45 Days of L.O.V.E

di moonlight_tk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** INTRODUZIONE ***
Capitolo 2: *** 1°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 3: *** 2°capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 4: *** 3°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 5: *** 4°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 6: *** 5°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 7: *** 6°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 8: *** 7°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 9: *** 8°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***
Capitolo 10: *** 9°Capitolo 45 Days of L.O.V.E -FINE- ***



Capitolo 1
*** INTRODUZIONE ***


s

s
Dopo la morte della madre di Kim Jongin, suo padre si sposa con un'altra donna e si trasferisce a Daegu.
Tuttavia Jongin decide di rimanere a Seoul per proseguire i suoi studi.
Cosa accadrà quando improvvisamente un ragazzo che sostiene di essere suo fratellastro, Lee Taemin apparirà nella sua vita?
E allo stesso tempo continua a ricevere lettere dal suo ammiratore segreto. 
Sarà mai in grado si scoprire chi è lei?

ss



"Cosa succede se confonde la sua vera identità?" 

~
"Perché non può vivere la sua vita senza che nessuno si prenda gioco di lui per un solo giorno?"
~

"Questa è la Trentaseiesima (36) lettera del giorno che ho ricevuto da lei. Le manda ogni giorno di scuola" 
~

"Lui può prendersi cura di se stesso e stare bene anche senza di me."
~

"Il tuo viso è molto simile al mio, come è potuto succedere?"
~

"Voglio avvicinarmi a te, sono innamorato di te, che cosa devo fare?"
~

"Ora che ti sei reso conto che è tuo fratello."  

ss

 



Autrice originale fanfiction (Ayarika) & link originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/288274/45-days-of-l-o-v-e-fluff-shinee-taemin-exo-kaitae-taekai-jongin 

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Capitolo 2
*** 1°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


                                                                            s
                                                                                            s

"Taemin! Torna qui!" gridò con le mani sulle ginocchia senza fiato.
 
Finalmente si raddrizzò in piedi e dopo aver guadagnato abbastanza forza iniziò nuovamente a inseguire Taemin.
 
Era in ritardo ma Taemin si ostinava a scappare da lui.
 
Taemin iniziò a ridere di più quando per poco Jongin rinunciò nel rincorrerlo. 
 
"Prendimi se ci riesci". Sventolando il portafoglio in mano.
 
Quel cenno di giocosità fece venir voglia a Jongin di esplodere.  Ma egli sedette sulla panchina ignorando Taemin.
 
Osservò il suo telefonino, gli era arrivato un altro messaggio ma ogni tanto i suoi occhi posarono sulla direzione di Taemin per non perdere di vista il ragazzo. 
 
Ayo... dove sei? è tardi.
mittente: Yeollie
per: Kkamjong
3.15 p.m
 
Jongin rispose, mordendosi le labbra con rabbia.
 
Dammi altri cinque minuti, sarò li in un istante.
mittente: Kkamjong
per: Yeollie
3.20 p.m 
 
Jongin conservò in tasca il cellulare e cominciò a fare lentamente dei passi.  
Vide Taemin seduto sul prato a guardare altrove perso nei suoi pensieri totalmente inconsapevole della presenza di Jongin. 
 
In una mossa rapida Jongin riuscì ad afferrare il suo portafoglio. "Preso!"
 
"Yah ridammelo!" Taemin urlò sofferente, cercò di allungare la mano ma ben presto si ritirò quando il ragazzo sollevò in aria il portafoglio. 
 
Taemin gemette, e si mise in punta di piedi ma non riuscì comunque a raggiungere il portafoglio così alla fine tornò di nuovo al suo posto.
 
"Non ci riesci perché sei troppo basso" ribatte' Jongin e un sorrisetto apparve sul suo volto.  
 
"Non lo sono! o perlomeno sono più alto di Jonghyun hyung!" rispose Taemin, tenendo il broncio. 
 
"E' qualcosa dove si può essere orgogliosi? pshh per ora smettila di infastidirmi. Si stanno arrabbiando con me, questo tutto grazie a te!" Jongin si voltò in un istante evitando il ragazzo. 
 
Taemin lo raggiunse tirandogli le maniche della maglia e urlò nelle sue orecchie.
 
"Non mi interessa! non ci sono delle leggi per questo. Farò tutto quello che ho voglia di fare!" Taemin lasciò la presa e si mise a correre prima che pote' essere nuovamente catturato. 
 
"Yah resta qui! come osi urlarmi contro!" disse con rabbia, sospirando pesantemente quando la piccola figura di Taemin svanì in mezzo alla folla, pensando di risparmiargli la punizione a più tardi. 
 
Jongin si diresse velocemente alla fermata dell'autobus che si trovava vicino alla zona.
 
---                                                                                             s
 
"Che cosa hai intenzione di fare con lui?" Chiese Chanyeol
 
"Brucerò il suo corpo e lo seppellirò sotto terra.. urghh è dannatamente fastidioso" il suo autocontrollo era completamente andato.
 
Chanyeol scosse la testa e mormorò in suono di disapprovazione sulle osservazioni ridicole di Jongin. "sei un pazzo maniaco." 
 
"Non mi interessa, da quando è apparso nella mia vita, la mia felicità è stata portata via.  Afferma di essere mio fratello ma non mi da alcuna giustizia. Diamine lo conosco solo meno di due mesi" si lamentò. 
 
La musica ad alto volume gli dava ai nervi. C'erano poche persone sulla pista da ballo e danzavano ondeggiando a ritmo di musica, le coppie appiccicati tra loro e fare con modi seducenti.  Jongin alzò gli occhi al disgusto. 
 
Sehun andò nel bancone del bar portandosi con sé il bicchiere in mano. Posò il bicchiere sul tavolo assicurandosi di sedersi accanto a Jongin, ma sollevò un sopracciglio quando tutti gli occhi erano posati su di lui. 
 
"Di cosa stavate parlando durante la mia assenza?" chiese Sehun incuriosito. 
 
Sehun sapeva sicuramente di qualcosa di decisamente inopportuno. Poteva essere causa della stessa persona che gli passava nella mente. 
 
"Taemin" Il nome scivolò fuori dalla bocca di Chanyeol.
 
L'istinto di Sehun aveva ragione, ma non riuscì a capire perché Jongin non se ne era fatto ancora una ragione.  Egli considerava che fosse molto più facile per Jongin accettare Taemin. "Ma tuo padre ti ha chiesto di prederti cura di lui" aggiunse Sehun, mentre Jongin lo guardò incredulo. 
 
"Scusa? lui è quello che dovrebbe prendersi cura di me, e non il contrario!" protestò. 
 
Sehun scrollò le spalle "Bene entrambi potete prendervi cura ognuno dell'altro, inoltre non vedo questo come un problema, Taemin hyung è una brava persona." 
 
Jongin sbottò "Lui è stupido e lo odio, non vedi la parte malvagia di lui e per questo pensi che sia bravo, te l'ho detto, non è come credi." 



                                                                                                a
                                                                                                  il mio cuore appartiene a te!♡
                                                                                                                                        


Salvee i'm back! come promesso con una nuova fanfiction^^ e per voi già il primo capitolo, questa fanfiction è molto carina e possiamo notare già un Jongin isterico e un Taemin giocarellone porello offeso hehe.  Ovviamente non è opera mia ma di ayarika (ormai sono sua fan) mi ha dato il permesso di tradurla e postarla (ringrazia). Bene buona lettura *lancia cuori e scappa* ♡
PS: povero Jonghyun ಥ_ಥ  & diamo una seconda medaglia a Sehun (͠≖ ͜ʖ͠≖) (─‿‿─). 

Link originale fanfiction: http://www.asianfanfics.com/story/view/288274/1/45-days-of-l-o-v-e-fluff-shinee-taemin-exo-kaitae-taekai-jongin

 

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Capitolo 3
*** 2°capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


                                                                        s
                                                                                        s

Per tutta la durata del viaggio verso casa Jongin continuò a pensare a Taemin.
 
Poiché sua madre morì e suo padre si era appena sposato con un'altra donna trasferendosi a Daegu, non gli era mai interessato di nient'altro che della sua vita.  
 
Vivere da solo non era una seccatura, effettivamente gli piaceva, per lui significava 'Libertà' ma quando gli arrivò la notizia che il fratellastro l'avrebbe raggiunto, Jongin non voleva conoscerlo, anche se il padre gli ricordava sempre di lui. 
 
Tutto scorse bene finche' suo padre non prese la decisione di far trasferire Taemin a Seoul e farlo restare con lui e iscriverlo alla stessa scuola. 
 
Jongin si era incavolato poiché era costretto ad accettare, e non poté fare a meno di incolpare suo padre ogni volta che lo guardava.  
 
~~~
 
"Ah.. sei tornato, mi sei mancato così tanto!" disse Taemin avvolgendo la mano attorno al collo di Jongin abbracciandolo forte.  
 
"Lasciami andare! Non riesco a respirare!" Jongin spinse Taemin con tutta la forza.
 
"Mi dispiace" rise Taemin lasciando la presa.
 
Jongin lo guardò stranamente, il ragazzo ancora non si mosse dal suo posto e si scambiarono sguardi per un po' "perché sei ancora qui? Smettila di fissarmi in quel modo."
 
"Sto aspettando di cenare con te, andiamo a mangiare insieme!" Taemin trascinò Jongin verso la sala da pranzo, ordinando al ragazzo di sedersi.
 
Taemin accumulò sul tavolo una gran quantità di cibo. Lo stomaco di Jongin brontolò, per tutto il pomeriggio non aveva mangiato nulla e il cibo lo attirava. Non vedeva l'ora di mangiare, la fame era davvero troppa per lui da sopportare.
 
"Tutto questo.. sono preparate da te?" chiese divertito.
 
Taemin annuì, si sedette davanti al ragazzo più giovane. Sorrise soddisfatto quando Jongin prese atto del suo sforzo. Gli piaceva quando Jongin prestava attenzioni a lui. 
 
"Ma non sei capace di cucinare" il volto di Jongin si trasformò in un' espressione accigliata. 
 
"Ho chiesto aiuto ai vicini e alla Geum Sae ahjumma, puoi almeno assaggiare, non mi aspetto che ti piaccia ma li ho assaggiati e alcuni di loro sono buoni, inoltre lei mi ha detto che posso diventare un bravo cuoco se continuo a imparare." 
 
"Lei l'ha solo espresso, non penso l'abbia detto seriamente" derise Jongin. 
 
Il volto di Taemin mutò in un'espressione indecifrabile.  Jongin serrò immediatamente la sua bocca, fissando ulteriormente il volto di Taemin. 
 
Si schiarì in gola, il modo in cui lo sguardo triste di Taemin cadde a terra evitando di guardarlo, il senso di colpa gli insinuò nel suo cuore. 
 
Così Jongin ruppe il silenzio "ora assaggio"
 
Cercò di non sorridere e iniziò a mangiare, immerse il cucchiaio nella seconda ciotola, il cibo non era male. Jongin non si fermò fino a quando non finì di mangiare ogni cosa nel piatto. 
 
Come stupido che era, non aveva mai pensato che Taemin poté essere in grado di cucinare tale cibo delizioso, non sapeva che era esperto perché ogni volta che voleva mangiare qualcosa Taemin andava a casa di Key che era a pochi isolati dalla loro casa a rubare il suo cibo. 
 
"Non male" disse Jongin mentre masticava l'ultima porzione del suo cibo.
 
Un sorriso s'illuminò nuovamente sul volto di Taemin, era veramente soddisfatto del complimento. 
 
"Davvero? Sono contento che ti piaccia" disse raggiante.
 
"Ma questa zuppa..." spinse la ciotola e la indicò a Taemin "è senza sapore, è come l'acqua lo sai e gli spaghetti kimchi non hanno abbastanza sale, scommetto che Kyungsoo hyung può cucinare meglio di questo" Jongin continuò a lamentarsi e Taemin accasciò sulla sedia con occhi socchiusi. 
 
"Hai svuotato il tuo piatto! Dall'impressione che la mia cucina non è così male" protestò. 
 
"Sì, perché ero troppo affamato, inoltre credo che il pollo sia l'unica cosa commestibile qui, sai perché? Perché amo tanto il pollo"
 
Taemin si alzò dal suo posto "finito di parlare?"
 
"Non ancora." Jongin sorrise ampiamente, divertendosi nel prendere in giro il ragazzo.
 
"Bene! Esco fuori" Taemin sbuffò in rabbia, alzandosi infuriato lasciando il tavolo mentre Jongin lo guardò da dietro.
 
"Yah! Dove stai andando?"
 
"Da qualche parte lontano da qui. Non hai bisogno di saperlo!" gridò chiudendo la porte così forte che rimbalzò. 
 
Jongin sì congelò in un vero stato di shock "wow è la prima volta che lo vedo così arrabbiato."


 


                                                                                                             
                                                                                                            Il mio cuore appartiene a te!♡
 
Salve! ecco il secondo capitolo^^ l'autrice si scusa se è abbastanza corto, ma dai prossimi arriverà il succo della storia e già al terzo capitolo.. *non vi accenno nulla* mhuahuaha hehe Buona lettura!  e mi scuso per eventuali errori. *lancia cuori e scappa*♥ 

Autrice originale Ayarika & link originale : http://www.asianfanfics.com/story/view/288274/2/45-days-of-l-o-v-e-fluff-shinee-taemin-exo-kaitae-taekai-jongin

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Capitolo 4
*** 3°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


Salve i'm back!^^ ecco il terzo capitolo (yeee) in pratica Jongin sta cercando la sua ammiratrice segreta ma lo sanno tutti che sono io u.u (confessa) hehe e domani vado da lui *magari* lol, poi tranquilli è amico con Sehun xD poor.  Ovviamente uno non può stare tranquilli che Boom arriva il bast.. ehmm Jongin (Taemin ti invidio) mhuahau basta sto riassumendo troppo lol , scoprirete tutto leggendo.. Buona Lettura *lancia cuori e scappa*♥ 

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI.

                                                                                                                  s
                                                                                                                                         


"Testa o croce" 
 
"Croce"
 
Jongin gettò la moneta in mano afferrandola prima che poté cadere a terra. Le loro teste inclinate per vedere il risultato, Jongin sorrise ampiamente mentre apriva il palmo della mano. 
 
"Vai chiedigli qualcosa" Jongin diede un leggero colpetto al sedere di Sehun. 
 
Sehun si girò verso di lui lanciandogli un'occhiata di morte. 
 
"Questo è il mio bravo ragazzo" disse Jongin guardandolo da lontano, mentre Sehun salutò la ragazza che avevavano preso di mira negli ultimi giorni. 
 
Erano ancora in pausa pranzo ma Jongin non trovò nulla da mangiare. Dopo che Sehun avrebbe finito pretendeva il suo pranzo, Jongin lo avrebbe trascinato fuori per fare una passeggiata o almeno questa era l'idea che gli era venuta in mente. 
 
Iniziarono a inseguire la sospettata, Jongin era quasi certo che era lei la sua misteriosa ragazza dal modo in cui lo guardava. 
 
"E se ci siamo sbagliati come l'ultima volta?" disse Jongin confuso con se stesso. Dopo pochi minuti di conversazione Sehun tornò indietro mostrando confusione nel suo volto, Jongin sospirò in frustrazione. 
 
'Missione fallita' anche se non aveva ancora sentito ulteriore risposta da Sehun. Già conosceva la risposta e pote' procedere con un'altra ma non lo fece e nonostante le mille domande che gli ronzavano in mente, cercò di trovare un'altra soluzione. 
 
"Sfortunatamente lei non è quella persona" dichiarò Sehun. 
 
Ancora una volta Jongin si mise a leggere la lettera. 
 
w
 
Ogni volta, quando ti guardo, mi sento sempre scoraggiato perché non mi prendi sul serio, ma voglio che tu sappia che mi piaci fin dalla prima volta che ho posato i miei occhi su di te. Grazie per aver condiviso il mio calore, permettimi di amarti silenziosamente così. 
Il tuo ammiratore segreto.
E.M
 
"Hyung, quante ne possiedi a casa ora?"
 
"Questo è il trentaseiesimo giorno di lettera che ho ricevuto da lei, le invia ogni giorno di scuola" Jongin accartocciò il foglio in mano e lo rimise in tasca. 
 
"Lei è ossessionata da te hyung, che intenzione hai?" 
 
"Non ne ho idea l'unico indizio che ho, è che il suo nome inizia con E giusto?" chiese Jongin. 
 
Sehun si fermò pensando a qualche possibile nome "allora il suo nome deve essere EunMi perché è E.M." 
 
"Ci sono un sacco di studentesse con il nome Eunmi, come possiamo cercarla se non conosciamo il suo cognome?" 
 
"Ho due ragazze in classe che si chiamano Eunmi" disse deciso Sehun. 
 
"Sono sicuro di una cosa, le noto sempre andare nel mio armadietto prima della pausa pranzo"  
 
"E' possibile che lei sia una nostra Sunbae perché le loro lezioni iniziano prima delle nostre?"
 
Jongin schioccò il dito e disse eccitato "hai assolutamente ragione! deve essere una nostra Sunbae! Non avevo mai pensato che sono anche famoso con le Noonas" (più grandi di lui)
 
"Si continua a sognare, sono pronto a ridere alla tua stupidità quando scopriremo la tua misteriosa ammiratrice, forse lei non è vicino alla tua aspettativa" ribadì Sehun. 
 
Jongin gli diede uno schiaffo in testa e Sehun urlò di dolore. 
 
"Non hai bisogno di colpirmi per quello! sto solo affermando la verità!" disse strofinandosi la parte dolorante.
 
"Non hai sentito? la verità fa male quindi basta e chiudi la bocca prima che ti dia calci in culo!" Jongin lo avvertì camminando in avanti. Sehun fece una smorfia e non ebbe coraggio di parlare, molto meglio star zitto in quel momento. 
 
Jongin diventava ipersensibile quando parlavano della sua ammiratrice segreta. Sehun non avrebbe mai pensato che Jongin andava così in fondo per delle questioni stupide e concluse che la misteriosa ragazza in qualche modo deve essere importate per lui. 
 
                                                                                             
   ----                                                                                                                                          n
 
 
Taemin iniziò a scarabocchiare delle parole nel suo quaderno.  Lesse il piccolo testo sulla carta, ma poi cancellò subito tentando di scrivere qualcos'altro. Aprì il suo zaino e tirò fuori il suo cellulare, mise della musica perché al momento non riuscì a pensare a delle parole migliori. 
 
Chiuse gli occhi, svuotando la mente da tutti i pensieri inutili.  Ma fu disturbato dal respiro e una voce che gli solleticava sul collo.
 
"Che cosa stai facendo hyung?"
 
"Y... yah! chi ti ha concesso il permesso di entrare nella mia stanza!" Taemin chiuse immediatamente il quaderno e lo nascose nel cassetto.  Si alzò dal suo posto e si voltò a guardarlo. Jongin lo stava guardando sorridendo. 
 
"Non hai chiuso la porta, sono venuto a farti visita poiché ostinatamente rifiuti di uscire dalla camera quando sono in giro." Jongin cinguettò allegramente.
 
"Mi hai visto sei felice adesso?" sibilò Tae di fronte al ragazzo che stava ancora dentro la stanza.
 
Taemin fece dei passi indietro quando Jongin si stava un po' troppo avvicinando in avanti. Tuttavia, la schiena si scontrò con la scrivania che gli impedì di muoversi.  
 
Jongin appoggiò le mani ai fianchi di entrambe le estremità della scrivania bloccandolo, si avvicinò al volto di Tae fissandolo.  
 
Taemin si agitò a disagio
 
"Ora mi rendo conto che sei molto bello, qualcuno l'ha notato?" disse dolcemente avanzando su di lui.  
 
A quella vicinanza Taemin non si sentì di guardarlo e Jongin rise alla vista. Il ragazzo più grande rimase spaventato dalla sua azione. 
 
"Anche se lo sono, non voglio avere niente a che fare con te."
 
Jongin lasciò i suoi occhi divorare quel bel viso "Taemin-ah hai una fidanzata? hai mai baciato qualcuno?"
 
Scuoto' la testa rapidamente in allarme, non riusciva a cogliere la situazione. Perché Jongin avrebbe chiesto tutto così all'improvviso?
 
"Huh? p... perché vuoi saperlo?" balbettò
 
"Sei piuttosto carino e hai delle labbra che invitano a essere baciate." 
 
"Smettila di toccarmi!" Taemin schiaffeggiò la mano che persistette contro il suo volto, ma Jongin reagì abbastanza velocemente afferrando la sua mano prima che potesse scappar via. 
 
"A giudicare dalle tue parole sembra che non hai mai avuta una. Come ci si sente ad avere quelle labbra sulle mie? Dovrei sperimentarlo? " 

Rapidamente l'espressione di Taemin si oscurò, i suoi occhi scrutavano verso il ragazzo. Aveva paura di quello che poteva fare Jongin e sapeva che farebbe di tutto per soddisfare se stesso "sei pazzo? non fare niente di stupido! o dirò a papà cosa mi hai fatto" Strinse i denti. 
 
"Vai avanti se hai il coraggio" disse infelice Jongin.  
 
In una velocità della luce, Jongin piegò la testa premendo le labbra di Taemin su di lui e iniziò a baciarlo avidamente. Taemin cercò di liberarsi dalla sua presa implacabile, ma Jongin semplicemente strinse la presa. Quando Taemin iniziò ad allontanare il suo volto, Jongin avvolse un braccio intorno al suo girovita, bloccandolo e tenendo le labbra incollate a lui. 
 
L'altra mano libera vagava selvaggiamente sulla scrivania, raggiunge disperatamente qualcosa. Quando Taemin afferrò con successo uno dei libri abbastanza spesso, con una grande forza e senza alcuna esitazione colpì la parte posteriore della testa di Jongin.
 
Jongin si staccò dal bacio e gemette forte "Ouch! Questo fa male diamine!"
 
"Esci dalla mia stanza. Non voglio vedere la tua faccia, fuori!" Senza attendere ulteriori spiegazioni Taemin spinse Jongin fuori e gli sbatté la porta in faccia.
 
"Yah! apri la porta.!" 
 
Le urla forti risuonavano attraverso la sua stanza, ma non gli importava. Corse nel bagno della sua stanza a sciacquarsi la bocca togliendo la saliva rimanente nelle sue labbra. Dopo aver guadagnato abbastanza coraggio fissò il suo riflesso nello specchio e sospirò pesantemente.
 
"Ha rubato il mio primo bacio."

 
aa
il mio cuore appartiene a te! 


s
BACIO! BACIO! cavolo mancava poco.. >.>  *Feels*

 
 

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Capitolo 5
*** 4°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


Salve i'm back! (yee) con il 4capitolo^^ Cosa posso aggiungere? beh Jongin non ha poi così torto u.u (cucciolo bagnato lol) Taemin cosa ci combini? (questa volta ti perdoniamo ma solo per ora eh!) Bene scoprirete tutto leggendo.  Buona lettura *lancia cuori e scappa*♥  

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI.



s
s

s


Oggi credo mi sento un po' felice, guardi verso di me con un sorriso sulle labbra. 
Dimmi che non sto sognando, penso che questo buon umore continuerà per il resto della mia giornata.
Grazie per questo Jongin-ah ti amo.
Il tuo ammiratore segreto
E.M


 
"Così tanti problemi. Sono andato a scuola e devo affrontare ogni volta quelle lettere d'amore poi quando torno a casa, devo affrontare il mio malvagio fratellastro. Quando potrò avere una vita tranquilla.. allora?" mormorò tra se perdendo la figura che camminava verso di lui. 
 
"Perché sei così serio?" chiese Chanyeol occupando posto accanto al ragazzo più giovane.
 
Jongin voltò a guardarlo "mi ha fatto arrabbiare."
 
"Che diavolo ha fatto questa volta?"
 
"Non lui. Ho fatto qualcosa solo per prenderlo in giro, però immagino che non gli sia piaciuto." 
 
Jongin divenne silenzioso, l'ansia che Jongin gli aveva trasmesso diceva il contrario così Chanyeol ruppe il silenzio. 
 
"Dunque... dimmi" 
 
"L'ho baciato costrettamente" disse con tono basso ma Chanyeol riuscì a sentirlo forte e chiaro sobbalzando in stato di shock. "Tu cosa!"
 
"Si l'ho baciato" disse ancora una volta. Chanyeol rimase a bocca aperta, terrorizzato dai risultati di stupidita di Jongin sul loro rapporto. 
 
"Jongin! Questo è totalmente sbagliato. E' tuo fratello non dovresti farlo!" Chanyeol gli lanciò uno sguardo che lo fece sentire come se avesse fatto qualcosa di orribile
 
"Correzione... Fratellastro" derise Jongin. 
 
"Ma è ancora sotto la tua responsabilità, non importa cosa."
 
"Non abbiamo parentele di sangue quindi non lo trovo come un problema" continuò a difendersi "In seguito mi ha colpito e mi ha spinto fuori dalla sua stanza. Quel piccolo bastardo spietato" 
 
"Non è uno scherzo Jongin. Non sai come si gestisce questa cosa e pensi che non sia un grosso problema, ma per quanto riguarda lui? Ti capita mai di guardare il suo punto di vista? Egli può serbare rancore su di te"  
 
"Volevo solo dargli una lezione. Inoltre ha detto di non aver mai baciato qualcuno prima. "
 
"Cosa?" Chanyeol urlò per la seconda volta mentre Jongin si portò le mani sulle orecchie "Non imbrogliare Kim Jongin! Avrei fatto la stessa cosa se l'avessi fatto anche a me!" 
 
"Vai a scusarti con lui!" pretese Chanyeol. 
 
"Ma io ...". Prima che poté parlare ancora, Chanyeol lo interruppe.
 
"Non parlare con me fino a quando non ti scuserai con lui, e che le cose tornino alla normalità" disse severamente alzandosi dal suo posto. 
 
"Chan ... Chanyeol hyung!" Jongin voleva inseguirlo, ma se n'era già andato. 
 
Prese a calci il tavolo urlando. 

"Aish!"
 s
 
 
 
~~~
 
Taemin guardò lo schermo. Lo squillo del suo cellulare in  qualche modo lo infastidiva. 

"Che cosa vuoi?"
 
La persona sull'altra linea parlò, quella voce quasi lo uccise dentro "Sei scomparso in questi ultimi giorni" 
 
"Resto a casa di Onew hyung. Non sono dell' umore giusto per parlare con te. " disse disinteressato. 
 
"Puoi tornare a casa? Sono già due giorni che mi hai lasciato solo" Taemin si sforzò ad ascoltare, Jongin lo stava supplicando a tornare? 
 
"Perché? Sei sempre stato da solo prima che mi trasferissi a casa tua. Hai paura di stare solo? E' strano" rispose poco dopo, non poteva credere alle proprie orecchie.
 
"La casa è vuota e silenziosa quando non ci sei" disse con esitazione. 
 
"Smettila di giocare e fare brutti scherzi Kim Jongin"

 
"Taemin-ah,sei arrabbiato con me? incontriamoci fuori e discutiamone."
 
Taemin chiuse gli occhi, fece un respiro profondo prima di parlare di nuovo "Ora sto uscendo." 
 
"As... aspetta! Posto Dukbokki, vicino a Hongdae Streets,stasera alle 21:00. Ti aspetto "
 
Taemin spinse il pulsante per chiudere la telefonata e gettò il cellulare. 
 
Onew entrò nella sala e lo guardò con calma "Chi ha chiamato?" quando non sentì alcuna risposta, proseguì "Kim Jongin tuo fratello?" 
 
"Vuole incontrarmi, cosa posso fare? Non sono ancora in grado di riuscirci" disse all'improvviso. 
 
"Basta andare... forse ammetterà le sue colpe" 
 
"io ancora... non ho il coraggio di farlo."
 
~~~
 
Jongin raggiunse il luogo e decise di aspettare fuori, ignorando gli occhi dei passanti che guardavano nella sua direzione. I suoi occhi posarono sul suo orologio dopo che furono passati già venti minuti ma nessun'ombra di Taemin. La brezza notturna fredda colpì la sua pelle, sentendosi devastato perché nella telefonata fu lasciato senza risposta.  La pioggia aveva imbrattato i suoi capelli sulla fronte e la camicia sottile.  Ma Jongin non si ritirò era concentrato su Taemin. Lo aspettava. 

~~~
 
"Taemin-ah, fuori piove. Ti ha chiamato?" Onew guardò fuori dalla finestra. La pioggia cadeva pesantemente e non mostrava alcun segno di fermarsi. 
 
"Sì." Taemin annuì mentre guardava con attenzione lo spettacolo che apparve sullo schermo del televisore.
 
"Non l'hai avvertito?" 
 
"No, lascialo stare" 
 
"Da quando sei diventato così crudele? Potrebbe essere ancora sotto la pioggia in attesa di te. Dovresti cercarlo."
 
"Lui può prendersi cura di se stesso. E sta bene anche senza di me." 
 
Onew sbuffò. Il comportamento testardo di Taemin lo fece irritare "Taemin-ah per favore basta, sono preoccupato per lui. L'inverno si avvicina e oggi la temperatura scende di nuovo. Vuoi che si congeli a morte? Potrebbe prendersi un raffreddore lo sai." 
 
Taemin non rispose. Le parole di Onew si ripetevano nella sua testa.
 
"Taemin-ah non lo ami.?"
 


 
 
 


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Autrice originale Ayarika & Link originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/288274/4/45-days-of-l-o-v-e-fluff-shinee-taemin-exo-kaitae-taekai-jongin (Thanks♡)

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Capitolo 6
*** 5°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


Salve i'm back! sono le 01:12 di notte (si aggiorno sempre tardixD) . Mi scuso per il ritardo e l'assenza. Questo capitolo per me è nutelloso-dolce quindi Buona lettura e amate la taekai *lancia cuori a tutti e scappa* ♡

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI.


 
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"Lee Taemin perché non sei ancora arrivato?" Sospirò Jongin, anche se difficile trovare l'aria per respirare. Di fretta frugò per trovare il suo cellulare digitando il numero del fratellastro ma il cellulare squillò senza risposta. 

"Il numero chiamato non è in servizio." Si prega di lasciare un messaggio dopo il bip".
 
"Bastardo" Jongin spense il cellulare per poi guardarsi intorno. Non c'erano molte persone camminare per strade. Probabilmente dopo la pioggia erano andati all'interno del negozio. Jongin sbuffò e con una mano si strofinò sul braccio per scaldarsi. "Ahh sto morendo fa così freddo"
 
Jongin socchiuse gli occhi quando vide qualcuno camminare da lontano. Quando quella figura si avvicinò, avendo una vista completa del ragazzo che teneva un ombrello. Jongin sorrise felice.
 
"Taemin-ah ...  sei arrivato" 
 
Taemin afferrò il suo polso tirandolo con sé. "andiamo"
 
Jongin non ubbidì, fermandosi "voglio bere qualcosa con te."
 
"Non puoi ascoltarmi per una volta?" disse Taemin esasperato e infastidito. Lasciò il polso, ma non si voltò verso Jongin.
 
"Dove stiamo andando?" Chiese Jongin, strofinando il polso distrattamente.
 
"A casa" Jongin aprì bocca per opporsi, fissò per un attimo la schiena di Taemin prima di richiudere la bocca e seguirlo da dietro. 
                                 
 ~ ~ ~                              
 
Jongin fece una doccia, indossò il pigiama pulito per poi recarsi in soggiorno strofinandosi i capelli con un asciugamano. 
 
Taemin era disteso sul divano. Jongin si morse le labbra, arrangiando le parole nella sua testa in modo che escano fuori perfettamente. 
 
"Taemin-ah ... io ..." iniziò a parlare ma Taemin lo interruppe lanciandogli uno sguardo di morte. 
 
"Ti perdono è stato solo uno stupido bacio. Non c'è niente di cui essere arrabbiato" 
 
"Mi dispiace ...." la sua voce si trasformò in un sussurro. Lo sguardo di Jongin cadde a terra per il senso di colpa e imbarazzo.
 
"Non la prendere a cuore ma voglio solo farti capire quello che hai fatto. Ora che hai ammesso i tuoi errori non ho più niente da ridire"  
 
Subito dopo disse di fretta "Vado a dormire" gli rivolse un piccolo sorriso per poi dirigersi nella sua stanza.  
 
"Taemin-ah, io ... puoi dormire con me? Siamo fratellastri... ma stiamo vivendo come perfetti sconosciuti. Voglio passare più tempo con te."  Le parole di Jongin gli inviarono una scossa che letteralmente si fermò.  
 
Jongin implorò quando Taemin non reagì alle sue parole "è solo per una notte non ti chiederò altro." 

 
~ ~ ~                                                                                     
 
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"Smettila di sorridere in quel modo. Mi fai uscire fuori di testa" disse Taemin, stavano uno di fronte all'altro sullo stesso letto e questo lo rendeva nervoso, il cuore gli batteva forte.  Taemin non ebbe possibilità di calmarsi perché gli occhi penetranti di Jongin li fissavano intensamente. 
 
"Mi dispiace. Sono solo troppo felice che sei tornato. "Jongin cancellò il sorriso sul suo volto. E passò a un argomento diverso "Ehi, abbiamo alcune somiglianze."
 
"Cosa?" batte' gli occhi, non riuscì a registrare bene le parole. 
 
"Sì il tuo viso è molto simile al mio. Com'è potuto succedere?" Jongin rimase a bocca aperta con un aspetto leggermente perplesso sul suo volto.  Mentre Taemin rise per il commento. 
 
"Forse eravamo parenti nella nostra vita passata." disse esclamando, era uno scherzo ma Jongin lo prese sul serio. 
 
"In realtà ci credi?" Jongin chiese incuriosito. 
 
Sorrise e scosse la testa "l'ho solo detto."
 
"Ma tu hai un aspetto più femminile mentre io virile. Siamo totalmente opposti" aggiunse Jongin. 
 
Taemin rispose con rabbia "perché non puoi vivere la tua vita senza prenderti gioco di me per un solo giorno?"
 
"Mi piace. Sei carino quando ti arrabbi."  Jongin sorrise nel vedere il suo viso ancora più scioccato. 
 
"Odio essere chiamato carino" arrossì eppure riuscì a mormorare le parole fiduciosamente.
 
"Allora cosa? Bello?" chiese a casaccio. Taemin arrossì subito scuotendo furiosamente la testa. 
 
"Molto meglio" Borbottò.
 
"Sei strano."
 
"Sono il più bello nel mio gruppo. "
 
"Ahh... questo spiega molto" Jongin guardò negli occhi Taemin mentre annuiva la sua comprensione. Appoggiò la testa sul cuscino "Taemin-ah ho sonno. "
 
"Allora dormi"
 
Jongin chiuse completamente gli occhi. Dopo essersi assicurato che il ragazzo stesse dormendo, infine si addormentò anche lui. 
 
"Mmmm..."
 
Taemin venne svegliato dal suono e il respiro penetrante di Jongin. 
 
"Jongin-ah ... Stai bene?"
 
"Freddo..." mormorò Jongin incoerente evidentemente per via del sonno e probabilmente sognando alcuni eventi passati. Taemin si avvicinò al ragazzo in modo che potesse ascoltarlo chiaramente.
 
"Che cosa stai dicendo? Non capisco. " Chiese alzando la testa verso l'alto, guardando le sue labbra. Jongin stava tremando leggermente. 
 
"Freddo..."
 
Taemin si avvicinò e Jongin istintivamente lo abbracciò contro il suo petto. Gli occhi di Taemin si spalancarono, troppo stordito per reagire, ma poco dopo si rannicchiò in profondità nel suo abbraccio. La sua mano scivolò nella schiena di Jongin, accarezzò distrattamente mentre sentiva il suo corpo rilassarsi nel sonno. Pensò che il calore che li circondava li doveva confortare in qualche modo. E nonostante il suo sforzo per rimanere sveglio e vigilare su Jongin, cadde nuovamente nel sonno anche se un po' agitato. 

 
 
 
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Il mio cuore appartiene a te! 


 
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Capitolo 7
*** 6°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


 
Salve salvissimo i'm back!. Tradurre questo capitolo è stato un po' difficile D: perché inanzi tutto è pieno di lettere, foto e nel complesso è anche un po' più lungo di quelli precedenti e alcune parole in inglese tradotte in italiano non rendono quindi a trovare la parola giusta non è facile lol però il significato rimane tale^^ ho fatto del mio meglio & spero sia venuto il più comprensibile possibile keke. Bene chi vuole uccidere Jongin? (alza la mano) poor Taemin. Ma scoprirete tutto leggendo, Buona lettura *lancia cuori e scappa*♥
 
MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI.
 
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Quando l'ultima campanella suonò, andò imbronciato verso il suo armadietto. Diede ancora una volta degli sguardi insoliti. Notò che era praticamente vuoto. Con sospiro stanco, chiuse il suo armadietto. Appoggiando il suo corpo contro di esso. 
 
"Perché lei non mi ha inviato la lettera oggi? Forse ha rinunciato a me?" la domanda continuava a infastidirlo e rovinare tutta la sua giornata. Iniziò a evitare tutti, aveva un disperato bisogno di spazio per sé. 
 
Continuava ansiosamente a cercare qualcosa che non era li. All'inizio fu molto preso e divertito da quelle lettere che il suo fine settimana lo sprecava solo nel pensare alla sua ammiratrice segreta. 
 
Ma alla fine si tenne occupato facendo qualcos'altro in modo da dimenticarla. Mentre tornava a casa, Jongin aprì la porta ampiamente in modo allegro.
 
"Taemin-ah! Sono a casa!"
 
Jongin corse al piano di sopra in camera sua. Si tolse la divisa sporca, gettandola nel cestino dei panni sporchi, indossando una camicia a maniche corte. 
 
Si diresse verso la stanza di Taemin, guardò leggermente dentro la camera.
 
"Taemin-ah! Dove sei?" urlò entrando nella stanza.
 
"Sono in cucina! Yah! Viene al piano di sotto dopo aver cambiato i vestiti!"
 
"Ho capito!" si girò verso l'uscita appena sentì la voce di Taemin.
 
Precipitò fuori dalla stanza, ma inciampò in qualcosa. Jongin cadde al suolo. La scatola emise un suono stridulo prima che cessò dal letto, vicino ai suoi piedi. Jongin prese la scatola e la guardò con sospetto.
 
a
 

 
"Cos'è questo?"
 
Si sedette sul letto di Taemin per osservarla meglio, sapeva che non era una cosa giusta da fare, ma era curioso di conoscere il contenuto all'interno. Aprì la scatola e diede uno sguardo in giro assicurandosi di essere solo. 
 
Vide una quantità di carte a forma di cuore colorate. Sentì quei sentimenti familiari una volta che posò gli occhi su di essi. 
 
Erano simili alle carte che possedeva. Quelle che gli erano state inviate dal suo ammiratore segreto. Jongin rimase immediatamente stordito. 
 
"C... come fa ad avere tutte queste?"
 
Ottenne quasi un attacco di cuore quando iniziò a leggere. 
 
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Voglio avvicinarmi a te. Mi sono innamorato di te. Che cosa dovrei fare? 
Il tuo ammiratore segreto.
E.M

 
Prese il prossimo di fretta. Il sudore cadde giù per il viso. La testa gli girava e riuscì a malapena a respirare.

a
 
Ho ottenuto il tuo nome! E' Kim Jongin? Piacere di conoscerti. Ora sono ufficialmente un tuo fan. =) 
Il tuo ammiratore segreto.
E.M

 
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Oggi non sono di buon umore. Perché ti sei allontanato da me? Mi chiedo come appaio di fronte a te. 
Che cosa farai? 
Il tuo ammiratore segreto.
E.M


 
 
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Ho cucinato per qualcuno ieri, ma non gli piaceva il mio cibo.
Urghh lo odio perché mi prende in giro ogni volta che ha la possibilità di farlo. 
Vorrai il mio cibo se per un giorno cucinerò per te? Kekeke. Perdonami se sono scappato via. Jongin-ah ti amo.
Il tuo ammiratore segreto.
E.M

 
Aprì l'ultimo pezzo di carta con una mano tremante.
 

 
 
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Oggi credo mi sento un po' felice.
Stai guardando verso la mia direzione con un sorriso sulle labbra. Dimmi che non sto sognando.
Credo che questo buon umore continuerà per il resto della mia giornata. Grazie per questo Jongin-ah ti amo.
Il tuo ammiratore segreto.
E.M

 
 

 
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La scatola cadde dalla sua presa, i fogli sparsi in tutta l'area. Jongin scosse la testa in segno di rifiuto.
 
"Non può essere."
 
"Non può essere lui."
 
La voce di Sehun risuonò nella sua testa.
 
"E' possibile che siano delle nostre sunbae? Perché hanno iniziato le lezioni prima di noi" 
 
La realtà sembrava troppo dura per lui da sopportare.

'Taemin è di un grado superiore più di me. ' "No!"
 
Si precipitò verso la scrivania e prese uno dei tanti quaderni per confermare che non era Taemin. Ma forse non era la soluzione migliore da fare.  
 
La scrittura era simile e alla fine del foglio c'erano delle lettere presenti nel nome . (Taemin). Jongin lesse ad alta voce.
 
"E.M... Taem... Taemin" il quaderno gli cadde dalla mano.
 
Un'espressione furiosa apparve sul suo viso, e dopo un attimo sfogò la sua frustrazione iniziando a gettare tutte le cose poste sul tavolo. Producendo un forte suono a contatto con il pavimento. 
 
Per un attimo si calmò ma era ancora ardente di rabbia, per ora voleva solamente evitare Taemin.
 
"Jongin-ah... che succ..."  Taemin si precipitò alla scena, ma poco dopo si fermò bruscamente, guardando la stanza ormai disordinata. Completamente spaventato e disorientato nel trovare le carte colorate sparse lì, alcune stropicciate e arrotolate. 
 
Oramai sapeva che Jongin le aveva lette e quindi scoperto tutto.  


 
k
 
 
Jongin precipitò verso di lui. Il suo volto scuro e agitato "Cos'è tutto questo Taemin? Che intenzioni hai?" ringhiò.
 
"Io ..." Taemin fu lasciato senza parole, in quel doloroso silenzio che lo stava divorando vivo. 
 
"Sei tu che mi ha inviato tutte quelle lettera d'amore? Rispondimi!" la sua voce si alzò di tono.
 
Taemin con respiro pesante, chiuse gli occhi e poi li aprì focalizzandosi sul suo aspetto prepotente. Troppo persistente per far uscire la verità e dirgli tutta la storia.  Lui non era pronto per tutto questo, non era disposto a farlo. Ma Jongin aspettava la sua risposta, obbligandolo a parlare.
 
"Si hai ragione. Le ho inviate io, sono il tuo ammiratore segreto."
 
"Perché Taemin. Perché! Perché hai fatto questo? Eh?" chiese Jongin, si sentiva come se il mondo intero fosse impazzito rimanendo all'oscuro. 
 
"Mi dispiace se mi sono nascosto e che sono troppo vigliacco per parlarti di questo e quindi ti ho inviato delle lettere, nella speranza che sai che c'è qualcuno che guarda sempre verso di te. Mi dispiace se vivo con te, in questa casa basata su bugie". Disse lentamente. 
 
"Perché ti ho preso in giro un sacco di volte e quindi hai deciso di giocare con me? Con il mio cuore?" chiese ferocemente. 
 
"Non intendevo giocare con te! Volevo solo farti sapere i miei veri sentimenti! Guardavo in continuazione verso di te come qualcuno che ammiravo. Sei tu quello che era troppo ignorante per non riuscire a vedermi. Ti amo Jongin-ah. Ti ho amato fin dal primo giorno che ci siamo incontrati." Confessò, sperando che almeno Jongin rispondesse dolcemente. Purtroppo non fu così, Jongin semplicemente ignorò le sue parole. 
 
"In una delle tue lettere. Mi hai scritto dei tuoi sentimenti, e se li accettavo o no. Vuoi davvero sapere la mia risposta giusto?" 
 
Jongin si piegò, raccogliendo in fretta i fogli. Poi si alzò rigido davanti a Taemin assicurandosi che lo stesse guardando senza abbassare lo sguardo. Strappò furiosamente le lettere in piccoli pezzi. Gettandoli come frisbee per poi frantumarsi in aria come coriandoli. Sì sentì come se la sua vita fosse stata portata via dalle azioni imprevedibili di Jongin.
 
"Questa è la mia risposta"
 
Si precipitò fuori dalla stanza con rabbia, urtando la sua spalla di proposito. Taemin inciampò pochi passi indietro per il forte impatto.
 
Cadde in ginocchio. Raccolse i pezzi e li strinse al petto.
 
"Onew hyung ... ho perso ... prima di poter lottare per il suo amore."  Nessun dolore poteva mai paragonarsi a come si sentiva in quel momento. Il senso di colpa e tristezza entrarono nel suo cuore in una sola volta. Poi iniziò a piangere.
 
Taemin fece un respiro profondo, cercando di fermare le lacrime ma pianse più forte. Pianse perché lo amava, pianse anche perché aveva passato giorni d'inferno. Pianse perché anche se gli aveva inviato delle lettere d'amore Jongin non era in grado di restituire il suo amore. Infine, gridò perché aveva perso per le sue bugie.





   
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il mio cuore appartiene a te!

 

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Capitolo 8
*** 7°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


i'm baack!♥
 

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI.
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"Taemin-ah, hai intenzione di restare a dormire da me?"
"Non ne ho intenzione. Sto bene hyung. Non preoccuparti per me "
"Tutto questo non è un po' troppo? lui è in casa?
"No. Non penso che verrà a casa oggi."
"Va bene. Prenditi cura di te. Se qualcosa va storto, dimmelo"
"Grazie hyung. Buonanotte."
 
 

Taemin mise il suo telefono sul comodino. Aveva messo al sicuro i pezzi di carta nella scatola. Le lacrime già prosciugate dopo minuti di pianto. Sapeva che in questo momento era infelice, gli occhi cerchiati di rosso raccontavano tutto.  Ma i sentimenti contrastanti che si precipitarono verso di lui erano ancora più dolorosi. Andò alla scrivania ora riordinata. Taemin riprese fuori i pezzi dello stesso colore e cercò di incollarli nuovamente insieme. Ma inseguito rinunciò a cercarli perché alcuni pezzi di carta erano scomparsi.
 
Taemin giaceva sul suo letto straziato con amaro rimorso. Aveva paura di affrontare Jongin, così non tornò a casa ma nel profondo voleva davvero guadagnare la fiducia di Jongin, perché oltre a jongin non c'era nessun altro per lui. 
 
Jongin è il suo piccolo fratello, la sua nuova famiglia da proteggere con tutte le sue volontà.  Taemin non poté fare a meno di sentirsi in colpa.
 
"Dovrei pianificare un piano. Non voglio che si arrabbi con me o forse dovrei dimenticare tutto e agire come il solito?"
 
E' qualcosa che avrebbe dovuto considerare prima di mettere il suo piano da bambino in moto. Alla fine Taemin aveva preparato la sua mente. Doveva partire da ora, prima che fosse stato troppo tardi.
 

DAY 1

 
Taemin iniziò a cucinare, sospirò pesantemente quando i suoi occhi si posarono sull'orologio. Erano quasi le 20:00 ma ancora Jongin non era tornato a casa. 
Se fosse riuscito a contare il tempo, oggi sarebbe il secondo giorno che Jongin aveva dormito fuori. Non molto tempo dopo, sentì un forte colpo nella porta d'ingresso. 
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Taemin andò a guardare. I suoi occhi guardarono il viso di Jongin.  Prese coraggio e rimase in piedi alla porta mentre Jongin si sfilò le scarpe e le mise ordinatamente nella scarpiera.
 
"Jongin-ah finalmente sei tornato. Dove sei stato? Sono preoccupato per te. "
 
Jongin non rispose. Gli passò davanti senza dargli un minimo sguardo. Il Sorrise cadde dalle sue labbra. Taemin si girò cercando di parlare di nuovo nonostante fu ignorato.
 
"Jongin-ah ho cucinando. Dopo che ti sei cambiato, puoi mangiare con me. Ti aspetto."
 
Jongin continuò a camminare. Taemin guardò in basso con tristezza. Perché Jongin non gli rispose?. 
 
Rimase positivo ed entrò in cucina. Dopo una lunga attesa di mezz'ora, Jongin non era ancora arrivato al tavolo da pranzo.
 
"Ha dimenticato quello che ho detto prima? O forse è solo troppo stanco per camminare al piano di sotto? Dovrei portare il cibo in camera sua?"
 
Taemin decise di portargli il cibo al piano di sopra. Bussò un paio di volte alla porta ma Jongin non aprì e rinunciò a bussare. 
 
Per quando non voleva serrare la sua mente nel pensare che Jongin volesse evitarlo. Taemin non poteva abbassare la guardia.  
 
Farà di tutto per prendersi Jongin e distruggere l'atmosfera imbarazzante tra di loro.

 
 

DAY 2

 
Jongin si preparò per andare a scuola, ma prima che potesse fare un passo sulle scale, i suoi occhi catturarono Taemin che era già in sala da pranzo e stava facendo la colazione da solo. 
 
Jongin non voleva incontrarlo, non è ancora pronto ad affrontare il ragazzo più grande. Così in silenzio scese le scale e uscì dalla porta sul retro, fuggendo via. 
 
Dopo l'intera giornata a scuola, Taemin tornò più tardi del solito. Entrò in casa, trovando Jongin già posato sul divano mentre si guardava la TV. Prima che potesse dire qualcosa, Jongin notò la sua presenza spense la tv e gettò duramente sul divano il cuscino che aveva tenuto in mano. Si guardarono l'uno nell'altro per un lungo periodo di tempo, poi improvvisamente Jongin lasciò la sala senza mormorare una parola.
 
Taemin era già preparato per questo ma voleva sentire la voce di Jongin. Voleva sentire quella voce che era tale a illuminare le sue giornate. 
 
Il dolore sfrecciò in lui, ricordando gli ultimi ricordi. Non sapeva cosa fare per far sentire bene Jongin. Mentre esso continuava a correre lontano da lui.
 
 

 
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Era mezzanotte quando Jongin incapace di dormire, s'intrufolò verso la cucina per cucinare perché era troppo affamato.  Aggrottò la fronte perché non sapeva cucinare cose impegnative e sostanziose, per non parlare del riso. Jongin aprì la credenza e prese una tazza di ramen. Iniziò a far bollire l'acqua e attese pazientemente.
 
Taemin uscì dalla stanza per prendere un po' d'acqua così trovò Jongin vicino ai fornelli. 
 
"Jongin-ah, cosa stai facendo?"
 
Taemin sospirò. Jongin si comportava nuovamente come una persona sorda comportandosi anche come se lui non ci fosse. Jongin prese il bollitore e versò l'acqua calda nella tazza. Si diresse verso la sua stanza, ma si fermò quando la voce Taemin raggiunse le sue orecchie.
 
"E' da giorni che eviti di parlarmi. Jongin-ah ho già ammesso i miei errori. Perché non li fai passare?" disse fermamente anche se il suo cuore era in fiamme.
 
Se ne stava lì e studiò la sua faccia e pensò a come la sua vita era cambiata dal giorno in cui lo aveva incontrato. Tutto di quel giorno, come le cose erano e sono ora, sensi di colpa, la paura e l'insicurezza che si sentiva buttarlo giù. Jongin lo guardò quasi con disgusto e si voltò subito, non si preoccupò di restare. 
 
Taemin si morse le labbra, il suo cuore soffriva. L'ignorante Kim Jongin lentamente lo stava uccidendo dentro.

 
 
 

DAY3

 
La notte scorsa aveva pensato su di esso per un po'. Il loro rapporto era stato rotto ed era stato dimostrato che non poteva essere riparato cercando di parlare con lui. 
 
Era disposto a dare il suo orgoglio e non lasciare che il fatto che Jongin lo avesse respinto a eseguire conseguenze nella sua vita, ma Jongin ancora rifiutava di parlare, se ne andava in silenzio come era solito fare. 
 
Taemin sentì che non era necessario restare nella casa di cui si era stancato di essere disperato e altro. 
 
Gli ci volle tutta la notte per pensare alla sua decisione. Era la cosa giusta da fare?  cercò di non agire sui suoi sentimenti, ma doveva. Proprio dopo la sua cotta per Jongin, dopo il suo errore, che aveva perso la sua fiducia. Era così difficile credere che il mondo insistesse a ricordargli, più e più volte, che non poteva essere amato, non poteva essere voluto. Qual era stato lo scopo di innamorarsi di qualcuno quando era stato solo rompere il suo cuore? Si sentiva solamente male per tutto. Il dolore, e il senso di rifiuto. 
 
Il giorno successivo, Taemin andò al negozio di alimentari e prese alcune scatole vuote. Le portò a casa e iniziò a imballare le sue cose. 
 
Oggi Non parlò a Jongin anche se si erano incontrati a metà strada per incamminarsi nella sua stanza. Jongin aveva la sua solita faccia indifferente. Mentre Taemin aveva in mente la sua scelta e tenne la bocca chiusa.
 
I suoi occhi si posarono sulla scatola a forma di cuore. La prese e la aprì lentamente. I pezzi di carta erano poco attraenti da guardare. Non erano più come prima. Sospirò in dolore e borbottò silenziosamente tenendo le lettere in mano. Pensando a come la loro vita si era conclusa senza pietà.
 
"Cosa devo fare con te? Dovrei buttarti via? Sei diventata spazzatura. Così sporca e così inutile. Mi dispiace che non ho potuto proteggerti."
 
Taemin scosse la testa. No non doveva sentirsi più in questo modo. Fece un grande passo e doveva andare avanti qualunque cosa fosse accaduto. Si ricompose e mise la scatola nel suo bagaglio.

 
 
N

 
Jongin si rigirò nel suo letto irrequieto. La sua mente ormai annebbiata con le immagini del ragazzo più grande. Era da un giorno che Taemin smise di parlare con lui. Gli sembrava strano avere un Taemin silenzioso all'interno della casa. Ma Jongin giurò che Taemin stava ancora respirando e vivendo in casa con lui. Poté confermare che in precedenza vide Taemin nel soggiorno, ma questa volta quando gli passò davanti, Tae non gli chiese nulla. Tornando indietro e chiudersi nella sua stanza.
 
"Questo non è giusto. Dovrei chiedergli perché ha agito stranamente davanti a me così all'improvviso. "
 
Digitò il numero di Taemin nel suo telefonino per effettuare la chiamata. Prima che potesse premere il pulsante, gettò il telefono e si accasciò contro i cuscini.
 
"Aish, Kim Jongin. Smettila di pensare a questo! Non è così importante saperlo. Perché t'importa? Lui non è niente per te." 

 
 

DAY 4

Taemin porse la scatola e il suo indirizzo al bancone. Per imbucare la scatola non poteva perdere troppo tempo per arrivare a casa sua. Aveva detto ai suoi genitori della sua decisione e per fortuna non chiesero ulteriori informazioni. Inventò una scusa che non era abituato a vivere a Seul e che voleva tornare. Taemin doveva essere preoccupato, la notizia si sarebbe diffusa alle orecchie del fratello ma lui non ce la faceva più. La tristezza nel suo cuore era troppo dolorosa che diventava insensibile.
 
Amava Jongin, egli non poteva lasciare andar via il suo amore.  Ecco perché decise di andarsene. Per facilitare la sua mente e trovare la sua restante anima perduta che era tormentata dal rimorso di quei giorni. 
 
Taemin andò alla stazione degli autobus e acquistò il biglietto. Ora l'unica cosa rimasta era dire addio. Taemin sapeva che era la cosa più difficile da fare, ma lui scelse il suo percorso, non poteva più tornare indietro.
 
Taemin arrivò a Tarda notte dopo aver salutato con ultimo addio Onew. Passò dalla stanza di Jongin. La porta chiusa, pensò che Jongin dormisse poiché domani mattina doveva andare a  scuola. Taemin fece un passo avanti e si fermò proprio davanti alla porta chiusa.
 
Osservò la porta con tristezza, come se Jongin si trovasse di fronte a lui guardandolo.
 
"Jongin-ah. Oggi ... è il mio ultimo giorno. Me ne sto andando. Tornerò a Daegu e andrò avanti con la mia vita  senza di te. Mi dispiace se ti ho mentito, mi dispiace tanto se sono innamorato di te. Mi dispiace che la mia piccola confessione ci ha separati e messi da parte. Non era mia intenzione farti questo. Capisco che sia cresciuto l'odio verso di me. Merito ogni male che ho ricevuto. Sto diventato un grande peso per te, non lo è?"  
 
Taemin respirò profondamente, le lacrime minacciavano di scendere nei suoi occhi, ma rimase calmo. Non poteva piangere. Non voleva piangere. Si strinse nelle spalle e la sua voce tremante mentre continuava.
 
"Non posso finire la mia ultima lettera prima di partire e mi permetterà di sospenderle per tutta la settimana. Non posso farle più. Mi mancherà parlare con te attraverso le mie lettere schizzando fuori tutti i miei sentimenti per te senza esitazione. Ma poi mi hai ignorato dopo aver scoperto la verità. So che sto partendo e non ti ho detto nulla, ma non posso sopportalo. Mi mancherà il tuo prendermi in giro, sorridendo e parlando con me. Ma Jongin-ah può farmi un ultimo favore? Non riuscirò più a vegliare su di te quindi per favore vivi felicemente. Dovresti essere in grado di accettarmi quando ci rincontreremo di nuovo in futuro. Spero di darti abbastanza tempo da pensare a noi e spero che rispetterai la mia decisione. Ti amo Jongin-ah. "
 
Taemin diede un ultimo sguardo prima di entrare nella sua stanza. 
 
"Addio per ora."



 
Autrice originale: Ayarika (asianfanfics)
 

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Capitolo 9
*** 8°Capitolo 45 Days of L.O.V.E ***


salve i'm back!^^  ecco finalmente l'ottavo capitolo con un Jongin confuso *scemo* .
Grazie a tutti i lettori che hanno messo questa fanfiction tra le seguite. Buona lettura & alla prossima.
Ps: il prossimo capitolo sarà l'ultimo! siamo arrivati alla fine *nuuu*  
*lancia cuori e scappa*♥ 


Autrice originale : Ayarika & Link fanfiction originale : http://www.asianfanfics.com/story/view/288274/8/45-days-of-l-o-v-e-fluff-shinee-taemin-exo-kaitae-taekai-jongin

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI. 
 



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DAY 5

 
Quella mattina Jongin si svegliò sentendosi insolitamente tranquillo. Guardò l'orologio, normalmente in un momento come questo Taemin si trovava in sala da pranzo con la sua colazione, ma oggi non c'era.  Jongin passò verso la sua stanza per bussare ma prima che poté raggiungere la porta, esitò.
 
"Forse è andato a scuola in anticipo." 
 
Qualunque cosa sia, non doveva lasciare che Taemin rovinasse la sua giornata. Così andò a scuola con indifferenza.
 
Tuttavia, la domanda sulla scomparsa del ragazzo ronzava nella sua testa perché ultimamente non lo aveva incontrato nemmeno una volta, nemmeno a scuola. L'ansia picchiettava la sua mente, e la rabbia con se stesso cresceva e non poteva fare le cose solo per colpa sua.
 
 Il volto del ragazzo frequentemente raggiungeva la sua mente.  Nonostante l'odio sepolto dentro, ancora non riusciva a non preoccuparsi. 
 
Quando Sehun si avvicinò e gli chiese di pranzare, finirono per andare in strade separate. Egli accidentalmente sbottò la sua rabbia contro Sehun ferendolo.  Jongin perse totalmente  il controllo.  Aveva anche pensato molto su Taemin e per questo si odiava.
 
Alla fine delle lezioni Chanyeol si avvicinò a lui impedendolo di andarsene.  "Jongin dobbiamo parlare. " 
 
Più tardi si riunirono a casa di Chanyeol.
 
"Perché prima te la sei presa con me?" Sehun fissò Jongin con occhi di fuoco.  
 
Jongin guardò indietro con senso di colpa "mi dispiace Sehun-ah è stato involontariamente" 
 
"Sei diventato così da quando c'è stato un litigio tra te e Taemin hyung. Hai in mente di spiegare?" chiese Sehun. Mentre Chanyeol guardò verso di lui intensamente, aveva pensato alla stessa domanda. 
 
"Non riesco a fermarmi, io..."  di colpo le parole di Jongin si spensero sulla sua bocca. 
 
Chanyeol indagò quando Jongin rimase immobile "Sai, ci sono due migliori amici qui disposti ad ascoltarti, dovresti condividerlo con noi.  Non ignorarci altrimenti  non sapremmo cosa esattamente ti preoccupa."
 
Prima di parlare Jongin lanciò verso di loro un'occhiataccia truce. "Ultimamente non riesco a dormire bene, perché continuo a pensare a lui"
 
"Come ha reagito Taemin hyung?" chiese Sehun con prudenza.
 
"Mi ha parlato e agito come al suo meglio per nascondere tutto. O forse pensava a un mondo che potessi dimenticare. Ma non posso! Non riesco a rimproverarlo perché quando lo guardo, la mia rabbia svanisce inconsapevolmente e vorrei solo chiedergli se sta bene. Non so cosa mi sta succedendo! "Jongin mormorò sottovoce recuperando fiato. 
 
"E' perché... anche tu lo ami?" quelle parole di Chanyeol lasciate in sospeso in aria.
 
Si scambiarono occhiate  prima che Jongin strofinò il viso con il palmo della mano e sospirò.
 
"Sono confuso... ho rifiutato e strappato le lettere di fronte a lui.  Sembrava come se fosse sul punto di piangere. Non sopporto che stia così. Il mio cuore batte come un matto quando i nostri occhi s'incontrano. Sono scappato da lui perché ho paura che se restavo, non potevo controllarmi. Sono tornato a casa e ho pensato che potrei agire come una volta, ma non sono riuscito a farlo ".
 
"Quando entrambi vi siete baciati, come ti sei sentito?" chiese Chanyeol per la seconda volta. Ascoltando le parole scivolate dalla bocca di Chanyeol, Sehun s'intromise nella conversazione. 
 
"Wow ... wow ... C'è qualcosa che voi ragazzi mi nascondete? Baciati? Quando?" chiese con molta curiosità.
 
"Non lo so! La mia mente non era lucida quando l'ho baciato!" Il suo volto lo contraddiva con una serie di emozioni mentre parlava. 
 
Sehun aveva gli occhi su Chanyeol alla ricerca della verità alla base di ogni parola. Chanyeol scrollò le spalle prima di andare a fianco di Jongin e appoggiare una mano sulla spalla del ragazzo. 
 
"Jongin-ah, ci hai sempre detto che amavi quella persona che ti mandava le lettere perché nessun altro l'avrebbe fatto per te. Ed eri sempre così determinato a trovarla. Ora che l'hai trovata la differenza è che 'lei' è  'lui'. La verità è così scioccante che non riesci ad accettarlo. Vuoi ritirarti a causa di questo?" mise in discussione. Sorprendentemente, le parole volarono su Jongin acconsentendo ad ammettere la sua sconfitta. 

 
 

FLASHBACK

Jongin guardò attraverso la sua scrivania alla ricerca di una cosa. Notò qualcosa situato vicino la gamba del tavolo. Il suo piccolo sacchetto regalo. Prese il sacchetto, lo dispose sopra il letto. Lo capovolse verso il basso e le carte colorate volarono fuori cadendo all'istante. 
 
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C'erano un totale di 38 lettere. Erano nuovamente con lui ora e si mise a leggerle. Gli venne un piccolo sorriso e un'espressione accigliata quando il volto di Taemin spuntò nella sua mente. Ancora non poteva affrontare il fatto che le lettere che una volta ne fece tesoro gli furono date dal suo fratellastro. Gli ci volle molto tempo per capire. Non si rese conto che la persona che cercava era così vicino a lui. E' stato abbastanza fortunato di aver ottenuto la risposta da Taemin. Almeno sa chi gli aveva inviato le lettere anche se non doveva essere così.
 
"Avrei dovuto gettare tutto questo. Forse in questo modo mi dimenticherò di lui." Sì fermò, guardò le carte. Sospirando come un disperato mentre raccolse di fretta le masse di carte. Né Tenne in mano una ormai sbriciolata "è inutile tenerle." 
 
Jongin si alzò dal letto e lo gettò nel cestino. Voleva solo andare a dormire, ma la sua mente tornò a Taemin. seppellì il viso sul cuscino ma si sedette di scatto. Non poteva farlo. Perché il suo cuore era troppo persistente di lasciarsi andare? Voleva dimenticare ma in questo momento, lui non era pronto a fare questo passo. Non che lui non voleva ... proprio non poteva. Perché stava per finire male e lui non credeva di poter gestire la cosa.
 
Jongin immerse la mano nel cestino recuperandoli assicurandosi che nessun foglio gli fu sfuggito. Contò ognuno di loro con attenzione e li portò alla sua scrivania. La frustrazione cresceva mentre guardava cautamente sulla carta. Scoprì alcune righe che in precedenza non c'erano. Prese uno dei suoi libri e cominciò a strofinare contro le superfici ruvide, lisciando la carta ma non rimase visibile. 
 
"Merda cosa dovrei fare?" Aprì il suo libro e a uno a uno mise le carte all'interno e chiuse di nuovo e con forza fece pressione sul libro, sperando almeno di recuperarle al loro stato normale.  
 
"Kim Jongin sei senza speranza. "


FINE FLASHBACK.


 
"Si! Amo quella persona che non smise mai di mandarmi lettere. Ma non ho mai pensato che fosse Taemin! Egli mi ha fottutamente mentito per tutto questo tempo! Ed è mio fratello per amore di Dio."
 
"Ora ti sei reso conto che è tuo fratello." 
 
Sehun fissò Chanyeol. Si ripeteva sempre la stessa cosa. Jongin negava il suo legame con Taemin e Chayeol gli ricordava la loro fratellanza. Ma adesso Jongin accettava il fatto che Taemin era suo fratello? Sehun lo trovava strano. Perché Jongin avrebbe detto così in un momento come questo? Egli visibilmente poteva dire che Jongin non era arrabbiato con Taemin. Era arrabbiato perché era stato interpretato da qualcuno che lui amava da sempre. 
 
"Chanyeol hyung, non stai aiutando qui." disse Sehun.
 
"Che cosa devo fare adesso?" chiese Jongin.
 
Chanyeol cadde in una profonda riflessione. Raramente vedeva questo lato di Jongin. Ma si conoscevano l'un l'altro abbastanza a lungo che Chanyeol poteva leggere bene i suoi comportamenti. Jongin non era quel tipo di persona che fa facilmente un grande polverone su una cosa semplice. E' perché Jongin ancora abitava li? Il drastico cambiamento non sarebbe successo se Jongin non avesse dei minimi sentimenti per Taemin. Chanyeol fu convinto su quello che vedeva e sapeva che qualcosa era completamente cambiato.
 
"L'hai ferito piuttosto male. Ho pietà per lui. Hai preso il suo primo bacio. Potrebbe essere anche il suo primo amore. Puoi immaginarti di amare qualcuno ma poi essere respinto così duramente? Jongin-ah. Non si è mai sentito di essere amato. Come si può sopportare tanto dolore e per altro per la prima volta nella sua vita?" Chayeol lasciò Jongin annegare nei suoi pensieri. Credeva che Jongin poteva farcela anche senza il loro aiuto. 
 
Sehun annuì e disse "Jongin hyung, pensa saggiamente. Su te... e Taemin hyung."

 
 

 
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Il mio cuore appartiene a te! ♥





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Capitolo 10
*** 9°Capitolo 45 Days of L.O.V.E -FINE- ***


Salve i'm back! la storia è giunta al termine *piange*. Adoro questa fanfiction e sono contenta di aver avuto la possibilità di tradurla e ho fatto del mio meglio^^ Ringrazio l'autrice e soprattutto voi. Grazie per chi ha messo la storia tra le seguite. ♡  Buona lettura & a presto con altre fanfiction sulla Taekai. *lancia cuori* 
 
Autrice ayarika & link fanfiction originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/288274/9/45-days-of-l-o-v-e-fluff-shinee-taemin-exo-kaitae-taekai-jongin

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI. 


 
s

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Jongin corse nella stanza di Taemin in cerca di lui. Sì guardò intorno. La camera non era solitamente come prima. Il pavimento era completamente pulito senza nessun libro sparso, la porta dell'armadio aperta senza alcun vestito, la scrivania svuotata e il lenzuolo del letto piegato ordinatamente. Fece un passo lento verso il bagno. Anche lì non c'erano prodotti
 
Taemin mancava. 

 
Se ne era andato, lasciandolo silenziosamente solo in sofferenza. Il respiro di Jongin divenne corto e debole mentre il suo battito cardiaco iniziò rapidamente ad aumentare. Non riuscì a pensare a un qualsiasi luogo, dove Taemin sarebbe potuto andare. 
 
Tornò da Chanyeol e Sehun, dove al momento stavano in attesa fuori.  
 
 
"Se n'è andato! Le sue cose non sono più nella sua stanza! Ragazzi! Taemin se n'è già andato" disse urlando. 
 
"Dove sarà andato Taemin hyung?" chiese Sehun in preda al panico. "L'hai buttato fuori da questa casa?"
 
Jongin camminò avanti e indietro pensando a un luogo possibile, dove Taemin desiderava visitare in questo momento. Egli doveva pensare in fretta! Poi di scatto Jongin tirò fuori il cellulare dalla tasca per fare una chiamata. La persona su l'altra linea accetta. 

 
 
"Pronto, papà. Taeminnie... ha detto qualcosa riguardo nel ritornare a casa?"
 
"Ha parlato di questo con noi. Ha detto che vuole tornare a Daegu."
 
"Cosa! i... io veramente non lo sapevo." 
 
"Viene oggi."
 
"No. Non può così presto.  Almeno prima dovrebbe dirmelo." 
 
"Mi ha chiamato pochi minuti fa. Penso che sia già alla stazione degli autobus, mi dispiace figliolo se Taemin ti tiene questo nascosto. Ma ha detto che te lo dirà una volta che sarà pronto." 
 
"Lo troverò. Grazie."

 
~ ~ ~
 

Sehun andò allo sportello della biglietteria per chiedere informazioni. Tornò, quasi di corsa verso Jongin. 
 
"Ah hyung! L'autobus non è ancora partito." disse ansante. 
 
Chanyeol diede un colpetto sulla spalla di Jongin "Hai solo venti minuti per cercarlo. Fai in fretta!" 
 
"Penso che debba essere intorno alla zona di attesa."
 
Jongin corse al luogo che Sehun aveva appena suggerito.


~ ~ ~

 

a

 
Taemin aspettava l'autobus arrivare. Stava per uscire dal palazzo quando qualcuno lo fermò. Si voltò e gli occhi guardarono direttamente nel ragazzo dietro di lui. 
 
"Dove vuoi andare?"
 
"J..Jongin..."
 
"Chi ti dà il permesso di tornare a Daegu?" Chiese Jongin, scuotendo la mano nella sua presa. Era quasi al punto di disperazione.
 
 
"E' sotto la mia considerazione." Taemin rispose con calma
 
"Voglio che tu rimanga. Sono contrario alla tua decisione. Hai me!" 
 
"Mi hai rifiutato. Non ho niente qui. E 'meglio che non ci vediamo l'un l'altro per un po'. "
 
"Non ho detto niente ... chi ha detto che ti ho rifiutato?"
 
"Le tue azioni parlano più forte delle parole. A volte il risultato non è come si desidera. Ho accettato a imparare la realtà. " 
 
Taemin strattonò il braccio di Jongin, cercando di liberarsi dalla sua presa. Ma non lo lasciò andare. E l'impazienza iniziò ad aumentare.


 "Allora preparati per questo."
 
Con ferocia Jongin avvolse la sua mano attorno alla vita di Taemin ed esso rimase a bocca aperta.
 
Jongin sommerse le sue labbra baciandolo dolcemente, raggiunse il volto di taemin toccandolo con una mano per sostenerlo continuando a dimenarsi tra le sue braccia e delicatamente esplorò con la sua lingua nella chiusura delle labbra di Taemin.  

 
Taemin afferrò la maglia di Jongin per paura che potrebbe venire ai suoi sensi. Ma poi, quelle labbra si muovevano su di lui, si sentiva bene.  La sua mente si spense. Lasciò che il bacio divenne più profondo, inclinando la testa in segno di resa.
 
Jongin approfondì sempre di più all'interno della cavità della bocca del ragazzo, dando un avvertimento equo al suo intento.

 
Gli occhi chiusi, restituendo il bacio con crescente fame. Solo dopo un po' riuscirono a staccarsi l'uno dall'altro ansimando duramente.

"Hai dimenticato di darmi l'ultima lettera." disse Jongin tornando alla propria coscienza. "Oggi è il 30 novembre. Sono passati già due mesi. Dovrei avere la mia (45) quarantacinquesima lettera e dovrebbe essere più lunga perché hai saltato alcune lettere prima di questa data."
 
I loro occhi s'incontrarono, Taemin lanciò posare il suo sguardo altrove. Jongin teneva costantemente lo sguardo su di lui, divertito dalle sue piccole azioni. 
 
"non ho molto tempo." 
 
"Perché? Hai occupato la metà del tuo tempo a imballare le tue cose decidendo di lasciarmi che ti sei dimenticato delle lettere? Sostenne Jongin. 
 
"io... non intendevo in quel modo." Il dolore era ancora li, lo mangiava vivo. Non riusciva a guardare jongin negli occhi. Non riusciva a guardare quel volto che aveva rubato la sua felicità e strappato il cuore. 

L'ansia di Jongin aumentava al tal punto che non poté più difendersi o di spiegare a se stesso. La risposta che ottenne da Taemin era lontana dalla sua aspettativa e come il ragazzo guardò rimanendo in silenzio, probabilmente annegando nei suoi pensieri. I suoi occhi fissi sul volto di Taemin mentre empatizzava su ogni parola in modo chiaro. 
 
"Allora se è a causa delle mie parole che vuoi partire, dovresti urlarmi contro gettando la tua rabbia verso di me. Sono io il colpevole Taemin. Non tu."
 
Taemin cercò di mantenere tutto il suo subbuglio dentro di se. Pensò che dovesse mantenere la calma ma era impossibile. Nonostante il suo tentativo di coprire la sua angoscia. "Ma sono io colui che ha iniziato questo! E stavo male quando m'ignoravi. E' meglio se me ne vado." 

"Basta con questa stronzata. Rimarrai con me ed è deciso! Non voglio rinunciare a te come prima. So che mi odi per quello che ho fatto, ma non posso lasciarti andare! E ora mi chiedo della mia lettera" chiese mentre Taemin sollevò il suo volto guardandolo. Jongin allungò la mano e disse di nuovo. "Dammi... la mia lettera."
 
"Come faccio nuovamente a dartele? I miei sentimenti sono morti quando hai strappato le lettere davanti ai miei occhi" disse Tae ridendo per il dolore. 

 
Jongin lasciò cadere la mano e sospirò pesantemente. Non sapeva perché Taemin ignorava la sua pura intenzione. Non poté trasmettergli i suoi sentimenti così ma sicuramente quello che aveva intenzione di fare ora e un qualcosa per far capire maggiormente il ragazzo e fargli rendere tutto. 
 
Si avvicinò nuovamente a Taemin in modo che potesse baciarlo prese la sua bocca quasi selvaggiamente, spingendo verso il basso e un ringhio di frustrazione minacciava di emergere. Mentre Taemin era troppo sopraffatto dal caos delle emozioni che attraversarono il suo corpo che le loro labbra si fermarono in sincronia.
 
Ma i tocchi gentili di Jongin sulle sue labbra erano un qualcosa che Taemin non riuscì a rifiutare. Però non quando Jongin mordicchiava e succhiava sulle labbra inferiori. 
 
Jongin sorrise quando Taemin lo afferrò ancora più vicino. Fermando il bacio, guardandolo più soddisfatto che mai.
 
"Non mentirmi. Le tue labbra mi dicono il contrario. "Sussurrò.
 
Taemin divenne per un attimo silenzioso. Sentì i battiti rapidi del suo cuore. "non ho alcun foglio colorato con me in questo momento."
 
"Ciò significa che non l'avrò mai?" 
 
Taemin si allontanò cercando la penna nel suo zaino e strappando un foglio dal suo taccuino. Jongin cercò di guardare ma Tae si ostinava ad allontanarsi. Dopo aver scritto, piegò il foglio a una forma di cuore e spinse il palmo di Jongin. Egli guardò confuso il foglio. 
 
"Avanti aprilo. Questa è la tua quarantacinquesima lettera" 
 
Oggi è il giorno più speciale per Jongin perché i sentimenti che ricevette quando aprì la lettera sono diversi da prima perché non ha trovato la lettera nel suo armadietto come al solito, l'ha ottenuta personalmente da colui che gli ha rubato il cuore, che ha ottenuto la sua attenzione, che ama molto. Il suo ammiratore segreto.  
 
Jongin rise quando lesse la lettera. Era oltre la sua immaginazione, aveva finalmente trovato la persona che gli aveva sempre dedicato parole dolci e coccolato con amore eterno. Jongin era raggiante di felicità.

 

a
 
Non posso spiegare come mi sento.
Quando sei tornato gettando le tue braccia intorno a me baciandomi come disperato bisogno di me. 
Sento il calore del tuo amore che sboccia dentro il tuo cuore.
Oggi indicano i due mesi del mio amore per te. 
Due mesi che non mi sono mai pentito di averti perché sei lì al mio fianco. 
Notte o giorno lasciami amarti per il resto della mia vita.  
Anche se non so che cosa ci aspetta in futuro.
Lascia che ti protegga dal male e inondarti con il mio amore.
Promettimi una cosa.
Non lasciare mai la mia mano avvolta intorno alle tue dita. 
Amami, è fa tesoro di quello che faccio per te. 
Grazie per aver accettato questo mio fragile cuore.
Grazie di tutto Jongin-ah
Ti amo.

 
Il tuo ammiratore segreto,
Tuo Fratello,
e.m '(Lee Taemin) 
"C'è qualcosa di errato qui." 
 
Jongin strappò la penna dalla mano di Taemin, sbarrando delle righe e le mostrò a Tae. 
 
 
Il tuo ammiratore segreto,
Tuo Fratello, il tuo amore
e.m '(Lee Taemin) 
 
 
"Togli quel titolo. Non mi piace." Mise il broncio, Taemin pizzicò leggermente le sue guance, innamorandosi profondamente per la sua tenerezza. 
 
Jongin afferrò quella piccola mano che giaceva sulla sua guancia e portarla al petto.

Lasciò Taemin sentire il suo battito del cuore che batteva forte e sussurrando qualcosa che quasi raggiunse Taemin alla sprovvista "mi dispiace per quello che ho fatto, ho preso il tuo cuore per scontato. Dammi una possibilità per ricambiare. Diventerò un Kim Jongin migliore per te. Taemin-ah ti amo anch'io." 
 
"Scuse accettate." La voce di Taemin si ruppe, piangendo. Il muro che aveva costruito dentro di lui in modo che le lacrime non cadessero non funzionò. Chiedendosi come doveva apparire pietoso ora davanti a Jongin. Non aveva mai pianto davanti ad altre persone fino ad ora.
 
Jongin fu sorpreso, ancora la sua mano si mosse per asciugare quelle lacrime. Fa un paso in avanti, tirando Taemin in un abbraccio " Taemin-ah vuoi sapere una cosa? Ho letto da qualche parte che se la coppia si assomiglia a vicenda, il loro rapporto durerà più a lungo."
 
Per un momento Taemin lasciò Jongin abbracciarlo poi anche lui ricambiò l'abbraccio "credi in questo?" la sua voce era soffocata mentre strinse la presa.  
 
"L'ho solo detto."
 
Ed entrambi risero insieme, godendo del reciproco calore.  Senza preoccuparsi degli occhi delle persone che li circondavano. 


~ ~ ~
 
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"Eww... si baciano in pubblico! Due volte" è disgustoso." Brontolò Sehun.
 
Chanyeol che aveva anche visto tutto con i propri occhi apparse molto più a suo agio. "Bene stanno insieme. Fanno una bella coppia."
 
"Tuttavia non dovrebbero farlo liberamente. Questo non è un salone da esposizione. Jongin hyung è pazzo. Sono pazzi." Disse Sehun. Dandogli l'impressione d'imbarazzo e scontento.
 
"L'amore fa cose folli e non s'importa delle persone intorno. E perché ci si ama troppo che i propri occhi sono fissi su un altro. Tutto il tuo mondo fermo sulla persona che ami. Sei troppo giovane perché capisca come ci si sente Sehun-ah. Lo scoprirai quando un giorno t'innamorerai."
 
Sehun sovrasta il ragazzo più alto. Infatti, Chanyeol sembra aver avuto in mente non solo la scena, ma anche i dettagli più salienti. C'è una contrazione di dolcezza sottostante a quelle parole e Sehun si sentì abbattuto. Stranamente non suona giusto per qualcuno inesperto in amore parlargli come un esperto.
 
"Hyung... questo è di cattivo gusto.  Dove hai imparato a parlare in questo modo? Potrebbe essere... hai già una fidanzata?"
 
Il telefono vibrò in mano e iniziò a suonare un brano irriconoscibile. Sehun udì il canto rassicurante, o più come una ninna nanna raggiungere dolcemente le sue orecchie. Che era stata appositamente registrata per Chanyeol.
 
Sehun precipitò al suo fianco e scrutò lo schermo appena Chanyeol lo aprì.
 
-il mio piccolo cucciolo-
 
"Il mio piccolo cucciolo?" Sehun fu lasciato senza parole. "Hyung... tu..."
 
Chanyeol rispose alla chiamata.
 
"Pronto Baekhyun-ah. Perché mi chiami?" 
 
"Owh... va bene sarò lì in 30 minuti. Ti amo piccolo cucciolo!"   
 

THE END a

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il mio cuore appartiene a te! ♡ 

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