Vita da demone di ale_417 (/viewuser.php?uid=61845)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap 1 ***
Capitolo 2: *** L'infanzia di Nihal e rivincita..? ***
Capitolo 3: *** Demoni... valli a capire! ***
Capitolo 4: *** Pranzo movimentato.. Mukuro non rompere! ***
Capitolo 5: *** lo sa o no? ***
Capitolo 6: *** Che ci fai qui? MI ALLENO! ***
Capitolo 7: *** Bugia? tempesta e assalto! ***
Capitolo 8: *** Keep holding on ***
Capitolo 9: *** Rinforzi!!!!!ops.. ***
Capitolo 10: *** Allora… Mukuro, suggerimenti? ***
Capitolo 11: *** Ci pensa Shigure!… che ce la mandi buona… ***
Capitolo 12: *** Sisi purtroppo sono ancora viva... ***
Capitolo 13: *** E sì dovevo proprio continuare.. ***
Capitolo 14: *** Ma guarda chi c'è.. ***
Capitolo 15: *** First Date ***
Capitolo 16: *** Ti presento i mei amici! (1 parte) ***
Capitolo 17: *** Le stanze e .. Yu tappati la bocca! ***
Capitolo 18: *** Salviamo Yusuke!Naaaaa... ***
Capitolo 19: *** Nihal, devo chiederti se.. ***
Capitolo 1 *** cap 1 ***
Vita da demone
Vita da demone..
Allievi?? No grazie!!
MUKADE-MAKAI
Hiei percorse a
passi veloci e sicuri il corridoio che conduceva alla camera di Mukuro: si era
da poco ripreso dalla vasca rigenerante quando un demone piuttosto basso con la
pelle giallognola, gli aveva riferito che la regina dei demoni volesse vederlo.
Una nuova sfida? Altri demoni da battere? Lo avrebbe scoperto tra pochi minuti.
Entrò senza
curarsi di bussare dopo che due guardie, alla vista del piccolo demone, si
fossero scansate:
- Hiei, prego
entra pure…- Mukuro era seduta sul letto e cercò di ricomporsi alla meglio
velocemente
- Non ti ho ancora
convinta del mio potere? Chi altro devo affrontare, ora?- disse Hiei sedendosi
su una sedia e poggiando i piedi su di un tavolino vicino.
- Nervosetti, eh? Rilassati.
Non ho la benché minima intenzione di farti combattere di nuovo, bensì…
l’inverso.- concluse la donna in modo enigmatico.
- Che intendi?-
Hiei sembrava sempre più teso
- Nulla di che…
più o meno. Garlic, valla a cercare prima che inizi a innervosirsi anche lei..-
ordinò Mukuro richiamando l’attenzione di una guardia che scomparve dietro la
porta
- Pretendo
spiegazioni! Chi sarebbe “lei”??- Hiei era decisamente nervoso- Allora?-
- Calmati ti ho
detto. Bene… Sai perché ti ho fatto chiamare, perché insomma di tutti i demoni
ho scelto te?-
- Perché sono
forte… e perché credevo volessi fare di me il tuo secondo- azzardò il demone
del fuoco
- Quasi… ci sei
andato vicino- rispose Mukuro sorridendo – Voglio si far di te il mio secondo,
ma voglio anche che alleni una persona con la spada…- Non riuscì a finire la
frase che Hiei si alzò dalla sedia e fece per andarsene
- Ehi, fermo dove
vai!? Ascoltami stupido!- gli urlò dietro
- Io non insegno
niente a nessuno… figurati ad una donna!- ribatté tra l’adirato e il seccato.
Detto ciò allungò la mano per aprire la porta, ma qualcuno dall’altra parte fu
più veloce con il risultato che si ritrovò sbattuta la porta in faccia finendo
per terra..
Mukuro rise delle
disgrazie del demone del fuoco, mentre dalla porta entrò una ragazza con la
furia di un tornado.
- Si può sapere
perché diavolo mi hai chiamato Mukuro? Mi stavo allenando, spero sia una cosa
veloce…- disse la ragazza
- Un’altra
nervosa… ma guarda te… comunque tornado guarda un po’ chi hai steso a portate-
la regina fece cenno alla ragazza di guardarsi alle spalle dove scorse un
ragazzo che a fatica cercava di rialzarsi.
- Accidenti!-
esclamò portandosi una mano alla bocca e chinandosi verso il povero disgraziato
per aiutarlo. – Scusa, scusa non ti avevo visto!!!-
- Ma che sei
scema! Non si usa bussare qui dentro, mocciosa?- sbraitò il demone una volta
rialzatosi mentre si massaggiava il naso
- Da che pulpito
viene la predica… credo di non averti sentito bussare quando sei entrato…-
Mukuro prese subito le parti della protetta, non perdendo l’occasione di
canzonare il piccoletto
- Hn…- rispose
Hiei che non poté far altro che darla vinta al suo capo. – In ogni caso chi è
lei?- continuò indicando la ragazza accanto a sé: era molto carina, pensò, con
capelli blu che le toccavano le spalle, nascosti in parte da un elmetto ( nero
come il resto della divisa) e grandi occhi viola. Non era molto alta, arrivava
alla sua altezza, ma sembrava ben allenata e un ottimo combattente… un’ottima
allieva?
- Hiei, ti
presento la ragazza che devi, e sottolineo, devi allenare…- introdusse Mukuro
- Capitano Nihal
Fowl, felice di conoscervi- completò la strana ragazzina chinando lievemente la
testa.
- E TU MI HAI
CHIAMATO DAL MAKAI PER INSEGNARE AD UNA MOCCIOSA A TENERE IN MANO UNA SPADA????
TI è DATO DI VOLTA IL CERVELLO???- urlò il demone
- Ignorerò i tuoi
insulti… comunque, la mocciosa come la chiami tu, è…-
- No, Mukuro,
aspetta- interruppe Nihal- lascia che gli dimostri fino a che punto so
arrivare-
- Smettila o
potrei farti male… sul serio- la mise in guardia il ragazzo- e tu… spiegami
immediatamente il VERO, e dico vero motivo per cui sono qui-
- Che c’è hai
paura?? D’essere battuto da una donna, ancora?- lo punzecchiò il capitano
- Non provocarmi,
è il mio ultimo avvertimento-
- Oh.. facciamo i
duri? Combatti femminuccia!- lo ricanzonò Nihal impugnando la sua spada, nera
anch’essa.
- Hai passato il
limite: io e te fuori sul ponte!- concluse avviandosi alla porta con la
ragazza.
Mukuro aveva
guardato la scena senza proferir parola, Sarebbe stato interessante veder un
combattimento, molto più interessante di quello con Shigure…
- Ora me le paghi,
mocciosa- minacciò Hiei
- Che c’è? Inizi
ad attaccar con le parole perché non sai combattere tappo?- ribatté il capitano
- Tra poco chiuderai
quella boccaccia e mi chiederai pietà in ginocchio.. pronta?- senza aspettare
una risposta le si scagliò contro impugnando saldamente la spada. Nihal schivò
e parò i primi tre fendenti, ma la velocità dell’avversario la colse alla
sprovvista e un quarto colpo la colpì al fianco sinistro costringendola a
saltare lontano.
- Paura? O ti sei
fatta la bua?- le disse ironico Hiei prima di scagliarsi nuovamente sulla
ragazza. Lo scontro andò avanti per un
po’ ad armi pari, poi però Hiei, stanco del riscaldamento iniziò a velocizzare
le mosse. Il capitano Fowl, per quanto cercasse di non darlo a vedere era
stanca e sapeva benissimo di aver sottovalutato l’avversario: non riuscì a
finir il pensiero che un fendente la colpì in pieno viso, facendo volar via
l’elmetto che l’aveva protetta dal colpo, e mandandola a terra. Fece appena in
tempo a mettersi a carponi che si ritrovò la spada nemica alla gola: la sua
arma era volata a qualche metro di distanza raggiungerla era impossibile, non
le restava che dichiarare la resa.
- Credo di averti
battuta mocciosa- disse Hiei con un sorrisetto malizioso sulle labbra
Nihal si rialzò,
sempre con la spada nemica puntata alla gola.
- Ora capisco
perché Mukuro ha scelto te. Ti ho sottovalutato, è vero, eppure dovevo
aspettarmelo, ho sbagliato. Tu sei più bravo contento?-
- Soddisfatto di
averti dato una bella lezione, è più appropriato- Hiei rinfoderò l’arma e con
sorriso compiaciuto alzò lo sguardo verso Mukuro che aveva assistito allo
scontro dall’alto.
- Io e te dobbiamo
parlare- disse lapidario lui
- sono d’accordo-
gli rispose- ci sono cose che vanno chiarite, prima-
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Capitolo 2 *** L'infanzia di Nihal e rivincita..? ***
vita da demone2
- L’infanzia di Nihal e la rivincita
- Allora? Parla-
Hiei era tornato nella camera di Mukuro pronto a sentire cosa doveva dirgli,
mentre Nihal era in infermeria per farsi curare le ferite causate dallo scontro
con il demone del fuoco.
-Ti voglio parlare
di Nihal, Hiei- incominciò calma Mukuro- Nihal non è né un demone né un’umana.
E’ una mezzodemone.-
- una mezzosangue?
Si lo so, me ne ero accorto anche io, quando le ho fatto cadere l’elmetto..-
- e hai notato le
orecchie a punta nonostante intorno a lei non ci fosse la minima traccia di
aura demoniaca. Dicevo… Nihal è una mezzelfo. Come sai il suo popolo venne
sterminato circa dodici anni fa, quando aveva 8 anni, perché molti demoni
avevano paura del fatto che tutti i mezzelfi sapessero usare bene o male la
magia e potessero così approffitarsene per dominare tutto il Makai: riuscì a
scampare al massacro, fortunatamente, e vagò per alcuni giorni nell’area di
confine con il mio territorio. Quando per puro caso la trovai e decisi di
occuparmene, era ferita e malnutrita-
Mukuro fece una
pausa per dare il tempo al suo secondo di analizzare e comprendere le
informazioni ricevute.
- Ciò spiega
l’armatura di cristallo nero e la spada- dedusse Hiei- è cristallo nero il
materiale più duro conosciuto fin ora, è… era molto usato da quel popolo.-
- Esatto…-
continuò Mukuro- vorrei che tu l’allenassi, visto che io non me la cavo con le
armi da taglio…-
- perché non l’hai
chiesto a Shigure?- fu la risposta del piccoletto
- perché credo che
tu sia più indicato- si limitò a dire Mukuro- sei più abile di lui, no?-
- Hn- ribattè- da
come l’ho vista combattere sembra dotata e agile, anche se deve affinare alcune
tecniche, ovvio-
- qual è allora la
tua risposta?- insistette lei
- Vada. Vediamo
fino a che punto arriva la tua protetta- il demone sorrise convinto
- Stupendo
inizierete dopodomani, di do tempo per riposarti, ora buonanotte Hiei- gli
augurò Mukuro ma lui si era già volatizzato
- Il nanetto cosa???? Mi aspetta tra tre ore
per allenarmi???- Nihal guardò Mukuro scioccata. La regina aveva pensato di
andare dalla mezzelfo per avvertirla delle intenzioni di Hiei in modo che
avesse tutto il tempo per prepararsi.. psicologicamente.
- Credevo che
avresti voluto saperlo per non andare lì allo sbaraglio, tutto qui- rispose
calma convinta che alla ragazza sarebbe preso un infarto se glielo avesse detto
lui… in faccia mentre ghignava ancora per la recente vittoria.
- E mi svegli alle
5 del mattino per dirmelo!!!!!!!! – Nihal era evidentemente in uno stato di
esasperazione e collera dove Mukuro l’aveva catalogata con un solo aggettivo:
intrattabile
- Volevo venire
alle sei però pensavo che poi ti saresti arrabbiata per non avertelo prima, con
solo due ore d’anticipo!- si giustificò la più grande
- Sai che ti dico?
Gli do buca!-
- come?- Mukuro
non era aggiornata sui vocaboli dei giovani
- NON CI VADO!
PREFERISCO DORMIRE CHE VEDERE QUEL TAPPETTO!!!-
- Mi hai fatto
fare una fatica incredibile per convincerlo e ora non ci vai???- Ora era Mukuro
a essere esasperata
- Non te l’ho
chiesto io! Stavo tanto bene senza che mi mandassi quel flagello nano!-
- Ma perché l’hai
sfidato! Se fossi stata zitta e buona ti saresti risparmiata la figura! Davanti
tutto il comando!-
- Perché non lo
sopportavo! Tutte quelle arie… come se fosse chi sa chi!- Nihal risgusciò nel
letto
- Non mi interessa
capitano! Esci di là altrimenti te lo mando in camera!- Mukuro era scattata in
piedi dirigendosi verso la porta – ah..Nihal?-
- Mmmm- gemette la
mezzelfo
- ALZATI
SUBITO!!!!!!!!!!!!!!-
- Zzzzz- Nihal non
l’ascoltava più troppo impegnata a sognare la sua rivincita
Tre ore dopo…
-Zzzzzz- Nihal
venne riportata alla realtà da un tonfo sulla porta. Riemerse dalle coperte e
realizzando la pieno che colei che le lanciava insulti e imprecazione
dall’altra parte fosse Mukuro decise almeno di vestirsi con la divisa
continuando a non rispondere al capo.
-
FOWL!!!!!!!!!!!!!!!!! APRI IMMEDIATAMENTE LA PORTA!!!!!!! TI ASPETTA
NELL’ARENA!!!!!! MUOVITI!!!!-
Con tutta la calma
possibile Nihal aprì la porta ancora assonnata e schivò un tentativo di
strangolamento di Mukuro e tranquilla, continuò a camminare nel corridoio.
- Vedo che ti sei
decisa ad affrontarlo…- Mukuro sembrava aver riacquistato una parte del suo
rigido controllo vedendo la giovane incamminarsi. Nihal si fermò e voltandosi
verso di lei le disse:
- Il fatto che sia
uscita dalla stanza non significa che abbia accettato. Mi prendo una giornata e
vado nel Ningenkai.. Ciao!!!-
Fece appena in
tempo a voltarsi che si trovò Mukuro alle spalle e in un secondo trascinò la
mezzelfo all’arena per quanto questa cercasse di dimenarsi. Arrivate, mollò la
presa sul colletto della divisa della ragazza spedendola a terra.
- Fammi
indovinare: non ti è suonata la sveglia?- ironizzò Hiei già riscaldato, aveva
smesso di menare fendenti all’aria togliendosi il mantello nero e restando così
a torso nudo.
- Fammi
indovinare: è perché sono per terra o sei davvero così basso?- ribatté la
giovane
-Nihal! Hiei!
Smettetela di fare i bambini e allenatevi!-
- Mentalmente è
una bambina!- rispose Hiei
- Fisicamente è un
bambino! O un nano…boh- Nihal fece finta di riflettere- No, a pensarci è un
bambino, nanetto però!-
- Come a al braccio destro e aprendo il terzo
occhio
- Tremo di paura…
nanetto- lo canzonò lei
- Ora basta! Fate
i bravi e non vi lascio disoccupati entrambi, chiaro?- Mukuro diventava nervosa
- Hn-
- Ok, cerco di
sopportarlo- disse Nihal impugnando la spada- e ora, vorrei la mia rivincita-
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Capitolo 3 *** Demoni... valli a capire! ***
vita da demone 3
- NON LO SOPPORTO
PIU’!!!!!!!!!!!!!!!- Finito l’allenamento, Nihal era nuovamente in infermeria
ed era più di un’ora che imprecava contro il demone del fuoco, mentre Shigure e
Mukuro cercavano di bendarle le ferite nuove.
- Fermati un attimo!
Nel giro di poche ore sei venuta qui ben due volte, ogni volta per una cosa
diversa, vuoi che ti riservi un posto speciale????- Shigure era in preda al
panico: quella mezzelfo era l’incubo di ogni chirurgo che si rispetti!
- SBAGLIO O IL
NANO HA BATTUTO PURE TE!??-
- Nihal, la cosa è
diversa… sei la sua allieva… è normale che lui sia più forte- Mukuro stava
ricorrendo a tutto il suo carisma per calmarla, senza risultato.
- Vero, e poi, non
ti può venire ogni volta che ti batte una crisi isterica..- rincarò la dose
Shigure
- NON ME NE
IMPORTA NIENTE SE MI BATTE, IL PUNTO E’ CHE SI DA TROPPE ARIE! UN PALMO E MEZZO
DI PURO EGOCENTRISMO!- Nihal saltò giù dallo sgabello su cui era seduta e uscì
dalla stanza in fretta e furia lasciando Mukuro e Shigure a bocca aperta.
- Le piace, eh?-
insinuò il medico
- Pare proprio di
si..-
Nihal camminava a
passi svelti e decisi verso la camera di Hiei per dirgliene quattro senza
curarsi delle chiacchiere degli altri ufficiali di Mukuro nel corridoio, che
bisbigliavano e sghignazzavano appena vedevano il superiore con i capelli blu.
Arrivata, la
mezzelfo, bussò con poca grazia alla porta del demone: non avendo nessuna
risposta, decise comunque di entrare e abbassò la maniglia aprendo già la bocca
per riempirlo di insulti.
- Ora sei anche
troppo pigro per aprire la p…- Nihal si bloccò sul colpo. Hiei era seduto sul
letto con addosso solo i pantaloni, e guardava pensieroso una strana pietra dal
colore cristallino che teneva nel palmo della mano. Aveva un’aria parecchio
triste, così il capitano Fowl decise che sarebbe stato meglio passare in un
altro momento per il suo “discorsetto”.
- Ripasso dopo..-
mormorò a bassa voce mentre stava per chiudere la porta.
- No, aspetta, che
vuoi?- Hiei nascose la pietra nella tasca del pantalone e le andò incontro.
- Una cosa
riguardo gli allenamenti, nient’altro- proprio non se la sentiva di infierire
sul demone in quel momento.
- Allora parla
subito- rispose lui
Nihal non rispose
cercando una scusa abbastanza credibile.
- Sei arrabbiata
con me?- le chiese
- Si.. cioè No. Il
fatto è che…-
-Scusa. Mi
dispiace-
La ragazza sgranò
gli occhi. Le aveva chiesto scusa?? Con gentilezza poi!
- Non fa niente.
Non volevo entrare in camera tua senza permesso- Si accorse che ad ogni parola
abbassava sempre di più la voce, quasi a sentirsi un’intrusa in quel luogo. Le
sue parole sembravano così dolci, sincere…pareva che a pronunziarle fosse un
bambino dopo aver combinato una marachella: la stessa innocenza, la stessa
punta di vergogna e pentimento, la stessa tenerezza.
- Tacere è
acconsentire.- si limitò a dire lui, voltandole le spalle e tornando a sedersi
sul letto credendo la conversazione chiusa.
- Che hai? Vuoi
parlarne?- Nihal si sorprese di averlo detto veramente: era curiosa di sapere
cosa succedeva a quel ragazzo così arrogante, ma una parte di lei non voleva
infrangere quel muro di mistero e solitudine che si era costruito intorno.
Aveva paura della risposta di lui. Se avesse detto no, lo avrebbe capito.
Perché andarsi a confidare con un’estranea? Una che conosceva da pochi giorni,
con cui peraltro, non andava d’accordo?
- Non credo ti
vada di sentirmi veramente. Non vuoi. E io non voglio la tua compassione-
tagliò corto lui come se le avesse letto nel pensiero- mi sbaglio?-
- Voglio solo
sapere che hai: non è da te essere così…-
- Deboli?
Stupidamente fragili e sentimentalisti? E’ solo il passato… Ricordi idioti e
vecchi- le rispose come se parlasse a sé stesso.
- Sicuro? –
azzardò lei aspettandosi una rispostaccia da lui
- Ti ha detto di
si! E poi perché ti interesso tanto??- la guardò negli occhi, cacciando via un
po’ di tristezza per far posto a un sorriso malizioso.
Nihal arrossì. Non ci aveva
pensato nemmeno lei al perché volesse davvero sapere come stava: affari suoi!
Non trovò una risposta convincente e si limitò solo ad abbassare lo sguardo e a
chiudere la porta alle spalle mentre tornava alla sua stanza. Senza
accorgersene, stava sorridendo. Alla fine aveva fatto sorridere anche lui.
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Capitolo 4 *** Pranzo movimentato.. Mukuro non rompere! ***
vita
· Pranzo movimentato
Passò una settimana tra allenamenti e litigate: alla fine
dell’ ennesimo combattimento Nihal e i guerrieri del mukade come
di consuetudine si erano riuniti nella mensa della fortezze per
consumare il pranzo. Essa era una sala molto grande, contenente una
decina di tavoli rotondi altrettanto grandi dove i guerrieri si
sedevano raggruppati a seconda del loro grado. Mukuro e Hiei, le
cariche più alte, erano sedute ad un tavola a parte, mentre
Nihal era accomodata su di uno vicino a quello della principale, con
altri tre ufficiali. Era quello il posto designato a un capitano.
- Allora, Fowl, come è andato l’allenamento?- Chiese un maggiore
- Cioè, quante volte ti ha messo al tappeto il nuovo arrivato?-
aggiunse un demone che occupava addirittura il grado di colonnello. Non
adatto al suo cervello, pensò la mezzelfo.
- Taci, Sako. Perché non lo sfidi tu?- ribatté Nihal
mentre mangiava a gran cucchiaiate la zuppa. Disgustosa, come sempre.
Bisognava accontentarsi: infondo era una fortezza quella, non un
ristorante.
- Ohh… Ti vedo di mal umore, mezzosangue… O dovrei dire Perdente?- incominciò il Generale Cukorg
- Ti ricordo che potrei affettarti con la spada, mio caro generale- lo canzonò la ragazza
- Portami rispetto, capitano!- Il generale si alzò di scatto
mettendo fine al brusio nella sala, e con tutti gli occhi puntati
addosso, portò la mano all’arma sulla cintura…
- Una Heruan 2000. È il nuovo modello perfezionato in dotazione
solo ai generali.. pensa: è in grado di stendere un demone di 3
m con un solo colpo.. anche di un dilettante.-
- Ohh- disse Nihal calma- perfetta per te, dunque-
Nella sala si levò qualche risolino.
-Smettila! Se non vuoi ritrovarti un proiettile in fronte- minacciò il generale
I risolini terminarono. L’atmosfera andava riscaldandosi e in
tutti Mukuro e Hiei a parte in quali guardavo la scena senza dire
nulla, si percepì una certa tensione. Eccezione fatta per Nihal,
che continuava a mangiare tranquilla.
- Ma guarda! Ho fatto perdere la parola per la paura alla mocciosa!- si
pavoneggiò il generale- La mia Heuran 2000 fa
quest’effetto..-
- stavo pensando veramente se umiliarti qui, rovinandomi il pranzo, o
se nell’arena ma poi ho gli allenamenti…- chiarì
Nihal in tutta calma, spiazzando tutti: scansò la ciotola
vuota e poggiò i piedi sul tavolo, accarezzando con la punta
delle dita l’elsa della spada senza farsi notare.
- Come hai detto Fowl?- ruggì Cukorg
- Ora basta voi due! – Fu Mukuro a intervenire. Gli altri soldati
restarono a bocca aperta. Il capo che si alzava da tavola per far
smettere a due ufficiali di beccarsi?
- Fowl, Cukorg, piantatela o volete perdere il posto?! Chiaro!?- Gridò Mukuro
- Sissignore- dissero all’unisono
Mentre il brusio ricominciava, il generale sedendosi bisbigliò al capitano:
- Se per colpa tua perdo il posto, te la faccio pagare…-
- Avanti Cukorg- intervenne il maggiore Julius- Non mi pare il caso di
prendersela per un alzata di tono- strizzò poi l’occhio a
Nihal – Infondo, l’avevi provocata tu-
Sako era stato sempre tra quei tre quello che Nihal ammirava di
più: una valorosa carriera alle spalle e un’ascesa
militare che non sembrava fermarsi. Avrebbe voluto un giorno, essere
come quel maggiore, basso carismatico con un po’ di anni alle
spalle… e un vero amico. L’unico alla fortezza a parte
Hiei e Mukuro che la trattava come guerriero non come donna o mezzelfo.
- Grazie- Mormorò
- Nulla- risposo sotto voce- è da un po’ che volevo farla
pagare a Cukorg… bella la battuta sul dilettante, molto efficace
! Vedesti come è diventato porpora..- sghignazzò mentre
la mezzelfo si limitò a sorridere davanti gli occhi irosi del
generale.
· Mukuro…non rompere!
Hiei aveva assistito alla scena senza particolare enfasi. Parole e
niente fatti: lui era un tipo poco diplomatico che avrebbe volentieri
passato a fil di spada un ufficiale borioso come quel generale. In
fondo, però, Mukuro non avrebbe mai lasciato accadere una cosa
del genere, inutile a dirsi inutile a farsi. Così alla fine del
pranzo quando vide la mezzelfo e il capo allontanarsi insieme verso la
stanza di Mukuro, credette che volesse fare una predica al capitano
insolente…
- Complimenti mi sei piaciuta- disse invece Mukuro a Nihal una volta
sole – Frecciate irriverenti senza toccar arma, brava-
- Non credere- disse la mezzelfo- se avesse continuato lo avrei attaccato-
- E io ti avrei sbattuta a cadetto- le ricordò Mukuro- Non
voglio che ci siano incidenti, soprattutto tra due ufficiali di grado
elevato-
- Lo terrò a mente- rispose calme la ragazza- a
proposito… come hai visto Hiei oggi?- chiese infine a bruciapelo
mordendosi la lingua subito dopo. Chissà che avrebbe pensato ora!
- Normale, un po’ giù di corda, come mai me lo chiedi?- disse in fine in tono malizioso Mukuro
- Così.. mi sembrava strano oggi- rispose vaga Nihal
- Lui.. o te? Sai, io e Shigure crediamo che ti piaccia…- non lo avesse mai detto..
- MA VI E’ DATO DI VOLTA IL CERVELLO A ENTRAMBI?? IO CON
QUEL… QUEL… AHHHHHHHH!- Nihal accelerò il passo
borbottando tra sé e imprecando
- Guarda che si nota Nihal! Credo che sia libero, tutto sommato..- aggiunse Mukuro
- TACI STREGA!- il capitano era l’unico della base che poteva permettersi di parlare in quel modo al capo..
Proprio in quel momento le arrivò alle spalle …
- Chi è che piace alla mezzelfo?- disse Hiei con tutta calma
- Hiei!!!!!!! Da quando ci ascolti????- Mukuro sudava freddo. Diamine, se avesse sentito tutto!!??
- Da quando avete detto “ Io e Shigure crediamo che ti piaccia”.. perché? Me lo dici o no?- insistette Hiei
- Segreti da donne, mio caro… - Mukuro riacquistò la sua gelida calma
- Devo tirare a indovinare o leggerti nella mante? -
Ops… pensò Mukuro.. mi ero dimenticata che potesse farlo davvero…
- ecco vedi…-iniziò
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Capitolo 5 *** lo sa o no? ***
lo sa o no
· Lo sa o no?
- Coooosa?????????- Shigure aveva la mandibola a terra per la sorpresa- e cosa gli hai detto? Mukuro se Nihal lo sa…-
- Senti sono venuta apposta da te: non puoi fargli qualcosa,
cancellargli la memoria o altro???- Mukuro cercava di arrampicarsi
sugli specchi
- Hai detto però che non sai se ti ha letto nel pensiero..-
- Si ma a un certo punto è scappato via rosso come un
peperone… TU che dici??- Mukuro era tesa e provava a darsi ogni
tipo di spiegazione che la sua mente gli proponeva
- Ok… Lo sa.- sospirò Shigure- Fossi in te mi
preoccuperei di come reagirà Nihal.. Chissà forse la
prenderà con filosofia..-
- MA QUALE FILOSOFIA!!!!!!! MI ODIERA’ PER IL RESTO DELLA MIA VITA!!- urlò dalla disperazione
- Basta che Nihal non lo sappia, semplice…- Shigure mostrò il suo miglior sorriso malvagio..
Nihal era tranquilla nella sua stanza. Aveva sbollito la rabbia, ma si
chiedeva come mai le importasse tanto di quel demone… le piaceva
davvero? Nooooooooo..
Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi: ripensò a quello che
era successo in camera sua, a come si era sentita quando lo aveva visto
così triste, e poi quando lo aveva visto sorridere, le sembrava
che tutto fosse improvvisamente diverso… cambiato in meglio.
Si rialzò dal letto sul quale era sdraiata e andò a farsi
una doccia. Dopo di che andò nell’arena… Aveva
bisogno di stare da sola e di fare un po’ di movimento.
Hiei era in camera sua. Si sentiva stanco .. troppo allenamento,
pensò. La sua mente andò irreparabilmente a Nihal e alla
conversazione con Mukuro: possibile?
Mise la mano in tasca e guardò la sua pietra Hiruy. Cristallina,
pura, gli metteva sempre un senso di tranquillità... Anche ora.
Pensò a tutte le domande a cui non aveva risposta: perché
le interessa di vedermi triste? Perché arrossisce?
Perché? La sua mente andò avanti per molto,
dopodichè decise di alzarsi e andare nell’arena. Un
po’ di pace finalmente.
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Capitolo 6 *** Che ci fai qui? MI ALLENO! ***
ke
· Che ci fai qui? MI ALLENO!
- Buona idea venire a fare una passeggiata nell’arena- iniziò Mukuro
- Ho sempre buone idee.. sei tu che mi sottovaluti- ribatté Shigure
- E’ un bene che Nihal non lo sappia, o altrimenti, mi odierebbe…- sospirò Mukuro togliendosi un peso, ma..
- Cosa non dovrei sapere?- intervenne Nihal accigliata
- NIHAL????????????- Mukuro ebbe quasi un infarto
- Che Hiei lo sa..- disse ingenuamente Shigure tappandosi la bocca con le mani.
Nihal si congelò sul posto. Mukuro rabbrividì e
restò spiazzata. Shigure temeva per la sua incolumità
immaginandosi già sé stesso in una bara, ma ad aggravare
il tutto…
- Cos’è che so io, di grazia?- Hiei spuntò dietro
le spalle di Mukuro e Shigure facendogli fare un salto di tre metri.
- HIEI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- Al coro si aggiunse Nihal che rischiava uno svenimento
- Allora, vi prendete la briga di spiegarmi a che vi riferite?- Hiei
sembrava calmo… ma dentro si maledisse di essere entrato
nell’arena.
Mukuro strangolava Shigure, Shigure tentava con le sue poche forze di
spigare a Hiei tutt’altro che la verità mentre il
piccolo demone faceva domande su domande… in tutto questo Nihal..
- BASTA!!!!!- urlò la mezzelfo improvvisamente. Lo sguardo
basso, le mani a pugno e il corpo scosso da qualche singhiozzo- Mukuro
perché glielo hai detto?-
chiese infine
- Nihal, è stato un incidente, non volevo, e poi lui mi ha letto nel pensiero e…-
- Alt! Io non ho letto nel pensiero a nessuno! Prima sono scappato
perché credevo di aver lasciato la pietra in camera con la porta
aperta!- si giustificò Hiei
- Dunque non sai nulla????- si informò Mukuro
- No ho la più pallida idea di chi piaccia alla mezzelfo!
– poi guardandola e sorridendo- Sta tranquilla e smetti di
piangere per certe stupidaggini-
Nihal si era calmata. Che tesoro di ragazzo sapeva essere! Si
asciugò le lacrime con il dorso della mano: tutto sembrava
così perfetto, ma Shigure doveva mettere comunque bocca..
- Che sollievo! Meno male che non sai che piaci a Nihal, altrimenti
sarebbe successo il finimondo- Shigure si accorse della gaffe e
iniziò a sfumare le ultime parole della frase… Mukuro
sbiancò, Hiei svenne, Nihal sgranò gli occhi e
ricominciò a piangere allontanandosi dall’arena a grandi
passi, Shigure iniziò a tremare.
- Shigure ti uccido!!!!!!!!!!!!!!!!- Mukuro urlò e tornò a strozzare il chirurgo
… Un quarto d’ora dopo…
Hiei rinvenne:
- Shigure! Nihal! Che diamine!!!- urlò Hiei trovando solo il capo che uccideva Shigure.
- Scusate ma io vado a cercare Nihal- e detto ciò si dileguò
|
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Capitolo 7 *** Bugia? tempesta e assalto! ***
bugia..?
· Bugia o verità?
Nihal era seduta con le ginocchia al petto sul ponte della fortezza,
continuando a piangere. Se non era vero, perché reagiva
così? Non lo sapeva nemmeno lei. Le lacrime le scendevano sul
viso ma non riusciva a fermarle. Piango, senza motivo, si disse
mentalmente.
Aveva una voglia di uccidere Shigure, ma pensò che Mukuro lo
stesse facendo già per lei: perché non si chiudeva quella
boccaccia una volta tanto!!!! Però… prendendo in
considerazione che fosse putacaso la verità, sarebbe tutto
chiaro, la sua reazione, il suo interesse verso Hiei, si spiegherebbe
ogni cosa… più o meno. Ma NON poteva essere. Mi
sbaglio di sicuro.
- Sei qui allora- una voce alle sue spalle la fece sussultare
- Hiei..- quel nome le uscì come un sospiro
Il demone le si sedette accanto assumendo la sua stessa posizione.
- Ti ho cercata per tutta la base mezzelfo- riuscì a dire lui
rompendo il ghiaccio- non è da me essere così loquaci, mi
sento un’idiota a parlare da solo. Dimmi qualcosa.-
Nihal lo ascoltava senza rompere il suo silenzio. Stranamente averlo accanto la faceva star bene…
- Sai già tutto cosa dovrei dirti?-disse infine
- Come stai, ad esempio- suggerì
- ….-
- Nihal?- la chiamò. Era la prima volta che la chiamava per nome
da quanto la conosceva- non ti tratterò diversamente se non lo
vorrai-
Se non lo vorrai? Che significava?
- Il fatto è che non lo so, Hiei.. Credo che tu mi piaccia
veramente- disse infine. Tanto la figura era fatta, perché non
rincarare la dose?
- Non sono proprio il massimo dei demoni. Ex ladro e assassino,
taciturno, spietato, testardo, è questo ciò che vuoi?- le
chiese
Nihal non sapeva cosa rispondere. Era tentata di scappare ancora, ma non lo fece. Fu ancora Hiei a interrompere il silenzio.
- Grazie della risposta- ironizzò lui
Nihal, per la prima volta da quando era venuto lì lo guardò negli occhi e sorrise.
- Tacere è acconsentire, l’hai detto tu..-
Hiei soffocò una risatina avvicinò le labbra a quelle
della ragazza. Più vicine, sempre più vicine. Il cuore
martellava nel petto di entrambi. Il tempo sembrava non passare
mai… Sempre più vicini…
- Allora siete qui! Vi ho cercato dappertut..- Mukuro si accorse ora di
essere capitata al momento sbagliato- OPS! SCUSATE CONTINUATE PURE NON
VOLEVO INTERROMPERE! MI SONO RICORDATA CHE HO DA FARE!! CIAO!- la
regina dei demoni scappò via tornando nella sua stanza
imbarazzatissima.
Nihal e Hiei, erano di sasso. Entrambi arrossirono. Si alzarono con lo
sguardo basso, ma nella mente di ciascuno si leggevano le stesse cose:
- Mukuro ti uccido!!-
Hiei fece per andarsene. Aveva agito da stupido. Che gli era saltato in mente?
- aspetta- Nihal lo chiamò
- Dimmi- le rispose
- Hiei..credo di amarti- riuscì a dire tutto d’un fiato la mezzelfo
Seguì un attimo di silenzio. Hiei non se l’aspettava. La
sua mente gli fornì milioni di risposte possibili come: Io non
posso, Mi dispiace ma non ti amo, sei troppo giovane, ecc ma infine ne
scelse una, la più semplice detta dal suo cuore:
- Anch’io Nihal-
Le diede un bacio dolce, mentre la stringeva tra le braccia, stavolta niente e nessuno li avrebbe interrotti, tranne..
- Nihal, Hiei! Mi avete fatto preoccupare! Credevo che ve la foste
presa e..- Shigure era nuovamente al posto sbagliato al momento
sbagliato.
- TI DISPIACE??- dissero entrambi
- No no, dirò hai demoni che stanno attaccando la fortezza di aspettare i vostri comodi… -
-COSA??????-
· Tempesta e assalto
Incredibile a descriversi ciò che Nihal e Hiei videro:
affacciati dal ponte, notarono migliaia di demoni, mostri orrendi, che
attaccavano alla meglio la fortezza. Erano scoordinati, e non pareva
che vi fosse un capo.
- Una rivolta?- azzardò la mezzelfo
- Improbabile. Mukuro gode del favore di tutti anche altrove, non può essere una rivolta- smentì Hiei
- Allora genio, come ti spieghi tutto questo?- intervenne Shigure
- Non lo so Mukuro come la pensa?-
- Sa solo che bisogna fermarli, potrebbero creare seri danni alla fortezza.
- Sako, Cukorg e Julius sono già lì?- domandò Nihal
- Si, aspettavamo solo voi. Nihal, raggiungi l’esercito, tu Hiei
vai da Mukuro, sono questi gli ordini.- senza fiatare i due si
separarono. La situazione poteva diventare veramente critica.
- Julius! Come è la situazione?- Urlò Nihal aprendosi la
strada tra i demoni con la spada per raggiungere il maggiore.
- Fowl! Grave abbastanza! I demoni sono di basso livello, ma sono
molti!- le gridò parando con la spada un colpo d’ascia di
un demone e distruggendone il proprietario.
Nihal stese molti demoni, ma sembravano non diminuire mai. Anche
soldati alleati iniziarono a cadere, sfiniti dal combattimento o
agonizzati, in balia del nemico. Ormai pochi erano quelli rimasti, per
lo più feriti, e i nemici non accennavano a diminuire. La fine
è vicina, fu il pensiero più ricorrente.
La mezzelfo venne ferita a un braccio da un pugnale, ma non si diede
per vinta. L’ armatura del maggiore era visibile a stento nella
mischia e Nihal si augurò mentalmente che stesse bene. Uccise
demoni su demoni, mentre il lieve scrosciare della pioggia che
l’aveva accompagnata in battaglia all’inizio andava
aumentando: l’acqua le scivolò sul viso, sciacquandole via
il sangue fuoriuscito da alcuni graffi. La pioggia, ormai una vera e
propria tempesta, rendeva difficile la visibilità e i movimenti,
la fine se hai davanti migliaia di mostri accecati dall’odio che
vogliono la tua vita.
Cade la pioggia, cadono demoni e uomini, migliaia di vite si spezzano come fuscelli sotto un violento temporale.
Il luccichio delle armi, il rumore mentre uccidono o vengono parati i
loro attacchi. Nessuno ci fa più caso, tra poco nulla sarebbe
importato.
Infuria la tempesta, infuriano gli attacchi. Gli uomini perdono
terreno, i demoni perdono vite. In una battaglia non si vince mai, si
perde sempre.
Nihal era sfinita. Non avrebbe tenuto ancora a lungo. Cerco in un
momento il maggiore, mentre molti demoni erano scappati, avevano
abbandonato gli altri per salvarsi. Codardi.. Cercò ancora e
ancora uccidendo quanti più demoni possibile per farsi strada,
fino a lui. Era a terra. Una spada al petto, il sangue lo ricopriva. Si
chinò e riuscì a fatica a portarlo più in
là, al sicuro.
- Maggiore Julius..- mormorò tenendogli la testa sollevata
leggermente. Il suo amico, un padre affettuoso per lei e chiunque.. no
doveva finire così.
Non seppe per quante volte lo chiamò. Dieci, Venti? Urlò,
gridò come se le sue urla potessero richiamare la sua anima
dall’oblio. Il suo grido si disperse nella battaglia, un grido
misto di dolore e rabbia, sofferenza e odio… Non doveva finire
così
Un demone li scovò. Nihal lo uccise. Adagiò il corpo
dell’amico in una grotta poco lontano. Lo pianse. Nella battaglia
lo vendicò. Tornò a combattere con più forza e
grinta di prima, intenzionata a commemorare la morte dell’amico:
la sua spada, quel giorno, divenne l’incubo di molti demoni che
si trovarono sul suo cammino.
- Cosa vogliono questi demoni?- chiese Hiei in preda all’agitazione a Mukuro
- Yomi. Ha messo su un esercito di demoni mercenari e gli ha ordinato
da attaccarci. Con uno dei tre regni fuori gioco, conquistare il
Ningenkai sarebbe più facile- spiegò la regina, seduta
sul letto della sua stanza con le mani sulle ginocchia.
- C’è una possibilità di arginare la rivolta?-
- Forse. Dipende tutto da Nihal e gli altri: se resisteranno allora,
si, ho chiesto a Raizen rinforzi, ma non arriveranno prima di 2 ore.-
- Non ce la possono fare. Vado ad aiutarli- Hiei fece per andarsene,
quando la porta della stanza della regina cedette sotto l’impeto
di circa cento demoni entrati nell’inespugnabile fortezza.
- No! Sono riusciti a entrare! Uno dei fronti avrà ceduto!- Mukuro era sorpresa.
- Fa che non sia il suo..- mormorò Hiei sfoderando la sua spada e preparandosi a combattere
|
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Capitolo 8 *** Keep holding on ***
k
Keep holding on ( continua e tieni
duro)
You're not alone, together we stand, I'll be by your side, [Non sei solo, siamo insieme, sarò al tuo fianco]
you know I'll take your hand when it gets cold [sai che prenderò la tua mano quando si raffredderà]
And it feels like the end [ed è come se fosse arrivata la fine perchè]
there's no place to go [non c'è alcun posto dove possiamo andare]
You know I won't give in, no I won't give in [tu sai che non mi arrenderò, no non lo farò]
Nihal era allo stremo. Non ce l’avrebbe fatta, pensò.
Ormai è finita.
Nel giro di
pochi minuti, erano caduti altri soldati e i demoni sembravano non stancarsi
mai..
Un colpo. La colpirono su un fianco. Un altro riuscì a
pararlo, ma la spada riuscì ad aprirle un taglio rosso sulla spalla.
E’ la fine…
Keep holding on [continua a tenere duro]
'Cause
you know we'll make it through [perchè sai che ce la faremo ]
We'll make it through, just stay strong [ce la faremo, sii forte perchè sai]
'Cause
you know I'm here for you, I'm here for you [che sono qui per te, sono qui per te]
There's
nothing you could say [c'è
qualcosa che puoi dire ma]
Nothing
you could do
[niente che puoi
fare ]
There's
no other way when it comes to the truth [non
c'è un altro modo quando si arriva alla
verità
So keep holding on
[quindi,
continua a tenere duro perché]
'Cause
you know we'll make it through, we'll make it through [sai che ce la faremo, ce la faremo]
No, non devo cedere... devo farlo per Hiei e Mukuro… No..
C’è la devo fare.. li devo proteggere,
Anche a costo della vita...
So far away, I wish you
were here| così lontani, io vorrei che tu fossi qui
Before it's too late,| prima che sia troppo tardi
this could all disappear |tutto
questo potrebbe scomparire
Before the doors close |prima che la porta
sia stata chiusa
And it comes to an end, with you by my side |e si arriva ad una fine con
te al mio fianco
I will fight and defend , I'll fight and defend| combatterò e ti
difenderò, combatterò
e ti
difenderò
Hiei passava a
fil di spada qualunque demone gli si parasse davanti. Mukuro lo aiutava certo,
ma erano nettamente in inferiorità numerica: ne entravano a fiotti, sempre di
più…
Per quanto
ancora avrebbero resistito?
Nihal..
Quel nome dava
a Hiei la forza di andare avanti.
Keep holding on [continua a tenere duro]
'Cause
you know we'll make it through [perchè sai che ce la faremo ]
We'll make it through, just stay strong [ce la faremo, sii forte perchè sai]
'Cause
you know I'm here for you, I'm here for you [che sono qui per te, sono qui per te]
There's
nothing you could say [c'è
qualcosa che puoi dire ma]
Nothing
you could do
[niente che puoi
fare ]
There's
no other way when it comes to the truth [non c'è un altro modo quando si arriva alla verità So keep holding on
[quindi,
continua a tenere duro perché]
'Cause
you know we'll make it through, we'll make it through
[sai che ce la faremo, ce la faremo]
Si, ce la faremo..
Promettimi che non ti arrenderai, che lotterai con tutta
te stessa..
Fallo per me, per noi..
Hear me when I say, when I say I believe| ascoltami quando ti dico, ti dico che ci credo.
Nothing's gonna change, nothing's gonna change destiny |niente cambierà, niente cambierà il destino
Whatever's meant to be will work out perfectly |qualsiasi cosa ci sia destinata
la faremo funzionare perfettamente
Si,
questa non è la fine..
Dovunque tu sia ora, qualunque cosa tu stia facendo…
Staremo insieme, supereremo tutto,
perché questo è il nostro destino, Hiei,
andrà tutto bene, ne sono sicura..
Keep holding on [continua a tenere duro]
'Cause
you know we'll make it through [perchè sai che ce la faremo ]
We'll make it through, just stay strong [ce la faremo, sii forte perchè sai]
'Cause
you know I'm here for you, I'm here for you [che sono qui per te, sono qui per te]
There's
nothing you could say [c'è
qualcosa che puoi dire ma]
Nothing
you could do
[niente che puoi
fare ]
There's
no other way when it comes to the truth [non c'è un altro modo quando si arriva alla verità So keep holding on
[quindi,
continua a tenere duro perché]
'Cause
you know we'll make it through, we'll make it through
[sai che ce la faremo, ce la faremo]
Keep
Holding on Continua
e vai avanti
Continua Nihal, continua a combattere,
non è finita, no,
possiamo farcela, basta che tu lo voglia
Continua e vai avanti..
Keep Holding on Continua e vai avanti
Si, Hiei, continuerò,
lo voglio veramente,
voglio vivere voglio stare con te,
non è finita, sento anch’io la vita che pulsa in
me,
Sorrido. No, non mi avrete tenebre,
Io non mi arrendo, non lo farò mai…
|
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Capitolo 9 *** Rinforzi!!!!!ops.. ***
ni
Rinforzi! Ops..C’è qualcosa che
devo dirti…
La battaglia era agli sgoccioli. Chi era ancora
vivo combatteva con tutto sé stesso. Colpi su colpi infuriavano mentre la
pioggia incessante smetteva di battere con tanta violenza: c’era ancora una
speranza, a cui ogni soldato e ogni ufficiale si aggrappava, per non cadere,
per non sprofondare, una speranza sempre più concreta all’orizzonte.
Raizen e i suoi uomini erano vicini, ma ormai i
demoni avevano perso. Non ne restavano molti, l’esercito di Mukuro era
superiore per uomini e armi a quello nemico. Si avevano vinto. I soldati
alleati li finirono dando la possibilità ai feriti di mettersi al riparo, altri
entrarono nella fortezza per stanare eventuali sopravvissuti, non c’era più
pericolo.
Nihal tirò un sospiro di sollievo: le doleva ogni
singolo osso e muscolo, e a causa delle ferite, aveva perso molto sangue..
sentiva le gambe non reggerle più, intorno a lei, tutto si fece buio. Svenne.
Mukuro e Hiei ricevettero man forte dai soldati di
Raizen, e oramai non c’era più alcun nemico: i sopravvissuti vennero caricati e
fatti prigionieri, mentre ai soldati della regina veniva prestato il dovuto
soccorso. Nonostante ciò però furono molti i caduti tra cui il maggiore Julius;
Hiei era lievemente ferito, ma aveva respinto ogni cura prima doveva trovarla.
Girò ogni accampamento in cerca di Nihal. Nessuna traccia. Chiese a qualche
soldato che aveva combattuto al suo fianco, ma non ebbe nessuna informazione.
Aveva rifiutato di vedere nell’improvvisato obitorio:
è viva, si ripeté, deve esserlo.
Tornò alla fortezza mentre erano in corso le
riparazioni, con la paura angosciante di non riuscire a rivederla, di sapere
che lei non c’era più, che combattere era stato inutile se poi aveva perso la
persona a cui teneva di più.
Dove sei?
Decise di andare da Shigure. Lui almeno doveva
saperne qualcosa. Sperò.
- Hiei!- lo salutò Shigure mentre usciva
dall’infermeria
- Shigure, lei è…-
- Tranquillo è qui. Ho preferito occuparmene
personalmente, anziché lasciarla a un medico da quattro soldi. Ora entra,
avanti, ti controllo quella spalla- disse accennando alle bende macchiate di
sangue che gli stringevano la spalla destra.
Hiei entrò con il cuore in gola appena la vide
sdraiata sul letto, ferita certo, ma viva. Dormiva, così il demone decise di
aspettare il suo risveglio in infermeria, mentre Shigure gli disinfettava il
taglio non troppo profondo:
- E’ grave?- chiese informandosi sulle condizioni
della mezzelfo
- No, stai tranquillo se la caverà… La tua ragazza
sta bene- terminò con nella voce una punta di malizia
Hiei arrossì. Non aveva avuto modo di pensarci da
quando era iniziata la battaglia... Lui, il demone più spietato del Makai,
innamorato di una ragazzina?
- Non è proprio la mia ragazza…ecco- spiegò
- Ma tu le vuoi bene, giusto? Insomma prima vi..-
si interruppe il medico aspettando una risposta del suo paziente
- Lo so, ma non so spiegarmelo.. Non ne sono
sicuro, almeno. Io sono un assassino, non un demone sentimentale! Io… Non so
perché l’ho fatto semplice. Mi sembrava la cosa migliore in quel momento e..-
Non finì la frase che Shigure gli aveva stretto il braccio proprio sulla ferita
con l’intento appunto di fargli male – Ma che ti prende, sei impazzito?-
- A te cosa prende! Non hai pensato a come reagirà?
Che gli dirai? Che hai trovato un nuovo giocattolo? Conosco Nihal sin da quando
ha messo la prima volta piede in questa fortezza, e credi che io ti lasci farla
soffrire così? Se devi dirglielo almeno fallo subito!- Shigure strinse bene le
bende nuove intorno al braccio del demone e se ne andò dall’infermeria
lasciando Hiei a bocca aperta. Avrebbe voluto ribattere, ma non trovava le
parole… possibile che non ci fosse una sola cosa che andasse bene?
Voltò lo sguardo verso l’azzurra che dormiva calma
nel letto accanto a lui. Già, che le avrebbe detto? Con quali parole gli
avrebbe detto che è stato tutto un gioco? Meglio iniziare a pensare…
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Capitolo 10 *** Allora… Mukuro, suggerimenti? ***
d
- Allora… Mukuro, suggerimenti?
Hiei cercò di trovare una soluzione, meglio, una
scusa abbastanza credibile, che non facesse soffrire troppo la ragazza… o
Shigure gliela avrebbe fatta pagare appoggiato da Mukuro. Niente. Il vuoto. Che
le avrebbe detto, allora? La sua salvezza varcò la porta in quel momento:
Mukuro entrò nell’infermeria chiudendosi la porta alle spalle, e vedendo il
demone del fuoco, non poté far a meno di sorridere.
- Sei davvero un ragazzo molto premuroso, la
proteggi anche quando dorme…-
- Veramente ero qui per farmi curare da Shigure, ma
è uscito un attimo- puntualizzò Hiei
- Già, era a dare consigli ai medici di Raizen su
quali cure è meglio praticare per i feriti..A dirla tutta mi sembrava
arrabbiato, che gli hai combinato?- domandò a bruciapelo la donna
- Nulla … ecco è che io…-iniziò Hiei
- Avanti devo dirglielo se voglio farmi aiutare- si
disse mentalmente il demone per incoraggiarsi
- Riguarda Nihal…- continuò
- Ora si spiega: è molto protettivo nei suoi
confronti, le si è molto affezionato. Comunque dicevi?-
- Ti devo chiedere…Con quali parole è meglio.. si
ecco-
- E’ meglio?- gli fece eco Mukuro
- Beh… insomma essendo una donna dovresti capire
quale sia il modo migliore-
- Modo migliore per cosa, Hiei?- il capo iniziava a
spazientirsi
- Per dirle che… Cioè per dirle in poche parole..-
- Che vuole mollarmi- terminò la frase Nihal
svegliatasi con calma quasi glaciale
Silenzio di tomba. Hiei, che dava le spalle alla
giovane, restò congelato sul posto: Mukuro guardò prima il demone poi la
mezzelfo, soffermandosi sugli occhi rossi di pianto di lei e su qualli sgranati
di lui. Incredibile, pensò. Solo lui la fa soffrire così..
- Nihal..- mormorò Hiei voltandosi pallido come non
mai
- Si, Hiei, mi dovevi dire qualcosa? Perché, sai
com’è, ho già sentito tutto quando parlavi con Shigure prima…ero sveglia. Non
ti stancare a trovare una scusa, è stata colpa mia, ho creduto fossi diverso..
infinitamente diverso!- gli urlò contro mollandogli uno schiaffo sul viso
facendogli puntare lo sguardo a terra e sbattendo la porta alle spalle mentre
usciva seguita da una allibita Mukuro.
- Mi
dispiace…- sussurò quando ormai lei era già andata via. Una sola ed unica
lacrima gli bagnò la guancia, trasformandosi in una pietra cristallina.
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Capitolo 11 *** Ci pensa Shigure!… che ce la mandi buona… ***
UYF
· Ci pensa Shigure!… che ce la mandi buona…
Dopo averlo schiaffeggiato, Nihal percorse i corridoi della base a
passo svelto ed entrò nella sua stanza seguita da Mukuro: aveva
preferito non fare domande in quel momento, aspettare almeno che lei si
calmasse.
- Lo odio… Si è preso gioco di me, se ne è solo
approfittato!- urlo Nihal mentre si sfilava l’uniforme strappata
e sporca per indossarne una maglietta nera a mezze maniche e un
pantalone nero militare lungo.
- Nihal…- disse Mukuro sedendosi sul letto dove poi la
seguì la mezzelfo una volta vestita- sei ancora giovane, di
delusioni come queste ti capiteranno spesso nella vita, perciò
cerca di essere forte dimenticalo e ricomincia daccapo: se vuoi ti do
qualche giorno di riposo e…-
- Non voglio riposarmi! E poi vivo con lui sotto lo stesso tetto, come
faccio a dimenticarmelo!- rispose la mezzelfo- sto pensando di
andarmene…-
- Nemmeno per sogno!- ribattè Mukuro- nessuno di voi due se ne
andrà! Hiei nonostante tutto, è un ottimo combattente,
mentre tu per me sei come una figlia..-terminò Mukuro abbassando
lo sguardo- nella mia vita sono andata avanti solo con l’odio che
avevo dentro, anche io per colpa di un uomo, ma.. quando ti ho trovata,
quando ti ho portata nella fortezza, Nihal, io.. sono cambiata, senza
accorgermene quasi: ho iniziato a provare affetto per te, a volerti
bene, a dare e ricevere affetto, soprattutto. Non permetterò che
te ne vada!- finì abbracciando l’azzurra e
accarezzandole i capelli con una mano. La mezzelfo contraccambiò
l’abbraccio della donna poggiandole la testa sulla spalla
- Anche io ti voglio bene- rispose – mamma…- aggiunse poi
Mukuro sorrise. Da quando Nihal era entrata nella sua vita lo faceva
spesso.. di rado rideva. Un tempo ciò non lo avrebbe mai
fatto, ma ora con lei era tutto diverso.
A interrompere il bel quadretto familiare è niente meno che…
- Nihal è permesso? – chiese Shigure facendo capolino nella stanza
- Si certo, entra pure- rispose la ragazza staccandosi delicatamente
dall’abbraccio della sua “mamma acquisita”.
- Ho saputo..cioè ho parlato con Hiei… mi dispiace, si
è comportato da vero bastardo- balbettò il medico in
cerca di scuse
- Nulla davvero. Si è rivelato per quello che è veramente- abbozzò un sorriso Nihal
- Cerca di non pensarci, passerà- la incoraggiò Mukuro dandole una pacca sulla spalla
- Già… Ma il caro Shigure sa come farti passare tutto!-
ribatté il medico – Preparati che stasera ci divertiamo!-
- Come?- chise Nihal
- Ma sì! Al Ningenkai c’è sempre qualcosa da fare!
Ma se vuoi stiamo anche nel Makai, come vuoi…- Shigure sembrava
MOLTO convinto delle sue idee
- Guarda che…- provò a dire la mezzelfo
- Shigure ha ragione. Vi vado a preparare i permessi per andare nel
Ningenkai, divertitevi!- Mukuro salutò sia la ragazza allibita
che il medico e se ne andò nel suo ufficio.
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Capitolo 12 *** Sisi purtroppo sono ancora viva... ***
gshstrh
Prima di tutto voglio ringraziarvi per le precedenti recensioni..
poi... scusate per il ritardo ma NON SO se continuerò o
meno la storia... vi prego di lasciarmi opinioni sull'argomento
grazie!!
buone feste a tutti...!
- Lezioni di stile… è tutta una questione di vestire!!
- Allora, pronta per una
serata tutto divertimento?- chiese Shigure alla mezzelfo mentre apriva la porta
della sua stanza – Dammi due minuti che mi cambio.-
Nihal aveva rinunciato all’idea di starsene almeno
per un paio di sere nella sua stanza senza incontrarlo, dato che Shigure
sembrava irremovibile sul punto di uscire: dopo ben mezz’ora durante il quale
la ragazza aveva aspettato diligentemente fuori dalle porta, il chirurgo si
fece vivo con indosso un pantalone nero a sigaretta, e una maglietta blu
aderente a giromanica.
- Alla faccia dei 2 minuti!- gli disse la mezzelfo
- Ogni cosa ha bisogno del suo tempo- rispose
pacato Shigure- e comunque… che te ne pare? Mi confonderò tra i ningen?
Insomma… tu sei più esperta di moda terrestre, infondo sei per metà umana..no?-
- Abbastanza.. se mi dai un paio di forbici e ti
levi cerchi, orecchini e giù di lì- sorrise Nihal inarcando un sopracciglio.
Shigure sbiancò: cosa gli toccava fare per vedere felice l’amica!
- A una sola condizione: che ti acconci anche tu
diversamente!-
- Perché che ho che non va? Guarda che l’esperta
sono io!-
- C’è che sembri uscita da una fortezza! Ningen..
per chiarirci-
- Ok… se ti fai tagliare i capelli!- Concluse la
ragazza
- Se ti conci diversamente!- ribadì il medico
Dopo aver salutato Mukuro e preso i permessi i due
entrarono nel Ningenkai… per enorme felicità di Nihal: Shigure l’aveva
costretta a indossare una canotta bianca con una gonna a pieghe nera, con cui
tra l’altro si sentiva a disagio e attirava a sé troppi sguardi maliziosi di
sottoposti. Le piaceva quel posto, era come sentirsi a casa, per metà… in
fondo. Guardò il compagno d’avventura mentre dava uno sguardo intorno: a lui
non piaceva molto il Ningenkai, soprattutto se doveva girarlo con un nuovo
taglio di capelli (corto, per di più) che non era nei piani.
- Pronta? La notte è ancora giovane!- disse
dimenticando i suoi problemi di look e sfoggiando un sorriso alla ragazza
- Possiamo ancora tornare indietro e..-
- Ma che! Avanti!-
stabilì il medico prendendo la ragazza per un braccio e portandola fuori
dalla boscaglia che nascondeva l’ingresso per il Makai…
Nella fortezza intanto…
Hiei era in camera sua sdraiato sul letto. Teneva
in mano la lacrima trasformata in pietra poco prima, quando Nihal lo aveva
schiaffeggiato. Ripensava a tutto ciò che era successo in quegli ultimi giorni
ed a come aveva reagito agli avvenimenti che si erano velocemente susseguiti,
senza dargli tempo di riflettere su ciò che era meglio fare per sé e per gli
altri…
Qualcuno bussò alla porta. Temette fosse Nihal, ma
quando davanti a sé apparve Mukuro si sentì più rilassato.
- Allora Don Giovanni, come stai?- gli chiese
Mukuro con fare materno
- Hn..- rispose il moro dandole le spalle e
ributtandosi sul letto
- Ma che parlantina… Ora capisco perché Nihal ti ha
mollato…- insinuò colpendo dritta all’orgoglio del demone
- Senti un po’ tra me e Nihal non c’era niente! Non
stavamo ufficialmente insieme, non mi piaceva e si l’ho fatto solo per
divertirmi un po’!- le urlò contro Hiei mettendosi a sedere di scatto sul
materasso
- Scuse, non ti va giù che lei ti abbia già
dimenticato e ora sia con Shigure nel Ningenkai alla ricerca di uno che non sia
immaturo come te!- ribattè la donna mentre guardava il demone abbassare lo
sguardo a terra in cerca di una risposta.
- Nihal… non volevo.. volevo dirlelo diversamente
e..-
- Non avrebbe cambiato molto. Scherzavo prima: non
ti ha dimenticato affatto, anzi se non fosse per Shigure, non sarebbe nemmeno
uscita- lo consolò Mukuro, sedendosi accanto a lui.
- Vuol dire che le piacevo? Davvero?- chiese il
demone
- Più di quanto pensi, nanerottolo… fossi in te me
la riandrei a riprendere…- rispose sibillina
-
Vedremo….- rispose il demone mentre si rialzava in piedi prendendo una maglia-
vedremo se ne ho voglia…-
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Capitolo 13 *** E sì dovevo proprio continuare.. ***
3
- Lacrime, Tristezza e... No e poi no i capelli vanno bene così!
Shigure tentava di tutto ma nulla: nemmeno un salto nei posti
più in della città faceva tornare alla mezzelfo
quell'allegria e quella brillantezza negli occhi che l'avevano colpito
quel giorno...
Ricordava quella bambina così curiosa e vivace che Mukuro aveva
accolto nel Mukade, e si ricordava anche quando se la ritrovava sempre
tra i piedi mentre svolgeva il suo lavoro o si allenava.
Quanto avrebbe voluto che ritornasse come quel tempo! Piccola e
indifesa, ma con tanta grinta e voglia di vivere..
Chi avrebbe mai riconosciuto in quella giovane donna,
così abbattuta e delusa, che aveva accanto in quel momento, la
bambina sempre sorridente e piena di vita di qualche anno fa?
Nihal camminava accanto a lui. Ogni tanto si voltava verso le vetrine
di qualche negozio con aria disinteressata, giusto per mostrare
all'amico un minimo di partecipazione alla vita che le scorreva
intorno, senza toccarla, quasi lei fosse una spettatrice esterna di
quella che avrebbe giudicato, una storia da quattro soldi. Come se
Shigure avesse intuito tali pensieri, si fermò di colpo
richiamando l'attenzione della mezzelfo.
" Che hai? Perché ti sei fermato?"
" Lo pensi ancora?"
" Chi?" disse la ragazza con un minimo di curiosità.
" Hiei, chi sennò.. " Al solo nominare quel demone, Shigure non
potè fare a meno di metterci disprezzo nel pronuncire il suo
nome.. Disprezzo che Nihal sentì benissimo.
" L'ho schiaffeggiato solo qualche ora fa.. Non puoi pretendere che mi
metta subito a saltare e urlare di gioia.. L'ho pur sempre.. " Fece un
attimo di pausa.
" Amato?" completò Shigure
" Già..." Nihal voleva chiudere quel discorso. Quel nome la
bruciava sempre di più.. Anche se quel fuoco poco prima le aveva
regalato la sensazione più bella e rassicurante che avesse mai
provato.
" Se ora lui tornasse.. Tu che faresti?"
Nihal si voltò di scatto. Senza nemmeno pensarci aveva
ricominciato a camminare lasciando Shigure alle spalle, immobile. Lo
guardò negli occhi, e si lasciò sfuggire un per quanto
amaro, sorriso.
" Non tornerà, fidati. Lui è fatto così"
Trattenne le lacrime e rise, senza allegria, continuando a
camminare per la strada affollata seguita dal chirurgo dei demoni.
Hiei era in piedi su un palo, in perfetto equilibrio. La sua unica
preoccupazione che faceva vacillare quel demone sicuro di sè era
di non sapere cosa dirle una volta che le si fosse parato davanti.
Già.. Era corso lì in fretta e furia ma non aveva pensato
minimamente a chiedere un consiglio a Mukuro. Ok, 1 a 0 per il destino.
Si tolse la benda sul terzo occhio per cercare la mezzelfo e il suo
maldestro accompagnatore. La vedeva.. Si era proprio lei. Che aria
strana aveva..
Scese dal palo. Mukuro gli aveva tirato dietro un jeans e una maglia
per confondersi meglio tra i terrestri, dato che Hiei aveva rifiutato
categoricamente di tagliarsi i capelli per una pettinatura più
"normale"... Ma vabbè contento lui.. Hiei tentò di
immaginarsi con un taglio diverso e rabbrividì. No e poi no!
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Capitolo 14 *** Ma guarda chi c'è.. ***
eeeeee
"Sicura di non voler entrare Nihal?"
" Si certo.. Io ti aspetto qui" rispose la mezzelfo prendendo posto a un tavolo del bar dove si era fermato Shigure.
Era esausta.. Da quanto camminavano per le vie tutte uguali di
quella città? Era tentata di addormentarsi sul tavolo in
attesa che un energico Shigure la riportasse a " vivere la notte" come
aveva fatto fino a quel momento, ma alla fine preferì restare
sveglia e guardare un po' la gente intorno a lei.
Inutile dire che le sembravano tutti Hiei.. I primi minuti in quella
città aveva scambiato anche un uomo calvo e paffuto per Hiei,
sembrava che ogni essere vivente della zona somigliasse a lui..
I suoi occhi...
E sì quella vecchia laggiù ne aveva un paio proprio simili!
I suoi capelli..
E che dire di quel punk laggiù? Erano uguali!
La sua bocca..
Quell'uomo aveva delle labbre così identiche alle sue...
E poi laggiù.. Un ragazzo..
Le sembrava proprio lui..
Capelli e occhi uguali, bocca perfetta, non molto alto..
A fare la differenza, solo un paio di jeans e una T-shirt un po' aderente che lui non metterebbe mai..
" Sto proprio fuori " pensò Nihal, non staccando lo sguardo da
quel ragazzo che si avvicinava sempre di più al locale.
Nihal abbassò gli occhi per qualche istante per poi fissarlo di
nuovo, come per accertarsi che non fosse un'allucinazione.
Quando rialzò lo sgaurdo lo vide prendere posto difronte a lei,
al suo stesso tavolo, come due vecchi amici che si rivedono per caso.
Da vicino il suo sorriso era ancora più bello.
" Tutta sola al tavolo di un bar? Ti immaginavo a ballare scatenata in una discoteca" disse il ragazzo
Nihal a sentire quella voce per poco non svenne. Restò a
guardarlo con gli occhio sgranati in cerca delle parole giuste, quando
lui continuò.
" Beh? Da quanto ti faccio questo effetto?"
" HIEI!!" Nihal urlò alzandosì di scatto dalla sedia e
attirandosi addosso gli sguardi curiosi della gente che passava e
osservava la coppia.
Hiei si guardò intorno, per niente a suo agio. Poco dopo i
passanti continuarono per la loro strada, intimiditi la maggior parte
dagli sguardi per niente amichevoli del demone, lasciando stare i due
ragazzi.
Nihal continuava a fissarlo sorpresa..." Ma che ci fa qui? Cosa voleva
da me?" mille pensieri le giravano per la testa tanto che fu costretta
a risedersi per evitare di svenire.
" Co..cosa vuoi?" disse alla fine.
Hiei restò per qualche tempo in silenzio. Che dirle?
" Ecco a questo proposito.. ti voglio chiedere.. scusa per quello che
ti ho deto prima" senza nemmeno accorgersene era diventato rosso e
cercava di evitare lo sguardo di Nihal. Tanto cosa poteva leggerci se
non odio puro?
" Credevo che non saresti mai venuto.. " disse Nihal a bassa voce " Pensavo di non contare nulla per te"
Hiei rise sarcastico.. Dopo tutto quello che gli aveva fatto passare come non poteva contare qualcosa!
" Ma guarda chi si rivede" Shigure era appena tornato dal bar giusto in tempo per "accogliere" Hiei con i dovuti onori.
" Non dovevi essere al Mukade a rimorchiare un'altra ragazzina?"
" Non fare lo spavaldo con me Shigure.. Potresti pentirtene" Hiei aveva
perso tutta la calma e la dolcezza di qualche minuto fa, desideroso di
non perdere la mezzelfo per una battuta.
" Davvero? E che mi fai? O meglio.. Che LE fai? Non sai nemmeno quanto l'hai fatta soffrire idiota!"
Nihal era pietrificata sul posto. Guardava prima Hiei e poi Shigure, con la paura che potessero degenerare.. conoscendoli!
" Io direi di tornare nel Makai.. Insomma.. Non è il caso di
dare spettacolo" sussurrò a bassa voce, facendosi sentire solo
dai due demoni.
" Nessuno spettacolo" Disse Shigure, riacquistando la calma. " IO vado
nel Makai. Tu e il nanerottolo fatevi un giro da queste parti e
chiaritevi. Ma bada.." posò lo sguardo gelido su Hiei. " Se
torna piangendo o con un graffio giuro che ti stacco un pezzo alla
volta!"
" Hn.."
Shigure sparì tra la folla, lasciando i due da soli.
" Dobbiamo parlare..." disse Hiei guardando la mezzelfo.
" Lo so.." rispose seria la ragazza seguendo il demone tra la folla.
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Capitolo 15 *** First Date ***
w
"Che dovevi dirmi?" Chiese Nihal al demone che la precedeva di qualche passo con le mani nelle tasche dei jeans.
" Ecco..Insomma... Cioè... Si.. No.. Boh..
Forse...Chissà" iniziò Hiei "lievemente"indeciso su
quanto dire.
" O.o Ma che fa da i numeri?? Anzi le parole! Compra una vocale! " pensò
Nihal " Hiei.. Possibile che tu non sappia formulare quella
dannatissima frase!"
" Dai Hiei maledizione.. Devi parlare a una ragazzina.. organizza il
discorso. Sto sudando freddo... Provo una strana sensazione, come si
dice.. ah si, PANICO!"
" Hiei dispiace anche a me. Non dovevo né schiaffeggiarti
né scappare via così senza parlare prima. Scusa.." Nihal
ruppe il silezio, o meglio, la parlantina a vanvera del demone.
" Si infatti.." rispose Hiei mordendosi la lingua. Si era deciso lui a
chiedere scusa come osava quella mocciosa rubargli le parole di bocca!
( Tanto prima o poi, soprattutto poi mi sarebbero venute in mente U_U
ndHiei)
" Cioè no! Marmocchia sono io quello che deve chiedere scusa, e non provare a contraddirmi!"
" Emh.. Ma veramente.. Ok, come vuoi Hiei.. " Nihal lo guardava con
occhi sgranati. Certo che sapeva essere testardo anche in quella
situazione! Meglio dargli ragione..
" Dunque.. La cosa è chiarita no?" Riprese Hiei distogliendo lo sguardo dalla mezzelfo e incentrandolo a terra.
" Se non hai altro da aggiungere, si" rispose Nihal. " Ti prego Hiei, dimmi che ti sono mancata o che mi vuoi bene!"
" No, non credo ci sia altro che tu non sappia già"
" Perché cos' è che so?" chiese la ragazza
" Mmm.. niente mi sono sbagliato" tagliò corto il piccolo demone facendo per andarsene.
" Aspetta!"
" Si?"
" Non è che.. Insomma mi chidevo.. Che torni a fare nel Makai? Ora che Shigure se ne è andato potremmo.. ecco vedi.."Ok, ora era Nihal in cerca delle parole adatte.
Hiei dandole le spalle, sorrise e guardò con la coda dell'occhio
la mezzelfo " Mi chiedi di uscire insieme?" aggiunse semplicemente lui.
Nihal restò un attimo sorpresa prima di rispondere " Beh, se non hai niente da fare.. Sarebbe una bella idea"
" Vada, tanto non mi va di stare a sentire Mukuro con le sue solite
prediche " Il demone ritornò sui suoi passi portandosi davanti
alla ragazza che lo restava a guardare con un timido sorriso. Dopo un
attimo di incertezza delicatamente poggiò le labbra su quelle
della ragazza.
" Abbiamo fatto pace?" disse il demone con un sorriso malizioso.
" Se farai il bravo bambino, si!" Nihal rise accarezzandogli una guancia." Era solo un gioco per te?" chise poi più seria
" Hn.." rispose il ragazzo " No.. Solo che .. Ero insicuro tutto qui"
Nihal sorrise e prendendo per mano Hiei (controvoglia -.- ndHiei) fece
per tornare sulla strada principale della città quando il demone
le mise intorno al collo una collana che aveva come ciondolo una pietra
Hiruy.
" E questa?" chiese la mezzelfo.
" L'ho pianta per te" e prima che Nihal avesse tempo per ribattere la
trascinò in mezzo alla folla. In fondo era il loro primo
appuntamento no?
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Capitolo 16 *** Ti presento i mei amici! (1 parte) ***
vita da demone16
Poco tempo dopo...
"Sicuro che gli piacerò?" chiese Nihal al demone del fuoco che le era accanto.
" Hn.. Troppi problemi per nulla. Sono solo degli... amici" ammise poi Hiei.
" Si, però.. Insomma se poi magari non gli vado bene?"
" Devi andare bene a me, non a loro" ribatté lui. Nihal di tutta
risposta gli scoccò un bacio sulla guancia, facendo arrossire il
demone.
" Ricordi quello che ti ho detto su di loro?"
" Mmm.. allora: Kurama è il tuo migliore amico, ha i capelli
rossi.. Poi c'è tua sorella, Yukina, che ti somiglia
parecchio..Genkai la vecchia.. Kuwabara è detto l'idiota..
Yusuke è quello che ama fare casino e menare le mani ed è
fidanzato con Keiko che è una bisbetica.. Infine poi c'è
Botan che è svampita" disse innocentemente Nihal ripetendo a
memoria quello che le aveva raccontato prima di venire nel Ningenkai.
" Perfetto.." disse Hiei divertito " Così si impara Kuwabara a
dire che ho una storia con Kurama.. Guarda che bambola porto a casa!"
"Come?" chiese Nihal che non aveva sentito le parole del ragazzo.
" Dicevo, siamo arrivati" esclamò Hiei facendole starda per il tempio di Genkai.
" Hiei da quanto!!" disse Kurama venendo insieme agli altri incontro all'amico.
"Hn.. periodo bellissimo" ribatté il moro guardando l'idiota.
"Senti un po' tappetto! Nemmeno entri e già inizi a cercare le botte?" disse seccato Kuwabara.
" Ma fammi il favore idiota"
Nihal aveva assistito alla rimpatriata restando in disparte qualche
metro dietro Hiei. Era abbastanza nervosa, e si domandava che
impressione avrebbe fatto su tutta quella gente... Soprattutto sulla
sorella di Hiei! Fece un bel respiro e decise di avvicinarsi al ragazzo.
" Hiei che ne dici di presentarci la tua amica! " Disse un ragazzo moro abbastanza alto, niente di meno che Yusuke.
" Hn.. Lei è Nihal, la mia allieva..."
" La TUA ragazza prego!" Nihal avrebbe voluto gridarglielo ma non le sembrava il caso davanti a tutta quella gente.
" Nihal, loro sono Yusuke, Kurama, Yukina, Keiko, Botan e Genkai" Hiei
fece velocemente le presentazioni indicando uno ad uno i ragazzi mentre
li chiamava.
"Ehi tappo hai dimenticato il Grande Kazuma Kuwabara!"
" Hn.. Volevo risparmiarle le cattive conoscenze.. Comunque mocciosa, lui è l'idiota"
"Tappooooooo" Kuwabara fremeva di rabbia.
" Accomodatevi è inutile restare qui fuori.. Yukina ha preparato il thè" invitò Genkai.
" La mia cara Yukina!!!! Arriviamo subito!!!" Kuwabara si
incamminò salterellando verso il tempio sotto le occhiatacce di
Hiei.
Nihal seguì il resto della compagnia mentre Hiei e Kurama restarono un attimo fuori.
" E dunque è lei la tua ragazza? Mi pare molto carina!"
" Hn.." disse Hiei arrossendo e incamminandosi verso l'entrata seguito dall'amico.
" Hiei dov'è?" chiese Nihal aprendo bocca per la prima volta.
" Si sarà appartato con Kurama.. Quei due si che hanno una storia!" esclamò Kuwabara lasciando allibita Nihal.
" Ma che dici idiota!" Botan gli diede uno scapaccione arrossendo. Quando si trattava di Kurama faceva sempre così..
" A quanto pare Kurama deve piacere a quella ragazza.." pensò
Nihal interrotta dalla voce di Hiei che ancora una volta, sentita
l'ennesima infamia di Kuwabara, lanciava le sue minacce di morte.
" Idiota!"
"Tappo!"
"Kazuma ti prego basta" disse Yukina nel tentativo di far finire la
lite. " Vuoi una tazza di thè?" chiese poi a Nihal dolcemente.
"Cosa? A sì grazie mille.." rispose la ragazza prendendo la
tazza che la Koorime le porgeva sedendosi a gambe incrociate a terra.
Hiei le si mise accanto poggiando il mento e un braccio sul ginocchio
che teneva piegato mentre intanto brontolava un qualcosa sul fatto che
l'idiota aveva i giorni contati.
" Aveva ragione Mukuro a dire che sei una testa calda.." disse sottovoce Nihal.
" Hn.. parla per te mocciosa" robattè Hiei guardandola con uno
sguardo malizioso che non sfuggì a Kurama. Infatti la volpe
sorrise a scosse la testa delicatamente mentre Botan gli si sedeva
accanto.
" Finalmente dopo tanto tempo tutti riuniti..Brh che mi raccontate?" chiese Yusuke agli amici.
" Mmm.. Nulla di che.. Ora sono il braccio destro di Yomi e ho un sacco
di lavoro da fare.. E per giunta, anche a casa qui nel Ningenkai mia
madre mi massacra!" Rispose rompendo il silenzio Kurama sorridendo e
guardando Hiei, in attesa di qualche annuncio.
" Tu Hiei?" domandò Yu, accennando poi a Nihal " Come mai un'allieva?"
" Mukuro non sapeva che altro inventarsi e perciò mi ha messo a insegnare a impugnare una spada a questa mocciosa.."
" Intanto 1) Mukuro ti ha dato qualcosa da fare perché non
potevi startene tutto il giorno a lucidare come un pazzo la tua katana,
2) So come si impugna una spada e 3) LA MOCCIOSA E' LA TUA RAGAZZA!"
Nihal trattenne a malapena l'istinto di urlargli tutte quelle cose in
faccia.
"... e a forza di trovarmela sempre tra i piedi mi ci sono messo"
" COSA???" dopo tale affermazione erano tutti stupidi, più di
tutti Kuwabara che vedeva così andare in fumo tutte le sue
ipotesi riguardo alla vita sentimentale di Hiei.
" Poteva farlo più gentilmente, ma almeno ha riconosciuto che
stiamo insieme!" pensò Nihal sorridendo mentre beveva il
thé.
" Bwahahahahah sparane un'altra nano! Sei un comico nato!!" Kuwabara
scoppiò a ridere facendo arrabbiare pericolosamente Hiei.
" Diecimila Yen che lo uccide" disse Yusuke dando una gomitata a Kurama.
" YUSUKE! <_<" Kurama non era molto favorevole alla scommessa..
" Ora ti faccio vedere io.. " Hiei si alzò in piedi seguito da
Nihal che lo teneva per un braccio chiedendogli di calmarsi, allo
stesso modo in cui Yukina chiedeva a Kuwabara di non essere scortese
( cioè non rompere i c*****i a Hiei perché è
mooooolto pericoloso)
" Botte, sangue, acido muriatico!"
" YUSUKE!" Kurama e Keiko gli mollarono un cazzotto in testa ( che telepatia!)
Hiei nonostante l'incoraggiamento di Yusuke si rilassò e sorrise
malizioso. Poi si voltò verso la sua allieva e le diede un dolce
bacio davanti agli occhi sgranati di più o meno, tutte i
presenti ( Genkai se ne fregava altamente di tutto quello che accadeva
intorno-.- nda). Dopo qualche minuto, il demone si staccò dalla
ragazza scoccandole un ultimo e veloce bacio sul collo, facendola
arrossire vivacemente.
" Soddisfatto?" domandò poi a Kuwabara
" O.o Il tappo ha una ragazza... Chissà quanto l'ha pagata!"
" Come????" Hiei stavolta l'avrebbe gonfiato.
" Eheh nulla Hiei.. Dicevo auguri!"
" Si è vero!! Auguri a entrambi!" disse ingenuamente Yukina, seguita da Botan e Keiko.
" Grazie..." rispose Nihal tenendo ancora il braccio di Hiei .
" Ora che sei arrivato a questo punto Hiei" disse Yusuke mettendogli un
braccio intorno alle spalle " sarà meglio che ti spieghi alcune
cose.."
" Cioè?" chiese Hiei inarcando un sopracciglio
" Vedi, ti dirò che.. Forse resterai un po' sorpreso ma.. Lo sai coem nascono i bambini?"
Per tutta risposta Hiei gli diede un pungo in pieno viso mandandolo al tappeto.
" O-Ok.. lo sai, ma bastava semplicemente dirlo!"
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Capitolo 17 *** Le stanze e .. Yu tappati la bocca! ***
vd17
" Sicuramente sarete stanchi per il viaggio" intervenne Genkai " Io e
Yukina abbiamo preparato delle camere al piano di sopra, se volete
accomodarvi.. La cena invece sarà alle 7 e mezza"
" Wow da quando sei diventata albergatrice eh vecchiaccia?" ironizzò Yusuke in modo AZZARDATISSIMO.
" Stavo appunto dicendo.. Uno di voi dovrà dormire in soggiorno
perché non c'è abbastanza posto. Yu vedo che ti sei
offerto bene!" continuò Genkai vendicandosi delle frecciatine di
Yusuke.
" Ehi!! Non vale!" ma ormai nessuno lo ascoltava più. L'allegra
comitiva ( bah..) sotto consiglio di Genkai, infatti, stava già
decidendo la sistemazione per la notte.
" Io, Yukina e Keiko prenderemo la tripla" disse Botan mentre Yukina estraeva dal cassetto del mobile le chiavi.
" C'è una singola? " chiese Kuwabara " Non sono proprio entusiasta di dividere la camera con Kurama o il tappo"
" Credo che Hiei sia orientato su ben altri tipi di persone nella scelta" intervenne Kurama guardando Nihal.
" Viva la discrezione.." pensò la mezzelfo
" Kurama cuciti la bocca.." pensò Hiei.
Botan sorrise. Kurama le aveva accennato un qualcosa riguardo al
fidanzamento di Hiei, e perciò si era già accordata con
Keiko e Yukina sulle stanze.. C'era sempre la possibilità di
mettere i tre ragazzi nella triple e dividere le ragazze nelle 2
doppie, ma che divertimento c'era sennò, a vedere Hiei
impacciato e timido difronte alla nuova arrivata?
" Aaaaaa capito.. Beh Hiei, io ho il sonno leggero perciò vedete
di non fare troppo rumore!" disse Kuwabara dando una pacca sulle spalle
al demone, che, dal canto suo, aveva una vena che gli pulsava sulla
tempia e gli istinti omicidi alle stelle.
" Kazuma! Perché devi sempre mettere in imbarazzo entrambi? Hiei
Nihal, vi chiedo scusa per la battut di Kazuma, a volte è
proprio maleducato!" ribatté Yukina andando nella sua stanza e
lasciando Kuwabara a bocca aperta mentre Hiei non la finiva di
sghignazzare.
" Ma..Ma Yukina! Io non volevo!! E' solo che.." Kuwabara cercava di
scusarsi con la Koorime, ottenendo solo il risultato di parlare al
vento.
" Avanti andiamo in camera.. Ci vediamo a cena Hiei! Ciao Nihil!" disse Kurama trascinando via un impplorante Kuwabara.
" Nihal!" disse la mezzelfo dopo la storpiatura del nome da parte della
volpe. Poi seguì Hiei che le faceva strada per la loro stanza
portando il loro bagaglio.
" Kurama non è mai stato portato per i nomi" mormorò il demone entrando nella stanza,
" Vedo.." rispose Nihal chiudendosi la porta alle spalle. Si sentiva a
disagio, non poteva nasconderlo. Era la prima volta che si trovava a
dividere la stanza con Hiei, ma il peggio doveva ancora venire...
" Un letto matrimoniale???" esclamò il demone." Ora è
tutto chiaro si sono messi d'accordo! Scommetto che nell'altra doppia i
letti sono divisi!"
" ...." Nihal preferì non commentare, anche perché non ne
ebbe tempo materiale. Il ragazzo infatti in un secondo uscì
dalla porta diretto forse nella stanza di Kurama per chiedere un
cambio. La mezzelfo decise di on seguirlo, dato che non sapeva
orientarsi in quel posto; si sdraiò sul letto facendosi
un'opinione propria di come erano realmente gli amici di Hiei...
" Yu è quello più allegro e spensierato del gruppo..
anche se, in casi di battaglia, penso che sappia dare il meglio
di sé. Keiko non è poi tanto bisbetica, ma c'è da
dire che le suona proprio a Yusuke quando si arrabbia! Da una parte lo
compatisco.. Kurama è molto dolce e lo vedrei bene con quella
ragazza.. Botan? Lei è molto sensibile nonostante sembri
stupida.. Yukina e Kuwabara invece.. lui è proprio innamorato ma
non credo che Hiei approvi la cosa.. Parli del diavolo e spuntano le
corna!" Hiei interruppe i pensieri della ragazza entrando con la
delicatezza di un tornado nella stanza che gli era stata assegnata.
" Non vogliono fare il cambio."
" Ma dai avevo capito il contrario" disse la mezzelfo sorridendo
" Kurama non vuole dormire nel letto matrimoniale con Kuwabara"
" E perché mai?" ribattè la ragazza che ormai non riusciva più a trattenere le risate.
" Non lo biasimo, in fondo è un suicido dormire con quell'
idiota" poi guardando Nihal " A te dispiace questa sistemazione?"
" Ehm..." la diretta interessata arrossì
" Cioè?"
" Non mi addolora.."
Hiei le si avvicinò
sorridendo malizioso. Si tolse il mantello nero restando con un
pantalone e una maglia neri che gli cadevano morbidi sul corpo
perfetto. Si chinò sulla ragazza, rimasta seduta sul letto, e le
diede un bacio tenero via via sempre più passionale fino a
quando non ottenne il risultato di farla sdraiare completamente. Le
accarezzò i capelli scostandole una ciocca dalla fronte per poi
riprendere a scoccarle altri baci sul collo mentre la mezzelfo lo
abbracciava forte.
" Hiei, allora non scherzavi
quando dicevi che sapevi come funzionano certe cose! " disse Yusuke
mentre osservava divertito i due mentre imbarazzatissimi si staccavano
l'uno dall'altra.
" Che vuoi Urameshi!?" Hiei cercava di ricomporsi indossando nuvamente il mantello e spingendo Yu fuori dalla stanza.
" Bwahahahaha Hiei che ci prova!!!" Yusuke non riusciva a smettere di ridere.
" Idiota!" Il demone gli
diede un pugno spedendolo dritto giù dalle scale ( si vede che
è arrabbiato??nda)(Nooooo ndYu).
" Che è successo?!"
chiamate da tutto quel rumore le ragazze uscirono dalla loro tripla
seguite da Kurama, Kuwabara, Nihal e Genkai.
" Yu è caduto dalle scale" spiegò velocemente Hiei.
" Ma se tu mi hai dato un pugno!" piagnucolò Yu
" HO DETTO CHE SEI CADUTO DALLE SCALE IDIOTA! " gli urlò Hiei guardandolo male e mostrandogli il pugno.
" A già è vero eheh con la botta DELLE SCALE non mi ricordo più come IO ho fatto a cadere ahahah"
" Hiei il prossimo pugno
dritto in bocca così smetterà di fare osservazioni
cretina" disse Genkai al demone tornando al piano di sotto (
naturalmente pestando Yu con i piedi nda)(Ma ce l'ha ancora con me per
la battuta dell'albergatrice??? ndYu)
" Hn.." chissà chi lo dice -.-
Gli amici tornarono nelle
loro stanze noncuranti di Yu e Hiei ( c'erano abituati ormai nda),
tranne Nihal e Kurama che preferivano controllare Hiei in difesa della
sicurezza di Yu.
" Perché l'hai picchiato?" chiese Kurama
" Perchè rompe"
" Perchè rompe?"
" Perchè dice cose idiote"
" Perché dice cose idiote'?"
" Perché E' IDIOTA"
" Perché è idiota?"
" Kurama perché stiamo facendo il gioco del perché???"
" Perché facciamo il gioco del perché?"
" E' andato..." commentò Nihal rimasta in silenzio fino ad allora
" Scherzo Nahil, comunque cosa ha fatto Yu?"
" Mi chiamo N-I-H-A-L!"
" E' entrato in camera mia senza permesso" sintetizzò Hiei omettendo qualche particolare.
" Mentre facevi...?" insistette Kurama
" Cosa?"
" Cosa stavi facendo?"
" Niente ... Di rilevante..." disse timidamente lo youkai
" Voleva diventare papà!" rispose per lui Yu rpreso miracolosamente dalla caduta giusto in tempo per sparane un'altra
" YUSUKE!" gridarono i tre in coro
" Si??"
" Sei morto!" Hiei tolse la benda sul braccio destro
" Ehi ehi Scherzavo!!! Pure Kurama sa che scherzavo! Anche Nihal!!"
" Davvero?" dissero Nihal e Kurama ingenuamente.
" Fai meglio a scappare
Urameshi e a dire addio a famiglia!" Hiei si lanciò
all'inseguimento di Yusuke che assai intelligentemente si era buttato
dalla finestra e ora scappava urlando intorno al tempio.
" Ma sono sempre così?" chiese Nihal alla volpe accanto a lei.
Kurama sospirò. " Io vado in cucina ad aiutare Yukina e Genkai con la cena. Vieni?"
" Misà che è meglio.. Dici che Yu la scamperà?"
" Sinceramente?"
" Si"
" NO"
Detto ciò i due andarono nella cucina per niente preoccupati.
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Capitolo 18 *** Salviamo Yusuke!Naaaaa... ***
vd18
- A me sembra una brava
ragazza l'amica di Hiei - disse Botan in cucina con la vecchia Genkai,
Yukina e le ragazze che da poco le avevano raggiunte
- Si è carina...
Chissà come è andata a finire con lui - commentò
Keiko mentre tagliuzzava dei pomodori
- Deve avere una bella pazienza per sopportarlo!- aggiunse Shizuro scoppiando a ridere - e tu Yukina che ne pensi?-
- Io.. ecco credo che stiano bene insieme.. Hiei-san le sembra molto affezionato- esclamò la piccola Koorime sorridendo
Botan sospirò - Alla fine le storie migliori sono quelle tra maestri e allievi -
- Con Yusuke va solo peggio - commentò Genkai alludendo al suo disgraziato allievo.
Appena la vecchia finì
la frase Kurama e Nihal entrarono nella piccola cucina. La mezzelfo
apperecchiò la tavola mentre Kurama era stato incaricato di
andare a cercare-salvare Yusuke e chiamare Hiei per la cena...
- Ma che è successo prima tra Yusuke e Hiei?- chiese Botan
- Nulla di che.. Keiko mi passi i bicchieri per favore? - rispose vaga Nihal cercando di cambiare discorso
- Non è che Yusuke ha
allungato troppo le mani o detto qualcosa per cui Hiei si è
sentito in dovere di intervenire?- insinuò Shizuro ricevendo un
occhiataccia di Keiko mentre passava i bicchieri a Nihal.
- Ma no che vai dicendo!-
disse Nihal rdendo nervosamente. Yu non l'aveva toccata ma la battutina
sulle intenzioni paterne di Hiei poteva risparmiarla!
- Nihal, è vero che
Hiei-san vuole diventare papà?- chiese innocentemente Yukina
lasciando tutti a bocca aperta- Ho sentito Yu mentre lo diceva prima di
sopra..-
- Ragazza mia, aspetti un bambino??- disse Genkai avvicinandosi alla mezzelfo
- Nono macchè!! Yu stava scherzando prima perché...- inziò Nihal per non concludere la frase.
- Perché? - domandò Keiko
- Perché è
idiota- sentenziò Hiei ricomparso improvvisamente al tempio
ancora a torso nudo senza bende, seguito da Kurama e Yusuke che si
massaggiava la guancia rossa.
- YU! - urlò Keiko correndo dal ragazzo - Ma che è successo??-
- Il pugno di Hiei ha trovato
per caso la mia guancia e ci è andato a sbattere contro! Eheh! -
terminò sarcastico Yusuke
- Te la sei cercata - ribattè Hiei incrociando le braccia al petto sotto lo sguardo ammonitore di Nihal.
- Sei tu che sei troppo violento- lo riprese la mezzelfo
- Hn.. Questo sono io se non
ti va bene quella è la porta - disse lasciando tutti, Nihal per
prima, sconcertati dalla risposta.
- Botan è pronta la
cena? Ho un certo appetito! - Kurama tentò di rimediare alle
parole dell'amico che intando fissava la sua ragazza negli occhi con
aria affatto dolce.
- Ho solo detto che dovresti
essere più calmo e non trattare così i tuoi amici -
continuò Nihal indicando Yu
- E io ho solo detto che se
non ti vado bene puoi anche girare i tacchi- rispose Hiei mantenendo un
tono quanto più calmo e freddo possibile.
- Tanto, a quanto pare,
se ci sono o no a te non importa - disse la mezzodemone a bassa
voce, passando davanti a Hiei fino a raggiungere le scale per tornare
in camera sua.
- Ehi che è successo qui?- chiese Kuwabara arrivato in cucina dopo aver incrociato Nihal sulle scale.
- Hiei è nervoso e ha dato una rispostaccia a Nihal-
esclamò Kurama in tono di rimprovero verso l'amico, che stava
uscendo dal tempio per recarsi in giardino senza dir nulla.
- Ah, comprendo il tappo allora..- rispose Kuwabara guardando Yukina con la coda dell'occhio.
- Stupido demone!! Stupido nanerottolo pieno d'arie!- urlò Nihal arrivata in camera prima di buttarsi sul letto.
- Ehi vacci piano mocciosa..- disse Hiei facendola sobbalzare
- Da dove sei entrato?- domandò sorpresa guardando la porta chiusa a chiave.
- Hn.. Dalla finestra-
- ......- La ragazza non sapeva cosa dire. Aggredirlo a parole non le
sembrava il caso, chidergli scusa nemmeno a pensarci.. Che fare allora?
- Ero nervoso prima- disse Hiei - Non mi va di rifare come l'altra volta-
Nihal si toccò la pietra Hiruy che le aveva regalato, sotto la maglietta - Nemmeno a me va..-
- Hn..-
- Hiei io..-
- Conta se ci sei o no.. E con Yusuke proverò a contenermi ma non pretendere troppo altrimenti..-
- Quella è la porta!- finì Nihal sorridendo e buttandogli le braccia al collo.
- Appunto mocciosa - rispose lui scompigliandole i capelli blu.
- Mettiti qualcosa... Tieni!- dopo essersi staccata gli tirò una
maglietta nera - Lo so come sei senza maglia! Bleh!- scherzò lei
facendogli la linguaccia e uscendo dalla stanza.
- Ma chi me lo fa fare.. - sbottò il demone.
- A quest'ora avranno già fatto pace- disse Botan guardando Kurama che annuì.
- Il tappo è veloce a farsi perdonare! Non è giusto!- esclamò Kuwabara imbronciato.
- Menomale! Non credo che Hiei-san volesse dire quelle cose prima... - intervenne Yukina ignorando l'intervento di Kazuma.
- Di certo non vuole che la sua bella "alzi i tacchi"- rispose Yusuke togliendo il ghiaccio dalla guancia rossa.
- Tutta colpa tua! Se non avessi fatto battute stupide come tuo solito
non sarebbe successo!- disse Keiko, dopo aver saputo la vera versione
dei fatti da Kurama.
- Uf, Hiei se la prende troppo - ribattè Urameshi
- Yu stai zitto non costringermi a farti saltare i denti..-
esclamò Hiei da dietro le spalle della sua "vittima", la quale
sbiancò.
- Hiei...- Nihal mise una mano sulla spalla del demone.
- Hn.. -
Così Yu fu salvato da un altro pestaggio del demone e potè gustarsi la cena insieme agli altri.
" Appena Nihal si gira lo gonfio!" pensò Hiei pregustando vendetta ...
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Capitolo 19 *** Nihal, devo chiederti se.. ***
vd19
- Notte Hiei! Notte Nihal!- dissero Botan Yukina e Keiko
- Notte ragazze!- rispose la mezzelfa
- Hn..-
- A domani!- trillò Kurama tutto contento, ma Nihal non sapeva darsi una motivazione.
- Questo ragazzo è proprio strano..- si limitò a pensare e seguì Hiei nella loro stanza.
Hiei si tolse la maglietta buttandola a casaccio su una sedia mentre
Nihal andò a cambiarsi nel bagno. Il demone del fuoco
approfittò dell' "assenza" della ragazza per ripescare un
qualcosa nel mantello nero dentro l'armadio e la infilò nella
tasca dei pantaloni prima di sdraiarsi sul letto con le braccia dietro
la nuca e le gambe accavallate. Stava per chiudere gli occhi quando una
mano gli accarezzò un ciuffo ribelle sulla fronte.
- Sei stanco?- chiese Nihal
- Non particolarmente- rispose facendole segno di sdraiarsi accanto a
lui chiudendo gli occhi. Lei ubbidì dopo avergli dato un bacetto
sulla guancia. - Tu?- disse lui
- Cosa?-
- Sei stanca?-
- No.. Forse un po' - gli sorrise e chiuse leggermente gli occhi mentre
gli poggiava la testa sulla spalla. Era indescrivibile il calore che
sapeva darle in quei rari momenti in cui si lasciava un po' andare al
romanticismo, dove le sembrava stranamente goffo e insicuro in ogni
movimento, ogni volta che quegli occhi rossi la fissavano con un
espressione dolce e serena per un tempo interminabile immerso in
chissà quali pensieri.
- Devo chiederti una cosa.. Anzi due- iniziò Hiei.
- Mi devo preoccupare?-
- No, allarmati solo-
- Cosa hai fatto??- Nihal scattò a sedere guardando il ragazzo che non accennava a muoversi dalla sua posizione.
- Hn.. Niente, devo solo parlarti - il demone aprì gli occhi e sbattè un paio di volte le palpebre.
- Hiei Jaganshi, te lo ripeto, che è successo?-
- Mi ami?-
Con quella domanda, l'aveva presa alla sprovvista. Solitamente non le
rivolgeva mai domande del genere, e quando gliele poneva lei
rispondeva sempre con un "tsk.." oppure sviava proprio il discorso.
Nihal sentiva il cuore battere a mille e sapeva di avere le guance
rosse come non mai, solo per una semplice domanda che aveva dato sempre
per scontato.
- Basta dire no, non cercare scuse - la stuzzicò facendo una smorfia e inclinando la testa verso il cuscino.
- No è che.. Non mi aspettavo la domanda tutto qui.. E' strano da parte tua-
- Ora che ti sei ripresa dallo shock, mi ami?- non dava a vederlo, ma
ogni secondo di silenzio lo innervosiva, o meglio gli faceva male.
- Certo che ti amo! Che ti salta in mente.. Aspetta. Non è che
ora userai la mia risposta come scusa per qalcosa che hai combinato?-
Hiei si mise a sedere punterellandosi sui gomiti. - Si e no. Comunque mi resta una seconda domanda -
Nihal fece un sospiro - Dimmi-
- Sei sicura che io ti ami? Meglio.. Credi che io sia giusto per te o meriti di meglio?-
- Sono due domande! - protestò lei cercando in realtà di guadagnare tempo per rispondere.
- L'una collega l'altra-
- Già...-
- Allora?- Hiei attendeva la risposta con più agitazione della
precedente. Sfiorò l'oggetto nella sua tasca con la mano
cercando di calmarsi e dare tempo alla ragazza per rispondere.
Nihal abbassò lo sguardo, poi iniziò sicura guardandolo negli occhi:
-Quando sei venuto quella volta sul ponte della fortezza e mi hai fatto
una domanda del genere, ti ho accettato così come sei. Non mi
interessa del tuo passato, se hai ucciso qualcuno solo per
divertimento, se eri ricercato nel Reikai o altro. Io sono felice con
te, ti amo alla follia, non vorrei di meglio sempre se ci sia qualcosa
migliore dell'uomo che ha creduto nelle mie capacità e, con
relativa pazienza, mi ha insegnato a tenere in mano una spada
salvandomi la vita con i suoi insegnamenti: lo stesso uomo che,
nonostante quello che ha passato, mi stringe a sé quando siamo
soli e mi regala quel po' di affetto che ha ricevuto da quando è
nato, che ora seduto sul letto accanto a me mi dice se io lo amo o se
mi merito altro! Proprio tu, così testardo e crudele, ti
dimostri insicuro con una mocciosa senza passato e futuro, che di per
sé non vale niente.. Questa è la risposta alla seconda
domanda, per la prima penso che tu debba risponderti da solo
- dopo aver detto ciò abbassò lo sguardo sentendo le
lacrime che insistevano a uscire per l'emozione e la voce, prima
decisa, venri meno nelle ultime parole.
Hiei restò stupito dalla risposta. Era senza parole, per un
attimo tentato di spengere la luce e girarsi a dormire dall'altra
parte, rimandando tutto alla mattina successiva o al giorno in cui si
sarebbe sentito in grado di trovare parole altrettanto belle da
dedicarle magari sotto una pallida luna o mano nella mano su una
spiaggia.. Hn, ma che stava pensando! Al diavolo il romanticismo
avrebbe portato fino in fondo la "missione" in quel momento in quella
topaia di tempio della vecchiaccia!
- Ho deciso di fare una pazzia - annunciò poi facendo
alzare la testa alla ragazza che lo fissò in modo
preoccupato.
- Che genere di pazzia?-
- Voglio vedere fino a che punto sei sincera con quella tua risposta-
Nihal stava per ribattere seccata dalla scarsa prova di fiducia del SUO
ragazzo quando a un certo punto lui estrasse con nuncuranza dalla tasca
dei pantaloni uno starno oggetto... Nono non poteva essere un..
- Ora stammi a sentire perché non ho intenzione di ripeter due
volte nemmeno una singola parole, guai a te se piangi, urli, sbraiti o
ti fai venire un infarto, te la faccio pagare come con Yusuke: allora,
ok ti amo e no, questo non te lo ripeterò MAI, inoltre te la sei
cercata con dire " ti accetto così come sei " perché la
possibilità di scappare te l'ho data e non potrai dire il
contrario dopo. Non ho mai conosciuto una marmocchia più stupida
di te dannazione! Ti innamori di un delinquente pazzo, crudele e
violento? Bene se è questo che vuoi, ti do il ben servito- Hiei
aveva le mani che tremavano e cercare di mantenere un tono di voce
seccato e quasi arrabiato da adattarsi alle parole gli risultava assai
difficile. Nonostante ciò prese la mano sinistra della ragazza e
strinse di più l'oggetto che teneva nell'altra mano.
- Ti tremano le mani..- constatò Nihal
- Ti sbagli, hai le travegole mocciosa?- ribattè nervoso
più che mai - Ora zitta è già abbastanza difficile
senza che ti ci metta tu con queste idiozie!-
- Hiei io..-
- Non provare a fiatare e fammi dire queste stramaledettissime 4 parole!-
- O-Ok..-
Hiei fece un respiro profondo e tentò di mantenere la voce più calma e pacata possibile - Mocciosa.. -
- Si?-
Strinse di più la sua mano nel pronunciare quella frase - Mi vuoi sposare?-
Hiei dischiuse l'altra mano e con un gesto delicato ma allo stesso
tempo rapido aprì la scatolina di velluto mostrando il
luccicante anello contenuto in essa.
Nihal restò senza fiato e non potè trattenere le lacrime
che silenziosamente le bagnarono il viso. Lanciò uno sguardo di
scuse a Hiei per la reazione e strinse più forte la mano del
demone che ancora tremava portandosela alla guancia e sorridendo.
- Sì, lo voglio-
Nihal riuscì a scorgere l'espressione dolce e felice che per un
attimo gli attraversò il viso, della quale rimase solo un timido
sorriso mentre sfilava l'anello dalla scatoletta e lo faceva scorrere
sul suo anulare sinistro. Appena le lasciò una mano, lei gli
buttò le braccia al collo, facendo volare a terra la scatolina
vuota e baciandolo sulle labbra morbide mentre lui la stringeva a
sé.
-Auguri agli sposi!!!- gridarono Yusuke e Kuwabara piombando nella stanza e battendo insieme agli altri le mani per festeggiare.
- Kurama ci ha detto che il tappo voleva fare il grande passo.. Non vi
dispiace se abbiamo seguito tutto sin dall'inizio origliando alla porta
vero?? Yu ha avuto un'idea meravigl..- disse Kuwabara ma Yu gli
tappò la bocca prima che potesse metterlo nei guai con Hiei.
- Shhh sta zitto o lo ammazza!- aggiunse Kurama a bassa voce dando una gomitata all'amico - Ancora auguri a entrambi!-
- Hn.. Volpe ti avevo detto di stare zitto con loro-
- Ehi dai.. Poi ti vendicherai al mio matrimonio!-
Hiei sorrise guardando una Nihal che si asciugava le lacrime sul suo petto stringendolo a sé.
- Yu? -
- Emh.. si Hiei?-
- Cercherai di fare meno l'idiota al mio matrimonio? Mi serve un testimone sobrio a parte Kurama-
- Testimone???? Accidenti questa non me la perdo per niente al mondo!- disse Yu mostrando un sorriso a 32 denti.
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