne sapere, continuando la sua strada in lacrime . Lucy inclinò la testa puntando l'asfalto, ma poi senza pensare le andò dietro raggiungendola e placcandola, fino a buttarla per terra in un cumolo di neve "Lucy che diavolo fai?" imprecò lei dimenandosi, Lucy a calcioni su di lei la bloccò per non farla alzare "non hai capito? " gridò Lucy tra le lacrime "io non ti lascio più" affermò facendo sgranare gl'occhi a Nashi dallo stupore.  Piangendo disperatamente entrambe si abbracciarono, dopo aver sfogato tutto quel dolore Lucy si scostò tirandola su, "scusa" le disse cacciandole la neve dalla schiena e dal sedere, Nashi sorrise asciugandosi le lacrime "non fa niente", le due risero insieme, con ancora qualche lacrima che scendeva. Lucy la strinse forte accarezzandole il viso e asciugandogli le guance bagnate, "scusa, non sarei dovuta scappare dalla finestra, ho anche strappato il vestito" sbuffò Nashi  infilando le dita nello squarcio di quel vestito elegante, suscitando una risata a Lucy ,  "che ne dici di andare da Natsu?" disse lei, ignorando quella sciocchezza,  Nashi annuì e le due abbracciate si avviarono verso il Fairy Tail.

Intanto all'interno del locale i festeggiamenti andavano avanti, tutti brindavano alla felicità di quella sera festeggiando il Natale, tutti, tranne uno. Grey a braccia conserte si trovava nell'ufficio di Natsu sequestrato da Erza. La rossa stava di fronte a lui in piedi, con aria minacciosa aspettava che Grey svuotasse il sacco, "Erza potresti lasciarmi andare, già Natsu è sparito"  borbottò spazientito, "non preoccuparti ci sono le cameriere che si occupano del Fairy Tail" rispose lei non dandogli tregua.  Erza si chino puntandolo negl'occhi "vorresti spiegarmi che cavolo succede?" Grey sospirò, raccontò di come Natsu sembrasse attratto da Lucy, e da come entrambi si stavano avvicinando sempre più e non come amici. Non le raccontò del bacio " dell'unico di cui Grey fosse a conoscenza, quello era un pensiero intimo che Natsu aveva confidato solo a lui. Erza rimase interdetta Grey si alzò avviandosi verso il bar, "in fondo lo sapevi anche tu" disse ed Erza annuì, pensando che tutta questa situazione avrebbe portato grossi guai e fatto soffrire Natsu, ne era certa.

Lucy e Nashi giunsero al Fairy Tail qualche attimo dopo, passarono momenti di gioia e felicità in compagnia di tutti ma senza quella di Natsu, l'uomo non si trovava da nessuna parte, nessuno sapeva dove fosse. Lisanna quella sera era andata da sua sorella, che abitava poco distante dalla città, che fosse passato da lei? Quando l'orologio rintoccò la mezzanotte annunciando a tutti l'arrivo del Natale un forte boato di esclamazioni e auguri si percepì nell'aria. Nashi invece, emise un grosso sbadiglio, tutte quelle emozioni l'avevano sfinita e ora l'unica cosa che voleva era andarsene a letto. Lucy decise di farla dormire direttamente da Natsu accompagnandola in camera, era solo stancante riportarla a casa sua.
Dopo essersi accerta che Nashi dormisse tranquillamente, Lucy uscì dalla stanza della ragazza chiudendo la porta piano per non far rumore. Si diresse verso il salotto, prima di andare via avrebbe cercato un'ultima volta Natsu per informarlo di quello che era successo, ma proprio quando stava per aprire la porta d'ingresso questa si aprì da sola facendo la sua comparsa proprio quest'ultimo. L'uomo sbatté le palpebre un paio di volte, anche se il salotto era al buio, la luce della luna rifletteva sulle finestre creando penombra, abbastanza sufficiente da rendere visibile l'interno della casa, "Lucy?" sbiascicò incredulo. "Natsu, ti stavo cercando, ho portato Nashi prima del previsto" disse a bassa voce Lucy, Natsu sorrise avvicinandosi pericolosamente a lei. Lucy presa impreparata balbettò "non dovresti essere giù al bar? che ci fai qui?" "non lo so" ridacchiò lui divertito, dopo averlo osservato per bene Lucy capì che Natsu era abbastanza sbronzo, lo sguardo liquido e quel ridacchiare sconnesso, si Natsu aveva decisamente bevuto. Tentò di sorpassarlo" io dovrei andare" ma Natsu l'afferrò per bene sedendosi sul divano e facendola mettere a cavalcioni su di lui "resta con me" le soffiò a bassa voce "Natsu, no.." provò lei,  anche se la sua volontà non era del tutto coriacea. Natsu incominciò a passargli le mani dietro la schiena, insinuandole sotto i vestiti, accarezzandogli lentamente la pelle nuda, avvicinò la bocca al suo collo lasciandogli una scia di baci, un gemito involontario uscì dalla bocca di Lucy, no, non poteva succedere, Natsu era fuori controllo e presto lo sarebbe stata anche lei. Lucy scosse la testa cercando lucidità, premette le mani sul suo petto scostandolo da lei "smettila sei ubriaco" Natsu buttò la testa indietro respirando pesantemente "ho caldo" farfugliò,  si tirò su mirandola negl'occhi "quanto sei bella Luce" disse roco sfiorandogli con le dita la guancia, e Lucy per poco non perse la ragione, un desiderio bruciava in lei, ma non poteva fare una cosa del genere a Loki. Il loro rapporto era cambiato, ne era consapevole, ma non era una giustificazione per quei pensieri proibiti, stavano ancora insieme e presto si sarebbero sposati. Lucy prese la sua mano "ti prego smettila" disse con voce rotta dall'emozione, ma Natsu si avvicinò "non c'è la faccio" sospirò sfiorandole le labbra con le sue "ho promesso che non ti avrei fatto più soffrire, ma mi sta uccidendo..." Lucy si scostò guardandolo curiosa "cosa? cosa ti sta uccidendo? ", Natsu era in preda a fumi dell'alcool, e si sa in vino veritas, questa era l'occasione per Lucy di capire cosa gli passasse per la testa, "non poterti toccare, non poterti baciare.." continuò lui posandogli dolci baci sulle guance  per poi sfiorargli l'orecchio con le labbra "non poterti fare mia tutte le volte che voglio.." una risata uscì dalla bocca di Natsu, si scostò guardandola malizioso "e credimi sono molte di più di quelle che credi" sbiascicò facendo diventare Lucy rossa come un peperone. Lucy continuò a guardarlo, era questo quello che Natsu celava? lui la strinse a se mozzandogli il respiro "mi vengono ancora i brividi se ripenso a quella notte..." Lucy sgranò gl'occhi , Natsu si avvicinò al suo orecchio sussurrandogli roco "ti ho presa tra le mia braccia e ti portato su quel letto, le tue mani sul mio corpo, ti tenevi stretta  a me, le tue gambe intorno ai mie fianchi per non lasciarmi andare via, me lo ricordo..." Lucy percepì un brivido lunga tutta la spina dorsale, Natsu ricordava tutto nel dettaglio anche in quello stato, "il profumo della tua pelle è rimasto lo stesso, il sapore delle tue labbra...anche.." di questo passo Lucy non avrebbe più retto, si scostò poggiandogli entrambi le mani sul viso "non possiamo, Natsu noi non.." ma Natsu allungò il collo catturandogli le labbra, spingendo con la ligua fino a fargliele schiudere, quel bacio lento fu così dolce. Lo scatto della maniglia l'interruppe, Lucy si scostò bruscamente, inclinando la testa di lato, dalla porta entrò Cana sorprendendoli in pieno, ma la donna era così assuefatta dal alcool che non sembrò nemmeno accorgersi dei due in quella posa compromettente, avanzò barcollando verso camera sua senza dire una parola. Lucy si alzò ma Natsu la tenne per la mano "non mi lasciare di nuovo...", Lucy sospirò "ti accompagno a letto ok?", sapeva che quella testa dura non l'avrebbe mai lasciata andare e poi era meglio assicurarsi che sarebbe andato a dormire in quelle condizioni. Natsu le sorrise non lasciandole mai  la mano, e Lucy lo accompagnò verso la sua stanza, aprì la porta e non accese la luce, da quella grande finestra ne filtrava abbastanza da rendere la stanza visibile. Natsu si sedette sul letto con lei di fronte a braccia conserte "ora mettiti a dormire" gli ordinò perentoria, e a Lucy parve di parlare con un bambino, "Luce, sai che non ti farò mai passare la notte di Natale da sola, lo sai vero?" disse Natsu con un sorrisetto perfido, Lucy sgranò gl'occhi notando poi che Natsu stava pian piano smaltendo la sbornia "come fai a sapere.." "Nashi" rispose lui prontamente "mi ha detto che sareste state tu e lei da sole in casa dopo la cena" Natsu allungò una mano e Lucy l'afferrò, anche lei non voleva passarla da sola, ne aveva passati già troppi dopo la morte di sua madre. Natsu le circondò i fianchi con le braccia , attirando il corpo di Lucy a sé, il ventre di lei ormai a contatto con il suo volto. Inspirò il suo odore a pieni polmoni, mentre Lucy incominciò a passargli una mano tra i suoi capelli ribelli, "eri ritornato a casa per smaltire la sbornia vero?" in realtà prima aveva fatto due volte il giro dell'isolato a piedi, ma non le disse niente, restò in silenzio limitandosi a respirare il suo profumo "saresti venuto poi a prenderci" concluse sicura Lucy, "questa volta vi avrei portato via con me" sospirò Natsu, Lucy si fermò a pensare a quella frase, ma poi non ci fece più caso, l'uomo era abbastanza alticcio. Natsu la sciolse da quella morsa e lei si sedette accanto a lui "come mai hai portato qui Nashi?, eravamo d'accordo per domani" chiese, e Lucy incominciò a maledire il fatto che a Natsu stesse sbollendo la sbronza "te lo spiegherò domani ok? è lungo da raccontare " Natsu annuì,  per poi distendersi portandosi l'avambraccio sugl'occhi "che mal di testa" si lamentò e Lucy si voltò per guardarlo, Natsu respirava pesantemente, gl'effetti del dopo sbornia incominciavano a farsi sentire pensò, ghignando con un pò di perfidia. Gli passò una mano tra i capelli accarezzandoglieli di nuovo, "Lu, mi prometti che non andrai via appena mi addormenterò?" Lucy annuì sorridendo "te lo prometto" si accoccolò vicino a lui distendendosi su un fianco e Natsu l'avvolse da dietro, poggiando il viso tra l'incavo del collo,  Lucy chiuse gl'occhi inebriandosi del suo calore, del suo profumo, di tutto quello che era "Natsu" disse lei tenendo gl' occhi chiusi, "mm?" mugolò lui "buon Natale.."
Il mattino giunse, portando la gioia del Natale, quel venticinque di dicembre si presentava come una magnifica giornata, data la presenza del sole e del cielo azzurrissimo. Lucy aprì gl'occhi lentamente, i raggi del sole filtravano dalla finestra colpendola in pieno, si stropicciò gl'occhi infastidita. Era stesa su un fianco con Natsu dietro di lei che la teneva stretta. Ancora con gl'occhi pieni di sonno sbirciò l'orologio scoprendo con orrore che fossero già le nove, a minuti sarebbe arrivato Loki a casa sua. Tentò di sollevarsi senza svegliare Natsu ma aveva un suo braccio su di lei tenendola bloccata, lo scostò piano cercando di non svegliarlo, un mugolio di Natsu la fermò un attimo, ma quando l'uomo si rigirò dall'altra parte per riprendere il suo dolce sonno, Lucy sospirò sollevata. Stava per uscire quando diede un' altro sguardo a Natsu, pensò a quelle confessioni svelate la notte prima, che cosa doveva pensare adesso? Natsu provava qualcosa per lei o erano sole sciocchezze blaterate per colpa dell'alcool ? aprì la porta cercando di fare più piano possibile chiudendola poi, affrettandosi a raggiungere casa sua.

Lucy arrivò verso casa trovando davanti alla porta Loki, "Lucy dov'eri?" chiese lui squadrandola dalla testa ai piedi, Lucy era in pessimo stato con i capelli arruffati e i vestiti, tra l'altro gli stessi del giorno prima, tutti spiegazzati, "ho accompagnato Nashi da Natsu" farfugliò lei stringendosi il cappotto, i due entrarono in casa accomodandosi in cucina. Loki si sedette sullo sgabello continuando ad osservarla sospettoso , Lucy aprì il frigo notando con dispiacere che quest'ultimo fosse praticamente vuoto, sospirò seccata "Loki ho dimenticato di fare la spesa", ormai l'occuparsi di Nashi, il lavoro e i preparativi per il matrimonio, di cui se ne stava quasi occupandone da sola,  le portavano via tutto il tempo, la sua vita era diventata così frenetica.  Loki storse il naso facendo finta di niente, ma quel cambiamento di Lucy lo disturbava parecchio, da quando Nashi era apparsa Lucy era distratta e non più impeccabile come una volta, era a lei che dava tutte le colpe ormai. Si alzò andando vicino a Lucy stringendola da dietro "non fa nulla" mentì nascondendo il fastidio del mancato pranzo "ma oggi è Natale, è da tradizione fare il pranzo in famiglia" sbuffò scocciata, si voltò verso di lui tenendo il broncio, ma Loki le accarezzò i capelli "il Market in centro so che è di apertura straordinaria fino a mezzogiorno potremmo fare un salto" disse Loki premuroso e Lucy annuì, prima di staccarsi lo baciò e con occhi colmi di tristezza sospirò "mi dispiace", Lucy si sentiva maledettamente in colpa, ma non per via di quella sciocchezza della spesa, ma di quello che provava quando stava insieme a Natsu, incominciava a sentire il peso di quei baci rubati.

Erza scrutava con meticolosità i vari barattoli di sottaceti leggendo con attenzione l'etichetta di ognuno , quell'anno si era offerta lei di preparare il pranzo di Natale, anche per evitare di far mangiare una pizza surgelata il giorno di Natale alla piccola Nashi. Ovviamente la donna aveva già comprato tutto il necessario ma voleva ultimare con qualche pietanza in più, e dopo aver tirato dal letto tutta la sua famiglia e costretti a incominciare con la preparazione del pranzo, lei aveva fatto un salto all'unico Market aperto quel giorno. Tirò fuori l'ennesimo barattolo quando percepì uno sbuffo dietro le sua spalle, Cana era praticamente stesa sul carrello  "Erza ti ci vuole molto?" sospirò la donna alle prese con una forte emicrania, "ho quasi finito, avresti preferito forse restare a casa a pelare patate e carote insieme a Natsu e Grey?" Cana si tirò su di colpo scuotendo la testa, le era già bastata la sveglia traumatica che la donna le aveva dato in mattinata. Le due avanzarono finché Erza sporse la mano per prendere una bottiglia ma nel farlo un'altra mano fece lo stesso scontrandosi con la sua, guardò la proprietaria e si soprese nel vedere che fosse Lucy. "Erza" disse quest'ultima sorridendogli, Erza sorrise a sua volta "vedo che non sono l'unica ad ultimare i preparativi per il pranzo" disse gentile, Lucy ridacchiò nervosa "a dire la verità io starei facendo proprio la spesa, ho dimenticato di farla" disse abbassando la testa dalla vergogna, Erza rimase senza parole ma poi sdrammatizzò quella situazione "be ecco se non fosse stato per me non so cosa avrebbero pranzato quei disgraziati" indicando col dito Cana, la donna si era accasciata di nuovo sul carrello, strappando una risata a Lucy. Erza la scrutò notando gl'occhi della donna velati da una certa tristezza, "Allora buon Natale, e buon pranzo" disse Lucy voltandosi Erza la salutò tirando un'occhiata nel carrello di Lucy, notando che oltre a sottaceti e scatolette non c'era altro. In effetti il negozio era aperto quel giorno, ma non era ben fornito, era stato del tutto saccheggiato il giorno prima, "Lucy" la fermò Erza facendola girare sorpresa, "se tu e Loki vorreste venire da noi a me farebbe molto piacere" Lucy rimase stupita, "e scommetto che Nashi sarebbe molto più che felice passare il Natale insieme ai suoi genitori" continuò Erza convincendola del tutto, "va bene" rispose lei contenta, "vado a cercare Loki, deve essere qua in giro" disse poi mollando il carrello e scomparendo dietro uno scaffale. Erza continuò a guardarla, Lucy sembrava non aspettasse altro, si girò andando verso il carrello con Cana che stava cercando di riprendersi, "Erza hai finito?" chiese esasperata, "devo solo prendere qualcosa in più, abbiamo ospiti" disse lasciandola stupita.

Natsu era riuscito a scampare per mezzora alla pelatura di tutti gl'ortaggi possibili, approfittando dall'assenza di Erza, infatti, era andato a prendere Lisanna, la ragazza aveva passato la Vigilia con la sua famiglia e oggi avrebbe passato il Natale con Natsu. I due si trovavano in ascensore nel palazzo di Erza, era li che si sarebbe tenuto il pranzo, Lisanna a braccia conserte guardava di sottecchi Natsu "come è andata ieri sera?" chiese sospettosa, "bene" rispose lui con indifferenza. Le porte si aprirono e Natsu si avviò verso l' appartamento di Erza, suonando il campanello. La porta si aprì lasciando di sasso Natsu e Lisanna, davanti a loro, nell'appartamento di Erza, c'era Lucy. Restarono un attimo tutti in silenzio, Natsu a bocca aperta, Lisanna al quanto infastidita e Lucy che tentava di abbozzare un sorriso, quest'ultima si sentì fortemente in imbarazzo davanti a Natsu dopo quello che era successo la sera precedente, ora non sapeva come affrontare la cosa. In quel frangente il tempo sembrava sospeso, almeno finché da dietro Lucy apparve Nashi euforica "Natsu sei arrivato!!" urlò dalla gioia, anche se quell'urlo era niente confrontato con quello che aveva tirato quando aveva saputo che Lucy avrebbe passato il Natale con lei.  Natsu ancora confuso tentò di accennare un sorriso, "Lucy come mai qui?" chiese prontamente Lisanna nascondendo l'enorme fastidio , nel fra tempo i quattro avanzarono verso il salotto "è stata Erza ad invitarci, avevo dimenticato di fare la spesa" rispose Lucy, Natsu percepì solo "quell'invitarci" , e arrivato in salotto, con fastidio notò anche la presenza di Loki. Intanto Grey a braccia conserte accanto ad Erza osservò la presenza delle due coppie difronte a lui "ora mi spieghi come ti è venuto in mente" chiese, Erza mescolò con forza l'impasto in una ciotola, "senti è solo un pranzo, non succederà niente di grave" rispose autoconvincendosi, sapeva che tra Natsu e Lucy stava succedendo un bel casino, ma era fiduciosa, Grey roteò gl'occhi prevedendo disastri. L'attenzione di tutti fu attirata dal suono del campanello, Natsu arricciò il naso "noi siamo tutti qua,  chi è?"  chiese puntando la porta. Erza con un movimento felino rifilò la ciotola a Grey e lanciando il grembiule da qualche parte andò verso la porta sistemandosi al meglio il tubino nero che indossava, aprì la porta guardando la figura di fronte a se "non pensavo che saresti venuto" disse sorridendo, davanti a se: Gerard. L'uomo entrò  facendo la sua apparsa nel salotto, "lui è un mio amico, Gerard" disse Erza presentandolo, Gerard sorrise gentilmente a tutti, non notando che Lucy  lo guardava scioccata, Natsu notò quella reazione da parte di Lucy ma prima che potesse parlare Erza intimò a tutti di sedersi a propri posti. Il pranzo iniziò e contro tutti i disastrosi pronostici sembrava che stesse andando benone, Erza a capo tavola si preoccupava che a tutti piacesse il pranzo, Grey e Cana seduti uno accanto all'atra guardavano il cibo con disgusto, no che non fosse buono ma dopo la sbronza di ieri forse quello stufato di broccoli non era l' ideale, e Natsu lanciava sguardi furtivi a Gerard. Nashi notò di come quel pranzo fosse completamente diverso dalla cena della sera precedente, in quella casa si respirava famiglia e calore, si ritrovò a guardare Lucy, la donna sembrava felice e completamente a suo agio, a differenza di Loki, l'uomo era serio e composto, non lasciava trafelare nessuna emozione se no l'indifferenza e a tratti la noia. Loki infatti non era del tutto felice di passare il Natale con Natsu e compagnia, ma Lucy non gli aveva dato scelta, aveva visto i suoi occhi illuminarsi nel chiedergli di andare da Erza a pranzo e non era riuscito a dire di no. Il pranzo continuava tra allegria e chiacchiere, finché Natsu con un ghigno si riferì a Gerard " Gerard e tu cosa fai nella vita?" l'uomo si pulì la bocca con il tovagliolo "momentaneamente non sto lavorando, ho racimolato una piccola fortuna con il mio vecchio lavoro e ora ne sto godendo i frutti" rispose, Natsu affilò lo sguardo, aveva intuito che tra lui e ed Erza non ci fosse solo amicizia "e  di che si trattava?" ridomandò guadagnandosi uno sguardo truce da Erza, "di moda" rispose lui con calma, "o allora conosci sicuramente la rivista per cui lavora Lucy, comè che si chiama ?" chiese a Lucy sbocconcellando il pane, "Sorcere Magazine" rispose lei, con una punta di stizza, possibile che dopo tutto questo tempo quell'idiota non se lo ricordasse?, "Natsu perché non mi aiuti con la seconda portata" intervenì Erza trascinandolo per una spalla verso la cucina, sparendo entrambi dietro la porta. Gerad si girò verso Lucy scambiandosi uno sguardo d'intesa, intuendo che lei fosse l'amica di Erza che lavorava per il giornale di moda. Intanto in cucina Erza tirò fuori un tagliente coltellaccio puntandolo verso suo fratello "Natsu la vuoi smettere di fare l'interrogatorio a Gerard?" disse tagliando poi a fette il tacchino ripieno "è solo curiosità" rispose lui attorcigliandosi una ciocca di capelli puntando poi lo sguardo verso il salotto, Erza si avvicinò a lui notando che guardava Lucy, "io e te dobbiamo parlare" Natsu girò di scatto il volto "di cosa?" chiese stranito "di Lucy" rispose secca lei, "non c'è niente da dire" disse scontroso lui avviandosi verso il salone, "Natsu, sono tua sorella e mi preoccupo per te" lo fermò lei afferrandolo per mano "non devi preoccuparti, tra me e Lucy c'è solo una bella amicizia, per il bene di Nashi" la rassicurò lui, ed Erza non riuscì a capire se lo diceva a lei o a se stesso. Ritornò nel salone, notando con piacere che Gerard stava socializzando con tutti, in particolare con Nashi, "Erza hai proprio una bella famiglia" le disse lui vendendola arrivare, strappandogli un sorriso. Erza si sedette e da sotto il tavolo gli strinse la mano, ancora non poteva credere che fosse lo con lei e la sua famiglia, sicuramente se non fosse venuto avrebbe passato il Natale da solo, o peggio ancora in compagnia dell'alcool. Il pranzo continuò tra le frecciatine di Natsu e i racconti strappa risate di Cana. Erza si tirò su "Natsu perché non mi aiuti con il dolce?" "ma sempre io?" sbuffò lui, Lucy si alzò dal suo posto "Erza ti aiuto io" disse gentile avviandosi insieme a lei verso la cucina. Le due in cucina si aiutavano a vicenda, Erza prendeva le coppe di vetro e Lucy le riempiva col gelato, "grazie Erza" disse lei d'un tratto "mi sono sentita in famiglia" continuò facendo sorridere Erza, "Lucy, tu e Nashi fate parte della famiglia" le disse le stringendogli la mano e non pentendosi per niente di quell'invito . Erza vide che il gelato era finito prima di riempire tutte le coppe "c'è ne dell'altro ma nel congelatore della dispensa, vado a prenderlo" le disse lasciandola sola. Lucy voltò le spalle alla porta, sporgendo il braccio tentò di afferrare un vassoio posto in alto su una mensola, ma era troppo distante. Continuò nell'impresa finché una voce calda le soffiò sul collo dandogli brividi per tutto il corpo "aspetta" soffiò Natsu dietro di lei, allungò il braccio afferrando il vassoio con facilità, e ancora posto dietro di lei glielo passò accarezzandogli le mani. Lucy deglutì, "grazie" balbettò per poi girarsi, e trovarselo ancora davanti "Luce, in sedici anni sei cresciuta solo di così?" la canzonò dandogli dei colpetti sulla testa, Lucy gonfiò le guance, cercando di rallentare il battito cardiaco, "stupido" e Natsu rise, quel sorriso così bello le fece dimenticare la presa in giro finendo per ridere anche lei. Natsu si scostò appena "è così bello averti qui a Natale, Nashi è così..." " felice" terminò lei, i due continuarono a guardarsi finché Lisanna non apparì dalla porta "Natsu che fai?" chiese sospettosa, Natsu afferrò un coppa di gelato "assaggiò il dolce" disse sorpassandola e uscendo dalla cucina. Lucy si scostò una ciocca di capelli voltandosi e facendo finta di niente, e mentre posava le coppe sul vassoio sentiva lo sguardo predatorio di Lisanna su di lei. Il pranzo si concluse, e per fortuna tutto andò liscio nonostante i presagi negativi di Grey. Lucy e Loki decisero di andare via subito dopo,  Lucy salutò tutti lanciando un' ultimo sguardo a Natsu i due non avevano chiarito l'episodio della sera prima, di certo non era quella l'occasione giusta.

I giorni avanzarono, ormai il Natale era passato ed era giunto il giorno più aspettato da tutti, il trentuno dicembre. L'ultima notte dell'anno Nashi l'avrebbe passata con Natsu, Lucy sarebbe andata con Loki a un party molto chic sul grattacielo più alto della città, un lussuosissimo albergo, il cui proprietario, cliente di Loki, celebrava ogni anno una magnifica festa per salutare il vecchio anno. Quel pomeriggio Nashi era a casa di Romeo, i due stavano guardando un film nella camera del ragazzo, anche quel giorno il padre di Romeo era assente, ma questa volta Nashi fu tranquilla di quello. Dopo coccole e chiacchierate Romeo la stese sul letto baciandola con foga, Nashi lo sentì, si stava ripetendo la stessa identica scena dello scorso giorno, Romeo che la baciava come se avesse il diavolo alle calcagne e quella stretta allo stomaco che le impediva di respirare. Romeo, accortosi di quel turbamento smise di baciarla e guardandola accigliato disse "che cosa hai?" Nashi stette in silenzio ma poi prese coraggio, e con il volto in fiamme e un filo di voce disse "Romeo io non ho.. io non l'ho mai fatto", dal viso di Romeo non trasparì nessuna reazione, le posò un bacio casto sulle labbra e sorridendo disse "ti fidi di me, no?, non preoccuparti" Nashi annuì e lui ritornò a baciarla con foga ed esplorarla con le mani, tastandole il corpo e palpandole il seno. Nashi non era a suo agio, quella irruenza la metteva in disagio, si staccò guardandolo negl'occhi "forse dovremmo aspettare" osò, non voleva che la sua prima volta fosse così forzata per lei, ma Romeo inarcò un sopracciglio per poi scostarsi bruscamente e sbuffare rumorosamente. Nashi si tirò su componendosi "be scusa se non mi sento pronta" ringhiò lei offesa, l'aveva ferita con quell'atteggiamento, ma Romeo si girò per guardarla "non è quello, io non ti vorrei mai costringere a fare qualcosa che non vuoi, ma.." " ma?" lo interruppe lei adirata "ma non ti fidi di me, è sempre stato questo il problema, fin dall'inizio" Nashi abbassò il capo, nemmeno lei sapeva perché si comportava così, in fondo nella sua vita aveva avuto sempre fregature, per lei era normale non fidarsi e aspettarsi solo il peggio dalle persone, ma poi lo puntò con occhi ardenti "non è facile per me" Romeo si passò una mano tra i capelli, "non andremo lontani con questo atteggiamento" sospirò e Nashi sgranò gl'occhi, dandogli dello stupido mentalmente, perché non la capiva, Raccolse le sue cose "sei uno stupido" disse poi ad alta voce andando via, Romeo non la fermò, era frustrato e arrabbiato.

Intanto al Fairy Tail Natsu dietro al bancone serviva Cana versando in un bicchiere una gustosa birra a doppio malto. Cana, accanto ad Erza, puntò con gl'occhi il suo liquido rigenerante preferito  "tu e Lisanna verrete con me e Grey alla festa per capo d'anno?" chiese curiosa, Natsu scosse la testa "spiacenti, ma quest'anno c'è la piccoletta con me, voglio portarla sul tetto del palazzo dove abitavo con mio padre, per vedere i fuochi d'artificio" disse euforico, scoccando in Lisanna, seduta anche lei su uno sgabello accanto al bancone, uno sbuffo scocciato, lei avrebbe voluto andare a quella festa, erano settimane che Grey e Cana ne parlavano eccitati. Erza invece sorrise, " da bambini ogni anno papà ci portava in cima al palazzo per vedere i fuochi, era bellissimo insieme a lui" si commosse guardando intensamente Natsu. Cana schioccò uno sguardo anche a lei "e tu che farai? lo passerai con Gerard?" disse maliziosa, ignorando la faccia scocciata che Natsu aveva assunto "no, me ne starò a casa" rispose lei con una punta di amarezza, dopo il pranzo di Natale Gerard non si era fatto più vedere.

Lucy era andata a prendere Nashi da Romeo, le due in auto si stavano recando da Natsu. Nashi sembrava scocciata ed amareggiata, si massacrava le unghie dal nervosismo e Lucy notando lo stato emotivo della figlia cercò di tranquillizzarla, "allora cosa farete tu e Natsu per capo d'anno? " chiese tentando di distoglierla dai suoi cupi pensieri, "non lo so, credo niente di particolare" sospirò lei, Nashi girò il volto verso di Lucy sorridendo "tu invece andrai a un fantastico party, ci saranno un sacco di persone" disse con  aria sognante, "be se Natsu non ha niente in contrario potresti venire con me, ovviamente se lui è d'accordo" Nashi ripuntò lo sguardo sulla strada, forse non sarebbe stata una cattiva idea, magari alla festa avrebbe conosciuto qualcuno, al diavolo quello stupido di Romeo, fece uno dei suoi sorrisoni e riguardando Lucy disse "perché no?".
Le due giunsero al Fairy Tail, Nashi spinse la porta e buttando lo zainetto al di la del bancone saltò sul suo sgabello salutando in modo euforico tutti i presenti, Natsu rise di gusto a quella scena "Piccoletta come mai sei così felice?" chiese salutando poi Lucy che nel fra tempo li aveva raggiunti,  Nashi si attorcigliò i capelli tra le dita "ecco c'è una cosa che vorrei chiederti" Natsu la guardò curioso "potrei passare il capo d'anno con Lucy?" chiese di getto lasciando stupito Natsu, l'uomo sorrise un secondo dopo "certo"  disse caldamente facendo finta di niente, in realtà c'era rimasto malissimo, tutto sotto lo sguardo dispiaciuto di Erza, "sicuro?" chiese Nashi, ma Natsu scosse la testa "tranquilla, andrò alla festa con Cana e Grey" rispose fingendo indifferenza. Nashi gioì e dopo avergli stampato un bacio sulla guancia corse su di sopra per prepararsi, Nastu si passò una mano tra i capelli, dicendo a Grey, che era appena giunto, di dargli il cambio. Lucy notò quell' atteggiamento insolito di Natsu, decise di seguirlo. Entrò nell'ufficio trovandolo seduto con lo sguardo assorto "ei" disse lei attirando la sua attenzione, Natsu si voltò sorridendogli "ei" contraccambiò. Lucy si avvicinò  appoggiandosi sulla scrivania di fronte a lui "va tutto bene?" chiese preoccupata e Natsu annuì, i due si guardarono intensamente finche Lucy abbassò la testa di colpo, non riusciva a reggere quello sguardo. "Natsu quello che mi hai detto la sera della vigilia" disse con voce tremante "quelle parole.." ma Lucy non finì la frase che Natsu la interruppe "erano solo sciocchezze di un ubriaco, avrei fatto così con chiunque, perdonami se ti ho molestato" disse ridacchiando, Lucy mugolò un "non ti preoccupare" chinando la testa, quell'affermazione avrebbe dovuto sollevarla, invece una certa amarezza si fece sentire fortemente. Natsu si porse in avanti verso di lei "a proposito, non mi hai detto perché hai portato Nashi prima" Lucy sgranò gl'occhi Era passata una settimana da allora e ormai era sicura che Natsu non glielo avrebbe più chiesto data la scarsa memoria "emm ecco, in realtà abbiamo litigato ed scappata da te" gettò, non voleva dirgli bugie, Natsu inarcò un sopracciglio "scappata?" ripeté incredulo, e Lucy annuì, pregando che la smettesse con le domande. Natsu si tirò su poggiando  le mani sulla scrivania parallele al corpo di Lucy sporgendo con il viso sempre più vicino a lei studiandola "Natsu che..." balbettò lei, "perché è scappata? lo fa solo per le cose gravi" chiese puntandogli gl'occhi nei suoi, Lucy respirò pesantemente "mio padre gli ha detto delle cose" provò a dire cercando di scacciare quel turbinio di emozioni che Natsu le dava solo standole di fronte. Natsu si scostò, sembrava adirato "cosa gli ha detto?" "Natsu non è niente di certo, mio padre non gli ha detto del tutto la verità" "Lucy cosa?" ringhiò Natsu in preda a una crisi di nervi, Lucy inclinò la testa, "Hanno offerto a Loki un lavoro fuori città e mi ha chiesto di trasferirmi con lui dopo il matrimonio" disse poi. Natsu stette in silenzio stringendo un pugno dalla rabbia " ma io non ancora deciso, non so che farò ma mio padre ha pensato bene di dirgli a Nashi che avevo già deciso" si giustificò Lucy alzandosi e andando verso di lui, ma Natsu stava ancora in silenzio, "Natsu non penserai che voglia separarti da Nashi vero? non lo farei mai"  disse con voce tramante, " tu non ti trasferirai " sbottò Natsu, che dopo tutto quel silenzio finalmente dava voce a propri pensieri, Lucy rimase attonita, "tu non andrai da nessuna parte" ripeté quasi ordinandoglielo. Lucy si ritrovò a guardarlo "ora che siamo insieme non puoi lasciarci di nuovo, resta con noi" continuò con voce triste, Lucy notò che stava usando il plurale "Natsu io no so che fare,  tutti non fanno altro che pretendere da me, mio padre, Loki e adesso anche tu" disse con voce rotta dal pianto, quella situazione ormai la stava logorando. Natsu chinò il capo  "dovevi chiedermi di restare molto tempo fa" concluse lei andando via, cercando di non piangere più, e lasciandolo solo. Natsu era irato, poggiò le mani allo schienale della sedia stringendolo con forza e poi, dovuto ad un attacco d'ira, diede una brusca manata a una pila di fogli posti sulla scrivania, facendoli cadere rovinosamente a terra.

La notte di capo d'anno era giunta ormai mancava solo un'ora alla mezzanotte. Nashi era alla Festa con Lucy e Loki, quel loft era una meraviglia, musica e cibarie intrattenevano splendidamente gl'invitati e la vista da lassù era uno spettacolo. Ma Nashi non stava vivendo la festa come lei voleva, seduta su un divanetto, pensava a Romeo e a quanto gli mancasse.

Quella notte era fredda, il vento soffiava ed Erza in piedi sul tetto di casa osservava il cielo, stringendosi una coperta addosso. Appoggiata sul muretto che faceva da recinsione, aspettava in solitaria la fine dell'anno, finché non sentì la porta delle scale aprirsi, pensò che probabilmente fosse Natsu, aveva capito che mentiva riguardo al andare alla festa, l'aveva fatto per tranquillizzare Nashi. Ma quando si voltò rimase sorpresa nel vedere Gerard. L'uomo si avvicinò sorridendogli "posso farti compagnia?" chiese ed Erza annuì, Gerard l'avvolse da dietro e la donna poggiò la testa sulla sua spalla, Erza si godette quel momento, senza fargli domande senza chiedergli niente, si limitò a farsi stringere. Per lei era perfetto così finire l'anno con lui, e iniziarlo con lui.

Intanto in casa Dragneel,  Lisanna stava  sdraiata sul divano, guardando il soffitto e stringendosi un cuscino sul petto "potremmo raggiungere Cana e Grey alla festa , faremmo in tempo per la mezzanotte se andiamo adesso" disse a Natsu mentre si avvicinava a lei, la donna voltò la testa guardandolo "dato che Nashi ha deciso di trascorrere il capo d'anno con Lucy" continuò, Natsu abbassò lo sguardo, in realtà non ne aveva proprio voglia, era ancora giù di tono per quello che era successo con Lucy e poi  avrebbe voluto passare l'ultima notte dell'anno insieme a Nashi, ma la sua piccoletta aveva voluto andare alla festa con Lucy lui non glielo aveva impedito. Lisanna si tirò su "allora?" chiese spazientita, ma Natsu non fece in tempo a rispondere che il campanello suonò, non rispose e andò ad aprire facendo sbuffare Lisanna. Natsu quando aprì la porta si trovò davanti Romeo, "Romeo che ci fai qui?" chiese stranito, ormai mancava poco alla mezzanotte "sono venuto a parlare con Nashi" disse lui con un certo timore, "ma Nashi non è qui" rispose Natsu dispiaciuto "ma come? mi ha detto che l'avrebbe passato con te il capo d'anno" chiese incredulo Romeo, "è andata a un party con Lucy" rispose lui non capendo il perché di quella visita. Romeo si passò una mano tra i capelli, sfuggendogli qualche imprecazione, "abbiamo litigato e.. volevo parlargli" disse poi, Natsu si ritrovò a guardarlo, per un attimo rivide il se stesso di sedici anni fa, quell'espressione amareggiata e quel totale senso di colpa. Romeo puntò lo sguardo sull'uomo che aveva di fronte "Natsu non voglio lasciarla indietro" disse sincero. Natsu lo guardò deciso, illuminandosi disse "ti porto da lei"  creando un sorriso d'aspettativa in Romeo. Natsu  entrò di corsa in casa afferrando le chiavi dell'auto, uscendo e sbattendo la porta tutto sotto lo sguardo attonito di Lisanna, la donna fissò la porta qualche secondo fin quando non  si riaprì entrando Natsu con espressione seria , afferrandola per la mano "vieni" disse soltanto, scioccando la ragazza  e trascinandola fuori dall'appartamento "Natsu dove? fammi mettere le scarpe almeno".

Lucy si guardò intorno cercando Nashi, finché non la trovò davanti a una vetrata, andò accanto a lei stringendola "ei, forse ti aspettavi una festa diversa?" chiese premurosa, Nashi scosse la testa "no, qui è fantastico, sono io ad essere fuori posto" Lucy le passò le mani sulle braccia, "è per Romeo vero?, ho notato di quanto fossi triste oggi" Nashi annuì sconsolata, "la verità è che non faccio altro che imporgli ciò che voglio, non preoccupandomi di quello che vuole lui" Lucy la guardò, anche lei in passato aveva fatto così con Natsu e solo ora si rendeva conto del male che gli aveva fatto. Gli diede una carezza sul viso " Nashi devi aprire il tuo cuore, solo così vedrai cosa vogliono davvero le altre persone" le consigliò, Nashi annuì, Lucy riusciva a farla stare meglio, la donna l'afferrò poi per la mano "dai manca poco alla mezza notte cerchiamo Loki" gioì trascinandola per la sala. Intanto all'ingresso del palazzo Natsu inchiodò l'auto, con una brusca sterzata terrorizzando Lisanna e Romeo a bordo con lui, la fortuna volle che Lucy, prima di quella discussione, gli aveva lasciato per qualsiasi evenienza  il nome e l'indirizzo dell'albergo dove si sarebbe tenuto il party, su un  bigliettino, e quindi riuscirono ad arrivare da Nashi senza problemi . I tre scesero dall'auto entrando nell'hotel  e frettolosamente raggiunsero gl'ascensori, Romeo piggiò con insistenza il pulsante per la chiamata "dobbiamo andare all'ultimo piano" disse Natsu guardando l'orologio, mancavano cinque minuti esatti ma quei maledetti ascensori non ne volevano sapere di scendere. Romeo chinò la testa in segno di resa ma Natsu lo afferrò per la spalla "le scale prendiamo quelle" urlò, Lisanna a braccia conserte lo guardò accigliata " non starai dicendo sul serio? trenta piani di scale?" Natsu non demorse e trascinando Romeo urlò "tu aspetta l'ascensore ci vediamo su, puntale a mezzanotte ok?" strappando un risata in Lisanna. Al piano di sopra tutti erano pronti, con bottiglie alla mano e sorrisi sgargianti, Nashi fissava la porta d'ingresso come se stupidamente potesse apparire Romeo da un momento all'altro, nel fra tempo proprio Romeo arrancava faticosamente, quella scala sembrava non finire mai, Natsu si voltò "forza" disse afferrandolo per il braccio e trascinandolo su, anche lui però incominciava a sentire la stanchezza, i piedi pesanti e muscoli delle gambe bruciargli. Nashi diede un'ultima occhiata alla porta, e fu proprio in quel momento che questa si aprì facendo la sua apparsa Romeo, Nashi sorrise incredula raggiungendolo seguita da Lucy , Loki non accortosi di niente era rimasto davanti alle vetrate aspettando la mezza notte "Nashi dove vai?" chiese stranita trovandosi davanti Natsu "Natsu che sta succedendo?" chiese ancora più incredula, Natsu si avvicinò puntando il dito verso Romeo e Nashi "missione d'amore" disse ridacchiando lasciandola sorpresa. Nashi continuava a sorridere pensando che forse aveva esagerato con lo champagne quella sera, non poteva essere Romeo quello davanti a lei, il ragazzo si avvicinò "io no posso dirti come andrà tra di noi, ma so quello che provo adesso" disse ancora con il fiatone, Nashi annuì e Romeo le prese la mano portandosela al cuore "questo batte per te con o senza sesso, se vuoi aspettare aspetteremo" Nashi non disse niente, presi com'erano entrambi non si erano accorti del conto alla rovescia che era iniziato. Intanto Lucy e Natsu erano ancora un accanto all'altro "forse adesso dovrei intervenire" disse lui, ma Lucy lo afferrò trascinandolo a se "aspetta non vorrai interromperli proprio adesso" pigolò lei, intanto nel salone poteva sentirsi il conto alla rovescia "cinque, quattro, tre" Natsu rimase li a fissarla con Lucy che lo teneva stretto a se "due, uno". Un boato arieggiò nell'aria dando inizio al nuovo anno, Nashi e Romeo si baciarono intensamente, come tutte le coppie presenti nel loft, Lucy con occhi sgranati si rese conto di tenersi stretto Natsu, lui le sorrise "abbiamo iniziato l'anno insieme" disse incatenandola a lui con quello sguardo sereno. Lucy si scosse mollando la presa fece in tempo a staccarsi che proprio dietro di lei giunse Loki, con aria incredula nel trovarsi Natsu davanti, qualche secondo dopo arrivò anche Lisanna corrucciata, aveva perso il bacio che si da allo scadere del countdown. Il tempo dopo la mezza notte passò lentamente Nashi e Romeo ballavano lentamente, e dopo una bella spiegazione, anche Loki e Lucy e Natsu e Lisanna, ballavano insieme festeggiando il nuovo anno. Con quella musica lenta come sotto fondo Lucy si strinse a Loki appoggiando il viso sulla spalla, guardò Nashi e le si riempì il cuore nel vederla felice, roteò poi gl'occhi intravedendo Natsu, anche lui sembrava felice con Lisanna tra le sua braccia, chiuse gl'occhi stancamente lasciandosi cullare. Loki la voltò in modo che ora lei desse le spalle a Natsu. L'uomo faceva ballare Lisanna,  ma il suo sguardo era puntato su Lucy, quelle parole dette durante la notte della vigilia non erano sciocchezze, ma questo lei non l'avrebbe mai dovuto sapere.....

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Capitolo 21
*** 21-flashback ***


~Ciao a tutti eccomi con un nuovo capitolo!! Allora piccola introduzione, questo è un "capitolo speciale" ovvero un intero capitolo flashback sugl'avvenimenti di Lucy e Natsu prima della storia da me narrata finora. Quest'idea mi era balenata in testa in passato, ma che ho poi abbandonato, ma qualche tempo fa una mia cara lettrice ( Sayaka chan 94)  mi ha ridato l'impulso per metterla all'opera. Detto questo spero che l' idea piaccia a tutti e che l'aggiornamento sia di vostro gradimento, il prossimo capitolo seguirà normalmente le vicende della storia. Ancora un saluto e un ringraziamento a TUTTI, ma proprio TUTTI TUTTI!! un bacio alla prossima.

E quando la vita sembra seguire il giusto ordine che tu le hai imposto, e li che ti stravolge l'amore, sconvolgendotela proprio quando meno te lo aspetti.

Il mese di settembre era da poco iniziato, e con lui tutta la routine abbandonata prima delle vacanze. La prima campana dell'anno suonò anche alla Fairy High, le lezioni iniziarono e tutto sembrava andare nella norma come al solito per Lucy, studentessa modello dotata di bellezza e buon cuore . Durante le prime ore di lezioni, la ragazza si trovava in palestra per svolgere attività fisica, Lucy in tenuta sportiva, intenta a raccogliersi i capelli in due codini stava accanto a una sua cara amica "Mi chiedo cosa ci sia da sospirare così tanto Biska" chiese con tono contrariato, la ragazza in questione stava seduta a gambe incrociate con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani a reggerle il viso "Alzack" sospirò con aria sognante, facendo roteare gl'occhi a Lucy. Bisca girò il volto per guardarla "Lucy sono cinque anni che ti conosco, non ti ho mai visto interessata a nessuno, come è possibile?" chiese stupita, Lucy chinò la testa,  era molto corteggiata a scuola data la sua bellezza, ma lei aveva sempre rifiutato le avance, non che fosse una ragazza snob, ma tra tutti quei ragazzi non c'era mai stato nessuno capace di rubarle il cuore "be ecco.." farfugliò,  Bisca si tirò su afferrandole le mani, "è l'ultimo anno, mi prometti che almeno ci proverai ad uscire con qualcuno?, vorrei vederti felice.." Lucy la guardò decisa "ma io sono felice, ho la tua amicizia e quella delle altre e..." "ma l'amore è un altra cosa!" la interruppe Bisca cogliendola impreparata, Lucy abbassò lo sguardo "cosa si prova?" chiese ingenua " non fai altro che pensare a quella persona" rispose lei infervorata, non parlavano mai di ragazzi "come fai tu con Alzak?" chiese Lucy spontanea creando un certo imbarazzo all'amica "be.. si" rispose con le guance in fiamme, "e arriverai a fare cose folli pur di starci insieme" continuò con occhi luccicanti. Lucy la guardò sorridendo provando anche invidia, lei non aveva mai provato niente di quello che Bisca parlava, l'amica dovette accorgersi di ciò perché a un certo punto la guardò con compassione  "vedrai arriverà anche per te, sarà improvviso e violento, tanto da stenderti k.o"  la rassicurò con un sorriso.
Lucy stava ancora guardando Bisca quando improvvisamente percepì un colpo alla testa, così forte da stenderla a terra.  L'ultima cosa che riuscì a vedere fu Bisca chinata su di lei "Lucy - Lucy!!" tentò di chiamarla agitatamente, Lucy  cercò di tirare su la testa accennando un lieve sorriso, per poi svenire.

La Fairy High era un istituto di prestigio, e l'edificio era fornito anche di un' infermeria per qualsiasi evenienza. Lucy aprì debolmente gl'occhi guardando il soffitto bianco, la prima cosa che percepì fu un fitta dolorosissima alla testa roteò gl'occhi trovandosi, seduto  accanto al lettino sul quale era distesa, un ragazzo. Sgranò gl'occhi, nel trovarselo così vicino, il ragazzo era disteso per metà su letto e dormiva. Si dormiva beatamente.  Lucy si guardò intorno spiazzata, in quella stanza non c'era nessuno oltre a loro, cosa doveva fare, forse svegliarlo? e poi chi era? l'osservò ancora un altro po' riconoscendolo come uno studente della scuola, non erano amici e non si erano nemmeno mai parlati, ma Lucy aveva buona memoria visiva ricordandosi di averlo già intravisto nei corridoi o in palestra dell'istituto. Si tirò su faticosamente mettendosi seduta, e allungando le dita lo punzecchiò su una spalla, ma ciò che ne ricavò fu solo un mugolio, Lucy  sospirò esasperata riprovandoci,  e dopo vari tentavi il ragazzo aprì pigramente gl'occhi sbadigliando sonoramente. Il giovanotto si stropicciò gl'occhi " finalmente ti sei svegliata, come stai?"  chiese sorridendo lasciando la ragazza interdetta, Lucy si schiarì la voce e con tono formale si riferì a lui "scusami ci conosciamo?"  "ancora no, io sono Natsu e tu?" "Lucy" rispose lei confusa, quella situazione era al quanto bizzarra.  Natsu rimase li ad osservarla sorridendo e quel silenzio incominciò ad imbarazzare Lucy, la ragazza ignorò quella strana fitta che le si era creata all'altezza dello stomaco, "potresti spiegarmi cosa è successo?" chiese ricordandosi di essere in' infermeria, "a niente di che, sei stata colpita da una pallonata, sei caduta e ai preso una botta in testa svenendo" rispose lui con tranquillità stiracchiandosi come un gatto, Lucy lo guardò un attimo perplessa , si portò poi una mano dietro la testa, al di sopra della nuca, e tastando con le dita notò un bernoccolo. Lucy si ricordò improvvisamente, quel colpo improvviso e le urla di Bisca, "chi è stato l'idiota?" chiese sbuffando massaggiandosi le tempie per dar sollievo al mal di testa, una risatina isterica uscì dalla bocca di Natsu "c'è l'hai davanti" rispose lui passandosi una mano dietro ai capelli, e Lucy arrossì vistosamente, "emm ecco..." farfugliò, "che figuraccia" pensò tra se e se, ma Natsu le tolse l'imbarazzo "mi dispiace" si scusò e Lucy si sciolse. Davanti a quell'espressione dispiaciuta non poté che scrollare la testa, quel tanto che riuscì a fare dato le fitte dolorose, "non fa niente" disse gentile. I due continuarono a guardarsi finché Lucy tentando di spezzare quel contatto visivo così intenso ma allo stesso tempo imbarazzante, disse "ho sete",  fece per voltarsi dall'altra parte per prendere il bicchiere posto sul mobiletto  vicino al letto, ma Natsu balzò in piedi "aspetta ci penso io" intervenne allungandosi  verso il bicchiere,  stendendosi praticamente sul letto, o meglio sul suo ventre creando In Lucy in piccolo balzo sorpreso, si sarebbe aspetta che Natsu avesse fatto il giro del letto e non  allungarsi in quel modo spalmandosi su di lei "e meglio che non ti affatichi" continuò lui tranquillamente avvicinando il volto terribilmente al suo, così tanto che Lucy a momenti poté sfiorargli con  le labbra la guancia. Natsu afferrò il bicchiere e poi mettendosi seduto sul letto di fianco a lei glielo passò "grazie" farfugliò  la ragazza deglutendo l'acqua a piccole sorsate. Lucy staccò il bicchiere dalla bocca tenendolo tra le mani, le labbra inumidite "non dovresti andare? non hai lezione?" chiese ma Natsu le sorrise ancora, "non preoccuparti starò qui finché non andrai via anche tu, non ti lascerò da sola" e il cuore di Lucy perse un battito, con quella innocente affermazione Natsu le aveva provocato una sensazione mai provata. Lucy chinò la testa scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "grazie" soffiò non notando gl'occhi di Natsu puntati sulle sue labbra umide, Lucy tirò su lo sguardo e Natsu trasalì, " allora Luce sei nuova della scuola?" chiese lasciando di sasso Lucy, non sapeva se essere più arrabbiata per il fatto di non essersi mai accorto di lei in cinque anni di scuola o per averle sbagliato il nome, chinò la testa "Lucy" sibilò con una punta di stizza, stringendo il bicchiere di carta tanto da farlo scoppiettare rumorosamente.  Natsu stava per dire qualcos'altro ma l'arrivo di un' addetta all'infermeria interruppe i due "Natsu ancora qui?" chiese con stupore , "ciao Grandine" rispose voltandosi verso quella bella e giovane donna, ad occhio e croce poteva avere una trentina d'anni, anche meno "avrai saltato minimo tre ore di lezione, avrai dei guai con il preside" continuò  avvicinandosi a Lucy, Natsu si scostò lasciando che la donna si prendesse cura di lei. Grandine tirò fuori dal taschino del camicie una piccola torcia puntandola sul volto di Lucy,  illuminandola da un occhio all'altro, "Lucy direi che ora puoi lasciare l'infermeria" sentenziò gentile lasciandole una carezza sul mento, Lucy sorrise era così materna. "Puoi fidarti di Grandine lei è la migliore, lavora in ospedale e fa volontariato a scuola" disse Natsu elogiando la sua amica "e tu piccolo adulatore, sempre più uguale a tuo padre eh?" sogghignò Grandine lasciando in Nastu un'espressione orgogliosa. Lucy si tirò su, aspettando che Grandine le desse la giustifica per rientrare in classe, Natsu accanto a lei la guardò un'ultima volta "allora ci si vede, ciao Luce" disse andando via e  ignorando il "Lucy" sibilato per la seconda volta da Lucy. Lei lo guardò andare via, Natsu passeggiava in modo tranquillo con le mani dietro la testa, fischiettando in modo spensierato. Grandine si voltò passandogli il foglietto, "hai dormito per ben tre ore, ma mostrando questo al professore  non subirai niente"  disse la donna facendole un occhiolino, Lucy  la ringraziò per poi avviarsi verso la sua classe. Pensò a Nastu, le era stato accanto per tutte quelle ore e probabilmente ne avrebbe pagato le conseguenze, si portò una mano sul cuore stringendo la giustifica fino a stropicciarla tutta, che cosa era quella fitta che provava ogni volta che pensava a quel ragazzo?

Passò qualche giorno, quel pomeriggio nell'istituto della Fairy High le lezioni erano finite già da un pezzo , ma la biblioteca studentesca era rimasta comunque aperta per permettere agli studenti di usufruire liberamente di quello spazio. Il silenzio regnava sovrano, almeno in quasi tutto il locale, perché in una certa corsia poteva sentirsi un po' di trambusto, "se non ti avessi fatto beccare a quest'ora non saremmo qui, babbeo" ringhiò un ragazzo corvino, Natsu affilò lo sguardo "Stupido Grey, sei tu che ti sei fatto beccare" latrò l'altro. Natsu Dragneel e Grey Fullbuster, quei due non facevano altro che combinarne, per chi non li conoscesse poteva pensare che ci fosse dell'astio tra i due , ma in realtà il loro legame era forte e unico, letteralmente. Cresciuti insieme, dividevano gioie, e in questi casi dolori, quel mattino avevano architettato l'ennesimo scherzo ai danni di quel secchione primo della classe, il quale si rifiutava spesso di passare loro il compito, peccato che quella secchiata d'acqua posta a tranello sullo stipite della porta non  colpì che il preside, giunto quel giorno per fare una ispezione a sorpresa. Il preside Gaelbolg conosceva i suoi polli,  bastò semplicemente un'occhiataccia ai due e un suo dito in direzione della presidenza.  Per punizione quel pomeriggio avrebbero dovuto riordinare la biblioteca scolastica,  Grey con le braccia conserte tirò su il naso "è altissimo lassù e non abbiamo la scala" constatò, "reggimi ci metterò un attimo" rispose Natsu, e Grey mise le mani a coppa dandogli la spinta per salirgli sulle spalle, "dovresti smetterla di mangiare così tanto, pesi quanto un maiale" borbottò creando un grugnito indispettito in Natsu "sei tu che sei una femminuccia" "se non ritiri quello che hai detto ti faccio cadere pezzo di cretino", i due avrebbero potuto continuare così tutto il pomeriggio, ma qualcosa, anzi qualcuna attirò l'attenzione di Natsu, da quell' altezza riusciva a vedere al di la degli scaffali, "Luce" sussutrò a bassa voce vedendo la figura longilinea della ragazza, appartata in un angolo della biblioteca. Lucy, seduta a un tavolo mangiucchiava una matita sfogliando un libro con poca voglia, non accorgendosi di essere spiata. Natsu rimase li imbambolato a guardarla ignorando le lamentele di Grey "Natsu non c'è la faccio.." disse l'amico straziante, ma Natsu in quel momento era troppo concentrato nell'osservare Lucy, "Natsu" ripeté disperato Grey prima di mollare la presa. Un boato,  un grosso boato fu quello che si sentì in tutta la biblioteca.
Lucy camminava annoiata per i corridoi della biblioteca, fermandosi notò un libro che le interessava, volle prenderlo e si sporse alzandosi con le punte, ma faceva fatica lo stesso, tentò di allungare ancora un po' il braccio finché non sentì una voce dietro di lei, "aspetta". Lucy sentì quella voce famigliare, inclinando il viso lo rivide "Natsu" disse sorpresa, il ragazzo le prese il libro passandoglielo direttamente, Lucy lo afferrò girandosi verso di lui. Con le spalle contro lo scaffale strinse quel libro fino a farsi sbiancare le nocche, "ciao" farfugliò con gambe tremanti, chiedendosi mentalmente il perché di quel batticuore improvviso, "come stai?" chiese lui, "meglio", di solito Lucy era molto più socievole di così, ma la vicinanza di quel ragazzo le faceva aumentare la salivazione impedendogli di parlare. Lucy si scostò una ciocca di capelli dal viso "anche tu qui per studiare?" chiese "non proprio" rispose lui ridacchiando, rimanendo in silenzio poi. Natsu stette li, continuando a guardala immensamente e Lucy incominciò a sentire imbarazzo "io stavo per andare via" disse celando il rossore e Natsu si scostò, "ti accompagno ti va?"  e Lucy annuì. I due incominciarono a camminare, "Natsu perché zoppichi?" chiese lei preoccupata, ma Natsu sorrise sghembo "niente di che" sminuì, "ti va di andare a una festa?" chiese di getto lasciandola sorpresa, "al Mercurius, conosci?" continuò spingendo la porta dell'uscita dalla scuola. Lucy annuì, conosceva quel posto e a lei non era permesso andare li, come altre moltissime attività, gl'unici eventi a cui poteva partecipare erano quelle pompose feste organizzate dal padre o dai suoi soci. Lucy scosse il capo, "mi dispiace, ma non posso" ma Natsu le sorrise lo stesso, nascondendo la delusione, il suono del clacson interruppe i due, e Natsu voltandosi poté vedere quella macchina di lusso con tanto di autista, Lucy si vergognò, non le piaceva ostentare la ricchezza della sua famiglia, "ciao" disse lei con amarezza, Natsu percepì quel sottile dolore, salutandola a sua volta.

Lucy tornò a casa, era ormai ora di cena e quando entrò nel salone fu sorpresa e felice nel vedere la sua cara cugina che abitava fuori città, Michelle. Le due si abbracciarono calorosamente prendendo posto al tavolo. Quella sera anche Jude, il padre di Lucy, era presente alla cena e seduto a capo tavola non faceva altro che elogiare l'istituto che la perfetta Michelle frequentava, "Michelle tu si che dai gioie ai tuoi genitori, Lucy non ne vuole sapere di frequentare quell'istituto femminile di tanta fama" borbottò lanciando occhiate contrariate alla figlia, ma Lucy dal canto suo non le importava, quella era l'unica piccola vittoria che era riuscita ad ottenere dal padre, adorava la Fairy High e quasi le dispiaceva nel diplomarsi quell'anno. La serata continuò e quando Michelle saluto lo zio per ritornare a casa, Lucy ne approfittò per accompagnarla alla porta, stringendola sotto braccio le regalò il sorriso più bello che Michelle avesse mai visto "Lucy, sei radiosa" disse notando quella luce negl'occhi, Lucy si portò una mano sul cuore, "c'è un ragazzo che ho conosciuto si chiama Natsu..."

Calò definitivamente la sera, Lucy era in sottoveste, nella sua stanza, stava finendo il compito che le era stato segnato per l'indomani, si tirò su dalla sedia e sbadigliando andò per spegnere la luce, un rumore dalla finestra l'attirò , probabilmente i rami dell'albero avevano picchiato contro il vetro, creando quel  rumore. Si avvicinò alla finestra semi aperta "Ciao Luce!!" urlò Natsu a trentadue denti spuntando all'improvviso, Lucy urlò dallo spavento facendo spaventare anche lui tanto da fargli perdere l' equilibrio. Prontamente Lucy lo afferrò per le braccia spingendolo all'interno della stanza, se non fosse stato per lei si sarebbe spiaccicato in terra. Con il fiatone e le gambe tremanti Lucy balbettò "Natsu che ci fai qui?" "ti sono venuto a trovare" rispose con tranquillità, sollevandosi da terra e lasciandola basita, i due si sedettero su letto.  Lucy tentò di coprirsi con la vestaglia, "come hai fatto a sapere dove abito?" chiese agitata nel trovarselo così vicino, Natsu si grattò la guancia con le dita "be villa heartphilia è abbastanza evidente non credi?"  rispose e Lucy annuì cogliendo poi che Natsu si era informato su di lei allora, "e la festa?" chiese inclinando la testa di lato, ma Natsu scrollò le spalle, "era solo l'ennesima del Mercurius, andremo alla prossima", Lucy percepì solo dopo quel plurale usato, era giusto essere sincera con lui "Natsu, io non potrò mai venire a una festa con te" disse con tristezza, Nastu la guardò restando in silenzio, e Lucy incominciò a stropicciarsi la vestaglia con le dita "mio padre non mi permette di uscire e mi costringe a frequentare solo gente di alto rango" temendo che con quelle parole potesse offendere Natsu, ma il ragazzo si porse verso di lei, "e tu Luce cosa vuoi?" chiese lasciandola spiazzata, nessuno mai glielo aveva chiesto, lo guardò sorridendo "vorrei essere solo felice, e non è la ricchezza che me la darà" rispose facendo sorridere Natsu. Passarono la notte a parlare, di aspettative sogni  e passato, e ne passarono anche altre, Natsu andò più di una volta a trovarla, sapeva che il padre di Lucy non le permetteva di uscire liberamente, ma lui si accontentava di vederla anche li, nel buio di quella stanza.

 Settembre avanzava lentamente, e ormai gli studenti alla Fairy High avevano ripreso il ritmo abituale delle lezioni. Era pausa pranzo, nella mensa della scuola gli studenti pranzavano tra una chiacchiera e l'altra. Natsu seduto tra Cana e Grey, si guardava intorno cercando una bionda in particolare, tra i due c'era solo amicizia, anche se Natsu più di una volta avrebbe voluto afferrarla e baciarla, ma i loro incontri erano ridotti a poche ore di qualche sera ogni tanto, ,mentre a scuola i loro incontri erano fugaci, fatti di sguardi e sorrisi. "Cana come è andata poi con Eucliffe?" chiese Grey d'un tratto, tra i tre c'era una certa confidenza ed era normale chiedersi reciproche cose, anche se Natsu non aveva ancora parlato di Lucy ai due, temeva la reazione, sapeva che lui e Lucy facevano parte di due mondi diversi, e poi Lucy non era l'avventura da raccontare, era qualcosa di così bello che voleva essere l'unico a condividere quel segreto.  Cana si tirò su i capelli legandoseli in una coda alta  "cosa vuoi che sia, abbiamo scopato una volta sola" rispose lei senza pudore, a Cana non importava nulla, lei era così non le interessava fare la facciata della brava ragazza, anche perché non lo era. I tre puntarono lo sguardo proprio dove si trovava Sting Eucliffe , intorno a quel tavolo c'era tutta  l'alta società del paese, "io sono solo una novità da provare, per lui va bene una Sherry Blendy, una Flare Corona, una Lucy heartphillia"  con quell' ultimo nome Natsu voltò di scatto la testa verso di lei "che vuoi dire?" chiese "che fanno parte tutti del loro mondo di ricchezze e favole mentre noi, noi siamo solo la plebaglia con cui divertirsi", Natsu notò lo sguardo di consenso che Grey fece, ripuntando lo sguardo su quel tavolo, vide che arrivò anche Lucy sorridente, si tirò su andando via senza dire una parola, era così che Lucy lo considerava? "che gli è preso?" chiese Cana perplessa, ma anche Grey scosse la testa non capendo quell'atteggiamento.

Passarono i giorni, quel pomeriggio pioveva a dirotto, e Natsu era stato convocato in presidenza, questa volta Grey l'aveva scampata mentre lui era stato beccato. Seduto nella saletta, aspettava la sua punizione, quando dalla presidenza uscì proprio Lucy, lei faceva parte del comitato studentesco e se si trovava li era sicuramente per burocrazia, i due sgranarono gl'occhi nel vedersi, era passata una settimana da quando Natsu era andato a trovarla l'ultima volta, e a Lucy mancava terribilmente, si avvicinò a lui sorridendogli "Natsu" disse, e lui dopo averla guardata inclinò la testa di lato ricordandosi il discorso in mensa da parte dei suoi amici. Lucy chinò la testa imbarazzata "non sei più venuto a trovarmi," disse amaramente "avevo da fare" rispose lui incrociando le braccia al petto, Lucy ci rimase malissimo, che si fosse già stancato di lei?  "mi chiedevo se staser.." Natsu scattò in piedi interrompendola, "c'è una super festa al Mercurius, non me la perderei per niente al mondo, sai comé" la liquidò freddamente entrando poi in presidenza. Lucy rimase ad osservare la porta chiusa, Natsu sembrava un'altra persona da quella che aveva conosciuto, si portò la mano sul cuore sentendo una fitta, ma no come quelle che di solito provava quando era con lui, questa volta era dolorosa.
Quella sera la pioggia aveva smesso di cadere, e Natsu era stato trascinato contro voglia a quella stupida festa al Mercurius, Cana e Grey avevano notato quell'insolito atteggiamento da parte dell'amico, e quale distrazione era meglio delle feste alcoliche che il Mercurius offriva?.  Intanto Lucy guardava fuori dalla finestra dalla sua stanza con aria corrucciata, "quell' idiota" sbuffò, non capiva quell'atteggiamento ma sicuramente c'era qualcosa che turbava Natsu, una scintilla scattò in lei, se non era Natsu ad andare da lei, sarebbe andata lei da lui. Aprì la finestra, sarebbe scesa dall'albero, doveva essere semplice dato che Natsu lo faceva sempre, ma quando guardò giù il terrore l'assalì, forse era meglio scendere le scale in modo furtivo, suo padre era chiuso in ufficio, dall'altra parte della villa, sicuramente non se ne sarebbe accorto.
La festa procedeva seguendo i suoi standard, Cana già ubriaca si era appartata in compagnia di qualcuno, e Grey su di giri incominciò a cercare anche lui qualche pollastrella da accalappiare. Natsu invece non aveva nessuna voglia di stare la, era in un altro posto che in quel momento desiderava essere, si guardò intorno e rimase basito nel vedere quella familiare figura bionda vagare per la vecchia miniera con aria spaesata. Lucy fu avvicinata da un ragazzo, "come sei carina, ti va di fare un giro?" sbiascicò afferrandola per un braccio "emm ecco io.." Lucy si staccò ma quello sembrava non demordere, almeno finché non arrivò Natsu dietro di lei "sparisci" sibilò con voce metallica, tanto da fare girare i tacchi a quel poveretto. Lucy si voltò guardandolo "Natsu io.." "Lucy torna a casa" la interruppe lui, voltandogli le spalle incamminandosi  ma Lucy lo seguì a pugni stretti "aspetta  mi vedi qui è l'unica cosa che mi dici è questa? Natsu!!" urlò in preda alla rabbia, Natsu la stava ignorando. Continuò a seguirlo finche non riuscì ad afferrarlo per la mano, ma Natsu continuò la sua marcia "perché fai così? ho forse fatto qualcosa, io ti chiedo scusa" Natsu si bloccò di colpo, e Lucy si scontrò contro la sua schiena, si voltò guardandola "no, tu non centri" disse regalandogli una carezza, "andiamo via, ti accompagno io" disse poi confondendola per quel cambio repentino. I due camminarono mano nella mano silenziosamente verso quel sentiero, arrivando verso un grosso albero Lucy si fermò facendo arrestare Natsu, il ragazzo si girò guardandola accigliato "che c'è?", Lucy con la testa china disse " c'è che mi confondi" Natsu sospirò, e Lucy gli lasciò la mano appoggiandosi contro l'albero con le mani dietro la schiena, "io ho frainteso tutto" continuò Lucy "pensavo che tra me e te ecco.. invece la tua era sola pena nei miei confronti" Natsu la guardò "ma che stai dicendo?" disse avvicinandosi sempre di più, chiudendola in una morsa, Lucy deglutì nessun ragazzo le si era avvicinato così tanto. Natsu le prese il volto tra le mani sussurrandole roco "mi sei così mancata in questi giorni"  strofinando il naso contro il suo "anche a me" rispose lei chiudendo gl'occhi e con il cuore a mille, Nastu posò le sua labbra contro di lei, facendole schiudere dando via a un bacio dolce ma fortemente sentito da entrambi. Lucy arrossì vistosamente, il suo primo bacio, pensò staccando le mani dall'albero per intrecciarle intorno al busto di Natsu e tirarlo a se. Natsu si staccò poggiando la fronte contro la sua, "avevo una gran voglia di farlo" disse sorridendo lasciandola senza parole, le riprese la mano e Lucy si accoccolò a lui felice avanzando verso casa.

Era passato qualche settimana da quel bacio, e tra i due era nata una sorta di relazione segreta , fatta solo di sguardi e baci rubati qua e la. Una sera Natsu andò a trovarla come di consueto, ma successe qualcosa di particolare, nello scavalcare il cancello Natsu fu subito accerchiato da due feroci cani, proprio quel giorno erano stati introdotti nella villa, all'insaputa di Lucy, come sicurezza, perché ultimamente i servitori avevano notato una figura sospetta girovagare di sera per il giardino della tenuta. Nastu, fortunatamente senza danni fu portato dentro all'abitazione, accolto freddamente da Jude, l'uomo lo studiò per bene, "cosa ci facevi qui?" chiese severo e Natsu ridacchiando rispose "un giro", Jude si voltò verso un inserviente "chiama la polizia" ma prima che questi potesse farlo Lucy scese giù per le scale come una furia "no, papà aspetta" urlò disperatamente, l'uomo si voltò "tu vai in camera tua" le ordinò severo, ma Lucy si avvicinò mettendosi di fronte a Nastu , "è un mio amico, lui voleva solo venirmi a trovare" disse con voce tremante. Jude li guardò entrambi in modo truce "Lucy vieni di la dobbiamo parlare, in quanto a te puoi pure andartene" disse a Natsu spostandosi verso un'altra stanza seguito da Lucy, la ragazza si voltò un'ultima volta, regalandogli un triste sorriso. Natsu fece per andarsene ma rimase li davanti a quella porta origliando la discussione. Lucy era scossa da tremiti, temeva le ire del padre "cosa ti salta in mente?" ringhiò lui "e poi chi sarebbe?" continuò con tono severo, Lucy si massacrò le mani nervosamente "un mio amico..." rispose, e Natsu chinò la testa amareggiato, "qualunque cosa sia non dovrà più avvicinarsi qui, non voglio che abbia nessun contatto con te mi hai capito bene?" Lucy scosse la testa in segno di ribellione, "ma perché? non capisci io lo.."non mi interessa, non fa per te non è alla tua altezza" continuò con tono aggressivo "è soltanto un ragazzino di poco conto, non ti darà mai la vita degna che un appartenente degl' heartphillia merita" Lucy scosse la testa silenziosamente, le parole soffocate dalle lacrime, ma Natsu non udendo altre parole pensò che Lucy fosse d'accordo. Strinse un pugno dalla rabbia, ma riflettendo pensò che Jude avesse ragione, era un povero screanzato quale vita avrebbe potuto mai offrirgli? lei che era abituata ad agi e ricchezze. Andò via, volendosi dimenticare di tutto.

I giorni avanzarono arrivando ottobre e con lui l'evento più aspettato della Fairy High, il ballo studentesco. Lucy passeggiava con Bisca per i corridoi, se la prima era triste e corrucciata la seconda sembrava in defibrillazione "Alzack mi ha invitato al ballo!!" esclamò felice, schioccando in Lucy un sorriso di contentezza per lei, ritornando poi nella sua depressione "e tu? non ti ha invitato nessuno?" chiese curiosa "no" mentì, in realtà ne aveva ricevuti molti ma non quello che desiderava, e ormai non sperava più in un suo invito dato che il ballo si sarebbe tenuto il giorno dopo. Natsu da quel sera non si era fatto più vedere. Aveva provato a parlarci, ma a parte qualche saluto veloce non aveva ottenuto niente, non la stringeva più, non le parlava più, non le regalava più baci, non andava più a trovarla. Continuarono a camminare finché non lo vide, accerchiato nel suo solito gruppetto, vedendolo ridire la rabbia l'assalì, lei si struggeva d'amore e lui la prendeva in giro, vide nelle vicinanze il capitano della squadra di basket ed è li che fece qualcosa che fino a un po' di tempo fa non avrebbe mai pensato di fare. Si avvicinò a lui attirando l'attenzione di Natsu, "ciao Bora" disse lei carinamente "ciao bellezza" rispose lui, Lucy ingoiò quel nomignolo fastidioso, "ciò ripensato e.." schioccando uno sguardo a Natsu che osservava la scena ardentemente, per poi rivoltarsi verso Bora "mi piacerebbe molto venire al ballo con te" disse, Bora annuì "certo bellezza, hai scelto la persona giusta!" gongolò lui. Lucy andò via sentendo lo sguardo di fuoco di Natsu addosso, una strana sensazione l'assalì soddisfazione? stupidità? non lo sapeva nemmeno lei. Intanto Natsu continuava ad osservarla andare via, stringendo un pugno dalla rabbia, non aveva fatto altro che pensare a lei negl'ultimi giorni, le mancava, dio se le mancava. Ma ogni volta che decideva di correre da lei, in testa gli rimbombavano quelle parole,  e Natsu se ne convinceva ogni giorno, lui non era alla sua altezza.

La sera del ballo giunse anche quell'anno alla Fairy High, la palestra dell'istituto era stata abbellita al meglio per accogliere gli studenti e far passare loro un'indimenticabile serata, un lungo tavolo imbandito di bevande e cibarie era posto accanto agli spalti, la festa era già iniziata da un po', e molti erano scesi in pista per divertirsi. Cana si spostò una ciocca ribelle che le cadeva proprio davanti al viso, sua madre l'aveva costretta a indossare un abito raffinato e raccogliere i capelli in un elegante acconciatura, "vestita così sembri quasi una signorina per bene" la canzonò Grey accanto a lei "stai zitto idiota" ringhiò lei cercando poi qualcosa nella sua scollatura, Grey si ritrovò a guardarla accigliato "cosa pensi che tirerà fuori da li?" chiese curioso a Natsu ma il ragazzo era su un altro pianeta, il suo sguardo assorto sembrava puntare in particolare verso un punto preciso della palestra, verso una coppia in particolare. Cana intanto tirò fuori una fiaschetta creando stupore in Grey "e questa?" chiese stupito "coprimi le spalle" sogghignò lei mentre furtivamente versava il contenuto nel punch, data la confusione e la luce soffusa nessuno si accorse della bomba alcolica che quei due stavano creando, e Natsu accanto a loro sembrava disinteressato, ormai era in quella posizione da più di un'ora, con le braccia conserte e un'espressione seria non staccava gl'occhi dalla pista. Intanto Lucy continuava a ballare sforzandosi di divertirsi, Bora sembrava carino e simpatico, ma in cuor suo sapeva che era una altra presenza che in quel momento desiderava. Tra una giravolta e l'altra lanciava sguardi sfuggenti a Natsu, si sentiva osservata da lui ma non voleva illudersi, da quando lo conosceva non faceva altro che confonderla, Lucy non capiva se Natsu provava interesse o no. Ancora con in testa il pensiero di Natsu, Bora si avvicinò al suo orecchio "fa troppo caldo qui, che ne dici se facciamo un giro fuori?", Lucy lo guardò per poi annuire debolmente, i due uscirono mano nella mano, sotto lo sguardo infuocato di Natsu.
Dopo una passeggiata per i corridoi, Bora afferrò Lucy per i fianchi spingendola verso il muro, creandole un certo disagio, il ragazzo si avvicinò verso la sua bocca, ma Lucy lo fermò poggiandogli le mani sul petto "perché non ritorniamo di la?" chiese con mezza agitazione, Bora le stava simpatico ma non se la sentiva di baciarlo. Bora non demorse, gli passò le mani dietro la schiena chiudendola in una morsa, premendola a se "dai divertiamoci un po'" le sussurrò non preoccupandosi del disinteresse della ragazza, riprovò a baciarla ma Lucy lo respinse di nuovo, "davvero, mi dispiace ma io non.." "perché credi ti abbia portato al ballo?" la interruppe lui accigliato, Lucy sgranò gl'occhi incominciando a preoccuparsi di quello che stava succedendo "fai tanto la signorina di buona famiglia ma lo so che in fondo sei una  a che piacciono le cose spinte" continuò con voce sghemba e un ghigno in viso. Lucy tentò di divincolarsi ma Bora senza fatica le bloccò le mani dietro la schiena con una mano sola, e l'altra la insinuò sotto il vestito della ragazza sfiorandogli la gamba, salendo sempre più in alto. Lucy  provò  con voce strozzata  "ti prego smettila" "shh, vedrai che ti piacerà" rispose lui baciandole il collo e strusciandosi addosso a lei. Lucy  non voleva, non voleva che lui la toccasse in quel modo, che la baciasse,  non riusciva a respingerlo perché Bora era molto più forte di lei, continuava a tenerla bloccata, sentiva quel suo profumo vomitevole nelle narici creandogli la nausea e quei tocchi irritarle la pelle. Chiuse gl'occhi respirando profondamente, ma all'improvviso sentì una voce "ei smettila immediatamente" aprì gl'occhi trovandosi davanti Natsu intento ad afferrare Bora per una spalla, con solo la forza di un braccio lo tirò via dai lei facendolo voltare rifilandogli poi un pugno in pieno viso, così forte da tramortirlo al suolo. Lucy era ancora scioccata, con le spalle al muro guardò Bora stramazzato al suolo spostando poi lo sguardo su Natsu, era così sconcertata che non riuscì a proferire parola se non un suono strozzato. Bora si tirò su, pulendosi il rigolo di sangue che gli stava scendendo dal naso , "Dragneel" ringhiò furioso, "fatti gli affaracci tuoi" sbraitò, ma Natsu non sembrava intimorito, anzi il suo sguardo infuocato dava i brividi, con voce metallica sibilò "Lucy è affare mio" ,  quelle parole crearono a Lucy un misto di emozioni, felicità, sconcerto, rabbia. "Bora sparisci o dirò al preside Gaelbog che hai versato l'alcool nel punch" disse Natsu e Bora lo guardò perplesso "ma io non ho portato l'alcool" affermò basito "scommettiamo che il punch di là è una vera bomba alcolica?" sogghignò  Natsu, ma Bora con sorriso sghembo e del tutto sicuro disse " non ti crederà, io sono il capitano della squadra di basket e tu sei finito  così tante volte in presidenza da essere routine ormai", Lucy si staccò finalmente da quel muro e reagendo affiancò Natsu "a me si però" disse sicura, sapeva di avere un certo ascendente verso il preside, Bora sbuffò voltando le spalle, andò via, era meglio evitare qualsiasi problema. I due osservarono ancora qualche secondo Bora finché non sparì dietro l'angolo, Natsu si voltò verso Lucy e la ragazza gli sorrise, incatenandolo a lei. Natsu si perse in quegl' occhioni color cioccolato, incominciando a sorridere come un beota, "Natsu" soffiò lei dolcemente. Natsu era pronto a ricevere quel dolce bacio di ringraziamento, ma ecco che Lucy gli lanciò un sonoro ceffone con così tanta violenza da fargli girare il viso dall'altra parte "Cosa credi? che sono la tua bambolina?" ringhiò irata con tanto di lacrime, Natsu si portò una mano sul guancia arrossata  con lo sguardo incredulo, emettendo solo un suono strozzato, non fece in tempo a dirle altro perché Lucy si tirò su il vestito con le mani correndo poi verso l'uscita, lasciandolo li, con lo sguardo vuoto e la guancia dolorante.  Natsu ritornò dagl'altri con la testa piena di pensieri, quando giunse in palestra trovò il preside Gaelbog che sbraitava cercando il colpevole di quella insolito punch alcolico, Grey lo raggiunse prontamente "che ne dici di tagliare la corda?" chiese guardandosi intorno, Natsu annuì e i due uscirono fuori raggiungendo Cana nel parcheggio.  Ormai la festa poteva dirsi finita, seduto sul marciapiede Grey guardò i suoi due amici "potremmo andare al Mercurius so che terranno una festa più decente di questa" propose e Cana annuì "andiamo con questa!" rispose allegra tirando fuori delle chiavi, Natsu ghignò "hai rubato di nuovo l'auto a tuo padre?" e Cana annuì togliendosi poi quel pomposo abito da sera, fortunatamente sotto aveva indossato i suoi soliti vestiti.  La bella mora si mise al posto di guida e Grey accanto a lei, Natsu fece per aprire ma poi richiuse la portiera scuotendo la testa "io salto" disse ad un Grey accigliato,  "mio padre mi aspetta" rifilò come scusa, i due lo salutarono lasciandolo nel parcheggio. Grey continuò a fissarlo dallo specchietto, "strano" si sentì dire da Cana mentre guidava, "non si perde una festa" continuò sospettosa , Grey si porto una mano sul mento chinando il campo in segno di meditazione, lui se ne era accorto, per tutta la serata Natsu era stato diverso dal solito. Natsu osservò l'auto sparire nella buia notte, e poi si avviò, dalla  parte opposta da dove si trovava casa sua.

Lucy scese dall'auto ringraziando cortese l'autista, con gl'occhi ancora pieni di lacrime si diresse a testa china verso camera sua. Non temeva di nascondere le lacrime, a quell'ora i domestici erano andati tutti a dormire e suo padre era partito per l'ennesimo viaggio da affari, la casa poteva dirsi deserta. Lucy entrò nella sua stanza e ancora con l'elegante vestito di seta rosa, si buttò sul letto incominciando a singhiozzare, quella serata era stata un completo disastro, si tirò su cercando di ricomporsi, si sfilò via il vestito indossando la sua sottoveste, stava per andare a dormire finché dei rumori dalla finestra attirarono la sua attenzione. Un tonfo al cuore e qualche palpitazione di troppo, Lucy sgranò gl'occhi, no, non poteva essere, Natsu non poteva essere andato li, era in pessime condizioni e non voleva che la vedesse piangere, si tirò su dal letto spostandosi verso la grande finestra , ed apparve il suo lui illuminato dalla luce della luna. Lucy aprì la finestra e Natsu scavalcò  il davanzale portandosi davanti a lei, Lucy indietreggiò di qualche passo senza dire una parola, si limitò solo a guardalo, Natsu era serio, il suo sguardo puntato negl'occhi di Lucy, si portò sempre più vicino a lei finchè non l'afferrò con forza stringendola a se, ma Lucy cercò di divincolarsi, non voleva fargli vedere  di quanto fosse assuefatta di lui, "no" farfugliò ma Natsu non demorse, se la portò sul suo petto a con una mano le accarezzò i capelli, calmandola, "Lu, io non l'ho mai pensato" disse lasciandola senza fiato "non ho mai pensato a te come un oggetto" continuò, e Lucy finì di dimenarsi del tutto, lasciandosi cullare da quelle braccia forti. Natsu si scostò accarezzandole il viso, la baciò, un bacio veloce che sapeva di buono, e Lucy annuì. I due si sedettero per terra, con le spalle poggiate sul letto, Lucy giocherellava con le dita di Natsu, guardandolo di sottecchi "scusa, per il ceffone" si scusò ma Natsu scrollò le spalle "figurati lo sentito appena" mentì, creando in Lucy un'espressione poco convinta. Appoggiata al suo petto, Nastu le passava le dita tra quei fili dorati di capelli che aveva, illuminati solo dallo splendore della luna,  stettero così per molto tempo, stretti  a parlare, Lucy sembrava aver dimenticato tutto quello che era successo fino a qualche ora prima, Natsu la faceva ridere, le scaldava il cuore solo guardandola e si ritrovò a pensare che non le importava di quel comportamento altalenante, l'importante e che poi sarebbe tornato da lei, come quella sera.
Quei pensieri furono interrotti, Natsu le afferrò il viso "Luce" soffiò roco baciandola, con forza e passione, quel bacio era diverso dai soliti, il modo in cui Natsu s'impossessava delle sua labbra, tanto da lasciarla senza fiato.  Lucy incominciò a toccarlo, facendosi audace , le mani vagavano sul quel corpo bollente,  guidate dal desiderio e tremavano impaurite dalla consapevolezza di quella voglia sconosciuta, non si trattava solo di baci e carezze. Nastu si scostò bloccandole i polsi, fronte contro fronte ad occhi chiusi sussurrò "io devo andare", lasciando in lei la totale amarezza, stava andando via da lei, di nuovo. Natsu si tirò su e Lucy si sedette sul letto, passando la mano sull'altro braccio, inclinando il viso, "ciao" sorrise lui voltandogli le spalle raggiungendo la finestra. Lucy non rispose si voltò per guardarlo, Natsu stava andando via, non voleva, lei non voleva. Si tirò su di colpo afferrandolo da dietro, cingendogli le braccia intorno alla vita, tenendolo stretto "ti prego non farlo, non lasciarmi" supplicò non vergognandosi di quella dignità persa, Natsu portò una mano sulle sue "Lu non.." "io ti voglio" sussurrò spiazzandolo. Lucy poggiò la guancia sulla sua schiena, con la voce rotta dall'emozione continuò " se tu non provi niente per me, vai via, sparisci da questa finestra nel buio della notte, ma se non è questo quello che provi resta con me adesso", Lucy si scostò osservandolo ancora, Natsu di spalle era immobile. Una frazione di secondo prima che Natsu si voltasse prendendola in braccio, non una parola, niente, solo un lungo bacio dalla finestra fino a letto. Natsu si sedette sul letto, con Lucy a cavalcioni su di lui, le lasciò lunghe scie di baci sul collo, le mani di Natsu si insinuarono sotto quella leggera sottoveste togliendogliela poi, e lei le sfilò la maglietta fiondandosi sulle sue labbra, strattonandogli i capelli. Sprofondarono tra le lenzuola senza neanche accorgersi, scambiandosi baci e carezze e finendosi di spogliare, "sei bellissima" sussurrò roco lui, Lucy sorrise a quel complimento, schiudendo gl'occhi finora tenuti chiusi a causa della vergogna, ma non aveva nessuna intenzione di staccarsi. "Luce" soffiò Natsu sulle sua labbra , impossessandosene poi, una spinta, un gemito, i cuori che battevano all'unisono, finalmente si appartenevano. Lucy si strinse a lui attaccandosi a quella schiena, graffiandola con le unghia, intimandogli di continuare, allacciandogli le gambe intorno ai fianchi  premendolo sempre di più contro, fino a mozzargli il respiro. Natsu continuò in preda a mille emozioni a baciarla e possederla. Gemiti, baci, carezze e amore.
Era ancora notte, Lucy voltata su un fianco dormiva serena  avvolta nelle lenzuola, Natsu dietro di lei, si era tirato su poggiando il gomito al letto, con l'altra mano le accarezzava i capelli, era stato straordinario, solo a pensarci gli venivano i brividi. Un'espressione amara si dipinse sul suo volto, tutto questo era sbagliato, Lucy era perfetta, e lui non meritava tale perfezione, sapeva dei suoi sogni e delle sue aspettative e accanto a lui non avrebbe avuto niente di tutto questo, lui era solo un combina guai che non pensava al futuro. Si rivestì ma prima di andare via si avvicinò a lei, al suo orecchio " ciao Luce" le bisbigliò, creandole un sorriso nel sonno. Natsu raggiunse la finestra guardandola un'ultima volta, quella sarebbe stata la loro prima e ultima volta, era da vigliacchi ma sapeva che era la cosa giusta da fare. Sapeva anche che non riusciva ad essergli amico, d'ora in poi doveva semplicemente fare finta che non si conoscessero. Lucy avrebbe sofferto qualche settimana forse un  mese, ma poi le sarebbe passata quella cotta e avrebbe avuto qualcun' altro di meglio accanto a lei, dal canto suo, sentiva già il suo cuore spaccarsi, ma era proprio perché l'amava che doveva allontanarsi e lasciarle vivere la vita che meritava.

Da quella notte era passato qualche mese, Lucy girava per i corridoi della scuola con la testa china, ormai era da tempo che faceva così, voleva evitare di vederlo, di incrociarlo.  Natsu le aveva spezzato il cuore, il giorno dopo aver fatto l'amore la ignorò completamente e anche quando lei cercava di parlagli lui non le dava retta evitandola come la peste. L'aveva solo usata, aveva ottenuto ciò che voleva e ora era diventata solo un giocattolo vecchio, non più divertente per giocarci. Lucy ne uscì distrutta, provava odio e risentimento, e si sentiva stupida nel non essersi accorta di ciò che Natsu era realmente, ma nonostante ciò era consapevole che se solo lui sarebbe tornato lei ci sarebbe ricaduta, sarebbe bastato solo uno a sguardo di Natsu per farla vacillare.
 Si portò una mano sulla testa, ultimamente le capitavano spesso quei giramenti improvvisi, ma quello fu così forte da farle perdere l'equilibrio.  Qualche minuto dopo si ritrovò in infermeria, Bisca l'aveva praticamente trascinata li, preoccupata dello stato in cui Lucy si trovava, ultimamente era pallida e sembrava sempre triste.  Seduta su letto ciondolava i piedi, almeno finché non sentì l'acqua del water scaricarsi e vedere Grandine uscire dalla porta del bagno, con una mano davanti alla bocca e l'altra sulla pancia. "Scusa Lucy" disse lei ricomponendosi, la ragazza scosse la testa gentilmente, e Grandine si avvicinò a lei studiandola "non ti senti bene?" le chiese vedendola pallida, e Lucy raccontò dei capogiri che ultimamente l'affliggevano, "sarà un po' di stress, dovuto all'esame del diploma  che dovrò affrontare a fine anno" minimizzò Lucy, Grandine annuì, consigliandole  poi delle visite mediche più accurate. Lucy osservò bene la donna, anche lei sembrava pallida "anche tu non stai bene?" chiese notando la nausea che l'aveva afflitta prima, ma Grandine sorrise gioiosa, "a parte la nausea e i giramenti di testa, sto benissimo" Lucy la guardò accigliata,  "Lucy sei la prima a saperlo della scuola, aspetto un bambino" cinguettò poi felice lasciando Lucy contenta e sorpresa. Appena Grandine la lasciò uscendo dalla stanza, una scintilla scoppiò improvvisamente nella testa di Lucy, terrorizzandola. Soffriva di giramenti di testa ed erano tre mattine che dava di stomaco appena sveglia. Quella notte, ne era certa, non avevano usato il preservativo ma pensava che Natsu fosse uscito da lei in tempo,  cercò mentalmente di ricordare quando era stata l'ultima volta che le era venuto il ciclo; aveva saltato qualche mese, ma pensava che tutti quei sintomi fossero dovuti allo stato emotivo in cui riversava da quando Natsu le aveva spezzato il cuore e no.. no non poteva essere, era sicuramente stress.

Erano ore ormai che era chiusa in quel bagno, Lucy dopo scuola era corsa in farmacia comprando il temuto test di gravidanza, ignorando lo sguardo critico del commesso e le occhiate sgradite dell'anziana signora in coda dietro di lei. In teoria avrebbe dovuto farlo al mattino ma era troppo preoccupata, prima lo faceva e prima vedeva che tutti quei sintomi erano dovuti solo allo stress del periodo. Seduta sul water erano minuti che teneva stretto quel test in mano, con le dita aveva coperto l'esito, non aveva il coraggio di guardarlo, respirò a pieni polmoni, ed ancora a occhi chiusi schiuse le dita, "è solo stress, è solo stress" ripeté ad alta voce, aprì gl'occhi restando perplessa nel osservare l'esito, "positivo".....

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Capitolo 22
*** 22- il sentimento che ho dentro ***


~
Le feste erano ormai passate, e gennaio con il suo freddo era arrivato prepotentemente, si ricominciava con la solita routine messa in pausa per le vacanze, che ormai sapevano di ricordo. Anche alla Fairy High le lezioni avevano preso il via, e Nashi ormai si era riabituata alla sveglia e alle noiose lezioni. Passeggiando per i corridoi incrociò la dolce Wendy e le due si avviarono verso gl'armadietti,  Wendy aprì il suo "non vedo l'ora di andare in gita" esultò felice attirando la curiosità di Nashi, arricciò il naso chiedendo con gl'occhi di cosa parlasse, Wendy la guardò "la gita che ogni anno la Fairy High organizza, se fortunata sai?" disse schioccandogli un' occhiolino, Nashi non capì, con occhi interrogativi chiese un'altra volta silenziosamente a cosa si riferisse, ormai le due potevano definirsi così amiche che Wendy capiva tali segnali " siamo tantissimi studenti per questo la Fairy High ne organizza più di una, facendo parte del comitato studentesco so già i vari gruppi e le mete, e quelli del nostro anno andranno con lo stesso di Romeo". Un sorriso si dipinse sul volto di Nashi, e proprio in quel momento arrivò Romeo, non da solo, ma in compagnia di Chelia. Fastidio, un enorme fastidio si creò in lei, i due erano uno accanto all'atro e Chelia non faceva altro che ridacchiare e scherzare con lui creando  in Nashi una fitta allo stomaco dal nevoso, Romeo si avvicinò a lei "ciao"  le sussurrò dandogli un veloce bacio stampo, e Nashi sorrise contro le sua labbra, roteò gl'occhi verso Chelia, si chiedeva se ancora provava qualcosa per Romeo, scacciò dalla testa quei pensieri, prese per la mano il suo ragazzo e i quattro si avviarono verso le classi. Nashi si accoccolò a Romeo "andremo in gita insieme lo sai?" chiese gioiosa e il ragazzo annuì, "andremo sull' isola Galuna, anche se fa freddo sarà stupendo lo stesso" , disse stringendole la mano.

Erza camminava per le strade della città, stringendosi al suo cappotto, andava verso il Fairy Tail. Quel pomeriggio Erza era piena di aspettative, aveva finalmente trovato il locale giusto per aprire la sua pasticceria, nei giorni scorsi era anche andata a vederlo e se ne era innamorata. Nella borsa aveva ancora l'annuncio, l'aveva portato con se per farlo vedere a Natsu e parlargli di una certa cosa. Erza infatti odiava ammetterlo, ma aveva bisogno di suo fratello, l'anticipo che l'affittuario chiedeva era troppo alto e la donna non riusciva a pagarlo, aveva a malapena messo via i soldi per le attrezzature, voleva chiedergli solo una piccola somma che gli avrebbe ridato appena la pasticceria avrebbe fatto i primi incassi.  Erza entrò nel bar, emanando un sospiro di sollievo dovuto al calore, vide Grey al bancone e avvicinandosi chiese gentile "ciao Grey, Natsu dové  ?" il corvino indico l'ufficio con un dito "sono ore che è chiuso li, probabilmente sarà svenuto dal troppo pensare" esordì ironico strappando una risata ad Erza la quale si diresse verso l'ufficio. La donna bussò aprendo la porta, Natsu era praticamente immerso nelle scartoffie, tirò su il naso salutandola con affetto, Erza lo raggiunse sedendosi davanti a lui "non pensavi che fosse così aprire un bar vero?" chiese sardonica notando lo sguardo stravolto di Natsu, l'uomo si stiracchiò scuotendo la testa, "come mai qui?" chiese, "c'è una cosa di cui vorrei parlarti" cinguettò mentre frugava nella borsa intenta a cercare l'annuncio, "ma parlami di te? come vanno le cose?" chiese interessata nel contempo.
Intanto Nashi giunse al Fairy Tail, era così eccitata, non vedeva l'ora di chiedere il permesso per andare in gita, non vedendo Natsu al bancone capì che doveva essere in ufficio, dove si precipitò immediatamente, la porta era socchiusa e Nashi sentì le voci di Erza e Natsu che parlavano tra di loro, forse doveva aspettare educatamente che i due finissero, ma quel discorso attirò le sue attenzioni e restò dietro la porta ad origliare. Natsu  seduto di fronte ad Erza sbuffò "a parte questi maledetteti conti, va tutto bene" la rossa si bloccò di colpo, guardandolo "qualcosa non va?" Natsu scrollò le spalle, " per fortuna gl'incassi del Fairy Tail vanno più che bene ma mantenere una figlia è molto più costoso di quello che immaginassi, e poi  le retta mensile della scuola è veramente salata" si lamentò, Nashi da dietro la porta raddrizzò le orecchie, sapeva che era un istituto privato ma non pensava che Nastu e Lucy dovessero pagare così tanto per lei, chinò la testa amareggiata ritornando di la, non gli avrebbe detto niente della gita, non voleva aggiungergli altri costi inutili.  Erza chiuse la borsa smettendo di cercare l'annuncio , "come faceva papà  a mandarci entrambi li?" chiese Natsu esasperato ed Erza sorrise, "con sacrificio" rispose lei lasciandogli uno sguardo orgoglioso. Natsu aprì un cassetto tirando fuori dei fogli " questo mese dovrò ordinare qualcosa in meno" sbuffò corrucciato, tirò su di colpo il viso "e tu? cosa è che volevi dirmi?" chiese ricordandosi, Erza balbettò "emm ci sono delle tue vecchie cose ancora a casa, dovresti venire a prenderle" inventò sul momento, Natsu annuì ritornando poi alle sue scartoffie. Erza lo guardò con amore, quello scapestrato di suo fratello stava diventando finalmente un uomo, le riempiva il cuore di gioia il modo in cui si prendeva cura di Nashi, decise di non dirgli niente, avrebbe risolto la cosa in un altro modo.

Un nuovo giorno iniziò, era ora di pranzo e la mensa del Fairy Hig era affollata dagli studenti affamati, Nashi dopo aver riempito il proprio vassoio si diresse verso il tavolo dove Wendy aveva già preso posto, si sedette di fronte a lei, vi era anche Chelia seduta accanto a Wendy, le due parlavano della gita. Nashi chinò il visò verso il suo piatto, con aria triste udiva tutto quello che sarebbe successo e che lei avrebbe perso, Wendy notò quell'espressione cupa "Nashi ti stiamo forse annoiando?" chiese preoccupata ma Nashi scosse la testa sorridendo amaramente, "no, è che... io non verrò in gita" disse rammaricata, Wendy sgranò gl'occhi "perché?" chiese stupita, sapeva che Nashi non vedeva l'ora di parteciparvi, Chelia rimase in silenzio osservandola " non voglio chiedere di più a Natsu e Lucy, loro stanno facendo già abbastanza sacrifici per me..." disse continuando a rigirare con la forchetta quel pasticcio di pollo. Se wendy era realmente rammaricata per la decisione di Nashi, Chelia sembrava addirittura contenta, quell'astio nei suoi confronti non era ancora svanito anzi, con il passare del tempo ormai non era nemmeno più Romeo il motivo di tanta inimicizia. Nashi durante quei mesi aveva legato molto con Wendy, creando in Chelia gelosia, e anche le sue doti sportive stavano diventando una sorta di notizia a scuola, se prima era lei a padroneggiare la palestra con le sua abilità in ginnastica artistica ora era Nashi con la sua stupida velocità, ad essere sempre più al centro dell'attenzione, tutti la davano addirittura per vincente ai campionati. Le tre continuarono in silenzio, Nashi riuscì a buttar giù un boccone, sospirando "e che Romeo ci teneva così tanto, è il suo ultimo anno, non ci saranno altre occasioni per andare insieme"  Chelia si tirò  su prendendo il vassoio e rivolgendosi a Nashi le regalò un sorriso perfido "non preoccuparti ci penseremo noi a Romeo" ghignò  andando via e lasciando Nashi  in preda all'ira per quella provocazione, Wendy sembrò non farci caso, forse lei aveva percepito quelle parole come un gesto amichevole, ma Nashi aveva capito benissimo. Wendy le pese la mano "magari troverai una soluzione" la rincuorò, Nashi arricciò le labbra all'in su, ma poi sgranò gl'occhi guardando Wendy "un lavoro" urlò, Wendy aggrottò la fronte, "potrei chiedere a Natsu di aiutarlo al Fairy Tail , così mi guadagnerei la gita" continuò tutta felice, Wendy l'assecondò ridendo insieme a lei.

La giornata arrivò  al termine e ormai sera, Lucy dopo aver finito di lavorare si dirigeva al Fairy Tail per riportare Nashi a casa, spinse la porta del bar ed entrando la scena che si parò davanti le suscitò curiosità. Nashi guardava Nastu imbronciata "mi spieghi perché? " "perché non puoi te l'ho già detto!" rispose lui, Lucy si avvicinò cautamente salutandoli "che succede?" chiese curiosa, Nashi si voltò verso di lei "succede che ho chiesto a Nastu un lavoro come cameriera ma non vuole" sbuffò, Lucy inarcò un sopracciglio voltandosi poi verso Natsu, l'uomo ribatté "non puoi lavorare qui perché sei minorenne e io vendo gl'alcolici, te l'ho già spiegato!" e Nashi sbuffò  sonoramente una seconda volta , Lucy guardò la scena divertita, Nashi e Natsu erano identici, non sapeva chi tra i due fosse più testardo, "perché cerchi un lavoro?" chiese Lucy, e Nashi si mise in posa difensiva " per la mia dipendenza" inventò cercando di essere il più credibile possibile. Lucy la studiò "be se vuoi potresti venire a fare uno stage pagato al Sorcere Magazine, il mio direttore li organizza apposta per i giovani, una sorta d' invito per invogliarli al giornalismo" Nashi si illuminò improvvisamente guardando Lucy "si tratta di poche ore a settimana, così non interferirà con lo studio" continuò Lucy ma Nashi aveva già accettato con le prime parole "certo, certo!! quando s'incomincia?" chiese euforica strappando una risata a Lucy e uno sbuffo a Natsu "non c'è bisogno che tu lavori" disse a denti stretti, ma Nashi gli rifilò una linguaccia per poi dileguarsi. Lucy si voltò verso di lui "non devi preoccuparti, sarà più uno svago che un lavoro" lo rassicurò e Natsu le sorrise. Dopo quello che era successo alla vigilia i due erano ritornati ad avere un rapporto amichevole, anche se Lucy evitava di stare da sola con lui e anche Natsu sembrava in un certo senso diverso, temeva di essersi  sbilanciato troppo con quelle confessioni.

Come promesso il giorno seguente, dopo la scuola, Nashi si recò con Lucy in redazione, e dopo aver fornito tutti documenti necessari fu pronta nell'affrontare il suo primo giorno di lavoro. Yukino si era ammalata e quindi quel pomeriggio avrebbe iniziato col  fare d'assistente a Lucy per un paio d'ore guadagnandosi qualche soldo. Lucy l'aveva mandata a fare delle fotocopie e ora trovandosi davanti a quel gigantesco affare si chiedeva mentalmente come diavolo farlo partire. Lo scrutò per bene, premendo  un pulsante a caso , la fotocopiatrice partì rendendo soddisfatta Nashi, non era poi così difficile pensò. Ma dopo qualche minuto quella fotocopiatrice non ne voleva sapere di arrestarsi, continuava a fare fotocopie a non finire, e Nashi imprecò "diavolo fermati!" ringhiò incominciando a schiacciare tasti a casaccio, ma non fece altro che aumentarne la velocità. Ormai quella fotocopiatrice sembrava impazzita e sputava fogli qua e la a raffica, "ti prego fermati" esasperò la piccola, aprì uno sportello in basso ma quell che ne ricavò fu una spruzzata d'inchiostro in pieno viso, ormai quella stupida macchinetta sembrava posseduta. Nashi si mise una mano sul viso tentando di togliersi l'inchiostro, chiudendo gl'occhi sospirò esasperata, ma poi non sentì più nulla. Aprì gl'occhi vedendo che la fotocopiatrice si era fermata, roteò gl'occhi notando la figura imponente di un' uomo, "bastava premere questo" si riferì a lei con un ghigno in faccia, Nashi lo guardò senza dire parola, un bell'uomo dal fisico massiccio e dai capelli biondi, "grazie" disse lei intimorita da quell' sguardo serio, "o di niente" disse lui prendendo poi le fotocopie e passandogliele "comunque il mio ufficio è qua accanto se ti serve una mano" disse gentile, si voltò per andare via, e Nashi con ancora i fogli in mano lo fissò "io sono Nashi" disse sorridente facendolo voltare "Laxus" rispose lui riprendendo la marcia. Lucy era intenta a scrivere al computer quando la porta del suo ufficio si aprì, entrò Nashi con la faccia sporca d'inchiostro, "tieni" sbuffò già stanca, "grazie" disse lei tirando poi su il viso "ma che ti è successo?" disse perplessa vedendola in quello stato, "un'incidente con la fotocopiatrice" rispose lei. Lucy si alzò dalla sedia tirando fuori un pacco di cleeneex dal cassetto, le due si sedettero sul divano e Lucy incominciò a pulirle il viso "forse sarei dovuta venire con te per spiegarti come funziona" disse sfregando con forza, "per fortuna è intervenuto un biondone in mio soccorso" disse Nashi con qualche smorfia di lieve dolore, Lucy si scostò, guardandola curiosa, "un certo Laxus, è stato così gentile" continuò lasciando Lucy basita, era strano quell'atteggiamento da parte sua, erano molti i giovani stagisti che aveva fatto scappare via terrorizzati, e Laxus non era per nulla un tipo gentile. Nashi notando che si era fermata la chiamò "Lucy potresti continuare?  sembro Diabolik" e Lucy rise divertita annuendo.

Il freddo invernale si faceva sentire e si sa, gennaio è uno dei mesi più rigidi, ma nonostante ciò il centro della città era affollato come al solito dalla gente intenta a passeggiare per le strade godendosi un momento di svago. Anche Gajeel quel giorno passeggiava tranquillamente per il centro attirando sguardi curiosi e perplessi tra le persone , lui stava semplicemente camminando ma lo stupore della gente  era dovuto per la visione di quel povero tizio che si trascinava dietro tenendolo  bloccato in una morsa micidiale. L'uomo era tenuto per il collo e piegato in due tentava di camminare affianco a Gajeel, Acciaio nero lo teneva con un  braccio solo bloccandolo sul suo fianco "senti acciaiuccio nero non è che potremmo parlarne?" tentò il poveretto ma Gajeel guardando sempre avanti a lui strinse ancora di più soffocandolo in quella stretta "zitto Racer, mi sei già scappato una volta" ringhiò. Continuò ad avanzare finché qualcosa non attirò la sua attenzione, rimase basito nel vedere davanti a quell'edicola l'esposizione del prossimo numero del Sorcere Magazine.  Ne prese uno non mollando la presa e ignorando le lamentele di Racer, scrutando per bene la copertina, quella era il gamberetto non poteva sbagliarsi. I capelli blu e il fisico minuto, avvinghiata e intenta a dare un bacio passionale a quel damerino da quattro soldi, un occhio di Gajeel tremò dal nervosismo, cos'era quella sensazione di acidità improvvisa? gelosia? era mai stato geloso di nessuna  finora. Era così perso nell'osservare quella dannata copertina da non accorgersi di aver allentato la presa sul collo di Racer, che approfittando di quella disattenzione, riuscì a liberarsi elegantemente per poi sparire tra la folla. Gajeel con due mani teneva il giornale, durante quei giorni si erano dati appuntamento con Levy per andare a un concerto, loro erano amici e lei era libera di uscire con chi voleva, ma quell'immagine non piacque per niente a Gajeel, si accorse solo dopo cinque minuti buoni di aver perso Racer, con un grugnito ripose in modo brusco il giornale, imprecando frasi di ogni genere, per colpa del gamberetto Racer gli era scappato di nuovo.

Era ormai sera, Natsu dietro al bancone stava svolgendo con tranquillità il suo lavoro, dalla porta entrò Romeo con i il suo gruppetto di amici, andò da Natsu salutandolo con gioia, "Nashi non c'è?" chiese non vedendola intorno, "è andata a lavoro" rispose Natsu, raccontandogli di quello stage nella redazione di Lucy.  Romeo rimase stupito, Nashi non gli aveva detto niente. Notando  quello stupore Natsu chiese "non ne sapevi niente?" e Romeo scosse la testa, "no, è che in questi giorni era così presa dall' evento della gita che se ne sarà dimenticata" rispose lui. Natsu inarcò un sopracciglio, gita? lui non ne sapeva niente, rimuginandoci su capì quello che era successo, proprio in quell'istante entrò Nashi in compagnia di Lucy, le due si diressero verso il bancone e Nashi con un grande sorriso abbracciò il suo fidanzato.  Natsu ignorò il suo solito fastidio di fronte a quelle manifestazioni d'affetto, prese Lucy in disparte e avvicinandosi al suo orecchio incominciò a bisbigliargli ciò che aveva saputo, i due si scambiarono uno sguardo eloquente, ripuntando poi lo sguardo su Nashi.

Era passata una settimana, Nashi non aveva racimolato nemmeno la metà di quello che le sarebbe servito per la retta della gita, seduta a un tavolo del Fairy Tail guardava tristemente fuori dalla vetrata, pensando alle parole adatte per comunicare a Wendy e Romeo che non sarebbe andata in gita con loro, ma prima di poter afferrare il cellulare Nastu e Lucy si sedettero di fronte a lei, dopo un breve silenzio passato ad osservarla Nashi li guardò accigliata "potreste dirmi che succede?" chiese, Lucy con le mani tra di loro poste sul tavolo disse "perché non ci hai parlato della gita?" e Nashi inclinò lo sguardo verso il basso "non è importante" sospirò, "a si che lo è, vale un sacco di punti extra sai?" disse Natsu, "per questo andrai" aggiunse Lucy, ma Nashi rimase ferma nella sua posizione, "non voglio darvi altri fastidi, fate già troppo per me" Lucy la guardò con amore, "senti piccoletta facciamo un patto, continuerai a lavorare per Lucy e prometterai di portare voti più alti, in cambio ti sarai guadagnata la gita ok?" Nashi annuì sorridente, sapeva di non avere altra scelta, "grazie" soffiò, guardandoli, si tirò poi su felice "vado ad avvisare Wendy e Romeo" squittì gioiosa. Natsu e Lucy rimasero seduti uno accanto all'altro "abbiamo fatto un bel gioco di squadra" disse Natsu guardandola e Lucy annuì, "vorrei soltanto che la smettesse di sentirsi sempre come se gli facciamo un favore, noi siamo una famiglia è spontaneo fare questo per lei" disse, sentendosi osservata si voltò verso Natsu intenta a guardarla compiaciuto, "che c'è?" chiese non capendo "hai detto che siamo una famiglia" sottolineò lui, Lucy distolse lo sguardo balbettando qualche si. Inconsciamente l'aveva detto ad alta voce, lei, Natsu e Nashi erano una famiglia, lo pensava davvero.

Era metà gennaio, il freddo diventava sempre più pungente e il giorno delle partenze arrivò, il piazzale della Fairy Hig era affollato da studenti e parenti intenti a salutarsi. Nashi abbracciò Lucy e Natsu e dopo le solite raccomandazioni salì sull'autobus e si sedette  accanto a Romeo felice più che mai, era riuscita ad andare in gita e avrebbe passato quattro giorni insieme a lui, cosa voleva di più? Intanto Lucy e Natsu guardarono l'autobus andare via, "L'isola di Galuna non è poi così lontana" ghignò Natsu e Lucy annuì, accorgendosi poi del significato di quella frase, si voltò di scatto verso di lui "Natsu non vorrai.." "scherzavo" rise lui, e Lucy emanò un sospiro di sollievo, per un attimo aveva pensato che Natsu avrebbe seguito Nashi fino in gita. Natsu le sorrise "vuoi venire con me? dovrei fare delle cose prima di andare al Fairy Tail" propose e Lucy avrebbe tanto voluto dire di si, quel pomeriggio l' avrebbe passato in solitudine, Loki era partito per le sue solite trasferte lavorative lasciandola sola per i prossimi due giorni. Ma scosse la testa, "ho da fare" inventò, dalla viglia di Natale Lucy evitava di trovarsi sola con lui, lo salutò andando via.

Il pomeriggio avanzò  Grey era di servizio al Fairy tail, poggiato con i gomiti sul bancone, puntava lo sguardo verso la porta, quel pomeriggio piovoso portava molta noia e pochi clienti. Ma ecco che la porta si aprì, Juvia entrò chiudendo l'ombrello e ponendolo accanto la porta, si sistemò poi la giacca e si passò una mano tra i capelli mossi, tutto sotto lo sguardo assorto di Grey, erano settimane che non la vedeva, da quando l'aveva accusata ingiustamente. La donna avanzò, si guardò intorno e con freddezza si rivolse a Grey, "Natsu non c'è?" chiese con espressione impassibile, Grey capì che Juvia c'è l'avesse ancora con lui,  "non c'è, ma dovrebbe tornare fra poco" "bene aspetterò fuori allora" rispose lei voltandogli le spalle ma Grey  girando da dietro al bancone la fermò "aspetta, fuori piove perché non resti qui" Juvia si voltò per guardarlo "no grazie" rispose secca con un'espressione acida, gli rivoltò le spalle ma si bloccò quando sentì udire da Grey  "io ti chiedo scusa" Juvia di volto studiandolo e Grey si passò una mano tra i capelli , "l'altra volta sono stato un'idiota ho frainteso tutto dandoti la colpa ingiustamente", Juvia chinò il viso,  in realtà quelle scuse pensava si rifessero a quello che era successo tra i due e a come l'aveva trattata in montagna, scrollò la testa "direi che siamo pari no?" rispose sorridendogli. Grey tirò un sospiro di sollievo, in fondo Juvia era una brava ragazza e anche se tra i due non ci fosse amore ci sarebbe potuto essere una sana amicizia, "ti preparo una cioccolata ok?" chiese Grey scomparendo dietro al bancone, Juvia abbozzò un sorriso sedendosi sullo sgabello,  osservandolo, per tutto questo tempo aveva mentito a se stessa facendosi odiare per forza Grey, la realtà era che non ci riusciva, sapeva che Grey non se ne era mai andato via dal suo cuore. La pioggia era cessata e I minuti passarono, Juvia aspettava l'arrivo di Natsu, sorseggiò la sua cioccolata, finché dalla porta non entrò una figura. Un giovane vestito elegante dai capelli di quel biondo così chiaro da sembrare bianchi, si guardava intorno in modo spaesato, con sotto braccio il soprabito e in mano un biglietto avanzò verso il bancone, "scusa sapresti dirmi dove si trova il tribunale?" chiese a Grey, il barista lo guardò scuotendo la testa, "no" rispose ma intervenne Juvia "io si, posso spiegarti dove si trova" disse gentile regalandogli un sorriso, l'uomo di fronte a lei rimase un' attimo fisso a guardarla, balbettando poi "si, grazie" tutto sotto lo sguardo di Grey, aveva captato un certo interesse di quell'uomo verso Juvia. Juvia gli diede indicazioni ma prima che si potesse risedere al suo posto l'uomo la fermò "scusa, sei stata così gentile posso almeno offrirti qualcosa?" "certo, io sono Juvia" rispose lei gentile, "Lyon" rispose lui, e i due si allontanarono dal bancone per appartarsi a un tavolo, intanto Grey continuava a fissarli lucidando in maniera brusca e forzata un bicchiere.
Il pomeriggio avanzava e Natsu arrivò al Fairy Tail, raggiunse Grey al bancone, "si può sapere perché ci hai messo così tanto?" si senti dire, Natsu lo guardò accigliato "c'è Juvia che ti aspetta da ore" continuò Grey stizzito, Natsu roteò gl'occhi vedendola appartata a un tavolo in compagnia di un uomo, "be vedo che ha ingannato l'attesa" rispose ghignando creando in Grey uno sbuffo. Juvia vide Natsu, si alzò dal suo posto salutando  Lion "ti andrebbe di uscire una sera?" le chiese a brucia pelo lasciando Juvia stupita, "va bene" rispose lei, Lion tirò fuori dalla giacca il suo biglietto da visita, "allora ci sentiamo" lanciandogli uno sguardo malizioso, andando via anche lui. Juvia rimase li con il biglietto in mano, in quelle poche ore aveva scoperto molto su Lion, era un avvocato da poco trasferitosi in città, e pensandoci bene le era piaciuto stare insieme a lui, si diresse verso il bancone sorridente, mettendo in tasca il bigliettino, Grey fissò quel pezzettino di carta come se lo volesse incenerire, ma ovviamente non ci riuscì, lui non aveva questa potere.  Natsu e Juvia si diressero verso l'ufficio, la donna aveva portato dei documenti da firmare, "Natsu ne approfitto per dirti che il giudice ha accettato la nostra richiesta" esordì e Natsu per poco non urlò dalla gioia, "ancora non abbiamo fissato il giorno del colloquio ma con molte probabilità si terrà il mese prossimo, andrò oggi stesso ad avvisare Lucy" ma Nastu la interruppe "ci penso io" disse felice.

Da qualche tempo Lucy aveva insoliti atteggiamenti, praticamente non stava mai ferma era sempre attiva dedicando il tempo libero  nel fare qualsiasi cosa, per esempio preparare grosse quantità di conserva, dedicarsi al giardinaggio invernale  e altre varie attività insolite per la donna. In realtà se faceva tutto questo era solo per distrarsi, perché quando Lucy si fermava a pensare cadeva nella più totale confusione, ancora non aveva preso una decisione riguardo il trasferimento e sapeva che Loki ormai esigeva una risposta, lei non voleva partire ma non voleva nemmeno imporgli la sua scelta, e poi c'era quel senso di colpa a tormentarla. Non tanto i baci rubati di Natsu ma la consapevolezza di quel sentimento che provava per lui, attrazione, una fortissima attrazione che col passare del tempo diventava sempre più crescente. Lucy si guardò intorno soddisfatta, quel pomeriggio aveva dato una bella ripulita in casa sua, praticamente mettendola sotto sopra. Frugando nel suo armadio trovò un piccolo cofanetto, lo aprì e quasi si commosse nel vedere qualche vecchia foto e un paio di lettere ingiallite, erano di Michelle. Lucy decise di non buttarle quelle, le poggiò sul comò della sua camera, le avrebbe riguardate dopo con calma, erano così tanti anni che non rivedeva più Michelle, non che tra le due fosse successo qualcosa ma con il tempo le loro strade si erano divise perdendo i contatti. Prese in mano un grosso scatolone pieno di cianfrusaglie scendendo le scale, il campanello suonò e Lucy appoggiando lo scatolone accanto agl'altri aprì la porta, un  grosso sorriso si dipinse sul volto era Natsu, "ciao" e Natsu le sorrise "sono venuto a dirti una cosa bella" disse lui suscitando in lei una dolce curiosità. Nastu stava per darle la notizia quando notò tutti quegli scatoloni accanto alla porta, il suo sguardo felice si tramutò in cupo e sgradito, "vedo che hai deciso" sibilò e Lucy non capì, restando in silenzio "ero venuto per dirti che hanno accettato un  colloquio per l'adozione ma a questo punto non credi t'importi" soffiò acido voltandogli le spalle, Lucy rimase perplessa davanti alla porta, non sapeva come reagire e poi cosa intendeva?, inclinò la testa vedendo gli scatoloni, "quell'idiota non avrà pensato.." pensò mentalmente Lucy lasciando la soglia correndo verso di lui "Natsu!" urlò ma lui non ne voleva sapere "Natsu, " imprecò afferrandolo da dietro, "aspetta, non è come pensi", Natsu si fermò, e Lucy continuò a tenerlo stretto cingendogli le braccia intorno al busto "stavo solo riordinando, sei.. sei un'idiota" continuò lei, poggiandogli il viso sulla schiena, "pensavo avessi preso la tua decisione" disse lui sorpreso da quel gesto " no.. io non ho ancora deciso niente" farfugliò,  Lucy stette ancora li in quella posizione come se non si fosse accorta che ormai non c'era più bisogno di tenerlo stretto in quella morsa, Natsu sorrise accarezzandole la mano ma nel farlo sentì la sporgenza di quella pietra attaccata all'anello, si fece serio staccandosi da lei. Lucy si scostò una ciocca dal viso imbarazzata, notando quel distacco improvviso, ma Natsu le sorrise scaldandole il cuore " il giudice ha deciso di darci una possibilità per l'adozione" disse felice e Lucy per poco non pianse di gioia, " sono così felice" disse portandosi una mano sul cuore, e Natsu avrebbe voluto tanto abbracciarla, stringerla a se trasmettendole tutta la felicità che in quel momento provava, ma non lo fece, si limitò a guardarla "appena la piccoletta ritorna glielo diremo insieme ok?" e Lucy annuì contenta, "ora dovrei andare" disse lui salutandola e voltandole le spalle, Lucy lo guardò,  Natsu ultimamente era diverso, la confondeva se da una parte le faceva capire un certo interesse che andava al di la dell'amicizia, dall'altra parte sembrava allontanarla. Natsu s'infilò in auto, mise in moto e partì. Mentre guidava pensava a Lucy e a come lo faceva sentire quando lo toccava in quel modo, non era una semplice attrazione fisica quello provava lui e non era giusto. Non era giusto per Lucy, non era giusto per Lisanna e non era giusto nemmeno per lui, doveva eliminare quel sentimento prima che diventasse troppo forte, durante la vigilia di Natale si era sbilanciato troppo nel dirle quello che pensava e non voleva metterla in difficoltà, sapeva che ciò che provava Lucy  per lui era sola confusione, lei amava Loki, era con lui che voleva sposarsi e Natsu non avrebbe interferito con ciò.

Intanto la comitiva della Fairy High arrivò a destinazione,  Nashi si sbalordì di quanto fosse bello quel posto, se l'isola di Galuna fosse fantastica d'inverno non osava pensare d'estate. Era pomeriggio e i ragazzi insieme ai professori decisero di fare una passeggiata nella città lasciando a domani le varie visite ai musei.
Era ormai sera e Nashi in stanza con Wendy e Chelia si preparava ad andare a letto, le facevano male i piedi per tutto quel cammino ma era veramente felice nell' aver passato una così bella giornata. Wendy seduta sul letto afferrò un cuscino tra le braccia, "è fantastico siamo riuscite a stare in stanza insieme" esultò, anche Chelia e Nashi erano contente, ma per la sola compagnia di Wendy, le due si mal sopportavano a vicenda  e dividere addirittura la stanza insieme non le aggrada molto, Nashi si sedette accanto a lei "forse tu avresti voluto un'altra compagnia" scherzò tirandogli il cuscino contro, Nashi arrossì "smettila" rispose fintamente scocciata, Chelia anche lei sul letto ghignò "e tu Wendy? sei contenta che ci sia anche il professore Doranbolt con noi?" chiese facendola arrossire violentemente " emm ecco.." Nashi rise di fronte a quell'imbarazzo, lei si era accorta molto tempo fa di quella cotta. Le tre continuarono a parlare e Nashi guardò di sottecchi Chelia, in fondo quando abbandonava quell'atteggiamento da stronza era addirittura simpatica, qualcosa distrasse le tre, dei colpi dalla finestra. Wendy si avvicinò aprendola e per poco non si beccò un sasso in testa "Romeo che diavolo fai?" ringhiò schivando il sasso, a quel nome Nashi si affacciò vedendo il suo ragazzo di sotto " Nashi vieni, voglio portarti in un posto" Nashi inarcò un sopracciglio "proprio ora?" chiese, Wendy si voltò verso di lei "no Nashi passerai dei guai se uscirai di nascosto, sai come è fatto Lahar" Nashi riguardò Romeo di sotto e quando lui le fece quel sorriso così bello che le faceva perdere la testa, si calò giù scendendo per la grondaia "tranquilla tornerò presto" assicurò scomparendo poi nel buio mano nella mano con Romeo.

Levy stava seduta sul divano di casa di Lucy, lo sguardo fisso verso l'amica, "Lucy mi spieghi perché lo stai facendo?" chiese sbigottita, Lucy seduta sul tappetto di casa a gambe incociate stava lucidando l'argenteria del servizio buono, quello che tirava fuori per le occasioni speciali, "mi sembrava un po' opaca" rispose tranquilla continuando minuziosamente il suo lavoro, Levy assottigliò lo sguardo, aveva notato quello strano atteggiamento ultimamente, "pensavo che fossi impegnata stasera, non vai più al concerto con Gajeel?" chiese Lucy che attenta nel lucidare quella posata d'argento  non si accorse dell'espressione tenebrosa dell'amica "usciamo" sentenziò Levy trascinandola per un braccio. Lucy sorpresa tentò di capire quell'atteggiamento "aspetta che.." ma la donna la guardò truce, " è venerdì sera e non resteremo qui a crogiolarci, chiaro?" Lucy si limitò solo a guardarla ed annuire silenziosamente, Levy non si arrabbiava mai ma quando lo faceva era meglio non contraddirla. Se Levy era furiosa era per colpa di Gajeel, quella sera dovevano andare al concerto insieme ma all'ultimo momento lui aveva disdetto tutto con un semplice sms dal testo neanche cortese, e senza neanche uno "scusa".
Intanto al Fairy Tail il gruppo della serata si esibiva strappando applausi e divertimento. Natsu al piano di sopra era in compagnia di Lisanna, seduta in braccio a lui sul divano lo baciava con passione, notando però un certo distacco, si staccò da lui guardandolo preoccupata, sentiva che Natsu non era più lo stesso ma voleva autoconvincersi che non fosse così, intrecciò le mani con le sue "Natsu fra un mese mi laureerò ed ecco pensavo.."  disse con voce emozionata mentre Natsu l'ascoltava curioso "ecco che magari potrei venire a vivere qui" Natsu si bloccò, non si aspettava quello e Lisanna notando l'espressione del tutto che felice si alzò di colpo, "pensavo ti avrebbe fatto piacere" sbuffò inquieta, Natsu la guardò "ne avevamo già parlato, non sono pronto per.." "ma è stato mesi fa" lo interruppe lei, " non è cambiato niente da allora, io voglio di più di questo" latrò  tendando di reprimere le lacrime, Natsu si alzò verso di lei passandogli una mano sul volto "perché insisti con questa storia? non ti basta stare insieme semplicemente?", Lisanna scosse la testa, le lacrime incominciarono a scendere e Natsu sentì una stilettata al cuore così forte da soffocarlo, le voleva bene non voleva farla soffrire ma non voleva nemmeno impegnarsi con lei a tal punto. Lisanna si asciugò le lacrime, "scusa, ma a volte mi chiedo se servirà aspettare.." Natsu non disse niente, era questo quello che lei faceva?, aspettava? qualcosa che forse non sarebbe mai arrivato, "Liz forse noi.. " ma non fece in tempo a dire niente perché il cellulare della ragazza suonò, Lisanna rispose celando la voce rotta dal pianto "pronto Elfman? cosa?" sgranò gl'occhi e dopo aver chiuso la comunicazione afferrò la borsa, "che succede?" chiese Nastu notando la preoccupazione della donna "mia sorella sta sfornando il quarto bambino devo correre all'ospedale" disse con mezza agitazione ma prima che potesse andare via Natsu l'afferrò per tirarsela contro le diede un bacio e poi un sorriso "ciao" le soffiò tranquillizzandola, Lisanna annuì con un sorriso andando poi via. Scese le scale di corsa pensando che se lo sarebbe fatto bastare ancora un po' , prima o poi Natsu avrebbe ceduto a lei.

Romeo e Nashi  passeggiavano mano nella mano sul lungo mare, quella sera la luna era piena e bella e faceva da padrona in quel cielo trapuntato di stelle. Si ritrovarono sulla spiaggia, la vista li era bellissima, quella zona era costeggiata da scogli. S'incamminarono su di essi finché Romeo si fermò "siamo arrivati" disse saltando giù, aiutando poi Nashi a scendere afferrandola per i fianchi. Nashi si guardò intorno vedendo solo scogli, sembrava una specie di piccola spiaggia racchiusa intorno ai massi , Romeo incominciò a cercare qualcosa in una larga fessura, "che fai?" chiese Nashi interrogativa "Ogni anno vengo qu all'isola in vacanza , questo è il posto segreto di me e mio padre, da piccolo mi portava spesso qui" disse tirando fuori una uno zaino da trekking, "ci stendevamo  a guadare le stelle per ore" continuò aprendolo prendendo una coperta e stendendola. Romeo si adagiò su di essa  e Nashi si accoccolò accanto a  lui, contenta nel aver scoperto quel dolce ricordo, "non sapevo che conoscessi l'isola di Galuna e che questo posto fosse così speciale per te" sussurrò Nashi guardando il cielo, Romeo scosse la testa "non sono i posti ad essere speciali, ma le persone e ricordi che ti lasciano" rispose, e Nashi lo guardò pensando di quando fosse fortunata nell'avere incontrato Romeo nella sua vita.

Al fairy Tail la festa continuava, nonostante fosse la sua serata libera, Natsu era sceso per dare una mano a Grey, voleva distrarsi e scacciare dalla testa tutti quei pensieri. Intanto Lucy fuori dalla porta del Fairy Tail affilò lo sguardo verso Levy "perché siamo venute qui?" chiese sospettosa ma Levy scrollò le spalle, "sai che mi piace la musica dal vivo" tagliò corto entrando, le due si  sedettero a uno dei pochi tavoli liberi, Levy si guardava intorno in cerca di una lunga chioma corvina, mentre Lucy puntò inconsciamente lo sguardo verso Natsu,  il ragazzo serviva i clienti, girò il viso verso la sua direzione riuscendo a vederla in mezzo a tutta quella gente accennando un sorriso, Lucy ricambiò.  Lucy si rivoltò verso Levy, "che ne dici di ordinare?" Levy annuì per poi puntare lo sguardo verso un punto preciso, "prendi due tequila arrivo subito" disse alzandosi di scatto dirigendosi come una furia e scomparendo tra la gente. Lucy tirò su la mano chiamando una cameriera temendo per l'incolumità di Gajeel.
Gajeel sorseggiava la sua birra finché una voce alle sue spalle a lui familiare non lo strappò da quella serenità "avevi da fare eh?" chiese acida Levy, aveva capito che quella era solo una scusa per non andare più al concerto insieme a lei.  Gajeel roteò gl'occhi, si girò guardandola, Levy a braccia conserte e con un espressione visibilmente irritata "senti gamberetto pensavo avessi preferito andarci con quel damerino" rispose lui "ma perché non ti entra in quella testaccia ferrosa che non stiamo insieme?" sbraitò lei, "a si? e pure quella copertina del Sorcere Magazine dice il contrario" ribbatté lui, Levy lo guardò interrogativa, mettendosi una mano sul viso poi dall' imbarazzo,  capendo a cosa si riferisse. Tempo fa aveva accettato di farla pubblicare perchè pensava che a Gajeel non importasse niente di lei, l'aveva fatto quasi per sfida, ma ora incominciava a pentirsene, "è successo un sacco di tempo fa" rispose con un filo di voce, Gajeel incrociò le braccia al petto "per colpa tua mi è scappato un'altra volta Racer" sbraitò, Levy lo guardò accigliata "colpa mia?" "si mi sono distratto a guardare quel stupido giornale" gli sfuggì e Levy incominciò a sogghignare,  Gajeel si irritò ancora di più e avvicinandosi si chinò leggermente per guardarla bene in viso, "e comunque puoi dire al tuo damerino di fare sonni tranquilli non ci penserò più minimamente ad uscire con te" Levy lo guardò truce stringendo i pugni dalla rabbia "non preoccuparti, vale anche per me" ringhiò "bene" latrò lui "bene" fece eco lei per poi voltarsi e ritornare da Lucy. Arrivata al tavolo si sedette vedendo sul tavolo che le loro ordinazioni erano già arrivate "Levy che.." ma Lucy non fece in tempo a finire la frase che Levy buttò giù a goccia la sua tequila,  "altri due" ordinò con voce squillante.

All'isola di Galuna l'inverno era meno rigido, e Nashi accoccolata a Romeo, avvolti da una coperta non sentiva tanto freddo, udiva il rumore delle onde del mare che s'infrangevano sugli scogli e il respiro calmo di Romeo, si voltò verso di lei regalandogli un bacio, "sei importante per me" le sussurrò lasciandola senza fiato, si tirò poi su a malincuore "dobbiamo andare" disse lasciando Nashi di stucco. L'aveva portata in quel luogo solo per vivere insieme a lei un dolce momento e non per creare la cornice adatta per fare sesso, dopo quello che era successo a capo d'anno Romeo non aveva più insistito, non ci aveva nemmeno mai più provato rispettando la sua decisione di aspettare. Lo guardò girato di spalle, pensando che anche  lei teneva molto a lui, aveva fatto l'impossibile pur di andare in gita, ma non si era fermata a pensarlo, se ne era resa conto solo ora, si fidava di lui. "Allora pigrona?" la canzonò lui chinandosi  verso di lei, rubandogli un bacio a stampo, "a me non va" sussurrò Nashi prendendolo per il bavero e trascinandolo verso di lei, fino a farlo stendere, si baciarono assaporando il gusto l'uno dell'altro, Nashi lo toccò sempre più avidamente esplorandolo,  finché Romeo si staccò "vuoi?" chiese stranito sentendo l'eccitazione dell'altra e Nashi  arrossita annuì soltanto .  Romeo sorrise "sarà bellissimo" le sussurrò in un orecchio facendola sorridere d'aspettativa, si spogliarono raggomitolati sotto quella misera coperta sfidando il freddo invernale di quella sera, Nashi gemeva d'impazienza ma prima che potesse succedere guardò Romeo "non voglio rovinare un momento così bello ma ecco.. non vorrei che si ripetesse la storia" disse celando la vergogna, Romeo inarcò un sopracciglio per poi  capire, allungò il braccio verso lo zaino tirando fuori la scatola di preservativi, Nashi lo guardò sospettosa ma prima che potesse dire qualcosa Romeo la interruppe " oltre ad essere il posto segreto della mia infanzia e anche l'angolo dell'amore di mio padre, credo che porti qui le sue conquiste durante le vacanze" Nashi rise baciandolo.
Baci, gemiti e quella dolce passione, i cuori che battevano all'impazzata e brividi lungo tutto il corpo , non dovuti al freddo. Nashi era felice, Romeo continuava a baciarla e possederla con una lenta dolcezza, lo sentiva si stava preoccupando per lei, lo strinse ancora più forte guardandolo serena facendogli capire che  era tutto perfetto.

Levy con le  gote in fiamme rideva a squarcia a gola accompagnata da Lucy, sul tavolo potevano contarsi una decina di bicchierini, le due avevano bevuto tutta la sera. Grey lanciò un'occhiata  verso il loro tavolo, "Natsu quelle due stasera hanno bevuto peggio di Cana, non so se intendo" Natsu restò in silenzio osservando nella stessa direzione, era strano vedere Lucy comportarsi così. Le due uscirono barcollando, "non vorrai guidare" sbiascicò Levy, Lucy tirò fuori le chiavi dell'auto ma prima che potesse fare o dire qualcosa, Natsu arrivò da dietro strappandogliele dalle mani "Natsu ridammi le chiavi" pigolò lei trascinando le parole, ma Natsu si negò "non ho nessuna intenzione di lasciarti andare così" disse severo, Lucy s'infuriò e piagnucolando come una bambina si avvicinò a lui tendando invano di riprendersi le chiavi, tutto sotto lo sguardo divertito di Levy che ridacchiava confusa. Lucy continuava a sporgersi in avanti verso Nastu "che c'è adesso ti preoccupi per me?" disse con tono lascivo, ma Nastu non disse niente, i due avrebbero continuato delle ore così se non fosse successo che all'improvviso giunse Gajeel, afferrò da dietro Levy caricandosela in spalla come un sacco di patate "ci penso io al gamberetto" disse soltanto ignorando le imprecazioni della ragazza che invano si dimenava tirandogli pugni sulla schiena. Lucy e Natsu guardarono la scena, "ti accompagno io"  disse Nastu voltandogli le spalle, Lucy emanò un sbuffo esasperato.
I due arrivarono davanti casa di Lucy, la donna scese dall'auto e Nastu l'accompagnò alla porta, si avvicinò a lei mirandola "stai meglio?" chiese ma Lucy che era ancora sotto effetto dell'alcool si avvicinò sempre di più a lui "grazie mio eroe" lo canzonò ridacchiando poi, incominciò a sfioragli il petto con le dita "non fai altro che confondermi" continuò, "non faccio altro che pensare a te, cosa mi hai fatto?" chiese avvicinandosi sempre più, ma Natsu le bloccò i polsi "Lu vai a letto",  Lucy ridacchiò maliziosa ma prima che potesse fare qualcos'altro chinò di colpo la testa dando di stomaco.  Natsu la tirò un po' su spostandole i capelli, e quando ebbe finito Lucy non riuscì neanche a guardarlo in faccia dato la vergogna, "vai via" farfugliò imbarazzata, ma Natsu la prese in braccio. Lucy era in dormiveglia, sentiva le braccia forti di Natsu avvolgerla, e poggiata sul suo petto, il battito del cuore. Schiuse gl'occhi vedendo che Natsu stava salendo le scale e la stava accompagnando in camera, sentì la consistenza morbida del letto e poi sentì Natsu che le toglieva le scarpe. Chiuse gl'occhi lasciandosi abbandonare dal sonno, avrebbe voluto chiedergli scusa dirgli qualcosa, di non andare via e non lasciarla sola, ma non lo fece, chiuse semplicemente gl'occhi....

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Capitolo 23
*** 23-ali di cera ***


~Era mattino e Il sole filtrava dalle finestre abbagliando con  i suoi raggi  quella figura longilinea stesa sul letto. Lucy  si portò un mano sugl'occhi, infastidita da quel bagliore tirandosi poi sul viso la coperta. Si tirò su malamente stropicciandosi gl'occhi e incominciando ad accusare le prime fitte di dolore alla testa, ancora ad occhi chiusi si ricordò di quello che era successo ieri, si era ubriacata insieme a  Levy, di ciò che fosse successo dopo aveva solo una scia di ricordi confusi e sbiaditi. Cercò di fare mente locale sugl'avvenimenti della sera prima , erano uscite sbronze  dal Fairy tail , Levy era stata rapita da Gajeel e lei aveva dato di stomaco, ovviamente prima di provarci spudoratamente con Natsu. Natsu! improvvisamente le venne in mente che era stato lui a riportarla a casa, roteò la testa trovandolo steso sulla poltroncina poco distante dal suo letto, era così confusa da quel dopo sbornia da essersi accorta solo  in quell'istante che lui fosse in stanza con lei.
Natsu dormiva ancora, disteso sulla poltrona, con la testa poggiata su un bracciolo e le gambe stese sull'altro ,  accavallate una sull'altra, le mani incrociate sul petto e la testa leggermente inclinata. Lucy lo guardò, era rimasto con lei tutta la notte, l'aveva coperta e le aveva tolto le scarpe, si era preso cura di lei.  Sentì lo stomaco attorcigliarsi dalla vergogna, si era comportata come una bambina stupida, che pessima figura che aveva fatto, e non solo per avergli vomitato praticamente sulle scarpe, ma per quell'atteggiamento avuto qualche attimo prima. Nastu incominciò a dare i primi segni di veglia e Lucy avrebbe voluto scappare lontano, ma non lo fece, "ei" sorrise lui e Lucy ricambiò debolmente, "come ti senti?" le chiese mettendosi seduto, stiracchiando i muscoli raggrinziti della braccia, data la scomoda postura che aveva tenuto tutta la notte, "come una che ha fatto una pessima figura" rispose chinando il viso, Natsu si tirò su sedendosi accanto a lei. Lucy ancora con il capo chino rimase sorpresa da quella carezza sulla testa, Natsu le accarezzava i capelli, la coccolava, lo guardò e lui sorrideva, lo faceva sempre, "direi che siamo pari, no?" ironizzò e Lucy annuì sollevata, inclinò la testa per distogliere lo sguardo da lui "e che.. avrei voluto che fossi rimasto  a dormire accanto a me" soffiò e Natsu per un attimo fermò le carezze sorpreso da quelle parole, "quello che ti ho detto ieri.. io" ma Natsu si tirò su interrompendola, "non preoccuparti non eri in te" Lucy deglutì ricacciando dentro le parole che avrebbe voluto tanto dirgli, e vero era sbronza ma quelle parole erano sincere.  Natsu s'infilo il suo giubbotto di pelle, "vai via?"  chiese lei celando la tristezza, avrebbe tanto voluto ancora la sua compagnia, lui di spalle accanto alla porta inclinò la testa verso di lei, quel poco per far vedere il suo profilo, "sono stato fuori tutta la notte Grey sarà preoccupato e poi a breve dovrei aprire il Fairy Tail" rispose e Lucy annuì soltanto lasciandolo andare via. Si raggomitolò nella coperta sprofondando il viso sulla ginocchia, sentiva la malinconia pervaderla, e quelle fastidiose fitte alla testa.

Il mattino era giunto anche sull'isola Galuna, Wendy camminava nervosamente per la stanza lanciando occhiate verso la finestra, Nashi era rimasta tutta la notte fuori. Chelia seduta su letto a gambe incrociate sembrava non importarle più di tanto, un colpo alla porta attirò l'attenzione di entrambe, "signorine sono Lahar, posso entrare?" udirono dall'altra parte. Wendy sgranò gl'occhi terrorizzata, se Lahar avesse visto che Nashi non era nella sua stanza sarebbero stati guai, si bloccò deglutendo finché un secondo colpo  non la scosse, "certo" rispose con nonchalance Chelia beccandosi uno sguardo truce da parte di Wendy. Lahar entrò guardandosi intorno, studiò le due, Chelia sembrava tranquilla mentre Wendy era piuttosto agitata, "dov'è Ashley?" chiese accorgendosi subito della sua assenza, "emm ecco lei.." farfugliò Wendy in preda al panico, Lahar fiutò qualcosa e assumendo uno sguardo intimidatorio si avvicinò alle due "se non  volete una punizione anche voi due vi conviene dirmi dove si trova" disse con tono intimidatorio l'uomo, Wendy chinò il capo, "ma lei è qui... ecco è che in questo momento.." bofonchiò cercando di essere il più credibile possibile, sforzandosi nel trovare una scusa, Chelia si tirò su di colpo incominciando a temere il peggio "lei non è qui in stanza con noi perché.." ma prima che potesse finire quella confessione la porta del bagno si spalancò di colpo facendo la sua entrata Nashi con tanto di accappatoio e asciugamano a mo di turbante sulla testa, "o professor Lahar non l'avevo sentita" esordì con volto angelico lasciando di sasso le due, Wendy soffocò quel sospiro di sollievo, il gusto per non farsi scoprire proprio all'ultimo. Lahar cominciò a studiarla, "dove eri?" chiese sospettoso "in bagno non si vede?" rispose Nashi dipingendo sul volto un ghigno vittorioso, Lahar visibilmente irritato,  si avvicinò girandole intorno, le rivolse uno sguardo truce per poi allontanarsi "preparatevi fra dieci minuti dobbiamo essere tutti in sala colazione" sentenziò andando via. Appena la porta si chiuse Nashi si accasciò sul letto sospirando sonoramente, l'accappatoio si aprì scoprendo che al di sotto portava ancora i vestiti di ieri, astutamente aveva piegato i jeans per far intravedere le gambe nude al di sotto dell'accappatoio, si liberò del turbante mostrando i capelli perfettamente asciutti. Wendy si sedette accanto a lei incominciando a respirare di nuovo  "come hai fatto?" "  chiese stancamente, " mentre stavo risalendo ho sentito da fuori  la voce di Lahar e così sono entrata dalla finestra del bagno, fortunatamente era aperta" gongolò  Nashi intenta a srotolarsi i jeans, "sei proprio una stupida" ringhiò Chelia, di fronte a lei a braccia conserte e lo sguardo severo, "e tu  una spia" sbraitò Nashi tirandosi su, fronteggiandola, "per colpa tua potevamo finire nei guai" continuò Chelia, "ma non è successo" ribbatté l'altra, "ora basta" sentenziò Wendy con tono fermo, "Lhar ci aspetta di sotto" continuò uscendo dalla stanza senza degnare di uno sguardo Nashi , Chelia la seguì e Nashi capì che aveva fatto preoccupare molto Wendy e ora lei era arrabbiata, aveva passato la notte più bella della sua vita, era felice ma ora quel senso di colpa per aver fatto così tardi la stava dilaniando.

La mattinata proseguiva, Levy fissava quel cornetto davanti a se con disgusto, la sbronza di ieri oltre al mal di testa le aveva lasciato anche un lieve volta stomoco, spostò il piattino sul quale vi era posto per concentrarsi sull'odore intenso che emanava il caffè. Si portò al naso la tazza bollente di caffè  nero, inspirando a pieni polmoni e dopo una breve sorsata puntò lo sguardo su Lucy davanti a se. Le due si erano sentite appena sveglie preoccupandosi l'una dell'altra, avevano deciso poi di uscire per prendere una boccata d'aria e smaltire quel post sbornia. Lucy aveva il viso rivolto verso le vetrate che davano sulla strada, mescolava con lentezza il suo caffè ancora intatto e anche la sua briosce aveva ricevuto lo stesso trattamento di quella di Levy. Si voltò poi verso l'amica "cosa è successo ieri con Gajeel?" chiese curiosa, "niente, mi ha accompagnato a casa, non prima di aver litigato di nuovo per quella stupida copertina" sbuffò lasciando Lucy interrogativa. La ragazza le spiegò tutto, e una volta finito di raccontare Lucy la guardò sorridente, poggiò una mano sul viso e il gomito puntato sul tavolo "sai cosa vuol dire questo?" chiese  carinamente "che è un'idiota" rispose Levy acida "che ci tiene" la corresse Lucy lasciandola di stucco. Si era preoccupato per lei portandola a casa e continuava a mostrarsi geloso nei suoi confronti, Levy chinò la testa giocherellando con le dita sul tavolo e pensando a ciò, un sorriso le s'increspò sulle labbra, scrollò la testa e assunse poi uno sguardo malizioso "e tu con Natsu? non sarà successo.." "no" la interruppe bruscamente Lucy, chinò la testa e unendo le mani sul tavolo disse con vergogna "be è stato lui a fermarmi se no io.." non continuò, si sentiva uno schifo già per colpa di quella sbornia, pensando a come si stava comportando nei confronti di Loki lo stomaco le si contorceva ancora di più. Levy la guardò senza giudicarla, lo sapeva che Lucy non era opportunista e di certo non le piaceva stare con due piedi in una scarpa, ma se faceva così era quell'effetto che solo Nastu riusciva a darle.  Si porse verso di lei cercando di cambiare argomento, "mi sono sentita così stupida" confessò e Lucy non poté che annuire, aveva provato la stessa identica sensazione qualche ora prima. Lucy incominciò a ridere e Levy la guardò stranita "l'ultima volta che ci siamo ubriacate così e successo dieci anni fa, ricordi? io non avevo passato l'esame di lettere e tu eri stata mollata da quel Droy" continuò facendo ridere anche Levy, "ricordo  che il risveglio è stato meno traumatico, Heartphillia ormai non siamo più delle ragazzine dobbiamo fare i conti con l'età" rispose Levy aumentando di tono le risate, Lucy la guardò, era così felice di avere accanto Levy, ormai erano anni che dividevano gioie e dolori.

Intanto in gita, Nashi passeggiava per il museo dell'isola Galuna stando dietro Wendy e Chelia, sapeva che doveva chiedere scusa a Wendy, ma ancora non era riuscita a trovare le parole adatte,  si staccò dal gruppo distraendosi nel guardare un quadro. Sentì un contatto alla mano e sorridendo la strinse con amore, era Romeo. Entrambi con lo sguardo verso il quadro, Nashi inspirò il suo profumo, quell'odore ormai le si era attaccato addosso "non faccio altro che pensare a quello che è successo stanotte" soffiò lui, "è stato meraviglioso" continuò accarezzandole la mano.  Nashi sorrise, "stanotte verrò a rapirti di nuovo"  disse Romeo, Nashi lo guardò complice ma poi scosse la testa "per un soffio non sono stata beccata da Lahar, sarà meglio evitare altre fughe d'amore" Romeo annuì a malincuore, "quando torneremo in città recupereremo tutto il tempo" continuò facendogli l'occhiolino  andando via, lasciandolo li. Romeo continuò a guardarla con occhi pieni di amore e desiderio, ormai aveva perso la testa per quella meravigliosa ragazza.
Era notte,  la luce era spenta già da un po' ma Nashi non riusciva a prendere sonno, per tutto il giorno Wendy le era sembrata distaccata, si tirò su seduta volendo risolvere quella situazione. Si alzò dal letto sgattaiolando verso quello di Wendy, a sorpresa si infilò nel suo letto stendendosi su un fianco e stringendola forte, Wendy in dormiveglia balzò a quel contatto "Nashi che?" "scusa" soffiò lei, "mi dispiace, non ho mai avuto un'amica e non so come ci si comporta, non volevo farti preoccupare" Wendy portò una mano sulla sua, "non fa niente" sospirò, non era neanche più arrabbiata, "come è stato?" chiese poi Wendy lasciandola di stucco "si vede così tanto?" bisbigliò lei imbarazzata. Wendy si voltò di scatto, ora erano una di fronte all'altra "lo vedo io" e Nashi sorrise, "è stato fantastico, Romeo è fantastico e io sono così felice" le due risero e rimasero li a parlare e raccontarsi segreti. Anche Chelia era sveglia, si portò il cuscino all' orecchie per non sentire quel vociare, era irritata ma non per il rumore, ma per quell'amicizia che si era creata tra le due. Era lei la migliore amica di Wendy, e quel rapporto con Nashi la infastidiva profondamente.

Uno giorno nuovo sorse e quella domenica si presentava come una tipica fredda giornata di gennaio. Erza si tirò su seduta dal letto finché una mano sulla spalla la riportò tra le coperte "è domenica, ed è presto" borbottò Gerard stringendosela addosso. Tra i due era ritornato il solito rapporto, si autoconvincevano che ci fosse solo sesso non capendo il legame che si stava creando sempre più. Erza strofinò il naso sul suo collo "dovrei preparare una torta, per un compleanno" disse e Gerad ancora ad occhi chiusi domandò "ancora con gl'ordini ufficiosi? quando aprirai la tua pasticceria?" Erza scosse la testa "sicuramente non per ora, non ho abbastanza soldi" si tirò su vestendosi e Gerad si mise seduto osservandola " vorrei aiutarti se non fossi a corto di soldi anche io" rispose a braccia conserte, erano due anni che non lavorava più e se finora non era stato un problema ora i soldi incominciavano a scarseggiare, Erza annuì sorridendo, nel farlo salì sul letto gattonando verso di lui, lo baciò intensamente guardandolo poi "è di qualcos'altro che ho bisogno, ho pensato tanto a noi ed ecco... ho capito cosa provo per te" disse facendosi coraggio, voleva stare insieme a Gerard, voleva presentarlo a tutti come il suo ragazzo, vivere quel rapporto alla luce del sole. Gerad chiuse gl'occhi, anche lui provava lo stesso ma assunse uno sguardo freddo "Erza tra noi c'è solo sesso, io è solo questo che voglio da te" disse  senza guardarla, ed Erza incassò il colpo senza dire una parola, si staccò da lui cercando di nascondere il dolore che provava, "Erza io..." "no, fai finta che non ti ho detto niente ok?" continuò sentendosi stupida, gli sorrise un'ultima volta come a convincerlo che quella frase non le aveva fatto del male. Se ne andò pensando che si era creata solo un'illusione, Gerard non le aveva mai dato motivo di pensare che lui provasse qualcosa di più, erano passati mesi e ancora non sapeva di quel suo dolore che lo tormentava. Gerard rimase fermo a fissare la porta, si stese  allargando le braccia e puntando il soffitto, sapeva benissimo ciò che provava per lei, e non erano quelle sciocchezze che le aveva rifilato, Erza aveva trovato il coraggio di lasciarsi alle spalle quella storia per iniziarne una con lui, ma Gerard non se la sentiva. Tutte le persone che stavano intorno a lui finivano per soffrire a causa sua, e non voleva che succedesse questo anche ad Erza.

Quella domenica pomeriggio il tempo trascorreva lento, il Fairy Tail era aperto  godendo anche di una certa clientela, dato il freddo, una cioccolata calda e qualche chiacchiera era l'ideale per aggirare la noia domenicale.  Grey accanto a Nastu stava dietro al bancone, Cana seduta di fronte a loro parlava e se Natsu l'ascoltava interessato l'attenzione di Grey era focalizzata tutta su una determinata coppia appartata ad un tavolo. Cana sorrise maliziosa lanciando un'occhiata verso Juvia intenta a parlare con Lion "vedo che Juvia ha fatto amicizia"  ghignò suscitando fastidio in Grey, Natsu lo guardava di sottecchi sfoggiando un ghigno divertito, il suo amico era geloso marcio ma la cosa che lo divertiva di più era il fatto che non se ne era ancora reso conto. Natsu avrebbe iniziato una sfilza di battute provocatorie se dalla porta non fosse apparsa Erza, era passata a chiedere un'enorme favore al suo fratellino.
Lucy era in casa, da sola. Loki era in trasferta e sarebbe tornato in serata, Nashi era ancora in gita e Levy era impegnata con il suo circolo del libro. Si sentiva sola e annoiata, afferrò le chiavi dell'auto e  d'impulso decise di andare al Fairy tail.
Quando arrivò vide davanti all'ingresso due figure familiari. Erza aveva una grossa confezione in mano, tentava di passargliela a Nastu il quale la respingeva "ti ho detto di no" diceva lui, "invece si, mi devi un sacco di favori" "ma non posso te l'ho gia spiegato", Lucy si pose davanti a loro interrompendo quella piccola discussione "che succede?" chiese stranita dopo averli salutati. Erza sbuffò "sto chiedendo un favore a questo ingrato ma non ne vuole sapere" "ti ho già detto che non posso, la mia auto è dal meccanico" ribatté Natu incrociando le braccia al petto , Lucy non sapendo ancora la situazione provò a risolverla "be se ti serve un passaggio posso dartelo io", Erza s'illuminò "grazie tante" disse felice porgendogli poi quella grossa confezione, Lucy la prese in mano sorpresa "Natsu tu andrai con lei, per proteggerla, mi raccomando" ordinò severa non lasciandogli altra scelta per poi correre verso il bar. Lucy interrogativa si rivolse a Natsu "proteggermi da cosa?" chiese con timore, "non tu la torta" disse seccato indicando col dito quella grossa scatola, "le hanno commissionato un lavoro ma poi è stata abbindolata da Cana, le due andranno in quel famoso outlet per fare spese pazze e ha lasciato a noi il compito di consegnare questa" le spiegò infastidito.
I due arrivarono all'indirizzo lasciato da Erza, per tutto il tragitto avevano parlato e Lucy stava bene con Natsu, quel suo comportarsi a intermittenza però la confondeva ancora di più di quanto non fosse. Natsu teneva in mano quella grandissima confezione, Lucy suonò il campanello, dal fuori potevano sentirsi urla e risate, si trattava di una festa di compleanno per un bambino. Dopo poca attesa aprì la porta una donna, e Lucy nonostante i sedici anni passati, il cappello da cow-boy e quell'insolita parrucca verde, la riconobbe "Bisca?" disse stupita.
Dopo quell'incontro inaspettato saluti  e un'insistente invito ad entrare di Bisca, Lucy si ritrovò seduta sullo sgabello di quella graziosa cucina, "è molto carino qui" disse gentile facendo sorridere Bisca. Le due ragazze erano amiche al liceo, ma dopo la partenza di Lucy le due non avevano più avuto contatti. Bisca preparava piattini con dolci e stuzzichini "non posso crederci quanti sono sedici anni che non ci vediamo? " Lucy annuì quasi vergognandosene, lei era sua amica ai tempi ma con quella gravidanza inaspettata era scappata via annullando i contatti con tutti, "già e passato molto tempo, mi ricordo di quella cotta che avevi per.." Lucy cercò di rammentare il nome, ma Bisca la precedette "Alzak, ovvero mio marito"  disse mostrando a Lucy l'anello al dito lasciandola di stucco, "ci siamo messi insieme dopo il liceo" disse dolcemente,  "ci siamo sposati circa sette anni fa e dopo poco è arrivata Asuka, guarda e lei" disse orgogliosa puntando il dito verso quella graziosa bambina dalla lunga treccia con pistola giocattolo alla mano e cappello da cow-boy, "oggi compie sei anni ed è ossessionata dallo stole west" continuò felice. Lucy la guardò ammirata capendo il tema di quella festa, invidiandola anche a tratti, Bisca si era costruita una famiglia, forse se lei avesse avuto quel coraggio sedici anni fa  anche la sua vita sarebbe stata così oggi, insieme a Nashi e Nastu, scrollò la testa non volendo pensare a ciò "sono felice per te" disse sincera. Bisca prese le portate portandosi verso il salone, "anche tu sei finita col stare insieme con uno del nostro liceo, mi ricordo di Nastu era così.. diciamo unico" disse con ilarità "no aspetta io e Natsu no.." ma Lucy non fece in tempo a dirlo, perché Bisca fu assalita dai bambini affamati. Lucy si guardò intorno cercando Natsu, finché non lo trovò, sorrise di gusto nel vederlo gattonare per terra montato da tre bambini, era così dolce, pensò  che a Nashi sarebbe piaciuto crescere con un padre come Natsu. La giornata passò, Lucy riportò Nastu davanti al Fairy Tail, "sono stata bene oggi" e Nastu annuì, "anche io", i due si guardarono, e Lucy avrebbe tanto voluto chiedergli il perché di quell'atteggiamento  ma stette in silenzio perdendosi nei suoi occhi  finché Nastu non scese dall'auto "ciao" soffiò lasciandola andare via. Quando Lucy tornò trovo Loki ad aspettarla, era ritornato, quella sera fortunatamente l'uomo era troppo stanco per intavolare l'ennesima discussione su quella partenza e Lucy ringraziò mentalmente il cielo, ma sapeva che ormai non poteva più temporeggiare, doveva prendere una decisione.

Il girono dopo Nashi ritornò a casa, accolta da tutti con amore era rimasta per tutto il pomeriggio al Fairy Tail, era sera quando aspetta Lucy per ritornare a casa. Seduta al bancone guardava Nastu, per tutto il giorno l'uomo gli era sembrato strano, euforico e felice, ma non per il suo arrivo. Lucy sbucò all'improvviso dalla porta e urlando di gioia l'abbracciò fortemente, erano giorni che non la vedeva a causa di quella gita. Natsu si avvicinò a loro "è il momento vero?" disse a Lucy ed ella annuì, "il momento di cosa?" chiese scettica Nashi incominciando a preoccuparsi, quei due erano strani, "c'è una cosa che è successa mentre tu non c'eri" disse Lucy e Nashi perse un battito del cuore, non fosse che quei due, "che cosa?" quasi urlò nel dirlo, l'aveva promesso non ci avrebbe più provato a farli mettere insieme ma questo non voleva dire che quel desiderio si era sopito, in fondo lei ancora ci sperava. Nastu le accarezzò un braccio "ovviamente se tu sarai d'accordo" disse Lucy e Nashi annuì "certo certo" rispose strappando sguardi dubbiosi "cioè cosa?" chiese imbarazzata, "abbiamo deciso di adottarti" dissero insieme. Nashi stette in silenzio, il suo battito del cuore era aumentato così tanto che a momenti poteva schizzare via dal suo petto, li guardò rimanendo attonita. Non poteva essere vero, loro davvero la volevano fino a quel punto?, ancora in silenzio Lucy e Nastu si preoccuparono, "Nashi" la chiamò il padre, "per davvero?" chiese la piccola con un filo di voce, "si" annuì Lucy con qualche lacrima abbracciandola anche Natsu si unì "sarai nostra a tutti gl'effetti" disse con voce tremante dalla commozione. Grey e Cana da dietro al bancone avevano assistito a tutta la scena, Grey a braccia conserte e Cana sorretta su di lui si asciugava quella lacrima solitaria, "stai piangendo" stuzzicò lui "e tu hai gl'occhi lucidi" rispose lei. Grey inspirò l'aria, si stava sforzando nel non piangere come un bambino ma era così felice, guardava Nashi abbracciata dai suoi genitori, i giudici e servizi sociali non lo avevano ancora  confermato ma Grey sapeva che quei tre erano già una famiglia.

Passarono i giorni giungendo febbraio. Nashi era in camera di Romeo tra le coperte del suo letto, si voltò vedendo Romeo dormire. Sorrise, i due avevano finito di fare l'amore e Romeo si era addormentato come sempre. Dopo il rientro dalla gita i due si erano uniti di nuovo, e di nuovo. Sembravano lontani i tempi in cui Nashi provava vergogna e addirittura paura, si era data pure della stupida per aver avuto tutte quelle ansie, Romeo era ancora li e ci sarebbe sempre stato. Quel pomeriggio avevano la casa tutta per loro, il padre di Romeo si era assentato per lavoro. Incominciò a stuzzicarlo fino a sedersi a cavalcioni  su di lui, lei portava solo gli slip e quella maglia larga che gli aveva rubato, Romeo aprì pigramente gl'occhi e sorrise nel sentirsi vezzeggiato così, "stai diventando una piccola pervertita sai?" disse sghembo e Nashi gli morse il labbro per ripicca, "sei tu che mi fai quest'effetto" rispose maliziosa. Romeo le passò una mano sul viso spostandole i capelli "c'è una cosa che vorrei vedessi tu" disse serio, la fece spostare e poi si alzò dal letto tirando fuori una lettera porgendogliela, Nashi la prese in mano "che cosè?" chiese "è la domanda per l'università di Crocus, si trova a dieci ore di qua", Nashi lo guardò in silenzio "questo è il mio ultimo anno alla Fairy High, è questa era l'università cui sarei voluto tanto andare, ho fatto domanda prima che ci mettessimo insieme e tre giorni fa mi è arrivata la risposta" continuò sedendosi di fronte a lei. Nashi osservò quella busta chiusa " sono anni che spero in un'ammissione a questa università, ma ora non so cosa aspettarmi se fossi stato accettato io dovrei.." "partire" finì lei, la voce triste e lo sguardo amaro, perché si voleva vederlo felice però non lontano da lei, "ma anche no, potrei sempre fare richiesta all'università qui in città", Nashi chinò la testa verso la busta, si vergognò ma avrebbe tanto voluto che non fosse stato accettato, perché lei non gli avrebbe mai chiesto una cosa del genere, non avrebbe mai ucciso i suoi sogni "io non ho ancora trovato il coraggio di guardarla" soffiò Romeo, Nashi sospirò la aprì leggendo velocemente, alzò lo sguardo verso di lui sorridendogli "ammesso".
La settimana era appena incominciata, Lucy picchiettava nervosamente le dita sulla scrivania del suo ufficio, era passata più di una settimana da quando Nashi era tornata e la vita era ritornata quella di prima, se non fosse per l'atteggiamento freddo che Nastu aveva assunto di nuovo. Ciò la infastidiva non poco perché dopo quel pomeriggio passato bene  insieme alla festa di compleanno, tra i due c'erano stati solo saluti o qualche rara chiacchierata. Lucy pensava di aver creato un rapporto più stretto di una semplice amicizia, non parlava di amore, ma di qualcosa che non riusciva a definire. Gli aveva confidato che era la sua forza e lui le aveva detto  che non voleva più vederla andare via, allora perché quell'atteggiamento distaccato? si spazientì nel non  trovare una minima risposta, Si tirò su di scatto, sarebbe andata ad affrontarlo adesso, strappandogli quelle risposte a tutti i costi.
Lucy arrivò al Fairy Tail, spinse la porta entrando dentro, il locale era deserto dato che era ancora orario di chiusura. Sentì dei rumori dal bancone, si avvicinò e per poco non urlò dallo spavento, Natsu sbucò all'improvviso da sotto "che ci fai qui?" chiese sorpreso. Lucy sospirò, e togliendo la mano dal cuore dove l'aveva portata istintivamente qualche secondo prima guardò Natsu, "ecco volevo sapere come stavi" disse con tono morbido, Natsu la guardò accigliato, "bene" rispose, "sei venuta fin qua per chiedermelo?" Lucy scosse la testa, "io intendevo..., ho notato la freddezza ok? e prima non eri così" buttò poi, Nastu chinò il capo rimanendo in silenzio , " se c'è qualcosa che non va io vorrei saperlo", disse sincera ma Nastu ridacchiò "be vuoi sapere la verità?" Lucy annuì aprendo il suo cuore, "la verità è che ogni volta che siamo soli tu non ti controlli finendo per saltarmi addosso, e non vorrei mai che poi te la prendessi con me se il tuo matrimonio dovesse fallire, non voglio scocciature " disse con un certo ghigno sulla faccia, Lucy fece scivolare le braccia lungo i fianchi, un occhiò incominciò a tremarle dalla rabbia "cosa?" emanò con un filo di voce, non poteva crederci, si era preoccupata per quell'idiota pensando che celasse chissà quali sentimenti per lei, invece era questo il problema? "senti adesso se non ti dispiace dovresti andare via,  ho da fare" la liquidò prendendo in mano una scatola, dirigendosi verso la cantina. Lucy rimase li, strinse i pugni dalla rabbia, fece per andare via ma si bloccò, non poteva dargliela vinta così, si rivoltò seguendolo di sotto.

Era ora di pranzo Nashi si diresse verso il tavolo in cui lei Wendy e Chelia erano solite mangiare, si sedettero e le tre incominciarono a pranzare. Nashi sembrava triste,  Romeo sarebbe partito dopo l'estate e lei non voleva affrontare un rapporto a distanza, Wendy sembrò notare quella amarezza, le posò una mano sulla sua, sotto la vista infastidita di Chelia, "potrebbe anche cambiare idea" disse cogliendo al volo ciò che Nashi stava pensando. Wendy e Chelia erano a conoscenza di tutto, conoscevano Romeo prima di lei e sapevano di quel suo sogno, Nashi arricciò il naso "non sarebbe giusto, era il suo sogno prima che apparissi io" soffiò malinconica, Wendy stava per aggiungere altro ma Doranbolt la chiamò in lontananza "scusate deve essere per le iscrizioni alle selezioni" disse alzandosi e dirigendosi verso di lui. Nashi rimase con la testa china intenza a giocherellare con la forchetta, sentiva lo sguardo addosso di Chelia e tirando su di scatto il volto sbuffò "cosa c'è?" "mi chiedevo quanto ancora farai durare questa scenetta deprimente" soffiò acida con le braccia conserte e lo sguardo serio, "tanto già lo so che alla fine Romeo rinuncerà pur di assecondarti" continuò, Nashi affilò lo sguardo "non riesci a mandarla proprio giù eh?" disse lasciando Chelia adirata, si aspettava di farla arrabbiare invece per la prima volta era stata Nashi a provocarla, la ragazza si tirò su prendendo in mano il suo vassoio e fronteggiandola "mettitelo in testa Romeo ha scelto me e continuerà a farlo, prima lo capisci e prima la smetterai di darmi fastidio" sentenziò Nashi, che di quella faida davvero non ne poteva più. Chelia non staccò lo sguardo da lei, l'aveva umiliata con quella frase. Nashi fece per voltarsi ma appena tentò di avanzare verso il nastro per posizionare il vassoio, qualcosa bloccò il suo piede facendola inciampare e cadere rovinosamente in terra. Si tirò su seduta togliendosi da dosso il cibo che le si era attaccato sulla maglietta, una risata generale ormai  faceva da sfondo in mensa, ma non se ne curò, si preoccupò subito delle  caviglie toccandosele con le mani, fortunatamente non avevano subito danni. Tirò su lo sguardo furente mirando con precisione verso il colpevole di quel gesto, Chelia aveva un ghigno soddisfatto in viso, aveva ottenuto la sua vendetta. Nashi si tirò su con uno scatto "brutta stronza" ringhiò,  buttandosi praticamente addosso a chelia, afferrandola per i capelli, tirandoglieli con forza e sbraitando offese, ormai era furiosa, per mesi si era trattenuta ma con quel sgambetto Chelia aveva buttato giù tutte le sue barriere mandando a quel paese la pazienza. Chelia tentò di difendersi, la spinse con forza, le due rotolarono per terra incominciando a darsele di santa ragione. Intorno a loro si era formata la folla di studenti, c'era chi rideva, chi le incitava a continuare e addirittura chi faceva il tifo. Wendy tentava di dire qualcosa,  guardava la scena innanzi a se con occhi sgranati. Nashi si posizionò su Chelia bloccandola con il suo peso, le stava per tirare l'ennesimo schiaffo ma il suo braccio fu bloccato, " ora basta teppistella"  era Lhar.

Natsu poggiò la scatola in terra, "sei solo un'idiota" sbraitò Lucy che nel fra tempo l'aveva raggiunto, Natsu roteò gl'occhi al cielo, "pensavo fossimo amici, e va bene ci saremo baciati un paio di volte ma.. ma siamo amici!" continuò in preda al nervosismo, Natsu si voltò fronteggiandola "l'ho hai detto tu ricordi? io ti faccio agire d'impulso e poi ti penti " Lucy si ricordò,  gliel'aveva detto quel giorno al tribunale, e nonostante fosse passato del tempo da allora, effettivamente l ho pensava ancora "ecco io.. " abbassò lo sguardo "ma poi lo ripuntò tutto su Nastu " no non è vero,  sono padrona delle mie emozioni è se questo quello che pens-" improvvisamente Nastu l'afferrò per i fianchi e la sbatté al muro schiacciandola tra quest'ultimo e il suo corpo " che diavolo fai?" ringhiò tentando invano di respingerlo, Nastu stette in silenzio e incominciò a guardarla dritta negl'occhi in modo penetrante tanto da farla arrossire "Nastu che.." continuò Lucy portando le mani in avanti ma nastu le sollevò le braccia in alto e gli bloccò i polsi  con una mano sola  lasciandola senza fiato.  Con il palmo dell'altra mano le accarezzò una guancia e Lucy istintivamente gli andò in contro, quella sensazione di calore era ritornata, appariva ogni volta che Nastu la toccava, la mano continuò ad accarezzare il suo viso finché non passò dietro al collo e poi nei capelli,  sentiva il suo respiro caldo e il suo profumo nelle narici tanto da confonderla, Lucy si stava per avvicinare alla sua bocca quando " lo vedi, lo stai rifacendo non riesci a controllarti" soffiò lui roco. Lucy si fermò e Nastu si staccò da lei allontanandosi "perdi il controllo e io non posso rovinare la mia storia con Lisanna solo perché non hai un minimo di auto controllo" a quelle parole Lucy si irrigidì, lo fissò un attimo e poi la rabbia incominciò a scoppiarle dentro rendendola furente "cosa?? io non posso credere di essermi preoccupata per te"  si girò  e si avviò verso le scale " "idiota!  sei un idiota,  non ti rivolgerò mai più la parola"  arrivata alla porta Lucy continuava a imprecare non vedeva l'ora di uscire da li, girò la maniglia ma con suo sommo stupore la porta non si apriva, tentò tante altre volte ma la maniglia girava a vuoto, " Natsu!" urlò esasperata  " che c'è?  mica non mi avresti più rivolto parola?" ironizzò lui avvicinandosi alla soglia delle scale "stupido non si apre la porta" "Lucy non l'avrai chiusa quando sei scesa quaggiù vero?" chiese lui con voce tremante, Lucy lo guardò con aria perplessa, mentre sulla faccia di Natsu si dipingeva  una smorfia disperata "siamo bloccati qui sotto, di nuovo".

Intanto alla Fairy High la situazione di Nashi si stava complicando sempre di più, seduta nella saletta adiacente alla presidenza aspettava la sua condanna, qualche sedia più in la c'era Chelia, a braccia conserte fissando un punto imprecisato. Le due erano rimaste in silenzio tutto il tempo ma Nashi decise di spezzarlo riferendosi a lei "perché l'hai fatto?  avrei potuto rompermi una caviglia" Chelia inclinò la testa verso di lei "è per questo che mi hai aggredito? avevi paura di non poter sfoggiare le tue strabilianti doti?" disse con sfottò, Nashi scrollò la testa "non è per quello ma devo rendere fiero mio padre, ma tu cosa ne sai vero? scommetto che non hai bisogno di questo per ringraziare i tuoi genitori , o forse non ne hai nemmeno mai sentito l'esigenza, non è così? è tutto scontato" , Chelia rimase senza parole, aveva sempre  accusato Nashi di vittimismo ma ora quelle parole le sembravano sincere, il suo orgoglio però la fece stare zitta, distolse lo sguardo non riuscendo però a non farsi rimbombare quelle parole in testa.
La porta della presidenza si aprì facendo la sua apparsa Lahar, "signorina Blendy può andare lei non ha nessuna colpa" Nashi sbuffò, Chelia si tirò su, guardando Nashi, nessun ghigno compiaciuto però comparve sul suo viso, cercò un'ultima volta lo sguardo di Nashi che però non arrivò, si voltò andando via senza dire una parola, sentiva lo stomaco contorcersi che fosse senso di colpa?
 Lahar fronteggiò Nashi "in quanto a te, sapevo che prima o poi ne avresti combinata qualcuna, aggredire una studentessa" sputò severo  "sono stata provocata" rispose lei con voce meccanica non degnandolo del suo sguardo , "sei caduta da sola e te la sei presa ingiustamente con la signorina Blendy" contrattaccò Lahar "con questa bravata sarai espulsa per almeno un mese e automaticamente perderai l'anno" continuò suscitando in Nashi la disperazione  più totale, si girò di colpo guardandolo con occhi colmi di tristezza "cosa? no non è giusto", ma Lahar ghignò perfido, insensibile di fronte a quella visione, "dobbiamo solo aspettare che arrivi qualcuno della tua famiglia, la segreteria sta già provvedendo ad avvisare i tuoi genitori" disse rientrando nella presidenza. Nashi chinò la testa incominciando a piangere, non poteva succedere questo, Nashi e Lucy facevano molto per lei e lei li ripagava così? in un battito di ciglia  aveva mandato in fumo mesi di allenamento e studio.
Il tempo trascorreva lento per Nashi inattesa di quello che sarebbe potuto succedere a breve, dall'altra parte della città anche i suoi genitori non sembravano passarsela meglio.

Nastu incrociò le braccia al petto guardando Lucy scendere le scale, "ti eri dimenticata che la porta si blocca?" chiese stizzito, Lucy sbuffò, no che non si era dimenticata, l'ultima volta che erano rimasti bloccati li sotto aveva vissuto momenti difficili da scordare, ma quando era scesa in cantina era così presa dalla rabbia da dimenticare quel particolare, "non ho nessuna intenzione di stare con te qui e adesso" soffiò acida, Natsu assottigliò lo sguardo "e dimmi cosa vorresti fare?" "vorrei chiamare Loki a farmi venire a salvare ma non posso perché ho dimenticato il cellulare a casa!" sbraitò, Nastu si bloccò un momento, amareggiato dal suono di quelle parole, "anche il mio è di sopra in casa" disse soltanto distogliendo lo sguardo da lei. Lucy si guardò intorno finché intravide qualcosa, si avvicinò e sporgendosi col braccio strappò via un lungo telo che pendeva da una parete, si illuminò nel vedere una piccola finestra posta proprio in alto del muro, vicino al soffitto. L'ultima volta non l'aveva notata dato che era coperta da quella vecchia tenda. Natsu si avvicinò a lei, "sapevi che ci fosse questa?" chiese "è bloccata anche quella" rispose lui seccato, ma Lucy non si diede per vinta, salì su un paio di cassette di legno poste una sopra a l'altra e mantenendo l'equilibrio a stento  tendò di aprila, quella finestra si affacciava direttamente sulla strada, se fosse riuscita ad aprirla avrebbe potuto con facilità uscire. "Lucy è pericoloso, scendi da li, aspetteremo che qualcuno venga ad aprirci" provò Natsu preoccupato dalla vista di quelle cassette traballanti "non ne ho nessuna intenzione di passare del tempo ancora con te" rispose lei lapidaria, ancora risentita dai pensieri di Nastu.

Nashi si portò le mani sul viso pensando alla delusione che i suoi genitori avevano provato nel ricevere quella telefonata, "Nashi che succede?" si sentì dire all'improvviso, tirò su il viso e rimase sorpresa nel trovarsi davanti Loki, "che ci fai tu qui?" chiese confusa, "Lucy ha dimenticato il cellulare a casa e ho risposto io, e a quanto pare anche Natsu è irreperibile, mi sono offerto di venire data l'urgenza, cosa è successo?" chiese con un velo di preoccupazione. Nashi gli raccontò di quella piccola rissa e della minaccia di espulsione, Loki seduto accanto a lei rimase in silenzio ad ascoltare , se si era offerto di andare quel pomeriggio era solo per avvicinarsi in qualche modo a Lucy, anche se faceva finta di nulla lo sentiva che la sua donna si stava allontanando sempre più, dovuto anche al rapporto inesistente con Nashi,  ma non avrebbe mai pensato della grandissima occasione che il destino gli stava dando.  Loki si allentò il nodo della cravatta, "io potrei trovare il modo per tirarti fuori dai questa situazione in modo che ne Lucy e Natsu vengano a sapere di questo piccolo guaio" disse creando in Nashi una speranza "Loki grazie io.." gioì  "ma" Nashi si bloccò immediatamente nel udire quel ma sussurrato con tanta premeditazione, "io aiuto te e tu mi aiuti a convincere Lucy nel partire con me". Nashi rimase impietrita, come aveva potuto pensare nell'aiuto sincero di Loki? loro non erano mai stati amici, chinò la testa rimanendo senza parole "pensaci bene, Lucy vorrebbe partire ma se non lo fa e solo per accontentarti e tu come la ripaghi? non fai altro che propinargli  i tuoi guai se invece tu fossi d'accordo con la partenza lei non avrebbe nessun cruccio, non trovi che sia il giusto ringraziamento? renderla felice" continuò Loki tirandosi su, lui era bravo con le parole, era il suo mestiere.  Le ultime due parole rimbombarono rumorosamente nella testa di Nashi,  si ritrovò a pensare a come aveva scombussolato la vita di Lucy senza chiederle il permesso "va bene" sibilò senza guardarlo, "hai fatto la scelta giusta" disse Loki entrando poi nella presidenza.

Nel Fairy Tail intanto entrò dalla porta principale Max, fornitore del pub, si guardò intorno grattandosi la testa, il locale era vuoto eppure Natsu gli aveva detto di passare a quell'ora. In cantina la situazione era sempre la stessa, Lucy in preda a una crisi di nervi continuava a tirare il vetro bloccato della finestra, tendando in vano di aprirla, diede uno strattone troppo forte tanto da farle perdere l'equilibrio sarebbe caduta in terra  se Nastu non l'avesse in braccio. Lucy si voltò per guardarlo, una mano  intorno ai fianchi e l'altra sotto le ginocchia, Natsu le teneva stretta a se e senza darle tempo di capire cosa diavolo fosse successo, Natsu la baciò. Lucy ricambiò, senza chiedersi il perché di quello, si baciarono fino a non avere più fiato e quando si staccarono Natsu le posò la fronte sulla sua "la verità e che sono io a perdere il controllo," soffiò roco lasciandola di stucco la fece scendere restando sempre comunque vicini, "io non riesco più a fare finta di niente,  l'effetto che mi fai non riesco più ad ignorarlo" continuò e Lucy non riuscì ad emettere un solo suono, "ti sto allontanando da me volontariamente, sto lottando contro tutto me stesso perché tutto questo è sbagliato" Lucy lo guardò, e questo quello che prima o poi sarebbe successo? finire nel fare quell'errore insieme per pagarne poi le conseguenze? ovvero la distruzione dei rapporti costruiti con i propri fidanzati.  Cosa provava lei? quella confusione le offuscava i sentimenti, stava con Loki, lo stava per sposare eppure continuava quella sorta di gioco con Nastu, si sentì meschina e sporca,  la porta si aprì di colpo, Max fece capolino e nel vedere Natsu lo avvisò del suo arrivo andando poi a scaricare il furgone, Lucy si scostò da lui "mi dispiace" sussurrò, gli voltò le spalle andando via, asciugandosi le lacrime, non voleva fare del male Natsu, non voleva rovinargli il rapporto che si era costruito con Lisanna, non voleva essere lei la causa di quella frustrazione.

Passò all'in circa mezzora quando Loki uscì dalla presidenza, Nashi lo guardò quasi con disprezzo aspettando una risposta "è tutto a posto, non ti succederà niente a quanto pare tirare fuori la carta della ragazza problematica ha funzionato" disse Loki passandogli poi una lettera "questo sarebbe stata la lettera di espulsione che avrebbero dato a Lucy sono riuscita ad ottenerla, falla sparire" continuò con tono distaccato, Nashi la prese "allora siamo d'accordo? io ho fatto un favore a te ora tu lo farai per me" Nashi annuì soltanto  "ti conviene mantenere la promessa se non vuoi che Lucy scopra la verità, non faresti altro che deluderla per l'ennesima volta" concluse dandole il colpo di grazia  e quando Loki le voltò le spalle per andare Nashi soffiò con un filo di voce abbastanza forte da farsi sentire "è così che si fa per essere felici?", Loki rimase di spalle "so solo che se vuoi una cosa devi ottenerla anche al costo di sentirti sporco dentro" disse freddo avanzando.
Juvia correva di fretta per i corridoi della scuola, aveva ricevuto la telefonata dalla segreteria e ora stava raggiungendo la presidenza, era rimasta bloccata nel traffico tardando il suo arrivo. Quando giunse nel corridoio principale che portava alla presidenza vide Loki senza che lui la vedesse, lo guardò un attimo quello sconosciuto, pensando di averlo già visto, scosse la testa cacciando via quel pensiero raggiungendo Nashi ancora seduta nella saletta. La ragazza nascose prontamente la lettera, "Juvia che ci fai qui?" chiese sorpresa, "mi hanno chiamato dicendomi che dovevano parlarmi di te, sono la tua assistente sociale e vengo avvisata di qualsiasi cosa, perché sei qui?"  chiese con mezza agitazione, Nashi scosse la testa  "niente c'è stato solo un errore" Juvia rimase basita, "forse dovrei parlare con il presid-" "no no" la interruppe bruscamente Nashi afferrandola sotto braccio e trascinandola lontano da li "te l'ho detto non c'è bisogno hanno sbagliato" insistette Nashi non lasciando altra scelta a Juvia.

La giornata passò e Nashi arrivò da scuola, non passò dal Fairy Tail ma andò direttamente in casa da Natsu. Quando salì lo trovò in cucina intento a farsi un un'enorme panino "piccoletta tutto bene a scuola?" lo accolse lui, Nashi abbozzò un sorriso tendando di nascondere l'amarezza sedendosi sul divano . Natsu la osservò "stai bene?" chiese sospettoso "si" rispose prontamente lei, si sedette accanto. Natsu incominciò a sentire fastidio si tirò su appena tirando fuori il suo cellulare "ecco dov'era" disse felice, era tutto il giorno che lo cercava. Illuminò il display notando quella chiamata persa della scuola "perché?" chiese a nashi mostrandogli il telefono, la ragazza mentì prontamente "avevo dimenticato un libro e ti avevo fatto chiamare per farmelo portare, ma poi ho risolto" farfugliò agitata, si alzò di scatto scomparendo in camera sua. Natsu continuò a fissarla accigliato, decise di non pensarci, addentò quel panino, quella giornata era stata già abbastanza pesante da affrontare.
Arrivò la sera, Nashi passò dalla stanza di Lucy, la guardò dalla porta, Lucy stava scrivendo qualcosa al computer, Nashi fece per entrare ma si fermò non riusciva a dirle di partire, andò in camera sua senza che Lucy si accorgesse di niente, lo avrebbe fatto domani.
Si stese sul letto incominciando a piangere, nel giro di poche settimane era volata fino a toccare il cielo, ma Nashi non era nata con le ali. La sua vita era sempre stata priva di sogni e aspettative felice. Da quando però aveva conosciuto Natsu e Lucy e aveva fatto parte della loro vita quelle ali Nashi se le aveva costruite, ma era volata troppo in alto, fino al sole, facendo sciogliere quelle ali di cera. Ora stava precipitando, stava perdendo Romeo, non sapeva ancora come Wendy aveva reagito nel vedere quella rissa e sopra tutto stava rinunciando a quello che di più al mondo aveva sempre voluto, la sua famiglia unita....

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Capitolo 24
*** 24- le parole non dette ***


~Ciao a tutti !! ed eccomi qui con il 24esimo capitolo !! sono veramente felice di essere arrivata fin qui e sopra tutto di tutto il sostegno che tante persone mi stanno dando.
Era da tanto che non ringraziavo e colgo l'occasione per farlo adesso. Un GRAZIE speciale a due lettrici che stanno recensendo molti miei capitoli, SAYAKA CHAN 94 e MARY_ICE (grazie ragazze !!)  e ad una che sta spendendo delle bellissime parole YUMEMIROU (grazie bella <3) ma un grazie anche a tutte le persone che hanno recensito  finora, a chi ha messo la storia  tra preferiti, seguiti ecc.. e anche a chi sta semplicemente leggendo !! ancora GRAZIE di cuore <3
ora vi lascio alla lettura un bacione. Daimler
 

Nashi avanzava per i corridoi della scuola, la notte scorsa aveva dormito poco e niente continuando a ripensare a ciò che fosse accaduto il giorno prima, pomeriggio avrebbe parlato con Lucy, doveva convincerla a partire e già sapeva che non sarebbe stato facile, non dopo quello che era successo alla vigilia. Continuò a camminare finché arrivata davanti al suo armadietto un sorriso le si increspò sulle labbra. Attaccato allo sportello vi era un cuore di carta rosso, lo staccò facendo attenzione a non strapparlo "non è ancora san Valentino" soffiò notando la figura di Romeo avvicinarsi maliziosa, "non deve essere per forza quella sciocca festa il motivo del mie dimostrazioni d'affetto" disse lui avvicinandosi passandole la mano sulla schiena su e giù, "mi mancheranno queste cose" si fece sfuggire Nashi dipingendo sul viso una smorfia amareggiata, Romeo la guardò, non sapeva cosa dirle avrebbe tanto voluto baciarla e rincuorarla ma proprio in quell'istante passò Lahar.  Nashi fece finta di nulla incominciando a rovistare nel suo armadietto "ma poi ieri?, so che Chelia non ha subito nessuna punizione" disse Romeo scrutandola, "neanche io" mentì lei, "il preside ha voluto passarci sopra" tagliò corto senza guardarlo, era meglio che Romeo non sapesse che cosa era successo realmente. Arrivarono Wendy e Chelia e Nashi non sapeva come comportarsi, Chelia non sembrava avere i soliti atteggiamenti scontrosi, si limitò a sorpassarla silenziosamente per andare verso il suo armadietto, la campanella suonò e Romeo salutò le tre andando via. Nashi continuò in silenzio a frugare e anche Chelia sembrava dello stesso avviso almeno finche Wendy non sbatté con forza brutale lo sportello del suo armadietto tanto da fare balzare le due, "è tutta la mattina che aspetto che una delle due mi dia una spiegazione, cosa diavolo è successo?" ruggì, le sue rimasero scioccate nel vedere Wendy comportarsi così, era raro vederla infuriata. Nashi chiuse l'armadietto, " ho perso il controllo" disse  con la testa china "Wendy mi dispiace, mi farò da parte non voglio causare problemi più a nessuno"  continuò andando via, "no Nashi aspetta" provò Wendy ma Nashi si era già confusa con il turbinio di studenti che affollava i corridoi.  Anche Chelia era rimasta a guardarla fino a vederla scomparire, era convinta che avesse detto la verità a Wendy screditandola, ma non lo aveva fatto.

Quel pomeriggio pioveva a dirotto, in realtà era dalla mattina che il cielo aveva incominciato a piangere e non ne voleva sapere di smettere. Nashi stava davanti all'entrata della scuola,  aspettava che Natsu andasse a prenderla, data la pioggia aveva deciso di allenarsi nella palestra della scuola quel pomeriggio e non al solito campetto, ormai la corsa era l'unica cosa che gli era rimasta e voleva a tutti costi vincere quelle selezioni. Un'altra occhiata dal vetro della porta per poi sbuffare, Natsu era in ritardo. Annoiata incominciò a passeggiare per i corridoi della scuola fermandosi alle vetrine dei trofei che negl'anni la Fairy High aveva conquistato, curiosò accennando un sorriso nelle vedere  le numerose medaglie col nome di Natsu impresso sopra, "se ti impegnerai vedrai anche la tua insieme a quelle" si sentì dire all'improvviso di spalle, si voltò vedendo Doranbolt avvicinarsi, "ovviamente la tua sarà nella vetrina quella di fronte alla palestra, queste risalgono minimo a quindici anni fa, le medaglie vinte dagli studenti restano a scuola" le spiegò Doranbolt. Nashi sorrise continuando ad osservare le medaglie di Natsu,  c'era quasi tutto uno scaffale dedicato a lui, "Dragneel,  è tutt'ora uno dei migliori, non credo che in tutto questo tempo qualcuno abbia almeno eguagliato  i suoi record, anche se devo ammettere che tu sei piuttosto brava, sembri usare la stessa tecnica" disse il professore notando lo sguardo di Nashi sulle medaglie di quel studente, Nashi si voltò per guardarlo "lo conosceva?"  chiese e Doranbolt annuì "anche io ho frequentato questa scuola, non eravamo amici ma tutti conoscevano Nastu, e non solo per le sue doti sportive" dichiarò facendo chiudere gl'occhi a Nashi e sospirare, be ora si spiegava da chi avesse preso quel carattere esplosivo, non certo da Lucy. Nashi riguardò la vetrina soffermandosi sulla quella grande coppa, la targhetta ne indicava l'anno di conquista, luglio 1998. Nashi   puntò il dito contro la vetrata, si voltò sorridendo a trentadue denti verso l'uomo "anche questa è di Natsu?" chiese convinta di ricevere un si, ma Doranbolt scosse la testa, " si era qualificato per gareggiare quell'importante finale di campionato, ma non si presentò, partecipò un' altro studente della Fairy High riuscendo a vincere e portarla qui, era l'ultimo anno e quindi non ebbe più possibilità di partecipare" disse lasciando Nashi col broncio, continuò ad osservarla, finché una mano sulla spalla non la fece sobbalzare, "Natsu! mi ha spaventata" disse al padre voltandosi, lui le sorrise salutando poi Doranbolt, sorpreso di trovarselo li, "Natsu? che ci fai qui?"  farfugliò Doranbolt, "sono venuto a recuperare mia figlia" disse semplicemente stringendo la spalla di Nashi, e Doranbolt dopo lo sconcerto iniziale scosse la testa sorridendo "ora capisco il talento" disse soltanto lasciandoli poi. Natsu si voltò verso la vetrina "cosa stavi facendo?" chiese arricciando il naso, "il professore mi stava raccontando delle tue medaglie, perché non ha i partecipato all'ultima gara del campionato?" chiese di getto, Nastu la voltò verso la porta d'ingresso  tenendola sempre per la spalla, trascinandosela dietro, "non ricordo" rispose vago.

Natsu accompagno Nashi da Lucy, la ragazza entrò in casa, si tolse il giubbotto umidiccio puntando lo sguardo verso le scale, era il momento di dire a Lucy quello che aveva concordato con Loki. Salì le scale che portavano in camera di Lucy con passi lenti e stanchi, la donna si trovava in casa, stesa sul letto con la schiena poggiata allo schienale, era intenta a leggere qualcosa. Nashi si avvicinò lentamente "posso?" chiese con un filo di voce, Lucy annuì sorridente facendole spazio. Nashi salì sul letto accoccolandosi a lei, affondò la testa nel cuscino notando poi quelle lettere in mano alla donna, "di chi sono?" chiese spontanea, "di Michelle" rispose Lucy, dipingendo sul viso uno sorriso malinconico, Nashi aggrottò la fronte, non le aveva mai parlato prima di questa Michelle. Notò il cofanetto su letto, all'interno vi era anche qualche foto, ne prese una guardando quella ragazza dai lunghi capelli biondi che vi era raffigurata, "lei è mia cugina, eravamo molto legate da piccole, ma poi con il tempo abbiamo perso i contatti" le spiegò Lucy, Nashi osservando bene quella foto poté notare una certa somiglianza con Lucy, anche se i suoi occhi erano azzurri e i capelli di un biondo più scuro. Nashi ripose la foto "sai lei era l'unica a conoscenza del mi segreto" le svelò e Nashi si sorprese, ormai pensava che nessuno sapesse della sua esistenza, "le hai raccontato di me?" chiese, Lucy scosse la testa "non proprio, quando scoprì di essere incinta dissi a mio padre di voler frequentare lo stesso istituto di Michelle, e le sue influenze mi permisero di alloggiare in stanza con lei" Lucy ripiegò la lettera, la mise nel cofanetto e poi tirò su la coperta, coprendo entrambe, "li fu inevitabile scoprire lo stato interessante in cui ero , per sei mesi passai quasi tutto il mio tempo in quella stanza e Michelle non mi lasciò mai sola, mi faceva compagnia e si prendeva cura di me" Nashi si strinse a lei e Lucy incominciò ad accarezzarle i capelli, "non le dissi chi fosse il padre, anche se in precedenza le avevo raccontato la cotta per un certo ragazzo, ma non credo che collegò le due cose, anche perché le chiesi di non farmi domande e ovviamente di mantenere quel piccolo segreto, mi piacerebbe rivederla però" concluse Lucy. Nashi la guardò sorridendo "be potresti invitarla al matrimonio" Lucy annuì, "direi che è un'ottima idea" affermò. Nashi lasciò passare qualche minuto in silenzio, poi prese coraggio mettendo in scena quella pantomima "Lucy ho pensato al trasferimento di Loki , ed ecco secondo me dovresti partire con lui " soffiò di getto lasciando Lucy sorpresa, la donna tirò su di scatto la testa guardandola accigliata, "se sarà solo per una anno,  io potrei venirti a trovare tutti i week-end, passerà in fretta" continuò Nashi sorridendo, sforzandosi nell'auto convincersi di quello che diceva. Lucy dopo essere rimasta in silenzio un' attimo e non cancellando dal volto quell'espressione tra il sorpreso e l'amareggiato disse " be io non sono d'accordo, non mi va di vederti solo un week-end a settima" disse Lucy col broncio e Nashi dovette farsi forza e tirarsi quel pugno nello stomaco da sola "invece si, ti sposerai è con Loki che devi fare la tua vita non con me" sbottò tirando su, lasciando Lucy interdetta, " ma sei mia figlia, come farò a non vederti?  a non sapere come stai? " continuò Lucy amareggiata, Nashi di spalle accanto alla porta chiuse gl'occhi, sapeva che quello che stava per dire avrebbe ferito a morte Lucy, "come hai fatto finora, in fondo se io non sarei venuta da te, tu avresti continuato la tua vita senza intralci", Lucy rimase senza parole, strinse tra le dita la coperta, non sapeva cosa dirle, Nashi se ne andò in camera sua, lasciando Lucy sola in preda ai sensi di colpa.

Un nuovo giorno iniziò, Nashi aveva appena terminato le lezioni e ora si avviava con Lucy verso la redazione del Magazine Sorcerer, quel pomeriggio Nashi doveva svolgere il suo lavoro come stagista. Le due in macchina stettero in assoluto silenzio tutto il tempo, dopo ieri nessuno delle due aveva il coraggio di parlare all'altra. Arrivarono alla redazione e una volta sole in ascensore Lucy tentò un approccio, stanca di quel silenzio, "Nashi ho pensato a quello che mi hai detto ieri e se me lo hai detto perché pensi di essere un peso per me ti sbagli" provò ma Nashi a braccia conserte e lo sguardo verso le porte dell' ascensore disse "non è per questo, ma credo che dovresti fare la tua vita e lasciarmi fare la mia", le porte si aprirono e Nashi uscì velocemente, "Nashi aspetta" Lucy provò a starle dietro ma si trovò davanti Laxus, "ciao" lo salutò lei cercando di nascondere l'amarezza che in quel momento provava, Laxus guardò Nashi andare via e poi voltandosi verso Lucy la scrutò "tutto bene?" chiese preoccupato, "si" annuì lei. Laxus trasalì,  "c'è una sorpresa per te", Lucy lo guardò curiosa, "una nostra vecchia conoscenza ha chiesto di poter fare un'intervista in esclusiva per il nostro giornale, e vuole essere intervistato solo da te", Lucy aggrottò la fronte "di chi si tratta?" "Gerard Fernandez"  disse Laxus lasciandola di stucco.
La giornata avanzò, dalla porta del Fairy Tail entrò Juvia raggiante più che mai, giunse al bancone dove poggiò un faldone, e una agenda su di essa, salutò Cana seduta accanto a lei e Grey dietro al bancone. L'uomo si fermò ad osservarla, ultimamente Juvia sembrava sempre felice e sorridente, "Nastu?" chiese e Grey non togliendo lo sguardo su di lei rispose "sta arrivando" Cana staccò le labbra dalla sua adorata birra "Juvia sei così solare ultimamente, novità in amore?" chiese maliziosa facendola arrossire, " fra meno di una settimana è san Valentino, lo passerai in compagnia quest'anno?" continuò la mora, che con quell'atteggiamento non si capiva se volesse stuzzicare Juvia o Grey. Juvia arrossì per poi sorridere, creando una vena d'irritazione a Grey. Natsu arrivò e insieme a Juvia si diressero verso l'ufficio ma prima che la sua figura potesse scomparire del tutto Grey girò il bancone per far tirare su malamente dallo sgabello Cana "dai avanti usa quel tuo super potere"  ordinò lasciando Cana sorpresa, "non mi dire il nostro ghiacciolo è geloso?" chiese maliziosa incrociando le braccia al petto, Grey rimase attonito " perché vuoi sapere se Juvia si è concessa al bell'avvocato?" Grey si stizzì, "non sono geloso, non è per quello che pensi tu, volevo solo avvertire quel poveretto delle tendenze stalker di Juvia prima che fosse troppo tardi" farfugliò tendando invano di convincerla. Cana continuò a sorridere sghemba e dispettosa peggio di una scimmia disse "non te lo dico" voltandogli le spalle, andando via. Grey la guardò truce e lui non era geloso ma curioso, spostò la sua attenzione verso quell'agenda, si avvicinò guardandosi intorno, e per la prima volta Grey fece in vita sua la cosa più stupida e che avesse mai fatto. Prese l'agenda sfogliandola velocemente andando direttamente sul quattordici febbraio, " restaraunt 8-island ore 20.00"lesse mentalmente,  la ripose a posto accorgendosi poi di quello che aveva appena fatto, spiare la privacy di Juvia. Ritornò dietro il bancone pensando che la ragazza la sera di San Valentino sarebbe uscita con Lion e anche se ancora non fosse successo nulla, certamente in quella sera romantica qualcosa sarebbe successo di sicuro, lo stomaco gli si attorcigliò al pensiero, ma lui non era geloso.
Intanto nell'ufficio Juvia dette la bella notizia a Natsu  ovvero la data del colloquio con il giudice, i due uscirono per trovarsi davanti Lucy e Nashi appena giunte. Juvia e Natsu si avvicinarono sorridenti, "Lucy ti avrei avvisato a momenti, il giudice ha confermato la data del colloquio" Lucy ne fu felice, spontaneamente rivolse un sguardo d'intesa a Natsu, lui ricambiò ma improvvisamente ad entrambi venne in mente quello che era successo qualche giorno prima, amareggiandoli entrambi. Lucy da quel giorno teneva le distanze dal Fairy Tail, da Nastu sopra tutto e quest'ultimo non andava a cercarla, ma era dura sopravvivere a quella lontananza, per entrambi.  Nashi invece rimase senza parole, era felice ma che senso aveva? Lucy presto sarebbe andata via o almeno lei ci stava provando ma la donna sembra desistere di fronte a quelle richieste, qualcosa scattò nella sua testa, annuì col capo per poi dirigersi verso il bancone.

Arrivò la sera, Nashi era tornata a casa con Lucy e Natsu era salito su in casa lasciando a Grey il compito di chiudere il Fairy Tail quella sera. Il campanello suonò e quando andò ad aprire si trovò davanti Lisanna più raggiante che mai, lo baciò con passione per incominciare poi a frugare nella sua borsa "ho pensato a cosa fare a San valentino" cinguettò e Natsu incominciò a sentirsi uno schifo, si sedette sul divano osservandola, Lisanna tirò fuori un volantino "un fantastico Hotel in riva al lago" continuò la donna sventolando quel foglio, incominciando a descrivere quella mini vacanza da sogno. Natsu sospirò pesantemente, quella donna lo amava e lui non sapeva più cosa provava, c'era un certo sentimento questo non poteva negarlo ma se paragonato a quello che provava quando semplicemente Lucy lo guardava, quel sentimento era nullo in confronto. Lisanna si avvicinò a lui "allora?" chiese spazientita, ma Natsu si guardò i piedi "non posso", Lisana si corrucciò " devi lavorare? be non puoi chiedere a Grey? o forse è per Nashi ma potrebbe stare da Lucy quella sera" chiese lamentosa, non voleva rinunciare a quell'uscita, ma Nastu scosse la testa tirandosi poi su, "no non posso , Liz io non posso continuare così,  io con te sto bene e tu se perfetta davvero ma.." "ma non mi ami" continuò lei, gl'occhi sgranati e la voce sofferente, come di chi ha appena ricevuto un pugno nello stomaco. Natsu si passò una mano sul volto, gli veniva difficile dirglielo, "non quanto mi ami tu" rispose, "non voglio illuderti e farti pensare che un giorno tra noi possa esserci più di questo" continuò, ma Lisanna affilò lo sguardo, "di la verità te la sei portata a letto vero?" Natsu rimase sorpreso, "parlo di Lucy" sputò velenosa, "non è per Lucy, lei non centra" rispose lui, convinto di ciò, ma Lisanna si avvicinò a lui, gl'occhi velati di lacrime e la voce spezzata "se non vuoi mentire a me non mentire nemmeno a te stesso" Natsu  fu preso contropiede, stese una mano per sfiorarle il braccio " voglio essere sincero, non voglio che tu soffra", "allora dimmi che amerai, che ci proverai almeno" lo implorò lei straziante, ma Natsu inclinò la testa di lato restando in silenzio, non se la sentiva di dirle questo, non poteva comandare una cosa del genere. Lisanna chinò il capo piangendo "è finita" sibilò sofferente, ormai l'aveva capito, Natsu non avrebbe mai provato più di quello e a lei non bastava più, e non voleva continuare ad umiliarsi in quel modo, l'aveva fatto già abbastanza facendo finta di niente tutto quel tempo. Ormai era conoscente che non avrebbe mai ottenuto da Natsu quello che lei voleva, andò via sbattendo fortemente la porta. Nastu rimase li a fissarla, ora sentiva un vuoto nel suo cuore in qualche modo l'amore che Lisanna gli dava gli piaceva ma da un po' di tempo aveva capito che non era un semplice sensazione piacevole quello che voleva ma ben altro. Non si era pentito, era stato sincero, non l'amava abbastanza.
Grey chiuse il locale, era ormai tarda sera. Prese il sacco nero della spazzatura per buttarla nel secchio posto vicino al cortile sul retro del Fairy Tail. Quando uscì vide Natsu, i gomiti poggiati sul muretto e il naso all'in su, Grey si disfò del sacco avvicinandosi a lui "cosa è successo?" chiese soltanto, ormai lo conosceva, "Io e Lisanna ci siamo lasciati, o forse è lei che ha lasciato me, non l'ho ancora capito" borbottò non staccando lo sguardo dal cielo, Grey sospirò, temeva che prima o poi sarebbe successo. Affiancò Nastu poggiando anche lui i gomiti sul muretto "Lisanna starà bene, lei è una brava ragazza e troverà sicuramente qualcuno che l'amerà come merita, non era giusto continuare a mentirle" sospirò Natsu inspirando l'aria fredda di febbraio "e tu come stai?" chiese Grey "uno schifo" mugolò lui, "ci sono ricascato Grey" affermò, e Grey rimase in silenzio capendo il senso di quella frase, non c'erano parole per confortarlo, ma restò li a suo fianco, come sempre.

Un nuovo giorno sorse, Erza seduta sul divano di casa sua continuava a pensare a Gerard, erano giorni che non si vedevano, da quando lei stupidamente le aveva confessato i suoi sentimenti, che l'avesse spaventato?. Scrollò la testa andando verso il suo appartamento, voleva chiarire, si sarebbe rimangiata tutto, sollevò il pugno a mezz'aria, ma era questo il compromesso? fare finta di nulla, andare avanti a fare sesso, accontentarsi di quello? continuò a pensare finché non fu Gerard stesso ad aprire la porta trovandosela davanti, la guardò sorpreso "Erza stavi bussando?" la donna rimase li in silenzio, " entra" soffio lui gentile. Erza entrò in quell'appartamento ormai famigliare, guardandosi intorno notò di come fosse spoglio e anche di numerosi scatoloni sparsi in giro, "sono giorni che non ti fai vedere" disse lei, "come vedi sono stato impegnato, partirò il giorno dopo San valentino" ed Erza sentì una stilettata di dolore al cuore, voleva dirgli di non andare di restare con lei perché lo amava e col tempo anche lui avrebbe amato lei, ma era troppo patetico per Erza dirgli tutto ciò, annuì soltanto mettendo in scena un sorriso finto " come mai?" chiese ed Gerard sollevò uno scatolone piazzandolo sul tavolo "ho trovato un lavoro, ormai i soldi di quella piccola fortuna stanno scarseggiando, non posso più permettermi la vita che ho fatto finora" Erza si ritrovò ad annuire per la seconda volta "buona fortuna" gli augurò, voltandogli le spalle mentre il suo cuore urlava di dolore. Gerard la vide andare via, strinse un pugno, per un' attimo pensò di afferrarla e baciarla fino a farle mancare l'aria, ma non poteva. Aveva deciso, si sarebbe allontanato da lei per il suo bene ma prima le avrebbe fatto un regalo, era il giusto ringraziamento per avergli fatto ribattere quel cuore atrofizzato dopo tanto tempo.

Intanto la giornata  trascorreva, Lucy era nel suo ufficio insieme a Laxus, i due avevano appena finito di completare l'intervista che Gerard aveva lasciato a Lucy qualche giorno prima. La donna era soddisfatta, e anche Laxus l'aveva aiutata brillantemente sorprendendola, di certo non si aspettava che avesse del talento, l'aveva considerato solo un raccomandato, pensava che occupasse quella poltrona da vice direttore solo perché era il nipote di Makarov. Laxus si allentò il nodo della cravatta emanando un sospiro stanco, in pochi giorni lui e Lucy avevano dovuto preparare in fretta e furia quella lunga intervista, Gerard infatti aveva espressamente richiesto che fosse uscita il giorno di San Valentino. Sentirono bussare e dalla porta entrò Nashi con una busta marrone "queste sono le foto di levy" disse dandole a sua madre, Lucy le sorrise "puoi prenderti una pausa adesso" e Nashi annuì andando via. Lucy continuò a guardarla, non capiva cosa le passava per la testa ultimamente. "ti somiglia" si sentì dire da Laxus, lo sguardo verso le foto, "non sapevo che avessi una figlia così grande" continuò, Lucy sorrise "sono rimasta incinta a diciasette anni, l'ho data in adozione ma qualcosa è andato storto, ed è ritornata da me" buttò, non capiva il perché di quella confessione ma si trovava bene, Laxus era gentile ultimamente e anche con Nashi si comportava bene, Laxus le sorrise rimanendo anche un po' sorpreso. I due finirono e Laxus si tirò su per lasciare l'ufficio, "sei stata brava, ottimo lavoro" Lucy annuì "anche tu", lo vide andare via, ricordandosi che i primi tempi il loro rapporto era in questo modo ma poi Laxus incominciò a diventare arrogante fino a logorare quell'amicizia tra colleghi. Si sedette sbuffando stancamente, un giorno di questo gl'avrebbe chiesto il perché di quel atteggiamento ma non oggi, aveva già troppi pensieri. Osservò il calendario di fronte a se, fra due giorni sarebbe stato San valentino, Loki le aveva promesso una cenetta romantica, e Nashi sarebbe uscita con Romeo per poi dormire da Natsu. I suoi pensieri furono distolti dall'entrata di Levy, "ei ti sono arrivate le foto?" chiese buttandosi sulla sedia di fronte a lei, Lucy annuì, "sono perfette come al solito" elogiò imbarazzando Levy. La donna incominciò a dondolarsi sulla sedia girevole "cosa farai stasera?" chiese e Lucy le spiegò sarebbe andata a cena fuori con Loki, cercò di usare le parole più adatte, sapeva che Levy era da sola per San Valentino e non voleva deprimerla ma Levy le sorrise capendo quell'atteggiamento, "non devi preoccuparti ho un appuntamento anche io" cinguettò lasciando Lucy basita, sorrise "non sara Ga-" "Hibiki" la interruppe lei e Lucy dopo lo concerto iniziale ritornò a sorriderle "ci riprovi?" chiese, e Levy scrollò le spalle in modo vago. I due si erano risentiti qualche giorno prima, Hibiki mollava difficilmente una preda e nonostante Levy avesse deciso di chiudere quella frequentazione dopo le feste Natalie, lui non si era perso d'animo e aveva provato a ricontattarla. Levy dal canto suo era libera, con Gajeel non era successo quello che lei aveva sperato e per non passare una solitaria e deprimente serata di San Valentino aveva accettato l'invito di Hibiki, ovviamente il ragazzo le aveva assicurato che era una semplice cena, senza impegni. 

Arrivò il tanto agognato giorno di San valentino, le vetrine dei negozi impazzavano di cuori e cioccolatini e anche i fiorai si erano dati un bel da fare per quel giorno. Nash stava camminando per i corridoi della scuola quando la sua mano fu afferrata da quella di Romeo,  "stasera ho una sorpresa" disse felice  Nashi annuì, anche lei gl' aveva preparato un regalo. Si era pinzata un dito per fare quel biglietto di auguri a forma di cuore ma ne andava fiera e non vedeva l'ora di darglielo, in quei giorni si era accorta di stare dedicando molto più tempo agl'allenamenti, ormai era diventato una sorta di sfogo, con Wendy teneva le distanze e anche con Lucy le cose non andavano bene, correre non la faceva pensare. Quella serata sarebbe stata solo per loro due . Arrivarono all'armadietto della ragazza "allora a stasera" disse lui schioccandogli un bacio a fior di labbra allontanandosi poi.
Intanto al Fairy Tail Natsu e Grey dietro al bancone puntavano lo sguardo verso un coppietta che beveva e si scambiava effusioni tranquillamente. Cana di fronte a loro notò quegli sguardi infastiditi "mal d'amore eh?" ghignò venendo ignorata dai due che si finsero ignari, ma Cana aveva azzeccato in pieno. Dalla porta entrarono Lucy e Nashi, la ragazza aveva appena terminato la scuola e Lucy l'aveva accompagnata da Natsu, "allora Nashi passerà la notte da te?" chiese Lucy e Natsu annuì, "sicuro che non è un problema, magari volevi festeggiare con Lisanna..." continuò Lucy evitando di guardarlo, "non preoccuparti, non andremo da nessuna parte" affermò lui strappando in Cana e Grey sguardi curiosi. Lucy annuì, saluto Nashi schioccandogli una bacio sulla guancia, la ragazza ricambiò, tra le due sembrava essere ritornato il sereno. Lucy andò via e Natsu si diresse verso l'ufficio seguito da Grey. Natsu si sedette sulla sedia, "perché non gliel'hai detto?" indagò Grey accanto allo stipite della porta e Natsu capì subito a cosa si riferisse, "lo soltanto omesso" e Grey sbuffò, Nastu aveva la qualità di aggirare le domande le quali non voleva rispondere. Si avvicinò a lui, lasciando la porta aperta, "Natsu, perché?" "perché non voglio confonderla" rispose lui e Grey sgranò gl'occhi, "be tra di voi c'è stato solo un bacio e anche tanto tempo fa cos..." ma quel sorriso da furfante da parte di Nastu lo interruppe, "Natsu quante altre volte è  successo?" chiese stancamente, "due forse tre, ma una volta ero sbronzo quindi non conta" si giustificò, Grey si passò una mano tra i capelli "è  successo altro?" chiese temendo la peggiore delle rispose ma Natsu disse di no, il suo sguardo ora era serio, "e non succederà, io voglio che sia felice ed con Loki il suo posto, non con me" soffiò aspramente. Grey si buttò sulla sedia di fronte " e per questo che tu e Liz...." ma Natsu lo interruppe "non centra, io e Lisanna ci  siamo lasciati per altri motivi" "che cosa??" al suono di quella vocetta i due si girarono di scatto trovandosi davanti Nashi, "piccoletta che ci fai qui?" farfugliò Nastu ma Nashi si avvicinò "ero venuta a chiedere il permesso per fare un po' tardi ma.. da quando tu e Lisanna non state più insieme?" chiese. Grey si tirò su lanciando un'occhiata compassionevole a Natsu, uscì chiudendo la porta anche se ormai era troppo tardi.  Nashi si mise di fronte a Nastu e le spiego di come d'ora in poi non avrebbero più rivisto Lisanna.

Arrivò la sera, Lucy si passò il rossetto sulle labbra preparandosi per trascorrere la sera di San Valentino insieme a Loki , i due sarebbero andati a cena insieme. Si guardò allo specchio, i capelli biondi tirati su e quell'abito nero ornato dal pizzo bianco, era bellissima. Si sforzò di sorridere ma poi fissò lo specchio  non riconoscendo quel riflesso chi vi si specchiava. Stava con Loki lo stava per sposare e lo amava ricambiata, eppure lei non faceva altro che pensare a Natsu, a quanto gli mancava e sopra tutto a quei baci rubati, ne sentiva il peso.

Intanto nell'appartamento di Nastu un aria triste e mesta arieggiava per tutto il locale, Grey Erza e Nastu seduti sul divano fissavano un punto imprecisato sospirando di tanto in tanto. La porta del bagno si aprì e uscì una meravigliosa Cana, capelli fonati tacchi vertiginosi si avviò verso la porta notando quelle tre figure depresse sul divano, si fermò guardandole e chiedendosi se si erano accorti della sua presenza. Si mise di fronte a loro con le mani sui fianchi " buona serata Cana" sospirò Erza tenendosi un cuscino stretto al petto. Cana era l'unica del gruppo ad avere un' appuntamento per la serata di San Valentino, Bacchius l'aveva praticamente scongiurata di celebrare quella festa e Cana accettò, solo dopo aver scoperto che le avrebbe offerto da bere tutta la serata ovviamente. Cana affilò lo sguardo, quei tre le facevano pena "adesso basta" urlò puntando il dito verso Grey "tu corri immediatamente da Juvia e dille che sei geloso da fare schifo e che sei stato un grandissimo idiota"  ordinò strappando un grugnito in Grey ,"io non sono geloso" rispose ma Cana sfoggiò uno dei suoi sorrisi malefici "a si? pensa a come Lion staserà la bacerà e bacerà e bacerà fino a..." ma non fece in tempo a finire la frase che Grey si sollevò di scatto uscendo dalla porta sbattendola tanto da far vibrare il vaso posto sul mobiletto accanto , "uno è sistemato"  pensò Cana per poi guardare Erza, "e tu? che fai qui?  domani Gerard parte vuoi lasciarlo andare via così?" Erza inclinò la testa, gl'occhi tristi e lo sguardo sconfitto "Erza tira fuori la guerriera che è in te è combatti per l'uomo che vuoi al tuo fianco" sentenziò Cana convincendola perché Erza la guardò decisa per poi scomparire anche lei dietro la porta, tutto sotto lo sguardo di Nastu, fintamente sorpreso, perché in realtà l'aveva già capito da tempo che quel vicino di casa era più vicino del previsto nei confronti di sua sorella. Cana la guardò vittoriosa ne mancava solo uno da fare fuori, "Natsu" sospirò "non è per Lisanna che stai così, vero?" disse affranta, Nastu si tirò su passandosi una mano sui capelli "io sto bene ok? non preoccuparti goditi la serata e non bere troppo" l'ammonì facendogli l'occhiolino. Cana lo guardò amareggiata, il suo migliore amico stava male ma aveva capito che non era la rottura con Lisanna ad averlo ridotto in quello stato.

Intanto dalla parte della città, in un lussuosissimo ristorante Levy osservava il menù in modo vago, con lo sguardo chino verso il menu leggeva con attenzione "Luce dei miei occhi cosa preferiresti?" chiese gentilmente Hibiki, Levy storse il naso "non so, sembra tutto così raffinato" borbottò continuando a leggere, Hibiki continuava nel parlare ma la ragazza sembrava persa in chissà quale pensiero, "gamberetto" sentì all'improvviso da Hibiki, alzò di scatto lo sguardo "cosa hai detto?" chiese stupita, "di quale gusto preferisci la mousse, al granchio o al gamberetto?" rispose Hibiki non notando quello strano atteggiamento, Levy chiuse il menù, "granchio" sentenziò, "i gamberi non mi sono mai piaciuti" continuò. Hibiki le sorrise e Levy non fece in tempo a cacciare via il ricordo che quella parola le aveva dato che sentì in lontananza una voce fin troppo familiare, girò la testa per trovarselo li davanti all'entrata del ristorante, intento a litigare con il cameriere. Gajeel con sguardo truce stava letteralmente terrorizzando quel povero cameriere che quella sera gli era toccato l'ingrato compito di accogliere i clienti "signore le ho già detto che è tutto prenotato" provò balbettando con voce tremante. Gajeel si porse verso di lui "come è possibile?"  "è la sera di San Valentino e vede doveva prenotare se volev-" "senti pinguino è il terzo ristorante è non ho più intenzione di girarne altri quindi vedi di trovarmi un posto per due" ringhiò, ormai aveva  esaurito la pazienza, non che di solito ne avesse molta. Accanto a se una bellissima ragazza gli faceva compagnia, e quella fu la prima cosa che Levy notò e non con poco fastidio. La donna a braccia conserte, i capelli lunghi biondo platino e un fisico da modella, si avvicinò a lui "è la sera di San Valentino pensavi di trovare subito posto?" soffiò acida, Gajeel si girò verso di lei emanando un grugnito. In  lontananza Levy continuava a guardare quella scena, una certa sensazione di fastidio la pervase nel vederlo in compagnia, la sera di San Valentino, Hibiki si accorse finalmente di quella piccola confusione che si era creata all'entrata "ma quello non è il tuo amico?" chiese e Levy si rigirò annuendo indifferente , ormai nemmeno lei sapeva come definirlo. Dopo quella lite della copertina tra i due non c'era stato più niente, non si erano nemmeno visti. "sembra in difficoltà" continuò lui e Levy che pur non sentendo il dialogo tra Gajeel e il cameriere aveva intuito il perché di quel baccano, ripose lo sguardo sul menù " l'idiota non ha prenotato" disse fredda sforzandosi di ignorare le urla di Gajeel che ormai si facevano più forti, "be allora invitiamoli qui con noi" disse all'improvviso Hibiki sventolando una mano verso Gajeel, Levy sgranò gl'occhi "cosa non-" ma fu tutto inutile. Dieci minuti dopo quell'appuntamento era diventata un'uscita a quattro, Levy accanto ad Hibiki guardava in modo truce Gajeel difronte a lei per spostare poi lo sguardo su quella avvenente signorina, una certa Angel, probabilmente doveva essere il nome d'arte di qualche escort, pensò malignamente Levy.

Le strade erano deserte a quell'ora, non poteva dirsi lo stesso per i ristoranti della città, tante le coppiette che si godevano quella sera tutte per loro. Juvia si spruzzò il profumo inebriandosi poi di quel profumo, il campanello suonò, diede un'occhiata all'orologio, era ancora presto che il suo accompagnatore della serata fosse già arrivato? andò ad aprire e rimase stupita nel trovarsi davanti Grey, sudato e spossato. Juvia lo studiò notando che aveva il fiatone, "Grey che ci fai qui? chiese sconvolta, Grey affannò "ho dovuto lasciare l'auto lontano e sono corso fin qui" disse cercando di trovare fiato, Juvia si spaventò "è forse successo qualcosa a Nashi?" chiese ma Grey scosse la testa, "la verità, la verità e che sono un cretino" soffiò avvicinandosi, la strinse baciandola con passione. Juvia in un primo momento rimase sorpresa, sgranò gl'occhi ma poi senza chiedersi il perché si lasciò andare ricambiando quel bacio, si staccarono e Grey poggiò la fronte sulla sua, "Grey che significa?" chiese lei ridendo con voce tremante. Grey si stacco tenendole le mani " non sopportavo più di vederti con quello li" soffiò cercando le sue labbra ma Juvia non ricambiò "aspetta, è per questo?" chiese corrucciata, lo sguardo serio e Grey annuì notando quella reazione, Juvia sciolse il contatto "cosa provi per me?"chiese e Grey rimase in silenzio, finalmente aveva ammesso di essere geloso ma non sapeva bene cosa provasse per lei, "torna a casa" disse Juvia con aria sofferente, "Juvia io-" "ti prego, tornate a casa" ripeté chiudendogli la porta in faccia. Grey rimase li, si sentì sconfitto e una strana sensazione nel petto, non l'aveva mai provato prima quello strano dolore all'altezza del cuore. Scosse la testa maledicendosi, ecco cosa voleva dire agire con il cuore, provocava solo dolore.

E se Grey stava tornando a casa deluso, Nashi stava vivendo una bellissima serata romantica. Romeo le aveva preparato una cenetta romantica erano soli in casa, e il ragazzo ne aveva approfittato per mettere in atto le sue doti culinarie,  anche se per tutta la sera Nashi aveva pensato a Nastu e a come si dovesse essere sentito solo. Seduta sul divano Nashi aspettava che Romeo arrivasse con il suo regalo, lei teneva il suo dietro la schiena. Romeo arrivò, le fece chiudere gl'occhi e quando li aprì si trovò davanti un cofanetto, una o di stupore le si dipinse sul viso, lasciò cadere quel cuore di carta dietro la schiena prendendo quel cofanetto. Quando lo aprì trovò un bellissimo ciondolo a forma di stella, doveva essere anche di valore "Romeo" soffiò, di certo non si aspettava una cosa del genere "è così bella" disse emozionata e Romeo gliela prese dalle mani per mettergliela lui direttamente, "non quanto te" soffiò lasciandogli un bacio sulla guancia. Romeo sorrise "ora voglio il mio" chiese pieno di aspettative e Nashi si sentì stupida, lui le aveva regalato un gioiello e il massimo che lei gli aveva fatto era un biglietto di auguri. Lo prese in mano ma prima di darglielo pensò a qualcos'altro, qualcosa che provava davvero ma che ancora non gli aveva detto "ti amo" gli bisbigliò all'orecchio, rendendolo felice. Era stata prima lei a dirlo e ne era felice, sapeva che era il miglior regalo per Romeo dato i trascorsi di mancata fiducia, dirlo per prima  avrebbe voluto dire per Romeo moltissimo, glielo aveva detto con il cuore e non per rispondere a un suo eventuale ti amo. Romeo dovette apprezzare perché l'abbracciò  fortemente "ti amo anche io" rispose baciandola poi. Quella sera c'erano solo loro due, niente problemi, niente pensieri, avrebbero lasciato tutto questo per domani.

intanto per Levy quella serata non poteva andare peggio, per tutto il tempo aveva cercato di fingersi interessata ai dialoghi tra Hibiki ed Angel, non era un' escort ma un'attrice, almeno cercava di esserlo, le uniche esperienze che finora aveva avuto era una pubblicità d'intimo. Hibiki invece sembrava molto a suo agio, intavola discussioni cercando di coinvolgere tutti, fallendo con Gajeel, per tutta la serata l'uomo aveva emesso qualche grugnito qua e la e borbottato qualcosa a denti stretti, non che di solito fosse di compagnia ma Levy pensava che fosse irritato da quella situazione, probabilmente avrebbe voluto passare la serata in compagnia di quella bambolona e non di certo con lei ed Hibiki. Levy si ritrovò a guardarlo, studiandolo e Gajeel sentendosi osservato tirò su il viso, un lungo sguardo tra i due finchè Hibiki non versò del vino nel bicchiere di Levy "Tesoro stai mangiando appena, almeno bevi questo ottimo vino" Levy annuì e una risata sghemba da parte di Gajeel attirò l'attenzione di tutti "scommetto che la tua fidanzata apprezza molto l'alcool, vero? " sogghignò beccandosi uno sguardo truce da Levy, "be è tu potresti essere un po' più cortese con la tua, Angel mi spieghi cosa ci trovi in questo cafone?" contrattaccò lei , Gajeel cambiò espressione ed Angel non fece in tempo a rispondere che fu Gajeel a dargli risposta "a già perché tu preferisci le persone delicate"  intanto Hibiki ed Angel si guardavano a vicenda perplessi, " se per delicati intenti gentili che non ti piantano in asso quando hai speso più di un'ora per farti quella stupida acconciatura, be si allora si!" ringhiò lei alzando di qualche ottava il tono della voce, " la stessa che hai usato per la copertina?" rispose lui provocatorio, lo sguardo affilato e gl'occhi puntati su Levy, ormai si erano dimenticati dei rispettivi compagni, ma l'unica risposta che ricevette da lei fu un calcio da sotto il tavolo, ben assestato sul suo ginocchio. Gajeel soffocò il dolore in una smorfia emettendo un suono strozzato riuscendo però a mantenere l'espressione impassibile, calò il silenziò qualche secondo "dicono che il filetto al pepe verde sia fantastico qui" intervenne Hibiki guardando il menù. Gajeel si tirò su "Angel la cena è finita" disse soltanto andando via, la ragazza si sollevò anche lei, un sorriso ad entrambi "grazie per la serata" disse gentile mantenendo però sempre quello sguardo altezzoso, e con la sua pochette sotto braccio raggiunse Gajeel ormai fuori dal ristorante. Levy fece finta di nulla, ma in realtà vederlo andare via le era dispiaciuto, la faceva arrabbiare ma era peggio quando non c'era.

La sera trascorreva ed Erza finalmente arrivò al suo palazzo. Salì i gradini di corsa, quel stupido ascensore era di nuovo fuori servizio. Quando giunse davanti alla porta bussò, ma dopo vari tentativi capì che l'appartamento era vuoto, probabilmente Gerard era già andato via. Delusa e amareggiata girò i tacchi per tornasse a casa, ma notò con sorpresa un busta marrone accanto alla soglia della porta. Erza la prese entrando in casa, svuotò il contenuto della busta sul tavolo uscendone un giornale e una lettera, notò per prima i giornale. Era il Sorcere Magazine con Gerard in copertina, lo prese in mano leggendone il titolo "Gerard Fernandez ritorna per raccontare la sua vita" rimase basita di vederlo li e sopra tutto non capiva il perché si ritrovasse in mano quel giornale, curiosa aprì anche la lettera. Tirò fuori  un foglio e un' assegno con molti zero, Erza non capiva che diavolo stesse succedendo, finché non lesse la lettera " questo è il mio regalo per te, realizza il tuo sogno, grazie per avermi fatto rivedere la luce, Gerard" lesse ad alta voce, anche con quelle poche parole Erza capì tutto. Gerad si era posto a quell'intervista per rilevarle quella verità che a parole non riusciva a dirle , e in più le aveva dato tutto il guadagno, in modo da poter aprire la pasticceria. Prese il giornale e la lettera, lasciando l'assegno sul tavolo, andò in camera e facendosi coraggio incominciò a leggere la storia di Gerard.

Quel quattordici febbraio era abbastanza freddo, Angel si strinse più che poteva il suo boa bordato di piume, camminava a fianco di Gajeel. Arrivati davanti alla sua moto il ragazzo si voltò  verso di lei "ed ora veniamo a noi, io ti ho portato a questa a cena e tu mi darai in cambio quello per cui ci eravamo messi d'accordo "  la biondina portò le braccia verso di lui, il volto vicino e quando tentò di sfioragli le labbra alle sue "Angel i patti" continuò Gajeel rigido e impassibile, Angel si staccò frugando poi nella scollatura tra i suoi seni "pensavo volessi un piccolo extra" soffiò per niente scocciata da quel rifiuto "non mi interessano, voglio solo quella informazione" rispose lui allungando impaziente  la mano verso di lei, Angel tirò fuori un foglietto di carta "ecco qui troverai l'indirizzo do dove si nasconde quel gran bastardo" disse Angel, Gajeel lo prese, lesse velocemente per poi ripiegarlo e metterselo in tasca, "perché tradire Cobra? pensavo che fossi la sua donna" indagò Gajeel incrociando le braccia al petto, appoggiandosi sulla sua moto, "a quanto pare preferisce le cameriere, mi ha mollato per un'insulsa ragazzetta" sbottò acida e li Gajeel capì il perché di quel patto. Aveva chiesto ad Angel delle informazioni su quel delinquente, e in cambio lei le aveva chiesto un' uscita la sera di San Valentino, Angel doveva sentirsi tanto sola per arrivare a fare finta di avere un appuntamento per quella sera, la ragazza gli sorrise "sai anche quella ragazza, quella Levy, non credo che volesse passare la serata con quel ragazzo, forse anche lei non voleva passarlo da sola" Gajeel non disse niente pensando a ciò ed Angel continuò a sorridere gli voltò le spalle andando via "non metterti nei guai Angel" la sgridò Gajeel ed Angel alzò il braccio in segno di saluto continuando a camminare elegantemente su quel tacco venti.

La serata Per Nashi era finita, salì le scale dell'appartamento ricordando con un sorriso la meravigliosa serata passata insieme a Romeo, con le dita continuava a toccare quel gioiello che portava sul collo, non se ne sarebbe più separata. Aprì la porta piano, vedendo sul divano Nastu. L'uomo dormiva e Nashi sorrise, l'aveva aspettata addormentandosi sul divano, si avvicinò chinandosi incominciando ad accarezzargli il viso. Per tutta la serata aveva pensato a lui, "Nashi" farfugliò Natsu col sorriso, nel sonno . Nashi sorrise a sua volta, "sono qui papà" disse a bassa voce Nashi lo punzecchiò fino a svegliarlo, "ei sono tornata" disse facendolo sospirare di sollievo. Nashi andò a dormire, Natsu stava dormendo quando lei le aveva sussurrato quella parola, probabilmente Natsu  non lo aveva sentito e l'indomani non lo avrebbe nemmeno ricordato, ma a Nashi non importava, in quell'unica serata aveva detto le parole più importanti della sua vita a le persone che amava. Ne mancava una terza però da dire a un'altra persona molto importante per lei. Chiuse gl'occhi lasciando che Morfeo venisse a prenderla.

Ormai era notte, la mezzanotte era passata e San Valentino era finito. Gajeel era rientrato da poco quando sentì dei colpi bruschi provenienti dalla porta, sbuffò, chi diavolo poteva essere a quell'ora? Si trascinò verso la porta aprendola "Gamberetto? che ci fai qui, no aspetta, come fai a sapere dove abito?" chiese Gajeel enormemente sorpreso, Levy entrò sorpassandolo "o i miei informatori, lavoro in un giornale ricordi?" rispose accigliata, Gajeel la squadrò dalla testa ai piedi, prima al ristorante non aveva notato quel mini abitino così sexy, si scosse assumendo la sua aria burbera "si può sapere che vuoi? e poi non ti ho dato il permesso di entrare" sbraitò avvicinandosi, Levi lo guardò furiosa " permesso? e tu me l'hai chiesto per stasera?, hai interrotto il mio appuntamento, stupido cafone" gridò avvicinandosi, Gajeel la sollevò stringendosela a se e Levy  lo agganciò con una gamba " strilli come una gallina" soffiò sulle sue labbra, "idiota" rispose lei con voce roca prendendogli il viso tra le mani "Gamberetto sei proprio una"  "Gajeel baciami scemo" lo interruppe lei e Gajeel non se lo fece ripetere, si fiondò sulle sue labbra impossessandosene. La sollevò poi meglio posandogli le mani sul sedere  e levy incrociò le gambe intorno a lui, continuando a baciarsi senza mai staccarsi avanzarono verso la camera di Gajeel. Era così passionale quel momento così forte e poco romantico e per Levy era... semplicemente perfetto.

Era tardi quando Lucy e Loki rincasarono, avevano passato una bella serata e Lucy togliendosi le scarpe dal tacco troppo alto, salì le scale per raggiungere la sua camera. Quando arrivò appoggiò  sul cassettone la rosa che Loki le aveva regalato sedendosi poi sul letto, poggiandosi sulla testiera. Subito dopo arrivò Loki, a sorpresa aveva con se due fette di torta al cioccolato "il tuo preferito" disse  passandole il piattino, Lucy sorrise e Loki si sedette davanti a se. Incominciarono a mangiare finchè Loki mise via la sua torta levandogli anche quella di Lucy, non senza proteste della sua fidanzata, le prese le mani guardandola negl'occhi, "Lucy io ti amo, e farei qualsiasi cosa per renderti felice" soffiò e Lucy deglutì, "devo essere sincero, io volevo quel lavoro ma non insisterò oltre, ti lascerò altro  tempo senza pretese  , ti amo troppo e non voglio farti soffrire " l'abbracciò e Lucy si riguardò allo specchio. Si sentì male, si sentì sporca e malvagia, chiuse gl'occhi respirando profondamente staccandosi da  Loki guardandolo, "Loki è capitato mi dispiace" disse trattenendo le lacrime, Loki la guardò accigliato non emettendo un solo suono "io e Natsu ci siamo baciati".....

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Capitolo 25
*** 25-scelte di vita ***


Quella notte di febbraio aveva regalato emozioni e ricordi indimenticabili. La  notte avanzava e la piccola Levy seduta su davanzale di quella grande finestra guardava al di fuori di questa, mirando la luna splendente. Levy era persa nei suoi pensieri, voltò lo sguardo e un sorriso spuntò sul suo viso nel vedere Gajeel che dormiva beatamente, a pancia in giù, la schiena nuda, coperto a metà dal lenzuolo bianco e i lunghi capelli cadenti sul letto. Levy continuò a guardarlo, sembrava così sereno e pensando a quello che era successo qualche ora prima sentì un brivido lungo la schiena, era stato straordinario. Gajeel era forte e possente, fare l'amore con lui era stata un'esperienza mai provata, e Levy era conscia che d'ora in poi avrebbe paragonato quella notte con tutte le sue prossime esperienze, no che al momento ne volesse altre. Ripensò a come si fosse sentita quando l'aveva visto andare via con quella donna, anche Hibiki si era accorto di quello sconforto tanto da consigliarle lui stesso di dire ciò che provava a Gajeel, Hibiki era più unico che raro questo era certo. Anche se non l'ho aveva immaginato proprio in quel modo, si era dichiarata e tra lei e Gajeel era finalmente successo qualcosa. Quel dolce sorriso si tramutò in amaro, si rivoltò verso la finestra pensando che forse era stata un po' troppo avventata a concedersi subito, forse per Gajeel era stata solo una notte di puro divertimento mentre per lei era qualcosa di più. Assorta in quel pensiero non si accorse delle due braccia forti che l'avvolsero da dietro, sentì le labbra di Gajeel posarsi sul suo collo, Levy inclinò il viso verso di lui trovandoselo vicino "ei che c'è? " sospirò lui inspirando il suo odore e Levy scosse la testa "niente", poi si voltò nella sua presa e gli saltò letteralmente addosso, cingendogli i fianchi con le gambe e il collo con le braccia, Gajeel la prese saldamente fiondandosi  sulla sua bocca come se non fosse mai stufo di assaporarla. La portò con se verso il letto mettendosi seduto con Levy sopra di lui. Levy lo prese per i capelli, strattonandogli quella chioma ribelle, lasciandosi trasportare da tutte quelle sensazioni che Gajeel le dava solo baciandola, "gamberetto" farfugliò lui staccandosi, e Levy inclinò il viso aspettandosi il discorso che un uomo faceva a una donna dopo una botta e via, "penso che ci sei arrivata da sola no?" borbottò Gajeel e  Levy annuì sconsolata, era il giusto prezzo da pagare per essersi concessa in quel modo così leggero, stupida Levy, pensò a denti stretti. Gajeel la guardò con un sopracciglio inarcato, " be non pensavo che rinunciare definitivamente a quel damerino ti dispiacesse così tanto" latrò infastidito e a Levy per poco non cadde la mandibola dallo stupore, "che cosa intendi?" soffiò con un filo di voce, "che da stasera in poi sono il tuo ragazzo, anzi direi da circa tre ore fa " continuò come se avesse detto la cosa più normale al mondo. Levy annuì felice "e che io... avevo pensato.. niente..." farfugliò a scatti lasciandola  Gajeel uno sguardo interrogativo, tornò a baciarlo finché non si staccò, "sei sicura di aver fatto la scelta giusta?" chiese Gajeel e Levy lo guardò intenerita, capendo che Gajeel faceva tanto il duro ma in fondo si preoccupava "certo, be ho dovuto fare una specie di lista dei  pregi e difetti, e per quanto riguarda quelli tu hai superato di per lungo Hibiki" ridacchiò Levy irritando acciaio nero "a si?" sputò velenoso. Levi passò una mano sulla sua spalla scendendo sul suo petto,  tracciando con le dita la linea dei pettorali "già, anzi a dire la verità lui ne aveva uno solo" continuò e Gajeel la guardò curioso "quale?" chiese e Levy gli sorrise "non è te" rispose con un sorriso malandrino e Gajeel la baciò,  la strinse forte buttandola poi sul letto premendosi su di lei "ghi ghi Gamberetto sei proprio dispettosa, adesso pagherai pegno" disse malizioso incominciando a mordicchiarle il collo e Levy si lasciò andare in gemiti e sospiri pensando che si, aveva preso la decisione giusta.

E se Levy aveva trovato la felicità in quella notte di San valentino, per un'altra coppia la cosa era ben diversa. Le lacrime scendevano dagl'occhi di Lucy, "io e Natsu ci siamo baciati" aveva detto a Loki e lui ora era caduto nel mutismo più totale. Si era alzato dal letto incominciando a camminare nervosamente per la stanza e quel silenzio stava per uccidere Lucy. La donna si asciugò le lacrime con le mani, ancora seduta sul letto lo chiamò "Loki", voleva qualcosa da lui, parole, urla, offese anche quelle, qualsiasi cosa e non quel silenzio, l'aveva tradito e umiliato con quella confessione e Lucy si sentì anche egoista perché se aveva detto la verità era solo per sentirsi meglio. Lucy continuò a guardarlo "Lo-" "Quando?" la interruppe lui, lo sguardo truce ma la voce era ferma e composta, "mesi fa" mentì lei inclinando il viso verso il lenzuolo, stava troppo male per dirgli che in realtà era stato più di uno, l'ultimo poco tempo fa. Loki si passò una mano sul viso, "perché? perché tenermelo nascosto tutto questo tempo?" , Lucy si tirò su raggiungendolo, "mi dispiace io... non facevi altro che lavorare lasciandomi sola ed è successo dopo che ho saputo della proposta non pensata da te, io.. ero confusa" provò a giustificarsi, più che a Loki a se stessa, ma l'uomo si scostò da lei " è colpa mia allora?" ringhiò ironico ma Lucy scosse la testa, ormai piangeva a dirotto "no, Loki ti prego, è stato un' errore, una cosa sciocca" disse prendendolo per le mani, cercando poi il suo viso. Lucy lo sapeva benissimo cosa succedeva quando stava vicino a Natsu, lui le faceva un' effetto che nessun'altro gli aveva mai fatto, neanche Loki, ma doveva ignorare ciò, Natsu era stato chiaro quella volta in cantina, era sbagliato qualcosa tra di loro, lui stava con Lisanna e lei era troppo confusa per capire se ciò che provava era amore o semplicemente attrazione. Loki sembrò calmarsi, e Lucy lo baciò ma d'un tratto l'uomo si scostò "Lucy mi ami?" chiese e Lucy rimase spiazzata, perché chiederglielo? "si" rispose e Loki l'afferrò per le braccia "allora vieni via con me" le domandò alzando il tono della voce. Lucy lo guardò non riuscendo ad emettere un solo suono "dopo aver saputo questo non voglio lasciarti qui da sola e tormentarmi che Natsu venga qui una notte e.." "no" urlò Lucy, quasi offesa "non succederà mai più e con te che voglio stare" ribadì, "allora se è con me con vuoi stare andiamo via insieme" Lucy chinò la testa piangendo, lei non voleva lasciare Nashi, perché Loki non lo capiva? "Loki io non c'è la faccio" disse soffocando le parole in quel pianto ormai senza freno. Loki si staccò indietreggiando, sospirò per poi dirigersi verso la porta "Loki non te ne andare" disse Lucy "voglio stare un po' da solo" sopirò. Andò via lasciandola in preda alle lacrime, Lucy si accasciò sul tappeto, quello sguardo deluso e il dolore che gli aveva provocato la fecero stare male, cosa sarebbe successo tra loro? Loki l'avrebbe lasciata? non lo sapeva, non si disperò di quello ma di come aveva ferito una persona che l'amava e che per tre anni l'aveva resa felice.

Un nuovo giorno sorse, era metà febbraio e il freddo non era pungente come qualche settimana fa anche se ancora l'aria era frizzante. Era appena giunta l'alba e i primi raggi solari filtravano dalla finestra della camera di Erza, la donna era seduta sul letto, il viso affondato tra le braccia e le ginocchia, con il viso inclinato e umido dalle lacrime continuava ad osservare quella copertina che raffigurava Gerard. Per tutta la notte aveva letto e riletto quella lunga intervista, scoprendo quel dolore che lo  tormentava. Quell'intervista raccontava  quel periodo catastrofico della sua vita, dell'abuso di droga e della rinascita. Si perché Gerard ne era uscito, aveva ricostruito la sua vita, pezzo dopo pezzo, aveva fondato una casa di moda e si era sposato. Erza rimase di stucco quando arrivò a quel punto, perché quello Gerard non gliel'aveva mai detto, continuando a leggere però ne capì il motivo, la donna che aveva sposato e amato, se ne era andata per sempre una fredda mattina di novembre a causa di un tragico incidente stradale. Erza aveva pianto, bagnando con le sue lacrime l'articolo, si era sentita anche una stupida, Gerad non aveva ancora chiuso quella ferita, come poteva pretendere che fosse pronto nel iniziare una storia d'amore?  l'unica cosa che sapeva era che gli mancava incredibilmente, avrebbe voluto averlo vicino, portarsi il suo viso al petto e stringerlo forte sussurandogli parole d'amore,  rassicurandolo che lei non se ne sarebbe mai andata, di certo non ne aveva la certezza ma era quello che attualmente sentiva.

La mattina avanzò il suo corso, erano le prime ore di lezione alla Fairy High, Wendy e Chelia si trovavano nell'aula di scienze e se Wendy provava disgustata nel vivisezionare una povera rana ormai passata a miglior vita, Chelia sembrava assorta nei suoi pensieri tanto che Wendy dovette scuoterle il braccio per far attirare la sua attenzione, "si può sapere cos'hai?" chiese  e Chelia scosse la testa, "niente" rispose, "è per quello che successo con Nashi?"  chiese Wendy. Ormai erano passati giorni dall'accaduto della mensa e dato che Nashi era sfuggente l'unica che poteva rispondere alle sue domande era la rossa. Chelia rimase in silenzio e Wendy si porse verso di lei "c'è qualcos'altro che devo sapere?", Chelia scosse la testa e Wendy ritornò al suo lavoro, "si" disse d'un tratto Chelia, era la sua migliore amica e non voleva mentirle. Wendy sollevò il viso su di lei scrutandola con attenzione, " be se lei ha reagito in quel modo è perché.. ecco lei mi ha ferito con quelle parole e io.." farfugliò, Wendy la guardò sospetta "Chelia cosa hai fatto?",  Chelia si morse un labbro, chinò lo sguardo sulle sua mani, ora congiunte "io.. gli ho fatto uno sgambetto "Wendy sgranò gl'occhi e Chelia si voltò verso di lei tendando di non alzare troppo la voce " non pensavo che avrebbe reagito in quel modo" si giustificò e quel silenzio da parte di Wendy la stava uccidendo, " io sono stanca di vederla con Romeo e con te e.." la campanella suonò e Wendy si tirò su senza degnarla di uno sguardo "mi hai delusa" sibilò a denti stretti e per Chelia quella fu una coltellata in pieno petto, rimase senza parole non staccando lo sguardo da Wendy che si allontanava.
Intanto in palestra Nashi correva, negl'ultimi giorni aveva raddoppiato i suoi allenamenti ed era riuscita a farsi dare dei permessi speciali da Doranbolt per poter saltare le lezioni e dedicarsi all'attività fisica. Quel mattino la palestra era quasi deserta, finì il sesto giro di fila, si fermò continuando ad affannare faticosamente, le guance in fiamme e i muscoli delle gambe che bruciavano. Continuò a camminare pensando che appena il dolore alle gambe si fosse affievolito avrebbe ripreso a correre, facendo per la quarta volta sei giri consecutivi della palestra, all'improvviso però sentì qualcosa, una stilettata all'altezza del petto, quel dolore fu così forte e inaspettato che Nashi non capì cosa fosse, si portò una mano sul cuore e dopo qualche secondo quel dolore sparì, lasciandola confusa. Decise di non badarci più di tanto dirigendosi verso la panca dove vi era posta la sua bottiglietta d'acqua. Ma quando arrivò vi trovo Wendy ad aspettarla con un sorriso, Nashi era felice di vederla, era da tanto che non parlavano. Si avvicinò a lei porgendole un sorriso malinconico "sempre più forte" la lodò Wendy, "sai che ti sei persa una spettacolare lezione di scienze? ho vivisezionato una rana, o per meglio dire ho tentato" ridacchiò e Nashi  rispose scherzosamente " sopraviverò ".  Wendy sospirò " mi sei mancata, e non solo oggi" disse triste e Nashi inclinò il viso dall'altra parte, "non sei arrabbiata con me? per quello che ho fatto a Chelia?"  chiese con timore ma Wendy scosse la testa, "non lo sono mai stata, per tutto questo tempo mi sono illusa che voi due avreste potuto essere amiche e se vi siete sopportate per tutto questo tempo l'avete fatto solo per me", Nashi incominciò a piangere, era stanca dalla corsa e quel periodo stava mettendo a dura prova i suoi già fragili nervi, "e poi Chelia mi ha detto la verità" Nashi tirò su di scattò il viso guardandola sorpresa e Wendy l'abbracciò. Le due stettero lunghi minuti senza staccarsi e Nashi ora stava un po' meglio, le cose per lei sembravano ritornare alla normalità.

Era ancora mattina quando Lucy decise di andare da Loki, aveva provato a chiamarlo innumerevoli volte ma lui non rispondeva, le aveva detto che voleva stare solo, ma Lucy non riusciva a reggere quel silenzio, voleva chiarire, voleva capire che cosa ne sarebbe stato di loro. Giunse nel suo studio, aprì piano la porta e lo trovò li, in piedi davanti a quelle grandi verate. Loki sembrava perso nei suoi pensieri e quando Lucy si avvicinò notò le occhiaie e il volto cereo, segno che Loki non aveva dormito per niente quella notte. Lucy gli sorrise tendando un approccio "ti ho telefonato più volte, non hai sentito il cellulare?" ma Loki scosse la testa, "no e che non volevo sentirti" soffiò e Lucy annuì tristemente, gl'occhi incominciavano ad inumidirsi "è così che sarà? non vorrai più sentirmi?" disse Lucy, che dal timore di una risposta positiva non lo guardò, ma inclinò il viso verso la scrivania. Loki scrollò le spalle, "no, la verità è che ti amo troppo, non voglio perderti ma tu Lucy, tu cosa vuoi?" chiese con la voce ferma e stanca. Lucy si avvicinò "io voglio stare insieme a te, ma devo pensare anche a Nashi", Loki si voltò digrignando i denti, quella stupida mocciosa ancora non era riuscita a convincerla, pensò di dirle quello che era successo a scuola qualche giorno fa, ma poi lasciò stare, la partita era ancora aperta. Lucy gli andò vicino abbracciandolo da dietro "hai detto che vuoi vedermi felice, e io sarò felice solo con te e Nashi insieme, perché non lo capisci?"  soffiò, ormai le lacrime scorrevano bagnandole il viso. Loki sospirò, si staccò da lei, "partirò per due settimane per un impegno lavorativo, avevo deciso di affidare questo caso a un mio dipendente, ma forse prenderci un po' di tempo ci aiuterà a capire che cosa è più importante" Lucy annuì silenziosamente, capendo il senso di quella frase, Loki la stava mettendo davanti un bivio, al suo ritorno Lucy avrebbe dovuto scegliere tra lui e Nashi.

Arrivò il pomeriggio e Nashi andò al Fairy Tail come di consueto, era felice perché le cose per lei si stavano sistemando. La storia con Romeo andava a gonfie vele, nonostante quel cruccio della partenza a Crocus a inizio estate, e con Wendy aveva finalmente chiarito. Spinse la porta raggiungendo quello che ormai era il suo sgabello, nessuno vi si sedeva più sopra, perché tutti sapevano che quello era il posto di Nashi. Al bancone vi era Natsu che l'accolse sorridendo, e Grey con aria lugubre, vi era anche Erza, e anche la sua faccia non diceva nulla di buono. Il pomeriggio trascorse con tranquillità e Lucy arrivò al Fairy Tail per prendere Nashi e accompagnarla a casa. Lucy sorrise debolmente a tutti, incrociando lo sguardo di Nastu e prima che potesse leggerle nel cuore distolse lo sguardo puntandolo su Nashi "andiamo?" chiese cercando di non far trasparire la sofferenza che l'assaliva, Nashi annuì e le due si avviarono verso la porta. Ma Lucy prima di uscire vide Erza seduta da sola con un espressione malinconica, "va pure avanti" disse a Nashi dirigendosi verso Erza. Lucy si sedette di fronte a lei " scusa se non ti ho detto niente ma Gerard mi ha fatto promettere di tenerti all'oscuro" si scusò Lucy ma Erza scosse la testa, "non preoccuparti, ora finalmente so cosa gli è successo" disse amareggiata. Lucy portò una mano sulla sua "Erza devi fermarlo, lui pensa che stando solo sia la cosa giusta ma non è così", Erza sgranò gl'occhi "so della partenza, me l'ha detto lui e si so anche di voi, ma questo non me l'ha detto lo solo capito" disse Lucy sorridendole, Erza chinò il capo "lui non vuole che io lo aiuti, e non prova per me ciò che provo  io", Lucy si tirò su "partirà stasera per Crocus, sta a te scegliere" le disse andando via lasciando Erza persa nei suoi pensieri.

La giornata avanzò arrivando la sera, Erza era rimasta da Natsu al Fairy Tail, nel fra tempo era arrivata anche Cana, le braccia conserte guardava truce Grey da dietro il bancone "sei proprio un'idiota" sibilò, commentando ciò che fosse successo la sera prima con Juvia "è un capitolo chiuso, ok?" ringhiò lui. Nastu accanto a lui lo guardò poco convinto,  spostò poi lo sguardo verso Erza, la donna sembrava triste e malinconica, a quanto pare anche lei non aveva ottenuto ciò che voleva. Cana si sporse verso di lei, "Erza" la chiamò facendo sospirare la donna "sta partendo, sta andando via" disse soltando strappando ai tre sguardi tristi pieni di pena. Calò il silenzio almeno finché Nastu non sbatté un pugno sul tavolo facendo saltare tutti i presenti "non finirà così ok? alza quel culo e vai da lui " lasciando attoniti i presenti "Nastu non posso devo rispettare le sue scelte" provò la rossa ma Nastu non volle sentire ragioni, girò il bancone prendendola di peso, ignorando le imprecazioni della donna "in amore non esiste quella parola" disse lui caricandosela in spalle si girò guardando Grey "vai dal tuo amore e dille ciò che provi, realmente"  disse  Natsu marcando per bene l'ultima parola e Grey capì, quello era riferito a lui, ma il corvino rimase fermo, impassibile , non si sarebbe più messo in gioco, in fondo aveva sempre fatto così e tutto era andato per il meglio, o almeno così credeva.

Intanto Lucy e Nashi erano arrivate a casa e Nashi aveva notato quella tristezza da parte della donna, arrivate in cucina Lucy si accasciò sullo sgabello dipingendo sul viso un'espressione malinconica, "Lucy cosa c'è?" chiese Nashi e Lucy sospirò raccontandole la verità. "Io e Loki abbiamo litigato e lui è partito per due settimane, non so cosa ci succederà tra di noi questa volta" sfogò lasciando Nashi sorpresa. La ragazza inclinò il viso, era tutta colpa sua se Lucy stava male,  probabilmente avevano litigato di nuovo per quella stupida partenza. Nashi la guardò assumendo uno sguardo serio, aveva deciso, avrebbe fatto proprio quello, sapeva che era estremo ma era l'unico gesto per convincerla a partire.

L'aereoporto era affollato quella sera ed Erza si guardava intorno alla ricerca di Gerard, si voltò verso Natsu e Cana, anche lei era andata con loro "probabilmente sarà già partito" sbuffò ma Nastu non si arrese, si avvicinò a lei "non sprecare questa possibilità, se lo lascerai andare te ne pentirai"  disse suscitando uno sguardo di compassione da parte di Cana, ed Erza capì il perché di quell'atteggiamento, Natsu ci era passato e non voleva che capitasse anche a lei . Lo abbracciò fortemente, durante quella stretta lo vide, Gerard era in coda per l'imbarco. Erza si staccò "è li" urlò per poi correre verso di lui, tentò di superare  le guardie ma senza biglietto non la fecero passare. Bloccata da quell'uomo in divisa guardava Gerard andare via ignaro della sua presenza. Natsu e Cana si accorsero e la mora tirò fuori uno dei suoi sorrisi maliziosi avvicinandosi alla guardia, bastò semplicemente un modo di parlare molto provocante per mandare in confusione quella povera guardia tanto da non badare più ad Erza. La donna riuscì ad intrufolarsi e finalmente con tutta la voce a sua disposizione urlò "Gerard!" l'uomo si girò incredulo, con borsa alla mano guardò Erza con sorpresa "Erza che ci fai qui?" chiese con un filo di voce. Erza si avvicinò a lui " non te ne andare, io ti amo e voglio stare con te, insieme" Gerad chinò il capo "se dovessi perdere anche te io.." disse malinconico ma Erza si avvicinò a lui "non succederà, ho bisogno di te" Gerad la guardò, in realtà aveva paura di quel sentimento così forte, quello che per un attimo le aveva ricordato il suo amore perduto, "correremo il rischio" disse Erza afferrandolo per la mano e Gerard non riuscì più a resisterle. I due si baciarono con passione, tanto da creare un applauso all'interno della sala, Cana felice prese Natsu, in preda ad un attacco di gelosia fraterno, per una spalla trascinandolo lontano da quella visuale ignorando le sue lamentele. Gerard si staccò strofinando il naso contro il suo, "resterai?" chiese Erza e lui annuì "devo avvisarti che sono totalmente al verde" ma Erza scosse la testa cingendogli le braccia intorno al collo "potresti sempre farmi da fattorino nella mia pasticceria" sogghignò ritornando a baciarlo con passione.

La settimana trascorse lentamente, Lucy era a casa quando il suo campanello suonò, un grosso pacco era arrivato per lei. Una volta firmato la consegna al fattorino lo trascinò su per le scale con l'aiuto di Nashi, le due arrivarono in camera da letto non con poca fatica appoggiarono quella confezione sul letto "che cosè?" chiese Nashi curiosa, e Lucy aprendolo disse "credo che sia il mio abito da..." "sposa" finì Nashi sorpresa di fronte a tutto quel tulle bianco. Lucy lo prese, era così lungo e setoso, Nashi lo accarezzò con le dita, "è così bello" le sfuggi notando l'espressione fredda di Lucy, non sembravano gl'occhi di una futura sposa, doveva essere emozionata addirittura in lacrime, invece nessuna emozione traspariva da lei, "dovresti provarlo" suggerì Nashi, "sapevo che sarebbe arrivato oggi, per questo ho detto a Levy di venire, dovrebbe arrivare a momenti " sbuffò lei. Nashi scrollò le spalle, "devo finire di studiare, lancia un urlo se hai bisogno" disse facendole l'occhiolino e scappando su in mansarda, e Lucy annuì.  Passò un quarto d'ora e di Levy ancora nessuna traccia, Lucy rimasta in camera aveva fissato per tutto il tempo quell' abito, l'aveva tirato fuori dalla scatola per appenderlo a una gruccia e ora continuava a guardarlo, non sapeva neanche se il matrimonio ci sarebbe stato. Era una settimana che Loki era partito e tra i due a parte qualche telefonata dalla scarsa durata e conversazione non c'era stato niente. Si avvicinò all'abito, prese i lembi tra le mani sentendone la consistenza, decise di provarlo anche senza Levy. Con difficoltà lo infilò, la gonna ampia e il corpetto stretto, si portò una mano sul seno per reggere il vestito e con l'altra tentò in vano di tirare su la zip, non riuscendoci ovviamente. Il campanello suonò, era arrivata Levy pensò sollevata,  "Nashi vai tu?" urlò, ma dalla mansarda non vi fu risposta, Lucy incominciò a maledire quello stupido ipod che le aveva regalato a Natale, "meno male che doveva studiare" pensò corrucciata. Si avviò verso il corridoio, tenne la mano ancora sul seno e con l'altra tirò su il vestito, il tanto per non sporcarlo, restando in cima alle scale urlò "è aperto vieni su" per poi ritornare goffamente verso la sua stanza. Sentì i passi sempre più vicini e Lucy con lo sguardo rivolto verso lo specchio sentì la vicinanza di qualcuno fermatosi sulla soglia della porta, "Levy finalmente sei arrivat-" disse voltandosi verso la porta, le parole gli morirono in bocca vedendo che non era di Levy che si trattava, ma di Nastu.
Natsu era li di fronte alla porta, lo sguardo sorpreso e le labbra spiegate in segno di stupore nel vederla vestita in quel modo, e Lucy non riuscì a dire niente, il gelò calò in quella stanza. Dopo quello che era avvenuto in cantina i due avevano evitato qualsiasi incontro da soli,  e anche in compagnia non è che c'è ne fossero stati molti. Lucy si fece  coraggio nel rivolgergli la parola, spiegandogli l'equivoco, "pensavo fossi Levy" e Natsu sospirò, "sono venuto a prendere Nashi" la donna annuì, con quella storia dell'abito si era totalmente dimenticata che nel pomeriggio Natsu sarebbe passato a prendere Nashi , "è su, in camera" Natsu annuì inclinando poi il viso verso la botola. Lucy ritornò a specchiarsi, aveva la testa affollata di pensieri, quell'incontro l'aveva confusa, dopo aver saputo quello che Nastu provava di certo non avrebbe voluto farsi vedere con l'abito da sposa addosso. Riprovò ad allacciarlo inutilmente, da soli era praticamente impossibile, sbuffò abbassando il capo, "aspetta" si sentì dire improvvisamente, Nastu era dietro di lei, soffiandole quelle parole calde direttamente sul collo. Era rimasto per tutto il tempo a guardala, li davanti alla porta e Lucy non se ne era accorta. Lucy rimase immobile, sentì le mani di Natsu spostarle i capelli sul lato del collo, gliele passò poi  sulla schiena, e Lucy  guardò il suo viso dallo specchio, era serio e concentrato verso quella cerniera. Tirò su la zip delicatamente, rimanendo dietro di lei e posandole le mani sui fianchi. I due si guardarono tramite lo specchio "sei bellissima" le sussurrò lui e Lucy sentì il battito del cuore accelerare all'impazzata. Continuò a guardarlo osservando poi la figura che quello specchio rifletteva, lei vestita da sposa, e dietro vi era Nastu. L'uomo sollevò una mano passandogliela sul collo "quel giorno sarai perfetta" affermò con un tono malinconico, Lucy avrebbe dovuto spostarsi, allontanarlo, perché sapeva cosa sarebbe successo da li a poco. Aveva giurato fedeltà a Loki, lo stava aspettando eppure ci stava ricascando, Natsu ormai era come una droga, era assuefatta da lui non riusciva a a farne a meno, e pensare che tra loro c'era stato solo qualche bacio. Lucy lasciò naufragare tutti quei pensieri inclinando il viso verso di lui "è così che dovrebbe essere?" chiese sospirando . I visi vicini, tanto da sentire uno il respiro dell'altra, Natsu con le dita le sfiorò il mento e l'altra la staccò dal fianco per poggiarla sul suo ventre e premerla a se, "se è questo quello che vuoi, Luce" soffiò lui avvicinandosi a quella bocca che lo faceva letteralmente impazzire.
 Levy entrò in casa da Lucy, sapeva di quella cattiva abitudine di lasciare sempre la porta d'ingresso aperta, si guardò intorno notando il salone e la cucina deserta. Salì le scale entrando in camera, Natsu sentendo l'arrivo di Levy si scostò velocemente prima di poter raggiungere le labbra di Lucy  "Lucy scusa pei ritar-" disse Levy entrando e bloccandosi immediatamente dopo alla vista di quella scena, Lucy vestita da sposa e Nastu a qualche metro da lei, "ciao Levy" salutò Nastu, "vado a chiamare Nashi" disse poi sorpassandola lasciando le due donne da sole. Levy seguì con lo sguardo Nastu per poi guardare Lucy con sconcerto, "ti prego non dire niente" sospirò Lucy.

I giorni avanzarono, era giunto marzo portando con se la promessa della primavera. Le giornate si stavano allungando e il freddo sembrava diminuire. Quel pomeriggio Nashi era in redazione per svolgere il proprio lavoro da stagista, ormai erano un paio di mesi che faceva parte dello staff e tutti la conoscevano come la figlia di Lucy. Lucy seduta sulla sua sedia in ufficio pensava a tutto quello che gli era successo in poche settimane. La verità svelata a Loki, la sua partenza e poi quel momento così intenso con Natsu, arrivò Nashi a sviarla dai suoi pensieri. Si sedette di fronte a lei, aveva notato che Lucy non dovesse stare molto bene da quando Loki era andato via,  e qualche notte l'aveva anche sentita piangere, "come stai?" le chiese e Lucy sorrise "bene" rispose mascherando in realtà quell'inquietudine che provava da giorni, pensava che Nashi non si fosse accorta di niente. All'improvviso la porta si spalancò facendo la sua apparsa un'agitata Yukino "Lucy, scusa se non ho bussato ma ecco sta per arrivare una persona l'hanno avvistata al piano di sotto proprio qualche secondo fa, e sai che lei non avvisa mai quando viene" le due donne guardarono con sorpresa la giovane assistente, "chi è?" chiese Lucy e Yukino tentò di non balbettare "Lucy e Lady Acqurius". Nashi arricciò il naso non capendo il perché di quella agitazione, Lucy invece si porto le mani alle tempie chinando poi il viso "non adesso, non riesco a sopportare anche lei" borbottò disperatamente, la donna si riprese alzandosi dalla sedia "Yukino cerca di bloccarla almeno il tempo per prepararmi psicologicamente, tanto so già che è qui che sta venendo" Yukino annuì, chiudendo poi la porta. Nashi guardò curiosa sua madre, "chi è?" chiese con timore e Lucy le incominciò a raccontare di Acquarius, ovvero nome d'arte di una delle più famose modelle di tutti i tempi. La donna, ormai dai cinquantanni suonati, ovviamente non dichiarati,  non lavorava come modella, ma la sua fama e le varie attività che svolgeva nel campo della moda la ritenevano una delle donne più famose sul jet-set, non che più una delle più  famigerate dato il suo caratterino. Lucy si accasciò nuovamente sulla sedia, tirando fuori dal cassetto un blocco per gli appunti "perché sei sicura che verrà qui?" chiese Nashi e Lucy brontolò "perché si fa intervistare soltanto da me" delle voci dal corridoio attirarono  l'attenzione delle due "senti assistentucola il mio tempo è prezioso è di certo non lo passo a parlare con dei sempliciotti  dovè la mocciosa cresciuta?", Lucy sbuffò "è arrivata" .  La porta si aprì nuovamente e Nashi rimase sorpresa e affascinata da quella bellissima figura, la donna dai  lunghi capelli d'argento e occhi azzurro ghiaccio, si avvicinò a loro camminando elegantemente, quella gonna a sirena che portava non sembrava darle difficoltà.  "Lucy come al solito sei fuori moda, per non parlare di quel taglio di capelli" esordì acidamente e Lucy sorrise " sono contenta di vederti anche io Acquarius" la modella poi guardò Nashi, l'espressione del viso era seria trasmettendole anche un certo timore, la ragazza accennò un sorriso "Nashi vai pure io e Acquarius vorremo stare sole" Nashi annuì per poi dileguarsi. Chiudendosi la porta alle spalle si domandò il perché volesse avere rapporti solo con Lucy, per avere una certa età restava comunque affascinante e Nashi pensò che non doveva essere poi  così terribile.
La giornata avanzò e Lucy dopo una lunga chiacchierata, finalmente aveva finito, aveva la testa che le scoppiava perché Acquarius non si era risparmiata. Infatti non era stata una semplice intervista, la modella continuava a interrompersi facendo domande a Lucy sulla sua vita privata e Lucy si confidò con lei, ormai erano anni che la conosceva e c'era una sorta di legame tra le due.  La donna si tirò su avvicinandosi alle finestre dell'ufficio che affacciavano sul corridoio , con le dita creò una fessura tra le tapparelle osservando un punto preciso. Lucy si avvicinò sorridendo poi "è di notevole bellezza, anche se ancora acerba" soffio Acquarius "è perfetta così" rispose Lucy non togliendo dal viso quel sorriso, Nashi era li fuori, intenta riordinare lo scaffale, presa com'era non si era accorta di essere spiata dalle due donne. Acquarius continuò a guardarla "non fraintendermi è ovvio che ha preso da Laila" e Lucy annuì, "a quel suo modo gentile" rispose felice, la modella guardò Lucy "sai quando io e tua madre lavoravamo insieme eravamo amiche ma sopra tutto rivali, io la invidiavo era perfetta" Lucy sapeva già questo e si limitò ad ascoltare "quel giorno venne da me dicendomi che avrebbe smesso di fare la modella perché si era innamorata e voleva fare su famiglia, litigammo e per giorni non le parlai, pensavo che era un' idiozia e sai che lo penso ancora" Lucy continuò  ad ascoltare " ma poi ho capito, lei aveva scelto di essere felice, abbandonando quel mondo perfetto, aveva voluto correre il rischio, e sai lo sarebbe anche stata se quel destino crudele non c'è l'avesse strappata via" Lucy si amareggiò, le mancava tantissimo e anche ad Acquarius non era da meno. Lucy tirò su poi lo sguardo guardandola con amore "la verità è che hai saputo di Nashi vero? ti sei preoccupata e volevi vedere come stessi" chiese con un sorriso, la donna arricciò il naso avvolgendosi poi al collo quel pellicciotto leggero "non darti troppe arie" bofonchiò aprendo la porta, andò via lanciando  Lucy col cuore un po' più leggero. Dopo la morte della madre Acquarius le era stata in qualche modo vicino, aveva mantenuto quel brutto carattere e non avrebbe mai ammesso i suoi veri sentimenti neanche sotto tortura, ma Lucy sapeva che in fondo le voleva bene e con quel discorso le aveva in qualche modo voluto lasciare un messaggio.

Arrivò la sera, e Lucy accompagnò Nashi al Fairy Tail. Quella sera un gruppo rock si stava esibendo diffondendo nell'aria una musica allegra e spensierata. Entrando Lucy notò Levy e Gajeel appartati ad un tavolo, ormai tutti sapevano della loro relazione e Lucy ne era così felice, quando Levy glielo aveva confidato Lucy le era saltata praticamente addosso finendo per ruzzolare per terra. Si sedette accanto a loro raggiunta poi da Nashi, inclinò il viso vedendo Grey dietro al bancone, non fece in tempo a chiedersi dove fosse Nastu che se lo trovò proprio davanti con tre boccali di birra e una coca cola, l'uomo posò tutto sul tavolo, sedendosi accanto a Nashi, intrappolandola tra lui e Lucy, passò le bevande incominciando a battibeccare con Gajeel, per un attimo i loro sguardi s'incrociarono e Natsu gli trasmise un messaggio solo guardandola "resta", e Lucy restò. Dalla porta giunse a sorpresa Juvia, guardò Grey, ma l'uomo dopo aver ricambiato le negò la sua presenza sparendo verso la cantina. Juvia chinò il capo forse se non avesse fatto l'orgogliosa Grey sarebbe stato al suo fianco a quell'ora , ma forse anche no, in fondo se l'aveva cercata era solo per gelosia. Scosse la testa scacciando via quei ricordi, si avvicinò al tavolo di Nastu con un enorme sorriso, tra due giorni sarebbe avvenuto il grande evento, ovvero il colloquio dal giudice. La serata passò tra risate, sguardi incrociati e insolite smancerie da parte di quella nuova coppietta. Intanto Nashi si godette quel  momento, lo assaporò con ogni fibra del corpo, pensando che probabilmente sarebbe stato l'ultimo con tutti loro, l'ultimo con Lucy e Nastu tra di lei.

Il giorno delle colloquio arrivò, e Lucy Natsu e Nashi si presentarono al tribunale, una volta arrivati vi era già Juvia ad aspettarli. Incominciando ad avanzare verso la sala dove il giudice stava aspettando Nashi, Juvia incominciò ad assicurare Lucy e Nastu, con molte probabilità l'esito sarebbe stato positivo. Arrivati davanti alla porta Nashi rivolse uno sguardo ai suoi genitori, loro erano felici e carichi di aspettative, una smorfia malinconica si dipinse sul suo viso, "non preoccuparti" la rincuorò Nastu poggiandole una mano sulla spalla, Nashi annuì piano, un ultimo sguardo a Lucy, per poi entrare insieme a Juvia. I minuti trascorrevano veloci e Nastu seduto sulla sedia della saletta guardava nervosamente lo scorrere delle lancette sull'orologio appeso alla parete, Lucy accanto a lui invece si massacrava le unghie. Tra i due era calato un certo mutismo dopo l'episodio successo a casa di Lucy, la donna sospirò, quei giorni erano stati così pesanti ma un certo sollievo si stava facendo strada in lei, presto Nashi sarebbe stata sua a tutti gli effetti e aveva preso la sua decisione, amava Loki ma non avrebbe rinunciato per niente al mondo a Nashi. Natsu si girò verso di lei e i due si guardarono, quello sguardo complice di cui solo loro due ne comprendevano il significato. La porta si aprì, interrompendo quel momento, Nashi usci, il viso amareggiato e gl'occhi vuoti. Natsu e Lucy si precipitarono verso di lei, "allora come è andata?" chiesero all'unisono , Nashi si fece coraggio, trattenne a stento le lacrime e con un filo di voce soffiò "mi dispiace", Natsu e Lucy la guardarono preoccupati, che fosse andata male? Natsu la prese per il braccio "Nashi che-?" ma non fece in tempo a chiedere che subito dopo uscì Juvia, Nashi ne approfittò "vado da Romeo, come d'accordo" disse uscendo dal tribunale frettolosamente per sfuggire alle domande dei suoi genitori. Juvia si avvicinò a loro, lo sguardo deluso fecero capire a Nastu e Lucy che non era andata bene, "il giudice non ha accettato la richiesta" disse con voce triste. Lucy si disperò, quella delusione inaspettata l'aveva spezzata, ne erano così sicuri che l'esito sarebbe stato positivo , cadde nel mutismo al contrario di Nastu "che cosa? perchè? voglio parlarci io" urlò cercando di sorpassare Juvia, la donna lo bloccò "no Natsu devi sapere-" ma l'uomo sembrava un vulcano in piena eruzione, "non ha capito bene, noi tre siamo una famiglia e Nashi vuole stare con noi perché negarci questo?", Lucy ascoltò tutto e nonostante il disagio che si era creato tra lei e Natsu, l'uomo considerava ancora l'idea di essere una famiglia. Juvia chinò il viso, cercando di trovare le parole più adatte, "Natsu se il giudice non ha accettato la richiesta è perché è stata Nashi a volerlo" disse Juvia con un filo di voce facendo cadere nel mutismo l'uomo. Nastu scosse la testa, gl'occhi sgranati "no, non può essere" sibilò incredulo ma Juvia si portò vicino a lui poggiandole una mano sulla spala "Nashi ha parlato con il giudice ed è stata chiara, non vuole essere adottata ma richiederà l'emancipazione alla scadenza dell'anno insieme a voi" continuò con voce tremante, incredula lei stessa a quello che aveva assistito pochi minuti fa. Lucy incominciò a piangere non riuscendo ad emettere nessun suono, come aveva fatto a non capirlo? era per questo che ultimamente Nashi le faceva quei discorsi strani? Nastu non sembrava arrendersi, "no, parleremo con Nashi e-" "Natsu" sibilò Lucy "sicuramente c'è stato un errore, rifaremo tutto-" continuò ma Lucy lo chiamò di nuovo "Natsu" " forse ha avuto paura che il giudice non accettasse e lei per non deluderci-" "Nastu basta smettila, lei non ci vuole!" urlò Lucy con tutta la voce che poteva avere attirando finalmente la sua attenzione. Juvia decise di rientrare lasciandoli soli, anche lei era amareggiata e di certo non li avrebbe aiutati in quello stato, era troppo coinvolta in quel caso, sarebbe stato meglio darsi una calmata prima. Intanto Nastu avanzò verso Lucy, la donna piangeva "lei non vuole stare con noi" sentenziò Lucy ma Nastu la prese per i polsi "no non è vero" "è così, fattene una ragione" ringhiò Lucy, strattonandosi, liberandosi di quella morsa "non puoi costringerla" continuò ma Nastu la guardò freddo "vuoi arrenderti allora? mi dispiace ma lotterò anche da solo pur di averla con me", Nastu le voltò le spalle andando via lasciandola sola nella sua disperazione.

Arrivò la sera, e Lucy era in cucina, aveva pianto tutto il giorno sentendosi completamente sola. Sentì la porta d'ingresso aprirsi, era Nashi. Per tutto il resto del pomeriggio si era rifugiata da Romeo, ignorando tutte le chiamate di Nastu ma ora doveva affrontarli e dare loro una spiegazione. La ragazza si avvicinò a lei, c'era il tavolo a dividerle, Nashi si scostò una ciocca dietro l'orecchio, e Lucy la guardò, aveva deciso di non dirle niente, di non forzarla e lasciarla libera ma quell'idea svanì all'improvviso, "perché?" disse soltanto in modo sconsolato, Nashi inclinò il viso, mentirle senza guardarla era più facile " non volevo ferirvi ma è questo che ho sempre voluto" soffiò aspramente, Lucy si avvicinò a lei, "se ce ne avessi parlato prima non ti avremmo coinvolta" la prese per le braccia per farsi guardare negl'occhi " l'avreste fatto davvero?" soffiò acida Nashi, sforzandosi di recitare quella parte al meglio, Lucy rimase senza parole "non sono un giocattolo! mi avete lasciato e come un capriccio avete preteso che io stessi con voi, ma ti sei mai chiesta se era quello che io volevo?" ringhiò Nashi strattonandosi, Lucy non riuscì a dire niente e Nashi era adirata, ma con se stessa " è stato bello ok? ma finito l'anno io riprenderò la mia strada e tu la tua", Lucy la guardò amareggiata " c'è l'hai ancora con noi vero?"  e Nashi annuì falsamente gettandola nello sconforto. Lucy si voltò, poggio le mani sul tavolo e guardando verso il vuoto non emise nessun suono, Nashi si avviò verso le scale "c'è un'altra cosa, ho chiesto al giudice di poter stare da Nastu una settima prima del matrimonio fino al sette luglio poi riproverò con la richiesta di emancipazione" sentenziò avviandosi verso la sua camera, una lacrima le solcò il viso, sapeva che con quelle parole le aveva dato il colpo di grazia.
Nashi salì nella sua camera, chiuse la botola sedendosi poi per terra, le spalle al muro e il viso affondato tra le ginocchia. Incominciò a piangere, aveva appena rinunciato a quello che aveva sempre desiderato, ma se l'ho aveva fatto era stato per Lucy, per renderla felice, ormai non era nemmeno più per quel patto che l'ho aveva fatto. In quelle settimane aveva visto di quanto Lucy stesse male, e non voleva metterla davanti a una decisione, se lei non fosse mai apparsa nella sua vita probabilmente Lucy sarebbe partita con Loki perché era questo quello che voleva. Tirò su il viso a fatica, asciugandosi le lacrime, invano perché altre continuavano a scendere, pensò a Natsu, lui non centrava niente con questa storia ma non poteva restare con lui, sarebbe stato un torto nei confronti di Lucy e conoscendo Nastu sapeva che restando con lui, prima o poi l'uomo avrebbe scoperto quell'inganno subito da Loki. "mamma mi dispiace..." sibilò tra le lacrime, lasciandosi cadere in quella disperazione.

La sera continuò e Lucy era rimasta per tutto il tempo in cucina, sentì il campanello della porta, chi poteva essere a quell'ora? che fosse Nastu? sapeva che l'uomo si arrendeva difficilmente, si tirò su stancamente andando ad aprire la porta. Lucy sorrise malinconicamente a quella presenza "ciao, sapevo che tu non mi avresti lasciato" disse lei. Loki annuì entrando, "mi sei mancata" l'abbracciò e notando quello sconforto le chiese cosa fosse successo e Lucy gli raccontò tutto. Loki rimase basito, non pensava che Nashi si spingesse a tanto pur di rispettare quella promessa, qualcosa scattò in lui, e non la sensazione vittoriosa che si aspettava, ma un lieve senso di colpa, dal gusto acido. Lucy si scostò, il viso pieno di lacrime, Loki era li con lei, c'era sempre stato e non l'aveva mai lasciata sola. Natsu invece l'aveva sempre fatto, l'aveva lasciata sola di nuovo, e non sopportava una seconda volta quel dolore, ormai non c'era più niente, Nashi sarebbe andata via ed era solo lei che la legava a Natsu. "Loki" soffiò lei abbracciandolo, si avvicinò al suo orecchio e dal tono sicuro disse "partiamo, andremo via insieme" ...

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Capitolo 26
*** 26- nodi che tornano al pettine ***


 Quella mattina Nashi era uscita presto da casa, saltando  l'abituale colazione insieme a Lucy, voleva evitarla, non se la sentiva di guardarla in faccia dopo tutto il male che le aveva causato la sera prima. Seduta sull'autobus che l'avrebbe portata a scuola, pensava alle conseguenze che la rinuncia dell'adozione avrebbe portato, chiuse gl'occhi e respirò quel filo d'aria che il finestrino mezzo abbassato le dava, dopo scuola avrebbe dovuto affrontare Natsu. Il giorno prima aveva ignorato tutte quelle telefonate che l'uomo le aveva fatto, non solo l'ho aveva deluso ma anche fatto preoccupare. Nashi inclinò il viso verso il finestrino, vedeva lo scorrere veloce delle case, degl'alberi, Mille domande le ronzavano in testa, cosa sarebbe successo d'ora in poi?  le scacciò tutte via concentrandosi sulla parte da recitare con Natsu.

Marzo era giunto portando con se la promessa della primavera, Wendy già davanti al suo armadietto era intenta a prendere i libri per la lezione quando Chelia giunse, tra le due c'era ancora amicizia ma Chelia si era accorta di quel leggero distacco da parte di Wendy. Chelia strinse i libri al petto, sapeva che ciò era dovuto a quella confessione, le sorrise lievemente poggiandole una mano sul braccio " Wendy ti prego torniamo come prima, mi manchi" e Wendy sospirò, mancava tanto anche a lei. Chiuse l'armadietto per poi guardarla "e che sono stufa di verderti fare la guerra a Nashi", Chelia  si morse un labbro e sincera disse "mi dispiace davvero per quello che ho fatto a Nashi, e mi sono pentita, scusa  " Wendy la guardò "non è a me che devi dirlo" sentenziò , la campana suonò e Wendy si avviò verso la sua classe lasciando li Chelia.

Intanto Lucy era in redazione, con le dita giocherellava con una penna tenendo lo sguardo assorto. Pensava a ieri e a quella decisione presa all'improvviso, non si era pentita ma forse era stata troppo avventata nel dire a Loki di voler partire. La Realtà era ben diversa, lei  non voleva partire ma Nashi sarebbe andata via a luglio e lei non poteva sopportare quel dolore da sola, perché sapeva che se non sarebbe partita con lui,  Loki avrebbe chiuso la storia. Sbuffò sentendosi egoista, per poi lanciare sgraziatamente quella penna sulla scrivania, per tutta la mattinata Levy le era stata accanto confortandola e dandole consigli ma Lucy era comunque sconsolata e confusa. Pensò a Natsu, non avrebbe rivisto più nemmeno lui e questo le dispiaceva anche se non voleva ammetterselo, ma lui aveva la sua storia con Lisanna e Lucy non voleva più interferire tra di loro.  Si tirò su prendendo la borsa, aveva deciso comunque di mantenere un buon rapporto con Nashi, anche se voleva molto di più, non avrebbe insistito con l'adozione ma l'avrebbe appoggiata in qualsiasi cosa fosse stata la sua scelta, uscì dalla redazione prendendosi una pausa, svagare per un'oretta le avrebbe fatto bene.

La giornata continuò il suo corso, era ormai pomeriggio e Nashi era ancora a scuola, era in palestra intenta ad allenarsi perché non se la sentiva proprio di ritornare a casa e affrontare Natsu. Stava correndo quando quel dolore che da giorni stava diventando abituale l'assalì. Intanto Chelia, decisa nel chiederle scusa, si avviava verso la palestra, appena entrò notò lo stato di sofferenza in cui Nashi si trovava, la ragazza aveva le mani sul petto, si stringeva la maglietta  e una smorfia di dolore dipingeva il suo viso, sembrava anche affannare. Ma prima che Chelia si facesse vedere, Nashi si riprese e solo dopo si accorse di quella presenza, la scrutò da capo a piedi  rivolgendogli uno sguardo infastidito "che vuoi?" chiese sgarbata. Chelia ingoiò quel modo irritante con cui l'aveva apostrofata "io volevo dirti che mi dispiace, per lo sgambetto e anche per tutte le altre cose" si scusò, inclinando il viso, Nashi la guardò accigliata " è per Wendy che lo fai?" e Chelia annuì ma poi trovò il coraggio di guardarla "non solo, mi dispiace davvero" disse sincera ma Nashi la sorpassò, "non mi interessa" ma prima che potesse andare via Chelia la fermò con una domanda "Nashi sicura di stare bene?" chiese preoccupata e Nashi sorpresa una seconda volta fermò la sua corsa, non si voltò ne tanto meno le parlò ma riprese a camminare lasciando la palestra.

Intanto al Fairy Tail entrò Juvia, spinse la porta e guardando verso il bancone vi trovò Grey, si avvicinò cautamente sorridendogli  e Grey contraccambiò, Juvia pensò quella notizia aveva dovuto amareggiare anche lui se aveva messo da parte il rancore. La donna si sedette davanti al bancone notando poi quella scatola con all'interno dei festoni, probabilmente avevano organizzato qualche evento per festeggiare quell'adozione mai avvenuta  "forse non avrei dovuto tirarli in mezzo a questa storia" si dispiacque Juvia tenendo lo sguardo sulla scatola, l'idea dell'adozione era stata sua ma Grey scosse la testa, " non riesco a capire il perché, Nashi sembrava così felice a quella notizia" disse ancora sorpreso, guardò poi Juvia " e tu hai cercato solo di fare qualcosa per renderli felici, sei una bella persona" disse gentile increspando anche un lieve sorriso.  Juvia arrossì, i complimenti di Grey le facevano un certo effetto. Grey sospirò, ripetendosi mentalmente di quanto fosse stato sciocco nel lasciarsi scappare Juvia, per ben due volte, tenendo lo sguardo fisso su di lei e Juvia ricambiò ma prima che potesse succedere altro arrivò Nashi. La ragazza con lo sguardo chino, provando vergogna si avvicinò verso i due, "ciao" salutò aspettandosi occhiatacce e rimproveri ma con sorpresa sia Juvia che Grey le sorrisero lasciandola stupita. Si guardò intorno "zio,  Natsu dovè?" chiese con timore, doveva ancora affrontarlo " aveva un' impegno con dei fornitori, tornerà in serata" le rispose e Nastu annuì sconsolata, l'attesa di un confronto incominciava a diventare snervante.
Decise di salire su in casa, perfino studiare sarebbe stato meglio di pensare a tutta quella situazione. Andò in camera sua, ovvero quella che divideva con Cana. Stava studiando quando sfogliando un libro trovò una lettera, quella famosa lettera  destinata a Lucy, ma che Loki riuscì a prendere. Nashi la prese in mano guardandola, non l'aveva nemmeno aperta, l'aveva abbandonata in quel libro dimenticandosene. L'apri per curiosità leggendone il contenuto, la lettera era chiara, Nashi sarebbe stata sospesa per circa un mese per comportamenti irriprovevoli. Avrebbe dovuto buttarla via subito, leggerla le aveva fatto male, almeno Lucy e Natsu avevano evitato la visione di quella vergogna, ma a quale prezzo? Nashi si tirò su andando verso il cestino e strapparla in mille pezzi, ma prima che potesse farlo Juvia sbucò all'improvviso dalla porta "Nashi posso?" chiese gentile e la ragazza istintivamente aprì il primo cassetto a sua disposizione buttandovi dentro la lettera, "certo" rispose celando l'agitazione che si era creata in lei, si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con fare fintamente calmo aggiunse "come mai qui?", Juvia si avvicinò a lei "ti va di parlare?" e Nashi si accasciò sul letto, anche la ramanzina da Juvia proprio no, e il bello che doveva ancora affrontare Natsu.  Juvia si sedette accanto a lei mantenendo sempre quel sorriso gentile " ecco quello che è successo ieri, è davvero quello che vuoi?"  chiese e Nashi recitò la sua parte intavolando un monologo fatto di false motivazioni, le spiegò che voleva la sua indipendenza e Juvia per tutto il tempo annuì seria. Quando Nashi terminò tutta quella serie di idiozie Juvia le disse "allora procederemo con l'emancipazione?" Nashi annuì silenziosamente e Juvia si tirò su " qualunque sia la tua scelta ci sarò io non preoccuparti" la rincuorò lasciando Nashi stupita "tu resterai comunque la mia assistente sociale?" chiese con stupore e Juvia le sorrise "certo, anche se hai deciso un percorso diverso non vuol dire che le persone che ti vogliono bene ti abbandoneranno sai?" rispose avviandosi verso la porta "non lo faranno neanche Natsu e Lucy" terminò andando via, lasciandola sola nei suoi pensieri.

Era ormai sera e di Natsu ancora nessuna traccia, Nashi stava seduta sul suo sgabello aspettando ormai che Lucy la venisse a prendere, l' uomo era stato impegnato tutto il giorno e Nashi ormai non pensava più d'incontrarlo, ma proprio quando pensò a questo la porta del Fairy Tail si aprì facendo la sua comparsa proprio l'uomo. Nashi abbassò di colpo il viso preoccupandosi, una strana sensazione l'assalì, vergogna, amarezza, non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia, temendo un'espressione triste e contrariata. " Nashi ho fatto in tempo! meno male" gioì Natsu abbracciandosela stretta tanto da lasciarla senza fiato, " quel stupido fornitore mi ha trattenuto per ore temevo di non vederti oggi" continuò lui con voce felice- Nashi tirò su il viso guardandolo, con voce tremante sospirò "Natsu, pensavo fossi arrabbiato con me" ma Natsu scrollò le spalle, "non m'importa,  non sarà l'ordinanza di un giudice a stabilire che sei mia, lo sei già" rispose e Nashi sentì il cuore spaccarsi, come faceva a volerle tanto bene dopo la delusione che gli aveva dato? lacrime sgorgarono dal suo viso "mi dispiace, io non voglio questo" le sfuggì attirando l'attenzione di Grey dietro al bancone, stava assistendo tutta la scena e davvero no capiva proprio quello strano atteggiamento da parte di Nashi . Natsu la strinse forte "non fa niente ok? so che  non vuoi essere adottata ma a me non cambia niente" rispose lui dandogli un buffetto sul viso, Nashi annuì inspirando col naso, Natsu per fortuna non aveva capito il vero senso di quelle parole ma forse era meglio così. Il suono di un clacson proveniente dal fuori fece percepire ad entrambi che Lucy era arrivata, Nashi si asciugò le lacrime "ciao" disse tendando di non piangere più e Nashi le scompigliò i capelli salutandola con un sorriso. La vide andare via pensando che non si sarebbe arreso e le avrebbe fatto cambiare idea, ora che aveva chiarito con Nashi era più leggero ma c'era un pezzo di qualcosa che gli mancava. Lucy. Per tutto il giorno non aveva fatto altro che guardare quel display del telefono digitando il suo numero per poi cancellarlo, voleva sentirla per sapere come stava ma quel suo orgoglio glielo aveva impedito,  sbuffò amareggiato pensando che non era nemmeno scesa dall'auto, ciò voleva dire che Lucy aveva voluto evitarlo.
Si diresse verso il bancone sedendosi sullo sgabello, guardò Grey "sei sempre stato bravo a nascondere la tua infelicità pur di rendere felice chi ami" ghignò Grey e Natsu sospirò " Grey ho già perso Lucy in passato non perderò anche lei"  affermò sicuro con occhi ardenti, Grey lo guardò con compassione ormai aveva capito il sentimento che Natsu provava per Lucy, "ormai per me è troppo tardi, dovevo dirgli molto tempo fa come stavano le cose" sospirò Nastu "Pensavo che rinnegare quel sentimento non mi avrebbe fatto soffrire ma in realtà ho sbagliato tutto" si tirò su avviandosi verso l'uscita lasciando Grey assorto, non capiva il perché di quelle confidenze spontanee "Grey non fare in modo che diventi troppo tardi anche per te" concluse Natsu regalandogli un sorriso d'incoraggiamento, andando poi via. Grey lo seguì con gl'occhi, gli stava parlando di Juvia.

La sera procedeva e Nashi era appena arrivata a casa, in auto il clima era stato sereno e Lucy non sembrava arrabbiata, le due avevano parlato della giornata e Nashi si era stupita per l'ennesima volta in quella giornata, perchè nessuno c'è l'aveva con lei?
Salì in camera sua raggiunta poco dopo da Lucy, la donna nascondeva dietro la schiena qualcosa e sedendosi sul letto accanto a lei le sorrise " c'è una cosa che devo dirti" e Nashi l'ascoltò " dopo il matrimonio partirò con Loki" soffiò Lucy con il viso rivolto verso il fondo della stanza e Nashi deglutì, era riuscita nel suo intento, il patto con Loki era stato rispettato. Lo sconforto l'assalì ma cerco di celarlo, Lucy si voltò verso di lei " questo non vorrà dire che non ci sentiremo più o tanto meno non ci vedremo" continuò Lucy sorridendo, "io sarò sempre la tua mamma e so che un giorno troverai il perdono in fondo al tuo cuore, io nel fra tempo ti aspetterò" Nashi rimase sconvolta da quelle parole, il suo cuore si scaldò di fronte a tutto quell'amore che Lucy provava, voleva urlargli che non avrebbe dovuto aspettare un perdono perché Nashi non c'è l'aveva con lei, ma rimase solo in silenzio, senza parole, Lucy l'abbracciò "mi dispiace di aver reagito male ieri, rispetterò la tua decisione, ma sappi che ti voglio bene" si staccò trattenendo a stento le lacrime, non voleva tradirsi in quel modo, le aveva appena fatto un discorso di tutto rispetto. Rimasero in silenzio scambiandosi un lungo sguardo pieno d'amore finché Lucy sussultò "ah dimenticavo", esordì  prendendo da dietro la schiena quel pacchetto che aveva portato con se, porgendoglielo "questo è per te" Nashi lo prese curiosa aprendo poi quella piccola scatola "è un cellulare, sai di quelli di nuova generazione, fa anche le video chiamate" cinguettò esaltata indicandogli con il dito le varie funzioni "così potremmo anche vederci quando mi telefonerai, ti ho già memorizzato il mio numero" continuò Lucy . Nashi poggiò il telefono tra le gambe guardando Lucy, lo vedeva che la donna si stava sforzando pur di non farla sentire in colpa, sospirò abbracciandola forte, gli sarebbero mancati quei momenti.

La luna era alta in cielo illuminando la notte, Juvia era appena tornata da un'uscita con Lion, l'uomo l'accompagnò  alla porta le sorrise e Juvia ricambiò, Leon si fece audacie e avvicinandosi a lei le sfiorò le labbra baciandola con dolcezza. Si staccarono sorridendosi a vicenda con una punta d'imbarazzo, era il loro primo bacio, finora a parte qualche uscita e sguardi maliziosi non c'era stato altro. Juvia gli sorrise lasciandogli poi la buona notte. Si chiuse la porta alle spalle sospirando pesantemente, Leon era affascinante, di bell'aspetto ma non era... Grey.
Si diede della stupida, si era innamorata della persona sbagliata, Grey non ricambiava i suoi sentimenti, si sapeva che usando quell'attrazione che aveva su di lui sarebbe riuscita almeno ad averlo fisicamente ma non era questo quello che la romantica Juvia aspirava. Non fece in tempo a staccarsi dalla porta che il campanello suonò facendola sussultare, che si fosse dimenticato qualcosa Leon? Si girò dandosi una sistemata ai capelli, preparò un bel sorriso e aprì. Vedendo la figura che vi si trovava davanti quel sorriso si tramuto presto in un espressione sorpresa, Grey era davanti a lei. Juvia non fece in tempo a dire niente che l'uomo la interruppe "c'è una cosa che devo dirti e non pretendo niente ma voglio che mi ascolti" Juvia rimase in silenzio, un mano sul cuore e l'altra ancora a reggere la porta " io non ho mai agito d'istinti o d'emozioni mi sono sempre controllato pensando che così non avrei mai sofferto ma poi se i arrivata tu, e io ho incominciato a comportarmi in modo stupido, ero geloso e ho addirittura sbirciato la tua agenda" Juvia inarcò un sopracciglio "aspetta mi prenderai a calci dopo per questo" la fermo Grey "devo essere sincero non so se ti amo, no so cosa provo per te ma so che  sarei solo uno stupido non ammettere a me stesso che vorrei averti sempre accanto a me" Juvia era ancora scioccata, Grey era li, realmente, non era una delle sue solite fantasticherie "mi dispiace, per tutto, anche per questo. Tu ormai avrai voltato pagina e io sono arrivato troppo tardi " sospirò passandosi una mano tra i capelli , voltandosi poi per andare via, l'aveva vista prima con Leon e di certo non voleva crearle problemi ma doveva dirgli ciò che realmente sentiva o non se lo sarebbe mai perdonato. Juvia ancora li davanti alla porta continuò a pensare a quello che fosse appena successo, presa come era da quei pensieri si accorse dopo un po' che Grey stava andando via. Sobbalzò  urlando un "no aspetta" correndo verso di lui. Quel tacco così alto però non certo fatto per correre e Juvia perse l'equilibrio attaccandosi d'stinto al giubbotto di Grey, trascinandolo per terra su di lei.  Juvia aprì gl'occhi lievemente, stesa sul freddo asfalto con Grey sopra di lei, "dobbiamo smetterla di fare così" ghignò Grey strappandole un sorriso. Juvia gli prese il volto tra le mani "io voglio stare accanto a te" affermò e Grey la baciò, felice di quella risposta. Si tirò su aiutando Juvia, le porse il braccio e quando la donna l'afferrò Grey la tirò su stringendosela a se per reclamare un altro bacio, ma prima che ciò avvenisse Juvia si scostò, mordendosi un labbro dal timore di rovinare un'altra vota tutto "ma tu sei sicuro? non ti stancherai di quelle mie... ecco di quelle tendenze ossessive?" chiese  ma Grey scosse la testa, "erano solo dimostrazioni d'affetto, mi aiuteranno a essere meno freddo" la rincuorò baciandola con dolcezza.

Un nuovo giorno sorse, marzo era ormai inoltrato ed erano passate un paio di settimane dagl'ultimi eventi. Le cose tra Natsu e Lucy erano rimaste tali, non si parlavano perché nessuno dei due perdonava all' altro la reazione del mancato affido. Natsu non voleva che Lucy si arrendesse e dal canto suo la donna rimproverava a Natsu il fatto di costringere Nashi a fare quello che non voleva, a parte qualche incontro fugace non c'era stato altro. Era pomeriggio e data la bella giornata di sole Nashi aveva deciso di allenarsi nel campetto vicino al Fairy Tail.  Continuava a correre, sentiva i muscoli andare a fuoco ma non le importava, era arrabbiata con se stessa e frustrata e correre l'aiutava a sfogarsi. Il suo cuore batteva all'impazzata , ma  Nashi non sentiva quel tamburellare eccessivo, i suoi pensieri urlavano più forte, correva e pensava, perché tuti erano rimasti gentili con lei?  perché nonostante aveva ferito a morte Natsu e Lucy loro continuavano ad appoggiarla e volerle bene, perché?  gli aveva urlato in faccia di non volere stare con loro eppure non l'avevano abbandonata. Si fermò respirando a fatica,  si sedette sulla panchina per prendere fiato finché non vide giungere Chelia, sbuffò infastidita, che altro voleva? Chelia si avvicinò a lei, aveva dei libri con se, " ei,  Natsu mi ha detto che ti avrei trovato qui, ti ho portato i compiti delle lezioni che stai saltando per gl'allenamenti, Wendy non poteva e mi sono offerta io" esordì lasciando in Nashi un' espressione tra la sorpresa e irritazione. Si tirò su frondeggiandola "pensi che così accetti le tue scuse?" ringhiò ma Chelia scosse la testa mantenendo lo sguardo serio "non mi interessa, non sono qui di certo a leccarti il culo" rispose strafottente e Nashi si irritò, la prendeva pure in giro "allora che vuoi?" ringhiò, " proviamo almeno ad andare d'accordo, per Wendy"  disse Chelia ma Nashi sbuffò. Chelia si avvicinò a lei " pensavo ci tenessi a Wendy" la provocò.
Nashi stava per imprecare ma all'improvviso quel dolore si fece risentire fortemente tanto che questa volta si sarebbe accasciata in terra se Chelia non l'avesse sorretta, "lo sapevo che non stavi bene" soffiò Chelia reggendola per poi farla sedere, l'aveva provocata apposta, le porse l'acqua e con un gesto spontaneo le spostò i capelli dietro l'orecchio. Nashi bevve notando quel gesto affettuoso ma sopra tutto spontaneo "da quanto stai così?"  le chiese Chelia , Nashi grugnì roteando gl'occhi, ma difronte a quell'insistenze fu costretta a rispondere "sarà un mese, non ricordo di preciso" rispose vaga, "e cosa ne pensa Natsu? domandò Chelia che come risposta ricevette solo un silenzio e uno sguardo da parte di Nashi. Chelia sbuffò ma prima che potesse rimproverarla Nashi la fermò "ti prego non dire niente a nessuno, la corsa è l'unica cosa che mi è rimasta per renderli orgogliosi" disse sincera e Chelia annuì a malincuore, Nashi si tirò su "non devi preoccuparti sarà solo lo sforzo degl'allenamenti una volta partecipato alle gare  smetterò di allenarmi così tanto"  le disse regalandole un sorriso, prese i libri in mano per poi guardarla "grazie" le soffiò andando via. Chelia rimase li, confusa, l'aveva forse perdonata? o forse faceva così per quel piccolo segreto?   Si ricordò di quando Wendy le prime volta parlava di Nashi descrivendola come una ragazza dal buon cuore e che non portava rancore, un esempio era il ricongiungimento con i suoi genitori. Sospirò tirando la testa indietro perdendosi nel guardare le nuvole, di certo ora stava meglio, aver chiarito con lei era quello che voleva ma non poteva fare a meno di non essere preoccupata per le sue condizioni di salute.

La  giornata stava per terminare  quando una donna di bell'aspetto e raffinata nel vestire suonò al campanello di Lucy. Lucy Loki  e Nashi stavano per mettersi a tavola per cenare in quel momento e al suono del campanello si offrì la ragazza per andare ad aprire. Nashi aprì la porta trovandosi davanti la donna, inarcò un sopracciglio studiandola e la donna chiese gentile " è questa la casa di Lucy heartphillia?" Nashi annuì e da dietro apparve Lucy incuriosita dal tempo che Nashi ci stava impiegando " Michelle!" urlò di gioia nel vedere la donna. Le due si abbracciarono sotto gl'occhi curiosi di Nashi , era da così tanto che non si vedevano, circa sedici anni. Lucy dopo averla salutata affettuosamente la presentò a Nashi "Nashi questa è Michelle, mia cugina e Michelle lei è Nashi, mia figlia". Michelle sorrise gentile, comprendendo dopo ciò che Lucy le aveva appena detto. Sgranò gl'occhi e felice e gioì " o mio dio sono così felice che poi avete rinunciato all'adozione" lasciando sbigottite entrambe "no ecco no è proprio cos.." tentò Lucy ma d'un trattò spuntò anche Loki "che succede?" chiese incuriosito da tutti quei gridolini che sentiva dalla cucina,  e Michelle lo guardò entusiasta " sono così felice di conoscerti, Natsu!!"  strepitò abbracciandolo lasciando attoniti tutti i presenti. Quando Michelle si staccò Lucy, ancora perplessa balbettò qualcosa "em Michelle lui è Loki, è con lui che mi sposo" cercando d'ignorare lo sguardo truce e sorpreso dell'uomo. Michelle si mise una mano davanti alla bocca "mi dispiace credo di avere fatto una figuraccia" si scusò facendo gl'occhi lucidi. Nashi intanto guardava Michelle, era un tipo così innocentemente bizzarro. Dopo qualche chiarimento e tentavi invano da parte di Lucy di portare la situazione alla normalità i quattro si misero a tavola per cenare. La serata procedette in modo calmo con i racconti e l' esperienze che Michelle raccontava. Fino a qualche tempo fa aveva lavorato in un negozio di giocattoli riparando e costruendo bambole, ma qualcosa era andato storto ritrovandosi senza lavoro.  "Come mai sei già qui? manca più di un  mese al matrimonio" chiese Lucy intenta a sparecchiare e dall' "ops" sfuggito da Michelle capì che la donna aveva sbagliato la data del matrimonio. Si sedette di fronte a lei tenendosi la mano con il viso "be so vuoi stare qua con noi fino al matrimonio non è un problema" e Michelle annuì felice, lei abitava da sola e stare in compagnia di una famiglia le creava solo gioia.
La sera calò e giungendo una certa ora Michelle e Nashi andarono a letto, Michelle avrebbe dormito in camera della ragazza, Intanto al secondo piano, in camera da letto  Loki steso sul letto a gambe accavallate e sguardo serio parlò a Lucy che era nel bagnetto della stanza  "perché era convinta che ti sposassi con Natsu?" chiese con una vena di irritazione. Lucy sbucò dal bagno e con una risatina isterica rispose "Michelle è molto ingenua e l'unico ragazzo di cui io le abbia mai parlato è stato solo Natsu, avrà pensato che io e lui stessimo ancora insieme" cercando di alleggerire quella situazione, anche perché per lei era l'unica spiegazione plausibile. Si stese accanto a lui poggiando la testa sul suo petto "lo pensava anche di Nashi, pensava che io non l'avessi , mai abbandonata" soffiò triste e Loki sentì la delusione di Lucy in quelle parole. L'abbracciò forte cercando inutilmente di scacciare via quel senso di colpa, non doveva importargli perché aveva ottenuto ciò che voleva, lui e Lucy sarebbero stati felici insieme, da soli, punto e basta.

Marzo avanzò, ormai era giunta la primavera, e quel pomeriggio al Fairy Tail si ispirava un'aria diversa, arrivò Nashi insieme a Romeo,  che entrando notò il certo fervore che si era creato. "Che succede?" chiese a Natsu sedendosi al bancone "stiamo organizzando la grigliata del Fairy Tail" rispose felice, Nashi inarcò un sopracciglio inclinando poi il viso verso Romeo, "ogni anno si fa una grande grigliata qua fuori nel cortile, ci sarà un sacco di gente" le spiegò  e Nashi ne fu felice, partecipare a una festa le avrebbe fatto bene, "verrai anche tu?" chiese convinta di un si ma Romeo scosse la testa "dovrei andare a Crocus per l' open day dell'università questo week-end" rispose amareggiato notando quel' espressione sconfitta provò, Nashi sospirò "va bene, non preoccuparti" disse  sorridente cercando di celare l'amarezza, ma ancora non sapeva per quanto tempo sarebbe riuscita a fare finta di niente, lei non voleva un rapporto a distanza e neanche impedire a Romeo di realizzare il suo sogno. Passò qualche ora in sua compagnia finché il ragazzo la salutò con un bacio, di nascosto da Natsu, andando  via. Nashi rimasta sola,  incominciò a giocherellare con le dita sul bancone, deglutì, voleva chiedere una cosa a Natsu "Natsu, posso invitare Lucy alla grigliata?" chiese timorosa, aveva notato che i due non erano in buoni rapporti ultimamente, ma Natsu le sorrise "certo, non c'è problema, a proposito come sta?" chiese e Nashi scrollò le spalle " bene a parte il trasloco che-" ma Nashi non fece in tempo a dirglielo che Natsu la bloccò "trasloco?" ripeté incredulo, lui non ne sapeva niente. Nashi si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio "be si, Lucy partirà dopo il matrimonio, non lo sapevi?" chiese dubbiosa ma Natsu scosse la testa " si, l'avevo dimenticato" mentì girandosi poi, dato che le dava le spalle Nashi non poteva vedere l'espressione arrabbiata che Natsu aveva assunto. Nashi si tirò su, arrivò anche Grey e salutando entrambi  si diresse verso casa. Natsu girò da dietro al bancone "Grey puoi sostituirmi? mi sono ricordato che devo fare una cosa" disse Natsu e Grey annuì, lo vide uscire, doveva forse preoccuparsi? Natsu sembrava strano.

Era ancora pomeriggio quando Nastu si fiondò  da Lucy, i due non si parlavano da giorni ma Natsu che aveva saputo dell'imminente partenza della donna, si era precipitato a casa sua. Non sapeva nemmeno il perché ma era stato l'impulso a comandare e Natsu che agiva sempre ad istinti si era fiondato a casa sua. Suonò il campanello convulsivamente finché la porta si aprì. Lucy inarcò un sopracciglio a quella presenza, di certo non si aspettava Natsu "cosa c'è? "  chiese scrutandolo, erano giorni che non si parlavano e dal nulla ora era apparso trovandoselo davanti alla porta di casa. Natsu inspirò per bene, cercando una scusa, in realtà ora che c'è l'aveva davanti non sapeva bene cosa dirle "posso entrare?"  chiese con calma e Lucy scrollò le spalle facendolo entrare. Natsu quando entrò si accorse di quel salotto  spoglio e di alcune scatole sparse qua e la realizzando che Lucy stava per partire per davvero. La donna si chinò intenta a chiudere una scatola "come vedi sto facendo un trasloco quindi potresti fare in fretta quello che devi fare?" disse svogliatamente senza nemmeno prepararlo a quello.
Natsu assunse un' atteggiamento fastidioso e irritante "allora è vero, hai deciso di scappare un' altra volta " e Lucy rimase bloccata al suono di quelle parole, ancora china per sollevare la scatola si girò verso di lui guardandolo perplessa. Si tirò su ignorando la scatola "io non sto scappando sto solo facendo quello che devo fare" rispose ma Nastu continuò con quel modo di fare " e cioè? traferendoti e lasciare un'altra volta Nashi?" Lucy si arrabbiò, chi era lui per dirgli quelle parole? lui che si era macchiato della stessa colpa in passato "Natsu,  Nashi non vuole stare con noi fattene una ragione" lo liquidò freddamente. Natsu la guardò arrabbiato, gl'occhi fissi su di lei "sei solo una codarda" sibilò con voce metallica, e per Lucy quelle parole furono come uno schiaffo in faccia. Lo guardò truce per poi dare sfogo a tutta quella rabbia repressa che ormai l'avvelenava da giorni "codarda?" ripeté meccanicamente "tu dai a me della codarda?"  disse poi sogghignando in modo ironico "be bel coraggio" continuò Lucy guardandolo con disprezzo . Natsu si avvicinò a lei " sedici anni fa non mi hai dato scelta, se tu.." "non ci provare" lo interruppe Lucy, " tutte le notti dopo che abbiamo fatto l'amore, tutte le notti non ho fatto altro che aspettarti  inutilmente davanti a quella maledetta finestra" ringhiò Lucy, la voce tremante e gl'occhi lucidi  e Natsu rimase basito difronte a quel dolore " sei tu che non mi hai dato scelta decidendo per me, rinnegando quell'amore solo perché Lucy Heratphillia era troppo per te vero?"  sbraitò agitando un mano, "se tu il codardo, hai avuto paura di quello che saremmo potuto essere" continuò Lucy che ormai era un treno in piena corsa, quei pensieri sopiti si erano risvegliati all'improvviso dando inizio a uno sfogo straziante. Natsu la guardò ingoiando tutti quei rimproveri "te ne sei andata senza dirmi niente" ribadì "se io.." "se io cosa?" lo interruppe adirata " non hai fatto niente per me" Natsu l'afferrò per i polsi trascinandosela vicino, non voleva sentire quelle parole " perché continui a rinfacciarmi questo perché?, " latrò stanco di essere accusato esclusivamente di quella colpa "perché avevo bisogno di te, mi hai lasciato sola" urlò Lucy cercando di divincolarsi dalla presa di Nastu " non ti ho mai perdonato" sentenziò furente con le lacrime che stavano per uscire da un momento all'altro , Nastu rimase perplesso tanto da alleggerire la presa su i suoi polsi, Lucy si staccò massaggiandosene uno con la mano, Natsu gliel'aveva stretto al punto da creargli un lieve dolore, Lucy  forse aveva parlato anche troppo. Il suo cuore batteva troppo forte e le lacrime ormai scendevano senza che ella se ne accorgesse, Natsu si passò una mano sul viso "mi sarei preso cura di voi" disse soltanto con voce debole " ma non l'hai fatto" rispose Lucy, e Nastu rimase in silenzio perdendosi in un ricordo di tanto tempo fa. Strinse un pugno dalla rabbia, "mi dispiace, e so che con le scuse non ci farai niente, ma mi dispiace davvero" soffiò facendo disperdere in Lucy un po' di quella rabbia "se quel giorno ho preso quella decisione è  stato per rendervi felici per farvi avere quello che io non avrei mai potuto darvi, ma non importa vero? ti ho fatto troppo male e tu non riuscirai mai a perdonarmi" Lucy chinò il capo confusa , finora l'aveva accusata di aver deciso tutto lei ma d'un tratto aveva cambiato opinione, ora era lui quello che aveva deciso? 
Lucy sospirò  " l'unica verità è che Nashi non c'è l'ha mai perdonato, è per questo che non vuole stare con noi"  ma Natsu scosse il capo " io non mi arrenderò" la guardò un'ultima volta non ricevendo la risposta che avrebbe tanto voluto sentirsi dire. Ma Lucy era ferma nella sua decisione ormai, sarebbe andata via. Natsu andò via in silenzio e Lucy riprese quello che stava facendo, ma era rimasta provata da quello scontro con Natsu, buttò quella scatola da una parte incominciando a piangere. Natsu aveva ragione, stava scappando per non affrontare quel dolore che l'affliggeva, si stava separando una seconda volta da Nashi e questo la faceva soffrire da morire. 

La sera giunse e un'eccitata Nashi incominciò a parlare a tavola, della Grigliata del Fairy Tail, Michelle sembrava curiosa mentre Lucy annuiva interessata ma senza dare un suo parere. Nashi guardò le donne " voi due siete invitate" esordì strappando in Michelle un gridolino di consenso ma Lucy si negò, o almeno tentò di farlo perché Nashi non si arrese e incominciò a fare quello sguardo insistente, quello sguardo capace di convincerla a fare qualunque cosa. Alla fine della serata Nashi incominciò a descrivere a Michelle quella famiglia del Fairy Tail, annunciandole gran divertimento per quella giornata, tutto sotto lo sguardo di Lucy, l'aveva fregata un'altra volta.

Marzo scivolò ancora un po', ormai era agli sgoccioli, quel giorno era tutto pronto per quella grigliata all'aperto, Loki in auto guardò di sottecchi Lucy tendando di non perdere la visone dalla strada, la donna sembrava nervosa "sicura che vuoi andare?" chiese accigliato, non capiva il perché presentarsi li e sopra tutto in sua compagnia. Lucy scrollò le spalle "si, me l'ha chiesto Nashi" sentenziò "è poi anche Michelle voleva venire vero?" chiese alla donna seduta dietro "certo" rispose ella gentile. Lucy inclinò il viso verso il finestrino perdendosi nei suoi pensieri, avrebbe rivisto Natsu dopo quella tremenda litigata. Intanto Nashi stava a braccia conserte accanto alla griglia guardava Natsu  intento ad accendere il fuoco "sicuro di farcela?" chiese poco convinta ma Natsu le fece un' occhiolino "certo sono un drago con il fuoco" rispose sicuro facendo sorridere la ragazza. Nashi continuò a guardarlo rabbuiandosi, le sarebbero mancati quei momenti. Si guardò intorno, c'era davvero molta gente, tanti clienti del Fairy Tail ma anche amici di Natsu, si respirava gioia e allegria, continuò a vagare con gl'occhi finché non vide Juvia e Grey seduti vicini, era così felice che quei due si erano chiariti finalmente, anche Gerad ed Erza erano la nelle vicinanze e Nashi non poté fare a meno di pensare a quanto avrebbe voluto vedere Natsu e Lucy così, quel desiderio non era ancora svanito. A sorpresa una mano si posò sulla sua spalla, sobbalzò e girandosi vide una Wendy sorridente in compagnia di Chelia, salutò entrambe, "perché non andiamo a sederci? penso che ci vorrà ancora molto per mangiare" sogghignò strappando in Natsu un grugnito. Le tre risero appartandosi poi, scambiarono chiacchiere e sorrisi e Chelia pensò che non era poi così male frequentare Nashi.  Nel frattempo Juvia accettò felice  quel bicchiere di limonata da parte da Erza, accanto a lei c'era Grey e insieme ad Cana e Gerard i cinque chiacchieravano finche l'attenzione di tutti fu attirata dall'arrivo di Lucy e Loki.  La coppia era appena arrivata e Juvia incominciò a guardare Loki, ricordandosi improvvisamente di averlo già visto, "chi è?" chiese continuando a guardarlo e Cana dopo aver girato la testa per vedere di chi si trattava si rivoltò puntando lo sguardo verso la sua birra " è il fidanzato di Lucy, nonché futuro marito" sbuffò portandosi la bottiglia alla bocca. Juvia rimase sorpresa, che ci faceva a scuola il fidanzato di Lucy quel giorno ?  era così immersa in quel pensiero che non si accorse di fissarlo, un tocco sul braccio la fece sussultare "ei devo forse essere geloso?" le bisbigliò Grey scherzoso cingendole un braccio dietro al collo, Juvia si voltò verso di lui "c'è una cosa che forse Natsu dovrebbe sapere" disse lasciando Grey sorpreso. 
Lucy era arrivata già da un po', aveva fatto conoscere Michelle a tutto il gruppo e Loki si era allontanato per una telefonata di lavoro, si sentì chiamare, era Levy, l'amica si avvicinò e le due si salutarono "non pensavo saresti venuta" le disse Levy ma Lucy scosse la testa "non resterò molto ma l'avevo promesso a Nashi" Levy le sorrise "sei venuta con Loki" affermò e Lucy annuì, un lamentela da parte di Gajeel su quella fame che lo attanagliava distrasse le due strappando uno sbuffo in Levy e una risata a Lucy, "è sempre il solito" disse Levy schioccando un occhiolino a Lucy.  Nashi si avvicinò salutando Lucy, "hai visto Natsu? incominciamo ad avere tutti fame" chiese a Levy ma la donna scosse la testa "no, in realtà anche Juvia e Grey sono spariti da un pò" rispose, Lucy si guardò intorno "non vedo neanche Lisanna forse saranno andati insieme da qualche parte" disse lasciando Nashi e Levy sorprese da quella affermazione "cosa ho detto?" disse sincera vedendo quella strana reazione da entrambe, Levy la guardò , meravigliata "tu non sai?" chiese suscitando in Lucy la curiosità "sai cosa?" chiese scrutandola , Nashi sospirò chiedendosi il perché Lucy non sapesse ancora "quello" "si sono lasciati" bisbigliò Levy coprendosi la bocca con la mano in modo che solo Lucy potesse sentire quel segreto che era rimasto tale solo per lei.
Intanto all'interno del Fairy Tail Natsu era stato chiamato in disparte da Juvia e Grey ignaro del motivo, Grey notò il timore di Juvia e poggiandole una mano sulla spalla si rivolse a Natsu "Natsu c'è un cosa che Juvia voleva dirti" e Natsu si fece serio ascoltando ciò che la ragazza aveva da dire " Un giorno mi hanno chiamato da scuola perché c'era un problema con Nashi ma arrivai in ritardo, quando arrivai incontrai Nashi dicendomi che c'era stato un' errore" Natsu continuò a guardala non capendo dove volesse arrivare, Juvia si passò le mani tra di loro, forse stava dando troppo peso ad una sciocchezza "quel giorno ho visto Loki uscire dalla scuola ma ancora non lo conoscevo e non sapevo che fosse il fidanzato di Lucy" Natsu si sorprese e Grey affilò lo sguardo " è possibile che sia andato al posto di Lucy?" chiese sospettando che Loki forse centrava qualcosa con tutta quella storia dell'adozione,  ma Natsu rimase impassibile cercando di capire  "che cosa ci faceva li?" chiese irritandosi ma Juvia scosse la testa "non so ma sembra tutto così strano" Natsu si passò una mano sul viso, tante ipotesi si fecero strada in lui , guardò Juvia un' ultima volta "ti ricordi il giorno esatto?"
Natsu era salito su in camera di Nashi, si guardò intorno incominciando a cercare qualcosa, aveva controllato sul suo cellulare vedendo che il giorno che aveva ricevuto quella telefonata dalla scuola coincideva con lo stesso che Juvia le aveva detto. Natsu sapeva che se Nashi avesse combinato qualcosa a scuola, lui e Lucy sarebbero stati informati con la famosa lettera, quando era un ragazzo, Igneel ne riceveva a decina di quelle. Incominciò a rovistare tra le cose di Nashi, tra i suoi libri, nel suo zainetto fino ad arrivare alla scrivania, aprì il cassetto e dopo aver frugato qua e la, la trovò. Natsu prese la lettera leggendone subito il contenuto, sgranò gl'occhi nello scoprire quello che aveva appena letto. Nashi era stata sospesa. Controllò la data, era di nuovo la stessa, ma Nashi non era stata sospesa, ne era sicuro perché spesse volte era andata a prenderla a scuola e aveva anche parlato con i suoi professori. Natsu pensò a tutta quella serie di indizi, una lettera di sospensione ma avvenuta, Juvia che aveva visto Loki a scuola proprio quel giorno e Nashi che si comportava in modo strano. Strinse forte la lettera tanto da accartocciarla nella stretta di quel pugno, furente e irato si diresse verso il cortile come una furia.
Intanto nel cortile c'era chi si era già messo a tavola, chi chiacchierava e chi beveva allegramente, sembrava esserci un bel clima, Nashi era accanto ad Erza intenta a farsi raccontare tutto sulla sua storia d'amore con Gerard ed Erza vedendo che Nashi sembrava felice e spensierata continuò gioiosa, aveva notato di come fosse triste ultimamente e voleva tirarle su il morale.  Lucy  appartata verso un angolo del giardino insieme a Loki continuava a rimuginare su quello che aveva appena saputo, Natsu e Lisanna si erano lasciati e lei era stata l'ultima a saperlo, perché Natsu no glielo aveva detto? e sopra tutto perché la cosa la rendeva stranamente sollevata? assorta nei suoi pensieri non si accorse di essere chiamata da Loki "si può sapere che cosa hai?" chiese stizzito ma Lucy scosse la testa "niente, scusa" sospirò rivolgendo poi lo sguardo verso il tavolo dove vi era Michelle intenta a fare amicizia con Cana, Juvia e tutti gl'altri, almeno lei si stava divertendo. All'improvviso Natsu arrivò, prendendo Nashi in disparte, la tirò per un braccio sotto lo sguardo di Erza "che cosè questa?" ringhiò e Nashi rimase scioccata nel riconoscere la lettera di espulsione nelle mano di Natsu , come aveva fatto a trovarla "Natsu io.."  balbettò agitata ma Natsu l'afferrò per il braccio strattonandola "Nashi dimmi la verità è questa la causa della tua decisione?" continuò con un tono di voce alto tanto da preoccupare anche Erza avvicinatosi ai due "Natsu perché ti comporti così?" chiese sconvolta stringendo Nashi a se, ma Natsu sembrava fuori controllo "cosa centra Loki?" sbraitò. Nash incominciò a piangere, non aveva mai visto Nastu così, ne aveva quasi timore tanto da non riuscire a mentire "lui mi a evitato l'espulsione ma in cambio mi ha chiesto se.." ma Nashi non terminò nemmeno la frase perché Natsu aveva già capito, voltò le spalle alle donne per andare verso Loki. L'uomo parlava con Lucy non accorgendosi di quello che stava per succedere, Natsu piombò su di lui tirandogli un pugno in pieno viso con così tanta forza da farlo precipitare a terra, attirando gli sguardi sconvolti da parte di tutti. Lucy che aveva assistito a tutta la scena gridò disperatamente "che diavolo fai?" chinandosi subito verso Loki, aiutandolo a tirarsi su.  Natsu non si sarebbe fermato a un pugno solo, se Gajeel  non l'avesse fermato bloccandolo a se, "ha ricattato Nashi per tutto questo tempo, è per questo che non ha accettato l'adozione " sbraitò Natsu furioso tendando di liberarsi dalla morsa di Gajeel asciando attonita Lucy. Intanto Loki si era tirato su, con il palmo della mano sia asciugò quel rigolo di sangue che usciva dal labbro "è vero?" chiese Lucy avvilita " io lo solo aiutata, non gli ho mai detto di non accettare l'adozione" si difese, in effetti era così e Loki era bravo con le parole, era un avvocato e sapeva come mettere le carte in tavola. Nashi, che si era precipitata subito li, era dietro Natsu, gl'occhi pieni di lacrime e lo sguardo puntato su Lucy, non disse niente ma il suo silenzio confermarono a Lucy la veridicità di quella mezza verità. Loki si sistemò la cravatta guardando con sfida e Natsu stava quasi per liberarsi da quella morsa di Gajeel, ma Grey, gli posò una mano sulla spalla "Natsu basta, c'è Nashi" bisbigliò e Natsu inclinò il viso vedendo Nashi tremante e piena di lacrime, "ora ti lascio ok?" interferì Gajeel notando che l'uomo si era in qualche modo calmato. Nashi guardò Lucy, provava vergogna e non riusciva ad emmettere un solo suono. Lucy contraccambiò per poi spostare lo sguardo su Natsu "Loki andiamo" disse prendendogli la mano e Natsu si sentì spezzato in due. La coppia uscì dal cortile seguiti subito dopo da Michelle. E l'unica cosa che Natsu poté fare fu vederla andare via con lui. Lucy non aveva capito bene cosa fosse successo, ma sapeva dell'irruenza di Natsu,  aveva agito in quel modo senza sapere come le cose fossero andate realmente, Loki avrebbe dovuto dargli una bella spiegazione al ritorno a casa questo era sicuro ma Lucy aveva agito con la testa, Loki sarebbe stato suo marito a breve e doveva fidarsi di lui. In macchina per tutto il tragitto non emise un solo suono, guardò fuori dal finestrino perdendosi nei suoi pensieri, chiuse gl'occhi respirando pesantemente, pensando che questa sarebbe stata l'ultima volta ad aver visto Natsu...

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Capitolo 27
*** 27-cuore spezzato ***


Una settimana. Era passata precisamente una settimana dagl'ultimi eventi che come un terremoto avevano travolto quel sottile equilibrio che legava Natsu e Lucy. Se il loro rapporto negli ultimi tempi stava vacillando terribilmente, con quel pugno da parte di Natsu  sferrato a Loki , ora poteva dirsi definitivamente distrutto. Lucy ne aveva parlato con Loki fino alla nausea di quello che fosse successo tra lui e Nashi  e Loki era stato bravissimo nel spiegarle che era stata solo un'innocente richiesta e no un ricatto come Natsu continuava a dire, non cambiando la sua opinione sui fatti accaduti .  Quando erano tornati a casa quel pomeriggio Lucy era sprofondata nel silenzio, aveva salito la scala che portava nella sua camera e si era accasciata sul letto. Raggiunta da Loki, quel silenzio era rimasto tale, lo sguardo verso il vuoto, aveva ascoltato per tutto il tempo le ragioni dell'uomo, di come avesse voluto aiutare Nashi e di come un semplice favore chiesto senza pretese si fosse trasformato in qualcosa di più serio. Si era chinato prendendogli le mani "te lo giuro, io non centro niente"  le aveva detto e Lucy aveva annuito  "dovevi dirmelo" gli aveva soffiato con voce fioca e Loki aveva pronunciato una semplice frase ma capace di farla andare sulla sua stessa lunghezza d'onda "so quando ci tenessi che io e Nashi stringessimo un rapporto, lo fatto per questo"  e Lucy si ritrovò ad annuire un'altra volta, stanca, l'aveva abbracciato. Loki l'aveva stretta, era soddisfatto, ormai più niente l'avrebbe portata via da lui.

Era giunto Aprile portando con se un sapore di belle giornate assolate e profumo di fiori, Nashi a braccia conserte guardava fuori dalle vetrate del Fairy Tail, spostò lo sguardo verso il bancone, Natsu era li intento a servire i clienti, continuò a guardalo pensando a tutto quello che era successo in una settimana. Tutto e niente. Dopo che Lucy era andata via, la grigliata in qualche modo era andata avanti, non senza disagio da parte di Nashi e dalla sua famiglia, si erano ritrovati tutti intorno allo stesso tavolo, scambiandosi sguardi amareggiati e silenzi dovuti alla scoperta di quel segreto che Nashi aveva mantenuto fino a poco tempo prima . Durante quella settimana Lucy le aveva più volte parlato e Nashi le aveva detto la verità, Loki non le aveva mai chiesto di rinunciare all'adozione e aveva pregato la donna di restare ferma sulle sue decisioni,  in fondo l'aveva fatto anche per quello,  sapeva che il suo posto era accanto a Loki.  Durante quei sette giorni Lucy non si era fatta vedere al Fairy Tail, aveva mantenuto le distanze troncando definitivamente i rapporti con Natsu e dal canto suo anche l' uomo non sembrava avere nessuna intenzione di chiarire questa volta, Lucy aveva deciso, aveva scelto Loki e Natsu se inizialmente amareggiato, aveva presto cambiato quel sentimento in collera e rancore, Lucy  aveva voltato le spalle a Nashi e questo non glielo avrebbe  perdonato. Ancora persa in quei pensieri sobbalzò nel trovarsi davanti Romeo, prese posto davanti a lei rubandole qualche patatina dal sacchetto posto sul tavolo "ei, so che è successo un bel trambusto alla grigliata" sogghignò. Anche se l'open day a Crocus era durato solo il week-end,  Romeo per quasi tutta la settimana era stato da sua madre ed era ritornato solo il giorno prima in città. Nashi aveva evitato di raccontargli l'avvenimento ma i suoi compagni di squadra, invitati alla grigliata, non facevano altro che parlare di quello e non ci era voluto molto che Romeo venisse a conoscenza di ciò. Nashi annuì vaga, " perché Natsu ha dato di matto? che sia un tipo focoso si sa,  ma avrà avuto i suoi motivi no?" chiese distratto, rubandole altre patatine,   Nashi deglutì incominciando nervosamente ad attorcigliarsi una ciocca di capelli tra le dita "ha scoperto della mia mancata espulsione e del patto che avevo fatto con Loki" gettò lasciando Romeo con una patatina sospesa a mezz'aria a bocca aperta e un'espressione più che sorpresa, non gliene aveva mai parlato e ora dirglielo così non era stata certo una bella idea. Romeo si riprese "quale patto?" chiese soltanto, perché il motivo dell'espulsione già l'aveva capito, che sciocco che era stato nel pensare che Nashi non avesse subito nulla a causa di quella rissa, "di convivere Lucy nel partire con lui" rispose incrociando le braccia al petto e gonfiando le guance. Romeo la guardò sospettoso " è per questo che gli ha tirato un pugno?" chiese aggrottando la fronte, Nashi scrollò le spalle "no, ho rifiutato l'adozione" sbuffò creando in Romeo una smorfia tra il sorpreso e l'amareggiato "tu cosa?" sillabò,  ma Nashi sbuffò sonoramente per l'ennesima volta, si tirò su di scatto uscendo dal Fairy Tail, seguita da Romeo. "No spetta vuoi spiegarmi? " latrò lui afferrandola per il braccio costringendola a farla voltare. Rimasero in silenzio, Romeo si passò una mano tra i capelli "perché non me ne hai parlato?  avrei potuto aiutarti" disse affranto  ma Nashi inclinò il viso guardando l'asfalto "che senso ha? tu te ne andrai e io resterò da sola comunque" disse lei con voce sconfitta, Romeo sgranò gl'occhi si avvicinò allungando una mano verso di lei, verso i suoi capelli, "potrei sempre frequentare un'altra università.." "no" rispose Nashi scuotendo la testa spostando finalmente lo sguardo su di lui "io sono stanca di vedere tutti voi rinunciare alla vosta vita per me"  si scostò indietreggiando, la voce agitata e lo sguardo arrabbiato " Natsu preferirebbe indebitarsi e mandare in banca rotta il Fairy Tail pur di non farmi mancare niente, Lucy stava mandando a monte la sua storia d'amore per colpa mia e tu.." porse in avanti una mano, lasciandola poi cadere stancamente "tu non rinuncerai ai tuoi sogni" il silenzio calò tra i due, Nashi si passò una mano sul braccio, strofinandoselo "questo momento prima o poi sarebbe arrivato, lo stiamo solo anticipando..." soffiò creando in Romeo il timore di quello che presto avrebbe detto "no, Nashi non vorrai..", Nashi inclinò il viso "io non voglio una storia a distanza" sentenziò "mi dispiace" concluse con gl'occhi lucidi, si voltò prima che Romeo la vedesse piangere andando via,  lasciandolo li sul ciglio della strada sconfitto da quelle parole, Nashi si era arresa.

Intanto Lucy era in redazione, e piangeva. Lucy lo faceva da giorni ormai, non faceva altro che piangere, quei pianti disperati fatti di lamenti e rantoli. Se inizialmente aveva fatto preoccupare Yukino, Levy  e mezzo staff della redazione, ora tutti erano abituati a quell'atteggiamento a dir poco strano. Si soffiò il naso gettando poi il clenex nel cestino, non sapeva nemmeno lei che le prendesse ma non riusciva a non piangere, le accadeva quando era sola e forse era proprio per questo. Da quando Nashi, Natsu e tutta la famiglia del Fairy Tail erano entrati a far parte della sua vita, Lucy trovava insopportabile il stare da sola e sapeva già che dopo il matrimonio con Loki e il trasferimento, avrebbe finito nel passare le giornate in solitudine senza neanche la compagnia di Levy.  Stava ancora rantolando e tendando si soffocare l'ennesimo lamento che dalla porta aperta apparì Laxus, lo sguardo accigliato e un sopracciglio inarcato "Lucy stai bene?" chiese perplesso nel vederla così, Lucy annuì soffiandosi sonoramente il naso "si non preoccuparti" lamentò con voce triste smettendo di piangere ma appena Laxus le voltò le spalle Lucy emise un lamento disperato seguito da un gridolino il quale testimoniava tutta la disperazione della donna. Laxus chiuse gl'occhi sospirando pesantemente, sapeva che quel giorno Levy era fuori dalla redazione per un servizio, si voltò chiudendosi la porta alle spalle "ti va di parlare?" chiese con pazienza.
Quella situazione le sembrava impossibile che stesse accadendo,  Lucy gettò l'ennesimo fazzoletto appallottolato facendo centro nel cestino, era ormai un bel po' che Laxus era rimasto e i due avevano parlato di tutto. Lucy le aveva raccontato del trasferimento, del divedersi da Nashi e di tutto il caos che era successo una settimana fa. Laxus per tutto il tempo aveva annuito e borbottato qualcosa finché stanco di quei tormenti gettò a mezza bocca "perché lo fai? insomma tu è qui che vuoi stare" e Lucy lo guardò amareggiata, avrebbe dovuto rispondere perché amava Loki ma in realtà era perché non le avevano dato scelta, Nashi aveva sacrificato il loro rapporto per non farla scegliere e questo pe Lucy era già abbastanza. Lucy deglutì, non rispose e si limitò a darsi una sistemata, parlare con Laxus le aveva fatto bene, si porse verso di lui spingendosi in avanti con il busto "tra noi prima era così, non così confidenziale ma c'era un bel rapporto, cosa è  successo poi?" chiese con voce ancora spezzata dovuta allo stato in cui si trovava. Laxus sbuffò, fu diretto "ero invidioso, questa è la verità" gettò lasciandola attonita, "tu? il nipote di Makarow Drher invidioso di me?" rispose Lucy ironica e Laxus si spinse indietro stiracchiandosi appena "ti sei appena risposta, io qui dentro vengo considerato solo il nipote di,  e tutti pensano che se occupo la poltrona da vice è per quello e non per le mia potenzialità" disse Laxus che tentò un no come risposta ma per prima lei stessa aveva pensato a questo contraddicendosi quel giorno dell' intervista a Gerard. Annuì chinando il viso e lisciandosi i capelli " lavoravamo sodo entrambi eppure tu venivi apprezzata ed elogiata mentre in me non credeva nessuno, mi eri insopportabile, la tua voglia insaziabile di essere la migliore mi ha reso invidioso" continuò l'uomo tirandosi su, Lucy percepì che in quelle parole non c'era rancore, Laxus l'aveva superata ed è qui che le sorse spontanea la domanda " e poi cosa è cambiato? cosa ti ha spinto a vedermi sotto un'altra luce?" chiese. Laxus si voltò sorridendole "Nashi" soffiò scaldandole il cuore, " io sono cresciuto con mio nonno ma all'età di Nashi stufo di quella convivenza scappai di casa e  andai a cercare mio padre" le confidò all'improvviso lasciandola atona, non capiva cosa centrasse ciò " quando bussai alla sua porta lui mi liquidò dicendomi che ora aveva un'altra famiglia a cui pensare, che non c'era spazio per me" Lucy chinò il viso, Laxus usava parole cariche di delusione " e quando ho saputo di Nashi, io non ho fatto a meno di pensare che avrei voluto incontrare una persona come te dietro quella porta quel giorno, vederti difenderla e prendertene cura mi ha  riempito il cuore di gioia" Lucy sorrise a quelle parole non facendo a meno di pensare però che la stava per abbandonare di nuovo, Laxus aprì la porta, si spalle inclinò il viso facendo vedere a Lucy il suo profilo " Nashi ti ama, è ti ha perdonato già da un pezzo, se ti ha detto di partire lo fa solo per renderti felice, ma se tu non lo sei che senso ha?" domandò uscendo poi e lasciandola sbigottita. Lucy si portò le mani alle tempie respirando profondamente, Laxus aveva ragione ma ormai non poteva tirarsi indietro con Loki, un anno sarebbe passato veloce, continuò a ripetersi.

Intanto aprile avanzava il suo corso, quel mattino a scuola Nashi arrivò davanti al suo armadietto, vide Romeo avanzare verso di lei e istintivamente chiuse di colpo lo sportello avviandosi verso il corridoio cercando di evitarlo, inutilmente perché Romeo la bloccò. Erano giorni che lo evitava e che non rispondeva alle sue telefonate, il ragazzo la strattonò facendola girare "non puoi fare così !" ringhiò lasciandole la presa quando si accorse di stare esagerando. Nashi si sistemò la felpa " te l' ho già detto l'altra volta" sibilò acida e Romeo sgranò gl'occhi "dimmelo allora, ci siamo lasciati?" chiese avvilito ma allo stesso tempo furente. Nashi sospirò, "si" soffiò trattenendo le lacrime per non tradirsi e Romeo si portò una mano tra i capelli, sulla nuca, era spiazzato da così tanta freddezza. La campanella suonò e Nashi si sistemò meglio lo zainetto sulla spalla " è meglio così, per entrambi" disse voltandogli le spalle, assumendo un  broncio disperato per quello che aveva appena fatto. Continuò a passo veloce finché non arrivò in aula trovando solo Chelia seduta al banco, Wendy doveva ancora arrivare. Nashi si impose di assumere un'espressione normale sedendosi poi accanto a Chelia, dal giorno della scoperta del suo malessere, tra le due era nata una sorta di confidenza, dimenticatosi ormai entrambe dei loro trascorsi, si trovavano spesso vicine a parlare. Chelia si sporse verso il suo orecchio " quante volte è capitato questa settimana?" chiese preoccupata, e Nashi capì di cosa stesse parlando, "un paio di volte" rispose vaga attirando un'occhiata sospettosa sa parte della rossa. Nashi le fece una smorfia col viso "sembri Lucy quando fai così " la canzonò strappandole uno sbuffo indispettito accompagnato poi da una risatina, Wendy entrò in quell'istante trovandosi davanti quella scena. Si avvicinò continuando a scrutarle, le salutò ricambiata e si sedette accanto a loro. La lezione iniziò e Wendy poggiata col gomito sul banco e il palmo della mano a reggerle il viso spostò lo sguardo dalla cattedra per volgerlo verso le sue amiche, quell'atteggiamento le sembrava strano. Era felice che le due avessero finalmente chiarito ma sinceramente non si aspettava tale comportamento, le studiò ancora sospettando che le due stessero nascondendo qualcosa.
Nashi era concentrata da non accorgersi dello sguardo di Wendy puntato su lei, ma non era la lezione il centro dei suoi pensieri ma ben sì la competizione che presto si sarebbe tenuta, mancava poco e Nashi voleva vincere a tutti i costi.

Il giorno della gara arrivò, era un caldo pomeriggio di  aprile e la Fairy High era pronta ad ospitare familiari e amici dei ragazzi in gara, le porte erano aperte al pubblico e la palestra era stata allestita al meglio. Wendy saltò giù dalla sbarra, ormai mancava poco alla sua esibizione, si guardò intorno notando che i suoi genitori non erano ancora arrivati, la palestra era gremita di gente e molta doveva ancora arrivare. Spostò poi lo sguardo su Chelia, la ragazza sembrava distratta, osservava un punto preciso, Wendy si avvicinò curiosa poggiandole una mano sulla spalla, Chelia stava guardando Nashi, ma non era il fatto che la stesse guardando a rendere starno il ciò, ma il fatto di come la stesse guardando. Chelia sembrava nervosa, si massacrava le dita e non staccava lo sguardo da Nashi "cos'hai?" chiese d'un tratto facendola sobbalzare, Chelia inclinò il viso verso di lei "Nashi non deve gareggiare" sbottò lasciando Wendy attonita.
Intanto Lucy si stava dirigendo verso la palestra, Levy e Michelle erano già arrivate  e Loki ovviamente non sarebbe venuto per un impegno lavorativo, lei a causa di un imprevisto aveva ritardato. Stava raggiungendo le due donne quando si trovò davanti Natsu, era intento a guardare una vetrina poco distante dall'entrata della scuola. Si bloccò al momento stringendo i manici della borsa, era da più di due settimane che non lo vedeva, da quando lui aveva aggredito il suo futuro marito. Prese una grossa boccata d'ossigeno temendo quel confronto avvicinandosi, doveva per forza passare da li per raggiungere la palestra, e poi sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo. Natsu ancora non si era accorto, era troppo immerso nei ricordi, guardava le medaglie con il suo nome, le foto di gruppo con amici di un tempo che non aveva più rivisto, per poi soffermarsi su quella coppa, quella che non aveva vinto,  un sorriso però gli s'increspò sulle labbra leggendo la data su quella coppa, il sette luglio.  I suoi occhi continuarono a vagare finché non intravide il riflesso di Lucy sulla vetrina, sospirò girandosi e trovandosela li a braccia conserte, e sguardo di chi ancora porta rancore. Natsu si mise le mani in tasca, nonostante quell'espressione acida in viso Lucy era bella, i capelli biondi sciolti che le cadevano sulle spalle e quel vestitino primaverile dal tema floreale che le fasciava il corpo in modo sublime, "se venuta" soffiò lui, Lucy aggrottò la fronte " pensavi che forse non ci sarei stata? so quanto è importante per Nashi" rispose infastidita, l'idea che Natsu la considerava menefreghista la faceva alterare, "ci tengo  a lei" disse Lucy come se dovesse convincerlo di questo, ma Natsu che non aveva nessuna voglia di litigare si voltò per proseguire verso la palestra "però te ne andrai lo  stesso giusto?" domandò facendo ammutolire Lucy.
Natsu arrivò in palestra, un saluto a Nashi per poi guardarsi intorno e focalizzare Grey, Juvia, Cana ed Erza seduti sugli spalti. Andò per raggiungerli ma una mano sulla spalla lo fermò si voltò trovandosi davanti una bella donna, poteva avere sui quarantacinque anni, gli sorrise "ciao Grandine" si trovò a dire, era da tanto che non la vedeva, l'ultima volta al funerale del padre. La donna lo abbracciò felice  baciandogli le guance "che ci fai qui?"  chiese con stupore e Natsu orgoglioso puntò un dito verso Nashi, "mia figlia" disse lasciandola sbigottita. Grandine la riconobbe subito, conosceva Nashi, veniva spesso a casa sua e sapeva anche la sua storia. L'imbarazzo di quella scoperta fu sostituita subito dalla materna comprensione, " ti somiglia molto sai?" poi presa dall'orgoglio sobbalzò "lei è Wendy, mia figlia" indicò a Natsu "ma credo che tu già lo sappia" disse prendendolo sotto braccio, avanzando verso gli spalti, avevano un sacco di cose da raccontarsi.
Nashi si stiracchiò un ultima volta, incrociò lo sguardo di Romeo carico di odio, ancora non l'aveva perdonata. Vide Doranbalt chiamarla, toccava a lei. Raggiunse la pista mettendosi sul posto, si chinò pronta per partire appena lo sparo glielo avesse concesso, ruotò la testa individuando Lucy e a qualche posto più in la Natsu, non erano vicini, si amareggiò ma scosse la testa, ora doveva pensare a vincere. Il colpo partì e Nashi scattò, Wendy e Chelia si fermarono proprio a qualche passo da lei, erano arrivate in ritardo, Wendy sospirò "vedrai andrà tutto bene" disse a Chelia ma la ragazza rimase in silenzio, aveva un brutto presentimento. Intanto il tifo era tutto per Nashi, Natsu urlava euforico non preoccupandosi della gente intorno a se e Lucy si strinse forte i lembi del vestito sibilando a bassa voce come un mantra "Dai, Nashi, dai, dai" e Nashi correva, forte sempre più forte non badando al suo cuore impazzito. Un' ultimo sforzo, un ultimo scatto in avanti e Nashi arrivò, per prima, aveva vinto. Tirò su le braccia in segno di vittoria guardando solo Natsu vedendo quanto l'uomo fosse orgoglioso di lei. Improvvisamente sentì una fitta al petto, molto più dolorosa delle altre, si portò le mani vicino al cuore stringendo la maglietta, Lucy scattò in piedi preoccupata cercando poi Natsu tra la gente ma l'uomo era già scattato in avanti, stava accadendo qualcosa. Nashi respirò pesantemente, intorno a se era tutto sfocato e sbiadito, sentiva a stento le voci degl'altri chiamarla, chiuse gl'occhi accasciandosi al suolo, priva di sensi.

Era passata ormai più di un'ora da quando Nashi aveva perso i sensi, immediatamente un'ambulanza l'aveva portata in ospedale, Lucy e Natsu erano andati con lei direttamente, restandole accanto durante il tragitto, raggiunti qualche minuto dopo da tutti gl'altri. Grey a braccia conserte stava in piedi fissando la porta nella stanza in cui vi era Nashi, si chiedeva il perché un semplice svenimento stava durando così tanto e per altro aveva attirato l'attenzione dei medici, ne aveva visto più di uno farle visita, Nashi non si era più svegliata da quando era crollata a terra. Juvia si avvicinò a lui, gl'occhi velati di lacrime, e Grey dovette ringraziare per una volta quella sua fredda razionalità, sorrise a Juvia passandole una mano sul viso "non preoccuparti sarà stato il caldo" soffiò stringendola poi. Grey sospirò ritornando con lo sguardo verso quella porta, in realtà lui era molto preoccupato. La porta si aprì, Natsu e Lucy uscirono, avviliti, stanchi e terribilmente in ansia, furono avvicinati da Erza, Levy, Michelle e Cana in cerca di rassicurazioni ma quello che videro fu solo Natsu che scuoteva la testa, neanche loro sapevano che diavolo fosse successo. Levy si avvicinò a Lucy stringendola per darle forza , "i medici hanno detto che sta bene ma non si è ancora svegliata" soffiò la donna amareggiata. Ancora tutti riuniti nella saletta arrivò Grandine, la donna aveva subito prestato soccorso a Nashi per precipitarsi poi in ospedale, con il camicie e la cartella da medico si avvicinò a Natsu e Lucy prendendoli in disparte, la donna li guardò non nascondendo una smorfia inquieta, "Grandine cosa succede?" chiese Natsu turbato, aveva percepito quello sguardo poco rassicurante, " potrebbe essere un normale svenimento dovuto allo sforzo fisico, ma.." il cuore di Lucy perse un battito, istintivamente portò una mano ad afferrare quella di Natsu non staccando lo sguardo del medico "abbiamo visto dalle radiografie che Nashi ha subito un' intervento al cuore, dobbiamo capire se non si è riscontrato lo stesso problema, se è dovuto a quello questo svenimento" Natsu sgranò gl'occhi "intervento?" ripeté sconcertato, lui non ne sapeva niente, "si, è stato quando era piccola, me l'ha detto una volta tanto tempo fa, ma mi ha anche detto che era tutto a posto adesso" farfugliò Lucy marcando le ultime parole, perché è così che doveva essere. Grandine si strinse nelle spalle "dobbiamo solo aspettare l'esito dell'esame, non dobbiamo escludere niente"  sentenziò con tono fermo della voce, stava per andare ma Natsu la bloccò con la mano libera "se fosse quello?" domandò con voce tremante, "la situazione sarebbe molto più complicata" disse soltanto ma Natsu continuò a stringerle il braccio inconsciamente "Grandine dimmi la verità" chiese senza lasciarle scelta "è ancora presto per dirlo ma se fosse quello non ti escludo che potrebbe avere bisogno d'interventi più seri" confidò la donna, sapeva di essersi già spinta oltre come medico, sorrise come ad assicurarli "dobbiamo solo aspettare l'esito dell'esame, domani, fino ad allora dovete stare solo tranquilli" concluse andando via lasciandoli ammutoliti.  Lucy si portò una mano sulla bocca per soffocare il pianto che stava per arrivare ma Natsu l'afferrò stringendosela addosso, incominciando a passarle una mano sui capelli, accarezzandole la testa "mi dispiace io non lo sapevo. Se non l'avessi costretta con questa stupida corsa..." farfugliò a scatti Natsu con voce spezzata, e Lucy si impose di non piangere era sempre stato Natsu a incoraggiarla e darle forza, ora toccava a lei, si staccò prendendogli il viso tra le mani "non è colpa tua ok? ora ha bisogno di noi" soffiò Lucy non riuscendo però a trattenere quella lacrima che le solcò il viso
Grey sospirò per l'ennesima volta stringendosi su un  fianco Juvia , purtroppo aveva ragione nell'aver capito che qualcosa non quadrava. Cana, Michelle, Erza e Levy, sedute sull'apposite sedie della saletta osservarono  impotenti ciò che stava succedendo, si guardarono a vicenda facendosi forza l'una con l'altra, e Lucy e Natsu, be loro erano ancora li nel mezzo del corridoio, abbracciati. Natsu si scostò per guardarla "ho fatto la scelta sbagliata" soffiò e Lucy aggrottò la fronte sgranando gl'occhi  "io ho sbagliato tutto, se le cose fossero andate diversamente ora Nashi non sarebbe in quel letto " ripeté ma prima che Lucy chiedesse a che diavolo si riferisse una voce la chiamò facendola girare di scatto, era Loki.  L'uomo avanzò verso di loro, lo sguardo infastidito ma allo stesso tempo perplesso e dispiaciuto, "continuavo a chiamarti ma non mi rispondevi così ho telefonato a Michelle e mi ha spiegato tutto" spiegò avvicinandosi a Lucy, spostandola da Natsu. Loki le asciugò le lacrime con la mano e poi l'abbracciò ricambiato, lucy tirò su la testa "non potrebbe essere un semplice svenimento" soffiò in lacrime e Loki se la strinse sul petto "andrà tutto bene" la rassicurò, tutto ciò davanti a Natsu totalmente inerme, per l'ennesima volta Loki la stava portando via da lui.  Dopo qualche minuto passato tra le braccia di Lucy, Loki si scostò mettendo in scena uno dei suoi migliori sorrisi "perché non andiamo a casa?" chiese con tono morbido lasciando Lucy sbigottita "ma Nashi, non si è ancora svegliata" mugolò,  ma Loki le accarezzò il viso "sei troppo scioccata e meglio se ti rilassi un pò' no? e poi c'è qui Natsu ti chiamerà lui quando succederà " continuò Loki. Fece per girarsi ma quando s'incamminò tenendo per la mano Lucy notò che la donna era rimasta ferma sul posto, si voltò guardandola dubbioso, "vattene" sibilò Lucy staccando immediatamente il contatto e Loki sgranò gl'occhi perplesso "Lucy cos-" "vattene via" ripeté la donna, la testa china e gl'occhi furenti verso il basso.Loki tentò un passo in avanti verso di lei e Lucy tirò su lo sguardo, guardandolo truce "mia figlia è in un letto d'ospedale, sta male è quando si sveglierà dovrò esserci io a tenerle la mano e dirle che andrà tutto bene, perché per me è lei la cosa più importante " spiegò arrabbiata. Lucy aveva aperto gl'occhi e dopo mesi stava vedendo Loki sotto una luce diversa "non hai fatto altro che allontanarmi da lei, e non parlo solo di quella specie di ricatto" continuò non lasciando rispondere Loki, "e non voglio averti qui accanto a me adesso" sentenziò voltandogli le spalle ritornando verso gl'altri, che dopo aver visto tutta la scena si finsero indifferenti. Loki rimase li qualche istante, lo sguardo perso nel vuoto, strinse con rabbia la giacca che aveva sotto braccio allontanandosi poi, aveva capito che Lucy non gradiva la sua presenza accontentandola.

Passò ancora qualche momento, Levy si era allontanata dalla saletta avviandosi verso il corridoio, voleva chiamare Gajeel e spiegargli dell'accaduto e Juvia in un'altra sala stava parlando con Wendy, Chelia e Romeo, i ragazzi erano corsi appena avevano potuto, ma i medici avevano vietato qualsiasi visita dato ancora lo stato in cui Nashi si trovava, e chi meglio di Juvia che aveva a che fare con i ragazzini  tutti giorni poteva tranquillizzarli e confortarli ? Erza, Cana, Michelle e Grey invece erano andati  a prendere un caffè per smorzare quell'attesa. Natsu e Lucy rimasero seduti uno accanto all'altro, le mani intrecciate, il viso di lei poggiato sulla spalla di lui, il silenzio a far da padrone. Natsu continuò ad accarezzarle la mano spezzando quel silenzio " vedrai non è quello" affermò e Lucy annuì stringendosi a lui, credendogli.
IL tempo per loro trascorreva lento, maledettamente lento. Intanto nella stanza accanto Nashi aprì finalmente gl'occhi, sbatté le palpebre debolmente per poi aprirli completamente e mettere a fuoco. Non si ricordava niente e il panico l'assalì nel trovarsi stesa in un letto attaccata a tubi e macchine, inclinò il viso vedendo l'ago attaccato al braccio e con un gesto tentò di strapparlo via dimenandosi. Tutto quello, trovarsi da sola in una stanza d'ospedale, le ricordava quando da piccola era stata operata più volte, per lei era stato un trauma mai superato, ansimò pesantemente per poi urlare quelle due parole, quelle due parole che urlava sempre quando si svegliava dopo gl'interventi.
Lucy e Natsu erano ancora seduti quando all'improvviso sentirono le urla provenire dalla stanza accanto "MAMMA, PAPA'!!"  nell'udire quelle due parole così chiare e distinte, balzarono in piedi dirigendosi come furie verso la stanza, Natsu aprì di colpo la porta trovando Nashi in lacrime, continuava a dimenarsi e a ripetere disperatamente "mamma, papà" . Lucy e Natsu si avvicinarono abbracciandola e confortandola "siamo qui, Nashi siamo qui !" disse Natsu afferrandole il viso, calmandola. Nashi annuì stancamente per poi accasciarsi tra le braccia di Lucy e Natsu, commossi e felici che Nashi si fosse finalmente svegliata. Nashi rimase in quel torpore ritornando lucida poco a poco , una lacrima le solcò il viso, aveva vissuto tantissime molte questa scena ma questa volta il finale era stato diverso.

Le ore passarono e Nashi sembrava stare bene, era riuscita a vedere tutti per qualche momento, i medici avevano permesso le visite ma purché di breve durata. Natsu a braccia conserte la osservava mentre rideva con Cana, continuando a ripetersi in testa che Nashi stava bene, era li che rideva e scherzava come se non fosse successo niente, come facevano i medici a dire che forse aveva qualche problema?
Giunta la sera Lucy e Natsu erano li davanti alla stanza di Nashi, tutti gl'altri erano andati a casa, c'era solo Romeo accanto a Nashi, presto sarebbe andato anche lui ma voleva lasciare la buona notte alla ragazza. Natsu fu chiamato da un dottore e Lucy rimasta sola in corridoio decise di andare a prendere un caffè per lasciare Nashi e Romeo soli.
Romeo le  accarezzava la mano ancora fredda e debole "che spavento che mi hai fatto prendere" soffiò con occhi lucidi dall'emozione e Nashi si morse un labbro, "scusa" mugolò dispiaciuta, consapevole di aver esagerato con tutti quei sforzi fisici. Romeo le sorrise,  e Nashi contraccambiò, si amareggiò nel pensare a come l'ho aveva trattato, l'ho aveva lasciato eppure lui era ancora qui davanti a lei. Nashi gli strinse la mano "per quanto riguardo noi due.." provò a chiedere, perché nemmeno lei sapeva come considerarsi, ma Romeo la fermò "ne parleremo quando sari fuori di qui, ok?" chiese e Nashi annuì, arricciò le labbra al'in su "perché devo stare qui stanotte?" chiese ad alta voce e Romeo scrollò le spalle, sembrava strano anche a lui.
Intanto Lucy infilò le monete nella fessura della macchinetta digitando poi un caffè lungo e amaro, l'ideale per combattere quello stato di ansia che al momento la pervadeva. Fissò il bicchierino di carta riempirsi di caffè quando sentì una voce alle sue spalle, "ti consiglieri di non berlo quello, ha proprio un saporaccio" disse Grandine regalandogli un sorriso a fiori di labbra, Lucy ricambiò estraendo poi il caffè, "credo che sia l'unica cosa che riesca ad ingoiare al momento" soffiò non tralasciando inquietudine in quelle parole. Grandine la guardò con amore "se solo me ne fossi accorta" le sfuggì e Lucy sgranò gl'occhi stupita, il medico si sistemò meglio il soprabito sotto braccio " quel giorno che ti vidi l'ultima volta, eri incinta vero?" le chiese e Lucy annuì, si sorprese che dopo tanti anni si ricordasse ancora di lei, in fondo si erano viste solo un paio di volte, Grandine si strinse tra le spalle " avrei potuto aiutarti" soffiò malinconica. Grandine sapeva tutto di Nashi,  cioè sapeva  quello che Wendy le aveva raccontato per esempio che solo da poco si era congiunta ai suoi genitori, l'aveva anche vista tante volte a casa sua chiedendosi dove aveva già visto quel visino, la sorpresa per lei era stata molta nel sapere solo qualche ora prima che Natsu e Lucy erano i suoi genitori. Lucy la guardò ammirata, si ricordò di quel tocco materno che possedeva naturalmente, diede una sorsata al suo caffè dipingendo sul viso una smorfia schifata "è orrendo" mugugnò strappando una risatina a Grandine, facendole eco anche lei. Rimasero ancora a parlare finché Grandine tirò su la manica della sua camicetta guardando l'orologio sul polso "dovrei andare" pigolò, perché le sarebbe piaciuto stare ancora un po' con Lucy, le mise una mano sulla spalla "non preoccuparti, andrà tutto bene, e poi hai Natsu accanto a te adesso, non devi temere, lui si prenderà tutto il peso" le confessò lasciandola interdetta "promettetemi che non vi arrovellerete il cervello fino a domani"  la rimbeccò  poi severa e Lucy le sorrise. Grandine andò via e Lucy si voltò verso il fondo del corridoio, vide Natsu ancora intento a parlare con un medico , si portò il bicchiere alla bocca scrutando l'uomo, Natsu era teso e provato eppure con lei non aveva smesso un attimo di essere forte, lo faceva per lei, per sostenerla.

Il mattino  sorse, e Nashi aprì gl'occhi infastiditi dai raggi solari che filtravano dalla finestra, inclinò il viso trovandosi Lucy proprio vicino a lei, era seduta sulla poltroncina con metà del corpo steso sul letto e il viso sprofondato tra le braccia, sulle spalle aveva poggiato il giubbotto di pelle di Natsu. Nashi sorrise a quella visione, erano stati tutta la notte li in ospedale a vegliare su di lei, si guardò intorno, Natsu non c'era, portò una mano sui capelli biondi di Lucy "mamma" la chiamò svegliandola. Lucy le sorrise strofinandosi poi gl'occhi,  accorgendosi poi di quel giubbotto che la copriva "come stai?" chiese dolce passandole una mano sul viso, "bene, perché mi tengono ancora qui?" chiese incerta e Lucy si corrucciò, dovevano dirgli la verità prima o poi. La porta si aprì facendo la sua comparsa Natsu " buon giorno piccoletta" gioì nel vederla sveglia, "buon giorno anche a te" disse poi posando una mano sulla spalla di Lucy, la donna sorrise poggiando la mano sulla sua istintivamente "ciao" sussurrò "dove eri?" chiese Nashi lisciando i palmi delle mani sulla superficie  del lenzuolo "sono andato a bere un caffè, disgustoso" scherzò. Nashi si distrasse nel guardare il telefono e Lucy portò lo sguardò su Natsu chiedendogli con gl'occhi se ci fossero novità ma ricevendo un no muto da parte dell'uomo.
La giornata trascorse in modo sereno, per tutto il giorno Nashi ricevette le visite di amici e familiari. Arrivò Gajeel insieme a Levy scherzando e battibeccando, anche Gerard la andò a trovare insieme ad Erza, la donna le aveva portato dei biscotti al cioccolato perché sapeva che erano i suoi preferiti, non mancò Cana, Michelle e ovviamente Juvia e Grey. Lucy era in un angolo della stanza, osservava Nashi, era felice insieme alla sua famiglia, sopirò uscendo dalla stanza seguita da Natsu. Lucy si poggiò al muro, incrociando le braccia al petto "Luce" la chiamò Natsu avvicinandosi, "a parte Erza e per un quarto Michelle, in quella stanza nessuno a un legame di sangue con lei" gettò Lucy creando in Natsu interrogativi "eppure sono una famiglia per lei, le vogliono bene e la trattano come se quel legame ci fosse"  continuò Lucy stringendosi, chinando il viso verso i piedi. Natsu la guardò in pena, aveva capito. Si portò vicino a lei accarezzandolo il braccio "tuo padre" disse soltanto e Lucy annuì "gli ho lasciato un messaggio, l'ho avvisato della situazione ma lui mi ha fatto richiamare dalla sua segretaria dicendomi che ha un colloquio d'affari" disse triste non capacitandosi per l'ennesima volta dell'insensibilità dell'uomo. Lucy tirò su il viso guardando Natsu, specchiandosi nei suoi occhi verdi smeraldo, "io non voglio che Nashi provi le stesse cose, la mia stessa solitudine, avrà sempre noi al suo fianco" disse intrecciando la mano alla sua e Natsu sorrise, Lucy aveva deciso, non sarebbe più partita.  Rimasero ancora mano nella mano quando furono chiamati da Grandine, l'esito era arrivato. Natsu sospirò stringendosi Lucy al suo fianco, avrebbero affrontato tutto insieme. Grandine spiegò le labbra in un sorriso rassicurante "non abbiamo rilevato niente di anomalo, probabilmente Nashi si è sforzata troppo, anche se è passato molto dall'intervento dovrebbe evitare tali sforzi" spiegò Grandine consapevole che Natsu e Lucy in quel momento non la stavano ascoltando, si abbracciarono ridendo e piangendo insieme, ringraziando il cielo, Nashi stava bene.
Ritornarono nella stanza fiondandosi su di lei, Lucy piangeva di gioia e Nashi rimase perplessa "casa è successo?" chiese inarcando un  sopracciglio e Natsu le accarezzò i capelli "niente, non è successo niente per fortuna" disse non nascondendo l'emozione. I presenti capirono, e un'aria festosa e gioiosa fece da padrona in quella stanza d'ospedale.
Arrivò la sera, Nashi avrebbe dovuto passare un'altra notte in ospedale, le avevano dato dei farmaci ed era meglio tenerla sotto controllo per preocazione. Lucy chiuse la porta della  stanza "si è addormentata" disse a Grey e Michelle rimasti ancora li. Michelle si avvicinò a lei "Lucy vai a casa ci penserò io a Lucy stanotte" si offrì gentile e Lucy tentò un no che fu bloccato da Grey "ti accompagnerà Natsu vero?" domandò all'uomo preso alla sprovvista, anche Natsu cercò di negarsi ma Grey lo prese per la spalla "sono due giorni che non dormite e domani Nashi ha bisogno di vedervi freschi e riposati" sentenziò spintonandoli entrambi in avanti, "ci penseremo noi a Nashi" affermò Michelli sventolando una mano in segno di saluto. Lucy e Natsu si arresero, lasciando l'ospedale per dirigersi a casa.

Per tutto il tragitto in macchina ci fu solo silenzio, Lucy con lo sguardo rivolto verso il finestrino era sollevata, erano state decisamente  le sue peggior ventiquattr'ore della vita.  Gl'occhi stanchi, sospirò nel pensare che Nashi era fuori pericolo e al solo ricordo delle parole di Grandine il giorno prima, gl'occhi rincominciarono ad inumidirsi di nuovo. Scrollò la testa imponendosi di non lasciarsi andare, ormai era passato e l'unica cosa che poteva permettersi era sorridere. Ruotò la testa guardando Natsu, il viso provato e gl'occhi stanchi puntati sulla strada, lo scrutò soffermandosi sulle braccia tese a reggere il volante. Quelle stesse braccia che l'avevano sostenuta tutto il tempo, si morse un labbro corrucciandosi, forse se sedici anni  fa non fosse scappata quelle braccia sarebbero state sempre accanto a lei, per proteggerla e sorreggerla, non lasciandola cadere. Ancora immersa in quei pensieri Natsu arrestò la sua corsa, si voltò verso di lei regalandole quel sorriso che le era tanto mancato, "siamo arrivati" soffiò e Lucy annuì. Scese dall'auto e Natsu la seguì accompagnandola fino alla porta, come ad assicurarsi fino all'ultimo che Lucy stesse bene. Lucy infilò le chiavi nella toppa, girò sentendo lo scatto della serratura per poi girarsi e guardarlo, era ancora li, e Lucy non aveva bisogno di parole o pacche sulle spalle da parte sua per farle capire che Natsu era li per lei e ci sarebbe sempre stato. Silenzio, solo quello ci fu da sottofondo quando ella si avvicinò, una mano dietro la nuca e l'altra sulla sua spalla solida, stessa sulla quale aveva pianto per tutta la notte, lo baciò con impeto e possessione reclamando quelle labbra, reclamando quel sapore che le era mancato tantissimo, ma che solo ora percepiva tale mancanza. Natsu ricambiò passandole le mani dietro la schiena e stringendola forte contro il petto, scambiandosi quel bacio famelico. Una mano di Natsu si spostò tra i suoi capelli, impastandoglieli, si staccarono ansimanti, dato la lunga durata di quel bacio. Lucy aprì gl'occhi, senza dire niente, neanche una parola, si staccò indietreggiando senza staccare lo sguardo su di Natsu, arrivata alla soglia dovette voltarsi a malincuore sbattendo la porta con forza dietro di lei.
Lucy salì le scale che portavano su in camera sua, il suo cuore urlava disperatamente di tornare indietro, aprire quella porta e buttarsi tra le braccia di Natsu, lo voleva, lo desiderava, voleva sentire le mani forti avvolgerla, impadronirsi di nuovo delle sua labbra, ma non poteva. E non lo faceva per Loki, ormai non le importava più niente del matrimonio, della sua relazione, della sua vita. Perché per un attimo al pensiero di perdere Nashi per sempre questa volta, quella vita che le sembrava perfetta aveva perso ogni senso, non valeva la pena viverla, non senza Nashi.  Arrivò in camera sua, agitata e con la testa affollata di pensieri, se lo faceva lo faceva per Natsu, lui non era un giocattolo, non era utile solo per soddisfarla quando si sentiva sola, anche se non era per questo che ne sentiva l'esigenza ora. Guardò verso la finestra semiaperta, ed ebbe un tuffo al cuore perché lo sentiva. Natsu apparve da quella, la scavalcò e senza dire niente si fiondò su di lei, le prese il volto tra le mani impossessandosi della sua bocca e Lucy lo lasciò fare ricambiando con lo stesso impeto. Le mani di entrambi vagarono sui corpi con urgenza e frenesia, Natsu la sollevò saldamente afferrandola con le mani dietro le cosce e Lucy lo aiutò cingendogli le braccia intorno al collo e le gambe strette sui suoi fianchi. Non staccando le labbra l'uno dall'altro avanzando di qualche passo, Natsu la posò sul comò con veemenza tanto da non curarsi di ciò che vi era sopra, cosmetici e profumi caddero rovinosamente per terra, restando li sul pavimento. In un momento di distacco Lucy gli sfilò via la maglietta beandosi della vista di quei pettorali scolpiti sentendone la consistenza con le mani ,  affondò le dita tra i suoi capelli tirandogli con forza alcune ciocche ribelli quando Natsu incominciò a seviziarle il collo con morsi e baci  e Lucy si ritrovò a gemere e a  buttare la testa indietro lasciando spazio a quella bocca infuocata, sentiva il suo corpo fremere dall' eccitazione. Natsu smise di torturarle la candida pelle del collo, le sfilò via il vestito che aveva addosso da due giorni ormai, lasciandola in intimo ritornando a premersi su di lei, facendole sentire quanto fosse voglioso  e a baciarla con foga. Lucy armeggiò con la cintura dei suoi pantaloni, slacciandogliela  e insinuandosi con le mani in zone proibite con desiderio, sentì le mani di Natsu slacciargli il reggiseno,  liberandola da quel pezzo di stoffa che li separava e pelle contro pelle ripresero a baciarsi, i loro corpi si cercavano si trovavano e si lasciavano per poi cercarsi di nuovo in un circolo di emozioni di cui conoscevano l'inizio e no la fine. La sollevò ancora posandola su letto stendendosi su di lei, liberandosi dei suoi jeans diventati ingombranti, non smettendo mai di baciarla con passione, sulla bocca scendendo poi sul collo, tra i seni,  sul ventre soffermandosi sull'ombelico ,  strappandole sussulti e gemiti. Natsu aveva fame, per troppo tempo era stato senza cibarsi di lei, del suo corpo, del suo profumo e ora voleva sfamarsi non tralasciando nemmeno un pezzo di pelle. Tirò su il capo guardandola, non disse niente ma cercò la sua approvazione e Lucy con occhi liquidi di piacere, le gote arrossate, si morse un labbro, il che fu più che sufficiente come risposta.  Natsu afferrò il bordo dei suoi slip abbassandoli di getto premendosi poi sul suo corpo, le mani di Natsu intrecciate con quelle di Lucy, parallele al suo viso, un sospiro, un gemito più forte e Natsu era dentro di lei, si appartenevano di nuovo. Le spinte da parte di Natsu non tardarono, decise ma delicate, e Lucy si sentì andare a fuoco,  avvinghiandosi a lui, serrandolo con gambe e braccia  come sedici anni fa ma questa volta era diverso. Allora era una scoperta, un'innocente tentazione, ma adesso era il desiderio impellente di scambiarsi di nuovo pelle, anime e ossa. Ansimarono entrambi e Lucy non faceva altro che invocare il suo nome, spronandolo a continuare sempre più forte, invertirono le posizioni e Natsu con le mani salde sui suoi fianchi si beò di quella vista, di Lucy su di lui, il viso contratto dal piacere, gl'occhi pieni di lussuria e la schiena inarcata non tralasciando neanche un gemito che ormai riempivano la stanza da minuti. La guardò in estasi , le mani poggiate sul suo petto solido ormai imperlato di sudore, si rimorse un labbro e li Natsu non resistette oltre,  si tirò su stringendola a se poggiando il mento sulla sua spalla non smettendo mai di spingere ritornando a baciarla come se non l'avesse fatto abbastanza, e Lucy sentì caldo, sembrava quasi che fosse scoppiato un incendio in quella stanza, ma era solo Natsu a darle quelle sensazioni bollenti. L'uomo la ribaltò, facendole stendere la schiena sul letto, baciandola ovunque, marchiandola come a renderla sua, stavolta per sempre. Natsu si porse verso il suo orecchio, con voce calda e roca sussurrò "Luce" e Lucy per poco non impazzì del tutto, gemiti di entrambi salirono di tono quando furono sull'orlo dell'estasi, un' ultima spinta, e il piacere li travolse. Natsu si lasciò cadere stancamente in avanti baciandole il collo sudato cercando le sua labbra, baciandole a fior di pelle, una mano di Lucy sul suo viso lasciandogli un'ultima carezza. Natsu si sollevò da lei girandosi poi su un fianco e prendendola tra le braccia, per farla sentire al sicuro, la baciò ancora, tra le scapole, sulla nuca, sui capelli inspirando il suo odore a pieni polmoni e Lucy prese un lembo di lenzuolo coprendo entrambi lasciandosi cullare da Natsu e da quel calore, chiuse gl'occhi abbandonandosi al sonno rimandando a domani qualsiasi conseguenza per quello che era appena successo. Natsu sospirò a occhi chiusi , e Lucy voltata non vide quel sorriso che l'uomo aveva stampato in faccia,  aveva fatto l'amore con Lucy e il suo cuore batteva impazzito, lasciò  pensieri all'indomani  perché in quel momento così bello pensare che Lucy non aveva del tutto chiarito la sua situazione sentimentale con Loki proprio non gli andava, la strinse ancora più forte lasciando che il sonno prendesse il sopravvento...

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Capitolo 28
*** 28- il coraggio dei sentimenti ***


Buon giorno a tutti!! cari miei lettori siamo quasi alla fine di questa avventura (sob sob) mancano solo altri due capitoli al finale della storia! Volevo ringraziare per l'ennesima volta tutti, ora vi lascio al ventottesimo capitolo!
un bacione a presto! daimler <3


Lucy mugugnò nel sonno, stava per svegliarsi. Ancora ad occhi chiusi incominciò ad avvertire la mancata sensazione di calore che per tutta la notte l'aveva accompagnata, aprì gl'occhi piano mettendo a fuoco, dalla finestra aperta entrava la fresca ebrezza di aprile e i raggi solari di quella che si presentava come una tiepida giornata primaverile. Stese una mano verso il lato del letto tastando il materasso, Natsu non c'era. Si tirò su seduta, restando avvolta nel lenzuolo bianco, era ancora nuda, si passò una mano tra i capelli arruffati osservando la stanza sottosopra,  c'erano profumi e cosmetici sul pavimento e i suoi vestiti sparsi in giro, quelli di Natsu non c'erano. Sbuffò, stringendosi nelle spalle, se n'era andato, lasciandola sola dopo quella notte di fuoco, e non era la prima volta. Si portò una mano a coprirsi il viso, ieri notte si era lasciata guidare dall'istinto e da Natsu, si era fatta travolgere da quel fuoco facendola bruciare di desiderio ed era stato... fantastico. Solo al pensiero Lucy avvertì un brivido lungo tutta la schiena, le mani di Natsu sul suo corpo le sua labbra che l'assaporavano centimetro per centimetro erano qualcosa d'indescrivibile, non si era pentita nell'essersi lasciata andare ma ora doveva fare i conti con le conseguenze. Pensò a Loki, tecnicamente stavano ancora insieme, ma Lucy sapeva che dopo stanotte la loro relazione non sarebbe stata più la stessa, non ci sarebbe stato nessun trasferimento e sopra tutto nessun matrimonio, per svariate motivazioni. Non solo per la notte d'amore con Natsu ma anche perché Lucy aveva deciso di mettere Nashi al primo posto nella sua vita e dopo l'episodio successo in ospedale aveva capito che Loki non aveva nessuna intenzione di approfondire il rapporto con Nashi,  aveva sperato che con il tempo Loki avesse accettato la presenza costante della ragazza, ma così non era stato. E poi c'era Natsu, quello che era successo tra loro aveva confermato in Lucy molti dei suoi dubbi, la confusione si era affievolita, lei provava qualcosa per lui. Ma questo non aveva importanza dato che lui se ne ara andato un'altra volta. Era ancora seduta su letto, instupidita dal sonno,  quando sentì dei passi provenienti dalle scale, voltò il viso verso la porta vedendosi comparire Natsu "buon giorno" le sussurrò dolce e Lucy ricambiò il sorriso che Natsu le stava facendo, non era andato via, era rimasto tutta la notte con lei e Lucy fu pazza di gioia. Natsu si avvicinò al letto  "ero andato a chiamare Grey, per sapere come stava Nashi, tutto ok" disse giustificando quella mancanza dal letto al risveglio della donna e Lucy annuì. Un certo imbarazzo era calato tra loro Lucy chinò il viso distogliendo lo sguardo da lui, pizzicando tra le dita un porzione di lenzuolo, come stavano le cose tra di loro ora? "pensavo fossi andato via" intervenne, la voce tremante e lo sguardo  fisso sul lenzuolo,  il viso era chino tanto che i capelli le cadevano morbidi verso il basso nascondendogli il volto, Natsu portò una mano verso i suoi capelli, scostandoglieli dietro l'orecchio "te l'ho promesso, non ti lascerò mai più" soffiò accarezzandole la guancia , Lucy accompagnò il gesto ad occhi chiusi  premendo il viso verso la mano dell'uomo, beandosi di quel tocco, aprì gl'occhi guardandolo con ardente desiderio "comunque vada tra di noi" aggiunse Natsu con voce malinconica. Lucy sgranò appena gl'occhi, Natsu stava già pensando al dopo di quella notte d'amore,  e dal tono le sue aspettative non erano rosee. Si tirò su in ginocchio tenendosi con una mano il lenzuolo stretto al petto in modo che non scivolasse e con il braccio gli circondò il collo, come poteva pensare che dopo l'amore che li aveva travolti avrebbe fatto finta di niente?, doveva assolutamente dirglielo o almeno farglielo capire. Si strinse a lui, premendo il seno contro  il suo  petto, e Natsu le poggiò una mano dietro la schiena, il palmo aperto  sulla pelle scoperta,  chiuse gl'occhi strofinando il naso contro quello di Natsu "quello che c'è stato tra noi.."  soffiò con voce roca mentre il lenzuolo scivolava pian piano "non posso fare finta di niente" continuò Lucy poggiando poi le labbra sulla mandibola di Natsu salendo lentamente ma prima che giungesse alla bocca, Natsu, restando comunque stretto a lei la interruppe "Lucy"  mugolò, facendola fermare. Lucy lo guardò accigliata "è stata solo una notte d'amore" sospirò Natsu, staccandosi da lei, dandole le spalle. Lucy rimase stravolta da quella risposta , si sistemò meglio il lenzuolo stringendolo con rabbia, una miriade di pensieri le affollava la testa, "no !" ringhiò,  scendendo dal letto, legandosi il lenzuolo con un nodo ben stretto in modo da non doverselo tenere con le mani, questa volta non ci sarebbe cascata, Natsu provava qualcosa per lei, lo sapeva "perché fai così?"  sbraitò premendogli la mano sulla spalla, spintonandolo, facendolo voltare "non è stata solo una notte d'amore" disse furente ripetendo quelle parole che le sembravano impossibili da udire, "allora cosa è stato?"  rispose Natsu con voce arrabbiata sventolando una mano verso di lei lasciando Lucy a corto di parole " meraviglioso" rispose poi inclinando il viso verso il basso capendo il perché Natsu le avesse  risposto in quel modo, " non è questo quello che pensi, l'hai detto perché pensi che sia io a pensarlo" farfugliò Lucy mettendo in mostra un lieve sorriso lasciandolo basito "riesco a leggerti il cuore anche io, vedi?"  disse dolcemente sfiorandogli con le dita il petto, sull'altezza di quell'organo di cui Lucy aveva la certezza che battesse per lei "Nashi non è l'unica cosa che ci lega" continuò con voce ovattata, desiderando ardentemente di ributtarsi tra le sua braccia.  Natsu chiuse gl'occhi, beandosi di quel tocco ma all'improvviso gli tirò via la mano gettandola nello sconforto, "non sai quello che dici" soffiò triste, "eri arrabbiata con Loki e il dolore di poter perdere Nashi ci ha unito.." continuò Natsu ignorando i "no" da sottofondo che Lucy soffiava ripetutamente, ignorando le mani della donna sul suo viso, sulle spalle  "eri confusa e.." "basta smettila" ringhiò lei interrompendolo, "smettila di decidere per me, di non farmi scegliere quello voglio" latrò Lucy con stizza, ma Natsu le afferrò i polsi "tu non sai quello che vuoi" sentenziò con voce carica di rabbia, " Dimmelo Lucy, cosa provi per me? amore, rabbia rancore, cosa??"  Lucy si bloccò, lei non sapeva dare un nome a quel sentimento che provava, sapeva solo che aveva bisogno di lui, del suo sorriso, della sua pelle, dei suoi baci,  di tutto ciò che era. Ancora con le mani salde su i suoi polsi Natsu continuò in preda a un moto di rabbia "e per Loki? stai ancora insieme a lui, no?"  Lucy scosse la testa, si stavano insieme e non sapeva se sarebbe finita tra loro, la confusione era ritornata come un tornado spazzando quelle poche certezze che aveva trovato al suo risveglio "io, io non lo so" farfugliò accennando le prime lacrime del pianto che ne sarebbe seguito a breve. Natsu sapeva benissimo cosa lui provasse, le lasciò i polsi scostandosi di qualche passo. Vederla li avvolta solo da un semplice lenzuolo, in lacrime e disperata, sapere che era stato lui la causa di quel pianto lo fecero sentire male, questa volta però  le avrebbe detto ciò che sentiva "io ti amo" disse piano portandosi una mano tra i capelli, e Lucy smise un' attimo di singhiozzare focalizzando l'attenzione su di lui, lo guardò sofferente, Natsu aveva le idee chiare, lei invece non riusciva a gestire le sue emozioni, si sentì meschina " ti amo così tanto che la mia priorità non è di stare con te, ma di vederti felice" continuò Natsu con voce spezzata, Lucy ingogliò ogni parola restando in silenzio "tu non sai quello che vuoi, non sai quello che provi per me, non mi hai mai perdonato"  "Natsu" soffiò lei con la voce rotta dal pianto, era questo il problema allora, non tanto Loki o la confusione che l'assaliva ma quella confessione fatta in un momento di rabbia, "è così vero?" e Lucy chinò il viso, era vero, nonostante lo desiderasse, quel rancore dovuto all'abbandono subito sedici anni prima, non era del tutto scomparso e non riusciva a mentirgli. Natsu scrollò le spalle stancamente, il silenzio calò nella stanza spezzato solo dal suono di un cellulare, Natsu lo tirò fuori dalla tasca "è Nashi" soffiò passandoglielo a Lucy "ti aspetto di sotto" concluse poi scomparendo dietro la porta.  Lucy inspirò per bene l'aria, si asciugò le lacrime facendosi forza nel non piangere più , rispose al telefono nascondendo la voce roca "tesoro, stiamo arrivando.."

Era ormai pomeriggio, Nashi era in auto dal finestrino guardava lo scorrere delle case, al suo fianco vi era Michelle. La donna si era appisolata, era rimasta tutta la notte in ospedale insieme a Grey e ora non era riuscita a resistere al dolce cullare dell'auto. Grey aveva già lasciato l'ospedale al mattino, voltò poi lo sguardo in avanti osservando i suoi genitori, era serena. Quel mattino erano andati a trovarla ricevendo qualche ora dopo la bella notizia, finalmente i medici avevano deciso di dimetterla dato che la sua salute era in ottime condizioni, Grandine le aveva anche detto che poteva continuare nel praticare la corsa, doveva solo non esagerare con gli allenamenti e non stressarsi troppo. Arrivarono davanti al Fairy Tail, Nashi arricciò il naso chiedendosi il perché, pensava che fossero andati direttamente a casa di Lucy, chiamò Michelle piano per non farla spaventare scendendo poi tutti insieme.  Natsu e Michelle avanzarono entrando nel locale e prima che potesse farlo anche Nashi, la ragazza fu fermata da Lucy "ei c'è una cosa che devi sapere" esordì strappandole sguardi curiosi, Lucy sorrise materna "ho deciso, non partirò più" Nashi sgranò gl'occhi, "il mio posto è qui accanto a te" continuò abbracciandola forte. Nashi sorrise di gioia, evitò urli e manifestazioni esagerate, ma era felice "e con Loki?" chiese intimorita, aveva notato l'assenza dell'uomo "con lui la situazione è complicata al momento" ammise Lucy storcendo la bocca, Nashi la guardò con pena si sentiva in colpa, aveva creato un bel casotto con quello svenimento "tu non c'entri" disse Lucy confortandola, si era accorta di quello sguardo dispiaciuto "ora che ne dici di raggiungere gl'altri?"  disse poi schioccandogli un' occhiolino e Nashi annuì.  Nashi spinse la porta trovandosi amici e parenti davanti a se, un grosso striscione con la scritta "ben tornata" campeggiava dal soffitto , tutto contornato da applausi festosi e risate allegre, le avevano organizzato una festa di ben tornato. Sorrise guardando Natsu "organizzi una festa per qualsiasi cosa" borbottò  seria ma non nascondendo quell'aria divertita, Lucy l'avvolse da dietro poggiando il mento tra l'incavo del collo e la spalla " sei mancata a tutti" soffiò malinconica, Natsu le posò una mano sulla testa guardandola felice, aveva avuto tanto paura, paura di perderla un'altra volta, ma non era successo.

La Festa continuò, Nashi rideva e scherzava insieme a Wendy e Chelia sedute allo stesso tavolo, Wendy si asciugò una lacrima dal viso soffermandosi poi a guardare le due parlare e scherzare insieme. Wendy sorrise "che c'è?" chiese Chelia sentendosi osservata "niente" scosse la testa Wendy, quelle due erano diventate amiche e non se ne erano neanche accorte. Nashi continuava a ridere, guardò casualmente verso la porta vedendo Romeo appena giunto, smise di ridere deglutendo. Chelia le mise una mano sulla spalla "vai tranquilla" la incoraggiò e Nashi annuì sicura , era ora di affrontare quello che avevano rimandato. Si congedò dalle sue amiche avanzando verso Romeo. Chelia diede una sorsata al suo frullato, sentendosi di nuovo gl'occhi di Wendy addosso tirò su lo sguardo "fi fpuo fapere che fche?"  chiese a bocca piena "sono fiera di te" rispose lei abbracciandola forte.
Lucy seduta al bancone seguì con lo sguardo Nashi avanzare verso Romeo, sorrise per poi distogliere lo sguardo e puntarlo verso Grey e Juvia dietro al bancone, l'uomo tentava di insegnarle a preparare un cocktail, con scarsi risultati. Lucy distolse lo sguardo da quella scenetta dai risvolti comici, si guardò intorno focalizzando  Levy seduta ad un  tavolo accanto a Gajeel i due si stavano punzecchiando culminando con un bacio e pace era fatta. Una mano sulla sua spalla l'attirò la sua attenzione, era Cana "tutto bene?" chiese gentile e Lucy annuì, in realtà si sentiva sola senza Natsu.
Accanto alla porta, Nashi si avvicinò cauta a Romeo, in altri tempi sarebbe corsa da lui per baciarlo con impeto, ma ora la situazione tra loro era irrisolta. Romeo le sorrise, felice di vederla in salute, uscirono per fare due passi lontani dalla confusione di quella festa.
Passeggiando per strada Romeo le afferrò la mano e Nashi la strinse volentieri "mi sei mancato" soffiò lei e Romeo annuì, si fermò prendendola per fianchi stringendosela addosso, si avvicinò alla sua bocca senza dire niente ma Nashi lo bloccò "aspetta, ciò non cambia che non voglio una relazione a distanza" soffiò temendo brutte reazioni, Romeo sospirò "manca ancora del tempo, ci penseremo quando dovremo pensarci per forza, ok?"  disse schioccandogli un occhiolino e Nashi annuì piano, lo baciò assaporando quel sapore che le era tanto mancato. Erano ritornati insieme senza risolvere niente e Nashi sapeva che inevitabilmente il problema sarebbe tornato, ma questa volta avrebbe fatto come voleva Romeo, ci avrebbe pensato solo quando avrebbe dovuto pensarci per forza.

Era ormai sera, Nashi sarebbe rimasta a dormire da Natsu e Lucy decise di affrontare una volta per tutte Loki nonostante l'ora tarda sapeva di trovarlo in ufficio. Negl'ultimi due giorni aveva ignorato le sue telefonate, affrontarlo di persona sarebbe stato meglio. Lucy si avviò verso l'ufficio, entrò e senza stupirsi lo trovò stravaccato sulla poltrona che faceva d'arredamento allo studio. Si avvicinò a lui con aria severa, non era andata li per fare pace, voleva mettere le cose in chiaro una volta per tutte e capire se ne valesse la pena continuare quella storia. Loki inarcò un sopracciglio nel trovarsela di fronte incominciando ad esibire un sorriso sghembo, i capelli arruffati, la camicia sbottonata senza cravatta  e quel strano ghigno in faccia fecero percepire a Lucy che Loki avesse qualcosa di strano, ruotò gl'occhi notando che sul tavolinetto accanto alla poltrona vi si trovava una bottiglia di scotch, vuota. Loki si tirò su a fatica, in mano il bicchiere di liquore, lo buttò giù con una sola sorsata gettando poi il bicchiere vuoto con non curanza sulla poltrona, Lucy sbuffò, aveva bevuto fino ad ubriacarsi. Loki si avvicinò a lei ridacchiando "come mai qui?" chiese lascivo "ero venuta a parlare ma vedo che non sei nelle condizioni giuste" borbottò lei, fece per voltargli le spalle e andare via ma Loki l'afferrò per il braccio "tu non vai da nessuna parte" sbiascicò, Lucy cercò di divincolarsi ma Loki la teneva stretta "lasciami andare, tra noi è finita" gettò lei irritata  "che c'è devi correre da Natsu, non è così ?" sbraitò un Loki fuori di se spintonandola, lasciandola basita. Uno di fronte all'altra, Loki la guardò con disprezzo "vedo che non hai perso tempo" disse indicando col dito una macchia scura che si presentava sul collo della donna, Lucy vi si portò una mano sopra, come a nasconderla, se ne vergognò, non voleva certo che lo scoprisse così, "Natsu non c'entra niente" soffiò lei "è solo colpa tua, per tutto questo tempo non hai fatto altro che allontanarmi da Nashi, come hai potuto essere così insensibile?"  Loki la guardò "perché ti stava portando via da me" latrò con disperazione , si avvicinò afferrandola di nuovo "non essere sciocco io vi amavo entrambi" ringhiò Lucy, "ti volevo solo per me, non puoi farmene una colpa" lagnò incominciando a baciarla sul collo e a stringerla, Lucy si ribellò "smettila, basta" latrò, "ho detto basta" urlò schiaffeggiandolo, allontanandolo. Loki si portò una mano sul viso sconvolto "dimmi la verità ma tu mi ami ancora?" chiese perplesso e Lucy chinò il capo, forse era presto per dire che non lo amava più, ma di una cosa era certa "non voglio più stare insieme a te" sentenziò con voce tremante, "Lucy, no io ti amo" provò Loki disperatamente, l'effetto dell'alcool sembrava svanito, Lucy si sfilò l'anello "non mi basta" disse con voce rotta, "mi fidavo di te ti credevo diverso, ma sei la copia di mio padre e non voglio rivivere quel passato da cui sono scappata"  poggiò l'anello sulla scrivania, lo guardò un'ultima volta prima di andare via "è finita" soffiò uscendo dallo studio, senza lacrime, senza pentimenti.

Ormai era giunto Maggio, la vita per Nashi sembrava essere tornata alla normalità, era passata circa una settimana dal suo malore e da allora non aveva più avuto dolori. Le cose con Romeo andavano bene, aveva deciso di rimandare fino all'ultimo giorno la decisione di continuare la storia o no, fino ad allora aveva promesso al ragazzo di non arrovellarsi più il cervello. Anche la vita di Natsu e Lucy sembrava essere tornata alla normalità, Natsu aveva saputo dell'annullamento del matrimonio, ma nonostante questo, non aveva cercato Lucy.

Era pomeriggio e Levy seduta al tavolo della cucina di Lucy si districava tra numeri di telefoni e fogli svolazzanti,  "si signora se ci tiene così tanto le faremo riavere il regalo"  rispose stizzita roteando gl'occhi verso Michelle seduta accanto a lei, strappandole un sorrisino mal soffocato. Chiuse la telefonata lanciando poi in malo modo il cordless sul tavolo, "e con questa siamo a centosettanta"  precisò cancellando dalla lista il nome di quella insopportabile invitata,  Michelle le sorrise speranzosa " ne mancano solo centotrenta" disse ottimista e Levy la guardò perplessa, dove trovava tutto questo ottimismo? sbuffò togliendosi gl'occhiali che aveva indossato per leggere,  portando le dita sul ponte del naso "Lucy come sta?" chiese preoccupata, Michelle fece spallucce, "faccio una pausa ok?" disse Levy alzandosi dalla sedie raggiungendo le scale.  Lucy era stesa a letto, un cuscino tra le braccia e lo sguardo segnato dalle lacrime, un sorriso però comparì sul suo viso quando sentì una mano posarsi sulla sua testa, inclinò il viso trovandosi Levy dietro di se "fatti più in la" disse l'amica stendendosi al suo fianco, l'abbracciò da dietro  poggiando il mento tra l'incavo del collo, "grazie ti stai occupando dell'annullamento del matrimonio" soffiò Lucy e  Levy mugugnò un "di niente". Lucy incominciò a pensare, si sarebbe dovuta sposare fra una settimana, per quanto riguarda gli invitati se ne stavano occupando Levy e Michelle e per quanto riguarda suo padre, be Lucy non aveva nemmeno fatto in tempo a chiamarlo che  già informato, si era presentato a casa sua minacciandola di esilio se non avesse fatto pace con Loki, ma a Lucy poco importava, aveva preso la sua decisione e non sarebbe tornata indietro. Una lacrima solcò il suo viso scacciata via dalle dita di Levy "Lucy dovresti dirglielo" soffiò, Lucy inspirò col naso "dirgli cosa? che mi manca da impazzire ma che non so cosa provo per lui?"  Levy si tirò su guardandola sapeva tutto sulla notte d'amore che aveva avuto con Natsu, "dirgli che lo ami" provò Levy, lei l'ho aveva capito benissimo cosa provasse per lui. Lucy si strinse in un abbraccio, pensò a Natsu e a quando le sorrideva, a come guardava Nashi, a quel suo modo a volte irritante nei modi di fare ma che a lei in fondo piaceva, a come la faceva ridere e alla forza che le trasmetteva solo guardandola. Si lo amava e si diede della sciocca, perché non avrebbe dovuto dirglielo Levy, si tirò su guardandola in pena "io lo amo" soffiò e basta e Levy l'abbracciò forte, trasmettendole coraggio "devi dirglielo" le bisbigliò in un orecchio e Lucy annuì piano inspirando bene l'aria, quel braccio fu interrotto dall'arrivo di Michelle in camera "ho interrotto qualcosa?" disse dispiaciuta ma Lucy scosse la testa invitandola a salire sul letto, strinse anche lei felice di averla accanto, le era stata così vicina in quei giorni.  Si staccarono e un brontolio dello stomaco di Lucy si sentì fortemente facendo imbarazzare la donna, si portò una mano sulla pancia "saranno due giorni che non mangio" brontolò giustificandosi, un grosso sorriso comparì sul volto di Levy "che ne dite di una bella pizza?"

La giornata continuò il suo corso, quel venerdì sera il Fairy Tail era affollato, Lucy in auto era già arrivata da un po', aveva deciso di parlare con Natsu quella sera stessa, doveva dirgli ciò che provava senza paura. Respirò a fondo per poi scendere dall'auto e raggiungere l'entrata del Fairy Tail. Appena varcò la soglia cercò Natsu con gl'occhi finche non  lo vide, Natsu stava chiacchierando con alcuni clienti, era solare come al solito e a Lucy le si strinse il cuore, ne era certa ancora di più ora che lo vedeva, lo amava. Si diresse verso di lui "ti devo parlare" soffiò afferrandolo per un braccio. Natsu strabuzzò gl'occhi nel trovarsela davanti all'improvviso e sopratutto di quel contatto erano giorni che si parlavano appena. Lucy lo trascinò fuori nel cortile e uno davanti all'altro, incominciò a guardarlo, il suo cuore batteva impazzito ma doveva calmarsi e dirgli ciò che provava. Natsu la guardò preoccupato "Nashi e su di sopra se-" ma Lucy lo interruppe scuotendo la testa, "non sono qui per Nashi, sono qui per te" affermò decisa Natsu la guardò perplesso. Intanto Grey nel locale si ricordò di aver dimenticato una scatola di bottiglie vuote fuori nel cortile, andò a prenderle ma sulla soglia vide Lucy e Natsu, si fermò scostandosi di lato, non stava bene origliare ma nell'ultima settimana aveva notato un certo sconforto in Natsu e dato che lui non parlava forse quello sarebbe stato l'unico modo per aiutarlo.  Lucy inspirò bene l'aria nei polmoni " mi manchi terribilmente"  soffiò e Natsu si passò una mano tra i capelli, avrebbe voluto urlargli "anche a me" e afferrarla per baciarla con impeto ma si trattenne, rimanendo in silenzio, Lucy si avvicinò a lui "mi manca il tuo sorriso, la tua pelle, i tuoi baci" continuò con voce tremante, Natsu la guardò "Lucy non.." ma Lucy lo interruppe "ti prego ascoltami, io so cosa c'è nel mio cuore" disse lei portandosi le mani sul petto "Natsu io ti amo" soffiò dolce, sorrise aspettandosi un bacio passionale ma non arrivò niente.  Natsu la guardò con un'espressione dispiaciuta e Lucy dopo aver deglutito lo fissò impietrita "perché non corri da me a baciarmi?" chiese straziante, "Lucy non siamo fatti per stare insieme" sibilò lui freddamente, creandole una stilettata di dolore dritto al cuore, "perché dici così?" chiese lei avvicinandosi sempre più, mettendogli le mani sul petto per stringergli la maglia "perché? quella notte d'amore non conta niente per te?"  continuò e Natsu chiuse gl'occhi respirando l'aria per mantenere il controllo, "sei solo confusa"  le bisbigliò portandogli una mano sui capelli biondi, incominciò ad accarezzarla ma ciò non bastò a placare il dolore di Lucy, Natsu si scostò appena  " Non è quello che vuoi" continuò ma Lucy scosse la testa, "ti senti sola e quel ti amo che ti ho detto ti ha confusa, io non sono il tuo sfogo"  Lucy si scostò immediatamente, come poteva pensare ciò? Natsu si passò una mano dietro la nuca "mi dispiace ma io non voglio più soffrire"  concluse ritornando dentro. Grey rimasto tutto il tempo in ascolto riuscì a scansarsi in tempo per evitare di essere beccato, corse dietro al bancone, la sua espressione era totalmente fredda ma Grey aveva la testa affollata di pensieri, che diavolo faceva Natsu?

Lucy andò via in lacrime, l'uomo che amava l'aveva respinta con un contorta spiegazione, Lucy non aveva afferrato bene il concetto di quelle parole, ma una cosa l'aveva capita, Natsu non credeva in lei, non credeva nel suo amore. Decise di ritornare a casa senza salutare Nashi, era meglio non farsi vedere in quel stato.
La serata continuò, il locale sembrava piuttosto affollato ma dietro al bancone, a parte le cameriere non vi erano i due proprietari Natsu era stato trascinato per la seconda volta in cortile quella sera, incrociò le braccia al petto, "cosa c'è?" chiese infastidito, il locale era affollato e Grey voleva perdersi in chiacchiere proprio ora, "c'è che sei un'idiota ok?" sbottò lui, Natsu inarcò un sopracciglio "se volevi insultarmi potevi farlo anche di la"  borbottò, gli voltò le spalle avviandosi verso l'interno, "è per Lucy" disse Grey bloccandolo all'istante. Natsu si voltò verso di lui guardandolo perplesso "io ho sentito quello che è successo prima tra di voi"  gli rilevò passandosi una mano tra i capelli con nervosismo, Natsu rimase in silenzio "non l'ho fatto apposta ok?" si giustificò notando lo sguardo di fuoco che Natsu aveva assunto "perché non me l'hai detto quello che è successo tra di voi?" chiese Grey sconsolato, Natsu strinse un pugno dalla rabbia "non sono affari tuoi" ringhiò iroso "è se mi hai chiamato fin qui per farmi la morale, per dirmi che è stato un errore andarci a letto,  a me non interessa ok?"  "l'errore è lasciarla andare via" soffiò Grey lasciandolo senza parole, Natsu sgranò gl'occhi, era la prima volta che Grey lo appoggiasse riguardo a Lucy, "tu la ami e anche lei ama te, perché fai cosi?"  chiese sofferente, Natsu sospirò  "e per renderla felic-" "la vuoi smettere con questa cosa della felicità?"  ringhiò il corvino con stizza interrompendolo, "di non stare con lei per renderla felice, lo vuoi capire che solo tu puoi renderla tale?" sbraitò stufo dei ragionamenti contorti di Natsu. Ma l'uomo sembrava fermo sulle sue decisioni "non mi ha mai perdonato, e si ora pensa che tra noi le cose potrebbero funzionare ma appena litigheremo lei mi rinfaccerà questo e io... io non so se posso farcela" Grey lo guardò amareggiato, " dice di amarmi ma non hai mai cancellato quel vecchio rancore che finirà per distruggerci e questa volta non potrei accettare di separarmi di nuovo da lei" Natsu lo disse con voce sconfitta e stanca, Grey rimase in silenzio, non sarebbe stato giusto insistere ma non voleva quell'epilogo  "c'è un sacco di lavoro, se non ti dispiace" concluse Natsu in modo vago lasciando Grey da solo.

Lucy tornò a casa, sconfitta e delusa scese dall'auto e  si trascinò verso la porta, aveva dichiarato a Natsu i suoi sentimenti ma questo non era bastato. A pochi passi dalla porta però una voce la fermò, si girò trovandosi davanti Loki, sospirò pesantemente temendo ad un'altra discussione,  lo scrutò accertandosi che Loki fosse lucido e per suo sollievo lo era. Lucy si sistemò meglio i manici della borsa sulla spalla "cosa c'è?" chiese stancamente, erano giorni, per la precisione da quando avevano discusso l'ultima volta, che non lo vedeva e sentiva . Ormai la loro relazione era finita, Loki si avvicinò a lei cautamente "ti volevo chiedere scusa per quello che è successo l'altra volta" dichiarò "avevo bevuto" Lucy annuì, un chiarimento? era questo che voleva? ritornare insieme? ma lei non ne aveva nessuna intenzione, anche se Natsu l'aveva rifiutata di certo non si sarebbe rifugiata tra le braccia di Loki per consolazione. Si strinse tra le spalle preparandosi le parole più adatte da dire a Loki, ma l'uomo le sorrise "è c'è un'altra cosa, mi sono licenziato, ho accettato un lavoro per una grossa multinazionale fuori città, partirò domani e volevo solo salutarti" Lucy rimase scossa, la bocca divaricata e gl'occhi sgranati appena, si amareggiò,  l'aveva ferito così tanto da farlo scappare dall'altra parte del paese, ma Loki la rassicurò " non solo per la nostra rottura, quel posto mi ha cambiato, mi ha reso una persona peggiore, ritornerò a fare quello che mi piaceva, realizzerò i sogni che avevo dimenticato di volere" affermò Loki sicuro,  non perdendo il sorriso  "e se tra noi è finita è solo per colpa mia, sono stata egoista" Lucy scosse la testa, "se è finita è colpa di entrambi" disse sincera. Loki si avvicinò abbracciandola "mi dispiace, i miei sentimenti non sono cambiati per te e avrei voluto davvero renderti felice " le sussurrò e Lucy trattenne le lacrime, ma non per pentimento o senso di colpa, era uscita dal tunnel della confusione, era Natsu quello che voleva al suo fianco, ne era sicura, ma Loki era stato importante per lei e sapeva che quelle parole erano sincere. Loki si staccò "c'è una cosa che devi sapere, ne hai il diritto e so che facendo così ti perderò per sempre ma è il mio ultimo regalo" disse poi con voce affranta, stava facendo la cosa giusta sapendo benissimo che giocava a suo svantaggio ma ormai non gli importava più ragionare da vincente, era stato per colpa di quei modi di pensare se ora non aveva più Lucy tra le braccia. Lucy si fece seria, "tuo padre sapeva tutto fin dall'inizio, della tua gravidanza e che il bambino fosse di Natsu" Lucy sgranò gl'occhi non emettendo un suono, il silenzio calò "addio Loki" disse soltanto lasciandolo perplesso e amareggiato ma non provò a fermarla, aprì la porta di casa scomparendo dietro di essa. Loki sospirò, si aspettava tale reazione,  avrebbe dovuto dirglielo il giorno stesso che Jude gliel'aveva confidato, si mise le mani in tasca avviandosi verso la sua auto, non gli aveva detto la parte più importante ma sapeva che ormai Lucy avrebbe scoperto anche quello. 

Lucy era rimasta accanto alla porta, deglutì e un dolore improvviso allo stomaco l'attanagliò, suo padre lo sapeva? sapeva che sua figlia diciasettenne era incinta e non aveva fatto niente per aiutarla? per starle vicina?  strinse i pungi dalla rabbia tanto da farsi sbiancare le nocche, era furente e voleva scaricare la rabbia per non impazzire, sentì una risata proveniente dal salotto, era di Michelle. Lucy ragionò molto in fretta,  "Michelle" sibilò a denti stretti, lei era l'unica persona che allora sapeva e l'unica che poteva avere contatti con il padre, si diresse come una furia verso il salotto cercandola con gl'occhi, trovandola sul divano intenta a guardare le televisione "ciao Lucy" la salutò lei sorridente ignara di quello che la stava per aspettare, Lucy infatti non ricambiò il saluto, l'afferrò bruscamente per un braccio sollevandola dal divano "mi fidavo di te!" ringhiò lasciandola basita, Michelle strabuzzò gl'occhi  "Lucy cosa c-" provò ma fu interrotta  "come hai potuto?" continuò Lucy strattonandola in preda all'ira "come hai potuto avvisarlo? ti avevo chiesto di mantenere il segreto"  Michelle capì immediatamente a cosa si riferisse, provò a divincolarsi "smettila Lucy mi fai paura"  tentò timorosa ma Lucy era acciecata dalla rabbia non rendendosi conto della morsa dolorosa che stava esercitando sulla donna , "io volevo solo aiutarti" disperò Michelle, Lucy mollò la presa "aiutarmi? come hai potuto pensare che dirglielo a lui mi avrebbe aiutato?" sbraitò,  Michelle si massaggiò il polso "il giorno prima che tu partoristi eri già all'ospedale e così l'ho chiamato avvisandolo che stavi per mettere al mondo il bambino,  pensavo di fare la cosa giusta quando lo contattato, pensavo che si sarebbe preso cura di voi"  Lucy si portò una mano sul viso "non posso crederci" sibilò delusa " ti sentivo piangere tutte le notti, e  lo vedevo che ti mancava anche se non mi parlavi di lui" si giustificò Michelle con le lacrime che scorrevano sul volto, e Lucy non poté fare a meno che guardarla perplessa "che diavolo dici?" sbottò  "non facevi altro che ripetere il suo nome nel sonno, tra le lacrime e io.."  Lucy sgranò gl'occhi, l'afferrò di nuovo ma questa volta con meno forza "di cosa stai parlando?" chiese con urgenza ad una disperata Michelle "mi dispiace Lucy " mugolò lei "Michelle  di chi stai parlando?"  disse meccanicamente Lucy sconvolta, Michelle la guardò sofferente, singhiozzando soffiò  "di Natsu"........

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Capitolo 29
*** 29-sedici anni tra di noi ***


Buon giorno !! volevo chiedere scusa a quelli che si aspettavano il capitolo ieri ma tra il caldo, il lavoro e varie non sono riuscita a finirlo in tempo :(
questo è il penultimo capitolo e (giusto per farvi soffrire un po' di più l'attesa) è un capitolo speciale.
Non proprio un Flash-back ma un Prequel, la vita di Natsu Nashi e Lucy prima del loro incontro.
Spero che l'idea vi piaccia perché io mi sono divertita un sacco nel scriverlo.
Per quando riguarda il prossimo è ultimo capitolo della storia lo pubblicherò fra una settimana esatta, sarà un po' lungo ma pieno di sorprese!!
che altro dire? niente vi lascio alla lettura
un bacione e grazie di tutto!!

SEDICI ANNI TRA DI NOI


Quel sette luglio faceva decisamente caldo, il meteo diceva che l'estate del novantotto sarebbe stata la più calda degl'ultimi dieci anni. Natsu davanti a quel vetro guardava con commozione quel piccolo fagotto innanzi a se, una mano poggiata sulla liscia barriera che lo divideva da sua figlia. Attirò uno sguardo curioso quanto dolce da parte di un'infermiera addetta alla nursery si avvicinò a quel ragazzino dall'aria sconsolata  "ei hai interrotto una gara?" le chiese notando quel completo sportivo, Natsu scosse la testa "niente d'importante" mormorò tenendo lo sguardo sulla piccola, la donna gli poggiò una mano sulla spalla "proprio una bella sorellina" disse materna per poi lasciarlo solo. Natsu sospirò pesantemente,  "non è mia sorella" borbottò senza essere udito dalla donna, ormai lontana.  Avvicinò il volto verso il vetro digrignando i denti dalla frustrazione, stringendo il palmo aperto in un pugno di rabbia, era venuto per loro ma con quelle parole Natsu aveva capito che non  avrebbe mai potuto dargli un'avvenire sicuro, era appena diciottenne, spiantato e con nessun progetto futuro, riusciva a malapena ad prendersi cura di se stesso, come avrebbe mai potuto provvedere per Lucy e la bambina?  ora che era solo poteva lasciarsi andare senza sentirsi ridicolo. Una lacrima solcò il suo viso, "lo faccio per te" sussurrò staccandosi a fatica, un sorriso amaro si dipinse sul volto "ciao piccoletta" per poi voltare le spalle al vetro. Natsu camminava verso gl'ascensori, ogni passo era come un macigno sempre più pesante, voltò lo  sguardo verso il corridoio "Luce" soffiò, non aveva più senso andare da lei, entrò nell'ascensore, un sguardo verso il fondo del corridoio per poi chinare il viso sconfitto, le porte si chiusero. 
Lucy uscì dalla sua stanza, era riuscita a sfuggire al controllo delle infermiere, erano poche ore che aveva partorito e sarebbe dovuta stare a letto,  a piedi nudi percosse il corridoio per poi trovarsi davanti alla vetrata delle culle, si fermò deglutendo, sapeva che rivederla le avrebbe portato solo dolore, aveva già firmato per cedere la bambina ai servizi sociali e non sarebbe più tornata indietro. Si avvicinò lentamente, la candida camicia da notte oscillava al movimento di quei passi leggeri, si fermò tenendo lo sguardo sulla culla numero sette non potendo fare a meno di singhiozzare, faceva così male. Inspirò l'aria tendando di calmarsi, "sei così bella" singhiozzò, tutte quelle certezze si stavano sgretolando, durante tutta la gravidanza aveva scelto di darla in adozione, la bambina avrebbe avuto una famiglia e lei avrebbe potuto realizzare i suoi sogni e progetti ma ora ciò che desiderava era stringersela al petto, almeno per un po', ma Lucy non sarebbe tornata indietro. La piccola dormiva e Lucy avrebbe tanto voluto sapere di che colore avesse gl'occhi, anche se forse era ancora troppo piccola perché avesse già un colore preciso. Si allontanò ritornando in stanza, la bambina sarebbe stata adottata e gl'assistenti sociali le avevano assicurato che avrebbe trovato una famiglia, una mamma e un papà, era questo di quello che aveva bisogno, una mamma e un papà, si ripeté Lucy in lacrime.

~

Il tempo andò via trascorrendo, e le vite di Lucy e Natsu andarono avanti per la loro strade, non s'incontrarono, non si cercarono, andarono avanti tenendo nascosto quel piccolo segreto che univa i due. Ma il piccolo segreto durante quei sette anni era cresciuto, a  braccia incrociate e broncio tipicamente infantile stava seduta nella sala d'aspetto della casa famiglia, all'interno dello studio del direttore vi era la solita coppia pronta per portarsela a casa. Nashi sbuffò sonoramente, in tre anni era la quinta famiglia a cui veniva affidata ed incominciava ad averne già abbastanza, le cose andavano sempre male dato che quei "mamma" e "papà" si rivelavano persone poco attinenti a quelle due figure che Nashi tanto agognava e a sette anni la piccola aveva già capito che forse erano gl'assegni affidatari che portava con se ad' attirare le "premure" se così potevano definirsi, di tali persone. Si tirò su avvicinandosi alla finestra quel giorno di dicembre nevicava fittamente e Nashi si perse a guardare quel biancore, ogni tanto ci pensava a loro. Si era crudele per se stessa farlo,  ma specialmente in quei momenti di solitudine pensava ai suoi genitori, nessuno le aveva mai parlato di loro ma lei lo sentiva che erano ancora vivi da qualche parte, non voleva chiedersi il perché dell'abbandono, quello faceva troppo male. Sospirò sprofondando il mento tra le braccia incrociate poggiate sulla mensola della finestra, era così bella la neve.
"Lucy! ei Lucy mi senti?" chiamò Levy punzecchiando le dita sulla spalla della sua bionda amica "mm che c'è?" rispose lei distratta nel guardare fuori dalla finestra, "tutto ok?" chiese Levy notando una certa malinconia negl'occhi di Lucy, ma ella sorrise "o si e che è così bella la neve" rispose ritornando poi a quello che stava facendo. Levy in piedi al centro della stanza, mani poggiate sui fianchi si guardò intorno notando il disastroso stato in cui la stanza del dormitorio universitario si trovava, scatoloni sparsi ovunque. "non ci credo che fra qualche mese saremo fuori da qui" confermò entusiasta, Lucy si voltò verso di lei sollevando quel pesante scatolone "già" disse felice. Dopo anni di studio ormai la laurea era giunta e Lucy aveva già trovato lavoro, dopo le vacanze natalizie avrebbe iniziato uno stage presso un piccolo giornale potendosi così permettere di vivere da sola, la vita solitaria nella villa del padre non le mancava per niente. Posò la scatola sul ripiano della scrivania avvicinandosi a Levy, un sorriso radioso sbocciò sul suo viso, "sono così felice che ti trasferirai a Magnolia" disse gioiosa e Levy l'abbracciò forte, la ragazza aveva deciso di trasferirsi nella stessa città di Lucy, le voleva così bene da seguirla e iniziare una nuova avventura in una città a lei sconosciuta. Lucy era felice ma riportando lo sguardo su quella finestra qualcosa si animò nel suo cuore, le capitava spesso sotto Nalate di pensarla. La immaginava con un bel vestitino intenta ad addobbare l'albero di Natale, nel conforto di una casa, magari con un bel sorriso sotto gl'occhi amorevoli dai da quelli che per lei erano i suoi veri genitori. Sentì una fitta al cuore, ma non doveva pensarci, erano così che le cose dovevano andare.
Una mano poggiata sulla spalla di Natsu fece sobbalzare il ragazzo, si voltò trovandosi davanti Erza, la donna le sorrise stanca "perché non ti stacchi da quella finestra e vai da papà?" gli chiese con una tono imperativo e Natsu annuì privo di emozioni felici. Si avviò, attraversando i corridoi bianchi dell'ospedale, l'ultima volta che era stato in un edificio simile, era stato sette anni fa, ed era inevitabile pensare alla piccoletta. Arrivò alla porta bussando lieve "papà" sorrise malinconico, Igneel si voltò verso di lui "Natsu" rispose stanco. Natsu si sedette accanto a lui, prese la sua mano massaggiandogliela con amore  "Grandine è molto fiduciosa" snocciolò sicuro di se "la malattia è al primo stadio è quindi ci sono buone probabilità di sconfigger-" "Natsu ho il cancro e non voglio che ti illudi " rispose lui e Natsu chinò il capo difronte a quella bruttissima parola, erano solo pochi giorni che l'avevano scoperto e per Natsu era ancora impossibile che il suo forte papà avesse un male del genere.  Igneel però sorrideva lo stesso, sciolse la presa di Natsu per portagli due dita sulla guancia, sfiorandole con dolcezza "ciò non vuol dire che non lotterò"  e Natsu annuì facendosi forza, "mi prenderò io cura di te papà, e di Erza" Igneel lo guardò orgoglioso, voltò il viso verso la finestra "non trovi che sia bellissima? la neve a dicembre è qualcosa di spettacolare, mi ricordo che da bambino non staccavi lo sguardo dalla finestra"  "si, è vero" rispose lui accarezzandogli i capelli.

~

L'estate cocente avanzava  il suo corso, è quella giornata soleggiata di Luglio non era certo ideale a far da sfondo a un triste addio. Natsu con le mani ben strette al leggio  fissò lo sguardo sulla bara ornata da fiori, lo rivoltò poi su Erza stretta tra le braccia del suo fidanzato, il viso stravolto dalle lacrime era seduta tra la platea della chiesa, sospirò pesantemente per poi farsi coraggio "papà non hai smesso di lottare, ha combattuto fino alla fine " disse con voce ferma a tutta quella gente che era andata a dare l'ultimo saluto a Igneel. Erano passati due anni da quel giorno in ospedale, e da allora la vita di Natsu era stata stravolta da quella terribile malattia, si era preso cura del padre fino all'ultimo giorno. "papà ha perso la battaglia più grande, ma ha sorriso fino all'ultimo momento, non ti dimenticheremo mai" concluse allontanandosi dal leggio, passando la mano sul legno della bara.
Al di fuori della chiesa la gente si apprestava a dare le condoglianze e ritornare ognuno a casa, Grey a braccia conserte si appoggiò alla sua auto aspettando Natsu, Cana sbirciò dal finestrino "perché ci mette così tanto?" chiese preoccupata "sta parlando con Erza" rispose lui. Natsu abbracciò la sorella asciugandole le lacrime "sicuro? potrei sempre restare qui" mormorò lei, ma Natsu la confortò "non preoccuparti" le posò una mano sulla spalla stringendogliela con amore. Erza annuì chinandosi poi verso il sedile posteriore della sua auto "c'è questa, te la lasciata papà" soffiò, Natsu prese in mano quella scatola inarcando un sopracciglio "non so cosa c'è dentro, a me ha lasciato queste" disse poi Erza mostrandogli delle lettere, stringendosele al petto. Natsu annuì vago, le diede un ultimo bacio sulla guancia, raggiungendo poi Cana e Grey.
Grey guidava, lo sguardo verso la strada, Cana seduta sul sedile posteriore si era spostata nel mezzo appoggiando l'avanbraccio  sul sedile del guidatore, il silenzio era piombato in' auto dal momento della partenza,  fece un'occhiata verso lo specchietto incrociando gl'occhi di Grey, dovevano dire qualcosa a Natsu ma in quel momento sapevano che non esistevano parole possibili nel confortarlo, Natsu all'apparenza poteva sembrare forte ma loro due lo conoscevano e sapevano che in  realtà il ragazzo stava terribilmente male. Natsu chinò il capo verso la scatola, per un attimo sorrise tirando fuori quel vecchio libro che suo padre gli leggeva quando era bambino, con il pollice ne sfiorò la consistenza ormai ruvida della copertina, soffermandosi sulle lettere appena sobbalzate del titolo, "Fairy Tail" sussurrò con un filo di voce, lo poggiò tra il suo ventre e la scatola continuando a rovistare all'interno di essa, oltre al libro vi era anche una sciarpa, quella che Igneel gli regalò molti anni fa, una lettera e un mazzo di chiavi, inarcò un sopracciglio nel prenderle in mano, "cosa aprono?" chiese Cana curiosa spezzando il silenzio, Natsu scosse la testa aprendo poi la lettera, all'interno vi erano due fogli, Cana tentò di sbirciare e Grey lanciò occhiate verso Natsu cercando di decifrare l'espressione del suo volto "andiamo in periferia" gettò lasciando sbigottiti i due, fu invano chiedergli il perché, Natsu oltre alla via di dove andare non disse più nulla.
Grey si guardò intorno, Natsu li aveva portati di fronte a un palazzo e dopo di che aveva aperto la porta del retro e poi anche quella d'ingresso entrando e scoprendo uno spazioso appartamento. Cana divertita saltellò intorno a Natsu "wow, tuo padre ti ha lasciato una casa!!  anzi tuo padre ti ha lasciato tutto un palazzo!!" cinguettò applaudendo le mani in' allegria ignorando l'occhiataccia di Grey, non era proprio il momento di gioire in quel modo ma Cana lo ignorò cingendo un braccio intorno al collo di Natsu " che cosa hai intenzione di farci? è molto spazioso" chiese curiosa. Natsu rimase in silenzio, avanzando di qualche passo dando loro le spalle "dovrebbe trasferirsi qua, questo posto è spettacolare!" "la vuoi  smettere" la rimbeccò Grey, bisbigliando, guadagnandosi uno sguardo truce da Cana "che c'è?" berciò stizzita. Natsu sembrò ignorare il battibecco che stava avvenendo tra i suoi amici, ritirò fuori quel foglio in  cui suo padre gli aveva lasciato un ultimo messaggio.

ehi cosa si fa quando si è triste ricordi?  te l'ho insegnato ricordi?
allora fallo, alzati e combatti
sono con te ora e per sempre,
fammi vedere comi vivi la tua vita, parlami del tuo futuro,
trova la tua ragione di vita
fammi ridere da lassù
ti voglio bene papà

aprì il palmo della mano fissando il mazzo di chiavi, notando che dovevano essere tre le serrature da aprire, si avviò verso la porta superando Cana e Grey, sbigottiti di fronte a quello scatto.
Natsu uscì ritornando di fronte al palazzo, capì che la terza chiave era di quello che doveva essere un garage ma quando aprì le porte ed entrò non trovò un semplice spazio ma un'enorme open-space. Raggiunto da Cana e Grey, stupiti allora volta  si guardarono intorno notando l'ampiezza di quel locale "probabilmente era una vecchia officina" ipotizzò Grey chinando il capo e spostando col braccio quella ragnatala che pendeva da una trave. Natsu si girò di scatto verso i suoi amici, ritrovando il sorriso, puntò poi su Gray "potremmo farci qualcosa" esordì strappando una ristata di aspettative a Cana, Grey rimase pacato  "del tipo?" "mm non so, in cosa siamo bravi?" chiese Natsu portandosi una mano dietro la nuca, il gelo calò in quella stanza, "oh dai saremo pure capaci a fare qualcosa" sbottò Natsu. Cana riuscì a sedersi su quello che doveva essere un tavolo da lavoro accavallando le gambe, dopo il liceo lei aveva continuato gli studi e ora lavorava come segretaria nella piccola azienda vinicola del padre, ma quei due spiantati dei suoi amici, dopo ben nove anni non avevano niente di concreto passando da un lavoro all'altro nel corso del tempo. "a parte riuscire a sostenere un alto tasso alcolico e  fare baldoria, non mi viene in mente nulla" disse picchiettandosi un dito sul mento. Natsu e Grey si guardarono ritrovandosi sulla stessa lunghezza d'onda "una bar" dissero all'unisono facendo sobbalzare appena Cana. Natsu incominciò ad agitarsi in modo euforico "io ho da parte qualche soldo e anche tu" spiegò a uno scettico Grey, che dopo l'euforia iniziale ora sembrava essere ritornato al suo stato di pacatezza, "dai" lo incitò porgendogli la mano con il palmo aperto e mostrandogli quel suo sorriso raggiante che sembrava essere sbiadito negl'ultimi mesi. Dopo qualche attimo rimasto a pensare Grey ghignò battendogli la mano con la sua "ci sto" approvò stringendo la mano di Natsu. I tre si misero uno di fronte all'altro, quanto erano quindici anni che si conoscevano?" Cana fu felice per loro, sentirli parlare del proprio futuro, fantasticare su dove sarebbe stato il bancone e i tavoli. Natsu li guardò entrambi, quei due c'erano sempre stati per lui, sopra tutto negl'ultimi due in cui Natsu aveva dovuto affrontare il calvario della malattia del padre. "è ovviamente ci trasferiremo tutti qua" esordì all'improvviso Natsu, Grey approvò con cenno del capo mentre Cana rimase interdetta, una mano tra le perle che portava al collo e lo sguardo incredulo "anche io?" chiese sorpresa, "certo" rispose lui sorridendo chiudendoli in un soffocante abbraccio.
Dopo qualche ora passata all'interno di quel vecchio Garage, i tre decisero che era ora di andare, Cana avanzò uscendo e prima che lo facesse anche Natsu Grey lo fermò poggiandogli una mano sulla spalla "ne sei sicuro?" chiese con voce ferma e Natsu annuì serenamente " Erza andrà a convivere tra qualche settimana e non me la sento di stare da solo in quella casa in cui stavamo insieme a papà" spiegò  passandosi una mano dietro la nuca "tu e Cana siete come fratelli per me e se  papà mi ha fatto questo regalo è perché sapeva che avrei voluto condividerlo con voi" Grey sorrise e Natsu si guardò intorno " ha voluto darmi un  futuro e io non lo deluderò" disse fiero, guardò poi Grey sorridendo d'aspettativa, "e ora facciamo nascere il Fairy tail".

Lucy uscì dalla redazione del Magazine Sorcer, lo sguardo luminoso e un sorriso di vittoria, appena focalizzò Levy le saltò addosso cingendogli le braccia al collo quasi  a soffocarla "c'è l'ho fatta!!" gioì facendo felice l'amica. Quel giorno aveva sostenuto un colloquio di lavoro in una delle più prestigiose redazioni di Magnolia e Lucy l'aveva superato brillantemente. Dopo due anni passati a fare fotocopie e portare caffè ora finalmente poteva aspirare a molto di più, quello stage non era stato appagante come lei l'ho aveva immaginato ma Lucy non aveva mollato, aveva creduto nelle sua potenzialità tanto da tentare un colloquio in quella redazione di alto prestigio. Levy le sorrise felice e Lucy la guardò "potresti provare anche tu, cercavano dei reporter" chiese euforica prendendogli le mani e Levy contraccambiò con uno sguardo perplesso, lei era una fotografa non aveva mai avuto esperienze simili, annuì vagamente "proverò" mormorò non aspettandosi nulla. Ancora rimaste li a guardarsi Levy sobbalzò appena nel ricordarsi un dettaglio "dobbiamo festeggiare" affermò facendo annuire Lucy, le due s'incamminarono verso l'auto " hai già intenzione di dove andare?" chiese non perdendo quel sorriso. Levy sgranò gl'occhi "c'è un nuovo locale aperto da poco, ho sentito due ragazze che ne parlavano sulla metro  e non so perché ma credo che dovremmo andarci" Lucy s'incuriosi "come si chiama?" "non ricordo ma me lo sono scritto sulla man-" ma Levy si bloccò, quel tono felice della voce tramutò in amareggiato nel vedere quella scritta informe e sbiadita sulla propria mano, con il caldo il sudore aveva cancellato il gran numero delle lettere, emanò un sospirò. Lucy non demorse, le prese la mano sgranando gl'occhioni nocciola "fammi vedere" disse arricciando le labbra all'in su "Fai- ta, faira o forse faiil-a" mugugnò nel tentare di risolvere quell'arcano, Levy sbuffò "lascia perdere, andremo da qualche altra parte" sentenziò.

Era arrivato l'inverno di quell'anno, e per le strade si poteva respirare il clima Natalizio. Nashi quel giorno era stata portata al luna park, era felice e impaziente di salire sulle giostre, si guardò intorno visualizzando la biglietteria. Arrivò e tirando su le punte dei piedi si fece vedere a appena dall'addetto "uno biglietto per la ruota panoramica" squittì con la vocina tipica di una bambina di nove anni, a malapena riuscì a mettere le monete su quel bancone troppo alto. L'uomo le mise il biglietto sul ripiano non preoccupandosi di passarglielo e Nashi tentò allungandosi con il braccio di afferrarlo, "aspetta" una voce dietro di lei la bloccò, vide una mano maschile passargli il biglietto e senza voltarsi scappò tenendoselo stretto. L'uomo sorrise di fronte all'imbarazzo di quella bambina "tre per le montagne russe" chiese poi tirando fuori il portafogli. Intanto Natsu a qualche metro più la guardava le montagne russe con enfansi, si voltò vedendo Grey arrivare "perché ci hai messo così tanto!!" sbraitò "c'era coda alla biglietteria, perché non sei andato tu!!" ringhiò Grey sventolando i biglietti, Cana tra di loro, glieli sfilò dalle mani "bambini basta!" scherzò con tono imperativo avanzando tutti e tre per le montagne russe.

~

Un nuovo anno era iniziato e quella fredda mattinata di Gennaio, Nashi ormai tredicenne era seduta sul muretto della scuola, un sorriso le spuntò nel vedere Meldy arrivare, "ei" la salutò lei fermandosi davanti a Nashi, sistemandosi per bene il paraorecchie sulla testa. Nashi ancora seduta inclinò il viso verso l'entrata della scuola, ormai stavano entrando quasi tutti, ma lei probabilmente avrebbe saltato anche quella giornata  "sai oggi dovresti entrare" le disse Meldy attirando la sua attenzione, Nashi la guardò con occhio critico mugugnando un "perché".  Meldy la guardo eccitata "oggi è la giornata di orientamento, verranno alcune persone a parlarci del loro lavoro", Nashi non cambiò espressione, con un balzo scese giù dal muretto battendosi poi la stoffa dei Jeans "è chi verrebbe di così speciale?" chiese atona, Meldy incominciò a fare la conta,  chiuse una mano a pugno e con l'altra andò a toccare il pollice schiudendo le altre dita man mano, il mento leggermente tirato su e gl'occhi inclinati verso l'alto "mmm, allora il capo della polizia di Magnolia, il proprietario dell'industrie mermaid heel e il capo redattore del Sorcere magazine"  disse guardando poi Nashi, sperando di averla convinta, ma Nashi rimase ferma sulla sua posizione. La terza campanella, l'ultima di richiamo, suonò e Nashi diede le spalle a Meldy "io passo" disse soltanto tirando su una mano in segno di saluto. Meldy si corrucciò, Nashi era un tipo così difficile, ma non gli si poteva fare un torto se fosse così poco incline nel avere progetti futuri, la guardò un' altro po' per poi voltarsi e dirigersi verso l'entrata. Nashi aspettò che le porte dell'autobus si aprissero, sali scomparendo dalla visuale della strada. Quando l'autobus svoltò l'angolo, dall'altra parte comparve l'auto di Lucy, la donna parcheggiò in uno dei posti liberi di fronte all'edificio scolastico, scese dall'auto stringendo i manici della valigetta, era un po' tesa, oggi avrebbe dovuto affrontare un'orda di ragazzini affamati di sapere. Scrollò le spalle stringendo poi un pugno innanzi a se "forza Lucy" disse ad alta voce, avviandosi verso l'entrata della scuola.

Intanto era ancora mattina quando Cana seduta di fronte a Grey tentavano di fare colazione, tentavano perché dalla camera del loro coinquilino provenivano urla femminili, e non di piacere. Cana mise su un sorriso beffardo "sta risuccedendo" ghignò sporgendosi oltre a Grey, puntando lo sguardo verso la porta della stanza di Natsu. Grey sospirò esasperato spalmandosi una mano sul viso, lo sbattere della porta  in modo fragoroso, contornato da "vaffanculo stronzo" interruppe i due facendoli voltare verso la camera di Natsu, non si sorpresero nel vedere la signorina di turno marciare a passo di carica verso la porta d'ingresso, aprirla e chiuderla con la stessa enfasi della prima. Grey ritornò verso la sua tazza di cereali, ormai sia lui che Cana non si sorprendevano più di "quello", erano quattro anni che convivevano e "quello" succedeva spesso. Dopo qualche minuto fece la sua comparsa Natsu sbadigliando, i capelli arruffati e una mano intenta a grattarsi il sedere. Si sedette accanto a Grey sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi "buon giorno" esordì versandosi il latte nella tazza, "vedo che anche stavolta il tuo cuore è a pezzi" ironizzò Grey passandogli i cereali, Natsu fece spallucce, "siamo usciti solo due settimane, forse tre" rispose vago, Cana portò il gomito sul tavolo poggiandosi il pugno sulla guancia, lo guardò spiegando le labbra in sorriso, Natsu non riusciva a stare insieme ad una ragazza per più di un mese, era sempre stato così ma pensava che con il tempo questo atteggiamento immaturo sarebbe cambiato, ma ormai trentaduenne pensava che Natsu non avesse speranza. Cana si tirò su " sono in ritardo" disse portandosi alla bocca una fetta biscottata e uscendo di fretta, Grey si stiracchiò "scendo, dovrebbe arrivare Max a momenti" disse a Natsu che rispose un cenno del capo. Rimasto solo incominciò a puntare lo sguardo verso il fondo della stanza, diede l'ultima sorsata alla sua tazza notando quella rivista che Cana lasciava sempre in giro, annoiato dal momento l'aprì sfogliandolo svagatamente, a lui non è che importasse molto di moda. Sfogliò un paio di pagine, vagando con gl'occhi, ma qualcosa lo bloccò in un punto preciso della pagina, sbatté le palpebre più volte nel leggere quella firma sotto un' articolo, "Lucy heartphillia" sussurrò, forse si trattava di un' omonimo? sospirò passando poi le dita su quel nome, sorrise dolcemente, si ricordava dei suoi sogni, le piaceva scrivere e anche se ai tempi gli parlava di romanzi e non giornali, Natsu capì che era proprio lei l'autrice di quell'articolo, richiuse il giornale spingendolo in avanti con le dita, si chiedeva se fosse felice. Si tirò su buttando la tazza nel lavello, erano passati tredici anni, eppure quella fitta al cuore nel leggere solo il suo nome, Natsu l'aveva sentita eccome.

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Anche quell'anno scivolò come l'acqua di una cascata, il ciclo delle stagioni aveva fatto il suo corso, l'inverno era andato e come un battito di ciglia era tornato. Quella sera di dicembre la tenuta degl'heartphillia era addobbata a festa, non che ci fosse un'occasione speciale, ma Jude organizzava spesso cerimonie e festicciole pompose, giusto per sfoggiare le proprie ricchezze. Lucy se ne stava in posa annoiata, un braccio stretto alla vita e l'altro a reggere quel flute di champagne, era stata costretta controvoglia a parteciparvi e contando i minuti non vedeva l'ora di scappare da quello strazio. La vita altolocata non faceva per lei, non riusciva a partecipare ai discorsi poco intelligenti di quelle ragazze vanitose di cui l'alta borghesia purtroppo disponeva, tentò di non sbuffare, sentiva lo sguardo di suo padre addosso. Si limitò a dare la schiena nuda, che quel vestito scopriva quasi interamente, verso gl'invitati,  per guardare il panorama che le vetrate che davano al giardino le offrivano. "la cosa più bella che io abbia mai visto" si sentì dire all'improvviso, inclinando la testa di scatto  trovandosi davanti un' uomo affascinante e di bell'aspetto in giacca e cravatta. Lucy, dopo l'imbarazzo iniziale, annuì "il giardino d'inverno è davvero uno spettacolo" rispose gentile portandosi il flute verso le labbra. L'uomo l'affiancò guardando l'esterno "ma io non parlavo di quello" soffiò guardandola di sottecchi, Lucy deglutì mandando giù quel sorso di Champagne a fatica. L'uomo si voltò verso di lei "Loki" disse semplicemente, stringendole la mano "Lucy" rispose lei. Loki la guardò malizioso, "la figlia di Jude?" chiese e Lucy annuì, ricordandosi che aveva già intravisto quell'uomo negli uffici del padre. Loki tentò di attaccare bottone con frasi e sguardi maliziosi ma Lucy cortesemente si negò, fece per voltargli le spalle ma Loki la fermò sfiorandole in modo lieve il braccio "un paio di occhi come i tuoi non si dimenticano così sai?" soffiò con voce seducente e occhi ardenti, Lucy arrossì, quell'uomo aveva fascino indubbiamente, si staccò silenziosamente voltandogli le spalle, il suo cuore batteva impazzito per l'effetto di quella frase, ma si mise in testa di non farsi illusioni, conosceva gl'uomini come Loki, rampolli di buona famiglia ma con la brutta abitudine di fare le loro donne come oggetti da esporre in vetrina. Loki rimase al centro della sala, le mani in tasca e quel sorriso di sfida, "Lucy" mormorò, non sarebbe passato molto tempo dal loro prossimo incontro.

~

Nashi stava seduta a braccia conserte fissando il muro bianco, inclinò la testa studiando quel tipo seduto a tre posti da lei, dall'aspetto sinistro e dal ghigno insolito dato le manette ai polsi. Nashi ritornò a guardare il muro quando un'agente di polizia arrivò per prenderlo e trascinarlo via da li, ripensando a come cavolo era finita nella stazione di polizia della città. Tirò la testa indietro poggiandola sul muro e sospirò impaziente aspettando che il suo assistente sociale la tirasse via da li, di certo non il posto adatto per una quindicenne. Al di la del muro Natsu arrivò trafelato, si guardò intorno marciando poi a passo di carica verso la reception "mi scusi starei cercando Redfox" farfugliò agitato ma la voce dello stesso Gajeel lo fece voltare all'istante. Natsu strabuzzò gl'occhi nel vederlo dietro le sbarre della cella provvisoria della caserma, si avvicinò a lui con un'espressione dubbiosa "Gajeel che ci fai qui? mi ha chiamato la polizia facendomi il tuo nome" chiese laconico, Gajeel sbuffò "questi poliziotti bastardi, stavo acciuffando Racer quando mi hanno arrestato per disturbo alla quiete pubblica" Natsu si portò una mano sul viso, erano anni che lo conosceva e non era nuovo a questo tipo di cose, la sua indole distruttiva non era mutata con il tempo  "è comunque ci hai messo anche tanto, testa calda!! sono ore che ti aspetto" ringhiò il corvino stringendo le sbarre tra le mani, Natsu assottigliò lo sguardo "perché cavolo hanno chiamato me?" sbraitò infastidito "perché nel portafoglio avevo solo il biglietto da visita del Fairy Tail" ringhiò, si fece poi calmo all'improvviso sfoggiando un ghigno "non è che mi pagheresti la cauzione?" chiese irritando Natsu a tal punto da fargli tremare un' occhio dal nervoso.
"sei una testa di ferro, ti ci farei marcire qua dentro" Nashi inclinò il viso sentendo le urla che provenivano al di la del muro, curiosa dalla sfilza di epiteti che sentiva provenire a poca distanza da lei volle sporsi per vedere dall'altra parte ma prima che potesse farlo una voce la chiamò "Ashley?"  Nashi si girò di scatto trovandosi davanti l'agente capo, in mano una cartella e le sopracciglia aggrottate  "night club?" chiese alla ragazza, Nashi sbuffò. Quel pomeriggio era riuscita a trovare un lavoretto, lei non aveva genitori che le davano la paghetta mensile, gl'affidatari di quel periodo si preoccupano solo dello stretto necessario, una casa, un piatto per non morire di fame e i vestiti ripassati degl'altri figli e Nashi a quell'età incominciava a desiderare di più di una maglietta bucata. Il lavoro in questione era semplice volantinaggio. Peccato che i volantini in questione pubblicizzavano un Night aperto da poco in città e la ragazza, essendo minorenne, era stata portata direttamente alla polizia quando per sfortuna, aveva dato quel volantino in modo sorridente proprio a un poliziotto in borghese. Fortunatamente quell'agente sembrava una brava persona si sedette accanto a e spiegato il malinteso, ovvero che Nashi non fosse una baby squillo, l'accompagnò gentilmente verso la segreteria, il suo assistente sociale la stava aspettando la. Strada facendo l'uomo la guardò con tenerezza, poteva avere l'età di sua nipote, "perché un lavoro? i tuoi affidatari dovrebbero ottenere degl'assegni mensilmente" le chiese e Nashi roteò gl'occhi al cielo "a quanto pare non sono abbastanza per tutti" ironizzò, era consapevole che di quei soldi, solo una piccola parte le veniva data ingiustamente, i suoi "genitori" di turno avevano tre figli e anche una certa tendenza al lusso. Arrivarono davanti alla segreteria "aspetta" le disse l'agente capo regalandogli con affetto una ciambella rubata da una scatola di un collega, Nashi accettò di buon grado, anche i dolci erano una cosa rara in quella casa, tutti fissati con la linea. L'uomo le poggiò una mano sulla spalla, forse era sbagliato dirle una cosa del genere, ma aveva potuto vedere la sofferenza negl'occhi di quella ragazzina e voleva in qualche modo aiutarla "potresti provare con l'emancipazione" le consigliò, Nashi inarcò un sopracciglio, non sapeva cosa fosse, "ai sedici anni compiuti puoi chiedere a un giudice il permesso di prenderti cura di te stessa da sola e legalmente" le spiegò, Nashi annuì silenziosa, l'idea era allettante ne avrebbe parlato subito con l'assistente sociale. L'uomo la guardò sorridente "ei Roubaul!, ci sono due idioti di la che non fanno altro che litigare, cosa faccio,  arresto quello che è venuto a pagare la cauzione all'altro?" intervenne un giovane poliziotto, Roubail sospirò pesantemente, dopo anni e anni di servizio e  a pochi mesi dalla benedetta pensione gli toccava ancora avere a che fare con certi imbecilli "arrivo" disse soltanto, salutò Nashi scompigliandole i capelli.

Era una sera di marzo dello stesso anno, il Fairy Tail era affollato come al solito e Natsu era il protagonista ignaro di una discussione a un certo tavolo. Un gruppetto di ragazze ridacchiavano e parlottavano tra di loro di quei due baristi dall'aspetto niente male, Lisanna più volte aveva lanciato sguardi maliziosi verso Natsu senza che lui, indaffarato nel servire i clienti si fosse accorto di niente. Quando ebbe un' attimo di sospiro si poggiò al bancone con i gomiti, vagò con gl'occhi finché non si trovò davanti Lisanna sorridente, si avvicinò cauta con una punta d'imbarazzo ma riuscendo a sostenere lo sguardo di Natsu "ciao" disse timidamente e Natsu le rispose sorridente. Lisanna si spostò una ciocca di quel taglio decisamente troppo corto per una ragazza, dietro l'orecchio " c'è una scommessa che vorrei vincere" gli disse soltanto suscitando in lui una divertente curiosità. Erano ormai le due notte, il Fairy Tail stava ormai chiudendo, Grey era tornato a casa e nel locale erano rimasti solo Natsu e Lisanna, i due, pause dell'uomo permettendo, avevano parlato tutto il tempo e Natsu era rimasto colpito da quel tipino, e da quel modo furbetto di fare. Lisanna si tirò su dallo sgabello " grazie, per avermi fatto vincere" gli disse sorridendogli in modo dolce, "o di niente, mi piace aiutare le donzelle in difficoltà" scherzò lui. Lisanna rise, si morse poi un labbro in modo malizioso "sai, avrei potuto scegliere il tuo collega" confessò e Natsu assecondò quel sorriso "ma hai scelto me" rispose provocante. Lisanna annuì, lo salutò con un bacio sulla guancia "ciao" soffiò allontanandosi, ma prima che potesse uscire Natsu si tirò su avvicinandosi a lei "passerai trovarmi qualche volta? è stato bello stare con te" disse creandole dolci aspettative e Lisanna s'illuminò "promesso" . Lisanna uscì da quella porta mantenendo la promessa.

una notte come tante d'inizio estate, Lucy si svegliò in piena notte, scostò il braccio di Loki dal suo ventre, liberandosi dall'abbraccio, scese in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Con il bicchiere in mano si portò verso la finestra scrutando il cielo notturno, quella notte il cielo era tempestato di stelle e Lucy rimase un po' di tempo a guardarle, quell'insonnia le capitava ogni anno intorno a quel periodo, era inevitabile pensare a lei. Nonostante i sedici anni passati, Lucy non l'aveva mai dimenticata, avrebbe anche voluto cercarla ma sapeva che era ingiusto, quella bambina ormai adolescente aveva una famiglia accanto a se che l'aveva cresciuta con amore, e chi era lei per stravolgergli la vita di punto in bianco? era sua madre ecco chi, una madre che l'aveva lasciata. Ritornò nella stanza abbracciandosi stretto Loki, un' abbraccio non era ideale con il caldo che faceva, ma Lucy ne aveva bisogno.

Stesso cielo, stessa ora, Natsu disteso sulla sdraio del suo cortile, con il naso all'in su cercava risposte dalle stelle, la sua vita andava benone, le cose con Lisanna procedevano per il verso giusto prospettandosi una storia diversa dalle altre, se di storie si poteva parlare, Il fairy Tail andava a gonfie vele e Grey e Cana erano sempre li a sostenerlo, insieme ad Erza anche se a distanza. Doveva sentirsi completo ma qualcosa gli mancava, un pezzo di cuore che aveva lasciato in un' ospedale tanto tempo fa, " fra tre giorni farai sedici anni"  soffiò con voce triste, ogni anno puntuale quel ricordo ritornava ad affliggerlo, era andato avanti con la sua vita ma non si era mai dimenticato di loro.

Quella notte d'estate era decisamente calda, Nashi con le mani dietro la testa era sdraiata sul tetto di casa, il russare di quella specie di facocero in  stanza con lei, figlio dei suoi affidatari, non la faceva dormire o forse era la tensione la causa scaturante di quella insonnia. Domani avrebbe incontrato suo padre, e cercato poi sua madre, non se lo ammetteva ma la cosa le metteva ansia. Chiuse gl'occhi beandosi di quel soffio di vento fresco, sorrise d'aspettativa preannunciandosi già il gusto dolce della libertà.

Era il quattro luglio, quel mattino Natsu e Grey si trovavano in cucina per fare colazione, Cana dormiva ancora. Natsu sbadigliò sonoramente mentre Grey focalizzò l'attenzione sull'oroscopo del giorno, "o dai, Cana ha contagiato anche te con questa mania di oroscopi e tarocchi?" pigolò Natsu contrario a quel genere di cose,  Grey fece spallucce "non devi prenderlo sul serio" rispose, ma Natsu notò quel ghigno compiaciuto e incredulo  a fine lettura. Curioso chiese "buone notizie?" e Grey scrollò le spalle "è ancora presto per dirlo ma un piccolo incidente stravolgerà la vostra vita in meglio"  lesse ad alta voce il suo segno, Natsu aggrottò la fronte,  come faceva un'incidente portare cose positive? "ei vuoi sapere il tuo?" chiese ricevendo un "no" come risposta "l'incontro del destino direttamente dal passato che cambierà il vostro futuro" lesse lo stesso Grey, ignorando la smorfia di Natsu. Il campanello suonò "Max è arrivato presto oggi" notò Grey lasciando la rivista sul tavolo e dirigendosi verso la porta. Natsu lanciò un' ultimo sguardo a quella rivista, pensando che ci voleva un traduttore per capire quei specie di messaggi in codice, il passato ormai è passato, non può più cambiare il futuro pensò dirigendosi verso la porta, quell'idiota ci stava mettendo troppo con Max, come se fosse la prima volta ad occuparsene. Scese le scale incominciando a imprecare " Grey che cavolo combini si può sapere che...""  ma s'interruppe nel vedere quella ragazzina così carina dietro la sua porta, "ecco io sto cercando Nastu dragneel" disse lei timidamente "sono io dimmi pure" rispose lui, probabilmente doveva essere una giovane scout, di quelle che vendevano i biscotti porta a porta, e lui magari era stato selezionato per una fornitura annuale, pensò. " tu ? tu sei Natsu ? " balbettò lei " si proprio io " rispose lui sorridente, tutto sotto lo sguardo curioso di Grey. Nashi fece un profondo respiro prima di guardarlo con un sorriso imbarazzato  dettato dalle circostanze  "be ecco tu .. tu.. o insomma io sono tua figlia..." ...........

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Capitolo 30
*** 30- un lieto fine per Nashi ***


EI!!  buona sera a tutti !! c'è l'ho fatta!!! questo è l'ultimo capitolo della storia, e questa settimana a livello lavorativo è stata terrificante, ho avuto pochissimo tempo nel scrivere e non pensavo di fare in tempo, ma fortunatamente c'è l'ho fatta, e sono anche contenta di come sia uscito il capitolo.
Prima di lasciarvi al gran finale volevo ringraziare tutti, ma tutti tutti, non tralasciando nessuno!!
A tutti quelli che hanno recensito, che sia stato un capitolo o più di uno
a quelli che hanno messo la storia tra preferiti/seguiti/da ricordare
e anche a chi ha letto semplicemente!
Questa storia è stata il frutto di tutto il tempo passato a leggere romanzi rosa, vedere telefilm  teen drama e le varie fantasticherie che il mio cervello crea quando conosco qualcuno (si lo so sono pazza, ma chi non immagina qualcosa di schifosamente romantico e contorto quando conosce una persona interessante?"). Sono veramente felice di aver terminato la storia e di non averci messo secoli, sono contenta del risultato, non mi sarei mai aspettata tante recensioni e tante persone nel leggerla. Detto ciò mi farebbe piacere nel ricevere Recensioni o anche messaggi privati per sapere se il finale era quello che vi aspettavate, spero di non avervi deluso!!
un bacione e magari chissà.. alla prossima?

~Di Natsu. Lucy lasciò la presa dalle braccia di Michelle indietreggiando di qualche passo ad occhi sgranati al suono di quel nome, di Natsu, le aveva detto lei lasciandola con lo sguardo perso nel vuoto e un'espressione sconvolta. Lucy era così confusa da non sentire più i lamenti e le scuse ripetute  di Michelle, la donna la guardò dispiaciuta " ero solo una stupida ragazzina ingenua pensando che con una telefonata avrei sistemato tutto" si giustificò e solo dopo qualche minuto Lucy tirò su lo sguardo focalizzando l'attenzione in lei, "quando è successo?" ebbe solo la forza di chiedere, con un filo di voce. Michelle la guardò notando che non sembrava più arrabbiata, ma avvilita "il giorno prima che  partoristi" rispose incominciando a raccontarle poi di come aveva recuperato il numero telefonico di Natsu, con furbizia era riuscita ad averlo tramite la Fairy High. L'aveva chiamato, una conversazione di pochi minuti in cui Michelle gli rivelava le condizioni di Lucy e l'ospedale in cui si trovava "lui non mi disse niente se non un grazie prima di chiudere la chiamata" continuò Michelle, "quando ho visto Nashi dietro la tua porta quel giorno, pensavo che fosse venuto a prendervi" soffiò incerta, non voleva spezzarle il cuore più del dovuto. Lucy si ricordò di un dettaglio seguito poi da molti altri,  la guardò triste "era venuto" sentenziò lasciando Michelle incredula. Lucy si sedette accanto a lei, occhi negl'occhi e mani intrecciate,  Michelle la guardò con pena, "ne sei certa?" chiese e Lucy annuì affranta "sapeva il giorno del compleanno di Nashi" rispose con voce rotta dal dolore. Michelle le passò una mano sulla spalla facendola poi scorrere su e giù per il braccio stringendosela al fianco "mi dispiace non volevo farti arrabbiare" ma Lucy scosse la testa tenendola appoggiata al petto della donna " sei stata l'unica a volermi aiutare,  papà sapeva tutto dall'inizio e non ha mosso un dito per me e Nashi" mugolò non riuscendo a trattenere le lacrime, Michelle sospirò pesantemente, conosceva anche lei i modi autoritari di suo zio ma mai lo avrebbe  immaginato capace di tale freddezza e insensibilità , non disse a voce ciò che pensava al momento dell'uomo non era di certo d'aiuto a Lucy. Le posò l'altra mano sulla testa circondandola in un abbraccio materno, capendo il perché di quella sfuriata iniziale, "come credi che l'abbia saputo?" chiese con voce ovattata e Lucy scosse la testa, le lacrime le impedivano di parlare. Si tirò su sciogliendo l'abbraccio con Michelle, la donna le asciugò le lacrime con le mani "non piangere più" soffiò trattenendo a stento le lacrime a sua volta, vedere Lucy in quelle condizioni la spezzava "l'hai superato quel dolore, ormai è morto e sepolto, oggi sei felice e non devi permettere al passato di rubarti ciò, ok?" continuò dolcemente non perdendo il sorriso., Lucy sospirò riempendo i polmoni con tutta l'aria possibile. "Natsu era venuto, era venuto da me" esordì una disperata Lucy con voce flebile stringendo le spalle , Michelle con espressione dubbiosa si portò una mano a reggere il mento  "perché credi che sia andato via senza dirti niente?"  chiese curiosa, quell'atteggiamento non aveva senso per lei. Lucy chinò il viso non rispondendo concentrandosi su una cosa che era sfuggita a Natsu quel giorno all'ospedale, Michelle arricciò le labbra pensando a varie ipotesi  "forse ha avuto paura e nonostante la buona volontà nel venire, il panico a preso il sopravvento" ipotizzò  con la mano ancora sul mento,  picchiettandosi un dito sulla guancia, ma Lucy tirò su il volto guardandola con occhi scuri, la sua espressione era cambiata non era più triste e desolata ma qualcosa di molto più pericoloso si era acceso in lei " è stato mio padre a fermarlo" sibilò lasciando Michelle attonita. Lucy si tirò su di scatto, doveva andare immediatamente da lui e strappargli la verità su quel giorno di sedici anni fa, Michelle allungò una mano verso di lei "aspetta come fai a dirlo?" "Natsu parlava di scelte, diceva che l'aveva fatto per noi perché pensava che fosse la cosa giusta, ma non sarebbe mai venuto fin li se l'avesse pensato dall'inizio" farfugliò aprendo la porta di casa, Michelle tentò di andargli dietro ma Lucy la fermò "devo farlo da sola" disse soltanto andando via non lasciando a Michelle altra scelta.

Jude era nel suo ufficio, intento nello studio di alcune pratiche, sollevò il viso nel sentire il rumore della porta aprirsi. Lucy fece la sua comparsa camminando poi verso di lui, camminava lenta e pacata ma dal viso non sembrava trasparire nessuna espressione positiva, Jude la studiò attentamente, "dovresti chiedere il permesso prima di entrare" la rimproverò ritornando a fare ciò che stava facendo prima. Lucy si fermò davanti a lui "e tu papà? tu c'è l'hai chiesto a noi il permesso di entrare nelle nostre vite? di interferire nelle nostre scelte?" chiese con voce piatta stringendo il manico della borsa, lo sguardo puntato su di lui. Jude continuò a vagare con gl'occhi sui fogli lasciando firme qua e la "è stato Loki a licenziarsi non l'ho di certo allontanato io, per me era un buon partito e te lo sei lasciato sfuggire così" la rimbeccò non degnandola della sua completa attenzione. Lucy fece un sorriso tirato, di scherno " già, Natsu invece non l'ho era" gettò con ironia, Jude si fermò, bloccato da quel nome, tirando su di scatto il viso la guardò con aria severa e fredda,  Lucy invece ricambiò con disprezzo "come l'hai scoperto? ti hanno forse chiamato dall'istituto? o  dall'ospedale?" farfugliò agitata, voleva saperlo ma la risposta che Jude le diede, l'addolorò ancora di più, "l' ho saputo fin dall'inizio, ti ho fatta controllare appena sei andata via di casa, non sono mai stato uno stupido e sapevo che mi stavi nascondendo qualcosa" Lucy sentì una stilettata dolorosa  al cuore, non solo per quella rivelazione, ma per il tono in cui Jude l'aveva buttata fuori, freddo e distaccato. Calò il silenzio in quella stanza, il tempo che Lucy assorbisse tutto di quella frase,  i suoi occhi si fecero scuri  "tu lo sapevi, lo sapevi dall'inizio e per tutto questo tempo non hai fatto niente per me" ringhiò disperata, la voce di Luy si spezzò, quel dolore era troppo per non riuscire a trattenere le lacrime, ma Jude rimase comunque impassibile non toccato da quel dolore "invece ho fatto molto, per tutti e tre" ribatté asciutto. Lucy lasciò correre le lacrime sul viso senza asciugarsele, ciò che aveva intuito a era vero "sei venuto quel giorno vero? il giorno in cui ho dato alla luce Nashi" chiese in modo retorico ricevendo come risposta uno sguardo rassegnato, Jude ormai non poteva più nasconderglielo "e non eri l'unico, c'era anche Natsu" continuò Lucy sventolando una mano in modo agitato verso di lui. Jude si scostò dalla scrivania, si tirò   strusciando la sedia sul pavimento per poi raggiungere le vetrate, le braccia intrecciate dietro la schiena e lo sguardo austero rivolto verso il panorama " ero venuto ad accertarmi che dessi in adozione il bambino,  quando l'ho visto" rivelò con voce ferma "era li davanti alle vetrate e io mi avvicinai osservandolo, non dimenticherò mai il modo in cui guardava sua figlia" Lucy non disse niente, dalla sua bocca uscivano solo suoni strozzati dovuti a quel pianto, le lacrime copiose che scendevano dal viso le impedivano l'uso della parola. Jude ruotò il volto verso Lucy, "era venuto a prendervi, anche se lui non me l'aveva detto l'avevo capito" Lucy sospirò pesantemente "che cosa hai fatto?" chiese disperata. Un sorriso amaro si dipinse sul volto dell'uomo "gli ho detto che era solo un ragazzo e avrebbe potuto godersi la vita in un altro modo, che non c'è l'avrebbe fatta a fare il padre, gli ho offerto perfino dei soldi, ma lui niente, era fermo sulla sua scelta" . Lucy si portò le mani sul cuore "Natsu" soffiò con voce rauca e spezzata dal dolore, si asciugò le lacrime con i palmi delle mani aspettando in silenzio ciò che il padre avesse ancora da dire. Jude si passò una mano tra i capelli nervosamente, la sua freddezza si stava in qualche modo intaccando " così gli ho detto che non era alla tua altezza, che lui non ti avrebbe mai fatto felice" Lucy spezzò definitivamente quel silenzio, " eccome se l'avrebbe fatto " rispose fiera di Nastu. Non pianse più, gli voltò le spalle ma prima che potesse uscire suo padre la fermò a parole "ho fatto quello che era giusto fare" sentenziò facendo aumentare la rabbia in Lucy, "giusto fare?" ripeté sarcastica, voltandosi  si avvicinò a lui non temendolo, con sicurezza "forse era giusto per te, hai diviso le vite di tre persone solo perché la mia non andava sulla stessa lunghezza d'onda della tua" sbottò inviperita puntandogli un dito contro "abbiamo chiuso Papà" concluse poi avviandosi verso la porta definitivamente. Ignorò gl'ordini e le urla  di Jude nel ritornare indietro, non l'avrebbe più assecondato, ormai non ne aveva più timore ma solo pena.

Un nuovo giorno sorse, era pomeriggio quando Nashi seduta al bancone del Fairy Tail guardava accigliata Grey "e non ha detto nient'altro?" chiese interrogativa, Grey scosse la testa poggiando i gomiti sulla superfice in legno "ha detto che voleva stare un po' da solo" spiegò a una Nashi interdetta. La ragazzina poggiò il mento sul suo pugno chiuso rimuginando a ciò che era successo qualche attimo fa, lei che entrava raggiante al Fairy Tail in cerca di Natsu non trovandolo, Grey le aveva spiegato poi che Natsu si era diretto al campetto. Nashi ancora pensierosa spalancò un sorriso nel vedere Lucy  giungere verso di lei "ciao" la salutò gioiosa. Lucy puntò verso di lei stringendola forte e mozzandole il fiato tanto da lasciarla perplessa "mamma che-" "dove Natsu?" chiese con il sorriso sulle labbra lisciandole una ciocca di capelli. Grey e Nashi la guardarono sbigottiti "al campetto" rispose laconica "ma aspetta ha detto di voler restare sol-" provò Nashi slanciando una mano in avanti, ma Lucy era già uscita.  La ragazza roteò solo la testa scrutando Grey a occhi sgranati contraccambiando lo sguardo con l'uomo.

Col sorriso sulle labbra e il cuore che batteva forte, Lucy si dirigeva a grandi falcate verso il campetto, questa volta sarebbe stata lei ad andare a prendere il suo amore, si, perché Natsu era l'amore della sua vita e questa volta niente le avrebbe impedito di stare con lui. Dopo essere uscita dallo studio di suo padre Lucy era tornata a casa, e per tutta la notte aveva pensato a Natsu, lui l'amava allora, e l'amava ancora e lei doveva dimostragli che era così anche per lei.
Si bloccò all'improvviso nel vederlo, girato di spalle intento a palleggiare svogliatamente, Lucy inspirò l'aria per riempirsi i polmoni, gonfiò il petto e con sguardo sicuro si portò verso Natsu.
Il giovane avvertì dei passi, girò il capo e nel vedere Lucy sobbalzò appena, leggermente sorpreso nel vederla. Chinò poi lo sguardo verso il prato smangiato dal terriccio, giochicchiando con il pallone e abbozzando un sorriso "avevo detto all'imbecille di non voler vedere nessuno".  Lucy sopirò unendo le mani tra di loro, avvicinandosi a lui "perché sei qui?" chiese poi guardandola intensamente, "te lo devo dire un'altra volta, e tu devi solo starlo a sentire" disse  sicura, Natsu sgranò gl'occhi e Lucy si avvicinò un po' di più a lui azzerando le distanze, "io ti amo e non mi arrenderò finché non staremo insieme" soffiò cercandogli le labbra, Natsu si lasciò sfiorare dalla sua bocca, inebriandosi per un istante di quel profumo che lo faceva impazzire "non basta solo questo" emise con un filo di voce, ma Lucy incominciò ad accarezzarlo, sul viso, sulle braccia con tocchi morbidi e sensuali "si che basta amore mio" soffiò con passione. Inconsciamente Natsu sorrise facendosi trasportare dalle emozioni che solo Lucy gli dava, ma un' immagine nella sua mente comparì, lui che teneva i polsi di Lucy stretti tra le mani e lei che le urlava in lacrime tutto il suo rancore. Quante altre volte sarebbe successo?
S'incupì a tal punto da scostarsi "no, non basta" mormorò flebile, "quell'odio per averti lasciata non l'hai mai cancellato, ogni volta che litigheremo tu lo tirerai fuori e io.. io non potrò sopportarlo" si passò una mano dietro la nuca con espressione amareggiata, la donna  scosse il capo, ma non servì a trattenerlo, Natsu le diede le spalle intento ad andarsene. Lucy stese una mano invano "no, Natsu aspetta ti prego" tentò con disperazione, ma Natsu avanzò senza ascoltarla, Lucy chinò il capo stringendo i pugni dalla rabbia, perché faceva così?? lui l'amava, lei lo amava, perché doveva rendere tutto così difficile? doveva fermarlo non poteva andare via così.
Natsu proseguì nel camminare finché non percepì un colpo proprio sulla sua spalla, sobbalzò nell'impatto improvviso con il pallone. Si girò di scatto strabuzzando gl'occhi "che diamine?" ringhiò verso Lucy, "so tutto!" sbottò lei allargando le braccia lasciando Natsu perplesso "Natsu so tutto, eri venuto a prenderci, perché non me l'hai mai detto?" continuò avanzando verso di lui. Natsu sorrise amaramente non guardandola direttamente "perché? cosa sarebbe cambiato? io vi ho lasciato in quell'ospedale non cambiando la storia" si strinse nelle spalle portando le mani a fregarsi le braccia, lo sguardo deluso ma Lucy si avvicinò nuovamente  a lui "Natsu io ti ho perdonato"  e prima che Natsu potesse ribattere con quello che Lucy già sapeva, l'ho interruppe prontamente "e non perché ho saputo questo" mise in chiaro creando in Natsu una smorfia basita. Lucy sorridendo gli circondò il braccio con il collo, tirandosi su appena con le punte e avvicinando il volto al suo,  specchiandosi negl'occhi di Natsu che nel fra tempo le aveva poggiato le mani sui fianchi per tirarla a se "non mi serviva saperlo" mormorò Lucy solleticandogli il torace con le dita "non mi lasciare di nuovo, cambiamo la storia" disse prima che Natsu le afferrasse il viso tra le mani e la baciasse con trasporto. Si baciarono intensamente, Natsu si scostò poggiando la fronte contro la sua, il viso ancora tra le mani e gl'occhi persi in quelli cioccolato della compagna "ti amo Luce" sussurrò facendola sorridere come non aveva mai fatto. Ritornarono a baciarsi, ma si dovettero staccare a causa di quell'improvviso colpo di pallone all'altezza delle spalle di entrambi  "ei" brontolarono all'unisono. Di fronte a loro, poco distante, Nashi li guardava seria, le mani sui fianchi e il volto contratto in una smorfia semi disgustata "dico lo sapete quanto possa essere raccapricciante vedere i propri genitori sbaciucchiarsi in quel modo?  potrei avere un trauma della crescita" ironizzò fintamente infastidita, Lucy mugolò qualcosa, più che altro rantoli e Natsu rimase perplesso, quel poco giusto il tempo di afferrare Nashi e tirarsela contro per stringerla insieme a Lucy. Una risata cristallina da parte di Nashi, placò qualsiasi timore che si era creato in Lucy, per un attimo aveva pensato che la ragazza non avrebbe accettato una relazione tra lei e Natsu, se sole avesse saputo tutto quello che aveva combinato nei mesi scorsi...

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Quel giorno di luglio era caldo, decisamente caldo, e il meteo annunciava l'estate più torrida degl'ultimi diciasette anni.  Erza con occhio critico e precisione diede il tocco finale con alcuni ciuffetti di panna qua e la, si portò poi le mani sui fianchi, guardando con fierezza quell'enorme torta tutta panna e fragole.
"Meravigliosa, come sempre" nel sentire la voce di Gerard, Erza si girò di scatto per poi annuire sorridente "ho mancato a quella dell'anno scorso, è il minimo per farmi perdonare" disse ritornando a studiare attentamente la torta, ma le mani di Gerard intorno a suoi fianchi la fecero desistere "non parlavo della torta" le soffiò in un orecchio attirandola a se, premendosela al petto. Erza increspò un sorriso, poggiò la saccapoche sul tavolo per intrecciare le sue mani a quelle dell'uomo. Erza sospirò felice, erano passati tre mesi da quel giorno in aereo porto e il loro amore andava ancora a gonfie vele "dovremmo andare" brontolò con poca voglia strofinando il naso sulla sua guancia liscia. Gerard scrollò appena le spalle, la strinse ancora più forte per poi liberarla dalla morsa con cui la teneva legata a se "ci penso io" la rassicurò,  prese la torta con cura spostandosi verso un'altra sala, li l'avrebbe inscatolata. Erza diede una sistemata sul bancone passando uno strofinaccio e buttando gl'attrezzi sporchi nella lavastoviglie, si guardò intorno e si diresse verso l'uscita per raggiungere Gerad, arrivata all'interruttore del locale  si voltò lanciando un ultimo sguardo al laboratorio della sua pasticceria. Un'espressione orgogliosa le si dipinse sul viso, avevano inaugurato un mese fa e da allora le cose erano andate sempre meglio, gl'affari andavano bene ed Erza ne era più che felice, presto avrebbe risaldato il debito con Gerard, anche se l'uomo le aveva ripetuto fino allo sfinimento, che quei soldi erano un regalo e non un prestito. Arrivata alla sala del negozio vide Gerad intento a legare quel grosso fiocco rosa sulla scatola "stupendo, come sempre" esordì la rossa avvicinandosi a lui. Gerad le sorrise radioso,  quell'oscurità del passato sembrava affievolirsi ogni giorno sempre più, "sto migliorando lo ammetto" gongolò concentrandosi poi sul fiocco, ma Erza gli portò una mano sul viso, accarezzandolo con amore "non parlavo del fiocco".

"ei stupido non lo vedi che è storto!" ringhiò Natsu a braccia conserte, Grey si girò meccanicamente, con le braccia tese e lo striscione in mano lo guardò truce, sibilò gelido "perché non lo fai tu allora? idiota" i due continuarono la loro sfilza di epiteti e insulti sotto lo sguardo atono di Juvia e Lucy. La prima sospirò esasperata mentre la seconda si avvicinò come una furia ai due "volete farla finita babbei! Nashi presto sarà qui e ancora dobbiamo finire con gl'addobbi!!"  ringhiò a denti affilati, la sue espressione ricordava uno squalo in quel momento. Grey finì di attaccare lo striscione, scese dal bancone con un salto picchiettandosi le mani tra di loro, Juvia lo raggiunse amorevole passandogli un bicchiere d'acqua, Grey notò lo sguardo turbato della donna "tutto bene?" chiese interrogativo, Juvia scrollò le spalle " e che mi sembra che mia stia sfuggendo qualcosa" ma poi sorrise scuotendo la testa "non farci caso" disse sventolano una mano dall'alto al basso.

Nashi camminava a fatica con un certo timore, Wendy dietro di lei con le mani sui suoi occhi "si può sapere che stai facendo?"  chiese perplessa avanzando con passo insicuro, ma Wendy rispose con un risolino mal trattenuto, la fermò di colpo "arrivati" esclamò Wendy, lasciandole gl'occhi liberi. Nashi li aprì trovandosi davanti alla porta del Fairy Tail, storse il naso voltandosi verso Wendy " Perché qui?" chiese stranita, e Wendy spiegò le labbra in un sorriso, Nashi inarcò un sopracciglio per poi inclinare la testa di lato "l'hanno fatto di nuovo" sentenziò con una punta di soddisfazione. Wendy portò le mani dietro la schiena "ti fingerai almeno sorpresa?" chiese dolce e Nashi annuì, spinse la porta del Fairy Tail trovandosi nel mezzo di una festa sorpresa, la sua festa di compleanno.

La festa andò avanti con allegria, Levy, Lucy ed Erza, una accanto all'altro parlavano del più e del meno, Levy improvvisamente si portò una mano sulla testa, il volto cereo e gl'occhi persi nel vuoto, la ragazza sembrava star poco bene. Prontamente Erza la fece sedere sedendosi poi accanto a lei, Lucy preoccupata, seduta all'altro lato le prese la mano "Levy cosa hai?" chiese con timore, la ragazza scosse la testa "mi sta capitando spesso, sarà il caldo"  farfugliò ricomponendosi e sorseggiando quel bicchiere d'acqua che Cana le aveva portato, la donna si sedette di fronte a lei guardandola con sospetto, "e anche quella stupida nausea, sono giorni che rimetto dopo aver mangiato" continuò Levy attirando sguardi eloquenti tra le tre, Cana si sporse portandosi una mano a reggere il mento "Levy, quando hai avuto il ciclo l'ultima volta?" chiese furba, Levy scrollò le spalle "be il mese scors-" ma si bloccò sgranando gl'occhi, forse non ne era così sicura, si voltò di scatto verso Lucy "no" gettò con incredulità, ma Lucy le sorrise con un ghigno compiaciuto "credo proprio di".  Erza e Cana, dopo uno sguardo complice, strusciarono le proprie sedie per lasciare sola Levy. Lucy le accarezzò i capelli, Levy sembrava preoccupata "be magari non è sicuro" provò a confortarla, Levy puntò lo sguardo verso Gajeel intento a scannarsi con Natsu, sospirò pateticamente "e che stiamo insieme da così poco" gettò poi sconsolata "non so se lui.." chinò il capo, ma Lucy le sorrise incoraggiante, passandogli i palmi delle mani sulle spalle.
Nashi era felice, quella festa per lei le aveva riempito il cuore di gioia, le mancava qualcosa per essere felice completamente, Romeo. Il ragazzo sarebbe partito proprio oggi per Crocus e due non avevano messo in chiaro ancora il futuro della loro relazione. Lo vide arrivare e facendosi forza andò verso di lui, era ora di prendere una decisione, i due uscirono fuori per stare un po' da soli.  Anche Gajeel era stato trascinato per una spalla fuori dal locale da Levy.
Lucy intanto,  abbracciò calorosamente Michelle "mi dispiace così tanto che tu vada via" le mormorò realmente amareggiata, ormai aveva fatto abitudine alla convivenza con la donna. Michelle si scostò da quell'abbraccio tenendole le mani sulle braccia, sorridendole "ti verrò a trovare spesso, lo prometto, ma e ora che io vada" disse con una punta di dispiacere, si era trattenuta per tutto quel tempo proprio per il compleanno di Nashi, ma era ora di tornare a casa e progettare un nuovo futuro, stava bene con Lucy, ma sapeva che non poteva stare da lei per sempre. Le due si salutarono ancora un po' finché Michelle con i lacrimoni uscì dal Fairy Tail, il treno sarebbe partito fra qualche ora. Lucy la seguì con lo sguardo posizionandosi davanti alla vetrata, le braccia conserte e lo sguardo triste, le sarebbe mancata Michelle. Un sorriso le si increspò sulle labbra nel percepire le braccia forti di Natsu avvolgerla sul ventre, un bacio sul collo e il suo respiro caldo, Natsu guardò fuori vedendo Levy agitata e Gajeel cereo come un cencio "cosa succede?" chiese stranito "credo che avrai la soddisfazione di veder svenire Gajeel" scherzò lei. Natsu inclinò il viso incrociando quello di Lucy, inarcò un sopracciglio e nel vedere Lucy sorridere furbamente capì cosa stesse per succedere a Gajeel "o" emise con stupore ritornando alla scena che gli si parava davanti. Lucy strinse le mani di Natsu "Levy pensa che... ecco-" "non preoccuparti" la rassicurò Natsu, Lucy tornò a guardare fuori, giusto il tempo per vedere Levy saltare addosso a Gajeel in lacrime di gioia e lui stringersela a se. Lucy sospirò sollevata,  tirò indietro la testa poggiandola sul petto di Natsu "niente rovinerà questa giornata" soffiò strofinando il naso a quello di Natsu.
E se fuori Gajeel teneva ancora stretta Levy in piena commozione, a qualche metro più in la, un'altra coppia doveva affrontare i propri problemi. Romeo seduto accanto a Nashi, lo sguardo sorridente rivolto verso Levy  e Gajeel "loro hanno avuto il loro lieto fine" soffiò triste voltandosi verso Nashi "e noi? noi c'è l'avremo?" chiese poi facendo sospirare Nashi, intrecciò la mano con la sua "non è stando insieme che lo avremo" sentenziò consapevole "ci potremmo vedere appena e le paranoia  ci consumerà fino ad ucciderci". Romeo annuì, anche lui la pensava così "sei la cosa più bella che abbia mai avuto, non voglio ricordarti come la peggiore" mormorò lui sfiorandogli la bocca con la sua, "allora ci lasciamo" soffiò Nashi, gl'occhi chiusi e le labbra che sfioravano quelle di Romeo. Un bacio, l'ultimo, Romeo si tirò su " avremo anche noi il nostro lieto fine" disse sicuro "buon compleanno Nashi" soffiò un'ultima volta. Andò via, lasciandola li seduta su quel marciapiede. Nashi lo guardò finché non scomparì dietro l'angolo, una lacrima le solcò il viso "ciao Romeo" disse soltanto scacciandosi via la lacrima dalla guancia.
La festa era nel vivo, e Nashi era rientrata,  ad aspettarla davanti alla porta c'erano Natsu e Lucy visibilmente in pena, un sorriso tirato da parte di Nashi "ci siamo lasciati" soffiò amareggiata "l'abbiamo fatto per noi" disse poi accettando quella carezza materna da parte di Lucy. Nashi li lasciò senza dire più niente cercando Chelia e Wendy nella folla della festa, aveva terribilmente bisogno di sfogarsi, Natsu allungò una mano per fermarla ma Lucy lo bloccò poggiandogli una mano sulla spalla "ei, è più forte di quanto credi" esordì facendo inclinare il viso di Natsu verso di lei, "lo so" rispose poi fiero. I due rimasero li, mano nella mano con il volto verso Nashi, "sembra un sogno, noi tre insieme"  sorrise Natsu e Lucy si accoccolò a lui "si" annuì. Lucy vagò con gl'occhi in modo sereno ma quando puntarono casualmente sulla porta sussultò "Natsu" lo chiamò con voce timorosa "si?" rispose lui vago, il sorriso ancora sulle labbra, non guardandola direttamente "ora dobbiamo fare i conti con la realtà" disse preoccupata indicando con il dito la porta del Fairy Tail, davanti ad essa con sguardo serio e sopracciglia aggrottate vi era il giudice Poliuska.
"Shhh, o ci sentiranno!!" rimbeccò Lucy, l'orecchio schiacciato alla porta dell'ufficio di Natsu e lo sguardo concentrato, Natsu appiccicato a lei "Grey riesci a sentire qualcosa?" bisbigliò all'amico, ma Grey chinato scosse la testa "sei inutile!" ringhiò Natsu beccandosi uno sguardo assassino da parte del moro "non con te che continui a chiudermi se sento qualcosa!" latrò indispettito, bastò uno sguardo demoniaco da parte di Erza a farli deglutire e tacere una volta per tutte. A braccia conserte stava di fronte a loro, Nashi era entrata con Juvia e il giudice ormai da un po', con tutto quello che era successo nelle ultime settimane, si erano tutti totalmente dimenticati che quel giorno si sarebbe tenuta l'udienza per l'emancipazione della ragazza. Lucy balzò all'improvviso "via via" squittì alzandosi di scatto, travolgendo Natsu in quel movimento, i tre si allontanarono in tempo prima che la porta si aprisse facendo la sua comparsa una perplessa Juvia "stavate origliando?" chiese inarcando un sopracciglio, "cosa sta succedendo?" chiese Natsu irrequieto. Juvia si chiuse la porta alle spalle, "mi sono dovuta sorbire una serie d'insulti ed epiteti poco signorili da parte di quel mostro in toga" sbuffò bronciata "oggi Nashi doveva presentarsi in tribunale e data la sua assenza il giudice ha deciso di venire di persona" concluse poi accoccolandosi a Grey che teneramente la consolò accarezzandogli la testa  "il giudice vuole parlare da sola con Nash ora" affermò poi. Lucy si passò le mani tra di loro con nervosismo "potrebbe accettare l'emancipazione o toglierci l'affidamento" balbettò nervosa ma la mano di Natsu sulle sue la sollevò da qualsiasi dubbio "ei, non c'è la toglierà nessuno, non adesso che ci siamo ritrovati"  le schioccò un' occhiolino d'incoraggiamento e Lucy annuì sicura.
Intanto nell'ufficio Nashi stava seduta di fronte a Poliuska, avevano parlato molto e Nashi le aveva raccontato quei lunghi dodici mesi passati in compagnia di mamma e papà, e che si era pentita della mancata adozione, aveva tralasciato i veri motivi che l'avevano spinta nel rifiutarla sostituendoli con paure e stupidi timori. Il giudice la guardò seria "sicura della tua scelta? ho guardato le carte e questa volta potrei concederti l'emancipazione" disse con tono serio " Con la borsa di studio vinta alle competizioni sportive, la Fairy Hig potrebbe garantirti un alloggio studentesco, hai anche un lavoro al Sorcere Magazine e con quello potresti mantenerti" elencò il giudice sfogliando un  fascicolo e Nashi sorrise al ricordo dei campionati estivi conclusi qualche settimana fa, nonostante il problema avuto quel giorno alle qualificazioni era riuscita lo stesso a partecipare ai campionati  e portare la coppa alla Fairy High. Il preside Gaelbog aveva deciso di premiare la sua tenacia e volontà d'animo con una borsa di studio. Ma Nashi scosse la testa cortesemente "sono sicura" ribadì, si alzarono per salutarsi ma prima che il giudice potesse uscire Nashi la fermò "c'è un altra cosa che vorrei".

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Quel giorno di luglio era decisamente caldo, Nashi si lisciò con le mani l'ampia gonna color pastello, una ciocca di capelli dietro l'orecchio e un sorriso non troppo tirato "dite cheas!!" urlò Levy con la macchina fotografica tra le mani pronta a scattare, un occhio chiuso e un labbro tra i denti.  Nashi si rilassò subito dopo lo scatto, sciogliendo la posa e Wendy corse verso Levy "vediamo, vediamo" disse curiosa mentre Chelia si avvicinò più pacatamente. Nashi si guardò intorno, i suoi genitori non erano ancora arrivati e a breve sarebbe iniziata la cerimonia. Un leggero soffio di vento inaspettatamente fresco le accarezzò il viso, rinfrescandola per qualche secondo,  voltò poi lo sguardo verso le tre, sbuffò un sorriso a mezza bocca nel vedere quella smorfia disgustata di Wendy nella visione della foto,  si avvicinò stringendo a se il foglio degl'appunti che aveva preparato per la cerimonia, "Levy hai idea di dove siano i miei genitori?" chiese ironica ma con una certa preoccupazione, quel giorno era così importante per lei. Levy diede un'occhiata all'orologio da polso "dovrebbero essere già arrivati" puntualizzò facendo aumentare l'ansia a Nashi, "e sembra essere scomparso anche Gajeel" pigolò poi la donna accorgendosi della mancanza del compagno. Nashi sospirò per poi sorridere alla vista della sua famiglia , sventolò una mano e con l'altra a mezza coppa vicino alla bocca, urlò "ei siamo qui!!" Cana rispose euforicamente saltellando verso di lei, l'abbracciò fortemente "è il grande giorno!" gioì soffocandola in quella morsa affettuosa "ei Cana lasciane un po' anche a noi" esordì Erza. Nashi sorrise felice "zia" la salutò calorosamente abbracciando anche lei, facendosi scompigliare i capelli da Gerard. Cana si guardò intorno "Grey e Juvia?" chiese interrogativa "pensavo fossero già qui", Nashi puntò un dito verso l'entrata "sono già dentro hanno preso i posti, a breve la cerimonia avrà inizio" rispose con mezza agitazione, Levy ricontrollò l'orologio "forse sarà meglio entrare, vado a cercare Gajeel" sospirò con velata preoccupazione, voltando le spalle al gruppo e guardandosi intorno, il cortile era affollato e Levy pregò mentalmente che Gajeel non si fosse allontanato troppo. Nashi si corrucciò "dove sono?" esasperò nervosamente, ma ecco che dal ciglio della strada l'auto di Natsu sbucò all'improvviso strappandole un sospiro di sollievo, " vi aspettiamo dentro"  la informò Erza prendendo sotto braccio  Gerard e avviandosi insieme a Cana verso l'entrata.
Nashi annuì distratta inclinando  il viso verso la strada sentendo i lamenti disperati di Lucy "sono grassa, terribilmente grassa" piagnucolò la donna tendando invano di scendere da sola dal' auto. Sorrise ancora nel vederla teneramente in difficoltà "non sei grassa, sei bellissima" la consolò Natsu con amore prendendole la mano, aiutandola a scendere dall'auto. Nashi si avvicinò ai due, "c'è ne avete messo di tempo!" li rimproverò divertita, poggiando poi una mano sul pancione di Lucy, che ormai al nono mese di gravidanza, era sempre più grosso. Lucy sbuffò sonoramente "non riuscivamo a chiudere la zip" pigolò stanca non lasciando la mano di Natsu, "sei bellissima, comunque" aggiunse poi increspando un sorriso materno sulle labbra. Nashi arrossì lievemente stringendosi nelle spalle "grazie" mormorò, "anche tu" aggiunse poi sincera lasciando un'ultima carezza sulla pancia, puntò poi lo sguardo su Natsu sospirando ansiosamente "ei non devi preoccuparti, andrà tutto bene" la rincuorò poggiandole una mano sulla spalla stringendogliela con amore, anche Lucy intrecciò la mano con la sua, "siamo orgogliosi di te" soffiò incominciando a fare gl'occhi lucidi "oggi ti diplomerai e noi siamo così felici" continuò facendo tremare un labbro dalla commozione, "e ora la smetto prima di allagare la Fairy high, stupidi ormoni" mugolò Lucy con voce rotta dal pianto, facendosi aria con le mani verso gl'occhi strappando un sorriso divertito a Natsu e Nashi. Ancora tutti e tre uniti si guardarono felici,  era passato un' anno dopo la conferma di Nashi al giudice, erano rimasti insieme ed erano successe molte cose. La prima , la più evidente , Lucy era rimasta incinta rendendo pazzo di gioia Natsu e felice Nashi per l'arrivo di un fratellino. 

Levy era ancora intenta a cercare Gajeel quando finalmente lo individuò,  di fronte a un albero  con le braccia flesse leggermente in avanti e lo sguardo attento, Levy sorrise nel vederlo compiere quel gesto, e senza essere vista gli scattò una foto. Gajeel sentendo lo scatto della macchina fotografica inclinò il viso curioso "gamberetto?" mugugnò focalizzando poi l'attenzione di nuovo su quel piccolo fagotto rosa che reggeva. Levy si avvicinò lenta "ei" soffiò passandogli una mano dietro la schiena, lisciandogliela con lenta dolcezza,  Gajeel sorrise senza staccare lo sguardo dalla piccola Lily, continuando a tenerla sollevata per farà giocare con le foglie dell'albero "io e il granchietto ci stavamo annoiando" spiegò prima che Levy gli chiedesse cosa ci facesse li. La donna annuì e quando Gajeel abbassò la piccola stringendosela al petto, ella strofino il naso con il suo in modo materno, "sta per cominciare" disse Levy alzando gl'occhi nocciola, incrociando quelli del compagno, intrecciarono le mani per dirigersi verso la palestra, dove si sarebbe tenuto la cerimonia dei diplomi. 

"dovremmo andare" soffiò Nashi commossa dalla situazione "ancora un po'" rispose Natsu stringendosele addosso entrambe, facendo attenzione al pancione di Lucy,  un bacio tra i capelli della donna e una stretta alla spalla di Nashi  "ora possiamo andare" permise Natsu ammorbidendo la presa su di loro, mostrandogli il sorriso più bello che avesse mai fatto.
La palestra della Fairy High era sta adibita alla perfezione per la cerimonia dei diploma, era stato sormontato un palco e di fronte ad esso sistemato le sedie per gli spettatori. Il caldo si faceva sentire più prepotentemente all'interno di quel locale nonostante la grandezza e le due porte aperte che davano sul cortile, dovuto all'affollamento di amici e parenti venuti per la cerimonia. Nashi sul palco era seduta accanto a Wendy e Chelia e al resto degli studenti che quel giorno avrebbero conseguito il diploma, deglutì fortemente stringendo tra le mani il discorso che proprio lei avrebbe dovuto tenere. Respirò a fondo e decise di distarsi nel pensare a qualcosa di diverso per deviare la tensione, il preside Gaelbolg aveva appena cominciato il suo commiato e ,  Nashi che aveva assistito alle prove durante la settimana, sapeva di quanto fosse lungo e sarebbe stato solo agonizzante farsi torturare dall'ansia. Roteò gl'occhi facendo una sintesi dell'anno appena passato, le cose a scuola erano andate sempre meglio, la sua media si era alzata tanto da far parte del comitato studentesco insieme a Wendy e durante l'anno si era anche impegnata nello sport senza conseguenze sulla sua salute,  qualificandosi per la seconda volta ai campionati e aggiudicandosi  di nuovo la borsa di studio. Aveva fatto più domande ad università diverse e molte di loro avevano accettato la sua richiesta, ora doveva solo decidere dove andare, l'idea di andare a Crocus l'allettava molto ma non voleva lasciare i suoi genitori e neanche Wendy, Chelia sarebbe partita per Margaret a fine estate, e Nashi non se la sentiva di lasciare sola Wendy, probabilmente sarebbe rimasta a Magnolia. Lo spostamento d'aria che si creò accanto a lei la informò che il preside Gaelbog aveva finito la sua lunghissima e noiosissima arringa, Wendy infatti si era alzata raggiungendo il leggio, ora toccava a lei dire qualcosa. Nashi si morse un labbro dal nervosismo, a breve sarebbe toccato a lei, maledizione a Wendy e a quei suoi occhi cucciolosi, era stata lei a convincerla nel fare quel stupido discorso "hai lottato per frequentare questa scuola, chi meglio di te può dargli l'ultimo saluto?" le aveva detto a mezza bocca e braccia incrociate sul petto, con gl'occhi luccicosi e lei aveva ceduto,  Wendy l'aveva fregata un'altra volta.
Chinò il viso verso il foglietto degl'appunti, ormai tutto spiegazzato, qualcosa scattò nella sua mente, un ricordo capace di farle increspare un sorriso sulle labbra.  Quel giorno era il quattro luglio, ed erano passati esattamente due anni dall'incontro con Lucy e Natsu, con mamma e papà, come ormai lei li chiamava. Due anni fa si trovava nella stessa situazione di quel momento : un foglio in mano stretto a tal punto da renderlo uno straccio, un ansia terribile ad attanagliargli lo stomaco, angosciata e spaventata dal futuro. Roteò la testa cercando Lucy e Natsu nella platea, erano li seduti uno accanto all'altro con lo sguardo rivolto verso Wendy. Lucy aveva la testa lievemente poggiata sulla spalla di Natstu, una mano sulla pancia intrecciata con quella dell'uomo, il braccio di Natsu poggiato sulla sedia di lei, sorrise felice, due anni fa era sola, ora invece aveva una famiglia, una famiglia vera.
L'applauso fragoroso che percepì l'istante dopo l'avvertì che sarebbe toccato a lei, si tirò su sistemandosi per l'ennesima volta la gonna ampia, un "forza" bisbigliato da Chelia a dita incrociate e lo sguardo complice di Wendy che ora stava giungendo verso di lei, rilassata per aver terminato il suo di discorso, le fecero assumere uno sguardo fiducioso, ora toccava a lei. Nashi si avvicinò al leggio, strinse le mani sulla struttura in legno tanto da sbiancarsi le nocche,  si schiarì la voce  "Sono qui oggi pensando al futuro e a quello che ci aspetta. Non avrei mai pensato di poter stare quassù  guardando così tante persone che amo"  la voce se dapprima tremante diventò più calma incrociando gli sguardi dei suo famigliari in platea "in procinto di diplomarmi con tutti voi!!!!"  esultò poi sicura inclinando il viso verso il gruppo di studenti, strappando fischi e un lieve applauso da parte loro.  Nashi sorrise, e senza leggere ciò che aveva preparato diede voce a quello che c'era nel suo cuore " Tutti mi hanno detto di scrivere solo quello che so, be so che due anni fa non sarei mai stata in grado di scrivere questo discorso e non mi sarei mai immaginata di andare all'università" ammise sicura " so che nel mio tempo passato qui ho imparato molto di più di quanto avrei potuto sono riuscita a capire argomenti che non ero neanche in grado di scrivere, come la fisica che ho amato, perché le leggi della fisica sono fondamentalmente le leggi della vita. Nonostante l'imprevedibile caos intorno a noi, ci sono delle costanti universali, queste costanti non cambiano mai, anche quando tutto intorno a loro cambia" Nashi era sicura di quello che diceva , non era più tesa "La vita è piena di incognite e quando queste incognite sono troppo opprimenti ci sono le costanti che dobbiamo tenere, come i nostri amici" uno sguardo verso Chelia e Wendy, commosse dal quel discorso "Coloro che sono stati nella nostra vita, insieme a noi ogni attimo, anche nei momenti più duri, come quelli che avrebbero potuto andarsene, ma hanno deciso di rimanere" Grey strinse forte la mano di Juvia , Gerard si voltò verso Erza guardandola con un  sorriso "come i nostri genitori, perché non saremo qui senza di loro che ci aiutano ad alzarci quando cadiamo, che vengono quando li chiamiamo, che rispondono quando bussiamo" la voce di Nashi si frammentò per un istante, i suoi occhi lucidi e lo sguardo pieno d'amore verso i suoi genitori  "Tutti noi abbiamo imparato cosa è un anno luce, e questi anni insieme sono stati il nostro anno luce, gli anni in cui tutto è diventato più luminoso, e abbiamo imparato che i punti luminosi nella nostra vita non sono semplici luci, ma costanti, e non importa dove andrò o cosa farò,  voi siete la mia costante" pronunciò fiera guardando Natsu e Lucy, commossi per quel discorso. Nashi si rilassò di colpo, un sorriso malizioso verso i suoi compagni "NON DIMENTICATE MAI LE VOSTRE" urlò di gioia scatenando un' applauso generale, perfino Lahar, anche se con moderazione, applaudì atono di fronte al discorso di Nashi. La ragazza guardò verso la platea, vedendo per intero la sua famiglia, Erza e Gerard, Cana addirittura commossa, Grey e Juvia, Levy, Gageel e la piccola Lily tra le braccia della madre, e poi Lucy e Natsu, orgogliosi e felici. La mano del preside sulla sua spalla la fecero sussultare appena, "brava Dragneel" le bisbigliò compiaciuto, lasciandola andare verso Wendy  e Chelia. Nashi sorrise, con la mente ritornò a un anno fa, durante quel colloquio con Poliuska, Nashi aveva negato l'emancipazione richiedendo una seconda adozione, ottenendola poco tempo dopo, e inoltre aveva chiesto anche quel cambio di cognome, non che ne avesse bisogno per sentirsi parte integrante con la sua famiglia, ma sapeva che era quello il cognome che le era sempre appartenuto, perché non farlo sapere a tutti?

Dopo la cerimonia, molti si erano spostati al Fairy Tail, Natsu aveva organizzato una festicciola, ovviamente e molti erano andati li per rilassarsi dopo tutta quella tensione accumulata.
Natsu stava salendo le scale dell'appartamento,  ormai erano mesi che non viveva più li, durante la festa, Cana  le aveva detto di salire su in casa perché c'era qualcosa di cui doveva parlargli. Aprì la porta trovandosi davanti un Grey girato di spalle dagl'atteggiamenti al quanto insoliti per lui. Con una mano tesa in avanti, contemplava quel cofanetto che aveva tra le dita, farfugliando parole e proposte, sospirò pesantemente   " ti stai divertendo vero?" ghignò Grey voltandosi verso l'amico, Natsu poggiato allo stipite della porta a braccia conserte e un sorriso strafottente ad incorniciargli il viso "no"  mentì sardonico avvicinandosi poi a lui". Natsu cambiò quel ghigno strafottente in uno sguardo confortante "ti dirà di si, ne sono sicuro" creandogli un sorriso d'aspettativa.
Una risatina furba fece voltare i due, Cana a braccia conserte e sguardo malandrino li stava osservano già da un bel po' "ei perché ci hai fatto venire qui?" chiese Natsu sfilandosi le mani dalle tasche per incrociarle al petto, anche Grey con sguardo curioso corrugò le sopracciglia, domandò "non potevi dircelo sotto?" ma Cana scosse la testa sorridendo comunque, poggiò il palmo della mano sul pilastro portante dell'appartamento osservandolo con sguardo tenero "questa casa, per la prima volta mi sono sentita in famiglia" sospirò facendo sorridere i due. Si avvicinò poi a loro "Natsu" chiamò "questa è casa tua, ma ormai sono mesi che vivi con Lucy e tu Grey, se tutto andrà bene.." ironizzò incrociando le dita, schioccandogli le dita "andrai via anche tu". Natsu la guardò dolcemente "Cana sai che puoi restare qui" ma la donna scosse la testa, "e che vedervi prendere le vostre strade, ecco mi ha fatto venir voglia di prenderne una anche io" i due si guardarono basiti spostando poi lo sguardo verso di lei "io e Bacchius andremo a convivere" affermò sicura "cercherò di trasferirmi prima della nascita del bambino, così tu, Lucy e Nashi  verrete a vivere qui". Grey sorrise e Natsu, be Natsu assunse uno sguardo da beota, con gl'occhi lucidi e un sorriso felice si avvicinandosi a lei, allungando una mano verso la sua pancia "ooo Cana, avrò un nipot-" ma prima che potesse finire Cana gli rifilò un pugno sulla testa "non sono incinta!!" ringhiò a denti affilati. Natsu si massaggiò la testa e Grey si avvicinò a loro, trovandosi uno di fronte all'altro "siete i fratelli che non ho mai avuto" disse commossa, si unirono in un abbraccio e Natsu le posò un bacio tra i capelli, nel giro di un anno e mezzo quei tre erano cresciuti più di quanto avessero fatto negl'altri anni della loro vita.
Lucy stravaccata su una sedia, si sventolava con una mano per placare quel caldo che la soffocava, accanto a lei Nashi "ei" giunse Natsu mettendogli  una fetta di torta sotto al naso, "amore" soffiò lei leccandosi le labbra. Natsu si sedette accanto a lei circondandole con il braccio il collo, Nashi si guardò intorno "gliela detto?" bisbigliò, Natsu ghignò "sta per succedere!" disse compiaciuto.
Juvia era seduta, i pugni a reggere il viso e lo sguardo sognante verso il pancione di Lucy, le sarebbe piaciuto anche a lei un giorno essere mamma, e sopra tutto essere la mamma dei figli di Grey, sospirò roteando gl'occhi verso l'uomo, "juvia c'è una cosa che ti devo dire" esordì Grey suscitandole preoccupazione. Grey s'inginocchiò a terra tendando di tirare fuori dalla tasca qualcosa, Juvia lo guardò perplesso "ti è forse caduto qualcosa?" chiese chinando il capo verso di lui.
Nel percepire quell'urlo femminile in molti si voltarono trovandosi davanti Grey steso in terra con Juvia su di lui intenta a soffocarlo di baci e a ripetere come un mantra una sfilza di "si" . Nashi con il busto girato e un braccio sulla spalliera della sedia sorrise di gusto, Juvia aveva accettato la proposta di matrimonio di Grey, si voltò verso i suoi genitori ghignando sardonica "papà zio Grey è stato molto più coraggioso di te" Natsu scrollò le spalle "non direi" mugolò. Lucy sorrise stringendogli la mano, mostrando quella fede al dito, "hai pianto quando me l'hai chiesto" disse sorniona strappando un risolino a Nashi. Sei mesi prima i due si erano sposati, nessun evento in pompa magna, ma una semplice cerimonia con gli amici di sempre, e una promessa, stare insieme per sempre. Nashi li guardò con amore spostando poi lo sguardo verso le vetrate "vengo subito" spiegò tirandosi su e avanzando verso la porta. Natsu la seguì con lo sguardo interrogativo, Lucy sospirò stanca "Natsu non abbiamo deciso ancora il nome" sbuffò stanca accarezzandosi la pancia, attirando la sua attenzione. Natsu la guardò sorridente, poggio l'orecchio sul pancione "potremmo chiamarlo, Happy" esclamò raggiante tirando su di scatto la testa , Lucy si accigliò "happy?" chiese atona, percependo un calcio da parte del bambino, sobbalzò appena per poi guardare Natsu felice "ed Happy sia!"
Intanto la figura di un' uomo seduto sul sedile posteriore di un auto di lusso guardava dal lato opposto della strada la festa in corso.  Lo sguardo serio, velato di malinconia, Jude sobbalzò appena nel trovarsi davanti Nashi all'improvviso "non lo dice, e nonostante il dolore che gli hai provocato le manchi sai?"  esordì la ragazza guardandolo sorridente, non era la prima volta che notava la sua presenza spiarli di nascosto. Jude si voltò verso l'autista "credo che voglia ancora del tempo" disse asciutto facendo cenno poi all'autista. Nashi si scostò appena quando l'auto partì, osservandola fino a scomparire, mancava tanto anche a lui, ma era vero  che Lucy aveva bisogno di tempo ancora, ma era fiduciosa, sapeva che un giorno padre e figlia si sarebbero ricongiunti.

Con le mani intrecciate dietro la schiena si avviò verso il Fairy Tail, trovandosi davanti Natsu e Lucy, "che facevi?" chiese lei sospettosa, "salutavo un amico" rispose lei. Rientrarono e la festa proseguì in allegria. Nashi era spensierata, accanto a Wendy e Chelia, le tre progettavano un'estate da passare insieme. A settembre Chelia si sarebbe trasferita a Margaret per frequentare l'università di Lamia scale, mentre Wendy era stata accettata al Fairy Hills di Magnolia e Nashi aveva deciso si frequentare la medesima. Wendy si scostò una ciocca dietro l'orecchio "non devi farlo per forza" le disse approfittando dell'allontanamento di Chelia. Nashi la guardò accigliata "parlo di Fairy Hills, non devi frequentarla per me" continuò stringendole una mano, "anche se saremo divise, noi tre resteremo comunque amiche" Concluse Wendy. Nashi sgranò gl'occhi, provò a dire qualcosa, ma si paralizzò completamente nel vedere tra la gente una figura a lei non indifferente, Romeo era li.
La festa si era ormai conclusa, tutti andati a casa e Nashi seduta sul suo sgabello del Fairy Tail stava chiacchierando ormai da un bel po' con Romeo. Quando l'aveva visto tra la gente, il suo cuore aveva fatto una capriola, si era poi alzata, incoraggiata dalle sue amiche, ed era andata a salutarlo. Non era la prima volta che si rivedevano dopo la loro rottura, durante quell'anno Romeo si era recato durante le feste e qualche Week-end a Magnolia e i due si erano incrociati inevitabilmente. Nashi si scostò una ciocca dietro l'orecchio, arrossendo a pena al suono di quel "sei bellissima" soffiato da Romeo, era passato un' anno e quei complimenti la portavano ancora in paradiso. Romeo si tirò su, "partirò fra una settimana, non farò in tempo per il tuo compleanno quest'anno" soffiò amareggiato e Nashi si avvicinò a lui "ti rivedrò prima che tu parta?" chiese speranzosa, Romeo le sorrise avviandosi verso l'uscita. Nashi sospirò giocherellando nervosamente con le dita, pensando a quello che succedeva tra loro ogni volta che si rivedevano, ovvero  finivano col fare sesso. Era successo a Natale, nella cantina del Fairy Tail alla festa della vigilia, e poi durante quel week-end in macchina, quando lui si era offerto di darle un passaggio, e altre innumerevoli volte. Si erano lasciati, ma nessuno dei due aveva iniziato una nuova relazione, e si, si  erano lasciati ma si amavano ancora e  quando si vedevano era inevitabile finire a fare l'amore.
Ancora con lo sguardo rivolto verso la porta, la voce calda di Natsu attirò la sua attenzione, si voltò vedendo Natsu e Lucy sorridenti, si avvicinò curiosa "che c'è?" chiese sorridendo d'aspettativa. Natsu le porse  una busta "il tuo regalo per il diploma" esclamò stringendosi poi Lucy su un fianco, Nashi sorrise aprendo la busta con frenesia, ma la sorpresa fu molta nel vedere quel biglietto per Crocus, inarcò un sopracciglio incrociando le braccia sotto il seno, tenendo il biglietto fra le dita "se è per andare a trovare Romeo non mi semb-" "guardalo bene" la interruppe Lucy. Nashi sciolse la posa delle braccia scrutando il biglietto con le sopracciglia aggrottate "solo andata?" lesse interrogativa, sollevando poi lo sguardo su Lucy e Nastu. I due sorrisero, annuendo entrambi "a settembre andrai all'università di Crocus" sentenziò Natsu lasciandola basita "sappiamo che è li che vuoi andare e non devi restare qui per noi" continuò Lucy materna. Nashi rimase senza parole, come avevano fatto a capirlo? quell'università, aveva visitato il sito senza aspettative, innamorandosene subito dopo, e quando aveva ricevuto la conferma positiva della richiesta il suo cuore aveva gioito, ma il timore di  creare un dispiacere a suoi genitori con la sua partenza l'aveva fatta desistere nel parlarne con loro, ma ciò non era bastato a non coinvolgerli. Lucy fece calare le braccia lungo i fianchi "è che ora che stiamo insieme, io non volevo rovinare tutto" sospirò dispiaciuta, ma Lucy e Natsu l'abbracciarono sollevandola da qualsiasi dubbio "niente ci dividerà ormai" sussurò Natsu, si scostò asciugandole quella lacrima dal viso "e poi verrai a trovarci spesso no? sopra tutto quando arriverà Happy!" Nashi aggrottò le sopracciglia inspirando con il naso, volgendo uno sguardi interrogativo verso Lucy, la donna scrollò le spalle rassegnata per poi ritornare ad abbracciarla.

Il caldo non sembrava diminuire, la stazione dei treni di Magnolia era semideserta quel giorno di Luglio, Romeo con la borsa da viaggio a tracolla e il biglietto in mano stava aspettando il treno svogliatamente. La sua attenzione fu attirata da quel tocco improvviso, le braccia esili di Nashi l'avvolsero da dietro stringendolo forte. La ragazza poggiò il capo tra le sue scapole, intrecciando le mani in quelle di Romeo "ei, sei venuta a salutarmi?"  soffiò lui, sorridendo, ma Nashi scosse il capo "no" sussurrò facendolo voltare, guardandola interrogativo. "io voglio stare insieme a te, ti amo ancora, anzi non ho mai smesso, " disse lei sicura, sollevando appena il viso per guardarlo negl'occhi, Romeo portò una mano a sfiorarle il viso "anche io, ma ciò non cambia quello che abbiamo detto un anno fa" precisò "sei disposta ad aspettarmi?" domandò poi con timore "no" rispose lei lasciandolo basito, non capiva quell'atteggiamento, "sarai tu che dovrai aspettare me, almeno fino a settembre" gettò Nashi cingendogli le braccia intorno al collo, "sono pronta per quel lieto fine" soffiò un'ultima volta tirandolo a se in un bacio mozzafiato.
Intanto in lontanza Lucy e Natsu, stranamente calmo, stavano assistendo alla scena, Nashi che spiegava tutto a Romeo e lui che la prendeva tra le braccia felice, facendola roteare, tutto contornato da  risate cristalline.  I due intrecciarono le mani, voltandosi e avviandosi verso l'auto "già so che mi mancherà tantissimo" sospirò Lucy a occhi lucidi, accarezzandosi con la mano libera la pancia. Natsu se la portò su un fianco posandole un bacio  sulla tempia "anche a me, ma sai credo che il piccolino ci distrarrà molto" disse ghignando punzecchiandogli con un dito l'enorme pancione. Lucy sorrise guardandolo con i suoi occhioni splendenti "Natsu, credo che Happy abbia voglia di gelato al cioccolato" chiese birichina e Natsu annuì.

Progetti una vita, sicuro che accadrà quello che tu vuoi, ma il destino ti colpisce all'improvviso cambiando i tuoi piani, stravolgendo quella vita che credevi perfetta, proprio quando meno te lo aspetti.  FINE

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