G per guerriero

di LucySilx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Vita comune, vita semplice ***
Capitolo 3: *** La sezione dei libri proibiti ***
Capitolo 4: *** Il piano ***
Capitolo 5: *** Il momento della verità ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Dovete sapere che il mio mondo è una realtà ben diversa dalla vostra... Avete presente quelle lezioni di storia? Sì, quelle che parlano dell'uomo primitivo. Due sono i tipi di primati che esistevano: l'australopiteco e l'ominide. Il primo, evolvendosi si è trasformato nell'attuale essere umano e l'altro è rimasto una scimmia. E invece no. Gli studiosi si sbagliano perchè gli ominidi evolvendosi si sono trasformati in creature oscure. Sì, in creature malvagie molto rare chiamate "Evil" e rappresentanti una minoranza rispetto agli uomini. Sono creature dotate di un potere, un potere oscuro che avrebbero utilizzato per qualsiasi cosa volessero. "Volere è Potere" era il loro motto.

Una cosa era certa: erano in minoranza e per questo volevano distruggere la razza umana. Una volta fatto questo ragionamento non avrebbero esitato ad attaccare. Ma no, non volevano affatto sporcarsi le mani di sangue innocente, volevano far compiere questo lavoro ad altri esseri. E fu proprio per questo obiettivo che con la loro magia oscura crearono delle creature come fossero delle macchine da guerra, dei guerrieri dotati di poteri magici.
Queste creature si differenziavano in 6 Regni: i guerrieri del fuoco, dell'acqua, dell'aria, del ghiaccio, dell'erba e della terra. I guerrieri di fuoco si riconoscevano per il loro corpo abbronzato e i loro capelli tendenti al rossiccio o completamente rossi; i guerrieri dell'acqua per i loro occhi limpidi e celesti oppure di un blu intenso; quelli dell'aria per i loro capelli sempre al vento o scompigliati e gli occhi chiari; quelli del ghiaccio per il loro sguardo glaciale con i loro occhi celeste ghiaccio e i capelli bianchi; mentre gli ultimi, quelli dell'erba e quelli della terra avevano rispettivamente occhi di un verde smeraldo e occhi marroni.
Ma i guerrieri non erano come i loro creatori: erano degli esseri di sani princìpi. Venivano continuamente sfruttati dagli Evil e perciò arrivò il momento in cui vollero prendere in mano la situazione: si ribellarono. Questa azione non portò, però, ad una svolta decisiva: gli Evil erano troppo potenti per i guerrieri. Eh, sì gli Evil erano delle creature nate soltanto per portare morte e distruzione. Questa guerra si concluse con un trattato di pace: gli Evil avrebbero lasciato vivere in modo indipendente i guerrieri ad una condizione: coloro che erano di sesso diverso e appartenevano a due regni diversi non potevano incontrarsi, nè parlarsi. Ovviamente gli Evil se ne sarebbero subito accorti di uno strappo alla regola con le loro arti magiche  e oscure. In tal caso la trattativa di pace sarebbe risultata come 'nulla'. Nonostante i capi dei regni non capissero il perchè della richiesta degli Evil, decisero di accettare. Questo era l'unico modo in cui potevano vivere il più decentemente possibile. Intorno a questa richiesta da parte degli Evil si facevano molte ipotesi: Chissà... un individuo nato da due persone di due regni diversi sarebbe stato una minaccia? Quest'individuo avrebbe potuto causare morte e distruzione? E quindi gli Evil hanno fatto questo per garantire la pace? Questo non lo so. Nessuno lo sa. Ma secondo me gli Evil non hanno fatto questo per 'garantire la pace' Che tesori!!! Che cavolata pazzesca! Loro ormai erano arrabbiati, ci volevano morti, ci volevano morti per tutto quello che avevamo causato.
                                                                         *  *  *     
Mi chiamo Kelly, Kelly Stewart, ho 16 anni e sono figlia unica. I miei genitori appartengono al regno dell'aria e sono le persone a cui voglio più bene. 
Non necessariamente un figlio di genitori appartenenti ad un determinato regno, appartiene a quello stesso regno. Può capitare, infatti, che i figli possano prendere i caratteri ereditari dei nonni. Un esempio? Me. Io ho dei genitori dell'aria, ma sono una guerriera dell'acqua. Perchè? Perchè i miei genitori materni sono del regno dell'acqua. Essendo tale sono dotata di poteri acquatici, appunto, sia ben chiaro. Il potere del mio regno non è, però, da sottovalutare: sono in grado di causare un maremoto se voglio, quindi con me vi suggerisco di non fare i 'monellini'. Ho capelli biondi e occhi blu mare.
Ma il potere che abbiamo non ce l'abbiamo fin dalla nascita. Un bambino appena nato che non sa utilizzare i propri poteri potrebbe causare catastrofi! Quindi non c'è da meravigliarsi di questo... I poteri arrivano con il nostro sesto compleanno e quindi fino ad allora, noi siamo del tutto ignari del nostro regno d'appartenenza. A sei anni, sulla nostra spalla compare il simbolo del nostro regno: fuoco, acqua, tornado, ghiaccio, foglia e terreno. Quando arriva il momento non è mai una situazione piacevole... si provano dolori lancinanti in tutto il corpo e soprattutto sulla spalla destra dove verrà scoplito il simbolo.
La mia migliore amica si chiama Scarlett,andiamo nella stessa classe ed appartiene al regno dell'aria. Ha capelli mossi e castani e i suoi occhi sono celesti. Anche il suo potere non è da sottovalutare perchè potrebbe causare anche un tornado per la rabbia, e... ah! Dimenticavo, è veloce come il vento. Nah!!! forse di più!!! 
Da quando a scuola, ho incominciato a studiare storia dei regni, ne sono sempre rimasta attratta... Da quando ho studiato il patto tra Evil e Guerrieri ho sempre voluto saper il perchè della richiesta delle creature oscure... e un giorno lo farò.

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Capitolo 2
*** Vita comune, vita semplice ***


Ero seduta nel mio banco, aspettando disperatamente il suono della campanella... Una delle materie che odio di più è Scienze dei regni e soprattutto farsi spiegare da Mrs Fioretti una materia già noiosa e pesante di suo, vi assicuro che non è un bello scherzo. Perciò i miei occhi erano fissi sull'orologio: mancavano cinque minuti. Ad un certo punto la Fioretti, vedendo il mio sguardo perso, smise per un attimo di spiegare e mi chiese: "Signorina Stewart, adesso può dirci per favore tutto quello che abbiamo spiegato fino a questo momento?" ed io:"Sì, certo... ehm..." la Prof. abbassò un attimo lo sguardo e io chiesi un suggerimento alla mia amica Scarlett. "Il corpo delle persone del regno di fuoco!" dissi con voce decisa. La "strega" mi guardò negli occhi per qualche minuto con uno sguardo di sconfitta, come se fossi una pesce che non è riuscito ad abboccare al suo amo. Ad un tratto la campanella suonò, 'grazie al cielo!' pensai. Odiavo a morte quella Prof., e con lei ce l'avevo a morte anche con la sua stupida materia! Uscite dalla classe, andammo fuori in giardino per l'intervallo. Di tutta la scuola, quello per me, era il posto migliore perchè stando nel verde, sedute ai piedi degli alberi, potevamo, una volta tanto respirare aria fresca. "Cosa hai portato per pranzo?" chiesi alla mia amica. "Il frigo di casa mia" mi rispose. "Ah... interessante... e... che simpatica!" "Se per te non è una cosa interessante, non me l'avresti chiesto tanto per cominciare!" E con questa risposta da saputella qual'era, decisi di schizzarle dell'acqua in faccia. "Oh, sì, sì, certo!" la presi in pieno! "Ah, è così? E' una sfida questa?" "Sì, sì! Oggi mi sono svegliata dal lato sbagliato del letto e ce l'avevo proprio con te!" risposi e lei: "Ok, cara allora vediamo se riesci a stare al mio passo!" e dopo aver detto questo corse via come un lampo. "Ah sì, scappa codarda!" gridai, non facendo caso a tutti gli altri ragazzi che si girarono dopo questa frase. Dopo cinque secondi circa ritornò da me dicendo:"Ehi! vedi che ti ho sentito!" "Uh, ma che paura! Che vuoi fare ora? Farmi volare via?" e con un gesto della mano mi scompigliò tutti i capelli e cominciò a ridere. Cercai di avere una faccia arrabbiata, ma non ci riuscì, era più forte di me, e così incominciai a ridere anche io. Anche se avevamo già sedici anni non avevamo ancora perso l'abitudine di giocare come facevamo quando eravamo delle bambine e... devo dire che lo eravamo ancora! E così ogni giorno era sempre la stessa storia: stesse cavolate quando ci incontravamo davanti alla scuola, quando eravamo in classe, quando facevamo l'intervallo e anche quando ci incontravamo, una a casa dell'altra. Da quando avevamo sei anni siamo sempre state migliori amiche, attaccate una all'altra come fossimo delle sardine in scatola. E mi piaceva stare in questa scatola se c'era lei con me. Ritornata a casa, ero sempre insieme a lei, virtualmente però. Ed ecco che finita anche la sesta ora di scuola ritornavo dai miei come sempre. "Ciao mà, ciao pà!" "Ciao Kelly, com'è andata oggi a scuola, cara?" mi chiese mia madre. "Oh, sì, bene, bene, sempre la stessa storia, alla grande come sempre". Correvo subito in camera mia per parlare con Scarlett. Insomma, è questo il punto: vita comune e vita semplice come per qualsiasi altro adolescente. * * * Il giorno seguente mi successe una cosa che non so come definire. Ovviamente gli Evil anche se ci avevano fatto quella richiesta, non avevano diviso i nostri regni dato che comunque due persone dello stesso sesso e appartenenti a regno diverso avrebbero potuto incontrarsi, e quindi non sarebbe stata una cosa giusta. Tuttavia ragazzi e ragazze di regni diversi stando nello stesso ambiente avrebbero potuto infrangere la regola... Allora perchè non dividerli? Secondo me lo facevano apposta, sapevano che ci sarebbe stato uno strappo alla regola proprio per far scoppiare tutto in una guerra. Già, guerra come quella che ci era stata nei secoli precedenti... Mentre uscivo dalla classe con Scarlett per l'intervallo, notai che qualcosa attirava la mia attenzione. Anzi, 'qualcuno'. Aveva occhi marroni e capelli rossi al vento. Era seduto con i suoi amici vicino ad un albero a chiacchierare. Bellissimo. Da quello che ho potuto vedere si trattava di un ragazzo appartenente al regno del fuoco... Sì, esatto... del fuoco... Decisi di andare a prendere posto, senza pensare a quello che avevo appena visto. Forse con Scarlett avrei potuto distogliere la mia attenzione da quel tipo. Ma no. Alla fine della nostra conversazione 'dannata me' pensai... "Salve signora, cosa mi dice oggi di bello?" chiesi a Scarlett cercando invano di dimenticare tutto. "Oh, beh... sai... credo..." abbassò immediatamente il tono di voce. "...credo di essermi innamorata..." mi disse. Ed io "Ah." interessandomi molto vivamente all'argomento. "Beh e di chi? Spara, non lasciarmi sulle spine!!" E lei mi disse:"Vedi, quel ragazzo laggiù?" Allungai lo sguardo e vidi un ragazzo alto, occhi grigi e capelli bruni mossi. Era carino, ma non era il mio tipo. Era dell'aria... ed anche lei lo era... Nonostante sapessi già la risposta della mia domanda successiva, decisi di chiederlelo lo stesso per avere una conferma:"Ed a quale regno appartiene?" e lei:"Aria" e così anche se non volevo le parole mi uscirono fuori dalla bocca come niente:"Ah, beata te..." "In che senso?" ribattè lei con un sobbalzo "Kel... c'è forse qualcosa che non so e che devi dirmi? Tanto sai che a me puoi dire tutto..." "Sì, sì... certo che lo so..." dissi con voce calante. Così, lo guardai di nuovo e questa volta anche lui. I nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo. Scarlett vide dove stavo guardando. "Ah... quel tipo?" mi disse "Ma è del fuoco... si vede benissimo..." "Oh, ma guarda! Non l'avevo capito!" gracchiai io acida più di mille limoni messi insieme. "Ok, ok scusa... a quanto pare oggi non ti posso sfiorare, sei di cristallo" mi disse con tono offeso. "No scusami tu, Scà... è che oggi sono giù di morale..." e lei:"Ah, davvero? Ma sei giù di morale o innamorata?" non risposi.

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Capitolo 3
*** La sezione dei libri proibiti ***


"Ohh, basta non ce la faccio più!!!" dissi con voce isterica alla mia amica. Ci trovavamo sempre lì, nel solito posto sempre alla solita ora dell'intervallo. Era passato poco tempo dall'ultima volta in cui avevo visto quel ragazzo, circa una settimana e, siccome ormai ero rassegnata del fatto che non potessimo stare insieme, volevo sapere il perchè. Avevo fatto tutte le ricerche possibili e immaginabili sull'argomento in Internet, ma... niente. 'E' ovvio! se gli Evil non hanno detto nulla ai capi dei regni, dove volevo arrivare?'. "Voglio saperlo! Devo saperlo!" continuai. Scarlett calma e paziente come al solito mi chiese: "Hai provato a guardare nella biblioteca della scuola?" "No! E di sicuro so che non troverò nulla..." risposi disperata. "No... vedi che ... puoi provare a dare un'occhiata nella sezione dei libri proibiti". mi disse Scarlett. Girai di colpo la testa e la guardai con uno sguardo che non saprei affatto definire. "Che c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?" sorrise. "Ma certo che no! Da quando sei così... così... trasgressiva?" avevo una faccia quasi sconvolta, non avevo mai sentito dire una cosa del genere da Scarlett, anche se a dire il vero, questa cosa mi piaceva. "Ok Sherlock, visto che hai avuto un'idea così brillante, cosa suggerisci di fare? Non possiamo farci vedere..." che cosa ovvia. "Io stavo pensando... a un piano... sta dopo a vedere, ragazza. Per adesso l'unica cosa che possiamo fare è andare a vedere che libro prendere, poi ti dirò il resto." "Ok..." * * * Dopo lezione, andammo in biblioteca come stabilito. Era una stanza enorme, ovunque ti giravi vedevi libri, scaffali e scaffali di libri. C'erano varie sezioni: incantesimi, pozioni, storia dei regni,... ecco la sezione che interessava noi invece... C'era scritto chiaro e tondo: "Indice dei libri proibiti". Anche se sembrava uno scaffale qualunque era controllato al massimo: raggi magici, invisibili. Potevano rilevare qualsiasi tessuto formato da cellule vive che vi avrebbe messo la mano. In poche parole, erano in grado di rilevare qualsiasi forma di vita che l'avessero attraversato. Io lo so, perchè una volta ho visto che ad una ragazza è capitato: voleva prendere un libro, ma appena ha allungato la mano, si è sentito un allarme in quasi tutto l'istituto. E' incredibile come i nostri insegnanti ci tengano alla larga da quella sezione, chissà quali segreti ci saranno al suo interno... Io e Scarlett ci passammo davanti e lei, subito, mi chiese sottovoce: "Beh, allora? Quale libro ti interessa?" Non ebbi il tempo di rispondere che la proprietaria della biblioteca si arrabbiò: "Ragazze, toglietevi subito dalla sezione dei libri proibiti!". "Ma che rompi...scatole" dissi sottovoce con un sospiro a Scarlett. Dato che l'arpia non ci aveva manco dato il permesso di 'guardare' i titoli di quei libri, adesso non sapevamo proprio cosa fare. Questo piano era fallito ancora prima di cominciare... che poi non sapessi neanche quale fosse questo piano era un altro discorso. "Beh, e adesso Sherlock?" le dissi. "Non ne ho idea... e smettila di chiamarmi Sherlock!". Non sapendo cosa fare decisi di andare a dare un'occhiata nella sezione dei libri "storia dei regni" anche se sapevo che non ci avrei trovato nulla di interenssante, perchè i libri non erano 'proibiti'... Trovai un libro che attirava la mia attenzione. Apparte la copertina blu, il titolo era:"La richiesta degli Evil, volume 1". Decisi di prenderlo e, dopo la scuola, appena arrivata a casa lo lessi. Lessi quel libro in un giorno, ma ovviamente non trovai nulla. Il libro terminava proprio nel momento in cui gli Evil stavano per fare la richiesta ai capi dei regni, tanto che appena finì di leggerlo mi dissi:"No, dai è impossibile! Non può finire così!" ed è proprio in quel momento che mi ricordai che avevo appena finito di leggere il "volume 1". Quindi ce ne dovevano essere degli altri per forza. Il giorno seguente ,quindi, insieme a Scarlett decisi di andare a prendere il secondo volume. Ero eccitatissima perchè dopo moltissime ricerche fallite, sentivo che stavo per scoprire la verità. E invece no. Il secondo volume non c'era. "Ovviamente... sono stata così sciocca da pensare che l'avrebbero fatta così facile..." dissi arrendendomi. "Aspetta... io forse so dov'è... dammi il primo volume. Un attimo". mi disse Scarlett. Glielo diedi. Guardai con aria interrogativa cosa stesse facendo: stava andando a controllare l'ultima pagina. "Aspetta... ma qui manca l'ultima pagina... emh... sono sicura che qui ci fosse l'anteprima del secondo volume. L'immagine della copertina, il titolo e tutto. In conclusione, secondo me il secondo volume si trova nella sezione dei libri proibiti." mi disse Scarlett. Andammo a controllare, e questa volta facemmo finta di niente. Ed eccolo lì: copertina blu con scritto a lato:"La richiesta degli Evil, volume 2". "Grande, e adesso?" chiesi, forse con un briciolo di speranza più del solito. "Forse dimentichi che io fin dal principio avevo un piano..." mi disse. "Ok, basta. Da questo momento in poi ti chiamerò Holmes".

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Capitolo 4
*** Il piano ***


"Allora, ti spiego il piano" mi disse Scarlett "Vai, sono tutta orecchi!" esclamai eccitatissima. "Ok... allora, innanzi tutto devi sapere che per attuare questo piano, dobbiamo essere sole, ovviamente. Quando non c'è nessuno, e io direi che sarebbe opportuno appena dopo la scuola. Diciamo ai nostri genitori che ritorneremo più tardi per un'uscita che faremo. Quando suona la campana, la Prof. esce insieme agli altri e noi rimaniamo in classe, tanto quella... cattivona della Fioretti non controlla mai se tutti sono usciti. A questo punto aspettiamo." "Beh, e come, scusa? Se aspettiamo avranno già chiuso la biblioteca..." ribattei io di colpo. "Non ho finito, cara. Non mi interrompere mentre parlo". "Ok, Miss 'Sotuttoio'!" ribattei acida e lei mi fece una di quelle occhiatacce... Sospirò e riprese: "Stavo dicendo... Aspettiamo che tutti se ne siano andati, poi ci intrufoliamo nel bagno di servizio e prendiamo la scala, hai presente quella che è sempre lì? Ok, quella. Poi andiamo davanti alla porta della biblioteca e usiamo la scala per salire in alto. Praticamente, c'è una specie di finesta sulla porta, non so se l'hai mai notata... Ci salirò solo io, però. Con i miei poteri mi concentrerò su quel libro, e lo farò levitare fino alla finestra per prenderlo. Tanto quello scaffale si trova vicino all'entrata. " "Ah... ma allora a cosa ti servo io?" le chiesi. "A niente, più che altro mi servi da supporto psicologico e... anche perchè non voglio stare da sola e... anche perchè non sono alta e forte come te da riuscire a portare la scala da sola... " sorrise. Ridemmo tutte e due come delle sceme. "Ok, piano geniale Sherlock, ci sto. Anche se devo dire, un po' folle... ma ci sto.". E così dopo la scuola demmo il via all'operazione: "PrendiIlLibroProibitoSenzaCheNessunoSeNeAccorga". Avevamo già avvisato i nostri genitori de"l'uscita", quindi su quello non c'era nulla di cui preoccuparsi. Suonata la campanella facemmo finta di uscire. Avevamo già avvisato i nostri amici e gli avevamo corrotti con un premio se ci avessero aiutato. Come uscirono tutti, chiudemmo subito la porta e aspettammo nella nostra classe per circa dieci minuti. "Kel... mi sa che non ho calcolato una cosa..." mi disse Scarlett ad un certo punto. "E cioè?" chiesi "I collaboratori puliscono dopo la scuola, no?" "Oh, no! Quanto siamo idiote! E adesso?" Proprio un istante dopo aver detto questa frase vedemmo la porta aprirsi. 'E' finita...' pensai. Ma la sorpresa che ebbi fu nel vedere che ad aprire la porta non era un collaboratore, ma era quel ragazzo che mi aveva mostrato Scarlett. Il ragazzo dell'aria che le piaceva! Seguito da... LUI... Sì, esatto, proprio lui, il ragazzo del fuoco. "Ehi Shawn come mai qui?" disse Scarlett al ragazzo dell'aria. Strano... loro si erano conosciuti... e lei non me l'aveva detto! Dopo tutto questo casino di operazione glielo dirò! "Ciao Scarlett, ho sentito in giro che tu e la tua amica dovevate andare a prendere uno dei libri proibiti per scoprire la verità. Io e Axel abbiamo deciso di venire con voi". Probabilmente loro due erano amici. Bene, molto bene. La cosa bella è che adesso, dato che io non potevo parlare con nessuno dei due ragazzi e loro altrettanto con me, Shawn e Scarlett, e Shawn e Axel, avrebbero dovuto fare da interpreti perchè soltanto loro potevano parlare tra loro. 'Grande' pensai. E' bruttissimo il fatto che non avrei potuto parlare con 'Axel' in un'occasione del genere! "Beh, allora cosa stiamo aspettando? Diamoci da fare ragazzi!" disse Scarlett con quell'aria da "capetta" che prendeva come fosse niente. "Ok capo, cosa dobbiamo fare?" Chiese Shawn sempre rivolgendosi a Scarlett, ovviamente. Scarlett gli spiegò tutto quello che avevamo intenzione di fare. "Ok, va bene. Comunque non preoccuparti per la scala, ci farebbe perdere solo tempo. Posso farti salire sulle mie spalle, Sca" disse Shawn "Ah, ok" disse Scarlett. So a cosa stava pensando, e la cosa mi faceva ridere, ma cercai di trattenermi. Arrivammo alla biblioteca. Eravamo stati proprio fortunati a non aver incontrato nessun collaboratore. Appena arrivati davanti alla porta della biblioteca, Shawn fece salire Scarlett sulle sue spalle. Era un po' imbarazzata e nervosa, glielo leggevo dagli occhi. Le sorrisi per rassicurarla, come per dirle 'va tutto bene, non è un dramma se sali sulle spalle di un ragazzo... che te l'ha chiesto... e che ti piace'. Beh, forse sono un po' scettica, non so come avrei reagito io al suo posto, ma una cosa era sicura: ero stranamente felice di non esserci... "Beh, allora riesce a vedere qualcosa?" chiese Axel a Shawn, che a sua volta chiese a Scarlett che disse: " Sì sì, lo vedo. Adesso lo sto facendo venire verso di me. Per favore abbiate pazienza, non sono mai stata un colosso con gli incantesimi..." Passò qualche minuto. Scarlett e Shawn erano intenti a prendere il libro il che significa che io e Axel siamo rimasti lì per tutto il tempo a non fare niente. Anche se non potevamo parlarci, ci guardavamo a vicenda per alcuni istanti e questa cosa mi piaceva. Altrochè se mi piaceva! Lui mi guardava con i suoi bellissimi occhioni castani e io non potevo fare a meno di notarlo. Ma ad un tratto quella specie di paradiso si interruppe con la voce di Scarlett: "Ragazzi, ce l'ho fatta! L'ho preso!" Cavolo, avrei voluto che ci avesse messo più tempo per prendere il libro! Anzi, quasi non mi importava più del libro... Ma ormai era fatta. Almeno mi consolai del fatto che adesso avrei potuto scoprire la verità. Corremmo subito fuori dalla scuola. Le porte erano chiuse perciò uscimmo fuori dalla finestra del bagno al piano inferiore. "Beh, allora? Non vediamo l'ora di leggere il libro!" disse Shawn a Scarlett. "E che cosa ti fa pensare che vi farò leggere il libro?" chiese Scarlett ridacchiando. Era incredibile, ma era arrivato il momento tanto atteso, il momento che stavo aspettando da una vita...

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Capitolo 5
*** Il momento della verità ***


"Beh, dai Scarlett facciamoglielo leggere. Tanto abbiamo ancora tempo per la nostra 'uscita' quindi i nostri genitori non ci faranno prediche. E in fondo ci hanno aiutato a prenderlo... cioè, ci ha aiutato"dissi io. E con questa frase Axel alzò lo sguardo verso di me con un espressione serissima. Erano pochissimi i momenti in cui lo vedevo sorridere, ma in fondo avevo detto la verità. Sorrisi e poco dopo anche lui lo fece. Poi disse: "Shawn puoi dire ad 'aria' di dire ad 'acqua' che anche lei non ha fatto niente?" E subito io, che ero la diretta interessata, dissi: "Scarlett puoi dire ad 'aria' di dire a fuoco, che se non avessi voluto io questa cosa, non ci troveremmo affatto qui, e che tu non avresti potuto avere un supporto psicologico?! Ah, e già che ci sei fai dire ad 'aria' a 'fuoco' che secondo 'acqua' deve tapparsi un po' quella boccaccia!" Cominciai a ridere e con me anche Scarlett e Shawn. Solo Lui rimase passivo come al solito. In quei momenti giuro che provavo tantissimo odio nei suoi confronti. Così tanto odio che l'amavo. Una cosa normalissima! Ma perchè succede sempre così?! Ti innamori di una persona, poi scopri che questa persona è antipatica e poi te ne innamori di più... non lo capirò mai... "Beh, allora ragazzi muoviamoci!" disse Scarlett. Poi continuò: "Kel, a te l'onore!" "la rigrazio, onorevole" risposi. Così ci sedemmo tutti e quattro sotto un albero del giardino per leggere la parte che ci interessava. Io mi trovavo al centro con il libro in mano e Axel - incredibile ma vero- si mise accanto a me, alla mia sinistra, mentre Scarlett e Shawn erano alla mia destra. Stare vicino a lui mi faceva sentire nervosa, provavo una sensazione che purtroppo non so descrivere... mi sentivo benissimo, ma allo stesso tempo malissimo. Lo guardai per un istante prima di trovare la parte della storia che faceva al caso nostro. Trovai una testimonianza del capo del popolo dell'aria e così incominciai a leggere con grande entusiasmo: "Non fu tanto difficile da comprendere quello che gli Evil chiesero a noi capi del villaggio: non intrattenere alcun contatto con sesso opposto appartenente a Regno diverso. Quale fu il motivo? Come tutti i ragazzi inferiori ai diciotto anni sanno, noi non lo sapemmo mai. Ma in realtà ce lo dissero, e spiegarono molto chiaramente che se ci sarebbe stato qualsiasi strappo alla regola, ci avrebbero fatti di nuovo loro schiavi. Ci dissero anche di regolarci da soli, con lo scopo di non fare accadere questo e quindi noi decidemmo di dirlo solo alle persone adulte, a quelle che avessero già compiuto diciotto anni. Gli Evil avevano fatto quella richiesta perchè temevano che queste persone di regno diverso, di accoppiassero dando origine ad un 'ibrido', ovvero un essere che apparteneva a più regni, (ai due regni dei genitori) che quindi possedeva più poteri (es. Acqua e Aria) ed erano incredibilmente forti. Gli Evil non ci dissero perchè temevano questi 'ibridi', ma possiamo dedurre che, sicuramente, fossero in grado di sconfiggere gli Evil. Eravamo convinti, che un adolescente non avrebbe seguito la regola se ne avesse saputo il motivo, mentre le persone più adulte che conoscevano e avevano visto con i loro occhi i tempi in cui gli Evil ci fecero diventare dei Guerrieri al loro servizio, eravamo sicuri che non l'avrebbero fatto. Gli Evil, in realtà, non possono controllarci e sorvegliare la situazione. Non si deve pensare al fatto che se due persone stiano parlando, possano far rompere l'intero accordo. Dalle ultime recenti scoperte si è compreso che il fatto che gli Evil ci stiano controllando con i loro poteri oscuri fosse una farsa. In realtà è stato solo una cosa per intimorirci e farci temere, ma ormai sappiamo che mentono. E' comunque nostro dovere controllare i ragazzi soprattutto nelle scuole superiori, ove ci possa essere qualcosa che non deve accadere. Anche se gli Evil, in realtà non possono controllarci, potranno scoprirlo in qualsiasi altro motivo e noi non intendiamo, assolutamente compiere certe azioni rischiose" Terminava così, la testimonianza di Erin Windy, capo del popolo dell'aria. Appena terminai di leggere, rimanemmo tutti esterrefatti tanto che nessuno si degnò di dire una parola nei minuti successivi. A rompere il silenzio fu Axel che disse: "Qundi, ad esempio se io ed Acqua ci parlassimo non succederebbe niente, vero?" rivolgendosi a me. Esitai prima di rispondere, ma alla fine lo feci: "Io... credo di sì" infatti dopo non successe niente. Era la prima volta che avevo rivolto, almeno direttamente, la parola ad un ragazzo di regno diverso, e la cosa mi pareva strana... ma adesso ero felice, perchè almeno, anche se di nascosto, potevamo frequentarci. Continuai: "E comunque, vedi che io ho un nome, fuoco!" e lui: "Ah, sì giusto com'è che ti chiami, Collin? Callin?" ed io in maniera molto acida: "Ok, è da venti secondi che sto parlando con un ragazzo del fuoco e mi sto già pentendo... " "Idem, Collin." disse lui. "Mi chiamo Kelly, K-E-L-L-Y, capito, AXEL? dissi io accentuando in maniera particolare "Axel". "Ho capito, KELLY!" mi rispose. Mentre stavamo, parlando, Scarlett e Shawn erano rimesti come delle mummie a guardarci. "Dite qualcosa, svegliaaa!" gridai alle loro facce incantate che non avevano mai visto una cosa del genere. Cosa dissero? Scarlett disse: "Ok, possiamo inaugurare ufficialmente le nozze di Axel e Kelly" mentre Shawn batteva le mani canticchiando la canzoncina nuziale. Era davvero una cosa snervante! Tant'è che poi dissi rivolgendomi solo a Scarlett, come per abitudine, un sonoro: "Ti odio!" ma la cosa più... (non saprei come definirla) e che io e Axel lo dicemmo all'unisono. "Oh! Ma guarda un po' che filing!" disse Shawn ridacchiando. "Shawn non ti permettere!" disse Axel alzandosi per picchiarlo, ma essendo dell'aria scappò via come un lampo. Io e Scarlett incominciammo a ridere come due matte e la giornata finì lì. Era incredibile quello che era appena successo e quello che avevo scoperto, ancora non riuscivo a crederci! Decisi di correre subito a casa perchè era ormai tardi e prima di farlo, fui felice di poter salutare anche Shawn e Axel.

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