Memorie di una ribelle

di Red Wind
(/viewuser.php?uid=645184)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sinuhe ***
Capitolo 2: *** Kawab ***
Capitolo 3: *** Amsu ***



Capitolo 1
*** Sinuhe ***


Il rumore degli zoccoli del dromedario, attutito dalla sabbia, scandiva il ritmo dei pensieri di Sinuhe. Era davvero perfetto come colonna sonora: la stessa monotonia martellante.

Non doveva morire, non lui!

Senza una meta, la rivoltosa spingeva al massimo la sua cavalcatura, mentre il corpo snello e allenato attutiva i sobbalzi e il vento scompigliava ancora di più quei capelli corti e neri.

Per quanto la sua mente si sforzasse non riusciva a riflettere su nient'altro. Perfino il dilemma del suo futuro era soltanto un'ombra effimera tra i suoi pensieri.

I suoi occhi, come pozzi neri, celavano acqua salata: liquido corrosivo che sarebbe restato a erodere quell'animo, incapace di uscire.

[100 parole]

 

• Nome sul forum: Red Wind
• Mome su efp: Red Wind
• Prompt: 8
• Titolo: "Memorie di una ribelle"
• Genere e rating: genere introspettivo, rating giallo.
• Lunghezza storia: raccolta di 3 capitoli (1 drabble, 2 flash)
• Eventuali note:
Sinuhe è una delle protagoniste della mia long fantasy ambientata nell'Antico Egitto, però questa raccolta riguarda il suo passato (dove non c'era nulla di fantasy), per cui è nella sezione Introspettico (storico). La ragazza fa parte di un gruppo di rivoltosi che intende togliere il potere al faraone, in quanto lo considerano un tiranno. Kawab, come si capirà, è il suo maestro (le insegna a combattere) ed è per Sinuhe la persona più importante, in quanto i suoi genitori sono morti (secondo Sinuhe, per colpa del faraone, per questo si parlerà di vendetta). La raccolta è ambientata poco dopo la morte di Kawab. Sinuhe, preso un dromedario, si è allontanata il più possibile dalla base dei rivoltosi per restare sola. Nel mentre, le ritornano alla mente i momenti passati con il suo maestro.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Kawab ***


Nome (su EFP e sul Forum): Red Wind (su tutti e due)
Titolo: Memorie di una ribelle (storia), Kawab (capitolo).
Fandom: Originale
Genere: Storico (angst, avventura, azione)
Avvertimenti: /
Gruppo: i combattenti
Eventuali notte dell’autore*: Sinuhe è una delle protagoniste della mia long fantasy ambientata nell'Antico Egitto, però questa raccolta riguarda il suo passato (dove non c'era nulla di fantasy), per cui è nella sezione Storico. La ragazza fa parte di un gruppo di rivoltosi che intende togliere il potere al faraone, in quanto lo considerano un tiranno.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Il vano, e probabilmente infantile, tentativo di Sinhue di rompere il legame con quell'uomo le riportò alla memoria un ricordo giaciuto intoccato a lungo.
Tutto iniziava con il suo desiderio di vendetta, come molte cose nella sua vita. Era giovanissima e i comandanti dei ribelli non contemplavano minimamente l'idea di farla combattere. Niente vendetta. Poi era riuscita a convincere Kawab, puntando sulla sua crescente abilità e insistendo per mesi. Così ebbe inizio la sua prima vera missione: liberare alcuni compagni prigionieri, combattere contro i soldati che si sarebbero opposti. Tutti, compresa lei, si stupirono di quanto fosse agile, veloce, abile e, per una ragazzina di quell'età, anche forte. I ribelli erano una decina in tutto, sotto il comando di Kawab stesso. L'adrenalina, la libertà e la voglia di vendetta riempirono Sinuhe, relegando il suo buon senso e la sua razionalità in un angolo del suo animo. Divenne una macchina da guerra, senza freno né mente. Dimenticò gli ordini, alla ricerca di nemici in cui sfogare, finalmente, quella rabbia. Invece di seguire gli altri nella liberazione dei prigionieri, si ritrovò da sola contro i soldati. Si difese, ne ferì un paio, schivò i colpi degli altri, ma erano troppi. Non riuscì più a tenere testa a tutti, perse coordinazione, fu presa dal panico. Il colpo arrivò veloce, al fianco. Sinuhe riuscì appena a spostarsi, scongiurando il rischio di una ferita mortale, ma senza evitare che la lama penetrasse nella carne. Il soldato reale subito apparve stizzito, ma si ricredette quando si accorse che la ragazza sanguinava copiosamente ed era istantaneamente sbiancata. Sinuhe rimase senza fiato, incapace di reagire, mentre sentiva chiaramente la vita scorrere via attraverso quel taglio.


Mentre, con gli altri, liberava i prigionieri, Kawab si rese conto che Sinuhe non era nei paraggi. Lasciò il comando al primo sottoposto e tornò immediatamente indietro a cercarla, maledicendosi per averla presa di vista. Quando la trovò, sanguinante ma viva, riprese a respirare e non perse tempo: le passò un braccio intorno alla vita, premendo con la mano sulla ferita. Il soldato, che aveva già caricato il colpo di grazia, rimase un attimo interdetto e, prima che potesse fare qualcosa, i rivoltosi tornarono portando appresso i prigionieri liberati. Kawab uscì portando con sé Sinuhe.

I ribelli tornarono alla base, vittoriosi, portando appresso solo qualche ferita e nessuna perdita. Sinuhe, invece, soffrendo per la ferita, per la consapevolezza dell'errore e per il silenzio di Kawab, al quale avrebbe preferito una sonora ramanzina, camminava tremante aggrappata al maestro. Kawab la portò immediatamente in infermeria, specificando la gravità della sua situazione, sollevandola di peso la depose sul giaciglio destinato ai feriti. Dopo aver dato uno sguardo al sangue che gocciolava dalla propria mano destra, guardò la ragazza negli occhi.


-Mi hai deluso, Sinuhe. Sei il peggior combattente che io abbia avuto la sfortuna di avere sotto il mio comando-

Non alzò la voce, cosicché quella calma potesse dimostrare la sua lucidità, poi uscì.
Sinuhe chiuse gli occhi, mentre calde lacrime scivolavano lentamente sulle sue guance.

[500 parole]



Rieccomi!
Continuano i ricordi di Sinuhe, spero che si capisca almeno un po' al situazione ^^"
Questa volta invece di una drabble si tratta di una flash-fic, vi aspetto il prossimo mese con un'altra drabble ;)
Baci!
Red Wind

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Amsu ***


Il suo orgoglio le riportò alla memoria un ricordo opposto al precedente. Nella sua mente scorse un mosaico di rimembranze in cui il suo talento per la spada, la sua intelligenza e la sua incredibile agilità si mostravano in tutta la loro inquietante forza. Così un attimo prima sconfiggeva Kawab in allenamento, subito dopo la sua arma vorticava durante una missione, poi i nemici prima sbruffoni apparivano sorpresi e colpiti, magari gli sguardi ammirati dei compagni più scettici accompagnavano un ritorno all'accampamento. Dopo quella prima missione aveva imparato in fretta a imbrigliare la rabbia con la razionalità, diventando ancora più fredda e controllata. Combattere, in fondo, era l'unica cosa che sapesse fare, nonché l'unica a cui si fosse mai dedicata.
Suo padre era partito per la guerra come soldato reale, prima che lei nascesse, aveva lasciato un papiro contenente tutte le indicazioni e i segreti per diventare un buon combattente. Forse si aspettava di avere un figlio maschio, forse lo sperava. Ma Sinuhe, che di suo padre aveva solo quello poiché non era mai tornato, volle imparare a leggere per sapere cosa le aveva scritto e una volta letto non aveva potuto fare a meno di provare a mettere in pratica quegli insegnamenti che ormai conosceva a memoria. Utilizzando un bastone come spada e una palma come bersaglio, passava le sue giornate in solitudine, allenandosi. Le piaceva. All'epoca non sapeva quanto fosse brava, ma in quei momenti non si sentiva una bambina indifesa, ma un giovane soldato, una guerriera. Del suo passatempo segreto nessuno sapeva niente, perché Sinuhe era ben consapevole che chiunque avrebbe condannato un simile comportamento da parte di una ragazza, finché un giorno un gruppo di ragazzini, suoi coetanei, non l'aveva scoperta.

L'avevano vista allenarsi e ne avevano subito approfittato per deriderla: non avevano mai visto niente di più ridicolo di una femmina con la spada in mano, anche se questa era di legno. Sinuhe provò ad ignorarli, nella speranza che si dimenticassero in fretta di lei e soprattutto che non ne parlassero con degli adulti. Loro, invece, inaspriti dal fatto che la ragazza non gli prestasse attenzione, decisero di agire. Quello che si figurava come il capo del gruppetto, forse a causa della sua robusta costituzione, venne incitato dai compagni a dare una lezione a quella bambina impertinente. Probabilmente fu soltanto la paura a dare a Sinuhe il coraggio di reagire, tenere stretta la sua arma e mettere in pratica quello che aveva imparato. L'avversario rimase sbigottito, ma non si arrese finché entrambi non ebbero subito e inferto colpi piuttosto dolorosi: solo allora i ragazzini si decisero ad andarsene, ostentando superiorità. Sinuhe tornò a casa, costretta a raccontare l'accaduto a sua madre, mentre questa le medicava le ferite. La donna la pregò di lasciare perdere quel passatempo inadatto, ma non poté che arrendersi vedendo quanto era importante per sua figlia.
Quel ragazzino, il cui nome si scoprì essere Amsu, tornò a combattere contro Sinuhe ogni giorno, nella speranza di sconfiggerla. Divenne un'abitudine e così nacque un'amicizia.


[500 parole]


Il cantuccio dell'Autrice
Volevo soltanto dirvi che questo è l'ultimo capitolo parteciapnte al contest (il quale purtroppo si è interrotto prima del previsto), ma continuerò comunque la raccolta, con più calma e libertà, se vogliamo guardare il lato positivo.
Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere.

Red Wind

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2769037