Un magico amore.

di EasPassion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia rivale Cassandra ***
Capitolo 2: *** Attrazione? ***



Capitolo 1
*** La mia rivale Cassandra ***



< Sabrina, si può sapere quanto tempo ci metti a scegliere un solo vestito? > disse Salem con tono seccato.
< Ma Salem non capisci; si tratta della festa annuale della scuola e ci sarà anche Harvey; devo assolutamente fare bella figura! >
gettò dall'armadio un abito che andò a finire sul volto di Salem.
< Quindi questo ti autorizza a riempire di abiti sparsi la tua stanza? >
Sabrina si guardò un attimo per intorno e vide che il suo gatto nero aveva ragione.
< Ops, che sbadata! Oh beh, dopo rimetterò tutto a posto, tranquillo Salem! >
< Lo spero > rispose il gatto mentre saltava sul letto e si raggomitolava comodo sulle coperte.
< Mancano solo 2 ore all'inizio della festa e io sono ancora a zero... aaaaaaah! Maledizione! >
iniziò a scagliare ancora più velocemente tutti i suoi abiti dall'armadio suscitando nuova irritazione da parte di Salem.
< Perché non chiedi a Zia Zelda se ha qualche abito da prestarti? > rispose Salem mentre si guardava le unghie sulle zampe.
< Già... ottima idea! Non ci avevo pensato!>
Sabrina lasciò cadere l'abito da sera che aveva tra le mani e si precipitò nel soggiorno al piano di sotto dove le sue due zie stavano guardando un talk-show televisivo.
< Ehm... Zia Zelda..... > esordì Sabrina cercando l'attenzione della zia.
< Sì? Dimmi pure Sabrina > rispose la zia, mentre addentava una nuova manciata di popcorn dalla ciotola posta sul tavolino di legno.
< Tra due ore devo andare alla festa annuale della scuola e vorrei un abito favoloso... mi chiedevo se potevi prestarmi qualcosa di tuo > disse la bionda, incrociando le dita che la zia avesse qualcosa di adatto a lei.
< Va bene, andiamo in camera mia.. dovrei avere qualcosa di giusto per te >
< Grazie mille zia! > emanò un grosso sorriso e la seguì nella camera adiacente al soggiorno.
*........*
Trascorsa un ora e mezza di preparativi, Sabrina infine era riuscita a trovare non solo un meraviglioso abito color rosa pieno di lucenti brillantini azzurri, ma aveva anche preparato un acconciatura perfetta per i suoi lunghi capelli biondi. Aveva indossato dei braccialetti dorati e degli orecchini bianchi molto semplici che gli penzolavano sulle rosee guance del viso.
< Adesso sono perfetta! > disse guardandosi allo specchio e prendendo la sua borsetta per le occasioni importanti.
< Stai davvero molto bene > gli disse Salem mentre scendeva dal letto e prendeva un piatto di biscotti dalla scrivania.
< E non vedo l'ora di guardare la faccia di Cassandra! Esploderà dall'invidia! >
Fece un giro su sé stessa e l'abito sembrò risplendere di luce propria in tutta la stanza.
< Quella smorfiosa questa volta resterà di stucco e non potrà fare altro che guardare me insieme ad Harvey ballare insieme!>
< Ben detto Sabrina CIOMP CIOMP > disse Salem mentre mangiava.
< Tu invece stai bene attento a non rimpizzarti troppo di biscotti al cioccolato, gatto! >
< Non temere CIOMP ...e poi io ho una linea perfetta CIOMP > disse mangiando l'ultimo biscotto e spostando le briciole dalla sua zampa alla bocca. Aveva già un pancione enorme.
< Marizza, la mia migliore amica, coronerà questa serata perfetta! Tra pochi minuti sarà qui per venire a prendermi e insieme andremo alla festa... oh Salem, sono così emozionata!>
< CIOMP > disse il gatto mentre si puliva con la zampa la bocca sporca di briciole al cioccolato < anche io quando ero un giovane stregone ricordo i bei momenti di scuola... avevo tante ragazze che mi cadevano ai piedi >
< Sei il solito modestone eh? >
DIN DON
In tal momento suonarono alla porta di casa.
< Oh, è arrivata Marizza! Devo andare! >
< Mi raccomando Sabrina, divertiti e falla in barba a quella presuntuosa di Cassandra! > rispose Salem indicando a Sabrina la borsetta poggiata sul letto.
< Ci puoi giurare Salem! > rispose raggiante la bionda.
Scese le lunghe scale e vide le zie che avevano aperto la porta alla sua migliore amica.
< Wow Sabrina, sei un incanto! > disse Marizza appena vide Sabrina. < Harvey avrà occhi solo per te stasera! >
< Puoi ben dirlo Marizza! Dai, ora andiamo! > rispose la bionda mentre salutava le due zie che le raccomandavano di divertirsi e di non fare troppo tardi.
*.......*
Poco dopo Sabrina e Marizza arrivarono a scuola ed entrarono nella grande sala dove si svolgeva la festa.
< Wow ci sono davvero tutti! ...hanno fatto le cose in grande! Musica moderna, cibo e bevande ovunque e luci scintillanti! > disse Sabrina felice ed elettrizzata che la serata era incominciata e procedeva alla grande. Tutti si divertivano e si prosettava una festa grandiosa da passare con l'amica e il fidanzato Harvey.
< Vieni Sabrina, andiamo a scatenarci in mezzo alla folla dai! > la spinse Marizza già in preda all'entusiasmo.
< Siiiii!! > urlò la bionda di gioia mentre veniva trascinata per il braccio dall'amica al centro della grande sala. I loro abiti risplendevano alla luce dei faretti luminosi messi tutti intorno alla palestra che ospitava la festa e le due ragazze non la smettevano di ballare e di ridere insieme.
Molti compagni di classe le guardavano e facevano dei commenti dicendo che Sabrina era bellissima quella sera.
Dopo aver passato del tempo a ballare senza sosta, Marizza andò a prendere qualcosa da bere e Sabrina si andò a sedere accanto al tavolo del cibo. Si guardava intorno cercando di scorgere Harvey da qualche parte, chiedendosi se fosse già arrivato.
< Tieni Sabrina, ti ho preso da bere > disse l'amica porgendo alla bionda un bicchiere di aranciata. 
< Grazie Marizza > rispose mentre beveva e si guardava intorno.
Fu solo pochi minuti dopo che dall'ingresso della palestra vide Harvey entrare con un meraviglioso da sera tutto nero e con la cravatta scura. Aveva i capelli castani tagliati corti qualche giorno prima e il solito sorriso che conquistava Sabrina tutte le volte che lo osservava.
< Ehi Harvey, siamo qui! > gli urlò Sabrina appena lo vide.
< Ciao ragazze! Wow, siete davvero bellissime! > esordì lui mentre guardava gli abiti delle due ragazze.
< Ma anche tu sei uno schianto! Hai davvero un bell'abito! > rispose Marizza.
Harvey ringraziò e subito dopo chiese a Sabrina se voleva ballare con lui. La bionda subito accettò quell'invito mentre Marizza andò a prendersi qualcosa da mangiare poco lontano.
La musica continuava incessante a rimbalzare in quelle pareti dell'aula e si sentivano le risa e le chiacchiere di tutti i suoi occupanti intenti a ballare e a parlare tra di loro.
< Sabrina, ti stai divertendo? > disse Harvey mentre stringeva la mano alla bionda e danzava insieme a lei a ritmo di musica.
< Si Harvey, tantissimo! > rispose lei arrossendo un po' sapendo che il ragazzo che le piaceva gli teneva la mano e stava ballando con lei.
< Harvey, si può sapere perché stai ballando con questa perdente? >
Mentre era tutto perfetto, ecco che d'un tratto tutto cambiò. Si udì una voce familiare e Sabrina la riconobbe subito. Era Cassandra, pronta a guastare la festa a Sabrina.
< Oh, ciao Cassandra > rispose il ragazzo mentre la guardava.
La ragazza dagli occhi smeraldo lo salutò con un sorriso mentre guardò la bionda con un occhiata gelida.
< Chi sarebbe la perdente? > disse Sabrina che iniziava ad irritarsi.
< Tu, mia cara > rispose subito Cassandra.
< Grrrr io ti........ >
< Ragazze, suvvia, non litigate! E' una bella festa; non dovremmo divertirci? > disse Harvey. < Cassandra, ti porto qualcosa da bere? >
< Si grazie Harvey, tu sì che sei davvero gentile > rispose la castana passandosi la mano tra i capelli.
< Avanti, come vuoi rovinare la mia serata? > sbraitò la bionda mentre diventava paonazza per la rabbia.
< Sei tu che la stai rovinando a me, carina. Ti ricordo che ti sei avvicinata al mio ragazzo. >
< Harvey è il MIO ragazzo, Cassandra! >
< Questo è da vedere, tesoro. Intanto tu hai un abito da sera così orrendo... ma chi te lo ha dato? E' ridicolo! Mentre guarda, il mio è un abito nuovo, firmato, di gran lunga superiore allo sgorbio che hai tu addosso in questo momento. >
< Ehi, Sabrina, ma che succede? > disse Marizza mentre si avvicinava all'amica e a Cassandra.
< Oh nulla di che... come al solito Cassandra ci dimostra quanto il suo carattere sia così umile, simpatico e altamente modesto > rispose la bionda con del sarcasmo.
< Eccoci Cassandra > si avvicinarono anche le due migliori amiche di Cassandra, sebbene Sabrina avrebbe preferito chiamarle: "le altre due perfide arpie della compagnia".
< Wow Cassandra, stai davvero bene con questo vestito! E' bellissimo! > disse una delle due arpie. L'altra amica infatti poi confermò quanto detto.
< Grazie ragazze > disse la castana che si beava di tutti quei soliti complimenti < so che sono sempre e solo io la migliore. >
< Ma sentitela la modestona.....! > rispose irritata Sabrina.
< Lascia stare Sabrina... non avvelenarti la serata per quella smorfiosa di Cassandra > disse Marizza mentre appoggiava una mano sulla spalla della bionda come segno di conforto.
< Hai ragione Marizza > le rispose lei cercando di nuovo con gli occhi il gentilissimo Harvey.
*.........*
Il resto della serata passò abbastanza bene tra le risa con Marizza, il ballo con Harvey e purtroppo le infinite presunzioni di Cassandra.
*.........*
Quando tornò a casa, Sabrina raccontò di tutta la serata a Salem che aveva chiesto cosa fosse accaduto.
< Certo che Cassandra è davvero un mostro! > disse Salem mentre si sedeva su un cuscino posto ai bordi del lettone.
< E' davvero insopportabile! Presuntuosa, egoista ed antipatica... una vera strega! > sbraitò di rabbia la bionda che si toglieva gli orecchini e si fiodava di qua e di là nella stanza per l'irritazione.
< Su, adesso calmati Sabrina... mi farai venire il mal di testa felino! Infilati il pigiama e cerca di dormire! Domani hai anche un esame di magia da svolgere a scuola, ricordi? >
< Si Salem, hai ragione... > disse stanca e rassegnata la bionda.
Il gatto le augurò poco dopo la buonanotte e se ne uscì dalla stanza andando a dormire giù, mentre la bionda si infilò nel suo letto piena di pensieri.
< Cassandra è davvero un mostro.. se la tira continuamente su tutto e sfrutta ogni persona vicino a sé... ruba e truffa ciò che può.. è cattiva e pensa solo a sé stessa.. mmmh.. > disse Sabrina mentre guardava il soffitto della sua camera.
< Chissà se mai qualcuno si innamorerà di lei... > disse la bionda che rimase abbastanza sorpresa da questo pensiero e anche curiosa per la risposta. Cercava di pensarci ma non trovava soluzioni a questa domanda, finché le tornò alla mente la sera che aveva appena trascorso e rivide nei suoi pensieri l'immagine di Cassandra.
< Non ha fatto altro che vantarsi tutta la serata per il suo abito firmato perfettamente abbinato ai suoi occhi verdi.. > disse.
indugiò un attimo.
bella questa sera......>

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Capitolo 2
*** Attrazione? ***


Il mattino dopo la sveglia non suonò e Sabrina si ritrovò a correre a tutta velocità verso i suoi abiti e a vestirsi di fretta e furia.
< Sabrina, non ne fai mai una giusta... ragazzina che non sei altro! > l'aveva sgridata di primo mattino il gatto Salem mentre la bionda correva per tutta la stanza alla ricerca dei libri e dello zaino. < Non ora Salem, devo correre! E' tardissimooooooo! >
Disse, mentre finì per inciampare nel tappeto di casa e facendo rotolare a terra un vaso con dei fiori.
< Sabrina, presto che è tardissimo... cosa stai facendo? > urlò Zia Zelda dal piano di sotto.
< Niente Zia... oddio, devo muovermi! > e corse giù e uscì presto dalla porta di casa.
< Ci vediamo più tardi, ciaoooo > urlò e si incammino di corsa verso la meta.
< Quella ragazza... è sempre una distrattona.. > disse tra sé e sé Zia Zelda che intanto tornò a ripulire casa.
*.........*
Appena arrivata a scuola (giusto in tempo per rispondere al suo nome con "presente") Sabrina si sedette al suo posto in fondo all'aula e aprì il libro di testo alla pagina indicata dall'insegnante.
< Oggi ragazzi, parleremo degli esercizi di matematica che avevate svolto come prima prova del nuovo insegnamento > disse il professore mentre cercava un alunno da chiamare.
Sabrina non era attentissima alla lezione dato che come al solito si annoiava moltissimo e portava la matita tra il naso e il labbro superiore, il mento appoggiato alla mano e l'aria pesantemente assonnata.
< Spellman > urlò il professore e Sabrina balzò in piedi.
< S-sì p-professore mi dica > 
< Quanto fa 2532x16? Avanti, rispondi > le disse il professore mentre aspettava la risposta.
< Ehm... uhm... vediamo... magari... cioè... fa... 90.516??? > Disse la bionda buttandosi a naso e suscitando le risa di tutti i suoi compagni di classe.
< No Spellman, non ci siamo... hai sbagliato. E' mai possibile che tu debba sempre fare la figura dell'asino di classe? Ora torna a sederti e mi raccomando la prossima volta studia bene per una buona volta. >
< Si professore... > disse la bionda mentre tristemente tornava a sedersi al suo banco.
< Dunque... chi sa la risposta? > riprese a dire l'insegnante. 
Si alzò la mano di una ragazza. Era lei. Come sempre.
< Lo so io, professore. E' un operazione così facile che anche un gregge di pecore potrebbe calcolare correttamente! > rispose Cassandra che come sempre faceva la figura della saccente.
Sabrina si sentì ribollere (come ogni mattina) il sangue nelle vene al sol udire le risposte perfette e precisine di quella dannata smorfiosa.
< La risposta esatta è 40.512, professore. > disse la castana.
< Brava Cassandra, risposta esatta come al solito, tu sì che non mi deludi mai e studi sempre in maniera perfetta. Magari tutti gli allievi fossero così bravi come te > 
Sabrina si sentì sprofondare di rabbia.
< Grazie professore, lo so che sono sempre io la più brava della classe. > rispose la castana mentre una delle due arpie l'elogiava ancora di più dicendo che Cassandra era un vero genio.
*.........*
Fortunatamente per Sabrina le ore di studio dinanzi a lei trascorsero abbastanza tranquille finché putroppo non arrivò il momento della ricreazione, dove ovviamente Cassandra non perse tempo per andare vicino alla rivale e per prenderla in giro ancora di più.
< Mi sai dire quanto fa 4+4 oppure hai bisogno di una calcolatrice? Ahahahaha! > disse la castana che scoppiò a ridere insieme alle sue due amiche arpie.
< Dai Cassandra, adesso smettila! > disse Marizza che avvicinandosi al banco della bionda, cercò di difendere quest'ultima.
< Hai bisogno di una calcolatrice anche tu, vero, perdente? > disse la castana.
Marizza non gli diede retta, e invece cercò di confortare Sabrina che aveva le mani sulla testa e il capo chino sul banco.
< Grazie Marizza, ma non preoccuparti per me > replicò la bionda.
< Non sanno calcolare nemmeno le due cifre secondo me > disse e iniziò a ridere la prima arpia.
< Sei troppo buona e le sopravvaluti secondo me... magari non sanno calcolare nemmeno le operazioni ad una cifra, tipo 7+7! > risposte di tono la seconda arpia e cominciò a ridere anche lei.
< Suvvia ragazze, non infierite più! > disse Cassandra. < lasciamo stare Sabrina ai suoi calcoli mentali e al suo cervello... ammesso che ne abbia uno e che sia più grande di una noce. > rise di gusto.
< Cassandra, tu si che invece sei davvero brava, e non solo in matematica. Sei la regina della classe e tutti ti invidiano, sei il mio mito!> disse l'amica arpia.
Cassandra suscitò anche l'ammirazione di tutti gli altri compagni di classe che la guardavano invidiosi e lei sorridente, vanitosa e trionfante come al solito, tornò a sedersi al proprio banco mentre Sabrina non disse una sola parola in proposito.
< Dannata strega... sempre più odiosa ogni giorno che passa.> disse Marizza.
Sabrina aveva appena accennato distrattamente col capo a quella frase che già iniziò di nuovo la lezione successiva al programma scolastico: storia.
*...........* 
Durante la noiosissima lezione della professoressa in merito alla conquiste dei romani e dei greci degli anni e anni ormai passati di quell'epoca, Sabrina guardava da lontano Cassandra che sedeva qualche banco più avanti rispetto a lei. La bionda rimuginava tra sé e sé insulti e frasi come: "quella strega.. è brava soltanto a vantarsi e a fare la reginetta di ogni cosa, che odiosa" ma Sabrina intravedeva qualcosa di diverso ora. Quegli insulti sembravano non darle più gioia e compiacimento contro la propria rivale, ma bensì le davano indifferenza e non osava anche dire un pizzico di fastidio. La bionda continuò a pensare a ciò che era accaduto alla sera precedente e a quella famosa domanda su chi mai potesse innamorarsi di una ragazza come Cassandra. Proprio quest'ultima dai capelli castani, seguiva ora attentamente la lezione di storia rispondendo come al solito in modo corretto a tutte le domande dell'insegnante, finché si sedette di nuovo al suo posto e prese i complimenti di tutta la classe. Sabrina poggiava ancora il mento sulla sua mano e con l'altra tamburellava la propria penna sul banco, mentre osservava i lunghi e lucenti capelli castani di Cassandra. Mentre quest'ultima giovane strega si girava ogni tanto di profilo per seguire i passi della professoressa che spiegava i sette Re di Roma e la storia di Giulio Cesare, Sabrina intravide gli occhi di Cassandra.. verdi smeraldo, come gemme, che risplendevano forti alla luce della stanza. La bionda ne era come attratta sempre di più come se fosse sotto uno strano incanto nell'osservare la sua compagna di classe così bella per la seconda volta ai suoi occhi.
La fine della lezione svegliò Sabrina da quei pensieri che lasciavano la ragazza molto perplessa e assolutamente sorpresa.. < Oh, finalmente...! Non ne potevo più di tutta questa storia sui romani! Fortuna che adesso c'è l'ora di ginnastica! > esclamò Marizza alzandosi dal suo posto e andando verso Sabrina. < Ho proprio voglia di giocare a pallavolo e di fare mille punti! E tu Sabrina? Ti va di giocare? > disse l'amica alla bionda che rispose distrattamente. < Eh? Ah si certo... la pallavolo.... > poco dopo entrò in classe la loro professoressa di ginnastica e controllato che tutto fosse apposto e che tutti fossero in salute per giocare, la classe scese giù per le scale e raggiunse la palestra situata al piano inferiore. 
*..........*
La palestra era molto ma molto grande e includeva un campo da basket. La professoressa chiamò due ragazze che montarono la rete da pallavolo e dopo aver indetto al resto della classe quali esercizi eseguire in merito al riscaldamento, iniziò a formulare le due squadre che si sarebbero fronteggiate in una partita di pallavolo. Le due squadre (per non dare dispiaceri e/o troppi favori ai rispettivi membri) vennero svolte con un sistema di sorteggio, facendo così capitare Sabrina e Cassandra insieme nella stessa squadra contro quella di Marizza.
< Ma professoressa.. non è giusto! Perché devo avere in squadra quella distrattona incapace? > subito la castana si ribellò di avere nella propria squadra la strega bionda. < Mi dispiace Cassandra, ma il verdetto è già stato scelto e non viene mai cambiato per il rispetto di tutti i tuoi compagni. Il destino ha voluto che Sabrina prendesse parte alla tua squadra è così sarà!> rispose l'insegnante sorridendo alla castana. < E' una cosa assurda... bah. > rispose in maniera molto seccata Cassandra che iniziava a prendere posto in mezzo al campo e cominciando a concentrarsi per la partita che stava per iniziare. guardò per prima Sabrina (che era dietro di lei) e poi gli altri compagni di classe della sua squadra che erano al loro posto accanto a lei vicino alla rete. La professoressa avvisò che tutti fossero pronti, e fischiò la partenza della partita, dove toccava alla squadra di Marizza giocare il primo pallone in gioco. Sabrina in tal momento aveva la testa completamente da un altra parte (sulle nuvole) e non riusciva a concentrarsi su ciò che stava accandendo sulla partita. La ragazza della squadra avversaria si era accorta della distrazione della bionda e continuava a battere il pallone dinanzi a quest'ultima che non prendeva mai una palla, facendo così segnare infiniti punti alla squadra avversaria. < Sabrina, dannata pappamolle! Cosa fai? Dormi? Non voglio perdere la partita, forza, muoviti stupida incapace che non sei altro! > gli urlò Cassandra altamente furiosa; odiava perdere e cercava di svegliare Sabrina da quell'apparente sonno ad occhi aperti. La bionda, ascoltando quelle parole dette proprio dalla castana, si diede una svegliata e immediatamente tornò sulla terra pronta a giocare e a vincere quella partita, dimostrando a Cassandra quanto lei non fosse un incapace ma bensì un abile giocatrice di pallavolo. Sabrina ci teneva a fare bella figura dinanzi alla castana e ce la mise davvero tutta per concentrarsi, sebbene di solito lei fosse una frana negli sport, mentre Cassandra eccelleva sempre al massimo in ogni competizione sportiva. 
Man mano che la partita proseguiva, la squadra della bionda cominciava a riprendere punti e terreno, anche grazie alle giocate di Cassandra e alle fortunate riprese della giovane bionda. < Pensate davvero di battere me, che sono praticamente invincibile a pallavolo? > disse la castana mentre guardava la squadra avversaria. Marizza, che anch'egli odiava perdere (sopratutto se la rivale era Cassandra) diede una forte dose di incoraggiamento alla sua squadra e la partita in pochissimi minuti si infiammò ed entro nel vivo più assoluto. Sabrina non riusciva però a smettere di guardare Cassandra; ne era come incantata e cercò subito di scacciare lontano questo suo "sciocco" e strano pensiero. La partita proseguiva e tra non molto si sarebbe anche conclusa, dato che le sue squadre, a suon di punti su punti, avevano già quasi raggiunto il punteggio finale e vincente.
Chi avrebbe vinto quella fantastica sfida? Sabrina, con la sua squadra capitanata da Cassandra, oppure la sua migliore amica Marizza con i suoi compagni?

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