Pillole di Fandom 2.0

di apollo41
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ritornare con una raccolta di drabble mi rende felice per un motivo piuttosto semplice: ne pubblico o aggiorno una solo quando facciamo drabble event su facebook. In questo caso, ciò che vi apprestate a leggere nasce dal Drabble Weekend del 28-30 novembre che si è tenuto su questo gruppo dedicato alla Johnlock (siete libere di chiedere di farne parte perchè più siamo meglio è).
Che altro dire? Nulla, ricordo che io le chiamo ancora drabble, ma quasi sicuramente vi troverete di mezzo cose che sforano anche il concetto di flash-fic e finisco direttamente con l'essere brevissime one-shot.
Detto questo, vi lascio alla lettura e vi consiglio di spulciare nel mio profilo se volete ficcanasare anche su ciò che ho scritto in altri fandom (Supernatural, The Avengers e Sherlock).

Baci, Elisa.

PS: so che stavolta ne ho fillata solo una, ma spero la prossima volta ci sarà più materiale per questa raccolta.

 

PILLOLE DI FANDOM 2.0

 

FILL per Clizia
Coppia: Sterek.
Prompt: Cop!AU. Cose che succedono durante gli appostamenti.
Parole: 400 (ma dovevo rendere il rambling di Stiles quindi contano a metà xD)
Note: spero non sia eccessivamente orrenda. 

 

“Mio padre mi odia.” ripetè Stiles per l'ennesima volta.
Derek portò gli occhi al cielo mentre continuava a fingere di controllare il cellulare. L'ultima cosa che voleva fare era dare corda a Stiles mentre erano in auto durante un appostamento.

“Voglio dire, non ci sono altre alternative. Per mandarmi in appostamento notturno con te deve necessariamente odiarmi.” continuò Stiles tamburellando le dita sul volante dell'auto. “Sei tipo l'unica persona al distretto che mi odia, come ha potuto pensare che sarebbe stata una buona idea?! Beh, tecnicamente non sei più l'unica persona che mi odia perchè abbiamo appena constato che mi odia anche lui. Ma il punto resta. Mi odi. E non è come se mio padre non lo sapesse. Quella volta che mi hai minacciato di staccarmi la testa dal collo a morsi dopo che ti avevo rovesciato il caffè sulla divisa era presente anche lui; ti ha anche dato un richiamo per quella scenata e ci siamo scusati l'un l'altro nel suo ufficio. E credo che sappia che quando siamo usciti tu hai ritirato le tue scuse quindi o mi odia o vuole punirmi seriamente per qualcosa che ho fatto. Ma non ho fatto nulla di male stavolta quindi mi odia di sicuro.”
Derek sapeva che Stiles avrebbe continuato tutta la notte. A volte si domandava se avesse mai bisogno di riprendere fiato o se gli si seccasse la bocca, ma sapeva che quando si trattava di riempire il silenzio, Stiles era disposto a dimenticare piccoli dettagli come il bere o il respirare.
Il tizio che stavano seguendo, uno spacciatore di bassa lega che speravano li portasse al suo fornitore, aveva lanciato un paio di occhiate sospette all'auto, ma Derek non si preoccupò finchè non lo vide avvicinarsi. Il cervello gli andò per qualche istante in tilt e si accorse di cosa Stiles stesse facendo solo quando il suo sedile fu improvvisamente reclinato e il suo collega gli salì sopra a cavalcioni prima di baciarlo. Non era qualcosa di particolarmente spinto, ma la posizione poteva far pensare altro; Derek sbirciò con la coda dell'occhio e quando vide lo spacciatore passare oltre diede una pacca sulla coscia di Stiles, che si spostò appena da lui e lo fissò negli occhi con un'espressione da cervo abbagliato dai fari di un'auto.
“Non mi ucciderai per questo, vero?”
Derek sbuffò divertito. Come diavolo aveva fatto ad innamorarsi di un tale dork?

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Al solito, l'aggiornamento di queste raccolte significa che si è tenuto un drabble event (cosa per cui ci siamo finalmente decisi a creare un apposito gruppo, questo). Se volete aggiungervi per partecipare quando organizzeremo altri eventi, siete libere di farlo.
Come ogni volta, ricordo che ci ostiniamo a chiamarlo drabble weekend, ma noi non ci fermiamo mai alle 110 parole canoniche delle drabble quindi, godetevi le drabble/flashfic/oneshot.
Detto questo, vi lascio alla lettura e vi consiglio di spulciare nel mio profilo se volete ficcanasare anche su ciò che ho scritto in altri fandom (Supernatural, The Avengers e Sherlock).

Baci, Elisa.

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PILLOLE DI FANDOM 2.0



Prompt: Teen Wolf, Sterek."Dovresti superarla." "Chi?" "Kate."
Parole: 345
Note: ho deciso che l'avrei scritta dal POV di Derek dopo la prima frase. Ma questa è una roba che non si scrive in una drabble. Ma tipo mai nella vita! ù_ù

 

Stiles fissava Derek fare i suoi soliti esercizi mattutini e Derek lo sapeva perfettamente anche se gli stava dando le spalle.
“Dovresti superarla.” disse all'improvviso. Perchè in fondo era così che andavano le cose con Stiles: parlava quando meno te lo aspettavi di argomenti conosciuti solo a lui dando per scontato che sapessi cosa gli passava per la testa in quel preciso momento.

“Dovrei superare cosa?” sospirò abbandonando i suoi esercizi e andando a recuperare una bottiglia d'acqua, ignorando Stiles che, seduto alla penisola della cucina, mangiava cereali al cioccolato.

“Kate.”

Derek si fermò con la bottiglia poggiata alle labbra e al suo silenzio Stiles continuò.

“Voglio dire, stiamo insieme da quasi un anno e so che mi ami, ma non me lo riesci a dire per colpa di Kate. Lo so che ti fidi di me, hai messo più volte la tua vita nelle mie mani negli ultimi anni, ma non riesci a dirmi neppure questo per colpa di ciò che ti ha fatto quando le hai detto che la amavi e che ti fidavi di lei.”

Si fissarono negli occhi in silenzio per qualche istante. Derek vedeva che Stiles ci stava male, ma davvero, non sapeva come migliorare la situazione.
Stiles sospirò e portò gli occhi al suo latte. “Come non detto. Lascia perdere.”
Derek abbandonò la bottiglia ancora aperta e andò alle spalle di Stiles per abbracciarlo stretto, strofinando il naso contro il suo collo. Respirò il suo odore, chiuse gli occhi e gli diede un bacio sulla spalla ancora nuda dalla notte precedente quando Derek lo aveva svestito.
“Mate.”

Stiles si voltò di colpo, quasi dando una testata a Derek che si scansò giusto in tempo, un sorriso estatico che si apriva ad illuminargli il volto e a scaldare in un istante il cuore al mannaro.

“Non lo dici ora solo per farmi felice, vero?”

Derek lo fissò con la peggiore bitch face che potesse rivolgergli in un momento simile.
“Sei un tale Sourwolf.” mormorò solo Stiles ridacchiando prima di trascinarlo tra le sue gambe e baciarlo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Teen Wolf, Sterek. Stiles trova un lupo sui gradini ogni volta che esce di casa.
Parole: 225
Note: Sorry se è un po' meh e finisce all'improvviso.

Erano mesi che Stiles trovava un lupo sui gradini della porta sul retro quando rientrava da lavoro. La prima volta ne era stato spaventato a tal punto che aveva fatto il giro della casa camminando all'indietro, sperando di non essere azzannato. La seconda volta, dopo aver notato che quella precedente il lupo a malapena gli aveva prestato attenzione, aveva provato ad avvicinarsi, ma era rimasto comunque a distanza di sicurezza ed era entrato, infine, sempre dalla porta principale. La terza aveva trovato il coraggio di carezzarlo e il lupo aveva aperto per la prima volta gli occhi e lo aveva fissato. Erano color ghiaccio e Stiles ne fu incantato al primo sguardo.
Col tempo Stiles aveva imparato a conoscere il lupo e lo aveva perfino curato da una ferita che sembrava parecchio dolorosa; lo aveva nutrito, coccolato, rincorso per il giardino in una sorta di gioco. Gli si era affezionato tanto che era diventato il SUO lupo.
Rimase decisamente perplesso quando, quel giorno, ad attenderlo sugli scalini, non era il suo lupo, ma un ragazzo. Spalle larghe, giacca di pelle, jeans attillati e capelli perfetti.
Tossichiò per attirare la sua attenzione e quando incontrò i suoi occhi di ghiaccio seppe che, per quanto potesse essere irrazionale pensarlo e decisamente folle, quello sconosciuto era il lupo.

“Sono Derek. Credo tu mi abbia salvato la vita.”

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


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PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Teen Wolf, Sterek. "Derek, per l'ultima volta, questo tutto tuo annusarmi è disturbante.” [Bonus + 3243: feral derek]
Parole: 305
Note: tecnicamente l'ho trasformato in un breve seguito al prompt del capitolo 2. Che poi, boh, Derek che mi si comporta come Malia non so da dove m'è uscito.

Stiles non ne poteva più; quando aveva accettato di dare ospitalità a Derek perchè lui potesse ripagare il suo debito per avergli salvato la vita, ovviamente non aveva idea di come sarebbero andate le cose. Derek spesso si comportava più come un animale che come un uomo e gli episodi inquietanti si erano ripetuti e andati via via peggiorando. Era iniziato con Derek che lo seguiva per casa in modo furtivo finchè Stiles non si era imbattuto in lui all'improvviso rischiando l'infarto e gli aveva chiesto di non fare lo sneaky Sourwolf; cosa che aveva portato ad un creepy Derek che lo fissava in modo ostinato e continuativo. Poi erano iniziate le annusate, prima da distante e col passare dei giorni sempre più vicine, tanto che ormai Derek gli stava direttamente a pochi centimetri la maggior parte del tempo che era in casa.
“Dannazione Derek, per l'ultima volta, tutto questo annusarmi è inquietante! Puoi lasciarmi un po' di spazio?!”
“Ma puzzi di altra gente. E di sesso.”
Stiles boccheggiò arrossendo.
“FICCA QUEL TUO BRUTTO MUSO ALTROVE!” Squittì alzandosi e rifugiandosi in camera, fortunatamente prima che Derek potesse entrare. Si era adagiato sul pavimento e aveva iniziato a sbattere la testa contro la porta al occhi chiusi quando, dopo essersi dato un eccessivo slancio per l'ennesimo impatto col legno, finì con lo scontrarsi invece con la fronte di Derek.
Si allontanò massaggiandosi il bernoccolo che presto gli sarebbe uscito sulla fronte; diamine se il Sourwolf aveva la testa dura.
“Non dovresti lasciare la finestra aperta, potrebbe entrare chiunque.”
Stiles emise un urlo frustrato prima di buttarsi a stella sul pavimento, sconfitto. Qualche secondo dopo Derek gli si accoccolò con la testa poggiata sul fianco, fissandolo con quegli occhi innocenti che lo avevano incantato sin dalla prima volta che li aveva incontrati.
Sbuffò. “You're such a puppy.”

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


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Prompt: Teen Wolf, Sterek. 'Sarà Stilinski Hale o Hale Stilinski? Manca meno di una settimana al matrimonio ma Stiles e Derek ancora non si sono messi d'accordo.
Parole: 170
Note: solo dialoghi perchè non mi è venuto di scriverci altro. E boh. Mi sembra sia uscita una cosa alquanto scema.

“Allora ragazzi, avete deciso?”
“Cosa papà?”
“Sarà Stilinski-Hale o Hale-Stilinski.”
“Oh no, ti prego papà...”
“Stiles, avanti, il nome Hale ha già una maledizione abbastanza pesante sulla sua testa!”
“Perchè Stilinski invece è tanto meno una maledizione da pronunciare.”
“STILES!”
“DEREK”
“Manca una settimana al matrimonio e state ancora litigando su questo. Riesco a capire perchè Erica dice che siete le persone più irritanti e adorabili di questo pianeta.”
“Papà, davvero, devi spiegarglielo! Non puoi davvero lasciare che Derek condanni la nostra prole ad avere come primo cognome il mio! Porterebbe solo alla continuazione della tradizione di famiglia dei nomi orribili come il mio e il tuo! TI PREGO!”
“Stiles, il mio albero genealogico è pieno di buchi, un nome particolare non sarà certo una condanna così terribile al confronto con la morte.”
“Facile per te dirlo, non hai vissuto tutta la tua vita con un nome come il mio!”
“Ma ti chiamano tutti Stiles!”
“E a scuola con i professori come la metti.”
“YEP, più irritanti che adorabili!”

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


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Prompt: Teen Wolf, Sterek. Au - lo Sheriffo porta Stiles al canile, perchè come regalo di compleanno il figlio non fa che parlare di voler un cane. John pensa che Stiles sceglierà un innocuo cucciolo...peccato che non succeda proprio così: il figlio sceglie Derek, un pitbull di 4 anni con segni di bruciature ovunque e un'indole brontolona. Incredibilmente, vanno d'accordo.
Parole: 790
Note: questo era un prompt da long. Davvero, meritava più tempo e più parole, ma è giusto che dia attenzione anche ad altri prompt quindi mi fermo qui.


“Non posso crederci che me lo lascerai fare.” esclamò Stiles fissando le gabbie, i cani tutti in agitazione che cercavano di attirare la sua attenzione.
“Sei abbastanza grande per prenderti cura da solo di un cane, Stiles. E se non ne sarai in grado, sarà troppo tardi, sarà una tua responsabilità e quindi te la accollerai!” rispose lo Sceriffo, appoggiato alla porta della stanza con accanto la ragazza di turno al canile.

John fissò suo figlio fermarsi di fronte ad ogni gabbia, lasciare il tempo al cane di annusare la sua mano e fare un paio di carezze tra le grate ad ogni singolo animale. Era convinto, che come ogni teenager esistente sul pianeta terra, Stiles avrebbe scelto una palletta di pelo di pochi mesi, adorabile e che avrebbe probabilmente fatto colpo anche sui passanti quando lo avrebbe portato a fare passeggiate o quando avrebbero giocato con lui in giardino.
Fu preso in contro piede, quindi, quando Stiles si fermò di fronte alla gabbia di un pitbull parecchio malandato che non era più un cucciolo da almeno un paio di anni; l'animale non si era neppure scomposto alla presenza di Stiles. Aveva aperto un occhio solo quando Stiles aveva bussato piano sul fianco della gabbia, aveva sbuffato un mezzo brontolio e se n'era tornato a dormire pacifico. Suo figlio rimase per qualche secondo a parlare col cane, la mano sempre vicino alla gabbia nella speranza che l'animale gliela annusasse (che fosse per far felice Stiles e liberarsi di lui per poter tornare a dormire o per reale interesse, a Stiles ovviamente non interessava).
“Come si chiama questo?” Chiese alla ragazza.
“Derek. Non è molto socievole a dire il vero.” ridacchiò lei.
“Da quanto è qui al canile?” continuò Stiles senza smettere di fissare Derek.

“Quasi un anno e mezzo. Ora che mi ci fai pensare, è il cane che è qui da più tempo.” rispose demoralizzata. “Davvero, è un peccato, ma non sono molte le persone che vogliono avere a che fare con un cane testardo come lui. Non aiutano le bruciature.”
“Sai come se l'è procurate?”
“Cercava di portare fuori i suoi fratelli dalla casa in fiamme. Sai, quel caso del piromane che incendiava le case dei ricchi della contea? Lui è l'unico sopravvissuto dell'incendio in cui lo hanno preso. Quando ha capito che i suoi fratelli erano morti ha attaccato il piromane. Stava poco distante dalla casa a guardarla bruciare...”
Ora che ci pensava, John ricordava quel caso. Il cane si era ripreso effettivamente bene, in fondo. Ciò che lo preoccupava, ovviamente, era l'espressione sul viso di suo figlio. “Stiles, figliolo, forse è meglio...”
“Voglio lui.” lo interruppe. Appunto. Lo sceriffo sospirò pesantemente.

Portare a casa Derek fu più semplice di quanto John avesse pensato. Una volta messo il collare, Derek aveva camminato accanto a Stiles senza neppure il bisogno che suo figlio lo dirigesse davvero. Non si aspettava che il cane sarebbe stato così tranquillo, ma nei giorni successivi scoprì che Stiles e Derek andavano abbastanza d'accordo.
Certo, Derek più che altro dormiva ai piedi del letto di Stiles e gli dava delle testate leggere sulle gambe quando voleva uscire, ma Stiles passava comunque del tempo a parlargli, coccolarlo e cercare di farlo giocare in giardino.

Derek era poco interessato, ma Stiles lo portava talmente all'esasperazione che dopo aver visto Stiles andare a recuperare la pallina al suo posto per almeno un'ora, si alzava e pigramente andava a prenderla per riportargliela. Faceva tutto senza fretta, camminando come se avesse tutto il tempo del mondo; lasciava la palla ai piedi di Stiles e si avvicinava al porta sul retro abbaiando una singola volta, prima di sedersi e aspettare che Stiles rinunciasse e lo lasciasse tornare in casa a dormire.
Un pomeriggio Stiles aveva semplicemente rinunciato dopo aver lanciato la palla una decina di volte e si era steso nell'erba cosparsa di foglie secche (John gli aveva chiesto anche di ripulire il giardino dalle foglie, ma Stiles, da bravo adolescente, non aveva alcuna intenzione di farlo). La palla stava ancora esattamente dove l'aveva lanciata un paio di minuti prima. John lo fissò dalla finestra; non sapeva cosa stesse farfugliando Stiles, ma sapeva che stava di nuovo parlando con Derek come ormai era sua abitudine fare.
Il cane se ne stava seduto tranquillo a fissarlo a qualche metro di distanza, come faceva ogni singolo pomeriggio quando Stiles tentava di farlo giocare come un cane qualsiasi. Si sorprese quando vide Derek alzarsi, andare col suo solito passo tranquillo verso la pallina, raccoglierla e dare un buffetto alla mano di Stiles prima di lasciarci cadere l'oggetto. Ancora di più si sorprese quando il cane decise di stendersi sopra Stiles.
La risata felice di Stiles si sentì per tutto il vicinato.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


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Prompt: Teen Wolf, Sterek. Songfic "Who are you really?" Mikky Ecco.
Parole: 590 (senza contare le citazioni alla canzone)
Note: E da una richiesta semplice, siccome io interpreto le canzoni sempre a modo mio, ne è uscita una AU con Stiles con poteri magici che si trasferisce a Beacon Hills dove Derek è l'Alpha di un branco tutto suo. (perchè nella porta della mia stanza c'è scritto ufficio complicazione cose semplici)

 

So you're feeling tied up to a sense of control

And make decisions that you think are your own

You are a stranger here, why have you come?


Stiles non vedeva Beacon Hills da prima di scoprire di avere poteri magici; per molto era stato distante, costretto dal bisogno di imparare a controllarsi a stare distante da quella che quando era piccolo aveva considerato la sua casa. Ormai era uno straniero lì, ma si sentiva legato a quella terra, quasi richiamato. Per questo era tornato e per questo si era preparato ad affrontare il giudizio dell'Alpha del territorio.
Aveva sentito parlare parecchio di Derek Hale, di come aveva ripristinato il suo branco sterminato dai Cacciatori guadagnandosi il loro rispetto e il loro aiuto nel mantenere l'equilibrio nell'intera contea. Essere l'emissario di un branco così conosciuto e rispettato avrebbe avuto molti pro e altrettanti contro, ma se davvero questo Hale era all'altezza della sua fama, valeva la pena di sopportare le conseguenze dell'essere conosciuti nell'ambiente.

 

Why have you come, lift me higher, let me look at the sun

Look at the sun and once I hear them clearly, say

 

Who, who are you really?

And where are you going?

I've got nothing left to prove

Cause I've got nothing left to lose

See me bare my teeth for you

Who, who are you?


“Perchè sei qui?” Chiese Derek, il resto del branco intorno a lui in quella che sembrava una disposizione casuale, ma era ovviamente uno schema di attacco. L'Alpha al centro in posizione di comando, i due beta con più esperienza e potenza nel corpo a corpo ai suoi lati, i due beta più veloci sulle ali laterali leggermente nelle retrovie e, infine, la banshee e la cacciatrice con la balestra dietro di loro in quanto elementi più a rischio del gruppo.
“Vi manca un Emissario.”
“Da dove arriva questa informazione?”
“Dalla sorella di Deaton.”
Derek lo fissò per qualche secondo in silenzio. “Dimostra quel che vali.” aggiunse con un cenno a due dei suoi beta.
Bloccarli fu piuttosto semplice. Ormai gli bastavano pochi granelli di polvere di sorbo per creare in pochi istanti barriere contro, beh, qualsiasi cosa sovrannaturale, più o meno.
“Una sfida più impegnativa? Magari contro quel Kanima che vi sta creando tanti problemi da qualche settimana?” chiese sorridendo soddisfatto.

 

Now you're moving on and you say you're alone

Suspicious that this string is moving your bones

We are the fire, we see how they run

See how they run, lift me higher, let me look at the sun

Look at the sun and once I hear them clearly, say

 

Who, who are you really?

And where are you going?

I've got nothing left to prove

Cause I've got nothing left to lose

See me bare my teeth for you

See me bare my teeth


Erano passati mesi da quando Stiles era diventato ufficialmente l'Emissario del branco; il problema Kanima era un ricordo e com'era previsto, la fama del branco aveva portato ad un altro paio di situazioni spinose, ma con l'aumentare dell'alchimia all'interno del gruppo, era diventato anche più semplice gestire quel genere di cose.
In particolare, per quanto Derek lo negasse, le cose tra lui e l'Alpha erano diventate alquanto interessanti. Era impossibile non accorgersi di quanto fosse attraente Hale e quando aveva dei momenti in cui si apriva, Stiles poteva facilmente vedere la persona che era stato prima che Kate Argent riducesse la sua famiglia ad un albero genealogico bruciato.
Ma Kate, beh... Derek diceva di aver superato la cosa, ma aveva ancora un serio problema di fiducia; a volte riusciva ad essere sospettoso dell'intero branco figurarsi di Stiles che era l'ultimo arrivato e aveva le capacità magiche per controllarlo davvero a suo piacimento, con i giusti accorgimenti.
Aveva approfittato di una sessione privata tra loro due di allenamento per mettere in pratica la sua mossa con Derek; lo aveva atterrato con un trucchetto, si era seduto sul petto dell'Alpha e lo aveva fissato negli occhi con sfida.
“Sappiamo entrambi che ci stai girando attorno troppo su questa cosa. Non ti fidi di me, sei rimasto scottato in passato. Ma le uniche fiamme qui, siamo noi che bruciamo gli altri. Sai quanto un rapporto di quel genere tra noi due porterebbe stabilità al branco; perchè non vuoi darci una possibilità, allora?” Ad ogni parola avvicinava il volto a quello di Derek un po' di più. “Abbiamo così tanto potenziale.” gli sussurrò praticamente sulle labbra.
La risposta alla sua domanda arrivò quando Derek invertì le posizioni e lo schiacciò al pavimento, praticamente divorandogli la bocca.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


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Prompt: Teen Wolf, fem!Sterek. Entrambe sono misteriosamente attratte dal bosco di Beacon Hills, dove vanno appena possono. Per studiare, per leggere, per passeggiare o stare un po' da sole. Qualcosa le attira lì come un beacon (see what I did there?). Ed è lì, naturalmente, che si incontrano.
Parole: 200
Note: Alla fine per fem!Derek ho deciso di andare di Daria come nome. C'è già Stiles col nome strano sostituito sempre dal suo soprannome. XD Plus, cervello ha un po' interpretato come gli pareva il prompt.

Quando si erano incontrate per la prima volta sul vecchio ceppo nel mezzo della foresta, Stiles aveva pensato che forse era quello il motivo per cui era sempre stata misteriosamente attratta dagli alberi della riserva di Beacon Hills. Daria, dopo mesi di incontri proprio a quel ceppo, aveva ammesso di aver sentito a sua volta quella inspiegabile voglia di addentrarsi nel bosco, che la tormentava ancora ogni volta che non riuscivano a trovare il tempo di incontrarsi.
Ormai passavano la maggior parte del loro tempo lì, insieme, facendo tutto con la compagnia l'una dell'altra e del vecchio ceppo, lo stesso ceppo su cui si diedero, dopo mesi di inutile girare intorno alla cosa, un primo timido bacio. Da quel giorno, la necessità di incontrarsi nella foresta si era affievolita; in compenso, iniziarono a vivere la loro relazione come una coppia qualsiasi di adolescenti, ignare di aver dato il via alla rinascita di un albero che si alimentava di energia e di averlo cibato della più potente e pura: la nascita di un nuovo amore.
In molti si chiesero il perchè dell'improvvisa serie di fortunati eventi che colpirono Beacon Hills, nessuno sapeva però che era tutto merito di Daria e Stiles.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


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Prompt: https://33.media.tumblr.com/6bb4ae153c7a84a4b54c7134d7aacad4/tumblr_mxmr70vNZm1r6y72ko1_400.jpg
Parole: 90 parole
Note: e io feci il miracolo di Natale e mi uscì dopo millenni una vera e propria drabble. Sorry se è così corta e/o così scema.

“Ripetimi ancora perchè diavolo lo sto facendo?”
“Perchè abbiamo deciso di fare foto da mandare alle nostre famiglie?”
“No, ripetimi perchè c'è bisogno che io porti una dannatissima barba bianca finta e un dannato cappello da Babbo Natale.”
“Andiamo, Derek, senti un po' il clima natalizio.”
“Stiles, cosa diavolo è questa musica?”
“Il mio cappello che suona? Avanti, ora sorridi e dì Cheesy Christmas!”
“...”
“Eddai Derek, torna qui, sei venuto male nella foto.”
“Non se ne parla, manda quella se proprio ci tieni!”
“Ti pago in natura!”
“NOPE!”

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


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Prompt:Teen Wolf, Sterek. Anche Stiles vuole tatuarsi un triskele da qualche parte
Parole: 220
Note: kinda AU post 3B

Derek lo fissava a bocca semiaperta e occhi sgranati. Sarebbe stata anche un'immagine divertente se Stiles non fosse stato impegnato a sentirsi stupido per aver pensato che fosse una buona idea confessare a Derek ciò che gli passava per la testa. Insomma, avevano iniziato a frequentarsi come coppia da così poco...
“Stiles, ti rendi conto che un tatuaggio è per sempre, vero?”
Lui annuì timidamente, mordicchiandosi il labbro.
“E ti ricordi che hai paura degli aghi, sì? Ricordi di essere svenuto quando Scott si è fatto un tatuaggio?”
“Lo so Derek, però... Dopo tutto quello che è successo, ho bisogno di sentirmi parte di qualcosa.”
“Ma fai parte del branco di Scott. Io sono solo un Omega ormai.”
Stiles si fissò i piedi. “Sì, ma ora riesco a comprendere davvero il significato del Triskele e sento che mi rappresenti.”
Derek lo fissò in attesa di una spiegazione ulteriore. “Non simboleggia solo Alpha, Beta e Omega, ma la dinamica con cui il potere si sposta, la fragilità di un istante e quanto sia semplice essere, l'uno, l'altro o, beh, niente.”
Rimasero in silenzio. “Verrò con te.”
Stiles sospirò rincuorato. Se non fosse stato palesemente troppo presto, gli avrebbe confessato che era anche perchè si sentiva più vicino a lui di quanto si fosse mai sentito a chiunque altro in vita sua.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Finalmente ho trovato la voglia/il tempo per aggiornare questa serie di raccolte con le ultime cose che ho scritto. Sono tutte drabble/flash/oneshot scritte durante un drabble day (che risale al 3-4 gennaio, sì avevo avvisato che sono ritardataria nel postare queste cose), quindi gli aggiornamenti saranno pochi (ero malata, l'ispirazione a metà giornata mi ha abbandonata e sono stata anche occupata con gente in casa per un paio di ore). Solito link al gruppo in cui si tengono questi eventi: https://www.facebook.com/groups/756312397778464/ (siete pregati di leggere il regolamento prima di fare domande alle admin)

Bando alle ciance, vi lascio alla lettura e ricordo le raccolte degli altri fandom che stanno nel mio profilo (i fandom sono i soliti: Supernatural, Sherlock e The Avengers).

Baci, Elisa.

 

PILLOLE DI FANDOM 2.0

 

Prompt: Teen Wolf, Sterek, Derek morde per sbaglio Stiles, ed ora si trova a dover gestire un neo lupo iper attivo e logorroico, e la cosa non gli dispiace poi molto.
Parole: 220
Note: è tipo tantissimo pre-slash e tantissimo nel mio stile da frasi contorte ed incomprensibili, ma... Boh, mi piace comunque.

 

Quando era successo, Stiles aveva fatto una tale tragedia greco-romana, che per qualche istante, nelle ore in cui Stiles rischiava di morire se il morso non avesse attecchito, Derek si era ritrovato a pensare quasi a cuor leggero di dover rimediare all'ennesimo errore madornale della sua vita uccidendo Stiles.

Quando, ormai chiaro che Stiles era sopravvissuto ed era un mannaro, anche lo Sceriffo aveva scoperto la cosa, Derek aveva provato, non certo per la prima volta in vita sua, la sensazione che la vita che dovesse esser messa a termine al più presto, fosse in realtà la sua, ma che decisamente morire per mano dello Sceriffo non sarebbe stato il modo migliore di lasciare questo mondo crudele.

Quando lo Sceriffo, però, gli spiegò quale sarebbe stata la sua punizione da quel momento fino alla fine dei suoi giorni, Derek pensò che gestire un neo-lupo iperattivo e logorroico era decisamente sadistico, ma tutt'altro che una punizione. Cioè, gestire Stiles e impedirgli di mettersi nei guai perchè per ragioni sconosciute si dimenticava fin troppo spesso di essere un mannaro e entrava in contatto con dello strozzalupo era assurdamente estenuante, ma quelle volte in cui Stiles si impegnava e si ricordava che ormai era parte “attiva” del branco... Beh, Derek era molto poco dispiaciuto di dover gestire uno Stiles mannaro in quelle occasioni.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0

 

Prompt: Sterek, La ruota della macchina di Stiles si buca di notte. Non c'è campo e, naturalmente, l'unico nei paraggi è Derek.
Parole: 300
Note: Per la serie sono scema e ne vado fiera. Plus, kinda!AU post quarta stagione, perchè sì.

 

Stiles fissava da ben cinque minuti ad alternanza la ruota bucata e lo schermo del cellulare. Aveva camminato su è giù per la strada buia per un paio di minuti cercando disperatamente un minimo di campo, ma a quanto pareva gli alberi che circondavano il pezzo di strada buia in cui il destino l'aveva fatto finire, impedivano anche al minimo segnale di arrivare sano e salvo al suo cellulare. Aveva rinunciato a cercare quando, distanziandosi troppo dall'auto, era quasi inciampato su un ramo che aveva spaccato l'asfalto sul bordo della strada.

Stava ancora meditando quanto suo padre si sarebbe preoccupato se non l'avesse visto tornare prima di mattina, quando qualcuno gli mise una mano sulla spalla. Stiles si voltò sbracciandosi, sperando di riuscire a disorientare quello che probabilmente era un maniaco che lo avrebbe ucciso abbastanza per riuscire a scappare. Era, ovviamente, Derek. Cosa che non escludeva che Stiles dovesse star pronto a correre via.

“Giuro che domani mattina vado a comprarti una fottuta campana da mucca da metterti al collo!” esclamò passandosi una mano sulla faccia e ignorando l'occhiataccia di Derek che la frase gli valse.

“Cosa ci fai in giro a quest'ora?” chiese l'altro.

“IO? Tu semmai! Che fai, mi segui?” ribattè puntandogli un dito ripetutamente sul petto.

“Ronda notturna. Torniamo a te, perchè sei nel mezzo del niente in piena notte?” continuò Derek scacciando il dito e incrociando le braccia.

Stiles si poggiò di peso contro l'auto e indicò la ruota posteriore sinistra irrimediabilmente sgonfia.

Derek lo fissò per qualche istante prima di sbuffare. “Ti porto a casa io.”

“E come genio?”

Un istante dopo aveva di fronte un Derek decisamente in forma di lupo. “Oh, no no ASSOLUTAMENTE no. Non se ne parla proprio. No, non ti salirò in groppa, non pensarci neppure, maledetto Sourwolf!”

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0

 

Prompt: Teen Wolf, Sterek, Werewolf!Stiles/Human!Derek
Parole: 185
Note: E boh, ancora devo capire anche io cosa ho scritto. AU in cui la gente sa dei mannari.

 

Derek fissava perplesso il ragazzo che aveva di fronte. “Non sembri per niente un mannaro.” disse di punto in bianco prima di proseguire per la sua strada ignorandolo completamente.

“Beh, invece lo sono eccome!” esclamò l'altro seguendolo. “E voglio parlare con tua madre.”

“Perchè?” chiese quindi Derek. Non era comune che i lupi parlassero con gli umani così apertamente, neppure se si trattava di umani che facevano parte di famiglie di mannari.

“Non è ovvio? Perchè è l'Alpha e io non ho intenzione di essere un Omega per il resto della mia vita! Ho bisogno di un branco e so per certo che tua madre è il tipo di Alpha che non maltratta i suoi Beta, perchè li considera parte della sua famiglia.”

Derek si voltò a fissarlo. “Sei troppo giovane per essere un Omega, che fine ha fatto il tuo branco?”

Il tizio si fermò e guardò altrove, gli occhi che gli diventavano lucidi. Era una risposta sufficiente per Derek. Aveva sentito dell'attacco di alcuni cacciatori negli ultimi mesi.

“Come ti chiami?”

“Stiles.”

Derek increspò le labbra. “Che razza di nome dovrebbe essere, Stiles?!”

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0

 

Prompt: Teen Wolf, Sterek. Lo Sheriffo sa molte cose. Compreso il fatto che Derek Hale faccia cose innominabili a suo figlio (e si diverte a fare da cockblock).
Parole: 240
Note: ed è una schifezza ma l'ho scritta in meno di 10 minuti quindi.

 

Stiles e Derek pensavano di essere molto furbi col loro uscire di nascosto, con le loro bugie, col loro essere furtivi. Ma John era pur sempre lo Sceriffo di Beacon Hills e solo perchè per anni gli era passato sotto il naso il soprannaturale senza che se ne rendesse conto, non significava che non avrebbe notato Derek che si intrufolava nella stanza di Stiles per fare cose innominabili con suo figlio. Ormai sapeva anche l'orario in cui Derek entrava dalla finestra. Ma per questa volta, aveva un piano. Fissò l'orologio e aspettò che si svolgesse la routine che aveva imparato a memoria nelle ultime settimane: prima sentiva Stiles aprire la finestra il più silenziosamente possibile, tre minuti e seguiva il tonfo di Derek sul pavimento, due minuti e si udiva Stiles che veniva schiacciato contro una superficie a scelta nella sua stanza e gemeva molto meno silenziosamente di quel che suo figlio pensava e poi, beh... John aspettò giusto un paio di minuti perchè iniziassero a spogliarsi prima di salire un paio di gradini.

“Stiles, vi va di scendere a vedere la partita di baseball? Ho già messo i pop corn per Derek nel microonde!”

Le lamentele di Stiles oltre la porta della sua stanza erano la cosa migliore che avesse mai sentito. Si chiese se il cockblocking di quella sera sarebbe servito per farli smettere di nascondersi e per convincerli a sposare le loro attività sessuali nell'appartamento di Derek.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Ed eccomi di ritorno con l'ennesima mirabolante raccolta di drabble/flash/oneshot scritte durante un drabble event! Solito link al gruppo in cui si tengono questi eventi: https://www.facebook.com/groups/756312397778464/(siete pregati di leggere il regolamento prima di fare domande alle admin).
Questa volta un paio le ho separate da queste raccolte perchè erano diventate davvero troppo lunghe e avevano anche dei seguiti altrettanto lunghi, quindi mi pareva abbastanza ovvio prendere una decisione simile. Se volete leggerle, sono da qualche parte nel mio profilo (sono due fem!Destiel, giusto per darvi un indizio).
Bando alle ciance, vi lascio alla lettura e ricordo come al solito le raccolte anche degli altri fandom (soliti fandom: Supernatural, Sherlock e The Avengers).

Baci, Elisa.

 

PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Sterek. Feral!Derek si mette in imbarazzo/Ogni anno, alla prima luna piena di primavera, Derek si trasforma in un coniglio mannaro. La cosa lo imbarazza tantissimo e quindi la tiene ferocemente nascosta, finché non succede un casino e Stiles scopre tutto... e va in visibilio.
Parole: 670
Note: erano simili, mi hanno fatto venire una bella idea, ho fuso due prompt. E ne è uscito il solito crack scritto male perchè io il crack non lo so scrivere.

Stiles fissò per qualche secondo Erica con l'unica espressione che avrebbe potuto fare la sua faccia se qualcuno gli avesse mai detto ciò che le era appena uscito dalla bocca. Perchè ammettiamolo, doveva necessariamente aver capito male, non poteva davvero essere che Derek si fosse trasformato in un coniglio mannaro. E non per colpa di qualche cattivo random che aveva fatto casino con qualche magia sconosciuta, no, perchè Derek aveva da qualche parte nell'albero genealogico un avo coniglio mannaro e il gene recessivo si ripresenta in Derek ad ogni prima luna piena di primavera, per motivi sconosciuti.
Stiles conosceva Derek da almeno quattro primavere, come diavolo aveva fatto a non notare la mancanza di Derek in quella particolare luna piena per tutto quel tempo?! E soprattutto, cosa voleva dire che questa volta la trasformazione coincideva col suo calore e che aveva abbastanza forze per riuscire a scappare dalle grinfie di ben tre lupi mannari? Tutto ciò non aveva assolutamente senso, per questo Erica non aveva assolutamente detto ciò che aveva appena sentito. Non poteva essere, punto e basta.
Eppure dovette ricredersi quando neppure mezz'ora dopo, mentre lui e Scott girovagano per la riserva -e Stiles non faceva altro che continuare a dire che non avrebbe creduto ad una sola parola uscita dalla bocca di Erica (anche se era stato tutto confermato più volte anche da Isaac e Boyd) finchè non avesse avuto un Derek coniglio mannaro di fronte a sé, con tanto di orecchie e denti ancora più sporgente del normale-, Stiles venne travolto all'improvviso e trascinato a terra a qualche metro da dove stava l'istante prima, in attesa perchè Scott aveva detto di aver sentito qualcosa.
“Ehm... Stiles, ma è Derek quello che si sta...” chiese Scott imbarazzato, un risata comunque a fare da sfondo a quelle parole.
“Sì, Scott! Derek si sta strusciando contro di me!” esclamò agitato Stiles, il viso nell'erba fresca che arrossiva come non mai. Cercò di muoversi per liberarsi di Derek, ma lui emise un suono acuto che quasi rese sordo Stiles quindi decise di provare con un approccio diverso. “Ehm, Derek, ragazzone, che ne dici di spostarti? Sai, non sono comodissimo e tu tenderesti a pesare. E sai, se mi avessi chiesto di uscire o anche solo di fare sesso avrei detto di sì, quindi...”
Scott si lasciò scappare una risata imbarazzata quando invece di fermarsi, Derek mise solo più foga in quel che stava facendo.
“Oh mio Dio, Scott, aiutami!”
Scott non la aiutò. Anzi, il traditore se ne andò con la scusa di richiamare gli altri e lo lasciò lì, con Derek che veniva su di lui; Stiles non sapeva se voleva mettersi una mano nei pantaloni perchè, duh, si era ovviamente eccitato o se voleva che gli scavassero una fossa in cui nascondersi dopo una tale umiliazione. Prima che gli altri arrivassero, Derek parve tornare vagamente in sé e si spostò da Stiles, che subito si mise a sedere, con l'intento di voltarsi e fare una delle sue sconclusionate prediche. Le parole gli morirono sulla lingua quando vide davvero Derek.
Le lunghe orecchie da coniglio piegate verso il basso in modo adorabile facevano da cornice perfetta ai lunghi denti e ai sottilissimi baffi che sbucavano dalle guance più gonfie del solito e arrossate palesemente dall'imbarazzo, visto che Derek teneva la testa china, lo sguardo fisso sulle sue mani tenute in grembo come a nascondersi.
“Ehm, Stiles, mi dispiace tanto, io...”
“Devo toccare quelle orecchie.”
Derek alzò il viso, perplesso. “Cosa?”
“Le orecchie. Sono la cosa più adorabile che io abbia mai visto. E io trovo adorabili i tuoi denti già di solito in quelle rare occasioni in cui sorridi quindi in questo preciso istante credo di esser nel bel mezzo di un sogno quindi, penso che toccherò quelle orecchie, tanto nei sogni si può far tutto senza conseguenze.”
Derek lo fissò confuso per un istante, prima di scoppiare a ridere.
Quando gli altri arrivarono, Derek era rannicchiato contro Stiles, la testa sulle sue gambe mentre Stiles gli carezzava le orecchie.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Teen Wolf, Sterek. Doveva essere una proposta di matrimonio, ma Stiles ha incasinato tutto.
Parole: 190
Note: Io sono scema a livelli inimmaginabili. E questo è il risultato quando ho una giornata come quella di oggi in cui cervello semplicemente si rifiuta. xD

Stiles fissava mortificato il pavimento. “Davvero, Derek mi dispiace, sembrava una così buona idea.”
Derek stava seduto sul letto di ospedale, più stanco e annoiato, che arrabbiato come era stato la sera precedente, quando Stiles era impallidito rendendosi conto che Derek aveva appena involontariamente ingoiato l'anello con cui Stiles aveva intenzione di chiedergli di sposarlo.
“Io... Se vorrai dire di no, va bene comunque. Insomma, non penso che sia una buona idea a questo punto. Cioè, non so neppure se quando uscirò da questa stanza sarò ancora il tuo ragazzo.” proseguì tormentandosi le mani e forzando una risatina nervosa all'ultima frase prima di zittirsi completamente.
“Stiles.” mormorò appena Derek. “Sì.”
Stiles alzò il viso e lo fissò, gli occhi ancora lucidi e la bocca semi aperta per lo stupore. “Vuoi dire che...”
“Sì, anche se sono sfinito dopo aver passato una nottata infernale perchè sei la persona più cretina che esista nell'intero universo e nonostante ieri sera ti minacciassi di staccarti la testa a morsi, voglio ancora sposarti.”
Stiles sorrise. “Devi proprio amarmi tanto allora.”
“Sì, abbastanza. Ma la prossima volta che metterai anelli nel mio cibo, chiederò il divorzio.”

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Teen Wolf, Sterek. Derek ha lasciato che Stiles rimodernasse il loft, ma ora se ne pente
Parole: 285
Note: in pratica è una specie di prequel al capitolo precedente.

Quando Stiles si era trasferito a vivere con Derek, la prima cosa che Stilinski aveva chiesto al suo fidanzato era di dare una rimodernata al suo loft. Derek, ingenuamente, aveva pensato che fosse una buona idea e gli aveva dato carta bianca; si ritrovò a pensare il contrario quando per ben quattro mesi l'appartamento venne invaso da materiale da cantiere e operai, perchè per rimodernare Derek era convinto Stiles intendesse comprare un nuovo letto, cambiare il divano e le tende, al massimo ordinare una doccia più grande per entrarci entrambi e star comodi! Non pensava certo che avrebbe fatto cose come buttare giù muri, crearne di nuovi, cambiare le finestre, creare una cabina armadio, spostare le tubature nel bagno per modificare la disposizione dei sanitari e dare una nuova vita al magazzino al piano inferiore.
Per non parlare del costo che tutta quella cosa stava avendo. Non che i soldi gli mancassero, ma a Derek piacevano le cose costose e qualcosa gli diceva che se avesse voluto mantenere il suo stile di vita agiato avrebbe dovuto trovare un nuovo lavoro. Possibilmente a tempo pieno e ben pagato.
Fu un po' meno tentato di mandare al diavolo Stiles quando vide il risultato finale, il loft finalmente pulito, in ordine e arredato di tutto punto: accogliente, moderna e con quei colori caldi, ma non eccessivamente sgargianti che la facevano sembrare davvero una casa per la prima volta da quando Derek ci si era trasferito. Era Stiles, ma era anche Derek e questa, insieme alla sensazione di giusto che quel pensiero portava con sé, era la definitiva conferma che Stiles era il “The One” di cui parlavano solo i film d'amore, le serie televisive o le adolescenti sciocche.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Teen Wolf, Stiles&Derek. Sotto il veleno del kanima, è capitato che passassero fin troppo tempo stesi su un pavimento, e indovinate chi non è mister compagnia 2014? Stiles si ucciderebbe se non ci fosse già qualcuno che cerca di ucciderli
Parole: 380
Note: Tanto Stiles, poco Derek. All'inizio avevo pensato di farla dal POV di Derek, ma poi è uscita così. E ne sono quasi soddisfatta. Stiles ha la testa così piena di pensieri a random che scriverlo mi vien facile. xD

Stiles stava rischiando di avere un attacco di panico. Suo padre era dentro la stazione di polizia con quel folle di Matt che aveva ancora il controllo del Kanima (per il momento, perchè chissà quando Matt stesso sarebbe diventato un Kanima), Matt aveva appena sparato a Scott con un proiettile comune (forse?), quindi nel peggiore dei casi sia suo padre che la madre di Scott avrebbero presto scoperto l'enorme segreto che girava intorno ai misteriosi fatti degli ultimi mesi; nel peggiore dei casi sarebbero finiti con le budella fuori dalla loro pancia come il resto degli agenti della stazione e come probabilmente tutti appena Matt avesse avuto il Bestiario. E in tutto questo lui era fottutamente bloccato sul pavimento, più inerme di quanto fosse mai stato in un mondo che già lo vedeva alla base della catena alimentare. Insomma, chi non avrebbe avuto un attacco di panico in corso al suo posto. Dannazione, doveva distrarsi, fare qualcosa, rendersi utile. Non poteva semplicemente restare lì ad aspettare che Derek si liberasse della tossina abbastanza per fare qualcosa.
Eppure non gli passava nulla per il cervello, gli unici pensieri che gli affollavano la mente erano immagini del cadavere dilaniato di suo padre. Non sapeva neppure cosa gli era uscito di bocca, sentì solo la risposta di Derek ringhiata proprio accanto alla sua testa.
“Non mi pare il momento adatto per farci quattro chiacchiere, Stiles.”
“Oh avanti Derek, dobbiamo pur ammazzare il tempo in qualche modo.”
“Appena posso muovere il braccio giuro che ammazzo te.”
“Non è una minaccia che mi fa molta paura al momento.” mormorò Stiles. Per qualche ragione sconosciuta, quella intimidazione gli aveva ricordato che non era la prima volta che si trovavano in situazioni disperate e in qualche modo ne erano sempre usciti più o meno intatti. Sembrava così stupido che una minaccia di morte potesse dargli speranza... Ma perfino Stiles aveva ormai rinunciato a capire come funzionava il suo cervello. Al momento era più importante trovare un piano e ora che era abbastanza lucido, poteva impegnare il suo cervello contorto in ciò che gli riusciva meglio: trovare soluzioni.
“Quindi, quella situazione ipotetica di cui abbiamo parlato sta diventando meno ipotetica?”
“Penso di sì. Posso muovere le dita dei piedi.”
Stiles roteò gli occhi. Forse era stato troppo positivo.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


PILLOLE DI FANDOM 2.0


 

Prompt: Teen Wolf, Derek/Stiles, orfani di madre.
Parole: 160
Note: questa è una cosa meh. Ma il mio cervello stava cercando di fuggirmi dalle orecchie a quel punto, quindi mi ritengo soddisfatta se ha almeno un minimo di senso logico.

Ogni tanto capitava che Derek o Stiles avessero voglia di parlare delle loro madri. Se cominciava uno, l'altro semplicemente si sedeva e ascoltava in silenzio, fino a quando la voce di quello che stava parlando si spezzava per le lacrime trattenute; a quel punto si accoccolavano sul letto o sul divano e restavano in silenzio a trovare conforto. E quando quello che aveva parlato fino a quel momento si era finalmente calmato, iniziava a parlare l'altro e finivano col trovarsi entrambi tristi, avvolti in un groviglio di arti a pensare a quanto facesse schifo essere orfani di madre.
Stiles e Derek si capiscono appieno in questo. A volte non c'è neppure bisogno di parole, si capiscono e basta, come in passato si erano sempre trovati quando il destino sembrava volesse infierire ancora su di loro. Era così che avevano capito che si amavano, il fato li aveva portati a concludere ciò che agli altri era chiaro ormai da tanto tempo.

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