Total Drama Kids

di AzzurraTriton
(/viewuser.php?uid=705946)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno strano Giorno ***
Capitolo 2: *** Liti, (quasi) amori e..pazzie! ***
Capitolo 3: *** Ospite speciale! ***
Capitolo 4: *** Si gioca! ***
Capitolo 5: *** Lieti fini e nuovi problemi! ***
Capitolo 6: *** Tutto è bene quel che finisce bene ***
Capitolo 7: *** Benvenuti! ***
Capitolo 8: *** Ruba bandiera! ***
Capitolo 9: *** Tensione nell'aria! ***
Capitolo 10: *** Incidenti ***
Capitolo 11: *** Un invito speciale ***



Capitolo 1
*** Uno strano Giorno ***


Uno strano giorno

“Gwen, svegliati! Dai, o farai tardi a scuola!”

Ogni giorno è sempre la stessa storia: mia madre mi sveglia, mi lavo, mi vesto, faccio colazione, esco. Bè, è più o meno la stessa storia per tutti. Mi guardo allo specchio del bagno: sono una normale bambina, come tante altre. Forse un tantino più originale. ‘Da grande mi tingerò i capelli di blu, blu notte, proprio come il mio colore preferito!’ penso, guardando i miei capelli neri e mossi a caschetto. Già. Da grande. Chissà come sarò! Metto il mio vestito preferito, color nero/blu, un frontino blu scuro e i miei immancabili stivali neri.

Scendo giù in cucina, mia madre sta riscaldando il latte per mio fratello. Ha due anni, sette meno di me. Nonostante sia così piccolo già mi da fastidio, con tutti quei pianti. Soliti pensieri di una sorella maggiore.

“Sei pronta?” “Sì, mamma” “Okay, andiamo” Prendo il mio zaino blu, il mio immancabile album da disegno e usciamo.

 

Siamo arrivati. Mia madre mi stritola in un abbraccio. “Buona giornata tesoro, la mamma ti adora!” Ah, odio quando fa così. E’ sempre così protettiva! “Ehm, s-si ma ora lasciami andare..” Mormoro, stritolata dall’abbraccio.

Vedo le mie due migliori amiche camminare un po’ più avanti e le raggiungo. “Aspettate, arrivo!” “Oh, ciao Gwen! Pensavo che non saresti mai venuta!” Esclama Bridgette. Ha i capelli biondi legati in una coda e indossa una felpa azzurra, dei pantaloncini di un blu più scuro e dei sandali marroncini. “Muoviti Gwen, o arriveremo in ritardo!” Ribadisce Courtney. Ha i capelli castani raccolti in due codini con dei fiocchetti lilla, una camicetta, una gonna e delle scarpe dello stesso colore. “Mia madre è così appiccicosa…” Cerco di scusarmi quando sentiamo una voce gridare nella nostra direzione. “Ehi, principessa!”

Subito dopo Court si becca un palloncino d’acqua sulla testa, sotto il mio sguardo stupito e quello di Bridgette, tra le risate beffarde del mittente.

Un ragazzo dai capelli neri con un ciuffo alzato, una maglia nera con un teschio, dei pantaloncini e delle sneaker rosse.

Duncan. Lui e Court si odiano, e puntualmente litigano ogni giorno. Chissà perché poi…

“Ha-ha! Avresti dovuto vedere la tua faccia!” Continua a ridere. “Duncan!” Sua madre, la direttrice della nostra scuola, lo rimprovera.

“DUNCAN…” Ringhia Courtney, con i capelli bagnati. E’ più che arrabbiata. Io e Bridgette ci guardiamo. Brutto segno!

Infatti un secondo dopo Court sta già rincorrendo Duncan.

“Sei morto!” “Prima devi prendermi!” Ribatte lui, già corso via.

“Ah, quel bambino…” Sospira la madre. E’ una brava donna, mi chiedo come possa avere un figlio così.

“Oggi sarà un luuungo giorno.” Penso ad alta voce.

Eh sì, ho uno strano presentimento.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Salve! Sono AzzurraTriton (come se non si fosse capito dal nick, stupid me), chiamatemi semplicemente Azzurra. Foooorse qualcuno mi conosce già nel fandom perchè recensisco spesso e rompo le scatole agli altri.  Questa è la mia prima fanfic (in realtà ne ho scritta una a 10 anni sempre su ATR ma faceva pena, lol) quindi se c'è qualcosa di storto, per favore ditemelo, mi fanno piacere le critiche, se costruttive. Questa storia è ispirata ad una serie a fumetti su Deviantart, vi lascio il link http://kikaigaku.deviantart.com/gallery/46626848/total-drama-kids-comic?offset=0

Ovviamente ho chiesto a Ilaria, l'autrice (che su DA è iscritta come kikaigaku) il permesso. So che il capitolo è un po' corto - okay, è super corto - ma lo considero un po' come una verifica, e non volevo scrivere tanto dato che è un 'debutto' assoluto. Sicuramente il prossimo, che arriverà presto (spero), sarà più lungo.

Ora vado perchè altrimenti questo A.A. diventa pure più lungo del capitolo. Bye! 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Liti, (quasi) amori e..pazzie! ***


Liti, (quasi) amori e.. pazzie!

NARRATORE ESTERNO

La giornata è appena iniziata. Mentre Duncan e Courtney litigano e Gwen continua a borbottare qualcosa del tipo ‘Prima o poi si stancheranno di rincorrersi come cagnolini!’, Bridgette si sente chiamare. “Yo, Bridgette!”. Un ragazzo biondo con un cappello da cowboy sullo skate, Geoff. ‘Oh no, ci mancava  pure il festaiolo’ pensa Gwen. Non le sta antipatico, e poi è pure il ragazzo che piace a una delle sue migliori amiche, ma il suo carattere solitario non regge proprio tutto quell’entusiasmo. Nel frattempo, Bridgette arrossisce sempre di più mentre Geoff le parla. “Hai visto Duncan”? “Sì, lui e Court stanno litigando come al solito.” I due ridono e continuano a parlare, mentre cominciano ad arrivare gli altri. Un bambino dalla carnagione scura e con un cappello bianco è già arrivato e raggiunge Geoff e Bridgette.

“Ciao ragazzi!” “Ciao DJ!”

Un altro dai capelli castani con una camicia color panna a righe cammina vicino a una ragazza dalla pelle scura, così come i suoi capelli, raccolti in una coda, e un ragazzo mingherlino dai capelli rossi, con gli occhiali.

“Ciao Gwen! Ehm.. bella giornata oggi, eh?” La ragazza è visibilmente seccata.

“Ehm, sì, ciao Cody.”

“Yo, ragazze! Courtney e Duncan stanno litigando di nuovo, eh?”

“Ciao LeShawna! Sì, ormai è diventata un’abitudine” Rispondono Gwen e Bridgette. Sono molto legate anche a lei.

“Ah, odio quel bullo. Ma meglio a lei che a me.” Risponde il bambino dai capelli rossi, Harold.

Poco dopo arrivano altre due bambine, di cui una è decisamente meno accolta da tutti. Ha gli occhi a mandorla e i capelli neri raccolti in due trecce.

Non accenna un saluto a nessuno e si dirige verso Gwen. Accanto a lei, una bambina dai capelli biondi, con una fascia azzurra la segue.

“Bene bene, Gwen..” attacca con fare minaccioso.

“Ciao!” l’altra bambina, decisamente più ingenua, la saluta sorridendo, ricevendo un’occhiataccia dalla compagna.

“Lindsay, sta’ zitta ora. Allora Gwen, so che sei stata tu a riempire il mio zaino di formiche rosse, ieri.”

LeShawna e Bridgette stanno per parlare in difesa dell’amica, ma sono precedute da un bambino dai capelli neri, con una maglia verde con su scritto il numero 9. Grande amico di Gwen, e forse qualcosa di più. Infatti lei, vedendolo, è già arrossita.

“Ma hai cominciato tu! Sei stata cattiva con lei!”

“Non m’importa! Tu…”

“Ehm.. Heather..” La bionda sembra visibilmente preoccupata.

“Sta’ zitta! Dicevo, tu la pagherai per questo!”

“..Heather!!”

“Sta’ zitta!!”

All’improvviso si sente un rumore di rotelle sulla strada, e in un secondo si ritrovano tutti quasi travolti da una bambina dai capelli rossi raccolti in due codini, con un vestito verde, sui pattini; chi caduto e chi corso via. “Attento!” Gwen spinge via Trent appena in tempo, Lindsay cerca di proteggersi con le mani mentre Heather è già caduta.

“Yeeeeeeeeee!!! Sono una campionessa di pattinaggio!” urla la rossa.

“Ouch! Izzy, fai attenzione!” si lamenta Lindsay mentre si rialza.

Nel frattempo sono arrivati altri due ragazzi che, a giudicare dal fiatone che hanno, stavano correndo. Anzi, rincorrendo la pattinatrice.

“Anf.. Izzy.. anf.. non potevi.. anf.. andare più anf.. piano?” Si lamenta un bambino biondo piuttosto sovrappeso.

“Siamo stanchi morti! Mi chiedo come faccia Owen a volerti stare sempre dietro. Sei fuori di testa!” Ora a lamentarsi è un ragazzo bruno dalla carnagione leggermente scura.

“Ha-ha-ha! Ma andiamo Noah, cerca di divertirti! E’ stato divertentissimo, no?

“NO!” urlano tutti.

Heather, ancora a terra, è furiosa.

“Grrr…Ti odio Gwen!”

“Hey, questa volta non è mica colpa mia. Dovresti stare più attenta!” Ribadisce sorridendo Gwen, mentre Trent, ancora vicino a lei, arrossisce.

“E voi due.. POTRESTE SMETTERLA DI LTIGARE, UNA VOLTA PER TUTTE?!” Continua la ragazza, urlando verso Courtney e Duncan, che si stavano picchiando.

“Guardate, stanno arrivando gli altri!”

Infatti in lontananza si vede una bambina con gli occhiali e i capelli castani raccolti in una coda, che raggiunge e saluta subito Lindsay, ricevendo un’occhiataccia da Heather. Accanto a lei, due bambine vestite in modo identico, ma dal fisico e dalla carnagione molto diverse, camminano attaccate ad un bambino dai capelli neri e la carnagione abbronzata che si guarda allo specchio. Dietro di loro si vedono un ragazzo con un cappellino di lana verde e una ragazza molto atletica con una tuta blu starsene per conto proprio, mentre un ragazzo piuttosto imbranato con una fascia e una tuta rossa cerca di far girare un pallone da basket sul proprio dito, ma il risultato è decisamente più esilerante: la palla lo colpisce in faccia e cade.

“Oh poverino! Hey Trevor, ti sei fatto male?” Gli chiede Lindsay.

“Tyler, mi chiamo Tyler!

La ragazza sembra non capire, e il ragazzo ci rinuncia.

“Bene, ora che abbiamo fatto l’appello possiamo andare in classe?” Domanda in modo sarcastico e seccato Heather.

 

“Buongiorno bambini!” L'insegnante è già in classe. Ha i capelli biondi raccolti in una coda, gli occhi azzurri e le lentiggini. Indossa una felpa verde e dei pantaloncini lunghi fino al ginocchio. E’ giovane ma molto calma e dolce con i suoi alunni.

“Oggi ho una sorpresa speciale per voi!”

In classe scoppia un mormorio continuo, tra chi esulta e chi si chiede cosa possa essere.

“Wooow! Izzy ama le sorprese!” esclama la rossa, parlando in terza persona.

“E’ per caso una torta gigante?” Accanto a lei Owen sogna contento.

“Psss, ehy! Lindsay! Prendimi lo zaino di Gwen.” Ordina Heather, sussurrando alla bionda.

“Ma voglio vedere la sorpresa!”

“Spero sia una festa!” esulta Geoff dondolandosi sulla sedia.

“Non dondolarti!” DJ lo riprende subito.

“Si, si..” Pensa Duncan sorridendo, mentre è intento a lanciare delle palline di carta verso Courtney.

“Forse ci ha comprato un animaletto!” Pensa Bridgette ad alta voce, che è seduta tra Gwen e Courtney.

“O un cervello per Duncan!” Scherza Court.

“Hai ragione! Ne ha bisogno!” Continua a scherzare Gwen, mentre Lindsay dietro di lei sta cercando di rubarle lo zaino.

“Ah-ah! No bambini, un mio amico oggi viene a trovarci!” La maestra aveva ripreso parola, mentre Lindsay tornava con il bottino al suo posto, sotto lo sguardo soddisfatto di Heather.

“L’ho preso!”

Nel frattempo la giovane insegnante stava continuando a parlare.

“Vedrete, lui conosce un sacco di giochi! E…

Oh! Sei già qui!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice travolta da bambini urlanti

Salve!

Come vedete ho cambiato il font, penso che quello usato nel primo capitolo sia un po' fastidioso da guardare a lungo, così ho optato per uno più classico.

Come promesso, questo capitolo è più lungo del precedente. 

Ringrazio tutti i lettori silenziosi, sunburst per aver messo la storia tra le preferite, KikkaDiRiso per la recensione, per avermi aiutato a migliorare la storia e per averla aggiunta tra le ricordate e la carissima Giuv8 per la recensione, il supporto e per averla aggiunta tra le seguite.

Il capitolo non ha una vera e prorpia conclusione, per lasciarvi la suspence!

Chi sarà il misterioso ospite?

Bè, lo scoprirete solo nel prossimo capitolo.

Bye!

-Azzurra c:

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ospite speciale! ***


Ospite speciale!

“Bambini, un po’ di attenzione, su! E’ arrivato il nostro ospite speciale!”

Nell’aula entra un uomo sulla trentina, dai capelli scuri e vaporosi e con un vago sorriso beffardo sulla faccia.

Nell’aula scoppia un altro mormorio, in cui si sentono dei ‘Non può essere!’ ‘E’ davvero lui?’ ‘Pf, io non ci credo!’ provenire dai banchi di Geoff, DJ e Duncan,  e qualche gridolino femminile, mentre su ogni bambino si scolpisce un’espressione più che stupita. La stanza è parecchio grande per ospitare tutti quei bambini, e il rumore si diffonde notevolmente, mentre l’atteso ospite cerca di salutare la sua amica insegnante.

“Ciao Kristin! Come va? Ti trovo bene, sai?” fa lui.

“Ciao Chris.. grazie mille! E’ gentile da parte tua…”

“Ma ovviamente non potrai mai superarmi, ha-ha!” L’uomo ha lo stesso sorriso beffardo di quando è entrato nell’aula.

“Fin troppo gentile per uno come te. Ah, il solito narcisista. Comunque, come vedi va tutto bene….”

All’improvviso il mormorio dei bambini aumenta, poi si sentono il rumore di una sedia caduta e l’urlo di una bambina. Tyler è a terra dolorante, sulla sedia che si è ribaltata all’ indietro, proprio vicino al banco di Lindsay.

“Aaaah! Trevor, attento!” Lindsay urla preoccupata.

“Ehm, mi chiamo Tyler! Comunque sono solo caduto all’indietro dalla sedia, ma sei gentile a preoccupa…”

“Mi hai quasi pestato un piede” La bionda non lo fa finire e continua un po’ infastidita, lasciando lo sportivo più che deluso.

“Non sarebbe una grande perdita, carina! Hai 9 anni ed il piede di un 40enne!” Dall’altra parte della classe, Duncan grida a Lindsay, e quest’ultima scoppia a piangere.

 

“Mh, ceerto, va tutto benone, vedo!” Fa Chris con la sua risata irritante.

“Okay, diciamo quasi tutto bene.. Eh-ehm! Bambini, vi ho detto di fare attenzione! Tyler, sii più prudente. Fammi vedere, ti sei fatto male?”

“Ehm, a dire la verità un po’…” Il bambino si vergogna a dire davanti a tutti, soprattutto a Lindsay, che si era fatto qualche graffio, nonostante i suoi innumerevoli incidenti.

“Va bene, dopo vieni con me che ti metto un paio di cerotti. E tu Lindsay, sii più gentile. Non vedi che Tyler si è fatto male?” Il bambino le rivolge un timido sorriso.

“Ehm, veramente io…” Lindsay non riesce a capire, lei non conosce nessun Tyler!

“Ah, Lindsay, torna in te! Quello non si chiama Trevor!” le sussurra stizzita la sua compagna di banco, Heather.

“Dici davvero?” La bionda sembra stupita sul serio.

“Ah, ma che te lo spiego a fare!” Heather ci rinuncia, mentre Lindsay guarda confusa e un po’ dispiaciuta Tyler.

“Dai, fate silenzio ora! E per finire tu, Duncan, dovresti avere più rispetto verso gli altri. Ognuno ha i suoi difetti!” Kristin si rivolge al bambino più dolce del solito, mentre lui sbuffa. Non è un bambino cattivo, lei lo sa.

“Psst, Lindsay, ascoltami. Lascia perdere Tyler e dammi una mano. Dobbiamo scoprire qualcosa su Gwen, cerchiamo nel suo zaino!” Heather sussurra nuovamente a Lindsay.

“Ma non sarà sbagliato..?” Lindsay è nuovamente confusa.

“Macché, lascia perdere tutte quelle regolette sul rispetto! Ora passami lo zaino e comincia a cercare.

“Ma perché io..?” “Perché io non ho intenzione di sporcarmi le mani nello zaino di quella pallida, può esserci qualsiasi cosa! E ora fallo!” Ordina la bambina dalle origini asiatiche, mentre la bionda, dubbiosa, comincia a frugare nello zaino blu dell’ignara Gwen, dove comincia a saltare fuori qualche quaderno.

“Possiamo sapere chi è questo ‘attesissimo’ ospite, o dobbiamo starcene a guardarlo tutto il giorno?” Domanda un Noah sarcastico, facendo le virgolette con le mani alla parola ‘attesissimo’.

“Non mi conosci? Wow, il ragazzino sta messo male!” Chris riceve un’occhiataccia da Kristin, poi continua “Ehm, ovviamente scherzo…comunque facciamo le presentazioni come si deve. Buongiorno bambini! Io sono Chris McLean!”

“Io lo conosco, io lo conosco! E’ quello della tv!” Urla un’emozionata Beth. Appena la sente, Lindsay molla lo zaino, rovesciandone il contenuto addosso a una furiosa Heather.

“TV?” Le si illuminano i grandi occhi azzurri.

“Lo so, probabilmente sono venuti per me!” Afferma convinto un Justin non curante mentre si guardava allo specchio, come al solito. Accanto a lui, le due Grandi Amiche Per La Vita si abbracciano contente. “Ma ci pensi Sadie, andremo in tv!” “Sii, che bello!”

“Ehi, ehi, calmi bambini! Non è qui per la tv..” Kristin li riprende dal mondo dei sogni.

Un coro di ‘Oooooh…’ delusi parte unanime.

“Ehm, già…” Chris riprende la parola. “Ora sono in vacanza, ma la vostra maestra mi ha parlato di voi, così ho deciso di usarvi come gruppo di speriment… ehm, volevo dire, di insegnarvi qualche nuovo gioco.

I bambini esultano, mentre Kristin guarda in modo sospetto Chris, per la frase che aveva interrotto all’improvviso.

“Allora, che state aspettando? Seguitemi tutti nel cortile!” proclama Chris entusiasta.

“Forse non è stata una buona idea…” Pensa a voce alta Kristin, ancora preoccupata.

“Si! SI GIOCA!” Dal gruppo, dove Izzy, Tyler e Geoff sono decisamente i più entusiasti, parte un altro urlo unanime (o quasi). Infatti, alla fine della fila Noah borbotta annoiato un “Odio giocare..”

Kristin lo sente e si ferma. “Noah, c’è qualcosa che non va?”

“Ehm, no, niente maestra..” Non vuole passare per il bambino asociale e annoiato di sempre. Pensa tra sé e sé ‘Chi sono io? Zeke? O era Tyler..?’

La giovane insegnante lo riporta alla realtà. “Perfetto, allora andiamo nel cortile a giocare con gli altri. Guarda, son già tutti lì!”

 

Nel giro di pochissimo tempo, si ritrovano tutti nel cortile, costituito semplicemente da una grande area immersa nel verde. I bambini sono seduti sul prato, disposti a semicerchio, mentre Chris e Kristin spiegano loro le regole del gioco.

“Ok bambini, poiché è la prima volta che giochiamo insieme, inizieremo con un gioco facile. Fate attenzione, ora spieghiamo le regole!” Comincia Chris.

“Innanzitutto abbiamo bisogno di un volontario per una dimostrazione. Mh, vediamo..” Kristin continua, scrutando le mani dei bambini, alzate il più possibile per essere scelte. “Bridgette, vuoi venire tu?”

La bambina si alza contenta, mentre un altro coro di ‘Ooooh’ delusi si alza, ma si dilegua subito mentre Chris continua a spiegare.

“Tutti avranno una coda di stoffa attaccata ad una cintura: lo scopo del gioco è di rubare le code degli altri..” Nel frattempo, Kristin aiuta Bridgette ad infilarsi la cintura su cui è attaccata la coda, e dopo la bambina la mostra ai compagni mentre Chris continua a parlare.

“..se qualcuno ruba la vostra coda, siete eliminati.”

Geoff si avvicina a Bridgette. “Wow, sembri.. un cavallino!” Cerca di farle un complimento, ricevendo però il risultato opposto.

“Un.. cavallino?” Chiede confusa e un po’ infastidita la bambina.

“Ehm, intendevo dire che con quella coda sembri un animaletto, uno carino, come un cavallino o.. una mucca!”

“UNA MUCCA?!” Adesso la bambina è più che arrabbiata, e corre via mentre Geoff la chiama invano.

“Aspetta, Bridgette! Mi dispiace…”

“Oh, Geoff…” L’amico DJ si batte la mano sulla faccia, mentre Duncan scoppia a ridere di gusto.

“Stai tranquillo Geoff, ci penso io.” Kristin cerca di consolarlo. “E tu Duncan, non ridere!”

Poi corre dalla bambina.

“Ehi, Bridgette, stai tranquilla, Geoff non intendeva offenderti. Stava solo cercando di dirti che sei molto carina così!” La dolcezza della maestra convince Bridgette, ma non del tutto.

“Uhm, sì.. carina.. come una mucca, pf.” Sbuffa offesa.

“Ma no, non intendeva questo! E’ solo un po’ timido e imbarazzato, tutto qua.”

“Lei crede?” “Ma certo che sì! Ora torniamo dagli altri, su! Stanno per iniziare!”

Sul volto di Bridgette ritorna il sorriso. “Va bene!”

 

“Tutto risolto?” Chiede Chris a Kristin, vedendola arrivare con Bridgette. Alla risposta positiva della giovane insegnante, Chris riprende a parlare.

“Ok, ci siamo tutti! Perfetto! Domande? No?” Chris ignora un paio di mani alzate da Lindsay ed Ezekiel, fingendo di non averle viste. “Ok, bambini, siete pronti?” Stiamo per iniziare!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti! Ecco finalmente il nostro ospite speciale! Ve lo sareste mai immaginato?

Ringrazio tantissimo coloro che continuano a recensire e tutti i lettori 'fantasma' per le visite, anche se ammetto che mi sarebbe piaciuto ricevere più recensioni. Coraggio, non vi mangio mica! c': 

Scherzi a parte, sono comunque contenta che seguiate la storia.

Oh, e ringrazio anche jennette14, Giorgiu Saurus e dany dxc love per averla inserita tra le preferite.

Nel prossimo capitolo ci saranno molti colpi di scena quindi.. stay tuned!

Ci vediamo lì!

-Azzurra c:

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Si gioca! ***


Si gioca!

Il sole è alto ed è tutto pronto per dare il via al gioco, quando Chris si ricorda improvvisamente di una cosa.

“Oh no! L’ho dimenticato!”

“Cosa, Chris?” Chiede Kristin. E’ ancora sospettosa sulle intenzioni del suo amico.

“Già, andiamo, noi vogliamo giocare!” Gli corre intorno Izzy euforica, mentre Noah e Heather sbuffano scocciati.

“Per una volta sono d’accordo con lei!” Ribadiscono all’unisono.

“E’ una cosa veramente importante per iniziare il gioco, quindi ora aspettate!” Chris tira fuori dalla tasca il suo cellulare e digita velocemente un numero. “Pronto? Sì, sono io, chi altri dovrei essere? Ora ascoltami, ho dimenticato quella cosa. Eh? Quale cosa? Insomma, quello! Che uso sempre all’inizio delle sfid…ehm, dei giochi!” Si corregge subito notando gli sguardi confusi dei bambini e di Kristin.

“Portamelo, sono alla Total Drama School. Non m’interessa se stai facendo una pedicure, e se i tuoi dolcetti stanno bruciando, mi serve adesso! Altrimenti ti abbasso ancora lo stipendio!” Chiude bruscamente il telefono, poi sente il rumore di un furgone arrivare.

“Però, che rapidità!” Esclama Owen.

Chris raggiunge il furgone, prende e nasconde velocemente qualcosa che gli porge una mano scura dal furgone, che riparte subito.

‘Ok, ora siamo veramente pronti. Mettetevi in posizione! Pronti…” Poco prima di annunciare l’inizio del gioco tira fuori un megafono giallo. “VIA!”

I bambini sono già partiti, mentre Kristin si copre le orecchie con le mani.

“Perché mai hai portato un megafono?! Era questa la costa ‘veramente importante’?” Urla Kristin, ormai parecchio infastidita da Chris.

“Si! Eh-eh, quanto è divertente! E ora, godiamoci lo spettacolo” Esclama l’uomo con la sua irritante risata.

 

Nel frattempo, tra i bambini Ezekiel è già caduto, stranamente prima di Tyler; Eva rincorre Justin; Izzy rincorre felice Noah e Owen, i quali corrono di malavoglia; Heather rimane ferma a studiare la situazione, mentre qualcun altro…

“Ciao Trev…ehm, volevo dire Tyler.. come stai? Ehm.. scusa per prima..” Lindsay si è avvicinata a Tyler dopo aver finalmente imparato il suo nome. E’ un po’ dispiaciuta per lui, vedendolo con quei cerotti sulla faccia. Ma non si è accorta di una cosa..

“Ehm, c-ciao Lindsay. Sto meglio, grazie.. non fa niente per prima, d-davvero!” Il bambino è visibilmente arrossito. “Però.. per favore, spostati, sei sulla mia coda!”

Continua a tirare la sua coda di stoffa azzurra, mentre la bionda continua a parlare delle cose più svariate (e senza senso), tipo ‘”Mi piace il colore della tua tuta, si intona ai tuoi capelli! Ma il modello è troppo out, e quella pettinatura è da vecchio. Vieni qui, sei fortunato, posso essere la tua stilista personale se vuoi!”

Senza dare il tempo allo sportivo di rispondere, Lindsay comincia a scompigliarli i capelli, fin quando qualcuno non la tira via e nel frattempo fa cadere Tyler che stava tirando la sua coda.

Bè, prima o poi doveva cadere, no?

Il bambino nota chi sta tirando Lindsay, che si rivela essere Heather.

“Però, non avrei mai detto che sarebbe stata lei ad aiutarmi, anche involontariamente."

Intanto, Heather parla  freddamente alla bionda. “Coraggio Lindsay, noi dobbiamo vincere questo gioco!”

Altrove, Izzy è riuscita, molto facilmente, a raggiungere Noah e Owen, a rubare loro le code e… a salire sopra i loro dorsi con aria trionfante.

“Io, sergente Caleidoscopio, dichiaro possesso di queste due code!”

Sotto i suoi piedi, Owen ha ancora il fiatone, e a malapena gli esce con un filo di voce un “I-Izzy.. Non riesco.. a.. respirare!” Sopra di lui un Noah accasciato e con le braccia conserte si lamenta come al solito. “E poi gli altri si chiedono ancora perché sono un bambino così pessimista…”

 

Non troppo lontano, Duncan fa la stessa cosa con Harold, però senza l’allegria e l’euforia di Izzy, ma con ben più brutalità.

“TI arrendi, eh? Ti arrendi? Sì o no?” Ride mentre lo blocca con le mani.

“Come posso arrendermi? Hai già rubato la mia coda!” Harold è dolorante ma ormai rassegnato. Non è la prima volta che il bullo se la prende con lui.

“Duncan, sei così immaturo!” Un’altra voce, ben familiare al bambino, arriva sempre più vicina. Courtney lo rimprovera come al solito. “Ha già perso, lascialo andare!”

“..Ok.”

Duncan si ferma e continua a guardare la bambina con un sorriso beffardo.

“…Allora? Perché mi guardi in quel modo?”

“Perché adesso…ruberò la TUA coda!”

Comincia a rincorrerla mentre Court scappa gridandogli un paio di “A-aspetta! Fermo!”

 

Il gioco continua e sempre più bambini perdono la coda. Ora è Izzy ad aver perso la sua, rubatale da Eva. Ma Izzy non è Izzy se rimane delusa o infastidita, e allora che fa? Recita!

“Oh, che male! Sono ferita! La vita mi sta lasciando..” Esclama con un tono melodrammatico, ma non può fare a meno di lasciarsi scappare una risatina, mentre Eva la riprende scocciata.

“Izzy, è solo una coda di stoffa! Basta recitare!”

Vicino a loro, Katie e Sadie si avvicinano sorridenti a Justin. “Justin! Puoi avere le nostre code, se vuoi!” Esclamano all’unisono.  “Mi dispiace ragazze, ma sono stato già eliminato dal gioco…grazie lo stesso!” Ammicca un sorriso e le due migliori amiche decidono di seguirlo.

 

“Alloooora, Gwen… ti va di rubare la mia coda?”

“Ehm, Cody, lo scopo del gioco e cercare di rubarne una, lo sai?” La bambina è infastidita dal castano come al solito.

Nel frattempo Cody è distratto da qualcuno che gli ha appena rubato la coda.

“Scusa amico, ma sei fuori!” Trent gli rivolge un mezzo sorriso e raggiunge Gwen, quando qualcun altro riesce a rubare anche le loro code.

“Con voi due è anche fin troppo facile. Addio, perdenti!” Heather li guarda sprezzante, e poi sparisce subito.

“Ma cosa…” Gwen è ancora confusa, confusione che si tramuta in rabbia quando si rende conto di cosa è successo. “Ah, la odio!” “Bè, non sei l’unica.” Le sorride dolcemente Trent, facendola arrossire.

“Ehi, bambini! Vedo che non avete più le vostre code, raggiungeteci qua!” Si sente in lontananza la voce della maestra, e i due, preceduti da Cody, decidono di tornare al centro del cortile e di raggiungere gli altri. Un secondo dopo però, sentono un urlo terrorizzato e qualcuno scoppiare a piangere. Preoccupati, corrono subito nella direzione da cui proveniva l’urlo, la cui fonte però è ben meno preoccupante – ed esilerante! Tutti i bambini che hanno perso, compreso Cody che è appena arrivato, stanno imitando con le braccia e con dei versi delle galline, sorridenti e divertiti. Tranne uno che, appunto, è terrorizzato. E se si parla di cose esileranti, chi potrà mai essere se non Tyler?

“Gwen, penso che questa sia la punizione per chi ha perso..” Afferma Trent.

“Oh, no..” La ragazza sbianca, sebbene possa risultare impossibile data la sua pelle chiarissima. Non solo ha perso a causa di Heather, ma deve pure umiliarsi in quel modo!

 

Intanto Kristin, che ha preso in braccio Tyler per consolarlo e rassicurarlo, era sempre più infastidita dall’atteggiamento di Chris. “Che razza di punizione sarebbe ‘imitare una gallina’?!” “Come potevo sapere che questo bambino ha paura delle galline?!” Anche Chris ora è stizzito, e cerca di giustificarsi.

 

Lontano da lì, sta per iniziare quello che sarebbe dovuto essere ’lo scontro finale’. Infatti Heather, dopo aver rubato le code a Trent e Gwen, si è diretta verso colei che pensava fosse l’ultima bambina ancora in gioco, oltre a se stessa e Lindsay.

“Bene bene, Leshawna.. un’altra noia. Sei l’ultima giocatrice, sei pronta?” Le rivolge un sorriso di sfida.

“Non ho paura di te, bambina viziata!” LeShawna è pronta a rubarle la coda, dato che Heather stranamente non si muove, ma prontamente un’altra bambina la precede e le ruba la sua, di coda.

“Siamo un bella squadra, Heather! No?” Lindsay sorride contenta all’ ‘amica’, mentre Leshawna si lamenta delusa.

“Lindsay! Perché lo hai fatto? Stavo per batterla!”

“Bel lavoro Lindsay..  ora dammi la sua coda, e anche la tua.” Le ordina Heather.

“M-ma.. siamo una squadra..” “Sì, lo siamo, ma solo una di noi può vincere il gioco, quindi dammi quelle code.” “O-ok…..” Lindsay sembra parecchio dispiaciuta, mentre Heather le rivolge un sorriso soddisfatto. Poi si dirige verso il centro del cortile, raggiungendo la maestra e porgendole le code rubate. “Ehi, queste sono le ultime. Ho vinto!” Si rivolge con strafottenza. Ma non ha calcolato bene i suoi piani…

“Aspetta, ne mancano due. Dove sono finiti Duncan e Courtney?”

 

Infatti, abbastanza lontano da lì, Duncan continua ad inseguire la povera Court, che si è rifugiata su un albero abbastanza alto. Ma il bambino non si dà per vinto e si arrampica, fino a raggiungere il ramo su cui è seduta Courtney. “Smettila di seguirmi!” Quasi lo implora, non è da lei. Lui sta per afferrarle la caviglia. “Ora non puoi scapparmi!” “No!” Nel voler scappare inutilmente, Courtney fa un passo falso. Sul volto di Duncan scompare quel sorriso beffardo, sostituito da un’espressione realmente preoccupata e spaventata. “Courtney! Attenta!”

Ma è troppo tardi, e anche la bambina se ne rende conto. Si sente cadere nel vuoto, sul volto uno sguardo terrorizzato.

Poi non sente più nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti!

Innanzitutto voglio ringraziare vincenzoraimondo1 per la recensione, cody020701 per la recensione e per aver inserito la storia tra le preferite, seguite e ricordate, ancora una volta Giuv (giuv8, posso chiamarti così? c:)  che continua a recensire e sopportarmi; AnnikaBiersack per averla messa tra le seguite e alter_giogia per averla messa tra le preferite. E ovviamente tutti i lettori fantasma per le visite.

Ringrazio tanto, eh? Sarà l'abitudine ^^'

Nello scorso capitolo vi avevo promesso molti colpi di scena..ebbene, ho deciso di riservarne uno per il prossimo, mentre in questo avete visto cosa è successo a Court.

Che le succederà in seguito?

Bè, come al solito, non vi resta che attendere per scoprirlo.

Bye!

-Azzurra c:

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Lieti fini e nuovi problemi! ***


Lieti fini e nuovi problemi

 “Ahi, ahi…”

Courtney si trova nell’infermeria della scuola, una stanza dalle pareti luminose con una grande finestra, dalla quale può vedere i suoi compagni fuori. La maggior parte è schiacciata contro il vetro, ansiosi e curiosi di vedere come sta la loro amica. Nota che mancano solo Heather e Duncan. Di Heather le importa poco e niente, ma sperava che il ragazzo fosse un minimo preoccupato, dato che era colpa sua.

“Ah, ma chi vogliamo prendere in giro, magari se la sta pure ridendo per ciò che ha fatto!” Sbuffa malinconica. Fa uno sforzo e si mette seduta sul letto dove stava dormendo cinque minuti fa. O almeno così crede.

Kristin la sente pensare ad alta voce e avverte i bambini e Chris, anche se a lui non importava più di tanto, ordinando però loro di non disturbarla. Poi accorre da lei.

“Come va, tesoro? Vedo che ti sei svegliata, finalmente, ho temuto il peggio.”

“Come? Il.. peggio? E perché?”

“Eri svenuta! Abbiamo subito chiamato un medico per vedere se era qualcosa di grave.. per fortuna ha detto che eri solo un po’ stordita e dovevi riposare.” Kristin sembra ancora molto preoccupata, vuole molto bene ai suoi alunni. “Vedo che ti sei alzata, ora ti curo un po’ le ferite.”

Prese un po’ d’alcol e d’ovatta e tamponò sui graffi e le sbucciature.

“Ahi…”

“Scusami, tesoro. Fa ancora male?” Cerca di essere più delicata possibile.

“Un po’…”

“Dovresti fare più attenzione quando giochi..”

“Va bene, lo farò. Per.. per quanto ho dormito?”

“Un’oretta. Sono le 11.30. Nel frattempo gli altri hanno fatto merenda. Vuoi mangiare qualcosa?”

“Sì, grazie.” Kristin le porge una merendina al cioccolato, e intanto continua a parlarle.

“Allora?” “Chomp…Cosa?” Chiede Court con la bocca piena. “Com’è successo?”

“Sono caduta da un albero..” “Sì ma.. perché?” “Ehm, io..” Non vuole rivelare che è stato Duncan. E’ ancora arrabbiata ma.. qualcosa in lei non vuole metterlo nei guai.

“C’entra Duncan, vero?” La bambina non riesce a mentire. “Come lo sa?”

“Vedi.. l’ho visto prima. Sta camminando avanti e indietro con un’espressione preoccupata. Qualunque cosa abbia fatto, mi sa che è davvero dispiaciuto. E poi, se non fosse stato per lui, non ti avremmo soccorso così in fretta.”

“Che intende dire?” “Ora ti racconto…”

 

Courtney è a terra. E’ caduta sul fianco destro, sporca d’erba e terreno. Ha qualche graffio sulla faccia e sulle braccia, le ginocchia sbucciate e un paio di lividi. “Courtney! Courtney!” Non risponde, non si sveglia. Duncan la guarda preoccupatissimo. E’ colpa sua, anche se non l’ha fatto apposta. D’istinto la prende tra le braccia e cerca di portarla al centro del cortile. La guarda, e improvvisamente non la riconosce più come la ragazzina antipatica e perfettina con cui litigava sempre, ma come una ragazza indifesa, in pericolo a causa sua. Kristin lo vede in lontananza e capisce che è successo qualcosa. “Che è successo?.. Oh cielo! Chiamate un medico!” Ordina a Chris di interrompere il gioco, la prende e la porta in infermeria, sotto gli sguardi preoccupati di tutti. Duncan la segue con lo sguardo, fino a quando non scompare dietro alla porta dell’infermeria.  Poi si allontana, e scompare anche lui.

 

“E così lui mi ha.. salvato?” Courtney è confusa, ma in cuor suo felice.

“Sì.. perciò non essere troppo dura con lui, quando lo incontri. Me lo prometti?”

“Sì, certo.”

 

Appena Courtney esce, viene accolta da quasi tutti i suoi amici.

“Court! Come stai? Eravamo così in pensiero!” Esclamano quasi all’unisono le sue due migliori amiche, Bridgette e Gwen.

Tutti gli altri le si avvicinano e la abbracciano. “Vuoi un po’ della mia merenda?” Le chiede Owen. Per offrirgliela dev’essere stato davvero in pensiero per lei!

“Ha-ha, no, grazie Owen, ho già mangiato. Potete dirmi dov’è Duncan..?”

“L’ho visto non poco lontano da qui camminare in giro. Vai a cercarlo! E’ molto preoccupato.” Le riferisce Geoff, che è molto amico di Duncan.

Courtney lo scorge proprio nel punto indicatole da Geoff, e fa per raggiungerlo. Intanto, DJ nota il malumore del ragazzo.

“Ehi, che hai?”

“Niente..” Sbuffa il ragazzo, mentre calcia una pietra. All’improvviso ritrova davanti a Courtney. “Ehm, ciao.. Come stai?” Le mostra solo una parte dell’interesse che ha.

Courtney cerca di non essere troppo dura, infondo l’aveva promesso, ma non si lascia scappare una piccola vendetta. Infatti si fionda sul ragazzo e gli prende la coda di stoffa, non dandogli neanche il tempo di capire cosa sta succedendo. “Co-cosa stai facendo?!”

La bambina alza al cielo la coda trionfante con un sorrisetto compiaciuto. “Ha-ha! Ho vinto, e tu hai perso! La prossima volta ci penserai due volte prima di farmi cadere da un albero.”

E senza aggiungere altro se ne va. Duncan la segue con lo sguardo, un po’ arrossito e sorride soddisfatto. ”Bene, sei una gran giocatrice.” Rimane seduto a terra sorridendo, mentre Geoff e DJ lo guardano confusi, scambiandosi uno sguardo interrogativo e alzando le spalle.

Intanto Courtney ha raggiunto i suoi amici. “Ehi, ragazza! Cosa ti è successo?” “Non lo sai? Sono caduta da un albero..” “Ah, si, ho sentito! Ero bloccata anch’io su un alberello, coi pantaloni appesi ad un rametto, per questo non ho visto niente.” Sentendo LeShawna tutti scoppiano a ridere. “Che c’è?” Domanda un po’ offesa. “Niente, niente.” Court si lascia scappare un’ultima risatina, poi nota la preoccupazione sul volto della sua migliore amica.

“Gwen, che hai?”

Gwen singhiozza, mentre Trent le mette una mano sulla spalla per supportarla.

“Non riesco a trovare il mio album da disegno!”

“Allora cerchiamolo, no? Non può essersi volatilizzato!” Puntualizza Courtney.

“Lo abbiamo già fatto, abbiamo cercato dappertutto, ma sembra che sia davvero scomparso!” Ribadisce Bridgette.

D’un tratto arriva una voce che raggela tutti, soprattutto Gwen. E’ quello che temeva.

“Oh, Gwen, che faccia che hai! Hai per caso perso qualcosa? Forse.. questo album?” Heather le si avvicina e tira fuori il quaderno color blu notte con un sorriso strafottente. Poi lo apre ad una pagina precisa.

“Ma che bei disegni! Specialmente questo… hai una cotta per Trent, non è vero?”

Mostra a tutti un disegno, nel quale Gwen e Trent si tengono felici per mano, lei disegnata con il pastello blu scuro, lui con quello verde chiaro.

Trent, arrossito, chiede spiegazioni a Gwen, ancora più rossa di lui. “E’…è vero?”

Gwen cerca di rispondergli, con gli occhi offuscati dalle lacrime. “Io…io…”

Poi  scoppia a piangere e scappa velocemente, mentre Trent la segue. “Gwen! Ti prego, aspettami!”

Heather nel frattempo è più che soddisfatta. “Aw, l’amore giovane.. così adorabilmente stupido!” Esclama compiaciuta, mentre ha ancora l’album di Gwen in mano. Courtney la guarda inviperita, LeShawna per poco non le si fionda addosso, bloccata da Bridgette, “LeShawna, ti prego, fermati!”

“Tu, bambina viziata ed egoista! Ti pentirai di aver messo piede in questo cortile!” Le urla, facendo poi l’occhiolino a Court.

“Ora te la vedrai con noi!” 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti!

Scusate se ieri non ho potuto aggiornare, ma è stata una giornata davvero pienissima. Date la colpa alla mia prof di scienze u.u

Ringrazio ancora chi continua a recensire e seguire la storia, sono davvero soddisfatta. ^^

Per fortuna con Court e Duncan si è risolto tutto..e si è anche migliorato qualcosa! Quanti sostenitori della Duncney come me aspettano il loro momento?

Bè, vi dico che dovrete aspettare ancora un po'. Mentre ora bisogna vedere cosa succederà a Trent e Gwen!

I fan della Gwent (come me, parte 2) non dovranno aspettare molto, invece.

E i fan della Gwuancan..continueranno  a seguire comunque la storia c':

Bye!

-Azzurra c:

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Tutto è bene quel che finisce bene ***


Tutto è bene quel che finisce bene

Heather si è già allontanata sorridendo, mentre Courtney, Bridgette e LeShawna confabulano tra loro.

“Mi sono proprio stancata! Ve lo dico io, le dobbiamo dare una lezione coi fiocchi a quella calcolatrice!” LeShawna è ancora furiosa.

“Sì, ma con calma! La violenza non porta a niente di buono, ti prego, controllati un po’!” Bridgette, la più pacifica del gruppo, cerca di calmarla, invano.

“Bridgette, è pur sempre Heather. Inoltre lei senza violenza fisica ha combinato cose molto peggiori. E per quante volte abbiamo provato a contrastarla, l’ha sempre fatta franca. Qui bisogna agire!” Courtney ribadisce calma, con la solita aria da perfettina.

“Ti ci metti pure tu, adesso!” Bridgette sembra disperata, quando sentono arrivare un’altra voce, maschile questa volta.

“State parlando come vecchie pettegole da un buon quarto d’ora, mi spiegate cosa è successo? Aspettano solo voi per riprendere il gioco!”

“Vedi, Duncan..” Inizia a parlare Bridgette. Sia lei che LeShawna notano che Court non ha alzato gli occhi, sbuffato o risposto al ragazzo quando è arrivato, e si guardano un po’ perplesse ma complici.

“Yo, parlo io. Succede che quell’insulsa, calcolatrice, egoista e bambina viziata di Heather ha rubato l’album da disegno di Gwen e lo ha mostrato a tutti!”

“E quindi? Fin qui non c’è nulla di male… Chi vi capisce, voi donne..”

“Idiota, quello che non capisce niente qua sei tu! Ha mostrato a tutti, compreso Trent, un disegno di lui e Gwen. Non l’hai ancora capito? Ha una cotta per lui!”

“Ma chi, Heather?”

“Ah, ci rinuncio!”

Courtney finalmente gli risponde, esasperata. Le altre due ragazze si guardano istintivamente di nuovo: sarebbe stato strano se non l’avesse fatto.

“Continuo io…grazie per avermi interrotto comunque..” Bridgette scherza con LeShawna, poi chiarisce le idee a Duncan. “Gwen ha una cotta per Trent, e Heather gli ha mostrato un disegno dove si tengono per mano. Gwen è scappata via e Trent la sta cercando. Hai capito o dobbiamo fare un disegnino pure per te?”

“Ho capito, ho capito. In effetti non li ho visti da nessuna parte..”

“Ma bravo, come sei perspicace!” Courtney continua a sfotterlo.

Duncan si limita a farle una smorfia. “Comunque, se volete posso aiutarvi con Heather. Non è mai andata giù a tutti, e poi io e Gwen siamo abbastanza amici.”

Sentendo ciò, Courtney prova un leggero fastidio. Forse.. gelosia? ‘Ma che dico, Gwen e Trent sono fatti l’uno per l’altra e.. aspetta, perché mi sto rassicurando dicendo ciò? A me non importa niente di Duncan!’ pensa tra sé e sé, mentre il resto del gruppo continua a parlare.

“Grande! Allora ce l’hai un cuore! Forza, spara il piano.” Continua LeShawna.

“Di certo ho più cuore di Heather. Comunque non so ancora bene che fare, ma non lo farò subito. Dobbiamo attaccarla quando meno se l’aspetta.”

“Ok, ci stiamo. Tu, Courtney? ..Pronto? Sei con noi?”

“Ah! Ehm, sì, per me va bene..” In realtà non ha sentito niente. E il fatto che non ha proposto una sua idea contro quella di Duncan fa di nuovo insospettire le sue amiche. Ma hanno ben altro a cui pensare..

“Allora? Vi muovete o no? Mancate solo voi.. e i due piccioncini. Fate in fretta, devono proclamarmi vincitrice e non intendo aspettare un minuto di più!” Heather ritorna, più strafottente di prima, con ancora in mano l’album. Le ragazze la guardano inviperite, mentre Duncan sussurra loro “Non ora..” Ma Courtney non lo sta a sentire, e si fionda sulla ragazza.

“Dammi quell’album, ORA!”

“EHY! Lasciami andare!” Heather cerca di buttare giù la castana, fin quando non interviene pure LeShawna. “Ah, ora mi hai davvero stufato! Courtney, lascia fare a me!” Courtney capisce e si allontana con in mano l’album, e LeShawna tira un sonoro schiaffo a Heather.

“Ahi! Come ti permetti! Mi hai fatto male! E.. oh, ho perso pure un dente!” Ringhia Heather.

“E’ da latte, ti ricresce! E’ per tutte le cose che hai combinato fin’ ora, consideralo un assaggio.” Stranamente LeShawna non urla e sta per allontanarsi soddisfatta. Intanto sono accorsi tutti gli altri, incuriositi dalle urla e stanchi di aspettare. Compresa Kristin…

“Che cosa sta succedendo qui?!” Esclama sorpresa.

“LeShawna mi ha tirato uno schiaffo e ho perso un dente!” Un coro di ‘Ooooh!’ sorpresi si alza. “Stai tranquilla, è da latte, ti ricrescerà. LeShawna, non farlo più!” Continua Kristin, conservando sempre un po’ di dolcezza. “Lei ha rubato l’album di Gwen e lo ha fatto vedere a Trent! Erano disegni personali!”

Un altro coro di ‘Oooooh!’ si alza, questa volta indignati. “Che genere di disegni erano?”

“Ehm, ecco…” LeShawna non vuole rivelare a tutto il resto del gruppo il segreto della sua amica.

“Era solo uno stupido disegnino dove lei e Trent si tenevano per mano, perché Gwen ha una cotta per lui!”

Un terzo coro di ‘Oooooh!’ stupito si alza, accompagnato da qualche ‘Aw!’ ‘Che teneri!’ provenienti da Katie e Sadie.

“Heather! ..Ok, ragazzi, aspettate tutti qua. Andate a cercare Gwen.” Kristin cerca di essere il più calma possibile. Poi prende in disparte Heather. “Vuoi parlare con me, da sola? Ti devo dire alcune cose.” Le sorride dolcemente. Heather annuisce di malavoglia con un lieve cenno della testa, e si allontanano. Chris rimane da solo al centro del cortile, sbuffando. “Possibile che non si riesca a giocare, qui? Questa scuola è peggio di un reality!” Poi ripensa a ciò che ha detto e sorride, tra sé e sé. “Eh-eh, già! Un reality!”

 

Intanto, Trent ha trovato Gwen. Si è rifugiata nel suo posto preferito di quella scuola, dove va ogni volta che si sente giù di morale, o che vuole semplicemente stare da sola a pensare. Spesso le due cose insieme. E’ un’area circolare, delimitata quasi del tutto da grandi cespugli e piccoli arbusti color verde scuro. Sembra fatto apposta per momenti come quelli.

Gwen sta piangendo coprendosi il viso, con le mani sugli occhi. Trent le parla nel modo più calmo, dolce e ragionevole possibile.

“Gwen.. stai bene?” Le si siede accanto per supportarla.

“Sigh.. Vattene!” La ragazza comincia a singhiozzare. “Perché? Non voglio lasciarti sola..” “Sono sicura che ora mi consideri una sciocca..!”

“No, Gwen. Ascolta. Non voglio vederti triste.” Le prende le mani mentre entrambi cominciano ad arrossire. “Sei più bella quando ridi.. anche se, voglio dire.. mi piaci sempre! Mi piaci tanto, veramente tanto!” Dice tutto d’un fiato.

Gwen diventa più che rossa in volto, mentre il cuore le batte a mille. Spalanca gli occhi, abbassa la testa, è molto emozionata, e un po’ in imbarazzo. Trent continua a prenderle una mano, indicando con l’altra il cortile. “Ora che abbiamo chiarito tutto possiamo tornare dagli altri.” Le sorride. E anche a lei scappa un mezzo sorriso, che non fa notare perché ancora col capo chino.

Sì, è in imbarazzo, è emozionata. Ma è anche tanto felice.

 

“Eccoci qua.” Kristin ha portato Heather sul retro, appena fuori l’ufficio della preside - la madre di Duncan - dove nessun orecchio indiscreto può sentirle.

“Ora dimmi perché hai rubato quell’album e l’hai mostrato a tutti.” E’ sempre dolce, anche con lei. Come con Duncan, sa che lei non è una bambina senza cuore, e che ha un motivo se si comporta così. Ma evita di chiederglielo.

La ragazza non osa guardare la maestra negli occhi e, con le braccia conserte, alza gli occhi al cielo.

“Perché odio Gwen e trovo le cotte stupide!” Sbuffa noncurante. Kristin le appoggia le mani sulle spalle.

“Heather, ascoltami. Non posso farti piacere Gwen con la forza, ma dovresti avere più rispetto verso i suoi sentimenti…” Heather finalmente riesce a guardarla negli occhi.

“Le cotte sono normali: probabilmente un giorno anche tu ne avrai una, e quel giorno non vorrai essere presa in giro dagli altri bambini.” Sentendo ciò, la ragazza abbassa lo sguardo pensierosa e assume un’espressione più seria.

Poco dopo sentono la voce di Trent arrivare dal cortile. Kristin e Heather decidono di raggiungere gli altri. Mentre Trent parla, tiene per mano Gwen, che lo guarda e sorride felice, stringendo l’album, recuperato grazie a Courtney, al petto.

“Siamo tornati! Gwen non è più triste!”

“Perfetto, allora possiamo annunciare il vincitore!” Kristin raggiunge Chris e gli altri bambini, raggruppati intorno al vincitore. Anzi, alla vincitrice!

Heather è confusa, poi si gira e capisce.. qualcuno le ha rubato la coda e quelle che aveva rubato senza che lei se ne accorgesse!

“Coosa? Ma come ha fatto?!” Sbuffa.

“E la vincitrice del gioco è..” Chris usa nuovamente il megafono. “..la ragazzina con i cerotti!”

Infatti tutti stanno festeggiando Courtney. Mentre cercava di prendere a Heather l’album di Gwen, furba com’è, ha pensato bene di rubarle anche la coda. Tutti i suoi amici la festeggiano. Geoff le prende la mano dove stringe le code e la alza trionfante. Bè, lui festeggia sempre! Bridgette la abbraccia, mentre LeShawna sorride felice insieme a Gwen e Trent, che ormai non si staccano più. Poco lontano un ragazzo la guarda soddisfatto, sorridendo. Duncan. Lei lo nota e ricambia con un mezzo sorriso.

 

DRIIIIIN.

Le 13.00. Il sole è alto. I bambini prendono i loro zaini e corrono verso l’uscita, accompagnati dalla maestra, dove tutti trovano i loro genitori. O quasi..

Gwen scorge sua madre e suo fratello, nel passeggino, e li raggiunge. Non le importa nemmeno se è appiccicosa come al solito, perché è felicissima. Sua madre si accorge del sorriso che ha stampato sul volto. “Gwen! Sembri così felice! ..Cosa è successo?”

Accanto a loro, Duncan raggiunge sua madre, che gli parla dolcemente. La dolcezza è tipica di chi lavora in quella scuola, anche della preside. “Allora Duncan.. hai chiesto scusa a Courtney per quel palloncino d’acqua?” “Ehm, non esattamente..” Si è persino dimenticato di cosa le aveva combinato giusto quel mattino.

Dietro di loro, DJ abbracciava felice la sua mamma, una donna decisa con uno strano cappello viola a fiori sulla testa.

“Cosa hai fatto oggi?” Chiede la madre di Heather alla figlia. E’ uguale a lei, con capelli lisci e neri e occhi a mandorla dello stesso colore.

“Niente di speciale..” Mormora Heather abbassando lo sguardo.

Owen abbraccia la madre, bionda e rotondetta come lui.

“Ecco mia mamma! Ciao, Courtney!” Bridgette saluta l’amica mentre prende la mano della madre. Nel frattempo arriva anche il papà di Tyler, che gli scompiglia i capelli.

Scene del genere si susseguono per circa dieci minuti, fin quando non rimane solo una bambina.

Courtney sospira. Sa che non deve aspettare nessuno, nessuno può venire a prenderla. Si incammina un po’ tristemente verso casa.

 

“Allooora, Kristin..” Chris comincia a parlarle con l’ennesimo sorriso un po’ irritante, prima di congedarsi. “..Posso venire anche domani?”

Kristin lo guarda stizzita, come sempre. “Non avevi un lavoro, o qualcosa di simile?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti! Ecco finalmente il momento Gwent!

Ringrazio chi continua a recensire e a seguire la storia. (Questa volta sono stata veloce ^^')

Anticipo che il prossimo capitolo vedrà arrivare un paio di novità.. e foorse anche la mia coppia preferita in assoluto! (Chi mi conosce sa qual è u.u)

Ma non posso dirvi chi, sta a voi scoprirlo!

Bye!

-Azzurra c:


Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Benvenuti! ***


Benvenuti!

E’ un nuovo giorno a Toronto, e la città si sta svegliando. Il traffico delle automobili, i cani che abbaiano, le voci squillanti dei bambini che vanno a scuola… già, i bambini!

La Total Drama School è già piena, e per fortuna la prima mattinata è filata liscia.. niente più sorrisi imbarazzati tra Gwen e Trent, che ormai fanno coppia fissa e sono considerati i piccioncini della scuola; niente battibecchi tra Heather e il resto del gruppo, anche se non si è comunque scusata con Gwen, e la vista della sua finestrella tra i denti la irrita parecchio; niente litigi e urla tra Courtney e Duncan, tra lo stupore generale di tutti. Colpa, o meglio, grazie a quella fatidica caduta?

Poco importa perché sta arrivando una novità, anzi, due, e nessun litigio riuscirà a smorzare l’entusiasmo generale. Eccoli che arrivano!

Due bambini, uno un po’ più alto dell’altro, molto simili, stanno camminando mano nella mano. Potrebbe risultare un po’ strano, a meno che essi non siano fratelli!

Il maggiore si rivolge al più piccolo.

“Bene, Al, questa è la nostra nuova scuola. Ovviamente io starò nelle medie e tu nella classe dei più piccoli. Ora puoi farti una tua vita sociale e stare lontano da me!” Disse, indicando la scuola. I due fratelli cominciano a scrutarla. Da lontano sembra così calma, con quei muri color rosso mattone, circondata dal verde, ma loro non sanno cosa li aspetta…

“Uffa! José, basta chiamami così! Sai che odio quando mi chiami Al! Io sono A-l-e-j-a-n-d-r-o!” Sbuffa il più piccolo, assumendo un tono vanitoso mentre sillaba il suo nome.

“E io sono José, e il mio nome è comunque più bello del tuo. Come qualsiasi cosa che mi riguardi, ovvio. Rilassati, chissà che non trovi qualche bella ragazza.. anche se ovviamente non potrai mai raggiungere il mio livello!” Ride vanitoso ammiccando un sorriso.

“Come ti pare!” Alejandro alza gli occhi al cielo. Ormai è abituato ai dispetti del fratello maggiore, anche se lo lascia perdere. Quanto avrebbe voluto suo fratello Carlos al suo posto! Ma lui è il maggiore della famiglia, e frequenta un college.

Dietro di loro, altre due figure camminano verso la scuola. Anche in questo caso una figura è ben più alta dell’altra! Ma si tratta di madre e figlia. Una donna alta con lunghi capelli ricci e castani saluta la figlia, la quale le somiglia molto di viso, anche se ha una caratteristica particolare. I capelli della bambina sono di un bel viola acceso, a caschetto, con un ciuffo che le copre metà fronte.

“Buona giornata, Sierra! Mi raccomando, fai tante nuove amicizie!” Le sorride e poi lascia che la figlia continui la sua camminata da sola.

La bambina nota già in lontananza due ragazzi, molto simili tra loro. Indossano gli stessi vestiti, i quali differiscono per il colore: il più grande ha una camicia blu, il più piccolo una rossa. Differiscono anche per altezza e capelli: il più grande li porta sparati all’insù, e sono di un castano più chiaro del fratello. Giunti davanti alla scuola, il più grande devia verso l’entrata per le classi più grandi, mentre l’altro continua dritto. Sierra lo segue felice, senza che lui se ne accorga.

“Mi chiedo chi incontrerò in questa nuova scuola!” Pensa speranzosa ad alta voce.

 

“Ehy, perché ti sei fermato?” Noah e Cody si trovano nel corridoio su cui si affaccia la loro classe, dove stanno per entrare, ma Cody si ferma improvvisamente, come se distratto da qualcuno. Il problema è che non c’è nessun altro tranne loro! Non ancora…

“Terra chiama Cody, pronto? Cosa stai guardando? Guarda che se sei ancora deluso per la storia di Gwen e Trent non devi pensarci continuamente. Fattene una ragione! Perché non riescono tutti a rilassarsi come me?” Esclama sarcastico come sempre. Sa bene che è l’ultimo, là dentro, che è sempre rilassato!

“No, non è per Gwen, io le voglio bene lo stesso. E’ che.. sono solo confuso.. Non lo so, ho uno strano presentimento…” E fa bene ad averlo!

“Boh, chi ti capisce! Dai, entriamo, sono già tutti dentro.”

Infatti i due bambini sono gli ultimi (o quasi) ad entrare. In classe c’è il solito mormorio.

LeShawna, seduta tra Zeke e Tyler, si lamenta urlando contro quest’ultimo, che si sta dondolando sulla sedia con noncuranza mentre fa le bolle con la gomma da masticare. “Ehy, Lindsay! Guarda come sono bravo!” Cerca di attirare le attenzioni della ragazza, quando sente la sua compagna di banco. "Devi proprio masticare quella gomma come un ruminante? Non sei mica una mucca!”

“Eh? Cosa?” Il ragazzo è preso alla sprovvista, si distrae e cade – come sempre - dalla sedia, con la gomma da masticare sparsa per tutta la faccia. Per di più lo sta raggiungendo pure Lindsay! Si dispera, non vuole essere visto da lei in quelle condizioni.

“Mi hai chiamato Tyler? Oh, che carino, hai le guance tutte rosa, come i cartoni animati!” Lindsay fa un urletto e batte le mani contenta.

‘Almeno non devo preoccuparmi di essere umiliato davanti a lei’ Si consola.

Da un angolino arriva la voce di Zeke, che sembra che stia parlando più da solo che con gli altri. “Non capisco questa interazione sociale.. forse dovrei masticare gomme anch’io..” In effetti il bambino non è abituato ad uscire di casa spesso, e non parla con nessuno. E si meraviglia del fatto che anche Tyler riesce ad avere una conversazione con almeno un paio di persone.

 

“Ehy, tu e Duncan stamattina non vi siete uccisi a vicenda! Che è successo?” Domandano Bridgette e Gwen a Courtney. Non vuole rivelare della caduta sull’albero, e del fatto che il ragazzo si era preoccupato per lei, perciò si limita a trovare una scusa convincente. “Dopo che sono caduta dall’albero ho deciso di prendermi una pausa dal rincorrerlo o picchiarlo.. mi limiterò a stuzzicarlo con le parole.” Sorride in direzione di Duncan. Quest’ultimo non la vede, sta parlando con Geoff e DJ. “Psst, ehy, ragazzi! Mia madre mi ha detto che oggi arriveranno due nuovi ragazzi!”

“La maestra ti ha battuto sul tempo Duncan, guarda un po’ chi sta entrando in classe!” Ribadisce DJ.

Infatti Kristin entra con due bambini nella mano, e prende la parola.

“Bambini, per favore fate silenzio! Ci sono due nuovi compagni di classe, Alejandro e Sierra, siate carini con loro!”

“E’ un vero piacere conoscervi!” Alejandro ammicca un sorriso.

“Ciao a tutti! Spero che possiamo essere buoni amici!” Esclama Sierra.

Tutti scrutano coloro che dovrebbero essere d’ora in poi i loro nuovi amici. Le ragazze notano subito quanto sia carino Alejandro, e tutto il gruppo in generale osserva confuso i capelli dell’altra bambina.

“Oh, guarda Sadie! Quell’Alejandro è così carino!”

“E’ vero! Speriamo che voglia essere nostro amico!”

Le due migliori amiche continuano a parlare tra di loro, mentre accanto Justin sbotta irritato. “Ehy, un momento.. questo cosa significa! Sono io quello carino qua!” Katie e Sadie gli rivolgono un sorriso imbarazzato. “Ops..”

“Fantastico! Non abbiamo bisogno di un altro vanitoso e di un’altra idiota..” Sbuffa Heather.

Izzy e Lindsay balzano dai loro posti e raggiungono Sierra, seguite da tutte le altre ragazze, tranne Heather.

“Ciao! Io sono Lindsay! Come hai detto che ti chiami? Cierra?” Lindsay cerca di essere il più amichevole possibile, ma sbaglia il suo nome, come al solito.

“Ah-ah, no Lindsay, mi chiamo Sierra, con la s! Piacere di conoscerti!” La violacea sfoggia un gran sorriso.

“Ah-ah! Ciao, io sono Izzy! Sono sicura che ci divertiremo un mondo insieme! Carini i tuoi capelli viola, mi piacciono!” Urla di gioia la rossa.

“Ma che dici, Izzy, sarà sicuramente una parrucca! Non può essersi tinta i capelli già a 9 anni, vero..? Comunque piacere, io sono Courtney.” Fa la ragazza con il solito tono perfettino.

“Ah, quanto sarebbe bello farlo! Ovviamente non di viola però..” Pensa Gwen, riferendosi alla sua idea di tingersi i capelli di blu.

“Eh-eh, sbagliato! Non sono una parrucca e non sono tinti. Dovete sapere che mentre ero nella pancia della mamma, lei ha avuto un incidente con della roba tossica che mi ha provocato un cambiamento ginotico!”

“Volevi dire genetico, forse? Wow, interessante!” Si intromette Harold nella conversazione, con il suo fare da intellettuale.

“Bè, sì, quella roba lì. Chi ci capisce niente, me l’ha raccontato tutto mia mamma!” Ride la violacea. “Woooooooow, è super figo! Sai, anche mio zio ha avuto questo cambiamento ginotico all’orecchio, infatti adesso ce l’ha tutto a penzoloni, eh-eh!” Ride Izzy.

“Ew!” Parte un coro di disgusto.

“Si dice genetico!” Ribadisce ancora Harold, ma pare che nessuno lo stia ascoltando.

“Non te la prendere, dolcezza.” LeShawna consola Harold, poi inizia anche lei una conversazione con la nuova arrivata. “Allora ragazza, dicci di te, che ti piace fare?”

“Bè, guardo molta televisione, sono appassionata di molti show e serie tv; non vedo l’ora che mia madre mi compri un cellulare, perché il mio sogno è scrivere taaanti blog e magari un giorno potrei entrare nel mondo della tv!” Esclama tutto d’un fiato e con sguardo sognante.

“Allora sei fortunata! Vedi, proprio ieri ci è venuto a trovare un amico della maestra che..”

Lindsay non riesce a finire di parlare che all’improvviso la porta dell’aula si spalanca e compare Chris. “Ciao, Kristin! Sono tornato! Come stanno i tuoi ragazzi?” Kristin è spiacevolmente sorpresa. Nello stesso momento il mormorio cessa, e Sierra sembra più sorpresa di Kristin, ma al contrario, felicissima. Alejandro invece lo guarda confuso. “Ehm.. chi è lui?”

“Chi è lui? Stai scherzando, spero! OH MIO DIO! Lui è Chris McLean!” Sierra urla di gioia e si avvinghia alla gamba dell’uomo. “Mia mamma ti adora!”

“Ehm, ieri lei non era qui, giusto?” Chiede confuso Chris. “In effetti sì, lei è Sierra.. lei e Alejandro sono nuovi alunni.” Gli risponde Kristin.

“Ehy!” Alejandro, che fino ad’ora non ha parlato con nessuno in particolare, è distratto da una voce. Scruta chi lo ha chiamato, una bambina dalle trecce nere e gli occhi a mandorla.

“Anche se sei nuovo, devi sapere che io qua sono il capo.” Gli parla freddamente. Dal primo momento in cui ha ammiccato a tutte non gli è stato per niente simpatico. Bè, a lei non sta simpatico nessuno, ma quel ragazzo proprio non la convince, anche se non sa bene il perché.

“Oh, ceeerto!” Gli risponde gentilmente il ragazzo, per poi passare all’attacco. Le si avvicina sorridendo beffardo. “Scommetto che non sai nemmeno allacciarti le scarpe da sola!”

“Come hai osato!” Gli urla contro, ma lui si è già allontanato. ‘Lo sapevo che non portava niente di buono!’ Nessun ragazzo si era mai permesso di risponderle in quel modo. Gwen e LeShawna sì, ma mai un ragazzo. Perché proprio lui?

Intanto Kristin si è rassegnata all’idea di sopportare Chris un altro giorno. “Andiamo tutti in cortile!”

Ma fuori l’aspetta qualcuno che la rende ancora più infastidita…

“..e oggi ci sarà anche Chef con noi, il mio fidato collaboratore! Sarà fantastico!” Chris presenta un omone alto, robusto e muscoloso dalla pelle scura con una divisa da cuoco. “Già, davvero fantastico..” Kristin alza gli occhi al cielo.

Alejandro e Heather continuano a punzecchiarsi. “Bè, al massimo potranno rimpiazzare Courtney e Duncan!” Scherza Gwen, ricevendo un’occhiataccia dall’amica. Sierra cerca di calmarsi, sussurrando qualcosa come “Chris McLean, Chris McLean è proprio qui! Non posso crederci!”, mentre molti la guardano spaventati, soprattutto un ragazzo castano dagli occhi azzurri. Si rivolge a Noah, sussurrandogli in un orecchio. “Te lo avevo detto che avevo uno strano presentimento..”

Il resto del gruppo scruta Chef, sorpresi dalla stazza dell’uomo. “Woow, sei così alto!” Esclama ingenuamente Lindsay. “Sei per caso un troll?” Gli chiede curioso Harold, mentre Izzy si aggrappa a un braccio dell’uomo e comincia a dondolarsi divertita.

“Bambini? Che razza di scherzo è questo, Chris?!” Sbotta Chef irritato.

“Sì, caro mio, e non è uno scherzo!

Forza, seguitemi, oggi faremo un nuovo gioco!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti!

Perdonatemi per l'assenza di ieri ma sono dovuta andare in missione babysitter c':

Ecco finalmente Alejandro e Sierra!

Nello scorso capitolo ho detto che aspettavo tanto i prossimi per vedere la mia coppia preferita in azione. Alether?

Assolutamente no! Coderra is the way <3

E con questo vi ho anticipato già qualcosa per il prossimo capitolo ^^

Dedico questo capitolo a Giuv (Giuv8) che non vedeva l'ora di leggere dell'arrivo della sua amata Sierra!

E ringrazio Macas per la recensione e psaico per la recensione e per aver inserito la storia tra le preferite.

E ovviamente chi continua a leggere e recensire.

Bye!

-Azzurra c:


 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ruba bandiera! ***


Ruba bandiera!

“Ok, bambini, man mano che vi chiamo dovete mettervi in fila. Evitiamo perdite di tempo come ieri, perché questo gioco sarà più lungo!” Chris ha cominciato a spiegare le regole del nuovo gioco, attirando l’attenzione dei bambini, anche di quelli meno interessati come Noah, Heather o Eva.

“Per fare questo gioco dovrete essere divisi in due squadre, che abbiamo già formato.” Prende dalla tasca un foglio stropicciato e comincia a leggere.

“Allora: Lindsay, Heather, Justin, Izzy, Sierra, Cody, LeShawna, Owen, Trent, Gwen, Noah e Beth. Voi siete le Marmotte Urlanti!” Detto ciò si dirige verso i bambini della prima squadra con dei distintivi verdi con sopra disegnata una marmotta, e li attacca alle loro maglie. “Poiché siete tanti è bene distinguere le due squadre, così in caso di equivoci non perderemmo ulteriore tempo.” Kristin alza gli occhi: Chris non pensa altro che al tempo! Capisce che lavorando in tv è abituato a rispettare certi tempi per non sforare, ma se un bambino si fa male? Ma lei è una giovane e dolce maestra, lui un conduttore narcisista, per cui non sarebbe sempre andato d’accordo con lei.

Nel frattempo Chris continua a parlare. “Tyler, Duncan, Courtney, Alejandro, Katie, Sadie, DJ, Geoff, Bridgette, Harold, Ezekiel ed Eva. Voi siete le Carpe Assassine!” Mostra un distintivo rosso con sopra disegnata una carpa.

“Wow, che nomi originali!” Sbuffa Noah, sarcastico come sempre.

“Ma non saranno nomi un po’ brutali per dei bambini?” Domanda dubbiosa Kristin.

“Tanto meglio cara, aumentano lo spirito di competizione!” Esclama Chris.

“Ehm, Chris? Siamo in una scuola, non in un reality!”

“Non ancora…” Sussurra Chris, in modo tale da non farsi sentire da Kristin.

“Ora ascoltate attentamente le regole del gioco. Si chiama ruba bandiera. Il gioco è semplice: ogni membro della squadra sarà un numero da uno a dodici. Per esempio, Lindsay e Tyler sono i numeri uno; Heather e Duncan i numeri due, e così via. Quando chiamo il vostro numero dovete correre e rubare la bandiera. Se la prendete prima del vostro avversario dove tornare indietro dalla vostra squadre. Se è il vostro avversario ad averla presa, dovete cercare di prenderlo prima che raggiunga la sua squadra. Tutto chiaro?”

“Sì!” I bambini si mettono in posizione.

“Oh, ma non è tutto! Se chiamo due numeri dovete andare a cavalluccio. Per esempio, se chiamo i numeri uno e due, il numero uno sale sulle spalle del numero due, poi corrono qui, il numero uno prende la bandiera e le regole sono le stesse.”

I bambini si guardano tra di loro. Tra le Marmotte Urlanti Sierra a stento trattiene degli urletti di gioia. E’ il suo primo giorno e giocherà con Chris McLean! Lindsay è felice tanto quanto lei, per essere capitata in squadra con Heather. Quest’ultima sembra l’unica scocciata, con Noah, ma al contrario suo è determinata a vincere questa volta. Il resto del gruppo è molto concentrato.

Di fronte a loro, il clima tra le Carpe Assassine sembra più ostile. Courtney sbuffa, tra le sue amiche solo Bridgette è in squadra con lei, ma è di un’altra cosa che si preoccupa: è vicina a Duncan nella fila, e se Chris chiama loro due dovrebbe salirgli sulle spalle! ‘No, no, no. Dopo quella caduta no. Al massimo è lui che sale su di me. Anche se così dimostrerei di farmi mettere i piedi in testa. Ah..’

Tutti gli altri, tranne Geoff, Bridgette e DJ, sembrano starsene per conto loro.

“Chris! Io che cosa dovrei fare qua? Starmene a guardare un branco di bambini urlanti?” Urla Chef, lasciando perdere l’occhiataccia di Kristin.

“Oh-oh, è semplice, caro mio! Tu dovrai reggere la bandiera!”

“E perché questo non lo fai tu?!” “Scherzi, vero? Non voglio ritrovarmi travolto da ‘un branco di bambini urlanti’!” Ride Chris, imitando la voce di Chef.

“Ah, perché proprio a me!” Sbuffa irritato l’omone.

“Allora, ci diamo una mossa o no? Sembrate più immaturi di noi! Non è bello, se questo lo dice quella che voi considerate una di quei ‘bambini urlanti’!” Esclama Heather strafottente.

“Ehm, Chris, devo dire che Heather ha ragione! Non è un bello spettacolo, dai il buon esempio!” Gli sussurra Kristin.

“Quello è il tuo compito, cara! E ora basta parlare! Mettetevi in posizione! Siete pronti? Cominceremo con un giro di prova. Numeri.. uno!”

“Che bello, tocca a me!” Batte le mani Lindsay, contenta. “Muoviti, non ho intenzione di perdere un’altra volta!” La spinge Heather. Anche Tyler comincia a correre, sperando di non cadere.

“Ciao, Tyler! Ti piace questo gioco?” I due sono proprio davanti alla bandiera.

‘Wow, non ha sbagliato il mio nome!’ Pensa felice Tyler, ma non si lascia distrarre. “Ehm, Lindsay.. non dovresti parlarmi ora..”

“Perché?.. Oh, un momento..” La bionda sembra confusa. “Cosa dovrei fare?”

“Prendi solo quella stupida bandiera!” Grida da lontano Heather, irritata, mentre Justin vicino a lei guarda confuso la scena.

“Sbrigatevi mocciosi, vorrei finire questa cosa preferibilmente prima che faccia notte!” Chef è ancora più irritato di lei.

Lindsay arrossisce e ha gli occhi lucidi, e nel giro di un secondo scoppia a piangere.

Kristin sferra un’altra occhiataccia contrariata a Chef, ancora irritato. “Che c’è?!”

La maestra sta per tranquillizzare la bambina, ma è preceduta da Tyler.

“Ti prego, non piangere? Tieni, vuoi una gomma?” Le porge una gomma da masticare, con un timido sorriso.

Lindsay singhiozza e cerca di asciugarsi gli occhi con una mano. “”G-grazie..”

Poi tornano insieme dalle loro rispettive squadre.

“Molto commovente..” Sbuffa Chris sarcastico. “Proviamo con qualcun altro..”

Il resto del gruppo commenta la scena, chi divertito e chi scocciato.

“He-he, questo è quello che succede sempre con Lindsay! Se fossi stato il primo avrei già vinto!” Cody si rivolge a Sierra, che si trova accanto a lei, spiegandole la situazione poiché è nuova, cercando di fare colpo, non sembrando troppo sfigato come sempre. Non si immagine neanche la reazione della ragazza..

Infatti Sierra all’inizio è confusa. Si chiede come mai il ragazzo le abbia rivolto la parola così spontaneamente e amichevolmente.. nessun ragazzo lo aveva mai fatto fin’ ora. Non lo sta neanche più a sentire, è entrata in una specie di trance e lo osserva sognante, mentre continua a parlarle. Colpo di fulmine!

“..Sono bravo a correre, infatti devo sempre correre via da… Sierra?” Cody si accorge che la ragazza non lo sta ascoltando. “Sierra, mi stai ascoltando? Pronto?”  La guarda confuso, mentre cerca di allontanarsi. LeShawna, accanto a lui, li nota. “Che ha la ragazza nuova? Sembra completamente assente! Uh-hu, ci sei?” Sventola una mano davanti alla violacea, che continua ad osservare e seguire, o meglio, stare appiccicata a Cody. “Non lo so, ma mi sta seriamente spaventando..” Sussurra il ragazzo a LeShawna.

Intanto, Heather riprende Lindsay, furiosa. “Lindsay, come puoi essere così stupida?!” Ma la bionda non sembra curarsene e continua a masticare la sua gomma.

“Hey, se pensi di poter fare meglio, provalo!” Heather sente una voce raggiungerla, e si irrita ancora di più non appena riconosce che è quella di Alejandro. Continua a tenerle testa! “Ma cosa..” Vorrebbe rispondergli, ma non fa in tempo, perché Chris ricomincia il giro.

“Numeri.. cinque e sei!”

Sentendo chiamato il suo numero, Sierra si risveglia dalla fase di trance, e non appena realizza che deve gareggiare in coppia con Cody esulta e lo stritola in un abbraccio. “Sii, siamo in coppia! Però ancora non so come ti chiami..”

“Cody ma.. lascia perdere ora, dobbiamo sbrigarci! Ti prendo io, sal…” Non fa in tempo a finire che la violacea se lo carica sulle spalle e incomincia a correre. “Cody, Cody… che nome bellissimo, Cody! Anzi no, per me tu sarai Codichino! Non è bellissimo? D’ora in poi possiamo giocare insieme a ‘marito e moglie’! Che carino, il mio Codichino Maritino!” Esclama sognante con la sua voce stridula, mentre il ragazzo ha uno sguardo tra il confuso, lo stupito e il terrorizzato. “Che cosa? No, hai capito male..” Ma Sierra sembra non sentirlo e si dirige verso la bandiera.

Intanto, tra le Carpe Assassine…

“Sono il numero sei! Dai Katie, prendimi!” “No, Sadie, sei tu che devi prendere me!”

“Che cosa? Ora vuoi controllarmi?” “No, sei tu che vuoi controllare me!”

“Sei così egoista! “Tu lo sei ancora di più!” Le due migliori amiche, tra lo stupore di tutti, cominciano a litigare. Ma dopo nemmeno un secondo cessano di gridare, si guardano e poi scoppiano a piangere, abbracciandosi.

“Oh Sadie, scusami tanto! Non è vero che sei egoista! Sei la ragazza più carina che conosca!” “Oh Katie, tu sei la ragazza più carina che conosca!”

“Sbrigatevi, quei due sono già partiti!” Esclama Harold. “Troppo tardi!” Urla Heather compiaciuta alla squadra avversaria, mentre Geoff e DJ osservano Cody e Sierra raggiungere Chris, prendere la bandiera e scappare via in un lampo.

“Eeee..Cody prende la bandiera.” Sospira DJ, mentre l’amico si batte una mano sulla faccia.

Infatti Sierra corre felice per tutto il cortile, con ancora Cody sulle spalle, e sembra che non abbia intenzione di tornare indietro!

“SIII! ABBIAMO VINTO!!” Urla felice, mentre sopra di lei Cody è quasi terrorizzato. “Sierra, fermati!!”

“Portate indietro la bandiera!” Urla Chris col megafono. Sierra obbedisce subito al suo conduttore preferito e ritorna al suo posto, mentre Cody cerca di stare il più possibile lontano da lei. Brutta idea quella di far colpo, perché ne ha fatto più di quanto immaginasse!

“Però, che bambina strana..” Sussurra Chris a Kristin. “Sì, devo ammetterlo, è molto.. entusiasta! Ma la sua allegria è dolcissima!” Ride la maestra.

“Possibile che tu debba trovare un lato dolce in tutto?” “Lavoro con i bambini, devo farlo! E possibile che tu riesca a trovare un lato divertente nelle cose più spregevoli?” Gli ribadisce. “Lavoro in tv, devo farlo!” Ridono, e poi Chris continua il gioco.

“Tutto ok? Vi siete, ehm.. ristabilizzati?” Chiede Chris. Sierra annuisce col capo, sorridendo, mentre Cody, stremato, alza un pollice in segno d’ok.

“Perfetto, allora continuiamo! Numeri.. tre!”

Justin e Courtney iniziano subito a correre, ma appena si ritrovano davanti alla bandiera il ragazzo comincia a parlarle.

“Courtney, tu sei una ragazza intelligente, quindi dimmi.. Pensi che Alejandro sia più carino di me?” “..Cosa?” La ragazza è presa alla sprovvista dalla domanda.

“Hey, voi due! Basta parlare e sbrigatevi!” Da lontano Duncan grida loro irritato. In realtà è infastidito per un altro motivo. ‘Da quando Justin si interessa a Courtney?’

Nel frattempo Justin ha afferrato la bandiera e fa per correre verso la sua squadra.. ma Courtney non si dà per vinta e lo raggiunge, spingendolo e buttandolo a terra davanti a Heather e Lindsay. “Ahi….”

“Possibile che tu non sappia fare nulla di buono?” Sbotta Heather, irritata come sempre.

“Scommetto che sei anche peggio di lui!” Dall’altra parte, Alejandro continua a provocarla, mentre accanto a lui Duncan guarda contrariato Justin e Courtney, che sono finiti uno sopra l’altro.

“Cosa diavolo hai detto?!” Heather ha raggiunto il massimo dell’ira, ma preferisce non rispondergli. ‘Così farei soltanto quello che lui si aspetta che io faccia! Bè, non lo avrà!’

Intanto Bridgette e Geoff guardano la scena, la ragazza in modo più confuso.

“Per quale motivo pensi che Alejandro stia provocando Heather? Voglio dire.. lo so che lei.. bè, è Heather, ma sembrava così carino!”

“Forse in realtà gli piace..” Risponde Geoff in modo ovvio. La ragazza lo guarda ancora più confusa. “ A volte i ragazzi danno fastidio alle ragazze per ottenere la loro attenzione. Per esempio, Dunc…” Geoff sta per rivelare il segreto del suo amico a Bridgette, ma per fortuna DJ lo sente e prontamente gli tappa la bocca.

“Cosa?!” “Niente Bridgette, niente..” Risponde imbarazzato DJ, per poi portar via l’amico con sé.

 

“Chris, sono le undici! E’ ora dell’intervallo, facciamo una pausa?” Chiede Kristin guardando l’orologio.

“Approvato!” Tira fuori il suo megafono e comunica la sospensione del gioco al gruppo.

“Facciamo una pausa! Bambini, potete fare intervallo, riprenderemo tra una ventina di minuti!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti! 

Innanzitutto (ri)dedico il capitolo a Giuv (Giuv8), la mia collega/compagna di fangirl per Cody e la Coderra <3

Ringrazio SARUCCIOLA e Ale_Marti_Ola per le recensioni, Jack_Skeletron_4ever per aver inserito la storia tra le preferite e Ancilla_can_dream per averla inserita tra le seguite.

Voglio ribadire che questa storia è ispirata ad una serie a fumetti su Deviantart, di cui ho lasciato il link nell'A.A. del primo capitolo, e che l'autrice dei fumetti mi ha autorizzato personalmente.

Lo dico per chi non ha letto l'A.A del primo capitolo e può pensare che abbia copiato, tutto qua.

Bye!

-Azzurra c:

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Tensione nell'aria! ***


Tensione nell’aria!

E’ quasi mezzogiorno e i bambini sono sparpagliati per il cortile mentre fanno merenda. Ma possono dire addio alla quotidianità! Infatti Katie e Sadie, che avevano sempre offerto la loro merenda a Justin, questa volta non lo curano minimamente, cercando invece di fare amicizia con Alejandro.

“Ciao Al! Vuoi la nostra merenda?” Esclamano contente all’unisono, porgendogli del cioccolato.

Il ragazzo è infastidito a causa di come le bambine lo hanno chiamato, ma cerca di essere (falsamente) gentile in modo da conquistare la loro fiducia. Non che se ne faccia molto, oltre ad un paio di stalker, ma vuole essere all’altezza del fratello José, che ha visto comportarsi in quel modo.

“Ciao ragazze! Siete molto gentili, ma vi prego, non chiamatemi in quel modo. Capisco che il mio nome è troppo lungo, semmai chiamatemi Ale. Comunque scusate, devo rifiutare perché di solito non mangio queste merende.. sapete, devo tenermi in forma!” Ma le due amiche non sentono nemmeno l’ultima parte, poiché entusiaste a causa del comportamento gentile di Alejandro. “Ok, Ale! Possiamo stare con te?” Il ragazzo è abbastanza infastidito in cuor suo, ma continua la recita. “Ehm, certo!” E si incammina, mentre le ragazze lo seguono.

Justin nel frattempo li guarda di sbieco, mentre continua a chiedere aiuto a Courtney. “Andiamo, non posso aver perso tutto il mio fascino! Come farò d’ora in poi?” Sembra disperato. “Justin, lasciami in pace, che cosa ci posso fare io?!”  Cerca di staccarsi dal ragazzo, mentre ricevono un’occhiataccia infastidita da Duncan.

Anche per Cody non è un giorno come gli altri! Infatti Sierra continua a stargli appiccicata, più di quanto lo siano Katie e Sadie o Justin. “Sai, quando mia madre mi regalerà un cellulare scriverò tanti blog, e il primo sarà incentrato completamente su di noi! Potrò descrivere la nostra storia, il nostro futuro matrimonio ufficiale, come arrederò la nostra casa e i nomi per i nostri figli! Non è fantastico?”

“NO!” Cody le urla in faccia. “Che.. cosa? Non ti si mai ribellato o comportato così..” La violacea diventa sempre più triste. “Ma Sierra, ci conosciamo da neanche due ore! Non mi ha dato il tempo di fare o di dire niente. Stai correndo troppo! Noi due non siamo sposati!” All’improvviso si accorge degli occhi lucidi della ragazza. “Ehm.. voglio dire, non ci conosciamo ancora bene, e..”

“Va bene, ho capito!” La violacea si allontana subito piangendo, coprendosi il viso con le mani. “Sierra, aspetta..!” Ma è già corsa via.

Nel frattempo si sente una voce amplificata risuonare per tutto il cortile. “Bambini, fine pausa! Raggiungeteci al centro del cortile, che continuiamo il gioco!” E’ Chris con il megafono.

Immediatamente sono tutti lì, compresa Sierra, ancora in lacrime. Ora è lei ad evitare Cody, che cerca di scusarsi e consolarla ad ogni costo, più per non sentirla piangere che per i sensi di colpa. Kristin li nota e cerca di risolvere la situazione. “Perché stai piangendo, Sierra?” E’ sorpresa, visto che fino a qualche momento fa la violacea era più che allegra. “Ecco, vede..” Cody cerca di spiegarsi ma è preceduto dalla ragazza. “Perché Cody ha detto che non vuole stare con me!” Esclama singhiozzando.

“Allora, ci muoviamo?!” Chris è impaziente, e Kristin gli lancia un’occhiataccia. “Dopo venite a parlare con me, adesso cominciamo a giocare.” Sorride e raggiunge l’amico.

“Tutti in posizione! Pronti? Numeri.. undici!”

Invece di correre, Noah cammina svogliato verso la bandiera, ignorando i ‘Muoviti!’ dei suoi compagni di squadra e di Chef, mentre Zeke l’ha già raggiunta, ma sembra confuso. “Ehm… cosa dovremmo fare ora?” “Dovresti prendere la bandiera.” Gli risponde freddamente Noah. “Perché non lo fai tu?”  “Perché questo gioco non è una mia priorità.”  “E’ una specie di strategia?” La conversazione noiosa tra il sempre più confuso Zeke e il sempre più scocciato Noah viene interrotta da Chris.

“Ora basta, piccoli nerd, tornate al vostro posto!” Esclama scocciato.

“Noah, sei inutile!” Questa volta non è Heather a parlare ma Gwen e LeShawna, infastidite dal comportamento del ragazzo come quasi tutti i membri delle Marmotte Urlanti. Tra le Carpe, nessuno si degna neanche di parlare con Zeke, come se alla fine non facesse la differenza.

“Numeri.. sette e dieci!” Sentendo chiamati i loro numeri, LeShawna prende sulla spalle Gwen. “E’ il vostro turno! Coraggio, andate e prendete la bandiera. Fatevi valere!” Replica loro Noah, più sarcastico del solito.

Le ragazze si limitano a fargli una smorfia e raggiungono la bandiera, faccia a faccia con DJ e Harold sopra di lui.

“Vi batteremo con il nostro gioco di squadra!” Esclama Harold in segno di sfida.

“Finiscila e prendi la bandiera!” Esclama DJ, che non ama molto le sfide.

“Ah sì? Vuoi sfidarmi? Prendila!” Fa LeShawna minacciosa. Il rosso la prende, DJ fa per andarsene a la ragazza gli corre dietro. “LeShawna, non…” Gwen, preoccupata, cerca di fermarla a la ragazza è già addosso al rosso, gli ruba la bandiera e lo butta a terra insieme a DJ e anche alla sua compagna, senza accorgersene.

“Ha! Ho vinto!” Esclama trionfante alzando la bandiera al cielo, mentre a terra Gwen e DJ si lamentano, al contrario di Harold.

“TI prego, non farlo più. Mai più!” Esclama Gwen, un po’ stizzita e un po’ preoccupata.

“Psst, DJ! Sai, penso di avere una cotta per LeShawna!” Sussurra sognante il rosso all’amico.

“Coosa? Certo che sei proprio strano, Harold! Tutti i miei amici sono strani! Perché?” DJ quasi si dispera, mentre i tre si alzano e LeShawna restituisce la bandiera a Chris, tornandosene al proprio posto.

“Numeri.. quattro e nove!” Tra le Carpe, Alejandro prende subito Bridgette sulle spalle, rassicurandola. “Stai tranquilla, Bridgette, devi solo prendere la bandiera!” Ammicca un sorriso per risultare più gentile, anche se la ragazza è ancora confusa a causa del precedente dialogo con Geoff. “Ehm.. ok..” Cominciano a correre verso la bandiera, mentre Geoff li guarda deluso. “Uffa.. speravo di stare in coppia con Bridgette..” Sbuffa mentre DJ gli appoggia una mano sulla spalla per consolarlo.

Dall’altra parte nelle Marmotte..

“Izzy, prendi la bandiera e non fare nient’altro, ok?” Trent è preoccupato, non porta di certo sulle spalle la bambina più calma al mondo. Anzi..

“Sì, capitano!” Ride la rossa, euforica. “Oh guarda, sei il numero nove, proprio come la tua maglietta! Buffo, no?” “Eh? Sì, che coincidenza.. ora però basta pensarci e muoviamoci!”

Le due coppie di bambini si ritrovano faccia a faccia. Nessuno può immaginare chi vincerà, quando…

“Izzy, stai attenta! C’è un orso dietro di te!” Alejandro prova a distrare la rossa con successo, mentre Bridgette lo guarda confusa. “Un orso?”

“Un orso! GRANDE! Dov’è, dov’è? Voglio vederlo!” Izzy comincia ad agitarsi sulle spalle di Trent, mentre quest’ultimo cerca di farla ragionare.

“Izzy!! Non c’è nessun orso!”

Intanto Bridgette e Alejandro hanno ormai preso la bandiera e sono subito tornati ai loro posti. DJ è il primo a complimentarsi con loro. “Bel lavoro, voi due!” Esclama mentre scompiglia i capelli di Bridgette. “So come distrarre le persone come lei. E’ facile!” Afferma soddisfatto Alejandro.

Intanto Trent e Izzy sono tornati anch’essi ai loro posti, ma la rossa non vuole scendere dalle spalle del ragazzo! Intervengono anche Noah e Gwen, che tirano rispettivamente Izzy e Trent per farli staccare.

“Izzy, scendi giù da Trent!” Esclama Noah infastidito. “No! Mi sento più alta da qua!” La ragazza fa forza, e Kristin è costretta ad intervenire per farla scendere. Intanto Justin ne approfitta per parlare ancora con Courtney.

“Allora, dimmi Courtney! Chi preferisci, me o Alejandro?” “Te l’ho già detto Justin, questa domanda non ha alcun senso! Stai diventando paranoico!” Gli urla Courtney, mentre, rispettivamente nelle loro squadre, Lindsay e Tyler li guardano continuando a masticare la loro gomma e Heather e Duncan mandano delle occhiatacce rispettivamente a Justin e Courtney. La prima perché ormai stufa di questo teatrino, decisa a vincere. Il secondo.. beh, il motivo sono Justin e Courtney stessi.

Intanto Kristin è riuscita a calmare Izzy e il gioco continua.

“Numeri.. otto!”

Geoff comincia a correre, felice di essere capitato contro Owen. Il bambino non è infatti molto abile a correre, a causa del suo peso, e Geoff può finalmente fare colpo su Bridgette. “Facile! Sto arrivando!” Dietro di lui Owen comincia già a rallentare. “A-aspetta!”

Tra le Carpe tutti fanno il tipo per Geoff, qualcuno più di altri.. “Corri, Geoff! Puoi farcela!” Appena il biondo capisce che è la voce di Bridgette si incanta per un secondo e poi corre più veloce. “Wow! Bridgette sta tifando per me! Sono così felice!” Non fa molta fatica a raggiungere la bandiera, al contrario di Owen, che si appoggia sulla spalla di Geoff, di nuovo incantato, per riprendere fiato. “Anf.. Perché corri così.. anf.. veloce? ..Geoff? Geo.. Ok, non importa..” Owen nota che non lo sta minimamente ascoltando e torna al suo posto.

“Numeri.. dodici!”

Eva scatta subito, mentre Beth corre un po’ intimorita. Si ritrovano faccia a faccia.

“Ehm.. N-non ti lascerò prendere la bandiera..!” La bambina occhialuta cerca di minacciare la sportiva, ovviamente invano. Infatti Eva ha un tono ben più brutale del suo. “Allora prendila!” Le urla rabbiosa. Beth si accovaccia terrorizzata coprendosi il viso con le mani, lasciandole prendere la bandiera. Anche quando la sportiva si allontana, la bambina trema ancora. “E’ così spaventosa!”

Chris intanto guarda la sportiva allontanarsi mentre pensa tra sé e sé ad alta voce.

“Beh, questa bambina è realmente terrorizzata…”

“Andiamo, Beth! Se non la raggiungi la squadra di Alejandro vincerà!” Heather è furiosa, e non ha alcuna intenzione di perdere, soprattutto per non farsi battere da quel ragazzo che la provoca sempre. Intanto Kristin sta calmando Beth, quando si sente un motivetto provenire dalla sua tasca.

“Chris, il mio cellulare sta squillando, mi allontano un attimo. Per favore, stai con i bambini e assicurati che non succeda niente!” Non dà tempo all’uomo di risponderle e scompare dall’altra parte del cortile.

“Continuiamo! Numeri.. due!”

Duncan e Heather, due caratteri forti, raggiungono in un lampo la bandiera e si scontrano.

“Senti, Duncan, oggi è un brutto giorno, quindi non scherzare con me!” Esclama Heather. “Non sei l’unica che sta avendo un brutto giorno, per cui sta’ zitta!” Il ragazzo sembra abbastanza irritato.

“Vedi, è inutile! So che ora vuoi vincere solo per attirare l’attenzione di Courtney, ma lei ti odia, quindi scordatelo!” Heather lo provoca freddamente, e ci riesce anche fin troppo. Infatti Duncan ora sembra su tutte le furie e la guarda minaccioso, tanto che Heather ne è un po’ intimorita. Cerca comunque di prendere la bandiera e scappare, ma Duncan comincia a inseguirla. “Torna indietro, tu, brutta…!!”

Non fa in tempo a finire che si fionda sulla ragazza, ma quest’ultima lo evita all’ultimo secondo e lascia cedere Duncan a terra, di faccia. Resta fermo a terra per un po’, si è fatto seriamente male. Ma Heather non lo cura e continua a correre, non guardando avanti a sé. Brutto errore! Infatti…

“Heather! Attenta!!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti! Scusate l'assenza ma avevo bisogno di prendermi una pausa.

Inoltre avviso che non credo che sarò più costante come prima, anche se ci proverò.

Ringrazio tutti coloro che continuano a leggere, seguire e/o recensire la storia.

Sono stanca morta, per cui non mi dilungherò oltre. 

Spero che questo capitolo vi piaccia. 

Bye!

-Azzurra c:

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Incidenti ***


Incidenti

Mentre corre, Heather si scontra con Lindsay, che sta facendo una bella bolla con la sua gomma da masticare. Non fa in tempo ad evitarla e la bolla scoppia, spargendo tutta la gomma da masticare sulla treccia destra di Heather e sulle guance di Lindsay.

Appena Heather se ne accorge urla, con un tono tra il furioso e il disperato.

“Oh, no! I miei capelli!”

Ma nessuno le dà retta, perché sono tutti preoccupati per Duncan, ancora a terra. Si rialza piano, sotto di lui il verde dell’erba è sostituito dal rosso sangue che gli cola dal naso. Sulla faccia ha un sacco di graffi.

Accorrono subito Courtney, Bridgette, DJ e Geoff, mentre quest’ultimo cerca di avere un segno dall’amico. “Duncan! Stai bene?”

Ormai Duncan si è alzato del tutto, anche se sembra dolorante. “Sì, sì, sono ancora vivo!” Scherza sorridendo, cercando di non far vedere agli altri che si è fatto male. Vuole avere sempre la solita aria da bambino forte e duro, ma si lascia scappare una lacrima. Beh, è pur sempre un bambino! Piangere sarebbe stata la reazione di qualunque ragazzo della sua età.

Courtney gli si avvicina e gli prende il viso tra le mani, con grande confusione e imbarazzo del ragazzo. Nota la sua ferita. “Accidenti, Duncan, il tuo naso sta sanguinando! Fammi vedere, perde molto sangue? ..Uhm, a quanto pare no. Alza la testa!” E, con ancora il suo viso tra le mani, glielo alza.

E’ così che ha imparato, da autodidatta, per soccorrere qualcuno in casi come questo. E’ un po’ strano che una bambina impari da sola tutte quelle norme per il soccorso, ma con dei genitori presenti fisicamente ma non moralmente ha imparato a cavarsela da sola.

Intanto Heather continua a cercare di tirare via e staccare la gomma dai suoi capelli, invano. Le si avvicina Owen.

“Se vuoi posso mangiarmela, così io guadagno una gomma da masticare e tu i tuoi capelli liberi!” Le propone. “E farmi contaminare i capelli con la tua saliva? No grazie!” E si allontana per cercare la maestra.

Ma Kristin è già arrivata e guarda confusa Chris, che a sua volta ha uno sguardo alla ‘Cosa diavolo dovrei fare?’.

 “Eccom… Che cosa è successo?!” Esclama appena guarda i bambini e nota Duncan e Heather, assumendo un’espressione più che stupita. Beth cerca di spiegarle la situazione. “Sono stati chiamati Duncan e Heather, al gioco. Heather aveva preso la bandiera e Duncan cercava di raggiungerla, ma è caduto a terra, e Heather è andata contro Lindsay e..” La bambina è preoccupata e parla velocissimamente.

“E adesso i miei capelli sono ricoperti di gomma da masticare!” Scoppia a piangere Heather, asciugandosi gli occhi con una mano e assumendo un tono stranamente innocuo. Beh, come Duncan, è pur sempre una bambina!

“..E a me sta sanguinando il naso!” Esclama Duncan con lo stesso tono di Heather, ma senza piangere.

Kristin istintivamente guarda di traverso Chris, rimproverandolo proprio come se fosse uno dei suoi alunni, ma molto meno dolcemente.

“Ti avevo raccomandato di stare attento e fare in modo che non succedesse niente! E invece? Mi sono allontanata per soli cinque minuti e si è scatenato l’inferno! Dove hai la testa?!” Sbotta. Chris la guarda confuso e, in cerca di una scusa, si gira verso Chef e gli rimanda l’occhiataccia ricevuta da Kristin, dandogli la colpa.

“Eh, Chef? Dove hai la testa!” Per tutta risposta il cuoco gli urla irritato. “Ma se non so nemmeno il motivo per cui siamo venuti qui!”

“Ah, lasciamo perdere!” Esclama Kristin, e si dirige verso i bambini. “Duncan, Heather.. e anche tu, Trent.. venite in classe con me.” Trent e, accanto a lui, Gwen la guardano confusi. “Ma.. perché anche io? Che cosa ho fatto?”

“Niente, tranquillo.. è solo che tuo padre mi ha chiamato. Sta venendo a prenderti.”

Trent annuisce un po’ preoccupato, e segue Kristin con Duncan e Heather.

“Adesso dovrai tagliarti tutti i capelli, lo sai?” Duncan provoca la ragazza, ridendo.

“Sta’ zitto! E’ tutta colpa tua! Ah, a questo punto preferivo farmeli leccare da Owen!” Ribadisce Heather furiosa, con ancora le lacrime agli occhi. “Ha ragione!” Una voce ben più irritante di quella di Duncan, l’ultima che Heather avrebbe voluto sentire in quel momento, la raggiunge. E con essa, il sorriso ammiccante – e irritante, a detta di Heather – di Alejandro.

“..e probabilmente da calva sarai ancora più carina!” La prende in giro.

“Pf… lasciami in pace.” Lo liquida freddamente, non essendo in vena di risposte e litigi, lasciando il ragazzo perplesso.

Stanno per entrare nell’edificio, quando sentono una voce gridare in lontananza..

“Maestra, e io? Si ricorda? Ho un problema qui!” Urla stridulo e disperato Cody, indicando Sierra. Infatti, nonostante le mille scuse del ragazzo, la violacea sta ancora piangendo, e il suo pianto, ben più stridulo della voce di Cody, lo sta facendo impazzire.

“Oh, è vero. Arrivo subito, Cody!” Urla di rimando al bambino, facendogli tirare un sospiro di sollievo. Si rivolge poi a Duncan, Heather e Trent. “Ci metterò un attimo, aspettatemi in classe.” E si incammina verso la ‘coppia’.

“Sierra,  vuoi venire a parlare con me, da sola?” Le chiede dolcemente. La bambina annuisce, singhiozzando. Poi si allontanano un po’.

“Allora, mi hai detto che piangevi perché Cody non voleva stare con te. E’ vero? Che ti ha detto esattamente?” “Io.. penso che lui mi piaccia, e volevo giocare a ‘moglie e marito ’, ma lui mi ha detto che stavo correndo troppo, e che noi due non stiamo insieme..” Racconta, ma con un tono diverso dall’ultima volta. Non sembra più triste, ma solo pensierosa.

“Però ho notato che si stava scusando continuamente.. non ti basta?” Cerca di capire il comportamento della bambina.

“Sì, in effetti anche subito dopo che ha detto quelle cose si è scusato, e ha cercato di spiegarsi meglio..” Abbassa lo sguardo titubante.

Kristin le sorride dolcemente. “Sierra.. tu non sei mai stata totalmente arrabbiata con Cody, non è così?” Le gote della bambina diventano quasi dello stesso colore dei suoi capelli, anche se non si nota a causa della sua carnagione abbronzata.

“Beh, all’inizio ero un po’ triste, ma quando mi sono accorta che così Cody mi seguiva e si scusava sempre ho continuato.. volevo solo ricevere un po’ di attenzioni..” Sussurra imbarazzata.

“Non ti devi giustificare, è normale quando ti piace qualcuno. Prometto di non dirlo a Cody, va bene?” Sierra annuisce contenta con il capo, ringrazia la maestra e raggiunge Cody. Il ragazzo si è alzato addirittura sulla punta dei piedi per trovarle con lo sguardo, quando le vede arrivare. Senza che Sierra se ne accorga, Kristin gli sussurra qualcosa all’orecchio. “Trattala bene, lei fa così perché ci tiene veramente tanto a te. E se a volte può risultare un po’ appiccicosa faglielo capire, ma con dolcezza. Va bene?” La dolcezza non è solo la chiave del suo metodo d’insegnamento, ma anche uno dei valori principali che insegna ai bambini.

Mentre si dirige verso la classe, per raggiungere Heather, Duncan e Trent, Cody torna da Sierra, scusandosi per l’ennesima ed ultima volta.

“Mi dispiace, non intendevo offend…” La violacea non lo fa finire, abbracciandolo. “Oh, Cody, non ti devi scusare! L’importante è stare insieme!” Gli sorride.

“Ehm, sì, ma.. come amici..” Mormora imbarazzato. Sierra lo guarda supplichevole.

“Ok, ok.. che ne dici di.. migliori amici?” Domanda Cody, sperando di ottenere una risposta positiva dalla ragazza, tirando quasi un sospiro di sollievo quando questa lo riabbraccia, stringendolo anche di più. “Perfetto! Che bello, siamo migliori amici!” Esclama, continuando ad abbracciarlo.

‘Ormai è fatta. Penso che mi dovrò abituare..’ Pensa il ragazzo tra sé e sé, lasciandosi scappare un mezzo sorriso.

Intanto Izzy e Noah assistono alla scena. La rossa è, come al solito, continuamente allegra. “Sì, abbracci!” Esclama teneramente, allargando le braccia verso Noah ma restando ferma, come se gli chiedesse di darle un abbraccio.

“Nah, mi tiro fuori!” Il ragazzo si allontana brontolando, solitario come al solito. Izzy alza le spalle sorridendo e lo segue, correndo. Di certo non perde mai l’allegria!

Poco lontano da loro, Courtney chiacchera con Geoff e Bridgette. O almeno ci prova, quasi ostacolata da Justin che, implorante, non si stacca dalla sua caviglia.

“Ho perso tutta la mia bellezza! Ti prego, Courtney, trova una soluzione!” Esclama, quasi in lacrime. “Justin.. Sto cercando di parlare con Geoff!”

Mentre Court è intenta a scacciare il ragazzo, Geoff continua a chiacchierare.

“Alloora.. e così stasera i tuoi ti portano a teatro?” Le domanda, continuando la conversazione. “Esattamente! Andremo insieme..” Risponde Courtney, che sta provando a spingere via il viso di Justin. “No! La faccia no!” La interrompe il ragazzo, quasi disperato.

“Wow! E’ la prima volta che fai qualcosa del genere con i tuoi genitori!” Continua Bridgette, mettendole un braccio intorno alla spalla. Sa che i genitori della sua amica sono spesso assenti, ed è contenta per lei a causa della notizia. “Sì! Di solito resto a casa, ma stasera mi portano con loro!” Sorride contenta.

“Ora devo solo riuscire a liberarmi da lui..” Continua, con un tono più stizzito, indicando Justin, mentre Geoff e Bridgette lo guardano confusi. “Mi si sta addormentando la gamba.. dove sono Katie e Sadie quando servono?” Il resto del gruppo ride alla battuta, e continuano a chiacchierare, aspettando gli altri.

Intanto, in classe…

“Ecco fatto, Duncan! Questo è l’ultimo cerotto. Kristin ha appena finito di curare le ferite del ragazzo, piazzandogli un bel cerotto sul naso. “Mitico, sembro uno di quei duri che fanno a botte continuamente, con questo cerotto!” Salta giù dal banco dov’era seduto e sorride trionfante. “Oh certo, un duro che fa a botte col pavimento!” Lo prende in giro Heather. “Voi due, smettetela di punzecchiarvi!” Kristin ride leggermente. “Duncan, se vuoi tu puoi andare.” Continua, rivolgendosi al ragazzo. “E perdermi il ‘favoloso’ taglio di capelli di Heather? Neanche per sogno!” Si siede di nuovo sul banco, pronto a godersi lo spettacolo.

“Duncan.” Kristin lo riprende senza essere dura. “Non dirò una parola, né riderò, giuro!” Promette Duncan. Kristin sospira e si rivolge verso Heather. “Tesoro, ti dà fastidio se resta?” Le chiede dolcemente. Heather sbuffa. “Può fare quello che gli pare, tanto mi vedranno tutti lo stesso..” Abbassa lo sguardo. Kristin sta per parlare quando sente bussare alla porta. “Dev’essere il papà di Trent.” Sentendola, Trent si alza di scatto. Fin’ ora non ha detto una parola, assorto nei suoi pensieri, con un’espressione leggermente preoccupata. Perché suo padre è venuto a prenderlo con tanta fretta? Notando l’espressione del papà - appena entrato in classe - più seria del solito si allarma ancora di più. “Buongiorno, signor Smith.” “Buongiorno. Come sa, sono venuto a prendere Trent in anticipo.” Un uomo alto, dal viso allungato e i capelli neri, come quelli del figlio, fa capolino sulla porta. “Certamente, deve solo firmare il registro di classe. Ecco.” Kristin gli porge una penna stilografica e gli indica il punto sul foglio dove si trova il nome di Trent, tra l’elenco degli alunni. E’ così incredibilmente gentile anche con gli adulti. “Grazie mille. Trent, andiamo.” Trent raggiunge suo padre all’uscita. Kristin li saluta. “Arrivederci, signor Smith. Ciao Trent!”

Appena si chiude la porta, nell’aula prevale uno strano silenzio, poi Duncan attacca a parlare. “Uhm.. non era un po’ troppo serio” Domanda perplesso.

“..Bambini, mi ha telefonato dicendomi che era un emergenza, o qualcosa di simile. Forse è successo qualcosa ma.. fino a quando non si sa niente di certo, per favore non dite niente di infondato agli altri. Me lo promettete?” Kristin parla con un tono un po’ malinconico, dolcemente malinconico.

“Sì, certo..” I due bambini non sembrano ben capire cosa stia succedendo. Duncan cambia argomento.

“Allooora, quando comincia lo spettacolo?” Ride, riferendosi al taglio di capelli di Heather.

“Lo ‘spettacolo’, come dici tu, comincia tra poco, e non ci sarà niente da ridere!” Lo riprende Kristin un po’ divertita dal ragazzo.

“E soprattutto niente di spettacolare!” Sbotta Heather offesa.

“Forse spettacolare sì..” Continua sorridendo Kristin. “Se per spettacolare intendi ‘il magico salvataggio dei capelli di Heather’!” Ride divertita, qualche volta scherza anche lei con i bambini. “Che cosa?” Esclamano i due bambini all’unisono, Duncan stupito e deluso, Heather stupita e contenta. “Non me gli taglierà tutti?” Chiede speranzosa. “Ma certo che no! Vieni, siediti su questo banco che iniziamo subito.”

Heather fa un balzo e si siede sul banco che le ha indicato la maestra. Kristin prende una paio di forbici e una mantellina, che le posa sulle spalle, per evitare che i capelli tagliati si sparpaglino su di lei. Le scioglie le trecce, rivelando dei lunghi capelli lisci. Con un elastico raccoglie i capelli non sporchi di gomma da masticare in una coda laterale, poi comincia a tagliarglieli. Dopo poco tempo posa un attimo le fobici e le scioglie la coda. “Ecco fatto, gomma eliminata. Ora ti aggiusto un po’ il taglio.” E detto ciò si rimette all’opera, scalandoglieli un po’ e raccogliendoli infine in una corta coda alta.

“Ecco fatto! Vieni a guardarti allo specchio e dimmi cosa ne pensi.” Heather è più che felice e sorride davanti allo specchio. Sono corti ma ha ancora i suoi capelli! Fa una linguaccia verso Duncan, in segno di ‘vittoria’. Il ragazzo, che fino ad’ ora non ha aperto bocca, alza gli occhi divertito e accenna un mezzo sorriso. “Sì, stai bene anche così.” Heather sorride compiaciuta, sorriso che svanisce subito quando Kristin invita i bambini a tornare dagli altri. “Cosa c’è che non va, Heather? Non vuoi tornare dagli altri e sapere chi ha vinto il gioco?”  Le chiede la maestra.

Heather abbassa lo sguardo preoccupata. “No, è che.. temo il giudizio degli altri..”

“Coraggio! Sono solo un po’ corti di prima, ma sei ancora carina!” Le sorride Kristin.

Si incamminano verso l’uscita, quando Duncan la prende in disparte. “Non me la racconti giusta.. non ti sei mai preoccupata di cosa pensassero gli altri di te.. che ti è successo?” Heather non gli risponde, sospirando perplessa. Poi Duncan capisce. “Oh, ho capito. Temi il giudizio di UNO di loro. Quello nuovo. Beh, ok, è normale. Tranquilla, non lo dirò a nessuno.” La tranquillizza appena nota il suo sguardo mezzo supplichevole e mezzo minaccioso, che sembra dire ‘Guai a te se lo dici a qualcuno!’. Ascoltando la promessa del ragazzo, Heather tira un sospiro di sollievo. “Da quando sei gentile..?” Non fa in tempo a finire che Duncan la interrompe. “A patto che…”

“Che?” “Non dirai niente sulla storia di Courtney, sai, sull’attirare l’attenzione. Quando lo hai detto, l’ho capito che l’hai capito.” Heather si lascia scappare un sorriso. “Gentile e.. innamorato! Ok, hai la mia parola.” Si battono il cinque con una mano, e tornano al cortile. Duncan raggiunge il gruppo, e DJ e LeShawna lo raggiungono a loro volta, curiosi di sapere cosa è successo a Heather.

“Ehy, Duncan! Cosa è successo in classe?” Domanda sorridente DJ.

“Heather è completamente calva?” Chiede speranzosa LeShawna.

“Sfortunatamente no.. guarda, è laggiù.” Ride, e indica la ragazza, che ha di nuovo uno sguardo basso e preoccupato. Tutti notano il nuovo taglio di capelli e, stranamente, si limitano ad osservare. Solo qualcuno le si avvicina. Heather riconosce la voce che temeva di sentire. “Ehy!” Si gira e trova Alejandro. “Ah, perfetto! Ora cosa vuoi da me?!” Sbotta furiosa. “Cosa voglio? Beh, solo dirti che, in realtà, ti trovo carina. Anche così.” Le sorride come sempre, e poi si allontana, lasciando Heather stupita (piacevolmente?) e rossa d’imbarazzo.

Intanto Gwen si avvicina a Duncan, più preoccupata che curiosa. “E Trent?” Chiede, con un’espressione che lascia facilmente immaginare il suo stato d’animo. Anche Duncan s’incupisce. “Non lo so, suo padre è venuto a prenderlo senza dire una parola..” Ha un tono freddo ma, sotto sotto, anche un po’ preoccupato.

“..ma penso sia accaduto nulla di buono.”

Intanto Trent è appena arrivato a casa. Scende dall’auto di suo padre e corre verso la porta, aspettando che suo padre la apra. Per tutto il viaggio in auto non gli ha detto niente, provocando un silenzio tombale e preoccupante.

“Mamma, sono a casa!” Trent entra in casa, ma appena nota sua madre s’incupisce di colpo. “Mamma..?” Gli occhi si riempiono di lacrime.

“..Mamma! ..Perché stai piangendo?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Salve, sono tornata! Scusate per l'assenza.

Vuoi un po' per la pigrizia, un po' per la mancanza di tempo, di voglia e di ispirazione ho preferito scrivere questo capitolo un po' di giorni alla volta.

E per mancanza di tempo non intendo compiti o simili ma.. maratona di videgiochi. Professor Layton, nello specifico. Ma vabbeh, dettagli. c':

Spero che l'attesa sia valsa la pena!

Bye!

-Azzurra c:

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Un invito speciale ***


Un invito speciale

Ormai si è ristabilito l’ordine alla Total Drama School: Heather non ha perso i capelli, e dopo il complimento di Alejandro non osa aprir bocca; Duncan sta già meglio, tanto da essere in vena di stuzzicare la povera Courtney. Solo Gwen sembra molto turbata, per via di Trent. Kristin nota la sua assenza e va a cercarla nel suo ‘rifugio’ circondato da siepi, lo stesso dove si era nascosta quando Heather aveva mostrato a tutti il suo diario.

“Gwen, tesoro, cosa c’è che non va?” Le si avvicina.

“Ecco, io.. sono preoccupata per Trent.. Duncan mi ha detto che suo padre era molto serio e crede che sia accaduto qualcosa di brutto..”

Kristin rimane in silenzio, sospirando, Mentre Gwen continua a parlare.

“E.. se fosse solo uno scherzo? Magari non è successo niente e quando lo scoprirò lui mi farà una delle sue risate beffarde..”

“No, Gwen, Duncan può essere un po’ burlone, ma sono sicura che non scherzerebbe mai su queste cose. Il padre di Trent mi ha chiamato dicendomi solo che era un’emergenza, ma non so nient’altro. Non posso prometterti niente, però.. noi continuiamo a sperare che non sia successo niente di grave.”

“E’ quello che sto facendo e che farò… grazie per il supporto, maestra.” Mormora Gwen, ancora preoccupata ma un po’ più forte di prima.

“Non mi devi ringraziare, tesoro. Ora andiamo, che Chris deve annunciare la squadra vincitrice!” Detto ciò, raggiungono il resto del gruppo.

Intanto Chris ha già raggruppato tutti e sta cominciando parlare.

“Allora bambini, poiché a causa dell’ultimo incidente abbiamo perso tempo..” Sulle ultime parole assume un tono vagamente stizzito, guadagnandosi un’ennesima occhiataccia da Kristin.

 “..non possiamo continuare il gioco, quindi lo considero ufficialmente terminato. Ora calcolo i punti e vediamo quale squadra ha vinto!”

Quasi tutti bambini sono in trepidante attesa, chi curioso e chi desideroso di vincere, in particolare Heather. Altri non prestano molta attenzione alla cosa, come Noah, il solito annoiato, o Gwen, assorta nei suoi pensieri.

Chris tira fuori dalla tasca dei pantaloni un foglietto e comincia a leggere.

“Perfetto! Secondo il punteggio, vincono…” Chris rimane in silenzio per un bel po’ di secondi, lasciando che tutti si mangino le unghie a causa dell’ansia e della suspense.

“Psst, Chris! Non abbiamo tutto il giorno!” Fa Kristin.

“Infatti, vogliamo sapere chi ha vinto!” Esclamano in coro Heather e Izzy, la prima stizzita, la seconda euforica.

“Shh, silenzio! State rovinando il mio momento preferito, tenere la gente sulle spine è il mio lavoro!”  Continua Chris, che odia essere interrotto.

“Stavo dicendo… i vincitori sono… le Marmotte Urlanti!”

Tutti le Marmotte, eccetto Noah e Gwen, esultano contenti, mentre Heather si limita ad assumere un’espressione compiaciuta e soddisfatta. Invece tra le Carpe c’è chi è rimasto deluso, e chi sospetta qualcosa..

“Secondo i miei calcoli dovremmo essere noi i vincitori!” Esclama Harold, sistemandosi gli occhiali.

“Già, è un imbroglio!” Sbotta Courtney, con il suo fare da perfettina.

“E cosa intendi fare? Chiamare i tuoi avvocati?” Le risponde perfida Heather. Sa che i genitori di Court sono avvocati, e proprio a causa del loro sono molto assenti dalla vita della loro unica figlia. Per questo Courtney preferisce non risponderle, cercando di non far vedere che quella risposta l’ha zittita.

“Se proprio volete potete controllare!” Esclama Chris infastidito. “Ecco il punteggio:

Lindsay contro Tyler: nessuno dei due ha vinto, quindi 0 a 0.” Heather lancia un’occhiataccia a Lindsay, che alza le spalle.

“Cody e Sierra contro Katie e Sadie: vittoria di Cody e Sierra, 1 a 0 per le Marmotte”

Sierra abbraccia Cody, per l’ennesima volta.

“Justin contro Courtney: vittoria di Courtney, 1 a 1.”

Courtney sorride compiaciuta, mentre Justin sbuffa offeso.

“Noah contro Ezekiel: nessuno dei due ha vinto, di nuovo, quindi siamo ancora 1 a 1.” Noah e Zeke alzano le spalle, il primo noncurante, il secondo confuso.

“Gwen e LeShawna contro Harold e DJ: vittoria di Gwen e LeShawna, 2 a 1 per le Marmotte.”

LeShawna porge la mano a Gwen per darle il cinque, ma nota che l’amica è ancora preoccupata.

“Trent e Izzy contro Alejandro e Bridgette: vittoria di Alejandro e Bridgette, 2 a 2.”

Le Marmotte guardano male Izzy, la quale risponde con una risatina allegra. Tra le carpe, Alejandro e Bridgette si battono il cinque e tutti si complimentano con loro tranne Geoff, geloso dei due.

“Owen contro Geoff: vittoria di Owen, 3 a 2 per le Marmotte.”

Tra tutti i bambini scoppia un brusio, specialmente tra le Carpe.

“Ehi, io non ho perso! Ho preso la bandiera!” Ribadisce Geoff, mentre i suoi compagni di squadra gli danno ragione.

“Beh, stando alle regole è Owen il vincitore. Certo, tu hai preso la bandiera, ma.. ti sei fermato, o meglio, incantato, prima di raggiungere la tua squadra e Owen ti ha raggiunto e toccato. Si è appoggiato sulla tua spalla per riprendere fiato, ma ti ha raggiunto. E ha vinto senza neanche saperlo!” Spiega Chris, lasciando scappare una risata, divertito da ciò che è successo tra i bambini.

“Oh, ma dai!” Geoff sbuffa deluso.

“Io lo sapevo che c’era un imbroglio!” Sbotta Courtney.

“Ha-ha! Ben vi sta! La prossima volta, Geoff, corri di più e sogna di meno, altrimenti non otterrai mai le attenzioni di Bridgette come speravi, se ti fai raggiungere persino da Owen!” Esclama Heather perfidamente, lasciando tutti a bocca aperta, soprattutto Bridgette e lo stesso Geoff.

“Geoff! E’ come dice lei?” Chiede curiosa la ragazza. Il ragazzo comincia ad arrossire, mentre DJ si dà una manata sulla faccia e muovendo la testa come se negasse per disapprovazione.

“Oh, Geoff!” Non è la prima volta che l’amico si caccia nei guai con Bridgette. Geoff inizia a mormorare qualcosa.

“Ehm, Bridgette..” Biascica, ma per sua fortuna Bridgette ricomincia a parlare, ponendo fine all’ imbarazzo.

“Oh, fa niente, vuol dire che me lo dirai dopo” Si lascia scappare una piccola risata e si mette vicino a Courtney.

“Allora.. Geoff?” Chiede allusiva la castana, mentre anche le gote di Bridgette cominciano a prendere colore. “Cosa?” Chiede la seconda con finta ingenuità. “Ti piace, eh? Dimmelo, dai, sono o no una delle tue migliori amiche?” Le sorride maliziosa la castana.

“Ecco, io..” Bridgette esita un po’.

“..E va bene, lo ammetto. Mi piace Geoff, e tanto pure! Spero solo che mi ricambi..” Mormora imbarazzata e sorridente, ma anche un po’ preoccupata.

“Ma va, non hai visto com’ è arrossito? Per non parlare del fatto che non riusciva a non balbettare… te lo dico io, a lui piaci anche più di quanto lui piaccia te. Fidati!” Le sorride Courtney, pienamente convinta delle proprie parole.

“Dici? Speriamo..” Le risponde Bridgette ancora dubbiosa. 

“E invece, tu? E Duncan?” Riprende con più entusiasmo.

“Ma che dici, Duncan? E’ già un miracolo che non litighiamo più come prima..” Afferma la castana, un po’ presa alla sprovvista.

 “E’ proprio questo il punto! Non ti dà più tante noie!” Esclama sempre più convinta Bridgette. Improvvisamente Courtney si fa più pensierosa.

“Questo non dimostra niente.. forse ha solo pietà di me, a causa dell’incidente sull’albero..” Afferma con poca convinzione, assumendo un tono leggermente stizzito pronunciando l’ultima frase. Odia quando alle persone appare debole o fa loro pietà.

“Sarà, ma prima, mentre parlavamo, Geoff si è lasciato sfuggire una certa cosa..” Continua Bridgette. Notando lo sguardo interrogativo dell’amica, le spiega tutto.

“Hai notato che Alejandro continuava a stuzzicare Heather?”

“Sì ma.. che c’entra questo?”

“Ora ci arrivo. Ne stavo parlando con Geoff, e ad un certo punto lui ha detto che fa così perché forse gli piace Heather. Mi ha detto che, a volte, qunado a unragazzo piace una ragazza alcuni di loro la stuzzicano, per attirare la sua attenzione. Poi ha detto ‘per esempio D…’ prima che DJ lo fermasse. Ma sono riuscita a capirlo lo stesso! Si riferiva a Duncan! E chi è la ragazza che Duncan stuzzica sempre?”

Courtney si sorprende un attimo, poi ritrova la ragione e comincia a pensare.

“Ma.. Duncan non è l’unico il cui nome comincia per D! C’è anche DJ! Non è proprio lui che ha fermato Geoff mentre parlava?”  Courtney sa benissimo che la sua teoria non è un granché, ma cerca di arrampicarsi sugli specchi.

“Sì, certo, hai mai visto DJ dare fastidio ad una ragazza? O comportarsi sgarbatamente con qualcuno, in generale? Svegliati Court, è ovvio che Geoff si riferiva a Duncan!” La castana è sempre più dubbiosa.

“Ma va, sicuramente fa così con tutte le ragazze che incontra.. non oso immaginarmi come sarà da grande..”

“Però stuzzica solo te!” Le sorride Bridgette, sempre più convinta.

“Ma…”

“Le due comari hanno finito, o dobbiamo aspettare che facciate vecchie?” Sbotta Chris, irritato dal continuo borbottio delle due bambine, interrompendole e lasciando Courtney ancora piena di dubbi. Kristin lo guarda nuovamente male, a causa della sua scortesie verso le bambine.

“Bene, per correttezza continuiamo a leggere i punteggi.

Beth contro Eva: vittoria di Eva, pari 3.” Eva non assume la minima espressione, noncurante come sempre, lanciando solo una veloce occhiata a Beth, che è ancora intimorita dalla sportiva.

“E infine Heather contro Duncan: vittoria di Heather, 4 a 3 per le Marmotte. Convinti adesso?” Heather lanciò un’occhiata compiaciuta verso la squadra avversaria, in particolare verso Duncan.

“Ci hai rimesso i capelli, cara!” Le urla di rimando lui, ghignando.

“E tu la faccia!” Continua lei.

“Hai visto? E se fosse Heather la ragazza che piace a Duncan?” Sussurra Courtney a Bridgette, notando la scena e.. provando, in cuor suo, un minimo di gelosia.

“Già, peccato che Duncan si è infuriato con Heather quando lei, di fronte alla bandiera, ha urlato quasi a tutti che Duncan stava cercando di ottenere la TUA attenzione!” Courtney sospira, la sua ultima scusa si è rivelata anch’essa vana.                                                                                                    

Kristin intanto cerca di ristabilire l’ordine, richiamando i bambini.

“Tra poco suonerà la campanella, andate a prepararvi in classe!” Alle sue parole tutti corrono verso l’edificio, mentre la giovane maestra si rivolge ora a Chris.

 “Hai intenzione di venire anche domani, per caso?” Assume un tono vagamente sarcastico e ride.

“Dipende..” Mormora Chris assumendo il suo solito sorriso beffardo.

“Avete in programma qualcosa per domani? Se non sbaglio dovrebbe essere l’ultimo giorno prima delle vacanze estive.”

Kristin diventa un po’ più malinconica e annuisce.

“Già, è così, ma i bambini verranno qui anche la prossima settimana, per preparare la recita di fine anno. Dopo di essa daremo una grande festa in tutta la scuola.” Il pensiero di non essere più la loro maestra, dopo 5 anni, la rattrista un po’, si è affezionata molto a quei ragazzi.

“Dell’ultimo anno? Ma non hanno solo nove anni?”

 “Solo qualcuno che ne deve ancora compiere dieci, sono i più piccoli, hanno anticipato di un anno. Tutti gli altri ne hanno dieci compiuti, e ne devono compiere undici quest’anno. Alcuni li hanno già compiuti, i più grandi. ” Spiega Kristin, ritrovando il sorriso non appena vede i suoi alunni schizzare fuori dall’edificio e correre verso l’uscita, proprio mentre suona la campanella.

“Vedo che hai ritrovato il sorriso!” Esclama Chris.

“Beh, sì, in fondo questa scuola comprende anche le medie, quindi li vedrò ancora per tre anni. Sono bambini speciali, sono stati i miei primi alunni, per questo sono veramente affezionata a loro.” Chris annuisce col capo e sorride senza dire niente.

Intanto tutti sono ormai tutti in procinto di uscire dal cortile, quando Kristin e Chris li salutano.

“Mi raccomando bambini, ricordatevi che domani iniziamo ad organizzare la recita di fine anno. Decideremo che storia mettere in scena ed i ruoli.” Ricorda loro la maestra.

“Ora potete andare. Ci vediamo domani!” Fa per congedarsi quando..

“Ragazzi!” Sierra impone la sua voce sul mormorio generale, richiamando l’attenzione di tutti. Quando è sicura che tutti la stiano ascoltando comincia a parlare, mentre distribuisce a tutti dei foglietti.

“Che cosa sarebbero questi?” Chiede scettica Heather.

“Ecco… stasera siete tutti invitati alla mia festa di compleanno!”

Parte un “Cooosa?” unanime da parte di tutti, alquanto sorpresi, compresa Kristin.

“Oh, Sierra, se lo avessi saputo prima ti avrei organizzato io una bella festa qui a scuola!” Ed è vero! La giovane maestra ama organizzare feste, e far felice i suoi alunni nel migliore dei modi.

“Non fa niente, maestra! Se vuole può venire anche lei alla festa! Ecco, qui c’è l’indirizzo di casa mia!” Sierra le porge lo stesso bigliettino che ha dato agli altri, mostrando un sorriso a trentadue tenti. Poi si gira verso Chris.

“Signor McLean..” Si rivolge al conduttore esitante.

“Chiamami pure Chris, così mi fai sembrare vecchio!” Esclama l’uomo con un’espressione confusa e interrogativa.

“Va bene, Chris.. ecco, so che sei molto impegnato e che fai un lavoro importante, ma io ci terrei tanto che venissi anche tu alla festa, io ti ammiro molto, sa? E a mia mamma piacerebbe tanto conoscerti, così farei una sorpresa anche a lei..” Mormora tutto d’un fiato, un po’ timidamente ma sorridendo allegra.

“Io.. alla festa? Ehm, io, ecco..” Esita Chris. Normalmente avrebbe negato subito. Non concede neanche gli autografi ai fan, figuriamoci se accettasse un invito ad una festa! Ma due motivi lo fanno esitare, uno dei quali sono gli occhi e il sorriso della bambina pieno di implorazione.

“Ecco.. dovrei controllare se ho impegni per stasera..”

“Sì?” La bambina è sempre più speranzosa. Chris Guarda un attimo Kristin, che gli annuisce con un cenno del capo, e riprende a parlare.

“Ma penso di poter venire” Accenna un mezzo – e, forse, finto – sorriso, prima che Sierra lo abbraccia, quasi travolgendolo.

“Grazie, grazie, grazie, grazie!” La violacea sprizza felicità da tutti i pori.

“Ehm, prego, ma adesso dovrei proprio andare…” Chris si stacca dall’abbraccio della bambina e saluta tutti prima di congedarsi.

“Allora a stasera, ragazzi! Se volete potrò anche animare qualche gioco!” Fa poco prima di allontanarsi, e cerca di zittire Chef prima che possa ribattere.

“Sì!” I bambini esclamano all’unisono, per poi dirigersi finalmente verso l’uscita.

“Aspetta, Sierra!” La bambina, sentendosi chiamata, si gira e trova Courtney un po’ esitante.

“Ehm, ecco, mi dispiace, ma io non potrò venire alla tua festa.. Avevo in programma un altro impegno importante.. auguri e grazie lo stesso!” Le sorride, porgendole la mano.

“Oh, sì, ho sentito del teatro. Non fa niente, grazie lo stesso!” Invece che rispondere alla stretta di mano abbraccia la castana, la quale si rivela un po’ a disagio per l’eccessivo, secondo lei, gesto d’affetto, da parte di una bambina che conosce da poco. Tuttavia, si lascia scappare un sorriso, sia per la violacea che per ciò che sta accadendo poco lontane da loro.

“Ehi, Bridgette!” Geoff si avvicina alla ragazza, seguito da DJ.

“Che ne dici se io e DJ ti passiamo a prendere, per poi andare tutti insieme alla festa?” Trova il coraggio di invitarla, più sicuro di prima.

Bridgette è piacevolmente sorpresa, anche se un po’ delusa, poiché avrebbe preferito stare da sola con il ragazzo, ma alla fine DJ è un suo amico. Si gira verso Courtney, che fa un cenno d’ok all’amica, e accetta la proposta, facendo sorridere i due ragazzi.

Poi si congedano tutti chi accolto dai genitori e chi no, ma ugualmente felice. “Ci vediamo domani, Court. Divertiti a teatro!” Bridgette saluta l’amica, mentre si allontana con sua madre. Courtney la saluta con un cenno della mano e si incammina da sola verso casa, ma questa volta sorridendo. Anche la mamma di Gwen accoglie la figlia, ma un po’ preoccupata quando nota l’espressione turbata e lo sguardo basso di sua figlia.

“Gwen, tesoro, cosa è successo? Perché quella faccia?” Le domanda.

“Ecco…” Gwen non sa se raccontarle o no dell’accaduto. Sua madre sa già di Trent, ma si imbarazza ugualmente mostrandosi preoccupata tanto per lui. Non che sia un male, ma è comunque una bambina molto riservata. D’altro canto, ha intenzione di andare a trovare Trent per verificare cosa gli sia successo, e per supportarlo.

“Me lo racconterai strada facendo.” La madre la interrompe, distraendola dai suoi pensieri, e s’incammina tenendo Gwen per mano.

Dopo cinque minuti di cammino, la mamma di Gwen rompe il silenzio. “Allora, di che si tratta?” Le chiede dolcemente, sorridendo. Gwen si fa forza e comincia a raccontarle tutto, rimanendo molto sul vago.

“Oh, è che.. un amico oggi è andato a casa di anticipo a causa di un emergenza e.. sono solo un po’ preoccupata per lui, vorrei andare a trovarlo più tardi.. poi dovrei andare anche alla festa di una mia nuova compagna di classe”

La madre le sorride dolcemente. “Ah sì, la ragazzina dai capelli viola, ho avuto modo di scambiare quattro chiacchere con sua madre prima. E quell’ ‘amico’ è Trent, vero?”

“Ma come lo sai?!” Esclama Gwen, a bocca aperta.

“Istinto di madre. Ti accompagno oggi pomeriggio da Trent prima della festa, va bene?” Continua a sorridere alla figlia, che le risponde con un semplice abbraccio.

Intanto, da tutt’altra parte..

“Una festa per bambini?! Ma andiamo! MI tocca sopportare pure una festa con quei mostriciattoli?” Chef è visibilmente irritato, e mentre guida il suo furgone continua a lamentarsi con Chris, seduto al sedile del passeggero.

“Non entusiasma neanche me l’idea, sai? Ma quei bambini ci servono, per quel grande progetto di cui ci ha parlato la produzione, e non posso permettermi di mandare tutto a monte facendo arrabbiare Kristin! Secondo te mi sono proposto volentieri di animare la festa? Fa tutto parte del piano!” Risponde Chris, questa volta molto meno amichevole.

“Ah, sì? E quanto dovrebbe durare questo dannato progetto?” Sbotta ancora Chef.

“Almeno cinque anni. Ma credimi, Chef..” Continua Chris, lasciando che il suo solito sorriso beffardo sostituisca l’espressione infastidita di prima.

“..Ne varrà la pena”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ciao a tutti!

Lo so, avete diritto a mandarmi una folla inferocita sotto casa, sono stata assente un bel po'. E non mi sogno nemmeno degnata di sfruttare le vacanze! c.c

Alla fine però ce l'ho fatta! ^^

Scappo perchè vado di fretta.

Bye!

-Azu c:

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3046494