Somewhere only we know

di treautunni_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Settembre ***
Capitolo 2: *** Milano ***
Capitolo 3: *** Tranquillità ***
Capitolo 4: *** Arrivi ***
Capitolo 5: *** Avventato ***
Capitolo 6: *** Coincidenze ***
Capitolo 7: *** Ti sento ***
Capitolo 8: *** Sorrisi ***
Capitolo 9: *** Presto ***
Capitolo 10: *** Rivelazioni ***
Capitolo 11: *** Verità ***
Capitolo 12: *** Esigenza ***
Capitolo 13: *** Tempesta ***
Capitolo 14: *** Biglietti ***
Capitolo 15: *** Mancanza ***
Capitolo 16: *** Notte ***
Capitolo 17: *** Primo giorno ***
Capitolo 18: *** Gelosia ***
Capitolo 19: *** Aleisha ***



Capitolo 1
*** Settembre ***


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Alla Ele, sempre a lei perché

loro sono la mia OTP ahah

e poi perché è della Ele che

stiamo parlando.

 

 

Prologo

 

Settembre

 

Eleonora si sveglia che sono le sette e mezza. Fuori c’è un temporale di quelli che, lì da lei, sono così frequenti che ormai non ci fa quasi più caso. È domenica e lei non ha proprio voglia di far nulla. Si alza dal letto svogliatamente e, qualche minuto dopo, accende il computer per poi stendersi di nuovo, entra su face book, guarda qualche foto appena caricata da alcune sue amiche. Mette qualche “mi piace” giusto per e poi accede ad instagram, i 5 Seconds of Summer hanno appena caricato un nuovo video. È Calum a girarlo, probabilmente dalla sua camera d’albergo, ringrazia tutte le fan e poi chiude. Ci sono già quasi 3milioni di “mi piace” con altrettanti commenti. Eleonora clicca sul video due volte ed ora c’è un “mi piace” in più. Ma tanto pensa, lei è solo una delle tante.

 

 

 

È settembre e Calum è stanco. È in tour da quasi un anno, è stanco di cambiare albergo e città quasi ogni giorno e ringrazia che le date siano quasi finite. È stanco di far foto con tutti, essere fermato per strada, trovare ragazzine urlanti ovunque e dover fingere di star bene ogni giorno anche quando, magari, bene proprio non sta. Il fatto strano è che, per quanto Calum sia stanco, a volte pensa a quanto sia fortunato a fare quello che fa, ripensa anche al giugno appena passato. Ripensa all’Italia, a Milano, a quanto gli sia piaciuta quella città e ripensa anche alla notte dopo il primo concerto, ripensa alla conversazione avuta con Luke. e non può dire di non pensare anche alla “ragazza mora delle prime file”. Alle volte si ferma a pensare a lei, al fatto che è certo di non averla vista né la sera in quello stupido locale né il giorno dopo. Anche se non lo dice, a Calum sarebbe piaciuto rivederla. Non sa perché in realtà ma, di una cosa è certo, vede tantissime ragazze ogni giorno ma lei, lei gli è rimasta impressa davvero. Luke entra nella stanza del moro, qualche istante dopo, con i capelli ancora bagnati. Ha questo vizio, Luke, non asciuga mai i capelli perché – Cal, il risultato è migliore se li asciugo al naturale e poi le ragazze li adorano – e Calum è costretto a dargli ragione ogni volta perché, guai a contraddire il biondo. – Devi muoverti Cal, forza vestiti che tra un po’ iniziamo.-

 

 

Holaaaa :)

Forse nessuno si aspettava di trovarmi qui, con una nuova storia, ma eccomi ahah

Beh, ho questa idea da tempo e poi dovevo parlare della mia OTP, per forza (: Grazie a Verdazzurro_ per il meraviglioso banner, lo adoro <3

Fatemi sapere che ve ne pare di questo prologo, vi lascio il link per la OS Questione di sguardi

e, se volete, mi trovate anche qui ASK

Ciao a tutti e grazie anche a chi ha solo letto <3

Yeli_

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Capitolo 2
*** Milano ***


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Capitolo uno

 

Milano

 

 

A Milano oggi fa caldo, c'è il sole alto in cielo e nessuna nuvola. Eleonora si guarda intorno e cerca con lo sguardo l'amica, è in ritardo e lei sta stancandosi, non ha più voglia di aspettare. Sbuffa e la cerca con lo sguardo ancora una volta, è stanca. 

La mora aspetta qualche minuto e poi decide di fare un giro, la scuola è iniziata ma lei non ha ancora tutti i libri, così si dirige verso la libreria più vicina al centro. Cammina spedita, col telefono in tasca che vibra ed una mano tra i capelli perché si sta innervosendo e non poco. Il fatto è che ora non ha neanche più voglia di ordinare dei libri che già sa che avrà tra le mani per un anno intero così, devia ed entra nel negozietto di musica che fa angolo ed entra.

 

Ad Eleonora la musica piace, piace davvero. Chi la conosce sa che lei, senza la musica, non potrebbe mai vivere. Il fatto è che si sente tranquilla, completa quando le note le risuonano in testa, quando la voce -quella voce- del cantante -di quel cantate- riempie l'aria che lei stessa respira. Ed Eleonora non è una di quelle che se ascolta un gruppo si sente in colpa a sentire altra musica e quindi non ascolta nient'altro ma mentirebbe se dicesse che la voce di Calum Hood non la tranquillizza, non la da sorridere. Perché Calum Hood ha quel tipo di voce che ti entra in testa, ha quella voce che ti accompagna per tutto il giorno, quella voce un po' da bambino che ti fa sorridere per un giorno intero. Ed è per questo che, quando Eleonora entra nel negozio di dischi, cerca subito con lo sguardo quel cd che tanto le piace, che ha ascoltato milioni di volte. Lo trova contenta e lo prende fingendo indifferenza, legge l'elenco delle canzone e si annota mentalmente che, una volta a casa, ascolterà End up here, quella canzone le piace troppo. Poi decide di dirigersi verso una zona diversa del negozio, si volta e cerca il singolo dei Green Day che le piace tanto, lo compra.

 

Eleonora torna a casa un'oretta dopo, appena uscita dal negozio le è arrivato un messaggio, l'amica non sarebbe arrivata e la mora aveva deciso di dare un'occhiata in centro senza però trovare nulla che le piacesse. Così ora è in camera e, come è suo solito, sta ascoltando un po' di musica. Come si era ripromessa nel pomeriggio, ha ascoltato End up here ma ora, a causa della riproduzione casuale, è partita The only reason. Eleonora sorride, sorride forte.

 

 

Luke Hemmings è un milione di cose insieme, è il più serio di tutti, almeno così fa credere, è quello che pondera le cose, che però quando è con i suoi amici si lascia andare un po' perché con loro si sente a casa, si sente capito. E come i suoi amici capiscono lui, lui capisce Calum. Perché lui ed il moro hanno un rapporto tutto loro, si capiscono al volo, sono amici da tanto e Luke lo sa quando Calum mente. Ed è proprio per questo che sa che Calum ha bisogno di staccare per un po', gli serve del tempo perché Calum é sempre uno di quelli che le cose le assimila con calma, che non ama i ritmi frenetici e la loro vita, da un anno a questa parte, è tutto tranne che tranquilla. È per questo pensa che Calum ha bisogno di una vacanza. E quale posto migliore se non l'Italia? Magari Milano. Si pensa Luke, Milano sarebbe perfetta.

Resta solo Calum da convincere. Ma sa o almeno immagina che, a Milano, Calum ci tornerebbe volentieri.

 

 

Calum è in albergo, ha appena finito di parlare con Mali-Koa e vorrebbe tanto essere con la sua famiglia in questo momento. Gli mancano un po' tutti, d'altronde ha diciotto anni e, per quanto voglia fare il duro, Calum sente la mancanza dei suoi genitori, non può negarlo. E mentre pensa a quando li rivedrà, tra più di cinque mesi, Luke entra in camera sua agitandosi come un matto. Sembra impazzito ed il sorriso che ha sul volto è quasi inquietante tanto che è grande. - Lucas mi fai paura - e Luke sbuffa perché lui, non sa quanto volte lo ha ripetuto al moro, odia essere chiamato Lucas perché il suo nome è Luke, proprio Luke. Decide comunque di non dire nulla perché è troppo felice, ha già i biglietti tra le mani e due stanze d'albergo prenotate in un albergo poco conosciuto vicino Milano. - Cal, prendi qualche canotta e due dei tuoi jeans, si parte. - e dire che Calum è spiazzato è dir poco.

 

 

Buonaseraaa :)

Eccomi qui col nuovo capitolo, spero vi piaccia <3

Ringrazio tutte le ragazze che hanno aggiunto la storia alle preferite, alle seguite ed alle ricordate, grazie davvero tantissimo <3

Fatemi sapere che ve ne pare del capitolo, se vi va <3

Vi lascio il link per la OS Questione di sguardi e, se volete, mi trovate anche qui ASK 

Grazie ancora <3

Yeli_

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Capitolo 3
*** Tranquillità ***


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Capitolo due

 

Tranquillità

 

 

 

Calum non sa cosa sia venuto in mente a Luke, sa però che l’Italia gli piace un sacco ma che comunque Milano è una città troppo grande e lui di certo non starebbe tranquillo. Il fatto è che sente la necessità di passare del tempo in un luogo dove comportarsi come se non fosse famoso, come se fosse un qualsiasi ragazzo di diciotto anni in vacanza col suo migliore amico. E questo Luke lo sa, infatti lui ha preso due stanze d’albergo vicino Milano, non a Milano. Ha fatto qualche giro in internet, visitato uno di quei siti che organizzano viaggi ed ha trovato un piccolo albergo che dista meno di un’ora di treno dalla grande città. Ha guardato alcune foto ed ha prenotato, senza pensarci troppo in realtà. Ed è questo che sta cercando di spiegare al moro che, in piena crisi adolescenziale, sta autocommiserandosi e sta lamentandosi di quanto non ce la faccia più a far nulla ma di quanto questo viaggio sia sbagliato perché hanno tante cose da fare, tanti concerti in programma dimenticando però che hanno dei giorni liberi anche loro, non sono delle macchine. E, come se non bastasse, inizia a preoccuparsi per Ashton e Michael, e se si offendono? E se lasciano la band? E si sa che, a volte, Calum sa essere tragico ma c’è un limite a tutto, insomma.

- Calum devi smetterla, sono serio. Domattina abbiamo un aereo da prendere, hai giusto qualche ora per preparare tutto.- dice il biondo spazientito, guardando il cellulare che lo avverte di una nuova notifica su twitter. E dopo ciò, il biondo esce dalla camera senza dire altro perché tanto lo sa che, ora, Calum prenderà quel borsone sportivo che ha da sempre ed inizierà, letteralmente, ad infilarci le sue cose borbottando contro di lui.

E Luke sorride perché sa che, questa sì che sarà una grande vacanza.

 

 

Calum sbuffa e, come Luke immaginava, inizia a prendere qualche vestito a caso. Infila tutto nel vecchio borsone della Nike, lo stesso borsone che uso da una vita, borbottando frasi sconnesse contro il suo migliore amico. Ma Calum gli è riconoscente in realtà, Luke è l’unico con cui non può fingere, è l’unico che lo capisce davvero e che ha mandato all’aria tutto per qualche giorno, solo per lui, per organizzare una vacanza, per farlo svagare un po’ perché Calum ha bisogno di non pensare per un po’, di rilassarsi e di tornare ad essere quel ragazzino spensierato di qualche anno fa.

Il moro si volta verso il comodino e nota che Luke ha lasciato qualche foglio. Li prende e sorride quando ha tra le mani il biglietto per Milano. Per un attimo pensa a lei, è solo un attimo ma ci pensa. Continua a sfogliare e nota persino un programma. Sorride perché Luke è sempre il solito, organizza sempre tutto, ha persino stilato una lista scrivendo tutto quello che faranno, con tanto di luoghi ed orari. Il moro scorre i punti della lista, l’atterraggio è previsto a mezzogiorno e poi, alle due, dovranno prendere le camere d’albergo. L’albergo che ha scelto il biondo ha un nome che Calum rifiuta di pronunciare perché troppo difficile ma dalle foto sembra abbastanza carino. Come gli ha detto Luke, non si trova a Milano ma in una città vicina. Varese, non l’ha mai sentita, spera sia carina.

 

 

 

Eleonora sfoglia con interesse il nuovo libro di storia dell’arte. Se c’è una cosa che l’affascina da sempre è proprio l’arte, in tutte le sue accezioni. Ha sempre amato studiarla, adora analizzare le opere in ogni parte, che siano sculture o quadri, ne rimane sempre affascinata. Ama conoscere le tecniche e soprattutto ama perdersi ammirando tutti i particolari. È per questo che ci sono dei giorni che Eleonora decide di prendere uno dei suoi blocchi da disegno ed uscire, trovare un po’ di tranquillità e disegnare, mettendo in pratica magari tutto quello che impara. Passa giornate intere in musei che le piacciono da impazzire, fa qualche schizzo sul blocco e poi torna a casa, contenta più che mai. È proprio questo che Eleonora decide di fare oggi, esce, spegne il telefono subito dopo aver retwittato l’ultimo tweet di Luke Hemmings e si perde un po’ in quello che la circonda, perché ne ha bisogno, bisogno davvero.

 

Luke, nella camera di fianco a quella di Calum, sta prendendo le ultime cose utili per il viaggio. Ha appena twittato una frase di una canzone che stanno scrivendo. In meno di un secondo gli arrivano milioni di notifiche. Oggi però Luke è felice e ha deciso che seguirà qualche fan, scorre le notifiche e ne trova una di meno di un minuto prima. Guarda l’icon della ragazza, è carina e gli ricorda qualcuno ma non sa chi. La segue, per poi seguirne altre.

 

 

Eleonora ha ancora il cellulare spento, le notifiche non gli arrivano. Luke Hemmings l’ha appena seguita e lei non se n’è accorta.


Buongiorno :)

Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia e scusatemi per il ritardo <3

Fatemi sapere che ne pensate, se vi va <3

Grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite, siete stupendi :)

Beh vi lascio il link per la OS Questione di sguardi e se volete mi trovate su ASK.

A presto

Yeli_


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Capitolo 4
*** Arrivi ***


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Capitolo tre

 

Arrivi

 

 

 

Luke e Calum arrivano a Milano in perfetto orario, nessuno sa del loro arrivo e, per la prima volta in due anni, non c’è nessuna fan ad aspettarli. I due non possono far altro che sorridere perché, per quanto amino quelle ragazze, non possono negare di adorare la sensazione di libertà e di tranquillità che stanno provando ora. Sperano che nessuno li riconosca perché l’ultima cosa che vogliono è far sapere a tutti della loro vacanza che deve rimanere nell’anonimato, deve rimanere un segreto. Luke sorride forte mentre Calum è teso perché il timore di essere notato è grande ed è tutto un guardarsi intorno dicendo a Luke di sbrigarsi, non hanno mica tutto il tempo, devono muoversi. 

Luke sbuffa un po’ perché Calum sa essere davvero pesante e – Cal, dammi un attimo, ora chiamo un taxi.- e Calum non ha neanche il tempo di rispondere che Luke avvicina due dita alle labbra e fischia rumorosamente. Il moro si volta guardandolo male perché se l’obiettivo di Luke è quello di farsi notare, allora ci sta riuscendo. Fatto sta che il taxi arriva e – Ci porti in stazione, grazie.- ed ora è il moro a sorridere perché Luke che parla italiano con quell’accento è qualcosa di più che ridicolo.

 

 

Calum si lancia letteralmente sul letto al centro della camera, non sa neanche lui il motivo ma è felice, felice che non riesce a non sorridere.

Luke fa il suo ingresso qualche minuto dopo, Calum ha lasciato lui ad occuparsi delle valigie, ha preferito salire direttamente nella sua di camera. L’albergo è abbastanza carino, piccolo si ma accogliente e le persone sembrano tanto gentili, almeno per quello che lui ha potuto capire. In più la città gli piace, ha avuto modo di guardarsi intorno durante il viaggio in taxi e ne è rimasto affascinato. Ne è certo Calum, dopo questa vacanza, tornerà sicuramente a Varese.

 

- Cal, muoviti che facciamo un giro-

 

 

Eleonora esce di scuola che è l’una, più o meno. C’è il sole oggi a Varese e lei è felice, il fatto è che si è svegliata col sorriso sulle labbra ed oggi è più euforica del solito. Saluta i suoi compagni con un “ciao” urlato a voce alta e si dirige verso casa. Pensa che uscirà nel pomeriggio, non ha molti compiti per l’indomani ed un giro in centro ci sta.

Fa’ ancora caldo a Varese ed in casa Eleonora non riesce proprio a starci oggi così mangia qualcosa, fa velocemente i compiti, infila le cuffiette ed esce, sempre più pimpante.

 

 

Luke e Calum si guardano intorno perché non sanno proprio dove andare, a Varese non ci sono mai stati e la mappa che ha Luke è sostanzialmente incomprensibile. Si incamminano così e vorrebbero tanto chiedere a qualcuno ma Calum non vuole, perché è certo che poi della loro vacanza tranquilla non rimarrebbe neanche il ricordo. Il fatto è che nessuno sembra accorgersi di loro, è come se non esistessero, è come se fossero solo due ragazzi in vacanza.

- Cal, per piacere qua non ci conosce nessuno, dai- sbuffa Luke che lui vorrebbe tanto chiedere a qualcuno. – Luke ti ho detto di no.- ma il fatto è che è un istante e Calum non lo vede più finché non si volta e lo vede parlare con un passante.

 

- Ciao, noi non sapremo proprio dove andare, potresti darci una mano- ed Eleonora pensa che probabilmente tutto il tempo a leggere fanfiction ed a vedere foto le abbia dato alla testa. Perché insomma, quante probabilità ci sono che Luke Hemmings si trovi in Italia, a Varese poi e che fermi lei al centro di un marciapiede mentre lei sta camminando allegramente.

Ed Eleonora annuisce, ancora un po’ intontita perché proprio non ci crede.

- Ma io ti ho già vista, vero?- ed Eleonora non fa in tempo a rispondere, a dirgli che no, non si sono mai visti che una seconda figura si avvicina a loro. Ed Eleonora può giurare che, per la prima volta nella sua vita, è rimasta senza parole, non sa cosa dire perché, da meno di venti centimetri di distanza, Calum Hood è davvero qualcosa di sconvolgente. Perché una cosa è vederlo tramite uno schermo ed una cosa è trovarselo lì e trovarlo bello anche con quel ciuffo biondo e la faccia sconcertata.

 

 

 

 

 

Buongiorno <3

Ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia e Ele non mi morire <3

Io scappo che i bimbi ai quali sto facendo da babysitter mi chiamano ahah 

Rispondo alle recensioni appena mi liberano ahah <3

Grazie mille <3

Mi trovate anche su ASK

A presto <3

Yeli_

 

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Capitolo 5
*** Avventato ***


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Capitolo quattro

 

Avventato

 

 

Eleonora è un po’ nervosa e sta cercando di non darlo a vedere perché non vuole fare brutte figure, ‘ché farsi vedere agitata da quei due non è proprio il massimo. Ce la sta mettendo tutta per comportarsi normalmente, sta cercando di auto convincersi che, i due ragazzi che le stanno camminando di fianco, siano due semplici ragazzi. Quei ragazzi stranieri che si incontrano alle volte in centro, quando lei esce con le amiche e magari loro sono in giro alla ricerca di qualcosa da fare. Il fatto è che per quanto si sforzi non ci riesce per nulla. Perché insomma, lei stava ascoltando le loro canzoni nel momento in cui Luke l’ha fermata ed ora invece sono davvero lì e camminano vicino – molto vicino – a lei che si sente quasi intimorita perché, quei due, sono davvero altissimi. E le scappa una risata quando questo pensiero si fa spazio nella sua mente, una risata che non posso inosservata tanto che i due si voltano a guardarla con una strana espressione in volto, la guardano straniti perché insomma non stavano neanche parlando e poi lei è scoppiata a ridere. Eleonora se ne accorge subito e si scusa, avvampando improvvisamente. – No, è che stavo pensando – dice velocemente al biondo che le ha chiesto cosa fosse successo di così divertente. – A cosa?- - Ehm, a quanto cavolo siete alti ragazzi.- e si sente una risata forte che non è quella di Luke, no perché Eleonora la conosce quella risata, perché a furia di vedere livechat e video la riconoscerebbe anche ad occhi chiusi, la risata di Calum la conosce, tanto che si volta e lo guarda stupita. Lui arrossisce di colpo ed abbassa il volto senza guardare la mora che lo sta fissando. Luke alla destra della ragazza sorride a guardare quella scena, conosce Calum da dieci anni e non è da lui arrossire così solo perché una ragazza lo guarda, lui non è timido, per nulla. E Luke sorride ancora perché Calum lo prenderà in giro per tutta la serata ma ora sa che deve toglierlo dall’imbarazzo e - Allora dove andiamo?- chiede alla ragazza che torna a guardarlo e gli regala un sorriso prima di iniziare ad illustrargli cosa faranno.

 

 

- Sono distrutto- afferma Luke poco prima di gettarsi mollemente su una panchina in centro. Hanno visitato tutta la città o almeno le cose più importanti e possono dirsi soddisfatti perché non si sono annoiati per niente. Luke ha passato l’intero pomeriggio a fare domande ad Eleonora, gli ha chiesto un po’ di tutto, scusandosi di tanto in tanto e chiedendole se fosse invadente. Ma no lui non era stato invadente, anzi si era mostrato gentile, a differenza di Calum che aveva passato le ore in silenzio, senza dire una parola, un po’ troppo impegnato ad assicurarsi che non ci fossero fans a seguirli e a torturarsi le mani imbarazzato. Sebbene fosse stato in silenzio però, aveva ascoltato tutto quello che la mora aveva detto, Eleonora aveva affermato di aver compiuto 18 anni un mesetto prima, di amare l’arte ed aveva anche rivelato di essere una loro fan e questo aveva fatto sorridere Calum, perché lui l’aveva capito che li conosceva, che li seguiva, perché aveva notato il leggero tremolio delle mani e l’incrinarsi della voce appena Luke l’aveva fermata. E poi mentirebbe se dicesse di non aver riconosciuto una loro canzone risuonare dalle cuffiette, quando le si era avvicinato qualche ora prima.

Fatto sta che quella ragazza continua a ricordargli qualcuno, magari la segue su Twitter, così si appunta mentalmente che, una volta tornato in albergo, controllerà tutti quelli che segue e poco gli interessa se si tratta di tantissima gente, deve capire perché gli sembra così familiare e deve capire perché ha sentito lo stomaco farsi stretto quando ha incontrato il suo sguardo.

 

 

- Allora grazie per averci accompagnato e scusaci, sicuramente avevi altro da fare – è sempre il biondo a parlare, nell’istante in cui arrivano davanti il loro albergo e – Non ringraziatemi, è stato un piacere, sono io a ringraziare voi.- risponde prontamente la mora, ormai un po’ più tranquilla, un po’ più a suo agio. Li saluta e si volta quando – Magari ci vediamo di nuovo – è la voce di Calum che interrompe la sua camminata e – Certo – dice la mora perché è vero che Calum ha detto solo una frase da quando si sono visti ma quel “ ci vediamo di nuovo” le ha fatto tremare il cuore.

 

 

 

“Magari ci vediamo di nuovo” è il biondo ad imitare la voce di Calum, lo sta prendendo in giro da quando sono tornati in albergo e non riesce proprio a smettere. E Calum si da dello stupido perché poteva anche non essere così avventato, d’altronde non ha detto nemmeno mezza parola per tutto il tempo e poi se n’è uscito con quella frase che sottintendeva il fatto che lui vuole rivederla, perché si vuole rivederla ma questo non lo dirà, non ancora.

 

 

Eleonora torna a casa scuotendo la testa e sorridendo, non ci può credere. No perché ha appena passato un pomeriggio con Luke e Calum, quei Luke e Calum, e poi il moro le ha detto che magari si vedranno di nuovo. E quindi no, non ci può credere, però deve dirlo a qualcuno perché sente il cuore scoppiarle dalla felicità.

 

 

 

Sera a tuttiiii (:

Allora il capitolo è ovviamente per Eleonora (come tutta la storia) <3 Spero piaccia a tutti, se vi va fatemi sapere<3

Che ne pensate di Cal? Prima così sulle sue e poi se ne esce con queste sparate ahah

Beeeeeh fatemi sapere, sempre se vi va, qui, su ASK  

A presto :*

Yeli_

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Capitolo 6
*** Coincidenze ***


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Capitolo cinque

Coincidenze

Sono passati due giorni da quel pomeriggio ed i ragazzi non si sono rivisti, nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio. Eleonora ci pensa da un po' ma non andrà mai davanti al loro albergo, lei non si metterà mai a seguirli cercando di capire dove siano o cosa vogliano fare, lei non è il tipo. Il fatto é che loro sono a pochi metri da casa sua e lei sta morendo dalla voglia di rivederli - rivederlo -. Il fatto é che é da quando l'ha visto che ha un groppo in gola che non vuole sparire, non sa cosa le sia preso perché si, che le piaccia, lo sanno un po' tutti ma quando l'ha visto ha sentito più che imbarazzo, ha sentito lo stomaco stretto e le mani sudare, come poche volte le é capitato. E poi non riesce proprio a non pensare a lui, non riesce a concentrarsi, non riesce a far nulla perchè la sua voce ce l'ha impressa nella mente - nel cuore - ed il suo volto c'è l'ha stampato davanti agli occhi. Il fatto é che lei, Calum Hood, lo sente, lo sente dentro.

Calum sonnecchia sul letto al centro della camera, é stanco, sebbene, negli ultimi due giorni, non abbia fatto nulla. É stati chiuso in albergo perché la voglia di uscire non c'era, almeno questo é quello che lui ha detto al biondo. E Luke é stato con lui tutto il tempo ma questa mattina é uscito, 'ché doveva comprare qualcosa che Calum non ha nemmeno capito. Il vero motivo che spinge Calum a non uscire non è la poca voglia o la stanchezza, semplicemente Calum non vuole vedere Eleonora. Non vuole vederla non perché non la trovi simpatica o carina - bella - ma solo perché ha paura. Calum Hood, lo spavaldo Calum Hood, teme una ragazza. Calum ha paura, paura di quello che sente, paura di quello che si rende conto di provare. Perché é stato un attimo e Calum ha capito cosa significano quelle parole che lui canta spesso. Ed è mentre pensa a questo che si rende conto, lui capisce, lui sa dove l'ha vista. Eleonora era al concerto, era la ragazza delle prime file, quella di cui lui e Luke hanno parlato dopo il primo concerto di Milano. Ne è certo, non può sbagliare, é lei.

Eleonora ringrazia la campanella che sta suonando, finalmente può tornare a casa. Si incammina verso la stazione quando sente il clacson di un'auto, sussulta quando poi si rende conto che il suono é per lei. Si volta e nota un taxi così si avvicina e - Dai sali - ed Eleonora sorride 'ché quel ragazzo lo adora.

Luke cammina verso l'albergo che ormai é pomeriggio, tra le tante cose si è anche dimenticato di comprare quello di cui aveva bisogno. Sale i gradini che lo portano alla sua camera a due a due ed apre la porta usando la chiave che gli hanno dato in reception. Calum non c'è e Luke sorride, conosce il suo migliore amico meglio delle sue tasche.

Eleonora é in camera sua, le parole di American Idiot riempiono la stanza e lei canta a squarciagola 'ché tanto in casa non c'è nessuno. Prende il cellulare ed accede ad Instagram, scorre le foto e mette qualche mi piace. Calum ha aggiungo una nuova foto, é una parte del testo di Lost Boy, può giurarci. "I'm coming because I need to find you" Ed il cuore inizia a batterle veloce.

Ehiiiii :)

Oggi neanche io sono a scuola 'ché stamattina mi sono sentita un po' male, un bel po'. Comunque ho avuto modo di scrivere ed eccomi qui a pubblicare il nuovo capitolo che é per la Ele che oggi ha la febbre, povera (<3), spero ti piaccia :) Spero piaccia anche a tutti voiiii, vi ringrazio perché siete in tante a seguire la storia, grazie a chi l'ha aggiunta alle preferite, alle seguite ed alle ricordate, siete splendide <3 Mi scuso se la grafica del capitolo non é molto bella ma sono dall'Ipad ed ho fatto il l'html e sono negata, appena il pc riprende vita lo aggiusto <3

Se volete mi trovate qui: ASK

Un bacio:)

Yeli_

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Capitolo 7
*** Ti sento ***


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Capitolo sei

 

Ti sento

 

 

 

 

 

Luke chiama Eleonora nel momento in cui si rende conto che Calum davvero non è in camera. Lui, quando in taxi si erano visti, gliel’aveva detto che Calum era strano, che secondo lui aveva capito tutto. Perché Luke non l’aveva detto al moro ma si era reso conto dal primo giorno di chi fosse Eleonora. Tanto che glielo aveva detto e lei non ci aveva quasi creduto, perché insomma, allora le sue sensazioni erano vere, insomma loro si erano davvero accorti di lei. Ed Eleonora si era anche imbarazzata un po’ e data della stupida, perché non se n’era mica accorta che Luke Hemmings la seguiva su Twitter, tanto che si era persino scusata più volte provocando solo delle rumorose risate da parte del biondo che la guardava, con le guance rosse e le lacrime agli occhi.

 

 

Calum cammina veloce per strade che non conosce, sa però che è quello il verso giusto, che lei deve abitare nei dintorni. Si sente un po’ stupido, a dir la verità, ‘ché se Ashton lo vedesse gli darebbe del deficiente perché Calum Hood sta guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa che possa fargli capire che lei si trova lì vicino, si da dello stupido anche lui, perché lui non fa certe cose ma poi alza gli occhi e nota dei panni stesi fuori di un balcone, c’è una maglietta a lui familiare e solo lei può averla in un paese che non sa nemmeno chi siano i 5 Seconds of Summer.

 

Il moro si avvicina alla porta dell’abitazione senza pensarci più di tanto ‘ché ne è sicuro, se solo ci pensasse un po’, se ne tornerebbe subito in albergo. Bussa.

 

 

Eleonora si alza svogliatamente dal letto, che sono le sette e lei sta scrivendo e non vuole essere disturbata, assolutamente. Inizia a sbuffare mentre ancora sta alzandosi e borbotta tra sé e sé ‘ché non è possibile che non possa stare tranquilla un secondo. Apre la porta che nemmeno guarda chi è.

- Ciao – e quella voce con quell’accento strascicato può essere solo di Calum.

Eleonora alza lo sguardo e lo trova lì, le gambe le tremano un po’ e il cuore le batte un po’ troppo forte. – Ciao, ehm, entra.- è l’unica cosa che riesce a dire.

 

Calum passa circa venti minuti a casa di Eleonora, si siede composto sul divano e si guarda intorno, giusto per conoscerla un po’ meglio, per capire qualcosa di lei, senza chiedere. Eleonora lo fissa, seduta dall’altra parte del divano e sorride, ‘ché proprio non può crederci che lui sia lì.

 

- Senti, stasera ti va se ci vediamo? Lo dico anche a Luke. Conosci qualche posto dove andare? Ma certo che lo conosci, vivi qui.- dice tutto così velocemente che la mora fa quasi fatica a capirlo, si limita ad annuire ed a salutarlo. Quello che l’aspetta è una serata con Calum Hood, quel Calum Hood, ‘ché tanto lo sa che Luke non verrà.

 

 

 

Calum odia Luke, anzi no, ma ora lo sta odiando perché lo sa che sta fngendo, che il suo “mal di stomaco” è solo una scusa. Intanto ora deve uscirci comunque perché non  sa come avvertire la mora ( perché vuole vederla ).

 

 

 

Calum è agitato, le mani gli sudano e non riesce a star fermo. Ha paura di esser visto ma Luke lo sa che non è solo questo il motivo. Conosce Calum e lo sa che Eleonora lo ha un po’ sconvolto perché quella ragazza è un vulcano, non sta mai ferma, lo tratta come se fosse un ragazzo normale, è allegra sempre e lo fa sorridere e Luke questo lo sa. Calum è agitato e non è perché ha paura di essere visto.

 

 

- Noi qui ci veniamo a guardare le stelle, dai vieni, non c’è nessuno che può vederti.- urla la riccia ché ormai anche la minima traccia d’imbarazzo è sparita. Calum sorride ed arrossisce un po’, quella ragazza lo farà impazzire. È la prima volta che si vedono senza Luke, non che la presenza del biondo lo infastidisca ma non può negare di aver desiderato di stare un po’ solo con la mora, con quella che, fino a qualche giorno prima, era solo “la ragazza mora delle prime file”. Così le si avvicina un po’ e – Dai Calum siediti, ho steso la coperta apposta.- sussurra Eleonora ‘ché un po’ imbarazzata lo è ma non lo da a vedere. Il moro tituba un po’, dondolandosi sui piedi e poi si siede anche lui. Passa qualche secondo ed è Calum ad avvicinarsi perché deve darsi una mossa, dopodomani riparte e deve fare qualcosa. Le cinge le spalle con un braccio ed Eleonora sussulta un po’ perché Calum Hood la sta abbracciando davvero. Si fa coraggio Eleonora e nasconda il viso nell’incavo del collo del moro. Calum si sposta leggermente, senza allontanarsi troppo, e la guarda. La guarda come non ha mai guardato nessuna, lo giura.

- Ti sento bruciare sotto la mia pelle – sussurra come a non volersi far sentire, Eleonora trema però, perché l’ha sentito ma non dice nulla. Si limita a stringerlo un po’ più forte per sentirlo ancora più vicino.

È qualche secondo e sente Calum irrigidirsi, sente la sua stretta farsi più debole. Si sta pian piano allontanando e la mora non capisce il perché finché lui si volta e la guarda, lei trema, ancora una volta, perché forse ha capito quello che lui vuole fare. Ed Eleonora non pensa più a nulla, pensa solo a Calum, vede solo Calum. Ed è un attimo e la ragazza perde la cognizione del tempo, per lei esiste solo il ragazzo che le è davanti, esiste solo lui e lei, esistono solo loro. Calum la sta baciando piano come avesse paura di farle male, lo sta facendo davvero, lei non sta immaginando nulla.

 

E Calum, ti sento anche io sotto la mia pelle. E non lo dice Eleonora ma Calum lo capisce.

 

 

 

 

 

Ehiii :)

Eccomi col nuovo capitolo, Cal potrebbe sembrare un po’ avventato ma capirete più avanti<3

Grazie a tutte :)

Io corro che sono di fretta, per qualsiasi cosa mi trovate su ask (il link è nella bio) <3

Un bacio :*

 

Yeli_

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Capitolo 8
*** Sorrisi ***


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Capitolo sette

 

Sorrisi

 

 

 

Calum non ha mai fatto una cosa del genere, non che non abbia mai baciato una ragazza sia chiaro, il fatto è che non gli è mai capitato di farlo con così poco preavviso. Lui ha semplicemente sentito il bisogno di baciarla, lì e senza pensarci ‘ché si è sentito così bene con lei tra le sue braccia che ha capito di dover agire, dover far qualcosa prima che fosse troppo tardi. ‘Ché anche se non vuole, il tempo scorre, tra un po’ dovrà ritornare ad essere quel Calum Hood, quel ragazzo che si vede solo sulle copertine delle riviste o su un palco ogni sera, quel ragazzo irraggiungibile, almeno a detta dei più. E Calum è anche un po’ orgoglioso perché, per una volta, ha fatto qualcosa senza pensare, senza dar conto a qualcuno, ha fatto qualcosa semplicemente perché voleva farlo e perché ha sentito qualcosa che gli ha dato il coraggio necessario per agire. E Calum sorride, sorride forte perché si sente così bene, che non riesce nemmeno a spiegare a Luke cosa è successo.

 

 

- Allora avevo ragione, la ragazza delle prime file merita.- è Luke a parlare quasi infastidito dal sorriso che ha Calum da quando è tornato, la sera prima. non perché non gli faccia piacere che Calum sia felice, più che altro perché non gli ha ancora raccontato nulla.

Calum si volta quasi sussultando e – Tu sapevi? Tu lo sapevi che Eleonora era lei? – e Luke maledice la sua lingua lunga, ‘ché lui zitto non ci sa proprio stare, non riesce a non dire tutto, soprattutto quando si tratta di Calum. Luke non può far altro che sorridere colpevole e guardarsi intorno a evitare lo sguardo del moro, che però ride forte. Non è arrabbiato col biondo, anzi gli è più che riconoscente e non fa nulla se non gliel’aveva detto, perché sa che Luke lo ha fatto per lui, doveva capirlo da solo.  – Sei uno stupido Hemmo.- e gli va incontro sorridendo forte, ‘ché un amico migliore di lui non poteva proprio trovarlo.

 

 

 

Eleonora sorride ed a chi le chiede cos’abbia, lei continua a sorridere e muove la mano davanti al viso come a dire che non ha nulla, che è solo felice.

In realtà Eleonora sorride perché felice lo è davvero, e la sua felicità ha anche un nome che però non riesce a pronunciare ‘ché il calore delle sue braccia ce l’ha ancora addosso e i ricordi di quel bacio le tornano in mente in ogni istante. La sera prima è stato tutto così bello che stenta ancora a crederci, stenta a credere che sia accaduto tutto a lei, a loro. Le scoppia il cuore tanto che è felice, le fa male lo stomaco, un dolore piacevole e vorrebbe averlo lì, con lei ‘ché di lui non ne avrà mai abbastanza.

 

 

Calum prende il telefono ed accede ad instagram, scorre tutte – tutte davvero -  le persone che lo seguono e poi la trova, nota una delle ultime foto che ha caricato e clicca due volte su di essa. Gli piace davvero, magari glielo dice pure, magari.

 

Eleonora sobbalza, è in classe e non ha tolto la suoneria, qualche compagno si volta verso di lei che quasi vorrebbe nascondersi, ringrazia che non abbiano sentito in molti. C’è una notifica. Eleonora sorride. Di questo passo impazzirà.

 

 

 

Sono davvero qui ahah ecco il nuovo capitolo :)

Fatemi sapere che ne pensate, se vi va<3

Grazie di tutto<3

Sono di frettissima scusate :*

A prestoooo, mi trovate anche quiiii ASK

 

Yeli_

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Capitolo 9
*** Presto ***


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Capitolo otto

Presto

 

 

 

È passato un giorno da quando Eleonora e Calum sono usciti, non si sono visti più, non si sono sentiti (ma d’altronde come potrebbero?). Calum si è dato dello stupido un centinaio di volte, ‘ché tanto agitato com’era, l’altra sera non le ha nemmeno chiesto il numero. Su twitter non vuole contattarla, che la vede come una cosa poco carina (per Luke la realtà è un’altra, Calum Hood ha solo paura e vergogna) e tra qualche ora hanno un aereo che li riporterà a Londra quindi, per la seconda volta, Calum deve far prevalere l’istinto e muoversi, ‘ché il tempo è poco e lui vuole salutarla. Luke gli ha anche detto dove studia la ragazza, come arrivare a scuola ma Calum l’ha guardato truce ‘ché sai quante ragazzine ci sono?Se poi mi riconoscono? E Luke ha sbuffato, Calum è impossibile quando fa così, ha ragione ma un rischio può sempre correrlo, no?

 

 

Calum maledice il biondo in tutte le lingue del mondo, sta davvero camminando per le strade di Varese con una cartina tra le mani verso la scuola della mora? Queste cose non le ha mai fatte ma sorride Calum dandosi dello stupido, ‘ché si conosce e sa che ormai è fatta. Arriva davanti l’istituto che mancano dieci minuti all’una, prega che lei esca velocemente e che nessuno lo veda, ‘ché è riuscito a non farsi scoprire per tutti questi giorni ed ora non può rischiare. Scorge un vicoletto adiacente all’edificio, si immette e si poggia al muro. Mette gli occhiali da sole ed arrotola le maniche della camicia a quadri che indossa. Porta le mani alle tasche e si guarda la punta delle scarpe ‘ché non sa proprio cosa dirle ora che la vedrà.

 

 

Il moro è un po’ impaziente, si tortura le mani e poi si tocca i capelli. Guarda il telefono, è l’una. Respira forte, questa è una situazione talmente nuova che lo spaventa, un po’, tanto in realtà. Esce dal vicoletto, giusto per farsi notare, giusto per non passare troppo inosservato, almeno lei deve vederlo.

 

 

Eleonora si passa le mani tra i capelli e finisce di sistemare i libri nello zaino. Esce di scuola lentamente e senza fretta tanto ha tutto il tempo per tornare, i suoi amici non la lasciano mica lì. Scende le scale che sono davanti al portone principale e si guarda intorno cercando qualche viso familiare, inizia ad innervosirsi ‘ché teme si siano davvero dimenticati di lei. Si dirige verso destra correndo un po’, vede i suoi amici e poi si volta verso il solito vicoletto dove l’aspettano sempre. Nota una figura diversa, una figura insolita e sorride Eleonora ‘ché oggi sarà lei a lasciare i suoi amici ma è certa che la perdoneranno perché Calum è lì e lei deve parlargli.

Eleonora gli si avvicina piano cercando di contenere quel rossore che sa che le sta coprendo il volto, sorride leggermente quando lui la saluta con un cenno della mano e le dice di seguirlo, lei lo affianca e lo segue, ‘ché non potrebbe fare altrimenti.

 

- Oggi parto – nessun ciao, nessun come va, una semplice affermazione che Eleonora stenta a capire. Lo sapeva sarebbero partiti ma non pensava così presto. Così la mora annuisce soltanto, non può far altro, non può mica pregarlo di restare? Non è da lei e sarebbe una cosa stupida, lui ha i suoi impegni, deve andare. Calum non dice più nulla, semplicemente si ferma e tocca leggermente il braccio della mora per incitarla a smettere di camminare. Lei si ferma e lo guarda incuriosita, che Calum sia un po’ strano l’ha capito ma non sa perché stia facendo così ora. Eleonora non ha nemmeno il tempo di chiederglielo, lui la tira un po’ più a se e la bacia, con fretta, con urgenza ‘ché lui deve partire e chissà quando la rivedrà più.

 

 

Calum saluta Eleonora davanti l’albergo di quest’ultimo, non ci sono addii sdolcinati né frasi ad effetto, che loro la realtà la conoscono e non possono cambiarla. Calum ha solo un numero in più in rubrica ed il cuore che batte leggermente più forte.

 

 

Eleonora saluta anche Luke che li ha raggiunti in strada, l’abbraccia forte e gli scappa anche una lacrime ‘ché non vuole che partano ma non glielo dirà e – Tanto ci rivediamo – è l’unica cosa che le dice Luke ed Eleonora ci spera, ci spera davvero.

 

 

 

Calum e Luke arrivano a Londra che è notte, nessuno li aspetta in aeroporto, ci sono solo Michael e Ashton che li abbracciano un po’ troppo forte. – Lasciateci ragazzi che non ci vediamo solo da due giorni, mica da due anni – e Ashton sbuffa che Calum è sempre il solito acido.

 

 

Eleonora riceve un messaggio che è mezzanotte inoltrata. È lui.

 

Ci vediamo presto, credimi.

 

 

Buonasera :*

Ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia <3

Grazie a tutte le lettrici che seguono la storia, davvero :)

Se volete mi trovate qui:ASK

Vi lascio il link di una mia OS, se vi va <3 

Nowhere

A presto,

Yeli_

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Capitolo 10
*** Rivelazioni ***


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Capitolo nove

Rivelazioni

 

 

Novembre è ormai alle porte ed Eleonora ne ha già piene le tasche del clima freddo e della perenne pioggia di Varese. È stanca della scuola, delle pressioni dei professori e di non aver tempo per sé stessa, la mora in realtà è stanca un po’ di tutto. È stanca del comportamento di Calum, di quel presto che non è ancora arrivato e dei pochi messaggi che le invia quando ha tempo. Perché lei lo capisce, capisce che lui ha tanti impegni, che è famoso e tutto il resto ma non ci riesce proprio ad accontentarsi di quelle sporadiche conversazioni che le lasciano solo l’amaro in bocca, ‘ché durano troppo poco e sebbene non voglia pensare che sia colpa del moro, non può far a meno di paragonarlo a Luke. Lui lo sente sempre, trova sempre un minuto per inviarle un messaggio, trova sempre uno spazio da dedicarle nella sua vita piena di impegni e quello che lei non capisce è perché non possa farlo anche Calum, perché debba essere il biondo a preoccuparsi tanto per lei e non il ragazzo con cui in teoria sta frequentandosi da due mesi.

 

 

I ragazzi sono in sala d’incisione, Calum sta incidendo il suo assolo, Michael sta accordando la chitarra e Luke ed Ashton stanno semplicemente aspettando. Ashton ha le cuffie nelle orecchie e muove le mani come se stesse suonando la batteria mentre Luke guarda il telefono sorridendo.

- Lucas, sei strano. – ed il biondo alza la testa dallo schermo luminoso del cellulare per posare lo sguardo sull’amico. – Come? - - Hai capito Luke, stai sempre al cellulare, quando trovi un momento libero ti chiudi in camera per parlare a telefono, quindi dimmi Lucas, si può sapere che hai? –

Luke sbuffa un po’, Ashton è capace di capirlo come pochi, non può nascondergli nulla e questo gli da un tal fastidio che non ce la fa a non alzare gli occhi al cielo. – Parla Luke – e Luke si alza ‘ché è il suo turno per incidere, sa però che la conversazione non è finita. Spera solo che Ashton abbia il buon cuore di non chiedergli nulla davanti agli altri, davanti a Calum.

 

 

Calum finisce di incidere che ormai è sera, guarda l’orologio. In Italia saranno le dieci ma lui sente il bisogno di chiamarla. Lo sa che si sta comportando male, che non le riserva il tempo che merita, che si fa sentire di rado ma lui con le relazioni ci sa fare poco e niente, lui non sa come comportarsi e non perché non gli interessi. Forse nessuno gli crederebbe se lo dicesse, ma a lei ci pensa sempre, vorrebbe tanto che lei fosse lì, con lui, a sentirlo cantare, a fargli compagnia, a prenderlo in giro in quel modo che solo lei sa usare. Ormai Calum la conosce quasi a memoria ed è per questo che vorrebbe averla lì, ‘ché gli manca tanto, troppo. Gli manca in un modo che quasi lo spaventa. Il fatto è che si rende conto di non dimostrarglielo, lo sa che limitarsi a farle qualche squillo, a mandarle qualche messaggio non è sufficiente ma lui non sa gestire la cosa, non ci riesce. E vorrebbe tanto vederla ma non può, perché ha i suoi impegni e non può abbandonare tutto di punto in bianco. Calum è responsabile, sa come comportarsi.

 

 

 

Eleonora è fuori con i suoi amici, ride, scherza ed a Calum non ci pensa. Ha sentito Luke poco prima e sa che stanno bene. Eleonora ride, scherza e non sente il telefono squillare.

 

Ho bisogno di te

 

È il messaggio che leggerà solo il giorno dopo.

 

 

 

Ashton finisce il demo della nuova canzone che c’è solo Luke ad aspettarlo, Michael e Calum sono già in albergo ‘ché la stanchezza si sente. Esce dalla sala e nota il biondo seduto sul bancone della reception, le mani tra i capelli ed i denti a mordere il peercing al labbro. È nervoso il biondo e Ashton deve conoscere il motivo di tale stato d’animo. Lo sa che Luke glielo dirà senza troppe costrizioni e preghiere, Ashton lo conosce ormai, lo considera un po’ un suo fratello minore sebbene non lo dia a vedere, tende a proteggerlo alle volte, sebbene Luke abbia ormai più di diciotto anni.

Ashton gli si avvicina piano, si siede anche lui sul bancone e – mi sa che lo rompiamo – ride forte e contagia anche Luke che si fa serio subito dopo. – Dai parla su. – e Luke racconta tutto quello che ha da dire, tutto quello che non ha detto a nessuno fino ad ora, soprattutto a Calum che lo ucciderebbe, lo sa. Ed Ashton lo guarda un po’ scioccato ma poi lo incoraggia a fare quello che gli dice il cuore, che la scelta sarà sempre giusta. E Luke non può far altro che sorridere riconoscente ed abbracciarlo, che gli vuole bene ma non ha bisogno di dirglielo, lui lo sa.

 

 

 

Seraaaaa <3

Ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Se vi va, fatemi sapere <3

Rispondo subito alle recensioni del capitolo precedente :)

Corro via allora, se volete mi trovate su ASK

<3

Grazie ancora, baci!

Yeli_

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Capitolo 11
*** Verità ***


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Capitolo dieci

Verità

 

 

 

 

Luke saluta velocemente il suo interlocutore per poi staccare la chiamata e cancellare qualsiasi traccia di quella telefonata. Ormai sono quasi due mesi che la sente quotidianamente e non potrebbe mai farne a meno, adora la sua voce, ama quella risata squillante ed adora le facce buffe che gli fa quando si sentono via Skype. La ama Luke, ne è quasi certo. Ma non può dirlo a Calum, lo sa che non la prenderebbe mai bene e ne ha tutte le ragioni. Si sente in colpa Luke ‘ché non gli ha mai nascosto nulla, è il suo migliore amico e lui sente tanto di star tradendolo con tutti questi segreti. Prende il telefono senza pensarci nemmeno un po’ e – Devo parlarti. –

 

 

Eleonora sfoglia distrattamente il libro che ha tra le mani, oggi non ha che fare, aveva pensato di uscire ma poi le è passata la voglia quindi ora è stesa sul suo letto con lo stesso libro tra le mani da due ore. È la suoneria del cellulare a distoglierla dalla letture, sorride e risponde senza far squillare e – Luke, come stai? – dice forte ‘ché  gli fa sempre piacere sentire il biondo ma è il tono teso della persona all’altro capo del telefono a farla rabbuiare dopo poco. – Devo parlarti.-

 

La mora ascolta tutto quello che Luke le dice, non lo interrompe nemmeno una volta ‘ché quello che le sta dicendo è fin troppo importante e lei non può interrompere una rivelazione tale con qualche domanda, però non può negare di voler capire da quanto va avanti questa cosa, da quanto lui prova quelle cose, perché non gliel’ha detto prima, ‘ché se gliel’avesse detto prima magari le cose sarebbero state un po’ diverse. È rimasta un po’ sconvolta da quello che le ha detto il biondo, non se l’aspettava per nulla, tanto che si sente un po’ in colpa per non averlo capito prima. Parlano per precisamente diciotto minuti, le parole son finite e nessuno sa cosa dire. Si lasciano con un “ci sentiamo presto”, ancora troppo frastornati per dire altro. Da una parte Luke, che ha finalmente detto tutto e dall’altra Eleonora che non può proprio pensarci.

 

 

Calum rientra in casa che l’orologio segna le sette in punto, ha passato il pomeriggio passeggiando per Londra, ama la capitale quasi quanto ama Sydney. Lo tranquillizza passeggiare per Oxford Street, ama guardarsi intorno e sentirsi circondato da milioni di persone, sentirsi a casa. Oggi però ha sentito qualcosa di diverso, si è sentito incompleto, si è sentito solo anche se a circondarlo c’era una folla immensa. Calum si è sentito mancante, ‘ché la mancanza ora si sta facendo quasi insopportabile, vorrebbe tanto che lei fosse lì, Londra le piacerebbe, lo sa.

 

Calum si stende sul divano e prende il cellulare, digita il numero che conosce a memoria ed avvia la chiamata, aspettando di sentire la sua voce, di sentirla un po’ più vicina.

 

Eleonora sente squillare il telefono, rifiuta la chiamata. Non può sentire Calum ora.

 

 

Ehiiii :)

Ecco il nuovo capitolo! Allora che ne pensate?Secondo voi cosa le ha detto Luke?E perché ha rifiutato la chiamata di Calum?

Vi ringrazio perché siete in tante a leggere e poi grazie per aver inserito la storia tra le ricordate, le preferite e le seguite <3

Grazie mille ancora!

Se volete mi trovate anche su ASK

A presto :)

Yeli_

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Capitolo 12
*** Esigenza ***


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Capitolo undici

Esigenza

 

 

Calum non sente Eleonora che sarà una settimana e stavolta non è colpa sua. Le avrà mandato una decina di messaggi e le avrà fatto altrettante chiamate senza ricevere alcun tipo di risposta, si è anche preoccupato un po’ in realtà ma poi ha allontanato i pensieri negativi dandosi dello stupido. Però le manca, molto, è stato quasi tentato di andare da lei, per poi darsi di nuovo dello sciocco, ‘ché non si può mica presentare davanti casa sua appena lei non lo risponde, anche se, a dir la verità, è passato troppo tempo e lui teme che ci sia qualcosa sotto.

Il moro cammina per il corridoio che divide le varie camere da letto dal soggiorno, passa davanti la camera di Luke, si avvicina alla porta e fa per entrare quando sente un vociare provenire dall’interno. Si ferma ‘ché quella voce gli è familiare, è la stessa che non sente da una settimana.

 

 

 

Luke chiude la chiamata dopo una mezzoretta, parlare con Eleonora gli fa sempre bene, lo tranquillizza come nessuno e poi è l’unica che non lo giudica, è l’unica che gli sta accanto sempre e comunque. Gli dispiace però, lo sa che lei ha allontanato Calum e gli spiace da morire questo. Sa quanto la mora tenga al suo migliore amico e poi si è reso conto di quanto Calum stia male negli ultimi giorni ma non può farci nulla, ‘ché anche se è colpa sua, certi sentimenti non può nasconderli.

 

 

Eleonora vorrebbe tanto chiamare Calum ma sa che, sentendo la sua voce, non riuscirebbe a non dirgli nulla. Luke le ha chiesto di tenere per sé quella confidenza, almeno finché non sarà lui stesso a dirlo al moro. È il suo migliore amico, spetta a lui parlargli di una cosa così seria non a lei. Eppure Eleonora non ce la fa ad aspettare ancora e, visto che non può chiamarlo, almeno un messaggio può scriverglielo, no?

 

 

Calum sente il cellulare vibrare e sorride ‘ché aspettava quel messaggio da una settimana, non è un tipo sentimentale lui, non è il solito romantico ma, quando si tratta della mora, sente la necessità di sentirla, sentirla vicina anche se non per davvero. Così non aspetta nemmeno un secondo che la risponde, la voglia di parlarle è troppa e non ce la fa ad aspettare ancora, non le rinfaccia nemmeno nulla, è orgoglioso si, ma qui si parla di lei e lui non riesce proprio a fare l’offeso.

 

“Mi sei mancata.” “Anche tu”

 

E non ci sono più riferimenti a quella settimana di silenzi, di parole non dette e voci non ascoltate, è tutto come prima, come se non fosse accaduto nulla.

 

 

Luke prende il cellulare per l’ennesima volta, ha ragione sua madre, ormai vive in simbiosi con quell’apparecchio. Scorre fino all’ultima chiamata, quella fatta subito dopo aver chiamato Eleonora, ed avvicina il cellulare all’orecchio. – Amore mio – ed Aleisha dall’altra parte del telefono – del mondo – sorride forte che lo ama e glielo dirà, prima o poi.

 

Sera <3

Ecco il nuovo capitolo, avete visto il nostro caro Luke? AHAH non avrei mai potuto dividere LA coppia.

Scappo che sono di frettissima scusate <3

Grazie mille per le stupende recensioni, rispondo subito :)

Grazie di tutto davvero :*

A presto

Yeli_

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Capitolo 13
*** Tempesta ***


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Capitolo dodici

Tempesta

 

 

 

Ashton si getta mollemente sul divano al centro dell’abitazione inglese, sbuffa e ruota gi occhi quando sente – per l’ennesima volta – la suoneria del suo cellulare. Gli spiace un po’ dirlo ma è stanco, stanco di essere sempre in giro, stanco di sentire la mancanza di casa e di qualcuno che non c’è. È stanco anche di quella che dovrebbe essere la sua ragazza, si sente oppresso da continui messaggi e chiamate, oppresso dalla gelosia ossessiva di quella ragazza, non ce la fa più con lei.

 

Luke rientra poco dopo, il solito sorriso che finalmente è ricomparso sul suo volto ed il cellulare sempre a  portata di mano che non può lasciarlo un attimo. Poggia poco garbatamente le buste della spesa di fianco ad Ashton e poi si siede anche lui, sorridendo apertamente al maggiore. Il ragazzo in questione risponde fingendo un sorriso e – Allora, Hemmo, che hai comprato? – Luke lo guarda un po’ più del solito, ha capito c’è qualcosa che non va ma lascia stare, che conosce Ashton molto bene e sa che quando vorrà dirà tutto. Così prende la prima busta e ne estrae una maglia identica a quelle con le stelle che già ha e - lo so che ne ho una uguale ma mamma l’ha portata per sbaglio in Australia quando è venuta a trovarci- dice, anticipando qualsiasi domanda. Poi mostra un nuovo paio di jeans che son talmente stretti che il maggiore dubita gli entrino e poi una maglietta dal tessuto leggero per Calum ‘ché è proprio adatta a lui, dice ridendo Luke, ‘ché forse così quando parlargli sarà meno dura.

 

Michael gioca indisturbato, da ben due ore, ad un videogame dal nome impronunciabile. È il loro giorno libero e lui ama oziare come se non ci fosse un domani, tutti sanno che non devono disturbarlo ‘ché è capace di tener il muso a tutti poi e nessuno ha voglia di passare il tempo a ricevere occhiatacce dal rosso – che ha ancora i capelli di quel colore- così Michael rimane in camera fino a quando non si rende conto di avere gli occhi che bruciano e lo stomaco che esige cibo. Stavolta però non si tratta né dello stomaco né degli occhi. Il fastidio viene da qualcos’altro, per l’esattezza da qualcun altro. Ed è facile capire chi sia la persona in questione, solo lui può tingersi il ciuffo di quel biondo così strano e continuare a piacere a tutte quelle ragazze. Calum entra e chiude la porta piano, ad evitare di far molto rumore e – Ho fatto un macello.- e Michael lo guarda, in attesa di una spiegazione che non tarda ad arrivare.

 

 

Eleonora sta studiando da così tanto che ormai ha anche perso il conto delle ore, non ce la fa più a ripetere quella lezione d’inglese, ha la gola secca e che brucia, non riesce quasi più a dire una parola. Il telefono squilla, però, e lei non ci pensa due volte a rispondere. Sente una voce calda dall’altra parte della cornetta che la saluta, chiedendole come sta, Eleonora sente la gola ancora più secca ‘ché non si è ancora abituata del tutto alla presenza di Calum nella sua vita. – Sto bene grazie – risponde piatta che le mani le tremano un po’. – E se ci vedessimo? – e la mora pensa di morire.

 

 

Hola :)

Oggi sono in modalità ozio completo e quindiiiii eccomi qui col nuovo capitolo <3

Allora, cosa avrà combinato Calum? E poi, secondo voi si vedranno? Ahah

Vabbé me voy, grazie a tutti <3

Yeli_

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Capitolo 14
*** Biglietti ***


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Capitolo tredici

Biglietti

 

 

Calum guarda i biglietti che ha tra le mani, li guarda un po’ titubante, ne ha cinque. Due hanno come destinazione Milano e l’unica persona che può accompagnarlo è Luke, Michael e Ashton non capirebbero, non che li consideri diversamente da Luke ma, il biondo, gli è sempre stato vicino, è sempre stato quello che lo ha accompagnato in tutto e lo ha sostenuto sempre e comunque e continua a farlo.

 

Il moro manda un messaggio a Luke per spiegargli tutto ciò che ha in mente, visto che il biondo non è in casa e loro devono partire la sera stessa.

- Ho due biglietti per Milano, Luke dobbiamo partire. Alle 8 abbiamo l’aereo. Grazie.- ed il messaggio non aggiunge altro, dice l’essenziale se non meno ma Luke risponde neanche dieci minuti dopo – Sarò a casa a momenti, prendo quello che serve ed andiamo- e Calum sorride ‘ché un amico migliore non avrebbe mai potuto trovarlo.

 

 

Eleonora è in giro con qualche amico, ha sentito Calum qualche ora prima e le è sembrato più che normale. Quando, qualche giorno fa, le ha detto di vedersi poi non ha aggiunto altro, dicendo solo che spera che accada presto. Lei non ha fatto nessuna domanda ed ha lasciato correre la cosa, sperando anche lei di rivederlo presto ‘ché la distanza la sta uccidendo.

 

“Fuori è magnifico ma tu lo sei di più” ed Eleonora sorride ‘ché un Calum così dolce non se l’aspettava mica. Arrossisce comunque, però, perché, detta da lui, anche la frase più sdolcinata diventa perfetta.

 

 

 

Calum invia un messaggio ad Eleonora che forse è uno dei più dolci e strani, dal suo punto di vista, ad aver mai inviato. Il fatto è che Ashton è entrato in fissa per un rapper italiano e gli ha fatto sentire persino una sua canzone e, quella frase l’ha colpito, non può negarlo. Quindi ha pensato che era meglio scrivergliela, no?

Posa piano il cellulare in borsa, devono imbarcarsi tra qualche minuto ed il telefono deve essere spento. In cuor suo spera che la ragazza non si preoccupi, ma sa già come farsi perdonare, mal che vada. Spera anche che Michael e Ashton capiscano, anche se dubita che sorrideranno quando leggeranno il misero biglietto che gli hanno lasciato in camera. Ma d’altronde, loro lo sanno, lo conoscono, almeno spera.

 

 

Luke dal canto suo invia un messaggio ad Aleisha, giusto qualche secondo prima di spegnere il cellulare per quelle che saranno circa tre ore. Magari il mese prossimo torna in Australia, magari torna a trovare un po’ tutti. Ora però preferisce pensare al viaggio che li attende, è contento di rivedere Eleonora, gli manca tanto e non vede l’ora di riabbracciarla ed in più nota anche quanto Calum sia nervoso, ha le mani sempre tra i capelli ed il volto in una smorfia preoccupata che non lo abbandona dal pomeriggio stesso.

- Cal- lo chiama qualche secondo dopo – andrà tutto bene, respira, santa pace- e Calum lo guarda ridendo e sperando che l’amico abbia ragione, una volta nella sua vita.

 

 

Eleonora torna che è mezzanotte passata. Maledice la suoneria del cellulare che sente rimbombare nell’appartamento.

 

- Hei, che ne dici di vederci?- ed è la seconda volta che le pone questa domanda.

 

 

 

 

Hiiiiii <3

Dopo aver passato il pomeriggio, tra varie peripezie, a cercare di scrivere ecco il capitolo ahah. Spero vi piaccia, grazie di tutto <3

Se volete mi trovate su ASK (non riesco a mettere il link, lo trovate nella bio, scusate <3)

Scappo :)

A prestoooo!

Yeli_

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Capitolo 15
*** Mancanza ***


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Capitolo quattordici

Mancanza

 

 

 

 

Eleonora ha ancora per le testa quella domanda, quel che ne dici di vederci che le fa pensare che ci sia qualcosa che non va in Calum, che forse ha bevuto o è impazzito di colpo. Non risponde, troppo presa a pensare tanto è vero che il moro, dall’altra parte del telefono, tossisce per poi ridere nervoso. – Ci sei?- le dice in un italiano tanto masticato e – Sisi – risponde la mora, con il cellulare tra la spalla e l’orecchio, mentre si avvia verso camera sua. – Allora, ti va di vederci? – Eleonora si prende un secondo e – Calum, senti, stai male? Hai bevuto? No perché io so per certo che tu, stamattina, eri nel vostro bell’appartamentino in centro, a Londra, non so se ti rendi conto!- Calum soffoca una risata e – Dimmi solo se ti va di vedermi. - - Certo che mi va di vederti Calum, è ovvio.- ammette quasi senza forze la mora ‘ché Calum, a volte, le sembra un bambino. – Ce la fai allora a venire in aeroporto?- ed Eleonora sente il cuore batterle forte, esce di casa senza dire altro e senza preoccuparsi di nulla. Calum sente solo il rumore di una porta che sbatte e di passi veloci, sorride, la rivedrà.

 

 

Luke non si regge più in piedi, è stanco morto e vorrebbe solo dormire. Calum ovviamente ha prenotato le camere in albergo ma ora, come è giusto che sia, stanno aspettando Eleonora. Perché Calum, per quanto è agitato, sarebbe morto se avesse dovuto aspettare il giorno dopo. Accende il cellulare e manda un messaggio ad Aleisha, ne trova due di Ashton e uno di Michael, ringrazia il cielo che non se la siano presa troppo e poi alza lo sguardo, nota Calum camminare avanti e dietro, ancora più nervoso di prima e – Cal, stai tranquillo, andrà tutto bene, mi stai facendo sudare.- e Calum ride poco perché insomma, è lecito essere nervosi, è lecito non riuscire a star fermi nemmeno un po’, d’altronde sono mesi che non la vede e gli è mancata troppo.

 

 

Eleonora maledice il treno, mancano una decina di minuti che a lei sembrano non passare mai. Nemmeno la voce di Ed Sheeran la tranquillizza e questo è dir tutto. Ha le ginocchia che tremano ed il cuore che sente quasi scoppiare, lo rivedrà e non ce la fa più ad aspettare. Scende dal treno e ringrazia che l’aeroporto disti meno di cinque minuti, cammina, i passi sono svelti ed impazienti, le mani tremano.

 

Calum si volta verso destra e scorge una figura in lontananza, lo sente che è lei. La vede camminare piano verso la sua direzione e lui si mette dritto in piedi, le mani che fremono e tremano, desiderose di un contatto, sono strette a pugno e cadono lungo il suo corpo. Cammina anche lui, lento, verso di lei e finalmente capisce cosa intendeva dire Michael quando aveva scritto “ti sento bruciare sotto la mia pelle” perché lui, Eleonora, se la sente addosso, gliel’ha già detto e, forse glielo dirà di nuovo prima o poi. Il fatto è che, ora, la vede più vicina, ci sono due metri a dividerli e non c’è tempo per parole di alcun tipo. Ci sono solo loro due, Calum che la stringe e lei che si sente finalmente bene, completa, una lacrima le scende lunga la guancia infrangendosi sul tessuto del maglioncino del moro che le bacia la fronte. Quanto le è mancata.

 

È un attimo e lui scioglie l’abbraccio, portando le mani sul collo della mora che alza il viso per guardarlo meglio. Calum si abbassa quanto basta, sporgendosi verso di lei che si lascia baciare dolcemente e che cerca di imprimere nella mente ogni singolo istante di quel momento tanto agognato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hola a todossss :)

Eccomi col nuovo capitolo, spero vi piaccia! Vogliate scusarmi se riscontrate qualche incongruenza per quanto riguarda treni e distanza con l’aeroporto, ma non sono molto pratica ahah

Beh, come sempre grazie a tutti voi, risponderò alle vostre recensioni appena finisco di studiare <3

Se volete, mi trovate su ASK :)

Un bacio!

Yeli_

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Capitolo 16
*** Notte ***


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Capitolo quindici

Notte

 

 

Eleonora si allontana dal viso di Calum, lentamente. Ha bisogno di guardarlo negli occhi, di capire che lui è davvero lì, perché ha qualche difficoltà a crederci. Non le interessa che sia passata la mezzanotte, non le interessa più nulla perché Calum è lì e comunque non ha bisogno di nient’altro. – Sei qui- è un sussurro il suo, accompagnato da mani che toccano il viso del ragazzo, piano, a ricordare di nuovo quei lineamenti che tanto le piacciono. Lui sorride, quel suo solito sorriso che provoca la formazione di quelle piccole rughette ai lati degli occhi, occhi che Eleonora ama tanto perché sente di annegarci dentro, ma non crede glielo dirà, non è ancora pronta. Calum la guarda in silenzio, continuando a stringerle la vita dolcemente. Anche lui ha bisogno di quel momento, ha bisogno di sentire il calore che lei gli dà con un abbraccio, ha bisogno di sentire la sua presenza, ‘ché non vederla per così tanto tempo lo sta quasi distruggendo. La bacia di nuovo, un bacio a fior di labbra e – Va a salutare Luke, sei mancata anche a lui- le dice dolcemente, sorridendo. Eleonora ubbidisce, lasciando quelle braccia che tanto la fanno star bene, e dirigendosi verso Luke.

 

Luke chiude la telefonata con Aleisha e sorride, vedendo correre la mora verso di lui. È una delle sue più care amiche ed è felice di rivederla. – Luke!- urla la mora per poi abbracciarlo con un tale slancio che il biondo quasi cade. – Mi sei mancata anche tu ma calmati tesoro, così mi butterai a terra!- dice ridendo Luke che la stringe forte, ringraziandola tacitamente per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per lui. – Parla con Calum.- gli dice poco dopo e sì, lo farà.

 

Calum si avvicina poco dopo e – Hemmo levati dai, hai abbracciato abbastanza la mia ragazza.- ed Eleonora sente il cuore fremerle perché ha sentito bene quello che ha detto Calum, il quale le si avvicina stringendola in un forte abbraccio. Si abbassa per baciarle la testa e – Ragazzi però spero non facciate così tutto il tempo, altrimenti davvero torno a casa- e scoppiano a ridere i due ‘ché Luke è sempre capace di rovinare i momenti migliori.

 

 

 - Dai torniamo a casa, sei stanchissima.- è la voce di Calum a richiamare Eleonora che è poggiata sulle gambe del moro e – Ma no sto bene.- e sembra quasi una bambina capricciosa e – no, su tanto ci vediamo domani.- dice fermo il moro, un sorriso a tradire la sua voce dura. La mora sbuffa e si alza da quella posizione così comoda e –okay andiamo.-

Si avviano verso la stazione insieme. Mani intrecciate. Sorrisi innamorati.

 

 

 

Salveeee!

Ecco il nuovo capitolo<3 Grazie a tutti voi che mi seguite, che leggete, grazie <3 Spero vi piaccia!

A presto

Yeli_

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Capitolo 17
*** Primo giorno ***


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Capitolo sedici

Primo giorno

 

 

Sono quasi le sette quando Eleonora apre gli occhi piano, dandosi il tempo necessario per abituarsi alla luce mattutina. Si sveglia sorridendo e cercando di ricordare nei minimi dettagli quello che è successo la sera prima, sorride ed alza gli occhi al cielo, quasi a darsi della sciocca da sola per quella reazione. Le sembra di vivere in uno di quei film per adolescenti, quelle commedie che non le sono mai piaciute tanto ma che ora sembra di vivere. Sorride nuovamente e si alza, stamattina non andrà a scuola, l’ha appena deciso. Accende il cellulare e trova qualche messaggio, li scorre un po’ tutti, risponderà più tardi a tutti tranne che a Calum. A lui risponde subito, per poi farsi mille problemi. Magari lo disturbo, magari dorme, magari non vuole sentirla. Ma uno che si fa un viaggio così solo per lei, potrebbe mai non volerla sentire? Eleonora ci pensa e, ovvio che vuole sentirla, vero?

 

 

Calum guarda la sveglia sul comodino, sono le sette e Luke è sicuramente ancora addormentato. Prende il telefono e spera che lei gli abbia scritto, che lui non vuole disturbarla, teme un po’ di annoiarla. Le risponde veloce e, con uno slancio, si alza dal letto un po’ scomodo in cui ha dormito. Si stiracchia un po’ e passa una mano tra i capelli, capelli che adora, e prende un paio di jeans e un maglioncino grigio, che Milano è fredda e lui mica lo sapeva.

 

“Arrivo” “Ma dove, Calum?”

 

Calum non accede più, Eleonora sente che quel ragazzo la farà morire uno di questi giorni.

 

 

La mora si veste velocemente, un paio di jeans ed il maglioncino bianco che ama tanto vanno più che bene. Si siede di fronte alla finestra e nota una figura in lontananza. Quel ragazzo è uno stupido, pensa.

Scende velocemente le scale, mette il cappotto ed esce, le guance un po’ arrossate per la corsa e per il freddo. Lo vede lontano e aspetta che lui la raggiunga, nota i passi lenti di Calum, passi cadenzati e ad ogni passo sente lo stomaco fare sempre più male, un male piacevole, un male che vorrebbe sentire ogni minuto. Calum sorride piano, la guarda avvicinandosi sempre di più e – Facciamo un giro. – le dice per poi prenderle la mano e avvicinarla un po’ più a lui. Camminano per qualche minuto quando lui la blocca solo per trascinarsela contro e baciarla, un bacio che di urgenza non ha nulla.

- Non ti avevo ancora salutata.-

Eleonora sorride. Possibile che lo ami già?

 

 

Calum parla ininterrottamente per quasi due ore, le racconta tutto, cose che la ragazza già sa e cose che non conosce, cose che la fanno sorridere ed anche emozionare. Le racconta dei concerti, delle sale d’incisione e delle storie stupide che la gente inventa su di loro. Racconta delle risate che si sono fatte quando hanno ascoltato per la prima volta quella stupida canzone che la Breslin aveva scritto per Michael, il quale invece di prendersela se n’era andato per le radio a dire quanto gli piacesse. Calum parla ed Eleonora sorride e scoppia a ridere, quasi piange per il troppo ridere, quando – Ma Luke, dov’è? – e Calum ride perché lei è stata capace di fargli dimentica il suo migliore amico in un albergo di periferia.

 

 

“Luke stiamo arrivando, scusa ahah”

E Luke maledice Calum, che mi ci ride?, l’ha lasciato solo e senza far nulla. Pensa che farà l’offeso per tutto il giorno.

 

Sente qualcuno entrare e – Era ora, siete due stupidi.-

- Luke, non sono così stupida dai.-

 

 

 

 

 

Holaaaa :)

Eccomi col nuovo capitolo, perdonate la mia assenza ma quest’anno sono di maturità quiiindi! Beh spero che il capitolo vi piaccia, vi lascio i link per due OS che ho pubblicato poco tempo fa, se vi va, fatemi sapere che ne pensate <3

Anni

Veloce

Grazie a tuuuutti,

un bacio.

Yeli_

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Capitolo 18
*** Gelosia ***


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Capitolo diciassette

Gelosia

Luke la guarda senza parole. Com'è possibile che lei sia li? No perché solo tre ore prima, lei era in Australia, ne è certo. Hanno parlato al telefono, lei gli ha parlato del tempo, del caldo e gli ha chiesto quando sarebbe tornato a casa. Ora però lei é li, il biondo non capisce come sia possibile perché insomma lei era a Sydney, ci può mettere la mano sul fuoco. - Non dici niente?- Luke alza il volto verso di lei e le sorride perché é felice che lei sia li ma, non ci ha capito ancora nulla. -Faccio sempre in tempo a ritornare a Londra dagli zii eh- riprende lei, ridendo piano. -Nono- é l'unica cosa che lui dice. Fa un passo verso di lei e le stringe piano il polso, senza farle male. La guarda. La ama. Vuole baciarla. Lei lo guarda in silenzio, aspetta senza far nulla. Luke ha bisogno dei suoi tempi, lei lo sa. Lo guarda anche lei. Lo ama. Vuole baciarlo. Tutto succede molto lentamente, Luke si fa sempre più vicino, meno insicuro. Porta la mano destra suo volto chiaro di lei, l'accarezza dolcemente e chiude gli occhi. Poggia la sua fronte a quella di lei e chiude gli occhi, lasciandosi sfuggire un sospiro. - Ti amo- e la bacia senza darle modo di rispondere. La bacia piano, senza aggiungere altro che, dopo mesi, quelle due parole sono sufficienti.

Calum ed Eleonora camminano senza fretta verso l'albergo dove Luke li sta aspettando. -Povero Luke, chissà cosa sta facendo tutto solo, sarà sicuramente arrabbiato ora- ed è ormai mezz'ora che Eleonora parla di Luke e non la smette mica. -Hai intenzione di parlare di Luke per tutto il tempo? Dimmelo, così magari la prossima volta esci con lui.- La mora guarda Calum per circa dieci secondi per poi scoppiare a ridere come se non ci fosse domani. -Ma che sei geloso?- e ride ancora perché la faccia di Calum é qualcosa di estremamente esilarante. -Si, e allora?- ed Eleonora ride ancora perché sul serio non riesce a trattenersi. -Hai intenzione di smetterla?- La mora lo guarda, stringe forte il labbro tra i denti, a trattenere una nuova risata. -La smetto, ma non essere geloso Cal- -Parli sempre di lui, quando siamo lontani lo chiami e poi Luke é Luke insomma, piace a tutti!- -Devo ricordarti dei 3/4 della popolazione mondiale che aspetta, esaurendosi, tue foto al mare senza quella maglia che ti ostini a mettere anche se ci sono 40 gradi? Credo che a loro tu piaccia!- -Ma è diverso, loro sono fans, tu invece. Eleonora tu sei tu ed io sono geloso se parli di Luke, ecco- La mora si zittisce, si avvicina quanto basta. Si alza sulle punte e lo bacia. -Calum, tu sei tutta un'altra cosa- e Calum non può fare a meno di arrossire e sorridere.

Luke sente le voci dei suoi amici nel corridoio. Guarda Aleisha seduta di fronte a lui e le sorride rassicurante. Ormai é arrivato il momento di dire tutto a Calum.

Sera a tutti :)

Eccomi col nuovo capitolo, perdonate il ritardo! Spero che il capitolo vi piaccia e scusate ma non so com'è l'html ahah ho dovuto farlo io e non so com'è uscito!:) Ecco il link di due OS, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate <3

Anni

Veloce

Grazie a tutti,

un bacio.

Yeli_

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Capitolo 19
*** Aleisha ***


Aleisha

 

 

 

Eleonora e Calum entrano in stanza senza bussare, sanno che Luke non chiude mai a chiave. Borbottano qualche scusa da dire al moro per evitare la sparata che farà loro, sicuramente. Il fatto è che, appena entrano, le parole muoiono. Nella stanza Luke non è solo e se la mora sorride, che lei lo sapeva, c’è qualcuno che stringe forte i pugni fino a sentire male alle dita.

 

- Calum – è l’unica cosa che Luke riesce a dire, prima di sentire la porta sbattere forte. Avrebbe dovuto aspettarselo, no? Sono mesi che sente Aleisha, mesi in cui lui ha continuamente negato che ci fosse qualcosa, che ci fosse una ragazza con la quale si stesse sentendo. E Calum gliel’aveva persino chiesto, l’aveva pregato di dirgli la verità e lui aveva giurato. Ed era allora che il moro, sentendosi libero di parola, aveva espresso tutto il suo astio per quella ragazza che, a suo avviso, l’avrebbe fatto solo soffrire, che “non ti merita Luke, meglio tu l’abbia lasciata perdere” e lui aveva annuito fingendo di essere d’accordo mentre proprio Aleisha lo stava chiamando. E si sente in colpa ora perché avrebbe potuto essere più sincero, d’altronde lui lo era sempre stato, si son sempre detti tutto, ma vuoi un po’ di timore, vuoi l’insicurezza di quella relazione ripresa, Luke aveva preferito mentire e rimandare sempre più quel momento in cui avrebbe, comunque, dovuto dire la verità.

 

 

 

 

Calum è furioso. Ed è normale perché lui, Aleisha, la conosce. Ammette di averle voluto bene quando, nel salotto di casa sua, erano soliti registrare le prime cover, quando lei e Luke han deciso di provarci perché lui, che eran perfetti insieme, l’aveva sempre pensato e detto. Ammette anche di aver provato orgoglio nei suoi confronti quando lei era riuscita a registrare il primo ep, senza l’aiuto di nessuno, tantomeno il loro. Ammette però di essersi arrabbiato sino ad arrivare ad odiarla quando, la sua storia con Luke era finita, improvvisamente e senza motivo. Non aveva mai creduto a Luke, al suo “l’ho lasciata io” perché, se fosse davvero stato così, non avrebbe avuto quegli occhi, non avrebbe avuto la stessa espressione disperata per mesi. Quindi, per lui, era stato normale dar la colpa all’australiana, senza pensare ad altre opzioni ed è per questo che ha messo sempre in guardia Luke, ha sempre continuato a criticare quella ragazzina che, un tempo, considerava una delle sue migliori amiche. E ci credeva Calum, quando Luke negava di pensare ancora a lei, di parlarle, ci credeva quando lui gli diceva di non vederla quando era a Sydney ed ora si rende conto che, forse, non avrebbe dovuto fidarsi e si odia anche un po’ perché, probabilmente, un po’ di colpa ce l’ha anche lui. Che, magari, se avesse solo evitato di giudicare e avesse lasciato Luke libero di decidere, di parlare, forse lui non gli avrebbe nascosto nulla.

Quindi, okay, la colpa è anche sua. Preferisce però tenersi tutto per lui, aspettando delle scuse che spera non tardino ad arrivare.

 

 

Da Calum

- Vieni qui –

 

A Calum

- Dove sei? –

 

Da Calum

- Lo sai. –

 

A Calum

- Arrivo –

 

Da Calum

- Sbrigati. Ho bisogno di te. –

 

 

 

 

Esce. Veloce. Sa dove andare.

 

 

 

 

Sera a tutti (:

 

Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia. Mi farebbe piacere conoscere i vostri pareri, per qualunque cosa scrivetemi tranquillamente! <3

Corro che ho francese da finire ahah :) Beh poi, se vi va, ho pubblicato una OS "Sempre", se vi va fatemi sapere cosa ne pensate :) Grazie a tutti <3

Un bacio

 

Yeli

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