Varcò la soglia della sala comune e appuntò le iridi sull'obbiettivo.
Lui era il cadetto Eren Jaeger. Anzi no, il neo membro della squadra Rivaille. Il risultato di un progetto top-secret che aveva come scopo tramutare gli umani in giganti. Colui che poteva creare e controllare un colosso di nervi scattanti e muscoli sovrumani. Un'arma al servizio dell'umanità. Non sapeva quanto abile o forte fosse. Ma sapeva quello che doveva fare. Poteva trattarsi di un'illusione, ma doveva provarci... riuscirci lo stesso. Doveva diventare un simbolo di speranza per tutti! E dimostrare che anche l'impossibile era possibile.
Carico di determinazione strinse i pugni e raggiunse il tavolo. Si accomodò dirimpetto all'obbiettivo, tirò fuori la lingua e fece una smorfia. Dall'altra parte il Capitano Rivaille poggiò la tazza di tè sul piano e lo fissò senza battere ciglio.
"Diverrai strabico, Jaeger." disse.
Accanto a lui Petra sospirò, scrollò il capo e gli pose la mano sulla spalla: "Mi dispiace, Eren. È impossibile, non c'è nessuna speranza di farlo ridere."
 

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Hello. ^^ Dunque, c'è poco da dire. °A° Qui la citazione è quella che corrisponde al discorso che Pixis fa sul muro e le relative riflessioni di Eren sulla missione in cui dovrà chiudere la breccia nel muro di Trost. Lol. Ma la situazione è diversa, ovviamente. ùù'' Spero di avervi strappato un sorriso! °A°
A proposito della raccolta: le pillole arriveranno in ordine sparso, perciò non cercate di dargli una cronologia... perché le scrivo così come mi balzano in testa. ^^'' E sì, avrei fatto meglio a farmi una manica di fatti miei e a tenermele per me, ma ormai... oo'' Alla prossima! *w*
CompaH

Si lasciò cadere, sopraffatto dalla stanchezza, dal calore. Dietro di lui, innanzi al muro Maria, il corpo del Titano in cui si era trasformato giaceva ormai privo di vita, in fumo. Ciononostante Eren si abbandonò fra le braccia di Armin conscio di aver portato a termine la missione: per la prima volta dopo tanto tempo l'umanità era riuscita a riappropriarsi di uno dei territori sottratti dai Titani. Dopo tanto tempo, quella era la prima vittoria. E nessuno dei suoi compagni era morto invano. Le vibrazioni l'avvisarono del pericolo prima ancora che potesse scorgere l'immensa sagoma di altri due Titanti andare loro incontro.
"Eren! Armin!" strillò Mikasa.
Non riuscì a muovere muscolo neppure per scappare; ma non ebbe il tempo di crucciarsene. Qualcosa saettò fra i corpi enormi e le mura. Percepì un baluginio argentato, sentì un sibilo sferzante e vide il sangue piovere dall'alto. I Titani s'abbatterono al suolo l'istante successivo, sollevando polvere e detriti tutt'attorno. Quando riuscì a mettere a fuoco, vide la sagoma di un uomo troneggiare sulle carcasse. Armin s'irrigidì, Mikasa trattenne perfino il respiro. Dalla sommità dei cadaveri il misterioso individuo mostrava fieramente la casacca della Legione, con le Ali della Libertà che ondeggiavano al vento.
"Ehi, ragazzini... qual'è la situazione?" domandò il nuovo venuto, con l'espressione truce.
Gli occhi di Eren si riempirono di sorpresa, mentre il cuore gli batteva a mille e una sola domanda gli si profilava alla mente: "Ma chi è 'sto tappo?"
 

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Demenzialità a gogo. Lol. Mi domando se sia simpatica sul serio o se sia solo stupida. °A° In ogni caso mi sento troppo scema. oo La scena in questione penso che la ricordiate tutti, il primo incontro fra Eren e Rivaille. Il muro mi sembra che fosse il Maria. Ma sinceramente non mi ricordo bene, io quei tre cosi li confondo! °A° Quindi se ho sgarrato fatemi sapere che correggo subito! Ah, mi stavo chiedendo se non fosse più comodo per la lettura specificare prima della falshfic il contesto. oo Voi che dite? Intanto vi do appuntamento alla prossima boiata! *w*
CompaH  

Contesto: Dopo lo scontro col Titano Femmina.

Sollevò il mento, perseverò sull'attenti e attese responso. Il Capitano Rivaille non cambiò espressione e l'osservò attentamente da capo a piedi.
"Bisogna effettuare il procedimento ancora una volta, Jaegar." asserì infine.
"Capitano..." obiettò, cercando le parole giuste "...sarebbe la quarta volta."
Era stata Mikasa a raccontargli di come il Capitano Rivaille avesse affrontato il Titano Femmina e di come l'avesse eroicamente salvato dalle fauci del mostro. Gli era grato, ovviamente; ma da allora le sue preoccupazioni si erano un tantino acuite. Deglutì, mentre le palpebre del Capitano si assottigliavano pericolosamente.
"Te lo ripeterò ancora una volta Jeager..." iniziò Rivaille, senza palesare emozioni di sorta "Non so dire cosa deciderai di fare. Né potrei dirti cosa fare. E non importa quali motivazioni ti porteranno a una data scelta, non potrai mai sapere se avrà esito giusto o sbagliato. Perciò l'unica cosa che puoi fare è effettuare una scelta di cui in futuro non dovrai pentirti."
Un brivido gli scivolò lungo la schiena al solo ricordo dei calci del Capitano in faccia; e improvvisamente pensò che farsi la quarta doccia consecutiva per eliminare i rimasugli di bava del Titano Femmina non fosse poi una prospettiva così terribile.
 

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Lol. L'idiozia dilaga! *w* Coooooomunque... pensavate di esservi liberati di me, vero? xP Purtroppo no, sono ancora qui a tartassare neuroni (i miei e i vostri) e i poveri personaggi di Shingeki No Kyojin. ùù' Che dire? Per quanto stupida, questa è la mia preferita! xD Sono gorgogliosa di me per aver tirato fuori dal cilindro (cervello...?) questa pillola! ùù Quale modo migliore per storpiare la celebre frase di Rivaille? *w* *e venne pestata, randellata, trucidata, calciata dal suddetto Rivaille* °A°
Beh, spero che sia piaciuta anche a voi. ^^ Fatemi sapere che ne pensate... mi sento così... particella di sodio in questa "fic"! xD