Un Amore Inaspettato - Liam Payne

di SaraPayne19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Amore Inaspettato ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: ***



Capitolo 1
*** Un Amore Inaspettato ***


Sento il mio cellulare vibrare e dopo pochi secondi inizia a suonare. Ecco come inizia la mia mattina, anzi ogni mattina. Sono solo le 06.10 del mattino ed ho ancora molto tempo per prepararmi ed affrontare un altro giorno di scuola, quindi allungo il mio braccio verso il cellulare e rimando la sveglia. Senza accorgermi mi addormento di nuovo. ...... Sento di nuovo il cellulare, quando riesco finalmente ad apri gli occhi, mi allungo verso il cellulare e leggo l'orario. Merda!! Sono le 06.45 e subito dopo mia madre inizia a chiamarmi dalla cucina. Anche sta mattina dovrò correre per casa. Mi alzo da letto, vado verso i cassetti e prendo una maglietta verde e I fuso neri , corro nel bagno e dopo dieci minuti sono pronta. Oggi ho educazione fisica, quindi non mi sono truccata, questo mi ha fatto risparmiare tempo. Controllo ancora l'ora e sono giusto in tempo per partire da casa ed andare alla fermata del autobus in piazza. Quando arrivo c'è sempre Cat che mi aspetta, lei è una mia compagna di classe e quindi aspettiamo l'autobus alla stessa fermata. Oggi non ho le cuffiette, anzi ce le ho, ma non posso usarle perché questa notte il mio cellulare non si è ricaricato abbastanza. Sono le 07.15 e tra pochi minuti dovrebbe arrivare, nel frattempo parliamo del più e del meno, cioè le solite lamentele del mattino. Io spesso mi lamento del freddo. Guardiamo entrambi verso sinistra e vediamo l'autobus, quindi ci avviciniamo. Una volta fermo, apre le porte ed entriamo, ci andiamo a sedere ai nostri soliti posti. Quando mi annoio, guardo fuori dal finestrino anche se ormai il panorama lo conosco a memoria. Quasi fuori il paese, c'è un'altra fermata dove sta aspettando l'auto la mia migliore amica, lei si chiama Sophia. Sono nove anni che ci conosciamo ed ancora stiamo vivendo il mondo della scuola insieme. Per noi le superiori sono una novità quindi affrontiamo qualsiasi cosa che accade e accadrà. La vedo..Eccola! Sta salendo e viene verso di me, sorride, forse ha fatto uno dei suoi sogni, che non vede l'ora di raccontarmi. Si mette vicino a me, dove con lo zaino ho occupato il posto per lei. Ci salutiamo e poi iniziamo a parlare dei compiti che non abbiamo fatto, sinceramente alcune volte mi preoccupo, ma poi mi rilasso e penso che copiare due esercizi ci vogliono proprio due minuti. Per qualche minuto non parliamo ed inizio ad entrare nel mondo dei miei pensieri , negli ultimi giorni sto pensando a quanto è bello avere qualcuno di cui puoi innamorarti e condividere gli stessi sentimenti. "Mary..Mary.." mi sento chiamare, era Sophia che mi richiamava nel mondo reale. Mi ero quasi dimenticata di essere nell'auto insieme a lei. -"A cosa pensi ??"mi chiede curiosa,come sempre. -"A nulla.." sto mentendo, perché gli ho sempre parlato di questo mio pensiero e penso sia stufa , per quante volte gli avrei detto cosa penso sull'amore. -"Davvero ?" mi dice. -"Sisi.. sono solo stanca" non ho detto proprio una bugia, alla fine è vero che sono stanca. -"Okay" mi risponde, senza insistere. Sono le 07.35 e ancora non siamo arrivate a scuola, Di solito le fermate sono finite verso quest'ora, ma sta mattina non è cosi. L' autobus inizia a rallentare fino a fermarsi davanti ad una casa bianca fuori al cancello c'è un ragazzo, dal momento che ho sbirciato dal finestrino, avevo uno strano sorrisetto. Io e Sophia siamo sedute sui sedili, dietro la seconda porta dell'auto, mentre aspettiamo che si aprono le porte la guardo... Il ragazzo entra dalla parte nostra, cosa che non mi aspettavo in realtà...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: ***


Il mio istinto mi ha fatto abbassare lo sguardo, quindi non ho visto nessun dettaglio di lui. Pochi minuti dopo me ne sono pentita, perché Sophia non faceva altro, che guardarmi e sorridere e mi sussurrava all'orecchio. "Mary è un ragazzo stupendo" e dicendolo mi fa l'occhiolino. Odio quando mi pento delle mie stesse azioni. Poi lei che continuava a ripetermi le stesse cose su quel ragazzo, che per me ora è un mistero. Sembrava il viaggio più lungo della mia vita. Guardo fuori il finestrino, finalmente riconosco il cartellone del paese, per una volta mi fa piacere per aver letto quel nome. Con l'autobus siamo arrivati nella piazza e si ferma per fa scendere o salire qualcuno, io non mi muovo dal mio posto o Sophia avrebbe capito, che sarei voluta scappare in quel momento. Quindi devo aspettare che riparta e si fermi, alla fermata di fronte all'Istituto. Passano cinque minuti e mi ritrovo in piedi, a mettermi il mio zaino sulle mie spalle e cercare un modo veloce per scendere dall'auto. Faccio passare Sophia e poi mi metto in coda dietro di lei e supero una ragazza del 5°A e le fingo un sorriso, giusto per non farmi odiare in quel momento. Eccoci qui. Sto camminando verso il cancello della scuola per iniziare veramente la mia mattina. Salutiamo tutte le nostre compagne di classe, ormai quasi amiche. Mi sto guardando intorno, giusto per vedere se incontro un volto nuovo, sconosciuto ma niente, di lui nessuna traccia. Mi sono appena accorta che è suonata la campanella e tutti iniziano ad entrare, io afferrò Sophia da un braccio, per paura che se ne vada in classe, lasciandomi da sola in fila alle macchinette. Superiamo le scale per andare al piano della nostra classe e andiamo verso la macchinetta del caffè. Ormai da qualche settimana ho preso la mia abitudine quotidiana, cioè un caffè macchiato tutte le mattine. Oggi, sono stata fortunata non c'erano tante persone, forse perché è Lunedì? Non lo so comunque inserisco i soldi nel distributore e digito 13 sulla tastiera e attendo.. nel giro di 3\5 minuti il mio caffè è pronto. Alzo il piccolo sportello e prendo il bicchierino. Mi giro verso Sophia e le rivolgo un sorriso e lei ricambia. Inizio a girare il caffè per far sciogliere lo zucchero sul fondo. Dopo iniziamo a salire le scale e salutiamo tutti con un semplice "Buongiorno" entriamo in classe. Una nostra amica dopo aver varcato la porta.. -"Oh, raga la prof. Di Economia non c'è!!" sta urlando. In pochi secondi si scatena il delirio in classe. Tutti con i cellulari, musica a palla, alcuni della classe fuori nel corridoio. Pochi minuti dopo Sophia mi guarda con un'espressione spaventata. - "Cosa hai? Che succede?" gli chiedo curiosa. - "Girati!" me lo sta dicendo come un ordine, anzi mi sta proprio imponendo di girarmi . Mi giro di scatto e il mio sguardo, va fuori dalla porta della mia classe, vedo un ragazzo di spalle accanto alla cattedra della nostra mitica bidella. È alto, un fisico da palestrato, ma non esagerato. I capelli color castano, una lunghezza media, ne lunghi ne corti. Mi accorgo che la bidella mi sta sorridendo. Cavolo!! Si è accorta che lo stavo guardando. Nel giro di pochi secondi, il ragazzo si gira verso di me, mentre il mio caffè scivola dalle mie mani e cade per terra sporcando il pavimento ...

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