A new love - The lion and the lamb di Kikyo90 (/viewuser.php?uid=50224)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
A NEW LOVE – THE LION AND THE
LAMB
-Mamma, accidenti, spiegami perché! -Perché Luke é stato trasferito lì;
santo cielo, smettila di lamentarti! Amber non ne poteva più di tutta quella
situazione e la colpa era sempre di Luke e del suo stupido lavoro. Luke era
il secondo marito di sua madre, Eleanor, e faceva il poliziotto. A causa sua,
avevano sempre dovuto traslocare, dato che veniva sempre trasferito. Amber,
aveva sempre cercato di capire ma questa volta era troppo. -Mamma, ma non c'é
un'altra città? Una qualsiasi? -Amber, basta. Non sembri una ragazza di
sedici anni, sul serio. I bambini fanno meno capricci di te... La ragazza
sbuffò rassegnata, tanto sapeva che non c'era speranza. Salì le scale che la
portavano nella sua cameretta e si distese sul letto, cominciando a prepararsi
psicologicamente all'idea che di li a due settimane si sarebbe trasferita a
Forks. “Perché Forks? Perché hanno mandato lì Luke?” Anche se faceva del
suo meglio per farsi piacere quell'uomo, proprio non riusciva a
rassegnarsi nel vedere un altro uomo accanto a sua madre. Suo padre
Jack era morto quando lei aveva otto anni, in un incidente che coinvolse l'aereo
da lui pilotato. Lei e la madre avevano passato un periodo davvero brutto, ma
dopo un paio di anni Eleanor incontrò Luke e se ne innamorò. “E adesso sono
condannata ad andare a vivere in una città dove la nebbia regna sovrana e dove
il sole si vede il giorno di poi dell'anno di mai!” TOC TOC -Chi
é? -Sono mamma, posso entrare? Amber affondò la testa nel cuscino dopo
aver sussurrato un debole “avanti”. Eleanor si avvicinò e si sedette sul
letto ad osservare la figlia. -Senti, tesoro, so che non vuoi lasciare i tuoi
amici ma non possiamo farci nulla. Mi capisci, vero? -Si, mamma. Ma...
Forks? La donna sospirò. -Credimi, l'idea di andare lì non piace neppure a
me, ma non c'é altra soluzione. -Lo so... e comunque, io non ho amici.
Dovresti saperlo... -Magari lì riuscirai a trovare qualche amichetta,
eh? -E non dire “amichetta”, non più sette anni! -Lo so, credimi. Ma
adesso cambiamo discorso: non vuoi scendere di sotto ad aprire i tuoi
regali? Amber restò a bocca aperta: quali regali? -Scusa, ma non
capisco. -Non dirmi che hai dimenticato il tuo compleanno! Compleanno...
lo aveva completamente scordato, dati i recenti avvenimenti. -Cosa mi hai
regalato di bello? -Curiosona, scendi e lo scoprirai! Madre e figlia
scesero ridendo al piano di sotto, in cucina, dove Luke le aspettava munito di
macchina fotografica pronto ad immortalare il momento del “taglio della
torta”. Amber soffocò un mugugno di disappunto: odiava le foto. A dire il
vero, odiava tutto ciò che la metteva in mostra. -Dai, forza, prima
cominciamo e prima finiamo... Eleanor e Luke risero del suo tono afflitto e
cominciarono a scattare le fotografie che sarebbero finite nell'album di
famiglia. -E adesso, i regali! La madre gliene porse due: uno si rivelò
essere un vestito fucsia aderente che arrivava poco sotto il ginocchio e l'altro
era un diario che sembrava molto antico. -Grazie mamma, sono bellissimi.
Davvero... -Ehi,- disse Luke -aspetta a commuoverti, c'é ancora il mio
regalo. Lo vuoi? -Certo! L'uomo le porse un pacchettino che conteneva una
videocamera dell'ultimo modello. -Luke, non dovevi... é
bellissima... -L'ho fatto con piacere... La serata trascorse felice, tra
una chiacchiera e l'altra e il discorso di poche ore prima era già stato
dimenticato. Quando fu ora di andare a dormire, Amber prese il suo nuovo
diario per scrivere della sua giornata ma si accorse che era già tutto
scritto. Questo stuzzicò la sua curiosità e la sua passione per gli oggetti
antichi (e quel diario lo era di sicuro, si vedeva dalle condizioni), portandola
così a cominciare a leggerlo. “Avevo diciassette anni quando arrivai a Forks
e conobbi il mio leone... era incredibilmente bello e fiero e non avevo occhi
che per lui.” Amber avrebbe tanto voluto continuare a leggere, ma il sonno le
appesantì prepotentemente le palpebre facendola sprofondare in un calmo sogno
senza sogni.
Allora, magari da questo primo capitolo non si capisce molto ma prometto
che dai prossimi sarò più chiara. Intanto, spero di ricevere dei commenti e
aggiungo che se non riceverò un numero decente di commenti, non aggiornerò la
fic ^__^. Intanto ringrazio moltissimo:
-lambretta
-eiby -nicky
-
daygum -KaDe -Hachiko_chan per avere commentato le mie fic! Non sapete quanto
questo -Lalayasha mi renda felice. Grazie
ancora! -makiolina -bunny1987 -mily_chan -mary
cry -elyxyz -Nancy95 -supersara -mikamey -ryanforever -Aryuna -MewKimiko -Any
Ikisy -yuri5 -Aini -giuggy21 -Kagome19 -kirarachan -Steffa -celina -jessy
je -callistas -demetra85 -emily
ff -Dreaming -arwen23 -nicky -Lalayasha -egypta
-mily_chan - aquizziana - Nancy95 - Nayma85 - eiby -
Riza28 - supersara -Kirachan95 -MewKimiko -eiby -
Pandora84 -Thangel -La sognatrice -ANOKIRA86 -eddy - Aini -
aquizziana - kaggy95 - KanaChan -LoLa_164 - mikamey -
pinkpanter_86 - reidina - shikadance -sonny -Reika Sohma
per aver messo le mie storie tra i preferiti e,
infine:
-Aini - mikamey - Nancy95 - sunsunset -supersara
per avermi inserita tra gli autori preferiti, é un
onore!
Vi interessa l'idea di un contest di
San Valentino che abbia come soggetto Twilight? Si? Allora non dovete fare altro
che cliccare sul link sottostante per leggere il bando. Mi raccomando,
iscrivetevi!!! Sarebbe un onore per me sapere che la cosa vi interessa
^__^
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8090010
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Prima di tutto, ringrazio chi l'ha già inserita
nei preferiti (me felice ^^) e anche solo chi l'ha letta. Poi, un grazie
particolare a:
Ayame91: Grazie dei complimenti, fa piacere sapere che
c'é qualcuno che pensa che scrivo bene. Quanto alla somiglianza di Amber e Bella
é voluta, capirai nei prossimi capitoli. Cercherò di diminuirla un po' seguendo
il tuo consiglio. Spero che continuerai a seguire la mia fic ^__^
_Niki_ : Grazie, sono contenta che la mia storia ti
piaccia e spero che continuerai a seguire anche i prossimi capitoli
^__^
cassandra 287: Grazie, sono felice che la storia ti
piaccia (me sempre più felice^ ^)
Durante la notte, Amber fece un sogno stranissimo: sognò di
vagare in un bosco, impaurita e senza una meta. Sentiva dei rumori tra gli
alberi, e la cosa non le piaceva. All'improvviso, una creatura sconosciuta
stava per aggredirla ma fu salvata da... non avrebbe saputo dire neanche lei
cosa fosse l'altra creatura. Quando si svegliò, del sogno ricordava poco e
niente perché c'era un'altra cosa che le interessava: leggere qualche altra
pagina di quel diario. Si alzò dal letto e si diresse in bagno per fare una
doccia, dopodiché scese in cucina per fare colazione. -'Giorno a
tutti... -Ciao cara, ti sei svegliata presto. Come mai? Oggi é
domenica... -Beh, non riuscivo più a dormire e poi volevo leggere qualche
altra pagina di quel diario. -Ti piace? -L'ho appena iniziato. Dove l'hai
preso? Sembra molto antico... -Beh, lo é. L'ho trovato in soffitta e sapevo
della tua passione per i vecchi oggetti... -Hai fatto bene, mamma,
tranquilla. Dopotutto, io amo le cose antiche... -E del mio regalo che ne
dici? -É bellissimo, Luke. Alla nostra prossima gita in montagna la userò di
certo. Luke sorrise e si alzò per uscire. Per quel giorno aveva
organizzato una battuta di caccia con degli amici, aspetto che Amber non
condivideva. Luke, dopo aver baciato Eleanor, uscì e Amber non resistette alla
tentazione di provocarlo. -Ah, Luke? -Si? -Buona caccia, eh
eh. L'uomo fece una linguaccia e si diresse alla sua auto. Eleanor si alzò da
tavola per lavare i piatti usati per la colazione. Quanto ad Amber, filò di
nuovo in camera sua; moriva di curiosità e voleva proseguire a leggere quello
strano diario. “Allora, dov'ero arrivata? Ah, si, ero qui. - All'inizio, non
si accorgeva di me e io soffrivo tantissimo. Da parte mia, era sicuramente amore
dato che non avevo mai provato nulla di simile per nessuno. Quel leone, così
strano e maestoso era diventato la mia ossessione e sapevo che prima o poi mi
avrebbe notata. Doveva farlo, o io sarei morta di dispiacere.” -Amber, vieni
di sotto. -Uffa, mamma, cosa c'é? -Devi aiutarmi con le pulizie, forza.
Scendi! -Uffi, arrivo... Se c'era una cosa che Amber odiava, era fare le
pulizie in casa ed era secondo solo all'odio che provava quando doveva cucinare.
Sua madre amava farlo da sempre e aveva cercato di trasmetterle quella passione,
ma fu inutile. Così, rassegnata, si alzò dal letto per dirigersi al piano di
sotto. “Di questo passo non riuscirò mai a leggere quel diario...” Scese
le scale con passo strascicato, ben lungi dall'essere felice di dover fare le
pulizie. -Eccomi, mamma. Cosa devo fare? -Non guardarmi come se stessi
andando al patibolo, su! Comunque, ti ho riservato la parte migliore: la
soffitta. -E perché sarebbe la parte migliore? -Perché lì é pieno di
vecchi oggetti, oltre a quel diario che ti ho dato. Non sei contenta? -Certo,
certo... Amber si diresse alla scala di legno che portava nella vecchia
soffitta. Le piaceva l'idea di tutte quelle antichità, a demoralizzarla era
l'idea di dover anche pulire. Spinse la porta, che si aprì con uno
scricchiolio alquanto sinistro e si guardò in giro. “Povera me, é enorme...
non finirò mai!” Mentre si disperava, fu attirata da un baule che si trovava
poco lontano da lei. “Caspita, ma é bellissimo. Chissà cosa c'é
dentro...” Il baule era finemente decorato con ricami in oro che
raffiguravano delle piccole roselline e la grossa serratura, anche essa in oro,
raffigurava un leone rampante. “Per fortuna la serratura é
aperta...” Amber aprì il pesante coperchio e quello che vide nel baule la
lasciò senza fiato.
Allora, come vi sembra questo piccolo capitolino?
Spero vi piaccia e cercherò di aggiornare i prossimi al più presto.
Baci, Kikyo90
Ah, naturalmente vi invito a commentare in tanti se volete vedere aggiornata la fic ^__^ |
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
“Ma... sono bellissimi... uao...” Amber,
nel baule, aveva trovato dei vestiti che sembravano eleganti quanto antichi. Ne
prese in mano uno, che era lungo e blu scuro. Il tessuto sembrava seta da
quanto era fine e delicato. “Quasi quasi, me lo provo...” La ragazza,
totalmente dimentica delle pulizie, si spogliò e si infilò quel meraviglioso
vestito che, scoprì, le calzava a pennello. L'abito, le arrivava fino alle
caviglie e dal lato destro aveva uno spacco che partiva da metà coscia mentre la
scollatura sul davanti era molto generosa, ma senza essere volgare. Rimase ad
ammirarsi fino a perdere la cognizione del tempo, finché la madre non la
raggiunse. -Lo sapevo... ma non dovevi fare le pulizie? -Eh? Ah, sei tu
mamma... -E chi vuoi che sia, il fantasma formaggino? Comunque immaginavo che
non avresti fatto le pulizie, ma che ti saresti persa con tutti questi
oggetti. -Eh, che ci vuoi fare? -Niente, purtroppo. Dai, levati quel
vestito che puliamo insieme... Amber, a malincuore, si spogliò e si rimise i
vecchi abiti memorizzando la sua immagine di ragazza elegante. -Mamma, vero
che non li butti via quegli abiti?- e assunse una faccia da cucciolo che sperava
potesse convincere Eleanor a tenere quelle meraviglie. -No, tranquilla.
Terremo anche il baule, contenta? -E me lo chiedi?! Certo! -Bene, adesso
prendi in mano questa scopa e sbrigati. -Ma veramente volevo vedere cos'altro
c'era dentro al... -Prima il dovere e poi il piacere, signorina. Forza, prima
cominci e prima finisci... -Si, signora... Amber cominciò a spazzare per
bene, conscia che se non avesse assolto il suo compito la mammina non l'avrebbe
lasciata in pace. -Su, non fare quella faccia da martire! -Odio fare le
pulizie...- bofonchiò la ragazza, imbronciata. Eleanor rise. -Va bene, per
stavolta puoi andare. Finirò io, ma non farci l'abitudine, ok? -Ok, grazie
mammina! Amber si precipitò in camera sua a cercare il misterioso diario, ma
non lo trovò. Sconforto e delusione si impossessavano di lei, mentre pensava a
dove potesse essere finito. “Eppure lo avevo lasciato qui sul letto, dove
diavolo é andato a finire? Porca miseria...” La ragazza rivoltò la stanza ma,
dell'oggetto della sua ricerca, non c'era nessuna traccia. “Uffa, di questo
passo non riuscirò mai a finire di leggerlo...” Intanto, era arrivata l'ora
di pranzo e dovette scendere al piano di sotto dove trovò un Luke piuttosto giù
di giri. -Preso niente? -Ah ah, spiritosa. Ma che simpatica,
davvero... -E dire che ti avevo persino augurato una buona caccia, eh
eh. -Su, non prenderlo in giro, cara. Non é educato... Mangiarono insieme
e, dopo aver finito, ad Amber toccò di lavare i piatti. -Mamma, sai mica
dov'é finito il diario? -Lo hai già perso? Figlia mia, che cosa ne posso
sapere io di dove metti le tue cose? Lei asciugò i piatti e si ridiresse in
camera sua ma, non trovando niente per l'ennesima volta, decise di andare in
soffitta ad ispezionare il misterioso baule. Salì le scale di legno e aprì la
porta, trovando alla sua destra il baule interessato. Si avvicinò per aprirlo,
ma si accorse che il coperchio era già aperto. “Strano, credevo di averlo
chiuso, stamattina...” Guardò all'interno e ciò che vide la lasciò nuovamente
senza parole: il suo prezioso diario era dentro il baule, in mezzo ai tanti
vestiti eleganti. “E questo come diavolo é finito qui dentro? Boh...” Lo
prese e, dopo aver chiuso il baule, uscì dalla soffitta per andare a rifugiarsi
nella sua stanza e leggere finalmente quelle pagine, sperando anche di non
essere interrotta. Entrò in camera e si sedette sul letto. “Oggi é stata
una giornata memorabile: il mio leone mi ha parlato. Strano ma vero, a scuola
oggi mi ha rivolto la parola. Credevo che mi odiasse, ma adesso sono troppo
felice del fatto che si sia accorto di me. Giuro che amo quel ragazzo, così
strano e affascinante e continuo a dire che prima o poi anche lui dovrà
amarmi.” All'improvviso, Amber sentì le palpebre pesanti e non riuscì ad
opporsi al sonno che l'aveva assalita. Quando si svegliò, il diario era
nuovamente sparito.
Ringrazio
moltissimo le 7 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e chi ha
commentato, sperando che continuiate a seguirmi. ^__^
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Sulle prime, la ragazza non se ne rese conto, ma
quando se ne accorse non riuscì a capacitarsi di come fosse potuto
succedere. “Dannazione, dov'é finito adesso quel coso? Non avrà certo messo
le gambe per scappare via da solo, no?” Stavolta, invece di buttare all'aria
la stanza, andò direttamente in soffitta e lo trovò nuovamente nel
baule. “Qualcuno ce lo avrà pur messo, qui, no? Solo, mi domando chi dei due
si sarà preso la briga di entrare in camera mia mentre dormivo e di prenderlo
per metterlo qui...” Amber scese al piano di sotto per chiedere spiegazioni,
ma non trovò nessuno. Vide invece, sul tavolo della cucina, un biglietto col
quale la madre le comunicava che erano andati a cercare una buona ditta di
traslochi. Questo le fece emettere un poco signorile grugnito: si era già
dimenticata dell'imminente trasferimento e ricordarlo non la
rallegrò. Perdipiù, erano anche iniziate le vacanze natalizie e la ragazza
non aveva niente (neppure la scuola) che la distraesse. “Non é vero, qualcosa
ce l'ho... e adesso sono sola...” Si girò verso il tavolo, dove aveva
lasciato il diario, ma era sparito di nuovo. “Ma che cavolo... questo coso
sta cominciando a farmi impazzire e non credo che i miei poveri nervi
sopporteranno un'altra sparizione!” Andò per l'ennesima volta in soffitta,
guardò nel solito baule e... non era nemmeno lì. “Come? E adesso dove si é
cacciato? Dovrò dire alla mamma di regalarmi delle cose più
normali...” Stava per guardare sotto i vestiti, per
vedere se c'era, quando suonò il telefono. Scese per rispondere. -Pronto, chi
é? -Tesoro, sono la mamma. -Cosa c'é? -Io e Luke siamo imbottigliati
nel traffico e arriveremo in ritardo, ti spiace cominciare a preparare qualcosa
per cena? -Sai bene che non so cucinare, non voglio avvelenarvi... -Non
essere melodrammatica, prepara qualcosa di semplice come una frittata o il sugo
per la pastasciutta. -Chiamamele “cose semplici”! Ci proverò, ma io ti ho
avvisata, eh? -Certo, certo... Cosa stavi facendo? -Io? Stavo combattendo
con quel diario che mi hai regalato. -Ah si? E perché? -Non ridere, ma é
la terza volta che mi sparisce da sotto il naso e che lo ritrovo sempre in quel
baule. É assurdo, lo so... -In effetti... magari é solo la tua
immaginazione... ah, ti saluto che stiamo entrando in galleria.
Ciao! -Ciao... Amber posò la cornetta del telefono e quando guardò alla
sua destra, per poco non le venne un colpo. L'oggetto incriminato era lì vicino
a lei e a questo punto, credette davvero di stare impazzendo. “Ok, il diario
é qui vicino al telefono, lo vedo. Sono cosciente, nel pieno delle mie facoltà
mentali e non sono pazza. Vado a preparare qualcosa per cena e poi torno qui a
prenderlo, e leggerlo...” Si spostò dal corridoio alla cucina e decise di
tentare la sorte. “Che Dio me la mandi buona, non voglio avvelenare la mia
famiglia...” Optò per una frittata con le patate ma, quando tentò di
rigirarla per cuocerla dal secondo lato, ottenne solo di rovesciarla nel
lavandino procurandosi una buona scottatura sulla mano. “Al diavolo la
frittata! Accidenti a me e a quando ho deciso di prepararla...” Andò a
sciacquarsi la mano, infuriata, e quando il dolore fu passato decise di lasciar
perdere la cena per dedicarsi al diario che... era sparito di
nuovo! “Accidentaccio! Un'altra sola sparizione e mi vedrò costretta a farmi
ricoverare alla neuro! Bene, torniamo in soffitta... scommetto tutto quello che
ho che quel coso é nel baule... lo spero, altrimenti comincerò a dare di
matto...” Amber aprì la cassapanca e, non vedendo l'oggetto in questione,
tolse gli abiti uno ad uno. Il diario mobile era sotto tutto quanto. Lo
prese, ma notò che c'era qualcosa di strano. Diede qualche colpetto col
pugno, e il suono che sentì la insospettì ancora di più. “Ok, adesso ti poso
a terra, ma non osare sparire di nuovo o... non so neppure io cosa ti farò.
Ecco, sto già impazzendo, lo sapevo...” Con un altro leggero colpo di mano,
Amber ebbe la conferma dei suoi sospetti: il baule aveva un doppio
fondo.
Allora, visto come sono brava? Addirittura due capitoli in un giorno solo,
spero solo sia abbastanza accettabile e che vi piaccia... ^__^
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
“Caspita... un doppio fondo...” Non fece in tempo a guardare
cosa si celava al di sotto, che Eleanor e Luke la chiamarono dal piano inferiore
per segnalare che erano tornati. -Arrivo! Scese le scale di corsa e vide
che i suoi due genitori avevano comprato del cibo pronto da scaldare in due
minuti. Eleanor rispose alla muta domanda della figlia. -Non so perché, ma
avevo il presentimento che sarebbe stato meglio comprare qualcosa e così é
stato, vero? -Ma io ci ho provato, ho tentato di fare la frittata ma mi é
caduta nel lavandino e mi sono scottata e... -Si, ho capito. Lascia stare,
l'importante é che tu ci abbia almeno provato... evidentemente non hai preso da
me la passione per la cucina... -Evidentemente no... Amber apparecchiò la
tavola e Eleanor mise a scaldare la pasta in padella. -Allora, Amber, cos'hai
fatto?- chiese Luke, notando l'espressione stravolta della ragazza. -Oh,
niente di particolare a parte l'aver combattuto tutto il pomeriggio con quel
diario che continuava a sparire. Giuro che se adesso non lo trovo in camera
mia... -Ha per caso messo le zampe? -Non lo so. So solo che ogni dannata
volta che lo appoggiavo da qualsiasi parte, lo ritrovavo sempre nel baule su in
soffitta e adesso... -Cara, non ti sembra di esagerare? -No, mamma. Stavo
dicendo, che poco fa ho scoperto un doppio fondo in quel baule... -Davvero? E
cosa c'é dentro? -Non ho fatto in tempo a vedere, siete subito arrivati voi.
Dopo andrò a darci un'occhiata... Mangiarono in silenzio e, stavolta, si
offrì Luke di lavare i piatti così che le due donne potessero andare a svelare i
misteri della casa. Infatti, madre e figlia, si diressero al piano di sopra
in camera della ragazza per prendere il diario e per poco Amber non ebbe una
crisi isterica. -Mamma, é sparito di nuovo... io lo avevo appoggiato sul
letto, lo giuro... -Ma... -No, niente ma. Adesso saliamo in soffitta e ti
faccio vedere che quel maledetto diario é nel baule. Se non é lì dentro,
chiamerò io stessa il reparto di neurologia... Infatti, l'oggetto incriminato
se ne stava sul fondo della cassapanca e la ragazza lo guardò con occhi
assassini. -Visto, mamma, che ti avevo detto? -Ma sicuramente ce lo avrai
lasciato tu... -No, mamma. Non cercare di farmi diventare matta più del
necessario, va bene? -Va bene... Madre e figlia tolsero il doppio fondo
del baule e videro che di sotto c'erano delle lettere, tantissime
lettere. Amber le guardò desiderando di poterle leggere, ma per prima cosa
avrebbe finito di leggere quel diario malefico che sembrava sparire ogni
minuto. -Mamma, ma a chi sono appartenute tutte queste cose? -Non lo so,
davvero. Senti, io scendo da Luke, tu pensi di essere in grado di non
impazzire? -Finché questo diario resterà al suo posto senza muoversi, allora
si. Eleanor sospirò rassegnata, convinta che la figlia fosse stressata e che
avesse bisogno di un po' di relax. -Ah, mamma, senti. Avete trovato la ditta
di traslochi? -Si, tra un paio di giorni cominceremo ad impacchettare le
cose. Sei contenta? -Eh, non immagini quanto... Amber si sedette vicino al
baule, pronta a leggere un'altra pagina di quell'oggetto misterioso. “L'amore
é cieco, e anche se lui mi dice che sarebbe meglio che gli stessi lontana, io
non intendo farlo. Sono diventata terribilmente, irrimediabilmente, dipendente
da lui e dai suoi strani modi di fare. Devo dire che é un ragazzo molto strano:
un giorno é gentile con me, un altro giorno é scontroso e mi dice di stargli
lontano. Io non lo capisco...” -Amber, a letto, forza. É ora di
dormire... -Ma sono in vacanza! -Non importa, sono le dieci ed esigo che
tu vada a dormire e non discutere! -Arrivo, arrivo... La ragazza scese al
piano di sotto, si lavò i denti e a malavoglia si infilò nel letto, dopo aver
poggiato il diario sul suo comodino. “Se domattina non ti trovo lì, giuro che
mi metto a strillare...” Si addormentò poco dopo, ma la pace durò poco perché
uno strano sogno si fece largo nella sua testa. Era sempre nel bosco, e
camminava sempre senza meta, ma stavolta al posto delle creature della prima
volta vide una ragazza che le somigliava molto e che le si avvicinava sempre di
più. -Chi sei? -Non aver paura di me, io non ti voglio fare male. Voglio
ritrovare il mio amore, e solo tu puoi aiutarmi... -Io? E come? -Ecco,
puoi farlo solo... Un suono indistinto fece sparire la ragazza del sogno,
lasciando in Amber una strana sensazione di disagio.
A quanto pare, oggi il tempo abbonda. Addirittura 3 capitoli ^__^ , spero
di farvi contenti e che anche questo capitolo sia accettabile. Commentate in
tanti, mi raccomando...
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