Veleno di hola1994 (/viewuser.php?uid=142049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 Al parco ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 Rapimento ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 Esperimenti ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 A casa ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 Spiegazioni ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 Paura ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 In guerra ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 Il ballo in maschera ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 Consolazioni ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 II diario di Alistair ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 Ho il cuore per amare? ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 San Valentino ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 Uccidere ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 Al parco ***
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1.AL PARCO
Gabriel Lowan è un bambino di 9 anni, che abita
nell'Upper East Side insieme alla famiglia adottiva.
Il loro appartamento è vicinissimo a Central Park; infatti dal 45 piano dell'edificio la famiglia può avere una
vista bellissima dell'intero parco, una distesa verde in mezzo alla
caotica città che Gabriel ama osservare dal balcone della sala.
Ed è proprio nella sua camera da letto che Gabe si trova in questo
momento seduto alla scrivania, intento a fare i compiti.
Le pareti
dipinte di blu erano state una sua idea, visto che è il suo colore
preferito.
Solo quando entra Robert accendendo la luce, Gabriel si volta a
guardarlo e gli sorride.
L'uomo sposta l'arpa del figlio appoggiandola delicatamente sul
pavimento; sa benissimo quanto Gabe tenga a quello strumento e anche il
minimo graffio sarebbe una tragedia."Ti serve una mano con i compiti?
Appena finisci andiamo a fare un giro!"
"No. Ce la faccio da solo."risponde orgogliosamente suo figlio.
Robert rimane con lui lo stesso, felice di passare un po' di tempo
insieme; dopo un po' entrambi si voltano verso la grande finestra per
guardare fuori: la strada è ancora trafficata nonostante sia tardi, ma
essendo agosto fa ancora caldo perciò molta gente è in giro a svagarsi.
Robert in attesa che il bambino
termini i compiti; osserva la grande libreria piena di libri e
il blocco da disegni che gli aveva regalato poche settimane prima, probabilmente presto avrebbe dovuto prendergliene un altro.
Quando Gabe finisce i suoi esercizi di inglese sono quasi le 09.00, ma
non è ancora buio data la stagione. E' una serata troppo bella per
stare in casa, quindi Robert propone di andare a fare un giro al parco
portando con sé anche Kira il lupo nero di Gabe.
Suo figlio annuisce allegro alla proposta e corre a mettere il guinzaglio all'animale.
Preso l'ascensore si ritrovano in pochi minuti davanti al grande atrio
dell'edificio sorvegliato da un portinaio. Robert tiene aperta la porta
d'ingresso permettendo a Gabriel e al suo cane di uscire per primi,
attraversano insieme la strada alla ricerca dell'ingresso più vicino del parco.
Non è molto affollato a quell'ora;
dunque Gabe può andare sullo scivolo e le altalene che di solito sono
occupate dagli altri bambini.
Robert seduto su una panchina di pietra con Kira accanto, lo guarda
sorridendo mentre ricorda l'infanzia del figlio.
Per un attimo si distrae sono passati appena pochi minuti, quando quei
pensieri stupendi vengono interrotti dall'abbaiare del cane;
immediatamente si gira verso Gabriel ma non lo trova più sullo
scivolo né vicino ai giochi per bambini.
E' sparito!
Robert grida il nome di Gabe e girando
ripetutamente alla ricerca del figlio.
Alcuni passanti intenti a fare
jogging durante le ore più fresche della giornata, rallentano nel notare la disperazione del genitore.
L'uomo e Kira cercano il bambino, pur sapendo che sarebbe impossibile
perlustrare da soli tutto Central Park.
I passanti li osservano curiosi.
Tuttavia lui spera che Gabe non si sia allontanato troppo."Devo
chiamare Debby? Cosa le dico? Ho perso nostro figlio, non posso dirlo
alla polizia!"dice disperato ormai con la mente annebbiata dal panico.
In quel momento gli suona il telefono. E' un messaggio di sua moglie: Dove siete? E' tardi...
domani devo portare Gabe da sua nonna entro le otto! Sbrigatevi a
tornare. Non farti convincere a stare fuori.
Sempre più amareggiato dopo la lettura del messaggio ricomincia a
cercare Gabe gridando il suo nome. Dopo un'altra ora di tentativi
distrutto se ne va dal parco ed entra in un bar.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 Rapimento ***
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2.RAPIMENTO
Robert entra nel locale, siede ad un tavolino davanti alla finestra.
Sta tremando e il terrore gli impedisce di chiedere
aiuto.
Guarda le persone sperando che qualcuno si avvicini.
Il telefono comincia a squillare riscuotendolo un poco da quel torpore; lui lo prende e guarda lo schermo senza rispondere.
Poco dopo arriva un altro messaggio di Debby: Allora... dove siete? Sono
quasi le 23.00. Gabe dovrebbe essere già a letto. Ti avevo detto di non
farti convincere! Non posso nasconderglielo. Pensa rassegnato.
Compone dunque il numero della donna e attende che risponde."Debby... sto per dirti una cosa e tu devi stare calma. Siediti."
"COSA VUOL DIRE SPARITO? L'HAI PERSO?!"
"Mi sono distratto un attimo e poi... lui non c'era più..."dice disperato.
"TI SEI DISTRATTO!? Gabe... oddio!"domanda isterica.
"Perdonami Debby, non so come sia potuto succedere. Torniamo al parco a cercarlo... va bene?"supplica lui sconvolto.
"SPERA PER TE CHE SIA ANCORA LI'!"grida sua moglie prima di riattaccare bruscamente la chiamata.
Il parco ormai è buio.
Ci sono coppiette innamorate che passeggiano
sotto la luna; probabilmente devono pensare che sono pazzi a correre e gridare in quel modo in una serata così bella.
I due cominciano la ricerca dallo scivolo vuoto, per poi girare tutto il parco con
disperazione crescente.
Dopo un'ora Debby è distrutta chiama suo figlio ininterrotamente, alla fine siede su una panca
pensando al bambino.
Accanto a lei Robert chiama la polizia."Pronto? Dipartimento di Manatthan, qual è l'emergenza?"
"Sono Robert Lowan Mio figlio è sparito."dice lui sconvolto.
"Dove è stato visto l'ultima volta?"domanda l'uomo.
"A Central Park. Era sullo scivolo, stava giocando e io..."
"Va bene signore, mando degli agenti
a parlare con voi. Potrebbe essersi semplicemente nascosto o
perso."dice l'atro uomo rassicurandolo.
Robert chiude la chiamata; vede Gabe terrorizzato correre verso di lui.
All'improvviso però un uomo del FBI prende Gabriel trascinandolo lontano.
"AIUTO! VOGLIONO RAPIRMI! VIENI!"grida Gabe dimenandosi cercando di picchiare quello che lo tiene.
Robert li insegue correndo, ma non
fa in tempo a raggiungerli; l'uomo mette il bambino in un furgone nero e partono prima che lui possa fare qualunque cosa... la
targa è oscurata.
Vede l'auto allontanarsi.
I giorni seguenti per Robert e la moglie sono difficili.”Sembra sparito nel nulla... non capisco.”
“Quelli che l'hanno preso sono della polizia!”
“Non può essere, siete sicuro che fossero della polizia?”chiede
Joe confuso da quella sicurezza.
“Sì! Mi ricordo bene,
aveva il cartellino del FBI.”dice spazientito; Robert viene
interrotto dall'arrivo di un altro poliziotto con il telefono in
mano.”Il bambino... è morto bruciato. C'è stato un
incendio. L'hanno trovato oggi.”spiega dispiaciuto.
Robert va nella sala delle autopsie; Debby vuole ricordarlo vivo quindi non entra.
Si avvicina nervoso.
Il corpo ha bruciature da tutte le parti, per questo motivo non possono fare l'autopsia.
Anche se non è biologicamente suo figlio, Robert gli ha voluto
bene .”Gabe... mi dispiace... è colpa mia!”chiede perdono a quel corpo morto.
La famiglia Lowan presto si trasferisce.
Non vendono quell'appartamento,
ma lo lasciano vuoto e prendono un castello vicino alla città tra i
boschi. L'edificio ha dei tetti a punta neri, torrette, torri,
finestre ad arco, vetrate, fontane, statue; l'esterno ha una stradina di
pietra che conduce all'ingresso, mentre l'interno è ricoperto da
pavimenti in legno e lunghi tappeti rossi.
Gabe intanto si sveglia con le corde ai polsi che gli limitano i
movimenti; lì vicino c'è un medico donna che lo guarda.
Appese al muro nota delle telecamere.”Dove siamo? Mamma? Papà?”chiama incerto.
“Sono Vanessa Chandler. Questo posto è la Muierfield, un laboratorio di
ricerca. Sei solo.”lo libera dalle corde e lui guarda con orrore i
polsi arrossati e sanguinanti.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 Esperimenti ***
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3.ESPERIMENTI
Alla Muirfield è ormai sera.
Gabe mette il pigiama e va a letto.
Cerca
di non pensare ai polsi, gli fanno male sono ancora più infiammati rispetto al giorno prima.
Non riuscendo ad addormentarsi fissa
il muro bianco e ascolta delle voci provenienti dal
corridoio.
Pensa nostalgico a come deve essere andare in giro
per New York con Robert.
Dopo poco tempo prende il libro La Bella E La
Bestia da sopra al comodino, legge interessato pur
conoscendo già la trama di quella fiaba.
Si
addormenta.
Il sogno di Gabe.
Sono nel castello
della Bestia in Francia... non più a New York... indosso il pigiama... guardo i fiocchi di neve scendere lenti dal finestrone. Tockins
l'orologio a pendolo mi guarda storto.”Oh... no! Non voglio un'altra
persona qui! Se lo sa il nostro padrone ci butta nel bidone...”ma
in risposta Lumière lo brucia. Fa quel gesto quando
non è d'accordo con lui cioè quasi sempre! Li lascio
litigare, dunque mi volto e vado in giro per il castello. Entro nella
torre che è uguale all'entrata: i muri e le tende sono blu,
invece il tappeto è lungo e rosa sul pavimento dell'ingresso.
Sul tavolino al centro della stanza c'è una Rosa magica, che
lentamente sfiorisce da sola. I suoi petali cadono sulla superficie
liscia del mobile. In quel momento entra Belle.”Gabe! Secondo te dove siamo?”ascolto quella voce dolce.
“Nella torre della Bestia, ma...”dico guardando l'essere che è entrato nella stanza.
“PERCHÉ SIETE QUI? NON VOGLIO CHE TOCCHIATE LA ROSA!”chiede lui
arrabbiato. Indietreggio spaventato. Guardandolo meglio vedo che è un animale con zanne e
artigli, ma ha ancora dei tratti umani. Mi trasformo sono come lui,
l'unica differenza: ho gli occhi gialli! Chi mai potrebbe amare una Bestia? Fuori nel parco vedo mamma e papà. L'essere li uccide e io non posso
far altro che assistere impotente... dopo poco appare Belle inseguita
dai lupi! Squartarli è facile... le unghie entrano nella loro carne,
muoiono dissanguati.”Che cosa hai fatto?”chiede lei disgustata.
Vanessa toglie il libro dalle gambe del bambino mentre lui continua a
dormire.
Gabe dopo delle ore si sveglia.
Hanno aperto la porta della
stanza, dentro stanno portando un altro bambino addormentato.
Si alza e
lo controlla da vicino, prima di tornare nel proprio letto e
riaddormentarsi.
Ci saranno ancora esami nel pomeriggio.
La donna
sveglia Gabriel.”Ti fanno ancora male i polsi?”chiede dispiaciuta dandogli da mangiare.
Mentre dormiva l'avevano legato di nuovo per evitare che scappasse da
là... Vanessa ripone nell'armadio delle video cassette.“Sì... tanto... ho fatto un sogno strano: c'ero io... solo che... non ero del tutto umano...”
“Era un sogno strano, forse c'entra il libro che leggevi.”il motivo è
che la mente vede dei cambiamenti nel corpo anche se non vuole
accettarlo.”Questa mattina non mi va di fare gli esami. Possiamo farli di pomeriggio?”chiede speranzoso.
“Uhm... ok, per questa volta...”dice sorridente.
Più tardi insieme disegnano delle impronte digitali colorate poi gli fa
premere un dito su una di esse fino a quando non rimane il segno.”A cosa servono le impronte?”
“Servono nei crimini alla polizia.”spiega sbrigativa.
I due vanno nell'altra sala.
Gabe guarda l'ora, sono le 16.25.
Vanessa
gli mette un filo attaccato al dito, è il Saturimetro nel braccio destro
invece c'è la flebo.
Cancella tutti i ricordi e ne mette altri.
Quando chiederanno al bambino da dove viene, lui
dirà: dall'India... vivevo per le strade di Calcutta perché ero orfano.
Gli inietta infine l'adrenalina e controlla il cuore batte troppo, va a
200 così la macchina suona l'allarme.
Lui diventa una Bestia, non sa
più cosa fa.
E' uguale al suo sogno rischia di ucciderla senza volerlo!
Se ne vanno tutti lasciandola sola con lui.”VANESSA... MI HAI FATTO DIVENTARE UN MOSTRO!”ringhia Gabe.
Anche la sua
voce è cambiata, non solo il suo aspetto; ora è più bassa assomiglia ad
un ringhio.”Non è vero... l'ho fatto perché me l'hanno chiesto!”prende una pistola,
poi spara due siringe con il sonnifero su di lui.
La Bestia cade
immobile sulle piastrelle.
Reso innocuo lo riporta di là, nella
sua stanza e va nel laboratorio.
Guarda attraverso il microscopio le
piastrine e i globuli rossi, sono moltiplicati rispetto al normale.”Cosa guardi con il mio microscopio?”chiede sospettoso un tecnico guardando l'allarme sul muro.
“Non è il tuo... possiamo usarlo tutti.”risponde contrariata.
“E allora... io cosa ci faccio qui?”domanda lui sedendosi sulla sedia.
Vanessa se ne va da là facendo finta di non essere spaventata per Gabe.
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 A casa ***
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4.A CASA
Vanessa esce dal laboratorio nervosa... va nella stanza del bambino è sveglio; ma si vergogna di
aver aggredito l'unica persona che lo aveva trattato come un essere
umano e non da cavia.”Su... dai... non essere arrabbiato con te stesso! Ti voglio bene. Sei come un figlio per me.”
“E... perché non dovrei? Ho aggredito l'unica amica che
avevo!”lei lo consola, non sono mai stati così vicini.
Appesa al suo collo c'è una medusa fatta di ferro: è il
simbolo della Muirfield.”Dopo ti porterò da una famiglia.
Verrai adottato.”non può dirgli che lo riporterà a
casa e anche se spiegasse sarebbe inutile.
Una volta uscita dalla stanza, Gabriel si riveste come prima del
rapimento.”Ho sentito tutto. Non puoi andartene, loro ti
cercheranno...”dice l'altro bambino.
Gabe quindi si trasforma in Bestia poi gli salta alla
testa.
Con un artiglio taglia la pelle e il sangue al ritmo del cuore
schizza fuori uccidendolo!
Vanessa senza farsi vedere trascina Gabe fuori
dall'edificio.
Il sole alle 11.30 è già caldo, ma dopo tutti quei giorni
rinchiuso gli piace quella sensazione sulla pelle... la donna lo mette
sul sedile dell'auto e partono per New York.
Arrivati al castello Vanessa suona il campanello, va ad aprire
Debby.”Benvenuti! Ciao... Gabriel. Ti stavo aspettando. E' bello
conoscerti.”dice sorridente.
Suo figlio la guarda senza sapere cosa dire."Deve prendere sempre delle medicine.”spiega Vanessa dandole le medicine.
“Da quale Paese provieni?”domanda Debby curiosa.
“Dall'India... la mia famiglia è morta...”risponde cercando di essere convincente.
“Dai... adesso ne avrai un'altra!”le due donne si guardano.
“Verrò a vedere come va con le medicine.”dice prima di andarsene.
Vanessa aveva fatto un accordo con Debby: le avrebbe riportato suo
figlio, ma in cambio non potrà dirgli che la Muirfield gli ha tolto i
ricordi.
Gabriel guarda in giro curioso; nello stesso momento arriva il marito
che nel vederlo deve trattenersi per non saltargli addosso, è troppo
contento di averlo ritrovato vivo.”Oddio! Sei vivo! Che bello! Mi sentivo in colpa...”lei lo interrompe contrariata.
“Vanessa ha detto che ti hanno preso per curarti.”dice sua moglie.
Debby e il figlio
escono nel parco.
E' pomeriggio gli uccelli cantano sui rami degli
alberi.
Gabriel sa che non può trasformarsi davanti alla sua
famiglia.”In India ero nel posto più povero. Quando sono
morti mamma e papà... lottavo per mangiare.”
“Oh... che cosa orribile. Ora non succederà più.”lo consola.
“Già... infatti... ora sono con voi.”anche se non si ricorda più chi sono,
vuole loro bene!
Sente il cuore della donna batte veloce... è contenta.”Hai
già preso le medicine?”domanda guardando il parco.
“Sì! Tu non devi ricordartene... lo farò io!”il figlio si trasforma in
animale; lei lo guarda stupita e
spaventata.
”Gabe? Sei ancora... tu?”domanda preoccupata fissando quei mostruosi occhi gialli.
“Sì... sono io... le medicine servono a non farmi
essere così!”ringhia; non vuole ma la voce esce bassa
tra i denti.
”Forse... è meglio farti una stanza in cantina.”dice dubbiosa mentre
prende le mani del figlio; invece delle unghie ha gli artigli.
”Lasciami! Non voglio che vedi gli artigli!”graffia la
donna senza volerlo.
Gli artigli entrano nella carne ed esce il sangue.”Io ti voglio bene anche così.”
“Non ti faccio paura? Io ne avrei...”
“I tuoi occhi gialli sì... il resto no.”non vuole offenderlo ma in realtà fa fatica a guardarlo.
“Resto un po' qui...”dice tranquillo Gabe sedendo sulla
panca, mentre Debby va dal marito agitata per la condizione del
figlio.”Nostro figlio... è un animale! Gli hanno fatto
degli esperimenti genetici... credo...”
“Cosa c'entrano gli esperimenti genetici?”dice lui confuso.
“Uffa... sei proprio tonto! L'ho visto con occhi gialli e gli artigli!”
“Non sono tonto... ho detto cosa c'entrano gli esperimenti?!”dice offeso.
“Non so. Ti dico solo quello che ho visto!”
“Intendi... gialli come i felini?”non capisce cosa c'entrano gli esperimenti genetici con Gabe.
“Sì... forse Vanessa intendeva questo quando ha detto: lo abbiamo preso e curato.”
“Preso... intendeva rapito!”la moglie lo interrompe, quel ricordo li fa ancora soffrire.
“E' meglio non dire nulla a Gabe... almeno per ora...”dice Debby.
Gabe intanto con il fine udito riesce involontariamente a sentire tutto.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 Spiegazioni ***
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5.SPIEGAZIONI
E' febbraio e sono passati 6 anni da quando Gabe ha lasciato la Muirfield.
Vanessa come promesso viene a trovarlo tutti i mesi.
Lo saluta sempre
con entusiasmo e passano tanto tempo insieme.
Lui
negli anni ha cercato di imparare a controllare i suoi scatti di rabbia;
senza mai dimenticare di prendere le medicine, tormentato nel profondo
dal ricordo dell'omicidio... la Muirfield lo ha condannato ad
un'esistenza distruttiva.”Come va con le medicine?”chiede Vanessa.
“Per ora funzionano. Bloccano la mia parte animale.”risponde sinceramente.
Quando il medico passa Debby lo ferma, ma prima di cominciare a parlargli
manda via suo figlio."Perché non esci con Robert per un po'? Io devo
parlare con i dottori."
Il medico appare visibilmente nervoso.“Cosa volevate sapere su vostro figlio?”domanda agitato. Vanessa aveva chiesto al collega della Murfield di sintetizzare i farmaci del bambino.“Cosa
voglio sapere? Se può essere curato o rimarrà sempre
così!”lui la guarda e rimane in silenzio.
Non sa come spiegarglielo, il senso
di colpa per aver spezzato una vita innocente lo tormenterà sempre.”Non
c'è cura. Il suo sistema linfatico verrà annientato negli anni. L'unica
soluzione è trovare un volontario..."la donna lo interrompe.
”Aspetta... fammi capire. Ci vuole qualcuno disposto ad essere operato... giusto?”
“Quella operazione ucciderà il volontario. Lo
vivisezioneranno per ottenere quello che serve.”spiega cercando
di evitare delle descrizioni schifose.
Debby sbianca a sentire discorsi sulla vivisezione sente il corpo
diventare debole e la mente cedere all'orrore.
Durante l'operazione gli
organi del volontario vengono messi nel congelatore, per poi essere
trasferiti in Gabriel dunque è pericoloso; perché il corpo potrebbe
rifiutare i nuovi organi e distruggerli... potrebbe essere tutto
inutile.
Vanessa se ne va dal castello.
Al parco Robert sta attento al figlio deciso
a non rivivere la tragica esperienza avvenuta anni prima; sua moglie
lo chiama.”Gabe... non può... essere curato. Il suo corpo... verrà
lentamente ucciso...”spiega disperata singhiozzando.
Lui però non capisce bene perché la donna piange interrompendo spesso le
frasi del discorso. ”Calmati. Mi sono perso. Chi lo ucciderà?”domanda agitandosi.
“Le medicine distruggeranno il suo sistema linfatico...
lentamente!”l'uomo guarda i passanti nervosamente rimpiangendo la
vita molto più semplice che aveva prima del rapimento.“E
allora... non DEVE più prenderle!”
”Ma cosa dici?! Sarà pericoloso per tutte e due! Se diventa quella Cosa ci uccide!”
“Senti... e se... le prendesse a giorni alterni? Il deterioramento
rallenterebbe.”propone rassegnato a quella fine inevitabile.
“Sì... forse almeno questo lo possiamo fare. Io... ho iscritto Gabe al
liceo... comincia domani.”lo informa un po' incerta per quella
decisione.
Fino a quel momento la donna aveva insegnato al figlio; poi però
ha capito che alla sua età deve avere altre relazioni, non può stare
nascosto all'infinito per paura di uccidere innocenti involontariamente.
Vuole dargli la possibilità di una vita normale come tutti, anche
se le Bestie però non possono averla.
Da quando è stato manipolato Gabe ha la temperatura corporea
più alta rispetto all'uomo, intorno ai 37
gradi.”Perché hai tolto il cappotto? È
febbraio!”chiede apprensivo al figlio, rimettendoglielo su.
“Io non ho freddo. Sto bene con la camicia!”esclama il ragazzo facendo spallucce.
"Fuori da casa devi fare come tutti gli altri. A febbraio anche se
hai caldo non stare in camicia."spiega a Gabe quando sono nell'auto.
Una volta tornati al castello si concedono appena il tempo per cenare prima
di dormire.
Gabe è contento.
Il giorno seguente alle 07.00 la Bestia è già
sveglia e pronta per andare a scuola.
Peccato che manchino ancora 30
minuti alla partenza.
Prima di salire sulla limousine che lo porterà a scuola prende i farmaci.
Dopo alcuni minuti sulla lussuosa auto giunge davanti l'edificio.
E' l'inizio di un'esperienza a lui sconosciuta, per quanto invece
rappresenti la quotidianità dei suoi
coetanei.”Verrò a prenderti alle 14.30, davanti alla
scuola.”spiega Debby mentre suo figlio apre lo sportello.
Gabe annuisce prima di salutarla.
Emozionato fissa l'edificio che
dall'esterno appare grigio; dentro invece i muri dei corridoi sono
gialli e sono presenti numerosi armadietti in ferro per gli
studenti.
Raggiunta la sua classe si
presenta a tutti i compagni rispettoso.
”Sono Gabriel Lowan e vengo dall'India...”dice ai presenti
vergognandosi delle proprie origini. Non sanno che dietro a
quell'essere apparentemente vanitoso si nascondono la paura e le sue
insicurezze.
Siede all'ultimo banco.”Cosa studierai dopo il liceo? Io sono
Jack.”chiede un compagno prendendo appunti sul quaderno.
Quella è l'ora di biologia.”Entrerò nella polizia e diventerò Procuratore Distrettuale di New York.
Voglio catturare i criminali...”in realtà vuole catturare quelli che
l'hanno rapito.
”Sei un tipo modesto vedo...”dice Jack guardando il paragrafo sui lupi
presente sul libro. Legge: I LUPI HANNO LA TEMPERATURA DEL
CORPO PIU' ALTA RISPETTO ALL'UOMO, VIVONO IN GRUPPO, MANGIANO CADAVERI,
SPAZZATURA E ANIMALI APPENA CACCIATI.
Più sotto al testo c'è la foto del lupo che si nutre di un alce. Questa immagine mi ricorda quando ho ucciso quel bambino... Sono come
loro! Pensa Gabe disgustato da quella rivelazione sconcertante.”Io...
farò una festa stasera alle 21.30. Verrete? È a casa mia fuori dalla
città, tra i boschi.”chiede a tutti finita la lezione cercando di apparire festoso.
Alla festa tutti ballano o chiacchierano allegri.
"Perché vuoi diventare Procuratore? Ti hanno fatto qualcosa e vuoi vendicarti?"domanda Jack insensibile.
"Non voglio parlarne. Lasciami stare... ok?"vedendo che l'amico insiste lui senza rendersene conto, spinto da una crescente
rabbia si trasforma in animale.
I presenti lo guardano immobili; a guardare quegli occhi gialli
rabbrividiscono.
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 Paura ***
l
6.PAURA
Nel castello dei Lowan la festa è finita... tutti gli invitati sono
immobili, atterriti dalla scena che hanno davanti agli occhi.
Jack guarda Gabe spaventato gli fanno paura i suoi denti acuminati da
carnivoro."Se dite che una Bestia vi aggredisce nessuno ci
crederà!"ringhia avvicinandosi con le dita rigide pronto ad
aggredirlo.
”Scusa! Non volevo... offenderti...”cerca di scusarsi inutilmente.
Indietreggia sempre più conscio del pericolo.
“Sì che volevi! Non sei il primo... gli altri prima di te sono morti. Li
ho uccisi.”nell'udire quella terribile frase, tutti escono di
corsa dal castello nel tentativo di mettersi in salvo e non essere le
prossime vittime
L'unico che rimane è Jack ma solo perché la Bestia
gli blocca il passaggio, l'unica sua via di scampo.
Poco dopo nella sala
arriva Debby, allarmata dalle grida impaurite degli invitati nell'atto
di scappare.”Gabe... non ucciderlo... lascialo stare!”ordina lei mantenente un tono
apparentemente fermo.
Il figlio obbedisce quindi si sposta ma
cambia idea un attimo dopo.
Fulmineo salta addosso al ragazzo e gli
strappa lo stomaco.
Guarda l'organo gocciolante di sangue che ha in
mano.”E' MORTO DISSANGUATO! Gli ho strappato lo stomaco.”esclama incredulo
per quanto appena fatto.
La donna sentendolo dire così, scende gli
ultimi scalini che la separano dal piano terra e lo osserva. Cosa si
aspettava? Le Bestie non cambiano.”Hai ragione... sei un animale senza controllo! Che ti ha fatto? Se ne
stava andando!”dice sconvolta per l'azione
del figlio.
Non potendo tollerare quel rimprovero nella
sua voce lui corre dalla donna e dopodiché la uccide; in breve tempo
nell'impeto di una rabbia cieca anche Robert viene massacrato.
Tornato umano dunque alla ragione vede i cadaveri ed è
disgustato da sé stesso.
Scappa in cantina poi telefona alla polizia.”Hanno ucciso la mia
famiglia... ho trovato i loro corpi...”questa è la prima volta e non
sarà l'ultima che dirà bugie riguardo agli omicidi.
“Arriviamo subito. Dove sei?”dice l'uomo al telefono.
“A casa Lowan... nel castello...”graffia il muro con le unghie fino a
sanguinare.
Si sente un mostro.
Nella sua mente riecheggia la domanda di
Debby.
Lui non avrebbe voluto farlo ma non riesce a controllarsi... è
una fissa che va soddisfatta o il desiderio dell'omicidio lo divorerà.
Trascorsi pochi minuti dalla chiamata arriva la polizia e un'ambulanza porta Gabe in ospedale.
L'infermiere gli fascia le mani prosegue
fino alle dita.
La pelle è
tagliata e infiammata.
Ripensa agli omicidi quella scena lo tormenta.
Siede sulla sedia nel corridoio del pronto soccorso, il viso rivolto al
bianco soffitto mentre fissa i neon.
C'è poca gente lì alle 03.45.
La luce chiara delle lampade gli da fastidio agli occhi.”Ehi
tu... ragazzo non puoi uscire! Devi firmare i documenti!”spiega
un infermiere visibilmente annoiato.
“Non posso farlo. Ho le mani fasciate...”dice dolorante.
“Trova il modo... non importa come.”ordina l'uomo dandogli i fogli in
mano.
Non riesce neppure a stringerli e per poco non gli
scivolano dalle dita.
Sconsolato recupera il telefono dalla tasca dei pantaloni faticosamente
compone il numero di Vanessa.”Scusa... Vanessa. Verresti a
prendermi in ospedale?”dice nervoso.
“Sono al lavoro. Perché non chiami Debby?”domanda stanca.
“Lo farei... se non fosse all'obitorio. È morta!”non può dirle che è
stato lui.
Vanessa quindi dopo il lavoro va in ospedale a prenderlo.
Ha dovuto attendere alcune ore e ormai sono le 07.00, per questo tra i
corridoi inizia ad esserci gente tra personale e pazienti. ”E voi
chi siete?”chiede l'infermiere all'ingresso con fare sospettoso.
“Sono la sorella. Ero al lavoro quando mi ha chiamato.”spiega firmando i moduli per uscire.
“Uhm... ok, basta che se ne vada!”la donna annuisce poi conduce via il ragazzo verso i parcheggi.
Dopo alcuni passi gli indica l'auto; lo fa salire sul sedile del
passeggero, prima di prendere posto a sua volta e accendere il
motore.“Sei stato tu ad ucciderla, eh?”chiede Vanessa
mentre guida verso casa sua.
Tuttavia lui non risponde per tutto il
tragitto fino all'abitazione della donna.
Giunti davanti l'edificio parcheggia po insieme si dirigono
verso l'ingresso.
Mette la chiave nella serratura ed entrano.
Guarda
in giro l'appartamento è piccolo per questo gli piace.”E' piccolo però mi piace! Posso stare qui?”
“Se è per poco tempo va bene di più no. Quando arriverà Catherine non
dirle che sei una Bestia."appena finisce di pronunciare quella frase
arriva Catherine sulla porta di casa e si guardano sospettosi.“Mamma! Non sei al lavoro?”
“No... è che dovevo dare delle medicine a Gabriel.”dopo poco entra pure
Heater.
È la sorella minore di Catherine: ha i capelli corti, scalati e
marroni, anche gli occhi sono dello stesso colore.”Noi siamo le sue
figlie: Heater e Catherine.”spiega Heater con un grande sorriso. La
sorella maggiore invece esce dalla sala indifferente.”Ok. Direi che è ora di andare. Ciao.”
“Perché non resti un po', Gabriel? Sono curiosa di sapere cosa fa mamma a lavoro.”
“Oh... lei è una scienziata, cerca di curare le malattie genetiche come
la mia.”ha detto una mezza verità non cura le malattie, piuttosto con
il DNA crea dei super soldati.
Questi hanno i sensi più sviluppati
rispetto agli altri esseri umani.”No... ma come? Io pensavo chissà quale cosa misteriosa!”esclama delusa.
“Se non facesse questo lavoro io sarei stato già messo in psichiatria.”
“Hai una malattia mentale?”dice agitata.
“Sì... più o meno... io quando mi arrabbio divento violento...”
“Oh... che cosa crudele!”dice dispiaciuta.
Gabe saluti i presenti, esce dall'edificio e fa ritorno al castello.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 In guerra ***
l
7.IN GUERRA
A New York nel 2012 Catherine ha 35 anni e lavora alla centrale della
polizia come investigatrice. Sette anni fa aveva assistito all'omicidio di
Vanessa, lei avrebbe fatto la stessa fine se non fosse stato per un
animale che aveva ucciso i sicari.
Da quella sera cerca chi l'ha
salvata.
Ad anni di distanza dal terribile accaduto trova il suo salvatore:
Vincent Keller, il soldato morto in Afghanistan nel 2002!
All'inizio lui
rifiuta di fidanzarsi con lei, perché non la merita essendo una Bestia
senza l'anima. Poi però Cat riesce a convincerlo e fargli cambiare
idea.
Ora i due sono in una fabbrica abbandonata in periferia; Vincent abita
là poiché deve stare lontano dalle persone.”Abbiamo
uno strano caso di omicidio: c'è un maggiordomo squartato. Si
trova nel bosco.”lo informa.
Ma in quel momento arriva un messaggio sul
telefono da parte di Tess, il quale riporta: CAT DOVE SEI? JOE STA
SCLERANDO CON IL PROCURATORE! QUESTI DUE TRA POCO SI SCANNANO! SONO NEL
BOSCO DOVE HANNO UCCISO L'UOMO!
Cat legge bisbigliando appena, poi si alza e lo bacia per salutarlo
prima di andarsene. ”Vuoi che venga pure io? Non mi
vedranno.”
“No... non puoi. La Muirfield ti cerca ancora! L'hai dimenticato?”esclama
con tono che non ammette repliche.
Dunque l'investigatrice esce
dall'edificio lasciandolo solo.
Lui rimane a fissare il muro scrostato
davanti a sé.
Il ricordo di Vincent.
Sono in Afghanistan. C'è la guerra e stiamo perdendo! Gli spari mi fanno
impazzire così per distrarmi decido di offrirmi volontario per un
esperimento. Useranno l'adrenalina su di me.”Chi vuole essere il primo? Ci aiuterà a vincere...”chiede Vanessa.
“Il primo sarò io.
Dobbiamo vincere!”ho sempre amato il pericolo e anche in questa
occasione non mi tiro indietro. Prima di arruolarmi ero un pompiere,
poi sono diventato medico e alla fine soldato. Ce l'ho con tutti dopo
l'uccisione dei miei fratelli per questo non mi interessa di vivere o
morire... mi iniettano l'adrenalina nel collo.”Come stai? Ti vedo con le labbra grigie.”chiede l'amica in ansia.
“Sto bene... non ho nulla.”la rassicuro. Dopo di me si fanno avanti anche gli altri.
Alle 13.00 del giorno dopo siamo tutti seduti ai tavoli esterni, sotto
il tendone quando sento degli spari... inizialmente non ci faccio caso
ormai quei terribili rumori fanno parte della quotidianità delle
truppe. Ma poco dopo vedo i medici con in mano delle pistole, mentre
mirano su me e l'altra ragazza.”Uccideteli!
Il Governo Americano non vuole correre rischi!”ordina Vanessa
uccidendo la mia amica. Sono arrabbiato... come osano ucciderci? Siamo
persone non oggetti da usare e buttarci quando secondo loro siamo
inutili! Sento il battito del cuore aumentare troppo velocemente e in
quel momento mi trasformo per la prima volta in una Bestia. Sulle dita
vedo degli artigli al posto delle unghie.”Vanessa! Cosa mi hai iniettato?”ringhio.
“Ho fatto degli esperimenti con il vostro DNA, per creare dei super soldati...”spiega vergognandosi.
“Io mi fidavo di te... e tu invece mi hai ingannato!”la mia furia
viene interrotta da un nuovo forte, rumore fuoriuscito dall'arma che
tiene in mano: mi ha sparato un sonnifero. Dopodiché se ne va
lasciandomi a terra.
Quando mi risveglio è ormai notte e noto di trovarmi in una casa sconosciuta.”E' SVEGLIO! VIENI! DAI!”grida eccitato l'uomo Afghano parlando inglese cosicché io possa capirlo.”Siamo in America... a New York?”dico speranzoso.
“No. Sei a Kabul. Questa è casa mia. Ti ho trovato in una tenda nel deserto.”spiega.
“Era troppo bello per essere vero...”dico rassegnato.
“Vicino a te c'era un biglietto. Tieni.”dubbioso prendo tra le dita il
pezzo di carta. Leggo: NON E' COLPA MIA... MI HA
OBBLIGATO LA MUIRFIELD. SONO UN'ASSOCIAZIONE SEGRETA, FANNO PARTE DEL
GOVERNO. La verità in quel biglietto mi provoca un forte dispiacere e nuovamente
in forma, comincio a cercare i responsabili. VOGLIO UCCIDERLI
TUTTI! E' per questo che mi hanno creato.
Nonostante le raccomandazioni della fidanzata, Vincent si lascia
l'edificio alle spalle e va nel bosco che lei gli aveva indicato.
Per
trovarla usa i sensi animaleschi.
Senza farsi vedere dalla polizia
controlla il cadavere.
Toccandolo rivive l'ultimo istante di vita della
vittima: un'altra Bestia come lui l'ha squartato vivo.
È un uomo Indiano con i capelli ricci neri.
Per non farsi
scoprire Gabe ha messo sul cadavere uno spuntone di ferro con l'intento
di depistare le indagini.
Cat si avvicina a Vincent.”Ti avevo detto di non venire...”sussurra preoccupata al soldato.
”Dovete cercare un uomo Indiano. Lui è come me. Lo visto di schiena.”spiega dispiaciuto sentendosi inutile.
“Ok. Ora però torna a casa. È
pericoloso!”l'investigatrice torna dai colleghi mostrandosi il
più naturale
possibile.
Sente Joe discutere con Gabriel.”Il capo di questo distretto sono io e
vi dico che è stato un lupo, non possiamo perdere tempo!”
“Lo sei per ora... quindi mi state dicendo che trovare il colpevole è inutile?”dice irritato.
Tess interviene perché vuole calmarli.”Invece di litigare guardate qui! Non
l'avevamo visto sotto il fieno!”ordina mentre raccoglie da sotto la
paglia il pezzo di ferro.
“Vero che è stato un lupo?! Loro per uccidere usano i ferri.”chiede Gabe ironico.
L'omicidio però dopo mesi di ricerche inutili viene subito chiuso nell'archivio della
polizia.
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 Il ballo in maschera ***
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E' dicembre e per la festa di Natale
al distretto hanno chiesto ad Heater se organizza un ballo... lei,
intanto che la sorella fa ginnastica sul tappeto in palestra stampa i
biglietti, dopodiché va alla centrale, non trovando Catherine siede
sulla sedia e attende. L'investigatrice fa la doccia senza volerlo
nel bagno dei maschi, perciò incontra un uomo nudo... è Gabriel
Lowan! Lo guarda a disagio... ha tolto di nascosto la camicia
apposta, per mettere in risalto i pettorali e farla innamorare, vuole
sapere il nome della Bestia con cui ha parlato nel bosco.”Sei nelle
docce maschili. Hai sbagliato posto.”non gli interessa la persona,
ma bensì lo scopo.
“Sì... già... mi asciugo i capelli e
sparisco!”asciuga i capelli, poi corre al lavoro... odia i ritardi!
Siede alla scrivania, davanti a lei c'è Heater, intenta a riordinare
il tavolo della sorella.”Cat, è 40 minuti che ti aspetto! Il tuo
capo mi ha detto se potevo organizzare una festa.”le mostra i
biglietti... la festa in maschera è stasera alle 21.00
“Sarà divertente fare una festa in
maschera... mi aiuti con il vestito?”
“E me l'ho chiedi?! Te non capisci
nulla di moda! Sarai bellissima!”dice... sulla porta incontra un
uomo, assomiglia a Joe, ha i capelli corti neri e gli occhi marroni,
le va addosso facendole cadere i fogli.
”Scusa, cercavo mio fratello
Joe... io sono Darius Bishop.”
“E... io... Heather Chandler.
Mi accompagni alla festa?”
“Sì, dai! Perché no? Ci
divertiremo... a dopo!”se ne va nell'ufficio del fratello, Heather
invece torna a casa per trovare un vestito stupendo da prestare alla
sorella... dopo poco lo trova, è nero attillato senza spalline, le
scarpe con i tacchi sono dello stesso colore e la maschera ha il
pizzo grigio scuro. Alla centrale Catherine lavora tranquilla insieme
a Tess, finché non arriva Gabriel.”Tua sorella ha fatto un lavoro
stupendo.”
“Sì... lei è brava ad organizzare
feste. Scusa per oggi, non sapevo cosa fare.”l'uomo va in
cucina.
”Cosa è successo tra te e il procuratore? Sembravi a
disagio con lui.”chiede l'amica maliziosa.
"Ero negli spogliatoi
maschili per sbaglio, lo visto nudo.”
“Per sbaglio, eh? Dilla
giusta! Volevi vederlo nudo! Ti piace!”
“No. Tess... io ho già
un fidanzato!”risponde seccata, mentre vanno in cucina.
“Il misterioso fidanzato di cui non
puoi dire nulla...”dice prendendo il caffè dal distributore
automatico... Forse è questo misterioso fidanzato che ho sentito
nel bosco... devo saperne di più! Per farlo Catherine DEVE
INNAMORARSI DI ME, COSI' ME L'HO DIRA' SENZA VOLERLO! Pensa
Gabriel euforico, usa i sensi animaleschi per origliare le due
donne... spia dal corridoio vicino.”Pensiamo alle cose serie. Il
Vigilante è ancora libero!”
“Pensiamo
alle cose stupide... chi porti al ballo? Il fidanzato misterioso o
Gabe?”
“E' una fissa la tua! Non vengo con il procuratore
Lowan!”
“Ah, già... giusto! Porti l'Innominabile...”
“Non
è l'Innominabile... ha un nome!”
“Finché
non me lo dici è l'Innominabile. Posso sapere il nome?”
“E'
Vincent Zalansky, ora posso tornare al mio lavoro?”l'investigatrice
torna alla scrivania, dopo poco Tess la disturba ancora.
”Sono le
19.30, è ora che vai ha prepararti! Lui ti aspetta!”si alza dalla
sedia e fugge a casa... meno male che Heater ha già preparato tutto!
Indossa l'abito.
Un'ora dopo Vincent suona al citofono, vanno alla
festa... sul bancone c'è una maschera abbandonata, la ruba...
ballano, poi arriva Tess con dei bicchieri.”Tess! Vattene... fammi
ballare con Vincent...”
“Ecco il misterioso Vincent
Zalansky...”arriva Heather.
“Heather portati Tess con
te.”
“Tess non disturbarli, balla con Joe.”la spinge verso
Joe, poi segue Darius nel vicolo. È circondato da quattro
strozzini.
”Per pagare il tuo debito uccidi la tua fidanzata.”ordina
il primo dandogli la pistola in mano... Darius tremante mira verso di
lei, Heather allora sviene, interviene La Bestia, li squarta con gli
artigli... solo che per sbaglio uccide pure il ragazzo.”AIUTATEMI!
C'E' STATO UN OMICIDIO!”grida Vincent poi salta sul tetto della
discoteca.
Corrono là Joe, Gabriel e Catherine.”E' stato Il
Vigilante...”dice Gabe.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 Consolazioni ***
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Catherine
è preoccupata per la sorella, crede sia morta o ferita nello scontro
con gli strozzini, Joe invece guarda il cadavere sfigurato di
Darius... lo solleva delicatamente e piange.”Il Vigilante deve
finire i suoi giorni in prigione! Trovatelo e se non vuole arrendersi
sparategli!”ordina ai colleghi.
Il giorno seguente alla centrale
Catherine lavora per non pensare ad Heather... arriva
Gabe.”Heather... si è ripresa dallo spavento di ieri? Non voglio pensare che brutta esperienza ha vissuto...”domanda
preoccupato mentre mangia i biscotti al cioccolato, li inzuppa nel latte. Gli trema la mano. Guarda l'espressione della donna.”E' chiusa nella sua stanza da quando siamo tornate,
non la smette di piangere...”spiega triste, è la prima volta che
reagisce così... di solito si immerge nel lavoro quando capitano
robe spiacevoli.
L'investigatrice si alza dalla sedia per andare in
mensa, l'uomo la segue, siedono al tavolo insieme... egli porta due
vassoi, tolgono l'involucro ai piatti, Catherine guarda il cibo, è
pasta al sugo, sembra sangue, poi ha le cosce di pollo; mangia senza
voglia, spolpa la carne dalle ossa, vedendole si ricorda lo sterno
degli strozzini. Sceglie apposta quel cibo.”Io vi capisco... quando avevo 15 anni hanno ucciso
la mia famiglia, per sbaglio ho spinto giù dalle scale mamma quindi
è morta.”
“Anche la mia è morta. Vivi con il
senso di colpa per sempre.”
“Lo spinta giù perché quando mi
arrabbio divento violento.”
“Non sentirti in colpa. L'hai fatto
per sbaglio...”
“E... poi la dottoressa Chandler mi ha dato
delle medicine, per non essere pericoloso.”la donna a sentire quel
nome resta stupita, credeva che lui non conoscesse Vanessa! Finito il
discorso egli va nella sala riunioni, tra poco parla ai giornali
locali dell'omicidio di Darius. Vicino all'amica siede Tess, la
consola inutilmente... si conoscono quando cominciano a lavorare
insieme nello stesso distretto 7 anni fa e da quel giorno sono
inseparabili, anche fuori dal lavoro.”Cat... ti prometto che
arresterò Il Vigilante! Chiunque esso sia!”
“E... se... fossi
io? Mi arresteresti senza problemi?”chiede provocatoria.
“Non sei tu! Piuttosto andiamo alla
riunione, invece di farti paranoie.”le due amiche vanno nella sala
riunioni, c'è La Bestia che parla al giornale, dietro ci sono Joe e
altre cinque persone.
”Il Vigilante è una persona spietata, quando
uccide fa a pezzi la vittima. Lo arresteremo!”spiega sicuro ai
presenti... essi applaudono soddisfatti, vogliono avere più
informazioni, per far vedere che sono i migliori, non cercano la
verità.
Cat disgustata esce dalla stanza... dopo, poco arriva
Gabriel, si appoggia allo stipite della porta, con il bicchiere del
caffè in mano.”Come pensi di trovarlo? Non sappiamo neanche se è
maschio o femmina!”
“Ruberò la cosa più importante che ha...
non può nascondersi per sempre.”quella frase Catherine la vive
come una minaccia... subito pensa a Vincent! Nella sua follia Gabe
però ha ragione, tutti hanno un prezzo nessuno escluso.”In
effetti... non sembra una brutta idea...”vuole essere il più
convincente possibile per non farlo insospettire. È l'ora di andare
da Vincent... sale sull'auto, dopodiché va là, nello stesso istante
Gabriel a distanza la segue, parcheggia dietro all'edificio, poi usa
i super sensi.”Vincent... tutta la polizia ti cerca! Devi
andartene!”
“Catherine ha ragione, vai in
Canada, nel posto che abbiamo deciso.”
JT è un ricercatore, insegna
biologia all'università.
“No...
JT basta fuggire! Resto a lottare... ho uno scopo: distruggere La
Muirfield.”
“Vincent
Keller... se loro ti prendono verrai ucciso.”
JT e Vincent diventano
amici quando lui sta per partire, al ritorno dalla guerra in
Afghanistan trova l'amico diverso: più sofferente. L'esercito gli
ricorda i fratelli uccisi nell'attentato alle Torri Gemelle.”Nelle
fogne ho trovato questo diario. Ha 200 anni.”Quindi sei
tu la persona che cerco... Vincent Keller. Chissà cosa dice questo
diario. Prenderò la tua fidanzata, dovrai farti vedere da me e se
non lo farai UCCIDERO' CATHERINE SQUARTANDOLA VIVA, COSI' VERRAI
INCOLPATO TU! Pensa La Bestia
contenta, mentre scende dall'auto... va nella cabina telefonica e
chiama La Muirfield, dopo poco risponde Bob, è lui che cerca
Vincent.”Avete trovato
Vincent Keller?”
“Sono
La Bestia Gabriel Lowan. So dove sta, prima però dimmi se potete
curarmi.”
“L'unico
modo è mettere un nuovo sistema linfatico dentro di te.”
"E' a New York. Grazie per l'aiuto... Bob."spegne la chiamata.
E' contento di avere una soluzione al suo problema.
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 II diario di Alistair ***
ff
E' mattina, sono le 07.30 e Gabriel
aspetta che nell'industria non ci sia nessuno... i due amici escono
dall'edificio, JT va a scuola, Vincent invece spala la neve davanti
alla porta... sente un elicottero, ma non ci fa caso crede sia la
polizia, cercano Il Vigilante. Da esso lanciano una grossa rete, lo
intrappola, egli quindi si trasforma, dopodiché con i denti morde le
spesse corde, vedendo che non riesce usa gli artigli! È inutile,
quell'oggetto creato apposta per loro gli manda scosse elettriche,
neanche la sua forza lo può aiutare.”LASCIAMI ANDARE, BOB IO NON
VERRO' CON TE!”ordina Vincent ringhiando.
“Oh... sì che lo farai! Denti e
artigli sono inutili contro queste reti.”spiega, mentre lo trascina
su per metterlo nell'elicottero.
Gabriel quindi sorride soddisfatto,
dopodiché esce dalla limousine, l'aria fredda gli entra nelle
ossa... corre nell'edificio poi cerca il diario, è sotto le
piastrelle, lo ruba e una volta a casa legge cosa dice: 1800
TORONTO, E' SERA, MIA MOGLIE INSISTE DI LASCIARE QUESTA CITTA'...
SONO PERICOLOSO, PER QUESTO VOGLIONO UCCIDERMI! HO UNA MALATTIA,
SENZA ACCORGERMI A VOLTE DIVENTO VIOLENTO... ANCHE CON LA COSA PIU'
IMPORTANTE CHE HO: MIA MOGLIE! LEI NON CI FA CASO, GLI ALTRI SI'
PERO'. UN GIORNO ERO INSIEME AD AMICI, STAVAMO SEDUTI IN UNA LOCANDA,
QUANDO STRAPPO DAI LORO CORPI CUORE, POLMONI E BRONCHI... SENTENDOLI
GRIDARE RITORNO UMANO, LI GUARDO CONFUSO.”C'è stato un omicidio...
ho sentito delle persone grid...”L'UOMO NON TERMINA LA FRASE,
CAPISCE QUANDO SCORGE IL ROSSO DEL SANGUE SULL'ERBA, GOCCIOLA DALLE
MIE DITA.”Non c'entro! È stato un lupo!”DICO AGITATO...
LENTAMENTE NEL MIO CERVELLO SI FORMA UN'IDEA PERICOLOSA, OSSIA,
CHE... ALISTAIR L'ARISTOCRATICO E' UNA BESTIA SENZA SENTIMENTI O
ANIMA! DENTRO HO IL DIAVOLO... NELLA MIA STANZA TROVO UN COLLARE
ARRUGINITO, SU DI ESSO C'E' UNO ZAFFIRO, E' ATTACCATO (IL COLLARE)
ALLA CATENA, QUANDO TOCCO IL GIOIELLO QUESTO CAMBIA COLORE DIVENTA
BIANCO. VADO A NEW YORK E POCO TEMPO PRIMA DELLA SENTENZA PER
OMICIDIO NASCONDO IL COLLARE NELLE FOGNE, SOLO MIA MOGLIE SA DOVE SI
TROVA. SONO IN TRIBUNALE.”La sentenza per Alistair Chandler... è:
condannato a morte! Verrà bruciato vivo sul rogo, stasera alle
22.00.”ordina il giudice.
“Mio marito non c'entra, è
malato!”GRIDA MIA MOGLIE DISPERATA.
“L'unica malattia che ha... è...
il Diavolo dentro di lui!”QUESTE SONO LE ULTIME FRASI CHE SCRIVERO'
SUL MIO DIARIO... IL COLLARE E' NASCOSTO NELL'INCENERITORE.
Gabriel finisce di leggere, alza gli
occhi dal diario e vede Tyler... lo bacia.”Tyler... non ho tempo
per fare sesso... devo trovare... il guinzaglio...”spiega
respingendola, lei però insiste.
”Dai... Gabriel... io voglio farlo
ora.”lo spinge sul letto, poi gli sale sul corpo... egli diventa
una Bestia! Gabe sbottona la camicia, lei invece è già svestita. Le
infilza gli artigli nella pelle, essa si apre facendo uscire il
sangue.”Ok... come vuoi. Dopo però... lasciami lavorare.”
“Mi
piace fare sesso quando sei una Bestia, gli occhi gialli
e...”
“ZITTA! NON SAI COSA DICI! È UNA TORTURA!”ringhia
interrompendola.
“E' la verità... ti preferisco
così. Perché non lo accetti?”
“Non sai quello che dici! Ieri
davanti a Catherine stavo per trasformarmi...”
“E... quindi...
dove sta il problema? Potevi ucciderla...”
“Sì... in una centrale di polizia
con tutte quelle telecamere?”domanda ironico.
“Ascolta... io ti amo, voglio darti
il mio apparato linfatico.”
“Non voglio il tuo. Serve l'apparato
di una Bestia.”dice freddo... odia le attenzioni della donna, sta
con lei solo per condividere i problemi esistenziali che lo
tormentano... non la ama.
”Allora trova una Bestia che voglia farsi
sezionare VOLONTARIAMENTE!”replica offesa, sottolinea la parola
volontariamente perché non sa dell'esistenza di Vincent.
”L'ho già
fatto... grazie per il consiglio.”dice mentre si riveste.
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 Ho il cuore per amare? ***
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Gabriel va nel suo studio, controlla
l'orologio... segna le: 13.55. E' dalla mattina presto che nevica
senza interruzione, guarda fuori dalla vetrata e sospira... Tyler non
la sopporta più! Vorrebbe ucciderla, quando verrà questo giorno lo
farà senza pensarci troppo. Cerca al PC dove stava l'inceneritore
nel 1800, è vicino alla fabbrica dove abita Vincent; segna il posto
sul navigatore, dopodiché va là... in strada però essendoci la
neve c'è traffico, intanto ricorda.
Il
ricordo di Gabe.
Sono
diventato procuratore! In strada davanti alla centrale della polizia sento delle voci litigare. Al pomeriggio conosco una donna: Julia. È
stupenda! La vedo da lontano... ha i capelli rossi lisci, alta,
invece gli occhi sono marrone-grigio. Indossa un maglione viola,
tacchi neri lucidi e pantaloni bianchi. Mi avvicino.”Posso
denunciare mio marito? Mi perseguita...”ascolto per caso.
“Ok...
per che cosa lo denunciate?”
“Abbiamo
litigato e ci siamo lasciati. Da quel giorno mi tormenta.”mi
avvicino e la porto alla mia scrivania.”Non volevo ascoltare, ma lo
fatto. Forse sono matto, però vi va di fare un giro?”voglio
rincuorarla anche se non la conosco. Andiamo in un bar.
”Scusate...
so che è tardi. Sono le 18.45 e sicuramente non vorrete sapere i
miei problemi.”
“Invece
è il mio lavoro. Questa persona non può più perseguitarti.”
“Io
mi chiamo Julia. Grazie per avermi ascoltata.”
“Io Gabriel.
Posso invitarti a casa mia alle 21.00?”
“Sì... ehm... ok, a
dopo!”senza dirle nulla fermo l'uomo che parlava con Julia poco
tempo prima, lo uccido sparandogli... dopo corro a casa! Cerco di
sembrare tranquillo anche se sono nervoso. È la prima volta che mi
sento così, deve andare tutto bene con lei! Dopo un anno le chiedo
di convivere.”Oggi so che il giorno in cui è morta la tua
famiglia...”per non sentirla più la bacio, poi esso diventa
passionale e proprio in questo momento mi trasformo! Osserva i miei
occhi gialli preoccupata.”Non dovevi vedermi così... hanno fatto
degli esperimenti genetici su di me.”
“Scherzi! Il giallo dei
tuoi occhi è finto, hai le lenti a contatto!”
“NON E' FINTO!
IO SENTO IL BATTITO DEL TUO CUORE!”
“Sei steso vicino a me e hai la
mano sul mio petto, è per questo che lo senti.”
“Ok... allora
guarda i miei artigli! Pure questi sono finti?”chiedo mentre
distruggo il cuscino vicino a me.
”Oh... dove li hai presi quegli
artigli? Sembrano veri!”apro la vetrata ed esco sul balcone,
essendomi trasformato sento il rumore del traffico ancora più
forte... guardo le luci dei grattacieli residenziali davanti a me.
Prendo la ringhiera e Julia osserva cosa faccio sorpresa.”Visto che
non mi credi... guardami. Salterò giù.”il ferro sotto la forza
delle mie braccia si spezza... salto giù.
“GABE! PERCHE' TI SEI
UCCISO?”domanda disperata, non sa che io posso sentirla pure qui.
Ritorno su.
”Adesso ti sei convinta?”tutta contenta mi bacia, per
sbaglio nell'eccitazione del momento le graffio il cuore! È morta...
almeno non ha sentito male quando l'ho fatto.
Per la prima volta non volevo
uccidere nessuno e invece... ecco fatto! Alla fine con Debby ho
deciso di farlo. Pensa depresso
Gabriel, dopo poco per fortuna arriva all'inceneritore, almeno così
i ricordi lo lasciano perdere.
Entra. Dentro fa freddo, è umido...
nelle stanze gli addetti lavorano. Si avvicina ad uno di essi.”Cosa
ci fa la polizia da queste parti? Di solito non vi sprecate a venire
fin qui.”chiede l'operaio mentre infila il cadavere nella
fornace... le fiamme bruciano tutto, rimane solo lo scheletro. I
muscoli della Bestia sentendo l'uomo fargli la domanda in quel modo
diventano rigidi, sta per trasformarsi, non può farlo davanti a lui
e allora si calma.”Devo cercare una cosa. Dove tenete i vecchi
documenti?”
“Negli
scaffali del vecchio reparto. È al piano superiore, prendi
l'ascensore.”
Gabe va là, poi cerca i fogli della morte di
Alistair, nella cassa trova pure il collare... lo prende ed esce dall'edificio.
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 San Valentino ***
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Gabriel mentre l'autista guida verso
la centrale di polizia guarda il collare sul sedile accanto a
lui.”Metti questa cassa nell'armadio del mio studio. Attento a non
romperla.”ordina all'uomo prima di uscire dall'auto. In ascensore
si guarda allo specchio, sotto le narici ha del sangue! Avendo la
pelle mulatta il rosso scuro lo vede poco... asciuga con le dita, è
difficile farlo poiché esse tremano, i farmaci sono inutili...
deve trovare Vincent e rubargli ciò che serve. Per sembrare un uomo
ordinario spende 1000 dollari al mese! Va in cucina, dopo poco arriva
Catherine."Sei già in pausa? Sono le 09.00."
"Ehi... Catherine come va? Mi sembri più giù del
solito...”
“Già... è che il mio fidanzato mi ha lasciato
pochi giorni fa.”
“Allora ti va di uscire con me? È
San Valentino! Sarà bello!”
“E... sì, ma... non sarò di
compagnia. Ti va lo stesso?”
“Sì. Voglio farti divertire, ne hai
il diritto dopo questi giorni. Verrò alle 20.00.”l'investigatrice
all'ora decisa scende in strada, essendoci la nebbia non sente
arrivare l'auto della Bestia... vanno in un ristorante lussuoso, siedono al
tavolo vicino alla finestra, da là si vede Central Park illuminato
dai lampioni. Toglie il cappotto in pelle, indossa la camicia blu.”Gabe! Sei qui per San Valentino, eh?”chiede il
ristoratore intanto che accende la candela sul tavolo.
”No. Sono con
un'amica, non stiamo insieme...”porta i piatti dopodiché li lascia
soli. Arriva un messaggio da Tyler... lo legge arrabbiato. Dice: SEI
ANCORA AL RISTORANTE CON LEI? NON E' GIUSTO... DOVREI ESSERCI IO!
Perché quella donna deve stressarlo così? È gelosa del fatto che
con lui c'è Catherine.”E' successo qualcosa di brutto?”
“Nulla. È la mia fidanzata che
continua ha telefonarmi...”risponde noncurante delle
conseguenze.
”Tu rispondile e vedrai che non si preoccuperà più!”
“Magari... pensa che la stia
tradendo con te! È fissata!”
“Da un lato è vero, ma solo
perché io non sapevo che stavi con lei.”
“Non ha motivo, io amo lei... te sei
un'amica.”
“Sì dicono tutti così e poi... come Vincent se ne
vanno.”
“Dopo posso farti vedere una cosa? Non è
pericoloso!”lei è curiosa, vuole sapere per farlo però deve
aspettare di essere a casa della Bestia... il tempo sembra passare
lento.”Dai! Non devo aspettare troppo, vero?!”chiede facendo gli
occhi tristi.
“Gnè gnè... non farmi quella
faccia! Aspetta ancora 5 minuti.”dice mentre escono dal ristorante,
poi le apre la portiera della limousine... l'autista li porta
all'appartamento di Gabe.
Entrano in casa, vanno nello studio
dell'uomo sul tavolo c'è una cassa... dentro ha un collare, sotto ad
esso trova il foglio dove spiega perché Alistair è morto.”Mi hai
fatto venire fino a qui per questi?”
“Sì, perché questo collare serve a
quelli come me.”l'investigatrice si sente al caldo, da quando
conosce Vincent la sua vita è: non fare sapere nulla della sua
esistenza. Pensa subito a lui.”A cosa ti riferisci? È solo un
collare collegato ad una catena...”il procuratore si trasforma e
indossa il collare.
”Vedi? Può servire anche a Vincent.”
“Cosa c'entra Vincent in tutto
questo?”
“C'entra perché lui... è una
Bestia come me.”
“Quindi non può trasformarsi se usa
quello?”
“Il collare se lui prova ha trasformarsi lo strozza e
non ce la fa.”
“Posso prenderlo? Gli serve... sta
diventando pericoloso...”arriva Tyler e li interrompe... ha un
coltello in mano.
”SEI INSENSIBILE! PERCHE' L'HAI PORTATA QUI?”grida
isterica.
“E' casa mia. Ti ricordi? Io voglio
lasciarti.”facendo così però peggiora solo le cose.
“Perché non vi calmate? È meglio
per tutti!”
“TU ZITTA! E' UNA COSA NOSTRA!”vuole
tirare il coltello all'uomo! Egli però ha su ancora l'oggetto perciò
non può trasformarsi, inaspettatamente l'investigatrice le spara in
testa. Alla donna dispiace, la Bestia invece è contenta.”Vincent
non se ne andato, l'ha preso La Muirfield...”
“Se tu sai dove si trova portami
là!”se avesse ascoltato la sua frase non si fiderebbe.
“Sì! Devo vendicarmi di chi mi ha
rovinato...”il lato vendicativo di Gabe esce ancora. La Bestia e Cat convivono, dopo un po' lui comincia ad amarla sul serio.
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 Uccidere ***
ff
Gabe e Catherine vanno da JT...
vogliono finire questa cosa il più in fretta possibile. Entrano,
alla donna quel posto disordinato è mancato.”Catherine... lui non
è qui... lasciami solo... perché siete in due?”da quando hanno preso l'amico la
tratta male, lei però non ci fa caso lo lascia parlare.
”Lui sa
dove si trova Vincent. Ha detto che ci porta là.”
“L'hanno
preso loro per fargli altri esperimenti.”
“Bravo LUI! Ora
dimmi dove stanno, però!”ordina scontroso intanto che apre
Internet.
“Il lui come dici tu si chiama Gabe!
Comunque la Muirfield è vicinissima alla città tra i boschi.”
“Questo non basta... spiegati
meglio.”
“E' un edificio alto, grigio e grande.”lo
scienziato schiaccia le lettere sulla tastiera, dopo un po' trova
l'edificio; guardano il video... c'è una fabbrica tra i pini,
grande, grigia, lunga, le ciminiere sono alte e al parcheggio poi ci
sono soldati armati.”Nessuno vede un posto così grande?”chiede
dubbiosa Catherine.
”Sul sito dice che è una fabbrica chimica...
sarete là in 45 minuti.”spiega, quando finisce di parlare è solo!
Nel bosco fuori dalla città sono davanti all'industria,
entrano.”Dove stanno i laboratori e gli uffici?”ordina Gabriel
scontroso al portinaio.”Il mio amico fa sempre così. Dove sono
quindi?”gli sorride.
“I laboratori sono al 5 piano e gli
uffici qui in fondo al corridoio.”vanno nella sala d'aspetto, poi
prendono il numero, dopo due ore arriva la segretaria e li porta
nell'ufficio di Bob.”Ehi... Gabriel... cosa fai qui?”
“Vengo
per ucciderti. Mi hai fatto venire l'istinto di uccidere con i tuoi
esperimenti.”finisce la frase e poi diventa una Bestia... Bob dal
cassetto prende un sonnifero, Gabe però lo uccide per primo, gli
taglia i tendini con le unghie... vuole farlo soffrire, la carne
della schiena, lo stomaco... da esso escono sangue e liquido, infine
toglie il cervello dal teschio.”GABE! BASTA, E' MORTO...
SMETTILA!”grida l'investigatrice isterica... neanche Vincent è
così violento, lui almeno li uccide e basta, invece con Gabe
diventano poltiglia! La Bestia spinge Catherine contro il
mobiletto.”Scusa... Cat... non volevo farlo...”dice spaventato.
Quel gesto gli ricorda quando ha ucciso Debby... Gabriel va dai suoi
creatori al laboratorio, i medici vedendo quel mostro si guardano
furtivi.”Ritorna insieme alle altre Bestie in gabbia!”ordina una
di loro.
“Dove sono le altre? Voglio liberarli...”
“Le gabbie sono di là... nell'altra
stanza... solo che non puoi liberarli, ti serve una chiave.”
“Non
mi serve. Posso aprirle con le mani.”
“Sì che ti serve.
Quelle sbarre se provi ha forzarle ti danno delle scariche
elettriche.”
“Allora... dove trovo questa chiave?”domanda saltando da lei, poi stringe la gola della donna. Ascolta il suo cuore... batte forte,
ha paura di quelle iridi gialle psicopatiche.
“E'... appesa alla bacheca... là in
fondo...”prende l'oggetto, dopodiché va nell'altra stanza...
guarda in giro.
Ci sono tante file di gabbie e dentro le Bestie
ringhiano o graffiano i ferri prendendo la scossa; comincia ad
aprirle una alla volta, finché non arriva a Vincent.”Senza volerlo
ho spinto Catherine contro un mobile! Si è tagliata e sanguina.”
“Fammi
uscire! Dai! Sbrigati! Non stare li fermo... devo andare da
lei!”infila la chiave in modo troppo violento nella serratura del lucchetto solo che questa
si spezza non riuscendo a controllare la sua forza! Gabe quindi usa le mani... appena preme i ferri essi
mandano delle scosse, nelle braccia sente dolore, ma lo ignora...
deve tirarlo fuori! Alla fine riesce nel suo intento, la pelle sulle
dita però ha le cicatrici date dall'elettricità essendosi già rimarginati i tagli. Tutti escono,
all'uscita dai laboratori una guardia spara ad un uomo... Catherine
lo aiuta.”Catherine dagli il tuo sangue! Te l'ho prenderò
subito...”spiega Vincent mentre infila l'ago nel braccio
dell'investigatrice, poi aspira il sangue con la siringa, fa questa
cosa per tre volte, dopo lo inietta vicino alla ferita quando
guarisce ritorna umano.
”Voi fermatevi! Lei può curarvi con il
suo sangue.”ordina Gabe agli altri.
Loro ritornano e si fanno
curare, finito se ne vanno lasciandoli soli.
Gli ultimi ad uscire sono: Catherine,
Vincent ed infine Gabe.
Il medico incendia l'edificio... vuole
punirli tutti.”Posso curare anche voi con il mio sangue...”
“Io non ne ho
bisogno. Voi due state per essere uccisi... da me.”spiega
tranquillo Gabriel.
"No... chi verrà ucciso sei tu... Gabe!"risponde Vincent. Gabe aspetta una reazione da parte dell'altra Bestia
la quale arriva subito, ringhia e l'altro fa lo stesso, si graffiano
e mordono, i due sanguinano; le zanne del procuratore sono più forti rispetto a quelle di
Vincent avendo più DNA animale nel suo corpo... strappano i vestiti e la pelle,
dopo poco lo uccide! Ora è il turno della donna con lei ha pietà
almeno muore subito, facendo quel gesto dimostra che ama ancora Catherine!
Finiti gli omicidi se ne va normalmente tanto
nessuno saprà che le morti sono colpa sua e così... la vita del procuratore continua.
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