Omicidio alla gita

di Chiichan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Il labirinto ***
Capitolo 3: *** I cuori ***
Capitolo 4: *** 4. All'amore non si sfugge ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


-Shinichi, non dovevi partecipare a quella gita scolastica per cui ieri hai anche preparato la valigie?- domandò Agasa.
Shinichi aprì un occhio, ancora semi-addormentato e accennò a un si.
In breve tempo si vestì con una felpa e dei jeans, fece rapidamente colazione e uscì trascinando la sua valigia.
Non molto distante dalla scuola incontrò Ran e Sonoko, immerse in una intricata conversazione.
-Buongiorno signorine.- salutò inserendosi silenziosamente, facendole, quindi, spaventare.
-Shinichi, stavano giusto parlando di te...- disse Sonoko, dopo essersi ripresa, punzecchiando l'amica che, nel frattempo, era arrostita violentemente.
-In modo positivo o negativo?- chiese stando al gioco di Sonoko.
-Ma positivo, ovviamente!- rispose lei.
-Smettetela!- urlò Ran attirando l'attenzione di alcuni altri suoi compagni nelle vicinanze.
-Sei nervosa?- chiese Shinichi rivolgendole finalmente la parola.
-N-No! Anzi, scusatemi...- rispose lei pensosa.
-Cosa credete che faremo in gita?- chiese Sonoko cambiando frettolosamente discorso.
-Non ne ho la minima idea. Poi vedremo- rispose Shinichi.
-Ehi, Shinichi!- lo chiamarono dei compagni di classe.
-Mi chiamano.- si congedò dalle due ragazze.
- Che facevi? Eri a caccia d'amori?- chiese il primo, un ragazzo alto e robusto.
-Se è così, hai scelto un ottimo bersaglio.- aggiunse un secondo, dallo sguardo furbo, molto intelligente, ma poco deduttivo.
Una ragazza dietro quest'ultimo tossicchiò, ricordando al fidanzato la sua presenza.
-Scusa, Sakura.- chiese perdono il secondo.
Sakura era generalmente una brava ragazza: era gentile, attenta, affidabile e coraggiosa.
-Ma che dite...- li rimproverò Shinichi.
-Sai, si dice che la Suzuki è ricchissima e che sia alla ricerca di un fidanzato!- disse il primo sistemandosi la maglietta verde pisello.
-Io dico che è troppo maliziosa.- lo avvertì Shinichi, ma invano: il ragazzo si era già buttato.
"Pessimo bersaglio" pensò Shinichi avvicinandosi alle due ragazze.
-Quindi quando?- chiese il ragazzo.
-Domani, se sei libero.- rispose Sonoko.
"Non è possibile, ha accettato!" Pensó sorpreso Shinichi.
-Quale folle idea ti ha convinto ad accettare?- chiese ancora a bocca aperta, quando l'amico si era ritirato soddisfatto.
-Mi ha offerto la cena!- si giustificò lei.
-Ran?- chiese cercando certezza.
-È vero.- rispose lei guardando i propri piedi -Se lo avesse chiesto a me avrei accettato...- aggiunse.
Shinichi si sentì quasi scoperto. A lui Ran piaceva e non voleva che qualcun altro gliela rubasse.
Prima che potesse incombere un silenzio imbarazzante, i professori chiamarono gli alunni agli autobus.
Era previsto un lungo viaggio.
ANGOLO DELL'AUTRICE
Buonsalve detective boys! Sono tornata cambiando fandom, Detective Conan, appunto.
Ma parliamo della storia.
Chi vi ricordano i tre compagni di Kudo? Sono stati ideati pensando ai tre detective boys.
Mi spiace per Sonoko, ma le è toccato il Genta cresciuto. Ma si, ha ottenuto una cena gratis.
Bene. È solo l'inizio, ma vi ho anticipato che è presente qualche timido momento della Ranichi.
Fra qualche giorno sarà pronto il File 2.
Ringrazio tutti coloro che posteranno recensioni e ringrazio anche i lettori silenziosi.
Saluti,
Chiichan

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Capitolo 2
*** Il labirinto ***


-Avete due ore libere, approfittatene per visitare il paesino.- Shinichi, Ran, Sonoko e un amico di Sonoko passeggiarono finché non si trovano d'innanzi a una gelateria.
-Che bontà!- commentò Sonoko mangiucchiando il suo gelato alla fragola.
Shinichi e Ran avevano preso entrambi un gelato al limone.
-Dove andiamo?- chiese Ran.
-Ho letto una leggenda su una storia d'amore. Si dice che le coppie che si incontreranno al centro del labirinto accanto all'albergo Aurora, quello dove alloggiamo, e si terranno per mano saranno destinate a rimanere per sempre insieme.- narró Sonoko.
-Che cosa romantica!- esclamò Ran guardando di soppiatto Shinichi.
-Allora andiamo!- esclamò Sonoko alzando un braccio.
Shinichi e l'altro ragazzo le seguirono spazientiti.
-Noi ragazze entriamo da quella parte.- notò Sonoko indicando un cartello che illustrava l'entrata per le signore.
C'era moltissima gente che attendeva in coda il proprio turno.
Shinichi notò che nel labirinto si entrava in coppie e che fra ognuna c'era un intervallo di due minuti.
Siccome, dall'uscita uscivano due coppie maschio-femmina ogni cinque minuti, c'era da presumere che dal quarto minuto dall'entrata di quelle due coppie, femminili e maschili, vi erano, nel labirinto, otto persone e in prossimità di uscita, tre.
-Fate largo!- urlava un ragazzo spintonando le persone in coda davanti a sé.
Era vestito con una giacca di pelle e dei jeans, dove teneva un coltellino svizzero.
-Povero me...- sussurrò un ragazzo in coda davanti a Shinichi. Quest'ultimo indossava dei jeans e una camicia bianca.
-Lo conosci?- gli chiese Shinichi.
-Sí: è un mio compagno di classe ed è da molto che mi fa dei dispetti, anche oggi stesso.-
-Che ti ha fatto?- chiese Shinichi.
-Mi ha lanciato gli occhiali dal balcone dell'hotel, si sono scheggiate le lenti.- rispose lui, tirando fuori dal taschino un paio di occhiali, ormai distrutti.
-Mi spiace.- provò a confortarlo Shinichi.
-Ah! Eccoti, Hiroshi. Come vedi sono qui. Puoi arrenderti, se vuoi.- disse il bullo al ragazzo.
Hiroshi strinse i pugni.
-Tanto è ovvio che Kadiri sceglierà me, non un mollaccione come te.- aggiunse istigandolo ancor di più.
-Smettila!- gli urlò, Hiroshi, adirato.
"Due soggetti differenti innamorati di una stessa ragazza?" pensò Shinichi.
Il bullo e Hiroshi entrarono nel labirinto, ancora litigando. Due minuti dopo, di il turno di Shinichi e dell'amico di Sonoko.
*
Ran passeggiava lentamente, illuminando la via con l'applicazione della torcia installata sul suo telefono.
-Ran, magari incontrerai Shinichi.-
Ran avvampò -M-Ma che dici, Sonoko!-
-Oh, beh, nulla. Ti immagini se io mi incontrassi con un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri.- fantasticò Sonoko.
-Non ci sono molto giapponesi che corrispondono a questa descrizione.- realizzò Ran -E poi credevo che volessi uscire con il tuo amico.-
-Lui?- chiese Sonoko stranita -Ma che dici! Solo lui vuole uscire con me, non io.-
-No?- chiese sorpresa Ran.
-No.- rispose l'amica.
-Io invece farei di tutto per uscire con Shinichi.-
-Lo so. Il tuo amato maritino...- disse lei con aria di chi sa tutto.
-Un bivio, tu dove vai: destra o sinistra?- chiese Ran. -Destra.- rispose Sonoko avviandosi.
-Io vado a sinistra.- avvisò Ran.
-AAAAAAHH!- si sentì urlare da una voce maschile.
Ran tornò indietro, verso il bivio, dove incontrò Sonoko.
Entrambe corsero rapide, dirette verso il centro del labirinto.
Non molto distante trovarono un ragazzo accasciato a terra. -Kenji!- urlò Sonoko.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Buongiorno detectives.
Qui _Anime&Books01_, da EFP!
Eccoci qui, all'entrata dell'intricato labirinto che è il giallo! Siano giunti quasi nel cuore del racconto. Con accenni alla Ranichi e con il nostro MORTO, l'amico di Sonoko.
Riuscirà Shinichi a risolvere il caso del labirinto? Ma certo che sí! Infatti, lo vedremo del capitolo 3. Ricordo che avrete la mia massima gratitudine se recensite il racconto e ringrazio i lettori silenziosi e i recensori di questo e del precedente capitolo.
Saluti,
Chiichan

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Capitolo 3
*** I cuori ***


-Non fate uscire nessuno!- comandava un poliziotto e i suoi colleghi obbedivano, bloccando le uscite e le entrate con gli appositi nastri.
-Sono troppe le persone che avrebbero potuto uccidere il ragazzo...- osservò Shinichi.
"Se l'assassino fosse uno di coloro che, nel momento del delitto, erano nel labirinto, potrebbero essere me, Ran, Sonoko, Hiroshi, il bullo, Kadiri e colei che è entrata con Kadiri. Escluso me, ne rimangono sei. In più ci sono coloro che sono entrati prima di Hiroshi e il bullo, ma dubito che siano stati loro... comunque è bene parlare con i sospetti. Iniziamo da Kadiri." Shinichi si diresse verso la ragazza e la scrutò con attenzione. Kadiri era molto bella e finalmente Shinichi capiva il perché i due litigavano per lei, era alta e snella, portava, legati in una vaporosa coda di cavallo, dei lisci capelli biondi. Indossava dei jeans aderenti e una maglietta color verde acqua. Pareva una ragazza piuttosto normale.
-Ciao.- la salutò.
-Che c'è?- chiese lei seccata.
-Volevo solo dirti che sei carina, molto.- iniziò lui.
-Ti pare il momento per flirtare?- chiese lei mettendo in bocca un chewingum.
Shinichi avvampò: "per la miseria, perché tutte le ragazze sono così inopportune?!"
-Ehm, sai che quei due stanno litigando per te?- chiese cambiando discorso.
-Si, Hiroshi è molto carino con me e mi sta molto simpatico, ma hai visto che figo che è lui?- indicò il bullo
Shinichi annuì sconcertato, poi andò dall'altra ragazza. 
-Ciao, come ti chiami?-
-Mei.- disse lei.
-Tu li conosci, quei due?- lei era completamente diversa da Kadiri. Al contrario della ragazza-chewingum, Mei pareva dolce, innocente e anche molto semplice.
-Si. Hiroshi è quello che mi piace.-
-Oh.- era anche piuttosto sincera.
-Cosa c'è?-  chiese poi la ragazza.
-No niente...- disse Shinichi girando i tacchi.
"Se il colpevole fosse il bullo, allora questo sarebbe il caso più semplice che abbia mai risolto..." pensó "Escludiamolo."
"Sono convinto che il colpevole è entrato nel turno prima del nostro: i maggiori sospettati sono Mei, Kadiri e Hiroshi." Shinichi si avvicinò al corpo "Da dietro, lui e Hiroshi si assomigliano..." notò "Ma non per questo è da escludere, infatti è probabile che, se fosse stato lui, avrebbe voluto ingannarci."
Esaminò più attentamente la schiena, dove Kenji era stato colpito con una lama.
Guardò il coltellino svizzero nella tasca del bullo "È impossibile: è troppo piccolo, quel coltello".
-Hei, Shinichi, hai scoperto qualcosa?- chiese Ran dietro di lui.
Sobbalzó, poi si ricompose -No... Non ancora, Ran.-
Si voltò, dandole le spalle, ma non cambiò granché, non riusciva a concentrarsi.
-Hai già visto il centro?- gli chiese lei.
-Il centro?-
-C'è un'enorme statua di Cupido.-
-Cupido?- "Il centro? Cupido?" Shinichi ricordò le parole di Sonoko: -Si dice che le coppie che si incontreranno al centro del labirinto accanto all'albergo Aurora, quello dove alloggiamo, e si terranno per mano saranno destinate a rimanere per sempre insieme.- in più Cupido era il dio dell'amore... Nella mente di Shinichi sguizzò l'idea "E se volesse rimanere per sempre con me?" si voltò verso Ran, quindi la esaminò da testa a piedi; non poteva perdersi quell'occasione. 
-O-Okay- balbettò.
Ran e Shinichi giunsero al centro del labirinto. Qui una grande statua dipinta in oro (anche se era più che ovvio che era di acciaio) rappresentava un putto alto come due elefanti, l'uno sopra l'altro, che si ergeva in equilibrio su un solo piede sopra un'incantevole fontana. 
Aveva in mano un arco che caricava una feccia, mentre un pannolone dalle stratosferiche dimensioni, avvolgeva per bene le parti intime dell'angioletto.
-Shinichi, io...- iniziò Ran. Shinichi iniziò a sudare.
-...io...- si avvicinò ancor di più, le labbra non molto distanti da quelle di Shinichi.
Il ragazzo cercò di rivolgere lo sguardo altrove e finalmente li notò.
Quei migliaia di cuoricini di ferro sparsi nella fontana.
In fretta si allontanò da Ran e corse ad esaminare.
Eccola, la vera arma del delitto.
Sfortunatamente, la fontana eliminava le tracce ematiche di Kenji e le impronte del colpevole.
-Ran, aspetta qui!- urlò Shinichi mentre scappava via con uno dei cuori di ferro in tasca.
-Shi-Shinichi!- esclamò Ran. Lo seguì.
-Ispettore!- l'ispettore era un uomo alto e slanciato, con dei capelli neri, lunghi fino alle spalle, unti e appiccicosi.
-Tu... Sei?-
-Kudo, signore. Il detective.-
-Scusa, ma Kudo non scriveva gialli?- chiese l'ispettore.
-No, quello è mio padre... Comunque, signore, ho scoperto l'arma del delitto.
Shinichi estrasse dalla tasca il cuore e lo mostrò all'ispettore.
-Dove l'hai preso?-
-Nella fontana.- rispose.
L'ispettore gli rivolse un'occhiataccia.
Poi prese il cuore.
-Andate alla fontana, prendete tutti i cuori che ci sono!- ordinò l'ispettore ad alcuni poliziotti alle sue spalle.
-AHHHHHHHHH!- si sentì urlare da una voce femminile: Kadiri.
-Hiroshi! Hiroshi!- esclamò.
"Ho capito!" pensò Shinichi "So chi è il colpevole!"

ANGOLO DELL'AUTRICE (io!! ^-^)
HALOA!
Chi sarà il colpevole? Quale sarà il movente? Perchè e come Hiroshi e Kanji sono stati uccisi? Lo scoprirete nel capitolo 4!
O-O-O-Oh,
O-O-O-Oh,
O-Oh, Detective Conan!
Ogni mistero, per Conan non è più un mistero...
Distingue il falso dal vero con abiltà, CONAN!
Ahahah che carino che è quell'opening...
Parlando della storia... che ne pensate?
Ran riuscirà a finire il suo discorso con Shinichi?
Vi lascio in ansia,
Chiichan

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Capitolo 4
*** 4. All'amore non si sfugge ***


-Per prima cosa,- Shinichi si voltò a guardare l’ispettore e i suoi colleghi –ringrazio la polizia per l’aiuto e voi tutti per la presenza.- erano tutti a guardarlo con aria confusa, chiedendosi se quel ragazzo così giovane fosse per davvero un detective.
-Analizziamo la situazione.- suggerì –Ci sono otto adolescenti in un labirinto. I loro nomi sono Shinichi, cioè io, Ran, Sonoko, Keiji, Mei, Kaidiri, Hiroshi e…-
-Rei!- aggiunse il bullo –Ma non sono stato io!-
-E Rei.- completò Shinichi irritato –Tra questi adoloescenti due sono stati uccisi con uno di questi.- Shinichi estrasse uno dei cuori e lo mostrò agli indiziati –Ho notato che, viste di schiena, le vittime paiono simili, per non dire uguali. Quindi il vero bersaglio sarebbe dovuto essere Hiroshi, la seconda vittima. Parlando con gli indiziati sono venuto a conoscenza dei rapporti tra due fanciulle e il ragazzo. Kaidiri, ragazza molto popolare tra i ragazzi, era ambita da Rei e Hiroshi; mentre la sua amica Mei era innamorata di Hiroshi. Vista così sarebbe stato ovvio che l’assassino fosse stata Mei, gelosa dell’amore provato dalla cotta per la sua amica. Ma non è così, o, meglio, in parte!- tutti assunsero espressioni sorprese –Gli assassini sono due: Mei, come è già stato constatato, e Kaidiri!-
-Come, scusa?- chiese Kaidiri indignata.
-Vi sbagliate!- aggiunse Mei –Non può essere stata Kaidiri, sono stata io!- confessò in preda al panico.
-Conclusione affrettata, amica mia. Mei, tu hai ucciso Keiji, ma il vero omicidio proviene dalle mani di Kaidiri. Kaidiri, tu hai ucciso Hiroshi!
Ecco com’è andata: Kaidiri sapeva dell’amore provato dall’amica nei confronti del suo ammiratore, ma, giacché all’amore non si sfugge, ha sferrato un cuore alla gola, tagliando la giugulare, provocando la morte di Hiroshi. In preda al panico ha ficcato l’arma tra i capelli e, arrivata al centro del labirinto, se ne è sbarazzata, buttandola nella fontana.
Mei, che nel mentre aveva ucciso Keiji, per vendetta probabilmente, scambiandolo per Hiroshi, era troppo impegnata a nascondere il corpo dello sconosciuto per venire a conoscenza della morte di Hiroshi, quello vero, e per riconoscere che aveva ucciso uno sconosciuto.
Quindi, Mei, tu non sei l’unica colpevole, entrambe lo siete e ne ho la prova. Mei ha confessato e tu, Kaidiri, hai il sangue di Hiroshi sui capelli.-
I poliziotti verificarono e rivelarono che Shinichi aveva ragione.
-Abbiamo trovato questo!- aggiunse il commissario –È il cuore usato da Kaidiri per compiere l’omicidio e questo, che è quello usato da Mei.- mostrò i due cuori.
-Le tracce ematiche non si sono cancellate del tutto.- rivelò.
Mei raccontò di essere stata innamorata di Hiroshi e che un giorno, quando finalmente si era decisa a confessargli ciò che provava per lui, le aveva detto che lui non poteva amarla, era la sua migliore amica, e che era innamorato di Kaidiri. Era furiosa con la ragazza, ma riconosceva che non era colpa sua. Non poteva sopportare che il giorno precedente aveva visto i due stringersi la mano in mezzo al labirinto. Sarebbero stati insieme per sempre e lei non lo voleva. Uccise il suo amore, o colui che pensava lo fosse, e lo nascose dalla parte del labirinto delle ragazze, nella speranza che riconoscessero l’omicidio a Kaidiri.
Kaidiri, invece, rivelò di aver stretto la mano a Hiroshi perché lui si sentiva in colpa per il torto fatto a Mei e voleva che lo aiutasse a uscire da quell’orribile situazione. Lo uccise perché odiava il fatto che la sua migliore amica non potesse essere felice.
Mei si scusò per aver pensato di far incriminare una così brava persona, quale era la sua amica, e le due si abbracciarono, piangendo di felicità e di tristezza.


Shinichi tornò alla fontana, dove Ran lo fissava con un sorriso compiaciuto.
-Complimenti, signor detective, ha risolto il caso. Gli passò una mano tra i capelli e i due risero. Mi spiace molto per le due ragazze. Che storia drammatica!-
-Sono criminali, sebbene pensassero di far del bene.- la rassicurò.
-Comunque per terminare la discussione precedente…- Ran gli prese le mani.
-Ran! Shinichi! Dobbiamo rientrare!- li interruppe Sonoko.
Ran lo salutò imbarazzata e Shinichi si guardò le mani. Sarebbero stati assieme per sempre.

ANGOLO AUTRICE
Temevate che non l'avrei mai finita, vero? E invece eccomi! Sono Chiichan, per chi non lo sapesse, e dopo un anno di indugi ho ultimato la mia storia a capitoli!
Allora, ricapitolando è stata una sciocca questione amorosa... per chi sosteneva che questa storia fosse stupida e scontata... aveva ragione! Ma, come nessuno si aspettava, i colpevoli erano due!
Ammettetelo: non ci avreste mai puntato un centesimo...
Comunque come sempre Ran non ha terminato il suo discorso, mannaggia a Sonoko, ma "all'amore non si sfugge", per citare il detective, e i due si sono tenuti le mani :)
Ringrazio di cuore (ditemi che avete colto la battuta) i lettori e i recensori, silenziosi o meno; sono sempre contenta di leggere i vostri pareri!
Alla prossima,
Chiichan

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