Riflessioni sul filo dei pensieri

di Lilith9312
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le male parole ***
Capitolo 2: *** Elenoire ***



Capitolo 1
*** Le male parole ***


C’era una volta una giovane ragazza che abitava tranquilla in un piccola paese di montagna. Non aveva molti amici, e passava le giornate solitaria tra casa e scuola. Aveva un cuore purissimo, quella ragazza. La gente del paese però la criticava perché aveva scelto di continuare gli studi invece di aiutare suo padre nei campi.

“Che figlia ingrata!”, dicevano.

Conobbe un ragazzo, e se ne innamorò perdutamente. Era più giovane di lei di alcuni anni, e la gente del paese  vedeva questa cosa di cattivo occhio: come poteva fare affidamento su qualcuno che non aveva possibilità economiche ancora?

“Giovani e stupidi.”, dicevano.

I due andarono a vivere insieme dopo pochi mesi, e la gente del paese cominciò a parlare male alle loro spalle: come potevano due giovani convivere dopo così poco tempo? Non era giusto, non si conoscevano nemmeno!

“Non hanno capito nulla dalla vita.”, dicevano.

Dopo poco tempo si sposarono, di nascosto,  solo i familiari parteciparono alla cerimonia. La gente del paese continuò a criticarli ancora di più: come potevano far funzionare un matrimonio? A malapena sapevano badare a loro stessi!

“Non funzionerà mai.”, dicevano.

Dopo un anno circa lei rimase incinta e partorì una bellissima bambina. La gente cominciò ad additarli: due persone così non avrebbero sicuramente saputo crescere nessun figlio, era poco ma sicuro!

“Che genitori immaturi!”, dicevano.

Dopo un po’ di tempo lei non si fece più vedere in giro, evitò le uscite e limitò i contatti. Alla gente non piacque questo comportamento e diceva male di lei: dopo quello che aveva fatto in barba al buon senso, non aveva il coraggio di incrociare lo sguardo di qualcuno, ed era per quello che era sparita dalla circolazione.

“Che si vergogni!”, dicevano.

Non passò molto prima che lei morì. Era malata di cancro, e il ragazzo, marito, e padre di sua figlia lo aveva saputo fin da subito. Così aveva deciso di sposare quella ragazza così dolce da avergli rubato il cuore, e di darle tutta la felicità possibile prima della fine. Aveva deciso che nonostante il poco tempo che avevano, lui avrebbe costruito una famiglia con lei e l’avrebbe resa felice.
 
La gente del paese non sapeva tutto questo. Quando fu loro raccontata la verità, guardarono in basso, scrollarono le spalle e ripresero a criticare i due: sapendo che non avevano troppo tempo, come avevano potuto sposarsi, amarsi e mettere al mondo una figlia che ora non aveva più una madre?

“Ah, io lo avevo detto che sarebbe finita male”, dissero infine.
 

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Capitolo 2
*** Elenoire ***


Elenoire ha sempre amato fare il bagno nell’acqua calda.

Stare lì, in silenzio, circondata dalla nebbiolina del vapore che sale alto. Ad Elenoire piaceva quando il vetro si appannava e la sua immagine appariva distorta o quasi scompariva.

Magari fosse possibile dissolversi così, nell’aria, in mezzo alla gente, quando non si aveva voglia di affrontare nulla. Capitano a tutti quelle giornate. Anche ad Elenoire.

Immerse la faccia un po’ di più nell’acqua, fino a che la bocca fu completamente sommersa. Ad Elenoire piaceva l’acqua. Ad Elenoire piaceva il mare.

Si ricordava ancora quando da piccola lei ,il padre, la madre e la sorella ci andavano in vacanza d’estate. Elenoire non voleva mai uscire dall’acqua. Per lei stare in mezzo al mare significava sentirsi libera. Ci avrebbe potuto passare intere giornate se i suoi non la ripescavano dopo un po’. Le piaceva tantissimo nuotare.

Poi, un giorno, ad Elenoire non è più piaciuto nulla. E non era stata più libera.

Alzo le sue braccia distendendole davanti a sé, come per voler lasciare gocciolare via tutte le cose brutte che le erano capitate, come volere quasi far fuoriuscire ogni cosa andava lasciata fuoriuscire.

Ad Elenoire piaceva dimenticare. Il punto era che spesso proprio non riusciva a farlo, e così portava dentro sé tutte le prese in giro e le ipocrisie del mondo. Avvertiva il peso di ogni singola azione. Stava male per qualsiasi parola detta o non detta.

Elenoire era troppo sensibile e chi è troppo sensibile, si sa, non è tagliato per la vita.

Guardò l’acqua tingersi dei suoi brutti pensieri, sempre di più, sempre più scura.

Ad Elenoire piacevano i colori. Pensava che rendessero la vita degna di essere vissuta. Non come quella che aveva lei adesso, fatta di tradimenti, fatica, delusioni una dietro l’altra.

Lei che amava sentirsi libera ora era stretta in dure catene. Doveva liberarsi di tutto quel peso.

Il rosso prese il sopravvento nell’apatia della stanza. Una lacrime le scese lungo la guancia.

Elenoire avrebbe sempre amato fare il bagno nell’acqua calda.

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