Mirai Nikki - New Game

di Xenix universo 16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 0-Prologo ***
Capitolo 2: *** 1-Gli obbiettivi ***
Capitolo 3: *** 2-Gasai Yuno ***
Capitolo 4: *** 3-Il culto dell'occhio ***
Capitolo 5: *** 4-Altri possessori ***
Capitolo 6: *** 5-Un'amica per Xenix ***
Capitolo 7: *** 6-Nemici/amici ***
Capitolo 8: *** 7-Tutti contro la milizia ***
Capitolo 9: *** 8-Il ninja ***
Capitolo 10: *** 9-Mietere vittime. ***
Capitolo 11: *** 10-Lo scontro finale ***



Capitolo 1
*** 0-Prologo ***


Mirai Nikki-New Game
 
Essendo questo il prologo non sarà molto lungo, è solo l’introduzione alla storia.
Comunque, questa storia avrà pubblicazione settimanale fissa, o al venerdì, o nel week end massimo. Avevo già cominciato questa FanFic, ma poi la cancellai. I primi episodi sono remix della vecchia mia serie, dal 3° in poi saranno nuovi, sciau belli ;D
 
0-Prologo
 
Dimensione degli dèi. Yukiteru.
Sono passati ormai millenni, da quando Yukiteru Amano è diventato dio, vincendo grazie a Yuno il gioco dei Mirai Nikki.
Il suo tempo stava per scadere, anche un Dio ha età, e anche potendo tornare giovane coi poteri perderebbe il potere divino. I millenni da Dio gli avevano cambiato il cervello, non pensava più come quando era umano, era sadico come un Dio e si annoiava.
“Che noia…Il mio tempo sta per scadere, e non c’è nemmeno qualcosa che io possa fare. Ho deciso. Tornerò giovane perdendo i poteri, ma prima farò resuscitare tutti gli ex possessori dei diari del futuro, ne prenderò altri dodici nuovi, e tutti e ventiquattro inizieremo un nuovo torneo per decidere chi sarà Dio. So bene che non si può riportare indietro un morto, ma questa regola ha una scappatoia. Per prendere delle vite alla morte se ne devono donare altrettante.” Il Dio alzò una mano, con un sorriso sadico sul volto. “Sarà divertente, ed in tutti i casi finirò col botto. In caso di morte non cambierà niente, dovrei comunque morire in questa forma,  mentre se vincessi io tornerei un dio e avrei altri millenni al mio servizio. Si, mi piace.” Sulla terra, un’eruzione vulcanica improvvisa colpì un villaggio. Dodici i morti, colpa del Dio, ormai andato fuori di testa. Le anime dei dodici possessori dei diari potevano tornare sulla terra.
Poi diede a Murumuru i dodici Mirai Nikki, sotto forma di cellulari, pergamene, quaderni e vario, e altri dodici nuovi, sotto forma di Tablet, cellulari, quaderni, pergamene, e qualche altro oggettino. Insieme gli diede anche i profili di dodici ragazzi che stava osservando da tempo sulla terra, tutti con doti, negative o positive, non comuni al resto della razza umana. Stava per iniziare un nuovo gioco.
 
Terra. Viale tra scuola superiore Orange e casa Say.
“Uff, questo mondo è così noioso. Mai qualcosa di divertente. Anni fa ci furono diversi fatto strani, morti di massa, suicidi, incidenti, e dodici persone sparirono nel nulla. Da giorni si comportavano in modo strano, stavano sempre attaccati a cellulari, o pezzi di carta, poi scomparvero tutti, Gasai e Amano per ultimi. Erano sempre presenti a questi strani incidenti. Secondo le indagini, i cellulari e le carte erano stregate, mostravano il futuro. Dei diari del futuro. Tsk…”
Poi un ometto dai capelli lunghi e bianchi, con in mano un cellulare, si presentò davanti al ragazzo.
“Salve, tu sei Xenix, vero?”
Il ragazzo dai capelli viola lo guardò strano.
“S-si, e tu chi saresti? Sai che i bambini non dovrebbero andare in giro da soli?”
“Hey, bambino a chi, io ho più di mille anni, sai? E comunque io sono…” [Murumuru spiega chi è e la storia dei Mirai Nikki, ma ormai la conosciamo tutti, no?]
“Allora quegli incidenti, anni fa.. Ahahahah avevo ragione, si sono ammazzati fra di loro per il gioco di sopravvivenza.”
“Esatto. Per noi dèi sono passati millenni, ma per voi umani solo una decina d’anni. Il tempo scorre in modo diverso sulla terra. Almeno, dalla morte di Deus”
“E sono stato scelto per partecipare a questo gioco e diventare Dio? Ma perché?”
Il Dio dai capelli lunghi e neri apparve dietro il ragazzo.
“è lo stesso motivo che ci accomuna, ragazzo. Perché ci annoiamo, e perché siamo fuori dal comune.”
“Per noia tu cedi il tuo posto?”
“Non lo cedo, ci sarò anche io. Senza poteri, ma anche io parteciperò al gioco.”
“Ah, sarà divertente.” Il ragazzo fece un mezzo sorriso, conosceva già i primi dodici, più alcune altre vittime di quel tempo, e aveva un passato già da…
“Esatto. Il tuo sarà il diario del pericolo, prevede il futuro di ciò che accade a te e intorno a te nei prossimi quindici minuti, e ti avverte di quali sono i numeri più pericolosi in circolazione. Per ora non indica molto dei tuoi nemici, ma come vedi già predice il futuro. Man mano che scoprirai le loro identità, il tuo diario ti svelerà più informazioni su di loro, per ora conosci solo i primi dodici. Tra sette minuti passerai sotto un cantiere e una trave di ferro ti cadrà in testa. Dead End!”
“Ah, oggi è proprio il mio giorno fortunato, evitare la morte. D’accordo, ci sto.”
“Eccellente. Allora a presto, Xenix…” Poi il Dio sparì, insieme a Murumuru.
[2 giorni dopo l’accaduto. Classica sala in cui si sono riuniti i primi dodici la prima volta con Deus Ex Machina]
“Cavoli… conto ventitré posti escluso il mio, questa volta siamo più di quanti erano l’ultima volta. Ventiquattro giocatori, un solo sopravvissuto. Non posso avere ben ventitrè nemici, devo farmi degli alleati”
Poi anche i ventitré giocatori apparvero, ed in cima Murumuru.
“Il mio ex capo mi ha dato l’incarico di presentare il gioco, ora che è umano.”
“M-ma che diamine ho fatto… ho fatto ricominciare questa follia, e Yuno e gli altri sono tornati in vita, ho rimesso la mia vita in percolo… diamine, ma che mi è preso?”
Yukiteru era tornato sano di mente, essendo di nuovo umano, ma era tardi, aveva dato precise istruzioni a Muru di non fermare il gioco, qualsiasi cosa accadesse. Serviva un Dio, e doveva essere deciso così.
Ci fu una rapida spiegazione per i nuovi, e il bentornato ai vecchi, poi la richiesta di Murumuru.
“Ci sono domande?”
Mentre le domande venivano poste Xenix guardava il suo cellulare, il segnale di pericolo diceva Primo e Seconda, intanto lui fissava Yuno pensando.
“Quella ragazza è la più pericolosa. Non fosse stato per il suo amore per Amano Yukiteru avrebbe certamente vinto lei, è totalmente pazza, e il suo diario combinato a quello dell’ ex Dio, insieme, sono molto pericolosi. Il mio diario dice –Finale: Primo e Seconda VS Tredicesimo.- Se tutto va come deve la finale sarà tra me e quei due, quindi molto divertente, ma il bello del futuro è che chiunque di questi ventitré può cambiarlo a suo favore o sfavore. Si, questo gioco si preannuncia interessante.”
Yuno intanto fissava Yukiteru con quella sua aria innamorata, quando i dodici erano tornati in vita per loro non era trascorso un secondo di più dalla morte, e le loro menti erano identiche a prima, con la differenza che ora avevano più esperienza, forse non avrebbero commesso gli stessi errori.
“Ah, primo e seconda, ci rivediamo. Anche questa volta proverò a proteggervi, ma senza fare gli errori dell’ultima volta, spero che in questo nuovo gioco non ci siano vittime.”
“Quarto? Wow, sei davvero tu.”
“Si, primo.”
“Mpfh, questa volta vincerò io.”
“Oh, ma sta’ zitto, terzo, la prima volta sei morto subito.”
“C’è anche nona, ci sono tutti quelli del primo gioco.”
I dodici nuovi ancora non avevano parlato, loro non si conoscevano, solo Xenix sapeva qualcosa su Gasai e Amano, ma molto poco.
“E’ il momento di andare. Arrivederci, ventiquattro giocatori, che vinca il migliore”
“Uff, che noia…” [Ventiquattresimo]
“Razza di mozzi, che Poseidone mi faccia diventare come lui.” [Ventitreesimo]
“Un vero eroe sconfigge i cattivi, e voi siete molto cattivi… A pres-“ [Ventiduesimo]
“Tredicesimo, ti ho già visto da qualche parte… forse…” [Verntunesima]
“Siamo tornati tutti… ma stavolta i miei amici non moriranno.” [Ventesima]
Uno ad uno, dopo i primi dodici, sparivano tutti, a partire dagli ultimi
“Un ninja è calmo come il vento, ma violento come le cascate.” [Diciannovesimo]
“Tzè, non voglio morire.” [Diciottesima]
“Spegnerò il fuoco dei vostri animi, non permetterò che il calore vi bruci!” [Diciassettesimo]
“Palla. Palla. Palla. Palla!” [Sedicesimo]
“Mh…” [Quindicesimo]
“Ricevuto, Delta. Missione attuale: vincere il gioco” [Quattordicesimo]
Poi Xenix, alias Tredicesimo, scomparve, e si ritrovò nella sua stanza.
Quella visione su un'altra dimensione era finita, ed il gioco dei diari del futuro era iniziato. Primo obbiettivo: Cercare ed uccidere Gasai, che il diario del pericolo indicava come più temibile tra i ventitré.


Autore: Ecco finito il prologo, finalmente nel prossimo numero inizierà il gioco malato degli dèi. Chi vincerà stavolta? La premonizione sulla finale si avvererà?
Aspettate e scoprirete.

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Capitolo 2
*** 1-Gli obbiettivi ***


1-Gli obbiettivi
 
Aprì il suo armadio. C’era un bottone, ben nascosto in quella casa oscura e buia. Non si sentivano rumori, forse i genitori erano usciti. Xenix premette il bottone, l’armadio si aprì una seconda volta, dietro al muro. C’era un intera armeria. MK, Pistole 9 millimetri, spade, uzi, persino un lancia missili e delle granate.
“Wow… non mi sarei mai aspettato che mi sarebbero servite, un giorno.”
Lo sguardo di Xenix era chiuso in un sorriso da folle, gli occhi spalancati e viola, con quelle pupille nere penetranti. Prese una semplice pistola, la mise dentro al pantalone, dietro, e uscì di casa, chiudendo bene la porta.
Il suo passato da assassino, per sopravvivere, gli sarebbe tornato utile. Senza genitori, solo in una città distrutta, proprio per colpa di Yuno Gasai, quindici anni prima.
Il ragazzo uscì guardando il cellulare, camminava per le strade del quartiere.
Erano le 14:05.
“14:09, passa un autobus davanti a me, non lo prendo.”
“14:13, sono davanti alla sua casa.”
“14:14, entro. È li seduto, si gira e parliamo”
“14:25, seconda mi attacca alle spalle con un coltello da cucina. DEAD END”
Il ragazzo camminò, gli si fermò davanti il bus, che lui non prese. Continuò a camminare, arrivando avanti ad un vialetto di una casa.
“Amano…”
Aprì la piccola recinzione ed entrò. La porta non era chiusa a chiave.
Si diresse nella stanza di Yukiteru, il ragazzo era davanti al computer.
“Amano.”
“Tu sei tredicesimo, vero? Il diario della casualità è cambiato indicandomi che avrei parlato con tredicesimo. Ma non indica alcuna Dead End, anzi…”
“…indica la mia.”
“Esatto, vedo che sei informato.”
“Si. Ma non sono qui per questo, altrimenti non mi sarei presentato. A quanto pare tu eri Dio, perché fare questa cosa, perché ricominciare ciò che è stato il tuo incubo più grande?”
“Ora che sono tornato umano, e ho di nuovo la mia vecchia età, la mia follia è sparita, ma i ricordi rimasti.
Stavo morendo, gli anni sono trascorsi in fretta nel regno del dio del tempo. Dovevo prendere una decisione, e se anche fossi morto nel gioco non avrei perso molto, morirei anche da Dio. Quindi la mia mente, fino a pochi giorni fa malata, ha pensato a questo. Non voglio che si subisca ancora quel dolore, ma feci promettere a Murumuru di non interrompere il gioco fino alla fine. Insomma, per ora non c’è un dio che controlli il continuum-spazio-tempo.”
“Ma nemmeno un Dio può far resuscitare ben undici persone così, senza niente in cambio.”
“Lo so. Io ho richiesto, non solo le anime di coloro morti per il diario, ma anche dei loro amici. Sono resuscitati tutti, il vice capo della polizia, innamorato di Nona, la figlia di decimo ed i suoi amici sono tornati all’età che avevano quando c’era il gioco, i fedeli di sesta, tutti quanti…”
“E come hai ripagato il tuo debito? Per far tornare un anima sulla Terra ci vuole un anima nel regno dei morti.”
“Esattamente. Hai sentito dell’incidente della yamaguchi? Non sono morti per un incendio, o per la lava, gli ho tolto gli anni di vita coi miei poteri da Dio del tempo, Yuno è tornata e ha appiccato l’incendio per coprire i misfatti di un Dio…”
Il giovane si mise a piangere stringendo i pugni.
“Ho fatto cose orribili mentre ero un Dio, negli ultimi tempo, ho ucciso persone solo per far tornare in vita gente uccisa da me e Yuno in un perverso gioco… E non posso più rimediare. In più non voglio morire, per questo giocherò in questo torneo di sopravvivenza, ma non voglio più vedere il dolore visto anni fa.”
Nella sua mente si riformarono le immagini dei decessi di dodicesimo, undicesimo, decimo, nono, ottavo, settimo, sesto, quinto, quarto, terzo… di secondo, Gasai Yuno.. Si era pugnalata per far diventare Dio quel ragazzino senza muscoli e fegato, pronto solo a tremare.
“Ma non posso farci niente, ormai. Questo gioco deve finire, non deve morire più gente dopo!”
14:25, Yukiteru alza la testa. Dietro Xenix un occhio rosa, spalancato e folle, fissa Yukiteru.
“YUKKIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!”
Una ragazza dai capelli rosa spunta d’improvviso dietro Xenix, con un coltello in mano, il ragazzo si scansa all’ultimo evitando il coltello, gira intorno alla ragazza tirando fuori la pistola e la punta alla testa bloccandola.
“Y-yuno!!”
“Aaaah!!”
“Non ti conviene attaccare alle spalle il possessore del diario del pericolo ,ragazzina.”
“Diario… del pericolo?”
“Mi rivela chi è il più pericoloso in questo gioco, e i pericoli che mi circondano, sia miei che vostri.”
“Gh… Tredicesimo, lasciala andare.”
“Chiamami Xenix, Amano Yukiteru. Ora prendi il tuo diario e guardalo, vedi che dice di Gasai.”
Yukiteru prese il cellulare guardandolo.
“14:25, Yuno attacca tredicesimo alle spalle, lui si scansa e la minaccia con una pistola.”
“14:27, si presenta formalmente puntandole una pistola al collo, ha uno sguardo da maniaco omicida. Che fosse un assassino già prima del gioco? Non è da tutti avere una pistola a portata di mano.”
“14:28, leggo il mio diario, niente riguardante la morte di Yuno. Niente…”
“Esatto, niente. Non la ucciderò.”
“Ma perché? Hai detto tu stesso che è la più pericolosa.”
“Lo so bene anche io, e non vedo l’ora di ucciderla, prima che lo faccia lei con me. Ma so anche che tu non sei affatto stupido. Insieme agli altri è tornato anche Undicesimo, John Bacchus, il sindaco della città.”
“Il sindaco… lui fece moltissimi apprendisti dei diari, nel primo torneo.”
“Esattamente. È lui il mio primo obbiettivo, ma può prevedere i diari del futuro, ho bisogno di voi.”
Lasciò Yuno, che si mise vicino a Yukiteru.
“Sai, pupa, non sei male. Era divertente puntarti una pistola alla testa mentre dimenavi quel bel sederino, Tzè…”
“Io sono solo di Yukki, capito?”
“Allora… vuoi usarci come esche?”
“Certo, certo, fa’ come credi Gasai. No, non voglio solo usarvi da esche, voglio collaborare. Ci infiltreremo e lo uccideremo prima che torni al potere, dopo anni non so quanto ci vorrà prima che torni sindaco, forse qualche giorno, o forse entro stasera sarà di nuovo sindaco e tornerà all’attacco.
E poi ci guadagno anche io in ogni caso, proprio come voi. Pensatela così, voi avete l’occasione di uccidere me come io ho quella di uccidere voi, se voi fallite e undicesimo vi uccide ci guadagno, se fallisco io lui uccide me e ci guadagnate voi, se vinciamo muore lui e ci guadagniamo entrambi. In tutti i casi qualche possessore di diari rimane secco, e qualcun altro si avvantaggia.”
“Mi sembra sensato, Yukki, facciamolo. Se le cose si mettono male lo abbandoniamo e lasciamo morire.”
“Gh..Ma Yuno.”
“Oh, eddai, non mi dirai che anche lui è tuo amico!”
“G-già… in effetti… Va bene, ci stò.”
“Ottimo. Verrò io da te, il diario di Gasai ti avvertirà quando.”
“Perché non possiamo incontrarci da te?”
“Perché io so dove abitate voi, ma voi non sapete dove abito io. E voglio tenermelo, questo vantaggio, potrebbe servirmi ad uccidervi, in futuro.”
“Gh…non ci avevo pensato.”
Poi Xenix rimise in tasca la pistola ed uscì da quella casa, allontanandosi.
“Yukki, non mi fido proprio di quel tipo.”
“Nemmeno io, è un novellino, eppure conosce l’identità di ben quattro di noi. Primo, io, Secondo, cioè tu, Nona, Uryu Minene, e Undicesimo, il sindaco. Non credo conosca altri possessori, ma sarà meglio stare in guardia.”
“Già.”
                                                                                  ~
“Grazie a quei due conosco anche l’identità di Nona.”
Xenix guardava il suo diario sorridendo.
“Conosco già quattro possessori, il che mi avvantaggia, anche se non come i primi dodici partecipanti. Ma certamente sono in testa rispetto ai nuovi undici. Comunque è stato idiota a uccidere tutte quelle persone così. Era un Dio, poteva chiedere a Ryuk il quaderno per qualche secondo.
Comunque non devo mai parlare di lui, sono riuscito a fregarlo per un soffio.”
Xenix ricordò quando cedette a Ryuk il suo quaderno, poi protesse gli occhi per non dimenticare, facendo credere al Dio di averlo dimenticato e non ricordarsi più niente né su di lui né sui  quaderni.
“Fatto sta che questo gioco lo vincerò io, nessuno mi fermerà!”

Autore: Secondo episodio, primo capitolo, finalmente si vede qualcosa su Xenix. Ma che ci fanno le armi in camera sua? Era un omicida o solo un pazzo? Yuno ucciderà lui o lui ucciderà Yuno? Lo volete sapere? Attaccatevi al tram, ve lo dirò più avanti.
;D Enjoy!

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Capitolo 3
*** 2-Gasai Yuno ***


Ok gente, visto che mentre voi state leggendo questo capitolo io ho già scritto il 12 ho deciso di pubblicare un capitolo anche oggi. Si, il mio intento era due a settimana, ma oggi ho voglia di pubblicare un terzo capitolo. I due fissi sono Martedì e Week-end, e ho deciso di strutturare così: 3 “Stagioni” da circa 10/12 capitoli, in ogni stagione ci sarà un nemico principale tra i 24 possessori di diario, più altri possessori che ovviamente moriranno col tempo. Ucciso il nemico principale finisce la stagione e comincerà l’altra, la terza e ultima invece avrà un nemico principale e, morto esso, la lotta finale gli ultimi 2 capitoli. Spero l’idea vi piaccia, il nemico principale di questa stagione lo incontreremo tra 2 capitoli, nel cap. “4-Altri possessori”. Non voglio fare spoiler, quindi la smetto qui, godetevi la fanfic, e ci vediamo al prossimo capitolo che sarà pubblicato tra venerdì e domenica, sciau belli ;D
 
2-Gasai Yuno
 
Xenix stava tornando a casa. Ma le parole di Amano… “Ho fatto resuscitare TUTTI del secondo mondo, compresi Hinata, Mao, Akise ecc…”
Tutti vuol dire tutti. I genitori di Amano compresi e forse…
Girò l’angolo schiantandosi contro una ragazza.
“Oh. Scusa io…io non sto capendo più niente, mi sono svegliata…”
“Tzè, scusa t- GASAI??”
“Come fai a conoscere il mio cognome?”
“Aspetta… sei più piccola di Gasai, ma hai detto che quello è il tuo cognome. Tu sei…Yuno Gasai?”
“S-si, ma tu chi sei?”
(I pensieri tra - )
-Ma certo, ha fatto tornare in vita tutti, e nel tutti è compresa anche la Gasai di questo mondo. Quella del gioco era del primo residente nel secondo, quindi è tornata anche lei. Quindi lei è Gasai Yuno di circa sei mesi più piccola?-
“Mi chiamo Xenix. Come hai detto di esserti svegliata?”
“Ricordo che feci una cosa stupida, e a causa mia i miei morirono. Poi una ragazza è apparsa pugnalandomi e… credo…credo di essere morta.”
“Si… Sei deceduta anni fa, per mano di un’altra Yuno Gasai che…” Xenix spiegò alla ragazza la situazione e quel poco che sapeva sul gioco. Le uniche cose che sapeva erano che Gasai veniva dal primo mondo, era diventata Dea, e aveva lasciato vincere Amano nel terzo mondo rendendolo Dio del secondo. Sapeva anche che Yuno non era pazza, era stato il primo gioco e la morte di Amano del suo universo a renderla folle. Forse questa, dopo la morte dei suoi genitori, aveva si un equilibrio mentale meno stabile, ma era ancora più o meno sana di mente.
“E la tua casa?”
“E’ mezza distrutta, e ci sono due cadaveri in stanza… io…ho paura.”
- Potrei lasciarla qui a morire, ma se la trovasse la prima Gasai la ucciderebbe subito. Certo, posso usarla a mio vantaggio.- “Vieni con me, andiamo a casa mia. Se ti fidi.”
“C-certo, grazie.” La ragazzina sorrise e seguì il giovane, più grande di lei di circa un anno e mezzo.
Arrivarono a casa di Xenix, lui entrò.
“Ma i tuoi genitori non si arrabbieranno se porti a casa una sconosciuta?”
“I miei… g…No, tranquilla, non ho genitori.”
“Come no? Tutti li hanno.”
“Beh, io no!”
“Ok, scusa…” Poi la ragazza si fece mostrare la stanza. Non fece molte domande riguardanti al gioco, in più il suo diario lo possedeva la Gasai del primo mondo, insieme al suo.
“Ascolta, stai qua, devo fare una cosa.” Poi diede il telecomando alla ragazza, prese il suo cellulare e lesse.
“Perfetto. 16:00 Sono da Amano.”
“16:05 Ho il diario di Yuno.”
“16:07 Seconda mi attacca.” (Yuno è la più piccola, Gasai/Seconda è la nemica di Xenix.)
“16:09 Seconda è a terra, esco con il diario senza ucciderla, mi serve ancora per undicesimo.”
“Posso fare ciò che dice il diario, allora, ottimo.” Poi uscì di casa e andò a quella di Amano, entrò, prese il diario come scritto, ma nessuna traccia di Gasai.
“Ma che… dovrebbe attaccarmi!” Prese il diario. Un cambiamento si stava formando il quel preciso momento. “Seconda e Primo stavano tornando a casa, incrociano Yuno. Primo cerca di fermarla, ma Seconda uccide Yuno.”
“Merda, devo sbrigarmi.” Xenix corse verso casa.


                                                                       ~
 
“Yuno, FERMA!”
La ragazza aveva in mano un coltello, la piccola Yuno era spaventata, Gasai voleva pugnalarla.
“Lei è la me di questo mondo, non possono esserci due Yuno, DEVE MORIRE!”
“No, Yuno, ascoltami.”
Il pugnale era in direzione della gola di Yuno, ma una mano trattenne il polso di Seconda.
“Non è così. Potete coesistere, e dato che ho il suo Diario automaticamente lei è una partecipante. Gasai, Seconda, tu sei fuori, deve giocare quella di questo universo.”
“C-cos—“
“Yuno…è fuori?”
Xenix teneva fermo il polso di Seconda del primo mondo. I quattro vennero trasportati al cospetto di Murumuru e… DEUS EX MACHINA.
“D-deus? Ma non eri morto?”
“Non è deus, Amano.”
“Murumuru? Ma che sta succedendo?”
“Ora ve lo spiego. Io non posso essere Dio, ma solo un aiutante, mio malgrado, quindi se il Dio attuale decide di combattere in un gioco di sopravvivenza viene creata una copia del Dio precedente, in questo caso Deus. Lui non lo fece perché sa a cosa si va incontro.”
“E cioè?”
“Se qualcuno manomettesse il programma che regola la…chiamiamola VITA del Dio fasullo il continuum spazio-temporale andrebbe totalmente a caso, rendendovi impossibile usare i diari perché il futuro non sarebbe calcolabile in nessun momento, cambierebbe una decina di volte al secondo.”
“Quindi sino alla vittoria di uno dei ventiquattro giocatori si avrà un falso dio creato da un potere divino?”
“Se vogliamo riassumerla così.. Comunque non vi abbiamo convocati per questo.”
“Esattamente. E’ vero, non sono il vero Deus, ma sono una piccola parte di lui. E finché sarò io al comando decido che Gasai Yuno del mondo due giocherà insieme alla Gasai del mondo uno. La Gasai del mondo due, però, giocherà con il diario dello stalking, non amando Xenix. Saprà tutto di lui, e saranno entrambi sotto il titolo di tredicesimo.”
“C-come? Dovrei giocare con Yuno?”
“Si. La sua morte non interferirà con il tuo gioco, ma in caso di vittoria sarete Dèi insieme.”
“M-ma che diamine…”
“AHAHAHAHAH Tredicesimo, a quanto pare il fardello di un’altra me lo avrai tu, eh?”
“Almeno non è pazza come te, Gasai.”
“Pazza a chi?”
“Ehm… Y-yuno, Xenix, calmiamoci…”
“Primo ha ragione, calmatevi. Ora tornate sulla terra e che il gioco prosegua.”
Poi i quattro tornarono sulla terra. Primo e seconda se ne andarono.
“Allora, Yuno, vuoi stare qui o te ne vai a casa tua?”
“N-no, meglio qui, grazie.”
Poi andò in camera di Xenix. Il ragazzo era giù a chiamare per la pizza, quando sentì un urlo.
“Ci hanno già attaccati? SECONDA! Sarà stata lei.” Poi corse su. Yuno era davanti all’armadio sorridente, maneggiava l’ MK-47 di Xenix. Il ragazzo glielo prese di mano.
“Ma che fai, sei pazza?” “Mio dio, hai un arsenale d’armi, qui!!!”
“Si, e non sono giocattoli per bambini.”  La ragazza prese una spada.
“Ma con queste possiamo uccidere tutti e ventitré i concorrenti e diventare dèi come niente.”
“Non è così semplice. Tra i nemici ci sono assassini, terroristi, pazzi come Gasai e persone di alta società, che si procurano le armi in pochi minuti”
“Ah… beh, vinceremo comunque, giusto?” La ragazzina sorrise.
“Certo, non moriremo.” –O almeno IO non morirò, tu… non lo so.-
La ragazza era bella come Yuno, ma senza quello sguardo da pazza maniaca omicida. Si, era un po’ pazza per la morte dei suoi, ma non era sprofondata in quel baratro di follia che aveva Gasai, non avrebbe ucciso chiunque si fosse avvicinato né a Amano né a Xenix, solo i suoi nemici.
Xenix ricambiò il sorriso, anche se non era proprio naturale, era più forzato per farla star tranquilla e felice.
Passò la giornata, Yuno vedeva qualsiasi cosa facesse Xenix, e lui avvertiva i pericoli nel raggio di chilometri da loro, quindi non avevano pericolo di essere attaccati senza preavviso.
“Yuno, ora ti devo fare una domanda seria.” La ragazza lo fissò. “Sei pronta ad uccidere ben ventitré persone per diventare Dea con me?” Yuno annuì sorridendo, poi lo baciò sulla guancia.
“Sta’ tranquillo, non ucciderò mai te, vinceremo insieme e poi farai quello che vuoi. Non dobbiamo stare per forza insieme, come Dei, giusto?”
“Giusto, dopo questa cosa ognuno andrà per la sua strada, e non ci faremo colpi bassi a vicenda.”
Poi i ragazzi si sorrisero ed uscirono di casa.
Xenix si fermò. “Aspetta un attimo. Chi era quella ragazza, quella dell’occhio sacro… Sesta!”
“Mh?” Yuno guardò il ragazzo. “Sesta, è una ragazza che ci vede male dalla nascita…” Prese il cellulare, aveva sentito qualcosa su di lei, ed ora che la conosceva il suo diario aveva informazioni anche su questa concorrente. “Come immaginavo. Ha perso la sua palla nel “mondo invisibile”, è stata stuprata per anni, solo per “purificare le anime dei discepoli”…Tsk, figli di puttana. E, conoscendo il suo diario di chiaroveggenza, potrebbe essere attaccata. Dobbiamo recarci prima da lei, potrebbe servirmi.” Poi il ragazzo inviò un messaggio a Yukiteru, si erano scambiati il numero, per il piano contro undicesimo. Spiegò che il piano, per ora, saltava, e che si sarebbero diretti, sia lui che la Yuno più giovane, al santuario dell’occhio.
Amano lesse il messaggio, e, nonostante fosse contrario a rivedere quella pazza assassina, convinse Yuno ad accompagnarlo. Forse stavolta si sarebbero fatti amica Sesta, e lei non li avrebbe traditi.
 
Fine cap. 2
 
Autore: Yuno contro Yuno. E Xenix, che odia Gasai, proprio con lei? È vero, non è pazza, ma ci siamo quasi, sempre Yuno Gasai è. Vedremo come procederà questa alleanza. Enjoy ;D

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Capitolo 4
*** 3-Il culto dell'occhio ***


3- Il culto dell’occhio.
 
Xenix e Yuno si dirigevano alla base del culto, dove degli uomini, alla porta, aspettavano i due e, in seguito, anche Yukiteru e Yuno seconda. Il ragazzo estrasse la sua pistola, quando vide che i cultisti erano armati di ascia. “Vi conviene lasciarmi passare, non sono qui per uccidere la sesta.” Gli uomini ritirarono le loro armi. “L’occhio vuole vederti, seguici.” Poi camminarono, seguiti dai due.
“Benvenuti, tredicesimi. So che siete qui perché pensate che io sia vulnerabile, volete proteggermi e, suppongo anche usarmi. Tsk, il mondo invisibile è così malvagio…”
“No. Voglio supportarti solo perché, sul mio diario ho informazioni su di te, mentre so solo che diciottesima è più pericolosa, nient’altro. Se il mio diario del pericolo non sbaglia, la più pericolosa in questa zona è lei, quindi è lei che ti attaccherà.”
“So che dopo mi userete soltanto, non ve lo permetterò.”
“No, non è così. So la tua storia, che sei stata violentata da queste persone che volevano purificarsi.” Poi guardò gli uomini. “Tsk, patetici. Dovevate purificare le vostre anime, ma avete purificato solo le vostre sudice palle. Fate davvero schifo..” Poi guardò la ragazza. “So che hai iniziato ad odiare il mondo invisibile quando hai perso la tua palla… beh..” La tirò fuori, porgendogliela. “Non è colpa del mondo invisibile, era solo scivolata via.”
“L-la mia palla…allora non vuoi usarmi, non sei cattivo…” “No, te l’ho detto.”
“G-grazie…” Poi prese la palla. In quel momento un’esplosione all’esterno, il futuro dei tre cambiò. Dead End sul diario sia di Yuno, sia di Tsubaki. Una seconda esplosione, ed una terza, poi una quarta che distrusse il muro. Una ragazza sopra ad un robot, con lunghi capelli rossi ed un sorriso sadico sul volto, aveva in mano un telecomando e indossava un pantalone nero ed una maglia che arrivava fino all’ombelico, nera con le maniche bianche.
“Sesta e…tu chi sei? Devi essere uno dei nuovi.”
“Tsk, tu sei diciottesima. Mi pareva di aver visto una figura robotica, quel giorno.”
“Ah, ma certo, il ragazzo dalla buffa capigliatura, tredicesimo. Ahahahah ben due possessori, dev’essere il mio giorno fortunato.”
Il ragazzo estrasse la pistola. “Sai, in questo gioco c’è già una terrorista con esplosivi, tu sei superficiale. Puoi anche morire subito.”
“Tsk, lo so bene, la grande Uryuu Minene. Spero proprio di incontrarla e di allearmici, quando ho saputo che era tutto vero e che lei era uno dei partecipanti, ho pensato sarebbe stato stupendo incontrare il mio idolo.”
“Hai un idolo terrorista? Non sei esattamente sana di mente, eh?”
“Gh, sta zitto e muori!” La ragazza schiacciò il bottone, un’altra esplosione sul tetto lo fece cadere. Il viola spinse via Tsubaki e Yuno cadendo a terra, poi si rialzò pulendosi il labbro, che si era graffiato. “Tutto qui? Un paio di bombe piazzate ed un inutile robot come mezzo? Sarà facile ucciderti.” Poi entrarono di botto anche Amano e Gasai. “E-e quella chi è?”
“Grr, altri due? Non posso affrontarne così tanti tutti in una volta, sono troppi.” Premette un pulsante sulla spalla del robot, la quale alzò le braccia facendo uscire dei missili più due granate accecanti. I missili colpirono i muri facendoli crollare, e, grazie alle granate, la ragazza riuscì a fuggire.
“Merda… non ci vedo” Per qualche secondo tutto era confuso e un polverone nascondeva qualsiasi cosa alla vista. Poi si diradò, e l’effetto delle granate svanì.
“E’ scappata…” “M-ma chi era quella?”
“Primo, seconda…” “Sesta..” Yuno guardava male la ragazza. “Quella a quanto sembra era diciottesima, una fan di nona.” “Tzè, e con il vostro arrivo è fuggita. Avrei potuto ucciderla.” Il ragazzo mise via la pistola, mentre Yuno e Tsubaki erano vicino a lui. “Yuno, vai a chiamare un taxi, ce ne torniamo a casa.” “Si..” La ragazza uscì dall’edificio ormai distrutto, Yukiteru e Yuno guardavano l’altra rosa, Yuno col suo solito fare geloso e pazzo. Poi prese un coltello da terra, lasciato cadere da uno dei cultisti morti, e si lanciò contro Xenix. “Y-YUNO!”
“C-cos—“ Il ragazzo schivò il colpo, credeva fosse diretto a lui, e Tsubaki venne trafitta al petto. Xenix spalancò gli occhi girandosi, Tsubaki cadde a terra. La ragazza non era ancora morta, era stata colpita in un punto non vitale, così Yuno tirò su il coltello per colpirla ancora, ma un braccio la fermò.
“Gh- cosa…” “Non provarci.” Xenix, che le stava tenendo il braccio, glielo girò facendo cadere il coltello, poi prendendole la testa la portò in basso dandole una ginocchiata, infine un calcio sullo stomaco buttandola a terra. Prese il coltello e glielo puntò all’occhio. “Non posso ancora ucciderti. Il mio diario del pericolo mi dice che o ci sfidiamo in finale, oppure se muori prima del tempo io avrò una Dead End. Finché non trovo il modo di cambiare questo futuro non posso ucciderti, ma se oserai toccare qualcuno sotto la mia protezione, giuro che ti strapperò un braccio.” Il ragazzo guardava la rosa dall’alto, il viso oscurato dai capelli, si vedevano gli occhi che avevano cambiato colore, da azzurri a rossi. Gettò il coltello, poi prese Tsubaki che perdeva sangue ed ansimava, con le lacrime agli occhi. “L-la mia…pallina…”
“Te la porterò in ospedale, tranquilla. Ora vedi di rimetterti.” Prese la palla, poi portò la ragazza fuori. La mise sul taxi chiamato da Yuno, dicendo di portarla subito all’ospedale, diede dei soldi al tassista. “Yuno, andiamo all’ospedale.” “S-si.” La ragazza e Xenix guardarono male Yuno, che era vicino ad Amano e ricambiava lo sguardo, Yukiteru invece era spaventato. Era finito in mezzo ad uno scontro tra due assassini pazzi, ed il gioco era ricominciato.
 
                                                                       ~
 
Yuno e Yukiteru stavano tornando a casa, tutta la colpa dell’aggressione al culto fu data a diciottesima, la terrorista nota come Arya “Minene” Maigato. Minene perché nei mesi prima aveva sempre firmato le sue opere di terrorismo come tributo alla grande terrorista di poco più di quindici anni prima.
“Yuno, perché hai colpito Tsubaki?” “Perché forse avrebbe tentato di portarti via da me un’altra volta. E poi siamo tornati al gioco mortale, i possessori devono morire tutti.”
Il ragazzo prese le spalle della rosa, fermandosi. “Devi smetterla di uccidere le persone che non ti vanno a genio, chiaro? Se anche questa volta i miei amici dovessero morire per causa tua, potrei non rivolgerti più la parola.”
“M-ma Yukki.” “No, niente ma. Questa volta uccideremo solo chi minaccia la nostra vita, nessun’altro, ti è chiaro?” “S-si. Scusami, Yukki.” “Va bene.” Poi i due andarono a casa. Yukiteru andò a farsi una doccia, Yuno era in camera di Amano e passava il dito su una lama di coltello, gli occhi spalancati. “Quello Xenix deve sparire. E anche la sua amichetta. Yukki è solo mio, di nessun’altro…”
                                  
                                                                       ~
 
Yuno era rimasta a casa, Xenix era andato all’ospedale, dove Tsubaki aveva il respiratore artificiale e delle bende all’altezza della vita. Aveva la coperta fin sotto l’ombelico, ed era coperta solo da un reggiseno ed una camicia aperta che arrivava fin quasi a metà petto. Xenix le diede la palla, la ragazza era sveglia, anche se non poteva alzarsi o piegarsi, solo muovere le braccia e le gambe. “Se ti cade chiedi aiuto ad un’infermiera, non vorrei che facessi una strage solo per una palla.”
“Xenix, come farò per il culto? Quando tornerò i miei seguaci vorranno purificarsi per i loro peccati, e lo faranno su di me.”
“Tzè, taglierò le palle a chiunque ci provi.” Poi nascose la pistola sotto alla maglia, i dottori non potevano vederla. La ragazza sorrise e ringraziò, forse aveva trovato per la prima volta un amico, e non uno che voleva scoparla per purificarsi e basta.
“Il mio diario ormai segnerà il pericolo vicino a te, sei in un ospedale del mio quartiere, quindi se vedo un cambiamento del futuro vengo subito. Ora devo andare, ci sono ancora tutti e ventidue, esculi me, te e Yuno. E la più pericolosa, Seconda”
“Già… Fai attenzione, Xenix.” “Certo” Poi le diede una pacca sulla testa, e se ne andò, lasciando detto all’infermiera di darle subito la pallina in caso le fosse caduta.
Alla finestra un uomo oscurato dall’ombra, ormai era quasi sera.
“Tredicesimo è amico di Sesta ed in conflitto con Primo e Seconda… Mhmhmhmh, ci sarà da divertirsi. E le calme acque dei fiumi, e l’ombra della notte e del silenzio, mi permetteranno di assistere a questo spettacolo senza farmi vedere. A presto, Tredicesimo. A molto prima, Seconda mhmhmhmh.”
 
Fine cap. 3
 
Autore: Finita anche questa. Ok, lo so che stanno durando poco, circa 4 pagine di Word l’una, ma le scrivo un po’ più compatte  per non farle finire subito. Intanto sto continuando quelle vecchie e ne sto scrivendo una nuova che inizierò a pubblicare quando avrò finito.
Ma passando al capitolo, Xenix vuole davvero farsi amici questi possessori? Perché non ammazza subito Sesta? Chi è questo misterioso figuro della ceppa di minchia che spia Seconda e Tredicesimo? La risposta le prossime volte ;D Enjoy-

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Capitolo 5
*** 4-Altri possessori ***


4- Altri possessori
 
Xenix e Yuno erano a casa del ragazzo, la casa sembrava, dall’esterno, bruciata, ma dentro era perfettamente abitabile e piena di comfort. Arrivò un messaggio sul cellulare di Xenix.
“Tredicesimo, abbiamo deciso di non collaborare più.”
Il ragazzo sorrise, il messaggio era di Yukiteru Amano.
“Lo immaginavo. Dopo ciò che è successo con Gasai, lei non vuole più avermi intorno, vuole andare a prendere undicesimo da solo, così da uccidere chiunque voglia senza che io interferisca. Deve aver preso in giro Primo, facendogli credere che ucciderà solo se necessario, ma quella è una pazza omicida, farà delle stragi. Infondo io e Yuno siamo nemici.”
Yuno, che era sul divano vicino a lui, lo guardò. “Perché non ti importa? Volevi tenerli d’occhio, ed uccidere più possessori possibili”
“Semplice, perché ho un piano. Loro vogliono uccidere Undicesimo? Lo facciano, tanto di guadagnato per noi.” Yuno sorrise al viola, poi prese il coltello da caccia che Xenix le aveva dato per difendersi e lo guardò. Lo sguardo era quello di Seconda quando uccideva, ma lei non era né iperpossessiva, ne voleva uccidere chiunque avesse contatti con lei, Xenix, o Primo. Era solo una ragazzina, nonostante Yuno non fosse mai stata sana di mente, questa Yuno non aveva perso del tutto il cervello nel gioco. Giocava per sopravvivere, non per massacrare e proteggere Amano.
 
                                                                       ~
 
Yuno e Yukiteru, intanto, si dirigevano verso le torri, dove il sindaco sarebbe andato a chiedere di tornare tale.
Suonarono il citofono, e rispose lui in persona.
“Primo, Seconda, benvenuti.”
“Sapeva che saremmo arrivati, ed è anche già sindaco. Dopo soli due giorni.”
“Merda, ed ora?”
“Oh, non temete, potete entrare ahahahah.”
La porta si aprì, Yuno e Yukiteru entrarono e arrivarono alla stanza del sindaco.
“Undicesimo…”
“Primo, Seconda. Non possiamo ucciderci qui, siamo in un luogo pubblico, e anche se Seconda non avrebbe timore ad essere ricercata non può iniziare così il gioco, si complicherebbe troppo la vita.”
“Quindi perché siamo qui?”
“Perché oggi moriranno ben due di noi. Il mio diario parla chiaro, c’è una Dead End mia e di un altro possessore, non meglio specificato.”
“Come? Quindi vuoi protezione?”
“Al contrario, so bene che siete venuti qui per uccidermi. Ma forse, con la vostra presenza qui riuscirò a salvarmi e cambiare obbiettivo della Dead End.”
“Quindi siamo esche”
Yuno e Yukiteru si guardarono, poi un proiettile sparato da un elicottero della SWAT ruppe il vetro del palazzo.
“Oh, ma guardate, le mie note sono cambiate.”
“Ore 10:06 Hanno sparato un proiettile da un aereo, il vetro si è frantumato.”
“Ore 10:08, quattordicesimo entra dalla finestra, Seconda prova ad ucciderlo colpendo però la mia sedia. Quattordicesimo uccide Primo.”
“Ore 10:08, Yukki viene ucciso da un possessore che schiva il mio colpo e gli spara.”
“Ore 10:08, Yuno ha attaccato un possessore, lui si è scansato e mi ha sparato. Dead End.”
“Ma che..”
“NO…non permetterò che ti uccida, Yukki..”
Poi dalla finestra entrò un uomo, vestito da militare della SWAT e armato di mitragliatore. Yuno gli corse incontro, ma senza cercare di colpirlo verso la sedia, a differenza di quanto scritto sul diario mirava al cellulare.
“NON UCCIDERAI YUKKI” Puntò alla sua sinistra, al cellulare del nemico entrato con un elicottero, ma egli schivò. Stava per sparare come scritto nel diario, ma tutti sentirono un rumore, il futuro stava cambiando.
Quattordicesimo non ebbe tempo di uccidere Primo, perché un coltello colpì il braccio dello SWAT facendoglielo girare, i colpi partirono verso l’alto, per poi colpire in piena testa Undicesimo, che cadde al suolo.
“Merda, mi hanno colpito. RIPIEGARE, RIPIEGARE!!” Poi l’elicottero portò via lo SWAT che sanguinava da un braccio, i ragazzi lessero le modifiche ai loro diari.
[Diario di undicesimo]
“Ore 10:08 Uno SWAT, presumibilmente Quattordicesimo, ha attaccato qui dentro. Voleva sparare a Primo, ma qualcuno lo ha colpito facendogli cambiare mira.”
“Ore 10:09. Undicesimo muore per un proiettile alla testa. Non ha avuto tempo di leggere il suo diario per evitarlo. DEAD END”
“U-undicesimo… che morte idiota ha avuto… non ha avuto il tempo di leggere le modifiche del futuro ed è morto.”
“Beh, Yukki, è un bene, nessuno di noi è stato ferito e sappiamo che Quattordicesimo è un militare” La ragazza sorrise innocente.
“Già, ma chi mi ha salvato?”
Il ragazzo si affacciò alla finestra distrutta guardando giù, nei tre piani precedenti a quello. Tredicesimo sorrideva e aveva in mano un altro coltello da lancio.
“T-tredicesimo? Perché mi hai salvato?”
“Come ho detto, se Gasai muore prima del tempo io ho una Dead End. E poi voglio essere io ad avere il piacere di uccidervi” Poi Yuno da dentro un bus lo tirò per la maglietta portandolo dentro con lei e fuggendo, il ragazzo fece un cenno con la mano sorridendo e fuggì nel bus.
“Wow, Yukki, siamo stati fortunati oggi” La ragazza sorrise.
Yukiteru era rimasto impressionato da quegli occhi. Prima che Tredicesimo sparisse, mentre parlava, aveva degli occhi spalancati, come quelli di Yuno quando deve proteggerlo, e penetranti… era come se in quel gioco provasse piacere, non c’era niente di normale in lui.
“Yukki, ascolta. Finora niente è andato come la prima volta, ma ti prometto che nessuno ti toccherà, e quel ragazzo non si intrometterà più tra noi.”
 
                                                                       ~
 
Xenix era tornato a casa, e Yuno con lui. Il ragazzo si buttò sul divano togliendosi la maglia, e Yuno gli andò sopra abbracciandolo forte.
“Sei stato fighissimo, prima, Xenix”
“Tzè,  lo so.”
Poi la porta si sfondò, Yuno prese una pistola e la puntò. Xenix era vicino a lei con un Uzi in mano.
“Calma, Tredicesimo, non voglio farti del male.”
“Chi sei?”
Il polverone si diradò, e l’uomo di prima vestito da SWAT si presentò apparentemente disarmato. Aveva una benda sul braccio, causa il coltello di Xenix.
“Che vuoi ,Quattordicesimo?”
“Semplice… so perché vuoi uccidere tu stesso Gasai Yuno, Seconda.”
La ragazza accanto a Xenix lo guardò, chiedendoli con gli occhi se doveva sparare, il ragazzo abbassò la pistola della rosa.
“Vai, parlo con Quattordicesimo e ti raggiungo. Tu tieni d’occhio il tuo diario, ok?”
Poi la ragazza se ne andò.
“Dimmi, perché sei qui?”
“Tu vuoi uccidere Gasai del secondo mondo per un motivo ben preciso.”
“E cioè?”
“Ha fatto uccidere Mao-chan ed i suoi amici.”
“E allora? Sai quanto me ne importa?”
“Il punto è che… Mao-Chan è la tua sorellastra, non è così, tredicesimo?”
“Gh…” Xenix strinse l’Uzi nella mano abbassata, stringendo i denti.
“C-che ne sai tu? Io non ho famiglia.”
“Quando ci hanno chiamati per il torneo ho riconosciuto le persone che tempo fa fecero tanto muovere la milizia giapponese. Primo, Yukiteru Amano. Seconda, Yuno Gasai, la più ricercata per un certo tempo. Terzo, Takao Hiyama, assassino del quartiere. Quarto, il commissario Kurusu Keigo. E Nona, la terrorista Uryu Minene, che diede problemi per anni alla milizia giapponese. Collegati a primo c’erano i quattro che ha ucciso per ultimi, i suoi amici. Ho fatto collegamenti anche su di loro, per vedere se qualcuno risultava. Sai, ho una memoria fotogenica, ricordo le forme del corpo anche se sono scurite. Mao Nonosoka, figlia di due cittadini qualsiasi uccisi nello scontro finale l’ultima volta, che hanno adottato un bambino dell’età di Mao decenni fa. Xenix. Cognome sconosciuto, età 17 anni, capelli viola, come i suoi vestiti. Ha abbandonato casa giovane, prima della storia dei diari, e quando ha scoperto che la sorella, anzi, sorellastra, era morta ha giurato di uccidere i suoi assassini. La giovane era moribonda, vero? Ti ha fatto solo il nome di Gasai Yuno.”
-Mi ha dato un buon suggerimento, ora so anche chi siano Terzo, Quarto, e lui.-
“Esatto. Ho giurato di uccidere Gasai del mondo due, perché aveva fatto fuori mia sorella. È vero, ero scappato di casa, ma continuava a portarmi il cibo nella casa andata a fuoco dei mie, questa. Sapeva tutto di me, anche le cose più oscure, eppure continuava a portarmi da mangiare, mi puliva i panni, mi portava coperte, mi aiutava in casa quando pioveva e dovevo riparare i tetti… Ora è tornata in vita, e Gasai deve morire!”
“Mpfh. Comunque non potete battere uno SWAT come me, mi dispiace, ma vincerò io grazie alle mie informazioni nazionali e la mia squadra, che mi aiuterà a vincere il gioco.” Poi Quattordicesimo uscì di casa, non si era ancora tolto il casco, Xenix non aveva visto l’identità. Riparò la porta in fretta e tornò di la.
“So che voleva.”
“Yuno…Non parlarne.”
“Ok, Xè…” Poi si strinse a lui guardando la TV. La giornata stava finendo, e Undicesimo era già deceduto. Xenix impugnava il suo Uzi, non avrebbe perdonato Gasai e non avrebbe risparmiato nessuno che si fosse messo sulla sua strada.
 
Autore: Il primo decesso è stato di Undicesimo ,il sindaco. Sto liquidando in fretta alcuni dei personaggi della serie originale, voglio tenere alla lunga i nuovi più alcuni, pochi, dei personaggi della vecchia serie. Al prossimo capitolo, Enjoy ;D

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Capitolo 6
*** 5-Un'amica per Xenix ***


Capitolo 5- Un’amica per Xenix
 
Era mattina. Yukiteru si alzò e scese.
La madre, come al solito, lavorava, e Yuno stava cucinando per lui.
“Ciao, Yukki. Ho preparato la colazione per te.” La ragazza servì il piatto e lo baciò.
Yukiteru arrossì e si sedette, mangiando quei Pancake.
Erano buoni, Yuno era brava in cucina.
Poi guardarono i loro diari, dicevano che tutto sarebbe stato tranquillo, avrebbero mangiato e guardato la TV insieme. Poi le annotazioni cambiarono.
“10:12 Ho sentito degli spari”
“10:14 sono fuori casa, chissà cos’era.” [Yukiteru]
[Yuno]”10:14 Yukki ha sentito spari ed è uscito. Chissà  cos’è stato.”
“10:15 Yukki ha urlato, forse sta succedendo qualcosa. Devo salvare Yukki, resisti.”
Poi si sentirono gli spari.
Yuno si alzò per uscire. “Resta qui, Yukki, vado a vedere io.” Poi uscì, senza che Amano la fermasse. Infine Yuno chiamò il ragazzo, che uscì.
“H-hinata?” Hinata aveva in mano un cellulare e la pistola, puntata verso Yuno.
“Mi spiace, Yukiteru-Kun.”
“Ma cos- -“ Poi notò il cellulare. “Un…un diario del futuro?.”
“Esatto. Come mio padre ho avuto il diario allevatore, posso controllare due squadre di cani e sapere qualsiasi cosa gli succeda, e ciò che accade intorno a me.”
“Ma tuo padre…”
“Lui è Decimo, lo sapete. Quando ha scoperto che io ero Ventesima mi ha chiesto di uccidere tutti e suicidarmi, ma io non volevo morire, quindi sono fuggita.”
“E perché minacci noi?”
“Perché? PERCHE’?? Non sei stato tu ad uccidere me, Mao e tutti gli altri perché ti ha convinto quella pazza? Eravamo tuoi amici, e tu ci hai sparati.”
“M-mi spiace, io..”
“Tu un corno, Yuki-kun. Stavolta vincerò io il gioco, e non permetterò che Mao e gli altri muoiano a causa di quella pazza!!” Guardò Yuno spalancando gli occhi, avevano una rabbia incontenibile dentro di loro.
“No, tu non ucciderai Yukki!!” Poi la ragazza si tolse dalla visuale di tiro della pistola correndo verso Hinata con un coltello, la ragazza mandò le sue squadre di cani contro di lei, ma Yuno li uccise uno ad uno arrivando alla gola di Ventesima. Una cosa, però, la fermò poco prima che affondasse il coltello.
Un altro coltello bloccava quello di Gasai, la ragazza guardò chi lo teneva.
Una chioma viola che copriva gli occhi mostrava il sorriso di Xenix, che spostò appena la testa mostrando un occhio, viola e penetrante, spalancato, che fissava la ragazza. “Spiacente, Seconda, ma ventesima non sarà la tua prossima vittima.” Poi con il suo coltello distanziò Gasai dicendo a Ventesima di seguire Yuno. La ragazza non ne capiva il motivo, erano nemici, ma fece come chiedeva. Sapeva che se avesse vinto Gasai, Hinata sarebbe morta per seconda.
“Tredicesimo ,che diamine vuoi?”
“Non ti è ancora chiaro? Voglio evitare che tu faccia come ti pare, come hai fatto la prima volta, in più tu, secondo il mio diario, sei la più pericolosa. Non ti lascerò spiazzare il campo per poi finire con un due contro due in cui probabilmente perderei. Si, so che usi un sacco di trucchi e mezzucci per controllare Primo e uccidere i tuoi nemici. Trappole, bugie, arrivi anche a resettare la tua stessa memoria”
“Tsk, questo non è vero, Yukki è liberissimo.”
“Mpfh, certo, se ne accorgerà. Per ora, però, tu stai buona. Ti tengo d’occhio.” Poi diede una coltellata al suo stomaco sapendo che l’avrebbe schivata, infine sentì il futuro che cambiava tramite quel suono. Senza guardare la scritta si spostò, pensando ad una sua fine prematura. Una freccetta passò proprio davanti al ragazzo, fosse stato fermo sarebbe morto, invece si era salvato.
“Come? No, l’ho mancato!”
“Ah, come supponevo. Il cambiamento del futuro indicava la mia Dead End per mano tua, giusto, Primo?” Poi, sorridendo e fissandolo con quegli occhi ancora da sadico, spalancati e con delle occhiaie sotto, il ragazzo si girò per fuggire. Yuno voleva fermarlo, ma Xenix lanciò il coltello, che Yuno fu costretta a schivare, ed ebbe il tempo di filarsela.
“Grrr, quanto odio quel ragazzo. Yukki, dobbiamo farlo fuori, potrebbe creare problemi.”
“Si, lo so. Ma…Hinata.”
“Basta, dimenticala, dopo quello che è successo non sarà più tua amica.”
“Già, forse hai ragione…”

                                                                       ~
 
Xenix e Yuno entrarono con Hinata.
“Tu…sei il ragazzo fratellastro di Mao, giusto?”
“Esatto.”
“Da quanto ho visto sei un possessore anche tu, tredicesimo, perché non mi uccidi ora che puoi?”
“Per vari motivi. Il primo è che sei carina…” Xenix rise come suo solito, non molto normale, anche un po’ inquietante, ma la ragazza non ci fece caso, insomma, gli aveva appena salvato la vita. “…Il secondo è che a mia sorella piaci, e tanto anche. Ora capisco anche il perché, ma il punto è che se ti facessi fuori ora ci starebbe molto male. No, meglio portarti avanti con me, e se arriveremo in finale combatteremo…”
“C’è anche un terzo?” La ragazza non aveva paura di dire le cose chiare e tonde. Pensava che ci fosse un altro motivo, così lo chiese.
“Terzo è che… Tu mi odi, vero? Cioè, odi l’altra me.” Yuno guardò la giovane
“Lei ha fatto in modo che Yukiteru ci ammazzasse tutti, mi ha sparata in pancia… La odio quella pazza. Cioè, lei, non tu.”
“Capito.. comunque se davvero vuoi ucciderla ci puoi essere utile. Già Xenix è molto forte, ma un aiuto non guasta.”
Poi la ragazza dai capelli rosa prese il suo diario.
“11:32 Xenix parla in disparte con la ragazza nuova. È stato così fico mentre combatteva con la me pazza!”
“11:34 Hinata rivela a Xenix che forse mi piace. Non è così, cioè, è molto bello, ma io amo Yuki-kun <3 ” (Si, pure il cuoricino xdxd111)
Poi Hinata prese in dispare Xenix. “Ma lei non è pazza come l’altra?”
“Non del tutto. È vero, avendo ucciso i suoi genitori per errore è un po’ fuori di testa, ma non ha partecipato al gioco nel mondo uno, non ha perso Primo per poi scoprire che non poteva farlo tornare, e non è tornata indietro nel tempo. È questo che ha reso Seconda una pazza totale.”
“Ah, quindi posso stare tranquilla? Insomma, credo che tu le piaccia, e l’altra Gasai, se tocco Yuki-kun mi uccide.”
“Tranquilla, anche se fosse vero che le piaccio non ti ucciderà. E comunque ricordo che ama ancora Yukiteru!”
“Ah, ok.”
Poi Xenix chiese perché anche lei aveva un diario.
“Il mio è il diario allevatore, come mio padre, posso controllare gli animali che comunemente si possono allevare intorno a me e fargli fare ciò che voglio. Mio padre lo scoprì, e mi chiese di uccidere tutti i possessori dei diari per poi suicidarmi. Io so che non si può resuscitare la gente nemmeno da Dèi, a meno che non si sacrifichino altre vite, quindi non voglio morire, così sono scappata di casa e ho come prima cosa cercato vendetta contro Gasai.”
“Seconda è forte, non devi sfidarla da sola. Ha già ucciso undici partecipanti la prima volta e dieci la seconda, per non contare tutti i civili e i poliziotti che non centravano con il gioco, e coloro che ucciderà stavolta.”
“Già. Speravo che i cani la uccidessero, al massimo avrei premuto il grilletto, ma non ce l’ho fatta. Mi sono bloccata, non ho potuto sparare.”
“Tzè… ti insegnerò. Tu se vuoi mangia, tra un paio d’ore passerà mia sorella a portarmi il pranzo. Se vuole fermarsi potete chiacchierare. Al minimo segno di cambiamento del futuro chiamami.”
“Ok, e grazie.”
“Oh, a proposito. Secondo il mio diario del pericolo, oltre a Primo e Secondo, il prossimo pericolo che affronterò sarà Decimo. Preparati ad ucciderlo, verrai con noi.” Poi il ragazzo se ne andò in stanza, mentre Hinata andò in cucina ad aspettare l’amica. Sapeva che il padre era un nemico, voleva farla suicidare per diventare Dio, ma non sapeva se avrebbe potuto eliminarlo.
“Xenix… credi che potremo fidarci di Ventesima? Non è che ci ucciderà alle spalle? Io dico di ammazzarla e uccidere gli altri possessori.” La ragazza sorrise.
“No. Uccideremo Decimo, poi si vedrà. Ventesima rimarrà con noi, so per certo che non ci tradirà, e se mi dovesse accadere qualcosa il tuo diario ne parlerà, no?”
“Giusto. Come vuoi!” Poi strinse il ragazzo in un abbraccio e andò in cucina con Ventesima. Non era pazza, ma dopo essere morta per anni era rimasta un po’ bambina dentro, e dopo aver visto l’altra lei ucciderla si era shockata, a tal punto che considerava il suo nuovo salvatore, Xenix, come un fratello maggiore.
Il prossimo nemico di Xenix era Decimo, il padre di Hinata. Avrebbero dovuto farlo fuori, poi Xenix doveva pensare a Quattordicesimo
 
Autore: Allora, premetto che l’idea di far diventare amici Hinata e Xenix è ben meditata, alla fine si rivelerà fondamentale per il gioco, quindi se non ne capite il senso fatevelo star bene e rilassatevi (?)
Anche il fatto di farla possessore di un diario era pensato, per varie ragioni, quindi non aspettatevi che le sorprese siano finite, sciau belli Enjoy ;D

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Capitolo 7
*** 6-Nemici/amici ***


Capitolo 6-Nemici/Amici
 
Xenix era spaparanzato sul divano a guardare la tv senza maglia, come al solito, quando Yuno, Mao e Hinata gli saltarono addosso facendogli cadere la bibita.
“Gh, ma che cavolo fate?”
“XENIIIIX!!” Le tre lo strinsero ridendo, il ragazzo non ci capiva molto.
“M-ma che diamine volete?”
“Eheheh niente, solo smuoverti un po’ da questo divano. Hai un fisico da palestrato, ma a stare qui diventerai un ciccione e perderai il gioco!”
“Già, il gioco…” Xenix prese il diario leggendo. “Beh, qui non dice niente, possiamo uscire..” Poi si alzò liberandosi delle ragazze, si mise la maglietta e andò verso la porta. I tre uscirono, Xenix aveva le mani dietro la testa e camminava, Hinata in tasca e Yuno si stringeva a Mao che guardava le tette all’amica (Hinata). Poi prese il suo cellulare scrivendo.
“Le tette di Hinata sono enormi, spero che crescano e che vinca lei il gioco, se diventasse Dea non mi lascerebbe da sola sulla terra, mi porterebbe con lei e giocheremmo insieme YEEEE”. Xenix la vide scrivere e le prese il cellulare.
“Che fai, non avrai pure tu un diario?”
“N-NO!!!”
“…tette di Hinata sono enormi… MA CHE… B-BAKA, NON MI AVEVI DETTO DI ESSERE LESBICA”
La ragazza si prese il cellulare, mentre Hinata, rossa come un peperone, fingeva di non saperlo.
“E tu ne sapevi qualcosa?”
“I-io? Ma certo che no…”
“Confessa!” Il ragazzo la fulminò con lo sguardo.
“E ok, lo ammetto, quando le prendo il diario trovo di queste scritte, e se può ne approfitta per toccarmi… ma io le ho detto che siamo amiche, a me piacciono i ragazzi!”
“Già, purtroppo...”
“P-purtroppo che? Vorresti farti Hinata-chan?”
Yuno non parlava. Ad un certo punto un suono, il futuro era cambiato.
I tre possessori del diario lo presero.
“Sono le 12:54. Alle 13:00 ci sarà un esplosione, che coinvolgerà anche noi, senza però ucciderci… ma che diamine…”
“Beh, se il diario è cambiato vuol dire che sarà causata da un possessore!”
“Già, dobbiamo levarci da qua, subito”
Poi il futuro cambiò ancora. Stavano per leggere, quando l’esplosione scattò, con circa quattro minuti di anticipo. Non li coinvolse, ma se includeva un possessore dovevano andare, magari potevano ucciderlo.
Xenix tirò fuori dal pantalone una pistola, e Yuno un coltello da combattimento.
“A-avete armi addosso? Uscite così di casa? Voi siete matti da legare! Mao-chan, digli qualcosa!”
“X-xenix, che succede?”
“Mao, tu stai qui, Hinata viene con noi, potrebbe servirci il suo diario.”
“Come?”
Poi i tre corsero verso l’esplosione.
La casa di Hinata era in fiamme, con una facciata esplosa.
“M-ma che succede?”
“Qualcuno ha attaccato Decimo, mi sembra ovvio.”
Poi videro dei movimenti.
Seconda e Decimo stavano lottando, ma Decimo si muoveva benissimo, sembrava sapesse lottare da anni. Seconda aveva un coltello in mano, Decimo una spada da samurai, e Primo era dietro la casa, probabilmente aveva lanciato la granata e stava dando istruzioni a Seconda su cosa sarebbe accaduto.
“Primo, Seconda, e Decimo?”
“Stanno lottando! Andiamo.”
“C-come? Ma Xe…cioè, Tredicesimo, non sarebbe meglio lasciarli lottare? Magari qualcuno viene ucciso senza che noi rischiamo.”
“A me e Yuno piace lottare, carina” Poi sorrise, gli occhi si erano trasformati, da normali e innocenti, com’erano prima, a spalancati e folli, come quando aveva ucciso Undicesimo.
Intanto Decimo stava dominando, aveva messo a terra Seconda ed era corso da Primo, gli stava lanciando un fendente dritto sullo stomaco, Yukiteru era spacciato.
“YUKKIIIII” Seconda non poteva salvarlo.
“YUKI-KUN!” Quando Decimo lanciò il fendente un calcio gli arrivò sulla faccia.
Yuno/Tredicesima aveva impedito a Decimo di uccidere Primo, deviando il suo colpo.
“Y-Yuno del secondo mondo?” Seconda non ci poteva credere. Yuno aveva salvato il suo Yukki.
“Y-Yuno, perché mi hai salvato?”
“Tu stai con Seconda, Yuki-Kun, ma io ti proteggerò comunque” La ragazza sorrise.
Poi Decimo attaccò la ragazza, che si difendeva con la sua lama abbastanza bene.
Xenix intanto era davanti a Seconda. La ragazza lo vide e spalancò gli occhi. La sua ora era arrivata. La ragazzina dai capelli rosa chiuse gli occhi, ma non successe niente. Quando li riaprì Tredicesimo aveva la mano tesa verso di lei.
“Muoviti, tirati su.” Sorrideva, aveva quegli occhi da assatanato che spaventavano anche Gasai. La ragazza si rimise in piedi per poi guardarlo. “Perché?”
“Perché? Come ho detto il mio obbiettivo è decimo, se uccidessi a caso non sarebbe divertente. E poi la tua Dead End è collegata alla mia.” Poi ridiede il coltello alla ragazza. I due partirono all’attacco contro Decimo, che schivava agilmente i colpi e muoveva bene la spada. Fece un taglio al braccio di Tredicesima, poi diede una testata a Seconda, e mentre barcollava lottò contro Tredicesimo in un uno contro uno. Xenix schivava i suoi colpi e usava la pistola come scudo, poi la girò per sparare e premette il grilletto. Niente.
“M-ma che…”
“Ah, non hai notato?”
Poi un urlo.
“TREDICESIMO, ATTENTO. HA TAGLIATO IL CARICATORE PER FAR CADERE I COLPI, E SECONDO IL MIO DIARIO TI COLPIRA’ CON UN FENDENTE SULLA GOLA!!”
“Cos-“ Non finì la frase. Decimo aveva buttato la punta della lama contro la sua gola, ma non aveva guardato il suo diario. La lama era a poco da Tredicesimo, ma Decimo era immobile.
“Ma che…” Dei cani avevano morso le parti basse di Decimo, anzi, i SUOI cani.
Seconda ne approfittò per accoltellare a morte Decimo al cuore, che cadde, vedendo per ultimo la figlia che richiamava i cani dal suo diario.
“H-Hi…na…ta..”
Il diario di Decimo indicava una Dead End alle 13:16. Erano le 13:16 in punto.
“Wow… grazie, Ventesima. Senza di te sarei morto, probabilmente.”
La ragazza sorrise, aveva ricambiato il favore fattogli dal ragazzo dai capelli viola.
“La tregua è finita, non rischierò più la vita di Yukki a causa tua!”
Seconda prese il coltello correndo dietro Tredicesimo, voleva finirla anche con lui. Il ragazzo, trovandosela dietro, si abbassò, le prese il polso e la tirò avanti facendola cadere.
“Grr….” La ragazza si rialzò in preda alla rabbia, diede un calcio al ragazzo e riprovò a pugnalarlo, ma una mano le fermò il polso. “Yuno…”
“Y-Yukki…” “Mi ha salvato la vita, ben due volte. Risparmialo, almeno per oggi.”
Il ragazzo violaceo sorrideva, gli occhi erano tornati normali e Yuno aveva già pronto il coltello da lanciare alla Yuno del primo mondo.
Hinata non sapeva bene che fare, se far attaccare dai cani Gasai oppure no.
“Hinata, Yuno, ferme. Tornate da Mao.”
“C-come?”
“Fidatevi” Il ragazzo sorrise, e le due fecero come diceva.
Gasai aveva lasciato il coltello a Yukiteru, e Xenix si era rialzato prendendo la spada di Decimo da terra.
“Grazie, Amano. Ma se vuoi un consiglio, ora che siamo pari, è meglio che la prossima volta lasci finire il lavoro alla tua ragazza. Appena la mia Dead End sparirà non sarò così caritatevole.” Poi camminò tranquillamente verso le sue amiche, le sue prime vere amiche.
Gasai intanto ribolliva di rabbia.
“Grrr… Figlio di puttana, ha rischiato ancora la tua vita e l’ha scampata… ma io lo ucciderò, si, non gli permetterò di farti ancora del male…lo farò fuori e vivremo insieme contenti, Yukki… si, lo ucciderò.”
Poi, con il suo sguardo assassino da pazza, Gasai se ne andò con Amano.
Arrivati a casa, Mao andò a preparare il bagno per lei, Hinata e Yuno, Yuno andò a posare il suo coltello, Xenix voleva tenere la pistola pronta. Il viola guardò Hinata, era ferma immobile e riguardava il cellulare, la parte che diceva che lei avrebbe ucciso il padre. Strinse il telefono, quasi a volerlo rompere. Xenix mise una mano sopra al cellulare, a sua volta sopra la sua, la ragazza alzò la testa guardandolo.
“X-xenix.” “Mi spiace, per salvarmi la vita lo hai dovuto uccidere. Avrei preferito farlo io…” La ragazza fece scendere una lacrima, si stava trattenendo da un po’. Lasciò cadere il cellulare sul divano e si mise a piangere, abbracciando il ragazzo.
                                                                      
                                                                       ~
 
“Seconda e Tredicesimo… Molto interessante. Sono due avversari pericolosi,  e molto in gamba, ma non riusciranno ad  uccidermi ed avere il posto di Dio del tempo.
Aspetterò che uccidano una gran quantità di possessori, poi farò le mie mosse. Ahahahahahahah, il trono sarà mio, ahahahahahah”
[Continua…]
 
 
Autore: Il secondo morto, e siamo già al capitolo 5. Wow, devo velocizzare un po’ le cose. Beh, che ve ne pare? Sapete, io ho scritto questa FanFic, ma episodio per episodio sto improvvisando, l’unica cosa che ho in mente è il finale. Pensando a cosa ho in mente nel finale elimino i personaggi che non centrano, e mando avanti la trama. Lo so, è strano, ma è solo così che riesco a scrivere Mirai Nikki in un modo accettabile (spero che lo sia).
Al prossimo episodio, sciau belli ;D Enjoy!

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Capitolo 8
*** 7-Tutti contro la milizia ***


Capitolo 7-Tutti contro la milizia
 
Era passato un altro giorno, un solo giorno dall’ultima vittima.
La scuola era riiniziata, le vacanze di pasqua finite, e Xenix, così come Yuno, Hinata, e Mao, tornavano a scuola. Xenix si mise come al solito all’ultimo banco, e dopo le resurrezioni (di cui nessuno si era chiesto niente, dato che l’ex Dio aveva anche fatto in modo che tutti si dimenticassero tutto tranne i nuovi dodici, quasi come tornare indietro nel tempo), anche le due Yuno, Yukiteru, e tutti gli altri, erano tornati ai propri posti.
Solo in quella classe c’erano ben quattro possessori, e nessuno osava fare una mossa, in quell’aula. Nei primi banchi le due Yuno, poco più dietro Yukiteru, Kosaka e Akise, ancora più indietro, appena dietro Akise, Hinata e Mao, ed infine Xenix, all’ultimo banco a sinistra, più in fondo possibile.
La prima lezione trascorse tranquilla, poi la campanella suonò. I ragazzi andarono in palestra, tutti ad eccezione di Xenix, che guardava il cielo dalla finestra. Passò un aereo militare.
“Quattordicesimo. Un avversario in gamba, uno SWAT con una squadra specializzata in combattimento per coprirsi. In più, per quanto ne so, abbiamo a che fare, oltre che con Primo e Seconda, che per ora hanno una specie di tregua scolastica con noi, anche se non ne abbiamo nemmeno parlato, anche con Terzo, l’assassino tornato in giro, che sta mietendo vittime civili per tutta la città, Quarto, il capo della polizia che saprà tutto su di noi, temibile quasi quanto la SWAT, e Nona, terrorista che può fare come la prima volta, provare ad ucciderci qui, a scuola. In più ci sono altri otto partecipanti di cui nemmeno Primo e Seconda conoscono l’identità, e cinque di cui non conosciamo l’identità io e Yuno, mentre Gasai e Amano si. Questo gioco si fa sempre più complicato e interessante, devo stare in guardia.”
Poi guardò il cellulare. Niente di insolito, lezioni, risposte per i test, tornare a casa vedendo un gatto… tutto tranquillo.
Stava per scendere, quando ci fu un cambiamento del futuro.
“Cosa? Chi sta facendo qualcosa, devono essere i miei compagni, in palestra.”
Prese il diario. “11:22 Attacco della SWAT, ci hanno catturati e portati dal loro sergente.”
“Quattordicesimo…”
Poi si nascose dietro la porta. Come previsto la SWAT fece irruzione nella palestra dal tetto, anche Primo, Seconda, Tredicesima e Ventesima se lo aspettavano, ma non potevano fuggire, avrebbero fatto suscitare sospetti. Yukiteru disse a Yuno di stare buona, di farsi arrestare, avrebbero pensato al da farsi dopo. Yuno Tredicesima vide Xenix dietro la porta, capendo che aveva un piano disse a Hinata di aspettare, Xenix non era li, quindi dovevano stare al gioco che le aveva riservato il futuro.
Gli SWAT puntarono i fucili, secondo le istruzioni del sergente dovevano catturare i ragazzi con dei cellulari in tasca anche in palestra, cosa non solita per un ragazzo normale con una tuta, nella quale il cellulare cadrebbe alla prima corsa. I quattro vennero presi, e portati via in elicottero. Xenix uscì dalla scuola, prese un motorino e seguì l’aereo, che fortunatamente passò vicino casa sua, così ebbe il tempo di prendere una pistola per qualsiasi evenienza ed un paio di altri “giocattoli”.
Li seguì fino a fuori città, c’era un accampamento militare, con circa tre squadre di SWAT scelti.
I quattro vennero portati dal capo. Videro i capelli biondi e il corpo muscoloso, anche se protetto dalla tuta.
“Quattordicesimo, allora sei un sergente.”
“Esattamente. Ma aspetta.. perché siete solo in quattro? Manca quello dai capelli viola!!”
“Signore, in palestra c’erano solo questi ragazzi, nessuno dai capelli viola.”
“RAZZA DI IDIOTI, LUI E’ QUELLO CHE MI HA FERITO, ANDATE A PRENDERLO SUBITO!”
“S-sì, signore.” Poi cinque soldati corsero fuori e presero l’elicottero, tornando indietro.
-Fiù, meno una squadra, questo mi semplifica il lavoro…-
“Come la metà di voi sa, io sono Quattordicesimo, ho il diario militare” Prese un walkie-talkie, ma invece che ricevere comunicazioni dai suoi uomini, sentiva le registrazioni come se il suo uomo venisse dal futuro. Posso prevedere le mosse strategiche del nemico in battaglia e adottare contromisure militari di alto rango. Voi dovete essere Primo e Seconda, i finalisti dell’ultimo torneo. E qui c’è una ragazza identica a seconda, quella che stava con il violetto. E tu…”
“Xenix verrà qui e ti spaccherà il culo, brutto sbirro!”
“Oh, ma che caratterino abbiamo. Credo tu sia Ventesima, quella che ha ammazzato il padre. Questo non si fa, va contro la legge.”
Poi degli spari al di fuori della tenda.
“Cos- -“
“Signore, due dei nostri sono morti, non sappiamo chi sia stato!”
“Non lo sapete? SCOPRITELO, IDIOTI! Nessuno deve rovinare il mio piano, io diventerò DIO DI UN MONDO BASATO SU REGOLE MILITARI SEVERE!”
Poi un altro suono, stavolta di un MK, poi un proiettile bucò la testa del soldato davanti a Quattordicesimo.
“Addirittura? Leggi militari severe… Wow, devi essere un Marine ben addestrato. Scusa, SWAT, faccio confusione con i tipi di militare.”
Xenix era li davanti, con il fucile di uno dei suoi uomini in mano, a puntarlo al sergente.
“T-tredicesimo…”
“Esatto, bravo, mi hai riconosciuto subito. Vedi, a me non sta bene che qualcuno irrompa nella mia scuola…” Il ragazzo camminava puntando sia il fucile che la pistola al militare. “… mi si prendano gli amici… certo, Primo e Seconda potevi anche ammazzarli, ma quelle due ragazze… no no, non si fa, e tu saresti un gentil militare? Ah, che devo fare con voi, un po’ di potere dovuto alla possibilità di diventare dèi e subito vi montate la testa, pensate di poter prendere ciò che volete… ma quando imparerete?” Il ragazzo era ironico, o forse solo pazzo, ma prendeva in giro lo SWAT come se fosse certo di poterlo uccidere.
“Smettila di parlare e dimmi che diamine vuoi.”
“Allora, voglio che liberi i quattro possessori dietro di te, quelli legati come salami, mi dai il tuo diario militare, e sparisci dalla mia vista… Oh, e magari anche un caffè, non ho fatto colazione stamattina.”
“Sparire? Tredicesimo, dobbiamo ucciderlo, anche se hai il suo diario è pur sempre un possessore, può provare a riprenderselo usando i suoi uomini.”
“No, Yuno, Tredicesimo ha ragione. Anche la prima volta ti dicevo spesso che potevamo anche prendere solo il cellulare, non serve uccidere.”
“Ma Yukki…”
“Niente MA. E’ vero, vuole ucciderci ed è un pazzo, ma ha ragione lui, non serve far fuori chiunque sulla nostra strada.”
“Bravo Primo, non sei malaccio. Forse è per questo che ti voglio vedere in finale? Ora liberali, muoviti!”
Il militare fece ciò che gli era stato ordinato, liberò tutti e quattro i possessori, poi guardò il ragazzo.
“Ora consegnami il tuo diario.” Il militare fece un passo. “AH-AH-AH-AH. Mi prendi per stupido? Sei uno SWAT addestrato alla rapidità, se ti avvicini puoi sottrarmi il fucile. Buttalo a terra e calcialo. LENTAMENTE”
Il militare si abbassò per posare il cellulare, quando una voce dietro Tredicesimo lo fece girare.
“Signore non…COSA?”
I cinque erano tornati indietro, non trovando Xenix. Quattordicesimo ne approfittò per scattare e togliere il fucile a Xenix, Seconda prese il coltello da combattimento dal cadavere dello SWAT, Tredicesima prese la pistola da terra, e Ventesima ordinò ai cani militari chiusi nella gabbia fuori dalla tenda di uscire ed attaccare tutti gli SWAT.
Vedendosi in una brutta situazione lo SWAT usò come scudo un suo uomo per poi prendere il fucile, ma prima di sparare esplose un fumogeno che annebbiò la vista a tutti. Poi, nella polvere, si sentì come una voce, femminile, infine una ragazza in una macchina militare passò velocemente facendo salire i possessori, e fuggirono.
“NONA?”
“Salve Primo, ti sono mancata?”
La ragazza dai capelli viola aveva ancora la benda, le mani c’erano entrambe e stava guidando lontano da li.
“Ma.. perché ci hai salvati?”
“Sono una terrorista, ricordi? I militari sono miei nemici.”
“Quindi tu sei Nona?”
“Immagino tu sia Tredicesimo. E… Un’altra Gasai?”
“Lei è con me, è la Yuno di questo mondo, quella originale.”
Yuno era girata e sparava agli ultimi militari che li seguivano.
“Dove vi porto?”
“Vai in città, casa Amano è il primo posto in cui cercheranno, andremo da me finché Quattordicesimo non sarà morto, il che accadrà presto.”
“Come vuoi. Tenetevi!”
                                                                      
~
 
Poco dopo i ragazzi erano a casa di Xenix.
“Wow, che improbabile compagnia.”
“Tzè, lo dici a me? Tengo in casa i miei due peggiori nemici e una terrorista ricercata in tutto il Giappone.”
“E anche quella pazza dell’altra Gasai e Ventesima, non scordarlo.”
“Loro però le voglio.”
“Oh, ma che gentile, ti ho solo salvato la vita.”
“Già…Grazie.”
“Bene. Staremo qui finché le acque non si calmano, anche se Quattordicesimo sa dove abito non verrà di certo, intanto perché questa casa è nella giurisdizione americana, e lui qui non ha potere, scatenerebbe una guerra, e poi perché sa che solo entrando nel vialetto, se non desiderato, lo aspettano raffiche di mitraglia.”
Poi aprì l’armadio dando un fucile a ognuno e qualche granata a Nona che sapeva usarle.
“Oh, armamento grosso, ma che bello. Tredicesimo ,già mi piaci” La ragazza dai capelli viola rise.
“Ora… il bagno è di sopra, se Primo e Seconda vogliono farlo insieme, Tredicesima e Ventesima sanno come comportarsi in casa. Nona, fai un po’ quello che ti pare, io me ne sto in camera mia.”
“SIIII!! Yukki, facciamo un bel bagnetto insieme!!”
Amano uscì dalla stanza rosso, seguito da Gasai. Yuno e Hinata andarono giù a guardare la TV mangiando, e Xenix si stese sul letto.
Nona chiuse la porta a chiave rimanendo dentro la stanza.
“Mh? Ma che fai?”
“Il fatto è che scappare da morte certa, dopo aver affrontato dei militari mi eccita.”
“Tzè..” “L’ho visto, sai? Eccita pure te” La ragazza salì sul letto gattonando ed andò sopra Xenix, che arrossì lievemente.
“Ecco, vedi?” Gli mise una mano sul pantalone, poi si avvicinò.
“Tranquillo, non è una cosa seria, voglio solo divertirmi un po’. Lo so che vuoi pure tu”
“Gh…” Poi la ragazza lo baciò. Non se lo aspettava così timido, davanti a tutti era serio e tranquillo. Il ragazzo dai capelli viola ricambiò il bacio per poi levarle i vestiti. Per lei era come un “Chi tace acconsente”, così entrambi si spogliarono.  I due continuavano a baciarsi, poi cominciarono a farlo.
Dopo un po’ i due erano sdraiati Xenix a pancia in su e Uryuu sopra di lui.
“Beh, è stato divertente” La ragazza sorrise e si alzò.
“Già, non sei niente male.” Il ragazzo fece lo stesso infilandosi boxer e pantaloni. La ragazza cercò le sue mutandine e reggiseno, poi se le mise e si rimise quel vestito da guerriera. L’unica cosa che era rimasta alla ragazza mentre lo facevano era la benda, anche se il finto occhio era identico ad uno vero, e avrebbe anche potuto mostrarlo.
Anche Gasai e Amano si erano dati da fare, in bagno, infatti erano usciti solo un paio di minuti prima che Xenix e Uryu finissero di godersi il “post lavoro”.
La scuola non era un problema, almeno non quando degli SWAT armati vengono a portarti via nel bel mezzo della lezione, quindi non avrebbero avuto problemi a stare a casa qualche giorno.
“Ma non credere, tra di noi non c’è niente, era solo divertimento anti stress.”
“Certo che lo so, era giusto per togliere l’estasi del momento adrenalinico di prima.”
“Bene, è stato divertente. Ora vado giù a guardare se hanno diffuso la notizia della nostra fuga o è segreta, ci si vede dopo.”
“Ciao.” Poi, rimanendo a petto nudo, il ragazzo si stese su quel letto ormai senza coperte (perché le aveva messe a lavare, immaginate di cosa erano sporche), e guardò il soffitto.
“Quella ragazza.. dovrò farla fuori, un giorno, come tutti del resto. Ma finché siamo… “Amici” possiamo anche goderci questi momenti. Il problema, ora, sarà Quattordicesimo. Ha dalla sua la milizia giapponese, roba non da poco, e la scusa che abbiamo ucciso dei suoi uomini, quindi ora siamo ufficialmente ricercati. Non sanno nemmeno della mia esistenza come Xenix, sono solo registrato con un nome falso che mi avevano assegnato i genitori di Mao. Nemmeno loro sanno il mio vero nome, solo Mao e coloro che stanno dentro questa casa. Questo vuol dire che finché Quattordicesimo non trova una scusa per spiegare il fatto che sa di questa casa, e del suo residente, noi siamo al sicuro. Essendo un militare ben addestrato anche a mentire, credo ci metterà un paio di gironi a inventarsi una buona scusa, di più se è un po’ stupido, ma per ora siamo al sicuro…”


Fine Cap.7
 
Autore: Lasciate perdere il sesso, ci sta. Avevo anche in mente una relazione tra due personaggi, ma ne parlerò in seguito. Nel prossimo episodio torna la morte e tornano i pericoli, questo “sesso veloce” era solo per rilassarsi un po’ , sciau belli ;D Enjoy

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Capitolo 9
*** 8-Il ninja ***


Capitolo 8- Il Ninja.
 
Passarono tranquilli un paio di giorni, Hinata, Mao e Yuno si divertivano tra di loro, Gasai andava continuamente dietro a Amano, Nona stava per gli affari suoi, e Xenix, con una birra sempre alla mano, era sul computer a controllare se ci fossero stati omicidi o fatti che potevano condurre ad un nuovo possessore.
Ancora niente, i due giorni più tranquilli del gioco, probabilmente.
Il diario non cambiava, si sentiva il classico suono solo ogni quindici minuti, dato che il suo prevedeva i quindici futuri, ma nessun cambiamento in intervalli irregolari, segno che il futuro non cambiava per lui, niente morte, niente pericoli.
Poi un annuncio su internet. Un semplice annuncia di lavoro, ma che fece sgranare gli occhi al ragazzo.
Si alzò facendo cadere la bottiglia, si mise la giacca in pelle, i suoi stivali, ed uscì dicendo solo ai compagni “Ho da fare.”
Hinata e Mao si guardarono (Mao guardava qualcos’altro di Hinata), Nona lo guardò dall’alto, essendo seduta sul tetto, Amano lo guardò senza capire, e Gasai era occupata a provare a baciare Primo.
Yuno tredicesima, intanto, uscì dalla porta correndogli dietro.
“Xenix… aspetta, che fai?”
“Una cosa mia, vai dentro.”
“O-ok…” Poi la ragazza rientrò.
Xenix si diresse verso la stazione di polizia, alcuni poliziotti gli chiesero cosa volesse, ma lui non li ascoltava, si dirigeva all’ufficio del capitano.
“Salve, cittadino, posso esserle utile?”
“Tu sei Kuruso Keigo, vero?”
Il capitano si alzò. “Kuruso Keigo, capo della polizia.”
“Anche detto… quarto?”
Quelle parole fecero spalancare gli occhi al poliziotto, che prese agilmente la pistola puntandola al viso del ragazzo, che però fu più veloce. Un coltello da lancio era in mano al giovane, ed era diretto all’occhio del poliziotto.
“Calmo, calmo, non voglio ucciderti.”
“Chi sei tu? Non sei certamente uno dei primi dodici, allora chi?”
“No, sono il diretto seguente di voi dodici. Sono tredicesimo.” Il ragazzo sorrise. “Non ti ucciderò, dato che tuo figlio sta bene so per certo che non ti interessa diventare Dio. Collaboro con Nona, l’altra tredicesima, cioè la Yuno di questo mondo, e mio malgrado con Primo e Seconda, perché abbiamo un forte nemico in comune. È Quattordicesimo, ed è uno SWAT.”
“Ahahahah se è uno SWAT allora buona fortuna, la milizia comanda anche la polizia, e se questo tizio vuole ucciderci tutti io non ci tengo ad essere scoperto.”
“Mpfh, sei un poliziotto no? Anche se quello è un militare uccide le persone anche innocenti. Sai perché sono venuto qui? Ho letto su internet che la polizia giapponese ha trovato corpi di gente uccisa, sparati da un MK, e gente tagliata in due da una Katana. Sono quattordicesimo, lo SWAT e sicuramente un altro partecipante al gioco.”
“Aspetta… Un giocatore, sicuramente un Ninja. Ed in questa città ci sono pochi Ninja”
“Fatto sta che dobbiamo scoprire chi c’è dietro tutto questo“
Poi una lama, per la precisione una katana, perforò il vetro trapassando da parte a parte la stanza.
“Mh!?”
“RAZZA DI IDIOTA, HAI SBAGLIATO MIRA!! Era quello coi capelli viola che dovevi colpire.”
“Scusi, signore, sono un Ninja, non un cecchino.”
“Andiamocene, idiota!”
Poi due figure, una piccola ed una più grande e gobba, si persero nell’oscurità.
I poliziotti, sentito quel rumore, entrarono, e videro il capo della polizia su tutte le furie “S-signore… ”
“Ci hanno attaccato. Inseguiteli, ORA!”
“Lo inseguo…” Xenix corse via dal buco della finestra, saltando ben due piani e finendo su un cumulo di spazzatura. Corse nella direzione delle ombre, anche nella polizia nessuno sapeva il suo nome, come per gli SWAT, quindi anche se poi avessero sospettato di lui non avrebbero saputo come trovarlo.
“Chi era quel tizio che stava con il samurai? Il possessore deve essere lui. Ma…perché? Perché in una centrale, e come sapeva di Quarto? Beh, inutile correre, nell’oscurità ormai sarà sparito.”
Poi il ragazzo andò a casa.
“Xenix!! Dove sei stato?”
“Ehm… in un posto.”
“Tsk, magari alla centrale a parlare con Quarto?? Era su tutti i telegiornali, già cinque minuti dopo il fatto.”
“Tsk, sono stati rapidi. Beh, a quanto pare anche un ninja è sbucato fuori.”
“Diciottesimo, quindi, è uno spadaccino?”
“Diciottesimo??”
“Il diario delle personalità…”
“Cosa? Personalità?”
“Si. Io e Yuno, quando siamo andati per uccidere Undicesimo ,abbiamo trovato degli appunti, che abbiamo letto giusto poco prima che Xenix colpisse Quattordicesimo.”
Appunti letti da Primo e Seconda. Parte 1:
I diari aggiunti questa volta sono ancora dodici, non so a chi andranno, ma sapendo che diari siano sono avvantaggiato.
Eccoli qui elencati, uno ad uno.
Tredicesimo dovrebbe possedere il diario del pericolo.
Quattordicesimo del perfetto soldato.
Quindicesimo del… [La scrittura era incomprensibile]
Sedicesimo del….
Diciassettesimo del vigilante.
Diciottesimo degli esplosivi.
Diciannovesimo delle personalità
Ventesimo ancora il diario dell’allevamento, come decimo.
Ventunesimo il diario del…
Ventiduesimo del…
Ventitreesimo del mare
Ventiquattresimo il diario della morte.
Appunti di John Bacchus sui nuovi diari del gioco. Fine.
 
“Il diario della…morte?”
“Che razza di diario sarà?”
“Non lo so, ma il nome non promette niente di buono.”
“Uff, andiamo a letto, è tardi, ci penseremo domani.”
Poi i ragazzi andarono ognuno nelle proprie stanze, La stanza di Xenix era data, almeno per la notte, a Hinata, Mao e Yuno, la stanza degli ospiti ad Amano e Gasai, il divano di Xenix, e nona si era arrangiata con una coperta vicino alla finestra, in caso di fuga rapida.
Il giorno dopo Xenix si svegliò di buon mattino.
“Ah, finalmente sveglio!”
“N-nona? Sono le sei del mattino, già sei sveglia?”
“Sono una terrorista, dormire troppo mi fa rischiare la vita.”
“Non qui, i militari non possono entrare.”
“Abitudini.” Poi Xenix prese e si mise addosso una pistola.
“Che fai?”
“Alle otto sveglierò tutti e andremo a cercare diciottesimo. Deve morire in fretta, è pericoloso.”
“Oh…bene” Poi anche la ragazza dai capelli viola prese un paio di pistole dall’armadio, guardò Xenix che la fissava male e sorrise.
“Eheheh grazie tante, eh!” Poi se ne andò.
Alle otto Xè aveva buttato tutti giù dal letto, alle otto e dieci erano pronti per uscire. Camminarono per un paio di isolati, quando i diari del futuro cambiarono stranamente troppo presto.
“Il futuro. È cambiato!”
“Già.. vediamo.”
[Diario di Xenix]
8:20 Ho trovato Diciottesimo e Quattordicesimo.
8:22 Un’esplosione. Dead End
[Diario delle due Yuno]
8:20 Xenix ha trovato Diciottesimo e Quattordicesimo.
8:22 Un’esplosione ci colpisce e Yukki muore. Dead End
[Diario di Primo, Nona e Ventesima]
8:20 Ho trovato Diciottesimo e Quattordicesimo.
8:22 Un’esplosione. Dead End
 
Tutti i diari segnavano una Dead End.
“Moriremo tutti? Per una bomba?”
“No, cambieremo ancora il futuro. Abbiamo i diari della fuga, della casualità e del percolo, possiamo farlo.”
“Già ma…”
“NIENTE MA… Io non voglio crepare, per la vostra vita vedete voi.”
“Già… andiamo!”
Poi camminarono. 8:20, videro due figure in lontananza. No, quattro. No, ben sei figure.
Un ninja adulto, anzi vecchio, con una Katana in mano, lottava contro ben due soldati armati di coltello, mentre un ragazzino di circa otto anni schivava agilmente i colpi di un altro SWAT, probabilmente quattordicesimo. L’ultimo era Quarto, che aveva perduto la pistola.
“Eccoli. VIA DI QUI, SONO LE 8:21!!!”
I ragazzi si spostarono, metà a  destra, metà a sinistra, e dov’erano un minuto prima esplose una bomba.
“Visto? Salvi…”
“Già, ma ora le Dead End sono segnate a causa di lotte.”
“Vero. Ma solo per noi… Tredicesimo e Tredicesima, Primo e Nona.”
“Come? No, Yukki, tu non morirai!”
“Hey, nemmeno noi, Gasai”
“Mpfh, di voi non m’importa, tanto alla fine vi ucciderò per Yukki”
“Ah ,speraci. Ora pensiamo alla lotta!”
Poi Xenix tirò fuori la pistola, i militari videro i ragazzi, e mentre Quattordicesimo e Diciottesimo lottavano i tre più il ninja si erano scagliati contro i giovani.
Essi si ripararono, iniziò uno scontro a fuoco mentre il Ninja lottava contro Seconda, lei con un ascia, lui con una Katana.
Xenix e Nona, che avevano una buona mira, dopo un paio di colpi riuscirono a colpire alla testa due degli SWAT.
“Ah, HeadShot!”
“Mh, niente male Tredicesimo. Ma io l’ho colpito dritto al cervelletto.”
“Io all’occhio”
“Ma la mia lo ha bucato da parte a parte.”
“La mia gli ha levato pezzi di cervello.”
“RAGAZZI! STIAMO LOTTANDO PER LA VITA, BASTA!”
“Ahah, hai ragione, Hinata-chan”
Poi la ragazza prese la pistola da uno dei cadaveri, sparando a caso, non aveva buona mira e non voleva uscire dal nascondiglio, sparava alla cieca verso i nemici.
Colpì per errore l’ultimo degli SWAT, rimaneva solo quattordicesimo, che combatteva contro il suo piccolo nemico, il vecchio Ninja Diciottesimo.
“Wiiii, l’ho abbattuto!!”
“Mpfh, la fortuna del principiante…” [Coro Nona-Tredicesimo]
Intanto Gasai combatteva contro il ninja. Si abbassò all’indietro per schivare una spadata e vide l’altra Yuno con un coltello militare alla mano che le sorrideva. Ricambiò il sorriso e continuò a lottare con il ninja, poi con l’ascia fermò la spada e lo guardò.
“Addio!”
“Addio? Siamo pari, ma io ho più esp-“ Poi un coltello dietro la schiena. Si girò, l’altra Yuno lo aveva infilzato e sorrideva, con occhi spalancati da folle, come l’altra Gasai.
“Ahahahahah. Ha ragione, addio.” Tirò fuori il coltello, poi con occhi iniettati di sangue iniziò a prendere a coltellate il corpo con foga, distruggendogli stomaco e organi interni. Intanto Seconda lo prendeva ad asciate sulla testa e sulle braccia, staccandogli gli arti. Xenix guardò le due.
“Non fossero così pazze… probabilmente, per questa follia omicida, le amerei ”
Ventesima e Nona lo guardarono male, poi si guardarono a vicenda annuendo e diedero un pugno in testa ciascuna a Xenix.
“AHI…!! Ma che…”
“Non è il momento di pensare a cose perverse, Hentai*.”
*Pervertito in giapponese.
“Tsk…già.” Poi guardarono la lotta che proseguiva tra i due.
“Possiamo shottarli da qui.”
“No. Ci penso io. Seconda, l’ascia”
Le due Yuno si fermarono.
“Cosa?”
“Ho detto dammi l’ascia, devo uccidere quei due, così torneremo alla nostra guerra.”
La ragazza gliela diede (L’ascia. porcellini, so a che avete pensato!!), e il ragazzo camminava verso i due che combattevano, anzi, Quattordicesimo combatteva e Diciottesimo schivava.
Era il momento di finire questa farsa, il gioco doveva proseguire, nuovo giorno, nuova morte. O lui, o Quattordicesimo, o Diciottesimo.
 
Fine Cap. 8
 
Autore: Wow… Scusate se sto facendo questa super alleanza tra Primo, Seconda, Nona, Tredicesimi e Ventesima, finirà presto, ma per ora mi servivano tutti per uccidere questi due. Non è detto che però Xenix riuscirà nel suo intento ;D Enjoy. 

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Capitolo 10
*** 9-Mietere vittime. ***


Ok gente, se non ho calcolato male i tempi il giorno in cui carico questo episodio dovrebbe essere il 13/02, giorno prima di san valentino (come ho già detto voi leggevate il primo capitolo ed io avevo già scritto il 6° comunque…). Ebbene, odio san valentino, secondo me è una festa commerciale piena di patetico amore e buoni sentimenti (sono sadico come Xè c: ) quindi domani pubblicherò un altro episodio di Mirai, speciale san valentino anche se non ha niente di speciale, è solo il decimo capitolo, pieno di morte e distruzione per distrarvi un po’ da san valentino c: sciau belli ;D
 
9- Mietere vittime.
 
Xenix era andato contro i due nemici, che si stavano massacrando ma nessuno dei due cedeva. Quattordicesimo vide Tredicesimo arrivare, e fece notare a Diciottesimo che avevano compagnia. Quarto intanto era andato a chiamare rinforzi
Xenix si scagliò contro il militare, iniziò a prenderlo ad “asciate” che lo SWAT schivava mentre Diciottesimo, un vecchietto alto un metro e mezzo, biondo e con in mano una spada lottava contro i nemici.
Aveva una maglietta gialla con una gigantesca smile e degli stivaletti marroni anti pioggia.
Quattordicesimo e Tredicesimo lottavano uno con un coltello militare da combattimento, l’altro con un’ascia insanguinata, mentre Diciottesimo aveva preso la katana al corpo del Ninja lasciandogli la spada insanguinata. “Tsk, siamo in troppi, meglio andarsene.” il vecchio rise e fuggì verso il bosco.
Ormai era una lotta a due tra abilissimi lottatori corpo a corpo, nessuno aveva armi a distanza e tutti erano faccia a faccia, Tredicesimo dava pesanti fendenti al nemico, Quattordicesimo provava ad infilzare e menomare gli arti mentre Quarto parlava alla centrale.
Xenix gli diede un colpo d’ascia dritto sul capo.
La testa del militare si aprì in due, Xenix aveva vinto. Tolse il casco allo SWAT, era un altro dei suoi sottoposti, l’ultimo sopravvissuto fino a quel momento. “Merda, un altro Fake. Ma il prossimo è quello giusto.” Intanto Diciottesimo si era portato all’auto di Quarto. Xenix lo vide, stava per avvertirlo, ma il Ninja lo tagliò in due. Il futuro era da poco cambiato, ma Kurusu non aveva letto, credendo fosse solo la predizione della lotta tra Tredicesimo e lo SWAT. In quel momento arrivarono i rinforzi di polizia, che videro la scena. “C-capo!” Il capo della polizia cadde a terra, morto, mentre il Ninja fuggiva di corsa.
“Merda, quarto. Andiamo.” Poi corse via con i suoi amici, non voleva un interrogatorio. Andarono a casa del ragazzo, che chiese a tutti di stare nel salone principale.
“Il terzo morto è Quarto. Primo, Seconda, andrò ad uccidere lo SWAT, ma non mi fido più di Gasai, è troppo instabile. Tornate a casa. Oh, e, una cosa. Se ti venisse in mente di venirmi ad uccidere sta molto attenta. Non puoi entrare senza che l’allarme suoni e delle torrette ti uccidano, se mi vuoi morto devi uccidermi fuori. Ventesima e Yuno possono vivere qui, e anche Mao se vuole, Ventesima perché non ha la casa, Yuno perché la sua casa è occupata da Seconda, e Mao è mia sorella. Nona, tu…”
“Io me ne vado. Ho da fare, non sono tipa da alleanze prolungate. Ci si vede.” Poi la ragazza fece un mezzo sorriso uscendo dall’edificio, se ne andò in moto. Poco dopo anche Yuno e Yukiteru se ne andarono, lasciando in casa solo Mao, Ventesima e Tredicesima in casa con Tredicesimo.
 
                                                                       ~
 
Mao si era addormentata vicino a Yuno, Xenix guardava la tv. Hinata aveva le teste delle due appoggiate alle spalle, le tolse, poi si avvicinò a Xenix.
“Il mio diario oggi diceva che sarei morta per colpa dello SWAT, in uno scontro a fuoco mi avrebbe uccisa. Non l’ho detto, però tu hai preso un’arma da scontro ravvicinato e lo hai sfidato. Lo avevi letto, vero? Non avresti potuto cambiare il futuro, altrimenti.”
“Beh, si ma…” La ragazza sorrise all’ammissione del viola. Si avvicinò senza lasciarlo finire, poi gli diede un lungo bacio sulle labbra.
“M-ma che…” La ragazza si strinse a lui chiudendo gli occhi, un po’ rossa. “Grazie… Sai Xè, tu mi..” “Non dirlo. Ho capito, e l’ultima volta che qualcuno lo ha detto è finita male, quindi andiamo avanti così, senza dirlo.” La ragazza non aveva capito esattamente, il passato del viola era oscuro a tutti, ma sapeva di potersi fidare. Si tenne stretta, fino ad addormentarsi. Xenix le tolse le braccia dal petto, portò Yuno e Mao a letto, poi Hinata nel letto di Xè. Si stese vicino a lei, guardandola.
“Non voglio che tu muoia…Devo fare il possibile per proteggerti, Hinata.”
“Non si innamora facilmente, sai?” “M-mao. Credevo stessi dormendo.”
“Mi hai svegliata appoggiandomi sul letto.” La ragazza fece una piccola risatina.
“So che ti piace da tempo Hinata, mi spiace ma…” “Sta’ tranquillo, sono felice che stia con te.” Poi diede un bacio sulla guancia al fratello, e se ne tornò a dormire.
 
                                                                       ~
 
Yuno e Yukiteru erano usciti, il giorno dopo. Andarono in un parco in centro, volevano passare una giornata tranquilli. Si sedettero sulla panca, ad un certo punto videro passare due bambini. Uno di essi era Quinto.
“Y-yuno, quello è..” “Lo so, Quinto.” La ragazza tirò fuori un coltello, Yukiteru non sapeva da dove, e si alzò. I due bambini si avvicinarono, Rei-kun fece no con la mano. “Aspetta, Seconda.” La ragazza si fermò, lo guardava male.
“Lui è il mio amico, Noujiko alias…” Il bambino sorrise come un folle, con le due bambole sulle mani. “…Sedicesimo”
“S-sedicesimo?” “Due possessori. Cosa mi impedisce di uccidervi qui, ora?”
I due bambini si misero a ridere. “Il fatto che siamo passati dalla stazione, poco fa. Abbiamo preso mamma Rea.”
“M-MAMMA! Yuno, hanno mia madre, non toccarli” “Ma, Yukki!” “NO! Allora, che volete?”
“Un gioco, come l’ultima volta. Noi veri Élite sappiamo di poter vincere. Questa volta un nascondino un po’ più speciale. Nella discarica, tra tre ore, se vincerete vi diremo dove sta mamma Rea, se perderete morirete. Ah, abbiamo dimenticato una cosa. Li è pieno di trappole, e noi perderemo solo se ci ucciderete entrambi.” Poi i due bambini, ridendo, se ne andarono saltellando.
“Merda…” Yuno strinse il coltello.
Intanto i bambini correvano, Noujiko prese il suo diario, un album di figurine. Ogni figurina mostrava il suo futuro, ne apparivano cinque ogni paio d’ore. Le prime cinque dicevano che si sarebbero nascosti, e Rei avrebbe ucciso Seconda, mentre lui Primo. Sapevano di vincere, e sapevano dove avevano disseminato le loro trappole, ora era tutta una questione di come si sarebbero nascosti.
 Primo e Seconda andarono nella discarica e cominciarono a cercarli. Non gli piaceva quel perverso gioco, Gasai voleva solo uccidere quei mocciosi e Amano solo salvarsi il culo, ma dovevano farlo. Yukiteru inciampò su un filo e cadde di faccia, una trappola per orsi uscì da un tubo, quasi mordendogli la caviglia. Il ragazzo si mise ad urlare, Yuno gli tolse la trappola preoccupata. “Yukki!” Guardò la caviglia, aveva tre piccoli buchi insanguinati. “Stai qui. Se vedi qualcosa urla, io cerco quei due.” Poi la ragazza si rimise a cercare. Cercò nelle macchine, nei tubi, nelle casse, ovunque, ma i due non c’erano. Fino a quel momento aveva strappato nove fili, scansato tre asce e le erano quasi caduti addosso due pianoforti e tre auto. Erano trappole ben congegnate per dei bambini, forse troppo.
Intanto sedicesimo era su una montagnetta, spiava Seconda. Finora aveva schivato tutte le sue trappole, era più sveglia del previsto. Apparì una nuova figurina, lui la guardò. “C-cavoli, Rei verrà preso. Ed è chiuso da tre lati, anche se lo legge non può fuggire.” Poi il ragazzino lanciò un barattolo vuoto di pelati, per distrarla. Yukiteru, che era parecchio indietro, però, vide il ragazzino lanciare. “Yuno, sopra di te” “Cosa?” Yuno guardò il bambino, intanto Rei uscì con un coltello in mano. “TI UCCIDERO’ COME UN VERO ELIIIIIIITE!” Poi provò ad accoltellarla alla gamba. La ragazza alzò il piede in tempo per schivare, gli prese il coltello, e con i due in mano lo puntò per finirlo. In quel momento sentì un urlo di Yukiteru che aveva letto il suo diario, si girò, e vide Sedicesimo che gettava dalla montagnetta un cumulo di rifiuti, che la sotterrò. “Y-YUNO!”
“Ahahahah sii, abbiamo ucciso la ragazza! Siamo dei veri Élite!” Poi si misero a saltellare. “Yuno…” Amano strisciava, la gamba gli faceva male. I due bambini saltavano, quando però un coltello da caccia si infilzò per terra, in mezzo alle gambe di Rei. I due si fermarono spalancando gli occhi. “C-cosa—Chi è?” Poi girarono la testa dal lato del lanciatore.
“T-TU?!?”
“Io…”
 
Fine capitolo 9.
 
Chi è questo/a “misterioso salvatore” che ha tanto sorpreso i bambini? Seconda è morta? Tutto questo nel penultimo capitolo di stagione, il numero 10. Sciau belli ;D Enjoy.

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Capitolo 11
*** 10-Lo scontro finale ***


10-Lo scontro finale.
 
Ok gente, questo è il finale della prima serie della mia fanfic su Mirai Nikki.
La seconda serie riprenderà il gioco più avanti, a partire da martedì continuerò un’altra fanfiction tra quelle in corso fino al finale, con la solita scaletta, Martedì e Venerdì più speciali feste. Beh, godetevi questo episodio finale, il resto lo dico alla fine, a dopo ;D
 
 
I ragazzini erano a bocca aperta, non poteva essere ancora in piedi. La persona che aveva infilato un coltello nel terreno, in mezzo alle gambe di Rei, era Yuno Gasai, che sorrideva con una lama in mano, senza nemmeno un graffio.
“E invece eccomi qui!” La ragazza sorrise spalancando gli occhi, poi con una coltellata squarciò il petto di Noujiko, mentre Rei indietreggiava tremando.
La ragazza tirò su il bambino morente sorridendo, poi infilò il coltello nel collo, partendo dal basso, uccidendolo. Lanciò il corpo, poi camminò verso l’altro bambino, che tremava ed indietreggiava. Si fermò, era stato afferrato da qualcuno, per la precisione da Yukiteru, che gli aveva fermato la gamba. Strattonò il braccio del ragazzo a terra e si mise a correre, urlando, ma finì su una delle sue stesse trappole, recidendosi la caviglia e perdendo una quantità di sangue sufficiente ad uccidere un bambino di meno di dieci anni.
“Y-Yuno, come hai fatto a non avere nemmeno un-…” La ragazza lo bloccò sorridendo. “Sono tredicesima, Amano-Kun!” Poi con il collo indicò dietro di lui. Xenix stava togliendo i detriti dal cumulo sopra Seconda, che era svenuta e piena di tagli e lividi. “Oh… ora ci ucciderete?”
“Tsk, non sei attento, Primo. Non posso uccidere Seconda per la Dead End, e non posso uccidere te perché mi servi. Avanti, porta via la tua ragazza. Io e Yuno abbiamo da fare.” Poi nascose la pistola sotto la camicia, tirò fuori Seconda e la lasciò a Yukiteru. “Domani andremo a finire il lavoro con Quattordicesimo, è troppo pericoloso lasciarlo ancora in vita, potrebbe chiamare altri soldati e tornare più forte di prima. Ci si vede… Primo…”
Poi fece un mezzo sorriso, e se ne andò insieme a Yuno.
Yuno-Seconda si svegliò a casa Amano, aveva preso anche una botta in testa. Yukiteru le spiegò cosa fosse accaduto, e lei strinse i pugni. “Tredicesimo…”
“Beh, ti ha salvato la vita.” “Già…Pff!”
                                                                       ~
Il giorno dopo, Yuno si dirigeva al campo militare SWAT, dove sapeva che Xenix sarebbe andato per uccidere Quattordicesimo. Yukiteru pensava fosse una pessima idea, ma doveva seguirla comunque, per coprirla con il suo diario. Arrivarono, Xenix, Yuno e Hinata ancora non c’erano. In una tenda, lo SWAT era ormai solo, aspettava i rinforzi da lontano, circa tre ore di aereo, ma non sapevano quando i militari fossero partiti. Poi il rombo di un motore, una moto spuntò in volo da una collinetta, la moto viola, alla sua guida Xenix, senza casco e con una pistola alla mano.
“SONO QUI PER TE, QUATTORDICI, FATTI VEDERE!” Cominciò a sparare alle tende.
“Eccolo.” Seconda si fece avanti, ma Primo la fermò per un braccio. “Aspetta, Yuno, lascia andare le cose come devono, i nostri diari non annunciano Dead End, possiamo stare fermi.” “Gh…ok, Yukki.”
Xenix lasciò cadere la moto, cadendo in piedi davanti alla tenda del suo nemico, all’orecchio un piccolo microfono collegato a Yuno, che gli parlava suggerendogli ciò che gli sarebbe accaduto grazie al suo diario.
“Attento Xè, uscirà lanciandoti il coltello per poi ucciderti sparandoti.”
“Grazie. Hinata, ordina ai cani di liberarsi e coprirmi. Non vorrei farli morire, ma sono la mia unica copertura.”
“Chiaro! Alpha e Delta, uscite dalle gabbie e saltate davanti a Xenix. Gamma e Omega, copritelo da eventuali spari successivi.” Poi ciò che aveva detto Yuno si avverò, ma i cani saltarono fuori dalle gabbie, prendendo sia il coltello, sia il proiettile al posto di Xenix, che con uno scatto fulmineo disarmò il nemico, sorridendo. “Non sarà così semplice, SWAT. Stavolta sei quello vero?” Il militare sorrise, aveva un casco che arrivava al naso. Lo tolse, mostrando tutto il viso. Biondo, muscoloso, di bell’aspetto. Era proprio lui, Quattordicesimo.
“Si, Xenix, sono io. Ed ora che mi hai attaccato in casa mia posso ucciderti senza provocare incidenti tra stati.” Poi tirò fuori un coltello da dietro, e cominciò a lottare contro il ragazzo, che parava i colpi con il suo, senza usare la pistola.
Yuno e Yukiteru guardavano la scena, Tredicesima sapeva della loro presenza grazie al suo diario, ma non voleva distrarre Xenix. Hinata guardava lo scontro a distanza di sicurezza, attendendo ordini del ragazzo, l’azione era davanti alle tende.
Il viola buttò a terra, dopo qualche mossa di entrambi, il suo nemico, puntandogli poi il coltello alla gola. “E’ finita, bello. Sei mor-“ Poi un forte vento, e rumore d’elica. Il ragazzo si girò, nell’auricolare non si sentiva molto, il rumore era forte. Un aereo militare stava atterrando, erano i sette soldati dello squadrone speciale di rinforzo di Quattordicesimo, arrivati appena in tempo per salvare il capo.
“Hinata, ordina a tutti i cani di attaccare i militari e ripiega, Yuno dammi supporto. E chiama anche quei due nascosti, Seconda può esserci utile in combattimento.”
Gasai aveva sentito il ragazzo da dietro la tenda, sapeva che Quattordicesimo era  una minaccia ben peggiore del viola, quindi decise di uscire ed aiutarlo. Disse a Yukiteru di dirgli tutto ciò che sarebbe accaduto intorno a lei, poi andò per combattere i militari.
Da uno scontro uno contro uno era diventato uno scontro tra due forze armate, gli SWAT con i loro MK-47, contro Xenix, che stava finalmente usando la sua pistola, Yuno che aveva un Uzi e una Magnum, e l’altra Yuno, Seconda, che aveva ricevuto da Tredicesima un Barret per combattere alla pari con i nemici.
I tre cani lottavano contro i militari, uno morì, l’altro morse il braccio ad uno SWAT, il terzo lottava contro il pilota dell’aereo. Xenix abbatté un nemico, poi corse da Amano. “Non mi sono rimaste altre armi, quindi ti devi accontentare di questa, dato che non posso andare a casa a prenderne altre.” Xenix diede una Thompson al ragazzo, spiegandogli come caricare e sparare, era un fucile diverso da quelli usati fin ora dal ragazzo dai capelli neri.
Le due Yuno erano delle furie, avevano abbattuto quattro nemici, Yukiteru un altro, Xenix gli ultimi due. I cani erano morti, indebolendo due SWAT uccisi in seguito da Yukiteru e Xenix, era rimasto solo Quattordicesimo, con fucile scarico e una ferita superficiale alla gamba. Xenix si avvicinò al militare, buttò la pistola e puntò il coltello alla gola del nemico.
“E’ finita per te, Quattordicesimo. Ti conviene darmi il tuo cellulare e sparire dalla città.” Lo SWAT sorrise, poi scattò in piedi, non voleva arrendersi. “SCORDATELO, PIUTTOSTO LA MORTE! UN VERO SOLDATO NON MOLLA FINO A CHE HA FIATO IN CORPO!!” Poi i due cominciarono a lottare con i coltelli da combattimento, Quattordicesimo non era affatto male, nonostante la ferita, ancora era alla pari del ragazzo. Lo scontro andò avanti qualche minuto, poi lo SWAT colpì con un fendente alla gola del ragazzo, che scansò all’ultimo sorridendo, per poi colpirlo allo stomaco, infilzando e spingendo. Lo SWAT indietreggiò sfilandosi il coltello dallo stomaco, poi cadde a terra. “C-come…”
“Hai fatto un errore. Eri ferito e hai voluto finire in fretta l’incontro, così hai fatto una mossa avventata e priva di difesa. Non è un errore da te, lo sai?”
“Ahahah è vero… il mio regime m-militare… non si avvererà…”
“No. Ma sei stato un avversario tosto, quindi ti darò una morte rapida, non ti lascerò qui a morire col tempo. Addio, Quattordicesimo.” Poi il ragazzo diede un altro colpo alla gola, finendolo. Il futuro cambiò, oltre a segnare la Dead End del militare c’era qualcos’altro.
La Dead End di Xenix in caso di morte di Yuno era sparita, evidentemente se Seconda fosse morta Quattordicesimo avrebbe ucciso Xenix, ma dato che lui era morto la morte di Seconda non avrebbe portato conseguenze nel futuro del viola. Sorrise, guardando poi Yuno.
“La nostra tregua è finita, Gasai, ora posso ucciderti.”
“Tsk, lo stesso vale per me.”
Poi arrivò in corsa Yuno abbracciando Xenix, aveva del sangue sul volto, ma non ci faceva caso. Arrivò anche Hinata, Xenix la prese al volo quando saltò e la baciò sulle labbra.
“Sei stato fortissimo, Xè.” “Grazie piccola, sei stata brava anche tu.”
Yukiteru guardava i due, Seconda era vicina a lui.
“Q-quindi voi ora state…”
“Si, Amano, stiamo insieme. Comunque il gioco non è finito, Gasai, ora siamo ufficialmente nemici. E poi c’è il diario della morte… Tsk, siamo solo all’inizio. Arrivederci, Primo, Seconda, da ora si inizia a giocare sul serio.”
Poi Xenix salì sulla sua moto con Hinata dietro, Yuno prese l’aereo degli SWAT, a Xenix piaceva tenere armi e veicoli dei suoi nemici sconfitti e riverniciarli (la moto era un trofeo dell’America, e aveva un paio di altri veicoli), i tre si diressero verso casa, Yuno e Yukiteru si girarono per andarsene a casa Amano. Il gioco del futuro aveva mietuto una nuova vittima, ma non era ancora finito.
 
Fine prima serie.
 
In memoria dei morti fino a questo punto in questo gioco.
-Quarto, capo della polizia
-Quinto, bambino élite
-Decimo, padre di Hinata e allevatore di cani
-Undicesimo, sindaco della città
-Quattordicesimo, SWAT caporale maggiore di prima categoria
-Sedicesimo, grande amico di Quinto ed élite
LoLz (?)
 
 
Ok ragazzi, questa prima serie è finita. Spero che questo ultimo capitolo e questa prima parte di tre vi siano piaciute, ora do spazio ad altre mie fanfic in corso, poi riprenderemo il gioco del futuro. Se vi è piaciuto seguitemi nella nuova serie appena comincerà, grazie a tutti per le recensioni (soprattutto a Stardust che ha recensito OGNI SINGOLO capitolo c: ), e ci rivedremo nel continuo delle avventure di Xenix e Yuno, sciau belli ;D

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