Look through my eyes - Guarda attraverso i miei occhi

di Niky_94
(/viewuser.php?uid=774872)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Niky la Fenice ***
Capitolo 2: *** Mangiamorte in città ***
Capitolo 3: *** Il tranello della strega, del cane e del lupo ***
Capitolo 4: *** Guerra fredda ***
Capitolo 5: *** Due vecchi amici ***
Capitolo 6: *** La missione ***
Capitolo 7: *** La fuga ***



Capitolo 1
*** Niky la Fenice ***


Eccomi di nuovo con Remus e Nicoletta :P Non ci posso fare niente, ho sempre pensato che Lupin sarebbe un papà meraviglioso *^* ... 
Ad ogni modo, questa volta mi è balenata alla mente un'immagine di loro due che litigavano -per un motivo che vi svelerò più avanti, nel secondo capitolo-, e pensavo di scrivere una short soltanto su quello... Poi, però, mi sono detta: "Ma perché XXX (non vi svelo chi sia :P ) avrebbe dovuto fare una cosa del genere?" E così, ho iniziato a fantasticarci sopra, e piano, piano, si è formata la storia :) Mi piace immaginare come questo rapporto padre-figlia possa evolversi, non solo nei momenti di "pace", ma anche in quelli di conflitto... E così, eccoci qua :P Sto ancora limando i dettagli, ma spero di postare presto altri capitoli :)
Un'ultima nota, prima di lasciarvi alla storia: di solito, durante la narrazione, mi riferisco a Nicoletta con il suo nome completo. Penso che d'ora in avanti, invece, la chiamerò semplicemente "Niky", come fa anche la mitica MirzamLupin nelle sue favolose storie (che vi raccomando caldamente) :)
Buona lettura! :)









Lupin entrò nel soggiorno di Grimmauld Place, e sobbalzò. Moody era in piedi in mezzo alla stanza; Niky era davanti a lui, e sorrideva. Quando lo sentirono arrivare, entrambi tacquero e si voltarono in direzione della porta. Alla vista del padre, la ragazza impallidì. ed abbassò lo sguardo.
<< Oh, bene arrivato, Remus >> disse Moody, in tono allegro << Congratulazioni >>
Lupin li guardò con aria interrogativa. << Congratulazioni? >> domandò << Per che cosa? >>
Moody guardò la ragazza con aria soddisfatta, l'occhio magico che roteava nell'orbita << Per il giuramento di tua figlia, naturalmente >>
Il Licantropo rimase a bocca aperta << Che cosa?! >>
Niky lo guardò << Io... Sono un membro dell'Ordine, adesso... >>
Lupin era senza parole << Sei... Sei entrata nell'Ordine? >>
Moody raddrizzò la schiena << Credevo ne fossi al corrente, Remus... >>
Il mago era senza parole << Io... Io non... Non riesco a crederci... >> boccheggiò. Scosse la testa, e si rivolse alla ragazza << Come... Come hai potuto fare una cosa del genere? >> domandò, arrabbiato.
Niky fece un passo indietro << N-non arrabbiarti... So che non volevi che entrassi a far parte dell'Ordine, ma... >> si fece coraggio, ed assunse un tono di voce più sicuro << ma voglio battermi anch'io. Voglio combattere al vostro fianco. Non ho paura, e voglio aiutarvi >>
Lupin impallidì << Tu...tu.... Tu sapevi che non approvavo questa tua decisione! Come ti è saltato in mente di - ? >>
Moody fece un passo avanti << Via, calmati, Remus, >> si intromise, mettendosi tra lui e la ragazza << Niky ha sbagliato a prestare giuramento senza il tuo consenso, questo è vero. Ma è una ragazza intelligente e capace, e sarà un membro valente dell'Ordine. E in questo momento, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile >>
Il Licantropo si passò una mano tra i corti capelli castani << Io... non riesco... a crederci... >> disse, respirando affannosamente.
Moody fece per dire qualcosa, quando il signor Weasley fece capolino nella stanza << Alastor, puoi venire un momento, per favore? >>
L'Auror annuì. Diede una lieve pacca sulla spalla alla ragazza e lasciò la stanza.
Niky si fece coraggio, e sollevò lo sguardo sul volto di suo padre. << Papà, io - >>
<< Non voglio sentire una parola! >> esclamò Lupin, arrabbiato << Devi smetterla di agire sempre di testa tua! >>
La ragazza sobbalzò. Nonostante fosse preoccupata per la sua reazione, decise di far valere le sue ragioni. Sentiva di dover combattere, di dover agire attivamente per aiutare suo padre ed i suoi amici. Così scosse la testa, e disse: << E tu devi smettere di preoccuparti sempre. So badare a me stessa >>
<< No, invece! >> esclamò lui, allargando le braccia.
La giovane strega alzò gli occhi al cielo << Wow, grazie per la fiducia... >> borbottò, incrociando le braccia.
<< Non essere indisponente, >> la riprese il mago << sai bene che ho ragione >>
<< Certo che hai ragione, non m hai mai dato la possibilità di dimostrarti il contrario! >> si lamentò lei << Non mi lasci mai fare nulla. Appena la situazione si fa un po' più rischiosa, fai di tutto per tenermi lontana... Ma faccio parte dell'Ordine tanto quanto te, e non puoi impedirmi di combattere! >>
Lupin la guardò negli occhi << Il motivo per cui non ti lascio prendere parte alle missioni dell'Ordine è che non sei abbastanza prudente! Agisci sempre senza pensare alle conseguenze e non ti rendi conto che questo potrebbe esserti fatale! >>
<< Papà... >> iniziò lei, ma il padre la interruppe.
<< Sono tuo padre, Niky, e l'unica cosa che voglio è proteggerti. Finché non avrai imparato ad essere più responsabile, non andrai da nessuna parte >>
<< Cosa? >> esclamò lei, allibita << Questo non giusto, sono un membro dell'Ordine, adesso, non puoi tagliarmi fuori in questo modo, non se ne parla! >>
Lupin alzò un amano, per farle cenno di tacere << Non ho intenzione di discuterne ancora, Niky >>
La ragazza strinse i pugni<< Tu non puoi impedirmi di prendere parte alle missioni, papà! >> obbiettò.
<< Posso, e lo farò >> rispose lui, freddamente. Abbassò la voce, fino a trasformarla in un sussurro roco, ed aggiunse: << Questo non è un gioco, Niky... Non ho intenzione di veder morire mia figlia... >>
La giovane strega lo guardò. Capiva benissimo la sua preoccupazione, e detestava dovergli dare un dispiacere, ma non avrebbe mai abbandonato i suoi amici. << Mi dispiace, papà, so che cerchi solo di proteggermi... Ma ho preso la mia decisione. Combatterò al vostro fianco, e farò tutto il possibile per aiutarvi. Mi dispiace di essere entrata nell'Ordine senza il tuo permesso, ma non ho potuto fare altrimenti... >> disse, cercando di suonare ragionevole << Hai sempre fatto di tutto per impedirmi di unirmi alla battaglia, ma io sento di doverlo fare. So che sei arrabbiato, ma non posso tirarmi indietro. Ormai ho fatto la mia scelta >>
<< Così pare >> commentò lui, sollevando un sopracciglio << Ma se speri che ti lasci rischiare la vita, ti sbagli di grosso >>
Niky scosse la testa << Moody si fida di me, perché tu non riesci a fare lo stesso? >> Si attaccò al braccio del padre, e lo scosse piano << Andiamo, papà... >>
Il mago scosse la testa, e allontanò la ragazza << E inutile, Niky, ho preso la mia decisione >>
Lei fece un passo indietro, tubata: Lupin non l'aveva mai allontanata in quel modo, prima di allora. << Ma... >>
<< Niente “ma”, Niky >> la ammonì lui, severo << Sono molto arrabbiato con te. Il tuo comportamento mi ha davvero deluso >>
La giovane abbassò piano lo sguardo, senza replicare.
<< Vai in camera tua >> ordinò il Licantropo.
Lei obbedì, ed uscì dalla stanza con aria mesta.
Il mago la osservò allontanarsi. Quando se ne fu andata, si abbandonò ad un profondo sospiro e si lasciò cadere sul divano. Si prese la testa tra le mani, e chiuse gli occhi, cercando di calmarsi.
<< Brutta faccenda, eh? >> disse una voce alle sue spalle, facendolo sobbalzare.
Lupin si voltò di scatto e vide Sirius, in piedi, la schiena appoggiata alla parete. Evidentemente, doveva essere entrato dalla seconda porta di cui era munita la stanza. Lupin si domandò da quanto tempo fosse lì, ed il sapere che avesse assistito alla scena lo irritò. << Lasciami solo, Sirius >>
<< Ehi, non mordere, Lunastorta! >> esclamò quello avvicinandosi, ed abbozzò un sorriso << La luna piena è solo tra due settimane... >>
L'altro sbuffò << Non sono in vena, Sirius... >>borbottò, cupo.
<< Questo lo vedo, >> rispose il mago << ma il buon, vecchio Felpato qui per ascoltare i tuoi problemi >> Si lasciò cadere sul divano accanto all'amico, e sprofondò nello schienale.
Lupin lo guardò: nonostante fosse un uomo adulto, Sirius gli ricordava sempre il ragazzo che un tempo era stato suo compagno di scuola. E, in sua compagnia, lui stesso non poteva fare a meno di sentirsi ringiovanito di anni. Sospirò: << Non so davvero cosa fare, con lei... >>
L'Animagus annuì, ed i capelli neri ondeggiarono scompostamente ai lati del suo viso scarno. << Sei sempre stato molto protettivo, Remus... Posso capire la tua preoccupazione... >>
Lupin scosse il capo << Faccio di tutto per tenerla al sicuro, >> disse con voce roca << ma lei riesce sempre a mettersi nei guai... Non si rende conto dei rischi che corre... >>
<< Hai ragione, Remus, >> approvò l'altro << ma non dimenticare che Niky ha solo quindici anni... Alla sua età è perfettamente normale cacciarsi nei guai... Pensa a quante ne abbiamo fatte noi, a scuola... >> disse, e sulle sue labbra apparve per un momento un sorriso carico di nostalgia.
<< Non è la stessa cosa, Sirius... >> rispose Lupin, scuotendo la testa << Non stiamo parlando di qualche scappatella adolescenziale, ma di affrontare Lord Voldemort! >>
<< Non credi che possa farcela? >> domandò Sirius.
<< Certo che credo che possa farcela >> rispose il Licantropo.
<< E allora perché non la lasci provare? >> gli chiese l'amico, semplicemente << Sono certo che se la caverà benissimo. E poi ci saremo noi, al suo fianco... Non permetteremo che le accada nulla >> assicurò con un sorriso.
Lupin scosse ancora il capo << Non possiamo sorvegliarla a vista, non mentre combattiamo contro i Mangiamorte, o contro le Arti Oscure... >>
Sirius spalancò gli occhi << Niky non è una bambina, Remus... E' una ragazza in gamba, starà lontana dai guai, ne sono sicuro >> Lo osservò per qualche momento, in silenzio. Non riusciva a capire il perché di tanta preoccupazione. In fondo, Niky aveva scelto di unirsi all'Ordine per battersi per una causa più che nobile. Quando Harry aveva espresso il medesimo desiderio, il suo cuore si era gonfiato di orgoglio. Poi, però, capì: si domandò cosa avrebbe fatto se fosse capitato qualcosa ad Harry, e comprese le paure dell'amico. Gli posò una mano su una spalla, ed aggiunse: << Ma... se vuoi davvero persuaderla a rinunciare a combattere, ti servirà un'idea... >>
Lupin sollevò il capo, interessato << Quale idea? >>
<< Oh, non preoccuparti d questo, Lunastorta, >> disse Sirius, dandogli una pacca sulla spalla << Ci faremo venire in mente qualcosa... >>

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mangiamorte in città ***


L'indomani mattina, Niky era nella sua camera. Non era riuscita a chiudere occhio quella notte, agitata da mille pensieri. Si sentiva in colpa per aver disubbidito al padre ed essere entrata a far parte dell'Ordine della Fenice nonostante lui si fosse opposto, ma in cuor suo sentiva di aver fatto la scelta giusta. Per a prima volta sentiva di poter essere davvero utile a qualcuno, di avere uno scopo per il quale battersi, una causa da portare avanti.

Si abbracciò le ginocchia, e si guardò attorno: il sole stava sorgendo. I pallidi raggi del sole nascente filtravano attraverso i vetri impolverati, illuminando un poco la stanza. La luce chiara carezzava debolmente il tappeto consumato ai piedi del letto, disegnandovi sopra un rettangolo chiaro. Emise un sospiro profondo. Non si era ancora arrischiata ad uscire dalla sua camera dalla sera precedente, quando Lupin le aveva ordinato di andare nella sua stanza. Sbadigliò; la stanchezza iniziava a farsi sentire. Seduta sul letto, si rannicchiò maggiormente su sé stessa, posò la fronte sulle ginocchia stette al petto e chiuse gli occhi, cerando di riposare per un momento.

All'improvviso, un boato scosse le pareti della casa. Niky non aveva dubbi: una Materializzazione. Scese in fretta e furia dal letto, afferrò la bacchetta magica, e si precipitò giù per le scale.

<< Papà! >> esclamò, sorpresa, vedendo suo padre correre in corridoio, vestito di tutto punto.

L'uomo non si voltò. Aprì velocemente la porta dello sgabuzzino, ne estrasse una scopa e corse fuori, in strada.

<< Papà, aspetta! >> lo chiamò la ragazza, e gli corse dietro.

Lupin non sembrò far caso a lei nemmeno questa volta; il mago montò sulla scopa e sfrecciò via.

Niky non perse tempo: se suo padre si comportava in quel modo, la situazione doveva essere grave. Corse all'ingresso, afferrò la sua scopa e decollò, lanciandosi all'inseguimento. Dopo alcuni minuti, scorse Lupin, in lontananza.

Il mago sfrecciava veloce nel cielo, e sembrava avere una meta ben precisa.

La ragazza si domandò perché il padre avesse deciso dipartire da solo, senza avvisare gli altri membri dell'Ordine. Avrebbe potuto essere pericoloso, e Lupin lo sapeva bene. Niky decise che doveva essere accaduto qualcosa di molto grave; suo padre non avrebbe mai agito in maniera così impulsiva, altrimenti.

La giovane aguzzò la vista, e sgranò gli occhi, quando scorse qualcosa in lontananza. Una macchia nera a cavallo di una scopa, proprio davanti a suo padre. Certamente, era quella macchiolina, ciò che Lupin cercava di raggiungere.

Niky accelerò, portandosi a pochi metri dietro il mago, che sembrava non essersi ancora accorto della sua presenza, impegnato nell'inseguimento. All'improvviso, Lupin aumentò la velocità di volo, distanziando notevolmente la figlia.

La ragazza cercò di imitarlo, ma il Licantropo volava troppo veloce perché potesse stargli dietro, e ben presto, lo perse di vista.

<< Oh no, papà, dove sei? >> mormorò Niky, guardandosi attorno nella speranza di individuarlo. Ad un tratto, vide qualcosa in una radura, proprio sotto di lei.

<< Papà! >> esclamò, felice, riconoscendolo. Iniziò la discesa, mantenendo una certa distanza, per sicurezza.

Improvvisamente, un lampo di luce illuminò la foresta. Niky si fece largo tra i cespugli, giusto in tempo per vedere Lupin venire scaraventato a terra da una pioggia di scintille. Il primo impulso della ragazza fu quello di precipitarsi in suo aiuto, ma si ricordò le raccomandazioni che il padre le aveva fatto riguardo l'essere prudente ed il riflettere prima di agire, e si impose di rimanere calma, e di restare nascosta. Comprese che se si fosse precipitata in soccorso del padre, avrebbe finto con il peggiorare la situazione, e che gli sarebbe stata molto più di aiuto se avesse studiato una via di fuga per portarlo via da lì.

Aguzzò la vista, cercando di intravedere l'aggressore, ma no riuscì a vedere nulla. Poi, all'improvviso, alle orecchie della ragazza giunse un suono gracchiante, che in seguito identificò come la risata di una donna. Si sporse un poco dal suo nascondiglio, e rimase a bocca aperta.

La donna portava un lungo vestito nero, che sarebbe stato elegante, se non fosse stato ricoperto di squarci e bruciature. I lungi capelli corvini erano un groviglio spettinato, che incorniciava un viso bianco, sul quale brillavano due occhi neri dall'espressione folle. Bellatrix Lestrange. La donna, in piedi in mezzo alla radura, troneggiava su suo padre, ancora steso a terra, ed apparentemente ancora troppo stordito, per reagire all'attacco.

La Mangiamorte spalancò gli occhi ed incurvò le labbra in un sorriso inquietante. Sollevò la bacchetta, e la puntò dritta al cuore di Lupin.

<< Avada - >>

<< EXPELLIARMUS! >> gridò Niky, precipitandosi fuori dal suo nascondiglio.

La donna emise un verso strozzato, mentre la bacchetta schizzava via dalla sua mano, atterrando sull'erba a qualche metro da lei.

Prima che potesse reagire, la ragazza si frappose fra lei e suo padre la bacchetta levata verso la Mangiamorte. << Stupeficium! >> Si udì un rumore secco, simile ad uno schiocco di frusta, ed un lampo di luce rossa colpì la donna in pieno petto, scagliandola lontano.

Niky si inginocchiò a terra, e prese il mago tra le braccia << Papà, stai bene? >> domandò, agitata, carezzandogli il viso.

Lupin socchiuse gli occhi, e la guardò << Niky... >>

<< Va tutto bene, resisti, papà, >> disse lei. Si mise il braccio del padre attorno alle spalle, gli cinse la vita con le braccia e lo aiutò a rialzarsi << ti porto a casa... >>

Si voltò a guardare Bellatrix, per accertarsi di averla resa inoffensiva, e rimase a bocca aperta: i capelli scarmigliati della donna, fino a poco prima di un nero intenso, stavano cambiando colore, diventando rosa. Rosa cicca.

<< Tu... >> La giovane era senza parole. Alzò la bacchetta, pronta a colpire. << Tu... >>

Capendo ormai di essere stata scoperta, Tonks tornò alle sue solite sembianze.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il tranello della strega, del cane e del lupo ***


<< Accidenti, Niky, >> borbottò la Metamorfmagus, sfregandosi via un po' di terra dal viso a forma di cuore << mi hai quasi stesa! >>

<< Tonks, come hai potuto? >> domandò Niky, sconvolta, la bacchetta puntata contro la giovane donna.

Lei alzò le mani << Aspetta, non è come pensi...! >> esclamò, cercando di rimettersi in piedi in fretta e furia.

<< Non ti muovere! >> ordinò la ragazza. Stava per lanciarsi verso di lei, pronta ad attaccare, quando qualcuno la trattenne. La giovane si voltò, e vide che si trattava di suo padre.

<< Niky, aspetta, è tutto a posto! >> disse Lupin, tenendola per le spalle.

<< Tutto a posto? >> fece lei, divincolandosi << Tonks ti ha attaccato! >>

<< Ascoltami, si è trattato solo di un malinteso... >> disse ancora lui. Strinse la figlia contro il petto, nel tentativo di trattenerla << Calmati, ora! >>

<< Remus ha ragione, >> disse una voce << si è trattato solo di un equivoco >>

Niky si voltò, e vide Sirius uscire da dietro un albero. << Ma cosa...? >> Prese a divincolarsi con maggiore energia << Qualcuno di voi vuole spiegarmi che diavolo sta succedendo?! >> domandò, in tono esasperato.

<< Ci ascolterai senza fare nulla di impulsivo? >> domandò Lupin, senza lasciarla andare.

<< Si >>

<< Molto bene... >> disse lui e la liberò dalla sua presa.

<< Avanti, che sta succedendo? >> chiese lei, senza voltare le spalle a Tonks.

<< Sirius mi ha chiesto di trasformarmi in mia zia Bellatrix e fingere di attaccare Remus >> spiegò la Metamorfmagus, alzandosi in piedi ed avvicinandosi cautamente.

I due maghi annuirono.

<< Anche se devo ammettere, >> disse Lupin con un sorriso << che ci sei andata un po' pesante, Tonks >>

Lei scosse la testa, facendo oscillare i capelli rosa << Mai quanto Niky, >> disse, sorridendo << spera di trovarti in sua compagnia, quando sei in difficoltà, Remus! >>

<< Dovresti essere orgoglioso di lei, Lunastorta, >> approvò Sirius << tua figlia ha dimostrato che ti difenderebbe a qualsiasi costo >>

<< Insomma, volete spiegarmi? >> sbottò a quel punto la ragazza, spazientita. Si rivolse a Sirius << Perché hai chiesto a Tonks di fingere di attaccare mio padre? >>

<< Bhe... >> iniziò lui, titubante.

Tonks prese la parola al suo posto << Remus aveva paura che non saresti stata in grado di affrontare l'attacco di un Mangiamorte, così Sirius ed io abbiamo deciso di metterti alla prova >> spiegò. Prima che Niky potesse obbiettare, le si avvicinò e la strinse tra le braccia << Eravamo certi che ci saresti riuscita, siamo così fieri di te! >>

La giovane strega si liberò dall'abbraccio, con uno strattone. Si voltò verso suo padre, gli occhi che dardeggiavano << Non... mi credevi in grado... di affrontare un Mangiamorte... >> disse lentamente, come se cercasse di metabolizzare la notizia.

Lupin fece un passo avanti << Niky... >>

Lei si ritrasse << Stammi lontano >> disse con freddezza.

Il mago non si arrese << Niky, cerca di capire, noi volevamo solo - >>

<< Lasciami stare! >> esclamò lei, la voce incrinata dalla rabbia. Fece correre lo sguardo sui presenti, e scosse la testa << E io che mi sono preoccupata come una stupida... Dovreste vergognarvi... >>

Detto questo, montò sulla scopa e sfrecciò verso casa ad una velocità tale che sentiva il vento sferzarle il viso, e spazzare via le lacrime luccicanti che le rotolavano lungo le guance.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Guerra fredda ***


Quel pomeriggio, Niky era rintanata sotto le coperte nella sua stanza, a Grimmauld Place. Era riuscita a convincere un'insistente Molly Weasley di non avere fame, evitando così di incontrare Lupin, Tonks e Sirius a pranzo.

Si rannicchiò su sé stessa, e chiuse gli occhi. Non riusciva a credere a quello che suo padre aveva fatto. Improvvisamente, sentì bussare alla porta. Si alzò controvoglia e si trascinò fino all'uscio, aprendo la porta.

<< Cosa ci fai tu, qui? >> domandò stizzita, appena si trovò di fronte al suo ospite.

<< Posso entrare? >> domandò timidamente Lupin, in piedi sulla soglia.

<< Fa' come ti pare >> rispose lei, seccata.

Il mago non se la prese: sapeva che la figlia era ancora molto arrabbiata, e decise di ignorare il tono di voce che aveva usato.

Niky rimase in piedi in un angolo, distante << Allora, che cosa ci fai, qui? >>

Lupin posò un vassoio sul comodino della ragazza << Non sei scesa per il pranzo, >> spiegò << così ti ho portato qualcosa da mangiare >>

<< Non ho fame >> rispose lei in tono piatto, fingendo di osservare con interesse uno dei soprammobili posti sulla cassettiera.

<< So che sei arrabbiata, Niky, >> disse lui in tono calmo << ma non sono lo sciopero della fame o l'isolamento che ti faranno stare meglio >>

Lei non rispose. Posò la piccola scatolina che teneva in mano, e prese a giocherellare con una spazzola, rigirandola tra le mani. Si sentiva frustrata, e doveva far uscire tutta quella tensione dal suo corpo, in qualche modo.

Lupin decise di insistere, e tentare di parlare con la figlia. Sapeva che Niky stava usando la tecnica del silenzio per punirlo per ciò che aveva fatto, ma era anche consapevole che il dialogo era l'unico modo per risolvere la questione. Un obiettivo arduo da raggiungere, quando la tua interlocutrice si rifiuta di parlare con te.

<< Niky, per favore, ascoltami, >> disse << sei arrabbiata, e ne hai tutte le ragioni; ma cerca di capire... >>

<< Capire?! >> sbottò a quel punto la ragazza, posando la spazzola sulla cassettiera con un colpo secco << Cosa c'è da capire? Mi avete presa in giro! >>

Il mago scosse la testa << Niky... >>

<< Mi avete fatta preoccupare a morte, >> lo interruppe lei, la voce resa più acuta dalla rabbia << e per cosa? Perché tu potessi vendicarti di quando io ti faccio stare in pensiero? >>

<< Niky! >> esclamò Lupin, balzando in piedi.

La ragazza sobbalzò: non era abituata a sentire il padre parlare con un tono tanto brusco.

<< Non si è trattato di una vendetta, e tu lo sai! >> continuò lui << Cercavamo solo di farti capire il tuo errore, perché potessi imparare a fare più attenzione! Lo abbiamo fatto solo per proteggerti! >>

<< Come faccio a sapere se è vero? >> domandò Niky intono accusatorio << Dicevi che non mi avresti mai fatta soffrire, e guarda invece cosa sei riuscito ad organizzare! >>

Lupin la guardò, arrabbiato << Adesso stai esagerando! >> disse, in tono di avvertimento.

Lei lo guardò, socchiudendo gli occhi << Avanti, mettimi in punizione, >> lo sfidò << Tanto non riusciresti a farmi più male di così >>

<< Ora basta, Niky! >>sbottò il mago << E' vero, ho sbagliato, ma non avevo alcuna intenzione di ferirti! >>

<< Volevi ferirmi, invece! >> insistette lei, alzando la voce << Sapevi come mi sarei sentita se avessi creduto che tu fossi stato in pericolo, e hai deciso di sfruttare la cosa! >> lo guardò, piena di risentimento, il cuore che batteva all'impazzata.

Il mago la guardò, e con orrore si rese conto che gli occhi della figlia si stavano riempiendo di lacrime. Improvvisamente, si sentì come se qualcuno gli avesse assestato un pugno nello stomaco. Si era ripromesso di cancellare ogni traccia di tristezza dal volto di Niky, ed ora lei piangeva... per colpa sua.

La giovane strega sostenne il suo sguardo, le labbra serrate per lo sforzo di ricacciare indietro le lacrime. << Volevi ferirmi... e ci sei riuscito >> Dopo queste parole, gli voltò le spalle e se ne andò.

Lupin la seguì << Niky... Niky, aspetta! >> La prese per un braccio, costringendola a fermarsi.

<< Lasciami andare! >> strepitò lei, liberandosi con uno strattone << Non ho più niente da dirti, Remus >>

Il mago rimase pietrificato dl modo in cui lo aveva chiamato, e dalla freddezza con la quale aveva pronunciato il suo nome.

La ragazza gli lanciò un'ultima occhiataccia, prima di uscire di corsa dalla stanza.

Pochi secondi più tardi, Lupin sentì la porta d'ingresso aprirsi, e decise che era inutile tentare di seguirla nuovamente. Rimasto solo, si lasciò cadere sul letto della figlia e si prese il viso tra le mani. Le parole di Niky lo avevano ferito, ma la cosa che più lo faceva stare male era la consapevolezza di averla fatta soffrire. Doveva fare qualcosa. All'improvviso, sentì i passi di qualcuno di fronte alla porta. Sollevò la testa di scatto, ed emise un sospiro di sollievo quando si rese conto che si trattava di Sirius.

<< Oh, sei tu, Felpato... >> mormorò << Che ci fai qui? >>

Il mago era in piedi sulla soglia, la spalla sinistra appoggiata allo stipite della porta. << Lunastorta, >> esordì << è ora che io e te facciamo due chiacchiere >>

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Due vecchi amici ***


 

Sirius si lasciò cadere sul divano, accanto all'amico << Allora, come va? >>

Lupin lo guardò, torvo: Sirius aveva assistito a tutta la scena, e lui lo sapeva bene << Devo risponderti? >>

L'altro scosse la testa << ho visto quello che è successo. Quello che voglio sapere è come stai tu >>

Lupin pensò inizialmente di rispondere che stava bene, e liquidare la faccenda. Ma non poteva mentire a Sirius: lo conosceva tropo bene, avrebbe capito subito se non gli avesse detto la verità. Sopirò: << A pezzi >> rispose, stancamente.

Sirius annuì << Mi dispiace, Remus, >> borbottò con il tono impacciato di chi non è abituato a chiedere scusa << è solo colpa mia... Se non ti avessi suggerito - >>

<< Non è stata colpa tua, >> lo interruppe l'amico << tutto è iniziato quando Niky si è unita all'Ordine senza dirmelo... >>

Sirius scosse la testa << Sai che non l'ha fatto per darti un dispiacere, vero? >>

<< Si... >> sospirò Lupin << Ma avrei voluto che me ne parlasse >>

<< Ma lo ha fatto, >> ribatté l'altro << molte volte, Remus. Ma tu ti sei sempre opposto. Al posto suo, anche io avrei agito così... >>

Il Lupo Mannaro gli scoccò un'occhiataccia << Questo perché siete entrambi irresponsabili, testardi e incoscienti... >> borbottò cupo.

<< Vacci piano, Remus, >> sogghignò Srius << se continuerai a farmi tanti complimenti, mi farai arrossire... >>

Lupin scosse la testa << Scusa... Vorrei solo riuscire a risolvere la questione. Non sopporto questi silenzi tra noi... L'ho resa così infelice... >>

L'Animagus lo guardò intensamente << Questo non è vero, Remus. Scommetto che Niky non ha mai raccontato davvero quello che succedeva all'orfanotrofio, >> disse in tono amaro << ma le sue cicatrici parlano da sole. Qualunque cosa sarebbe stata migliore di vivere in quel posto... >>

<< E tu sei l'uomo che l'ha portata via da quella vita! >> esclamò Sirius, alzandosi in piedi << L'hai accolta in casa tua, le hai voluto bene... Tu l'hai salvata, Remus >>

Lupin lo guardò, per nulla convinto << Sai quanto me che sono la persona meno adatta a salvare qualcuno... Non ho nulla da offrire >>

<< Le hai dato moltissimo, invece. Molto più di quanto osasse sperare. Le hai dato una casa, le hai insegnato a credere in sé stessa, le hai fatto capire di non essere sola. E soprattutto, le hai dato l'amore di un padre, il calore di una famiglia. Hai esaudito il suo più grande desiderio... >>

Il Lupo Mannaro scosse la testa << Come puoi saperlo? >> domandò sconsolato.

Sirius sorrise << Me l'ha detto lei >> Il suo sguardo ebbe un guizzo divertito, quando l'amico lo guardò a bocca aperta, incredulo.

<< E'-è stata lei a...? >>

Lui annuì << Io e tua figlia chiacchieriamo spesso ultimamente, Lunastorta. E' di ottima compagnia >>

<< Io non avevo idea... >>

<< … che pensasse questo di te? >> Nonostante il pallore e gli occhi infossati, il sorriso di Sirius era caldo, sincero. Lui stesso si sarebbe sorpreso di quel gesto ormai dimenticato, ma quando era in compagnia di Lupin, non poteva fare a meno di sorridere. Ogni vota che posava lo sguardo sull'amico, il cuore e la mente tornavano al tempo delle partire di Quiddich, delle risate, delle mille scorribande di quattro inseparabili amici. Il periodo felice della sua vita, quello passato ad Hogwarts, a casa. Si sedette di nuovo accanto a lui, e lo guardò negli occhi << Ascolta, Remus... Quello che c'è tra voi è un rapporto meraviglioso, non dovete permettere che venga intaccato... >> Abbassò lo sguardo, e nei suoi occhi passò un'ombra di tristezza << So cosa vuol dire perdere la propria famiglia... E non voglio che accada anche a voi due >>

Lupin lo guardò, comprensivo, e gli posò una mano sulla spalla << Grazie, Felpato... >>

Sirius sorrise, e posò una mano sulla spalla dell'amico << Di nulla, Lunastorta >>

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La missione ***


<< Forza, tutti in salotto, venite tutti! >> chiamò Moody a gran voce.

Harry, Hermione, Sirius, Niky, Tonks, Lupin e la famiglia Weasley al completo lo raggiunsero.

<< E' il momento di assegnare i nuovi turni di guardia >> annunciò il mago con voce roca. << Sirius, tu e Kingsley sorveglierete i dintorni della casa; penserò io a dargli il messaggio. Tonks, tu ed Arthur darete un'occhiata al Ministero; tenete gli occhi aperti, e riferite qualsiasi cosa di vagamente sospetto. E infine... >> fece una pausa , e si rivolse a Lupin e Niky <<...voi due, in pattuglia a Casa Malfoy >>

I due sobbalzarono, e si scambiarono una rapida occhiata. Lupin fece per dire qualcosa ma Moody lo interruppe.

<< Molto bene, >> disse, sbrigativo << forza, tornate tutti al lavoro. Remus, Niky, voi restate: devo parlarvi >>

Il Lupo Mannaro si avvicinò, e la ragazza lo imitò, mantenendo però una certa distanza da lui.

Il vecchio Auror si lasciò cadere sulla poltrona ed appoggiò la schiena contro il cuscino roso dalle tarme. << Ascoltate: so che tra voi è in corso un piccolo diverbio, >> esordì << ma vi voglio concentrati e in forma per la missione. Sono stato chiaro? >>

Padre e figlia si scambiarono un'occhiata.

<< Si... >> rispose la ragazza, infine << Non i preoccupi, professore >>

Malocchio batté le mani << Ottimo. Ora che è tutto sistemato, - >>

<< Alastor, io non penso sia una buona idea... >> obbiettò Lupin, ma l'Auror lo interruppe.

<< E' un'ottima idea, invece. So che sei preoccupato che le accada qualcosa, per questo ho deciso di mandarla in missione assieme a te. Chi meglio di suo padre potrebbe proteggerla? >>

Il Lupo Mannaro lanciò alla figlia un'occhiata piena di apprensione << Sono d'accordo, ma Villa Malfoy è uno dei potenziali luoghi di ritrovo dei Mangiamorte, e questa è la sua prima missione... >>

<< Meglio ancora, avremo l'occasione di vedere subito di che pasta è fatta la nostra nuova recluta >> sentenziò Moody. Si rivolse a Niky, l'occhio magico che roteava a più non posso nell'orbita << E tu, cosa ne dici? Te la senti? >>

La ragazza alzò lo sguardo e notò che Lupin aveva un colorito pi pallido del solito. << Io... >> disse, esitante. Si voltò verso Moody, ed annuì << Si, sono pronta >>

<< Molto bene, >> concluse l'Auror, ignorando lo sgomento di Lupin << voi andate a prepararvi, s parte appena dopo il tramonto >>

Niky annuì, ed uscì dal salotto, diretta verso la sua stanza, al piano di sopra.

<< Ehi, aspetta! >> esclamò suo padre, lasciandosi su per le scale, deciso a raggiungerla.

<< Che cosa c'è? >> domandò lei in tono piatto, entrando nella stanza.

<< Sai benissimo “che cosa c'è”! >> la rimbrottò lui << Perché fai di tutto per disobbedirmi? >>

<< Non capisco a cosa tu ti riferisca, >> rispose la ragazza, con noncuranza << sto facendo quello che farebbe qualunque membro dell'Ordine: vado in missione >>

Lupin le si avvicinò << Per quanto tempo andrà avanti, questa storia? >> domandò, seccato << Hai deciso di farmi morire di paura per punirmi per averti imbrogliata? Pensi davvero che valga la pena correre un simile rischio solo per questo? >>

La ragazza si voltò verso di lui, e gli rivolse un'occhiata dardeggiante << Prima di tutto, il motivo per cui sono entrata nell'Ordine è che voglio unirmi alla battaglia. Non starò a guardare senza far niente mentre le persone che amo rischiano la vita. E secondo, >> sibilò << sbagli, se credi di essere tu la causa della mia missione di stasera. Ci sono cose più importanti di te e me... >> E, afferrando la bacchetta, si diresse al piano di sotto, senza neppure voltarsi indietro.


 

<< Allora, siete tutti pronti? >> domandò Moody a voce alta.

Tonks, Arthur, Niky e Lupin si radunarono attorno a lui ed annuirono.

<< Montate sulle scope. Tenete gli occhi aperti, e cercate di tornare tutti interi >> tuonò. Diede il segnale, e i quattro spiccarono il volo, partendo a razzo verso il cielo notturno. Una volta raggiunta una quota tale da non poter essere visti dai Babbani, i quattro si divisero: Tonks seguì Arthur in direzione del Ministero, mentre Niky e suo padre volarono verso Casa Malfoy.

Lupin continuava a lanciare occhiate alla ragazza, per accertarsi che fosse sempre vicina a lui; il timore di incappare in una possibile imboscata non lo abbandonava un istante.

Ma Niky teneva il passo senza difficoltà, ed era abbastanza assennata da capire quanto fosse importante restare vicino a suo padre e non agire d'impulso. Accelerò, e si portò al suo fianco, cercando di scorgere l'edificio che stavano per raggiungere.

Dopo aver volato a lungo, i due giunsero di fronte a Villa Malfoy, un edificio enorme, tanto sfarzoso quanto buio e cupo. Si nascosero in uno dei grandi cespugli che decoravano il giardino, ed osservarono la casa ed i dintorni, in silenzio.

<< Fa' attenzione, ora, >> sussurrò il mago << per quanto ne sappiamo, questo posto potrebbe pullulare di Mangiamorte. Basterebbe il minimo rumore per rivelare la nostra presenza... >>

Lei annuì nell'oscurità << D'accordo >>

Il mago si rilassò un poco, constatando che la figlia seguiva i suoi ordini alla lettera, prudente e vigile. Pensò di essersi forse preoccupato troppo; non aveva mai dubitato delle capacità della ragazza, ma data la pericolosità degli incarichi che l'Ordine era chiamato a svolgere, temeva per la sua incolumità. Ma ora, vedendola attenta, con la bacchetta stretta nella mano, si rese conto di quanto Niky fosse cresciuta, da quando l'aveva conosciuta, due anni prima. Era più sicura di sé, più indipendente e saggia. Certo, era anche più disubbidiente, ma questo non impedì al mago di sentirsi fiero di lei. Sua figlia stava aiutando a combattere per la libertà, per la giustizia, e forse, nella sua innocenza di quindicenne, non si rendeva nemmeno conto fino in fondo di quanto nobile fosse la sua scelta.

All'improvviso, i due sentirono un rumore. Qualcuno si stava dirigendo verso la siepe. Trattenendo il fiato, i due alzarono le due bacchette identiche, pronti a difendersi.

Ad un tratto, un lampo di luce verde illuminò il cortile, investendo in pieno il cespuglio.

<< AVADA KEDAVRA! >>

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La fuga ***


<< Protego! >> gridarono Lupin e Niky all'unisono, ed uno scudo di luce si frappose fra loro e l'Anatema che Uccide.

Si precipitarono fuori del loro nascondiglio, trovandosi faccia a faccia con un Mangiamorte.

<< Stupeficium! >> gridò la ragazza, puntando la bacchetta contro il nemico. Ma questi fu più svelto,e parò l'attacco.

Lupin approfittò di quel momento per attaccare, lanciando su di lui un incantesimo che lo scagliò lontano.

<< Accidenti, >> disse la ragazza, ammirata << bel colpo, professore! >>

Il mago si concesse un breve sorriso, prima di afferrarla per un braccio << E' il momento di andare. Tra non molto, qui sarà pieno di Mangiamorte >>

<< Ma... Non vuoi avvicinarti di più? >> domandò la ragazza << Non abbiamo nemmeno visto cosa sta succedendo! >> bisbigliò, indicando la villa.

<< Non è il caso di correre questo rischio, >> le spiegò lui, sbrigativo << se daranno l'allarme, saremo spacciati. Siamo solo in due! >>

<< Ma papà... >>

<< SECTUMSEMPRA! >> tuonò una voce all'improvviso.

Niky fissò per un istante il padre negli occhi, prima di svenire le sue braccia, il corpo lacerato da mille ferite, apertesi istantaneamente.

<< Niky! >> esclamò Lupin, prendendola tra le braccia. Sollevò lo sguardo per vedere chi fosse l'assalitore, ma vide solo due occhi neri e gelidi rilucere nell'oscurità.

Il Lupo dentro di lui prese il sopravvento: Schiantò il Mangiamorte con tanta ferocia da scaraventarlo a parecchi metri di distanza, e montò sulla scopa. Volò verso il Quartier Generale più veloce che poté, sorreggendo Niky sul manico della sua scopa, pregando che la ragazza riprendesse conoscenza.

 

<< Non capisco, >> borbottò Moody, lanciando uno sguardo al grosso orologio a pendolo della sala << Remus non è mai in ritardo... >>

<< Dev'essere successo qualcosa! >> esclamò la signora Weasley, afferrando il braccio del marito << Arthur, dobbiamo andare a cercarli! >>

<< Ci vado io! >> annunciò Sirius, afferrando la bacchetta.

<< Non se ne parla! >> tuonò Moody, balzando in piedi << Non puoi lasciare la casa, e lo sai bene! >>

Sirius fece per replicare, quando la porta si spalancò.

Tutti si voltarono verso l'ingresso della casa, giusto in tempo per vedere Lupin varcare la soglia, trafelato. Niky giaceva tra le sue braccia, svenuta, la felpa impregnata di sangue rosso vivo.

<< Remus! Che cos'è successo? >> domandò Tonks in tono concitato, correndogli incontro.

<< Villa Malfoy, siamo stati attaccati! >> rispose Lupin, senza fiato.

<< Qui, mettila sul divano >> disse il signor Weasley, spostando i cuscini per fare spazio.

Lupin adagiò la ragazza sul divano, e le prese la mano.

<< Via, spostatevi! >> borbottò Moody, facendosi largo. Si chinò sopra la ragazza, sfoderò la bacchetta e la posò sul petto di lei << Vulnera Sanetur >> borbottò.

Poco a poco, le ferite sul petto della ragazza iniziarono a richiudersi, ed il sangue si ritrasse, rifluendo al di sotto della pelle lacerata.

<< Ecco fatto >> borbottò in fine Moody, riponendo la bacchetta e facendosi da parte.

<< Grazie, Alastor... >> mormorò Lupin, prendendo nuovamente la mano della ragazza, e carezzandole piano la fronte. << Ce la farà, vero? >>

Il signor Weasley gli batté piano una mano su una spalla << Non temere, Remus, si riprenderà presto >> disse piano << Abbiamo una scorta di Pozione Rimpolpasangue, la rimetterà in sesto >>

<< Ah, si, certo, >> confermò la moglie, sforzandosi di sorridere << vado subito a prenderla, gliela daremo appena si sveglierà >>

Sirius si mise in piedi dietro al divano, e le scostò un ciuffo di capelli rossi dalla fronte. << Coraggio, piccola, >> mormorò << non mollare... >>

Vi lascio con la copertina di questo capitolo! : http://niky94.deviantart.com/art/Remus-Lupin-and-Niky-Sectumsempra-534713083

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3046140