Amore nascosto tra le note di una canzone.

di Engy01
(/viewuser.php?uid=811357)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vi presento la vera me! ***
Capitolo 2: *** Ti Voglio Bene,Amica Mia! ***
Capitolo 3: *** I RICORDI DI AMU ***
Capitolo 4: *** I RICORDI DI UTAU ***



Capitolo 1
*** Vi presento la vera me! ***


Vi Presento La Vera Me!

Una ragazza dai capelli color confetto e gli occhi del colore del miele stava correndo verso l’amica,Utau,per andare al concerto di Ikuto,il fratello di lei,che suonava il violino:

«è bravissimo»
«hai
ragione,ma ora andiamo da lui»disse Utau
Trovarono il ragazzo dai capelli blu notte e gli occhi ametista che stava chiudendo la custodia del violino:

«sei stato eccezionale»
«
grazie,ora torniamo a casa»
Appena furono a casa
Utau costrinse Amu ad aiutarla a scegliere i vestiti per l’intervista che si sarebbe tenuta il giorno seguente,a cui avrebbe assistito anche Amu:

«sii te stessa,i tuoi fan ti ammirano per questo» esclamò lei felice,mentre pensava da quanto che non tornava a casa.Da qualche mese.Non ci sarebbe più voluta ritornare.Era piena di ricordi e dei loro volti.Quelli dei suoi genitori,che l’avevano lasciata in Giappone mentre loro viaggiavano per il mondo.

Ma doveva tornarci,era pur sempre casa sua!

Fu quasi subito risvegliata dai suoi pensieri dall’amica:
«credo che seguirò il tuo consiglio»
«
bene,ma ora mi sorge un dobbio»disse assumendo una faccia seria
«e sarebbe?»
«cosa devo mettermi?...-domandò facendo cadere la bionda in stile manga-...
ehy,non voglio farti fare brutta figura»
«
ok,ok,calma, sii elegante ma te stessa,in fin dei conti io ti ammiro per questo»disse Utau sorridendole
«oh grazie» esclamò
Amu abbracciandola

«ma ora a nanna,altrimenti non ti sveglierai mai»
«
ok,capo»
Amu si addormentò pensando alla sua famiglia. Chissà come stavano. Se pensavano a lei. A come stava. Lei era sicura di non voler tornare a casa.Quella casa piena del loro profumo. Piena dei loro progetti. Piena di loro. Non sarebbe voluta restare sola. Si trovava bene con Utau. Con Souko. Con Aruto.E con Ikuto.

A pensarci bene non ha mai avuto l’occasione di parlare con lui in privato.

Ma non voleva lasciarli. Per nulla al mondo.

Si svegliò di soprassalto e iniziò a piangere lacrime silenziose.

Voleva essere forte ma lo era stata per troppo tempo.Per troppi giorni. Per troppe settimane. Per troppi mesi. Per troppi anni.

Era stata troppo forte.

Per tutte le volte che era caduta e si era dovuta rialzare da sola.

Per tutte le volte che il suo cuore era andato in pezzi e se lo era dovuto ricomporre da sola.

Per tutte le volte che si diceva  ‘’sii forte’’ e diceva a tutti ‘’sto bene’’ anche quando avrebbe voluto piangere.

Era stata troppo forte.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ti Voglio Bene,Amica Mia! ***


La domenica si era chiusa con un concerto di Ikuto ed era iniziata con un imminente giornata di scuola. Amu e Utau stavano parlando dell’intervista che si sarebbe tenuta quello stesso pomeriggio e avevano deciso che dopo il lavoro sarebbero andate a fare shopping.

Ma appena il professore entrò in classe tutti gli studenti si concentrarono su di lui:
«ragazzi spero per voi che abbiate studiato le parti della storia della scuola»
Tutti i ragazzi risposero in coro e si arresero all’idea che il professore non avrebbe cambiato opinione sul fatto di aprire la scuola ai genitori e farla visitare.

«ricordatevi che dovete mettere maglietta bianca e jeans o pantaloncini,ok
Durante l’ora di pulizia:

«è stata una bella idea quella del professore di organizzare una giornata a porte aperte a scuola...» disse Amu
«...soprattutto perché per tre giorni non ci saranno compiti» completò la frase Utau
«anche per quello»
«senti
Amu andiamo,o faremo tardi»
«arrivo»
Durante l’intervista:

«Utau,quando uscirà il tuo nuovo disco?»
«non posso ancora dirvi il giorno ma a maggio»
«ah
bene,andrò a comprare il disco,cosa farai in questi giorni di festa?»
«non so
ancora,ma credo che me ne starò a riposo,voi sapete che sono un po’ pigra»disse mostrando a tutti la sua risata cristallina.
«bene allora grazie per le
risposte,spero di rivederti presto»
«anche io»

 

«Utau andiamo?»
«si»

Da quando avevano lasciato l’agenzia Utau si sentiva seguita:
«
Amu qualcuno ci segue»
«cosa?» ma non riuscì a formulare una frase di senso compiuto perché
Utau scappò via e scomparve nella folla.

E lì Amu iniziò a temere il peggio fino a che non cadde rovinosamente a terra:
«scusa...-disse il ragazzo-...ma
Amu?»
«
ikuto!Ti prego aiutami.Qualcuno seguiva me e Utau e lei per impedire che mi succedesse qualcosa,è scappata»
«Cosa?!E tu perché non l’hai fermata?» il ragazzo era
arrabiatissimo.Lui ci teneva a sua sorella e Amu l’aveva persa.Solo allora si accorse di aver preso con forza il polso della ragazza e di averla fatta piangere:
«non
volevo,davvero,scusa»

Lui sentiva come il bisogno di proteggerla così l’abbracciò. A quel contatto Amu arrossì:
«
scusa,non volevo,ora la cerchiamo insieme,ok
«ok»
La cercarono in lungo e in largo ma non la trovarono:

«cercate me?» disse una voce alle loro spalle
«
Utau» urlò Amu abbracciando l’amica.

«ci hai fatto prendere un colpo» disse Ikuto
«scusate» disse rispondendo all’abbraccio dell’amica
«
Utau,ho avuto paura che ti fosse successo qualcosa.»

Ikuto era davvero allibito.Amu teneva a Utau più di ogni altra cosa.

Bhe era normale.Utau era riuscita a far uscire la vera Amu.

«ora calmati Amu,sto bene»disse dolcemente la bionda
«lo so è che mi sono preoccupata»
«anche
io,ma l’ho fatto per impedire che ti succedesse qualcosa»

«Ti voglio bene,amica mia»
«anche io»
«Ora però smettetela di fare le drammatiche e andiamo a
casa»esclamò Ikuto ridendo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I RICORDI DI AMU ***


I RICORDI DI AMU.
Quella sera sia Amu che Utau capirono di volersi più bene di quanto pensassero e così decisero di dormire insieme mano nella 
mano. Le due ragazze stavano sognando i loro ricordi:
Nel sogno di Amu:
Una ragazza dai capelli color confetto stava salutando i genitori che sarebbero dovuti partire per girare il mondo:
«mamma,ma come farò da sola?»chiese
«Amu,hai 13 anni puoi farcela»
«...e poi puoi benissimo chiamarci quando hai bisogno» esclamò il padre
«ok» Appena uscirono e la ragazza si accertò che erano già andati via all’
aeroporto, iniziò ad urlare e a piangere.
«perché mi hanno abbandonato?Perchè?Cosa ho fatto di sbagliato?»
E da lì si passò direttamente al primo 
giorno di liceo:
«vedete quella ragazza?» esclamò una moretta
«si» rispose un’altra
«si dice che sia una ragazza molto strana,quindi statele lontana» Quando ebbe finito di ascoltare le cattiverie che dicevano si accorse che una ragazza bionda si stava avvicinando:
«ciao,mi chiamo Utau»
«piacere Amu»disse sorridendo
«ti spiace se mi siedo qui?»
«no,affatto»
«ok,grazie»
---------------------
«Amu ti va di andare a fare una passeggiata?»
«si certo» Durante la loro camminata videro un negozio di vestiti:
«oh ti prego entriamo»chiese dolcemente Utau facendo la faccia da cucciolo.
«ok»
----------------------
«come mi sta?»chiese la bionda mostrando a Amu il ventesimo vestito
«è il più bello»
«ora tocca a te provare un vestito»
«cosa?!No,no,no,no,non 
sono tipo da vestiti con merletti e fiocchi»
«allora prova questo» disse dandogli un vestito 
blu.
«bellissimo»
«no,tu sei bellissima»esclamò Utau facendo arrossire Amu
«g-grazie»
«prego»
«ma tu sei-tu sei Utau Hoshina»disse un ragazzo
«si»
«mi faresti un’autografo?»
«ma certo»
«grazie»
«Wow non credevo di avere un’
amica famosa»
«bhe è stato bello passare questo giorno con te»
«perché dico è stato bello? Ne passeremo altre insieme»
«di solito le persone quando scoprono chi sono mi trattano diversamente»
«bhe io sono l’eccezione fatta la regola»
Fine sogno Amu:
Amu si svegliò di soprassalto notando che l’amica al suo fianco stava ancora dormendo,subito dopo le aggiustò la coperta mentre sperava che stesse facendo dei magnifici sogni. Sperava che la loro amicizia non finisse mai.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I RICORDI DI UTAU ***


I RICORDI DI UTAU:
Utau stava camminando per strada quando un ragazzo, senza volerlo, la fece cadere a terra:
«Oh, accidenti!...mi-mi dispiace» disse aiutandola ad alzarsi.
«Non importa, non ti avevo visto» disse lei, sorridendo
«Sono Kukai» esclamò
«Io sono Utau»
Utau era rimasta a bocca aperta nel guardare il magnifico sorriso del ragazzo, che, invece, era arrossito nel guardarla negli occhi.
Occhi color ametista.
Ametista nello smeraldo.
Smeraldo nell’ametista.
«Bhe, ci vediamo» aggiunse la bionda, correndo via senza neanche dare il tempo al ragazzo di rispondere.
Mentre tornava a casa incontrò Amu, così la chiamò:
«Utau? Non dovevi fare le prove?» chiese la rosa.
«Si, le ho terminate dieci minuti fa, ma sono stata trattenuta»
«Trattenuta? Da chi?»
«Ho incontrato un bellissimo ragazzo, Amu, era bellissimo!» disse con gli occhi luccicanti.
In quel momento Amu divenne bianca.
«Amu, cos’hai?»
La rosa gli fece segno di girarsi e così fece. 
Dietro di lei c’era suo fratello con uno sguardo assassino:
«E chi sarebbe questo bellissimo ragazzo?» chiese, sorridendo innocentemente.
«Ma nessuno...-disse grattandosi la testa, poi bisbigliò-...Amu...-l’amica si girò-...scappiamo!»
Le due iniziarono a scappare seguite da Ikuto.
«Tornate qui, piccole pesti»
«Aiutooooo!!» urlarono le due, per poi ridere come matte, mentre per strada la gente si fermava a guardarle confuse, credendo che fossero impazzite.
Quando tornarono a casa si misero, immediatamente, a dormire.
E il giorno dopo Utau stava, letteralmente, per svenire sul freddo asfalto della strada:
«Cos’hai, Utau?» chiese, preoccupata Amu
«Quello è...quello è...-disse indicando un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi verdi-...è il ragazzo bellissimo che ho incontrato ieri»
«Kukai dici? Frequenta il mio stesso club di calcio»
«Me lo presenti?» disse facendo la faccia da cucciolo bastonato.
«D’accordo...-poi si avvicinò a Kukai-...Ehy, Kukai...-lui si girò-...come stai?»
«Hey Amu, io bene, ma...-poi guardò Utau-...tu frequenti questa scuola?»
Lei annui, imbarazzata:
«Vi conoscete?» chiese Amu, facendo finta di non sapere niente.
«Ieri, senza volerlo, l’ho fatta cadere a terra»
Tutti e tre iniziarono a ridere di gusto.
Ora per Utau sarebbe stato più semplice conoscerlo e magari, chissà, anche uscirci assieme.
In quel momento iniziò a piovere.
-----------------------------------------
Dopo tante richiesta l'ho pubblicato e spero sia di vostro gradimento.
Ora facciamo un gioco.
Dovete rispondere alle mie domande, ovviamente se vi va.
1 domanda:
Qual'è il vostro soprannome?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3046893