Un'avventura glaciale

di Niky_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Il lago gelato ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Siamo con te ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - A happy ending ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Il lago gelato ***


<< Niky? >> chiamò Jack, le mani a coppa attorno alla bocca, nel tentativo di amplificare la propria voce. “Dove si cacciata, quella ragazza?” si domandò.

<< William! >> esclamò ad un tratto una voce.

<< Niky! >> esclamò l'uomo a sua volta, guardandosi intorno << Dove sei? >>

<< Sono qui, Jack! >>

Lui corse nella direzione dalla quale proveniva la voce della sorella, sollevando piccoli mucchi di neve al suo passaggio. Improvvisamente vide la ragazza, in piedi in una radura.

<< Niky! >> esclamò << Che ci fai, li? >>

Lei sorrise << Ehi, ciao, fratellone! Ho trovato una cosa fantastica, vieni a vedere! >> Jack osservò con più attenzione, e vide che la sorella era in piedi sopra una superficie liscia e lucida. Poi, con orrore, si rese conto che si trattava della superficie ghiacciata di una lago.

<< Niky, vieni subito via da lì! >> disse, in tono concitato.

La ragazza scosse la testa << Rilassati, fratellone, il ghiaccio è solido, vedi? >> E batté piano un piede a terra per dimostrarglielo.

Lui mosse qualche passo verso di lei, fermandosi appena prima di posare piedi sulla superficie di ghiaccio. << Torna qui, è pericoloso! >>

Niky alzò gli occhi al cielo << Ah, non cominciare con le tue paranoie! >> sbuffò << Vieni, pattiniamo sul ghiaccio! >> esclamò poi allegramente, scivolando sulla superficie traslucida.

<< Niky, >> disse lui, protendendo le braccia in avanti << ti ho detto di tornare qui! >>

La ragazza ridacchiò << Non preoccuparti, so quello che faccio! >> Ed iniziò a scivolare sul ghiaccio con più velocità, formando cerchi sempre più ampi.

<< Niky, ti avverto... >> borbottò lui, iniziando a perdere la pazienza << se non torni subito qui, ti porterò a casa per un orecchio... >>

La ragazza rise << Bhe, allora perché non provi a prendermi, Jack? >> Si fermò, e guardò il fratello con aria di sfida << O forse... hai troppa fifa? >>

<< Te la sei cercata! >> borbottò lui di rimando. Con cautela, posò i piedi sulla lastra di ghiaccio e, facendo attenzione a non scivolare, iniziò lentamente a scivolare verso la ragazza.

Niky lo guardava con aria divertita. Pattinò verso di lui, avvicinandosi sempre di più. Ma, quando Jack estese le braccia per cercare di prenderla, si scansò con un movimento rapido. << Ops, peccato. Mi hai mancata... >> ridacchiò.

<< Aspetta che riesca a prenderti - ! >> borbottò l'uomo, e cercò di afferrarla più e più volte, senza successo.

<< Oh, andiamo, Jack, non ti facevo così lento... >> sogghignò lei, scansando pigramente l'ennesimo colpo << Così è troppo facile... >>

Jack si girò all'improvviso, le braccia protese, pronto ad afferrarla.

<< Aaah! >> esclamò la ragazza, sorpresa, e si scansò con un movimento brusco. Troppo brusco. Iniziò a scivolare all'indietro, allontanandosi di qualche metro dal fratello. Iniziò a barcollare, e prese ad agitare le braccia come un'ossessa, nel tentativo di restare in equilibrio, ma non ci riuscì, e cadde con un tonfo sordo sulla superficie gelata.

<< Ahio, che botta...! >> borbottò, cercando di trarsi a sedere.

<< Niky, tutto bene? >> domandò Jack, avvicinandosi con cautela, per timore di scivolare a sua volta << Niente di rotto? >>

Lei scosse la testa << Tranquillo, sto bene >> rispose. Mise le mani avanti a sé ed appoggiò i palmi a terra, in modo da potervi fare leva per rimettersi in piedi.

CRAAACK!

La ragazza sobbalzò, spaventata. << Jack! >> chiamò, con voce concitata.

<< Che cosa succede? >> domandò lui con lo stesso tono, avvicinandosi pian piano.

<< Jack, aiutami, il ghiaccio si sta rompendo! >> esclamò lei, la voce resa più acuta dalla paura.

<< CHE COSA?! >> Jack la guardò, terrorizzato. L'acqua, al di sotto dello strato di ghiaccio, raggiungeva di certo una temperatura inferiore allo zero. Se Niky ci fosse caduta dentro, avrebbe potuto morire assiderata.

<< Resta immobile! >> le ordinò, mettendo una mano di fronte a lei per farle cenno di non muoversi << Cerco qualcosa per tirarti via da lì! >>

<< Jack, ho paura! >> piagnucolò piano lei.

<< Stai calma, piccola, >> le disse lui, cercando di tranquillizzarla << andrà tutto bene. Fai come ti dico, e resta ferma... >>

La ragazza annuì, tremando, ed obbedì.

Jack scivolò verso la sponda del lago, ed iniziò a scavare furiosamente nella neve, alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa che potesse aiutarlo a salvare la sorella. Finalmente, trovò un ramo lungo e dall'aspetto abbastanza robusto. Stringendolo forte in una mano, tornò in fretta dalla ragazza.

<< Niky, attaccati al ramo! >> disse, porgendole il pezzo di legno.

Lei si protese in avanti per cercare di afferrarlo, ma era troppo lontano. Intanto, ad ogni suo movimento, il ghiaccio sotto di lei gemeva spaventosamente, rischiando di frantumarsi da un momento all'altro << Non ci arrivo! Jack, non ci arrivo! >> Singhiozzò la ragazza, terrorizzata.

<< Resta calma, cerco di avvicinarmi un po'! >> disse il fratello di rimando, scivolando un po' più vicino. Strinse i denti, mentre si sporgeva in avanti il più possibile. << Piano, piano... Ci sei quasi... Non fare movimenti bruschi... >>

Dopo qualche tentativo, Niky riuscì finalmente ad afferrare il ramo che Jack le porgeva. << Ce l'ho fatta! >> esclamò, esultante.

<< Bravissima! >> si complimentò Jack, felice. Stava per tirare il ramo, con l'intenzione di trascinare la sorella al sicuro, quando questa si mise in piedi.

<< No, Niky! >> fece appena in tempo a gridare.

La ragazzina lanciò uno strillo, mentre lo strato di ghiaccio sotto i suoi piedi si infrangeva, facendola precipitare nel lago. Niky sentì l'aria abbandonarle i polmoni in un istante, mentre una montagna di acqua gelata la sovrastava, avvolgendole il corpo come un lenzuolo, uno strascico pesante dal quale non riusciva in alcun modo a liberarsi. La sensazione di pesantezza era inferiore soltanto al dolore provocato dal contatto con l'acqua ghiacciata del lago; Niky aveva la sensazione che migliaia di coltelli la stessero trafiggendo. Si dibatté furiosamente, nel tentativo di tornare in superficie, ma con orrore, vide che per quanto provasse a raggiungerla, questa si allontanava sempre più, inesorabilmente. Si sentiva debole, sconfitta. Mosse gli occhi per guardarsi attorno, e non vide altro che oscurità. Un abisso freddo, nero, che stava per inghiottirla. Che senso aveva, lottare, opporre resistenza? Il dolore piano, piano, aveva iniziato a sparire lasciando spazio al torpore. Niky non sentiva alcun suono, attorno a sé. E, avvolta in quel silenzio irreale, si domandò se non fosse meglio lasciare che quell'oscurità la abbracciasse, portandola con sé in quell'oscuro abisso.

Chiuse gli occhi. Si trovò a pensare, in quei pochi attimi, alla sua casa... Al suo primo giorno di scuola... Ai suoi amici, alla sua famiglia. Alla madre, amorevole ma autoritaria, al padre che non aveva mai conosciuto, e che ora stava per incontrare. Ai suoi fratelli.

“Joe... William... Jack... Averell...”

Qualcosa, dentro di lei, si era svegliato. Un fuoco nuovo aveva iniziato ad ardere dentro di lei, una fiamma così viva che nemmeno la gelida acqua del lago avrebbe potuto estinguere. Con un grande sforzo, riaprì gli occhi, e guardò in alto, verso la superficie. Scorse una piccola luce, in lontananza, nel punto in cui il ghiaccio si era spezzato. La sua unica speranza. Chiamando in appello tutte le sue forze, mosse le braccia e le gambe, tentando di tornare in superficie. Lottò, e lottò con rinnovata forza. Non si era mai sentita tanto viva quanto in quel momento, ad un soffio dalla morte. Era quasi arrivata. Ancora un piccolo sforzo, un'ultima, faticosa bracciata, e sarebbe stata salva. Poi, si rese conto che qualcosa non andava. Non aveva più fiato in corpo. La sensazione di freddo penetrante avevano sovrastato ogni altra, facendo sì che la ragazza non si rendesse conto di avere un disperato bisogno di ossigeno.

Allungò un braccio, in un ultimo, disperato tentativo di raggiungere la superficie. Era così vicina... così vicina... Chiuse gli occhi, e sentì che l'abisso la chiamava di nuovo a sé. Questa volta, non opporre resistenza. Riprese a sprofondare piano, i lembi del vestito che si sollevavano e si muovevano flessuosi nell'acqua attorno a lei in una lenta danza, come se la vita della ragazza, rifiutandosi di andare a fondo, cercasse di fuggire dal corpo quasi esanime.

All'improvviso, la ragazza sentì che qualcuno le aveva afferrato il polso. Con estrema fatica, socchiuse gli occhi, e sollevò lo sguardo al cielo. Un'esplosione di luce la investì e, in lontananza, vide un volto. Capelli neri, un ciuffo ribelle sulla fronte. Un paio di baffi neri, sopra un sorriso caldo, dolce. Un viso. Il viso di suo padre.

Niky era felice. Ora sapeva che nulla avrebbe potuto farle del male. Sorridendo, lasciò che la attirasse a sé, e che la luce la avvolgesse nel suo tepore, strappandola a quel freddo abisso dal quale aveva temuto di non emergere mai.

 

 

<< Niky! Niky, ti prego, svegliati! >>

Jack, inginocchiato sulla fredda superficie ghiacciata, piangeva disperatamente, stringendo forte a sé il corpo della sorella. Aveva assistito impotente, quando il ghiaccio si era spezzato ed era caduta in acqua, sparendo sotto di essa. Si era sdraiato a pancia in giù sul ghiaccio, in modo da distribuire il suo peso e potersi avvicinare senza che la lastra gelata si rompesse, ed aveva infilato il ramo nell'acqua, sperando che la ragazza riuscisse ad afferrarlo. Aveva chiamato il suo nome ancora, e ancora, senza ricevere alcuna risposta. Poi, quando aveva iniziato a predere la speranza, aveva visto la sorella nuotare verso di lui. Senza esitare un istante, aveva infilato le braccia nell'acqua, e, stringendola forte, l'aveva tratta verso la superficie, verso la salvezza.

<< Ti prego, svegliati... Non lasciarmi, tesoro... Ti prego... >> implorò tra le lacrime. Aveva avvolto la ragazza nel suo cappotto, ma sapeva che era perfettamente inutile; doveva trovare il modo di riscaldarla, e subito. Balzò in piedi, prendendola tra le braccia, e la strinse forte a sé. Iniziò a correre nella neve candita, diretto verso casa. Nemmeno la gelida brezza invernale riuscì a distrarlo dal suo intento. Le avrebbe salvato la vita, a qualunque costo. Jack corse sempre più veloce, stringendo la ragazza al petto.

“Ti prego, Niky, devi farcela...” la implorò con il pensiero, mentre si precipitava verso la baita “Ti prego, tesoro... Resta con me...”

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Siamo con te ***


Joe guardava fuori dalla finestra, preoccupato. Era passata più di un'ora da quando Jack era uscito per andare a cercare Niky, e i due on erano ancora tornati.

<< Dove si saranno cacciati? >> borbottò, studiando il limitare del bosco con aria attenta.

William gli si avvicinò << Non preoccuparti, Joe, sono certo che arriveranno da un momento all'altro >>

<< Si... Certo... >> rispose lui. Volse di nuovo lo sguardo in direzione del bosco, e sobbalzò: Jack correva verso casa, con un fagotto tra le braccia.

William e Joe si affrettarono ad andare ad aprire, e lo guardarono socchiudendo gli occhi cercando di capire che cosa stesse trasportando il fratello. Con orrore, si resero conto che si trattava di Niky. Si precipitarono da loro, correndo all'impazzata.

<< Che cos'è successo? >> domandò William in tono apprensivo.

Jack si lasciò cadere nella neve, esausto. Era stanco, infreddolito e il suo respiro era affannoso a causa della lunga corsa.

<< Jack, che cosa è successo? >> domandò Joe, mettendogli la mano su una spalla.

<< N-Niky... E' caduta... E' caduta nel lago... >> rispose lui con voce strozzata.

<< Che cosa? >> esclamarono Joe e William, sconvolti.

Senza un attimo di esitazione, William prese la ragazza tra le braccia e corse in casa.

Joe si tolse il cappotto e lo posò sulle spalle di Jack, per ripararlo dal freddo. << Coraggio, andiamo... >> gli disse piano, aiutandolo a rialzarsi. Tenendogli una mano sulla spalla, lo riaccompagnò in casa.

 

 

William aprì la porta con la punta del piede, ed entrò in casa. << Averell! >> chiamò << Viene, presto! >>

Lui corse all'ingresso e lo guardò con aria interrogativa.

<< Va' a riempire la vasca da bagno con dell'acqua calda, presto! >> ordinò William, ed il fratello obbedì.

William portò la ragazza nel salotto, e la depose piano sul tappeto, di fronte al camino acceso.

Joe e Jack lo raggiunsero e lo aiutarono a liberarla del cappotto bagnato.

Jack e Joe le tolsero i vestiti fradici, lasciandole la sottoveste, mentre William corse in cucina. Tornò poco dopo, portando una coperta e una bacinella piena d'acqua calda, e posò il tutto sul tappeto, accanto alla ragazza.

Joe avvolse la sorella nella coperta, e la strinse a sé, mentre i gemelli iniziarono a bagnarle le braccia e le gambe, nel tentativo di riscaldarla.

<< Niky, tesoro mio... >> chiamò Joe dolcemente, carezzandole il viso. << Riesci a sentirmi? >>

La ragazza socchiuse gli occhi << Joe... >> mormorò. << Dov'è Jack? >>

<< Sono qui, Niky... >> rispose lui, avvicinandosi e prendendole la mano. << Non preoccuparti, ci prenderemo cura noi di te... Però devi tenere gli occhi aperti, d'accordo, piccola? >>

<< Ho tanto sonno... >> si lamentò lei debolmente.

Jack le bacò piano la mano << Lo so, tesoro, ma devi resistere... Devi mettercela tutta, Niky >> Lei annuì, e lui sorrise << Brava... >>

In quel momento, Averell entrò di corsa nel soggiorno. << La vasca è piena! >> annunciò.

William prese Niky tra le braccia e corse di sopra, seguito dai fratelli. Si inginocchiò a terra accanto alla vasca da bagno e, delicatamente, fece scivolare la sorella nell'acqua, senza toglierle la sottoveste. Si mise dietro di lei e le sostenne la testa e le spalle con le braccia.

<< Rilassati... >> le sussurrò. Immerse una spugna nell'acqua e la usò per tamponare il viso e la testa della ragazza.

Niky trasse un respiro profondo, e si rilassò tra le sue braccia.

Joe le prese una mano nelle sue. << Non aver paura, tesoro... Ci siamo noi, qui con te... >>

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - A happy ending ***


Diverse ore più tardi, Niky aprì gli occhi. Lentamente, trasse un respiro profondo, godendosi  la sensazione dell'aria che entrava dentro di lei, riempiendole i polmoni. Mosse piano le dita della mani e dei piedi, per sentire il suo corpo che si svegliava. Non si era mai resa conto di quanto amasse essere viva. Ogni cellula del suo corpo sembrava vibrare di energia.
In quel momento, la porta si aprì piano. Joe scivolò silenziosamente nella stanza, temendo di svegliare la sorella.
<< Ciao, Joe... >> mormorò Niky, facendolo sobbalzare.
<< Niky! >> esclamò lui, e corse verso la ragazza. Si sedette sul letto, accanto a lei, e la strinse tra le braccia. << Come stai, piccola mia? Tutto bene? Hai freddo? Vuoi un'altra coperta?>>
Lei ridacchiò, e lo abbracciò forte << Non preoccuparti, Joe, sto bene... >>
Il fratello sospirò, sollevato, e la strinse a sé dolcemente << Grazie al cielo... Eravamo così preoccupati... >>
<< Niky! >> esclamarono tre voci, all'improvviso.
I due fratelli si voltarono verso la porta, e videro Jack, William ed Averell che entravano nella stanza. Si avvicinarono al letto, ed abbracciarono Niky.
<< Oh, sorellina, stai bene! >> esclamò Averell, stringendola in un abbraccio stritolante.
<< Ci hai fatto prendere un bello spavento! >> disse William, prendendola tra le braccia a sua volta.
Jack non disse nulla, ma le strinse forte, più forte di quanto non avessero fatto i suoi fratelli. Il pensiero di non essere riuscito a salvare la sorellina non aveva cessato un momento di tormentarlo, da quando l'aveva tirata fuori dall'acqua. Ed ora che Niky era li tra le sue braccia, viva, al sicuro, la stringeva come se avesse bisogno di sentire il cuore di lei battere contro il suo, per convincersi di non stare sognando.
Joe posò un braccio attorno alle spalle della ragazza, e si sedette sul letto accanto a lei.
Lei fece correre lo sguardo sui volti dei suoi fratelli, e fu scossa da un tremito. Se Jack non l'avesse salvata, avrebbe potuto non vederli più. Si voltò verso il fratello maggiore, guardandolo con un'espressione triste in viso << Joe, io... M-mi dispiace, mi dispiace tanto... >> si scusò, mortificata.
L'uomo la abbracciò forte << Non preoccuparti, so che cos'è successo... >>
<< E... Non sei arrabbiato? >>domandò la ragazza, titubante.
Joe alzò le spalle << Certo che no, non è stata colpa tua. Sei scivolata, sarebbe potuto capitare a chiunque... >>
Lei spalancò gli occhi, sorpresa << S-scivolata? >>
Joe annuì << Jack ci ha raccontato tutto >> spiegò << Stavate tornando a casa, sei scivolata e sei finita sul lago gelato. E quando hai cercato di tornare subito sulla sponda, il ghiaccio ha ceduto... >>
Niky lanciò un'occhiata a Jack, sbalordita. Aveva raccontato una bugia a Joe, perché non scoprisse quello che aveva combinato.
Joe guardò la sorellina << Per fortuna Jack è riuscito a tirarti fuori in tempo... Non devi uscire senza avvisarci! Hai visto in che guaio ti sei cacciata? >> la sgridò.
<< H-hai ragione, s-scusa... >> mormorò lei, intimorita.
<< Per fortuna Jack era venuto a cercarti! >> esclamò William.
Niky abbassò lo sguardo, tremando. Se non fosse stato per l'intervento del fratello, sarebbe morta congelata nelle acque gelide del lago.
Joe la strinse a sé << Su, su, è tutto a posto, ora... Sei al sicuro, ed è questo che conta... >>
La ragazza lo guardò, e sorrise. Era insolito vedere Joe comportarsi in un modo così dolce, ma Niky conosceva bene suo fratello, e sapeva che, sotto, sotto, aveva un cuore d'oro, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per i suoi fratelli.
Joe sorrise a sua volta e le scompigliò i capelli << Coraggio, ora rimettiti a dormire, pulce. Hai bisogno di riposare >> Le diede un bacio sulla fronte e si avviò, fermandosi vicino alla porta per aspettare i suoi fratelli.
Averell abbracciò forte la ragazza << Buona notte, sorellina! >>
Quando si fece da parte, William si avvicinò, e prese il viso tra le mani e le posò un bacio sulla fronte << Sogni d'oro, pulce... >>
Niky sorrise, e salutò i tre fratelli. Lanciò un'occhiata a Jack. Quando i loro sguardi si incrociarono, lui abbassò lo sguardo e si avviò, a testa bassa.
<< Jack? >> lo chiamò lei in un sussurro.
L'uomo si fermò, e si voltò a guardarla.
<< Posso... Parlarti? Solo per un momento... >> domandò timidamente la ragazza, abbassando subito lo sguardo.
Jack lanciò un'occhiata ai fratelli, che annuirono e uscirono dalla stanza, lasciandoli soli. Lui si avvicinò al letto, e si infilò le mani nelle tasche.
La sorella studiò cautamente la sua espressione e, capendo che Jack non sapeva che cosa dire, raccolse il suo coraggio e decise di essere la prima a parlare. << Perché lo hai fatto? >> domandò timidamente.
Jack scosse la testa << Joe era già molto arrabbiato per il fatto che tu sia uscita da sola senza avvertirci... Se gli avessi detto che eri andata a pattinare sul lago ghiacciato nonostante sapessi che era pericoloso, saresti stata in guai seri... >> spiegò, in tono calmo, sedendosi sul letto, accanto a lei << E, bhe... Ho pensato che tu ne avessi già passate abbastanza, per oggi... >>
Lei abbassò il capo, rossa in viso per la vergogna. Nonostante gli avesse disobbedito e lo avesse fatto preoccupare a morte, Jack l'aveva comunque coperta, per evitarle altri guai. << G-grazie, Jack... >> mormorò.
I due si guardarono per un secondo, e fra loro scese i silenzio. Poi, con un singhiozzo, si buttarono uno tra le braccia dell'altra.
Niky nascose il viso nell'incavo del collo di Jack e si strinse forte a lui, lasciandosi avvolgere dal suo caldo tepore.
Jack abbracciò forte la sorellina, stringendola contro il suo petto. Per lunghi, lunghissimi minuti, l'aveva tenuta tra le braccia, gelida, pallida, immobile. L'aveva creduta morta. Ma ora Niky era li, lo stringeva forte, e Jack poteva sentire il cuore di lei battere contro il suo petto, e il suo respiro caldo sulla pelle.
<< T-te lo avevo detto... >> borbottò lui, a voce bassa, senza lasciarla andare << Ti avevo avvertita... Perché non mi dai mai retta? >>
<< S-scusa, Jack, mi dispiace, a-avrei dovuto ascoltarti... >> rispose lei, con voce tremante << S-sono... - >>
<< Un'incosciente? >> suggerì lui, alzando un sopracciglio.
La ragazza annuì, e poggiò il capo sul petto di lui << Si... P-pensavo di stessi preoccupando troppo... Invece avevi ragione tu... >>
Jack sospirò << Certe volte vorrei proprio sapere cosa ti passa in quella testa... >> brontolò, accarezzandole i capelli.
Lei affondò il viso nella sua maglia, e sollevò lo sguardo su di lui. << Mi dispiace tanto, Jack... >>
Il fratello la guardò, sospettoso << Stai cercando di intenerirmi? >>
<< Ci provo... >> rispose Niky, senza distogliere lo sguardo da lui << Ehm... Funziona? >>
<< Niky, >> borbottò Jack, spazientito << è una cosa seria... >>
La ragazza abbassò lo sguardo << Si, lo so... Scusa... >>
Lui la guardò severamente per un momento, poi sospirò << Ah... Non posso arrabbiarmi con te, se mi guardi in quel modo... >> disse, e l'abbracciò dolcemente.
<< Lo so >> ribatté Niky, con aria soddisfatta.
<< Ah, lo sai, eh? >> domandò Jack, fingendo un tono sorpreso. La spinse sul materasso ed iniziò a farle il solletico.
<< No, Jack, ti prego, il solletico no, non vale...!! >> esclamò lei, ridendo.
Il fratello si fermò, e si sdraiò accanto a lei. << Niky... >> disse piano. La ragazza lo guardò, e lui le prese piano il mento tra le dita, sollevandole il viso in modo che lo guardasse negli occhi << Non farlo mai più, mi hai capito? >>
Lei annuì, senza smettere di guardarlo negli occhi << Si, Jack... >>
Jack sorrise, e le diede un bacio sulla fronte << Sono felice che tu stia bene, piccola... >> Si tirò su a sedere, e stava per andarsene, quando la ragazza lo fermò.
<< Jack? >>
<< Si? >>
Niky arrossì un poco << Puoi... restare qui con me? Solo un pochino... Per favore... >> domandò timidamente.
Lui sorrise << Ma certo, Niky >>
La ragazza gli regalò un grande sorriso e gli fece posto.
Jack si infilò accanto a lei sotto le coperte, e lasciò che la sorella gli si infilasse sotto al braccio, e che posasse la testa sul suo petto. << Stai comoda? >>
Lei annuì, felice, e si accoccolò tra le sue braccia << Come sei caldo, Jack... >> Sollevò la testa, e lo guardò, divertita << Potrei usarti come stufetta, quando fa freddo >>
Jack sorrise alla battuta << Risparmieremmo sul riscaldamento... >>
Niky sorrise a sua volta. Poi, d'improvviso, si fece seria << Jack... Ehm... Grazie per... avermi salvata... Se non ci fossi stato tu, io... >> rabbrividì, e non riuscì a terminare la frase.
Lui la strinse forte << Shhhh, non pensarci più... Sarò sempre qui, se avrai bisogno di me, Niky... >> promise.
La ragazza lo guardò. Era così fortunata ad avere un fratello maggiore come Jack, sempre così premuroso e presente. Non riusciva a credere di aver rischiato di perderlo.
Lui notò quell'ombra di tristezza nel suo sguardo, e strofinò il naso contro quello di lei, facendola ridacchiare. Era così bello poter sentire di nuovo la sua risata! << Dormi, adesso, piccola... Joe ha ragione, hai bisogno di riposare >>
Niky annuì << Ti ascolterò, stavolta... >> disse, sbattendo le ciglia in modo buffo.
<< Sarà meglio, >> rispose lui, guardandola con un'espressione furba << Perché altrimenti potrei farti il solletico fino a domani mattina! >>
<< Oh, no, pietà! >> ribatté lei in tono teatrale, fingendo di supplicarlo.
Jack rise, e le posò un bacio sulla punta del naso << Buona notte, pulce... >> sussurrò dolcemente.
Sul volto di Niky si aprì un grande sorriso, e la ragazza baciò il fratello sulla guancia. Si strinse a lui dolcemente, e chiuse gli occhi << Buona notte, fratellone... >>

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