I need a Miracle

di happy_me_123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Hogwarts Express ***
Capitolo 3: *** Amicizie e Risposte ***
Capitolo 4: *** Lezione di pozioni ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Questa è la mia prima fan-fiction su Harry Potter quindi abbiate pietà per me !!
Accetto molto volentieri le critiche costruttive e le correzioni laddove mi capiterà di fare un errore quindi recensite sempre numerosi!!!
 
Disclaimer: Harry Potter e tutti i suoi personaggi non appartengono a me ma alla nostra adorata J.K Rowling!  
Comunque la protagonista è una mia creazione quindi prego a chiunque voglia ispirarsi ad essa me lo faccia sapere!
 
 
Chloe è una normale ed arbitraria maga di 17anni, la sua vita si divide fra lo studio e la sua passione sfrenata per il Quidditch, frequenta la scuola di magia di Hoggermain in Germania, una scuola arbitraria nelle campagne tedesche.
Figlia dell’unico discendente della famiglia purosangue tedesca dei Merist, ma frutto di un unione fra mago e babbana maledetta dalla casata stessa.
Successivamente ad una proposta di lavoro da parte del ministero della magia per il padre, i suoi genitori decidono di trasferirsi a Londra e mandare la figlia nella scuola più rinomata del mondo magico, Hogwarts,  per concludere i suoi studi con la maggiore preparazione possibile.
Chloe obbligata dalla decisione dei suoi genitori è costretta a malincuore a cambiare scuola e ad abbandonare tutti i suoi amici e la sua squadra per cominciare un nuovo anno a Hogwarts.
Ma non sa ancora che questo trasferimento cambierà la sua vita per sempre, avvicinandola ai suoi futuri migliori amici e al suo primo amore.






 

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Capitolo 2
*** Hogwarts Express ***


Chloe sedeva in uno dei vagoni dell’Hogwarts Express scrutando le campagne verdi scozzesi man mano che il furioso treno attraversava l’immensa landa verde.
 
Ripensava a casa sua lontana ormai, a Herin la sua migliore amica e al modo in cui si erano salutate, una fastidiosa sensazione di abbandono sii impadronii di lei e rapidamente, le si riformò quel groppo pesante in gola che in quei giorni le era ormai cosi familiare che non ci fece caso.
 
Due figure sedevano accanto a lei, per puro svago e curiosità si mise a osservarli affondo.
Si accinse a scrutare per primo il ragazzo di fronte a lei, lucidi capelli biondi accompagnavano il perfetto e candido viso e lo rendevano ancor più regale e glaciale di quello che  non sembrasse già, gli occhi di color argento leggevano e rileggevano rapidamente  le righe scritte su il foglio che teneva in mano.
 
Il misterioso ragazzo sedeva con una compostezza quasi scomoda all’occhio che le ricordava molto il freddo portamento di suo padre cosi, si trovo a ipotizzare che fosse frutto d’insegnamenti purosangue, ma l’oggetto che confermò le sue ipotesi fu l’anello sul dito del ragazzo, esso ritraeva un qualche stemma familiare, ed era certamente uno di quei marchi che distinguevano una maga comune come lei da uno di quei maghi dal sangue comunemente chiamato pulito.
 
Il ragazzo alla sua destra invece era più rilassato il sorriso stampato in faccia mentre stava probabilmente facendo un sogno felice, infatti, il moretto aveva gli occhi chiusi e  la faccia solare era rilassata, i capelli neri riccioli erano complementari alla sua carnagione scura.
 
Chloe noto che i due ragazzi indossavano entrambi le divise scolastiche, tutte e due avevano ricamato uno stemma verde che ritraeva un serpente attorcigliato e le loro cravatte indossate con meticolosa precisione erano un accostamento di due colori: il verde e l’argento.
 
Si sentii fuori luogo perché lei non aveva ancora ricevuto la sua divisa e borbotto fra se e se qualcosa riguardante all’imprecisione di quella dannata nuova scuola.
 
Il ragazzo dai capelli scuri si svegliò e la notò, le sorrise quasi subito fin al punto di sembrarle amichevole, subito dopo si presentò:
-Ehi! Scusa non ti avevo visto prima! Io mi chiamo Blaise Zabini, Serpeverde piacere!
 
E cosi facendo allungò la mano per un più cordiale saluto lei si domandò il perché di quel ‘Serpe verde’ detto allegato alla presentazione del moretto e si decise a rispondere con la presentazione.
-Ehm.. piacere Chloe Merist.
 
A quel punto il moro spalancò gli occhi e il biondo alzò la testa del foglio e la scrutò come per parlare ma poi riporto l’attenzione sul foglio.
Il moro continuo semplicemente la conversazione non curandosi della reazione del biondo
-Scusa se domando, ma stiamo parlando dei potenti Merist tedeschi?
 
Lei rispose disgustata dal ricordo dei suoi avi ma allo stesso tempo sorpresa che il moro sapesse della sua derivazione Purosangue.
-Sisi mio padre è l’ultimo discendente..
 
Il ragazzo rispose con uno sguardo di pura ammirazione ma cambiò discorso subito dopo.
-Allora… sei nuova da queste parti?
 
Lei ripose con evidente poco interesse nell’argomento.
-Si, vengo dalla scuola di magia di Hoggermain in Germania
 
Allora il moro continuò:
-Ah capisco… quindi oggi è il giorno della tua collocazione, spero che il cappellaccio ti metta con noi in Serpeverde, mi farebbe molto piacere averti come compagna di casa cara Merist.
 
E dicendo questo ammiccò con finta non-chalance.
In circostanze normali Chloe non avrebbe pensato un attimo a piazzare un bello schiaffo a schiocco sulla faccia del ragazzo ma voleva sapere di più sulla fatidica collocazione quindi si limito a mostrare una faccia puramente schifata al moro e poi chiese:
-Hai parlato di collocazione nelle case e di cappelli.. ma che cosa vuole dire esattamente?
 
Il moro rispose con un tono che sembrava leggermente offeso dalla faccia schifata della ragazza ma comunque gentile.
-Vediamo.. come posso spiegare? Lo smistamento consiste nel dividere ogni nuovo studente di Hogwarts in diverse case, per la precisione quattro :Corvonero Tassorosso Grifondoro e Serpeverde. Beh non c’è da domandarsi quale sia la migliore è noto a tutti che noi siamo i migliori della scuola.
 
Chloe guardo il ragazzo con sufficienza ma lo ringrazio lo stesso per la spiegazione e il silenzio tornò nella cabina.
Chloe si stava ancora domandando il perché del silenzio tombale del biondo e della sua pragmatica attenzione sul foglio che stava leggendo, egli sembrava quasi assorto e risucchiato in un vortice di pensieri vuoti questo le ricordava tanto lo sguardo di chi non ha più nulla per cui lottare e per questo si immerge in pensieri non potendoli comunicare a chi è intono a se,
 
Lei provò un senso di appartenenza a quello sguardo e si crogiolò nuovamente nei suoi sentimenti di malinconia per casa.
Riprese a guardare dal finestrino di nuovo parlando e riflettendo con se stessa, riusciva,  nei suoi pensieri a trovare rifugio.
 
In lontananza qualcosa catturò la sua attenzione dietro a delle basse collinette  si scorgeva un imponente castello dall’aspetto strabiliante e maestoso, esso riporto conforto alla ragazza e per la prima volta si senti di nuovo tranquilla e l’aura benigna del castello entro nella sua anima per la prima volta…..
 
POV Draco
 
Il foglio scottava fra le sue mani e il ragazzo era deciso ad aprirlo finalmente per la prima volta sul ‘Hogwards express in ricordo di tutti i suoi viaggi verso quella maledetta scuola.
 
Si era appena seduto sul uno degli scompartimenti liberi quando Blaise entro correndo dalle porte spalancate del treno e di lancio dentro lo scompartimento e l’abbracciò, il biondo si tolse subito allontanandolo velocemente da se.
-Cosa pensi di fare Blaise? Mica sono una delle tue ragazzine fanatiche, vedi di sederti e stare calmo perché non ho intenzione che la gente pensi male.
Blaise in una risata rispose:
-Ma certo come se la tua prima preoccupazione sia sembrare dell’altra sponda! Non te ne sei sbattuta una Tassorosso l’atro giorno eh Draco? Guarda che le voci girano, playboy!
Il biondo rispose con aria sufficiente
-Certo Blaise ma io diversamente da te non mi vanto di quelle che vengono a letto con me o sbaglio? Mister-oh-guardate-me-ne-faccio-una-dopo-l-altra
Blaise rise ma poi si fece subito serio
-Draco… da parte gli scherzi… come stai? Come hai preso la cosa di tuo padre? Volevo mandarti un gufo un po’ di giorni fa per le condoglianze ma ho preferito aspettare fino a quando non ti avrei visto di persona, volevo dirti di sapere che io come amico ci sarò sempre per te qualsiasi cosa chiedi pure.
Draco s’irrigidì quasi subito per le parole del ragazzo e rispose freddo come al solito ricordandosi di uno degli insegnamenti fondamentali del padre
‘I Malfoy no  domandano mai aiuto’
-Blaise io sto bene grazie per le condoglianze ma smettila di crogiolarti nelle scuse per me è tutto ok
 
Non era tutto ok, il biondo si sentiva lacerare dentro, per quanto disprezzasse il padre per averlo indotto dalla parte del signore oscuro e avergli affisso lui stesso il marchio dei dannati, lui non poteva del tutto odiarlo e si sentiva privato di una parte di se stesso dal giorno della sua scomparsa.
Il moro scruto l’espressione impassibile del Malfoy e rinuncio a dibattere, perché conosceva l’amico e sapeva che non avrebbe mai ammesso di essere in alcun modo dispiaciuto per la morte del padre e come un buon amico rispettò la decisione del biondo di non parlare dell’accaduto, ma si promise che sarebbe sempre stato al suo fianco nel momento in cui lui sarebbe esploso in tutta la rabbia e la frustrazione accumulata negli ultimi due anni.
 
I due ragazzi sedettero impassibili Draco vide Blaise scivolare pian piano fra le braccia di morfeo e si mise a leggere la tanto bramata lettera.
Mentre era intento a cominciare sentii qualcuno entrare dalla porta e sedersi di fronte a lui ma non ci fece caso e si rimmerse nella lettura.
La lettera recitava:
 
Caro figlio,
Se stai leggendo questa lettera, è probabile che io sia già defunto,
sei sempre stato l’ immagine riflessa di me stesso,
penso e credo che tu sia in grado di portare avanti la nostra stirpe di maghi,
hai agito in modo giusto seguendo le mie orme,
e come Serpeverde ti sei sempre comportato secondo il volere della nostra casata,
spero che tu sia in grado di valutare le tue azioni da ora in poi,
confido in te nel non mischiare il nostro limpido sangue con uno di tipo sporco,
se questo accadrà non ti perdonerò mai per le tue azioni,
spero che tu abbia appreso gli insegnamenti del nostro signore oscuro,
sono sicuro che riuscirai a trasmetterli ai tuoi figli come io ho saputo fare con te,
i miei migliori auguri,
 
E ricordati: I Malfoy non demordono mai
Lucius Malfoy
 
Suo padre si era dimostrato la stessa persona fredda e glaciale anche sul punto di morte e non aveva espresso neanche uno dei sentimenti per lui, suo figlio, che lo aveva sempre fatto cosi fiero.
A lui ora non importava più niente era esausto non ce la faceva più, il marchio inciso sulla sua pelle dimostrava quanto fosse debole e meschino, si sentiva solo una pedina di un gioco che non aveva senso, solo che non apparteneva né a una né all’altra parte della guerra, si sentiva un ibrido, sia per non avere sposato completamente la causa del signore oscuro, sia per non avere avuto il coraggio di schierarsi contro il male, ma soprattutto di non avere avuto il coraggio di affrontare il suo stesso padre.
 
Mentre rileggeva per l’ennesima volta la lettera per cercare l’affetto di un padre che non avrebbe ricevuto mai, sentii pronunciare il nome di una delle maggiori famiglie del mondo magico e alzò lo sguardo incuriosito.
 
Vide una ragazza tendenzialmente carina con gli occhi verdi prato e i capelli biondi platino simili  ai suoi, li teneva raccolti in una coda ben alta, aveva uno sguardo perso e non curante annoiato  dalla parlantina di Blaise, sedeva rilassata vestendo abiti da mago, ma non la tipica divisa di Hogwards, non era né grassa né magra, nella norma, riempiva bene però il golf grigio che stava indossando, l’altezza non era deducibile ma Draco penso che fosse sul metro e settanta, si accorse che la ragazza lo stava guardando con fare interrogatorio, probabilmente perché lui la stava fissando, allora distolse subito lo sguardo e tornò alla sua lettera.
 
Ormai non gli interessava  più di chi diventava amico o di chi conosceva, in quel momento non gli interesso di conoscere la rinomata discendente dei Merist, gli importava solo trovare un po’ di conforto nella sua mente riesplorando i ricordi che aveva di suo padre intendo a trovarne uno di affetto, ma invano.
 
Cosi il treno si stava dirigendo inesorabilmente per l’ennesima volta verso Hogwards e trasportando i suoi ignari passeggeri li accompagnava verso nuove esperienze e nuove avventure da scoprire, fino al prossimo anno quando avrebbe trasportato ancora e ancora i suoi passeggeri fino al resto dei suoi giorni instancabile.
 
 
Grazie per aver letto il primo capitolo di questa nuova fic!
Prometto che cercherò di aggiungere capitoli il più velocemente possibile anche perché ora siamo solo all’inizio!!
Chissà dove metteranno la nostra cara Chloe e chissà come prenderà la sua collocazione?
Ho modificato la storia facendo si che Lucius sia morto! Perdonami Rowling ma dovevo farlo, non mi è mai piaciuto per la sua innata freddezza, comunque non divaghiamo….
Spero che la parte della descrizione dei sentimenti dei personaggi vi sia piaciuta perché io mi sono molto divertita a scriverla!
Ricordate di recensire e di seguire la storia! 

 

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Capitolo 3
*** Amicizie e Risposte ***


Il treno terminò finalmente la sua corsa, fu annunciata la fermata di Hogwarts. Uno sciame di ragazzi si riversò nella stazione, chiacchierando e scherzando felici, l’atmosfera era casalinga e familiare, Chloe si sentii esterna, qualcosa di non contemplato in quella felice comunità a cui lei ancora non apparteneva .
 
Scese dal treno non curante dei due ragazzi del suo scompartimento i quali erano ancora intenti a recuperare le loro valige.
Appena toccata terra notò un’anziana signora dal cappello e il vestito di un verde smeraldo, un fare autoritario la caratterizzava, seria e composta, sembrava che la aspettasse, poi essa parlò indirizzandosi alla ragazza.
-Buonasera Signorina Merist, lasci che mi presenti, sono la sua futura professoressa di trasfiguarzione, nonché preside di Hogwarts, Minerva Mcgranitt, molto piacere.
 
La ragazza sorrise e rispose gentilmente con tono rispettoso.
-Lieta di conoscerla professoressa Mcgranitt
 
L’anziana signora continuò.
-Prego mi segua, anche voi altri del primo anno prego seguitemi, veloci!
Una mandria di ragazzini di perlopiù undici anni si affrettò a seguire la signora in verde, cosi decise di fare anche Chloe che si sentiva un po’ la ‘mamma’ della situazione.
 
Entrati nel castello la professoressa iniziò a spiegare il meccanismo della suddivisione in case e illustrò le qualità che ogni casa vantava.
Chloe non prestò molta attenzione al monologo della donna, era concentrata su gli imponenti muri di pietra della sala in cui erano entrati, alti e imponenti si espandevano in ampi archi formando figure antiche e magnifiche.
L’ingiallirsi delle pietre da cui erano composti aveva donato al castello una sfaccettatura ancor più vissuta, sembrava che quei muri fossero lì da secoli e avessero ascoltato e preso parte a migliaia di antichi eventi ormai dimenticati.
 
Un’immensa porta, probabilmente di resistente mogano, si stagliava davanti a loro sovrastandoli nella sua magnificenza.
Uno stemma era visibile al di sopra di essa, sopra il quale si trovava una frase incisa caratteri regali "draco dormiens nunquam titillandus", che, secondo la misera traduzione della ragazza, frutto di pochi anni di latino studiato quando era più piccola, voleva dire "non disturbare il drago che dorme"
 
Sotto la scritta compariva uno scudo che ritraeva quattro diversi animali: un Leone, un tasso, un serpente e un corvo, la ragazza ipotizzò fossero i simboli delle quattro case.
 
La seria signora aprì le porte con un colpo di bacchetta e un’enorme sala si stagliò alla vista dei ragazzini e di Chloe, un sospiro collettivo di puro stupore si innalzo dal piccolo gruppo.
 
La Sala Grande era illuminata, oltre che da torce, da migliaia di candele sospese a mezz'aria, un soffitto magico rispecchiava un cielo stellato frutto di un qualche strabiliante incantesimo.
 
Quattro grandi tavoli erano disposti uno di fianco all’altro, seguendo il colore delle divise Chloe ipotizzo che ogni casa avesse un suo tavolo.
A sinistra vi erano i verdi Serpeverde, tra di loro riuscii a scorgere Blaise e il biondo. I due tavoli in mezzo erano rispettivamente, occupati uno da giovani in divise dai ricami gialli, e l’altro da ragazzi dalle cravatte rosse e oro mentre alla sua destra invece sedevano i ragazzi dalle divise foderate di blu.
 
In fondo, precisamente perpendicolare ai tavoli delle casate, sorgeva rialzato il tavolo degli inseganti, un trono color oro giaceva vuoto in mezzo ad essi.
Attraversarono in silenzio la sala fino al rialzo, dove sedevano gli inseganti, un cappello vecchio e sgualcito era posato su una comune sedia.
 
Iniziò finalmente l’atteso smistamento, ed era una sorpresa per Chloe vedere con che facilita il cappello magico decidesse la posizione dei ragazzi nelle case, alla fine della cerimonia quelli che lei ipotizzava fossero i Tassorosso erano trionfanti perché avevano ricevuto il maggior numero di alunni.
 
A quel punto fu il suo turno, il silenzio calò di nuovo nella stanza si riusciva a percepire la curiosità di tutti gli alunni nel voler sapere chi fosse la nuova arrivata e quale decisione avrebbe preso il cappello per lei.
 
Chloe sedette, era piuttosto agitata, il cappello cominciò a parlare.
-AH! Signorina Merist che grande piacere, conosco la sua famiglia da generazioni, un tuo avo è stato qui a Hogwarts lo sapevi carissima? Un gran Serpeverde al dire il vero, che seguii correttamente gli studi con intelligenza…  Ma non sono sicuro.. non mi convinceresti nei Serpeverde, certo l’astuzia non ti manca ma hai qualcosa in più.. un gran cuore  batte nel tuo petto e la lealtà compare fra i tuoi pensieri…  ho preso la mia decisione finalmente, ne sono certo : GRIFONDORO!
 
Un boato si alzò dalla casata dei rossi, Chloe di conseguenza corse a sedersi fra loro e si accomodò in uno dei posti disponibili.
In quel momento la professoressa Mcgranitt schioccò le dita e per magia, una varietà di cibi squisiti apparse dal nulla davanti ai ragazzi, Chloe sorrise divertita ma soprattutto affamata, prese un po’ di tutte quelle meravigliose pietanze.
 
Il ragazzo vicino fece cadere sul tavolo un bicchiere pieno di succo di zucca sporcando la manica del golf ragazza con il liquido arancione brillante, essa si lamento quasi subito per l’incidente, borbottando qualcosa d’incomprensibile come le capitava continuamente. Mentre stava per dire di tutto al mal capitato ma, appena si girò, la faccia di quel ragazzo le sembrò cosi dispiaciuta che non volle inferire con una delle sue scenate.
 
Il ragazzo era scuro di capelli, il viso un po’ rotondo ma dolcissimo, gli occhi color nocciola assomigliavano a quelli di cagnolino bastonato.
 
Si scusò subito.
-Mi dispiace davvero, ma non posso farci niente, combino sempre dei gran casini anche quando non dovrei! A proposito, sono stato maleducato, piacere Neville Paciock, per gli amici Neville
La ragazza sorrise un po’ divertita dalla goffaggine del ragazzo e si presento a sua volta.
 
Scambiarono diverse parole durante il banchetto, Chloe si sentiva ben accetta fra quei Grifondoro e passò una bella cena, divertendosi come faceva a casa, scherzando con i Rossi  si sentii felice e ringraziò mentalmente il magico cappello.
 
Aveva comunque ancora un punto fisso, voleva sapere il nome del misterioso biondo che aveva affrontato il viaggio con lei, prese un po’ di coraggio e si decise di chiedere di più sul Serpeverde a Neville.
-Scusami Neville, ho bisogno di sapere una cosa..
 
Il ragazzo sorrise e annui
-Dimmi pure sono a tua diposizione
 
La ragazza continuò
-Hai mica idea di come si chiami il biondo platinato nel tavolo dei Serpeverde? Quello che sta chiacchierando con il ragazzo dai capelli ricci scuri
 
Neville strabuzzo la vista verso il tavolo delle serpi e incrociò lo sguardo di Malfoy che lo minaccio con un’occhiataccia delle sue, allora si girò verso alla ragazza che aveva posto quella domanda e che stava aspettando ansiosa una risposta, poi disse.
-Certo, tu non conosci ancora il Re delle serpi, si chiama Malfoy, Draco Malfoy, figlio di una delle casate più importanti del mondo magico e unico erede, il padre era un grande sostenitore di Lord Voldemort costrette il figlio ha fare una scelta imperdonabilmente sbagliata, ecco Malfoy è un ex-mangiamorte.
 
A quelle parole Chloe rabbrividii sebbene non avesse vissuto in prima persona la guerra contro colui-che-non-poteva-essere-nominato si ricordò dei racconti di suo padre sulle orribili e imperdonabili cose che Voldemort e i suoi seguaci avevano fatto.
 
Un’altra domanda usci veloce dalla sua bocaa quasi in un sussurro.
-Ma allora perché non si trova ad Azkaban ora?
- Si dice, che l’ex Preside di Hogwarts, il Grande Albus Silente, abbia lasciato un attestato in cui sosteneva che Malfoy fosse stato costretto dal proprio padre a diventare parte dei mangiamorte e che quindi che Malfoy sia solo una vittima.
 
La ragazza non proferii piu parola per tutto il resto della cena, immaginando quanto fosse complicata l’esistenza di quel ragazzo e iniziando a capire il perché di quel suo sguardo glaciale e vuoto, si ricordò poi che pur essendo costretto, esso aveva deciso di condividere e supportare la causa di quel malvagio e crudele Voldemort che quindi non fosse del tutto perdonabile.
 
Rivolse un ultimo curioso sguardo al ragazzo seduto al tavolo dei verdi, i loro occhi s’incrociarono per pochi secondi in un connubio fra grigio metallico e verde prato, quello sguardo la fece arrossire, mentre il biondo si limitò solamente a cambiare l’oggetto della sua attenzione, continuando ad ascoltare il moro che lo stava bombardando con uno dei suoi discorsi interminabili.
 
Subito dopo la cena ogni caposcuola di ogni casa accompagnò i rispettivi compagni nei dormitori.
 
La sala comune e il dormitorio della casa dei Grifondoro erano situati in una delle torri del castello, il cui ingresso si trovava al settimo piano attraverso il ritratto di una signora in carne, che a sentire tutti gli altri compagni, veniva chiamata la Signora Grassa.
 
La caposcuola dei Grifondoro recitò la parola d’ordine con voce solenne “candido Giglio”
 
La porta si aprì e tutti gli alunni entrarono nello spazioso salotto principale.
 
Gli antichi muri erano foderati di velluto rosso, contornati da prezioso color oro, lo stemma della casa risplendeva in tutta la sua lucentezza appeso alla parete davanti alla porta d’ingresso, i divanetti che in tutto sei, erano disposti attorno al grande camino nel quale ardeva un fuoco scoppiettante, uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro era adagiato sul terreno e magnifici arazzi decoravano i muri della stanza.
 
A Chloe sembrava un sogno, quel luogo le piaceva parecchio per via del calore emanato dalle pareti e dalla sensazione casalinga che provava grazie allo scoppiettio del fuoco.
 
Si guardò intorno e  vide ferma in piedi una figura longilinea di ragazza, ella stava osservando con ammirazione la stanza, probabilmente evocando un qualche vecchio ricordo dei momenti passati lì dentro. Chloe si avvicinò, le sembrò di avere già visto quella ragazza dai capelli riccioluti e dagli occhi castani.
 
La riccia, infatti, era la sua caposcuola, Chloe aveva un disperato bisogno di porle un centinaio di domande che le stavano frullando nella testa in quel momento, volle però rispettare la privacy della riccia non interrompendo il suo viaggio nel mondo dei ricordi, si limitò quindi  ad aspettare che l’attenzione della ragazza ritornasse ai suoi compiti di capoclasse.
 
In quel preciso momento la riccia si voltò di scatto, i due occhi espressivi s’illuminarono, tese la mano per una presentazione amichevole.
-Ciao Chloe, so tutto di te! Sei la nuova arrivata giusto? Piacere Hermione Grenger, ma solo Hermione è più che sufficiente.
Se hai delle domande da farmi sono a tua totale disposizione, la professoressa Mcgranitt ha deciso che sarò la tua guida nelle prossime settimane, molto lieta di conoscerti finalmente!
 
Chloe era stata travolta da quella marea d’informazioni proferite ad una velocità sovrannaturale, si concesse qualche minuto per riprendersi  e ripensando al nome della ragazza, si accorse subito di avere davanti a uno dei membri del Golden Trio, i tre maghi di Hogwarts di cui si era parlato cosi tanto negli ultimi mesi, il famoso trio che sconfisse Voldemort.
 
Allora Chloe entusiasta rispose alla ragazza.
-Io sono lieta di conoscerti Hermione! Ho letto della vostra vittoria e non posso fare a meno di ammirarti, sono veramente felice che tu mi faccia da guida queste settimane, chi meglio di te potrebbe farlo?


A quelle parole la Grenger arrossì lusingata da quelle parole, sorridendo aggiunse.
-Penso che condivideremo persino la camera del dormitorio, quindi preparati ad avermi spesso fra i piedi
Le due ragazze risero contente.
 
Si era fatto tardi e Chloe dopo una veloce doccia ed essersi asciugata per bene, decise di preparare l’occorrente scolastico per il giorno successivo e aspettare che Hermione le portasse la divisa con il ricamo dei Grifondoro e tutto il suo corredo.
 
Mentre aspettava, si guardò intorno incuriosita, il dormitorio era composto da tre letti a baldacchino.
 
Ogni letto aveva delle lunghe tende di velluto per la privacy dello studente, gli stessi arazzi che c’erano nella sala comune erano appesi alle pareti del dormitorio, un piccolo camino alla destra dell’entrata riscaldava la camera, due grosse finestre aprivano alla vista il lago nero e il dormiente platano picchiatore che riposava rispecchiando i suoi pericolosi, ma dormienti rami sul lago illuminato dalla luna, il cielo era stellato e al di fuori dl castello regnava un tranquillo silenzio.
 
Hermione arrivò tutta coperta da maglie cappotti e sciarpette dalla testa ai piedi, li appoggio ordinatamente sul letto di Chloe e sorrise soddisfatta.
 
Chloe la ringraziò e mise tutto nel suo armadio accanto al letto, si sdraiò e cadde in un sonno profondo.
 
Un sorriso felice e malinconico spuntava sulle sue labbra, frutto di una giornata speciale ed emozionante, piena di nuove conoscenze, segreti e nuove aspettative per il futuro.

Grazie per aver letto anche il secondo di questa nuova fan fiction che mi sta mettendo cosi alla prova, mi farebbe molto, ma molto piacere se commentaste, magari aiutandomi a migliorare con qualche recensione, come vedete sto cercando di aggiungere un capitolo dopo l’altro in modo tale che all’inizio la storia  scorra più velocemente in questi capitoli iniziali.

Mi sono resa conto solo sta matttina di come era orribile il paragrafo nella sua prima pubblicazione, ieri ero molto stanca e stavo correndo con il tempo per uploadarlo (si dice cosi?) e quindi è venuto uno schifo, spero che la seconda versione sia migliore !

 

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Capitolo 4
*** Lezione di pozioni ***


Una settimana era già passata rapidamente dal suo arrivo a Hogwarts.
Chloe si sentiva più felice che mai, era sempre presente però il senso di solitudine e di abbandono che provava nei confronti della sua famiglia e dei suoi vecchi amici.
 
Durante l’ora dedicata alla consegna della posta era sempre lei quella a ricevere più lettere fra tutti, il suo gufetto Spotty, chiamato cosi per le piccole macchie nere presenti sulle piumate ali, era costretto a trasportare dei pesanti malloppi di lettere di corrispondenza inviati dai suoi numerosi amici ormai lontani, e dai suoi genitori preoccupati e ansiosi di avere delle notizie sulla nuova scuola.
 
Chloe trascorreva la maggior parte del suo tempo con Hermione, che sebbene fosse diventata una sua amica, a volte si rivelava una noiosa precisina, spesso ridevano assieme per i corridoi  e  nel tempo libero, ma, quando era l’ora di lezione la riccia si tramutava in una scrittrice accanita, ma la sua isteria si dimostrava quando Chloe annoiata dalla lezione iniziava a parlarle a vanvera: allora gli occhi dolci della Grenger sputavano fuoco e dalla bocca usciva un sibilo spesso in un fastidioso e insopportabile.
-Shhhh ! insomma basta sto cercando di concentrarmi!
 
Fortunatamente Hermione le aveva presentato la maggior parte della casata dei Grifondoro, Chloe gliene era grata, almeno nei momenti di noia durante le lezioni poteva almeno contare sugli altri per scambiare quattro chiacchiere.
 
Ma il più grande regalo che Hermione le fece fu presentarla ai suoi due migliori amici, i restanti componenti  del famoso trio: il coraggioso Harry Potter e il fedele Ron Weasley.
 
Flash-back
 
La riccia e Chloe stavano entrando a passo svelto nella sala grande per la colazione. Si erano alzate presto quella mattina (forse anche troppo presto per la bionda) per fare un piccolo tour del castello in onore della nuova arrivata.
 
Si sedettero alla meta del tavolo dei Grifondoro. Hermione saluto il ragazzo seduto di fronte a loro intento a rovesciare una quantità smisurata di ottimo cibo nel piatto.
 
Era alto, muscoloso, dai capelli di un brillante color carota, il sorriso bianco si allargò e gli occhi azzurri luccicavano di felicità alla vista della riccia.
Hermione presentò i due .
-Ron questa è la mia nuova amica e compagna di dormitorio Chloe. Chloe questo è Ron uno dei miei migliori amici di sempre.
 
Ron sorrise e disse con tono delicato
-Tanto piacere Chloe, gli amici di Hermione sono anche miei amici!
 
Chloe che aveva riconosciuto dapprima il ragazzo di fronte a lei disse
-Piacere mio Ron! Come ho già detto a Hermione sono veramente lusingata di conoscere voi coraggiosi salvatori del mondo magico.
Dicendo quell’ultima frase con fare autoritario, giusto per darsi un tono.
 
Ron che aveva già iniziato a mangiare si strozzò quasi per le risate e disse.
-Si vede che non mi conosci abbastanza! Mia Cara Chloe penso tu non conoscerai mai ragazzo più codardo di me in vita tua.
 
Mentre Chloe stava per ribattere, si unii a loro un ragazzo dai capelli corvini degli occhiali al cerchio erano appoggiati sul naso ed evidenziavano gli occhi color smeraldo, il sorriso pacifico accompagnava il rilassato viso.
Chloe scorse una cicatrice di fuoco a forma di saetta sulla fronte del giovane e spalanco allibita la bocca.
 
Sussurro sperando che nessuno la sentisse
-Oh santo dio ma è Harry Potter
 
Il ragazzo dai capelli corvini rispose sorridendo.
-In persona,  signorina..?
 
Siccome la faccia di Chloe sembrava denotare un’incapacità permanente di proferire parola Hermione decise di rispondere per lei.
-Lei è Chloe Merist Harry, si è trasferita a Hogwarts quest’anno.
 
Harry divertito dalla reazione della bionda disse.
-Piacere di conoscerti Merist
 
Chloe riprese la forza di parlare e arrossi per la figura da emerita idiota che aveva appena fatto.
-Chiamami pure Chloe ! anch’io sono felice di conoscerti
Hermione e Ron dissero in coro come se fossero stati coordinati da qualche forza maggiore.
-Abbiamo notato Chloe !
Allora tutti e quattro si misero a ridere e l’imbarazzo dei primi minuti scomparii in un’atmosfera di comicità.
 
Fine flash back
 
Hermione e Chloe si stavano dirigendo per la prima volta verso la classe di pozioni.
Chloe era molto dotata per la materia e spesso si ritrovava a essere la migliore della classe, o perlomeno cosi accadeva nella sua vecchia scuola, ora la bionda sapeva che avrebbe avuto dei altrettanto competenti avversari, ma non se ne curava più di tanto.
 
Entrarono nella stanza, erano arrivate in anticipo come il solito, neanche il professore era seduto all’imponente cattedra, le due ragazze occuparono posto in prima fila.
Chloe era decisa a seguire quell’entusiasmante lezione con dedizione e concentrazione, del resto voleva almeno cercare di giocarsela con quel pozzo di sapienza della Grenger.
 
C’era una cosa alla quale Chloe non era informata, cioè che il suo maggiore avversario non sarebbe stato la riccia ma il re delle serpi, Draco Malfoy
 
Il professore entrò in classe salutando le due alunne e presentandosi alla nuova arrivata.
-Piacere signorina Merist, sono Horace Lumacorno l’insegante di pozioni, ho letto da sua scheda, deve essere molto brava nella materia, ha sempre avuto ottimi voti, sappia che mi aspetto molto da lei
 
Chloe lusingata rispose
-Grazie professore spero di riuscire a sorprenderla.
Il professore si congedò, un rumore di passi provenire dal corridoio, e dalla porta entrarono due ragazzi, Chloe e la riccia li riconobbero dubito, si trattava del biondo e di Zabini
 
Il biondo era serio mentre Blaise sorrideva felice come sempre, erano cosi diversi quei due, ma capaci di capirsi lo stesso con un solo sguardo.
Il moro salutò Chloe che rispose con un cenno del capo e un sorriso appena accennato.
 
La classe si riempii e la lezione comincio, Chloe fece molta attenzione alle procedure e alle proprietà degli ingredienti che il professore stava spiegando, i primi trenta minuti la lezione trascorsero tranquilli.
 
Spesso il professore poneva domande alla classe per capire a che punto fossero arrivati l’anno precedente e che tipo di preparazione avevessero ricevuto i suoi nuovi alunni.
 
Tre mani erano quasi sempre alzate: quella precisa e scattante di Hermione, quella interessata di Chloe e quella dall’aria menefreghista di Malfoy.
 
Il professore fu chiamato dal custode Gaza per parlare di questioni riguardanti il corpo docenti e uscii dalla porta.
 
A quel punto Malfoy si alzo, dirigendosi  verso il banco delle due ragazze si posizionò fermò in piedi d’avanti a loro e sibilò con fare crudele.
-Tu lurida mezzosangue, cosa stai cercando di fare? Lo sai che l’unica materia in cui sono impeccabile è pozioni quindi consiglio te e la tua amica di non interrompere la lezione con le tue domande da stupida babbana, stiamo cercando di imparare qualcosa qui!


Gli occhi di color grigio sembravano ancora più freddi e sprizzavano odio.
Alla definizione ‘mezzosangue’ Chloe scatto in piedi e disse.
-Tu stupido Pezzo di merda! Come ti permetti a rivolgerti con quella schifosa parola ad un essere umano? Non ti vergogni?!


Malfoy stupito dalla reazione della ragazza parlò ancora più adirato di prima.
-Guarda che mi riferivo anche a te cara Merist! Lo so di che terribile oscenità è stata infangata la tua famiglia, che speco! Generazioni e generazioni di purissimi maghi rovinate da te.
 
A quel punto Chloe non resistette più e urlo al ragazzo.
-Certo Malfoy, mi sa che abbiamo idee diverse su come si disonora in nome di una famiglia o no? Schifoso mangiamorte rinnegato.
 
In quel momento entrò il professore che vide i sue ragazzi in piedi in mezzo alla stanza e proferì le fatidiche parole.
-Non vi posso lasciare un minuto da soli che combinate già caos, 20 punti saranno sottratti a entrambe le case di Grifondoro e Serpeverde ora tutti ai vostri posti, e cerchiamo di concludere la lezione senza ulteriori intoppi.
 
A Chloe brillavano gli occhi, aveva una voglia immensa di sfogarsi con qualcosa o meglio con qualcuno, le veniva voglia di piangere, ma l’onore trattenne le sue lacrime fino alla fine della lezione, non si sarebbe mai fatta vedere piangere davanti al biondo, e sebbene le sue parole l’avessero ferita nel profondo, non volle dare soddisfazione al ragazzo dimostrandosi debole.
 
Conclusa la terribile lezione Chloe di alzò velocemente e camminando a lunghi passi si diresse nel bagno delle ragazze.
Hermione cercò invano di fermarla ma lei non si lasciò prendere, scostò abilmente la presa della riccia e continuò la corsa.
 
Una volta nei bagni, al sicuro, Chloe scoppiò a piangere incontrollatamente, nessuno le aveva mai detto cose simili, essere chiamata mezzosangue era ormai una consuetudine, soprattutto negli ultimi due anni, ma essere paragonata come la rovina dei suoi genitori, quello era troppo persino per lei, quel ragazzo era spregevole e crudele, ghiacciato nell’anima e incapace di contenersi.
 
Arrivò dentro il bagno, una ragazza dai capelli rossi, simili a  quelli di Ron, una pelle candida e vellutata e degli occhi castani espressivi, cercò un po’ in giro nel bagno e la scovò nel suo nascondiglio, poi parlo.
-Ehm ciao sei tu Chloe? Io sono Ginny Weasly, la sorella di Ron, Hermione e gli altri ti stanno cercando, mi hanno raccontato cosa è successo, ti va di parlarne? Sai, aiuta molto esternare i propri sentimenti
 
Chloe non aveva nessuna voglia di parlare ma la ragazza sembrava cosi carina e gentile che si decise a spiegarle l’accaduto, dopo una veloce descrizione dei fatti, la rossa che ascoltava attenta disse.
-Malfoy è sempre stato cosi, non prenderla sul personale, il suo cuore è ghiacciato e i suoi occhi sono offuscati dal fumo di sciocchezze che suo padre gli ha sempre ripetuto sin da piccolo, ormai provo solo una grande pena per lui, spero che un giorno troverà qualcuno che lo faccia finalmente ragionare e che porti calore e limpidezza in lui tu però non ti devi abbattere per quello che dice, io penso che non abbia neanche idea di che effetto abbiano le parole sulle persone.
 
Chloe a quelle sagge parole della ragazza smise di singhiozzare rifletté e si senti in colpa per averlo insultato, magari quel ragazzo aveva solo bisogno di attenzioni, magari si sentiva solo, solo come si sentiva lei fino a poco tempo fa.
 
La rossa si accorse che la ragazza incominciava a ragionare e per tirarle su il morale disse
-Dai! Usciamo, gli altri ci aspettano, mi ha detto Harry che sei interessata al quiddich non è vero?
 
A Chloe s’illuminarono gli occhi al nominare di quel suo amato sport che le mancava tanto.
-Si, cioè me la cavo, mi piace veramente tanto il quiddich ci gioco da quando sono piccina, mio padre mi ha insegnato prima a volare che a fare i primi passi
 
Ginny contenta dalla reazione della ragazza rispose.
-Allora sarai contenta, perché ieri mi sono già permessa di iscriverti alle audizioni della prossima settimana, molti studenti dell’anno scorso si sono trasferiti e molti hanno finito la scuola, di conseguenza la squadra ha bisogno di giocatori, io Harry e Ron siamo già in squadra e vorremmo che ti unissi a noi, se a te non dispiace ovviamente!


Chloe salto per la felicità e abbraccio la rossa che tra poco cadde.
Era felice perché avrebbe di nuovo cavalcato quella scopa e giocato al gioco, l’ unico al mondo che riusciva di più a scaricare le sue tensioni e a liberarla dai suoi pensieri.
 
Uscirono insieme dal bagno, contente, Chloe vide il biondo che era seduto in un angolo del corridoio, gli occhi pesti e l’espressione vuota, la ragazza si sentii morire dentro e si promise di aver chiesto scusa al biondo appena avrebbe avuto l’occasione di farlo.
 
Ormai siamo al terzo capitolo!!
Spero sia stato più entusiasmante degli altri! Mi sono presa un pò più di tempo per scriverlo in modo tale di non pubblicare schifezze ma soprattutto perché sono stata molto occupata durante la settimana.
Recensite!!! Mi farebbe molto piacere avere qualche opinione sulla storia sulla quale lavorare !!!
 

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