Amore, Amicizia e Rane

di Rolythebest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sentimenti riaccesi ***
Capitolo 2: *** L' Amore supera ogni cosa. ***
Capitolo 3: *** Sono dimenticato. ***
Capitolo 4: *** Grazie, Angol Mois. ***



Capitolo 1
*** Sentimenti riaccesi ***


Kururu era chiuso nel suo laboratorio. Certo, lui era sempre chiuso nel suo laboratorio, a volte per organizzare "simpatici scherzetti" ai suoi amici, oppure per costruire nuove armi che poi testata sul senpai Giroro. Ma non quel giorno. Si era chiuso nel suo laboratorio perché credeva che i suoi "ingranaggi" fossero danneggiati. Lui non provava sentimenti, o almeno non così forti. Ma quando aveva conosciuto lei, Aki Hinata, la situazione era cambiata completamente. Qualcosa nel suo petto cominciò a battere. Qualcosa che non batteva così velocemente da tanto tempo. Kururu aveva dimenticato cosa significasse amare qualcuno. Ricordava che l'unica volta che aveva amato era stato quando era partito da Keron, quando la sorella e il fratellino erano andati a salutarlo. Ed ecco di nuovo quel sentimento che non ricordava. Che gli faceva venire le farfalle nello stomaco ogni volta che la vedeva. 

- Kururu? Posso entrare?-

Kururu sentì quella voce provenire dall'ingresso del suo laboratorio. Si voltò e la vide. Aki Hinata. La donna teneva in mano un piatto con dentro del riso al curry, il piatto preferito del ranocchio  giallo. Lei disse, sorridendo - È tutto il giorno che sei chiuso qui dentro, così ho pensato di portarti la cena. Spero sia di tuo gradimento! -. Detto questo porse il piatto al ranocchio che lo prese. Mentre lo prendeva la sua mano sfiorò la mano calda di lei. Kururu arrossì violentemente e girò la testa per non farsi vedere. -Grazie!- disse in tono brusco. Aki si rattristò alla risposta di lui e quindi si diresse verso la porta, ma lui le gridò dietro - Aspetta!-. La donna si girò nella sua direzione e fa sorpresa e anche un pochino compiaciuta di vedere che Kururu aveva preso una sfumatura di rosso intenso. - Sì? - chiese lei in modo indifferente. - Scusami se ti ho risposto in quel tono, mi dispiace davvero..-. Lei alzò le due mani verso l'alto e Kururu strinse gli occhi, aspettandosi una sberla. Ma quella non arrivò mai. Invece di dargli uno schiaffo,  Aki lo aveva preso in braccio. Lei gli sussurrò - Gli altri dicono che sei odioso. Ma non per me-. E lo baciò. Un caldo, vero bacio. Kururu sentiva il cuore che batteva a mille. Quando si staccano,  ovvero dopo diversi minuti, lei gli tolse gli occhiali guardandolo negli occhi verdi. Kururu pensò che stava sognando, che era una finzione. Ma non era così. E provò un vero senso di felicità

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Capitolo 2
*** L' Amore supera ogni cosa. ***


Giroro stava perlustrando la città ancora una volta. Non sapeva perché, visto che Keroro non gli aveva chiesto di andare a comprargli un modellino. Giroro pensò che l'amico fosse un grande scansafatiche e ogni tanto si chiedeva perché fosse lui il capo. E poi si rispondeva che lo aveva detto il generale supremo Totoro. Forse era uscito per avere un po di pace. Giroro era stanco, davvero stanco. Stanco di eseguire gli ordini di Keroro,  stanco di essere la cavia di Kururu. Ma soprattutto stanco di aspettare l'avanzamento dell'invasione. Era un anno che il poltone di Keroro era su Pekopon e quello stupido di Keroro non stava facendo nulla per concludere l'operazione. Mentre volava prese una decisione: avrebbe conquistato la Terra da solo. Si diresse verso la scuola. Avrebbe cominciato da lì. Natsumi guardò fuori dalla finestra. Aveva un brutto presentimento. - Natsumi, tutto bene? - Quella voce la riportò alla realtà. Koyuki la fissava preoccupata. La rossa rispose - Ho un brutto presentimento...- In quel momento si sentì un suono molto forte. Natsumi conosceva bene quel suono. Era il suono di un'esplosione. E sapeva anche chi lo aveva provocato. - Torno subito! - disse a Koyuki, dopodiché uscì fuori dall'aula. Non voleva coinvolgere l'amica, perché se si fosse ferita nel tentativo di aiutarla, Natsumi non se lo sarebbe mai perdonato.  - Sto arrivando, Giroro! - urlò con tutto il fiato che aveva in gola.                                                                       Giroro stava sparando contro le finestre della scuola ben attento a non colpire nessuno. I prigionieri di guerra sono importanti. Mentre sparava il keroniano rosso pensò di essere molto simile al fratello Garuru. Entrambi avevano il cuore duro come la roccia ed erano spietati. Una piccola vocina nella sua testa diceva " Ma tu non hai il cuore duro come la roccia. Ti sei innamorato e lo sai!". Giroro decise di non ascoltare quella vocina che gli rivelava una verità che non voleva sentire. In quel momento il caporale udì la voce che più amava e che più temeva di sentire urlargli - STUPIDO RANOCCHIO! CHE STAI FACENDO?!  SCENDI IMMEDIATAMENTE! - Giroro guardò giù e vide Natsumi arrabbiata come non mai. Decise di ascoltarla e scese, ma si tenne a distanza da lei perché sapeva che se fosse sceso troppo vicino lo avrebbe massacrato. - Non lo vedi? Sto invadendo il pianeta! - -  Ma non dire scemenze! Forza, smettila e la questione finisce qui! - ordinò lei infuriata. Giroro rispose, mentre cercava di convincersi che Natsumi era una nemica - Mi dispiace, ma non posso fermarmi. Ormai l'invasione è cominciata! - - Allora dovrai combattere contro di me! - esclamò lei. Giroro detestava l'idea di combattere contro Natsumi, ma dovette accettare. - Bene, allora. Iniziamo -. Giroro sollevò il fucile e si mise a sparare contro Natsumi, ma lei schivò i colpi con grande agilità.  Giroro continuò a sparare e Natsumi continuò a schivare. A Giroro rimasero solo due colpi e la rossa era stremata. Natsumi si fermò un attimo per riprendere fiato e Giroro approfittò dei quell'istante di debolezza per sparare. Il tiro andò a segno. Colpì Natsumi sulla spalla sinistra e la ragazza cadde a terra per il dolore. Giroro si avvicinò e gli mise la canna della pistole sulla testa. Natsumi rabbrividì a sentire la canna sulla propria testa. "Fallo" disse una vocina nella testa del caporale " che aspetti? ". M Giroro non poteva. Era rimasto bloccato. Sentendo che il colpo non arrivava, Natsumi alzò il capo e guardò Giroro negli occhi.  Quello sguardo significava più di mille parole. Natsumi allungò il collo verso il volto del caporale, sempre più vicino, finché le loro labbra si incontrarono.  Giroro non aveva mai provato un'emozione così bella in vita sua. La bocca della ragazza sapeva di fragole. La giovane dal canto suo stava dando il primo bacio e non credeva che fosse così bella la sensazione che si provava. Giroro pensò che , anche se non era il primo bacio, era quello migliore. Dopo un po i due si separano.  E sorrisero.

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Capitolo 3
*** Sono dimenticato. ***


Oggi hanno fatto una riunione alla base segreta, ma si sono dimenticati di avvisarmi.  Ovvio, si dimenticano sempre tutti di me. Io sono quello che viene sempre ignorato. Quello che viene usato per essere lo scudo personale degli altri.  Ai miei "amici" non importa se mi sento offeso, a loro basta che io corra in loro aiuto tutte le volte che ne hanno bisogno. Poi mi buttano da parte come se fossi un giocattolo vecchio. Sono sempre solo. Fin da quando ero piccolo. Agli altri non importa perché finché faccio il "cagnolino" e sto buono, loro si divertono a parlare alle mie spalle. - Dororo?  Tutto a posto?- Sento questa voce e cado dalle nuvole. - Tutto a posto, Lady Koyuki. Stavo pensando.- Lei sorride, radiosa come sempre. - Ci andiamo ad allenare?- chiede allegra mentre prepara la katana. -Sì,  Lady Koyuki! - rispondo, divertito da tanta allegria. Lei mi guarda e mi accarezza la testa - Allora forza, andiamo! - dice, poi sfreccia fuori di casa. A quel punto capisco. Cosa? Di non essere ignorato da tutti. Di avere qualcuno che mi ascolta. Grazie, Koyuki. Ti voglio bene. ANGOLO AUTRICE Ciaoooo!  Pensavate che Keroro mi avesse uccisa nel sonno, eh? Effettivamente ci ha provato, ma Dororo mi ha svegliata in tempo!! Allora, questa FF riguarda Dororo e quello che pensa. Come se ai suoi amici importasse!   Dororo:*si deprime* Io: Detto questo, alla prossima!!

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Capitolo 4
*** Grazie, Angol Mois. ***


 

Angol Mois guardava il suo signore mentre finiva di montare l'ultimo modellino. E pensava. Pensava a quanto faceva per Sir Keroro, a quanto lavorava, a quanto lo aiutava, a quanto gli stava accanto pur di ottenere in cambio qualcosa da lui. Ma lui cosa le aveva mai dato, per essere trattato come un principe da parte della giovane? Niente, si rispose Mois. Niente di niente. La ragazza Angol cominciò a riflettere sul carattere del keroniano, perché più tempo passava assieme a lui, più veniva fuori la natura di Keroro. Era un essere avaro, scansafatiche e ignorante. Ma soprattutto ingrato. Ingrato perché non faceva mai niente per lei. Ingrato perché non le diceva l'unica parola che voleva sentirsi dire Angol Mois da parte sua: “grazie”. Un semplicissimo grazie. - Kero, uff! Che faticaccia, ma finalmente l'ho finito! - esclamò il sergente mentre guardava il modellino come se fosse la cosa più bella e magica dell'Universo. Mois avrebbe pagato oro sonate per farsi guardare in quel modo da lui, ma sapeva che non l'avrebbe mai guardata così. - Che ne dici, Lady Angol Mois? - chiese Keroro – Non è fantastico? - -Sì, Ser Keroro, è molto bello – rispose lei. Keroro sorrise, poi si batté una mano sulla fronte e disse – Oh, giusto! Mi stavo per dimenticare!! -. Il ranocchio cominciò a cercare qualcosa sotto lo sguardo incuriosito di Mois, blaterando – Ma dove accidenti l'ho messo?... credevo fosse qui... -. Questa scena andò avanti per diversi minuti, finché il keroniano urlò – FINALMENTE! L'HO TROVATO!- - Cosa, Ser Keroro? - chiese Angol Mois, vinta dalla curiosità. Il ranocchio si voltò verso di lei. Teneva in mano un piccolo fiore di ciliegio. Keroro si avvicinò alla ragazza e le disse – Scusami se non ti ho mai ringraziato per il lavoro che fai per me, Lady Angol Mois. Per farmi perdonare ti regalo questo fiore. E grazie di tutto! -. dopo averle timidamente allungato il fiore, il sergente corse fuori dalla stanza. Mosi prese il fiore e lo annusò. E pensava. A cosa? Al fatto che sì, il sergente Keroro aveva dei difetti, ma quello fa parte della natura.

 

Perché i terrestri credono di essere diversi dagli extraterrestri.

 

Ma la verità è che sono molto simili.

 

Ad esempio, anche gli extraterrestri amano.

 

 

A volte anche più dei terrestri.

 

 

THE END!

 

Ciauuuuuuz! Ho finito la raccolta, e volevo ringraziarvi tanto a tutti voi che leggete! Volevo ringraziare tanto anche SemplicementeSamantha, Mysterydoragon, Marianne60, SonAmy03 e La Pink, che anche se non ha mai recensito segue la mia storia ( finita ormai! ). Quindi grazie a tutti per il supporto e alla prossima!

Sempre vostra

 

Rolythebest

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