°°Random walks°° [..situazioni..]

di Vavvina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***



“Io avea già il mio viso nel suo fitto:
ed el s’ergea col petto e con la fronte
com’avesse l’inferno in gran dispitto."


Divina Commedia, Inferno, canto X







[Hermione P.O.V.]




Detesto queste cose. Le odio con tutta me stessa.
Tutti questi ricevimenti con gente importante, con persone delle quali a malapena ricordo il nome. Feste sfarzose, ricevimenti mondani, balli a tema. Sono cose che odio profondamente. Perché nessuno è ciò che è davvero. Tutti indossano una maschera, tutti simulano, me compresa. Con il solito sorriso di circostanza stampato sul volto, saluto tutti, scambio una mezza parola con ognuno, non mi lego a nessuno.

Finzioni di una società alla quale non appartieni.

E anche stasera andrà così, lo so. Figuriamoci, a casa di Pansy Parkinson e Blaise Zabini, che sono passati dalla parte dell’Ordine e ci hanno aiutato a sconfiggere Voldemort. Harry e Ron mi costringono ad andare, nonostante sappiano quanto io detesti questi ambienti.
Indosso il vestito che ho scelto, azzurro pallido con un corpetto stretto senza spalline che si apre in una gonna ampia e lunga fino ai piedi. Decido anche di dar retta ad Harry, che dice che sto meglio con i capelli sciolti, e lascio che i boccoli castani mi ricadano morbidi sulle spalle, tentando poi di valorizzare gli occhi con la matita nera ed il mascara.

Occhi che troppo hanno visto, per la loro giovane età.
Occhi che troppe volte hanno versato lacrime salate.

Con la Materializzazione, in un attimo siamo nel grande Maniero degli Zabini, in un salone immenso nel quale probabilmente tutti gli abitanti di Londra starebbero larghi.
Sfodero il mio miglior falso sorriso ed inizio ad essere sballottata di qua e di là da gente che non ho mai visto, ma che sembra conoscermi benissimo.
Saluto anche i padroni di casa, che tutto sommato mi sono anche abbastanza simpatici, peccato solo per la loro fissazione sui Purosangue…

Poi, la folgorazione.

“Ehi, Herm, l’hai visto Malfoy?”
Ron mi dà di gomito, ma avevo già notato l’ex Principe degli Slytherin, bello come non mai.
Solo, su un lato del grande salone, poggiato alla parete di pietra scura, con il suo solito ghigno strafottente stampato sul volto.
Stupendo nella semplicità del suo completo nero, la camicia bianca appena sbottonata che mette in risalto i pettorali marmorei, ciuffi serici che solleticano la fronte ampia.

Un angelo venuto direttamente dall’Inferno.

Sorseggia il suo champagne, scrutando tutti dall’alto in basso, come se fosse superiore a chiunque…in questo il tempo non l’ha cambiato affatto.
Ma no, non è il suo fisico ad avermi colpita, non è il suo solito atteggiamento strafottente ad avermi rapita.
No, sono i suoi occhi, semplici calamite color tempesta, iridi fredde come il ghiaccio. Ma vuote. O meglio, distanti. Ricoperti da una patina oscura di tristezza, che soltanto chi ci si è trovato sa riconoscere.

Occhi come i tuoi.

Anche lui mi ha notata. Lascia vagare il suo sguardo su di me, forse un po’ troppo maliziosamente, osservandomi tutta, fino ad arrivare ai miei occhi.
E poi, tenta di sondarmi l’anima. E ci riesce. Con quel suo sguardo penetrante e profondo mi sento messa a nudo, ma non riesco a staccare gli occhi dai suoi.

Anche io, però, riesco a leggergli dentro, a superare quella patina e a scovare quel dolore infinito che tiene chiuso nel suo cuore, quella malinconia nascosta dietro ai suoi atteggiamenti strafottenti.

Così diversi, eppure così uguali.
Così lontani, eppure così vicini.

Senza staccare gli occhi dai miei, lo vedo poggiare su un tavolo il flute di champagne e venire verso di me, serio, senza quel ghigno che per sette anni lo ha caratterizzato.
E’ di fronte a me, ora, e mi porge la mano.
“Balli, Granger?

Una richiesta a te, che forse puoi salvarlo.

“Sì…”

O forse, è lui che può salvare te.

“Sei bella, stasera, Granger…”








°°°°












Ed eccomi di nuovo qui, questa volta con una raccolta...ho deciso di unire due delle mie passioni più grandi, Harry Potter e la Divina Commedia! So che sembra strano, ma è un'opera che mi piace veramente da morire! Così, ho deciso di prendere quelle terzine che più mi piacciono, e di ricamarci sopra situazioni adattabili al mondo di Harry Potter. In questo caso la vicenda è vista dagli occhi di Hermione, ma in seguito i punti di vista cambieranno, spazierò dai "buoni" ai "cattivi", dai maschi alle femmine, anche se penso di non inoltrarmi nella New Generation.
Che dite, è un'idea pessima o potrebbe essere passabile? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni, positive o negative che siano...me lo lasciate un commentino????

°°° BaCiNi °°°


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Capitolo 2
*** Capitolo II ***



“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,

prese costui dalla bella persona
che mi fu tolta; e il modo ancor m’offende”

Divina Commedia, Inferno, canto V







[Pansy P.O.V]





Lacrime.
Soltanto lacrime sul mio volto, soltanto lacrime dentro di me. Non sento Draco che tenta di consolarmi, non sento Blaise che mi abbraccia.
Niente fragori esterni, niente urla, niente di niente.
Solo e soltanto lacrime.

Piccole stille di rugiada su una pelle color alabastro.

La prima volta che ti ho visto, facevo il primo anno.
Tu eri più grande di me, appartenevi a Grifondoro.
E poi, eri un Weasley. Capelli perennemente scompigliati, rosso fuoco, e occhi vispi, del colore del cielo.
Ti ignorai sempre.
Io, l’algida regina Slytherin, non potevo certo mettermi al livello di un sempliciotto, Weasley, per giunta, nemmeno se Purosangue.

Due mondi troppo diversi, troppo distanti.

E poi, la situazione cambiò.
Sì, perché decisi di lasciare i Mangiamorte, di abbandonare la causa dell’Oscuro Signore, per abbracciare quella dell’Ordine della Fenice. Avevo informazioni, conoscevo i piani, sapevo i nomi di tutti, e potevo esservi molto d’aiuto.
Fu deciso di tenermi a casa tua, per accertarvi della mia affidabilità, assieme a Draco e Blaise, redenti anche loro.
Nessuno si avvicinava, tutti troppo presi dalla situazione, oppure troppo timorosi.
Solo te.
Te, che mi portavi sempre i pasti in camera, per non farmi essere oggetto d’attenzione.
Te, che mi portavi ogni giorno un fiore diverso per dare colore alla mia giornata, dicevi.
Te, che passavi le ore nella mia stanza, a parlarmi di te, a raccontarmi le tue malefatte, a tenermi informata su tutto ciò che accadeva lì fuori.

E la ferita, pian piano, iniziò a rimarginarsi.

Eri identico al tuo gemello, due gocce d’acqua, tanto che si confondeva anche tua madre.
Ma, a forza di stare con te, ho iniziato a notare le differenze.

Quando sorridevi, ai lati della bocca si scavavano delle piccole fossette; quando socchiudevi gli occhi, ai lati ti si formavano delle rughette, e avevi un modo di aggrottare le sopracciglia tutto tuo.
Piccoli dettagli, ma per me importanti.

Perché è l’insieme dei dettagli che forma una persona.

Non so di preciso quando mi sono innamorata di te.
So solo che, ad un certo punto, ho iniziato ad aspettare con trepidazione le tue visite, aspettavo i tuoi racconti, per perdermi nelle sfumature della tua voce, per bearmi semplicemente della tua presenza.
Mi sono innamorata di te per la tua allegria travolgente.
Per il tuo portare la felicità ovunque passassi, per regalare un tuo sorriso a chiunque incrociassi.

Perché, in una stanza di tenebra oscura, uno spiraglio di luce aiuta.

Ma soprattutto, mi sono innamorata di te per i tuoi occhi.
Per quelle tue iridi più chiare del cielo più terso, per quei tue occhi così dolci e carichi di affetto anche per una persona come me.
Perché adoravo naufragarvi dentro, perdermi in quell’azzurro che sapeva donarmi la libertà, permetterti di sondare la mia anima.

Perché, per non perdere la propria identità, bisogna essere se stessi.

Ricordo come se fosse ieri quando mi hai baciata.
Ero fuori, forse per la prima volta da quando mi trovavo lì, lasciando che la pioggia mi scivolasse addosso, portandosi via con sé tuta la mia sporcizia.
Poi la pioggia su di me si interruppe: eri tu,  a ripararmi con un grande ombrello verde smeraldo.
Mi hai coperta con un mantello, poi mi hai sollevato il mento e hai unito le tue labbra alle mie.
E’ stato un contatto tenero e dolce, un timido sfiorarsi di labbra, che poi è diventato un gioco di lingue.
Quando ho riaperto gli occhi, ho incrociato i tuoi, aperti in un dolce sorriso solo per me, e, dopo tanto tempo, mi sono sentita nuovamente viva.

Perché, a volte, serve qualcuno che riporti alla vita.

E ora, quei tuoi occhi sono spenti, vacui.
Le tue labbra sono tese in una smorfia di dolore.
Le tue mani tra le mie sono fredde.
Non mi guarderai più come solo te sapevi fare, non mi sorriderai più con dolcezza, non mi stringerai più a te.
Perché tu non ci sei più.
Ti hanno portato via da me per sempre.
Ti hanno strappato alla vita, ti hanno negato a tutti i tuoi cari.
A me.
A me, che ero riuscita a tornare alla vita, grazie a te.
Cosa farò ora? Cosa ne sarà di me? Chi mi sorriderà, chi mi abbraccerà?
 
Sola.
Di nuovo.
E ferita.
Ancora.


Incrocio quegli occhi così identici ai tuoi, eppure così diversi, che mi guardano con sofferenza e dolore.
Ecco l’unica persona che potrebbe capire come mi sento, l’unica persona alla quale forse mi potrò appoggiare per andare avanti.

Ed ora, tra le lacrime e i singhiozzi, soltanto due parole mi salgono alle labbra, parole che non ho mai avuto l’occasione, o forse il coraggio, di dirti.

Perché allora, tu eri con me.

“Ti amo…”








°°°°




Eccomi con la seconda shottina...
Il V canto, quello di Paolo e Francesca, probabilmente è quello che più mi piace, mi fa fantasticare su situazioni diverse e ancora attualizzabili...e questa coppia ce la vedevo molto bene, calzante con la terzina che ho scelto.
Ho pochissimo tempo, al momento, ma vorrei ringraziare tantissimo Alaide, che ha recensito lo scorso capitolo e che ha aggiunto la fic tra i preferiti!
Per il resto....beh, le letture ci sono, abbastanza anche, e dunque vi chiederei anche un commentino, piccino piccino, giusto per dirmi se è una cosa da cestinare oppure no...please...
Vabbè, ora me ne vado....
°°° BaCiNi °°°



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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


“L’alba vinceva l’ora mattutina
che fuggìa innanzi, sì che di lontano
conobbi il tremolar de la marina”

Divina Commedia, Purgatorio, canto I






[Hermione P.O.V.]






L’ora è giunta.
È arrivato il momento per il quale abbiamo atteso tutto questo tempo, il momento di affrontare Voldemort e i suoi Mangiamorte.
Qui, sulla scogliera, tutto sembra lontano, quasi un sogno.

O un incubo.

La classica quiete prima della tempesta aleggia su tutti noi, ma il sole sta sorgendo, e il messaggio è chiaro: l’ora dello scontro si sta avvicinando, ormai è qui, incombe su di noi come un pesante giogo.

Il tempo passa, passa sempre…
…e scorre veloce, troppo veloce…

Mi viene in mente uno dei ricordi più belli che ho, uno di quelli che custodisco gelosamente nel mio cuore, uno di quelli essenziali quando sento che sto per crollare, quando sento di non farcela più.

E, ultimamente, succede spesso.

Era il 31 agosto, e la situazione era simile.
Ma non ero sola. No, i miei migliori amici erano lì con me, Harry e Ron.
Spesso mi sono chiesta cosa avrei fatto senza di loro, quale sarebbe stata la mia fine, il mio destino, se loro non ci fossero stati, se non mi avessero aiutata.

Persa.
Sola nel buio, smarrita nelle tenebre.

Anche allora eravamo su una scogliera, il sole stava sorgendo, tingendo di arancione tutto ciò che illuminava con i suoi timidi raggi.
Il mare, sotto di noi, si muoveva appena, calmo, creando una lieve spuma bianca quando le piccole onde andavano ad infrangersi sulla grigia roccia.
Ora non è cosi.
Ora il mare è inquieto, sotto di me, le onde sono alte e un forte vento, spirante da ovest, le porta ad infrangersi violentemente sulla scogliera, con rombi cupi e spuma bianca in quantità.
Ma lì c’eravamo noi, avvolti tutti e tre insieme da una coperta, stretti gli uni agli altri, a crogiolarci nel dolce tepore che soltanto l’abbraccio di un vero amico può donarti.

Perché non sei nessuno, senza un amico.

“Io non so cosa accadrà…” era stato Harry a rompere quel dolce silenzio, intervallato soltanto dai nostri respiri regolari “ma sono contento che voi siate con me.”
Calde lacrime iniziarono a rigarmi le guance, disobbedienti e impertinenti, silenziose come il mio dolore, muto nel mio cuore.

La paura di perderlo.
Di perderli.

“Anche io, Harry.”
Ron aveva risposta ad Harry, la voce rotta dall’emozione del momento, dalla paura della sofferenza, dall’incertezza del futuro.
Non riuscii a fare altrettanto, mi limitai a stringere forte la mano ad entrambi.

Perché a volte, un gesto vale più di mille parole.

“Insieme per sempre?”
Di nuovo Harry, ma stavolta la sua voce non era limpida e sicura come prima.
Perché la paura aveva ormai preso il sopravvento anche su di lui.
Ron aveva annuito, incapace di fare altro. Come me, del resto.
Ma tutti e tre sapevamo che quelle parole erano valide per tutti, senza bisogno di parole, di giuramenti, di promesse.
Soltanto un nuovo abbraccio e calde lacrime suggellarono quel patto silenzioso.

Lacrime salate di chi sa cos’è il dolore.

E ora sono qui, su quella stessa scogliera.
Qui, per onorare quel patto.
Qui, per dire grazie ai miei migliori amici.
Qui, perché non so cosa ci riserva il destino, ma di una cosa sono certa: il mio futuro è con loro.

Perché il futuro è un mistero, ma gli amici sono una certezza.

“Hermione, è ora.”
Un ultimo sguardo al mare. A quelle onde che tanto amo, e che tanto spesso ho pregato affinché portassero via con loro tutto il dolore, le sofferenze, i guai e i problemi della vita, come piccoli detriti trasportati dalla marea.
Poi mi volto e sorrido, avviandomi verso i miei migliori, prendendoli per mano e ricevendo sicurezza dalle loro strette calde e sicure, ora pronta ad affrontare qualsiasi cosa.

Perché chi trova un amico, trova un tesoro.

E io ne ho trovati due.








°°°°




Terza shot...che dire? Il tempo è tiranno, purtroppo, e quello che io posso dedicare alla scrittura non è moltissimo...le idee ci sarebbero, e anche abbastanza, ma c'è la prof di italiano che mi sta uccidendo, facendomi partecipare a qualsiasi tipo di concorso letterario...per carità, io sono strafelice che ciò che scrivo piaccia, e scrivere è una cosa per me assolutamente necessaria, ma stiamo iniziando a rasentare l'assurdo...vi dico solo che per l'ultimo concorso, tanto bene su Dante^^, mi è toccato scrivere pure in endecasillabi...fate un po' voi!!
Ma passiamo alla shot...in realtà questa è stata la primissima che ho scritto, quando ho deciso di pubblicare questa raccolta, ma ho scelto di pubblicarla solo ora...non so il perchè, da una parte mi piace molto, la scena di un'Hermione che riflette sui suoi amici, sulla sua situazione, accocolata in cima ad una  scogliera mi trasmette una malinconia che le terzine che ho scelto incarnano abbastanza bene, ma d'altra parte mi sembra un po'...boh, forse scarna, ma non è l'aggettivo giusto...voi che ne pensate? Un giudizio?
E poi...se ci sono terzine che vi piacciono in modo particolare e sulle quali vi piacerebbe leggere una fic, non esitate a comunicarmelo! Sarò felicissima di esaudire le vostre richieste!
°°°BaCiNi°°°


Un GRAZIE SPECIALE va, naturalmente, a chi ha recensito....

°Lady Patfood° : Grazie per i complimenti, sono contenta che le mie shot ti piacciano...ed eccoti un altro capitolo, anche se con un po' di ritardo! Fammi sapere che ne pensi, mi raccomando...baci!

°morgana85° : Ciao! Mi fa veramente un sacco piacere trovarti lettrice della mia raccolta...e ancor più mi riempie di soddisfazione sapere che le mie shot ti piacciono, e che ti piace anche lo stile con cui scrivo...sapere che una persona che ammiro e che prendo come esempio gradisce le mie creazioni è un ottimo stimolo per continuare a "partorire"! Grazie mille per tutti i tuoi complimenti, e aspetto di sapere cosa ne pensi di questa shot, che non mi convince totalmente... Un bacione, e a presto!

°ranyare° : ^_^mi fai arrossire, con i tuoi complimenti....non sono sicura di meritarli tutti, ma è inutile dire che mi fanno un sacco piacere...e mi rendono ancora più felice perchè sono fatti da una persona che scrive cose magnifiche, come "Il sangue della Regina"...perciò, grazie davvero! Anche io adoro la Divina Commedia (come se non si fosse notato..^^), e il V canto, quello di Paolo e Francesca, è senza dubbio il mio preferito! Infatti quella non è l'unica terzina che ho scelto, lo vedrai più avanti...nel frattempo, aspetto di sapere cosa ne pensi di questa shot! Bacioni....ci sentiamo presto!

Grazie mille a  ranyare, di nuovo, e ad Alaide, perchè hanno aggiunto la mia raccolta ai preferiti!
E poi, grazie anche a chi legge soltanto, perchè in fondo è anche grazie a voi che non perdo la voglia di scrivere e di pubblicare...ma un commentino da parte vostra lo gradirei moltissimo!!



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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


“Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante”

Divina Commedia, Inferno, canto V







[Daphne P.O.V.]








E’ in momenti come questo che ringrazio davvero Salazar.
Sì, in momenti di pace, di tranquillità, di serenità.
Serenità che viene dal fatto che non sono sola, che non lo sarò mai più.

La sicurezza di una promessa.
La promessa di una persona cara.
La SUA promessa.

Siamo qui, ora, io e Blaise.
Già, proprio il Blaise Zabini che ad Hogwarts cambiava le ragazze come se fossero calzini, il Blaise Zabini allegro, intelligente, la Serpe astuta, furba, maliziosa.

Il Blaise Zabini di cui sei innamorata.

La dolce ombra di una quercia ci protegge dal cocente sole di agosto, e il suo tronco ci sorregge.
È la pace dei sensi più totale, starsene qui accoccolata tra le sue gambe, un suo braccio che mi circonda la vita, l’altra mano che mi carezza l’avambraccio scoperto, sentire il suo respiro calmo e tranquillo, caldo sul mio collo.
Non ho mai provato questo senso di sicurezza, di protezione con nessuno, nemmeno con  mio nonno, la persona che più ho sentito vicina fino ad ora.
Fino ad ora, perché adesso qualcuno ha preso il suo posto.
C’è una persona, in questo momento, che mi fa battere forte il cuore anche con il solo parlarmi, che mi fa tremare le gambe con un semplice sguardo, una persona che mi fa sentire la ragazza più importante dell’universo soltanto con un sorriso.

E se non è amore questo…

Chi lo avrebbe mai detto, che un giorno saremmo finiti insieme?
Draco e Pansy, quando l’hanno saputo, hanno riso due giorni, ogni volta che ci vedevano si piegavano in due, con le lacrime agli occhi.
Secondo loro, dovevamo metterci insieme già dal primo anno, dicono che già da allora eravamo persi l’uno per l’altra.

Perché, spesso, gli amici sanno molto di più.

E invece, la storia tra me e Blaise è iniziata soltanto al settimo anno, in un modo un po’ strano.
In realtà, ho sempre provato qualcosa per lui, sin da quando le nostre rispettive famiglie, Purosangue ed importanti nel mondo della Magia entrambe, ci hanno fatto incontrare da piccoli.
Avremmo avuto sì e no otto anni, ma di lui mi colpì lo sguardo.
Occhi blu, di un blu stupendo, blu mare.
No, blu cobalto.
Occhi vispi e allegri, già da allora, ma che dietro nascondevano qualcosa di più.
Erano occhi che avevano già sofferto troppo, occhi che avevano visto cose che alcune persone non vedono mai nella vita.
Uno sguardo penetrante e sicuro, anche sofferente, celato dietro al guizzo vitale di un  bambino di otto anni.
Occhi maturi, sguardo adulto.

Occhi di chi ha avuto un’infanzia difficile.
Sguardo di chi è cresciuto in certe famiglie, con una certa educazione.
Come te.

Ci siamo presi subito, eravamo troppo simili, noi due.
E' un’amicizia profonda, vera e sincera.
Un’amicizia importante.
Un’amicizia che poi, da parte mia, è diventata qualcosa di più.
Blaise era la spalla sulla quale piangere, il diario segreto con cui confidarsi, era l’amico con il quale passare ore ed ore a non far niente.

Era arrivato un momento in cui non potevo fare a meno di lui, un momento in cui la sua presenza era come l’aria, l’ossigeno che mi permetteva di respirare, di andare avanti, di vivere.
Ma mai e poi mai avevo avuto il pensiero di dichiararmi, di farmi avanti, di confessargli ciò che provavo, ciò che il mio cuore faticava ormai a contenere.

Troppa la paura di rovinare un rapporto.
Troppo il terrore di perderlo, per sempre.

E invece, fu lui a fare il primo passo.
Era notte, fuori pioveva. Anzi, dire che pioveva è riduttivo.
Stava venendo giù l’ira di Salazar, una tempesta con i fiocchi, tuoni e fulmini alle finestre, il vento che ululava, rabbioso.

Non riuscivo a prendere sonno, così avevo preso una coperta, la mia copia di “Orgoglio e pregiudizio”, forse uno dei pochi libri Babbani decente, e mi ero accoccolata davanti alle fiamme scoppiettanti del camino, iniziando a leggere.
Tanto era immersa nel mondo del libro, non mi ero nemmeno accorta della presenza di Blaise che, furtivo, si era avvicinato.
Senza parlare, si era messo accanto a me, sotto alla coperta, facendomi poggiare sul suo petto coperto soltanto da un t-shirt nera, e aveva iniziato a leggere, un sussurro nel mio orecchio.

Rossore sulle guance, troppa la vicinanza.
Cuore a mille, troppa l’emozione.

Al bacio che si scambiano Elizabeth e Mr Darcy nel romanzo, Blaise aveva chiuso il libro e mi aveva fissata, fondendo i suoi occhi blu con i miei, scrutandomi dentro.
E poi, mi aveva baciata.
Ma non un bacio normale, come tutti, no.
Un bacio sul naso.

Un bacio di una dolcezza disarmante.

Dopo un sorriso imbarazzato da parte mia, mi aveva baciata nuovamente, questa volta sul serio, ma con un po’ di…non saprei definirlo, forse timore, insicurezza.
È da allora che è iniziato tutto.

Da un bacio sul naso in una notte di tempesta.

“A cosa pensi?”
La voce di Blaise mi riporta alla realtà, realtà nella quale io e lui stiamo insieme, felici.
Mi volto verso di lui, accoccolandomi meglio sul suo petto, e un sorriso mi increspa le labbra.

Il sorriso nato dalla dolcezza del ricordo.

“Ad un bacio sul naso…”








°°°°




Eccomi di nuovo qui, con un'altra shottina, stavolta incentrata sulla figura di Daphne Greengrass.
Quello di Daphne è un personaggio che mi ispira molto, forse perchè dalla Rowling non è stato molto approfondito, e mi sento più libera di figurarmela come voglio, di renderla come la immagino io.
E poi, Blaise....beh, io Blaise lo adoro davvero!! Mi fa morire, una Serpe un po' diversa dal consueto (o almeno,  io lo immagino così...çç) che vedo benissimo con la Regina Slytherin, perciò non potevo proprio fare a meno di incentrare una shottina su di loro.
La terzina è ancora una volta presa dal V canto dell'Inferno...che volete farci, è in assoluto il mio preferito!
Sinceramente, questo capitolo mi piace parecchio. Non c'è più di tanto l'elemento malinconico, o triste, che invece era presente nelle altre, ho immaginato una situazione davvero tranquilla, la pace di due Serpeverde, e il risultato non mi dispiace affatto.
Spero che piaccia anche a voi, naturalmente, e aspetto i vostri commentini!!

°°°BaCiSsImI°°°



°trixina° : sono davvero felicissima che ti piaccia l'accostamento Dante-Harry Potter, all'inizio avevo un po' paura perchè poteva essere ritenuto un po' azzardato, ma devo dirti che anche a me non dispiace! Mi rende davvero orgogliosa il fatto che le mie storie, e il modo in cui sono scritte, ti abbiano portato a leggerti tutto d'un fiato le shot...e sono anche contenta che consideri il mio modo di scrivere un delitto, è veramente un grandissimo complimento, per me! Spero di non averti deluso con questo nuovo aggiornamento, e aspetto una recensione con il tuo commento...un bacione!

°morgana85° : non ti rendi conto di quanto mi faccia felice il fatto di essere riuscita a trasmettere le sensazioni che avevo dentro mentre scrivevo, la mia idea di amicizia...e la tua recensione rispecchia perfettamente ciò che speravo arrivasse a chi legge. Perciò, sono davvero orgogliosa di esserci riuscita! Grazie mille per i tuoi complimenti, che mi spronano ad andare avanti! Un bacio grande, e spero di trovare presto una tua recensione...

°elettra1991° : beh, io vivrei solo leggendo la Divina Commedia...la adoro, è scritta così bene che mi fa emozionare ogni volta che la leggo, e fidati, certe terzine l'ho rilette anche mille volte! Dunque, non può che rendermi felice trovare altre persone che condividono questa mia grande passione! Sono felice che ti piaccia l'accostamento tra il mondo di Dante e quello della Rowling, che poteva risultare un po'...strano. Grazie davvero per i tuoi complimenti, e sono strafelice che la shot precedente ti sia piaciuta, io non ero molto sicura... Per le terzine che mi hai detto...beh, come avrai notato, il V canto è il mio preferito, perciò le terzine prese da lì saranno più di una! E naturalmente anche quelle della tua proposta sono in programma...ho già la storia pronta, devo solo scegliere i personaggi, sui quali sono un po' indecisa...ma se non sarà nel prossimo, sarà in quello dopo, perciò sii fiduciosa! E tranquilla, per quanto mi riguarda puoi divagare quanto vuoi! Aspetto un commento, sperando di non averti deluso con questa shot...a presto, un bacione!

°ranyare° : tranquilla, anche io ero molto melodrammatica quando ho scritto quella shot...le terzine venivano dal primo canto del Purgatorio, quando Dante sta per compiere il rito di purificazione da Catone...ricordi?? Comunque...non potevo non inserire una shot sull'amicizia, e quella tra Harry, Ron ed Hermione è quella che rispecchia meglio la mia idea di amicizia. Sono davvero felice che ti sia piaciuta, la mia paura era che non arrivasse ciò che volevo comunicare...ma forse ci sono riuscita! Grazie mille dei tuoi complimenti, sarò banale ma mi fanno sempre un sacco piacere...e sentiti libera di dire cacchiate e straparlare, a me non da affatto fastidio, anzi! Spero vivamente di non averti deluso con questo capitolo, sapendo quanto adori Blaise...mi fai sapere che ne pensi?? Un bacio grandissimo...


Grazie mille, ancora, a morgana85, per aver inserito la fic tra i preferiti, e grazie anche a chi legge, anche se mi farebbe ancora più piacere avere un vostro commentino...

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


“Giovane e bella in sogno mi parea
donna vedere andar per una landa
cogliendo fiori"

Divina Commedia, Inferno, canto XXVII







[Harry P.O.V.]









Di nuovo.
Ancora quel sogno.
Ma perché continua a tormentarmi?
Sono qui, alla Tana, come ogni estate, e Ron dorme tranquillo nel letto accanto al mio, il russare regolare.
Fino a poco tempo fa, Voldemort popolava i miei sogni - i miei incubi - ed era il protagonista indiscusso delle mie nottate, il compagno di notti passate sveglio, con il terrore ad attanagliarmi lo stomaco.

Il terrore di non vedere più l’alba.
Il terrore di non vedere più gli amici,
di essere la causa della loro morte,
della loro fine.


Ma poi, Voldemort è morto.
Ce l’ho fatta, l’ho sconfitto, ho avuto la meglio.
E ora, un altro il sogno che mi fa compagnia. Senza dubbio più piacevole, ma angosciante lo stesso, perché torna, puntuale, ogni notte.
Sempre lui, sempre uguale, e non ne capisco il significato.

Ma forse, è più semplice di quel che sembra.

C’è una donna, una ragazza forse, bella. Dalle fattezze stupende, le forme armoniose coperte da una veste bianca, leggera, semplice.
Ma non vedo il suo viso, non l’ho mai visto. O è in ombra, o è coperto dai capelli, rossi come il fuoco.
E lei è lì, immersa nel verde di un prato senza tempo, cogliendo fiori colorati, ed intrecciandoli a formare ghirlande variopinte.

Un tutt’uno con l’ambiente.

Non mi guarda, non parla, non fa nulla. Coglie soltanto i fiori.
Mi trasmette un senso di serenità, di tranquilla pace, ma allo stesso tempo mi innervosisce, non mi do tregua, perché non lo comprendo.
È un sogno che torna sempre, ogni volta che la luna prende il posto del sole, lassù nel cielo, e io non credo alle coincidenze.
Continuando a rimuginare su quella misteriosa ragazza, ben presto scivolo di nuovo nell’oblio del sonno.

Un sonno popolato da capelli rossi ed occhi azzurri.

“Harry…sveglia, è ora!”
E’ Hermione che mi sveglia e che, dopo avermi scoccato un bacio sulla fronte, si accinge a svegliare quel dormiglione di Ron: ardua impresa.
Ci alziamo, chiacchierando, e, belli vestiti e lavati, scendiamo di sotto a fare colazione; ho assoluto bisogno di una tazza di caffè, per iniziare a carburare.
“Buongiorno, ragazzi!”
“’Giorno, Ginny…”
C’è qualcosa, in lei, qualcosa nella sorellina del mio migliore amico, che mi fa riflettere.
Non so…questa mattina ha qualcosa che mi fa pensare ad una cosa importante, una cosa che dovrei ricordare, ma che non mi sovviene.

Una cosa suggerita dall’inconscio.

Decido di non farci caso più di tanto, mangio in silenzio la mia colazione e poi mi rendo utile alla signora Weasley come meglio posso.
E’ spossante pulire la casa…ma come fanno le casalinghe a fare solo questo, per tutta la vita? Io mi sparerei prima!
Verso mezzogiorno, riesco a rifugiarmi nella mia stanza, che per fortuna è vuota.
Per carità, io voglio bene ai Weasley come se fossero la mia famiglia, e considero Hermione al pari di una sorella, ma ogni tanto ho bisogno di restare un po’ solo,in compagnia soltanto dei miei pensieri.
Spalanco la finestra, permettendo ai raggi caldi del sole di agosto di illuminare la stanza, e mi affaccio, appollaiandomi sul davanzale.
E, come un fulmine a ciel sereno, la sua immagine mi colpisce.

Finalmente, la comprensione.

C’è Ginny, lì sotto.
C’è Ginny, con indosso soltanto una maglietta bianca, larga, che le arriva a metà coscia.
Ha un fisico stupendo, Ginny. È magra, ma non troppo, slanciata e con tutte le forme al posto giusto. La maglietta, leggera, le scivola con dolcezza sul seno, per scendere poi sulla vita sottile e sui fianchi morbidi.
I capelli sono mossi dal vento, rossi come il fuoco, simile alle fiamme che scoppiettano allegre nel caminetto della Sala Comune del Grifondoro.
E sta cogliendo fiori.
Già. Volteggia leggiadra nel prato, i piedi nudi che, leggeri, calpestano l’erbetta verde, abbassandosi di tanto in tanto a raccogliere i fiorellini colorati che lo costellano, come tanti fuochi d’artificio in un cielo verde.

E’ lei.

E’ lei.
E’ la ragazza del mio sogno, è lei che tutte le notti, nessuna esclusa, mi fa compagnia.

Lei.
Ginny.
La sorellina del mio migliore amico. La ragazza dolce ed esuberante, testarda e comprensiva, allegra e travolgente.
Ginny, con quei suoi specchi color del cielo, con quel volto da bambina su un corpo di giovane donna.
Ginny, che aveva una cotta per me. Ginny, che ora mi fa battere il cuore.

Semplicemente, lei.

Non credo alle coincidenze, ai casi della vita.
No, ognuno è artefice del proprio destino, io credo, e quindi il mio futuro me lo costruirò da solo.
Probabilmente ora mi prenderanno per scemo, dato che sto sfrecciando per la casa rischiando di uccidere qualcuno, di distruggere qualcosa e di rompermi l’osso del collo.
Ma non mi interessa. In questo momento, solo Ginny conta.
E infatti, in un batter d’occhio sono di fuori, in giardino, a calpestare il suo stesso prato.
Lei è lì, mi sente, si volta.
Mi guarda.

Con quel misto di sorpresa, di dubbio, di felicità.

E mi sorride.
Mi regala uno di quei suoi sorrisi così dolci, così sinceri, così veri, così carichi di affetto, che senza non potrei assolutamente vivere.
E io non posso far altro, se non attirarla a me e baciarla, con un desiderio ed una passione che non credevo di possedere dentro di me.
La sento sorridere sulle mie labbra per poi staccarsi, e un sussurro giunge, delicato, al mio orecchio.
“Finalmente…”

E pensi a quanto tu sia stato stupido fino ad ora.

“Già, finalmente…”








 °°°°





Ragazze, mi scuso immensamente per il ritardo con cui posto questo chap...purtroppo ho passato, e sto passando, un periodo strano...mi hanno praticamente rapita per un festival di due settimane sotto San Valentino, mi è successa una cosa molto spiacevole per la quale non sono riuscita a scrivere, poi sono stata bloccata a letto con febbre e colpo della strega...da panico! E domani parto per Firenze, ma non potevo lasciarvi ancora senza un nuovo capitolo!
Perciò, eccolo qui. Le terzine vengono dal canto XXVII, nel quale Dante sogna Rachele e Lia, simboli della vita attiva e di quella contemplativa...e immersa nei fiori, non potevo non vederci Ginny. Che, automaticamente, si accoppia con Harry!
Sinceramente, non sono pienamente soddisfatta dell'aggiornamento...boh, non mi convince più di tanto, non so perchè...ma spero di non avervi deluso troppo!
Ora vi lascio, che devo assolutamente preparare qualcosa per partire, se no vado in mutande...ci sentiamo presto!


°°°BaCiNi°°°

°trixina° : Ancora mille grazie per i tuoi complimenti, mi fanno sempre molto piacere...riguardo al tuo discorso sulle recensioni, invece...beh, io credo che non sia troppa fatica mettere due parole in fila e lasciare una recensione, giusto per far sapere che leggi...anche perchè, vivendo sia da autrice che da lettrice, i commenti fanno sempre piacere! A presto...baci!

°Thiliol° : Sono strafelice di aver "conquistato" una nuova lettrice! Come già ho detto molte volte, il mio timore era proprio che l'accostamento fosse un po' troppo azzardato...invece a qualcuno piace! Grazie mille per i tuoi complimenti, mi fanno veramente piacere...e spero di non averti deluso subito, con questo capitolo! Un bacio...

°ranyare° : .......uuuuuuufffffffffff! *sospiro di sollievo*...ero agitatissima nel leggere la tua recensione a quella shot, perchè tengo moltissimo al tuo parere e, soprattutto, perchè so quanto ti piaccia Blaise...e mi riempie di felicità sapere che non ti ha fatto pena, davvero! E sarei molto curiosa di leggere qualcosa di tuo su Daphne, mi piacerebbe sapere in che luce la metteresti.... Spero tanto che questo capitolo non ti deluda più di tanto...ci sentiamo presto! Un bacione!

°morgana85° : Beh, anche io adoro letteralmente Blaise...e in genere, me lo figuro con Daphne, anche se con Ginny, ad esempio, non mi dispiacerebbe. Sono contenta che le mie shot continuino a piacerti, per me il tuo parere conta molto...e sono anche felice di rendere il tutto coinvolgente, a volte ho il terrore di sbagliare del tutto gli accostamenti tra terzine e situazioni, o di fare un disastro con i personaggi...fortuna che ancora non è successo! Spero di leggere presto un tuo commento...un bacione!

Grazie davvero di cuore anche a °ranyare° e a °kikki89°, per aver inserito ME tra i preferiti, a °Thiliol° ed °Helena89° per averci inserito la mia raccolta, e anche a tutti coloro che leggono e non recensiscono...

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


“Volsimi a la sinistra col respitto
col quale il fantolin corre a la mamma
quando ha paura o quando elli è afflitto”

Divina Commedia, Purgatorio, canto XXX







[Hermione P.O.V.]

Il terrore.
E’ il terrore che mi fa muovere le gambe come se avessi le ali, è il terrore che mi attanaglia le viscere, che non mi fa respirare, è il terrore che fa scendere, copiose, lacrime calde e salate sulle mie guance.

Il terrore, e lo schifo.

Lo schifo di lui, lo schifo di quel tocco, delle sue mani su di me, del suo alito sulle mie labbra.
La sensazione di sporcizia, l’idea di non essere più pura, di non poter più essere la stessa, di non poter più essere me.
Un istante.
Un solo, maledetto istante, e mi ha ridotta così.

Meno forte di quel che credevi.
Che speravi.

E ora non riesco più a girare da sola, sento rumori ovunque, pericoli dove non ci sono.
Non riesco a rimanere sola a casa, mi fa male anche restare in silenzio in una stanza. Non ce la faccio più, non riesco ad uscirne.
Piango, piango tanto.
Le lacrime scendono incontrollate dai miei occhi, come se avessero vita propria,  un loro volere. Vanno a lasciare solchi profondi, scie salate sulle mie guance, ormai perennemente arrossate, per scivolare sulle mie labbra, indisturbate, e cadere nel vuoto.

Impotente.
Incapace di farcela.

Non posso andare avanti così. Chiudo gli occhi un secondo e bam, come un fulmine a ciel sereno quelle immagini mi colpiscono, nitide come non mai, colori e sensazioni che invece vorrei solo dimenticare e relegare per sempre da qualche parte, lontano.
Mi basta distrarmi un attimo dalla realtà attuale, e quella maledetta sera è di nuovo qui, nei miei occhi, nella mia mente, nei miei sensi.
La notte mi tormenta, non dormo, perché le sue mani sono su di me, il suo alito nitido al mio olfatto, la sua presenza costante, come una falce pronta a calare alla minima distrazione.

Semplicemente, la paura.

Era sera, forse una settimana fa.
Camminavo per una via di Diagon Alley deserta, in cerca di un po’ di solitudine, per riflettere su alcune cose.
Solo il silenzio attorno a me, la notte buia mi avvolgeva con il suo manto scuro, appena stellato.
E poi, all’improvviso, è spuntato lui.
Da un vicolo nero, che nemmeno avevo notato. Subito l’odore acre di alcool mi ha colpito le narici, sensibili.
Lucius Malfoy. Ma non il solito Lucius Malfoy, no.
Non so che fine avesse fatto l’uomo di classe, quella persona che, per quanto malvagia, era sempre distinta.
Sparito da mesi, probabilmente datosi alla macchia dopo la morte di Voldemort, ho faticato a riconoscerlo. Scarmigliato; vestito di stracci, i pochi vestiti riconoscibili laceri; i capelli, un tempo biondi e perfetti, erano arruffati, sporchi, disordinati.

E poi, ubriaco.

Non era in sé, l’odore dell’alcool fortissimo, ha iniziato a farmi delle avances, delle proposte pesanti.
Ho cercato di ignorarlo, di continuare per la mia strada, ingenua senza bacchetta.
Ma non ha lasciato perdere, no: era pur sempre Lucius Malfoy.
E poi, mi ha afferrata per un braccio, voltandomi.
Il tutto è successo in una frazione di secondo, le sue labbra sulle mie, la sua lingua nella mia bocca, il suo sapore di alcool dentro di me.


Paura.
Schifo.
Un misto di sensazioni ad agitarti stomaco e cuore.

Non so cosa mi abbia dato il coraggio, la forza di muovermi.
Forse la paura. Gli ho dato un morso, forte, a sangue, e le mie gambe hanno iniziato a muoversi da sole, a correre veloci. Ad allontanarsi da quella via, da quel posto, da quell’uomo.

Dalla paura.

E’ stato solo un istante, lo so bene. Eppure, non riesco a passarci sopra.
Non riesco a non pensarci, a levarmi quella sensazione di dosso.
Mi sento ancora il sapore del suo alcool in bocca, l’odore acre nelle narici. Le sue mani sul mio braccio.
E la sensazione di schifo, mista alla paura che sempre mi attanaglia lo stomaco, non mi molla, non mi abbandona.
Convivo con il terrore di girare da sola; la notte, che prima mi era amica, mi confortava con il suo silenzio, ora mi angoscia, è diventata teatro dell’orrore, sinonimo di paura.
Sebbene sia stato un attimo, uno stupidissimo momento.

Un istante, eppure non sai quanto ti condizionerà.

E ora, corro.
Corro come quella sera, perché sono di nuovo sola, di notte, e ho maledettamente paura.
Corro verso un bar, un bar dove so che non sarò più sola, un bar dove so che troverò qualcuno.


Che troverai QUEL qualcuno.

Irrompo, con il fiatone, i capelli scompigliati e gli occhi gonfi, rossi di pianto.
Mi guardo intorno, angosciata, alla sua ricerca, come una bambina che ha perso la mamma in un centro commerciale e non conosce il posto, una bambina che ha bisogno di una mano che si stringa forte attorno alla sua.
E lui è lì, alla mia sinistra: Draco.
Sì, il figlio di Lucius, una persona che non conoscevo per quella che era davvero, sciocca figlia dei pregiudizi.
E’ lui che mi ha consolata, quella maledetta sera, lui che mi ha fatto sfogare, che mi ha vista piangere senza dire nulla, che mi ha supportata.

Il sangue del suo sangue.
Ma, evidentemente, il sangue non è tutto.

E, come quella sera, non ho bisogno di parole, di preghiere.
Basta uno sguardo, e lui è qui, mi è accanto.
Allarga le braccia e mi accoglie sul suo petto, al sicuro nella sua stretta calda, dolce.

E forse, allora, la dolcezza di un abbraccio può aiutarti.

“Stringimi, ti prego…”

La dolcezza di QUELL’abbraccio.


"Tranquilla, non ti lascio..."








°°°°





Ed eccomi di nuovo qui, a pubblicare, ancora una volta con un ritardo mostruoso...
Purtroppo, una situazione molto simile a quella che ho raccontato con gli occhi di Hermione, io l'ho da poco provata sulla mia pelle, e fa maledettamente male, ancora. Questa shot la sento molto mia,  molto vicina a me, ho sentito forte la necessità di scrivere e di mettere su carta ciò che ho provato in quel momento e che continuo a provare ancora adesso, probabilmente con la speranza che questo mi aiuti, almeno un po', ad andare avanti, a superare la cosa.
Non ho davvero la forza per rispondere singolarmente alle vostre recensioni, sto già facendo fatica a scrivere queste poche righe, ma ringrazio veramente di cuore °elettra1991°, °morgana85°, °ranyare°, °LeLia_CuLLen_95°, °Thiliol° e °trixina° per le belle parole che mi hanno lasciato nello scorso aggiornamento, e grazie anche a chi legge senza recensire.


°°...un bacio grande a tutte...°°

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