Somewhere only we know di treautunni_ (/viewuser.php?uid=575168)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Settembre ***
Capitolo 2: *** Milano ***
Capitolo 3: *** Tranquillità ***
Capitolo 4: *** Arrivi ***
Capitolo 5: *** Avventato ***
Capitolo 6: *** Coincidenze ***
Capitolo 7: *** Ti sento ***
Capitolo 8: *** Sorrisi ***
Capitolo 9: *** Presto ***
Capitolo 10: *** Rivelazioni ***
Capitolo 11: *** Verità ***
Capitolo 12: *** Esigenza ***
Capitolo 13: *** Tempesta ***
Capitolo 14: *** Biglietti ***
Capitolo 15: *** Mancanza ***
Capitolo 16: *** Notte ***
Capitolo 17: *** Primo giorno ***
Capitolo 18: *** Gelosia ***
Capitolo 19: *** Aleisha ***
Capitolo 1 *** Settembre ***
Alla Ele,
sempre a lei perché
loro sono la
mia OTP ahah
e poi
perché è della Ele che
stiamo
parlando.
Prologo
Settembre
Eleonora si
sveglia che sono le sette e mezza. Fuori c’è
un temporale di quelli che, lì da lei, sono così
frequenti che ormai non ci fa
quasi più caso. È domenica e lei non ha proprio
voglia di far nulla. Si alza
dal letto svogliatamente e, qualche minuto dopo, accende il computer
per poi
stendersi di nuovo, entra su face book, guarda qualche foto appena
caricata da
alcune sue amiche. Mette qualche “mi piace” giusto
per e poi accede ad
instagram, i 5 Seconds of Summer hanno appena caricato un nuovo video.
È Calum
a girarlo, probabilmente dalla sua camera d’albergo,
ringrazia tutte le fan e
poi chiude. Ci sono già quasi 3milioni di “mi
piace” con altrettanti commenti.
Eleonora clicca sul video due volte ed ora c’è un
“mi piace” in più. Ma tanto
pensa, lei è solo una delle tante.
È
settembre e Calum è stanco. È in tour da quasi un
anno,
è stanco di cambiare albergo e città quasi ogni
giorno e ringrazia che le date
siano quasi finite. È stanco di far foto con tutti, essere
fermato per strada,
trovare ragazzine urlanti ovunque e dover fingere di star bene ogni
giorno
anche quando, magari, bene proprio non sta. Il fatto strano
è che, per quanto
Calum sia stanco, a volte pensa a quanto sia fortunato a fare quello
che fa,
ripensa anche al giugno appena passato. Ripensa all’Italia, a
Milano, a quanto
gli sia piaciuta quella città e ripensa anche alla notte
dopo il primo
concerto, ripensa alla conversazione avuta con Luke. e non
può dire di non
pensare anche alla “ragazza mora delle prime file”.
Alle volte si ferma a
pensare a lei, al fatto che è certo di non averla vista
né la sera in quello
stupido locale né il giorno dopo. Anche se non lo dice, a
Calum sarebbe
piaciuto rivederla. Non sa perché in realtà ma,
di una cosa è certo, vede
tantissime ragazze ogni giorno ma lei, lei gli è rimasta
impressa davvero. Luke
entra nella stanza del moro, qualche istante dopo, con i capelli ancora
bagnati. Ha questo vizio, Luke, non asciuga mai i capelli
perché – Cal, il
risultato è migliore se li asciugo al naturale e poi le
ragazze li adorano – e
Calum è costretto a dargli ragione ogni volta
perché, guai a contraddire il
biondo. – Devi muoverti Cal, forza vestiti che tra un
po’ iniziamo.-
Holaaaa :)
Forse nessuno
si aspettava di trovarmi qui, con una nuova storia, ma eccomi
ahah
Beh, ho questa
idea da tempo e poi dovevo parlare della mia OTP, per forza
(: Grazie a Verdazzurro_ per il meraviglioso banner, lo adoro <3
Fatemi sapere
che ve ne pare di questo prologo, vi lascio il link per la OS Questione
di sguardi
e, se volete,
mi trovate anche qui ASK
Ciao a tutti e
grazie anche a chi ha solo letto <3
Yeli_
|
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Capitolo 2 *** Milano ***
Capitolo uno
Milano
A Milano oggi
fa caldo, c'è il
sole alto in cielo e nessuna nuvola. Eleonora si guarda intorno e cerca
con lo
sguardo l'amica, è in ritardo e lei sta stancandosi, non ha
più voglia di
aspettare. Sbuffa e la cerca con lo sguardo ancora una volta,
è stanca.
La mora
aspetta qualche minuto e poi decide di fare un giro, la scuola
è iniziata ma
lei non ha ancora tutti i libri, così si dirige verso la
libreria più vicina al
centro. Cammina spedita, col telefono in tasca che vibra ed una mano
tra i
capelli perché si sta innervosendo e non poco. Il fatto
è che ora non ha
neanche più voglia di ordinare dei libri che già
sa che avrà tra le mani per un
anno intero così, devia ed entra nel negozietto di musica
che fa angolo ed
entra.
Ad Eleonora
la musica piace, piace davvero. Chi la conosce sa che lei, senza la
musica, non
potrebbe mai vivere. Il fatto è che si sente tranquilla,
completa quando le
note le risuonano in testa, quando la voce -quella voce- del cantante
-di quel
cantate- riempie l'aria che lei stessa respira. Ed Eleonora non
è una di quelle
che se ascolta un gruppo si sente in colpa a sentire altra musica e
quindi non ascolta
nient'altro ma mentirebbe se dicesse che la voce di Calum Hood non la
tranquillizza, non la da sorridere. Perché Calum Hood ha
quel tipo di voce che
ti entra in testa, ha quella voce che ti accompagna per tutto il
giorno, quella
voce un po' da bambino che ti fa sorridere per un giorno intero. Ed
è per
questo che, quando Eleonora entra nel negozio di dischi, cerca subito
con lo
sguardo quel cd che tanto le piace, che ha ascoltato milioni di volte.
Lo trova
contenta e lo prende fingendo indifferenza, legge l'elenco delle
canzone e si
annota mentalmente che, una volta a casa, ascolterà End up
here, quella canzone
le piace troppo. Poi decide di dirigersi verso una zona diversa del
negozio, si
volta e cerca il singolo dei Green Day che le piace tanto, lo compra.
Eleonora
torna a casa un'oretta dopo, appena uscita dal negozio le è
arrivato un
messaggio, l'amica non sarebbe arrivata e la mora aveva deciso di dare
un'occhiata in centro senza però trovare nulla che le
piacesse. Così ora è in
camera e, come è suo solito, sta ascoltando un po' di
musica. Come si era
ripromessa nel pomeriggio, ha ascoltato End up here ma ora, a causa
della
riproduzione casuale, è partita The only reason. Eleonora
sorride, sorride
forte.
Luke
Hemmings è un milione di cose insieme, è il
più serio di tutti, almeno così fa
credere, è quello che pondera le cose, che però
quando è con i suoi amici si
lascia andare un po' perché con loro si sente a casa, si
sente capito. E come i
suoi amici capiscono lui, lui capisce Calum. Perché lui ed
il moro hanno un
rapporto tutto loro, si capiscono al volo, sono amici da tanto e Luke
lo sa
quando Calum mente. Ed è proprio per questo che sa che Calum
ha bisogno di
staccare per un po', gli serve del tempo perché Calum
é sempre uno di quelli
che le cose le assimila con calma, che non ama i ritmi frenetici e la
loro
vita, da un anno a questa parte, è tutto tranne che
tranquilla. È per questo
pensa che Calum ha bisogno di una vacanza. E quale posto migliore se
non
l'Italia? Magari Milano. Si pensa Luke, Milano sarebbe perfetta.
Resta solo
Calum da convincere. Ma sa o almeno immagina che, a Milano, Calum ci
tornerebbe
volentieri.
Calum
è in
albergo, ha appena finito di parlare con Mali-Koa e vorrebbe tanto
essere con
la sua famiglia in questo momento. Gli mancano un po' tutti, d'altronde
ha
diciotto anni e, per quanto voglia fare il duro, Calum sente la
mancanza dei
suoi genitori, non può negarlo. E mentre pensa a quando li
rivedrà, tra più di
cinque mesi, Luke entra in camera sua agitandosi come un matto. Sembra
impazzito ed il sorriso che ha sul volto è quasi inquietante
tanto che è
grande. - Lucas mi fai paura - e Luke sbuffa perché lui, non
sa quanto volte lo
ha ripetuto al moro, odia essere chiamato Lucas perché il
suo nome è Luke,
proprio Luke. Decide comunque di non dire nulla perché
è troppo felice, ha già
i biglietti tra le mani e due stanze d'albergo prenotate in un albergo
poco
conosciuto vicino Milano. - Cal, prendi qualche canotta e due dei tuoi
jeans,
si parte. - e dire che Calum è spiazzato è dir
poco.
Buonaseraaa
:)
Eccomi qui
col nuovo capitolo, spero vi piaccia <3
Ringrazio
tutte le ragazze che hanno aggiunto la storia alle preferite, alle
seguite ed
alle ricordate, grazie davvero tantissimo <3
Fatemi sapere
che ve ne pare del capitolo, se vi
va <3
Vi lascio il
link per la OS Questione
di sguardi
e, se volete, mi trovate anche qui ASK
Grazie
ancora <3
Yeli_
|
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Capitolo 3 *** Tranquillità ***
Capitolo
due
Tranquillità
Calum non sa
cosa sia venuto in mente a Luke, sa però che
l’Italia gli piace
un sacco ma che comunque Milano è una città
troppo grande e lui di certo non
starebbe tranquillo. Il fatto è che sente la
necessità di passare del tempo in
un luogo dove comportarsi come se non fosse famoso, come se fosse un
qualsiasi
ragazzo di diciotto anni in vacanza col suo migliore amico. E questo
Luke lo
sa, infatti lui ha preso due stanze d’albergo vicino Milano,
non a Milano. Ha
fatto qualche giro in internet, visitato uno di quei siti che
organizzano
viaggi ed ha trovato un piccolo albergo che dista meno di
un’ora di treno dalla
grande città. Ha guardato alcune foto ed ha prenotato, senza
pensarci troppo in
realtà. Ed è questo che sta cercando di spiegare
al moro che, in piena crisi
adolescenziale, sta autocommiserandosi e sta lamentandosi di quanto non
ce la
faccia più a far nulla ma di quanto questo viaggio sia
sbagliato perché hanno
tante cose da fare, tanti concerti in programma dimenticando
però che hanno dei
giorni liberi anche loro, non sono delle macchine. E, come se non
bastasse,
inizia a preoccuparsi per Ashton e Michael, e se si offendono? E se
lasciano la
band? E si sa che, a volte, Calum sa essere tragico ma
c’è un limite a tutto,
insomma.
- Calum devi
smetterla, sono serio. Domattina abbiamo un aereo da
prendere, hai giusto qualche ora per preparare tutto.- dice il biondo
spazientito, guardando il cellulare che lo avverte di una nuova
notifica su
twitter. E dopo ciò, il biondo esce dalla camera senza dire
altro perché tanto
lo sa che, ora, Calum prenderà quel borsone sportivo che ha
da sempre ed
inizierà, letteralmente, ad infilarci le sue cose
borbottando contro di lui.
E Luke
sorride perché sa che, questa sì che
sarà una grande vacanza.
Calum sbuffa
e, come Luke immaginava, inizia a prendere qualche vestito a
caso. Infila tutto nel vecchio borsone della Nike, lo stesso borsone
che uso da
una vita, borbottando frasi sconnesse contro il suo migliore amico. Ma
Calum
gli è riconoscente in realtà, Luke è
l’unico con cui non può fingere, è
l’unico
che lo capisce davvero e che ha mandato all’aria tutto per
qualche giorno, solo
per lui, per organizzare una vacanza, per farlo svagare un
po’ perché Calum ha
bisogno di non pensare per un po’, di rilassarsi e di tornare
ad essere quel
ragazzino spensierato di qualche anno fa.
Il moro si
volta verso il comodino e nota che Luke ha lasciato qualche
foglio. Li prende e sorride quando ha tra le mani il biglietto per
Milano. Per
un attimo pensa a lei, è solo un attimo ma ci pensa.
Continua a sfogliare e
nota persino un programma. Sorride perché Luke è
sempre il solito, organizza
sempre tutto, ha persino stilato una lista scrivendo tutto quello che
faranno,
con tanto di luoghi ed orari. Il moro scorre i punti della lista,
l’atterraggio
è previsto a mezzogiorno e poi, alle due, dovranno prendere
le camere
d’albergo. L’albergo che ha scelto il biondo ha un
nome che Calum rifiuta di
pronunciare perché troppo difficile ma dalle foto sembra
abbastanza carino.
Come gli ha detto Luke, non si trova a Milano ma in una
città vicina. Varese,
non l’ha mai sentita, spera sia carina.
Eleonora
sfoglia con interesse il nuovo libro di storia
dell’arte. Se c’è una cosa che
l’affascina da sempre è proprio l’arte,
in tutte
le sue accezioni. Ha sempre amato studiarla, adora analizzare le opere
in ogni
parte, che siano sculture o quadri, ne rimane sempre affascinata. Ama
conoscere
le tecniche e soprattutto ama perdersi ammirando tutti i particolari.
È per
questo che ci sono dei giorni che Eleonora decide di prendere uno dei
suoi
blocchi da disegno ed uscire, trovare un po’ di
tranquillità e disegnare,
mettendo in pratica magari tutto quello che impara. Passa giornate
intere in
musei che le piacciono da impazzire, fa qualche schizzo sul blocco e
poi torna
a casa, contenta più che mai. È proprio questo
che Eleonora decide di fare
oggi, esce, spegne il telefono subito dopo aver retwittato
l’ultimo tweet di
Luke Hemmings e si perde un po’ in quello che la circonda,
perché ne ha
bisogno, bisogno davvero.
Luke, nella
camera di fianco a quella di Calum, sta
prendendo le ultime cose utili per il viaggio. Ha appena twittato una
frase di
una canzone che stanno scrivendo. In meno di un secondo gli arrivano
milioni di
notifiche. Oggi però Luke è felice e ha deciso
che seguirà qualche fan, scorre
le notifiche e ne trova una di meno di un minuto prima. Guarda
l’icon della
ragazza, è carina e gli ricorda qualcuno ma non sa chi. La
segue, per poi
seguirne altre.
Eleonora ha
ancora il cellulare spento, le notifiche non
gli arrivano. Luke Hemmings l’ha appena seguita e lei non se
n’è accorta.
Buongiorno :)
Ecco il nuovo
capitolo, spero vi piaccia e scusatemi per il ritardo <3
Fatemi sapere
che ne pensate, se vi va <3
Grazie a tutti
coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le
ricordate e le seguite, siete stupendi :)
Beh vi lascio
il link per la OS Questione
di sguardi e se volete mi trovate su ASK.
A presto
Yeli_
|
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Capitolo 4 *** Arrivi ***
Capitolo tre
Arrivi
Luke e Calum
arrivano a Milano in perfetto orario,
nessuno sa del loro arrivo e, per la prima volta in due anni, non
c’è nessuna
fan ad aspettarli. I due non possono far altro che sorridere
perché, per quanto
amino quelle ragazze, non possono negare di adorare la sensazione di
libertà e
di tranquillità che stanno provando ora. Sperano che nessuno
li riconosca
perché l’ultima cosa che vogliono è far
sapere a tutti della loro vacanza che
deve rimanere nell’anonimato, deve rimanere un segreto. Luke
sorride forte
mentre Calum è teso perché il timore di essere
notato è grande ed è tutto un
guardarsi intorno dicendo a Luke di sbrigarsi, non hanno mica tutto il
tempo,
devono muoversi.
Luke sbuffa
un po’ perché Calum sa essere davvero pesante
e – Cal, dammi un attimo, ora chiamo un taxi.- e Calum non ha
neanche il tempo
di rispondere che Luke avvicina due dita alle labbra e fischia
rumorosamente. Il
moro si volta guardandolo male perché se
l’obiettivo di Luke è quello di farsi
notare, allora ci sta riuscendo. Fatto sta che il taxi arriva e
– Ci porti in
stazione, grazie.- ed ora è il moro a sorridere
perché Luke che parla italiano
con quell’accento è qualcosa di più che
ridicolo.
Calum si
lancia letteralmente sul letto al centro della
camera, non sa neanche lui il motivo ma è felice, felice che
non riesce a non
sorridere.
Luke fa il
suo ingresso qualche minuto dopo, Calum ha
lasciato lui ad occuparsi delle valigie, ha preferito salire
direttamente nella
sua di camera. L’albergo è abbastanza carino,
piccolo si ma accogliente e le
persone sembrano tanto gentili, almeno per quello che lui ha potuto
capire. In
più la città gli piace, ha avuto modo di
guardarsi intorno durante il viaggio
in taxi e ne è rimasto affascinato. Ne è certo
Calum, dopo questa vacanza,
tornerà sicuramente a Varese.
- Cal,
muoviti che facciamo un giro-
Eleonora esce
di scuola che è l’una, più o meno.
C’è il
sole oggi a Varese e lei è felice, il fatto è che
si è svegliata col sorriso
sulle labbra ed oggi è più euforica del solito.
Saluta i suoi compagni con un
“ciao” urlato a voce alta e si dirige verso casa.
Pensa che uscirà nel
pomeriggio, non ha molti compiti per l’indomani ed un giro in
centro ci sta.
Fa’
ancora caldo a Varese ed in casa Eleonora non riesce
proprio a starci oggi così mangia qualcosa, fa velocemente i
compiti, infila le
cuffiette ed esce, sempre più pimpante.
Luke e Calum
si guardano intorno perché non sanno proprio
dove andare, a Varese non ci sono mai stati e la mappa che ha Luke
è
sostanzialmente incomprensibile. Si incamminano così e
vorrebbero tanto
chiedere a qualcuno ma Calum non vuole, perché è
certo che poi della loro
vacanza tranquilla non rimarrebbe neanche il ricordo. Il fatto
è che nessuno
sembra accorgersi di loro, è come se non esistessero,
è come se fossero solo
due ragazzi in vacanza.
- Cal, per
piacere qua non ci conosce nessuno, dai-
sbuffa Luke che lui vorrebbe tanto chiedere a qualcuno. –
Luke ti ho detto di
no.- ma il fatto è che è un istante e Calum non
lo vede più finché non si volta
e lo vede parlare con un passante.
- Ciao, noi
non sapremo proprio dove andare, potresti
darci una mano- ed Eleonora pensa che probabilmente tutto il tempo a
leggere
fanfiction ed a vedere foto le abbia dato alla testa. Perché
insomma, quante
probabilità ci sono che Luke Hemmings si trovi in Italia, a
Varese poi e che
fermi lei al centro di un marciapiede mentre lei sta camminando
allegramente.
Ed Eleonora
annuisce, ancora un po’ intontita perché
proprio non ci crede.
- Ma io ti ho
già vista, vero?- ed Eleonora non fa in
tempo a rispondere, a dirgli che no, non si sono mai visti che una
seconda
figura si avvicina a loro. Ed Eleonora può giurare che, per
la prima volta
nella sua vita, è rimasta senza parole, non sa cosa dire
perché, da meno di
venti centimetri di distanza, Calum Hood è davvero qualcosa
di sconvolgente.
Perché una cosa è vederlo tramite uno schermo ed
una cosa è trovarselo lì e
trovarlo bello anche con quel ciuffo biondo e la faccia sconcertata.
Buongiorno
<3
Ecco il nuovo
capitolo! Spero vi piaccia e Ele non mi morire <3
Io scappo che i
bimbi ai quali sto facendo da babysitter mi chiamano ahah
Rispondo alle
recensioni appena mi liberano ahah <3
Grazie mille
<3
Mi trovate
anche su ASK
A presto
<3
Yeli_
|
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Capitolo 5 *** Avventato ***
Capitolo
quattro
Avventato
Eleonora
è un po’ nervosa e sta cercando di non darlo a
vedere perché non vuole fare brutte figure,
‘ché farsi vedere agitata da quei
due non è proprio il massimo. Ce la sta mettendo tutta per
comportarsi
normalmente, sta cercando di auto convincersi che, i due ragazzi che le
stanno
camminando di fianco, siano due semplici ragazzi. Quei ragazzi
stranieri che si
incontrano alle volte in centro, quando lei esce con le amiche e magari
loro
sono in giro alla ricerca di qualcosa da fare. Il fatto è
che per quanto si
sforzi non ci riesce per nulla. Perché insomma, lei stava
ascoltando le loro
canzoni nel momento in cui Luke l’ha fermata ed ora invece
sono davvero lì e
camminano vicino – molto vicino – a lei che si
sente quasi intimorita perché,
quei due, sono davvero altissimi. E le scappa una risata quando questo
pensiero
si fa spazio nella sua mente, una risata che non posso inosservata
tanto che i
due si voltano a guardarla con una strana espressione in volto, la
guardano
straniti perché insomma non stavano neanche parlando e poi
lei è scoppiata a
ridere. Eleonora se ne accorge subito e si scusa, avvampando
improvvisamente. –
No, è che stavo pensando – dice velocemente al
biondo che le ha chiesto cosa
fosse successo di così divertente. – A cosa?- -
Ehm, a quanto cavolo siete alti
ragazzi.- e si sente una risata forte che non è quella di
Luke, no perché
Eleonora la conosce quella risata, perché a furia di vedere
livechat e video la
riconoscerebbe anche ad occhi chiusi, la risata di Calum la conosce,
tanto che
si volta e lo guarda stupita. Lui arrossisce di colpo ed abbassa il
volto senza
guardare la mora che lo sta fissando. Luke alla destra della ragazza
sorride a
guardare quella scena, conosce Calum da dieci anni e non è
da lui arrossire
così solo perché una ragazza lo guarda, lui non
è timido, per nulla. E Luke
sorride ancora perché Calum lo prenderà in giro
per tutta la serata ma ora sa
che deve toglierlo dall’imbarazzo e - Allora dove andiamo?-
chiede alla ragazza
che torna a guardarlo e gli regala un sorriso prima di iniziare ad
illustrargli
cosa faranno.
- Sono
distrutto- afferma Luke poco prima di gettarsi
mollemente su una panchina in centro. Hanno visitato tutta la
città o almeno le
cose più importanti e possono dirsi soddisfatti
perché non si sono annoiati per
niente. Luke ha passato l’intero pomeriggio a fare domande ad
Eleonora, gli ha
chiesto un po’ di tutto, scusandosi di tanto in tanto e
chiedendole se fosse invadente.
Ma no lui non era stato invadente, anzi si era mostrato gentile, a
differenza
di Calum che aveva passato le ore in silenzio, senza dire una parola,
un po’
troppo impegnato ad assicurarsi che non ci fossero fans a seguirli e a
torturarsi le mani imbarazzato. Sebbene fosse stato in silenzio
però, aveva
ascoltato tutto quello che la mora aveva detto, Eleonora aveva
affermato di
aver compiuto 18 anni un mesetto prima, di amare l’arte ed
aveva anche rivelato
di essere una loro fan e questo aveva fatto sorridere Calum,
perché lui l’aveva
capito che li conosceva, che li seguiva, perché aveva notato
il leggero
tremolio delle mani e l’incrinarsi della voce appena Luke
l’aveva fermata. E
poi mentirebbe se dicesse di non aver riconosciuto una loro canzone
risuonare
dalle cuffiette, quando le si era avvicinato qualche ora prima.
Fatto sta che
quella ragazza continua a ricordargli
qualcuno, magari la segue su Twitter, così si appunta
mentalmente che, una
volta tornato in albergo, controllerà tutti quelli che segue
e poco gli
interessa se si tratta di tantissima gente, deve capire
perché gli sembra così
familiare e deve capire perché ha sentito lo stomaco farsi
stretto quando ha
incontrato il suo sguardo.
- Allora
grazie per averci accompagnato e scusaci, sicuramente
avevi altro da fare – è sempre il biondo a
parlare, nell’istante in cui
arrivano davanti il loro albergo e – Non ringraziatemi,
è stato un piacere,
sono io a ringraziare voi.- risponde prontamente la mora, ormai un
po’ più
tranquilla, un po’ più a suo agio. Li saluta e si
volta quando – Magari ci
vediamo di nuovo – è la voce di Calum che
interrompe la sua camminata e – Certo
– dice la mora perché è vero che Calum
ha detto solo una frase da quando si
sono visti ma quel “ ci vediamo di nuovo” le ha
fatto tremare il cuore.
“Magari
ci vediamo di nuovo” è il biondo ad imitare la
voce di Calum, lo sta prendendo in giro da quando sono tornati in
albergo e non
riesce proprio a smettere. E Calum si da dello stupido
perché poteva anche non
essere così avventato, d’altronde non ha detto
nemmeno mezza parola per tutto
il tempo e poi se n’è uscito con quella frase che
sottintendeva il fatto che
lui vuole rivederla, perché si vuole rivederla ma questo non
lo dirà, non
ancora.
Eleonora
torna a casa scuotendo la testa e sorridendo,
non ci può credere. No perché ha appena passato
un pomeriggio con Luke e Calum,
quei Luke e Calum, e poi il moro le ha detto che magari si vedranno di
nuovo. E
quindi no, non ci può credere, però deve dirlo a
qualcuno perché sente il cuore
scoppiarle dalla felicità.
Sera a tuttiiii
(:
Allora il
capitolo è ovviamente per Eleonora (come tutta la storia)
<3
Spero piaccia a tutti, se vi va fatemi sapere<3
Che ne pensate
di Cal? Prima così sulle sue e poi se ne esce con queste
sparate ahah
Beeeeeh fatemi
sapere, sempre se vi va, qui, su ASK
A presto :*
Yeli_
|
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Capitolo 6 *** Coincidenze ***
Capitolo
cinque
Coincidenze
Sono passati due giorni da quel pomeriggio ed i ragazzi non si sono rivisti, nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio. Eleonora ci pensa da un po' ma non andrà mai davanti al loro albergo, lei non si metterà mai a seguirli cercando di capire dove siano o cosa vogliano fare, lei non è il tipo. Il fatto é che loro sono a pochi metri da casa sua e lei sta morendo dalla voglia di rivederli - rivederlo -. Il fatto é che é da quando l'ha visto che ha un groppo in gola che non vuole sparire, non sa cosa le sia preso perché si, che le piaccia, lo sanno un po' tutti ma quando l'ha visto ha sentito più che imbarazzo, ha sentito lo stomaco stretto e le mani sudare, come poche volte le é capitato. E poi non riesce proprio a non pensare a lui, non riesce a concentrarsi, non riesce a far nulla perchè la sua voce ce l'ha impressa nella mente - nel cuore - ed il suo volto c'è l'ha stampato davanti agli occhi. Il fatto é che lei, Calum Hood, lo sente, lo sente dentro.
Calum sonnecchia sul letto al centro della camera, é stanco, sebbene, negli ultimi due giorni, non abbia fatto nulla. É stati chiuso in albergo perché la voglia di uscire non c'era, almeno questo é quello che lui ha detto al biondo. E Luke é stato con lui tutto il tempo ma questa mattina é uscito, 'ché doveva comprare qualcosa che Calum non ha nemmeno capito. Il vero motivo che spinge Calum a non uscire non è la poca voglia o la stanchezza, semplicemente Calum non vuole vedere Eleonora. Non vuole vederla non perché non la trovi simpatica o carina - bella - ma solo perché ha paura. Calum Hood, lo spavaldo Calum Hood, teme una ragazza. Calum ha paura, paura di quello che sente, paura di quello che si rende conto di provare. Perché é stato un attimo e Calum ha capito cosa significano quelle parole che lui canta spesso.
Ed è mentre pensa a questo che si rende conto, lui capisce, lui sa dove l'ha vista. Eleonora era al concerto, era la ragazza delle prime file, quella di cui lui e Luke hanno parlato dopo il primo concerto di Milano. Ne è certo, non può sbagliare, é lei.
Eleonora ringrazia la campanella che sta suonando, finalmente può tornare a casa.
Si incammina verso la stazione quando sente il clacson di un'auto, sussulta quando poi si rende conto che il suono é per lei. Si volta e nota un taxi così si avvicina e - Dai sali - ed Eleonora sorride 'ché quel ragazzo lo adora.
Luke cammina verso l'albergo che ormai é pomeriggio, tra le tante cose si è anche dimenticato di comprare quello di cui aveva bisogno. Sale i gradini che lo portano alla sua camera a due a due ed apre la porta usando la chiave che gli hanno dato in reception. Calum non c'è e Luke sorride, conosce il suo migliore amico meglio delle sue tasche.
Eleonora é in camera sua, le parole di American Idiot riempiono la stanza e lei canta a squarciagola 'ché tanto in casa non c'è nessuno. Prende il cellulare ed accede ad Instagram, scorre le foto e mette qualche mi piace.
Calum ha aggiungo una nuova foto, é una parte del testo di Lost Boy, può giurarci.
"I'm coming because I need to find you"
Ed il cuore inizia a batterle veloce.
Ehiiiii :)
Oggi neanche io sono a scuola 'ché stamattina mi sono sentita un po' male, un bel po'. Comunque ho avuto modo di scrivere ed eccomi qui a pubblicare il nuovo capitolo che é per la Ele che oggi ha la febbre, povera (<3), spero ti piaccia :)
Spero piaccia anche a tutti voiiii, vi ringrazio perché siete in tante a seguire la storia, grazie a chi l'ha aggiunta alle preferite, alle seguite ed alle ricordate, siete splendide <3 Mi scuso se la grafica del capitolo non é molto bella ma sono dall'Ipad ed ho fatto il l'html e sono negata, appena il pc riprende vita lo aggiusto <3
Se volete mi trovate qui: ASK
Un bacio:)
Yeli_
|
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Capitolo 7 *** Ti sento ***
Capitolo sei
Ti sento
Luke chiama
Eleonora nel momento in cui si rende conto
che Calum davvero non è in camera. Lui, quando in taxi si
erano visti,
gliel’aveva detto che Calum era strano, che secondo lui aveva
capito tutto.
Perché Luke non l’aveva detto al moro ma si era
reso conto dal primo giorno di
chi fosse Eleonora. Tanto che glielo aveva detto e lei non ci aveva
quasi
creduto, perché insomma, allora le sue sensazioni erano
vere, insomma loro si
erano davvero accorti di lei. Ed Eleonora si era anche imbarazzata un
po’ e
data della stupida, perché non se n’era mica
accorta che Luke Hemmings la
seguiva su Twitter, tanto che si era persino scusata più
volte provocando solo
delle rumorose risate da parte del biondo che la guardava, con le
guance rosse
e le lacrime agli occhi.
Calum cammina
veloce per strade che non conosce, sa però
che è quello il verso giusto, che lei deve abitare nei
dintorni. Si sente un
po’ stupido, a dir la verità,
‘ché se Ashton lo vedesse gli darebbe del
deficiente perché Calum Hood sta guardandosi intorno alla
ricerca di qualcosa
che possa fargli capire che lei si trova lì vicino, si da
dello stupido anche
lui, perché lui non fa certe cose ma poi alza gli occhi e
nota dei panni stesi
fuori di un balcone, c’è una maglietta a lui
familiare e solo lei può averla in
un paese che non sa nemmeno chi siano i 5 Seconds of Summer.
Il moro si
avvicina alla porta dell’abitazione senza
pensarci più di tanto ‘ché ne
è sicuro, se solo ci pensasse un po’, se ne
tornerebbe subito in albergo. Bussa.
Eleonora si
alza svogliatamente dal letto, che sono le
sette e lei sta scrivendo e non vuole essere disturbata, assolutamente.
Inizia
a sbuffare mentre ancora sta alzandosi e borbotta tra sé e
sé ‘ché non è
possibile che non possa stare tranquilla un secondo. Apre la porta che
nemmeno
guarda chi è.
- Ciao
– e quella voce con quell’accento strascicato
può
essere solo di Calum.
Eleonora alza
lo sguardo e lo trova lì, le gambe le
tremano un po’ e il cuore le batte un po’ troppo
forte. – Ciao, ehm, entra.- è
l’unica cosa che riesce a dire.
Calum passa
circa venti minuti a casa di Eleonora, si
siede composto sul divano e si guarda intorno, giusto per conoscerla un
po’
meglio, per capire qualcosa di lei, senza chiedere. Eleonora lo fissa,
seduta
dall’altra parte del divano e sorride,
‘ché proprio non può crederci che lui
sia lì.
- Senti,
stasera ti va se ci vediamo? Lo dico anche a
Luke. Conosci qualche posto dove andare? Ma certo che lo conosci, vivi
qui.-
dice tutto così velocemente che la mora fa quasi fatica a
capirlo, si limita ad
annuire ed a salutarlo. Quello che l’aspetta è una
serata con Calum Hood, quel
Calum Hood, ‘ché tanto lo sa che Luke non
verrà.
Calum odia
Luke, anzi no, ma ora lo sta odiando perché lo
sa che sta fngendo, che il suo “mal di stomaco”
è solo una scusa. Intanto ora
deve uscirci comunque perché non
sa come
avvertire la mora ( perché vuole vederla ).
Calum
è agitato, le mani gli sudano e non riesce a star
fermo. Ha paura di esser visto ma Luke lo sa che non è solo
questo il motivo.
Conosce Calum e lo sa che Eleonora lo ha un po’ sconvolto
perché quella ragazza
è un vulcano, non sta mai ferma, lo tratta come se fosse un
ragazzo normale, è
allegra sempre e lo fa sorridere e Luke questo lo sa. Calum
è agitato e non è
perché ha paura di essere visto.
- Noi qui ci
veniamo a guardare le stelle, dai vieni, non
c’è nessuno che può vederti.- urla la
riccia ché ormai anche la minima traccia
d’imbarazzo è sparita. Calum sorride ed arrossisce
un po’, quella ragazza lo
farà impazzire. È la prima volta che si vedono
senza Luke, non che la presenza
del biondo lo infastidisca ma non può negare di aver
desiderato di stare un po’
solo con la mora, con quella che, fino a qualche giorno prima, era solo
“la
ragazza mora delle prime file”. Così le si
avvicina un po’ e – Dai Calum
siediti, ho steso la coperta apposta.- sussurra Eleonora
‘ché un po’
imbarazzata lo è ma non lo da a vedere. Il moro tituba un
po’, dondolandosi sui
piedi e poi si siede anche lui. Passa qualche secondo ed è
Calum ad avvicinarsi
perché deve darsi una mossa, dopodomani riparte e deve fare
qualcosa. Le cinge
le spalle con un braccio ed Eleonora sussulta un po’
perché Calum Hood la sta
abbracciando davvero. Si fa coraggio Eleonora e nasconda il viso
nell’incavo
del collo del moro. Calum si sposta leggermente, senza allontanarsi
troppo, e
la guarda. La guarda come non ha mai guardato nessuna, lo giura.
- Ti sento
bruciare sotto la mia pelle – sussurra come a
non volersi far sentire, Eleonora trema però,
perché l’ha sentito ma non dice
nulla. Si limita a stringerlo un po’ più forte per
sentirlo ancora più vicino.
È
qualche secondo e sente Calum irrigidirsi, sente la sua
stretta farsi più debole. Si sta pian piano allontanando e
la mora non capisce
il perché finché lui si volta e la guarda, lei
trema, ancora una volta, perché
forse ha capito quello che lui vuole fare. Ed Eleonora non pensa
più a nulla,
pensa solo a Calum, vede solo Calum. Ed è un attimo e la
ragazza perde la
cognizione del tempo, per lei esiste solo il ragazzo che le
è davanti, esiste
solo lui e lei, esistono solo loro. Calum la sta baciando piano come
avesse
paura di farle male, lo sta facendo davvero, lei non sta immaginando
nulla.
E Calum, ti
sento anche io sotto la mia pelle. E non lo
dice Eleonora ma Calum lo
capisce.
Ehiii :)
Eccomi col
nuovo capitolo, Cal potrebbe sembrare un po’ avventato ma
capirete più avanti<3
Grazie a tutte
:)
Io corro che
sono di fretta, per qualsiasi cosa mi trovate su ask (il link
è nella bio) <3
Un bacio :*
Yeli_
|
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Capitolo 8 *** Sorrisi ***
Capitolo
sette
Sorrisi
Calum non ha
mai fatto una cosa del genere, non che non
abbia mai baciato una ragazza sia chiaro, il fatto è che non
gli è mai capitato
di farlo con così poco preavviso. Lui ha semplicemente
sentito il bisogno di
baciarla, lì e senza pensarci ‘ché si
è sentito così bene con lei tra le sue
braccia che ha capito di dover agire, dover far qualcosa prima che
fosse troppo
tardi. ‘Ché anche se non vuole, il tempo scorre,
tra un po’ dovrà ritornare ad
essere quel Calum Hood, quel ragazzo che si vede solo sulle copertine
delle
riviste o su un palco ogni sera, quel ragazzo irraggiungibile, almeno a
detta
dei più. E Calum è anche un po’
orgoglioso perché, per una volta, ha fatto
qualcosa senza pensare, senza dar conto a qualcuno, ha fatto qualcosa
semplicemente perché voleva farlo e perché ha
sentito qualcosa che gli ha dato
il coraggio necessario per agire. E Calum sorride, sorride forte
perché si
sente così bene, che non riesce nemmeno a spiegare a Luke
cosa è successo.
- Allora
avevo ragione, la ragazza delle prime file
merita.- è Luke a parlare quasi infastidito dal sorriso che
ha Calum da quando
è tornato, la sera prima. non perché non gli
faccia piacere che Calum sia
felice, più che altro perché non gli ha ancora
raccontato nulla.
Calum si
volta quasi sussultando e – Tu sapevi? Tu lo
sapevi che Eleonora era lei?
– e Luke
maledice la sua lingua lunga, ‘ché lui zitto non
ci sa proprio stare, non
riesce a non dire tutto, soprattutto quando si tratta di Calum. Luke
non può
far altro che sorridere colpevole e guardarsi intorno a evitare lo
sguardo del
moro, che però ride forte. Non è arrabbiato col
biondo, anzi gli è più che
riconoscente e non fa nulla se non gliel’aveva detto,
perché sa che Luke lo ha
fatto per lui, doveva capirlo da solo.
–
Sei uno stupido Hemmo.- e gli va incontro sorridendo forte,
‘ché un amico
migliore di lui non poteva proprio trovarlo.
Eleonora
sorride ed a chi le chiede cos’abbia, lei
continua a sorridere e muove la mano davanti al viso come a dire che
non ha
nulla, che è solo felice.
In
realtà Eleonora sorride perché felice lo
è davvero, e
la sua felicità ha anche un nome che però non
riesce a pronunciare ‘ché il calore
delle sue braccia ce l’ha ancora addosso e i ricordi di quel
bacio le tornano
in mente in ogni istante. La sera prima è stato tutto
così bello che stenta
ancora a crederci, stenta a credere che sia accaduto tutto a lei, a
loro. Le
scoppia il cuore tanto che è felice, le fa male lo stomaco,
un dolore piacevole
e vorrebbe averlo lì, con lei ‘ché di
lui non ne avrà mai abbastanza.
Calum prende
il telefono ed accede ad instagram, scorre
tutte – tutte davvero - le
persone che
lo seguono e poi la trova, nota una delle ultime foto che ha caricato e
clicca
due volte su di essa. Gli piace davvero, magari glielo dice pure,
magari.
Eleonora
sobbalza, è in classe e non ha tolto la
suoneria, qualche compagno si volta verso di lei che quasi vorrebbe
nascondersi,
ringrazia che non abbiano sentito in molti. C’è
una notifica. Eleonora sorride.
Di questo passo impazzirà.
Sono davvero
qui ahah ecco il nuovo capitolo :)
Fatemi sapere
che ne pensate, se vi va<3
Grazie di
tutto<3
Sono di
frettissima scusate :*
A prestoooo, mi
trovate anche quiiii ASK
Yeli_
|
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Capitolo 9 *** Presto ***
Capitolo otto
Presto
È
passato un giorno da quando
Eleonora e Calum sono usciti, non si sono visti più, non si
sono sentiti (ma
d’altronde come potrebbero?). Calum si è dato
dello stupido un centinaio di
volte, ‘ché tanto agitato com’era,
l’altra sera non le ha nemmeno chiesto il
numero. Su twitter non vuole contattarla, che la vede come una cosa
poco carina
(per Luke la realtà è un’altra, Calum
Hood ha solo paura e vergogna) e tra
qualche ora hanno un aereo che li riporterà a Londra quindi,
per la seconda
volta, Calum deve far prevalere l’istinto e muoversi,
‘ché il tempo è poco e
lui vuole salutarla. Luke gli ha anche detto dove studia la ragazza,
come
arrivare a scuola ma Calum l’ha guardato truce
‘ché sai quante ragazzine ci
sono?Se poi mi riconoscono? E Luke ha sbuffato, Calum è
impossibile quando fa
così, ha ragione ma un rischio può sempre
correrlo, no?
Calum
maledice il biondo in
tutte le lingue del mondo, sta davvero camminando per le strade di
Varese con
una cartina tra le mani verso la scuola della mora? Queste cose non le
ha mai
fatte ma sorride Calum dandosi dello stupido, ‘ché
si conosce e sa che ormai è
fatta. Arriva davanti l’istituto che mancano dieci minuti
all’una, prega che
lei esca velocemente e che nessuno lo veda, ‘ché
è riuscito a non farsi
scoprire per tutti questi giorni ed ora non può rischiare.
Scorge un vicoletto
adiacente all’edificio, si immette e si poggia al muro. Mette
gli occhiali da
sole ed arrotola le maniche della camicia a quadri che indossa. Porta
le mani
alle tasche e si guarda la punta delle scarpe ‘ché
non sa proprio cosa dirle
ora che la vedrà.
Il moro
è un po’ impaziente,
si tortura le mani e poi si tocca i capelli. Guarda il telefono,
è l’una.
Respira forte, questa è una situazione talmente nuova che lo
spaventa, un po’,
tanto in realtà. Esce dal vicoletto, giusto per farsi
notare, giusto per non
passare troppo inosservato, almeno lei deve vederlo.
Eleonora si
passa le mani tra
i capelli e finisce di sistemare i libri nello zaino. Esce di scuola
lentamente
e senza fretta tanto ha tutto il tempo per tornare, i suoi amici non la
lasciano mica lì. Scende le scale che sono davanti al
portone principale e si
guarda intorno cercando qualche viso familiare, inizia ad innervosirsi
‘ché
teme si siano davvero dimenticati di lei. Si dirige verso destra
correndo un
po’, vede i suoi amici e poi si volta verso il solito
vicoletto dove
l’aspettano sempre. Nota una figura diversa, una figura
insolita e sorride
Eleonora ‘ché oggi sarà lei a lasciare
i suoi amici ma è certa che la
perdoneranno perché Calum è lì e lei
deve parlargli.
Eleonora gli
si avvicina piano
cercando di contenere quel rossore che sa che le sta coprendo il volto,
sorride
leggermente quando lui la saluta con un cenno della mano e le dice di
seguirlo,
lei lo affianca e lo segue, ‘ché non potrebbe fare
altrimenti.
- Oggi parto
– nessun ciao,
nessun come va, una semplice affermazione che Eleonora stenta a capire.
Lo
sapeva sarebbero partiti ma non pensava così presto.
Così la mora annuisce
soltanto, non può far altro, non può mica
pregarlo di restare? Non è da lei e
sarebbe una cosa stupida, lui ha i suoi impegni, deve andare. Calum non
dice
più nulla, semplicemente si ferma e tocca leggermente il
braccio della mora per
incitarla a smettere di camminare. Lei si ferma e lo guarda
incuriosita, che
Calum sia un po’ strano l’ha capito ma non sa
perché stia facendo così ora.
Eleonora non ha nemmeno il tempo di chiederglielo, lui la tira un
po’ più a se
e la bacia, con fretta, con urgenza ‘ché lui deve
partire e chissà quando la
rivedrà più.
Calum saluta
Eleonora davanti
l’albergo di quest’ultimo, non ci sono addii
sdolcinati né frasi ad effetto,
che loro la realtà la conoscono e non possono cambiarla.
Calum ha solo un
numero in più in rubrica ed il cuore che batte leggermente
più forte.
Eleonora
saluta anche Luke che
li ha raggiunti in strada, l’abbraccia forte e gli scappa
anche una lacrime
‘ché non vuole che partano ma non glielo
dirà e – Tanto ci rivediamo –
è
l’unica cosa che le dice Luke ed Eleonora ci spera, ci spera
davvero.
Calum e Luke
arrivano a Londra
che è notte, nessuno li aspetta in aeroporto, ci sono solo
Michael e Ashton che
li abbracciano un po’ troppo forte. – Lasciateci
ragazzi che non ci vediamo
solo da due giorni, mica da due anni – e Ashton sbuffa che
Calum è sempre il
solito acido.
Eleonora
riceve un messaggio
che è mezzanotte inoltrata. È lui.
Ci vediamo
presto, credimi.
Buonasera :*
Ecco il nuovo
capitolo, spero che vi piaccia <3
Grazie a tutte
le lettrici che seguono la storia, davvero :)
Se volete mi
trovate qui:ASK
Vi lascio il
link di una mia OS, se vi va <3
Nowhere
A presto,
Yeli_
|
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Capitolo 10 *** Rivelazioni ***
Capitolo nove
Rivelazioni
Novembre
è ormai alle porte ed
Eleonora ne ha già piene le tasche del clima freddo e della
perenne pioggia di
Varese. È stanca della scuola, delle pressioni dei
professori e di non aver
tempo per sé stessa, la mora in realtà
è stanca un po’ di tutto. È stanca del
comportamento di Calum, di quel presto che non è ancora
arrivato e dei pochi
messaggi che le invia quando ha tempo. Perché lei lo
capisce, capisce che lui
ha tanti impegni, che è famoso e tutto il resto ma non ci
riesce proprio ad
accontentarsi di quelle sporadiche conversazioni che le lasciano solo
l’amaro
in bocca, ‘ché durano troppo poco e sebbene non
voglia pensare che sia colpa
del moro, non può far a meno di paragonarlo a Luke. Lui lo
sente sempre, trova
sempre un minuto per inviarle un messaggio, trova sempre uno spazio da
dedicarle nella sua vita piena di impegni e quello che lei non capisce
è perché
non possa farlo anche Calum, perché debba essere il biondo a
preoccuparsi tanto
per lei e non il ragazzo con cui in teoria sta frequentandosi da due
mesi.
I ragazzi
sono in sala
d’incisione, Calum sta incidendo il suo assolo, Michael sta
accordando la
chitarra e Luke ed Ashton stanno semplicemente aspettando. Ashton ha le
cuffie
nelle orecchie e muove le mani come se stesse suonando la batteria
mentre Luke
guarda il telefono sorridendo.
- Lucas, sei
strano. – ed il
biondo alza la testa dallo schermo luminoso del cellulare per posare lo
sguardo
sull’amico. – Come? - - Hai capito Luke, stai
sempre al cellulare, quando trovi
un momento libero ti chiudi in camera per parlare a telefono, quindi
dimmi
Lucas, si può sapere che hai? –
Luke sbuffa
un po’, Ashton è
capace di capirlo come pochi, non può nascondergli nulla e
questo gli da un tal
fastidio che non ce la fa a non alzare gli occhi al cielo. –
Parla Luke – e Luke
si alza ‘ché è il suo turno per
incidere, sa però che la conversazione non è
finita. Spera solo che Ashton abbia il buon cuore di non chiedergli
nulla
davanti agli altri, davanti a Calum.
Calum finisce
di incidere che
ormai è sera, guarda l’orologio. In Italia saranno
le dieci ma lui sente il bisogno di
chiamarla. Lo sa che si sta
comportando male, che non le riserva il tempo che merita, che si fa
sentire di
rado ma lui con le relazioni ci sa fare poco e niente, lui non sa come
comportarsi e non perché non gli interessi. Forse nessuno
gli crederebbe se lo
dicesse, ma a lei ci pensa sempre, vorrebbe tanto che lei fosse
lì, con lui, a
sentirlo cantare, a fargli compagnia, a prenderlo in giro in quel modo
che solo
lei sa usare. Ormai Calum la conosce quasi a memoria ed è
per questo che
vorrebbe averla lì, ‘ché gli manca
tanto, troppo. Gli manca in un modo che
quasi lo spaventa. Il fatto è che si rende conto di non
dimostrarglielo, lo sa
che limitarsi a farle qualche squillo, a mandarle qualche messaggio non
è
sufficiente ma lui non sa gestire la cosa, non ci riesce. E vorrebbe
tanto
vederla ma non può, perché ha i suoi impegni e
non può abbandonare tutto di
punto in bianco. Calum è responsabile, sa come comportarsi.
Eleonora
è fuori con i suoi
amici, ride, scherza ed a Calum non ci pensa. Ha sentito Luke poco
prima e sa
che stanno bene. Eleonora ride, scherza e non sente il telefono
squillare.
Ho bisogno di
te
È
il messaggio che leggerà
solo il giorno dopo.
Ashton
finisce il demo della
nuova canzone che c’è solo Luke ad aspettarlo,
Michael e Calum sono già in
albergo ‘ché la stanchezza si sente. Esce dalla
sala e nota il biondo seduto
sul bancone della reception, le mani tra i capelli ed i denti a mordere
il
peercing al labbro. È nervoso il biondo e Ashton deve
conoscere il motivo di
tale stato d’animo. Lo sa che Luke glielo dirà
senza troppe costrizioni e
preghiere, Ashton lo conosce ormai, lo considera un po’ un
suo fratello minore
sebbene non lo dia a vedere, tende a proteggerlo alle volte, sebbene
Luke abbia
ormai più di diciotto anni.
Ashton gli si
avvicina piano,
si siede anche lui sul bancone e – mi sa che lo rompiamo
– ride forte e
contagia anche Luke che si fa serio subito dopo. – Dai parla
su. – e Luke
racconta tutto quello che ha da dire, tutto quello che non ha detto a
nessuno
fino ad ora, soprattutto a Calum che lo ucciderebbe, lo sa. Ed Ashton
lo guarda
un po’ scioccato ma poi lo incoraggia a fare quello che gli
dice il cuore, che
la scelta sarà sempre giusta. E Luke non può far
altro che sorridere
riconoscente ed abbracciarlo, che gli vuole bene ma non ha bisogno di
dirglielo, lui lo sa.
Seraaaaa
<3
Ecco il nuovo
capitolo, spero che vi piaccia! Se vi va, fatemi sapere <3
Rispondo subito
alle recensioni del capitolo precedente :)
Corro via
allora, se volete mi trovate su ASK
<3
Grazie ancora,
baci!
Yeli_
|
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Capitolo 11 *** Verità ***
Capitolo dieci
Verità
Luke saluta
velocemente il suo
interlocutore per poi staccare la chiamata e cancellare qualsiasi
traccia di
quella telefonata. Ormai sono quasi due mesi che la sente
quotidianamente e non
potrebbe mai farne a meno, adora la sua voce, ama quella risata
squillante ed
adora le facce buffe che gli fa quando si sentono via Skype. La ama
Luke, ne è
quasi certo. Ma non può dirlo a Calum, lo sa che non la
prenderebbe mai bene e
ne ha tutte le ragioni. Si sente in colpa Luke
‘ché non gli ha mai nascosto
nulla, è il suo migliore amico e lui sente tanto di star
tradendolo con tutti
questi segreti. Prende il telefono senza pensarci nemmeno un
po’ e – Devo
parlarti. –
Eleonora
sfoglia
distrattamente il libro che ha tra le mani, oggi non ha che fare, aveva
pensato
di uscire ma poi le è passata la voglia quindi ora
è stesa sul suo letto con lo
stesso libro tra le mani da due ore. È la suoneria del
cellulare a distoglierla
dalla letture, sorride e risponde senza far squillare e –
Luke, come stai? –
dice forte ‘ché
gli fa sempre piacere
sentire il biondo ma è il tono teso della persona
all’altro capo del telefono a
farla rabbuiare dopo poco. – Devo parlarti.-
La mora
ascolta tutto quello
che Luke le dice, non lo interrompe nemmeno una volta
‘ché quello che le sta
dicendo è fin troppo importante e lei non può
interrompere una rivelazione tale
con qualche domanda, però non può negare di voler
capire da quanto va avanti
questa cosa, da quanto lui prova quelle cose, perché non
gliel’ha detto prima,
‘ché se gliel’avesse detto prima magari
le cose sarebbero state un po’ diverse.
È rimasta un po’ sconvolta da quello che le ha
detto il biondo, non se
l’aspettava per nulla, tanto che si sente un po’ in
colpa per non averlo capito
prima. Parlano per precisamente diciotto minuti, le parole son finite e
nessuno
sa cosa dire. Si lasciano con un “ci sentiamo
presto”, ancora troppo
frastornati per dire altro. Da una parte Luke, che ha finalmente detto
tutto e
dall’altra Eleonora che non può proprio pensarci.
Calum rientra
in casa che
l’orologio segna le sette in punto, ha passato il pomeriggio
passeggiando per
Londra, ama la capitale quasi quanto ama Sydney. Lo tranquillizza
passeggiare
per Oxford Street, ama guardarsi intorno e sentirsi circondato da
milioni di
persone, sentirsi a casa. Oggi però ha sentito qualcosa di
diverso, si è
sentito incompleto, si è sentito solo anche se a circondarlo
c’era una folla
immensa. Calum si è sentito mancante,
‘ché la mancanza ora si sta facendo quasi
insopportabile, vorrebbe tanto che lei fosse lì, Londra le
piacerebbe, lo sa.
Calum si
stende sul divano e
prende il cellulare, digita il numero che conosce a memoria ed avvia la
chiamata, aspettando di sentire la sua voce, di sentirla un
po’ più vicina.
Eleonora
sente squillare il
telefono, rifiuta la chiamata. Non può sentire Calum ora.
Ehiiii :)
Ecco il nuovo
capitolo! Allora che ne pensate?Secondo voi cosa le ha detto
Luke?E perché ha rifiutato la chiamata di Calum?
Vi ringrazio
perché siete in tante a leggere e poi grazie per aver
inserito
la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite <3
Grazie mille
ancora!
Se volete mi
trovate anche su ASK
A presto :)
Yeli_
|
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Capitolo 12 *** Esigenza ***
Capitolo undici
Esigenza
Calum non
sente Eleonora che
sarà una settimana e stavolta non è colpa sua. Le
avrà mandato una decina di
messaggi e le avrà fatto altrettante chiamate senza ricevere
alcun tipo di
risposta, si è anche preoccupato un po’ in
realtà ma poi ha allontanato i
pensieri negativi dandosi dello stupido. Però le manca,
molto, è stato quasi
tentato di andare da lei, per poi darsi di nuovo dello sciocco,
‘ché non si può
mica presentare davanti casa sua appena lei non lo risponde, anche se,
a dir la
verità, è passato troppo tempo e lui teme che ci
sia qualcosa sotto.
Il moro
cammina per il
corridoio che divide le varie camere da letto dal soggiorno, passa
davanti la
camera di Luke, si avvicina alla porta e fa per entrare quando sente un
vociare
provenire dall’interno. Si ferma ‘ché
quella voce gli è familiare, è la stessa
che non sente da una settimana.
Luke chiude
la chiamata dopo
una mezzoretta, parlare con Eleonora gli fa sempre bene, lo
tranquillizza come
nessuno e poi è l’unica che non lo giudica,
è l’unica che gli sta accanto
sempre e comunque. Gli dispiace però, lo sa che lei ha
allontanato Calum e gli
spiace da morire questo. Sa quanto la mora tenga al suo migliore amico
e poi si
è reso conto di quanto Calum stia male negli ultimi giorni
ma non può farci
nulla, ‘ché anche se è colpa sua, certi
sentimenti non può nasconderli.
Eleonora
vorrebbe tanto
chiamare Calum ma sa che, sentendo la sua voce, non riuscirebbe a non
dirgli
nulla. Luke le ha chiesto di tenere per sé quella
confidenza, almeno finché non
sarà lui stesso a dirlo al moro. È il suo
migliore amico, spetta a lui parlargli
di una cosa così seria non a lei. Eppure Eleonora non ce la
fa ad aspettare
ancora e, visto che non può chiamarlo, almeno un messaggio
può scriverglielo,
no?
Calum sente
il cellulare
vibrare e sorride ‘ché aspettava quel messaggio da
una settimana, non è un tipo
sentimentale lui, non è il solito romantico ma, quando si
tratta della mora,
sente la necessità di sentirla, sentirla vicina anche se non
per davvero. Così
non aspetta nemmeno un secondo che la risponde, la voglia di parlarle
è troppa
e non ce la fa ad aspettare ancora, non le rinfaccia nemmeno nulla,
è
orgoglioso si, ma qui si parla di lei e lui non riesce proprio a fare
l’offeso.
“Mi
sei mancata.” “Anche tu”
E non ci sono
più riferimenti
a quella settimana di silenzi, di parole non dette e voci non
ascoltate, è
tutto come prima, come se non fosse accaduto nulla.
Luke prende
il cellulare per
l’ennesima volta, ha ragione sua madre, ormai vive in
simbiosi con
quell’apparecchio. Scorre fino all’ultima chiamata,
quella fatta subito dopo
aver chiamato Eleonora, ed avvicina il cellulare
all’orecchio. – Amore mio – ed
Aleisha dall’altra parte del telefono – del mondo
– sorride forte che lo ama e
glielo dirà, prima o poi.
Sera <3
Ecco il nuovo
capitolo, avete visto il nostro caro Luke? AHAH non avrei mai
potuto dividere LA coppia.
Scappo che sono
di frettissima scusate <3
Grazie mille
per le stupende recensioni, rispondo subito :)
Grazie di tutto
davvero :*
A presto
Yeli_
|
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Capitolo 13 *** Tempesta ***
Capitolo
dodici
Tempesta
Ashton si
getta mollemente sul
divano al centro dell’abitazione inglese, sbuffa e ruota gi
occhi quando sente
– per l’ennesima volta – la suoneria del
suo cellulare. Gli spiace un po’ dirlo
ma è stanco, stanco di essere sempre in giro, stanco di
sentire la mancanza di
casa e di qualcuno che non c’è. È
stanco anche di quella che dovrebbe essere la
sua ragazza, si sente oppresso da continui messaggi e chiamate,
oppresso dalla
gelosia ossessiva di quella ragazza, non ce la fa più con
lei.
Luke rientra
poco dopo, il
solito sorriso che finalmente è ricomparso sul suo volto ed
il cellulare sempre
a portata di mano
che non può lasciarlo
un attimo. Poggia poco garbatamente le buste della spesa di fianco ad
Ashton e
poi si siede anche lui, sorridendo apertamente al maggiore. Il ragazzo
in
questione risponde fingendo un sorriso e – Allora, Hemmo, che
hai comprato? –
Luke lo guarda un po’ più del solito, ha capito
c’è qualcosa che non va ma
lascia stare, che conosce Ashton molto bene e sa che quando
vorrà dirà tutto.
Così prende la prima busta e ne estrae una maglia identica a
quelle con le
stelle che già ha e - lo so che ne ho una uguale ma mamma
l’ha portata per
sbaglio in Australia quando è venuta a trovarci- dice,
anticipando qualsiasi
domanda. Poi mostra un nuovo paio di jeans che son talmente stretti che
il
maggiore dubita gli entrino e poi una maglietta dal tessuto leggero per
Calum
‘ché è proprio adatta a lui, dice
ridendo Luke, ‘ché forse così quando
parlargli sarà meno dura.
Michael gioca
indisturbato, da
ben due ore, ad un videogame dal nome impronunciabile. È il
loro giorno libero
e lui ama oziare come se non ci fosse un domani, tutti sanno che non
devono
disturbarlo ‘ché è capace di tener il
muso a tutti poi e nessuno ha voglia di
passare il tempo a ricevere occhiatacce dal rosso – che ha
ancora i capelli di
quel colore- così Michael rimane in camera fino a quando non
si rende conto di
avere gli occhi che bruciano e lo stomaco che esige cibo. Stavolta
però non si
tratta né dello stomaco né degli occhi. Il
fastidio viene da qualcos’altro, per
l’esattezza da qualcun altro. Ed è facile capire
chi sia la persona in
questione, solo lui può tingersi il ciuffo di quel biondo
così strano e
continuare a piacere a tutte quelle ragazze. Calum entra e chiude la
porta
piano, ad evitare di far molto rumore e – Ho fatto un
macello.- e Michael lo
guarda, in attesa di una spiegazione che non tarda ad arrivare.
Eleonora sta
studiando da così
tanto che ormai ha anche perso il conto delle ore, non ce la fa
più a ripetere
quella lezione d’inglese, ha la gola secca e che brucia, non
riesce quasi più a
dire una parola. Il telefono squilla, però, e lei non ci
pensa due volte a
rispondere. Sente una voce calda dall’altra parte della
cornetta che la saluta,
chiedendole come sta, Eleonora sente la gola ancora più
secca ‘ché non si è
ancora abituata del tutto alla presenza di Calum nella sua vita.
– Sto bene
grazie – risponde piatta che le mani le tremano un
po’. – E se ci vedessimo? –
e la mora pensa di morire.
Hola :)
Oggi sono in
modalità ozio completo e quindiiiii eccomi qui col nuovo
capitolo <3
Allora, cosa
avrà combinato Calum? E poi, secondo voi si vedranno? Ahah
Vabbé
me voy, grazie a tutti <3
Yeli_
|
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Capitolo 14 *** Biglietti ***
Capitolo
tredici
Biglietti
Calum guarda
i biglietti che
ha tra le mani, li guarda un po’ titubante, ne ha cinque.
Due hanno come destinazione Milano e l’unica persona che
può accompagnarlo è
Luke, Michael e Ashton non capirebbero, non che li consideri
diversamente da
Luke ma, il biondo, gli è sempre stato vicino, è
sempre stato quello che lo ha
accompagnato in tutto e lo ha sostenuto sempre e comunque e continua a
farlo.
Il moro manda
un messaggio a
Luke per spiegargli tutto ciò che ha in mente, visto che il
biondo non è in
casa e loro devono partire la sera stessa.
- Ho due
biglietti per Milano,
Luke dobbiamo partire. Alle 8 abbiamo l’aereo. Grazie.- ed il
messaggio non
aggiunge altro, dice l’essenziale se non meno ma Luke
risponde neanche dieci
minuti dopo – Sarò a casa a momenti, prendo quello
che serve ed andiamo- e
Calum sorride ‘ché un amico migliore non avrebbe
mai potuto trovarlo.
Eleonora
è in giro con qualche
amico, ha sentito Calum qualche ora prima e le è sembrato
più che normale.
Quando, qualche giorno fa, le ha detto di vedersi poi non ha aggiunto
altro, dicendo
solo che spera che accada presto. Lei non ha fatto nessuna domanda ed
ha
lasciato correre la cosa, sperando anche lei di rivederlo presto
‘ché la
distanza la sta uccidendo.
“Fuori
è magnifico ma tu lo
sei di più” ed Eleonora sorride
‘ché un Calum così dolce non se
l’aspettava
mica. Arrossisce comunque, però, perché, detta da
lui, anche la frase più
sdolcinata diventa perfetta.
Calum invia
un messaggio ad
Eleonora che forse è uno dei più dolci e strani,
dal suo punto di vista, ad
aver mai inviato. Il fatto è che Ashton è entrato
in fissa per un rapper
italiano e gli ha fatto sentire persino una sua canzone e, quella frase
l’ha
colpito, non può negarlo. Quindi ha pensato che era meglio
scrivergliela, no?
Posa piano il
cellulare in
borsa, devono imbarcarsi tra qualche minuto ed il telefono deve essere
spento.
In cuor suo spera che la ragazza non si preoccupi, ma sa già
come farsi
perdonare, mal che vada. Spera anche che Michael e Ashton capiscano,
anche se
dubita che sorrideranno quando leggeranno il misero biglietto che gli
hanno
lasciato in camera. Ma d’altronde, loro lo sanno, lo
conoscono, almeno spera.
Luke dal
canto suo invia un
messaggio ad Aleisha, giusto qualche secondo prima di spegnere il
cellulare per
quelle che saranno circa tre ore. Magari il mese prossimo torna in
Australia,
magari torna a trovare un po’ tutti. Ora però
preferisce pensare al viaggio che
li attende, è contento di rivedere Eleonora, gli manca tanto
e non vede l’ora
di riabbracciarla ed in più nota anche quanto Calum sia
nervoso, ha le mani
sempre tra i capelli ed il volto in una smorfia preoccupata che non lo
abbandona dal pomeriggio stesso.
- Cal- lo
chiama qualche
secondo dopo – andrà tutto bene, respira, santa
pace- e Calum lo guarda ridendo
e sperando che l’amico abbia ragione, una volta nella sua
vita.
Eleonora
torna che è
mezzanotte passata. Maledice la suoneria del cellulare che sente
rimbombare
nell’appartamento.
- Hei, che ne
dici di
vederci?- ed è la seconda volta che le pone questa domanda.
Hiiiiii
<3
Dopo aver
passato il pomeriggio, tra varie peripezie, a cercare di scrivere
ecco il capitolo ahah. Spero vi piaccia, grazie di tutto <3
Se volete mi
trovate su ASK (non riesco a mettere il link, lo trovate nella
bio, scusate <3)
Scappo :)
A prestoooo!
Yeli_
|
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Capitolo 15 *** Mancanza ***
Capitolo
quattordici
Mancanza
Eleonora ha
ancora per le
testa quella domanda, quel che ne dici di vederci che le fa pensare che
ci sia
qualcosa che non va in Calum, che forse ha bevuto o è
impazzito di colpo. Non
risponde, troppo presa a pensare tanto è vero che il moro,
dall’altra parte del
telefono, tossisce per poi ridere nervoso. – Ci sei?- le dice
in un italiano
tanto masticato e – Sisi – risponde la mora, con il
cellulare tra la spalla e
l’orecchio, mentre si avvia verso camera sua. –
Allora, ti va di vederci? –
Eleonora si prende un secondo e – Calum, senti, stai male?
Hai bevuto? No
perché io so per certo che tu, stamattina, eri nel vostro
bell’appartamentino
in centro, a Londra, non so se ti rendi conto!- Calum soffoca una
risata e –
Dimmi solo se ti va di vedermi. - - Certo che mi va di vederti Calum,
è ovvio.-
ammette quasi senza forze la mora ‘ché Calum, a
volte, le sembra un bambino. –
Ce la fai allora a venire in aeroporto?- ed Eleonora sente il cuore
batterle
forte, esce di casa senza dire altro e senza preoccuparsi di nulla.
Calum sente
solo il rumore di una porta che sbatte e di passi veloci, sorride, la
rivedrà.
Luke non si
regge più in
piedi, è stanco morto e vorrebbe solo dormire. Calum
ovviamente ha prenotato le
camere in albergo ma ora, come è giusto che sia, stanno
aspettando Eleonora.
Perché Calum, per quanto è agitato, sarebbe morto
se avesse dovuto aspettare il
giorno dopo. Accende il cellulare e manda un messaggio ad Aleisha, ne
trova due
di Ashton e uno di Michael, ringrazia il cielo che non se la siano
presa troppo
e poi alza lo sguardo, nota Calum camminare avanti e dietro, ancora
più nervoso
di prima e – Cal, stai tranquillo, andrà tutto
bene, mi stai facendo sudare.- e
Calum ride poco perché insomma, è lecito essere
nervosi, è lecito non riuscire
a star fermi nemmeno un po’, d’altronde sono mesi
che non la vede e gli è
mancata troppo.
Eleonora
maledice il treno,
mancano una decina di minuti che a lei sembrano non passare mai.
Nemmeno la
voce di Ed Sheeran la tranquillizza e questo è dir tutto. Ha
le ginocchia che
tremano ed il cuore che sente quasi scoppiare, lo rivedrà e
non ce la fa più ad
aspettare. Scende dal treno e ringrazia che l’aeroporto disti
meno di cinque
minuti, cammina, i passi sono svelti ed impazienti, le mani tremano.
Calum si
volta verso destra e
scorge una figura in lontananza, lo sente che è lei. La vede
camminare piano
verso la sua direzione e lui si mette dritto in piedi, le mani che
fremono e
tremano, desiderose di un contatto, sono strette a pugno e cadono lungo
il suo
corpo. Cammina anche lui, lento, verso di lei e finalmente capisce cosa
intendeva dire Michael quando aveva scritto “ti sento
bruciare sotto la mia
pelle” perché lui, Eleonora, se la sente addosso,
gliel’ha già detto e, forse
glielo dirà di nuovo prima o poi. Il fatto è che,
ora, la vede più vicina, ci
sono due metri a dividerli e non c’è tempo per
parole di alcun tipo. Ci sono
solo loro due, Calum che la stringe e lei che si sente finalmente bene,
completa, una lacrima le scende lunga la guancia infrangendosi sul
tessuto del
maglioncino del moro che le bacia la fronte. Quanto le è
mancata.
È
un attimo e lui scioglie
l’abbraccio, portando le mani sul collo della mora che alza
il viso per
guardarlo meglio. Calum si abbassa quanto basta, sporgendosi verso di
lei che
si lascia baciare dolcemente e che cerca di imprimere nella mente ogni
singolo
istante di quel momento tanto agognato.
Hola a todossss
:)
Eccomi col
nuovo capitolo, spero vi piaccia! Vogliate scusarmi se
riscontrate qualche incongruenza per quanto riguarda treni e distanza
con
l’aeroporto, ma non sono molto pratica ahah
Beh, come
sempre grazie a tutti voi, risponderò alle vostre recensioni
appena finisco di studiare <3
Se volete, mi
trovate su ASK :)
Un bacio!
Yeli_
|
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Capitolo 16 *** Notte ***
Capitolo
quindici
Notte
Eleonora si
allontana dal viso
di Calum, lentamente. Ha bisogno di guardarlo negli occhi, di capire
che lui è
davvero lì, perché ha qualche
difficoltà a crederci. Non le interessa che sia
passata la mezzanotte, non le interessa più nulla
perché Calum è lì e comunque
non ha bisogno di nient’altro. – Sei qui-
è un sussurro il suo, accompagnato da
mani che toccano il viso del ragazzo, piano, a ricordare di nuovo quei
lineamenti che tanto le piacciono. Lui sorride, quel suo solito sorriso
che
provoca la formazione di quelle piccole rughette ai lati degli occhi,
occhi che
Eleonora ama tanto perché sente di annegarci dentro, ma non
crede glielo dirà,
non è ancora pronta. Calum la guarda in silenzio,
continuando a stringerle la
vita dolcemente. Anche lui ha bisogno di quel momento, ha bisogno di
sentire il
calore che lei gli dà con un abbraccio, ha bisogno di
sentire la sua presenza,
‘ché non vederla per così tanto tempo
lo sta quasi distruggendo. La bacia di
nuovo, un bacio a fior di labbra e – Va a salutare Luke, sei
mancata anche a
lui- le dice dolcemente, sorridendo. Eleonora ubbidisce, lasciando
quelle
braccia che tanto la fanno star bene, e dirigendosi verso Luke.
Luke chiude
la telefonata con
Aleisha e sorride, vedendo correre la mora verso di lui. È
una delle sue più
care amiche ed è felice di rivederla. – Luke!-
urla la mora per poi
abbracciarlo con un tale slancio che il biondo quasi cade. –
Mi sei mancata
anche tu ma calmati tesoro, così mi butterai a terra!- dice
ridendo Luke che la
stringe forte, ringraziandola tacitamente per tutto quello che ha fatto
e che
continua a fare per lui. – Parla con Calum.- gli dice poco
dopo e sì, lo farà.
Calum si
avvicina poco dopo e
– Hemmo levati dai, hai abbracciato abbastanza la mia
ragazza.- ed Eleonora
sente il cuore fremerle perché ha sentito bene quello che ha
detto Calum, il
quale le si avvicina stringendola in un forte abbraccio. Si abbassa per
baciarle la testa e – Ragazzi però spero non
facciate così tutto il tempo,
altrimenti davvero torno a casa- e scoppiano a ridere i due
‘ché Luke è sempre
capace di rovinare i momenti migliori.
- Dai torniamo a casa, sei
stanchissima.- è la
voce di Calum a richiamare Eleonora che è poggiata sulle
gambe del moro e – Ma
no sto bene.- e sembra quasi una bambina capricciosa e – no,
su tanto ci
vediamo domani.- dice fermo il moro, un sorriso a tradire la sua voce
dura. La
mora sbuffa e si alza da quella posizione così comoda e
–okay andiamo.-
Si avviano
verso la stazione
insieme. Mani intrecciate. Sorrisi innamorati.
Salveeee!
Ecco il nuovo
capitolo<3 Grazie a tutti voi che mi seguite, che leggete,
grazie <3 Spero vi piaccia!
A presto
Yeli_
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Capitolo 17 *** Primo giorno ***
Capitolo
sedici
Primo giorno
Sono quasi le
sette quando
Eleonora apre gli occhi piano, dandosi il tempo necessario per
abituarsi alla
luce mattutina. Si sveglia sorridendo e cercando di ricordare nei
minimi
dettagli quello che è successo la sera prima, sorride ed
alza gli occhi al
cielo, quasi a darsi della sciocca da sola per quella reazione. Le
sembra di
vivere in uno di quei film per adolescenti, quelle commedie che non le
sono mai
piaciute tanto ma che ora sembra di vivere. Sorride nuovamente e si
alza,
stamattina non andrà a scuola, l’ha appena deciso.
Accende il cellulare e trova
qualche messaggio, li scorre un po’ tutti,
risponderà più tardi a tutti tranne
che a Calum. A lui risponde subito, per poi farsi mille problemi.
Magari lo
disturbo, magari dorme, magari non vuole sentirla. Ma uno che si fa un
viaggio
così solo per lei, potrebbe mai non volerla sentire?
Eleonora ci pensa e, ovvio
che vuole sentirla, vero?
Calum guarda
la sveglia sul
comodino, sono le sette e Luke è sicuramente ancora
addormentato. Prende il
telefono e spera che lei gli abbia scritto, che lui non vuole
disturbarla, teme
un po’ di annoiarla. Le risponde veloce e, con uno slancio,
si alza dal letto
un po’ scomodo in cui ha dormito. Si stiracchia un
po’ e passa una mano tra i
capelli, capelli che adora, e prende un paio di jeans e un maglioncino
grigio,
che Milano è fredda e lui mica lo sapeva.
“Arrivo”
“Ma dove, Calum?”
Calum non
accede più, Eleonora
sente che quel ragazzo la farà morire uno di questi giorni.
La mora si
veste velocemente,
un paio di jeans ed il maglioncino bianco che ama tanto vanno
più che bene. Si
siede di fronte alla finestra e nota una figura in lontananza. Quel
ragazzo è
uno stupido, pensa.
Scende
velocemente le scale,
mette il cappotto ed esce, le guance un po’ arrossate per la
corsa e per il
freddo. Lo vede lontano e aspetta che lui la raggiunga, nota i passi
lenti di
Calum, passi cadenzati e ad ogni passo sente lo stomaco fare sempre
più male,
un male piacevole, un male che vorrebbe sentire ogni minuto. Calum
sorride
piano, la guarda avvicinandosi sempre di più e –
Facciamo un giro. – le dice
per poi prenderle la mano e avvicinarla un po’ più
a lui. Camminano per qualche
minuto quando lui la blocca solo per trascinarsela contro e baciarla,
un bacio
che di urgenza non ha nulla.
- Non ti
avevo ancora
salutata.-
Eleonora
sorride. Possibile
che lo ami già?
Calum parla
ininterrottamente
per quasi due ore, le racconta tutto, cose che la ragazza
già sa e cose che non
conosce, cose che la fanno sorridere ed anche emozionare. Le racconta
dei
concerti, delle sale d’incisione e delle storie stupide che
la gente inventa su
di loro. Racconta delle risate che si sono fatte quando hanno ascoltato
per la
prima volta quella stupida canzone che la Breslin aveva scritto per
Michael, il
quale invece di prendersela se n’era andato per le radio a
dire quanto gli
piacesse. Calum parla ed Eleonora sorride e scoppia a ridere, quasi
piange per
il troppo ridere, quando – Ma Luke,
dov’è? – e Calum ride perché
lei è stata
capace di fargli dimentica il suo migliore amico in un albergo di
periferia.
“Luke
stiamo arrivando, scusa
ahah”
E Luke
maledice Calum, che mi
ci ride?, l’ha lasciato solo e senza far nulla. Pensa che
farà l’offeso per
tutto il giorno.
Sente
qualcuno entrare e – Era
ora, siete due stupidi.-
- Luke, non
sono così stupida
dai.-
Holaaaa :)
Eccomi col
nuovo capitolo, perdonate la mia assenza ma quest’anno sono
di maturità
quiiindi! Beh spero che il capitolo vi piaccia, vi lascio i link per
due OS che
ho pubblicato poco tempo fa, se vi va, fatemi sapere che ne pensate
<3
Anni
Veloce
Grazie a
tuuuutti,
un bacio.
Yeli_
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Capitolo 18 *** Gelosia ***
Capitolo
diciassette
Gelosia
Luke la guarda senza parole. Com'è possibile che lei sia li? No perché solo tre ore prima, lei era in Australia, ne è certo. Hanno parlato al telefono, lei gli ha parlato del tempo, del caldo e gli ha chiesto quando sarebbe tornato a casa. Ora però lei é li, il biondo non capisce come sia possibile perché insomma lei era a Sydney, ci può mettere la mano sul fuoco.
- Non dici niente?- Luke alza il volto verso di lei e le sorride perché é felice che lei sia li ma, non ci ha capito ancora nulla. -Faccio sempre in tempo a ritornare a Londra dagli zii eh- riprende lei, ridendo piano. -Nono- é l'unica cosa che lui dice. Fa un passo verso di lei e le stringe piano il polso, senza farle male. La guarda. La ama. Vuole baciarla.
Lei lo guarda in silenzio, aspetta senza far nulla. Luke ha bisogno dei suoi tempi, lei lo sa. Lo guarda anche lei. Lo ama. Vuole baciarlo.
Tutto succede molto lentamente, Luke si fa sempre più vicino, meno insicuro. Porta la mano destra suo volto chiaro di lei, l'accarezza dolcemente e chiude gli occhi. Poggia la sua fronte a quella di lei e chiude gli occhi, lasciandosi sfuggire un sospiro. - Ti amo- e la bacia senza darle modo di rispondere. La bacia piano, senza aggiungere altro che, dopo mesi, quelle due parole sono sufficienti.
Calum ed Eleonora camminano senza fretta verso l'albergo dove Luke li sta aspettando.
-Povero Luke, chissà cosa sta facendo tutto solo, sarà sicuramente arrabbiato ora- ed è ormai mezz'ora che Eleonora parla di Luke e non la smette mica. -Hai intenzione di parlare di Luke per tutto il tempo? Dimmelo, così magari la prossima volta esci con lui.- La mora guarda Calum per circa dieci secondi per poi scoppiare a ridere come se non ci fosse domani. -Ma che sei geloso?- e ride ancora perché la faccia di Calum é qualcosa di estremamente esilarante. -Si, e allora?- ed Eleonora ride ancora perché sul serio non riesce a trattenersi. -Hai intenzione di smetterla?- La mora lo guarda, stringe forte il labbro tra i denti, a trattenere una nuova risata. -La smetto, ma non essere geloso Cal- -Parli sempre di lui, quando siamo lontani lo chiami e poi Luke é Luke insomma, piace a tutti!- -Devo ricordarti dei 3/4 della popolazione mondiale che aspetta, esaurendosi, tue foto al mare senza quella maglia che ti ostini a mettere anche se ci sono 40 gradi? Credo che a loro tu piaccia!- -Ma è diverso, loro sono fans, tu invece. Eleonora tu sei tu ed io sono geloso se parli di Luke, ecco- La mora si zittisce, si avvicina quanto basta. Si alza sulle punte e lo bacia. -Calum, tu sei tutta un'altra cosa- e Calum non può fare a meno di arrossire e sorridere.
Luke sente le voci dei suoi amici nel corridoio. Guarda Aleisha seduta di fronte a lui e le sorride rassicurante. Ormai é arrivato il momento di dire tutto a Calum.
Sera a tutti :)
Eccomi col
nuovo capitolo, perdonate il ritardo! Spero che il capitolo vi piaccia e scusate ma non so com'è l'html ahah ho dovuto farlo io e non so com'è uscito!:) Ecco il link di due OS, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate <3
Anni
Veloce
Grazie a tutti,
un bacio.
Yeli_
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Capitolo 19 *** Aleisha ***
Aleisha
Eleonora
e Calum entrano in stanza senza bussare, sanno
che Luke non chiude mai a chiave. Borbottano qualche scusa da dire al
moro per
evitare la sparata che farà loro, sicuramente. Il fatto
è che, appena entrano,
le parole muoiono. Nella stanza Luke non è solo e se la mora
sorride, che lei
lo sapeva, c’è qualcuno che stringe forte i pugni
fino a sentire male alle
dita.
-
Calum – è l’unica cosa che Luke riesce a
dire, prima di
sentire la porta sbattere forte. Avrebbe dovuto aspettarselo, no? Sono
mesi che
sente Aleisha, mesi in cui lui ha continuamente negato che ci fosse
qualcosa,
che ci fosse una ragazza con la quale si stesse sentendo. E Calum
gliel’aveva
persino chiesto, l’aveva pregato di dirgli la
verità e lui aveva giurato. Ed
era allora che il moro, sentendosi libero di parola, aveva espresso
tutto il
suo astio per quella ragazza che, a suo avviso, l’avrebbe
fatto solo soffrire,
che “non ti merita Luke, meglio tu l’abbia lasciata
perdere” e lui aveva
annuito fingendo di essere d’accordo mentre proprio Aleisha
lo stava chiamando.
E si sente in colpa ora perché avrebbe potuto essere
più sincero, d’altronde lui
lo era sempre stato, si son sempre detti tutto, ma vuoi un
po’ di timore, vuoi
l’insicurezza di quella relazione ripresa, Luke aveva
preferito mentire e
rimandare sempre più quel momento in cui avrebbe, comunque,
dovuto dire la
verità.
Calum
è furioso. Ed è normale perché lui,
Aleisha, la
conosce. Ammette di averle voluto bene quando, nel salotto di casa sua,
erano
soliti registrare le prime cover, quando lei e Luke han deciso di
provarci
perché lui, che eran perfetti insieme, l’aveva
sempre pensato e detto. Ammette
anche di aver provato orgoglio nei suoi confronti quando lei era
riuscita a
registrare il primo ep, senza l’aiuto di nessuno, tantomeno
il loro. Ammette
però di essersi arrabbiato sino ad arrivare ad odiarla
quando, la sua storia
con Luke era finita, improvvisamente e senza motivo. Non aveva mai
creduto a
Luke, al suo “l’ho lasciata io”
perché, se fosse davvero stato così, non
avrebbe avuto quegli occhi, non avrebbe avuto la stessa espressione
disperata
per mesi. Quindi, per lui, era stato normale dar la colpa
all’australiana,
senza pensare ad altre opzioni ed è per questo che ha messo
sempre in guardia
Luke, ha sempre continuato a criticare quella ragazzina che, un tempo,
considerava una delle sue migliori amiche. E ci credeva Calum, quando
Luke
negava di pensare ancora a lei, di parlarle, ci credeva quando lui gli
diceva
di non vederla quando era a Sydney ed ora si rende conto che, forse,
non
avrebbe dovuto fidarsi e si odia anche un po’
perché, probabilmente, un po’ di
colpa ce l’ha anche lui. Che, magari, se avesse solo evitato
di giudicare e
avesse lasciato Luke libero di decidere, di parlare, forse lui non gli
avrebbe
nascosto nulla.
Quindi,
okay, la colpa è anche sua. Preferisce però
tenersi tutto per lui, aspettando delle scuse che spera non tardino ad
arrivare.
Da
Calum
-
Vieni qui –
A
Calum
-
Dove sei? –
Da
Calum
-
Lo sai. –
A
Calum
-
Arrivo –
Da
Calum
-
Sbrigati. Ho bisogno di te. –
Esce.
Veloce. Sa dove andare.
Sera
a
tutti (:
Ecco
il
nuovo capitolo, spero vi piaccia. Mi farebbe piacere conoscere i vostri
pareri,
per qualunque cosa scrivetemi tranquillamente! <3
Corro
che ho francese da finire ahah :) Beh poi, se vi va, ho pubblicato una OS "Sempre", se vi va fatemi sapere cosa ne pensate :) Grazie a tutti <3
Un
bacio
Yeli
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