Un amore senza fine

di imperatrice91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un doloroso addio ***
Capitolo 2: *** L'accordo ***
Capitolo 3: *** La lettera ***



Capitolo 1
*** Un doloroso addio ***


Lui non poteva crederci di averla persa per sempre. Christine se ne era andata, scappando con il suo peggior nemico, colui che gli aveva portato via la sua donna. No, non poteva stare li inerme, senza fare niente. Christine doveva essere sua, l' amore che provava per la donna era qualcosa di troppo forte, senza fine, nonostante lui le avesse detto di andarsene. Ma se l'aveva fatto non era per mancanza di amore, ma soltanto perche' non voleva trascinare l' amata nella profonda oscurita' nella quale si trovava. Ma se voleva recuperare il rapporto, sapeva anche lui che avrebbe dovuto reagire, che avrebbe dovuto cambiare il suo modo di essere. Non sarebbe stato facile, lo sapeva anche lui, ma almeno doveva provarci, almeno non avrebbe avuto il rimorso. Erik si distese sul letto, in cerca di soluzioni al suo problema costante. Sembrava non venire a capo di nulla, Christine sembrava irraggiungibile, ormai lontana anni luce da quell' amore che gli aveva cambiato la vita, un amore cosi' potente da riuscire a scuoterlo e ad uscire dale tenebre che lo avevano circondato per anni e anni. Eppure qualcosa doveva esserci, qualcosa per poter avvicinare la donna a lui, in qualche modo. «Christine, Christine perche’ mi hai lasciato, sono un uomo solo adesso. La mia vita ruotava intorno a te, e tutt’ora e’ cosi. Come e’ possibile che tu mi abbia gia’ dimenticato?» disse ad alta voce.
Intanto appena fuori dall’Opera, la giovane donna saliva in carrozza, per lasciare per sempre quel luogo. Raoul non voleva che l’amata restasse li’, nemmeno un second in piu’. Aveva forse paura di un ritorno del Fantasma?
«Dolce amata mia, non ti preoccupare, lui non ti tormentera’ piu’ e potremo vivere felici, come abbiamo sempre sognato»
«LUI ha un nome, e il suo pensiero non mi lascera’ mai. Gli ho fatto del male, sono stata ingiusta con lui»
«Christine, tu non hai fatto nulla di tutto cio’, ora andiamo, la villa di Marseille ci sta aspettando»
«Marseille? Ma e’ cosi’ lontano da qua! Come faro’ a cantare?»
«Troveremo un teatro la’. Ho tante conoscenze e non mi sara’ difficile trovarti un posto dove poter cantare»
«Promettimi una cosa, Raoul, che se non riusciro’ nel mio intento di cantare a Marseille, torneremo qui»
«Te lo prometto, Christine», ma in cuor suo sapeva che non sarebbe stato cosi’, non sarebbero mai ritornati di nuovo a Parigi.

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Capitolo 2
*** L'accordo ***


A Marseille tutto sembrava nuovo a Christine, ogni cosa veniva guardata con timidezza e paura. Il viso della giovane donna lasciava trapelare un misto di sensazioni che anche uno stolto avrebbe potuto intendere.
< Amore mio cosa c’e’ dentro di te da turbarti tanto? Stiamo realizzando I nostri sogni, non sei felice? >
< Non e’ quello, Raoul. E’ che qui e’ tutto nuovo per me, non sono abituata. Ho passato tutta la mia vita a Parigi, ed ora mi ritrovo in un posto non mio, un posto sconosciuto in cui dovro’ vivere per il resto dei miei giorni, non ti sembra abbastanza per essere triste? >
< Dolce Christine, ti comprendo. Ma vedrai che non sara’ difficile per te. Ci sono io qua con te e ti aiutero’ sempre, non ti abbandonero’ mai, ora che ti ho ritrovata >
< Lo spero, Raoul, lo spero >
< Ora su, vieni a letto. Sarai stanca>
I due fidanzati si accoccolarono nel loro letto. Raoul si avvicino’ a lei, cercando un contatto fisico e sfiorandole la coscia destra.
< Ho voglia di assaggiare il tuo corpo, Christine >
Christine dopo un po’ di rimostranza, si lascio’ andare alla passione con il bel Conte.
Intanto a Parigi, Erik non si dava pace per tutto cio’ che era successo. Doveva trovare qualcuno con cui parlare. Ma chi? Chi avrebbe parlato con il maledetto Fantasma dell’Opera? Solo una persona poteva essergli d’aiuto, la sola che aveva dimostrato un segno d’affetto nei suoi confronti.
Prese carta e penna e si mise a scrivere:
< Madame Giry, necessito di un aiuto. Un aiuto per una questione molto importante, ma vorrei parlarne a quattr’occhi. La prego di venire questa sera sul tetto del teatro, li’ non ci disturbera’ nessuno. Erik >
La sera stessa, Erik si vesti’ con la camicia Bianca e I pantaloni neri, e sopra il mantello d’ordinanza.
Sali’ le scale tutto d’un fiato, fino al tetto, dove Madame Giry era gia’ pronta e lo stave attendendo.
< Mi deve scusare, Madame, per il ritardo >
< Erik, non si preoccupi. Mi dica, dunque, perche’ mi ha scritto la lettera >
< Si tratta di Christine Daae >
< Miss Daae? >
< Si, lei. Come lei ben sa, Madame, io sono innamorato di Christine. Lei mi deve aiutare a trovarla, la prego! >
< Come posso fare? Loro se ne sono andati da qui, non so dove siano >
< La prego, mi aiuti. Ho bisogno di Christine, devo trovarla! >
< Ok faro’ di tutto perche’ questo accada >
< Grazie >, e se ne ando’ cosi’ come era arrivato.

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Capitolo 3
*** La lettera ***


~~< Christine, mia dolce Christine, ben svegliata >
< buongiorno Raoul. C’e’ il sole fuori? >
< si e’ proprio una bella giornata. Potremmo andare a fare una passeggiata, se gradisci >
< si, Raoul. Portami all’aria aperta, non voglio starmene in casa tutto il giorno >
Cosi’, dopo essersi vestiti, i due si incamminarono per fare due passi nel bel paese di Marseille.
< allora, non mi hai ancora detto se qui ti piace >
< avrei sicuramente preferito starmene a Parigi, all’Opera >
< sai che questo non sarebbe stato possibile >
< ma perche’? Credi ancora che Erik…ehm….lui sarebbe stato una minaccia? >
< si, lo credo. Non ci avrebbe dato tregua >
< Erik non e’ stupido. E’ solo innamorato. Ma sa anche che io e te ora stiamo insieme e non avrebbe mai ostacolato il nostro rapporto >
< lo difendi sempre, Christine, come se ti interessasse ancora qualcosa di lui! Ricordati che ora tu sei la mia donna! >
< io non sono proprieta’ di nessuno, Raoul! Ora scusa, ma mi e’ passata la voglia di camminare! >, e voltando i tacchi se ne torno’ verso casa.
Arrivata davanti al portone, noto’ che dalla cassetta delle lettere spuntava qualcosa di bianco. Era una busta, con il timbro di Parigi. Sicuramente doveva essere qualcuno dall’Opera. Ma chi? Christine la apri’ e inizio’ a leggere:
< mia amata Christine, ti voglio scrivere queste parole perche’ non so in che altro modo contattarti. Non posso venire li’ a Marseille perche’ se no succederebbe un disastro per te, e siccome ci tengo a te non voglio che ti accada nulla. Ma volevo che tu sapessi che io non ti ho dimenticata, ti porto sempre nel mio cuore, non potresti stare da nessuna altra parte. Sei il mio angelo, Christine, sei arrivata dal nulla e mi hai  sconvolto in positivo la vita…. Non so se potro’ amare mai nessun’altra come amo te, anche perche’ tu sei un pensiero fisso, che non voglio togliere dalla mia testa e dal mio cuore. Ti prego, anche se ora stai con lui, di non dimenticarmi e di conservare nel tuo piccolo un buon ricordo di me, anche se ti ho fatta soffrire. Ti amo, da sempre e per sempre. Erik >
Sconvolta ed emozionata per quelle parole, Christine si rifugio’ in camera sua, nascondendo quel foglio tra I suoi vestiti, per far si che Raoul non trovasse nulla.

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