Armada

di MrMistero23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Quei cinque ***
Capitolo 2: *** Happy ending ***
Capitolo 3: *** Ghiottonerie ***



Capitolo 1
*** Prologo: Quei cinque ***


Lasciatemi raccontare quanto di più assurdo e stupefacente possa essere scritto sulle pagine di un libro, di un sito internet o di un qualunque mezzo di comunicazione. Uso il termine assurdo non perché questa bizzarra avventura avviene in un universo dove l'esoterico, il sovrannaturale , il fantastico e il mistero regna sovrano ma, perché i protagonisti di questa storia erano a loro volta bizzarri. Sebbene i loro genitori gli avessero affibbiato dei nomi, quali Vincent, Freddy , Aldo, Jackie e Beatrix, loro si facevano chiamare l'Armada; nessuno dalle mie parti userebbe un nome cosi stupido.

Sebbene fosse composta da solo cinque membri, di cui nessuno superava la maggiore età, e sebbene fosse incredibilmente male organizzata, l'Armada riusciva a svolgere egregiamente il suo lavoro, ossia la riscossione delle taglie di più o meno noti malviventi. Questi malviventi erano perlopiù demoni, angeli, vampiri, zombie ed altre enigmatiche figure che avevano trovato fortuna nel ramo del crimine. Purtroppo, per questi lestofanti, la loro carriera poteva essere facilmente interrotta dai vari gruppi di cacciatori di taglie presenti per il mondo, tra cui l'Armada.

Forse non avrò mai narrato le gesta di Harry Potter e dei suoi amici del Grifondoro, forse non avrò mai avuto a che fare con il distretto 12, forse non avrò mai scritto di quei vampiri sbrillucicosi di Twilight e sicuramente non avrò mai creato storie su Christian Grey e i suoi svaghi ma credetemi, le avventure delll'Armada sono di quanto di più grottesco possiate leggere.

Terrei a precisare che la storia che vi sto narrando avviene verso la fine del primo decennio del 2000 e i primi anni del decennio 10 del vostro universo;il periodo quando degli "eroi" riuscirono a fermare la dittatura di Gheddafi. Dico questo per cercare in questa storia prima, e universalmente poi per poter trovare un significato alla parola "eroe". Un eroe è un eroe….DANNAZIONE ho perso il filo del discorso, vabbè, chi se ne fotte; l'introduzione è più che lunga e dettagliata e spiega decentemente il contesto di questa storia. Comunque sia, ritorniamo a noi e ai nostri buffissimi personaggi.

Come dei novelli Clint Eastwood, gli amici dell'Armada amavano spostarsi tramite carro e cavallo. Il cavallo era una Spider del 73 viola shocking con gli interni bianchi e il carro era una vecchia roulotte bianca, tuttavia sporcata dalla polvere bordeaux della terra,della sabbia e dei lunghi viaggi. 

Solitamente, la spider viola trainava verso l'orizzonte la pesante roulotte, ma si da il caso che nel momento in cui decisi di narrarvi la storia la macchina era ferma vicino ad una pompa di benzina abbandonata nei pressi di quella regione che voi chiamate Texas. 

-Freddy, alza il culo da quella poltrona, smettila di giocare con quel Game boy e  fai rientrare Vincent, Aldo e Jackie nella roulotte che dobbiamo scegliere il prossimo ricercato- Ordinò una voce femminile.

-Scusami Bea ma starei cercando di sconfiggere Lance. Perché non vai tu?- Rispose, con lo stesso tono di voce  di un bradipo in coma farmacologico da 15 anni, Freddy..

-Perché io, a differenza di voialtri, ho lavorato. E ora in piedi, sacco di sterco!- Disse con un tono di voce particolarmente alto Beatrix. Dopo aver detto ciò, lei prese per l'orecchio Freddy e lo spinse fuori dalla roulotte con parecchia foga, facendo cadere la console dalle mani del malcapitato. 

-Bastava chiedere per favore….-  Disse riluttante il povero Freddy mentre si avviava alla ricerca degli amici.

Intanto ,all'interno della roulette,Beatrix raccolse il game-boy di Freddy e lo poggiò su di un comodino di plastica bianco al di sotto di uno specchio. Per pochi istanti, Beatrix si guardò allo specchio;Lei nonostante il carattere forte e autoritario, amava curare il suo aspetto. Beatrix in quel periodo aveva dei capelli castano chiaro, di un colore simile a quello delle castagne appena cotte, lisci,che le arrivavano al collo:capelli che a loro volta evidenziavano un volto con dei lineamenti morbidi e una pelle rosea. I suoi occhi non erano ne troppo grandi, ne troppo piccoli ed erano di un normalissimo colore nero, tuttavia erano evidenziati da un leggerissimo accenno di ombretto verde acqua, così come erano evidenziate le sottili labbra da del lucida labbra.

Quel giorno, Beatrix indossava una canottiera nera e dei leggins mimetici che le donavano sensualità,accentuando le già prosperose curve, e allo stesso tempo le davano un tono autoritario.

Ma questo breve momento di compiacimento fu interrotto da Freddy

-Te li ho portati sani e salvi- Urlò Freddy.

-Non c'è bisogno di urlare,brutti idioti!-  Rimproverò, non troppo velatamente, Beatrix.  Quest'ultima si mise a sedere,  mentre i quatto, con moltissima flemma, entrarono nella roulotte.

Per pochi istanti, essi diedero una fugace occhiata allo specchio.

Freddy era di un colorito cadaverico e i suoi tratti facciali erano particolarmente squadrati.

Sulla testa si ergeva una lunga cresta di colore castano, un castano molto simile al rosso, rosso evidenziato da degli occhi di un marrone con tonalità verdi.

Questo taglio di capelli però risaltava un grosso e importante naso.

Il collo era coperto da un rosario scarlatto che scendeva lungo la maglietta nera, circondata a sua volta da una pesante felpa rossa e da dei jeans neri, che evidenziavano il corpo scheletrico di Freddy.

Aldo invece,da un punto di vista fisico, l'esatto opposto di Freddy.

Costui era incredibilmente alto e possente, e la sua lunga chioma riccia sormontava una testa ben proporzionata, una sottile barbetta e degli occhi neri, occhi che trasmettevano ira e risentimento.

Indossava una maglia di colore nero, dei pantaloni anch'essi neri e un lungo guanto di pelle  nero con borchie sparse lungo tutto il tessuto. In mano aveva un pugnale con delle incisioni arcaiche lungo la lama

Vincent lo si potrebbe descrivere come un ragazzo minuto,molto basso; un nanerottolo con la pelle olivastra e degli enormi occhi scuri e dei capelli castani incredibilmente  mossi.

Lui invece aveva addosso una camicia di jeans e dei pantaloni bianchi ,al cui interno di una delle tasche c'era un mazzo di carte.

Infine c'era Jackie. Lei era aggraziata, era molto magra ma allo stesso tempo femminile. I suoi occhi  erano degli enormi scrigni per delle altrettanto grandi pupille nere; occhi che venivano a loro volta coperti dalla lunga frangia di quei capelli corvini. 

Lei indossava un lungo vestito grigio che le arrivava alle caviglie.

Erano proprio dei bei tipini.

-Perche cazzo ci hai fatto rientrare nella roulotte?- Tuonò Aldo

-Si già, perché? Dai perché? Dimmelo, Dimmelo- Insistette con parecchia foga Jackie.

-Avevamo appena deciso di sgranchirci le gambe dopo 8 ore di viaggio e tu ci fai già rientrare? Non sono neanche riuscito a stare per 5 minuti fuori all'aria Fresca…- Si lamentò Vincent.

-E io non sono riuscita ad ordinare nulla al bar…-Aggiunse Jackie. 

-Ed io sono stato interrotto durante la pisciata…- Sentenziò Aldo.

-Bonjour finesse-  Rispose, con un'evidente vena di sarcasmo Beatrix-Evidentemente non vi interesserà questa particolare richiesta-

 

Vivi o Morti

I mortali sette

ossia

Darius Simmons, Donna Sunshine, Donald Smith , Danielle Sanders,

Duncan Small,  Darla Scott, Denzel Stuart.

 

Reato: Furto di pugnale di inestimabile valore affettivo

-Richiedente: Patriarca Isaac

Ricompensa

10.000.000 $ 

 Fine capitolo 1

 

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Capitolo 2
*** Happy ending ***


Capitolo 2

 

-Quindi - Disse titubante Aldo - Ci stai dicendo che Isaac, Uno dei più importanti e potenti patriarchi, ha messo una taglia addosso a dei criminali di bassa lega,  Per il furto di un pugnale, DA BEN DIECI MILIONI DI DOLLARI ?!?!? -

- Esattamente- Rispose con un sorriso a 64 denti  Beatrix.

-Perchè siamo ancora qua a perdere tempo? - Chiese Freddy

-Lasciatemi leggere il futuro- Disse, estraendo il mazzo di carte, anzi di tarocchi, Vincent  giocosamente -Saremo schifosamente Ricchi-

-Siiiiiii- Urlò Jackie - Ricchi! Saremo ricchi!-

Dopo questa avvincente discussione, l'Armada contattò Patriarca Isaac e insieme organizzarono la data e il luogo dell'incontro.

Il luogo era un parco disabitato a 40 km dal punto in cui avevamo lasciato i nostri amici nello scorso capitolo.

Li trovarono un simpatico, basso e spelacchiato vecchietto con un paio di occhiali da sole e un sorriso che ispirava tranquillità e pacatezza a chi gli stava intorno.

Indossava una camicia bianca con righe azzurre e dei pantaloni di velluto blu.

Al collo vi era adagiata una collana d'oro che rappresentava una stella a sei punte e con una mano afferrava un bastone.

-Salve !- Esordí energicamente Jackie

-Oddio che spavento! - Urlò Isaac.

-Scusi signore,  Ma non ci ha visto?- Chiese Jackie

-Signorina, non so se ci ha fatto caso ma sono Cieco - Rispose ridendo Isaac, mentre gli altri si misero una mano sulla fronte, imprecando in silenzio.

-Guardi, non me ne ero accorta, cioè mi scusi, non avevo visto gli occhiali e il bastone, ODDIO  mi scusi, vedrò di non commettere più errori di questo tipo,AAAAHHHH MI SCUSI, volevo dire che…..-

-Lascia parle me!- Disse Vincent,interruppendo bruscamente una non troppo lucida Jackie mettendole una mano sulla bocca.

-Salve, noi siamo l'armada e siamo qui per risolvere questa situazione. Prima ci ha  parlato di un furto, è corretto?- Chiese, con la calma di un monaco zen, Vincent.

-Beh si, pochi giorni fa un gruppetto di ladruncoli ha rubato il mio pugnale. Avendo tuttavia posizionato delle telecamere in casa, la polizia è riuscita a riconoscere i ladri. Tuttavia la missione si è rivelata più difficile del previsto e quindi la polizia non è riuscìta a trovarli.- Spiegò Isaac, mentre gli cadde il bastone dalle mani.

-Infatti- Riprese Isaac afferrando il bastone- Ne la polizia, ne i cacciatori che ho assunto prima di voi, sono riusciti a punire prima, e a trovare il pugnale poi. Ed è per questo che la ricompensa è così alta-.

-Non si preoccupi- Disse prepotentemente Beatrix-  L'armada sarà ben lieta di aiutarla-

-Ci spero- Rispose mestamente il signor Isaac- al momento l'unico indizio che siamo riusciti a trovare è il nascondiglio di Donald Smith-

In quel momento Isaac prese un bigliettino da visita rosso dalle dimensioni di un palmo di mano

 

Da zio Donnie

Pizzeria, Pub, rosticceria e ristorante.

Lasciati stregare dai sapori della tradizione!

Aperti anche a Pranzo!

Chiusura settimanale Lunedí.

New york,Little Italy 66.

 

Accanto a questa scritta c'era un enorme e sorridente faccione che faceva l'occhiolino alla macchina fotografica.

-Sarà facile da trovare, ma mi scusi un'attimo…..-Disse Beatrix, tuttavia si accorse che il vecchio era sparito.

-Ma dove sarà finito?- Chiese pigramente Freddy, ottenendo però sguardi dubbiosi e confusi dal resto dell'armada.

Ma una voce grave e potente si fece rizzare i capelli ai nostri protagonisti.

-Guardate fratellini,guardate. Dei cuccioli di uomo ci hanno rubato la preda.-

A parlare era Hector, Il lupo cattivo, un simpatico lupo alto due metri che si ergeva su un paio di zampe, seguito dal suo manipolo di assistenti, anche loro cani bipedi.

-CHE CAZZO VOLETE?- Chiese con non poca maleducazione Aldo.

-In verità siamo qui giunti per vendere Calendari di Padre Indovino porta a porta.- Disse Hector leccandosi i lunghi artigli, mentre la sua mandria di assistenti rideva e sghignazzava di gusto.

-Puttanate! voi siete venuti qui per la taglia da dieci milioni di cocuzze.- Interruppe, con la stessa gentilezza di un nazista in un quartiere ebraico, Aldo -Ma mi dispiace figli di cagna, la taglia è nostra. FUORI DAI COGLIONI-

-Oooooooohhhhhhh ma che  brutto caratteraccio,insensato per giunta, dato che voi avete fatto sparire la preda. Qui ci vuole una sana dose di Lieto fine! -

Dopo aver esclamato ciò Hector balzò sopra le teste dell'Armada, seguito dai suoi amici, che erano  cinque lupacchiotti alti poco meno di Hector.

Nello stesso istante Beatrix corse alla macchina aprendo il cofano, Vincent estrasse il suo mazzo di Tarocchi, Freddy si staccò dal collo il rosario, che in quel momento stava diventando un'enorme catena,Aldo estrasse il suo pugnale e si taglio le vene con violenza inaudita e Jackie si stava velocemente trasformando in un Lupo mannaro.

Jackie era diventata un enorme canide con la pelliccia grigia, dagli occhi minacciosi color oro e dalle fauci enormi; sicuramente non era bipede ma era molto più massiccia degli altri lupi.

Aldo invece dopo essersi tagliato le vene inizio a fluttuare per aria e i suoi occhi furono sostituiti da un enorme solco oscuro.

Intanto dalle vene il sangue che sgorgava, si diffondeva tramite linee ,simili a tatuaggi di colore rosso, attraverso tutto il corpo, dalla testa ai piedi.

In particolare sulla fronte apparse un particolare simbolo: la croce rovesciata. Era diventato momentaneamente un demone.

Vincent estrasse dal suo mazzo di carte il due di denari; in quel momento apparvero due enormi chakram color oro con sopra inciso un pentagono.

Il rosario di Freddy era diventato, come detto poc'anzi, un enorme catena scarlatta; Catena scarlatta a cui era legato un Crocifisso pesante come una palla da bowling.

Infine Beatrix Estrasse dal cofano della Spider un fucile a canne mozze e dei proiettili d'argento.

Un lupo si avventò contro Beatrix e lei prontamente le sparò alla spalla, facendo cadere la testa del malcapitato sul paraurti della macchina.

Un altro degli sgherri di Hector si buttò su Freddy, tuttavia quest'ultimo, facendo roteare il crocifisso dall'alto verso il basso, fece sbattere per terra il cane rompendogli probabilmente qualche ossa.

Una sorte simile tocco ad un altro lupo, a cui furono tagliate le labbra dai chakram creati da Vincent.

Il "Lupo di Aldo"  fu afferrato al volo da Aldo, e fu strangolato con la stessa pressione di uno scontro di  due pullman.

Infine Jackie,si buttò sull'ultimo lupo, e graffiò ogni parte del corpo del poveretto.

Alla vista di questo delirio Hector scappò via con la coda tra le gambe.

Il parco era diventato un concerto di ululii e sofferenza.

-Dannazione, Devo ripulire la macchina- Disse con non poca seccatura Beatrix.



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Capitolo 3
*** Ghiottonerie ***


Capitolo 3
Sapete cari lettori, il brutto dei lunghi viaggi in automobile non è ne la sete. Il vero disagio è la noia. La noia nata dal guardare lo stesso punto cambiare per ore e ore mentre stai fermo. E vedendo che tutto si muove nasce spontanea la domanda: Perchè ?
Cioè si ok, esistono leggi della fisica per spiegare ciò di cui, ahimè cari lettori, Io non so nulla, ma il punto non è quello. Il punto è: come mai? Come mai è stato costruito un MOTEL su quella strada? Come mai ci sono più starbucks che alberi in questa città? Come mai non si vede nulla in questa nebbia?
Nebbia, I nostri eroi dell'Armada erano finiti in un enorme nebbia composta da dubbi e successo.
Come mai il buon vecchio Isaac ci tiene tanto a quel pugnale? Come mai nessuno, nonostante la taglia estremamente ricca, era riuscito a catturare quei miserabili? Troppe domande che una roulotte con soltanto quattro persone all'interno non può sopportare.
Mentre il dubbio viveva nella mente dei quattro, nutrendosi delle poche ore di sonno da loro compiute, Beatrix, tra una Red bull e l'altra, cercava di trascinare le sue mani lungo la pelle bianca del volante della spider.
Beatrix, alzando lo sguardo distrutto dalle ore di viaggio, si ritrovò dinanzi ad un insegna luminosa:
DZIO DONNIE
Le lettere, dei neon di dubbia qualità, erano di colore rosso e verde, le uniche lettere a fare eccezione erano la A e la Z che, probabilmente a causa di qualche cortocircuito, non erano illuminate.
Accanto a questa scritta vi era rappresentato una strana immagine: Dei neon che formavano un grasso uomo baffuto e un frate altrettanto grasso alzare dei calici di birra.
-Aggiungi un posto a tavola Don ! - Disse con della velata ironia Freddy.
-Io ordinerò un bel piatto di Lasagne.- Disse allegramente Jackie.
-Ritardata! Non siamo qui per mangiare, ma per trasformare quel Donald in una opera d'arte Moderna!- Rispose Aldo,guardando la povera ed impaurita Jackie con delle saette al posto degli occhi!-
-E non rompere i coglioni che non mangiamo niente da stamattina! Io voglio pulirmi la bocca da quella merda che ci hanno servito stamattina. Cazzo, quello non era caffè, quello era il cugino ritardato del caffè !- Si lamentò Vincent.
-Nano, se continui a rompere il cazzo ti abbasso di altri 10 cm! - Tuonò Aldo.
-Sentite, prendiamo soltanto il ricercato e tanti cari saluti. -  Disse Beatrix.
Aprendo una porta di vetro, I nostri eroi si trovarono all'interno di una grossa sala al cui interno risaltavano i tavoli coperti da una tovaglia rossa; il suono delle posate che venivano poggiate sul tavolo, rimbombava all'interno della sala, così come i mormorii della GENTE che discuteva del più e del meno.
Tuttavia, tra i quadri di Antonio de Curtis e le mappe di quella che voi chiamate: "Italia" emergeva soltanto un Particolare: Il profumo.
Il profumo di cibo che passava in mano agli esili camerieri fece impazzire i protagonisti di questa pazza, pazza storia.
Una bionda signora sulla trentina accolse l'Armada.
-Buonasera e benvenuti, io sono Anne Maria, come posso esservi utile ? - Chiese calorosamente lei.
- Un Tavolo per 5 persone !  - Risposero a gran coro Loro.
Dopo aver ordinato ed aver aspettato una decina di minuti, iniziò la vera esperienza.
I nostri amati protagonisti si trovarono ad annaspare in un oceano di piatti e profumi unici: pizze ,paste di ogni tipo , lasagne a kg ; ce n'erano di tutti i gusti e dimensioni.
E in questo sogno di gusto e sazietà, l'Armada si addormentò.
Al loro risveglio si trovarono distesi su un tavolo, con gli arti legati, e  davanti ad una persona, con pochi capelli, che potrebbe definire , impropriamente aggiungerei,  grassa.
Dico impropriamente perché, il personaggio in questione diceva a tutti che era nato con un difetto meglio noto come: ossa grandi , e dato che si parla di una persona che ama legare le persone per le mani come le novelle autrici di best- sellers c'era da fidarsi al cento, anzi, al duecento percento.
-Compari miei -  Sospirò il panzone, mentre giochicchiava con le armi deni nostri protagonisti, poggiate su di un tavolo.
-  Pensavate di fare fesso zio Donnie? - 
Era Donald Smith a parlare, e dietro di lui si poteva vedere l'intero entourage del ristorante, Anne Maria compresa.
- Palla di Lardo! Liberaci subito ! - Urlò con tutti i polmoni Beatrix.
-Oh guarda,  'na creatura  che piange- Commentò con la stessa pietà di una bimba di 5 anni con un cucciolo di labrador ferito tra le braccia e la stessa ironia di un gerarca nazista con una cesta piena di pane ammuffito il giorno dello Yom Kippur  ebraico .
- Sacco di Merda !- Disse Aldo con un tono di voce particolarmente alto mentre Vincent si lasciò sfuggire uno sputo diretto all'occhio di Donald.
- Imparate le buone maniere!- Urlò Donnie tirando uno schiaffo a Vincent - E che cazzo! -
A quel punto Donnie, rosso come un peperone,  prese  un fazzoletto per asciugarsi la fronte che grondava sudore.
- Sapete chi non sopporto?- Riprese Donnie, mettendo il fazzoletto del taschino all'interno della tasca del grembiule che indossava in quel preciso istante -I maleducati. Si la GENTE che mangia senza chiudere la bocca, quella che urla sempre, ma che cazzo facevano quelle puttane delle vostre madri mentre mangiavate la verdura con le dita? Ma sapete chi odio più dei maleducati? Chi cerca di fottermi!- 
In quel momento si sentí un motivetto dalla tasca di Donnie, era la suoneria di un cellulare; Donald perciò estrasse un vecchio Motorola unto di olio e sudore dal grembiule e lo mise vicino all'orecchio.
-Pronto? Buonasera Denzel! Purtroppo non posso continuare questa chiamata… Si hai capito, li sto arrostendo per benino. Vabene ci risentiamo. Ciao caro,ciao,ciao-
Dopo aver premuto il pulsante rosso sul telefono Donnie puntò lo sguardo verso un non poco seccato Freddy.
-Dimmi un po giovanotto, che aspetto ho?- Chiese Donnie ad un Freddy molto seccato.
-Cosa ?-  Chiese a sua volta svogliatamente Freddy.
-Da dove vieni, eh ?- Richiese con poca calma Don.
- Cosa? - Richiese confuso Fred.
- "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare. Li parlano la mia lingua? - Chiese con moltissima rabbia Fred.
- Cosa? - Richiese un Freddy che a stento riusciva a parlare.
-La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare?-  Disse con uno sguardo iracondo Donnie.
-Si! Si! Si! - Rispose ad alta voce Freddy.
-Perciò descrivi Donald Smith - Ordinò  Donnie.
-Cosa? - Chiese esasperato  Freddy mentre gli altri si stavano guardando dubbiosamente.
A quel punto la mano di donnie iniziò a sciogliersi in acido cloridrico; li egli la avvicinò la mano al volto di Freddy e urlò- Di' "cosa" un'altra volta, di' "cosa" un'altra volta!! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di' "cosa" un'altra maledettissima volta!! - E a quel punto Freddy rispose. -Sei obeso …- Donnie incalzó. -Vai avanti! - E Freddy riprese - ...è senza capelli... - A quel punto con lo sguardo colmo d'odio : Secondo te sembra una puttana? Allora Freddy fece una terribile domanda - Cosa? - Donnie, flemmaticamente poggió la mano ricolma di acido sulla spalla di Donnie e richiese con il tono di voce più comprensibile possibile - Secondo te... io… ho l'aspetto di una puttana?- E urlando e  soffrendo come un animale Freddy rispose - Nooo! - E allora alzando il tono della voce Donnie chiese: Perché allora avete cercato di fottermi   come una puttana? - E Allora Freddy rispose: Non l'abbiamo fatto... E Donnie Riprese: -Sì voi l'avete fatto... sì, tu voi l'avete fatto, Vi hanno sentito fuori dal ristorante, Avete cervato di fottermi! - - No! - - Ma a me non piace farmi fottere da anima viva tranne che dalla signora Anne Maria.-
Mentre pronunciava queste parole, l'intero corpo di Freddy iniziò a  sciogliersi, portando con se tavoli, elettrodomestici e i suoi stessi colleghi; la stanza era diventata un mare acido.
-Spero vi siate goduti la vostra ultima cena! - Disse sarcasticamente Freddy.
L'armada piangeva disperata cercando di liberarsi, ma era tutto inutile.
Signori questa la potremmo definire come l'ultima avventura dell'Armada.






Se non fosse per l'arrivo di un enorme cometa rossa che  entró nella stanza.
Quella cometa era una donna alata.
Quella cometa era un angelo.
Quell'angelo era rosso.
Quell'angelo era un angelo caduto.

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