OTMA last days

di laschiumadeigiorni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Olga ***
Capitolo 2: *** Tatiana ***
Capitolo 3: *** Maria ***
Capitolo 4: *** Anastasia ***



Capitolo 1
*** Olga ***




 
Aveva lo sguardo perso nel vuoto; guardava un punto in lontananza, con i suoi bellissimi occhi azzurri,ora pieni di tristezza.

Pensava ai bei tempi andati Olga Nikolaevna; quei tempi in cui lei era la figlia dello zar e non una comune prigioniera. Sembrava destinata a diventare regina,forse di Romania,ma quel destino le è stato negato. Non sa cosa la attende la povera Olga; forse un finale più crudele di quella lunga prigionia. Non c’è nessun lieto fine ad aspettarla.

E’ pallida e continua a perdere peso. “E’ solo pelle ed ossa” scrive una delle guardie. Sta attraversando un brutto periodo di depressione,ma cerca di essere coraggiosa e si fa forza.                                                                                                                                                    
Lo fa per la sua amata Maman,  per suo padre e per il piccolo Alessio.

Lei e Tatiana sono le ‘infermiere’ preferite del fratello e cercano in ogni modo di alleviare il dolore che gli provoca quella brutta malattia,l’emofilia.
Si sente sola Olga, a farle compagnia ci sono solo i suoi libri che ha portato con se da Carskoe Selo; il suo preferito è ‘L’Aiglon’ che parla del figlio di Napoleone Bonaparte,rimasto fedele al padre fino alla fine dei suoi giorni e in questo libro Olga ritrova il rapporto con il padre che adora.

Il 16 luglio 1918 si prospetta essere una giornata calda e polverosa; da qualche giorno Olga ha ritrovato il buonumore ed aveva tanta voglia di scherzare. Non era nemmeno più arrabbiata con la sorella Maria; la granduchessa  aveva infatti rimporverato alla sorella minore di dare troppa confidenza alle guardie che lei odiava.

Quel giorno, mentre Tatiana era rimasta in casa con la madre a leggere la Bibbia,Nicola, Olga,Maria ed Anastasia uscirono in giardino per la solita passeggiata.

A cena la famiglia fu rattristata dalla notizia della partenza dello sguattero Leonid; il servo era un ragazzo di 14 anni e il solo amico che Alessio aveva trovato ad Ekaterinburg perciò Tatiana ed il dottor Botkin si recarono nell’ufficio del comissario Jurovskij per farsi rassicurare sul ritorno del ragazzo; il
comandante li ingannò dicendo che il ragazzo sarebbe tornato presto e rallegrata da questa notizia l’ex famiglia imperiale si recò a dormire.

A mezzanotte Olga e la sua famiglia furono svegliati con l’ordine di prepararsi a partire  perché i bianchi erano vicini alla città.

Mezz’ora più tardi erano tutti pronti e furono condotti nello scantinato di casa Ipatiev con la scusa di fare una foto di notifica.

Nicola portava in braccio Alessio,le ragazze portavano con loro  cuscini e altre piccole cose. Entrando nella stanza Alessandra domandò:

‘’Ma come non c’è neanche una sedia? Non ci si può sedere?’’

Furono portate due sedie. In una prese posto Alessandra e nell’altra Nicola vi depositò il piccolo Alessio. Furono poi fatti mettere in fila. Davanti stavano lo zar, la zarina e lo zarevic mentre dietro le quattro granduchesse e ai lati i membri della serivtù che gli erano rimasti fedeli.

All’improvviso nella stanza entrarono 10 uomini armati.

‘’Come?Come?” urlò l’ex zar.

Olga guardò per l’ultima volta l’amata sorella Tatiana.

Aveva solo 22 anni quando la sua vita fu stroncata nelle prime ore del 17 luglio 1918.   




*Angolo Autrice* 
Salve a tutti, 
è tanto che non posto qui qualcosa,ma avevo questa one-shot su Olga scritta da tempo e mi sembrava un peccato non postarla. Ho sempre amato l'ultima famiglia imperiale russa e così mi è venuta l'idea di scrivere qualcosa su di loro. La mia storia sarà di quattro capitoli ognuno dedicato ad una granduchessa, la prossima sarà Tatiana. Spero vi piaccia e se vi va lasciatemi una recensione,per sapere cosa ne pensate. 
A presto,
FioreJ


 





 

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Capitolo 2
*** Tatiana ***







  Una dura decisione fu quella che dovette prendere Alix nell’aprile del 1918.      
 Era stato deciso di trasferire ancora una volta l’ex famiglia imperiale, ma a causa di un altro attacco di emofilia Alessio non poteva partire e Alessandra era indecisa: non sapeva se partire con Nicky o rimanere a Tobol’sk con i figli.

“E’ il momento più difficile della mia vita” confidò ad una cameriera,” Tu sai cosa significhi per me mio figlio,e ora devo scegliere tra lui e mio marito”.

Fu Tatiana a tranquillizzare la madre.

“Smettete di tormentarvi; andate con papà. Penserò io ad Alessio”

La secondogenita di Alessandra e Nicola aveva tutte le qualità di una leader; si era sempre presa cura del fratello e delle sorelle tanto che le era stato affibiato il soprannome di governante e fu forse per questo che Alessandra si convinse a partire,portando con se solo la figlia Maria.

Furono giorni duri quelli per tutta la famiglia che non era mai stata separata prima d’ora.

Tutti facevano affidamento su Tatiana. 

La ragazza era sempre stata la preferita della madre, quella che le assomigliava di più per aspetto e carattere. Tatiana,come Alix,amava le faccende domestiche ed insieme alla sorella Olga era “l’infermiera” preferita di Alessio. In quel periodo difficile la granduchessa era sempre al capezzale del fratello che piano piano si stava riprendendo dall’ultima crisi che gli aveva procurato quella brutta malattia.

La granduchessa mostrò grande coraggio e forza d’animo, ma nel suo diario scrisse che aveva paura e non si sentiva all’altezza del compito che le era stato affidato, confidando di sentire il bisogno della vicinanza della sua famiglia.

In un momento così delicato la giovane subì un grave trauma. 

Per la sua bellezza Tatiana fu vittima degli apprezzamenti e delle persecuzioni delle guardie e restò talmente segnata da ciò che il suo tutore inglese Charles Gibbes ricorda di averla vista perdere peso.

La separazione della famiglia imperiale terminò presto.

Il 23 maggio 1918 Alix scrisse nel suo diario:

“ Intorno alle undici arrivarono le ragazze con Alessio. Che gioia essere di nuovo tutti insieme”

Forse Tatiana poteva tirare un sospiro di sollievo,erano di nuovo uniti e ora che aveva la famiglia con se nulla poteva farle del male, ma non sappiamo mai ciò che ci riserva il destino
.    




*Angolo Autrice* 
Salve a tutti! 
Ecco il capitolo su Tatiana :) 
E' un pò più corto del precedente,ma spero vi piaccia lo stesso. Ringrazio chiunque abbia letto il primo capitolo e ringrazio in anticipo chi leggerà questo. Fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione. 
Il prossimo sarà su Maria. 
A presto,
FioreJ


 

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Capitolo 3
*** Maria ***







Anche nelle giornate più buie il sorriso di Mashka non smetteva di brillare.

Era la forza della famiglia e Alessandra contava tanto su quella terza figlia che nel periodo di prigionia da una semplice bambina era sbocciata in una splendida donna.

Era diventata una donna coraggiosa Maria Nikolaevna e tante volte aveva dato prova di quel coraggio.

Era una notte gelida quella del 13 marzo 1917 e la rivoluzione era sempre più vicina,ma Maria non si era lasciata spaventare ed era uscita con la madre, nel freddo di San Pietroburgo,per incoraggiare i soldati rimasti fedeli alla famiglia imperiale.

Non sapeva che quel gesto le sarebbe quasi costato la vita.

Pochi giorni dopo Maria prese il morbillo,aggravato da una polmonite virulenta.

“Vostra figlia potrebbe non sopravvivere”

Erano state le parole del dottor Botkin,ma Alessandra non perdeva la speranza. Maria era la più forte dei suoi figli e non si sarebbe lasciata vincere da una stupida malattia.Doveva farcela.

Ed infatti anche questa volta Mashka diede prova della sua forza. 

Ma le cattive notizie non erano ancora finite perché il governo provvisorio aveva deciso di trasferire la famiglia a Tobolsk,in Siberia e dopo qualche tempo ad Ekaterimburg ed  ancora una volta Maria si ritrovò ad essere il sostegno della madre tanto che Alessandra la chiamava “le mie gambe”.

Quando fu comunicato il trasferimento per Ekaterimburg, Alessio si stava ancora riprendendo dall’ultimo attacco di emofilia e non poteva affrontare il lungo viaggio.
Alessandra si trovò di fronte una terribile decisione: partire con Nicola o restare con Alessio.

Alla fine si decise a partire portando con se solo la figlia Maria,poiché Olga stava affrontando un lungo periodo di depressione, Tatiana doveva assistere il fratello malato ed Anastasia era ancora una bambina.

Prima di partire Maria ed Anastasia bruciarono i loro diari per non lasciare tracce per i bolscevichi; tutta la loro vita,i loro pensieri, i primi amori erano ridotti in cenere.

Il 27 aprile 1918 fu il giorno della partenza.

“I piattini di Maria”,così erano chiamati i suoi splendidi occhi blu,erano pieni di lacrime,ma lei aveva deciso di essere forte,non poteva piangere, doveva resistere,nell’attesa che sarebbero stati di nuovo tutti insieme.  



*Angolo Autrice* 
Salve a tutti! 
Finalmente dopo una settimana stressante sono riuscita a pubblicare il capitolo su Maria. 
Io ho sempre adorato la figura di questa giovane donna e spero che mi sia riuscito bene scrivere su di lei. 
Grazie per l'attesa e come sempre,se vi va, lasciate una recensione per farmi sapere il vostro parere :) 
Entro domenica,massimo lunedì arriverà anche quello su Anastasia,che sarà l'ultimo. 
Un bacio, 
FioreJ

 

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Capitolo 4
*** Anastasia ***




E’ rimasta sola Anastasia.

La sua Maria è partita con la mamma e il papà, Olga sta attraversando un periodo di depressione e Tatiana è troppo occupata a prendersi cura del fratellino malato per poter badare a lei.

Ha voglia di giocare Anastasia. La prigionia non  ha portato via la sua vivacità.

Ma ora è sola e non ha altro che la sua fantasia a farle compagnia.

E’ sempre stata una brava attrice, furba e maliziosa.

Ricorda quando aveva tentato di corrompere il suo precettore inglese Sydney Gibbs con un mazzo di fiori per aumentare il suo punteggio, che lui aveva prontamente rifiutato. Ma Anastasia non si era arresa e subito aveva offerto i fiori al precettore russo Petrov.

Era la fonte di allegria della famiglia.

La chiamavano Malenkaya,che significa ‘’quella piccola” o shvibzik che in russo vuol dire “monella”.

Ed Anastasia era sempre stata una monella,anzi forse un diavoletto.

Era l’unica che riusciva a far sorridere le riservate Olga e Tatiana,ma sapeva anche essere dispettosa come quando aveva lanciato una palla di neve con dentro un sasso alla povera Tanya.

Ora Olga e Tatiana non sorridono più e lei si sente così inutile.

Le giornate trascorrono lente nella fredda Tobolsk e lei non sa che fare,si annoia la povera Malenkaya.

C’è solo Jimmy a tenerle compagnia.

Conta i giorni che la tengono separata dalla sua famiglia, le basterebbe così poco per essere felice. 

I bei giorni a Carskoe Selo sono solo un lontano ricordo.

Le manca la stanza che condivideva con Maria .

Ricorda la rete da tennis in mezzo ai letti,ricorda il fonografo ad alto volume per infastidire gli ospiti nel boudoir della zarina.

Sono i ricordi l’unica cosa che le resta. Un passato lontano è quello che le fa compagnia in un presente così incerto.

E’ il 23 maggio quando Anastasia può finalmente riabbracciare la sua famiglia, non è più sola. 

Ad Ekaterimburg però la situazione è diversa da quella di Tobolsk.

Le sono state imposte molte limitazioni e le guardie sono indisciplinate.

Non possono chiudere la porta della loro camera le povere granduchesse e le guardie sono sempre ubriache la sera.

Anastasia non riesce a dormire tranquilla.

Ma la situazione sembra migliorare con l’arrivo del commissario Jurovskij.

Anastasia è fiduciosa,così come il suo papà. 

Ottiene il permesso di uscire nel cortile di casa Ipatiev ogni giorno per mezz’ora ed Anastasia può finalmente respirare aria fresca,quell’aria che le ricorda la libertà perduta.

Ora può solo sperare Anastasia. E’ tutto quello che le resta.
 





*Angolo Autrice* 
Salve a tutti! 

Eccomi qui con l'ultimo capitolo dedicato ad Anastasia. Ringrazio chiunque abbia letto e recensito  la storia :) Vi chiedo ancora di farmi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione. 
Spero di tornare a scrivere presto su OTMA. 
Un bacio,
FioreJ

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