Due maghi nella Londra babbana.

di _ Angel _
(/viewuser.php?uid=165989)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di corteggiatori, gelaterie e primi impatti con la città babbana. ***
Capitolo 2: *** Di negozi di elettronica e crisi isteriche. ***



Capitolo 1
*** Di corteggiatori, gelaterie e primi impatti con la città babbana. ***


Di corteggiatori, gelosie e di primi impatti con la città babbana.



***



Si sentì uno schiocco, poi due voci.
“Siamo arrivati?”, chiese Scorpius titubante.
“Già.”, rispose Rose togliendosi una foglia dai capelli. “Devo ammettere che Smaterializzarci qui non è stata un'ottima idea.”
“Aspetta, ti aiuto.”, le disse il ragazzo aiutandola a togliersi le foglie che erano rimaste impigliate nei suoi capelli.
“Grazie.”, gli rispose lei una volta resosi presentabile e chiedendosi mentalmente come diamine quelle foglie siano finite lì, ingarbugliate nei suoi capelli. “Pronto per visitare la Londra babbana?”
“...Devo proprio?”
“Si.”, gli disse Rose con un tono che non ammetteva repliche.
Scorpius sospirò.
“Va bene. Andiamo.”
Mano nella mano, i due iniziarono poi ad incamminarsi verso l'uscita del parco nel quale si erano Smaterializzati.

“Rose... Cosa sarebbe quello?”, chiese Scorpius curioso.
“Un negozio di elettronica. Andiamo, Scorp. Non dirmi che non ne hai mai visto uno.”
“...”
“Per Godric, Scorp. Ma dove vivi?”
“Nel mondo magico?”, le chiese retorico lui.
“Era una battuta.”
“Ah.”
“Vieni, andiamo a prendere un gelato.”, gli disse Rose trascinandolo letteralmente verso la gelateria più vicina.
“Ma è Novembre.Rose, ci sono meno di due gradi e tu vorresti prendere un gelato?”, le chiese sconvolto Scorpius.
“Si, Scorp.”. Vedendo il suo ragazzo titubante, aggiunse. “Suvvia, non ti ammalerai mica!”
“Va bene.”, disse lui poco convinto.


Un gelato e uno spuntino dopo, i due erano di nuovo in cammino per Londra.
“Quel miserabile! Ho visto come ti corteggiava!”, le disse infuriato Scorpius .
“Scorp.”, lo chiamò Rose tranquilla.
“Non so cosa avrebbe fatto se non ci fossi stato io con te! Assurdo! Inconcepibile!”, continuò lui.
“Scorp.”
“Per Salazar, gli avrei mandato volentieri uno Stupeficium!”
“Scorpius!”, quasi urlò esausta (e non più tanto tranquilla) Rose fermandosi di colpo. “Non puoi fare una scenata di gelosia ogni volta! Sono passati due giorni da quando mi hai fatto LA domanda.”
“Si, ma.. Cosa c'entra adesso?”, chiese Scorpius.
“C'entra tutto! Cosa ti ho risposto, eh?”
“Mi hai risposto di si.... Ci hai già ripensato?”
“Per le mutande di Merlino, no! Il punto è: ti ho risposto di si. Ci sarà un motivo, non credi?”, iniziò Rose. “Non dare conto a quel tipo. Ti amo, non mi interessano altri, okay?”, concluse.
“...Potresti ripetere ciò che hai detto ?”, le chiese dolcemente Scorpius avvicinandosi a lei è tralasciando la discussione appena avuta.
“Che non mi interessano altri?”
“Prima.”
“Che ti amo?”, riprovò Rose.
“Si.”, le rispose il ragazzo sporgendosi e baciandola. “È strano sentirtelo dire. Non penso mondo abituerò facilmente.”
Rose scoppiò a ridere di colpo.
“Perché ridi, ora?”
“Niente. Solo... Niente, niente.”, gli disse Rose continuando a ridere e cominciando nuovamente a camminare.
“No. Ora me lo dici.”
“No. Lascia stare, era una cosa stupida.”
“Dimmelo.”
“Ti ho detto di no! Scorp, dobbiamo iniziare a discutere di nuovo?”, chiese Rose inarcando un sopracciglio ed incrociando le braccia al petto.
“Immagino di no.”, le disse sospirando Scorp. “Ma riuscirò a convincerti a dirmelo, sappilo.”
“Si, si.”, gli rispose poco convinta la ragazza poggiandosi al petto del suo ragazzo, il quale le aveva circondato le spalle con un braccio.


Continuarono quella passeggiata così: fra un bacio, una domanda di Scorpius riguardante il mondo babbano e le occhiatacce che quest'ultimo faceva a tutti coloro che si degnavano anche solo di guardare la sua Rose.
In tutto questo lei rideva.
Rideva perché trovava assurdo pensare che era riuscita a far cambiare discorso Scorpius con un suo semplice 'ti amo'. Rideva per il comportamento geloso del suo ragazzo.
Rideva per mille ragioni, ma soprattutto, rideva per felicità.
L'essere già solo in compagnia del suo promesso, la rendeva felice. Dopo tutto quello che avevano dovuto passare,(i litigi, i pregiudizi e le discussioni con i loro genitori), cose che potevano sembrare -agli occhi degli altri- insignificanti, la riempivano di gioia.
...E mentre pensava a ciò, continuava a trascinare Scorpius verso quello che era il negozio di elettrodomestici che tanto lo rendeva suscettibile.



To be continued...



***



Angolo autrice.

Ed ecco qui la prima parte di quella che sarà una (mini)long composta da -circa- due/tre capitoli.
Spero che questa prima parte vi sia piaciuta :).
Per qualsiasi cosa (che sia un accorgimento verso un errore di testo o un pensiero riguardante la storia), scrivetemi una recensione!

_ Angel _


Ps:Vorrei ringraziare rebeccaforever per avermi dato quest'idea; grazie mille! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Di negozi di elettronica e crisi isteriche. ***


Di negozi di elettronica e crisi isteriche.



***



“Dunque... Questo è il negozio di elettronicà?”, chiese il ragazzo inarcando un sopracciglio.
“Si dice elettronica, non elettronicà. Guarda.”, gli rispose Rose indicando l'enorme insegna in alto. “Nessun accento. Vedi?”
“Si, si.”, rispose poco convinto Scorp. “Non è che..”, tentò di far cambiare idea alla ragazza per l'ennesima volta.
“No.”
“Ma...”
“No.”, ribadì lei iniziando letteralmente a trascinarlo all'interno del negozio.
Una volta dentro, Rose poté constatare già da subito la sorpresa di Scorpius nel ritrovarsi circondato da così tanta oggettistica babbana.
Soddisfatta dalla momentanea quiete e silenziosità del suo ragazzo, la rossa iniziò il suo giro in tutta tranquillità.
Necessitava in primis di un nuovo portatile, considerato che il caro (si fa per dire) cugino Al glielo aveva letteralmente distrutto schiantandoglielo al suolo: nessun incantesimo era, ahimè, servito per ripararlo.
Quel computer era difatti passato a miglior vita, ne più ne meno.
Rose pensò allora che lasciare il biondino in balia di se stesso per una decina di minuti per andare a cercare un altro pc non si sarebbe rivelato un così grande dramma, così andò direttamente verso il reparto che le interessava.
Al contempo, Scorpius, si guardava intorno con un'espressione da 'meglio di me non ce n'è e non ho bisogno di oggetti così babbanamente inutili', non accorgendosi che una bambina aveva iniziato a stargli dietro.
Dopo pochi minuti, quest'ultima iniziò a tirare con la poca forza che aveva i lembi del cappotto che il ragazzo portava per attirare la sua attenzione.
“Scusa..” , tentò di chiamarlo la bambina. “Scusa...”, ripetè notando che il ragazzo non le dava per niente ascolto.
“SCUSA?!”, urlò questa volta la bambina per farsi sentire.
Scorpius allora si voltò in cerca della proprietaria della voce, ma non trovò nulla se non dopo, abbassando lo sguardo verso i suoi piedi.
“Si?”, chiese alla bambina fintamente-non-irritato dall'essere stato disturbato e abbassandosi verso di lei.
“Magia?”, le chiese poi lei, indicando con una mano la tasca interna del cappotto del ragazzo, da cui aveva visto, precedentemente prendere la bacchetta.
Scorpius la guardò sorpreso.
Per la barba di Merlino, come aveva fatto quella bambina ad accorgersi della bacchetta in quell'unico secondo in cui l'aveva uscita per riparare il tosta-cosa che aveva fatto cadere in terra? Doveva assolutamente trovare un modo di deviare il suo obiettivo.

Rose tornò soddisfatta dal ragazzo con in mano la scatola di un computer ancora da pagare esattamente dieci minuti più tardi.
Aveva trovato un computer decente che le permettesse quantomeno di lavorare in maniera più sbrigativa a tutte le scartoffie che le davano da fare al Ministero (seppur erano infatti passati pochi mesi dal giorno in cui lei e Malfoy si erano diplomati ad Howarts,e il ragazzo aveva appena iniziato un tirocinio come Medimago, lei aveva già intrapreso una carriera di Magiavvocato.).
Cercò con lo sguardo il ragazzo, trovandolo successivamente poco più in là intento a giocare con una bambina.
Rose sorrise guardando come Scorpius, all'apparenza freddo e menefreghista riguardo tutto ciò che lo circondava, si mostrasse così gentile verso quella bambina che ora portava sulle spalle.
In un angolo remoto della sua mente pensava anche a come le sarebbe piaciuto se un giorno quel quadretto che le sapeva tanto di 'Padre-Figlia' si sarebbe realizzato.
“Quello, quello!”, sentì poi dire dalla bambina che, nel frattempo, stava indicando con un dito un televisore li vicino. Avvicinandosi ai due e interrompendo i suoi pensieri, Rose poté constatare che Scorpius stesse liberamente utilizzando la magia senza alcun timore di essere visto.
“Scorpius!”, lo chiamò la ragazza. “Per la barba di Merlino, perché...Cosa..Come..?”, cercò di formulare una domanda la Weasley mentre con un incantesimo non verbale faceva ritornare tutti gli elettrodomestici che erano stati modificati al loro status naturale. “Hai idea di quanti babbani abbiano potuto vedere?”, chiese poi stizzita.
“Suvvia Rose, è solo un gioco.”
“Si, ma..”
“Tranquilla. Ho utilizzato un incantesimo in modo che solo noi e altri possibili maghi,” disse indicando se stesso e la bambina, “potessimo vedere ciò che stava realmente accadere. Gli altri babbani sono all'oscuro di tutto.”
Rose si tranquillizzò un po'.
“Va bene..”, disse sospirando. “Ma la bambina? I suoi genitori saranno sicuramente preoccupati per lei!”, continuò voltandosi verso la diretta interessata e sorridendole, mentre lei la guardava con attenzione.
“Clara,”disse indicando la bambina che stava sulle sue spalle, “si è persa quindi, prendendola in braccio, lei ha potuto cercare meglio, anche se non ha ancora trovato sua madre e suo padre.”
“Oh, capisco.”
“Scoppius, Scoppius!”, chiamò la bambina muovendosi per farsi notare dal ragazzo e indicando un punto indefinito verso di se. “Sono loro!”, disse poi facendosi aiutare da Scorpius a scendere e iniziando a correre verso i diretti interessati.
Scorpius e Rose videro Clara saltare letteralmente nelle braccia del padre, mentre la madre minava loro un grazie per poi allontanarsi con la figlia e il marito.
Scorpius e Rose stavano salutarono con un cenno i mano i tre, quando sentirono dire a Clara con grande enfasi: “Mamma! Papà! Scoppius è un magò! E anche la sua ragazza!”.
“Oh, davvero?”, chiese la signora incuriosita dalla storia della bambina.
“Si! Devi sapere che...”, continuò poi Clara.
Fu ad allora che Rose e Scorpius decisero di svignarsela, dirigendosi però prima verso la cassa per pagare.
Sarebbe infatti potuto cadere anche un meteorite sul negozio in quel momento, ma Rose era più che convinta nell'avere quel computer.
Doveva essere suo. Fine della discussione.
“300$”, disse la cassiera dando un'occhiata interessata a Scorpius, anche se lui non la degnava di uno sguardo.
“Ecco a lei.”, disse Rose poggiando i soldi davanti alla ragazza e iniziando a prendere la grande busta che conteneva il suo tesoro.
“Lascia, faccio io.”, la precedette Scorp prendendo la busta e iniziando a dirigersi verso l'uscita mentre Rose stava borbottando un “Ce la facevo anche da sola.”.
Uscendo dal negozio gli ci volle mezzo secondo per accorgersi che stava letteralmente diluviando, considerato che la pioggia aveva iniziato a colpirli in pieno.
“Ma cosa..?!”, disse Rose scocciata, “C'era il sole fino a poco fa, per Merlino!”
“Ed ora no. Dai, smaterializziamoci e torniamo a casa.”, disse Scorpius porgendo la mano libera alla ragazza.
“Ma.. Volevo portati in giro..”, parlò poi con tono deluso la Weasley.
“Guarda che possiamo ritornare.”
“Ma..”
“Rose.”
“Va bene.”, acconsentì la ragazza poco prima di prendere la mano del ragazzo e smaterializzarvici insieme.


IL GIORNO DOPO.
“Rose!”, si sentì chiamare la ragazza.
“Di grazia, cosa vuoi ora, Scorp?”, gli chiese mettendo solo la testa dentro la camera da letto nella quale era sprofondato il suo ragazzo. Egli in preda si, a una febbre, ma soprattutto ad una crisi isterica.
...La stessa nella quale, secondo Rose, voleva trascinare anche lei.
Era difatti assurdo rimanere beata e tranquilla se quel ragazzo non faceva altro che urlare il suo nome una decina di volte al secondo per le cose più futili.
...Per di più se quel ragazzo era un mago e potrebbe benissimo richiedere a sè tutto quello che gli serviva con un semplice 'Accio'.
“Mi passi il fazzoletto?” , le chiese Scorpius indicando con un gesto di mano e mezzo cenno di testa il fazzoletto sul comò.
Rose sbuffò contrariata.
“Scorp, per le mutande di Merlino! Usare un Accio no, eh?” , gli rispose facendo lievitare quella che sembrava l'arma dell'ultimo delitto di muco con un Leviosa.
“Che razza di ragazza mi sono andato a cercare?”, chiese a se stesso borbottando sottovoce.
“Ti ho sentito, furetto.”
“Mannò, avrai capito male. Ti amo, tanto.”, cercò di placare la rossa che lo stava fissando con espressione assassina.
“Malfoy.”
“....”
“MALFOY!”
“...si?”, chiese mezzo timoroso Scorp. Quando Rose si infuriava diventava peggio di uno schiopodi Sparacoda di Hagrid con una crisi d'identità.
La ragazza di massaggiò stancamente le tempie.
“Ahh.”, sospirò poi. “Fammi spazio, dai.”, disse dirigendosi verso il letto su cui era sdraiato il ragazzo. Una volta sdraiata sotto le coperte, Scorpius la attirò a se abbracciandola.
“Scorpius?”
“Si?”, rispose rincuorato dal fatto che la sua ragazza aveva inziato a chiamarlo nuovamente per nome.
“Giuro che se mi infetti ti avadakedaverizzo.”
“Ma tu guarda questa.”, borbottò lui con un mezzo sorriso e stringendola più a sè.


***



Angolo autrice.

Salve!
Ecco a voi il nuovo capitolo della storia. Spero vi piaccia, nonostante non mi convinca molto.
Devo ammettere che è stata una vera fatica scriverlo, ma non perché non avessi abbastanza idee, ma piuttosto perché ne avevo troppe e non riuscivo a catalogarle e successivamente scriverle in modo decente.
In ogni caso, questo è l'ultimo capitolo.
Spero che questa minuscola long vi sia piaciuta. :)

_ Angel _

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3021021