Può una vacanza cambiare la tua vita per sempre?

di piumafenice_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Note dell'autrice ***
Capitolo 2: *** Ultimo giorno di scuola! ***
Capitolo 3: *** Los Angeles,ci siamo! ***
Capitolo 4: *** Che delusione... ***
Capitolo 5: *** I Big Time Rush! ***
Capitolo 6: *** In giro per Los Angeles! ***
Capitolo 7: *** Tra chiarimenti e scelte difficili ***
Capitolo 8: *** Sms e domande senza risposta ***
Capitolo 9: *** S.O.S. Ci siamo perse! ***
Capitolo 10: *** Baci mancati e bugie ***
Capitolo 11: *** The Dark Girl ***
Capitolo 12: *** Uscite a quattro e nuovi arrivi ***



Capitolo 1
*** Note dell'autrice ***



Ciao a tutti voi che state leggendo!
Allora,vorrei scrivere una fanfiction sui Big Time Rush,però mi piacerebbe coinvolgere maggiormente voi lettori,e quindi,se vi farebbe piacere fare parte della storia,basta che mi scrivete o una recensione a questa piccola introduzione o che mi mandiate un messaggio al mio account,specificando:
1. Con quale dei ragazzi vorreste stare(Kendall,James,Carlos) non ho messo Logan perché è già stato scelto da me
2. Il nome del vostro personaggio
3. Come è fisicamente
4. Il suo carattere
5. L’età
 
Detto questo spero che scriviate in molti!
 
Un abbraccio a tutti,
 
Diana :)

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Capitolo 2
*** Ultimo giorno di scuola! ***


 
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Ultimo giorno di scuola!
 
 
 
-Tesoro svegliati,è ora di alzarsi!-.
Sentii mia madre esclamare dal piano di sotto.
Sbattei le palpebre e mi sentii leccare la mano.
- Hey Kevin,come va bello?- Mormorai con la voce impastata dal sonno,accarezzando la testa del mio bel pastore tedesco.
Lui,in risposta,agitò la coda e abbaiò,leccandomi nuovamente la mano. Sorrisi e mi alzai,prendendo in mano i vestiti per poi andare in bagno.
Dopo dieci minuti buoni tornai in camera e presi il necessario per andare a scuola…l’ultimo giorno di scuola!

 Scesi al piano inferiore,dove trovai i miei genitori che mangiavano tranquillamente la colazione. Li salutai con un bacio sulla guancia e mi sedetti a tavola con loro per consumare la mia colazione che consisteva in una tazza di latte con i cereali e iniziai a mangiare.
- Allora Kimberly…contenta che oggi finisce la scuola?- mi chiese mio padre mentre beveva un sorso di caffé. 
- Se sono contenta? Papà! Sono al settimo cielo!- esclamai brandendo il cucchiaio mentre mamma e papà se la ridevano.
- Sapete che cosa vuol dire? Che tra una settimana partiremo per Los Angeles! Non è fantastico?- continuai entusiasta.
- Sì tesoro,è fantastico,ma ora non perderti in chiacchere,e mangia tranquilla- mi disse mia madre divertita. Dopo cinque minuti  finii la mia colazione e mi alzai in piedi dirigendomi verso la porta.
- Ciao,ci vediamo dopo!- dissi ai miei genitori per poi chiudermi la porta alle spalle senza sentire la loro risposta.
Attraversai il giardino di casa mia e mi avviai verso la mia scuola. Durante il tragitto mi persi nei miei pensieri,e in men che non si dica ero già arrivata.
Giunta nel cortile della scuola potevo già percepire l’allegria che contagiava studenti e professori in vista dell’estate.
- Kim!- sentii esclamare ad un certo punto. Mi voltai e vidi correre verso di me Lucy,una delle mie migliori amiche.
- Lucy!- feci in tempo a dire prima di essere stritolata in uno dei suoi soliti abbracci che io ricambiai,pronta come sempre.
- Non indovinerai mai!- continuò dopo essersi staccata da me. 
- Cosa? Cosa è successo?- le chiesi.
- Carlos si è lasciato da poco con Alexa Vega!- esclamò tirando fuori dalla borsa una rivista su cui svettava in copertina la foto dei due con il nome dell’articolo,porgendomela. Gliela presi dalle mani e andai alla pagina che continuava a ripetermi. 
Arrivata alla pagina,cominciai a leggere silenziosamente,spalancando a poco a poco i miei grandi occhi grigi.  
- Wow! Non posso crederci! Eppure sembravano così uniti! Beh,sono felice per te!- esclamai mentre lei mi abbracciava di nuovo.
- Dai,avviamoci verso le altre che tra poco dobbiamo entrare- le dissi ridendo staccandomi da lei. Feci appena in tempo a finire la frase,che la campanella si fece sentire. Dopo esserci scambiate una occhiata,ci avviammo verso l’ingresso dove ci aspettavano quelle altre due pazze delle mie amiche.
- Ciao!- mi salutarono in coro.
- Ciao ragazze!- risposi mentre varcavamo l’ingresso della scuola.
- Qualunque cosa dobbiate dirmi o chiedermi,ne parliamo dopo visto che ora dobbiamo andare a lezione- puntualizzai,facendo ridere le altre,notando che Xena stava appunto per dire qualcosa. 
- A dopo allora!- esclamò quest’ultima.
- A dopo!- rispondemmo,avviandoci ognuna in una classe diversa,tranne io e Erika che avevamo matematica insieme.
Entrammo in aula notando che la classe era quasi del tutto vuota e che la nostra insegnante doveva ancora arrivare. Tirammo un sospiro di sollievo dando il buongiorno a quei pochi studenti presenti,che ricambiarono sorridendo,per poi sederci vicine. 
Iniziammo a chiacchierare,ma dovemmo smettere quasi subito,visto che neanche due minuti dopo,entrò in classe la professoressa White seguita a ruota dai soliti compagni ritardatari.
In quell’ora non facemmo molto,ma in compenso ci diede molti compiti per l’estate,così come fecero anche gli insegnanti che vennero dopo la sua ora e quelli dei giorni precedenti,chi più e chi meno.
Prima che iniziasse l’ultima ora,che non avevo in comune con nessuna delle mie amiche,ci eravamo messe d’accordo che ci saremmo ritrovate al cancello d’ingresso per poi andare a mangiare tutte a casa mia.
Quando suonò la campanella che decretava l’inizio dell’estate,ci fondammo tutti fuori dalle aule,ed io,come altri studenti,mi avviai subito verso il mio armadietto per prendere quello che mi mancava,accertandomi di non dimenticare nulla. 
Ma,dopo aver preso le mie cose,quando mi voltai,incontrai,due occhi color ghiaccio che mi fissavano.
- Ciao Kimberly…- mi disse la loro proprietaria con un sorrisino sul volto.
- Isabelle…- la salutai io con tono freddo. 
- Che vuoi?- continuai con lo stesso tono di prima.
- Solo parlarti…allora,so che questa estate vai a Los Angeles…-
- Sì,è esatto…e allora?-
- Non è stato molto carino da parte tua non invitarmi,sai?- disse lei mettendo su un finto broncio.
- Non sei la benvenuta,e lo sai- 
- Ah e perché? Ho fatto qualcosa di male? Mi dispiace- disse con finta aria dispiaciuta.
La guardai male,sospirai e feci per andarmene,ma lei mi bloccò per un polso.
- Aspetta- 
- Ma che cosa vuoi? Si può sapere?- le chiesi irritata.
- Devo andare…le mie amiche mi aspettano,quindi sbrigati- continuai tentando di liberarmi dalla sua presa. Lei mi lasciò e poi fece una risatina.
- E tu quelle le chiami amiche? Delle ragazze che ti usano soltanto?- mi chiese incrociando le braccia sotto il seno.
- Ma che cosa dici? Oggi stai proprio dando i numeri!- affermai.
- Tu dici? Mhhh  fammi un po’ pensare…ma non ci sei arrivata? Ti stanno solo usando!- disse lei mentre si avvicinava a me.
Stavo per ribattere,ma una voce da dietro mi fermò.
- Isabelle…lascia perdere- disse Tayler,uno dei ragazzi più popolari della scuola,spuntandomi da dietro.
- Vedi Kimberly…noi ci terremmo ad averti nel nostro gruppo...hai tutte le carte in regola…detto questo,adiamocene- aggiunse poi rivolto ad Isabelle,guardandomi negli occhi con uno strano sguardo e calcando con la voce il mio nome.
- Esattamente…sei carina,intelligente e anche abbastanza popolare…il nostro gruppo sarebbe perfetto per te- disse Isabelle per poi voltarmi le spalle e sparendo lungo il corridoio con il suo compare.
- E allora? Anche Lucy,Erika e Xena sono carine,intelligenti e popolari!- ribattei io,ma ormai erano troppo lontani per sentirmi.
- Con chi stai parlando Kim?- chiese una voce dietro di me. Sobbalzai e mi voltai per poi sorridere alle mie amiche,un sorriso tirato più che altro.
- Ah ciao ragazze…da quanto siete qui?- chiesi senza però rispondere alla domanda che mi aveva posto Xena.
- Siamo arrivate proprio ora…siamo venute a cercarti visto che non arrivavi…e tu non hai ancora risposto alla mia domanda-rispose lei guardandomi negli occhi. Incatenai i  miei grigi nei suoi azzurri e poi,dopo aver lanciato una occhiata alle altre,le risposi.
- Con Isabelle e Tayler-
- Che volevano?- mi domandò Lucy.
- Nulla di particolare…le solite cose - dissi mentre cominciavo ad avviarmi verso l’uscita con le altre al seguito.
- Beh ora basta! E’ il momento che la smettano e che ti lascino in pace una volta per tutte!- esclamò decisa Xena una volta che eravamo nel cortile, tirando fuori dalla borsa un pacchetto di sigarette e prendendone una per poi accendersela. Io la guardai male.
- Sai quanto sono contraria al fumo,vero?- le chiesi incrociando le braccia al petto.
- Sì sì lo so,ma sono nervosa…ed io quando sono nervosa fumo!- esclamò lei portandosene una alle labbra. 
La guardai sbuffando per poi prendere il cellulare dalla borsa.
- Chi chiami Kim?- mi chiese curiosa Erika.
- Nessuno…stavo solo controllando dei messaggi-
- Beh…ci avviamo verso casa? Che dite? Io ho una fame!- propose Lucy ridendo.
- Concordo!- si aggiunse Erika scambiandosi il  cinque con l’amica.
- E allora che aspettiamo? Su! Andiamo!- esclamai per poi cominciare a correre insieme a Lucy e Erika,mentre sentivamo la voce di Xena che ci chiamava chiedendoci di aspettarla. Ci fermammo per riprendere fiato e per aspettare che l’altra,costretta a spengere la sigaretta per correre,ci raggiungesse. Dopo di che preferimmo camminare,e ridendo e scherzando arrivammo a casa mia. Arrivate,chiamai a gran voce i miei genitori,ma a quanto pare in casa non c'era nessuno,così ci dirigemmo in cucina,dove una bella caprese (mozzarella e pomodori) e delle fettine panate, facevano bella mostra di sé sul tavolo.
Ci avvicinammo e notammo che accanto ai due piatti,c’era un biglietto
 “Ciao tesoro,io e papà,nel caso te ne fossi dimenticata,siamo usciti per portare Kevin dal veterinario. Ma prima di andarcene,ho preparato per te e le tue amiche il pranzo. Ti voglio bene.
A dopo,
 
Mamma 
 
- Ah è vero! Mi ero completamente dimenticata della visita!- esclamai portandomi una mano sul viso.
- Che visita?- chiese Xena che era appena entrata in cucina dopo essersi fatta un giretto in salotto.
- Quella per Kevin,oggi aveva una visita dal veterinario- le spiegai mentre prendevo dei piatti dalla dispensa.
- Ma che ha? Sta male?- chiese subito Lucy preoccupata.
- No no,tranquilla,è solo una visita di controllo- la tranquillizzai mentre poggiavo il tutto sul tavolo.
- Ah menomale- fece un sospiro di sollievo.
Le sorrisi e poi ci mettemmo tutte sedute a tavola per gustarci il nostro pranzetto mentre chiacchieravamo un po’.
- Hey che ne dite se dopo ci ascoltiamo un po’ di musica?- chiese Erika.
- Certo…che preferite ascoltare?- chiesi mentre addentavo un pezzetto di fettina panata.
- Potremmo ascoltare Ariana Grande,o magari anche gli One Direction!- propose Xena con un sorriso a 32 denti.
- Che ne dite dei Big Time Rush invece?- propose Lucy.
- Io sono d’accordo con Lucy!- esclamai alzando la mano.
- Anch’io!- si accodò Erika.
Ci voltammo a guardare Xena che nel frattempo stava mangiando la sua porzione di caprese,per poi alzare lo sguardo dal piatto e guardarci una ad una.
- Per me va bene…tanto mi piacciono anche loro- disse alzando le spalle.
- Perfetto! Allora vada per i Big Time Rush!- esclamai.
- Senti Kim…tornando al discorso che avevamo iniziato a scuola...- iniziò Xena guardandomi.
- Ah sì giusto…non ti avevo fatta finire…dimmi pure-
- Veramente non mi avevi fatto neanche iniziare- disse facendoci ridere a tutte noi,lei compresa.
- Comunque…non è nulla di serio,tranquille,è solo una mia curiosità- disse ridendo guardando le nostre espressioni leggermente preoccupate dal tono iniziale della sua voce.
- Dicevo Kim…cosa faremo una volta a Los Angeles? E come ci organizzeremo per le stanze?- 
- Beh…decideremo che fare una volta lì…non ho preparato un programma…ovviamente,prima di tutto,visiteremo la città…poi si vedrà…e per le camere ne avremo una a testa- spiegai.
- Ok,grazie-
- Di nulla- le risposi sorridendo.
- E a proposito,grazie ancora per averci invitate- disse Erika mentre le altre annuivano.
- Ma vi pare? Siete le mie migliori amiche- dissi mentre mi alzavo per portare i piatti nel lavabo.
- Comunque non avevate voglia di ascoltare un po’ di musica?- chiesi mentre mi voltavo.
- Sì! Andiamo!- esclamò entusiasta Lucy che si precipitò in salotto. La seguimmo subito ridendo per poi mettere nello stereo il mio CD dei Big Time Rush e iniziare a cantare.
 
 
 
 
 
Angolo autrice.
Ciao! Eccomi qui con il primo capitolo! Spero vi piaccia,per ora ho solo  introdotto i personaggi e accennato qualcosina su di loro,e come avrete notato,mancano ancora le descrizioni complete,ma non preoccupatevi,un po' alla volta arriverà tutto!
Alla prossima,
 
Diana :)

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Capitolo 3
*** Los Angeles,ci siamo! ***


   
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Los Angeles,ci siamo!
 
 
Finalmente è arrivato il grande giorno! Siamo a  Los Angeles!
Siamo usciti da poco dall’aeroporto,ed ora stiamo su un taxi che ci porterà fino a casa.
- Dio mio! Non riesco ancora crederci! – disse  entusiasta Erika.
- Neanch’io!- esclamò Xena.
Il taxi era piuttosto veloce e non c’era molto traffico,quindi arrivammo a casa in più o meno quindici minuti.
Pagammo e ringraziammo il taxista,scaricammo le valige e ci avviammo verso l’ingresso della villa.
- Cavoli…è enorme - dissi osservandola.
- Sì…e dall’esterno sembra più grande della casa che avete a Londra - constatò Lucy.
- No no,è uguale a quella di Londra…solo che a quella siete abituate,mentre a questa no,e vi fa un effetto diverso… – ci disse papà mentre prendeva le chiavi dalla tasca.
Annuimmo e poi entrammo. L’ingresso si affacciava sul salone arredato con gusto e ben curato.
- Bene…- iniziò mamma poggiando le sue valige a terra.
- Le camere da letto sono al piano di sopra,quindi voi cominciate pure ad andare a sceglierne una –
- Va bene! – dicemmo per poi salire le scale.
Ci trovammo davanti ad un corridoio su cui si affacciavano diverse porte (sia di camere da letto e non)
Le aprimmo tutte,e alla fine ognuna di noi trovò la stanza che faceva per lei.
La mia era piuttosto grande,pareti rosa chiaro,letto alla  francese (una piazza e mezzo) e armadio ad ante scorrevoli.
Quella di Lucy sempre abbastanza grande,pareti verde mela,letto moderno a una piazza e armadio a battente.
Erika ne aveva una dalle pareti arancione chiaro,anche lei letto moderno e armadio a quattro ante.
Infine Xena aveva scelto una camera dalle pareti celeste chiaro,letto imbottito singolo e armadio a quattro ante.
Tutte e quattro le stanze avevano,inoltre,un bagno e un televisore ciascuna.
Dopo aver posato le mie valige in camera,tornai soddisfatta con le mie amiche giù in salotto.
- Allora…avete scelto le stanze?- ci chiese papà sorridendo mentre guardava la TV seduto sul divano.
Noi annuimmo.
- Certo,e sono davvero tutte e quattro bellissime!- affermò saltando sul posto Erika.
- Già,è stato difficile scegliere,ma alla fine il verde mela ha avuto la meglio- disse Lucy entusiasta.
Continuammo a parlare per un altro po’,fin quando mamma ci raggiunse dalla cucina con in mano un elenco telefonico.
- Allora,per stasera la pizza va bene per tutti?-
- Sì!- rispondemmo in coro.
Ordinammo,e verso le 20.00,l’orario che avevamo stabilito per la consegna,arrivò il fattorino.
Pagammo,ci sistemammo sul tavolo della cucina e ci mettemmo a mangiare,ideando anche il programma per il giorno dopo.
Quando finimmo di mangiare,buttammo i cartoni della pizza,e dopo un po’,i miei genitori andarono in camera loro augurandoci la buonanotte…erano stanchi,il viaggio era stato davvero pesante (circa 11 ore e mezza).
- Beh ragazze…non so voi,ma io me ne vado in camera…- dissi alle mie amiche.
- Hai intenzione di metterti subito a dormire o possiamo venire con te?- mi chiese Xena mentre mi si affiancava.
- Io non ho ancora sonno…per ora ho in mente di sdraiarmi sul letto e guardare un film-
- Che ne dici invece dell’dea che noi veniamo in camera con te e chiacchieriamo un po’?- propose Erika sorridendo.
- Sì,anche questo potrebbe andare bene…speravo di meglio,ma vabbè- dissi scherzando.
- Ah ah ah spiritosa- disse Lucy per poi mettersi a ridere.
- Dai su,venite-
Loro mi seguirono subito,ma prima di entrare da me fecero un salto in camera loro,e quando tornarono si buttarono sui pouf che si erano portate,mentre io mi sedetti sul mio.
- Allora…che si racconta?- chiesi mentre mi sistemavo meglio.
- Mah non so…che aspettative avete per questa vacanza?- chiese Erika.
- Io vorrei incontrare i Big Time Rush…- disse Xena.
- No…- iniziò Lucy guardandomi eloquente.
- Tu vorresti incontrare Kendall!- finii io per poi mettermi a ridere insieme alle altre mentre Xena arrossiva.
- Che cosa avete da ridere voi?- chiese lei mentre tentava di nascondere il rossore con i suoi lunghi capelli neri.
- Niente niente,scusa- dissi io tentando di bloccare le risate,anche se inutilmente.
- Come se io fossi l’unica a voler incontrare il ragazzo che mi piace- continuò inizialmente seria per poi mettersi a ridere ormai contagiata da noi.
Continuammo a parlare e scherzare per due ore,fin quando le altre,stanche,lasciarono la mia stanza per andare a dormire. Si erano ormai fatte le 23.30.
Quando uscirono,dopo esserci date la buonanotte,indossai il mio pigiama estivo,spensi la luce e mi misi a letto.
La mattina dopo mi svegliai alle 9.15.
Mi alzai,mi stiracchiai e poi scesi al piano di sotto,in cucina, dove trovai Lucy,Xena e i miei genitori che facevano colazione.
- Buongiorno!- li salutai allegramente per poi sedermi accanto a Lucy.
- Giorno Kimmie!- esclamarono le mie amiche.
- Buongiorno Kim!- mi salutarono i miei genitori.
- Hai dormito bene?- mi chiese papà.
- Benissimo!- gli risposi mentre spalmavo un velo di burro su una fetta biscottata.
- Ma Erika? Sta ancora a letto?- chiesi mentre prendevo il barattolo di marmellata alle ciliegie.
- Sì- mi rispose sorridendo Xena.
Cinque minuti dopo Erika ci raggiunse in cucina con tutti i capelli castani arruffati.
- Ma che cosa ti è successo? Hai tutti i capelli arruffati- disse Lucy.
- Io non ne ho idea!- rispose sedendosi accanto a me.
- Hai dormito male?- le chiesi.
- Un pochino…ieri sera non riuscivo a prendere sonno…mi giravo e rigiravo cercando la posizione giusta,ma niente…- mi spiegò mentre prendeva una fetta di pane e ci spalmava svogliatamente la nutella.
- Questo spiega i capelli arruffati…- disse Xena.
- Già…- affermò l’altra mentre mordeva un pezzo di pane.
- Dai su ragazze…finite la colazione e preparatevi con calma…io e Robert andiamo a fare la spesa- ci informò mia madre.
- D’accordo!- dissi io mentre le altre annuirono.
- A dopo allora!- esclamò lei mentre si avviava insieme a papà verso la porta.
- A dopo!- rispondemmo noi,per poi sentire pochi secondi dopo la porta di casa chiudersi.
Finimmo di fare colazione quasi subito e ognuna di noi si avviò nella propria stanza per prepararsi.
Io mi feci una bella e veloce doccia e poi indossai un paio di short di jeans e una camicetta nera,mi truccai leggermente (un filo di matita e del mascara),e lasciai i miei capelli biondo cenere sciolti sulle spalle.
Uscii dalla mia stanza nello stesso momento di Lucy,così scendemmo insieme giù in salotto sedendoci sul divano e mettendoci a chiacchierare aspettando le altre.
Quando scesero si unirono subito al nostro discorso mentre aspettavamo con impazienza che tornassero i miei genitori che dovevano portarci a visitare la città.
Ad un tratto sentimmo il campanello suonare…chi potrà essere? Forse qualche vicino...
Mi alzai dal divano e andai verso la porta.
Quando la aprii non potetti credere a ciò che mi trovai davanti.
-Oh mio Dio…- queste furono le uniche parole che riuscii a dire.
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao! Eccomi tornata con questo nuovo capitolo che spero sia stato di vostro gradimento.
Che ve ne pare? La casa,le stanze,l’allegria delle ragazze…sembra andare tutto per il verso giusto,no? Secondo voi continuerà ad andare così oppure ci saranno degli imprevisti?
Alla prossima,
 
Diana :)
 
 
   

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Capitolo 4
*** Che delusione... ***


 
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Che delusione…



- Oh mio dio…- queste furono le uniche parole che riuscii a dire.
Di fronte a me c’erano Jo Taylor, ovvero la star femminile di New Town Night (uno dei miei programmi preferiti) e un'altra ragazza che, sinceramente, non avevo mai visto prima. Entrambe con una espressione ansiosa dipinta sul volto.
- Ciao, scusa il disturbo…ma non è che per caso hai visto un gatto senza pelo aggirarsi da queste parti?- mi chiese Jo.
- Mhh no…mi dispiace-
- Cavoli! Non ci voleva proprio…chissà dove si è cacciato…i ragazzi finiranno sicuramente nei guai…- disse la mora passandosi una mano tra i capelli sconsolata.
- Dai,continuiamo a cercare…non può essere andato poi così lontano!- esclamò Jo posando una mano sulla spalla della sua amica nel tentativo di infonderle coraggio.
- Beh grazie comunque, e scusa ancora- aggiunse poi rivolta a me.
Stavano appunto per girarsi e andarsene, quando le richiamai.
- Sì?- mi chiese gentilmente Jo, anche se si vedeva che avevano fretta di andare.
- So che non sono affari miei...ma cosa è successo?- chiesi riferita ai loro capelli tutti spettinati e i vestiti rovinati.
Stavano per rispondermi, quando ci interruppe Lucy.
- Kimberly! Chi è?- la sentii gridare mentre mi raggiungeva insieme alle altre.
Quando furono al mio fianco, spalancarono tutte e tre gli occhi.
- Ma tu sei Jo Taylor! Non posso crederci! Io sono Xena, piacere!- esclamò porgendole la mano.
Lei annuì sorridente stringendogliela. Per un attimo vidi la preoccupazione sparire dal suo volto, per fare spazio ad un bel sorriso.
- E tu invece sei Camille Roberts! Ti ho vista in quel film sulle sirene! Ad ogni modo mi chiamo Erika!- esclamò invece lei compiendo lo stesso gesto di Xena.
 -Sì, sono io- disse lei sorridendo per poi stringerle la mano.
- Ragazze, è stato un piacere conoscervi…ma ora dobbiamo proprio andare…- aggiunse Jo.
- Aspettate…se volete vi diamo una mano a cercare il gatto - dissi io.
- Sì grazie, sarebbe grandioso, sempre se per voi non è un problema- affermò Camille.
Stavo per dire qualcosa, ma il tipico suono del cellulare che avvisava che era arrivato un messaggio mi interruppe.
- Scusate…- ci disse Camille prima di controllare chi fosse. Finì di leggere, rispose subito e sospirò sollevata.
- Jo...lo hanno trovato…lo hanno attirato con una scatoletta di cibo per gatti…come abbiamo fatto a non pensarci prima mi chiedo io…-
- Sì infatti!- esclamò lei.
- Quindi…non avete più bisogno del nostro aiuto?- chiese evidentemente delusa Lucy.
Si voltarono a guardarci per poi sorriderci.
- No, ma apprezziamo comunque la vostra disponibilità- disse Jo.
- Beh…visto che l’allarme “gatto” è cessato, che ne dite di entrare e prendere qualcosa di fresco?- chiesi timidamente mentre le altre saltellavano sul posto emozionate all’idea di averle in casa.
- Sì, volentieri- dissero all’unisono.
Le altre, subito, si catapultarono verso il divano. Sospirai divertita, mi feci di lato per fare passare Jo e Camille e poi le feci accomodare sul divano accanto a quelle pazze.
- Posso offrirvi del succo o dell’acqua…siamo arrivate ieri sera, e stamattina i miei genitori sono andati a fare la spesa- spiegai.
- Il succo andrà benissimo, grazie…e comunque benvenute!- disse Jo sorridendo.
- Ma allora voi non siete sorelle?- chiese invece Camille facendo correre lo sguardo su di noi.
- No, siamo amiche ahahahah- disse Xena ridendo.
Anche noi ci aggiungemmo alla sua risata e continuammo a parlare per un altro po’, scoprendole simpatiche, e non snob come tante altre attrici. Loro erano semplici ragazze, proprio come noi.
Ad un tratto, però, sentimmo il suono di un altro cellulare.
- E’ il mio- disse Jo per poi prenderlo dalla borsa e controllare il messaggio.
- Scusate, siamo state davvero bene con voi, ma dobbiamo andare…- aggiunse.
- Chi era?- le chiese Camille.
- Kendall…il mio ragazzo- spiegò poi rivolta a noi.
Noi rimanemmo ferme. Era impossibile…le possibilità che fosse proprio lui erano veramente poche…chissà quanti Kendall esistono!
- Schmidt ? Kendall Schmidt?- chiese infatti Lucy.
- Sì, proprio lui- affermò lei.
Sentii chiaramente Xena irrigidirsi di fianco a me. Così mi avvicinai al suo viso.
- Hey, tutto bene?- le sussurrai all’orecchio.
Lei si voltò verso di me e annuì.
- Sì tranquilla, tutto ok…-
Ero sicura che mentisse, ma non dissi nulla…ne avremmo parlato dopo.
- Wow sei fidanzata con Kendall dei Big Time Rush!- esclamò Erika dimenticandosi per un attimo che c’era anche Xena, troppo presa dall’euforia, per poi voltarsi verso di lei e chiederle scusa con lo sguardo.
- Siete loro fan allora?- ci chiese Camille sorridendo.
Annuimmo.
- Vi piacerebbe conoscerli?- aggiunse Jo.
- Scherzi?! Sarebbe fantastico!- esclamai io.
- Sì!- si aggiunsero Erika e Lucy.
- Tu che ne dici Xena?- le chiese quest’ultima.
- Sì certo, sarebbe grandioso…- disse tentando un sorriso un po’ forzato.
- Poi dovete sapere che Jo non è l’unica ad essere fidanzata con uno di loro…lo sono anch’io!- esclamò Camille.
- Con chi?- chiesi. Avevo uno strano presentimento…
- Con Logan!- come non detto…
Le altre mi lanciarono una veloce occhiata e poi si rivolsero a Jo e Camille.
- Ma è fantastico!- esclamò falsamente Lucy.
- Comunque, tornando al discorso di prima…certo, ci farebbe molto piacere conoscerli…quindi, visto che dovremo organizzarci, dovremmo scambiarci i numeri di telefono…- continuò sviando apposta l’argomento.
- Oh sì certo!- esclamò Jo estraendo dalla borsa una penna e una agenda, strappandone una pagina, per poi scriverci qualcosa sopra e passare il tutto a Camille.
- Questi sono i nostri numeri…più tardi mandateci un messaggio o chiamateci, almeno ci salviamo i vostri- aggiunse porgendo il foglio a Lucy.
- D’accordo!- le rispose.
Mi alzai dal divano e le accompagnai alla porta con le altre al seguito.
- Ripeto…è stato un piacere…alla prossima!- esclamarono.
- Anche per noi è stato un piacere!- disse Erika.
- Siamo state bene!- aggiunse Lucy.
- Una meraviglia…- dicemmo io e Xena.
Un ultimo saluto e  chiusi la porta.
Quando rialzai lo sguardo incontrai quello delle mie amiche.
- Che c’è?- chiesi.
Senza aspettare la loro risposta mi diressi verso il tavolino da salotto, presi i bicchieri ormai vuoti e li portai in cucina poggiandoli nel lavabo.
Tutto questo seguito passo passo da loro.
Feci per salire in camera mia, ma la serratura della porta che si apriva e la voce squillante di mia madre mi fermarono.
- Siamo tornati!- esclamò infatti lei.
- Pronte per andare a visitare la città? Posiamo le buste e andiamo!- gridò papà entusiasta.
- Scusate, ma io non me la sento…andate pure voi- dissi mentre iniziavo a salire le scale.
- Neanch’io…mi dispiace…- si aggiunse Xena seguendomi.
- Come mai? Sembravate così gasate stamattina…è successo qualcosa?- ci chiese mamma guardandoci.
- No, nulla- dicemmo voltandoci un attimo.
Incontrai gli sguardi dispiaciuti di Erika e Lucy, e quelli confusi dei miei genitori.
Mi voltai di nuovo e continuai a camminare  fino a ritrovarmi di fronte alla porta della mia camera. La aprii, entrai e la richiusi, per poi andarmi a sdraiare sul letto.
Mi misi a pancia in su,mettendo le mani dietro la testa, e riflettendo su quanto accaduto.
So che la mia potrebbe sembrare una reazione esagerata. Infondo, Logan, neanche lo conosco, nemmeno sa che esisto ed io so di lui solo grazie a riviste, internet e, alcune volte, la televisione.
Fino ad ora non ho avuto occasione di conoscerlo, e quando finalmente questa occasione mi si presenta vengo a sapere che è già fidanzato…che delusione!
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao! Ecco che torno con il tanto atteso capitolo! Più che altro atteso per scoprire chi era alla porta!
Allora…che ve ne pare? Vi aspettavate Jo e Camille? Oppure vi immaginavate qualcun altro?
Comunque sia, hanno fatto la loro comparsa…e anche in modo insolito direi!
Kimberly e Xena hanno saputo che Logan e Kendall sono fidanzati con le due attrici…poverine, la hanno presa piuttosto male!
Ma tranquille!  Si riprenderanno dalla delusione!
Detto questo, ci sentiamo al prossimo capitolo!
A presto,
 
Diana :)
 
 

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Capitolo 5
*** I Big Time Rush! ***


 
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I Big Time Rush!
 
 
Dal giorno in cui conoscemmo Jo e Camille ne seguirono altri due senza ricevere alcuna notizia da parte loro e durante i quali io e Xena ci riprendemmo. Il terzo giorno, finalmente, mi arrivò una chiamata da Jo.
- Pronto?-
- Ciao Kimberly, sono Jo- mi rispose lei.
- Ah ciao…dimmi, che succede?-
- Volevo dirti che io e Camille abbiamo sentito i ragazzi riguardo quel possibile incontro di cui avevamo parlato e che per loro andrebbe bene domani…per voi?- mi informò.
- Stai scherzando? E’ perfetto!- esclamai.
- Lo immaginavo…allora prendi carta e penna, così ti do l’indirizzo e l’ora dell’incontro- mi disse ridendo.
- Va bene, arrivo subito, aspetta un attimo…- dissi mentre prendevo l’occorrente per scrivere.
- Ecco, ci sono, dimmi pure…- la informai mentre aprivo la penna, pronta per prendere appunti.
- Allora…alle 10.15 davanti al bar Sun and Moon…sai dove è?- mi chiese.
- No-
- Non è molto lontano da casa tua…ti dico il percorso più semplice…hai presente il parco che si trova all’angolo della strada?-
Annuii, ma poi mi ricordai che non poteva vedermi.
- Sì, ho presente…-
- Bene…devi attraversarlo e uscire dal cancello secondario, sul marciapiede opposto troverai il bar…-
- Ok ho capito…è semplice- risposi mentre richiudevo la penna.
- Sì, ci arriverete senza problemi- mi rassicurò lei.
- Ora però devo salutarti, mi aspettano sul set…- continuò.
- Certo…a domani allora!- esclamai.
- A domani!-
Chiusi la telefonata, uscii dalla stanza e bussai alle porte delle camere delle mie amiche per informarle.
- Che succede Kim?- mi chiese Erika uscendo dalla stanza.
- Ho appena ricevuto una telefonata…- dissi quando ce le avevo tutte e tre davanti.
- Ah e chi era?- chiese Lucy.
- Jo…mi ha detto che lei e Camille hanno parlato con i ragazzi riguardo quell’incontro che volevamo fare e che sono liberi per domani…quindi…- iniziai lasciando la frase in sospeso.
- Non scherzare…- disse Xena guardandomi negli occhi.
- Quindi potremo finalmente conoscerli!- finii entusiasta.
Subito dopo si sentirono altre grida di felicità.
- Wow non posso crederci!- esclamò Xena.
- Incontreremo i Big Time Rush…sembra un sogno…- disse Erika.
- Avrò finalmente l’occasione di vedere Carlos dal vivo…- sussurrò Lucy.
- Ed io James…- continuò l’altra con lo stesso tono dell’amica.
- Sono contenta per voi- dissi sinceramente.
- Anch’io- mi imitò Xena.
Le altre due si voltarono verso di noi.
- Oddio ragazze…scusate…mi ero lasciata prendere e non ho pensato che potevate rimanerci male…- disse mortificata Lucy.
- Hey tranquilla…non preoccuparti…sto bene- la rassicurai sorridendole.
- Sicura?-
- Certo!-
Mi sorrise a sua volta e mi abbracciò di slancio. Ricambiai stringendola forte pensando a quanto potesse essere dolce quella ragazza.
Si staccò appena da me per guardare Xena.
- E tu?- le chiese con un filo di voce.
- Tutto apposto- le rispose con un sorriso.
- Ah menomale!- esclamò Erika sollevata.
- Allora…adesso voi due mi ascoltate attentamente…non dovete farvi problemi a fantasticare su Carlos e James davanti a noi…capiamo quello che provate e siamo vostre amiche, non dovete sentirvi “limitate”…ok?- chiesi facendomi seria.
- Appunto perché siete nostre amiche non vorremmo ferirvi…- disse Erika.
- Ma voi non ci ferite! Anzi, ci fa piacere se vi confidate con noi!- esclamò Xena.
- Quindi siete proprio sicure di stare bene?- domandò una altra volta Lucy.
- Sì!- esclamammo all’unisono io e Xena alzando gli occhi al cielo.
- Ma non vi fa male saperli nelle braccia di un'altra?- questa volta a parlare fu Erika.
- Sì, certo, ma non per questo dovete essere condizionate da noi- dissi io.
Ad interrompere la nostra conversazione fu la voce di mio padre che mi chiamava.
- Tesoro!-
- Dimmi papà! Sono al piano di sopra!-
Poco dopo lo vidi comparire dalle scale con una espressione seria sul volto, e una volta che mi fu davanti mi appoggiò le mani sulle spalle con fare comprensivo.
- Kimberly, tesoro…so cosa ti sta succedendo…-
Spalancai gli occhi.
- Tu stai crescendo, il tuo corpo cambia e impari a provare nuove emozioni…ed è assolutamente normale…-
Che mio padre avesse capito tutto? Allora non è così tonto come pensavo…
- Cosa papà? Che cosa hai capito?- gli chiesi.
- Dai, non arrampicarti sugli specchi con me, lo sappiamo tutti e due, è il momento di affrontare la realtà…ti manca Kevin!- esclamò.
Come, come, come?! Ritiro subito quello che ho detto!
- Andiamo dai Kimmie! E’ così evidente! Non fare quella faccia!- disse scuotendomi leggermente per le spalle.
- Hai perso l’appetito, sei giù di morale…e, guarda caso, proprio dal giorno dopo che siamo arrivati qui!- esclamò soddisfatto della sua tesi.
Lanciai una occhiata alle mie amiche che erano sconvolte almeno quanto me.
- Eh sì papà…scoperta…a te non si può nascondere proprio nulla…- gli dissi dopo un paio di secondi acconsentendo.
- Infatti! Io e te abbiamo proprio un ottimo rapporto padre/figlia, ci intendiamo al volo…eppure tua madre si ostina a ripetermi ogni volta che io non ti capisco…chissà perché…- disse pensieroso.
- Eh chissà perché…- sussurrò Xena trattenendo una risata.
- Non so dirtelo Xena…comunque credo che io e tua madre stasera affronteremo l’argomento “Kevin”, e ti prometto che farò di tutto per farlo venire qui…non voglio che la mia bambina sia triste- mi promise scompigliandomi i capelli.
- Adesso vado a chiamare zia Muriel ed inizio ad accennarglielo…- disse scendendo le scale mentre gli urlavo dietro un “non sono una bambina!”.
Una volta che fu arrivato al piano di sotto tirai un sospiro di sollievo e feci cenno alle mie amiche di seguirmi in camera.
Chiusi la porta, ci scambiammo una occhiata e poi scoppiammo a ridere.
- Tuo padre è troppo forte ahahah mi fa morire ogni volta dal ridere ahahah- disse Erika tra una risata e l’altra.
- E’ vero! Ogni volta se ne inventa una diversa! Ahahah- esclamò Lucy.
- Ahahah E’ ufficiale, io adoro tuo padre!- affermò Xena.
- Con lui il divertimento è assicurato! Ahahah- continuò.
- Ahahah sì, è vero, con lui non ci si annoia mai!- esclamai.
- Lo scoprirete durante questa vacanza! A vostro rischio e pericolo però! Ahahah- continuai senza riuscire a smettere di ridere.
Il resto della giornata trascorse piacevole e tranquilla, però, io e le mie amiche, attendevamo con ansia la sera, così da poterci mettere a letto e ingannare il tempo che ci separava dall’ora in cui avremmo conosciuto i BTR, con una bella dormita.
“L’ora della nanna” arrivò abbastanza in fretta. Io e le mie amiche passammo per la camera dei miei genitori, che stavano leggendo, a dare la buonanotte. Dopo di che, ognuna di noi si diresse nella rispettiva camera per andare a dormire.
Impostai la sveglia alle 9.00, indossai il pigiama, andai al bagno a lavarmi i denti e a struccarmi, spensi la luce e poi mi misi sotto le leggere coperte.
Mi ci volle un po’ per addormentarmi. Ero veramente agitata per l’incontro che ci aspettava il giorno dopo, ma alla fine la stanchezza prese il sopravvento.
La mattina dopo il suono fastidioso della sveglia mi costrinse ad aprire gli occhi, la spensi e mi alzai lentamente.
Scesi in cucina dove trovai solamente i miei genitori e Xena, che stava tranquillamente bevendo una tazza di caffé e latte.
- Buongiorno!- esclamai.
- Giorno!- mi risposero.
Mi accomodai accanto a Xena notando accanto a lei due tazze vuote.
- Fammi indovinare…Erika e Lucy?- le chiesi indicando con lo sguardo le sopraccitate tazze.
- Sì…sono scese che erano tipo le 8.45 e hanno bevuto una tazza di latte con i cereali, dopo di che sono corse al piano di sopra in fretta e furia dicendo di doversi preparare…- mi rispose mentre poggiava la tazza sul tavolo e si scostava da davanti agli occhi una ciocca azzurra di capelli.
Scossi il capo divertita e, solo in quel momento, notai dei cornetti al centro del tavolo.
- E quelli?- chiesi a mia madre indicandoli.
Stava per rispondermi, ma papà la precedette.
- Li ho comprati io…stavo andando a prendere il giornale e passando davanti al bar li ho natati in vetrina…sembravano dirmi “compraci, compraci”…ed io li ho comprati!-
- Ovviamente! E hai fatto proprio bene, sai che li adoro!- esclamai afferrandone uno.
- Sì, lo so bene!- disse orgoglioso tornando al suo giornale.
- Vuoi anche qualcosa da bere?- mi chiese sorridendomi mamma.
- Sì grazie! Un cappuccino!- le dissi.
Dopo neanche due minuti il cappuccino fu pronto. Finii la mia colazione e tornai al piano di sopra insieme a Xena, poi ognuna entrò nella propria stanza per prepararsi.
Mi lavai e preparai con comodo. Rimasi davanti all’armadio per non so quanto per decidere cosa indossare.
Alla fine optai per una minigonna azzurra con una canotta beige e un paio di sandali.
Mi misi la mia borsetta a tracolla, afferrai il cellulare e poi scesi al piano di sotto per aspettare le altre.
Passarono cinque minuti buoni, ma ancora non si decidevano a scendere. Controllai l’orologio che avevo al polso…erano le 9.50…era meglio che si sbrigassero. Volevo essere puntuale.
Feci appena in tempo a formulare questo pensiero che le vidi comparire dalle scale.
- Allora…che te ne pare?- mi chiesero una volta che mi furono davanti facendo una giravolta. Le osservai per bene e infine sorrisi.
- Molto carine!-
Erika indossava un paio di short neri con una canottiera verde acqua e delle ballerine del medesimo colore. Lucy, invece, una minigonna verde, il suo colore preferito, una camicetta a fiori e, come me, i sandali. Infine Xena un paio di short di jeans con una t-shirt raffigurante i BTR e ai piedi delle converse nere.
- Grazie! Anche tu!- risposero.
- Grazie- dissi ridacchiando.
Uscimmo di casa chiacchierando allegramente, ma l’emozione e l’agitazione, tanto erano forti, che si percepivano anche a metri di distanza.
Arrivammo davanti al bar alle 10.15 precise.
Poco dopo scorgemmo in lontananza le figure di Jo e Camille affiancate da quattro ragazzi…i Big Time Rush!
Pian piano che si facevano più vicini l’agitazione cresceva dentro di noi.
- Oddio ragazze…datemi un pizzico…- sussurro Erika al mio fianco, mentre noi altre eravamo rimaste immobili, incapaci di muovere un muscolo...
Jo e Camille, appena ci videro, ci salutarono con la mano e cominciarono ad accelerare il passo.
- Bene…ragazze, loro, come ben sapete, sono i Big Time Rush! Ragazzi, loro sono Kimberly, Lucy, Erika e Xena!- fece le presentazioni Camille, indicandoci una ad una.
I ragazzi sorrisero verso di noi e, il primo a farsi avanti, fu Carlos con il suo inseparabile caschetto.
- Ciao ragazze! Piacere, io sono Carlos!- esclamò stringendoci la mano a tutte.
- Piacere nostro!- esclamammo di rimando mente lui tornava accanto agli altri ancora tutto sorridente.
Notai con la coda dell’occhio Lucy che aveva cambiato colore da quando Carlos le aveva stretto la mano…era diventata tipo bordeaux…
- Io invece sono Kendall!- disse avvicinandosi e porgendoci a sua volta la mano. Xena, accanto a me, divenne dello stesso colore di Lucy.
- Piacere!- rispondemmo noi.
Il terzo fu James.
- Ragazze, io sono James, e sono veramente lieto di conoscervi…- ci disse mentre ci faceva un baciamano ciascuna. Inutile dire che Erika, quando arrivò a lei, assunse un colore simile a quello della lava.
L’ultimo a venire verso di noi fu Logan…Dio, era così carino!
- Ciao, piacere, io sono Logan!- si presentò con il suo meraviglioso sorriso e le sue adorabili fossette stringendoci la mano.
Rimasi imbambolata a guardarlo.
Xena se ne accorse e, prima che lo notassero anche gli altri, mi diede una leggera gomitata.
Mi riscossi dai miei pensieri e mi voltai verso di lei mimando con le labbra un “Che c’è?”.
Lei non disse nulla, ma si limitò a guardarmi eloquente e ad indicarmi Logan con un cenno della testa.
Capii al volo e la ringraziai mentalmente.
Mi aveva evitato una figuraccia davanti ai nostri idoli.
 
 
 
Logan’s POV
 
- Ora che si fa?- chiese la ragazza che avevo capito chiamarsi Xena.
- Andiamo allo zoo!- aveva esclamato Carlos eccitato come un bambino.
- Io veramente avrei preparato un programma- disse Jo estraendo un foglio dalla borsa.
- E qual è il primo punto?- chiese la ragazza che mi sembra si chiami Lucy.
- Allora…prima di tutto pensavo di portarvi a vedere il PalmWoods, la Rocque Records, l’osservatorio Griffith e POI, se proprio ci tenete, andremo allo zoo…- ci elencò calcando con la voce il “poi”.
Carlos si scambiò subito il cinque con Kendall…loro adoravano lo zoo!
- E, se ne avrete voglia, a pranzo ci andremo a mangiare qualcosa fuori insieme- disse Camille sorridente per poi stringersi a me.
Le sorrisi e le passai un braccio intorno alle spalle.
Si voltò verso di me, mi mise le braccia dietro al collo e iniziò a baciarmi con trasporto.
Per una manciata di secondi mi lasciai andare anch’io…ma poi pensai che c’erano quattro fan lì con noi, e non mi sembrava giusto nei loro confronti dedicare attenzioni solo alla mia ragazza che potevo tranquillamente vedere tutti i giorni.
Così mi staccai e al suo sguardo interrogativo le sussurrai - Le ragazze…-
Lei annuì comprensiva, e per farmi capire che era tutto ok mi sorrise.
- Allora, andiamo?- chiese l’altra…Kimberly se non sbaglio.
- Infatti, non vedo l’ora di vedere dove abitate e dove registrate- disse l'ultima, Erika, per poi rivolgere un sorriso a James che lui ricambiò in pieno.
Cominciammo a camminare…la prima tappa era il PalmWoods.
Gli altri iniziarono a chiacchierare allegramente tra di loro, mentre io mi estraniai perdendomi nei miei pensieri, ascoltando ogni tanto quello che dicevano.
Il mio sguardo cadde sulle quattro ragazze davanti a me…da dov’è che venivano? Inghilterra mi sembra di aver capito, precisamente Londra.
Certo che erano davvero carine e simpatiche…però un po’ chiuse…soprattutto Lucy…ma inizialmente è normale…con il tempo si sarebbero sbloccate, ne ero sicuro.
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutte!
Ecco qui il nuovo capitolo! Finalmente le nostre care ragazze hanno conosciuto i Big Time Rush! 
Che ne pensate?
In questo capitolo, oltre a quello di Kimberly, abbiamo conosciuto anche il punto di vista di Logan!
Chi saranno i prossimi?
Ad ogni modo spero vi sia piaciuto!
Un bacio!
Alla prossima,
 
Diana :) 
 

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Capitolo 6
*** In giro per Los Angeles! ***


 
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In giro per Los Angeles!
 
 
Xena’s POV
 
Wow non posso ancora crederci! Sono qui a chiacchierare con i miei idoli come fossero amici di vecchia data…datemi un pizzico perché di sicuro sto ancora dormendo!
- Ragazze, qui è dove abitiamo tutti noi!- esclamò Carlos una volta arrivati davanti al famoso Palm Woods.
- Certo che è davvero bello!- disse Erika guardandosi intorno mentre facevamo il nostro ingresso nella hall.
- E questo è solo l’ingresso, aspettate di vedere la piscina!- si intromise entusiasta James.
- C’è la piscina?!- chiedemmo all’unisono.
- Sì, venite!- disse Camille facendoci strada.
- Oh mio Dio ma è bellissima!- esclamai.
- Ve lo avevamo detto noi!- disse Kendall sorridendo mentre cingeva con un braccio la vita della sua ragazza e le lasciava un delicato bacio sulle labbra.
Io mi voltai subito facendo finta di nulla e puntando lo sguardo altrove.
“Ma perché tutto a me?” pensai con rabbia mentre mi sedevo su una sdraio.
Passarono alcuni minuti durante i quali il mio sguardo si perse nel vuoto e la mia mente iniziò a vagare.
Ad un tratto mi sentii picchiettare sulla spalla.
Mi voltai e trovai Logan.
- Ehi tutto ok?- mi chiese accomodandosi accanto a me.
- Sì, perché?-
- Perché sei diventata tutto d’un colpo silenziosa, ti sei allontanata dal gruppo e hai lo sguardo triste, pensieroso…-
Che carino, si era preoccupato per me!
- No, tranquillo, va tutto bene- gli risposi sorridendo.
- Xena, Logan, andiamo!- sentii esclamare Kendall per poi vederlo venire verso di noi.
- Dobbiamo mostrarvi il nostro appartamento!- continuò poi rivolto a me.
Venne subito affiancato da Jo che si strinse sorridente al suo braccio.
Mi rabbuiai immediatamente e Logan, notandolo, si rivolse a Kendall.
- Voi intanto cominciate ad andare, noi vi raggiungiamo tra poco- disse facendogli capire con uno sguardo di non fare domande.
- Ok…- rispose poco convinto per poi allontanarsi con gli altri.
Incontrai gli sguardi confusi di Kim, Erika e Lucy…gli avrei spiegato tutto a casa…
Una volta che si furono allontanati, Logan rivolse nuovamente la sua attenzione su di me.
- Che è successo con Kendall e Jo?-
- Nulla…- risposi.
- E allora mi spieghi perché appena li hai visti ti sei intristita ancora più di prima?- mi chiese guardandomi fisso negli occhi.
- Davvero Logan, non è successo niente…- dissi evitando la sua domanda e spostando lo sguardo dal suo viso alle mie mani.
Lo sentii sospirare debolmente e poi la sua voce mi giunse delicata alle orecchie.
- Senti, so che non sono affari miei e che per te sono un perfetto sconosciuto, ma quando e se vorrai parlarne, sappi che puoi contare su di me- disse.
- Ora andiamo- aggiunse alzandosi in piedi.
- Aspetta…- lo fermai.
Era stato così gentile e premuroso con me…meritava di sapere…anche se, come aveva detto lui, non ci consociavamo per niente, aveva già tutta la mia fiducia.
Potevo fidarmi…glielo leggevo negli occhi.
- Dimmi-
- Siediti…- gli dissi battendo con la mano accanto a me. Lui fece come gli avevo detto e rimase in silenzio aspettando che parlassi.
- Sono innamorata di Kendall…- sussurrai dopo un paio di minuti guardandomi insistentemente le punte delle scarpe.
“Ecco, lo ho detto…” pensai. “Mi sono tolta un bel peso…”.
Per una manciata di secondi non disse nulla, ma ad un certo punto sentii la sua mano sulla mia spalla. Mi voltai ed incontrai il suoi grandi occhi scuri.
- Capisco…mi dispiace…vedere la persona che si ama tra le braccia di un’altra deve essere orribile…- disse.
- Puoi dirlo forte…-
- Ehi, non deprimerti così…il mondo è pieno di ragazzi…prima o poi troverai quello giusto- cercò di rincuorarmi lui.
- Sì, ma Kendall è unico…- dissi sospirando appena.
- No, credimi…sai quanti altri ne incontrerai come lui?- chiese.
- Dici?-
- Certo, ne sono sicuro…e ora asciugati quei lacrimoni…non ti donano, sai?- disse mentre mi passava il pollice sulla guancia togliendomi le lacrime che, senza rendermene conto, avevano cominciato a scendere. Mi passi i palmi delle mani sugli occhi nel tentativo di cancellare ogni traccia di pianto.
Lui estrasse dalla tasca dei suoi pantaloni un pacchetto di fazzoletti, l’apri e me ne porse uno.
- Grazie…- dissi prendendolo.
- Prego…ma ora andiamo…gli altri ci staranno aspettando- mi disse alzandosi in piedi e porgendomi, sorridente, la mano che io afferrai prontamente.
- Logan…- lo richiamai.
- Sì?-
- Grazie- gli dissi con un sorriso sincero che lui ricambiò.
- Non c’è di che!- rispose.
Ci avviammo verso l’ingresso dove, come aveva detto Logan, c’erano gli altri che aspettavano.
- Eccovi finalmente! Ma si può sapere che fine avevate fatto?- Esclamò Camille per poi correre incontro al suo ragazzo.
Lanciai una occhiata a Kim che aveva alzato gli occhi al cielo e batteva nervosamente il piede a terra.
Poverina…la capisco, so quello che sta provando…
Ma in compenso io mi sentivo un tantino meglio...parlare con Logan mi era stato davvero di aiuto…
- Bene, ora che ci siamo tutti possiamo anche andare- disse Jo per poi rivolgersi a me.
- Xena, mi dispiace che non sei riuscita a vedere l’appartamento dei ragazzi…ma se per te va bene ripassiamo dopo, altrimenti temo di non riuscire a fare in tempo a portarvi all’osservatorio Griffith…-
- Certo, quando vuoi-
Mi sorrise e poi, con il tono tipico di una guida turistica, fece sentire la sua voce.
- Prossima tappa: Rocque Records!-
Gli altri ridacchiarono sotto i baffi.
- Jo, sembri una guida turistica, sai?- le disse Lucy.
Allora non ero l’unica a pensarlo!
Lei non disse nulla, ma si limitò a ridere.
La Rocque Records non distava molto dal PalmWood, quindi dopo all’incirca dieci minuti arrivammo a destinazione.
- Eccoci arrivati!- esclamò Logan.
- E così è qui dove registrate eh?- chiese Kim una volta dentro.
- Proprio così!- le rispose Carlos.
- Ti piace?- continuò sempre rivolto a lei.
- Sì, molto- disse mentre si avvicinava ad alcuni poster.
- Dov’è il vostro?- chiese Erika.
- Da questa parte, venite- rispose Kendall portandoci davanti allo studio di Gustavo. Sulla parete opposta si trovava appunto il loro poster.
Stavo per dire qualcosa, ma un grido mi fece sobbalzare.
- CANI!- poco dopo infatti uscì dallo studio Gustavo Rocque con una espressione furente sul volto.
Io e le altre ci nascondemmo istintivamente dietro i ragazzi.
- Che succede Gustavo?- sentii chiedere Carlos.
- Che ci fate voi qui?! Ieri vi avevo espressamente detto di non venire oggi in studio perché devo lavorare al nuovo album! E voi mi distraete!- urlò gesticolando ampiamente con le mani.
- Beh si da il caso che noi siamo qui per mostrare a quattro nostre fan lo studio dove registriamo- disse calmo Kendall.
- E sentiamo, dove sono queste fan?! Io non le vedo! Sono invisibili?!- chiese guardandosi intorno e  avvicinandosi pericolosamente a loro, mentre noi ci facevamo sempre più piccole.
- No- disse James.
- Sono dietro di noi- aggiunse Carlos.
- E perché?! Stiamo giocando a nascondino?!-
- No, si sono nascoste perché tu, con le tue urla, le hai spaventate- rispose Logan.
- Spostatevi!- urlò.
I ragazzi si scansarono dandogli così modo di vederci.
- Salve…- dicemmo noi con una vocina piccola piccola.
Lui ci guardò attentamente e poi fece un respiro profondo tentando di calmarsi.
- Ciao ragazze…scusate per prima, ma questi cani non mi ascoltano mai e questo mi fa arrabbiare…credevo mi avessero disubbidito una altra volta, non pensavo avessero portato davvero delle fan- ci disse normalizzando il tono di voce e guardando malamente i ragazzi.
- Non c’è problema, non si preoccupi- gli risposi.
- Io, comunque, mi chiamo Xena- aggiunsi porgendogli la mano così come fecero anche le mie amiche man mano che si presentavano.
- Io Erika…-
- Lucy…-
- Kimberly…-  
- Piacere mio…allora cani, che avete intenzione di fare ora?- chiese.
- Secondo Jo, dopo aver visitato la Rocque Records, dovremmo andare all’osservatorio Griffith- rispose Kendall.
Gustavo annuì, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, intervenì Logan.
- Quindi ora noi andiamo!- esclamò partendo in quarta, seguito a ruota da noi, verso l’uscita.
- Aspettate!- ci richiamò Kim.
Noi ci voltammo interrogativi verso di lei.
- Dove sono Jo e Camille?- continuò guardandosi intorno.
- Camille aveva mal di testa e quindi Jo la ha accompagnata al bar qui sotto a chiedere un bicchiere d’acqua per prendere l’antidolorifico- spiegò James.
Lei annuì e ci raggiunse pronta ad andare.
- Gustavo…possiamo far vedere alle ragazze la sala di registrazione?- chiese Carlos.
- No, ora no…io devo lavorare all’album, Kelly sta controllando dei lavori al piano di sotto e quindi non c’è nessuno che vi controlli…sarà per la prossima volta…- rispose sbrigativo lui.
- Ok, va bene!- esclamò Kendall alzando gli occhi al cielo.
Noi ridemmo leggermente e poi salutammo Gustavo.
- Ma come fate a lavorare con lui?- chiese divertita Erika mentre uscivamo dalla grande casa discografica.
- Insomma, è insopportabile!- continuò.
- Eh lo sappiamo…ma purtroppo lui è così- disse James alzando le spalle.
Ad interrompere la nostra conversazione fu una voce a noi familiare.
- Hey ragazzi!- sentimmo esclamare.
Ci voltammo e vedemmo Jo e Camille correre verso di noi.
- Hey proprio voi stavamo cercando!- esclamò di rimando Kendall.
- Come va il mal di testa?- chiese Logan alla sua ragazza avvicinandosi a lei e accarezzandole dolcemente una guancia.
- Molto meglio, grazie- gli rispose sorridendo e guardandolo adorante, con gli occhi a cuoricino.
- Dai piccioncini! Vogliamo darci una mossa?- chiese Carlos.
I due arrossirono all’istante.
- Sì, andiamo pure…- sussurrò Camille imbarazzata.
Ridacchiai appena e lanciai istintivamente una occhiata a Kendall e Jo che erano davanti a me.
Si tenevano per mano…nulla di che, direte voi…ma gli occhi, cavolo lo sguardo che avevano quando si guardavano…si vedeva lontano un miglio che erano innamorati.
“ E chi sono io per impedire questo?” mi ritrovai a pensare in quel momento… “ Nessuno…”.
Esattamente…io non ero nessuno per Kendall Schmidt…nessuno che poteva strappargli un sorriso anche nei momenti peggiori con tentativi goffi e inopportuni, ma che, proprio per questo, fanno sorridere…nessuno che poteva preparargli una bella colazione ogni tanto, facendogli così una piacevole sorpresa…nessuno che poteva accoccolarsi tra le sue braccia ogni qualvolta ne avesse voglia…NESSUNO.
Sentii le lacrime inumidirmi una altra volta gli occhi e le mani strette a pugno lungo i fianchi, tremare.
Ad un tratto sentii qualcosa di caldo avvolgermi la mano sinistra.
Mi voltai…era Logan…
Lo guardai attentamente…aveva davvero dei begli occhi…occhi che, in quel momento, sembravano dirmi “ Calma, va tutto bene, non piangere…ci sono io”.
Sorrisi a quel pensiero…quel ragazzo riusciva a farmi sentire meglio…era già la seconda volta quel giorno...
Così, istintivamente, lo abbracciai, stringendolo forte.
Lui, dapprima sorpreso, si rilassò ricambiando la stretta.
Sentivo gli sguardi degli altri addosso, ma non mi importava…
- Grazie…di nuovo…- sussurrai.
Non potevo vederlo, ma ero certa che stesse sorridendo.
 
 
 
Kendall’s POV
 
Logan e Xena si stavano abbracciando sotto gli sguardi sorpresi di tutti noi.
Non si conoscevano neanche da un giorno e già tutta questa confidenza?
Guardai velocemente gli altri cercando di capire, dalle loro espressioni, se la pensavano come me.
Come credevo, erano della mia stessa opinione.
I due, una volta staccati dall’abbraccio, si voltarono verso di noi.
- Allora, andiamo? L’osservatorio aspetta solo noi!- esclamò Xena.
- Hai ragione! Andiamo!- esclamò a sua volta Logan cominciando a correre, seguito dalla sopraccitata.
Io inclinai leggermente la testa di lato per poi rivolgermi a Camille.
- Sai per caso che gli è successo?- le chiesi riferendomi a Logan.
- Non ne ho la più pallida idea…- rispose alzando le spalle.
- Secondo me dovremmo darci una mossa se non vogliamo rischiare di perderli- disse ridendo Lucy.
- Sì, infatti! Sbrighiamoci!- esclamò James.
A quel punto iniziammo a correre anche noi e in men che non si dica li avevamo quasi raggiunti…beh, certo, correndo ci si mette di meno.
Li chiamammo a gran voce per farli fermare.
A quanto pare ci sentirono perché si bloccarono.
Ci fermammo anche noi per riprendere fiato e poi scoppiammo a ridere senza motivo.
- Ragazzi, non so voi, ma io avrei molta voglia di andare lì- disse ad un tratto Camille, dopo che le risate si erano calmate, indicando un gelataio dall’altra parte della strada.
- Anch’io!- esclamò Carlos.
Ci voltammo tutti verso Jo.
Avevamo tutti fame…infondo era quasi ora di pranzo!
- E va bene! L’osservatorio sarà per una altra volta! E’ tardi, e poi anch’io ho voglia di gelato!- disse lei divertita.
Così, tutti e dieci, ci andammo a prendere un bel gelato.
Ci accomodammo su delle panchine lì vicino per gustarcelo in santa pace.
Quando finimmo tutti, mi alzai in piedi entusiasta.
- Si va allo zoo!- esclamai.
- Vi piacerà! Ne sono sicuro!- continuai rivolto alle quattro ragazze.
Loro mi guardarono scuotendo la testa divertite.
- Vedremo!- disse Kimberly fissandomi negli occhi.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutte!
Ecco, unicamente per voi, il sesto capitolo! E stavolta raccontato dal punto di vista di Xena e Kendall!
Spero vi sia piaciuto!
Nel prossimo vedremo i nostri cari personaggi allo zoo! Così Kendall e Carlos saranno finalmente contenti!
E voi?
Alla prossima!
Un bacio,
 
Diana
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Tra chiarimenti e scelte difficili ***


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Tra chiarimenti e scelte difficili
 
 
 
Lucy’s POV
 
- Vedremo!- disse Kimberly fissando Kendall negli occhi.
Lui ricambiò divertito l’occhiata.
- Bene, allora andiamo?- chiese Carlos alzandosi in piedi.
- Sì, andiamo- disse Jo.
Così, tutti insieme ci avviammo verso lo zoo.
Accanto a me c’era Kim, mi voltai verso di lei, pronta a chiacchierare un po’, ma prima che potessi aprire bocca notai che aveva l’aria assente e non sembrava particolarmente felice…le leggevo negli occhi che c’era qualcosa che non andava…
- Ehi Kim…- la chiamai.
Lei si voltò verso di me.
- Dimmi-
- Che hai?-
- Nulla, perché me lo chiedi?-
- Sembri triste e poi non hai l’espressione di una che si sta divertendo…- le risposi.
Lei non disse nulla ma si limitò a sospirare debolmente.
- E’ per Logan?- le chiesi a bassa voce per non farmi sentire dagli altri.
Annuì con la testa.
- Insomma, guardalo- mi disse.
Feci come aveva detto lei e spostai lo sguardo su di lui notando che chiacchierava allegramente con Xena.
- Prima pensavo che l’unico problema fosse Camille, ma ora ci si mette anche Xena- continuò.
- Xena è nostra amica, non ti porterebbe mai via Logan, e poi è cotta di Kendall- dissi capendo cosa voleva dire.
- Ma dai! La hai vista prima, lo ha abbracciato davanti a tutti e non si conoscono neanche da un giorno, non pensi ci sia qualcosa sotto?-
Stavo per risponderle, ma arrivarono Carlos e James interrompendomi.
- Ehi ragazze, che si dice?- chiese James mettendosi in mezzo a noi e circondandoci le spalle con un braccio.
- Mah nulla di che, si parlava- risposi.
- Vi piace l’hockey?- chiese invece Carlos affiancandomi.
- Sì, io lo adoro- dissi.
- A me non molto, preferisco il pattinaggio artistico- rispose Kim.
- Ohhh abbiamo una pattinatrice artistica qui!- scherzò James dandole un buffetto sulla guancia.
- Tu ci scherzi, ma guarda che lei è bravissima a pattinare…ha vinto per tre anni consecutivi il primo premio alle gare regionali!- dissi in difesa della mia amica.
I due ragazzi si voltarono verso di lei con gli occhi sgranati.
- Wow allora sei proprio brava, complimenti!- esclamò Carlos guardandola meravigliato.
- Beh grazie…me la cavo- rispose lei un tantino imbarazzata.
- Dai, non fare la modesta! Sei bravissima!- esclamò invece James.
- Chi è bravissima?- chiese Erika da davanti la fila.
- Kimberly!- risposi io.
- Perché? Che ha fatto?- chiese Logan.
- Ha vinto per tre anni consecutivi il primo premio alle regionali di pattinaggio artistico!- rispose Carlos.
- Anche tu fai pattinaggio artistico? Pensa un po’, anch’io!- disse Camille raggiungendoci da dietro e affiancandosi a Kim.
- Che coincidenza!- esclamò lei.
- Eh infatti!- replicò Camille.
- Che ne dici se un giorno andiamo a pattinare insieme?- continuò prendendola a braccetto.
- Certo! Volentieri!-
- Eccoci! Siamo arrivati!- sentii dire da Kendall per poi fermarsi.
- Quanto costa il biglietto?- chiesi prendendo il portafoglio dalla borsetta.
- Rimettilo a posto, offriamo noi- mi disse Carlos sorridendo.
- Ma no, non ce n’è bisogno, tranquillo- dissi.
- Insisto…siete nostre ospiti e non sarebbe galante da parte nostra farvi pagare a voi, giusto ragazzi?- disse chiedendo conferma agli altri.
- Giusto!- risposero in coro gli altri tre.
- Grazie ragazzi, siete molto gentili, ma…- iniziò Xena, ma il sorriso dolce e gentile che le rivolse Kendall la azzittì.
Andarono alla cassa a prendere i biglietti ed io non staccai neanche per un secondo i miei occhi verde scuro dalla figura di Carlos… “Com’è bello..:” mi ritrovai a pensare.
- Lucy!- sentii esclamare ad un certo punto.
Sobbalzai e mi voltai interrogativa verso Jo.
- Dimmi, ma non c’è bisogno di urlare! Ci sento benissimo, sai?- dissi rivolgendole la mia attenzione.
- Ti ho chiamata per ben tre volte, ma non rispondevi- si giustificò lei.
- Sì scusa, ero immersa nei miei pensieri e non ti ho sentita…-
- Volevo sapere che te ne pare di questa uscita…ti stai divertendo? Sono simpatici i ragazzi?-  domandò.
- Sì, mi sto divertendo molto e i ragazzi sono uno spasso!- esclamai sorridente.
- Mi fa piacere!- disse sorridendo a sua volta.
- Senti, ma cos’ha Kimberly? La vedo così strana…le è successo qualcosa?- mi chiese sottovoce. Spalancai gli occhi…non potevo certo dirle che era per Logan…
- No no tranquilla…è solo un po’ stanca…- inventai. Lei annuì.
- Ragazze! Venite! Abbiamo i biglietti!- ci chiamò Kendall.
- Arriviamo!- rispose Jo per poi rivolgersi a me.
- Su, andiamo-
Una volta raggiunti, Kendall porse i biglietti all’omone che era all’ingresso.
- Entrate- disse dopo averli visti.
- Che inizi il divertimento!- esclamò Carlos entusiasta battendo una mano sul caschetto.
- Bene…da dove iniziamo?- chiese Erika.
- Non so…dividiamoci!- disse Kendall brandendo il braccio in aria.
Ognuno di noi scattò in una direzione diversa. Io andai verso la gabbia dei leoni…mi hanno sempre affascinata!
- Lucy!- mi sentii chiamare. Mi voltai e vidi venire Carlos verso di me.
- Vieni! Devi assolutamente vedere una cosa!- esclamò. Non mi diede neanche il tempo di dire una sola parola che mi afferrò per un  braccio trascinandomi con sé.
Mi portò di fronte alla gabbia dei lupi…piuttosto grande, devo aggiungere.
- Guarda là…- disse indicandomi con il dito qualcosa in fondo.
Portai confusa lo sguardo dove aveva detto lui per poi sorridere dolcemente…in mezzo agli altri, con accanto il maschio che ci guardava tutti con aria diffidente, c’era una lupa sdraiata che allattava i suoi due cuccioli.
-Wow, sono bellissimi…- sussurrai.
- Già…è vero- disse a sua volta Carlos. Mi voltai verso di lui…aveva gli occhi che luccicavano… “Che tenero!”…portai istintivamente una mano verso la sua, sfiorandola appena, per poi ritrarla immediatamente, arrossendo, accorgendomi di quello che avevo fatto.
Fortunatamente lui non se ne accorse…era troppo preso da quella scena.
Vedemmo quasi tutti gli animali presenti nello zoo…non so quanto tempo passò, fatto sta che ad un certo punto il mio sguardo cadde accidentalmente sull’orologio che avevo al polso.
- Accidenti!- esclamai.
- Che succede?- chiese Erika.
- Sono già le 15.30!- risposi.
- E allora?- chiese Xena senza capire.
- Il tempo vola!- continuai sorpresa.
- Come? Sono già le 15.30? Io alle 16.00 ho un provino, devo andare! Scusate!- esclamò Camille.
- Non è che potresti accompagnarmi?- continuò poi rivolta a Jo.
- Certo, va bene- rispose.
- Mi dispiace ragazze di lasciarvi così…ci stavamo divertendo- si scusò Camille.
- Tranquilla, non fa niente…a proposito, in bocca al lupo!- le disse Xena.
- Crepi!- rispose sorridendole.
- Ci sentiremo presto, promesso!- continuò.
- E comunque vi lasciamo in buone mani…ragazzi, trattatecele bene!- aggiunse Jo.
- Tranquille, non potrebbero essere in mani migliori- disse James indicando lui e poi gli altri.
- Non ho dubbi in proposito!- scherzò Camille per poi avvicinarsi a Logan.
- Ci vediamo dopo- gli disse sorridente schioccandogli un bacio veloce sulle labbra.
- Certo, a dopo- rispose ricambiando il sorriso.
- Buona fortuna per il provino- aggiunse.
- Grazie-
- Ciao ragazze, a presto- disse poi rivolta a noi dandoci un bacio sulla guancia ciascuna, così come fece anche Jo.
Ricambiammo il saluto e poi le vedemmo incamminarsi verso l’uscita dello zoo, fin quando non sparirono tra la gente.
-Bene, ora che vi va di fare?- ci chiese Carlos.
- Mah non saprei…- disse Kim.
Rimanemmo zitti a pensare fin quando la voce di Kendall non ci riportò alla realtà.
-Xena- la chiamò.
- Sì?-
- Tu non avevi visto l’appartamento, giusto?-
- Giusto-
- Che ne dici di andarlo a vedere ora? Tanto abbiamo tempo, abbiamo fatto tutti i giri che dovevamo fare- propose stringendosi nelle spalle.
- Certo, per me va bene- rispose sorridendo.
- Perfetto…e a voi ragazze?- ci chiese.
- Sì! Non vedo l’ora di fare un altro giro sullo scivolo a chiocciola!- esclamai contenta.
- E magari dopo andiamo anche in piscina!- dichiarò James.
- Sarebbe grandioso, peccato che non abbiamo i costumi a portata di mano- disse Erika.
- Giusto, dimenticavo questo piccolo particolare- rispose lui ridendo appena.
Lasciammo lo zoo e ci incamminammo per il Palm Woods parlando e scherzando.
Appena arrivati prendemmo subito l’ascensore e salimmo al primo piano dov’era l’appartamento dei ragazzi: il 2j
Aprimmo la porta e vidi Xena spalancare gli occhi sorpresa.
-Wow questo è il vostro appartamento?-
- Sì, ti piace?- le chiese Kendall sorridendo.
- Sì, molto-
Le fece fare un giro veloce mentre io, con Carlos, mi facevo un paio di giri sullo scivolo a chiocciola.
Nel frattempo James e Logan facevano ridere Erika e Kim con battute e storielle divertenti.
Quando Kendall e Xena tornarono, vidi il primo chiamare gli altri ragazzi.
-Scusate, è per una questione di lavoro, torniamo subito- ci disse prima di allontanarsi in una stanza seguito dagli altri.
Io mi avvicinai a Kim e Erika per parlare un po’ e poco dopo ci raggiunse anche Xena che si sedette accanto a Kim.
Provò a chiamarla più volte, ma lei non le rispondeva, anzi, la ignorava continuando a parlare con noi.
- Kim, si può sapere che hai?- le chiese ad un certo punto stanca di essere ignorata.
- Ma che cosa vuoi?- le rispose brusca, voltandosi verso di lei.
- Sapere cosa ti prende…perché mi ignori facendo finta che non ci sia?-
- Non posso crederci, prima ci provi con il ragazzo che mi piace e poi mi chiedi anche perché ce l’ho con te?- le chiese con rabbia passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
Xena aveva spalancato gli occhi boccheggiando, senza sapere che dire.
-Io? Ma che cosa stai dicendo? Non ci proverei mai con Logan, lo sai-
-Allora me lo sono immaginata quando vi ho visti rimanere da soli in piscina o quando lo hai abbracciato e poi avete corso insieme per strada?- aveva esclamato alzandosi in piedi.
-No, non te lo sei immaginata, è vero, ma non per questo vuol dire che ci stia provando con lui!- affermò di rimando alzandosi anche lei.
-Ragazze, per favore, non alzate la voce- dissi io.
-Allora dammi una motivazione, una sola, affinché possa crederti- la rimbeccò Kim ignorandomi totalmente.
-Kimmie, ti voglio bene e so quanto ci tieni, non ti farei mai del male- disse semplicemente.
Kim si zittì un attimo guardandola negli occhi…forse era riuscita a convincerla.
-Perché lo hai abbracciato? Non sei mai stata così espansiva con qualcuno che non conosci- le chiese placando il tono di voce.
Xena sospirò appena e poi cominciò a raccontarci il tutto. Finito il racconto Kim la abbracciò.
-Scusa, non sapevo che era per questo motivo…non volevo dubitare di te…-
-Tranquilla…non lo sapevi, era normale che fossi gelosa…- le disse ricambiando l’abbraccio.
-Allora, siete amiche come prima?- chiese Erika sorridendo.
Loro due si scambiarono una occhiata per poi annuire vigorosamente.
-Bene, era ora, non ce la facevo più a vedervi con il muso!- dissi scherzando.
Riprendemmo a parlare tranquillamente tutte insieme aspettando i ragazzi.
A proposito, ancora non erano tornati…chissà che era successo…
 
 
 
Carlos’ POV
 
-Avanti Kendall, che è successo? Su sbrighiamoci che di là ci sono quattro ragazze che mi aspettano- disse James passandosi una mano sui capelli, vanitoso come sempre.
- Forse volevi dire che CI aspettano, giusto?- lo rimbeccai.
- Ragazzi silenzio!- ci riprese Kendall.
- Non è per Gustavo che vi ho portati qui…ma bensì per quelle ragazze- continuò.
- Ah e di che si tratta?- chiese Logan.
- Sono oggettivamente molto carine…-iniziò Kendall prima di essere interrotto da James.
- Sì, esatto, soprattutto Kimberly e Lucy, ma anche le altre due non sono male…- disse pensieroso.
- Ehi a quelle due avevo già puntato io! Andiamo, una è anche campionessa di pattinaggio, e l’altra è un’amante dell’hockey!- esclamai.
- Visto? E’ proprio quello che volevo dirvi!- ci interruppe Kendall.
- Vi siete già messi a litigare! Così non si va da nessuna parte!- continuò.
- E’ vero, ha ragione- dissi rivolto a James.
- Noi le ragazze già le abbiamo, quindi non ci metteremo in mezzo…- disse Logan riferito a lui e a Kendall che annuì in accordo con lui.
- Ma loro sono quattro e voi siete due, dovete sceglierne una, ma senza litigare- proseguì.
- Ok, ricevuto- disse James sbuffando.
- Ti prometto che non litigheremo- affermai.
- Va bene, ci fidiamo, ora andiamo di là, non è carino lasciarle aspettare- disse Kendall.
- Augurateci buon fortuna!- esclamai contento.
- Parla per te amico, ma io non ho bisogno di fortuna- affermò James guardandosi allo specchio prima di tornare dalle ragazze.
- Buona fortuna Carlos- disse Kendall dandomi una pacca sulla schiena.
- Grazie amico- risposi fiondandomi in salotto.
Come mi aspettavo trovai James seduto sul divano in mezzo alle ragazze…aspetta…erano solo tre…ne mancava una…dov’era Kimberly? Cominciai a vagare con lo sguardo,  fin quando non vidi che stava parlando con Logan vicino la cucina.
Sembrava così felice e spensierata, così decisi di non interromperli.
Mi focalizzai sulle altre tre…vediamo…chi potrebbe essere la ragazza giusta?
Forse Lucy…aveva degli occhi verdi bellissimi e i suoi capelli castano chiaro con le punte bionde sembravano così morbidi al tatto…o magari Xena…o forse Erika… “Oddio non lo so, sono così confuso!” pensai.
Osservai per bene anche le altre due e poi portai l’attenzione su Kimberly…aveva i capelli biondo cenere, lisci, che le cadevano morbidi sulle spalle, gli occhi grigi che sembravano brillare, e un sorriso bellissimo che le illuminava il volto.
Rimasi incantato per un paio di secondi, ma distolsi lo sguardo appena Kimberly se ne accorse e mi sorrise.
Arrossi impercettibilmente…il cuore aveva preso a battere furiosamente nel petto…credo di aver fatto la mia scelta…
Ma non ne ero ancora sicuro, preferivo prendermi un altro po’ di tempo e fare le cose per bene.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao! Eccomi tornata! Scusate il ritardo, ma essendo l’ultimo mese di scuola i professori ci stanno programmando un sacco di compiti in classe e non ho avuto molto tempo di scrivere, ma ora sono tornata con il nuovo capitolo che spero non vi abbia deluse!
So che molte di voi aspettavano il POV di James, ma mi serviva quello di Carlos, scusate! :(
Ma non preoccupatevi, il prossimo sarà tutto per James e Erika!
Ora vi voglio fare una domanda…che ne pensate di Carlos e della sua scelta? Secondo voi fa male ad aver scelto Kim visto che lei è cotta di Logan? Oppure avete altre considerazioni?
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un bacio a tutte,
 
Diana :)

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Capitolo 8
*** Sms e domande senza risposta ***


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Sms e domande senza risposta
 
 
 
Erika’s POV
 
 
Guardando James mi rendo conto di quanto possa essere bello ogni secondo che passa…cioè, che fosse bello già lo sapevo, ma dal vivo lo è ancora di più.
Erano anni che sognavo di poter incontrare i miei idoli, e ora sono qua, seduta su un divano a ridere e scherzare con loro…un sogno che diventa realtà.
James è accanto a me che ci racconta, alternandosi con gli altri ragazzi, aneddoti divertenti della loro vita di tutti i giorni, mentre noi ridiamo immaginandoci perfettamente tutte le scene.
Guardo un attimo alla mia destra e vedo Carlos, che fino ad ora era rimasto in silenzio, come imbambolato a guardare Kim seduta accanto a lui. Così, per svegliarlo dal suo stato di “Bell’addormentato nel bosco”, gli passo una mano davanti agli occhi.
-Ehi Carlos- lo chiamo.
Lui si volta interrogativo verso di me.
-Fino ad ora non hai detto una parola…tutto apposto?- gli chiedo.
-Sì, tutto bene, tranquilla- mi risponde sorridendo.
Annuisco e gli sorrido di rimando.
-Carlos!- lo chiama ad un certo punto Kendall.
-Che ne dici di raccontaci qualcuna delle tue barzellette?- gli chiese.
-Certo!- rispose per poi mettersi a pensare su quale dirci.
-Ah ecco, ce la ho…sapete qual è il colmo per un mango?-
Noi ci riflettiamo un attimo per poi scuotere la testa.
-Mango io!- finì mettendosi a ridere seguito a ruota da noi.
-Questa era carina ahahahah- disse Kim tra una risata e l’altra.
-Aspettate, aspettate! Ce ne ho un’altra! L’insalata russa e il pomodoro non dorme!- continuò senza smettere di ridere.
-Questa è peggio dell’altra! Ahahahah- esclamò Lucy tenendosi la pancia.
-Ok, abbiamo riso abbastanza, adesso Pasta!- disse ancora.
Ridemmo per un altro paio di minuti, fin quando non sentimmo la porta dell’appartamento aprirsi e fare la loro comparsa una donna e una bambina. La prima con le buste della spesa tra le mani e la seconda alle prese con un videogioco.
Dovevano essere rispettivamente la mamma e la sorellina di Kendall. Ne dedussi questo, perché il pomeriggio stesso, il bel biondino, ci aveva spiegato che lui e i suoi amici vivevano in quell’appartamento in compagnia di sua madre e sua sorella.
-Ciao mamma! Ciao Katie! Bentornate!- esclamò Kendall alzandosi e andando verso di loro.
-Ciao tesoro- rispose sua madre mentre gli lasciava le buste che lui si era offerto di portarle.
-Ehi fratellone!- esclamò a sua volta Katie dandogli una leggera pacca sulla schiena in segno di saluto.
Poi entrambe si voltarono interrogative verso di noi. Ci alzammo tutte e quattro, pronte a presentarci, ma Carlos ci precedette.
-Signora Schmidt, Katie…loro sono Kimberly, Lucy, Erika e Xena!- esclamò.
-Piacere ragazze- disse la mamma di Kendall venendoci incontro con un sorriso gentile e stringendoci la mano.
-Ciao- disse invece semplicemente Katie chiudendo il gioco e squadrandoci una per una per poi soffermarsi su Xena e sorriderle.
-Sei una loro fan?- le chiese riferita alla maglietta dei BTR che indossava.
-Sì, ma in realtà lo siamo tutte noi- rispose indicandoci.
-Forte, e come vi siete conosciuti?- chiese di nuovo curiosa sedendosi sul divano e facendoci cenno di metterci accanto a lei.
-In realtà è accaduto per puro caso…- iniziò Lucy per poi raccontare la breve storiella.
A fine racconto, Katie, aveva un sorrisone che partiva da un orecchio all’altro.
-Wow, quindi è solo merito di Jo e Camille se ora li avete conosciuti? Dovete essere a settimo cielo! Insomma, non succede tutti i giorni di poter avere la possibilità di conoscere i propri idoli-
Noi annuimmo entusiaste.
-Sì, ed è stata una enorme sorpresa per noi trovarcele sulla porta di casa…e poi in che stato ahahah- ricordò divertita Kim.
-Erano disperate perché non trovavano il gatto di Gustavo ahahah- continuò Xena.
-Se erano disperate loro, immagina i ragazzi ahahah- dissi io.
Continuammo a parlare con lei e gli altri(compresa la mamma), che si aggiunsero successivamente, per altro tempo.
Ad un certo punto sentimmo la suoneria di un cellulare e Kim sorrise imbarazzata.
-Scusate, è il mio- si scusò mentre prendeva il cellulare dalla borsetta sul tavolino di fronte a noi.
Guardò prima il nome sul display e poi rispose.
-Pronto papà?-
-Sì, siamo ancora con loro…-
-Come? Scusa ma che ore sono?-
-Le 19.30? Ti assicuro che non ce ne eravamo rese conto, il tempo è volato- quando Kim disse l’ora spalancai gli occhi…non ci avevamo proprio  fatto caso!
-Ok ok, allora tra poco siamo a casa…a dopo- concluse prima di attaccare.
-Dobbiamo andare, è tardi- disse poi rivota a noi con tono dispiaciuto.
-Uff, però ci stavamo divertendo!- si lamentò Lucy.
-Eh lo so, ma purtroppo si è già fatta l’ora di tornare- dissi.
Prendemmo le nostre cose, pronte per salutare ed andare.
-Ciao ragazzi, Katie…arrivederci signora Schmidt- concludemmo per poi avviarci verso la porta dopo che ci salutarono anche loro.
-Aspettate!- ci fermò Kendall quando ormai eravamo ad un passo dall’uscita.
Ci voltammo interrogative verso di lui.
-Vi accompagniamo noi!- continuò sorridendo.
Gli altri annuirono in accordo con lui.
-Ma no, tranquilli, non ce n’è bisogno- dissi.
-Insisto- disse ancora Kendall avvicinandosi a noi seguito dagli altri.
-Fatevi accompagnare da loro…è sera e non me la sento di mandarvi da sole, spero di rivedervi presto- affermò la madre di Kendall alzandosi in piedi e venendoci a salutare insieme a Katie.
Uscimmo dall’appartament0 insieme ai ragazzi che non la smettevano un attimo di parlare…erano così simpatici! Ed io, come d’altronde anche le mie amiche, ero al settimo cielo di averli finalmente potuti conoscere!
La casa disterà all’incirca 15 minuti dal Palm Woods.
-Dov’è che abitate?- chiese Logan.
Kim glielo spiegò velocemente, e tra altre chiacchere e spintarelle giocose, arrivammo a casa in men che non si dica.
-Grazie per averci riaccompagnate e per questa fantastica giornata…siamo state benissimo!- esclamò felice Lucy.
-Lo stesso vale per noi!- esclamò a sua volta James.
-Voi non siete come le altre fan…avete qualcosa di diverso…- disse Kendall con gli occhi verdi che gli brillavano.
-Grazie- rispondemmo all’unisono arrossendo leggermente.
-Che ne dite di rivederci?- chiese ancora.
Noi spalancammo gli occhi, e un sorriso enorme si fece via via largo si nostri volti.
-Certo che sì!- esclamammo felicissime.
I ragazzi risero divertiti.
-Quando?- chiesi. Loro si scambiarono una occhiata di intesa.
-Non so…dovremmo metterci d’accordo, no?- rispose James.
-Quindi prendete i vostri cellulari- continuò Carlos.
-Scambiamoci i numeri- terminò Logan.
Spalancammo la bocca in una O perfetta…come, come?!
Li guardammo meravigliate per capire se scherzavano o erano seri e poi prendemmo i nostri cellulari salvandoci i loro numeri in rubrica mentre loro si salvarono i nostri.
-Bene, ci sentiamo, ragazze- disse Kendall per poi darci un bacio sulla guancia in segno di saluto, così come fecero anche gli altri.
Noi eravamo paralizzate.
-Passate una buona serata- disse Logan mentre si allontanava dalla guancia di Kim che aveva il viso in fiamme.
-Grazie, anche voi- rispose lei balbettando.
-A presto!- esclamarono sorridendo prima di voltarsi e andarsene.
Noi rimanemmo ferme per poi toccarci incredule le guance.
Poi Kim estrasse le chiavi dalla borsetta, le inserì lentamente nella serratura ed entrammo in casa, chiuse la porta alle nostre spalle e poi cominciammo a saltellare e urlare felici.
Passammo tutta la serata a raccontare ai genitori di Kimmie come era andata la giornata con i BTR, dei numeri e di tutto il resto, ed erano davvero contenti che ci fossimo trovate bene. E, Robert, il padre di Kim, ci diede la notizia che Kevin non avrebbe potuto raggiungerci perché sua moglie, Angel, aveva affermato che voleva passare una vacanza come si deve, e che Kevin, dove stava ora, quindi da zia Muriel e zio Tom, si trovava benissimo…quindi niente cane.
Alle 22.00, uscita da poco dalla doccia, mentre indossavo il pigiama, pronta a passare del tempo con le mie amiche, sentii il mio cellulare, poggiato sul letto, vibrare.
Lo presi ed andai a leggere il messaggio.
Quando vidi il mittente il mio cuore prese a galoppare come un matto. Era James che mi scriveva su WhatsApp.
 
James:
Ehi ciao! Come va? J
 
 
Mi affrettai subito a rispondere.
 
 
Io:
Ehi! Tutto bene, tu? J
 
 
Pochi secondi dopo mi arrivò la sua risposta.
 
 
James:
Bene grazie J Oggi ti sei divertita?
 
 
Mi chiese.
 
 
Io:
Sì! Mi sono divertita tantissimo! Sono stata davvero bene J
 
 
Uscii da WhatsApp e mi sdrai a pancia in su sul letto con il cellulare poggiato accanto, mentre aspettavo con ansia una sua risposta. Non potevo ancora crederci! Stavo messaggiando davvero con James Maslow dei Big Time Rush!
Poco dopo sentii il cellulare vibrare al mio fianco. Lo presi e controllai.
 
James:
Anch’io sono stato bene! Siete quattro ragazze simpatiche e spiritose! E, inoltre, anche molto carine! J
 
 
Quando lessi quell’ultima frase arrossii fino alla punta dei capelli.
 
 
Io:
Grazie del complimento! J J
 
 
Che carino! Ci aveva fatto un complimento!
 
 
James:
Prego, non c’è di che J Senti, io ora devo andare. Ti auguro la buona notte!
 
 
Oddio che dolce! Mi augura anche la buona notte! Digitai velocemente la risposta.
 
 
Io:
Grazie! Sogni d’oro anche a te! J
 
James:
Ci sentiamo presto! J
 
Io:
Certo, quando vuoi! J
 
 
Chiudemmo così la conversazione e mi catapultai, con cellulare alla mano, nella stanza di Lucy, ovvero dove dovevamo stare per la nostra serata.
Senza preoccuparmi di bussare feci irruzione nella stanza della mia amica.
Lei sobbalzò per lo spavento.
-Erika! Ma ti sembra il modo di entrare?!- mi chiese alzandosi dal letto su cui era comodamente sdraiata.
-E’ vero, scusa! Ma devo dirvi una cosa importante, e non ci ho pensato!- dissi avvicinandomi a lei.
-Ah e di che si tratta?- chiese curiosa.
-Ora non posso dirtelo, aspettiamo le altre- risposi mentre mi passavo il cellulare da una mano all’altra.
Lei annuì e poco dopo sentimmo un paio di colpi alla porta.
-Avanti!- disse Lucy e fecero la loro comparsa Xena e Kim.
-Ragazze, ragazze! Devo dirvi una cosa davvero importante!- esclamai andando incontro alle due appena arrivate.
-Dicci, dicci!- disse Xena.
Le feci accomodare sul letto accanto a me. Fremevo dalla voglia di dirglielo.
-Avanti, parla! Non ti ho mai vista così agitata!- affermò Kim spronandomi a parlare.
Feci un respiro profondo e poi spiegai.
-Si tratta di James! Abbiamo appena parlato su Whats App!- esclamai mostrando la chat alle mie amiche.
-Wow ma è grandioso! Siamo felicissime per te!- disse Lucy.
Parlammo di questo e degli altri ragazzi fino a mezzanotte passata,  fin quando, stanche, ci demmo la buona notte ed andammo a dormire.
Nonostante sentissi forte la stanchezza, tanta era l’emozione, sia della giornata che della conversazione, non riuscii ad addormentarmi prima dell’una.
Il giorno dopo mi svegliai alle 10.00 e quando scesi per fare colazione trovai le mie amiche, già belle che pronte, che guardavano la TV sedute sul divano.
-Ehi buongiorno!- esclamò Xena vedendomi.
-Buongiorno anche a voi…-  dissi stropicciandomi gli occhi.
-Dormito bene?- chiese Lucy.
-Sì, tranne la prima ora…mi sarò addormentata tipo all’una…- spiegai.
-Dove sono i tuoi genitori?- chiesi poi a Kim.
-Sono usciti, andavano al parco a farsi una corsetta- rispose.
Annuii e mi diressi verso la cucina, e solo in quell’istante realizzai che non avevo neanche fame, così mi feci semplicemente una tazza di tè. Poi andai a prepararmi, e quando tornai giù, trovai i genitori di Kim in tenuta da jogging che parlavano con loro.
-Erika! Capiti proprio al momento giusto! Che ne dici di andarci a fare una bella passeggiata?- mi chiese sorridente Lucy con cartina alla mano.
-Certo!- risposi. Ci voleva proprio!  
 
 
 
James’ POV
 
Erano le 10.30 ed ero tranquillamente sdraiato sul mio letto che giocherellavo con il cellulare sbuffando di tanto in tanto, quando, ad un certo punto, entrò Logan.
-Ehi che stai facendo?- mi chiese curioso mentre si sedeva sul letto accanto a me.
-Mah nulla di che…mi stavo semplicemente annoiando…-risposi atono tirandomi a sedere e lasciando il cellulare sul cuscino.
Lui mi guardò un attimo negli occhi, e poi sorrise.
-Ti va di andare in piscina?- propose.
Ci pensai un attimo, e poi scossi la testa in segno di diniego.
Lui rimase sorpreso dalla mia risposta…lo so…io adoro la piscina…è normale che sia rimasto confuso ora che non mi va di andarci…
-Qui c’è qualcosa sotto…dimmi, James, che ti prende? E’ da ieri che ti vedo strano…è successo qualcosa?- mi domanda facendosi serio.
-No no- risposi.
-Anzi, no, ora che ci penso qualcosa c’è!- continuai poco dopo alzandomi in piedi di botto.
-Cosa, cosa?- chiese guardandomi curioso.
A quel punto gli mostrai la chat avuta la sera prima con Erika.
-Non so perché le ho scritto…so solo che…- mi bloccai un attimo, insicuro, e guardai Logan che mi incitava con lo sguardo a continuare e, quando stavo proprio per riprendere a spiegare, Carlos piombò in camera.
-Ragazzi! Devo dirvi una cosa!- esclamò tutto eccitato.
-Cosa Los?- chiesi leggermente scocciato, per essere stato interrotto, al mio amico, per poi voltarmi verso Logan che mi fece capire che avremmo continuato dopo il nostro discorso.
-Ho fatto la mia scelta- disse mettendosi le mani sui fianchi.
-Ah e chi hai scelto?- chiese Kendall entrando in camera proprio in quel momento.
-Kimberly- disse con tono solenne.
-Non lo avrei mai detto ahahah- esclamò Logan ridendo.
-Pure io ahahah- ci aggregammo io e Kendall.
-Si nota tanto?- chiese Carlos arrossendo, un tantino in imbarazzo.
-Nooo per niente! Ahahah- rispose sarcastico Logan.
Quando calmammo le risate, Los, si rivolse a me con una domanda a cui non sapevo rispondere.
-E tu James? Hai fatto la tua scelta?-
Gli altri due si voltarono verso di me, ansiosi di sapere la risposta.
Aprii la bocca, ma non sapevo proprio che dire...ero in crisi!
Così lanciai una occhiata di intesa a Logan, tentando di fargli capire in che situazione mi trovassi.
Lui sembrò recepire il messaggio, perché prima assunse una espressione dubbiosa, e poi annuì.
Nel frattempo Carlos e Kendall stavano ancora attendendo un mia risposta.
-Allora?- chiese di nuovo Carlos.
-Vuoi dirci chi è?- continuò Kendall.
Mi guardai intorno alla disperata ricerca di una scusa per poter uscire da lì, ma a quanto pare non riuscii a trovare nulla.
Così mi risedetti sul letto sospirando. Sentivo i loro sguardi addosso, alzai il mio su Logan. Anche lui stava cercando una scappatoia, ma sembrava non aver trovato niente pure lui!
Era arrivato il momento di dirlo…era inutile continuare a fuggire…anche perché, sai quante altre volte me lo avrebbero chiesto fino a quando non ottenevano una risposta?
Alzai lo sguardo e me li guardai per bene.
-Non lo so ragazzi, non lo so…- risposi semplicemente.
Almeno il mio cuore non lo sapeva…ma il mio cervello non faceva altro che ripetermi il nome di quella ragazza che in un istante mi aveva rapito con uno sguardo…Erika.
Ma sarà lei la ragazza che voglio davvero?
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ehi ciao a tutte! Scusate il ritardo, ma in questo ultimo periodo ho avuto molto da fare L
Comunque, con la gioia di molte di voi, ecco qui il capitolo con il POV di James!
So che lo attendavate con ansia, quindi mi sentivo in dovere di postarlo il prima possibile! J
Spero vi sia piaciuto e che gradiate l’arrivo di Katie e Jennifer!
Ci vediamo al prossimo capitolo e, per chi recensirà, nelle recensioni!
Un bacio,
 
Diana :)
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** S.O.S. Ci siamo perse! ***


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S.O.S.     Ci siamo perse!
 
 
 
Kimberly’s POV
 
-Beh? Dove avete intenzione di andare?- chiese Erika una volta che fummo fuori di casa.
-Mah io pensavo al parco marino- propose Xena.
-Sì che bello! Il parco marino!- esclamò Lucy entusiasta.
-E dove si trova? Non sappiamo praticamente nulla di questa città- osservai.
-Usiamo la mappa…non potrà essere poi così difficile!- disse Xena per convincere me e Erika che eravamo ancora un po’ dubbiose.
-Andiamoci, dai!- continuò l’altra con tono leggermente lamentoso.
-Ok ok! Mi avete convinta!- disse infine Erika, dopo tante insistenze, sbuffando.
Le altre due sorrisero vittoriose per poi rivolgersi a me con lo sguardo.
-E va bene! Siamo qui per divertirci, no? E quanto potrà mai essere difficile usare una mappa?- affermai prendendo la cartina che mi porgeva una Xena tutta sorridente. Le lanciai una occhiata di sbieco, e poi tornai a guardare la mappa che avevo tra le mani...ora che ci pensavo non ne avevo mai usata una.
Inizialmente la guardai leggermente confusa, cercando con lo sguardo il parco marino di cui aveva parlato la mia amica.
Quando lo trovai ci puntai un dito sopra.
-Eccolo!- esclamai.
-E ora noi ci troviamo…- feci un piccola pausa trovando il punto dove eravamo noi -Qua!- terminai.
-Quindi dobbiamo andare da quella parte!- disse Xena indicando la strada alla nostra destra.
Annuii per poi incamminarmi insieme alle altre da quella parte.
Camminammo per un bel po’, all’incirca una mezzoretta buona, ma anche di più, e del parco marino non c’era neanche l’ombra.
All'ennesimo incrocio girammo a sinistra come ci diceva la cartina ma davanti a noi trovammo solo delle palazzine che non somigliavano assolutamente ad un parco marino.
Ecco, Xena era così tanto entusiasta di andarci ma alla fine guarda un po' dove ci ha portato questa mappa.
Controllammo nuovamente la cartina per essere sicure.
-No, qui c'è qualcosa che non torna!- esclamò Lucy confusa.
-Ma guarda, dovrebbe essere proprio qui nei paraggi! Ne sono sicura!- rispose prontamente Xena.
-Non è che lo hanno tolto magari?- ipotizzò Erika ormai stanca del lungo girovagare.
-Ma dai Erika! Ti pare che tolgano un parco marino? Dai, proviamo a continuare a camminare ancora un po’, magari ci apparirà come per magia!- proposi io.
-Cosa ne dici di riposarci un po’ invece?- chiese di nuovo Erika.
Ci sedemmo su una panchina continuando a studiare la cartina.
-Io inizio a credere che ci siamo perse. Perché non proviamo a chiedere a qualcuno?- propose Lucy.
-Sì, mi sembra un'ottima idea, però non contate su di me!- rispose nuovamente Erika.
-Nemmeno su di me, non riesco a capire quando mi danno indicazioni!- ci disse Xena mostrandoci il suo più bel sorriso.
-Come? Tu proponi le cose e alla fine ti tiri indietro?- mi stavo a dir poco adirando.
-Ma è la verità!- rincalzò lei.
-Xena!- notai che tutte quante la stavamo guardando male.
-Ok ok va bene ragazze, avete vinto. Ci andrò io a chiedere informazioni- si arrese alla fine dopo il tanto insistere.
Poco dopo passarono due persone che stavano facendo jogging e spingemmo Xena in modo che si desse una mossa.
Lei si incamminò titubante e iniziò a chiedere informazioni alle due signore. Mentre parlava con loro notai che faceva strane facce e poi tornò da noi con una espressione scioccata, nemmeno se le avessero detto che doveva trovare la soluzione per il buco dell' ozono entro domani.
Si sedette, aspettammo che ci dicesse qualcosa ma la risposta non arrivò.
-Quindi?- le chiedemmo tutte in coro.
-Ragazze, vi prego non uccidetemi! Ma…- e si fermò.
-Ma cosa?- sembravamo diventate un'unica persona.
-Allora, non riusciamo a trovare il parco perché...- fece un'altra piccola pausa -Perché siamo nella parte opposta alla nostra meta!- ci disse infine lei.
Ci fu un silenzio assordante e Lucy fu la prima a trovare il coraggio di parlare.
-Come abbiamo fatto? Abbiamo seguito la cartina alla lettera!-
-Sì, peccato che la abbiamo seguita al contrario!- ci rispose nuovamente la ragazza.
-Come al contrario?- Erika era veramente fuori di sé.
-Sì, era al contrario!- continuò sconvolta Xena.
-Quindi ora cosa facciamo? Ormai è quasi impossibile, almeno per oggi, andare al parco…torniamo indietro?- proposi.
-Sì e come facciamo a tornare? Rischiamo di incasinarci ancora di più e al posto di ritrovarci a casa potremmo finire a New York dato che nemmeno sappiamo usare una mappa!- ci disse Lucy con una punta di sarcasmo. Se non ci trovassimo in questa situazione mi sarei certamente messa a ridere per ciò che aveva appena detto la mia amica.
-Quindi che si fa?- chiese Erika.
-Perché non chiami i tuoi Kim?- mi fece dopo un po' Xena.
Presi il cellulare e composi il numero di mio padre.
-Ciao papà, che fai di bello?-
-Ciao tesoro, ora io e la mamma siamo nel bel mezzo di un massaggio rilassante nella spa che abbiamo trovato nel depliant del supermercato. Tu tutto bene?- mi rispose lui dopo alcuni squilli.
-Oh sì sì tutto bene. Vedo che vi state rilassando. Per quanto ne avrete lì dentro?-
-Abbiamo già pagato per tutta la giornata. È successo qualcosa?- mi chiese preoccupato.
-No no tranquillo. Volevo giusto sapere che progetti avevate per la giornata. Ma non è importante. Ora vado, saluta la mamma e divertitevi!-
Riattaccai ancora più delusa di prima.
-Niente, sono a rilassarsi ad una spa e non possono prenderci!-  feci sapere alle altre.
-Allora cosa facciamo?- chiese Erika, quasi urlando.
-Beh aspettate, ho un'idea!- ci disse dopo un po' Xena, però rimase immobile guardandoci.
-Cosa aspetti Xena! Su, forza!- la incitò Lucy.                                   
-Potremmo chiamare i BTR, ormai loro la città la conoscono e potrebbero aiutarci! Cosa ne pensate?- ci propose.
-Che aspetti, forza, datti una mossa!- incalzai a mia volta.
-Strano che quando si parla dei BTR sei sempre così tanto entusiasta Kim, come mai?- mi disse un po' viperina Lucy.
-Ma no dai, cosa stai dicendo!- dissi sbuffando.
-Eh chissà perché!- continuò Xena ammiccando con le altre.
-Ma ti sbrighi a fare questa telefonata o aspetti che piantiamo le radici?- le dissi seccata. Odiavo quando le ragazze si comportavano così.
-Ok, certo capo!- esclamò portandosi la mano tesa sulla fronte, scatenando così le risa di Erika e Lucy, per poi cercare il numero in rubrica.
-Ciao grande amico! Come stai?- disse Xena mettendo al telefono il vivavoce, così che pure noi potevamo ascoltare la chiamata.
-Ciao, posso sapere chi sei?- rispose la voce all'altro capo del telefono.
-Xena, la ragazza inglese che è venuta qui da poco. Logan, non dirmi che ti sei già scordato di me!- gli disse offesa e poi lo sentimmo ridacchiare appena.
-No no, certo che no. Dimmi tutto!- rispose gentilmente. Quanto amavo quella voce dolce e calda.
-Senti, io e le ragazze volevamo andare al parco marino, ma ci siamo perse. Avremmo bisogno di un piccolo aiutino, non è che voi ci potreste aiutare?-
-Certo, volentieri, tanto oggi non dobbiamo andare a registrare. Ditemi la vostra posizione e vi raggiungeremo!-
-Ecco, è che noi non sappiamo dove siamo finite!-
-Ditemi allora il nome della via dove siete e descrivetemi dove vi trovate!- ci fece lui.
Allora Xena gli descrisse il posto e Logan ci informò che con molta probabilità ci trovavamo vicino alla zona industriale e che nel giro di una quindicina di minuti sarebbero qui da noi.
Molto più rilassate e tranquille ci andammo a sedere su una panchina lì vicino, parlando del più e del meno, mentre aspettavamo pazientemente che arrivassero a prenderci.
-Quanto tempo è passato dalla chiamata?- chiese Erika ad un certo punto.
-Due minuti dall' ultima volta che me lo hai chiesto!- ripeté per l'ennesima volta Lucy.
-Ma ha detto che vengono tutti quanti?- chiese nuovamente l’altra.
-Penso di sì- rispose Xena non tanto convinta.
-Ma perché ci mettono così tanto?- chiesi a mia volta.
Sembrava che il tempo non passasse mai, le macchine sfrecciavano davanti a noi ma nessuna era dei Big Time Rush, e i minuti passavano inesorabili. Passarono 10 minuti ma ancora niente, ne passarono poi 20 e poi 30 ma di loro nemmeno l'ombra.
-Dite che devo telefonare nuovamente?- fu Xena a rompere il silenzio.
-Tanto tra poco arriveranno, hanno detto che sarebbero venuti, non disperiamoci ulteriormente- fece Lucy.
-Ok allora aspetterò!-
Passò qualche altro minuto e Xena si fece sentire di nuovo.
-Bene, io ho aspetto abbastanza. Li chiamo!-  prese il telefono e iniziò a comporre il numero, finché un pulmino grigio ci passò vicino e poi piano piano rallentò e si fermò.

 
 
 
Logan's POV

Avevo appena ricevuto una chiamata da quelle ragazze che sono appena arrivate.
Strano a dirsi, ci conosciamo da veramente poco e già si è instaurato un bel rapporto tra di noi.
Comunque ora è il momento di andare dalle donzelle, avevano bisogno del nostro aiuto! Ok, forse ora sto esagerando.
Spiegai la situazione agli altri e poi andai con loro alla macchina.
-Ma come facciamo a starci tutti dentro a questa macchina dato che siamo in otto? chiese Kendall dubbioso.
-Possiamo andare col pullman o a piedi!- propose James.
-Ohi ohi ho un'idea- esclamò Carlos -Andiamo con il taxi!-
-Sì, perché non con un carrarmato?-
gli rispondo ironico.
-Ragazzi non perdiamo la calma, ho un'idea!- ed ecco che a Kendall venivano sempre le idee giuste al momento giusto.
-Avete presente il pulmino grigio di Gustavo? Potremmo chiederglielo in prestito! Cosa ne pensate?-
-Non è una cattiva idea, ma Gustavo ce lo lascerà?-
chiese James.
-Sì, tanto noi siamo responsabili. Non abbiamo mai combinato nessun casino- disse poi Carlos, e noi lo guardammo male  -Cioè, forse alcuni  danni li abbiamo fatti, ma stavolta saremo responsabili!-
Iniziammo ad avviarci allo studio e chiedemmo a Gustavo il permesso di prendere il pulmino e dopo il tanto insistere ce lo lasciò intimandoci, però, che se gli avessimo lasciato anche solo un graffio potevamo considerarci licenziati.
Armati delle migliori intenzioni del mondo e prestando la massima attenzione, ci accomodammo e poi partimmo.
Dopo circa una quindicina di minuti scorgemmo le ragazze sedute su una panchina che guardavano impazienti la strada.
Mi fermai poco più avanti e scendemmo tutti quanti.
-Eccoli! Guardate, sono arrivati!- esclamò Erika andando subito incontro a James e, nello stesso momento, Carlos incontro a Kimberly…era davvero cotto! Non aveva mai avuto una ragazza, solo qualche appuntamento, ma nulla di più, e speravo che con lei potesse andargli  meglio.
-Ciao ragazze! Ma lo sapete che il parco marino è dall' altra parte della città?- le informai.
-Sì, e lo abbiamo scoperto troppo tardi!- mi risposero affrante.
-E’ stata tutta colpa mia, amo così tanto i parchi marini che questo non me lo potevo certo perdere!- ci confessò Xena.
-Wow fantastico! Pure io amo i parchi marini! Ma come avete fatto a perdervi?- chiese curioso Kendall.
Le ragazze si scambiarono uno sguardo alquanto imbarazzate, e poi Erika, alla fine, si decise a parlare.
-E’ che abbiamo consultato la cartina al contrario…-
Noi ragazzi le guardammo un attimo e poi non potremmo fare a meno di ridere. Erano veramente troppo forti.
-Ahahahah non posso crederci. Siete proprio imbranate! Ahahah se volete per natale vi regaleremo un navigatore così non vi perderete più!- disse Carlos con disinvoltura. Ma questa battuta, al posto di offendere le ragazze, le fece ridere.

Quando tutto tornò alla normalità James propose di andare a fare un giro al centro commerciale dato che era lì vicino.
-Sì, è un'ottima idea! Io dovrei andare a compare dei prodotti per capelli!- disse Erika tutta contenta. Certo che quei due sarebbero stati realmente una coppia perfetta.

-Quali prodotti usi tu?- le chiese curioso James.
-I migliori. Tu?-
-Lo stesso. Dai forza principessa, salga sulla carrozza!- e la prese sotto braccio accompagnandola dentro il pulmino, seguito da tutti noi.
Sapendo ciò che Xena provava per Kendall volevo metterli a sedere insieme nonostante le varie proteste della mia nuova amica.
-Ma Logan, io voglio stare vicino a te- mi sussurrò all’orecchio, per evitare che gli altri sentissero, guardandomi poi con occhi da cucciolo.
-No no, tu vuoi stare vicino a Kendall- le risposi spingendola delicatamente verso di lui che nel frattempo era già salito sul pulmino e parlava con Lucy.
Lei, dopo un ultimo sguardo, fece per avviarsi verso di lui, ma poi parve ripensarci e si voltò nuovamente verso di me, insicura.
Io le lanciai un sorriso incoraggiante che parve infonderle coraggio. Infatti ricambiò il sorriso e si andò a sedere accanto a Kendall, mentre io mi accomodai nel posto di guida. Vicino a me si misero Kimberly, che mi disse che soffriva di mal d'auto e per questo doveva stare davanti, ed infine Carlos.
-Forza ruba cuori, mettiti dietro, che qui c'è la tenera Lucy che ha bisogno di compagnia!- strillò Kendall dal suo posto, e finalmente, dopo varie insistenze, Carlos obbedì.
Una volta dentro il centro commerciale James ed Erika entrarono immediatamente in un negozio di parrucchieri e comprarono ciò che gli interessava.
-Quella ragazza è super! Sapete, abbiamo veramente molte cose in comune!- disse sussurrando James a noi ragazzi senza farsi sentire dalle altre.
-Perché non andiamo a mangiare da qualche parte? Io ho fame!- si lamentò dopo un po’ Carlos, al che Lucy gli disse.
-Sì, pure io ho una gran fame e avrei assolutamente bisogno di mangiare quelle schifezze che fanno ingrassare!-
-Oh davvero? Pure io amo mangiare cose del genere!- disse Carlos molto colpito dal comportamento della ragazza ma poi si riprese ed andò vicino a Kimberly -Tu hai fame? Ti andrebbe di venire a prendere qualcosa insieme a me?- le chiese spudoratamente.
-No mi dispiace, ma ora non ho proprio fame!- gli rispose. Al che Carlos fece una faccia delusa che però non durò molto perché Lucy lo portò a prendere del cibo insieme a lei, per poi tornare poco dopo con un sacchetto pieno di caramelle, cioccolatini, dolci e roba varia. Nemmeno fossimo ad Halloween!
Facemmo dei giri nei vari negozi e acquistammo ciò che ci serviva e notai con mio grande stupore che Xena aveva gli stessi gusti di Kendall per quanto riguardava l'abbigliamento. Adorava le camicie ed in modo particolare i cappelli. Secondo me la ragazza lo aveva colpito notevolmente, ma la cosa che mi stupì ancora di più fu il fatto che davanti ad una libreria Kimberly chiese di entrare per andare a vedere alcuni libri che le interessavano, come libri di scienze e letteratura. Non immaginerete mai la mia faccia quando le ho sentito dire certe cose. In più avevamo anche più o meno gli stessi gusti in quanto agli autori, lo potetti constatare quando le chiesi di mostrarmi i libri che aveva comprato. E poi era raro al giorno d’oggi trovare ragazze interessate alla scienza.
Poi finalmente arrivò l'ora di pranzo e ordinammo hamburger, iniziammo a mangiare tranquillamente e poi improvvisamente sentimmo delle urla.
-Non posso crederci! Quelli sono i BIG TIME RUSH! Andiamo da loro a farci la foto e l'autografo!- dissero alcune ragazze agitate venendoci incontro.
Noi le accontentammo con piacere, stranamente non ci fecero troppe domande sulle ragazze che erano con noi, e quando se ne andarono continuammo il nostro pranzo ed il giro turistico al centro commerciale. Verso le quattro del pomeriggio, stanchi di stare lì, decidemmo di tornare al Palm Woods, quindi andammo al parcheggio, ma proprio in quel momento mi ricordai di una cosa realmente importante.
-Ehi ragazzi ma avete il numero del parcheggio?- chiedo accigliato.
-Ma non l'hai preso tu?- mi chiese tranquillamente Kendall.
-No, pensavo lo prendevate voi!- gli rispondo sempre più preoccupato.
-Non siamo noi che guidiamo genio!- mi rispose Carlos.
-Ehi che sta succedendo?- chiesero curiosi James e le ragazze.
-No questa non ci voleva! E ora come facciamo?- chiesi fuori di me.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ehi! Ciao a tutti! Come state?
Tralasciando i convenevoli, passiamo al capitolo.
Che ve ne pare? Le nostre ragazze si sono perse, e non sanno neanche usare una cartina…assurdo, vero? Ahahah
Ma fortunatamente sono arrivati i nostri cari BTR a “salvarle”. Carlos è ancora in alto mare, come del resto anche Kendall e Logan.
Los non ha la minima idea in che guaio si sta andando a cacciare, vero? Continua a provarci con Kim, ma quando gli entrerà in testa che è Lucy la ragazza per lui? Lo stesso non si può dire di James. Un po’ alla volta sta cominciando ad apprezzare sempre di più Erika, poi ora che ha anche scoperto che tiene molto alla cura dei capelli!
Speriamo che pure gli altri tre si schiariscano presto le idee.
Beh, io non ho altro da aggiungere.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un bacio,
 
Diana :)
 

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Capitolo 10
*** Baci mancati e bugie ***


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Baci mancati e bugie
 
 
 
Xena’s POV
 
-No questa non ci voleva! E ora come facciamo?- chiese Logan fuori di sé.
-Potrei sapere che cosa sta succedendo?- domandai confusa. Non avevo sentito nulla di quello che avevano detto prima. Stavo parlando con Lucy.
-Non avrete mica dimenticato di prendere il numero del parcheggio, vero?- a parlare fu Kim.
I ragazzi si voltarono a guardarla imbarazzati e lei spalancò gli occhi.
-Avete dimenticato di prendere il numero? Sapete che cosa vuol dire questo?- continuò nervosa.
-Sì! Che dovremo girare tutto il parcheggio prima di ritrovare il pulmino!- rispose Carlos.
-Esatto!- strillò lei.
-Ok, niente panico…possiamo ritrovarlo- disse Kendall ottimista.
-Ci serve un piano…noi siamo in otto…ci dividiamo in gruppi da due e perlustriamo l’area separatamente- continuò come se stesse ideando un piano di attacco estremamente importante.
Annuimmo tutti in accordo con lui. Dividendoci sarebbe stato più semplice e ci avremmo messo meno tempo.
-Perfetto! Allora io faccio i gruppi!- esclamò Logan, ma prima che potesse iniziare lo chiamò Kim.
-Posso stare in coppia con te?- gli chiese sorridendo timidamente.
-Certo!- rispose ricambiando il sorriso per poi tornare a noi.
-Allora, i gruppi sono…Xena e Kendall…Erika e James…Lucy e Carlos e Kimberly ed io- continuò.
Io gli lanciai una occhiata di gratitudine. Finalmente potevo passare un po’ di tempo da sola con il biondino senza che nessuno ci interrompesse. Lui mi fece l’occhiolino per poi mimarmi con le labbra “buona fortuna!” e  sorridermi.
Prima di dividerci andai velocemente da Kim.
-Ottima mossa amica mia, sfrutta questa opportunità per conoscere al meglio il tuo Romeo- le sussurrai all’orecchio, per poi vederla arrossire subito dopo come un pomodoro.
-Smettila!- mi rispose imbarazzata. Io risi e poi tornai da Kendall.
-Andiamo?- chiese con un sorriso gentile.
-Certo!- esclamai voltandomi, però, un attimo a guardare gli altri. Sembravano tutti soddisfatti. Ad eccezione di Carlos che, invece, guardava leggermente deluso Kim allontanarsi con Logan.
Avevo una strana impressione riguardo a Carlos…anche se speravo di sbagliarmi…
Prendemmo a camminare eppure non potevo fare a meno di pensare a quello sguardo e a tutte le storie che ci stavo costruendo intorno, assumendo così una espressione pensierosa…anche Kendall parve accorgersene.
-Ehi tutto apposto?- mi chiese.
-Sì, stavo solo pensando- risposi per poi scuotere la testa, come per cancellare quei pensieri.
Lo vidi annuire con la coda dell’occhio.
-Spero a cose belle- mi disse. Mi voltai a guardarlo per poi accorgermi che mi stava guardando anche lui con un bel sorriso stampato sulle labbra.
Ricambiai il sorriso senza però rispondere e perdendomi in quelle profonde pozze verdi che erano i suoi occhi.
Ad un certo punto mi ridestai e tornai con lo sguardo sulla strada davanti a me. “Meglio non farsi beccare” pensai… “E poi lui sta con Jo…forza Xena! Riprenditi!” continuavo a ripetermi dentro di me.
-Kendall…- lo chiamai ad un certo punto…la curiosità era troppo forte!
-Sì?- mi chiese gentile.
-Posso chiederti una cosa?-
-Certo, dimmi- rispose rivolgendomi tutta la sua attenzione.
-Mi puoi dire qualcosa su Carlos?-
-Che vuoi sapere esattamente?- mi chiese voltandosi nuovamente verso di me.
-Non saprei…- dissi assumendo un’ aria pensierosa, per niente vera. In realtà sapevo perfettamente cosa volevo chiedergli.
-E’ innamorato di qualcuno?- chiesi con nonchalance mantenendo lo sguardo fermo davanti a me.
Notai con la coda dell’occhio che Kendall aveva spalancato gli occhi.
-Mhm sì…- rispose semplicemente.
-Chi è? La conosco?- chiesi ancora.
-Sì- ammise.
-E’ per caso bionda, occhi grigi, non molto alta e il suo nome inizia con k e finisce per y?- domandai per poi voltarmi a guardarlo. Si limitò ad annuire sospirando, rendendosi conto che ormai avevo capito ed era inutile negare.
Mi fermai. Lo sapevo…erano troppe cose per essere solo coincidenze…quando eravamo seduti sul divano a casa loro e Carlos si era incantato a guardare Kim…oppure quando eravamo appena saliti sul pulmino e lui voleva mettersi davanti, accanto a lei, e alla fine è andato dietro anche se un po’ contrariato…o ancora quando prima eravamo al centro commerciale e lei è stata l’unica a cui ha chiesto se aveva fame e se voleva andare a prendere qualcosa con lui, e al suo “no” aveva assunto una espressione delusa…e poi la cosa di ora.
Kendall, resosi conto che mi ero fermata, tornò indietro di qualche passo affiancandosi a me.
-Per favore, non dire niente a Kimberly, e neanche a Carlos…io non avrei mai detto niente a nessuno…ma ormai tu lo avevi capito, quindi anche se avessi negato sarebbe stato inutile…- mi disse chinando il capo.
-Tranquillo, non dirò nulla- dissi sorridendo appena per tranquillizzarlo.
Anche lui ricambiò il sorriso, ma poi tornai seria.
-Tu lo sai che Carlos ci soffrirà, vero?-
-E perché? Kimberly mi sembra una ragazza così dolce, non gli farebbe mai del male- affermò sicuro, non capendo, però, che volevo dire.
-Sì, è una ragazza dolcissima, e su questo hai ragione, ma io non intendevo quello- dissi divertita da quello che aveva appena detto.
Lui assunse inizialmente una espressione confusa, ma poi gli si accese la lampadina.
-Ora ho capito! Lei è innamorata di un altro, giusto?- chiese per assicurarsene.
-Giusto- risposi.
-Ahi questa non ci voleva…- disse mordendosi il labbro inferiore. Oddio che carino! Rimasi imbambolata a guardarlo, e quando parlò, di nuovo, ritornai alla realtà.
-E’ di Londra? Viene a scuola con voi?- chiese.
-Sì- risposi semplicemente.
-Come si chiama?- spalancai gli occhi. “E ora che dico?” pensai nervosa. Così pronunciai il primo nome che mi venne in mente.
-Tyler- risposi velocemente per poi pentirmene subito dopo.
-Lui sa di piacerle?- chiese curioso.
-No-
-Almeno sono amici?-
-Diciamo di sì- risposi non avendo neanche il coraggio di guardarlo negli occhi…
Non ci conoscevamo neanche da due giorni eppure guarda quante bugie gli stavo già raccontando! Mi sentivo in colpa... “Se solo Kim sapesse quello che sto dicendo, mi ammazzerebbe” pensai.
-Invece a voi sta simpatico?-
-Sì, è un ragazzo tanto spiritoso- risposi sforzandomi di sorridere. Tanto Tyler, fortunatamente, non era qui, quindi potevo permettermi di dire tutte le cavolate di questo mondo, ma un giorno gli avrei detto la verità. Questo è poco ma sicuro.
-Ricambia i suoi sentimenti?- chiese ancora. “Mio Dio! Quante domande!”
-Mah non ci ho mai fatto troppo caso…ma penso di sì- risposi. Se riuscivo a convincere Kendall che Carlos non ha possibilità con Kim, magari sarebbe riuscito a dissuaderlo, e in questo modo anche Lucy avrebbe potuto avere una possibilità in più con lui.
-E ora come faccio con Carlos?- chiese, più a se stesso che a me, con aria pensierosa. Probabilmente stava riflettendo su come dirglielo.
-Che ne pensi se invece di dirgli la verità provi a mettergli in testa una altra ragazza? Che so…ad esempio Lucy- proposi con nonchalance mentre ero intenta a prendere una sigaretta dal pacchetto che avevo nella borsa. Ero veramente troppo agitata.
-Sì, mi sembra una buona idea…ehi, ma che fai? Fumi?- chiese poi.
Annuii con la testa.
-Perché? Ti da fastidio?- domandai mentre stavo per accenderla, ma lui mi bloccò prendendomi delicatamente la mano.
-Sì, e sicuramente anche a Logan- disse sorridendo dolcemente e io arrossii di botto rendendomi conto della vicinanza che c’era tra di noi.
Lui rise. Quella risata cristallina che solo lui sapeva fare.
Di risposta arrossii ancora di più. Forse aveva capito…o magari avevo qualcosa in faccia! Così, imbarazzata, presi un fazzoletto dalla borsa e cominciai a passarmelo sul viso.
-Ferma, ferma. Non hai niente- mi disse Kendall facendomi fermare.
-E allora perché ridi?- chiesi confusa, ma sollevata di essere pulita.
-Perché quando ho nominato Logan sei arrossita come un pomodoro…non pensavo ti piacesse- spiegò lui divertito. Spalancai gli occhi.
Kendall pensava che io provassi qualcosa per Logan? Era proprio fuori strada!
-Infatti non mi piace! E’ il mio migliore amico!- dissi convinta.
-I tuoi occhi non dicono lo stesso…-
-Come scusa?-
-Ogni volta che lo vedi o ci parli ti brillano…sembra che il tuo sguardo sia come rapito da lui…incantato, ecco! E poi ti compare un bellissimo sorriso che ti illumina tutto il viso…- disse tranquillo.
“Che poeta!” pensai mentre non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi.
Poi tornai in me e scossi la testa.
-No, ti assicuro che non provo nulla per lui- affermai per poi riporre la sigaretta nel pacchetto…“Vorrà dire che fumerò più tardi!”
Lui mi guardò per qualche istante.
-Ok, tranquilla, non gli dirò nulla…il tuo segreto è al sicuro con me- disse mentre mi faceva l’occhiolino.
Sospirai sconsolata…ma perché non voleva capire che non provavo nulla per Logan, ma bensì per lui?
-Grazie- dissi infine abbozzando.
Dopo ciò, calò un silenzio imbarazzante tra di noi, interrotto soltanto, ad un certo punto, dalla suoneria del cellulare di Kendall.
-Pronto?- rispose.
-Ah davvero? Dove?- chiese poi incredulo.
-Ok, arriviamo subito!- disse infine, prima di attaccare.
-Era James! Lui e Erika hanno trovato il pulmino!- mi informò sorridendo.
-Wow! Allora sbrighiamoci! Su, andiamo!- esclamai afferrandogli, per non so quale motivo, la mano, per poi lasciarla subito dopo, accorgendomi del gesto involontario che avevo fatto.
Di tutta risposta lui mi sorrise, prendendomi, con mia grande sorpresa, a sua volta la mano, per poi cominciare a correre, trascinandomi con sé.
-Dai, più veloce! Così arriveremo prima degli altri!- mi incitò ridendo.
Anch’io risi, più allegra che mai.
Quando arrivammo per primi, con grande gioia di Kendall, avevamo tutti capelli scompigliati, le guance arrossate e il fiatone, colpa della corsa. Mi appoggiai ad una colonna per riprendere fiato e poi presi il mio cellulare guardandomi nello schermo, tentando di darmi una sistemata.
-Ehi ragazzi! Che aspetto terribile che avete!- esclamò James venendoci incontro insieme a Erika. Probabilmente si erano allontanati un attimo per fare due passi in attesa che arrivassimo tutti.
-Grazie James! Avevo proprio bisogno di sentirmelo dire, sai?- dissi stizzita. Lui assunse una espressione offesa, dal mio tono, per poi incrociare le braccia al petto.
-Hai sentito come mi ha trattato?- chiese a Erika.
-Perché avete corso? Potevate camminare, come persone normali! Non abbiamo fretta!- ci riprese lei, ignorando James.
-Guardate in che stato siete ridotti ora!- continuò.
-Va bene abbiamo capito! Tanto mica dobbiamo partecipare ad un concorso di bellezza!- esclamò Kendall bloccandola.
-Comunque abbiamo corso perché volevamo arrivare per primi- spiegò poi.
-TU volevi arrivare primo- specificai.
Lui mi lanciò una occhiata di sufficienza.
-Tu, io…fa lo stesso- disse facendo un gesto di noncuranza con la mano.
-No carino, non fa lo stesso…perché…- ma quello che si prospettava come un interessante battibecco, venne prontamente fermato dal provvidenziale arrivo di Kimberly e Logan, i quali, al contrario mio e di Kendall, avevano un aspetto impeccabile.
-Che succede qui?- chiese il moro.
-Ci siamo persi qualcosa?- domandò l’altra.
-No, niente di particolare- rispose Kendall alzando le spalle.
-Ehi ma dove sono Carlos e Lucy?- chiese James guardandosi intorno.
-Mancano solo loro- aggiunse.
-Non lo so…prima ho avvisato Lucy, e mi ha detto che erano abbastanza lontani da qui, quindi diamogli altri cinque minuti- rispose Erika.
-Ok!- esclamammo all’unisono per poi accomodarci su un muretto.
 
 
 
Lucy’s POV
 
-Lucy! Sbrighiamoci!- mi richiamò a gran voce Carlos.
-Manchiamo solo noi! Ne sono certo!- disse poi.
Io mi fermai un attimo appoggiandomi ad un palo per riprendere fiato.
-Non posso correre più veloce di così- replicai.
-Dai, abbiamo già fatto tanta strada, non manca molto, puoi farcela!- cercò di incoraggiarmi, venendomi vicino.
“Un ultimo sprint finale, forza Lucy!” dissi tra me e me per farmi forza. Poi lo guardai negli occhi e annuii.
Ci sorridemmo e riprendemmo a correre, ma io non mi accorsi di una buca, e così ci inciampai, cadendo rovinosamente a terra. Sentii un dolore fortissimo alla gamba, e subito dopo due forti braccia che mi tiravano su.
-Oh mio Dio! Stai bene?- mi chiese Carlos non appena poté vedermi in faccia.
-Sì…mi fa solo molto male la gamba…- risposi mentre lui mi faceva poggiare delicatamente sul cofano di una macchina.
-Quale? La destra o la sinistra?- “Ha tanta importanza?” pensai di chiedergli.
-La destra…- risposi infine.
-Almeno riesci a camminare?- mi chiese. Non risposi, provai a staccarmi dal cofano e fare qualche passo, ma quel dolore si fece sentire nuovamente, facendomi arretrare.
-Devo dedurre di no…- si rispose da solo, guardandosi poi intorno alla ricerca di una soluzione.
-Potrei portarti sulle spalle…- propose.
-No, peso troppo, non ce la faresti-
-Ma dai! Che dici! Almeno fammi provare!-
-Ok, se proprio ci tieni…- dissi spostandomi dalla macchina a lui. Lo guardai in attesa che mi prendesse, ma lui si limitò a guardarmi di rimando.
-Lo sai che hai dei bellissimi occhi verdi?- mi chiese ad un certo punto. Io arrossii fino alla punta dei capelli.
-Grazie…- risposi balbettando…non me lo aspettavo!
-Anche tu hai dei begli occhi…- aggiunsi evitando accuratamente di guardarlo in volto.
Lui rise leggermente.
-I miei sono comunissimi occhi marroni- rispose semplicemente. Mi voltai nuovamente verso di lui per capire se era serio.
-Spero tu stia scherzando!- gli dissi con leggera aria di rimprovero.
-I tuoi occhi non sono marroni…sono nocciola!- continuai incrociando le braccia al petto. Lui mi guardò un attimo confuso e sorpreso.
-C’è tanta differenza?-
-Sì! Ok, forse non molta…ma i tuoi occhi, tralasciando adesso il colore, hanno un non so che, che li rende particolari e speciali…cioè…tu sei speciale…- dissi imbarazzata al massimo.
Lui mi guardò sorridendo dolcemente.
-Grazie…nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere…- mi confessò, anche lui un po’ in imbarazzo.
Ricambiai il sorriso e poi, come attratta da una forza sconosciuta, cominciai ad avvicinarmi lentamente a lui.
Lo stesso fece lui, avvicinandosi un po’ alla volta a me, entrambi con gli occhi fissi in quelli dell’altro.
Avevo il cuore che batteva a mille, le guance rosse… “Non ci credo che sta per accadere per davvero!” pensai emozionata mentre riuscivo a percepire il suo respiro caldo sulle mie labbra.
Quando stavamo proprio a pochissimi centimetri di distanza l’uno dall’altra, il telefono di Carlos prese a squillare.
Scocciata mi allontanai e notai che lui, invece, sembrava sollevato…sarà stata la mia impressione!
Si allontanò da me e andò a rispondere un po’ più lontano.
Quando tornò, mi disse che era Kendall che gli chiedeva che fine avessimo fatto, allora lui gli ha spiegato la situazione e il biondino ha detto di aspettare e di non muoverci da lì, perché sarebbero passati a prenderci direttamente loro con il pulmino.
Nel frattempo non ci scambiammo neanche una parola, e lui si tenne a debita distanza, come se avesse paura di avvicinarsi a me.
E dopo neanche cinque minuti, scorgemmo in lontananza il pulmino.
Si fermarono ad un paio di metri da noi e poi scesero tutti e sei, venendoci incontro.
-Lucy!- esclamarono le mie amiche.
-Kendall ci ha detto della caduta…tutto apposto?- mi chiese Kim preoccupata.
Non feci in tempo a risponderle che parlò Erika.
-Pensi di essertela rotta?-
-Oddio speriamo di no! Ma come hai fatto?- domandò subito dopo Xena.
-Ragazze! Una domanda alla volta!- esclamai per poi voltarmi verso Kim e rispondere a lei.
-Tutto apposto, grazie- le dissi. Poi passai a Erika.
-No, non penso di essermela rotta…credo sia stata solo una forte botta, nulla di più…anche perché, se fosse rotta, non riuscirei a muoverla - fece un sospiro di sollievo e mi sorrise. Ricambiai il sorriso, ed in fine risposi a Xena.
-Non ho visto una buca, e sono inciampata…- spiegai in poche parole.
Dopo notammo che i ragazzi si erano messi a parlare fitto fitto tra di loro e non appena si accorsero che li stavamo guardando, tornarono da noi e mi chiesero anche loro come stavo, accompagnandomi poi, con premura, fino al pulmino.
Noi ragazze decidemmo di tornare a casa. Con la gamba che mi faceva male non me la sentivo di andare in piscina al Palm Woods.
Ci portarono fino a casa, offrendosi anche di rimanere a farci compagnia. Felici accettammo, e gli facemmo fare il giro della villa che, li conquistò in un istante.
Verso le 18.15 tornarono i genitori di Kim e fecero la conoscenza dei BTR, trovandoli simpatici.
Quando si fecero le sette meno un quarto, i ragazzi ci dissero che dovevano andare, anche perché dovevano prima passare alla Rocque Records per restituire il pulmino a Gustavo.
Così li accompagnammo alla porta e li salutammo ma, prima di andarsene, ci chiesero se ci volevamo vedere anche il giorno dopo. Ci accordammo per le 10.00, sarebbero passati a prenderci loro e ci avrebbero portate in quel parco marino dove volevamo andare oggi.
Dopo di che ci andammo a fare una doccia, cenammo, facemmo qualcosa insieme e infine andammo a letto.
Però non riuscivo ad addormentarmi, e non per la gamba, anzi, il dolore stava passando e ora andava molto meglio, senza tener conto del grosso livido che mi era comparso, ma bensì per quello che era successo con Carlos…cioè, che stava per accadere:
Stavamo per baciarci, lo ha chiamato Kendall, e a fine chiamata si è allontanato da me e non mi ha più rivolto la parola…era freddo e distaccato…e non riuscivo a spiegarmi il perché.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti! Eccomi finalmente con il nuovo capitolo! Qui possiamo notare diversi colpi di scena…che ne pensate di ciò che è accaduto tra Carlos e Lucy? E che mi dite invece di Kendall e Xena? La nostra cara moretta a quanto pare si è cacciata in un bel guaio…il ragazzo del quale è innamorata, pensa che le piaccia un altro…e lei stessa ha mentito su Kim…e noi sappiamo bene che lei in realtà odia Tyler ed è innamorata di Logan, no?
Speriamo che le cose non si complichino più del previsto!
Ora vi saluto!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un bacio,

 
Diana :)
 
 
 

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Capitolo 11
*** The Dark Girl ***


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The Dark Girl
 
 
 
Erika’s POV
 
-Kiiiim!- gridai fiondandomi in camera sua e lei saltò sul letto, spaventata.
-Erika! Si può sapere che cosa hai da urlare così tanto?!- mi chiese stizzita.
-Oggi i ragazzi ci devono accompagnare al parco marino, ricordi?- lei annuì con la testa.
-Allora su, dai! Alzati in piedi e preparati!- dissi mettendomi le mani sui fianchi.
-Vengono a prenderci alle 10.00 e sono appena le 8.05! Che fretta c’è?- chiese dopo aver controllato la sveglia per poi mettersi le coperte fin sopra la testa.
-Pelandrona!- la rimproverai.
-Poi non lamentarti se Logan non ti si filerà!- continuai convinta di averla colpita nel punto giusto.
-Tanto non mi si filerebbe neanche se venissi in abito da sera! Ha occhi solo per Camille!- disse con voce soffocata da sotto le coperte.
-Andiamo, non deprimerti così! Magari qui conosci qualche ragazzo carino e nasce una bellissima storia estiva con uno di loro!- le dissi cercando di usare un tono incoraggiante.
Lei si scostò le coperte dalla testa e si tirò a sedere, guardandomi dritto negli occhi.
-Sai che ti dico? Hai ragione!- esclamò.
-Logan non è l’unico ragazzo sulla faccia della terra, e mi innamorerò certamente tante altre volte!- continuò.
-Esattamente!- affermai sorridendole.
-Ora però devo correre a svegliare le altre e poi a prepararmi! A dopo!- proseguii schioccandole un bacio sulla guancia per poi scappare via, senza neanche darle il tempo di rispondere.
Svegliai Xena che, non appena vide che ore erano, mi lanciò la prima cosa che si trovò sotto mano: in quel caso una ciabatta. Io la schivai prontamente, le ripetei di alzarsi e andai a svegliare Lucy che però a quanto pare era già in piedi, perché non era a letto, così andai a prepararmi.
Mi feci una doccia veloce, spazzolai e asciugai i capelli e poi indossai un vestitino blu notte, con le spalline sottili, che mi arrivava a metà coscia e poi delle scarpe nere con il tacco basso.
Uscii dalla stanza e incontrai Xena.
-Ehi ma dove vai vestita così!- disse lei ridendo.
-Al parco marino…dove sennò?- risposi tranquillamente.
-Ah pensavo avessi una cena di gran gala!- scherzò lei.
-Wow che eleganza Erika! Dove vai di bello?- questa era Kim che era appena uscita dalla sua stanza.
-Dite che ho esagerato ragazze? È perché volevo far colpo su James così finalmente mi invitava ad uscire!- spiegai.
-Sì, hai assolutamente esagerato!- ripose Xena.
-Prova qualcosa di più tranquillo. Poi stai serena che tu a James piaci e prima o poi ti chiederà di uscire!- mi confortò Kim. Detto questo tornai nella mia stanza in cerca di qualcosa di più semplice da mettermi, dopo di che uscii e trovai entrambe le ragazze davanti la camera di Lucy.
-Ehi, ma che succede?- chiesi confusa.
-Lucy è ancora a letto, dice di non sentirsi bene e vuole rimanere a casa oggi!- mi spiegò Xena.
-Lucy, ma guarda che se vieni vedi pure Carlos! Vuoi vederlo, vero?- cercai a mia volta di convincere la mia amica a venire.
-No, non mi sento bene…andate voi. Lasciatemi a casa, voglio stare qui!- mi rispose tristissima lei. Dal tono della sua voce, capii che c'era qualcosa che non andava, quindi aprii la porta della sua camera e ci fiondammo tutte quante sopra il suo letto.
-Cos'è successo? Ti abbiamo fatto qualcosa per caso?- chiesi. La guardammo e vedemmo che aveva gli occhi rossi e gonfi, come se avesse pianto.
-Ma di che state parlando? Io sto bene, mi fa solo male la gamba e vorrei passare una giornata tranquilla oggi!- ci spiegò lei.
-Se non ci racconti la verità ti facciamo il solletico- la ricattò Xena.
-Ragazze, sul serio, non ho nulla!- detto questo prendemmo a farle il solletico, tanto che alla fine Lucy si arrese e iniziò a raccontarci ciò che le era successo ieri. Di come lei e Carlos si erano avvicinati dopo che lei si era fatta male e poi il suo comportamento freddo e distaccato dopo che si fu reso conto di ciò che stava facendo, e tutto ciò le spezzò il cuore.
Guardai le altre e notai che Xena sembrava stranamente a disagio.
-Quindi preferisci stare a casa per evitare di vederlo?- chiese kim sorpresa. Lucy annuì e proprio in quel momento il campanello suonò e la nostra amica si precipitò alla porta.
-Ciao Kimberly! Allora, siete pronte?- riconobbi la voce di Kendall che aveva appena suonato alla porta.
-Ehm sì...aspetta cinque minuti e scendiamo. Intanto entrate pure!- li fece accomodare lei. In quel momento mi affacciai sulla scala per salutare James e poi poco dopo vidi Carlos che si avvicinò a Kim e le disse qualcosa all'orecchio.
“Chissà cosa le ha detto!” pensai curiosa. Guardai la reazione della mia amica e la vidi arrossire. Poco dopo tornò da noi e cercò ancora di convincere Lucy a venire, ma senza molti risultati.
-Scusate ragazze, devo fare una cosa!- esclamò ad un certo punto Xena e detto questo scese dal letto e si avviò al piano inferiore e poco dopo tornò da noi e con sé aveva una bella sorpresa per la nostra amica.
-Ciao. Come stai?- chiese preoccupato Carlos che era appena entrato.
-Non tanto bene- rispose un tantino distante Lucy girandosi dall'altra parte per evitare di guardare il ragazzo.
-Che hai?- continuò lui avvicinandosi a lei.
-Sto male, ok?- sbottò la ragazza.
-Quindi oggi non hai intenzione di venire con noi?- le chiese il latino dispiaciuto.
-Oh beh, come se t'importasse qualcosa- rispose acida Lucy. Quella conversazione pareva fatta da due piccioncini che ancora non hanno capito che sono fatti, senza alcun dubbio, l'uno per l'altra, anche se non avevo ancora capito perché Carlos stava sempre dietro a Kim. “Penso di essermi persa qualche passaggio…”
-Certo che me ne importa Lucy. Tutti insieme siamo forti, siamo un bel gruppo! E cosa faremo se tu oggi ci dai buca? Dai, ti prego vieni!- la supplicò lui mettendosi in ginocchio e facendo una faccia dolcissima. Lucy lo guardò e alla fine guardò tutte noi che stavamo facendo gli occhi supplichevoli.
-Ok va bene! Mi avete convinta!- disse lei dopo un po'.
-Siii- gridammo tutti in coro felici e poi uscimmo dalla sua stanza lasciandole spazio per prepararsi. Scesi di sotto e andai a salutare tutti e in particolare non vedevo l'ora di poter stare un po' con James.
-Ciao principessa, finalmente sei scesa!- mi venne incontro proprio James.
-Come stai?-
-Io bene, tu?- riposi sorridendo.
-Tutto apposto. Lucy sta male?- volle sapere lui.
-Sì, ma ora sta meglio- gli spiegai.
-Allora…ti piacciono i parchi marini?- chiesi poi cambiando discorso.
-Sì mi piacciono, non sono niente male…a te invece?-
-Certo che mi piacciono, sono bellissimi. Poi adoro gli animali!-
-Qual è il tuo animale preferito?- mi chiese lui curioso.
-Amo molto i gatti. Il tuo, invece?-
-I cani. Sai, quando avrò un appartamento tutto mio, vorrei tanto prenderne uno e vorrei chiamarlo Fox!-
-Bel nome Fox, mi piace!- gli dissi sorridendo. In quel momento Lucy si precipitò giù dalle scale, era pronta e così uscimmo, questa volta a piedi per evitare il casino di ieri, che sennò questa volta Gustavo ci avrebbe uccisi veramente. Durante il tragitto mi staccai un attimo da James, volevo assolutamente chiedere una cosa a Kim e questo era il momento perfetto perché Lucy era molto interessata ad un discorso di Kendall e Xena, quindi non avrebbe prestato attenzione a noi. Presi la mia amica e la portai un po' in disparte dagli altri.
-Ehi ma che fai?- chiese confusa non capendo il mio comportamento sospetto.
-Mi sono persa qualcosa?- le chiesi non rispondendo alla sua domanda.
-Ma di cosa stai parlando? Sicura di stare bene Erika?- disse mettendomi una mano sulla fronte per cercare di capire se il mio delirio era dovuto alla febbre.
-Sto benissimo! Intendevo dire tra te e Carlos…cosa mi sono persa?-
-Oh beh assolutamente niente- mi rispose nervosa.
-Guarda che vi ho visti prima! Cosa ti ha detto all' orecchio?- le chiesi viperina.
-Ok ok, ti racconto tutto...ma non voglio che si sappia in giro, Lucy ne soffrirebbe- mi disse guardandomi.
-Vai, sono tutta orecchie!- le dissi incitandola a parlare.
-Penso di piacergli! E prima all'orecchio mi aveva sussurrato che sono bellissima!- mi disse arrossendo.
-Oh questa sì che è una notizia bomba! Però se lo scoprirà la povera Lucy siamo finite, vero?- e lei annuì.
-Ehi voi due, avete bisogno che vi portiamo in braccio? Di questo passo arriveremo domani!- ci urlò Logan.
-Arriviamo!- urlò a sua volta Kimberly. Dopo una ventina di minuti arrivammo a destinazione e, questa volta, non sbagliammo strada. Però ci fermammo nel bar/ristorante davanti al parco per fare colazione perché dopo tutta la confusione di sta mattina ce n'eravamo completamente dimenticate e Carlos scoprì che nel retro c'era una meravigliosa piscina, così Logan propose di pranzare lì e magari di rilassarci in piscina dopo il giro al parco e tutti quanti noi acconsentimmo.
Andammo al parco e ammirammo tutte le specie marine, erano veramente stupende e ad un certo punto, mentre stavamo osservando dei pesci palla, James si avvicinò a me e mi prese per mano, io lo guardai stupita e poi gli sorrisi felice. Da quanto aspettavo questo momento, proprio niente e nessuno me lo avrebbe rovinato e nessuno mi avrebbe portato via James, neanche per sogno.
Girammo tutto il parco e guardando la guida vedemmo che verso le quattro del pomeriggio avrebbero fatto uno spettacolo con i delfini, quindi decidemmo di andare a mangiare e a rilassarci in piscina come aveva proposto prima Logan.
Le cose che mangiammo nel ristorante non erano certo il massimo, ma la compagnia che avevamo bastava per renderci tutte quante felici. Al parco e al ristorante notai con stranezza che Kendall cercava in tutti i modi possibili di far star vicini Logan con Xena e Lucy con Carlos e in piscina successe la stessa identica cosa. Ci mettemmo comodamente sulle sdraio, godendoci il sole e un po' di tranquillità, finché Carlos e Logan non trovarono qualcosa su cui discutere.
-Tu sei stupido, lo sanno tutti che i delfini sono pesci! Vivono in acqua!- esclamò Carlos.
-No, tu sei stupido! Sono mammiferi!- gli ripose Logan.
-E chi lo dice questo?- rimbeccò il latino dandogli una pacca sullo stomaco e Logan gli rispose con un'altra pacca, e da lì iniziò una stupida rissa su chi avesse ragione. Mi alzai per prendere la crema solare che avevo in borsa, me la portavo sempre dietro per sicurezza. In quel momento i due ragazzi iniziarono a prendersi a spintoni e uno di loro mi urtò e io finì proprio in acqua. Inizia ad annaspare cercando di stare a galla, sembra facile a dirsi ma non lo è per niente per chi non è capace a nuotare.
 
 
 
James' POV
 
Avevo assistito alla rissa tra Logan e Carlos ma nessuno era intervenuto in quanto ormai eravamo tutti abituati ai loro battibecchi e non pensavamo che la situazione potesse degenerare. Poi, però, vidi Erika che cadde in acqua e si dimenava.
-Dai forza, prendi la mia mano che ti tiro su!- disse Kendall.
-Lei non sa nuotare!- esclamò preoccupata Xena.
Appena sentii quelle parole non esitai a buttarmi in acqua per salvarla. In pochi minuti tornammo a bordo piscina, uscimmo fuori, aiutati dai nostri amici, e respirammo a fondo cercando di riprendere fiato, le sorrisi cercando di rassicurarla dicendole che era salva.
-James, grazie per avermi salvato, te ne sarò riconoscente a vita- fece una piccola pausa e proseguì.
-Come posso ringraziarti?- mi chiese teneramente. Ne approfittai, era da tempo che volevo invitarla ad uscire e questo sicuramente era il momento migliore.
-Beh potresti uscire con me!- le dissi sfoderando un bel sorriso, il solito che facevo alle ragazze quando volevo far colpo, so' di essere irresistibile.
-Oh James. Non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento! Sì certo che accetto!- esultò emozionatissima lei e ci abbracciammo felici, mente tutti gli altri iniziarono ad applaudire contenti per noi. Io ed Erika ci mettemmo su una sdraio al sole per riscaldarci e asciugarci. Continuammo a chiacchierare su diverse cose finché il telefono di Logan squillò. Era Camille.
-Ciao Logan dove sei?- gli chiese lei. Ero vicino al mio amico, quindi sentivo anche ciò che diceva la ragazza.                                                                        
-Ciao Camille, sono al parco marino insieme agli altri e alle quattro ragazze che abbiamo conosciuto qualche giorno fa. Cosa fai di bello?- le rispose spensierato e allo stesso tempo contento di sentirla.
-Ma voi andate in giro con loro ed io e Jo che siamo le vostre fidanzate non ne sappiamo mai nulla. Perché?- chiese un tantino gelosa lei.
-Non sarai gelosa Camille?- la prese in giro lui.
-Io gelosa? Ma stai scherzando spero!- disse con una strana voce Camille.
-Ma non avevi detto che oggi avevi le prove del film?- chiese lui.
-Le hanno rimandate! Ma non me lo potevi dire che andavate al parco marino oggi?- disse adirata.
-Ma a te non piace andare ai parchi marini!- replicò l’altro.
-Chi te lo ha detto? Io adoro adoro gli animali. Logan, come hai potuto dimenticare questa cosa? Mi sono accorta che ultimamente passi molto più tempo con quelle quattro ragazze che con me. Come mai, non ti piaccio più?- quest’ultima cosa la chiese con molta tristezza.
-No Camille, certo che no. Tu sei il mio amore. E tranquilla, saprò farmi perdonare, dammi modo di dimostrartelo- cercò di rassicurarla lui. Vidi Kimberly sbuffare, alzare gli occhi al cielo, prendere un libro dalla sua borsa e mettersi a leggere.
-Ok certo, non mi deludere!- disse molto dura lei prima di attaccare.
-Ehi amico, stai bene?- gli chiese Carlos abbracciandolo fraternamente.
-Tutto bene, a parte il fatto che forse tra me e Camille non ci sia più il feeling di una volta- disse distrutto lui e in quel momento notai un giro di sguardi tra le ragazze, compresa Kimberly che aveva alzato gli occhi dal libro, come se fossero contente che tra Logan e Camille non filasse tutto come prima. Tutto ciò era veramente molto sospetto.
-Dai sta tranquillo che sarà solo una cosa passeggera!- lo rassicurò Kendall sorridendogli, ma proprio in quel momento prese Xena e la mise vicino al povero ragazzo, guardandola poi eloquente. Ah ecco! Quindi Xena aveva una cotta per il nostro caro amico, qui si che le cose si fanno interessanti!
-Ehm Logan, sta calmo, vedrai che tutto si sistemerà con Camille! Si sentirà giusto un po' trascurata- gli disse nervosa lei.
-Grazie per il vostro conforto, questo mi ha fatto riflettere e capire che dovrò passare più tempo possibile con la mia ragazza se non voglio perderla- disse lui con un accenno di sorriso. Da quel piccolo incidente che mi fece avvicinare alla ragazza che mi piaceva, in poi, filò tutto bene, finché Kendall non tornò a bordo piscina con una chitarra in mano.
-Ehi guardate un po' che ho trovato- esclamò felice.
-E quella da dove salta fuori?- gli chiese Carlos.
-L'ho trovata vicino qualche sdraio più in là!- spiegò Kendall mentre impugnava la chitarra e iniziava a strimpellare qualche accordo.
-Ma non dovresti chiedere il permesso a qualcuno prima di usarla?- chiese Logan.
-L'ho presa giusto in prestito, non l'ho rubata!- gli rispose il biondo iniziando a suonare la nostra nuova canzone
“Amazing” e subito dopo iniziò a cantarla seguito da tutti noi.
Appena finimmo la nostra improvvisata esibizione tutti quelli che erano lì intorno iniziarono ad applaudire emozionati e con mia grande sorpresa Erika, felicissima, mi abbracciò di slancio. Rimasi un attimo stupito, ma non ci pensai più di tanto e l'abbracciai a mia volta. Tra la folla si fece spazio una tipa alta tutta vestita in nero (pantaloni in pelle, maglia a maniche corte con un teschio bianco davanti, anfibi neri, un bracciale borchiato, una lunga collana al collo e un trucco pesante) che si fece avanti battendo le mani. Sembrava ammirata della nostra canzone ma la guardai bene in viso e vidi un sorriso beffardo, arrabbiato quasi.
-Ehi tu biondo. Chi ti ha detto di prendere la chitarra?- chiese con aria di sufficienza lei.
-Oh beh l'avevo trovata lì e mi è venuta voglia di suonarla! Comunque piacere sono Kendall, e loro sono James, Ca…- iniziò a giustificarsi, porgendole amichevolmente la mano, presentando anche noi altri, ma lei lo interruppe.
-Oh si l'avevi trovata là e quindi ti sei preso la briga di prenderla senza che nessuno ti avesse dato il permesso- disse incrociando le braccia al petto.
-Kendall, te lo avevo detto!- esclamò Logan.
-Tu chiudi il becco!- rimbottò lei, al che Logan fece una smorfia di disappunto. Stava per risponderle ma Xena lo precedette.
-Ehi tu, come ti permetti di trattarci così?- disse alzandosi, la nuova ragazza la squadrò da capo a piedi.
-E tu chi saresti moscerino?- chiese infine.
-Come l'hai chiamata scusa?- intervenne Kimberly in difesa dell' amica.
-Tranquilla Kim, ci penso io! Scusa, come mi hai chiamato?- continuò Xena, quasi urlando le ultime parole.
-Moscerino. Qualche problema per caso?- disse con aria di sfida.
-Ehi ehi ragazze, calme. Abbiamo iniziato col piede sbagliato. Senti, ci dispiace aver usato la tua chitarra. Possiamo lasciarcelo alle spalle?- propose Lucy cercando di calmare tutti quanti.
-Ma sentila. Mi fate ridere, sul serio!- esclamò aggiungendo poi una grossa risata.
-Senti carina, ma chi ti credi di essere tu?- intervenne infine Erika.     
-Oh ma guardati tesoro, che hai fatto ai capelli? Sono orrendi- vidi Erika che spalancava la bocca e serrava un pugno. Intervenni prima che fosse troppo tardi.
-Ragazze per piacere, smettiamola. Senti, ci dispiace per averti preso la chitarra, ma ora non roviniamo questo bel momento insieme- la nuova arrivata mi guardò da capo ai piedi.
-Alto, muscoloso, moro. Come ti chiami?- mi chiese.
-James. E tu chi saresti?- le riposi un po' confuso.
-Chloe…bene James. Tu sarai il mio nuovo ragazzo!- esclamò infine.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti! Dai, ma quale autrice vi fa gli aggiornamenti notturni? Cioè, non sono epica?!
Ok, forse è il caso di smetterla. 
Passiamo al capitolo, va! Allora…che ne pensate di Chloe? Vi aspettavate l’arrivo di qualcuno che avrebbe incasinato le cose tra i nostri personaggi? A quanto pare la nuova arrivata ha puntato James…e ora? Che combinerà Erika? E tra Carlos e Kim le cose si sistemeranno e lui si metterà il cuore in pace? E che dire di Xena, Kendall e Logan? Un bel casino, vero?
Beh avrete risposta a queste e ad altre domande nei prossimi capitoli! Per ora non voglio anticipare nulla!
Alla prossima!
Un bacio,
 
Diana
 
                                                 

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Capitolo 12
*** Uscite a quattro e nuovi arrivi ***


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Uscite a quattro e nuovi arrivi
 
 
 
Kendall’s POV
 
Dopo quello spiacevole incontro decidemmo di tornare tutti al Palm Woods. Purtroppo, però, ci saremmo persi lo spettacolo con i delfini…ma non eravamo proprio dell’umore adatto. Logan borbottava contro Chloe e il suo carattere maleducato…Erika era seduta sul divano accanto a James, che tentava di calmarla…Lucy camminava per la stanza, nervosa…Xena guardava fuori dalla finestra e infine Kimberly giocherellava con una ciocca di capelli, attorcigliandosela, con aria assorta.
Carlos, accanto a me, non smetteva di fissarla neanche per un secondo.
-Ehi amico, se continuerai così, finirai per consumarla- gli dissi divertito.
-Guardala…non è bellissima?- mi chiese con sguardo sognante.
-Uhm ti ricordo che io sono fidanzato-
-Fa niente… -
-Perché hai scelto proprio lei? Perché non un’altra?- dovevo mettere in atto il consiglio che mi aveva dato Xena…non volevo che Carlos ne soffrisse.
-Beh non lo so...i suoi occhi, penso…il suo sguardo, i suoi capelli, il suo sorriso…- cominciò ad elencare. Lo fermai.
-Sì va bene, ho capito il concetto- stava per aprire di nuovo bocca, ma il suono di un cellulare lo precedette.
-Ah è il mio!- disse Kimberly andando velocemente verso il divano dove aveva poggiato la sua borsa a tracolla.
Prese il cellulare e quando lesse il nome sullo schermo, un enorme sorriso le spuntò sul volto.
-Ry!- esclamò rispondendo.
-Ry? E chi è?- chiese Carlos con una punta di gelosia nella voce.
-Ryan, è suo cugino- spiegò Erika. A quelle parole il mio amico si rilassò e sospirò sollevato. Nessuno parve accorgersene.
-E’ vero, è da tanto che non ci sentiamo!- continuò la sua conversazione la bionda.
-Come stai?- mi avvicinai a lei e riuscii s sentire la voce del ragazzo.
-Sto benone e tu?-
-Alla grande! Sai la novità? Vi vengo a trovare a Los Angeles!-
-Wow davvero? Che bello! Non vedo l’ora di rivederti!-
-Anch’io!- esclamò entusiasta la voce all’altro capo del telefono.
-Quando vieni?- chiese Kimberly.
-Dopodomani!-
-Dopodomani?!-
-Sì!-
-Fammi sapere l’orario, almeno ti vengo a prendere all’aeroporto-
-Certo! Ti voglio bene cuginetta!-
-Anch’io ti voglio bene!-
-Ora devo andare, devo finire di preparare i bagagli. Un bacio!-
-Un bacio!- e detto questo attaccò e cominciò a saltellare felice per la stanza.
-Non posso ancora crederci! Viene Ryan!- esclamò contenta per poi accomodarsi accanto a Erika sul divano.
-Avete un buon rapporto a quanto pare- osservai.
-Infatti, non ti sbagli…essendo entrambi figli unici, hanno legato molto tra di loro- spiegò Lucy avvicinandosi a noi.
-Quanti anni ha?- chiese curioso Carlos.
-Diciassette- rispose semplicemente Kimberly.
-Quindi solamente un anno in più di voi- constatò James indicando le ragazze.
-No- iniziò Xena.
-Solo loro tre, io ne ho diciassette, come voi- continuò.
-Sono certa che andrete d’accordo, è davvero simpatico- disse ancora.
-Grandioso! Non vedo l’ora di conoscerlo- affermò Logan sorridendo. Noi annuimmo in accordo con lui.
-Sentite, vi va un gelato? Qua vicino c’è un’ottima gelateria- propose Carlos.
-Certo!- esclamò Lucy.
-Ci vuole proprio un gelato…- iniziò Kimberly.
-Con questo caldo!- terminò Erika per lei.
-E che gelato sia!- affermai solennemente, scatenando le risa degli altri.
Prendemmo le nostre cose e poi uscimmo dall’appartamento. Una volta all’ingresso, incontrammo Jo e Camille che tornavano dalla piscina.
-Guarda un po’ chi si vede!- disse Jo venendoci incontro per salutarci.
-Come va?- chiese dopo avermi schioccato un bacio veloce sulla labbra.
-Diciamo che potrebbe andare meglio- rispose Carlos alludendo allo scontro con Chloe.
Jo ci guardò un attimo perplessa.
-Perché? Cos’è successo?-
Le spiegai l’accaduto e lei non poté fare a meno di rimproverarmi.
-E’ normale che si sia arrabbiata…insomma, gliela hai presa senza chiederglielo, magari pensava che gliela avessero rubata-
-Sì, ma non è un buon motivo per trattarci a pesci in faccia!- replicò Erika.
-Infatti, ce ne ha dette di tutti i colori!- continuò Xena.
-Dai, ora calmatevi…quel che è stato è stato, tanto non la rivedrete più- disse semplicemente la mia ragazza con una alzata di spalle.
-Giusto!- dicemmo in coro dopo averci pensato un attimo.
Camille, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, si rivolse a Logan.
-Ehi! Che ne dici di andarci a fare un giro? E’ da un po’ che non passiamo del tempo insieme-
Vidi il mio amico lanciarci un’occhiata titubante…so quello che stava pensando. Dovevo fare qualcosa. Xena mi precedette e gli sorrise per fargli capire che non se la sarebbero presa se per una volta usciva con la sua fidanzata.
“Un momento…ma a Xena non piace Logan? E allora perché non fa una piega se esce con Camille? Le ragazze…chi le capisce è bravo…”
Lui ricambiò il sorriso, più rilassato, e tornò a Camille.
-Certo, hai proprio ragione! Dove vorresti andare?- le chiese avvicinandosi a lei.
-Non saprei, magari al parco…l’importante è che stiamo insieme- rispose avvinghiandosi al suo braccio.
-Giusto- confermò sorridendole dolcemente.
-Kendall…- mi voltai verso Jo.
-Ti va anche a te di fare due passi? E’ da un po’ che non ci prendiamo del tempo per noi - mi chiese guardandomi con occhi da cucciolo.
-Certamente- le risposi carezzandole una guancia. Poi mi voltai verso le ragazze.
-Per voi non è un problema se…- non mi lasciarono neanche finire.
-Non c’è problema, andate pure- disse Xena.
-Tanto con noi ci saranno James e Carlos, giusto ragazzi?- continuò Kimberly rivolgendosi a loro.
-Ovvio- rispose il latino sorridente passandole un braccio intorno alle spalle, ma lei si divincolò con una scusa.
-Uhm dai ragazze andiamo!- esclamò afferrando Erika per un braccio.
-Buona uscita- disse poi rivolta a noi, guardando per un attimo, però, con tristezza Logan.
-Grazie!- dicemmo noi in coro per poi sorpassarli e avviarci verso l’uscita.
 
 
 
Kimberly’s POV
 
-Davvero non vi da fastidio se escono con loro?- domandò con un sorrisino malizioso Lucy, sottovoce, a me e a Xena.
-No, ma ti pare? Uscissero pure con le loro ragazze…a noi non fa né caldo né freddo…dico bene Xena?- chiesi alla mia amica, cercando di darmi un tono.
-Giusto!- confermò lei.
-Va bene! Se lo dite voi!- disse Erika, che si era appena avvicinata, accondiscendente e alzando gli occhi al cielo.
-Ragazze, se avete smesso di mormorare, direi che potremmo anche andare a prenderci quel gelato- si intromise James.
-Sì giusto! Andiamo pure!- esclamò Lucy avvicinandosi ai due.
Uscimmo dal Palm Woods chiaccherando e scherzando e in un batter d’occhio arrivammo alla gelateria a cui si riferiva Carlos.
Prendemmo i nostri coni e ci avviammo verso un parco poco distante da lì.
Appena finito il gelato, ci stendemmo sotto l’ombra di un grande albero per rilassarci un po’. Chiusi gli occhi e inspirai a fondo l’aria fresca, godendomi la pace di quel momento.
Ad un tratto sentii qualcosa muoversi accanto a me. Aprii gli occhi e mi trovai davanti a quelli azzurri di Xena.
-Ehi Kim- mi disse sottovoce.
-Dimmi- risposi con lo stesso tono.
-Stavo pensando a cosa staranno facendo adesso Logan e Kendall con le loro ragazze- continuò a sussurrare per non farsi sentire dagli altri. La guardai attentamente e poi rivolsi lo sguardo al cielo, sospirando pesantemente.
-Non ne ho idea…e sinceramente preferisco non pensarci- dissi semplicemente. “Sicuramente si saranno andati a fare una bella passeggiata…o magari al cinema. Insomma, le classiche cose da coppiette”.
-Non mentirmi…so che ci stai pensando anche tu- insistette lei. Volsi nuovamente lo sguardo sulla mia amica.
-Sbaglio o sei stata tu a dire che non c’erano problemi se uscivano con Jo e Camille?- le chiesi infastidita, alzandomi sui gomiti.
Lei rimase un momento in silenzio, presa alla sprovvista.
-Questo non c’entra niente- la sua solita testardaggine! Sempre la stessa…sicura delle sue convinzioni fino alla fine…nonostante la verità sia evidente.
-Sì sì come no- dissi tornando con la schiena a terra e le mani intente a giocherellare con alcuni filetti d’erba.
La sentii sbuffare e ridistendersi sul prato fresco.
-Senti, ho un’idea- disse ad un certo punto.
Chiusi gli occhi, li riaprii e poi mi voltai su un fianco, verso di lei. Pronta a sentire quale altra pazzia avesse ideato la sua mente contorta.
-Ovvero?- 
-Ora noi due ce ne andiamo con una scusa e andiamo a cercare Kendall e Logan- spiegò soddisfatta.
-Tu sai quanto è grande questa città, vero? Possono essere ovunque!- dissi sorpresa dalla stramba idea che aveva avuto.
-Manderò un messaggio al mio caro amico Logie e gli chiederò dove si trovano-
-E sentiamo…come pensi di arrivarci? Vuoi fare la fine della volta scorsa?- le chiesi.
-Non accadrà stavolta Kim…perché noi prenderemo un taxi!- esclamò entusiasta.
Fissai i miei occhi nei suoi…tutto sommato non era una così cattiva idea...
Le sorrisi e annuii.
-Ok, ci sto!-
 
 
 
Carlos’ POV
 
Eravamo tranquillamente sdraiati sul prato a rilassarci e a goderci un po’ di pace. Ad un certo punto mi voltai verso Kimberly e notai che stava parlando fitto fitto con Xena. Improvvisamente si alzarono e vennero verso me e James.
-Uhm ragazzi scusate, ma io e Kim dovremmo andare…avremmo un impegno- disse Xena.
Vidi Lucy, accanto a me, che aggrottava le sopracciglia.
-Scusa, ma dove dovete andare?- chiese confusa.
-Mi ha appena mandato un messaggio mio padre e mi ha detto che mi aspetta al supermercato, e di portare anche lei- spiegò la bionda, alludendo a Xena.
-Aspettate, vi accompagniamo noi- si offrì James.
-No tranquilli, non ce n’è bisogno- disse velocemente Xena.
-Sicure che non vi perderete nuovamente?- chiesi.
-No no, papà mi ha spiegato dove si trova e non c’è pericolo di perdersi- rispose Kimberly.
-Va bene…allora se è così, ci si vede, ragazze!- esclamò James alzandosi per salutarle.
Mi alzai anch’io abbracciandole. Una volta finiti i saluti, si avvicinarono a loro Erika e Lucy.
Vidi quest’ultima sussurrare qualcosa a Kimberly e Xena che annuirono arrossendo leggermente mentre le altre due ridevano.
Dopo di che ci salutarono un’ultima volta e si allontanarono.
-Bene…e ora che facciamo?- chiese Erika.
-Che ne dite di fare un salto alla Rocque Records?- propose James.
-Sì mi sembra una buona idea!- affermai.
-L’altra volta non avete potuto visitarla tutta, perché andavamo di fretta- proseguii.
-Ok, allora andiamo- dissero sorridendo le ragazze al mio fianco.
Mostrammo loro gran parte dell’edificio e poi, per ultima, lasciammo la sala d’incisione.
-Wow! Guarda quante apparecchiature!- esclamò Lucy avvicinandosi per osservarle meglio.
Erano rimaste piacevolmente sorprese. Si vedeva dalle loro facce.
-Vi andrebbe di cantare qualcosa?- chiesi all’improvviso.
-Ma no ragazzi, non mi sembra il caso- rispose Erika.
-Infatti…avete già fatto tanto per noi e non vorremmo mettervi nei guai con Gustavo- continuò Lucy.
-Dai! Una canzone veloce!- provò a convincerle James.
Le due ragazze si guardarono un attimo e poi si voltarono nuovamente verso di noi.
-Va bene, ma una sola eh- chiarì Erika.
-Cosa volete cantare?- domandai.
-Che ne dite di “Til I Forget About You”?- propose Lucy.
-Perfetto! Forza entrate in sala e mettetevi le cuffie!- le spronò James. Fecero come aveva detto lui e poi facemmo partire la base, registrandole.
Certo che erano davvero brave! Cantavo benissimo!
A quanto pare James la pensava come me a giudicare dalla sua espressione. Appena ebbero finito facemmo loro i complimenti e arrossirono, dicendo che infondo non erano poi così brave, ma che il canto è sempre stato la loro passione. Stavamo per dire qualcos’altro, e loro per uscire dalla sala, quando sentimmo qualcuno applaudire un paio di volte dietro di noi.
-Bene bene…guarda un po’ chi abbiamo qui-  
-Allison?- chiese il mio amico con gli occhi spalancati.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao gente! Credevate di esservi liberati di me? E invece no! Ero solo a corto di ispirazione, ma grazie ai consigli di alcune amiche speciali, sono riuscita a finire il capitolo. Quindi grazie ragazze! :)
Mi rendo conto che questo non è uno dei migliori che abbia scritto, ma tranquille, recupererò con il prossimo.
Allora…come vi pare che stia proseguendo la storia? Vi piace? Secondo voi chi è questa Allison? Idee?
Ora devo lasciarvi! Fatemi sapere!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un bacio,
 
Diana

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