Can't go back

di _charlieisbeautifulhobbit
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo.

Prima che iniziate a leggere,il titolo,non avevo assolutamente idea su come chiamarla,mi sono spappolata il cervello mille volte per sceglierne uno che andasse bene e so che forse è un pò confuso,ma a me piaceva lal ed ecco che vi do il benvenuto in:


''CAN'T GO BACK.''

-Jamie,sei pronta?-sussurrò al mio orecchio.
Non ricordo bene come o quando,Michael era diventato la cosa a cui tenevo di più al mondo,o quando i suoi occhi dal colore incomprensibile rimasero impressi nella mia mente ogni volta che chiudevo gli occhi,o quando le sue labbra erano diventate indispendabili da baciare o quando la mia mano necessitava di sfiorare la sua.
-Si,mi serve solo un aiuto con la stupida cerniera.-risposi,come mi fossi appena risvegliata da un sogno grazie alla sua voce.
-Aspetta,ti aiuto io.Sei sempre la solita imbranata!-esclamò dolcemente avvicinandosi.Le sue dita erano gelide e lente scendevano giù percorrendo lungo la mia schiena.
Mi uscì dalla bocca un sospiro quasi mozzato.-Ci s-saranno tutti quanti?-domandai balbuziente,non ricordavo da quanto fossi diventata la vecchia Jamie timida che balbettava davanti ad altre persone che non fossero Calum e mia madre.
-Si,Ashton ha per fino invitato parenti lontani tipo Transylvania.-rise.
Poi mi voltai e all'unisono dicemmo.-Tipico dei vampiri.-e scoppiammo a ridere,dopo tanto tempo.
Michael smise di ridere,ma il sorriso era ancora evidente sulle labbra sottili.-Sei bellissima.-
-No.-
-Cosa no?-inarcò un sopracciglio.
-Non dirlo più.-
-Dico solo la verità.-
Mi avvicinai ad esso,le labbra distanti dalle sue di poco.-Allora menti.-e calai lo sguardo deglutendo.
-Non ci riesco,l'hai forse dimenticato quel giorno,uh?-ribattè lui mettendo un dito sotto al mio mento,costringendomi a guardarlo negli occhi.
Perchè era così difficile smettere di pensare a lui?
-Rispondimi.-la sua mano che sfiorava la mia guancia.
-Certo che non l'ho dimenticato.-soffiai.-Ma ne abbiamo già parlato,e adesso con permesso.Devo andare a festeggiare il mio compleanno.-dissi poi secca spingendolo contro la parete più vicino e uscendo dalla stanza.
La musica era già partita da un pezzo,e anche se a me non piaceva il loro genere musicale da vampiri stra fichi,non mi lamentavo.La festa doveva essere perfetta,almeno quella dopo un anno,me la potevo concedere prima di ritornare fra i banchi di scuola?
Scesi le scale e a tendermi la mano c'era Ashton che sfoggiava un meraviglioso smoking nero.-Buon Compleanno,dolcezza.-mi sorrise lasciando un piccolo bacio sulla mia mano.
-Siamo sentimentali?-si lasciò sfuggire un risolino.
Dopo di che mi scortò verso gli altri invitati,di cui ne conoscevo tre su milleottocento.
C'erano Bekkah e Calum che come sempre non si staccavano mai un secondo dai loro affiatati momenti romanticosi e infine Dane,il mio caro cugino che non vedevo da circa tre mesi,ovvero dall'estate precedente e che mi era mancato parecchio  nonostante le nostre poche chiaccherate.
Gli altri vampiri,cominciarono a muovervi a tempo della techno,mentre gli amici che conoscevo io stavano,chi seduti a sbaciucchiarsi(riferimenti puramente casuali a Bekkah e Calum) e altri che semplicemente cercavano di rimorchiare(riferimenti casuali a Dane).
E poi c'ero io,in quel momento non potevo che essere più felice perchè i miei amici erano con me,nonostante ne mancassero altri,ma tutto andava bene.
Poi si sentirono qualche gridolino e starnazzii da parte di qualche vampirella,il che significava una sola cosa:Michael era nei paraggi.
Michael si avviccinò alla schiera di ragazze,e gli sorrise,fingendosi di essere interessato alle più formose.
I miei poteri erano spariti,ma non del tutto.Riuscivo ancora a sentire le cose da una certa distanza,se pur sforzandomi.
Quindi il licantropismo era ancora una parte di me,se pur piccina.
-Waily,è tanto che non ti vedo.Come va la scuola?-chiese arricciando il naso.
La ragazza che in quel momento indossava un vestito azzurro lungo sino alle ginocchia,si raddrizzò gli occhiali sul viso.-Bene,Mickey.Ho sentito che anche tu ritornerai a scuola,o è solo una diceria?-domandò.
Mi sentii mancare il respiro.
Michael che tornava a scuola?E da quando?
Aspetta,Mickey?
-Oh no è vero,penso proprio che stare fra gli umani mi tranquillizzi,dopo tutto quello che è successo l'anno scorso,penso che starmene a scuola sia la cosa giusta.-rispose lui sorridendo.
Avevo sentito troppo,a grandi passi-e per poco non inciampai sul tappeto di casa Irwi-,mi diressi verso di lui.
Lo afferrai per il colletto della camicia bianca e  lo trascinai dentro l'enorme cucina.
Chiusi a chiave la porta e mi voltai verso di lui,incrociando le braccia al petto.
-Ti sembra il modo di trattare una persona,Langdon?-cinguettò sistemandosi la camicia ormai stropicciata.
-Oh siamo arrivati già a chiamarci per cognome,Clifford?-ribattei aspra.
Michael mi fissò stranito in volto,poi però,le sue labbra si incurvarono in un sorriso.-E' una frecciatina?-inarcò un sopracciglio.
Mi sentii le guance accaldate e il cuore a mille.-C-cosa?-squitii.
Michael si avviccinò a me agitando un dito per aria.-Ah si!Questa era una frecciatina,vuol dire che ti mancavano già le mie battute.Ammettilo.-disse.
-Pff!Io..non..non è vero!-divagai balbettando.
-Ah si invece.-
-No.-sussurrai mentre vedevo che si avvicinava.
-Abbiamo avuto questo momento ravvicinato,uhuh.Non senti un pò caldo?-fece portando le mani sui bottoni della sua camicia,cominciando a sbottonarli uno per volta.
-Smettila.-cominciavo seriamente a sentire caldo,ma era diverso.Mi sentivo come quando avevo ancora i miei poteri da dominatrice,sentivo le fiamme scorrermi nelle vene.Era una sensazione strana ma allo stesso tempo ripetutiva.-Lo vuoi capire che non voglio stare con te?Smettila di fare così,sembri un bambino!-
-Una volta il bambino lo volevi.-
-Una volta,si.-dissi secca.-Ora non voglio più niente,perchè sei ancora qui?Non avevi detto che te ne saresti andato prima del mio compleanno?L'estate è finita.-
Michael si riabbottonò i bottoni della camicia e avvicinandosi al mio viso,sbuffò.
-Vuoi che me ne vado?Va bene,me ne andrò dopo il tuo stupido compleanno.Ma ricordati che anche se starò lontano,non credere che io abbia rinunciato a te  così facilmente,ho fatto una promessa a John e  intendo mantenerla.-e poi uscì dalla stanza,e l'aria cambiò non era più gelida come quando si stava accanto a Michael,tutto era caldo come quando si stava con me.

Il ricordò terminò così.

Michael se ne era andato e io dovevo farmene una ragione,e sopratutto dovevo abituarmi al fatto che la mia estate era finita e perciò riiniziava la scuola.
Mi sistemai i ricci in una coda lenta,tirando un sospiro.
Era strano iniziare l'anno senza il tuo vecchio lavoro come era di solito,era strano non tornare più a casa per il pranzo o per la merenda,era strano non andare più in una scuola dove non ci  fossero semplici ragazzi senza poteri ed era strano che in così poco tempo avevo trovato e perso la mia famiglia già due cose.
Era tutto un pò un casino da quando per la prima volta mi ero scontrata con un ragazzo e mi ci ero subito persa,ovviamente quel ragazzo era Michael.
I miei obbiettivi per questo anno,dovevano essere solo due:studiare e cercare di fare una vita abbastanza normale.
I miei poteri andavano e venivano,il che  mi aveva causato problemi durante l'estate,ma era anche un vantaggio perchè nessuno avrebbe mai scoperto cosa in realtà fossi,specialmente da quando dei vicini ficcanaso si erano trasferiti accanto alla nostra gigantesca e fichissima casa.
I signori Jenkins,si chiamavano.Erano una donna e un uomo,che per la maggior parte delle volte stavano fuori a mettere il naso su cose che non dovevano interessare,come ad esempio spesso chiedevano a Bekkah,me e Ashton perchè uscivamo solo quando era buio oppure perchè non c'erano degli audulti con noi oppure perchè  dai sacchi della spazzatura gocciolava liquido rosso.
Poi invece c'erano i due figli,non sapevamo i loro nomi,non stavano mai in casa,erano sempre fuori quindi noi li vedevamo si e no 2 volte alla settimana,non ricordavamo nemmeno come avessero i volti,uscivano sempre incappucciati.
Io e Ashton sospettavamo che loro fossero dei cacciatori,insomma tutti avevano dei sospetti per i propri vicini,noi avevamo i nostri.
-JAAAAAMIEEE SU ALZATI!-strillò qualcuno facendomi sobbalzare dallo spavento.Spalancai gli occhi di scatto ritrovandomi quelli azzurri intensi di Bekkah vicinissimi.
-Ah!-esclamai.-Ma che sei scema?-dissi con la voce ancora impastata dal sonno.
La bionda si scostò da sopra le mie povere ginocchia doloranti e scese dal letto,andando verso il mio armadio in cui prese a frugarci dentro.
-Ehm,che stai facendo?-domandai passandomi una mano sul viso.
-Miglioro il tuo abbigliamento.E' il primo giorno di scuola per te!-esclamò tutta esaltata gettando in aria praticamente ogni singolo indumento del mio armadio.
Mi misi a sedere lagandomi i miei folti ricci in una coda lenta.-E quuuindi?-
-Quindi,ci saranno sicuramente un sacco di umane che imitano le vampire prostitute  e dei ragazzi che ti squadreranno dalla testa ai piedi.-rispose Bekkah con far ovvio.
-Ma perchè le chiami umane?Non puoi semplicemente dire ''ragazze''?Ad ogni modo,quindi?-ripetei.
Bekkah si voltò verso di me,spalancando gli occhi azzurri che piano piano diventavano rossi.-QUINDI ALZATI DA QUEL LETTO E TROVATI UN MALEDETTO FIDANZATO!-strillò,poi ricomponendosi.
-Io non lo voglio un fidanzato.Ma mi alzo comunque perchè sembravi quasi mia madre.-farneticai alzandomi dal letto.
Bekkah si avvicinò a me,abbracciandomi.-Jamie,stai per ritornare a scuola dopo un anno,hai rotto con Michael anche se non ho bene capito quando vi siete messi insieme,ma okay.Quindi,quello che ti consiglio è di..andare avanti!-disse sulla mia spalla.-Sei una sorella minore per me,e non voglio vederti ancora con il muso.Hai passato tutta l'estate chiusa qui dentro,Michael se ne è andato,questo forse è il modo migliore per dimenticarlo,giusto?-mi guardò dritto negli occhi.
-Giusto,si forse hai ragione.-risposi annuendo.Bekkah si staccò e afferrando qualcosa di scuro per poi porgermela.
-Benissimo!Adesso indossa questo e poi vieni a fare colazione.Suppongo che Ashton abbia trovato del sangue., fresco sta mattina.-mormorò per poi uscire fuori dalla stanza.
In pochi secondi indossai il vestitino nero che mi aveva consigliato e poco dopo entrai in bagno,dove mi truccai e feci pipì.
Uscii e scesi lentamente mentre cercavo di indossare le mie amate sneakers.
Entrai in cucina sentendo il dolce profumo invitante del sangue in busta.-Dove l'avete preso?-chiesi sedendomi accanto ad Ashton.
-L'ospedale è stato così carino a donarci venti sacche di sangue.-rispose sorridendo e succhiando dalla sua sacca.
Mi bloccai.-Hai soggiogato un intero ospedale?-chiesi guardandolo negli occhi.
-Ho dovuto!Altrimenti non staresti colazionando per la 5678 volta con me.-arricciò il naso con aria innocente.
-Colazionando?-sorrisi.
Ashton rise.-Eh si,Augustus e Hazel hanno il loro okay?Noi abbiamo il nostro colazionando.-
Mi piaceva passare del tempo con Ashton,era come stare con un fratello maggiore,e per tutta l'estate mi ero allenata con lui alla ricerca dei miei poteri perduti,era stato con me nel periodo in cui Michael se ne era andato.
-Colazionando.-ripetei smettendo di ridere,ma mantenendo il sorriso.-Io vado a scuola.-dissi poi bevendo l'ultima goccia di sangue.
Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso la porta,ma prima che potessi farlo,Ashton mi raggiunse parandosi davanti a me.
-Dove credi di andare vestita così?-chiese inarcando le sopracciglia.
-A scuola.-
-Non se ne parla,corri a metterti un maglione e dei pantaloni.-disse severamente.
-Eh dai Ash,non è poi così corto.E' solo un vestito porca puzzetta!-dissi scavalcandolo.
Affarrai lo zaino e la giacca e poi uscii di casa.
Ashton comparve davanti a me agitando le sue chiavi dell'auto.-Eh va bene ti accompagno io.-

**

Arrivati a scuola,Ashton spense il motore dell'auto.-Allora,se qualche idiota ti infastidisce..-
-Si si,o gli spezzo l'osso del collo o semplicemente gli strillo nelle orecchie con la mia voce da Musa.Afferrato,so badare a me stessa.Ora vado,ciao Ash!-lo interruppi scoccandogli un bacio sulla guancia e uscendo dall'auto.
Mi incamminai verso i corridoi,con lo sguardo dei presenti su di me.
Iniziamo bene,pensai.
Entrai in classe e mi andai a sedere all'ultimo banco,era il primo anno,perciò nessuno conosceva nessuno,ed era un vantaggio perchè potevo mentire dicendo che mi ero appena trasferita a Sidney,per evitare domande.
I compagni erano esattamente come mi aspettavo,divisa in due:la prima parte,truzzi tipo piercing al sopracciglio,classico jeans firmati dalle solite marche costose,e capelli rasati ai lati;mentre l'altra parte leggings e canottiere.
L'insegnante entrò in classe,sedendosi prontamente sulla poltrona della cattedra.Si raddrizzò gli occhiali sul viso e aprì il registro scolastico.
-Io sono Mrs.doomsday,sono la vostra insegnante di Italiano,con voi avrò la maggior parte delle ore,quindi direi che possiamo iniziare col presentarci voi no?-non sembrava poi così severa.
Finchè dopo aver fatto le presentazioni,non cominciò a spiegare.
-E penso che per domani possiate già studiare le prime quattro pagine,ovvero tutto il capitolo.Arrivederci.-ed uscì,fortunatamente.
I compagni cominciarono ad interagire fra loro,il che mi annoiò all'istante,così mi misi le cuffiette alle orecchie sprofondando nella musica.
Qualcuno mi picchiettò la spalla,mi voltai:era un ragazzo.
-Scusa,non ho potuto fare a meno di notare,che tu  sei la mia vicina di casa.-
Le mie guance si accaldarono.-Ne sei sicuro?-
-Si,ci siamo trasferiti un mesetto fa,credo.Mi chiamo Danger Jenkins.-
-Jenkins,eh?Si sei proprio il figlio di quei ficcanaso,naturalmente saprai come mi chiamo visto che ci spiate dalla mattina fino alla sera.- si avvicinò sorridendo.
-Jamie Langdon,perdona i miei genitori,sono così con tutti quanti.-disse.
-Buono a sapersi,ho già dimenticato il tuo nome e perdona la mia freddezza ma ho cose più importanti da fare.-mi rimisi le cuffiette e mi voltai dall'altra parte,fuori dalla finestra e fu allora che il mio sguardo incrociò quello furtivo e rabbioso di una ragazza.
Vicino ai boschi,pochi indumenti addosso e i capelli trasandati,non poteva che essere Alima.
Il ragazzo mi levò un altra cuffietta e poi disse:Sono Danger,non è difficile.-
-Sisi come ti pare.Posso andare in bagno?-chiesi poi rivolta all'insegnante il quale acconsentì.

**
-Alima?-
-Jamie!-inutile dire che la mora licantropa non mi stritolò con la forza di un giocatore di rugby.-E' bello vederti!-
-Già anche per me,ma..uhm..potresti mettermi giù credo che la mia gabbia toracica si sia disintegrata.-squittii,mollò la presa.
-Scusa,non sapevo dove trovarti,ma..ho delle notizie.-mormorò cambiando espressione,era turbata e la cosa non mi piaceva e nonostante la conoscessi ben poco,sapevo come ragionasse la sua mente da lupo selvaggio.
-No ecco vedi io sono fuori dalla zona ''salviamo il mondo''..-
-Non è nulla del genere.-mi interruppe.
Mi voltai.-Mi dispiace,sono normale adesso.- per così dire.
-Si tratta di Michael!-esclamò e poco dopo ,il mio cuore perse un paio di battiti e i miei polmoni un pò di respiri nel sentire il suo nome.

NEXT  ON CAN'T GO BACK
-Ash,apprezzo lo sforzo,ma francamente quante persone a cui io abbia voluto veramente bene sono ancora vive?Si possono contare sul palmo di una mano,e non so tu,ma io vorrei che restassero in vita ancora per molto.E Michael,è una di quelle..-


 
Hellow *voce da mr.Bean.*
ma buonaseraa !
Eccoci qui con il proloo della seconda stagione!
Allora,nizialmente ero molto indecisa su continuare con questa storia,ma devo dire che in poco tempo mi sono affezzionata,aw.
Coomunque,abbiamo una Jamie completamente diversa che dopo la rottura definitiva con Michael,è determinata ad andare avanti con i suoi studi e con la sua vita,ma come sempre ci sono i soliti problemi ad impedirglielo.
Forse starete pensando ''ma che palle prologo e già Michael è nei guai'',lo so,ragazze,lo so,questa seconda stagione sarà un pò diversa dalla scorsa e spero vi piaccia allo stesso modo haha.
Detto questo io vi lascio,fatemi sapere che ne pensate,un bacio.
(:

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***



Capitolo 1



-Ripetimi un pò:Michael è andato in Egitto per non sai quale motivo e non è più ritornato?-Alima annuì sedendosi sul pavimento del bagno delle ragazze.
-Magari si sta facendo una vacanza?Non so..eh..-ipotizzai,ma Alima mi interruppe prontamente.
-No ne sono sicura,il giorno dopo che sei uscita dalla clinica,è venuto da me e mi ha detto che c'era qualcosa che non lo faceva dormire,qualcosa sui tuoi poteri e poi quando se ne stava per andare,qualcosa l'ha colpito.-
Non feci in tempo a chiederle cosa che me lo mostrò.Era una carta,identica a quella che avevo ricevuto l'estate prima solo con una lettera diversa:P.
Mi voltai verso di lei.-L'ho già vista una del genere,ce l'ho a casa.Solo che la lettera è la T.-le braccia conserte.
-Comunque sia dobbiamo andare da lui!E se gli fosse capitato qualcosa?!-il fatto che,Alima,fosse preoccupata per la salute di Michael faceva intendere molte cose,tipo la sua enorme cotta per lui di cui ne erano a conoscenza tutti tranne forse lui stesso,o ad esempio il fatto che potesse essere successo veramente qualcosa a  Michael.
Poi mi venne in mente un idea che solo una persona come me poteva mettere in atto.
-Si hai..hai ragione,adesso chiamo Ashton e gli dico che ci viene a prendere.Ma devi fare una cosa per me adesso.-dissi e dato che ero consapevole del fatto che Alima fosse una ragazzina di sedici anni abbastanza ingenua,avrebbe fatto tutto senza domande.
-Certo.-infatti disse annuendo.
Il mio piano ideato in soli cinque minuti e realizzato in seguito nel giro di due,era quello di far trasformare Alima in lupomannaro,anche se era un pò difficile considerando che non lo faceva da circa tre mesi,guidarla verso i corridoi della scuola,mentre io tirando la leva dell'allarme antincendio attiravo l'attenzione degli studenti e insegnanti costringendoli a farli uscire dalle aule e notare la presenza di Alima.
Ovviamente,non era andato tutto esattamente secondo il piano,perchè nessuno mi aveva informato del fatto che il pavimento era stato appena lavato,perciò non appena misi piede,mi ritrovai con la faccia spiaccicata suo pavimento.
Ma il piano continuò,riuscii ad alzarmi e anche se un pò in ritardo  funzionò.
Gli insegnanti crearono ancor più casino degli studenti,così mentre tutti correvano e si calpestavano a vicenda,feci cenno ad Alima di venire verso di me che ero nascosta nello sgabuzzino.
La cosa più difficile fu uscire dalla finestrella dello sgabuzzino che era adatta ad un bassotto.
Alima scivolò dentro con facilità,ma io mi bloccai,perchè lo stupido vestitino di Bekkah,mi si era impigliato in un chiodo che sporgeva.
-Cactus!-esclamai.
Alima che mi stava trascinando e per poco non mi strappò le braccia dal corpo,riuscì a tirarmi fuori.
Poco dopo sentimmo un clackson suonare e una Camaro nera venire verso di noi.
-Chi è quello?-chiese Alima.
-E' Ashton.-risposi sorridendo.


**


-Okay devo abituarmi al fatto che questa è una casa e non un castello!-esclamò Alima sedendosi sul divano.
Sorrisi perchè mi ricordava un pò me quandoero appena arrivata in casa Irwin. -Si,non preoccuparti ci vorrà poco.Allora,di' tutto quello che sai ad Ashton.-
Alima raccontò esattamente quello che aveva detto a  me.
-Che ne pensi?-chiesi ad Ashton il quale aveva fissato tutto il tempo Alima.
Si voltò verso di me facendosi serio.-Mh,domanda:se Michael è partito per i poteri di Jamie,perchè non ha chiesto a noi di aiutarlo?-
A quel punto mi alzai in piedi camminando avanti e indietro.-E' questo che non mi quadra,anche se se n'è andato,lui avrebbe chiamato te o Bekkah..-mormorai.
-Non so voi,ma io credo sia meglio controllare se è tutto apposto.-intervenne Alima,e il suo intervento mi fece innervosire ancora di più,nessuno aveva chiesto il suo parere.
Sbuffai.-Allora che si fa,andiamo in Egitto?-domandai alzandomi dal mio posto ed incamminandomi verso le scale.
Ashton mi raggiunse.
Posò una mano sulla mia spalla e sospirò.-Jamie..so che è chiederti tanto perchè volevi cominciare questo anno senza problemi e preoccupazioni,e so anche che chiederti di restare è una battaglia persa,ma tentar non nuoce,quindi:Resta qui,andremo io ,Bekkah e Alima a cercarlo.-mormorò.
Mi voltai,Ashton sapeva sempre a cosa stessi pensando e no,non era per il suo dono di leggere nella mente,era più un intesa come quella che si ha con i fratelli maggiori.Ma in quel momento si stava sbagliando,non mi importava un fico secco dell'inizio della liceo,e non mi importava un fico secco di Alima:Michael era molto più importante di tutto questo,lui aveva la precedenza.
-Ash,apprezzo lo sforzo,ma francamente quante persone a cui io abbia voluto veramente bene sono ancora vive?Si possono contare sul palmo di una mano,e non so tu,ma io vorrei che restassero in vita ancora per molto.E Michael,è una di quelle..
-La principale,lo so,ma...-
-Ashton,io vengo!-esclamai e mi rivoltai,salendo le scale e poi successivamente entrando in camera mia.


**


Il giorno dopo ci trovavamo nella Camaro di Ashton,alla fine  avevamo deciso di non escludere nessuno dalla nostra entusiasmante gita,perchè principalmente dovevamo partire io,Ashton,Alima e Bekkah,ma siccome Calum non sarebbe sopravvissuto senza la sua donna,avevamo deciso che sarebbe venuto anche lui.
-Ti ricordo che stiamo andando in Egitto per cercare il tuo migliore amico di una vita,non stiamo andando ad una sfilata di Victoria Secret.-fu il commento sarcastico di Ashton rivolto all'abbigliamento di sua sorella,che mi fece risvegliare dai miei pensieri su Michael.
-Ha parlato quello che si è tuffato in una vascha piena di colonia,devi fare colpo su Alima?-rise,ma a me non andava proprio di ridere,ogni preoccupazione era rivolta a Michael,che nonostante non vedessi da un paio di mesi,non avevo dimenticato il nostro ultimo incontro se così si poteva definire un ultima notte di sesso.
-Oh zitta e guarda fuori dal finestrino!-esclamò,poi si siese al posto del guidatore e mise in moto.
Gardavo fuori dal finestrino,tutto mi ricordava di Michael.
Le praterie,il cielo,il sole caldo dell'Australia,e persino il pezzo di pizza che avevamo dato ad Alima da mettere sotto ai denti,dato che non ne aveva mai mangiata una.
-E' buona?-chiesi voltandomi verso di lei.
Alima annuì,e terminò la sua pizza,poi si voltò verso di me e cominciò ad annusarmi.
-Che c'è?-chiesi,in quel momento aveva la sua testa affondata nell'incavo del mio collo,e la cosa cominciava ad imbarazzarmi.
-Sento un odore familiare,proviene dalla tua maglietta!-
La maglietta di Michael,quella che aveva lasciato l'ultima volta..
-Sa di buono,e di un odore che non capisco..ma la maglietta non è tua,è di Michael.-disse staccandosi.
-E come lo sai?-inarcai un sopracciglio.
Si voltò a fissare la strada.-Michael ce l'aveva il giorno in cui è venuto in ospedale.-rispose.
Ma c'era qualcosa che ancora mi tormentava,non riuscivo propripo a togliermela  dalla mente,e questo mi infastidiva ancora di più,così mi decisi a parlare nuovamente. -Come sai che Michael è in Egitto?-
-Perchè lui mi ha aiutato per un pò di tempo con le mie trasformazioni,poi un giorno è arrivato nella clinica furioso e gli ho chiesto cosa avesse e lui mi ha risposto niente,ma avevo capito che sava mentendo.Poi di tutto punto mi ha detto ''voglio fare qualcosa per Jamie,voglio aiutarla coi suoi poteri.'' e ad un tratto ha trovato quella carta e ha detto ''Egitto,è lì che voglio andare.'' e poi se n'è andato e non è più venuto alla clinica.-rispose e alla mie domande senza risposta se ne aggiunsero altre e la mia testa prese a pulsare.
Sbuffai irritata,e mi rivoltai verso il finestrino,presi le cuffiette e aspettai di arrivare in aereoporto e soprattutto cercando di sopportare Alima,le sue occhiate  e le sue frasi inquietanti su Michael.


**


Viaggiare in aereo,l'avevo visto solamente nei film,perciò non avevo idea di come potesse essere salirci di persona,il che mi agitava e anche molto,sopratutto se Ashton peggiorava il mio stato d'animo con le sue battutine del tipo ''l'aereo va su va giù e poi?Non ritorna più su''.
Alima,a differenza mia,era contenta,perchè quando era piccola con la sua famiglia era già stata su un aereo,perciò immaginate in aereoporto come sfrecciava per i corridoi dell'aereoporto,così veloce che non la si riusciva vedere.
"Alima!"trillai ed essa si fermò all'istante con la lingua a penzoloni.
"Scusa,mi mancava questo posto!"esclamò tutta entusiasta.
"Sisi okay,Ashton vieni qui!"chiamai il biondo che si avvicinò portandomi da parte e poi sottovoce mi informò che il volo per il Cairo era stato annullato il che era un vero problema,ma subito dopo mi disse che era riuscito a rimediare un passaggio da un suo vecchio amico vampiro.
"E' sicuro Ash?Guarda che è una cosa seria questa,si tratta di Michael."mormorai.
"Lo so Jamie,non credere che non sia preoccupato,lo conosco è il mio migliore amico da una vita.Ti fidi di me?"annuii e lui mi avvolse in un abbraccio.Ritornammo dagli altri spiegandogli la situazione.Annuirono tutti.
"Bene,allora andiamo."disse Ashton tenendo lo sguardo sul proprio cellulare che aveva tirato fuori qualche secondo prima."Lui ci sta aspettando."
"Lui chi?"domandò Alima,quanto era insopportabile quando faceva delle domande.
Ashton le circondò un braccio attorno alle spalle e poi la scortò fuori,mentre io mi affiancai a Bekkah, la quale mi abbracciò teneramente.
"Non ti preoccupare,lo troveremo.''mormorò sorridendomi.
Certo..come se le preoccupazioni non fossero aumentate.


**


L'amico di Ashton era esattamente come me lo aspettavo:burbero,stupido e vomitevole.
"Su diamoci una mossa branco di scarafaggi ammuffiti in una scatoletta di tonno,non ho tutto questo tempo e poi lo stecchino con le bombe qui mi distrae troppo!"esclamò ammicando e accennando a Bekkah la quale fu trattenuta da me e Calum dal non staccargli la testa a morsi.
"Manteniamo la calma,e tu Fransis,non dire un altra parole sul conto di queste tre ragazze.Ti ho salvato la vita secoli fa,non farmene pentire."disse serio e secco Ashton.
L'uomo annuì e indicò il veicolo,ovvero uno stupido aereo messo scassato.
"Su diamoci una mossa a salire!"gridò.
"Si diamoci una mossa Ernie!"strillai facendo ridere Calum ricordando i vecchi tempi in cui io lui e Luke passavamo il tempo a guardare e a leggere tutta la sagha di Harry Potter,bei tempi.
Salimmo sull'aereo e già che traballava non mi dava per nulla sicurezza.Ashton si siese accanto a me,così come Alima,mentre Bekkah e Calum ovviamente sempre vicini.
Come facevano quei due a stare insime nonostante le loro divergenze?Non avevano paura che uno perdesse l'altro?Come potevano essere così uniti dopo tutto quello che era successo?
L'aero aveva preso velocità ed era partito,traballava,ma almeno era partito e quello mi bastava per sapere che avrei rivisto Michael e che forse le cose si sarebbero aggiustate,avrei solo dovuto aspettare..



NEXT ON CAN'T GO BACK
Il forte odore di sangue mi fece lacrimare gli occhi,non avrei bevuto neanche una goccia di quello perchè era troppo marcio. Avanzai verso il lungo corridoio,facendo attenzione a non caplestare gli scorpioni e i ragni già morti,poi sentii un grido,più che altro un lamento.
Cominciai a correre.


 
SPAZIO AUTRICE:
Oh buongiorno!^^
Si sono sbucata come un fungo ahaha,mi spiace non aver aggiornato subito ma con la scuola e tutto il resto è stato un pò difficile.
Comunque,ringrazio subito xxpetruzxx , mengo1904  e la mia picci _Directioner_Horan99_ e anche le persone che hanno semplicemente letto.
Parliamo della storia,allora,Alima spunta così dicendo che Michael è sparito! Ed ecco Jamie preoccupata insieme agli altri parte per l'Egitto.
Perchè proprio l'Egitto?
Oltre al fatto che io adoro ogni cosa riguardi l'Egitto,ovviamente c'è un altro motivo che per adesso è meglio non dirlo lol.
Comunque spero vi piaccia e fatemi sapere che ne pensate, 
un bacio e mangiate tante cioccorane ❤

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Era buio,molto buio e faceva freddo.Mi guardai attorno,era un posto strano..mai visto prima d'ora,il solito posto che ti puoi immaginare solo negli incubi. Faceva venire i brividi lungo la schiena.
Apparentemente era un giardino,eppure non sembrava.L'erba sotto ai miei piedi nudi era di un verde spento,così come le aiuole e i cespugli.Guardai in alto:c'era un castello da cui poi si aprirono due enormi porte e da cui ne uscì un ragazzo.
Luke.
Indietreggiai."Ben tornata,ti stavamo aspettando."e poi puntò la mano verso di me e con un gesto mi fece sollevare dal terreno.
Era doloroso,sentivo le ossa contorcersi e qualcosa di umidiccio scorrere lungo dal mio naso e qualcosa mi diceva che non era per nulla moccio..
"Che stai.."
Luke sorrise."Ora sarà la vostra ora.."sussurrò poi.




"JAMIE!"esclamò qualcuno,aprii gli occhi di scatto.
"Che.."sussurrai ritrovandomi il volto di Ashton a pochi centimetri di distanza."Era solo un sogno.."mormorai capendo.
Mi guardai attorno,eravamo ancora su quello stupido aereo.
"Stai bene?"chiese poi stringendomi la mano.Annuii piano,mi voltai verso il finestrino,si potevano vedere per fino le piramidi per quanto stessimo vicino..forse un pò troppo vicino..
Mi voltai verso quell'idiota di Fransis e il suo corpo era disteso sul sedile.
"ASHTON!"gridai e mi alzai nel momento in cui sentii l'aereo perdere equilibrio e precipitare di tutto punto.
Bekkah e Calum si strinsero l'uno all'altra gridando,Alima aveva preso la mia mano e io quella di Ashton.
"Nessun posto è bello come casa mia,nessun posto è bello come casa mia!"ripeteva Calum mentre Bekkah gli strillava nelle orecchie di stare zitto.
"MANTENIAMO LA CALMA GENTE!"esclamò Ashton.
"Oh ma vorrai scherzare,ragazzi siamo esseri sovrannaturali be'..tutti tranne Calum ma caspiterina se abbiamo combattuto una guerra lo scorso inverno,possiamo fermare questo stupido aereo!QUINDI ASCOLTATEMI!"strillai all'estremo dell'esasperazione.
Tutti si voltarono verso di me."Allora,dobbiamo creare un campo di forza che ci possa permettere di atterrare senza sfracellarci al terreno.Capito?"annuirono.
Non avevo tutto quel tempo per spiegare il mio piano,così non ci misi molto a rompere con un colpo solo il finestrino che non era poi tanto piccolo come si credeva e quello permise al mio piccolo corpo di passare velocemente attraverso esso e librarmi in aria per poi concentrarmi e diventare una fiamma umana.
Ciò mi permettava di volare ed era una cosa che avevo scoperto per caso che mi era venuta in mente solo ora.
Vidi l'aereo che precipitava,perciò non ci misi molto a volare velocemente e atterrare sulla terra.Instintivamente alzai le braccia al cielo e come qualcosa di invisibile paralizzò l'aereo impedendogli di atterrare bruscamente.
Persi l'equilibrio per poi atterrare su qualcosa di estremamente morbido e leggero...
"Jamie!"sentii improvvisamente."Jamie stai bene?"
Annuii."Ma..dove siamo?"chiesi guardandomi attorno.
Sabbia tanta forse troppa sabbia e a neanche 7 metri di distanza dalla piramide di Ghiza e dalla Sfinge e vista da vicino era ancora meglio.
Mi voltai verso Ashton."Dove può essere?"chiese lui e Alima si avvicinò a me.
"Andiamo in giro per la città,deve essere per forza nei dintorni non è molto grande il Cairo."mormorai e nella mia testa sentii muoversi qualcosa come se stesse facendo un aggiornamento di una pagina di internet.Sentivo che quel posto non era sicuro ed era fin troppo familiare...come se ci fossi già stata.
"Dividiamoci!Io e Calum andremo da quella parte,voi restate nei paraggi ci rivediamo qui..e se non ci vedete arrivare chiamateci."annunciò Bekkah e in pochi istanti sparirono.
Mi voltai verso la Sfinge ,qualcosa mi diceva che era lì che dovevamo andare.
Poi sentimmo una voce dietro di noi,e la cosa ci fece sobbalzare all'istante.Era una voce roca,profonda e agghiacciante..
"Bene bene,guarda chi è tornato dal regno dei morti,Jamie Langdon.Quale spiacevole onore." perchè tutto così familiare in quel posto?Per fino l'anziana coi capelli grigi spettinati e avvolti in uno chimion,le rughe sul viso,qualche dente mancante,il bastone nero e il cappuccio marrone che stava davanti a noi era familiare.
"Jamie parla con te."mi spinse lievemente Alima,la fissai truce.
"Oh non lo avevo notato,grazie."dissi secca
"Ma figurati,amica."
Amica?Non lo sarebbe mai stata.. 
Mi voltai nuovamente verso l'anziana e le chiesi:"Ci conosciamo?"
Lei rise mostrando i denti mancanti."Oh sono sicura che tu conosci me hahaha!"per un attimo mi parve di ricordare la Regina cattiva di Binacaneve."Tu madre l'intelligente Morgan e tuo padre l'impavido Markus, me li ricordo bene.Ah..gli innamorati sventurati.."
"Come scusi?"la interruppi.
Scuola?
"Oh niente niente.."sorrise maligna.
Ashton mi afferrò la mano."Ora basta, vecchia Nuctumna, ritornatene nel tuo buco serpe!"strillò e l'anziana spalancò gli occhi e in pochi istanti si trasformò in un serpentone lungo circa 9 metri per poi strisciare sbausciando fra la sabbia.
"Che cosa intenteva,Ash?"chiesi voltandomi ancora un pò spaesata verso di lui.
Il ragazzo non rispose,perchè ad averlo preceduto era stato un grido di una voce così inconfondibile che avrei riconosciuto per fino se fossi stata lontana 2 pianeti da lui.
"MICHAEL!"gridai cominciando a correre verso la Sfinge.
Sguisciai dentro come un serpente,la mia velocità aumentava ogni volta.Poi mi fermai giusto il tempo di sentire dei passi dietro di me che mi voltai.
"La prossima volta che scappi in quel modo,ti riempio la bocca di sabbia!"esclamò Ashton respirando affannosamente sul mio viso.
"Scusa."mormorai e gli afferrai la mano,camminammo per un pò finchè non udimmo dei passetti piccoli dietro di noi.
"Cos.."fece Ashton ma lo zittii con un dito sulle labbra.
"Sh."sibilai.
I passetti ancora più vicini,sputai una palla di fuoco sulla mia mano in modo da far luce.
"SCARAFAGGI!"gridò Ashton."CORRI CORRI CORRIII!"esclamò afferrando la mia mano per poi trascinarmi nel labirinto.
Corsi e corsi in cerca di un uscita ma nulla,sembrava impossibile uscire dalla piramide.Poi d'un tratto mi fermai per riprendere fiato,sicuramente avevamo sicuramente seminato gli scarafaggi.
Ashton si lamentava in continuazione e quando respirava sembrava un maiale che grugniva.
"Smettila Ash!"strillai appoggiando una mano sulla parete sabbiosa e ora che lo notavo era anche piuttosto appicciocosa e disgustosamente densa.
Osservai meglio:era un liquido rosso che colava denso fino al pavimento sabbioso.
Ashton si avvicinò."E'.."fece  ma lo precedetti spingendolo.
"..sangue,ma non è buono." dalla consistenza si capiva venissimo che era lì da molto tempo,giorni forse anche mesi...era sangue marcio.
Poi sentimmo un grido provenire da dietro la parete."Michael?"
Nessuna risposta.
"MICHAEL SEI TU?"gridai.Pochi attimi dopo sentii una voce minuta mormorare qualcosa di incomprensibile.Il mio cuore fece due capriole mortali,era  proprio lui.
Mi voltai verso Ashton."Aiutami,è lì dentro." cominciammo a tirare calci e sbattere pugni contro la parete ma era tutto inutile.
"Non so che fare è come..indistruttibile!"esclamò Ash.
Appoggiai la testa sulla parete.Poggiai la mano sopra di essa e poi come per magia mi ritrovai in una stanza.
"Ma che.."mormorai guardandomi attorno.
"JAMIE!JAMIE DOVE SEI?STAI BENE?RISPONDII!"gridò Ashton dall'altra parte.
"Si sto bene!"esclamai."Non capisco..come.."Ma il mio parlare a vanvera era stato interrotto da un altra voce.
"J-jamie..."la stanza era buia e questo non mi permetteva di vedere Michael tuttavia avevo i miei sensi alle stelle in quel momento,grazie a all'olfatto da licantropo riuscivo a sentire ogni singolo odore in quella stanza e non erano odori molto gradevoli,poi con l'udito da vampiro riuscivo a sentire i miei stessi passi nella sabbia e questo mi permetteva di capire dove stessi camminando,poi grazie alle mie palle da fuoco riuscivo ad intravedere qualcosa,ma stranamente non riuscivo a far durare una fiamma neanche 6 secondi che si spegneva e infine c'erano le voci che mi guidavano.
"Sono qui."sibilai.Feci un ultimo sforzo con le fiamme facendo un piccolo fuocherello fra le mie mani sfregando velocemente."Michael."
In poco tempo il volto ricoperto da sangue lividi ed ematomi del mio Michael mi apparve davanti."Jamie."sussurrò.
"Sh sono qui."mormorai stringendolo fra le mie braccia.Poco dopo lo aiutai ad alzarzi attorcigliando un suo braccio attorno alle mie spalle."Va tutto bene.."
Michael mi accarezzò la guancia."Sei così piccola.."sorrise.
Mi scappò un risolino."Anche ridotto così riesci a scherzare.."
Arrivammo alla parete."Non preoccuparti,ora ce ne andiamo."stavo per appoggiare la mano nuovamente contro la parete come avevo fatto prima, sperando che si riaprisse,quando sentii qualcosa afferrarmi dai piedi facendo cadere me e poi Michael sulla sabbia.
Improvvisamente una stretta avvolse i miei polsi così come le caviglie,sembravano delle corde invisibili.Alzai lo sguardo cercando di capire cosa stesse succedendo.Vidi Michael nella mia stessa situazione ma con il viso rivolto verso il basso,probabilmente era svenuto.Era a mezz'aria così come lo ero io.Cercavo di dimenarmi ma nulla le strette si stringevano ad ogni mio movimento.
D'un tratto accesero delle fiaccole come per magia illuminando tutta la stanza che era coperta nient'altro che da sabbia e da pareti dove erano raffigurate tutte le divinità del tempo egizio,ne riconoscevo parecchie fra cui il Dio Anubi..e poi una voce parlò.
"Mi spiace per te sorellina, ma tu e il tuo piccioncino non andrete da nessuna parte."
Ma certo!
Quella voce,quegli occhi,quei capelli,quelle ali..non potevano che essere di lui.
"Luke!Toglimi queste cose e lasciaci andare!"esclamai.
Il biondo rise,poi alzò una mano puntandola verso di me e in poco tempo sentii che qualcosa in me si stava muovendo.Sentivo la circolazione del sangue aumentare,le ossa contorcersi e il cuore battere all'impazzata.
"Che stai.."soffiai.
"Sto semplicemente cercando di romperti uno delle centosei ossa che hai nel corpo,facendoti esplodere qualche vena e semplicemente perchè adoro farlo giocando con il tuo cuore,ma non preoccuparti,per ora mi servi viva."spiegò,poi si voltò verso una delle pareti dove era raffiguarata una Dea che non avevo mai visto ma che nonostante ciò sentivo di conoscerla.
"Perchè?"soffiai.
Luke non rispose,si voltò verso di me afferrando il mio polso,socchiusi gli occhi e dopo poco sentii la pelle pizzicare e poi qualcosa di umido gocciolare.
Aprii gli occhi."Sei un MOSTRO!"
Luke si avvicinò al mio viso e scoppiò a ridere."Devo ricordarti quante povere persone innocenti hai ucciso per nutrirti?"inarcò un sopracciglio."Credo che fra noi non ci siano differenze..mi correggo, c'è una differenza fra me e te."continuò sorridendo maligno.
"E quale sarebbe, il colore dei capelli?"rise.
"Oh ma per favore, lo sanno perfino i porci che il colore dei tuoi capelli è biondo e non castano."mormorò diventando poi serio."La differenza fra me e te, è che io uccido le persone che sono costretto ad uccidere , tu uccidi per nutrirti."
Le mie nocche erano rosse per quanto stessi stringendo i pugni  così come le guance."Io non uccido per nutrirmi."serrai a denti stretti.
Luke alzò un dito."Stai negando quello che sei."
"Non è vero.."
"Oh ma per favore!Sei una vampira e un licantropo, lo sai quanto me che queste speci sono le più pericolose e le più selvagge.E' la vostra natura. Siete animali. TU sei un animale.Se un mostro Jamie, te lo ricordi quando te lo diceva paparino?Oh la tua cara madre dominatrice?"
"Smettila."ribattei piena di rabbia, cercavo di controllarmi, ma sapevo benissimo che sarei scoppiata a momenti.
Luke rise."Se penso a quella povera creatura che stavi per mettere al mondo..pensa la vergogna che avrebbe dovuto subire?"mormorò.
"Cosa hai detto?"domandai.
"Vorresti dire che non hai mai pensato quanti geni avrebbe avuto quel bambino?Jamie, dominatore,  vampiro, licantropo, Hill e sicuramente avrebbe avuto lo stesso potere del   tuo bambolotto. Come avresti potuto aiutarlo a controllarsi se tu stessa non ci riesci?"
"Io ci riesco benissimo."sussurrai.
Luke mi prese la mano: le unghie erano diventate artigli.
"L'avevo detto a quell'Ashton che non avreste potuto durare.. ma che ci puoi fare? Questa è la maledizione."disse quasi triste.
"La maledizione?" che cosa aveva detto?
"Si, la maledizione degli sventurati innamorati. Ashton te ne ha parlato."disse Luke con far ovvio.
Ashton non mi aveva detto nulla riguardo ad una maledizione, guardai Luke senza dire nulla per fargli capire che effettivamemte non sapevo un fico secco di quello che stesse dicendo.
Però quelle parole mi fecero venire in mente l'anziana Nuctumna o qualcosa del genere del genere che avevamo incontrato.
"Ashton non te l' ha detto?!"esclamò sgranando gli occhi.
Lo fissai senza sapere cosa dire, restai in silenzio per una manciata di secondi poi mi decisi. "No, non mi ha detto niente."
All'improvviso dalla parete da cui ero apparsa, si sentirono dei rumori assordanti.
Poi silenzio.
"1...2...BOMEBETTA!" la parete esplose e alcune delle macerie colpiro Luke in pieno facendolo atterrare sul pavimento sabbioso altre invece, colpirono Michael facendolo crollare.
Poco dopo sentii il mio corpo cadere per terra."JAMIE!"esclamò qualcuno.
Mi alzai velocemente e Ashton mi raggiunse.
"Tu ed io dobbiamo parlare."dissi velocemente rivolta al biondo.Poi raggiunsi il mio Michael e con l'aiuto di Ashton aiutammo ad alzarlo.
"Jamie..sei..f-ferita.."mormorò Michael accarezzandomi una guancia.
"Non preoccuparti Mike, ora lasciamo questo posto."mi affrettai a dire per poi cominciare a correre verso l'uscita della Sfinge.

**

"OH MICHAEL!" strillò Bekkah per poi stritolare Michael in un abbraccio calorosissimo, lui ricambiò sorridendo.
"Quanto mi sei mancata rompi scatole."mormorò poi. 
Calum lo salutò con un accenno del capo, così non restavo che io. Mi avvicinai cauta per non rovinare quel momento e proprio quando sorrido al mio Michael e gli porgo la mano, una persona mi precede alegandosi al suo collo senza staccarsi, rovinando il nostro momento.
"Alima."disse lui sorridendo leggero.
"Ero così in pensiero."sussurrò poi lei.
Mi voltai dall'altra parte. "Come arriviamo a casa?"domandò poi Bekkah evidentemente notando l'imbarazzo.
"Con questa."rispose Ashton tirando fuori dalla sua tasca dei jeans una saponetta azzurra e piccola.
"Un saponetta."dissi.
"Si,profumata,piccola e veloce."continuò lui.
"Una saponetta."
"Si, Jamie e quella è una palma."indicò dietro di me.
"Siamo in Egitto in mezzo al nulla e dobbiamo tornare a Sidney, con una saponetta."precisai.
"E' una passaporta, cara."rise.
"E non potevi trovare qualcosa del tipo che ne so..un aereo?"domandai.
"Senti vuoi stare qui per sempre o vuoi tornare a casa?"
"Vada per la saponetta!"esclamai.
Ashton tenne fra le mani la saponetta, ognuno ci mise sopra la mano e in poco tempo sparimmo nel vuoto.

**

Ero distesa sul mio letto caldo e comodo, infilai le cuffiette nelle orecchie facendo partire la musica socchiudendo gli occhi.
Poco dopo sentii qualcosa di freddo accarezzare la mia guancia.
Aprii gli occhi di scatto terrorrizata per poi capire che era Michael.
"Scusa ti ho spaventato?"
"Tu che dici?"chiesi retoricamente mettendomi seduta e così fece anche lui.
"Scusa."rise.
"Come ti senti?"chiesi poi calando lo sguardo per non incrociare il suo sguardo.
"Mh."mugulò."Direi meglio di prima."mormorò.
"Ne sono felice.."
"Oh smettila per favore, tanto ora le cose non cambiaeranno comunque."si alzò sbuffando.
Stavo per ribattere, ma l'intervento di Alima me lo aveva impedito.
"Michael." mormorò etrando nella stanza.
"Si arrivo."disse lui.
Alima sparì e Michael si avviò dopo poco nelle scale.
Lo raggiunsi." Perchè eri in Egitto?"chiesi.
Michael si voltò."Una persona aveva detto di sapere qualcosa sui poteri perduti degli ibridi."
"Perchè eri dentro alla Sfinge in fin di vita?" chiesi avvicinandomi.
Chiuse gli occhi aprendoli dopo poco."Non me lo ricordo."mormorò poi.
"Vai con lei?"chiesi con gli occhi lucidi.
"Si, la riporto alla clinica."mormorò.
Alima lo chiamò ancora una volta e lui scese le scale.
Ritornai in camera e mi buttai a peso morto sul letto.
Socchiusi gli occhi dalla stanchezza, ripensai a tutto quello che era successo nella Sfinge e a Michael ed Alima.
Stava cambiando qualcosa e avrei fatto meglio a stare attenta, Luke non era neanche lontanemente ferito, l'avevamo seminato. Lui sarebbe ritornato.
Il giorno dopo avrei fatto meglio a togliere qualche informazione ad Ashton su quella storia della maledizione degli sventurati innamorati.



NEXT ON CAN'T GO BACK:

C'era tanto fumoil che era fastidioso perchè non si riusciva a vedere nulla, qualcuno mi afferrò la mano e poi sentii una voce sussurrare al mio orecchio:-Chi è quello?-
Il fumo diminuì e il viso del ragazzo con lo scettro in mano si mostrò.
Sapevo esattamente chi fosse.


 

SPAZIO AUTRICE

CiaoCiaoo*^*
mi scuso per il ritardo, ma con la scuola e tutto il resto non ho potuto aggiornare prima.
Alluuura, ringrazio le persone che hanno messo fra le seguite, le preferite e quelle che hanno recensito fra cui stefy5sos xxpetruzxx  ecc.
Grazie mille ragazze sono contenta che vi piaccia!
Dunque che dire?Finalmente hanno trovato Michael! E Jamie è sollevata e crede che le cose siano cambiate tuttavia la figura di Alima rovina i suoi piani.
E poi c'è questa 'maledizione degli sventurati innamorati' e di cosa nasconda Ashton, avete idee di cosa si possa trattare?
Be' se ne avete fatemelo sapere e ditemi anche se vi è piaciuto il capitolo!
Spero vi piaccia, un bacio(:

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3



-Sei già sveglia oppure dormi?!- era la voce di Bekkah che mi strillava nelle orecchie.
Spalancai gli occhi ritrovandomi gli occhi nocciola di Calum che mi fissavano in un modo così inquietante da far venire i brividi.- Giochiamo insieme dai!- strillò lui poco dopo.
-Io vi uccido prima o poi!- esclmai afferrando un cuscino e colpendo Calum in faccia.
I due innamorati dopo neanche tre secondi erano già per le scale a gridare a squarciagola :-Vuoi costruire un pupazzo di neve?!- 
-E poi sono io la più piccola di casa.- ridacchiai alzadomi svogliatamente dal letto. Mi legai i capelli e corsi verso l'armadio per scegliere che cosa indossare.
Mentre indossavo i miei pantaloni verdemilitare pensavo a come sarebbe stata la giornata, sparire per due giorni per salvare il mio ex fidanzato ridotto in fin di vita e poi ritornare fra i banchi di scuola il giorno dopo, chissà come sarebbe andata.
E poi sicuramente ci sarebbe stato Danger..
Infilai velocemente un maglioncino nero ed entrai in bagno per lavare faccia e denti.
-JAMIE SCENDI CHE LA COLAZIONE E' PRONTA!- gridò Ashton dal piano di sotto.
Mi truccai velocemente e scesi al piano di sotto.-Bekkah dove sono i mei scarponcini?- strillai entrando in cucina trovandomi due facce familiari intenti ad abbracciarsi.
Sgranai gli occhi quando mi accorsi che quei due erano Alima e Michael.
-Oh ecco la mia piccola!- esclamò Ashton facendo staccare i due piccioncini.
-Ciao Jamie.-mi salutò Alima sorridendomi, il mio sguardo vagò su Michael che sostenne il mio.
-Ciao.-la salutai e presi posto a tavola.
Ashton allacciò le sue braccia attorno alle mie spalle.-Buongiorno.-disse.
-Perchè sono qui?-bisbigliai.
-Indovina un pò chi verrà a stare nella nostra grandiosa famiglia di strampalati?- domandò, mi voltai spalancando gli occhi.
Alima sorrideva mentre Michael teneva lo sguardo basso.
-Verrò a stare da voi per un pò!-esclamò entusiasta la mora.
-Ma non mi dire.- cercai di sorridere ma era più forte di me, la mia voce era uscita dalla mia bocca così acidamente. Terminai le mie frittelle e afferrai la borsa dirigendomi fuori.
Sentii una voce provenire da dietro di me.- Hei Jam.- era Ashton.
Mi voltai sbuffando.-Faccio tardi, mi accompagni oppure no?- domandai.
-In realtà veniamo anche noi.- intervenne un'alyra voce femminile.
-Cosa?- sempre in mezzo doveva mettersi?La sua presenza mi irritava e non poco.
Alima sorrise e mi abbracciò.- Voglio ricominciare scuola e questa volta seriamente o almeno fino a quando la clinica non sarà a norma.-rispose.
-Norma?- mi staccai inorridita.- E' successo qualcosa alla clinica?-
-Si dicono che i sotteranei si sono allagati e così come tutte le camerate, compresa la mia.-spiegò.
Feci spallucce e mi voltai uscendo fuori casa, Alima si affiancò a me senza smettere di fissarmi.
-Che c'è?- chiesi.
-Come fai ad essere sempre così bella in tiro?Insomma come fai a vestirti così bene?-domandò. Ashtn e Michael ci raggiunsero dopo poco e li sentii ridacchiare.
-Ehm io mi vesto così sempre.- risposi confusa, arrivammo all'auto di Ashton.
-Devi darmi lezioni di look, si dice così, look giusto?- domandò.
-Ehm, si, look.- risposi infine salendo sulla Camaro nera di Ash.


Non ero mai stata così felice di vedere il mio armadietto come in quel momento.
-Oh a ma guarda chi è tornata?- quella voce così antipatica era la ciliegina sulla torta.
Sbattei l'armadietto incamminandomi nella mia aula.
-Hei tutto bene? Non ti ho vista in questi giorni.- mi raggiunse afferrandomi il polso.
-Non toccarmi.-lo fulminai con lo sguardo mollando la presa.
Danger indietreggiò mantenendo il sorriso sulle labbra.- Scusa non volevo essere insistente, volevo solo sapere dove fosse finita la mia moretta preferita.- disse e quel ridicolo nomignolo mi fece scappare un risolino.
-Aha! Ti ho fatto ridere, il che significa che mi trovi divertente!-esclamò spalancando gli occhi azzurrini che avevo notato solo in quell'istante.
Sorrisi scuotendo il capo.- Abbiamo lezione insieme, non è vero?-chiesi e lui per tutta risposta annuì sorridendo.
-Andiamo moretta.- posò le mani sulle mie spalle spingendomi nell'aula di letteratura.
Occupammo gli ultimi due posti in fondo e poi Danger si fermò a fissarmi mentre io ricopiavo gli ultimi appunti che mi ero persa negli ultimi 2 giorni.
-Perchè mi guardi?- domandai sorridendo istintivamente.
-Perchè sei bella, moretta.- mormorò ridendo.
Scossi il capo e riportai gli occhi sul mio libro.
-Che hai fatto in questi giorni?- chiese afferrando una penna e pasticciandomi il braccio.
Scrollai le spalle.- Nulla di chè, ho avuto la febbre.- mentii.
-Oh mi spiace e ora come ti senti?- chiese.
Mi stupii della sua domanda difatti chiesi subito perchè me lo avesse chiesto.
-Era strano non averti accanto pur avendo iniziato scuola dopo neanche 3 giorni, sai comincio ad affezionarmi a te, moretta.- disse per poi terminare il pasticciarmi il braccio.
-Che cosa hai fatto?- chiesi.
-Un capolavoro.-rispose indicandomi il braccio: c'erano due J e poi un cuore gigantesco quasi tutto il braccio .- Perchè hai disegnato due J?-domandai curiosa.
-Jamie e James.- rispose sorridendo.
James.
Una stretta s'impadronì del mio stomaco quasi a volerlo risucchiare.-J-James?- mormorai, il senso di colpa mi stava divorando ancora una volta.
-Si, hei ma va tutto bene?- chiese poggiando una mano sopra alla mia.
Imrpovvisamente una scarica di brividi percorse la mia spina dorsale, annuii faticosamente.
-S-si tutto bene.-mormorai.
-Vuoi un pò d'aranciata?- chiese frugando dentro al suo zaino, pochi istanti dopo estrasse una bottiglietta d'aranciata
Annuii e bevvi 2/3 sorsi.- Grazie.- dissi.
-Va meglio?- chiese, il suo viso distante dal mio di pochi centimetri, annuii imbarazzata, quasi metà classe ci stava fissando.
-Langdon, Jenkins che vi prende?- ci richiamò l'insegnante.
Danger si voltò verso di essa.- Possiamo uscire per qualche minuto, Jamie non si sente bene.- annuì e ci lasciò uscire.
Strinsi la mano di Danger ed uscimmo fuori.
Mi fece entrare nel bagno delle ragazze, mi sedetti per terra nonostante fosse tutto schifosamente sporco.
-Hei.- mi accarezzò il viso.- Jamie, respira.- sussurrò.
-Sto bene.-dissi e lui annuì piano.
-Ch'è successo, hai avuto una crisi, hai qualche malattia?- domandò preoccupato.
Scossi il capo.- Ho detto qualcosa di sbagliato?-
-Non è colpa tua, è solo che..- il mio sguardo finì sul braccio.
-E' per le lettere J?-chiese e io annuii.
Raccontai solo una parte di quello che era successo, solo di James e del fatto che lo avevo perso per mancanza di ossigeno.
-Mi dispiace.- mormorò.- Io non sapevo che..-
-No va bene, non preoccuparti.- lo interruppi.- Ma perchè hai scritto J+ J?- chiesi facendolo ridere.
-Tu sai che ho un secondo nome?- 
-No.- risposi sorridendo.- Ti chiami Danger James Jenkins.-
-Esattamente.- annuì sorridendo anche lui.- I miei non hanno molta fantasia, pensa che mia sorella si chiama Sunshine Angels.-
Scossi il capo ridendo.- Dai torniamo in classe, si chiederanno che sarà successo.- dissi e Danger mi aiutò a rialzarmi.
Quando uscii dal bagno mi imbattei in due figure che vagavano per i corridoi, una era più bassa i capelli castani e la corporatura da maschiaccio, l'altra invece aveva i capelli rossicci ed era molto più alta.
-Michael.- dissi e il ragazzo si voltò.
-Hei!-esclamò rossidendo ma dopo poco si spense notando la mia mano anora intrecciata a quella di Danger.
-Avete risolto qualcosa?-chiesi fissandolo dritto negli occhi.
-Si abbiamo parlato col preside e il vicepreside, ci hanno detto che possiamo iniziare le lezioni la settimana prossima.-
Spalancai gli occhi.- Possiamo?Vuoi dire.. anche tu verrai qui?-
Oh fantastico, come se non ci fosse nient'altro di peggio che avere Alima in classe, ora ci si metteva anche Michael.
-Si, noi ora torniamo a casa, a dopo.- disse e afferrò velocemente la manod i Alima incamminandosi verso l'uscita, voltandosi qualche volta a guardare me e Danger.
-E' tuo fratello?- chiese.
-No, non è mio fratello.- dissi secca.- Andiamo in classe.- dissi.


Era appena finita l'ora di Arte il che significava che era ora di pranzo, finalmente. 
Raggiunsi un tavolo e l'occupai prima che qualcun altro potesse sedersi.
Certo che era proprio strano ritornare a scuola, era strano non vedere più persone come me, non sentirmi diversa, era diventato strano stare a contatto con persone normali.
Mentre mi gustavo le mie patatine fritte, ripensai a l'anno precedente, a tutte quelle cose affrontate..
-Hei che fai mangi tutta sola?- poi una voce mi interruppe dai miei pensieri.
Danger si era seduto davanti a me, sorridendomi. - Ancora tu?- inarcai un sopracciglio addentando un' altra patatina.
-Ammettilo che sotto sotto ti piaccio.- fece spallucce.
-Si, nel profondo profondo ma moooolto profondo.- dissi.
Poco dopo vidi Danger salutare qualcuno dietro di me.
Mi voltai: era una ragazza.
-Sun!- esclamò e la ragazza gli sorrise di rimando avvicinandosi al nostro tavolo.
-Jamie questa è Sunshine mia sorella e Sun lei è Jamie la mia moretta.- disse Danger e la ragazza si siese accanto a me stringendomi la mano.
-Piacere.- dicemmo all'unisono.
Sunshine era identica a Danger, entrambi avevano gli occhi azzurri e i capelli castani, erano all'incirca alti uguali e avevo anche lo stesso sorriso.- Siete gemelli?- chiesi curiosa, adoravo i gemelli.
-Sfortunatamente si.- rispose la ragazza facendomi ridere.
-Tu invece hai fratelli?- chiese Danger rubando un'altra delle mie patatine.
Sbuffai irritata.- Sortunatamente si, ma sono tutti fratellastri di mamme diverse.- risposi.
-Oh uau, hai una famiglia allargata.- commentò Danger.
-Si, andavo d'accordo solo con uno di loro.- risposi.
-Andavi?- chiese diventando serio.
-Si.- risposi, un nodo avvolse il mio stomaco nel ricordare Naty..- Si, avevo due sorelle e un fratello. Gli altri due erano dei malati e non ho mai avuto simpatia nei loro confronti, invece l'altra..diciamo solo che era importante.-
Danger e Sunshine non chiesero più nulla, avevano capito che era successo qualcosa, ma non volevano evidentemente saperlo e a me andava bene così.
-Voi invece siete solo voi?- domandai poi.
I due si scambiarono un'occhiata e io capii che non era il momento adatto.
-Scusate, adesso è meglio se vada.- mi affrettai a dire alzandomi.
Improvvisamente ci fù un rumore assordante come quello di una sirena antincendio, poi un'esplosione e il mio corpo fù scaraventato  sul pavimento.
Strisciai a fatica cercando di capire che cosa fosse successo, poi vidi Danger aiutare Sunshine che era rimasta incastrata sotto ad un tavolo della mensa, anche gli altri studenti non erano messi bene.
Mi alzai velocemente aiutando Danger.
-Dammi la mano!-esclamai rivolta a Sunshine che l'afferrò poco dopo.
-Che è successo?!- strillò una voce lontana.
-State bene?- chiese un'insegnante che stava soccorrendo alcuni studenti.
Alcuni risposero con un 'si' strozzato altri non risposero nemmeno.
 C'era tanto fumo, il che era fastidioso perchè non si riusciva a vedere nulla, qualcuno mi afferrò la mano e poi sentii una voce sussurrare al mio orecchio:-Chi è quello?-
Il fumo diminuì e il viso del ragazzo con lo scettro in mano si mostrò.
Sapevo esattamente chi fosse.
-Buongiorno esseri inutili, sto cercando una persona.- Luke non mi aveva ancora visto il ch era un bene.
-Chi sei!-intervenne un ragazzo, Luke si voltò verso di lui.
Dovevo fare qualcosa, ma non potevo farlo davanti a tutti altrimenti che cosa avrebbero pensato?
Decisi di allontanarmi e rifugiarmi dietro ad un tavolo rovesciato.
-Pensa pensa pensa..- mormorai cercando di mettere in atto un piano.
Poi qualcosa nella mia tasca vibrò: il cellulare!
-Pronto?- grazie al cielo era Ash, quel ragazzo era la mia vera ancora di salvezza.
-Era ora! Allora sei già uscita, pensavamo di andare a mangiare qualcosa fuor..-
-ASHTON STA' ZITTO UN SECONDO!-esclamai interrompendolo.
-Hei ma.. che succede cos'è questo casino?- domandò.
Roteai gli occhi al cielo, certe volte sapeva irritare le persone con le sue chiacchere.
-Ascoltami bene, ho bisogno del tuo aiuto. Luke mi ha trovata ed è qui a scuola, corri!-
-Arrivo in 3...-
-Ashton!- gridai.
Poi qualcuno mi sfiorò la spalla, mi voltai spaventata e lo trovai davanti a me.
-Idiota!-sbottai, Ashton per tutta risposta mi afferrò la mano.
-Hai già un piano in mente?- chiese cercando di vedere che cosa stesse facendo Luke senza ovviamente farsi notare.
Scossi il capo.- Stai scherzando vero?!- ironizzai.
-Ci sono troppe persone non posso fare nulla.- aggiunsi dopo poco giustificandomi.
Ashton si voltò verso di me.- Per questo non agiamo mai da soli.- sorrise.
-Cos..?- neanche il tempo di finire la frase che una voce in lontananza mi precedette.
-Oh Luckeey!- era la voce di Bekkah, cercai di superare Ashton per vedere meglio.
Ora Luke si era avvicinato alla bionda.-Oho! Ho indovinato, mia sorella deve essere qui da qualche parte.. dov'è?- chiese calmo mantenendo il sorriso sulle labbra.
Bekkah si gingillò e notai che continuava a sventolare la mano dietro la schiena, cercai di capire cosa volesse dire e poi capii: Calum era nascosto anche lui dietro ad un tavolo capovolto, stava aiutando gli studenti ad evadere.
Danger e Sunshine erano a pochi centimetri da Bekkah.
-Ovviamente.- rispose la bionda sorridendo.
Luke scosse il capo ridendo.- Ma non me lo dirai.-
-Ovviamente.-rispose.
-Bene.- disse lui. - Sai ho sempre avuto un debole per te, di simpatica ovviamente non vorrei che il tuo fidanzato umano mi facesse del male dopo aver sentito ciò- fece una pausa ridendo - deve essere stato difficile avere i riflettori puntati su di te per un pò e improvvisamente la scena ti viene rubata da una ragazzina.-  marcò la parola ragazzina.
-Perchè deve sempre perdere tempo a parlare a venvera e a spiegare la storia di tutti?- chiese Ash.
Scossi il capo.- perchè così ci ha in pugno, è un pò come una Hill, ti confonde la mente.- dissi, ormai conoscevo troppo bene mio fratello anche se era duro ammetterlo.
Calum era strato bravissimo, in poco tempo la mensa si era svuotata, Danger aveva ordinato a  Sunshine di allontanarsi, tanto Luke era così impegnato con Bekkah che non se n'era neanche accorto.
-La ragazzina, è come una sorella minore per me e non mi ha rubato nessuna scena.- ribattè Bekkah stringendo i pugni.
Luke sorrise.- Si be'- fece una pausa passandosi una mano fra i capelli biondi - l'importante è crederci.- disse infine sorridendo maligno.
Sentii una strana sensazione dentro allo stomaco, gli occhi mi bruciavano, i denti poi facevano un male cane, le mani pizzicavano ed erano rossicce.
Il mio sguardo vagò fino a Danger, lentamente cercò di afferare un pezzo di vetro probabilmente di una bottiglia che giaceva per terra in mille pezzi, avevo esattamente capito cosa volesse fare, ma a quanto pare anche qualcun altro lo aveva capito.
Luke si voltò verso di lui, le ali bianche spuntarono fuori dalla giacca di pelle, tese una mano verso Danger, volò verso di lui fino ad avvolgere e stringere la mano attorno al collo di Danger.
A quel punto non ci misi molto a uscire dal mio nascondiglio e correre verso i due.
-METTILO GIU'!- gridai.
Entrambi si voltarono verso di me, Luke sorrise e Danger mi guardò confuso.
-Eccola la nostra fiamma- rise.
Non capii, per terra c'era un cucchiaio lo afferrai riflettendomi: gli occhi non erano più verdi, il nero aveva coperto tutta la pupilla, i denti erano leggermente affilati e i miei capelli erano diventati di un colore rosso, rosso fuoco.
-Ho detto, mettilo giù.- ringhiai.
Luke mollò la presa su Danger  e si avvicinò a me.
-Nuovo look?- rise.
-A quanto pare.- dissi secca puntando le mani verso di lui, pronta a colpire.
Luke fece lo stesso.- Oh quindi vogliamo  iniziare subito?- domandò.
Dal palmo delle mia mano parti una piccola palla di fuoco che però riuscì ad evitare spostandosi.
-Iniziamo.- mormorò ridendo, poi improvvisamente mi sentii debole, le gambe molli, gli occhi pizzicare così costretta li chiusi, le mani raffreddarsi.
Che mi stava succedendo?


NEXT ON ''CAN'T GO BACK '' :

-E' complicato.- rispose.
- Quando mai qualcosa che riguardi noi non è mai stato complicato?- accarezzai la sua guancia.
-E' diverso.. noi.. è sbagliato.- disse,si alzò in piedi ed uscì.
E' sempre sbagliato, io sono sbagliata.
Ansel entrò, pronto a riferirci i risultati.



PS: questo è Danger o almeno come lo immagino io, è perfetto *^*


#SPAZIO AUTRICE!

Ciauu polpette :3
mi scuso in anticipo se ho aggiornato dopo tipo novant'anni ahahah.
Anyway, ringrazio le persone che hanno recensito i capitoli precedenti, in particolare xxpetruxx che non manca mai con le sue recensioni fichissime lal, directionerhoran(rosi) che m'ispira e thomas_life che  esprime il suo odio per Alima come non so che cosa HAHAHHA.
Ma torniamo alla storia: 
Jamie ritorna a scuola ovviamente si sente un pesce fuor d'acqua, ma grazie ai due gemellini si sente più sicura, ma c'è Luke che è sempre fra le balls e trova il modo di attaccare Jamie.
E adesso tutto cambia, BOOM (?)
Che succederà, avete qualche idea?
Fatemelo sapere con una recensione, a presto e ciauu** 

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