Conflitto tra Dei

di Wadewane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SHIELD vs Justice League ***
Capitolo 2: *** In cerca di speranza ***
Capitolo 3: *** Problemi ***
Capitolo 4: *** Problemi, problemi e ancora problemi ***
Capitolo 5: *** SCONTRO TRA TITANI PARTE 1 ***



Capitolo 1
*** SHIELD vs Justice League ***


Capitolo 1
 SHIELD vs Justice League
 
Cap lanciò lo scudo contro kal-el ma rimbalsò come fosse fatto di gomma. Seve lo riprese al volo pronto a ripararsi dall’attacco di Superman che non esitò a lanciare dai suoi occhi un raggio laser ultracalorico.
Intanto Tony se la vedeva contro Bruce che con i suoi bat-bumerang cercava di far cedere la difesa dell’uomo di ferro. Batman ormai stufo decise di attaccarlo a sorpresa lanciandogli una palla di fumo che stordì Tony e gli permise di andargli alle spalle e di piantargli un Bat.boomerang bello appuntito nell’armatura riuscendo a colpire la carne. Allora Tony si giro di scatto verso l’uomo pipistrello e gli lancio un raggio dalla mano che lo scaraventò al suolo.
Il paesaggio era ormai in preda a eruzioni vulcaniche create dalla fenice , lava ovunque ma erano ben lontani dai centri abitati. Si trovavano nel Texas in un deserto come gli altri divenuto il campo di battaglia di due fazioni che ambivano allo stesso premio. La prima erano gli Avengers guidati dall’impavido Capitan America e l’ altra era la Justice League guidata da Superman.
Ma cosa a spinto queste due fazioni a scontrarsi?
Torniamo in dietro di due anni fa quando Nick Fury, seduto nel suo studio, decise che la Justice League doveva far parte del progetto Avengers.
Più che altro non si fidava di loro, insomma….erano sbucati dal nulla e i loro poteri erano sconosciuti.
Non tardò a chiamarli anche se la risposta di quest’ ultimi non fu delle migliori. Rispose Superman alla chiamata dicendo che loro non volevano aver niente a che fare con lo SHIELD.
Allora Nick decise di intervenire in un modo assai brusco. Andò a parlargli di persona portandosi dietro Luke Kage, Sentry e  Hulk ovvero il capitano Ross.
All’inizio fu una chiacchierata tra amici ma quando arrivò il NO da parte di Batman Fury decise che avrebbe preso dei provvedimenti.
A sentir questo Superman, Lanterna Verde e Wonder Woman fecero scoppiare un litigio che fini con un combattimento tra Sentry e l’uomo d’ acciaio. Vinse Kal-el e Nick portandosi in spalla il povero Sentry giurò che gliela avrebbe fatta pagare.
Infatti non passarono molti giorni da che nick portò il eliveivolo sello SHIELD sopra la Justice League iniziando un attacco contro i super eroi.
Superman non esitò oltre e si lancio subito all’attacco e dopo pochi minuti riusci a far cadere a terra la struttura dello SHIELD. Nick si trovava a faccia a faccia con l’uomo d’acciaio; prese la mira e fece fuoco con la sua beretta ma i proiettili rimbalzarono contro l’imponente addome di Kal-el che subito dopo prese Fury per il collo e lo scagliò contro una delle tante pareti della stanza dove erano.
Fury perse conoscenza .
 

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Capitolo 2
*** In cerca di speranza ***


Batman si trovava su uno dei tanti tetti di Gotham City pronto a intervenire la dove c’era bisogno
Sentì dei passi e il suono di qualcosa che gli veniva in contro ad alta velocità
Un attimo e riuscì a schivare l’ oggetto che gli arrivava dritto in faccia : uno scudo laminato con i colori della bandiera americana.
Dall’ ombra usci Cap che dopo aver ripreso lo scudo che aveva fatto un effetto boomerang disse
“Perché? “
“Avete iniziato voi “ gli rispose l’uomo pipistrello
“Non c’era bisogno di tutto quel macello quindi, perché”
“Scusa ma non sono intenzionato a parlare con te” disse Batman dando le spalle a Cap
“Guardami negli occhi quando ti parlo!” Cap furibondo si scaraventò contro Batman e i due iniziarono un feroce scontro
Dopo alcuni cazzotti presi in pieno Bruce prese i suoi batarang e li lanciò contro il super soldato
Quest’ ultimo li schivò tutti e diede un calcio ben assestato sull’addome dell’uomo pipistrello
Dopo il colpo ricevuto prese la gamba di Steve e lo fece cadere giù dal palazzo
Poi prese il rampino e legò Cap all’ estremità del tetto.
“Allora …… che vogliamo fare? “ disse Bruce
“Taglia la corda e fammi cadere…. Non è quello che volete voi della Justice League?”
“Noi non uccidiamo” disse Bruce con un tono abbastanza serio
“Dillo a fury” gli rispose l’altro mentre si arrampicava sul tetto e si slegava la corda che aveva al piede.
“Tranquillo, lui è vivo”
 
Lanterna verde volava sopra Malibù e arrivò a casa di Tony Stark. Suonò il campanello e Tony gli aprì la porta invitandolo a entrare.
La faccia di tony era triste, voleva che quello che era successo allo SHIELD non fosse mai accaduto.
Un “Bella casa” interruppe i pensieri di Tony. Lanterna Verde si guardò attorno ammirando la dimora del vendicatore. “Allora arriviamo al punto“disse Tony “NON accetterò le vostre scuse e mai lo farò, quello che avete fatto farà perdere delle vite , molte vite dato che senza lo SHIELD a monitorare il mondo, dio solo sa cosa accadrà”
“Tranquillo …… ho io la soluzione”

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Capitolo 3
*** Problemi ***


Logan era seduto sul letto ad aspettare chi sa cosa.
Anche se era mezzoggiorno e facevano pochi gradi all'esterno lui stava in cannottiera e jeans e fissava il suo sigaro fumante.
Pensava al suo passato, a cosa lo aveva spinto a scegliere la strada che aveva percorso ma i suoi pensieri non durarono molto.
La porta del suo appartamento andò in frantumi e una granata bucò la nuvola di polvere che si era creata. Logan venne preso in pieno e venne scaraventato giù dalla finestra vicino al suo letto e atterrò su la macchina di qualche suo vicino. Ci mise pochi secondi a guarire dalle ferite ma non ebbe il tempo di pensare a cosa fosse successo ce si vide arrivare una figura con due katane che gli stava saltando addosso pronta a trafiggerlo.
Con uno scatto fulmineo rotolò giu dalla macchina e si mise in piedi tirando fuori gli artigli.
Dal tettuccio sfondato della macchina si eresse in piedi la figura omicida.
"Wade?" disse logan stupefatto.
Era deadpool aka Wade Wilson che era sparito dal conflitto tra lui, logan e il fratello di quest' ultimo. 
Wade non rispose e con un salto atterrò alle spalle di Logan e lo infilsò con una delle due katane ma non riuscì a trapassarlo dato che la lama si bloccò a contatto con lo sterno di adamantio del mutante
Wolverine si girò di scatto e spezzò la lama della katana e poi si tolse i rimasugli dalla schiena, li buttò a terra e caricò Wade con gli artigli, ma il mercenario con la seconda katana parò i colpi e infilsò di nuovo Logan stvolta da davanti perforandogli un polmone.
Deadpool riprese l'arma guardando Logan e sperando che quel colpo lo avrebbe messo a tacere per sempre ma non fú così: Wolverine non ci mise molto a riprendersi e a guarire dalla ferita 
Intanto Tony stava parlando con Hal su come finire la rivalità tra le due squadre di super eroi 
"Quindi siamo d' accordo?"
"Si.... i nostri gruppi andranno ognuno per la sua strada e non si incontreranno mai più" con queste parole Jordan avrebe creato un accordo tra i vendicatori e la JLA.
Pepper arrivò di corsa nel salone dove stavano parlando i due e disse "abbiamo visite...."
Hal e Tony si alsarono dal divano dove erano seduti e corsero verso il balcone della villa Stark e rimasero per un attimo spaventati:
Era Superman che aveva sentito tutta la conversazione grazie al suo super udito 
"Che cosa sei venuto a fare?" chiese Tony
"Abbiamo un problema"


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Capitolo 4
*** Problemi, problemi e ancora problemi ***


Stavano per strada ,avevano coinvolto civili ed erano ricercati:
Logan si era salvato prendendo una granata dalla cintura di Deadpool e, lanciandogliela addosso, aveva creato un diversivo con cui scappare.
Adesso si trovava sotto un ponte con un cappotto che aveva trovato vicino ad un cadavere nei bassifondi della città in cui aveva trovato anche un sigaro cubano dal profumo intenso. 
Era notte e la città aveva appena cominciato a vivere e mentre Logan passeggiava in cerca di un posto dove ripararsi sentiva le risa della gente, le auto che passavano sopra di lui e ance qualche colpo di pistola.
Non trovando nessun posto dove accamparsi chiese un passaggio a un paglio di giovani che savano andando a metropolis ma che dovevano fare tappa a gotham per salutare la zia di un loro amico morto chi sa come.
Arrivati a gotham Logan ringraziò i giovani e si diresse nel buglio della notte.
Steve intanto stava al commissariato del commisario Gordon che lo stava interrogando insieme a Batman.
"Allora....Steve Rogers aka Captain America" iniziò il commissario.
"Lui dov'è?" chiese cap furibondo 
"hei hei calmati, ok? il tuo amico sicuramente sta bene" rispose Gordon.
Cap continuò "ditemi dove si trova!" sbattendo il pugno sul tavolo dell interrogatorio. 
"Calmati" rispose Batman "lui è con noi e si trova in un posto sicuro".
"con voi? io non credo proprio" rispose Steve.
entrò un agente di polizia con la faccia spaventata ed urlò "i detenuti.....scappati....da Arhkam...."
"riprendi fiato giovane" rispose Gordon "che è successo?"
Arrivati ad Arkham Batman, Cap e il commissario si diressero verso l'ufficio del responsabile del manicomio e appena furono lì il cavaliere oscuro prese una sedia e la sbattè contro il muro e disse "dove sono!?"
"io....io non lo so" 
"Non mentire, sei tu il capo della sicurezza quì, avrai visto qualcosa"
Il responsabile si girò verso il monitor delle telecamere che stava li affianco alla scrivania e tutti videro un uomo vestito di rosso e nero che in un corridoglio faceva a brandelli le guardie con due katane.
"eheheheheahahahahahahah....che bello che bello sono evaso , hai visto Batman? sono sfuggito alle tue grinfie ahahahahahaha" la voce era inconfondibbile anche se attappata dall microfono delle telecamere ma non si poteva sbagliare....era Joker che subito dopo aver parlato si affacciò alla telecamera e continuò" ehehe caro signor Gordon e compagnia bella ehehehehe, io sono fuori e voi siete dentro le vostre ideologie, prigionieri delle idee, mentre io ahahaha sono liberooooo ahahahahaha"
"Maledizione!" disse Gordon dando un calcio alla sedia.
"problemi, problemi e ancora problemi"

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Capitolo 5
*** SCONTRO TRA TITANI PARTE 1 ***


La finestra andò in frantumi e Superman e Hulk caddero dall’ ultimo piano della Stark Tower.
Durante la caduta si scambiarono un paio di pugni sulla faccia finchè non atterrarono su un taxi che stava parcheggiando.
Ma torniamo indietro di qualche minuto……
Il Dr. Banner stava lavorando ad uno dei suoi antidoti contro la sua “malattia” dando pugni sul tavolo per via dei suoi insuccessi facendo tentennare le fiaschette  contenenti chi sa quali miscugli chimici, arrivò un uomo sulla trentina, occhiali da vista abbastanza grossi, abito formale e cappello anni 70.
“Come ha fatto ad entrare?” chiese Banner senza neanche voltarsi.
“Sono un giornalista e sono stato incaricato dal governo di fare un resoconto sulla situazione”.
“Un giornalista? Ehehehehe. Che vuole sapere?”
“Bhe in che modo risolverete questo conflitto e cose del genere”
Bhe abbiamo appena costruito un macchinario che identifica il dna delle persone e ne scopre i punti deboli e………a vedere dal suo lei non è ne un giornalista…..ne un umano….”
Detto questo Banner si voltò verso l’uomo e continuò :
“Klark Kant……..Cittadinanza Metropolis……..Bhe certo che poteva farsi un alibi migliore signor Kant. O dovrei dire Superman?”
Klark posò gli occhiali su un tavolo lì vicino e rispose : “come sapete delle nostre identità?”
“bhe……”rispose Banner  “durante lo scontro contro Sentry abbiamo preso alcune vostre informazioni dal corpo del malcapitato”
“Bhe se le cose stanno così….” Disse Klark strappandosi la camicia facendo vedere il costume sotto di essa “non ho alternative se non minacciarla di darmi le apparecchiature che avete in questo palazzo.”
Banner iniziò a tremare e a stringere i pugni :l’adrenalina lo stava facendo trasformare nel suo peggior incubo….Hulk.
“è sicuro di ciò che vuol fare signor Kant?”
“credo di non aver altra scelta se vogliamo far finire questa storia.”
“B…bene……urgh………Allora si prepari che……..sarà più difficile di quanto lei pensa”
Un paio di secondi e l’innocuo Dr Banner si trasformò in un colosso verde che spruzzava rabbia da tutti i pori, intanto Klark si strappò gli ultimi indumenti rimasti sfoggiando la sua uniforme Kriptoniana, poi caricò il colosso e entrambi caddero dalla finestra. Saranno stati almeno cento piani da li al piano terra e quando si rialzarono dopo esser caduti su un taxi i due incrociarono gli sguardi, poi Hulk iniziò a correre verso il suo nemico, la stessa cosa fece Superman volando e all’impatto dei due ci fù un onda d’urto che mandò in frantumi alcune vetrine li accanto. 

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