The Dragon and the Fairy (Gale Week 2015)

di Ellygattina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1: Cooking ***
Capitolo 2: *** Day 2: Nursing ***
Capitolo 3: *** Day 3: Lipstick ***



Capitolo 1
*** Day 1: Cooking ***


Day 1: Cooking

Quella sera Gajeel aveva a che fare con un nemico inaspettatamente potente: la cucina.
In genere era Levy a occuparsi dei pasti in casa Redfox, ma quel giorno la maga era stata costretta a lasciare in anticipo la gilda a causa di un forte mal di testa, e il fidanzato, ignaro del “pericolo”, si era offerto di mettersi lui ai fornelli.
La compagna, sofferente ma preoccupata, aveva cercato di dissuaderlo, ma il Dragon Slayer, testardo come sempre, non aveva voluto sentire ragioni, e alla fine la Scripter si era messa a letto con un lieve sorriso raccomandandogli però di chiamarla se ne avesse avuto bisogno.
Gajeel guardò corrucciato il ripiano disastrato e si domandò se non fosse il caso di chiedere aiuto alla fidanzata, ma il suo orgoglio non gliel'avrebbe mai permesso. Non esisteva proprio che si facesse battere così dagli utensili che spesso divorava. E poi... la piccola Levy stava dormendo così bene nel loro letto... No, non avrebbe nemmeno dovuto pensare di andare a disturbarla!

A noi due” disse minaccioso, come se avesse avuto davanti un nemico vero. E pensare che quando cucinavano gli altri sembrava tutto così facile!
Il Dragon Slayer si rimise al lavoro e per qualche minuto si illuse di avere finalmente in pugno l'avversario... finché un odore sospetto e un movimento brusco non gli fecero rovesciare la padella con le verdure.
Se non esplose in un ruggito da far crollare la casa, fu solo perché all'ultimo secondo si ricordò della povera Levy che dormiva nella stanza affianco. Preoccupato di averla già svegliata con il fastidioso rumore del manico sul fornello, ingoiò la rabbia e si sfogò invece con una muta sequela di imprecazioni che avrebbero fatto impallidire chiunque.
Quando fu più calmo, si mise a raccogliere da terra ciò che aveva rovesciato tendendo le orecchie per captare qualsiasi rumore, ma non sentì nulla.

La piccoletta deve stare proprio male per non accorgersi del baccano che sto facendo” pensò tristemente.
Forse è meglio così però” borbottò piano. Non voleva costringerla ad alzarsi per dargli una mano.
Lanciò un'occhiata cupa al ricettario di Levy e si rimise all'opera.
Tagliò altre verdure, mise su il riso e fece cuocere il pesce. Ormai ce l'aveva quasi fatta e già pregustava il momento in cui avrebbe portato il tutto alla fidanzata.
Si avvicinò ai fornelli per dare una girata al cibo perché non si attaccasse quando si scottò sfiorando il bordo della pentola.
Emise un lamento sconsolato mettendo subito la mano già arrossata sotto il getto dell'acqua gelida e finalmente spense i fuochi con un sospiro di sollievo.
Stanco ma soddisfatto, mise tutto nei piatti e andò a prendere il riso.
Purtroppo, non aveva notato lo schizzo di sugo finito a terra e ci mise un piede sopra cadendo rovinosamente con un urlo insieme alla pentola che per fortuna non si rovesciò.
Questa volta però, il baccano avrebbe svegliato chiunque e Levy saltò su dal letto con il cuore che batteva all'impazzata.

Gajeel! Va tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?” lo chiamò terrorizzata.
No, non preoccuparti, sto bene. Arrivo subito” rispose sconsolato il Dragon Slayer, maledicendo la sua goffaggine, la pentola e ogni singolo oggetto in quella stanza. Ma possibile che non gliene andasse mai bene una? Era forse troppo chiedere di aiutare la sua fidanzata preparandole la cena quando stava male?
Ne sei sicuro? Guarda che posso venire” gli disse lei, che aveva notato il tono.
Ti ho già detto che sto bene e non ho bisogno di niente. Stai lì che arrivo subito” brontolò lui e Levy, sia pur controvoglia, decise di obbedire. Conosceva bene il suo drago, e sapeva quanto detestasse chiedere aiuto a qualcuno, ma tutto sommato non era preoccupata. Se le aveva risposto in quel modo, era perchè in fondo non era successo niente di grave. Al limite, se non l'avesse visto arrivare entro un paio di minuti, sarebbe andata a vedere.
Non finì nemmeno il pensiero che lo vide entrare cautamente con la loro cena su un grosso vassoio. Aveva dimenticato che le aveva promesso di portarle il cibo in camera...
Ancora poco avvezza a queste sue premure, arrossì appena mentre lui appoggiava il tutto sul letto dandole un bacio sulla fronte prima di chiederle come stava.

Molto meglio, amore mio, grazie” sussurrò la maga baciandolo a sua volta e il ragazzo annuì guardandola teneramente.
Si guardarono ancora per un attimo prima di prendere i piatti.
Levy assaggiò il primo boccone e sentì subito che qualcosa non andava, ma pensando di avere i sapori un po' sfalsati e non avendo il cuore di ferire ulteriormente l'orgoglio del povero cuoco, decise di far finta di niente.

Com'è?” le chiese Gajeel esitante, guardandola con espressione preoccupata.
Mmm... buono” disse lei con un sorriso preparandosi a prenderne ancora mentre il fidanzato seguiva il suo esempio.
Disgustoso!” esclamò lui appena ebbe assaggiato la sua creazione. “Come fai a mangiare questa roba?” chiese mestamente e la ragazza ridacchiò.
Dai, non è così male” affermò sinceramente, accorgendosi però solo in quel momento di cosa c'era che non andava: mancava completamente il sale! Ecco perché il sapore era così strano!
Mi dispiace, Levy. Volevo prepararti la cena ma ho combinato solo guai” si scusò lui mesto e la maga, intenerita, gli si avvicinò con espressione dolce.
Non preoccuparti, possiamo rimediare” sussurrò, invitandolo a seguirla.
La ragazza spalancò gli occhi vedendo com'era ridotta la cucina, ma fece finta di niente. In quel momento, non aveva nessuna voglia di sgridare il suo tenero drago.
Sempre sorridendo, la maga aggiunse il sale e qualche spezia, e finalmente il cibo divenne per lo meno accettabile.
Si sedettero quindi al tavolo e chiacchierarono tranquilli per il resto del pasto, ma alla fine Gajeel, osservando la devastazione che aveva creato, non potè resistere alla tentazione di scusarsi di nuovo. Chissà quanto avrebbe dovuto faticare la fidanzata per donare di nuovo a quella povera cucina un aspetto più umano...
La maga però scosse la testa sorridendo.

Non preoccuparti. Per essere la prima volta, hai già fatto un buon lavoro” gli disse convinta.
Mi prendi in giro per caso?” brontolò lui.
Certo che no. Da domani però, ti insegno qualche trucchetto” esclamò allegra, mentre il Dragon Slayer arrossiva con un mezzo sorriso pensando che per lo meno ci sarebbe stata lei al suo fianco a impedirgli di combinare guai.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero di non aver danneggiato gravemente nessuno a suon di risate con questa marea di disastri e di aver reso bene i personaggi. E' la prima volta che scrivo su di loro e non vorrei che mi fossero venuti un po' OOC, ma questo dovete dirmelo voi (se volete). Mi auguro che la storia vi sia comunque piaciuta e vi abbia fatti divertire almeno un po'. Se avete tempo e voglia, lasciatemi una recensione per farmi sapere le vostre impressioni.
Per il momento mi sembra di non avere altro da dire, quindi ringrazio ancora tutti quanti e vi do appuntamento per domani con il prossimo prompt.
Buona serata e buonanotte per dopo,
Ellygattina

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Capitolo 2
*** Day 2: Nursing ***


Day 2: Nursing

Levy aspettava fuori dalla porta dell'infermeria di Fairy Tail con la schiena appoggiata al muro e lo sguardo perso nel vuoto. Le sembrava di attendere da ore e sebbene i compagni avessero tutti cercato di starle vicino e consolarla, niente e nessuno avrebbe potuto sciogliere il nodo che le serrava la gola o attenuare la morsa dei sensi di colpa. La verità infatti era che Gajeel si era ferito gravemente a causa sua.
La ragazza continuava a rivedere la loro disastrosa battaglia contro il mostro che avrebbero dovuto uccidere per un'ottima ricompensa e si sentì di nuovo debole e inutile. Possibile che non fosse in grado di fare niente per salvare i propri cari? Che avesse sempre bisogno di qualcuno che si frapponesse tra lei e il pericolo per salvarle la vita? Come era già successo sull'isola di Tenrou anni prima, anche stavolta aveva dovuto lasciare al compagno il rischio della battaglia vedendolo di nuovo cadere con una brutta ferita al fianco sinistro che aveva sanguinato copiosamente facendogli presto perdere i sensi.
Al ricordo di come lui, dopo aver ucciso il mostro, fosse crollato a terra con il respiro affannoso, i suoi occhi luccicarono di nuove lacrime impazienti di uscire, e sebbene avesse cercato di trattenerlo con tutte le sue forze, le sfuggì comunque un singhiozzo.
Sentì qualcuno dire qualcosa di fianco a lei ma non ascoltò, e con le mani serrate sul volto, si lasciò scivolare lungo il muro ricominciando a piangere con le braccia intorno alle ginocchia. Perché la loro prima missione insieme come coppia ufficiale era dovuta finire così? Cosa avrebbe fatto lei se lui fosse... No, non poteva nemmeno pensarci!
Sentì di nuovo dei passi vicino a lei ma non si girò per vedere chi fosse e pochi istanti dopo avvertì qualcuno sedersi al suo fianco e cingerle le spalle con un braccio.

Levy-chan” la chiamò una dolce voce femminile.
A quel suono, l'interpellata sembrò calmarsi un pochino disponendosi ad ascoltare Lucy, la sua migliore amica.

Sono sicura che andrà tutto bene. Se la caverà, vedrai” continuò la bionda convinta e Levy voltò appena la testa per guardarla con un mezzo sorriso sentendo rinascere un briciolo di speranza. Sapeva in fondo che la maga aveva ragione e che Gajeel avrebbe fatto di tutto per tornare da lei, ma non poteva fare a meno di preoccuparsi per la sua sorte. Ormai era parecchio che Wendy e Polyushka erano chiuse in quella stanza...
L'amica dovette intuire i suoi pensieri perché si affrettò a dirle che il fidanzato non l'avrebbe certo abbandonata per così poco e l'azzurra annuì appena mordendosi un labbro.
Stava per risponderle quando vide la porta aprirsi lentamente per lasciar uscire le due guaritrici.
Levy cercò di capire dai loro volti che notizie ci fossero e osservando il sorriso stanco della piccola Dragon Slayer, capì che c'era ancora qualche speranza.

E' fuori pericolo ora ma ha bisogno di riposo. Vedi di non farlo stancare troppo quando si sveglierà” disse la donna asciutta rivolgendosi a lei direttamente e la Scripter, felice, la tempestò di domande e ringraziamenti a cui Polyushka, infastidita, rispose appena borbottando qualcosa sugli umani mentre si allontanava.
Che ti avevo detto, Levy-chan? Bastava avere fiducia” esclamò allegra Lucy prendendole le mani.
Grazie mille, Lu-chan, non so che farei senza di te” la ringraziò l'altra abbracciandola forte prima di ricevere una leggera spintarella dall'amica che la invitava ad andare da Gajeel.
L'azzurra annuì di nuovo e facendo un respiro profondo, abbassò la maniglia ed entrò nella stanza richiudendosi piano la porta alle spalle.
L'infermeria era ormai in penombra e il suo drago dormiva tranquillo su uno dei letti.
Levy prese un altro bel respiro e si sedette al suo fianco studiandone il volto pallido e sudato e bagnandogli di nuovo il fazzoletto che aveva sulla fronte.

Perché l'hai fatto?” sussurrò poi sentendo gli occhi inumidirsi ancora, ma questa volta non fece in tempo a piangere di nuovo.
Levy?” la chiamò infatti una voce roca in un sussurro appena percettibile e la ragazza incontrò lo sguardo sofferente del compagno.
Gajeel...” mormorò stupita, trattenendo a fatica l'impulso di abbracciarlo forte e optando invece per una semplice carezza sulla guancia.
Lui sorrise chiudendo gli occhi per godere meglio di quel tocco fresco e delicato sospirando di sollievo per essere riuscito a salvarla. Dopotutto, che senso avrebbe avuto la sua vita senza di lei? Senza la dolce fatina a cui doveva tutto?

Mi dispiace, Gajeel. E' stata tutta colpa mia... Non avrei mai dovuto prendere una missione così pericolosa” si scusò la ragazza con le lacrime agli occhi, ma lui non la lasciò nemmeno finire.
Non dire sciocchezze, gamberetto. Tu non hai nessuna colpa” ribattè subito il Dragon Slayer, dolce ma deciso.
Avresti potuto restare ucciso... Sai che non voglio che tu ti metta in mezzo così” protestò ancora lei.
Se non lo facessi, rischierei di perderti e non potrei sopportarlo” brontolò lui.
Vorrà dire che d'ora in avanti prenderò solo missioni semplici e non pericolose” fece Levy imbronciata gonfiando le guance. In realtà era contenta di quelle sue attenzioni, ma ogni volta rischiava l'infarto quando lui insisteva per accompagnarla.
E il divertimento dove lo mettiamo? Qualche missione più impegnativa bisognerà pur accettarla ogni tanto” disse Gajeel, spaventato all'idea di incarichi troppo tranquilli. Capiva le preoccupazioni della ragazza, ma lui aveva bisogno di menar le mani qualche volta.
Divertimento?!” ripetè la maga scioccata. “Ti rendi conto del rischio che hai corso? Se non fosse stato per Lily...”
Lily? Ma non era andato a trovare gli altri Exceed con Happy e Charle?” chiese il Dragon Slayer.
Sì, ma quando ho lanciato l'allarme dopo che sei svenuto, erano appena tornati, e Lily è venuto subito a prenderci per riportarci a casa. Per fortuna non eravamo lontani dalla gilda...” spiegò la ragazza senza guardarlo, ancora agghiacciata all'idea di ciò che sarebbe potuto succedere.
Gajeel la osservò per qualche secondo con il cuore colmo di gratitudine. Quindi era grazie a loro se era ancora vivo...

Vorrà dire che quando accetteremo incarichi più impegnativi, ci assicureremo prima che Lily possa accompagnarci. Ti va bene così?” chiese speranzoso con un gran sorriso a cui Levy non seppe dire di no.
D'accordo testone, ma vedi di ricordartene la prossima volta e cerca comunque di non esagerare” si arrese infine lei con finta aria di rimprovero.
I due continuarono a chiacchierare per qualche altro minuto con la maga che cercava in ogni modo di alleviare le sofferenze del compagno accarezzandolo e passandogli il panno bagnato sulla fronte per abbassargli la febbre finché gli occhi del ragazzo iniziarono a chiudersi.

Guarisci presto, amore mio” gli sussurrò lei chinandosi per baciargli dolcemente le labbra promettendogli in silenzio di diventare più forte per evitare che rischiasse di nuovo la vita per causa sua. Dopodichè, finalmente più calma ed esausta per le forti emozioni della giornata, appoggiò la testa sul suo petto e si addormentò al suo fianco.


Angolo autrice:
Ciao a tutti! Scusate se non ho più aggiornato ma ho avuto poco tempo nei giorni scorsi, e con un'altra raccolta in corso in un altro fandom non sono riuscita a dedicare a questa le attenzioni che avrei voluto. Mi dispiace davvero molto e cercherò di essere più puntuale con le prossime storie. Intanto spero che questa vi sia piaciuta nonostante l'inizio triste e i personaggi decisamente OOC, ma mi è venuta così di getto e non aveva senso riscriverla. Mi auguro di aver centrato bene il prompt e di avervi comunque regalato un soddisfacente momento di dolcezza tra questi due.
Ringrazio poi MaxBarbie, tenny_93 e Alechan86 per aver recensito e tutti coloro che hanno inserito la raccolta tra le preferite/seguite/ricordate, oltre naturalmente a chi si è limitato a leggere. Grazie mille a tutti! Spero di non aver deluso le vostre aspettative e che la raccolta continui a piacervi fino alla fine.
A domani con il prossimo prompt e buonanotte per dopo.
Ellygattina

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Capitolo 3
*** Day 3: Lipstick ***


Lipstick (Gale week 2015)

Day 3: Lipstick

Levy era agitatissima. Quella sera tutte le gilde che avevano partecipato alla lotta contro i draghi avrebbero dovuto presentarsi al palazzo del re per il ringraziamento ufficiale. Ci sarebbe stato anche un ballo e la ragazza tremava al solo pensiero.
La sua amica Lucy e quasi tutte le altre erano entusiaste, ma lei non aveva mai ballato, e inoltre, non aveva niente da mettersi. Come avrebbe fatto quella sera? Non aveva nemmeno il tempo per cercare qualcosa...

Allora, ragazze. Voi cosa indosserete stasera?” chiese Mira con un gran sorriso arrivando al tavolo a cui erano sedute lei e alcune nakama.
Le altre iniziarono a parlare chiedendo consigli alle compagne su cosa abbinare ai rispettivi abiti e come comportarsi, mentre Levy si limitò a sospirare pensando a tutti i vestiti inadatti del suo guardaroba.

E tu, Levy-chan? Non hai ancora detto nulla...” disse Lucy, guardando preoccupata la sua aria un po' depressa.
Qualcosa non va, Levy?” domandò gentilmente Lisanna, scambiando un'occhiata interrogativa con le amiche prima di riportare la propria attenzione su di lei.
La ragazza sospirò di nuovo sconsolata prima di rispondere senza osare guardarle. Ora che ci faceva caso, si sentiva decisamente patetica. Possibile che fosse davvero l'unica alle prese con un problema simile?

Io... non ho nulla da mettermi” confessò alla fine in un sussurro.
Per un attimo le altre rimasero tutte zitte e Levy iniziò a temere che scoppiassero a ridere sentendosi ancora peggio.

Ho capito!” disse però Lucy. “Qui serve un'immediata seduta di shopping selvaggio!” esclamò poi, alzandosi di scatto con una grinta incredibile e l'istantaneo appoggio delle compagne.
L'azzurra alzò piano la testa fissando stupefatta la bionda. Cosa le stava succedendo? Non l'aveva mai vista così...
Per un attimo rimase lì imbambolata senza sapere cosa dire mentre Mira, al suo fianco, enumerava l'occorrente contando sulle dita con espressione pensierosa.

Viene con me, Levy-chan. Tra poco avremo risolto il tuo problema!” disse la bionda con un sorriso incoraggiante tendendole una mano per aiutarla ad alzarsi.
Ma no, non è necessario. Io... posso cavarmela da sola” si schermì l'azzurra imbarazzata. “Davvero, non c'è bisogno che ti scomodi. Anche tu avrai da fare, dopotutto. E anche voi...” continuò poi spostando lo sguardo sulle altre, ma non fece in tempo a finire il discorso che Mira intervenne per dare manforte alla maga stellare.
Lucy ha ragione, Levy-chan. Non puoi farcela a procurarti in tempo tutto l'occorrente per la serata. Abbiamo solo poche ore prima di prendere il treno che ci porterà a Crocus e se dovrai pensare a tutto da sola, non ce la farai mai. Verremo noi con te per aiutarti a scegliere il vestito e gli accessori migliori. Sai che, modestamente, abbiamo occhio per queste cose e insieme sarà più divertente. Per noi non è assolutamente un disturbo” disse con un gran sorriso, e mentre parlava, la turchina dovette ammettere che aveva ragione. Da sola a poche ore dalla partenza sarebbe stato impossibile.
D'accordo allora. Vi ringrazio” sussurrò con gratitudine sforzandosi per ricambiare i loro sorrisi radiosi.
Ben fatto, Levy-chan. Vedrai che non te ne pentirai!” disse Mira entusiasta.
Andiamo o saremo costrette a correre” concluse Lucy afferrando l'amica per un braccio, chiaramente impaziente di cominciare.
L'azzurra fece appena in tempo ad afferrare la borsa prima di essere letteralmente trascinata fuori con uno strillo dalla bionda tra le risate e gli auguri delle altre.
Mentre correva per raggiungere le compagne che sfrecciavano verso la porta, Mira chiese alla sorella di sostituirla per un po' al bar e Juvia e Lisanna, ridacchiando, si diressero insieme dietro il bancone.

E' inutile, quando Mira si mette in testa una cosa, è impossibile resisterle” si disse la più giovane degli Strauss sorridendo mentre afferrava dagli scaffali dei bicchieri per servire i nuovi clienti.


Nel frattempo, le tre maghe erano arrivate fuori e stavano decidendo come muoversi. C'era molto lavoro da fare in poco tempo e non potevano permettersi errori. Entro poche ore, sarebbero dovute tornare a casa a prendere i bagagli, e per allora doveva essere tutto pronto.
Levy cercò di sorridere, ma doveva ammettere che quelle due iniziavano a spaventarla. Sembravano molto comprese nel loro ruolo e la ragazza pensò terrorizzata a tutti i posti in cui l'avrebbero fatta entrare e alla marea di vestiti che le sarebbe toccato provare. Una cosa era certa però: con il loro aiuto, sarebbe stata elegantissima. Ma a cosa sarebbe servito con una come lei? Sapeva di non avere molte speranze di attirare l'attenzione dell'unica persona che avrebbe voluto al suo fianco, ma un po' ci sperava comunque. Se le amiche fossero riuscite a “trasformarla” per quanto possibile... Chissà se da quella sera anche un certo mago un po' burbero e scontroso avrebbe iniziato a guardarla con occhi diversi?

Andiamo, Levy-chan?” chiese Lucy preoccupata, distogliendola dai suoi pensieri.
Sì, certo” rispose automaticamente la ragazza, sbattendo un paio di volte le palpebre per schiarirsi la vista e cominciando a camminare in una direzione a caso nella speranza che l'amica non notasse le sue guance rosse.
Dove stai andando? Il negozio che cerchiamo è da quella parte” la fermò Mira, sforzandosi di non ridere.
Cominciamo bene...” pensò Levy sconsolata sentendosi arrossire ancora di più.
Sei sicura di star bene? Sei tutta rossa in faccia... Forse hai la febbre” disse Lucy, portandosi davanti a lei per vederla meglio.
Ma cosa dici, Lu-chan! E' chiaro che cosa c'è” la interruppe l'albina squadrando l'azzurra con occhio critico e aprendosi in un sorriso che alla Scripter in quel momento sembrò solo diabolico.
Oh, no. Eccola che arriva...” pensò Levy disperata, preparandosi a morire di vergogna.
Stai tranquilla, Levy-chan. Vedrai che con i nostri consigli, stasera si volteranno tutti a guardarti passare. Non rimarrà indifferente, vedrai” disse però con tatto la modella, addolcendo il sorriso.
L'azzurra la guardò sorpresa, con i grandi occhi scuri luminosi e le guance lievemente arrossate mentre il cuore accelerava i suoi battiti e un sorriso incredibile le illuminava il volto speranzoso.

Lo... pensi davvero?” sussurrò la ragazza senza osare crederci fino in fondo.
Garantito” rispose Mira sorridendo mentre anche Lucy, capita la situazione, si affrettava a rassicurare a sua volta l'amica.
Non preoccuparti. Stasera cadrà ai tuoi piedi” disse cospiratoria facendo ridere anche le altre.
Forza, ragazze, mettiamoci al lavoro. Abbiamo una missione da compiere!” le incoraggiò l'albina.


Poco dopo, le tre cominciarono i loro giri entrando in un mucchio di negozi per dare un'occhiata generale ai vari abiti prima di decidere cosa comprare.
Levy osservò rapita i vestiti ammirando le amiche in azione. Entrambe sapevano il fatto loro ed erano delle ottime consigliere. Faticava ad ammetterlo anche con se stessa, ma per la prima volta in vita sua, lo shopping la stava facendo divertire. Doveva ricordarsi di chiedere sempre la loro consulenza quando aveva bisogno di rinnovare il guardaroba...
Alla fine del giro, dopo aver stabilito cosa comprare e dove, le ragazze entrarono in uno dei negozi e chiesero di provare gli abiti selezionati.
Era il momento che Levy temeva di più, ma sia pure un po' imbarazzata, cominciò la sua lotta con gonne, bottoni e laccetti.
La maggior parte degli abiti vennero subito scartati all'unanimità. Ora restava solo l'ultimo.

Speriamo che questo superi la prova. Non credo di poter reggere un altro giro nel prossimo negozio” pensò preoccupata la ragazza mentre si cambiava.
Prima di indossare il nuovo abito, la maga lanciò un'occhiata al suo solito vestito arancione e si accorse che l'ultimo rimasto era quello che gli assomigliava di più. Le sarebbe dispiaciuto scartare anche lui...
Quando fu pronta, la ragazza si guardò un attimo allo specchio sorridendo alla sua immagine riflessa.

Questa sarà la volta buona, lo sento” pensò, immaginandosi suo malgrado mentre entrava così in un salone tutto illuminato e pieno di gente.
Serve aiuto?” chiese Lucy dall'esterno riscuotendola dalle sue fantasie.
No, sto arrivando” le rispose Levy arrossendo un pochino e prendendo un bel respiro.
Perfetta!” esclamò subito Mira vedendola uscire.
Hai ragione. Non potevamo trovarne uno migliore!” le fece eco la bionda strappando un sorriso alla diretta interessata.
Verissimo. Mi piace davvero tanto” pensò Levy dando la sua approvazione prima di rientrare un'ultima volta nel camerino.
Appena fu dentro, fece un gran sorriso e si apprestò a togliere l'abito per andare alla cassa.


Poco dopo, le tre uscirono soddisfatte dal negozio infilandosi in quello successivo.
Se non altro, qui non dovrò fare mille prove” si disse l'azzurra con un impercettibile sospiro di sollievo ammirando le uniche scarpe che, a quel punto, si sarebbero intonate al vestito.
Presto le ragazze terminarono soddisfatte i loro giri, ma prima che Levy potesse ringraziare le amiche, Lucy la interruppe.

Accidenti! Abbiamo dimenticato una cosa!” esclamò all'improvviso dandosi una manata sulla fronte e bloccandosi di colpo in mezzo al marciapiede.
Ma cosa dici, Lucy? Abbiamo preso tutto. Il vestito, le scarpe, i gioielli, le mollette... che altro serve?” ribattè l'albina confusa.
Il trucco, Mira-san!” le ricordò la bionda incredula.
A quelle parole, la modella rimase come folgorata. Proprio lei non aveva pensato a una cosa simile?

Oh no, hai ragione! Che disastro! Dobbiamo provvedere subito!” esclamò, cercando con gli occhi una profumeria che era sicura di aver visto prima passando.
Nel frattempo, Levy aveva seguito la conversazione incredula e spaventata ma era giunto il momento di fermare quelle due pazze scatenate.

Aspettate un attimo, ragazze. Io... non mi sono mai truccata in vita mia. Non saprei nemmeno da che parte cominciare. Non è il caso di affannarsi anche per questo” protestò debolmente.
Questa è un'occasione speciale, Levy-chan. Devi fare un piccolo sforzo per apparire al meglio” la rimproverò Lucy.
Con un velo di trucco sarai ancora più carina e nessuno potrà resisterti” disse Mira maliziosa.
La Scripter arrossì ma continuò a protestare. Apprezzava l'aiuto delle amiche, ma ora esageravano. E poi... lei aveva già sentito quelle parole da Cana e Lisanna qualche anno prima. Loro l'avevano rassicurata dicendole che con i giusti accorgimenti avrebbe avuto tutta l'attenzione del ragazzo per cui si era presa una cotta in quel periodo, ma alla fine della serata aveva avuto solo il cuore spezzato. Sapeva che non era colpa di nessuno se lui non avrebbe mai potuto vederla in quel modo, ma dopo ore di “torture” per rendersi più bella e affascinante, aveva sperato in qualcosa di più. Invece aveva fatto solo da tappezzeria mentre tutti gli altri ballavano, ridevano e si divertivano. Avrebbe dovuto dirlo alle amiche?

Lo sai che ti daremo una mano con i preparativi, vero?” insistette Lucy, che ormai pensava di aver capito quale fosse il vero problema.
Sì ma non ce n'è bisogno” si schermì l'azzurra. Era vero che in parte era perché non avrebbe saputo cosa fare, ma il ricordo di quella serata era ancora molto vivido e doloroso. E il mago che ora le faceva battere il cuore all'impazzata si accorgeva di lei solo per prenderla in giro e farla arrabbiare. Cosa le avrebbe detto se l'avesse vista così?
Non fare la bambina, Levy-chan. E' solo un po' di trucco. Vedrai che così quella persona guarderà solo te per tutta la sera. Non eri tu che speravi di farti notare?” disse Mira e questa volta la maga pensò che forse non avevano tutti i torti a insistere tanto. Quella situazione era ridicola e in fondo non poteva andar sempre male, no? Gajeel a volte sembrava preoccuparsi per lei anche se aveva un modo di dimostrarlo piuttosto insolito e anche Levy, bene o male, era cresciuta rispetto ad allora. Qualche anno fa era ancora una bambina, ma adesso, a pensarci bene, c'era anche qualcuno che la vedeva come una donna. Pochi, è vero, ma era già qualcosa. Davvero vestita e truccata nel modo giusto avrebbe avuto più possibilità anche con il burbero Dragon Slayer?
Dai, andiamo. Fidati di noi” continuò la modella dolcemente prendendola per mano, e Levy smise di opporsi. Le ragazze avevano ragione: doveva aver fiducia in loro.
Presto furono nel negozio e acquistarono tutto l'occorrente per poi correre a casa, stanche ma soddisfatte, per ultimare i preparativi per il viaggio.


Una volta al sicuro a Fairy Hills, Levy si appoggiò esausta alla porta chiudendo gli occhi per raccogliere le idee.
Tra poche ore sarò a Crocus e dovrò indossare questa roba. Per fortuna verranno Mira e Lucy ad aiutarmi, ma avrò davvero il coraggio di entrare? Non ho mai partecipato a un ballo e ho paura. E se inciampo? E se... nessuno vorrà invitarmi a ballare?” si chiese nel panico. Del resto, sebbene sperasse con tutto il cuore di essere ben più che una semplice nakama per lui, non poteva sapere cosa ne pensasse realmente Gajeel sul suo conto, e non era un mistero che lei fosse solo una piccoletta destinata ad attirare poco l'attenzione. Il moro poteva benissimo considerarla un'amica e desiderare un'altra al suo fianco. Del resto, con intorno ragazze belle e formose come Lucy, Erza, Mira, Cana e Juvia, chi mai avrebbe potuto interessarsi a un corpo minuto come il suo?
La maga prese un respiro profondo per calmarsi e si trascinò stancamente fino al letto per mettere in valigia gli acquisti, stando attenta a non stropicciare il vestito.
Prima di chiudere, accarezzò la morbida stoffa immaginandosi di nuovo mentre entrava nel salone e fece un sorriso un po' triste.

Spero solo che le mie amiche abbiano ragione” disse con un sospiro scuotendo la testa per liberarsi dei pensieri molesti.


Poco dopo, l'intera gilda si radunò alla stazione e salì in qualche modo sul treno diretto a Crocus tra le proteste dei Dragon Slayer.
Lucy si sedette con un sospiro accanto a Natsu facendogli appoggiare la testa sulle sue gambe e Levy si mise in disparte vicino al finestrino intenzionata a leggere per tutto il viaggio. Come sempre, però, non fece nemmeno in tempo ad aprire il libro che venne raggiunta da Jet e Droy, che al solito non perdevano occasione di starle vicino, e la ragazza sospirò impercettibilmente. Addio tranquillità...
I due cominciarono infatti a chiacchierare e la turchina fu costretta a dar loro retta. Continuava però a sentirsi osservata e di tanto in tanto lanciava un'occhiata a Gajeel, seduto con Lily poco più in là, che a quanto pareva, non la perdeva di vista un minuto. Per quale motivo la fissava tanto?
La Scripter arrossì un po' e cercò di non farci caso, fingendo di rivolgere di nuovo tutta la sua attenzione a Jet e Droy, ma avrebbe dato tutto l'oro del mondo per riuscire a chiedergli di unirsi a loro.
Il Dragon Slayer aveva assunto subito un colorito verdognolo e alla ragazza sarebbe piaciuto poter fare come Lucy e Natsu accarezzandolo per tutto il viaggio per lenirgli le sofferenze.
Il pensiero la fece arrossire violentemente, ma per fortuna i suoi amici sembravano aver esaurito gli argomenti da trattare e Levy ne approfittò subito per aprire il suo libro e immergersi nella lettura. La storia però non riusciva a coinvolgerla del tutto e di tanto in tanto alzava gli occhi incrociando per un attimo quelli rossi di Gajeel.
Sì, le sarebbe davvero piaciuto chiedergli di sedersi lì con loro, ma come avrebbe fatto?
La ragazza pensò allora agli acquisti fatti quel giorno e pregò di nuovo che facessero il loro dovere, attirando finalmente l'attenzione dell'unica persona che avrebbe voluto al suo fianco.


Dopo quelle che le parvero settimane, il treno arrivò a destinazione e la gilda si diresse all'albergo che le era stato destinato tra le raccomandazioni del master di non combinare guai come al solito.
Appena furono soli nelle rispettive stanze, Lucy e Mira presero le loro cose e si infilarono in quella di Levy per prepararsi insieme, facendosi i complimenti a vicenda.
Alla fine, la piccola maga si guardò allo specchio e rimase a bocca aperta. Le due amiche avevano fatto un ottimo lavoro, e se non avesse saputo di essere proprio lei, non ci avrebbe creduto.

Che ne pensi adesso?” chiese Mira soddisfatta, sistemando meglio un ultimo ciuffo ribelle.
Io... non so davvero come ringraziarvi. E' bellissimo” disse la Scripter commossa trattenendo a fatica le lacrime e prima di uscire, Lucy si fermò augurandole un'ultima volta “Buona fortuna” facendole l'occhiolino.
Rimasta sola, l'azzurra si rimirò di nuovo allo specchio da tutte le angolazioni prima di dirigersi verso la carrozza che l'avrebbe portata al castello insieme alle sue amiche.


Intanto, nel salone del palazzo, Gajeel si aggirava nervosamente intorno al tavolo del buffet cercando con gli occhi la piccola Scripter. Avrebbe voluto sedersi più vicino a lei sul treno, ma all'ultimo momento aveva esitato e Jet e Droy l'avevano preceduto. Volendo, avrebbe potuto tranquillamente farli sloggiare sedendosi comunque accanto alla ragazza, ma sapeva che lei si sarebbe arrabbiata, e come avrebbe fatto poi a farsi vedere di nuovo in giro dopo una simile scena?
Gajeel sbuffò irritato e in quel momento vide che tutti si stavano voltando verso l'entrata. Stavano arrivando le ragazze ma la sua attenzione fu attratta da una in particolare: Levy McGarden.
La Scripter non gli era mai sembrata così bella. Il lungo vestito di un arancione appena più tenue del solito con la gonna arricciata in fondo e le spalline che scendevano morbide sulle spalle, decorato da piccole rose bianche, la faceva sembrare una principessa e il Dragon Slayer si accorse che di colpo gli si era seccata la bocca al solo vedere il suo sorriso timido messo in evidenza da un po' di rossetto.
Mentre si beava di tanta semplice bellezza, con la coda dell'occhio vide chissà come Jet e Droy che, superata la sorpresa, si dirigevano verso quella meravigliosa creatura, e senza pensarci, li scostò entrambi senza tanti complimenti raggiungendola per primo.
Lei lo guardò sorpresa e arrossì leggermente mentre lui la studiava da vicino, notando il ciondolo a forma di fiore che pendeva da una sottile catenina d'argento adornandole il collo delicato, il braccialetto abbinato e gli orecchini luccicanti, e infine le mollette sistemate tra i capelli in punti strategici perché brillassero di mille colori sotto le luci della sala.

Bellissima” sussurrò istintivamente senza smettere di guardarla e la ragazza arrossì ancora di più sorridendo radiosa.
Grazie” disse lei sorpresa con gli occhi che brillavano e un'espressione dolcissima, esultando in silenzio. Che le amiche avessero ragione a sostenere con tanta convinzione che quella sera avrebbe fatto colpo?
V-vuoi ballare?” chiese il ragazzo di getto, tanto per dire qualcosa, mordendosi poi la lingua. Come gli era venuto in mente di farle una domanda simile? E se lei avesse rifiutato?
La maga però accettò con gioia e Gajeel, un po' impacciato, la prese per mano e la condusse al centro della sala stringendola a sé.
Senza quasi rendersene conto, Levy si ritrovò contro il petto del ragazzo con il cuore in tumulto e le guance arrossate.
Imbarazzata ma felice, incrociò per un attimo gli sguardi di Lucy e Mira che le sorrisero incoraggianti e vittoriose e la Scripter, suo malgrado, ricambiò appuntandosi mentalmente di stritolarle entrambe in un abbraccio appena ne avesse avuto l'occasione. In fondo, era solo grazie a loro se in quel momento era tra le braccia di Gajeel come la principessa delle favole.
Finalmente in pace con il mondo, si rilassò contro il suo cavaliere e si lasciò condurre da lui sulle note di quella musica dolce che sperava avrebbe dato inizio alla sua fiaba personale.

Vorrei che non finisse mai” pensò commossa, chiudendo gli occhi per un attimo prima di alzare lo sguardo e incontrare quello del ragazzo.
I due si sorrisero imbarazzati ma continuarono a ballare come se gli altri non esistessero, incuranti dei mormorii dei compagni e dei membri delle altre gilde.
La musica sembrò finire troppo presto e i due si staccarono con il respiro leggermente affannoso per l'emozione dirigendosi poi verso il tavolo del buffet.
Entrambi temevano che a quel punto l'altro si allontanasse, ma incredibilmente rimasero insieme a chiacchierare tra di loro e con gli altri maghi che qualche volta si avvicinavano.

Bel colpo!” sussurrò Lucy a un certo punto passando di fianco all'amica, che la ringraziò muovendo appena le labbra prima di dirigere di nuovo la sua attenzione verso Gajeel che, dal canto suo, non riusciva a smettere di guardarla. Com'era possibile che lei gli fosse rimasta vicina? Aveva dunque ragione Lily a sostenere che anche la piccola Scripter fosse interessata ad approfondire il loro rapporto?
Il Dragon Slayer studiò ancora in silenzio il suo profilo mentre metteva un po' di cibo nel piatto beandosi del suo profumo, e di nuovo si disse che non la meritava. Qualunque altra ragazza, del resto, dopo aver ricevuto un trattamento come quello che le aveva riservato lui al loro primo incontro, sarebbe fuggita di corsa anche solo avvistandolo da lontano, ma Levy McGarden era diversa dalla massa e forse era per questo che lo attirava tanto. Da quando aveva posato gli occhi, finalmente liberi dalla rabbia e dall'odio, su di lei, aveva capito subito che quella dolce fatina era speciale, e nonostante i sensi di colpa, non aveva potuto fare a meno di pensarla sempre di più e guardarla da lontano, desiderandola per sé e stuzzicandola senza pietà ogni volta che se ne presentava l'occasione solo per vederla rivolgergli la sua completa attenzione con la segreta speranza di occupare i suoi pensieri almeno per un attimo visto che lui, di sicuro, non avrebbe mai potuto ambire a niente di più. Contrariamente a quanto chiunque sano di mente si sarebbe aspettato, però, la piccola Scripter, nonostante le evidenti arrabbiature che le provocava rinfacciandole la sua statura e le sue scarse capacità in combattimento, gradiva comunque la sua compagnia cercandolo spesso con gli occhi nel salone della gilda e aiutandolo come poteva le rare volte che la sorte permetteva loro di stare insieme durante le battaglie, e ora lei parlava e rideva con le amiche, felice e rilassata, a soli pochi centimetri di distanza dal ragazzo che l'aveva aggredita muovendo quelle labbra rese ancora più seducenti dal rossetto che già da tempo apparivano, decisamente non richieste, nei suoi sogni più segreti...

Qualcosa non va, Gajeel?” giunse in quel momento alle sue orecchie una voce dolce e preoccupata facendolo arrossire violentemente come se la ragazza avesse davvero potuto conoscere i pensieri che gli affollavano la mente solo guardandolo in faccia.
Certo che no, Gamberetto! Cosa ti viene in mente?” si affrettò a rispondere, più bruscamente di quanto avesse voluto, distogliendo lo sguardo ma osservandola comunque, suo malgrado, con la coda dell'occhio mentre lei si imbronciava come sempre di fronte a quel nomignolo che detestava.
Mi sembrava che avessi un'espressione strana e mi sono preoccupata, ma evidentemente è tutto a posto” brontolò un po' offesa, facendo per allontanarsi. In realtà non era arrabbiata, ma quando poco prima si era girata per vedere come mai non rispondeva alla domanda che gli aveva rivolto, l'aveva trovato intento a fissarla in un modo che l'aveva messa tremendamente a disagio e in quel momento, con il cuore che le batteva all'impazzata, voleva solo trovare Lucy o Mira per farsi consigliare da una di loro. Le sembrava di averle viste passare poco prima dopo aver ballato a lungo e pregava di trovarne almeno una da sola disponibile ad ascoltarla.
Ehi, che ti prende adesso?” la richiamò però lui. “Non avevi detto di voler prendere una pausa per poi tornare a ballare?” le ricordò, leggermente nel panico. D'accordo che sarebbe stato meglio per entrambi rimanere lontani per un po', onde evitare che lui decidesse di baciarla davanti a tutti facendosi togliere il saluto, ma non sopportava l'idea che, tutt'a un tratto, avesse deciso di piantarlo in asso per andare dagli altri due nakama che le stavano sempre appiccicati come ombre. E per cosa, poi? Non era certo la prima volta che la chiamava “Gamberetto” e le rispondeva in maniera brusca, no? Proprio non capiva perché mai questa volta dovesse reagire in quel modo...
L-lo so, m-ma... io v-volevo solo... prendere un po' d'aria fresca... Fa caldo qui dentro” balbettò Levy, tutta rossa in viso, girandosi a guardarlo con il cuore in gola. Se già prima era imbarazzata, adesso credeva davvero di morire. Una parte di lei era contenta che Gajeel le avesse chiesto, a modo suo, di concedergli un altro ballo, ma il tono con il quale le aveva ricordato una frase che aveva pronunciato poco prima in un chiaro momento di follia, come se per lui fosse fondamentale averla ancora tra le braccia...
Basta, Levy. Di sicuro non voleva dire ciò che pensi... Hai frainteso tutto!” cercava di convincersi per calmare, almeno un po', il suo cuore impazzito, ma ciò che era successo negli ultimi minuti non la aiutava per niente a non illudersi di aver appena conquistato, chissà come, l'interesse del suo amato Dragon Slayer. E pensare che pochi mesi prima aveva dovuto aspettare che si mettessero in mezzo Jet e Droy, sempre in competizione tra di loro per risvegliare il suo interesse, per muovere con lui qualche passo di danza nel cortile della loro nuova sede...
Oh. Capisco” disse piano il moro in quel momento abbassando gli occhi per non mostrarle la sua delusione.
Troppo preso dai suoi pensieri imbarazzati, non notò subito l'intenso rossore sulle sue guance, ma mentre ascoltava i suoi passi che si allontanavano piano, si rese conto dello strano miscuglio di emozioni contrastanti che aveva visto per un attimo nei suoi occhi scuri e decise di seguirla. Forse la piccoletta aveva davvero bisogno di allontanarsi dalla confusione per un po' e non c'era nulla di male a seguirla per controllare che stesse bene, giusto? Al limite, se lei per disgrazia gli avesse fatto capire di non gradire la sua presenza, avrebbe sempre potuto fingere, in qualche modo, di volersi riposare anche lui da quel caos indescrivibile...
Nel frattempo Levy, ignara di ciò che il suo sguardo e le sue guance rosse avessero comunicato al compagno, si chiedeva perché mai lui avesse deciso di seguirla. Gli aveva risposto in quel modo soltanto per essere libera di cercare le sue amiche tra la folla, ma come avrebbe fatto adesso? Certo, c'era sempre la possibilità che il ragazzo stesse andando in quella direzione per altri motivi, ma sentiva addosso i suoi occhi cremisi, e non le andava di mentirgli. Con un sospiro non troppo scontento, in realtà, si diresse allora verso il grande terrazzo che dava sul vasto giardino del castello cercando di non immaginare nessun risvolto romantico per quella scena che non avrebbe stonato affatto in un romanzo come quelli su cui lei ed Erza amavano sognare. Una volta fuori, però, le fu molto difficile tenere a bada la sua fantasia...
La luna infatti splendeva alta e bellissima in un cielo trapunto di stelle e tutte insieme sembravano guardare amorevolmente, ammiccando di tanto in tanto, le giovani coppie sicuramente radunatesi sotto le lori luci accarezzate dal vento fresco per la stagione che faceva muovere le piante del giardino reale spargendo ovunque il dolce profumo dei fiori.
La turchina fu scossa da un brivido di emozione e si ritrovò a sorridere con aria sognante mentre avanzava lentamente, cogliendo a ogni passo un dolce particolare in più, fino ad appoggiarsi al parapetto per permettere allo sguardo di spaziare fin dove riusciva.
Immersa nella contemplazione di quella meraviglia, colse dietro di sé un'altra camminata ben diversa dalla sua che diede un'ulteriore spinta ai suoi sogni a occhi aperti facendole aumentare i battiti cardiaci a un livello quasi preoccupante.

Perché ha voluto seguirmi fin qui?” si chiedeva intanto freneticamente con una mano appoggiata al petto per cercare di tenere a bada il suo cuore impazzito, che sembrava invece deciso a schizzare fuori per l'emozione. “E' mai possibile che voglia davvero rimanere solo con me per...” a questo punto trattenne il fiato con il viso rossissimo immaginando senza volerlo un romantico bacio al chiaro di luna.
Stai meglio, Gamberetto?” le chiese a quel punto la voce leggermente preoccupata del Dragon Slayer.
Come? Ah, sì... Certo, tutto a posto. Niente di grave” rispose lei in fretta resistendo all'impulso di fuggire di corsa. Era ovviamente contenta di quel risvolto inaspettato ma non era preparata a vedere realizzati i suoi sogni così, di punto in bianco, e non sapeva come comportarsi.
Mhm... Sai, Piccoletta? Non credo proprio. Ti si potrebbe cuocere qualcosa sulle guance” insistette lui, ridacchiando senza volerlo per la sua battuta, mentre le avvicinava una mano alla fronte per sentire se aveva la febbre. Peccato che lei si arrabbiò per l'ultima frase fraintendendo il gesto...
Ma cosa dici? Non è assolutamente vero e io sto benissimo!” replicò risentita stringendo i pugni e scostandosi da lui con gli occhi pieni di lacrime e le guance ancora più rosse per l'imbarazzo e il fastidio appoggiandosi di nuovo al parapetto per guardare giù. Da non crederci... Era mai possibile che quello stupido avesse sempre il potere di rovinare tutto?
Nel frattempo il Dragon Slayer la guardava stupito e leggermente ferito con la mano ancora sollevata. Perché mai se l'era presa di nuovo? La battuta forse avrebbe fatto meglio a tenersela per un altro momento, d'accordo, ma che motivo c'era di arrabbiarsi tanto? Evidentemente Lily si era sbagliato e Levy non era affatto interessata a lui. Del resto, non poteva biasimarla dopo ciò che le aveva fatto anni prima e aver accettato di ballare con lui per qualche minuto non significava nulla. Era fin troppo chiaro che si era stancata di averlo intorno, quindi era meglio lasciarla stare.
Con un impercettibile sospiro, le lanciò un'ultima occhiata sentendo uno strano peso sul cuore, ma nonostante tutta la sua buona volontà, non riuscì a imporre alle sue gambe di mettersi in movimento. I suoi occhi non volevano infatti lasciare il suo profilo minuto che proprio in quel momento aveva alzato la testa permettendogli di scorgere il suo volto illuminato dalla luce della luna mentre i riccioli azzurri si muovevano allettanti al soffio del vento.
Trattenendo inconsapevolmente il respiro, si ritrovò a fissare quei capelli sbarazzini sfuggiti chissà come all'elaborata acconciatura cogliendo di tanto in tanto qualche luccichio dovuto alle mollette riscuotendosi solo quando lei, sentendosi osservata, si girò appena nella sua direzione con aria stupita e leggermente interrogativa.
Per un attimo si fissarono con la fronte un po' aggrottata, entrambi immersi nei loro pensieri, finché la turchina non si lasciò sfuggire un dolce sorriso che lo fece rilassare.

C'è qualcosa che non va, Gajeel?” domandò poi con la massima tranquillità possibile, sul volto una strana espressione che non riuscì a decifrare, costringendolo a imporre al proprio cervello di trovare alla svelta una risposta sensata.
No, perché?” pronunciò piano tornandole vicino, incoraggiato dal suo sorriso. Se le avesse dato fastidio la sua presenza gliel'avrebbe fatto capire in qualche modo, no?
Mi stavi guardando in modo strano” gli rispose lei allo stesso modo scrollando appena le spalle per poi rivolgere di nuovo la sua attenzione al giardino sotto di loro.
Non preoccuparti, stavo solo pensando” borbottò senza guardarla, sperando con tutto il cuore che lei non insistesse.
Capisco” lo tranquillizzò invece la giovane con un dolce sorriso affrettandosi a distogliere nuovamente lo sguardo quando il ragazzo alzò appena gli occhi incrociando i suoi.
Le sue guance ricominciarono a scottare a quel punto e Levy, dopo aver dato un'occhiata al grazioso ciondolo che le pendeva dal collo, prese un bel respiro e rialzò la testa provando a concentrarsi sul panorama mentre il compagno riprendeva a guardarla con il fiato sospeso sorprendendosi non poco quando si accorse di voler prendere quella ciocca sbarazzina tra le dita per portarsela vicino al naso e aspirarne meglio il profumo. Arrossì violentemente al pensiero e si affrettò a cercare qualcosa da dirle nella speranza di distrarsi da quei pensieri decisamente inopportuni.

Cerchi qualcosa in particolare, lassù?” le chiese con un impercettibile sospiro di sollievo quando si accorse che la turchina aveva ripreso a osservare il manto oscuro sopra di loro.
No, niente. E' solo che mi piace guardare le stelle quando ne ho la possibilità” gli rispose lei con un sorriso senza smettere di studiare la volta celeste.
Ci sono troppe luci qui e non si riesce a osservarle bene” ribattè il moro riferendosi alle molte fonti luminose che impedivano di gustarsi appieno il maestoso spettacolo nonostante quello fosse in realtà uno dei punti migliori della città per osservarle al meglio.
A Fairy Hills è ancora peggio, però. Lì di spazio ce n'è molto meno” osservò l'azzurra ingrandendo il sorriso.
Forse ti accontenti di così poco perché non hai mai provato a osservarle da fuori città” ipotizzò lui dopo aver studiato quel vasto pezzo di cielo con aria critica per qualche secondo.
Levy lo guardò sorpresa ma si riprese subito.

Beh... qualche volta l'ho fatto, in realtà, ma in genere durante le missioni non mi fermo apposta in una foresta o in qualche luogo isolato” ammise con un leggero imbarazzo che non sfuggì al burbero Dragon Slayer, che si voltò a guardarla stupito. In effetti, avrebbe dovuto aspettarsela una risposta simile, dal momento che né lei né quei due impiastri dei suoi compagni di squadra erano molto forti in combattimento e che le foreste di notte potevano essere molto pericolose. Certo che se la Scripter fosse venuta in missione con lui, qualche volta...
Arrossì di nuovo a quel pensiero, ma non ebbe tempo di rimuginarci sopra perché la voce cristallina della sua nakama lo fece tornare alla realtà.

Sembri sapere bene com'è il cielo notturno visto da luoghi isolati” stava infatti osservando Levy con un'ombra di divertimento nella voce. “Ammetto che non ti facevo interessato a questo genere di cose” continuò subito dopo senza riuscire a celare una leggera risatina e un sorriso contagioso.
Infatti è così” si affrettò a chiarire lui, decisamente imbarazzato, ma un po' troppo velocemente per risultare credibile. “E' solo che io e Metallicana lo facevamo spesso quando ero piccolo. C'era un grosso spiazzo erboso vicino al luogo in cui vivevamo nella foresta e a lui piaceva andarci dopo il tramonto, prima di andare a dormire, insegnandomi i nomi delle costellazioni e cose del genere” le spiegò poi con un'ombra di tristezza nella voce e nello sguardo, gli occhi fissi su quei punti luminosi sopra di loro, mentre lei lo ascoltava seria e attenta. Non sapeva perché le stava raccontando quelle cose, ma stranamente gli veniva naturale farlo, anche se ricordare quel periodo della sua vita gli faceva male, in un certo senso. Lui poteva infatti fingere quanto voleva che non gli importasse di essere stato abbandonato, ma in realtà conosceva bene il sapore della nostalgia e quello delle lacrime, che allora erano scese in quantità mentre lo cercava ovunque, fermandosi solo la sera sotto un manto scuro improvvisamente lontano e quasi minaccioso nonostante ormai lo conoscesse meglio della maggior parte dei ragazzini della sua età. E forse il dolore per l'accaduto non gli era mai passato, visto che ancora adesso, a distanza di anni, quel maestoso spettacolo gli procurava emozioni a dir poco contrastanti, tra cui spiccava stranamente, qualche volta, la segreta speranza di ritrovare un giorno il drago per chiedergli di persona come gli fosse venuto in mente di piantarlo in asso così.
Improvvisamente avvertì qualcosa sul braccio che lo fece sussultare, e abbassando gli occhi, vide Levy attaccata a lui con la testa appoggiata sul suo petto.

Tuo padre doveva essere un bravo genitore, sai? Un po' mi dispiace non averlo potuto conoscere... Anche se di sicuro sarà stato difficile rinunciare a lui in quel modo, sono certa però che avrà avuto le sue ragioni per lasciarti solo e che un giorno lo ritroverai. Magari anche prima di quanto tu creda...” disse piano, sentendo le lacrime pungerle fastidiosamente gli occhi mentre un nodo di commozione le serrava la gola impedendole quasi di parlare, ma per fortuna riuscì a mantenere ferma la voce. Chi l'avrebbe mai detto il terribile Gajeel Redfox nascondesse in realtà anche un animo sensibile che ancora soffriva per l'abbandono del suo drago? Aveva fatto fatica a credere ai suoi occhi quando l'aveva visto così triste, ma forse in fondo l'aveva sempre saputo che lui era diverso da ciò che voleva far credere ed era felice di aver dato retta al suo istinto provando quindi a conoscerlo meglio senza badare alle apparenze quando era entrato nella gilda.
Il moro deglutì silenziosamente a quella frase avvertendo l'impulso di staccarsi bruscamente da lei e correre via ma le parole della turchina, per quanto dolorose in un certo senso, gli avevano anche scaldato il cuore, e il suo corpicino premuto contro il suo lo faceva sentire bene per la prima volta dopo anni. Senza neanche accorgersene, la circondò con l'altro braccio ripromettendosi una volta di più di fare tutto quanto era in suo potere per proteggerla.
Ora fu il turno di Levy di sussultare appena, arrossendo di nuovo e stringendo ulteriormente la presa mentre alzava lo sguardo per vedere il suo viso.

Grazie, Gamberetto, ma non credo accadrà mai. E' passato troppo tempo e forse è meglio che se ne stia dov'è, a questo punto” disse piano il ragazzo.
Non ne sono così sicura ma non importa. In fondo non è affar mio, e comunque deciderà lui se tornare oppure no” rispose lei dopo qualche secondo di silenzio abbassando di nuovo lo sguardo imbarazzata. Era più che certa che l'orgoglioso nakama la pensasse in realtà in maniera ben diversa, visto che le aveva appena dimostrato con quella confidenza quanto sentisse la mancanza del drago che lo aveva cresciuto per un po', ma ormai lo conosceva abbastanza da sapere che era inutile insistere. Era molto meglio godersi invece quel momento di tenerezza del tutto inaspettato sperando non fosse l'unico che le sarebbe stato concesso visto che tra le sue braccia forti si stava anche meglio del previsto...
I due non seppero mai quanto tempo rimasero in quella posizione inseguendo ricordi e pensieri mentre si beavano della vicinanza l'uno dell'altra nel luogo più intimo e romantico di tutto il castello, ma Levy era già sul punto di addormentarsi quando un lieve movimento del moro, accortosi evidentemente della sua espressione rilassata e degli occhi chiusi, non la riportò alla realtà facendoglieli sbattere confusamente più volte come se fosse una bambina. Fortunatamente, l'azzurra si ricordò dov'era e con chi prima di uscirsene con qualche frase stupida e ridicola come le era già successo purtroppo quando qualcuno la riscuoteva di colpo, più o meno dolcemente, da uno stato così simile al sonno e questo bastò a farle ritrovare di colpo la lucidità portandola a staccarsi subito per guardarlo nonostante l'imbarazzo. Come le era venuto in mente di accoccolarglisi contro in quel modo dopo aver detto cose del genere? Avrebbe voluto fuggire chissà dove per la vergogna ma il braccio del moro ancora intorno alla sua vita le impedì di allontanarsi del tutto facendo sì che i loro corpi rimanessero comunque sufficientemente in contatto da sentire ancora il piacevole calore che emanavano facendole correre un brivido lungo la schiena. E adesso? Si aspettava che Gajeel la prendesse in giro per la figuraccia che aveva fatto addormentandoglisi quasi addosso ma lui era troppo impegnato a fissare il suo viso e i riflessi colorati delle mollette tra i capelli alla luce naturale della luna e a quelle artificiali che venivano del salone gremito di gente. Per non parlare poi delle sue labbra più rosse del normale che erano rimaste socchiuse invitandolo ad assaggiarle...
Si guardarono per un po' con il fiato sospeso finché una musica dolce non arrivò alle loro orecchie e Levy lanciò una veloce occhiata verso l'interno con un'espressione dubbiosa.

Vuoi rientrare, Gamberetto?” le chiese Gajeel con un'ombra di dispiacere nella voce. Sapeva che il momento appena condiviso aveva certamente un significato in cui ancora non osava sperare ma aveva paura che tornando dagli altri l'incantesimo si sarebbe rotto portandoli di nuovo l'uno lontano dall'altra e lui non voleva che ciò accadesse.
No” sussurrò lei dopo qualche secondo. “Si sta bene qui fuori” aggiunse un istante più tardi con lo sguardo rivolto verso il giardino, ma il compagno vide fin troppo bene il malcelato desiderio di tornare a ballare e improvvisamente ebbe un'idea.
Mi concederesti questo ballo?” le chiese con un sorriso porgendole la mano mentre si chiedeva da dove fosse spuntata una frase del genere.
La turchina lo guardò sorpresa per un attimo prima di accettare con una risatina.

Con molto piacere” rispose afferrandola con grazia e accennando un inchino prima di mettersi nella posizione giusta per ballare, di nuovo tra quelle braccia forti che mai avrebbe pensato di sentire così delicate intorno a sé, lasciandosi andare a quella musica dolce e travolgente che sapeva d'amore.
I due volteggiarono per un po' nella loro sala da ballo personale continuando a sorridere come se non avessero mai visto nulla di più bello di chi avevano di fronte, e quando essa finì, rimasero stretti l'uno all'altro tenendosi per mano.

Grazie, Gajeel” sussurrò Levy commossa con le lacrime agli occhi mentre delle stelle in miniatura le brillavano tra i capelli azzurri tutti scompigliati dal vento, ma ora non furono quelle chiome ribelli in movimento ad attirare l'attenzione del Dragon Slayer, bensì le sue labbra rosse che si muovevano seducenti.
E' tutta la sera che aspetto di farlo” disse piano Gajeel pochi istanti dopo, senza neanche rendersene conto, abbassandosi verso il suo viso mentre lei, sorpresa, spalancava gli occhi per un attimo per poi chiuderli subito non appena sentì la bocca del compagno sulla sua in un bacio dolce e delicato al chiaro di luna che segnò l'inizio di una storia d'amore che solo poche ore prima sembrava destinata a rimanere un sogno irrealizzabile.
Se l'avessi saputo prima che bastava così poco per convincerti a lasciarti andare...” pensò la turchina, ringraziando mentalmente Lucy e Mira prima di spegnere il cervello e godersi quella marea di sensazioni nuove e travolgenti che non sperava di poter mai provare con l'unico ragazzo che avesse mai amato veramente sotto lo sguardo benevolo del cielo notturno.



Angolo autrice:
Ciao a tutti! Dopo secoli, ecco che aggiorno di nuovo anche questa raccolta! Ormai non ci speravate più, vero? Purtroppo o per fortuna, però, ho deciso di riprenderla in mano! u.u
Mi rendo conto di non aver centrato bene il prompt, forse, e che Gajeel mi è venuto decisamente troppo OOC (del resto, però, rispettando il suo caratteraccio, altro che ballare con Levy su un terrazzo e parlare in quel modo sotto le stelle, giusto?!), ma non avevo idee, e alla fine questo è il meglio che sono riuscita a fare. Spero almeno di avervi fatto divertire con questa mia (folle) modifica della storia originale che, come avrete capito, si svolge a qualche tempo di distanza dalla battaglia contro i draghi quando le gilde coinvolte sono ormai già tornate alle loro sedi. Se ne avete voglia, fatemi sapere cosa ne pensate, ma sappiate che non rispondo di qualsiasi danno causato da eccessiva presenza di fluff e/o disgusto! XD
Scherzi a parte, ringrazio comunque di cuore tutti coloro che dedicano un po' di tempo ai miei deliri, in particolare chi recensisce spronandomi a continuare e (spero) a migliorare sempre di più, ma anche chi ha messo la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate e chi ha letto semplicemente. Grazie mille a tutti! *^* <3
Purtroppo, dal momento che in questi giorni sto lavorando anche a un altro progetto in un'altra sezione del sito e che ho poco tempo per me, non so ancora quando aggiornerò, ma mi auguro di riuscirci al più presto.
Per essere sempre informati sui miei folli progetti, vi invito a entrare, se ne avete voglia, nel mio piccolo gruppo facebook su Fairy Tail e non solo dove potrete conoscere anche altri appassionati dell'opera di Hiro Mashima. Siamo in pochi, per ora, ma saremo comunque felicissimi di accogliervi tra noi a questo indirizzo: https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/. Vi aspettiamo numerosi!
Mi sembra di non avere altro da dire, quindi vi do appuntamento al più presto con la prossima shot.
Buonanotte e sogni d'oro, e buona giornata per domani!
Alla prossima,
Ellygattina


P.S: Spero di essermi spiegata bene, ma per il vestito di Levy mi sono ispirata all'abito giallo di Belle ne “La Bella e la Bestia” limitandomi ad aggiungere delle piccole rose bianche sulla gonna e sul petto nel punto in cui si incontrano le spalline. Vi assicuro che mi sarebbe piaciuto disegnarvelo, ma date le mie scarsissime doti artistiche, vi ho risparmiato la pena. Alla prossima, se deciderete di seguirmi ancora! ;)

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