Happy End

di SarikaChan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** "Capitolo 2" ***
Capitolo 3: *** "Capitolo 3" ***
Capitolo 4: *** "Capitolo 4" ***
Capitolo 5: *** "Capitolo 5" ***
Capitolo 6: *** "Capitolo 6" ***
Capitolo 7: *** "Capitolo 7" ***
Capitolo 8: *** "Capitolo 8" ***
Capitolo 9: *** "Capitolo 9" ***
Capitolo 10: *** "Capitolo 10" ***
Capitolo 11: *** "Capitolo 11" ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


--Tenma Pov.—
Erano le 8:00, ed ero in ritardo per il mio primo giorno di scuola.
Mi alzai velocemente dal letto, correndo a prepararmi e uscendo di casa, dirigendomi velocemente verso la Raimon Jr. High, con un pezzo di pane fra i denti, visto che non avevo avuto tempo per fare colazione.
Arrivai a scuola, e mi diressi avanti ad una bacheca, dove c’erano scritti i nomi e le classi.
“1-B!” Sorrisi, dirigendomi in quella classe. Aprii la porta, notando che c’era già un ragazzo dai capelli blu seduto all’ultimo banco, accanto alla finestra. Entrai, andando a sedermi al banco avanti al suo, e mi girai per guardarlo. “Ciao!” Sorrisi sperando di farci amicizia, ma non ricevetti né uno sguardo, né una risposta. Inclinai la testa di lato, forse non gli ero simpatico? Eppure non ci conoscevamo nemmeno. Arrivò un ragazzo, che mi si avvicinò e disse: “Forse è meglio che non gli dai corda, non è il tipo da avere amici lui.”
A quelle parole ammetto che mi rattristai, possibile che non avesse nemmeno un’amico? Tornai a guardare il ragazzo blu, sospirando e sedendomi poggiando la testa sul banco. Dovevo riuscire a diventare suo amico, non so perché, ma la sola idea che quel ragazzo potesse restare solo non mi piaceva per niente.
Dopo le prime due ore di lezione, era giunta finalmente l’ora di pranzo.
“Hey Tenma! Vieni a pranzare con noi?” Mi chiesero dei ragazzi, io li guardai e scossi la testa. “No mi spiace, resto qui!” Sorrisi, girandomi verso il ragazzo dietro di me, che da come avevo pensato era rimasto lì a braccia conserte, che guardava fuori dalla finestra. Presi il mio pranzo dalla cartella, e mi avvicinai a lui.
“Heyhey, pranziamo insieme?” Sorrisi, ma ancora una volta non ricevetti una risposta. Sospirai, spostando la sedia dal mio banco al suo, sedendomi di fronte a lui.
“Io sono Tenma Matsukaze!” Lui alzò lo sguardo fissandomi, e ammetto di aver avuto lievemente paura da quello sguardo freddo che aveva.
 
--Tsurugi Pov.—
Fissai il ragazzo avanti a me con aria scocciata, sbuffando. Si può sapere che voleva da me? Non faceva altro che starmi intorno, e la cosa mi infastidiva. Mi alzai, ignorandolo e uscendo dalla classe mettendomi le mani in tasca, ma lui mi seguì.
“Aspettaa, non pranziamo insieme?” Mi chiese, e io sbuffai ancora una volta, fermandomi e girandomi verso di lui. “Si può sapere che vuoi? Mi stai letteralmente rompendo.”
Il ragazzo, gonfiando le guance, spostò lo sguardo sul pranzo che aveva fra le mani. “Volevo solo pranzare con te e..L’idea che tu resti solo non mi va per niente!” Lo guardai inarcando un sopracciglio. “E a te che frega?” Incrociai le braccia, continuando a guardarlo.
“Mi frega! Tutti quelli della nostra classe non fanno altro che parlare e scherzare assieme, e invece tu te ne stai sempre seduto da solo, non ti senti triste?”
“Triste, io? Ragazzino non rompere.” Sbuffai, ricominciando a camminare. “Uhm, Kyousuke Tsurugi vero?”
Mi chiese il ragazzo, e io decisi solo di annuire, continuando a camminare. “Aspetta vengo con te!” Mi seguì fino al cortile, dove ero diresso, e mi sedetti sotto ad un’albero.
 
 
 
 
--Tenma Pov.—
Mi sedetti accanto a lui, sorridendo. “Neh, Tsurugi! Ne vuoi un po?” Gli sorrisi, tendendogli il mio pranzo, ma lui mi ignorò. Di nuovo. Sospirai, e con le bacchette presi una polpetta di riso, tendendola a lui. “Dai provala, le polpette di riso che prepara mia zia sono buonissime!” Gli sorrisi.
Lui mi fissò freddamente ancora una volta, sbuffando. “Se mangio la smetterai di rompermi?!” Io annuii, e lui si avvicinò addentando il cibo, girandosi poi dall’altra parte. “E’..buono sul serio.” Aggiunse, e un sorriso apparse sul mio volto, fissandolo. “Te l’ho detto! Ne vuoi un’altra?” Gli sorrisi, ma lui sbuffò ancora una volta e scosse la testa. “Ho detto che non devi più rompermi.” “Va bene va bene!” Accennai una risata, iniziando a mangiare.
Sicuramente riuscirò a farlo diventare mio amico, non voglio più vedere Tsurugi da solo.
 
 
------Angolino dell’autrice.---------
Eieiei! Salve a tutti, upupup. –Risatina da Monokuma.—
Finalmente sono riuscita ad avere un’ideuccia su una KyouTen!
Sono così carini insieme!
Credo che il secondo capitolo uscirà molto, molto presto, visto che ho ancora tanta voglia di scrivere.
Con questo, passo e chiudo!

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Capitolo 2
*** "Capitolo 2" ***


--Tsurugi Pov.—
Era il secondo giorno di scuola, erano le 7:30 e io ero già uscito di casa, avevo deciso di farmi un giretto prima di entrare in quel noiosissimo edificio scolastico.
Mentre passeggiavo, in lontananza notai quel ragazzo dai strani capelli castani, decisi di nascondermi, non lo sopportavo proprio. Girai l’angolo della strada, sperando di non farmi notare da lui. Mi sporsi leggermente per controllare la via, e notai che quel ragazzo non c’era più, ma appena ero deciso ad uscire sentii la manica della maglia tirare, e mi girai trovandomi faccia a faccia con lui.
“Buongiorno Tsurugi!”
Sbuffai, tirandomi il braccio per staccarmi da lui, mettendo poi le mani in tasca e iniziando a camminare.
“Che vuoi?”  Gli chiesi, guardandolo con la coda dell’occhio. “Andiamo a scuola insieme?” Mi sorrise, continuai a guardarlo sospirando. “Come ti pare.”


-Tenma Pov.—
Sorrisi, iniziando a camminargli accanto. “Tsurugi, come stai oggi?” “Come ieri.” Lo guardai, sospirando leggermente, accennando un sorriso. “Oggi pranziamo insieme?” “Come vuoi.”
Sospirai di nuovo, e mi fermai fissandolo. “Insomma, ti sto così antipatico?” Gonfiai le guance, e lui si girò per guardarmi. “Mh? Non direi. Sei semplicemente insopportabile.” Riprese a camminare,e io lo seguii. Tanto non mi arrendo, in un modo o nell’altro sarei riuscito a farmelo amico. Arrivammo a scuola, e ci dirigemmo in classe. Appena entrai dei ragazzi e delle ragazze, i miei compagni di classe, mi circondarono iniziando a parlarmi. Non davo molto ascolto a quello che dicevano, continuavo a guardare lui, che come sempre era andato a sedersi all’ultimo banco, da solo. Di nuovo.
“Insomma lasciatemi passare!” Alzai la voce, dirigendomi verso il ragazzo dai capelli blu sorridendogli. “Hai fatto i compiti? Se vuoi posso passarteli io!”
 
--Tsurugi Pov.—
Incrociai le braccia, fissandolo. Perché mi stava così attaccato? Giuro, non riuscivo più a sopportarlo. Aveva così tante persone che lo chiamavano, e invece nulla continuava a venire da me. Mi alzai, sbattendo le mani sul banco e guardandolo male. “Si può sapere che vuoi? Matsukaze, mi hai letteralmente rotto.”
Lui continuò a sorridermi. “Te l’ho detto, non voglio più vederti da solo.” “Ci tieni così tanto a diventare mio amico?” “Si.” Sospirai, uscendo dalla classe. “Fai come ti pare, ma ti avverto, non è facile.”
 
Erano ormai passate le ore di lezione. Quel giorno io e Tenma avremmo dovuto pulire le aule, come turno di pulizia.
 
-Tenma Pov.—
Stavo sistemando i banchi, quando il ragazzo blu entra in classe con un secchio pieno d’acqua, e degli stracci. “Scordati che io pulisca insieme a te.”
Lo guardai, sbuffando e gonfiando le guance, non mi sembrava per niente giusto lasciar pulire tutto me. “Tsurugi dai, dammi una mano!” “No, mai.” Si sedette sul banco, a braccia conserte. Sospirai, iniziando a pulire dei banchi, per poi sciacquare lo straccio nel secchio. Senza rendermene conto buttai dell’acqua per terra, e mentre mi dirigevo ad un altro banco scivolai, cadendo per terra facendo rovesciare il secchio d’acqua addosso. Mi misi seduto, scuotendo la testa. “Che botta..” Sentii una risata, e guardai il ragazzo, sbuffando. “Insomma cos’hai da rid-“ Mi resi conto che era la prima volta che lo vedevo ridere, sorrisi anch’io, alzandomi da terra e guardandolo. “Ti ho fatto ridere, allora siamo amici!” “Uh?” Smise subito di ridere, girando la testa dall’altra parte. “No, non stavo ridendo.” “Insomma non negare le cose!” Sospirai, guardandomi. “Vado ad asciugarmi.” Uscii dalla classe, dirigendomi nel bagno.
 
-Tsurugi Pov.—
Appena il ragazzo uscì, mi alzai anch’io stiracchiandomi. Accennai un sorriso, senza rendermene conto. Era la prima volta che mi sentivo così ‘leggero’, presi lo straccio iniziando a pulire quei pochi banchi rimasti. Dopo un paio di minuti il ragazzo tornò, fissandomi. “Tsurugi..Stai bene vero?” Sbuffai, lanciandogli uno straccio. “Muoviamoci a pulire, è tardi.” Lui sorrise annuendo, andando a pulire l’ultimo banco rimasto. Sul mio volto apparve nuovamente un sorriso, forse, non odiavo così tanto quel ragazzo.
 
-----Angolino dell’autrice.---
UPUPUPUPU.
Tsurugi, tu non odi per niente Tenma-Kun! Vero ragazzi? U_U
Ho tantissime idee per questa storia, e non vedo l’ora di metterle in pratica!
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, alla prossima! 

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Capitolo 3
*** "Capitolo 3" ***


--Tenma Pov.—
Quella mattina mi ero svegliato prima del solito, il giorno precedente avevo notato che io e Tsurugi abitiamo a pochi metri di distanza, e quindi avevo deciso di passare a prenderlo per andare a scuola insieme. Uscii di casa, dirigendomi verso quella del ragazzo. Appena la raggiunsi bussai la porta, e dopo un paio di secondi il ragazzo l’aprì. “Già sei qui?” “Beh, avevo paura di fare tardi e così..” Ridacchiai nervosamente. Lui sbuffò, e uscì iniziando a camminare. “Muoviti andiamo. “ “Mh!” Annuii seguendolo, raggiungendo l’edificio scolastico dopo vari minuti, andando in classe per poi sederci ai nostri soliti posti. “Tsurugi Tsurugi, oggi pranziamo insieme vero?” Gli sorrisi, e lui annuì senza guardarmi. Forse in un certo modo ero riuscito ad avvicinarlo a me, o almeno era quello che speravo. “Tenma!” Un mio compagno mi si avvicinò, sorridendomi. “Che ne dici, oggi andiamo a giocare a calcio insieme?” Sorrisi annuendo. “Va bene!” “No, oggi non ci vai.” Guardai Tsurugi, inclinando la testa di lato. “Perché?” “Hai promesso di restare qui ad aiutarmi con i registri.” “Ah è vero..Mi spiace!” Guardai il mio compagno, sorridendogli. “Sarà per la prossima volta.” “Ma va, lascia stare, vacci pure faccio da solo.” Si alzò, uscendo dalla classe sbattendo la porta. “Tsurugi aspe-..” Sospirai. Che gli prendeva? Bastava dirlo con calma no?
 
-Tsurugi Pov.—
Lo sapevo. Basta un’altra persona per sostituirmi in un secondo, quel ragazzino dovrebbe imparare a non fare promesse se sa di non riuscire a mantenerle. Sbuffai, poggiandomi al muro. Improvvisamente sentivo un peso dentro, che non avevo mai provato, ed era fastidioso. Il castano uscì dalla classe venendomi incontro. “Tsurugi, guarda che oggi resto con te se vuoi.” “No.” “Ma..” “Ho detto di no, basta Tenma. Poco ti vedo, meglio è.” Lo guardai, andandomene poi. In verità, era l’esatto contrario, riuscivo a stare bene solo con lui,in un certo senso.
Ore e ore di lezioni passate, e il castano aveva appena messo i libri in cartella, pronto per andarsene. “Tsurugi, sei sicuro di non volere una mano?” “Si.” “Allora a domani.” Mi sorrise, andandosene con quel suo gruppetto di amici. Restai solo, visto che dovevo sistemare dei fogli, e mi sedetti iniziando quel compito. Dopo un po smisi, sentendo il cellulare dalla tasca vibrare, e lo presi.
SMS: Tsurugi, mi annoio così tanto qua, se non hai finito vengo a darti una mano!-
Tenma? Come faceva ad avere il mio numero? Non ricordo di averglielo dato. Posai il cellulare nella tasca, sospirando. Dopo un po’ di tempo, arrivò lui, spalancando la porta e fermandosi sul ciglio per prendere fiato, per poi raggiungermi e sedersi avanti a me. “Come hai avuto il mio numero?”
“Ah, ho visto sul registro degli studenti.” Mi sorrise, spostando poi lo sguardo sui registri. “Allora, dove sei arrivato?” “Ho quasi finito, non importa.” “Dai Tsurugi, sono venuto a darti una mano! Te l’avevo promesso, no?” Mi sorrise ancora una volta, e io restai li a fissarlo.
 
-Tenma Pov.—
Avevo promesso a Tsurugi di aiutarlo quel pomeriggio, eppure me ne sono andato lasciandolo solo, e ora mi sento in colpa. “Tsurugi, scusa!” Abbassai il capo,alzando lo sguardo. “Non mi interessa, potevi continuare a giocare tranquillamente.” “Ma volevo stare con te.” Dissi quella frase senza rendermene conto, e quando lui mi fissò io agitai le mani, ridendo nervosamente. “I-Insomma, sistemiamo questi fogli o no?” Iniziai a mettere a posto i vari fogli nei registri, finendo dopo quasi un’ora grazie all’aiuto del ragazzo.
Mi stiracchiai, sbadigliando. “Finalmente abbiamo finito!” “Mh.” “Tsurugi, andiamo a mangiare qualcosa?” “Non ne ho voglia.” “Dai, è per farmi perdonare!” Gli presi il polso, tirandolo. “Oddio come rompi. Va bene, ma smettila di tirarmi.” Spostò il braccio, allontanandosi da me e iniziando a incamminarsi verso l’uscita. “Va bene..” Lo seguii, e dopo un po’ ci trovammo fuori scuola.
“Allora, cosa mangiamo?” “Non lo so, l’idea è tua.” “Io avrei voglia di una crepes!” “Va bene.” Ci dirigemmo in un chioschetto al parco, che preparava delle crepes al cioccolato buonissime! Ne presi due, e una la tesi al ragazzo che la prese iniziando a mangiare.
Ci sedemmo su una panchina, e iniziai anch’io a mangiare. “Tsurugi, sei ancora arrabbiato con me?” Gli chiesi. “Perché dovrei?” Sbuffò lui, e spostai lo sguardo sul ragazzo. “Beh, per prima, insomma.” “Non importa te l’ho detto, non mi interessa.” Sospirò, finendo di mangiare. “Se lo dici tu..” Continuai a mangiare, finendo anch’io poco dopo la crepes.
-Tsurugi Pov.—
Lo guardai con la coda dell’occhio, prendendo un fazzoletto. “Oh Tenma, ti sei sporcato.”
“Uh, dove?” Mi chiese, girando la faccia verso di me. Sembrava un bambino, sospirai pulendogli la guancia. “Grazie Tsurugi!” Mi sorrise, e io sbuffai. “Nulla.” Senza rendermene conto avevo posato lo sguardo sulle labbra del ragazzo, e arrossii leggermente girando la testa da un’altra parte. “Tsurugi?” Mi chiamò, ma restai girato. “Che vuoi?” Mi alzai, mettendo le mani in tasca. “Torno a casa.”
“Vuoi che ti accompag-“ “No.” Non diedi neanche il tempo di finire la frase, che gli avevo già dato una risposta. Mi incamminai verso casa, a testa bassa. “Allora a domani Tsurugi!” Mi salutò con un cenno della mano, che ignorai e continuai a camminare fino a raggiungere casa mia.
Entrai, andando a buttarmi sul divano, coprendomi gli occhi con un braccio. Non capivo quello che mi succedeva, non lo capivo affatto. Infondo lui era un ragazzo, non potevo provare qualcosa per lui.
..Giusto?
 
--Angolino dell’autrice.—
SHIP SHIP SHIP!
Ragazzi, non sono bellissimi questi due? Ed ecco qua un nuovo capitolo upupu, come al solito spero che vi piaccia!
 

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Capitolo 4
*** "Capitolo 4" ***


-Tenma Pov.—
Finalmente era giunto sabato, il giorno in cui avrei potuto dormire tranquillamente.
“Tenma, alzati!” Venni svegliato dalle urla di mia zia, che mi fecero cadere dal letto. Mi massaggiai il fondoschiena, alzandomi e scendendo al piano di sotto dirigendomi verso la cucina, dove si trovava lei.
“Zia Aki, perché mi svegli così presto...” “E’ passato un ragazzo, ha detto che voleva vederti.” “Un ragazzo? Per caso..Aveva i capelli blu?” “Si, lui.” Mi sorrise. Sorrisi anch’io, correndo di sopra a prepararmi e vestirmi, per poi ritornare di sotto, mettermi la sciarpa e uscire di casa. “Io vado!” Chissà cosa voleva Tsurugi. Mi diressi verso casa sua, e bussai la porta. Dopo un paio di secondi mi ritrovai il ragazzo avanti, gli sorrisi guardandolo. “Tsurugi! Volevi qualcosa? Aki ha detto che sei venuto a casa mia.” “Mh, no niente, me ne sono dimenticato.” “Tsurugi, sei rosso in viso, stai bene?” Mi avvicinai a lui, poggiando la mia fronte sulla sua, e sentii chiaramente che aveva la febbre. “Tsurugi, vai a letto.” “Se tu non te ne vai come ci vado?” Sbuffò lui. Lo spinsi dentro casa, e chiusi la porta. Presi per la mano il blu, tirandolo verso camera sua e mettendolo a letto, per poi coprirlo. “Stattene qui buono buono!” Lo guardai con aria preoccupata, sospirando poi. “Ti serve qualcosa Tsurugi?” “No, vai.” “Sicuro?” “Si.” Sospirai, sedendomi per terra, accanto al letto. “Non posso lasciarti da solo se stai male.” “Tenma!” “Non me ne vado!” Sbuffai, fissandolo.
 
-Tsurugi Pov.—
Girai la testa dall’altra parte. Il fatto che lui mi stesse lì a fissare, quando io non sto bene mi infastidiva. Ma testardo com’era, di certo non se ne sarebbe andato così facilmente. Chiusi gli occhi cercando di riposare.
Credo che passarono vari minuti, da quando poi mi risvegliai tossendo, con la febbre che era salita.
“Tsurugi, stai bene?” Il ragazzo mi si avvicinò, e io annuii girandomi dall’altra parte, dando di spalle a lui. Continuava ad avvicinarsi, per vedere se avevo ancora la febbre. Sbuffai mettendomi seduto, trovandomi a pochi centimetri di distanza fra il mio viso e il suo. Notai che lui arrossì, e infatti si allontanò subito. “A-Allora, vuoi mangiare qualcosa?” “Si.” “Cosa?” “Te.” Risposi, sbadigliando poi. Con la coda dell’occhio vidi il ragazzo che arrossiva quasi come un pomodoro, e mi resi conto che forse avevo esagerato. Avevo detto un doppio senso enorme, anche se, non era del tutto falso.
Ma cosa sto pensando..La febbre fra brutti scherzi. Sospirai, sdraiandomi di nuovo. “Uhm..Allora io vado.” Ridacchiò nervosamente. Sospirai, prendendogli il polso e tirandolo verso di me, avvicinandomi alle sue labbra e baciandolo.
 
-Tenma Pov.—
Avevo il cuore che batteva a mille, e sapevo benissimo che quel gesto di Tsurugi era dato dalla febbre. Il  fatto è che non riuscivo a muovermi dall’imbarazzo, ma quando stava per infilare la lingua tra le mie labbra, arrossii ancora di più allontanandomi velocemente. “T-T-Tsurugi, forse è meglio c-che riposi, e che io vada a casa.” Senza aspettare una risposta dal ragazzo, me ne andai velocemente a testa bassa. Arrivai a casa mia, e mi buttai sul letto sprofondando la testa nel cuscino con il cuore che ancora batteva a mille.
Dopo un po’, sentii la mia porta bussare, e andai ad aprire. “Ah..Sei tu Aoi-Chan.” Accennai un sorriso guardando la ragazza avanti a me. “Tenma-Kun, ti va di fare un giro?” Mi sorrise, e io annuii. Avevo sicuramente bisogno di distarmi un po’. Quindi, uscii di casa iniziando a camminare accanto a lei. “Tenma stai bene? Sei un po’ giù o sbaglio?” “Nono Aoi, sto bene, sto bene.” Mi sforzai di sorridere, ma in realtà avevo tanti di quei pensieri in testa che non riuscivo a starmene tranquillo.
 
-Tsurugi Pov.—
Da quando Tenma se n’era andato, io mi ero addormentato sperando che la febbre scendesse. Mi svegliai, alzandomi dal letto. “Se né già andato?” Sospirai. Non ricordavo quello che fosse successo prima, evidentemente avevo la febbre molto alta. Aprii la finestra, per prendere un po’ d’aria, quando notai il ragazzo che passeggiava insieme ad una ragazza, e gli sorrideva. Non so il perché, ma, in quel momento sentii un dolore al cuore. Ma non era un dolore fisico. Era diverso, e mi dava fastidio. Cosa? Mi dava fastidio il fatto che lui mostrasse quel suo fantastico sorriso a quella ragazza.
Cosa dico, cosa. Dio, sto male sul serio. Mi sedetti per terra poggiando la schiena al muro,sospirando pesantemente.
Forse, anzi, si.
Sono innamorato di Tenma.
 
 
 
----Angolino dell’autrice.---
OHOHOH TSURUGI! Finalmente l’hai capito! Santa zeus, ce né voluto di tempo.
Allora, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Certo che Tenma poteva anche restare lì e continuare.. –Coff coff coff.- Ma tralasciamo! e_e
 
Alla prossima!

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Capitolo 5
*** "Capitolo 5" ***


-Tenma Pov.—
Erano ormai passati tre giorni dall’ultima volta che avevo visto Tsurugi. In quei giorni io e lui ci tenevamo in contatto con dei messaggi, giusto per chiedergli come stava, ma non avevo il coraggio di vederlo.
Fortunatamente però lui si riprese. Quando lo incontrai, ero in classe, seduto al mio solito banco. Lui aveva fatto ritardo, quindi entrò in classe andando a sedersi al suo posto dietro il mio. “Ciao Tenma.” Ciao Tsurugi..” Gli risposi senza guardarlo. Proprio non ci riuscivo, era più forte di me.  “Tenma che hai?” “Io? Niente!” Scossi velocemente la testa, abbassando lo sguardo. Tsurugi si mise avanti a me, poggiando le mani sul banco e fissandomi. Io arrossii, guardandolo. “Sicuro? Sei strano.” “S-S-Sicurissimo!” Annuii velocemente, sforzandomi poi di sorridere. Il pensiero che mi aveva baciato, anche senza che lui se lo ricordasse, mi faceva esplodere il cuore. Notai poi che lui mi aveva poggiato una mano sulla fronte. “Non è che ti ho mischiato la febbre?” “No Tsurugi, sto..bene. Davvero.” Gli spostai la mano, forse in un modo troppo brusco, infatti lui sbuffò andandosene a sedere. Sospirai sconsolato, girandomi verso di lui e poggiando la testa sul suo banco. “Scusa Tsurugi..Posso farti una domanda?” “Mh?” “Ti..ricordi quando sono venuto a casa tua no?” “Si, perché?” Già da quella risposta avevo capito che lui non ricordava niente di niente. Beh, meglio così..Credo..
Scossi la testa, accennando un sorriso. “No, niente.” “Come vuoi.” Tornai a mettermi dritto, fissando il vuoto. Certo, ero felice che non ricordasse nulla, infondo era abbastanza..imbarazzante come cosa, solo che..Ero anche triste. “Tenma!” Mentre ero a nuotare fra i mille pensieri che mi giravano per la testa, sentii una voce familiare chiamarmi. Alzai la testa, notando che era Aoi a chiamarmi, e che mi stava già parlando da un paio di secondi, ma non seguivo molto quel che diceva.
 
-Tsurugi Pov.—
Ancora lei. Quella ragazzina, che non fa altro che stare appiccicata a Tenma. Sbuffai alzandomi, prendendo il ragazzo per il polso e trascinandolo fuori. “Hey Tsurugi, aspet-“ “Muoviti.” “Ma dove stiamo andando?” “Ho sete.” “E non puoi andarci da solo?” Sbuffai fermandomi, e fissandolo stringendo un po’ di più la presa al polso. “Cos’è preferisci startene con quella ragazzina invece che con me?” Lo guardai male, allentando poi la presa quando mi resi conto di quello che avevo detto, e che poteva essere facilmente espressa come una frase di gelosia. Mi allontanai da lui, mettendo le mani in tasca e uscendo dalla classe. “Fai come ti pare, lascia stare ci vado da solo.” “Tsurugi!” Mi seguì, cercando di raggiungermi, visto che dal nervoso mi misi a camminare velocemente.  Mi fermò prendendomi per la mano, e girai la testa guardandolo male. “Ma che vuoi?” “Perché fai cosi?” “Così come?” “Insomma..Perchè hai reagito in quel modo!” Mi fissò dritto agli occhi, e..Ah, adoravo i suoi occhi. Arrossii leggermente, tirandomi il braccio e girando la testa. “Non c’è un motivo.” “Tsurugi!” “Sta zitto mi infastidisci.” Sbuffai, guardandolo con la coda dell’occhio.

-Tenma Pov.—
Ah, lo infastidisco, questa poi..Sorrisi, abbassando la testa. “Va bene scusa, non ti darò più fastidio. Scusa ancora Tsurugi.” Alzai lo sguardo sorridendogli, andandomene poi. “Ten-“ Mi ero già allontanato, dirigendomi in cortile, e andando ad appoggiarmi con una schiena all’albero. Sospirai pesantemente, abbassando la testa. Forse era meglio che stavo lontano da lui, anzi forse era meglio per entrambi. Eppure..Stavo così bene con lui. E poi, le sue labbra...Ah Tenma, che guaio hai combinato.
Mi misi una mano alla fronte, sospirando ancora una volta. “Non dovevo innamorarmi di lui, non ho speranze con Tsurugi, e ora starò male.” Mi sedetti per terra, alzando la testa e fissando il cielo. Certo, non ero il tipo da arrendersi cosi facilmente, ma Tsurugi non era affatto un tipo facile. Scossi la testa, sorridendo poi. “Devo riuscirci, si, ci riuscirò. Devo conquistarlo!” Mi ricordai però che il ragazzo mi aveva detto che gli davo fastidio. Gonfiai le guance, abbassando la testa. “Come faccio a conquistarlo..” “Conquistare chi?” Alzai lo sguardo, e oddio, il cuore mi esplose. “T-T-Tsurugi?!” Mi alzai di scatto, agitando le mani e scuotendo la testa. “Nessuno, nessuno!” “Mh?” Divenni rosso come un pomodoro, e iniziai ad agitare la mano avanti al mio viso. “Caldo eh?” “Ma se stiamo a sotto zero.” “Ah..Si? Forse sto male, già!” Sorrisi nervosamente, indietreggiando. “Uh, la campanella, meglio andare in classe!” Mi avviai velocemente verso l’aula. “Devo starmene zitto, Tenma devi startene zitto…” Dicevo fra me e me, mentre raggiunsi la classe e mi sedetti al mio posto, con il ragazzo che poi entrò poco dopo,andando anche lui a sedersi.
..Devo imparare a pensare le cose in testa, invece che dirle ad alta voce.
 
 
--Angolino dell’autrice.—
I due fanno passi da gigante, eheh!
Spero che vi sia piaciuto. U_U
Alla prossima!

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Capitolo 6
*** "Capitolo 6" ***


-Tenma Pov.—
“Finalmente fra un paio di giorni ci sarà il festival che annuncerà le vacanze invernali!” Sorrisi, mentre ero in palestra con la maggior parte delle classi che preparavano tutto. Passai accanto ad un gruppo di ragazzi, i “bulletti” della scuola, e li sentii ridere. Pensavo che non riguardasse me la cosa, ma sbagliavo. Infatti, uno di loro mi si avvicinò con uno scatolo in mano, tendendomelo. “Il professore vuole che tu lo posi nello sgabuzzino della palestra. Su,vai.” Presi la scatola,annuendo, senza pensare che magari fosse uno scherzo. Mi avviai allo sgabuzzino, entrando e posando lo scatolone infondo alla stanza. “Fatto!” Alle mie spalle, sentii la porta sbattere e chiudersi. Perché sono così idiota da cascarci in uno scherzo simile? Mi avvicinai alla porta, bussando varie volte. “Hey, non è divertente!” “Oh invece si.” Sentii ridere dall’altra parte, e capendo che era totalmente inutile continuare a bussare, mi sedetti per terra sospirando.

-Tsurugi Pov.—
Avevo appena finito di sistemare le sedie lungo la palestra, quando sentii tre ragazzi ridere fra loro. “E’ stato divertente eh?” “Già! Hai nascosto la chiave?” “Si, l’ho nascosta talmente bene che non ricordo dove.” “Quel ragazzino è proprio uno stupido.” Mi guardai intorno, notando che Tenma non c’era. Quindi, iniziando a capire la cosa, mi avvicinai a loro guardandoli male. “Hey, voi, dov’è Matsukaze?” “Chi sarebbe scusa? Non conosco nessun Mazzacasa.” Presi il ragazzo per il colletto della maglia, alzandolo leggermente da terra. “Senti, se non vuoi che ti spacchi la faccia, dimmi dov’è.” “N-Nello sgabuzzino! Calma amico..” Sbuffai, lasciandolo in modo da farlo cadere, dirigendomi verso la stanza. “Tenma, sei qui dentro?”
“Tsurugii! Si, ed è buio..” “Idiota, cerco la chiave.” Sospirai, iniziando la ricerca. Tutto inutile, ormai erano anche tornati tutti a casa e della chiave nessuna ombra. Tornai in palestra. “Tenma, c’è una finestra lì dentro?” “Uh? Si, ma è in alto e non riesco a raggiungerla.” “Chi ti ha detto che devi raggiungerla stupido.” Sbuffai, uscendo dalla porta della palestra, andando dall’altra parte in modo da trovare la finestra con cui sarei entrato nello sgabuzzino. “Eccola.” Mi arrampicai all’albero, e fortunatamente la trovai aperta, quindi riuscii ad entrare senza difficoltà. 

-Tenma Pov.—
“Tsurugi!” Sorrisi, saltandogli addosso cingendogli il collo con le braccia. “Non hai trovato la chiave?” Arrossii poi rendendomi conto della vicinanza fra i due visi, e mi allontanai. “S-Scusa.” “Non importa. No, non l’ho trovata.” Sospirò lui, poggiando la schiena al muro e incrociando le braccia. “Dobbiamo aspettare che qualcuno venga ad aprirci.” “Va bene.” Sospirai, sedendomi per terra e poggiando la schiena alla porta, stringendo le gambe a me. Alzai lo sguardo verso di lui, e notai che mi stava fissando quindi lo abbassai velocemente, arrossendo. Lo sentii sbuffare, e si avvicinò a me sedendomi accanto. “Dovresti evitare di esser buono con tutti.” “Uh?” “Ti fai prendere in giro facilmente.” Gonfiai le guance fissandolo. “Non è colpa mia!” Continuai a fissarlo, sorridendo poi. “Ah, grazie, per essere restato con me.” 

-Tsurugi Pov.—
“Mh? Non importa.” Lo guardai anch’io. “Dovresti anche evitare di sorridere a tutti.” “Eh?” “Niente, lascia perdere.” Alzai la testa all’indietro poggiandola alla porta. Ero solo con lui, e Dio, la voglia di baciarlo era enorme. Mi misi le mani in faccia, sbuffando. “Tsurugi stai bene? Scusa, sei qui per colpa mia..” Lo guardai, dandogli una gomitata. “Smettila, non mi pare che tu mi abbia detto di tenerti compagnia.” “Già..Grazie Tsurugi.” Mi sorrise dolcemente, e il cuore in quel momento mi esplose. Arrossii girando la testa di lato. “Nulla.” Poggiò la testa sulla mia spalla, e sbadigliò. “Non vedo l’ora di uscire da qui..” Il cuore accelerò sempre di più. Lo guardai, togliendomi quella “mantellina” viola che portavo sempre, poggiandola sulle spalle del ragazzo. “Copriti, fa freddo.” “Ma Tsurugi, tu non h-“ “Non ho freddo.”

-Tenma Pov.—
Gli sorrisi, stringendomi all’indumento del ragazzo. “Grazie Tsurugi!” “E smettila di ringraziarmi ogni secondo..” Accennai una risata. “Hey Tsurugi..” “Cosa?” “Hai un buon odore..” “C-Cos-“ Si alzò di colpo, e io caddi, visto che ero appoggiato a lui. “Aio..Hey!” Lo guardai sospirando. “Ho detto qualcosa di sbagliato?” “No ma..Evita di dire certe cose.” “Perché?” “Perché non..mi infastidisce!” “Ma a te infastidisce tutto!?” Sbuffai abbassando la testa. Lui mi si avvicinò, prendendomi i polsi e tenendomi bloccato alla porta. “Stai zitto.” Arrossii, guardandolo. “N-Non sto zitto, solo che devi smetterla di..” Mi fermai. Ora che ci penso, era proprio questo suo carattere freddo a piacermi. Ma cosa dico, mi piaceva tutto di lui. Presi un respiro. “Senti Tsurugi tu m-“ Sentii la serratura della porta aprirsi, e infatti era un professore che aveva usato una chiave di riserva. Ci alzammo, inchinandoci. “Grazie professore!” Andai poi a prendere la cartella, dirigendomi all’uscita della scuola seguito dal ragazzo. “Tenma, cosa stavi dicendo?” “Io? Nulla!” Lo guardai, sorridendo nervosamente. “Sicuro?” “Sicurissimo!” “Come vuoi.” Gli ridiedi la mantellina, sorridendo. “Grazie ancora.” “Di nulla.” Sospirò lui, rimettendosela. “Ci sentiamo domani.” “A domani.” Gli sorrisi ancora, andandomene poi a casa.

Professore, già non ti sopportavo per la materia che insegni, ora vieni anche ad interrompermi proprio quando stavo per dirglielo?..

---Angolino dell’autrice.—

Maledetto prof! 
Me la pagherai, promesso e_e
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo!

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Capitolo 7
*** "Capitolo 7" ***


-Tsurugi Pov.—
Finalmente le vacanze invernali, non ne potevo più. Mi alzai dal letto, erano le 10, e decisi di uscire a farmi un giro. Andai così a prepararmi, uscendo poi di casa con le mani in tasca. Mi fermai d’avanti casa del ragazzo, guardando verso la finestra di camera sua. “Ciao! Sei un’amico di Tenma?” Una ragazza mi si avvicinò sorridendo, stava spazzando le foglie cadute dal giardino. “Uhm, si..direi.” “Vuoi che lo chiami?” Mi sorrise ancora, ma scossi la testa. “Non importa grazie.” “Ma no anzi, mi faresti il favore di andarlo a svegliare? Dorme ancora.” Sospirò lei. “Va bene.” Dissi annuendo, così entrai in casa, salendo nella camera del ragazzo. Mi avvicinai al letto, sospirando. “Tenma svegliati. Tenma!” Niente. Sospirai di nuovo, guardandolo. “Che..Carino..” Arrossii leggermente, scuotendo la testa. Quindi, provai nuovamente a svegliarlo. “Tenma, Teeeenma!”

-Tenma Pov.—
“Mm..” Aprii gli occhi, sbadigliando. “Tsurugi? TSURUGI!?” Mi alzai, dandogli una testata. Portai le mani alla fronte, e lui fece lo stesso. “Ma sei idiota!?” “S-Scusa ma tu eri così..V-Vicino!” “Cretino.” Gonfiai le guance, fissandolo. “Che ci fai qua?” “Tua madre mi ha detto di svegliarti.” Rispose lui, sedendosi sul letto e incrociando le braccia. Io scossi la testa sorridendogli. “E’ mia zia, Aki.” “Ah..Non lo sapevo, scusa.” “Mhmh non importa.” Lo guardai, avvicinandomi a lui. “Tsurugi, ti ho fatto male?” “E-Eh?” Arrossì leggermente. “La fronte, ti fa male?” Lui sbuffò, guardandomi freddamente, come al solito del resto. “Idiota, no.” Sorrisi, avvicinandomi ancora a lui e dandogli un bacio sulla fronte. “Va meglio?” Lo guardai nuovamente. “Tsurugi..? Sei diventato incredibilmente rosso.”

-Tsurugi Pov.—
Avevo il cuore a mille, e si, ero arrossito pesantemente. Mi alzai sbuffando, e dirigendomi velocemente verso l’uscita della stanza. “Non è vero! Io vado.” “Aspetta vengo con te!” “Muoviti allora.” Dissi guardandolo, uscendo poi di casa e aspettandolo fuori. “Tenma è un dormiglione eh?” Disse ridacchiando sua zia, e io annuii. “Fammi indovinare, tu sei Tsurugi Kyousuke non è vero? Tenma non fa altro che parlarmi di te!” “Eh? Davvero?” Lei annuì, iniziando a dirmi le cose che diceva il ragazzo. Senza rendermene conto, stavo già sorridendo. “Tsurugiiiiii!” Sentii la voce del ragazzo e girai la testa verso di lui, facendo sparire il sorriso. “Lumaca.” “Hey.” Gonfiò le guance, ed era dannatamente carino. Sorrisi, ma nascosi la parte inferiore del viso nella sciarpa, e iniziai a camminare. “Aspettarmi, ciao Aki.” Sorrise alla ragazza, raggiungendomi.

-Tenma Pov.—
Lo guardai con la coda dell’occhio, sospirando poi. “Tenma.” “Si?” Girai la testa verso di lui, inclinandola leggermente. “E così, parli sempre di me, mh?” “C-C-Cosa..” Aki, parli troppo anche tu...Sarà una cosa di famiglia.
Scossi velocemente la testa arrossendo. “H-Ho solo detto che ho conosciuto un ragazzo di nome Tsu-“ “Un ragazzo stupendo di nome Tsurugi Kyousuke, che ogni volta che sto con lui mi esplode il cuore.” Mi fermai, arrossendo molto, nascondendomi il viso nella sciarpa. “Allora?” Mi chiese. So solo una cosa, il mio cuore batteva a mille. “N-Non ricordo di aver detto nulla di simile..” “Tenma.” “Non ho detto nulla!” Iniziai a correre, e il ragazzo mi seguì. Accennai una risata, continuando a correre velocemente.

Aki, ti prego, la prossima volta stai zitta..

--Angolino dell’autrice.—
Tenma e Kyousuke, godetevi questi momenti di pace.

A presto!

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Capitolo 8
*** "Capitolo 8" ***


-Tsurugi Pov.—
Ero in giro per la città, quando in lontananza notai lui in compagnia di un ragazzo dai capelli arancioni. Sbuffai,vedendolo avvicinare a me. “Tsurugi!” “Ciao Tenma.” Spostai lo sguardo sul ragazzo arancione, guardandolo male. “Tenma, non mi presenti al tuo amico?” Disse, avvicinandosi al ragazzo che annuì. “Ah si giusto, lui è un mio amico d’infanzia, è venuto a trovarmi. Si chiama Taiyou Amemiya!” Sorrise lui, indicando il ragazzo. “Tsurugi Kyousuke.” Dissi senza mostrare un minimo di emozione. “Tenma, devo parlarti.” Dissi, sperando di allontanarlo da lui. “Uh, va bene! Taiyou puoi aspettarmi qui?” “No forse è meglio che se ne va a casa.” Lui mi guardò, sospirando. “Kyousuke, Kyousuke..Aspetto qui volentieri, caro mio Tenma.” Mio? Cioè, tuo?! Scherziamo vero? Sbuffai pesantemente, prendendo il ragazzo castano per la mano e tirandolo via, allontanandomi da Taiyou. “Tsurugi, volevi dirmi qualcosa?” “Me ne sono dimenticato.” “Eeeh?” lo sentii ridere, e lo guardai con la coda dell’occhio. “E’ solo un’amico?” “Mh?” “Lui.” “Taiyou? Mh!” Annuì. “Perché me lo chiedi Tsurugi?” “Nulla.”
 
-Tenma Pov.—
Lo fissai. Perché si comportava così? E se..No, è impossibile. Accennai un sorriso, fermandomi. “Allora vado.” “Dove?” “Ho lasciato Taiyou solo.” Risposi sorridendo. “Come ti pare.” Mi lasciò la mano, sbuffando. “Tsurugi, vieni anche tu?” “Non mi va.” “Perché?” “Non mi va e basta.” “Ma io voglio stare con te!” Dissi alzando leggermente la voce, arrossendo poi. “C-Cioè..” “Ok.” Si incamminò verso il ragazzo arancione, e io lo seguii. Per quasi due ore camminammo per la città, mostrando tutti i luoghi più belli a Taiyou.
Erano le 18, e Taiyou mi salutò dandomi un bacio sulla guancia, mentre io lo salutai con un cenno della mano. “A domani caro mio Tenma!” “Ciao Taiyou!” Sorrisi, guardandolo andare via per poi sentire il blu sbuffare e girarmi verso di lui. “Che hai Tsurugi?” “Niente.” “Sicuro?” “Si.” Sospirai leggermente.
 
-Tsurugi Pov.—
Anche il bacio sulla guancia ora? Per non parlare del ‘caro mio Tenma’, Dio. Tenma è mio. Lo fissai, mettendo le mani in tasca. “Poteva evitare di baciarti sulla guancia.” “Uh?” “Niente.” Sbuffai, iniziando a camminare. “Tsurugi aspetta!” Mi raggiunse camminandomi accanto, e guardandomi. “Non ricordi..Ancora nulla di quando avevi la febbre, giusto?” “Mh. Perché?” “Ecco..” Si fermò, abbassando la testa. “Mh?” Lo fissai, inarcando un sopracciglio. “N-Ne voglio un altro..” “Di cosa?” Lo guardai, incrociando le braccia. “No niente, niente!” Scosse la testa, sorridendo poi. Possibile che fosse successo qualcosa? Odio non ricordare le cose. Cos’è che voleva? Diavolo, non capivo nulla. Mi sorge un dubbio, non è che io..
L’unico modo per essere sicuro era provare.
“Tenma.” “Uh?” Gli presi i polsi, bloccandolo al muro e baciandolo. Quelle labbra, così calde e morbide, le avevo già sentite.  Non era la prima volta in cui baciavo Tenma.
 
-Tenma Pov.—
Arrossii, con il cuore che mi esplose nuovamente dal petto. Chiusi gli occhi, baciandolo anch’io.
Dopo vari secondi si staccò, girandosi dall’altra parte. “Contento?” Arrossii di più, gonfiando le guance. “T-Ti sei allontanato subito..” “Mh?” Mi guardò, e io scossi la testa diventando rosso come un pomodoro. “N-Nulla, non ho detto nulla!” Sospirò, incamminandosi verso casa sua. “Ci vediamo domani.” “Mhmh!” Annuii sorridendo. “Tenma.” “Si?” “Ti farò mio.” Aggiunse, continuando a camminare, lasciandomi poi solo. Non ero mai diventato così rosso in vita mia. “Che intendeva con quello?...” Cercai di riprendermi, tornando poi a casa mia e andando a lanciarmi sul letto.
Non intendeva QUELLO, vero?.....
 
 
 
--Angolino dell’autrice.-
EHEHE, chissà cosa intendeva Kyousuke eh? Prima o poi lo scopriremo, già! a_a
Beh, alla prossima!

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Capitolo 9
*** "Capitolo 9" ***


ATTENZIONE: In questo capitolo ci saranno accenni piccolissimi della KyouHaku (purtroppo).
 
-Tsurugi Pov.—
L a scuola era appena ricominciata, e io già ero dannatamente annoiato.
Mi trovavo già in classe, visto che quel giorno ci sarebbe stato un mio vecchio amico che si sarebbe trasferito nella classe. Tenma arrivò poco dopo l’inizio della lezione, sedendosi subito al suo posto. “Scusi il ritardo!” Sospirò, guardandomi poi e sorridendomi. Accennai leggermente un sorriso, tornando a guardare il professore. “Matsukaze, cerca di non ritardare più. Bene, ragazzi oggi abbiamo un nuovo compagno di classe. Prego, entra pure.” In classe entrò un ragazzo dai capelli bianchi, piuttosto alto. Si posizionò accanto alla cattedra, poggiando una mano sul fianco. “Presentati.” “Mi chiamo Hakuryuu, lieto di fare la vostra conoscenza.” Mi guardò sorridendo. Io non diedi un minimo di interesse, e spostai lo sguardo in avanti. “Siediti pure avanti Matsukaze.” Disse il professore indicando il ragazzo castano.
 
-Hakuryuu Pov.—
Annuii, dirigendomi verso il posto indicato dal professore, sedendomi.
Appena la lezione finì, mi alzai andando verso di lui. “Kyousuke, da quanto tempo, mh?” Lui annuì sbuffando, come al solito, non era cambiato di una virgola. Notai poi che il ragazzo dietro di me c’aveva raggiunti, sorridendo al blu. “Tsurugi, pranziamo insieme?” Sorrise. Spostai poi lo sguardo su di lui, rendendomi conto che stava ricambiando il sorriso. “Da quando in là Kyousuke Tsurugi sorride?” “Uh?” Il castano mi guardò, e io ricambiai lo sguardo accennando un sorriso. “Non stavo sorridendo, smettila.” Si alzò, uscendo dalla classe. “Tsurugi!” Sospirò Tenma. Incrociai le braccia, guardandolo. “Io e Kyousuke stavamo insieme, sai?” “Eh?” “Già. E poi..” Sorrisi maliziosamente, sedendomi sul banco. “L’abbiamo anche fatto, sai? Kyousuke mi ha detto che non vede l’ora di rifarlo con me.”
 
-Tenma Pov.—
Aspetta..Cosa?  “A-Ah, non vedo come la cosa possa interessarmi.” Abbassai la testa, uscendo anch’io dalla classe. Incontrai Tsurugi, che stava per rientrare, ma non lo guardai minimamente in faccia e corsi via. “Tenma!” Lo ignorai, raggiungendo una classe vuota, chiudendomi dentro sperando non mi trovasse. Portai le mani al petto, tenendo la testa bassa. Non pensavo facesse così male. “Perché me la prendo così tanto? A Tsurugi non piaccio, e non stiamo insieme.” Allora perché, faceva così dannatamente male. Senza rendermene conto, stavo già piangendo.
 
-Tsurugi Pov.—
Rientrai in classe, andando avanti al bianco e fissandolo male. “Cos’hai detto a Tenma?” “Uh? Nulla,è andato via senza motivo.” Sorrise lui, no, non è vero. Hakuryuu era bravissimo ad inventare cazzate, chissà cosa gli aveva detto. “Kyousuke, perché dopo non ce ne stiamo un po’ insieme come i vecchi tempi?” “No,vado a cercare Tenma.” Dissi, uscendo nuovamente dalla classe, andando a cercare il castano. Fortunatamente lo incontrai alla fine del corridoio, a testa bassa. “Tenma?” Mi guardò, aveva gli occhi lucidi. Possibile che stava piangendo?.. Scossi leggermente la testa, fissandolo. “Stai bene?” Lui annuì. “Tenma non mentirmi!” Lui mi fissò, quasi male direi. Mi accorsi di una cosa. Gli occhi di Tenma, non li avevo mai visti così spenti, di solito erano pieni di energia. Invece ora..
“Tenma, Hakuryuu ti ha detto qualcosa?” Scosse la testa, incamminandosi verso la classe. “Tenma!” Gli presi la mano, tirandolo e bloccandolo al muro. Ancora una volta, avevo una voglia matta di baciarlo, iniziai ad avvicinarmi al suo viso. “Non toccarmi.” Mi fermai, guardandolo. “Cosa?” “Levati.” “Tenma, che h-“ Mi allontanò, andandosene. “Tenma!” Sbuffai, stringendo i pugni. Tornai in classe aprendo la porta di scatto, avvicinandomi ad Hakuryuu e afferrandogli il colletto della divisa, sbattendolo contro il muro. “Hey bastardo, cos’hai detto a Tenma?” “Ti ripeto che non ho detto nulla.” “Se ora il mio Tenma sta male, è solo colpa tua. Che cazzo gli hai detto?” “Ohoh calma!”

-Tenma Pov.—
Ero quasi arrivato in classe,quando sentii la voce di Tsurugi. Mi sporsi leggermente alla porta, vedendo la scena. Stavano litigando? “Ti ho detto che a quel piccoletto non ho detto nulla! Piuttosto, perché non lo lasci perdere e ce ne andiamo io e te?” Tsurugi scagliò un pugno in piena faccia al ragazzo, facendolo cadere per terra. “Se sei venuto qui per rovinarmi la vita, è meglio che te ne vai. E mettiti in quella fottuta testa che hai, che io amo Tenma.” Cosa? Avevo sentito male, vero? No..In quel momento, non riuscivo a capire se ero felice o no.
Il tempo intanto era volato, e alle ultime ore di lezioni non ero stato molto attento. Suonò la campanella, e io mi alzai uscendo dalla classe e dirigendomi all’uscita della scuola.
 
-Tsurugi Pov.—
Vidi Tenma andarsene, quindi mi affrettai mettendo le cose in cartella e raggiungendolo. “Tenma aspetta!” Si fermò, guardandomi. “Mi dici cos’è che ti ha detto Hakuryuu?” Lui scosse la testa, e io sbuffai. “Tenma!” “Aaah, basta! Mi ha detto solo che voi due..” Alzò la voce, ma si fermò abbassando la testa. “Cosa? Parla.” “Voi due avete..Insomma..” Avevo capito. “Sapevo che Hakuryuu fosse stupido, ma non credevo che anche tu lo fossi. Non è vero, tutto quello che ha detto è falso.” “M-Ma tanto a me non interessa!” Disse, girandosi dall’altra parte. “A me si invece. E poi,se devo farlo, lo farò con te.”
 
-Tenma Pov.—
In quel momento il cuore iniziò a battere a mille, e diventai completamente rosso. “Ho d-detto che non mi interessa!” Mi prese per mano, tirandomi. “Andiamo.” “Dove?” “A casa mia.” “P-Perché?” Arrossii ancora di più, cercando di liberarmi dalla presa. “T-Tsurugi!” “Sta zitto e muoviti.”
Aiuto…
 
 
--Angolino dell’autrice.—
OHOHOH. Chissà cosa vuole fare Kyousuke a Tenma.
Hakuryuu è davvero antipatico vero?

Alla prossima!

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Capitolo 10
*** "Capitolo 10" ***


-Tenma Pov.—
Tsurugi mi trascinò fino a casa sua, entrando e salendo in camera sua lanciandomi sul letto, e bloccandomi. “A-A-Aspetta, c-c-che vuoi fare?!” Avevo il cuore che batteva a mille, e cercai di liberarmi, ma invano.“Stai zitto da solo o ti faccio zittire io?” Sbuffò lui, avvicinandosi e iniziando a baciarmi il collo. Oddio,non ero mai stato così imbarazzato in vita mia, e pensavo che il cuore prima o poi mi sarebbe scoppiato. Sentii la sua mano scendere e avvicinarsi ai pantaloni. “T-Tsurugi asp-“ Mi baciò, e stava quasi per raggiungere il mio intimo con la mano, quando.. “Kyou, sono a casa!” Si staccò, sbuffando. “Yuuichi..” Mi guardò poi, sorridendo maliziosamente. “Ti sei salvato, per questa volta.” Si alzò, guardandomi. “Sappi che la prossima volta non mi fermo.” Uscì dalla camera, scendendo di sotto. Mi misi seduto, fissando il pavimento e rendendomi conto di quello che stava per fare. “Dio...” Scossi la testa, completamente rossa, e mi alzai scendendo anch’io.
 
-Tsurugi Pov.—
“Sei rientrato prima.” “Oggi il negozio ha chiuso presto.” Sorrise mio fratello. Si chiama Yuuichi, ha un paio di anni più di me e lavora in una pasticceria della città. Sospirai, poggiandomi al muro incrociando le braccia. Notai poi che il ragazzo era sceso, e lo guardai con la coda dell’occhio, notando che era rosso in viso, e accennai una risata. “Kyou, lui è un tuo amico?” “Mh, Tenma.” “Piacere, sono Tenma!” “Me l’ha appena detto.” Disse mio fratello ridendo. “A-Ah, vero.” Ridacchiò nervosamente, mentre continuavo a guardarlo. “Ah Kyou, questa sera vado ad una cena di lavoro, entrerò tardi quindi non aspettarmi.” “Va bene.” Lo guardai, spostando poi nuovamente lo sguardo sul castano, che arrossì di nuovo. “A-A-Allora vado a casa!” “Ma no, fermati pure per la cena se vuoi!” Disse mio fratello sorridendogli. “N-Non vorrei disturbare, nono.” “Non disturbi affatto.” Aggiunsi io, fissandolo.
 
-Tenma Pov.—
Guardai il blu, spostando poi la testa da un’altra parte. Quindi questa sera sarei restato solo con lui..Dopo quello poi..Diventai rosso, esageratamente rosso, e mi coprii il viso con le mani. “Tenma stai bene?” Mi chiese Yuuichi, e io annuii sorridendo.”S-Sisi, sto bene.” “Beh, che ne dite di un the? Andate pure in camera, ve lo porto io.” Aggiunse lui sorridendo, e io agitai le mani scuotendo la testa. “P-Perché invece non guardiamo la tv? Eh?” Sorrisi nervosamente, guardando poi Tsurugi, che continuava a fissarmi, quindi riabbassai la testa. Yuuichi andò in cucina, e Tsurugi mi si avvicinò all’orecchio. “Idiota, non ti faccio nulla.” Andò a sedersi sul divano, e io tirai un sospiro di sollievo. Non è che non volevo fare nulla con lui ma...La cosa mi metteva imbarazzo. Lo raggiunsi sedendomi accanto, aspettando che il fratello portasse il the. Dopo variati minuti, arrivò con due tazze e un vassoio, e iniziammo a bere. “Grazie Yuuichi!” Lui sorrise, guardando l’orologio. “Bene, allora vado. Divertitevi questa sera.” Disse sorridendo, e uscendo di casa. “D-D-Divertirci?” Arrossii, sentendo il blu ridere. “E’ un modo di dire, idiota..” “A-Ah..C-Cosa ne posso sapere io!?” Gonfiai le guance, guardandolo e notando che si era avvicinato a me. “Cos’è, hai paura che ti faccia male?” “N-N-No!” Scossi velocemente la testa, girando lo sguardo da un’altra parte. “Allora com’è che sei così agitato?” “Non lo sono!” “Lo sei.” “NO!” Alzai la voce, guardandolo. “Oh, si che lo sei.” “Stai zitto!” Mi misi in ginocchio agitando le braccia. “Ho detto che non sono agitat- uoh!” Persi l’equilibrio, finendo sopra di lui. “Non sei agitato, e ti butti su di me. Hai così tanta voglia di farlo?” Disse lui ironicamente, e io arrossii di colpo, poggiando la testa sul petto del ragazzo per nascondere il rossore. “N-No, sono caduto..”
-Tsurugi Pov.—
Lo guardai sorridendo, era terribilmente carino. Gli poggiai la mano sulla testa, sospirando. “Stupido, ti ho detto che non farò nulla.” Lui alzò leggermente la testa guardandomi. “Tsurugi ma..tu, cioè, io..Ti piaccio?”
“Mh?” Arrossii leggermente a quella domanda, girando poi la testa da un’altra parte. “Chissà.”
“Tsurugi!” Lo guardai con la coda dell’occhio, aveva gonfiato le guance e continuava a fissarmi. Sorrisi, tornando a guardarlo. “Te lo dico, solo ad una condizione.” “Uh? Quale?” Inarcai un sopracciglio, continuando a sorridere. “Devi baciarmi.” “C-Cosa!?” “Infondo, l’ho sempre fatto io no?”
 
-Tenma Pov.—
Arrossii, prendendo un respiro. “C-Come vuoi.” Mi avvicinai alle labbra del ragazzo, baciandolo. Lui ricambiò subito, cingendomi il collo con le braccia,stringendomi a lui.
Inutile dire che il mio cuore era esploso ormai, mi sa che dovrei iniziare a farci l’abitudine.
 
 
---Angolino dell’autrice.—
Okay ammetto che questo capitolo l’ho fatto più tenero degli altri! (Almeno per me..)
 
Ma presto le cose cambieranno, eheheh!
A presto!

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Capitolo 11
*** "Capitolo 11" ***


ATTENZIONE: Questo capitolo contiene delle azioni leggermente(?) sessuali, in caso di fastidio o altro, è pregato di non leggere. Arigatou!
-Tsurugi Pov.—
Continuò a baciarmi, staccandosi poi. Decisi allora di invertire la situazione, facendolo trovare sotto di me. Ripresi a baciarlo, sfiorando il suo membro con la mano. Lo sentii ansimare leggermente, e questo non fece altro che far salire ancora di più la mia voglia di stuprarlo. Infilai la lingua fra le labbra del ragazzo, che ricambiò il gesto, diventando rosso peggio di un pomodoro. Presi il membro del ragazzo, iniziando a muovere lentamente la mano, sentendolo ansimare sempre di più. Mi staccai dal bacio, abbassandomi leggermente e baciandogli il collo. Ero l’unico che pensava che Tenma era dannatamente eccitante? Stavo per aumentare la velocità della mano, quando sentii un telefono squillare. Era quello del ragazzo. Sbuffai, staccandomi da lui e alzandomi dal divano.
 
-Tenma Pov.—
Salvo, ancora una volta. Presi il telefono dalla tasca mettendomi seduto, e rispondendo. “A-Aki? Uh, nonono stavo..correndo. Va bene, a tra poco allora.” Sospirai. Vi state chiedendo perché gli ho detto che stavo correndo? Eh..Immaginatelo voi.
Mi alzai, grattandomi la testa. “A-Aki vuole che torni a c-casa..” “Va bene.” “A-A domani!” Gli sorrisi, uscendo poi di casa e dirigendomi verso la mia. L’altra volta ero imbarazzato, ma adesso..Ammetto però che mi piacev- Nonono cosa dico!? Scossi leggermente la testa, arrivando a casa. “Eccoti Tenma!” Mi sorrise, tendendomi una lettera. La presi, leggendola. Non..era possibile. Appena finii di leggerla, la lettera mi cadde dalle mani,e corsi via. “Tenma!” Mi richiamò lei, ma la ignorai completamente, dirigendomi verso il parco e sedendomi sotto un albero, stringendo le gambe a me. Dopo tutti questi anni, si fanno sentire ora, e voglio anche che io..No, no.
 
-Tsurugi Pov.—
Era ormai sera, e io mi trovavo seduto sul divano a guardare la televisione, quando sentii la mia porta bussare. Mi alzai andando ad aprirla, e trovandomi d’avanti la zia di Tenma. “E’ qui lui?” Scossi la testa, guardandola. “Perché?” “E’ uscito oggi scappando e non è ancora tornato. Inizio a preoccuparmi..” Disse. In quel momento, iniziai a preoccuparmi anch’io. Mi misi la giacca, uscendo di casa. “Vi aiuterò a cercarlo.” “Grazie mille!” Sorrise lei, dirigendosi dalla parte opposta alla mia. Iniziai così a cercarlo, ovunque, ma niente non riuscivo a trovarlo. Provai a telefonarlo, ma probabilmente era spento o non c’era linea da lui. Ero sempre più preoccupato, ed era quasi calata la notte. Mi diressi al parco, sperando di trovarlo. “Tenma!” Alzai la voce, vedendo poi il ragazzo seduto sotto un’albero. Corsi da lui, inginocchiandomi e poggiandogli le mani sulle spalle scuotendolo. “Si può sapere che fine avevi fatto?! Tua zia è preoccupata per te, e anc-..Tenma?” Stava piangendo, e appena alzò lo sguardo verso di me scoppiò a piangere, abbracciandomi. “Tenma?..” Ricambiai l’abbraccio, cercando di calmarlo. “Tenma, che succede?” “N-Non voglio..” “Cosa?” “Ho ricevuto una lettera dai miei e..vogliono che io mi trasferisca da loro.” Mi disse, fra un singhiozzo e l’altro. “Non è una bella cosa?” “Si ma..Trasferirmi ad Osaka, Tsurugi non potrò più vederti..” Ricominciò a piangere, coprendosi il viso con le mani. A Osaka? Quindi, non avrei più avuto la possibilità di vederlo. Ma non potevo costringerlo a restare, i suoi genitori avevano bisogno di lui. Mi alzai, girando la testa dall’altra parte. “Vai Tenma.” “Tsurugi ma io..” “Io non voglio più vederti. Ti odio.” Mi morsi il labbro inferiore, stringendo i pugni. “Ho capito..” Lui si alzò, asciugandosi le lacrime e guardandomi sorridendo. “Addio Tsurugi.” Corse via. Avrei tanto voluto fermalo, ma non potevo interferire tra lui e la sua famiglia. So solo che con quella frase avevo sicuramente ferito Tenma, e questo, non me lo sarei mai perdonato.
 
 
---Angolino dell’Autrice.—
Bene bene, maledetti genitori che spuntano come funghi…
COOMUNQUE!
Io credo che mancherò per un paio di giorni visto che la mia linea internet da domani va in manutenzione, quindi non datemi per morta! U_U
E avevo pensato di far uscire uno “SPECIAL” sulla KyouTen il giorno di S. Valentino.
Ora che ho detto tutto, a presto!
 Ps: Angye-Chan se leggerai questo sappi che mi sto esercitando a narrare io stessa la storia senza il casino dei "POV" come mi hai suggerito!
Spero di fare un buon lavoro in avanti. ; u ;

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


-Tenma Pov.—
Era il giorno in cui io mi sarei trasferito a Osaka. Sperai che il ragazzo mi venisse a salutare, invece nulla. Nessuna ombra di Tsurugi. “Tenma forza, è ora di andare!” Annuii, salendo in macchina con mia zia, e partimmo verso Osaka seguiti da un camion di trasporto.
-Tsurugi Pov.—
Avevo ritardato a causa di mio fratello. Mi aveva chiesto di restare a casa quella mattina finchè non sarebbe tornato lui, infatti appena tornò uscii velocemente dirigendomi verso la casa del ragazzo, ormai vuota. Non avrei mai più rivisto Tenma, e non l’avevo neanche salutato. Mi si strinse il cuore, e tornai a casa, andandomene subito in camera mia sbattendo la porta, sedendomi per terra accanto al letto. Non ero il tipo che piangeva, ma in quel momento non riuscii a fare altro. Lacrime e lacrime uscirono dai miei occhi. Non avrei mai più visto il suo sorriso, la sua voce. Non avrei più visto lui. Non gli avevo detto nemmeno quello che provavo e..Dio quanto mi manca. La porta della mia camera bussò, era Yuuichi. Entrò, sorridendomi. “Kyou, è pronto il pranzo.” “Non ho fame.” Risposi, abbassando la testa. “Kyou, vedrai che lo incontrerai un giorno.” “Si certo, chissà quando.” Sbuffai, alzandomi. “E se mentre è ad Osaka lui si..Ah!” Sbuffai ancora una volta, uscendo di casa. E se mentre era ad Osaka, qualcuno o lui, si sarebbe innamorato? Mi  facevo troppe paranoie. Raggiunsi il parco, fermandomi a fissarlo. Ogni cosa mi ricordava dannatamente tanto lui, l’unica cosa buona da fare era starsene chiusi in casa. Alzai la testa fissando il cielo ormai ricoperto di nuvole aveva un colore azzurro magnete, proprio come i suoi occhi. Tenma, mi manchi.
 
Passarono due anni, ormai Kyousuke aveva compiuto i 18 anni, mentre Tenma 16.
Una cosa però era capitata al ragazzo castano, durante quegli anni.
--Flashback, un’anno fa.—Tenma Pov.—
Mi trovavo al grande parco di Osaka, mentre giocavo a calcio con un ragazzo conosciuto lì, Shinsuke. Mentre calciavo la palla, pensavo a lui. Tsurugi, quanto mi mancava. Calciai la palla, facendola finire per strada. “Shinsuke, vado io!” Dissi sorridendo, dirigendomi verso la palla. Ero talmente assorto nei pensieri, che non mi accorsi di un Camion che stava correndo, e venni investito. Fortunatamente non mi ferì le gambe, ma la testa.
Persi la memoria, e quindi passato un’anno, i miei genitori decisero di rimandarmi a Tokyo, pensando che forse tornando con mia zia Aki la memoria sarebbe tornata.
---Fine.----
Era mattina presto, mi alzai andando a prepararmi, volevo farmi un giro per la città. Uscii di casa, stiracchiandomi. “Che bella giornata!” Sorrisi, guardando il cielo. Ero felice, ma mi sentivo vuoto. Come se mi mancasse qualcosa, ma non riuscivo proprio a ricordare. Scossi la testa, iniziando a camminare, in lontananza notai una ragazza dai capelli blu, e fortunatamente di lei mi ricordavo qualcosa.
 
-Tsurugi Pov.—
Mi trovavo in camera mia, sul letto, fissando il soffitto. Non mi ero dimenticato di Tenma, non potevo. Chiusi gli occhi, ma qualcosa mi fece impazzire il cuore. “Aoi!” Quella voce..Mi alzai dal letto, aprendo velocemente la porta e vedendolo. Spalancai gli occhi, guardandolo. Era davvero lui? Scesi di corsa, uscendo di casa. “Tenma!” Si girò verso di me, e io andai ad abbracciarlo sorridendo. “Tenma, sei tornato.” “Si! Aspetta ma tu..Ci conosciamo?” Sentii il cuore come fermarsi, mi allontanai da lui, poggiandogli le mani sulle spalle. “Tenma sono Tsurugi.” “Forse mi hai scambiato per qualcun altro..” Disse sorridendo, raggiungendo poi la ragazza. No aspetta, cosa..Cos’era successo a Tenma. Fortunatamente di lì passò Aki, e io gli andai avanti fermandola. “Tenma non..” Lei mi guardò, sospirando leggermente, invitandomi a casa sua per un the, iniziando a spiegarmi tutto. Misi le mani fra i capelli, abbassando la testa. Quindi non ricordava niente di me, e per giunta ora frequentava quell’Aoi. Perfetto..
Sentii la porta aprirsi. “Sono a casa!” Ancora quella voce. Lo guardai, abbassando poi lo sguardo. “Uh, Tsurugi, vero?” Mi sorrise. “Aki lo conosci tu?” “Si Tenma, lui era un tuo amico.” “Ah davvero? Scusami Tsurugi, proprio non ricordo.” Scossi la testa, alzandomi. “Non importa, stammi bene.” Uscii di casa mettendo le mani in tasca. Cos’era una presa in giro? Finalmente lui era tornato, ma non ricordava niente. Kyousuke Tsurugi, pronto a dimenticare quel ragazzo? Si, dovevo dimenticarlo, basta.
Devo dimenticarmi Tenma.
 
--Angolino dell’Autrice.—
Scrivendo questo capitolo ho consumato quattro pacchi di fazzoletti … ; w ;
Spero di non avervi fatto piangere troppo –sniffsniff-
Alla prossima!

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


-Tsurugi Pov.--
Mi trovavo per strada, in lontananza notai Tenma ma lo ignorai. Come aveva fatto a dimenticarmi, e a ricordare quella stupida ragazza..Sospirai, continuando a camminare, cercando di non pensarlo,ma. "Tsurugi!" La sua voce, Dio com'è bella. Alzai lo sguardo guardandolo. "Dove vai di bello?" Mi chiese sorridendo. Misi le mani in tasca, fissandolo. "Da nessuna parte, faccio un giro." "Posso venire con te?" "Come vuoi." Iniziai a camminare, seguito da lui. "Tsurugi, scusa, se non riesco a ricordarmi di te." "Non importa, ho dimenticato anch'io." Si fermò, e io mi girai a guardarlo. Stava.. piangendo?

-Tenma Pov.--
Non so perchè, ma a quella frase le lacrime iniziarono a scendermi lungo il viso. "Tenma, perchè piangi?" Mi asciugai le lacrime con il braccio, ma continuavano a scendere. "Non lo so, non mi sento neanche triste!" Dissi ridendo nervosamente, continuando ad asciugarmi. Lui si avvicinò a me, abbracciandomi. Quel profumo..L'avevo già sentito. Lui, quel ragazzo, io lo conoscevo vero? Lui..Scossi la testa, alzando la testa. "Tsurugi, puoi..darmi un bacio?" "Eh?" Mi guardò, inarcando un sopracciglio. Mi avvicinai, tirandolo per il colletto della maglia. "Uno solo." "Tenma ma.." Sospirò, avvicinandosi a me, baciandomi. Si, le conoscevo già quelle labbra. Ricambiai, stringendolo a me. Ci baciammo per quasi due minuti, nessuno dei due voleva staccarsi. Si allontanò di pochi centimetri, guardandomi. "Tenma, muoviti a ricordare.." "Mhmh." Annuii, guardandolo. No, non era Aoi quella di cui ero innamorato. Non lo era. Era..Tsurugi? Lui? Si, sicuramente era lui..Anche perchè, quando mi baciava il cuore iniziava a battermi forte. Sorrisi, guardandolo. "Tsurugi, vieni a mangiare da me?" "Uh? Va bene." Accennò un sorriso, e insieme andammo a casa mia. Entrai, guardandomi intorno. "Aki è uscita, okay cucino io!" "Tu cucini, Tenma?" "Si!" Gli sorrisi, andando in cucina, iniziando a cucinare. Intanto Tsurugi era seduto a tavola, aspettando che fosse pronto. Dopo una decina di minuti, finii di preparare il cibo, e lo portai a tavola. "Spero solo che siano commestibbili.." "Tenma mi fai paura." Iniziai a ridere, sedendomi a tavola. Presi una polpetta di riso, tendendola a lui. "Fai aaahm!" "Mai." "Dai Tsurugi!" "Che palle. A-Aaahm.." Sorrisi, e diede un piccolo morso al cibo. "Certo che, te la cavi abbastanza bene in cucina eh?" "Come sarebbe a dire abbastanza?" Dissi gonfiando le guance, e lui iniziò a ridere. "Scherzavo." Mi fermai a guardarlo, sorridendo. Quanto era bello..

-Tsurugi Pov.--
Farò di tutto per far tornare la memoria a Tenma, ormai l'ho capito. Senza di lui io, non posso vivere, sembrerà una stupidaggine ma è così. "Tenma." "Si?" Gli presi il polso tirandolo leggermente a me, avvicinandomi al suo viso e baciandolo ancora, per poi staccarmi poco dopo. "Niente ancora?" Scosse la testa abbassandola. "Va bene.." Mi alzai, prendendo per la mano il ragazzo e tirandolo verso il divano. "Tsurugi?" Lo spinsi facendolo sedere sul divano, e mi sedetti su di lui fissandolo. "Continuerò a baciarti finchè non ti tornerà la memoria." "C-Cosa, aspet-" Gli presi il viso fra le mani, baciandolo nuovamente. Dopo una decina di secondi mi allontanò, guardandomi. "T-T-Tsurugi, non posso ricordarmi subito le cose, e poi è..." "Mh?" Lo guardai inarcando un sopracciglio. "Tsurugi, mi dispiace." "Di?" "Non riuscire a ricordare, però l'ho capito sai." Sorrise, guardandomi. "Cos'hai capito?" "Che ti amo."

---Angolino dell'Autrice.---
Il pc che uso per scrivere è rotto, e questo che era letteralmente abbandonato nel mio armadio, mi ha risparmiato per pubblicare questo capitolo! ; w ;
Chiedo scusa in anticipo se ci saranno errori di scrittura, ma purtroppo questo computer è..Beh, morto....
Alla prossima! * w *9

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


-Tsurugi Pov.—
“Tenma..” Quelle parole, lui mi amava..davvero? Per un’attimo mi sentii sollevato, almeno mi amava ancora. Lo guardai, accennando un sorriso. “Anch’io Tenma.” Mi alzai, facendo alzare anche lui e sorridendogli. “Usciamo?” “Va bene!” Mi sorrise. Lo presi per mano, uscendo di casa. Come potevo fare per fargli tornare la memoria? Non ne avevo la minima idea. Sospirai leggermente, e lui mi guardò. “Tsurugi, stai tranquillo, ti prometto che farò di tutto per ricordarmi!” Lo guardai anch’io, sorridendogli. “Mh..” Arrivammo al parco, dove lì notammo dei bambini che giocavano a calcio. La palla arrivò ai piedi di Tenma, che iniziò a guardare il pallone.
 
-Tenma Pov.—
“Scusii, può passarci il pallone?” Mi chiese uno dei bambini. Non so cosa mi succedeva, ma non riuscivo proprio a muovermi. Guardando il pallone provavo una specie di ‘paura’, scossi la testa, calciandola e passandola a loro. “Tenma stai bene?” “Si, si sto bene!” Annuii sorridendo al ragazzo, spostando lo sguardo sui bambini. “Il calcio, amo quello sport!” “Ohiohi, lo ami più di me?” Disse il blu ironicamente. Lo guardai, gonfiando le guance. “M-Ma che dici!?” “Scherzavo!” Iniziò a ridere. Sorrisi, fissandolo. “Oh no il pallone!” Spostai nuovamente lo sguardo su quei bambini. Il pallone era finito per strada, e in quel momento ebbi una specie di flashback. Si, ora ricordo..Il pallone, il pulman, e..Tsurugi. Corsi a fermare il ragazzino che stava per andare in strada a recuperare la palla. Appena in tempo. Una macchina passò velocemente di lì bucando la sfera, e io guardai il bambino sorridendo. “Stai bene?” “Si, grazie!” I due andarono via, e li salutai con un cenno della mano. “Tenma, stai bene?” Mi chiese il blu, raggiungendomi. Annuii guardandolo. “Sto benissimo, Tsurugi.” Mi sorrise, e io ricambiai, guardandolo. “Ricordo.” “Mh?” “Mi sono ricordato tutto.” Allargai il sorriso, a trentadue denti.
 
-Tsurugi Pov.—
Lo fissai, avvicinandomi. “Davvero?”  Lui annuì, guardandomi. “Allora...” “Tsurugi, ti amo!” Il cuore accelerò, e arrossii allontanandomi. “N-Non dirlo di colpo!” “Ti amo.” “Ho capito!” “Ti amo, ti amo!” “Z-Z-Zitto!” Nascosi il viso nella sciarpa, ero diventato completamente rosso. “Sei tanto carino quando fai così, Tsurugi.” Lo guardai male. “S-S-Smettila Tenma.” “Non è colpa mia se ti amo!” Sbuffai, avvicinandomi a lui, mettendo una mano sotto al mento alzandogli il viso. “Stai zitto Tenma.” “Altrimenti?” Disse ironicamente. Mi avvicinai al suo orecchio, sorridendo maliziosamente. “Ti stupro.” Tenma arrossì visibilmente, allontanandosi e agitando le braccia. “Giuro che la smetto, sto zitto!” Accennai una risata, mettendo le mani in tasca. “Idiota.” Lui gonfiò le guance, incrociando le braccia. “Tenma, è da tanto eh?” “Cosa?” Mi avvicinai a lui, per poi avvicinarmi alle sue labbra e baciandolo. Mi staccai poco dopo,iniziando a camminare. “Tenma.” “C-Cosa?” “Ti amo.” “NON DIRLO ALL’IMPROVVISO!” Iniziai a ridere, correndo. “Tsurugi, vieni qua!” Iniziò a seguirmi, sorridendo.
Finalmente era tornato il Tenma di sempre, e non avevo più intenzione di lasciarlo andare. Tenma è mio, e lo sarà per sempre.
 
“Hey hey Tsurugi, chi ti ha detto che lo sarò per sempre?”
“Tenma zitto, sai cosa ti faccio.”
“SISSIGNORE!”


 
--Angolino dell’Autrice.—
Bene bene, siamo giunti alla fine!
Mi spiace se ci sono persone che si aspettassero una scena…Quella(?), ma non sono ancora pratica su quelle cose, ma prometto che prima o poi ne farò una su di loro. U_U
Spero che questa storia vi sia piaciuta, e ho il pensiero di farne una “seconda serie”!
Per ora ho idea su un’altra trama KyouTen che metterò subito in pratica. Uwu
Grazie per tutti quelli che hanno letto fino a questo capitolo!
A presto. * w *

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