A sedici anni angelo.

di francy ferrara98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


E finalmente sto per raggiungere anche io il traguardo che tutti gli adolescenti sognano. Oggi è il mio sedicesimo compleanno, mancano altri due anni per realizzare i sogni di una vita migliore, eppure manca un pezzo per completare il puzzle, il pezzo più importante della mia vita. Ma quanto sarà strana la vita?! Perché ci vengono strappate così crudelmente le persone di cui abbiamo bisogno?! Perché spesso ci vengono negate le spiegazioni che cerchiamo solo perché reputati troppo piccoli?! (Cade qualcosa) (-tra sé e sé-)Ops ,cosa sarà mai caduto! (-Stupita- ) ohw ma è un diario! È davvero bello! Chissà cosa nasconde al suo interno…! Sono davvero tanto curiosa di leggerlo! (Dal salotto) << Jasmyyneee..! Ho bisogno d’aiuto per sistemare casa, vieni qui!>> << No papà, non posso, ho tanto da studiare per domani, scusami>> << Va bene piccola, non importa, studia che è molto più importante.>> (-tra sé e sé-) Si certo papà devo studiare, in fondo leggere un diario scritto da qualcuno istruisce più di qualsiasi materia scolastica, per cui Jasmy basta rimorsi e fa’ veloce a leggerlo… “E poi d’un tratto sentii degli strilli, mi ci volle un po’ per capire che era venuto alla luce il frutto del nostro amore. Passai del tempo a guardare tua madre, lei mi sorrise, <> disse <<è arrivata a riempirci di gioia la vita>> esclamò… Io non potetti fare altro che sorriderle, ma non ebbe tempo per vederlo che già dolcemente chiuse gli occhi. Continuavo a fissarla, dormiva come un angelo, e in fondo capii che dopo tutti gli anni trascorsi a studiare Dante, non compresi mai a fondo la percezione di Beatrice come donna angelica, come in quell’istante in cui non riuscivo a vedere altro che un angelo al posto della mia ragazza, non era possibile, la mia donna per un attimo venne paragonata da me stesso alla Beatrice di Dante.. << Esca fuori>> sentii una voce provenire dall’entrata << non sente? Non può più stare qui! >> non me la sentivo di lasciarla lì da sola ma non ebbi altra scelta, dovetti subito uscire. Sentivo che c’era qualcosa che non andava, quel <> continuava a rimbombarmi nella testa, ma non immaginavo di certo che… << Vada nella stanza numero 09>> era l’infermiera di turno <>, mi misi a cercare la stanza numero 09 e nel frattempo come un flash <> ehm ma <<9= 3+3+3>> oddio ma <<3= Trinità e 9 = numero attribuito a Beatrice nella Vita Nova >> ma infatti <>. Non riuscivo a capire il motivo per il quale quel giorno Beatrice mi tormentava, quasi quasi stavo per pentirmi di aver studiato, ma perché pentirsi di avere cultura? In fondo erano solo degli stupidi ricordi! Non dovevo lasciarmi prendere dalle paranoie, era un giorno speciale per me e dovevo sentirlo come tale, ero diventato padre. Intanto trovai la stanza che mi dissero, entrai, vi era un’atmosfera bellissima, lo splendore negli occhi e tanta gioia nei cuori di quella gente, piccoli marmocchi che attiravano a sè l’ammirazione e l’attenzione di tutti, confetti sul tavolo, lo stappo dello spumante, il flash delle macchine fotografiche che racchiudevano ogni singolo attimo all’interno delle foto, eppure un letto ed una culletta erano vuoti, e non solo, non c’era neppure nessuno ad aspettare lì ansioso per vederli riempirsi… <> mi disse l’infermiera… ti presi, eri bellissima amore mio, di una bellezza tale da non riuscire a staccarti gli occhi da dosso, per la seconda volta mi innamorai, ma questa volta di un essere così piccolo e dolce. Non mi sfugge mai niente, ma tu, piccola mia, per la prima volta riuscisti a farmi dimenticare i miei vent’anni e mi facesti sentire un uomo. Mi facesti sfuggire tutto in quel momento ma non che l’altro pezzo fondamentale della mia vita non era lì con noi. <> nessuno mi dava risposta <> Anche l’infermiera di turno abbassò lo sguardo ed andò via. Non capivo, non sapevo cosa pensare, mille dubbi mi tormentavano, non sapevo a chi rivolgermi, tu iniziasti a piangere, avevi fame forse, oppure cercavi il calore di colei che ti ha tenuta 9 mesi dentro il suo grembo.. ehm, ed ecco che ricompare di nuovo il numero 9, questa volta però, per una cosa naturale… <> Urlai fortissimo.. <> il medico di turno << oh dottore, finalmente!>> E quasi mi si presentò un briciolo di speranza.. << Signor Smith, non ce l’ha fatta!>> << Come? Cosa? Non capisco! Non ce l’ha fatta?! Come è possibile?! Era in ottima salute! Oddio! Ed io?! Ora come continuerò a vivere?!>> Rimasi freddo, ti strinsi forte a me e mi accasciai sul pavimento, sentivo che lei ci stava abbracciando ma nello stesso tempo percepivo un dolore al cuore proprio come se stesse per scoppiare… << Mio Dio, mio giusto Dio, portami da lei!>> Questa fu l’ultima frase che urlai prima di chiudermi in un immenso silenzio…” (Una voce proveniente dal salotto) <> << Si papà, arrivo subito!>> << cos’hai piccola mia?>> << Niente papà, sta’ tranquillo, io ora corro da Sally che mi sta aspettando già da un po’, non credo di tornare per cena per cui non aspettarmi e perdonami se questa sera ti lascio da solo>> << non preoccuparti vita mia, esci pure e divertiti , ci sarà sempre del tempo che trascorrerai con il tuo papà per recuperare il tempo che stasera perderemo>> << farò il più presto possibile promesso!>> (-esce di casa-) (Arrivo da Sally) (-Toc Toc-) << E’ aperto! >> << Ciao Sally, perdonami se ti sto disturbando ma ho un urgente bisogno di parlare con qualcuno>> << sta’ tranquilla Jasmy, non mi disturbi affatto, ma cosa è successo di così grave? Ti vedo molto preoccupata!>> << Sally, ho scoperto…>> << Jasmy ho detto di calmarti, qualsiasi cosa sia successa non sei sola, ci sono io con te!>> << Ho scoperto che mio padre nasconde un diario!>> << Come? Cosa? Un diario? E che tipo di diario? >> << Sally, è un diario segreto che lui stesso ha scritto, ho letto solo l’inizio e parla di una persona per lui molto importante, la persona che io non ho mai avuto fortuna di conoscere, da quelle poche righe che ho letto si capisce benissimo che era davvero una persona molto eccezionale!>> << Jasmy quindi questa persona sarebbe tua madre vero? >> << Si proprio lei! Povero papà, ne era davvero così immensamente innamorato e gli è stata portata via! Oddio quante volte sono stata ingiustamente scontrosa con lui, quante colpe gli ho addossato che non meritava affatto, quanti dolori gli ho fatto subire in sedici anni eppure non mi ha mai detto niente, non ha fatto altro che soffrire in silenzio più di quanto non lo stesse già facendo! >> << Jasmy, va’ da lui , scusati per tutte i tuoi momenti no, fagli capire che se sei stata scontrosa era solo e soltanto per immaturità ma anche perché eri all’oscurità di tutto, lui da buon padre ti avrà perdonata da tempo, ma parlaci ugualmente, vedrai che ti fornirà anche di tutte le spiegazioni che cerchi oltre a sentirti meglio con lui e con te stessa, ascolta il mio consiglio, non perdere altro tempo che è prezioso.. >> << Va bene Sally, corro da lui e poi ti farò sapere come è andata.>> (-esce per ritornare a casa-) (Rientro a casa) << Papà, sei sveglio oppure dormi?>> (-tra sé e sé-) << Perfetto dormi, a domani!>> (Durante la notte) << Jasmyne, sveglia! Non avere paura di me! Sono la spiegazione che cerchi!>> << Oddio, signora, ma lei è un angelo!>> << No Jasmy, sono tua madre, credo che sia arrivata l’ora di farmi vedere, sono ormai sedici anni che non sono più in vita, avevo la tua stessa età quando sei venuta alla luce, e ricordo tutto di allora, le mie lacrime, i tuoi strilli, la felicità negli occhi di tuo padre, l’ultimo sorriso che dolcemente mi fece e la paura di lasciarti troppo presto, poi, però il tempo era ormai scaduto, figlia mia, gli angeli vennero a prendermi e purtroppo mi portarono lontano da te e da tuo padre. Quando nove mesi prima venni a conoscenza della tua presenza dentro di me, dovetti prendere una decisione, io fin dall’inizio sapevo il rischio che correvo a portare questa gravidanza avanti, sai figlia mia, avere un figlio a sedici anni scombussola un po’ tutto, e si sa che seguiranno complicazioni ma nonostante ciò ho afferrato tutto il coraggio che non sapevo neppure di avere ed ho preso una decisione, quella che più mi sembrava giusta, farti vivere, che è il simbolo d’amore più bello che una madre possa mai fare. Ah figlia mia , se solo tuo padre sapesse tutta la verità! Se solo sapesse da quanto tempo mi porto dietro questo fardello! Oh quante volte ti ho sentita urlargli contro che se io non sono più con voi è solo colpa sua, figlia mia, non pensarlo neppure, se proprio in questa storia c’è qualcuno di innocente, questo qualcuno è tuo padre e comunque io voglio che tu sappia una cosa, io non vi sono vicino fisicamente ma il mio compito è stato ben più impegnativo perché per tutti questi anni ho dovuto, da buon angelo, guidarvi verso il giusto cammino e non è stato affatto facile, soprattutto con te, Jasmy…>> << Ma tu, signor..ehm.. mamma, perché hai deciso di venire da me proprio ora?>> << Tesoro mio, perché ora sei cresciuta e soprattutto perché hai letto il diario di tuo padre e ci tengo molto a dirti la verità>> << ma, quindi, io aprendo quel diario, ti ho chiamata qui?>> << Figlia mia, tuo padre ha versato molte lacrime su quel diario e una volta finito disse testuali parole: <> E’ proprio per questo che ora io sono qui. Oh quante volte avrei desiderato augurarti un felice compleanno anche se senza di me, mi sembrava quasi un desiderio irrealizzabile e invece sono qui con te ora!>> << Mamma, anche se non lo ammetto mai, è davvero difficile vivere senza di te, soprattutto ora sapendo che non ci sei più a causa mia!>> << No figlia mia, non dirlo neppure per scherzo, io non sono al tuo fianco ma questo non significa che io non sia sempre con te, anzi, sai che ti dico?! lo sono ancor di più di qualsiasi altro genitore, anche di tuo padre. Ora però il tempo è scaduto, devo andare via, sta’ tranquilla che ritornerò, ogni volta che avrai bisogno conta pure su di me. Vita mia, fa’ tesoro di ciò che ti ho detto anche se non è tutto, ma come già anticipato ritornerò e ti sarà riferita tutta la verità, tu continua con l’ aiuto di tuo padre a leggere il diario , egli potrà aiutarti a capire.. Ora però devo andare, mi aspettano… Vi Amo.>>

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


(Il mattino seguente) << Jasmyynee, sveglia, è ora di andare a scuola! >> << Non ho voglia papà! >> << Jasmyne non ho intenzione di ripeterlo, ti sto lasciando fare tutto ciò che vuoi, e sto sbagliando, per cui o ti alzi dal letto volontariamente oppure ti faccio alzare io con la forza..! >> << Lo vedi?! Mamma è stata davvero fortunata a restarti a fianco per così poco tempo! >> << Smettila, stai esagerando, sei tu la delusione più grande di tua madre! >> << Mamma è morta per colpa tua, sei tu il colpevole! >> << (-amareggiato-)Va bene, fa’ ciò che vuoi, ma poi non venire a lamentarti da me se qualcosa non va.. >> (-esce di casa per dirigersi a lavoro-) “Jasmyne (-fra sé e sé-) in fondo cosa mi importa della scuola, chiamerò Evelyne ed uscirò, quando tornerà non mi troverà in casa e penserà che avrà vinto lui, ormai è così che si va avanti, non sono la ragazza che tutti vedono ed è giunta l’ora in cui devo mostrare la vera me” (Prende il telefono e chiama Evelyne) << Pronto?! Jasmyne?? >> << Ciao Evelyne, ti ho chiamata per chiederti di stare un po’ insieme stamani, ti va? >> << Certo Jasmyne, ci incontriamo al solito posto? >> << Va bene, allora ci vediamo fra un po’ >> << Certo.. >> (Esce di casa e si dirige al parco) << Ciao Jasmyne, come mai in ritardo? >> << Perdonami Evelyne ma ho dovuto prendere la strada più lunga per evitare che mi vedessero e dicessero a mio padre che è l’ennesima volta che non vado a scuola.. >> << Jasmy comportati da brava ragazza quale sei, non essere una delusione per tuo padre e per tutti coloro che hanno stima in te >> << Io non sono la ragazza che tutti conoscete, sono stanca di nascondermi dietro una maschera, se qualcuno ha stima in me mi accetterà per come sono e non per come mi vedeva in precedenza oppure come vuole che io fossi >> << sbagli.. >> << Non darmi lezioni di vita, la vita va vissuta, e se permetti me la vivo come mi pare e piace. >> << Uh ora anche scontrosa la ragazza! >> << Ti ho già detto che sono stanca.. >> << Ma Jasmy, stanca di cosa? Hai tutto dalla vita! Posso capire che avere tutto ma non vedere presente una madre sia la cosa più brutta che possa mai esistere, ma davvero pensi che facendo così le cose migliorino?! Io non penso! Scusa se mi permetto ma posso dirti che facendo così oltre che a perdere dignità perderai anche tutti coloro che ti sono vicini ora tra cui tuo padre >> << Smettila Evelyne, mi stai profondamente deludendo (-piangendo corre via-) >> Evelyne (-urlandole contro-) << ti avrò pur delusa, ma non sentirai da me mai nulla di ciò che tu voglia sentirti dire, solo per un motivo, perché non assisterò mai alla tua fine, desidero solo che diventi una ragazza matura, una di quelle ragazze che affronta tutto e tutti, non una di quelle che si fa del male fino a non sentire più dolore >> (Jasmyne Correndo senza meta) (-Si imbatte con un ragazzo-) << Ops, mi scusi signorina.. >> << ohw, non importa sta’ tranquillo! >> << Non per essere invadente ma vedo i tuoi occhi pieni di lacrime, è successo qualcosa? >> << Nulla di grave >> << sei bellissima per questo devi illuminare il tuo volto con un grandissimo sorriso in modo tale da far risplendere anche i tuoi occhi >> << Come si può sorridere?! Ho una certa rivalità alla vita, mi ha dato così tante occasioni per star male che non so proprio come sia il mio volto con il sorriso e i miei occhi brillanti di gioia >> << ehm, se mi darai la possibilità ti aiuterò io ad essere felice! Ora ti va di andare a pranzo insieme oppure hai altri impegni? >> << Uhh, certo.. >> (-mentre cercano un posto in cui pranzare-) << Come ti chiami bellezza? >> << Che dolce sei, il mio nome è Jasmyne, tu come ti chiami? >> << Io mi chiamo Jonas >> << che bel nome! >> << Grazie perfezione.. >> << Allora, Jonas, dove andiamo a pranzo? >> << Ehm, Jasmyne che ne dici di portare qualcosa al parco e pranzare li? >> << Perfetto, ci sto.. >> << Allora diamoci da fare, andiamo a preparare qualcosa a casa mia.. >> (Si dirigono verso casa di Jonas) (-Jonas la fa entrare in casa sua-) << Con permesso signorina.. >> << Ohw ma che carino Jonas.. >> << Dai su andiamo in salotto, penso ci siano anche i miei zii >> << Jonas, maa.. >> << Sta’ tranquilla, sentiti a tuo agio come fossi a casa tua.. >> << ehm..ma >> (- Una voce proveniente dal salotto-) << Jonas sei già tornato? >> << Si mamma, ed ho una sorpresa >> << Che sorpresa Jonas? >> (-Entrano in salotto-) << Ecco la sorpresa, mamma >> << ma che bella ragazza (–Le accarezza il viso-) come ti chiami? >> << Io sono Jasmyne.. >> << Su vieni, accomodati, io nel frattempo vado di la a prenderti qualcosa da bere >> << Ma no signora, non si preoccupi! >> << Chiamami pure Sharlotte, e sta’ tranquilla.. >> << Ma non si scomodi signora Sharlotte! >> << Non mi scomodo affatto, anzi, è un piacere! >> << Va bene, la ringrazio.. >> (-Sharlotte va a prenderle qualcosa da bere e in contemporanea torna Jonas-) << Jasmyne, io ho preparato i tramezzini e i panini, ma portiamo anche un pezzo della mia torta preferita che con tanto amore mi ha cucinato mia madre, inoltre, ho preso un po’ di frutta, spero ci bastino.. >> << Sta’ tranquillo Jonas, basteranno.. >> (-Torna Sharlotte-) << Jasmyne, cosa preferisci? Un thè? Una Coca Cola? Un caffè? >> << Un thè, grazie mille.. >> (-Sharlotte mentre le versa il thè-) << Ma allora Jasmyne, quanti anni hai? >> << Ho 16 anni compiuti ieri.. >> << Ho capito, che scuola frequenti? >> << Frequento la scuola alberghiera..>> (-Interviene Jonas-) << Mamma, ora dobbiamo andare, non torno per pranzo, salutami caramente gli zii quando verranno e riferisci loro le scuse che gli rivolgo se non sono con voi a pranzo quest’oggi.. >> << Va bene, sarà fatto.. >> (- Jasmyne si avvicina a Sharlotte in segno di saluto-) << La ringrazio di tutto signora Sharlotte, a presto.. >> << A presto Jasmyne, quando vuoi venire sei sempre la benvenuta, ricordalo.. >> << Va bene, grazie mille, arrivederci.. >> << Arrivederci Jasmyne. >> (Jasmyne e Jonas si dirigono al parco) << Allora come è andata con mia madre? >> << Bene, è una signora molto simpatica e gentile >> << a quanto pare andate molto d’accordo eh..! >> << Certo.. >> << Mi fa molto piacere..! >> (-Arrivano al parco-) << Allora, Jonas, pranziamo qui? >> << Certo, tu siediti pure sulla panchina, io intanto stendo la tovaglia.. >> << Faccio io, tranquillo >> (-La prende per mano e la porta a sedere-) << Sta’ seduta qui, rilassati Jasmyne, faccio tutto io.. >> << Ma io vorrei avere il piacere di aiutarti.. >> << Niente ma Jasmyne >> << va bene dolcezza >> (-Jonas stende la tovaglia, apparecchia, va a prendere Jasmyne e la porta a sedere-) << Allora Jasmyne, cosa ti va?>> << ehm, non ne ho idea, c’è un così buon odore che fatico a scegliere fra tutte queste bontà.. >> (-Iniziano a pranzare e nel frattempo si conoscono meglio-) << Allora Jasmyne, per quale motivo stamani correvi senza meta con gli occhi gonfi e pieni di lacrime? >> << Perch… ehm.. ora non importa più >><< Dai Jasmyne, di me puoi fidarti >> << lo so, ma ora si è fatto tardi devo andare.. >><< lascia che ti accompagni.. >> << Non importa.. >> << A me invece si >> << Va bene allora. >> (Jonas accompagna a casa Jasmyne) << Ciao Jasmyne, ti ringrazio per la bellissima giornata trascorsa insieme.. >> << Grazie a te Jonas (-Gli da un bacio sulla guancia-) ora vado.. >> << Ciao Jasmyne (-gli compare un grandissimo sorriso-).. >> << Jasmyne, aspetta, (-le corre dietro e le afferra la mano-) devo chiederti una cosa importantissima! >> << (-Jasmyne girandosi lentamente-) dimmi pure Jonas! >> << ehm, ti va se ci scambiamo i numeri di telefono? Così, ceh, possiamo sentirci più spesso! >> << Certo Jonas..! >> (-E nel frattempo si scambiano i numeri di telefono-) << Ora però vado Jonas, a dopo.. >> << Va bene piccola, a dopo.. >> (-Jasmyne va via e Jonas si sofferma a pensare-) “ (-tra sé e sé-) ehm, ha proprio detto a dopo (-scoppia in un riso dolcissimo-) ora però va’ Jonas non lasciarti vedere ancora sotto casa sua, ti interessa si ma non farglielo notare troppo presto..” (Jasmyne rientra a casa) (-Boom-) << Jasmyne sei tu? >> << Si papà, sono io.. >> << Ma che modi sono questi? Chi ti ha insegnato a chiudere di botto la porta?! >> << Scusami papà, sono molto stanca, ti prometto che non succederà più.. >> << Va bene figlia mia, ti perdono ma non farlo succedere mai più.. >> << Si papà, promesso! >> << Allora, dove sei stata tutt’oggi?>> << A scuola papà, perdonami se ti ho fatto arrabbiare, non volevo >> << sta’ tranquilla, non importa.. >> (Inizia a squillarle il telefono) << Papà, mi sta chiamando Sally, salgo su a parlare con lei.. >> << va bene Jasmyne ma non fare tardi.. tra un po’ sarà pronta la cena.. >> << No papà, perdonami non ho fame.. >> (-Jasmyne sale su e il padre restando solo inizia a pensare-) “ (-tra sé e sé-) ma cosa sta succedendo?! Mente, me lo sento, va bene non importa lo scoprirò..” (Jasmyne al telefono) << Certo Jonas, anche per me è stata una bellissima giornata oggi, la più bella in 16 anni.. >> << Io sono sempre più convinto che sei la persona più bella a questo mondo >> << non esagerare Jonas, la perfezione sei tu.. >> << Ammetto che quando ti ho vista non mi stavi molto simpatica, maaaa… >> << Ma cosa? >> << Ma poi stando più a contatto mi hai colpito molto, ora non riesco a smettere di pensarti.. >> << A me hai colpito subito invece, anche io non smetto di pensare ai nostri momenti trascorsi insieme oggi.. >> (-Jasmyne mentre parla con Jonas riceve una chiamata da Sally-) << Jonas, perdonami, mi sta chiamando la mia migliore amica, devo chiudere, ci sentiamo per sms.. okay? >> << Va bene piccola, a dopo.. >> << A dopo Jonas.. >> (-Jasmyne risponde alla chiamata di Sally-) << Pronto Sally? >> << Ciao Jasmyne, ti ho chiamata per sapere il motivo per il quale non sei venuta oggi a scuola.. >> << Mi sentivo poco bene, scusa se non ti ho avvisata.. >> << Sta’ tranquilla Jasmyne, non importa, ora come stai?>> << Ora meglio grazie.. >> << Perfetto allora, meglio così..! >> << Infatti.. >> << Dai Jasmyne , ora stacco, devo andare a letto, sono troppo stanca.. >> << Si infatti, anche io vado a letto ora.. >> << Va bene Jasmyne, allora buonanotte.. >> << Buonanotte Sally.. >> << Ci vediamo domani Jasmyne.. >> << Certo Sally, a domani.. >> (-Jasmyne stacca e va subito a letto-)

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