Quando il mondo ti cade addosso

di Die Bad 97
(/viewuser.php?uid=808063)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando il mondo ti cade addosso 1 parte ***
Capitolo 2: *** Quando il pondo ti cade addosso ( seconda parte) ***



Capitolo 1
*** Quando il mondo ti cade addosso 1 parte ***


QUANDO IL MONDO TI CADE ADDOSSO...

 

 

 

Era una giornata normale alla gilda Fairy Tail.

Sedie che volavano, tavoli in frantumi e scazzottate varie facevano da sfondo a quella bellissima giornata di sole; ma nel mondo di una certa scripter la giornata era tutt'altro che soleggiata.

 

La turchina era seduta appartata in un angolo intenta a leggere un libro, o meglio, era la sua idea iniziale, poi Lucy l'aveva deviata dai suoi intenti buttandola nell'oblio con una semplice frase:

“Io e Natsu ci siamo messi insieme”.

Avrebbe dovuto essere contenta per l'amica (dopotutto gli andava dietro da una vita), ma quella frase l'aveva proprio distrutta. Non che fosse innamorata di Natsu, per carità, ma non riusciva a comprendere come un cretino del suo calibro avesse potuto dichiararsi a Lucy, mentre QUALCUNO di sua conoscenza non riusciva a capire i sentimenti che provava, però come biasimarlo? Cosa poteva avere lei, la piccola e delicata fatina Levy McGarden, da offrire a lui il grande e potente Kurogane, Gajil Redfox? Non era alta come Cana, non era angelica ( si fa per dire) come Lisanna o Mirajane , non aveva dei bei capelli come Lluvia , ma soprattutto era priva di forme femminili come tutte le ragazze della gilda, fatta eccezione per Wendy ,insomma, in poche parole:

NON AVEVA SPERANZE.

Lui invece era alto e con un fisico da paura e tralasciando il carattere di merda che lo caratterizzava era perfetto.

Scosse la testa come per darsi un contegno,ma ormai quei pensieri l'avevano rabbuiata ancora di più. Chiuse il libro che stava leggendo accorgendo di aver letto la stessa frase per 10 minuti, ormai le sapeva a memoria:

“Durante la stagione degli amori i Grigoni ( Esseri puramente inventati simili ad una lucertola N.d.a) cercano una compagna e per conquistarla combattono o muoiono. Una volta riusciti a conquistare la femmina depongono insieme le uova per portare avanti la specie.”

 

“Cazzo! Perfino quelli stupidi rettili hanno una vita sentimentale più attiva della mia.”

Pensò sconsolata la giovane Scripter.

Ad un certo punto Makarov, preoccupato per il cattivo umore della figlia, aveva chieso a Levy di sistemare i libri nuovi in biblioteca.

A sentire le parole : “libri nuovi” e “biblioteca” gli occhi della fatina si illuminarono di nuovo , e lei poté finalmente ritrovare un po di serenità.

 

Erano passate ormai tre ore da quando la scripter era entrate i quella stanza con l'intento di mettere a posto i nuovi “amici cartacei”, ma per quanto quell'attività le piacesse non poteva non pensare a lui, ed ogni volta finiva col rattristarsi , tornando viile dopo pochi secondi con l'intento di non invecchiare ordinando dei libri.

 

Dopo altre due ore alla turchina non rimaneva che una pila di libri da sistemare, quando, la persona che da mesi ( o sarebbe meglio dire anni visto gli eventi dell'isola Tenrou ) ingombrava la sua mente entrò nella stanza.

-Sempre immersa nei libri eh, gamberetto

 

“Gamberetto”... quanto amava quel nomignolo. Era offensivo, certo , e le ricordava quanto piccolo e acerbo fosse il suo fisico, come se non ci pensasse già abbastanza da sola a fasciarsi la testa con i suoi complessi d'inferiorità,però doveva ammettere che per quanto facesse finta di arrabbiarsi, quel nomignolo le piaceva,la faceva sentire... considerata.

 

-Buon pomeriggio anche a te Gajil! Che cosa vuoi?

 

Levy si limitò a guardarlo di sottecchi, se i suoi occhi avessero incontrato quelle pozze rosso sangue avrebbe sicuramente perso la collaborazione di tutti i suoi neuroni e addio sanità mentale.

 

-Senti qua! E' un tono un po duro per un gamberetto. Ghihihi!

 

Silenzio

 

-Senti Levy, vorrei chiederti un favore... sempre se non ti scoccia ovviamente.

“Levy” , quanto le piaceva questo nuovo nomig...

“Aspettaaspettaaspetta! Mi ha chiamata per nome?!OK, oggi viene giù il mondo!

Neanche il tempo di riuscire a rispondergli che il moro aveva finito di fare la sua richiesta.

-C'è una ragazza che mi piace e vorrei chiederle di uscire, ma non so come fare.

Il mondo di Levy cessò la sua rotazione, quella frase aveva ridotto il suo universo, le sue speranze e i suoi sogni in briciole.

La scala su cui si trovava cedette e lei si trovò col sedere a terra ricoperta di libri.

-Ehi! Tutto a posto? Ringhiò il Dragon Slayer con una nota di preocccupazione nella voce.

-Si, si... tutto bene. Ma di un po, ho sentito bene? Ti sei... innamorato?

-In sostanza.

-Capisco.

“Stupida,stupida,stupida! Cosa ti aspettavi? Che irrompesse in biblioteca su un cavallo bianco, vestito di azzurro e ti dichiarasse amore eterno?

Ma non prenderti in giro”

-E cos'è che vorresti da me? Disse la scripter ancora scura in volto.

-Bhe... Vedi... Io- rimase qualche secondo in silenzio- Nonsocomecomportarmiconunaragazza!

Gridò tutto d'un fiato il moro, dopodiché arrossì e girò la testa di lato per non farlo vedere alla ragazza.

-Ahahahahahah.... scusa io...ahahahahaahah...

-Molto maturo da parte tua, grazie

-Ma dai, irrompi qui, mi dici che ti piace una ragazza (ha già dell'incredibile), poi mi chiedi aiuto dicendo che non sai comportarti. Cosa ti aspettavi che facessi?

-Mi aspettavo che mi aiutassi, per esempio.

-Umh... Non so se mi và. Dipende cosa mi offri.

-Ah davvero? Beh tra poco implorerai di aiutarmi!

Detto questo inizio a farle il solletico, cosa che la turchina soffriva tantissimo e che lui aveva scoperto durante una “missione” in un orfanotrofio dove i bambini avevano sperimentato una strano gioco che consisteva nel toccarli dappertutto. Tornato a casa quella sera si era accorto di non avere più il portafogli (Non so se in Fairy Tail lo usano ma ho voluto metterlo lo stesso N.d.a), però, dopo una variegata sfilza di moccoli, si era calmato riconoscendo che quei marmocchi gli avevano fatto scoprire un punto debole di Levy che avrebbe potuto usare per stuzzicarla e divertirsi, quindi li aveva perdonati.

-Va bene... va bene, hai vinto, ti aiuterò...

Gajil aveva un espressione di pura felicità e riconoscenza e guardandolo Levy non potè che pensare che per lui avrebbe fatto questo ed altro, anche se per lei significava soffrire.

“Accidenti a lui tutte le volte mi fa del male e io lo perdono sempre. Come posso non aiutarlo in questa cosa, certo se non va a buon fine ucciderò lui e quella sgualdrinella fortunata, ma per ora mi limiterò ad aiutarlo. Una piccola vendetta però se la merita.”

-Aspetta! Fammi finire! IO ti aiuterò a due condizioni.

-E sarebbero?

-Numero 1: farai tutto quello che ti dico (ordino) senza disubbidire mai!

Numero 2 : Dovrai chiamarmi Levy per i prossimi dieci anni, scordandoti “Gamberetto”.

Non perché non le piacesse, ma i suo nome pronunciato da lui le piaceva sicuramente di più.

-Cosaaaaaaa?!

-Se non ti stanno bene le mie condizioni puoi sempre cercre qualcun'altro che ti aiuti al posto mio.

Ci sono Cana, Lucy, Erza, Mirajane, Natsu, Gray, Lluvia, Elfman...

 

Gajil smise di ascoltare l'elenco di nomi sparati a raffica dalla turchina per concentrarsi sui nomi dei nakama da lei indicati per capire di che utilità potessero essergli in quella situazione.

 

Erza lo avrebbe trasformato in un sex toys ambulate o lo avrebbe ucciso nel tentativo di aiutarlo;

Mirajane lo avrebbe detto a tutta Fiore e d'intorni e vrebbe indetto una caccia alla donna per trovare la ragazza in questione;

Cana si sarebbe ubriacata sparando frasi da vecchia zitella e dicendo che anche uno come lui era riuscito a trovare una ragazza mentre lei non riusciva a trovarne uno;

Lucy era ancora spaventata da lui e delle sue esibizioni;

Natsu era un decelebrato;

Gray lo avrebbe preso in giro, di conseguenza lui lo avrebbe preso a pugni e avrebbero così dato vita all'ennesima rissa, che lo avrebbe visto ammaccato, vincitore, ma ammaccato;

Elfman avrebbe cominciato a sperare frasi piene zipille della parola uomo e lui lo avrebbe picchiato;

E Lluvia... Bhe … Lluvia si sarebbe persa nelle sue fantasie strane, immaginando lui sposato con la fantomatica ragazza e con trenta figli piccoli.

 

Alla fine optò per la scelta più ovvia.

-Uffa, va bene!

La ragazza di fronte a lui sfoderò un sorrisetto malefico stile Erza che lo preoccupò non poco.

-Bene! Preparati Gajil Redfox, ti renderò irresistibile.

 

Gajil scoprì a sue spese che le sue preoccupazioni erano ben riposte. Fu la settimana più dura e lunga della sua vita, ma il giorno dell'ultima prova di Levy fu decisamente quello peggiore.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Quando il pondo ti cade addosso ( seconda parte) ***


QUANDO IL MONDO TI CADE ADDOSSO... (2° parte)

 

 

-Non ho alcuna intenzione di entrare lì dentro vestito così!

-Eh dai Gajil, ne abbiamo già parlato. Se vuoi sconfiggere la timidezza e la vergogna questa “cosa” non può che giovarti, non trovi ?

-No! Direi di no! Ringhiò ormai furente il dragon slayer

-Cosa avevi promesso?

-Uff... Di non discutere i tuoi ordini!

-E ora cosa stai facendo?

-Ma Levy... Cerca di capire

-Dai su un po' di grinta!

Disse la scripter spingendolo contro il portone d'ingresso, che per puro caso del destino (o un autore troppo stronzo) si aprì in quell'istante, facendo ritrovare il povero Kurogane dentro la gilda; vestito in quel modo assurdo.

Gli occhi di tutti, ormai grandi quasi quanto un piattino da caffè, erano puntati su di lui, le bocche invece non emettevano alcun suono.

Nella gilda regnava sovrano il GELO.

Ad un certo punto Natsu, da bravo fiammifero qual'era, urlò:

-Ne Gajil... Perché sei vestito da coniglietto pasquale?

Levy, conoscendo i suoi nakama, aveva previsto quella domanda e gli aveva detto quello che doveva rispondere.

-Quando l'ho visto mi è sembrato carino e coccoloso, così l'ho comprato e me lo sono messo.

 

SILENZIO TOMBALE

 

-Pfff ahahahahaha... Sembri un idiota... ahhahahaahah

Natsu e Gray rotolavano per terra tendosi la pancia dal troppo ridere, e non erano i soli, tutta la gilda, master e Levy compresi, rideva di lui.

Arrivato al pundo di scoppiò Gajil iniziò a urlare e a tirare calci e pugni gratuiti a destra e a manca.

Risulto: Mega rissa.

 

Levy nel mentre era scivolata via dalla “zona calda” della gilda e aveva raggiunto le sue amiche al bancone di Mirajane tutte ancora con le lacrime dovute alle risate.

-Buongiorno ragazze.

-Buongiorno Levy-Chan. Risposero in coro le ragazze al bancone, dopodiché si misero a parlare del più e del meno, fin quando...

-Dì un po Levy, a te piace Gajil?

Levy per tutta risposta fece una bella doccia di succo d'arancia a Lucy e dopo aver tossito per cinque minuti buoni rispose.

-Certo che no! A me quella sottospecie di troglodita non piacerebbe nemmeno se fosse l'ultimo uomo sulla terra.

-Ehm, Levy... Lucy cercò di attirare la sua attenzione, ma senza successo.

-Con tutti quei piercing sembra un ex galeotto e poi non riuscirebbe ad essere galante nemmeno sul letto di morte.

-Levy, sarebbe meglio... Stavolta fu Erza a cercare l'attenzione della turchina, anche lei con gli stessi risultati della maga degli spiriti stellari.

-E poi come la mettiamo col carattere di merda che si ritrova? Non lo sopporto sei ore al giorno qui dentro, figuriamoci a farci coppia fissa. Però devo ammettere che è stato divertente torturalo in questi giorni, anche se non penso che un tipo come lui possa seriamente trovare una ragazza che si interessi minimamente a lui.. Ma si può sapere che cosa avete, sembra che abbiate visto un mostro.

Disse la scripter tornando a guardare le amiche.

-Bhe da quello che dici sembra che l'impressione che do alla gente sia proprio quella.

Sentendo quella voce da dietro di lei Levy rimase pietrificate e assunse la stessa espressione con tanto di colorito delle amiche.

-Comunque devo dire che è piacevole sapere cosa dicono gli “amici” alle tue spalle.

-Ga...Gajil!!

-Oh, sono lusingato di sapere che una così gentil signorina conosca il nome del qui presente “sottospecie di troglodita-ex galeotto-per niente galante-carattere di merda-senza fascino” Gajil Redfox.

-Gajil ti prego ascolta...io..

-Scusa ma non credo che lo farò, sei stata abbastanza chiara poco fa. Penso che sia arrivato il momento di congedarmi, ne ho abbastanza di novità, scazzottate e idioti per oggi. Ci vediamo Mcgarden.

Il tono del moro era freddo e ferito. Era chiaramente a pezi per quello che la turchina aveva detto. Non ci volle molto per vederlo sparire a grandi falcate dalla porta, se n'era andato addirittura senza Lily che nonostante non fosse stato chiamato si era avvicinato al compagno per accompagnarlo, ma quest'ultimo l'aveva rispedito indietro affermando a bassa voce che voleva stare solo.

Levy era rimasta ferma ad osservare il punto del quale era sparito il ragazzo e dopo poco non poté far altro che cedere al suo istinto eseguirlo. In un batter di ciglia si catapultò fuori dal portone inveendo contro se stessa per le stupide bugie che puntualmente rifilava a se stessa e alle altre persone.

-Ma cosa gli è preso a quei due? Chiese uno spaesato Natsu

-Non preoccuparti, te lo spiegherò quando sarai più grande. Rispose Gray che puntualmente venne colpito da un pugno infuocato del rasato, dando vita all'ennesima rissa della giornata.

 

 

Stupida! Levy sei una stupida!

La turchina correva da diversi minuti sotto la pioggia maledicendosi per quelle stupide bugie.

Ma ormai il danno era fatto. Lui no le avrebbe più parlato e quello era sicuro, ma lei correva lo stesso, continuava a cercarlo, facendo piovere tante lacrime.

Ad un certo punto i suoi occhi incontrarono la sua figure.

 

Gajil era seduto sull'altalena del parco dove affrontò Laxus e dove salvò Levy per la prima volta, aveva gli occhi spenti e inespressivi puntati sul suolo ed era completamente zuppo d'acqua.

“Che cosa mi è saltato in mente?!

Questa era l'unica conclusione possibile, non mi accetterà mai, almeno questo l'ho capito.

Infondo non posso nemmeno dargli torto, resto pur sempre quel mostro bastardo che l'ha crocifissa ad un albero, ha ragione a pensare quelle cose di me; ed infondo lo sapevo già quel che pensava di me.

Ma se io lo sapevo già... Perché fa così MALE!?

Era stanco, rassegnato e con il cuore spezzato, ma quando il suo olfatto da drago captò l'odore di vaniglia e inchiostro nell'aria non poté non sobbalzare.

-Levy?! Che ci fai qui?

La giovane scripter stava ferma a pochi passi da lui e... Piangeva?!

-Gajil...io...

-Non importa. Mi dispiace di aver reagito in quel modo prima.

Levy non poteva crederci, lei lo aveva insultato e ferito, per di più davanti a tutta la gilda, e lui si scusava?!

-Posso capirti sai? Non sono mai stato in grado di fare altro se non ferirti, mi sembra giusto che tu mi odi. Per questo motivo domani mattina andrò dal master e abbandonerò la gilda. Ti auguro tutto il bene del mondo, te lo meriti. Addio Levy.

 

Detto questo si alzò e fece per andarsene lasciando la ragazza lì, ferma, senza saper che fare.

Quando aveva sentito le intenzioni del moro era andata completamente in tilt. Lui era stato solo tutta la vita, non aveva avuto la fortuna sua e degli altri a trovare Fairy Tail in giovane età, lui era stato accolto nella gilda sbagliata e così era cresciuto in maniera sbagliata, però poi era stato salvato, era entrato nella gilda ed aveva fatto i salti mortali per farsi accettare e ci era riuscito alla grande, lei invece lo aveva ferito e lo stava rispingendo nel baratro dal quale era gia stato salvato una volta, e questo non poteva farlo. Non se lo sarebbe mai perdonato.

Istintivamente fece ciò che non avrebbe mai avuto il coraggio di fare: lo abbracciò.

Il cuore di Gajil si bloccò a quel contatto.

-Che stai facendo?

-Non te ne andare, ti prego. Io non ti odio… io ti... amo.

“Che cosa ha appena detto?!?! Oddio non ci credo!!!”

il cuore di Gajil riprese a battere, forse un po troppo forte è vero... Però batteva.

 

Passarono qualche minito immersi in un religioso silenzio, fin quando Levy, stanca di quel gelo che era calato tra di loro, si decise a parlare.

-Bhe? No-non dici niente?

Quella situazione era decisamente stressante, lui era decisamente stressante. Dopo anni di supplizi interiori e di finzioni era riuscita a dichiararsi, e lui? Stava zitto!

La testa della piccola fata riuscì ad elaborare una sola spiegazione a tutto ciò.

Lei non gli piaceva. Nonostante oramai ne fosse convinta non riusciva, o non voleva staccarsi da quel tanto agognato contatto, soprattutto per non vedere la faccia del dragon slayer, che adesso stava sicuramente deridendo i suoi sentimenti.

Si stava arrendendo quando Kurogane, svegliatosi del coma, quasi ghignò...

-Anche io ti amo nanetta.

 

Stavolta fu il suo turno di andare in coma. La notizia l'aveva colpita come un meteorite e lei, ancora incredula, inizio iniziato a balbettare frasi di senso incompiuto sotto lo sguardo scocciato di Gajil che, stanco delle paranoie che ogni tanto riusciva a capire dai deliri della ragazza, decise di mettervi fine a suo modo.

Poggiò le sue labbra su quelle della maga, un bacio casto ma che riusciva a far sparire ai due maghi tutte le sofferenze, i dubbi e le incomprensioni che c'erano tra di loro, ma anche tutto l'amore che l'uno provava per l'altra.

Levy non poteva essere più felice. Il suo primo bacio, dato alla persona che più significava per lei non poteva che renderla felice.

Quando l'aria cominciò a far notare la sua assenza i due si staccarono e, come se non cantasse nient'altro al mondo, immersero i propri occhi in quelli dell'altro.

-Io non so... cosa dire.

-Non devi dire nulla Levy- disse il dragon slayer stringendola in un abbraccio a dir poco possessivo- D'ora in avanti saranno i nostri sentimenti a parlare. Io avevo dimenticato come si amava, ma tu... Tu me l'hai ricordato. Grazie Levy, grazie.

 

La scripter era talmente immersa in quell'abbraccio e in quelle dolci parole da non rendersi conto che non pioveva più. Non solo nel mondo reale, ma anche nel suo piccolo mondo fatto di amore e sogni.

Perchè quando il mondo ti cade addosso non c'è niente che possa aiutarti di più a portare quel peso della persona che ami.

 

Fine

 

N.d.a

Buona sera a tutti gente di Efp. Non posso crederci sono riuscito a finire questa storia.

-saltella per la stanza ringraziando tutti gli dei possibili esistenti-

Ritrovando un po di contegno, sono felice e triste stasera.

Sono triste perché questa storia è finita ed io mi sono divertito da matti a scriverla;

Sono felice perché spero di rendere felici voi che la leggerete ( spero) almeno in minima parte.

 

Ringrazio tutti coloro che l'hanno letta e chi l'ha anche recensita. Grazie ti tutto cuore.

Alla prossima FF,

Die Bad 97

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3052451