Soledad

di Sarah Shirabuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soledad ***
Capitolo 2: *** I Baskerville ***
Capitolo 3: *** nuovi pericoli ***
Capitolo 4: *** rivelazione ***
Capitolo 5: *** Desire ***
Capitolo 6: *** Echo ***
Capitolo 7: *** notte d'amore ***
Capitolo 8: *** alleanza ***
Capitolo 9: *** il cambiamento di Echo ***
Capitolo 10: *** il passato di Ace ***
Capitolo 11: *** proposta ***
Capitolo 12: *** batticuore notturno ( prima parte ) ***
Capitolo 13: *** confessione ***
Capitolo 14: *** fantasmi dal passato, minacce per il futuro ***
Capitolo 15: *** un arrivo inatteso ***
Capitolo 16: *** il ritorno di Soledad ***
Capitolo 17: *** gelosia a corte ***
Capitolo 18: *** Rivalità ***
Capitolo 19: *** Twins ***
Capitolo 20: *** cambiamenti ***
Capitolo 21: *** l'incoronazione ***
Capitolo 22: *** luna lontana, misericordia perduta ***
Capitolo 23: *** Vision ***
Capitolo 24: *** tra odio e amore ***
Capitolo 25: *** preludio alla battaglia ***
Capitolo 26: *** Il ritorno di Kevin ***
Capitolo 27: *** la grande sfida ***
Capitolo 28: *** il rapimento ***
Capitolo 29: *** Il passato di Zwei ***
Capitolo 30: *** verità svelate ***
Capitolo 31: *** la resa dei conti ***
Capitolo 32: *** Io ti salverò ***
Capitolo 33: *** nella tana del lupo ***
Capitolo 34: *** scontro finale ***
Capitolo 35: *** la fine del mondo? ***
Capitolo 36: *** Oltre la morte, oltre la vita ***
Capitolo 37: *** Emilia e Tristàn ***
Capitolo 38: *** Ringraziamenti speciali! ***



Capitolo 1
*** Soledad ***


Sabrie, regno dei Vampiri, 20 anni prima. E’ una fredda notte d’inverno, la neve cade incessantemente. La notte ha dispiegato il suo nero mantello, non una stella, nemmeno la luna, illuminano quel cupo cielo. Una giovane donna dai lunghi capelli biondi guarda una bimba che dorme in una culla. Le bacia la fronte.

“ Piccola mia, ti giuro che ti proteggerò da quella famiglia di mostri, fino a quando non sarai abbastanza grande per poter conoscere tutta la storia “. La bimba apre gli occhi, che si rivelano essere di un bellissimo azzurro. Un azzurro rarissimo, come il più profondo dei laghi. “ gli stessi occhi di suo padre “ mormora poi la giovane donna, prendendo la piccola in braccio e stringendola a sé. Poco distante, un’altra giovane donna sta guardando la scena, stando però all’entrata di quella casetta, ovviamente piccola, era tutto ciò che una contadina poteva permettersi. Una sala unita alla cucina, ed un misero letto scomodo. La misteriosa osservatrice indossa abiti regali, al contrario dell’altra ragazza, che invece indossa poco più che stracci, che a mala pena la coprono.

“ Mia signora, non fate del male alla mia piccola. Lei non c’entra niente in questa storia “. La guarda quasi supplicandola. Era tornata a darle del lei, quando qualche mese prima erano amiche, inseparabili.

“ Non sarò io a farle del male, Soledad “. Risponde la donna dalla chioma rosa, avvicinandosi e guardando la bimba, ora tra le braccia della madre. “ ma devi sapere che non tutti i membri della mia famiglia saranno così indulgenti. Tu e la piccola dovete fuggire, io non vi posso proteggere per sempre “.

Soledad guarda la nobile, fiera come sempre. Fiera ed orgogliosa. Prende la piccola.

“ Sei la mia ultima speranza, Risa “ comincia il discorso Soledad. “ Se dovesse accadere qualcosa… ti prego, fa il modo che la mia bimba non venga coinvolta. Lei non ha alcuna colpa, capisci? “

“ capisco solo che è la figlia di un Baskerville… e che presto o tardi, suo padre la troverà “. Pronuncia quelle parole con un’amarezza che a Soledad non sfugge.

“ Risa… io lo amavo davvero “

“ Anche io lo amo, Soledad! L’ho amato, e lo amo ancora. Ricorda che sono sua moglie. Come puoi chiedermi di occuparmi della bambina in caso ti accadesse qualcosa? “ Lo dice arretrando, quasi spaventata da quella possibilità. Ma Soledad non demorde, anzi, sorride.


“ Tu le vuoi già bene, anche se è il frutto del tradimento di tuo marito con me. Lo vedo dai tuoi occhi. Sei diversa dal resto della famiglia. Sei ancora la mia migliore amica “.

A quelle parole, Risa smette di arretrare, mentre Soledad le porge la bimba, come a dirle di prenderla in braccio, cosa che la donna fa. Lo deve ammettere, quella bambina è stupenda. La culla, e la piccola si addormenta.

“ dovete fuggire via da qua finchè siete in tempo… “

Poi, il buio.


Alexis si desta di soprassalto, la gola secca ed il respiro affannato. Di nuovo quello strano sogno. Oramai succede tutte le notti. Sogna sua madre, ma come mai? E soprattutto, cosa ci fa con la sua padrona?  La ragazza è infatti una cameriera. Dopo la scomparsa della madre, morta in un incendio, fu rapita da una famiglia di vampiri, i Baskerville. I più temuti di tutta Sabrie, e con ragione aggiungerebbe lei. Infatti fu il capo famiglia, Allen, ad uccidere sua madre, che aveva l’unica colpa di essere un’umana in un regno di creature ultraterrene. Appiccò lui quell’incendio. Uccise sua madre, ma lei fu risparmiata. Non lo sa il perché, ma fu risparmiata. Veramente non sa nemmeno come andarono le cose, sa solo che fu colpita e svenne, ed al suo risveglio, si ritrovò in una delle prigioni del castello dei Baskerville, dove scoprì che ad aggredire ed uccidere sua madre fu appunto Allen, anche se non capisce effettivamente perché mai il re di quel regno si sia preso la briga di uccidere colei che per lui era una semplice serva, seppur umana. Temeva di morire in quelle prigioni, ma improvvisamente la padrona, moglie di Allen, decise di liberarla e di prenderla a servizio come cameriera, seppur in famiglia nessuno vedesse di buon occhio che un’umana stesse a così stretto contatto con la regina dei vampiri. Alexis sposta una ciocca dei suoi lunghi capelli rosa dalla sua fronte, beve un sorso d’acqua e si rimette in piedi. Il sole è appena spuntato. Sorride un po’. Il sole nel regno dei vampiri, che lo odiano più di chiunque altro. Non perché si scottino o perché li riduce in cenere, come lei ha sempre pensato, ma semplicemente perché a loro piace di più l’oscurità della notte, complice ignara di orribili delitti. Invece a lei il sole piace, la fa sentire meno sola, è come se la sua mamma le stesse sorridendo, o le stesse leggendo una storia. Sono oramai sette anni che è morta, infatti Alexis aveva solamente 13 anni all’epoca. Tuttavia, a volte, le pare ancora di sentirla accanto a lei. E lo deve ammettere, è una sensazione bellissima, nonostante la sua vita non sia di certo rosea. Lei non perde mai la speranza. Va verso la porta, ma appena la apre si scontra con qualcuno, che le piomba letteralmente addosso. Entrambi finiscono a terra. Per fortuna Alexis non si fa niente. Diversamente è per l’altra persona, che nella colluttazione ha picchiato il naso, che ora sanguina un po’.

“ ahi.. che botta… “ è una voce maschile. Ma chi è? Non le pare sia del re, anche perché se fosse lui, di certo non sarebbe così calmo. A dore il vero, non le pare nemmeno di conoscerla quella voce. Una voce bellissima, non c’è che dire.

“ Mi scusi “ dice lei dispiaciuta. Si rialza, e lo stesso fa il misterioso ragazzo, sistemandosi un paio di abnormi occhiali tondi che gli coprono interamente gli occhi.

“ Tranquilla… è colpa mia, che correvo come un pazzo “. Alexis guarda quel mantello, è rosso. Ma allora quel ragazzo è un Baskerville, per forza. “ Io comunque sono Ace… Ace Baskerville, il figlio di Allen e Risa. Sono appena tornato a casa, erano anni che non rimettevo piede a Sabrie “.

“ S.. signorino? Siete il signorino Ace di cui ho tanto sentito parlare? “ inevitabilmente arrossisce, scandendo a fatica alcune parole. Guarda il ragazzo, ed i suoi bellissimi capelli color dell’ebano, forse un po’ troppo lunghi, ed un po’ arruffati. Non aveva proprio l’aria di un principe.

“ Si, sono io signorina… Ora scusatemi, ma devo raggiungere mio padre. Sicuramente mi starà aspettando “. Alexis rimane sorpresissima quando il ragazzo fa un inchino e le fa addirittura il baciamano. Lei arrossisce di nuovo.

“ S.. signorino, io sono solo una cameriera “.

“ Beh, cosa c’è? Sei anche una donna, ed io un principe. Devo essere galante, no? “ ride un po’. La risata più bella che lei abbia mai sentito. Poi si incammina verso la sala del trono. Alexis rimane interdetta a fissarlo, il cuore a mille, sente un caldo improvviso. Che sia forse il così detto colpo di fulmine? Che sia forse… amore? 

Salve ** come state? Io abbastanza bene, ed ho potuto lanciarmi in questa nuova fan fiction. Spero vi piaccia il primo capitolo, man mano che la storia andrà avanti capirete sempre di più, i colpi di scena non tarderanno ad arrivare... spero di vedere le vostre recensioni ** a presto con il capitolo 2 ^^ 

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 2
*** I Baskerville ***


Alexis rimane interdetta a fissare la porta della sala del trono. Il cuore ha accelerato mostruosamente i battiti, sente caldo, un caldo improvviso, ma non è dovuto alla temperatura esterna. Si mette una mano sulla fronte e si volta di scatto verso le scale, decide di andare dalla sua signora. Una volta salite le bellissime scale, bussa alla porta con gentilezza e, una volta ottenuto il permesso, entra.

“ Mia signora, sono io “. Dice inchinandosi. Una donna dalla lunga chioma rosa, quasi quanto quella di Alexis, è seduta vicina allo specchio. Nonostante i suoi 3000 anni, ne dimostra ancora 20, ed ha degli occhi azzurri meravigliosi. Alexis non può fare a meno di perdervisi ogni volta. I Baskerville sono gli unici ad avere degli occhi così.. puri? Si, la definizione corretta è quella. Puri. Strano a dirsi, ma è così. Quell’azzurro cielo, lei non l’ha mai più potuto riscontrare negli occhi di nessun altro che non appartenga alla famiglia più potente di Sabrie. Alexis continua ad osservare la sua padrona, che ha sempre guardato con ammirazione. Indossa ancora la sua vestaglia di seta, rossa, che si intona perfettamente ai suoi capelli. Alexis non toglie quello sguardo, misto tra gratitudine ed ammirazione. Se non fosse stato per Risa, infatti, Alexis sarebbe ancora chiusa in quelle prigioni, anzi, probabilmente sarebbe morta di fame e sete. Invece, senza apparenti ragioni, lei l’ha salvata, prendendola a servizio come cameriera personale, nonostante da prima il marito fosse contrario, così come molti membri della famiglia. Ma lei proseguì nei suoi intenti non badando al resto. Quale forza d’animo. Quante ne deve aver passate quella donna al fianco di Allen Baskerville? La giovane continua a pensarci: nonostante quel colore bellissimo, gli occhi della regina nascondono tristezza, tanta tristezza. Non sa come, ma lo sa. Lo può percepire. Ovviamente non ha mai osato chiedere nulla, in questi anni in cui è rimasta al fianco di Risa, ha un po’ imparato a comportarsi come una vera dama, nei modi e nel carattere. I suoi pensieri vengono interrotti all’improvviso da un richiamo.

“ Alexis, il gatto ti ha mangiato la lingua? Hai sentito cosa ti ho detto? “ Le chiede la donna, calma. Alexis si riscuote subito naturalmente, e fa cenno di no con il capo, per poi abbozzare un inchino.

“ Perdonatemi signora, ero distratta… “ rimane con lo sguardo abbassato, e non si accorge che nel frattempo la regina si è alzata, per poi prenderle la mano. Inevitabilmente la più giovane sussulta, forse spaventata, forse sorpresa.

“ C’è qualcosa che ti tormenta, lo sento. Il tuo sangue sta scorrendo velocemente, e questo significa che sei turbata “. Accidenti, è vero, se n’era scordata per un istante. Grosso errore. I vampiri percepiscono dal ritmo del sangue gli stati d’animo delle persone, specialmente degli umani. La ragazza scuote il capo, poi sospira.
“ Davvero signora, non è niente. Solo… ecco, non ho potuto fare a meno di notare il vostro sguardo. In tutti questi anni è sempre stato velato dalla tristezza, come se qualcosa vi rendesse infelice. Ma ovviamente non sono affari miei.. non mi sarei dovuta permettere “. Fa per inchinarsi di nuovo, ma stavolta Risa la ferma, mettendole la mano sulla spalla. Alexis è quanto meno sorpresa dal gesto.

“ Hai ragione tu invece. È vero, sono triste. Sai, ho ben 17 figli, eppure, come vedi, nessuno è qui al castello. Ritu, il mio ultimo figlio, nacque semi umano, anche se nessuno sa le  vere ragioni, e per questo lo dovetti abbandonare nel mondo umano prima che mio marito scoprisse la verità e lo uccidesse. Fu doloroso separarmene, ma almeno so che è vivo. Dark invece, il mio quindicesimo figlio, è stato ucciso di recente dai cacciatori di vampiri. Per quanto riguarda gli altri miei figli, non so nemmeno più dove siano. Sono rimasta sola con Allen qui al castello, ma tu sai che caratteraccio ha mio marito. A volte la situazione è insopportabile “.

“ ma voi lo amate tanto, vero? “ Le esce spontaneamente quella domanda, anche se poi si porta una mano alla bocca. Ma cosa le viene in mente di prendersi tanta confidenza? La reazione di Risa, però, la rassicura decisamente.

“ Si. Lo amo sin da bambina, e quel sentimento non è mai cambiato “. Sorride un po’. “ Dopo tutto, abbiamo un doppio legame “
“ Doppio legame? “ chiede Alexis incuriosita. Risa annuisce ancora una volta.

“ te lo racconterò un’altra volta, adesso è meglio che scenda, altrimenti questa mattina sarò data per dispersa “. Si siede e passa la spazzola ad Alexis, che comincia a pettinarle i capelli gentilmente.

“ Signora… voi siete diversa dagli altri Baskerville. Come mai? “ Non riesce a tenere a freno la lingua, ormai la curiosità si è impadronita di lei. Risa sorride dolcemente.

“ Sai, tutte le donne di questa famiglia sono un po’ come me. Sono i nostri uomini a comandare, ma noi non siamo sanguinarie come loro “. Spiega brevemente. Alexis rimane colpita, ma non si dilunga e continua ad occuparsi dei capelli della regina.


Allen cammina nervoso nella sala del trono, senza riuscire a calmarsi. Una guardia è in ginocchio.  “ Insomma! Quando arriva mio figlio? “ riprende a sbraitare il re dei vampiri, mentre la guardia si spaventa ed arretra.

“ Signore, per quel che ne sappiamo il signorino Ace… “

“… Il signorino Ace è già qui, padre. Scusate il ritardo “. Dice un’altra voce, che fa voltare sia Allen che la guardia. Osservano il ragazzo dai capelli corvini, poi l’attenzione si sposta immediatamente su quegli occhiali abnormi che porta, nonostante non ne abbia alcun bisogno. Tiene una falce sulla spalla, e non sembra affatto pesargli. Ha il mantello rosso dei Baskerville, con disegnato il loro stemma naturalmente. “ Non dovreste prendervela con le guardie “. Conclude poi il discorso, andando dritto di fronte al padre e sorpassando la guardia che, sentendosi congedata, se ne va. Allen osserva qualche istante il figlio. Non è affatto cambiato da quando se n’è andato da Sabrie anni prima, a causa di un evento piuttosto grave per tutti quanti. Ma ora è tornato, ed è tornato per restare. Perché stavolta non gli permetterà di abbandonare la famiglia per la seconda volta.


“ Ace, ma che bello rivederti, così alla fine ti sei degnato di ritornare a casa “

“ Mi avete fatto chiamare, e sono venuto. A proposito, da quando teniamo cameriere umane? “ chiede tranquillo. Il padre lo fissa qualche istante.

“ E’ tua madre che si è fissata con quella ragazzina umana. Fosse per me sarebbe ancora nelle segrete insieme ai topi “.

“ E invece è una bella ragazza, perché dovete essere così fiscale? Non tutti gli umani sono cattivi “.

“ Ti devo ricordare che hanno ucciso tuo fratello? Gli umani.. andrebbero distrutti tutti “.

“ Abbiamo il trattato di pace, ricordatevelo. I vampiri non attaccano gli umani e viceversa. Comunque perché mi avete fatto chiamare con così tanta fretta? “ finalmente toglie quegli occhiali, ed il suo sguardo incontra quello di suo padre, che sorride un po’.

“ Ora riconosco mio figlio. Ti ho chiamato perché sono successe delle cose che non mi piacciono. Il carcere di massima sicurezza non è più un luogo sicuro, ed alcuni vampiri purosangue che hanno raggiunto livelli di pazzia inimmaginabili sono evasi “. A quell’affermazione, Ace fatica a sorreggere la sua falce. Guarda il padre.

“ no, ditemi che non è vero… “

“ si, anche lui è scappato. Ma di più non posso dirti. Tu sai come contrastarlo, per questo ti ho chiamato con tanta urgenza… “ Il discorso viene interrotto dall’arrivo di Risa ed Alexis. La prima rimane letteralmente sconcertata nel vedere il figlio, che nel frattempo si è rimesso quegli occhiali, la seconda sente di nuovo quello strano calore invaderle il corpo. Ma allora era proprio il principe quello che ha incontrato poco prima! Risa corre subito ad abbracciare il figlio.


“ tesoro mio! Sei tornato a casa finalmente”. Ace appoggia la falce ed abbraccia anche lui la madre.

“ Madre, non vi metterete a piangere ora? “ ride un po’. “ Sono a casa, ed intendo restarci “. Risa è così felice che quasi si mette a piangere, ma ad interrompere il momento è il marito.
“ Risa, ti devo parlare, adesso “ le dice serio. Se è già di malumore di primo mattino, la cosa deve essere abbastanza grave, così la donna non replica oltre e lo segue. Ace ed Alexis rimangono da soli. Lei lo fissa. Eh si, probabilmente, è lui il ragazzo di cui si è perdutamente innamorata. Non c’è dubbio. Quegli occhiali sono inconfondibili. A quel pensiero, la rosa non può fare a meno di lasciarsi sfuggire una risata.

“ Scusate signorina, ma fareste ridere anche me? Sapete, è da tanto che non lo faccio più “ Le dice ad un certo punto Ace, intuendo che ride di lui. Alexis si ammutolisce d’un tratto, ma dura poco. Vedere quegli occhiali le fa tornare il sorriso, che si trasforma presto in una composta risata.

“ Scusatemi.. non.. non intendevo offendervi… però… ecco… ridevo per via degli occhiali. Sono.. strani, se si può dire “. Incredibile, ma dove ha trovato il coraggio di dirglielo? Ecco, come minimo adesso la frusterà.

“ Ah sarebbero i miei occhiali il problema? “ Le chiede lui, sfoggiando un ghigno di sfida. “ non potevate dirlo subito? “ Questa domanda spiazza decisamente la ragazza dai capelli rosa, ma il gesto di Ace ancor di più. Si toglie quegli occhialoni e la fissa dritto negli occhi, e lei rimane quasi paralizzata. Hanno gli occhi identici! E.. Dio mio se è bello! Se prima era innamorata, ora si può tranquillamente definire pazza di lui! Il cuore va a mille, se non si calma finirà con lo svenire.
 
“ Non eravate.. obbligato… a… “

“ Sai perché indosso questi occhiali? “ le chiede lui girandole intorno. Lei fa cenno di no, ed ora che cosa vuol dire quella domanda? Dove andrà a parare? I pensieri della giovane vengono interrotti dal fatto che adesso Ace ha smesso di girarle intorno e si è fermato proprio dietro di lei. “ Li indosso perché hanno i raggi X “ Conclude poi ridendo un po’. Alexis ci mette qualche secondo a realizzare la situazione, poi arrossisce e per istinto si porta le braccia al petto, come a coprirsi.


“ Siete un pervertito! “ Gli lancia la prima cosa che trova, ovvero un libro, che ovviamente lui evita, ridendo come un matto.

“ Che caratterino, adesso capisco perché la mamma ti vuole come dama di compagnia “ Annuisce e prende il libro che lei gli ha lanciato, mentre la ragazza è ancora tutta rossa. “ mmh… mi hai lanciato addosso il libro di pozioni, ed io che volevo solo dirti che non sei niente male “. E ride ancora fingendo di leggere il libro, ma stavolta qualcosa lo centra in pieno, ed è il foulard di Alexis, che teneva al collo.

“ P.. pervertito! Io non sono come le altre cameriere… “


“ Tranquilla, non ti ho guardata con i raggi X “ E ride ancora ripensando alla reazione della giovane, che immediatamente arrossisce di nuovo. “ Però mi piace il tuo carattere. Se non fosse impossibile, ti avrei scambiata per una di famiglia “. E detto questo riprende la sua falce e se ne va dalla stanza, salutando Alexis con un cenno della mano. Lei rimane un po’ interdetta dalla frase. Lei una Baskerville? Impossibile… 

Eccomi qui miei fans, come promesso ecco un capitolo nuovissimo. Ieri non ho potuto aggiornare causa cuginetta rompi scatole, ma oggi eccomi qua ^^ come vi sembra questo nuovo capitolo? Che cosa credete che accadrà adesso? Se volete saperlo, continuate a seguirmi! Ringrazio tanto chi legge e chi recensisce, e chi mette la storia tra i preferiti o le ricordate. che cosa dire? A presto con il capitolo 3, voi intanto mi raccomando, recensite e ditemi che ne pensate ^_^ I colpi di scena non tarderanno ad arrivare! Kiss

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 3
*** nuovi pericoli ***


In un’altra parte di Sabrie, un oscuro castello in rovina torna alla vita, venendo improvvisamente illuminato da alcune torce. Un gruppo di persone cammina, i cappucci calati sul viso, impossibile distinguerne i volti. Ognuno di essi tiene in mano una torcia. Si riuniscono in una grande sala, forse l’ex sala del trono. A terra c’è del sangue, ma deve essere moltissimo tempo che si trova li, segno che il castello fu abbandonato secoli e secoli prima. Le figure sembrano in attesa. Uno di loro prende parola: “ dov’è il nostro signore? “ Chiede uno. Un altro scuote il capo in segno di negazione, come a dire che non ne ha idea. Improvvisamente, però, una folata d’aria gelida investe i presenti, e compare qualcuno seduto sul trono. Anche lui indossa un mantello con un cappuccio, che lo rende irriconoscibile, ma ha un ghigno a dir poco crudele. Tutti si inginocchiano, poi colui che pare il capo di quella misteriosa congrega prende parola: “ mio signore, le guardie reali ci staranno già cercando. Oramai la notizia della nostra evasione si è sparsa per tutta Sabrie… “

“ Certo, lo so bene. Ma non penserebbero certo di venire a cercarci qui, non ti pare? “

“ E perché ne siete così sicuro? “ Chiede incuriosito da tanta sicurezza l’altro uomo. Seguono alcuni minuti di totale silenzio, minuti in cui la persona inginocchiata si domanda se avrà fatto bene o no a domandare quella cosa al suo signore. Ma la risposta arriva quando meno se l’aspetta.


“ Cos’è che temi? Che i Baskerville mi trovino… o che spediscano te nel carcere di massima sicurezza? “ Chiede il misterioso ragazzo seduto sul trono. Ovviamente, l’uomo inginocchiato risponde subito.
“ Noi vi abbiamo giurato che non vi avremmo tradito, e così sarà. Ci avete ridato la libertà “.

“ Ecco, bravo, allora non metterti strane paure. I Baskerville non immaginerebbero mai che io mi nasconda qui. Potete stare tranquilli e rilassarvi. Anzi, sapete cosa fate? Andate in giro per il regno a divertirvi un po’, ve lo meritate “.

“ Ma così verremmo scoperti subito “ fa allarmato l’altro, terrorizzato alla sola idea di ritornare in quel carcere. Il suo interlocutore pare spazientirsi a tutte quelle paure.

“ No, non vi riconosceranno! Perché vi avrei dato parte dei miei poteri altrimenti? Ora andate! Fate quello che volete, ma lasciatemi solo. Devo pensare alla mia vendetta “.

Naturalmente, gli altri non se lo fanno ripetere due volte, e si teletrasportano nella capitale senza esitazioni. Ora è rimasto li ,solo, in quel vecchio castello in rovina in cui tutto ebbe inizio ed in cui, mille anni prima, tutto finì. Si alza, per poi andare in un’altra stanza. Metà della parete è crollata, ma l’altra metà è intatta, e ad essa è appeso un dipinto meraviglioso. Rappresenta due bambini dagli occhi azzurrissimi, evidentemente due Baskerville. Uno ha i capelli color argento, ed ha lo sguardo più triste che esista. L’altro ha i capelli color dell’ebano, sempre un po’ lunghi. Sorride, è dolcissimo. La misteriosa persona si toglie il cappuccio e fissa il dipinto, facendo un ghigno poco rassicurante “ eravate proprio uniti, voi due… un vero peccato che siate stati divisi “. Poi prende la sua falce, simile a quella di Ace, e la stringe quasi fino a farsi male. “ Ace, pagherai caro quello che hai fatto. Non ti perdonerò mai e poi mai… “ fisa ancora il dipinto per qualche istante, poi esce da quella stanza, rimettendosi immediatamente il cappuccio. Non è tempo che qualcuno scopra che è li.

 
Risa sta parlando con il marito, che quasi la trascina fuori dalla sala del trono. La donna lo guarda incuriosita: “ come mai sei così di malumore già di prima mattina? Sembra che ti abbia morso una tarantola velenosa “

“ La figlia di Soledad verrà coinvolta in tutto questo, lo sai vero? “ Chiede lui, arrivando dritto al punto. Fa un sospiro, calmandosi, poi prosegue. “ Risa, quella ragazzina ha già subito la perdita della madre… “

“ E suo padre se ne frega di lei, nonostante sappia perfettamente che si trova qui. Si marito mio, concordo anche io che quella ragazza ha avuto proprio un destino crudele “. Dice un po’ triste.


“ Suo padre non se ne frega, ha le sue ragioni per averla abbandonata da neonata “

“ Ed ha anche le sue ragioni per non rivelarle chi è? Quella ragazza è sola, Allen. Completamente sola. Io cerco di aiutarla come posso, ma sembra sempre che sia destinata a fallire. Come ho fatto con Ace e gli altri nostri figli “.

“ Tu non hai fallito. Ma a volte il destino è crudele. Ci costringe a fare delle cose impensabili. Ma lo dobbiamo accettare comunque, no? Questo significa essere dei Baskerville. Metti da parte l’amore, fai di tutto per il potere.. “

La moglie, a quel punto, lo interrompe con un “ No “. Allen la guarda, e lei ricambia lo sguardo. “ Smettila, non puoi continuare a pensare a ciò che disse nostro padre… lui era un folle “.

“ A volte mi chiedo se tu mi abbia sposato perché mi ami o perché ce l’ha imposto lui “. A quell’affermazione, Risa lo guarda pressoché stranita. Si, è vero, loro due sono fratello e sorella, e si, è vero che il padre impose loro di sposarsi, dato che tra i vampiri c’è una legge che permette le unioni tra fratelli. Però è vero che lei non si è mai pentita di nulla.

“ Sei stato crudele con me ed i nostri figli… “ Inizia il discorso lei. “ Si, avrei avuto tutte le ragioni per lasciarti, anche dopo quella famosa notte di 20 anni fa, anche quando uccidesti Soledad. Ma non l’ho fatto. Ti sei mai chiesto perché? “

“ Perché mi temi? “ Le risponde lui, dandole però le spalle. Risa sorride un po’, e si avvicina tranquillamente, per poi abbracciare da dietro il marito.

“ Se ti avessi temuto sarei comunque scappata. No, io sono rimasta perché ti amo, e ti amerò qualunque cosa succeda. Non importa quali siano i tuoi crimini. Però ti prego… cerca di non fare del male ad Alexis. Almeno in memoria di Soledad. Le ho giurato che mi sarei presa cura della sua piccola… “

Allen si volta di scatto, e guarda la moglie, sorpreso. Come può essere così calma mentre parla di Soledad? Perché non la odia e la disprezza? Perché addirittura si sta occupando di sua figlia?

“ Vorrei promettertelo, ma sai anche tu che non posso. Era proprio di questo che dovevamo parlare. Come sai, ieri notte sono evasi dei pericolosi detenuti dal carcere di massima sicurezza. Tra questi c’era anche Zwei… “ A quelle parole, a quel nome, Risa sente un brivido spaventoso. Si ricompone a fatica, e guarda il marito.


“ Credi sia qui per Ace? Credi sia a Sabrie? “

“ Sicuramente, ma il problema è capire dove sia. E soprattutto, capire a che livelli possa essere arrivata la sua pazzia. Ti ricorderai i suoi crimini… “

“ E come dimenticarli? Ma se è qui, pensi possa fare del male ad Ace? “

“ non è nostro figlio che ora mi preoccupa.. “ si ferma un momento e guarda in direzione delle scale, poi guarda ancora la moglie. “ Alexis… Lei è identica a quella donna che Zwei amava. E se dovesse incontrarla e perdere la testa? E se la uccidesse? “

Risa si stacca da lui e mette una mano sul viso, sconvolta. “ Allen, dobbiamo dirle la verità. Ha il diritto di sapere chi è realmente “ Dice poi, decisa. Cosa deciderà il capo della famiglia Baskerville? Che misteriosa verità si cela nel passato di Alexis?


Ed ecco un nuovo capitolo, come anticipatovi pieno di colpi di scena. Oggi sono piena di ispirazione, meglio sfruttarla ^^ Allora, la storia si complica! Finalmente è entrato in scena uno dei nemici, che sembra avere un odio profondo verso Ace. Perchè mai? Sarà veramente così pericoloso come Allen e Risa temono? Che cosa accadrà adesso? Se lo volete sapere seguitemi ^^ naturalmente ringrazio tutti coloro che mi seguono e recensiscono. Un bacione

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 4
*** rivelazione ***


Alexis ha appena terminato le pulizie, ed è esausta. Si siede su una sedia, nelle cucine, e beve un sorso d’acqua. Proprio in quel momento, senza che lei se ne accorga, Ace entra nella stanza, e vede la ragazza stringere un medaglione, per poi piangere.

“ Quel ciondolo è così importante? “ le chiede lui all’improvviso. La rosa si spaventa e lascia cadere a terra la collana. Ace la raccoglie poco prima di lei, e vede lo stemma incisovi sopra. Non fa in tempo ad aprirlo, perché Alexis lo riprende.

“ Per favore… questo è l’unico ricordo che ho di mio padre. Era di mia madre. C’è una sua foto insieme a papà, ma è talmente vecchia che non si vede molto… “

Per puro caso, Allen e Risa passano di li in quel momento. La donna guarda il marito, che ancora non si decide ad entrare nella stanza.

“ tuo padre? “ le chiede Ace guardandola. Lei arrossisce ed annuisce, perché è così sconvolto? Lui prosegue la frase dopo alcuni interminabili secondi di silenzio. “ e… tua madre non ti ha detto altro riguardo.. beh, riguardo lui? “

“ No… mi disse solo che si amavano molto, ma che per causa di forze maggiore furono costretti a lasciarsi. Ma perché vi interessa tanto? “


“ Perché lo stemma su quel medaglione è della mia famiglia, senza ombra di dubbio. Significa che tuo padre… “

“ suo padre è un Baskerville “ conclude la frase una terza voce, che ovviamente Ace riconosce immediatamente: è suo padre che ha parlato. Alexis rimane quanto meno sbigottita: il re? Come sa chi è suo padre?  “ Voi… lo conoscete? “ chiede. Allen guarda Risa, che si è messa accanto a lui, ed annuisce.


“ conosco bene tuo padre, si. Appartiene alla mia famiglia. Tu sei una Baskerville, Alexis. E se lui ti ha abbandonata l’ha fatto solo per proteggerti “

“ proteggermi? “ è sconcertata, sbianca. “ Da cosa? E poi io… non capisco più nulla “ dice poi, confusa. Ace invece guarda il padre.


“ Padre, se sapete la verità è il momento di parlare. Chi è il padre di questa ragazza? “

A quella domanda del figlio, Allen esita e non risponde. A fargli forza è la moglie, che gli prende la mano ed annuisce. Finalmente il re prende coraggio.


“ suo padre sono io, Ace. Alexis è tua sorella minore, figlia mia e di Soledad “.

Attimi di silenzio. Attimi in cui Alexis si sente si confusa per la scoperta, ma anche estremamente felice per aver ritrovato suo padre. E poi ancora confusa. Lei è umana, com’è possibile? Attimi in cui Ace, per qualche istante, maledice il padre. Come ha potuto nascondergli l’esistenza di una sorella? Attimi in cui Alexis si domanda perché, se Allen amava sua madre, l’ha uccisa. Attimi in cui la giovane guarda Ace e, anche se se ne vergogna, non riesce a smettere di guardarlo con gli stessi occhi con cui l’ha guardato la prima volta: gli occhi di una donna innamorata, non di una sorella. Poi ci pensa: tra vampiri, è normale anche il matrimonio tra fratelli, non sarebbe poi così scandaloso. Ma lei è umana. Come risolvere questo problema? E lui? Cosa ne penserà Ace di tutto questo? Ma anche attimi di tensione per Allen, in cui per un istante rivive la notte in cui Soledad morì.

“ Perché non me l’avete mai detto? “ chiede Alexis “ “ perché me l’avete tenuto nascosto, mi avete tenuta come schiava… ed avete ucciso la mamma? “

“ ci sono cose che tu non sai, Alexis… e che è meglio che tu non sappia, per il momento “. Le risponde suo padre. Lei non è arrabbiata, ma vuole solo quelle risposte che per anni le sono state precluse.


“ Ma ditemi, come mai io sono umana, se sono vostra figlia? Dovrei almeno essere vampira per metà “

“ E lo sei, figlia. Lo sei. Ma io stesso addormentai i tuoi poteri alla nascita, per nasconderti da coloro che avrebbero potuto farti del male. C’è solo un modo per riattivarli: un membro della famiglia ti deve mordere, ed a tua volta tu dovrai bere il suo sangue. In questo modo, le tue facoltà si attiveranno al 100 % “

Alexis guarda per un secondo Ace. Se dovesse decidere ora chi la deve mordere, di certo sceglierebbe suo… fratello. Arrossisce poi scosta lo sguardo. “ per me è tutto così nuovo… ci devo pensare “ Alcuni minuti di silenzio, poi la ragazza fa dei passi avanti, fino ad arrivare di fronte ad Allen. Si fissano per qualche istante, poi è lei a prendere l’iniziativa abbracciandolo . “ Sono felice di avervi ritrovato… padre “ dice. Allen da prima rimane un po’ interdetto, ma ricambia l’abbraccio. Ace e Risa si guardano, e la donna sorride al figlio. Si sono già capiti, sono sempre stati molto legati e non hanno mai avuto bisogno di tante parole per intendersi. Sono felici. Felici di accogliere Alexis nella loro famiglia, anche se è una mezzosangue.


Dall’alto di un albero, qualcuno sta spiando la scena, per poi decidere che, finalmente, è il momento di mostrarsi. Con un attacco improvviso rompe il vetro di una finestra, una ventata d’aria gelida costringe i presenti a coprirsi viso ed occhi. Per istinto Alexis corre ad abbracciare Ace, che la tiene stretta a sé, facendole inevitabilmente aumentare il battito cardiaco. La ragazza non può fare a meno di sentire il suo profumo, e quasi ne rimane intontita. Improvvisamente, una fragorosa risata si espande nelle cucine, ed interrompe i pensieri d’amore della giovane. Allen è il primo a riaprire gli occhi, seguito da Ace, Risa ed Alexis. Si guardano intorno, non c’è nessuno. Ma chi è stato a rompere il vetro? E chi li sta deridendo? Solo Ace sembra avere di brividi, come se riconoscesse quella malefica risata. Mentre tutti si stanno interrogando, qualcuno appare alle spalle di Alexis, leccandole improvvisamente il collo.

“ mi avevano detto che i mezzosangue avevano un buon sapore… ma se ti mordessi ne avrei la conferma definitiva. Vuoi provare? “ le sussurra il misterioso individuo, e lei per reazione grida, spaventata. Ace richiama la sua falce ed attacca il nuovo arrivato, abbracciando la sorella.

“ Non ti azzardare a toccarla, psicopatico… so che sei tu “

“ Complimenti. Cos’è, vuoi un premio? “ chiede l’altro, ironico, e ridendo sadicamente. “ Si, sono io. Colui che ha aspettato mille anni per avere la sua vendetta contro di te, che l’ha rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Ricordi Ace? Te lo ricordi? Sei stato tu! Hai detto che ero pazzo, che ero pericoloso. E così mi hanno rinchiuso la dentro “.

“ sei stato rinchiuso per i tuoi crimini “. Risponde a tono Ace, senza paura. “ hai disonorato la tua famiglia. È per questo che adesso non ti fai nemmeno vedere in faccia? “ Quella punta d’ironia innervosisce il misterioso aggressore, che richiama a sua volta la sua falce. La punta ad Ace, che scuote il capo. “ Sei troppo lento! “ In un attimo para un attacco dell’avversario che nessuno aveva notato, e lo butta a terra, facendogli cadere il cappuccio. Gli punta la falce per impedire che lo attacchi ancora. “ Sei tu. Lo immaginavo… Zwei “ Il misterioso ragazzo dai capelli d’argento e gli occhi identici a quelli di Ace scruta prima lui, poi Alexis. Quali saranno le sue intenzioni?

Questo capitolo è corto, lo so ç_ç perdonatemi se fa schifo, ma ho la febbre a 38.5 stasera >.< in ogni caso, prometto che la prossima volta vi regalerò un capitolo un pò più bello ^^ che ne pensate? abbiamo visto chi è il nemico, o megio uno dei tanti. Alexis ama il fratello. Una decisione importante deve essere presa: si farà vampirizzare o no? Svelerà i suoi sentimenti ad Ace? Seguitemi e lo saprete ** kiss

ANGSTIAS

 

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Capitolo 5
*** Desire ***


Per qualche interminabile secondo tutti restano muti, come se il tempo fosse stato fermato. Alexis guarda quello strano ragazzo dai capelli d’argento, avvicinandosi ad Ace, che sposta la sua falce.

“ chi è lui? “ chiede la rosa, indicando il ragazzo a terra, che la guarda con una luce folle negli occhi. È proprio lui a rispondere alla domanda della giovane.


“ Chi sono io? Beh, mi chiamano in tanti modi, il più comune era Raven “ . inizia il discorso, per poi leccare sadicamente il sangue che gli esce dalla ferita alla mano, disgustando e non poco la ragazza. Poi prosegue il discorso. “ Ma il mio vero nome è Zwei. Zwei Baskerville per la precisione “. Sembra calmo, ma è una calma apparente, ed Alexis se ne rende conto. Ha detto forse Baskerville? Che sia uno dei suoi fratelli? Eppure non assomiglia ad Allen, e nemmeno a Risa. E quello sguardo è crudele, c’è una follia nei suoi occhi che deve essere nata parecchio tempo fa. Alexis per istinto si attacca al braccio di Ace, che prende parola.

“ Come sei evaso dal carcere, eh? Scommetto che ti hanno aiutato “ commenta il ragazzo dai capelli ebano. “ Certamente, perché da solo non saresti mai stato in grado di scappare, i tuoi poteri la dentro sono limitati “.

“ stai zitto “ risponde a tono Zwei, sembra si stia innervosendo “ sta zitto, maledetto! È stata colpa tua e del tuo carissimo padre se sono finito in quel manicomio, o l’hai scordato? “

“ hai commesso dei crimini atroci “ dice Ace, cercando di stare calmo e di non arrabbiarsi, sa bene che ora come ora è l’ultima cosa da fare, specialmente con un pazzo come Zwei. “ Vuoi che ti ricordi gli ultimi? Hai ammazzato tua moglie e tua figlia, senza la benché minima esitazione “.


“ Si, l’ho fatto, e tu allora? Devo ricordarti il tuo di crimine? “ Sogghigna malefico, ed Alexis nota che quello è il ghigno tipico dei Baskerville. “ Io avrò ammazzato mia moglie e mia figlia, ma tu.. tu hai ammazzato migliaia e migliaia di persone, o te lo sei dimenticato?! “ Alza la voce, ed Ace capisce subito che sta perdendo il controllo. Risa guarda Allen come a chiedergli che cosa fare. A questo punto, il re decide di intervenire.

“ Bene, mio caro nipote… “ Fa guardando il ragazzo dai capelli d’argento, e rivelando di essere suo zio. “ Credo sia ora di tornare da dove sei venuto “. Ma in quel momento, Zwei cambia nuovamente umore, e si mette a ridere istericamente.

“ No, zio, non sono venuto qua per farmi riportare in quel posto, ma per avvertirvi… “ punta la falce ad Ace ed Alexis, poi prosegue la frase. “ Sono tornato, ed avrò la mia vendetta. Sterminerò tutti i mezzosangue, e voi, mia cara… famiglia.. “ calca sulla parola “ famiglia “ con un tono ironico e malefico “ … me la pagherete cara per tutto quello che ho dovuto subire in questi secoli “ Alexis si spaventa e sbianca, diventa freddissima, ed abbraccia Ace, capendo che quelle minacce sono reali. Non fa in tempo a pensare altro, perché una nuova ventata d’aria gelida investe tutti, e, quando il vento si placa, il suo inaspettato cugino se n’è già andato. L’unica che non ha ancora aperto bocca è Risa, che anzi, esce dalla stanza, per poi appoggiarsi alla porta. Allen segue la moglie, sapendo Alexis al sicuro con suo figlio. Risa mette una mano sul viso e quasi si mette a piangere ma, quando si accorge di non essere da sola, si ricompone immediatamente, come si addice ad una regina come lei. Allen la fissa senza dire niente, e la cosa è strana, di solito, in quelle situazioni, ha sempre qualche battuta sarcastica capace di innervosire, o qualche scatto di rabbia. Invece ora nulla, la fissa e non dice nulla. È la rosa a prendere parola dopo alcuni minuti.

“ perché mi stai fissando? Niente battute o scatti di rabbia? “

“ no, non voglio né farti arrabbiare e né prenderti in giro… “ si interrompe e si avvicina alla moglie, è una cosa rara, di solito non si comporta in quel modo. Ma lei lo deve ammettere, le piace. Ha bisogno di lui, di sentirlo accanto a lei, ora più che mai. “ Voglio restarti vicino. Non solo sei mia moglie, ma sei anche mia sorella minore. Il mio compito è proteggerti, a maggior ragione dal momento in cui Kevin fu esiliato “.


“ kevin se l’è meritato.. “ commenta Risa, asciugando una lacrima che stava per uscire dai suoi occhi. “ Era un venduto, ci ha traditi alleandosi con le forze oscure, che avrebbero potuto distruggere il nostro regno. Era pericoloso. Ed anche io e Soledad abbiamo avuto la prova della sua crudeltà “.

“ Adesso è finita, non pensare a lui “ E la abbraccia. Lei rimane sorpresissima, ma non esita a ricambiare. Ora sono solo loro due, può lasciarsi andare.

“ Hai ragione… ora… ora il problema… “

“ E’ Zwei, si. Credimi, se vuole può essere peggio di Kevin “. Dice lei “ dobbiamo proteggere Ace ed Alexis. Hai visto come la guardava? “

“ purtroppo si, e temo che i tuoi sospetti siano fondati. La sua somiglianza con Hope, la moglie di Zwei, potrebbe portare delle conseguenze molto gravi per mia figlia… “

Ace ed Alexis sono rimasti da soli nelle cucine, la ragazza ancora spaventata da quanto successo, e lui che si sistema gli abnormi occhiali per evitare che cadano. Guarda Alexis. “ sta tranquilla, farneticava. Non ti farà alcun male, sono io il suo obiettivo. E comunque non gli lascerei mai torcere un capello alla mia sorellina “. E le scompiglia i capelli. Lei non riesce a calmarsi, ma ora il problema non sono le minacce ricevute. È che, quando è accanto ad Ace, tutto sembra annullarsi, esistono solo loro due. E lui nemmeno pare accorgersene. Ma che ci può fare lei? Che ci può fare se lo ama e non riesce a levarselo dalla testa. Lo guarda, e, come se solo ora si fosse accorta degli occhiali, si arrabbia un po’. “ leva subito quegli occhiali! Non ho dimenticato che hanno i raggi X“

“ Ed io ti ho detto che non ti guardo con i raggi X, per cui non ti scaldare. E poi da quando in qua mi dai degli ordini? “
La ragazza, accorgendosi della gaffe commessa, si allontana e si inchina. “ Ch.. chiedo scusa... io… “


In quel momento, Ace si mette a ridere di nuovo. “ Calma calma… ora sei una di noi, non una cameriera, non agitarti “. Poi torna serio qualche istante “ Però tieni bene a mente: non toccare la mia Artemis e non darmi ordini o ricattarmi, non lo sopporto “. Ha un tono serio, e la ragazza capisce che farà bene ad obbedire a queste regole.

“ Artemis? “ Chiede incuriosita. Ace annuisce e richiama la sua falce.

“ Si, lei. Si chiama Artemis. Nessuno, e dico nessuno, ha il permesso di toccarla, nemmeno mamma e papà “

“ ma non hai detto niente sugli occhiali “ fa lei avvicinandosi di soppiatto, forse sussurra la frase troppo piano,  e lui non si sposta, troppo impegnato ad ammirare la sua arma. Alexis si mette in punta dei piedi e prende gli occhiali, togliendoglieli. Ace se ne accorge quando ormai la sorella si è spostata.

“ Hey, restituiscili, adesso “. Protesta, ma lei fa cenno di no.

“ Mi piacciono i tuoi occhi, e non lascerò che rimangano nascosti dietro a questi due fondi di bottiglia “. Sorride, in un modo così dolce che riesce persino ad azzittire il fratello, e anzi, a farlo pure arrossire. Mai nessuno gli aveva detto quelle cose, e lui nemmeno l’ha mai voluto. Affezionarsi alle persone, pensa, è pericoloso, almeno per lui. Finirebbe solo con il far del male a chi si avvicinerà a lui. Eppure con Alexis è diverso, ha visto un lato dolce di lui, quel lato che mai nessuna persona ha mai visto, quel lato che, come figlio di Allen Baskerville e futuro re di Sabrie, ha sempre tenuto nascosto, per paura che qualcuno lo potesse ferire. Ma il sorriso di quella ragazza è così dolce e sincero, che anche la “ maschera “ che lui stesso si è imposto di portare, crolla come fosse fatta di neve e lei fosse.. si, il sole. Quel sole che tanto odia, che gli fa male. Ma che va a pensare, insomma? Si sta comportando come uno sciocco umano alle prese con la prima cotta, si deve dare una regolata. Si avvicina ad Alexis.

“ Molla gli occhiali, adesso “. Non è minaccioso, solo serio, ma lei stavolta non si spaventa e sorride, ma quando si trova spalle al muro sente di nuovo quella strana tachicardia, quel caldo inspiegabile. Sono a pochi centimetri l’uno dall’altra, e diamine, se ha voglia di baciarlo e di togliergli quel ghigno dalla faccia. Ma si limita a stare zitta e ferma, con quei “ fondi di bottiglia “ in mano. Ace invece, riesce a recuperare gli occhiali, ma non li rimette. Guarda la ragazza con aria di sfida, cosa che ovviamente lei nota subito. “ Attenta sorellina… noi vampiri non siamo come voi umani, c’è una legge che permette anche l’unione con un consanguineo “. Pare serio, e lei quasi sente il respiro fermarsi. È una provocazione o che cosa? La prende in giro o sta parlando seriamente. Per la prima volta fissa chiaramente quegli zaffiri meravigliosi che sono gli occhi del principe dei vampiri, e stavolta prende coraggio, si avvicina un po’.

“ E dimmi, fratello, questa è una minaccia? “ Riesce a sussurrare. Ma da dove le viene tutta questa audacia? La sua testa le dice di fermarsi, che sta diventando troppo sfacciata. Ma dopo tutto è stato lui a cominciare.

“ Minaccia? Oh no, non lo farei mai. Sono un principe gentile, io “. Risponde lui mettendo una mano all’altezza del suo viso, in modo che lei non scappi. “ Non ti minaccio, ti sto solo dicendo come funziona qui “

“ Allora perché siamo così vicini? “ Le sfugge proprio, non riesce a stare zitta, anche se in quel momento, pensa, forse era meglio che si fosse morsa la lingua. Dire le cose in faccia come fa lei, a volte, può essere un vero e proprio difetto, altro che pregio.


“ Forse siamo vicini perché lo vogliamo entrambi “ Risponde lui. Poi si sposta vicino al suo collo, diamine, è una tentazione troppo forte. Appoggia leggermente le sue zanne sul collo della sorella,  e sente che il suo sangue scorre velocissimo, è spaventata. Sta esagerando? Non lo sa. Si limita a spostarsi, e tre gocce del sangue della rosa gli finiscono sulla bocca, ed inevitabilmente, per un solo istante, i suoi occhi tornano rossi. Per fortuna si calma subito, ed il colore torna azzurro intenso. Sposta lo sguardo verso Alexis. Fissa la ragazza, i suoi occhi, in attesa di una reazione, poi si sposta. “ Ok scusami, devo aver esagerato. Mi sembri una statua di cemento. Non volevo spaventarti “

“ hai cercato di.. di.. “

“ a volte esagero. Mi dispiace di averti spaventata, soprattutto dopo quello che è appena successo con Zwei.. “ Lei ascolta, ascolta. Ma non è spaventata. Le pare quasi di averlo desiderato, essere morsa da Ace, essere sua per l’eternità. È forse così? Lei vuole veramente essere trasformata in una vampira, e risvegliare al 100 % i suoi poteri?


salve dalla vostra Angustias! Intanto scusate per il mostruoso ritardi * si inchina * ma ho avuto dei problemi di salute. Ora sono qua,  e vi regalo un capitolo un pò più lungo :) come vi pare? come andrà ora, secondo voi? Aspetto con ansia i vostri commenti e pareri *_* grazie a chi mi segue, vi voglio bene :) kiss kiss, ed a prestissimo con il capitolo numero sei ^^

ANGUSTIAS

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Capitolo 6
*** Echo ***


Alexis fugge dalla cucina in preda al panico, o forse, nemmeno è panico. Forse sono tante emozioni che la stanno letteralmente travolgendo, quasi a farle un male fisico.
Ace rimane da solo in cucina, e si siede su una sedia a peso morto, sbuffando. Ma cosa gli è passato per la mente? Stava per mordere sua sorella! Ha quasi perso la testa quando tre gocce del suo sangue sono cadute sulle sue labbra. Non è stato un semplice scherzo andato troppo oltre, come ha cercato di fare intendere alla rosa. Lui la… desiderava? Si, forse è così. Desiderava quella ragazza, il suo sangue, la sua anima, tutto. Sospira alterato, detesta non avere sotto controllo la situazione, eppure, in questo caso, non dipende da lui. I suoi sentimenti si stanno burlando di lui, si sta innamorando di un’umana!

Alexis corre in camera sua e, una volta entrata, si appoggia alla porta e si siede a terra, come fosse inseguita dal diavolo in persona. Anche se, fino a poco prima, il diavolo era proprio di fronte a lei, ed era tentatore, dannatamente tentatore, ed aveva le sembianze di suo fratello maggiore. La ragazza porta una mano al suo collo, solo un po’ graffiato, ma nulla di evidente. Ripensa alla scena di poco prima, e ne è sempre più certa. Lo voleva. Voleva che Ace andasse fino in fondo, che la mordesse, che la facesse sua per l’eternità. Certo, ha avuto paura, ma il sentimento di terrore era sovrastato da un altro, ben più potente. La forza del desiderio. A quel pensiero, la rosa arrossisce di colpo, per poi sorridere. Lei non ha mai pensato a questo genere di cose, lei è sempre stata una ragazza casta e pura. Poi ripensa al ragazzo dai capelli d’argento. Perché assomigliava così tanto al suo amico Echo, anche lui servo dei Baskerville? A proposito di Echo, che fine avrà mai fatto? Sono giorni e giorni che non lo vede al castello, ed è un po’ preoccupata. La giovane si alza e va alla stanza del suo amico, bussa, convinta che anche stavolta non riceverà risposta.  Invece la porta si apre, e la giovane si trova di fronte ad un ragazzo dai capelli argento. Sembra un po’ scosso, ma felice di vederla.

“ ciao Alexis… “

“ Echo, ma dov’eri finito? Sono giorni e giorni che non ti fai vedere, ero preoccupata “.

“ Sono stato poco bene, ho preferito non farmi vedere. Ma tu stai bene? “ Chiede lui sforzandosi di sorridere. Alexis è perplessa ma annuisce, entrando nella stanza, piuttosto buia. Da quando il suo amico è diventato così cupo? Lui è sempre stato un ragazzo solare ed estroverso.

“ sei sicuro di stare bene? Sai che a me puoi dire tutto, sei l’unico che mi stette vicino durante quegli anni di prigionia “

“ sto bene ti dico, non preoccuparti per me. Ho sentito che il signorino è ritornato “

“ si è tornato… “ fa lei arrossendo. Echo intuisce subito che la rosa deve essersi presa una cotta per il giovane figlio di Allen e Risa, dopo tutto è un bellissimo ragazzo. Alexis continua il discorso. “ Sai, anche io sono una Baskerville. Ho scoperto che… beh, il re, Allen, è il mio vero padre “. Per poco Echo non si strozza con la sua stessa saliva, la guarda.


“ Tu sei… “

“ Si, mi sono innamorata di mio fratello “ Dice arrossendo cime un semaforo. “ Su prendimi in giro, ne hai tutti i motivi “. Lui invece si limita ad abbracciarla, e lei ricambia. Il ragazzo ha una strana espressione, che lei però non può vedere. Sembra quasi preoccupato, o vittorioso, è indecifrabile.


“ Anche io so qualcosa delle mie origini, ma preferisco non parlarne “ fa lui con un alone di mistero e staccandosi dalla ragazza, che lo guarda perplessa. Ma preferisce non indagare ulteriormente, e dopo un po’ si congeda.

“ bene, ti lascio riposare. Devo andare ad occuparmi delle mie faccende ora “. Sorride ed esce dalla stanza, ed Echo rimane da solo. Si siede sul letto e si prende la testa tra le mani.

“ per quanto ancora andrà avanti questa storia… “ si alza e si avvicina allo specchio, vi mette una mano su, ma chi vede riflesso non è lui stesso, o meglio, sembra una sua copia malvagia, con un ghigno malefico e crudele.

“ finchè non avrò preso quella mezzosangue dovrai aiutarmi mio caro “. Ribatte il suo “ alter ego “ misterioso. Echo scuote la testa.

“ No, non voglio aiutarti a fare del male ai miei unici amici, Ace ed Alexis. Loro mi hanno sempre aiutato, gli voglio bene! “

“ dimentichi che noi due siamo la stessa persona, stupido! “ Infatti Echo si sente ancora male, come fosse una punizione. “ Da quando sono riuscito ad uscire dalla tua mente sono io che comando, quel corpo appartiene a me “

“ ti sbagli, questo corpo è mio, e di certo io non posso essere te. Tu sei pazzo, malvagio. Io no “


“ cambierai idea, te lo assicuro “. Ribatte l’altro. “ mettila in questo modo, se mi aiuti entrambi avremo la donna che amiamo, non sei felice? “

“ Non voglio che lei mi ami grazie ad una forzatura “ risponde Echo. “ E non è sicuro che sia chi tu stai cercando “

“ ne sono sicuro invece. Quegli occhi non li scorderei mai “. Fa un ghigno, sicuro di sé. Un ghigno che ad Echo fa paura. Da quando ha scoperto di essere la reincarnazione di un essere così crudele, un essere che è riuscito a nascondere la sua stessa morte per secoli e secoli, un essere tanto malvagio da commettere i crimini più terribili, non è più riuscito nemmeno a guardarsi allo specchio, anche perché LUI glielo impedisce, comparendo sempre e sostituendo il riflesso di Echo con il suo. “ Manca poco mio caro Echo. Manca poco e finalmente mi vendicherò di tutto quello che ho subìto “. Echo trema un po’. Cosa vorrà fare il suo alter ego? 

E' CORTO E FA SCHIFO, LO SO * piange * PERO' PROMETTO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' UN PO' PIU' LUNGO, ED INIZIERANNO I COLPI DI SCENA, PER CUI CONTINUATE A SEGUIRMI, MI RACCOMANDO! ASPETTO I VOSTRI COMMENTI E LE VOSTRE ASPETTATIVE, COSA ACCADRA' ORA SECONDO VOI NELLA STORIA? COSA VORRESTE ACCADESSE? KISS KISS

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 7
*** notte d'amore ***


Ace è chiuso nella sua stanza da ore ormai. Quanto sarà passato? Tre, quattro, cinque ore? Non lo sa. Sa solo che non riesce a levarsi quei capelli rosa e quegli occhi azzurri dalla testa. Si, a quanto pare Alexis gli ha rapito il cuore. Non è tipo che ammette facilmente queste cose, ma in questo caso non può farne a meno. Ed aver scoperto che è sua sorella non fa altro che aumentare l’interesse. Sorride un po’. È strano che proprio lui, un principe purosangue, si interessi in questo modo ad una mezzosangue. Ma che ci può fare? È inevitabile, anche se ha cercato di negarlo, il breve contatto con il sangue di quella ragazza gli ha fatto perdere la testa. Stava per morderla. Stava per farla sua. Riflette un momento, dopo tutto è ancora in tempo per farlo, no? Quella ragazza non è certo fuggita da palazzo. Ma deve sbrigarsi, o potrebbe perdere il coraggio. Si, proprio così, anche Ace Baskerville rischia di perdere il sangue freddo in una situazione simile. Insomma, si tratta pur sempre di “ rivampirizzare “ sua sorella, e di farlo senza alcun preavviso. E se poi lei si arrabbiasse. Ace ci riflette un attimo e scuote la testa, che gli importa? Anche se dovesse infuriarsi, sarebbe forse un suo problema? Mentre riflette, arriva di fronte alla porta della stanza di Alexis. Entra cercando di non fare troppo rumore per non svegliarla, e riesce nel suo intento. La ragazza rimane addormentata. Lui si toglie gli occhiali abnormi, e la fissa. È ancora più bella quando dorme, lo deve ammettere, è una degna Baskerville. Si siede sul letto, accanto a lei, e le accarezza i capelli. Lei si muove un po’, senza però svegliarsi. Ace rimane interdetto qualche istante, ascoltando ciò che gli dice il cuore. No, non può risvegliare i suoi poteri contro la sua volontà. Non sopporterebbe che lei lo odiasse. Continua a fissarla, disegnando il contorno delle sue labbra con un dito. Si sente strano. Sente uno strano impulso, come di baciarla. Sta per alzarsi e fuggire, come se questo desiderio lo spaventasse. Ma lei si gira di nuovo nel letto e comincia a parlare nel sonno. “ Ace… non mi lasciare sola “ mormora. Evidentemente lo sta sognando. Lui sorride per un momento. Lo sta forse sognando? La fissa, si avvicina ancora. Ormai è a pochi centimetri dal suo viso. Basta, non è più tempo di esitare. Deve fare una mossa. Finalmente si decide, e la bacia. Da prima, nessuna reazione da parte di lei, forse non si è accorta di nulla. Ma all’improvviso la rosa ricambia il bacio, mettendo una mano tra i capelli del ragazzo, come se non volesse lasciarlo andare via. Si devono staccare solo per riprendere fiato, e si fissano per qualche istante.
“ Salve mio principe “ ride un po’ lei “ che bel risveglio, a cosa lo devo? “
“ A te cosa sembra? “ ribatte lui fissandola. La vuole, eccome se la vuole. Ma non le dice niente, non ancora almeno.
“ ho capito… me la vuoi far pagare per la storia degli occhiali, eh? “ fa lei sospirando. “ Però non si gioca con i sentimenti della propria sorella “.
“ Se avessi voluto fartela pagare ti avrei uccisa con Artemis. Non è quella la ragione di questo… com’è che l’hai definito? “ Finge di rifletterci un attimo, e lei si mette a ridere un po’. “ Ah si! Questo bel risveglio! “ conclude lui.
“ Allora che hai in mente? Oggi, nelle cucine… beh, stavi quasi per mordermi “.
“ E tu non vorresti essere mia? “ Le chiede lui di colpo, facendola arrossire di colpo. E ora cosa intenderà? Non le pare che stia parlando di vampirizzarla, anche perché le ha spostato la camicia da notte. Qual è il suo obiettivo? Farla sua? Ma in che senso? La risposta le arriva presto, perché si ritrova senza la sua camicia da notte.
“ un momento.. .io non ho ancora risposto “ fa lei arrossendo un po’, eppure non si tira indietro.
“ Però non ti stai tirando indietro. Per cui credo che non ti dispiaccia, eh? “ Ride un po’ lui. “ Quindi credo che la risposta sia si, a giudicare dai tuoi brividi “.
“ B.. brividi? “ Chiede lei. Ed in effetti, li sente. Sente dei brividi correre lungo la sua schiena, ma non è certo per il freddo, anzi. Sente caldo. Uno strano calore, l’ha provato solo quando ha visto Ace per la prima volta. Ora lo sa, anche lei lo vuole. “ E va bene mio principe, sono nelle tue mani… “ fa lei alla fine, lasciando il comando della situazione a lui, che non se lo fa ripetere due volte. La fa sua. Non che sia la prima donna che gli si concede, ma con lei è tutto diverso. Che sia forse quella cosa che si chiama amore? Perché sente che se la facesse soffrire non se lo perdonerebbe mai? Lui è figlio di Allen, il principe dei vampiri, un play boy, un crudele e spietato succhia sangue. Che cos’è questo sentimento che prova? Da parte sua invece, Alexis sente un turbine di emozioni dentro di sé. Per lei è la prima volta. Ed è successo proprio con l’ultima persona che si sarebbe mai aspettata la degnasse di un solo sguardo. Non riesce a pensare altro, si gode quei momenti come fossero gli ultimi della sua vita.
Passano alcune ore, ormai il sole è alto in cielo. Risa è la prima a svegliarsi, ma stranamente, non vede il figlio in giro, il che, lo deve ammettere, le pare alquanto strano. Di solito è così nottambulo che preferisce andarsene a dormire appena spunta il sole. Ma nella sua stanza non c’è, l’ha potuto vedere perché la porta è spalancata. Oltre tutto non vede nemmeno Alexis. La donna sospira un momento, e va alla finestra. Ripensa a Soledad. La sua migliore amica. Si chiede ancora come mai non l’abbia odiata, anzi, l’ha persino difesa la notte in cui morì. Insomma, ha avuto una figlia con suo marito, chiunque al posto suo l’avrebbe detestata. Lei no. Non capisce, non sa come mai ma… dentro di lei non ha mai provato un briciolo di risentimento, e a volte si sente infinitamente sola, qualche volta. Sola senza un’amica con cui parlare. Ma da quando è arrivata Alexis la storia è cambiata. Non la vede solo come una serva, è quasi una figlia per lei. Qualcun altro sta pensando a Soledad, e quel qualcuno è Allen. È già sveglio da un pezzo, ma si è rifugiato alla sala del trono, e non ne è ancora uscito. Guarda una vecchia foto. Lui, Alexis neonata e Soledad. Eh si, l’ha amata. Ha amato una donna umana, anche se non pare possibile che un vampiro possa provare amore verso chi non è un suo simile. Continua a fissare quella foto, finchè non si spazientisce e la mette via di colpo, come se qualcosa avesse turbato i suoi pensieri. Si sistema i lunghi capelli ametista, poi si gira un attimo. “ Senti un po’… per quanto tempo hai intenzione di restare li nascosto? “ chiede rivolto ad un punto preciso, come se parlasse a qualcuno. Effettivamente giunge una risposta.
“ Allen Baskerville, re dei vampiri. Non siete cambiato di una virgola in questi anni. Beh, almeno fisicamente. Invece per il resto, mi pare vi siate un po’ rammollito “. Dice la misteriosa figura. Allen resta apparentemente calmo, ma non risparmia una risposta alquanto stizzita per quelle parole.
“ Sei appena tornato e già cerchi rogne con me? Di un po’, non ti sono bastate le frustate prese in questi anni? “ Dice con un ghigno sarcastico. “ E poi.. .fatti vedere, non mi va di parlare ad un punto oscuro della stanza “.
“ Come siamo impazienti “. Lo schernisce ancora la misteriosa persona, facendo un passo in avanti. Allen ride un po’ .
“ Avrei dovuto sospettare che fossi tu, Kazuma… “ dice, più calmo di prima, fissando un ragazzo simile ad Ace, se non fosse per i capelli castani sarebbe la sua copia versione malvagia. Ha gli stessi occhi azzurri dei Baskerville.
“ Voi lo sapevate già. Avevate solo bisogno di una conferma, no? “ ribatte ancora una volta il ragazzo, sostenendo senza problemi lo sguardo del re dei vampiri. Allen si affretta a nascondere la foto di Soledad, ma non è abbastanza rapido. “ Ancora la foto di quell’umana? Pensavo l’aveste dimenticata “.
“ Non potrei mai dimenticarmi di Soledad, io e lei abbiamo una figlia “. Risponde Allen, facendo innervosire il misterioso interlocutore, che improvvisamente lo spinge contro il muro, tenendolo per il collo.
“ Anche con mia madre avete dei figli, ma non vi siete fatto troppi scrupoli a tradirla. Eh, padre? “ Dice con una punta di astio il ragazzo. Allen si libera facilmente dalla presa, anche se per qualche istante, lo deve ammettere, si è spaventato. Le reazioni di Kazuma, il suo figlio maggiore, sono sempre così… come definirle? Imprevedibili. Odia profondamente gli umani, tanto quanto li abbia mai odiati lui. E si, è diverso da Ace. Più spietato. L’ha sempre saputo. L’unica cosa che non ha mai capito, è perché sia misteriosamente scomparso dopo la morte di Soledad, per fare ritorno solo ora.
“ Dimmi un po’ figlio, perché hai deciso di tornare proprio adesso? “ Chiede Allen. La risposta è preceduta da una risata.
“ Come perché? Non è forse vero che anche ace è tornato a Sabrie? Volevo dargli il benvenuto “.
“ Tu non sei mai andato d’accordo con tuo fratello da quando ne ho memoria. Siete sempre stati come cane e gatto. Ed ora vorresti farmi credere che sei tornato per… salutarlo? “
“ Sono stata io a chiederglielo “. Dice, facendo la sua comparsa, una bellissima ragazza dai lunghi capelli corvini, identica ad Ace in tutto e per tutto. “ Ace e Kazuma sono i miei fratelli, non volevo vederli divisi. Così ho improvvisato una riunione di famiglia, cosa c’è di strano? “ prosegue poi la mora, mettendosi accanto al fratello. Allen riconosce immediatamente la figlia, gemella minore di Ace.
“ Diva. Però, non mi aspettavo questa saggezza da parte tua. Voglio dire, circa mille anni fa hai dato di matto dopo che Ace ha annullato il vostro fidanzamento, e ora invece sembri.. ecco, come dire… tranquilla “. La ragazza non risponde, pare seccata nel ripensare a quella storia.
“ chi ti dice che non cambierà idea ora? Voglio dire, dopo tutti questi anni, è passato quasi un millennio “.
“ Figlia mia, non per distruggere i tuoi sogni d’amore, ma non credo proprio che tuo fratello sia interessato a te “.
“ E a chi sarebbe interessato allora? A quella volgare mezzosangue dell’altra tua figlia?!? “ Sbotta irritata la mora. Allen la guarda per poi annuire.
“ Precisamente. Ho visto come la guardava “ e sorride un po’. “ Eh si, credo che prima o dopo li vedremo passeggiare insieme per i corridoi come due fidanzatini. Conosco bene certi sguardi di Ace. È da quando è arrivato che ha messo gli occhi addosso ad Alexis. Meglio che tu te ne faccia una ragione figlia “. Sorride quasi compiaciuto. La sua ritrovata figlia ed Ace fidanzati? Beh, non gli dispiacerebbe affatto, dopo tutto, vederli come re e regina di Sabrie.
“ Smettila di elogiare quella sporca umana figlia di una poco di buono! “ Si innervosisce di nuovo Diva, finendo però per ricevere uno schiaffo dal padre, che si arrabbia alle sue parole.
“ Ascoltami bene, non lo ripeterò una seconda volta. Alexis è mia figlia e tua sorella, fattene una ragione. Ti ordino di portare il rispetto che le devi sia a lei e sia a Soledad, mi sono spiegato? Non costringermi ad alzare la frusta contro di te “. Conclude il discorso, per poi girarsi ed andarsene, con la figlia alquanto innervosita sia per lo schiaffo che per quelle parole. Kazuma fissa un momento il padre, poi prende la mano di Diva e la aiuta ad alzarsi.
“ Sorellina, ti ha fatto tanto male? “ Le chiede poi. Lei si tiene una mano sulla guancia.
“ Che bella accoglienza eh? Hai visto come difende quella sporca serva? “
“ Non la definirei una sporca serva, ha il nostro sangue, almeno per metà “. Le dice mettendo una mano su quella della sorella. “ ma stai tranquilla, impediremo che la figlia di Soledad diventi la regina di un regno che doveva essere il mio “.

“ Però papà ti ha tolto il titolo di futuro re e l’ha passato ad Ace “.
“ sta tranquilla, prima o poi arriverà anche il tempo della vendetta sorella mia. Dopo tutto, non è per questo che siamo tornati qui? “. I due fratelli si guardano, come fossero complici. Qual è il loro vero scopo? Perché saranno tornati a Sabrie dopo quasi un millennio?

Salve :) eccomi qui con un nuovo capitolo! Finalmente altri due membri della famiglia Baskerville hanno fatto la loro comparsa. Che succederà al loro incontro con Alexis ed alla " riunione " con Ace? Se volete saperlo continuate a seguirmi. Aspetto le vostre recensioni, a presto :) kiss

ANGUSTIAS

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Capitolo 8
*** alleanza ***


La notte passa velocemente al castello dei Baskerville. Alexis si sveglia per prima, ma si rende conto di essere da sola. Ace non c’è. Sospira, avrebbe dovuto aspettarselo. Lui è il principe, mentre lei è solo una cameriera, anche se ha saputo di essere la figlia di Allen. Probabilmente, ciò che è successo, per Ace non ha avuto la benché minima importanza, probabilmente è stata solo l’avventura di una notte. Le fa male il solo pensiero. Per lei non è stata solo l’avventura di una notte, tutt’altro. Si, adesso lo sa per certo. È innamorata. Ma probabilmente, non è ricambiata, o non l’avrebbe lasciata da sola, no?
Ace nel frattempo, è tornato al suo roseto, e riflette. Per la prima volta si sente felice, come non mai. Ha fatto quello che gli ha dettato il cuore, e non se n’è pentito. Raccoglie una rosa rossa, e più ci pensa, più si rende conto di essersi innamorato di Alexis. Qualcuno, dietro di lui, attira l’attenzione ridendo in modo alquanto fastidioso. Ace riconoscerebbe bene tra mille quella risata. È di colui che, sin da piccolo, l’ha maltrattato, rischiando anche di ucciderlo, solo per gelosia. Suo fratello maggiore. “ Kazuma… dopo così tanti secoli ritorni a sabrie? “ Chiede il ragazzo dai capelli mori, quasi ironico “ Sinceramente, speravo che non ti saresti più fatto vedere, considerando che tra poco sarò io il re di questo regno “
“ sono venuto a salutare la nostra nuova sorellina, non sei contento? “ Ribatte il maggiore. Ace si volta di scatto.

“ Tu… cosa sai di Alexis? “ “ Quello che sai tu. È la figlia di una volgare popolana e di nostro padre. Beh, di certo non è una degna Baskerville “ dice, ridendo sarcastico. Ace lo guarda molto male.

“ saresti forse degno tu di considerarti parte di questa famiglia? Tu che insieme a Diva sei fuggito da Sabrie dopo che Zwei è stato rinchiuso in quel carcere di massima sicurezza per i suoi crimini? “ dice, in tono quasi sarcastico, il minore dei Baskerville, facendo innervosire il fratello.

“ Ace, non starai diventando sentimentale! Tu che difendi una popolana. Perché è questo quello che è quella mocciosa, una popolana “.

“ E’ la donna che amo “ Ribatte deciso Ace, arrivando a sorprendere il fratello. “ E non permetterò né a te e né a nessun altro di parlare male di lei. Papà l’ha accolta nella famiglia, ed anche mamma. Per cui faresti bene a farlo anche tu “. Conclude poi il discorso il principe. Un applauso lo distrae.

“ Si, questa è proprio l’altra mia metà. Era da tanto che non ti vedevo con tanta grinta “ Dice una voce femminile, che Ace riconosce subito. È della sua gemella, Diva.

“ sorella, vedo che non hai perso la tua ironia in tutti questi anni “ risponde dopo un po’ il giovane, scrutando la gemella, “ Sai, tuo marito è evaso dal carcere di massima sicurezza, ci ha già fatto una visita alquanto inaspettata “. Conclude il discorso. Diva sembra un po’ stupita. Erano anni che non aveva notizie di suo marito, Zwei Baskerville. Si erano sposati poco dopo la morte della prima moglie di lui, in circostanze ancora alquanto misteriose. Si dice sia stato un suo attacco di pazzia a fargli uccidere moglie e figlia, anche se c’è chi è pronto a giurare che qualcuno lo fece impazzire, e che prima era sano di mente. Lei non ha mai indagato in merito a questo. Lui è stato rinchiuso in quel carcere dopo anni ed anni di latitanza, ed in effetti anche a lei sembrava avesse sbalzi d’umore, come se avesse due personalità.

“ se è uno scherzo, fratellino, non è divertente… “ Interviene finalmente Kazuma, mettendosi vicino alla sorella minore. “ Sanno tutti che quello psicopatico è chiuso in un manicomio dopo quello che ha fatto alla sua prima moglie ed alla loro figlia “.

“ Ti posso garantire che quello che ci ha attaccati giorni fa era proprio lui “. Ace prende una pausa, quasi stesse riflettendo. Poi riprende parola “ E’ tornato, e pare avere seriamente intenzione di farla pagare a tutta la famiglia, compresi voi suppongo. Adesso decidete voi se è il caso di continuare ad infangare l’onore di Alexis e continuare con la vostra sete di vendetta, o se è il caso di fermare quel folle prima che sia tardi “. Per la prima volta, Ace riesce a mettere a tacere il fratello maggiore, che guarda Diva. Lei sembra pensierosa, si gira di spalle.

“ Io non voglio vendetta, ma non so nemmeno come contrastare il potere di Zwei… “ trema al solo pensarci. Affrontarlo? No, non lo potrebbe mai fare. Farebbe la stessa fine di Hope, quella stupida umana che era riuscita ad entrare a far parte della loro famiglia sposandosi con un Baskerville. “ Vado in camera mia… “ Mormora poi la mora. Stavolta è Kazuma a fermarla.
“ Diva, sappiamo tutti quello che hai passato. Ti ricordo che il giorno del tuo matrimonio c’eravamo anche io, Ace ed i nostri genitori. Però, se vogliamo evitare che la storia si ripeta… “ si blocca di colpo, e guarda in direzione di due bellissimi occhi azzurri, profondi come il mare. Uguali identici ai suoi ed a quelli dei suoi fratelli. Ace guarda nella stessa direzione e va vicino alla ragazza.

“ Alexis, da quanto tempo sei qui? “ le chiede. Lei lo guarda, poi finalmente risponde.

“ Da abbastanza tempo per sentire che il tipo che ci ha aggrediti è pericoloso, e a giudicare da come mi guardate tutti, io potrei essere in pericolo, o mi sbaglio? “ Diva si volta di scatto verso la nuova, inaspettata sorella. Non ci può credere. È la copia sputata di Hope! Anche suo fratello sembra sorpreso, ma si ricompone subito.

“ Così sei tu la famosa mezzosangue, la figlia che papà si è tanto ostinato a nascondere a tutta la famiglia “. Ace lo guarda male. Ma non aveva detto che avrebbe messo da parte certi pregiudizi? Tuttavia preferisce non interromperlo, non gli pare sia troppo ostile, solo fastidiosamente ironico. È però Alexis a rispondere.

“ Tu invece devi essere Kazuma Baskerville, ho indovinato? Il primogenito di Allen e di Risa. Mio fratello “. Conclude, calmissima. Diva non dice una parola e stringe il braccio del fratello, come volesse tenerlo fermo, nel caso partisse all’attacco e prendesse a sberle la giovane. La cosa però non avviene.

“ Vedo che mi conoscete anche voi servi. Non so se definirlo un insulto o un onore. E sentiamo, che voci circolerebbero su di me? “ Ancora quell’ironia. Ace sta per intervenire, ma la voce della ragazza dalla chioma rosa lo trattiene.

“ Secondo i servi più anziani, che ti hanno conosciuto da giovane, sei un bastardo senza scrupoli, che ha maltrattato Ace sin da piccolo. Gelosia, almeno così sembrava. Io non so altro, né se sia vero o no “.

“ Si in effetti non ho trattato esattamente… bene… il mio fratellino. Gli ho lasciato una bella cicatrice con la mia lancia, non so se sai anche questo “. Alexis rimane sorpresa e guarda Ace, che guarda altrove. Non le aveva voluto spiegare l’origine di quella cicatrice, ma perché? Che gli faccia ancora male il ricordo? Per istinto gli mette una mano sulla spalla, e riflette. Ma come può un fratello arrivare a ridurre in quello stato chi, in teoria, dovrebbe proteggere?

“ Basta “ prende finalmente parola il più giovane “ Non siamo qui per parlare delle mie cicatrici o della mia infanzia. Dobbiamo escogitare qualcosa, e subito. Zwei non aspetterà i nostri comodi, e non deve trovarci impreparati “. Alexis non fa altro che guardare Ace, con lo sguardo della più innamorata delle donne. Vorrebbe poterlo aiutare, ma come può s eè così chiuso sul suo passato? Decide comunque di non indagare oltre, Ace ha ragione: devono escogitare un piano per fermare Zwei, ed alla svelta anche.
Due occhi azzurro ghiaccio stanno fissando i presenti, ed un ragazzo dai capelli d’argento, il loro proprietario, fa un ghigno. “ e così vorreste allearvi per sconfiggere Zwei Baskerville? Interessante, voglio proprio vedere cosa vi inventerete “ mormora, sistemando il suo mantello rosso, con lo stemma della famiglia Baskerville, per poi tornare in camera sua. Che cosa succederà adesso? 

Salve :D scusatemi tanto per il mostruoso ritardo! Finalmente eccovi il capitolo 9. I fratelli Baskerville alleati contro Zwei, ma chi sarà mai il misterioso ragazzo che li ha spiati? Avete qualche idea sullo strano legame di Echo e di Zwei? Che ne sarà di Alexis adesso che ha incontrato gli altri componenti della famiglia? Seguitemi e lo saprete :) kiss 

ANGUSTIAS

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Capitolo 9
*** il cambiamento di Echo ***


È notte fonda, ed al castello dei Baskerville dormono tutti. Ace si è addormentato dopo aver districato tutti i suoi pensieri, soprattutto circa l’alleanza tra lui, sua sorella, suo fratello ed Alexis. A cosa porterà tutto questo? Ma soprattutto… Diva e Kazuma manterranno la parola? Il giovane dai capelli ebano decide di stare in guardia, ma per adesso terrà queste supposizioni per lui, e finalmente si addormenta. L’unico a non dormire è Echo. Il giovane dai capelli argento continua a camminare su e giù per il corridoio, nervoso come non mai. Dove lo porterà tutto questo? Lui, un giovane umano coinvolto in questi affari di famiglia dei Baskerville! In realtà non chiedeva molto, voleva solo trovare l’amore. Ma quando l’ha trovato, l’ha perso. Pazienza, aveva pensato, se ne sarebbe fatto una ragione. Il mondo, la stessa Sabrie, è piena di ragazze. Ma all’improvviso, nella sua vita apparve LUI. E tutto cambiò. Incubi, allucinazioni, addirittura possessioni. La potrebbe quasi definire una tortura. L’ha morso, eppure non ha completato il processo per renderlo vampiro definitivamente. Non capisce cosa diavolo ci possa essere sotto. A che scopo continuare a tormentare un umano? Le creature che per primo lui stesso odia. “ boh, chi capisce quel vampiro strambo è un genio “ mormora l’argento, mentre entra nella sua stanza. Sta per chiudere la porta, ma qualcuno lo precede, bloccandola addirittura. Il ragazzo fa per girarsi, ma non fa in tempo. È come paralizzato.

“ ehi tu, ragazzino… quando dici vampiro strambo, ti riferisci forse a me? “ Gli chiede una voce che ben conosce. È il suo alter ego. O meglio, non è corretto definirlo “ alter ego “. In realtà hanno condiviso solamente il corpo in qualche occasione, quando lui voleva infiltrarsi indisturbato al castello senza farsi scoprire dai Baskerville. Forse si potrebbero definire fratelli di anima, la condividono, oltre ad avere l’aspetto identico. Ma il carattere è differente, totalmente. Echo è un ragazzo calmo e tranquillo che non oserebbe far male ad una mosca. Invece “ lui “ è sadico, cinico e spietato. Non esita di fronte a nulla e nessuno. Ma perché continuare a chiamarlo “ lui “? Dopo tutto, la paura del nome accentua solo la paura della cosa stessa. Anche “ lui “ ha un nome. E quel nome lo sa perfettamente.

“ Zwei Baskerville. Cosa c’è, adesso mi spii? “ chiede il più giovane e, una volta libero, si gira verso il suo interlocutore.

“ Si, adoro farti sentire sotto pressione “ ribatte deciso Zwei. In effetti è vero, adora mettere sotto pressione le persone, averle in suo potere, dominarle. “ Sai una cosa, Echo? E’ proprio carina la piccola Baskerville “. Ghigna malefico, ma Echo vede anche ben altro in quel ghigno.

“ ti ho detto di finirla! “ alza un po’ la voce il ragazzo “ Alexis non è né tua e né mia, capito il concetto? È di Ace ormai, si percepisce lontano un kilometro “. Dice, per poi sistemarsi il mantello, lo stesso che indossa Zwei.

“ Lei è mia capito!? “ Si innervosisce all’improvviso Zwei. Echo rimane zitto e cerca di guardare altrove. “ Guardami, Echo! “ L’altro, che da prima aveva lo sguardo abbassato, lo alza. Due paia di zaffiri si incontrano, forse per la prima volta così intensamente. “ Lei è Hope… la mia Hope, capisci? È tornata “

“ No, tua moglie è morta, l’hai uccisa tu, e poi hai finto la tua morte per evitare di essere rinchiuso in un carcere di massima sicurezza “. Il più giovane non fa nemmeno in tempo a terminare la frase che prende uno schiaffo, cadendo a terra e mancando di un soffio un mobile.

“ Hope non è morta! Non è morta, hai capito!? Sento che è ancora qui, la sua anima è qui! E vive in quella ragazza “. Abbassa lo sguardo e guarda Echo, che si tiene il labbro, sanguinante. Si inginocchia per arrivare alla sua altezza. “ guarda… guarda che mi fai fare con i tuoi discorsi insensati… “ Gli prende la mano e gli passa un dito sul labbro sanguinante. Echo sente di avere paura, ma cosa diavolo ha in testa quel vampiro psicopatico? E perché sta fremendo a quel tocco? Come se una scossa elettrica gli provocasse dei brividi.

“ voglio diventare un vampiro… “ dice per istinto Echo. “ Per favore… fammi diventare come te “ si sente come imbambolato, ipnotizzato da quello sguardo bellissimo e folle allo stesso tempo. È ancora a terra. Zwei non pare stupito da quella richiesta. Guarda l’altro ragazzo. Il suo dito è ancora su quel labbro sporco di sangue. Quello stesso sangue che, in seguito, decide di assaggiare. È buono. Dannazione, se è buono. Ha un sapore particolare, non c’è che dire. È diverso dagli altri esseri umani. È quasi come quello di un purosangue. Sogghigna guardando il proprietario di quel sangue così unico.

“ Vuoi davvero diventare come me? Un vampiro? Con tutti i pro e i contro? “ Stavolta non sembra prenderlo in giro. Echo annuisce deciso. Si, non ha dubbi, è questa la decisione migliore per lui. Nemmeno il tempo di pensare altro, che sente due canini penetrargli il collo con forza. Si morde leggermente il labbro per non urlare di dolore, gli ha fatto male. Poi sente il suo sangue defluire dal suo corpo. Si sente debolissimo, ma è diverso dall’altra volta. Stavolta è vero. Sta per diventare vampiro. Zwei lo fissa, cullandolo come fosse un bambino. Gli accarezza i capelli. “ sta tranquillo mio caro… adesso sei come me, non dovrai più soffrire “ mormora, continuando a cullarlo come fosse un bimbo. Ora manca solo una cosa da fare: fargli bere il suo sangue.

La mattina arriva ben presto. Alexis si sveglia per prima, e si dirige alla sala del trono. Va alla finestra, pensierosa. Quante sfide ci saranno da affrontare? E la nuova alleanza con i suoi inaspettati fratelli? Che esito avrà? La considereranno ancora solo una mezzosangue indegna? O finalmente l’avranno accettata in famiglia? Mentre si fa queste domande, qualcuno la abbraccia da dietro ed appoggia il viso sulla sua spalla. Lei sta per girarsi, ma capisce di chi si tratta e sorride. “ Ciao mio principe. Credevo che non mi avresti più degnata di uno sguardo, sai? “ chiede, sempre sorridendo. Ace chiude gli occhi un momento.

“ mi sei mancata da morire… non ho più avuto modo di restare solo con te e parlarti come si deve “. Risponde lui. Sente il suo profumo, il profumo della sua amata. È così buono. Non si sposta e non cambia posizione.

“ Dimmi, sono tutta orecchi “ Sorride lei, accarezzandogli i capelli.

“ ti amo “ Le dice lui, a sorpresa. E lei sente quasi il cuore fermarsi, tanto è felice. La ama. La ama tanto quanto lei ama lui. La rosa si volta un momento verso di lui.

“ ti amo anche io, non sai quanto “. Fa lei, trovando finalmente il coraggio di confessare quei sentimenti. “ Ma pensavo che dopo la nostra ultima notte tu mi avessi abbandonata. Pensavo che per te… per te non fosse contato nulla, e sono rimasta così ferita… “ inizia a piangere, non sa se per la gioia o cos’altro. Ha un turbine d’emozioni in lei, non riesce a frenarsi. E’ il momento di confessare tutte le sue emozioni. “ ma non ti ho detto niente. Insomma, tu sei il principe, io ero una serva fino a ieri… pensavo… “ non fa in tempo a continuare, perché due zaffiri meravigliosi la stanno scrutando, dopo averla fatta voltare gentilmente, seppur un po’ decisamente, verso di loro. O meglio, verso il loro proprietario.


“ ehi, ascoltami bene. Tu non sei una serva, sei Alexis Baskerville, la figlia di mio padre, mia sorella minore. E anche il mio unico amore “. Lei lo guarda. È così felice, le sembra di toccare il cielo con un dito. Aspetta qualche istante, poi decide di prendere l’iniziativa e gli da un bacio dolcissimo. È come se si fosse tolta un gran peso, si sente decisamente meglio. Si stacca per prendere fiato, ma non scioglie quell’abbraccio, che ha il potere di rassicurarla e farla sentire protetta. Decide di non pensare alle battaglie che la attendono in futuro. Ora, in questo momento, penserà solo al suo amore per Ace. Solo questo. 

Salve ^^ eccomi qua con il decimo capitolo, sono emozionata *_* sono già a 10 capitoli ** spero che vi piaccia la storia e continuiate a leggere e seguirmi. Cosa pensate accadrà adesso? Come farà Echo a bere il sangue di Zwei? E che risvolti ci saranno tra Ace ed Alexis? Aspetto vostri pareri! Kiss

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 10
*** il passato di Ace ***


Alexis continua a guardare fuori dalla finestra. Pensa. Pensa a sua madre, Soledad. Si chiede perché suo padre la uccise? A che scopo? Dopo tutto l’aveva amata, e da quello che ha capito, la ama ancora, anche se non lo ammetterebbe mai. È stata importante per lui. Allora perché? Come mai questa storia inizia a convincerla sempre meno? Decide di chiedere all’unica persona che potrebbe darle un consiglio: Ace. “ senti, Ace… “ inizia il discorso lei, attirando l’attenzione. “ Secondo te… secondo te, perché papà uccise mia madre? “ Chiede, voltandosi verso di lui. A quella domanda, il giovane principe si stacca da lei, come fosse stato scosso. Non ha mai parlato di Soledad con Alexis, l’ha fatto solo una volta o due con suo padre. Nulla di più. Non sa niente di quella donna e, se deve essere sincero, non capisce neanche lui come sia stato possibile che suo padre abbia ucciso la donna che comunque aveva amato. Sospira, prima di rispondere.

“ Io non so molto di tua madre, anzi, non so nulla di lei. Papà non ama parlare di quella notte. Io so solo che è da quel momento che sei al castello dei Baskerville. “. Lei lo guarda. Poi gli fa un’altra domanda, spiazzandolo.

“ Tu odiavi mia mamma? Insomma, era la donna con cui tuo padre aveva tradito tua madre, e da quell’unione è nata una sorella illegittima. Una macchia per voi purosangue, no? “

“ Lo ammetto. Ho odiato profondamente qualcuno, ma non siete state né tu e né Soledad. È stato papà. Non è di certo il primo tradimento che mia madre gli ha perdonato, anche se stavolta, lo ammetto, è stata particolarmente comprensiva, il che è strano. Maltrattava me e tradiva mamma. Comunque sia, no. Non ho mai odiato te o tua madre “. Sospira, si tiene il fianco. La rosa riflette. Pensa a tutte le cicatrici che ha visto addosso ad Ace, delle quali lei non ha osato domandare la provenienza. Oa però, il dubbio la attanaglia. Che sia stato Allen? Decide di chiederglielo.

“ E’ stato papà a procurarti tutte quelle cicatrici? “ Chiede esitando un po’. Teme di essere stata troppo invadente con quella domanda. Sta per scusarsi, ma Ace annuisce e basta.

“ Si, è stato lui. A sette anni il primo marchio a fuoco, quello della nostra famiglia. Diceva che dovevo essere forte, superare tutti i dolori che nella vita si sarebbero potuti presentare. Mi voleva spietato con chi si opponeva al mio volere. Essendo il suo erede ha riposto molte aspettative in me. Ma per quanto mi sia sforzato, sento di non avergli dato quello che voleva “.

“ Tu vai bene così come sei “ fa lei, un po’ scossa da quelle rivelazioni. Un marchio a fuoco su un bimbo di sette anni? Ma come è riuscito a sopravvivere ad una cosa simile?

“ E a cinque anni sono iniziate le frustate. Qualunque errore era punito con la frusta, non potevo sbagliare. Come se un bimbo di cinque anni sapesse cosa vuol dire essere principe. È continuata sino a quando non ho deciso di andarmene da Sabrie, ma questo successe dopo aver scatenato i miei poteri. Ho rischiato di distruggere questo regno. Ho preferito andarmene e cercare di stare lontano da qua per un po’, ma papà mi ha mandato a chiamare perché si sente minacciato. Crede che io possa aiutarlo. Ma la verità è che ho paura tanto quanto lui, e non posso dirglielo “. Si sfoga, finalmente, dopo anni ed anni di sofferenze, in cui l’unica a mostrargli un po’ d’affetto è stata sua madre. Anni ed anni in cui, per quanto abbia cercato, non è mai riuscito veramente ad essere come suo padre lo voleva. Ed ora si ritrova ad aiutarlo. Perché? Avrebbe tutte le ragioni di mandarlo al diavolo ed andarsene di nuovo da Sabrie. Poi guarda Alexis, e la risposta gli viene scontata: è per lei che non se n’è ancora andato. È per lei che trova la forza di lottare nonostante tutto. Da parte sua, lei è rimasta quanto meno sorpresa, c’è una differenza abissale da come Allen si comporta con lei a come si è sempre comportato con Ace. Lo abbraccia forte forte, come se sentisse che ne ha davvero bisogno.

“ sono sicura che adesso sa che sei degno di diventare re di questo regno. Altrimenti non ti avrebbe mai mandato a cercare. Credo che, a suo modo, tenga anche a te “. Dice la rosa, dopo un po’. E lo pensa davvero. Lei è come sua madre, è sempre stato così. È sempre riuscita a vedere il lato buono delle persone ed a farlo emergere. È un dono, ed anche una cosa rarissima per un Baskerville. Loro sono anime oscure di natura, pessimisti. Esseri dannati da millenni e millenni di torture commesse a danni di persone innocenti. E, allo stesso tempo, dannati dal loro stesso cognome. Perché essere un Baskerville, non vuol dire solo essere temuti in tutto il regno e commettere crimini. Essere un Baskerville comporta molto, molto di più. Ma questo, forse, Ace ed Alexis ancora non lo possono sapere.

Un misterioso individuo varca i confini di Sabrie dopo anni ed anni d’assenza. Sembra abbastanza sicuro di sé, e sembra anche sapere molto bene dove vuole andare e ciò che vuole fare. Al suo passaggio, la gente si sposta, come impaurita, intimorita da quella strana aura crudele ma quasi calma allo stesso tempo. Non riescono a capire di chi si tratta. Ma tutti vedono dove si sta dirigendo: il castello reale della famiglia Baskerville.

Allen e Risa sono in salone. Lei, finalmente, sembra tranquilla, invece lui è ancora piuttosto agitato, come se avessero discusso per l’ennesima volta. La donna sospira, ed appoggia il libro che stava leggendo sul divano. “ Te lo ripeto. Dobbiamo dire ad Alexis ed Ace come stanno le cose. Ti rendi conto che ti credono il colpevole della morte di Soledad? Ma come fai a stare calmo e tranquillo? Io impazzirei “. Lui sbuffa, poi guarda la moglie.

“ e cosa gli dovrei dire? “ scusate figli miei, ma ancora una volta vi ho taciuto una verità importantissima. Non sono stato io ad ammazzare Soledad “. Cosa credi che diranno, Risa? “. Guarda la moglie in attesa di una risposta.

“ devi dirgli come sono andate le cose, che sei arrivato solo dopo che l’incendio era già stato appiccato. E che quel bastardo del colpevole è ancora in circolazione, probabilmente… “

“ che razza di espressioni, signora. Siete la regina, dovreste mostrare un po’ più di contegno, no? “ ride ironico il terzo interlocutore, rimasto sin ora nell’ombra ad ascoltare la conversazione. Entra dalla porta come se stesse entrando in casa sua, senza il benché minimo segno di rispetto. Allen e la moglie si voltano all’improvviso. Lui alquanto scocciato.


“ Sparisci, non vedi che sono impegnato? Sto parlando con mia moglie “ ribatte seccato, quello ride e si avvicina.

“ State calmo, maestà “ ride ironico, mettendo una mano sul cappuccio, come se si stesse prendendo gioco di tutti i presenti. “ O dovrei semplicemente chiamarti Allen? Dopo tutto, tra noi la formalità non è necessaria “. Si sposta il cappuccio, rivelando di avere un occhio bendato. Guarda Risa adesso. Lei sembra quasi aver capito di chi si tratta e si sposta dietro al marito.

“ Cosa ci fai qua? Pensavo che tu… “ Non finisce la frase, si sente improvvisamente in pericolo. È il suo istinto di vampira ad avvertirla. Quella persona è pericolosa, ben più di Zwei. È una persona legata a ciò che accadde 800 anni prima, quel terribile giorno in cui suo figlio perse la ragione definitivamente.

“ Pensavi male, direi. Sono tornato qui dopo molto tempo, e non sono intenzionato ad andarmene tanto presto “. Ride, ma Allen si spazientisce e lo attacca con la spada, facendogli cadere finalmente il cappuccio. Ovviamente, lui era preparato a quell’attacco, l’aveva intuito da molto prima, e para il colpo senza cadere. Ma ormai la sua identità è svelata. Allen appoggia la sua spada, ma si trova quella dell’avversario puntata.


“ Credevo stessi bruciando all’inferno, invece ti ripresenti al mio castello dopo tutto quello che hai fatto… hai proprio una bella faccia tosta “. Dice, notando il ghigno dell’altro, che rivela avere i capelli di colore argento. È evidente che il passato sta per ritornare nelle vite dei Baskerville. Chi è quel misterioso uomo?

Salve :D eccomi qua con l'undicesimo capitolo :D La storia si sta riempendo di colpi di scena :P chi è l'uomo misterioso? Chi assassinò Soledad? Che fine avrà mai fatto Echo? Se volete saperlo seguitemi :D grazie mille a tutti per il sostegno che mi date, è molto apprezzato! Kiss

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 11
*** proposta ***


20 anni prima, Sabrie.
Soledad tiene una mano sulla sua ferita, sta sanguinando. Con l’altra mano invece, stringe forte la sua bambina, come ultimo atto d’amore, le bacia la fronte. Guarda la porta, mentre Risa guarda lei. È ferita al braccio, e si siede accanto all’amica, che è ormai in fin di vita. “ Soledad… tieni duro, ti prego. Ho mandato a chiamare Allen, vedrai, arriverà presto. Ci salverà “. Caldo, fa tanto caldo. Le fiamme hanno iniziato a prendere il sopravvento. Soledad non ha forza di rispondere, le sta conservando per cercare di alzarsi. Prende la mano di Risa, ma non riesce ad alzarsi e sputa sangue, sporcando la bimba, che piange.

“ Risa, è la fine. Ti prego. Salva mia figlia. Falla crescere insieme a suo fratello, com’è giusto che sia “. Si riferisce ad Ace, ovviamente. “ Sono certa che il destino li riunirà, come non è potuto essere sin dall’inizio. Adesso non ci sono ostacoli “. Continua la rosa. Risa scuote il capo. Come può prendersi una responsabilità simile? E soprattutto, come può permettere che la sua migliore amica muoia in questo modo? Soledad mette Alexis tra le braccia di Risa, senza che lei possa rendersene conto. Presa alla sprovvista, la neo regina di Sabrie culla la neonata, che finalmente si calma. Risa guarda poi la rosa, che ha chiuso gli occhi e respira a fatica. “ Ascoltami bene: di ad Allen che non è stata colpa sua se è successo tutto questo. Digli che prima o poi sarebbe accaduto lo stesso, perché quella persona non mi avrebbe dato tregua. E digli anche… “ tossisce di nuovo sangue, Risa cerca di sorreggerla senza far cadere la piccola Alexis. “… digli anche che, in realtà, vostro padre ha sempre nascosto una verità molto importante… su di me… e su mia madre. Digli di indagare sul passato di Rin Baskerville, nel periodo in cui mia madre prese servizio a palazzo… “. Soledad sembra sicura di quello che dice ma, quando Risa sta per chiederle di spiegarsi meglio, purtroppo la rosa muore. La regina si alza, il braccio ancora le sanguina. Piange, anche se una regina dovrebbe essere forte nonostante tutto. Deve scoprire di che cosa parlava Soledad. Cosa nascondeva suo padre?

Risa rimane dietro ad Allen, spaventata da quella spada puntata verso suo marito, e non solo. È l’identità di quel misterioso interlocutore a farla tremare. Lei credeva che quell’uomo fosse morto, così come lo credeva suo marito. Da parte sua, invece, Allen non pare intimorito da quella spada, anzi, tutt’altro. Sfoggia uno dei suoi soliti ghigni sarcastici, poi allontana quella lama puntata al suo collo con la mano, ferendosi. Ma non se ne cura più di tanto, per lui è poco più di un graffio. Solo impiega a guarire, perché è stata fatta da un’arma di un Baskerville. Si, proprio così. Chi è di fronte a lui è un Baskerville. Un componente della famiglia che ha fatto del male a tutti. Che è stato persino capace di approfittare della propria sorella e di metterla incinta, nonostante lei amasse un altro membro della famiglia e stesse per sposarsi. E questo è solo l’inizio. Si vendette alle forze oscure, precipitando il regno nel caos più totale. Permise che suo figlio, totalmente uscito di senno, uccidesse la moglie e la figlia. Lo disprezza davvero. Si, Allen lo disprezza. Lui è stato crudele con suo figlio, non lo nega. Ma è anche vero che lo è stato perché aveva grandi aspettative, voleva fare di lui l’erede perfetto, il degno successore al suo trono, dato che il suo primogenito Krad è morto, Kazuma è sparito da Sabrie rinunciando al trono, e Zwei… beh, è il figlio di sua moglie, ma ha anche il sangue corrotto di quel bastardo che ora gli è di fronte. Ha commesso dei crimini efferati, come sterminare la sua stessa famiglia dopo un attacco di pazzia. A volte, si è sforzato di capire, di pensare che non è colpa sua se è malato, se è schizzofrenico. Ma non riesce a giustificare degli atti tanto crudeli, non ci riesce e mai lo potrà fare. “ Kevin, cosa fai qui a Sabrie? Ti avevo esiliato “ dice con tono freddo il re dei vampiri. “ Vuoi forse morire? “

“ Fratello, l’esilio è terminato. Sono tornato per restare, mi pare di avertelo già detto. E poi, ho sentito che anche mio figlio è evaso dal carcere di massima sicurezza, no? “ E ride sarcastico. “ Tu e tuo figlio avete fatto l’impossibile per farlo rimanere in quel posto, ma alla fine si è rivelato tutto inutile. Ma in fondo è giusto così, no? Lui non ha mai fatto nulla di male “. Lo pensa seriamente. Lui odiava Hope con tutte le sue forze. Odiava quella dannata umana che riuscì a sposare suo figlio con chissà quale espediente. Sogghigna compiaciuto di aver avuto l’ultima parola.

In un’altra stanza, invece, qualcuno sembra piuttosto pensieroso, e quel qualcuno è proprio Kazuma. Ha accettato questa strana alleanza con suo fratello e la sua inaspettata sorella, la cosa più saggia da fare. Iniziare una guerra con Ace adesso è l’ultima cosa da fare, non ora che Zwei è tornato in libertà. Però che deve fare? Accettare la sua nuova sorella o ripudiarla? Insomma, è una mezzosangue! Però è anche vero che suo padre le vuole bene, l’ha accolta in famiglia. Che stiano cambiando le cose? Che quella ragazzina stia portando del positivo scompiglio nella complicata vita dei Baskerville? Si volta, e guarda la sorella, Diva, che si è appena addormentata. Le si siede accanto sistemandole i capelli. La sua sorellina, la gemella di Ace. Secondo i vampiri più anziani, è un miracolo che entrambi i gemelli siano vivi, e che l’uno non abbia divorato l’altro per sopravvivere, ancor prima della nascita. Perché è questo l’istinto dei vampiri, specie dei purosangue. L’istinto di sopravvivenza, anche al costo di ferire chi amano. Ace però sembra cambiato. Sembra davvero innamorato e convinto che ciò che fa sia giusto. Ace e Diva, invece, sono nati. Entrambi sanissimi, senza nessuna difficoltà. Una cosa a dir poco rara. Il giovane continua a rimanere accanto alla sorella. Ha bisogno di protezione, anche se non lo da a vedere. Ne ha bisogno eccome, soprattutto ora che quel folle di suo marito è tornato in libertà e passeggia indisturbato per Sabrie. E lui, ormai, è il solo che gliela può dare. Ed è intenzionato più che mai a farlo. Lui è il fratello maggiore, è suo compito proteggerla. È per questo che non può fallire, è il senso del dovere. Continua a ripeterselo da qualche tempo. Si sente così strano, anche se non capisce che ha. Insomma, sono secoli che vive affianco alla sorella, ma non è mai stato così agitato solo nel vederla dormire! Ora invece, sembra che il sangue stia ribollendo, e davvero, per quanto si sforzi, non riesce a capirne il motivo. Andiamo, è Diva! La sua sorellina! E rimarrà sempre e solo tale, la sua sorellina. Almeno, così crede. Si alza, quasi arrabbiato. Non ha tempo di pensare a certi sentimentalismi, ha dei problemi da risolvere. Ma cosa gli passa per la testa? Mentre è immerso nei suoi pensieri, o meglio, è intento a combattere con sé stesso, la sorella si sveglia. “ Fratello… quanto tempo ho dormito? “ Chiede la mora, strofinandosi leggermente gli occhi. Lui la guarda un momento, poi si sposta, come se si fosse spaventato.

“ scusami… non ti volevo svegliare. È che eri un po’ spettinata… e… beh… insomma, hai dormito il tempo che occorreva, non preoccuparti “. Cerca di nascondere di essere arrossito, ma lei lo nota e sorride un po’. Che il suo fratellone sia diventato un sentimentale?

Ace ed Alexis stanno camminando nel corridoio. Ma dei rumori attirano la loro attenzione. Qualcuno è uscito dal castello, e deve essere stato un Baskerville, se loro non hanno percepito la sua presenza ed hanno notato che è uscito solo a causa dei rumori che ha fatto. Come preso da uno strano presentimento, Ace cerca suo padre, seguito dalla sorella. Finalmente lo raggiunge, trovandolo con sua madre. È ferito ad un braccio e sta imprecando, ma cosa diavolo sarà succeso? Alexis va a soccorrerlo. “ padre, cos’è successo? Abbiamo sentito qualcuno uscire dal castello “. Dice poi la rosa, prendendo un fazzoletto per tamponare la ferita, mentre Ace aiuta suo padre a rialzarsi.

“ Avete ragione, c’era qualcuno. Vostro zio Kevin è tornato nonostante l’esilio che gli avevo imposto, non ha paura di niente e nessuno “. Sbuffa alterato, pensando al seguito. “ Stavo per rispedirlo da dov’è venuto, ma mi ha colto di sorpresa e mi ha ferito, per poi scappare come un codardo “. Alexis, per quel che le riguarda, rimane perplessa. Aveva sentito parlare di Kevin Baskerville, ma, come tutti, era convinta che ormai fosse morto. Invece, a quanto pare, non è così. Allen si alza subito, orgoglioso come il solito, cerca di fare da sé, ma barcolla. L’attacco del fratello è stato molto forte e, anche se non lo vuole ammettere, è abbastanza indebolito. Guarda i figli, e decide di cambiare discorso. “ e voi due, che combinate? “ chiede, come fosse la più ovvia delle domande, ma con l’unico risultato di farli arrossire come due pomodori. Allen si mette a ridere – il che è piuttosto raro -. “ L’ho percepito subito che tra voi due c’era sintonia. E non dimenticate che leggo i pensieri e le emozioni, non avete scampo “. Ace lo guarda. Si aspettava una sfuriata, ma non è successo.

“ Padre state bene? Come minimo mi aspettavo una sfuriata “. Fa tra lo stupito ed il perplesso, anche se è felice di questa inaspettata reazione. Se suo padre ha preso la febbre, deve dire che spera che non gli passi presto!

“ No figlio, non ho la febbre, sono solo felice per voi. Alexis così non si sentirà esclusa dalla famiglia, e tu avrai finalmente qualcuno che ti ama e da amare. Visto che hai fatto bene a tornare? “. Recupera la sua spada e la pulisce dal sangue che l’ha macchiata. “ Ma attento, se la farai soffrire te la vedrai con me. Presto sarai re… sei l’erede che ho sempre voluto “. Questo si che è sorprendente, per un attimo persino Risa si sorprende. Allen che esprime così liberamente i suoi sentimenti? È una novità. “ adesso manca solo il matrimonio! “ Si volta in fine a guardare i figli, che sono rimasti spiazzati. Matrimonio? Non ci avevano ancora pensato!


Ciao a tutti :D come va? Mi auguro che questo capitolo vi piaccia :D Aspetto con ansia pareri e recensioni, che cosa accadrà ora? per saperlo continuate a seguirmi! Kiss

ANGUSTIAS

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Capitolo 12
*** batticuore notturno ( prima parte ) ***


Ace ed Alexis fissano Allen, un po’ sorpresi. Già è stata una novità vederlo esprimere così liberamente i suoi pensieri, poi se ne esce all’improvviso con la storia del matrimonio. Ace ci riflette, suo padre non finisce mai di stupirlo. Da parte sua, Allen nemmeno si accorge di aver messo in imbarazzo i figli, anzi, li guarda con un sorriso, come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo. “ Allora? Il gatto vi ha mangiato la lingua? Parlate, forza! Quando vi sposerete? Non ditemi che non intendete farlo “. li guarda subito male. Alexis scuote la testa: non c’è cosa che desideri più di sposare il suo grande amore, ma lui? Come la penserà Ace in merito? Si volta un momento verso di lui. Beh, non le pare infastidito all’idea. Ma è arrossito, anche se cerca di nasconderlo in tutti i modi possibili. A quella scena, la giovane non può fare a meno di ridere un po’. Non fanno in tempo a rispondere, che finalmente anche Kazuma e Diva si fanno vedere. Allen li guarda, come a dire “ alla buon ora! “, anche se preferisce stare zitto. Sembrano strani, come se fossero pensierosi. Allen guarda qualche istante il figlio maggiore, poi Ace, ed in fine Alexis e Diva, che già si guardano in cagnesco. “ figli, che ne dite di ricominciare da capo? Siamo alleati, ma non mi pare affatto che voi andiate d’accordo “. E lo pensa davvero. Ha la netta sensazione che ci siano due schieramenti. Ace/Alexis – Diva/Kazuma. Non gli piace. Sa che l’alleanza è solo temporanea, e solo dovuta all’evasione di Zwei. Ma cosa accadrà quando le cose torneranno alla normalità? Il re dei vampiri guarda la figlia maggiore. La copia sputata di Ace, soprattutto ora che ha quello sguardo così fiero ed orgoglioso. “ Diva, Alexis, non vedo il motivo per il quale dobbiate continuare a vedervi come rivali. È evidente che Ace ha deciso con chi stare. Per cui non fate le bambine e fate la pace “. Silenzio tombale. Né la rosa e né la mora proferiscono una singola parola. In quel momento, Allen pensa che si prenderanno a sberle, e lo pensa ancora di più quando vede Alexis andare verso Diva, con uno sguardo, se possibile, più fiero del suo. Ma la figlia minore lo stupisce, e porge la mano alla sorella.

“ Nostro padre ha ragione. Che ci piaccia o meno, siamo sorelle, e come tali dovremmo comportarci. Ace ha già deciso chi sarà la sua compagna, non abbiamo motivi di contendercelo “. Sospira, sta facendo un grosso sforzo, ma lo fa per suo padre e, soprattutto, per Ace, che non vorrebbe di certo vederle litigare, specialmente a causa sua. Da parte sua, Diva sembra rifletterci un po’. Poi, finalmente, decide. Raccoglie l’offerta di pace della sorella e le stringe la mano.

“ ho amato Ace come re, e ancor prima come fidanzato. Ed ora lo amo come fratello, per cui… non farlo mai soffrire “ Dice solo. Poi, senza aggiungere altro, si sposta gentilmente e si gira per andare nella sua stanza a riflettere,. Non è pentita. Ora, che la preoccupa maggiormente, è sapere la prossima mossa di Zwei. Questo silenzio sembra quasi quello che precede una tempesta. Una grande tempesta, aggiungerebbe lei. Poi c’è dell’altro che la turba. Un sentimento che da qualche giorno le ha fatto dimenticare totalmente Ace. Un sentimento che non provava da tempo, ma che ancora non sa definire. O forse si, ma ne ha paura, dopo tutte le volte che ne è rimasta ferita. Con Ace, con Zwei. E se ora capitasse di nuovo? Non riuscirebbe a reggere. Anche se non lo da a vedere, è una ragazza fragile, al contrario di suo fratello, che è sempre forte e determinato anche nelle situazioni più disperate.

Nel frattempo, Allen è impegnato in un altro, faticoso discorso. Cerca di far rappacificare Ace e Kazuma. Ma l’impresa non è affatto facile, né l’uno e né l’altro sembra disposto a parlare e chiarirsi una volta per tutte. Alexis non sa che cosa fare e che cosa dire, dato che non conosce i dettagli di quel litigio. Allen sbuffa. Ma perché i suoi figli maschi sono tutti così testardi? Non fa in tempo a finire il pensiero, perché vede il figlio maggiore salire le scale. Non gli chiede dove vada, probabilmente sta andando da Diva. Si, quei due sembrano essere molto legati, più o meno tutti l’hanno visto. Ma tutti sono convinti si tratti solo di un forte legame fraterno, nulla di più. Intanto, la ragazza dai capelli corvini si è affacciata alla finestra, ripensando al suo primo matrimonio. A tutto ciò che ha dovuto sopportare per riuscire a sopravvivere ai continui attacchi di pazzia di suo marito. A quanto ha cercato di lottare per non farlo rinchiudere in quel carcere di massima sicurezza. Perché lei aveva visto anche un altro lato di Zwei Baskerville. Il lato buono, quasi umano. Il lato che capiva le sue sofferenze, perché l’ha sempre saputo: loro due sono sempre stati simili. Mentre è immersa nei suoi pensieri, sente di non essere più sola, e sorride un po’. “ fratello… per quanto tempo intendi restare li a fissarmi senza entrare? Non sta bene spiare una signorina “.


“ E tu lo sai che quando sei pensierosa sei più carina? “ Ribatte Kazuma, spiazzandola. Da quando le fa dei complimenti? Si volta a guardarlo.

“ che sorpresa… da quando in qua mi fai dei complimenti? “ chiede, ma non riesce ad essere sarcastica, anzi… sente di essere arrossita. “ avanti Diva, torna in te… che ti prende? Quello è Kazuma, il tuo fratellone. È normale se ogni tanto ti fa dei complimenti “ ripete a sé stessa. Eppure non può fare a meno di fissare il fratello, e lui lo nota. Le si avvicina un po’.

“ Cosa c’è? Pensi ancora a Zwei? “ Le chiede dopo un po’ il ragazzo, e lei fa cenno di no.

“ No, in questo momento non sto pensando a nulla in particolare “ dice la mora. “ Sto pensando a te, dannazione
“ la tradisce il suo stesso pensiero. Lui cambia espressione per un secondo. Che abbia percepito il pensiero della minore? Dopo tutto anche lui, come tutti i Baskerville, sa leggere i pensieri altrui. “ Insomma, la pianti di leggere i miei pensieri? “ Fa lei chiudendo gli occhi ed arrossendo come un semaforo. Nessuna risposta. La ragazza riapre gli occhi dopo qualche secondo di interminabile silenzio. E diventa rossissima, se è possibile ancor più di prima!


Stiamo entrando nel vivo della storia miei bellissimi fans :) Intanto scusatemi se il capitolo è corto, ma prometto di rifarmi con l'altro, che sarà più lungo. Cosa pensate possa succedere adesso? Aspetto i vostri pareri :D non vi rubo altro tempo, baci e alla prossima :) 


ANGUSTIAS

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Capitolo 13
*** confessione ***


Diva diventa rossissima di colpo, riaprendo gli occhi dopo quei pochi secondi di silenzio che, a suo dire, sono durati un’eternità. E trova due occhi azzurri, del tutto simili ai suoi, che la fissano. Suo fratello è sicuramente imprevedibile: in un momento si è spostato dall’entrata della stanza a pochi centimetri da lei, così, senza il minimo preavviso. La mora si sente strana. Il suo cuore batte più forte del solito. Era dai tempi in cui incontrò Ace e Zwei che non sentiva una cosa tanto forte, e ne è quasi sconvolta. Ma che cosa le sta succedendo? Si deve calmare, e lo deve fare immediatamente. A furia di indietreggiare, però, si ritrova spalle al muro. Sembra quasi che suo fratello si stia divertendo a metterla a disagio. No, ora che lo guarda meglio, quello non è lo sguardo di chi si sta divertendo. È uno sguardo magnetico, ipnotico, come se volesse ipnotizzarla. Ammaliarla. No, per quello non ha bisogno di trucchi. Lei è già ammaliata da quegli occhi, che hanno le sfumature di un mare in tempesta. Una tempesta, pensa la giovane. Come la tempesta che in questo momento è dentro di lei, e non accenna a placarsi. Gli occhi, si dice siano lo specchio dell’anima. Allora, che tempesta ci sarà mai nell’anima di Kazuma? Quali saranno i suoi tormenti? Perché è iniziata la rivalità tra lui ed Ace? Quali sono le vere ragioni? Vorrebbe chiederglielo, vorrebbe scoprirlo. Gli appoggia una mano sul viso, come faceva sempre lui per calmarla, quando ancora era una bambina. Ma ora lei non è più una bimba. È una donna, è finalmente diventata coraggiosa, degna di portare il cognome Baskerville. “ Cos’è che ti tormenta? I tuoi occhi mi stanno dicendo che dentro di te hai una tempesta, una tempesta che dura da anni ed anni. Vorrei aiutarti, come tu hai aiutato me “. Fa la mora, prendendo coraggio. Lui la guarda, sorpreso.

“ la mia tempesta dura da anni, come dici tu. Nessuno potrà mai alleviarla. Io ti aiuterò sempre, Diva. Sono tuo fratello maggiore, è il mio compito “

“ Non dire sciocchezze. Non puoi farti carico di tutto. Dimmi la verità: perché nostro padre è arrivato ad esiliarti? Perché sei così triste? In tutti gli anni che abbiamo passato insieme, non ti ho mai visto sorridere una sola volta, e questo mi fa male. Io ti voglio bene, e voglio aiutarti! “. Sbotta in fine la giovane, stupendo persino il maggiore, che recupera subito il suo auto controllo, e sorride.


“ Davvero faresti di tutto pur di aiutarmi? “ le chiede. Sembra un sorriso quasi sincero, anche se imperscrutabile.

“ Di tutto, e lo sai “ Fa lei, guardandolo. I loro sguardi si incrociano, ed è come se quella tempesta avesse trovato un mare in cui sfogarsi, in cui dar libero sfogo alla sua potenza distruttiva.

“ Allora dimenticati di tutto e tutti e baciami “ Le dice lui e, senza lasciare alla mora il tempo di rispondere, la bacia. Ed è un bacio tanto passionale quanto inatteso, e la ragazza rimane un po’ interdetta. Dopo un po’, come risvegliata da un sonno, si scosta da quel bacio, spingendo leggermente il fratello, per poi uscire dalla stanza. Sconvolta? Sconcertata? Stupita? Felice? arrabbiata? E chi lo sa? In questo, Diva è identica ad Ace, non esprime mai le sue emozioni davanti ad altri. Corre a rifugiarsi nella prima stanza vuota che trova, una mano sulla gola, come se un nodo le avesse improvvisamente impedito di respirare. Si calma, e si chiede cosa sia passato per la testa a suo fratello. Perché diavolo l’ha baciata? Voleva forse dimostrarle qualcosa? Forse, di essere superiore ad Ace? Forse, voleva dimostrare che è anche lui in grado di conquistarla? Se è così, vuol dire che sta giocando con i suoi sentimenti, e questo la ferisce, più di quanto non voglia ammettere, persino con sé stessa. Kazuma invece, passato il primo momento di stupore per quel rifiuto improvviso, si mette a riflettere. Cosa c’è di sbagliato? Eppure, gli è sembrato che lo volesse anche lei, e anzi, che per un momento abbia pure ricambiato. Perché diavolo si è fermata ed è scappata via? Che si sia spaventata, ripensando alle sue brutte esperienze in fatto di uomini? In ogni caso, lui non è certo tipo da accettare un rifiuto, non in questo caso. Come può essere paragonato ad Ace o a quel folle di Zwei? A quel pensiero, il maggiore dei fratelli Baskerville stringe i pugni, quasi fino a ferirsi. Esce dalla stanza. Cerca e trova la sorella, che è in una stanza degli ospiti. Entra senza nemmeno bussare, quasi arrabbiato. La ragazza, che si sta preparando per la notte, lo guarda stupita e, dato che non è certo in condizione di ricevere visite, lo esorta ad uscire.

“ Vattene fuori! Non credere di poter fare tutto ciò che ti pare, capito? Non sono una bambolina ai tuoi ordini! “ dice, coprendosi con la vestaglia.

“ Tu pensi che io possa essere paragonato a quello psicopatico che hai per marito? O ancora peggio, a quel buono a nulla di un gemello che ti ritrovi? Non hai capito un bel niente di me se la pensi così! “

“ Smettila e vattene fuori, lasciami in pace! Ace non è un buono a nulla “

“ Cos’è, ancora lo difendi? “ La prende per le spalle e la scuote, quasi a farle male. “ lui non ti ama, non ti ha mai amata e mai lo farà, capisci? “

“ Lo so, ed ora lasciami, che mi fai male! “ Si innervosisce lei, cercando di liberarsi da quella presa. “ Ma non ti permetto di insultare nostro fratello! “

“ Apri gli occhi, stupida! Noi due saremo sempre gli esiliati di questa famiglia, questa pace prima o poi finirà! “ Ribatte lui, per la prima volta si mette a gridare contro la sorella.

“ no che non finirà! A meno che non la faccia finire tu comportandoti come Zwei! “ Non fa in tempo a finire la frase che si ritrova a terra, la guancia piuttosto dolorante ed il labbro un po’ sanguinante. Le ha dato una sberla. Suo fratello le ha dato una sberla. E anche piuttosto forte. Una goccia di sangue cade sul pavimento, ma lei si alza subito, arrabbiata, shoccata. È come se vivesse una cosa già vissuta anni prima. “ Avevo ragione!! Tu sei pazzo! Stai diventando la copia di Zwei, ma non lo vedi? Sei pieno di odio e rancore verso il mondo intero! Non sai cosa voglia dire amare! Ace invece lo sa, ecco perché lo detesti tanto! “ Piange e va verso la porta, ma cos’ha sbagliato? Di nuovo, di nuovo la vita è crudele con lei. Esce infuriata, lasciando solo il fratello, che per la rabbia da un pugno al muro, rompendolo.

“ Diva! Torna qua! “ Le dice solo, quasi fosse un ordine. Ma lei non ritorna indietro, anzi, fa per scendere le scale. Ma lui è più veloce e la afferra per un polso violentemente, costringendola a guardarlo. Quel sangue sul labbro… che tentazione. Fa molta fatica a controllarsi. “ guarda cosa mi fai fare… adesso le tue labbra sono rovinate “. Le dice senza più gridare, ma lei ha ancora paura. Trema e basta, e mormora solo poche parole, come fosse tornata a molti anni prima.

“ no, non farmi del male… “ mormora, mettendo per istinto le braccia a proteggere il viso. Kazuma la guarda, come fosse stato svegliato da un incubo. Ma cosa diavolo sta facendo? Come può comportarsi così sapendo cos’ha passato Diva? La guarda di nuovo. No, lui non voleva farla piangere. Le prende le mani, facendola però tremare. La abbraccia. Vuole che si senta protetta, non minacciata. Non stavolta, non da lui. Lei da prima rimane ferma nella sua posizione, gli occhi spalancati, forse per la sorpresa data da quel gesto.

“ forse hai ragione. Si, io sono come Zwei, ma solo in un punto siamo uguali: entrambi ci siamo innamorati di te, a nostro modo “. È una dichiarazione? Un’ammissione di colpa? Un modo per chiederle scusa? Lei non lo sa, sa solo che il suo cuore si è scaldato a quelle parole, la paura, pian piano, sta andando dileguandosi.

“ come dici? “ chiede solo lei, ha solo la forza di pronunciare queste due parole.

“ Dico che io ti amo. E sentirmi rifiutato da te mi ha mandato in bestia “ ammette lui, facendola arrossire. Deve ammettere che questa confessione l’ha spiazzata e non poco. Mentre la mora sta per rispondere, però, un applauso fuori luogo la fa sobbalzare, facendo voltare anche il fratello.

“ Siete così smielati da farmi venire il diabete “. Quella voce. La mora si irrigidisce immediatamente al solo sentirla. “ Brava Diva, non avevo dubbi che avresti trovato presto qualcuno che ti avrebbe consolato “. E ride ironico. Tuttavia fa anche in tempo ad evitare un attacco a sorpresa, schivando di un soffio la lancia che Kazuma gli ha lanciato contro. L’arma cade a terra. “ Oh come siamo intrattabili. Eppure quello furioso dovrei essere io… “ e mette una mano sulla sua falce, gemella di Artemis. “ … dato che ti stai sbaciucchiando mia moglie! “ Attacca anche lui, ma anche Kazuma si accorge in tempo del colpo che sta per subire, e lo evita prima che sia tardi. Diva arretra.

“ Zwei, mi stavo giusto chiedendo quanto tempo ci avresti messo prima di tornare in questo castello “. Fa ironico il minore. Zwei recupera la sua falce.

“ Ho avuto da fare, vero, Echo? “ Fa un ghigno dei suoi, e dal nulla appare Echo. Sguardo freddo, come il suo signore. Il ragazzo si inginocchia rispettoso.

“ mio signore, se non vogliamo che ci scoprano dovremmo andarcene da questo castello “. Ha una freddezza mai vista, sicuramente non è di un essere umano. Diva lo guarda, e lo riconosce. Quel ragazzo è l’amico di Alexis, ma che ci fa con quello psicopatico di suo marito?

“ Moglie, ti vedo agitata “ Fa ironicamente Zwei, per poi ridere come il solito. Ma questo non fa altro che mettere i brividi alla donna. “ scusa, solo tu puoi divertirti? Diciamo che ho cercato e trovato un amico “.

“ Tu non hai amici, e quelli che hai li allontani con la tua crudeltà! “ Fa lei, trovando finalmente il coraggio. “ Non potrò mai scordare quello che mi hai fatto anni fa, mai! “. Ci ripensa, e trema come fosse una bambina. “ sei crudele ed incapace di provare amore, stavi per farmi la stessa cosa che hai fatto ad Hope “.

“ Non nominare quella povera stupida della mia prima moglie! Lei si è fidata di una persona sbagliata. Risultato? È stata ammazzata! Ma non da me “. Diva, se possibile, rimane ancora più shoccata di prima. Come sarebbe a dire? Chi è il vero assassino di Hope? Che abbia a che fare con la morte di Soledad?

Ciao :D mi scuso con tutti per il ritardo e vi lascio un nuovo capitolo, con un gran punto di domanda: chi avrà ucciso Hope? Ha a che fare con la morte di Soledad? come evolverà la storia? Che cosa combinerà ora Zwei? Aspetto il vostro parere :3 a presto con il nuovo capitolo, baci baci

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 14
*** fantasmi dal passato, minacce per il futuro ***


Quasi tutti i presenti sono pressoché sconcertati. Cos’ha appena detto Zwei? Lui non è il vero assassino di Hope? Ma cosa significa? Diva scuote la testa sconvolta, come fosse stata shoccata. Trema un po’ ed arretra. “ Vado… vado a chiamare Ace “. Fa, senza aspettare risposte, e dirigendosi di corsa verso il roseto del fratello, sicura di trovarlo la. Corre. Corre fino a rimanere quasi senza fiato. Ma allora Zwei non era pazzo sin dal principio. È vero che qualcuno l’ha fatto impazzire, scaricando su di lui le colpe per la morte di una donna innocente? La mora arriva sino al roseto, e finalmente trova il fratello, in compagnia di Alexis, Allen e Risa. Tutti sembrano discutere sul fatto che sentono una misteriosa presenza, ed oltre tutto sembra che un umano sia stato vampirizzato. La ragazza prende coraggio, e parla. “ scusate l’interruzione. Io so chi è la presenza, e so chi è l’umano vampirizzato di cui parlate “. Tutti si voltano all’unisono verso di lei, che riprende fiato. Ha l’aria sconvolta. Allen va accanto alla figlia.

“ Diva, cosa dici? Sei sicura di stare bene? “ Le chiede, mettendole una mano sulla spalla.

“ Padre, non sono mai stata più sicura delle mie parole. Zwei è qui, ha vampirizzato Echo ed ha rivelato una cosa che, se fosse vera, farebbe crollare ogni nostra certezza… “

“ Quello psicopatico è qui? E che ha fatto ad Echo?? “ Interviene Ace, alquanto alterato. È Alexis a tenerlo calmo. La più piccola dei fratelli Baskerville decide di mantenere il controllo, anche se Echo le dovrà molte spiegazioni. Qual è il suo vero legame con Zwei? Perché si è fatto vampirizzare?

“ Fratello, forse dovreste parlare, una volta per tutte. Credo abbiate un nemico comune “. Risponde Diva. Ace pare calmarsi, e toglie la mano da Artemis, che era già pronto ad usare. Il gruppo segue la mora, ed arrivano da Kazuma, Echo e Zwei. Ace è l’unico che pare fare un passo avanti.

“ Allora? Cos’è questa storia? Diva mi ha detto che hai rivelato una cosa sconvolgente. È forse un altro dei tuoi trucchi? “ Chiede al fratello. Zwei non pare perdere la calma, tutt’altro, sogghigna quasi divertito.

“ Credi  me, non ho bisogno di trucchi per attirare l’attenzione. No, stavolta sono qui per ripulire il mio onore, che qualcun altro ha pensato bene di macchiare facendomi passare per quello che non sono “. Pare sincero, ha uno sguardo che non ammette repliche. Alexis si fa coraggio e si avvicina, nonostante l’esperienza precedente l’abbia un po’ segnata.

“ Ace… “ lo chiama e basta, vede che ha lo sguardo di chi non è convinto. Gli prende la mano e lui la guarda, come fosse stato svegliato da un sonno. “ Io credo che dovremmo ascoltarlo. Pare sincero “.

“ Alexis ha ragione “. Interviene nel discorso Diva. “ Lo conosco, sarà pazzo, un assassino, ma non un bugiardo “. Le parole di Alexis e della sorella convincono Ace a dare retta a Zwei.

“ Chi avrebbe avuto interesse a farti impazzire ed uccidere tua moglie e tua figlia, facendo cadere le colpe su di te? “ chiede alla fine il moro. Echo resta dietro al suo signore, che decide di confessare la verità una volta per tutte.

“ L’assassino di Hope è anche l’assassino di Soledad “. Rivela a sorpresa, tanto che Alexis deve sorreggersi ad un mobile per non cadere a terra. “ Quell’uomo… mi ha sempre ostacolato. Detestava Hope, e non voleva che la sposassi, perché era una serva umana, un disonore per lui. Ma io non lo ascoltai e, con l’aiuto di Ace, riuscii a sposarmi. Ti ricordi chi era quell’uomo? “ E guarda Ace, che annuisce.

“ Si, quell’uomo era tuo padre, lo zio Kevin. Odiava gli umani, e ancora di più i mezzosangue. Quando è nata tua figlia avrebbe fatto di tutto pur di toglierle il sangue di sua madre e renderla una purosangue, se ne avesse avuto la possibilità “. Risponde Ace, non capendo. Che nesso c’è tra questa vecchia storia e l’assassino di Hope e Soledad?

“ Ed è qui il bello. Lui non odiava Hope. La voleva. La volva fino a perdere la testa, non gli importava un accidente del fatto che fosse umana. Quello che gli ha fatto rabbia è che lei l’abbia rifiutato per me “. Per poco ai presenti non viene un colpo. Kevin voleva Hope? Risa riflette, sembra quasi che si sia ripetuta la storia che fu con lei, Allen e Kevin, la stessa. Solo che lei è ancora viva. “ E così decise di averla con la forza. Ma sapeva benissimo che lei mi avrebbe detto tutto, ed io glie l’avrei fatta pagare. E così ideò il suo piano. La uccise. Io la trovai quando era troppo tardi per salvarla, ma impazzii dalla rabbia. Volevo solo morire insieme a lei “. Tutti lo guardano. La amava. Zwei amava Hope, al punto da voler morire insieme a lei? Nessuno l’avrebbe mai immaginato prima. Anche Allen è rimasto sorpreso.

“ C’è una cosa che non capisco: tua figlia. Chi l’ha uccisa? “ Rompe il silenzio Alexis.

“ Io “ risponde il ragazzo dai capelli d’argento. Lo ammette così, senza troppi problemi. “ Dopo la morte di Hope, vedevo la vita come un’inutile sofferenza. E volevo liberare mia figlia da questo peso. E così la uccisi. Peccato che questo fosse il gioco di mio padre. Aveva assistito alla scena, e chiamò subito gli anziani. Ma io riuscii a scappare, insieme a Diva, che diventò mia moglie “. Lei non ci può credere. Come diamine ha fatto a non accorgersi prima della verità?

“ E Soledad? “ Chiede la ragazza. “ Perché Kevin l’ha uccisa? “

“ Per la stessa ragione “ Interviene Allen. Tutti lo guardano. “ Kevin non aveva accettato che, per la terza volta, una donna che lui voleva avesse scelto un altro uomo, e tra l’altro un suo familiare. Per lui è stato un affronto troppo grande, e decise di appiccare quell’incendio. Quella volta fui io il suo capro espiatorio. Infatti tutti mi ritennero colpevole per la morte della donna che ho amato così tanto. Riuscii solo a mettere in salvo mia figlia, prima che fosse troppo tardi “. Alexis, per istinto, lo abbraccia forte e piange. Ace la guarda e, per un momento, prova invidia per lei. Suo padre le ha sempre voluto bene, sin da quando è nata, mentre lui è sempre stato maltrattato e punito. Solo poco tempo fa gli ha detto di avergli sempre voluto bene, ma intanto? In tutti quegli anni, lui si è sentito odiato da suo padre. Sospira. No, non è il caso di tirare fuori quella storia adesso. La sua Alexis ha appena scoperto chi è l’assassino di sua madre, lui ha scoperto che Allen non ha ucciso la madre di sua figlia e anzi, che l’ha amata tanto quanto ama sua madre. Risa. Quale forza d’animo. Avrebbe tutte le ragioni di essere afflitta, di piangere, dopo aver sentito cos’hanno detto suo marito e suo figlio. Eppure no. Rimane li, immobile, senza dire una parola, semplicemente con lo sguardo perso nel vuoto. Uno sguardo fisso. Ma fisso su cosa? Quale spettacolo stanno osservando gli occhi della regina dei vampiri? Allen la abbraccia, così, all’improvviso, lasciando di sasso tutti, lei per prima. Solo Zwei sembra rimanere impassibile, come sempre. Alexis lo guarda. Ma come può essere rimasto così freddo mentre raccontava la morte di sua moglie e sua figlia? Non una lacrima, niente. Come se non gli importasse niente. Per un momento, i loro sguardi si incontrano, e lei la rivede. Quella stessa tristezza che aveva nel ritratto, non è sparita affatto. Non riesce a staccare lo sguardo, ma fa un passo indietro vedendo che è lui ad avvicinarsi. Non si deve dimenticare che l’ultima volta che si sono visti ha minacciato di dissanguarla.


“ Tu… le somigli “ le dice solamente. Alexis non capisce. Somigliare a chi? Come se avesse letto il suo pensiero, Zwei la riguarda di nuovo, e le risponde. “ Ad Hope. Tu le somigli tanto, siete due gocce d’acqua “. La rosa sobbalza subito: lei identica alla moglie di Zwei? Perché? Sa benissimo che nel mondo dei vampiri, le coincidenze non esistono. Che ci sia altro sotto? Non ha il coraggio di chiederlo, ovviamente. Guarda Echo, che sin ora è rimasto in disparte.

“ Echo. E tu? Che ci fai insieme a Zwei? Che legame avete? “ chiede dopo un po’. Il ragazzo dai capelli argento si decide a rispondere solo dopo un po’ .

“ A volte gli ho dato in prestito il mio corpo. Siamo… gemelli di anima, se così si può dire “. Alexis pare sorpresa, ma comincia a capire. Ecco perché il suo migliore amico ha deciso di farsi vampirizzare.

In un posto oscuro, una misteriosa forza si sta agitando, destata dal suo millenario sonno. Non pare il mondo umano e né quello dei vampiri. Tutto è circondato dal buio assoluto, come fosse una culla. Una voce misteriosa si distingue dalla massa assordante di rumori, e sembra chiamare qualcuno. “ Kevin Baskerville, come hai osato disturbare il nostro riposo? “ l’uomo dai capelli argento sogghigna sicuro di sé, e risponde a quella domanda.

“ Voi desiderate avere un sacrificio, dico bene? Io sono qui per chiedere il vostro aiuto, per potervelo offrire “. Sembra attirare l’attenzione di quella forza oscura e misteriosa.

“ Parla, dunque. Se sei giunto sin qui deve essere una cosa molto importante “.

“ certo. Se mi darete il vostro immenso potere, riuscirò a compiere la mia vendetta ed a distruggere per sempre Sabrie, e forse a ritrovare anche quella donna “. La forza oscura sembra acconsentire a dare il proprio potere al fratello di Allen, che ritorna al proprio castello, molto più potente di prima. “ Manca poco ormai, e con questo potere piegherò la tua volontà al mio volere. Troverò il modo di farti tornare dagli inferi, e a quel punto sarai mia… Hope “ dice solamente. Ma una presenza lo fa voltare di scatto, e lo fa persino sbiancare. Com’è entrata quella persona al suo castello?

“ Strano, Kevin. Eppure, pensavo di essere io il tuo unico amore “. Lui guarda quella donna per qualche istante, ma non riesce a togliere quell’espressione sorpresa. Cosa vorrà da lui quella persona?


Ve l'avevo detto che sarebbero arrivati i colpi di scena. Chi è la donna che si è presentata da Kevin dopo che lui ha ricevuto i poteri delle forze oscure? Come evolverà adesso la storia? E Zwei? che intenzioni avrà? Cotinuate a seguirmi, e lo saprete :) grazie a tutti, baci

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 15
*** un arrivo inatteso ***


Al castello dei Baskerville pare regnare la calma, finalmente. Kazuma si mette vicino a Diva e le mette una mano sulla spalla, vedendola scossa. Allen sta accanto alla moglie, mentre Alexis continua a fissare Ace e Zwei. Non si sono più rivolti la parola, e la giovane non sa se prenderlo come un buon segno oppure no. Echo pare l’unico abbastanza calmo, e guarda fuori dalla finestra. Prede parola dopo alcuni minuti. “ Mio signore, ho un presentimento strano. Sento che succederà qualcosa di grave “

“ mal che vada, sarà un nuovo attacco di mio padre “. Risponde Zwei, non perdendo la calma ma distogliendo lo sguardo da Ace, finalmente. Ma è Alexis che, improvvisamente, si sente poco bene. Le gira la testa, si sente strana. Da prima non ci fa caso, ma Diva se ne accorge subito.

“ Sorella, non hai un bell’aspetto. È meglio se vai a sdraiarti, anche tu hai risvegliato i tuoi poteri da poco e sei debole “ fa, per poi prendere la minore per mano e portarla nella sua stanza. Risa decide di seguirle, mentre Ace si accorge di essere fissato sia dai fratelli che dal padre.

“ che cosa c’è? “ fa, arrossendo un po’. “ Non è colpa mia se si è sentita male, perché mi guardate in quel modo strano? “

“ perché non è la prima volta che si sente così strana “ fa Allen “ anche l’altro ieri, è svenuta e le girava la testa. Tu ne sai niente? “ Chiede al figlio, che arrossisce ancora di più e scuote la testa.

“ padre, cosa posso saperne io? Sarà una strana reazione alla vampirizzazione, e che ne so “. Scuote ancora la testa, e Zwei si mette a ridere. “ beh e tu che hai da ridere? “ Chiede Ace, sentendosi preso in giro.

“ Sai che quando Hope si è sentita male con questi stessi sintomi, abbiamo saputo che la causa era la gravidanza? “ gli risponde il ragazzo dai capelli argento, continuando a ridere per l’espressione basita del fratello.

“ gravidanza? E che razza di malattia sarebbe? È contagiosa? “ fa Ace, non capendo più niente. E ora? Perché diavolo anche suo padre si è messo a ridere? L’unico che sembra nella sua stessa barca è Kazuma, che scuote la testa. “ fratello, tu hai capito cos’è? “ Chiede Ace. Allen interviene nel discorso.

“ Figlio, non è una malattia, è una cosa molto bella. Una donna in gravidanza è in attesa di un bambino “. Silenzio. Totale silenzio. Di nuovo lo sguardo puntato su Ace, che passa velocemente dal rosso semaforo al bianco cadavere.

“ bene, potete scusarmi un momento? “ E sviene. Per la prima volta in vita sua sviene. Echo lo guarda sorpreso, per poi ridere leggermente.

“ credo che la paternità l’abbia un po’ shoccato “ dice poi il giovane dai capelli argento. “ però non siamo sicuri che sia così, magari è un falso allarme “.

“ Fidati Echo, io ho 17 figli, conosco anche io i sintomi della gravidanza. Comincia sempre così “ fa Allen, andando dal figlio e cercando di farlo riprendere. Ace si riprende dopo un po’, alquanto stordito.

“ diventerò padre? Io diventerò padre? Non posso crederci “ fa ancora sorpreso dalla notizia.

Qualcun altro è impegnato nella stessa, identica discussione. Alexis si è ripresa dai giramenti di testa, ma continua ad avere la nausea, nonostante non abbia toccato cibo. Risa e Diva le stanno vicine, e la prima ha un sorriso tutto suo, di chi la sa piuttosto lunga. La più giovane non capisce quell’espressione della sua signora, ma non domanda nulla. Diva rimane accanto alla sorella e guarda sua madre.

“ Madre, cosa c’è mai da sorridere sorniona? Alexis non sta affatto bene “.

“ Tesoro, ho capito perfettamente qual è il motivo di questi malesseri. Non è la prima volta che ti succede, vero? “ Chiede alla rosa, che annuisce pensierosa.

“ Beh no… sono anche svenuta un paio di volte, e certi odori mi danno la nausea. Perché? “

“ Perché questi sono i sintomi di una gravidanza, mia cara. Posso affermare quasi con certezza che aspetti un bambino “. E sorride, e per la prima volta pare un sorriso sincero, felice. Da parte sua, Alexis è sorpresa. Mette una mano sulla sua pancia. Lei è incinta? Aspetta davvero un bambino? Il figlio suo e di Ace? Per istinto abbraccia Risa, quasi commossa.

“ ma ne siete sicura? “ chiede poi. Risa annuisce.

“ certo che si, ormai conosco i sintomi a memoria “. È commossa anche lei, e si sente. Presto avrò un nipotino o una nipotina di cui occuparsi e da amare. Anche Diva sembra contenta della notizia. “ Forza, andiamo da Ace, che conoscendo tuo padre l’avrà già messo in imbarazzo bombardandolo di domande “ fa poi la donna, facendo ridere le due sorelle. Alexis si alza dal letto e va in giardino, riuscendo a trovare Ace. Si guardano e basta, non hanno bisogno di parole. Lei si avvicina e gli prende una mano, per poi metterla sulla sua pancia. Lui ci mette un attimo ad intuire che suo padre e suo fratello avevano ragione, e guarda la sua amata, che annuisce. Senza dirle niente, la abbraccia forte forte, come se avesse paura che possa sparire da un momento all’altro.

“ Lo proteggeremo, te lo giuro. Nessuno gli farà del male “. Dice solamente, senza mollare la giovane, che annuisce.

“ Non ho dubbi “ risponde, ricambiando l’abbraccio.

“ Sposami… facciamo felice papà e sposiamoci “ fa lui “ questo bambino merita una famiglia unita, una vera famiglia. E anche noi lo meritiamo “. Alexis rimane sorpresa, emozionatissima. Annuisce solo e da un bacio a sorpresa ad Ace.

“ Si, si e ancora si. Non c’è altra cosa al mondo che desideri se non diventare tua moglie “. Piange di gioia. Lui la abbraccia di nuovo. Diva sta osservando la scena, ma decide di non disturbare il bel momento. Sorride un po’. Davvero, è felice per le belle novità. Ma non può fare a meno di essere triste per la sua condizione attuale: sola, un matrimonio turbolento alle spalle ed un nuovo amore.. beh, un nuovo amore ancora tutto da scoprire, senza sapere se sarà finalmente felice o sarà l’ennesima delusione per lei. Qualcuno le si avvicina, tranquillo.

“ Alla fine il nostro fratellino si è deciso a chiederle di sposarlo? “ Si mette accanto alla mora, che sussulta. Poi guarda di nuovo la coppia.

“ Zwei, mi hai spaventata. Non cambiano mai i tuoi modi, vero? “ chiede, ora più tranquilla. Lui ride un po’.

“ A volte spaventarsi fa bene, non te l’hanno detto? “. Ma, visto che lei non ride alla battuta, anche lui smette. “ Riusciremo mai a trovare la nostra felicità, noi due? “ Chiede dopo un po’, spiazzando letteralmente la mora.

“ forse si, chi lo può dire? Ad esempio, noi due siamo stati felici, tanto tempo fa. O sbaglio? “ Si volta a guardarlo. Quello sguardo, non è mai cambiato, e nemmeno ora pare esserlo.

“ Già, ma adesso sembra che tu sia innamorata di qualcun altro “. Non ha toni particolari, e lei sospira.

“ Mi hai fatto troppo male quel giorno. Non sono ancora riuscita a dimenticarlo “.

“ Non ero in me, e lo sai. Certe esperienze possono anche fare impazzire le persone “

“ Hai ucciso tutta la servitù e gli invitati al matrimonio. Mi hai colpita facendomi perdere nostro figlio, solo perché ho cercato di fermarti. Ho visto il tuo lato peggiore sopraffare il lato migliore tutto un tratto, i miei sogni e le mie speranze si sono distrutti per la seconda volta “. Risponde la mora.

“ Volevo liberarvi dal peso della vita. A mio modo, era una dimostrazione d’amore. Sbagliata, ma lo era comunque. Proprio come ho fatto con mia figlia “.

“ Non l’hai superata ancora, vero? Intendo… la morte di tua moglie ed il fatto di aver ucciso tua figlia? “

“ quelli me li porterò dietro per tutta la vita, non li supererò mai, ma credo sia ovvio “ Fa lui, rispondendo alla domanda della ragazza. “ Guarda Ace invce. Ho cercato in tutti i modi di trascinarlo nel baratro insieme a me, risultato? Si è rialzato più forte di prima. Io invece sono rimasto a piangermi addosso e a meditare vendetta “. Si ferma di colpo, sentendo che lei gli ha preso la mano.

“ Non sei solo, adesso hai una famiglia che ti starà accanto, non preoccuparti “. Quella ragazza ha il potere di spiazzarlo. Non c’è che dire, ha ereditato la forza d’animo di sua madre. È diventata coraggiosa, degna di portare il cognome Bakerville. Come ha potuto lasciarsela scappare? Come ha potuto farle così tanto male? Oi guarda Alexis.

“ Hope.. “ gli sfugge così, senza pensarci. Diva si sorprende e lo guarda, come a chiedere spiegazioni. “ Si, sento in lei l’anima di Hope, è per questo che all’inizio l’avevo scambiata per lei “. Prosegue il discorso lui.

“ Come? Vuoi forse dire che… “ Diva guarda per istinto la sorella. Come sarebbe a dire? Che ci fa l’anima di Hope dentro Alexis? Perché proprio adesso?

Eccomi con il nuovo capitolo :) perdonate se è un pò corto, mi rifarò con il prossimo :) ve l'avevo detto che per Ace ed Alexis ci sarebbero state grandi novità *_* spero che continuerete a seguirmi, aspetto vostri pareri1 baci

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 16
*** il ritorno di Soledad ***


“ Come? Vuoi forse dire che… “ Diva guarda per istinto la sorella. Come sarebbe a dire? Che ci fa l’anima di Hope dentro Alexis? Perché proprio adesso?

Passano rapidamente due settimane. In quel lasso di tempo, succedono diverse cose, che finalmente possono portare una ventata positiva in casa Baskerville: Ace ed Alexis hanno informato la famiglia del loro imminente matrimonio e della gravidanza e, inaspettatamente, quello più al settimo cielo sembra essere proprio Allen. Per la prima volta, il re dei vampiri non ha paura di mostrare i suoi sentimenti, anzi, si mette in prima persona ad organizzare il matrimonio che – a sua detta -, coinvolgerà tutta Sabrie, sia popolani che nobili. Tutti dovranno vedere la felicità dei suoi figli. Chi, invece, pare ancora turbata da certi suoi sentimenti è Diva. La ragazza non fa che ripensare a quanto successo con Kazuma. Diamine, quel bacio non riesce proprio a levarselo dalla mente. È stata una cosa molto intensa quella che ha provato, una cosa che nemmeno lei riesce a descrivere. Che sia una cosa sbagliata? Forse si. Forse dovrebbe dimenticare tutto ed andare avanti. Poi ripensa a quello che le ha detto Zwei: in Alexis risiederebbe l’anima di Hope? Ma come può essere, se lei è stata umana fino a qualche mese prima? Chi avrebbe avuto interesse a farla rinascere proprio nel suo corpo, e perché? La mora riflette. Purtroppo, non può fare queste domande al diretto interessato, che è tornato al suo castello, portando con sé anche Echo, che oramai pare il suo fedele braccio destro. Mentre la ragazza è immersa nei suoi pensieri, però, qualcuno la afferra da dietro, spingendola praticamente con il viso al muro. Le impedisce di muoversi, tenendole le mani ferme dietro la schiena. La ragazza si spaventa decisamente, ma chi sarà mai il suo misterioso “ aggressore “? Non fa in tempo a chiedere nulla, perché il suo cuore accelera i battiti. Diamine, ma che cosa sta facendo? Le sta baciando il collo? Perché? All’improvviso, le arriva alle narici un profumo. QUEL profumo. Ora non ha dubbi, è lui. Ma che si è messo in testa? “ credevi davvero di fuggire da me per sempre? “ Le chiede solamente lui, e lei fa per voltarsi, senza però riuscirci.

“ che modi sono questi? Lasciami immediatamente “ ribatte la mora, ma non viene affatto ascoltata. “ Guarda che mi metto a gridare! “

“ fallo se proprio ci tieni, ma sappi che nessuno ti sentirà. Credi forse che sia un ingenuo? Ho aspettato che arrivassi in questa zona perché so che è la più deserta del palazzo “. E sogghigna. Oh si, quello è proprio il ghigno tipico dei ragazzi della famiglia Baskerville. “ Noi due dobbiamo finire il nostro discorso, ti ricordi? “.


“ No, il discorso è già chiuso per me. Non voglio più lasciarmi coinvolgere da certi sentimenti “. Fa lei abbastanza decisa. Peccato che lui sappia leggere al di la delle sue parole.

“ Si, sei una brava oratrice, ma il tuo corpo dice tutt’altro, lo sai? “ Sembra quasi che si diverta nel metterla in imbarazzo. Infatti lei arrossisce di nuovo.

“ Adesso basta, Kazuma. Lasciami stare “. Fa lei cercando di tenere il tono più normale possibile, per quanto la situazione lo permetta.

“ Dillo “ ribatte lui. Lei lo guarda sorpresa.

“ Che cosa? “ Chiede solo. Sono vicini, troppo vicini. Non sa se esserne spaventata o compiaciuta. Sa solo che il suo corpo sta reagendo, anche contro la sua stessa volontà. Assurdo. Lei, Diva Baskerville, che non riesce a controllare elle stupide emozioni?

“ Che mi vuoi “ Risponde il maggiore. Stranamente, lei non ribatte più. Ma che diamine le prende adesso? Perché le tremano le gambe, come fosse la prima volta che si trova in una situazione simile? Rimane zitta, e questo silenzio per suo fratello non è altro che un’ammissione. Lei lo vuole tanto quanto lui vuole lei da settimane, l’unica cosa che la sta frenando è la paura. Ma lui non ci sta, non stavolta. Non accetterà un rifiuto. Senza alcun preavviso la bacia, quasi a volerle togliere il fiato. Per istinto, lei si appoggia al muro. Da prima rimane immobile, poi riesce a staccarsi dal bacio.

“ No, no e poi no. Non mi puoi trattare come un giocat… “ Neanche il tempo di terminare che riceve un altro bacio, in cui la mora riesce ad avvertire tanta passione che riesce quasi a sconvolgerla. Ma che le prende? Come mai non sta fuggendo lontana da quella situazione? Perché invece di spostarsi sta ricambiando il bacio, se possibile, con ancora più passione? Si stacca solo per prendere fiato. “ dobbiamo fermarci, adesso “ fa lei, ma in risposta riceve un altro, passionale bacio. Beh, la risposta di suo fratello è evidente: non intende fermarsi ora. Se prima la spogliava con gli occhi, adesso sta passando direttamente ai fatti, e lei non riesce ad opporsi in alcun modo. Forse perché non vuole. Finalmente ricambia il bacio, senza paura di lasciarsi andare. Si sente strana, e man mano che le cose prendono una piega del tutto inaspettata, si convince sempre di più che sia la cosa giusta. Lasciarsi andare al sentimento.

Nel frattempo, Allen non sta più nella pelle dalla gioia, per l’imminente matrimonio di Alexis e di Ace. Risa lo guarda, e non può fare a meno di sorridere. Finalmente lo vede felice, che mostra i suoi sentimenti. Alexis è proprio riuscita a fare un miracolo su suo padre, e non solo. Grazie a lei, anche Zwei sembra essere cambiato, più tranquillo, anche se sempre così taciturno. Passano rapidamente i giorni. La data fatidica finalmente arriva. Alexis è così commossa che truccarla, per le domestiche, è una vera impresa, in quanto la ragazza non smette più di piangere dalla gioia. Ormai è quasi al quarto mese di gravidanza, ed inizia anche a sentire le sensazioni del suo bambino, come fossero le sue. La giovane si sta asciugando le lacrime di gioia, quando entra qualcuno.

“ Sorella, se continuerai a piangere farai impazzire le povere domestiche el tentativo di truccarti “ ride un po’ una ragazza dai lunghi capelli corvini. Alexis la guarda e sorride.

“ Diva, menomale che sei arrivata, credo di aver bisogno d’aiuto con il vestito.. e per smettere di piagnucolare come una bimba “. Risponde la rosa. Diva le si avvicina e le mette una mano sulla spalla.

“ sarai bellissima oggi, e scommetto che tutte le dame ti invidieranno. Non devi emozionarti così, se no poi commuovi anche me “. E sorride un po’. Alexis abbraccia forte forte la sorella. In quel periodo sono riuscite a creare un legame molto forte, sono un po’ riuscite a recuperare tutti gli anni perduti. La mora inizia ad aiutare la minore a mettersi l’abito da sposa, e per un secondo ripensa a sé stessa, a quando anche lei, incinta di cinque mesi, stava per sposarsi, ma poi finì in tragedia. Ma stavolta non piange. Si sforza di sorridere e, dopo un po’ di tempo, riesce a mettere l’abito alla sorella. “ ehi sorella, sei bellissima “ fa Diva, facendo voltare la rosa verso lo specchio. È vero. L’abito monospalla, bianco come la neve e con un lungo strascico, le dona tantissimo. “ Ora tocca a me darti una cosa “ continua la maggiore, mettendo sulla testa della sorella una coroncina bellissima, con dei bellissimi diamanti incastonati.

“ Diva, ma questa… “ la ragazza è sorpresa. Ha già visto questa coroncina, in una foto. Diva annuisce e basta.

“ era di mia madre, si. Mi ha chiesto di dartela, voleva che la indossassi tu. Lei adesso si sta occupando degli ultimi preparativi, temeva di non riuscire a dartela “. Non fa in tempo a terminare, che si commuove un po’. Intanto, anche lo sposo si trova in una situazione difficile. Si sta quasi strozzando con la cravatta.

“ maledetto aggeggio del demonio, come diavolo si mette? “ protesta, attorcigliando ulteriormente l’indumento. Un ragazzo dai capelli argento si mette a ridere a quella scena, mentre un altro si mette in disparte, è pur sempre solo un servo. “ Zwei, non capisco che hai da sghignazzare “

“ Aiutalo, prima che si strozzi “. Dice un terzo ragazzo, ridendo alla scena.


“ Kazuma, voglio vedere te quando ti sposerai come riuscirai a metterti questo aggeggio del demonio “ fa Ace, peggiorando le cose. Zwei decide di intervenire ed aiuta Ace, non vorrebbe che lo sposo si impiccasse prima della cerimonia! Gli sistema la cravatta, mentre Echo ride sotto i baffi. Non ha mai visto il signorino così nervoso ed agitato. Kazuma applaude ironico.

“ Capitan Ace riesce nell’impresa senza impiccarsi con un aggeggio infernale “. Ride ancora, poi guarda l’ora. “ caspita, è già ora di andare. Non vorrai fare aspettare la futura moglie “. Ace fa segno di no, in effetti non vorrebbe arrivare in ritardo. Lui ed i fratelli raggiungono finalmente Risa, ormai è tutto pronto. Gli invitati al loro posto, le damigelle ed i testimoni anche, così come il sacerdote. Zwei guarda Ace, sperando che non svenga, almeno prima della fine della cerimonia. Finalmente inizia la marcia nuziale, ed Alexis fa il suo ingresso in chiesa, accompagnata da suo padre, proprio come ha sempre sognato per il giorno del suo matrimonio. Kazuma guarda un attimo Diva, tanto per dirle che la prossima che Allen dovrà accompagnare all’altare potrebbe essere proprio lei, e la mora ricambia lo sguardo. La cerimonia, per fortuna, si svolge senza imprevisti, così come il ricevimento, anche se Alexis non riesce ancora a stare vicina a Zwei, non riesce a fidarsi di lui. Forse, con il tempo, le cose cambieranno, ma al momento non riesce a stargli vicina. Tutti gli invitati sono al ricevimento, quando una donna incappucciata fa la sua comparsa di fronte agli sposi.

“ E’ passato così tanto tempo. Eravate solo due bambini quando vi ho visti l’ultima volta “. Fa la donna, sorridendo. “ Potevate invitarmi al vostro matrimonio, ci tenevo tantissimo “. Fa, guardandoli. Allen va da loro, credendo la donna un invasore. Le punta la spada, nervoso.

“ Non rovinare il matrimonio ai miei figli, e rivelati “. Ordina. Risa gli sta vicina. L’altra donna si avvicina, sorride e toglie il cappuccio.

“ E’ così che mi accogli dopo tanti anni, Allen? Credevo che mi volessi abbracciare, non uccidere “. Si toglie il cappuccio, e guarda Alexis, che si regge ad Ace per non cadere. La donna sorride. £ come sei cresciuta. Sei la copia di tuo padre. E vedo che stai per provare anche tu la gioia della maternità “. Sorride. “ Avevo tanto sperato che tu trovassi la felicità “. Alexis la fissa basita.

“ Credevo fossi morta… MAMMA! “. Tutti sembrano sconcertati. Quella donna è Soledad!

TA DAAN :d ECCOMI QUA CON UN NUOVO COLPO DI SCENA :) COME AVRA' MAI FATTO SOLEDAD A TORNARE ED A SOPRAVVIVERE? CHE ACCADRA' ORA? SPERO CONTINUIATE A SEGUIRMI, E LO SAPRETE :3

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Capitolo 17
*** gelosia a corte ***


Tutti i presenti sono quanto meno sconvolti: quella donna ha forse rivelato di essere Soledad? Com’è possibile, se è morta nell’incendio di 20 anni prima? Nessuno si muove, la prima reazione è di Allen, che si infuria e prende per il collo la misteriosa ospite. “ Soledad? E così sei viva? Ma brava! Allora perché non ti sei fatta viva, dopo 20 lunghi anni? Pur sapendo che tua figlia era rimasta sola! “ Le dice, con tutta la rabbia che sente. Soledad tossisce un po’, poi risponde.

“ Sapevo che era con te, che sei suo padre! Era in un posto sicuro “. Tossisce ancora, sente che il viola ha aumentato la presa. Deve essere furioso. Risa si mette in mezzo, cercando di calmare il marito.

“ Basta, così finirai per ammazzarla “. Cerca di tirarlo, con scarsi risultati.

“ Taci, donna! Credo che Soledad ci debba molte spiegazioni “.

“ Padre, state dando spettacolo. Per favore! “ Interviene Kazuma. “ Volete forse rovinare ulteriormente il matrimonio ad Ace ed Alexis? “ E guarda verso i due interessati. Entrambi sembrano sconvolti. Lui abbraccia la neo moglie, e lei ha ancora le lacrime agli occhi, shoccata da quanto scoperto: la madre è viva! E non si è mai degnata di cercarla. Anche Zwei sta osservando la scena da un po’. Interviene nella discussione una volta che Allen si è calmato, ed ha mollato finalmente la presa sul collo di Soledad, permettendole di respirare. La donna tossisce un po’, per un secondo aveva davvero temuto che l’avrebbe uccisa senza pietà. Sa perfettamente che odia essere preso in giro. Il ragazzo dai capelli argento va vicino alla sorella ed al fratello, e fissa la donna di fronte a lui. E così è lei la famigerata Soledad. La donna per la quale suo padre ha perso la testa.

“ Il piccolo Zwei… vedo che sei diventato un uomo ormai “ fa Soledad, riconoscendo immediatamente il ragazzo di fronte a lei. Dopo tutto, è la copia sputata di Kevin, non ci vuole un genio a capire che è suo figlio. In tutta risposta, Zwei guarda la donna in modo glaciale.

“ E così sei tu… la serva per la quale mio padre aveva perso la testa. Credevo fossi morta “. Dice, acido come sempre. “ cosa sei tornata a fare? “. Conclude il discorso. Soledad sorride leggermente, e si avvicina ad Ace, prendendogli la mano.

“ Ti affido la mia bambina. Trattala bene ed amala, come io forse non sono stata in grado di fare “. E sorride, per poi guardare Alexis, che ricambia lo sguardo, senza però avvicinarsi alla madre. È shoccata per la sua ricomparsa, ma anche delusa e ferita: l’ha abbandonata! L’ha lasciata sola. Non poteva sapere con certezza che suo padre e Risa l’avrebbero accettata. E se così non fosse stato? Cosa sarebbe successo in quel caso? Da parte sua, Ace riesce solamente ad annuire. Soledad si sposta, e guarda Allen. Il suo unico, vero e grande amore, che è stata costretta ad abbandonare. Colui per il quale ha rischiato di perdere la sua migliore amica. Risa. La rosa non è ancora riuscita a guardare la donna negli occhi, mentre Allen si, ci riesce eccome, ma solo per comunicarle disprezzo ed amarezza. Come diavolo ha potuto sparire ed abbandonare Alexis? Come ha potuto permettere che lui fosse considerato da tutti, persino dalla sua stessa figlia, il colpevole della sua morte? È forse questo il suo grande amore, che tanto ha professato? Soledad si avvicina a lui e gli prende la mano, ma il viola la ritira subito.

“ Non mi toccare con tanta leggerezza, donna. Io sono il re di Sabrie “. Dice, con sempre più risentimento. Soledad lo guarda.

“ E adesso cosa ti prende? Non sei felice che io sia tornata? “

“ Felice? Mi chiedi se sono felice? “ Fa lui, alzando la voce. “ NO! Non sono affatto felice! Avrei preferito crederti morta ma sincera, piuttosto che saperti viva ma così meschina da abbandonare sia me che tua figlia. Le hai fatto patire le pene dell’inferno, e nemmeno eri sicura che l’avrei accettata in famiglia! Si può essere più incoscienti?! “ Si calma, poi si volta verso Risa, prendendola per mano. “ Forza, andiamocene. Ormai il ricevimento è rovinato “ conclude, quasi trascinando via con sé la moglie, che lo segue senza dire una parola. Alexis ed Ace si guardano, è la prima volta che vedono il padre così calmo ed allo stesso tempo così furioso nel giro di pochi minuti. Non ha preso affatto bene l’inganno di Soledad, e dopo tutto, non è da biasimare. Ancora adesso Alexis fa fatica a perdonarla. Tuttavia si avvicina a lei, e le mette una mano sulla sua pancia.

“ Madre, sarete nonna tra pochi mesi. Voglio che mio figlio vi conosca. Ma giuratemi che non mi ingannerete mai più “. Dice, guardando la madre dritta negli occhi. Soledad annuisce, poi abbraccia forte la figlia. Le è mancata così tanto.

Allen e Risa tornano al castello. La regina non ha ancora proferito parola, e si siede sul divano. Il marito la guarda per un momento, osservandola. Poi decide di prendere parola. “ Risa, a che cosa pensi? “

“ cos’è che ti ha sconvolto veramente, Allen? “ Domanda, spiazzandolo. “ Il ritorno di Soledad ed il fatto che ti abbia ingannato… o piuttosto, il suo ritorno e la rinascita dei tuoi sentimenti per lei? “. Lui non risponde. Anzi, per la prima volta abbassa lo sguardo. Risa sospira, e si alza. “ Come immaginavo… tu la ami ancora. Il vostro amore sarà sempre un'ombra tra me e te". verso la sua camera. Non l’ha mai ammesso, nemmeno a sé stessa, ma la storia di Allen con Soledad è sempre stata un grosso peso per lei, difficile da sopportare. Sapere che un’altra donna era stata in grado di conquistare suo marito, lo spietato re dei vampiri, è una cosa che tutt’ora la manda su tutte le furie, e la fa dubitare: che sia forse Soledad la donna che Allen ha sempre voluto? Che avesse avuto ragione Kevin sin dal principio? Che lei sia solo un ripiego? Allen, nel frattempo, legge i pensieri della moglie, a sua insaputa, e per la prima volta riesce a comprendere il dolore di Risa. Non si era mai reso conto di quanto lo amasse. E di quanto lui amasse lei. Ormai, Soledad è solo parte del passato. Raggiunge di corsa la moglie, e la abbraccia da dietro. Per la prima volta, manda al diavolo l’orgoglio. Lei rimane sorpresissima dal gesto, ma sta ferma dov’è, senza allontanarsi. Mette solo una mano su quella di lui.

“ Risa, io non amo più Soledad. È stata importante, ma è passato. L’unica donna che voglio nella mia vita… “ fa voltare la moglie verso di lui, e la guarda dritto in quei bellissimi occhi azzurri. “… sei tu “. E la bacia, ed è per lei un bacio così dolce che non può fare a meno di ricambiare. Ne è sicura, non le sta mentendo. Lo percepisce chiaramente. Lo abbraccia, non vorrebbe più lasciarlo andare. Ma dopo un po’ si devono staccare per riprendere fiato. “ Ti amo tanto, non lo dimenticare mai “. Dice poi lui. Lei riapre gli occhi, sorpresa. Sono rare le volte in cui le ha detto di amarla. Passata la sorpresa, però, sorride dolcemente, mettendosi in punta dei piedi per poter arrivare alla sua altezza.

“ Ti amo tanto anche io “ risponde solo, sorridendo di nuovo.

Il ricevimento è ormai terminato, e tutti sono ormai tornati a casa, compresa Soledad, stabilitasi in un vecchio castello in disuso dei Baskerville. Diva però, non ha ancora voglia di andare a dormire, e decide di restare in giardino, e riflette un po’. Qualcuno, però, la sta osservando, anche se lei non se ne accorge, e prende una rosa da uno dei cespugli del roseto, annusandone il profumo. Un ragazzo dai capelli argento continua ad osservarla, poi prende finalmente parola. “ credo che ti invidino molto “. Fa, avvicinandosi. Diva si volta per vedere chi le ha parlato.

“ Zwei, santo Cielo. Mi sono spaventata “- fa, guardandolo un momento.

“ E chi credevi che fosse? Echo è andato a dormire, e mio padre non oserebbe presentarsi proprio qui “. Fa, come se niente fosse, continuando a fissare la mora, che è perplessa. Di punto in bianco, lui prende una delle rose rosse e gliela infila nei capelli. “ Così si sentiranno belle anche loro “. Ride un po’. Lei non capisce dove voglia arrivare. Ormai non sono più insieme, ma a volte si comporta come se lo fossero. Non può fare a meno di arrossire. Peccato per lei che Zwei se ne accorga. Dopo tutto, quando mai gli sfugge qualcosa? Le prende la mano. “ Sei arrosita come un peperone “. Dice, come se fosse distratto. Si mette ad osservare la luna, senza però lasciare la mano di Diva, che rimane rossissima e non dice una parola.

Qualcun altro sta osservando i due, e non pare affatto felice di quello che vede.

“ Quello… cosa crede di fare con Diva? “ Si innervosisce e rompe una rosa, che si trovava proprio nel cespuglio accanto a lui. Un uomo dai capelli argento gli mette una mano sulla spalla, sogghignando appena.

“ Nipote, non ti agitare. Molto presto entrambi ci libereremo dei nostri problemi, non c’è bisogno che tormenti quelle povere rose “.

“ Beh, vedi di muoverti con la tua vendetta. Altrimenti tuo figlio finirà per soffiarmi la donna da sotto il naso “. Ribatte il più giovane, seccato. “ Ricorda, zio: mi sono alleato con te solo per quel motivo “.

“ Ogni cosa a suo tempo, Kazuma. Non dimenticare che quei due sono stati sposati e stavano per avere un figlio, ovvio che abbiano un legame speciale. Ma non andrà oltre, non temere. Tu devi stare calmo, specialmente adesso. Un passo falso ed il piano salta. “

“ Se mio padre o Ace lo sapessero… “. Non finisce la frase. Che fa, si fa forse scrupoli? Kevin lo guarda, prendendolo per le spalle.

“ Nessuna esitazione, ricordatelo. Lo fai solo per la donna che ami. Dopo di che, non ci saranno ostacoli per la vostra felicità, va bene? “. Kazuma lo guarda ancora, poi annuisce. Si, sta facendo la cosa giusta, rimanendo alleato a suo zio.


TA DAAN! NON VE L'ASPETTAVATE, EH? E COSI' KAZUMA SI RIVELA ALLEATO CON KEVIN E GELOSISSIMO DI ZWEI :) ED ALLEN HA RIVELATO UN LATO DI SE' DECISAMENTE ROMANTICO. CHE ACCADRA' ADESSO? CHE STARANNO MAI FACENDO I NOVELLI SPOSI ACE ED ALEXIS? COSA PIANIFICHERANNO KEVIN E KAZUMA? QUALCUNO SCOPRIRA' LA LORO ALLEANZA? SEGUITEMI E LO SAPRETE! MI RACCOMANDO, RECENSITE! BACI.

ANGUSTIAS

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Capitolo 18
*** Rivalità ***


Diva rimane in silenzio, e che altro può dire? La situazione è un  po’ imbarazzante. Si ritrova sola con colui che è ancora suo marito sotto un romantico chiaro di luna, con il cuore che pare una band, tanto fa rumore, e le guance che sembrano andare a fuoco. E tutto perché lui le ha preso la mano. Insomma, dove vuole mai arrivare? È stato spietato per una vita intera, le ha addirittura fatto perdere il loro bambino, ed ora si mette a fare il romantico? Non può fare a meno di guardarlo. Dopo un po’, anche lui si accorge di essere osservato, e ricambia lo sguardo. “ Che cosa c’è? Perché mi fissi? “ Le chiede solo. Lei arrossisce e sposta lo sguardo.

“ Perché fai così? Mi hai sempre trattata con freddezza, invece adesso ti comporti così… “ Non finisce la frase, che lui ridacchia un po’.

“ Si, hai ragione, in effetti non sono stato un marito esemplare. Ma se ti dicessi che sono cambiato? Tu che faresti? “ Chiede a sorpresa, tanto che lei lo guarda di colpo, con un’espressione alquanto basita.

“ Ti risponderei che ormai non conta rivangare il passato, che entrambi dobbiamo guardare avanti, verso il futuro. E cercare di non ripetere gli stessi errori “. Riesce a dare una risposta sensata la mora. Zwei non pare troppo convinto della risposta della minore.

“ Ma seriamente, se dovessi decidere tra me e il mio fratellino, decideresti di stare con lui? “ . quasi gli viene da ridere, ma Diva ha un’espressione tutt’altro che divertita.

“ I sentimenti non cambiano a comando, lo dovresti sapere meglio di me. Ho faticato tanto a fidarmi di nuovo di un altro, dopo che tu mi hai fatto male e mi hai ferita “. Sospira e basta, spostandosi leggermente ed andando verso l’entrata. “ Ho amato te ed Ace, ma ormai siete il mio passato. Sto cercando di vivere un nuovo amo… “ Non fa in tempo a terminare, si sente osservata. Niente da fare, non riesce a sostenere a lungo lo sguardo di ghiaccio di Zwei, anche se ci prova. L’ha sempre attratta e spaventata allo stesso tempo. Perché? Perché si sta comportando così? Si sta divertendo a rivangare il passato? Sente una sensazione strana, e sobbalza quando lui le prende il mento, per la prima volta con un minimo di gentilezza, e le fa alzare lo sguardo.

“ Ricordatelo bene: nessun nuovo amore potrebbe cancellare quello che c’è stato tra di noi “. Le dice solo, prima che lei si sposti. È riuscito a confonderla, e lo sa perfettamente. Sembra quasi che l’abbia fatto apposta. La mora riesce ad allontanarsi ed a  tornare al castello. Si calma un po’, e torna nella sua stanza. Per un attimo, aveva quasi temuto di non riuscire a fuggire, ripensando a quei momenti appartenenti al passato. La mora si rilassa un momento, e decide di prepararsi per la notte. Fa appena in tempo a mettersi la camicia da notte, che qualcuno entra nella stanza senza neppure bussare, e la prende per il collo, facendola finire dritta contro il muro. La giovane, passato lo spavento, riconosce il suo aggressore.

“ Kazuma! Di un po’, sei impazzito?! “ Fa, cercando di respirare a fatica. “ non riesco a respirare! “.

“ Che diavolo facevi con quello?! “ Le risponde lui, decisamente innervosito. Sembra che sia pronto ad azzannarla da un momento all’altro.

“ Ma quello chi?! Lasciami! “ ripete lei, faticando a respirare.

“ Quello chi? Quel pazzo di mio fratello, ecco chi! “. Non sta controllando la sua rabbia, e lei lo percepisce dal ritmo del suo sangue. Scorre velocissimo! In questo stato, potrebbe anche arrivare ad ucciderla, e non se ne accorgerebbe nemmeno. Ma che cosa diavolo gli prende? La mora sente che le manca ossigeno.

“ Ti ho detto di lasciarmi, mi manca l’aria “. Fa lei, un po’ indebolita a causa della mancanza d’ossigeno. Ma che vuole fare? Vuole davvero ucciderla forse? Ma perché? Come mai è diventato così aggressivo tutto d’un tratto?

“ Ho visto benissimo come vi guardavate. Altro che una storia al capolinea, tra voi due non è mai finita “. Ribatte lui. Non la ascolta nemmeno. “ Ma non ti permetterò di giocare con i miei sentimenti, capito? Piuttosto ti toglierei fino all’ultima goccia di sangue, e sai bene che sono capace di farlo… “. Lei non dice niente. Crede sia arrivata la sua fine. L’aria inizia seriamente a scarseggiare, e quella presa è sempre fortissima.

“ Non… stavamo facendo nulla… ma siamo stati sposati… come pretendi che io rimanga del tutto… indifferente? “ Cerca finalmente di spiegare la giovane, ma senza volere fa arrabbiare di più suo fratello.

“ Ah si? Allora, se proprio non riesci a restare indifferente, vorrà dire che passeremo alle maniere forti “. Ha uno sguardo poco rassicurante, e sembra che voglia azzannarle il collo da un momento all’altro. Le previsioni di Diva stanno per avverarsi, ma qualcun altro interviene in sua difesa, liberandola da quella presa quasi mortale. La mora cade a terra tossendo, invece Kazuma riesce a stare in piedi, anche se sanguina al braccio e si ritrova una falce puntata contro.

“ Toccala un’altra volta e non sarà al braccio che mirerò… “. Quello sguardo di ghiaccio potrebbe fare addirittura più paura, ora che chi lo possiede è infuriato. Diva guarda il suo salvatore, e ne rimane sorpresa. Per un momento aveva pensato fosse Ace, dato che la sua arma è una falce, e si sarebbe stupita di meno per l’intervento del suo gemello.

“ Zwei? Ma come… “ Tossisce di nuovo, e a sorpresa, Zwei la aiuta a rialzarsi.

“ Ti ha fatto del male? “ Le chiede lui, e lei fa cenno di no, ancora più sorpresa. Non fa in tempo a dire altro, perché una lancia si conficca al muro, mancandoli di poco.

“ Che scenetta commovente! Lo dovevo sospettare, sei tornato solo per portarmi via la donna “. Dice Kazuma, con tono alquanto acido e recuperando la sua arma. Zwei non perde il suo ghigno di sfida, nemmeno in questa situazione.

“ E anche se fosse? “. Lo provoca deliberatamente, ma stavolta è lui a trovarsi nella stessa situazione in cui era prima Diva: una morsa attorno al collo e mancanza d’aria. Però non sembra spaventarsi, anzi, ghigna di nuovo. “ Hai tanto giudicato me, ma tu stai facendo proprio come ho fatto io “.

“ No, perché se ti tolgo di mezzo non avrò più motivi di aggredire Diva “. Risponde il minore, riprendendo la sua lancia. Ad intervenire prima di uno scontro dal quale solo uno sarebbe uscito vincitore sono Ace ed Alexis che, avendo sentito del baccano, sono andati da Diva a vedere se stesse bene. Appena vede la scena, Ace prende la sua artemis e divide i fratelli prima che si ammazzino a vicenda, mentre Diva corre ad abbracciare la sorella, spaventata e piangendo.

“ Insomma! Vi volete dare una calmata?! “. Si altera il minore, guardandoli entrambi. “ Si può sapere cosa diavolo stava succedendo? Perché vi siete aggrediti così e Diva è sconvolta?? Ho sentito le sue grida sin dalla mia stanza! “. A parlare per primo è Zwei, che riprende la sua falce.

“ C’è che Diva merita d meglio, non uno come lui “. Ed indica Kazuma, che si infuria e sta per attaccarlo, ma viene fermato da Ace, che si arrabbia.

“ Vuoi finirla di continuare ad aggredirlo!? E tu! Perché dici una cosa del genere? “

“ Perché tuo fratello è pazzo, altro che io. Ha aggredito Diva solo perché ci ha visti parlare nel roseto, e si è immaginato chissà cosa. È lui quello da rinchiudere in manicomio! “. Stavolta nemmeno Ace riesce a trattenere Kazuma, che prende la lancia ed attacca il fratello. Peccato che stavolta il colpo vada a segno. Da prima, il ragazzo dai capelli argento non si accorge che la lancia è riuscita a colpirlo, poi sente uno strano dolore. Si porta una mano in un punto preciso, proprio vicinissimo al cuore. Sangue. Vede tanto sangue, la ferita è profonda, dato che l’attacco è stato ravvicinato. Guarda il minore, nessuno riesce a dire se con rabbia o con stupore, ato che non si aspettava che riuscisse a colpirlo così facilmente. Sviene di colpo, sta perdendo troppo sangue. Diva ed Alexis corrono a soccorrerlo, ed anche Ace. La rosa corre a chiamare suo padre e Risa, servono cure immediate, sperando che quell’attacco non abbia fatto più danni del previsto. Ace si alza, decisamente arrabbiato.

“ Adesso basta! Fuori da qui! Non voglio vederti per un po’! “ Non ammette repliche, è furioso. “ Ma ti pare il modo di risolvere le cose!? Cosa pensi ci farebbe lo zio se suo figlio morisse!? “

“ hai paura dello zio?! Beh allora è strano che tu sia il re di Sabrie! “ Ribatte il maggiore. “ Ops, è vero.. tu quel posto l’hai rubato a me! Nonostante che papà ti odiasse ti ha nominato re del…“. Neanche in tempo a terminare che gli arriva una sberla talmente forte da farlo stare zitto.

“ Sparisci da qui prima che sia io a farti fuori con le mie mani “.

“ Come hai osato picchiare tuo fratello maggiore?! “ Sa bene che se alza la voce riesce a mettere paura ad Ace, ma stavolta no. Anzi, è lui ad alzarla di più.

“ FUORI! “. Lo dice talmente ad alta voce che anche Diva si ammutolisce all’istante. Non ha mai visto il suo gemello così arrabbiato. Anche Kazuma si stupisce, si aspettava una reazione violenta, ma non questa. E si stupisce di sé stesso: una sberla ed una semplice parola l’hanno messo totalmente in soggezione! Si alza ed esce dalla stanza, scontrandosi con suo padre, che non degna nemmeno di uno sguardo. Però guarda sua madre. La vede shoccata appena nota cos’è successo a Zwei. Forse, dopo quella lite con Diva, la SUA Diva, questa è la cosa che gli fa più male: aver fatto soffrire sua madre.

“ Mi dispiace, mamma… “ Pensa di non essere sentito, ma lei si volta verso di lui, mentre Allen ed Alexis vanno a soccorrere Zwei.

“ Sei mio figlio, e ti voglio bene qualunque cosa accada “. Fa Risa. “ Ma anche lui è mio figlio! Cosa ti è saltato in mente di colpirlo con la lancia?! “

“ Mi vuole rubare la donna da sotto il naso, non capisci?! “

“ Sei tu a non capire che così diventerai come tuo zio! Non voglio vederti fare la sua stessa fine, esiliato ed odiato dai tuoi stessi fratelli! “. Lo abbraccia disperata, piange. Questo è troppo, non sopporta di vedere i suoi figli scannarsi a vicenda in quel modo. “ Ti prego, devi fare la pace almeno con Ace e Diva. Se la ami, fallo “. E scoppia a piangere. Kazuma la abbraccia forte, quasi come se non volesse più lasciarla andare. Cos’ha combinato? Perché si è comportato così? Che sia l’influenza malefica di suo zio a far mutare in quel modo il suo comportamento? Come diavolo ha potuto dubitare di Diva ed avere la stessa reazione che ebbe Zwei anni prima?


“ Perdonatemi madre, sono il peggiore dei vostri figli… “ Lei non lo lascia finire e scuote la testa in segno di negazione.

“ Sei mio figlio, punto e basta. Ma vedere queste scene mi sconvolge “. E piange, forse sta anche sfogando tutto il dolore accumulato negli anni, perché di certo, non è una passeggiata essere la moglie di Allen Baskerville. Diva esce dalla stanza di li a poco, e vede la scena. Non dice niente, però è spaventata, shoccata. Risa le va vicina. “ Tesoro, guardami. Sono la mamma. Riprenditi “. Le dice. La giovane guarda la madre, ancora sotto shock.

“ Papà dice che solo l’intervento di uno dei capifamiglia lo potrà salvare, la ferita è vicinissima al cuore. O lui o lo zio, sono gli unici in grado di curarlo, e non è sicuro che tutto vada bene. È tutta colpa mia “. Fa, per poi guardare un punto impreciso del corridoio. Non piange, ormai non ha più lacrime. Risa si fa forza e le si avvicina.

“ Non c’è cosa che tuo padre non sia in grado di fare, vedrai che ce la farà. Non è colpa tua tesoro mio “. E la abbraccia. L’unico a non dire niente è Kazuma, che si sente dannatamente geloso, nonostante la situazione. Ora però è diverso, riesce a controllarsi. È come pensava, c’è qualcosa che non quadra. È da quando è andato al castello di Kevin che si sente così, incapace di gestire la rabbia e la gelosia. Scuote la testa, ormai non ha importanza. Non si fermerà adesso. Guarda Diva, e lei nota subito che è uno sguardo diverso da quello di prima. Trema un po’ e resta accanto alla madre. Adesso, il destino di Zwei è nelle mani di Allen!

CIAO MIEI FANS =) COME VA? ECCOMI QUA CON UN CAPITOLO NUOVO NUOVO! A QUANTO PARE, KAZUMA STA CAMBIANDO IN PEGGIO, MA PARE ANHE RENDERSI CONO CHE E' A CAUSA DELL'INFLUENZA DI SUO ZIO. CHE FARA? E DIVA? LO PERDONERA'? QUALE SARA' IL DESTINO DI ZWEI? SU SU VOGLIO VEDERVI ATTIVI! ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI =) SPERO VI PIACCIA IL NUOVO CAPITOLO! GRAZIE A CHI MI SEGUE E MI RECENSISCE, SIETE VERAMENTE FANTASTICI, CONTINUATE A SEGUIRMI :) ALTRI COLPI DI SCENA VI ASPETTNO! BACI BACI

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 19
*** Twins ***


Sono passate ormai alcune ore da quando Zwei è stato ferito, ed Allen rimane ad assisterlo per tutto il tempo, non accennando ad uscire dalla stanza. Kazuma non è rimasto, ed ha deciso di andare in camera sua. Diva è consolata da sua madre e sua sorella, e non riesce a darsi pace, pensando che sia tutta colpa sua quanto è successo. Alexis cerca di confortarla più che può, ma le risulta difficile, così come lo risulta a Rosa, che già deve essere forte e non scoppiare in lacrime in quanto regina, ma in questo momento, non deve farlo soprattutto come madre: non può farsi vedere debole e demoralizzare così anche la figlia. Ace invece, sembra a dir poco furioso: cosa diavolo è passato per la testa a Kazuma? Si sa bene che Zwei ha un caratteraccio, ma da qui a picchiarsi ce ne vuole! Risa va vicina al figlio, gli mette una mano sulla spalla. “ Figliolo, tuo fratello è forte, si rimetterà “.

“ Non capisco cosa sia passato per la testa a quell’incosciente di Kazuma! Tutti conoscono il pessimo carattere di Zwei, ma non è un buon motivo per litigare in questo modo “. Si calma un momento, per non spaventare la madre, che lo abbraccia forte forte. Di li a poco, finalmente anche Allen esce dalla stanza. “ Come sta? “ Chiede Risa, preoccupata. Lui si pulisce le mani, sporche di sangue, così come ormai buona parte dei vestiti.

“ Io ed i dottori abbiamo fatto il possibile, ma fatichiamo a fermare la perdita di sangue. La situazione è critica “. Sospira un momento, e guarda Ace. Non lo fa vedere, ma sa perfettamente che ci sta malissimo. Lui è Zwei sono sempre stati legati, sin da bambini, nonostante tutto quello che ha fatto ed il crimine di cui si è macchiato. Anche Alexis si accorge subito dello stato d’animo di suo marito, e va ad abbracciarlo.

“ Ace… non fare così, Diva e tua madre hanno bisogno di e, io ho bisogno di te, e soprattutto Zwei ha bisogno di te “. Sospira. Le è un po’ difficile parlare così, ma forse è giunto il momento di fidarsi? Si, deve essere così, le sue sensazioni, di solito, non la ingannano: ormai anche Zwei è dalla loro parte, ed ora ha bisogno di tutta la famiglia. E forse, anche qualcun altro ha bisogno della famiglia. I dottori escono da li a poco.

“ Abbiamo fermato la perdita di sangue “. Dicono, e tutti sono più sollevati. “ E la cosa sorprendente è che si è svegliato, seppur per poco. Ha chiesto di voi, signorino… “ E guardano Ace. “ ha detto il vostro nome “.

“ va da lui, forza “. Dice Allen. Ace è un po’ sorpreso, ma decide di fare come gli dice suo padre, ed entra nella stanza. Alexis sospira, e va verso le scale. “ Dove vai? “ Le chiede suo padre. Lei si volta e lo guarda.

“ Vado a dare una lavata di capo a qualcuno “. Fa determinata, per poi avviarsi verso le scale. Arriva di fronte ad una porta, e bussa. Nessuna risposta. La giovane decide di entrare nella stanza.

“ Non ti hanno insegnato a bussare? “ Risponde acido un ragazzo, che si volta verso di lei, un po’ sorpreso di vederla. “ Tu? Che fai qui? “

“ E tu? Tu che fai qui?! Dovresti essere al piano di sotto con noi! Ti ricordo che nostro fratello sta rischiando la vita per colpa tua “. Fa Alexis decisa. Kazuma la guarda un momento, poi fa per andarsene.

“ Come ti permetti? Tu non hai nessun diritto di giudicarmi. Fuori dalla mia stanza! “. Risponde con tono acido il maggiore. Alexis si arrabbia e gli da uno schiaffo, cosa che non ha mai fatto prima d’ora, con nessuno.

“ Adesso basta! Ti stai comportando come un bimbo immaturo! Siamo fratelli, cerca di ricordarlo invece di fare sempre il prepotente ed il presuntuoso, chiaro? “. Non ammette repliche, e si vede benissimo. Sospira, e guarda suo fratello. Vede che è strano, non pare arrabbiato. Solo, dannatamente frustrato, solo. Gli mette una mano sulla spalla. “ Ace ti perdonerà, e credo che prima o poi anche Zwei lo farà “.

“ E Diva? Credi che mi perdonerà dopo quello che ho fatto? Mi sono comportato peggio di quello psicopatico, ho rischiato di ucciderla senza neanche rendermene conto “. Si sfoga esasperato, anche se sa bene che tutto ciò è successo per colpa sua, ma di certo non può dirlo ad Alexis. La rosa non sa che rispondere, trova le parole dopo diversi minuti di silenzio.

“ Diva ti ama, e di questo ne sono sicura. Forse adesso avrà paura, però i suoi sentimenti non sono spariti. Non devi dubitare di lei “. Silenzio, totale silenzio. Nessuno dei due dice niente. Lei decide di prendere l’iniziativa, e prende la mano a Kazuma, per poi metterla sulla sua pancia. Lui la guarda, non capisce, ma nemmeno si sposta. “ Quando lui o lei nascerà, voglio dargli una famiglia serena, con tutti i suoi zii finalmente uniti, e senza alcuna guerra. Vuoi aiutarmi a realizzare questo desiderio? Lo vuoi fare per tuo nipote? “ Chiede, con una calma che contagia anche il maggiore. Annuisce e basta. Lei fa per dire qualcosa, ma sente una fitta fortissima, e si deve aggrappare a suo fratello. Lui la sorregge, ed aspetta che le passi. Strano, ormai è quasi al quarto mese, il periodo così detto “ critico “ è superato, allora perché ha ancora quei dolori?

“ E’ la prima volta che hai queste fitte? “ Le chiede solo. Lei fa cenno di no.

“ Mi è capitato già tre o quattro volte, però i medici dicono che la gravidanza sta andando bene “. Risponde lei, ma lui pare perplesso: ha già visto un’altra donna, vampira ed incinta, avere questi sintomi. “ perché hai quella faccia, fratello? “ Chiede poi la rosa. Lui scuote il capo.

“ Niente, niente. Penso che adesso ti devi riposare. Al bambino non piacerà lo stress a cui è stato sottoposto per colpa dello zio, vero piccolo? “ Ed accarezza la pancia alla sorella, come se volesse captare qualcosa. Si sposta dopo qualche minuto. “ Forza mammina, va a riposare “. Le dice poi. Alexis annuisce, e decide di andare a riposarsi ma, una volta rimasta sola, le fitte ricominciano. La giovane cerca di dormire.

Kazuma scende le scale, e raggiunge Ace, Allen e Risa, che sono insieme a Diva. C’è un po’ di tensione, ma lui li guarda come se nulla fosse, adesso ha qualcosa di più importante da dire. “ Ho parlato con Alexis, e non si è sentita bene “. Guarda Ace, che fatica a trattenersi. “ No fratellino, io non le ho fatto niente. Anzi, avevo anche promesso che mi sarei riappacificato con voi. Lei vuole dare a vostro figlio una famiglia unita “. Sorprende tutti con quelle parole: lui ha dato la sua parola ad Alexis? È proprio vero, quella ragazza ha il potere di far cambiare in positivo anche le persone più crudeli!

“ Che cos’ha avuto? “ Domanda Risa, preoccupata per la nuora. Kazuma la guarda.

“ Strane fitte, madre. Anche se ormai è al quarto mese di gravidanza, sente delle strane fitte, nonostante i dottori dicano che la gravidanza procede bene “. Guarda ancora Ace, che finalmente riprende parola.

“ Che cosa stai cercando di dire? Se la gravidanza va bene, non dobbiamo preoccuparci, no? “

“ Conosci la leggenda dei gemelli? I vampiri non possono averne. Se una donna rimane incinta di due gemelli vampiri, finiranno per divorarsi a vicenda. Non è mai successo che dei gemelli vampiri sopravvivessero, tu e Diva siete stati un miracolo “.

“ Anche Zwei, da quello che so, aveva una gemella, ma è riuscita a nascere “. Interviene nel discorso Allen. “ Vero, Risa? “. Guarda la moglie, che annuisce.

“ Si, ma è morta alla nascita. Era indebolita, Zwei non l’aveva divorata, ma le aveva preso tutte le energie vitali “. Spiega la donna, poi guarda Kazuma. “ Ma perché ce lo stai dicendo ora? “

“ Perché credo che ora dovremo stare molto vicini ad Alexis, e seguire questa gravidanza molto attentamente, specialmente nel momento del parto. Sospetto che aspetti due gemelli “.


 “ Oh Dio mio “. Mormora solamente Ace, mettendosi una mano nei capelli. “ Sei sicuro di quello che dici? “

“ Quasi del tutto, ho percepito un potere troppo grande per appartenere ad una sola creatura. Dobbiamo prima di tutto accertarci che siano davvero gemelli, e se lo fossero… “. Guarda il padre, che conclude il discorso.

“… dovremmo tenerli divisi, tua moglie avrebbe bisogno di una grande quantità di sangue per dare ai gemelli il potere necessario per vivere, affinché l’uno non cerchi di divorare l’altro. E soprattutto al momento del parto, dovremo tenerli divisi il più possibile, almeno per un po’ di giorni “. Rivela il re dei vampiri. Ace lo guarda sconcertato.

“ E come facciamo? E se dovessero divorarsi a vicenda, o far del male ad Alexis? “

“ E’ per questo che bisogna tenerli sotto controllo, evitando che rimangano senza potere. Dobbiamo parlare subito ad Alexis e darle del sangue per poter nutrire le due creature, prima che sia tardi “. E guarda Ace, che non si perde d’animo: farà di tutto per salvare sua moglie ed i suoi figli.

TA DAAAN :d COLPO DI SCENA! CHE DAVVERO ALEXIS ASPETTI DUE GEMELLI? CHE SUCCEDERA' SE SARA' COSI'? SOPRAVVIVERANNO ENTRAMBI FINO AL PARTO? E COSA FARANNO ADESSO I FRATELLI BASKERVILLE? SI RIAPPACIFICHERANNO? CHE NE SARA' DI ZWEI? SE VOLETE SAPERLO CONTINUATE A SEGUIRMI! GRAZIE A CHI MI SEGUE E SOSTIENE, MI FA DAVVERO PIACERE CHE LA STORIA VI PIACCIA, E SPERO CHE CONTINUI COSI' :) ASPETTO ALTRE RECENSIONI! BACI

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 20
*** cambiamenti ***


Da quel giorno passano altri 4 mesi. In quel lasso di tempo, sono successe molte cose: Allen e Soledad, purtroppo, non si sono ancora chiariti completamente, e lui continua a rinfacciarle il fatto di aver abbandonato Alexis senza una ragione, mentre la donna sostiene di avere avuto una valida motivazione, ma di non poterla rivelare al momento. Ma Allen non pare crederle, per lui non esiste una giustificazione valida, Soledad è solo cappata per paura. L’ha ferito quel comportamento, ed in quei mesi non è più andato a trovarla alla sua nuova residenza, il vecchio castello dei Baskerville. Risa invece, è riuscita a superare tutta la sorpresa iniziale per il ritorno di Soledad, ed anche tutti i suoi timori di perdere suo marito a causa dei loro vecchi sentimenti. E non è solo perché ora lui non vuole avere a che fare con lei, anche se fossero a contatto tutti i giorni, ormai ha avuto la dimostrazione che la loro è ormai una storia legata al passato, anche se Kazuma non pare fidarsi fino in fondo di quella donna comparsa dal nulla, nonostante Risa gli abbia spiegato più volte che ormai non è più un problema. La regina ha trascorso questi mesi ad assistere Alexis, che non sta troppo bene. Come sospettato sin dall’inizio, la ragazza è in attesa di due gemelli, ma quel che è peggio è che le stanno portando via molte energie, al contrario di quello che tutti credevano. Non stanno cercando di divorarsi a vicenda, almeno per ora, ma stanno cercando di prendere tutti i poteri della madre, che forse non si sono mai risvegliati del tutto nemmeno dopo la vampirizzazione. Nessuno, purtroppo, può dire quanto tempo impiegheranno a riemergere completamente, ma la cosa che più preoccupa è che lei è sempre più debole, tanto che fatica ad alzarsi dal letto. Ace è sempre più nervoso, e a volte è difficile anche stargli vicino. Alexis non ha ancora voluto mordere nessuno, dice che se la caverà, che i suoi figli non le faranno del male, ma la situazione pare piuttosto seria. Kazuma invece, continua a rimanere alleato con suo zio Kevin, che finalmente si è deciso a rivelargli il suo vero piano. Diva, per quel che la riguarda, continua a restare insieme a lui, anche se a volte non capisce certi suoi comportamenti. Dopo l’ultima lite con il fratello, in cui ha rischiato la morte, anche Zwei si sta riprendendo, ma ormai la famiglia pare divisa in due rami: Zwei da una parte e Kazuma ed i suoi fratelli dall’altra, anche se in pochi sembrano approvare il suo comportamento. Diva, per quel che la riguarda, si sente tra l’incudine ed il martello, e non sa che cosa fare. Le sembra che la storia di suo zio e suo padre si stia ripetendo, e lei non vuole una cosa simile, ma al momento non trova soluzioni. Echo invece, è diventato ormai un vampiro a tutti gli effetti, e pare stia acquisendo dei poteri nuovi, simili, se non uguali, a quelli dei Baskerville. In un certo senso, è come se li avesse sempre avuti, e questo, anche secondo il gran consiglio degli anziani, è molto strano, e decidono di condurre un’indagine per conto proprio, che in questi 4 mesi pare aver portato alcuni risultati, ancora ignoti. Questa è una sera piovosa, ormai è dal pomeriggio che il cielo di Sabrie è coperto di nuvole. È ormai l’una passata della notte, ma qualcuno è ancora sveglio al castello, e quel qualcuno è Zwei. Ripensa a cosa successe 4 mesi prima, a come rischiò la vita, e soprattutto, perché successe: l’ha fatto per difendere Diva. Proprio lui, che di natura è freddo e menefreghista, è intervenuto in difesa di colei che un tempo era sua moglie e si è addirittura beccato un colpo di lancia che poteva ucciderlo? Non riesce a capirsi. Perché l’ha fatto? Perché non si è fatto gli affari suoi e si è intromesso? Più se lo chiede e più non trova risposte. Rimane fermo dov’è, in corridoio vicino alla finestra, tanto non riuscirebbe a dormire comunque. Osserva il temporale, la pioggia. Poi un altro rumore lo fa distrarre dai suoi pensieri. Si volta per vedere chi l’ha causato, e vede Alexis. Si è svegliata di colpo, ed è uscita dalla sua stanza, anche se non avrebbe dovuto farlo. “ Che fai sveglia a quest’ora? Vuoi forse fare agitare i gemelli? “ le chiede lui, guardandola. Lei scuote la testa in segno di negazione.

“ Non riesco a chiudere occhio. Si stanno agitando troppo “. Risponde lei, mettendo una mano sulla pancia e cercando di far calmare i figli, senza successo. Zwei sospira.

“ Dovresti deciderti a chiedere aiuto ad Ace o a tuo padre. Sono gli unici che potrebbero fare qualcosa “. E si gira di nuovo verso la finestra, mentre lei si mette vicina a lui.

“ Sono una Baskerville, ricordi? Orgogliosa di natura. Non voglio chiedere aiuto, ce la farò sicuramente. Avrò le forze necessarie per dare alla luce i miei piccoli “. È determinata, non c’è che dire. Ma una nuova fitta la fa appoggiare al davanzale, e per istinto Zwei le mette una mano sulla spalla.

“ Ti serve sangue, e ti serve adesso. I bambini stanno cercando di prendere il tuo potere per non divorarsi a vicenda “. La guarda, ma lei fa cenno di no.

“ no, ti dico che sto bene, sono solo delle fitte… “. È testarda, non c’è che dire. È proprio come Hope. Ma lui sa come farle cambiare idea. Si ferisce al polso con le unghie, e sospira.

“ Che peccato però, questo sangue andrà sprecato… “. Appena la rosa vede il sangue, le diventano immediatamente gli occhi rossi, segno che i suoi bambini hanno avvertito dei nuovi poteri. “ Sorellina, non hai sete? “ Le chiede di nuovo lui, con un ghigno di chi la sa lunga. Lei tenta in tutti i modi di resistere.

“ la… la vuoi smettere? Sai benissimo che non voglio prendere i poteri degli altri, specialmente… non posso prendere i tuoi “. Risponde la rosa, ma si deve appoggiare al davanzale, ormai l’odore di quel sangue si sta espandendo ovunque.

“ Allora vorrà dire che sprecheremo tutto questo sangue, la ferita è profonda… “. Ribatte il maggiore, leccando quel sangue. “ beh, è buono per essere il mio stesso sangue “. Ride un po’. È sadico come il solito, eppure stavolta non sembra che il suo scopo sia voler far soffrire Alexis. La ragazza non riesce a resistere di nuovo, e lo morde di colpo. E, più beve quel sangue, più sente le forze tornarle, e non solo. Anche i gemelli sembrano stare calmi.

“ Dovevi avere molta sete, eh sorellina? “. Le chiede lui, calmo. La lascia bere quanto vuole. Per lei è la prima volta che beve il sangue di un suo stesso familiare, dopo la vampirizzazione. E non si ferma tanto presto, anche se sa che quasi sicuramente suo padre ed Ace si arrabbieranno con lei, per aver chiesto aiuto prima a Zwei che a loro. Beh, non è che sia stata proprio lei la prima a chiedere aiuto, piuttosto, è stato lui ad offrirglielo. La rosa si stacca dopo un po’, pulendosi la bocca dal sangue.

“ Scusami, ho esagerato… “. Fa, guardandolo per qualche istante.

“ Tranquilla, ci vuole altro per mettermi ko. Sto bene. I gemelli piuttosto, sono calmi? “. Alexis si mette una mano sulla pancia. I bambini sono calmissimi, e lei ha recuperato tutte le forze. Annuisce e basta. A dire il vero, avrebbe tante domande da fare, ma preferisce starsene zitta. Sa bene che tirando fuori certi argomenti rischia di fare innervosire Zwei, e non è il caso.

La mattina seguente, tutto sembra tranquillo. Alexis decide di non dire niente a nessuno di quanto successo la notte precedente, non vuole rischiare di creare altro scompiglio. Lei è la prima a scendere, e si siede a tavola, facendo colazione, abbastanza calma. Dopo un po’ sente dei passi, e capisce di non essere più da sola alza lo sguardo e vede suo fratello Kazuma. La rosa saluta con un cenno della mano, per poi riprendere tranquilla la sua colazione. Lui la guarda qualche istante, poi si siede vicino a lei.

“ Sento che sei diversa stamattina, che è successo? “. Le chiede. La minore sobbalza, ma per fortuna riesce a nasconderlo.

“ I gemelli si sono calmati, ecco perché sono più rilassata “. Risponde poi, calma. Suo fratello non pare troppo convinto, e la fissa, facendole sudare freddo per un attimo. Mentre sta per ribattere, però, scende anche Zwei, seguito da Diva. La mora si mette vicina alla sorella.

“ Dove sono Ace e papà? “ chiede un po’ assonnata.

“ Ace stava ancora dormendo “. Fa Alexis, pensandoci. “ Papà non lo so “. In quel momento è grata a Diva e Zwei per averla salvata da una situazione che forse poteva diventare pericolosa: cosa sarebbe accaduto se Kazuma avesse avvertito in lei, o meglio nei gemelli, il potere di Zwei? Sicuramente avrebbero litigato di nuovo, ed è l’ultima cosa che ora deve succedere. Dopo un po’, Diva decide di andare in giardino: quando Kazuma e Zwei sono nella stessa stanza, la tensione si può addirittura tagliare con il coltello, e lei è stanca di questa rivalità. Anche Zwei decide di alzarsi, è evidente che è scocciato. Alexis lo prende per il braccio. “ per favore, resta qui “. Vorrebbe farli andare d’accordo, ma il problema è: come? Come riuscire a farli andare d’accordo?


Eccomi qua con il nuovo capitolo :) vi piace? Cosa accadrà tra Zwei, Kazuma e Diva? Nascerà un triangolo amoroso forse? Ed Ace ed Allen? Come reagiranno se sapranno cos'ha fatto Alexis? La capiranno o si arrabbieranno con lei? Che accadrà prossimamente? Se volete saperlo, seguitemi! Mi raccomando recensite più che potete, mi piace vedere i pareri e le idee dei miei fans :) Kiss

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 21
*** l'incoronazione ***


Alexis guarda il fratello, con aria speranzosa, sperando che non la mandi al diavolo e se ne vada, come fa sempre quando è nella stessa stanza con Kazuma. E, in un primo momento, Zwei pare proprio tentato di staccarsi bruscamente dalla sorella ed andarsene, ma alla fine decide di assecondarla, ma si siede ben lontano da Kazuma, e le occhiatacce tra i due non mancano. Alexis sospira, esasperata. Mette una mano sulla pancia, e parla con i suoi bambini. “ Non so se siate voi i bimbi oppure i vostri zii… “ Li guarda entrambi. Silenzio tombale, nessuno dei due ribatte. La rosa non sa se considerarlo un passo avanti, oppure semplicemente la calma prima di una grossa tempesta. Tenta di nuovo di parlare. “ ragazzi, per favore. Diva ed io siamo stanche di vedervi litigare continuamente, e non solo noi “. Silenzio, di nuovo. La rosa sta per parlare, ma Zwei la anticipa, alzandosi.

“ Io non ci vado d’accordo con uno che rischia di ammazzarmi. E poi l’isterico sarei io? ma per favore… “. Ha un tono calmo, eppure si vede che è ancora arrabbiato per quella storia. Alexis si alza a sua volta.

“ E’ una storia passata. Siamo una famiglia! Siete fratelli, ve lo volete mettere in testa?! “. Li guarda entrambi. Kazuma si alza arrabbiato.

“ Lui è solo il figlio di Kevin, un rinnegato! Un ladro, ed un assassino. Questo è il TUO adorato fratello “. Calca sulla parola tuo. Diva, esasperata, prende parola.

“ Lui un rinnegato? Ma se papà aveva esiliato anche te da Sabrie! Tu e Zwei non siete così diversi, per cui smettila di infierire “. Il diretto interessato la guarda, sorpreso. Se glielo avessero detto, forse non ci avrebbe mai creduto: Diva lo difende?

“ Che scenetta patetica, sei caduta così in basso da difendere uno come lui? Il bastardo della famiglia? L’assassino che ha sterminato la sua stessa famiglia? Che brava la mia sorellina, proprio bra… “. Non finisce la frase, che Alexis si avvicina e gli da uno schiaffo. Non è la prima volta che lo affronta, non ha paura ormai.

“ Adesso finiscila! Ma non vedi che la famiglia sembra divisa in due, a causa di questa storia? Vedi di darti una regolata e misurare le parole! “. Il suo sguardo, il suo tono. È fredda, non ammette repliche. Sembra la copia di Zwei al femminile. Diva lo nota subito, è sorpresissima da quell’atteggiamento, non è da Alexis. Da parte sua, invece, Kazuma sta per reagire allo schiaffo, ma qualcuno gli punta una falce, facendolo fermare.

“ non so cosa sia successo, ma se tocchi mia moglie non mi farò troppi scrupoli ad usare Artemis “. Gli dice qualcuno che ha ormai riconosciuto. Ace. Eh si, il suo fratellino lo stupisce sempre di più, ha persino il coraggio di puntargli una falce e di minacciarlo, ormai sono finiti i tempi in cui aveva paura di lui e si terrorizzava solo con un suo sguardo. Kazuma riflette: meglio non mettersi contro anche Ace, non è il caso. Si rimette seduto, ed in quel momento scendono anche Allen e Risa. Lui è il primo che prende parola.

“ Ma cosa diavolo succede? Vi si sentiva gridare sin dalla mia stanza “. Guarda i suoi figli e le sue figlie: Alexis sempre con quello sguardo freddo, Zwei pure. Kazuma su tutte le furie, Diva con lo sguardo abbassato ed Ace che ancora tiene in mano Artemis. “ Ma insomma, il gatto vi ha mangiato la lingua? Che succede qui dentro? “. Diva si alza, e corre ad abbracciarlo.

“ Non ce la faccio più! “. Scoppia in lacrime, e ancora una volta volano occhiatacce tra Zwei e Kazuma, come per accusarsi a vicenda. “ credevo che le cose sarebbero migliorate, invece… “ si sfoga la mora. Allen guarda Risa, tanto per chiederle cosa fare, è la prima volta che sua figlia lo abbraccia in questo modo. Non che gli dispiaccia che sia stata così espansiva, solo l’ha preso alla sprovvista. Lei lo guarda come a dirgli di ricambiare l’abbraccio, cosa che lui fa.

“ Calmati tesoro, non fare così adesso. Qualcuno mi spiega perché è ridotta così? “. Guarda prima Kazuma, poi Zwei, poi ancora Kazuma. “ E tu? Perché non rispondi? Sei o non sei il suo promesso sposo? Saprai che cosa le prende “. Kazuma sbuffa, poi risponde al padre.

“ succede che il tuo adorato nipote sta cercando di rubarmi la donna, ecco che succede “. Allen e Risa si guardano in faccia, per poi guardare Zwei, che, forse per la prima volta, si stupisce e basta. Alexis torna vicina ad Ace.

“ Questa poi… io rubarti la donna? “ Scuote la testa, poi guarda Ace. “ Senti, cerca di far ragionare tuo fratello prima che si becchi un colpo della mia falce, va bene? Credo sia uscito di testa “. Ace sospira, Allen guarda Zwei.

“ E’ vero? Sei ancora innamorato di mia figlia? “ Chiede, tra il sorpreso ed il serio: sa benissimo che in passato sua figlia ha rischiato la vita stando al fianco di Zwei, e da allora si suppose che lui non la amasse più, anche perché poi non ritornò più da lei. E, quando tornò a Sabrie, fu per la sua vendetta contro suo padre, non per vedere lei. Il ragazzo dai capelli argento sospira, ma non risponde. Si volta e fa per andarsene, ma qualcosa lo ferma: sente che lei lo sta guardando. Diva. Ha smesso di piangere, come se le fosse stato ordinato, ma non si stacca da suo padre. Vuole sapere la verità, ne ha il diritto dopo tutto.

“ Voltati… “ Dice solamente. “ Voltati e dicci la verità, ne ho il diritto “. Conclude il discorso. Zwei si ferma, ma non intende voltarsi. Da le spalle ai presenti.

“ Ti ho già risposto quattro mesi fa, no? Il nostro legame non si può spezzare, anche se ci proviamo “. Lei non lo capisce, ma perché non le da una risposta e fa il vago? Non può chiederglielo, perché lui esce dalla stanza. Alexis si mette seduta, i gemelli sono inquieti, ma per fortuna non sembrano prenderle altro potere. Evidentemente, si sono accontentati di quello di Zwei. Ace sistema Artemis, Allen e Risa si siedono accanto a Kazuma, Diva invece torna vicina alla sorella. Silenzio, di nuovo. Eppure è strano, ce ne sarebbero di argomenti di cui discutere. Allen sembra pensieroso, ma l’unica che se ne accorge pare Risa, che si schiarisce la voce, tanto per dirgli di parlare. Lui la guarda un momento, ed Alexis invece guarda lui. La regina decide di prendere parola.

“ Su, Allen, vuoi aspettare ancora o ti decidi a parlare? “ Chiede al marito, che scuote la testa in segno di negazione.

“ no no, tranquilla che adesso glielo dico “. Guarda la figlia, che rimane perplessa.

“ Ma dirmi che cosa? “ Chiede la rosa, seriamente perplessa dallo strano atteggiamento di suo padre. Il viola, finalmente, prende parola.

“ Presto tu ed Ace sarete re e regina di Sabrie “. Dice come se nulla fosse, ma per poco non fa strozzare il figlio. Alexis si alza, soccorrendolo.

“ Amore, tutto bene? “. Chiede. Lui si riprende, poi guarda il padre. Alza un dito per cercare le parole giuste, ma alla fine gli esce solamente una frase.

“ tu… scherzi, vero? “ chiede, sorpreso e spaventato allo stesso tempo. Ma il ghigno di suo padre smentisce quelle parole. Non sta scherzando affatto!

“ Non scherzo, sono più di mille anni che sono il re di questo regno, voglio lasciare il posto a te ed a tua moglie, cosa c’è di strano? “. Chiede. Ace guarda Alexis, tanto per dirle di parlare lei.

“ Perché proprio ora? Non siete malato o altro, anzi, siete forte come e più di prima “. Fa la giovane.

“ Con il ritorno di Kevin, potrei morire da un momento all’altro. Si sa quanto mi odia, ed io non so se ho la forza per contrastarlo nel caso decida di attaccare me o il regno. Non posso permettere che il mio popolo o la mia famiglia subiscano la crudeltà di mio fratello, soprattutto se so di poterlo evitare: Sabrie ha bisogno di un re forte, nel pieno delle sue forze. Un re come te “. E guarda Ace, che di certo non se l’aspettava. “ Mentre tu, Alexis, tu sarai la forza di tuo marito. Lo dovrai sostenere nei momenti difficili, aiutarlo a rialzarsi quando cadrà. Sono sicuro che tu sarai una regina perfetta “. Alexis non sa che dire: certo, in questo anno la sua vita è cambiata radicalmente, da prigioniera a principessa, ed ora, da principessa a… regina? Si, non può di certo sottrarsi, suo padre conta su di lei. E su Ace soprattutto. La ragazza gli prende una mano e sorride.

“ Amore… che dici? Lo aiutiamo papà? Vogliamo farlo felice? “. Chiede dopo un po’, sorridendo. Dopo il primo momento di smarrimento, anche Ace si convince ad accettare, dopo tutto, suo padre ha ragione: in caso di un attacco da parte di suo zio, solo lui è in grado di contrastarlo come si deve, ormai suo padre a sprecato moltissimi poteri nella precedente battaglia contro il fratello, alcuni secoli prima, quando lo esiliò dal regno per alto tradimento. Il giovane guarda suo padre, ed annuisce: sarà lui il nuovo re di Sabrie, con la sua Alexis al suo fianco.
Passano diversi giorni, ed ormai tutto è pronto per l’incoronazione di Ace ed Alexis. La ragazza ha convinto il padre a far partecipare anche Soledad, che ora è nella stanza della figlia e le sta parlando- “ Tesoro mio, ti vedo turbata. Hai dei ripensamenti? “Le chiede. La rosa fa cenno di no con il capo, e guarda la madre.

“ No, madre. Nessun ripensamento, ma… non vi capita mai di avere un presentimento nefasto che non se ne va, per quanto proviate a cacciarlo? “ Chiede poi la ragazza, mettendo una mano sulla pancia.

“ Riguarda i gemelli? “ Chiede Soledad, ma la figlia nega ancora una volta.

“ No, riguarda Ace. Sento che potrebbe accadere qualcosa “. Mormora la rosa. La madre la abbraccia forte forte, e cerca di tranquillizzarla. Ormai non potrà succedere niente, tutto andrà bene. Ormai è calata la notte, ed Alexis, Risa, Allen, Soledad, Diva, Kazuma e Zwei sono riuniti alla sala del trono. Anche gli altri componenti della famiglia sono ormai giunti. Manca solo Ace. All’improvviso, una fiamma enorme si accende al centro della stanza, segno che qualcosa sta già iniziando a cambiare, e lo stesso castello sembra percepirlo. Dopo diversi minuti, finalmente entra anche Ace. È serio, molto serio. Come se fosse pensieroso. Prende per mano sua moglie e raggiungono suo padre e sua madre, anche se tutti hanno notato che il giovane è pensieroso. Che abbia paura? Beh, dopo tutto, nessuno lo potrebbe biasimare: sta per diventare il re dei vampiri! La cerimonia ha inizio, e tutto sembra proseguire senza alcun intoppo. Alexis, dopo essere diventata la regina di Sabrie, giura di governare il regno nel nome della giustizia. Lo stesso sta per fare suo marito, ma una tetra risata, che segue la rottura di una delle finestre, interrompe la cerimonia. Ace sta per richiamare Artemis, ma qualcuno è più veloce, e va dietro di lui bloccandolo-

“ complimenti nipote mio. Davvero niente male. E così, sei diventato il re di Sabrie. Credete forse di riuscire a contrastarmi con questo… come definirlo… passaggio di testimone? “ Quella voce fredda, tutti la riconoscono tra mille. Ma certo, è la voce di Kevin. Ancora una volta è riuscito ad eludere la sorveglianza ed entrare nel castello. Tiene fermo il nipote, però guarda suo figlio Zwei, che è vicino a Diva. “ Figlio, ho sentito che hai rischiato la vita. Perché mai non sei venuto dal tuo paparino come ai vecchi tempo? Ti avrei curato io come si deve “. In tutta risposta, Zwei ride ironico.

“ Papà, sei così intelligente, dovresti aver capito: io ormai non sono più dalla tua parte, mettitelo in testa “. Per istinto, Diva gli prende la mano. Non sa come mai, ma si sente sicura a contatto con lui. Paradossale, eppure è così, e lui sembra anche averlo capito, anche se non dice niente. Kevin guarda tutti i presenti, per ultimo torna a guardare il figlio.

“ A quanto pare i due sposini sono tornati insieme, eh? Ma che romantici “. Fa ironico, poi guarda Kazuma. “ Su nipote, non dirmi che intendi permettere che mio figlio ti rubi la donna da sotto il naso. Non è da te restare fermo a guardare “. Ride un po’, mentre Allen guarda il figlio maggiore. Che diavolo ha a che fare lui con Kevin? Perché sembrano avere tanta confidenza?

Siamo alla resa dei conti amici :D cosa farà Kevin? Rivelerà che lui ed il nipote sono sempre stati alleati? Rivelerà finalmente il suo piano? Che farà Ace adesso che è il re di Sabrie? Se volete saperne di più non vi resta che seguirmi :3 aspetto sempre le vostre recensoni. Kiss

ANGUSTIAS

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Capitolo 22
*** luna lontana, misericordia perduta ***


Kazuma rimane in silenzio, e guarda una parete, poi lo zio, tanto per dirgli di stare zitto. Ma ormai i giochi sembrano fatti. Kevin sogghigna malefico. “ Nipote mio, non era questo il tuo scopo? Forza, devi farti valere, allontana per sempre i due ex sposini, fa il modo che mio figlio non ti soffi la donna da sotto il naso. Perché è questo quello che farà “. Ace guarda il fratello, sconvolto: ha davvero a che fare con suo zio? Li ha davvero traditi per la sua assurda gelosia verso Zwei? Per la sua ossessione di perdere Diva a causa sua? Suo zio pare sicuro di sé, e fa un ghigno. “ Nipote ti vedo perplesso. Se vuoi ti spiego io com’è andata: tuo fratello è stato geloso di Zwei sin da quando ha rimesso piede qui a Sabrie. Non era sicuro che sarebbe stato lontano da Diva, e così è venuto da me per chiedere il mio aiuto. Sapeva bene che io stavo cercando mio figlio, che lo rivolevo al mio fianco per attuare la mia vendetta. Non sapeva qual’era il mio piano, ma non gli è importato, a lui bastava non avere intorno il suo odiato rivale “. Rivela, ed è sincero. Non avrebbe motivi per scatenare una guerra tra fratelli se non fosse vero. Kazuma li ha traditi, senza che nessuno se ne potesse accorgere. Li ha ingannati, quando in realtà era dalla parte di Kevin sin dal principio. Allen guarda il figlio, con lo sguardo più deluso che un padre possa avere verso il suo primogenito. Gli aveva dato fiducia, l’aveva fatto addirittura tornare a Sabrie dopo quello che ha combinato in passato. Aveva pensato che fosse cambiato e che meritasse una seconda possibilità, ma ora se ne pente. Si rende conto che non è mai cambiato. Poi, lo sguardo dell’ex re dei vampiri si sposta su suo nipote Zwei: l’hanno sempre considerato tutti come il bastardo della famiglia, un assassino psicopatico che aveva ucciso senza motivo la moglie e la figlia, per poi venire a sapere che non è così, che in realtà fu tutto un piano ordito da suo padre. L’hanno rinchiuso in quel carcere, ha perso la seconda donna che abbia mai amato dopo Hope: Diva. E tutto per un inganno. Per la loro, anzi… per la sua incapacità di vedere le cose come stavano. Lui era il re, lui avrebbe dovuto indagare maggiormente. Invece si è limitato a credere alle prime ipotesi che fece il consiglio degli anziani, che Zwei fosse uscito di testa senza alcuna ragione, ed ha approvato la sua reclusione. L’ha considerato un traditore, ed ora scopre che il traditore, invece, è proprio suo figlio Kazuma. Da parte sua, il giovane non dice una parola, ma guarda Diva. La sua Diva, colei per la quale ha fatto tutto questo. La sua sorellina, che non ha mai potuto proteggere a causa dell’esilio, ma di cui si è innamorato. Zwei invece stringe i pugni dalla rabbia, e guarda in cagnesco il rivale. Kevin sogghigna vittorioso, e prende per un braccio Kazuma. “ Forza nipote, vieni da me. Ora che le carte sono scoperte non c’è più bisogno che reciti questa commedia da finto buon samaritano “. Detto questo, lo attira accanto a sé. Suo nipote non dice una parola, ma guarda la sua famiglia. Diva si mette entrambe le mani sul viso e scoppia a piangere, abbracciando Zwei per istinto. Si è innamorata di un traditore! Si è fidanzata con qualcuno che in realtà ha sempre fatto il doppio gioco. Zwei la guarda per un attimo, oi guarda suo padre.

“ Complimenti padre. Alla fine siete riuscito a dividere la famiglia. Che fate ancora qui? “ Chiede acido. Suo padre ride un po’.

“ Figlio mio, voglio che tu venga con me, ovvio. Non vorrai restare qui dopo quello che è successo. Credi che il tuo caro zietto e tuo fratello te lo permetterebbero? “. E ghigna malefico. Zwei sta per ribattere, ma interviene Allen nel discorso.

“ Kevin, non starò a discutere con te di cose come la redenzione, non le capiresti mai. Ma so che tuo figlio è migliore sia di te, che del mio stesso primogenito, che ci ha pugnalati alle spalle. Lui resta qui “. Si mette davanti al nipote ed alla figlia, che lo guarda sorpresa. Non si sarebbe immaginata che suo padre avrebbe preso le difese di Zwei. “ Portati via quel traditore se la cosa ti rende tanto felice, ma sappi che non riuscirai mai a raggiungere il tuo scopo. Le Tenebre non caleranno su Sabrie, non sprofonderai l’intero regno nell’abisso “. È determinato. Ametista e zaffiro si incontrano, forse per la prima volta dopo anni. Kevin prende Kazuma e lo porta con sé,e se ne va dalla stanza. Nessuno dei presenti, però, si accorge che ha lasciato qualcosa, una sorta di… regalo.

Passano alcuni giorni. Giorni in cui Echo ha scoperto una cosa molto importante riguardo il suo passato, ma non ha il coraggio di dirla al suo signore. Giorni in cui Allen cerca in tutti i modi di calmare suo figlio Ace, che non accetta il fatto di non essersi mai accorto che Kazuma fosse dalla parte di Kevin. In cui Risa, per quanto possibile, ha cercato di superare questa shoccante scoperta nel miglior modo possibile, anche se non è esattamente una cosa semplice vedere suo figlio accanto a suo fratello che progetta di sprofondare il regno nelle Tenebre. In cui Alexis è riuscita, pian piano, a padroneggiare i poteri dei gemelli che sta aspettando, i quali ora sembrano più tranquilli. In cui Diva si è depressa ancora di più, e non è nemmeno mai uscita dalla sua stanza. Non fa altro che piangere, desidera solo sparire da questo mondo. Perché tutte le volte che si innamora finisce male? È forse maledetta? C’è forse qualcosa che non va in lei? Arrabbiata, da un pugno allo specchio, che si frantuma in mille pezzi, ed alcune gocce del suo sangue cadono a terra e macchiano i vetri, che sono tutto ciò che resta dello specchio. La mora osserva quel sangue, si inginocchia e raccoglie un vetro. Scivola lentamente dalla sua mano, e la ferita si rigenera pian piano da sola. Ma lei vuole davvero vivere così? Vuole davvero che, per colpa sua, ci vadano di mezzo le persone a lei care? Perché è colpa sua, - o almeno così la pensa lei - , se adesso il regno è in pericolo a causa dell’alleanza di Kazuma e suo zio. La risposta le giunge come un eco nella sua mente: no! Non vuole più vivere così, è stanca. Continua a piangere da giorni ormai, e non trova una ragione per vivere. Allora è meglio morire e liberare tutti dalla sua presenza, - pensa lei - . prende di nuovo quel pezzo di vetro. Basterà un singolo colpo, e finalmente sarà libera da tutte le sue sofferenze. Un solo, decisivo colpo.

Zwei è al roseto insieme ad Allen ma, mentre stanno parlando, sente una tremenda fitta vicina al cuore, e non è dovuta alla cicatrice della sua ferita. Allen lo guarda un momento, poi lo soccorre. “ nipote, tutto bene? “. Lui fa cenno di no, poi riflette un momento e, come una premonizione, gli viene in mente lei. La loro ultima conversazione, in cui gli aveva detto che avrebbe solo voluto morire e rggiungere loro figlio.

“ Diva… “ Mormora solo il ragazzo dai capelli argento, per poi correre come un disperato su per le scale, dopo essere entrato come una furia al castello, quasi buttando a terra persino la povera Alexis, che guarda il padre, sorpresa.

“ Padre, ma che gli prende? “ Chiede, ed Allen la guarda tanto per dirle che non sa nulla. I due decidono di seguirlo. Salgono le scale, e la rosa quasi sviene. Che diamine ci fa sua sorella a terra, in un mare di sangue? Che diavolo è successo? Zwei invece, non sta a farsi troppe domande e corre a soccorrerla, estraendo quel vetro e buttandolo a terra. Abbraccia la ragazza.

“ Che hai fatto? Stupida! Vedi di reagire! Svegliati! “ la scuote, nessuna reazione. Prova a ferirsi, e le mette il polso vicino alla bocca. “ Bevi. Bevi maledizione! “. Le dice, ma ancora nessuna reazione. La mora sembra quasi morta, la sua aura è molto debole. Allen ed Alexis sono sconcertati, non sanno cosa fare: se non si sveglia nemmeno con l’odore del sangue, significa che è prossima alla morte. Alexis scoppia in lacrime ed abbraccia il padre, mentre Zwei si arrabbia. “ Hai intenzione di tradire la tua promessa di starmi vicina sempre, nel bene e nel male? Come osi? Nessuno può tradire una promessa fatta a me! Svegliati! “. La scuote di nuovo, poi la abbraccia, non rigenera neanche la ferita al polso, sembra la disperazione fatta persona. “ Ho già perso Hope, non sopporterei di perdere anche te. Ti ricordi? Mi hai chiesto se ti amavo ancora, ed io non ti ho dato una risposta… “ Una minima reazione. Diva muove una mano, ma ancora non si sveglia. Zwei decide di non arrendersi, e la bacia all’improvviso, facendole bere il suo sangue per far rimarginare la ferita. Ed accade il miracolo. La ferita si rimargina quasi del tutto, e la mora apre lentamente gli occhi. Quando realizza la situazione, arrossisce come un pomodoro, ma non si stacca. Si dividono solo dopo un po’, e lei sospira.

“ Perché non mi hai lasciata morire? Che senso ha che io rimanga qui? “ chiede la mora, e lui fa per alzarsi.

“ Sciocca, non ti potevo lasciare morire davanti a me, no? Sei stata mia moglie dopo tutto “. Fa per alzarsi, ma lei lo ferma tenendolo per il mantello.

“ Allora? “ Chiede lei, osservandolo. Lui pare davvero non capire.

“ Allora cosa? “ Chiede guardandola. Lei sospira.

“ Mi devi ancora una risposta. Mi devi dire se sei ancora innamorato di me o no. Sai, ti ho sentito prima, quando ero tra la vita e la morte. Sei stato tu a riportarmi qua, il sangue ha solo rimarginato la ferita “. Spiega. Allen capisce tutto: non è stata una banale magia, no. È stata la forza dell’amore che ha riportato Diva in questo mondo. Il vero amore. Quell’amore che è resistito per tutti quei secoli. Perché lui sa già la risposta di suo nipote. Guarda Alexis, che invece pare confusa.

“ Forza figliola, lasciamoli tranquilli adesso. Andiamo al roseto “. E prende la figlia per mano. La rosa lo segue, senza però capire perché debba uscire. Diva invece guarda ancora Zwei.

“ Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua? “ Chiede, sorridendo un po’, dopo giorni di pianto ininterrotto. Lui arrossisce e guarda altrove. Si alza, aiutando anche lei.

“ Ah, per l’amor di Dracula, Diva lascia perdere. Stavo solo… “

“ Eri solo disperato, lo so. Ma so che eri sincero “. Finisce la frase lei al suo posto. Gli mette una mano sulla spalla. Lui si volta a guardarla e lei conclude la frase. “ Allora? Qual è la tua risposta? “. Zwei continua a fissarla: che dovrebbe dire? Lui non è bravo con parole sdolcinate e dichiarazioni, lui è più bravo a fatti. La prende per le spalle e la fissa qualche istante, e lei non capisce davvero questa reazione.

“ La risposta… potrebbe non piacerti, sai? “. Le chiede lui. Ma lei fa cenno di si.

“ Sono pronta a rischiare “. Risponde arrossendo un po’. Forse il suo cuore sa già la risposta.

“ A tuo rischio e pericolo allora… “ Ribatte lui, per poi baciarla all’improvviso. Ecco, ora si aspetta come minimo uno schiaffo è forse imbecille? Come può pensare che, dopo tutto quello che è successo, lei possa ricambiare i suoi sentimenti? Sta per spostarsi, ma la mora, passato il momento di sorpresa, ricambia il bacio. Forse anche lei l’ha sempre capito, forse il suo amore per quel pazzo di suo marito non è mai morto, neppure quando le ha fatto del male. Ed ora ne ha avuto la conferma. Si staccano dopo un po’, e stavolta è lui a fare un passo indietro, rosso come un pomodoro, è quasi tutt’uno con il suo mantello. “ Scusa! Scusa non dovevo! “ . e scappa letteralmente dalla stanza, senza che lei abbia il tempo di ribattere, ma sorride un po’. Non è cambiato così tanto, dopo tutto. Zwei resta fuori dalla stanza, riprendendo lentamente a respirare regolarmente. Non l’ha schiaffeggiato e né respinto! Anzi, ha ricambiato il bacio! L’ha perdonato allora? È davvero un nuovo inizio per loro due? Si siede un momento contro il muro ma, nel farlo, qualcosa lo punge al dito. Raccoglie l’oggetto in questione: è una rosa nera, e lui pare riconoscerla immediatamente. Cosa nasconderà mai un semplice fiore? 


ECCOMI AMICI MIEI :) COME STATE? IO MALE PURTROPPO, SONO RAFFREDDATA ED HO LA FEBBRE. MA SPERO CHE IL CAPITOLO SIA USCITO UGUALMENTE BENE! VI PIACE COME SI SVOLGE LA STORIA? E SE NO, COME AVRESTE VOLUTO CHE SI SVOLGESSE? VI ASPETTAVATE IL RITORNO DI FIAMMA DI ZWEI E DIVA? SCOMMETTO CHE VI HO PRESI DI SORPRESA :3 MA ZWEI X DIVA E' UNA DELLE MIE COPPIE PREFERITE >.< E LE VOSTRE QUALI SONO? :D COSA PUO' NASCONDERE UN BANALE FIORE COME UNA ROSA? FORZA AMICI, ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI, SIATE NUMEROSI! UN BACIONE

ANGUSTIAS 

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Capitolo 23
*** Vision ***


Sono passati diversi giorni dalla dichiarazione di Zwei a Diva, ma da allora, lui ha sempre cercato di evitarla, convincendosi che mai e poi mai lei potrebbe tornare ad amarlo. Probabilmente, in un momento di confusione ha ricambiato il suo bacio, ma sicuramente non è stato perché l’ha perdonato. In quei giorni ha fatto l’impossibile per evitarla, arrivando persino ad andare per qualche giorno a vivere con Soledad. La donna, da prima sorpresa da questo gesto, ha in fine accettato di ospitarlo. In quei giorni è sempre stato taciturno, ha parlato pochissimo ed è sempre rimasto fermo, vicino alla finestra. Ha portato con lui solamente una rosa nera, ma la bionda non comprende da dove venga. Quel ragazzo le ricorda inevitabilmente suo padre Kevin: anche lui, da piccolo, è sempre stato un ragazzo solitario, odiava avere contatti con gli altri. Questo per paura di essere ferito da chi non poteva comprendere la sua natura di figlio della notte. Come Kevin, anche lui odia profondamente gli esseri umani. Eppure sta rispettando il trattato di pace. Ecco cosa lo differenzia da suo padre. E quei bellissimi occhi azzurri sempre tristi, sono sia gli stessi di Kevin che di Ace. Soledad non ha potuto fare a meno di notarli, il giorno delle nozze di sua figlia, quando lei ha fatto ritorno. Quel giorno, Zwei decide di tornare a casa, non può continuare ad approfittare dell’ospitalità di Soledad, anche se lei dice che non c’è nessun problema. Lui lo sa bene che le ricorda suo padre, e questo potrebbe crearle qualche problema, facendole ripensare all’incendio in cui tutti la diedero per morta.

Intanto, anche Diva sta cercando di fare ordini nei suoi sentimenti, ma il risultato è opposto: essi si ingarbugliano e le creano solo una grande confusione in testa. Ha chiesto di restare sola per un po’ a riflettere, e così è stato infatti. Non sa niente neanche del ritorno di Zwei che, appena entra al castello, sente come una morsa terribile che gli toglie l’aria. È li, nello stesso luogo in cui c’è lei. Lei, la fonte dei suoi tormenti. Guarda un momento quella strana rosa nera che tiene in mano: l’ha trovata il giorno stesso del bacio, e si è punto con essa. Ma stranamente, la ferita ha impiegato a rimarginarsi, e faceva anche parecchio male, come fosse stata provocata da un rasoio, più che una spina di un fiore. Ormai però è guarita, l’unica cosa che continua a chiedersi è da dove venga il fiore. Mentre cammina immerso nei suoi pensieri, si scontra con una persona, che si rivela essere una ragazza. Questa sta per cadere a terra, ma lui è più veloce e la afferra tenendola per la schiena. Inevitabilmente finiscono vicini, e la fanciulla arrossisce. Solo ora si scorgono i suoi magnifici occhi azzurri. “ così simili ai suoi… “ pensa solamente il maggiore dei fratelli Baskerville. Poi decide di parlare, vedendo che quella ragazza è immobile come una statua. “ Signorina, dovreste stare più attenta quando camminate. Vi siete fatta male? “ Le chiede solamente lui, non lasciandola. Lei arrossisce violentemente e fa cenno di no con il capo. Ma chi è quel ragazzo così bello? Non le pare di averlo mai visto a palazzo. Solo ora lui si decide a lasciarla libera da quella presa – dolcissima a dire della giovane -. “ Comunque io sono Zwei Baskerville. Sono appena tornato a casa, forse è per questo che non ci siamo mai visti. “. Zwei Baskerville? Il principe dal cuore di ghiaccio che tutti le avevano descritto? Il crudele assassino che è stato rinchiuso per anni ed anni in un carcere di massima sicurezza – o meglio dire, un manicomio - ? la giovane si pettina con le dita i lunghi capelli biondi, che le ricadono sulle spalle. È imbarazzata, tuttavia riesce a parlare da li a poco.

“ Il mio nome è Pia. Sono la dama di compagnia della signorina Diva, sono appena stata assunta ieri dal re. Sembra sia preoccupato per la figlia “. Ammette abbassando lo sguardo. Dopo tutto lei è semplicemente una serva, non può nemmeno permettersi di guardare uno dei principi di Sabrie. Zwei invece non fa altro. La guarda, ed in lei vede Diva. Sono simili, se non fosse per il colore dei capelli diverso. Le prende il viso con una mano, ed i loro sguardi si incontrano. E succede ancora. Quella ragazza gli ricorda ancora una volta sua moglie, non c’è niente da fare, è una cosa più forte di lui. Per un attimo pensa sia solo colpa della frustrazione. Sa bene che non potrà mai avere Diva, che non tornerà più con lui, che non lo amerà mai più. Gli pesa, tutto questo. Gli fa male. Deve trovare un rimedio, altrimenti rischia seriamente di impazzire ancora una volta, ma stavolta per amore. Pia lo guarda e sembra confusa. Si sono appena visti, eppure a lei pare di conoscerlo da sempre. Di essere in sintonia con lui, di capire quello che prova. È come se il suo sguardo le stesse parlando. Sente brividi, e non sono brividi di freddo. È qualcos’altro, qualcosa che non ha mai provato nemmeno per il proprio compagno. Che sia il così detto colpo di fulmine? Che si sia perdutamente innamorata di quegli occhi di ghiaccio e di quello sguardo così freddo? Può veramente succedere senza conoscere minimamente una persona, se non per sentito dire? Oltre tutto, le uniche cose che le sono state dette su di lui sono che è stato capace di commettere una barbaria come uccidere sua moglie e sua figlia. Stando a queste parole, pensa la giovane, dovrebbe fuggire a gambe in spalla, come chiunque farebbe. Lei no. Lei non lo fa, e continua a perdersi in quegli occhi meravigliosi, come fossero un lago e lei potesse annegarvi, senza rimpianti. Gli prende una mano per istinto, e lui non sa che cosa fare: ha persino gli stessi atteggiamenti di Diva. La stessa calma e dolcezza. La ragazza continua a tenergli la mano: è così fredda, come mai? Decide di azzardare una domanda. “ Signorino… perché avete la mano così fredda? “ Chiede la bionda.

“ E tu perché stai tremando? “ Rigira la domanda lui. La ragazza sussulta al solo tocco della sua mano fredda con la sua guancia, caldissima.

“ Sarà a causa del freddo… “ Borbotta lei. Cosa può dire, che è lui a scombussolarla a tal punto?

“ Strano. Perché se faccio così i brividi aumentano… “ ribatte di nuovo lui, toccandole la schiena. Lei arrossisce ancora di più se è possibile, ma i brividi e lo strano calore che quel singolo tocco le provoca non sembrano volersene andare.

“ Cosa fate… io sono fidanzata “. Tenta di dire Pia, ma l’unico risultato è di far ridere Zwei. E ora che cosa gli prende?

“ Non credo che lui possa farti provare questo… “. Sussurra alla giovane, che non si sposta. Si sente quasi svenire quando, improvvisamente e senza preavviso, viene baciata con una passione così forte che crede di non averla mai sentita nemmeno dal suo fidanzato. Ricambia il bacio senza pensarci un minuto, trovandosi spalle al muro quasi senza accorgersene. Potrebbe definire questo momento come eterno. Non vuole più staccarsi, teme che possa finire tutto appena lo farà. Che sia solo un sogno, un’illusione. Ma la giovane ricorda anche un’altra cosa. Si stacca dal bacio, rossissima.

“ Non posso farlo, io… sto insieme ad un altro ragazzo “. Quelle parole. Involontariamente sta dando più coraggio a Zwei, che le strappa letteralmente di dosso il vestito, ghignando. Lei rimane solo in sottoveste e, pudica, si porta una mano al petto per coprirsi meglio.

“ Beh, adesso non ti puoi rifiutare di seguirmi. O vuoi che tutti ti vedano mezza nuda nei corridoi del castello? “. È tra il serio e il divertito. La bionda sembra smarrita. Quella reazione quasi violenta l’ha presa in contrappiede. Decide di seguirlo senza fare storie, di assecondare quell’assurdo sentimento che nemmeno lei sa spiegarsi. Da parte sua invece, Zwei non sa cosa gli prende, ma in quella ragazza rivede la sua Diva. Non prova niente per la giovane, eppure allo stesso tempo la vuole con tutto sé stesso. E stavolta non si fermerà.
Trascorrono alcuni giorni da quel momento: Zwei e Pia non si sono mai più rivisti, anche se la donna continua a sentire quei sentimenti che la fanno sentire tanto “ sporca “. Diva riesce a trovare pace solamente in compagnia del fratello e della sorella. Allen è insieme alla moglie, quando all’improvviso sobbalza. La rosa va da lui.

“ Allen… cosa succede? “ Gli chiede leggermente allarmata: sa bene che le visioni del marito sono praticamente sempre esatte. Lui la guarda.

“ R.. Risa.. ho avuto una visione su… su Zwei e Diva “. Le rivela. Lei rimane sorpresa.

“ E cioè? “ Chiede, ma il marito scuote la testa.

“ No. Devono essere loro i primi a vederla. Conosci i viaggi nel tempo? “ Le chiede. Lei annuisce. Sa bene che tutti i vampiri sanno viaggiare nel tempo.

“ ma non vorrai… “ Chiede senza finire la frase, ma lui annuisce.

“ Valli a cercare imediatamente. Devono fare questo viaggio nel tempo, e devono farlo insieme “. È determinato, e sua moglie non può fare altro che annuire ed andare a cercare i figli. Forse la visione di Allen porterà una svolta tra loro due?

Ciao a tutti i miei fans, come state? Vi chiedo scusa per il mostruoso ritardo, prometto che nei prossimi giorni cerco di postare il nuovo capitolo. Questo è corto e fa schifo * va in un angolino *. Comunque spero che almeno un pò vi sia piaciuto. Coraggio recensite, so che ci siete, non siate timidi :D che succederà adesso? Zwei e Diva faranno davvero quel viaggio temporale? Che farà Pia? Lo saprete nel prossimo capitolo! Bacioni 

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 24
*** tra odio e amore ***


Zwei se ne sta nel roseto a riflettere su quello che gli è successo in quei giorni: ha baciato Diva, poi è stato a vivere con Soledad per diverso tempo pur di evitarla, convinto più che mai che in realtà lei non l’abbia affatto perdonato, e che quel bacio sia stato solo un momento di debolezza. Poi è ritornato a palazzo ed è stato con Pia, la dama di compagnia della donna che ama. Una ragazza molto simile a lei, se non fosse per i capelli biondi che la distinguono dalla bella principessa. Ed ora è di nuovo solo, come sempre d’altra parte. Chi gli vorrebbe fare compagnia? Ognuno ha i suoi problemi, soprattutto suo fratello Ace: deve occuparsi di Alexis adesso, alla quale lui stesso ha dato una parte dei suoi poteri per calmare i gemelli che sta aspettando. Per ora sembra funzionare, i bambini non stanno dando alcun tipo di segnale di voler altro potere, e nessuno si è accorto che è stato proprio il figlio di Kevin ad aiutare la sorella. Mentre è immerso nei suoi pensieri, si sente come osservato, anche se nei dintorni non c’è nessuno. Si volta di scatto verso la finestra di Diva, e la vede: è affacciata al bancone che osserva il roseto. Deve averlo visto, perché adesso il suo sguardo è puntato su di lui. Lui che non ha ancora il coraggio di guardare quegli occhi meravigliosi, e distoglie lo sguardo fingendo di non averla vista. Lei se ne accorge, e diventa subito triste: che illusioni si è fatta? Forse stava delirando quando le ha detto che la amava ancora. E poi non glie l’ha effettivamente detto, l’ha baciata e basta. Anche se per lei questa è stata una prova più che chiara, ma evidentemente ha frainteso tutto. Altrimenti perché evitarla come la peste? I pensieri della mora vengono interrotti da un leggero bussare alla porta. “ Avanti “ dice in tono neutro la principessa, sedendosi su una delle poltrone mentre rientra nella sua stanza. Fa la sua comparsa sua madre, bella ed elegante come sempre. Indossa un bellissimo abito rosso, che si intona con i suoi capelli rosa. Guarda la figlia.

“ Tuo padre vuole vedere te e Zwei, subito… “ si ferma vedendo che lo sguardo della ragazza si rabbuia appena menziona il nome del figlio. “ tesoro, stai bene? Perché quella faccia?

“ Diva si alza, e sorride – il sorriso più falso della sua vita, deve ammetterlo -.


“ Ma certo che sto bene madre. Andiamo, non voglio far attendere mio padre. Se cercate Zwei è al roseto “. Dice cercando di restare il più neutra possibile. Risa capisce che qualcosa non va, ma non chiede niente. Manda una serva a chiamare suo figlio, e con la figlia va dal marito, che guarda entrambe. Sta per parlare, ma finalmente arriva anche Zwei.
“ Zio cosa succede? Perché mi avete fatto chiamare? “. Le sta lontano – pensa Diva -. La sta evitando di nuovo, non la guarda, niente. Come se non fosse nella sala. Allen risponde alla domanda.

“ Tu e Diva dovrete fare un viaggio. Un viaggio temporale che solo voi due potrete fare. È una cosa molto importante “. Tutti e due guardano sorpresi il viola: loro due? Un viaggio temporale? Ma è uscito di senno?

“ Ma vi rendete conto dei rischi? “ Chiede Diva. “ padre, è una follia £. A dire il vero non le importa tanto dei rischi, quanto di restare sola con Zwei. Potrebbe essere estremamente imbarazzante per lei. Ma il padre non pare ammettere repliche.

“ Figlia mia, da quando non ti fidi di tuo padre? Se ve lo faccio fare è perché la cosa è sicura. E comunque non ammetterei un no come risposta “. È serio, e se ne accorge anche il nipote, che fa un passo avanti.

“ Allora, zio? Cosa aspettate a farci fare questo viaggio? Se è veramente così importante capiremo da noi il perché ce l’avete fatto fare, non c’è bisogno di altre spiegazioni “. Allen lo guarda: ha la stessa determinazione di suo padre, senza dubbio, ma quello sguardo è uguale a quello della sua Risa. È lo sguardo di chi non ha paura di niente e di nessuno, di chi affronterebbe qualunque cosa. Annuisce e prende una mano alla figlia ed una al nipote.

“ appena avrete visto quello che dovette vedere tornerete qui senza bisogno di dire o fare niente, non vi preoccupate. Mi auguro che con questo viaggio capirete finalmente qual è il vostro posto. Tutti e due “. Detto questo fa un incantesimo, e nel giro di poco tempo lui e la moglie sono soli. La donna gli si avvicina.

“ cosa intendevi dire con la tua ultima frase? “ chiede. Allen sorride un po’.

“ Che questo viaggio servirà  fare ordine nei sentimenti di quei due, e in maniera definitiva “. Mette un braccio intorno alla spalla della moglie, ch ancora non ha ben compreso le enigmatiche parole di Allen.

Nel frattempo, Zwei e Diva si ritrovano in un’altra epoca. È il futuro, non c’è alcun dubbio. Sabrie è cambiata un po’, pare molto più affollata, ma anche più tranquilla. “ Dove siamo finiti? “ Si chiede Diva.

“ siamo andati avanti di almeno 8 anni “ le risponde Zwei. Lei non si aspettava una risposta, e così non dice altro. Camminano per un po’, fino ad arrivare ad un castello. È il castello dei Baskerville senza dubbio. È ancora più meraviglioso di com’è ora. Diva tira un sospiro di sollievo: allora suo zio non riuscirà a distruggere la sua famiglia! Entrano senza la minima difficoltà. È tutto come nel loro tempo. “ Guarda un po’. A quanto pare mio padre perderà la battaglia “.

“ Pare di si “. Risponde la mora, osservando il magnifico giardino. Sta per dire qualcosa, ma una voce alle sue spalle la ferma.

“ M… mamma? “ E’ la voce di un bambino! Diva si volta verso quella voce, e così fa anche Zwei. Entrambi rimangono senza parole: si ritrovano davanti a un bambino che avrà circa 7 anni, dai meravigliosi capelli corvini e dagli occhi di ghiaccio. Il piccolo sembra essere incuriosito, e li osserva entrambi. “ Ciao papà! “ Dice poi, rivolgendosi a Zwei come se lo conoscesse da una vita. Lei guarda prima il bimbo e poi Zwei, sconcertata.

“ Piccolo, magari ci confondi con qualcun altro. Lui non può essere tuo padre “. Il bambino si imbroncia – lo sguardo tipico di Zwei, pensa lei -.

“ Certo che vi conosco! Tu sei Diva, la mia mamma! La sorella gemella dello zio Ace. Lui invece è papà, Zwei Baskerville! Fu esiliato insieme al nonno Kevin tanti tanti anni fa, ma alla fine è stato perdonato “. Diva è shoccata, porta una mano sulla fronte. Zwei la osserva.

“ Potrebbe essere il figlio che hai perso anni fa? “ Le chiede, ma lei fa cenno di no.

“ Impossibile. Questa è una visione futura. Ma com’è possibile che io e te avremo un figlio! “. Chiede sempre sotto shock, facendo ridere l’argento.

“ Non sai più come si fanno i figli ora? “. Chiede, ma lei lo guarda storto, un po’ infastidita dalla battuta di poco gusto. Lui si accorge di averla infastidita, ma non smette di ridere.

“ ma la pianti di fare lo stupido? Non c’è da ridere, dannazione! Avrò un figlio con il più idiota, masochista, cinico e menefreghista tra i vampiri! “. Fa lei. Lui la guarda e smette di ridere.

“ Credi che sia bello sapere che avrò un figlio con la più smielata, seccante, tonta e sciocca vampira di tutta Sabrie? “. Il bimbo ride, probabilmente non è la prima scena come questa che vede. Diva sta per ribattere, ma la risatina del bambino la ferma.

“ Si, siete proprio la mia mamma e il mio papà, non mi sono confuso! Ah, chissà quando Tristan saprà che vi ho incontrati! “. Fa emozionato. Diva lo osserva.

“ Tristan? Ma chi è? “ Gli domanda, sperando vivamente che non sia un altro suo erede!

“ E’ il figlio dello zio Ace e della zia Alexis! “ Rivela, senza però svelare se anche l’altro gemello sia sopravvissuto. Diva sospira sollevata: allora andrà tutto bene. Almeno uno dei gemelli sopravviverà. Poi guarda Zwei mettendo il broncio. Il bambino sorride, probabilmente sa che ora devono tornare nel presente. A sorpresa li abbraccia entrambi. “ Vi voglio bene. Sbrigatevi a concepirmi, non vedo l’ora di nascere anche nel vostro tempo “. Tutti e due arrossiscono a mo di semaforo, e senza poter rispondere, si ritrovano nel presente, ancora con quelle espressioni stralunate. Lui è il primo a riprendersi.

“ Mah! Tu guarda se devo scoprire che avrò un figlio con una seccante vampira come te “. Dice guardandola. Lei si arrabbia.

“ Parla il sadico masochista! “ Risponde a tono. Lui si indigna ancora una volta.

“ Seccante! “

“ Masochista sadico! “. Si ritrovano faccia a faccia, lei si alza in punta dei piedi per poterlo guardare dritto negli occhi.

“ Sec – can – te! “ Scandisce le lettere lui, avvicinandosi ancora a lei.

“ Ma – so – chis – ta! “ Ribatte lei. Ormai sono ad un millimetro di distanza. Tutti e due sembrano offesi, e la lite pare poter proseguire per molto. O almeno così potrebbe sembrare ma, al contrario di ogni previsione…

“ comunque ti ripeto, sei una vampira seccante, tonta e smielata “. Fa lui sicuro di sé.

“ E tu un sadico mas… “ Non finisce la frase, perché si ritrova ammutolita da un bacio, che lei non può fare a meno di ricambiare. Sembra che la fiamma dell’amore si sia riaccesa tra loro.

Qualcuno ha osservato la scena del bacio da una finestra, e non ne è affatto felice, tutt’altro. Torna al castello oscuro su tutte le furie. “ Lo sapevo! Appena me ne sono andato io ecco che quei due si sono appiccicati come la colla! “. Lancia la sua arma al muro, che si rompe. Un uomo dai capelli argento e con il punto dove un tempo aveva l’occhio destro bendato entra in sala, mettendosi dietro al nipote incrociando le braccia.

“ Nipote, cos’è che ti innervosisce tanto? “ Chiede, anche se forse conosce già la risposta.

“ Tuo figlio, ecco chi! Appena me ne sono andato si è appiccicato alla MIA donna come se fosse colla! “. Sembra fuori di sé. Kevin lo osserva per un po’: eh si, suo nipote Kazuma è molto simile a lui, non c’è che dire. È l’alleato perfetto per i suoi scopi.

“ E’ per questo che sei qui, no? Per vendicarti di loro. Ma ti avverto, non uccidere mio figlio. Mi serve “. Ghigna malefico. Kazuma non pare affatto divertirsi come invece sembra fare suo zio.

“ Cercherò di sforzarmi di non spedirlo nell’abisso “. Dice in fine, recuperando la sua lancia. “ Zio, quand’è che finalmente attaccheremo? “.

“ Presto, ormai manca poco alla nostra totale vittoria. Presto Sabrie sarà sprofondata nelle tenebre più assolute, ed io prenderò quel trono che mi è stato sottratto “. E ride malefico, una risata tanto tetra quanto il castello in cui vivono tutti gli esiliati, tutti i componenti della famiglia del ramo di Kevin, non chè suoi alleati. Cos’avrà in mente il fratello di Allen? 



Ciao a tutti :) come vi ho promesso, eccovi il nuovo capitolo, che stavolta è più lungo e spero che vi possa piacere :D cosa accadrà ora? Vi aspettavate questa scoperta nel futuro? che ne pensate? Che faranno adesso Zwei e Diva? Ed Ace e Alexis? Allen avrà raggiunto il suo misterioso scopo con quel viaggio temporale? Seguitemi e lo saprete! Mi raccomando aspetto tante recensioni! Mi piace sapere che ne pensate e le vostre idee! Baci 

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 25
*** preludio alla battaglia ***


Kazuma osserva lo zio per qualche istante: non ha mai visto un vampiro più diabolico di lui, nessun esiliato raggiungerebbe i suoi livelli. È disposto a distruggere quel regno che avrebbe dovuto dominare, anche al costo di doverlo ricostruire tutto da soli secondo le sue leggi. Ci pensa, deve odiare veramente tanto suo padre! È un po’ come la storia sua e di Zwei: la rivalità è partita per l’amore di una donna, e in seguito per il potere. Solo che lui ha anche perso un occhio, a quanto pare in un combattimento contro suo padre. “ Zio, sei sicuro che il piano funzionerà? Insomma… se qualcosa va storto? “. È ben determinato ad aiutare suo zio, non perdonerà mai chi lo esiliò anni prima, ma soprattutto chi gli ha rubato l’amore della sua Diva. Avrebbe potuto superare la storia dell’esilio con un po’ d’impegno, ma il fatto che la sua amata sia tornata con quello psicopatico del suo fratellastro/cugino lo manda letteralmente fuori dai gangheri. Kevin ghigna malefico, per poi finalmente rispondere al nipote.

“ Certo che si. E anzi, sarà proprio mio figlio la causa della rovina di mio fratello. Tornerà da me implorandomi di aiutarlo, te lo garantisco “. Kazuma proprio non capisce: perché mai Zwei dovrebbe ritornare da suo padre? E perché suo zio ne pare tanto certo? L’argento mette una mano sulla spalla del nipote. “ Tutti noi avremo la nostra vendetta. Io, te e tutti i componenti del mio ramo della famiglia. Siamo stati esiliati come criminali, ma adesso è tempo di vendetta “. Detto questo si allontana, lasciando il figlio di Allen con una sola domanda in testa: davvero la vittoria è vicina?

Alexis è al roseto, finalmente rilassata. Anche i gemelli sono sereni, non hanno più dato alcun tipo di problema da quando lei ha ricevuto il potere di Zwei. La rosa appoggia una mano su una delle rose rosse di suo marito, ma finisce con il pungersi. “ Ahi! “ Mormora portando il dito alla bocca. Solo ora nota che il suo sangue ha un sapore diverso, ma non solo. Nella sua mente cominciano a farsi strada strane visioni. Vede due bambini bellissimi, un maschio ed una femmina. Non capisce se siano effettivamente figli suoi o no, ma sa che sono Baskerville, perché hanno dei bellissimi occhi azzurri. La bambina sembra più grande del bimbo, ma allora non sono i suoi gemelli. Almeno non entrambi. I bimbi si stanno scambiando una promessa: quella di non dividersi mai, di non permettere che la guerra che c’è stata tra i loro nonni possa ora dividerli. La visione termina, ed Alexis si guarda intorno sconcertata. Se la bimba era davvero sua figlia ( e quindi nipote di Allen ), l’altro era… figlio di Zwei? Può essere, dato che aveva degli intensi occhi del colore del ghiaccio! La ragazza porta una mano sulla pancia, poi si accorge che non è più sola.

“ Devo iniziare ad essere geloso? Passi più tempo al roseto che con me “. Le dice una voce che lei conosce bene.

“ Ace, ma da quanto eri li? Non ti ho sentito e mi hai spaventata “. Mette le mani sui fianchi e si imbroncia un po’, nel suo stato non le piace prendere inutili spaventi. Ma la sua espressione fa ridere Ace: sembra proprio una bimba piccola a cui è stato negato un giocattolo.

“ Amore con quell’espressione sembri una bimba. Spero che nostra figlia non sia permalosa come te “. E ride un po’. Lui ha sempre detto che uno dei gemelli sarebbe stata una femmina, sin da quando ha saputo che Alexis era incinta, a dire il vero, ha sempre pensato che avrà una bimba. Lei sorride un po’, togliendo il broncio, e decide di raccontare della visione che ha avuto. Lui rimane un po’ perplesso, poi finalmente prende parola. “ Questo è un potere di Zwei, la premonizione. Mi chiedo come mai ce l’abbia anche tu “. Alexis suda freddo per un secondo, poi ride un po’ nervosa.

“ Sarà una coincidenza, oppure è per il fatto che io sono una mezzosangue, chi può dirlo? “. E continua ad osservare il roseto, pensierosa. Ha ereditato anche lei i poteri di Zwei?

Passano circa tre settimane, e tutto pare finalmente tranquillo. Quella mattina la prima a svegliarsi è Diva. Per la prima volta dopo anni è finalmente felice, la sua vita sta finalmente prendendo una piega positiva. E proprio con chi meno si aspettava che accadesse! Chi avrebbe mai immaginato lei e Zwei di nuovo insieme, dopo tutto quello che è successo? La mora si siede e ripensa al loro viaggio nel tempo, e all’incontro con il loro figlio. Le viene un po’ da ridere se pensa alla sua ultima raccomandazione, ovvero di concepirlo in fretta. Deve essere stato l’unico momento della sua vita in cui ha visto Zwei seriamente in difficoltà, più rosso di un semaforo e senza più sapere cosa rispondere, proprio lui che ha sempre le sue battute sarcastiche. Poi la mora sorride e mette una mano sulla pancia “ chissà, magari è già successo? “. Mormora riflettendo, senza accorgersi che sua madre sta scendendo le scale. Vedendo la figlia seduta, l’ex regina di Sabrie le si siede accanto, ed inevitabilmente sente la sua ultima frase.

“ Diva, figliola cos’è che è già successo? “ Chiede, ma vedendo la posizione della figlia forse intuisce qualcosa. Ma la ragazza, accorgendosi dell’arrivo della madre, mette entrambe le mani sul tavolo, per poi affrettarsi a risponderle.

“ Come? Nulla madre, non è nulla di serio “. Spera che sua madre non noti che è arrossita. La donna però, capendo l’imbarazzo di sua figlia, le si avvicina e le prende la mano. Poi prende parola.

“ Zwei sembra più calmo in questo periodo, non trovi? Di solito è intrattabile, invece in queste settimane non ha litigato quasi con nessuno “. Entrambe ridono un po’, poi Risa conclude con una domanda.  “ Ma dimmi un po’, figliola: cos’avete visto in quel viaggio temporale che vi ha fatto fare tuo padre? Non me l’hai ancora detto “. Chiede curiosa. Diva diventa un semaforo, poi farfuglia qualcosa di incomprensibile, tanto che Risa non sente nulla e chiede alla figlia di ripetere. La mora fa un sospiro profondo, poi risponde con sincerità.

“ Abbiamo incontrato nostro figlio, madre “. Per poco la rosa non si strozza con l’acqua che stava bevendo. Diva aiuta la madre, che si riprende nel giro di alcuni secondi.

“ Hai detto… vostro figlio? “ Chiede, e la figlia annuisce. “ Oh… quindi… beh si, è a questo che ti riferivi prima? “. Immagina che la risposta sia si, infatti l’altra annuisce.

“ Ci ha detto di sbrigarci a… insomma, di sbrigarci a concepirlo. Non so perché “. È rossissima, e Risa ride un po’, mettendole una mano sulla spalla per poi abbracciarla.

“ Sarà bello vederti con un bimbo, magari potrà crescere con i gemelli di Ace e di Alexis, no? “. È emozionata all’idea di diventare nonna. Diva annuisce, poi ci pensa di nuovo: che sia già successo? Che il suo primo erede sia già in arrrivo? Non sa spiegare come mai lo pensa, ancora non ha alcun sintomo che segnali una gravidanza, eppure quel presentimento positivo non la lascia. Se fosse vero, chissà come reagirebbe il futuro papà? Senza nemmeno farlo apposta, in quel momento scende anche Zwei, che pare avere ancora molta sonno. Risa trattiene una risata e parla al figlio. “ Caro sei tutto spettinato, lo sai? “. Come se si fosse svegliato solo ora, l’argento si mette una mano tra i capelli, poi sbuffa.

“ Madre ho sonno, stanotte non ho chiuso occhio “. E si guarda il dito che è stato punto dalla misteriosa rosa nera che ha trovato quasi un mese prima. Gli fa malissimo, ogni giorno che passa il dolore aumenta. È come se il suo stesso sangue bruciasse ogni singola cellula del corpo, è terribile. Risa si accorge che suo figlio osserva quel dito, e così fa la stessa cosa, e rimane sconcertata: è come se avesse un livido più che un semplice graffio di una rosa! “ Secondo me… le Tenebre presto caleranno su questo regno “. Conclude poi il discorso il figlio di Kevin. Risa e Diva lo guardano sconcertate, ma cosa va dicendo? “ Si, la battaglia è inutile: le forze oscure domineranno su Sabrie, e chi si oppone morirà “. Fa una risata alquanto sinistra, cosa che spaventa Risa. Per un momento le sembra di rivedere quel pazzo psicopatico che era diventato suo figlio sotto la tutela di suo padre.

“ Figlio stai bene? “ Domanda la donna. Lui sembra rinsavire e ride, ma stavolta è una risata normalissima.

“ Ma si, scherzavo madre! È ovvio che daremo una lezione a mio padre e a quel traditore di Kazuma.. “ E si volta verso Diva, capendo di aver fatto una cavolata a nominarle suo fratello. Risa si alza, sollevata, e li lascia soli. “ Scusa, a volte parlo senza pensare “. Lei sospira e si alza.

“ Tranquillo, sto iniziando a superare tutto… “. Non dice altro, perché si sente afferrata da dietro. Un abbraccio che ha il potere di rassicurarla.

“ Non stai superando un bel niente. Stai ancora soffrendo per quel bastardo di Kazuma, eh? Ti ha fatto tanto male il suo tradimento “. Lei annuisce, poi piange. Non si è mai sfogata da allora, ma adesso non riesce più a trattenersi. Zwei sospira e la abbraccia senza dire niente, sa bene cosa prova: anche lui si sentì tradito quando lei lo abbandonò e lo rinchiuse in un carcere di massima sicurezza. Beh, le due cose non sono paragonabili, ma la sofferenza è forse uguale. Preferisce tenere queste considerazioni per sé, in questo momento è lei ad aver bisogno di un appoggio, di un sostegno morale. Ma allo stesso tempo è arrabbiato: nessuno deve far soffrire la sua Diva.

“ E’ che… avevo davvero creduto in lui. Avevo creduto che avesse perdonato papà ed Ace per l’esilio di tanti anni fa, ma è stata tutta una menzogna. Ci ha ingannati, mi ha usata e poi si è alleato con lo zio! È un traditore “. Si sfoga lei, senza riuscire a calmarsi. Questo non fa altro che aumentare la rabbia di Zwei: sarà lui stesso a dare una lezione al suo caro fratello minore!


Ciao a tutti :D Ed eccomi qua con un nuovo capitolo :3 che ne pensate? Su su ditemelo, lo so che ci siete e mi seguite *_* la cosa mi fa davvero piacere, ma vorrei vedere qualche recensione in più! Vi piace come sta evolvendo la storia? Cosa vi piace e cosa no? cosa pensate accadrà adesso? Seguitemi e lo saprete ^^ kiss kiss

ANGUSTIAS

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Capitolo 26
*** Il ritorno di Kevin ***


Diva rimane in silenzio per qualche istante, fino a quando non prende parola, cambiando però totalmente argomento. “ Senti, ma… “ Si ferma, poi si volta a guardare Zwei, come se volesse studiare il suo sguardo o prevedere la sua reazione a quello che sta per dire. Poi trova il coraggio e parla nuovamente. “ E se il nostro erede fosse già in arrivo? Tu come la prenderesti? “. E per la prima volta Zwei Baskerville rimane muto, senza dire una sola parola ma sbiancando più di quanto non lo sia già. Fissa Diva quasi inebetito.

“ Sei… sei incinta per caso? “ Le chiede. Lei fa segno di no.

“ No, non lo sono. Eppure questo presentimento non se ne va. È come se sentissi che è già in arrivo, ma non so spiegarti come mai “. Ammette senza problemi. Zwei la fissa qualche istante: si gli piacerebbe se il suo erede fosse già in arrivo, però non vuole illudersi inutilmente.

“ Se è come dici, prima o poi te ne accorgerai, no? Adesso non voglio farmi illusioni, e on dovresti nemmeno tu signorina Baskerville “. La guarda e lei annuisce.

“ Forse hai ragione, lasciamo perdere. Meglio che torno alle mie faccende “. Sta per andarsene, ma il fatto di sentirsi osservata le impedisce di varcare la soglia ed uscire. “ O ti sei imbambolato o mi devi dire qualcosa “. Fa la mora, mettendosi una mano sul fianco e facendo un sorriso. Zwei sbuffa.

“ Niente… “. Borbotta solamente ma, vedendo lo sguardo perplesso di lei, fa un lungo sospiro e decide di parlare. “ Sai che ti avevo detto che non volevo parlare a tuo padre del nostro improvviso ritorno di fiamma? Beh si, perché pensavo che potesse reagire male? “

“ Si, certo. Avevamo detto che per ora la famiglia non ne avrebbe saputo niente, anche se immagino che almeno mia madre abbia intuito qualcosa e non dica niente. Ma perché tiri fuori l’argomento ora? “ Domanda la mora, incuriosita. Lui si tormenta le mani con le unghie, poi finalmente risponde.

“ Adesso sono pronto “. Rivela a sorpresa, tanto che persino Diva si sorprende.

“ Come… come hai detto? “ Quasi non crede alle sue orecchie.

“ Ho detto che sono pronto. Possiamo dire a tutti che stiamo insieme, anzi. Per me si può anche rifare il matrimonio. Non mi interessa niente della loro reazio… “ Non fa in tempo a finire la frase, perché lei lo abbraccia forte. Quanto ha aspettato di sentirgli dire quelle parole!

“ Grazie! Non sai cosa significa questo per me. Vuol dire che la famiglia sta iniziando a ricomporsi, finalmente “. Non lo lascia, e finalmente anche lui ricambia l’abbraccio. La scena però, è osservata da Pia. La ragazza, gelosa più che mai, esce dal castello. Dove sarà mai diretta? Diva nel frattempo, decide di riunire la famiglia per comunicare le ultime novità. Tutti sono riuniti nel salone. Zwei sospira.

“ Ma uffa! Devo venire anche io? non puoi comunicarglielo tu? “ Chiede speranzoso, ma Diva scuote la testa ridendo un po’.

“ No signor Baskerville. Ora io e lei entreremo in quella stanza e comunichiamo a tutti le novità “. Lo sguardo della principessa non ammette la minima replica. Zwei sbuffa, ma alla fine la segue nella stanza, dove tutta la famiglia è riunita. La mora gli da una gomitata come a dire di parlare, e lui finalmente prende parola.

“ Ehm… salve famiglia “. Dice solo. Diva sospira. È inutile, non riuscirà mai a comunicare la notizia da solo, questo è poco ma sicuro. Ace guarda il fratello, un po’ perplesso.

“ fratello che ti prende? Stai borbottando. Non è che hai la febbre? “. Chiede.

“ No no. Ma io e Diva dobbiamo dirvi una cosa “. Dice, poi guarda lei, che decide di soccorrerlo prima che faccia una pessima figura.

“ famiglia, presto ci sarà un nuovo matrimonio “. Tutti i presenti guardano la ragazza, che prende per mano Zwei, che si aspetta chissà quali insulti, specialmente da Ace! “ Io e Zwei abbiamo deciso di risposarci. Non dite nulla? “ Chiede tranquilla lei. Allen va di fronte alla figlia.

“ Figlia, io NON sono contento! “ Fa una pausa, in cui l’argento si mette a pregare che suo zio non gli rifili un ceffone o cose simili. Allen riprende parola. “Io sono stra contento! La mia piccolina si risposa! “ Esordisce in fine prendendo la figlia ed abbracciandola forte forte, seguito a ruota da Alexis e da Ace. Risa sorride, ma decide di abbracciare prima il figlio.

“ Non farla soffrire più. Ne ha passate troppe. Intesi? “. Chiede, e lui annuisce. Finalmente sente di essere stato accettato dalla famiglia, non si sente più un esiliato com’è invece suo padre. Lui è diverso da quel mostro, si è finalmente potuto riscattare ed ha ritrovato la donna che ha da sempre amato, anche in tutti quegli anni che è rimasto chiuso in quel carcere di massima sicurezza. Fu lei il suo unico pensiero che lo tenne in vita, oltre ai pensieri di vendetta che ora ha abbandonato.

Il giorno tanto atteso è finalmente giunto. Pia non si vede a palazzo, mentre invece Diva è nervosissima: e se qualcosa andasse storto? E se per caso l’abito le fosse stretto? E se arrivasse in ritardo? Cammina su e giù per la sua stanza e ancora in vestaglia, mentre la madre la guarda. “ Calma tesoro, andrà tutto a meraviglia. Nessuno e niente rovinerà il tuo giorno speciale “.

“ Ma madre, e se per caso inciampo mentre papà mi accompagna all’altare? Che figura farò? “. Risa la osserva, e per un attimo rivede sé stessa al matrimonio con Allen. Poi sorride.

“ Vorrà dire che il tuo futuro marito ti prenderà al volo. Sta tranquilla e rilassati! Vedrai che non accadrà niente “. Diva annuisce, incoraggiata dalle parole della madre, che la aiuta a vestirsi e truccarsi, per poi dedicarsi ai capelli della figlia. Alexis decide di aiutare la suocera. Nel frattempo, anche lo sposo è impegnato nei preparativi, e per gli aiutanti è un’impresa tutt’altro che facile tenerlo fermo e tranquillo.

“ Ma insomma! “ Protesta Ace seccato. “ Se non stai fermo finirà che questo dannato papillon te lo metto al contrario “. Zwei sbuffa.

“ E se poi lei non mi vuole più sposare? Eh? E se non mi vuole più? “. Fa agitato. Allen va in soccorso del figlio, che non riesce in alcun modo ad allacciare quel papillon data l’agitazione del fratello ed i suoi continui movimenti. Mette una mano sulla spalla del nipote.

“ Ti ha amato per una vita intera, vuoi che ti abbandoni proprio oggi? Rilassati nipotino! “ E ride nuovamente. Finalmente Ace riesce a sistemare il papillon al fratello, che ormai è pronto per la cerimonia. “ Nervoso? “ Gli chiede Allen. “ Sei quasi peggio di Ace al suo di matrimonio. Ricordi che quasi si strozzò con la cravatta? “

“ Padre! “ Protesta Ace, arrossendo per la vergogna. “ Non è colpa mia se quell’aggeggio del demonio è impossibile da mettere “. Finalmente riesce a fare ridere Zwei, che dopo pochi secondi torna più agitato di prima.

Pia nel frattempo, giunge al luogo del matrimonio in compagnia di una figura incappucciata. “ Signore siete certo che volete restare? “ chiede preoccupata. “ E se vi scoprono? “

“ Mi scopriranno solo se lo vorrò io, non temere. E poi, non mi perderei queste nozze per nulla al mondo “. Ghigna malefico sedendosi all’ultima fila ed osservando lo sposo, che è appena arrivato. Dopo qualche momento, in cui Zwei ha stretto la mano ad Ace quasi fino a fargli male, tanta è la sua ansia, finalmente comincia la marcia nuziale. Diva fa la sua comparsa dopo un po’, accompagnata da suo padre, che pare fiero della sua principessina. Lei indossa un meraviglioso abito bianco stile impero, con un lungo strascico ed una vaporosa gonna, senza spalline. Le spalle sono solo coperte da un velo ricamato, che non copre il suo splendido viso, che tradisce comunque molta emozione. Mentre passa accanto alla figura misteriosa però, Diva volta lo sguardo verso di lui, che sposta il cappuccio rivelandole la sua identità e ghignando. Lei sussulta.

“ Diva, tutto ok? “ Chiede suo padre, e lei annuisce cercando di recuperare la calma.

“ Certamente padre “. Dice arrivando all’altare. La cerimonia avviene senza problemi, ma la sposa è ancora inquietata da colui che ha visto. Che ci fa qui? Cos’ha intenzione di fare? Il primo che nota la sua inquietudine è Zwei. Lei lo guarda. “ Se ti dico una cosa giurami di non arrabbiarti “. Fa, non riuscendo a tenersi dentro ciò che sa.

“ Diva, parla. Odio gli indovinelli “. Fa lui. Lei annuisce.

“ Tuo padre… lo zio Kevin è qui “. Rivela. A Zwei cade il bicchiere ed il suo sguardo di ghiaccio comincia veramente a fare paura. Cosa succederà ora?

Dove sono i miei amatissimi fans? Perchè non recensite? So che ci siete, non siate timidi :P Come vi pare il nuovo capitolo? Vi aspettavate il matrimonio? :D Cosa farà adesso Zwei? Perchè Kevin è tornato proprio per il matrimonio del figlio? e Pia? Cosa starà nascondendo? Su ragazzi vi voglio attivi, adesso si entra nel vivo della storia ^_^ A breve un nuovo capitolo. Baci baci

Angustias

 

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Capitolo 27
*** la grande sfida ***


Zwei stringe forte il bicchiere sul tavolo, visto che il suo è caduto a terra, tanto che potrebbe romperlo da un momento all’altro. Diva lo guarda preoccupata: avrà fatto bene a dirgli che suo padre è al castello? Oltre tutto è in ansia: cosa ci farà suo zio li, in un giorno tanto speciale? Se avesse voluto rovinare la cerimonia l’avrebbe già fatto, e se fosse interessato invece ai gemelli di Ace ed Alexis? No, anche in quel caso avrebbe già agito da un po’. Il rumore secco di vetri infranti fanno ridestare la principessa dai suoi pensieri, per poi allarmarla. “ Oh santo Cielo! Amore stai sanguinando! “. Prende la mano a Zwei, che ha letteralmente distrutto il bicchiere con la mano. Alcune schegge di vetro si sono conficcate nella sua mano. Lui fa una smorfia di dolore, mentre Diva è allarmata. “ Dobbiamo medicarti! “. Un applauso fuori luogo, però, fa bruscamente interrompere le sue parole alla ragazza. Zwei alza di scatto lo sguardo, e si trova di fronte Pia, con un ghigno ironico stampato in faccia.

“ Congratulazioni per il matrimonio. Davvero niente male, era tutto perfetto “. Quell’ironia è quasi cattiva, e lei è ben lontana dalla ragazza dolce e timida che era un mese prima.

“ Pia? Ma che cosa… che significa? Che hai fatto? “ Domanda Diva, intuendo subito che nella sua dama di compagnia qualcosa non va.

“ Diciamo così, signorina… ops,ora dovrei chiamarvi signora? Ho scoperto le mie potenzialità nascoste, e lo devo ad una rosa “. E tira fuori dalla tasca del vestito una rosa nera, del tutto uguale a quella che ha trovato Zwei. Diva la osserva, mentre lui stringe i pugni, facendo conficcare ulteriormente le schegge di vetro nella mano ferita. Riconosce bene la rosa! “ Questa è la rosa di Kevin. Mi sono accidentalmente punta con una rosa nera che ho trovato nella mia stanza, dopo di che una forza misteriosa mi ha spinta al monte esilio. Li ho incontrato il signor Kevin, che mi ha promesso di realizzare tutti i miei desideri. In cambio avrei solo dovuto comunicargli se succedeva qualcosa di strano a palazzo. E così ho fatto “. Dice fredda. Zwei intuisce subito che lo sta facendo per vendetta, e in fondo forse ha ragione: dopo tutto, non l’ha forse usata come se fosse un ripiego? Ha tutte le ragioni di essere infuriata. Ma allearsi con suo padre? No, questo è davvero troppo! Sta per ribattere, ma la figura incappucciata raggiunge la bionda, ghignando.

“ Ogni singola parola, è tutto vero. Quella è la rosa nera, che con una sola puntura contagia chi la possiede, rendendolo freddo e capace di commettere qualunque cosa. Amplifica i desideri negativi ed i sentimenti ad essi legati, fino quasi ad esasperarli. Ecco il potere della rosa “. Ghigna di nuovo. Diva non riesce più a tenere fermo suo marito, che scatta in avanti, furioso.

“ Togliti il cappuccio! Tanto so già chi sei! Sei quel mostro che mi ha generato, ho indovinato? “. Sputa tutto il suo disprezzo senza la benché minima esitazione.

“ Che crudeltà! Oh, quasi quasi mi metto a piangere! Il grande Zwei si è arrabbiato? “. Toglie il cappuccio, e Diva per istinto arretra: aveva ragione, era proprio suo zio Kevin quello seduto in ultima fila tra gli invitati! “ Perché non ti siedi e rifletti un po’?! “. Con un solo gesto della mano fa cadere il figlio. Attirati dal trambusto, arrivano anche Alexis, Ace, Allen e Risa. La donna soccorre il figlio. “ Figlio! Va tutto bene? “

“ Non preoccupatevi madre, sto bene! “. Si alza, pulendosi il labbro ferito dal sangue. “ E tu… vattene da qui! Cosa sei venuto a fare? “. Chiede acido, rivolto a suo padre. Finalmente trova il coraggio di affrontarlo, ma questo pare aver infastidito molto i fratello di Allen.

“ Dovresti mostrare più timore verso chi ti ha generato, lo sai? Ricorda ciò che ti dicevo: tu senza di me non sei niente. Niente! “. Lo dice senza timore, nonostante lo sguardo di suo figlio stia bruciando dalla rabbia.

“ Non è vero! Qui l’unico che non vale niente sei tu “. Si fa avanti improvvisamente Ace. Il che stupisce i presenti, specialmente suo fratello. Non avrebbe mai creduto che avrebbe preso le sue difese così su due piedi. “ Hai maltrattato mio fratello per anni, l’hai reso tuo servo. Gli hai fatto fare quello che volevi. E poi, quando ha cominciato a ribellarsi e si è innamorato di Hope, hai pensato bene di farlo impazzire e rinchiuderlo in quel manicomio. Ma ora è finita. Ora ha una famiglia su cui contare, non è solo “. Fa deciso il figlio di Allen. Kevin lo osserva con il suo unico occhio.

“ Il piccolo Ace, colui che distrusse mezza Sabrie uccidendo migliaia di innocenti. Bene, vedo che vi difendete tra assassini “. Quelle parole fanno alterare Zwei, che richiama la sua falce e colpisce di sorpresa suo padre, facendolo volare a qualche metro di distanza: non accetta che l’unica persona che si sia degnata di difenderlo, il suo adorato fratello minore, venga offeso in questo modo. Preoccupata, Pia va a soccorrere il suo signore.

“ State bene? “Gli chiede. Kevin osserva la ferita al braccio e va su tutte le furie. Aiutato da Pia si alza, per poi richiamare la sua spada.

“ Sono qui per uccidervi tutti! “. Sbotta in fine, partendo all’attacco. Miracolosamente, Ace riesce a parare l’attacco con Artemis, ma finisce a terra. La spada di suo zio puntata al collo. “ Lo sai o no quanto odi questo ramo della famiglia? Specialmente quella lurida mezzosangue di tua moglie! “. A quelle parole ad Ace diventano gli occhi rossi, segno che fatica a controllare la sua rabbia: nessuno deve offendere la sua Alexis. Lei prende parola, stupendolo.

“ La cosa è reciproca, zio “. Fa lei affiancando suo marito e tenendo una mano sulla pancia per non far agitare i bambini. Si inginocchia accanto ad Ace e gli mette la mano sulla spalla. “ Vi odio anche io, per tutto quello che avete fatto a me, a mia madre, a mio padre e a tutta la mia famiglia “. Quello sguardo è uguale identico a quello di Allen.

“ Bastarda! Come osi rispondere? Voi mezzosangue dovreste strisciare ai piedi di noi purosangue! “. Non si calma, ed Allen si preoccupa che alla figlia possa succedere qualcosa. Risa lo tiene per mano, facendogli cenno di aspettare, come se sapesse che Alexis sarà in grado di difendersi da sola. “ Lo sai chi mi ha tolto quest’occhio? Lo sai? “. Alza il tono della voce, facendo sussultare la rosa. “ E’ stato tuo padre! Proprio lui! Non solo mi rubò l’amore delle donne che amavo, mi tolse anche il mio trono! E non contento prese anche il mio occhio! E poi ti chiedi perché vi odio tutti?! “. Non si trattiene più. Questo potrebbe essere un male.

“ No, sono quelli come voi che dovrebbero strisciare ai nostri piedi! Almeno le nostre mani non sono macchiate di sangue! “ Riprende coraggio la rosa. “ Le vostre e quelle di tutti i componenti del vostro ramo della famiglia invece, sono macchiate di sangue innocente! Siete voi, e non noi mezzosangue, la macchia della famiglia! Ormai Zwei è l’unico che si è salvato! “. Queste parole sono la goccia che fa traboccare il vaso. Lui? Lui, Kevin Baskerville, strisciare ai piedi di una volgare mezzosangue? Afferra la spada furioso.

“ STA ZITTA!!! “ Urla con tutta la furia che ha accumulato, poi lancia un fendente. Sangue a terra, ma non è Alexis ad essere stata colpita. È Risa che, accortasi delle intenzioni del fratello, si è rapidamente frapposta tra la nuora e la spada, che estrae dal suo corpo, sentendo però molto dolore.

“ Risa… cos’hai fatto! Perché?! Perché difendi una volgare mezzosangue?! “. Si innervosisce il maggiore. Risa finalmente lo guarda.

“ Ho promesso a Soledad di proteggerla, e così farò! Lei è mia nuora, la futura mamma dei miei nipoti! Non permetterò a nessuno di farle del male, nemmeno a te! “. Per la prima volta prende la sua arma, ossia la baionetta, e la punta dritta a Kevin. “ Vuoi combattere? Vuoi distruggerci tutti? Avanti allora, fallo! Perché non cominci da me, se ne hai il coraggio!? “. Kevin fa un passo indietro, e mette via la spada. Ride un po’.

“ No, questo non è il momento adatto per lo scontro finale, sorellina “. Calca sulla parola sorellina. Risa tiene una mano alla ferita, che non si rigenera, inquanto provocata dall’arma di un altro Baskerville. “ Però presto ti farò pentire di non aver scelto me, quel giorno, e di aver preferito quell’idiota di Allen. Te lo garantisco “. È sicuro di quello che dice: non ha mai mandato giù il fatto che anche sua sorella gli avesse preferito Allen, e così decise di prenderla con la forza. Nonostante questo però, e nonostante la scoperta di essere in attesa di suo figlio, del suo erede, lei continuò a preferire di stare al fianco di Allen e lo sposò. Fu a quel punto che le Tenebre presero il controllo nel suo cuore: si scontrò con il fratello subito dopo la nascita di Zwei, e perse l’occhio in quello scontro. Rapì il piccolo a sua madre, e non se ne ebbero notizie fino al suo matrimonio con Hope, l’umana di cui si era innamorato e che aveva vampirizzato. Risa da parte sua, non riesce a capire cosa significhi la frase di suo fratello, ma la risposta le arriva subito. “ Io e Pia vi aspettiamo al monte esilio. Tranquilli, nessuno vi ostacolerà la strada. Arriverete la tutti sani e salvi. Poi, beh una volta arrivati non garantisco per la vita di nessuno. Specialmente per la tua, fratellino caro “. Allen vorrebbe rispondere a tono, ma Risa fa cenno di no con la testa, non ne vale la pena. Kevin e Pia scompaiono così come sono arrivati. Risa sviene di colpo addosso al marito: bisogna assolutamente curare quella ferita prima che sia tardi!

Ciao fans cari :) come promesso, ecco il capitolo 27 *_* E così Risa ed Alexis tirano fuori gli artigli ^^ Finalmente le donne Baskerville entrano in azione! E finalmente Kevin esce allo scoperto, e lancia una sfida a tutta la famiglia. Che faranno Allen ed Ace? Accetteranno o no di affrontare Kevin in casa sua? Cosa accadrà mai nel capitolo 28? Come mai Pia si trova al fianco dello spietato padre di Zwei? Se volete saperlo non vi resta che seguirmi! Grazie a chi mi segue, chi mette la storia nelle preferite e nelle ricordate, e a chi recensisce :) non vedo l'ora di sapere che ne pensate del capitolo 27 :) Mi raccomando recensite. Baci 

ANGUSTIAS

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Capitolo 28
*** il rapimento ***


Passano veloci alcune ore, in cui sono stati chiamati i medici di corte per curare Risa. La ferita è abbastanza profonda, ma per fortuna l’ex regina di Sabrie non ha subito danni gravi, e gli specialisti sono già riusciti a chiuderla. Allen non si allontana dalla moglie. Vederla incosciente in quel modo per lui è una tortura, pur sapendo che si riprenderà. Le prende la mano. “ Risa… “ La chiama sussurrando appena. “ Ti giuro che nostro fratello… Kevin pagherà anche per questo. Andrò io stesso al monte esilio e gliela farò pagare cara. Nessuno si deve permettere di farti del male. Se ti fosse successo qualcosa sarei impazzito “. Visto che è completamente solo nella stanza, si sfoga e comincia a piangere. “ Perché tu per me sei tutto. Non sei solo mia moglie, sei anche la mia sorellina, la mamma dei miei figli. Avrei dovuto proteggerti, e invece guarda! Guarda come sei ridotta. Perdonami “. Lei muove leggermente la mano, ma di questo lui non si accorge ancora.

“ Certo che ti perdono. Non potrei stare un secondo senza il mio fantastico fratellone “. Mormora la rosa, e per istinto Allen la abbraccia senza smettere di piangere, mandando al diavolo il suo orgoglio. Lei sorride un po’. “ Allora eri davvero preoccupato per me, eh? “. E sorride.

“ Avevo temuto che la spada di Kevin ti avesse colpita vicino al cuore. Sarei impazzito se fosse successa una cosa simile “. Lei si stacca dall’abbraccio e, aiutata dal marito, si siede sul letto. Lo guarda. Ha sentito che vuole andare al monte esilio da solo, ma spera davvero che l’abbia detto solamente per disperazione.

“ Nostro fratello è fuori controllo, Allen. Dobbiamo prepararci al peggio, prima che apra le porte dell’abisso e sprofondi il nostro regno nel caos “. Fa la rosa, preoccupata. “ Sai bene che se quelle porte venissero aperte, le Tenebre prenderebbero il sopravvento “.

“ Quel bastardo ci ha già fatto un contratto con le Tenebre, si è venduto anni fa “. Risponde il viola. “ Ma se dovesse fare qualcosa di strano, saremo pronti. Tu non ti preoccupare. Adesso tu ed Alexis dovete riposare “. Sospira, sempre più convinto della decisione presa: sarà lui stesso ad andare al monte esilio e fermare suo fratello, anche al costo di rimetterci la vita. Dopo tutto, lui ha già fatto abbastanza per il regno, la sua vita è certo meno importante di quella di Ace, o quella di Zwei. Si, ormai vede quel ragazzo come un figlio, non un nipote. Se ha fatto ciò che ha fatto è stato solo a causa di suo padre e della vita che gli ha fatto condurre, sempre alla sua ombra, torturato e punito fino alla pazzia. Risa non ha la minima idea delle intenzioni del marito, che dopo un po’ si alza e va alla porta. “ Ti lascio riposare adesso. Mi raccomando, rimettiti. “ Lei annuisce ma, prima di andarsene, suo marito si ferma. “ Risa… “. Si volta verso di lei, che lo guarda interrogativa. “ Ti amo “. Dice solo, per poi uscire e lasciando la moglie con mille e più domande: perché glielo dice proprio in quel momento? Come se avesse avuto un presentimento, la donna si alza dal letto di corsa.

Al castello oscuro, Kevin è più infuriato che mai. Con un singolo sguardo distrugge una vetrata, ed i vetri finiscono a terra. Furioso, lancia a terra tutto ciò che si trova sul tavolo e sui mobili. “ Insultato da una mezzosangue bastarda! “. Grida. Il baccano attira l’attenzione di suo nipote Kazuma, che scende le scale.

“ Si può sapere cos’è successo? Sembra che qua dentro si sia disputata una guerra “. Fa seccato. Suo zio lo guarda. Si è tagliato con un vetro, ed alcune gocce di sangue cadono a terra.

“ La mezzosangue ha avuto la faccia tosta di insultarmi. Volevo darle una lezione, ma è intervenuta tua madre “. Nemmeno si preoccupa di guarire la ferita. Pia resta in disparte, temendo di venire a sua volta aggredita. Si limita a raccogliere i vetri a terra.

“ Avreste dovuto aspettarvelo. Alexis ha sempre avuto il carattere dei Baskerville. Non si piega di fronte a nessuno “. Ribatte Kazuma, aiutando la bionda con i vetri. “ Occorre qualcos’altro. E deve essere qui, in questo castello, che dovremo prendere i poteri di Ace e di quel buono a nulla di Zwei. Solo con quelli il piano funzionerà “. Kevin sembra spazientito: suo nipote ha perfettamente ragione, se non è nel suo territorio i suoi poteri si indeboliscono notevolmente, ma non è certo che suo figlio e suo nipote raccolgano la sfida. E se non lo facessero? Come riuscirebbe a quel punto a trascinarli al suo castello? Perché sembra che la rosa nera non stia avendo effetti su Zwei, quando avrebbe dovuto portarlo da lui? Che sia l’amore per Diva a bloccare l’incantesimo? All’improvviso un’idea gli balena in mente. Guarda il nipote.

“ Kazuma… ho il piano perfetto per attirare qua sia Ace che Zwei “. Il nipote lo guarda. Cosa starà tramando?

Arriva la notte. Risa è insieme ad Ace, e tutti e due sembrano preoccupati: sono due ore che Allen non si vede al castello, la sua spada ed il suo mantello sono scomparsi. Alexis cerca di tranquillizzarli: magari è solo andato a sbollire la rabbia e ritornerà presto. Ma Risa non è convinta: ha visto troppo bene lo sguardo del marito, non era lo sguardo di chi doveva semplicemente sbollire rabbia. Diva invece, è sola. Va alla porta ed entra nella sua stanza. Fa per accendere la luce, ma qualcuno la precede tappandole la bocca. “ Non osare urlare, altrimenti non rivedrai mai più la luce del domani “. Riconosce benissimo la voce del suo aggressore. Tremando, riesce a concentrarsi a sufficienza per richiamare la sua falce, gemella ad Artemis, ed allontanarsi sufficientemente ed accendere la luce.

“ Tu! Cosa vuoi da me? “ Chiede tra l’arrabbiato e lo sconcertato: lui ha davvero avuto il coraggio di ritornare al castello?

“ Tesoro come siamo agitate. Cos’è, il tuo maritino ti ha contagiata con la sua pazzia? “. Fa sarcastico. Diva non risponde ma osserva attentamente chi si trova davanti.

“ Kazuma, credevo fossi con lo zio. Perché sei tornato? Ti consiglio di andartene prima che Ace e Zwei tornino e i accorgano di te, o non garantisco per la tua vita “. Impugna la falce, ma è stranamente debole.

“ Infatti “ dice una voce alle sue spalle. Diva sente il sangue gelarsi. “ Lui è dalla mia parte. E presto conquisteremo questo regno. E tu servirai allo scopo “. Lei si volta di scatto, e si trova di fronte a suo zio. È in un vicolo cieco, e le forze la stanno stranamente abbandonando.

“ Cos’avete fatto? Perché non mi reggo in piedi? “. Chiede tremando. Suo fratello ghigna malefico.

“ Proprio niente. Stavolta non abbiamo fatto nulla. Però, questa perdita di forze arriva giusta in tempo “. Fa comparire la sua lancia e, con un solo colpo, riesce a far cadere la sorella. La sua falce le cade e lei finisce con il rimanere disarmata. “ Hai solo due possibilità: o venire rapita con la forza o seguirci di tua volontà. Fossi in te io abbandonerei all’istante quel pazzo psicopatico che hai per marito “. Ghigna malefico Kazuma. Diva si alza decisa a reagire.

“ Almeno lui non ci ha traditi come hai fatto tu. Non si è venduto alle forze oscure, e se in passato lo ha fatto non è stato di sua volontà “. A quelle parole Kazuma si innervosisce: sta ancora difendendo Zwei, nonostante tutto? Suo zio gli si avvicina.

“ Placa la tua ira, nipote. Avremo tempo per farla pagare a Zwei. Ma ora la mocciosa viene con noi “. Blocca la nipote con un incantesimo, uno che lei non ha mai visto in vita sua. Probabilmente appartiene alle forze oscure. Non riesce a liberarsi in alcun modo, e questo la fa innervosire ancora di più. Sicuro di sé, Kevin la guarda. “ Tu mi servirai per attuare la mia vendetta. Questo regno ha le ore contate, te lo garantisco “. Le dice con fare crudele. Poi le mette stranamente una mano sulla pancia e sogghigna malefico. Né Diva e né Kazuma capiscono cos’abbia. “ Oh, sento una forza potentissima provenire da te, nipotina mia. A quanto pare la mezzosangue non è l’unica in dolce attesa “. Diva sbianca, ma che dice suo zio? Significa veramente che il suo bambino è già in arrivo? Allarmata, cerca di muoversi.

“ Non toccare il mio bambino! “. Fa agitata, ma in risposta suo zio la addormenta con un potente incantesimo. Kazuma stringe i pugni: e ora? È vero che la sua Diva è incinta del figlio di quel pazzo? Gli toccherà crescere il figlio di quel bastardo? Kevin, vittorioso, prende in braccio la figlia, ma in quel momento deve evitare un colpo di falce. Salta sul davanzale e fa segno al nipote di seguirlo, guardando i due nuovi arrivati.

“ Che bello, i due fratellini intervengono per proteggere la loro sorellina. Ma che bella famigliola “. Ghigna. Non si aspettava di essere così fortunato, che sia Ace che Zwei arrivassero in quel momento. Suo figlio lo guarda furioso.

“ Togli quelle manacce da mia moglie prima che te la faccia pagare! “. Fa, infuriato. Kazuma ride un po’.

“ Il mio fratellone psicopatico e assassino, ma che dispiacere rivederti “. Fa, sicuro di provocarlo. Zwei fa un passo verso di lui tenendo la sua falce.

“ Preparati a morire di una brutta morte… traditore “. Stringe la sua arma, tanto da farsi quasi male. E lo stesso è per Kazuma. Vorrebbe rispondere alla provocazione, ma suo zio lo ferma con lo sguardo.

“ Vorrei restare a darti una bella lezione. Ma ora vado a divertirmi con la mia sorellina “. Ghigna, e Zwei lo prende per il collo.

“ Io ti ammazzo!! Tieni giù quelle mani da lei! “. Kazuma riesce a liberarsi con una velocità sorprendente, buttando a terra il maggiore. Ace va a soccorrerlo. Kevin, fiero del nipote, guarda entrambi, sia Ace e sia Zwei.

“ Venite al monte Esilio se volete rivederla sana e salva. Io vi aspetterò “. E si dilegua, portando via tutti e due i nipoti. Per la rabbia, Zwei da un pugno alla parete. Come ha potuto farseli sfuggire? Come ha potuto lasciare che rapissero Diva? Ace gli va vicino e lo abbraccia, per calmarlo almeno un po’. Cosa faranno i due fratelli? Accetteranno la sfida?  

Si avvicina la battaglia finale :3 ma non temete, la vostra Angustias non vi abbandona ** sul mio hard disk sono già belli pronti i primi capitoli della seconda parte di questa storia, quindi starò in vostra compagnia per moooolto tempo ancora. Intanto cosa ve ne pare di questo capitolo nuovo nuovo? che cosa accadrà? Ace e Zwei accetteranno la sfida? Che ha in mente Kazuma? E dov'è Allen? Mi raccomando viaspetto numerosi, voglio proprio vedere che cosa ne pensate e le vostre idee/opinioni. Alla prossima con il capitolo 29 :) Kiss

ANGUSTIAS

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Capitolo 29
*** Il passato di Zwei ***


 Una volta sciolto l’abbraccio, Ace guarda Zwei, che pare tutto fuorché tranquillo. Il ragazzo dai capelli ebano non fa neppure in tempo ad avvicinarsi nuovamente a lui che il fratello scatena tutta la sua rabbia, sfogandola ghiacciando buona parte del pavimento e buttando a terra tutto quello che si trova sul tavolo. Incrina le vetrate solo passandoci davanti e, per la rabbia, da un pugno ad uno specchio. Tutti i cocci di vetro si piantano nella sua mano, facendo non poco male. Ace corre da lui. “ Ma cosa fai? Sei diventato matto?! “ Quasi glielo grida. Capisce perfettamente come si senta, ma non può nemmeno farsi del male per questo!

“ Lasciami in pace “ quasi ringhia il maggiore, per un attimo i suoi occhi tornano rossi, il colore del sangue. Ace lo guarda e, per un istante, quasi rivede il pazzo psicopatico che era diventato a causa degli anni trascorsi sotto la custodia di suo padre. Quello sguardo che potrebbe raccontare anni e anni di torture ed atroci sofferenze. Ma perché suo fratello non si confida fino in fondo? Preferisce tenersi tutto dentro e farsi male, e questo non è affatto giusto! Loro ormai sono una famiglia, sono il futuro dei Baskerville, coloro che erediteranno il nome di “ capi famiglia “ dei due rami. Gli unici che forse potranno anche riunire la famiglia, come dovrebbe essere stato sin dal primo momento. “ Lasciatemi in pace tutti! “ Sbraita poi Zwei, e scappa fuori dalla stanza, proprio mentre Alexis e Risa stanno entrando. Ace le guarda, e loro lo guardano in cerca di spiegazioni.

“ Lo zio e Kazuma hanno rapito Diva “. Fa il moro, sospirando. Risa ha quasi un mancamento, ed Alexis la sorregge. “ E Zwei non l’ha presa bene per nulla. Ha spaccato uno specchio con un pugno, ed il resto lo potete vedere da voi. Ho paura che questa cosa non gli faccia bene “.

“ E se fosse il gioco dello zio? “ Interviene nel discorso Alexis. Ace e Risa la guardano: potrebbe avere ragione dopo tutto. E se questo fosse un astuto piano di Kevin per danneggiare il figlio? I due lasciano terminare il discorso alla rosa. “ Sappiamo tutti che fine ha fatto Hope, la prima moglie di Zwei: lo zio la uccise praticamente davanti a lui, facendogli perdere la testa e per farlo passare per pazzo e rinchiuderlo in un manicomio. E se stesse facendo lo stesso gioco ora? “. Espone i suoi dubbi. Ace e Risa si guardano: effettivamente, Alexis non ha tutti i torti. Hope morì praticamente sotto gli occhi di suo marito, e Zwei non riuscì a reggere: iniziò a vedere la vita come un peso, e così uccise la figlia, venendo accusato anche dell’omicidio della moglie e venendo rinchiuso in un carcere. Si finse morto per anni ed anni, e fu in quegli anni che incontrò e sposò Diva. Lei fu la sua ancora di salvezza in quegli anni di latitanza, anche se poi venne comunque catturato. Ora però, le cose sembrano cambiate, e ancora una volta il merito è della principessa di Sabrie: ha cambiato l’odio e la rabbia di Zwei in amore, in voglia di ribellarsi alla tirannia di suo padre. In sintesi, lei funge da blocco alla sua rabbia e ai suoi poteri oscuri. Ma cosa accadrebbe se dovesse fare la fine di Hope? Risa si alza di scatto.

“ Ace! Ace, Alexis ha ragione! Tuo zio vuol fare del male a Diva per costringere tuo fratello a passare dalla sua parte. Sa bene che non riuscirà ad ottenere niente né torturandolo e né costringendolo, e così gioca l’ultima carta: farlo impazzire di nuovo “. Ace si mette una mano tra i capelli: la madre ha ragione. Bisogna assolutamente che qualcuno si occupi di Zwei e che lo faccia ragionare prima che commetta qualche stupidaggine, e quel qualcuno è solo lui. “ E come se non bastasse tuo padre è scomparso, non possiamo nemmeno fare affidamento sul suo aiuto “.

“ Come è scomparso? “ Fa Ace allarmato. Sua moglie gli mette una mano sulla spalla.

“ Sono giorni che di nostro padre non ci sono notizie. Lo stanno già cercando le guardie, e domani ci metteremo in viaggio per cercarlo anche noi. Adesso non preoccuparti per questo, e corri da Zwei “. Lo abbraccia, ed Ace ricambia l’abbraccio. “ La tua priorità adesso deve essere nostro fratello. Se perdiamo anche lui è la fine “. Lo convince la rosa. Ace annuisce, è la cosa più saggia da fare: partire l’indomani, adesso ci sono già le guardie ad occuparsi delle ricerche di Allen. Improvvisamente, un fortissimo odore di sangue fa allarmare i presenti. Senza dire un’altra parola, Ace si precipita fuori dalla stanza e corre in quella di Zwei. Lo vede e quasi si deve tappare il naso, pur essendo un vampiro. Gli da fastidio l’odore di sangue così intenso che si è venuto a creare nella stanza. Ha macchiato persino il letto, la situazione pare critica. Senza pensarci un secondo, il ragazzo dai capelli ebano scuote il fratello, che ride un po’ istericamente.

“ Stai tranquillo Ace. Non mi sono ancora suicidato. Ci tengo alla mia pelle. Prima devo far fuori mio padre “. Ace si arrabbia e lo tira su di peso.

“ Si può sapere che accidenti hai fatto!? Eh?! “ Gli guarda i polsi, glieli stringe forte. Ha tantissime ferite, tutte superficiali ma che devono fare un male da morire. Non si stanno rimarginando, segno che sono state fatte con Bloody Mary, la falce di Zwei. Ace scuote il fratello, fuori di sé: odia quando si comporta in quella maniera sconsiderata. Ma cosa crede? Che sia auto ledersi la soluzione giusta? “ Svegliati! Vedi di riprenderti, mi sono spiegato?! Dobbiamo salvare mia sorella! Tua moglie! E invece di stare qua a fare cretinate dovresti essere al piano di sotto, insieme a noi, a trovare una soluzione! Ma è mai possibile?! “. Grida, poi lo lascia andare. Zwei non ha nemmeno voglia di reggersi in piedi, e cade seduto sul letto. Ride di nuovo, nervosamente.

“ Allora, uomo saggio, perché non trovi tu una soluzione al problema? Oh giusto, non puoi! “ Fa acido. Ace inizia seriamente a perdere la pazienza. “ Non puoi, e lo sai perché? Perché non sei mai stato in grado di proteggere tua sorella o il tuo regno! Dov’eri quando mio padre e Kazuma l’hanno presa, eh?! Dov’eri?! Mi hai lasciato solo, un’altra volta! Hai abbandonato sia me che lei, proprio come in passato quando hai permesso che tuo padre la esiliasse, solo perché aveva sposato me! Proprio come quando distruggesti Sabrie con le tue stesse mani, non è co.. “. Non finisce la frase che Ace gli da una sberla così forte da farlo ammutolire letteralmente. Con una delle zanne si fa pure male al labbro, che sanguina. Guarda gli occhi del minore, e sembra letteralmente che brucinio – il suo stesso sguardo – pensa l’argento. Ace stavolta è arrabbiatissimo: come può sentirsi accusare di cose simili? Come poteva prevedere che Kazuma e Kevin rapissero Diva? Stringe i pugni.

“ E’ vero, non c’ero quando lei aveva bisogno di aiuto, ma credi che non ne stia già soffrendo abbastanza?! Ti diverti così tanto a rigirare il coltello nella piaga?! “. Si trattiene e va alla porta, respirando profondamente per evitare di attaccare rissa. Pensa che quando è troppo è troppo: ha cercato in tutti i modi di aiutare Zwei, ma a quanto pare lui non vuole essere aiutato. “ Sai cosa ti dico? Se ci tieni continua anche fino a domani mattina a ferirti, non ti fermerò. Fa come ti pare! “. Ferito. È ferito dalle parole cattive che ha ricevuto prima. Sa bene che non c’è stato quando sua sorella aveva più bisogno di lui, ma sta già soffrendo le pene dell’inferno per questo, e da molti anni. Stupido. È stato uno stupido a parlargli in quel modo senza tenere conto dei suoi sentimenti, questo pensa Zwei. Come il solito è stato avventato, non ha pensato prima di agire e se l’è presa con la persona sbagliata. Ace va alla porta ed esce, decisamente arrabbiato. Il maggiore però è più svelto, si alza di colpo e cerca di fermarlo.

“ Ace! Ace aspetta! “. Gli dice, ma lui non ascolta: ha bisogno di sbollire la rabbia. Ma una strana stretta lo ferma, così stretta che quasi gli toglie il fiato. “ Non andartene. Non lasciarmi da solo di nuovo “. Continua il discorso il maggiore, ma Ace fa per spostarsi.

“ Tanto l’ho già fatto, no? L’hai detto tu stesso poco fa: io non sono in grado di proteggere nessuno “. Niente. Quella stretta non accenna ad allentarsi, anzi, se è possibile diventa quasi dolorosa.

“ Scusa. Scusami, maledizione! “ sbaglia o suo fratello sta piangendo? “ Non so più quello che dico e quello che faccio, sono ancora shoccato! Lo so che non dovevo prendermela con te, però adesso non mi puoi lasciare solo un’altra volta! Non lo puoi fare! “. È una stretta quasi disperata, come se in quel momento Ace fosse il suo unico sostegno. C’è altro sotto, questo non è solo uno sfogo dovuto al rapimento di Diva. “ Te lo giuro, da oggi farò il bravo. Però non torturarmi più, basta “. Sta delirando, gli succede quando è in uno stato di shock simile. “ non mi abbandonare. Qui c’è buio, ho paura del buio “. Ace non sa cosa dire: sta forse parlando della sua infanzia? All’improvviso sente una presa sulle sue gambe, mentre quella sulle spalle è ormai sparita.

“ Fratello, alzati per l’amor di Dio… “ Ace fa per aiutarlo, ma lui non pare sentire quello che dice. Scuote la testa appena il fratello gli mette una mano sul polso.
“ No! No le torture no! Te lo prometto, faccio il bravo! Faccio tutto quello che vuoi, ma non usare i coltelli! Non mi lasciare al buio anche stavolta papà! “. Papà? Ha forse detto papà? Sta rivivendo la sua infanzia, senza dubbio. La sua mente ha subito uno shock notevole, ed è tornata a quando era bimbo.

“ Non ti lascio fratello, non ti lascio. Ma non fare così “. Ace lo abbraccia. A quanto pare il passato di Zwei deve essere ben peggiore del suo. All’improvviso si trova costretto a sorreggere il maggiore a peso morto: è svenuto, e non è per la perdita di sangue dalle lievi seppur dolorose ferite. Il moro lo riporta in camera sua, e decide di restare finchè non si riprenderà. Ha bisogno di lui, ora più che mai. Dopo circa un’ora di totale incoscienza, finalmente Zwei si riprende. Stringe la mano ad Ace, che lo guarda e sorride un po’. “ Sono qua non ti preoccupare. Stai bene? “. Zwei annuisce, è tornato in sé a quanto pare. Eppure ricorda perfettamente ciò che ha detto e fatto.

“ Scusa “. Mormora. “ Sia per le parole… che per la scenata pietosa a cui hai dovuto assistere. Non ero in me “. Ace scuote la testa e sorride un po’, a quanto pare adesso tocca a lui occuparsi di suo fratello.

“ E’ tutto passato. Non ci pensare più “. Ma Zwei lo interrompe scuotendo la testa in segno di negazione.

“ Ti ho detto cose terribili, e per di più ti ho parlato come fossi quel mostro che mi ha generato. Mi sono comportato male “. Ace gli si siede accanto, e sospira. Deve chiederglielo, anche se forse gli farà male.

“ lo zio ti ha maltrattato? Intendo nella tua infanzia“. Zwei aspetta alcuni, interminabili secondi, in cui Ace pensa che possa avere tutti i tipi di reazione. Poi decide di rispondere.

“ Si, è così. Per anni e anni mio padre mi ha torturato, umiliato e ferito. Se tuo padre lo faceva per farti crescere come desiderava lui, perché aveva delle aspettative su di te… il mio l’ha fatto per puro sadismo “. Gli brucia tanto parlare di questo. Tuttavia sa che per andare avanti deve prima liberarsi del peso del passato. Ed Ace è l’unico a cui può parlare. “ Se non gli obbedivo era capace di torturarmi per giorni e giorni con i coltelli o con la spada. Mi lasciava da solo al buio, pur sapendo che io lo odiavo e ne avevo paura. Diceva che non sarei più stato suo figlio se non avessi cominciato ad essere spietato e crudele come lui. Crescendo iniziai a cercare la sua approvazione, volevo che per almeno una volta gliene importasse di me. Allora incominciai a ferirmi con la mia falce, perché sapevo che non mi avrebbe mai lasciato morire. Non so se sia stato perché un briciolo di bene me lo voleva, o solo per non perdere il suo giocattolo preferito. È stata Hope a farmi ribellare. E pagò con la vita “. Ace rimane sconvolto da quella storia: certo, suo padre lo frustava e voleva che imparasse cosa voleva dire essere un Baskerville, ma mai gli ha fatto terrorismo psicologico. Mai si è permesso di giocare con le sue paure, mai l’ha considerato “ la sua bambola “ invece che suo figlio. Abbraccia forte forte il fratello.

“ Hai dovuto affrontare tutto questo da solo. Io non ne sapevo niente, anzi mi hai sempre protetto, fino a quando non fosti rinchiuso. Sono io che dovrei scusarmi. Ti prometto che da oggi sarò sempre con te “. Zwei si sente strano. È un abbraccio rassicurante, per la prima volta non sente quel freddo che ormai alberga nella sua anima da molti anni. Caldo. Sente tanto caldo. Che sia questo il potere dell’amore fraterno? Ricambia l’abbraccio e sembra non voler più lasciare Ace. In quel momento sa di aver bisogno del suo affetto, ora più che mai. 



Ciao amici miei! Come stata!? Vi chiedo scusa per il mostruoso ritardo, ma purtroppo ho avuto un grosso problema al PC ed ho perso tutti i dati, ho dovuto riscrivere tutto il capitolo ^^ ma ora eccolo qua! Cosa ve ne pare? Dopo il passato di Ace, era il momento di svelare anche quello di Zwei. Ma quanto è crudele Kevin, eh? Ora che accadrà? Che ne sarà di Diva? Si avvicina la battaglia finale, però non preoccupatevi: Soledad 2, 3 e 4 sono in fase di scrittura, quindi mi avrete tra i piedi ancora per moolto tempo :P nel frattempo vi mando un bacio, spero recenirete e che il capitolo vi piaccia. Alla prossima!

ANGUSTIAS

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Capitolo 30
*** verità svelate ***


Echo, nascosto dietro la porta da un bel po’, sta ascoltando la conversazione.  Non perché sia uno spione o un pettegolo a cui interessano gli affari dei nobili, anzi al contrario: è sempre stato un ragazzo chiuso, solitario, anche prima della sua vampirizzazione. Già, da umano è diventato vampiro, e questo grazie a Zwei, il suo signore. L’unico per cui darebbe anche la vita, l’unico a cui ha permesso di distruggere la sua vita umana e di fargliene iniziare una come vampiro. Non si è pentito di quello che ha fatto, tutt’altro: gli è grato. Come umano ormai, aveva perso ogni cosa: era solo, purtroppo nessuno gli era voluto stare accanto, se non Alexis. Nemmeno i suoi genitori l’hanno voluto, preferendo abbandonarlo al castello dei Baskerville, pur sapendo che sarebbe stato un servo. Senza indugiare oltre, il ragazzo dai capelli argento decide di entrare nella stanza, anche se potrà sembrare scortese. Apre la porta, ed Ace lo guarda un po’ sorpreso: come mai il braccio destro di Zwei si è preso questa libertà di entrare senza bussare? Anche Zwei lo guarda sorpreso da quel gesto. L’altro non fa altro se non chiudere la porta, poi fa un lungo sospiro e prende parola. “ Signorino Ace, voi dovreste condurre le ricerche di vostro padre, tutta la famiglia è molto preoccupata. Resto qua io con il signorino Zwei, non vi preoccupate “. Fa un sorriso e, chissà perché, ad Ace ricorda quello di suo fratello quando ancora erano bambini.

“ Echo, sicuro che stai bene? Sei più pallido del solito “. Gli dice Ace, e l’altro annuisce con un sorriso.

“ Certo, sto bene. Sono solo un po’ stanco, ma passerà presto “. Ace, convinto dalle parole del più giovane, decide di andare dalla madre e dalla moglie. Zwei guarda Echo con espressione sorpresa, e lui gli si siede vicino senza dire una parola.

“ Perché vuoi restare qui? Sono di pessimo umore, e tu sai come sono intrattabile ed antipatico quando sto così “. Fa Zwei dopo un po’. A quella battuta, Echo si volta e lo guarda: solo ora Zwei se n’è accorto, hanno gli stessi identici occhi. Coincidenza?

“ Ma io so che è in questi momenti che avete bisogno di me, no? “. Risponde il più giovane, spiazzando letteralmente il suo signore, che rimane muto. Lo guarda per qualche momento, poi nella stanza cala un irreale silenzio. Echo guarda una parete, e si tormenta una ciocca dei suoi bellissimi capelli argento – identici a quelli del suo signore -. È il ragazzo che, dopo un po’, decide di prendere di nuovo parola. “ Sapete… ho scoperto finalmente le mie origini “. Sorride, e Zwei lo guarda: ha trovato forse i suoi genitori? E se così fosse? Glielo porteranno via? Se ne andrà per seguirli?

“ Ti avverto, non ti permetterò di abbandonarmi, anche se hai trovato i tuoi genitori… perché è così, no? “. Chiede, ed Echo annuisce ridendo un po’.

“ Signore, sono con voi da sempre, credete che vi abbandonerei adesso che avete più bisogno di me? Non succederà mai “. A quell’affermazione, Zwei si rilassa. Al diavolo, ma che gli prende? Perché questo legame con un servo?

“ Comunque sia… “. Borbotta il principe dal cuore di ghiaccio. “ non tenermi sulle spine, per l’amor di Dracula! Dimmi chi sono i tuoi genitori. Così ci faccio io due chiacchere prima che entrino nella tua vita “. Fa deciso. Echo lo guarda.

“ Lo fareste? Veramente? “. Chiede stupito, e Zwei annuisce.

“ Ma certo. Non gli permetterò di farti soffrire, anche se sono coloro che ti hanno messo al mondo “. Echo sorride di nuovo. Poi decide di raccontare tutto.

“ La mia storia è iniziata tantissimo tempo fa. Io sono sempre stato un vampiro, ma gli anziani, grazie ad un potente incantesimo, mi umanizzarono e sigillarono ogni mio potere. Questo perché ero in pericolo: mio nonno è un vampiro molto potente qui a Sabrie, e a quei tempi era al massimo della forza. Mio padre non stava bene: dopo aver perso la sua prima moglie per mano di mio nonno, che la odiava, incontrò mia madre. Si sposarono ed ebbero me. Ma mio nonno venne a conoscenza della cosa, e progettava già prima che nascessi di rapirmi e di darmi in sacrificio all’abisso, per accrescere la sua forza “. Zwei non interrompe Echo, ma non può fare a meno che la storia di suo padre è molto simile alla sua! Anche lui impazzì quando perse Hope per mano di Kevin! “ Il giorno del suo matrimonio con mia mamma, papà la aggredì. Lei credette che io fossi morto, ma non era così: ero vivo, e fui portato via dagli anziani “. Altra coincidenza assurda: anche lui aggredì Diva il giorno delle loro nozze, facendole perdere il loro primogenito!

“ Echo, no… non dirmi che… “. Lo mormora solo, ma lui lo sente. Non si volta e continua a parlare. Sta quasi per piangere.

“ Mio padre fu rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, e mia madre esiliata perché l’aveva sposato. Io crebbi qui, come un servo umano. Ma il richiamo del sangue mi portò di nuovo sulla strada di mio padre. Lui mi chiese aiuto per attuare la sua vendetta, e così feci: diventai la sua spia a palazzo, e in seguito… lui mi vampirizzò. O meglio spezzò il sigillo posto dagli anziani, senza rendersene conto “. Cosa? Ma se le cose stanno così, significa forse che…

“ Echo, no, smettila! Non andare avanti! “. Si alza di scatto Zwei, e l’altro lo guarda, per poi annuire.

“ Si, avete capito bene. Voi siete mio padre, e Diva mia madre. Mi hanno portato via da voi per salvarmi dalla furia di mio nonno Kevin, mi umanizzarono. Venni maltrattato, torturato dalla mia stessa famiglia, ma io non riuscivo ad odiare nessun Baskerville. E quando gli anziani mi confessarono ogni cosa, io capii: non potevo odiare la mia stessa famiglia “. Sta piangendo adesso: confessare questa verità è stata la cosa più dura che abbia mai dovuto fare, ma doveva assolutamente parlare, non poteva tenersi tutto dentro, quando aveva suo padre accanto. Ora sarà lui a decidere cosa fare. Probabilmente, pensa l’argento, lo sta detestando, e magari nemmeno gli crede! Si gira e fa per andarsene, ma Zwei è più veloce di lui: si teletrasporta di fronte al figlio e lo abbraccia così forte che finiscono tutti e due a terra. Ma nessuno dei due pare volersi staccare dall’altro. Echo ricambia l’abbraccio senza pensarci.

“ In tutti questi anni avevo creduto di averti ammazzato! Scusa! Scusami, avrei dovuto capire che eri… che eri mio figlio “. Ha detto mio figlio. Ma allora gli crede!

“ Non mi importa, ora conta che ci siamo ritrovati… padre “. Finalmente lo può dire: ora ha ritrovato suo padre, la sua famiglia!

“ Ti giuro che tuo nonno pagherà anche per questo. Libereremo tua madre e gli daremo una lezione “. Fa determinato Zwei, alzandosi ed aiutando il più giovane a fare la stessa cosa. Lui annuisce. Ora questa è anche la SUA battaglia, e la vincerà di certo!

Diva riprende conoscenza dopo diverse ore: si guarda intorno. È in una stanza magnifica, lussuosa ma anche… tetra! Dannatamente buia, tanto che quasi le manca il fiato, quasi come se le tenebre stesse la volessero soffocare. Una risata la fa destare dai suoi pensieri. Riconosce perfettamente quella risata, sadica e crudele.

“ Ti sei svegliata finalmente. Credevo di doverti dare un bacio come nelle fiabe “. Un’altra risatina cattiva. Diva si innervosisce e guarda il suo interlocutore.

“ Risparmiati il sarcasmo, Kazuma! Che posto è questo?! “. Fa la principessa, nervosa. Lui le si avvicina e la fissa.

“ E’ casa mia ormai. È il monte esilio! E questo è il castello di nostro zio “. Ghigna malefico, tanto che lei arretra. Ma lui è più veloce e la prende per un polso, tanto che le fa male. “ Ho aspettato per mesi di averti in questo castello e tutta per me “. Le dice sicuro di sé, ma lei scuote la testa.

“ No! Io non sono più tua dal giorno in cui ci hai traditi! “. Quelle parole fanno innervosire Kazuma, che spinge la sorella. Per fortuna dietro di lei c’è il letto, o si sarebbe fatta molto male.

“ Cambierai idea quando finalmente ucciderò quello psicopatico che hai per marito! Te lo giuro! “. Poi vede il gesto della sorella: si è messa una mano sulla pancia, ed è spaventata. Ma allora Kevin aveva ragione quando diceva che in lei stava crescendo una nuova e potentissima vita. Diva trema, teme per la vita del suo bimbo: cosa accadrà? Non è nemmeno riuscita a dare la notizia a suo marito! Kazuma a quel punto, le si avvicina e la guarda dritto negli occhi. “ Sta calma, non farò nulla a quel bastardo. Io e lo zio abbiamo grandi piani per lui “. Diva si infuria e si alza.

“ Non toccherete il mio bambino! Mai! “. Urla, ma suo fratello è chiaramente più forte, e la spinge di nuovo sul letto.

“ Questo lo dici tu, mia cara. Molto presto scoprirai la nostra vera forza. Lo zio riuscirà a conquistare Sabrie, e allora niente e nessuno ci potrà fermare “. È diventato così cattivo e crudele che Diva stenta a riconoscerlo: ma davvero quello è suo fratello? È pazzesco! Sta per piangere, ma non lo fa solo per orgoglio, e tiene sempre le mani sulla sua pancia: adesso la priorità è proteggere il suo piccolo, ad ogni costo! 

Ciao miei fans :) intanto scusatemi per il mostruoso ritardo, ma sono stata poco bene! Come state? Ho visto che non avete recensito gli ultimi capitoli, e la cosa non mi è piaciuta >.< spero che questo nuovo capitolo vi piaccia, la battaglia finale è imminente e " Soledad 2 " è ormai alle porte ^^ che accadrà alla nostra Diva? Vi è piaciuta la rivelazione di Echo? Riuscirà a dare forza a suo padre? Se volete sapere di più non dovete fare altro che aspettare il prossimo capitolo :3 intanto mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate della storia e di questo capitolo! Alla prossima, baci 

ANGUSTIAS

 

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Capitolo 31
*** la resa dei conti ***


Soledad si sveglia di colpo: ha avuto l’ennesimo incubo. L’incubo in cui Kevin vince la battaglia e conquista Sabrie. E, da quando la donna ha saputo che Allen è scomparso, gli incubi non fanno altro che peggiorare. Ha paura: ma dove può essere andato? Perché è andato via da palazzo senza dire nulla a nessuno? Qual è il suo obiettivo? No, non ne può più di restare con le mani in mano mentre l’uomo che ama potrebbe essere nei guai. Si, non l’ha mai ammesso nemmeno a sé stessa, ma lei ama ancora Allen, come e più di 20 anni prima. Anche se sa che, ovviamente, è un amore impossibile, e dovrà tenerlo per sé. Tuttavia non può lasciare che si metta nei guai. Perché lei ha intuito dove potrebbe essere andato l’ex re dei vampiri: è andato ad affrontare il fratello! Soledad prende il mantello e la sua arma, una baionetta, e si mette subito in cammino: troverà Allen e lo aiuterà a chiudere i conti con il passato.

Allen è in cammino ormai da giorni, se non settimane. Nemmeno lui sa bene quanto tempo sia passato da quando, di nascosto, è partito da Sabrie per andare a sistemare una volta per tutte questa faccenda, e chiudere per sempre i conti in sospeso con il fratello. Sa bene che avrà fatto preoccupare i suoi familiari, ma è sempre più convinto che questa sia stata la decisione più saggia: non può assolutamente permettere che vengano coinvolti altri innocenti in questa assurda faida familiare. Sua figlia è incinta, e suo figlio di certo non ha il potere sufficiente per battere suo zio. E lui non può permettere che i suoi nipoti nascano e crescano senza il loro padre accanto. Sua moglie e suo nipote Zwei ne hanno subite tante per colpa di Kevin, come poteva chiedere loro di seguirlo? Con che coraggio avrebbe potuto chiedere il loro aiuto? Lui è pur sempre Allen Baskerville, l’ex sovrano dei vampiri, e non può permettere che i suoi familiari si mettano in pericolo solo perché lui teme di non farcela. E Soledad? No, non avrebbe mai chiesto il suo aiuto: è ancora profondamente deluso dalla donna. Ma come ha potuto inscenare la sua morte? Come ha potuto abbandonare Alexis, permettere che lui venisse processato e quasi ucciso, permettere che la figlia crescesse come una serva. Permettere che lui soffrisse giorno dopo giorno per non essere riuscito ad arrivare in tempo. Invece lei era viva. Per lui, questo è molto difficile da perdonare. E, al di la di tutto, non può chiederle di coinvolgersi in un’altra battaglia contro Kevin, dopo quello che lui le ha fatto passare quella terribile notte, e anche prima. Finalmente, il viola giunge al castello di Kevin, al Monte Esilio. Una ventata d’aria gelida gli fa cadere il cappuccio. Forse, per lui, la battaglia decisiva è alle porte.
Pia invece, è insieme al suo signore. Fa un rispettoso inchino. “ Signore, credo che ci sia un intruso al castello “. Sussurra la bionda. Lui fa un ghigno.

“ Si, Pia. Lo so “. Si avvicina alla donna, facendola alzare. Lei si sente in soggezione sotto quello sguardo. “ Voglio che tu resti in questa stanza finchè non sarò di ritorno. Io vado a dare il benvenuto al mio… misterioso ospite “. Pia annuisce: sa bene che è meglio non contraddire il suo signore. Ma si chiede come mai la stia proteggendo invece di mandarla a combattere contro l’intruso.

Allen si guarda intorno. L’aria in quel castello è davvero irrespirabile, pregna di energia oscura. Si sente osservato, probabilmente è colpa degli altri esiliati. Sicuramente lo staranno osservando nell’ombra, anche se non si palesano. Improvvisamente, una tetra risata lo fa sussultare. Oh si, conoscerebbe tra mille quella crudeltà. È lui, il suo rivale. Il capo dell’altro ramo della famiglia, l’esiliato. Suo fratello maggiore. “ Kevin! Fatti vedere, codardo! “. Grida Allen, sicuro che il fratello non rifiuterà la sfida. Infatti la risposta non tarda ad arrivare: un pugnale lo ferisce al viso. La mira è stata volutamente sbagliata, è una provocazione. Il pugnale cade a terra, ed Allen porta una mano al viso, nel punto in cui è ferito. “ Non hai ancora perso il vizio di attaccare alle spalle. Vero, fratello? Il solito vigliacco “. Una ventata d’aria gelida fa indietreggiare il viola di qualche passo, e finalmente eccolo li: il suo nemico giurato.

“ Fratellino, ti sei degnato di venire a trovare tuo fratello maggiore nella sua squallida dimora? Oh.. non hai paura di sporcarti i tuoi bei vestitini? “. È ironico, cattivo. Accidenti, l’ex re di Sabrie lo deve ammettere: in tutti questi anni, la cattiveria del fratello non è affatto mutata, anzi se è possibile è aumentata. Kevin lo guarda con il suo unico occhio, poi scuote la testa. “ Fratello, non è educazione starsene zitto e fissare così le persone. Non te l’ho insegnato? “. Allen continua a rimanere in silenzio per alcuni minuti, per poi prendere parola.

“ Mi sono solo stupito, Kevin. La tua crudeltà ha raggiunto davvero il culmine: sei circondato di un’aura oscura che ha impregnato anche il tuo castello. Sei pieno di odio e rancore, e niente altro. Ma io ti fermerò “. In risposta, il fratello maggiore fa una risatina sprezzante.

“ Tu mi chiedesti perché ti odiavo tanto, ricordi? Adesso voglio darti la risposta. Ti ricordi cosa successe tanti anni fa? Prima della nascita di Alexis? “. Allen rimane perplesso, ma certo che ricorda: Soledad, e prima di lei Risa, scelsero liberamente di stare al suo fianco, ma questo creò puntualmente litigi tra i due fratelli. Ma adesso cosa c’entra tutto questo?

“ Cosa c’entra tutto questo? Certo che mi ricordo, e come scordarlo? “ ribatte deciso Allen: ricorda bene che poco prima della nascita di Alexis, lui stesso esiliò il fratello dal suo regno. Lo fece perché aveva fatto un contratto con le forze oscure che si nascondevano nell’abisso, aveva perso la testa dopo il rifiuto di Soledad e da allora non era mai più tornato lo tesso. Non avrebbe voluto fare una cosa del genere, ma ci è stato costretto. Però, adesso cosa c’entra quella storia? In tutta risposta, Kevin si mette a ridere in modo cinico e crudele.

“ E dimmi… “ si indica il punto in cui un tempo stava il suo occhio destro “ ricordi chi è stato a togliermi il mio occhio? “. Allen tiene la sua spada, sa perfettamente che abbassare ora la guardia sarebbe un errore fatale.

“ Kevin, smettila con questa storia. È stato un incidente. Tu mi hai aggredito con un pugnale quella volta, avrei dovuto aspettare che mi ammazzassi? “. Il suo sguardo brucia nonostante la calma delle sue parole, al solo pensiero di quel giorno in cui la rivalità tra lui e suo fratello raggiunse un punto di non ritorno. Suo padre ha sempre permesso a Kevin di fare ciò che voleva, e questo è stato il risultato, pensa il minore dei due fratelli: Rin, suo padre, si sforzava tanto di essere crudele e temuto, sterminava chi si opponeva a lui, e non si è nemmeno accorto di avere il nemico proprio in casa sua, e di averlo, in un certo senso, creato lui, lasciandogli tutta quella libertà e concentrandosi solamente a maltrattare lui. Non che i suoi rapporti con Ace siano stati diversi, lo sa bene. Ma almeno lui l’ha fatto solo perché voleva fosse un suo degno erede. Rin invece, lo faceva per crudeltà: trattava male i figli e la stessa moglie, e si faceva odiare dal suo stesso popolo. Quello stesso popolo che, in seguito, aiutò Allen a spodestare il padre e a prendere finalmente il comando del regno. Effettivamente, Rin Baskerville parve morte, dopo essere stato colpito dalla spada del figlio minore. Ma sarà vero?

“ Oh si è vero, ma l’ho fatto perché tu mi stavi portando via la donna! “. Ribatte ad un certo punto il maggiore, interrompendo bruscamente i pensieri del fratello, che para un fendente con la spada. Ha fatto bene a non abbassare la guardia.

“ Soledad ha sempre amato solo me, ma possibile che tu non lo capisca? Sei tu che hai fatto di tutto per dividerci, ma alla fine ti sei solo fatto odiare! E hai fatto del male  a te stesso! Sei tu stesso la causa dei tuoi mali, non cercare altri colpevoli “. È molto duro, ma d’altronde è ciò che pensa. In tutta risposta, Kevin gli da un pugno di sorpresa, ma Allen riesce a non cadere. Sanguina leggermente al labbro, ma per fortuna la sua arma non gli è caduta a terra, o per lui sarebbe stata la fine. Infatti suo fratello non aspetta altro che un passo falso da parte sua.

“ Tu mi hai sfigurato! Mi hai reso un mostro agli occhi di Soledad e del mondo!  Mi hai portato via tutto! “. È furioso, attacca a caso. Allen tiene la spada davanti a sé, per evitare che la furia cieca di suo fratello possa finire per abbattersi su di lui.  “ Ma almeno io ho avuto la soddisfazione di portarti via l’amore di tua figlia! Non hai potuto crescerla a palazzo. Fa male eh?! “. Allen si infuria a quelle parole, e con la spada contrasta quella di Kevin, facendolo finire a terra. Lui ride sadicamente, alzandosi subito ovviamente. Allen riesce ad evitare tutti i fendenti di Kevin con velocità, ma pare proprio che l’ultimo stia per colpirlo dritto all’occhio destro. Senza pensarci su, il viola para la spada in difesa, e chiude gli occhi. Ma nessuna lama arriva a ferire il suo occhio. Un intensissimo odore di sangue gli fa riaprire gli occhi, mentre suo fratello pare su tutte le furie. È voltato, ma sta spargendo a terra una vistosa scia di sangue. Sta gridando, forse di dolore. Allen riprende fiato, per un momento anche il respiro si era mozzato, ed aveva temuto per la sua incolumità. “ cos’hai fatto!!!! “. Grida su tutte le furie l’argento. Allen lo guarda, e lui si volta finalmente. Sanguina proprio dove aveva l’occhio destro. Evidentemente, difendendosi da quell’attacco, Allen ha nuovamente trafitto Kevin nello stesso punto, come se il destino avesse voluto far ripetere una storia già accaduta in precedenza. In risposta, Kevin lancia un attacco al fratello, attacco che, essendo stato lanciato di sorpresa, il minore non riesce a parare. Cade a terra, mentre il fratello, una volta calmatosi, gli si avvicina, inginocchiandosi come a volerlo guardare meglio. Ghigna malefico. “ Adesso comincia il divertimento, fratellino “. Si alza, per poi chiamare Pia. La donna scende le scale, ma rimane alquanto sconcertata nel vedere Allen a terra.

“ Signore, ma quello è.. “. Mormora, mentre Kevin la guarda.

“ Si, Pia. Porta mio fratello nella stanza in cui c’è mia nipote, poi vieni a medicarmi questa dannata ferita. Sai, credo che il mio dolce fratellino vorrà passare un po’ di tempo con la sua adorata figlioletta prima di.. ecco, passare a miglior vita “. Pia non obietta di certo e, una volta portato Allen nella stessa stanza di Diva, torna dal suo signore. Sta per inginocchiarsi, ma lui la ferma. “ Pensa a medicarmi questa ferita adesso “. Le dice solo. Lei annuisce, e lentamente gli toglie le bende, pur non avendolo mai fatto. Una volta tolte tutte le bende, la ragazza sussulta: accipicchia, deve ammettere che non è un bello spettacolo ciò che vede. Tuttavia è anche una servitrice di Kevin, non può sottrarsi. Lentamente inizia a disinfettare la ferita, poi prende le bende. “ Sei silenziosa, Pia. Cos’hai? Sei disgustata? Credi che io sia un mostro orribile? “. Le chiede ad un certo punto lui, con una calma che mette paura. Pia scuote il capo.

“ No signore, certo che no. Non vi considero un mostro… “. Non fa in tempo a finire, che lui le blocca il polso con la mano, fissandola intensamente con il suo unico occhio, facendo arrossire inevitabilmente la donna.


“ Allora dimostramelo ora, Pia. Dimostrami che non mi consideri un mostro… “. Pia arrossisce di nuovo. Cosa succederà adesso? 

Finalmente la battaglia di Allen e Kevin ha avuto un'interessante svolta. Che succederà ora al padre di Ace? Cos'ha in mente Kevin? E che farà a Pia? Soledad riuscirà a trovare l'uomo che ama? E Diva? Cosa le sarà accaduto? Intanto vi lascio il link della storia di Allen e Soledad ( che sto scrivendo tutt'ora ), se volete passare mi farebbe piacere :) Baci baci, alla prossima! Presto aggiornerò e ne vedremo delle belle 

ANGUSTIAS


( ​http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2955144&i=1 )

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Capitolo 32
*** Io ti salverò ***


Pia rimane interdetta qualche istante a fissare il suo signore. Ma cos’avrà voluto dirle con quella frase? È arrossita di colpo, mentre lui la fissa intensamente. Ha gli stessi, identici occhi di Zwei, il principe dal cuore di ghiaccio per cui ha perso la testa. Tuttavia, pur essendo innamorata di Zwei, non può fare a meno di arrossire e di agitarsi allo stesso tempo restando accanto a suo padre. È diventata sua serva solamente per vendetta, voleva e vuole distruggere il rapporto di Zwei e di Diva. È venuta a sapere da poco della gravidanza della principessa, e non può fare a meno di essere furibonda: è lei, e lei sola, che deve dare un erede a Zwei. Quella nobile viziata l’ha abbandonato nel momento del bisogno, ha permesso che fosse rinchiuso in un manicomio senza muovere un dito. Ed ora? Ora che a sua volta è stata delusa e tradita, torna con lui, per consolazione. Si, lei crede che non sia vero amore. Pensa solo che quella principessina voglia solo un giocattolino per non annoiarsi. Kevin invece, non smette di fissare la ragazza: è carina, molto carina. L’ha portata dalla sua parte usando la sua gelosia e la sua sete di vendetta. Da ragazza pura ed innocente l’ha trasformata in una vera dark lady, il potere delle Tenebre sta lentamente agendo anche su di lei, e con ottimi risultati. “ Signore… io non vi ho mai considerato un mostro, anche senza un occhio. Non l’ho mai lontanamente pensato “. Dice sincera la bionda, abbassando però lo sguardo. Lui la guarda qualche istante ancora, poi le risponde.

“ Dimostramelo allora. Tutti sono in grado di dire cose, ma quando si tratta di dimostrarle falliscono, e si rivelano per quello che sono: dei luridi codardi “. Lo dice con tono molto duro, deve essere a causa delle esperienze passate. Pia non sa veramente che cosa fare: come potrebbe dimostrare al suo signore che le sue parole sono vere? Lei non l’ha mai considerato un mostro, se deve essere sincera lo ammira, farebbe qualunque cosa per essere come lui, forte e determinata, spietata e crudele.

“ Ma io non so come fare per dimostrarvelo. Sono al vostro fianco da mesi, ma non so che altro fa… “. Lui la ammutolisce mettendole un dito sulla bocca, e la bionda ammutolisce. Deve ammettere che se il figlio l’ha mandata in confusione, il padre non fa altro che amplificare quel sentimento, se non creare un vero e proprio scompiglio in lei! Improvvisamente, un bacio fa ammutolire la ragazza. Ma che succede? Sta forse sognando? Perché il suo signore si comporta così? E come mai lei non è capace di rifiutarlo? Forse perché, inconsciamente, in lui rivede suo figlio? Deve essere senza ombra di dubbio così. Beh, pensa la bionda, dopo tutto non c’è niente di male se si lascia andare. Dopo tutto è una donna libera. Non conosce cos’ha in mente Kevin per lei, e nemmeno sa perché stia facendo tutto questo. Sa solo che non lo vuole fermare, anche se forse tutto questo potrà portare a dei rischi. Ormai è entrata in questa battaglia, e vuole uscirne solo da vincitrice. E oltre tutto, anche se volesse, ormai non riuscirebbe più a controllare le sue emozioni. È come se il potere della rosa le stesse dando alla testa facendole perdere la ragione. Naturalmente, Kevin si è perfettamente reso conto di questo. Si stacca dalla giovane, che riprende fiato.

“ Pia… “. La chiama, quasi sussurrandoglielo. Lei riapre gli occhi, ed aspetta il continuo della frase. “ Chi è il tuo padrone? “. Le chiede poi, come se volesse una conferma del suo potere. La ragazza non sembra accorgersi di questo dettaglio, e si limita a rispondere.

“ Siete voi il mio padrone, voi e nessun altro “. Dice sicura che sia la risposta corretta. Kevin sogghigna, soddisfatto della risposta data dalla ragazza, poi la prende in braccio.

“ Ero sicuro che avresti risposto correttamente “. Quel ghigno ha il potere di scombussolare la bionda, che sente come se in lei si fosse acceso un fuoco, come se quello sguardo di ghiaccio così simile, se non identico a quello di Zwei, avesse riacceso in lei la fiamma della passione. Si aggrappa a lui per non cadere.

“ Sono pronta. Fatemi vostra “. Sussurra solamente. Ora sa bene che non potrebbe più tornare indietro, anche se volesse.

Allen si sveglia dopo diverso tempo. Si guarda intorno, e si rende lentamente conto di trovarsi in una stanza molto lussuosa. Il viola sembra piuttosto intontito, ed appoggia una mano sulla sua testa. Ricorda lentamente quanto successo: suo fratello l’ha fatto prigioniero, e ad aiutarlo è stata proprio Pia, la dama di compagnia di sua figlia. A proposito… dove sarà Diva? Il viola non fa in tempo a farsi altre domande, perché un lamento lo fa sussultare. Volta lo sguardo, e vede sua figlia. Corre immediatamente a soccorrerla. “ Diva! Dio mio, che cosa ti è successo? Che ti hanno fatto?? “. Mormora, vedendo che la figlia sta sanguinando.

“ Padre… sono stati Pia e Kazuma. Loro… hanno cercato di ucciderlo… “. Mette le mani sulla pancia, ma Allen non capisce: di chi sta parlando sua figlia? Usa i suoi poteri cercando di fermare la perdita di sangue.

“ Figlia mia, chi hanno cercato di uccidere? “. Le chiede, continuando ad usare i suoi poteri che, per fortuna, sembrano avere successo nel curare la principessa, che comunque rimane pallida.

“ Il mio bambino “. Sussurra solo la mora, mentre suo padre rimane sconvolto: Diva è incinta? “ Sono gelosi del fatto che sia il figlio di Zwei, e quella pazza mi ha pugnalato con il pugnale d’argento di Kazuma. Volevano uccidere il mio piccolo. E pensare che non ho nemmeno fatto in tempo a dirlo a mio marito “. Piange, preoccupata per la sorte del suo bimbo. Allen rimane sconcertato, non si sarebbe aspettato che suo figlio arrivasse addirittura ad attentare alla vita del proprio nipote. Miracolosamente, riesce a salvare sia la figlia che la creatura che sta portando in grembo, anche se lo sforzo per lui è stato notevole. Si mette seduto e, una volta ripresosi, chiede spiegazioni alla figlia. Spiegazioni che lei decide di dargli. “ Vedete, quando sono stata rapita da Kazuma e dallo zio, avevo appena scoperto di essere incinta. Anzi, per la verità fu proprio lo zio a dirmelo. Ma non ho fatto in tempo a dirlo a Zwei, perché sono stata rapita. Lo zio continua a dire di avere dei piani per lui. Credo che Kazuma e Pia abbiano fatto tutto di nascosto, lui non vuole la morte di mio figlio “. Piange disperata: ricorda il viaggio temporale, e se fosse accaduto qualcosa al suo piccolo Gilbert non se lo sarebbe mai perdonato. Infatti, prima che anche lei tornasse nel futuro, il piccolo le aveva rivelato il suo nome, e le disse che era contento di avere una mamma coraggiosa come lei. Ma ora lei non si sente affatto coraggiosa: si sente inutile, un peso per tutti. Allen la abbraccia.

“ Ti giuro che ti tirerò fuori da qui piccola mia. Tu e Zwei crescerete insieme il vostro piccolo. Dopo tutto ve lo meritate “. Diva ricambia l’abbraccio, poi sente lentamente che anche il potere del bambino sta tornando stabile e normale: non c’è che dire, quella creatura è proprio forte come suo padre.

“ Ma voi… voi cosa ci fate qui? “. Domanda la principessa ad un certo punto. Allen la osserva, poi le risponde.

“ Non volevo coinvolgere anche il resto della famiglia. Appena ho saputo che tuo zio ti aveva rapita, e quando ho visto che ha quasi ucciso tua madre, ho deciso di partire da solo e di chiudere per sempre questa faccenda. Ma purtroppo mio fratello è stato molto più forte, e alla fine ha avuto la meglio. Mi dispia… “. Non finisce la frase, perché la figlia lo abbraccia, stringendolo forte a sé.

“ Vi voglio così bene, padre… “. Dice senza tante remore. Lui, seppur arrossendo un po’, finalmente ricambia l’abbraccio.

“ Te ne voglio anche io, figlia mia. Insieme usciremo da qui “. Una risata fuori luogo interrompe il momento tra padre e figlia, e lo sguardo dell’ex re dei vampiri diventa subito molto duro, non appena vede di chi si tratta. Kazuma, suo figlio maggiore. Quando sia entrato, questo non lo può dire. Sa solo che ha un bel coraggio a presentarsi di fronte a lui! “ Kazuma, hai proprio una gran faccia tosta a presentarti qua dopo tutto quello che hai fatto! “. Dice infuriato Allen. Ma suo figlio nemmeno lo calcola, e guarda Diva.

“ Ma che peccato, sento che il tuo bastardo è ancora vivo “. Le dice in tono sprezzante. “ Eppure dovrebbe essere debole, non sarebbe dovuto essere difficile farlo fuori “. In tutta risposta però, Diva lo guarda ridendo un po’.

“ E’ forte come suo padre, dopo tutto. Oh scusa… a te da fastidio che sia il figlio di Zwei, eh? “. Silenzio. Poi la principessa riprende parola. “ La verità è che per quanto tu e quell’altra infida di Pia vi sforziate, non riuscirete mai a distruggere ciò che c’è tra me e Zwei, e questo vi fa rabbia. Nemmeno il passare degli anni ha cancellato ciò che sentivamo l’uno per l’altra, e questo bambino è solo la personificazione del nostro amore. Prima lo capirete e meglio è “. Il suo sguardo è diventato più duro che mai: nessuno deve permettersi di mettere in pericolo suo figlio, o di insultarlo. Ma a Kazuma la reazione della sorella non piace. Fa per spingerla sul letto, ma Allen è più svelto e si frappone tra la figlia ed il figlio. Prende una sberla al posto della ragazza, ma fa un ghigno soddisfatto, leccandosi il sangue che gli esce dal labbro.

“ Dici di amare Diva ma la prendi a schiaffi? Che vergogna… non ti ho insegnato a comportarti così “. Dice con tono ironico l’ex re di Sabrie. Alterato, Kazuma ricambia lo sguardo di sfida del padre, per poi puntargli la lancia per la prima volta e senza il minimo timore.

“ Non vedo l’ora di dare una lezione a voi e a vostro nipote, caro padre. Non vedo l’ora “. Dice, per poi uscire dalla stanza. Allen abbraccia la figlia, e spera che presto qualcuno venga ad aiutarli. 

Ciao miei carissimi fans *_* intanto vi ringrazio in modo speciale per avermi seguita e sostenuta per tutto il corso della storia, e spero vorrete continuare a seguire anche la seconda parte, che prenderà il via dopo i capitoli conclusivi di questa prima parte di " Soledad ". E vi ringrazio insieme a Kevin e Pia :D a proposito di quei due, ditemi un pò, che ne pensate di questo loro strano rapporto? Che ne pensate di Pia, che pian piano sta assumendo un ruolo sempre più importante? Che accadrà adesso a Diva ed Allen? Spero vogliate rcensirmi questo capitolo e che vi piaccia! Alla prossima! Baci baci




ANGUSTIAS

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Capitolo 33
*** nella tana del lupo ***


È una giornata piovosa. Allen è prigioniero  ormai da diversi giorni al castello oscuro. Sta tenendo tra le braccia sua figlia Diva. La guarda, e si sente un vero imbecille: ma come ha potuto lasciarsi catturare in modo così sciocco? Dov’è finita tutta la sua forza? Sospira, e capisce che, molto probabilmente, la perse anni fa nell’esiliare quel folle di suo fratello, confinando lui e tutti gli altri membri del suo ramo della famiglia al Monte Esilio. Voleva un regno? Beh, l’ha ottenuto. Dopo tutto, è solo ciò che si merita, dopo ciò che ha fatto passare a lui, Risa, Alexis, Soledad e tutta la sua famiglia: vivere nell’ombra. Non potrà mai perdonarlo per ciò che sta facendo. E non potrà mai perdonare neanche Kazuma: ma cosa gli salta in mente di pugnalare sua sorella? È davvero così simile a suo zio da desiderare la morte di una creatura innocente, rischiando anche di uccidere la donna che ama? È veramente arrivato a questo punto? Ci pensa un momento: la rivalità di Zwei e Kazuma ricorda molto quella sua e di suo fratello. E, se ci pensa, forse questo continua ad accadere perché la famiglia è tutt’ora divisa in due rami. L’ex re dei vampiri prende una decisione: se uscirà vivo da questa brutta storia, la prima cosa che farà sarà parlare ad Ace della possibilità di riunire finalmente i due rami della famiglia, dato che ormai lui e Zwei, che ne saranno i nuovi capi, vanno d’accordo come un tempo.
Intanto, al castello dei Baskerville, Zwei non riesce proprio a stare fermo. Cammina nervoso su e giù per il salone, mentre Ace sospira spazientito. “ E’ più di due ore che cammini a vuoto su e giù per il salone, mi innervosisci così! “. Sbuffa, mentre suo fratello si ferma e lo guarda.

“ restiamo qui per molto oppure andiamo a salvare Diva? “. Gli chiede. A rispondere al posto di Ace è Risa, che entra accompagnata dal nipote Echo.

“ Possiamo andare. Adesso tutti noi abbiamo le nostre armi. Ho ridato ad Echo quella che avrebbe dovuto essere sua sin dalla nascita “. E sorride, guardando il nipote. Quel nipote che credeva di aver perduto e che, invece, ha ritrovato. Sorride e pensa a quanto sarà contenta sua figlia quando scoprirà che il suo primogenito è vivo. “ Andiamo ragazzi, andiamo a salvare la mia bambina “. Cho annuisce determinato, e fa comparire una falce, del tutto uguale a quella di suo padre, solamente è più tendente al blu. Quasi pare un incrocio tra Artemis e Bloody Mary.

“ Si, non vedo l’ora di dare una lezione a mio nonno, che mi ha diviso dai miei genitori facendomi crescere come un servo “. Dice sicuro. Ace lo guarda, poi guarda suo fratello, e pensa che sono proprio identici, non solo nell’aspetto fisico, ma anche nel carattere. Alexis arriva proprio in quel momento. Tiene tra le mani una falce bianca e, sorprendentemente, non pare affatto pesarle, nonostante la gravidanza. Ace la guarda pressoché sconcertato: da quando sua moglie ha un’arma e la sa usare così bene? Poi guarda la madre, e capisce che deve essere stata lei ad allenarla. E capisce anche che dire ad Alexis di starsene al castello sarebbe perfettamente inutile: non rinuncerebbe mai a dare una bella lezione a suo zio, o per lo meno ad aiutare suo marito a farlo. E così, finalmente la famiglia Baskerville parte per il Monte Esilio. L’unica strada percorribile è la foresta oscura, e chi va per primo è proprio Echo. Ecco, ha ereditato l’intraprendenza di sua madre, non c’è che dire. Gli altri lo seguono a ruota. Passano diversi giorni dalla partenza dei Baskerville, ma pare che nessuno stia risentendo della stanchezza, spinti solo dalla gran voglia di porre fine a questa assurda battaglia, che si sta disputando da troppi anni oramai. Ace rimane vicino a suo fratello, lo vede teso come una corda di violino, e forse ne capisce la ragione.

“ Fratello… “. Lo chiama, attirando l’attenzione e, quando è sicuro di averlo fatto, continua il discorso. “ Sei sicuro di riuscire ad affrontarlo? Intendo tuo padre… “. Zwei lo guarda un momento, poi risponde deciso.

“ Ho aspettato una vita di liberarmi dalle catene che mi legano a lui. Niente e nessuno mi impedirà di salvare mia moglie. Sento che devo farlo, c’è qualcosa di più grande dentro di me che mi da una strana forza “. Ammette. Ace lo guarda perplesso. “ Temo che sia il potere della rosa di mio padre. Più ci avviciniamo al Monte Esilio, e più quella forza cresce “. È preoccupato: cosa accadrebbe se, alla fine, il suo lato oscuro riprendesse il sopravvento? Se non riuscisse a tenere a freno il suo odio, e questo si rivelasse un’arma a doppio taglio e, alla fine, desse un vantaggio a suo padre? L’argento sussulta di colpo: Ace gli ha messo una mano sulla spalla, e lo sta guardando.

“ Tu non sei solo, cerca di ricordartelo quando lo zio cercherà di farti sentire inferiore e non amato. Non cedere alle sue trappole. Io ti sarò sempre vicino. Domineremo insieme i poteri della rosa, se sarà necessario. Non gliela daremo vinta. Ok? “. E sorride un po’, riuscendo a strappare un sorriso anche al maggiore. Con queste premesse, si sente decisamente più sicuro. Si, riuscirà a venire fuori dal tunnel di oscurità in cui è entrato anni prima. Un rumore sugli alberi, però, fa sussultare Alexis, così come gli altri presenti.

“ C’è qualcuno… “. Mormora la rosa, mettendosi dietro a suo marito. Ace e Zwei annuiscono. È vero, avvertono una strana presenza, ma chi è? È forse uno degli esiliati? Dopo tutto, si sa che la foresta oscura è il confine tra Sabrie ed il Monte Esilio, il dominio di Allen e quello di Kevin. Si può dire che è la “ terra di nessuno “. Non ci sarebbe da sorprendersi se uno di quegli psicopatici si trovasse li. Un altro rumore sospetto. Risa, spazientita, prende la sua baionetta e la lancia ad una direzione precisa. Gocce di sangue cadono a terra, ed una voce femminile parla.

“ Risa, sei ancora la combattente forte di un tempo. Però non sei altrettanto brava a riconoscere le aure “. Salta giù dall’albero, tenendosi la mano sul viso, leggermente ferito. Ma quella donna è Soledad!

“ Madre! “. Esclama Alexis, sorpresa. “ ma voi… cosa diamine fate qui? Vi avevamo scambiata per un esiliato “. Soledad sospira.

“ Sono venuta a salvare tuo padre. Sono sicurissima che sia al castello di Kevin. Sono certa che sia andato da solo ad affrontare suo fratello “. Risa sospira: beh, l’ipotesi di Soledad non è così assurda. Anzi, conoscendo suo marito, è quasi sicura che sia come dice la donna: per non coinvolgere il resto della famiglia, è partito da solo per salvare Diva
“ Vi unite a noi, madre? “. Chiede Alexis. “ Andiamo a liberare mio padre e mia sorella, insieme “. Soledad annuisce, rivedendo nella figlia lo stesso sguardo di suo padre. La abbraccia, per poi decidere di seguirli: ormai manca poco alla meta.

Kevin è solo, insieme a Pia e Kazuma. La donna però, vede che c’è qualcosa che lo rende pensieroso. “ Signore, cos’è che vi rende così pensieroso? “. Azzarda la domanda la bionda. Lui sospira, voltandosi verso di lei.

“ Sento delle presenze fastidiose qui vicine al mio castello. Ma non solo: il piano che avevo studiato, ossia di costringere mio figlio ad aiutarmi utilizzando il potere della rosa, adesso non è più attuabile “. Guarda fuori dalla finestra, mentre la donna pare sbigottita.

“ Come non è più attuabile? Perché? Cos’è andato storto? “. Domanda la bionda, e lui si volta per risponderle.

“ Io ho fatto il modo di trasmettere a Zwei il potere della rosa prima del concepimento di suo figlio. Capisci che significa? “. Le chiede, e Pia inizia a capire. “ Con il concepimento di quel bambino, il potere oscuro si è trasferito a lui. Ha ereditato il lato oscuro di suo padre. Adesso Zwei ha solo i suoi poteri, quelli della rosa sono stati dati a quella creatura. Ecco perché non deve assolutamente morire: quel bambino crescerà e sarà la mia arma vincente per distruggere tutti i miei nemici, una volta che avrò preso il controllo del regno “. Pia sospira: accidenti, non può davvero far nulla a quella creatura, altrimenti il suo signore si infurierà. Ad un certo punto, l’espressione di Kevin cambia, e fa un ghigno decisamente poco rassicurante. “ Oh mia cara, gli ospiti sono arrivati a quanto pare. Che dici, andiamo ad accoglierli? “. Ghigna malefico, e Pia non dice nulla: davvero è giunto il momento di vendicarsi per quello che quel principino le ha fatto? Usarla e poi buttarla via, non glielo perdonerà mai. Avrà la sua vendetta, a tutti i costi. Anche Kazuma guarda suo zio.

“ Che stiamo aspettando? Andiamo a mettere fine a questa storia, in modo definitivo “. Fa comparire la sua lancia, e trova subito il consenso di suo zio, che lo guarda soddisfatto del cambiamento di suo nipote.

Ace, Alexis, Soledad, Risa, Zwei ed Echo sono finalmente arrivati al castello oscuro. Le donne restano dietro, invece Echo decide di entrare per primo, seguito da Zwei ed Ace e, per ultime, da sua zia, sua nonna e da Soledad. Si guarda intorno. “ caspita. Certo che mio nonno ha dei gusti alquanto strani. È tutto così tetro “. Dice con un pizzico di ironia. Zwei gli si avvicina.

“ Già, non ha mai amato la luce, lui “. Non fa in tempo a finire la frase, che si accorge di qualcosa. “ Sta giù! “. Urla, per poi buttare a terra il figlio. Una rosa nera si conficca nel terreno. Padre e figlio sono ancora a terra. “ Ti ha colpito? “. Chiede solamente Zwei, ed Echo fa cenno di no.

“ No, ma… chi diavolo… “. Non riesce a finire la frase, perché un gelo improvviso lo fa ammutolire, come se il sangue si gelasse. Anche per gli altri presenti la situazione è simile, ed i gemelli di Alexis si agitano in continuazione, tanto che la ragazza deve sorreggersi con Ace.

“ Ace, i gemelli si agitano… “. Mormora. Lui la tiene per assicurarsi che non cada. Una tetra risata fa spaventare Soledad e Risa, mentre Alexis abbraccia il marito. Echo e Zwei si alzano subito.

“ riconoscerei questa risata tra mille “. Sussurra il principe dal cuore di ghiaccio, per poi far comparire la sua falce. “ fatti vedere, vigliacco! “. Lancia la sua arma in un punto ben preciso ma, come prevedeva, la sua Bloody Mary viene respinta e cade a terra, per poi teletrasportarsi in mano al padrone.

“ Che vergogna, principe Zwei “. Dice ironicamente il suo avversario. “ Non sai che non si attacca così il proprio padre? Adesso mi toccherà punirti severamente “. Fa un ghigno, e finalmente esce dall’ombra, mostrandosi ai presenti. “ Benvenuti nel mio regno, nonché la vostra tomba “. Ghigna sicuro di sé Kevin, per poi essere affiancato da Pia e da Kazuma, che vede subito Ace e lo saluta in modo evidentemente sarcastico.

“ Ciao fratellino, ma quanto tempo. Come stanno le creature? “. E ride. L’unica a tacere è Pia. Ace stringe i pugni, evitando di rispondere alla provocazione. Zwei resta vicino al figlio, Soledad e Risa si affiancano. Ormai lo scontro decisivo è alle porte, e solo una fazione ne uscirà vincitrice!


Ciao ragazzi! Come state? ma dove siete finiti tutti?? Perchè non recensite più? :( proprio ora che sta per arrivare il finale della storia mi tradite? :( Proprio ora che sta per arrivare " Soledad 2 "? :( A parte questo, vi chiedo scusa per il ritarso, ma sono dovuta assentarmi per un pò a causa di problemi di salute! Ed ecco qua un nuovo capitolo! Che ve ne pare? Cosa pensate dell'evoluzione del personaggio di Pia? Le ho voluto dare una parte importante V_V Che succederà adesso che il piano di Kevin è stravolto ed Allen è prigioniero? Riuscirà Zwei a salvare sua moglie? E verrà a sapere del figlio in arrivo? Cosa accadrà nello scontro tra Zwei e suo padre? Vecchi e nuovi rancori riemergeranno, lo scontro sarà infuocato e ci saranno anche moltissimi colpi di scena e perdite! Se volete saperne di più... Leggete il prossimo capitolo :3 Bacioni

SARAH

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Capitolo 34
*** scontro finale ***


Ormai ci siamo: dopo un viaggio durato giorni interi, dopo immani sforzi, dopo aver rischiato la morte più e più volte e, i fine, dopo aver visto la loro famiglia dividersi da una parte ed unirsi dall’altra, Ace, Zwei, Alexis, Echo, Soledad e Risa sono finalmente giunti al castello oscuro, al monte Esilio. Dall’altro lato, Kevin e Kazuma. Sembrano sicuri di loro, troppo. Che abbiano in mente qualcosa? Non si può sapere purtroppo. Infatti, i nuovi poteri telepatici di Echo non funzionano su di loro, probabilmente a causa di un potente scudo magico. Kevin sposta lo sguardo sul ragazzo, e per istinto Zwei si mette davanti a lui. Già, non vuole nemmeno che “ colui che l’ha generato “ si azzardi a guardare suo figlio, al quale ha fatto passare un inferno sin dalla sua nascita. A quel gesto, l’altro ride sarcastico. “ Zwei, mio caro figlio. Bentornato a casa. E a quanto pare hai portato una guest star! “. Sempre più ironico. E sempre più crudele, spaventoso. Echo si rende conto molto rapidamente del potere di suo nonno, e sin ora solo di quello psicologico. Non osa immaginare cosa deve aver passato suo padre al suo fianco.

“ Se vi azzardate solo a guardare mio figlio giuro che vi uccido con le mie mani “. Fa arrabbiato ad un certo punto l’argento. Echo lo calma mettendogli una mano sulla spalla.

“ Andate a cercare la mamma, non c’è tempo da perdere. Sono sicuro che troveremo anche il nonno insieme a lei “. Fa Echo rivolgendosi a suo padre. “ A vostro padre pensiamo noi. Non ce la potrebbe fare contro tre purosangue come me, la nonna e lo zio Ace “. Sorride, è sicuro di quello che dice e pronto alla lotta. Zwei si volta di scatto e lo abbraccia, forse per la prima volta in vita sua. Poi si stacca e fa comparire la sua Bloody Mary, attaccando suo padre, che però si accorge subito dell’attacco e lo devia contro una porta, distruggendola. Prende la sua spada e la punta al figlio.

“ Sei troppo lento, figlio mio “. Ride sadicamente. “ Non ti ho davvero insegnato nulla in questi secoli “. Ma, mentre è distratto, Soledad riesce a spostarsi senza che nessuno se ne accorga, e lo sorpassa, ben decisa a trovare Diva ed Allen. Kevin però, innervosito da quel bluff, fa per lanciarle la spada, ma Ace è più svelto e a sua volta lo attacca con Artemis, costringendolo a difendersi e così distraendolo da Soledad, che sparisce nei corridoi. Kevin, ferito leggermente al labbro, si rialza pulendo quel sangue con la mano, per poi ridere in modo sadico. “ E va bene, siete venuti qui per chiudere questa storia? Che inizi il divertimento! Vi garantisco che nessuno di voi ne uscirà vivo. Apriamo pure le danze! “. Risa lo guarda, non può credere che suo fratello sia cambiato così tanto. Lui, che un tempo era così legato a lei e soprattutto ad Allen, che avrebbe fatto di tutto per proteggerli. Ma come sono potuti arrivare a quel punto? Ora nello sguardo di suo fratello c’è solo follia, e niente altro. Non c’è la minima traccia dell’orgoglio, della forza d’animo dei Baskerville. Comincia a credere che Allen abbia fatto la cosa più saggia ad esiliarlo, anche se all’inizio lei non era d’accordo: temeva che, in quel modo, il suo odio sarebbe aumentato. Ma a quanto pare, quell’odio era ben radicato da molto prima dell’esilio. Un violento attacco la fa riscuotere dai suoi pensieri. La donna si ritrova a terra, divisa dal resto del gruppo. Fa per alzarsi, ma si sente afferrare improvvisamente da dietro. “ Peccato, a quanto pare non sei una gran ballerina, eh sorellina? “. Le chiede in modo evidentemente provocatorio Kevin. Lei si arrabbia e cerca vanamente di liberarsi.

“ Lasciami subito! Tu sei pazzo! Come puoi attaccare la tua stessa famiglia? “. Chiede. Si, questa è una domanda che da sempre gli voleva fare. “ Perché siamo arrivati a questo punto? “. Conclude poi l’ex regina di Sabrie. In tutta risposta, il maggiore si limita a stringere la presa, per poi parlare dopo alcuni istanti.

“ Questo luogo sarà la vostra tomba. Ma tu… tu sei la madre di mio figlio, forse potrei risparmiarti, se accetti di passare dalla mia parte “. Un brivido di paura scuote Risa: come? Dovrebbe passare dalla parte di suo fratello per salvarsi la vita? No, assolutamente! Meglio morire piuttosto che vivere come una traditrice.

“ Uccidimi allora, perché non accetterò mai di passare dalla parte di chi si approfittò di me per mettermi incinta del suo erede. Di chi ha tradito in un modo così meschino la sua famiglia e soprattutto suo fratello! Avanti, puoi pure uccidermi “. Ripete senza paura. A quell’affermazione, Kevin si arrabbia e prende la spada, senza lasciare la sorella.

“ Allora addio sorellina. E non temere, che presto il tuo Allen ti raggiungerà “. Sta per colpirla senza pietà. Zwei ed Ace se ne accorgono. Devono fare qualcosa!

Soledad cammina per i corridoi, quando finalmente giunge di fronte ad una porta, diversa dalle altre. Avverte oltre a essa un potere immenso, ma di chi è? Mette una mano sulla maniglia, è chiusa a chiave. Spazientita, la rosa afferra la sua baionetta e, dopo diversi minuti, riesce a distruggere la maniglia. Diva intanto, scossa da quei rumori, si è alzata in piedi, seguita da suo padre. Ma a sorpresa, chi entra nella stanza è solo Soledad! La mora la guarda e scoppia a piangere, per poi abbracciarla. “ S.. Soledad, siete voi! “. Piange, finalmente è libera! L’altra ricambia l’abbraccio.

“ Sst.. tranquilla, sta tranquilla. Ci sono io qui, sei salva “. Poi guarda Allen, che si limita ad osservarla con sguardo neutro. Sorpassa le due, per poi girarsi un momento.

“ Grazie di averci salvati, ma ora abbiamo una missione da portare a termine. Una volta e per sempre “. Fa determinato. In questo è uguale al fratello, stessa identica determinazione. Diva si volta verso Soledad.

“ Soledad, dovete farmi un favore “. Dice. Anche suo padre ascolta curioso. “ Dovete cercare una persona per me. È al castello, e si è presa cura di me quando Pia mi pugnalò. Vi prego, è importante “. Soledad annuisce, mentre Allen e Diva corrono alla sala del trono, dove la situazione è tutt’altro che positiva: Ace se la sta vedendo con suo fratello Kazuma, che sta lentamente sputando tutto il suo rancore verso la sua famiglia: per il fatto che il trono sia stato di Ace invece che suo, che suo padre l’abbia esiliato molti anni prima, che abbia addirittura perdonato Zwei e l’abbia accettato in famiglia! Ma la cosa che più lo manda in bestia è il fatto che Diva, la sua Diva, la sorellina che ha sempre amato e di cui si è sempre preso cura, alla fine abbi preferito restare con quel pazzo psicopatico invece che con lui. Pensa che il piano di suo zio sia la cosa migliore per tutti: se sarà lui a prendere il comando, se diventerà re di Sabrie, a quel punto niente e nessuno potrà opporsi a lui ed ai suoi fedelissimi. Tutta Sabrie sarà sua, e saranno pronti alla conquista del mondo umano! Stermineranno quella razza fastidiosa, e soprattutto gli hunters, colpevoli della morte di uno dei loro fratelli. A quelle affermazioni deliranti, Zwei si mette a ridere in modo sarcastico.

“ Voi due… siete pazzi! “. Anche lui inizia a tirare fuori il rancore. “ Un piano del genere non si avvererà mai. Sabrie, e soprattutto Diva, meritano di meglio piuttosto che un pazzo isterico come te. Lo zio ha fatto la cosa più saggia togliendoti il titolo di futuro re! E Diva ha fatto la cosa migliore tornando da me “. Risponde al fratello. Arrabbiato, Kazuma sta per rispondere all’attacco, ma una spada lo ferisce al braccio, facendogli cadere la lancia, che raccoglie subito. Allen e Diva, finalmente, arrivano alla sala del trono. Kevin non pare troppo sorpreso, e nemmeno gli importa se suo fratello e sua nipote sono usciti dalla loro “ prigione “. Tanto tutti eccetto Diva, che è incinta di suo nipote, dovranno morire. Si, anche suo figlio, ormai l’ha tradito e non gli importa più nulla di lui. Ride crudele, fa paura. Un’aura oscura ormai lo circonda, il suo unico occhio sembra brillare di pura follia.

“ Benvenuti! Vi informo che ora morirete tutti. A partire da te “. Guarda il figlio, per poi lanciargli un attacco molto violento. Lui non riesce a pararlo, e finisce a terra. Sanguina, maledizione. Il fendente della spada di Kevin l’ha ferito, e stavolta in modo serio. Riprova a prendere Bloody Mary, ma gli risulta difficile. Alza lo sguardo, e si ritrova la spada di suo padre puntata alla gola. È la fine, pensa lui. È la sua fine! Non riesce a reagire! Non riesce a spezzare le catene che lo legano a suo padre. “ Sei sempre stato debole senza di me. Te l’avevo detto: da solo non sei nulla. Sei solo, questa è la realtà. Hai osato sfidare me, tuo padre. Ora muori “. Gli dice con una freddezza impressionante. Lo sguardo di Zwei e Diva si incontra, e lei mette una mano sulla pancia. “ Addio figlio! “. Conclude in fine Kevin, che sta per colpire Zwei.

“ Zwei, reagisci ti prego! Fallo per nostro figlio! Sono incinta! “. Gli urla ad un certo punto Diva. Come? È incinta? Il loro Gilbert è già stato concepito? Se le cose stanno così, lui non può cedere ora. Non può morire! Non può! Deve vivere per lui, deve vivere per suo figlio e per la sua Diva. Ricorda le parole di Ace: ora lui non è più solo, ha una famiglia! E quella famiglia ora ha bisogno di lui, e della sua forza, non di un piagnucolone. Si alza di scatto e ferma il fendente con la mano. Il sangue cade a terra. Per un istante, l’espressione di Kevin pare shoccata: suo figlio osa sfidarlo?

“ Padre, ve l’ho già detto in passato… “. Adesso pare persino più forte, nonostante la ferita. “ … io non sono più la vostra bambolina da molto tempo! Adesso ho una famiglia, ed è per loro che lotterò, anche contro di voi! “. L’ha detto con una determinazione disarmante. Riesce ad attaccare il padre e, solo con lo sguardo, lo fa volare a qualche metro di distanza. Kazuma se ne accorge, e corre a soccorrerlo.

“ Zio! State bene? “. Gli chiede, e lui annuisce, più infuriato che mai: come ha osato suo figlio ad affrontarlo in quella maniera?

“ Si, è solo un graffio “. Risponde Kevin al nipote. “ A quanto pare il piccolo Zwei tira fuori gli artigli. Anche se questo non gli servirà a salvarsi la vita “. Kazuma annuisce e basta, mentre Diva corre ad abbracciare suo marito, spaventata per quello che sarebbe potuto succedergli se non fosse intervenuta in tempo. Lui le mette una mano sulla pancia, e lei annuisce.

“ Gilbert.. “. Sussurra solamente lui, e la mora annuisce di nuovo, mettendo una mano sulla sua.

“ Si, è Gilbert. Il nostro piccolo, il nostro bambino speciale “. Sussurra, poi Zwei guarda Echo che, per non intromettersi, si è messo vicino a sua nonna. Lo guarda come a dirgli di avvicinarsi, cosa che lui fa. Diva lo guarda.

“ Anche lui è il nostro bambino speciale. Quel bambino che mio padre ci ha strappato facendolo credere morto. Furono gli anziani ad umanizzarlo… fino a quando il destino non lo riportò da me, e ora da te “. Diva capisce subito, e abbraccia il suo primogenito, piangendo come una bimba, e giurando che suo zio pagherà anche per questo. È tempo che i conti vengano pareggiati.



Ed eccomi con un nuovo capitolo! Cosa ve ne pare? Finalmente lo scontro è iniziato, e finalmente anche Allen è stato liberato, insieme alla figlia. Ma chi sarà la persona che Diva ha visto e che Soledad deve cercare? Come evolverà adesso la situazione? Finalmente anche Diva ha saputo che Echo è suo figlio, ed ha giurato vendetta contro lo zio! Che farà lui? E Kazuma? Starà con le mani in mano oppure farà qualcosa di inaspettato? Se volete saperlo continuate a seguirmi ed a dirmi che ne pensate! Baci
 

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Capitolo 35
*** la fine del mondo? ***


Alexis, la quale ha deciso di non combattere in prima linea per non mettere a rischio la vita dei gemelli, non può fare a meno fi fissare suo zio, che ricambia lo sguardo della nipote. “ cosa c’è da fissarmi tanto? “. Le chiede lui. Allen guarda la figlia, che fa un passo avanti prendendo parola.

“ Niente, zio. Solo mi chiedevo come mai non avete ucciso la mamma quando era incinta di me, se come dite ci odiate così tanto “. Chiede schietta e sincera come è solita essere. Kevin decide di risponderle, e le confessa tutta la verità: non uccise Soledad quando era incinta semplicemente perché credeva,sperava che la figlia che la donna portava in grembo fosse sua. Sarebbe stato disposto ad accettarla come sua legittima erede, anche se era una mezzosangue. Però alla nascita della piccola, anche la verità emerse: Alexis Seraphine Baskerville era indubbiamente la figlia di Allen, non c’era la benché minima traccia dell’aura degli esiliati e, oltre tutto, sin da neonata era la copia sputata del padre. E questo mandò Kevin su tutte le furie, e gli fece ideare il suo diabolico e crudele piano: uccidere Soledad e dare la colpa ad Allen, dividere per sempre padre e figlia. Se quella bimba fosse sopravvissuta, sarebbe dovuta crescere con l’odio verso colui che l’ha generata, credendolo l’assassino di sua madre. Andò da Soledad e le diede un ultimatum: o accettava di stare con lui, oppure sarebbe morta. La donna però, rifiutò fermamente, e disse anzi che molto presto sarebbe arrivato Allen, e che avrebbe protetto lui lei e la sua piccola. A quelle parole, Kevin si infuriò ancora di più: morse Soledad fino a quasi dissanguarla, ma non la uccise. No, voleva che soffrisse. Poi si diresse verso la culla della nipote: doveva farla fuori, quella neonata era la personificazione dell’amore di Allen e Soledad e, allo stesso tempo, della sua sconfitta. Ancora una volta, una donna che avrebbe voluto al suo fianco gli ha preferito suo fratello! Una cosa che per lui era inaccettabile. Prese la spada, puntandola alla neonata che, al contrario di ogni previsione, gli sorrise. Si, gli sorrise, e questo lo fermò: non poteva ucciderla, non così almeno. Allora decise di appiccare quell’incendio. Una volta fuori da quella casa in fiamme, incontrò la sorella Risa, che stava andando a fare visita alla sua amica. L’allora regina di Sabrie non ebbe tempo di fermare il fratello: con i suoi poteri spense l’incendio e corse a soccorrere la donna, che ormai giaceva a terra priva di forze. Soledad pregò Risa di non abbandonare Alexis, poi allungò la mano verso un bimbo di poco più di 10 anni. Quel bimbo era Ace! Gi chiese di occuparsi della sua sorellina, di proteggerla e starle accanto come avrebbe sempre dovuto essere. Poi morì, almeno in apparenza. Allen fu processato ed assolto per mancanza di prove: quando infatti le guardie giunsero sul luogo, poterono solo constatare la presenza dell’allora re dei vampiri sul luogo, ma non la sua colpevolezza. A quella storia, Alexis ha una sorta di fitta accanto al cuore.

“ Ora capisci perché non sono riuscito ad ammazzarti? “. Fa Kevin, quasi arrabbiato con sé stesso. “ Perché ti volevo bene, anche se eri una bastarda figlia illegittima di colui che odiavo di più! “. Fuori di sé attacca la nipote, che si sente spacciata. A difenderla è Zwei che, per fortuna, era poco distante da lei.

“ Aggredire così una fanciulla incinta, siete caduto in basso, padre “. Fa l’argento, più acido che mai. Ace lo affianca.

“ Fratello, io credo sia ora di mettere fine a questa storia. Per sempre “. Conclude il moro, trovando il consenso del maggiore. Kazuma vorrebbe aiutare suo zio, ma l’intervento di Diva lo ferma. La ragazza lo attacca con la falce, riuscendo a buttarlo a terra.

“ Questo è per aver quasi ammazzato mio figlio “. Fa determinata. Lui la guarda ridendo sarcastico: davvero la sua sorellina si sente in grado di affrontarlo? Anche Risa affianca la figlia: non avrebbe mai voluto lottare contro suo figlio, sangue del suo sangue. Ma deve salvaguardare anche l’incolumità della figlia e di suo nipote. Invece Kevin pare sicuro si sé. Guarda Ace e Zwei quasi come avesse un asso nella manica.

“ Bene, i due fratellini riuniti. I capi dei due rami della famiglia riuniti. Che scena pietosa, Zwei! Soprattutto tu, mi stai deludendo: ti sei rammollito stando al fianco di Ace, eh? Ti ha abbindolato con i suoi ideali pacifisti “. Zwei vorrebbe rispondere a tono, ma è Ace a parlare al posto suo.

“ No, zio. Non sono io ad averlo abbindolato. Diciamo che l’ho aiutato a spezzare le catene che lo legavano a voi, un tiranno prepotente ed assetato di potere “. Risponde sicuro. Questo provoca l’ira di suo zio, che infuriato fa per colpirlo. Ace non si sposta e né si difende, e Zwei si chiede cos’abbia in mente. La spada di Kevin si blocca ad un millimetro da Ace, che sapeva bene che suo zio non avrebbe portato a termine il gesto, come se una forza maggiore gli avesse dato tale sicurezza. “ rassegnatevi zio, perderete lo scontro “. Fa sicuro il più giovane. Ma Kevin si sposta di qualche passo, e prende a ridere in modo alquanto malefico.

“ Ne sei sicuro, nipote mio? Io credo proprio che ti stia sbagliando “. Si concentra. Ace e Zwei si guardano e, come se avessero intuito qualcosa, fanno per fermarlo. Ma lui è più rapido, e pianta la sua spada nel terreno. Questa si circonda di un’aura viola, che colpisce anche i due fratelli. “ Ora vedrete cosa significa sfidare Kevin Baskerville “. Dice sicuro il loro avversario. Zwei guarda Ace.

“ Fratello, io non mi sento bene… “. Mormora solo.

“ Nemmeno io… “. Risponde il minore, poi entrambi cadono a terra. Alexis e Diva se ne accorgono. Entrambe, sotto shock, corrono dai loro mariti, mentre il loro crudele zio ride istericamente.

“ Avanti forze oscure,inghiottite questo regno una volta per tutte! “. Allen corre alla finestra: il cielo sta diventando nero! L’aura viola non sembra voler lasciare né Ace e né Zwei, e sembra aver preso i loro poteri, proprio mentre erano al culmine della forza. E loro due non danno un minimo segno di vita. Un terremoto improvviso costringe persino Kazuma ad attaccarsi alla sua lancia per non cadere. “ Nipote, vieni qui ed affiancami. Presto io e te conquisteremo Sabrie. La distruzione ha già avuto inizio “. Un altro terremoto violentissimo. Risa corre ad abbracciare Allen: se continua così, il loro regno, o meglio il regno di Ace ed Alexis, verrà distrutto nel giro di pochi minuti! Alexis piange disperata: per quanto si sforzi non riesce a fare svegliare Ace. Diva piange ma, a differenza della sorella non grida. Non può accettare che sia tutto finito così: che Sabrie verrà distrutta e che suo marito e suo fratello gemello debbano morire così. Lei vuole che Gilbert ed i gemelli di Alexis ed Ace crescano in unaSabrie migliore, libera dalle forze oscure. E farà di tutto perché ciò accada. Mentre è immersa nei suoi pensieri, si accorge che Ace e Zwei si stanno riprendendo: menomale, erano solo svenuti. Abbraccia forte suo marito.

“ Cretino Non farmi più spaventare così! “. Continua a piangere, e lui ricambia l’abbraccio. Si alza, così come Ace. Alexis lo aiuta. Ma quando entrambi fanno per prendere Artemis e Bloody Mary, le loro armi li rifiutano: i due fratelli si guardano sconvolti. Non può essere! Le Tenebre si sono prese i loro poteri! E le armi non li riconoscono più come legittimi padroni! A questa constatazione, Ace va fuori dai gangheri. Si avvicina ad Artemis, come se questa potesse sentirlo.

“ Stupida falce! Mi senti?! Io ho bisogno di te! Se riesci a percepire la minima parte di potere che è in me devi permettermi di prenderti e mettere fine a questa storia! Devo salvare il mio regno! Devo salvare la mia famiglia! “. La falce pare respingerlo ancora, ma stavolta lui non cede. Incredibilmente, riesce a prenderla e, finalmente, a farsi riconoscere. Anche Bloody Mary si illumina, come se fosse in simbiosi con Artemis: entrambe hanno percepito il potere dei loro padroni. Quella minima parte che ne è rimasta almeno. Un altro terremoto, e Kevin che continua a ghignare: non gli importa niente che i suoi nipoti abbiano ancora i loro poteri: presto sarà lui ad avere la vittoria in tasca! 

Ciaooo! Eccomi qua con la battaglia finale! Sperando che qualcuno di voi recensisca almeno stavolta, vi lacio questo nuovo capitolo. Come vi sembra? Riusciranno Ace e Zwei a riavere i loro pieni poteri? Sabrie verrà veramente distrutta? E Pia? Che ne sarà di lei? Cosa accadrà ad Alexis, Diva ed ai figli che entrambe aspettano? Finalmente Diva inizia a tirare fuori la grinta, e presto vedremo lei e Zwei contro Kazuma! Se vi ho incuriositi almeno un pochino, continuate a seguirmi e a recensire, ci terrei molto :) baci baci 

 

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Capitolo 36
*** Oltre la morte, oltre la vita ***


Zwei si accorge che sua madre sta aiutando Diva a tenere a bada Kazuma, ma vede anche che le risulta molto difficile: essendo suo figlio, nonostante tutto ha paura di fargli del male e non combatte al pieno delle forze. E questo, suo fratello l’ha già capito, infatti punta sempre ad  attaccare la madre più che Diva. Risa si ritrova a terra, il potere di suo figlio è aumentato da quando si è alleato con Kevin, ed insieme ad esso anche la sua crudeltà. Zwei ride in modo alquanto sarcastico, attirando l’attenzione del minore su di sé. Diva aiuta la madre a rialzarsi, poi guarda suo marito. Kazuma, innervosito, prende parola. “ che hai da ridere, psicopatico? “. Chiede. Zwei mantiene una calma impressionante, poi alza il suo sguardo di ghiaccio e lo punta al fratello. Affianca la moglie, poi guarda Risa.

“ Madre, andate ad aiutare lo zio ed Ace, sbrigatevi. Qui ci pensiamo noi. Bastiamo e avanziamo contro un codardo che ha pugnalato la donna che dice di amare, che ha voltato le spalle alla famiglia e che addirittura punta una lancia alla madre “. Parla calmo ma i suoi occhi bruciano. Risa obbedisce e va ad affiancare Allen. Un altro terremoto violentissimo squarcia letteralmente il pavimento, aprendo un inaspettato portale per l’abisso. Kazuma guarda quel varco, poi si arrabbia.

“ Questa la pagherai. Così come pagherai di avermi portato via la donna che amo! “. Attacca Zwei con la sua lancia, ma lui si difende con Bloody Mary. “ Quel figlio doveva essere mio, non tuo! Adesso pareggeremo i conti una volta per sempre! “. Urla nervoso, sta perdendo il controllo.

“ Non vedo l’ora! “. Risponde Zwei, con lo stesso tono di voce e buttando a terra il minore, che però si alza subito ed attacca a sorpresa, riuscendo a far cadere Bloody Mary a Zwei. Dannazione, il suo braccio gli fa malissimo! La ferita di prima non è guarita, visto che i suoi poteri sono al minimo. E Kazuma se n’è reso conto. Punta la lancia all’odiato rivale. Ghigna crudele e, forse per la prima volta in vita sua, Zwei si sente perduto: come può reagire se ha una lancia puntata addosso? A sorpresa, è sua moglie ad intervenire ed a salvargli la vita: fa comparire la sua falce ed attacca Kazuma di sorpresa, disarmandolo. Zwei si rialza, e Kazuma fa per riprendere la sua arma. Ma Zwei è più svelto e la afferra lui. “ E’ finita per te, rassegnati! Hai perso su tutta la linea! “. Butta lontana l’arma, ma Kazuma gli fa cadere Bloody Mary. Diva si allarma, Kazuma ha preso Zwei per il collo e sembra in vantaggio.

“ tu dici? Di le tue preghiere se hai un Dio a cui affidare l’anima, ora morirai! “. Sono vicini a quel cratere nel terreno, troppo! Zwei se ne rende conto, capisce l’obiettivo del fratello: vuole farlo cadere nell’abisso! No, non ci riuscirà! Con uno scatto improvviso ed inatteso, l’argento riesce a liberarsi da quella presa. Si alza, ma si accorge che il minore sta per cadere nell’abisso. La sua stessa trappola gli si è rivoltata contro! Diva si avvicina al marito, mentre Zwei riflette: deve salvarlo? O deve lasciare che cada nell’abisso? Dopo tutto quello che ha fatto, è degno di restare in vita? Poi guarda suo padre: no, lui non sarà mai un assassino come colui che l’ha generato! Sa bene che, se Kazuma morisse, anche sua madre ne soffrirebbe, persino Diva ne soffrirebbe, e si, forse persino lui. Perché nelle loro vene scorre lo stesso sangue! Si tiene il braccio ferito, ma sopportando quel dolore così forte afferra la mano del fratello, che lo guarda a dire poco sconcertato. “ su, cretino! Devi tenerti stretto se vuoi salvarti! “. Gli dice il maggiore. Kazuma è ancora sotto shock, come se solo adesso si fosse svegliato da un lungo incubo. Una rosa nera gli cade dalla tasca, e finisce nell’abisso. Diva, vedendo suo marito in difficoltà, corre in suo aiuto. Ad un certo punto, finalmente anche Kazuma collabora, ma le forze oscure sembrano volerlo trascinare nell’abisso. Lui guarda un attimo Zwei, che sta quasi cadendo anche lui, se non fosse che c’è Diva a tenerlo stretto. Ma la giovane non reggerà a lungo! “ Lasciami andare “. Mormora Kazuma, come se si fosse rassegnato: ha sbagliato tutto! Si è venduto alle forze oscure, ha ceduto al potere della rosa! Ha cercato di distruggere la cosa più bella che Diva aveva: suo figlio. Non merita che qualcuno si esponga così per lui. Ma a sorpresa, Zwei gli da una risposta disarmante.

“ Se ti lascio andare, che razza di uomo sarei? Sei sempre mio fratello in fin dei conti “. Ma il braccio sanguina troppo. Diva nota solo ora che una rosa nera è caduta nell’abisso.

“ Zwei… era sotto il controllo della rosa! Adesso che è stata distrutta, anche Kazuma è tornato in sé “. Sussurra, e suo marito annuisce. La donna, vedendolo sanguinare in quel modo, lo soccorre e, insieme, riescono ad aiutare Kazuma prima che l’abisso se lo porti via.

Kevin, accortosi del violento cambio d’aura del nipote, scoppia a ridere isterico. “ Salvato dal tuo rivale! Mio caro nipote, non potevi cadere più in basso! Adesso guarda bene! Guarda la fine della tua famiglia! “. Dicendo ciò lancia un attacco, mentre il regno è ancora scosso dai terremoti. I fulmini squarciano il cielo, l’aria è gelida. Allen, arrabbiato, para l’attacco del fratello, ed i due sono faccia a faccia, spada contro spada. “ Morirete tutti, e tra mille sofferenze! Cenere alla cenere “. Dice su tutte le furie l’argento.

“ Sei tu che morirà, Kevin! Solamente tu, con il tuo odio ed il tuo rancore!  “. Ribatte il viola, per poi attaccare duramente. Preso alla sorpresa, Kevin subisce in pieno l’attacco, e sanguina parecchio. Nemmeno si rende conto di dove esattamente sia la ferita, ma reagisce all’istante, ferendo a sua volta il fratello,s eppur in modo meno grave. Risa capisce che Allen è in difficoltà, ma Ace è più svelto di lei e si mette in mezzo a quello scontro. Soledad abbraccia forte la figlia. Echo va accanto a sua madre e suo padre, che non sembra stare troppo bene. Ma rova la forza di sorridere un po’.

“ Ehi… non andare a dire in giro che tuo padre si è fatto prendere da sciocchi pietismi eh “. Ride un po’, ed il figlio ricambia quel sorriso, per poi aiutarlo ad alzarsi.

“ Credo che mio nonno sia in difficoltà “. Mormora poi il ragazzo, ed è vero: Kevin non ha tempo di guarire la ferita, ma nonostante ciò non fa altro che sputare veleno.

“ Voi siete solo dei falsi, dei maledetti ipocriti! Vi nascondete dietro belle parole, credete di essere i padroni di Sabrie! Ma quel regno era mio!! “. Attacca il nipote, che para il colpo con Artemis. Allen si volta verso il figlio per vedere se sta bene. Un errore madornale: il fratello infatti si accorge subito della distrazione del minore, e parte all’attacco con la spada, armato di tutto il suo odio ed il suo rancore. “ Muori!! Muori e ridammi quello che è mio!! “. Grida furioso. Allen si volta di scatto.

“ Padre, state attento!! “. Grida Alexis cercando di alzarsi. Ace invece, vedendo la scena, non esita un secondo: con Artemis colpisce suo zio, approfittando del fatto che la sua attenzione sia tutta su suo padre. Kevin rimane immobile. L’espressione? Difficile capire quale sia. Arrabbiato? Shoccato? Sorpreso? Sconvolto? Non si può dire. Trema. Porta una mano proprio al punto dove ha la ferita, accanto al cuore. Sangue. C’è del sangue sulla sua mano! Trema di più. Gocce porpora finiscono a terra. Lui tossisce, sputando altro sangue. Non vuole. Non può cedere adesso! No! Lui deve vincere a tutti i costi, dannazione! Trema, improvvisamente anche lui ha freddo. Sta perdendo molto sangue. Tenta di puntare la spada contro Allen.

“ Muo... ri… fra.. tel… li… no… “. Sussurra a monosillabi. Allen rimane fermo. Come prevedeva, suo fratello non ha forza per reggere la spada. L’arma cade a terra, così come lui. Che però si rialza subito, barcollando. Sputa altro sangue. Ormai la ferita si è estesa al cuore, nel momento in cui Ace ha estratto Artemis dal suo corpo. Ma lui è Kevin Baskerville. Lui è il migliore, lui è il solo e unico sovrano di Sabrie. Lui, e solo lui, potrà vincere questa battaglia. Fa qualche passo, ma cade subito a terra, ancora una volta. Alexis rimane turbata: ha sempre voluto che suo zio pagasse per i suoi crimini, ma ora che lo vede così prova quasi pietà. Non riesce a provare solo il giusto rancore che si merita per il male che le ha fatto. Lei è diversa. “ E.. cho… “. Sussurra Kevin, trovando la forza di trascinarsi fin dove sta il nipote, che lo guarda senza sapere cosa provare esattamente: se odio, se pena. Non lo sa. “ Tu… “. Mormora ancora una volta Kevin, prima di tossire altro sangue. “ Hai… il mio sguardo… sei come... me “. Ride nonostante sappia che sta per morire: la ferita è letale, dato che è stata fatta dall’arma di un altro Baskerville, ed oltre tutto ha compromesso un organo vitale. “ Zwei… “. Mormora poi, puntando lo sguardo sul figlio. Cosa starà mai provando il principe dal cuore di ghiaccio? Odio? Pietà? Soddisfazione? Come il figlio, ha uno sguardo freddo. Diva gli sta vicina, ma non parla. “ Un giorno o l’altro rimpiangerai… di esserti alleato… con Allen… e di aver rinnegato tuo padre… senza di me… non sei niente! “. Lo dice di nuovo. Il castello oscuro ha violente scosse, mentre i poteri stanno tornando da Ace e Zwei. Ora non è Sabrie ad essere scossa dai terremoti, ma il castello! Kevin se ne accorge: no, non è possibile che le forze oscure stiano abbandonando Sabrie e che stiano distruggendo lo stesso castello oscuro! Ma perché? Ah si… lui si sta indebolendo! E se si sta indebolendo, non può più comandare le Tenebre e farle rimanere a Sabrie, ed esse si stanno ritirando nell’abisso, provocando la distruzione della fortezza oscura. Un momento, ma allora lui sta morendo! La consapevolezza lo raggiunge come un fulmine a ciel sereno. Sta perdendo potere, ormai è in una pozza di sangue. Anche la sua rosa nera finisce a terra, impregnata del sangue del suo padrone. Sta appassendo lentamente, e man mano che perde petali, Kevin perde potere e vita. Risa lo guarda, abbracciando il marito: è sempre loro fratello, non possono restare indifferenti! Soledad ha gli stessi pensieri della figlia Alexis, e prova pietà per colui che l’ha quasi uccisa. La rosa perde definitivamente tutti i petali. È la fine: Kevin Baskerville ha lasciato il mondo dei vivi! I presenti però, non possono restare a lungo: il castello sta crollando! Fanno in tempo a scappare fuori, ma improvvisamente Alexis si sente male.

“ Amore che ti prende?? “. Le chiede Ace, allarmato. Lei lo guarda sconcertata.

“ Ace… i gemelli stanno nascendo! “. Gli dice solamente.


Eccomi qua! E così Kevin è stato sconfitto! Che ve ne pare della sua morte? Sinceramente io stessa mi sono impressionata :D non avrei mai creduto di descriverla così! Voi che ne pensate? Ed ora che i gemelli stanno nascendo? Cosa accadrà? E che ne pensate di Zwei? ha fatto bene a salvare Kazuma? Ve lo aspettavate? Su recensite, che sono 5 capitoli che mi avete abbandonata -_- sii lo so che non volete che la storia finisca, ma tranquilli! Appena postato l'ultimo capitolo di questa posterò il primo della seconda parte :P non vi abbandono, ma voi non abbandonate me però ù_ù dai che vi aspetto! Baci Baci

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Capitolo 37
*** Emilia e Tristàn ***


Soledad aiuta Ace a sorreggere Alexis, per poi scambiare uno sguardo con Diva. “ Principessa, non ho trovato la persona che cercavate “. Sussurra. Diva scuote il capo come a dirle che ora non ha più alcuna importanza trovare quella persona: Alexis sembra stare molto male, è sbiancata di colpo e non riesce più a reggersi in piedi. Il Monte Esilio è scosso dai terremoti, ma purtroppo non c’è tempo di arrivare a Sabrie: il travaglio sta già iniziando. La ragazza si deve per forza sdraiare. Ace le prende la mano e guarda sua madre preoccupato.

“ madre, cosa facciamo? “. Le chiede. Risa decide di prendere in mano la situazione, e chiede a Soledad e Diva di aiutarla. Alexis le guarda preoccupata.

“ Come faccio a partorire qui? Ma non è troppo presto? “. Chiede agitata. Sua madre le accarezza i capelli cercando di farle forza.

“ Può darsi che a causa della tensione che hai subito durante la battaglia stiano nascendo in anticipo. Ma sta tranquilla. Ci siamo noi qui con te “. Tenta di rassicurarla. Risa guarda invece Ace, e capisce subito che è preoccupato. Prende una mano al figlio.

“ Tranquillo. Staranno bene, sia la mamma che i bambini. Abbi fiducia “. Gli dice solo, e lui annuisce. Ma quel presentimento non lo lascia in pace, anzi inizia a tormentarlo sempre di più. Ha paura di perdere per sempre la sua Alexis.

Pia è ancora al castello oscuro, ma questo è scosso da violente scosse di terremoto. La ragazza riesce a fatica a scendere le scale, ma non avverte più l’aura del suo signore. Trova un petalo della rosa nera, l’unico rimasto ancora nero senza essere appassito. Lo raccoglie poi si dirige all’uscita secondaria, cercando di non rimanere schiacciata dalle macerie che stanno crollando dal soffitto. È shoccata, non si sarebbe mai aspettata che il suo signore venisse sconfitto, ed ora non le resta altro che esaudire il suo ultimo desiderio: mettersi in salvo. Infatti ha perfettamente capito perché non l’ha fatta combattere in prima persona e l’ha costretta a rimanere al piano di sopra: non voleva che morisse! La bionda riesce a fuggire dal castello per poi dirigersi verso la foresta oscura.

Zwei avverte che un’aura oscura ma debole si sta dirigendo alla foresta oscura, con il chiaro intento di fuggire. Anche Diva l’ha avvertita. Lui fa per alzarsi prendendo Bloody Mary, per inseguire quella persona. Ha intuito che deve trattarsi senza dubbio di Pia. Ma la moglie si alza e lo ferma, tenendolo per il braccio. “ Lasciala perdere, quella pazza avrà ciò che si merita prima o poi. Ma adesso è Alexis che ha bisogno d’aiuto “. Zwei, convinto dalle parole della moglie, annuisce e ritorna al fianco della sorella, che non sta bene: il parto sembra difficile, i gemelli non vogliono saperne di nascere e stanno tentando di sottrarre il potere della madre. Quello che hanno non gli basta più, è stato appena sufficiente per non farli divorare a vicenda durante la gravidanza. La rosa pare soffrire molto, e stringe la mano di Ace. Lo guarda.

“ Amore… “. Sussurra cercando di raccogliere forza. Lui ricambia lo sguardo.

“ Dimmi… “. Riesce solo a dirle, e per la prima volta si sente impotente di fronte agli eventi. Non potere aiutare la moglie lo sta facendo impazzire.

“ Non ho mai amato nessuno come amo te, ricordatelo sempre. Incontrarti è stata la cosa più bella che potesse capitarmi “. Lo sente. Sente che ormai la sua vita è appesa a un filo, le sue forze la stanno abbandonando. Finalmente il primo bimbo nasce, è un maschio. Risa lo prende in braccio, mentre Ace non riesce a fare altro che guardare sua moglie: è troppo pallida, non va bene. Come farà a dare alla luce anche l’altro gemello? “ Guarda.. guarda cos’abbiamo generato insieme “. E guarda il piccolo. Ace fa lo stesso, ma lei riprende a stare male. Adesso bisogna far nascere anche l’altro bimbo, ma il problema è che Alexis è senza poteri. Zwei, innervosito dal fatto di non poter fare niente, si mette davanti a Soledad e si ferisce il polso, poi guarda la sorella.

“ Bevi. Bevi accidenti, così riuscirai a recuperare le forze “. Dice solo, ma Alexis fa cenno di no. Ormai le forze l’hanno abbandonata, è impossibile che le recuperi tutte.

“ Ehi, promettimi che ti prenderai cura di Diva e del vostro bambino “. Sussurra la rosa, per poi prendere la mano al fratello. “ Non sprecare la tua seconda occasione… “. Non fa in tempo a terminare la frase, perché ha una violenta contrazione. Soffre, ed Ace non riesce proprio a sopportare tutto questo. Ma non abbandona la moglie che, dopo molto tempo, riesce a dare alla luce anche una bimba bellissima. La ragazza sorride dolcemente, poi guarda Ace. “ Guarda, Emilia e Tristàn sono nati. Non vai a vederli? “. Chiede con una lacrima che proprio non riesce a trattenere. “ Io non potrò più restarvi accanto, mi dispiace così tanto… “. Sussurra perdendo ancora sangue, e con esso anche tutto il potere. Risa tiene il piccolo Tristàn, mentre Soledad tiene la piccola Emilia. Ace sembra shoccato, si rende conto che il presentimento che aveva era in realtà il suo istinto che lo avvertiva che stava per succedere qualcosa di brutto, di terribile.

“ Tu vivrai! Vivrai e starai accanto a me e ai nostri figli, hai capito?! “. Fa Ace prendendo la moglie tra le braccia, disperato. Non può perderla, non lo accetta. Piange mandando al diavolo l’orgoglio. Lei gli prende la mano.

“ Giurami che ti prenderai cura di loro. Che li amerai e che li proteggerai, e che gli dirai che la loro mamma li ama tanto. Giuramelo “. Lo guarda, ma riconosce bene quello sguardo: Ace non riuscirebbe mai a vivere una vita senza di lei. Infatti è così. Lui non vuole, non lo accetta: come potrebbe fare da padre a due creature sapendo di aver perso la donna che ama proprio mentre li dava alla luce?

“ Non mi lasciare, ti prego. Tu sei forte, tu sei la mia sorellina, ti ricordi? Ti ricordi quando ci siamo incontrati? Avevamo capito subito che eravamo destinati a stare insieme per sempre. Me l’hai promesso quando ci siamo sposati, accidenti! “. La tiene stretta a sé come se volesse impedire alla morte di portargliela via.

“ Ti amo così tanto. Non scordarlo mai “. Gli ripete lei, prendendogli la mano. Risa e Soledad capiscono la situazione, e portano i gemelli alla loro mamma. Lei li guarda, riuscendo a mala pena a sorreggerli. “ Vi amo piccoli miei. La mamma sarà sempre con voi “. Mormora. Poi la sua aura inizia a diminuire, troppo. Ace se ne accorge e si ferisce a sua volta.

“ Bevi! Prendi il mio di potere, dissanguami anche! Ma vivi! Ti prego! “. Le dice a voce più alta, ma lei fa cenno di no. Sa bene che per lei è la fine, ormai era una cosa che aveva già messo in conto, di poter morire nel dare alla luce i gemelli. Va bene così. Ci sarà Ace ad occuparsi di loro. Lo guarda per l’ultima volta.

“ Ti amo “. Dice solo. Lui non dice niente, e le da un bacio. Lei da prima ricambia, poi nulla. È finita. Se n’è andata. Il monte Esilio è scosso da altri violenti terremoti, il castello di Kevin sta ormai crollando. Allen, non sa nemmeno lui come, trova la forza di prendere in braccio Emilia .

“ Dobbiamo scappare. Il castello sta crollando, moriremo se restiamo! “. Ace si rifiuta di lasciare il corpo della moglie, è sconvolto e pare aver perso tutta la voglia di vivere adesso che lei non c’è più. Risa riesce appena in tempo a teletrasportare sé stessa ed il figlio a Sabrie, seguita a ruota dagli altri. Parte del regno è distrutta, e Risa si regge in piedi a fatica. Diva non osa guardare ed abbraccia suo padre. Zwei invece guarda Ace: non sembra nemmeno che stia vedendo il suo regno, ha lo sguardo spento, shoccato. Guarda a sua volta tutti i presenti. Prende Artemis.

“ La morte sarà solo l’inizio. Sto arrivando amore mio… “. Si punta la sua stessa arma, un colpo con Artemis sarebbe letale anche per lui. Tanto che cosa cambia? Ormai è morto anche lui, nel momento esatto in cui sua moglie ha lasciato il mondo dei vivi. Allen si accorge in tempo delle intenzioni del figlio, e gli toglie Artemis prima che sia tardi. Ace si innervosisce. “ Insomma è così difficile lasciarmi morire!? Tanto ormai sono già morto! “. Grida infuriato.

“ Smettila! Adesso hai due figli di cui occuparti! Alexis non vorrebbe che ti comportassi così, va bene?! Vivi per loro! Falli diventare la tua ragione di vita! “. Ace si ferma. Guarda i suoi figli, i suoi eredi: ma come potrebbe riuscire a crescerli? Ogni volta che li guarderebbe rivedrebbe il momento della morte della sua amata. No, non è adatto per crescerli. Non riuscirebbe a dar loro amore, non riuscirebbe a dar loro ciò che meritano di avere. Riuscirebbe solo a trasmettergli la sua rabbia e la sua disperazione. Si allontana dal padre e si avvia verso il loro castello. Allen lo ferma. “ Dove stai andando? Devi portare con te Emilia e Tristàn “. Gli dice. Ace esita, poi si volta verso di lui.

“ No. Non li voglio con me “. Sei parole. Sei parole che shoccano tutti i presenti: significa che Ace sta abbandonando i suoi figli? I suoi eredi! “ Affidateli a qualche famiglia di popolani che li vogliano. Io non li voglio con me “. È freddo come il ghiaccio. Si riavvia verso il suo castello, mentre tutti gli altri non riescono nemmeno a parlare. Che futuro avranno quei bimbi, ora che il padre li ha rinnegati e la madre è morta?

 
TO BE CONTINUED... 
 
La storia è finita, ragazzi. Ve l'avevo detto che il finale vi avrebbe shoccato. Alexis è morta, ed Ace non vuole tenere i gemelli con sè e si sta chiudendo nel dolore. Che destino avranno Tristàn ed Emilia? Se lo volete sapere, dovrete leggere " Soledad 2 ", che ho già iniziato ( vi lascio il link in fondo ). Spero che la storia vi sia piaciuta e che continuiate a seguirmi anche con la seconda parte, come sempre aspetto con ansia le vostre recensioni ed i vostri pareri! Baci baci. 

Soledad 2: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3025623&i=1

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Capitolo 38
*** Ringraziamenti speciali! ***


RINGRAZIAMENTI
Ok ragazzi ci siamo >.< è arrivato il momento dei ringraziamenti! Come vedete vi ho regalato un disegno di Kevin e di una nuova e misteriosa ragazza, che si chiama Bianca. Voi vi chiederete: e chi è? Beh, leggete " Soledad 2 " ( di cui troverete il link alla fine del capitolo precedente ) e lo scoprirete :) Nel frattempo.. beh.. ecco, ci siamo tutti? 

Sii! ( Nd tutti i personaggi della storia )

Ecco, allora dato che ci siamo tutti volevo ringraziarvi per aver seguito " Soledad " con tanto affetto, in quasi un anno di stesura mi siete stati di grande aiuto! Siete stati il mio sostegno quando pensavo di mollare tutto, senza i miei fans probabilmente non sarei mai riuscita a portare a termine questa storia e ad iniziarne un'altra. Spero vorrete seguirmi anche con la seconda parte, ci terrei tanto a vedere le vostre recensioni e che vi affezionaste a quella storia come a questa ( sperando sempre di fare un buon lavoro ). E... * arriva Kevin che spinge Angustias *

Kevin: umana levati dai piedi! ( -_- Nd Angustias ). Beh... umani! Sono tornato dall'abisso solo per minacciarvi.. ehm... dirvi grazie, almeno a chi tifava per me nella storia * l'autrice si riprende *
Angustias: Kevin, mi pare che nessuno tifasse per te, almeno credo o_o * viene spinta di nuovo nell'angolo mentre Kevin la guarda storto * 
Kevin: Zitta tu, o ti lancio nell'abisso. Ehm... bene inutili umani, prima o dopo tornerò dall'abisso e comparirò anche in " Soledad 2 ", state certi * minaccia l'autrice * Fammi comparire e.e ( Angustias fugge andando a chiamare il prossimo Pg ) :D 


Zwei: * fissa la scena basito * Ovviamente io NON conosco quell'uomo che in questo momento sta rincorrendo l'autrice con la spada. Ehm... * non sa che dire e ci riflette un pò, finchè non arriva Angustias, che ha rispedito Kevin ell'abisso *
Angustias : su Zwei non essere timido e saluta chi tifava per te e soprattutto per il tuo amore con Diva :3 fa il bravo 
Zwei: e che pizza! Ok grazie a tutti... * silenzio tombale * io me ne vado, alla prossima * si dilegua *


Angustias: va bene, ora? Chi si fa avanti? * Arriva Risa con un cesto di rose rosse *
Ace: madre sono le mie rose! e.e 
Risa: Su Ace è per una buona causa ^^ come sei permaloso U_U * sparge rose per tutta la sala * grazie a tutti, soprattutto a chi ha sopportato i malumori di mio marito nel corso della storia :D * arriva Allen che la guarda storto *


Allen: donna in cucina! 
Angustias: Allen caro, voi avete i cuochi ^^"
Allen: taci donna, tu vai a pulire i pavimenti e.e * fissa tutti i fans con sguardo severo * beh? Che vi devo dire? Grazie per aver sopportato mio fratello Kevin durante il corso della storia, almeno mi avete dato sostegno morale e non sono stato l'unico a dovermelo subire :D * compare Kevin furioso *
Kevin chi hanno sopportato?! * si innervosisce * 
Allen: fratello ma tu non eri morto? O_o 
Kevin: sono tornato per farti fuori! Vieni qua! * lo segue con la spada, mentre Allen fugge per tutta Sabrie *


Angustias: * fissa la scena per poi scoppiare a ridere * ok chi è il pro... prossimo? * si sente spiata * 
Kazuma: * la fissa con un sorrisetto ebete * ti sposti di li o vuoi che ti sposti io? 
Angustias: Oh non sia mai O_o * si sposta lasciandogli il posto *
Kazuma: * prende la rosa nera e fissa tutti, specialmente le ragazze * oh, chi vuole essere la mia nuova compagna?
Angustias: kazuma è la battuta sbagliata e.e Devi ringraziare tutti! 
kazuma: ah si? Ok ok... in questo caso... grazie a chi ha tifato per me *_* anche se alla fine Diva ha deciso di stare con quell'inetto u_u 
Zwei: quando dici inetto parli di me? e.e * prende la falce * ti uccido ora o tra un secondo? e.e * lo segue *
Angustias: Il proooossimoo!!!!


Diva: * butta l'autrice dall'altra parte del salone correndo come una pazza * scusate il ritardo! Grazie a tutti per il vostro sostegno * fissa tutti quanti * Sono felice che abbiate sostenuto l'amore mio e di Zwei. Beh almeno alcuni di voi ^^" * spera che non ci sia nessuno che la shippava con Kazuma *. Non vi preoccupate, io ed il mio bambino vi aspettiamo nella seconda parte della storia * si accarezza la pancia * Bye bye! * se ne va tutta felice e lascia il posto al figlio *

Echo:.................
Angustias: Echo? * nessun segno di vita * Echo!! * grida, e lui l'afferra per il polso *
Echo: che - vuoi? 
Angustias: è l'ora dei saluti ù_ù 
Echo: grazie, ciao * riprende a dormire *
Angustias: tutto suo padre e.e 


Ace: * depresso, disegna cerchietti per terra * Alexis... Alexis... è morta * depresso *
Angustias: Ace... caro è l'ora dei ringraziamenti ù_ù 
Ace: tutta cola di quella folle dell'autrice. * vede Angustias * perchèèè? * sente ciò che gli ha detto * e grazie di che? La mia Alexis.. è morta! e.e 
Angustias: suu fatti forza ^^" 
Ace: ok grazie a chi mi aiuterà a sterminare questa folle di un'autrice * la minaccia * resuscita Alexis, ora >.< 
Angustias: * scappa e si scontra con Pia *


Angustias: ...............
Pia: ciao cara! * abbraccia * graaazie per avermi salvata! 
Angustias: Piaa! Ringrazia i lettori, su! 
Pia: ok grazie ai lettori! * tutta felice * mi sono slvata, mi sono salvata. E farò molti guai anche nella seconda parte, statene certi :D


Alexis: * torna dal Paradiso * ragazzi grazie *_* senza di voi probabilmente l'autrice non mi avrebbe mai fatto dichiarare ad Ace :D E poi grazie anche per aver continuato a seguirci, siete stati dolcissimi :3 Non ci abbandonate, che presto ci saranno novità * colpo di tosse * ok ok autrice, me ne sto zitta V_V ciaooo 

Soledad: * commossa * la mia bimba.. 
Angustias: Soledad tocca a te ringraziare V_V 
Soledad: oh, di già? Ok... Grazie a tutti! Alla prossima, vi adoro *_* beh si, io adoro tutti gli umani, per cui... V_V


Eh ancora una volta grazie da parte mia! Ci vediamo a " Soledad 2 ", mi raccomando! Baci Baci 

ANGUSTIAS e company :D 

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