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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Tempo fa scrissi una lettera, era una lettera destinata a cinque persone che sicuramente non l’avrebbero mai letta. La pubblicai su twitter con un twitlonger menzionandoci queste persone nella speranza vana che la leggessero.

Questa lettera era destinata ai One Direction, i miei idoli, il mio tutto. L’avevo scritta “a cuore aperto” dicendogli tutto quello che provavo per loro, come li avevo conosciuti e come, grazie a loro avessi conosciuto delle persone fantastiche! Volevo ringraziarli per tutto quello che avevano fatto per me, anche se non ne avevano la minima idea.

Mai mi sarei immaginata di ricevere una risposta a quella lettera. E invece qualche giorno dopo, contro ogni mia aspettativa, entrando un twitter vedo che Harry Styles ha iniziato a seguirmi e, non solo, mi aveva mandato un dm in cui rispondeva alla lettera. Credevo di stare sognando. Mi sono tirata millemila pizzicotti per verificare se fosse un sogno o meno. E non lo era. Sarei potuta morire per la troppa felicità…

Da quel giorno tutto è cambiato.

Da quel giorno tutto ebbe inizio.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Era una bella, soleggiata mattina di fine luglio. No ok la smetto.
 
Era fine luglio, si ok. Faceva un caldo assurdo, tanto che non ero riuscita a dormire per più di due ore di fila durante la notte, nonostante avessi la finestra aperta e ci fosse un leggero venticello. E questo non è per niente ok. Se c’è una cosa che odio più di ogni altra è il caldo! Lo odio! Fosse per me vivrei in antartide per tre mesi l’anno, almeno è sicuro che non mi venga voglia di scuoiarmi viva per provare un leggerissimissimo sollievo dal caldo infernale!
 
Tralasciando questi particolari, mi presento. Sono Ilaria, ho 19 anni (20 a novembre), studio psicologia all’università (ho finito il primo anno da poco), dovrei concentrarmi su un paio di esami che dovrò dare a settembre ma questo caldo mi fa passare la voglia anche di respirare!! Tra pochi giorni inizierò a lavorare come baby-sitter per un bambino di quasi 4 anni, mi toccherà andare al mare con lui e la madre per tutto il giorno, sei giorni a settimana per tutto il mese di agosto. Il lato positivo? Amo i bambini… E la mia cotta storica lavora come istruttore di wind-surf guarda caso nello stesso identico lido dove dovrò andare a fare da baby-sitter!! Muhaha…
 
Ok mi starete sicuramente prendendo per pazza, ma non vi preoccupate. Personalmente ritengo che chiunque decida nella sua vita di studiare psicologia o qualunque altra cosa collegata a malattie mentali e simili, ha qualche serio problema.. Quindi…
 
Ok credo di aver fatto intendere un pò che tipo di persona sono (se come no). In ogni caso, una volta svegliata, bevuto il mio caffè e fatto una bella doccia (rigorosamente fredda), decido di accendere il computer e controllare notifiche e cose varie su twitter e facebook.
 
Accendo twitter, ho una menzione e un dm, bene controlliamo di chi sono. Oh. Mio. Dio. Credo di poter morire da un momento all’altro. No, sarà il caldo che mi sta dando alla testa. È letteralmente impossibile che Harry Styles, quel HARRY STYLES mi stia seguendo su twitter e mi abbia inviato un dm. Andiamo, chi voglio prendere in giro, è assurdo! Non può essere vero! Mi do un pizzico sul braccio, sicuramente sto sognando. O cazzo! Sono sveglia! No. Non è possibile. Oddio Harry Styles mi sta seguendo e mi ha scritto su twitter! H-A-R-O-L-D E-D-W-A-R-D S-T-Y-L-E-S mi sta seguendo su twitter! H-A-R-O-L-D E-D-W-A-R-D S-T-Y-L-E-S mi ha mandato un dm. Cazzo. Cazzocazzocazzocazzocazzo. Ilaria respira. Lentamente. Cerca di non svenire. Magari è solo un fake. Controlla bene il nome. Ti è già capitato una volta, no? Potrebbe essere successo di nuovo. E giuro che se è così ti troverò chiunque tu sia e ti ammazzerò. Lentamente. Oh cazzo è lui. È davvero lui. Cazzocazzocazzo. E che vuole?! Perché mi ha scritto?! Perché proprio a me?! Vediamo.
 
Apro il messaggio e vedo che è una risposta alla lettera che avevo scritto qualche giorno prima. Sono sbalordita. Non mi sarei mai aspettata che la leggesse, figuratevi quanto mi sarei aspettata una risposta!!! La leggo:
 
Ciao Ilaria,
io e i ragazzi abbiamo letto la tua lettera e devo dire che ci siamo commossi parecchio nel leggerla. Non credevamo di poter avere questo effetto sui fans. È davvero incredibile! Avresti dovuto vedere quel tenerone di Niall, piangeva come una fontana! Avevamo deciso di scriverti una risposta tutti insieme, magari in video messaggio, ma alla fine hanno lasciato a me l’arduo compito! E devo dire che è davvero difficile trovare le parole “giuste” da dire dopo aver letto una cosa del genere. 
Se, come dici tu, noi ti abbiamo restituito il sorriso, tu, insieme a tutte le altre directioners, hai fatto in modo che potessimo farlo! Ricorda sempre che senza fans noi non saremmo assolutamente niente! 
Quindi, mia cara e dolce Ilaria, ho deciso di farti un regalino. Così, per ringraziarti. Hai detto di aver conosciuto una ragazza fantastica su twitter grazie a noi, quindi, ho pensato che vi avrebbe fatto piacere ricevere due biglietti per un nostro concerto! Ovviamente ho pensato alle spese del viaggio e all’hotel! Dovrete preoccuparvi solo delle valigie! 
Allora? Cosa ne pensi? Accetterai? 
Aspetterò una risposta,
Harry 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Neanche sto a dirvi quanto ho pianto mentre leggevo la risposta. Era davvero incredibile! Stentavo a crederci! Era ovvio che avrei accettato! Chi non lo avrebbe fatto?! Ora però si presentava un problema mille volte più serio! Convincere i miei genitori a farmi andare! Loro sanno che ascolto i One Direction, ma non sanno quanto siano importanti per me. O meglio, non vogliono capirlo! Dicono che sono soltanto degli stupidi ragazzini, che sono io la scema che perde il tempo ad ascoltarli, che dovrei smetterla di fissarmi così tanto. Che non ne vale la pena. Ho poco tempo per convincerli, i biglietti sono previsti per la settimana prossima. Siamo a lunedì, dovrei partire mercoledì prossimo. Posso farcela. Devo assolutamente farcela!! Oh!! Devo dirlo a Monica!! Adesso la chiamo!!

*Al telefono*
uno squillo, due squilli, tre squilli, quattro squ…
-M: pronto?
-Io: Moni! Sono io! Non hai idea di cosa è successo!!! *piangendo*
-M: Ila, mi stai facendo preoccupare, sputa il rospo! Adesso!
-Io: Harry! Harry mi ha risposto alla lettera! Ha detto che mi manda due biglietti per un loro concerto in America la settimana prossima! Ha detto che penserà lui al volo e all’hotel! Oddio Moni! Ancora non ci credo!!
-M: stai scherzando spero! Oddio non ci credo!! Davvero?! Sei seria?!
-Io: si Moni! Ti sto inoltrando la risposta!! Leggila, va!! E cerca di convincere i tuoi al più presto! Io farò del mio meglio!! Speriamo bene, cavolo!! Dio solo sa quanto io abbia bisogno di vederli!! Augurami buona fortuna!
-M: cazzo! Questa si che è una risposta coi fiocchi!!! Vado subito a parlare con i miei! Tu fai lo stesso! Adesso! Usa il tuo charme!! Mi raccomando!
-Io: si charme di sto cavolo! Sai che coi i miei non attacca!!
-M: beh, dovrai farlo attaccare sennò ti uccido con le mie stesse mani!! Adesso! Vai! Sciò! Via! Ciao!
-Io: tu..tu..tu.. Ciao eh!
 
Bene. Adesso a noi tre. Mamma papà sto per venire a parlarvi. Cristo! Non mi giro nemmano verso la porta che mi a madre entra e dice:
-M: con chi stavi parlando? Chi è Harry? Chi è Moni?
Eccola, è partita con l’interrogatorio. Un respiro profondo, mi giro. A noi due mamma.
-Io: beh, ecco. Moni è quella ragazza di cui ti ho parlato molto spesso, mamma. Quella che ho conosciuto su twitter tempo fa, che abbiamo lo stesso cognome. Ci siamo incontrate tipo un mesetto fa al mare a Serapo, ricordi?
-M: ah, si! Quella che ha il tuo stesso cognome! Che ha l’età di tuo fratello, giusto?
-Io: si, proprio lei. … …
-M: beh?! Chi è Harry??
A questo punto decido di farle leggere la lettera. Anzi, no gliela leggo io. È in inglese non capirebbe niente altrimenti!
-Io: mamma, volevo farti leggere una lettera che ho scritto qualche giorno fa per il 3° compleanno dei One Direction! Gliel’ho inviata su twitter! Te la leggo io perché è in inglese!
Mamma mi guarda sospettosa. Sa che dopo le chiederò qualcosa. Speriamo non la prenda troppo male. Mentre le leggo la lettera vedo che la sua espressione cambia, ma so che è solo perché lei non si è accorta mai di niente! Sono piuttosto brava a mascherare le mie emozioni, non gliene faccio una colpa! Finita la lettera vedo che ha gli occhi lucidi!
-Io: ecco, questa è la lettera che gli ho inviato!
-M: è vero? È vero tutto quello che c’è scritto?
-Io: si. Si mamma è tutto vero. E, sai, Harry, quello riccio che mi piace tanto, mi ha risposto su twitter. Ha detto che gli piacerebbe farmi un regalo. Mi vuole spedire due biglietti per un loro concerto che si terrà la settimana prossima in America, non so bene dove. Ha detto che pensa lui all’hotel e al viaggio e possiamo stare tutto il tempo che vogliamo! Ovviamente ho chiamato Moni per questo motivo! Lei verrebbe con me. Nel caso tu e papà e i suoi genitori accettiate!
-M: sai che non accetteremo mai io e tuo padre vero?
-Io: ma mamma…
-M: niente ma! È un no, punto e basta!
-Io: NO! Non può essere un no, cazzo! Ci sono già stata in America, ricordi? DA SOLA!!! Due settimane a New York e due a Los Angeles, te lo sei dimenticato?! C’era Gaia con me, ma eravamo comunque sole! Non vedo la differenza!
-M: quelle erano vacanze studio! C’era eccome la differenza! Li avevate dei supervisori che vi tenevano d’occhio!
-Io: di questo non devi assolutamente preoccuparti mamma! Cazzo ho 20 anni!! E li in America non posso bere nessun tipo di alcolico finchè non ne faccio 21!! Quindi…
-M: no Ila. Mi dispiace, ma non mi fido.
-Io: ma.. Mamma.. Sai che non ti chiederai mani niente se non fosse davvero importante! Hai letto la lettera, sai che tutto quello che c’è scritto non sono cazzate! Sai quanto sono stata male, vero?! Si che lo sai! *scoppio in lacrime*
-M: parlane con tuo padre. Deciderà lui se mandarti o no. E non piangere, che tanto non funziona con me. Lo sai.
Ecco. Finisce sempre così. Quando si tratta di prendere decisioni che riguardano me o mio fratello, devo sempre chiedere a mio padre. Tutto bene fin qui. Se non fosse che a mio fratello dicono si ad occhi chiusi! Ed ha 16 anni! Tzè…

Sapevo che non mi avrebbe mai detto di si. Ma cavolo, deve aver capito quanto è importante per me questa cosa!! Deve averlo capito! Non mi resta che parlare con papà. Bene, devo prepararmi un discorso abbastanza convincente! Senno mi ci manda a calci nel culo in America! Altro che aereo e hotel pagato!!

Decido di parlargliene a cena, così c’è anche mamma. E stavolta non può tirarsi indietro! Faccio leggere la lettera anche a papà, cerco di spiegargli tutto il possibile a parole, sto un buon quarto d’ora a parlargli e quando non so più cos’altro dire mi sto zitta e chino la testa sul piatto in attesa di una risposta soddisfacente e non un no secco! (come è suo solito fare quando si tratta di me)
-P: Ila, capisco quanto sia importante per te, ma, vedi, come posso fidarmi di un picopallino qualunque che ti dice che ti paga hotel, volo e quant’altro?! Chi è questo?! Non lo conosco, non mi fido! Non posso assolutamente mandarti nelle mani di chissachi!
Ok, capisco il suo punto vista. Non posso biasimarlo. Ma cavolo è Harry Styles non farebbe male ad una mosca nemmeno se quella glielo chiede in ginocchio!! Rassegnata cerco qualcosa da dire, ma niente. Non trovo niente da ribattere! Ma ne torno sconsolata in camera mia, decisa a scrivere una risposta negativa a quell’angelo riccio con gli occhi verdi! Gli spiego il motivo. Ripeto le stesse parole di mio padre e mando il messaggio. Aspetto un po’ per vedere se risponde. Passa mezz’ora e niente. Forse non l’ha letto.

Decido mi mettermi un po’ a cazzeggiare tra twitter e facebook, cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime! Senza troppo successo! Mi dimentico completamente di Monica. Dopo un po’, vedo che mi è arrivato un messaggio su twitter. È di Harry. Dice che vuole chiamarmi per cercare di convincere lui stesso i miei genitori! Non gli va a genio che non si fidino di lui! Immediatamente gli ho il numero di cellulare e neanche cinque secondi dopo mi chiama! Dice che ha un interprete così può parlare tranquillamente con i miei.
Corro a chiamare mamma e papà.
-Io: mamma! Papà!! C’è Harry al telefono che vuole parlarvi! Sai prima gli ho risposto ripetendogli esattamente quello che mi ha detto papà poco fa e lui insiste nel volervi parlare. Vuole cercare di convincervi.
-P: vediamo cos’ha da dire. Tanto non cambierò idea.
Gli porgo il telefono, metto il vivavoce e aspetto, in attesa di quello che Harry ha da dirgli! Sono curiosa di sapere cosa si inventerà per convincerli! Ma come non detto! Papà mi caccia, dice che vuole parlargli da solo! Mah.. Tutti sti segreti!

Ritorno in camera. Non mi va di origliare. Lo sento parlare al telefono. È più forte di me! Devo sapere cosa gli sta dicendo! Faccio per uscire dalla stanza, ma come al solito c’è già qualcuno che stava per aprire la porta (no, ma dico, lo fanno apposta?! Ogni volta che devo uscire da qui c’è qualcuno che entra!! Secondo me mi spiano!!). È  mio padre che mi porge il telefono. Lo prendo. La mano mi trema!
-Io: hello?
-H: hey! It’s me! So, I’ll send you the tickets for the flight! You’ll leave next Monday at 11.30 from Rome-Fiumicino to Los Angeles! I’ll come pick you up with Paul!
-Io: what?! Are you serious? How did you do it?! How did YOU convince my father!?
-H: that’s a secret I’ll never tell..
-Io: that’s Gossip Girl! And you’re gonna tell me how you did i tone way or another!
-H: yeah, maybe next week!
-Io: yes! Next week sound perfect! Haha.. Anyway thank you Harry. Really!
-H: don’t worry about it! Just think of your suitcase! Byee!!
-Io: bye Harry! And thanks! :D
 
Neanche il tempo di attaccare che corro da mio padre e gli salto letteralmente addosso! Sono troppo felice!!
-P: fai poco la ruffiana! Questa è la prima è l’ultima volta che vai da sola da qualche parte!!
-Io: grazie papà! Ti voglio bene!!
Un pensiero mi passa per la testa!! Monica!! Devo avvisarla! Deve assolutamente venire!

Dopo una breve telefonata, lei mi dice che non ha avuto molti problemi con i suoi! Beata lei!! Così mi siedo davanti al computer ad aspettare che Harry mi mandi i biglietti dell’aereo! Alle valigie ci penso domani! Adesso non ho la testa per pensarci! Sono ancora confusa (?). No, non è la parola giusta confusa! Non lo so nemmeno io come mi sento!! Wow! Sto per partire per Los Angeles per andare ad incontrare il mio mondo!! Ancora non ci credo! Ho paura di svegliarmi da un momento all’altro e scoprire che è stato tutto l’ennesimo bellissimo sogno!!
Arrivata e stampata l’e-mail di Harry decido di andare a dormire! Mando la buonanotte a Monica e vado a nanna!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


La mattina dopo mi sveglio e dopo essermi preparata chiedo a papà se mi accompagna a prendere le valigie che stanno sulla soffitta a casa di nonna. Una volta prese le inizio a preparare. Porto solo le cose essenziali non penso che ci staremo per molto, ma voglio assolutamente andare a quell’outlet dove sono andata un paio di anni fa e svaligiarlo!! Per questo decido di portarmi poche cose e riempire solo metà della valigia grande di vestiti. Nel trolley piccolo metto l’intimo. Avviso Monica della mia intenzione di fare shopping selvaggio a Los Angeles, e decido che magari porterò una maglietta dei Lakers a mio fratello. È fan di basket, e dato che il concerto e allo Staples Centre, passo un attimo al negozietto lì vicino e gli compro qualcosa. Faccio una lista di tutte le cose da comprare tipo bagno schiuma, spazzolino, assorbenti, shampoo, eccetera eccetera. Nel pomeriggio andrò a comprare tutto.

Chiamo Monica per vedere come vanno i preparativi per lei. È più o meno allo stesso punto, stiamo portando più o meno lo stesso tipo di vestiti (con la differenza che io sto portando le scarpe alte! Non posso farne a meno, è più forte di me) e la avverto che li la sera fa quasi sempre freddo quindi è meglio portare delle felpe.

Quando attacco con lei penso che non ho ancora avvisato le mie amiche che sto per partire! Decido di chiamare Claudia e mandare un sms a Serena e le altre dell’università. Claudia non ci crede! Lei è una di quelle che hanno iniziato col prendermi per il culo quando le ho comunicato il “cambiamento” dei miei gusti musicali. Si perché le sembrava troppo strano (a lei come altre) che dacchè ascoltavo solo ed esclusivamente rock, punk rock e un pò di metal, sia passata ad ascoltare i One Direction! Credeva fossi impazzita. Il fatto è che non sa la vera ragione di tutto questo. Nessuno lo sa. O meglio, lo sanno solo Monica, i One direction e da ieri anche i miei genitori. Avrò fatto bene a fargli leggere la lettera?! Lo scoprirò solo vivendo!

Una volta attaccato trovo i messaggi delle mie amiche dell’università che si congratulano con me dicendo (testuali parole) “cazzo Ila hai fatto colpo su Styles! Ti stimiamo!” Appena leggo quello che mi scrivono scoppio a ridere come una cogliona! Io?! Colpo su Styles?! Hahahahahahaha!! Bella sta barzelletta!! Di Serena nessuna notizia. Come al solito non ha letto il messaggio. La chiamo, così con la scusa di vederci per un caffè racconto tutto anche a lei e nel frattempo compro anche le cose che mi servono.

Nunu (Serena) è stata/è un’amica importante per me. Al liceo non avevo molti amici e quei pochi che avevano mi hanno voltato le spalle poco dopo che ho iniziato l’università dicendo che con l’inizio delle lezioni, dopo aver conosciuto delle persone, ero cambiata del tutto. Lei è l’unica che mi ha davvero capito (la mia half!!!). La  verità è che gli altri non si sono mai sforzati più di tanto a conoscermi. Ma va bene così. Almeno ho meno gente a cui dar conto. Sapete qual è la cosa che mi ha detto dopo che le ho raccontato tutto per filo e per segno? Mi ha detto “Mi raccomando Ila, non fare cazzate! Ricordati come è finita la gita a Praga e pensa prima di agire!!”

Ora, vi starete chiedendo “cosa può essere successo a Praga?!” eh bene. A Praga, l’ultima notte della gita avevo bevuto un po’ più del solito insieme ai miei compagni di classe. C’era Gabriele, il mio “migliore” amico, per il quale avevo una cotta che non avrei mai ammesso di avere, che stava messo peggio di me. Siamo tornati insieme in hotel, mi ha riaccompagnato in stanza e ci siamo messi a parlare. Poi, non ricordo bene come, ci ritroviamo in bagno sotto la doccia a baciarci, e non ci saremmo fermati se non fosse stato per Nunu (stanta donna!!!) che entra come una furia nella stanza e caccia Gabriele!! Da quel giorno ho giurato a me stessa che se anche volevo bere qualcosa non avrei bevuto mai, e dico MAI più di un drink o una birra! Tanto comunque mi basta poco perché faccia effetto! Non reggo molto bene l’alcool!! Ma tanto in America non posso bere!! Se come no. La prima cosa che ho fatto a LA quando ero in college è stata uscire di notte in cerca di festini! Ne ho trovato uno fantastico, mi ci sono imbucata, e ho fatto baldoria fino quasi all’alba. Poi sono dovuta tornare a darmi una sistemata che la mattina avevo lezione! Non vi dico in che condizioni ero!! Almeno quella volta ho avuto la decenza di non bere molto dato che ero da sola. Le mie compagne di stanza mi avevano abbandonato.
Okay. Basta con i ricordi adesso. È stato secoli fa. Adesso a stento bevo una birra con la pizza!! Non penso che farò cazzate!!

Tornata a casa metto le ultime cose in valigia e la chiuso. Lascio fuori solo il beauty case con i  trucchi e quello che mi serve a struccarmi, quelli li metto prima di partire. Ceno e vado a dormire! Sono stanca!
 
 
Qualche giorno dopo…

Suona la sveglia. No vi prego non svegliatemi, è troppo presto. È ancora buio. No è l’alba. Voglio dormire!! Mi giro dall’altro lato, ma apro di scatto gli occhi ricordandomi di che giorno è oggi! Mi alzo in tutta fretta, metto i vestiti che mi ero preparata la sera prima, pantalone a righe bianco e nero, cannotta nera con un teschio gigante bianco disegnato sopra adornata con delle borchie e scollatura in pizzo, ballerine, accessori vari, un po’ di matita, rossetto rosso (lo amo) e sono pronta! Non mi va di fare colazione, ho lo stomaco chiuso ed è troppo presto, finirei col sentirmi male in macchina mentre vado all’aeroporto! Ci vogliono due ore per arrivarci da Formia. Alle 7.00 precisissima scendo di casa con papà e andiamo verso Fiumicino.

Una volta arrivati chiamo Monica per vedere se lei è già lì o deve ancora arrivare! Adesso mi brontola lo stomaco, devo assolutamente mangiare qualcosa o svengo! Trovata Monica, andiamo a fare prima il check-in (la colazione deve ancora aspettare, povera me!!) così ci leviamo le valigie di torno. Poi andiamo al bar, prima di passare i controlli e ci prendiamo un bel cappuccino fumante con un enorme cornetto alla nutella! (pancia mia fatti capanna!!)

Dopo colazione, salutiamo i nostri genitori e ci avviamo verso i controlli. Fortunatamente non suono al metaldetector (strano) e ci avviamo al gate! Arrivate al gate dobbiamo aspettare ancora un’oretta prima dell’imbarco, quindi, non sapendo che fare ci siamo messe a gironzolare per il duty-free. Abbiamo comprato qualcosa da leggere, io 50 sfumature di grigio, lei, decide di prendere “orgoglio e pregiudizio”. Saliamo in aereo, ci mettiamo comode e aspettiamo il decollo. Ancora non abbiamo realizzato la cosa. Incredibile, siamo su un fottuto aereo per andare a LA dove incontreremo i nostri idoli e siamo così dannatamente calme. Si, non abbiamo ancora realizzato la cosa. È successo così in fretta che non abbiamo metabolizzato ancora tutto.
Una volta in volo, dopo le prima due ore di assoluta lettura decido di riposare un po’ tanto il viaggio è lungo. Accendo l’iPod e mi addormento subito sulle note di “A thousand years” di Christina Perri. Adoro quella canzone.

Dopo qualche ora una Monica tutta su di giri mi annuncia che stiamo per atterrare a LA e che devo spegnere l’iPod. Sono un po’ stordita, come fa lei ad essere così pimpante dopo un volo di 13 ore!! Cavolo ho dormito tutto questo tempo?! Ma che ore sono?! Boh.
-Io: Moni che ore sono?? Quanto ho domito?
-M: qui sono le tre del pomeriggio, in Italia è mezzanotte passata. Hai dormito più o meno 11 ore di fila! Complimenti!
-Io: e tu mi svegli nel bel mezzo della notte?! Ma sei impazzita?! Potrei uccidere per molto meno tienilo a mente!
-M: ma se ti ho appena detto che sono le tre del pomeriggio!! Haha.. Sei stordita!! Dai vai ad aggiustarti il trucco che tra poco atterriamo!! Non vorrai che Harry ti veda con la matita colata!?
Dopo quella frase il mio cervello inizia a lavorare freneticamente.. tre del pomeriggio… atterrare… aggiustare il trucco… Harry… Harry… atterrare… Harry… Inizio a rendermi conto di dove sono e di cosa sta per succedere…
-Io: cazzo!
-M: che ti è preso adesso?!
-Io: atterrare.. Moni stiamo per atterrare a LA!! Oddio stiamo per incontrare Harry Styles!! Chissà se con lui bengono anche i ragazzi?! Ommiodioo!! Pfiuuuu… Respira, devo respirare… Devo stare calma.. Infono è solo il mio idolo! Che sarà mai!
-M: ok, è partita. Ila calmati. Vai in bagno, bagnati i polsi, aggiustati la matita, ripassa il rossetto e ritorna a sederti se non vuoi farti l’atterraggio all’inpiedi in un bagno di mezzo metro quadrato!!
-Io: si, hai ragione. Torno subito.

Ritornata al mio posto la vocina dall’altoparlante ci avverte che dobbiamo riallacciare le cinture di sicurezza perché sta iniziando la fase di atterraggio all’aeroporto internazionale di Los Angeles. Oddio, ancora non ci credo!! Tra pochissimo incontrerò i miei idoli! Harry ha detto che veniva a prenderci Paul. Mi chiedo come farà a riconoscerci!! Chissà se avrà un cartello con su scritto i nostri nomi?!? Sarebbe da ridere!! Haha
Siamo atterrate. Adesso dobbiamo aspettare le valigie. Altra cosa che odio. Aspettare. Spero solo che non  mi abbiano perso la valigia sennò so cavoli! Le valigie arrivano sane e salve fortunatamente. Ci avviamo verso l’uscita!!
-M: chi è che ci veniva a prendere?
-Io: per la millesima volta, Moni. Viene Paul e poi forse ci sarà anche Harry in macchina. O almeno così mi ha detto. Su guardiamoci intorno e vediamo se lo troviamo!
-M: speriamo che la notizia di Paul qui in aeroporto non sia trafelata altrimenti ci saranno orde di fans pronte ad assalire chiunque arrivi!! Haha
-Io: già, speriamo. Oh, eccolo lì! Lo vedo. Andiamo!!
-Io: ciao Paul! Siamo Ilaria e Monica.
-P: ah si?! Ragazze mi dispiace ma dovete mostrarmi un documento di riconoscimento, sapete per sicurezza. Non si sa mai!
-Io e M: certo! Ecco le nostre carte di identità.
Paul ci guarda allibito. Abbiamo parlato in coro!! Ci restituisce i nostri documenti con un sorriso.
-P: seguitemi! Prendo io le valigie!
Arriviamo davanti un pulmino e io e Moni ci guardiamo in faccia.. Paul ci apre la porta e io faccio per entrare per prima e
OD: Hi girls!! Surprise!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Questa non ce l’aspettavamo. I ragazzi, tutti e cinque, sono qui davanti a noi che si sporgono per salutarci. È grandioso! Non riusciamo a spiccicare parola. Siamo totalmente ammutolite. Al momento io non so nemmeno come mi chiamo!! Mi giro verso Monica, ha gli occhi lucidi, come i miei. Stiamo per scoppiare a piangere. È poco ma sicuro!
-Li: no, vi prego non fatelo. Sono debole di fronte alle lacrime!
-H: si, ha ragione Liam! Non piangete vi prego!
Troppo tardi non sono riuscita a frenarmi! Sto piangendo. Vedo Harry e Liam che allargano le braccia, come se volessero abbracciarci, mentre Zayn, Niall e Louis si guardano e scuotono le spalle, come ad indicare che hanno vissuto questa scena centinaia di volte!
Io mi tuffo immediatamente tra le braccia di Harry e vedo con la coda dell’occhio Monica fare lo stesso verso Liam. Sono tra le braccia di Harry. Cavolo è altissimo. Mi sento un nano da giardino in confronto. Però, cavolo, che buon profumo che ha Harry! Mi piace un sacco! Si, mi piace stare tra le sue braccia. In questo momento gli starò bagnando tutta la camicia, o maglia, di lacrime e molto probabilmente mi starà colando tutto il trucco! Sembrerò un panda! Oh cavolo, e se gli sporco la maglia?! No dai che figura di merda!!
-H: ok, vi siete calmate. Credo sia meglio tornare in hotel adesso.
-N: si, hai ragione. È ora dello spuntino pomeridiano.
-Io: non hai tutti i torti Niall!! Ho una fame assurda!! Sull’aereo ho dormito così tanto che non ho mangiato niente per tutto il volo!!
-N: oh. Mio. Dio. Come hai fatto a non mangiare niente per 13 lunghissime ore?! Io sarei come minimo morto!
-Io: beh, vedi. Il sonno era più importante al momento!
-M: si ragazzi dovete sapere che per Ilaria due sono le cose importanti! Il cibo e il sonno. Può tranquillamente rinunciare ad una delle due cose se l’altra al momento è strettamente necessaria. E vi do un consiglio. Se non mangia da molto tempo, è meglio non stuzzicarla troppo. Potrebbe reagire molto male!
-Io: ok, Moni.. Così però me li spaventi dopo nemmeno mezz’ora dall’atterraggio! Che cavolo!
-N: beh… Ti capisco. I ragazzi sanno quanto posso essere irascibile se non mangio ogni volta che ne ho voglia!
-Z: già, non è per niente un bello spettacolo! Posso assicurarvelo!
-Lo: allora ragazze, parlateci un po’ di voi. Da dove venite, cosa fate, eccetera eccetera. Le solite cose, su, su!!
-Io: ma come non vi ha detto niente Harry?
-Li: no.. Ci ha solo detto che saremo dovuti venire a prendere delle sue amiche all’aeroporto!
-Lo: si, è stato molto riservato a riguardo!
-Io: davvero?!
-H: ragazzi, Ilaria è la ragazza della lettera, e Monica è l’amica di cui parla.
I ragazzi ci guardano in silenzio per alcuni secondi. Louis in particolare osserva Harry in modo interrogativo. Quest’ultimo sembra abbastanza scocciato quindi decido di prendere la parola.
-Io: Okay, allora inizio io con le presentazioni! Mi chiamo Ilaria, ho 19 anni. Sono italiana. Studio psicologia all’università a Roma. Mi piace molto leggere. Da grande vorrei essere una psicologa forense, sapete quelle che collaborano con la polizia. Mi piacerebbe molto occuparmi di omicidi e cose del genere. Conto di prendere un master in criminologia dopo la laurea! Spero di farcela. Poi, boh non so che altro dire!
-Lo: wow. È magnifico! Almeno adesso abbiamo qualcuno che può capirci qualcosa per quanto riguarda la fobia di Liam per i cucchiai!!
-Li: ha.ha.ha davvero spiritoso Louis. Davvero. Comunque Ilaria, sembra davvero molto interessante quello che tu vuoi fare. E sembri anche avere delle idee piuttosto chiare.
-Io: si, ho sempre voluto cercare di capire cosa passasse per la mente delle persone quando fanno qualcosa invece di farne un’altra. Per esempio quando devono prendere una decisione, come fanno a prenderla? Quali sono i meccanismi che ti conducono verso una scelta e non un’altra? È affascinante come cosa. Non avete idea di quante cose che ho scoperto studiando alcune patologie mentali. Cose assurde. Magari un giorno ve le dico!!
-N: c’è il rischio che diventiamo paranoici?
-Io: possibile.
-N: allora avvisami quando vuoi parlarne così magari vado a farmi un giro. Preferisco rimanere allo’oscuro di tutto!
-Io: haha, va bene! Ok, adesso tocca a Moni presentarsi.
-M: beh, io mi chiamo Monica, ho 16 anni. Faccio il liceo e per adesso non ho assolutamente idea di cosa farò da grande! Mi piace leggere e ascoltare la musica, ho anche scritto un paio di fan fiction, e boh. Non so cos’altro dire. Non sono interessante come Ilaria.
-Io: oh andiamo! Sai perfettamente che tra le due quella strana e complessata sono io! Haha
-H: come vi siete conosciute?
-M: su twitter. Un giorno cazzeggiavo su twitter e cercavo qualcuno che avesse il mio stesso cognome. Ho trovato lei e l’ho seguita. Ho chiesto il follow back, abbiamo iniziato a parlare del più e del meno e siamo diventate subito amiche!
-Io: si, è vero! Da quel giorno ci sentiamo tutti i giorni. Non molto tempo fa ci siamo incontrate per la prima volta. Al mare. Non abitiamo nella stessa città. Ci vuole un’ora di macchina per raggiungerci! Però un giorno, lei è venuta con gli zii al mare dove io vado di solito con i miei amici! Ci abbiamo messo una mattinata intera per trovarci, ma alla fine credo che sia stato il pomeriggio più bello della mia vita!
-M: vero! Siamo andate subito d’accordo e non abbiamo mai discusso su niente! Le voglio troppo bene!!
-Io: aww.. anch’io ti voglio tanto bene Moni! *abbraccio*
-Z: e quanto avete aspettato prima di incontrarvi?
-Io: beh, da novembre a luglio, fai un po’ il conto!
-Lo: caspita! È davvero tanto tempo!!
-M: eh, si. Ma ci è servito a conoscerci!
-P: ragazzi siamo arrivati in hotel! Pronti?
-Io: pronti a cosa?
-N: all’assalto delle fans ovvio!
-M: oh.mio.dio. aiuto!
-Li: hahaha.. No dai ragazze, vi proteggiamo noi!
-Io: allora si che siamo al sicuro!
-H: dai ragazze un po’ di fiducia!
-Io: se non ne esco incolume mi avrai sulla coscienza Styles!
-H: hahaha. Dai su.. E poi c’è anche Paul!
-Io: oh.. è vero. Adesso sono più tranquilla. Grazie Harry.
-H: per cosa esattamente?!
-Io: per avermi dato la possibilità di essere qui, con i miei idoli, in una città fantastica dove assisterò anche al più bel concerto della mia vita!
-H: beh, di niente piccola. Questo ed altro per i nostri fans!
Gli rivolsi un sorriso raggiante! Ero su di giri! Appena scesi dalla macchina Paul è venuto vicino a me e Monica, mentre altre guardie si sono occupate dei ragazzi. Siamo riusciti ad entrare in hotel senza essere troppo notate, menomale! Odio stare al centro dell’attenzione! Una volta nella hall mi avvicino al bancone della reception insieme a Monica, ma Harry ci informa che ha già preso lui le chiavi delle stanze.
-Io: Harry, perché delle stanze? Io e Monica non saremo nella stessa stanza?
-Z: voi si, ma noi non vogliamo stare tutti insieme nella stessa stanza. Sai c’è Eleonor qui per Louis, e tra un paio di giorni arriva anche Perrie e sinceramente preferisco avere una camera tutta per me!
-M: cioè ci state dicendo che alloggeremo nel vostro stesso hotel?
-Li: si, perché? Non lo sapevate?
-Io: Harry mi ha detto che avrebbe provveduto a tutto lui, avrei dovuto aspettarmelo!!
-H: non è un problema vero?!
-Io (verso Monica in italiano): no dico, ma è stupido?! Davvero mi ha appena chiesto se è un problema se alloggiamo nello stesso hotel?
-M: andiamo Ila non si può ottenere tutto dalla vita. Ha una bella voce, un bel faccino, un fisico mozzafiato. Se fosse stato pure intelligente sarebbe stato troppo, non credi?!
-Io: hahahahahahaha.. hai ragione Mo!!
-N: scusate il disturbo, ma cosa state dicendo!?
-Io e M: niente di importante tranquilli!
-M: comunque Harry non è un problema, anzi ci fa solo piacere! Tranquillo!
-H: bene. Allora vi mostreremo le nostre stanze. Tanto sono tutte sullo stesso piano! Non mi avete preso in giro prima vero?!
-Io: chi!? Noi?! Certo che no!! Perché mai avremmo dovuto?
-Lo: ragazza, tu, mi piaci!
Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi trascina via con se facendo finta di complottare qualche piano malefico!
-N: Ilaria invece di complottare perché non mi prepari uno spuntino all’italiana? Adoro la cucina italiana!
-Li: Niall!! Ti sembra il caso?! Sono appena arrivate! Falle almeno sistemare!
-Io: si, Liam ha ragione. Meglio se prima ci sistemiamo le cose! Però stasera cucino io!! :D
-Z: davvero?! Wow! Siamo tutti amanti della cucina italiana!
-M: fantastico! Però dovremmo andare a fare la spesa!
-Io: hai ragione. Vado io tu riposati! Io ho dormito un sacco. Tu no! Chi viene con me!?
-H: io! :D
-Io: bene. Allora il tempo di una doccia, mettere qualcosa di comodo e andiamo!
-H: ce la fai con mezz’ora?
-Io: anche meno! Ci vediamo nella hall! A dopo ragazzi!

Ed entriamo nella nostra enorme stanza! Metterò a posto dopo! Adesso chiamo mamma e le faccio sapere che sono ancora viva.

Dopo la chiamata vado a fare una doccia veloce e decido cosa mettere. Opto per degli shorts blu semplici, con una casacca di raso, sempre blu, con dei fiori sopra che sfumano dal rosa al rosso. Zeppe rosse ai piedi, borsa rossa, bracciali e accessori vari, una ritoccatina al trucco e sono pronta!
-Io: Moni io vado! Ci vediamo dopo!
-M: e tu ti vesti così per andare a fare la spesa?!
-Io: si. Amore molto probabilmente ci saranno molti paparazzi in giro. E se devo essere fotografata e poi odiata dalle fans, almeno non voglio che pensino che sia un cesso!
-M: tu non sembrerai un cesso nemmeno se indossassi un secchio della spazzatura!
-Io: si certo come no! Io vado, eh!! Ciao!
Scendo nella hall e trovo Harry già ad aspettarmi!
-H: meno di mezz’ora! Accidenti! Non credevo che dicessi sul serio!
-Io: diciamo che non perdo tempo a rimuginare troppo su cosa indossare! Indosso quello che mi piace e che mi fa comodo al momento! Così non perdo tempo inutilmente!
-H: è un buon metodo! Andiamo a fare la spesa?
-Io: certo!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Una volta tornati da fare la spesa andiamo a chiedere in reception se possiamo avere il necessario per poter cucinare in camera! Ovviamente abbiamo scelto la camera di Niall, è lui quello che voleva mangiare italiano! Andiamo ad avvertirlo ed è più che felice della cosa. Informo i ragazzi che vado a chiamare Monica in stanza. La trovo che dorme, ma ho bisogno di lei, quindi la sveglio. Strada facendo le dico cosa abbiamo comprato. Avevo intenzione di preparare la carbonara e per secondo scaloppine al limone con contorno di insalata!
Arrivate in camera di Niall troviamo tutto l’occorrente per cucinare. I ragazzi insistono col volerci aiutare, ma noi rifiutiamo categoricamente e li spediamo tutti in camera di Louis.
Prima di preparare la cena prendo il mio ipod e lo collego a delle casse che ho trovato in stanza, probabilmente sono di Niall. Quindi cuciniamo sulle note della mia playlist che, ovviamente contiene tutte le canzoni dei ragazzi, quelle delle Little Mix, e altre canzoni che mi piacciono!

Una volte preparate tutte le cose decido di andare a chiamare gli altri e lascio a Monica il compito di mettere la pasta sul fuoco! Mi giro e mi trovo cinque persone che ci fissano in modo molto inquietante. Ci credo! Saranno scandalizzati! Abbiamo cantato le canzoni a squarciagola e improvvisato balletti orribili! Gli toccherà andare dallo psicologo per uscire dal trauma!
-Io: Moni, misa che non c’è bisogno di andarli a chiamare!
-M: in che senso scusa?
-Io: sono già qui! E chissà da quanto tempo!!
-Io: da quanto siete qui?!
-Lo: noi? Oh, beh siamo appena arrivati!
-M: se foste davvero appena arrivati non avreste avuto quelle facce sconvolte! Sicuri di stare bene?
-Li: si, stiamo bene tranquilla. Siamo qui da non più di un quarto d’ora! Avevamo fame!!
-Io: beh, stavo giusto per venirvi a chiamare! È quasi pronto! Tutti a tavola, su!
-M: Ila, la pasta è cotta ci pensi tu? Io vado a sistemare le ultime cose in tavola!
-Io: d’accordo!
Porto a tavola la pasta. Niall non è più nella pelle! Muore dalla voglia di mangiare! Ha la bava alla bocca! Servo i piatti a tutti, tranne che a me. Di solito non mangio la pasta la sera. Quindi, vado a preparare la carne.
-Z: tu non mangi?
-Io: non la pasta, non la mangio mai di sera! Vado a preparare la carne! Poi mi fate sapere com’è venuta!
-N: è buonissima! Credo sia la cosa più buona che abbia mai mangiato! Cos’è?
-M: si chiama carbonara! Ci sono pancetta, uova e formaggio! È facile da fare!
-Li: che tipo di formaggio?
-M: pecorino! Ci andrebbe anche un po’ di pepe, ma non sapevamo se vi piaceva, quindi abbiamo evitato di metterlo!
-N: è davvero buona! Ci date la ricetta vero? Così anche quando non sarete più con noi ce la facciamo preparare dai nostri cuochi!
-M: perché no?! Dopo dico ad Ilaria di scriverla! L’ha fatta lei!
-H: è davvero brava!! Credo che farò il bis!!
-Lo: ha anche fatto l’insalata con le carote! È da sposare!
-Z: non potrei essere più d’accordo!!
-H: hey voi pensate alle vostre di ragazze!
-Z: geloso, Styles?!
-H: no, certo che no. Perché dovrei esserlo?!
-Io: ecco la carne. Spero vi piaccia, sono scaloppine al limone, le mie preferite!!
Una volta finita la cena, tra complimenti vari alle cuoche e ricette scritte decidiamo di andare a dormire! Io e Moni siamo stanchissime per il volo e il jet-lag che di certo non aiuta e ci diamo appuntamento con i ragazzi la mattina successiva giù in reception per colazione! Domani hanno la mattinata libera. Il pomeriggio invece hanno le prove per il concerto! Oddio non vedo l’ora!
In camera ci mettiamo il pigiama e strucchiamo. Prima di addormentarmi mando un sms a mamma. Al telefono mi ha micacciato che se non le scrivevo ogni mattina e ogni sera mi avrebbe fatto fuori al mio ritorno! Le racconto di come abbiamo passato la giornata! Ma non mi arriva risposta! Sarà indaffarata! Do la buonanotte a Monica e entrambe crolliamo tra le braccia di Morfeo!
 
La mattina dopo vengo svegliata da qualche idiota che bussa senza sosta alla porta! Vado ad aprire la porta, ancora in pigiama (camicia da notte) e sicuramente con le sembianze di uno zombie, con le peggiori intenzioni, e ci trovo un Harry Styles tutto fresco e pimpante che mi chiede se siamo pronte per la colazione. Gli faccio segno che saremmo state pronte in 10 minuti e gli sbatto la porta in faccia!
Vado a chiamare Moni e le dico di muoversi. Indosso la prima cosa che capita, non ho neanche fatto caso a cosa ho pescato dalla valigia! Prendiamo le chiavi della stanza e scendiamo giù dagli altri! Li troviamo tutti allegri e ben svegli. Mi fanno venire voglia di prenderli a schiaffi per quanto sono felici di prima mattina! L’unico che sembra scocciato quasi quanto me è Zayn, ma ormai deve averci fatto l’abitudine, povero!
Saluto tutti con un buongiorno svogliato, Monica invece si è ripresa completamente! Anche lei è allegra e sorridente! Ma come fa?!
-Lo: svegliata male stamattina!?
Emetto un grugnito in risposta! Se non prendo un caffè la mattina non riesco ad articolare un pensiero, figurati se riesco a dire qualcosa che abbia senso?!
-M: tranquilli non vi preoccupate, un caffè ed è come nuova!
Lancio un’occhiata omicida a Monica e torno a fissare il nulla.
Finalmente arrivano le nostre ordinazioni (per me ci ha pensato Monica). Dopo essermi scolata mezza tazza di caffè, se così lo vogliamo chiamare, mi riprendo un po’ e decido di chiedere scusa ad Harry. Gli ho sbattuto la porta in faccia e non aveva fatto niente di male. Giro lo sguardo per vedere dov’è e me lo ritrovo affianco! Davvero è sempre stato qui?! Wow! Non l’avevo notato!
-Io: Harry, scusami per prima. Ti ho sbattuto la porta in faccia e tu ci eri solo venuto a chiamare per la colazione! Mi sto sentendo in colpa per averti trattato così male!
-H: tranquilla, non ti preoccupare. Sono abituato a Zayn che è molto peggio. Dopo le prime volte, adesso lo mandiamo a svegliare sempre da Paul, almeno a lui non lo picchia?!
-Io: Zayn davvero sei così violento quando ti svegli? Io a stento riesco ad aprire gli occhi!! Dove trovi la forza di picchiare qualcuno!
-Z: non lo so, mi viene naturale.
-Io: oh.. ok..
-M: allora?! Cosa facciamo prima delle prove?!
-Io: a che ora avete le prove?
-Lo: alle 6.. il concerto invece inizia alle 9!!
-Io: a proposito. Sapete che ancora siamo senza biglietto!?
-H: si, lo sappiamo. Ma voi avrete un trattamento speciale!
-M: wow! Altri trattamenti speciali! Ilaria dovresti scrivere più lettere a persone famose! Non si sa mai!
-Io: si, in effetti sto pensando di scriverne una anche per Johnny Depp!!
-N: ti piace?
-Io: puoi scommetterci! So tutto di lui. Qualunque cosa tu voglia sapere dei suoi film o della sua vita privata io lo so. Basta chiedere!!
-N: wow. Sei una stalker per caso?
-Io: no, Niall. È solo che quando mi piace qualcuno o qualcosa voglio saperne tutto. Ogni minima informazione.
-Z: immagino che avrai un dossier su ognuno di noi allora.
-Io: beh, in effetti…
-Lo: cosa? Scherzi vero?! Sto per chiamare la polizia, questo è stalking vero e proprio ragazza!
-Io: haha. Ma no, cosa hai capito!! Non ho un dossier per ognuno di voi, non avrei il tempo per farne di accurati! Ho semplicemente raccolto informazioni su di voi e le ho immagazzinate nel mio cervello. Niente di che. Roba da directioner.
-Li: siete tutte così?
-M: fossimo tutte così non avreste delle fans pazze che provano a baciarvi o vi urlano in faccia!
-H: non ha tutti i torti!
-Io: si, però non abbiamo ancora deciso cosa faremo oggi!
-Lo: giusto! Che ne dite di andare al mare?
-M: ma non ho portato il costume!!
-Io: già, nemmeno io. E se invece dedichiamo la mattinata allo shopping e poi dopo il concerto andassimo in spiaggia a farci un bel bagno? Che ne pensate?
-Li: per me va bene!
-Lo: anche per me!
-H: sono sempre favorevole allo shopping!
-N: si, non c’è male
-Z: è proprio necessario fare il bagno?
-Io: no Zayn tranquillo. Non fa niente se non ti fai il bagno! Però devi assolutamente venire!
-Z: okay. Allora è andata!
-M: bene! Allora andiamo a prepararci! Ce la fate tra mezz’ora qui nella hall??

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Una volta nella hall sono riuscita a convincere i ragazzi a portarci in un enorme outlet dove ero stata qualche anno prima quando ero in vacanza studio! Loro volevano portarci a Beverly Hill per fare shopping nel Rodeo Drive, ma lì io e Monica non ci saremmo potute permettere neanche la più misera perlina che adornava uno di quei capi ultra firmati, e ovviamente non volevamo assolutamente che loro spendessero altri soldi per noi. Già il volo, l’hotel e il concerti erano abbastanza, superavano ogni altra aspettativa!

Una volta arrivati all’outlet, ognuno voleva vedere cose diverse, quindi ci siamo divisi in coppie e ci siamo dati appuntamento a due ore più tardi in un McDonald’s che era lì. Io e Moni ci fiondammo subito alla ricerca di un costume, dopo avremmo pensato alle altre cose. Io ne trovai uno a righe blu e bianco con un soprabito abbinato e uno nero con su dei piccoli teschi tutti colorati e un soprabito anche per questo. Monica invece ne prese uno tutto nero con delle perline colorate e uno viola con la tipica fantasia della sundek, per entrambi prese un copricostume abbinato! Dopo aver preso i costumi ci siamo avviate verso gli altri negozi con tutte le intenzioni di saccheggiarli. Avevano un’ora e mezza di tempo. Era abbastanza! Volevamo prendere anche qualcosa per il concerto della stessa sera e qualcosa di più elegante nel caso i ragazzi volessero uscire!
Alla fine delle due ore ci siamo ritrovati al Mc. Io e Moni eravamo piene di buste, tutte di negozi diversi; alcune che contenevano shorts, altre magliette, alcuna scarpe e accessori, altre ancora borse e occhiali da sole, ma nessuna che conteneva abiti da sera, o per lo meno più eleganti. Quelli che avevano nei negozi non ci piacevano molto. Erano tutti troppo banali, io in particolare cercavo qualcosa di particolare che allo stesso tempo fosse piuttosto semplice, e soprattutto volevo un abito lungo! Dio solo sa quanto amo gli abiti lunghi!

I ragazzi ci guardarono sbalorditi, loro al massimo avevano una o due borse a testa!
-H: scusate, dove metterete tutta quella roba?
-Io: in valigia, sherlok!
-Z: e c'entra tutta?!
-M: ovvio, le abbiamo portate mezze vuote apposta!
-N: e se non volevamo fare shopping?
-M: ci saremmo venute da sole, semplice!
-Lo: incredibile! Nemmeno io ho mai comprato tutte queste cose in una volta!
-Io: dettagli Lou, dettagli..
-Li: bene, io direi di mangiare adesso, che ne dite?! Così poi possiamo tornare in hotel!
-Io: tornare in hotel?! No dai, siamo solo a metà mattinata e ancora dobbiamo girare tutti il lato ovest di questo posto!
-Z: ancora non siete soddisfatte?!
-M:NO! Ancora no! Possiamo stare qui fino alle 4?! Per favore!! *fa gli occhioni dolci*
-N: ok, ok. Avete vinto! Basta che adesso andiamo a mangiare!

In quel momento, parte alla radio dell'outlet, "Let's Go To The Mall di Robin Sparkles" (Se non sapete cos'è cercate su youtube, è legata a How I Met Your Mother) e inizio a canticchiarla come una deficiente. Tutti mi guardano in modo stranissimo e mi chiedono spiegazioni con lo sguardo!
-Io: oh andiamo! Non ditemi che non avete mai sentito questa canzone!!
Mi guardano ancora più allibiti.
-Io: è tratta da How I Met Your Mother, una serie tv ambientata a NY, famosa un pò ovunque!? Mai sentito parlare?
-H: io si! L'ho seguita per un pò di tempo! 
-Io: bene, la canzone la canta Robin, quando era ancora in Canada e voleva sfondare nel mondo della musica pop! C'è anche il video su YouTube poi in hotel ve lo faccio vedere! È fantastico!
-Lo: se lo dici tu... *detto con uno sguardo del tipo "ragazzi basta sorridere e annuire" che si affrettò a togliere quando l'ho praticamente ucciso con lo sguardo*

Dopo pranzo ci siamo divisi ancora, solo che stavolta abbiamo cambiato "partner"! Ci serviva qualcuno che fosse disposto a portarci le borse! Con me è venuto Harry mentre con Monica è voluto andare Niall. Ci siamo dati appuntamento alle 4 all'ingresso principale.

Io e Harry ci siamo divisi le borse e ci siamo addentrati negli altri negozi. Mi sono provata un sacco di cose, e devo dire che è stato piuttosto imbarazzante. Normalmente mi vergogno anche se è mia madre che mi aspetta fuori dai camerini, e adesso c'era Harry. Ogni volta uscivo dal camerino sempre più imbarazzata soprattutto se stavo provando dei vestiti. Mi ha obbligato a prendere dei pantaloni molto particolari, che avrei giurato mi stessero malissimo, invece mi stavano piuttosto bene. Devo dire che ha gusto il ragazzo! Ho comprato tante altre cose e ho evitato di farlo entrare con me nel negozio d'intimo, sarebbe stato davvero imbarazzante a quel punto! Lui non ha comprato quasi niente. Si è limitato a giudicare quello che provavo e a portare la maggior parte delle mie borse.

-H: Ila ti va un gelato, sono le 3 e mezza, penso che tu sia soddisfatta adesso, no?
-Io: ok, penso di averti caricato abbastanza di borse! Andiamo a Vedere se c'è una gelateria.
-H: credo di averne vista una prima qui vicino. Vieni con me.
Arrivati alla gelateria prendiamo due coni, io rigorosamente bacio e nocciola, lui nutella e cocco. Per mangiarlo senza sporcarci però ci siamo appropriati di una panchina e vi abbiamo posato tutte le borse. Adesso che finalmente eravamo soli e senza niente di importante da fare decido di fargli qualche domanda.
-Io: Harry come mai avete deciso di rispondermi? Voglio dire, perchè proprio io?! Vi arriveranno centinaia di lettere e cose varie al giorno, perchè avete risposto proprio alla mia?!
-H: è semplice.. La tua lettera era sincera. Si capiva che non stavi dicendo sciocchezze. Spesso abbiamo risposto a lettere di varie fans ma sono poche quelle che ci colpiscono veramente. La tua era una di quelle. Si capiva che eri sincera, che non era solo un modo per conoscerci! Non hai mai chiesto esplicitamente nella lettera di volerci incontrare, hai espresso i tuoi sentimenti. Tutto qui. Certe cose si capiscono, sai?
-Io: e allora perchè non avevi detto hai ragazzi che mi avevi risposto? Volevi tenerlo segreto?
-H: non è che volevo tenerglielo nascosto. È che ormai l'avevo presa sul personale e volevo fare qualcosa. Se l'avessi detto ai ragazzi mi avrebbero preso in giro a vita e probabilmente non avrebbero accettato!
-Io: esagerato. E comunque così hai fatto insospettire Louis, ho visto come ti guardava a tavola. E tu sembravi piuttosto nervoso!
-H: si.. È che Lou riesce sempre a leggermi dentro. A volte credo che sia telepatico!! Fa paura!!
-Io: hahaha.. Addirittura!? Meglio che stia attenta a quello che penso allora!! 
-H: haha... Dai andiamo. Ci staranno aspettando.

Come previsto siamo stati gli ultimi ad arrivare. Stavamo ancora ridendo per prima, e questo fece insospettire ancora di più Louis che guardava Harry sempre più sospettoso. Io accorgendomene gli sussurrai all'orecchio "attenzione, cerca di non fargli capire a cosa stai pensando!!" 

Una volta ritornati in hotel io e Moni siamo andate a sistemare tutti i nostri acquisti. Il concerto sarebbe stato tra poche ore e noi eravamo super eccitate!! Nonostante l’euforia ci addormentiamo non appena tocchiamo il letto!
 
Monica si sveglia per prima e decide di lasciare un biglietto ad Ilaria diecendole che va dai ragazzi, dovrebbero essere in camera di Zayn. Vedendola arrivare sola Harry chiede a Moni dov’è Ilaria e alla notizia che sta riposando insiste a volerla andare a svegliare sotto lo sguardo indagatore di Louis che inizia a farsi sempre più sospettoso sull’interesse di Harry nei confronti di Ilaria, decide che gli parlerà prima o poi. Monica riluttante gli da la chiave della stanza e torna a prestare attenzione ai ragazzi. Harry entra in camera di Ilaria e la trova a dormire beatamente nel letto avvolta in una camicia da notte color prugna e non può negare a se stesso quanto gli piaccia quella visione e quanto farebbe male a svegliarla; quindi si stende sul letto accanto a lei e in men che non si dica anche lui scivola nel sonno.
 
Al mio risveglio, ancora tutta assonnata prendo il cellulare e vedo che sono le 5 del pomeriggio, decido di mandare un messaggio a mia madre e dirle cosa abbiamo fatto durante il giorno e cosa ci aspetterà in serata. Mandato il messaggio mi giro dall’altro lato convinta di ritrovarci Monica ma, contro ogni mia aspettativa ci trovo Harry che dorme beatamente. Sorpresa inizio a pensare a dove possa essere Moni e come abbia fatto ad entrare Harry. Probabilmente l’ha fatto entrare Monica, ma quando? È possibile che non mi sia accorta di niente? Devo avere davvero il sonno pesante. Mi giro dal lato del comodino e trovo un biglietto di Moni che prima non avevo notato. Dice che è andata dai ragazzi in camera di Zayn. Ah, ecco spiegato tutto.
Mi volto ancora verso di Harry.. Quanto è bello. Ha un’espressione così beata mentre dorme. Gli lascio un bacio sulla guancia e mi alzo. È tempo di farsi una doccia e cambiarsi per il concerto.
 
Esco dal bagno in intimo avvolta da un asciugamano, sbircio in direzione del letto e vedo Harry che dorme ancora. Furtivamente (non vorrei che si svegliasse e mi trovasse a vagare per la stanza in asciugamano, sarebbe molto imbarazzante!) mi avvicino all’armadio dove avevo sistemato tutte le mie cose e scelgo cosa indossare per il concerto. Opto per dei pantaloncini viola che arrivano poco più su del ginocchio abbinati ad un top colorato a chiazze viola, azzurre e gialle. Come scarpe metterò delle ballerine viola che ho comprato la mattina stessa, passo al trucco: metto l’ombretto celeste all’inizio della palpebra e lo sfumo verso l’esterno con il viola, metto la matita bianca all’intero dell’occhio, rossetto viola e sono pronta.
 
Adesso devo svegliare Harry. Mi avvicino al letto e mi siedo in corrispondenza dei suoi fianchi. Mi chino su di lui all’altezza dell’orecchio e gli sussurro che è ora di alzarsi, ha delle prove, un M&G e un concerto che lo aspettano! E lui non può mancare.
Dopo vari tentativi riesco a svegliarlo e a convincerlo ad alzarsi. È ancora stordito dalla dormita quindi, siccome dovremmo stare svegli fino a tardi gli propongo un caffè prima di andare dagli altri. Accetta volentieri la mia proposta, dopodichè andiamo in camera di Zayn dove gli altri ci stanno aspett

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Bussiamo alla porta di Zayn e una volta entrati veniamo accolti in modo molto strano. Louis, Liam, Niall e Zayn ci fissano tutti con un sopracciglio alzato.
-Io: che c’è?
-Lo: perché Harry ha i capelli arruffati e tu hai l’aria molto stanca?
-Io: lo stai dicendo davvero? Credi che siamo andati a letto?
-Li: è quella l’idea! Harry è venuto da te per svegliarti e non è più tornato fino ad ora. Ha i capelli tutti arruffati e tu hai davvero l’aria stanca. Abbiamo fatto due più due e siamo arrivati a questa conclusione.
-N: in effetti ragazzi non potete negare di avere l’aria stravolta!
-Io: vi è mai passato per l’anticamera del cervello che anche Harry si sia addormentato?!
-Z: a dire il vero no. È molto improbabile come cosa.
-Io: vorrà dire che vi darò il beneficio del dubbio. Che ne pensi Harry? Dobbiamo davvero dirgli cosa abbiamo fatto?!
-H: naaaah!! Lasciamoli soffrire un po’. È più divertente.
-Lo: allora è vero!! Siete davvero andati a letto insieme!! Ha! Lo sapevo!
-Io: Lou, ma quanto sai essere stupido!!
-M: oh mio dio! Harry perché sei arrossito?! Lou, mi sa che hai proprio ragione, altrimenti perché mai sarebbe arrossito?!
-Io: semplice.. è arrossito perché in realtà ci sperava! Ma poi probabilmente ha pensato bene di non interrompere il mio sonno e si è steso vicino a me. Quando mi sono svegliata me lo sono ritrovato che russava affianco a me.
-H: io non russo. In ogni caso, è vero. Quando sono andato in stanza mi sono ricordato di come mi aveva sbattuto la porta in faccia l’altro giorno e ci ho pensato due volte prima di svegliarla. E siccome ero piuttosto stanco e qui era impossibile dormire mi sono steso sul suo letto. È finito l’interrogatorio?
-Lo: per adesso si. Ma sappiate che vi terremo d’occhio!
Alzo gli occhi al cielo e andiamo tutti verso la porta. È ora di andare alle prove. Fuori dall’hotel ci sono molte fans. I ragazzi si fermano a fare foto e autografi, nel frattempo Paul ci accompagna al SUV con il quale raggiungeremo lo Staples Center. Quando i ragazzi ci raggiungono ci danno un VIP pass così che possiamo assistere alle prove e subito dopo partecipare al M&G. Con noi ci saranno altre 20 ragazze.

Arrivati a destinazione io e Moni entriamo insieme alle altre ragazze mentre le star vanno nel backstage. Siamo super eccitate. Prima di entrare ci fermiamo a parlare con delle ragazze. Ci fermiamo a parlare con una ragazza in particolare. È simpatica. Si chiama Alison. Bionda, occhi azzurri, alta, magra. Sembra una modella.
-A: come avete fatto ad ottenere i pass? Voglio dire, siamo già in 20 più voi due 22. I posti erano al completo, come avete fatto?
-M: abbiamo vinto un concorso a premi in cui in palio c’erano i VIP pass per una qualsiasi data del tour.
-Io: già.. Abbiamo scelto Los Angeles perché ci sono già stata una volta e mi sono piaciute molto le persone. Sono tutti molto amichevoli e disponibili! Inoltre avete delle spiagge molto belle. Avevo deciso che ci sarei ritornata prima o poi e quale migliore occasione di un concerto dei tuoi idoli con la tua migliore amica?!
-A: cavolo! Siete state davvero fortunate ragazze!

Non le abbiamo raccontato la verità. In un certo senso mi sento in colpa! Ma non ci andava di rivelarle tutto! Ci avrebbe preso per delle opportuniste e noi non lo siamo assolutamente! Forse ci avrebbe capito, ma non volevo correre rischi. Delle fans potrebbero pensare che basti una “stupida” lettera per poter avere dei biglietti privilegiati e alloggiare nello stesso hotel dei One Direction!

Durante le prove i ragazzi sono molto allegri e non fanno altro che scherzare sul palco! Ci sono ragazze che piangono altre che urlano a squarciagola. Io e Monica ci teniamo la mano e fissiamo il palco mentre lacrime silenziose ci rigano il viso. È un’emozione fantastica. Non vedo l’ora che tutte le luci si spengano e inizi il concerto. So già che sarà fantastico. Mentre provano One Thing sento gli occhi di Harry costantemente addosso! Mi osserva intensamente. So di sembrare paranoica ma non è normale che mi dedichi tutte queste attenzioni. Magari avevano ragione le mie amiche dell’università: ho fatto colpo su Styles!
Scuoto la testa violentemente. I miei pensieri stavano prendendo una via assurda. Non sarà mai possibile una cosa del genere. Io piacere ad Harry?! Never in a million years! No, no.. Non succederà mai. Non può succedere! Non deve assolutamente succedere! Ok, Ilaria. Dacci un taglio. Concentrati sulla canzone e non pensare ad altro.

Dopo le prove ci conducono in un’altra sala dove ci sono dei cartelloni enormi con le loro facce e le loro canzoni in sottofondo. Inzia il M&G! ci fanno mettere in una fila più o meno ordinata. Abbiamo diritto a foto e autografi, possiamo fare anche delle domande. La maggior parte di noi gli porta dei regali, quaderni con foto, peluches, qualunque cosa. I ragazzi accettano tutto con un sorriso. Molte di noi non sono in grado di spiccicare parola tante sono le lacrime che versano! Noi ci siamo messe in fila per ultime. Anch’io ho qualcosa da consegnargli. Prima di partire ho preso qualcosa per ognuno di loro! Mi ci sono messa di impegno. Ovviamente ha collaborato anche Monica. L’ha trovata un’idea fantastica. Al nostro turno consegno a tutti un pacchetto. Gli diciamo di aprirlo tutti insieme. Aperti i pacchetti restano a bocca aperta. Abbiamo regalato loro delle collanine con dei ciondoli. A Louis un ciondolo a forma di maglietta (a righe bianca e blu), a Zayn uno a forma di spazzola, a Liam uno a forma di cucchiaio (appena l’ha vista ci ha fulminate!), a Niall uno a forma di trifoglio e ad Harry uno a forma di gatto! I ragazzi erano entusiasti del regalo. Gli piaceva un sacco e le hanno subito indossate. Non smettevano di ringraziarci! Una volta fatte le foto, preso gli autografi e versato una modica quantità di lacrime usciamo da quella sala e ci conducono di nuovo all’ingresso principale.

Dopo pochi minuti vediamo arrivare Paul che ci invita a seguirlo nel backstage. Appena entriamo veniamo assaliti da cinque koala che ci ricoprono di ringraziamenti. Subito dopo i ragazzi ci presentano a Lou e Lux. Adoro questa bambina. In realtà adoro tutti i bambini! E poi lei è così tenera e ha una faccia che prenderei volentieri a morsi tanto è paffutella. Ci inizio subito a parlare, per quel che posso, così per prendere confidenza e guadagnarmi la sua fiducia. Giochiamo un po’ e a noi si uniscono anche gli altri ragazzi. Ma è tempo di show adesso. Infatti vediamo arrivare Paul che avverte me e Moni di andare a prendere i nostri posti (ovviamente alle prime file) e i ragazzi che è ora di prepararsi. Gli auguriamo buona fortuna e ci dileguiamo.
Mentre andiamo ai nostri posti vediamo una ragazza sbracciarsi per salutarci. È Alison. abbiamo i posti vicini. Che bello! Almeno così parliamo con qualcuno.

Si spengono le luci. Un boato si innalza dalla folla. Parte il preludio. Tra poco saranno sul palco. Mi tremano le mani. Ho bisogno di reggermi a qualcuno. Prendo la mano di Monica e la stringo fortissimo. Lei stringe forte la mia. Abbiamo entrambe bisogno di sostegno morale in questo momento. È un evento memorabile, segnato da emozioni fortissime e contrastanti. È magia. Partono le note di “Up All Night”. La folla è in delirio. Cantiamo e balliamo più che possiamo. Non perdiamo tempo a fare video, tanto questo momento non si cancellerà mai dalla nostra memoria. Ci concentriamo solo sulle loro voci, sui loro movimenti, su quello che dicono. Monica e Alison accanto a me piangono come fontane, io per il momento ho solo un sorriso che va da un orecchio all’altro. Sono davvero su di giri! Però, al momento di “More Than This”, che è la mia canzone preferita in assoluto dei ragazzi, scoppio a piangere anch’io. Non riesco a descrivere l’emozione che ho provato in quel momento mentre cantavano quella canzone. La loro voce mi ha fatto tremare dall’emozione.

Durante le twitter question i miei occhi hanno potuto riposare, ma solo per poco perché subito dopo hanno cantanto “Last First Kiss” e “Moments”, quindi ho ricominciato con il fiume di lacrime. Ma ho a singhiozzare sul serio durante “Summer Love”. Mi è piaciuta dal primo istante quella canzone. E significa molto per me. Sentirla cantare dal vivo è stato qualcosa di indescrivibile. Non riuscirei mai a descrivere quello che ho provato.

Ma come tutte le cose belle, anche il concerto arriva ad una fine. Moni ha la brillante idea di dare a Alison il nostro contatto twitter, così magari possiamo continuare a sentirci! Ci salutiamo con le lacrime agli occhi. È ora di andare.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Una volta uscite fuori è questione di pochi minuti e Paul viene a chiamarci per ritornare nel backstage. Andiamo nella sala comune. Loro si stanno cambiando nei camerini quindi nel frattempo io e Moni ci mettiamo a giocare con Lux e a scambiare due chiacchiere con la troupe. Dopo una decina di minuti si apre la porta ed entrano i ragazzi tutti sorridenti ma stanchissimi. Ci congratuliamo con loro, per il loro fantastico concerto. Io e Moni non facciamo in tempo a finire la frase che la porta si apre e due cicloni investono Zayn e Louis. Devono essere Perrie e Eleonor.

-P: ciao! Voi dovreste essere Ilaria e Monica. Zayn mi ha parlato di voi. Io sono Perrie.
-E: e io sono Eleonor. Anche Louis mi ha parlato di voi. Soprattutto di Ilaria. Crede di aver trovato un nuovo partner per fare scherzi assurdi ai ragazzi.
-Io: beh, piacere El –non ti da fastidio che ti chiamo così, vero?- , Perrie. È vero che non mi tiro mai indietro davanti ad uno scherzo! Sai Perrie, sono una grandissima fan delle Little Mix. È bellissimo incontrarti!
-M: ciao ragazze. Io sono Monica.
-Lo: si Ilaria sappiamo che sei loro fan. Sai, Perrie, l’altro giorno mentre ci preparavano una buona cenetta italiana le abbiamo spiate –loro non volevano avere pubblico- e ad un certo punto si sono messe a ballare sulle note di “Wings”. È stato uno spettacolo impagabile!
-Io: prendi poco per il culo Tomlinson!! Potrei ucciderti nel sonno!
-P: davvero?!
-M: si, è vero. Ci concentriamo meglio se mentre cuciniamo ascoltiamo la musica. Solo che poi ci viene da ballare e cantare. E non è davvero uno bello spettacolo.
-Io: parla per te nana! Io ho fatto anni e anni di danza! Anche se in realtà non sono serviti a molto!
-El: haha.. Dai ragazze, raccontateci come siete arrivate fin qui! Dai One Direction!
Io e Moni le raccontiamo tutta la storia. Dalla lettera che ho inviato, alla risposta di Harry, all’opera di convincimento dei miei per farmi partire, della partenza, fino al giorno stesso. Non tralasciamo nessun particolare.
-Io: ragazzi, vi ricordate che avevamo deciso di fare dopo il concerto?!
-Z: oh, no!!
-P: cosa? Cosa? Cosa? Possiamo venire anche noi?
-M: certo che si! Avevamo deciso di andare al mare a farci un bagno tutti insieme. Volevamo andarci stamattina, ma non avevamo i costumi. Per questo siamo andate a fare shopping.
-El: adesso capisco il poco entusiasmo di Zayn.
-Z: dobbiamo andarci per forza?
-H: certo! Io e Lou abbiamo pensato a tutto. Abbiamo recuperato costumi, teli, e abbiamo scelto anche il posto migliore. Sai, non vorrei essere assalito dalle fan.
-N: io ho pensato al cibo! Sono munito di marshmallow e patatine di ogni gusto! E tante altre cose.. Siamo in tanti quindi ho fatto una buona scorta!
-Li: e io alla musica. *Guardando verso Zayn* Un certo signorino invece non ha voluto collaborare.
-M: dove si va quindi?
-H: Huntington beach! È perfetta per i falò.
-Io: questo nome non mi è nuovo.. vabbe.. Si partee!!!

Arrivati in spiaggia mi rendo conto che qui ci sono già stata in vacanza studio qualche anno fa. Siamo venuti qui per un falò. E ricordo molto bene il freddo che fece quella sera! Fortuna che ho portato un maglione per coprirmi.
Appena sistemate tutte le cose corriamo tutti in acqua tranne Zayn e Liam. L’acqua è gelida. Ad un certo punto vedendo che Liam e Zayn non sono ancora entrati io e Louis ci guardiamo e con un cenno di assenso usciamo dall’acqua e ci avviciniamo senza farci notare ai due sulla spiaggia.
-Io: io mi occuperò di Liam, non credo che opporrà troppa resistenza. Infondo credo che sia rimasto fuori solo per fare compagnia a Zayn. Tu occupati di Zayn, dovrai trascinarlo con la forza!
-Lo: sono d’accordo. Andiamo!
Li cogliamo impreparati. Li prendiamo da dietro avvolgendoli alla vita e ce li trasciniamo dietro verso l’acqua. Liam non oppone resistenza, anzi si toglie la maglia e corre in acqua. È stato fin troppo facile. Non c’è stato sfizio. Uffa! Vedo Louis in difficoltà con Zayn. Ce la sta mettendo tutta a resistere. Ho un’idea! Ho solo bisogno di una cosa. Chissa se la trovo tra le cose che Harry e Louis hanno deciso di portare… risalgo di nuovo in spiaggia e velocemente inizio a frugare tra le varie cose.. Bingo! Ho trovato quello che cercavo. Chissà perché hanno portato un secchiello.. volevano fare castelli?!.. vabbe, mi sarà utile. Senza farmi notare da Zayn vado verso l’acqua e lo riempio, gli altri non si perdono una mossa. Li vedo ridere sotto i baffi. Hanno capito cosa voglio fare. E non sembra che vogliano fermarmi. Perfetto. Mi avvicino a Zayn di spalle e faccio segno a Lou di tacere eeeeee… Splash!!! Zayn si immobilizza all’improvviso mentre Lou e gli altri scoppiano in una fragorosa risata.
-Io: *facendo la faccia da innocente* ooops! Scusa Zayn, non volevo.. Davvero.. Però adesso che sei tutto bagnato e i tuoi capelli sono rovinati che ne dici di raggiungerci in acqua? Tanto è calda, no?
Se gli sguardi potessero uccidere a questo punto sarei morta e sepolta! Speriamo che non si vendichi! Alla fine, anche se controvoglia, Zayn entra in acqua. Non ci allontaniamo troppo dalla riva, è buio e potrebbero esserci squali in agguato. L’acqua è davvero gelida quindi usciamo tutti presto dall’acqua e ci avvolgiamo nei teli che abbiamo portato. Louis e Liam accendono il fuoco così ci possiamo riscaldare.

Decidiamo di toglierci i costumi bagnati di dosso quindi a turno andiamo in un posto più appartato e ci mettiamo i vestiti asciutti. Ritornati tutti al falò stendiamo dei teli ancora asciutti a terra e vi ci sediamo sopra. Iniziamo a “riscaldare” i marshmallow sul fuoco, ma siccome a me non piacciono perché sono estremamente dolci punto sulle patatine. Monica e Harry seguono il mio esempio e prendono un pacco a testa. Il tutto in religioso silenzio.
-Io: c’è troppo silenzio.
-M: concordo.
-P: già…
-El: che allegria ragazze!!! Su avanti parliamo di qualcosa.
-P: giusto. È tempo di interrogatori. Ilaria e Monica preparatevi. Vogliamo sapere tuuuuuutto di voi.
-Io: ok. Chiedete pure.
-Lo: allora, a parte la nostra fantastica musica e quella mediocre delle Little Mix che musica ascoltate?
-P: la nostra musica non è mediocre ciccio!
-Lo: lo so cara, volevo solo prenderti in giro.
-Io: beh, io in realtà sono amante del rock e del metal. Però ascolto un po’ di tutto. Diciamo che sono amante della musica di in generale, dipendo totalmente da essa, non riuscirei a vivere senza.
-H: qual è il tuo gruppo rock preferito?
-Io: i Nirvana, ma mi piacciono molto anche i Guns N’ Roses. Li adoro!
-Lo: dici piuttosto che ti piace Axl Rose
-Io: hei non è vero!! Cioè mi piace, è un figo. Ma non ascolto i Guns solo perché c’è lui!! È come dire che ascolto i One Direction solo perché avete dei bei faccini.. Non sono così superficiale!
-N: tu invece Moni, cosa ascolti?
-M: io sono più un amante del pop.. però non rifiuto di ascoltare delle canzoni rock e quant’altro, anche se non mi piacciono molto in realtà.
-P: bene, bene.. e diteci, vi piace leggere?
-Io: io AMO leggere!! Dipendo dai libri. Leggo soprattutto gialli, thriller, horror. Non mi piacciono molto i romanzi rosa, non li leggo quasi mai. E leggo molto i manga! Li adoro. Li ho scoperti per caso e mi sono piaciuti un sacco.
-Z: davvero?! Anch’io amo molto i fumetti. Quali preferisci? Giapponesi o americani o italiani?
-Io: giapponesi! A volte anche coreani. Quelli americani non mi piacciono molto, invece di italiani spesso leggo Dylan Dog, ma comunque preferisco i giapponesi. E di fumetti leggo soprattutto quelli “rosa”. Mi piacciono di più anche se alla lunga sono un po’ tutti uguali.
-Li: hai un preferito tra i fumetti giapponesi?
-Io: certo! È “Nana”. Mi è piaciuto tantissimo, mi sono immedesimata molto in una delle protagoniste e ho pianto un sacco per quel manga, peccato che sia stato sospeso perché all’autrice non piaceva la piega che stava prendendo la storia!! Pensa che mi è piaciuto così tanto quel manga che ho chiamato il mio gatto come uno dei personaggi! haha
-H: davvero?! Hai un gatto? E tu Moni, animali domestici?
-M: io non ne ho. Ma il suo gatto è bellissimo. È tutto bianco con gli occhi giallissimi! È stupendo. E poi è un coccolone. È così tenero! Me ne sono innamorata subito.
-H: aww… e come si chiama?
-Io: Shin!

Continuammo a parlare così per molto tempo. Poi verso le 4 di notte decidemmo di restare in spiaggia per vedere l’alba. Così Niall ha avuto la brillante idea di intonare qualche canzone davanti al falò. A Formia è mattina quindi decido di chiamare mamma. È da quando sono arrivata che non la chiamo, le farà sicuramente piacere.

Mi allontano un po’ dal gruppo e la chiamo. Mi risponde subito. Parliamo per un po’ di come va a casa. Mi fa un terzo grado da paura! Ha voluto sapere tutto del concerto e del M&G di oggi nei minimi dettagli. Il che è molto strano. Ogni volta che le parlavo dei ragazzi mi prendeva sempre in giro dicendo che erano “quattro scemi” e non c’era bisogno di lodarli così tanto, invece adesso sembrava così interessata! Chissà cosa è cambiato.. Poi mi fa la fatidica domanda: quando torni? Le ho risposto dicendo che non sapevo ancora la data precisa e che appena lo sapevo glielo avrei detto. Dopodiché le auguro buona giornata e attacchiamo.

Quando ritorno dagli altri decido che non è proprio il momento adatto di pensare al ritorno. Devo godermi il momento! Quindi inizio a canticchiare canzoni insieme agli altri finchè verso le sei inizia a schiarirsi il cielo. Sta per albeggiare. È uno spettacolo bellissimo. Forse è l’alba più bella che abbia mai visto. Insieme alla mia migliore amica. Ai miei idoli. Insieme ad Harry. Quasi non ci credo.

Quando il sole è ormai sorto decidiamo di ritornare. Siamo tutti stanchissimi. Raccogliamo tutte le nostre cose le carichiamo in macchina e ci dirigiamo in hotel.
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Una volta in hotel i ragazzi ci propongono di andare a pranzo da qualche parte. Ci diamo appuntamento alle 14 nella hall e andiamo tutti a dormire. Arrivate in stanza io e Moni mettiamo la sveglia per le 13 in modo che possiamo dormire il più possibile. Tanto noi siamo abbastanza veloci a prepararci. Speriamo solo di sentire la sveglia!

Alle 13:10 Monica mi tira un cuscino in faccia per svegliarmi. Come al solito non ho sentito la sveglia! Menomale che c’è Moni! Vado a farmi la doccia per prima, ho i capelli più lunghi e ci metto più tempo per asciugarli e sono pieni di salsedine quindi devono essere lavati! Mentre sono sotto la doccia ripenso alla domanda di mia madre. “Quando torni?” Già. Ormai manca poco. I ragazzi hanno solo altre tre tappe qui ad LA e poi faranno ritorno in Inghilterra. Questo significa che anche noi dovremmo andar via e digli addio. Vengo assalita da un senso di angoscia misto a tristezza che ho provato solo una volta in tutta la mia vita. Ed è stato orribile. Mi viene da piangere, ma devo ricacciare dentro le lacrime. Questo non è il momento adatto per piangere. Uscirei dalla doccia con gli occhi rossi e gonfi, Moni e i ragazzi si prenderebbero un colpo a vedermi in quello stato. Quindi esco dalla doccia e mi avvolgo in un asciugamano sia i capelli che il corpo. Tampono brevemente i capelli e poi li asciugo velocemente. Non ho molto tempo a disposizione.
Vado davanti l’armadio e decido cosa mettere. Mentre contemplo i miei vestiti mi accorgo che Monica aveva collegato l’ipod alle casse. Ero così concentrata a deprimermi sotto la doccia che non mi ero nemmeno accorta della voce di Ed che risuonava nella stanza. È così dolce. Mi lascio distrarre dalla sua voce mentre indosso un prendisole color corallo stretto in vita con i sandali color cuoio abbinati e una piccola borsetta dello stesso colore delle scarpe. Mi trucco velocemente. Non sono dell’umore di fare trucchi complicati. Monica è ancora sotto la doccia. Decido di aspettarla sul letto. Nel frattempo cercherò di assumere un’espressione felice abbastanza da convincere Monica che già mi ha guardata storto quando sono uscita dalla doccia. Quando Moni esce dalla doccia ho un’espressione più o meno felice. Mentre la osservo prepararsi parte “Don’t let me go” e io mi paralizzo. Quelle parole. Quella voce roca che tanto amo. La SUA voce. Chiudo gli occhi. Me lo immagino lì davanti a me con i suoi ricci perfetti, i suoi occhi  verdissimi e il suo disarmante sorriso. Sto per piangere. Me lo sento. Devo andare via. Velocemente mi alzo dal letto e dico a Moni che l’aspetterò giù, vado a vedere se gli altri sono già pronti. Lei mi guarda con un misto di curiosità e preoccupazione. Non sono riuscita a mascherare del tutto la voce roca che mi stava venendo per il pianto. Uscita dalla stanza mi asciugo un paio di lacrime sfuggite al mio controllo. Faccio un respiro profondo e mi calmo. Andrò ad aspettarla nella hall.

Vicino l’ascensore incontro Louis e Niall. Probabilmente volevano vedere a che punto eravamo.
  • Io: ciao ragazzi! Moni è quasi pronta. Stavo giusto per venire a controllare a che punto eravate!
  • Lo: ciao cucciola! Come vedi io e Niall siamo pronti. Harry e Liam sono a buon punto, Zayn non lo so.
  • N: secondo me sta ancora dormendo!
  • Io: no dai. C’è Perrie con lui. L’avrà svegliato.
  • Lo: si certo.
  • Io: e Eleonor dov’è?
  • Lo: si sta finendo di preparare.
  • Io: oh, ok. Andiamo nella hall ad aspettare gli altri?
  • N: si dai.
  • Lo: comunque lascia telo dire. Sei incantevole con questo vestito.
In un secondo divento dello stesso colore del mio vestito e ringrazio timidamente con un sorrisino tiratissimo e super imbarazzato. Mentre siamo nell’ascensore penso che loro due sono proprio quello che mi ci voleva in questo momento. Mi hanno fatto sorridere, più o meno, sono allegri e solari. Non potrei essere triste con loro al mio fianco. Sento che sto già meglio di poco fa.

Dopo pochi minuti scende Monica che saluta allegramente i ragazzi e mi rivolge un sguardo che mi fa capire che vuole parlare con me. Sente il bisogno di sapere cosa ho che non va. Io le mimo un dopo con il dito e lei annuisce. La osservo, è davvero bella. Ha scelto un pantalone blu molto stretto con su abbinata una casacca fuxia con delle decorazioni blu sopra. Ballerina ai piedi e trucco leggero con appena un po’ di blu sugli occhi. È bellissima. In quel momento arrivano anche Liam, Zayn, Perrie, Eleonor e Harry. Saluto tutti con un buongiorno generale e un bacio volante.
  • P: hey! Io voglio un bacio vero non uno volante!!
  • E: anch’io!!
Lo dicono entrambe con un broncio adorabile, che mi fa ridere. Tant’è che le scoppio a ridere in faccia, poi vado verso di loro e le accontento. Le do un leggero bacio sulla guancia e sono di nuovo felici! È incredibile come in una notte siamo entrate così in confidenza. Non mi era mai successa prima una cosa del genere.
  • P: comunque ciccia, fattelo dire. Sei stupenda con questo vestito!
  • Io: si parla miss perfezione!
  • E: ha ragione. Sei uno schianto. E Styles ti sta fissando da quando siamo arrivati.
  • Io: davvero?!
  • P: per caso quello che vedo sulle tue guance è rossore?
  • Io: cosa? No, no! Ma cosa ti salta in mente?!
  • Lo: allora ragazze? Andiamo?
  • Io: si!! Come andiamo?
  • P: salvata in calcio d’angolo…
  • Z: in macchina!
  • Io: oh, ciao Zayn! Non hai brutte intenzioni vero?!
  • Z: io?! Noooo! Perché dovrei!? Mica devo vendicarmi di qualcosa, io?!
  • Io: oh, cazzo. Liam! Mio Batman salvami tu dalle grinfie di Zayn. Vuole farmela pagare per ieri notte!
  • Lo: sono ufficialmente offeso! Dovrei essere io il tuo superman!
  • Io: si ma a te Mr. Ciuffo non dà retta!
  • H: ha ragione!
  • Lo: non mi interessa!!! Sei bandita dalla mia macchina!
  • Io: perché guidi tu?
  • Lo: si. Problemi?!
  • Io: no no. Ma visti i tuoi precedenti sono felice di non essere in macchina con te!! In che macchina sono quindi?
  • H: con me!! Inseme a Zayn, Perrie e Liam. Niall, Monica e Eleonor andranno in macchina con Louis.
  • Io: Moni, Niall, El… Comunque vada sono stata davvero felice di conoscervi!
  • Lo: ok. Sono ufficialmente offeso.
Gli mando un bacio volante e vado verso la macchina di Harry. Faccio per salire dietro, ma lui mi prende e mi fa sedere davanti. Lo guardo incuriosita.
  • H: dietro si sta stretti. E poi lì c’è il tuo attentatore! Non vorrai rischiare la tua incolumità!!
  • Io: oh no, per carità!! Ehm, sicuro di saper guidare bene?
Mi lancia un’occhiata che parla da sola. Subito dopo partiamo alla volta di questo luogo sconosciuto dove mangiare. Chissà dove ci porteranno?! Hanno detto che sarebbe stato un posto carino. Staremo a vedere.

Dopo più o meno 20 minuti arriviamo a destinazione. Scendiamo davanti al ristorante mentre Louis e Harry vanno a parcheggiare le macchine, dopodiché andiamo al nostro tavolo. Il ristorante è un posto carino, non troppo elegante e abbastanza appartato. Un cameriere ci conduce al nostro tavolo. Prendiamo tutti posto. Perrie e Eleonor mi costringono a sedermi tra loro di fronte a Zayn, Harry e Louis, poi c’è Moni di fronte a Niall e Liam a capotavola. Che cosa brutta ci siamo schierati tipo maschi contro femmine e io ho paura a stare vicino a ste qua!! Avranno intuito qualcosa?! Help!!
Subito ci portano io menù. Non so perché ma questo posto mi ha fatto venire voglia di pizza! Vedo se ne hanno. Sono fortunata!! Il cameriere ritorna e noi gli comunichiamo le nostre ordinazioni. Alla fine prendiamo tutti la pizza. I ragazzi dicono che qui si mangia bene e che ci hanno portati a posta in una pizzeria. ( Che dolci! ) purtroppo però non posso ordinare una birra da bere qui in America, non sono abbastanza grande per loro. Pazienza.

Il pranzo fila tutto liscio, senza nessuna interruzione da parte delle fans. Parliamo tutto il tempo di cose a caso, senza seguire un discorso logico. Abbiamo iniziato col parlare della pizza e finito col parlare del nuovo video di Avril Lavigne. Ogni volta che io e Harry eravamo d’accordo su qualcosa o ci piacevano le stesse cose, le due streghe ai miei lati mi guardavano in modo strano. Poi dovranno spiegarmi perché io sono dovuta finire in mezzo a loro e di fronte ad Harry. Questa è tortura psicologica!! Poco dopo le quattro torniamo in hotel. I ragazzi devono fare le prove per lo show di stasera e vogliono riposarsi un po’ prima di andare. Quella di stasera sarà la penultima tappa. Io e Moni non faremo parte del pubblico, resteremo ad aspettarli in hotel. Non assisteremo nemmeno alle prove. Dobbiamo parlare e poi vorremmo andare ad Hollywood. Voglio portarla sulla walk of fame e farla mangiare all’ Hard rock.

Una volta in hotel salutiamo i ragazzi e gli auguriamo in bocca al lupo per il concerto, poi ognuno va nella propria stanza. So che è arrivato il momento di parlare con Monica. Appena entrate in stanza lascia cadere la borsa a terra.
  • M: parla. Adesso. Dimmi cos’hai. Parlami ti prego. Sai che odio non sapere niente di te e tenerti tutto dentro di sicuro non ti fa bene!! Prima sei scappata. Perché? Ho bisogno di saperlo.
 
 
 
*Spazio autrice*
Ciao a tutti!!! Scusate se fino ad ora non mi sono mai fatta viva! mi fa davvero piacere che in molti state leggendo la mia storia. Spero vi piaccia. Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito e anche voi altri, per favore, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate della mia storia. Se secondo voi va bene così o se devo cambiare qualcosa o anche se devo smetterla di scrivere perché fa schifo. Qualunque cosa. Ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! Pleaseeeee… *fa gli occhioni dolci* 
Beh, detto questo non mi resta che salutarvi. Spero di riuscire ad aggiornare presto. Tra lavoro ed esami da preparare non so cosa mi occupa più tempo.
Ciao for now!! <3 you!

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


  • Io: Moni non voglio nasconderti niente, lo sai. È solo che.. è difficile parlarne per me.. sai che non sono molto brava ad esternare quello che provo..
  • M: almeno provaci. Ti prego. Non tenerti tutto dentro.
  • Io: okay.. Ieri sera quando ho chiamato mia madre, mi ha fatto una domanda. Mi ha chiesto quando saremmo ritornate. Prima nella doccia ci stavo ripensando e mi sono sentita persa. Domani sarà la loro ultima tappa qui a LA e poi si torna a casa. E una volta tornati loro continueranno la loro vita e noi la nostra. Probabilmente non li rivedremo mai più; tu tornerai nella tua città e io nella mia, quando ci rivedremo? E poi…
Mi blocco per soffocare un singhiozzo e rendere la mia voce il più chiara possibile. Mi siedo sul letto, Monica accanto a me con gli occhi lucidi.
  • M: e poi? C’è altro vero?
  • Io: si.. C’è Harry.. ormai non posso più negare il fatto che mi piaccia. Ho cercato di negarlo a me stessa ma ormai non posso più nasconderlo. Penso che ormai lo abbiate capito tutti che mi piace, forse anche lui stesso.
A quel punto non riesco più a trattenere le lacrime. Monica si siede accanto a me e piange insieme a me.
  • Io: tu invece perché piangi? Anche tu problemi di cuore? Magari con il tuo amato Liam??
  • M: haha, no Ila. Piango perché sono triste anche io.. Non ci avevo pensato al fatto che dovevamo ripartire. E a proposito di Liam devo confessarti una cosa..
  • Io: menomale che l’amour non c’entrava!! Vai sputa il rospo!
  • M: infatti non c’entra. Ieri sera, quando eravamo al falò e Niall suonava ricordi che eri tutta accoccolata vicino ad Harry per il freddo? Bene, nel frattempo io stavo parlando con Liam e mi ha detto che per Harry sei speciale.
  • Io: ah si?! Wow.. Questo però non cambia le cose.. Tra due giorni dovremo comunque tornare in Italia, quindi..
  • M: va bene dai, non ci pensiamo. Adesso riposiamoci un po’ gli occhi che sembriamo due zombie!
  • Io: hai ragione. Dopo ci aspetta Hollywood!!
Mi addormento appena poggio la testa sul cuscino, ero stremata. Piangere mi fa questo effetto da sempre. Verso le sei Monica mi sveglia e mi dice che i ragazzi sono qui per salutarci prima delle prove. Mi alzo svogliatamente dal letto e vado alla porta per salutarli senza preoccuparmi di passare davanti lo specchio della camera. Appena arrivo alla porta ricevo gli sguardi preoccupati di sette persone.
  • Io: cos’è successo? Perché mi guardate così?
  • N: hai pianto? Hai gli occhi gonfi e rossi.
  • Io: oh. Si ho pianto. Ogn tanto ne sento il bisogno. Non preoccupatevi è tutto ok. Avevo solo bisogno di sfogarmi un po’… Tranquilli.
Vedo Liam e Monica scambiarsi un segno di intesa. Ha capito tutto. Harry, Perrie e Eleonor continuano a guardarmi preoccupata. Rivolgo loro un sorriso cercando il più possibile di mascherare il mio vero stato d’animo. Saluto tutti e rientro in camera. Chiamo il servizio in camera. Ho bisogno di camomilla calda e ovatta per farmi gli impacchi sugli occhi nella speranza che prima che scendiamo si facciano meno rossi e gonfi. Appena riattacco vedo lo schermo del mio cellulare che si illumina. Sono arrivati due messaggi. Apro il primo:
<< È per Harry vero? Dovresti parlarci. – Perrie <3 >> perspicace la ragazza.
Apro l’altro:
<< Se hai bisogno di parlare o di sfogarti sai dove trovarmi. Spero di poterti aiutare in qualche modo. – El <3 >>
Adesso non mi va di rispondere. Piuttosto vado a togliermi il trucco dalla faccia che mi era tutto colato e aspetto paziente che il servizio in camera mi porti la camomilla. Nel frattempo Monica è rientrata e mi avvisa che va a farsi la doccia per prima. Abbiamo abbastanza tempo. Ho prenotato un tavolo all’Hard Rock per le 20.00, quindi abbiamo tempo per prepararci in tutta calma. Una volta fatti gli impacchi agli occhi aspetto che Monica esca dalla doccia. Fortunatamente non devo aspettare molto.

Uscita dalla doccia mi preparo, indosso un vestito sulle tonalità del beige con dei decori neri e albicocca, sotto ci abbino dei sanali alti neri, un po’ di eye-liner e rossetto pesca. Monica invece sceglie un vestito verde a cui abbina una cinta nera sotto il seno con le ballerine nere, anche lei un po’ di eye-liner e lucidalabbra. Ci facciamo chiamare un taxi e scendiamo.

Arrivate all’Hard Rock, il cameriere ci conduce al tavolo e ci prende le ordinazioni. Nel frattempo che aspettiamo che ce le portino andiamo a farci un giro dell’Hard Rock e facciamo un sacco di foto a chitarre, vestiti, compriamo anche qualcosa allo shop.
Una volta mangiato trascino Monica sulla Hall of Fame. Vediamo tantissime stelle tra cui quelle di Christina Aguilera, Jennifer Aniston, Neil Armstrong, Johnny Depp, Michael Jackson. Poi arriviamo davanti all’antico teatro cinese Grauman’s dove ci sono le impronte di mani e piedi insieme alla firma di alcuni dei più grandi artisti del cinema. Ci porto Monica e le faccio fare un sacco di foto!!

All’improvviso mi viene in mente che devo ancora rispondere a El e Perrie. Prendo il cellulare e scrivo il primo messaggio a El:
<< El grazie, davvero. Credo che tu abbia capito il problema e non penso ci sia molto da dire a riguardo. >>
Poi rispondo a Perrie:
<< Si. È per lui. Parlarci per dire cosa? “Hey ciao Harry! Sai che mi piaci??” Non avrebbe senso. Io dopodomani torno in Italia e probabilmente non lo rivedrò mai più. Preferisco lasciare tutto così come sta. >>
Mi arriva subito la risposta:
<< Dopo il concerto io, te, El e Monica passeremo la serata insieme. Dobbiamo parlare un po’. Non accetto un no come risposta. Fatevi trovare verso le 23.30 nel back stage. A dopo! >>
Faccio leggere la conversazione a Monica e poi continuiamo la nostra caccia alle “stelle”. Verso le 22.30 chiamiamo un taxi per farci portare allo Staples Center.

Una volta arrivate Paul ci fa entrare nel back stage. Raggiungiamo Perrie e Eleonor dietro le quinte. Pochi minuti dopo il nostro arrivo il concerto finisce. Quando i ragazzi ci raggiungono sono sorpresi di trovarci qui!
  • N: hey! Voi cosa ci fate qui?! Non dovevate andare a Hollywood?
  • Io: sentivamo la vostra mancanza.
  • H: aww.. Che dolci..
  • M: in realtà siamo qui perche vogliamo uscire con Perrie e El.. Abbiamo in programma una bella serata solo tra donne!
  • Lo: e io?
  • Z: già.. E io?
  • P: voi tornate in hotel perché siete molto stanchi, dico bene?
  • Lo: ma non è giusto!! Non potete abbandonare i vostri ragazzi così..
  • El: tu dici?!
  • H: ragazzi qual è il problema?! Siamo a LA possiamo andare anche noi da qualche parte, no??
  • Io: oh si certo.. Peccato che qui solo Louis abbia l’età giusta per entrare nei locali.
  • H: ma.. Ma.. Uffa!! Non è giusto!
  • P: beh, noi andiamo! Ciao ragazzi! Ci vediamo in hotel stanotte
  • Z: scusa a che ora avete intenzione di tornare?
  • Io: anche domani mattina volendo.
Detto questo ce ne andiamo sotto gli sguardi sconcertati di Louis e Zayn, mentre gli altri se la ridevano a crepapelle.

Una volta uscite e superate le fans decidiamo dove andare. Mi viene in mente che potremmo andare a Claremont. È vicino al college dove sono stata qualche anno fa per la vacanza studio, è un paesino tranquillo. Mi ricordo che non c’era molta gente in giro dio sera quando ci siamo andati quindi possiamo stare tranquille tutta le sera. Le altra accettano di buon grado e chiamiamo un taxi per portarci lì. Tempo una mezz’ora e siamo arrivate. È rimasto tutto uguale. C’è perfino lo stesso tipo che faceva fare i giri su una specie di carrozze con cui ci siamo fermate a parlare quella sera.
Andiamo a prenderci un gelato, mentre lo mangiamo ci facciamo un giro del paesino e racconto delle serate passate qui al college con le mie amiche. Arriviamo in una piazzetta dove ci sono molte panchine, ci sediamo e continuiamo a parlare ancora per un po’ di tutto e di niente. Ad un certo punto Perrie si schiarisce la gola. Ecco.. È arrivato il momento della chiacchierata. Improvvisamente cala il silenzio interrotto da Perrie.
  • P: devi parlarci.
Vedo con la coda degli occhi Monica e Eleonor annuire d’accordo con lei.
  • Io: non è così facile. Non sono tipo che esterna facilmente i propri sentimenti verso qualcuno. Mi ci vuole un secolo addirittura per parlarne con la mia migliore amica, figurarsi dirlo al diretto interessato. Mi blocco. Anche se volessi dirglielo so per certo che quando gli sarò davanti non riuscirò a spiccicare parola, è già capitato una volta e ho finito col deviare il discorso su un argomento totalmente diverso.
Cala di nuovo il silenzio. Vedo con la coda dell’occhio El titubante che si morde il labbro. Dopo poco prende la parola.
  • El: posso farti una domanda?
  • Io: certo dimmi pure..
  • El: come puoi essere così cieca?!
  • Io: in che senso??
  • El: possibile che non ti sia resa conto di quanto gli piaci??
  • Io: hahahaha, scherzi vero??
  • P: El, non ti agitare.. Con calma..
  • El: no mi fanno arrabbiare?! Sia lei che lui.. Si vede lontano un miglio che tu sei cotta di lui, come si vede anche quanto lui sia cotto di te!!
  • P: ok, è partita!!
  • El: io lo conosco da un po’.. Ha ricevuto centinaia e centinaia di lettere dalle sue fans e non ha mai avuto questa reazione. Quando ha letto la tua lettera (c’ero anch’io quel giorno con loro) si è addirittura commosso. Non ha perso tempo e ti ha subito seguito su twitter, ha visitato il tuo profilo su facebook e non faceva che ripetere quanto fossi bella. Poi ti ha risposto, ha addirittura parlato con i tuoi genitori per convincerli a farti venire qui a LA. All’inizio non voleva ammetterlo nemmeno lui, ma credimi quando ti dico che si è preso una bella sbandata!!
Rimango ammutolita. Non so cosa dire. Mi rendo conto che non è cosa da tutti i giorni ricevere una risposta del genere dal tuo idolo, ma non mi sarei aspettata tutto questo. Rimaniamo ancora un po’ su quella panchina in religioso silenzio poi Monica prende la parola.
  • M: dai, torniamo in hotel. Dormici su. Pensaci bene. Ricordati che domani sarà l’ultimo giorno che passerem qui.
In silenzio ci alziamo e andiamo alla piazzola del taxi. Una volta arrivate in hotel salutiamo le ragazze e torniamo nelle nostre stanze. Mi strucco e mi preparo per la notte. Mando un sms a mia madre dicendole della nostra gita ad Hollywood e a Claremont, le auguro buona giornata e le dico che l’indomani le comunicherò la data del ritorno.
Dopo poco mi arriva un sms, lo apro senza vedere il mittente.
<< Vorrei che domani sera veniste al concerto, ieri abbiamo sentito la vostra mancanza. Dopo il concerto vorrei parlarti a quattrocchi. È importante. – Harry >>
La mia risposta non tarda ad arrivare.
<<Va bene. Assisteremo al concerto dal backstage. A domani. Notte Harry. >>
Mi manda la buonanotte e io appena mi poggio sul cuscino sprofondo tra le braccia di Morfeo fino all’indomani mattina.
 
*spazio autrice*
Holaaa!! Ciao a tutti!! Eccomi con un nuovo capitolo. Spero vi piaccia.
Vi invito a lasciare una recensione se vi va. Mi farebbe piacere. J
Bene. Ci vediamo al prossimo capitolo!!
Much love <3 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


L’indomani mattina Monica mi sveglia verso le nove dicendomi che tra poco dovremmo incontrarci con i ragazzi per fare colazione insieme in hotel. Come al solito non ho sentito la sveglia. Mi alzo controvoglia e vado a fare una doccia fredda nella speranza di riuscire a svegliarmi almeno un pochino. Vedo che Monica è già pronta, deve avermi fatto dormire il più possibile. Il mio amore per questa ragazza sta crescendo ogni giorno sempre di più. Mi preparo velocemente senza dare troppo peso a quello che indosso, tanto poi dovremo sicuramente risalire a cambiarci, non credo che passeremo la giornata in hotel. Una volta scese sono tutti lì, ci stavano aspettando, come al solito. Salutiamo tutti velocemente e andiamo al tavolo per la colazione.
Mentre mangiamo mi viene un’idea brillante.
  • Io: ragazzi che ne dite se andiamo al Griffith Observatory?
  • N: buona idea!! Sai dov’è di preciso?
  • Io: certo! È nell’Orange County in cima ad una collina dalla quale si vede la scritta HOLLYWOOD!
  • N: fico! Allora voglio andarci.
  • Io: aggiudicato allora! Adesso controllo sul sito se sono aperti in mattinata.
  • M: si dai. Sembra davvero una buona idea! E poi io non sono mai stata in un osservatorio astronomico!
  • Li: davvero?! Io ci sono stato una volta, ed è stato spettacolare. Ho potuto vedere tantissime costellazioni dal telescopio e anche la nebulosa del centauro!
  • M: wow! Sembra bellissimo! Adesso voglio assolutamente andarci!
  • Io: mi dispiace deluderti Moni, ma a quanto pare la mia idea non era molto brillante. L’osservatorio è chiuso quasi tutte le mattine ad eccezione del sabato e della domenica. E indovinate oggi che giorno è? Uffa! Ci tenevo ad andarci. Mi dispiace Moni.
  • M: va beh, dai. Vorrà dire che ci andremo un’altra volta.
Vedo Harry macchinare qualcosa con il cellulare e poi alzarsi dicendo di dove fare una telefonata. Chissà cosa sta architettando!? C’entrerà qualcosa con stasera? Oddio sono troppo curiosa!
Riporto la mia attenzione alla conversazione. Stanno decidendo dove andare. Ad un certo punto Louis propone di andare a Claremont. Dice che El gliene ha parlato piuttosto bene ieri sera quando è ritornata e quindi vorrebbe andare a visitarla!! Siamo tutti d’accordo su questa idea. Ci diamo appuntamento alle 10.30 nella hall. Ci accompagneranno due delle loro guardie del corpo, Paul e Sean. È meglio che non vadano in giro da soli, non si sa mai.

Mentre siamo in ascensore per salire in camera mi tornano in mente le parole di Monica dello scorso pomeriggio quando parlavamo di partenze e “love story”  <> e mi impongo di chiederle una spiegazione appena entriamo in camera.
  • Io: Moni, posso farti una domanda?
  • M: certo! Chiedi pure.
  • Io: a chi ti riferivi ieri quando parlavamo dei ragazzi?
  • M: sapevo che me lo avresti chiesto. Si tratta di Niall.
  • Io: Niall?! davvero?! Credevo fosse Liam!! Insomma, ti è sempre piaciuto!
  • M: lo so. Fa strano vero?! Tutti quei giorni persi a parlare di Liam di qua e Liam di là e alla fine mi rendo conto di provare qualcosa per Niall.
  • Io: Oh Moni!! sono così felice di sentirtelo dire
  • M: e perché mai?! Non mi considera nemmeno! E poi domani partiamo ricordi?
  • Io: sai cosa ti dico? Ieri mi avete fatto la testa come un pallone per Harry, dicendo che gli piaccio e bla bla bla. E io stasera guarda un po’?! Gli dirò tutto. Gli confesserò quanto ci tengo. Perché deve sapere. Devo provarci. Altrimenti poi rimango col dubbio. Non voglio tra qualche mese dovermi porre la domanda “e se glielo avessi detto? Sarebbe cambiato qualcosa?”. Non puoi sapere cosa succederà Monica. Parlagli.
  • M: ma per dire cosa?!
  • Io: aprigli il tuo cuore. Digli esattamente quello che provi per lui. Fidati. Ne varrà la pena.
  • M: come fai ad esserne certa scusa?!
  • Io: oh, andiamo!! Ti stava sempre appiccicato!!
  • M: va beh. Poi si vede. Intanto cambiamoci… Aspetta un momento. Come sarebbe a dire che stasera dirai ad Harry quello che provi per lui? Quando? Dove? Come?
  • Io: hahaha.. rallenta ciccia. Ieri sera prima di dormire mi ha mandato un sms chiedendomi se per stasera dopo il concerto potessimo uscire un po’ solo io e lui. E io ho accettato.
  • M: oh Dio! Ma è fantastico! E tu stai arrossendo!! Aww quanto sei tenera!
  • Io: cambiamoci, va. Che è meglio!
Vado verso l’armadio e scelgo cosa mettere. Opto per un pantalone a vita alta molto attilato, ci abbino una camicia bianca con i ricami blu che infilo nel pantalone. Sandali blu alti. Trucco gli occhi con un ombretto blu e applico del rossetto rosa sulle labbra. Monica invece sceglie un vestito bianco, stretto appena sotto il seno e con la gonna a pieghe, con delle decorazioni nere e gialle abbinandovi dei sandali neri, alti. Come trucco si mette un po’ di eye-liner e sulle labbra un gloss rosato.
Dopo una mezzora scendiamo nella hall e con nostra grande sorpresa non stanno aspettando solo noi. Mancano ancora Harry e Louis. Una volta arrivati ci dividiamo nelle macchine e partiamo alla volta di Claremont.

Arrivati a Claremont scendiamo vicino al cinema dove tempo fa sono andata a vedere Green Lantern. Era la prima volta che vedevo un film interamente in inglese e senza sottotitoli. È stato abbastanza difficile capire tutto. Liam interrompe il mio flusso di pensieri dicendo di voler vedere Monsters University.
  • M: si! Voglio vederlo anch’io!!
  • El: uffa. Io l’ho già visto però… Non possiamo vedere qualcos’altro?!
  • Lo: NO! Anch’io voglio vederelo!
  • Li: allora… siete tutti d’accordo?
  • Io: si, per me va bene.
  • H&Z: anche per noi!
  • P: si anche per me.
  • El: uffa! Ma allora ce l’avete tutti con me!!
  • Lo: beh, amore. Puoi sempre restare fuori ad aspettare oppure andarti a vedere un altro film da sola.
  • El: ah, si?! Sappi che te la farò pagare cara per quello che hai appena detto Tomlinson!!
  • Lo: oh, oh..
  • N: dai, su! Andiamo a fare i biglietti. Vediamo quando c’è il prossimo spettacolo!!
Entriamo nel cinema e chiediamo alla biglietteria quando inizierà il prossimo spettacolo. Ci dice che è appena iniziato e che il prossimo ci sarà alle 12. Prenotiamo i biglietti con i posti migliori e usciamo per andarci a fare un giro prima del film. Andiamo a prendere un gelato e, mentre siamo in fila, Harry mi si avvicina e mi chiede se sono arrabbiata..
  • Io: no. Non sono arabbiata.. perché?
  • H: no, niente. Era per sapere.
  • Io: ah. Aspetta. Ti riferisci alla risposta di ieri sera giusto?!
  • H: ehm, in effetti si. Non mi sembravi molto entusiasta.
  • Io: lo so invece. È solo che ieri avevo avuto una mezza discussione con El e Perrie qui a Claremont. Stavamo parlando di una cosa e non eravamo molto d’accordo all’inizio.
  • H: perché adesso sei d’accordo con lei?
  • Io: in effetti si.. ci ho pensato molto a quello che ha detto e devo dire che ha ragione.
  • H: e posso sapere di cosa avete parlato?
  • El: no Harold. Non sono affari tuoi.
  • Io: stavi origliando?!
  • El: beh.. diciamo che per sbaglio sono capitata dietro di voi nella fila e ho sentito tutto… A proposito, siete i prossimi.
Aspettiamo che tutti prendano il gelato e poi facciamo una passeggiata sempre rimanendo nei pressi del cinema. Decidiamo anche se mangiare prima o dopo il film. Considerando che i ragazzi alle 16 hanno le prove, abbiamo abbastanza tempo per fare un pranzo veloce dopo il film.
Dopo una mezzoretta Paul ci avvisa che è ora di ritornare al cinema senno perdiamo anche questo spettacolo. Entiramo e prendiamo i nostri posti. Io sono tra Monica e Harry, dietro di noi ci sono Louis e Eleonor. Durante il film mi appoggio con la testa sulla spalla di Harry, lo faccio sempre, mi metto dal lato in cui sono più comoda e poggio la testa sulla spalla di quello/a che è seduto affianco a me. Quando finisce il primo tempo Louis ha la brillante idea di mettermi in imbarazzo.
  • Lo: allora piccioncini… vi vanno dei popcorn o vi nutrite solo di amore?
  • Io: non rompere Lou!! Harry sai che la tua spalla è molto comoda? Avrei dovuto usarla più spesso in questi giorni.
Harry si scosta, fa il gesto di spolverare la spalla e dice: “prego, usala pure quanto vuoi!”
  • Io: con piacere. Appena ricomincia il film.
Una volta finito il film usciamo dal cinema e andiamo a mangiare in una trattoria lì vicino. Subito dopo pranzo ci avviamo alle macchine per tornare in hotel. Io sono in macchina con le ragazze con Sean, mentre i ragazzi sono nell’altra macchina con Paul. In prossimità dell’hotel mi arriva un sms da Harry, ma non lo apro subito. Una volte in stanza apro il messaggio.

<< Per stasera è previsto un abbigliamento elegante. Mi sono preso la briga di sceglierti un vestito insieme a El e Perrie. Spero non ti dispiaccia. A stasera, sarò quello in smoking. – Harry xx >>

Monica, che nel frattempo è entrata nella camera da letto, mi chiama a gran voce dicendomi che c’è un pacco ai piedi del letto. Corro da lei. Sulla scatola c’è un biglietto. Lo leggo ad alta voce:

<< Ho scelto un vestito blu perché, a parer mio, è un colore che ti dona molto. Mette in risalto l’azzurro dei tuoi occhi e la tua pelle chiara. H >>
  • M: oddio. Sta per venirmi il diabete! Troppa dolcezza in questa stanza
  • Io: wow. Questa poi…
  • M: beh? Cosa aspetti ad aprire la scatola?
  • Io: ma quanto sei acida oggi?! Che cavolo hai mangiato a pranzo? Yogurt avariato??
  • M: ha.ha. simpatica. Su! Aprila!
  • Io: okay, la apro.
Apro la scatola e rimango come pietrificata. È un abito blu notte, lungo, monospalla, che fascia il seno e poi scende giù morbido fino ai piedi, nel classico taglio a sirena. Dalla spalla partono una fila di strass fino all’attaccatura sotto il seno. È fantastico. Ci sono anche le scarpe abbinate. Ha pensato proprio a tutto. Gli invio subito un sms.

<< Non so se essere arrabbiata con me stessa perché hai organizzato tutto questo senza che me ne accorgessi o meravigliata per questo tuo gesto così… inaspettato. :) Non vedo l’ora che sia stasera! Grazie Harry. :) x >>

Non ricevo risposta, avranno iniziato le prove. Mi godo ancora un po’ la vista di quel vestito meraviglioso. Poi vado in camera di Perrie e Eleonor insieme a Monica. Porto il vestito con me.
 
 
*spazio autrice*
Ciao a tuttiii!! :D
Eccomi qua con un nuovo capitolo. Spero davvero che vi piaccia. Tornerò presto ad aggiornare. Mi raccomando recensite numerosi, mi piacerebbe sapere quello che ne pensate! 
Baci! Alla prossima. xx

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Appena entriamo in camera Perrie e El vogliono subito vedere il vestito. Sono super curiose.. In realtà loro hanno scelto solo il modello, al colore ci ha pensato Harry. Dopo millemila ovazioni su quanto è bello il vestito mi dicono che dovrò cambiarmi Nei camerini dei ragazzi e che mi truccherà una delle ragazze dello staff, mentre ai capelli ci penserà Lou. Accetto distrattamente (non che potessi rifiutare, intendiamoci) mentre mille pensieri mi affollano la mente del tipo "chissà cosa faremo?" oppure "dove mi porterà?", "guiderà lui o ha affittato anche una macchina con tanto di autista?", "oddio, e se ci sarà una limousine ad aspettarci qua fuori?!","morirò di vergogna in quel caso.. Aiuto!!!" .
Monica deve aver visto la mia faccia preoccupata perché mi assicura che andrà tutto bene. 
Rimaniamo in stanza a chiacchierare ancora un po' cercando di capire cosa abbia potuto organizzare Harry per questo appuntamento. Poi verso le otto partiamo per lo Staples Center, incontriamo i ragazzi prima che salgano sul palco e con un sorrisone a 23567392579 denti auguro a tutti buona fortuna.
Non appena i ragazzi salgono sul palco vengo trascinata da Perrie e El dentro un camerino, mentre Monica resta a guardarsi il concerto da dietro al palco. Lou chiede di vedere il vestito per poterci abbinare la pettinatura, El glielo mostra e, dopo qualche minuto mi ritrovo i capelli sistemati in una crocchia a metà testa che prende solo i capelli che mi cadono davanti gli occhi e da lì il restante dei capelli mi cade a boccoli sulle spalle. Una volta finito Lou va ad avvisare la ragazza del trucco, che al momento era impegnata a "ritoccare" i ragazzi che erano scesi dal palco per il cambio d'abito.
- Io: posso guardarmi allo specchio?!
- P: certo che no!! Potrai guardarti allo specchio solo alla fine. E adesso siamo solo all'inizio, quindi porta pazienza!! 
- Io: uff.. Che palle però. 
- El: stacci ciccia. Stasera non hai voce in capitolo.
- Io: cattive.
Detto questo metto su un broncio con tanto di labbruccio in fuori e braccia incrociate sotto al seno. Volevo davvero vedere la pettinatura. Lou ritorna un paio di minuti dopo insieme alla ragazza del trucco, Mary, e dopo avermi proibito anche lei di guardarmi allo specchio fa vedere il vestito a Mary che prende subito a truccarmi. Mi applica un ombretto blu sugli occhi che poi sfuma in varie tonalità di blu su tutta la palpebra. Un po' di blush sulla guance e rossetto rosso scuro sulle labbra e mi trascinano in un'altra stanza per farmi indossare il vestito. Fortuna che prima di scendere avevo cambiato maglia e mi ero mesa un top senza spalline altrimenti tutto questo lavoro sarebbe stato rovinato. Una volta entrata nel vestito vengo trascinata davanti uno specchio. Finalmente posso guardarmi. Quasi non rimango paralizzata davanti lo specchio. Non riesco a riconoscermi. Per la prima volta in tutta la mia vita mi sento bella. Resto qualche minuto a contemplare quella splendida ragazza fasciata da un abito blu davanti a me finche Monica entra e avvisa che il concerto è al termine. 
- M: sei bellissima Ila. 
Sorrido timidamente alla mia amica ed esco nel corridoio dove sento le voci delle ragazze. Dopo poco sentiamo le voci dei ragazzi venirci incontro. Mi volto, ero di spalle, e saluto tutti con un gran sorriso. Louis, dopo aver salutato la sua ragazza mi dice che Harry è andato a prepararsi. Sarà pronto tra qualche minuto. Sento sempre di più l'ansia divorarmi dall'interno. Devo calmarmi, e per fortuna porto sempre l'iPod con me. Come mi calma la musica non mi calma niente. Vado nel camerino dove ho lasciato la borsa e ascolto qualche canzone mentre guardo fuori dalla finestra. 
Qualche minuto dopo qualcuno mi tocca la spalla per attirare la mia attenzione. Mi volto e davanti ai miei occhi ho l'ottava meraviglia del mondo che mi sorride timidamente. Indossa uno smoking nero che gli calza a pennello, però invece del solito papillon indossa una cravatta legata lenta al collo così da poter lasciare i primi due bottoni della camicia slacciati. È bellissimo.
- H: hey..
- Io: ciao..
- H: sapevo che questo vestito era perfetto per te. 
Dopo questo commento da parte di Harry penso di essere diventata di un rosso acceso, tanto che mi avrà scambiata per un semaforo. Lo ringrazio e gli sorriso timidamente.
  • H: andiamo?
Annuisco e mi porge la mano. Usciamo dal camerino e avvisiamo gli altri che stiamo andando via. Passiamo dal retro, mi conduce alla sua auto e, dopo avermi aperto la portiera per farmi salire, sale anche lui e partiamo.
  • Io: hai intenzione di dirmi dove andiamo?
  • H: andiamo a mangiare. Sai prima del concerto non ho mangiato niente e adesso sto morendo di fame.
  • Io: non mi dirai dove stiamo andando vero?
  • H: no. Ma t piacerà, ne sono sicuro.
Ok. Non me lo vuole dire. Mi arrendo. Durante il tragitto mi limito ad ascoltare la musica che passano alla radio mentre guardo fuori dal finestrino. Dopo una decina di minuti passiamo vicino ad un cartello che ci informa che stiamo entrando nell’Orange County. Ne deduco che il posto deve essere elegante. Anche perché sennò non avrebbe avuto molto senso vestirci così. Alla radio passano una canzone che mi piace moltissimo e, a dire il vero non mi sarei mai aspettata di ascoltarla in radio. È “Snuff” degli Slipknot. La adoro. Alzo il volume e la canticchio. Ogni tanto Harry si gira a guardarmi, ma cerco di non farci troppo caso. È piuttosto imbarazzante. Ma non posso fare a mento di canticchiare questa canzone. È più forte di me. Harry ferma la macchina, poco dopo la fine della canzone, davanti un ristorante che si chiama Martino’s.
  • H: è un ristorante italiano. È il più buono della città ed è un posto piuttosto elegane. Per questo ti ho preso il vestito.
  • Io: in effetti ha l’aria di essere un posto abbastanza chic!
  • H: haha.. dai entriamo. Vedrai che ti piacerà..
  • Io: questo è poco ma sicuro.. Soprattutto se il cuoco è italiano.
Mi porge di nuovo la mano e io la prendo con piacere. Mi aiuta a scendere dall’auto ed entriamo nel ristorante. Un cameriere vestito di tutto punto ci accompagna al nostro tavolo e ci porta i menù.
  • Io: sei già venuto qui prima?
  • H: si. Ci ho portato una volta mia madre e mia sorella. Abbiamo mangiato fino a scoppiare. Era tutto buonissimo.
  • Io: lo vedo. Ci sono dei piatti buonissimi, non so davvero cosa scegliere.
Passiamo un altro paio di minuti a contemplare i menù, poi Harry chiude il suo e un cameriere ci viene vicino con un block notes pronto a prendere le ordinazioni. Peccato che io ancora non so cosa prendere. Alla fine, dopo un’intensa lotta interiore, decido di prendere un antipasto di montagna e le linguine al ragù di cervo. Non prendo nessun secondo. Harry prende le stesse cose che ho preso io dicendo che ho sicuramente buon gusto.
Durante la cena parliamo un po’ di noi. Di quello che più ci fa arrabbiare o di quelle cose che invece ci fanno ridere a crepapelle o sciogliere come neve al sole. Alla fine della cena abbiamo scoperto molto cose l’uno sul conto dell’altra. Usciti dal ristorante rientriamo in macchina.
  • Io: stiamo tornando in hotel?
  • H: no. Ti porto in un posto bellissimo.
  • Io: dove?
  • H: non te lo dico. Ma penso che lo capirai presto.
Riconosco la strada appena la imbocchiamo qualche minuto più tardi. Però è impossibile che stiamo andando al Griffith, dovrebbe essere bello che chiuso a quest’ora. Ovviamente mi sbagliavo. Mi giro a guardare Harry incredula quando parcheggiamo fuori l’osservatorio.
  • H: ancora non hai capito dove siamo?
  • Io: veramente l’ho capito da quando abbiamo preso questa strada. E dovrebbe essere chiuso a quest’ora.
  • H: teoricamente si. Praticamente è aperto solo per noi.
  • Io: come prego?
  • H: l’ho affittato.
  • Io: tu cosa?!
  • H: ho prenotato l’osservatorio per qualche ora stasera. Ci sarà un tecnico che ci aiuterà a regolare i telescopi su quello che vogliamo vedere.
  • Io: wow.. tu sei completamente pazzo.
  • H: è stato più forte di me. Quando stamattina a colazione volevi venire e poi hai scoperto che fosse chiuso di mattina mi sono sentito in dovere di chiamare e prenotare l’osservatorio per farti contenta.
  • Io: ripeto.. tu sei completamente pazzo.
Mi sorride. Ci avviciniamo alla ringhiera della terrazza. Da qui si può vedere chiaramente la scritta HOLLYWOOD in tutta la sua grandezza. Ovviamente è tutta illuminata e sovrasta tutta Los Angeles. È uno spettacolo bellissimo al buio.
Saliamo sulla terrazza al primo piano dove sono a nostra disposizione alcuni telescopi. Mi guardo intorno meravigliata. Sento di avere gli occhi lucidi. Vedo Harry avvicinarsi preoccupato.
  • H: piccola, perché piangi?
Mi tocco la guancia e scopro di stare effettivamente piangendo.
  • Io: non è niente. È solo che è tutto bellissimo. Grazie Harry
  • H: non ringraziarmi.
  • Io: si invece. Per la prima volta in tutta la mia vita sono felice. Ed è solo grazie a te.. Io.. Io..
Mi mordo il labbro incerta se dirgli cosa provo per lui oppure no.
  • H: tu, cosa?
Eh.. Devo dirglielo. Adesso. Devo smetterla di farmi tutte queste pippe mentali. Se ha fatto tutto questo per me un motivo ci sarà, no?
Mi asciuga una lacrima sfiorandomi dolcemente la guancia e mi incoraggia ad andare avanti con un sorriso, di quelli che dovrebbero essere resi illegali, con tanto di fossette.
  • Io: io..
Faccio un passo verso di lui. Poggio timidamente la mia mano sul suo petto, all’altezza del cuore. Sento il suo battito accelerare. Sorrido. Alzo lo sguardo fino ad incontrare il suo e, con un coraggio che non credevo di avere, mi confesso a lui.
  • Io: Harry, in questi giorni che siamo stati a contatto mi sono resa conto di una cosa. Per me è difficile esprimere i miei sentimenti verso qualcuno, ma questa volta sento di doverlo fare. Harry, sto seriamente inziando a provare qualcosa per te.
Harry rimane in silenzio. Gli occhi spalancati per la sorpresa. Sicuramente non si aspettava niente del genere. Continuo a guardarlo negli occhi. Lui continua a rimanere in silenzio. Evidentemente mi sbagliavo, lui nemmeno mi considera. Faccio per abbassare la mano mentre sento altre lacrime affiorare ai lati degli occhi, ma vengo bloccata. Afferra la mia mano con la sua e la tiene saldamente bloccata sul suo cuore. Con l’altra mano mi solleva delicatamente il mento, mi costringe a guardarlo negli occhi. Mi rivolge uno sguardo intenso, poi si abbassa a sfiorare delicatamente le mie labbra con le sue per un breve, brevissimo istante. Ritorna a guardarmi, sorride. Sorride come mai l’avevo visto fare.
  • H: speravo tanto che lo dicessi. Io non avevo il coraggio di farlo. Avevo paura che non ricambiassi. E ho preferito tacere. Sono contento che tu non l’abbia fatto.
Sorrido felice. Poso la mia mano libera alla base del collo e lo attiro a me. Faccio combaciare ancora una volta le nostre labbra. Sento il suo cuore battere fortissimo con l’altra mano. Sorrido nel bacio. Con la lingua sfiora il mio labbro inferiore per approfondire il bacio. La sua lingua è a contatto con la mia. Il mio cuore fa una capriola a quel contatto. Lentamente sposto la mia mano tra i suoi capelli e li stringo delicatamente imprigionandoli tra le mie dita.harry di rimando mi stringe ancora di più a sé.
Quando ci separiamo abbiamo entrambi le labbra arrossate e sorridiamo, felici di essere ricambiati.
  • H: allora, che ne dici di vedere le stelle?
Annuisco e mi conduce al telescopio più vicino. Ci raggiunge il tecnico dell’osservatorio (da dove è uscito questo? Ci stava spiando?) per regolare il telescopio. Arrossisco. Dopo poco ci cede il telescopio. Mi chino per prima a vedere su cosa lo ha regolato.
  • Io: è la nebulosa del granchio! È bellissima!
  • X: si brava! Ti piace osservare il cielo?
  • Io: si. Ma le occasioni per farlo sono rare.
  • H: per questo siamo qui, no?
  • Io: dai un’occhiata anche tu. È davvero bella.
  • H: wow.. è davvero bellissima.
  • Io: cos’altro si può vedere bene da qui in questo periodo dell’anno?
  • X: purtroppo di nebulose non molte. Ma si possono vedere molte costellazioni.
Passiamo ancora un po’ di tempo ad osservare varie costellazioni. Ci perderei tutta la vita attaccata ad un telescopio. Ma si è fatto tardi. E sicuramente Harry starà morendo dal sonno. Dopotutto ha fatto un concerto.
  • Io: Harry, si è fatto tardi. Che ne dici di tornare in hotel?
  • H: hai ragione. Andiamo.
Salutiamo e ringraziamo il tecnico. Poi Harry mi prende per mano e andiamo in macchina. Il viaggio di ritorno è tanquillo. Trascorriamo la maggio parte del tempo in silenzio, interrotto ogni tanto da qualcuno di noi che canticchia la canzone che sta passando in radio al momento.
Mi accompagna fino alla porta della stanza. Ci diamo la buonanotte scambiandoci un bacio che mi fa dimenticare persino chi sono. Poi ognuno va nella sua stanza.
 
 
 
*Note autrice*
ciao a tutti!! Scusatemi per l’immenso ritardo! Ho avuto una settimana pienissima tra università e giri vari, sempre per l’università e non ho avuto un secondo libero per scrivere. Ma finalmente ce l’ho fatta!! Yee!! Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va. Okay adesso vi saluto! Ci vediamo al prossimo capitolo!! Enjoy!! <3

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Appena rientro in camera mi appoggio alla porta a mo di sostegno e sento un largo sorriso farsi spazio sulle mie labbra. Ho lo sguardo perso, sognante mentre ripenso a tutto quello che è successo fino a poco tempo fa. Sono così felice!!
M: sei tornata! Ragazze è tornata, anche se al momento è ancora in un altro mondo fatto tutto di arcobaleni…
Sentendo la voce di Monica mi risveglio di colpo dal mio stato di trance. « haha.. sei simpatica come sempre vedo…>>
M: allora?! Com’è andato il vostro appuntamento?
E: si dai raccontaci tutto! Siamo troppo curiose!
« No, forse non avete capito… io non vi dico proprio niente. Pettegole!!!>>
P: eddaiiii.. infondo siamo le tue amichette del cuore! *fa gli occhi dolci*
« ma chi vi vuole?! >>
P: brutta baldracca! Se adesso non ci racconti tutto per filo e per segno ti scaglio addosso un cruciatus talmente forte da far invidia a Voldemort, poi vediamo se parli >>
« tanto non ne hai le palle! Come Malfoy.. parli parli ma non concludi mai niente!! >>
M: lascia stare Malfoy e sputa il rospo!!
« non ci penso proprio!! Nemmeno se Sirius Black in carne ed ossa si presentasse mi pregasse in ginocchio vi direi qualcosa!! >>
E: Dio come la fai difficile!! E diccelo su…
« vabbe dai.. lo dico solo a te che mi stai simpatica.. – poi rivolgendomi verso Perrie e Monica - a cuccia voi due!! >>
M: sono ufficialmente offesa!! In qualità di migliore amica ho il diritto di sapere tutto quello che è successo tra te e Harry stasera! E tu me lo dirai!!
« hahahahaha… dai Moni non te la prendere… ti pare che non ti avrei detto niente?! Volevo solo farvi arrabbiare un pochino.. in realtà muoio dalla voglia di raccontarvi tutto. Mi cambio e sono subito da voi. >>
dopo qualche minuto esco dal bagno, il vestito sottobraccio con l’intensione di appenderlo ad una gruccia per non farlo sgualcire. Appeso il vestito mi giro verso il letto e mi ritrovo davanti tre persone che mi guardano tutte insistentemente con uno strano luccichio negli occhi.. «sapete di essere inquietanti?! Mi state facendo paura!! >>
P: dai su.. vieni qui.. siediti comoda sul letto e inizia a raccontare tutto.. partendo dal principio ovviamente.. e senza tralasciare nessun dettaglio..
«ecco.. adesso mi sembra di essere dallo psicologo. Mi state mettendo ansia. Adesso parlo tranquille..>>
M: vai con comodo.. siamo tutte orecchie!!
Mi lancio in un racconto dettagliato della serata. Gli racconto del ristorante, di quanto fosse intimo, elegante e romantico. Poi gli racconto della mia sorpresa quando ho capito che Harry voleva portarmi al Griffith per osservare le stelle.. Di quanto Harry fosse stato gentile e sempre attento ad ogni mio più piccolo gesto. Le ragazze pendono dalle mie labbra. Ogni tanto le sento fare commenti sdolcinati, del tipo “ Aww.. che carini ” ma non interrompono mai il mio racconto, come se avessero paura che facendolo potrei perdere il filo della storia. Quando arrivo a quello successo sulla terrazza del Griffith mi sento abbastanza in imbarazzo. Non sono mai stata brava a parlare di sentimenti, tantomeno a mostrarli agli altri. Chi mi conosce davvero può capire l’immenso sforzo che ho fatto quella sera sulla terrazza del Griffith a confessare i miei sentimenti ad Harry. Finito il mio racconto le ragazze si sono lanciate in un interrogatorio che temevo non finisse mai. Solo quando era ormai quasi l’alba smisero di farmi domande e crollammo tutte in un sonno profondo.
La mattina dopo, quando mi sveglio, mi accorgo di essere sola nel letto.. mi allungo verso il comodino per prendere il cellualre e noto vari messaggi più una chiamata da mia madre. Vedo che uno dei messaggi è da parte sua. Mi chiede come procede la vacanza e quando ho intensione di tornare. Le rispondo semplicemente che va tutto a meraviglie e che credo che il volo per Roma lo prenderemo in giornata, ma le manderò un messaggio più tardi quando saprò l’orario effettivo. Apro l’altro messaggio. Questo è di Monica, mi avvisa che lei si è svegliata da molto e ha già preparato la valigia. Inoltre mi comunica che a ora di pranzo mangeremo tutti insieme con i ragazzi giù al ristorante dell’albergo. Le rispondo comunicandole che mi sono appena svegliata e che al più presto inizierò a preparare anche io la valigia. Apro il terzo messaggio. È di Harry. Mi da il buongiorno e mi chiede se può venire in stanza a farmi compagnia. Io gli rispondo che puù venire anche subito così mi aiuta anche a preparare la valigia se vuole. Mando un messaggio anche a Perrie e Eleonor per sapere dove sono, magari sono con Monica. Mi rispondono poco dopo dicendomi che sono entrambe con i loro ragazzi. Adesso mi sorge un dubbio, se Perrie e Eleonor sono da Zayn e Louis, allora Monica che fine ha fatto?! Che sia uscita da sola?! Non credo.. allora.. potrebbe essere da Niall.. infondo me lo aveva detto che gli piaceva!! Un leggero bussare alla porta mi fece ritonrnare sul mondo dei vivi. Mi alzo svogliatamente dal letto e vado ad aprire la porta. Mi trovo davanti un adone riccio con gli occhi verdi e un sorriso con tanto di fossette che farebbe invidia agli angeli. Gli sorrido di rimando e mi scosto dalla porta per farlo entrare. Lo saluto con un dolce bacio a fior di labbra senza smettere di sorridere. È impossibile non farlo in sua presenza.
« Buongiorno >>
H: buongiorno anche a te dormigliona. Ti ho portato la colazione! Ti va?
Annuii.. quanta dolcezza in questo ragazzo, come avrei fatto senza di lui nei prossimi giorni? « cosa mi hai portato?? >> gli domandai con un sorriso enorme.
H: frappuccino al caramello
« Aww.. hai preso il mio preferito!!>> mi avvicino e gli stampo un sonoro bacio sulla guancia, poi prendo il frappuccino dalle sue mani e, dopo averlo ringraziato, inizio a berlo avidamente dalla cannuccia. È squisito.
H: cosa ti va di fare?
« beh.. prima di tutto una doccia. Poi dovrei iniziare a fare la valigia. A proposito! A che ora si parte?>>
H: voleremo di notte. Ho fatto in modo di prendere l’ultimo volo, che è alle 2.00. staremo tutti insieme, fino a londra.
« Londra?>>
H: si. Noi ci fermeremo a Londra. Tu e Monica invece farete semplicemente scalo e andrete a prendere il vostro aereo per Roma.
« ah.. ok.. >> bevo un altro sorso di frappuccino, poi « bene, allora io vado a farmi una doccia. Mi raccomando, tu non finirti il mio frappuccino sennò mi arrabbio!! >>
H: hahaha.. tranquilla. Andrò a vedere cosa c’è in tv..
Vado in bagno, chiudo la porta e apro l’acqua della doccia. Inizio subito a spogliarmi e quando l’acqua è abbastanza calda mi tuffo sotto la doccia, beandomi della sensazione dell’acqua calda sulla mia pelle. Insapono i capelli, poi li riempio di balsamo per sciogliere tutti i nodi, poi passo al corpo. Una volta finito esco dalla doccia e avvolgo il corpo nell’accappatoio dell’hotel, poi prendo un asciugamano in cui avvolgo i capelli. Faccio per uscire dal bagno ma mi blocco davanti la porta con la mano sulla maniglia. Perché cavolo non ho portato i vestiti con me?! Odio vestirmi nel bagno dopo aver fatto la doccia, quindi non porto mai i vestiti con me. Ma questa volta era diverso, c’era Harry nella stanza. E se si fosse messo a guardare la tv sul letto? Sai che imbarazzo?! Facendo il meno rumore possibile apro la porta e faccio capolino con la testa nella mia stanza. Fortunatamente è vuote. Riesco a sentire il rumore della tv provenire dal salottino della nostra suite. Harry si sarà messo lì a guardarla.  Tiro un sospiro di sollievo e, sempre in silenzio, vado a chiudere la porta della camera che avevo lasciato aperta. Prendo il frappuccino e vado verso l’armadio per scegliere cosa indossare. Opto per una gonna nera a vita alta che arriva poco più su del ginocchio e la abbino ad una maglia bianca con delle decorazioni nere di pizzo disegnate sopra. Prendo anche l’intimo dal cassetto. Poi toglo l’asciugamano dai capelli e li strofino un po’ per togliere l’acqua in eccesso, poi inizio a vestirmi velocemente. Una volta vestita, ancora con i capelli bagnati vado da Harry « hey! C’è qualcosa di interessante in tv?>>
H: no. Niente di che.. stavo ascoltando un po’ di musica su MTV>>
«mi fai compagnia mentre preparo la valigia?>>
H: certo! Non li asciughi i capelli?
«no. Non mi va. Tanto fa caldo non ci metteranno molto ad asciugarsi da soli.. >>
Ritorniamo in camera e inizio a svuotare l’armadio poggiando tutti i vestiti sul letto. Poi apro la valigia e inizio ad infilarci tutto dentro facendo in modo che i vestiti non occupino troppo spazio.
« credi che qui in hotel abbiamo una busta dove poter mettere il vestito di ieri sera? Non vorrei che si rovinasse se lo mettessi in valigia senza protezione.>> chiedo ad Harry.
H: credo che debbano averla. Ora chiamo in reception e chiedo.
« grazie >
Nel frattempo finisco di riempire la valigia di vestiti e metto l’intimo nella tasca laterale. Poi prendo il trolley e inizio a riempirlo di scarpe. . Harry ritorna dicendo che in reception stanno cercando una busta per il vestito e la porteranno su il prima possibile.
« bene… allora visto che la valigia è praticamente pronta che ne dici se finisco di prepararmi e usciamo un po’? ti va? >>
H: certo.. tu sei sicura di voler uscire?
« si.. perché me lo chiedi? >>
H: perché probabilmente se usciamo entro stasera ci saranno mille foto di noi due in giro per Los Angeles
« e la cosa ti sa fastidio? Non vuoi che mi vedano con te? >>
H: scherzi?! A me fa molto piacere.. credevo che a te desse fastidio.. sai le fans non saranno molto gentili con te dopo che saranno uscite nostre foto…
« lo so Harry.. confesso di avere un po’ paura della loro reazione, ma non importa.. stiamo insieme, se ne faranno una ragione prima o poi.. >>
H: perfetto allora!!
Mi avvicino ad Harry e gli do un bacio sulle labbra che lui approfondisce subito stringendomi a se finche non bussano alla porta.. mi stacco riluttante dalle labbra di Harry « deve essere qualcuno mandato dalla reception con la busta per il vestito>>
H: già.. ci penso io.. tu va a finirti di preparare!
« d’ accordo!! Dammi 10 minuti e sono pronta! >>
vado in bagno e finisco di asciugarmi i capelli ormai leggermente umidi.. dopo di che mi trucco con eye-liner, mascara e lucidalabbra rosa.. esco dal bagno per indossare i vari accessori che avevo già scelto e poggiati sul comodino e praparo la borsa.. Harry sta sistemando il vestito in valigia. Gli dico che sono pronta e, presa la chiave della stanza usciamo. Devo ammettere di essere un po’ in ansia per la reazione delle fan.. ma non è il momento di pensarci.. Adesso devo solo godermi questo ultimo giorno di vacanza a Los Angeles, insieme alla mia migliore amiche e al mio ragazzo..
 
 
My space…
Ciao a tuttiiiii!!
Vi chiedo umilmente perdono! Ci ho messo una vita ad aggiornare!! Ma l’università mi uccide!! Ho tempo a mala pena per respirare!! Probabilmente non aggiornerò più spesso come prima, ma prometto di non farvi aspettare mai troppo tempo. Come al solito vi chiedo di lasciare una piccola recensione per farmi sapere se la storia è di vostro gradimento oppure no.. (solo se volete eh mica vi obbligo!!) E niente.. detto questo me ne vado e vi lascio alla lettura.. :)
Bye bye.. <3
ps. non capisco perchè sia tutto ( o quasi ) sottolineato, ma spero che non vi dia fastidio nella lettura!! Baci xx
 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


La mattinata con Harry è stata a dir poco fantastica. Siamo stati fermati ogni tanto da alcune fans a cui Harry concedeva foto e autografi. Alcune di loro chiedevano ad Harry chi fossi e, devo ammetterlo, sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ha risposto senza esitazioni che fossi la sua ragazza. E penso che l’abbiamo capito un po’ tutti dopo quello che è successo all’ingresso principale del parco…


**


“Allora? Dove andiamo?”
“Non so, Harry… andiamo a fare un giro in spiaggia? Il sole è magnifico!!”
“No, non mi va..”
“Perché no? – Glielo chiedo facendo un finto broncio –
“Perché no. Punto! – è arrabbiato?! Perché mi ha risposto così? – Perché invece non andiamo al parco? Ti va?”  - chiede subito dopo-
“Si, il parco va bene.. Mi spieghi perché mi hai risposto così? Ti ho fatto arrabbiare?”
“Ma no tesoro, tranquilla.. Solo che, al parco è meglio.. Attiriamo meno l’attenzione. Come hai detto tu con questo sole la spiaggia sarà super affollata e saremmo circondati da fan nell’arco di pochi minuti, al parco invece potrebbero esserci meno persone.. – e poi aggiunge a bassa voce, credendo che non lo sentissi - E poi lì è sicuro che non dovrò picchiare nessuno…”
“Perché dovresti voler picchiare qualcuno, scusa?! Ti è andato in pappa il cervello?”
“No.. Sono solo molto geloso..”
“Continuo a non capire, lo ammetto..”
“Al parco ci saranno meno ragazzi a cui farai girare la testa. E non attirerai neanche troppo l’attenzione..”
“Attiro l’attenzione?! Io??” – lo guardo stupita… Non riesco a credere che lo stia dicendo davvero..
“Si Ilaria. Qualunque ragazza vestita come te oggi attirerebbe l’attenzione”
“E con questo cosa vorresti dire scusa?!” – sto iniziando ad alterarmi.. Mi sta per caso dando della puttana?!
“Niente. Davvero. È solo che da quando siamo usciti molti ragazzi si sono girati ad ammirae il tuo bel sederino.. E la cosa mi urta. Non poco.” – risponde un Harry alquanto alterato.
A queste parole non posso non ridere facendomi guardare malissimo da Harry. Nel frattempo siamo davanti l’entrata del parco. Lo blocco e lo faccio voltare verso di me. “Sinceramente Harry non l’ho notato. Sicuramente si sono girati tutti per te. Ti vorrei ricordare che sei tu la star, non io. E in ogni caso non mi importa, se ho voglia di indossare una gonna, un vestito o una maglia scollata lo faccio. Non cambierò il mio modo di vestire per questo. Dopotutto gli occhi sono fatti per guardare, no? E inoltre, non ho assolutamente bisogno di attirate l’attenzione di nessuno. Ho già la tua. E mi basta.”
Harry mi sorride sornione. “Hai ragione. Ma mi da comunque fastidio che ti fissino. E poi, passi per le gonne e i vestiti, ma ti prego, evita le maglie scollate. Per favore!!”
“Hahaha.. Va bene. E, giusto per non farti preoccupare troppo. Quando vado all’università indosso solo pantaloni e maglie accollatissime. Sai, non ci tengo molto ad attirare gli sguardi della gente che circola in treno o nella metro o per strada. Soprattutto quando solo sola ed è buio.”
“Adesso si che posso essere tranquillo” – dice in modo sarcastico. Faccio per ribattere ma non me ne da la possibilità che poggia le sue labbra sulle mie chiudendole in un bacio dolcissimo. Siamo ancora fermi davanti l’entrata del parco e probabilmente, anzi sicuramente, stiamo dando spettacolo. Ma al momento non mi importa. Mi concentro esclusivamente sulle labbra di Harry e sul meraviglioso bacio che ci stiamo scambiando. E in una attimo sono in paradiso.


**


Una volta tornati in hotel andiamo diretti al ristorante e ci troviamo tutte le coppiette. Mancano all’appello Liam, Niall e Monica. Saluto tutti con un bacio sulla guancia. “Dove sono gli altri?”
“Liam sta arrivando. Di Monica e Niall non so niente”- dice Louis con una finta faccia dispiaciuta.
“Quei due non me la contano giusta. C’è sotto qualcosa” – diciamo io e Perrie in coro.
“Eddai lascia teli in pace!! Perché dovete sempre stressare la vita alla gente?”
“Perché è divertente, El”
“Mi sento così potente quando riesco a mettere in imbarazzo le persone con le mie battutine”- dice Louis rivolto alla sua ragazza, con me e Perrie che annuiamo in segno di accordo.
“Io eviterei, sai?” – se ne esce ad un certo punto Harry.
“Perché?” – si lamenta Louis.
“Perché magari le cose non stanno esattamente come credete voi” – aggiunge Zayn. Rimango basita. Zayn e Harry devono sapere qualcosa. E perché mai Monica non mi ha detto niente?!
“Voi sapete qualcosa non è vero?” – la voce di Louis mi fa ritornare alla realtà.
“Si. – risponde Harry. Poi, probabilmente notando la mia faccia sbigottita aggiunge – Monica te ne parlerà stai tranquilla.”
“Si. Lo so che mi parlerà. È solo che mi disturba il fatto che abbia detto tutto a voi due e non a me.” – lascio uscire fuori tutta la mia indignazione. Ci sono rimasta male, cavolo.
“Non voleva essere un peso” – cerca di rassicurarmi Zayn facendo un cenno con la testa verso Harry.
“Ma lei sa che non deve farsi certi problemi. Perché continua a tenermi nascoste le cose?!”
“Tesoro non ti arrabbiare. Ne parlerete presto.”
Nel silenzio creatosi sentiamo arrivare dei passi. “Ciao ragazzi!!”
“Ciao Liam!! Cosa hai fatto durante la nostra assenza? Ti siamo mancati, vero?” – gli chiedo curiosa.
“In realtà sono stato tutto il tempo in camera davanti al computer. Su twitter.”
“Dio che tristezza. Cioè fammi capire, è l’ultimo giorno che sei qui a LA e te ne stai chiuso in camera davanti al pc. Lasciatelo dire, sei davvero triste” – gli dico in modo scherzoso, con Louis dietro che mi incoraggiava a dirgliene di più. A quanto pare voleva proprio prendersela con qualcuno oggi.
“Non mi hai fatto finire Ila. Si, sono stato su twitter tutto il tempo. Ma ho fatto qualcosa di interessante. –Louis si fa più attento alla conversazione. – vi ho spiati. – dice indicando me e Harry – ed è stato molto divertente. Soprattutto quando eravate davanti l’entrata del parco!! Sapevate che vi hanno fatto un video?” - conclude con un sorriso strafottente stampato sul volto.
Io e Harry ci guardiamo in viso, siamo uno più rosso dell’altro. Mi passo una mano sul viso disperata. Un video. Addirittura un video.
“Ah, si?!- se ne esce d’un tratto Louis super interessato alla cosa dopo aver visto le facce che avevamo io e Harry. – cos’è che hanno fatto esattamente Liam? È possibile vedere quel video?” – chiede alquanto impaziente.
“Certo Lou. L’ho salvato sul cellulare. Adesso te lo faccio vedere.” – emetto un grugnito a quella rivelazione. A quel punto anche Perrie e El, che si erano mostrate piuttosto indifferenti alla cosa esclamano “Devo assolutamente vedere quel video!!!”
“Io vado a scavarmi una fossa. Addio Harry. È stato un piacere.” Mi avvio verso un divanetto. Sento Harry che viene con me. Non credo abbia intenzione di restare a farsi prendere in giro dagli altri.
“Ciao ragazzi!! Come mai tutti soli??”
“Ciao Moni! Niall! siamo qui perché oggi siamo usciti insieme e dei fan ci hanno fatto un video che al momento è l’argomento preferito del gruppo.” – rispondo rimanendo vaga. Magari loro non l’hanno ancora visto e posso averli dalla mia parte ancora per un po’..
“Quello in cui siete davanti l’entrata del parco??” – chiede Niall.
“Possibile che l’abbiano già visto tutti?! Uff”
“Mi sembra ovvio che loabbia visto Harry. È stato su twitter per tutto il tempo!!” – risponde Monica con un velo di acidità nella voce.
“Dove siete stati??” – chiedo
“Nella piscina dell’hotel a rilassarci. Niall era su twitter e, quando ha visto il vostro video che aveva pubblicato una fan lo ha visto e poi lo ha fatto vedere anche a me.” – risponde Monica, poi aggiunge – “Raggiungiamo gli altri?”
“Se proprio dobbiamo…” – dico. Harry si alza e mi tende una mano. Un invito ad alzarmi. E se io volessi rimanere qui per tutta la vita?! Chissà adesso le fan quante me ne staranno dicendo. Ho quasi paura ad entrare su facebook o twitter e scoprirlo. Afferro la mano di Harry e mi lascio trascinare svogliatamente dagli altri sperando con tutta me stessa che Louis e Perrie ci lascino in pace. Arrivati dove eravamo prima El e Perrie salutano frettolosamente Monica e poi mi saltano letteralmente addosso, facendo quasi cadere, dicendo quanto fossimo dolci io e Harry e quanto fosse tenera la sua gelosia. “Perfetto – penso – c’è anche l’audio”
“Mi state facendo venir voglia di vomitare arcobaleni, sapete?” – esclama Perrie che mi rivolge un sorriso sornione in risposta al mio rossore. Penso che posso fare concorrenza ad un semaforo per quanto sono rossa in viso. “Andiamo a mangiare? – cerco di deviare il discorso sul cibo, magari mi danno retta- mi sta davvero venendo fame..”
Dopo una risata generale ci avviamo verso il nostro tavolo. Durante il tragitto Louis mi viene vicino tutto sorridente mi da un bacio sulla guancia e mi avvolge tra le sue braccia in un calorosissimo abbraccio pandoso. Quando si stacca continua a sorridermi, da una pacca affettuosa sulla spalla di Harry e poi torna da Eleonor. Io ed Harry ci guardiamo un po’ straniti dal fatto che non ci abbia presi in giro. Poi ci sorridiamo e mano nella mano ci avviamo verso il tavolo.
Dopo il pranzo andiamo tutti nelle nostre stanze a finire di preparare le valigie e riposarci un po’. Ci diamo appuntamento nella hall dell’hotel un paio d’ore più tardi.
Sola con Monica in stanza mi sento un po’ a disagio. Non so se chiederle o meno di lei e Niall. alla fine decido di evitare di fare domande. Mi dirà tutto lei alla fine. Sicuramente si sfogherà sul volo del ritorno quando saremo solo io e lei.
“Ila vado a farmi una doccia veloce, torno subito. Tu parti così?” – la voce di Monica mi distrae dai miei pensieri. “Non lo so. Penso che alla fine metterò dei jeans, o comunque qualcosa di più comodo per viaggiare.”
Mentre è sotto la doccia io mi cambio. Alla fine metto un jeans con una canotta, alla giacca che avevo messo da parte per la sera ci aggiungo anche una sciarpa – ho sempre freddo in aereo – e lo metto in borsa. Poi metto i vestiti che mi sono tolta in valigia. Poi, dato che Monica non è ancora uscita dal bagno, mi metto a leggere sul letto. Sono talmente presa dalla lettura che non mi accorgo che Monica mi stava parlando. “Allora? Che ne pensi? Sto bene? Ila?” “Scusa Moni, ero distratta. Non stavo ascoltando” – dico leggermente imbarazzata.
“Si, me ne sono accorta. Haha. Ti ho chiesto se sto bene vestita in questo modo.”
“Tesoro sai che secondo me stai bene anche con una busta della spazzatura addosso. Perché me lo chiedi??”
“Non lo so.. Non mi convince molto.” – la guardo stranita e lei aggiunge “Ok. È vero, non me ne frega molto di come sono vestita. È che sono nervosa!!”
“Perché?”
“Perché stiamo per tornare in Italia!! Sai cosa vuol dire questo Ilaria?” – mi chiede alzando la voce.
“Si che lo so Moni. ma tu cerca di non pensarci adesso. Goditi il momento. Avremo tutto il tempo per pensarci in aero domattina.” – le rispondo in modo pacato.
“E tu ci riesci?!”
“Non lo so. So solo che non voglio avere il muso già da ora. E non ho alcuna intenzione di salutarli tra le lacrime. Sto facendo del mio meglio per riuscirci Monica. E mi sta riuscendo decentemente, anche se non è per niente facile. Provaci anche tu.”
“Non ci riesco. Non sono forte come te.”
“Sai.. Una volta un tizio ha detto, testuali parole <> e io sono pienamente d’accordo con questa persona. Vivi al momento. Adesso sei ancora con loro. Goditi questi attimi, non perdere tempo a piangere adesso. Domani mattina quando prendermo l’aero per Roma potrai piangere tutte le lacrime che vuoi. Ma ora sorridi e pensa solo ad essere felice ADESSO!!!
“Non puoi citare Tommo però. È scorretto. E lo sai.”
“è la verità. E poi adesso stai sorridendo. Provaci.”
“D’accordo!” – mi viene vicino e ci abbracciamo per qualche minuto. Poi inizia a mettere le cose rimaste nella valigia.
Qualche minuto più tardi Harry e Niall ci vengono ad avvisare che dobbiamo liberare la stanza al più presto. Quindi portiamo tutte le valigie giù in reception e un facchino le carica sulle macchine che poi ci trasporteranno all’aeroporto. Paul ci dice cha abbiamo tempo fino alle 23.00 di fare quello che vogliamo. Ci diamo appuntamento davanti l’entrata dell’hotel e poi ci allontaniamo verso la città tutti insieme per l’ultima volta.
 
 
 
 
 



My space
Ciao a tutti!! I’m back! Come ho già detto purtroppo non potrò aggiornare molto spesso, ma cercherò di fare del mio meglio. Come al solito vi invito calorosamente a recensire!! Vi prego, ho davvero bisogno di sapere cosa ne pensate della mia storia!! a questo proposito ringrazio @shelovesireland che mi recensisce sempre!! Sei l’amore, sappilo!!
Bene, detto questo vi saluto e vi lascio il mio account twitter nel caso vi venisse voglia di contattarmi o seguirmi (ricambio tutti i follow :D ) @_Magically_Me_
Baci  e alla prossima!! xoxo

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Dopo esserci fatti una bella passeggiata sul lungo mare ed aver preso  qualcosa da mangiare, ritorniamo davanti l’hotel dove avevamo appuntamento con le guardie del corpo dei ragazzi che ci avrebbero scortato fino all’aeroporto.


**


Una volta in aeroporto l’umore diventava sempre più tetro. Monica era sull’orlo di un pianto che sarebbe durato secoli e io facevo di tutto per ricacciare indietro queste stupide lacrime che minacciavano di uscire da un momento all’altro dai miei occhi. Mi tenevo stretta ad Harry come se fossi una cozza attaccata al suo scoglio preferito. A momenti non gli lasciavo la mano nemmeno per i controlli al metal detector. Una volta passati i controlli, due hostess ci accompagnano nella sala relax riservata al nostro volo nell’attesa che facessero tutti i controlli di routine. Nel frattempo io mi guardavo intorno, non avevo mai visto l’aeroporto senza tutta quella gente che si aggira da una parte all’altra, da quelli che corrono come se ne valesse della propria vita a quelli che invece procedono lentamente nonostante gli sia stato appena annullato il volo.
Nella sala ci viene offerto da bere e da mangiare ma stranamente nessuno prende niente. Mi siedo in braccio ad Harry (o meglio, mi costringe a sedermi su di lui, nonostante io sia dell’idea che gli farei andare in cancrena le gambe dato il mio peso non piuma, ma questi sono dettagli) e mi guardo intorno. Quello che vedo sono otto facce tristi. Sembra che dobbiamo andare al patibolo. È vero, a breve dovremo partire, ma non esiste che li saluto con queste facce tetre. Mi piacerebbe salutarli con il sorriso sulle labbra. Devo provare a risollevare il morale. “Chissà se Harry soffre il solletico??” – penso. Mi giro verso di lui e faccio per abbracciarlo, solo che, invece di avvolgere le braccia attorno i suoi fianchi, inizio a fargli il solletico. La sua risata arriva immediata e io non posso non ridere che lui che cerca di allontanarmi per farmi smettere quella tortura, prova addirittura a farmi il solletico di rimando, non sapendo che io in realtà non lo soffro. Lancio uno sguardo di intesa a Monica e lei subito inizia a fare il solletico a Niall. nel frattempo Louis cerca di sottrarre il suo adorato Harreh dalle mie grinfie tirandomi cuscinate mentre El e Perrie combattono contro Zayn e Liam. In pochissimo tempo riusciamo a distrarci e a non pensare che tra poche ore dovremmo inevitabilmente separarci. Dopo qualche minuto passato a ridere ci rimettiamo tutti ai nostri posto sfiniti. Io mi accascio sul petto di Harry cercando di riprendere fiato. Cerco il suo sguardo e gli sorrido, dopo di che gli do un sonoro bacio sulle labbra. Lui mi regala uno di quei sorrisi che ti fanno sciogliere e io gli sorrido di rimando. Qualche istante dopo le stesse hostess che ci hanno portato qui, ci conducono alle macchine che ci porteranno all’aereo privato dei ragazzi.
Saliti in aereo ci sistemiamo tutti ai nostri posti. Io vicino ad Harry, insiste a voler stare lui vicino al finestrino. Ci scambiamo qualche chiacchiera prima del decollo ma, una volta decollati ci addormentiamo tutti chi prima, chi dopo. Come al solito sono l’unica ancora sveglia. Harry si è addormentato ancora prima che l’aereo completasse il decollo. Non ha neanche la coperta addosso, eppure dovrebbe sapere che in alta quota fa freddo. Prendo una delle coperte che ci ha dato l’hostess quando siamo saliti e lo copro, poi prendo la mia, faccio altrettanto e mi faccio piccola piccola per scavarmi un posticino vicino ad Harry. Quando sono lì lì per addormentarmi lo sento muoversi e passa un braccio intorno alle mie spalle per poggiarmelo sul fianco e stringermi di più a sé. Mi lascia un bacio tra i capelli e torna a dormire.
Passiamo tutta la notte così, abbracciati stretti l’uno all’altro, consapevoli che saranno gli ultimi momenti che avremo per chissà quanto tempo.
 
 
**
 
 
La mattina successiva veniamo svegliati dall’hostess che ci invita a fare colazione e ci comunica che siamo arrivati a metà del volo. Svogliatamente mi separo dall’abbraccio di Harry e mi alzo per andare in bagno a sciacquarmi un po’ il viso con l’acqua fredda nella speranza di riuscire a svegliarmi più in fretta. Sono ancora stanca da ieri, dopotutto siamo stati tutto il giorno fuori, e poi volare mi stanca tantissimo nonostante passi tutto il tempo del volo a dormire. Quando esco dal bagno la prima cosa che noto è l’odore del caffè che si espande nell’aria. Che buon odore. Seguendo la scia del caffè mi ritrovo davanti un tavolo apparecchiato di tutte cose molto invitanti. Prendo una tazza e la riempio di caffè, poi torno al mio posto e trovo Harry che mi guarda divertito. “Com’è bello vedere che il caffè è più importante del tuo bellissimo ragazzo che sta qui ad aspettare che tu ti ricorda di lui e gli dia un buongiorno come si deve” – dice in modo sarcastico mettendo su un broncio dolcissimo. “Mi dispiace Harry, ma il caffè di prima mattina ha la precedenza su tutto” – gli sorrido ma ancora non gli do il buongiorno che spera di ottenere. Continuo a sorseggiare il mio caffè mentre guardo fuori dal finestrino e rimango incantata dalle nuvole così bianche e soffici, almeno all’apparenza. Sento Harry borbottare qualcosa infastidito e poi lo girarsi verso il finestrino. Mi scappa una risatina e lui sentendola mi guarda “incazzato”. Lentamente mi chino su di lui, con la mano libera dalla tazza avvicino il suo viso al mio donandogli un bacio e sussurrandogli a fior di labbra un semplice buongiorno. Sorride sulle mie labbra e mi tira a sé, riesco a poggiare la tazza da qualche parte prima di essere trascinata in un lungo bacio al sapore di caffè, finchè Louis ci interrompe facendoci tornare di colpo alla realtà “Dovreste fare certe cose in una camera, su un letto. O perlomeno quando stiamo dormendo. È da maleducati farlo in pubblico.” Mi stacco velocemente dal mio ragazzo tutta rossa dall’imbarazzo, mi ritrovo a cavalcioni su di lui, che ha ancora le mani sotto la mia maglia mentre io sicuramente  stavo stringendo i suoi ricci tra le mie. “Ma quando ci siamo finiti in questa situazione?”- sussurro più rivolta a me stessa che ad Harry, ma lui mi sente e scoppia a ridere. Io, ancora più in imbarazzo di prima per la bella figura appena fatta, mi alzo “non è colpa mia. Ero solo concentrata sulle tue labbra e sul bacio in generale per poter anche solo lontanamente rendermi conto di quello che stava succedendo” ammetto in mia difesa e lui ride ancora più forte. Sbuffo infastidita e vado al tavolo dove prima avevo visto tutte quelle cose buone e mi metto a far colazione con gli altri. “Buongiorno a tutti ragazzi. E scusate.” Affermo una volta seduta. “Tranquilla, non si scandalizza nessuno. Al massimo vi avremmo fatto un video per poi pubblicarlo su youporn” scherza Louis ammiccando verso di me. Alzo gli occhi al cielo senza rispondergli e prendo l’ultimo cornetto alla nutella rimasto e non appena lo mordo “No! Quello era mio!! La mattina faccio sempre colazione con un cornetto alla nutella.” Dice Harry con una vocina molto irritante. Sembra un bambino viziato. “Beh, mi dispiace ma stavolta dovrai rinunciarci, così impari a ridere di me” – dico e, come a sottolineare quello che ho appena detto, do un altro morso al cornetto. Harry mi guarda sconcertato, come se fosse convinto che non avrei mai potuto fare una cosa del genere e, arresosi, si accascia svogliatamente sulla sedia vuota accanto alla mia. Mi volto verso di lui. Ha messo il broncio. Lo stronzo sa che non gli resisto quando lo fa. “Ok. Hai vinto. Te ne concedo metà”. Harry alza la testa di scatto e mi sorride raggiante mettendo in evidenza quelle fossette che lo fanno sembrare tanto innocente. Do l’ultimo morso al cornetto e poi lo poggio sul piattino ancora vuoto del mio ragazzo.   Mi guada curioso e dopo un secondo sento la sua lingua accarezzare il mio labbro superiore. Rimango pietrificata e lo guardo ad occhi spalancati, sorpresa da quel gesto. “Avevi un po’ di zucchero sul labbro” spiega, ed io, imbarazzata fino al midollo, abbasso lo sguardo sorridendo timidamente tra me e me.
Dopo la colazione passiamo il resto del tempo tutti insieme a cazzeggio re e a sparare stronzate a più non posso. Quando manca ormai solo un'oretta alla fine del volo Harry mi si avvicina "Possiamo parlare un secondo?" - mi sussurra all'orecchio per non farsi sentire dagli altri. In risposta io gli sorrido e annuisco. Mi alzo e ci andiamo a sedere ai nostri posti abbastanza distanti dagli altri per non farci sentire. Vedo Harry che si passa continuamente le mani tra i capelli, e lo fa solo quando è nervoso o tremendamente a disagio. Questo non è assolutamente un buon segno. Io aspetto paziente che prenda parola, mi sta mettendo ansia questo silenzio però non voglio mettergli ulteriore pressione. Dopo quelle che sembrano ore finalmente si decide a parlare "Potrò salutarti con un sorriso?". Lo guardo sorpresa mentre lui abbassa lo sguardo e si tortura le mani. Sorridendo poso una mano sulle sue, alza lo sguardo e lo incatena al mio. Mi guarda intensamente pregandomi con lo sguardo di dire qualcosa. Non lo faccio aspettare molto. "Ricordi cosa ho detto al Griffith qualche giorno fa?" - lo vedo annuire col capo - "Mi sono aperta con te principalmente per una ragione, piuttosto stupida aggiungerei. - lo vedo guardarmi confuso, gli sorrido e poi continuo a parlare - Non ho mai confessato i miei sentimenti a nessuno Harry, se l'ho fatto con te è perché ho pensato che meritavamo una possibilità e non intendo sprecarla". Gli sorrido continuando a guardarlo meglio occhi. Lui ricambia lo sguardo con la stessa intensità, solo che adesso il verde dei suoi occhi è più umido del solito. Ha gli occhi lucidi. Mi abbraccia di slancio e mi stringe con forza a sé. Ricambio più che volentieri la stretta godendomi le sue braccia attorno al mio corpo. Mi fa sedere sulle sue gambe, mi da un bacio dolcissimo e mi stringe contro il suo petto. Alzo lo sguardo fino ad incontrarlo col suo. "Credevi che volessi lasciarti?" "L'ho pensato, lo ammetto. Credevo che non volessi affrontare una relazione con una 'star' sempre in giro per il mondo, quindi ho deciso di prepararmi psicologicamente ad un eventuale addio". Sentendo queste parole non riesco a non farmi sfuggire una risata. "Okay, ammetto che all'inizio ci avevo pensato anche io a lasciarti. Non mi entusiasmano molto le relazioni a distanza. Ma penso di poter fare un'eccezione".
"Perché? Cosa ti spinge a farlo?"
"Perché, come ho detto prima, meritiamo una possibilità. E vederti con gli occhi lucidi qualche minuto fa mi ha dato la conferma che non sto sbagliando."
"Non sarà facile"
"Lo so. Ma non sarà nemmeno impossibile"
"Non ci vedremo spesso"
"Potremmo vederci ogni giorno su skype e appena uno dei due avrà dei giorni liberi potrà raggiungere l'altro"
"Non capiterà molto spesso"
Alzo gli occhi al cielo. "Ce li faremo bastare. E poi, saranno giornate memorabili!"
A quest'affermazione sorride raggiante, ma torna subito serio. "E le fan?" Sbuffo infastidita da tutta questa insicurezza. "Le fan se ne faranno una ragione. E potranno minacciarmi di morte tutte le volte che vogliono ma non mi passerà mai per la mente di lasciarti, almeno finche tu mi vorrai con te".
Torna a sorridere. Finalmente l'ho convinto. È incredibile come a volte possa essere così insicuro. Ci scambiamo un bacio veloce e torniamo dagli altri.
Qualche minuto più tardi l'hostess ci viene ad informare che ci stiamo preparando per l'atterraggio e ci invita a tornare tutti ai nostri posti e allacciare le cinture di sicurezza. Torniamo tutti ai nostri posti in silenzio. L'umore è sceso drasticamente, ma questa volta non posso fare niente per risollevarlo. Mi limito a chiudere gli occhi e a sospirare affrante stringendo possessivamente la mano del mio ragazzo.
 
 
**
 
 
Una volta scesi dall'aereo, Paul e le altre guardie del corpo vanno a ritirare i bagagli dei ragazzi mentre gli lasciano il tempo di salutarci.
È arrivato il momento. Monica è già in lacrime. Io cerco in tutti i modi di resistere ancora un po'. Odio salutare qualcuno tra le lacrime. Mi avvicino a Perrie e Eleonora, le saluto con un abbraccio stritolante e un bacio sulla guancia. Stessa cosa con i ragazzi. Tutto sempre continuando a sorridere. Mi sembra di essere la persona più fredda del mondo, ma la verità è che sono abituata a questo genere di saluti. Mia zie e i miei cugini partono ogni anno dopo aver trascorso le vacanze da noi e ho la possibilità di vederli solo dopo mesi, quindi ho smesso di piangere in queste situazioni. Quando però mi ritrovo davanti un Harry con gli occhi lucidi mi rabbuio. Lo abbraccio di slancio, lui ricambia la stretta immediatamente. Quando ci separiamo ha ancora gli occhi lucidi e il suo sguardo triste si riflette nel mio. Sta cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime. "Harry non ci stiamo dicendo addio. Ti prego, non piangere. Avevi detto che volevi salutarmi col sorriso. Fammi vedere quelle fossette che ti si formano sulle guance ogni volta che sorridi, altrimenti non me ne andrò soddisfatta". Continua a guardarmi rivolgendomi il più tirato dei sorrisi. Inarco le sopracciglia. "Non ci siamo capiti. Ti ho appena detto che voglio uno dei tuoi sorrisi con tanto di fossette non quel coso che stai facendo adesso. Non riesco nemmeno a definire cosa sia. Di certo non è un sorriso." Assumo la classica posa imbronciata con le braccia incrociate sotto al seno e lo sguardo imbronciato, ci manca poco che batto i piedi per terra come una bambina capricciosa che non è stata accontentata dai genitori. Harry mi tira a sé e mi da uno di quei baci che sono in grado di farti dimenticare persino chi sei. Mi tremano addirittura le gambe. Lo sento sorridere nel bacio quando mi sostiene avvolgendomi i fianchi con le sua braccia. Evidentemente si è reso conto dell'effetto che mi fa. Quando ci stacchiamo posso finalmente vedere il sorriso che tanto bramavo, con tanto di fossette. "Oh, finalmente. Così va molto meglio." gli sorrido. "Adesso però devo proprio andare. Il terminal è dall'altra parte dell'aeroporto."
"Va bene". Mi scrocchia un ultimo bacio sulle labbra e mi lascia andare.
Raggiungo Monica, è n fiume in piena. Le prendo la mano, rivolgo un saluto veloce a tutti e ci incamminiamo verso il terminal portandoci dietro i trolley e stringendo convulsamente la mano della mia migliore amica nella speranza di riuscire a confortarla almeno un po'.
 
 
 


* My space *
Hola genteee!! Ho appena finito di scrivere il capitolo.. Spero vi piaccia. Come al solito vi invito a lasciare delle recensioni, per avere un vostro parere, per sapere se la storia vi piace così com’è oppure devo modificare qualcosa, per sapere se la storia vi fa semplicemente schifo e devo eliminarla. Insomma, ditemi qualcosa vi prego.
Ringrazio tantissimo @shelovesireland e @ _xheystyles che hanno recensito questo capitolo.
Bene, detto questo vado a cena. Alla prossima!!
With love,
Ila <3 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Pov. Monica 

Con Ilaria che mi teneva per mano ci siamo allontanate dai ragazzi. Ero in un fiume di lacrime, mi stavo sfogando di tutto quello che mi affliggeva da ormai tre settimane. E la cosa peggiore era che tenevo tutto questo nascosto alla mia migliore amica. Quella persona fantastica che, nonostante il mio silenzio, mi sta tenendo la mani per darmi un po’ di conforto, per farmi capire che lei è qui con me. Quella ragazza che è riuscita a realizzare il mio sogno, che ha fatto in modo che potessi incontrare i miei idoli. Quella ragazza che, una volta a Roma e scesi da quel maledetto aereo non vedrò per chissà quanto tempo. Quella ragazza che forse non mi rivolgerà più la parola una volte che le dirò tutto. Si, perché il segreto che nascondo non è una cosa da niente. E io sono una stupida, perché per paura che mi giudicasse, ho nascosto tutto alla persona più importante della mia vita. O meglio, ho detto tutto a Niall e Harry e non alla mia migliore amica. E lei mi odierà per questo. Mi faccio pena.
In tutto questo non mi ero nemmeno accorta che eravamo arrivate al gate e che le persone stavano già salendo sull’aereo. Dopo uno strattone da parte di Ilaria mi risveglio dal mio stato di trans e, mostrando un sorriso falsissimo, mostro il mio biglietto all’hostess che ci fa passare augurandoci buon viaggio. Ma buon viaggio sta minchia!! Con la coda dell’occhio vedo che Ilaria mi rivolge spesso degli sguardi preoccupati, ma non fa domande. Ed è anche per questo che le amo con tutta me stessa. Sa che c’è qualcosa che mi assilla ma non fa domande perché è perfettamente consapevole del fatto che quando sarò pronta le rivelerò tutto. La sento sospirare pesantemente e mi sento ancora più uno schifo. I sensi di colpa iniziano a divorarmi. Altre lacrime continuano a scendere dai miei occhi ormai stanchi. Non credevo avessi ancora a disposizione altre lacrime, pensavo di averle finite tutte nelle ultime due ore. Nello stesso istante in cui mi lascio sfuggire un singhiozzo sento due braccia che mi avvolgono in una stretta così confortante. Una stretta che ti fa sentire a casa. Si, perché gli abbracci di Ilaria sono speciali. Ilaria è speciale. Con un semplice abbraccio riesce a comunicarti tutto quello che c’è da dire, senza pronunciare quelle parole dette e ridette, quelle che in realtà non ti fanno sentire mai meglio. In questi momenti solo un abbraccio può farti stare meglio.
La sento sciogliere l’abbraccio e sollevo lo sguardo incontrando il suo. Mi sorride teneramente e mi indica con un cenno l’autobus che ci porterà all’aereo. Le afferro una mano stringendogliela fortissimo e, insieme, saliamo sulla’autobus.

Una volta in aereo mi fiondo al mio posto e mi ci accascio su pesantemente senza nemmeno preoccuparmi di dare una mano ad Ilaria con i bagagli da mettere nelle cappelliere. La ignoro bellamente mentre sono lì nel mio posto vicino al finestrino con lo sguardo perso verso l’esterno. La sento sbuffare, forse per lo sforzo di sollevare i trolley, e subito dopo vedo con la coda dell’occhio che si è seduta accanto a me. Io continuo a guardare fuori dal finestrino piangendo silenziosamente anche quando le hostess fanno la solita dimostrazione per la sicurezza, sia quando decolliamo. Per tutto questo tempo Ilaria sta semplicemente zitta per i fatti suoi. Mi giro un secondo e vedo che accanto a noi non c’è nessuno, ma appena sto per incrociare il suo sguardo rivolgo nuovamente la mia attenzione al paesaggio fuori dal finestrino.
Qualche minuto dopo, probabilmente stufa del mio silenzio, Ilaria afferra le mie mani con le sue e mi costringe a voltarmi verso di lei. Vedendo il suo sguardo triste mi sento ancora peggio. È triste per colpa mia.
« Moni, ti prego parlami. È da stamattina che piangi senza sosta e mi stai uccidendo. Dimmi cos’è successo ti prego. E non dirmi che è per Niall o per i ragazzi perché non ci credo nemmeno un po’. So che ti sei confidata con lui ed Harry, apriti anche con me, magari posso esserti d’aiuto. Non tenerti tutto dentro. Sai perfettamente che puoi parlarmi di ogni cosa. Quindi adesso, per favore, asciuga i tuoi begl’occhi, prendi un respiro profondo e parlami. Ti prego. Mi distrugge vederti in questo stato.>>
senza pensarci un secondo di più mi fiondo tra le sue braccia e continuo a piangere come se non ci fosse un domani. Come ho fatto solo a pensare che lei potesse giudicarmi?! Mentre piango dico qualcosa di incomprensibile anche alle mie orecchie. Ilaria mi separa da lei lo stretto necessario per guardarmi negli occhi.
« Cos’hai detto, tesoro?>>
Mi asciugo le lacrime e comincio a parlare. Adesso o mai più.
« Ricordi quella festa a cui sono andata più o meno un mese fa?? >>
Annuisce.
« Ci sono andata con Giovanni, ricordi? Quel tizio che mi aveva chiesto di uscire, moro, con gli occhi azzurri, carino, simpatico. >>
Annuisce ancora leggermente confusa.
« Bene. A quella festa ho bevuto un po’ più del solito. Ma mi sono divertita. Ho ballato e bevuto insieme a Giovanni per tutta le sera. Stavo benissimo con lui. Ero serena. E felice. >> Faccio una pausa mentre guardo la mia migliore amica negli occhi in cui vedo farsi spazio, al posto della confusione, consapevolezza. « E poi? Cos’è successo?? >>
« E poi, beh.. Ci siamo baciati, e sai com’è, un bacio tira l’altro e ci siamo diretti in camera da letto. > continuo il mio racconto con un sorriso amaro che aleggia sulle mie labbra. Ci guardiamo intensamente negli occhi. I miei si appannano ancora una volta a causa delle lacrime. « Dimmi che non è sparito dalla circolazione sennò lo cerco ovunque sia e gli stacco le palle!! >>
« No. Ci siamo visti altre volte. Ma non è questo il punto Ila. Non è per questo che piango. – prendo un lungo respiro – Quella notte non abbiamo usato le precauzioni >> rivelo abbassando lo sguardo.
« Oh cazzo!! >>
« Già – tiro su col naso – Sono incinta Ila.>> Detto questo scoppio di nuovo in lacrime.
« Shh.. Non piangere tesoro. Ne sei assolutamente certa? Hai fatto il test? >>
« Si. La settimana prima che partissimo doveva venirmi il ciclo, e sai che a me è più puntuale di un orologio svizzero, ma non mi è arrivato. Mi sono subito allarmata. E poi sapevo di aver fatto sesso senza precauzioni. Così ho comprato il test e l’ho fatto il giorno prima di partire. Era positivo. >>
« Oh, piccola mia vieni qui..>> le sue braccia mi avvolgono ancora una volta. « Ti sei più sentita con Giovanni? >>
« Si. In queste due settimane ci siamo sentiti spesso. Ma non gli ho detto niente. Non avrei mai potuto dirglielo per sms, non credi? >>
« Giusto. – Fa una brave pausa – e Niall che ruolo ha in tutta questa storia?
« Sai quanto ci siamo avvicinati, no? Beh, è stato il mio confidente in queste due settimane insieme ad Harry, quando non ti stava appiccicato come una cozza! Tra l’altro. Scusami se non ti ho detto niente prima, ma non volevo assolutamente rovinarti la vacanza. Te la meritavi e io non volevo assillarti con i miei problemi!! >>
« Ti sto odiando in questo momento lo sai? – dice in modo scherzoso stringendomi ancora più stretta a sé – sai bene che farei di tutto per te. E sai che non mi avresti mai rovinato la vacanza. >>
Quanto è bello stare tra le sue braccia. È così confortante.
Veniamo interrotte dall’hostess che ci invita gentilmente ad allacciare le cinture di sicurezza per via di una leggera turbolenza.
« Ok. Fine momento dolce. >> scherza Ilaria rimettendosi seduta composta. « Senti Moni, - continua subito dopo con un tono incerto – non vorrei metterti ulteriore pressione, ma.. ehm.. quando hai intenzione di dirlo ai tuoi? >>
« Appena torniamo lo dico sia ai miei che a Giovanni. Loro sanno che stiamo insieme, quindi da una parte è meglio così. >>
« Ok. Ma tu che intenzioni hai? Nel senso –
non la lascio nemmeno finire, so già cosa vuole sapere. Ci ho pensato tantissimo in questi giorni. « Non lo so. Da una parte vorrei semplicemente abortire. Cazzo ho solo 16 anni!! Però questo è mio figlio. C’è una creatura che sta crescendo dentro di me da più o meno tre settimane. Non so se ce la farei ad ucciderlo. Tu cosa faresti? >>
« Io non abortirei nemmeno per tutto l’oro del mondo! Sai bene anche tu quanto io ami i bambini. Però è anche vero che un bambino ti cambia totalmente la vita. Non so proprio cosa dirti, Moni, mi dispiace. Posso solo dirti di seguire il tuo cuore. Parlane con Giovanni, dopotutto il figlio è anche suo non puoi decidere tutto da sola. E parlane con i tuoi, ovviamente. Vedrai, all’inizio te ne diranno di tutti i colori, ma poi sono sicura che ti sosterranno. E nel caso questo non avvenga sai perfettamente che nella mia camera c’è un letto in più. >> conclude strizzandomi l’occhio. È incredibile come riesca a strapparmi un sorriso anche in situazioni del genere.
«Spero proprio che non ce ne sia bisogno. >
« Lo spero anch’io. Ah! Ma quanti anni ha sto Giovanni? Non me lo hai ancora detto! >>
«19>>
« è del tuo liceo? >
« Si, è all’ultimo anno. È stato bocciato in primo perché a causa di un incidente ha perso l’anno. > continuiamo a parlare di me e Giovanni per il resto del viaggio.

Quando arriviamo a Roma mi inizia a salire l’ansia. Per prima cosa appena accendo il cellulare mando un sms al mio ragazzo : “dobbiamo parlare. È importante.” Le quattro parole peggiori che un sms possa contenere. Una volta fuori dall’aereo ci rechiamo a ritirare le nostre valigie, che guarda caso sono uscite per prime. Avrei tanto voluto che fossero le ultime almeno mi sarei potuta calmare almeno un pochino. Uff.
Arrivate all’uscita scorgiamo le nostre famiglie che parlano allegramente tra loro. Sono felice che vadano d’accordo proprio come le loro figliole. Vedo Ilaria che si dirige in tutta fretta verso i suoi genitori che saluta calorosamente. Io nel frattempo vado verso i miei, ma mi blocco dopo solo due passi. Non può essere. Non può essere qui. Oddio. Mi sto per sentire male. Scuoto la testa come per riprendermi e mi avvio a passi incerti verso la mia famiglia. Mio padre mi viene subito incontro tutto sorridente e mi abbraccia felice di riavere la sua bambina tra le braccia. Saluto anche mia madre con un abbraccio. Poi mi volto e mi perdo nei lineamenti di quel viso stupendo che in queste due settimane mi è mancato tantissimo anche se ho fatto di tutto per non darlo a vedere. Annego nel mare dei suoi occhi. Lui sorridente mi si avvicina e, dopo avermi abbracciato a lungo, mi lascia un dolcissimo bacio sulle labbra. Qualcuno dietro di noi finge dei colpi di tosse. È Ila. mi giro tutta sorridente verso di lei e la trovo con le braccia incrociate sotto al seno, le testa piegata da un lato e un sorrido sulle labbra.
« Tu devi essere Giovanni. Monica mi ha parlato di te. >> gli porge la mano per presentarsi e lui gliela stringe « in carne ed ossa. Piacere.. > «Ilaria. Sono quella che ha rapito Monica per un paio di settimane.>
« Si l’avevo intuito. Si è comportata bene vero? Non è che si è data alla pazza gioia con coso, come si chiama?>
«Liam?>
« Si, lui.. che poi che ci trovi di bello in quello?! Bah. Sono 1000 volte meglio io. Tsk!>
« Ma sta zitto!! E in ogni caso lui ha già la ragazza!!>
Un singhiozzo mi distrae dalla mini-discussione che sto avendo con Giovanni. La voce di Ilaria rotta dal pianto mi sconvolge « Cioè tu stavi con lui?! Sono delusa e ferita Moni. pensavo che tu amassi soltanto me!! >>
È inevitabile. Scoppio a riderle in faccia. « Ah, si?! Ridi pure?? Io ti confesso il mio amore, in lacrime, e tu osi ridere di me?! Come ti permetti? >>
« Hahaha.. scusa Ila. è che per un momento ho creduto davvero che facessi sul serio!! Mi ha preso un colpo quando hai detto che ti avevo ferita e delusa. Stavo per rimanerci secca. > ci scambiamo un luuuungo abbraccio.
« Voi due siete pazze!> ci giriamo in contemporanea verso Giovanni e gli facciamo la linguaccia. « Sappiamo di esserlo ed è per questo che stiamo così bene insieme io e la mia piccolina, vero Moni?? > scoppiamo nuovamente a ridere. Quanto mi mancheranno questi momenti.
«Moni adesso devo andare. I miei mi aspettano. Mi raccomando. Per qualunque cosa chiama.>
« Si. Grazie Ila. ti voglio bene!> faccio per abbracciarla ma lei mi scansa e si rivolge a Giovanni.
« E tu. Vedi di farla piangere anche solo una mezza volta e giuro che ti taglio quel coso che hai in mezzo alle gambe! Sempre che tu ne abbia uno. E fidati che non esiterei a farlo. >
« Grazie per l’avvertimento ma ci ha già pensato suo padre poco fa in macchina. Ho afferrato il concetto.>
« Mio padre?!>
«Si piccola, mentre stavamo venendo mi ha fatto un bel discorsetto..>
«oddio…>
« Tranquilla. È tutto ok. Sono ancora vivo, no?>
«Già.. ciao Ila. ci sentiamo stasera. >
«Ciao amore mio. Ciao Gio. trattamela bene.> mi scrocchia un sonoro bacio sulla guancia e si allontana con la sua famiglia. Io invece stringo la mano del mio ragazzo e insieme ai miei genitori andiamo verso la macchina.
«Moni. Cosa dovevi dirmi di così importante? > eccola. Era arrivata. La domana che speravo non  mi facesse, almeno per ora.
« Ne riparleremo più tardi sul divano di casa mia insieme ai miei genitori.>
« Mi stai facendo preoccupare.>
gli rivolgo un sorriso triste « Promettimi solo che non scapperai.> mi guarda ancora più confuso e preoccupato di prima.
«Non scapperò. Ma tu mi stai seriamente facendo preoccupare!! >
«Moni su che il viaggio è lungo!!> mio padre ci richiama e ci affrettiamo a salire in macchina. Ho più o meno quattro ore per elaborare nella mia mente una sottospecie di discorso. Posso darcela. Coraggio Moni.



*My space*
Ciao pipol.
Non mi uccidete vi prego. So di essere in un enorme ritardo ma in queste settimane sono stata davvero molto occupata con l'università.. Lo sono ancora, ma oggi mi sono imposta di pubblicare il capitolo, e ce l'ho fatta!! Yeeesss!! :)
Spero che vi piaccia! E spero che mi lasciate una recenzione. Ve ne sarei davvero grata!! Sapete che ci tengo un facco a sapere cosa ne pensate della storia.
Ringrazio tutti quelli che finora hanno letto e recensito la storia. #MuchLove!!
Okay, vi lascio. A presto.
Ila <3

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


POV. ILARIA
 
È proprio vero che senti la mancanza di qualcuno soltanto quando questa persona non è più con te. E a me in questo momento mancano fin troppe persone. Mi mancano le ragazze, avevo trovato un’amica in ognuna di loro. Mi mancano Lou, Zayn, Liam, Niall. Ma soprattutto mi mancano la mia migliore amica e lui. Il mio ragazzo. Dopo due settimane spese a stretto contatto mi trovavo a chiedermi come avrei fatto senza vederlo per chissà quanto tempo. In macchina regna il silenzio, nessuno fiata. Io immersa nei miei pensieri e nessuno che mi assilla con le solite domande post-vacanza. Strano. Molto strano. In fondo va bene così, non mi va di parlare molto adesso.
“ Perché piangi? Già ti manca Los Angeles??” la voce di mio padre mi riscuote dai miei pensieri. Non mi ero nemmeno accorta di stare piangendo. Mi asciugo velocemente le lacrime. “Si pa. Più che altro mi manca la compagnia che avevo a LA”
“Va beh, dai. Tanto penso che li rivedrai, no? Vi sarete già organizzati in qualche modo, immagino” – dice mia madre con un sorriso.
“Questo è certo! Anzi potrebbe succedere prima di quanto crediate.”
“Ah si?! E perché?” chiede mio padre curioso.
“Perché adesso uno di quei quattro squinternati, come li chiami tu, è il mio ragazzo..” esclamo tutta felice con un sorrisone ad incorniciarmi il volto.
Per poco mio padre non inchiodava in mezzo la strada per la sorpresa. “Cosa?! E chi sarebbe lo sfortunato?” “Ma come siamo simpatici oggi pa. E comunque non mi sto inventando niente se proprio vuoi saperlo e posso provarlo. Harry è il mio ragazzo, quello che vi ha convinti a farmi partire”
“Scherzi vero?!” dice mia madre con una nota di disgusto nella voce. “No mamma, non sto scherzando. Stiamo insieme da qualche giorno.”
“E tu davvero pensi che possa funzionare?” – quanto acidume in una sola donna –
“Non lo so, ma voglio provarci”
“Tanto tempo un mesetto e vi lascerete. È famoso, figurati se si mette appresso a te!!”
“Beh.. Grazie mille per il supporto mamma, era proprio quello che mi ci voleva in questo momento”
“Poi non venire a piangere da me quando si stuferà di te..”
“Tranquilla, non corri il rischio.”
Detto questo decido di isolarmi, prendo l’ipod e mi perdo nelle voci dei ragazzi. Mi scende qualche lacrima pensando a quanto mamma sia ostile nei miei confronti.. Non riesco davvero a spiegarmene il motivo. E poi mio padre, che interviene nelle discussioni solo per prendermi in giro o per vietarmi qualcosa.. scuoto la testa per scacciare via questi pensieri. Prendo il telefono e mando un sms alle ragazze ringraziando mentalmente quel tizio che ha inventato whattsapp, un giorno qualcuno gli costruirà una statua ne sono più che certa. Do sfogo a tutta la mia dolcezza scrivendo un sms anche a Harry.
<< Miss you, curly <3 >>
Dopodichè, senza nemmeno aspettare una risposta poggio la testa al finestrino e chiudo gli occhi.
 
 
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POV. MONICA
 
Il viaggio in macchina è un susseguirsi di domande da parte dei miei che mi obbligano a raccontare tutto nei minimi dettagli. Io ovviamente sono più che felice di raccontare tutto. Gli parlo di come ho legato subito con tutte le ragazze e di come ho legato in particolar modo con Niall scoprendo in lui un fratello maggiore con cui poter parlare di ogni cosa senza timore. Racconto del concerto e di tutto quello che abbiamo fatto in queste due settimane. Parlo di Ilaria ed Harry e miei sembrano essere d’accordo con la loro decisione di provare a costruire una relazione nonostante la consapevolezza che non sarà per niente facile.
Con la cosa dell’occhio vedo Giovanni preoccupato con la faccia rivolta al finestrino che fa finta di essere interessato ai miei racconti. Smetto di parlare con i miei dicendo che non so cos’altro aggiungere e decido di mandarli un sms chiedendogli se ci fosse qualcosa che non andava. La sua risposta mi lascia completamente spiazzata.
 
<< Forse ho capito di cosa vuoi parlare più tardi. La tua pancia sembra più rotonda del solito.>>
 
A quelle parole sbianco. Come ha fatto ad accorgersene? A me non sembra di essere diversa. Se non sapessi di essere incinta non lo noterei mai.
 
<< Come hai fatto a capirlo?>>
<< Ti ho osservata. E posso essere certo che la tua pancia è più rotonda. Inoltre hai perso peso e quindi ho potuto notarlo più facilmente. Da quando lo sai??>>
<< ho fatto il test il giorno prima che partissi, ma non ho detto niente a nessuno prima di ieri. Lo sa solo Ilaria oltre a te.>>
Preferisco non dirgli che Niall e Harry ne sono già a conoscenza. Si arrabbierebbe solo inutilmente.
<< Perché non me lo hai detto prima?>>
<< Preferivo parlartene di persona.>>
<< Me lo hai comunque detto per sms.>>
<< Tecnicamente io non ti ho detto niente. Hai scoperto tutto da solo. Te lo avrei detto a casa.>>
<< D’accordo. Cos’hai intensione di fare?>>
<< Non lo so. Probabilmente lo terrò. Non penso di essere in grado di stroncare la vita della creatura che sta crescendo in me. Tu cosa ne pensi?>>
<< Di sicuro non scapperò. Ma appoggerò ogni tua scelta. Sia che tu voglia tenerlo, sia che tu voglia abortire, sia che tu voglia darlo in adozione una volta nato. In fondo un figlio ti cambia totalmente la vita.>>
A queste parole non riesco più a trattenere le lacrime e scoppio in un pianto isterico. Giovanni mi avvolge tra le sue braccia e mi stringe a sé. Mia madre si gira preoccupata ad osservarmi.
“ Tesoro, cos’è successo??”
Giovanni risponde al posto mio “ Dovremmo darvi una notizia. In fondo non è niente di male, è una cosa bella. Ma è meglio parlarne una volta tornati a casa.”
Mi aggrappo sempre di più alle sue spalle notando mia madre che si gira davanti preoccupata e papà che stringe la presa sul volante..
 
 
Un’ora e mezza dopo papà parcheggia la macchina nel garage di casa. In silenzio scendiamo tutti dalla macchina e portiamo le valigie dentro casa. Sempre in silenzio andiamo tutti in salotto e i mei genitori si accomodano sul divano mentre Giovanni prende posto ad una sedia intorno al tavolo, io inizio a vagare per la stanza in ansia.
“Avanti, parla Monica. Questa storia sta andando troppo per le lunghe.” Mio padre interrompe il silenzio pronunciando quelle parole in tono aspro. Prendo un respiro profondo cercando di infondermi un po’ di coraggio mentre Giovanni mi stringe saldamente la mano, dopo di che pronuncio quelle parole che non avrei mai pensato di dire così presto e in un clima così ostile.
“Sono incinta…” Giovanni mi stringe convulsamente la mano, la mamma per poco non sviene, mentre papà, furioso come non mai, inizia ad inveire contro lo stronzo figlio di puttana che ha osato toccare la sua bambina. Qualche minuto dopo sembra essersi placato e si lascia cadere sul divano ma poi, forse accorgendosi della presenza di Giovanni, inizia a sbraitargli contro, dicendo che è tutta colpa sua, che non avrebbe mai dovuto permettersi di toccare la sua bambina e che probabilmente mi ha addirittura forzato a farlo, insomma cazzate su cazzate. Quando sento quelle parole però esplodo.. “Papà smettila! Non ti permettere di rivolgerti a lui in questo modo. Quando è successo sono stata consenziente e non ti azzardare a dare la colpa solo a lui perché queste cose si fanno in due e io sono colpevole tanto quanto lui per non aver preso precauzioni!” – pronuncio queste parole alzandomi dalla sedia, dove nel frattempo mi ero seduta aspettando che la sua sfuriata finisse, e puntandogli il dito contro. Non sono mai stata tanto arrabbiata in vita mia, non è giusto che se la prenda con lui. Mia madre è sotto shock e non osa proferire parola, lo sguardo mi si riempie di lacrime. Rivolgo uno sguardo furioso a mio padre, ancora sorpreso per come gli ho risposto. Non ho mai alzato la voce contro i miei genitori. Mi guarda schifato e se ne va sbattendo la porta di casa. Mi accascio sulla sedia in lacrime, probabilmente non mi rivolgerà mai più la parola. L’ho deluso profondamente. Giovanni mi stringe forte a se sussurrandomi parole dolci all’orecchio cercando di farmi calmare. Menomale che ho lui, altrimenti non so come farei. La voce di mia madre rompe il silenzio.
“Quando è successo?” mi chiede con voce rotta dal pianto.
“Esattamente un mese fa, alla festa di Martina. Abbiamo bevuto un drink di troppo e abbiamo finito col fare l’amore senza preservativo.”
“È successo altre volte dopo quella sera? O prima?”
“Quella è stata la nostra prima volta. Ma dopo quella ce ne sono state altre. È stata l’unica volta che non abbiamo usato il preservativo. Doveva venirmi il ciclo due settimane prima di partire e quando non mi è arrivato sono andata in farmacia a comprare un test di gravidanza. Non ho avuto il coraggio di farlo fino al giorno prima della partenza. Era positivo.”
Mia madre ricomincia a piangere, mi avvicino a lei e la avvolgo in un caldo abbraccio, che lei ricambia senza la minima esitazione. Ne avevo proprio bisogno.
“Lo hai detto a qualcuno?”
“ Beh, dovevo pur sfogarmi in qualche modo. Non ce la facevo più a tenere tutto dentro, quindi l’ho detto ad Ilaria. E poi, Niall lo ha capito da solo. Quando lo ha scoperto ha detto che spesso la sera mi perdevo nei miei pensieri guardando le stelle e, incnsciamente, poggiavo una mano sulla pancia mentre una lacrima solitaria scorreva silenziosa sulla guancia; qualche secondo dopo me la asciugavo e sorridendo ritornavo dagli altri.”
“È un tipo sveglio questo Niall.”
“Già. Mi ci sono affezionata molto, è il mio fratellone.”
“Non mi avevi detto che anche Niall sapesse.” Dice Giovanni con un tono piuttosto severo. Abbasso lo sguardo, colpevole. “Lo so, scusa. Non sapevo come avresti preso la cosa così ho preferito non dirtelo.”
“Lo sa qualcun altro?”
“Si. Harry. Lo ha scoperto la mattina prima della partenza. Ero andata in camera di Niall, avevamo deciso di passare insieme la mattinata. C’era anche Harry, voleva sapere come avrebbe passato la mattina dato che tutte le coppiette se ne uscivano per i fatti loro e Liam voleva starsene a poltrire nel letto, allora io mi intrometto nel discorso dicendogli che saremmo stati insieme e che probabilmente saremmo andati in piscina. Mentre parlavamo è arrivato il servizio in camera con la colazione e solo sentendo l’odore del cibo mi è salita la nausea. Sono corsa in bagno a vomitare e una volta uscita Harry mi ha stretto in un abbraccio e mi ha sussurrato all’orecchio poi è andato a svegliare Ilaria.
“È  stato molto gentile da parte sua.” Esclama mia madre.
“ Harry è fatto così. Non riesce a non essere gentile con gli altri. – mi avvicino a Giovanni e gli stringo la mano – sai, avevo paura che una volta saputo delle mie condizioni saresti scappato. Invece eccoti qui ad affrontare i miei genitori al mio fianco. Ti amo Gio”
“Anch’io ti amo, Moni. e comunque, davvero mi facevi così stronzo?”
“No, però non avevo idea che l’avresti presa così bene. Mi fai quasi paura per quanto sembri tranquillo.”
“La verità è che ho sempre amato i bambini. Da quando ero piccolo mi sono sempre divertito a fare da baby-sitter ai miei cuginetti e spesso anche alle mie sorelline. Sono felice. Certo, siamo molto giovani, io ho 19 anni e tu 16, ma ce la faremo. Ne sono sicuro.” A quelle parole mi sciolgo in un pianto liberatorio, l’ennesimo, e mi stringo forte a lui.
“Ne deduco che entrambi vogliate tenere il bambino” si intromette mia madre che nel frattempo era stata ad ascoltare la nostra conversazione in silenzio.
“Si, mamma. Non avrei mai il coraggio di ucciderlo. Darò vita a questo bambino e insieme lo cresceremo con tutto l’amore di cui siamo capaci. Sarà difficile con la scuola e tutto il resto ma non importa. Voglio farcela. E spero che, nonostante tutto, tu e papà sarete dalla mia parte.”
“Oh, la mia bambina. Certo che ti aiuteremo, in tutti i modi possibili. Sei pur sempre mia figlia. Non posso voltarti le spalle proprio adesso. E non preoccuparti per tuo padre, dagli del tempo, vedrai che si ricrederà. Dopotutto di credeva ancora in un mondo fatto di unicorni e arcobaleni.”
Ci scambiamo un tenero abbraccio poi lei va a preparare la cena. Giovanni va a casa, vuole dare la notizia ai suoi genitori. Io invece vado in camera mia. Mando un sms ad Ilaria, voglio raccontarle tutto per filo e per segno. Sdraiata sul letto, aspetto la risposta con il cellulare vicino la testa, ma mi addormento subito dopo, troppo stanca per la dura giornata.
 
 
 
*My space*
Hola pipol!! Come va?? Avrei voluto aggiornare qualche giorno fa ma non ho potuto perché non sono stata un secondo a casa, tra pranzi e cose varie. Avete passato un buon Natale?? Spero di si!! Bene, che dire.. vi lascio con questo capitolo, Monica riesce a dire tutto ai suoi genitori e tutto sommato, a parte la sfuriata iniziale del padre, non va poi così male. I genitori di Ilaria invece sono contrari alla sua storia con Harry. Che guastafeste che sono.
Okay la smetto di annoiarvi con le mie chiacchiere. Vi chiedo come al solito di lasciarmi una recensione, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate della mia storia.
Ci vediamo l’anno prossimo!! Buon anno a todos!! <3
Bye!!! 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


POV. ILARIA
 
Mi sveglio una volta arrivati a casa e la prima cosa che faccio appena varco la soglia dell’appartamento è cercare Shin, il mio gatto, e coccolarmelo tutto finchè, stanco di tutte quelle attenzioni, non scappa. Mi era mancato così tanto. Dopo di che vado a salutare mio fratello, poi vado in camera e inizio a sistemare tutte le cose che avevo nella valigia, dividendo come prima cosa quelli puliti da quelli sporchi. Sapevo che se avessi dormito adesso mi sarei scombussolata tutto e non mi sarei mai abituata al fuso orario. Presi il telefono dalla borsa per vedere se Harry mi avesse risposto e trovai i messaggi di risposta delle ragazze che mi dicevano che le mancavo tantissimo. Quanto erano dolci. Pensai a Monica, che mi mancava terribilmente, ma decisi di chiamarla più tardi in quanto in quel momento probabilmente aveva fatto accomodare tutti sul divano per parlare della gravidanza. C’erano anche dei messaggi da parte dei ragazzi che mi chiedevano se fossi arrivata, quello di Louis mi fece sorridere dicendo che Harry da quando ero partita sembrava un morto vivente. Risposi a tutti che ero arrivata sana e salva e che mi mancavano tutti. Poi apro il messaggio di Harry
 
<< Mi manchi anche tu. <3 Posso chiamarti stasera? >>
 
Gli risposi affermativamente dandogli appuntamento verso le 10 su skype e poi continuai a sistemare le valigie.
 
 
Sono le 7. Ho passato tutto il pomeriggio a svuotare la valigia e a sistemare le cose. Appena finito di mettere a posto l’ultima cosa mi sono buttata a quattro spade sul letto, esausta. E ho passato l’ultimo quarto d’ora a fissare il cellulare in attesa che si illuminasse e portasse notizie di Monica. Qualche secondo dopo il telefono squilla. Ma non è Monica, è Claudia, la mia migliore amica. Le avevo scritto un sms dicendole che ero ritornata. Non ci sentivamo da tre settimane. Risposi tutta contenta di sentirla dopo tanto tempo, mi era mancata un casino. Le dissi che avevo tantissime cose da raccontarle e così passai la successiva ora e mezza a parlare con lei per aggiornarla su tutto quello che era successo nelle settimane che non ci eravamo sentite. Non ero abituata a stare tutto quel tempo al telefono, infatti una volta attaccato avevo l’orecchio che pulsava. Una volta attaccato vidi che Monica mi aveva mandato un sms e senza nemmeno leggerlo la chiamai, oggi le mie orecchie non avrebbero avuto riposo. Non ricevendo risposta decisi di leggere il messaggio.
 
<< È andato tutto bene. Appena puoi chiamami che ti racconto meglio. >>
 
<< Questa si che è una bella notizia! Penso che ti sia addormentata però, non hai risposto alla chiamata. xD Ci sentiamo domani ok? Però verso sera, mamma mi ha trovato un lavoretto per questo mese, anche se ancora non so cos’è. Te lo farò sapere. A presto. Buonanotte. xx >>
 
La cena è stata silenziosa. L’unico accenno di conversazione tra me e mia madre, lei che mi diceva che l’indomani sarei dovuta andare in spiaggia per fare da babysitter ad un bambino di quasi 4 anni e io che rispondevo affermativamente. Il mio lavoro praticamente consiste nel giocare con lui sulla spiaggia. Ovviamente ci saranno i suoi genitori che, a detta di mia madre, vorrebbero godersi il sole e il mare in santa pace.
Bene. Quindi da domani in poi dovrò dividere le mie giornate tra lavoro, studio e skype. Hey! Ora che ci penso dovrebbero essere arrivate anche le mie cugine da Milano. E questo significa che dovrò andare da loro a cena ogni sera. Quindi avrò ancora meno tempo per studiare.
E mia cugina è una directioner come me. Che screanzata che sono che non le ho detto niente di me ed Harry. Sicuramente l’avrà letto da qualche parte e mi starà lanciando contro le peggio maledizioni per non averla portata con me a LA. Mi dovrò far perdonare. Però prima e invio un sms per addoccirla.
 
<< Hey Ari! Come stai? Probabilmente già lo sai, ma ho qualcosa da raccontarti. Domani sera, quando verrò a casa tua, pretendo che ti faccia trovare con un barattolo di Nutella in una mano e del pane bianco nell’altra. Ci attende una luuuunga chiacchierata! :P #LoveYou xx >>
 
Mentre aspetto che Harry sia in linea su skype mi preparo per la notte. Appena metto piede fuori dal bagno sento la chiamata di skype provenire dal mio pc, corro in camera, metto le cuffie e rispondo al mio ragazzo. Finalmente posso riascoltare la sua voce. Restiamo a parlare per un sacco di tempo, a raccontarci come sono andate le nostre giornate. Gli parlo del viaggio in aereo con Monica e di quello in macchina con i miei genitori e anche lui, come me, è abbastanza infastidito dall’atteggiamento di mia madre. Poi gli dico di mia cugina che sicuramente mi ucciderà per non essermela portata a LA e allora lui, dato che è a Londra insieme a tutti i ragazzi, mi chiede se è un problema per me far parlare mia cugina con tutti loro. Ovviamente accetto, almeno posso prolungarmi la vita di un’oretta. Quando gli chiedo cosa ha fatto lui tutto il giorno dice che si sono riuniti tutti a casa di Niall a cazzeggiare tra play station e x-box, dato che non avevano di meglio da fare.
Appena chiudo la chiamata, stanca come la morte, mi fiondo nel letto dopo aver impostato la sveglia alle 8 di mattina e mi addormento appena la mia testa tocca il cuscino.
 
 
 
La mattina dopo vengo svegliata da mia madre cinque minuti prima che la sveglia suonasse e mi sveglio sentendomi come se non avessi dormito per niente e fossi stata per più di due giorni sveglia. Il tempo di un caffè, finalmente un caffè come si deve, mettere il costume e preparare la borsa con telo, creme e un panino preparato al volo e sono fuori casa diretta alla fermata dell’autobus. Arrivo al lido alle 9 meno 20, è decisamente troppo presto prendere l’autobus delle otto e venti. Chissà se Monica è sveglia. Quasi quasi la chiamo. Dopo un paio di squilli mi risponde tutta assonnata
“Pronto?”
“Buongiorno Moni. scusa se ti ho svegliata ma avevo urgente bisogno di qualcuno che mi tenesse compagnia per più o meno mezz’ora e mi sei venuta in mente solo tu… infondo devi raccontarmi di ieri, no?”
“Tu sai che ore sono vero?”
“Si..”
“E hai pensato bene di rompere le palle a me.”
“Mi sembra ovvio, cara!!”
“Fantastico!”
“Siamo di buon umore oggi, eh?!”
“Come no.. Scuasa ma in tutto questo tu che ci fai in piedi a quest’ora dopo aver fatto un viaggio lunghissimo e se ti conosco bene sei stata sveglia fino a tardi per parlare con il tuo amoruccio..”
Ridacchiai a quella risposta. Ci aveva azzeccato in pieno. Non era proprio da me stare sveglia a quell’ora del mattino. Se una cosa del genere succedeva era solo per andare al’università presto o perché mi ero svegliata per qualche strano motivo e non riuscivo più ad addormentarmi. Le spiego del lavoro che mia madre mi aveva trovato per il mese di agosto, poi la obbligo a raccontarmi per filo e per segno tutto quello che è successo a casa sua da quando ha iniziato a parlare. Mi dice anche che i genitori di Giovanni hanno preso la notizia benissimo, mancava poco che si mettessero a saltellare dalla gioia, o almeno così le aveva detto il suo ragazzo. Quando le feci notare che era molto strana quella cosa lei mi ha risposto “Lo so. Ma almeno non ho un altro litigio sulla coscienza.” Contenti loro. Dopo qualche altro minuto di chiacchiere inutili vedo scendere dalla macchina che aveva appena parcheggiato una coppia con un bambino tra loro che teneva la mano ad entrambi i genitori, saluto Monica e vado incontro ai tre che stavano venendo nella mia direzione. Dopo aver fatto la loro conoscenza, mi mostrano l’ombrellone e tutti giochi che avevano portato per il bambino.
La mattinata passa in fretta. Luca non è difficile da gestire. Avrà pure quattro anni ma è molto intelligente e soprattutto non è uno di quei bambini che vogliono tutto e subito. Certo, era un po’ viziato essendo l’unico figlio, ma almeno se gli dicevi di no per qualcosa non si metteva a piangere e sbattere i piedi a terra urlando che voleva proprio quel qualcosa.
Il pomeriggio invece non passa altrettanto velocemente. Beh, studiare i disturbi d’ansia e la depressione non è proprio il modo più veloce di passare il tempo in piena estate però sembrava proprio che il tempo si fosse fermato.


Verso sera insieme ai miei vado a casa di mia zia. Dopo i vari saluti e le chiacchiere di rito che si fanno quando non ci si vede da tempo, Gaia e Arianna, le mie cugine, mi prendono in disparte e iniziano a tartassarmi di domande su come io abbia fatto a conoscere i One Direction, sia andata a Los Angeles per un loro concerto e ora addirittura stavo con uno di loro. Dopo un resoconto dettagliato delle due settimane passate mi squilla il telefono. È la suoneria di skype. Devono essere i ragazzi. Guardo Arianna sorridendo e rispondo mettendo il vivavoce.
“Pronto?”
“Hi!”
“We”
“Are”
“One”
“Direction, yeeeee!”
Sento un sorriso da demente formarmisi in volto mentre vedo gli occhi di Arianna allargarsi leggermente per la sorpresa e riempirsi di lacrime dalla felicità. Gaia al suo fianco sorride dolcemente riprendendo tutto.
“Bravi ragazzi l’avete fatta piangere!” me ne esco dopo qualche secondo, essendomi commossa anche io per quel saluto. Dopotutto ero una directioner anche io.
La risata di Zayn risuonava al di là della cornetta.
“No, spiegami Zayn. Io ti ho appena detto che avete fatto piangere mia cugina e tu te la ridi allegramente?! Ma con chi ho a che fare io?” dopo di un po’ continuando a sentire i ragazzi ridacchiare e vedendo che Arianna non usciva dal suo stato di trans decisi di intervenire un’altra volta. “Va beh, facciamo che mentre Arianna si riprende voi mi raccontate la vostra giornata?”
“Non abbiamo fatto granchè in realtà. La mattina siamo stati un po’ agli studi poi nel pomeriggio abbiamo cazzeggiato allegramente a casa mia – la voce di Liam  fece riprendere mia cugina dal suo stato di trans apparente – Invece a te com’è andata? Harry ci ha detto che hai trovato lavoro.”
“Si Liam. Ho un lavoro serio io. Mica come voi che non fate niente dalla mattina alla sera. Comunque si, faccio da babysitter in spiaggia ad un bambino di quattro anni.”
“Aww.. che carino. E a che spiaggia vai?” – chiese Louis tutto curioso.
“A dire la verità è un lido di surfisti” – a quelle parole Gaia si gira a guardarmi curiosa e io le rispondo con un cenno affermativo del capo facendole capire che il lido dove lavoro è lo stesso dove lei qualche anno faceva lezioni di windsurf.
“Cosa?! E quando avevi intenzione di dirmelo, eh?” girai gli occhi al tono geloso di Harry.
“Geloso Styles? E comunque te l’ho detto ora no?”
“Tu mi stai dicendo che starai tutto il mese di agosto in costume davanti a chissà quanti ragazzi che fanno windsurf?”
“Ma quali ragazzi?! La maggior parte sono bambini e gli istruttori sono tutti vecchi, a parte uno che dovrebbe avere l’età di Lou, si chiama Gilberto”
Prima che Harru potesse rispondere fa irruzione la voce di Arianna “Gilberto? Quel Gilberto? – dopo un cenno di assenso da parte mia continua – Non sapevo che facesse l’istruttore di windsurf!”
“Neanche io, anche se avrei dovuto immaginarlo. Passa la sua vita sulla tavola.”
Mentre io aggiornavo le mie cugine su quei piccoli dettagli e parlavamo di quanto fosse diverso il lido rispetto all’ultima volta che ci eravamo andate tutte insieme Harry, dall’altra parte del telefono cercava di attirare la nostra attenzione urlando ogni cinque secondi “chi è Gilberto?”. Fu Arianna a rispondere alla sua domanda.
“È un figo assurdo!! Biondo, con gli occhi verdi, un fisico sa sbavo. È davvero troppo, troppo bello!!”
Mi passo una mano sulla faccia aspettando solo la sfuriata di Harry. Ci mancava solo che Arianna diceva che avevo una cotta per lui fino all’anno scorso e siamo apposto. Lancio uno sguardo gelido a mia cugina che ricambia sorridendo angelicamente. La bastarda si sta vendicando per non averla portata con me a LA. Dovevo aspettarmelo. Continuando a sentire nient’altro che il silenzio dall’altra parte del telefono pensavo che si fosse interrotta la linea, ma mi sbagliavo. Semplicemente Harry non rispondeva e i ragazzi non osavano parlare.
“Harry? Sei ancora lì? – silenzio – Harry?”
“Al momento sta trucidando con lo sguardo il suo telefono.” Risponde allegramente Louis.
“Non è che lo ammazzi se guardi male il telefono eh! – ancora silenzio (se non contiamo la risatina degli altri quattro) – Andiamo Harry! Praticamente a parte il buongiorno appena arrivo non ci rivolgeremo parola. Lui sta sempre in mare e io sto col bimbo! – ancora nessuna risposta, mi stava facendo incazzare – Se non hai intenzione di rispondere attacco, mi stai facendo arrabbiare. – ancora niente – Bene. Io attacco. Ci sentiamo ragazzi, Harry.” Lo saluto in modo freddo giusto per sottolineare quanto mi stia facendo arrabbiare. Possibile che sia davvero così geloso? Di cosa poi? Vallo a capire. Dopo i saluti dei ragazzi faccio per attaccare ma vengo interrotta, e da chi se non Mr. Harry-sono-geloso-senza-un-vero-motivo Styles?!
“No. Aspetta non attaccare. Non arrabbiarti. Sai che sono geloso.”
“Si Harry, lo so. E tu sai quanto danno fastidio a me le tue scenate del cavolo! Che non capisco di cosa tu debba essere geloso. Ho già un ragazzo che è la fine del mondo perché dovrei guardare gli altri?!” ed eccola, la risata più bella del mondo.
“Si hai ragione. Sono un figo, non lo si può negare.”
“Certo Harry, basta che tu ne sia convinto..”
“Mi ritengo offeso..” E adesso è il mio turno di scoppiare a ridere come una scema.
Dopo aver parlato per un’altra ora, adesso tutti più rilassati, veniamo chiamati per la cena quindi attacco e non appena mi alzo dal divano sul quale eravamo sedute vengo travolta dall’abbraccio di Arianna che mi sussurra un “grazie” appena accennato all’orecchio. Ricambio l’abbraccio con altrettanta foga e poi andiamo a mangiare.
 
 
 

* My Space *
Ciao gente! Buon anno a tutti!!!
Ecco un nuovo capitolo. Devo essere sincera. Non mi piace molto, è un capitolo di passaggio giusto per far capire che tutti sono tornati alla propria vita, solo con qualche elemento in più da considerare. Niente di che, ripeto, non mi piace particolarmente. Ma va bene così..
Cosa ne pensate voi? Vi piace? Fatemelo sapere con una recensione se ne avete voglia. Io adesso vado a nanna che s’è fatta na certa!
Buonanotte bella gente!! Baci! xx
(ps. Vi lascio il mio twitter nel caso abbiate voglia di seguirmi: @_Magically_Me_)
 

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


POV. ILARIA
 
Era quasi un mese che non vedevo Harry di persona e temevo di essere vicino all’esaurimento. Mi chiedevo in continuazione come facessero Eleonor e Perrie a stare tanto tempo lontane dai loro ragazzi..
Oggi dovevo dare l’esame di psicobiologia. Il mio primo orale. Dire che l’ansia mi stava divorando era poco. Mi stavo letteralmente cagando sotto dalla paura! Che poi, prima di poter fare l’orare dovevo passare una prova scritta. E questo mi metteva ancora più ansia. Le prove scritte, specialmente quelle a risposta multipla, sono le più imprevedibili! Spero vivamente che il prof non faccia lo stronzo e metta domande impossibili! Mi sto facendo tutte queste seghe mentali mentre sono qui, alle 8.30 del mattino, seduta in aula magna pronta (si fa per dire) per la prova scritta dell’esame.
Finito lo scritto, che grazie al cielo è andato bene, aspetto il mio turno per l’orale. Dopo un’ora di attesa in cui non ho fatto altro che torturare le mie povere unghie finalmente faccio l’orale.
Quando esco dall’aula penso di essere una delle persone più felici al mondo! Il mio primo orale è andato stra bene. Mando un sms a tutto il mondo comunicando la grande notizia, dopo di che mi avvio verso la stazione. Una volta arrivata chiamo mia madre per avvertirla sull’orario di arrivo e ovviamente per dirle dell’esame. Leggo le risposte dei miei amici, che sono tutti felici del mio successo (gli orali sono sempre stati il mio punto debole, vado nel panico e inizio a balbettare dando l’impressione che non so niente quando la maggior parte delle volte è il contrario!) ci rimasi un po’ male quando non vidi nessun sms da Harry, deve essere impegnato.
 
Arrivata a Formia e io stavo morendo di fame dato che non riempivo il mio stomaco dalle 6 di quella mattina. Salita in macchina mi vibra il cellulare, è un sms di Harry.
 
<< Sapevo che l’avresti passato. E quindi ti ho fatto un regalo
(ps. Te lo avrei fatto anche se non fossi passata <3) >>
 
La mia risposta è immediata..
 
<< Regalo?! Davvero?! Grazieee… Ma non dovevi. E quando arriva questo regalo? Sono curiosa di vederlo. Mi manchi <3 >>
 
<< Arriverà presto. Molto presto. <3 >>
 
Uff… Harry e le sue risposte enigmatiche… sto iniziando ad odiarle profondamente. Arrivata a casa mi fiondo in camera per salutare il mio micione che, ogni volta che esco mi aspetta sempre sul letto per farsi fare le coccole al mio ritorno, ma invece di trovarci Shin, c’è Harry che sta comodamente sonnecchiando sul mio letto che ascolta la musica dal mio ipod e ha tra le mani l’orsacchiotto che mi ha regalato Gaia con la sua faccia sopra. Ma proprio quello doveva andare a prendere?! È piuttosto imbarazzante vedere il tuo ragazzo che “coccola” un orsacchiotto con la sua faccia sopra.
“Harry…” provo a chiamarlo, ma niente. Deve avere il volume alto.
Mi avvicino di soppiatto, ha anche chiuso gli occhi adesso, così non può vedermi arrivare., gli sfilo una cuffietta e gli dico “te l’hanno mai detto che non si curiosa tra le cose degli altri?”
Riapre gli occhi e si volta verso di me con un sorriso enorme, ci scambiamo un tenero bacio a fior di labbra. Dopo tanto tempo posto bearmi di nuovo della loro morbidezza. Passa poco che ci ritroviamo ad approfondire quel bacio, sempre più intimo, dolce, lento. Mi siedo accanto a lui sul letto.
“Sai.. di solito è Shin che mi aspetta sul letto e reclama le coccole al mio ritorno. Non mi aspettavo di trovare al suo posto un bel riccio dagli occhi verdi.”
Continua a sorridere. Com’è bello vederlo così sereno. “Devo per caso essere geloso di Shin?”
“Si tesoro. Lui è e resterà per sempre il mio primo amore. Nessuno potrà sostituirlo.”
Mette su un broncio bellissimo “sicura? Nemmeno io?” continua a chiedere con il labbruccio in fuori. “no, nemmeno tu.. mi dispiace” gli sorrido teneramente e gli lascio un bacio sulle labbra.
“A proposito. Dov’è il mio gattino??”
“Non lo so.. Appena mi ha visto è scappato con la coda tra le gambe. Sono così brutto??”
“Ma no Harry. È Shin che ha paura degli sconosciuti, vedrai che tra poco verrà qui e inizierà ad annusarti per capire chi sei.” Mi piego ancora una volta a baciare quelle splendide labbra, non posso farne a meno.
“Ma tu non dovevi andare ad Holmes Chapel da tua madre? Come mai sei qui?”
“Perché ti ho fatto una sorpresa. La settimana prossima andrò da mia madre e poi partirà per l’Australia”
“Capito. Adesso però io vado a mettere qualcosa sotto i denti. Sto morendo di fame. Tu vuoi qualcosa?”
“No grazie. Ho mangiato prima di venire qui. Resto qui sul letto a riposare.”
“Okay.”
 
Dopo aver mangiato qualcosa torno in camera e mi siedo di nuovo accanto a lui che continua a stare comodamente sdraiato.
“E dove alloggi? Non vedo valigie qui in giro”
“Ho preso una stanza al castello Miramare. È bellissimo lì”
“Immagino.. sai che non ci sono mai stata. Deve essere bellissimo il panorama da lassù”
“Beh, vorrà dire che stasera ceneremo lì allora. Ha una terrazza bellissima.”
“No Harry, per stasera ho altri piani”
“Mmm.. interessante” mi sorride malizioso.
“Togliti quel sorrisetto dalla faccia, non ho intensione di stare tutta la serata chiusa in camera. Stasera si va al mare!!”
“Di sera?”
“Si.. adoro il mare di notte. Però non faremo il bagno, quindi niente costume.”
“Bene.. non mi piace fare il bagno di notte.”
“Neanche a me.. – nel frattempo dalla porta entra Shin – Oh! Ecco l’anore della mia vita.. sei venuto a salutarmi eh bel micione, vieni qua!”
“No! Sta venendo verso di me. Vuole conoscermi.”
“Che gatto maleducato, invece di venire a salutare la sua padroncina va a dare confidenza ad n perfetto sconosciuto!”
“Hey! Io non sono uno sconosciuto.” – sbotta Harry offeso.
“Si invece!” – ribatto con un sorriso.
Intanto Shin si è avvicinato alla mano tesa di Harry per annusarla. Dopo poco inizia a strusciarcisi sopra con la testa, reclamando coccole.
“Devi essergli simpatico”
“Mi sembra ovvio, non sono mica scorbutico come te io.. per forza gli piaccio.”
Ignoro bellamente la sua provocazione e prendo Shin da terra facendolo salire sul letto. Lui bello si appallottola tra me e Harry, che prendiamo ad accarezzarlo in silenzio.
“Cosa ti va di fare nel pomeriggio? Scendiamo un po’ o restiamo qui a poltrire sul letto finche non si fa sera?” – chiedo ad un Harry piuttosto assonnato.
“Mmm.. la seconda, sono stanco.”
“Ok. E se ci vedessimo un film?”
“Ci sta.. cos’hai?”
“Un’intera collezione di DVD di Johnny Depp e altri film a caso sul pc, solo che sono quasi tutti in italiano. Mentre i DVD sono originali quindi possiamo scegliere la lingua e tu non ti sentirai un povero ignorante.” Dico sorridendogli angelicamente
“Allora vada per Johnny Depp. Dov’è la scatola?”
“Nell’armadio, in alto. La prendi tu? Io non ci arrivo..”
“Okay nana”
 
 
Una volta finito di vedere il film, tolgo il disco dal pc. “Allora? Piaciuto?”
“SI! Diavolo sto piangendo come un bambino..”
“E tu che non volevi vederlo.. stavo pensando di regalarlo a Lou per il compleanno, pensi che gli piacerà?”
“Scherzi, vero?! È perfetto per lui.. è la storia di Peter Pan, non può non piacergli.”
“Hai ragione.. allora regalerò Neverland a Lou… Allora? Ci iniziamo a preparare? Contavo di uscire per le 7, che ne dici?”
“Beh, io sono già pronto in realtà, non ho alcuna intenzione di andare in hotel e cambiarmi.”
“Ma fa caldo! Morirai con addosso i jeans”
“Nah, starò benissimo fidati”
“Se lo dici tu.. Io vado a fare la doccia e ti comunico che sei bandito da questa stanza per la prossima ora.”
“Perché?”
“Perché quando uscirò dalla doccia sarò nuda e non voglio il tuo sguardo addosso”
Mi guarda stranito.. “E perché?”
“Perché mi vergogno ok? E adesso fuori dalla mia stanza. Ci vediamo quando mi sarò rivestita.”
“E io che faccio nel frattempo?”
“Vai a rompere le palle a mio fratello. Tanto starà di sicuro sul letto senza far niente.”
“Ok.. a tra poco nana.” Mi lascia un bacio e se ne va in camera di mio fratello. Io scelgo i vestiti da indossare e li poggio sul letto, poi mi spoglio e mi fiondo nel bagno pronta a farmi una bella doccia rinfrescante.
 
Una volta ritornata in camera ci metto poco ad indossare i vestiti, avevo optato per un vestito lungo sui toni del beige e celeste a cui avevo abbinato delle zeppe marroncine e vari accessori. Dopo aver indossato tutto vado ad asciugare velocemente i capelli e mi trucco leggermente. Torno in camera, preparo la borsa e vado a chiamare Harry.
Apro la porta di camera di mio fratello.
“Andiamo?”
“Non porti il costume?”
“No. Abbiamo detto niente bagno, a cosa servirebbe?”
“Per domani. Finchè sarò qui dormirai con me in hotel”
Lo guardo incredula.. “Come prego?”
“non te lo ha detto tua madre?”
“No, dirmi cosa?”
“Che starai con me in hotel per una settimana e che potrò usare la macchina per spostarci. Quindi vai a prendere tutto quello che ti serve per domani, avevamo deciso di andare al mare, no?”
“okay” sono ancora piuttosto sconvolta. Torno in camera e velocemente prendo un costume, un copricostume, il telo per il mare, le creme e un cambio per domani. Mi fa davvero strano che i miei mi lascino dormire per una settimana intera in camera con il mio ragazzo. Di sicuro è una candid camera, dove sono le telecamere? Mi guardo intorno sospettosa, ma effettivamente non ci sono telecamere. Quindi è tutto vero… Da non crederci. Sistemo velocemente tutto in una borsa abbastanza grande e torno da Harry che mi sta aspettando.
“Okay adesso possiamo andare. Tu sei sempre sicuro che non vuoi mettere qualcosa di più leggero di un jeans?”
“Si piccola, tranquilla. Adesso andiamo che voglio vedere il mere.”
“Bene, destinazione Vindicio!”
 
 
Qualche minuto più tardi Harry parcheggia la macchina di mio padre di fronte la pineta adiacente alla spiaggia. Ci ho passato la mia infanzia qui. Ci sono tantissimi giochi per bambini, inoltre c’è una passerella che divide la pineta dagli scogli. Io ed Harry iniziamo a camminare su quella passerella, da lì si può osservare tutta Vindicio e il lungomare di Gaeta, è molto bello.
“È bello qui, ci vieni spesso?”
“Da piccola ci venivo ogni domenica con i miei cugini, ci restavamo tutto il pomeriggio a giocare. Ci sfidavamo a fare le cosa più strambe. Prima ii giochi erano più belli, sai? Hanno fatto da poco dei lavori e hanno sostituito tutti i giochi. Hanno messo un pavimento più soffice cosiche se i bambini cadono non si fanno male. Ai miei tempi c’era il cemento a terra, gli scivoli e le altalene erano più alte. Con i  miei cugini facevamo a gara a chi andava più in alto con le altalene, senza curarci dei nostri genitori che ci dicevano di andare piano.” – mentre parlo il mio sguardo vaga da un gioco ad un altro, persa nei ricordi di un’infanzia felice. Osservo tutti i bambini che giocano allegramente e non posso fare a meno di sorridere. Due braccia mi stringono da dietro, sorrido.
“ Devi avere vissuto dei momenti davvero felici qui..”
“Già… a volte vorrei tornare indietro nel tempo a quando ero bambina, era tutto pià bello”
“Ci vieni ancora?”
“Si.. d’estate poco più in là c’è un chioschetto che fa drink e mette la musica. C’è sempre molta gente – mi giro verso di lui – andiamo in spiaggia?”
annuisce e prendendomi per mano andiamo sulla sabbia, ci togliamo le scarpe e iniziamo a camminare sulla sabbia più asciutta. A quest’ora non c’è molta gente, gli stabilimenti hanno chiuso e le spiagge libere sono vuote. Il sole è quasi tramontato e il cielo ha acquistato quel tipico colore rossastro rendendo il mare ancora più blu.
“Vengo spesso in spiaggia d’inverno, sai?”
“Come mai?”
“Quando ho voglia di pensare o stare da sola vengo sempre qui.. porto con me un quaderno e una penna e do libero sfogo alla mia immaginazione. Scrivo di tutto quando sono qui.. non puoi non scrivere qualcosa quando sei qui ad osservare il mare.”
“Hai ragione.. è una vita che non vado in spiaggia per stare un po’ da solo e staccare la spina!”
“Potrai venire qui ogni volta che vorrai. Non c’è niente di meglio che il mare d’inverno. Non c’è mai nessuno, qui. È sicuro che non verrai disturbato”
continuiamo a camminare ancora per un po’.
“ecco, qui è dove mangeremo stasera” – gli dico indicando un ristorante con i tavoli all’aperto
“Andiamo adesso?”
“No, prima voglio mostrarti un’altra cosa. Poco lontano c’è un punto in cui il mare è molto basso e si forma ogni sera una specie di collinetta fatta di ciottoli e conchiglie.”
“è lontano da qui?”
“No, dobbiamo arrivare poco più in là..”
“Non possiamo andarci dopo? Ho fame!!”
“Dopo è buio.. Non si vede niente! Adesso invece potremmo goderci il tramonto..”
“Okay.. allora si può fare..”
“Più tardi ti farò provare la vera pizza! Quel ristorante non è il migliore in fatto di pizza, ma perlomeno non fa schifo come quella inglese!”
“Heyy! Così mi offendi..”
“Ma è la verità”
“L’hai mai provata?”
“L’ho provata in America e per poco non ho vomitato!!”
“Esagerata..”
“Giuro!! Da allora mi sono rispomessa di non mangiare mai più pizza al di fuori dell’Italia, a meno che non sia un ristorante italiano. Gestito da italiano ovviamente, altrimenti non ci si può fidare.. haha”
“Se lo dici tu..”
“Fidati, dopo mi darai ragione..”
continuamo a camminare ancora un poco finche arriviamo al punto che dicevo. Oggi l’acqua è ancora più bassa del solito, deve esserci la bassa marea. Salgo sulla collinetta che come sempre si forma e mi volto verso l’orizzonte dove si vede il sole sparire lentamente dietro le montagne..
“Allora? Ti piace qui?”
“è magnifico..”
“che ti avevo detto?! Dai vieni qui..”
“aspetta, prima devo fare una foto. – annuisco e mi volto di nuovo verso il sole. Sento il click della macchina fotografica e mi volto verso Harry. Ha l’obiettivo puntato verso di me. Continua a scattarmi delle foto. Dopo alcuni scatti mi raggiunge..
“Posso vedere le foto?” – mi passa la macchina fotografica e inizio a scorrere tra le ultime voto.. – “Sono stupende.. non sapevo avessi anche il talento della fotografia..”
“Non ho talento.. è il soggetto che è bello..”
“Quanto sei dolce..” lo tiro a me e ci scambiamo un  lungo bacio..
dopo qualche minuto ci avviamo verso il ristorante.
 
 
Finita la cena decidiamo di andare al chioschetto in pineta, è aperto fino alla metà di settembre quando ricominciano le scuole e la gente scarseggia.. passiamo ancora una volta per la spiaggia. Arrivati in pineta ci rimettiamo le scarpe e gli chiedo se vuole qualcosa da bere. Dopo una risposta affermativa ci mettiamo in fila per ordinare il nostro cocktail. Dopo poco mi sento punzecchiare su una spalle, mi volto e mi ritrovo davanti Claudia.
“Ciao puzzola!”
“Ciao gattina! – sorrido al nome che mi ha affibbiato la mia migliore amica! – come mai da questa parti? Non avevi detto che non saresti scesa oggi?”
“Quelli erano i piani, ma poi mi sono ritrovata un adone sul letto e ho deciso di portarlo un po’ in giro..”
Mi guarda confusa, le indico Harry e faccio le dovute presentazioni.
“Tu con chi sei scesa?”
“sono con Matteo e i suoi amici”
intanto che parliamo la fila è avanzata e ordino i nostri cocktail. Ci allontaniamo dalla fila e continuiamo a scambiarci due chiacchiere seduti a un tavolino del chiosco dov’è anche la compagnia di Claudia. Verso l’una io ed Harry salutiamo gli altri e ci avviamo verso l’hotel.
In macchina siamo entrambi in silenzio ad ascoltare la musica che passano alla radio. In pochi minuti siamo in hotel, ritiriamo la chiave della stanza e saliamo i ascensore.
Una volta in camera ci prepariamo per la notte e ci infiliamo nel letto coperti dalle lenzuola. Iniziamo a scambiarci teneri baci e carezze che man mano diventano sempre più focose. Quella notte feci l’amore per la prima volta con Harry.
 
 
 
 
*My space*
Hola pipol!! Eccomi con un nuovo capitolo. Mi scuso immensamente per il ritardo.. Come al solito non ho un secondo per scrivere. Avevo la bozza pronta da lunedì, ma non ho avuto nemmeno un minuto per scriverlo :’(
Tutta colpa degli orari assurdi che mi propone l’università, arrivo la sera a casa che sono distrutta e vado direttamente a dormire!
Anyway.. vi piace il capitolo? Non vogliatemene a male ma ho provato a scrivere più volta la scena finale, ma non mi piaceva mai, quindi alla fine ho appeso! Sarà per la prossima volta (forse)..
Detto questo, vi saluto!
Al prossimo capitolo!!
Bye bye xx
Ila <3

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


POV. MONICA
 
Sono quasi entrata nel secondo mese di gravidanza. Mio padre a ricominciato a parlarmi qualche giorno fa e sembra felice del fatto che perlomeno sto insieme al padre del bambino. Il problema è che tra me e Giovanni le cose non vanno più. Nel corso di questo mese siamo diventati man mano degli estranei, non dialoghiamo quasi più. Le uniche conversazioni che abbiamo sono quando mi chiama la sera per chiedermi com’è andata la giornata e quelle rare volte che viene a trovarmi restiamo tutto il tempo in casa a guardare film. Non usciamo mai, nemmeno la sera.  Ci comportiamo come se non ci conoscessimo,, come se il fatto che io sia incinta e lui è il padre del nostro bambino non lo riguardi per nulla.
Credo che a questo punto ci lasceremo presto. Molto presto. Sono sicura che non dureremo un altro mese. E se devo essere del tutto sincera, il mio interesse nei suoi confronti è notevolmente calato. Non provo più nulla di lontanamente paragonabile all’amore nei suoi confronti. Rispetto, questo è quello che provo per lui. Rispetto perché, nonostante la nostra età lui ha comunque acconsentito a stare con me e crescere il bambino anziché scappare. E questo è da ammirare.
Suona la sveglia. Questo significa che sono le 9 del mattino e che come al solito mi sono svegliata prima della sveglia. Che io mi svegliassi prima del suono della sveglia non è mai successo, ma ultimamente sta capitando sempre più spesso. Sarà per colpa dell’ansia. Si, ansia. Tra qualche giorno ricomincerà la scuola e in paese si è già sparsa la voce della mia gravidanza con varie teorie su chi sia il padre. Nessuno vuole credere che Giovanni, il mio ragazzo, sia il padre del bambino. Le teorie sono di tutti i tipi. C’è addirittura chi dice che io sia andata a LA con qualche persona famosa che non voleva mettersi con me dopo una notte di sesso e quindi io abbia fatto di tutto per restare incinta di questa persona. Che io sia andata a LA e abbia conosciuto delle persone famose si sa, ma io ero incinta già prima di partire e questo nessuno lo sa. Per questo me ne dicono di tutti i colori. Come se io fossi davvero capace di certe cose. È per questo che sono in ansia. Ho paura a ritornare a scuola, avrò gli occhi di tutti puntati addosso, e ognuna di quelle persone si divertirà ad inventare una storia diversa sulla mia gravidanza e io diverrò in un nanosecondo lo zimbello di tutta la scuola.
Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Stare così non mi fa bene per niente.
Ho bisogno che mi venga detto che tutto andrà bene, solo che chi posso contattare a quest’ora?!
Ilaria oggi ha l’esame, e so per certo che se glielo dicessi, si armerebbe di mitra e fucile e verrebbe ad ammazzare tutti i “formula tori di teorie”. Infondo, chi in un modo e chi in un altro, stanno tutti dicendo che sono una puttana. E si sa, Ilaria è molto protettiva nei confronti dei suoi amici. Appena qualcuno maltratta uno dei suoi amici, parte in quarta a difenderli. E posso dire che non è molto bello vederla arrabbiata con qualcuno. Diventa una belva. Fa quasi paura.
La mia migliore amica, o meglio, quella che dovrebbe essere la mia migliore amica, ultimamente mi evita come se avessi la lebbra, quindi non posso contare nemmeno su di lei. Anzi, forse lei è la prima tra quelle che hanno messo in giro delle voci su di me e che si diverte a spettegolare alle mie spalle con quelle della scuola.
Giovanni ridimensionerebbe troppo il problema, mi direbbe solo “non preoccuparti, ci sono io”. Diciamo che non è proprio la persona migliore a cui chiedere consiglio. E sinceramente non me la sento nemmeno di parlarne con mia madre, sarebbe imbarazzante.
Le ragazze saranno sicuramente tutte impegnate e non è che ho tutta questa confidenza con loro. Si, sanno che sono incinta del mio ragazzo, ma niente di più. È Ilaria quella che ci ha legato di più.
Non mi resta che chiamare Niall, ormai è diventato il mio confidente personale da quando sono andata a LA. Spero di non disturbarlo a quest’ora. Alla fine decido di andare a fare prima colazione e poi chiamare Niall, ho un certo appetito.
 
Mentre faccio colazione mi arriva un messaggio da Ilaria che mi dice che ha passato l’esame. Le rispondo che sono super contenta per lei. D’altronde se non passava l’esame sarei come minimo andata a picchiare il prof, ha studiato davvero tanto per passarlo. Se lo meritava. Mi mordo la lingua più volte per non scriverle della sorpresa che le ha fatto Harry. Per non cedere alla tentazione mando un sms a Niall, così mi distraggo e non sono tentata a dirle tutto.
 
<< Ciao Nello! : ) Come stai? >>
 
La risposta arriva immediata.
 
<< Ciao Moni. Al solito, tu? >>
 
<< In crisi. Ho bisogno di sfogarmi…>>
 
<< Ti chiamo tra 5 min. finisco di fare colazione. >>
 
Esattamente 5 min dopo mi squilla il cellulare. Rispondo al secondo squillo. Parlo a lungo con Niall liberandomi di tutte le mie preoccupazioni. Il biondo, da buon confidente qual è, mi suggerisce di parlare con il mio ragazzo al più presto e chiarire la situazione, anche perché in fondo non ha senso stare insieme solo per il bambino. Tra l’altro non gli vieterei mai di vedere suo figlio, quindi anche se non staremo più insieme non ci saranno problemi di questo tipo. E poi in questo modo sarà più che libero di avere altre relazioni, sempre che non ne abbia già una, considerando quanto è cambiato il suo atteggiamento ultimamente.
Per quanto riguarda le voci che circolano su di me sarà difficile metterle a tacere e, soprattutto, sarà difficile ignorarle, ma dovrò per forza conviverci.
Quando attacco con Niall decido che è ora di prepararmi e scendere un po’. Devo andare in libreria a ritirare i libri che ho ordinato la settimana scorsa e in più devo prendere diario e cose varie. Mi riduco sempre all’ultimo secondo, lo so. Chissà se Giovanni mi accompagna, altrimenti devo portare tutto il peso da sola. Gli mando un messaggio e lui accetta senza ribattere. Meglio così, almeno dopo con la scusa dei libri lo faccio salire a casa e parliamo una volta per tutte.
 
Presi tutti i libri io e Giovanni ci avviamo verso casa mia, arrivati al postone mi faccio avanti.
“Vuoi salire? Vorrei parlarti di una cosa..”
“Dal tono sembra qualcosa di serio, mi devo preoccupare?”
“È  seria, ma non credo che dovrai preoccuparti.”
“Okay”
Sono super tesa e ho come la netta sensazione che lo sia anche lui. Mentre saliamo al mio appartamento siamo in silenzio, un silenzio di quelli tesi e orribili. Quelli in cui potresti tagliare la tensione con un coltello. Quelli in cui vorresti con tutta te stessa dire qualcosa ma non riesci nemmeno ad articolare una frase di senso compiuto.
Una volta a casa andiamo a posare le cose nella mia stanza.
“Non so te, ma io ho una sete pazzesca. Tutto questo camminare mi ha disidratata”
“Haha. La solita esagerata.”
Gli rispondo facendogli la linguaccia. Vado in cucina seguita da lui. Mi appoggio con la schiena al bordo della cucina mentre bevo una bella sorsata di acqua fresca. Siamo di nuovo in silenzio. Ma questa volta è un silenzio pieno di parole. Lui sa che io devo dirgli qualcosa di importante ma che non riesco a articolare una frase per paura di come possa prenderla. Io so che lui non mi sta dicendo qualcosa. Dopo un lungo scambio di sguardi, inizio a mordermi il labbro inferiore decidendo come intavolare il discorso, finchè non lo sento sbuffare. Rialzo lo sguardo.
“Ti prego parla. Ho capito che qualunque cosa devi dirmi non è facile da dire e ti stai torturando per trovare un modo per dirlo, ma ti prego parla. Non sopporto più questo silenzio.”
“Ecco.. è che.. ultimamente sembri sempre più distante da me, come se ti sentissi legato a me solo per via del bambino – fa per parlare ma lo blocco con un gesto della mano – forse mi sbaglio, forse mi sto solo facendo dei film, il che è molto probabile conoscendomi, ma sappi che non devi sentirti vincolato a me solo per via del bambino, se vuoi puoi avere altre ralzioni però ovviamente la nostra sarà più che finita. Sarai comunque parte della vita di nostro figlio, non potrei mai vietartelo, sei suo padre. Infondo siamo troppo giovani per costruire una famiglie felice. Ti capisco se non vuoi.”
Finito di parlare abbasso lo sguardo e oltre a mordermi il labbro inizio a torturare anche le dita delle mie mani. Il silenzio regna di nuovo sovrano nella cucina di casa mia. Alzo lo sguardo timorosa, ma in cerca di risposte, e rimango totalmente spiazzata. Giovanni sta piangendo. Oddio, e perché adesso sta piangendo? Faccio per parlare ma lui mi precede.
“Scusa Moni. Non saremmo mai dovuti arrivare a questo. Ma hai ragione, siamo troppo giovani per poter costruire una famiglia. Non sai quanto mi fa male dirti questo.. ma vedi, io in realtà sto con una ragazza da ormai quasi due anni. Mi sono messo con te solo perché lei era in vacanza e avevo bisogno di una distrazione in sua assenza. Non avevo alcuna intensione di farla diventare una cosa così seria. Scusami. È stata tutta colpa mia”
Sono pietrificata. Tutto mi aspettavo meno che questo. Sono stata usata. Usata come passatempo. Resto ad osservarlo, così, a bocca aperta, per non so quanto tempo.
Mi sento delusa dalla persone che mi aveva fatto promesse, ormai vuote.
Mi sento tradita dal ragazzo che diceva di voler fare le cose per bene e costruire una famiglia.
Mi sento sporca per aver lasciato che quello stesso ragazzo mi usasse a suo piacimento.
“Fuori da questa casa…”
“Ma..”
“Ho detto: fuori.da.questa.casa” scandisco ogni parola con rabbia.
Con la testa bassa si avvia verso la porta e poi esce di casa mia. Fa pure vedere che si dispiace, lo stronzo. Giuro di non aver mai odiato una persona come odio lui in questo momento. Mio padre lo ammazzerà, oh si che lo ammazzerà. E io sarò lì a godermi lo spettacolo.
 
Dopo un’oretta passata a rimuginare sulla su come mio padre avrebbe ucciso Giovanni mi rendo conto che tanto alla fine è tutto inutile. Sono a pezzi. Non mi sarei mai aspettata niente del genere. Che figlio di puttana! Vado in camera e mi chiudo a riccio sul letto dando libero sfogo a tutte le mie lacrime.
Quando mia madre torna per pranzo e mi trova in questo stato si allarma. Con non poche difficoltà le racconto tutto quello che è successo, e posso giurare di non averla mai vista così incazzata. Chi non lo sarebbe d’altronde. I singhiozzi non si fermano e mia madre disperata cerca di infondermi un po’ di coraggio standomi vicino. Si allontana solo per qualche minuto quando ormai capisce che solo la sua presenza non basta, e torna con una tazza di cioccolata calda. Si lo so, è ancora estate e fa un caldo assurdo ma non c’è niente che cura i tuoi mali come la cioccolata calda. Finita la cioccolata mi addormento, cadendo in un sogno senza sogni.
Vengo svegliata verso sera dallo squillare del cellulare. Rispondo senza nemmeno controllare chi è. È Niall, che vuole sapere se alla fine ho parlato con Giovanni. racconto ogni dettaglio della conversazione anche a lui. Ovviamente si arrabbia tantissimo. Dice che nessun uomo dovrebbe trattare così una donna. Cambiamo velocemente discorso, non ho voglia di continuare a piangermi addosso. Mi dice che è in Irlanda e che festeggerà il compleanno insieme alla famiglia prima di partire per l’Australia. Restiamo a parlare per molto tempo.
Quando attacco decido di andare ad aiutare mamma con la cena, ma quando arrivo vedo che sta già apparecchiando. Siamo solo io e lei, papà è partito per lavoro e tornerà solo tra qualche mese. Mi mancherà un casino il mio papone.
“Stavo giusto per chiamarti. È pronta la cena, dai siediti e mangia, che oggi hai già saltato il pranzo”
Mi siedo e in meno di un minuto mangio tutto quello che c’è. Ero affamata.
Dopo cena decidiamo di vedere un film insieme sul divano. Poi andiamo a dormire. Non mi va di restare sola questa sera quindi chiedo a mamma, in modo molto impacciato aggiungerei, se posso andare a dormire con lei per questa notte. Con un sorriso enorme dipinto sul volto mi avvolge in un abbraccio e insieme andiamo nella sua stanza.
Ci addormentiamo abbracciate una all’altra, nella speranza di riuscire a dimenticare al più presto questa brutta giornata.
 
 
 
 
 
 
 
*My space*
Hola pipol. Eccomi con un nuovo Pov. Monica. Il capitolo è un po’ corto, lo so, ma era necessario questo pov. Che ne pensate. Fatemelo sapere con una recensione #pleaseee!!
Ringrazio tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite/seguite e ovviamente un ringraziamento speciale a “shelovesireland” che recensisce ogni mio capitolo. È troppo dolce. Ovviamente ringrazio anche tutte le lettrici “silenziose” .
Btw, visto il nuovo video dei ragazzi?! Quanto è bello!! L’avrò già visto 500 volte. È troppo bello.
Vi lascio il mio twitter se volete followarmi o chiedermi qualunque altra cosa.. @_Magically_Me_
Okay vi lascio, ci si vede al prossimo capitolo!!
#PeaceAndLove <3
Ila  : )

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


AVVISO: in questo capitolo è presente un momento “anti-larry”. Non è stato scritto per offendere nessuno ovviamente. Era solo pertinente alla storia. Ci stava e ce l’ho messo. Detto questo, spero di non ritrovarmi insulti di nessun tipo per questa cosa. #PeaceAndLove <3
 
 
 
POV. ILARIA
 
La mattina dopo vengo svegliata da dolci baci per tutto il viso. Apro gli occhi sorridendo e mi ritrovo a pochi centimetri il volto di Harry tutto sorridente. Gli do un bacio sulle labbra
< Buongiorno riccio >
< Buongiorno a te tesoro.. >
Sorrido < Oggi si va al mare >
< Lo stesso di ieri? >
< No. Oggi ti porto a Gaeta, lì il mare è più bello e la sabbia non ha i sassolini. >
< Agli ordini o mia signora > dice facendo il gesto classico dei soldati. Gli faccio la linguaccia e sento il mio stomaco brontolare.
< Andiamo a fare colazione? Ho un po’ fame.>
< Chiamo il servizio in camera.. è troppo tardi per scendere giù al ristorante.>
< Ok allora nel frattempo vado a prepararmi>
Mi alzo dal letto senza curarmi del fatto di essere nuda e vado in bagno per darmi una sciacquata veloce prima di tornare in camera e prendere il costume dalla borsa che mi ero portata ieri sera. Sento lo sguardo di Harry costantemente addosso. Mi volto verso di lui con la mano appoggiata sul fianco.
< Ti stai godendo lo spettacolo, Styles? >
Arrossisce leggermente in zona guance < si devo dire che è davvero un gran bel spettacolo>
Alzo gli occhi al cielo alla sua affermazione e mi volto di nuovo per finire di prendere le cose. Indosso il costume, ieri avevo preso dal mucchio il mio preferito, azzurro con delle finte gemme colorate sopra. Vi abbiamo un copricostume fuxia e metto le infradito. Vedo che anche Harry si sta preparando, ha messo su un semplice costume nero e si sta infilando la maglietta quando bussano alla porta. È il servizio in camera, finalmente!
 
Dopo una bella mangiata scendiamo nella hall e consegnamo la chiave della stanza e andiamo a prendere la macchina nel parcheggio dell’hotel. Per strada non troviamo quasi nessuno. Un altro motivo per cui amo il mare a settembre, c’è molta meno gente e te lo godi molto di più. Troviamo posto molto vicino all’entrata del lido “La Nave di Serapo” entriamo e chiediamo un ombrellone il più vicino possibile alla riva. Ce ne danno uno in seconda fila, allora ci andiamo a sistemare sotto l’ombrellone. Stendo il telo sul lettino, tolgo il copricostume e inizio a spalmarmi la crema sul viso. Mi volto verso Harry e lo vedo che mi guarda strano.
< Che c’è? Perché mi guardi così? >
< Perché stai mettendo la crema? >
< Perché sennò mi scotto? >
< Ma sei già abbronzata!! >
< A parte che abbronzata è un parolone. Io ho la pelle molto sensibile, se non mi proteggo al sole mi scotto in un nano secondo.>
< Ah ok > fa spallucce e si volta verso il mare.
< Harry già che ci sei, perché non mi metti la crema sulla schiena? >
< Ok > mi volto e gli porgo la crema.
< Cos’hai sulla schiena? Hai tipo una macchia bianca.. >
< è una macchia solare. Mi è uscita quando ero piccola. Ero sotto antibiotico perché presi un’influenza brutta d’estate e volendo andare per forza al mare, i miei mi ci hanno portata e pochi giorni dopo mi è comparsa questa macchia. Il dottore dice che mi sarebbe uscita lo stesso, ma in ogni caso devo proteggerla bene quando sono al sole perché sennò si irrita e fa molto male. >
< Ti è capitato qualche volta che ti sei arrossata? >
< Si, il mese scorso. Ero col bambino con cui lavoravo al mare e per stargli dietro non ho potuto ripetere la protezione sulla schiena e mi si è scottata. Non è stato molto bello.>
Finisce di spalmarmi la crema e la rimetto nella borsa.
< Andiamo in acqua? O vuoi mettere anche tu la crema? >
< Niente screma. Si va in acquaaaaaaa! > e inizia a corree come un bambino in acqua. Io lo raggiungo molto più lentamente, è un po’ freddina l’acqua di questo periodo. Arrivo dove l’acqua mi sfiora la pancia, vedo Harry venire verso di me con un sguardo apparentemente innocente e so con  assoluta certezza che a breve verrò travolta da un’ondata d’acqua. Ma io da brava bambina dispettosa ho deciso di rovinare i piani al mio ragazzo. Quando mi è abbastanza vicino mi tutto in acqua e una volta riemersa mi volto verso di lui solo per ritrovarmelo imbronciato con le braccia incrociate al petto e il labbruccio in fuori.
< uffa mi hai rovinato il gioco. Volevo schizzarti io. >
È più forte di me, quando lo vedo gli scoppio a ridere in faccia. È inevitabile, allora lui con un’espressione da finto incazzato mi inizia a schizzare tutta finchè io non mi avvicino a lui, lo abbraccio e gli inizio a lasciare tanti baci sulle labbra che lui non esita ad approfondire. Quando ci separiamo con le mani ancora intrecciate andiamo dove l’acqua è più profonda e ci facciamo una piccola nuotata. Una volta fuori dall’acqua mi strizzo i capelli per eliminare l’acqua in eccesso. Vedo sulla riva una ragazzina che ci guarda incantata, deve essere una fan.
< Credo che quella ragazza sia una tua fan. Ti guarda incantata. >
Harry si volta nella sua direzione e quella si porta una mano alla bocca dalla sorpresa. Sicuramente non si sarebbe mai aspettata di incontrare Harry in una piccola città insignificante. Faccio per andare sotto l’ombrellone per lasciare alla tipa un po’ di tempo da sola con Harry, ma lui mi tira con sé. La ragazza ci viene lentamente incontro.
< C-ciao… Oddio non mi sembra vero che tu sia qui. Sei reale? >
non riesco a trattenere una piccola risatina.
< Si sono reale. Come ti chiami? >
< Giulia, piacere. – risponde timidamente la ragazza – possiamo fare una foto insieme? >
< Certo! >
Mi offro immediatamente di scattare la foto ma la ragazza insiste che ne faccia parte anche io. Chiama a gran voce sua madre per farsela scattare e io mi sento leggermente in imbarazzo. Non sono abituata a certe cose. Dopo lo scatto restiamo a parlare per un po’ con Giulia, è molto simpatica.
 
Tornati all’ombrellone prendo il telefono e trovo una chiamata persa di mia madre. La richiamo subito.
< pronto?>
< Ciao ma. Buongiorno! >
< Dove sei? >
< Al mare, a Serapo. Abbiamo preso un ombrellone alla Nave di Serapo. Siamo appena usciti dall’acqua. >
< Ti ricordi che stasera siamo a cena da zia? Domani partono sia lei che Debora e dobbiamo salutarle. >
< Ah si. È vero. Allora ci vediamo stasera, nel pomeriggio andiamo in campagna. >
< Ok allora a stasera. Mi raccomando. >
< Si ma, a stasera. >
Nemmeno attacco che Harry subito mi chiede chi era. Gli spiego che era mia madre e che stasera saremmo dovuti andare a cena da mia zia. Gli dico anche che verso le 4 saremmo dovuti andare via perché dovevo prepararmi e passare da casa per prendere un cambio per il giorno dopo. Dopodiche ci sdraiamo entrambi sul lettino a prendere il sole. Prendo un libro dalla borsa e inizio a leggere.
< Cosa leggi? >
< La psichiatra >
< Di cosa parla? >
< è un giallo che vede una psichiatra , appunto, coinvolta in cose strane che accadono ad una sua paziente. È piuttosto inquietante. >
< E perché se è così inquietante lo leggi? >
< Perché è bello…>
< E non ti fa paura? >
< No per niente. Ci sono dei momenti in cui mi sale l’ansia, lo ammetto, ma paura no >
< Boh, io non leggo ste cose. Poi potrei non dormire la notte. >
< Aww povero piccolo Harry… >
< Che fai, prendi in giro? >
< Chi io?! Non lo farei mai, lo sai..>
fa di nuovo il broncio ma io lo ignoro, sono arrivata ad un punto del libro che devo leggere assolutamente. Passiamo quindi una buona mezz’ora ognuno per i fatti suoi, io a leggere e lui a parlare con qualcuno col cellulare. Ad un certo punto scoppia a ridere sonoramente e mi fa prendere un colpo, ero molto concentrata nella lettura.
< Cos’è che ti fa ridere così tanto? >
< Mia sorella..>
< Perché? >
< è gelosa. Io sono qui a godermi le vacanze con la mia ragazza e lei sta impazzendo con il trasloco. Sta dando di matto >
< La capisco. È un incubo organizzare un trasloco da soli. Mi auguro di non dover vivere di nuovo l’esperienza >
< Ma è divertente vederla rosicare. Le ho inviato una foto di questo posto e ha iniziato ad “urlarmi” contro tramite sms >
< Ci credo! Fossi stata al suo posto da brava sorella ti avrei come minimo ucciso una volta che ti avrei rivisto. >
< Sei cattiva… >
< Nah, manco troppo..>
 
Una ragazza, direi poco più grande di me viene verso di noi correndo come una pazza.
< Ciao Harry. Oh mio dio non ci posso credere che sei davvero qui sono troppo felice. Ti prego puoi farmi un autografo? Sono una tua grandissima fan!!!> dice la tipa urlando come non ci fosse un domani a 20 cm dalle nostre facce. Non siamo mica sordi eh.
< Ma certo! Hai carta e penna? > chiede Herry sempre gentile con le sue fan.
< No, li ho dimenticti. Ma ho un pennarello! Puoi farmi l’autografo sul petto..> dice la ragazza tutta sorridente. Bastarda! L’ha fatto apposta.
< Aspetta – dico bloccando Harry che stava per firmare – ho io carta e penna. Così almeno l’autografo ti resta, no? >
< Si, buona idea > concorda con me Harry.
La ragazza, un po’ delusa accetta. Prendo carta e penna per l’autografo, poi mi offro per scattare anche una foto e lei non perde nemmeno un secondo per accollarsi al mio ragazzo. Penso che la ucciderò. Con calme. Mentre dorme. Chi io?! No, non sono gelosa.
Fatta anche la foto, ignorandomi completamente chiede ad Harry < Harry chi è questa qui? Come mai è con te? >
< Sono la sua ragazza, piacere. E harry è qui con me per passare gli ultimi giorni di vacanza con me al mare prima di ripartire per il tour. >
< Ah, ho capito.. e quanto ti paga per fargli da copertura? > chiede, stavolta rivolta a me, in italiano in modo che il mio ragazzo non la capisca. E io lo sento proprio nascere, il sorriso più stronzo che abbia mai avuto dipinto in faccia.
< Perché non parli in inglese? Così anche Harry può capirti. Non hai avuto problemi finora a parlare, no? Perchè  non ripeti quello che hai detto? >
La tipa si fa completamente rossa in viso. Evidentemente non si aspettava una mia reazione. Beh, sbagliava.
< Ho detto: come mai avete scelto proprio questo posto per le vacanze?>
No vabbe questa si pensa proprio che so scema. Harry fa per rispondere ma io lo blocco. Mi guarda confuso.
< Non è quello che mi ha chiesto in italiano – dico rivolta verso Harry a mo di spiegazione – perché non ripeti esattamente quello che hai detto? Hai paura che Harry possa arrabbiarsi?>
Silenzio. Harry mi guarda più confuso di prima.
< Se vuoi glielo dico io. Dato che hai perso la lingua all’improvviso tu.. Questa ragazza vuole sapere quanto mi paghi per farti da copertura, Harry. >
< Perché dovrei pagare la mia ragazza per essere la mia ragazza? > chiede Harry ancora piuttosto confuso.
< Già.. Perché? Illuminaci.. > aggiungo io incazzata a bestia. Mi ha praticamente dato della puttana e dell’idiota nello stesso momento.
< Perché sono fermamente convinta che lui sia gay e che abbia una relazione con Louis. Sia tu che Eleonor siete solo delle coperture.>
Oddio. Non ci credo che lo ha detto davvero. Sono senza parole. Mi volto verso di Harry per vedere la sua reazione a quelle parole e quello che vedo mi fa infuriare come non lo sono mai stata in tutta la mia vita. Harry se ne sta lì, con la testa e lo sguardo basso per non far vedere alla tipa quanto ci sta davvero male, e un finto sorriso sulle labbra intriso di amarezza.
< Ma porta puttana!! – esplodo – non credevo che fossi così stupida da dirlo davvero, ma a quanto pare dovrò ricredermi. Hai visto che faccia ha? È ferito, deluso. Sei felice ora? Quante volte sia lui che Lou che ogni altro membro della band vi ha detto che Larry è solo una grandissima amicizia e niente di più? Quante? Eh? Troppe. Ma voi fate sempre finta di niente. Avete quasi completamente rovinato il loro rapporto. Se poco poco quando sono in pubblico si guardano negli occhi o si scambiano un cenno subito partite con frasi del tipo “ommioddio come fanno a non vedere che sono gay?! È cèsì evidente..” oppure “aww che teneri. Si amano davvero. Come fa la gente a non vederlo?” Per non parlare degli insulti che scrivete a quelle che la pensano diversamente da voi!! Secondo questo ragionamento allora anche io dovrei amare te in questo momento solo per il fatto che ti sto guardando negli occhi, ma non è così. Per niente. Io in questo momento ti sto schifando, e non ti sputo in un occhio perché sono una signora. Ne ho abbastanza di tutte voi che non fate altro che buttare merda su qualunque essere vivente di sesso femminile che si avvicina ai ragazzi. Ok, ci sta che siate un po’ “gelose” di loro, ma in questo modo esagerate. Le persone a cui rivolgete il vostro odio hanno dei sentimenti, un cuore, e possono essere ferite dalle vostre parole. È ora che iniziate a capirlo! Grazie a Dio che non sono tutte così le fan, altrimenti sarebbe un vero inferno! >
Sento afferrarmi il polso < Ila smettila. Va bene così… >
< No che non va bene Harry! Non va bene per niente!! Non so se tu sei stato su twitter dopo che hanno pubblicato il video di noi due a LA. Beh, io si. E quello che ho letto non è stato molto carino.>
< Lo so, l’ho letto anch’io. Speravo che tu non avessi letto.. ma non puoi continuare a litigare per sempre. Ti porterà solo più odio.>
< Vorrà dire che continuerò a farmi odiare..>
detto questo ritorno sotto l’ombrellone. Quella tipa ancora non se ne va. Sta lì a parlare con Harry, probabilmente le starà chiedendo scusa per il mio comportamento. Un paio di minuti dopo la sento salutare Harry, che se ne va dritto verso l’acqua mentre la tipa viene verso di me.
< Ho fatto il video di tutta la conversazione sai? Penso che la pubblicherò su twitter, però se ti scusi forse non lo faccio >
< Ma prego, fai pure. Non ritirerò quello che ho detto per un vile ricatto. Adesso sparisci. Hai già rovinato abbastanza la nostra vacanza. >
 
Qualche minuto più tardi raggiungo Harry che è ancora in acqua, con solo le gambe bagnate, che mi da le spalle. Mi avvicino a lui il più silenziosamente possibile e lo abbraccio da dietro. Mi allungo per lasciargli un bacio sulla spalla.
< Hey >
< Hey > risponde senza voltarsi dalla mia parte.
< Sei arrabbiato? > chiedo preoccupata che ce l’abbia con me.
< Si, ma non con te. Tranquilla. >
< E allora perché non ti volti per parlarmi? >
 < Perché se ti guardassi negli occhi mi passerebbe tutto. E non voglio. >
< Te l’ho mai detto che sei stupido? > gli chiedo in modo retorico e nel frattempo mi sposto davanti a lui così da poterlo guardare in faccia quando parlo. < Davvero vuoi che quella tipa ci rovini la vacanza? È stata stupida e meschina. Cazzo mi ha pure ricattata!!>
< Come ti ha ricattata?! Quando? >
< Subito dopo che vi siete salutati. Ha detto che ha fatto un video della conversazione e che lo avrebbe pubblicato su twitter a meno che io non le avessi chiesto scusa. >
< Tu le hai chiesto scusa, vero? > chiede Harry speranzoso.
< No! Certo che no. Non lo avrei mai fatto! >
< Come sarebbe a dire no? Ti prego dimmi che stai scherzando >
< No Harry non sto scherzando. Non avevo alcuna intenzione di chiederla scusa.>
< Ma così lei pubblicherà il video! >
< E allora? >
< Come “ e allora ” ? sai cosa significa che quel video viene visto da milioni di persone? Sentiranno tutto quello che le hai detto e fattelo dire, non sei stata proprio carina. Sempre ammesso che lo lasci nella versione originale e non lo modifichi! È un disastro…>
< No, non lo è. Secondo me non è un disastro, Harry. Anzi, può essere solo un bene che lo pubblichi. >
< Come può essere un bene?! Potrebbe dire ogni cosa. Potrebbe modificare delle parti e aggiungere dei commenti non troppo carini.>
< Sono abituata a ricevere commenti poco carini semplicemente per il fatto che stiamo insieme Harry. Uno in più o uno in meno non credo che facciano la differenza. >
Esco dall’acqua arrabbiata. Vado sotto l’ombrellone e inizio a radunare le mie cose. Harry è subito dietro di me.
< Sei arrabbiata? >
< Chi, io? No Harry, sono la persona più calma sulla faccia della Terra in questo momento.>
< Già, lo vedo. Perché metti tutto via? >
< Perché voglio andare a casa. >
< E perché? >
< Perché si Harry. Sono le 3 e mezzo e abbiamo saltato il pranzo per stare a discutere con quella coglione di una “fan”. E sai benissimo che io devo andare a casa per farmi la doccia e prendere un cambio per stare da te stanotte, in più devo stare da mia zia per la serata perché domattina parte e non la rivedrò per un po’. Sarebbe carino non presentarsi giusto per la cena, sai com’è…>
< D’accordo. Allora andiamo, prendo le mie cose.>
< No. Tu resta pure se vuoi. Torno da sola. Tu goditi ancora un po’ il mare.>
< E come avresti intenzione di tornare? >
< In autobus, ovviamente. Tu piuttosto te la ricordi la strada? >
< Certo, ma non ti lascio andare da sola. Ti accompagno. E poi non saprei che fare qui da solo.>
< Okay. Se vuoi prendere qualcosa da mangiare magari ci fermiamo da qualche parte. Io non ho molta fame>
< Prendo qualcosa in hotel tranquilla.>
< Okay. Allora riaccompagnami a casa. Mi vieni a prendere per le 6? >
< D’accordo. >
 
Il viaggio in macchina è in totale silenzio. Sono ancora un po’ arrabbiata per come ha reagito. Non è per esagerare ma, a parte il fatto che ho ragione io, non le avrei mai chiesto scusa anche per una questione di orgoglio.
Arrivata a casa saluto i miei genitori che stavano già andando da zia e dico loro che io ed Harry li raggiungiamo verso le 18. Subito dopo vado in doccia resto per una buona mezz’ora sotto il getto dell’acqua bollente. Si, lo so, fuori fa caldissimo e io faccio la doccia bollente, ma mi aiuta a rilassarmi, e poi è comunque piacevole. Dopo la doccia friziono i capelli con un asciugamano fino a renderli umidi, così non devo asciugarli col phon. Dopodiche vado di fronte l’armadio per vedere cosa mettere, opto per un pantaloncino a vita alta, una camicetta sblusata che inserisco nei pantaloni e sandali. Indosso un po’ di accessori e poi preparo una borsa con dei cambi per domani e mi butto sul letto, non ho voglia di truccarmi.
Prendo il cellulare e decido di chiamare Monica, ho un po’ di tempo prima che Harry arrivi. Neanche lo penso che mi squilla il telefono. Vedo lampeggiare il nome di Moni e rispondo subito.
< Pronto? >
< è vero? >
< Ciao anche a te Monica. Come stai? Io bene grazie per l’interessamento. >
< Si si, ciao. Allora?>
< Cosa? >
< è vero che hai litigato con una fan? È tutto vero quello che ho visto su quel video? >
< beh che ti aspettavi?! Quella tipa mi ha dato della troia, non so se mi spiego. E in più ha detto al mio ragazzo che è gay e che se la fa con Lou. Se ti aspettavi che restassi calma allora mi dispiace aver deluso le tue aspettative.>
< Quante volte devo ricordarti che devi mantenere un certo autocontrollo, Ila? >
< Mi ha anche ricattata la stronza! >
< Cioè?>
< Mi ha detto che se le chiedevo scusa non avrebbe pubblicato il video..>
< Immagino che tu l’abbia mandata ampliamente a fare in culo, no? >
< beh quasi.. > sento un sospiro dall’altra parte del telefono..
< Non vorrei allarmarti, ma su twitter sta succedendo il finimondo.>
< Lo immaginavo. Ora vado a vedere, ci sentiamo dopo ok? >
< Si ok. Ciao Ila >
< Ciao Mo >
 
Entro su twitter e per poco mi sento male. Ho 300 notifiche. Bene, scorriamole. Allora, insulto, insulto, insulto, non insulto, insulto, insulto, non insulto, non insulto (wow, due di fila!), insulto, insulto, e così via. Sono più insulti che altro. Ad un certo punto c’è un commento di El che dice
 
<< Harry e Ilaria sono la dolcezza fatta persona. Se non sono loro una coppia VERA allora non lo è nessuno! >>
 
Sotto il suo commento ci sono ancora altri insulti rivolti sia a lei che a me. Ci insultano dicendoci di essere delle false ipocrite, per citare quella che ci  è andata più leggera. Commento anche io a El per ringraziarla del suo sostegno. Poco dopo il commento di El c’è anche un tweet di Louis che mi lascia sorpresa (in senso buono ovviamente)
 
<< Certo che la vostra fantasia non ha limiti! Né io né Harry ci sogneremmo mai di fare una cosa del genere… Pagare delle ragazze per farci da copertura per la nostra relazione! Assurdo! Io amo Eleonor e stiamo insieme per davvero, quindi, alla fan che ha pubblicato il video e a tutte quelle che le danno corda insultando la mia ragazza e la ragazza del mio migliore amico, vi consiglio di accettare l’idea che io e lui non stiamo insieme ma siamo solo dei buonissimi amici. Grazie >>
 
Quasi mi commuovo per quello che ha scritto. Lo ringrazio infinitamente per il sostegno e poi decido finalmente di vedere il video. È la versione integrale, non ha tralasciato nessun pezzo, a parte quello del ricatto ovviamente.
Finito il video guardo l’orologio. Sono le 18.15.. che fine ha fatto Harry? Lo  chiamo.
< Pronto? >
< Hey. Dove sei? >
< Sto partendo adesso dall’hotel. Ti fai trovare giù? >
< Si certo.>
Ha attaccato senza rispondere. Non è un buon segno. Sicuro è stato su twitter. Misa che mi conviene prepararmi per una possibile litigata, spero solo non a cena. Mi accerto che Shin abbia acqua e crocchette poi chiudo tutto e scendo ad aspettarlo. Un paio di minuti dopo accosta vicino al cancello dove stavo io e salgo. Quando lo saluto mi risponde solo con un leggero cenno del capo. Cavolo! È peggio di quanto credessi.
In macchina non parliamo per niente, ci sono solo io che do le indicazioni per andare da zie e lui che le esegue. Punto. Nient’altro.
Una volta arrivati scendo dalla macchina per bussare e farmi aprire il cancello, poi aspetto che Harry parcheggi la macchina al vialetto e insieme andiamo alla porta. Prima di entrare entrambi mettiamo sul il più convincente dei sorrisi. Faccio tutte le prsentazioni, quando arrivo ad Arianna quella per poco non sviene.
< Lei è la ragazza con cui hai parlato al telefono l’altra volta. >
< Ah! La nostra fan.. come stai? >
< Bene, bene grazie.> risponde mia cugina ancora un po’ impacciata.
Alle mie spalle sento uno “iaia” e dei passetti che si muobono velocemente nella mia direzione. Mi volto e vedo Manuel, il mio cuginetto che mi viene incontro. Gli apro le braccia e quando arriva lo prendo in braccio e gli faccio fare una giravolta in aria e lo riempio di baci.
< Lui invece è Manuel, il figlio di mia cugina Debora >
< Ciao Manuel..> lo saluta Harry.
Manuel lo guarda storto, tipico di quanto incontra una persone nuova, e poi mi si stringe al collo. Tenero lui. Mi lascio andare a una risata.
< è timido. Dagli qualche minuto che si riprende >
< Haha.. pensavo che ce l’avesse con me da come mi ha guardato. >
< Ma no! È bellissimo vero? >
Annuisce sorridendo timidamente.
< E gli altri dove sono? > chiedo riferendomi ai cugini che mancano all’appello.
< Andrea è uscito e torna per cena. Matteo e Armando sono giù al campetto a fare due tiri.
< Ah ok > rispondo a mia cugina, poi rivolta verso Harry aggiungo < ti va di andare al campetto? Ti faccio fare un giro.. >
< Si, andiamo>
< Ari vieni anche tu? E Gaia? >
< Gaia è sotto la doccia le dico di raggiungerci dopo..>
< Ok.. Immagino che anche tu vuoi venire con noi, vero Manuel?>
< Da come ti si è attaccato al collo dubito che abbia intenzione di lasciarti andare presto>
 
Ci facciamo un giro per tutta la proprietà ( è piuttosto grande ) poi andiamo al campetto dove gli presento anche Matteo. Dopo poco arriva anche Gaia e si aggiunge a noi per fare due chiacchiere, mentre Manuel corre appresso al pallone insieme a mio fratello e mio cugino.
Più tardi durante la cena, nonostante cerchiamo di apparire il più normali possibile, le conversazioni tra me e Harry sono minime. C’è ancora un po’ di tensione e non vedo l’ora che venga scaricata in qualche modo.
Dopo cena tutti noi ragazzi andiamo al salottino esterno per passare il tempo in chiacchiere. Ovviamente Manuel è sempre attaccato a me stile koala. Per qualche minuto non presto attenzione a quello che stanno dicendo gli altri e mi concentro solo a giocare su di lui. All’improvviso sento Harry che mi sussurra all’orecchio < un giorno, spero non troppo lontano, vorrei vederti giocare così con i nostri figli. >
Ok, adesso piango. Mi volto verso di lui, probabilmente ho gli occhi lucidi, e lo bacio con tutta la dolcezza di questo mondo. Mentre ci baciamo sento Manuel che fa di tutto per richiamare la mia attenzione di nuovo su di lui.mi seoaro da Harry ridendo. < Misa che qualcuno è geloso qui..> dico sorridendo verso Manuel. Gli do un bacino sulle labbra e lui mi guarda tutto sorridente, allora io lo prendo e me lo spupazzo tutto. Harry mi bussa su una spalla.
< perlomeno abbi la decenza di non tradirmi davanti ai miei occhi > dice scherzando.
< Stacci Styles. Lui in realtà è il mio ragazzo da molto prima di te..>
Mi caccia il labbruccio in fuori e io gli scrocchio un altro bacio sulle labbra.
< Gno!>
Tutti quanti scoppiamo a ridere a sentire Manuel dire “no”, poi Gaia, che nel frattempo aveva ripreso tutto, dice < questo video andrà su twitter lo sai vero?>
< No dai Ga.. >

Sospiro affranta. È sempre una battaglia persa in partenza quella di cercare di far cambiare idea a mia cugina.
Verso l’1 di notte decidiamo che è l’ora di ritornare in hotel. Salutiamo tutti, poi con Manuel ancora in braccio che dorme andiamo dagli adulti, lascio Manuel a Debora, il tempo di salutare lei e mia zia e andiamo alla macchina.
In macchina l’atmosfera è molto più rilassata rispetto all’andata, ci mettiamo addirittura a cantare le canzoni che passano alla radio. Sono felice che la tensione sia sparita, anche se non voglio lasciare quest’argomento in sospeso. Ora però non voglio assolutamente rovinarmi il fine serata.
 
Arrivati in camera, vado in bagno a lavare i denti e mettere la camicia da notte. Quando esco noto che anche Harry è in “pigiama” (in boxer) che sta vicino al comodino del letto a smanettare col cellulare. Mi prendo qualche secondo per osservare la sua figura di spalle. Ma quanto può essere meraviglioso?!
Mi avvicino a lui silenziosamente e lo abbraccio da dietro.
< Che fai? > chiedo..
< Sono su twitter..>
< Qualcosa di interessante?> chiedo e subito dopo mi alzo sulle punte per dargli un bacio sul collo.
< Ehm.. non molto in effetti>
< Mmm mmm > rispondo mentre continuo a lasciargli una scia di baci fino alla spalla.
< Posso farti una domanda? > chiede Harry all’improvviso.
< Certo. Dimmi >
< Sei senza biancheria? >
Lo faccio voltare verso di me e, alzandomi di nuovo sulle punte gli dico all’orecchio < perché non lo scopri da solo? >
Il suo sguardo si trasforma da curioso a lussurioso ed eccitato. In poco tempo ci liberiamo dei vestiti e ci lasciamo andare alla passione.
Mentre siamo nel letto penso a lui, ai suoi occhi così verdi, alla forma del suo viso, alle sue labbra, al suo collo, le spalle, il busto, i suoi infiniti tatuaggi, le sue gambe perfette, quelle sue mani tanto belle che in questo momento mi stanno accarezzando così delicatamente, come se fossi una bambola di porcellana, il suo carattere,. I suoi modi di fare, la sua gelosia a volte troppo oppressiva e arrivo alla conclusione che mi piace tutto di lui. Ogni singola cosa. Sono sempre più convinta di amare il ragazzo che sta facendo l’amore con me in questo momento. Il mio ragazzo. Harold Edward Styles.
 
 
 
 
 
 
 
*My space*
Scusate l’immenso ritardo ma tra l’università, il dente del giudizio che mi da problemi (e che oggi sono andata a togliere) e impegni vari non ho avuto molto tempo per scrivere.
In ogni caso ringrazio tutte quelle che leggono questa storia, tutte quelle che la recensiscono, tutte quelle che l’hanno messa tra le seguite/preferite.. siete la dolcezza!!
Se vi va lasciatemi una piccola recensione.
Baci baci
Ila xx

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


 
POV. MONICA
 
Sono passati due giorni da quando Giovanni mi ha dato quella fantastica notizia e non ho ancora avuto il coraggio di parlarne con Ilaria. Mi toccherà chiamarla prima o poi. Chissà com’è andata con Harry dopo quello spiacevole incontro con la fan. Spero che Harry non si sia arrabbiato troppo, sarebbe molto da lui arrabbiarsi per questo genere di cose. A volte tende ad essere iperprotettivo con Ilaria. È come se volesse tenere Ilaria nascosta in una torre alta con un drago che la sorvegli e la allontani dai pericoli. Ma ha trovato pane per i suoi denti, Ilaria non è proprio il tipo da farsi mettere i piedi in testa e se una cosa non le sta bene reagisce come ritiene più giusto.
Mando il solito sms del buongiorno a Niall, infondo solo già le 11 del mattino e oggi è l’ultimo giorno che potrò passare nell’ozio più totale. Domani ricomincerà la scuola e devo ammettere che questo pensiero mi rende piuttosto nervosa. Sarò completamente sola. A questo punto spero vivamente che tutti mi ignorino non ci tengo proprio a diventare lo zimbello di tutta la scuola.
Okay, ho deciso chiamo Ilaria. Spero solo di non disturbarla. Uno, due, tre squilli, poi finalmente sento la sua voce.
“Pronto?”
“Ila! Come stai? Disturbo?”
“Non disturbi mai tesoro. Tutto bene, a te come va?”
“In effetti non va tutto bene. Devo raccontarti una cosa”
“Cos’è successo? Dimmi tutto!”
“Si tratta di Giovanni”
“Cazzo ha fatto lo stronzo?”
“Ci siamo lasciati…”
“Cosa?! E perché??”
“In effetti volevo già lasciarlo io… le cose ormai non erano più come prima.. e poi”
“Poi cosa? Devo venire a spaccargli la faccia?”
“Beh.. Ecco… In realtà io per lui sono stata solo un’avventura. Lui aveva già un’altra ragazza da un po’…”
“Cosa? Cosa?! COSA?!”
“Eh già..”
“Ma io gli stacco il pisello a morsi e poi lo appendo per le palle a quello stronzo! Come osa?! Ti prego Mo, dimmi che stai scherzando…”
“Vorrei potertelo dire Ila… - tiro su col naso, mi viene da piangere – e poi domani inizia pure la scuola… Ho paura Ila” e li non ce la faccio a trattenermi oltre, scoppio in lacrime
“Moni no. No.. non piangere. Quel pezzo di merda non merita le tue lacrime. Piuttosto… Niall?”
“Cosa Niall?”
“Oh andiamo non fare la finta tonta, so che ti piace…”
“Come fai a saperlo tu?!”
“Guarda che non sono così stupida come faccio credere in giro, sai?!”
“…è così evidente?”
“Eh.. direi..”
“Ow…”
“Eddai che c’è di male?”
“C’è di male che sono incinta! Non potremmo mai stare insieme.. ammesso che provi anche un minimo interesse nei miei confronti”
“E da quando essere incinta è un problema? Non hai mica la lebbra. E poi le donne incinta sono anche più sensibili.. if you know what I mean…”
“Ila!!”
“Che c’è?!”
“Ma ti pare??”
“Cosa?! Avrà pure voglia di fare sesso ogni tanto quel ragazzo..”
“Si, ma tanto non ci metteremo mai insieme ficcatelo in testa!”
“Questo lo dici tu ciccia…” e questo cosa vuol dire?!
“Cosa sai??”
“Niente! Cosa dovrei sapere?”
“Perché hai detto: questo lo dici tu??”
“Perché non sei nel suo cervello e non puoi sapere quello che pensa!”
“Oh andiamo! Quale ragazzo sano di mente si metterebbe con una ragazza incinta di un figlio non suo?!”
“Un ragazzo innamorato…”
“Seh.. vabbe..”
“Sei sempre la solita pessimista Moni..”
“No Ila.. semplicemente ho finito di farmi mille film mentali..”
“Una ragazza ha tutto il diritto di sognare. Che poi, certi sogni posso anche trasformarsi in realtà. Non si può mai sapere..”
Sta stronza! Sicuro mi sta nascondendo qualcosa. Sento bussare il campanello.
“Ila devo andare.. suonano alla porta.. chissà chi è..”
“E che ne so io?! Vai ad aprire. Ciao bella. Divertiti!”
E attacca prima che io abbia la possibilità di rispondere. Che cavolo intende con quel divertiti?! Giuro che la odio quando fa così.. Bussano di nuovo alla porta e io mi riscuoto dal mio stato di semi trans e vado ad aprire.
 
“Buongiorno principessa!” Oddio… Mi fiondo immediatamente tra le sue braccia. Mi era mancato così tanto. Non posso credere che sia davvero qui.. Restiamo così abbracciati sul ciglio della porta per un tempo indefinito, finchè non interrompo quel fantastico momento..
“Penso che dovremmo entrare”
“Si.. hai ragione”
“Adesso capisco perché non mi hai risposto al messaggio.. com’è andato il volo?”
“Bene. Ho solo avuto qualche difficoltà a dire al tassista dove portarmi ma poi ho risolto tutto.”
“è stata Ilaria a dirti dove andare vero?”
“Si.. alla fine l’ho chiamata ed è stata lei a dire al tassista dove portarmi.. altrimenti sarei ancora in aereoporto a far capire a quel tipo dove dovevo andare…”
“Ecco perché…”
“Ecco perché cosa?”
“le ho raccontato di Giovanni e subito dopo mi ha chiesto di te… sapevo che mi nascondeva qualcosa..”
“Avete parlato di me?? E di cosa esattamente?”
A quella domanda arrossisco violentemente e cerco disperatamente di cambiare discorso..
“Sai, io devo ancora fare colazione sono sveglia da poco.. Tu vuoi qualcosa?”
Mi sorride a annuisce.
Inizio a preparare qualcosa. Per me latte, poi prendo anche pane, nutella e vari succhi di frutta, poggiando tutto sul tavolo.
“Serviti pure Niall”
“Grazie”
“Hai preso una stanza da qualche parte?”
“In realtà no.. Ho deciso di venire stamattina quindi non ho avuto modo di organizzarmi. Ho subito prenotato un volo e preparato al volo la valigia.”
“Ah.. Beh, se vuoi io ho una camera da letto in più.. potresti restare qui..”
“Se per i tuoi va bene, per me non ci sono problemi”
“Ma certo! Ora avviso mia madre, è al lavoro”
Mando un veloce sms a mia madre dicendole che Niall è venuto a trovarmi ma che non ha prenotato una camera in hotel e se quindi può restare da noi. Qualche secondo dopo mi risponde che per lei non ci sono problemi e mi avvisa che devo preparare io il pranzo perché lei torna più tardi da lavoro oggi.
Mando un sms anche ad Ilaria
 
<< Tu sapevi tutto brutta bastarda. Dici la verità!! Dio.. Sono rimasta come una scema!*occhiacuoricino* >>
 
<< Certo che sapevo tutto ciccia. E mi raccomando, ci tengo a ricordarti che in gravidanza, fino al settimo mese, si può fare sesso tranquillamente. Quindi dacci dentro bambina!! >>
 
<< Ma smettila cretina! >>
 
Dopo questo sms torno a dare tutte le mie attenzioni a Niall.
Finiamo con calma di fare colazione e restiamo per un po’ seduti al tavolo a parlare del più e del meno. Quando ci alziamo dal tavolo è già quasi ora di pranzo.
“Oddio è già ora di pranzo! Mamma mi ha detto di preparare qualcosa. Hai delle preferenze?”
“No tranquilla. Cucina quello che ti va, a me va bene tutto.”
“Ok. Nel pomeriggio che ti va di fare?”
“Non lo so.. andiamo a fare un giro?”
“In effetti sono un paio di giorni che non esco di casa. E domani inizia anche la scuola, quindi si, penso sia una buona idea.”
“Perché sei rimasta dentro casa per due giorni interi?”
“Perché non avevo nessuno con cui uscire. In più sono certa di essere diventata lo zimbello della città ormai..”
“Per colpa di quella sottospecie di uomo?”
“Ehm.. si..”
“Spera di non incontrarlo per strada oggi o potrei non rispondere delle mie azioni..”
“Invece tu manterrai la calma. Non puoi permetterti di fare scenate per un tipo del genere. Non dimenticare che hai un’immagine da mantenere. E poi per uno così non ne vale nemmeno la pena!”
“Già hai ragione. È che mi fa venire il nervoso! Nessuno deve permettersi di fare questo alla mia piccolina..” e mentre dice questo mi viene vicino e mi abbraccia. Un abbraccio veloce, affettuoso. Io, ovviamente, arrossisco violentemente e mi volto verso i fornelli.
“Dai, aiutami a cucinare”
“Okay. Cosa prepariamo?”
“Avevo in mente spaghetti con tonno, olive e pomodorino fresco e per secondo dovrebbe esserci il carpaccio nel frigo, bisogna solo condirlo. Che ne pensi?”
“è perfetto! Ho già l’acquolina!”
“Bene. Allora mettiamoci al lavoro.”
 
Passiamo il tempo a cucinare e parlare di tutto quello che ci passava per la mente, senza seguire un vero e proprio filo logico. Verso le due arriva mia madre, le avevamo lasciato qualcosa da parte perché eravamo troppo affamati per aspettarla nonostante avessimo fatto colazione meno di due ore prima.
 
“Mamma, lui è Niall. Niall, mia madre Angela”
“Ciao Niall, è un piacere poter finalmente parlare con il ragazzo dei poster.”
“Mmm… Ragazzo dei poster.. Hai dei poster in camera tua Moni?”
“Niall non dimenticarti che sei un membro della mia band preferita! È normale che abbia dei poster tuoi e dei ragazzi in camera. Sono o non sonn una vostra fan?”
“Dai andiamo in camera tua. Voglio vedere i tuoi poster..”
“No! Camera mia è un disastro. Lasciamo almeno togliere i vestiti di mezzo. Vengo a chiamarti tra poco..”
“Non sarà di sicuro più disordinata di quella di Louis..”
“Fa niente. Aspetta qua.. torno subito”
“Okay. Farò due chiacchiere con tua madre allora..”
 
Corro al piano di sopra e tolgo tutti i vestiti di mezzo, come al solito non li sistemo mai. Li ammucchio tutti nell’armadio e vado a mettere quelli sporchi nella cesta in bagno. Sento mia madre e Niall confabulare al piano di sotto. Chissà cosa avranno da dirsi che parlano così a bassa voce. Decido di andare a spiarli. So che non si fa, ma devo assolutamente sapere. Sono troppo curiosa.
Scendo le scale nel modo più silenzioso che conosco e mi affaccio per vederli e ascoltare meglio quello che si dicono. Vedo mia madre con gli occhi lucidi e Niall che la passa una mano sulla spalla comprensivo e le dice di non preoccuparsi.
Cosa sta succedendo qui? Perché mia madre piange? Di cosa stanno parlando quei due? Decido di interrompere qualunque cosa si stiano dicendo, ho il vago sospetto che si tratti di me e non voglio assolutamente vedere mia madre che piange per me.
Scendo il resto delle scale facendo più rumore per annunciare il mio arrivo. Infatti quando arrivo al piano di sotto Niall mi sorride e mia madre è di spalle, probabilmente ad asciugarsi gli occhi.
 
“Adesso posso salire? Hai nascosto tutte le cose imbarazzanti?”
“Abbastanza. Volevo nascondere anche i poster ma ormai, grazie a mia madre, sai della loro esistenza quindi era piuttosto inutile farlo..”
“Haha.. dai andiamo, così mi fai vedere anche la mia stanza..”
“Okay.”
Mentre saliamo le scale la curiosità mi divora. Devo assolutamente sapere cosa si stavano dicendo lui e mia madre.
“Di cosa parlavate tu e mia madre? Ho notato che a stento tratteneva le lacrime”
“Non hai ascoltato quello che ci siamo detti vero?”  me lo chiede con aria preoccupata.
“No, ma avrei voluto. Posso sapere di cosa avete parlato? E perché hai quella faccia preoccupata?”
“Abbiamo parlato di te. Ma non ti dirò altro.”
“Che palle che sei..”
“Si, lo so. Sono irresistibile.”
“Oserei dire che sei anche molto modesto. Allora Mr. Modestia hai deciso come impiegare il tuo tempo nel pomeriggio?”
“Io direi che possiamo iniziare con un pisolino, sono stanco e scommetto che anche tu lo sei. Poi potremmo andare a farci un giro in città e magari ti offro la cena”
“Mi stai gentilmente chiedendo di uscire Horan?”
“Ehm.. si. È un problema?”
“Certo che no! E adesso fila a letto, ci aspetta un lungo pomeriggio.”
“Okay, ma andrò nella mia stanza.”
“Perché? Dai resta con me..”
“No dai.. ti lascio dormire in pace.”
“D’accordo, come vuoi.”
 
Lo accompagno nella sua stanza, poi torno nella mia e mi stendo sul letto. Mi arriva un sms, prendo il cellulare dal comodino, è Ilaria. Lo apro sorridendo.
 
<< Allora, come procede con Mr. Biondo tinto? Avete finito di procreare o vi sto disturbando? >>
 
Che idiota che è! Ma è anche per questo che la adoro così tanto.
 
<< Mi dispiace deluderti ma non abbiamo procreato e non è nemmeno tra i programmi della serata. Invece abbiamo cucinato, mangiato e parlato un sacco. Adesso ci stiamo riposando ognuno nella sua stanza perché stasera Mr. Biondo tinto mi porterà fuori a cena! >>
 
<< Aww.. che dolci che siete. Finalmente Horan si è deciso a chiederti di uscire! Non ne potevo più di sentirlo lamentarsi di Giovanni, di quanto lo odiasse e di quanto fosse stupido. Non che avesse torto, però non parlava d’altro! >>
 
<< Già.. mi ha detto che se per caso lo incontriamo per strada potrebbe non rispondere delle sue azioni. Quante cose ancora mi tieni nascoste?! >>
 
<< Puoi biasimarlo?! Non troppe comunque >>
 
<< Quindi ce ne sono altre?! Ma come fai a tenerti tutto dentro senza che nessuno ne abbia il minimo sentore? >>
 
<< Anni e anni di gavetta tesoro mio. Adesso riposati e salutami puntino. Divertiti piccola! >>
 
<< Ok. Buona serata anche a te. E mi raccomando tu e Harry usate il preservativo! Non voglio diventare zia e mamma nel giro di pochi mesi… >>
 
<< Me la stai tirando per caso? :P >>
 
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<< Ti sei messa d’accordo con Harry dici la verità da quando siamo andati a salutare mia zia e mia cugina che non fa altro che ripetere che vuole un figlio! Non fa altro che ripeterlo.. >>
 
<< Beh, accontentalo, no?! >>
 
<< Ma sei impazzita tutto di un botto per caso?! >>
 
<< Che male c’è?! Infondo so che muori dalla voglia di avere un figlio! Ammettilo… >>
 
<< Si, è vero. Ma è TROPPO presto! >>
 
<< Mi prendi in giro scusa? >>
 
<< No. È diverso Moni. tu non lo hai deciso, è capitato e basta. In questo momento io ho la possibilità di scegliere e voglio almeno finire l’università prima di pensare ad un bambino. >>
 
<< Beh, non hai tutti i torti. Ma io credo che dovresti pensare di meno e agire di più… >>
 
<< Cioè mi stai dicendo di non pensarci troppo e dare subito un figlio a Mr. Riccio?? >>
 
<< Si. esatto! >>
 
<< Scordatelo! E adesso fila a nanna moccio setta. Ci sentiamo domani. <3 >>
 
<< Okay zietta. A domani <3 >>
 
Poso il telefono sul comodino dopo aver impostato la sveglia per le cinque. Due ore di riposo dovrebbero bastare…
 
 
“Hey piccola. Sveglia. È la terza volta che suona la sveglia e tu non la senti.”
“Ancora 5 minuti mamma…”
“Monica, sono Niall”
Alzo di scatto la testa dal cuscino “oh. Scusa Niall, è l’abitudine..”
“Tranquilla.. anche a me a volte capita con i ragazzi”
“Ti ho svegliato?”
“No, tranquilla. Ero già sveglio, solo che mi pesava il culo ad alzarmi per questo ho aspettato che la sveglia suonasse per la terza volta prima di venire a chiamarti”
“Oh.. Penso che andrò a prepararmi”
“Eddai piccola scherzavo. In realtà non ho la più pallida idea se la sveglia stava suonando per la prima, seconda, terza o quarta volta. Mi sono svegliato 2 minuti fa, ho sentito la sveglia suonare e ti sono venuto a svegliare.”
Gli sorrido dolcemente “questo non cambia il fatto che tu ora debba uscire perché devo fare una doccia e cambiarmi”
“Sei arrabbiata?” chiede insicuro
“No Niall, ma se vogliamo uscire prima che faccia buio ti conviene uscire da questa stanza”
“Ci metti così tanto a prepararti??”
“Sfido te a trovare qualcosa che possa entrarmi senza farmi venire prima una crisi di pianto”
“Sfida accettata! Quando uscirai dalla doccia troverai sul letto dei vestiti che sono sicuro ti staranno benissimo.”
“Come vuoi. Ma non mettere il broncio quando capirai di aver perso.”
“Su forza. A fare la doccia..”
 
 
 
NARRATORE ESTERNO
 
Mentre Monica è sotto la doccia Niall corre al piano di sotto a cercare Angela, ha bisogno del suo aiuto per trovare qualcosa che Monica possa indossare senza problemi. La trova in salotto intenta a guardare la televisione.
“Angela! Devo parlarti. Hai un minuto?”
“Certo Niall. Dimmi”
“Monica è a fare la doccia e ho accettato la sfida di trovarle qualcosa da mettere senza farle venire una crisi di pianto.”
“Perché le vengono le crisi di pianto?”
“Probabilmente perché sta crescendo Angela. E anche se non lo ammetterà mai penso che si senta a disagio con la pancia che si inizia a vedere da sotto i vestiti.”
Angela sospira affranta per sua figlia. È preoccupata per lei.
“Seguimi Niall”
Insieme si avviamo verso la camera da letto di Angela e del marito. Angela apre l’armadio e porge a Niall un vestito preso dal fondo piegato con cura.
“Falle indossare questo. Io lo usavo spesso i primi mesi della gravidanza, quando la pancia non era ancora molto evidente. È molto comodo.”
“Grazie signora. Sapevo che avrebbe conservato qualcosa. Anche mia madre tiene conservati dei vestiti di quando era incinta. Almeno lei può prestare i suoi a sua figlia, mia madre deve tenerli solo come ricordo. Ha due figli maschi…”
“Credo che la doccia abbia finito di scorrere. Vai a portarle questo”
“Volo! Grazie ancora Angela.”
 
 
 
POV. MONICA
 
Esco dalla doccia, mi avvolgo nell’accappatoio e vado in camera. Sul letto ci trovo un vestito di fondo bianco con dei disegni blu sopra, con le maniche a tre quarti, il taglio sotto al seno e la gonna tutta svolazzante. Sono certa che questo vestito non sia mio. Sorrido, chissà dove l’ha trovato. Vado verso il cassetto dell’intimo e prendo un completo che potrebbe abbinarsi al vestito, al quale decido di dare una chance. Anche se non sono molto convinta che possa starmi bene.
Dopo aver indossato il vestito e un paio di ballerine blu ho deciso che fosse ora di guardarmi allo specchio. Aperta l’anta dell’armadio, dove c’era lo specchio rimango sconvolta. Riflessa allo specchio vedo una semplice ragazza con addosso un bel vestito tutto svolazzante e non una ragazza orrenda a cui non entra più niente del suo guardaroba perché nella sua pancia sta crescendo un bambino.
Emetto un gridolino di gioia e corro fuori dalla stanza.
“Niall!! Corri Niall, dove sei?”
Un paio di secondi dopo vedo Niall tutto affannato che corre verso di me.
“Che succede? È tutto apposto? Ti senti bene?” chiede tutto preoccupato.
“è un miracolo Niall! Mi entra! Questo vestito mi entra!! Devi assolutamente dirmi dove lo sei andato a pescare..”
“è di tua madre. Lo usava quando era incinta di te. Sono andato a chiederle se avesse qualche vestito che potesse starti. Ogni mamma conserva sempre qualche vestito di quando era incinta.”
“Aww… Niall, che cosa dolce.”
“Ho fatto solo il mio dovere…”
“Grazie. Sai che ti dico?! Adesso io e te usciamo e mi accompagni a comprare qualche altro vestito che mi stia. Ci stai?”
“Devo proprio? Non puoi andarci con tua madre, piccola?”
“Beh si.. Ma poi lo sfizio dov’è?”
“Eddaii.. Andiamo a farci un giro senza shopping.. Resterò qui solo pochi giorni, fammi godere questo breve periodo di relax. Sii buona..”
“D’accordo.. Allora andiamo al parco e poi cena fuori?”
“Mi sembra perfetto”
“Per cena fuori intendi una pizza vero?”
“è un problema?”
“Certo che no! Io amo la pizza..”
“Allora è perfetto. Andiamo milady”
 
 
Dopo una pizza buonissima e una lunga camminata dopo cena decidiamo che è ora di tornare a casa anche perché sento che i miei piedi chiedono pietà, si stanno iniziando anche a gonfiare e sono anche piuttosto stanca.
Pensare che il giorno dopo sarei dovuta andare a scuola mi faceva una gran paura, ma avevo deciso di farmi forza e lasciare che tutti gli idioti della mia scuola vedessero quanto fossi forte e determinata perché, diciamocelo, non è da tutti portare avanti una gravidanza a 17 anni, soprattutto quando al padre non importa nulla né della madre che del bambino.
Una volta a casa Niall e io andiamo diretti nella mia stanza dove mi butto di peso sul letto.
“Sai, tra una settimana dovrò fare la prima ecografia e se sarò fortunata posso anche sapere il sesso del bambino.”
“Oddio è magnifico! Posso venire con te?”
“Non dovresti ripartire?”
“Devo ancora prenotare i biglietti per il ritorno e con i ragazzi partiamo il 21 per l’Australia, non ci sarebbero problemi. Ma se tu non vuoi che venga va bene lo stesso, tranquilla.”
“Per me è ok. Puoi venire se ti va!”
“Perfetto! Speri più che sia maschio o femmina?”
“In realtà non ci ho pensato molto. Ma penso che mi piacerebbe fosse un maschietto.”
“Strano. Pensavo dicessi una femmina così potevi riempirla di vestiti e cose varie.”
“Potrei fare lo stesso anche con un maschio! E poi, non so, mi piacerebbe che il primogenito fosse maschio. È un po’ una mia fissa.”
“Hai le idee piuttosto chiare”
“Abbastanza. Si..”
Ci guardiamo negli occhi per un secondo e poi scoppiamo a ridere come due deficienti.
“Vado a mettere il pigiama. Torno subito”
“Vado anch’io. A tra poco..” mi lascia un bacio sulla guancia e va nella sua stanza.
Io prendo la mia camicia da notte e vado in bagno per struccarmi e prepararmi per la notte. Quando esco lo trovo già seduto sul letto che mi aspetta. Lo faccio alzare per togliere il copriletto e stendermi sotto il lenzuolo.
“Mi fai compagnia finchè non mi addormento?”
“Ad una condizione!”
“E sarebbe?”
“Posso sedermi anche io con te?”
“Era sottointeso Niall”
“Bene. Allora si può fare.”
“Buonanotte Niall”
“Buonanotte piccola”
Metto la sveglia per domani mattina, devo svegliarmi alle 7, che stress. Poi mi volto di lato e poggio la testa sul cuscino. La dolcezza di Niall è indescrivibile. Mi raggomitolo ancora di più e chiudo gli occhi. Dopo qualche minuto sento che Niall mi abbraccia e poggia la testa vicino la mia e, mentre canticchia a bassa voce little things, io mi addormento felice. Felice come non lo ero da un paio di mesi a questa parte.
 
 
*Spazio me*
Ciao a tutti. Come prima cosa chiedo umilmente perdono per l’ennesimo ritardo, ma come vi ho già detto l’università mi assorbe completamente. Almeno ho finito le lezioni, anche se questo non cambia il fatto che non ho comunque molto tempo per scrivere.
Come al solito vi chiedo di lasciare un commento a fine capitolo. Ci terrei davvero molto a sapere cosa ne pensate.
Non sono molto convinta di questo capitolo. È corto ed è venuto un po’ uno schifo a mio parere. Vorrei davvero che voi mi diceste qualcosa a riguardo, ne sarei davvero felice.
Anyway, ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia nonostante gli infiniti ritardi, tutti quelli che l’hanno messa tra le seguite/preferite/da ricordare.
E un ringraziamento speciale a shelovesireland che recensisce ogni mio capitolo. Ti adoro, sappilo!
Bene, detto questo, arrivederci al prossimo capitolo.
Bye bye
Ila <3

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***



 
POV. MONICA
 
La sveglia delle 7 del mattino dopo mi arriva come una botta in testa. Non sono ancora pronta a separarmi dal mio adorato lettuccio. Non ci credo che è già passata una notte intera. Mi giro dall’altro lato e vedo che Niall ancora dorme indisturbato dal suono della sveglia. Mi affretto a spegnerla prima che possa svegliarsi e silenziosamente scendo dal letto. Mamma è già sveglia che sta preparando la colazione. Mi siedo al tavolo con la mano che mi regge la testa.
“Buongiorno mamma”
“Giorno Moni. dormito bene?”
“Mai dormito meglio.. e tu?”
“Beh, senza tuo padre non bene come al solito.”
“Già, si sente la sua mancanza per casa.. Quando torna?”
“Tra due mesi”
“Ancora due lunghissimi mesi.. uff”
“E Niall?”
“Cosa?”
“Non lo hai svegliato?”
“Immagino che stia ancora dormendo nella sua stanza. È presto.”
“Monica, guarda che lo so che avete dormito insieme stanotte..”
“Beh.. Sta comunque dormendo. Non mi andava di svegliarlo.”
Neanche finisco di parlare che Niall fa il suo ingresso in cucina augurandoci un buongiorno tutto assonnato, lasciandomi un bacio tra i capelli.
“Giorno Niall. Dormito bene?” chiede mia madre con un sorriso furbo stampato in faccia.
“Niall, prima che tu dica qualunque cosa, sappi che mia madre sa già che abbiamo dormito insieme.”
“Avrei comunque risposto che ho dormito benissimo. A proposito, perché non mi hai svegliato?”
“Perché avrei dovuto farlo?”
“Perché voglio accompagnarti a scuola, semplice.”
Quasi mi va il latte di taverso a sentirlo. “No Niall. Tu non mi accompagnerai a scuola.”
“Perché no?”
“Perché ti riconoscerebbe mezza scuola e già non ho una bella nomina a scuola. Se ti vedessero arrivare insieme a me non voglio nemmeno pensare alle idiozie che si inventeranno. Non voglio alimentare nuove voci sul mio conto.”
“Va bene. Vorrà dire che mi farò un’altra oretta di sonno e poi andrò in esplorazione per la città. Buona giornata.” Detto questo si alza dal tavolo e va via. Sembra che ci sia rimasto male, ma non stavo scherzando. Oggi l’ultima cosa che voglio è alimentare nuove voci su di me. Ne girano già abbastanza e sarà già dura così com’è.
“Bene.. Ora vado a vedere se ho ancora qualcosa nell’armadio che mi entri senza problemi”
“Aspetta Moni. Dovrei avere dei pantaloni che potrebbero starti. Sono molto comodi. Poi nel pomeriggio andiamo a comprare qualcosa di nuovo ok?”
“Va bene mamma”
Salgo al piano di sopra con mia madre. La seguo nella sua stanza e dopo aver scavato un po’ nell’armadio ne tira fuori un pantalone nero e una camicia bianca a maniche corte con dei ricami che richiamano le rifiniture del pantalone. Li prendo soddisfatta e vado in camera. Poggio tutto sul letto e filo in bagno a farmi una doccia rinfrescante. Amo fare la doccia di prima mattina, riesce a darmi tutte le energie necessarie per la giornata. Uscita dal bagno indosso tutto molto velocemente, metto un paio di ballerine nere ai piedi e un filo di eye-liner sugli occhi e sono pronta.
Scendo giù, afferro una giacca leggera dall’attaccapanni ed esco di casa.
 
Arrivo a scuola abbastanza in anticipo. Una volta nel cortile la maggior parte delle persone si gira a guardarmi e poi si scambia delle parole a bassa voce con le persone che gli sono vicino. Iniziamo bene la giornata. Vedo in lontananza un po’ di ragazzi della mia classe. Mi avvicino a loro e li saluto come ogni volto con un semplice “buongiorno a tutti”. Le ragazze si limitano a scrutarmi dalla testa ai piedi e poi tornano a confabulare tra di loro lanciandomi delle occhiatine, segno che stanno parlando di me, mentre i ragazzi si limitano a farmi un cenno di saluto con le mani e poi tornano ad ignorarmi completamente.
Beh, almeno non mi hanno insultato. È già qualcosa.
Al suono della prima campanella tutti quelli in cortile si dirigono verso le proprie classi. Io mi sistemo al primo banco vicino la porta, dubito che le mie suddette amiche vogliano sedersi vicino a me dato che non mi hanno nemmeno rivolto la parola, quindi aspetterò che lo sfigato di turno che arriva in ritardo già il primo giorno si sieda vicino a me.
Al suono della seconda campanella, quella che annuncia l’inizio delle lezioni, il posto accanto a me è ancora vuoto.
Entra la prof della prima ora che dopo aver fatto l’appello ci comunica che un ragazzo della nostra classe ha cambiato sezione all’ultimo secondo. Quindi starò da sola tutto l’ano. Bene.
Come da routine il primo giorno di scuola tutti i professori ci dicono cosa faremo durante il corso dell’anno e ci chiedono come abbiamo passato le vacanze estive. Ogni volta che tocca a me parlare e dico che sono stata in America con la mia migliore amica (evito accuratamente che ho incontrato i ragazzi sennò si scatenerebbe l’inferno e la situazione è già critica così com’è) partono commenti poco carini sul mio conto e sul fatto che io abbia cercato di accalappiare qualche ragazzo americano facendomi mettere incinta da lui.
I commenti più diffusi ovviamente sono il classico troia, seguiti da frasi come non ti è andata bene stavolta eh? - Ti ha mollato il tuo fatidico ragazzo, peccato. -  Magari la prossima volta riesci ad accalappiarne uno con meno cervello di te. – e simili. Ed io ogni volta cercavo di mandare giù il magone, soprattutto perché la maggior parte di questi commentino provenivano dalle labbra della mia “migliore amica”.
 
Al suono dell’ultima campanella della giornata raccolgo in fretta le mie cose e scappo da quell’aula infernale. Non vedo l’ora di andare a casa e dare libero sfogo alle mie lacrime. Solo quando raggiungo il cortile della scuola già pieno di gente mi permetto di rallentare il passo mescolandomi tra la gente ma tenendo comunque la testa bassa per paura di essere riconosciuta e venire assalita dagli insulti. Alzo la testa solo quando sono fuori dal cancello della scuola. Ed è a quel punto che vedo una figura slanciata con indosso una tuta grigia, le scarpe sportive, i ray ban e un berretto a coprirgli i capelli, che mi aspetta sorridente appoggiata alla macchina di mia madre.
Senza pensarci due volte gli corro incontro e mi getto tra le sue braccia e lascio le lacrime scorrere libere sulle mie guance. Niall pazientemente cerca di tranquillizzarmi accarezzandomi i capelli. “Piccola shh.. non piangere. Non sopporto di vederti così.”
Tiro su col naso e cerco di fermare le lacrime. “Andiamo a casa Niall, ti prego.”
“Subito piccola. Saliamo in macchina.”
Senza aggiungere una parola salgo in macchina e in silenzio ci dirigiamo verso casa.
Una volta arrivati lascio le cose all’ingresso di casa e corro al piano di sopra in camera mia, senza nemmeno salutare mia madre che cerca di attirare la mia attenzione. Chiudo la porta e mi stendo lui letto con la faccia affondata nel cuscino a piangere.
Qualche minuto dopo sento qualcuno entrare in camera e sedersi sul letto accanto a me. È Niall, lo riconosco dal profumo.
“Ti va di parlarne?”
“No Niall. per favore, voglio stare da sola.”
“No, non ti lascio sola. Adesso mi dici tutto quello che è successo e ti sfoghi ok?”
“E cosa vuoi che ti dica?! Che è stato uno schifo?! Sono stata ignorata e derisa da tutta la mia classe per tutta la mattinata. Appena aprivo bocca partivano i commenti a mezza voce della mie compagne di classe. E sai chi è stata ad iniziare il tutto?! Quella che fino a qualche settimana fa consideravo essere la mia migliore amica! È questo che uoi sentirti dire?!”
“Mi dispiace Monica. Vieni qui, fatti stringere.”
Mi lascio avvolgere dalle braccia forti di Niall efinchè non ho più lacrime da versare.
“Scusami Niall”
“Perché ti scusi?” mi chiede con una faccia stranita.
“Perché prima ti ho urlato contro. E perché molto probabilmente ti ho rovinato la felpa col trucco”
“Cosa vuoi che me ne freghi della felpa?! A me interessa solo che tu stia bene.”
“Sarà difficile se va avanti così”
“Già.. ti va di mangiare qualcosa?”
“Non ho fame”
“Devi mangiare qualcosa però. Non puoi permetterti di digiunare.”
“Non mi interessa Niall. Non voglio mangiare.”
“Monica non fare la bambina! Hai bisogno di mangiare e lo sai…”
“Scenderò tra poco. Adesso voglio stare un po’ da sola se non ti spiace.”
“Ok. Tra mezz’ora ti voglio in cucina.”
Appena Niall esce dalla stanza recupero il cellulare dalla tasca del pantalone e mando un sms ad Ilaria.
 
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<<è stato tanto brutto?>>
 
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<< <3 anch’io te ne voglio Moni >>
 
Metto via il cellulare e scendo da Niall in cucina. Lo trovo che sta guardando la televisione.
“Almeno ci stai capendo qualcosa?”
“Neanche un’acca”
“Haha.. e allora perché la guardi?”
“In realtà stavo pensando…”
“A cosa?” chiedo curiosa.
“Te lo dico dopo. Adesso mangia qualcosa”
“Cosa c’è per pranzo?”
“Tua madre ha messo da parte un po’ di pasta e dell’insalata.”
“Ok. Ma aspetta, tu hai mangiato vero?”
“Si ho pranzato insieme a tua madre. Era preoccupata.”
“A proposito. Dov’è?”
“È dovuta ritornare in ufficio. Probabilmente ritornerà per ora di cena. Mi ha detto che le dispiace non poter uscire oggi come ti aveva promesso.”
“Non fa niente. Usciremo un altro giorno”
“Oppure possiamo andare a fare shopping io e te”
“Non voglio annoiarti Niall”
“Annoiarmi? Tu?! Questa si che è bella!”
“Fai poco lo scemo. E comunque per me va benissimo fare shopping con te, ma poi non ti lamentare.”
“Sissignora! Adesso però mangia.”
 
 
Dopo aver mangiato mi vado a stendere sul letto insieme a Niall. mi addormento appena poso la testa sul cuscino. Dovevo essere davvero stanca.
Un paio d’ore dopo vengo svegliata dolcemente da Niall. ci prendiamo un caffè e scendiamo per fare del sano shopping. Magari mi migliora anche l’umore.
Dopo due ore di intenso shopping ho assolutamente bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, quindi decidiamo di andare al Mc Donald’s per prenderci un Mc Flurry. Amo i Mc Flurry!
Sul marciapiede ci dividiamo le borse per evere almeno una mano libera entrambi e inaspettatamente Niall prende la mia mano e la intreccia alla sua e, dopo un sorriso appena accennato, continuiamo a camminare verso la nostra meta.
Più tardi sulla via del ritorno, non troppo lontano da casa mia, vedo un ragazzo che cammina solo per strada con una mano nella tasca e un cappello in testa.
Riconosco subito la camminata. Il mio umore cambia rapidamente, se prima ero felice di essere uscita con Niall a fare compere e al settimo cielo perché mi stava stringendo la mano mentre camminavamo, adesso ho l’umore sotto i piedi. Solo a vederlo mi ha reso la persona più triste del mondo. Mi irrigidisco nei movimenti quando vedo che guarda verso di noi e Niall se ne accorge. “Tutto bene piccola?”
“A meraviglia perché?”
“Ti sei irrigidita tutta in un secondo.”
“È che inizio ad essere stanca, tranquillo.”
“Okay. Tanto adesso siamo vicini a casa, così puoi riposarti.”
“Si infatti.. il divano mi aspetta!”
Qualche metro più avanti Niall si volta verso di me con una faccia stranita.
“Che c’è?”
“Chi è quel tipo?”
“Chi?!”
“Quello che ti fissa da quando abbiamo girato l’angolo”
“Oh.. quello..”
“Lo conosci?!”
“Si Niall.. so perfettamente chi è..”
“E perché continua a fissarti?”
“Niall quello è Giovanni.”
“Figlio di puttana! Che ha da fissare? Ora gli spacco la faccia!”
“Probabilmente mi ha riconosciuta, e ha visto che sto camminando mano nella mano con un ragazzo dopo pochi giorni che ci siamo lasciati. Si starà chiedendo chi sei. E tu non spacchi la faccia proprio a nessuno, intesi?”
“Deve solo provare ad avvicinarsi a te…”
“Non lo farà. A 10 metri da qui c’è casa mia. Noi ci arriveremo senza problemi. Una volta dentro mi aiuti a portare tutto nella mia stanza e ci sdraiamo un po’ sul letto per riposarci e se mamma non è ancora tornata per ora di cena iniziamo a preparare qualcosa. Tutto chiaro?”
“Va bene piccola. Hai ragione..” dice e mi lascia un bacio tra i capelli.
Mentre percorriamo i pochi metri che ci separano da casa mia prego tutti i santi che Giovanni non ci si avvicini. Fortunatamente tutte e mie preghiere vengono eseguite e arriviamo presto a casa. Portiamo tutte le borse al piano di sopra in camera mia e, mentre io me ne sto comodamente svaccata sul letto, Niall inizia a tirare fuori dalle buste i vestiti e li sistema sulla mia scrivania.
Mentre lo osservo fare il lavoro sporco mi ricordo che a pranzo aveva detto che “dopo” doveva dirmi quello a cui stava pensando.
“Niall, a cosa stavi pensando prima? Avevi detto che me lo avresti detto dopo. È abbastanza dopo adesso?”
“Si.. ehm…” lo vedo arrossire e giocare nervosamente con le mani mentre abbassa lo sguardo.
“Ok, è una cosa seria. Devo preoccuparmi?”
“No Moni. è che non so da dove iniziare.”
“Prova a partire dall’inizio no?”
“Non sei d’aiuto così però..”
“Okay sto zitta. Tu però parla che sennò mi viene l’ansia.”
“Va bene.. ricordi quando tu e Ilaria siete venute ad LA quest’estate? Noi due ci siamo subito trovati ricordi? Passavamo molto tempo insieme tra chiacchierate e stronzate varie non ci separavamo quasi mai. Tanto che i ragazzi hanno subito pensato che tra noi ci fosse qualcosa. Ma quasi subito le cose sono cambiate. Tu hai iniziato a chiuderti a riccio, non parlavi quasi mai, sei diventata una persone completamente diversa. Dopo non pochi sforzi sono riuscito a farti confessare. Avevi scoperto di essere incinta ed eri spaventata. Ed io ti sono stata vicino e il nostro legame è diventato ancora più forte. Adesso io sono qui, pronto a raccogliere per l’ennesima volta delle lacrime versate per una persona che non merita nemmeno di essere nominata… Il punto è che in questi due mesi che ci conosciamo io mi sono reso conto di volere qualcosa di più dell’amicizia da te. Io voglio provare a stare con te Monica.”
Ho le lacrime agli occhi. Senza pensarci un secondo di più mi fiondo tra le sue braccia e lo stringo fortissimo a me. Mi risollevo giusto il minimo per guardarlo negli occhi “anche io Niall… Anche io voglio qualcosa di più che l’amicizia da te..”
“Ma?”
“Ma.. come faremo Niall? io sono incinta!”
“E allora?! Qual è il problema Moni?”
“La mia gravidanza è il problema Niall! Cosa succederà quando la notizia di noi due si diffonderà e quando le fan scopriranno che io sono incinta. L’ultima cosa che voglio è altro odio da parte delle fan”
“Ci penseremo dopo a tutto questo Moni. adesso pensiamo solo a stare bene noi due. Solo io e te. Senza l’obbligo di dire niente a nessuno. Poi, quando sarà il momento daremo le dovute spiegazioni e amen. Se le fan ti odieranno sarà un loro problema, non nostro. Ok?”
Annuisco. “Si, ok. Voglio provarci Niall” dico sorridendo.
Lui mi sorride di rimando e ci scambiamo un lungo bacio, molto intenso e carico di sentimenti. Quando ci separiamo abbiamo entrambi il fiato corto, rimaniamo così uno di fronte all’altra con le fronti che si toccano l’un l’altra, semplicemente a guardarci negli occhi.
Restiamo così, a guardarci e a sorridere per un tempo non definito, ad interromperci è la voce di mamma che dice di essere rientrata dal lavoro.
A quel punto entrambi scendiamo al piano di sotto e aiutiamo mamma a preparare la cena.
Dopo cena resto un po’ in cucina a parlare con mamma mentre Niall va a letto. Le racconto di tutto quello che è successo durante la giornata, a scuola, nel pomeriggio, quando sono uscita con Niall e di quello che mi ha detto dopo. Le confido le mie paure e lei mi rassicura dicendomi di seguire sempre il mio cuore per qualunque decisione io debba prendere.
Dopo un’oretta passata a chiacchierare raggiungo Niall nella mia stanza. Sta già dormendo. Mi cambio velocemente e imposto la sveglia dul cellulare. Dopodiche prima di mettermi sotto le coperte mando un sms ad Ilaria.
 
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*spazio me*
Hola pipol. Eccomi con un nuovo capitolo.
Spero vi piaccia. Mi risulta ancora difficile scrivere il Pov. Monica e non mi vengono mai come vorrei.
Come ogni volta ringrazio tutti i miei lettori e, come al solito, vi invito tutti a lasciare una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate del capitolo.
Il prossimo sarà sicuramente un pov. Ilaria.
Spero di pubblicarlo il prima possibile.
Mille baci
Ila <3

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Attenzione: alla fine del capitolo è presente una scena rossa molto dettagliata se non volete leggerla potete tranquillamente saltare quella parte. Buona lettura!
 
 
POV. ILARIA
 
Quando apro gli occhi la mattina del 14 settembre sono di buon umore. Mi volto dall’altro lato del letto e trovo Harry che ancora dorme. Abbiamo passato gli ultimi due giorni nella pace più assoluta. L’ho portato a visitare Formia e ieri, presi da non si sa quale voglia, siamo andati in montagna e abbiamo passato una giornata meravigliosa. Abbiamo anche chiarito quella mezza discussione che era nata per quella fan. Non potrei essere più felice.
Mi volto dal lato del comodino e prendo il cellulare per vedere che ore sono. Sono soltanto le 10. Decido di far dormire Harry ancora un po’. Apro il messaggio di Monica e, dopo averlo letto, il mio sorriso si espande ancora di più. Sono così felice per lei. Le rispondo immediatamente.
 
 
 
Ridacchio e poso il cellulare.
“Che hai da ridacchiare?”
“Oh buongiorno anche a te meraviglia.” Dico e gli lascio un lungo bacio sulle labbra.
“Con chi parlavi? Sono più di 10 minuti che ridacchi tutta felice..”
“Parlavo con il mio amante. Sai, mi manca. Ieri non ci siamo sentiti per niente, in montagna non c’è molto campo.”
“Ah, quindi il tuo amante ti fa divertire così tanto?!” chiede con un sorriso sulle labbra reggendomi il gioco.
“Da impazzire!”
“E dimmi un po’… il tuo amante ti bacia come ti bacio io?” detto questo mi da un bacio che mi fa perdere ogni facoltà mentale possibile. A momenti non ricordo nemmeno come mi chiamo.
“Allora?! Il tuo amante riesce a farti sentire così con un solo bacio?”
Gli faccio segno di no con la testa e lui sorride fiero di se e dell’effetto che ha su di me.
“Non è gran che come amante allora..”
Decido di provocarlo un altro po’… “Beh, può non essere bravo quanto te a baciare ma ti assicuro che è molto bravo in altro..”
Il suo sguardo si accende. “Ah si?!” e in un secondo me lo ritrovo sopra che mi sovrasta con il suo bellissimo corpo.
“E di un po’.. Quando lui ti accarezza ti viene la pelle d’oca?” chiede facendo scorrere molto lentamente le sue mani sulle mie cosce fermandosi appena prima dell’orlo della mia camicia da notte.
“oh si.. è molto bravo con le carezze..” Si avvicina con la bocca al mio orecchio e sussurra “Mmm.. ed è anche bravo a farti eccitare con il solo suono della sua voce?” e nel frattempo fa scendere le spalline della camicia da notte lasciando poi una scia di baci umidi dal collo alla spalla. Ed io mi perdo in un abisso di dolci carezze. “Oh, no.. il tuo amante non è in grado di farti sentire così vero?”
Scuoto la testa in risposta alla sua domanda retorica, incapace di proferire parola. In un attimo arriva all’orlo della camicia da notte e me la sfila, restando a guardare per qualche secondo il mio corpo completamente nudo. “Vuoi farmi morire vero? Da quando non indossi più la biancheria?”
“Da quando ho capito che è molto scomoda per dormire.”
“Hai ragione. E poi così non devo nemmeno perdere altro tempo.” In un nanosecondo vengo travolta dalla sua passione e finiamo per fare l’amore per l’ennesima volta in questi pochi giorni in cui stiamo insieme.
 
“Allora? Il tuo amante riesce a soddisfarti come faccio io?”
“Neanche lontanamente. Misa che è ora che lo cambio..”
“Supererò anche lui piccola, tranquilla.”
“Staremo a vedere Styles. Sai che Niall e Monica stanno finalmente insieme?”
“Davvero?! Mi fa piacere! È con lei che parlavi prima?”
“Con chi altri senno?”
“Con il tuo amante.”
“Il mio amante è in vacanza in qualche angolo di paradiso non mi andava di disturbarlo.”
“Prima o poi ti farai davvero un amante e io non ti crederò perché penso che tu stia scherzando.”
“Perché mai dovrei farmi un amante?! A me basti su Styles. Se non ci amassimo non saremmo qui oggi.”
“Hai ragione amore.. Vieni qui..” mi rannicchio tra le sue braccia e dopo un lungo bacio ci alziamo dal letto.
“Di cosa parlavate tu e Monica?”
“Che impiccione che sei!! Fatti i fatti tuoi!”
“Eddaiii.. dimmelo…”
“Parlavamo di te.. contento?”
“Parlavate di quanto sono bello?”
“No, di quanto sei stupido!”
E come al solito Harry mette su quel suo broncio tanto dolce. “Tanto non te lo dico di cosa stavamo parlando, è inutile che fai il broncio..”
“Cattiva.”
Mi avvicino a lui e gli do un bacio a stampo. “Che ti va di fare oggi Mr. Broncio?”
“Per me potremmo stare anche tutto il giorno a letto.”
“Per quanto mi possa allettare l’idea ho promesso di non consumare tutte le tue energie prima che ricominci il tour, quindi faremo un giro per Gaeta. Che ne pensi?”
“Per me va bene. Andiamo a fare la docia?”
“Tu vai a fare la doccia. Io chiamo il servizio in camera per la colazione, ho fame. Dopo colazione andrò io a fare la doccia. Da sola.”
“”E va bene.. sei noiosa però..”
“Non è vero! Sei tu che sei un pervertito!”
“Esagerata! E poi tu non sei da meno..”
“È tutta colpa tua sappilo.”
Fa il suo solito sorrisetto furbo e poi sparisce dietro la porta del bagno.
 
Una volta che entrambi siamo pronti scendiamo a prendere la macchina. Arrivati a Gaeta parcheggiamo l’auto proprio di fronte al mio vecchio liceo.
“Venivo a scuola qui, sai?”
“Ah si?! Ti va di andare a salutare qualche prof?”
“Haha.. è una battuta vero?”
“No, perché? Che c’è di strano?”
“L’unica prof che non mi sta sul cazzo e a cui sono simpatica è quella di inglese. Ma dubito che sia qui. È già mezzogiorno e mezzo.. tra una mezzora finiscono le lezioni.”
“Entriamo e chiediamo ai bidelli. O ti stanno sul cazzo anche loro?”
“No, quelli me li sono fatti quasi tutti amici. Potevano tornarmi utili. Poi però mi spieghi perché vuoi tanto visitare la mia scuola.”
“Perché sono curioso. Voglio vedere com’è”
“È già tanto se si regge in piedi sta cosa. Su andiamo” dico tendendo la mia mando verso di lui aspettando che la prenda nella sua.
Varcato l’ingresso della scuola sentiamo subito le urla di Raffaele e Domenico che si stanno dicendo a gran voce le cose da comunicare ai docenti della 5 e 6 ora. Certe cose non cambiano mai. Vedo Raffaele che sale al piano di sopra.
“Domenico! Buongiorno”
Il diretto interessato si volta nella mia direzione e inizia a fissarmi dalla testa ai piedi senza riconoscermi, posso leggere il punto interrogativo stampato sulla sua faccia. “Non mi riconosci?”
“Ehm..”
“Sono Ilaria! VG di due anni fa!”
“Ah. Oddio e chi ti aveva riconosciuto! Come stai?”
“Tutto bene. A te?”
“Tutto coma al solito. Senti un po’ devo anda dalla Campisi che deve fa pure la 6 do sta mo. Vuoi veni co me?”
“Sisi.. sono venuta apposta per salutarla” lui annuisce e poi si volta verso Harry “E lui chi è?”
“È Harry, il mio ragazzo. È inglese per questo se n’è stato zitto tutto il tempo. Non parla italiano”
“E come l’hai fatto a conosce?”
“Eh Domè… è una storia lunga. Ti dico solo che è un cantante famoso e l’ho conosciuto ad un suo concerto”
“Azz.. hai capito tu..”
Nel frattempo siamo arrivati di fronte un’aula. “Aspettate un attimo qua. Vi faccio uscire subito la prof”
“Okay – poi mi rivolgo ad Harry e – stai per conoscere la mia prof di inglese.”
“Non vedo l’ora piccola.”
“Perché vuoi tanto conoscere uno dei miei prof?”
“Perché voglio sapere qualcosa in più su di te..”
“E cosa speri di ottenere dalla mia prof di inglese?”
“Qualche informazione sulla tua vita scolastica”
“Scordatelo Styles! Se vuoi sapere qualcosa sulla mia vita scolastica chiedilo a me non alla prof.”
“D’accordo. Però sono comunque curioso di sapere che persona è. È l’unica prof che non ti stava sul cazzo, dovrà significare pur qualcosa, no?”
“È simpatica. E, cosa molto importante, non è la solita prof rompicoglioni.”
“ma guarda chi mi è venuta a trovare. Ciao Ilaria.”
Mi volto verso la prof “Ciao prof! Come sta?”
“Tutto bene, e tu? L’università?”
“Tutto bene, tra pochi giorni ricomincio le lezioni.”
“Bene bene. E chi è questo bel giovanotto?”
“Lui è Harry, il mio ragazzo”
“Ciao. Che piacere incontrarti. Io sono la professoressa Campisi – dice rivolta verso Harry, poi si gira verso di me – perché stiamo parlando in inglese?”
“Perché io sono inglese. E purtroppo non capisco un’acca di italiano”
“Oh, davvero? Aspetta, tu hai una faccia conosciuta. Puoi ripetermi un attimo il tuo nome per favore?”
“Ehm.. Mi chiamo Harry Styles.”
“Harry Styles. L’unico Harry Styles che conosco è quello dei One Direction. In effetti ci somigli.”
“Prof.. Lui è quell’Harry Styles.”
“Lui?! Uno dei One Direction?”
“In persona signora.”
“Conosce i One Direction prof?”
“Chi non li conosce?! Ne stavamo parlando poco fa in classe. Siete menzionati anche sul nostro libro di scuola, sai Harry?”
“Ah si?!”
“Allora, sono curiosa.. come vi siete conosciuti voi due?”
“È una storia lunga prof” cerco di deviare il discorso, non mi va di raccontarlo. Non so perche. Ma Harry mi interrompe e inizia a raccontare.
“prof, in poche parole ci siamo conosciuti prima su twitter, poi lei è venuta al nostro concerto dove ci siamo conosciuti di persona e alla fine ci siamo messi insieme.”
“Chi è che si è fatto avanti per primo?”
“Io prof! Se aspettavo lui mi sarei fatta vecchia!!”
“Esagerata!” mi risponde Harry leggermente infastidito ma sempre con il sorriso stampato in volto.
“Ragazzi volete entrare a conoscere la mia classe? Sarebbero così felici di conoscerti Harry.”
“Va bene per te amore?”
“Certo! Potrebbero esserci delle tue fan e dato che siamo qui potresti renderle felici incontrandole.”
“Hai ragione. Allora andiamo, ma forse è meglio se prima avvisi i suoi studenti di fare meno chiasso possibile se non le spiace. Non vorrei attirare troppo l’attenzione.
“Si certo. Verrò a richiamarvi tra un secondo.”
Una volta dentro l’aula Harry passa tutto il tempo a fare autografi e foto mentre io vengo sommersa con milioni di domande su come ci siamo conosciuti, come ci siamo messi insieme e cose del genere. Io faccio del mio meglio per rimanere sul vago, non mi va molto di rivelare i dettagli della mia vita privata.
 
Una volta fuori dalla scuola prendiamo la macchina per andare a Gaeta vecchia dove mangiamo una pizza veloce e poi andiamo a fare un giro dei dintorni. Nel primo pomeriggio, giusto qualche tempo dopo aver finito il giro porto Harry a prendere il gelato al “Molo”, la gelateria più buona di tutta Gaeta e mentre mangiamo il gelato ci facciamo una lunga passeggiata sul lungomare.
Dopo un tempo indefinito che restiamo a vagare per le vie di Gaeta decidiamo di ritornare a Formia nel nostro hotel.
“Cosa ti va di fare stasera?”
“Non lo so. Restiamo in hotel?” chiedo speranzosa al mio ragazzo. Oggi non mi va proprio di scendere.
“Per me va bene. Così proviamo anche la cucina dell’hotel. Dobbiamo recuperare una cena io e te ricordi?”
“Hai ragione. Me ne ero quasi dimenticata!”
“Bisogna vestirsi eleganti?”
“Non per forza. Ma se ti va potremmo metterci in tiro e organizzare una bella cenetta romantica a lume di candela. Che ne pensi?”
“Penso che sono più che d’accordo”
“Quando arriviamo chiederò alla hall di farci avere un tavolo appartato”
“Buona idea. Così nessuno vede quello che facciamo” dice maliziosamente ammiccando nella mia direzione.
“Harry Styles! Deve essere una normalissima cena, quindi levati quel ghigno dalla faccia!”
“Hahaha.. Andiamo pensi davvero che permetterei a qualcuno di evdere ciò che solo io posso e ho il diritto di vedere?!”
“Non ne dubitavo minimamente Harold.”
“Brava bambina.”
“Pensa a guidare va! E non chiamarmi bambina.”
Pochi minuti dopo arriviamo in hotel e, dopo aver comunicato giù nella hall i nostri piani per la serata saliamo su in camera.
 
Mentre il mio ragazzo se ne sta comodamente sdraiato a petto nudo sul letto io sto impazzendo da più di mezz’ora davanti all’armadio alla disperata ricerca di un vestito elegante che non comparirà perché l’ho lasciato nell’armadio di casa mia. Perché non ci ho pensato prima?!
“Harold! Abbiamo un problema!”
“Sarebbe?”
“Non ho un vestito per stasera! Sono tutti a casa mia!”
“Dovrebbe essercene uno nell’armadio. Guarda bene..”
“No Harry non c’è ne sono sicura! È mezzora che fisso l’armadio nella speranza che ne sbuchi qualcosa di buono!”
“Io ti dico che c’è. Devi solo cercare meglio.” Si alza e inizia a frugare nella sua parte dell’armadio. Ne fa uscire una scatola incartata con un fiocco enorme al centro. “Eccolo. Te l’ho detto che c’era…” mi dice sorridendo.
“Harry! È una scatola incartata…”
“È un regalo per te..”
“Per cosa?”
“Per aver superato l’esame!”
“Non puoi farmi 500 regali ogni volta che passo un esame!”
“Si che posso”
“Ma a me bastava che tu fossi qui con me..”
“Anche a me fa piacere essere qui.. ma ho comunque voluto farti questo regalo. Su, aprilo!”
“D’accordo..” appena tolgo la carta che ricopre la scatola rimango sconvolta dalla scritta che c’è su. VALENTINO. È decisamente troppo.
“Harry, sai che non avrò mai occasione di indossare questo vestito vero?!”
“Lo indosserai stasera.”
“E poi lo lascerò a marcire nell’armadio. Che spreco.”
“Di certo avrai altre occasioni per usarlo. Adesso però apri la scatola e dimmi almeno se ti piace.”
Faccio come mi dice e sollevo il coperchio dalla scatola. Ne tiro fuori un abito rosso lungo, con uno scollo che scopre quasi tutta la schiena e uno spacco che parte da sopra al ginocchio. È bellissimo. Passo interi minuti ad osservarlo in silenzio fin quando Harry mi risveglia dal mio stato di trans.
“Allora?! Ti piace si o no?”
“Harry.. è favoloso. Mi chiedo come tu abbia fatto a trovare un abito così bello.”
“Ero a fare shopping con Gemma e, mentre l’aiutavo a cercare un vestito l’ho notato e ho voluto comprartelo.”
“La prossima volta evita. Non mi va che tu spenda tutti questi soldi per me.”
“Ma posso farlo… perché ti preoccupi?”
“Perché non sono abituata a ricevere regali se non per una qualche occasione, specialmente se i regali sono così costosi. E poi mi mettono a disagio..”
“Beh, conviene che ti ci abitui perché ho intenzione di riempire la mia donna di regali..”
“Se proprio insisti.. adesso però baciamo” dico avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo.
“Subito mia signora.” Annulla le distanze e mi bacia con molta passione.
Passiamo secondi, minuti, forse ore a baciarci fermi in quella stessa posizione al centro della stanza avvolti nelle braccia l’uno dell’altra e quando ci separiamo rimaniamo a guardarci negli occhi sorridendo. Ed io mi perdo in quei pozzi verdi che tanto amo. Come amo la sua risata, il suo essere geloso per una qualsiasi stronzata,le sue fossette, i suoi ricci così morbidi, il suo modo così dolce di toccarmi quando facciamo l’amore. Amo lui. Amo tutto di lui. Tutti i difetti e i pregi del suo carattere. Senza nemmeno accorgermene mi sono avvicinata di nuovo alle sue labbra. Mi fermo a pochi millimetri da esse e gli prendo il volto tra le mani.
“Harry” lo chiamo continuando a guardarlo negli occhi pronta a cogliere ogni loro minimo cambiamento. “Ti amo Harry. Ti amo così tanto.” Per un secondo posso leggere la sorpresa nei suoi occhi, poi il suo volto si apre in un sorriso meraviglioso e mi bacia di slancio con tutta la passione che ha. “Ti amo anche o Ila. non puoi nemmeno immaginare quanto.”
Adesso è il mio turno di sorridere come un’ebete e lanciarmi tra le sue braccia.
“Andiamo a fare la doccia?”
“Insieme?”
“Si Harry. Senno non ci sbrighiamo nemmeno per domani mattina ad essere pronti per la cena. È tardissimo!”
“Quindi non è una proposta indecente quella che mi stai facendo?”
“No Harry. La proposta indecente te la faccio dopo cena. Ora voglio solo fare una doccia rinfrescante. Vuoi unirti a me?”
Annuisce e ci dirigiamo in bagno.
 
Alla fine nella doccia non abbiamo resistito all’impulso di saltarci addosso e quindi ora siamo in super ritardo per la cena. Ci vestiamo velocemente e scendiamo in fretta nel ristorante. Un cameriere ci saluta cordialmente e ci conduce al nostro tavolo. Ci scusiamo con lui per l’immenso ritardo e, dopo averci detto di non preoccuparci, si allontana per poi ritornare presto con due menù e una bottiglia d’acqua.
“Cosa prendiamo?” chiedo ad Harry
“Pesce.. ti piace?”
“Si certo. Lascio scegliere a te cosa prendere d’accordo?”
“Okay” vedo Harry scrutare attentamente il menù poi si rivolge a me “Ti piacciono le ostriche?”
“Non le ho mai mangiate”
“Davvero? Ti va di provarle?”
“Perché no?”
“Okay. Quindi ostriche e poi opterei per un secondo, non mi va di appesantirmi con la pasta. Che ne dici?”
“Dico che sono d’accordissimo. Cosa porta il menù come secondi piatti?”
“C’è l’orata al forno con pomodorini e patate che mi ispira.”
“Si, sono d’accordo. Mi piace molto l’orata al forno. Quindi è deciso”
“Da bere? Vino?”
“Non sono una grande intenditrice di vini Harry”
“Non hai mai bevuto vino?”
“Non ho detto questo. Le uniche volte che io abbia bevuto vino è stato con le mie amiche a qualche festa per farci godere subito dell’effetto dell’alcol senza spendere troppo. A parte questi rari episodi non mai bevuto del vino per accompagnare un pasto.”
“Vorrà dire che stasera berrai per la prima volta del buon vino bianco”
“Vada per il vino. Sai già quale prendere?”
“Ce lo faremo consigliare dal cameriere.”
“Eccolo che arriva..”
“I signori hanno deciso?”
Harry gli comunica le nostre scelte e il cameriere le annota diligentemente sul suo taccuino per poi allontanarsi e tornare poco dopo con una bottiglia di vino che apre e fa assaggiare ad Harry, il quale soddisfatto dice che va bene. Il cameriere allora lo versa nei nostri bicchieri e sparisce un’altra volta.
“In questo momento mi sembri tanto un uomo d’affari”
“Addirittura?!”
“Si.. Eri troppo serio..”
“Tu invece sei bellissima.” Dice prendendo il suo calice e alzandolo per brindare. Lo imito consapevole del rossore che ora aleggia sulle mie guance.
“Anche tu sei bellissimo Harry” gli dico prima di prendere un sorso di vino dal mio bicchiere. “Prima parlavi di un’altra occasione per indossare questo vestito, sarebbe?”
“A capodanno. È anche rosso, quindi è perfetto per l’occasione!”
“È sprecato questo vestito per capodanno. Soprattutto se lo passerò qui..”
“In effetti avevo pensato di prenotarti un volo verso il 27 dicembre per venire da me in Inghilterra. Così ti presento alla mia famiglia e passiamo il capodanno tutti insieme.”
A quelle parole quasi mi affogo con il vino che stavo bevendo. “Vuoi presentarmi alla tua famiglia?!”
“Si.. perché?” mi chiede inclinando la testa di lato curioso per la mia reazione.
“Ok. Mi sta venendo l’ansia già da adesso.”
“Haha.. esagerata.. che sarà mai?!”
“Oh niente. Dovrò solo conoscere la famiglia del mio ragazzo. Mi succede tutti i giorni..” dico ironicamente.
“Guarda che non ti mangiano mica eh?!”
“Lo so. Ma io mi faccio mille pippe mentali, lo sai..”
“Si che lo so. È per questo che te l’ho detto con 3 mesi di anticipo.”
“E hai fatto bene. Così per lo meno mi preparo psicologicamente.”
Harry mi sorride ed io come sempre mi sciolgo a vedere quel suo sorriso sempre così bello. In quel momento arriva il cameriere che ci serve le ostriche in un vassoio d’argento e se ne va.
Guardo le ostriche e “come si mangiano?”
“Fai quello che faccio io.” Annuisco. Lui prende un’ostrica e la poggia nel suo piatto, poi prende uno spicchio di limone e ne spruzza qualche goccia sul mollusco per poi prenderlo con la forchetta e mandarlo giù senza masticare. Imito i sui movimenti sotto il suo sguardo attento. Devo dire che le ostriche non sono niente male.
“Sono buone”
“Molto buone aggiungerei”
“Si, hai ragione. Non capisco perché non le abbia mai mangiate prima.”
Continuiamo la nostra cena tra una chiacchiera e l’altra. Il cameriere a fine pasto ci chiede se vogliamo anche il dolce ma entrambi rispondiamo negativamente.
Ci alziamo dal tavolo e lentamente ci avviamo verso la nostra stanza.
“In realtà io il dolce lo vorrei”
“Anche io Harry. Ma il dolce che voglio io non si può mangiare.” Gli rispondo maliziosamente sussurrando al suo orecchio.
Lo guardo sorridermi con sguardo altrettanto malizioso e nel tragitto che ancora ci separa dalla nostra camera restiamo in silenzio. Un silenzio carico di aspettative. Aspettative molto allettanti.
Una volta in camera Harry va verso il comodino per liberarsi le tasche da portafogli, telefoni e altri oggetti inutili mentre io mi avvicino silenziosamente alle sue spalle. Gli poso una mano sulla spalle in un chiaro segno di richiamo. Si volta e subito mi accingo a baciarlo con passione. Entrambi sorridiamo nel bacio, lieti della piega che sta prendendo la serata. Gli tolgo la giacca che lascio cadere a terra e gli accarezzo i pettorali ancora coperti dalla camicia. Con le mani salgo su fino ai suoi capelli, so quanto gli piace che glieli tocchi. Glieli tiro leggermente e subito un leggero gemito di approvazione lascia le sue labbra.
Mette le mani sulla mia schiena nuda e lentamente fa su e giù con le sue mani sfiorandomi appena la pelle. Mi vengono i brividi e lui sorride soddisfatto sulle mie labbra. Senza perdere altro tempo mi sfila il vestito e lo lascia cadere ai miei piedi. Le nostre bocche sono ancora attaccate una all’altra incapaci di porre fine a quel piacevole contatto. Indietreggiamo lentamente verso il letto mentre slaccio i bottoni della sua camicia che velocemente va a fare compagnia agli altri vestiti. Mi lascio cadere sul letto e spingo con me anche Harry. Con le mani raggiunge la mia schiena e per facilitargli a cosa la incarco quel poco che serve per permetterglidi sganciare il reggiseno. Con un rapido movimento lo porto sotto di me e inizio a baciargli la mascella, il collo, mentre con le mani afferro le sue e le porto sopra la sua testa. Mi lascia fare e curioso mi chiede cosa abbia in mente di fare.
Mi avvicino al suo orecchio per rispondere alla sua domanda e gli sussurro con voce provocante “giocare” e continuo a lasciare umidi baci sulla mascella e sul suo collo.
“E il gioco in cosa consiste piccola?”  mi chiede con la voce roca dall’eccitazione.
“In te che stai fermo e non muovi le mani”
“Sai che ho bisogno di toccarti piccola” si lamenta
“Lo so.. ma dovrai resistere un pochino prima di poterlo fare. E adesso aspettami qui, torno subito”
scendo velocemente dal letto e corro in bagno a prendere la corda dell’accappatoio. Torno in camera e lui è ancora lì che aspetta meravigliosamente sdraiato sul letto con l’eccitazione che gli si legge negli occhi color smeraldo. Salgo sul letto a cavalcioni su di lui e mi sporgo per legarli le mani con la corda presa poco fa. “hai davvero intensione di legarmi con quella?”
“Si Harry, dicevo sul serio prima quando dicevo di voler giocare”
sto attenta a non fare un nodo troppo stretto così da non lasciare segni sui suoi polsi. Una volta finito con il nodo ritorno a baciargli il collo, le spalle, il petto sul quale mi soffermo un po’ di più per mordere leggermente i suoi capezzoli. Lo sento sospirare. Sorrido. Continuo a scendere baciando i suoi addominali scolpiti mentre le mie mani sono ancora concentrate sui suoi capezzoli. Arrivata al bordo dei suoi pantaloni mi fermo. Mi sollevo leggermente e inizio a sbottonarli con estrema lentezza lasciando delle carezze leggere sul suo rigonfiamento senza staccare per un secondo il mio sguardo dal suo. Interrompo di nuovo le mie azioni per liberarlo delle scarpe e successivamente dei pantaloni. Li lancio alle mie spalle in un punto indefinito della stanza e ritorno a lasciargli baci umidi sulla pancia mentre lentamente gli sfilo anche i boxer. Mi alzo di nuovo e mi spoglio dell’unico indumento rimastomi addosso e, con ancora le scarpe ai piedi risalgo sul letto a cavalcioni su di lui. Le nostre intimità si sfiorano per un breve istante facendo fremere entrambi per l’eccitazione. Con una mano scendo lentamente verso il suo inguine e inizio a massaggiare lentamente la sua erezione. Con la bocca lascio dei leggeri morsi sulla sua v e lo sento sospirare più volte dal piacere.
La mano viene preso sostituita dalla mia bocca con la quale lentamente cerco di inglobare tutta la sua erezione facendo dei movimenti verticali. È la prima volta che gli faccio una cosa del genere e i suoi gemiti mi dicono chiaramente che la cosa è gradita. Vederlo così inerme sotto di me, con le mani legate, che gode delle mie azioni mi eccita da morire. Aumento la velocità dei miei movimenti e con le unghie gli graffio leggermente i fianchi. Sono il suo punto debole. I suoi gemiti aumentano subito di intensità e questo mi fa capire che è ormai vicino a raggiungere l’apice del piacere. Continuo imperterrita nei miei movimenti finchè qualche minuto dopo Harry si svuota nella mia bocca. Ingoio senza problemi il suo seme e risalgo la sua figura lasciandogli dei dolci baci fino a raggiungere le sue labbra. Lo bacio con tutta la passione che ho per fargli capire quanto sono eccitata e gli slego le mani.
Immediatamente mi porta sotto di se e mi guarda a lungo negli occhi. “Piccola.. sei fantastica” io arrossisco timidamente. “chi ti ha insegnato certe cose eh? Dio, piccola. Sono senza fiato”
“Beh, ho preso ispirazione da un libro in realtà. Sai bene che non l’avevo mai fatto prima d’ora..”
In tutta risposta Harry mi bacia voracemente facendomi sentire il suo desiderio di me. Scende con la bocca sul mio collo dove lascia un succhiotto ben evidente. Leggeri sospiri lasciano la mia bocca, sa che il collo è il mio punto debole. Scende lentamente a baciare i miei seni. Si concentra sui capezzoli mordendoli leggermente facendomi gemere e inarcare la schiena. Scende sempre più giù, lasciando umidi baci sulla pancia fino ad arrivare al pube. Chiudo gli occhi sospirando in attesa della sua prossima mossa. Le sue labbra lasciano un dolce bacio proprio lì, suo mio clitoride, che subito dopo viene accarezzato insistentemente dalla sua lingua. Inarco la schiena più volte, gemendo con una mano tra i suoi capelli. Con la lingua scende ancora più giù fino a raggiungere la mia apertura. Ci gira intorno più volte facendo gemere vergognosamente. Poi la sento dentro di me. Inarco per la millesima volta la schiena mentre stringo con forza i suoi capelli “oh.. Harry” gemo.
Continua a muoversi con la lingua dentro di me e io inarco il bacino andandogli incontro per approfondire il più possibile quel contatto. Sento di essere vicina all’orgasmo. Harry se ne accorge e con il pollice inizia a stimolarmi il clitoride. I miei gemiti aumentano mentre lui con la lingua continua a fare movimenti circolari al mio interno. “vieni per me piccola” sentire quelle parole pronunciate con la voce roca e affannata del mio ragazzo mi porta alla deriva e vengo inarcando la schiena e urlando il suo nome.
Mi accascio affannata sul letto e mentre cerco di riprendermi dal recente orgasmo Harry risale il mio corpo lasciandovi teneri baci. Con una mano lo attiro a me e lo bacio intensamente. Interrompo il bacio tirandogli i capelli e allontanandolo da me per guardarlo negli occhi. Sono pronta per accoglierlo dentro di me. Allunga una mano sul comodino e prende un preservativo che subito va a coprire la sua erezione. Entra lentamente in me, facendomi sentire ogni centimetro della sua erezione penetrarmi a fondo. “oh.. Harry” cingo le sue spalle con le mie braccia e lo tengo stretto a me. Si muove lentamente. Ma io ho bisogno di sentirlo più di così. Quindi avvolgo le mie gambe intorno al suo bacino e con i piedi, ancora avvolti dalle scarpe, faccio pressione per fargli capire che desidero di più. Un suo gemito roco mi lascia pensare che il fatto che io indossi ancor le scarpe lo faccia eccitare ancora di più. Le sue spinte diventano subito più rudi e veloce, proprio come volevo. I nostri gemiti riempiono la stanza. Restiamo così avvolti uno nelle braccia dell’altro, in un abbraccio intimo che ci vede uniti come una cosa sola. E ci amiamo. Ci amiamo con tutta la passione che abbiamo per un tempo indefinito finchè l’orgasmo ci coglie allo stesso momento ponendo ancora più enfasi al nostro gesto.
Restiamo abbracciati ancora uno sull’altro il tempo necessario per riprendere fiato. Amo questo contatto con Harry. Odio ogni volta che si separa da me dopo aver fatto l’amore. Ci guardiamo intensamente negli occhi. Poso una mano sulla guancia del mio uomo.
“Ti amo Harry”
“Anch’io ti amo”
E ci baciamo ancora. Questa volte è un bacio lento, pieno d’amore. Poi vengo privata da quel contatto così intimo con il mio ragazzo che subito mi avvolge tra le sue braccia e in quell’abbraccio pieno d’amore cadiamo entrambi tra le braccia di Morfeo.
 
 
 
 
 
 
*Spazio me*
Aloha a tutti!
Eccomi con un nuovo capitolo. Questa volta non vi ho fatto aspettare tanto prima di aggiornare, visto come sono stata brava? LoL
Beh che dire. In questo capitolo mi sono proprio lasciata andare, ho scritto tantissimo ma ero anche particolarmente ispirata.
Come al solito vi chiedo gentilmente di farmi sapere cosa ne pensate del capitolo lasciando una piccola recensione. Mi farebbe molto piacere.
Bene, alla prossima.
Baci. Ila <3

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


POV. MONICA
(15-09)
 
La giornata oggi è iniziata più che bene con Niall che mi ha svegliato dolcemente perché, come al solito, non avevo sentito la sveglia.
Scendiamo a fare colazione e poi, dopo esserci entrambi vestiti, mi accompagna a scuola. Ieri quando mi ha accompagnata, tutti hanno guardato sia lui che me in modo curioso. E ovviamente le voci non smettevano di girare e scommetto che non lo avrebbero fatto per un bel po’. Ma adesso ero più forte. Ora avevo anche Niall al mio fianco che si sarebbe preso cura di me. E questo mi faceva sentire molto meglio.
Prima di scendere dall’auto fuori scuola mi volto verso il mio ragazzo “Oggi ho la prima ecografia..:
“Davvero? A che ora?”
“Alle 17.00”
“Posso venire con te?”
“Certo che si Niall. ora però devo andare sennò faccio tardi a scuola.”
Gli do un veloce bacio a stampo e scendo dall’auto. Mi dirigo spedita in classe ignorando tutti quelli che sono fuori al cortile.
 
Le ore a scuola scorrono velocemente, stranamente. Sarà che sono in ansia per l’ecografia. Non vedo l’ora di farla. Quando suona l’ultima campanella mi fiondo fuori dalla classe. Quando sto per uscire dal portone della scuola vengo fermata dall’ultima persona che speravo di incontrare, Giovanni.  mi volto verso di lui con uno sguardo interrogativo aspettando che parli, ma non dice niente quindi io mi volto ancora e faccio per andarmene, ma ovviamente lui mi richiama ancora una volta.
“Moni! Monica aspetta!”
Mi volto verso di lui “cosa vuoi Giovanni?”
“Io-ehm-ecco, oggi hai la prima ecografia, giusto?”
Lo guardo con un grande punto interrogativo stampato in faccia chiedendomi come facesse a saperlo.
“L’abbiamo prenotata insieme, ricordi?”
Ecco svelato il mistero.. “Si, e quindi??”
“Ecco.. Mi chiedevo se potessi venire con te?”
“No Giovanni, non verrai con me. Ho già chi mi accompagna.”
“Ah già.. Il biondino dell’altra sera! Vedo che hai fatto in fretta a trovarne un altro, no?”
“Con quale coraggio osi parlarmi così?! Devo ricordarti che tu un paio di giorni fa mi hai lasciata dicendomi che ero stata solo una scappatella estiva e non volevi prenderti la responsabilità del nostro bambino??”
Abbassa lo sguardo, atterrito dalle mie parole. “E adesso, se vuoi scusarmi devo andare.. Ho di meglio da fare che perdere il mio tempo con te.”
“Non puoi impedirmi di venire Monica! Sono pur sempre il padre!”
“Già.. un padre che ha preferito scappare dalla sue responsabilità. Guai a te se ti presenti oggi all’ecografia, Giovanni! vedrai nostro figlio quando sarà nato, perché si, è vero, sei suo padre e non posso impedirti di vederlo, ma non ti azzardare a rivolgermi la parola prima di allora, sono stata chiara?”
Mi allontano senza dargli nemmeno il tempo di pensare ad una risposta. In fretta la macchina di mamma dove mi sta aspettando Niall che è intento a giocare al telefono quindi non mi vede e alza lo sguardo dal telefono solo quando chiudo lo sportello della macchina. Si volta verso di me e mi da un leggero bacio per salutarmi.
“Hey..”
“Ciao piccola. Come mai ci hai messo così tanto??”
“Sono stata trattenuta.”
“Da chi? È successo qualcosa?”
“No Niall, tranquillo. Era solo Giovanni che si era messo in testa di venire all’ecografia di oggi.”
“Oh..ehm, se vuoi io non-”
“Non pensarlo nemmeno Niall! Tu verrai con me oggi. È te che voglio al mio fianco quando la dottoressa mi dirà esattamente quanto è grande il feto e tutte le altre cose che dovrà dirmi. Giovanni vedrà suo figlio solo quando sarà nato. Purtroppo non potrò impedirglielo.”
“Ok”
 
 
Dopo pranzo ci stendiamo un po’ sul divano a guardare la televisione. O meglio, io guardo la tv mentre Niall sta su twitter tutto il tempo dato che non capisce un acca di quello che stanno dicendo in tv. Qualche minuto dopo sta dormendo con la testa appoggiata alla spalliera del divano. Lo lascio dormire mentre io vado a cambiarmi e darmi una lavata veloce prima di andare dalla ginecologa. Verso le 4 sono pronta e decido di svegliare il bell’addormentato. Apre gli occhi tutto stranito, come se non si rendesse conto di dove fosse.
“Buongiorno bel biondino.” Gli stampo un bacio sulle labbra che non tarda ad approfondire.
“Sono le 4 passate. Devi cambiarti prima di andare dalla dottoressa?”
“No, ma vado a sciacquarmi la faccia.”
“Ok. Ti aspetto.”
Poco dopo eravamo in macchina verso la clinica.
“Hai detto a qualcuno dei ragazzi che oggi avevo l’ecografia?”
“No, a nessuno. Perché?”
“Nemmeno io, voglio che rimangono tutti super sorpresi quando gli farò vedere la foto di puntino.”
“Chi è puntino?”
“Il mio bambino”
“Che tenera che sei a chiamarlo così..”
 
Arrivati alla clinica scendiamo dall’auto e ci dirigiamo all’interno. “Buonasera. Ho un appuntamento con la dottoressa Valente” dico rivolta all’infermiera al bancone.
“Prego, si accomodi pure in sala d’attesa, tra qualche minuto verrà chiamato il suo nome.” risponde la tipa indicando la stanza.
“Grazie.” Mi dirigo con Niall verso la sala d’attesa e ci sediamo su un divanetto. Devo ammettere  che mi sta salendo l’ansia. Niall nota che mi sto agitando e mi prende la mano cercando di rilassarmi. Poco dopo l’infermiera di prima mi viene a chiamare e ci invita a seguirla allo studio della dottoressa.
“Buonasera dottoressa”
“Ciao. Tu devi essere Monica, giusto? E lui è..?”
“Niall, il mio ragazzo. È inglese non parla bene l’italiano”
“Okay. È il padre del bambino?”
“Ehm.. no. Il padre si è dileguato poco dopo aver saputo la notizia. Mi ha detto che aveva un’altra ragazza e che io sono stata solo un’avventura.”
“Ah.. capisco.. bene, possiamo cominciare. Stenditi sul lettino e scopri la pancia.”
Faccio come mi dice e mi stendo sul lettino. Niall si mette vicino a me e mi stringe la mano. E pensare che fino a pochi mesi fa non ero mai andata dalla ginecologa, forse è anche per questo che sono in ansia.
La dottoressa si avvicina al lettino e accende l’ecografo, poi mi dice di alzarmi la maglietta fin sotto al seno e mi spalma il gel per l’ecografia nella parte appena liberata. Al contatto con il gel freddo tiro indietro la pancia, ma mi rilasso subito dopo quando la dottoressa poggia il sondino sulla mia pancia e inizia a muoverlo delicatamente. Ad un certo punto sullo schermo appare un’immagine sbiadita in bianco e nero e si riesce a sentire anche il battito.
“Vedi, Monica, questo è vostro figlio e quello che senti è il suo battito” dice la dottoressa indicando un punto sullo schermo dell’ecografo e guardando prima me e poi Niall. Non faccio molto caso alle sue parole e rimango incantata a guardare lo schermo mentre delle lacrime iniziano a formarsi nei miei occhi, commossa da tutto questo.
“Alla prossima ecografia potremmo conoscere anche il sesso del feto”
A quelle parole il mio volto si illumina e mi volto verso Niall con la faccia tutta sorridente. Lui invece mi guarda con un punto interrogativo disegnato in faccia e, solo allora, mi ricordo che lui non ha capito un’acca di tutto quello che la dottoressa ha detto. Faccio per spiegargli tutto ma la dottoressa attira la mia attenzione porgendomi un asciugamano di carta per pulirmi dal gel e mi invita ad aspettare qualche minuto per poter stampare le foto dell’ecografia.
A quel punto, dopo essermi pulita e rivestita, mi siedo sul lettino rivolta verso Niall e gli afferro le mani.
“Niall hai sentito? La dottoressa ha detto che alla prossima ecografia sapremo il sesso del bambino, non è fantastico?”
“Si, beh.. wow.. sono ancora un po’ shockato. Anche a te ha fatto quest’effetto vedere puntino?”
“Beh, non so se l’hai notato ma non ho scollato gli occhi dallo schermo nemmeno un secondo e mi sono anche commossa.”
“Si, ho notato – dice accarezzandomi dolcemente il viso – che sta facendo adesso la dottoressa?”
“Sta stampando le foto dell’ecografia”
“Aww.. ne voglio una anch’io”

Ma certo.. e grazie ancora per essere qui, Niall”
“Per te questo ed altro, tesoro.”
Si china quel tanto che basta per lasciarmi un bacio dolcissimo sulle labbra.
“Bene signorina – ci interrompe la dottoressa – lei è nella 9 settimana di gravidanza. Potrebbe iniziare ad avere nausee e capogiri, ma non si allarmi è del tutto normale. – Ad un mio cenno di assenso continua – Detto questo, le ho segnato delle vitamine da prendere, non sono obbligatorie, ma le consiglio di prenderle preferibilmente la mattina. Inoltre, le ho segnato la prossima ecografia per il 30 novembre e, come ti ho già detto prima, potremmo conoscere il sesso del bambino. Mi raccomando questi primi mesi sono molto delicati, non faccia troppi sforzi e non si affatichi più del necessario. Abbi cura di lei e del bambino signorina, arrivederci.” Mi passa la cartella con le foto e mi stringe la mano in segno di saluto.
“Arrivederci dottoressa, grazie.”
Prendo la mano di Niall e insieme ci dirigiamo verso l’uscita dello studio. Usciti dalla clinica Niall mi tempesta di domande.
“Allora? Cosa ti ha detto? Sembrava piuttosto seria. C’è qualche problema? Qualcosa non va? Il bambino sta bene vero?”
“Niall, Niall! Calmati. È tutto okay, mi ha solo fatto delle raccomandazioni. Niente di cui preoccuparsi.”
“Sicura?”
“Si Niall. Mi ha dato delle vitamine da prendere, mi ha detto che potrò iniziare ad avere delle nausee e che non devo affaticarmi troppo, tutto qua.”
“Okay. Andiamo a casa?”
“Si, purtroppo i prof mi hanno assegnato dei compiti da fare e non i sembra il caso di rimanere indietro già ora.”

Andiamo a prendere la macchina e restiamo in silenzio per tutto il tragitto dalla clinica a casa. “Siamo a casa! Mamma ci sei?”
“Si, sono in cucina. Sono tornata da poco.”

Appena vedo mia madre le butto le braccia al collo e la stringo fortissimo a me. Quando ci separiamo le racconto nel dettaglio la visita e tutto quello che ha detto la dottoressa. Le mostro anche la foto di puntino. Dopo vado in camera insieme a Niall, faccio una foto all’ecografia con il cellulare e la invio sul gruppo di whatsapp che ho con i ragazzi, presentando a tutti puntino.
 
 
“Aaaaah! Oggi avevi l’ecografia e non mi hai detto niente?! Sei una pessima persona, sappilo. u.u
Comunque è tutto sua madre. xD –Ilaria”
 
“Aww.. sono così invidiosa!! Anche io vorrei avere qualcosa che cresce dentro di me… *_* - El x”
 
“Amore, per quanto mi piacerebbe accontentarti, temo che dovrai aspettare ancora un po’ prima di avere un figlio.. Comunque, congratulazioni Moniiiiiii!! <3 – Lou x”
 
“Uffa Lou.. Allora lo faccio con qualcun altro il figlio.. magari con uno più carino di te.. – El x”
 
“El… shut up and make me a sandwich!! - Lou”
 
“ -.-  El”
 
“Haha, raga siete incredibili!! Moni sono così felice per te! Tanti auguri!! xx –Danielle”
 
“Aww.. quando ti diranno il sesso? Sono così emozionata.. *_* - Perrie”
 
Passo una buona mezz’ora a parlare con tutti loro del più e del meno. Poi inizio a fare i compiti. Sono pochi, ma non ho per niente voglia di farli.
Niall è comodamente sdraiato sul mio letto a cazzeggiare allegramente mentre io sono costretta a fare dei noiosissimi esercizi di matematica.
Sento il campanello suonare ma non ci faccio tanto caso, forse è un’amica di mamma.
Sento bussare delicatamente alla porta.
“È aperto.”
Mia madre entra in camera con la faccia infastidita. “Era per te alla porta.”
“Chi è?”
“Un ospite indesiderato.”

Dalla faccia e dalla voce super infastidita di mia madre credo di sapere chi è venuto a casa mia. Sento il sangue ribollire nelle vene mentre come una furia mi alzo dalla sedia e corro giù per le scale. Appena intravedo uno dei suoi soliti berretti inizio ad urlargli contro.
“Cosa vuoi ancora? Osi presentarti a casa mia?! Sei serio?! Allora stamattina ho solo sprecato fiato! Ti avevo detto espressamente che non voglio avere niente a che fare con te Giovanni, almeno per i prossimi mesi. Se non sono stata abbastanza chiara prima allora-
vengo interrotta bruscamente dalle sue labbra che si posano con forza sulle mie. In un primo momento rimango immobile, shockata da quel gesto. Poi, la mia mano parte in automatico e l’eco di uno schiaffo risuona nella stanza, ora silenziosa.
“Non. Osare. Mai. Più.” Dico avvelenata. Pian piano inizio a spingerlo verso la porta per sbatterlo fuori di casa mia. “Cosa diavolo ti passa per il cervello? Non ti basta tutto quello che mi stai facendo passare?! Eh?! Come ti permetti??”
A questo punto, Giovanni mi ferma poggiando le sue mani sulle mie spalle. “Monica, calmati ok? Voglio solo parlare con te.”
“Beh, allora puoi anche andartene. Io non ho niente da dirti.”
“Ma io si, quindi ascoltami per favore.”

Mi guarda attentamente aspettandosi una qualsiasi reazione da me. Non ne riceve nessuna, rimango completamente impassibile di fronte alla sua faccia da “cucciolo bastonato”.
“Ho lasciato Veronica. E l’ho fatto solo per stare con te. Sono stato un vero idiota a lasciarti in quel modo. Non hai idea di quanto mi sia sentito stupido dopo averlo fatto. So di averti ferita, ma ti prego dammi una seconda possibilità. Dopotutto quella creatura che sta crescendo in te è anche mio figlio. E ha bisogno di una famiglia unita e felice. Quindi ti prego, perdonami e ricominciamo d’accapo.”
“Potevi pensare a tutto questo prima di usarmi a tuo piacimento come una puttana per tutta l’estate Giovanni. Io non voglio avere niente a che fare con te. Non mi interessa che tu sia il padre del bambino, io non ti voglio al mio fianco. Come ti ho già detto oggi, vedrai tuo figlio e farai parte della sua vita quando sarà nato. Ma prima non ti devi proprio azzardare ad avvicinarti a me. E soprattutto non giocherò alla famiglia felice con te. Ho già chi mi rende felice, non ho alcun bisogno di te. Adesso, per favore, esci da casa mia. Non sei il benvenuto qui.”
“Giusto, adesso hai il biondino. Perché mai dovresti voler stare con me quando lui è pieno di soldi ed è famoso. Puoi avere tutto da lui.”

Okay, adesso gli tiro un altro schiaffo. “Giovanni. non te lo ripeterò un’altra volta. Esci. Da. Casa. Mia.”
“Non finisce qui, Monica.”
“E invece si, Gio. ficcatelo bene in testa. Non avrai niente da me.”
“Staremo a vedere.”

Detto questo esce di casa mia non prima di aver guardato in malo modo Niall che, insieme a mia madre, aveva assistito alla discussione da sopra le scale.
Appena la porta si chiude sospiro pesantemente e due braccia forti mi avvolgono in un abbraccio confortante. Menomale che Niall è qui con me adesso.
“Vieni andiamo di sopra così potrai sfogarti un po’ se ti va.”
“D’accordo.”

Ritorniamo al piano di sopra, ci sdraiamo entrambi sul letto, mi stringo forte a Niall e lascio scorrere sulle mie guance una quantità infinita di lacrime. Vedendo la faccia sofferente di Niall che non sa cosa fare per consolarmi, mi riprometto che non piangerò mai più per quell’idiota di Giovanni. Passiamo così molto tempo finchè sfinita mi addormento tra le braccia del mio ragazzo.
Verso ora di cena mamma ci viene a chiamare dicendo che era tutto in tavola. Mangio svogliatamente tutto quello che c’è nel piatto senza dire una parola. Sono ancora incazzata per prima, appena finisco tutto quello che ho nel piatto salgo su in camera, finisco gli esercizi di matematica, faccio una doccia veloce e vado a letto.
Sento mia madre e Niall che parlano di sotto, ma non riesco a sentire bene cosa si stanno dicendo. Probabilmente stanno commentando la discussione tra me e Giovanni. poco mi importa. Mi lascio cullare dal suono delle loro voci finchè non mi riaddormento.
Qualche ora più tardi sento qualcuno entrare in camere e posizionarsi vicino a me sotto le coperte. Deve essere Niall. mi giro e mi stringo a lui senza aprire nemmeno gli occhi. Sento che mi da un bacio sulla fronte e poi mi stringe di più a sé.
 
 
*Note autrice*
 
Buonasera a tutti. Ebbene si, non è un miraggio. Ho finalmente pubblicato il nuovo capitolo. Spero che mi perdoniate per questo IMMENSO ritardo nella pubblicazione. Ho avuto dei mesi incasinati tra università e cose varie. Adesso però mi sono ripromessa che, anche se ho gli esami da preparare, le lezioni da seguire e le ripetizioni che devo dare ad un ragazzino, cercherò di aggiornare il prima possibile. Non vi assicuro niente, però cercherò di aggiornare almeno una volta al mese.
Detto questo, a parte scusarmi altre centomila volte, non so che altro dire. Quindi, buona lettura. Spero che il capitolo vi piaccia e se vi va lasciate una piccola recensione. Thank you. Much love.
Ila xx 

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


POV. ILARIA
(16-09)
 
Oggi è l’ultimo giorno che Harry sarà qui con me a Formia. Domani dovrò accompagnarlo all’aeroporto dove prenderà il volo per Holmes Chapel, spenderà gli ultimi giorni di riposo dal tour con la famiglia e poi ripartirà per l’Australia. Se penso che oggi sarà l’ultima notte che passeremo insieme per chissà quanto tempo mi viene il magone. Meglio non pensarci. Mi giro nel letto facendo attenzione a non fare movimenti bruschi che sveglino il mio bellissimo ragazzo, ma quando mi giro verso di lui lo trovo già sveglio con gli occhi mezzi aperti che mi guarda.
“Buongiorno”
“Buongiorno a te meraviglia.” Arrossisco a quelle parole e ci diamo un lungo bacio del buongiorno. Quando ci separiamo mi scappa un sospiro dovuto ai miei pensieri macabri sull’indomani.
“Cos’era quel sospiro?”
“Niente. Pensavo a domani e a quanto mi mancherà non poter dormire più accoccolata a te per tutta la notte, a quanto mi mancherà non svegliarmi tutte le mattine con te al mio fianco, a quanto mi mancherà fare l’amore con te, a quanto mi mancherai tu.”
“Non pensare a questo adesso. Abbiamo tutta la giornata davanti, ci penserai domani. Oggi ti vieto assolutamente di pensare a qualunque cosa triste che riguarda i prossimi giorni ok?”
“Ci proverò.”
“Ci riuscirai. Cosa facciamo oggi di bello?” chiede Harry sorridendo.
“Restiamo in hotel e ci rotoliamo sotto le lenzuola per tutto il giorno?” rispondo con un sorriso che va da un orecchio all’altro. Non ho per niente voglia di uscire da questa stanza.
“Mmmm.. no, non mi piace come piano, anche se devo ammettere che è molto allettante.”
“Eddaiii.. Poi non i rivedrò per chissà quanto tempo..”
“Beh.. sai per certo che ci vedremo durante le vacanze di Natale, ti ho comprato un biglietto per venire a conoscere la mia famiglia, ricordi?”
A quelle parole sbianco.. mi ero del tutto dimenticata di questa cosa.. “Harold.. perché me lo hai ricordato? Sappi che ti sto odiando in questo momento.” Detto questo mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno mentre la risata di Harry si diffonde in tutta la stanza. “Si si, ridi tu..”
“Ridere fa bene alla salute. Non lo sapevi?”
Non rispondo a questa sua affermazione e mi limito ad alzare gli occhi al cielo. Uscita dal bagno trovo Harry al telefono intento a parlare con qualcuno.
“Chi è?” mi impiccio immediatamente dei fatti suoi, curiosa come la morte..
“Mia mamma.. vuoi parlarle?”
“Ehm.. no grazie, le parlerò faccia a faccia..”
“Daiii.. mica ti mangia..”
“Potrebbe farlo..”
“E perché?”
“Boh.. qualunque motivo. Magari le sto antipatica, che ne sai..”
“Le sei molto simpatica invece..”
“Se sei tu a dirlo non conta.. Diresti qualunque cosa per farmi parlare con lei in questo momento..”
“Vero.. Se la sta ridendo.. Misa che ti ha sentito.”
“Ugh.. Ti odio Harold!!”
“Smettila di chiamarmi Harold!! Sai che non mi piace!”
“Perché sennò che fai? Corri tra le braccia di mammina?...Ops, dimmi che non mi ha sentito..”
Eh no cara.. ti ha sentito eccome.. La cosa preoccupante è che sta ridendo a crepapelle. Secondo me le stai simpatica!!”
“Ti odio Harry sappilo!!”
“Si si certo.. come dici tu.. mamma adesso vado ci sentiamo più tardi okay?”
Detto questo attacca e si gira a guardarmi tutto sorridente. “Sai che mi ha detto mamma?”
“Voglio saperlo?”
“Forse riuscirà a tranquillizzarti..”
“Okay, spara..”

“Ha detto che le sei simpatica e che ci voleva proprio qualcuno che mi zittisse come solo tu sai fare quando lei non c’è.. E non vede l’ora di conoscerti.”
“Wow.. Ha davvero detto questo?”
“Si, lo ha detto davvero..”
“Bene.. Adesso però prepariamoci. Hai detto che non vuoi stare qui in stanza tutto il giorno no? Allora datti una mossa, alza quel bel culetto dal letto e fila a prepararti!”
“Si mamma.”
“Non sono tua madre!!” dico mentre gli lancio una ciabatta appresso, ma sfortunatamente prendo la porta e lo sento ridere.
Sorrido anch’io al suono della sua risata, poi con il sorriso ancora sulle labbra inizio a raccattare tutte le mie cose sparse per la stanza e le metto nel piccolo trolley che mi ero portata per stare qui. Perdo il sorriso man mano che raccolgo le cose e ricordo come sono finite in quel particolare posto. Arrivo a raccogliere il vestito di Valentino che mi ha regalato per quella serata stupenda e mi perdo nei ricordi di un paio di notti fa. Non voglio che vada via, vorrei tanto che resti qui con me per sempre, solo io e lui a vivere la nostra vita perfetta chiusi in una campana di vetro che nessuno può penetrare senza preoccuparci di niente e nessuno. Mentre penso queste cose mi viene da ridere per la mia stupidità e una lacrima sfugge al mio controllo. La prendo con un dito per evitare che cada sul vestito che appendo accuratamente su una gruccia nell’armadio, tiro su col naso e mi avvicino alle scarpe che ho usato per quel vestito e mentre le ripongo nella loro scatola sento Harry prendermi per i fianchi, mi volto verso di lui e lo stringo a me il più forte possibile come se avessi paura di svegliarmi e scoprire che tutto questo è stato solo un sogno bellissimo, ma quando sento le sue braccia avvolgermi mi rendo conto che è impossibile che sia tutto un sogno e inizio a singhiozzare come una bambina. Allora Harry mi trascina lentamente verso il letto, ci sdraiamo e mi lascio stringere dalle sue braccia muscolose mentre sento che mi sussurra all’orecchio che tutto andrà bene e che ci rivedremo presto. Senza rendermene conto mi addormento e quando mi risveglio vedo Harry tutto indaffarato a sistemare le sue cose nella valigia.
“Hey, ti sei svegliata.”
“Che ore sono?”
“È quasi ora di pranzo. Hai dormito un bel po’..”
“Oh.. piangere mi fa questo effetto..”
“Hai anche parlato nel sonno, sai?”

“Davvero? E che ho detto?”
“Non lo saprai mai!”
“Eddai dimmelo”
“No! Me lo porterò nella tomba.”
“Almeno spero di aver detto qualcosa di carino..”
“Oh si.. Ho perso un battito quando lo hai detto..”
“Oh..” oddio.. chissà che ho detto. Beh, per lo meno è felice.. Uffa però devo sapere cos’ho detto.
“Harry. Amore. Vieni qui.”
“No cara, non mi tenti.. non ci vengo vicino a te, altrimenti mi faresti vuotare il sacco. E io voglio che resti pieno.”
“Che palle Harold! Devo sapere cosa ti ho detto. Se ti ho fatto perdere un battito, magari se lo ripeto spesso ti faccio venire un infarto così mi libero di te!”
“Mmm.. no, non lo saprai mai.”
“Che diavolo posso aver detto per farti essere così felice! Di solito a quest’ora avresti messo il broncio come un bambino di due anni, invece no! Sei lì tutto contento che ti prepari la valigia.. la cosa mi puzza..”
“Questo è perché non potrei essere più felice in questo momento. Tu, donna, mi rendi l’uomo più felice del mondo.” Si avvicina e mi da un bacio così appassionato che potrei addirittura svenire. Poi si allontana di scatto e torna a sistemarsi le cose mentre io l’osservo muoversi per la stanza dal letto. Ammetto che spesso mi sono soffermata a guardare quel suo bel culo fasciato solo dai boxer, come diavolo farò senza di lui per così tanto tempo?! Mi mancherà stringere quella meraviglia.
“Mi stai fissando il culo per caso?”
“Eh? Chi io? No ero solo rimasta con lo sguardo fisso in un punto.”
“Si.. come no. Allora? Hai deciso cosa fremo per tutto il giorno?”
“Per il momento posso solo dirti che andremo a mangiare. Ho fame.”
“Okay. Cosa mangiamo?”
“Tu cosa vuoi mangiare?”
“Voglio fare il pieno di pizza!”
“E pizza sia!”
Lo aiuto a finire di mettere le cose in valigia e scendiamo subito. Andiamo in una pizzeria aperta a pranzo e ordiniamo le nostre pizze. Il pranzo procede tranquillo, tra una risata e l’altra, facendo di tutto per non pensare a domani.
 
 
POV. MONICA
 
Il risveglio di oggi è stato al quanto traumatico. La voglia di alzarmi dal letto era meno di zero, ma comunque la scuola mi aspettava e quindi, armata di molta forza di volontà sono riuscita a prepararmi e affrontare un’altra giornata noiosissima a scuola.
Una volta rientrata a casa trovo mamma hai fornelli, probabilmente non deve ritornare in ufficio oggi pomeriggio.
“Ciao mamy”
“Ciao tesoro, tutto bene a scuola?”
“Si, la solita noia. Niall?”
“È di sopra a preparare la valigia.”

“Ah.. già..”
Vado di sopra e trovo Niall che cerca di mettere il meglio possibile i suoi vestiti nella valigia.
“Serve una mano?” Sobbalza al suono della mia voce, probabilmente non mi ha sentita arrivare. “Ehm, si grazie.”
Lo aiuto a sistemare le sue cose e in meno di un’ora abbiamo finito. Quando mamma ci chiama dalla cucina scendiamo di corsa affamati. Dopotutto sono quasi le tre del pomeriggio.
Dopo mangiato ci accoccoliamo sul divano a vedere un film e restiamo così per gran parte del pomeriggio.
“Non hai compiti da fare tu?”
“Si.. Ma possono aspettare. Domani partirai e voglio spendere con te il maggior tempo possibile.”
“D’accordo.”
“Mi mancherai tantissimo Niall.”
“Anche tu Moni. mi mancherà tanto anche puntino.”
“Aww che dolce che sei..” gli dico e mi avvicino per  dargli un bacio. “Tranquillo che tanto ci sentiremo spessissimo su skype, così potrei controllare di persona quanto ingrasserò nei prossimi mesi.”
“Hahaha.. va bene. Adesso però fila a fare i compiti.”
“D’accordo. Tu che ti metti a fare?”
“Vengo con te, così passiamo comunque del tempo insieme.”
“Okay.”
Fatti tutti i compiti torniamo sul divano con il pc a portata di mano. Ho mandato un sms ad Ilaria così ci vediamo tramite skype.
Dopo circa un quarto d’ora vedo che Ilaria è on line su skype così non perdo tempo a chiamala.
 
<< Ilaaa! >>
<< Loove! Posso sapere perché mi hai inviato un sms con scritto “connettiti immediatamente su skype, è una questione di vita o di morte!!” ?? Sai com’è.. mi sono un attimo preoccupata..>>
<< Volevo che ti connettessi al più presto, tutto qua.. >>
<< Potrei ucciderti sai?! >>
<< Non ne saresti capace. Mi ami troppo.. >>
<< Si, come no.. Ciao Niall!! come stai? Preparata la valigia? >>
<< Ila, ciao! Sisi, mi ha aiutato Moni quando è ritornata da scuola.. >>
<< Scommetto che praticamente te l’ha fatta lei la valigia, vero Ni? >>
<< Si Haz… quando non ci sei tu non so come farla!! >>
<< Prima o poi ti farò un corso accelerato di come fare una valigia.. >>
<< Cioè aspetta, mi stai dicendo che Mrarrotolotuttoemettoinvaligia di solito ti aiuta a farla? Devi essere messo piuttosto male Niall.. >>
<< Aww, amore guarda come arrossisce il piccolo irlandese >>
<< Harry smettila di prendere in giro il mio bellissimo Niall >>
<< E da quando sarebbe il tuo bellissimo NIall, scusa? Fino a prova contraria lui sta con me, non con te. Tu accontentati del riccio. >>
<< Già.. Misa che avrei dovuto scegliere meglio quando eravamo a LA >>
<< Tanto so che mi ami alla follia amore. Soprattutto dopo quello che mi hai detto.. >>
<< Io non ti ho detto proprio niente Harold! >>
<< Che ti ha detto?? >>
<< Parlava nel sonno.. >>
<< E..? >>
<< Non posso dirvelo, non con lei presente. >>
<< Stai dicendo che Ila non sa cosa ti ha detto mentre dormiva?! >>
<< Si, e non lo saprà mai. E nemmeno tu, siete troppo amiche, se te lo dicessi correresti da lei a dirle tutto >>
<< Magari stava sognando qualcun altro e non si riferiva a te. Ci hai pensato? >>
<< Quante persone conosce che si chiamano Harry? >>
<< Mmmm.. Beh, c’è Potter.. magari si riferiva a lui.. >>
<< Dubito fortemente di questa cosa Monica. >>
<< Come dici tu.. Ma dove siete? >>
<< Siamo in camera mia Moni. >>
<< Come mai siete dai tuoi e non a rotolarvi fra le lenzuola? >>
<< Quello era il mio intento ma mamma mi ha chiamato e ha detto che voleva passare l’ultima sera con me e Harry per salutarlo prima che ripartisse per l’Inghilterra. >>
<< Aww.. che carini una cenetta in famiglia.. >>
<< Ila, Harry l’altro giorno ha detto che presto anche tu conoscerai la sua famiglia. Potrò essere presente quando questo avverrà? >>
<< Non ricordarmelo Niall, sono in ansia già da ora.. E perché mai vorresti esserci? >>
<< Perché muoio dalla voglia di vedere la faccia di Anne quando ti vedrà per la prima volta?>>
<< Stai cercando di mettermi ansia Niall? No, perché ci stai riuscendo benissimo.. >>
<< Niall mia madre adora Ilaria. E non l’hai ancora mai vista.. >>
<< Come fa ad adorarla allora? >>
 
Passiamo un paio d’ore così a parlare tutti insieme di qualunque cavolata che ci passa per la testa. Finchè Ilaria stacca che la madre la chiama per la cena. A quel punto anche io e Niall andiamo a cena e subito dopo filiamo a letto, siamo entrambi stanchi. Dormiamo abbracciati l’uno all’altro per tutta la notte.
 
 
POV. ILARIA
 
Dopo la cena con i miei Harry ed io ci dileguiamo il più in fretta possibile e, dato che non abbiamo nessuna intenzione di dormire e sono solo le 11, decidiamo di andare in una birreria a Formia dove avevano organizzato la settimana stile inglese, “God save the beer”, con birre e piatti esclusivamente inglesi.
“Carino questo posto. Ci vieni spesso?”
“Si, di solito in inverno quando piove vengo sempre qui con le mie amiche. La birra è buona e spesso fanno serate di questo genere e ci si diverte sempre.”
“E ci sono anche dei ragazzi che vengono con voi?”
“Di solito no, ma a volte capita che ci uniamo a degli amici del fratello di Claudia..”
“Mmm.. okay. Facciamo una cosa. Stasera frequenteremo tutti i locali in cui vai di solito con i tuoi amici okay?”
“D’accordo. Direi di iniziare ordinando una bella birra inglese.”
“Non potrei essere più d’accordo.”
Ci fanno accomodare ad un tavolo e subito viene il cameriere che ci porge i menu. Senza troppe esitazioni Harry punta su una birra non troppo leggera, la O'Hara Stout, che a detta sua è buonissima, allora la ordino per entrambi, dopo essermi accertata che fosse scura e non chiara. Ovviamente ne prendiamo un litro a testa.
“È buonissima!! Mi chiedo come abbia fatto a non berla mai prima d’ora.”
“Ti avevo detto che era buona.”
“Già.. e poi io amo le birre scure. Sono le mie preferite.”
“Haha, lo vedo. Ne hai bevuta già un sacco..”
 
Bevute le nostre birre tra risate e battute senza senso, paghiamo il conto e ci dirigiamo verso il prossimo locale.
“Allora Harry, ti piace il vino?”
“Si tesoro. Lo abbiamo bevuto l’altro giorno a cena, ricordi?”

“Eccome se mi ricordo, chi se la scorda quella serata. Bene. Ehm. Qua vicino c’è un locale dove andiamo quando abbiamo voglia di vino. Ci si prende il calice e poi si va fuori a berlo in tranquillità. Niente di che in realtà.”
“Va bene. Mi è venuta proprio voglia di vino..”
“Agli ordini. Vieni.” Entriamo nel locale e ordino due calici. La commessa mi fa lo scontrino e mi volto verso il bancone. “Allora Harry che vino preferisci? Rosso o bianco?”
“Rosso.”
“Molto o poco corposo?”
“Che mi consigli?”
“A me piacciono entrambi. Anche se a come stanno le cose è meglio non prenderne uno troppo costoso che se dobbiamo bere ad ogni locale in cui vado di solito la vedo dura poi ritornare in hotel.”
“Hai ragione. Allora vada per il rosso poco corposo.”
Presi i calici andiamo fuori dal locale e ci poggiamo sulla staccionata del parcheggio, dove di solito vado con le mie amiche. Anche qui ridiamo e scherziamo senza sosta. È bellissimo vedere Harry così rilassato quando siamo in giro. Qui lo riconoscono in pochi e quindi può fare tutto quello che vuole senza doversi guardare sempre le spalle per non dire o fare qualcosa che possa dar fastidio alle fan o che possa procurare uno scoop per il paparazzo di turno.
“Harry.”
“Si?” si gira verso di me con il calice in mano e gli scatto una foto a sorpresa con il mio cellulare. Allora lui scoppia a ridere, mi prende il cellulare di mano e inizia a scattare foto a caso di noi due in sequenza finchè ci ritroviamo con nasi che si sfiorano “ti amo Harry” “ti amo anch’io Ila”, mette il cellulare nella tasca del suo jeans e con la mano libera mi accarezza il volto e mi avvicina a sé e mi bacia, un bacio lento, uno di quelli che finisce solo quando non si ha più fiato, un bacio che nasconde tutto l’amore che proviamo l’uno per l’altra.
Purtroppo però veniamo interrotti da un coro di “aww che carini”.
Mi volto verso la fonte di quella voce e vedo le mie amiche. “Che cavolo ci fate voi qui?!”
“God save the beer ti dice qualcosa?”
“Ci siamo appena stati”
“E non ci dici niente?!”
“Non era pianificato. Ma, dato che il signorino domani riparte, abbiamo intenzione di stare tutta la note svegli finchè non arriva l’ora di andare in aeroporto.”
“E perché non siete in camera a scopare come conigli?”
“Anna! Tesoro, la notte è lunga.”
“Hai ragione. Ma poi non è che si stanca troppo?”
“Può dormire in aereo.”
“Giusto. Vabbè vi lasciamo stare. Godetevi questa serata. E mi raccomando al preservativo!!”
“Si Anna, grazie per il consiglio, ma non c’era bisogno che ti sentisse mezza Formia!!”
“Hahaha, ciao Ila!”
“Cos’è appena successo?”
“Niente.. solo le mie amiche che volevano ficcare il naso e che mi hanno urlato di usare i preservativi..”
“Hahahaha..”
“Andiamo al prossimo locale?”
“Okay. È qua vicino?”
“Si è quel bar lì con l’insegna tutta colorata.”
“Bene. Allora ci prenderemo un bel cocktail. Sta volta però scegli tu.”
“Okay. Sappi però che a me piacciono cocktail forti”
“Definisci forti”
“Non devono contenere frutta e non devono essere dolci”
“Allora siamo d’accordo.”
“Perfetto”
Entrati nel bar vado diretta al bancone e ordino due negroni. Propongo di berli mentre raggiungiamo il prossimo locale dato che è il più lontano di tutti e ci si mette un po’ ad arrivarci a piedi.
“Che tipo di locale è?”
“È un locale dove c’è musica. Di solito non ci vanno in molti, specialmente in mezzo la settimana, ma quando organizza le serate a tema è molto bello. Chissà se stasera ce n’è una.”
“Lo scopriremo tra poco.”
“Già..”
“Harry… comincio ad essere un po’ ubriaca..”
“Hahaha.. di già?”
“Harry anche tu lo sei.. si sente da come parli..”
“Perché? Come sto parlando?”
“Sbiascichi le parole, faccio fatica a capire quello che dici..”
“Davvero?”
“Si.. Harry ti squilla il telefono.. non rispondi?”
“È mia madre.. Pronto ma?”
Dopo qualche parola sbiascicata al telefono vedo Harry porgermi il cellulare “mamma vuole parlare con te”. A quelle parole sbianco totalmente, afferro il cellulare con la mano tremante e lentamente lo avvicino all’orecchio.
“Pronto?”
“Pronto? Ilaria? Sono Anne, piacere”
“Piacere mio Anne”
“Senti, per caso Harry è ubriaco?”
“Ehm.. in realtà no. O per lo meno non tanto quanto da a vedere..”
“Quanto ha bevuto?”
“Una birra e mezzo cocktail.”
“Sicura?”
“Si.. abbiamo bevuto le stesse cose, e io non sono ubriaca”
“Però ti trema la voce…”
“Beh, questo è a causa della conversazione inaspettata con la madre del mio ragazzo..”
“Oh.. tesoro non ti preoccupare, non voglio certo ucciderti. Sono solo preoccupata per Harold”
“Si, lo immagino. Ma stia tranquilla, ho tutto sotto controllo.”
“Dopo non prendete la macchina vero?”
“No, certo che no! Torneremo a piedi, abbiamo lasciato l’auto a casa mia perché serve domattina a mio padre per andare in aeroporto.”
“Okay, perfetto. Allora vi lascio alla vostra serata. Divertitevi. Ma non troppo”
“Buonanotte Anne.”
“Buonanotte.”
Porgo il telefono ad Harry. “Hai 10 secondi per scappare il più lontano possibile da me prima che ti uccida con le mie stesse mani.”
“Perché? Che ho fatto?”
“Sono stata appena rimproverata da tua madre che era preoccupata per te brutto idiota!”
“Perché era preoccupata per me?”
“Perché credeva che fossi talmente ubriaco da non riuscire nemmeno a parlare correttamente. E devo dire che non aveva tutti i torti dato che non ho capito un’acca di quello che le hai detto”
“Ti ha detto qualcosa?”
“Le ho spiegato che stavi facendo finta di essere ubriaco e che non doveva preoccuparsi ecc ecc e doo si è resa conto che la voce mi tremava dall’ansia e mi ha tranquillizzata.”
“Hahahahahahahaha”
“Cazzo ridi?! Sto per ucciderti sappilo. poi si che avrà da preoccuparsi Anne”
“Dai amore non è successo niente.”
“Ti odio.”
“Eddai Ila. fatti dare un bacino, così passa tutto”
“No! Niente baci!”
Ed eccolo, il broncio più bello di tutti. “Vieni qua e dammi un bacino!”
“Hahaha.. Sei proprio divertente sai? Io sono stata rimproverata da tua madre. Sono io che devo avere il bacino da te non il contrario.”
“Hai ragione.”
Viene verso di me a passo svelto, i prende la testa tra le mani e inizia a darmi dei piccoli baci su tutto il volto. Le guance, la fronte, gli zigomi, il naso, gli occhi e infine le labbra e io mi godo tutte le sue attenzioni.
“È soddisfatta signorina?”
“Si. e adesso andiamo all’altro locale prima che chiude..”
Dopo una decina di minuti arriviamo nell’altro locale dove a quanto pare c’era una serata stile hawaiano. Una volta entrati rimango a bocca aperta, i dipendenti del locale indossano un pantalone attillatissimo con su una camicia bianca lasciata sbottonata per mostrare il fisico, e in giro ci sono dei ragazzi davvero molto belli vestiti con jeans strappati al ginocchio senza maglietta. Dal fisico che hanno devono essere per forza dei modelli. Li avranno chiamati a posta, non li ho mai visti tra lo staff del locale.
“Hai finito di guardare?!”
“In realtà no.. se ti sposti magari vedo meglio..”
“Ma come sei simpatica”
Ci addentriamo ancora più nel locale e noto che vicino la console ci sono delle ragazze che indossano i tipici abiti hawaiani che ballano in maniera molto succinta su dei cubi e di tanto in tanto si prendono qualche ragazzo dalla folla e ci ballano insieme.
“A quanto pare anche tu avrai da guardare stasera..”
“Già.. guarderò la ragazza più bella di questo locale e non mi staccherò da lei nemmeno per un secondo..”
“Sai che sei proprio un ruffiano?”
“Hahaha.. non è vero..”
“Si invece.. andiamo a ballare?”
“Qui non prendiamo da bere?”
“Magari più tardi.. ora non mi va..”
“D’accordo.”
Ci dirigiamo verso la pista e iniziamo a ballare in modo sfrenato tutte le canzoni che propone il dj, alcune anche in maniera poco consona ad un luogo pubblico, ma chi se ne frega. Balliamo ininterrottamente per più di un’ora, poi però decidiamo di ritornare in hotel.
 
“Finalmente i miei piedi hanno un po’ di sollievo”
“Almeno spogliati prima di buttarti sul letto”
“E tu che ci stai ai fare?! Coraggio Harry.. spogliami..”
“Con molto piacere amore.”
Sale anche lui sul letto a cavalcioni su di me e inizia a baciarmi con foga, mi sfila il top che avevo indossato e lo lancia dall’altro lato della stanza. Prende a baciarmi il collo scendendo sempre più giù verso il mio seno. Inarco la schiena dal piacere mentre gli stringo i capelli. Sbottona il reggiseno e gli fa fare la stessa fine del top, gioca a lungo con i miei seni, li lecca, li morde e li stringe tra le mani, finchè non ribalto la situazione e mi trovo io a cavalcioni su di lui. Gli sfilo la maglia velocemente, impaziente di poter toccare il suo torace e il suo addome scolpito. Lentamente lascio una scia di baci dal collo in giù fino alla v che si forma all’altezza del bacino soffermandomi sui capezzoli e mordendoli come lui ha fatto con me. Sento crescere la sua erezione sotto di me e inizio a strusciarmi su di essa per farla diventare ancora più grande mentre gli lascio vari succhiotti sul collo. Lo sento gemere e mi afferra per i fianchi spingendomi ancora di più contro la sua erezione, in un chiaro invito a volere di più. Impaziente di andare oltre gli tolgo in fretta i pantaloni insieme ai boxer. Prima che io possa fare qualsiasi cosa mi ritrovo di nuovo sovrastata dal bellissimo corpo del mio ragazzo che, velocemente mi spoglia degli abiti che mi sono rimasti e dopo avermi guardato brevemente negli occhi mi penetra con una sola spinta.
Dopo varie spinte veniamo insieme con un orgasmo che ci fa rimanere entrambi senza fiato. Ci sdraiamo uno accanto all’altra e cerchiamo di riprendere fiato. Ci baciamo, un bacio lungo e intenso che ci porta a ricominciare da dove avevamo lasciato. E così via, per tutta la notte abbiamo dato sfogo alla nostra passione colmando tutti i nostri desideri, o quasi.
 
 
 
*Note autrice*
I’m baaaaaaack!! Ho appena finito di scrivere questo luuunghissimo capitolo (credo sia il più lungo che abbia mai scritto). Ci sono sia il pov di Ilaria che quello di Monica.
Come al solito vi chiedo scusa se aggiorno tardi ogni volta.
Beh, che dire.. Godetevi il capitolo!
Kisses        Ila <3
Ps: ringrazio tutte voi che leggete e soprattutto ringrazio @shelovesireland che recensisce ogni capitolo che pubblico!! I love you!!
Baci xx

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


POV. ILARIA
(08-11)
 
Sono passati quasi due mesi da quando Harry è ripartito per il tour. La partenza è stata piuttosto traumatica, non volevo assolutamente che partisse, ma alla fine ho dovuto accettare la cosa. In questi due mesi ci siamo sentiti ogni giorno tramite Skype, a volte è anche capitato che facessimo una live di gruppo e in quei momenti ci divertivamo un sacco, era come se non fosse mai partito. Anche se non era proprio lo stesso. Ormai mi ero abituata ad avere Harry intorno 24 ore al giorno, quindi non dormire più insieme a lui e risvegliarmi tutta accoccolata al suo fianco mi mancava tantissimo. Non vedevo l’ora di rivederlo. La cosa triste è che ormai eravamo a Novembre e a breve sarebbe stato il mio compleanno. Era triste pensare che non lo avrei passato con lui. Sentivo Monica ogni giorno e parlavamo per almeno un’ora al telefono, mi raccontava come se la cavava a scuola e con la gravidanza, mi aveva inviato delle foto in cui si vedeva la pancia che cresceva e spesso mi mandava anche degli screen shots delle sue conversazioni con Niall che mi facevano sciogliere per quanto fossero dolci.
Poco dopo la partenza del mio ragazzo avevo anche ripreso le lezioni all’università, e questo mi aiutava a distrarmi e a non pensare costantemente quanto mi mancasse Harry.
Una sera, una decina di giorni prima del compleanno, mentre ero con le mie amiche nel locale dove avevo portato anche Harry la sera prima che partisse, ho ricevuto un sms.
 
<< Appena puoi connettivi su skype. Haz xx >>
 
Neanche ve lo dico, mi sono preoccupata. Credevo fosse successo qualcosa. Allora immediatamente, senza nemmeno uscire dal locale apro l’app di skype sul cellulare e lo chiamo. Mi risponde al secondo squillo.
<< Pronto? >>
<< Hey, amore.. >>
<< Ila.. come stai? >>
<< Bene, tu? >>
<< Alla grande!! >>
<< Come mai quel messaggio? Mi hai fatta preoccupare..>>
<< Scusa Ila, ma ho una notizia. Piuttosto, dove sei? Ti sento poco, anzi diciamo che sento molto chiaramente la musica.. >>
<< Sono in quel locale dove ti ho portato a ballare l’ultima sera..>>
<< Ah, capisco. Sei con le tue amiche? >>
<< Si, loro sono intente a ballare in questo momento. Allora? La notizia? >>
<< Aspetta amore esci fuori, così ti spiego per bene.. >>
<< Okay, un secondo che mi infilo la giacca..>>
In tutta fretta mi infilo la giacca e faccio segno alle mie amiche che esco un attimo fuori.
<< Eccomi, allora? >>
<< Impaziente come sempre vedo..>>
<< Eh, scusa.. hai detto che mi devi dare una notizia, quindi spara il rospo! Sai quanto sono curiosa..>>
<< Giusto, haha.. Allora, hai presente che tra meno di dieci giorni è il tuo compleanno?>>
<< Si Harry, so quand’è il mio compleanno.. Arriva al punto..>>
<< Okay. Lo passeremo insieme.>>
<< E come? Il tour?>>
<< Verrai a Los Angeles Ila..>>
<< Come scusa? Non ho capito molto bene..>>
<< Ho detto che verrai qui, da me.. e festeggeremo insieme il tuo compleanno.>>
Rimango in silenzio per quello che sembra un secolo a guardare la sua faccia sorridente dall’altro lato del telefono.
<< No scusa puoi ripere? Non credo di aver capito tanto bene..>>
<< No dico, ma sei diventata scema tutta di un botto? >>
<< Styles, la tua gentilezza non ha limiti..>>
<< E dai, lo so che hai capito. Ti ho comprato i biglietti per venire qui.. Passeremo il tuo 21 compleanno insieme, ho già programmato tutto..>>
<< E i miei? Hai già parlato anche con loro immagino..>>
<< Infatti, e forse verranno anche loro.. devono farmi sapere..>>
<< Oddio, davvero?>>
<< Si.. così non sarai lontana dalla tua famiglia il giorno del tuo compleanno..>>
<< Ti ho mai detto che sei un angelo?>>
<< Solo un centinaio di volte.. ma puoi continuare a dirlo all’infinito..>>
<< Guarda solo perché hai detto questo, non te lo dirò mai più..>>
Ed ecco che, come al solito quando non gli va bene una cosa, mette su quel broncio adorabile. E io rido della sua espressione.
<< Sei contenta allora?>>
<< Scherzi vero? Sono giorni che penso che non avremmo trascorso il mio compleanno insieme. Ero così triste.. non potevi darmi una notizia migliore..>>
<< Ne sono felice. E c’è di più!!>>
<< Più di tutto questo? Cos’altro può esserci..>>
<< Ho chiesto anche a Monica di venire, così Niall finalmente si placherà, è diventato insopportabile. Sempre a lamentarsi che non può vederla, e che è preoccupato che ha scuola la maltrattino ecc..>>
<< Hahaha.. vabbè capiscilo. Se io fossi incinta tu saresti ancora peggio di Niall..>>
<< Hai ragione. Probabilmente ti avrei costretta a venire in tour con me..>>
<< E io non sarei venuta perché avrei dovuto seguire le lezioni, e avremmo litigato..>>
<< Hai ragione. Vabbè comunque, sono riuscito a rintracciare anche le tue amiche.>>
<< Quali amiche?>>
<< Quelle con cui sei a ballare stasera e che mi hanno detto che fai sempre strage di cuori quando vai a ballare..>>
<< Ma non è vero!! Non faccio nessuna strage..>>
<< Ah no? E allora perché mi hanno inviato delle foto di te che balli con un tipo che non conosco?>>
<< Hanno fatto cosa?! Le ucciderò..>>
<< Hahaha. Non farlo, mi tornano utili..>>
<< E perché?>>
<< Perché si..>>
<< Ti fidi così poco di me che devi chiedere alle mie amiche di tenermi sotto controllo?>>
<< No amore.. mi fido ciecamente di te. In realtà mi inviano certe foto per ingelosirmi.. E ci riescono alla grande.. quello che volevo dire però è che se vuoi possono venire anche loro al tuo compleanno. Mi hanno già detto che per loro non ci sono problemi..>>
<< Ecco perché erano così felici quelle stronze stasera.. non smettevano di dire che avremmo festeggiato il mio compleanno nel migliore dei modi.. >>
<< Non hanno tutti i torti..>>
<< Ma Harry, tutto questo ti verrà a costare una fortuna.. non voglio che sprechi così i tuoi soldi..>>
<< Sprecare? Sei impazzita?! Amore per te farei qualunque cosa..>>
<< Il solito esagerato..>>
<< È la verità, dovresti saperlo.. Ti amo, quindi farei di tutto per renderti felice..>>
<< Ti amo anch’io Harry..>>
<< Ah! Ci saranno anche mia madre e Gemma…>>
<< No. No. Fermo. Bloccati. Mi stai dicendo che il giorno del mio compleanno i miei genitori conosceranno anche tua madre e tua sorella?!>>
<< Ehm.. si..>>
<< Vuoi uccidermi prima del tempo, ammettilo.>>
<< Haha.. prima o poi doveva succedere no?>>
<< Si, ma io speravo succedesse molto poi..>>
<< Ti spaventa così tanto conoscerle?>>
<< Abbastanza. Sai che vado in ansia. Quando me le ritroverò davanti potrei avere un attacco di panico, e sarà solo colpa tua.>>
<< Hahaha.. Non succederà. E poi già ti adorano!!>>
<< Ma se non mi conoscono nemmeno?!>>
<< Però hai avuto modo di parlare con mia madre, che ovviamente ha spifferato tutto a Gemma e quindi ti adora anche lei.. L’altro giorno scherzando hanno detto che fanno parte del team Ilaria..>>
<< Hahahaha.. davvero?>>
<< Si.. Povero me. Già mi immagino te con loro due a prendermi in giro senza sosta..>>
<< Oh si Styles.. non ti darò tregua..>>
<< Hahaha.. dai ti lascio adesso. Torna dalle tue amiche.>>
<< Okay, allora cercherò di abbordare qualche bel giovinotto, così loro ti manderanno la foto e tu morirai di gelosia..>>
<< Sisi, scherza tu.. poi vedi quando vieni che succede.>>
<< Che succede?>>
<< Non lo so ancora… ma pianificherò una vendetta con i fiocchi..>>
<< Haha, d’accordo.. allora metti in moto il tuo cervello e pensaci. Io vado. Bunanotte amore.>>
<< Buonanotte Ila..>>
 
Attacco la chiamata con un sorriso enorme sulle labbra e corro dentro dalle mie amiche. Appena le vedo le stringo in un abbraccio fortissimo e le ringrazio infinitamente per la bellissima sorpresa..
“ Visto che lo rivedi presto? Così finalmente non ci dobbiamo sopportare più tutte le tue lamentele su quanto ti manca e quanto vorresti rivederlo..”
“Haha.. avete ragione. Dio quanto vi voglio bene ragazze!!”
“Sisi, okay. Tu ci vuoi bene, noi ti vogliamo bene. Adesso adiamo a bere qualcosa per festeggiare!”
“Giusto Anna! Però offro io!”
“Vabbe questo era sottinteso..”

Dopo aver bevuto il nostro cocktail ci ributtiamo nella mischia a ballare. E, manco a farlo a posta, mi si avvicina un tipo per ballare. Ci sto per tipo un paio di minuti, dopodiché lo lascio da solo e torno dalle mie amiche. Dopo un’oretta decidiamo di ritornare a casa.
Una volta nel letto prendo il telefono per mandare un messaggio di buonanotte ad Harry e trovo già un messaggio da parte sue che dice “Tu sai di avere un ragazzo, vero?” con allegata la foto di me e quel tizio con cui ho ballato. Gli rispondo “Si che lo so. Ma io mantengo sempre le promesse. Sapevo che ti avrebbero mandato la foto, e quindi ne ho approfittato per una piccola vendetta. Muhahaha. Buonanotte riccio. Ti amo.” Inviato il messaggio mi infilo sotto le coperte e cado immediatamente tra le braccia di Morfeo.
 
La mattina dopo appena sveglia vado dai miei genitori e li abbraccio fortissimo, dicendogli che Harry mi aveva detto tutto. Nel pomeriggio iniziamo già ad organizzare tutto. Partiremo il 16 e torneremo il 19.
 
 
(16-11)
 
Sono in macchina con i miei genitori, mio fratello e le mie amiche dieretti verso l’aeroporto. Ieri sera abbiamo portato Shin in una pensione per gatti dove resterà per qualche giorno, non potevamo certo lasciarlo solo in casa per dei giorni interi.
Una volta sull’aereo, prima di spegnere il cellulare mando un messaggio ad Harry. “Ormai solo poche ore mi separano dall’abbracciarti e tenerti stretto a me. A tra poco amore mio.”
Spengo il telefono senza aspettare la sua risposta.
 
Dopo ben 14 ore di volo arriviamo finalmente all’aeroporto di LA. Andiamo subito a ritirare i bagagli e, dopo una lunghissima fila per timbrare il passaporto con il visto di soggiorno turistico e passati tutti i controlli, finalmente ci dirigiamo verso l’uscita. Prendo il cellulare per vedere se Harry mi ha scritto qualcosa, ma non faccio in tempo a verificare che sento Monica fare un urletto strozzato, a significare che Niall è qui. Alzo lo sguardo e vedo due tipi tutti incappucciati e con gli occhiali da sole affiancati da un gorilla, che poi riconosco come Paul. Sono loro. Lascio la valigia a terra e mi affretto verso di loro. Mi butto tra le braccia del mio ragazzo che mi stringe fortissimo a se. Ci scambiamo un lungo bacio di “benvenuto” e quando ci separiamo dice rivolto a tutti “benvenuti a Los Angeles”.
Con un sorriso enorme sulle labbra ci dirigiamo verso l’uscita dove ci sono due suv neri ad aspettarci. Entriamo tutti e andiamo verso il nostro hotel.
“I ragazzi sono impazienti di rivedervi! Sono su di giri da ieri sera!!”
“Posso confermare! Mi hanno fatto dannare.”
“Hahaha povero Paul. Mi dispiace.”
“Non è colpa tua. In realtà mi sono divertito a torturarli un po’..”
“Grande! È così che si fa! Haha.”
“Allora amore, pronta a conoscere la mia famiglia?”
“Si, sono pronta. Anche se mi tremano le mani al solo pensiero.”
“Tranquilla Ila, per qualunque cosa ci sarò io a proteggerti!”
“Aww grazie Niall. Mio salvatore!”
dico e gli butto le braccia al collo, guadagnandomi uno sguardo truce da parte di Monica.
“Mi sa che qualcuno qui è geloso..”
“Siamo in due in realtà..”
dice Harry..
Io e Niall scoppiamo a ridere come due scemi a quello che ha detto Harry. È adorabile quando è geloso.
Ragazzi siamo arrivati. Passeremo dal retro, così attiriamo meno paparazzi.”
“D’accordo Paul. Fa uscire prima le ragazze.”
“Non dirmi come fare il mio lavoro Harry. Forza ragazze scendete e statemi vicino. Voi due arrangiatevi da soli..”
“Grazie eh..”

Tra le risate generali Paul manda un “bacino” ad Harry che, ovviamente, mette il broncio. Scendiamo dall’auto e veniamo subito sommerse dai flash dei paparazzi che erano fuori l’hotel. Una volta entrati tutti, andiamo nella hall per registrarci. Prese le chiavi delle camere, i facchini ci portano le valigie nelle rispettive camere. Faccio per avviarmi nella camera con i miei, ma Harry mi trascina con lui nella direzione opposta. Dovevo aspettarmelo. Staremo in camera insieme, e non potrei essere più felice. Potrò di nuovo stringermi a lui durante la notte.
“Ti prego, dimmi che tua madre non ha una chiave di riserva.”
“In realtà cell’ha. Perché?”
“In questo modo potrà entrare in camera in qualsiasi momento!”
“Tranquilla le ho detto di non farlo, e di bussare sempre prima di entrare. Sai, per evitare scene imbarazzanti..”
“Ho già detto che ti odio profondamente?”
“In realtà mi ami.”
“Sai che non dico certe stronzate. Dovresti conoscermi ormai.”
“Sisi certo. Su forza, cambiati, lavati, fatti una doccia, quello che vuoi. Tra un’ora ci vediamo con tutti gli altri.”
“Ma io volevo vederli adesso!!”
“Invece li vedrai dopo. Ora sei tutta mia.”
“Ma chi ti vuole?”
“Che ne pensi di una doccia bollente?”
“Penso che sarebbe perfetta, ma solo se vieni anche tu con me.”
“Questo era scontato piccola..”

Iniziamo a baciarci con molta foga e lasciando una scia di vestiti dalla porta della camera a quella del bagno ci ritroviamo nudi sotto la doccia. Non avrei mai pensato ad un incontro migliore.
Usciti dalla doccia, Harry va a vestirsi e io resto di fronte lo specchio a cercare di togliere tutto il trucco sbavato. Sento qualcuno che bussa alla porta e Harry che va ad aprire. Non riesco a sentire chi è, ma lo capisco poco dopo quando Harry viene da me e dice “è appena passata mia madre. Non vede l’ora di vederti. Le ho detto che eri sotto la doccia.” Non vi dico nemmeno quanto fossi imbarazzata in quel momento. Questo era proprio il genere di situazioni che volevo evitare. Dopo essermi vestita e asciugata i capelli riemergo dal bagno e trovo Harry che gioca tranquillamente sul letto con il mio telefono.
“Che ci fai con il mio telefono?”
“Niente, giocavo un po’..”
“E perché non mi hai chiesto il permesso di usarlo?”
“Perché sono il tuo ragazzo!”
“E quindi? Se io non volessi che tu lo usassi?”
“Troppo tardi.”
“E se avessi qualcosa da nascondere?”
“L’avrei già scoperta. Ci hai messo una vita in bagno!”
“Allora non stavi giocando!”
“Ops.. in realtà stavo guardando le tue foto..”
“Va bene. Andiamo? Gli altri dove ci aspettano?”
“Sono tutti in camera di Louis. Manchiamo solo noi due.”
“Okay, andiamo.”

Appena entro nella camera di Lou vengo travolta da baci e abbracci da parte di tutti. Non sapevo ci sarebbero state anche El e le altre ragazze. Mi fa piacere che siano qui.
“Ciao ragazzi! Mi siete mancati tantissimo!”
“E allora perché non sei subito corsa da noi?”
“Perché avevo bisogno di una doccia!”
“Si, della doccia. Devo farti notare che hai ancora tutte le guance rosse?”
“Ho le guance rosse perché ho fatto una doccia bollente! Dovevo rilassarmi.”
“Ti rendi conto di quello che hai appena detto vero?”
“Si Lou, ho fatto una doccia bollente. Che c’è di male?!”
“Lo sguardo di Harry quando lo hai detto! Hahaha”
e via con le risate generali.
“Harold! E che cavolo! Un po’ di autocontrollo!!”
“Amore non ci posso fare niente, lo sai..”

“Eh.. lo so.. Ragazzi comunque non so se vi siete già presentati ma loro sono le mie migliori amiche Anna, Claudia e Romina. E lo-“
“Si si tranquilla. Mentre tu e Harry vi davate alla pazza gioia abbiamo già fatto le presentazioni.”
“Ti hanno mai detto che sei odioso Lou?”
“In realtà si. però lo prendo come un complimento.”
“Sai non mi eri mancato nemmeno un po’..”
“E io? Io ti sono mancato?”
se ne esce Zayn con la faccia da cucciolo.
“Aww si Zayn. Sei quello che mi è mancato più di tutti!” dico e ci abbracciamo stretti stretti come se non volessimo più separarci, finchè Harry non mi tira via dall’abbraccio dicendo “Giù le zampe Zayn! Ti ricordo che è la mia ragazza!”
“Ne sono cosciente Harry, ma lei vuole più bene a me che a te.”
Dice e io mi metto con le braccia conserte e annuisco dandogli ragione. Al che Harry si imbroncia, ovviamente.
“Ed eccolo che mette il broncio. Dai su, vieni qui. Faccio un po’ di coccole anche a te.”
“No, non le voglio le tue coccole. Sei brutta e cattiva.”
“Non mi sembra ti sia lamentato circa mezz’ora fa..”
dico e, contro ogni mia aspettativa, arrossisce mentre tutti gli altri scoppiano in una sonora risata. Vado verso di lui e mi sussurra all’orecchio “Sei cosciente del fatto che mia madre è a pochi passi da te?” A quelle parole impallidisco e mormoro un “oh cazzo” disperato.
“Vieni, te la presento.”
Ci dirigiamo verso Anne e Gemma. Io cerco in ogni modo di nascondermi dietro di lui, ma invano, perché più mi nascondo, più mi tira per il braccio e mi fa avanzare verso le due donne che ci stanno aspettando tutte sorridenti. Almeno non sembra che vogliano uccidermi.
“Mamma. Gemma. Lei è Ilaria, la mia ragazza.” Dice tutto sorridente. Sorrido a mia volta e mi presento, stringendo la mano ad entrambe. Subito dopo Gemma mi mette un braccio sulle spalle e mi dice “Ilaria devo congratularmi con te. Non credo che mai nessuna ragazza, a parte la sottoscritta, abbia fatto arrossire Harry in quel modo”.
Ecco, adesso era il mio turno di arrossire. Mi metto una mano davanti la faccia imbarazzata e abbasso lo sguardo.
“Dai Gemma non farmela imbarazzare. Potrebbe perdere la capacità di parola.”
“Ma quanto sei spiritoso Styles.”
“Haha. Beh non mi sembra tu abbia perso le tue capacità verbali. Allora, che ne dici di presentarmi i miei consuoceri?”
“Mamma! Eddai smettila. Così le metti solo più ansia. E fidati che già ne ha parecchia.”
“Ma sembra così tranquilla. Scusami, non volevo metterti in soggezione.”
“È tutto okay. Venite, vi presento ai miei.”

Ci dirigiamo dall’altro lato della stanza dove c’erano i miei genitori che parlavano con le mie amiche.
“Mamma, loro sono Gemma e Anne, la sorella e la madre di Harry. Loro invece sono i miei genitori, Lucia e Fabrizio, e mio fratello Armando.” Presento anche le mie amiche e, dopo i vari convenevoli, ci mettiamo tutti insieme a chiacchierare.
Dopo un periodo di tempo apparentemente infinito Niall dice a gran voce che è ora di cena e uno dopo l’altro usciamo dalla stanza per dirigerci giù nel ristorante dell’hotel. Abbiamo preferito restare tutti qui a mangiare per non dare molto nell’occhio.
Siamo più o meno una ventina di persone al tavolo, occupiamo quasi mezza sala. Io sono seduta vicino ad Harry e accanto a me c’è la mia famiglia, di fronte invece ci sono Anne e Gemma con le mie amiche, gli altri sono tutti seduti un po’ sparsi per il tavolo. Ci mettiamo a discutere su cosa fare l’indomani. I ragazzi hanno dei giorni liberi quindi possono fare quello che vogliono. Mi metto d’accordo con Harry di far vedere un po’ la città ai miei e alle mie amiche, dopotutto siamo a Los Angeles, devono vederla almeno un pochino. Rendo partecipe della conversazione anche loro facendo da traduttrice quando ce n’era bisogno.
“Allora ragazze. Dove volete andare domani? Abbiamo tutta la giornata a disposizione per girare LA!!”
“Io voglio andare a Hollywood! Devo assolutamente vedere la Walk of Fame!!”
“Benissimo, quella in realtà sarebbe stata la prima tappa in ogni caso, quindi tranquilla Romi. Voi due?”
“Io voglio farmi un giro per il rodeo drive”
“Sei cosciente che potrai solo avvicinarti alle vetrine senza poter spendere un soldo? Perché far piangere così il tuo povero cuoricino?”
“E chi ti dice che non posso spendere?! Mamma e papà hanno sborsato una bella sommetta..”
“Hai capito Anna.. e tu Cla?”
“Io voglio vedere il luogo del vostro primo appuntamento!”
“Okay..”
“Awww.. anch’io voglio vederlo!! Harry non mi ha detto niente di quella sera!”
“Ma cosa dici Gemma?! Ti ho raccontato tutto.”
“Ma io voglio sentirmelo dire da lei..”
“Haha. D’accordo. Quando saremo lì ti racconterò del nostro primo appuntamento.”

La cena procede tra chiacchiere varie e dopo andiamo tutti nelle nostre camere a dormire.
 
Una volta in camera vado in bagno a struccarmi e lavare i denti, poi vado verso la valigia per prendere la camicia da notte e inizio a spogliarmi. Nel frattempo Harry prende il mio posto in bagno e quando esce è già in tenuta da notte, non che ci voglia molto, dorme in boxer. Mi infilo sotto le coperte e aspetto che il mio ragazzo mi raggiunga.
“Hey piccola”
“Hey riccio”
“Sei stanca?” mi chiede dopo avermi vista sbadigliare.
“Molto, 14 ore di volo non sono poche”
“Hai ragione. Dormiamo?”
“Non vedo l’ora. Non sai quanto mi sia mancato non potermi più stringere a te durante la notte.”
“È mancato molto anche a me piccola. Su, vieni qui.”

Mi lascio avvolgere dalle sue braccia e, dopo esserci dati il bacio della buonanotte crollo tra le braccia di morfeo.
 
La mattina dopo quando mi sveglio trovo Harry intento a fissarmi.
“Da quanto sei sveglio?”
“Da quando hai iniziato a chiacchierare nel sonno.”
“Ah, ma perché parlo sempre nel sonno quando sono con te?”
“Non lo so..”
“E che ho detto stavolta?”
“Parlavi di un certo Gabriele. Però non capivo niente di quello che dicevi. Questa volta hai parlato in italiano.”

“Ah.. strano che parlassi di lui..”
“Chi è?”
“È un ragazzo per cui ho avuto una cotta tempo fa al liceo. Siamo anche migliori amici.”
“Siamo? Cioè? Vi vedete ancora?”
“In realtà non lo vedo da quasi un anno. Però spesso ci sentiamo a telefono.”
“Quanto spesso?”
“Più o meno una, o due volte al mese.”
“E lo contatti tu o ti contatta lui?”

Alzo gli occhi al cielo all’ennesima domanda. “Harry, so che sei geloso, ma credimi se ti dico che non ce n’è assolutamente bisogno. Siamo entrambi felicemente fidanzati e qualunque cosa provassi per lui in passato è completamente sparita.”
“Come faccio ad esserne sicuro?”
“Pensi che ti avrei presentato i miei e che li avrei fatti incontrare con i tuoi genitori se non fossi stata sicura di amarti?”
“Hai ragione.”
“Io ho sempre ragione. Andiamo a fare colazione? Ho fame..”
“Si, ma prima voglio un bacio.”

Ci scambiamo un dolce bacio e poi ci alziamo dal letto. Andiamo in bagno a turno e ci prepariamo per la giornata. Indosso un pantalone nero, che praticamente è una seconda pelle, con sopra una camicia celeste e un maglione blu. Harry mi imita, mette anche lui dei pantaloni neri con una camicia bianca e nera.
Scendiamo a fare colazione e troviamo tutto il “Gruppo vacanze” ad aspettarci più Gemma e Anne che ieri hanno deciso di venire con noi, tanto non avevano niente da fare.
Finita la colazione decidiamo di visitare prima la walk of fame. Una voltà lì ci divertiamo un sacco a cercare le stelle di tutti i personaggi famosi che ci interessano di più facendoci mille foto con esse. Per evitare di essere riconosciuti Harry, insieme a sua madre e Gemma, si sono leggermente mimetizzati mettendosi cappelli e occhiali da sole che gli ricoprivano mezza faccia. Pranziamo velocemente in un mc donald’s e subito dopo andiamo a Beverly Hills, dove facciamo dei giri per i negozi più belli, a partire da Tiffany, a Dior, Valentino, Louis Vuitton e tanti altri negozi.
“Ila tu hai già comprato un vestito per il tuo compleanno?” mi chiede all’improvviso Gemma mentre passiamo davanti la vetrina di Bulgari.
“In realtà no, ne ho portano uno che non metto quasi mai.”
“Oh, ma non va bene. Ai compleanni bisogna indossare sempre qualcosa di nuovo! Mai mettere vestiti già usati..”
“Ma dai.. lo avrò messo soltanto un paio di volte. Puoi considerarlo comunque nuovo..”
“E no cara, sono d’accordo con Gemma. Dobbiamo assolutamente comprarti un nuovo vestito.”
“Ma no Anne, non ce n’è bisogno. Davvero.”
“No cara non si discute. Ho deciso che ti comprerò un vestito in uno di questi negozi come regalo di compleanno.”
“Cosa? No. No. Assolutamente no Anne. È troppo, non posso accettare.”
“Oh suvvia. Dai forza entriamo i qualche negozio.”

Guardo Harry disperata in cerca di aiuto. L’ultima cosa che voglio è far spendere a sua madre una barca di soldi per comprarmi un vestito che probabilmente userò solo domani sera. Non ci sto, mi sento a disagio. E invece di aiutarmi lui cosa fa? Incoraggia sua madre e sua sorella.
“Si dai. Vi consiglio Dolce & Gabbana, le ho già comprato io un vestito di Valentino non molto tempo fa, e poi so che a lei piace molto, non è vero amore?”
Lui e Gemma si scambiano un’occhiata di intesa e lei annuisce d’accordo con il fratello, mentre io lo guardo malissimo.
“Si, però adesso tu vai a farti un giro da qualche parte. Non dovrai assolutamente vedere il suo vestito prima di domani sera.”
“Okay vado. Tanto avevo già in mente delle cose da fare.”
“Bene. Addio Harry.”
Dice Gemma e poi mi trascina dentro il negozio prendendomi per il gomito.
Appena entrati subito una commessa ci viene vicino.
Posso aiutarvi in qualcosa signore?”
“In realtà si, stiamo cercando un abito per questa splendida ragazza.”
Le risponde cordialmente Anne e io arrossisco al complimento.
“Preferisce un abito lungo o corto, signorina?”
“Ehm in realtà preferirei un abito lungo.”
Rispondo imbarazzata, avendo lo sguardo di tutti i presenti puntato addosso.
“Bene. Allora venga da questa parte. Le faccio vedere alcuni modelli esposti, lei decida quale le piace di più e glielo faremo provare.”
In silenzio seguiamo tutti la commessa verso il piano superiore del negozio. Mio padre e mio fratello decidono di uscire e farsi un giro per conto loro, mentre le ragazze e mia madre restano con me a farmi compagnia. Mentre guardo tutti i vestiti appesi mia madre mi viene vicino “Come mai siamo qui?”
“Perché Gemma e Anne hanno improvvisamente deciso che devono comprarmi un vestito nuovo per il compleanno, e vogliono farlo in questo negozio.”
“E quello che ti sei portata non va bene?”
“Io gliel’ho detto che l’ho messo solo una volta, ma loro hanno insistito a volermene comprare uno nuovo come regalo di compleanno. A quanto pare porta male indossare abiti usati per il compleanno.”
“Se lo dicono loro..”
“Mi aiuti a scegliere un vestito?”

Dopo un cenno di assenso da parte sua iniziamo a cercare tra i vari vestiti, finchè non mi imbatto in un bellissimo abito nero fatto interamente in pizzo, con un fiocco di raso in vita. Lo ammiro e lo indico a mia madre. Dal suo sguardo posso dire che le piace molto quindi decido di chiamare la commessa. Lei si avvicina immediatamente “ha scelto signorina?”
“Si, mi piacerebbe molto provare questo qui.”
Dico indicandole l’abito.
“Benissimo, ottima scelta. Che taglia le porto?”
“Una media credo.”

La commessa mi guarda per un secondo e poi annuisce dicendo “vado subito a prendergliela”
Vado a provare il vestito in camerino e quando esco chiamo le altre per un giudizio.
“Che ne dite? Come mi sta?”
“Aww tesoro sei stupenda. Ti sta troppo bene.”
“Grazie Anne.. voi che ne pensate?”
chiedo rivolta alle mie amiche e a mia madre.
“Bello Ila, ti sta molto bene.”
“Perfetto. Allora è aggiudicato?”
“Si. lo prendo.”
“Bene tesoro allora cambiati e andiamo alla cassa.”

Tolto il vestito lo passo a Gemma che insieme alla madre va a pagare in cassa.
Una volta fuori dal negozio chiamo Harry al cellulare.
“Pronto?”
“Riccio dove sei?”
“Sto facendo un giro in un negozio.”
“Okay, noi qui abbiamo finito, adesso chiamo anche mio padre, ci vediamo fuori Lacoste okay?”
“Va bene, tra un quarto d’ora sono là.”
“Okay ciao”

Attacco senza aspettare risposta e dico agli altri il punto di ritrovo.
Una volta che ci siamo riuniti tutti decidiamo di andare al Griffith prima che chiuda, dato che è già pomeriggio inoltrato.
Arrivati là le mie amiche si lanciano in mille domande e ovazioni verso Harry dicendogli che è davvero un posto romantico per un primo appuntamento. Restiamo fino all’ora di chiusura ad osservare le stelle e i vari pianeti che si possono vedere in quel periodo dell’anno. Dopo di che ritorniamo in hotel dagli altri.
Restiamo a cena sempre in hotel, dato che siamo tanti e attireremmo troppo l’attenzione dei fan. Siamo stati già molto fortunati che non siamo stati fermati da nessuno durante tutta la giornata.
Finita la cena ci ritiriamo tutti nelle nostre stanze.
“Allora piccola, pronta per il grande giorno?”
“Harry è un semplice compleanno. Non è nessun grande giorno..”
“Invece si. Compi 21 anni, e poi il compleanno è sempre un giorno speciale..”
“A dire la verità non sono mai stata una grande fan delle feste di compleanno. Delle mie intendo. Sai quanto poco mi piace stare al centro dell’attenzione..”
“Si lo so. Ma domani sarai la regina della festa. Ho organizzato tutto nel dettaglio con l’aiuto dei ragazzi. Sarà una serata indimenticabile..”
“Di questo non ho dubbi, Harry. Starò con te.. e questo è abbastanza per rendere una serata indimenticabile.”
“Aww quanto sei dolce, amore.”
“Hai ragione, a stare con te sto diventando troppo smielata.. non va bene..”
“Invece va benissimo. Mi piaci così dolce..
” dice, e io immancabilmente arrossisco.
“Soprattutto quando arrossisci, sei bellissima..”
“Aaah troppa dolcezza Styles. Non va bene..”
“Hahaha.. dici la verità, adori quando sono così dolce con te..”
“Ma quando mai?! Ti voglio rude Styles. Mi piaci di più così..”
“Ah si?! allora vieni qua, ti faccio vedere io..”

Mi prende in braccio all’improvviso e mi butta sul letto iniziando a spogliarmi.
 
 
 
 
*spazio me*
Aloha! Eccomi con un nuovo capitolo. Ho cercato di aggiornare il prima possibile. Che dire, forse è un po’ noioso come capitolo ma fa niente, andava scritto.
Anyway, spero che mi lasciate un commento alla fine del capitolo (positiva o negativa che sia), mi piacerebbe leggere cosa ne pensate.
Detto questo, vi lascio leggere in pace e corro a studiare!!
Al prossimo capitolo.
Baci
Ila xx

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