Girl in the Brother's Dark

di Danielle83
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Occhi del dramma. ***
Capitolo 2: *** Le maniere forti. ***
Capitolo 3: *** Corri più forte che riesci. ***
Capitolo 4: *** Per te cammino sulle mine. ***
Capitolo 5: *** Come ad un boss si addice. ***
Capitolo 6: *** Siamo il bianco e siamo il nero. ***
Capitolo 7: *** Non come le altre. ***
Capitolo 8: *** Cose che non si possono dire. ***
Capitolo 9: *** Nel suo cuore c’è una cicatrice. ***
Capitolo 10: *** Sotto una mitragliatrice. ***
Capitolo 11: *** Insieme siamo immortali. ***
Capitolo 12: *** Anche se gridi, gli altri non ti sentono. ***
Capitolo 13: *** Contro il mondo con le mani. ***
Capitolo 14: *** Senza te sarei nel vuoto. ***
Capitolo 15: *** Per te passo questo confine. ***
Capitolo 16: *** E di cosa faremo il giorno del giudizio. ***
Capitolo 17: *** Ora siamo pronti a tutto. ***
Capitolo 18: *** Scegli il desiderio più forte che pensi. ***
Capitolo 19: *** Il male che produce il bene. ***
Capitolo 20: *** Nessuno coglie quest'attimo. ***



Capitolo 1
*** Occhi del dramma. ***




 
1° Capitolo:
-Occhi del dramma.


 
 
Improvvisamente un tonfo interrompe il mio sonno. Alzo il busto: è stato solo un incubo?
Mi guardo attorno: Le mie foto, i miei peluche, il mio letto, i colori della mia stanza, sono spariti insieme alla luce del sole.
Ma forse il sole non si è nemmeno sollevato in cielo. Che ora è? Che posto è?
C'è solo un letto che ammorbidisce il mio corpo, ma tutto il resto è solo un muro ammuffito ed il pavimento gelido e scivoloso, un rubinetto che possibilmente neanche funziona ed una finestra, perfino serrata. E' davvero una stanza fetida ma quel che è' peggio è che tutto attorno a me è buio sebbene l'ultimo ricordo che ho è che prima di ritrovarmi qui è che erano quasi le sette del mattino.
Scuoto la testa, che male atroce. Mi alzo in piedi nonostante la testa minacci di staccarsi dal collo. Sembra la cella d'isolamento di qualche criminale.
Mi avvio verso il rubinetto e lascio scorrere l'acqua: forse adesso ricordo...


Io ed il mio migliore amico, Harry Styles, dovevamo incontrarci sotto casa sua alle sette del mattino.
Improvvisamente, quella mattina, il mio sonno si sospese ed io non riuscivo più a riaddormentarmi così decisi di andar casa sua prima. 
Erano solo le cinque del mattino.
Decisi di andarci a piedi, giusto per far una passeggiata. Maledetta quella decisione. Uscì di casa, infilai le cuffie nelle orecchie e cominciai a marciare.
Certo, non fu una bella idea: ricordo il freddo che cominciava a pulsarmi nelle vene senza tener conto che era troppo tardi per tornare indietro, così marciai più energicamente.
Girai l'angolo e quattro case dopo, ero sotto casa sua. Mancava ancora mezz'ora, così decisi di sedermi su una panchina, nella piazzetta che si trova davanti casa di Harry. Ricordo che presa dalla noia cominciai a cazzeggiare col mio telefonino.
Dietro quella piazzetta c'era la casa di Liam Payne, un amico sia di Harry che di mio fratello.
Se non ricordo male, penso che mi sia arrivato un messaggio da Harry che mi avvisava che finalmente era pronto per scendere. Ero felice di vederlo.
Staccai la musica e in quello stesso istante sentì come uno sparo .
Tutti i miei arti si fermarono, le mie mani cominciarono a tremare. Ero atterrita. Mi girai ed istintivamente scappai verso casa di Liam pensando che fosse lui la vittima. Come un'illusa potevo sperare di salvarlo da sola contro un qualcuno di armato in giro per le vie del mio quartiere.
Ma arrivata lì la vittima era un'altra: un uomo di mezza età con un colpo proprio sulla fronte.
Mi avvicinai ma i suoi occhi morti rivolti al cielo, così inquietanti che mi spaventarono, così mi voltai. Quel che c'era di strano, era Liam infondo alla strada che mi fissava.
Ricordo che cominciai a correre verso lui piangendo, sperando che lui salvasse me. Intanto Harry era già sceso e anche lui stava correndo verso di noi.
Mentre mi avvicinavo a Liam, quest'ultimo uscì una pistola e la puntò contro di me.
Mi fermai, mi bloccai, era inspigabilmente giunta la mia ora?
Harry urlava a Liam di non fare ciò che intendeva fare ma gli occhi di quello che credevo essere un amico di famiglia non cambiavano idea.
Restavano serrati su di me. Potevo vedermi tutta la vita passare davanti ai miei occhi. Sentivo la paura e l'ostilità insieme.
Dopo secondi di terrore, Liam posò la pistola in silenzio. 
"E' Pam! Ricordati che è Pam!" - Urlava Harry.
Caddì a terra terrorrizata. Non avevo corso poi chissà quanto ma sembrava proprio così. Sudavo ed avevo i battiti accellerati. Harry sollevò il mio corpo tremante.
"Harry ti prego, portami via."
Forse lo supplicai di far questo.
Il volto colmo di pietà di Harry sparì quando Liam mi tappò la bocca con un fazzoletto, facendomi addormentare.


E' così che è andata.
Mi butto sulla porta, sono furiosa. Ho la rabbia che mi percuote nelle vene ma non tengo conto che ho la testa che mi pulsa sempre più forte e ho anche un bel coraggio ad incazzarmi così sapendo che Liam potrebbe uccidermi da un momento all'altro. Liam? O Harry? Chi dei due è peggio?
"Apri questa porta, Payne!! APRI QUESTA PORTA!! Harry!! HARRY!!" 
Le urla sono forzate e le mie corde vocali bruciano.
Con tutta l'energia rimasta in corpo scaglio dei pugni sulla porta ma niente da fare.
Mi siedo in quel viscido letto. Qualcuno potrebbe esserci morto qui ed il che mi fa ribrezzo a tal punto che decido di star in piedi a girare per la stanza.
Harry. Liam. Entrambi amici di famiglia ma soprattutto Harry era il mio amico. Il migliore.
Harry e i suoi riccioli, il mio Har. Siamo sempre stati amici poiché ci siamo conosciuti alle superiori e da lì non ci siamo mai più separati. Oppure Liam che nonostante lo vedessi poche volte, faceva sempre il suo effetto. Sembrava una brava persona e per di più, quella volta
 vedendolo in mezzo alla strada, credevo potesse salvarmi e non portarmi qui. Vorrà uccidermi?
 
"Ricordati che è Pam!"
 
Urlava Harry.
Ma cosa potrà mai significare? Che ricordo son io per Liam?
Adesso la paura mi assale, cosa ne faranno di me?
Sono nel bel mezzo dei miei pensieri quando la porta si apre: E' Liam.
Lui si avvicina lentamentamente.
"Sei un assassino! ASSASSINO!!" - Urlo tentando di allontanarlo.
Lui si fa sempre più vicino ed io sempre più lontano.
Liam mi prende e, buttandomi sul muro, mi tappa la bocca puntandomi una pistola sulla testa.
Non gli ho fatto nulla, ho solo urlato e per lui ero così minacciosa da dovermi uccidere?
Morirò qui e morirò così? 
Chiudo gli occhi aspettando la mia ora. Ma forse lui non mi ucciderà. Non l'ha fatto neanche prima.
"Adesso ascoltami bene, ti conviene star zitta e seguirmi, chiaro?" - Sussurra in modo molto prepotente.
Ma il suo tono è anche presso che portato a farmi pensare che quel che sta facendo, ovvero risparmiarmi, gli fosse indotto da qualcuno. Ma il suo sguardo è torvo come se volesse solo farmi del male, molto male.
Lascio che il mio respiro e il mio "granare gli occhi" sia segno di un "si".
Dopo aver lasciato il mio volto, Liam si avvia per uscire. Io ho paura a seguirlo ma sono costretta.  
Ciò che c'è fuori da quella porta è solo un breve corridoio che alla fine svolta a destra. Alla mia sinistra un altro corridoio colmo di porte.
Stanze come la mia? Ci sarà qualcuno lì?
Il corridoio non è largo ma è lucente, è grigio. Tutto grigio e lucente dovuto dalle luci sul soffitto. 
Che posto è? Sembra tutto così vecchio, come colpito da un raggio radioattivo. Mi fa male la testa, c'è puzza e tutto è marcio, osceno. Ho i brividi pur essendo un posto caldo, quasi soffocante.
Seguo Liam, lui non si volta per vedermi, per verificare se io lo sto seguendo e non ha tutti i torti: non potrei disobbedire ad un ragazzo armato. 
Girato l'angolo, Liam si avvicina verso una porta nera. Contrariamente a tutte le altre porte, questa è lucida e sembra nuova di zecca.
Io entro dopo lui, non so cosa mi aspetta una volta alzato lo sguardo. Sposto un ciuffetto dietro l'orecchio e sollevo gli occhi:

A destra trovo Harry sul divano che, dopo uno scambio di sguardi, abbassa la testa.
A sinistra due ragazzi mai visti prima: un biondino in giacca e cravatta che mastica una gomma e un ragazzo con i capelli scuri e barbetta vestito casual che mi fissa fumando una sigaretta. 
Liam si sposta e davanti a me un ragazzo che si copre il viso con le mani. Ma io conosco quelle mani, quei capelli e quella sagoma. 
"Pam."
Un attimo, io conosco questa voce, non può essere un caso. 
"
Dovevi proprio passare di lì, non è vero?" 
 Le mani si abbassano dal volto mostrando due grandi occhi verdi. I suoi due occhi verdi.
 "Sorellina mia, dobbiamo parlare." - Si alza in piedi e mi fissa. 
Louis. Mio fratello a capo di tutto questo? 


Mi trovo faccia a faccia con mio fratello e più lo guardo, più ogni ricordo dolce e candido che ho di lui sparisce.
Penso di star per svenire, il che è grave.
Louis si rivela essere qualcuno di losco in giri sinistri e il mio unico pensiero è che vorrei scappare via, fingendo di non aver visto nulla. 
Eppure ricordo ancora quando, giocando a nascondino con gli altri bambini, lui mi seguiva e mi nascondeva nei suoi vastissimi nascondigli, stavamo minuti attaccati e stretti, sghignazzavamo e nessuno ci trovava mai. 
Adesso il suo nascondiglio è un enorme sotterraneo umido e ammuffito, per nascondere assassini.
Ci guardiamo a lungo: Io non riesco a pronunciare una sola parola, spero soltanto che qualcuno mi dica che è tutto uno scherzo.
A proposito di scherzi, Louis decide di interrompere quel silenzio con un risata.
Tutti sorridono. Tutti tranne Harry. Lui guarda le sue scarpe e si sfiora i pantaloni con il dito. I suoi riccioli gli coprono il volto. 
Poggio di nuovo lo sguardo su mio fratello, ancora divertito.
"Rido perché mi è venuta una bella idea." - Borbotta ridendo.
Molto rassicurante. Continuo a guardarlo con i miei occhi lucidi e spaventati: Mi avrebbe ucciso? Qui e davanti a tutti?
Che ne sarà di mamma e papà? Non perderanno solo me, ma anche lui. Perderanno due figli. Sanno di tutto questo?
"L'idea principale era quella di ucciderti, vero Liam?" - Pronuncia.
Anche i ricordi di Liam da bravo ragazzo stanno svanendo: adesso sono tutti degli sconosciuti.
Quel che è preoccupante è che mio fratello voleva uccidermi.
Guardo Louis sgranando gli occhi. Il battito del mio cuore si fa sempre più assordante. Non uscirò viva di qui, in nessun caso.
"Sai.."
 La voce di Liam mi colpisce alle spalle ma non mi giro, voglio ancora guardare mio fratello negli occhi e pregare che non mi uccida.
"Tuo fratello Louis è conosciuto perché..non prova pietà." - Pronuncia senza preoccupazione.
Quelle parole mi accoltellano al cuore. Mi sento come soffocare, il mio respiro si fa sempre più complicato: sarà il fumo provocato dalla sigaretta di quel tipo dai capelli neri, sarà la stanza ridotta male o sarà perché forse quelle saranno le ultime cose che vedrò. L'ultima situazione che vivrò. L'ultimo sguardo di mio fratello che riceverò. I miei piedi sono serrati a terra, le mie mani tremano. Ho paura. Perché? Perché io e perché mio fratello?
"Però abbiamo preso una decisione migliore.." - Louis riprende a parlare. - " Ti unirai a noi." - Enuncia puntandomi gli occhi contro.
Il tremolio delle mie mani cessa. Indietreggio sorpresa.
Unirmi a loro per uccidere le persone? Fino a due giorni fa praticavo la danza e adesso faccio parte di un giro losco di persone?
Non è una richiesta, è un ingiunzione. Senza prepotenza o altro. Louis faceva paura con il suo penetrante sguardo verde.
I suoi occhi ardevano, in lui c'è qualcosa di più di un "Ti unirai a noi".
L'avrei scoperto solo con il tempo anche perché, se avessi detto no, probabilmente sarei morta.
"Pensavo che i testimoni non sopravvivessero mai!" - Pronuncia Liam aggressivamente.
Appunto. 
"Liam, lascialo fare!" - Mi giro verso Harry, il coraggioso Harry.
Lo mortifico con gli occhi. Per tutto questo tempo mi aveva mentito ed anche lui è un assassino, probabilmente.
Quel viso dolce e quei riccioli sono solo la copertura del bravo ragazzo o il suo rapporto con me era reale? 
"I testimoni non sopravvivono mai. Hai ragione Liam. Infatti voglio vedere come riuscirà a vivere senza i suoi amici e senza mamma e papà." - 
"Come?" - Chiedo.
Tutti mi guardano. Nessuno pensava che potessi rispondere. Ma 
non vedo perché star ancora zitta quando c'è di mezzo la famiglia o gli amici.
Io non pensavo che Louis potesse essere quello che è, poiché lui non me ne ha dato motivo di pensarlo, quindi perché io dovrei stare senza i miei amici o la mia famiglia? Questi miei pensieri mi fanno capire che per amore di sopravvivere, ucciderei altre vite. Anche moralmente.
"Non pensavo parlasse." - Il tipo dai capelli neri si alza e poggia il suo corpo sulla scrivania guardandomi con attenzione.
Ha piccoli occhi dorati, affascinanti ma non incanta. 
"Si Pam, devi dire addio alle tue amiche, ai tuoi amici. Devi trattare mamma e papà con freddezza, nessuno deve avere un legame con te: solo noi cinque. Noi cinque adesso siamo tutto ciò che hai." - Louis parla della sua idea sorridendo.
Ma non ci trovo niente da ridere. Niente da sorridere. Niente di emozionante. Io non ne ho intenzione. Forse. Ma Louis è sempre stato "tutto quello che ho".
"Effettivamente, è molto carina e dolce per essere 'notata'." - Pronuncia il biondino.
Quest'ultimo poggia la schiena sulla finestra e mi fissa ancora.
Harry è seduto sul divano. Si vergogna troppo per incrociare i miei occhi.
Liam, poggiato con le spalle al muro, che se provassi anche solo a guardarlo penso che mi ucciderebbe senza porsi il problema che mio fratello è proprio accanto a lui.
"No, Niall. 
Lasciaremo mia sorella fuori dagli affari di Jhonny, non sopravviverebbe un secondo insieme a lui.- Borbotta Louis.
Così si chiama allora il biondino in giacca e cravatta: Niall.
 Louis parla di me come se fossi una sconosciuta, come se potesse sballottarmi da un posto all'altro, come se non ci fosse legame di sangue. Chi è questo Jhonny? Cosa intende Niall con "Carina per essere notata"? Troppe domande dalla quale io vorrei solo scappar via.
"Adesso vai, Pam, fai quello che ti ho detto. Vedila come una protezione verso loro." - Enuncia in modo deciso.
Protezione verso loro? E a me chi mi protegge? Loro che avranno due pistole a testa? Cosa accadrebbe in ogni caso con persone come loro?
Lo guardo senza dire nulla, non può essere vero. Niente di tutto questo può essere vero.
Liam mi prende per il braccio e inaspettatamente mi butta fuori dalla stanza.
"Il corridoio è uno solo, non è difficile." - Dice con fermezza. 
Mi sbatte la porta in faccia lasciandomi in quel corridoio marcio. Da sola.


Cammino per strada: Quanto avrò dormito? Sembra quasi sera. Davanti casa trovo la mia migliore amica, Summer Tucker. 
"Ma dove diavolo eri finita? E' tutto il giorno che tento di chiamarti. Sono stata anche a casa di Harry!" - Sbraitando come una squilibrata.
Guardo il cellullare: 68 chiamate perse.
Sollevo lo sguardo verso Summer e comincio a piangere dentro un suo abbraccio. Sarà il suo ultimo abbraccio, devo godermelo.

 
"Devi abbandonare le tue amiche: vedila come una protezione verso loro." 
 
Le parole di Louis mi rimbombano nella mente ma forse ha ragione: devo proteggere le persone che amo. Allontanandomi da loro. M
i farà male inizialmente, ma niente fa più male di Liam quindi è il momento: Spingo bruscamente Summer.
"Beh,forse non ci volevo stare con te! Che ne pensi?" - Urlo.
Giuro su tutto ciò che c'è di più sacro al mondo: io volevo abbracciarla. Scappare e vivere a casa sua, se era necessario, ma l'unica necessità in quel momento era scappare si, ma da sola. Mi avvio dentro casa per non vedere i suoi occhi delusi ancora ma quando Summer mi prende per un braccio, l'incrocio degli sguardi è inevitabile.
"Non so cosa ti ho fatto ma ti chiedo solo di non lasciarmi, ti prego. Possiamo risolverla insieme." - Borbotta quasi con le lacrime.
Tipico di Summer. Non chiede mai solo ci passa sopra e ti sta accanto ma non stavolta, non con questa futura me.
Abbasso lo sguardo, lascio la sua presa e cammino velocemente.
Non posso lasciare che fingessi di averla lasciata andare agli occhi di Louis e nascondermi con lei qualche volta. Ormai sono sotto gli occhi di tutti. Per tutti intendo quei cinque e quelli non sono occhi sicuri.
Sono pericolosi e spietati.
Io non sono così.
Io non ho i loro occhi.
Non mi ci vedo ad uccidere le persone.

Passo davanti i miei genitori con la testa bassa e mi copro con il giubotto. 
"Pam! Possiamo sapere dove sei stata?" - Urla la mamma.
Papà m'insegue fino alla camera ma mi chiudo dentro a chiave.
Lui rimane in silenzio per un pò. Ma poi: 
"Hai litigato con qualche tuo amico?" - Chiede da dietro la porta. 
Tipico anche di mio padre: se sto male, non insiste. E se lui sapesse di Louis? 
Che abbia già capito?
"Lasciami stare!!" - Urlando e piangendo.
Strappo in mille pezzi le foto con Harry, Louis e anche quelle con Summer.
Lancio i peluches dalla finestra e tutto ciò che è dolce e morbido: Quella vita sembra esser finita per me.
Mi sento come se nessuno debba toccarmi o parlarmi. Nessuno, soprattutto Louis.

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Capitolo 2
*** Le maniere forti. ***




2° Capitolo:
- Le maniere forti. 
 
Mi ritrovo di nuovo in quel corridoio marcio ma stavolta sono in compagnia di quel tipetto con la barbetta nera ed il braccio supertatuato. Il suo nome è Zayn
Ha dei lineamenti molto semplici e delle labbra delicate. I capelli sparati in sù e la postura quasi da duro.
"Ti avverto, oggi il capo non è di buon umore." - Pronuncia.
Mi dà le spalle. Tengo la testa bassa.
Adesso Louis non è più mio fratello, adesso è diventato il mio capo.
Come se ci avessero tagliato i legami di famiglia e su questo c'è poco da dire.
Decido di non rispondere e di avviarmi direttamente verso la stanza per vedere perché è così di cattivo umore.
Zayn apre la porta ed entro seguendo i suoi passi. 
Improvvisamente il mio orecchio viene colpito da un vicinissimo frastruono: rimango pietrificata ed immobile, perché con la coda dell'occhio vedo un coltello conficcato nella parete accanto a me.
Un mazzetto di capelli mi sfiora la mano, è persino riuscito a tagliarmi i capelli. Che mira. Un pò più in là e "ciao ciao Pam."
"Uuuuh, per poco." - Non può mancare la battuta di Liam.
Harry lo guarda malissimo. Io e lui non ci parliamo più ormai. Sono passati tre interminabili giorni. Sono rimasta in solitudine nella stanza di casa mia, dove Louis non torna da quel giorno del mio "arruolamento". 
"Te l'avevo detto che non era di buon umore." - Sento la sua voce calda trapassarmi l'altro mio orecchio.
Fisso mio fratello mentre, davanti la finestra, si fuma una sigaretta nervosamente.
Tira indietro il ciuffo ribelle e lascia andare il fumo nitido e caldo.

"Hai fatto come ti ho detto?" - Chiede Louis.
Si riferisce all'addio della vecchia me.
Il mio corpo si scioglie, Zayn chiude la porta dietro di me, da adesso se dovesse succedermi qualcosa, rimarebbe in quella stanza.
"Si." - Rispondo in modo secco.
Liam e Niall cominciano a ridere. Harry non riesce nemmeno ad alzare lo sguardo verso di me.
Si gira un Louis compiaciuto, lo guardo mortificata pensando all'ultimo sguardo di Summer e alla mie interminabili azioni fredde nei confronti dei miei genitori.
"Perfetto, adesso però devo verificare che possiamo fidarci di t.." - Sibila mio fratello.
Per la prima volta, dopo aver scoperto il vero carattere di Louis, decido di farmi valere. Nonostante tutti e cinque quei ragazzi avrebbero potuto uccidermi da un momento all'altro.
"Non c'è ne bisogno, Louis!" - Intervengo prontamente.
Harry decide di guardarmi. Ho una scarica di adrenalina addosso ma devo finire quello che ho iniziato a dire. 
 "Ho detto addio a tutti, sono tua sorella: non ti tradirei mai." - Enuncio.
Louis mi guarda seriamente, dopo di che, da un cassetto esce una busta con dentro una pistola.
Una pistola diverse da quelle sempre viste, questa è bianca e dorata. Sento Niall esultare per me. Un basso "uuh" solo per me.
Mi ucciderà con quella pistola?
Cosa vuole fare?
Indietreggio. Posso sentire la presenza del corpo di Zayn dietro di me. Non ho via di scampo quando improvvisamente:
"Cosa? Non può uscirsene così! Io ho ucciso tre uomini per la tua fiducia del cazzo." - Liam si agita e poi mi guarda.
Si avvicina a me in modo furioso sapendo che Louis non avrebbe fatto una piega perché queste cose sembrano piacergli. 
Louis non mi avrebbe ucciso con quella pistola, sembra volermela regalare.
Il che, dando fastidio a Liam, mi fa capire che quest'ultimo si, si che mi avrebbe ucciso. 

Liam mi prende per la gola e mi sbatte sul muro.
Tengo entrambi le mie mani sul suo braccio e lo supplico malamente di lasciarmi andare con gli occhi.
Niall e Zayn abbassano lo sguardo mentre Louis si gode la scena ma inaspettatamente..
"Lasciala andare, Liam." 
Harry punta una pistola sulla tempia di Liam pronunciando quelle parole con iniquità.
E' un Harry che non avrei mai voluto vedere. Chiudo gli occhi e in un attimo mi ritrovo faccia sul pavimento: forse non mi avrebbero ucciso a colpi di pistola ma di questo passo sarei morta per mano di tipi come Liam che non fanno altro che sbatterti sul muro o soffocarmi.
Sento il respiro affannato di Harry e i passi di Liam allontanarsi. Harry si abbassa per aiutarmi.
"Stai bene?" -  Domanda dolcemente.
Decido di togliere il braccio dal suo tocco ed alzarmi in piedi dinanzi a Louis, ignorando Harry.
"Cosa devo fare?" - Chiedo a Louis, cercando di riprendere il respiro.
"Devi uccidere Al, il nostro vicino di casa."
Improvvisamente il respiro si ri-ferma e sgranando gli occhi, aspetto una motivazione da Louis.
 "Quel tipo pensava di cullarsi del fatto che uno spacciatore vivesse nella casa accanto e quindi pensava fossimo talmente amici da condividere la droga insieme: No, lui deve pagarmi e devi farglielo capire tu." - Spiega Louis.
I suoi occhi sono solo colmi di rancore. Cosa l'ha spinto a diventare così? Mi avvicino alla busta ed, aprendola, vedo la brillantezza di quella pistola.
La prendo in mano e guardando Louis di traverso, tolgo il disturbo. Senza dire una parola. Senza esitare. Non serviva. Ormai ho capito come funziona.
 "Ah!" - Pronuncia Louis, fermandomi. - "Voglio che Harry venga con te. Sei pur sempre la mia sorellina." - Decido di continuare a camminare senza rispondere e senza dar conto ad Harry.

Ci avviciniamo alla sua auto ed entrando diamo il benvenuto ad un imbarazzante e lungo silenzio.
Arriviamo nella casa di Al, accanto alla mia. Noto che i miei non ci sono, come al solito. Forse è stato questo che ha spinto Louis a frequentare un brutto giro: il suo pessimo rapporto con i miei lo costringeva ad uscire sempre di casa e quindi, a frequentare persone sbagliate.
Scendiamo dall'auto ma Harry mi prende per il braccio e fermandomi:
"Ascoltami, so che c'è una cimice dentro quella casa, l'ha messa Louis per verificare che Al restasse zitto e non parlasse di lui e del suo giro con nessun'altro. E' dentro una scatoletta di legno sul camino." - Lo guardo male e lui toglie le mani dal mio braccio. - "Te l'ho detto perché così tu possa far colpo su tuo fratello." - Informa.
Harry sembra l'unico ad alleggerirmi la situazione facendo passare Louis per un fratello e non per un delinquente.
Si sbaglia. Tutta questa "mafia", mi stava condizionando.
Metto la pistola dietro, serrata nella cinta e coperta dalla maglia, continuo a camminare.

Al apre la porta e il suo volto sembra già conoscere le intenzioni di quelli come Harry.
Cosa davvero nascondeva quel ragazzo dai capelli ricci e gli occhi color smeraldo? Ma Al sembra molto più sorpreso della mia di presenza.
"Ciao, possiamo entrare?" - Harry sorride ironicamente, sorprendendomi.
Al ci fa entrare in silenzio. Harry comincia a chiedergli se fosse solo, se sta bene e se ha qualcosa per noi.
"Harold"
 Mi scappa un sorrisino per il modo in cui Al chiama Harry ma mi nascondo da quest'ultimo, girovagando per casa alla ricerca della scatoletta.
 "Non ho ciò che cerchi, ma venerdì avrò tutto." - Conclude.
Noto la scatoletta di Louis sopra il camino così decido di seguire il consiglio di Harry. Sospiro: che lo show abbia inizio.
"Venerdì? Ma oggi è Martedì? Cosa faremo noi fino ad allora?" - Chiedo molto seriamente.
"Anche tu, Pam? Tuo fratello ha deciso di vendicarsi coinvolgendo la famiglia?" - Pronuncia Al.
Harry gli punta una pistola alla testa..
"Perché cazzo hai parlato?" - Harry, furioso.
"Non ho i soldi che volete e non li avrò mai, sono troppi quindi tanto vale farsi uccidere e rivelare tutto a chi non sà." - Urla Al. 
Guardo Harry spalancando gli occhi. 
"Figlio di puttana." - Harry si prepara ad ucciderlo.
 Al cade a terra ma io decido di puntare la pistola verso la scatoletta e sparo, rompendola.
E' il mio momento. So che Louis sarà qui a momenti, me lo sento, così mi avvio velocemente verso Al.
"Ce ne sono altre?" - Chiedo ad Harry.
Quest'ultimo alza la pistola verso me e spara ad una statuetta accanto.
"Adesso non più." - Borbotta.
Al lo guarda stranito.
"Io devo sapere la verità." - Decido di portare Al fuori da casa sua: non sia mai che Louis abbia un'altra cimice nascosta. 
Al s'inginocchia. 
" Di cosa parlavi prima?"  - Chiedo frettolosamente.
Lui non riesce a parlare quando improvvisamente, una Jeep nera si parcheggia velocemente accanto a noi ed un colpo di pistola colpisce Al nella spalla.
Mi cade davanti.
Quel sangue.
Quelle urla.
Qualcuno avrebbe potuto affacciarsi e vedermi ma tutto questo è calcolato:
Escono due tipi con il passamontagna. Un tipo prende Harry per il polso, poi copre il suo volto con un velo nero. L'altro prende me per i fianchi portandomi via, mi copre la faccia con un giubotto di pelle. 
Non vedo più nulla e dopo un secondo sparo, non sento più le urla di Al. Sporgo il giubotto un pò e noto, per poco, il suo corpo disteso nel prato. I suoi occhi spalancati e morti fissano il vuoto. 
Una scena rivoltante. Scoppio in lacrime.
Mi viene da vomitare.
Il tipo che ha preso Harry lo butta dentro la Jeep mentre io vengo scaraventata dentro la macchina che Harry ha usato per venir qui. Mi porta via.
Piango disperatamente e butto la pistola sul cruscotto. Mi dimeno allontanandomi dal conducente.
Il tipo si toglie il passamontagna e si rivela esser Zayn.

Cala misteriosamente il silenzio in quell'auto: il mio tremolio, le mie lacrime e i continui sospiri di Zayn sono l'unico suono.
Ma nessuna parola.
Nessun contatto fisico e visivo anzi, cerco di star lontana da quel ragazzo il più possibile quando lui decide di aprir bocca:
"Voglio essere sincero: non sono Harry. Lui sembra essere l'unico che ti nasconde la realtà ma la realtà è quella che hai appena visto. Facciamo questa vita da cinque anni ormai, ti ci abituerai. Ormai ci sei dentro." - Avvisa Zayn.
Lo guardo terrorizzata.
"Ci sono dentro?" Sembra un errore parlare in questo modo ma è l'unico modo. - "Zayn!! Si parla di fermare la vita delle persone che potrebbero anche aver ancora molto da dare." - Rispondo.
"L'unica cosa che hanno da dare sono debiti, meglio farla finita piuttosto che vivere ogni giorno cercando soldi da dare. Soldi che non avranno mai!" - Risponde lui.

Cala di nuovo il silenzio ma adesso mi sorge un dubbio. Dopo aver preso un grande respiro, chiedo a Zayn:
"Louis mi farà fuori? Dove stiamo andando?"
 Zayn continuava a girare quello sterzo a destra e manca per vie mai viste prima.
Io continuo a fissarlo ma improvvisamente lui ferma la macchina e noto che siamo in un edificio alto tre piani, scuro e con delle finestre illuminate dalle luci interne.
"Pam." - Pronuncia.
Mi giro verso Zayn. Asciugo le lacrime con la manica del giubotto.
 "Impedirò a chiunque di farti del male. Fosse l'ultima cosa che faccio."
I suoi occhi, il suo respiro, posso sentirli miei e di nessun'altro. Sembra sincero. Mi sento al sicuro ma non mi fido al tempo stesso. Dice di volermi proteggere ma fondamentalmente non so chi sia. Forse l'ha detto perché ha capito che è questo di cui ho bisogno.
Ho saputo come si chiama solo stamattina quando è venuto a prendermi fino a casa. Mi ha detto il suo nome ed io non gliel'ho nemmeno chiesto.
Scendiamo dall'auto, tengo la borsa su un braccio, la borsa con dentro la pistola e il passamontagna di Zayn. E con l'altro braccio cerco di mantenere le vicinanze con lui, che mi cammina davanti con il cappuccio che copre il volto, come se non volesse farsi vedere.
Noto che il suo braccio si avvicina sempre più a me. Mi lascia passare e sento la sua mano che mi spinge dalla schiena ed entrando vedo che è totalmente diverso dal posto dove venni portata tempo fa da Liam.
E' tutto illuminato e caldo. Sento la mano di Zayn allontanarsi dal mio corpo e girandomi, vedo solo un ragazzo con lo sguardo perso, rivolto davanti a me.
Mi giro e Louis è seduto su una poltrona che mi fissa.
"Dov'è Harry?" - Chiedo avvicinandomi.
Louis si alza agitato e mi punta la pistola addosso.
No. 
Non può.
Sono sua sorella. 
La sua sorellina. 
Deve prendersi cura di me.
Non può uccidermi.
Rimango paralizzata ma la vista di un fratello assassino viene occupata dalla sagoma di Zayn che si mette in mezzo.
"Basta giochetti Louis, devi dirgli la verità." 
 Quelli dopo testuali parole, sono stati gli istanti più lunghi della mia vita.
Gli avrebbe sparato in testa e poi avrebbe ucciso sua sorella? O avrebbe direttamente ucciso sua sorella?
La reazione che segue è quella di abbassare la pistola e sedersi toccandosi i capelli.
Zayn mi fa segno di sedersi dinanzi a lui, sul tavolino.
Io non so davvero se fidarmi ma la devastazione di Louis sembra convincermi per qualche motivo quindi mi siedo.
Dopo un grande respiro decide di parlare:
"Il nonno non è morto in un incidente: è stato ucciso da un colpo di pistola da un uomo perché considerato un uomo senza scrupoli, ed il suo nome è Jhonny. L'ho scoperto sei anni fa, ho cominciato a fumare sigarette semplici fino alla droga, che mi vendeva Zayn. Insieme a lui, abbiamo conosciuto gli altri e fatto atti di contrabbando e vendevamo droga. Quando Jhonny è ritornato sui miei passi, ho capito che questo è il momento per vendicarsi sul nonno. Posso e voglio ucciderlo." - Le lacrime fuoriescono da sole mentre Louis pronuncia queste parole tra un sospiro e l'altro.
Mio nonno è stato ucciso per mano di altri? Quella di Louis è davvero una reazione scatenata dal desiderio di vendetta. Jhonny. E questo chi è? Non so più che pensare. Voglio solo abbracciare Louis, per poco. Mi avvicino a lui, lo guardo mentre fissa il vuoto, anche Louis, con le lacrime gli occhi. Lo abbraccio ma lui non ricambia, è davvero cambiato. Prima stravedeva per me.
Non voleva coinvolgermi? Infondo le sue prime parole, in quella stanza piccola e oscura, sono state:

 
"Dovevi proprio passare di lì?" 
 
Si è sentito in dovere di coinvolgermi e senza volere, si è trovato a dovermi avere in giro nei suoi affari loschi.
"Se il nonno è morto senza pietà allora perché gli altri che commettono reati maggiori, sono ancora a piede libero? Io impedirò a quei figli di puttana di continuare a vivere a meno che io riceva il mio denaro." - Borbotta ancora.
Mi alzo e me ne vado. Zayn mi afferra per il polso.
"Guarda che fossi in te mi godrei questo momento, perché lui non fa mai così, non espone mai i suoi sentimenti." - Confessa Zayn.
"Per quanto mi riguarda, ho ancora molto da imparare su Louis, ormai non è più la persona che conoscevo. Quindi, visto che trovi che sia una rarità avere questo Louis, siediti tu e parlagli tu: io devo trovare Harry." - Rispondo, liberandomi della sua presa.
Lui rimane in silenzio.

Salgo le scale e noto che al primo piano vi sono varie stanze. Incontro il tipo biondo nel corridoio, in mezzo ad esse.
"Hei, come stai?" - Mi chiede, poggiando una mano sulla spalla. 
"Starei meglio se sapessi dove si trova Harry." - Rivelo.
Niall si avvicina al mio orecchio sussurrandomi che Harry si trova al terzo piano, ultima stanza a destra.
Come se l'intero edificio fosse colmo di cimici e telecamere.
Tutti sussurrano o esitano a rivolgerti parola, tipo Liam che incontro nelle scale del terzo piano e mi supera come se non ci conoscessimo neanche.
Beh, un tipo come Liam non è un tipo abbracci e saluti, quindi non mi stupisce.

Entro nella stanza di Harry ma sembra esser vuota.
Improvvisamente, la porta dietro si chiude e girandomi mi si rivela un Harry pieno di lividi, graffi e ferite, in contrasto con i suoi innumerevoli tatuaggi. 
Ha lo sguardo rivolto verso il basso e il respiro affannato.
Si avvicina a me ma io continuo ad indietreggiare poiché mi spaventa il suo aspetto, persino i suoi muscoli sono graffiati, i suoi duri e resistenti muscoli.
Sbatto sul muro, non c'è via di scampo.
Harry sfiora il mio fianco con una mano e con l'altra accarezza i miei capelli. Poggia il naso sul mio continuando a sospirare. Il suo sospiro colpisce il mio collo ripetutamente, sollevo lo guardo e sfioro con i capelli la ferita sul suo braccio, che si trova sopra la mia spalla.
"Che ti è successo?" - Sussurro.
E' pericolosamente vicino alle mie labbra
"Dovevo scegliere tra me e te"Mi allontano. Posso solo immaginare cos'ha fatto e quali sono state le conseguenze. - "Avrebbero ridotto così uno dei due, ed io ho scelto me. Nessuno deve toccarti Pam, nessuno." - Sussurra Harry.
Cos'è questa fissazione nel "proteggermi". 
Lo spingo via, è uno stupido.
Si è fatto ridurre così perché? Perché non lottava invece per non farsi mettere i piedi in faccia? Nel senso letterale della frase.
Gli grido contro quanto sia stata stupido. 
Mi prende per i polsi e butta sul letto, l'unica cosa che domina quella stanza, e si butta su di me. Cosa vuole fare, adesso? Avvampo. E' tutto, completamente, interamente, fisicamente e affannosamente sopra di me. Su di me. Con me. 
Il suo respiro diventa sempre più affannato, lo vedo fare una smorfia perché il mio ginocchio sfiora il suo fianco ferito.
"Dai Harry, alzati." - Ordino.
Sfortunatamente Harry si alza. Si siede sul letto mostrandomi la schiena come se fosse stata frustata.
L'hanno ridotto malissimo. Decido di medicarlo restando ancora in quella stanza, da sola con lui.
 

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Capitolo 3
*** Corri più forte che riesci. ***


 

 


3° Capitolo:
-Corri più forte che riesci.
 
 
 
"Harry, mi dici chi ti ha ridotto così?" - Tamponando la sua ferita.
Il corpo ferito di Harry si rivolge verso di me, era tutto sudato e dolorante. La sua mano si avvicina al mio volto per accarezzarmi. Perché non risponde? Perché tutto questo silenzio? Tolgo  il volto dalla sua mano e dalle  sue labbra ferite, sempre più vicine.
"Devi riposare." - Raccatto le mie cose e mi alzo dal suo letto.
"Stai con me." - Mi giro verso Harry ed i suoi grandi occhi verdi e lucidi mi stanno fissando ma improvvisamente un flash: Liam!
Lui stava scendendo dal terzo piano prima che arrivassi qui. 
"In che stanza si trova Liam?" - Chiedo improvvisamente.
Harry sgrana gli occhi. Non risponde. Corro. Scendo le scale e lo trovo che entra nell'ultima stanza a destra. Busso energicamente.

La porta viene aperta da un Liam con lo sguardo truce e senza maglietta. Neanche il tempo. Irrompo nella sua stanza e lui mi accoglie con una risata:
"Hai sbagliato di brutto ad entrare nella mia stanza. In questo modo." - Confessa Liam sorridendo.
"Perché hai ridotto Harry in quello stato?" - Chiedo senza dar conto al suo minaccioso sguardo.
Si avvicina velocemente al mio corpo tremante imprigionandolo tra il suo di corpo ed il muro.
"Sei solo una smorfiosa!" - Risponde Liam fissando i miei occhi stanchi, perché tutti reagivano così bruscamente.
Liam pianta un pugno sul muro facendo tremare la mia schiena poggiato su esso.
"Dai, riduci anche me come hai ridotto lui." - Sfidandolo con un sorrisetto, quasi non mi fa paura.
Sento il pugno di Liam scivolare sulla mia spalla, il suo sguardo era più sorpreso che arrabbiato. Tanto quanto il mio.
"Se non mi fosse stato ordinato di proteggerti, saresti già morta." - Rivela Liam.
Per questo sia Zayn che Harry mi hanno promesso protezione. Scometto che anche Niall ha lo stesso ordine, quindi Louis ci tiene ancora a me. Mi scappa un sorriso. - "La cosa ti piace, non è vero?" - Chiede Liam. 
"Ma se fino ad ora non hai fatto altro che torturarmi." - Rispondo. Liam si allontana da me. - "Però tu non eri così, vero? Cosa ti ha spinto a diventare ciò che sei?" - Chiedo.
"Perché non ti fai gli affari tuoi?" - Risponde sgarbatamente.
Ma improvvisamente i suoi occhi s'illuminano e mordendo le labbra, abbassa lo sguardo verso il pavimento.
"Liam.." - Sussurro.
Ma lui m'interrompe.
Rimango spalle rivolte al muro mentre lui gira per la stanza.
"Avevo 19 anni quando cominciai ad assumere droga, a differenza di tutti gli altri in cerca di roba, io andavo a procurarmela armato. Non volevo rapinare gli spacciatori, mi serviva per difendermi. Io ho sempre preferito il fumo del fratello di Zayn mentre il mio migliore amico no, lui doveva per forza fumarsi la roba di Jhonny. Era costosa e buona, ma soprattutto costosa. Rimase indietro con i debit, finché il bastardo mi fece trovare il corpo del mio migliore amico dentro il cofano della mia auto. Chiamai la polizia e scappai prima che potesse arrivare. Scappai. Non potevo credere che la vita del mio migliore amico fosse finita per mano di altri. Mi riparai 'nel vicolo', m'inginocchiai e mi puntai la pistola alla testa: volevo farla finita. E se non avessi fatto quella scelta, la droga mi avrebbe ucciso comunque. Poi sentì una voce: erano Zayn e Louis. E quest'ultimo vedendo che non reagivo decise di darmi un motivo per vivere: vendetta." - Conclude.
Rimango a bocca aperta e lo guardo per un pò. Non ha detto come si chiama il suo amico e ha parlato del posto dove voleva sparasi dicendo 'nel vicolo', come se ce ne fosse solo uno. Scuoto la testa, forse vuole un pò di sostegno: Mi avvicino a lui ma prima che potessi sfiorarlo per confortarlo, dato l'argomento delicato, sento la porta aprirsi: era Zayn.
"Liam, è pronta la ce.." - Alza lo sguardo e rimane immobile per poi andar via furioso.
Decido di seguirlo.
"Hei tu!!" - Le urla di Liam erano solo lontane. Non voglio girarmi. Corro da Zayn.
"Zayn!! Zayn!! Perché fai così?" - Lo afferro per la manica della camicia e incrocio lo sguardo con lui.
"Che ci facevi da lui?" - Chiede: non capisco perché tutta questa gelosia.
Ma improvvisamente un'altro flash: è pronta la cena? In che senso? Non avevo intenzione di vivere in quella specie di azienda del male.
Zayn, dopo essersi calmato, mi porta nella sala da pranzo, dove scopro che Liam, Harry, Niall e Zayn non sono gli unici scagnozzi di Louis.

Mi si rivelano altri quattro tizi:
"Pam, lascia che ti presenti Mike" - Parla Louis mostrandomi un tipo alto e muscoloso, dai corti capelli neri e gli occhi azzurri. In giacca e cravatta.
 "Oliver" - Continua presentandomi un tipo magrolino e basso, un corti capelli biondi e occhi castani. Sembra molto giovane anche lui, maneggia un coltello e porta parecchi piercing su entrambe le orecchie.
 "Anthony" - Mostrandomi un ragazzo dalla carnagione mulatta, lunghi capelli neri e un piercing sul sopracciglio.
 "Ed infine, la mia preferita: Eleanor" - Si abbassa verso una ragazza seduta per darle un bacio sulla guancia. Essa ha lunghi capelli castani, occhi marroni, alta e magra, quasi una modella. Ha gli occhi contornati duramente da una matita nera e mi guarda sorridendo. - "Ah si, vi presento Pam, mia sorella." - Sorrido innocentemente ma tutti mi guardano stupiti, come se avessero scoperto che sono ancora viva.
"Ma non era morta?" - Chiede Eleanor.
Appunto. E adesso questa storia da dove esce?

 
"Ho dovuto dir loro che eri morta così da non coinvolgerti nei miei affari: erano assassini sperimentati da Jhonny, si sono alleati con me ma non mi fidavo molto così ho detto che eri morta." Conclude mio fratello con un sorrisino.
Non pensavo che la mia esistenza valesse meno di zero per Louis ma perché difendermi allora se viva o morta, per lui era uguale? Cosa sta architettando? - " Oh dimenticato" - Continua dicendo Louis. -" Stasera andiamo da Likowski. " -
"Likowski? " - Chiede Zayn appoggiandosi sul bancone. - " Lo stesso Likowski che ci deve quei famosi due milioni?"  -
Chi era costui? Cazzo, due milioni sono tanti, troppi considerando che non sono gli unici che Louis ha ricevuto e allora perché non andare in un edificio molto più sfarzoso di questo. Forse sto andando fuori strada: cosa vuole questo da me?
- "Ha chiesto lui di lei?" - Chiede Niall.
- "A quanto pare, quel giorno a casa di Al non eravamo soli: hanno visto mia sorella quindi adesso Likowski vuole conoscerla." - Louis si mette il giubotto.
- "Mike, Niall e Zayn con me." - Come Zayn e gli altri, anche Niall sembra avere lo stesso ordine di Louis: proteggermi.
Non mi sbagliavo. Solo quest'ultimo mi punta la pistola addosso e mi porta da gente "mafiosa2 pronta a far di me chissà cosa. 
-"Tranquilla, ci sono io con te, cammina con me." - Sussurra Zayn, annuisco e mi avvicino all'uscita ma vengo fermata da El, la ragazza di Louis.

-"Hei piccola. "- Mi giro al suo richiamo cercando di non commettere guai contro una come lei. -"Sarai anche la sorella del mio ragazzo, ma non mi piaci: togliti dai piedi prima di metterci in qualche brutto guaio."- Ordina.
Ma chi si crede di essere?
-"Scusami, hanno chiamato me o te? Penso di essere io quella più desiderata. Non so che fine farò per mano di Louis ma risiedo in un ruolo molto più importante del tuo nella sua vita."- Rispondo priva di timore.
-"Infatti per due anni ci ha fatto credere che tu fossi come lui vuole: morta."- Sussurra ad un centimetro dal mio volto.
-"Si chiama protezione, non negarlo. Ha detto anche a te di proteggermi, vero? Non mi stupirei se anche tu facessi parte di quelli che hanno il dovere di farlo."- Concludo andando via, verso l'auto di Louis guidata da Mike, seguita dall'auto di Zayn con Niall accanto. 

Arriviamo in un cantiere aperto ma privo di persone che possano intralciare l'incontro tra mio fratello e quel tipo. Entriamo dentro una roulette, ma solo io e Louis: dentro essa si trova poco e niente, se non un tavolo con due sedie, una occupata da quello che sembra essere Likowski con, alle sue spalle, due guardie. Nell'altra sedia, si accomoda mio fratello con me dietro, in piedi. Gli occhi di Likowski sono azzurri, quasi bianchi, inquietano timore. 
- " E' molto carina. " - I suoi occhi celestiali stonano contro la sua voce roca. 
-" Perché hai chiesto di lei? "- Chiede mio fratello.
-" Dicono che la tua oscurità abbia completamente preso possesso dell'anima di tua sorella, Louis "-
-" Ho i miei motivi per farla stare dalla mia parte, Likowski. Dove sono i soldi? "-
-" Avevo pensato ad uno scambio: tua sorella per tre milioni. "- 
Colpo di scena di Likowski.
Mio fratello mi avrebbe lasciato a lui per un milione in più del denaro stabilito da prima? Ho paura. Mi stringo su me stessa aspettando una risposta da Louis. Improvvisamente sento un rumore provenire da sotto la roulette, alzo lo sguardo e in un millisecondo Louis spara sia alla guardia sulla destra che a quella di sinistra di Likowski, quest'ultimo si alza atterrito.

-" Voglio spiegarti una cosa, Likowski: è MIA sorella. "- Quel rumore sembra aver dato il via all'ira di Louis. -" E' stai pur certo che sembra carina e dolce ma quando l'avrò trasformata in una macchina di guerra, diventerà peggio di me. Si dice in giro che Louis Tomlinson sia senza pietà, ma non c'è niente di più preoccupante che vedere una dolce ragazzina uccidere per conto della sua famiglia. Mio nonno non è morto per far si che commettessi la vigliaccata di vendere mia sorella, bensì per renderla ciò che io sono adesso: Una vendetta umana. "- 
Era questo il motivo di tutto?
Trasformarmi in un'assassina per vendicare mio nonno?
Appoggio le spalle sul muro della roulette spaventata da quei due corpi sul pavimento, quei due corpi morti per un colpo proprio sulla fronte. Improvvisamente, sento uno strano rumore provenire da dentro il muro, come un ticchettio così decido di avvicinare l'orecchio al muro.
-" Ah e da qui non esci vivo se prima non esco io con i miei due milioni: la roulette è circondata. " - Aggiunge mio fratello.
Il rumore si fa sempre più assordante ma sembravo sentirlo solo io. Mi giro, può essere una bomba? Louis prende la valigetta. Mi prende per mano e mi porta fuori: le macchine sono più distanti rispetto a prima. Louis mi porta dietro un muro di cemento armato e in un attimo un esplosione ad effetto si ripercuote su tutto il cantiere. Cado a terra terrorizzata, quasi non ci sentivo più ma posso sentire la voce di Louis farsi sempre più chiara.
-" Dai Pam, dobbiamo andare. "- In questo momento vorrei essere tra le braccia di Harry, non capisco il motivo ma tutto sembra esser meglio di Louis. Inutile cullarsi del fatto che degli uomini darebbero la vita per me: sono assassini, non uomini. Gente senza scrupoli che un giorno ti sorride e il giorno dopo ti uccide. Likowski è morto senza un motivo ragionevole, ha svolto il suo lavoro forse in ritardo? O forse male. E se fosse morto per aver fatto incazzare Louis per averci provato con me? La vita delle persone che hanno avuto a che fare con Louis, muore ma perché quest'ultimo porta così tanto rancore a Jhonny ma non commette nulla contro lui? 
Corriamo verso Mike ma io non voglio stare con Louis in auto, i pompieri e la polizia del posto potrebbero arrivare da un momento all'altro, sembra non essere il momento per avere un attacco di panico.
-" Louis! Lasciami stare! Niall!! ZAYN!! "- Supplico Zayn di portarmi con lui mentre Louis mi tira. L'omertà dei due scagnozzi di Louis così trascinante, erano pronti a difendermi da chiunque, ad eccezione di Louis che sembra avere veramente preso possesso della mia anima.
Improvvisamente quest'ultimo mi sbatte sullo sportello dell'auto. Lui era più forse di Liam. Più di tutti. Lui potrebbe uccidermi se solo prova a sbattermi di nuovo in quel modo.
-" Pam! Smettila! Cazzo! Anche tu farai questa vita, tanto vale farci un'abitudine! Cresci: la gente muore ogni giorno. " -
-" Non per mano di altri, Louis, non sempre!! "- 
Urlo piangendo.
Niall scende e, prendendomi in braccio, mi porta sull'auto guidata da Zayn mettendoci in viaggio. Ho un dolore fitto alla schiena. Ho l'immagine di Louis che mi guarda furioso e mi sbatte sulla macchina. Non mi fa paura nessuno come lui. E lui è mio fratello.
Mi lascio cadere sul sedile cominciando a piangere per poi addormentarmi su esso.

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Capitolo 4
*** Per te cammino sulle mine. ***






4° Capitolo:
-Per te cammino sulle mine.


 
Balzo in aria. Non c'è stata nessun esplosione. Che io mi sia immaginata tutto? Era tutto un sogno. Sono in un letto. Un letto caldo e accogliente in una stanza che sembra essere tranquilla. Alzo il busto. Scosto i capelli dal volto e mi guardo intorno. C'è un cellullare sul comodino e non è il mio. Accanto delle sigarette. Mi viene da pensare che sono nella stanza di Zayn, ma non ne sono sicura. Sono in una stanza che non è la mia ed indosso un maglione che non è il mio. E' nero e profuma. Profuma pesantemente di qualcosa di maschile. La mia felpa è sul pavimento, buttata e sporca di terra.
Schiarendo occhi ed orecchie, riprendendomi dal sonno, odo delle voci fuori dalla porta, dinanzi al letto. 
Sembra la voce di Zayn. Striscio fino ai piedi del letto e mi sporgo per ascoltare senza far rumore.
" .... è dentro solo da..nemmeno una settimana! Non puoi trattarla così! E' la sorella del capo e anche senza quello, è comunque una ragazza. Non puoi trattarla così! " - La voce di Zayn è bassa e acuta. 
Come se stesse rimproverando qualcuno senza che nessuno lo senta.
" A me non frega un cazzo di chi è e cosa fa: stava sabotando Louis! Va eliminata. Adesso" - Inutile farsi due domande o cercare di avvicinarsi alla porta per capire, è Liam.
Liam ha un inspiegabile odio per me ma quel che è peggio è che vuole eliminarmi. Penso che l'esplosione non sia parte di un sogno ma di un vero e proprio fatto accaduto prima. 
" Liam, devi calmarti. Vai in camera tua, a lei ci penso io. " - La voce di Zayn si avvicina sempre di più alla porta. 
Mi butto sul cuscino e sotto le coperte prima che lui apra la porta facendomi trovare come se mi fossi appena svegliata.
Lui solleva le sopracciglia e stenta un sorriso, chiudendo la porta dietro di lui.
" Hei. " - Sussurra.
Lo guardo senza dire una parola. Si avvicina a me per poi sedersi nel letto. Poggia una mano sul lenzuolo, proprio sopra la mia gamba.

" Come ti senti? " - Chiede in modo gentile.
" Cos'è successo? Perché ho questi vestiti? " - Chiedo senza esclusione di colpi.
Lui sorride e si gira. Non mi guarda. Si passa una mano sulla faccia, il suo delicato labbro si ricompone all'altro in un volto serio. Mi risponde:
" La tua maglia era sporca di terra... " - Ho la scena di me e Louis che ci catapultiamo dietro il muretto in quell'istante dell'esplosione. - " Questo è mio, trattalo bene" - Borbotta sfiorando la manica con un dito ed un mezzo sorriso.
" Chi me l'ha messo? " - Chiedo imbarazzata.
" Io. " - Ho un sussulto. Lui si gira e sorride. - " Ho provveduto personalmente a portarti fin qui e a cambiarti. " - Dice seccamente.
Rimango senza parole. Lui mi ha preso in braccio e mi ha portato fin qui per cambiarmi. Come se fossi una bambina addormentata. Questo mi fa pensare che ho il sonno pesante. Adesso ho l'immagine di Zayn che mi tocca dappertutto e mi toglie la felpa, quella di prima:

 


ZAYN





" Amico, voglio essere sincero. " - La voce agitata di Niall si fa avanti. - " La ragazza è nella merda. Louis la ucciderà e se non lo farà lui, ci sarà Liam a rompere i coglioni. " - Borbotta, guardando la strada e mangiandosi un unghia.
Sospiro. Mi giro verso il sedile posteriore. Lei sta dormendo. E' così bella e angelica. Non dovrebbe far parte di tutto questo male, dovrebbe vivere la vita che ha sempre fatto. Ma ormai siamo noi quel che ha e non lascerò che le facciano del male. 
Harry è un tale idiota, sapeva che quel giorno Liam avrebbe fatto quello che ha fatto e ha lasciato che Pam girovagasse per strada in modo sereno.
" No. Non la toccherà nessuno. " - Rispondo.
" Ho i miei dubbi. " - Risponde Niall, fermando l'auto. 
Scendiamo. Siamo arrivati all'edificio centrale.
L'auto di Louis si ferma accanto alla nostra. Lui scende dall'auto e ci raggiunge in modo deciso. Deglutisco.
" Sta dormendo? " - Chiede in modo fuorioso. 
Si accende una sigaretta nell'attesa di una mia risposta. 
" Louis.. è stato un comune attacco di panico. " - Cerco di giustificarla.
Lui lascia uscire il fumo dalla bocca e scuote la testa.
" No Zayn, non quando ci sono gli sbirri nel mezzo! Adesso portala a dormire. " - Ordina.
Mi sarei aspettato che la picchiasse nel sonno, uno come Louis è capace. Sono del parere che se può far male fisicamente a noi, perché non dovrebbe farlo a sua sorella? Con la quale ha più confidenza, più tatto, più tutto. Louis va via ma prima di dileguarsi:
" A Liam ci penso io. " - Borbotta con la sigaretta in bocca. 
Mi scappa un sorriso. Lei sarà sempre al sicuro. Sempre. Che Louis voglia ammetterlo o no, lei sarà sempre la sua sorellina.
A proposito, meglio seguire gli ordini di Louis.
Apro lo sportello dell'auto e poggio un piede dentro. Le metto una mano dietro la schiena e una sotto le ginocchia. La sollevo.
Mi si mostrano le sue dolci labbra delicate e la pelle candida nonostante sia sporca dalla terra. La tiro fuori dall'auto. E' veramente bella da vicino. Le scivola il volto sul mio petto. Guardandola bene noto che i suoi vestiti sono sporchi di terra, forse dovrei cambiarglieli, la porterò in camera da me e le darò qualche mio capo d'abbigliamento. Niall chiude lo sportello così io posso avviarmi in camera. Entro dentro aiutato dallo stesso. 

Trovo Harry ad aspettarci nella camera principale.
" Cosa le è successo? " - Chiede, avvicinandosi agitato.
"Harry. " - Lo blocco allontanandogli Pam da sotto gli occhi. - " Dovresti essere a letto. A riposare. Come lei. " - Dico sussurrando.
Lui sgrana lo sguardo e data la mancanza di una risposta, me ne vado.
Apro la porta con la schiena e poggio Pam sul letto, delicatamente. Chiudo la porta e mi avvicino all'armadio. Questo maglione può andar bene. Lo getto sul letto accanto a lei. Poggio il cellulare sul comodino, e poi metto accanto le sigarette.
Le meno una mano dietro la schiena e la sollevo un pò. I suoi capelli chiari scivolano giù ed oscillano. La guardo un pò. Ha veramente il sonno pesante ed il che mi fa sorridere. Mi siedo vicino a lei. La stringo e la sua testa cade sulla mia spalla. Afferro la cerniera della sua felpa e la tiro giù con delicatezza. Le mie labbra sfiorano i suoi capelli. Sento lo scatto della fine della cerniera. Lo scosto di qualche centimetro e le sfioro la spalla per toglierle la felpa e sfilargliela. Adesso è qui. Davanti a me con solo un top sopra. I fianchi delineati ed è inutile nascondere che mi sia caduto l'occhio sul seno ma non la guarderò oltre. E' una mancanza di rispetto. 

Butto via la sua felpa e afferro il mio maglione. Infilo prima la testa e poi le braccia, senza darle il minimo disturbo. Non vorrei fosse svenuta. 
Ha i battiti regolari, il che mi basta per sapere che sta bene. 
Le afferro il viso con le mani e le tolgo lo sporco con le dita. E' fin troppo bella e delicata. Poggio il naso sul suo. E' freddo. Lei è fredda.
Ha un tremolio. Ho paura di averla svegliata quando si butta tra le mie braccia. Ma niente, non apre gli occhi. Rimango immobile, le sue mani si stringono dietro la mia schiena. Forse pensa che io sia Louis. La stringo a me e le accarezzo i capelli. 
Stiamo così per poco, finché qualcuno non bussa alla porta ed entra.
E' Liam.
I suoi occhi sgranano alla vista e poi se ne va. Quasi inorridito. Velocemente metto Pam sotto le coperte e seguo Liam. 
Non è andato lontano, anzi è proprio dietro la porta.

" Che cazzo fai? " - Sussurra lui furioso.
Chiudo la porta.
" Liam, l'ho solo messa a dormire! " -
" Devi metterla dentro la prima fossa che vedi! Ha commesso un errore madornale questa notte e tu stai lì ad accarezzarle i capelli? " -
" E' stato solo un attacco di panico, Liam! Louis non mi sembra furioso. " -
" Poteva farci arrestare tutti con i suoi piagnistei da ragazzina idiota! " -
" Attento a come parli! " - 

Mi avvicino e lo minaccio con lo sguardo.
" Non innamorarti del nemico, Zayn. Non di lei. Tutte tranne quella lagna. " -
Sobbalzo. Avvampo. Innamorarmi? Io? Di lei?
" E' dentro solo da..nemmeno una settimana! Non puoi trattarla così! E' la sorella del capo e anche senza quello, è comunque una ragazza. Non puoi trattarla così! " - Rispondo. 
" A me non frega un cazzo di chi è e cosa fa: stava sabotando Louis! Va eliminata. Adesso" - Inutile mettersi contro Liam. 
Lui ha un inispiegabile odio per questa ragazza m
a quel che è peggio è che vuole eliminarla. 
" Liam, devi calmarti. Vai in camera tua, a lei ci penso io. " -  Dico avvicinandomi alla porta congedandolo.
Voglio prendermi cura di lei ed assicurarmi che non le accada nulla. Apro la porta e la trovo sotto le coperte, si è appena svegliata.
Che buffa, sono riuscito a vestirla senza svegliarla ma il rumore della porta sembra aver interrotto il suo sonno. Mi fa sorridere.
C
hiudo la porta dietro di me.
 


 
Lo guardo sgranando gli occhi. Ha la mano sul mio polso e i suoi fianchi sfiorano le mie gambe. 
Improvvisamente si strofina gli occhi con la mano.

" Meglio che tu torni a dormire. " - Dice con voce roca.
" Dove dormirai tu? " - Chiedo preoccupata.
Dovrei essere arrabbiata, mi ha toccato quando non avevo quasi nulla addosso ma si è preso cura di me.
" Ci sono tante stanze in giro... " - Lui borbottava qualcosa ma una domanda mi si ripercuoteva in testa.
" Zayn. " - Lui si gira dando disponibilità di occhi e orecchie, solo per me.
Sospiro. Sollevo lo sguardo e i suoi occhi dorati mi stanno guardando.
" Rimarresti con me? " - Chiedo.
Lui sgrana gli occhi.
" Con te? " - Chiede sorpreso.
Annuisco abbassando lo sguardo. Non sento una risposta ma quando rialzo lo sguardo vedo solo Zayn piegato in avanti che si sta slacciando le scarpe per poi togliersele.
" Che fai? " - Chiedo intimorita.
Lui si alza e toglie la giacca poggiandola sulla poltrona. Si avvicina al letto e si china in avanti. E' a pochi centimetri da me.
" Rimango con te questa notte e rimarrei con te tutte le notte che tu vorrai. " - Sussurra.
S'infila sotto le coperte e mette un braccio intorno a me. Poggio il volto sul suo petto mentre lui mi accarezza i capelli.
Zayn è così protettivo. 
Mi piace.
Ho paura di tutti. Fatico a fidarmi. Ma lui. Lui ha qualcosa.
" Pam. " - Pronuncia. 
Alzo lo sguardo.
" Non ti dirò che non ho visto quel che c'era da vedere. " - Confessa.
Avvampo spaventosamente. Mi allotano rimanendo con una mano sul suo petto ma il corpo lontano da lui.
" Ma ti posso dire che il mio intento era quello di non farti rimanere con i vestiti sporchi. Volevo tu fossi al caldo e al sicuro. Non volevo guardarti il seno o toccarti, volevo solo...salvarti. " - Confessa.
Lui è sincero. E' . . .
Mi avvicino velocemente alle sue labbra per farle mie.
Lo bacio. Senza paura. Senza chiedere. Poggio una mano sulla sua spalla e continuo a baciarlo. 
Scuoto la testa baciando ogni angolo della sua bocca ma poi mi allontano. Lui non sembra convinto.
Lo guardo e lui mi guarda.
" Sei sicura che sia quello che vuoi? " - Chiede.
Sentivo i suoi arti irrigidirsi sotto di me. Passa la lingua sopra il labbro inferiore e chiude lentamente gli occhi per riaprirli verso di me.
Annuisco timidamente. Averlo con me, in mezzo a tutte quelle canaglie, potrebbe solo aiutarmi a sopravvivere.
" Zayn, voglio baciarti. " - Dico piagnucolando.
Sorride. Mette una mano dietro la mia testa e mi avvicina ancora alle sue labbra per baciarmi ancora. Tutta la notte. Solo baci. Io e lui.

 

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Capitolo 5
*** Come ad un boss si addice. ***






5° Capitolo:
- Come ad un boss si addice.




 
Mi sono svegliata e Zayn non è nel letto con me. Non posso pretendere chissà cosa, chissà quale romanticismo in un posto del genere che ispira tutto, tranne che l'amore e la dolcezza.
Sono solo le 3:20 del mattino. Zayn potrebbe essersi alzato anche prima. Per cosa?
Sento dei rumori al piano di sotto.
 Decido di uscire dalla sua stanza e di recarmi nel corridoio. In quel corridoio stretto dalle mura sporche e buie. Fa tutto male al pensiero.
Vorrei solo scendere le scale e dirigermi verso Louis sperando che sia di buon umore o se sta dormendo, vorrei infilarmi nel suo letto e dormire abbracciata al mio fratellone.
Eccolo. Con una felpa blu sopra una maglia bianca, il cappuccio sollevato, il volto verso il basso che. . .mette delle armi dentro un borsone.
Perché? Non sono neanche le quattro del mattino. Che ci deve fare con quelle?
Finalmente i nostri occhi si fissano. Non dico nulla, aspetto sia lui a parlare.

" Che ci fai qui? " - La voce che sento è un'altra però, è quella di Liam.
E' dietro di me. Lo lascio passare. Ha in mano un fucile, indossa una giacca nera sopra una camicia bianca e dei jeans. Rimango pietrificata da quel fucile. Uno come Liam. Armato. Che colpo al cuore. 
Ma rimango più colpita dall'improvviso sorriso di Louis. Non è un sorriso finto, sembra divertito davvero da qualcosa. Cerco di vederlo dietro la sagoma di Liam quando inaspettatamente Harry e Zayn escono dalla cucina:
Harry indossa una camicia bianca aperta dai primi bottoni e dei jeans scuri mentre Zayn indossa una felpa nera con una maglia blu sotto. Io ho ancora la sua felpa addosso. Harry e Zayn stanno borbottando qualcosa, non mi hanno ancora vista.
I segni di Harry sono ancora evidenti, riesco a vedere un graffio che parte dal collo e finisce chissà dove ed un'altro nell'apertura della camicia.
Io non so più cosa pensare di quelle quattro persone che sono davanti a me.
Louis, che sembra aver dimenticato che sono sua sorella ma gli altri non fanno che ricordarmi che lui è mio fratello.
Liam, che per qualche strano motivo sembra avercela a morte con me e non prova pietà, mi fa male come se conoscesse solo le maniere forti. Ma io non c'e l'ho con lui. Si mi fa paura, ma rabbrividisco di più al pensiero che lui è qui è solo perché Louis l'ha salvato dal fatto che voleva spararsi un colpo in testa.

Zayn, quando penso a Zayn penso al suo bacio di ieri. Significherà qualcosa per lui? Viviamo in due mondi così diversi.
Il mio concetto di "sbagliato" è giusto per lui e viceversa. 
Harry, Harry, Harry. Cosa devo fare con lui? Lui che fino ad un mese fa era il mio migliore amico e adesso è così strano che non riesco neanche ad avvicinarmi. 
Harry ha occhi del dramma, forse anche lui vorrebbe la sua vita calma di prima. Loro vorrebbero che andasse diversamente ma non possono, per questo mi dicono che è inutile dimenarsi o urlare, nessuno mi sente. Qui se qualcuno muore, rimane qui.
Tutti legati da un desiderio: uccidere Jhonny. 
Harry si gira e finalmente ho i loro occhi su di me. Due tipi di sguardi diversi. Lo sguardo di Harry voglioso di un abbraccio, da cane bastonato contro lo sguardo deciso di Zayn di chi gli abbracci può averli quando vuole. Forse è per colpa di questa sua sicurezza che tra i due, è Harry ad avvicinarsi. Io continuo a guardarlo dallo scalino.
Tengo un ciuffo di capelli dietro l'orecchio con la mano, sorrido stentata al sorriso sincero di Harry.

​" Come stai? "- Sussurra lui. 
​" Starei meglio se sapessi che tramate voi quattro. "- Dico sinceramente.
Harry da un occhiata dietro di sè e poi si gira di nuovo verso me. Il suo volto è serio ed io aspetto ancora una risposta.
​" Abbiamo un colpo da fare. " -

​" Che colpo? " -
Lui sospira e abbassa lo sguardo. Gli afferro il mento con le dita ed i suoi occhi verdi sono di nuovo miei.
​" Un colpo, Pam, i soliti. " -
Per soliti s'intende morti. Scendo l'ultimo scalino per avviarmi verso Louis ma Harry mi ferma. Mi stringe e fa si che le sue labbra sfiorino il mio orecchio.
​" Qualsiasi cosa tu voglia fare, non farla. Non adesso. " - Sussurra dolcemente Harry accarezzandomi i capelli.
Pianto un pugno sul suo petto e rispondo:
​" Potrei non rivederlo più. " -
Lui sorride. Il sospiro che esce dal suo sorriso mi disturba l'orecchio. Il che mi agita ma voglio sapere che ha da ridere.
​" Lui è Louis Tomlinson, piccola. Le persone hanno anche paura a fargli del male. " - Sussurra ancora.
Mi allontano.
Le persone hanno anche paura a fargli del male.
Louis è così spietato? Harry mi ha convinto. Liam esce dal soggiorno richiamando a sè Harry. Quest'ultimo mi bacia la fronte e va via.
Piccola.
Lui mi ha sempre chiamato così il che non mi smuove. E' sempre il mio Harry, con la grave differenza che in questo istante sta andando ad uccidere delle persone.
Zayn esce di nuovo dalla cucina e passa dal soggiorno usando il cellulare. Non mi considera neanche. Passa tra me e Louis, come se non esistessimo ne l'uno ne l'altro. Che rabbia. 
Ma il mio pensiero è Louis adesso che sembra cercare qualcosa.
​" Posso aiutarti? "- Chiedo dolcemente, stringendomi nelle spalle.
​" Cercavo una cosa e non penso che tu, che sei arrivata solo ieri possa sapere dove si trova. " - Pronuncia seccamente.
Deglutisco. Non ha tutti i torti. Sposta un libro dal tavolo e sotto esso, si rivela esserci un mazzo di chiavi. Si gira verso di me, alza il mazzo e mi sorride.
Che tuffo nel nulla. Il sorriso di Louis. Quel sorriso al "ecco qua". Uno dei tanti sorrisi con significato di Louis. Scherzava con me. Sembrerà poco ma io ho appena praticamente saputo che mio fratello sta andando ad uccidere qualcuno e lui mi sorride prima di uscire. Per me è davvero tanto. Si avvia verso la porta: mi farò bastare quel sorriso quindi rimango in silenzio a fissarlo. Improvvisamente il mio cellulare squilla: è Zayn.
Loro hanno già il mio numero per qualsiasi evenienza. Evenienza mia, nel caso fossi in pericolo.
" Se non ci fosse Louis, ti avrei riempito di baci, sei adorabile appena sveglia. " 
Ecco perché era impegnato con il cellulare, spero. 

​" Vuoi aiutarmi? "- Chiede inaspettatamente Louis.
E' ancora davanti la porta e mi osserva. Nascono il cellulare dietro la schiena e annuisco velocemente come se fossi lì solo per aiutarlo.
​" Allora fila a letto e non combinare guai! Qui nessuno ti farà del male. "- Pronuncia per poi uscire.
Fila a letto e non combinare guai.
Quante volte avrò sentito questa frase? Specialmente "Non combinare guai". Fa molto "stai attenta."
Per non parlare della sua rassicurazione: Qui nessuno ti farà del male.
Si, oggi Louis era decisamente di buon umore.



Dopo due interminabili ore davanti alla tv, mezz'ora di queste a dormire, decido di andare in cucina per cercare qualcosa da mangiare, sperando che nessuno mi uccida se prendo qualcosa. Entro in cucina, è calda. E' stranamente calda e accogliente. Mi avvicino ad una credenza, sembrano essere cereali quelli. Prendo la scatola e la apro. Metto una mano dentro ed esco un pezzo per mangiarlo. Sono davvero buoni. Non pensavo che simili delizie potessero essere qui dentro.
In questo edificio desolato e privo di ogni cura. Ma per qualche strano motivo, qualche punto della casa si può accettare anche se starci da sola per me fa paura.
Una cosa che mi viene in mente solo adesso è che non ho visto Niall questa mattina ad uscire con gli altri. Forse era già in auto. Chissà.
Sento inaspettatamente la porta dell'ingresso aprirsi. Finalmente sono tornati. Esco dalla cucina, ancora con i cereali in mano ma quello all'ingresso non è Louis, non è Liam nè Niall, Harry o Zayn.
Sono due uomini armati vestiti di nero. 
In un attimo, tutta la paura mi assale. Peggio di quella volta che Louis mi ha minacciato con una pistola o con quel coltello. Peggio dell'esplosione. Questo è molto peggio. Due sconosciuti dentro un luogo sconosciuto ed in casa ci sono solo io. 
Mi notano subito e scattano verso di me, ma io mi chiudo in cucina. 
Devo chiamare Louis. No Louis, no. Posso fidarmi di lui? Harry. Chiamare la polizia sarebbe come invitare gli sbirri ad arrestarti, questa casa è piena di roba. Cazzo, ho dimenticato il cellulare nel tavolino del soggiorno. Devo chiamare Harry. E' anche l'unico numero che so a memoria. Afferro il telefono di casa e faccio il suo numero. Intanto quei due uomini stanno cercando di aprire la porta. Non parlano. Agiscono soltanto. Non mi chiamano, non dicono nulla. Harry non risponde.
​" Andiamo Harry, ti prego rispondi. "- Sussurro tra me e me per non imprecare dalla paura.
Inaspettatamente però, i due uomini non sbattono più contro la porta i loro pugni. Non si agitano.
Poso la cornetta del telefono. Ovviamente non mi avvicinerò alla porta. 
Che siano andati via? Mi muovo molto lentamente rifacendo il numero di Harry sperando che almeno mi risponda stavolta. Ma ancora prima di poter terminare, è la fine.
Uno dei due uomini spara alla maniglia per poter entrare. E' la fine. Mi uccideranno. La porta si apre in modo veloce così che uno dei due uomini possa prendermi. Mi dimeno. Urlo. Ma nessuno viene a salvarmi.
Due uomini nella casa di Louis Tomlinson. Mi vengono in mente le parole di Likowski:


 
"Dicono che la tua oscurità abbia completamente preso possesso dell'anima di tua sorella, Louis."


 
Nel giro di neanche una settimana già sono qualcuno, sono la ragazza nell'ombra di suo fratello. Sono la marionetta di Louis, ed è sulla bocca di tutti. Questi due esseri sanno contro chi si stanno mettendo ma a quanto pare non gli importa. Penso anche alle parole di Louis: "Qui nessuno ti farà del male."
Quanto si sbaglia e il che mi fa più male. Vengo sbattuta sul muro con forza. Ma i fatti fanno più male delle parole. Questo tipo non è niente in confronto a Liam per questo riesco a mantenere una cerca coscienza intatta.
Quest'uomo ha piccoli occhi azzurri e la pelle chiara. La statura è simile a quella di Niall ed essendo più alto di me, riesce a sollevarmi di qualche centimetro da terra e mi sento veramente soffocare. Ma non è tutto:

" Adesso bambola, mi ascolti un attimo. " - Sussurra con voce roca.
Forse non mi avrebbe ucciso ma mi avrebbe fatto molto male. Cercavo di tenere gli occhi aperti su di lui ma più che altro, le orecchie sveglie sulle sue parole.
" Ho un messaggio per tuo fratello: Jhonny è qui. Lo troverà e lo ucciderà. " - 
Jhonny? Riesco a sgranare gli occhi e a percepire che da oggi tutto questo potrebbe cambiare.  Jhonny. L'atteso Jhonny. L'altro uomo si fa avanti.
" Louis coinvolge la famiglia? Benissimo, Jhonny non è impreparato e nemmeno noi! " - Dice con tono mafioso uscendo una pistola.
Me la punta addosso. Il messaggio per Louis da parte di quei due era chiaro: sua sorella morta al suolo. Louis avrebbe fatto una strage ma Jhonny avrebbe reso il confronto a quanto ho capito. Allungo la mano per prendere qualcosa e riesco a prendere solo un vaso pesantissimo. 
Non riesco a sollevarlo con una mano ma smuovendolo, questo cade sul piede del tipo che mi teneva attaccata al muro e, liberandomi, ne approffitto per correre via. Non so dove andare, il mio pensiero è la stanza di Zayn. L'ultima stanza dell'ultimo piano. Potrei essere al sicuro.
Sento due spari e i muri accanto a me scheggiarsi. Se non potevano prendermi di forza, mi avrebbero preso a colpi di pistola. Mi riparo con le braccia come se potesse servire a qualcosa ma poi un ultimo decisivo sparo ed ero a terra. Un'altro sparo ed ero tremante a terra più di prima. Era impaurita ma stranamente non ero io la vittima, non mi stavano prendendo. Inaspettatamente, una mano mi afferra per il braccio trascinandomi dietro il divano. Ho paura a guardare. Non so chi sia a far cosa. Sento spari, è un frastuono che non posso sopportare a lungo. Mi sento nel panico. Ma quando finalmente alzo gli occhi, capisco che gli angeli esistono e il nome di quell'angelo è Niall. 
Niall non era con Louis a fare "il colpo", è sempre stato a casa. Magari dormiva e le mie urla l'avranno svegliato. Adesso sta pensando a salvarmi.
" Pam, preso! Prendi quell'asta di ferro dietro di te! " - Urla tra gli spari.
Mi giro senza chiedere nè star lì a pensare e prendo l'asta di ferro che poi sarebbe un attrezzo per far ardere il legno nel camino. 
Mi volto verso Niall e lui mi guarda. Uno dei due uomini spara verso il divano che si sposta ripetutamente per il forte urto e che fa volare pezzi di pelle e piume fuori.
" Tre. " - Niall comincia a contare. Quell'uomo spara di nuovo. - " Due. " - Lo guardo incerta su ciò che sta facendo.
Un'altro sparo e Niall arriva ad uno, poi si gira verso di me incredulo. 
" Sono scagnozzi di Jhonny!?? Porca puttana!! " - Niall si alza e spara prima sul braccio di uno e poi sul fianco di un'altro. 
Rimango senza parole, guardo Niall dal basso e lui si fa largo nel soggiorno.
Posa la pistola nel tavolo e si alza le maniche. Salgo carponi sul divano, sto ancora tremando. Lo guardo da lontano.
" Io non so perché tu e il tuo amico siate venuti qui ma so solo che stavate per uccidere la sorella di Louis e questo non va affatto bene " - Niall parla come un professore con i suoi alunni. Beh, quelli sembrano dover imparare molto da Niall. 

Con un tempismo perfetto la porta si spalanca e Louis appare sulla soglia. Zayn è dietro di lui. Louis mi squadra rapidamente e noto una scintilla di sollievo nei suoi occhi. Ma la sua gioia è effimera, nel momento in cui il suo sguardo saetta sui due uomini e si ferma, focalizzandosi su di loro senza vacillare. Lui li fissa con un’intensità che non gli ho mai visto, i suoi occhi sono spalancati, selvaggi, furiosi e spaventati. Lui li conosce o per meglio dire, li ha riconosciuti. 
Le loro urla di dolore non lo impietosiscono affatto. 

"Liam, portati Pam."-  Ordina inaspettatamente.
Harry oltrepassa la soglia e mi fissa.
"Louis." - Sussurro.
Tutta la paura che non è uscita fuori durante la sparatoria sta uscendo in questo istante.
"Al piano di sopra" - Risponde Liam in tono distaccato. 
Per un momento credo di essere sul punto di svenire.
"Pam!" - Il tono di Louis è privo di sfumature. E' duro. All’improvviso non riesco a muovermi. Non voglio lasciarlo. Non voglio lasciarlo con loro. Lui si avvicina a Niall e sibila una parola con la bocca. Qualcosa di indecifrabile.
"Cazzo Pam, vuoi fare quello che ti dico per una volta?"  - La sua voce è una gelida lama. La rabbia, dietro la calma delle sue parole. Lui non volevo che io assistessi a quella scena, a quelle aggressioni. A tutto questo. Lui ha ragione, se solo quella mattina non fossi passata da casa di Liam. Se fosse andata diversamente sarei andata in giro con Harry e magari lo stesso Harry la mattina dopo avrebbe ucciso il mio vicino di casa se non ci fosse stato quell'intoppo di tre giorni: cosa fare della mia vita. Ma quel che è peggio adesso, Louis è arrabbiato con me? Per favore, no! Mi sento come se mi avesse dato uno schiaffo. 
Louis e Liam si guardano. Quest'ultimo annuisce mentre io fisso mio fratello. Zayn impassibile e Harry preoccupato. Louis ha dato l'incarico a Liam perché solo lui sa come prendermi: con le cattive.
"Perché?" - Sussurro.
"Vai. Aspettami in camera mia. " - I suoi occhi ardono nei miei. - "Ho bisogno di restare da solo con questi due. " - dice con urgenza a Niall, Zayn e Harry.
Penso che stia cercando di lanciarmi un messaggio, ma sono così scossa da tutto quello che è successo che non ne sono sicura. Io resto del tutto impassibile. 
Lui è scosso. Loro sono scagnozzi di Jhonny e Jhonny si sta facendo vivo adesso e solo perché io ne sono la causa. Perché Louis ha coinvolto la famiglia. Jhonny non sa la verità: io sono uno sbaglio qui. Io mi sono nascosta dietro un divano e adesso sono qui, sto per piangere e non riesco a muovermi.
" Andiamo, Pam. " - Sussurra Liam. 
Ha la voce dolce, stranamente dolce. Come se volesse essere leggero in questa devastante situazione. Mi gira, tenendo le mani sulle mie spalle e cammina dietro di me. Io tengo gli occhi rivolti verso Louis e prima di poter girare l'angolo, l’ultima cosa che vedo è Louis che scaglia aggressivamente un pugno sul viso di uno di quei due ragazzi. 
No! Louis, ti prego! Torna ad essere il ragazzo che mi sorride trovando un mazzetto di chiavi! Torna ad essere mio fratello. Mi dimeno come se il problema fosse Liam quando un decisivo sparo fa rallentare la presa persino a quest'ultimo. Restiamo entrambi immobili. 
" Brutto pezzo di merda! " - La voce di Harry si fa largo nel silenzio.
" LOUIS!! " - Urla Niall in modo inquietante per poi terminare in un'altro sparo.
Sono momenti di terrore. So che se giro l'angolo potrei trovare mio fratello morto sul pavimento. iMi allontano da Liam e corro. Non ho il tempo di star ferma a guardare ma capisco al volo: I due uomini morti, uno dei due ha una pistola possibilmente ha provato a sparare a Louis ma Harry ha ancora la pistola in mano: lui li ha uccisi. 
Corro. Continuo a correre. Mi sembra un soggiorno lungo cinque chilometri. Io voglio abbracciarlo. Voglio che sia parte di me. Ora e per sempre. Voglio che sia lui la mia salvezza, come si è sempre dimostrato. Rallento la corsa e quando finalmente i suoi occhi m'incatenano, io lo abbraccio.
" Non so perché, ma è qua e con te che voglio stare. Ti prego. " - Sussurro piangendo.
La sua mano mi accarezza i capelli mentre l'altra mano sta lentamente stringendo il mio fianco. Mi sta abbracciando. La sua felpa morbida e il suo petto che profuma. La sua barbetta mi pizzica la fronte e in tutto questo, lui sussurra:
" Va tutto bene. " -
La voce di Louis quando sussurra è l'unica capace di rassicurarmi.

 
 
 












 
 

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Capitolo 6
*** Siamo il bianco e siamo il nero. ***





6° Capitolo:
-Siamo il bianco e siamo il nero.



Sono passati due giorni dall'irruzione in quest'edificio. Dopo varie vicissitudini abbiamo stabilito che il "quartier generale" resterà qui. Nonostante gli scagnozzi di Jhonny ci abbiano trovato. Mi abbiano trovato. A volte mi viene di difficile credere che faccio parte di questo, anche se solo solo un piccolo puntino dentro un grande buco nero e buio, fa sempre un certo effetto farne parte. Io sono la sorella del capo, sono la rivoluzione e non so se ci sia qualcosa di positivo in questo.
Questa mattina, scendendo in cucina, trovo Louis telefono. Non indossa la maglietta, ha i pantaloni cadenti sui fianchi, la mano poggiata sul muro con lo sguardo perso su di un quadro:
"Si..ok...certo...si..si si mamma" - Sibila.
Un momento! "Mamma?" Mi avvicino. Ho una voglia matta di parlare con mia madre. Allungo una mano verso Louis per indicargli di volere il telefono ma lui scuote la testa socchiudendo gli occhi. Aggrotto la fronte in segno di disappunto: io volevo la mia mamma che mi è stata vietata di vedere per giorni. Louis sospira e abbassa la testa.
" Senti mamma, emh... lei è qui accanto a me. " - Borbotta quasi tristemente.
La mia mano si allontana, parlare con la mamma è una buona idea? Sento la voce di mia mamma persino da lontano e non sembra avere un tono molto solare. Louis mi passa il telefono ed io lo appoggio sull'orecchio, senza fiatare.
Dopo secondi di silenzio, la sento singhiozzare: mia mamma sta piangendo, che sia successo qualcosa? Guardo Louis sgranando gli occhi, continuando a non parlare.
" Pam. Pam, ci sei? " - Farfuglia lei.
" Si. " - Sussurro io.
Il mio sussurrare si trova in quel vuoto che precede le lacrime. Dovrei rassicurarla? Un conto è abbandonare gli amici, un conto la famiglia.
" Amore, io so cosa sei. Cosa siete. " - Il suo tono indica disprezzo.
Mia madre è delusa. Ha la voce di chi non vorrebbe mai sapere certe cose. Ma chi infondo vorrebbe mai? Rimango ad ascoltare.
Louis mi stampa un bacio in fronte, un bacio caldo e si allontana.
" Che intendi dire, mamma? " - Riesco a pronunciare.
" Fin dal primo giorno, io ti ho capito. Hai iniziato proprio come ha iniziato Louis . E' come se non fosse abbastanza non torni a casa da giorni. Io ho paura, Pam. Se prima potevo perdere Louis, adesso posso perdere anche te. E' pericoloso, Pam, siete ancora in tempo per salvarvi! " - Pronuncia lei, alzando il tono di voce.
Sono quasi... furiosa. Lei non capisce, il nonno è morto per mano di un essere viscido come Jhonny. E dopo l'irruzione di due giorni fa, mi sono pienamente convinta che questa persona debba sparire dalla faccia dell'universo. Ma per quanto io sia frustrata e furiosa, la voce della mamma mi rattrista. Ho paura che possa succederle qualcosa.
" Mamma, adesso devo andare. " - Non era vero, ma non volevo sentisse le mie lacrime.
Poteva sentire il mio tono serio di chi stava per piangere, ma non le mie lacrime. Chiudo la chiamata. Ho il telefono stretto nella mia presa. 
Il sangue mi si ribolle nelle vene. Sono più delusa di mia madre e mentre me lo mostra in lacrime, io sono arrabbiata. Non so bene il motivo della mia frustrazione ma non posso pensare che mio nonno, uno degli uomini che mi abbia cresciuto in modo amorevolmente, sia morto per mano di gente come Jhonny. Non mi darò pace finché non l'avrò ucciso. Lui vuole farmi del male e se le persone hanno timore di mio fratello, avranno timore anche di me. 
Lancio il telefono dentro una vetrinetta, spaccando tutte cose. Giungono subito tutti gli altri. Ho l'affanno e gli occhi sono puntati tutti su di me. Guardano ma non parlano. Quando inaspettatamente, lui decide di parlare:
" Una riunione, adesso. " - Pronuncia Louis con decisione.
Il mio respiro si blocca. Era arrabbiato con me? O questo gesto dello "spaccare tutto" lo aveva fatto ricredere su di me?
Tutti si dirigono verso il tavolo al centro della stanza, tutti tranne Zayn. Lui aspetta che sia io ad avvicinarmi. 
Mi avvicino a lui senza staccare i miei occhi dai suoi. Lui mi sfiora il braccio nascondendo il tatto dietro il divano: a quanto pare nessuno deve vedere. Il che m'innervosisce ancora di più: o alla luce del sole o niente. Ma qui di sole ne entra ben poco quindi non lo biasimo. 
Prendo posto nel tavolo vicino a Louis, aspettando che non sia la scelta sbagliata mettersi qui.
Tutti sono seduti: Liam dall'altra parte del tavolo che picchietta le dita su esso, Niall con le braccia conserte che fissa Louis, Harry accanto a me pronto a darmi sicurezza in qualsiasi momento, Zayn accanto a Niall con volto cupo ed incerto. Forse non ha capito il motivo della mia allontananza. Mentre li guardo penso che la "squadra" è questa. Io faccio parte di questo gruppo di ragazzi loschi sempre pronti a mietere vite. 
Tutti stanno guardando Louis così mi unisco anche io.
Ha lo sguardo rivolto verso il basso e le dita che sfiorano le labbra.
" Se non l'avete ancora capito, Jhonny sta cercando di avvicinarsi e ha due obbiettivi. " - Bofonchia senza staccare le dita dal labbro inferiore. 
Non capisco se mi sono distratta per via di questo suo modo di parlare, ma io non ho capito qual'è il contesto della discussione.
" Lui non arriverà a te, Louis. " - Pronuncia Liam con sicurezza.
" Ma se non arriverà a lui, arriverà a Pam " - Risponde Harry.
Gli occhi di Louis fissano Harry con una scintilla di orgoglio: la risposta di quest'ultimo è più che giusta ed io sono spaventata, stranamente.
" Niall. " - Louis lo richiama. Niall si gira immediatamente. - " Chiama Eleanor e dille di venire con la squadra. " - Ordina. 
Niall esegue.

Io ho perfino dimenticato dell'esistenza di  Eleanor, Tyler, Mike e Anthony, gli altri scagnozzi che ho conosciuto. Cala il silenzio in attesa che Niall ritorni dalla cucina dopo aver effettuato la chiamata. E' snervante, se qualcuno non parla adesso, penserò alle lamentele della mamma di prima. Piuttosto, qui sembrano abituati alle vetrine rotte, nessuno ha chiesto o fatto nulla. Solo Zayn mi è apparso preoccupato. A proposito di quest'ultimo, mi fissa con un'espressione da cane bastonato.
Spossante, adesso, è dire poco.
" Non mi stupisce che qui le persone entrino ed tentano di uccidere le persone: invece di pensare a qualcosa state in silenzio. " - Borbotto.
Tutti mi fissano sorpresi, eccetto Liam: lui ha sempre quello sguardo da chi mi vuol fare no male, ma peggio. Come se fosse vietato parlare. Vietato per me.
Louis sospira. Io abbasso lo sguardo, forse dovrei stare zitta.
" Continua, Pam. " - Risponde mio fratello.
Una risposta che mi prende alla sprovvista. "Continua" dice. Cosa dovrei dire ancora? Mi stringo in me stessa. Mi è permesso esprimere la mia, quindi ne approfitto.
" Se loro è noi che vogliono stai pur certo che attaccheranno e non possiamo aspettare la tua Eleanor. Dobbiamo pensare ad un piano. " - Pronuncio gesticolando.
" Cosa credi che faremo, Pam? Che ci prenderemo un Thè in attesa che altri scagnozzi ti prendano? " - Risponde Liam furioso.
Mi prendano? Altri scagnozzi? Sembra che loro ne sappiano più di me ma qualcosa mi dice di contraccambiare con una risposta.
" Liam, tu hai dote e armi. Ma io? " - Chiedo
" Tu hai noi. " - Risponde Zayn.
" Due giorni fa non avevo voi e se non ci fosse stato Niall, sarei sicuramente morta. " - Rispondo decisa.
La mia risposta trapassa il cuore di Louis, che cambia posizione sulla sedia. Forse la scena di sua sorella morta, lo impaurisce.
" Pam ha ragione, dobbiamo renderla partecipe dei nostri piani. " - Risponde Harry.
Lo guardo sorpresa: Lui ha capito quello che intendo e girandomi verso Louis, anche lui ha capito. Quanto mi piacerebbe sorridergli, se non fosse per il rientro di Niall che mi ha distratto. Lui fa un cenno a Louis e quest'ultimo si smuove poggiando i gomiti sul tavolo.
" Dobbiamo allenarla. " - Borbotta Louis, quasi con un tono logorante.
Io annuisco.
" Ma porca puttana!! " - La voce irritante di Liam mi sfianca l'anima. - "Senti, non possiamo semplicemente affidarla a qualcuno? Lei non deve stare per forza qui. Tolto di mezzo Jhonny, lei torna da dov'è venuta. " - Ordina.
Louis non parla, nessuno parla. Ok, è giunto il mio momento per difendermi.
Mi alzo lentamente e lo guardo. Lui sbuffa e si poggia sullo schienale guardandomi come se fossi uno film comico appena cominciato. 
Sbatto le mani sul tavolo scuotendo tutto ciò che c'è sopra e percuotendo gli umori di tutti: da qualsiasi stato d'animo a sorpresi. Persino Liam.
" Liam, se ti sta bene che Louis perda me come tu hai perso il tuo migliore amico allora accetto, mi farò ammazzare. Ma ne io ne Louis vogliamo perderci quindi che ti piaccia o no, io farò parte di questa squadra fino alla fine! " - Sbraito.
Lui si alza furioso e sbatte anche lui le mani sul tavolo. Il tonfo si ripercuote sotto le mie stesse mani.
" Questa non è una squadra! Qui non si parla di pallavolo, calcio o chissà cosa! Qui uccidiamo! Qui siamo un'
associazione per delinquere! Organizzazione criminale! Chiamala come ti pare ma non come un qualcosa che non può essere preso sul serio e tanto meno non parlare di Luke come e quando ti pare! E' una cosa che appartiene a me e tu devi starne fuori! Ma cosa ne sai tu? Tu che non capisci niente! " - Urla più forte di me.
E' la prima volta che sento il nome di quel ragazzo. Gli occhi di Liam mi brillano davanti. Stacco le mani dal tavolo e prendo un gran fiato per superarlo di tonalità: gli dirò la verità.
" Tu non capisci niente!! Se sono qui è solo per colpa tua: Io pensavo che la vittima fossi tu e come una grandissima stupida ho pensato che avrei potuto salvarti! Pensavo: 'un uomo armato nei pressi della casa di Liam, lui deve essere al sicuro!'. Ma l'uomo armato eri tu e io sono la vittima di tutti i tuoi supplizi! Se tu fossi stato più attento invece di sparare a cazzo per le strade come quelle del nostre quartiere adesso non sarei qui! Quindi stai zitto!! " - Strido.

Riprendo fiato. E' la prima volta che dicevo a Liam le cose come stanno. Lui ha gli occhi sgranati, come tutti gli altri. Le lacrime minacciano di schizzarmi fuori. Liam si siede incredulo. Io sposto bruscamente la sedia e vado via. Salgo le scale di corsa. Maledetta emotività.
Una mano mi afferra il braccio, mi giro: Louis. L'incredulità non mi fa recepire il gesto. Mi tira con sè e in un attimo siamo di nuovo davanti quel tavolo. Davanti tutti.
" Io non so cosa vi abbia causato questa ragazza nei vostri mondi! " - Louis comincia ad alzare il tono della voce.
Liam è ancora sconcertato e gli altri senza parole. Io sono in lacrime e senza che me lo potessi immaginare, sono davanti a loro. Gli occhi mostrano compassione, ciò che detesto.
" Ma è mia sorella e vorrei capirlo anche se quello che ho capito fino ad ora è che Liam ha alimentato un misterioso odio nei suoi confronti. Harry, eri il suo migliore amico, cos'è cambiato? Cosa ti fa guardare mia sorella in quel modo? Solo Niall ha capito quello che deve fare? Eh, Zayn? Sai rispondermi? " - Sbraitando.
Io e Zayn sobbalziamo insieme, Louis sa?
" Louis .. " - Borbotta Zayn. 
" No, a me non me ne frega un cazzo Zayn, che tu abbia alimentato indifferenza nei suoi confronti non so che pensare su questo, ma non illudere mia sorella. " - Le parole di Louis sono una coltellata al cuore. 
Zayn vuole solo illudermi? Perché non lo chiedo ad alta voce. Adesso si che le mie lacrime hanno un motivo di uscire, oltre al nervosismo.
" Io non voglio illuderla! " - Zayn si alza in piedi.
I suoi occhi ardono di frustrazione. Lui sta sfidando mio fratello.
Louis si avvicina a Zayn. Harry e Niall si alzano. Il terrore riprende il possesso dei miei arti impedendomi di reagire. Ma quel che è più sconcertante è inaspettatamente una scatolina sfonda una finestra depositandosi sul soggiorno. 
Zayn spinge Louis per puntare gli occhi su di me ma i cocci non mi hanno sfiorato. Negli occhi del moro c'è un briciolo di sollievo nel vedermi senza ferite, così come negli occhi di mio fratello ma quest'ultimo non è capace di comprendere poiché è preso da quella scatolina, come tutti noi.
Liam corre fuori con un fucile in mano. Gli altri si armano tutti.
"
Zayn, prendi mia sorella. " - Borbotta Louis caricando la sua pistola di proiettili.
Quelle parole sembrano illuminare il volto di Zayn ma la sua gioia è effimera: chi ha lanciato quella scatolina e perchè?
E se fosse una bomba?
" Non è una bomba. " - Risponde Harry alla mia inesistente domanda. L'avrà detto solo per rassicurare. Me, prababilmente.
Intanto Zayn ha raggiunto i due centimetri di distanza dal mio corpo.
" E' una cassetta. " - Louis risponde avvicinandosi ad essa. 
Senza divulgarsi in altro, afferra la scatola e scartandola, si mostra una cassetta. Louis mi stupisce sempre ma adesso chi aveva mandato quella cassetta? E cosa diceva? Aspettiamo tutti che la tv cominci a "mandar in onda" quel che c'è da vedere una volta acceso il lettore dvd. 
Improvvisamente compare un uomo in giacca e cravatta sullo schermo. Louis ferma subito il video. L'uomo non ha parlato, si è solo mostrato. Tutti si alzano dal divano. L'uomo ha folti capelli neri e una mascella pronunciata. Una scrivania copre dai pettorali in giù, ma mostrandosi con quella camicia attillata s'intuisce che sotto essa si nascondano possenti muscoli. Gli occhi color nocciola e un sorrisetto furbo. 
Harry si mette le mani nei capelli e Niall si porta la mano davanti la bocca. Zayn piega la testa in giù e si sfrega la fronte. Mi alzo sulle punte e sussurro sul suo orecchio:
" Ma chi è? " 
" Jhonny. " - Borbotta.
Ho un colpo al cuore. Fisso la reazione di mio fratello. Quell'uomo è così incredibilmente scioccante che li ha bloccati, proprio come il video. 
Dopo questione di secondi, Louis fa ripartire il video, senza dire una parola.
Jhonny sorride decisamente. Il pugno di Louis si stringe nel telecomando.
" Louis. " - La sua voce è roca e profonda. Mette i brividi. - " Finalmente ci siamo, stai per avere quel che vuoi: la tua amata vendetta. " - Le sue mani si stringono tra di loro mentre parla con fervore. - " Sai, quando ho visto quei due dei miei morti... " - Scuote la testa, ancora sorridendo. - " Non ci potevo credere. Ma sai cosa? Uccisi da un tipo come Niall e per di più senza colpire di striscio una come Pam, noo. Se non li avesse uccisi Niall, li avrei uccisi io. " - Lasciandosi andare in una fragorosa risata. - " Quello che voglio dirti però è che io non posso aspettare all'infinito. Io voglio sangue, il tuo sangue! E lo avrò ottenuto solo in un caso: " - Punta  inaspettatamente i pugni nella scrivania e si avvicina all'obbiettivo. - " FINCHE' NON TI AVRO' LEGATO IN UNA SEDIA, IMBAVAGLIATO, POSTO DAVANTI A TUA SORELLA E AVERLA FATTA SOFFRIRE. MORALMENTE. FISICAMENTE. LENTAMENTE ED INTERIORMENTE, CON TUTTI I MODI CHE TU TEMI. E POI FARO' LO STESSO CON TE E I TUOI SCAGNOZZI! " - Si vede chiaramente Jhonny tirare un pugno alla telecamera che, cadendo al suolo, riprende i piedi di un uomo alla quale qualcuno, possibilmente lo stesso Jhonny, spara senza pietà mostrando il suo corpo morto.
Niall stacca subito la tv. Louis è scioccato.
Lui? Jhonny ha chiaramente espresso il suo desiderio: uccidermi in tutti i modi possibili e farlo davanti a Louis. E' un uomo senza cuore. Come sapeva di Niall se i suoi uomini sono morti qui? Ha delle telecamere o una spia ci guardava? Come sa il mio nome? Ha sparato ad uomo per mostrare a noi la sua lealtà. E' meschino e una ragazzina piagnucolona come me dovesse finire sotto le sue mani, sarebbe veramente la fine.
Sto tremando per un insulso video, quindi figuriamoci averlo davanti. Zayn poggia una mano sulla mia testa. Nessuno adesso è così forte di fronte a questo.
Niall percorre la strada che porta di fronte a me.
" Se tu credi anche ad una delle sue parole, ti sbagli nel farlo. L'unico modo che ha lui di toccarti è pronunciare il tuo nome. Tu.. " - Niall sorridere. - " Tu non hai minimamente idea di come sia Louis. Lui è molto peggio. " 
" Louis potrebbe far molto peggio di quello che ha appena detto Jhonny: lui non sa di che persone possediamo noi l'esistenza. " - Borbotta Liam.
" Non devi aver paura. " - Sussurra Zayn.
" No. Devi avere paura. Devi prepararti psicologicamente che quell'uomo se dovesse prenderti non ti offrirà un gelato, Pam. Tu devi vedere come stanno le cose ed è così che stanno. " - Pronuncia Louis senza guardarmi.
" Dobbiamo prendere la situazione in mano e allenarla. " - Propone Niall guardando gli altri.
Nei suoi occhi c'è disperazione, la noto.
" Come? Io ho allenato te, Harry, Liam! Ma non una ragazza! Come si addestra una ragazza a diventare una macchina assassina? " - Louis si alza ed urla.
" Io mi prenderò cura di Pam e la farò diventare l'arma più letale dopo Louis Tomlinson. " - Enuncia Eleanor.
Mi giro. Lei è sulla soglia della porta, indossa un tubino nero sotto un giubbotto di pelle. I boccoli cadenti sulle spalle e le scarpe alte che le slanciano le gambe. Tyler e gli altri sono dietro di lei. Io, farmi "addestrare" da una come Eleanor? Come mi avrebbe trasformata una del genere?
Negli occhi di mio fratello si cela la sorpresa e la soddisfazione. Lui è d'accordo. Ma io? Io voglio buttarmi in una sparatoria e in questa vita in modo drastico?
 

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Capitolo 7
*** Non come le altre. ***








7° Capitolo:
- Non come le altre.


 

Mentre tutti i ragazzi sono riuniti al piano superiore, io ed Eleanor siamo sedute sul divano. Una di fronte l'altra. Lei si è legata i capelli stretti in una coda a mò di una pittrice che cerca ispirazione. E' questa non è solo una metafora, Eleanor davvero è in cerca di ispirazione ed io sono il suo telo bianco.
Solleva una mano verso il mio mento, spostandolo verso destra e verso sinistra. Sposta lentamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio e subito dopo, usa la stessa mano per divaricarmi le palpebre, mostrando il mio occhio. Sospira, lasciando andare la presa. La guardo con tono interrogativo. Cosa non andava?
" Persino il tuo colore di occhi è innocente. " - Borbotta disarmata.
Sbatto ripetutamente le ciglia senza dire una parola. Mi stringo su me stessa.
" Molla la presa. Sciglioti. " - Ordina lei.
Lascio cadere le mani lungo le gambe liberando le spalle dalla durezza. Lei continua a fissarmi con quello sguardo tenuto a fessura. Incrocia le gambe e poggiando il gomito sul suo ginocchio, si sfiora il mento con la mano. Ci stiamo studiando a vicenda. 
" Più decisa adesso. " - Sussurra. 
Mentre stringo i miei arti su se stessi, il suo tono di voce si fa piacevole, come se la stessi soddisfacendo o le idee le si stia ribollendo nella mente.
" Il carattere c'e l'hai, e l'ho vissuto anche su di me. " Il suo tono adesso è deciso e duro nel momento in cui allude al nostro primo incontro. Quella volta è stata davvero antipatica mentre adesso sembra tutt'altra persona.
Mentre sto per pronunciare una richiesta di scuse, lei alza la mano per bloccarmi.
" Non provare a scusarti e io dimenticherò che tu ci abbia provato. Vedi, è proprio in questo che tu sbagli. Non devi assolutamente scusarti o sentirti in pena per qualcuno: nessuno lo farebbe nei tuoi confronti. " - Pronuncia con determinatezza.
Stringo le labbra e piego la testa di lato.
" Posso aiutarti a cambiare stile e a truccarti in modo diverso per non essere contraddittoria alla vita che stai facendo, ma ci vuole carattere. " - Beve un sorso d'acqua e torna a poggiare le attenzioni su di me. - " Tu esci il carattere quando qualcuno ti colpisce dentro, in modo figurato o morale. Ma so che il peggio deve ancora venire. " - Mormora quasi divertita.
La mia domanda sorge spontanea:
" Cosa vi fa credere che io possa essere così minacciosa quando persino il mio colore di occhi è innocente? " - Chiedo, ritornando all'affermazione di Eleanor. 
Lei sorride compiaciuta.
" Tu sei una Tomlinson. " - Ribadisce con fervore. 
Inaspettatamente si alza e si avvia all'ingresso. 
" Dove vai? " - Chiedo.
" Ti porto da un mio amico. " - Risponde uscendo.
Un suo amico, dice. Aspetta, "mi porta"? Cammino velocemente per non perderla di vista. 
La sua auto è parcheggiata fuori, sotto il sole cocente di mezzogiorno. La sua auto è una Aston Martin Vanquish bianca. Interni neri e vetri oscurati. Mi soffermo a guardarla, è veramente...wow. Entro dentro senza fare il minimo frastuono. Lei non mi guarda ma io guardandola noto che si è messa i suoi occhiali da sole e si è sciolta i capelli. Quanto l'avrò persa di vista? Due secondi? Mentre la mia ammirazione aumenta, lei sfreccia via verso una zona a me ignota.

Eleanor mi ha rivolto solo una domanda, durante il viaggio:
" Come hai ottenuto la pistola d'oro? " 
Io ho solo alzato le spalle e lei ha sospirato. Merito davvero quella pistola? Da quando è nelle mie mani, non l'ho ancora usata. L'auto entra in una via colma di garage. Scendiamo da quella meraviglia, posteggiandola proprio davanti quella che sembra essere la nostra "porta". Eleanor bussa.
La porta viene aperta da una donna afro-americana, dai capelli rosso eccentrico e il fisico formoso.
" Ciao tesoro. Come posso aiutarti? " - Pronuncia masticando una gomma, rivolgendosi ovviamente ad El.
" Ho una vittima dell'innocenza. Posso entrare? " - Risponde.
Io m'intimorisco di fronte agli occhi vigili della ragazza sulla soglia. Quest'ultima lascia la porta aperta e si allontana, dandoci quindi il permesso di entrare. 
El butta la sua borsa sul divano e si siede accanto ad essa, con il suo solito accavallamento di gambe. Io rimango in piedi.
" Come stai, Cassandra? " - Chiede Eleanor, sorridendo.
Cassandra, questo è il suo nome.
" Io sto bene. La ragazza, invece? Che ha? " - Dice guardandomi con fare interrogativo.
Socchiudo gli occhi e continuo a guardarla. Non ho detto nemmeno una parola e già sono quella strana per loro? 
" E' l'anticristo di Louis Tomlinson, al momento. " - Risponde El, sottolineando la parola "al momento".
" Beh, in questi casi allora il lavoro è difficile. " - Borbotta in modo fiacco "Cassandra".
" Non proprio: dille come ti chiami, P. " - Mormora con fiducia Eleanor.
Per quanto il suo tono da "padrone" m'irritasse, voglio tanto vedere la faccia di quella ragazza nel sapere il mio nome.
" Pam Tomlinson. " - Rispondo.
La ragazza si gira guardandomi con ardore. E' stupita. 

Dopo vari minuti d'interrogatorio su di me, scopro anche che la ragazza dai capelli rossi è la sorella di Anthony, scagnozzo di Louis.
Cassandra mi porta dentro una stanza, senza far venire Eleanor con noi.
Dentro questa stanza dal soffitto interminabilmente alto, si presenta al centro un tavolo colmo di vestiti e vari specchi sparsi qua e là.
Passiamo con una camminata decisa accanto a questo tavolo.
" Non guardarli neanche. " - Mi ammonisce lei. - " Meriti ben altro. " - Privilegiandomi.
Scuoto la testa e la seguo.
Di fronte a me, si trova uno scatolo.
" Indossati questi, uscirà il tuo carattere da ' Louis '. " - Pronuncia.
Annuisco sorridendo, affidandomi a lei.


 

ZAYN

La riunione con i ragazzi è finita, non vedo l'ora di vedere Pam ma scendendo in soggiorno, sia lei che Eleanor sono sparite. Chissà dove quell'arpia abbia portato Pam. Se dovesse tornare in modo veramente diverso mi dispiacerebbe un pò perché quel che c'è di dolce in lei, è anche ciò che mi piace. Louis mi passa accanto, senza dirmi niente.
" Louis. " - Bofonchio quasi come se non volessi mi averlo detto.
Lui si gira, mostrandomi i suoi occhi più furiosi. Prendo la palla al balzo e parlo.
" So che questa situazione con Jhonny ti sta stressando, ma non prendertela ne con me ne con tua sorella. Io ci tengo a lei. " - Confesso.
Louis mi squadra dalla testa ai piedi. Poi, allontanando la sigaretta dalla bocca, comincia a parlare:
" Forse non ci siamo capiti: Io lascio che Liam torturi mia sorella perché lei possa capire cos'è la durezza, ma non posso tollerare voi due insieme! " - Rivela adirato. 
" Non ti ho mai pugnalato alle spalle e tu mi stai dicendo di lasciarla andare? " - Chiedo tristemente.
" Ti sto dicendo di non perdere i tuoi obiettivi, specialmente adesso che Jhonny vuole prendere sia me che lei. Ma detto questo, se mai dovesse succederla qualcosa, tu sarai il primo sul mio mirino! " - Risponde andando via.
Nessuno più di me conosce Louis: Posso stare con lei stando decisamente attento a tutto ciò che la circonda. Ma Jhonny è lei che vuole. Significherebbe affrontarlo anche da solo.
Mentre mi avvio verso il divano per sedermi a parlare con Niall, la porta d'ingresso dietro di me si apre: è Eleanor. 




HARRY


Pam è dietro Eleanor e tiene la testa bassa ma il suo aspetto è a dir poco strabiliante.
Indossa alti stivali di pelle nera intonati al giubbotto di pelle, un paio di pantaloni aderenti neri e una maglietta colma di paillettes color oro. Rimango sbalordito: il colore dei suoi capelli è più luminoso e questi ultimi cadono leggeri a mo dì boccoli sulle spalle. Ma tutto è più bello quando lei decide di guardarmi. Quelle labbra chiare, i suoi occhi chiari contornati dal nero, ma con lo sguardo perso. 
Potranno anche averle cambiato il guardaroba, ma lei rimane la ragazza bella dentro di sempre.
Cavoli, lei mi è sempre piaciuta e se adesso ha dovuto dire addio alla sua adolescenza, alle sue amiche e alla sua famiglia è solo per colpa mia. Avrei dovuto dirle di venire più tardi, avrei dovuto fermarla o quanto meno svegliarmi prima sapendo che Liam era nei paraggi.
Mi guarda di striscio con i
l suo solito sguardo perso. Ed io non ho mai visto degli occhi così. Non sono semplicemente dei comuni occhi marroni,no sono diversi. Sono profondi,intensi.  Mi ci perdo a guardarli. Sono i suoi occhi. Capita a volte che parliamo e dopo un po non seguo più il discorso perché mi ci perdo proprio dentro.  

Zayn si avvicina a Pam per abbracciarla, lui non sa quanto cazzo ci sia del bello nei suoi occhi. Io prima li guarderei e poi l'abbraccerei.
Occhi che esprimono tante cose. Quando è felice sono lucenti,esprimono gioia ed energia. Quando è triste,sono spenti come se avessero perso la loro energia. Si vede dagli occhi quando qualcosa non va,ma non tutti se ne accorgono.
 
Gli occhi più belli in assoluto e non sono miei, non mi appartengono, non mi guardano. Grandi,ancora più profondi,unici più che mai.  Più la guardo e piu capisco che ci sono dentro fino al collo. Che mi innamoro sempre di più giorno dopo giorno. Ma per la prima volta ho paura,
 tutto questo mi mettere parecchia ansia perché lei non può stare con me. Quegli occhi che guardano la persona sbagliata. Guardano Zayn e non me. Non per il guardaroba, ma questo mi fa capire anche che ormai è parte di noi. Persino El sembra averla accettata. Se Zayn riuscisse nel suo intento, come potrebbero mantenere una relazione in una situazione come questa di Jhonny?
Stasera sarà più dura del solito.
" Ottimo lavoro " - Si esprime distaccato Louis.
Io continuo a guardarla mentre Zayn l'abbraccia solo perché ha ricevuto "il permesso" di Louis di potersi mostrare liberamente per ciò che è.
" Harry. " - La voce di Niall mi prende da dietro. - " Harry, non ci pensare. " 
Continuo a guardarli ma è Niall che devo ascoltare. E ascoltando Niall poggio gli occhi verso un'altra parte quando in realtà e a letto che vorrei andare.

 


PAM

E' l'ora di cena ed io sto indossando quella famosa felpa di Zayn, quella della scorsa notte: profuma ancora di lui. Io però, non so cosa pensare di Zayn, ne tanto meno di Harry. Il primo è stranamente più vicino mentre l'altro è sempre più lontano. Se prima poteva essere il mio migliore amico, adesso cosa vuole? Sono così stanca che andrei a dormire ma noto comunque che tolti i vestiti scuri e di pelle, l'aspetto fisicio di una ragazza "cattiva" rimane. Saranno i capelli.
Siamo tutti seduti a tavola, in attesa che torni Mike scappato dopo una strana chiamata. Butto la testa sul braccio, scaraventandomi sul tavolo: 
La chiamata della mamma;
Il messaggio di Jhonny;
Il rinnovo del look/carattere.
Cos'altro? Quanto vorrei che non tutti i giorni fossero così, anche se..il peggio deve ancora venire. Guardo Zayn di soppiatto: Ha i capelli cadenti, possibilmente è stanco anche lui. Il colletto della camicia sfatto, gli occhi socchiusi e ride. Ride con Tyler. Mi sembra così irreale avere questo ragazzo al mio fianco. Lui si gira verso di me, cominciando a ridere. Lo guardo con una sfumatura di sorpresa, perché ride? Lui si avvicina inaspettatamente e in un attimo siamo naso contro naso.
" Sei buffa, piccola. " - Sussurra sorridendo.

Ho la guancia soffocata tra il resto del viso e il braccio, forse è questo che lo fa ridere. Scuoto leggermente il volto arricciando e strofinando il naso contro il suo. Abbiamo gli sguardi attaccati e i nostri fiati legano nel sorridere. Questo momento di tenerezza ed è diventato subito palese a tutti quel che c'è tra di noi. 
Anche a Harry.
Quest'ultimo si alza e se ne va furioso. Mi alzo istintivamente nonostante la stanchezza e decido si seguirlo.
Se la sarà presa per la mancanza di confessione, prima noi ci dicevamo tutto. Afferro il suo braccio sorridendo.
" Dai, Harry, te l'avrei detto. " - Dico divertita della sua reazione.
Lui scosta velocemente la mano e mi spinge colpendo la spalla. Mi guardo dietro, nessuno ci ha seguito. Qui è di norma farsi i cazzi propri.
Inaspettatamente la sua reazione non è più così divertente.

" Cosa mi avresti detto? Quante delle cose che stai vivendo tu mi stai dicendo? Eh, Pam? Io sto sfumando nella tua vita! Sto sparendo! " - Confessa lui.
I suoi occhi sono lucidi ed il suo respiro tremante. Gesticola con le mani in modo agitato mentre le sue pupille si dilatano.
" Harry, non è vero. Tu sei ancora il mio migliore amico. " - Rivelo, tenendo le mani strette sul petto.

" Migliore amico? " - Sbraita sorridendo. Sembra esser diventato pazzo. - " Guardaci! No davvero, fallo! Siamo una banda di criminali e non c'è spazio per chiudersi in una stanza a dirsi i segreti o trovare del tempo per un caffè e fare gli amici felici, Pam. Tanto meno la COPPIA felice. " - Urla, stringendosi nella parola "coppia".
" Posso sapere qual'è il tuo vero problema, Harry? " - Chiedo con leggero stupore riguardante la sua reazione.
" Il mio problema, Pam, è... " - Sussurra avvicinandosi con mani giunte. - " ....che per quanto vorrei tornare a fare la mia solita vita con te, non c'è ne davvero l'opportunità. Noi stiamo solamente prendendo strade differenti stando nella stessa zona e ci ho pensato molto ultimamente. Tu meriti di più. " - Sussurrando verso la fine.
Il cuore rischia di pulsarmi fuori dal petto. Ha detto tante parole ma senza giungere ad una conclusione. Ha lasciato che io intendessi tante cose insieme. Lo guardo in modo interrogativo ma tutto questo mi sta facendo male. Cosa si nasconde nella parole di quel ricciolo e in quegli occhi lucidi che supplicano? 
Lo afferro per le guance con decisione, lui abbraccia i miei fianchi e sollevandomi di qualche centimetro, stiamo quasi per sfiorarci le labbra. C'è esitazione. Esitazione e tanta voglia. Perché voglio baciarlo? E perché lui sta ricambiando? Ma soprattutto i nostri corpi sono uniti ma le nostre labbra non si toccano. Manca davvero poco quando la porta d'ingresso si spalanca mostrando Mike esausto e distrutto. Quest'ultimo si butta a terra. Io ed Harry corriamo prestandogli soccorso. Harry lo solleva mentre tutti gli altri ci hanno raggiunto. Zayn è dietro Liam e mi fissa, ci fissa. Più che altro sembra essere preoccupato per Mike.
" Mike! Che è successo? " - Chiede Louis abbassandosi.
La mia mano sfiora di striscio la mano di Harry nell'afferrare il braccio di Mike. Con la coda dell'occhio vedo i suoi occhi rivolgersi a me ma io rimango ferma, con lo sguardo verso colui che stiamo soccorrendo. Ma non ha ferite, non ha sangue, sembra solo aver fatto una corsa da chissà quale punto sperduto della terra a qui.
" Louis, hanno preso mio figlio. " - Sussurra Mike.
Suo figlio? Chi ha preso suo figlio? Sembra inutile porsi queste domande quando la risposta è una sola.
Rivolgo di nuovo lo sguardo verso Zayn. Lui sta aiutando Mike a sollevarsi, insieme agli altri. 
Io ed Harry ci guardiamo, siamo uno di fronte l'altro. Rimaniamo in silenzio. 
E' veramente snervante pensare di essere sballottata da una situazione all'altra.

 

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Capitolo 8
*** Cose che non si possono dire. ***





8° Capitolo:
- Cose che non si possono dire.

 


Louis continua a camminarmi davanti avanti ed indietro, mentre Eleanor è in cucina con Mike tentando di tranquillizzarlo per quanto mi stupisce che quell'uomo non sia svenuto.
" Louis. " - Sussurro tentennando nel esitare ad emettere ancora un'altro fiato.
Lui afferra un contenitore di vetro e lo frantuma sul muro dietro di lui. Poi poggia le mani sul camino, cominciando a respirare affannosamente. Si alza di nuovo e tira i capelli indietro con la mano. Sta sudando. Ha gli occhi occupati a non uscire fuori dalle orbite.
Harry mi guarda di sfuggita mentre Zayn tiene la mano sul mio ginocchio. Non posso credere che stavo per baciarlo. Non posso credere che sto vivendo questo in mezzo ad due ragazzi che non si preoccupano nel occuparsi del proprio lavoro.
" Quel bambino.. " - Mormora Louis praticamente scioccato. - ".. Ha solo due anni. " - Alzando gli occhi su di me.
Capisco tutto al volo: Hanno preso un bambino di due anni, non posso pensare che si possano fermare ad una come me. In un attimo sento il conto alla rovescia che mi ripercuote nelle vene, nella mente e persino nei soli battiti del cuore. Ho tutto spezzato, sento di star per soffocare. "Loro arriveranno a te senza paura e lo faranno lentamente", ecco cosa intente Louis. Non l'ha detto ma i suoi occhi, i suoi occhi lo stanno urlando palesemente. 
" Potrebbe non essere Jhonny. " - Borbotta Niall.
Louis si ferma e mi guarda. Poi schiocca le dita nell'aria. Annuisce velocemente e punta il dito contro di me. Sobbalzo.
" Pam e.. " - Punta il dito verso Harry. - "..Harry. Dovete andare al TheModePalace e assistere alla sfilata della moglie di Mike, a fine serata dovrete parlare con lei e chiederle se c'è qualcuno che avrebbe potuto far loro del male. " - Dice con soddisfazione.
" Pensi che la madre del piccolo Daniel potrebbe mettersi a sfilare mentre suo figlio è chissà dove? " - Chiede Niall atterrito.
" Se è un rapimento allora hanno chiesto dei soldi, la pagano per sfilare quindi conoscendola si metterà i tacchi sempre pronta a pagare chiunque per riavere suo figlio: tutto gira intorno al soldi. " - Risponde prontamente Louis.
" E Pam? La lasci uscire così? " - Chiede furioso Zayn.
" E' solo una copertura quella del due ragazzi interessati alla 'sfilata', il ragazzo e la ragazza. Mia sorella deve rischiare. " - 
" Lascia allora che ci vada io, siamo più credibili noi. " - Risponde Zayn, imbarazzandomi.
" Ho detto: Harry e Pam. " - Mormora furibondo mio fratello.
Zayn si alza di scatto.
" Tu sai che ho ragione ma non ti va di ammetterlo per questo mandi lui con lei! " - Sbraita Zayn.
Liam si alza 'prendendo le difese' di Louis che intanto sta sorseggiando del vino. Poi, dopo aver spedito un gesto con lo sguardo ad Anthony, giunge il momento per me e Harry di andare. Sperando in niente. Anthony si alza, sollevando i pantaloni di qualche centimetro, giusto quel basta per non far rivedere più le mutante mentre Harry gli cammina davanti senza dirmi niente. Io so cosa prova, prova quello che provo io: prova dissenso in quel tentennamento in quella troppa voglia inesatta. 
Salgo sul sedile del passeggero, accanto ad Anthony. Harry è esattamente dietro di me. Lo vedo dallo specchietto retrovisore. E' serio e guarda il nulla. Lui ci pensa, tanto quanto me.  Scuoto la testa.
" Così sei stata da mia sorella Cassandra. " - Pronuncia Anthony con un briciolo di gioia. 
Mi giro sorridendogli, annuendo alle sue parole.
" Sono felice che tu l'abbia conosciuta. " - Afferma, continuando a svoltare il volante.
" Anche io sono felice che mi abbia aiutato. " - Enuncio, girando una ciocca di capelli attorno al dito. - " Hai solo lei? Come sorella? " - Chiedo.
Non so perché ho fatto questa domanda inopportuna. Ri-poggio lo sguardo sullo specchietto, Harry è esattamente come prima.
Sento il sospiro di Anthony. La sua mascella pronunciata e serrata si prepara a muoversi emettendo una risposta adeguata.
" Ho altri cinque fratelli e sei stata nel suo studio sappi che sei stata a casa mia. " - Risponde amareggiato.
Decido di non rispondere, sembra un discorso toccante. Sbagliato. Sbagliata come quella sensazione che mi ripercuote la schiena: Harry è dietro di me e pagherei per sfasciare questo sedile che ci separa e buttarmi tra le sue braccia. 
Giungiamo al TheModePalace. Anthony ci rassicura con un occhiolino e va via, lasciandomi con Harry. Lasciando Harry con me. Cosa si fa in questi casi? Si ci da la mano? Ma ora che ci penso, perché Zayn si è arrabbiato? Louis non ha chiesto due innamorati, ha chiesto un ragazzo e una ragazza. 
Harry mi cammina davanti sistemandosi la giacca. Louis ha scelto due innamorati testardi.
Sto dietro al ricciolo mentre lui si fa largo tra le persone. Tutti vestiti firmati e tutti vivi di immaginazione: qui si sentono tutti il mondo sotto i piedi.
Improvvisamente Harry si avvicina ad un giovane ragazzo dalla cravatta rossa e dopo avergli sussurrato un parola nell'orecchio, il ragazzo ci accompagna a sederci.
Il nostro posto è proprio davanti la passerella, le ragazze ci cammineranno avanti e indietro sfoggiandomi le loro bellezze e distruggendo la mia autostima.
Mentre tutti prendono posto, una domanda mi sorge spontanea:
" Come la riconosceremo? " - Chiedo innocentemente.
" Io la conosco. " - Borbotta Harry, senza guardarmi.
Non so il vero motivo, ma questa risposta m'innervosisce. Sospiro.


La sfilata non è ancora cominciata quando inaspettatamente Harry decide di rivolgermi lo sguardo. Un suo lungo ricciolo gli finisce sull'angolo della bocca. Glielo sposto personalmente.
" Perché? " - Sussurra lui.
" Non ti da fastidio avere un capello sulla bocca? " - Chiedo.
Lui ride senza scomporsi, decidendo successivamente di rispondere.
" No, perché non mi hai baciato? " - Domanda a rilento.
Rimango incantata dalle sue labbra, dal suo tono di voce. Non riesco a guardargli gli occhi.
" Potrei dietro lo stesso di te. " - Sussurro assuefatta.
Lui sorride, siamo veramente troppo vicini anche questa volta ma è proprio questa volta che mi trovo costretta a scansarmi. 

 
Lui fa una smorfia, come se si fosse fatto lievemente male.
" Non posso fare questo a Zayn e tu non puoi fare questo a Louis. " - Rispondo sussurrando per poi ricompormi.
Accavallo le gambe ed incrocio i polsi, toccando nervosamente l'anello.
" No, tu non puoi fare questo a me! " - Replica Harry mormorando velocemente.
Scuoto la testa.
" E tu non fare questo a me. " - Borbotto per poi tornare con gli occhi sulla pedana dinanzi a me.
E' un comportamento molto immaturo per due ragazzi come me ed Harry che invece di star attenti, stanno qui al litigare. 
Le luci si spengono alla sprovvista, solo la pedana è illuminata.
Escono le prime modelle ma della moglie di Mike, non sembra esserci l'ombra. Inaspettatamente una mano afferra la mia gamba: è Harry. Preme le dita contro il mio ginocchio con energia mentre io avvampo sempre di più. Vorrei chiedergli cosa sta facendo ma siamo sotto copertura e devo mantenere un carattere per niente sorpreso. Lui poggia la schiena sullo schienale della sedia e poi si gira lentamente. Sorride, con la bocca sul mio orecchio, le dita che si stringono intorno al mio ginocchio, tenendomi forte per un momento.
" Tu sei mia. " - La sua voce ha un tono tra il dolce e il minaccioso.
Inspiro il suo profumo e mi rannicchio in me stessa, cercando di ignorare il senso di perdita e di devastazione che sto provando. Il cuore rischia di pulsarmi fuori dal petto. L’intera sala prorompe in un applauso: uno degli abiti più attesi è uscito in passerella. L'applauso sembra un suono sentito come se sott'acqua. Sono completamente ed interamente presa da Harry. Ma mi ricompongo all'istante.
Modella dopo modella sfascia autostima escono fuori, Harry ogni tanto partecipa agli applausi ri poggiando sempre quella manaccia sul mio ginocchio e rivolgendomi qualche sorriso di tanto in tanto. 
Improvvisamente, la sua presa si stringe quando un donna dai folti capelli neri esce dall'uscita in passerella: è un segno che è lei. 
Ha lunghi capelli corvini e due grandi occhi azzurri. Ha il volto serio, certo per gli altri può essere qualsiasi cosa, ma solo noi due possiamo sapere quel che c'è da sapere. Ha il passo deciso e delineato. Quella è la nostra donna. 
Tre quarti d'ora dopo tutti si alzano, la sfilata è finita. Harry afferra la mia mano camminando velocemente in controsenso tra le persone che cercano di fuggire e raggiungere il buffet nella stanza accanto. Entriamo decisamente in questa grande sala contornata da modelle e truccatrici. Harry è davvero fuori posto lì ma sembra a suo agio di per sè. 
" Scusami, sai dove posso trovare Cornelia? " - Chiede tranquillamente ad una ragazza bionda.
Sono quasi gelosa ma questo tenersi per mano sembra fin troppo palese, ho davvero paura che qualcuno ci trovi. E come se non bastasse vorrei tornare a casa a dormire: E' stata una pessima giornata.
" Si, è lì. " - Dice vivace, arrossendo e sbattendo le palpebre.
È l’effetto Styles. Il che m'innervosisce parecchio ma rimango al mio posto.
Harry mi trascina fino al trovarci dinanzi a quella donna di prima. Lei ci guarda di sottecchi attraverso lo specchio, continuando a riporre i trucchi firmati dentro la sua trousse firmata. 
" Sapevo sareste arrivati prima o poi. " - Dice con voce rauca.
Ha un fisico davvero formoso e nel immaginarla con Mike, immagino che siano presi entrambi dal fitness.
" Ma non pensavo così presto. " - Continua girandosi. 
I suoi occhi sono di un azzurro intenso e i lineamenti del viso sono davvero ben definiti: una vera modella.
" Tuo figlio è sparito due orette fa e tu sei qui a sfilare. Non dirmi cos'è 'presto'. " - Dice Harry in modo molto arrogante.
Gli strattono la mano, è stato davvero irrispettoso nei confronti di una madre il cui figlio è stato rapito.
" Ho bisogno di soldi: hanno chiesto due milioni di euro. Mio figlio deve tornare questa sera, ha solo due anni e sta già sopportando troppo. " - Risponde tristemente ma in un modo al quanto ostile.
" Sai chi potrebbe averlo preso? " - Chiedo inaspettatamente.
" Chi siete voi? La polizia? " - Domanda con un filo di ironia.
Miss Mondo ha anche voglia di scherzare adesso?
" Tutto sommato, no. Non ho minimamente idee, ho pensato che voi potreste rispondere a questa domanda. "
" Cornelia, con tutta sincerità, noi pensiamo sia stato Jhonny, ma il che è molto improbabile. Jhon mira direttamente all'obiettivo. " - Mormora Harry.
Deglutisco. 
L'obiettivo sono io, in questo caso.
Cornelia abbassa lo sguardo. Piuttosto, due milioni. Potremmo nasconderci durante lo scambio del denaro con il bambino solo per capire o agira. Ma questo è un vero e proprio compito da sbirri. Lei sa bene come funziona qui. Con la storia di Jhonny intendo. Sa l'uomo che ha sposato e sapeva in cosa andava incontro. Per questo sembra al quanto tranquilla, forse Jhonny non toccherà quel bambino proprio perché lui mira ad un'altro obiettivo. Sono solo pensieri quelli miei ma mi sto solo confondendo, sento Harry e Cornelia che bofonchiano e non ci capisco nulla con la mano di Harry che strattona la mia e le voci delle modelle che ci camminano avanti e dietro.
Mi sento piccola in confronto a lui. I suoi lunghi capelli dietro le orecchie e il suo volto serio mentre annuisce alle parole della moglie di Mike. Non pensavo che perdere un figlio fosse così poco drammatico, per quel che questa donna mi sta dimostrando sembra non averla presa ne bene ne male. Poi lo sguardo mi cade sulla sua postazione, la sua scrivania: è colmo di pillole antidepressive. Cornelia ha qualche problema. La studio mentre le sue parole sembrano silenziose alle mie orecchie dove l'unico pensiero che mi faccio è questa stramaledetta mano calda e morbida. 
" Nel caso in cui non fosse Jhonny il problema, come reagireste? " - Chiede enigmaticamente Harry.
Gli occhi di Cornelia si aprono alla domanda del ricciolino, ma ha la risposta già pronta.
" Saremo costretti a chiamare la polizia. " - Risponde seccamente.
Sembra un colpo al cuore per Harry. Strizza gli occhi come se non volesse averlo mai sentito e curiosamente tutta la forza si richiude tra le nostre mani. In un attimo riesco a percepire quanto dolore prova Harry nel pensare che se mai Cornelia coinvolgesse la polizia, Mike dovrà allontanarsi da noi momentaneamente o per sempre. O viceversa. 
" Grazie. " - Sussurra Harry, filando via con me.
Come? Tutto finisce così? Ne capisco così davvero poco dei loro modi di fare.
Harry non parla, cammina davanti senza mollarmi la mano. Le mie dita sono strattonate nella sua presa insieme ai miei pensieri.
Se solo Zayn o Louis dovessero vederci.
Usciamo fuori quando finalmente Harry molla la presa per sollevare la mano, fermando un taxi. Torneremo a casa con quello? Il che mi pare strano poiché il nostro edificio si trova veramente in un luogo sperduto dove puoi sparare a chi ti pare senza che nessuno chiami qualcuno a controllare. Un posto pericoloso, in tutti i sensi. 
Il taxi si ferma dinanzi a noi ed Harry mi apre lo sportello, gli sorrido e per un attimo sembra la simulazione di un appuntamento. Entro facendogli posto accanto a me, ma qui c'è ben poco di un appuntamento, il suo volto è scuro e cupo. Picchietta il dito sul labbro inferiore come segno di nervosismo. Avvicino il volto tentando di essere quanto meno sulla vista della coda del suo occhio. Lui chiude gli occhi e si gira verso di me.
Socchiudo lo sguardo aspettando che mi riveli le sue preoccupazioni.
" Non so dove cazzo possa essere Daniel. " - Dice con tono strozzato.
Poggio una mano sulla sua gamba per rincuorarlo quando tutto quello che vorrei è uscire e trovare quel bambino che merita tutto tranne questo. 

Harry poggia inaspettatamente il naso sul mio e dopo aver sollevato il volto, mi trovo le sue labbra completamente appiccicate alle mie. Lui mi sta baciando. 

Spezza il bacio ansimando. I suoi occhi, accesi di desiderio, infuocano il sangue già rovente che pulsa nel mio corpo. La bocca è debole mentre cerco di introdurre aria nei polmoni. Lui riprende a baciarmi poggiando una mano sulla mia guancia e buttandosi a peso su di me, stendendomi sul sedile dell'auto. 
" Harry. " - Dico ansimando tra un bacio e l'altro.
" Non voglio farti niente. " - Sussurra lui baciandomi il collo piano piano. 
La sua mano mi accarezza il braccio fino ad arrivare al polso per stringerlo e tenerlo teso verso di lui.
" Sapevi che questo momento sarebbe arrivato. " - Mormora contro la mia bocca mentre i suoi occhi bruciano con i miei.
Io riesco solo a pronunciare il suo nome ma la mia passione s'interrompe quando un unico pensiero si ripercuote nella mia mente: Il mio corpo non sta reagendo. Quando le sue labbra si staccano, io le voglio ancora .
Io è Harry che voglio ma è lo stesso Harry con quale non posso stare. Non posso bruciare quel che abbiamo per dei sentimenti.
Arriviamo a destinazione. Mi alzo velocemente, nessuno è nella zona, fortunatamente. Scendiamo all'auto in modo composto. Io cerco di camminare avanti senza dire una parola ma Harry mi afferra il mio braccio.
" Non possiamo fuggire per sempre, Pam. " - Bofonchia lui.
Scuoto la testa cercando di fuggire alla sua presa.
" Harry, noi non possiamo stare insieme: nè per Zayn, nè per Louis, nè per noi. Ti prego. " - Dico stanca.
E' stata una giornata di merda e per di più, non oso immaginare come starà Louis per questa situazione che ha preso anche Mike.
Improvvisamente mi accorgo di un furgoncino grigio dai vetri oscurati. Lo guardo diligente. Poi, di colpo, lo sportello si apre e un bambino con uno zainetto azzurro vola giù. Sul suolo. Lo sportello si chiude e il furgoncino parte, seppellendo il bambino sotto un cumulo di polvere volante. 
Quel bambino può essere solo uno. Mi affretto a prestargli soccorso. Harry spara due colpi tentando di colpire le ruote quando io raggiungo il bambino.
Lo sollevo, ha il labbro ferito ma per il resto sembra soltanto avere i vestiti sporchi. Ma già quel semplice labbro inferiore spaccato può voler significare mille ed una motivazioni. L'ho abbraccio tastando se il bambino ha qualche osso rotto ma le sue lacrime sembrano solo segno che è stanco, impaurito e addolorato per il volo. Lanciare un bambino giù da un furgoncino è a dir poco inquietante. 
Harry mi raggiunge dopo pochi secondi.
" Daniel! Grazie a Dio, sei qui. Ci sono io. " - Dice afferrando il bambino e prendendolo in braccio.
Daniel non lascia la mia mano e per di più, sta tremando. Harry si toglie la giacca per coprire il bambino e in quell'istante Mike e gli altri corrono fuori dall'edificio, armati e preoccupati. Gli occhi di Mike s'illuminano nel vedere il proprio figlio che, anche se ferito, è vivo.
Zayn non perde tempo e si precipita su di me, abbracciandomi strettamente di fronte a tutti, di fronte al ragazzo che mi ha baciato istanti prima e che non riesco a togliermi dalla mente. Le mie labbra non vogliono toccare quelle di Zayn, voglio ancora il sapore di Harry consapevole che non ci baceremo più per il bene di tutti. Ma soprattutto nostro.
Rivolgo lo sguardo su quest'ultimo e lui mi guarda di traverso. Il mio cuore si spezza nel vedere il suo sguardo da dietro la spalla di un uomo che forse non mi renderà felice quanto Harry ma è proprio con quest'ultimo che io non posso aver a che fare in quanto relazione sentimentale. 













 
Salve!!
Comincio col dire che anche se ho ricevuto poche recensioni, ringrazio comunque perché mi hanno spinto a continuare una storia che non riesco a capire se piace o no. AHAH Comunque so che magari può sembrare un pò drammatica, ma credetemi, c'è molto di più!
Spero vi piaccia questo capitolo, quelli già letti e quelli che seguiranno!
Un bacio!
-Dani

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Capitolo 9
*** Nel suo cuore c’è una cicatrice. ***





9° Capitolo:
-Nel suo cuore c'è un cicatrice.



 
HARRY

La sera dopo, Mike ci comunicò che questo era il suo limite. Il momento in cui ha capito che il piccolo Daniel era nelle mani di qualcun'altro, ha capito che non è ciò che vuole per la sua famiglia. Così, riuniti per l'ultima volta, ci ha affermato che ha trovato lavoro altrove e che si trasferirà, pregandoci di non contare più su di lui.
Il che mi è dispiaciuto un sacco, sono entrato a far parte di questa "banda" che lui era già qui. Mi scarrozzava in giro come e quando volevo, ed era sempre con l'auto pronta nel caso di pericolo. Sarà difficile senza di lui ma non lo biasimo, Daniel non se lo meritava.
E' passata una settimana da quell'episodio e adesso sono seduto sul divano a pensare a Pam:
Da quella sera, il suo comportamento è stentato. Lei mi vuole, è palese, ma ciò che la ferma sono Louis e Zayn.
Non so cosa provi lei per Zayn, ma so quello che prova lui per lei. Mi sono messo un pò da parte in questa settimana lasciandoli stare, ma l'atteggiamento di lei è rimasto distaccato anche nei confronti di Malik. Il che mi fa capire che niente è ufficiale tra di loro, così ho ancora la possibilità di averla mia.
Mi alzo e scuoto la testa.
Sono proprio un coglione, Zayn è innamorato di lei e lui è un mio amico, non posso rubarle la ragazza. Nemmeno se quella ragazza è la ragazza che voglio da anni ormai. Con lei ho tanti di quei magnifici ricordi.
Siamo due teste calde tutte e due, tempo fa sua mamma mi ha detto che i segni zodiacali, miei e suoi, sono uguali a quelli di sua mamma e suo papà, dentro di me ho pensato che allora non importava se litigavamo così spesso, io l'avrei sposata. Credevo davvero che un giorno avremmo dormito insieme, che l'avrei stretta a me nel letto, che la buonanotte non l’avrei data tramite un messaggio almeno per un giorno, credevo di fare la doccia con lei, con le candeline, avevo programmato tutto, e poi saremmo usciti e ci saremmo guardati allo specchio insieme come sempre, e io mi ricordo che ogni volta che la guardavo con me, pensavo: ‘quanto siamo belli’. Perchè lo eravamo davvero. Anche nel semplice
 scriverci tutti i giorni, le prime uscite e stare abbracciati qualche minuto.
Io se chiudo gli occhi ricordo davvero tutto. Quando veniva da me il lunedì per stare solo un oretta. Lei era la mia migliore amica e non volevo nessun'altro.
Io ricordo la panchina, quando ci siamo incontrati dopo una litigata e non abbiamo parlato finchè non ci siamo seduti su quella panchina del cazzo. Quella maledetta panchina dove tutte le volte che scendevo, l'ha trovavo lì davanti. Forse quel giorno è lì che è rimasta ad aspettarmi.

Io che mi innamoro di lei, un’altra volta. Sono solo uno stupido nel credere che non parlandole, o evitandola risolva la situazione. Non sa quante volte sarei venuto da lei a baciarla con tutto il fiato che ho dentro. Mi sarei anche accontentato di un’abbraccio. Mi chiedo solo come sarebbe andata se avessi avuto le palle di lottare per lei, anche se sarei andato contro a quello che ho sempre creduto: una solida amicizia. Ma avrei preferito rischiare che starmene in silenzio.
Mi sento come se fosse maledettamente colpa mia. Colpa mia se adesso Pam è tra le braccia di Zayn. Anzi no, è colpa mia se Pam è rinchiusa qui dentro.
Mi giro e il suo corpo è dietro di me con lo sguardo dolce e fisso. Come se stesse pensando a me senza rendersi conto che sono proprio davanti a lei.
E' così bella: indossa un lungo maglioncino che le nasconde anche le mani ma intravedo le sue dita poiché sta sorseggiando un thè. Picchietto la mano sul divano per farle segno di sedersi con me.
Nel suo volto c'è un sorriso stentato. Soffia sulla tazza con il thè fumante e poi mi rivolge lo sguardo. Lei vorrebbe sorridere. 
Le metto un braccio attorno al collo e in attimo siamo di nuovo quelli di sempre, fumanti di passione.
I suoi occhi mi fissano puri. 

" Smettila di guardarmi così. " - Dico stufo.
Lei arrossisce e abbassa lo sguardo. 
E' così difficile quando i suoi occhi fanno l`amore con i miei. Poggia innocentemente le labbra sulla tazza e prende un sorso. Adesso il suo volto è cupo.
" Tanto lo sai che su quel muro alzato dall'orgoglio, prima o poi, noi ci faremo l'amore. " - Sussurro contro il suo orecchio. 
I suoi capelli sono sul mio volto. Lei sobbalza affogandosi con il thè. Mi scappa un sorriso: una persona normale mi avrebbe tirato il thè in faccia, ma non lei. Lei è me che vuole.
" Harry, ti prego, basta. " - Mormora imbarazzata dopo aver ripreso il controllo del respiro.
" Cosa? Vuoi negarlo? " - Domando stupito.
Lei mi fulmina con lo sguardo. La squadro dalla testa ai piedi. 
" Avete dormito insieme questa notte, vero? " - Chiedo a malincuore.
Pam si gira verso di me e mi guarda sgranando gli occhi. Non risponde. Rivolgo lo sguardo in giù. Che colpo basso.
Ho l'immagine di Zayn che abbraccia la mia Pam sotto le stesse coperte. E se l'avessero già fatto? L'ansia e la rabbia mi assalgono il corpo. Mi alzo di scatto.
" Harry. " - Sussurra lei, alzandosi e seguendomi in giro per la stanza.
CAZZO!! " - Mi giro.
Lei sobbalza. I suoi occhi atterriti fanno a lotta con i miei che sono colmi di lacrime.

 

[Quel giorno.]

" Fratello, giuro. Come la sorella di Louis, non ho mai incontrato nessuno. " - Rivelo a Niall.
Sto seduto in una delle sedie della cucina mentre Niall cuoce le frittelle. In questo edificio colmo di malfattori.
" Di chi si parla? " - Dice Mike entrando in cucina, interrompendo nella discussione.
" Harry è innamorato della sua migliore amica. " - Confessa Niall senza esitazioni.
Vatti a fidare degli amici.
" Chi è lei? La conosco? " - Chiede insistemente il nostro autista.
Lui si toglie il cappello e lo poggia sullo schienale della sedia. Io tolgo i piedi dal tavolo e poggiandoci il gomito, scosto i capelli dal volto con una mano.
E' imbarazzante e stressante parlare di Pam, che è parente del mio capo.
" E' la sorella di Louis. " - Risponde Niall con la sua tranquillità.
Lo fulmino con gli occhi ma lui non mi vede, mi da le spalle.
Ri poggio lo sguardo su Mike. Lui è sbigottito. Non so in quali cazzo di sentimenti mi sto andando a buttare. Sarebbe bello averla qui, ogni giorno a stringerla davanti a tutti ma Louis non perdonerebbe mai a se stesso o a qualcun'altro se mai sua sorella entrasse a far parte di noi. Sarebbe troppo pericoloso.
Sbadiglio e guardo l'orologio: Merda, le sei. Oggi non ho dormito e come se non bastasse io e Pam ci dobbiamo incontrare sotto casa mia alle sette. Mi ha mandato il buongiorno prima, quella pazza è già sveglia e sarà già pronta per venire da me: 
sa che odio aspettare.
E' pieno mattino quindi entrerò dal retro uscendo dall'ingresso principale, fingendo di essermi appena svegliato. Potrei incontrarla per strada.
" Non pensare a niente, segui il tuo cuore. " - Mormora Mike.
I suoi occhi brillano. Lui ha sposato la donna della sua vita che lo accompagna in questo viaggio da ben 10 anni. Insieme hanno un figlio di due anni, Daniel. E' il loro mondo. Sono una famiglia perfetta ed io pagherei per far si che Pam ed io facessimo la stessa fine di Mike e Cornelia.
Niall si gira verso di me, con una forchetta nelle mani.
" Amico, come pensi possa andare con la sorella del capo? Una botta e via? " - Chiede schietto lui.
Io non sono tipo da 'botta e via', quindi la sua domanda mi stupisce. Ma forse è questo che gli ho lasciato intendere. Scuoto la testa e mi alzo. Anche se il pensiero mi fa sorridere. La mia prima volta. Con Pam. 
Sarebbe un sogno. 
Piuttosto, io e lei ci dobbiamo incontrare quindi mi appresto a raggiungerla. 
Incontro Louis sulla soglia della porta d'ingresso mano per mano con Eleanor. Liam prende la valigietta sul tavolo ed esce, senza dire una parola.
Cazzo, ha un colpo vicino casa mia tra mezz'oretta quindi devo affrettarmi a far entrare Pam a casa mia.
" Stai andando da mia sorella, Harry? " - Chiede di colpo Louis, bloccandomi. 
Annuisco. Lui mi fulmina con gli occhi ma io lo capisco al volo: Vuole che io mi prenda cura di lei, ma lo farei anche senza quel suo sguardo diligente.


I ricordi di quella mattina prima del disastro mi si ripercuotono nella mente. Esattamente quella mattina, io ho immaginato la mia prima volta con lei e lei quello stesso giorno, è stata trascinata fino a noi. Che pessima sensazione, averla lì, all'edificio 3. Spaventata per com'era. Con Liam che la minacciava e suo fratello che si era appena rivelato. Ho avuto fin da subito l'angoscia, come se l'avessi persa per sempre. Ma invece è qui, davanti a me e finalmente l'ho baciata. Io voglio ancora i suoi baci.
" Perché lui? " - Chiedo affranto.
Lei abbassa il volto e deglutisce. Sembra aver ingiottito l'amara verità dei miei sentimenti. Nel momento in cui lei ha visto le mie lacrime non ha fatto altro che guardarmi con quel suo faccino impietosito.
" Harry. Io ho baciato Zayn perché mi sentivo di doverlo fare. In quel momento avevo solo lui ed io non ho intenzione di bruciare i nostri anni di amicizia. Forse provarci con Zayn non sarà così male, dobbiamo essere amici senza che qualcuno dei due stia male se non bacia l'altro. " - Dichiara lei.
Ho una rabbia dentro che spaccherei il mondo. 

 
" Io ho baciato Zayn perché mi sentivo di doverlo fare. "
 
Questa frase è come se avesse ucciso tutto quei ricordi dolci che ho di Pam. Ma io sto male se non la bacio.
Le afferro il volto con le mie mani e l'avvicino a me talmente velocemente da non poterle far rendere conto di nulla. La bacio. In modo passionale. Lei stringe le mie braccia dentro le sue mani tentando di allonanarsi. 
Riesco a sentire la voce di Louis e i suoi bassi lamenti da lontano, così da poterla lasciare in tempo. Lei sembra stia per bestemmiarmi contro. 
Louis scende le scale e si rivela in fondo alla stanza. Prendo il braccio di Pam e la giro, rivoltandola contro Louis così da farle capire di dover stare zitta.
Mi passo un dito sul labbro inferiore, cercando di riprendere  il respiro. Quella ragazza mi spiazza anche stando ferma. Il suo fisico è immobile davanti a me. 
Poggio gli occhi su Louis, sembra agitato.
" Dove cazzo sono tutti gli altri? " - Chiede sgarbatamente. - " Devo accontentarmi: Voi due. " - Pronuncia.
Di nuovo? Io e Pam? Che tormento. Non può farmi questo per la seconda volta. Non possiamo nemmeno dir di no ad una missione che sembra anche molto seria dalla faccia di Louis.
" Anthony non risponde al telefono, voglio sapere che cazzo gli è successo. Andate a casa sua e nel caso non sia lì, scoprite dove si trova! Ho già perso Mike, non voglio che Anthony si faccia scoraggiare da una cazzata simile. " - Ordina Louis, per poi rispondere ad una chiamata.
Mi alzo i pantaloni di qualche centimetro ed abbasso la maglia.
Pam si gira verso di me stringendosi nelle braccia.
" Io vado a vestirmi così andiamo da Anthony e ti prego, non torturarmi. " - La sua voce è bassa.
Sembra esser sorpresa dall'avaro comportamento di suo fratello. Io annuisco tranquillamente. Lei si volta e fila verso le scale per andarsi a cambiare. 
Non sa di quanti baci riempirei il suo corpo. 
Mi avvicino all'armadietto pieno di chiavi e afferro il mio mazzo. Louis continua a maneggiare il cellulare nervosamente.
" Louis, calmati. Magari non è niente di grave. " - Tentando di rassicurarlo.
" Niente di grave? Una settimana fa hanno rapito un bambino! E Anthony ha una sorella maggiore e cinque fratelli piccoli! Ci sarebbe uno sterminio! " - Dice Louis salendo le scale.
Qualche istante dopo, scende Pam. La sua faccia intimidita e si stringe in una felpa blu a fiori rossi e dei leggings. E' adorabile. 

Il percorso in auto rende tutto molto complicato poiché nessuno dei due decide di parlare. L'agitazione di Louis ci ha buttato l'angoscia addosso e adesso siamo entrambi in silenzio. Mentre guido vorrei fermarmi, fermarmi e baciarla. Ma mi accontenterei anche di sfiorarle i capelli con la mano. Ma ho così paura nel toccarla adesso, stretta in quel sedile ed impaurita. E se avesse paura di ciò che ci aspetta una volta giunti a casa di Anthony? Il nervosismo mi assale e lo stomaco comincia a ripercuotersi una volta giunto nell'immensa vastità di garage che ci sono di fronte casa di Anthony.
Apro il porta-oggetti ed esco la mia pistola sotto gli occhi vigili di Pam. Scendiamo dall'auto. Lei rimane fissa davanti lo sportello ed il che non mi crea scompiglio, ha la protezione di un auto a portata di mano. Mi avvicino alla porta lentamente ma più mi avvicino e più mi rendo conto che..è socchiusa.
Cazzo, l'incubo di Louis e di tutti si è appena avverato.

 
'E Anthony ha una sorella maggiore e cinque fratelli piccoli! Ci sarebbe uno sterminio!'
 
Tengo salda la pistola e mi faccio avanti mentre il silenzio di Pam si avvicina alla mia schiena. Mi tiene il braccio stando dietro di me. La casa sembra vuota ma sembra vuota perché sembra che ci sia passato un tornado di qui. Mi faccio largo insieme a Pam molto lentamente senza far il minimo rumore. Qualcuno potrebbe essere qui e potrebbe essere armato. Improvvisamente noto che una tenda è caduta, come se fosse stata tirata via da qualcuno che è entrato in quella stanza, così è lì che ci avviciniamo. Siamo quasi arrivati sulla soglia quando un rumore ci prende alle spalle. Balziamo entrambi. La mano di Pam si stringe in me. Il suo corpo è completamente appiccicato al mio ma non ha nulla di cui preoccuparsi. Dietro quel rumore si nasconde un bambino dagli enormi occhi verdi abbracciato ad una bambina che gli somiglia molto. Sono i fratelli di Anthony. 
" Hei, va tutto bene. " - Sussurro io, cercando di nascondere la pistola dietro lei.
Affianco ai due bambini, c'è un'altro bambino dagli occhi scuri che indica la stanza dietro di noi.
" Anthony è lì? " - Chiedo tranquillamente.
La bambina annuisce molto lentamente. Posso solo immaginare cos'abbiano passato quei cinque bambini.
" Stai tu con loro. " - Sussurro sull'orecchio di Pam. 
Nessuno deve toccare queste creature, Pam compresa. Lei li raggiunge e loro si precipitano subito sulle sue braccia, lei è davvero così rassicurante.
Mi appresto a raggiungere Anthony, ma dove finisce la tenda che sembrava tirata inizia il divano e dietro esso due piedi. Due femminili piedi raccolti da un paio di tacchi. Guardo oltre il divano: Anthony sta piangendo, stringe dei capelli rossi nella sua mano ed è inginocchiato accanto al corpo esamine di sua sorella, Cassandra. I suoi occhi chiusi sono bagnati dalla lacrime di suo fratello. Non si capisce se il rosso sulla sua testa sia sangue o colore dei suoi capelli. 
Anthony ha lo sguardo in giù.
Anthony promette a sua sorella: " Non succederà più. "
Tiro indietro i capelli, è ciò che tutti temevamo e che si avverato. Jhonny mira alle nostre famiglie perchè pensa che Louis abbia coinvolto la sua per ucciderlo. 
Pensa che Louis abbia coinvolto Pam volutamente per ucciderlo. Pam, che non si capacita ancora di tutto questo. 
Mi fa rabbia e prendo a pugni la porta senza vedere che Pam è accanto a me e sta vedendo tutto.
" Che ci fai qui? Dovevi rimanere con i bambini! " - Urlo.
Lei sobbalza e aggronta la fronte. Ha gli occhi colmi di lacrime, come i miei.
" Harry. " - Dice strozzata.
VAI! STAI CON LORO, PORCA PUTTANA!
 SPARISCI! " - Sbraito.
Le prendo le braccia per spingerla ma lei si dimena in lacrime. Io non posso pensarci che un'innocente sia morta, forse sotto gli occhi di quei bambini così piccoli e sotto gli occhi di un mio amico. Non posso pensare che un giorno, tornando a casa, potrei trovare mia sorella distesa al suolo.
Stringo la presa mentre penso che Jhonny è talmente spietato che il labbro spacco di Daniel, un bambino di due anni, potrebbe solo lasciarci immaginare. E' adesso l'intera morte di una ragazza come Cassandra. Cosa ci sta succedendo? Louis si sta facendo scappare tutte queste cose, per cosa? Per proteggere questa ragazza? 
Piango. Piango insieme a Pam mentre ci dimeniamo entrambi, uno preso dall'altro, in tutti i sensi.
" Lasciami stare! " - Strepita lei improvvisamente.
Ho l'affanno. Ho avuto gli occhi aperti senza rendermi conto che le stavo facendo male. Sussurro il suo nome.
STAMMI LONTANO! " - Urla, tirandosi indietro.
La seguo ma superato l'uscio della stanza, noto che sulla soglia della porta d'ingresso appare Louis.
Zayn, Liam e Niall sono dietro di lui. Il loro sguardo è perso nella stanza e nell'inferno che si risiede.
Niall si avvicina ai bambini.
Liam va nella stanza dietro di me, dove si trova Anthony.
Louis cerca spiegazioni nei miei occhi e Zayn in quelli di Pam.
Quest'ultima corre fino a ripararsi tra le braccia di Louis.
Lui le accarezza i capelli e mi fulmina con lo sguardo.
Zayn la fissa sorpreso.
Dov'è stato per tutto questo tempo? E perché cazzo la sta guardando così?
Liam si accascia verso Anthony. 
Lui ha le mani colme di sangue e il volto umido dalle troppe lacrime. 
La pistola è sul tavolino di vetro.
Non posso credere di aver fatto del male a Pam.
Sono pietrificato.
Anthony si alza.
Questa sarà l'ultima volta che lo vedremo a contatto con noi.
Anthony ci abbandonerà.

 




 






Volevo dirvi che qui potrete trovare il trailer di " Girl in the Broher's Dark " : https://www.youtube.com/watch?v=uCrcVJfvTqE
Spero che anche questo capitolo vi piaccia!!
BACIONI
-Dani


 

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Capitolo 10
*** Sotto una mitragliatrice. ***




10° Capitolo:
- Sotto una mitragliatrice.




 
E' sera e non usciamo da due giorni da casa. Il silenzio predomina su tutto l'edificio, dalla morte di Cassandra.
Io l' ho conosciuta, si può dire "di striscio", e ci ho passato solo un pomeriggio. E' riuscita a cambiare il mio aspetto fisico, ma più di questo non ho vissuto nient'altro con lei. Così come tutti i presenti.  Eleanor non parla con nessuno, era una sua cara amica e Louis è con lei.
Anthony. Beh, lui non ha espresso opinione. Stava lì a piangere a casa sua finché non sono arrivati  i suoi zii portandolo via da lì.
Insieme ai suoi fratellini. Dicendoci addio.
Quel giorno siamo tornati a casa e dal quel giorno nessuno è capace di dire qualcosa che possa rompere questo enorme ammasso di ghiaccio. Jhonny mira alle famiglie ed il che è palese, quindi tutti temono per le proprie. Il problema qui è che nessuno fa niente, è come se aspettassero o come se sperano che Jhonny li risparmi ma ci è andata di mezzo una ragazza come Cassandra quindi perché risparmiare chi è più vicino a Louis? Chi l'ha sempre appoggiato e chi mi sta vicino? A meno che, le famiglie di persone come Niall, Harry e questi altri sono già state avvisate.
Ma la mia è stata avvisata? Cosa si fa in questi casi? Quando un essere più grande di te, in tutti sensi, predomina sulla tua vita? Eppure Jhonny avrà un punto debole.
Tutti abbiamo un limite: Mike con suo figlio, Anthony con la morte di sua sorella, e non so chi altro. Ma so che il limite di Louis sono io. 
Nessuno ha più la forza di vendicarsi quando c'è di mezzo la propria famiglia: mollano all'istante ma se questa banda si è riunita è perché hanno qualcosa in comune che li spinge a trovare Jhonny ed ucciderlo. Tutti sembrano desiderosi di vendetta.
Poggio una mano sulla vetrata di casa. Quello stesso polso che sto fissando è stato stretto da Harry perchè, come me, lui si è lasciato prendere dal panico. Il solo pensiero di Harry che mi ferisce e mi tiene di forza, mi fa soffrire. Ho così tante immagini in testa.
In Anthony e Cassandra è come se avessi visto Louis e me. Non so perché, ma mi vedo morta da quando sono entrata qui mentre prima non ero così. Prima ero il contrario di adesso.
Scuoto la testa.  Devo prendermi di forza, con Louis non può succedermi niente. 
Improvvisamente una mano mi accarezza la testa e due calde labbra mi baciano sopra l'orecchio.
Socchiudo gli occhi, sarà Zayn. Lo credo tanto quanto vorrei che fosse Harry. Mi giro.
Nessuno dei due: E' Louis.
Il che mi riempie il cuore di sollievo. Stento un sorriso, stringendo le mani tra di loro. Lui ricambia il sorriso molto tristemente. 
Ha gli occhi rossi e i capelli rivolti in giù. La barbetta sfatta e il viso cupo e vuoto. Come quella volta che mi ha minacciato con una pistola ed ha finito per piangere.
E' stato ben due ore con Eleanor che si dispera e per di più, in una settimana ha perso due suoi scagnozzi. 
Alza la mano e mi accarezza la testa.
" Piccola, come ti senti? " - Sussurra malinconicamente.
Deglutisco, la sua voce è veramente cauta. E' quel Louis di cui ho bisogno quando sto male, un Louis che comprende.
" Bene, Lou. A te, invece? Che succede? " - Chiedo di getto.
" Pam, io ci ho pensato bene... " - Mormora, guardandomi fisso. - " E' giusto che tu sappia che Jhonny mira alle nostre famiglie per un malinteso che non sto a spiegargli o a spiegare a te. Quindi a causa di questo suo sterminio pronto su tutto, voglio che oggi io e tu andiamo da mamma e papà. " - Dice in modo secco.
Ho un sussulto. Mamma e papà? Non li vedo da molto e credo siano a conoscenza della vita che Louis fa. E che io ho imparato a fare. Annuisco ad occhi chiusi senza vedere la sua reazione.
" Dobbiamo farli sparire da questa città, Pam. Devono andare via per un pò ma abbastanza lontano da qui. Avevo pensato che dalla zia Kathrine sarebbe perfetto. "  - Dice Louis un pò confuso.
Zia Kathrine? In Irlanda? Nonostante il posto lontano, è forse più l'idea di averli lontano da me perché non li vedo già da molto quindi è come se fossi abituata nostante nessun abbraccio potrà mai uguagliare quello di mio padre o qualcuno cucinare come mia madre. E per di più parliamo dei miei genitori come se fossero i nostri figli. Mandarli a vivere dalla zia. Qui si tratta di spedire delle persone contro la loro volontà solo per il gusto di proteggerli. 
Lui mi tira dalle spalle e mi stritola in un abbraccio. Soffoco tra le sue braccia e, stringendolo a mia volta, lui allenta la presa sussurrandomi delle parole all'orecchio:
" Ma tu devi stare qui con me e non perché io necessito la tua presenza, ma perché è sotto i miei occhi che ti voglio. " - Dice imponendo il suo tono in modo duro.

Annuisco rimanendo attaccata a lui. Louis è una di quelle persone che abbraccerei per tutta la vita senza mai stancarmi. 
Queste braccia non assomigliano per niente a quelle di Harry e questo mi fa pensare proprio a lui e a quanto ne senta la nostalgia. I suoi sbalzi emotivi sono assurdi, ma ogni volta che cerco di allontanarlo, sono terrorizzata all’idea di riuscirci davvero. A volte basta una parola. A volte basta un semplice gesto. A volte basta un gesto inaspettato. Ed io non potevo aspettarmi che Harry facesse parte di tutto questo, figuriamoci trattarmi in quel modo. Caspita, di litigate ne abbiamo avute, ma non come quella. Davanti ad un cadavere, tra lacrime e bambini terrorizzati. Ci eravamo baciati istanti prima ed istanti dopo ero lì a supplicarlo di lasciarmi.
Io una persona come Harry dovrei supplicarla di NON lasciarmi, non il contrario. Harry che sarebbe stato capace di baciarmi anche davanti a Louis e Zayn e che in questi giorni mi ha dimostrato che è solo me che vuole. Ma dall'addio di Anthony, lui è un continuo via vai. Scende per mangiare e risale per dormire. 
Una volta ho tentato di entrare nella sua stanza ma Niall mi ha detto che non era proprio il momento. E quanto è il momento? Io ho bisogno di mettere in chiaro le cose con Harry. Devo sotterrare i miei sentimenti perché una litigata simile sarebbe stata vissuta diversamente se da amici, ma io e lui non siamo amici. Siamo qualcosa di più e qualcosa di meno.
Louis si mette il giubotto ed entrando in cucina, ne esce con Zayn e Liam. Loro veranno con noi.
Mi avvicino e Louis sta parlando con Niall, che è seduto sulla sedia.
" ....qualsiasi cosa le succede, chiamami. E anche Harry. " - Mormora.
Penso che, 
all'iniziostia parlando di Eleanor ma Harry? Cosa potrebbe succedere ad Harry? Sta così male?
Inaspettatamente sento una mano che afferra la mia. E' Zayn.
E' serio e mi guarda per cercar di capire se ha fatto la cosa giusta. Stringo due dita unendole con le sue e lui stenta un sorriso. Anche lui sembra davvero complessato per questa situazione: è due giorni che Zayn ha paura a far qualcosa nei miei confronti. Anche un semplice spostar una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sembra essere tutto un continuo 'chieder permesso'. Forse dovrei guardare ben oltre e vedere cosa succederà oggi con Zayn. 
Louis decide di non uscire dalla porta principale, bensì di scendere presso le scale che conducono al garage sotterraneo. 
Lo seguo. Non è la prima volta che ci entro ma vedo Liam che si dirige verso quella che sembra essere la sua auto: una 
Land Rover LRX nera. Lussuosa.
Ci sono molte auto di lusso qui e avrei dovuto capirlo la prima volta che sono salita sull'auto di Zayn, una Bentley Continental GT,  quando mi è venuto a prendere fino a casa, il giorno della mia prima missione. Beh, qui ovviamente si uccidono persone per aver soldi e si lascia sopravvivere le altre nel caso in cui si ricevano quindi non mi stupisce. Mi stupisce il fatto che girino per la città con queste auto lussose senza preoccuparsi delle conoscenze del loro nemico.
Salgo in auto. Comoda. Questo è il mio primo pensiero, ma essendo guidata da Liam, non mi esprimo oltre. 
Sospiro. Zayn ha una mano sul mio ginocchio e nessuno qui parla. 
Inaspettatamente:
" Di cosa ha paura Eleanor? " - Mormora Liam.
Io fingo di non ascoltare ma ho l'orecchio rivolto verso loro. Louis però borbotta qualcosa d'imcomprensibile ma sembra parlare di un 'fratello'. Certo, Eleanor avrà paura per suo fratello, nel caso ne abbia uno. Louis può proteggere le persone ma non può colmare le loro paure quando lui è il primo che inquieta timore. Continuano a mormorarsi parole finché, finalmente non giungiamo a casa mia.
Casa mia è veramente adorabile ed io ne sono sembra stata innamorata. Scendendo dall'auto, vengo accolta dal cortile e dal passaggio in pietra fino alla porta. Quella porta in legno scuro che quasi dimenticavo quanto persino quella fosse bella. 
Mi giro e Louis si sta sistemando il ciuffo attraverso il riflesso del vetro. 
" Allora. " - La voce roca di Liam mi prende alle spalle. - " Sciogliti. Nessuno vi può prendere qui perché nessuno, nemmeno Jhonny in persona, sa dove abitate tu e tuo fratello quindi rilassati,. 
Libera le sopraccigli, devi stare serena. Per un momento non sei parte di quella banda mafiosa, sei la figlia di quelle due persone che ti stanno aspettando. E pensa per il loro bene, loro devono sparire da qui perché anche un semplice uscire a far la spesa, diventerebbe pericoloso. " - Dice Liam con sicurezza.
Dopo quella mia rivelazione di tempo fa, Liam sembra essere più lieve nei miei confronti anche se non abbasserei la guardia con uno come lui. 
Louis si gira e mi cammina davanti. Lo seguo velocemente e giungiamo davanti la porta. Sospiriamo tutti e due. Che il teatrino abbia inizio:
Louis bussa ma nessuno risponde. Bussa una seconda volta. Niente. 
" Louis, mantieni la calma. " - Sussurra Liam.
" Anche tu. " - Bofonchia da dietro Zayn.
Louis si avvicina alla finestra poi, dopo un salto veloce di nuovo all'ingresso, bussa più energicamente di prima. Non so perché, ma l'ansia mi si ripercuote nel sangue e ho paura ma infine la porta si apre: è mio papà.

Ci squadra dalla testa ai piedi e nella sua espressione che un lampo di felicità e sollievo. Poi poggia gli occhi su Liam e Zayn ed il suo sguardo è tutt'altro che felice e sollevato. Ma subito dopo, mio padre ci afferra entrambi e ci stritola in un abbraccio. Non è affatto imbarazzante come tempo fa abbracciare mio padre, adesso è veramente bello. E' caldo. Persino Louis ricambia, ma lui lo fa perché sa che questa volta sarà diverso. Questa volta il dubbio c'è. 
Entriamo. Tutto come prima, solo un pò più spento. Un pò grigio e vuoto. 
Riconosco la testa di mia madre che sta seduta sul divano.
" Chi era? " - La sua dolce voce femminile mi è mancata molto.
" Ciao mamma. " - Pronuncia Louis.
Mi scappa un sorriso. Mia madre si gira dopo un pò, il tempo di capire se ha sentito bene o no. I suoi occhi. I suoi grandi occhi verdi nell'incrociare i nostri. I nostri occhi stanchi. Abbasso lo sguardo. Non sono affatto gli occhi di una madre delusa i suoi ed io che fino ad oggi ho pensato che lei lo fosse. 
Louis mi prende per un braccio e mi porta dinanzi a lui. Mi fa camminare fino a portarmi da mia madre per poi abbracciarmi entrambi. Sono tra le braccia più importanti della mia vita. Sento le lacrime di mia mamma scendere ed umificarmi la testa mentre Louis mi sfiora il braccio. Mi accarezza e mi coccola. A lui la mamma è mancata. A lui manca tutto. Tanto quanto me e forse è per questo che piangiamo, non potremo mai tornare alla vita di prima. O quanto meno non prima di aver ucciso Jhonny. Il che è triste: uccidere una persona e pensare a questo mentre sei a casa dei tuoi genitori. 
Ci sediamo tutti attorno, nel divano. 
" Siete venuti per restare? " - Sussurra mia madre. 
Louis scuote la testa.
" Non vedi? Ci sono Liam e Zayn. " - Dice mio padre.
Parla di loro come se già sapesse. E forse è proprio così. Guardo Louis e lui lo sta guardando con la bocca socchiusa. Poi poggio per un attimo lo sguardo su Zayn e lui mi guarda di striscio. Come se non volesse che lo vedessi guardarmi. 
Mia madre aspetta la motivazione di questa visita. Louis poggia i gomiti sulle ginocchia e guardando il tappetto, comincia a parlare.
" Ci siamo quasi, sto per vendicare il nonno. " - A queste parole, papà sobbalza sorridendo. - " Ma per completare l'opera ho bisogno che voi ve ne andiate via da questa città. " - Dice di getto.
" E' ridicolo.  " - Borbotta papà furioso.
Mamma alza la mano per farlo tacere e ci riesce.
" Dove dovremmo andare? " - Domanda mia madre in modo tranquillo.
Louis non risponde.
" Dalla zia Kathrine." - Rispondo io al suo posto.
" E'  veramente ridicolo, Pam. La Zia sta in Irlanda! Significherebbe cambiar vita per quanto? Giorni? Settimane? Non si sa! Louis ma cos pensi? 
Pensi che il nonno voglia questo? Che tu vada a morire per lui? " - Domanda sempre più furioso.
Louis si alza in piedi e tutte le mie paure si riaffiorano. Mi capitava vedere Louis e mio padre litigare, ma è la prima volta da quando so che vita fa mio fratello da anni.
" No! Vuole che lo faccia tu! Suo figlio! Il nonno merita vendetta, e la merita per bene! " - Ribatte Louis.
" Pensi che ti ridaranno il nonno, se li uccidi? Eh, Louis? " - Chiede mio padre.
" No. Non mi ridaranno il nonno ma almeno non saranno vivi. Perché loro devono vivere per un crimine commesso? " - Chiede Louis, calmandosi.
" E tu? Tu che fai il loro mestiere? Meriti di vivere? " - Dibatte senza ritegno.
Mia madre lo richiama ma lui, imperterrito, fissa mio fratello che ricambia.
Io, non voglio assistere, passo i miei ultimi minuti in quella casa a ricordare i miei momenti, in camera mia. 
Salgo le scale di corsa ed apro la porta. I miei peluche e tutto ciò che c'era di morbido è tornato al suo posto. Sulla scrivania ci sono foto a pezzetti e il mio letto è pulito ed ordinato. Mi siedo su di esso. Mi fa davvero uno strano effetto, mi sento che tutto questo non mi appartenesse più. Inspettatamente la porta si apre: è mia madre. Sorrido anche se gli occhi minacciano di cominciar a piangere. Mi giro per non guardarla.
" Amore. " - Dice sedendosi accanto a me. Le lacrime cominciano a scendere. - " Non devi aver paura di questo. Noi ci saremo sempre. Così come la tua stanza, per questo l'abbiamo lasciata esattamente come prima. " - Dice, rassicurandomi.
Mi butto tra le sue braccia, poggiando la testa sulla sua spalla. Lei mi accarezza il volto, asciugando ogni mia lacrima. 

"Cosa succede?"- Mi chiede. 
Con la consapevolezza di chi, in passato, ha già fatto conoscenza con il fardello che mi opprime.
"Niente." - Pronuncio con le lacrime agli occhi e le corde vocali che iniziano a tremare.
Ed è proprio questa assenza di qualcosa che mi fa stare male. Lascio scorrere le giornate allo stesso modo ormai da tempo, non riesco a rispettare i miei programmi. Succede che il mondo, anziché distrarmi, mi distrugge.

" Come sta andando con Louis? " - Chiede dolcemente.
Io annuisco in segno di "Sta andando bene", ma il mio volto lascia trasparire altro. Le sposta una ciocca dal mio viso e mi guarda.
" Ma... " - Pronuncia con sinfonia.
Io sorrido e asciugo l'ultima lacrima con la manica della felpa.
" Harry. " - Dico seriamente.
" Harry? " - Domanda incuriosita.
" Lui mi piace mamma, ma Zayn. Zayn è diverso da Harry. Harry è sempre stato il mio migliore amico, tolto quello e nel caso in cui dovesse sparire anche come 'fidanzato', cosa mi rimane? E Zayn mamma, forse lui potrebbe ancora darmi molto. Quel che mi basta per star bene in quella gabbia nera di assassini. " - Pronuncio.
Lei deglutisce. 'Gabbia nera di assassini'. Sua figlia ne fa parte, ma poi finge un sorriso e continua a parlare:
" Ah si? Zayn è il tipo lì sotto? Mmmh, sembra carino. Ma io ho sempre tifato per Harry, anche quando non c'era nessun'altra scelta per cui tifare o nessun motivo per tifare. " - Dice mia madre divertita.
Il che diverte anche me. Vedere mia madre così mi fa sorridere ma è anche l'idea di lei che tifa per Harry.
" Devi mettere prima di te, prima di Harry e prima di Zayn, i tuoi sentimenti. Devi sentirti sicura delle tue scelte e del tuo futuro. " - Dice con molto ma molto amore mentre pronuncia ogni sillaba della sua frase.
Mi lascio cullare, coccolare, accarezzare. Mi lascio andare tra le sue braccia e in un attimo mi sento al centro del suo mondo. Mi sento come quando mi dondolava per addormentarmi. Mi sento come quando i riccioli di Harry mi sfiorano la pelle. I suoi occhi intensi mi guardano e il suo sorriso mi sfiora la mente. Come quando le sue labbra fanno l'amore con le mie e il suo corpo mi stringe. Mi sento di doverlo portar via e star insieme ma è qui che devo frenare. Io devo dimenticarmi di Harry. E se questi sentimenti forti non si placano, non proverò nemmeno a star con Zayn. Me la vedrò da sola. 
Nello stesso istante in cui i miei pensieri raffiorano, entra in camera proprio lui. Il moro.
Mia madre si alza dal letto e corre verso la porta e, dopo aver lasciato Zayn entrare, mi fa verso di provarci. Io sorrido alla faccia confusa di quel ragazzo dal braccio super tatuato.
" Come va sotto? " - Chiedo poggiando una mano dietro il collo.
Lui sospira.
" Va. " - Ribatte combattuto.
Annuisco lentamente e lui si siede nel letto con me, guardandosi in giro. Guarda le foto di Harry che sono rimaste appese sul muro.
Scuoto la testa e continuo a guardare Zayn, vestito di nero e rosso dentro la mia stanza rosa e verde. 
Sorrido all'idea e in un attimo, i suoi occhi color oro mi stanno fissando. Sorride anche lui e ci stiamo guardando entrambi. Lui comincia a farmi il solletico permettendomi così di ridere a crepa pelle.
In un momento, tutto sembra rallentato attorno a Zayn. Non penso di aver mai notato quel bel sorriso spontaneo e divertito. Cercando di scappare sono distesa sul letto. Lui mi tira e siamo inaspettatamente naso contro naso. L'affanno ci colpisce entrambi. Io sono ancora divertita ma lui è solo una cosa che vuole adesso, dopo aver riso: Me. 
Alzo la mano e gli accarezzo il ciuffo. Lui avvicina il volto, baciandomi energicamente ma allo stesso tempo molto dolcemente. E' un bacio sorridente. Quindi per niente preso seriamente. Lui continua a sorridere. Io cerco di scappare ma lui mi tiene ferma.
" Zayn, ti prego, lasciami. " - Dico, un pò divertita.
Lui diventa improvvisamente serio. Si alza di getto e mi fissa. E adesso che ho fatto?
" Non mi consideri per due giorni perché chissà cos'hai con Harry e adesso non posso nemmeno toccarti? Pam, ma mi spieghi? " - Domanda improvvisamente.
Sono sconcertata e senza parole. Rimango a bocca aperta mentre mi guarda con i suoi occhi gelidi. Non so davvero cosa dire. Lui sa di Harry ma vuole comunque provarci? Mi avvicino. Sussurro il suo nome e lui si gira. Non so veramente cosa fare arrivata a questo punto, ma so che Zayn non si merita tutto questo. Gli do un bacio sull'angolo della bocca molto lentamente. Poi un'altro sull'altro angolo della bocca. Lui socchiude la bocca:
" Non hai fatto niente di tragico. Insomma, ti ho riversato addosso le mie frustazioni e non era il caso. " - Bofonchia contro la mia bocca.
Zayn mi ha chiesto scusa per una frasetta stupida. Mi avvicino. Chiudo gli occhi ed... Harry è davanti a me. Sfioro il suo naso e le sua labbra. Lui poggia le mani sulle mie spalle e stringendole mi attira a sè. Lo bacio si fa sempre più passionale. Sono completamente presa da lui.  
Lo bacio. Lentamente, prendendomi il mioo tempo, non c’è alcun posto dove preferirei essere. Lo bacio ma non come se stessi aspettando altro. Niente di questo. Lo bacio come se avessi dimenticato qualsiasi altra bocca che le mie labbra abbiano mai toccato. Lo bacio con una curiosa gioia infantile. Rido dentro la sua bocca, inalo i suoi sospiri. Lo bacio fino a quando non si lamenta. Lo bacio con il suo viso tra le mie mani. O con le tue mani tra i suoi capelli. Lo bacio stupidamente. Lo bacio silenziosamente.
" Zayn! Pam! Andiamo!! " - Urla Liam dal piano di sotto.
Apro gli occhi. Ma non è Harry. Mi allontano. Non posso continuare così. Ho baciato Zayn con la stessa intensità con la quale vorrei baciare Harry. Io odio Harry. Non va bene per me. Odio tutte le volte che mi passa per la testa, lo odio. Zayn mi da un ultimo bacio a stampo e poi, prendendomi per mano mi porta giù. 

Mi avvicino a mamma e papà, lasciando la mano del moro e, sotto gli occhi di Louis, li abbraccio. Loro partiranno e chissà quando li rivedrò. Se li rivedrò.
" Louis, però, qualsiasi cosa. Chiamateci. " - Ordina papà.
Per quel che possono servire. Li mollo e in un attimo sono accanto a Louis. Lui non è molto bravo in queste cose. E' più uno da un abbraccio e via. 

Siamo in auto ed il viaggio sembra più leggero di quello precedente ma inaspettatamente, a Liam giunge un messaggio.
" E' Niall. " - Pronuncia Liam. 
Mi faccio avanti dal sedile e cerco di capire. Harry? Eleanor? Zayn mette una mano sul mio ginocchio in cerca di un mio sguardo. Poggio una mano sulla sua per rassicurarlo che sto bene. Mio fratello prende il cellullare leggendo il messaggio.
" Merda! Porca puttana! Non trovano il fratello di Eleanor da quando ce ne siamo andati. " - Pronuncia Louis atterrito.
Tutte le angoscie aumentano. Sono attimi dove ti chiedi: Dov'è? Cos'è successo? Tante di quelle domande che non riesci a trovare una risposta. Quasi vorrei sospirare perché Harry
 non c'entra nulla ma la fifa per Eleanor c'è.
In un baleno siamo davanti l'edificio. Scendiamo tutti dall'auto . Io e Liam siamo dalla parte dell'abitazione ma Louis e Zayn sono dalla parte della strada. Harry esce fuori insieme a Eleanor.
In quell'istante, un Suv nero si ferma e dall'auto scende Tyler, scagnozzo di Louis, in lacrime. "L'ha trovato morto" ho pensato subito.
Eleanor comincia a correre verso di lui.
" Mi dispiace El, scusami se sono sparito! E' che ho avuto paura! " - Urla dalla strada.
Tyler è il fratello di Eleanor? 
Louis gli ordina di spostar l'auto e di andar via dalla strada, tornando tutti dentro l'edificio. Ma in quell'istante. Il rombo del motore di una moto ci stona da lontano.
TYLER! " - Urla Eleanor disperata.
Tutto quello che vedo è Tyler che cerca di avvicinarsi alla sua auto. Liam esce la pistola ma in un attimo due tipi su una Kawasaki verde si fermano tra l'auto di Liam e Tyler, sparando a raffica su quest'ultimo con una mitraglietta. Liam mi afferra buttandomi dietro la sua auto con lui.
Io e Eleanor urliamo in contemporanea il nome dei nostri fratelli. Lei viene salvata da Zayn. Ma non riesco a vedere Louis. Vedo Harry tenuto da Niall mentre cerca di avvicinarsi. Il rumore è troppo forte, quei tipi continuano a sparare mentre io ho gli occhi che girano ovunque: Dov'è Louis? 
Ho paura. Tyler è sicuramente morto.
Inaspettatamente, di nuovo quel rumore del motore e allontanatosi. L'unico rumore sono le urla di Eleanor. Mi alzo. Non riesco a percepire rumori, odori o colori. Mi sento come se stessi per svenire ma riesco a vedere la sagoma di Louis sulla parte posteriore dell'auto. Si è salvato buttandosi dietro lo sportello. Ha lo sguardo sconcerato. Io non riesco a vedere Tyler o Eleanor, non dormirei per giorni se solo vedessi lui morto e lei che piange per lui. 
Jhonny li ha presi tutti. Gli scagnozzi esterni. E tra le urla di Eleanor mi chiedo chi sarà il prossimo. Harry finalmente giunge accanto a me insieme a Niall.
La scena di El e Ty è veramente impressionante. La pressione degli ultimi giorni è stata asfissiante. Tanto. .da farmi svenire.





 

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Capitolo 11
*** Insieme siamo immortali. ***






Capitolo 11°:
-  Insieme siamo immortali.


 
Mi risveglio sul letto di Zayn e lui è davanti a me che maneggia uno zaino molto nervosamente. Non sono nella stanza di Louis ed è lì che vorrei essere.
Sollevo il busto: l'immagine dell'omicidio di Tyler è raccapricciante nella mia testa. Mi gratto il capo, Zayn si accorge di me sentendo il mio sospiro.
I suoi occhi s'illuminano. Lascia cadere lo zaino e si precipita sul letto con me.
Ha il volto serio. Gli accarezzo la spalla.
"Come ti senti?" - Chiede nervoso.
Scuoto la testa. Io non sto bene. Ad uno ad uno, Jhonny li ha eliminati tutti, senza far male a loro fisicamente, ma moralmente. Ad eccezione di Tyler. 
"Lui è morto perché è l'unica famiglia che Eleanor ha." - Borbotta Zayn.
Sembra aver letto i miei pensieri o semplicemente la mia espressione è cambiata pensando a Tyler. Tutto quadra. Jhonny non avrebbe mai fatto soffrire quest'ultimo uccidendo sua sorella Eleanor, avrebbe ucciso con lei anche Louis e noi sappiamo bene come Jhonny intende far soffrire mio fratello. A proposito:
" Dov'è Louis? " - Domando a bassa voce. 
La gola brucia e gli arti anche. Sembro esser stata addormentata per giorni.
" E' giù, ci stiamo preparando. " - Bofonchia Zayn, sfiorando con il dito la mia gamba.
Ho addosso i miei vestiti. L'ultima volta non è stato così il risveglio. 
" Preparando? " - 
" Faremo un viaggio, se partiamo adesso con l'auto torneremo questa stessa sera. Sarà questione di ore. " - Risponde seriamente.
Non chiedo. Annuisco e mi spingo in sù per uscire dal letto ma Zayn mi blocca.
" No Pam, tu starai a letto. Con te ci saranno Niall e Harry. " - Pronuncia il nome di Harry come una bruciatura.
" Come? Posso almeno sapere dove andate e perché? " - Chiedo insistemente.
Lui guarda l'orologio e si alza. Lo guardo dal basso aspettando una risposta. Zayn si avvia verso la poltrona e afferra il giubotto guardando fuori dalla finestra. 
" A volte Pam, meno sai, meglio è. " - Mormora guardandomi.
I suoi occhi dorati ardono brillati dal cielo grigio lucente lì fuori. Indossa il giubbotto e si avvicina a me. Abbasso lo sguardo. "Meno sai, meglio è". A cosa allude? Sento la sua mano sollevarmi il mento e i suoi occhi fissarmi dall'alto con fervore. Si china lentamente a baciarmi, ma si ferma prima che le sue labbra tocchino le mie. Mi guarda negli occhi, cercando il mio permesso. Io chiudo gli occhi, e lui mi bacia. E se si trattasse di un altro tragico "colpo", dove stanno andando non ne ho proprio idea. Le sue labbra sono morbide e asciutte ma vanno via via umidificandosi mentre ci baciamo. 
Io e Zayn non siamo niente di ufficiale perché nemmeno i nostri sentimenti sono ufficiali per noi stessi, quindi figuriamoci due corpi quanto possono attirarsi.
Lui si allontana e sorride. Sorride al bacio ricambiato. Forse i sentimenti di Zayn hanno una forma al contrario dei miei. Prende lo zaino ed esce lasciandomi nella sua stanza. Mi getto tra i cuscini dalle lenzuola scure mentre la stanza inizia ad incupirsi. Una nuvola nera passa sopra l'edificio e quei pochi raggi solari che riscaldavano la zona, si sono nascosti. Rimango sdraiata a pensare:
Zayn ha delle chiare emozioni nei miei confronti e per quanto mi attiri come persona, c'è qualcosa in me che mi stravolge. Che non mi fa dipendere da quella stessa persona. Si può amare una persona così tanto da riuscire a malapena a respirare quando si è con lei? Si ha quel sentimento di calore e ti vengono i brividi quando la si pensa. Ora sto maledettamente male quando la guardo. Quando guardo Harry. Per quel che l'ho visto. Lui è ovunque, nei miei pensieri, nei miei sogni, ovunque tranne che con me. Mi ha preso sul serio quando gli ho urlato di lasciarmi stare e io l'ho preso sul serio quando lui ha urlato di sparire. Ci siamo urlati ed odiati in quello stesso istante senza pensare alle conseguenze. Un pò come Louis: lui mi ha dato la possibilità di vivere perché i testimoni non sopravvivono mai, senza pensare alla conseguenze da parte di Jhonny ed alla fine tutti i suoi amici di questi ultimi anni stanno sparendo poco a poco. Tutto per proteggermi. 
Ma io mi sono resa conto di non essere abbastanza forte nel momento in cui Harry mi ha lasciata sola. A me che sono ancora sola in questo letto, completamente sola. Ed il silenzio, in questa scura stanza, disturba la mia quiete. Se così si può definire. Qui di quieto non c'è niente, qui tutto è un dramma e le uniche maniere con la quale sanno risolvere una situazione sono le maniere forti. Non discuto più, non mi chiedo più cosa devo fare o perché le persone fanno quello che fanno. Per proteggere i miei genitori, li ho dovuti mandare in Irlanda e per proteggere me, non sto facendo altro che distruggermi con quelle maledette labbra soffici e perfette di Styles. Odio quel che ho in testa. Spero che Harry senta il mio dolore ma credo che lui sia solo una parte della mia vita.
Mi alzo dal letto e togliendo le coperte dalle gambe, mi avvio fuori nel corridoio. 
E' completamente vuoto. Scendo le scale per andare nel soggiorno. Trovo solo Niall seduto nel divano. Scendo gli ultimi scalini e giungo dinanzi a lui.
" Tu mi dirai dove sono andati? " - Domando stanca.
" A prendere due fidati e potenti scagnozzi di tuo fratello. " - Dice senza la minima preoccupazione.
All'improvviso ogni tentativo di Zayn di nascondermi i loro piani è stato distrutto dalla lingua lunga di Niall. Sorrido all'idea e mi precipito nel divano con lui.
Nel tavolino ci sono tre pistole e due buste. Alzo il busto e mi chino verso la busta più vicina. 
Il biondo mi afferra per il braccio e mi riporta accanto a lui.
" Non toccarle o esplode tutto. " - Dice con molta tranquillità.
Deglutisco all'idea che a pochi metri da me ci possa essere un esplosivo o cose simili ma Niall mi da l'impressione di saper gestire questa situazione.
"Torneranno questa sera?" - Chiedo per spezzare l'imbarazzante silenzio.
Lui annuisce. E' come se non avessi concluso niente. Guardo l'orologio: le 14:54. Cazzo, ho interpretato la Bella Addormentata nel Bosco per un bel pò di tempo. Rimango a fissare ogni particolare del soggiorno senza dire niente, ma poi Niall decide di parlare.
" Lui è sopra. " - Mormora misteriosamente.
Lo guardo con fare interrogativo.
" Sto parlando di Harry. " - Continua, portandosi alla bocca la lattina di birra e bevendone un sorso.
" Ah. Beh, non penso sia una buona idea andare da Harry. " - Mormoro imbarazzata.
Lui scuote la testa e ingurgita la bevanda. Inaspettatamente, qualcuno bussa alla porta. Io sobbalzo ma Niall si alza pacificamente e va ad aprire.
A quel punto una serie di ragazzi vestiti di nero entrano. 'Tutti scagnozzi di Louis', penso. Niall sorride ad ognuno di loro. Tutti hanno uno zainetto o una valigetta, possibilmente colma di armi.  Niall si avvicina e si china verso di me, che sono seduta ancora sul divano.
" Sei libera di gestire la vita come ti dice la testa, ma il cuore? Cosa ti dice? " - Mormora, per poi stamparmi un bacio in fronte.
Si gira e si avvicina agli altri. Tutti sono diffidenti nei miei confronti. Decido di togliere il disturbo, salendo al piano superiore.

Passo davanti la sua porta e in un attimo, qualcosa mi dice di fermarmi. Torno indietro. Superata questa porta, potrei andarmi ad imbattere in qualcosa di assurdo. Potrebbe essere una salita come una discesa. Potrei star male, bene, o peggio di tutto. Poggio il pugno sulla porta delicatamente e poi busso.
In quel tonfo, sento le mie vene pulsare ed il sangue agitarsi. Avvampo al ricordo delle sue mani e della sua bocca su di me.
Apro la porta senza il permesso di aprirla. La chiudo dietro di me e rimango immobile davanti ad essa. Lui è lì. Davanti lo specchio e sta indossando una camicia bianca. I suoi occhi si allargano, sorpresi di scontrarsi con i miei occhi attraverso lo specchio. La sua bocca si stringe. Si ferma. Qualsiasi cosa lui stesse facendo prima, adesso è qualcosa di poco conto. Si gira del tutto su di me: i jeans sono aperti e cadenti sui fianchi, i piedi nudi e la camicia bagnata dalle gocce che cadono dai suoi capelli bagnati. Sposta un ciuffo dal suo sguardo freddo e continua a fissarmi distaccato.
Sospiro caldamente. Lui si passa la lingua sul labbro inferiore e si abbottona i jeans per saldarli bene. Rimango a fissarlo. Poi, alzando di nuovo lo sguardo su di me:
" Che succede, Pam? " - Chiede.
La sua voce che mi tranquillizza. E’ il suo modo di parlare, il suo modo di chiamarmi. E’ che è lui. Io non lo so che mi succede. Per quanto io cerchi di trattenermi, se si tratta di Harry, io vado in confusione.
" Nulla. " - Dico, scuotendo la testa.
" Perché sei qui, allora? " - Domanda freddamente.
Ho un sussulto. Una pausa. Lo sto disturbando. Anzi no, io non sto disturbando lui, lui sta innervosendo me.
" Ti disturbo? " - Dico serrando le braccia.
" Si. " - Risponde, dandomi le spalle subito dopo.
" Il giorno prima sei quello che ha bisogno dei miei baci e quello dopo sei quello che non mi vuole neanche vedere. " - Dico furiosa.
Continua a darmi le spalle, allacciandosi i bottoni della camicia. Tiene la testa bassa ed il corpo ancora dinanzi lo specchio. 
" Non direi che sia passato un giorno. Io ne ho contati quattro. " - Dice, alzando leggermente il tono di voce. 
" Conti i giorni ma non ci pensi neanche a venire da me. A che gioco stai giocando, Harry? " - Domando, stufa.
Ho l'adrenalina che mi si ripercuote negli organi. 
" Anzi, non lo voglio sapere: non ho tempo di giocare con te. " - Dico girandomi per dirigermi verso la porta. 
Sento dei passi seguirmi con audacia.
" Ti faccio vedere io chi gioca. " - Farfuglia.
Mi giro. 
Mi assale energicamente, sbattendomi contro la porta. Prima di rendermene conto, ho le sue labbra sulle mie.Prende le mie mani e le tiene strette tra le sue, sbattendo anch'esse sulla porta. Intanto mi ha inchiodato alla parete con i fianchi. Mi sgretolo contro il suo corpo. In questo bacio fatto di contatti, sensazioni e sussulti. Sposta la mano per liberare una delle mie e immobilizzarmi afferrando il mio fianco. Sono indifesa con i suoi fianchi che mi imprigionano. Passo una mano sui suoi capelli bagnati e gli accarezzo la chioma, mentre le sue labbra si addolciscono, baciandomi con delicatezza. La mie unghia sfiorando la sua spalla e lui continua con il suo operato. Poi mette una mano dietro la mia testa, liberandomi anche l'altra mano. Scende la braccia lungo il dorso e continua fissarmi, mi prende da sotto i glutei e mi solleva, sorridendo per poi buttarmi sul letto. Si toglie la camicia velocemente e si avvicina carponi su di me. Il suo corpo è proprio su di me. I nostri corpi si sfiorano e tremano all'idea di toccarsi. Siamo così protettivi l'uno con l'altro.
Lui, inaspettatamente, chiude gli occhi come se fosse addolorato e mi stampa un leggero bacio sulle labbra.
" Che c'è? " - Sussurro, contro la sua bocca ed afferrandogli il viso con le mie mani.
Sospira.
" E' la mia prima volta. " - Mormora delicatamente.
Non mi guarda. Avvicino le labbra alle sue e lo bacio piano.
" Anche la mia. " - Sussurro.
I suoi occhi brillano e adesso i suoi baci sono più energici. Le sue braccia cedono e si lascia cadere, poggiando i gomiti ai lati della mia testa, i suoi riccioli che sgocciolano su di me e i suoi fianchi mi spingono verso il basso. La sua mano scivola lungo il mio corpo fino allo stomaco. Entra la sua fredda mano dentro la maglietta e m'irrigidisco. Mi sfiora, mi tocca piano. Sfila la maglietta dalla mia testa e le mie braccia e in attimo posso sentire il suo caldo dorso sul mio. Continua a baciarmi con delicatezza mentre senza renderci contro, ci stiamo spogliando a vicenda. I nostri cuori battono velocemente, uno contro l'altro. Lui sfiora una delle mie gambe e, spostandola leggermente, si butta tra di esse. Abbiamo entrambi ancora l'intimo. Posso sentire la sua erezione premere contro di me. E' assurdo come Harry mi voglia talmente tanto. Nel momento in cui si è poggiato completamente su di me, la sua bocca si stacca, passando a baciare il collo. Lo abbraccio piano, senza stringere troppo. Sorrido al tocco delle sue calde labbra sulla mia pelle gelida. Ho i brividi su tutto il corpo mentre lui tira una spallina del reggiseno con un dito. Serra gli occhi sul mio sguardo e continua a sfilarmi il reggiseno. Poi, in contemporanea con il bacio colmo di furore, si sfoga sul mio seno usando solo una mano. Poggio le mani sulla sua schiena, stringendo tutte le volte che la passione ci stravolge. Ma la sua erezione si fa sempre più forte, così decide di sfilarmi anche le mutandine. Le butta sul suolo e poi afferra il lenzuolo bianco coprendo i nostri corpi. Lo vedo che si muove sopra di me ma non riesco a vedere quello che fa. Per un attimo perdo tutto il mio fervore concentrandomi sui movimenti di Harry. Inaspettatamente mi mostra il suo intimo con un sorriso contagioso. E' la nostra prima volta e mi vuol fare ridere. Lascia cadere anche quelle e poi si china per baciarmi ancora. Mi bacia, allargando le gambe.
" Posso? " - Mormora contro la mia bocca.
Non so perchè, non so se tutto questo possa influire su Louis e gli altri ma in questo preciso istante è Harry che voglio.
" Si. " - Sussurro.
Lui mi da un morbido bacio entrando dentro me. Lentamente. Non fa male. Pizzica ma è piacevole. E' Harry. Scosto la testa mentre lui si muove piano. Tiene la testa bassa. Vedo il suo braccio tatuato muoversi verso il mio, puro e pulito, per poi afferrare la mia mano e stringerla in una morsa. Emetteremo i nostri dolori in quella presa. Gli bacio il collo mentre lui si muove. Lui si muove piano, come se volesse che questo momento non finisse più. Lui che ci ha sempre creduto:

 
" Tanto lo sai che su quel muro alzato dall'orgoglio, prima o poi, noi ci faremo l'amore. "
 
Lui l'ha sempre saputo che sarebbe finita così e come biasimarlo. Ci attiriamo anche quando non si può. Lui, che si muove dolce in questo candido letto. Al piano inferiore pieno di assassini pronti ad uccidere tutto e tutti per conto di Louis che, caspita, se dovesse prenderci adesso. O Zayn. Per un attimo ho un sussulto, come se tutto questo fosse sbagliato. Ho paura. Paura di perdere Harry.
Lo stringo a me e lui improvvisa un abbraccio preso dalla foga del momento. Ma si ferma.
" Pam, tutto bene? " - Chiede delicatamente.
Lo giro e sono sopra di lui con il corpo ancora poggiato sul suo dorso. Mi guarda incuriosito.
" Non mi abbandonerai mai, vero? " - Domando imponendo il mio tono.
Lui socchiude gli occhi, mi accarezza e mi bacia in modo dolce. Poi mi guarda scuotendo la testa e sorridendo.
" Mai. " - Sussurra.
Lo stringo sollevandomi un pò e baciandolo su quelle labbra che tanto voglio.
Mi avvolge con le braccia e continuamo dolcemente quel che abbiamo entrambi sempre desiderato.




Mi sveglio piano, le lenzuola bianche sono spente, è sera. Mi giro e Harry è sdraiato affianco a me. Ha i capelli asciutti e un pò arruffatti. Gli sfioro un ciuffo e lui apre gli occhi lentamente. Il suo sorriso da addormentato è adorabile. Mi mette una mano sul fianco e mi tira verso di lui, mi stringe girando la testa dall'altra parte. Picchietto l'unghia sul suo bicipite, mentre penso agli istanti prima. Bacio la sua pelle ancora calda e continuo a pensare che se è calda è anche per colpa mia. La mia prima volta, ed è stata con lui. Mi giro verso la sua testa ma vengo invasa dal suo ammasso di capelli. Sorrido da quanto è buffo ed adorabile mentre dorme. Lui si gira con gli occhi chiusi e muove la labbra: vuole un bacio. Mi avvicino ma prima ancora di poter arrivare alle sue labbra, la porta di spalanca ed io sobbalzo mentre Harry dorme ancora tranquillamente. E' Niall. 
" Porca puttana! Cazzo! Che ci fai qui, Pam? E' sera, Louis e gli altri saranno qui a momenti. " - Pronuncia tutto di fretta.
Mi sollevo, coprendomi con il lenzuolo. Sotto quello stesso lenzuolo, a differenza di Harry, qualcos'altro è sveglio.
" Mentre voi due dormite, qui c'è un casino bestiale. Har, cosa sono tutti questi vestiti qui? " - Sbraita, prendendo tutti i vestiti dal pavimento.
Mi dimeno sotto il lenzuolo, mentre Harry volutamente e fingendo di dormire, mi tocca.
Poi Niall afferra il mio reggiseno e dopo averlo guardato per un pò, guarda noi con fare sorpreso. Allora si precipita sulla porta per chiudere a chiave la stanza. Con lui dentro.
" Voi due siete nudi sotto quel lenzuolo? L'avete fatto? " - Domanda sussurrando ed avvicinandosi.
" Si. " - Farfuglia Harry contro il cuscino.
Io guardo Niall imbarazzata. Lo chiamo ma lui mi ferma.
" Non lo saprà nessuno, lo so. Ma adesso vestitevi e scendete giù. Stanno per arrivare. " - Dice, per poi aprire la porta ed uscire fuori.
Mi chino verso Harry per dargli un bacio sulla guancia e mi alzo. Lui si gira e rigira sul letto, infine si alza. Indosso l'intimo. Infilo i jeans e li tiro su. Harry s'infila le mutante e poi mette un dito sui miei jeans, per impedirmi di salirli ancora.
Mi bacia dietro l'orecchio ma io non mi sento al sicuro con Louis che arriverà a momenti. Lui mi lascia per indossare i suoi di pantaloni.
" Dov'è la mia maglietta, Harry? " - Chiedo.
Mi giro ed Harry è con la mia maglia sulla mano, davanti la finestra. 
" Che vuoi fare? " - Domando avvicinandomi.
" Indossa qualcosa di mio. " - Mormora approssimando le sue labbra alle mie. 
Io alzo la mano per prendere la mia maglietta ma lui la alza, impedendomi di prenderla.
" Harry, se indosso qualcosa di tuo, si capirebbe troppo. " - Dico, infastidita.
Lui mi stampa una bacio sulle labbra sorridendo e ne approfitta per questo mio momento di distrazione per lasciar cadere la maglietta dalla finestra. Lo sposto e mi affaccio, mentre lui ride come un matto. Da lontano però, intravedo la macchina di Liam seguita da un'altra auto bianca. Penso sia il momento sbagliato per litigare con Harry per il suo gesto. Guardo giù e Niall sta correndo verso la mia maglietta poi alza la testa.
" Non posso credere di aver visto la tua maglietta volare! VESTITI! " - Sbraita da sotto.
Giunge un'idea al volo: la stanza di Louis è proprio davanti quella di Harry, indosserò qualcosa di suo. Corro verso la porta, mi affaccio: via libera. Mi precipito verso la porta di Louis ma sento la voce di qualcuno mentre scende le scale, forse uno di quei tipi di questa mattina. Inaspettatamente il corpo di Harry mi schiaccia contro la porta, aprendo quest'ultima entrando nella stanza di Louis.
" Ma che fai? " - Domanda furioso.
" Voglio qualcosa di mio fratello. " - Rispondo, rovistando nel suo armadio.
" E cammini nel corridoio senza maglietta? " - Chiede. Poi mi prende per i fianchi e mi gira. - " Nessuno deve vederti così. " - Dice, naso contro naso. 
Allunga una mano verso l'armadio e prende una felpa lanciandola sul letto. Mi da un bacio sull'angolo della bocca e poi si avvia verso la porta.
" Ci vediamo giù. " - Dice, uscendo di scena.
Chiude la porta e per un attimo tutta la felicità di questo momento mi si ripercuote nel corpo. Indosso la felpa e mi precipito davanti lo specchio.
Il mio aspetto è un disastro ma nonostante questo, Harry non si è scomposto nemmeno un pò. Esco dalla stanza, mentre tutti i pensieri mi distraggono e quella fastidiosa sensazione dentro le mutantine mi fa dimenticare come si cammina. Scendo le scale e ho una voglia matta di risalire, entrare nella stanza di Harry e non uscirne più. Giungo nel soggiorno e vengo accolta dalle sagome di Zayn e Louis di spalle. Liam mi vede e pronuncia con fervore:
" Lei è Pam, la sorella di Louis. " - Tutti si girano.
Dietro Louis ci sono due persone: Una ragazza dai lunghi capelli rossi e un ragazzo dai corti capelli biondi. Hanno un aria giovanile, lui indossa una camicia a righe nere e grigie, un paio di pantaloni neri e delle bretelle grigie, il tutto contornato da un capello nero. Lei indossa un mini vestito blu. 
In un attimo tutta l'aria si rallenta. Harry sopraggiunge ma il suo sguardo è perso. 
"Cazzo. " - Sussurra. 
Louis si avvicina sorridendo.
" Chi è? " - Chiedo senza farmi capire.
" E' sposata con quel tizio, tranquilla. " - Pronuncia nascondendo il volto dietro di me.
Louis mi afferra per mano, tirandomi.
" Harry. " - Mormoro girandomi.
" E' la mia ex. " - Risponde addolorato.
Mi giro e nello stesso istante, lei sta già andando verso di lui per abbracciarlo. Un soggetto simile è stata con Harry? Sposata o meno, lo sta toccando ed il che mi demoralizza parecchio ma quel che è peggio è che una volta tornata con gli occhi rivolti in avanti, noto che sul tavolo c'è una valigia enorme, tenuta su da quel ragazzo biondo, colma di armi. Ogni tipo di arma. Che il giorno in cui vedremo Jhonny si stia avvicinando?

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Capitolo 12
*** Anche se gridi, gli altri non ti sentono. ***





12° Capitolo:
-Anche se gridi, gli altri non ti sentono.




 
Non riesco a tenere gli occhi puntati su quel tipo che dice di chiamarsi Cray. Lui spiega ogni singola arma mentre la voce stridula di sua moglie, Laura, non fa altro che infastidirmi mentre la sento fare il terzo grado ad Harry. E come se non fosse abbastanza, Zayn si ostina a tenermi per mano. 
Cray ha un accento tedesco ed alcune volte non riesce a pronunciar bene alcune parole, ed il che mi distrae più di quanto non sia già distratta. Ho quel leggero fastidio dentro i pantaloni provocato da una persona che non mi sta tenendo la mano adesso ma che sta parlando con la sua ex. E diciamocelo chiaro, questa non sembra una che se la tiene, ma se dovessi scoprire che Harry mi ha preso in giro, finirei ogni rapporto con lui seduta stante. Come dovrei fare invece con Zayn.
Lui non merita tutto questo ed io gli sto facendo un male grande. Un male che lui non prova ancora.
" Io non so, voi avete dove andare dopo Jhonny? " - Dice con tono severo Cray.
Si riferisce parlando a Louis. Io abbasso lo sguardo, sapendo la risposta: Rimarremo in questo edificio almeno per un bel paio di anni.
" Si, emh... " - Pronuncia Louis con difficoltà.
Si gira a guardarmi ed io ricambio. Cosa vuole dire?
" No, io e mia sorella andremo da un mio amico, in Italia. Staremo lì almeno per qualche anno. " - Mormora tristemente.
Trasferirmi in Italia per qualche anno? Mi giro verso Harry e lui, nonostante quella voce stridula lo stia perseguitando con futili racconti, lui ha occhi puntati su di me. La ragazza si gira per prendere una cosa dentro la borsa, distraendosi da Harry ma continuando a parlare. Lui formula delle parole senza emettere alcun suono, parlando con me: "Cosa? L'Italia?". Chiede.
Io scuoto la testa. Non ne sapevo niente. Ho una paura matta di aver sbagliato. Di essere un errore e per di più, devo lasciare Harry per chissà quanto tempo. Questo pensieri mi fanno stare male anche per Zayn. Lascio la mano e mi giro, dirigendomi verso Harry sotto gli occhi di tutti. Lo afferro per un braccio, lanciando un'occhiataccia a Laura. Lei si sposta, come il braccio di Harry. Ci rimango male ma io devo parlargli. Lo porto un pò lontano quando Niall, furbamente, riprende il discorso delle armi, distraendo tutti.
" Che stai facendo? " - Chiedo, stupita.
" Se ti riferisci al fatto che sto parlando con Laura, sono affari miei. Tu ti tenevi per mano con Zayn, no? " - Chiede, più stupito di me.
" Harry, lo sai di Zayn. Devi darmi tempo. " - Pronuncio esausta.
" Anche quando? Non potremo vivere felici entrambi con Louis e Zayn qui vicino tutto il tempo. " - Risponde.
Sospiro: non poteva capirlo prima di farmi impazzire? 
" Ma noi due l'abbiamo fatto, sei stato la mia prima volta e viceversa. " - Dico, con il cuore in gola.
" Io non potrò mai vivere senza di te, Pam. Ma è il nostro destino. " - Risponde a malincuore.
Fa così male. Ogni singola parola che esce dalla bocca di Harry, buca un ricordo. Buca tutti i nostri ricordi. Mi sento strana e ci sto male per questo. Non riesco a dire una parola.
" Per questo stai partendo in Italia ed aspettavi il giorno della partenza per dirmelo. " - Pronuncia disgustato.
Aggrotto la fronte. Lui pensa che questa cosa fosse una cosa da me saputa da tempo?
" Io l'ho scoperto ora, Harry. " - Spiego.
Lui scuote la testa e indietreggia. Se prima il suo corpo non poteva far a meno di star con me, adesso nemmeno i suoi occhi mi guardano. Io non posso stare così. 
Lui non mi vuole più di tanto e se mai tutto questo fosse scaturito dal fatto che mi ha visto mano nella mano con Zayn, allora è peggio. Sa quello che provo per lui e ci sta giocando così. Lui sta dando fuoco a tutto come se niente fosse. Sposto lo sguardo altrove. Lui mi prende il mento tra due dita e sposta di nuovo il volto verso i suoi occhi verdi accesi.
 La verità è solo una. 
" Non dubitare mai di me: siamo semplicemente circondati da qualcosa più grande di noi. " - Dice lui. Io abbasso il volto cercando di non piangere. - " L'Italia. " - Sussurra disarmato. - " Dimmi cosa pensi. " - Pronuncia.

Alzo il volto mostrando i miei occhi esausti e lacrimanti. Solo poche ore fa eravamo nello stesso letto a realizzarci e solo adesso si sta rendendo conto di quanto insieme siamo impossibili?
" La verità è che..ti amo così tanto che mi consumo. " - Mormoro contro le sue dita proprio sotto il mio mento.
Lui apre la bocca sbigottito e la richiude subito. Senza dire una parola.
Ho rivelato i miei sentimenti a Harry, i miei veri sentimenti. Fin dal primissimo suo bacio ho capito quanto fosse vitale per me ma solo adesso mi rendo conto di non essere lo stesso per lui. Il suo silenzio mi disarma al tal punto che vorrei scappare: ed è ciò che faccio. 
Corro verso la porta ed aprendola, mi libero. Corro via. 

 

LOUIS

Le lacrime di mia sorella mi prendono alle spalle e il colpevole è solo uno: Harry.
Lui cerca d'inseguirla ma Niall lo ferma e per qualche strano motivo, i due si mormorano qualcosa. Solo Dio sa che farei se dovessi scoprire che cosa sta combinando Harry a mia sorella. Sospiro. Ero nel bel mezzo di una discussione interessante con Cray su delle pistole quando Pam fa l'errore di scappare fuori. Al buio.
Io e Liam corriamo fuori. Lui è armato. Io no. 
Liam mi cammina dietro mentre io cerco con gli occhi mia sorella. Jhonny sa così tante cose di noi che Pam all'aperto è solo un pericolo. 
Improvvisamente, Pam esce da dietro la macchina di Cray e Laura. Ha il volto basso e la postura tremante. Come se non potesse allonanarsi.
" Pam. Non devi uscire a quest'ora da sola! " - Sbraita Liam arriviandosi.
" Perché? " - 
Una voce dietro l'auto mi raggela le carni e dietro Pam si rivela esserci un'arma tenuta su da un uomo. Ho visto già mia sorella con una pistola in testa, ma era Liam e non gli è mai passato per la testa di ucciderla ma uno sconosciuto, può portarmi via mia sorella ed io sono paralizzato al pensiero. Cerco di capire chi sia quell'uomo ma si rivela prima lui. 

 

PAM

Ho di nuovo un'arma mirata alla testa e stavolta gli occhi di Louis sono spaventati su di me. L'uomo dietro mi aspettata già dentro un furgoncino dall'altra parte della strada e prendendo adesso, minaccia di uccidermi. Mi strattona tenendomi per il collo e mi porta in avanti. Al cospetto di Louis e gli altri.
" Hai paura che qualcuno possa far del male a Pam? Louis Tomlinson? " - Pronuncia da dietro il mio collo.
Mi tiene e mi soffoca ed io ho paura. Paura di morire. Com'è morto Tyler o Cassandra: sotto gli occhi dei loro fratelli.
Harry esce all'aperto ed i suoi occhi sono terrorizzati. Vorrebbe agire, lo si capisce dalle sue mani tremanti e dal fatto che non la smette di guardarsi intorno. 
"Paul, ti prego. Non ucciderla. Porta me da Jhonny. " - Pronuncia Louis atterrito.
E' spaventato e per me morirebbe. Quel tipo, Paul, mi strattona sempre di più mentre ride sonoramente. Mi sento soffocare ma le mie sofferenze cessano quando lui mi colpisce alla testa con il manico della pistola. Per un attimo, prima di svenire, posso sentire le urla terrorizzate di tutti quanti. Mentre urlano il mio nome. Posso sentire altre mani afferrarmi e buttarmi dentro qualcosa di scuro e duro. Non so dove sono ma mi sento dentro posti e mani sconosciute senza Louis accanto a me. Ho paura che tutto questo sia solo una delle mosse che Jhonny vuole attuare su di me: Far vedere a Louis come soffro per arrivare a quest'ultimo.
Louis è il mio ultimo pensiero, prima di perdere i sensi.







" Hei! Hei sorellina puoi uscire! Non ci ha trovato nessuno. " - Mormora Louis con i suoi grandi occhi mentre mi libera da uno dei nostri nascondigli.
Il mio primo pensiero va al mio vestitino rosa sporco di terra. Tento di pulirlo con la mano, Louis afferra l'altra e guardandosi intorno cerca di raggiungere la "base" per vincere a nascondino. Io sono distratta dal mio vestito ma lui riesce comunque a tirarmi fino a vincere. Poi mi prende in braccio ed entrambi ridiamo. Ridiamo alla faccia di tutti quei bambini che hanno perso. Gli tengo la mano quando uno dei suoi compagnetti più grandi si fa avanti: Samuel.
E' un bambino enorme, fissato con le merendine e la vittoria nei giochi dove lui partecipa.
" Non vale, i fratelli Tomlinson hanno barato di nuovo. " - Pronuncia lui con la sua paffutezza.
Louis si gonfia il petto e, tenendomi per mano, si fa avanti contro Samuel.
" Non è colpa mia se non riesci a correre. " - Dice, facendosi grosso.
" Cos'hai detto, microbo? " - Pronuncia Samuel furioso.
Tutti si fanno indietro, tutti tranne me.
" Pam, stai indietro. " - Dice Kyle, prendendomi per le spalle. 
Io mi dimeno ma Louis mi precede, urlando:
" Non la toccare! " - Contro Kyle.
Samuel ne approfitta per spingerlo ma quella che cade a terra sono io. Adesso sto piangendo, sicuramente il mio vestito è rovinato. Piango. 
Ma neanche il tempo di alzare lo sguardo che Louis mi sta già difendendo contro Samuel. 
Torno a casa sporca, con il vestito strappato e Louis insanguinato, mamma ci riprovererà davvero forte stavolta. 
Camminiamo nel vialetto e prima di entrare a casa, davanti quella porta scura, Louis decide di tenermi per mano. Ma nel farlo si gira e una persona incappucciata è davanti la casa. Davanti a noi. Rimaniamo a guardare anche se abbiamo paura, finché lui non esce una pistola e spara: mi sveglio.


Mi trovo in un posto che sembra all'aperto: è tutto in pietra, umida. Come se avesse piovuto. Ha l'aspetto di una cella d'isolamento del 1700. Non riesco ad alzarmi in piedi, riesco solo a muovere la testa pur avendo tutto il corpo libero, senza catene o corde. Gli occhi di Louis che implorano pietà sono nei miei occhi, lucidi come se ce l'avessi davanti ed il che mi spaventa perché non ho Louis davanti. Mi sento persa e smarrita come se non avessi altro stato d'animo. Stanca e indolenzita, persa. Mi sento persa. Ho paura di aver un osso rotto da qualche parte: non riesco a muovermi.
Nell'impresa di muovermi, stanco sempre di più. 
Mi sollevo ma la testa rischia di cadermi al suolo. Ho perso i sensi due volte, ma questa volta, un rumore lontano è riuscito a svegliarmi. La luce della finestra indica che è notte fonda ma i rumori fuori dalla porta di metallo sono vicini e vispi. Sento delle catene muoversi tra le parenti e sbattere quando improvvisamente la porta si apre, facendomi sobbalzare. Ho paura che sia giunta la mia ora ma l'unica cosa giunta qui è Zayn, incatenato e ferito. Ha il labbro spaccato ed il ciuffo sfatto. Lo spingono al suolo. Ha le mani incatenate e la maglietta strappata. Cado a terra, guardandolo con confusione. Lui si alza ed i suoi occhi sono fari accesi per me. Abbasso la testa. Sto per riavere una ricaduta ma lui, tenta in qualche modo di tenermi su e riuscendoci, mi sento per un attimo al sicuro avendo delle braccia che conosco attorno a me. 
 

ZAYN

Ha gli occhi persi nel vuoto, lei non sa dove ci troviamo. Sembra esser stata picchiata a sangue ed ha la pelle pallida. Mi fa star male vederla così ma dovevo tentare di salvarla o quanto meno non lasciarla sola. Per questo sono venuto qui, se mi uccideranno non ne ho idea, ma quanto meno sono qui con lei. Tento di accarezzarle il braccio e le bacio la fronte. Lei sussurra delle parole. Avvicino l'orecchio alle sue labbra per ascoltare.
" Abbracciami... " - Sussurra contro il mio orecchio. - " ...Harry " - Mormora.
Io non so se ho sentito male. Ma sembra l'hanno drogata: continua a girare lo sguardo altrove e a mormorare parole. Non sta in piedi. E non è me che vuole. Lei vuole Harry. Magari è presa dal malessere ma io continuo a stringerla a me. 
Però allo stesso tempo ho sempre visto qualcosa di strano in lei ed Harry, sembra a confabulare in disparte. Persino istanti prima di scappare fuori, lei ed Harry stavano parlando.
Sollevo lo sguardo per verificare il luogo ma sopra la mia testa c'è una telecamera. Moderna in mezzo a tutto questo posto antico. Sollevo Pam e la guardo fissa. Non m'importa se c'è la telecamera, io voglio baciarla.
Poggio delicatamente le labbra sulle sue e sfioro la guancia con il naso. Le bacio la guancia e la stringo a me. Non posso farle questo. Lei deve baciarmi da sveglia ma rimango comunque avvinghiato a lei.


 


LOUIS

Mia sorella mi è stata strappata da davanti gli occhi e l'ultima vista che ho di lei, è quando quel bastardo di Paul l'ha colpita alla testa. Se Liam e Niall non mi avessero tenuto, io l'avrei pesa. Ma al tempo stesso ero disarmato e non ne sarei uscito vivo. 
Mi dimeno nel divano, non sopporto l'idea di averla a casa incustodita prima di conoscere la verità, figuriamoci adesso che sa la verità e che è con Jhonny.

 
"Io voglio sangue, il tuo sangue! E lo avrò ottenuto solo in un caso: FINCHE' NON TI AVRO' LEGATO IN UNA SEDIA, IMBAVAGLIATO, POSTO DAVANTI A TUA SORELLA E AVERLA FATTA SOFFRIRE. MORALMENTE. FISICAMENTE. LENTAMENTE ED INTERIORMENTE, CON TUTTI I MODI CHE TU TEMI. E POI FARO' LO STESSO CON TE E I TUOI SCAGNOZZI!"

 
Le parole di Jhonny, minacciose per com'erano, mi si piantano in testa senza fuggir più via. L'idea mi asfissia e mi manda nel panico. L'idea che quel farabutto possa far del male al Pam, prima ancora che io mi possa preparare. E per un malinteso. Ma io non posso aspettare, non posso, domani stesso andrò da lei e domani riavrò mia sorella, che gli piaccia oppure no. Ma dovrà farsela piacere, perché conosco Jhonny: è me che vuole e usa Pam per farmi avvicinare come un topolino nella trappola. Ma se è questa la fine che vuole che faccia, per me va bene: l'importante è che Pam viva. Se penso solo a tutto quello che sta passando Pam in questo momento, in un luogo che non conosce e senza me come suo punto di riferimento andrei da lei anche adesso, ma sarebbe una pessima idea perché Jhonny è pronto soprattutto in queste precise ore per non lasciare che portino via il mio punto debole. Sarebbe da sciocchi andar lì a riprenderla. 
Poi mi manca Eleanor. Non risponde al cellulare ed io tempo per lei.
Vedo Harry che attraversa il corridoio e mi raggiunge, sedendosi accanto a me.
" Louis, ti devo parlare. " - Mormora.
" Non è il momento. " - Dico, alzandomi. 
" Lo so ma devi saperlo. " - Dice insistemente.
Io lo guardo. Non l'ho mai visto così a disagio. Ma Harry è strano già da un pò. Continuo a fissarlo e, sedendomi, aspetto che parli.
" Louis, io volevo parlarti di me e Pam. " - Dice, tentennante.
Mi metto una mano davanti gli occhi e sospiro.
" Qualsiasi cosa sia, Harry, fattela passare. " - Dico esausto.
Mi alzo per l'ennesima volta ma girandomi, Harry è in piedi davanti a me ed ha lo sguardo deciso.
" Non posso farmela passare. Pam mi piace fin dal primo giorno e qui dentro abbiamo alimentato i nostri sentimenti. Io la amo, Louis. " - Risponde.
Abbasso lo sguardo. Lui la ama. Ama mia sorella. Ma si sbaglia. Qui non siamo chissà dove che possono passarsi la ragazza. Mi è venuto difficile dar il permesso a Zayn, figuriamoci adesso darlo anche a Harry o a lasciarla a lui dopo così poco tempo. 
Lo afferro per il collo e lo spingo contro la parete.
" E' mia sorella, è mia! Non è amore quello che provi! " - Dico stringendo i denti.
" E' amore, Louis. Lo è. Io morirei per lei. " - Risponde strozzato.
" Perché ti ho ordinato io di buttarti davanti la prima pallottola che minaccia Pam. Non per altro. " - Sussurro, lasciando la presa.
Lui si tocca la gola e si schiarisce le corde vocali, sorreggendosi con una mano sulla parete. Poi mi guarda. I suoi occhi ardono come se non si volesse arrendere.
" Non ero sicuro dei miei sentimenti ma quando lei ha detto di amarmi, tutto mi è stato più chiaro, anche se io non sono certo di... " -
" Harry, ma ti senti? Non conosci nemmeno i tuoi sentimenti." - Rimprovero furioso.
Sono basito. Lei ama lui, ma lui? Anche se fosse, entrambi hanno preso per il culo sia me che Zayn. Harry continua a fissarmi come se la cosa fosse ovvia ed il che m'innervosisce. Ma infine, Liam mi raggiunge con un'aria preoccupata. 
" Zayn è sparito. " - Pronuncia.
Il mio sguardo si rivolge ad Harry. Lui non mi guarda ma è preoccupato quando Liam. Vorrei picchiare Harry, ma non posso. 
" Porterò mia sorella in Italia per due anni: in questo arco di tempo voglio che tu ti dimentichi di mia sorella. Siamo stati chiari? " - Dico, avvicinandomi minacciosamente al suo volto.
Lui non risponde e so già che non mi ascolterà. Adesso è preso dalla notizia di me e Pam in Italia ma devo proteggerla, sia dopo che adesso quindi d
evo trovare un piano per prendere Pam domani, non posso pensare a Zayn, lui sa sempre quello che fa.
Inaspettatamente, Niall scende insieme a Cray con il pc in mano.
" Louis, Paul ci ha inviato questo. " - Dice, girando il pc verso di me.
Mi si mostrano Zayn e Pam distesi sul pavimento e sembra che lui la stia baciando. Il mio sguardo va subito ad Harry, è distrutto. Ha lo sguardo chiuso e la bocca socchiusa, non vuole crederci e nel riaprire gli occhi dopo vari istanti, una lacrima scende sul suo volto. Ritorno con gli occhi su Pam: la tiene dentro una sottospecie di cella d'isolamento del 1700, e queste cose posso farle solo con mia sorella. Tolgo lo sguardo dal pc di Niall, allontanandomi verso la valigia piena di armi.

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Capitolo 13
*** Contro il mondo con le mani. ***





Capitolo 13°:
- Contro il mondo con le mani.



 
Apro gli occhi. Ho il volto ricoperto di capelli, come se mi fossi girata e rigirata tutta la notte. Ma non è pieno giorno, la luce blu del mattino, quella luce che precede il sole quando s'innalza, è l'unica luce che percepisco da dietro la finestra. Ho la schiena dolorante e gelida per via del pavimento che è stato l'unico letto che mi ha accompagnato in questo susseguirsi di "perdita dei sensi". Ogni osso del mio corpo è sopraffatto dalla stanchezza, voglio tornare a casa da Louis. Anzi no, vorrei non aver incontrato mai quel Louis. Quello che quella volta nascondeva il volto dietro le mani, seduto come un boss con i suoi scagnozzi attorno. Quel Louis che voleva spararmi, che mi stava per colpire con un coltello, che mi urla e che dice di proteggermi. Dice. 
Scosto i capelli dal volto e mi giro: Zayn è buttato sul pavimento, accanto a me. Ha le mani ancora legate ed il volto pallido. Sta tremando dal freddo. Mi guardo intorno: non c'è nulla. Non c'è un letto, figuriamoci una coperta. Addosso ho ancora la felpa di Louis:

 
**
Giunge un'idea al volo: la stanza di Louis è proprio davanti quella di Harry, indosserò qualcosa di suo. Corro verso la porta, mi affaccio: via libera. Mi precipito verso la porta di Louis ma sento la voce di qualcuno mentre scende le scale, forse uno di quei tipi di questa mattina. Inaspettatamente il corpo di Harry mi schiaccia contro la porta, aprendo quest'ultima entrando nella stanza di Louis.
" Ma che fai? " - Domanda furioso.
" Voglio qualcosa di mio fratello. " - Rispondo, rovistando nel suo armadio.
" E cammini nel corridoio senza maglietta? " - Chiede. Poi mi prende per i fianchi e mi gira. - " Nessuno deve vederti così. " - Dice, naso contro naso. 
Allunga una mano verso l'armadio e prende una felpa, lanciandola sul letto. Mi da un bacio sull'angolo della bocca e poi si avvia verso la porta.
" Ci vediamo giù. " - Dice, uscendo di scena.
**


Scuoto la testa disarmata e cerco di togliere Harry dalla mia mente, intanto mi sfilo la felpa per poggiarla sulle spalle di Zayn.
Mi alzo in piedi, le mie mani tremano e ho gli occhi che bruciano. Comincio a camminare avanti ed indietro, muovendo velocemente le mani. Dopo un paio di giri e minuti, la porta si apre bruscamente facendomi sobbalzare e svegliando anche Zayn. 
Un uomo pelato con la barba scura  e il fisico possente sulla soglia della porta ispeziona la mia sagoma, guardandomi diligente. Indietreggio mentre lui si fa sempre più avanti. 
Zayn non perde tempo nell'alzarsi in piedi e mettersi davanti a me ma l'uomo ci sta un attimo a scansarlo via e ad afferrarmi per il polso, sollevandomi quasi per poco da terra. Zayn si risolleva e si butta sull'uomo, scansando via me. La felpa di Louis è sul pavimento.
Viene preso di peso e buttato di nuovo sul  suolo. L'uomo esce una pistola e lo minaccia. Mi viene d'istinto fermarlo, senza paura.
" Hei, è me che vuoi! Lui starà qui buono, prendi me. " - Dico mettendomi davanti.
" Pam! " - Pronuncia Zayn.
Lo zittisco alzando la mano. Il mio sguardo e fisso su quell'uomo che finalmente decide di scansare la pistola, prendendomi per il braccio e portandomi via da quella stanza gelata, lasciando Zayn al suo interno. I suoi occhi mi fissano finché la porta non si chiude tra di noi. L'uomo prende anche l'altro braccio e lo porta dietro la schiena, tenendo entrambi i miei polsi con una sola mano. 
Camminiamo entrambi lungo questo corridoio largo e lussuoso. La stanza di prima è l'anticristo del resto dell'edificio. E' tutto dorato e bianco con qualche fascio di bordeaux, è lussuoso. Veramente troppo per i miei gusti. Questo mi fa capire che a far soldi, Jhonny sembra più bravo di Louis. O forse quest'ultimo lo sperpera meno. 
Ho così tanti di quei pensieri che non mi pongo neanche il problema che probabilmente Jhonny mi ucciderà. 
Giriamo l'angolo e una porta dorata viene aperta da una donna: ha una minigonna nera e una giacca intonata, le si vedono anche le costole. Due spilli per tacchi e sciolti capelli biondi ondulati. Apre la porta con uno sguardo vuoto e il volto cupo. Alla base degli occhi, un rossore mai visto prima. Ma sollevando quest'ultimi si mostrano grandi occhi blu. Davvero lucenti.  
Il vero essere di quella ragazza è dentro se stessa, perchè fuori è solo una figura. 
La porta si apre e vengo illuminata dal sole che si sta alzando in cielo, non riesco a tenere gli occhi aperti ma una sagoma in controluce mi ospita. Un rumore assordante mi colpisce di scatto e gran parte della luce sparisce: qualcuno ha chiuso la serranda. Alzo lo sguardo e lui è lì. In carne e ossa.
Lo stesso uomo che ha minacciato me e mio fratello di morte tramite un video è lì. L'uomo che ha fatto del male a Daniel ed ucciso Cassandra e Tyler è lì. 
Ho sempre avuto paura, ma come stavolta mai. Jhonny, il famoso Jhonny, è lì davanti a me e mi guarda. Mi squadra dalla testa ai piedi. Io mantengo la mia posizione mentre la porta dietro di me viene chiusa da quell'uomo di prima, che mi libera le mani per poi uscire. C'è un'altro uomo seduto sul divano. Siamo solo noi tre adesso.
Improvvisamente Jhonny sorride.
" Sai.. " - Pronuncia divertito. - "
L'idea principale era quella di ucciderti, vero Max?" - La voce lenta e profonda di Jhonny.
Le sue parole mi ricordano il mio primo incontro con i ragazzi all'edificio 3. Max annuisce senza dire una parola ma tenendo gli occhi piantati su di me. Mi sento come una fetta di carne in mezzo a dei leoni.

" Poi abbiamo preso una scelta migliore: " - Continua Jhonny. - "Aspetteremo Louis per farlo. " - Dice ancor più divertito.
Merda, mi uccideranno. Louis deve saperlo e deve saperlo...da me. Sua sorella. Una Tomlinson.

Max si avvicina. Pianto il piede a terra e gli occhi Jhonny cadono sul mio piede. Lo guardo e quando lui risolleva lo sguardo su di me, capisco che è come se avesse capito le mie intenzioni. 
Max afferra una mia ciocca di capelli e posso sentire il suo respiro sul mio collo.
" Peccato, è molto carina e dolce per essere 'notata'. " - Sussurra contro il mio orecchio, ma facendo in modo che Jhonny lo senta.
Jhonny non risponde, rimane a guardare nell'attesa di una mia mossa, e l'avrà. Alzo il ginocchio prendendolo nelle parti basse. Lui si piega e con il gomito lo colpisco sulla testa. Cerco di aprire la porta ma è sigillata. E' chiusa a chiave, mi sento come se avessi fatto una grande stronzata.
Max si rialza e, prendendomi per il collo, mi spinge fino alla scrivania di Jhonny, sbalzandomi sopra essa. Mi soffoca mentre urla della parole.
Parole che non riesco a percepire bene, lo vedo muovere le labbra ma non sento alcun suono. L'ennesima botta che mi prende. E' un continuo farmi del male, fin dal primo giorno. Ho la testa che pulsa e fa male. 
Improvvisamente, sento solo un suono: uno sparo. La sagoma di Max sparisce davanti i miei occhi. Sento un sollievo sulla gola.
Percepisco una mano afferrarmi per il braccio e sollevarmi. La testa fa male il doppio ma quel che è peggio è che sul pavimento c'è Max, morto. Ho le gambe schizzate di sangue. Non riesco a percepire la sorpresa ed è sconvolgente il fatto che ad ucciderlo sia stato Jhonny.
Ha ancora la pistola sulla mano e l'altra sulla mia spalla. Lo guardo. Istanti dopo, entra l'uomo che mi ha trascinato via dalla stanza dove ho dormito e porta via il corpo esanime di Max.
La vista si fa sempre più chiara quando Jhonny mi da l'opportunità di riprendere a respirare.
" Ammiro il tuo coraggio ma non ti conviene. " - Dice.
" Cosa dovrei fare? Aspettare che giunga la mia ora? " - Rispondo furiosa.
Lui annuisce. E' davvero ridicolo. Scendo dalla scrivania mentre lui pulisce le sue mani con una salviettina.
" Cosa farai una volta che ci avrai ucciso? " - Dico spaventata.
" Senti, non sono qui per parlati dei miei affari. " - Risponde seriamente.
Deglutisco e mi stringo in me stessa. Giro la testa e la mia attenzione si rivolge verso una cornice appesa sul muro. Mi avvicino ma ho paura di rivolgere le mie spalle a Jhonny. Più mi avvicino più ho come una sensazione. Sensazione di aver già visto quelle persone. Mi avvicino ancora.
" Devi andare di nuovo dal tuo amico, forza. " - Ordina.
Sono presa dalla foto per considerare uno come Jhonny. Giungo davanti essa ma i passi di Jhonny si avvicinano decisi.
" Vai via. " - Dice serio.
Mi afferra per le braccia e mi tira via ma io ho già squadrato quella foto da cima a fondo. Mi fermo prima che lui mi butti fuori dalla porta.
" Chi sono quelli? Chi sono??? " - Chiedo insistemente, dimenandomi.
" Che cazzo vuoi? Esci. " - Dice, cercando di afferrarmi.
" Hai una foto con Summer, sua madre ed i suoi fratelli! Summer è la mia migliore amica! " - Rispondo, spaventata.
Jhonny ha una foto abbracciato alla famiglia di Summer. 
" No, Summer è mia FIGLIA! " - Risponde, buttandomi fuori.
Summer è la figlia di Jhonny? Per questo non l'ho mai visto, andando a casa sua ma lei non può sapere della vita di suo padre. No. Non può appoggiarlo in questi giri disastrosi. Sono devastata. 
L'uomo grande e grosso mi solleva da terra tirandomi verso la stanza di prima, dove c'è Zayn. Nonostante quel tipo mi strattoni e mi faccia del male, io non riesco a concentrarmi su niente. Sto per essere sbattuta in quella fetida stanza fredda e ho appena scoperto che l
a mia migliore amica è la figlia del mio nemico.
Solo non oso immaginare se scoprissi che lei sa di tutto. Prima di raggiungere la stanza, un enorme boato ci travolge oltre quella soglia. La polvere esce dal sotto la porta blindata. Mi butto su di essa, urlando il nome di Zayn. Lui era al suo interno e sembra esserci stata un esplosione dentro la stanza, con lui al suo interno.
Inaspettatamente, un uomo armato e ferito corre verso di noi.
" Riportala da Jhonny: LOUIS TOMLINSON E' QUI! " - Urla.
L'uomo mi guarda ma abilmente, gli sfilo la pistola dalla sua tasca e gli sparo dritto sul ginocchio. Lui cade a terra e con il manico della pistola, lo colpisco sulla testa. Il ragazzo di prima comincia a spararmi mentre io scappo verso il corridoio. 

Vedo la luce dell'aria aperta ma la porta sta per chiudersi. Sembra una porta elettronica così comincio a correre più veloce che riesco fino ad uscire. 
Ci sono degli uomini vestiti di nero che si sparano a vicenda, io corro verso l'altra parte dell'edificio dove dovrebbe esserci stata l'esplosione.
La polvere si muove ancora in cielo ed io mi ci imbatto dentro. Non riesco a vedere molto ma quel poco che riesco a vedere è che manca metà della stanza dove io e Zayn eravamo prigionieri. 
" Zayn!! Zayn!! " - Urlo nel mezzo del polverone.
Delle pietre continuano a cedere mentre io mi giro intorno. Nelle mani mi afferrano le spalle ed io comincio a dimenarmi. Punto la pistola verso la sagoma. Ma la sua voce mi sorprende:
" Pam, Pam, sono io! " - Risponde lui.
Mi avvicino. Liam. Lo abbraccio fortissimo e lui mi porta via da lì. Arriviamo verso un'auto nera. Liam apre lo sportello ma uno sparo infrange il vetro ed io e Liam ci abbassiamo. Dietro di noi c'è Paul.
" Cosa pensi di fare, Payne? " - Urla lui da lontano.
Guardo Liam e lui si avvicina.
" Scappa, corri via da qui! " - Sussurra Liam.
" No no, è la seconda volta che mi salvi, non ti lascio qui! " - Dico tremante.
Liam mi porge la pistola bianca e dorata che tempo fa Louis mi ha 'regalato', mi rassicura con gli occhi ordinandomi di correre via.

Corro via, cercando con lo sguardo di riconoscere qualcuno dei ragazzi. Mi guardo indietro e Liam sta correndo verso Paul, nascosto dal muro dell'edificio di fronte a me. 
" LIAM! " - Urlo terrorizzata.
Sento solo spari a destra e manca. Ma l'ennesimo sparo proviene da dietro il muro: Liam. Urlo al massimo delle mie forze il nome di quest'ultimo e provo a raggiungerlo. Ma qualcuno mi ferma, portandomi dietro un muro opposto. Mi dimeno fino a che non scopro che Eleanor è davanti a me.
" Eleanor " - Pronuncio con sorpresa.
Ha un aspetto pessimo: il volto struccato, i capelli in una treccia lenta e degli abiti scuri ma sciatti. Ha gli occhi rossi e le labbra screpolate. Non la vedo dal giorno della morte di suo fratello.
" Dobbiamo andare adesso, devi sparire da qui. " - Ordina lei.
Nonostante l'aspetto, il suo carattere rimane audace come sempre. Non si sposta più di tanto. Mi prende per mano e mi porta via dal vicolo, ma noto che si guarda intorno. Ci fermiamo nel bel mezzo del parcheggio.
" Harry, Harry, Harry... " - Bofonchia su se stessa.
Continua a girarsi e a rigirarsi, innervosendo anche me. Inaspettatamente il suo cellulare squilla e lei si appresta a rispondere.
" Qui Eleanor. Si, è con me....dov'è Harry? Cazzo, no non è qui! Si siamo armate...cosa? No, è impossibile! Niall!! NIALL! " - Sbraita.
La guardo mentre lei posa il cellulare ed impreca.
" Dov'è Harry? Dove sono gli altri? Che succede? " - Domando innervosita.
Lei scuote la testa.
" Non è ho idea, so solo che in questo preciso momento, Harry doveva essere qui e non c'è! " - Spiega, dimenando le braccia. - "Intanto spostiamoci da qui, siamo sotto mira. " - Dice, trascinandomi via.
Summer è la figlia di Jhonny.
Non so che fine abbia fatto Liam.
Non so dove sia Louis, tanto meno dove sia Niall o Zayn.
Eleanor non sa cosa fare e nemmeno io..perché Harry è sparito.
 

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Capitolo 14
*** Senza te sarei nel vuoto. ***





14° Capitolo:
- Senza te sarei nel vuoto.


 
LOUIS.


Con la pistola in mano m'incammino in quello che sembra essere rimasto del corridoio di casa di Jhonny. E' tutto distrutto per via della bomba di Niall.
Uccido uno scagnozzo in nero* dopo l'altro, per poter passare. Intanto tutto è diventato lento e sfocato. 
In un attimo sembra un momento sbagliato per trovare l'amara nostalgia dei tempi in cui ho conosciuto i ragazzi: 
Ho capito che la mia vita sarebbe 'finita', quando quella volta, trovandomi solo e sperduto, lui mi fischiò ...

" Hei, amico. Sembri in astinenza ed io ho quello che fa per te. " - Sussurra un ragazzo nascosto dentro un vicolo.
Continuo a camminare con le mani dentro le tasche del giubotto.
Ho scoperto che forse mio nonno faceva parte di qualche associazione per delinquere, la quale un certo Jhonny ha messo fine.
Io sono l'unico nipote che sa che mio nonno non è morto in un incidente stradale, ma in una sparatoria: Mio padre dovrebbe accettarsi che a casa non ci sia nessuno prima di sbraitare con un pazzo con la mamma. 

Mio nonno è morto due settimane fa ed io non riesco ad andare avanti con la mia vita. Non riesco a capacitarmi della sua morte voluta da altri.
Ho cominciato a fumare ma fumare quella roba è la giusta via? No. Non lo è. Però.
Mi giro e il ragazzo mi sorride compiaciuto. Ha un aspetto duro e tosto.
" Non sono sicuro ma voglio provare. " - Dico, avviandomi verso lui.
Lui mi sfida con lo sguardo, sembra cercare qualcosa in me ma infine:
" Vieni con me. " - Pronuncia sicuro di sè.
Si gira e cammina. Non so se fidarmi ma decido di seguirlo. Percorriamo tutto il vicolo e non nascondo la voglia di tornare indietro. In cosa mi sto cacciando?
Entriamo in un'altro vicoletto. Sul suolo ci sono siringhe, elastici, fazzoletti di carta, filtri per sigarette e altre porcate simili. La puzza è esasperante ed io non sono fermamente convinto della mia scelta. Il ragazzo moro apre una porta verde sul fondo del vicolo ed entra. Entro dopo di lui. Scendo le scale e la scena è più o meno questa: dei ragazzi che giocano a poker, un signore circondato da due ragazze seminude, e un sacco di gente che fuma. Seguo il ragazzo con diffidenza finché non giungiamo davanti un ragazzo dai folti capelli neri e la barbetta, circondato da fumo e ragazze. Prende una boccata e poi mi guarda dalla testa ai piedi. 
" Ciao, fratellino. " - Enuncia sospettoso al ragazzo che mi ha portato fin qui, continuando a guardare me.
Il moro si siede accanto a lui facendomi posto.
" Omar, guarda questo ragazzo e dimmi cosa ispira in te. " - Pronuncia il ragazzo.
Sto per alzarmi poiché mi sento preso per il culo e anche osservato da quel cazzone seduto neanche fosse il principe di chissà cosa. 
" Spietatezza. " - Dice secco.
Torno con gli occhi su di lui. Sono alzato e tutti mi guardano. Spietatezza, dice lui.
" E perché mai? " - Domando in modo serio.
Il moro mi invita a risedermi e fatto questo, mi dice:
" Appena ti ho visto, amico, ho avuto paura. Pensavo fossi armato! Però poi ho visto il tuo muso lungo e ho pensato: Questo ha bisogno di un pò di fumo. " - Risponde il ragazzo accanto a me. 
Il tipo, 'Omar', mi passa uno spinello ed io accetto tentennante. Aspiro: Il fumo è caldo e allo stesso tempo è libero, facendosi largo dentro di me fino ai polmoni. Il fumo fuori è nitido e candido. Finisce sulla luce insieme al mio sospiro. Lascio andare la testa indietro poggiandola sullo schienale della sedia, lasciando andare via tutti i cattivi pensieri.
" Come ti senti? " - Chiede il moro.
Annuisco compiaciuto. Sento delle risate fino a che non senso Omar farmi una proposta:
" Ti va di aiutarmi a diffondere queste sensazioni? Ti pago. " 
Per farmi questa proposta ha lasciato andare dalla sua presa due splendide ragazze, forse strafatte.
Lo guardo. I suoi occhi mi sfidano dentro questo cumulo di fumo piacevole. Annuisco. Potrebbe chiedere del tempo ed io ho tempo da perdere. 
Il ragazzo accanto a me si gira quando Omar risponde alla mia conferma ridendo. Così il ragazzo si lascia coinvolgere dall'audacia di quello che, se non ho capito male, sembra essere suo fratello, approfittandone per presentarsi a me.
" Io sono Zayn. " - Dice con chiarezza.
" Louis. " - Rispondo.


Scuoto la testa. Tutto questo polverone mi sta confondendo. Faccio un'altro passo nel corridoio e un'altro scagnozzo spunta dall'altra parte. Sparo senza colpirlo, ma con un secondo sparo non posso proprio sbagliare. Quando anche quest'altro uomo è stato ucciso da me, guardo la mia pistola semi-scarica e un'altro ricordo si riprende il possesso della mia mente: il mio incontro con Liam. Quando quella volta, svoltando per il vicolo....


" Chi cazzo è quello? " - Pronuncia Zayn, dietro di me.
Mi avvicino a lui, dimenticandomi del fatto che Zayn è armato e sta proteggendo il vicolo che appartiene a suo fratello. 
Ma questo ragazzo è inginocchiato e tiene una pistola in mano pronto per spararsi in piena tempia ma sembra aver qualcosa di conosciuto.
" Liam. " - Pronuncia Zayn.
Guardo quest'ultimo con sorpresa. Che questo ragazzo sia un 'cliente' di Omar? Zayn lo afferra per un braccio ma il ragazzo, Liam, si scansa cominciando ad urlare e maneggiando quella pistola. Poi la punta verso di me, nonostante Zayn gli stia puntando una pistola di rimando per difendermi. 
" Non ne hai motivo. " - Pronuncio guardandolo dritto negli occhi.
" Chi ti dice che io non ne abbia un motivo? " - Dice lui, sentendosi disturbato.
" Fino a due secondi fa volevi uccidere te e adesso vuoi uccidere me? " - Domando.
Lui si scioglie, alleggerendo la presa della pistola.
" Cos'è? Non puoi più permetterti le cose di Omar? " - Dice Zayn, continuando a puntare quella fastidiosa pistola. 
Odio il modo di Zayn di risolvere le cose, sempre armato e sempre pronto ad uccidere. Liam lo conosce quindi perchè ucciderlo?
" Jhonny ha ucciso Luke. " - Enuncia Liam, abbassando l'arma.
Jhonny? Sgrano gli occhi e indietreggio. Jhonny uccide ancora persone come se niente fosse? Ho il sangue che mi ribolle sulla pelle. Le vene in fiamme e gli occhi minacciano di schiazzarmi fuori. Ho tanti di quei pensieri che non riesco a ragionare. Un'idea c'è e questi due potrebbero aiutarmi a portarla al termine: vendetta.


Mi appresto a raggiungere la stanza di Jhonny, approfittandone del fatto che sono tutti fuori. Lui non c'è. 
Sono così furioso. Jhonny ha lasciato che controllassi Pam tutta la notte attraverso quella webcam e alla fine, la porta via proprio mentre siamo pronti ad agire.
Ed io adesso non so dove possa essere quell'infame, nè tanto meno dove sia mia sorella.
Non ho il tempo di riflettere che, girandomi, un pugno mi colpisce in pieno volto. Ma più che altro, è Jhonny quello a colpirmi. Non lo vedo in carne e ossa da molto tempo ormai. Quasi non mi sembra vero. Mi tira un altro pugno ed in mente mi giunge un altro ricordo, Niall:
Niall era solo un ragazzo sperduto e ubriaco per strada per una delusione d'amore, credevo io. Invece adesso è diventato un criminale irlandese solo perché ho scoperto...

" Qual'è il tuo nome? " - Chiedo a quel ragazzo biondo, seduto sull'asfalto che canta.
Però ho come l'impressione di averlo già visto, forse nei pressi del vicolo.
" Cara Sarahh! Dolce Sarah, miaaa Saraah! " - Canta il ragazzo ignorandomi.
" Louis, non perdiamo tempo, è ubriaco. " - Sussurra Liam dietro di me.
Io ignoro Liam e mi avvicino al ragazzo afferrandolo per la spalla. Lui si dimena. Si dimena fino a piagnucolare come una ragazzetta. 
Infine mi carica un pugno in pieno volto, facendo intervenire Liam e Zayn. Loro lo sollevano e Liam gli punta una pistola alla gola. 
Il biondo sembra essersi calmato. Lo guardo diligente e mi avvicino:
" Come ti chiami? " - Chiedo per l'ultima volta.
" Niall..Horan. " - Pronuncia con difficoltà.
Guardo Liam per ordinargli di spostar quella pistola dalla gola del ragazzo e lui esegue subito. Aspetto che Zayn lo lasci che si tenga in piedi da solo ma lui è tentennante. Ha un occhio socchiuso e le mani che tremano.
" Sarah, dicevi. Che ti ha fatto? " - Pronuncio, scandendo ogni parola per far si che lui comprenda. 
Ma lui comprende, reagendo anche male. Mi afferra per il colletto della camicia e mi sbatte contro la mia stessa auto. Liam e Zayn sono pronti ad intervenire ma io li blocco alzando la mano. Niall mi avrà anche sbattuto sull'auto, ma non sta facendo altro.
" Non..nominarla. " - Sussurra.
Il suo alito sa di un paio di cocktail buttati insieme, e sento anche una scia di fumo. Fumo speciale, ovviamente. Il che è disgustoso ma lui, capendo le mie buone intenzioni mi lascia andare.  Sistemo la giacca e lui tentenna ancora nel tuo tentativo di allontanarsi.
" Liam. " - Pronuncio io.
Lui avvolge la bocca di Niall con un fazzoletto e facendolo svenire, lo portiamo dentro l'auto per portarlo all'edificio 3. Se è capace di mettere le mani addosso a me, allora sarà anche capace di mettere le mani a chiunque. Sperando che non sia solo un effetto dell'alcol.

Solo dopo scoprirò che Jhonny ha ucciso Sarah, la sua ragazza.


"Louis, Louis, Louis. " - Pronuncia divertito Jhonny.
Mi rigiro verso di lui, che ci ha già chiusi dentro la sua stanza come per dire che da qui ne uscirà uno soltanto ed è vero: questo giorno è arrivato.
" Jhonny, prendi a pugni me quando nell'ultimo periodo non hai fatto altro che prendertela con ragazze o bambini. " - Dico.
Lui si alza le maniche della camicia guardandomi minaccioso.
" Ho lasciato il meglio alla fine. " - Dice.
" Dov'è lei? Finito qui, vorrei raggiungerla. " - Rispondo, riferendomi a mia sorella.
Lui avvicina la mano ad un telecomando e lo punta su di me, girandomi mi rendo conto che proprio dietro di me una parete si sta aprendo, mostrando ben sei schermi con visioni differenti. 


Nel primo viene mostrato il parcheggio: vuoto.
Nel secondo, la stanza dove Zayn e Pam sono stati nell'ultima notte: per metà distrutta.
Nel terzo, il cancello d'ingresso: Niall è dietro un'auto che spara a raffica aiutato da Zayn.
Nel quarto viene mostrato il parcheggio sotterraneo : Pam e Eleanor sono lì.
Nel quinto, un luogo all'aperto dell'edificio: Paul è morto sul suolo.
Nel sesto viene mostrato dove vengono nascosti tutti i macchinari per l'elettricità: Liam è lì ed è ferito.

"Aspetta, forse devi sentire una cosa: " - Dice Jhonny, dietro le mie spalle, afferrando il cellulare e digitando un numero.

Io sarò anche spietato, ma un suo fedelissimo scagnozzo è morto e lui non sta dicendo ne facendo nulla. Guardo i sei schermi senza riuscire a capire quale sia il più importante: Niall e Zayn che stanno rischiando la vita. Liam ferito. Pam e Eleanor spaventate. Per fortuna mia sorella non è sola.
Mi rabbrividisce il fatto che entrambe sarebbero dovute essere nella macchina di Harry e questo mi fa pensare che forse gli è successo qualcosa...

" La mia mira adesso è Hammer. E' un uomo senza palle e non mi paga da mesi ormai. " - Pronuncia Omar con disgusto
"  Si lo conosco, vive vicino casa mia. " - Dice Liam compiaciuto.
" Louis, dobbiamo andare. " - Enuncia Niall.
Mi alzo, mettendomi il giubotto quando Omar mi ferma.
" Louis il tuo vicino, Al, vuole ancora un pò di roba. Potete portargliela voi? " - Domanda.
Acconsento, prendendo la busta e mettendola dentro il cappotto, per poi avviarmi verso l'uscita. Ma Omar ci ferma di nuovo:
" Zayn. " - Quest'ultimo si gira verso suo fratello. - " Sta attento. " - Dice.
Zayn annuisce e poi viene dietro di noi, uscendo fuori.
Nel vicolo principale, c'è la porta che conduce verso la cucina di un panificio. Mentre attraversiamo il vicolo, un uomo vestito di nero, cammina a testa bassa verso il covo di Omar. Nonostante il volto per niente familiare, lo lasciamo andare senza chiedere. Piuttosto veniamo richiamati dalla vista di un ragazzo dai capelli ricci mentre scarica la spazzatura. 
" Ho un pò di fame, e voi? " - Chiede Zayn divertito.
" Non 'è il momento. " - Pronuncia Liam.
" E' sempre il momento giusto. " - Dice Niall avvicinandosi al ragazzo. - " Hei tu. " - Urla.
Il ragazzo si gira mostrando grandi occhi verdi e sorpresi.
" Hai un pò di pane in più là dentro? " - Chiede Niall.
" Sfama un pò i tuoi fratelli. " - S'intromette Zayn.
Io continuo ad essere diffidente verso queste cavolate. Mi giro guardando il vicoletto che porta da Omar. Improvvisamente, istanti dopo, lo stesso tizio di prima esce, camminando energicamente. Quasi correndo. Liam se ne accorge insieme a me.
" Omar non da mai della roba così velocemente. " - Sussurra Liam.
" Prendilo. " - Ordino.
Liam si avvicina all'uomo afferrandolo, per poi sbatterlo sul muro. Sbadatamente non ci accorgiamo che il ragazzo del panificio è ancora lì.
" Cazzo, adesso mi tocca ucciderti. " - Dice Zayn, uscendo la pistola.
Non ho il tempo di girarmi per vedere Zayn mentre sta per uccidere quel ragazzo che veniamo tutti travolti da un boato. Un esplosione. Proprio dietro di noi. Specificamente, nel covo di Omar. Siamo vivi per miracolo ad eccezione del nostro capo. 
Zayn si dimena mentre Niall lo tiene. Liam si è lasciato scappare quell'uomo ed io afferro quel ragazzo dai capelli ricci per un braccio.
" No, lasciami! Farò finta di non avervi mai visto. " - Supplica lui.
Ma la sua innocenza sarà la nostra arma. La polizia sarà qui a momenti, così trascino il ragazzo fino all'auto di Liam, scappando tutti quanti.
" Perché cazzo ci stiamo portando questo qui? " - Dice Liam furioso.
Zayn continua a urlare disperatamente. 
" Mio fratello è morto e tu ti sei lasciato scappare quel pezzente! " - Urla.
" Ha approfittato della mia distrazione per fuggire! Ti aspettavi quell'esplosione, Zayn? " - Domanda Liam, frustrato.
Zayn impreca tenendo la testa tra le sue mani.
" Non uccidetemi! " - Supplica il ragazzo.
" Perché ci siamo portati questo tipo poi? " - Domanda Niall.
Io non riesco a pensare con tutte queste urla.
" Se ho preso questo ragazzo è perché è altrove che voglio ucciderlo. " - Rispondo.
Tutti rimangono in silenzio e finalmente posso pensare:
Qualcuno voleva far fuori Omar da tempo è la concorrenza è l'unica risposta. In questo caso, Jhonny.
Dentro quest'auto siamo stati tutti colpiti da Jhonny, non direttamente. 
Io con mio nonno.
Zayn con suo fratello.
Niall con la sua ragazza.
Liam con il suo migliore amico.
Qualcuno di vicino solo per dei miseri soldi. Come se uccidere le persone che amiamo, ci spinga felicemente a dar lui dei soldi. 
Il fatto che magari quell'uomo era uno scagnozzo di Jhonny, mi fa pensare che lui voleva uccidere anche noi, nel caso in cui fossimo stati ancora lì dentro. Io devo proteggere la mia famiglia. Ho una sorella più piccola che esce sempre e pensa solo a divertirsi, una facile mira insomma.
Forse ho trovato cosa ne farò di questo ragazzo.
Arriviamo su in collina. Uscendo dall'auto, l'incendio è percepibile e visibile soprattuto da qui. Il fuoco e le fiamme raggiungono altezze spaventose sotto questo cielo notturno. Zayn è dall'altra parte dell'auto che vomita dal nervosismo. Niall è con lui. Liam ha buttato quel ragazzo a terra e sta per sparargli.
" Fermo. " - Dico.
" Cosa? I testimoni non sopravvivono mai! " - Risponde furiosamente.
Mi avvicino ignorandolo e mi abbasso, per poter parlare con quel ragazzo spaventato. Sulla sua t-shirt c'è una targhetta con su scritto " Harry ".
" In che scuola vai, Harry? " - Domando.
Lui e tutti gli altri sono altamente confusi dalla mia domanda. Il ragazzo non risponde spingendomi ad uscire la pistola.
Non gliela punto contro, gliela faccio solo vedere:
" BritishHighSchool. " - Risponde, balbettando.
" Bene. " - Butto la pistola sul suolo per fargli capire che ti me può fidarsi. 
Il suo sguardo è più calmo. Liam si allontana furioso e non riesce a capire.
" Voglio che tu ti trasferisca alla NorthSchoolEast. " - Ordino.
Lui non risponde. 
" Perché mai? " - Chiede Liam.
Mi alzo, poi porgo una mano a Harry, aiutandolo a sollevarsi in piedi. - " Voglio che questo ragazzo si unisca a noi, sempre che tu voglia ancora vivere. " - Lo informo.
Lo afferro bruscamente per la maglia spingendolo verso il burrone dietro di lui, ma continuando a tenerlo.  - " Liam. " - Sussurro.
Quest'ultimo gli punta la pistola addosso, per fargli capire che cadrà non perché lo spingerò io ma perché il colpo dello sparo lo butterà giù.
Lui afferra il mio braccio e spaventanto mi conferma che farà tutto ciò che vorrò io. I suoi occhi sono intensi e visibili in mezzo a tutto questa oscurità notturna.
" Bene. C'è una ragazza in quell'istituto, il suo nome è Pam Tomlinson. E' mia sorella. " - Dico.
Lo spingo dall'altra parte, verso Liam e lui lo afferra subito. Mi giro verso gli altri.
" Dobbiamo aprire un'organizzazione nostra e dobbiamo riuscirci per bene. Finché non troveremo Jhonny e lo uccideremo, non avremo pace. Nessuno di noi. Quindi voglio che tu! " - Pronuncio, guardando Harry. - " Ti prenda cura di Pam. Ti accerta che non le succeda niente. Da qui fino a quando Jhonny non sparirà dalla nostra vita. " - Enuncio.
Le fiamme della vita iniziata con un capo come Omar danno inizio ad una nuova vita, più frenetica e autentica. Una vera vendetta contro Jhonny. Lui dovrà pagarla.


Rimango a fissare Pam mentre si guarda intorno. E' proprio al piano di sotto ed io sono qui, se solo l'avessi saputo mi sarei risparmiato questa perdita di tempo perché io ho bisogno di difenderla se so che le cose non vanno come dovrebbero, come quella volta che ho scoperto che....

" Pronto? " 
" Louis, sono Liam. " 
" Liam, hai ucciso Hammer? " - Chiedo.
" Si. " - Risponde seriamente.
" E non potevi dirlo arrivato qui? " - Domando incuriosito.
" Ecco, volevo avvisarti che non tornerò da solo. " - Mi informa lui.
Rimango in silenzio in attesa che lui continui a parlare.
" Tua sorella mi ha visto. Io ed Harry stiamo venendo a portartela. "

 
" Tua sorella mi ha visto. Io ed Harry stiamo venendo a portartela. " 
 
E' la frase che se avessi potuto, avrei evitato con tutto il cuore. E' stata una notizia difficile da mandar giù ma sempre meglio di sapere che era stata uccisa da un infame come Jhonny che, a proposito, mi avvicina il cellulare.
" Si? Qui è Cray. " - La voce sul cellulare.
Sgrano gli occhi. Cray?
" Cray, potresti passarmi Laura? " - Domanda Jhonny, tramite la chiamata.
" Non ti azzardare. " - Dico io.

" Non posso, capo, è andata a cercare Pam, come stabilito! " - Pronuncia.
" Dille che Pam si trova nel parcheggio sotterraneo. Tu hai fatto quello che ti ho detto? " - Chiede.
" Si, capo. Harry Styles è qui con me. " - Dice.
Jhonny chiude la chiamata e dopo aver premuto un paio di tasti sul cellulare, torna con lo sguardo su di me. Io guardo lo schermo e un'idea mi viene in mente:
Prendo il pc portatile sulla scrivania e lo lancio su Jhonny. Ne approfitto per questo suo momento di distrazione per scappare e chiamare Zayn, in quel poco momento che mi rimane. Zayn, per mia fortuna, risponde al volo.
" Louis! Dove sei? " - Urla lui.
Non riesco a percepire bene la sua voce, gli spari attorno a lui sono troppo assordandi e nella mia mente c'è la scena vista sul televisore di lui e Niall che tentano di difendersi. Mi viene anche in mente Harry con quella canaglia o mia sorella in pericolo.
" Zayn, ascoltami! Devi andare al parcheggio sotterraneo, Pam si trova lì! E manda Niall ha cercare Harry, voglio che lo trovi! Che lo trovi vivo e che uccida Cray! " - Urlo, cercando riparo.
" Cosa? Cray? " - Chiede lui.
Jhonny è dietro di me e mi sta sparando contro ma io riesco a ripararmi dentro un'altra stanza. Mi butto dietro la scrivania.
" Zayn! Zayn, devi fare come ho detto e soprattutto: dì a Pam che le voglio bene. " - Dico. 
Lui mi richiama ma io stacco la chiamata.
Jhonny sfonda la porta ed io mi riparo, sparando alla ceca verso di lui e anche lui su di me. Salgo sulla scrivania, afferro il coltello e mi lancio verso di lui finendogli sopra. Esco il coltellino ma lui mi spara, colpendomi sulla clavicola e in un attimo sono a terra. Gli conficco il coltello sul fianco e lui cade accanto a me. Mi tengo la spalla sanguinante e mi butto su di lui, pestandolo a sangue con una solo pugno mentre lui si dimena. Mi sbalza sul pavimento. L'ennesima botta che mi ferisce gravemente. La clavicola fa un male cane, mi sento come se un enorme ago fosse costantemente conficcato e vibrante sulla mia spalla. Afferro la pistola e gliela punto contro. Lui tenta di arrivare alla sua che è rimasta a terra. Mi viene in mente che gli scagnozzi in nero utilizzano ben 15 colpi in ogni sparatoria ma non ho contato quelli di Jhonny quindi non posso sapere quanti colpi gli rimangono. Mi avvicino al suo corpo e lo colpisco alla testa con il manico della pistola, come solo noi scagnozzi in bianco* sappiamo fare. 

Lui non perde i sensi ma sembra confuso. Tiro un calcio sulla sua pistola e lo trascino con una mano verso la stanza. Lui è dolorante e guarda il soffitto.
" Louis, finalmente ci sei riuscito. " - Dice, quasi soffocato.
Carico la pistola per un ultimo sparo.
" Ultime parole? " - Chiedo.
Lui sorride.
" Hai formato la tua associazione per delinquiere su di me. Per una questione di vendetta, soddisfatta quella che farai? " - Chiede.

" Non sono qui per raccontarti dei miei affari. " - Rispondo seriamente.
Lui ride, un pò soffocato, ma ride.
" Avrai un bel pò da fare adesso che non ci sarò più io ma ci saranno i miei figli. " - Annuncia.
" Di che cazzo stai parlando? " - Chiedo furioso. 
Gli punto la pistola sulla testa e lui sorride.
" Tu lo sapevi. Sapevi di Chris, Tawer e Summer. Sapevi dei miei figli e nonostante ciò hai lasciato che Pam crescesse con Summer la sua adolescenza. Ma daltronde, non c'è da stupirsi. " - Dice.
Mi sta davvero innervosendo ma quel che è peggio è che ha usato questo momento di distrazione per avvicinarsi alla pistola e alzandola di scatto verso me, io abbasso la mia verso di lui. Non so quanti colpi gli siano rimasti.
L'ultimo suono che ci ha circondati è stato il suono di uno sparo...

Scendiamo dall'auto atterriti e corriamo verso l'ingresso dell'edificio4. Mia sorella è lì dentro con due assassini e se non fosse per la chiamata di Niall, non sarei mai arrivato in tempo. O già tardi? Ho sentito uno sparo prima. Entro per primo e la prima persona che vedo è lei, sana e salva. Sta tremando, il trucco che cola giù dal viso, si stringe in se stessa ed è avvolta da una tela di terrore. Chissà quei bastardi cosa gli hanno fatto. Me la sono ritrovata qui dentro i giri e per poco non la perdevo. Fisso quei due bastardi, sono scagnozzi di Jhonny. 

"Liam, portati Pam."-  Ordino
Intanto ci hanno raggiunti tutti.
"Louis." - Sussurra lei.
"Al piano di sopra" - Risponde Liam in tono distaccato. 
"Pam!" - Il mio tono è privo di sfumature. E' duro. Perché lei non si muove e non mi ascolta. - "Cazzo Pam, vuoi fare quello che ti dico per una volta?" - Urlo.
Lei rimane lì ferma a fissarmi, quindi decido di mandare un segnale a Liam che, dopo aver annuito si avvicina a mia sorella perché solo lui sa come prenderla: con le cattive.
"Perché?" - Sento la sua vocina.
"Vai. Aspettami in camera mia. " - I miei occhi ardono nei suoi. - "Ho bisogno di restare da solo con questi due. " - Dico con urgenza a Niall, Zayn e Harry.
Sto cercando di farle capire che non voglio che resti qui a guardare mentre suo fratello uccida delle persone. E' già turbata di suo.
" Andiamo, Pam. " - Sussurra Liam. 
Mentre Liam porta via pazientemente Pam, io mi appresto a prenderli a calci. A pugni. A far loro tanto male. Uno di loro però, esce una pistola verso di me ed io sono disarmato.
" Brutto pezzo di merda! " - Urla Harry.
Niall mi richiama mentre Harry gli spara. Spara ad entrambi. Salvandomi la vita. In quell'istante, Pam ritorna, correndo verso di me. Da una rapida occhiata all'operato di Harry e poi mi raggiunge, solo per volermi abbracciare.
" Non so perché, ma è qua e con te che voglio stare. Ti prego. " - Sussurra piangendo.
Le accarezzo i capelli mentre la stringo per abbracciarla di conseguenza. E' così piccola. Ha bisogno di una rassicurazione, ha bisogno di me:
" Va tutto bene. " - Sussurro.
Lei è l'unica per la quale vivo.









*Scagnozzo in nero: Scagnozzi di Jhonny
*Scagnozzi in bianco: Scagnozzi di Louis, nome affidato volutamente per distinguere le due sedi.

Ed eccoci a quello che sembra essere uno dei capitoli che porta alla fine ma non è così!! Spero non sia stato un pò confusionario ma soprattutto ci tengo a ringraziare quei pochi ma piacevoli commenti che ho ricevuto! :) Siete davvero dolcissimi, sono felice che la storia vi piaccia.
Ci terrei a ricevere dei commenti che mi aiutino a capire questi punti:
  • Cosa pensate di ogni personaggio?
  • Zayn o Harry per Pam?
  • E come vorreste finisse questa prima avventura?
Perché si, questa è solo la prima, spero di aver suscitato un pò di curiosità! Grazie ancora!! Un bacio ♥♥♥
- Dani

Vi ricordo che qui potete trovare il trailer della storia: https://www.youtube.com/watch?v=iM6-W_797UA 

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Capitolo 15
*** Per te passo questo confine. ***




15° Capitolo:
- Per te passo questo confine.



 
Rimango nascosta dietro l'auto guardando Eleanor che maneggia nervosamente quel cellulare. Harry non risponde alle chiamate ed il che innervosisce entrambe. 
Non ho idea di dove sia Louis ne tanto meno di dove siano gli altri, e non so se sono vivi. Improvvisamente sento come dei tacchi battere sul suolo ripercuotendo il suono su tutto il garage. Mi guardo intorno ma non vedo nessuno, poi guardando verso l'ingresso vedo una sagoma. Avvicinandomi mi si mostra una ragazza dai folti capelli rossi, i vestiti eccentrici e l'andatura decisa: è Laura.
" Laura!! " - Urla Eleanor entusiasta. - " Meno male ci sei tu, non mi risponde nessuno. Dov'è Louis? Harry è sparito. " - Dice nervosa.
" Harry non è sparito, è con Cray. " - Risponde.
Il tono di Laura è inquietante. Non mi convince ma forse sarà perché questa ragazza non mi è mai parsa niente di buono. Parla di cose che sembrano essere già stabilite da tempo, come se fosse ovvio che Harry sia Cray. Continuo a guardarla e quando Eleanor decide di avvicinarsi, la fermo. Dalla mano di Laura esce una catena. La guardo diffidente. 
" Va tutto bene, Laura? " - Chiedo diligente.

La gigantesca catena di metallo cade sul pavimento, tenuta ancora da Laura. 
" Andrà bene quando porterò a termine il mio compito. " - Risponde lei.
" Portarci in salvo, vero? " - Chiede ingenuamente Eleanor.
O forse anche lei ha capito ma fatica a credere. Certo, questa donna probabilmente si metterà contro la sorella e la ragazza di Louis, come potremmo crederle?
" Più o meno. " - Risponde gelidamente.
Afferra saldamente la catena e dopo averla fatta girare sopra la sua testa, la lancia su di noi. Mi abbasso portandomi Eleanor e la catena colpisce l'auto. Le schegge di vetro sono inevitabili. Eleanor esce la pistola sparando con un colpo verso Laura ma evitandola, si prende in pieno la catena sul volto.
Cade a terra. Mi precipito a prestarle soccorso. Non risponde, con un solo colpo Laura è riuscita a metterla K.O., ha gli occhi socchiusi ed è in stato confusionale.
" Respira El, respira profondamente! "- Ordino.
Afferro la sua pistola e mi precipito dietro l'auto, corro bassa e mi butto verso la parte opposta.
" Basta scappare! " - Dice ridendo Laura.
" Perché fai questo, credevo fossi un'alleata di Louis! " - Dico, facendomi riparo con l'auto.

Lei afferra di nuovo saldamente la catena e si avvicina sorridendo.
" Alleata di Louis significa allearmi con Harry ed io non voglio aver niente a che fare con un uomo del genere! " - Pronuncia.
" E che mi dici di Cray? Lui sa di te? " - Domando disgustata.
" Lui ed io lavoriamo insieme, l'hai dimenticato? " - Informa.
Merda, due scagnozzi di Jhonny sono stati a casa nostra prendendo quante più informazioni possibili e noi gliel'abbiamo permesso. Adesso voglio sapere dov'è Harry. Lei intanto fa girare di nuovo la catena sopra la testa. Prendo la mira e le sparo sulla mano. La catena sbalza via tra le urla di Laura.
" Dovevo aspettarmelo dalla sorella di Louis! " - Urlando.
Mi avvicino e l'afferro per i capelli, inginocchiandola. Vedo le gambe di Eleanor muoversi, si sta riprendendo. 
Punto una pistola sul petto di Laura, proprio sopra il cuore.
" Dov'è Harry? " - Domando lentamente.
Le do il tempo di pensare se rispondermi positivamente o negativamente.
" Mi viene difficile pensare che tu mi ucciderai. " - Risponde divertita.
" Forse c'è qualcosa che devi sapere: non solo sono la sorella di Louis ma sono anche stata allenata da Cassandra Robinson ad uccidere! " - Enuncio orgogliosa.
" Lo so. L'ho uccisa io per questo. " - Risponde lei, divertita più di prima.
In un attimo, sotto la mia mano ho tutto: una traditrice, ex di Harry ed assassina di Cassandra. Alias Laura.
Continuo a fissarla mentre mi sorride, stringo i capelli e strofino la pistola sulla gola lentamente.
" Tranquilla, dirò io a Cray chi ha ucciso 'sua moglie' ma prima gli farò pentire di aver toccato il mio uomo. " 
Carico la pistola. Continuo a guardarla intensamente, il mio primo sparo è stato forse un'oretta fa o due, e adesso mi trovo qui a dover decidere se uccidere questa donna. Ma il mio pensiero non va solo al fatto che questa donna ha fatto del male a Eleanor. Questa donna ha tradito Louis, ha preso in ostaggio Harry e adesso viene fuori che ad uccidere Cassandra, è stata lei. Chiudo gli occhi. Sparo.
Tengo gli occhi chiusi. Sento le gocce schizzarmi addosso. Il rumore assordante del colpo della pistola è ancora presente sulla mia mente. Ho sentito il suo respiro bloccarsi e ho sentito il suo corpo cadere sul suolo duramente ma non riesco a guardare. Mi giro ed abbasso il volto, ho i vestiti ricoperti di sangue. L'ho uccisa. Non dico che mi sia piaciuto ma è ciò che meritava. Cassandra.
Vado da Eleanor e la sollevo dal pavimento, ha il volto rosso.
" Hei. " - Dico.
Lei apre piano gli occhi e mi sorride.
" Cazzo, l'hai fatta fuori senza pietà. " - Risponde quasi senza voce.
Sorrido.
" Non te l'aspettavi da una come me? " - Bofonchio.
" A dire la verità no, ma era un momento che doveva arrivare prima o poi. " - Sussurra.
Le do un bacio sulla fronte e l'aiuto a sollevarsi. Nello stesso istante arriva un auto nera a tutta velocità. Il finestrino si abbassa e una voce ci urla di salire: è Zayn.
Cerco di portar Eleanor sull'auto. 
" Chi è quel cad....Laura?! " - Sbraita Zayn.
" Poi ti spiego. " - Enuncia Eleanor, salendo in auto.
Salgo sul sedile del passeggero e sprecciamo via.

" Ho mandato Niall a cercare Harry ma a quanto pare non riesce a trovarlo da nessuna parte. " - Dice Zayn.
" E' con Cray. " - Rispondo.
" Merda, devo avvisarlo. " - Pronuncia, afferrando il cellulare. 
Passiamo dall'edificio principale e riconosco il corpo di Paul disteso sul suolo. Ordino a Zayn si fermare l'auto e scendo immediatamente.
" Liam!! " - Urlo. 
Non sento nessuno che mi risponde. Mi guardo intorno e noto delle gocce di sangue a terra.
Non vorrei che sia sangue di Liam. Le seguo. Esco la pistola, tengo la guardia alta, potrebbe essere il sangue di chiunque, persino di un cadavere sconosciuto.
Giro l'angolo dell'edificio e noto dei piedi dietro un macchinario dell'elettricità. Mi precipito a controllare e Liam è lì. Ha il volto pallido e trema. E' ferito proprio sulla gamba. Mi abbasso, scostandogli i capelli cadenti sulla fronte. Sta sudando.
Lui riapre gli occhi e mi guarda. In un attimo, su quegli occhi posso avvertire un senso di sollievo. 
Zayn ci raggiunge.
" Merda. Corro ad avvicinare l'auto. " - Dice Zayn.
" Il bastardo mi ha sparato prima che potessi ucciderlo. " - Pronuncia con difficoltà Liam.
Mi giro e noto l'auto di Zayn: è stato davvero veloce. Mi avvicino a Liam.
" Non voglio farti male. " - Sussurro impaurita.
Dimeno le mani in cerca di un contatto da prendere con lui.
" Non importa, basta che mi porti via da qui. " -
Le parole di Liam sono solo un implorazione ma anche un sollievo.
Lo tiro su mettendomi sotto il suo braccio ma lui emette dei gemiti di dolore. Giunge Zayn per aiutarmi a portare Liam dentro l'auto. La sua mano cade avvertitamente sulla mia ed incosciamente lui rimane lì a fissarmi. Io lo vedo con la coda dell'occhio ma rimango impassibile. Giungiamo dinanzi l'auto e, aiutati anche da Eleanor, sistemiamo Liam sul sedile accanto a lei. Saliamo frettolosamente davanti e continuamo a girare alla ricerca di Louis o Cray, all'interno di quel parcheggio. 
L'auto svolta a sinistra e una vista ci lascia tutti sorpresi: l'edificio è vuoto. C'è qualche corpo morto qua e là, che mi raccapriccia la pelle, ma nient'altro. Sembrano essere andati tutti via. Un'altra auto nera è proprio davanti la nostra e da dietro essa, sbuca Niall difeso dalla sua pistola. Notando che siamo noi, la scosta via, facendoci segno di "Che è successo?".
Io e Zayn scendiamo subito ma prima di raggiungere il biondino mi giro verso Eleanor. Lei ha la testa bassa e si tiene la testa, il trauma dev'essere stato potente.
" El. " - Sussurro.
Lei alza piano la testa e mi guarda. Ha gli occhi colmi di lacrime, sta veramente male.
" Ti terrò d'occhio. " - Le dico.
Lei mi accenna un sorriso dolorante e dopo aver dato una rapida occhiata Liam, mi dirigo da Niall.
Più mi avvicino, più la sua voce è chiara:
" L'ho cercato ovunque ma non li trovo. Non so dove possano essere. " - Confessa.
Poggia di nuovo lo sguardo sul cellulare preoccupato. Zayn si guarda intorno mentre la rabbia mi assale.
" Io non starò qui ad aspettare. " - Pronuncio decisa.
Mi avvicino all'auto, afferro la pistola sul cruscotto e mi dirigo all'ingresso dell'edificio da dove sono scappata sotto i richiami di Zayn e Niall. 
Quest'ultimo mi segue, armato anche lui.
" Sei un'incoscente, allontanarti qui e così! " - Sussurra lui mentre ci guardiamo intorno.
Siamo dentro il 'quartier generale' di Jhonny e c'è molto da tener a cura. 
" Io credo che impazzirò se non trovo sia Louis che Harry. " - Pronuncio esausta.
Il corpo dell'uomo che mi stava ritrascinando nella stanza prima dell'esplosione è sparito. Il corridoio e l'intero edificio sembra vuoto. Dove sono finiti tutti gli scagnozzi di Jhonny? A proposito, la porta del suo ufficio è aperta così mi appresto ad entrare dentro esso. 
E' vuoto ma disordinato. Qualcosa mi dice c'è Louis è stato qui. 
" Non devi correre! " - Dice Niall, afferrandomi per il braccio.
" Non mi sono resa conto, scusami. " - Dico sconfitta.
Non riesco a pensare dove possano essere quei due ma mentre sto pensando, un richiamo al mio nome ci prende alle spalle: è Louis. E non è ferito. Lo guardo sollevata. Sta bene. Louis sta perfettamente bene ed è il mio nome che ha fatto. Mi avvicino a lui e avvicinandomi mi rendo conto che i suoi occhi sono colmi di lacrime. Non come quelli di Liam, occhi doloranti, sono occhi tristi. Lo guardo dal basso cercando di capire.
" Louis. " - Sussurro.
Lui abbassa il volto e si lascia andare in un pianto silenzioso ma quel silenzio è assordante in tutta la stanza. Niall sta di guarda dietro di noi mentre io abbraccio Louis.
" Mi è scappato. Stavo per sparargli e qualcuno ha sparato a me, mi sono fatto distrarre e lui ne ha approfittato per sbalzarmi via e scappare! " - Dice, nel panico.
Mio fratello è dispiaciuto per questo ma non capisce la cosa più importante, è con me e sta bene.
" Jhonny dovrà pagare per tutto il male che ci sta facendo ma penseremo a questo in un secondo momento: Abbiamo trovato tutti tranne Harry. " - Dico, sollevando il volto di Louis con le mie mani.
Lui aggrotta la fronte e, allontanandosi, si ricompone. 

Io e Niall informiamo Louis su ogni accaduto nel tragitto che porta alle due auto fuori. Ma Louis si lascia distrarre dalla vista del suo miglior fidato e la sua fidanzata feriti dentro l'auto. Zayn si avvicina a me con il cellulare in mano.
" Harry sta bene, dice di essere all'edificio 4. " - Mi informa.
Harry cosa? Fino a prima era con Cray ed adesso è sano e salvo all'edificio 4? Ci capisco veramente poco. Informo Louis e gli altri e tutti quanti ci dirigiamo all'edificio per chiedere la versione dei fatti al diretto interessato.
Mentre siamo in viaggio, rimango in silenzio a pensare a tante di quelle cose che quasi scoppierei. Zayn è accanto a me che guida. Tiene un dito sul suo labbro infieriore, la mascella serrata e la bocca socchiusa. Ha gli occhi cupi e stanchi e sembra preso dai pensieri anche lui. Siamo soli in quest'auto. 
Louis ha deciso di medicare Liam ed Eleanor nel nostro edificio ma non sa proprio da chi, visto che è rimasto fermamente del parere di non potersi più fidare di nessuno dopo Cray e Laura. Ma a parte questo è rimasto profondamente colpito dal mio gesto su quest'ultima, ed il che mi fa sorridere. Ma stentamente, perché è sempre di una persona uccisa che si parla e potrei finire in carcere da un momento all'altro. Ma tutti qui si sentono liberi di uccidere persone come se la polizia fosse l'ultimo dei loro problemi. 
Finalmente giungiamo all'edificio 4. Zayn non ha detto neanche una parola e come se non bastasse, è sceso dall'auto senza dire niente. Scendo dall'auto. 
Harry è qui dentro. E' oltre quella porta. E l'ultima volta che l'ho visto gli ho confessato di amarlo. 
Scuoto la testa, scacciando via ogni pensiero e cammino decisa verso la porta.
Lui è lì, sul divano. Ha la testa fra le mani e sembra veramente esausto, frustrato ed atterrito. Ho una voglia matta di vedere i suoi occhi verdi a pochi centimetri dai miei e nel tentativo di riavvicinarmi, vengo fermata da una scena sconvolgente: Summer che esce dalla cucina servendo una tazza di té ad Harry.
Oltre alla sorpresa e lo sconforto, la gelosia mi percorre le vene fino ad uscire dalla mia bocca:
" Che ci fai tu qui? " - Dico, avvicinandomi energicamente.
Entrambi finalmente si accorgono di me. Gli occhi verdi di Harry da me tanto desiderati sono diffidenti nei miei confronti. Sono occhi bui e per niente luminosi. Afferra la tazza e prende un sorso, senza rispondere.
" Pam. " - Riesce a pronunciare Summer.
Il mio sguardo è serrato su Harry. 
" Harry, Sum è la figlia di Jhonny, lo sai vero? " - Chiedo.
Dette quelle parole, dietro di me, Eleanor, Niall, Zayn e Louis escono le pistole puntandole su Summer. Lei indietreggia impaurita.
Harry si alza in silenzio e li guarda tutti con disapprovazione.
" Jhonny mi ha detto che i suoi figli lo vendicheranno in caso di morte. Tutti i suoi figli. Lei sa cosa fare in ogni caso, anche quando Jhonny non è ancora morto. " - Confessa Louis.
" Si ma non io. Io sono sempre stata contraria e questo mio padre non vuole capirlo! " - Dice piangendo.
Chiudo gli occhi a serratura e aggrotto la fronte.
" Perché dovremmo crederti? " - Chiedo.
" PERCHE' MI HA SALVATO LEI DA CRAY!! " - Sbraita Harry.
Per un attimo, mi sono sentita Harry contro di me. E probabilmente è proprio così. Rimango a fissarlo e dal vetro dietro di lui, riesco a vedere i ragazzi abbassare l'arma. Summer si avvicina a me piangendo ma io mi allontano. 
Lei continua a guardarmi con quel suo sguardo da cane bastonato.
" Andiamo Summer. " - Pronuncia Harry.
Vederlo afferrarla per un fianco mi fa male al cuore. Vederlo prendersi cura di lei. Vederlo cadere in quella che potrebbe essere una trappola. Devo fermarlo.
" Harry... " - Sussurro.
Lui si gira con i suoi occhi ardenti e l'espressione furiosa.
" Cosa vuoi, Pam? Vorresti dirmi che questa ragazza è un'assassina? O vorresti dirmi che adesso fai la gelosa? " - Confessa senza curarsi del fatto che dietro di lui c'è Zayn. - " Io e te abbiamo chiuso nel momento in cui tu sei uscita da quella porta e ti sei fatta prendere come un'incoscente. E' colpa tua se adesso mi vedi con lei. Colpa tua se Liam e Eleanor sono feriti. E' colpa tua se Zayn soffrirà per quello che sto facendo capire. " - Lo supplico con gli occhi di smettere di parlare.
Lui mi guarda dalla testa ai piedi e poi, afferrando Summer per la mano, sale le scale andando in camera.
Lo scambio di sguardi con Zayn è inevitabile come il suo scoinvolgimento. Anche lui scappa al piano di sopra. Nonostante le poche forze che mi rimangono, lo seguo.
" Zayn! Zayn! Aspetta, ti prego. " - Dico, piangendo.
Le parole di Harry sono più forti della mia voce. La mia mente rischia di cedere. Ho solo Harry in testa e vorrei strappare ogni singolo ricordo per quanto sto male.
Zayn pianta un pugno sul muro senza rivolgermi gli occhi. 
Non riesco a parlare ma lui poi, si gira sorridendo. Ma i suoi occhi. I suoi occhi sono talmente tristi che il contrasto con la bocca è evidente per sino per un bambino di due anni.
" La cosa buffa è che io avevo capito qualcosa ma non volevo accettarlo. " - Confessa.
" Mi dispiace. " - Sussurro abbassando lo sguardo.
" Ti dispiace? Ti dispiace di amare una persona che non ti vuole più neanche guardare o ti dispiace per avermi fatto del male, Pam? Quali sono i tuoi veri pensieri? " - Chiede malinconico.
" Era tutto vero finché lui non... " - Zayn mi blocca.
" NON VOGLIO SAPERE NIENTE DI VOI DUE! " - Urla.
Dimena le braccia mentre urla e poi afferra le mie, sbattendomi inesorabile sul muro. Le mie lacrime scorrono con le sue. Piangiamo entrambi mentre il sole scende incurante del buio che si abbatterà su questo edificio. Lui allenta la presa ed il suo respiro è affannato contro i miei pagnistei. Gli ho fatto male ma è una reazione che dovevo aspettarmi. Lui si allontana e se ne va senza dirmi una sola parola. Lo guardo mentre entra nella sua stanza e chiusa la porta, mi accascio sul pavimento.
Non avrei dovuto far questo a Zayn. Non se lo meritava davvero. Scaccio via il tappeto con le gambe, presa dalla rabbia. Pianto dei pugni sul pavimento e sul muro e stringo i denti, come se mi stessero facendo male. Un male insopportabile.
Finalmente, sulla soglia delle scale spunta lui. 
Si siede accanto a me e prendendomi per la testa, lascia che io pianga contro il suo giubbotto. Lo stringo e mi contraggo tra le sue braccia. Lui accarezza la mia testa e di tanto in tanto, stampa un bacio sulla mia fronte.
" E' colpa mia. " - Pronuncio.
Lui fa un versetto con le labbra per dire "no" e mi stringe.
" Non è vero. Siamo tutti sani e salvi, lascia stare le altre circostanze. Risistemeremo tutto solo dopo aver portato a termine il nostro compito. " - Dice proprio sul mio orecchio.
" Tu le credi? " - Chiedo.
" No, ma Harry si prenderà le sue responsabilità. " -
Quelle parole mi fanno respirare per un istante.
" Pam. " - Enuncia.
Mi giro e i suoi occhi sono su di me.
" Hai pensato bene alla mia proposta? " - Chiede.
" Si, Louis. " - Dico.
Lui attende una risposta.
" Tolto di mezzo Jhonny, partiremo per l'Italia. " - Confesso.

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Capitolo 16
*** E di cosa faremo il giorno del giudizio. ***




16° Capitolo:
- E di cosa faremo il giorno del giudizio.

 
 

Sono passati due giorni dal primo incontro con Jhonny. Tutti adesso sembrano più agguerriti e duri.  
Liam è stato medicato infine da Eleanor, poiché è l'unica, fra tutti qui, esperta nel settore "ferite da arma da fuoco". 
Mi ha stupito veramente tanto vederla all'opera nonostante il forte trauma alla testa. Quella notte abbiamo fatto un enorme falò dove abbiamo bruciato la cassetta di Jhonny e gli oggetti regalati da Cray e Laura. Durante quel falò, eravamo tutti riuniti. 
Tutti tranne Harry e Zayn. Il primo era con Summer in camera sua e Zayn era solo nella sua camera.  
Da quel giorno, nessuno dei due mi parla e come se non bastasse, Harry sembra unirsi sempre di più a Summer. Non parla con nessuno se non con lei.  
Louis ha dato l'ordine che Harry svolga questa sua decisione da solo, senza l'aiuto di nessuno e quest'ultimo l'ha visto come un ammutinamento nei suoi confronti. 
Il mattino dopo ha urlato che resterà qui finché non troverà un'altra sistemazione. Io sono rimasta diffidente nei confronti di questa decisione.  
Non so cosa ha scaturito tutto questo, ma il mio obiettivo adesso è Jhonny. Morto. 
 
Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra: Il sole è proprio sopra l'edificio4, ma le nuvole nere non mancano. E' prevista una bufera per oggi. E non so di quale dei due dovermi spaventare di più: Un possibile acquazzone o il fatto che oggi stesso stabiliremo come attaccare Jhonny per la seconda volta, ovvero domani. 
Indosso il maglione bianco. Mi appresto a prendere delle scarpe qualsiasi per indossarle ed esco dalla camera , la camera di Louis. In contemporanea, dalla stanza proprio di fronte la 'mia', esce Harry. Sorridendo. 

Il suo sorriso si spegne quando i suoi occhi si scontrano contro i miei. Il mio respiro si blocca al pensiero che l'ultima volta che siamo stati in questo corridoio è stato il giorno della nostra prima volta insieme. E se lui e Summer...? Infondo si conoscono da molto tempo, nemmeno lui sapeva di suo padre ma sono stati amici tanto quanto me e Sum. Quindi perché no? Summer è anche una bella ragazza.  
Per qualche strano motivo Harry sta lì, davanti la porta e mi guarda. Sento la pressione del suo sguardo su di me, sta aspettando che io parli? 
" Har.. " - Pronuncio. 
Ho gli occhi lucidi, la gola secca e le mani nascoste. Quando lo vedo penso a come le sue di mani mi sfioravano la schiena per sollevarmi dal materasso. Alle sue gambe contro le mie. Ai suoi riccioli bagnati che umidificavano le mie orecchie quando lui mi sussurrava candide parole in quel giorno dove avrei voluto che il tempo si bloccasse. Che restassimo lì a baciarci per tutto il tempo. Lui che con i suoi grandi occhi lucenti si è emozionato nel sapere che anche per me era la prima volta. Lui che con quelle labbra è capace di farmi sorridere. Noi che siamo stati l'amore proibito dentro questo edificio. Ogni mio pensiero si blocca quando il corpo semi nudo di Summer esce dalla porta per chiedere ad Harry di portarle un bicchiere d'acqua in camera. I suoi occhi sorpresi di vedere Harry ancora davanti la porta, sorpresi di vedere me. La sua mano sulla sua spalla che copre un paio dei suoi tatuaggi.  
Io mi allontano di poco con la testa bassa e nello stesso istante, Harry chiude la porta. Ma solo dopo averle detto che le avrebbe portato tutto quello che voleva ma avrebbe dovuto aspettare. Inaspettatamente,  la voce di Harry si fa avanti: 
" Pam. " - Pronuncia. 
Mi giro. Le lacrime sono inevitabili. Adesso, su quel letto non penso più a noi due, ma ci vedo Harry con quella che era la mia migliore amica. Una parte di me pensa che magari Summer non sa di me e Harry, ma lui si. Lui lo sa. Sa quello che c'è stato.  
Si avvicina ma io indietreggio. Tutto di lui adesso fa male. Anche un semplice, avvicinarsi.  
Lui abbassa lo sguardo ed io ne approfitto per andar via. Al piano di sotto. Senza di lui.  
Trovo Eleanor sul divano che parla con Louis, mentre Niall mette delle pistole dentro una borsa e Liam è seduto sulla sedia con la gamba su un'altra sedia. 
Scendo l'ultimo scalino. Hanno tutti un volto più sereno anche perché: 
" Finalmente ti sei svegliata e sei anche vestita. Devo portarti da un mio amico. " - Pronuncia Louis, sollevandosi dal divano. 
" Un.. vero amico? " - Chiedo. 
Mi riferisco al colpo mancino di Cray e Laura. Tutti sorridono come per prenderlo in giro. Finalmente un sorriso qui dentro. Poi mi sorge spontaneo girarmi a cercare Zayn ma non c'è. Lui non è più uscito dalla sua stanza, nemmeno per mangiare.  
 
Louis mi porterà da un certo Lux. Un amico conosciuto ancor prima che lui conoscesse Niall ed Harry. Questo Lux sembra vivere una struttura al quanto di lusso.  
E' bianca e dorata con qualche sfumatura di nero. Lasciamo l'auto accanto ad altre macchine e ci dirigiamo all'ingresso.  
Liam è rimasto a casa per riposare e per controllare Harry e Zayn visto che il primo è in compagnia della figlia di Jhonny ed il secondo rischia di morire di fame. 
Un ragazzo giovane dai folti capelli rossi ci apre la porta. Non dice nulla. Entriamo e vediamo circondati da queste scale interamente fatte di legno, che conducono al soppalco dove tre uomini vestiti elegantemente stanno contando un mucchietto di soldi. Ci fissano dall'alto in modo ostile. Mi avvicino a Niall mentre Louis e Eleanor sono davanti a noi, mano nella mano.  
C'incamminiamo in questo corridoio, anch'esso allestito in modo molto suntuoso. Una cosa molto strana che noto che ai lati del corridoio ci sono delle stanze da letto ma prive di ogni porta. Dentro ogni camera c'è sempre qualcuno che fuma, maneggia soldi o ha una pistola con sè. Sono tutti minacciosi nel guardarmi. 
Ci avviciniamo ad una stanza infondo al corridoio ed entriamo. E' veramente grande e sfarzosa. Sul fondo ci sono grandi vetrate, mobili dorati e delle statue di marmo ai lati della stanza. Una scrivania nel mezzo. Una scrivania di un legno scuro che fa da sedia ad una donna elegantissima ed accanto a lei, un uomo altrettanto raffinato.  

La donna ha dei capelli neri avvolti su se stessi, un lungo abito d'argento e un pellicciotto bianco sulle spalle. Ha il volto di chi sembra possedere un ingente somma di denaro con sè. Così come l'uomo accanto a lei. Ha un distinto abito nero e folti capelli biondi. Forse loro sono i Bonnie e Clyde dei tempi nostri. Rimango li a fissarli, ma forse è ammirazione la mia. Lei così elegante e lui così signorile. Due uomini dietro di noi chiudono la porta, rimanendo dentro la stanza. Hanno delle auricolari nere dentro le orecchie e ci fissano dietro i loro occhiali. Mi giro e il raffinato uomo è davanti a me. Sobbalzo per la sorpresa e lui sorride. 
" Non devi avere paura. " - Pronuncia piano. 
Afferra la mia mano e la tiene al caldo tra le sue. Bacia le nocche. Le torride labbra stanno accarezzando le mie mani e i suoi occhi adesso mi fissano.  
" Tu devi essere la piccola Tomlinson. " - Dice con audacia. - " Io sono Lux. "  
Immaginavo. Nelle sue parole, percepisco un briciolo di entusiasmo. Annuisco e dopo avermi schiacciato l'occhiolino, si avvicina a Eleanor, per salutare anche lei. Tutto questo sotto lo sguardo di Louis. Lui ha un mezzo sorriso e fissa ogni suo movimento.  
" E' sempre un piacere averti qui, El. " - Pronuncia. 
Il suo rispetto per le donne è sorprendente. Ci invita a sederci sul suo divano di pelle bianco. Lui si siede sulla poltrona dinanzi a noi, con la donna di prima sulle gambe. Tra di noi c'è un tavolino di vetro con sù un serie interminabile di piccola pasticceria.  
" A cosa devo la tua visita, Louis? " - Domanda. 

" Non so se ti è giunta già una piccola voce." - Sibila Louis, nervosamente.
" A cosa ti riferisci? " - Chiede Lux.
" Sarà schietto, Lux: Tu sapevi di Cray? " 
Il volto dell'uomo s'incupisce dinanzi la domanda di Louis. 
Intanto si sta avvicinando a noi una ragazza, elegantemente vestita con un tubino grigio ed una camicia bianca. Ha lunghi capelli biondi legati sù e un vassoio in mano. Poggia il primo bicchiere sul tavolo e poi tutti gli altri a seguire. Rivolge lo sguardo imbarazzato a Niall, così come me. Ma lui non la degna di uno sguardo. Niall non guarda mai una ragazza con malizia. Ma questa ragazza, per altro molto bella, non la guarda nemmeno. Che il suo cuore sia impegnato a battere per qualcuno in particolare?  
" Cosa intendi? " - Chiede in modo calmo. 
" Lui è un socio di Jhonny. " - Informa Louis. 
L'uomo, con molta calma, fa sollevare la donna dalle sue ginocchia, costringendola ad allontanarsi di qualche metro. Entrambi assumono una strana espressione. In un attimo tutta la sua signoria sparisce quando lui comincia a tirarsi indietro i capelli nervosamente e poggiando una mano sulla scrivania, lo sento che impreca a bassa voce. Sembra esser diventato pazzo in un solo minuto. 
" Lux. " - Pronuncia Louis, alzandosi. - " ..Non potevi mai immaginartelo. " - Dice. 
" Cosa? Che mio figlio è uno scagnozzo in nero? No no, hai ragione. Non potevo. " - Risponde sarcasticamente ormai impazzito. 
Cray è il figlio di quest'uomo? E' proprio vero, almeno un componente della famiglia di qualcuno si coinvolge del tutto quando quest'ultimo entra a far parte di giri loschi. Lux si accende nervosamente una sigaretta quando finalmente la donna espone la sua opinione: 
" Louis, non possiamo uccidere nostro figlio. "  
Esce fuori adesso che questa donna è la madre di Cray. Scuoto la testa. Ha dei modi così raffinati ed è davvero molto calma per essere una madre che ha appena scoperto del tradimento del figlio.
" Non ucciderete Cray. Dovete aiutarci a raggiungere Jhonny. " - Enuncia Eleanor. 
" E a Cray chi ci pensa? Voi? " - Domanda Lux. 
" No, ma non vi nascondiamo che uno di noi vorrebbe ucciderlo. " - Informa Louis. 
I due rimangono in silenzio in attesa di un nome. 
" Harry Styles. " - Pronuncia Eleanor. 
Chiudo gli occhi dolorante: persino il nome mi blocca il respiro. 
" Harry? " - Domanda incuriosita la donna. - " E perché mai? "  
" Lo ha rapito e, insieme a Laura, probabilmente l'ha torturato. " - Suppone Louis. 
" Sul corpo di Harry non c'erano segni... " - Pronuncio d'istinto. Louis mi guarda male. - "... Poi non so se sotto la maglietta c'è qualcosa. " - Continuo dicendo sotto il sorriso crudele di Niall.  
Io non più ho visto il corpo di Harry dopo la scomparsa di entrambi sotto gli occhi dell'altro. Louis si gira verso Lux, che mostra segni di disperazione.
" Non è questo il punto adesso. " - Mormora Eleanor riportandoci alla realtà.
" Anche Laura. " - Pronuncia. 
" Laura non è più una minaccia. " - Informa Eleanor. 
" E' già stata eliminata? " - Domanda la donna preoccupata. 
Eleanor annuisce. 
" Da chi? "  
" Da me. " - Rispondo seccamente. 
La donna mi guarda dalla testa ai piedi concentrandomi su di me, cercando di intuire la persona che sono. Mi alzo dal divano e mi avvicino a loro. 
" Certamente, è la sorella di Louis Tomlinson. " - Dice Lux. 
" Quella donna ha ucciso la sorella di Anthony, uno scagnozzo in bianco. E come se non bastasse ha fatto del male ad Harry, altro scagnozzo. " - Rispondo. 
Louis mi guarda soddisfatto mentre i due sono costretti ad ingerire la dura verità del figlio. 
" Adesso dov'è Harry? " - Chiede Lux. 
" E' con Summer Tucker all'edificio4. " - Risponde Louis, pronunciando piano quel nome. 
La scena del sorriso di Harry, di Summer quasi nuda e di loro che si toccano è presente amaramente nella mia mente. Mi blocco per un attimo perdendo il filo dei loro discorsi. Li vedo muovere le labbra ma non sento nessun suono. Sento altre parole dentro la mia mente. Quella volta che gli ho chiesto: 
" Non mi abbandonerai mai, vero? "  
Lui socchiudendo gli occhi, mi accarezzava e mi baciava in modo dolce. 
" Mai. " 
Mai. 
Mai. 
" Tu sei mia. "  
 
Harry. Sento che le voci cominciano a farsi più chiare mentre mi rassegno al fatto che Harry non sarà più il mio Harry.. 
" Così vuoi che gli scagnozzi in bianco dell'edificio6, ti diano una mano? " - Domanda Lux. 
Il suo tono varia dal tono triste a quello furioso. 
" Non sarei qui se non considerassi molti aspetti positivi dell'edificio6, come la spietatezza. " - Pronuncia Louis. 
Lux annuisce sconfitto. Darà a Louis ciò che vuole, a patto che riceva suo figlio vivo: al resto penserà lui in persona. 
Mentre Louis e Lux parlano delle ultime cose, la porta viene aperta da Zayn. Sgrano gli occhi, lui è lì: Ha i capelli privi di ogni lucentezza e la barba sfatta. Indossa la felpa che ho indossato io tempo fa e cammina piano, come se fosse debole. Probabilmente è proprio così.
Zayn si avvicina a me, mentre mi accorgo che gli occhi bruciano e le mani tremano. Saluta stentamente tutti quanti, poi infila le mani nelle tasche e stringendosi nelle spalle:
" Vieni con me? " - Domanda. 
Cammino accanto a lui, mentre ci allontaniamo, lasciando gli esperti con gli esperti. Ho paura. Paura di cosa possa volere uno come Zayn. 
L'ultima volta ha sfogato tutti i suoi pensieri negativi sul mio corpo e se solo ci ripenso, la schiena e polsi cominciano a far male. Camminiamo lungo la stanza fino a raggiungere il balcone stile europeo.
"Ti chiedo scusa per come ho reagito giorni fa, è che mi sono visto la ragazza da me tanto desiderata nelle mani di qualcun'altro e tu puoi ben capire come mi sia sentito perchè tu lo stai vivendo adesso. " - Pronuncia riferendosi ad Harry, il che mi stupisce. - " Non da subito, ma dopo ho percepito diffidenza nei miei confronti e non riuscivo a rendermene conto però ho capito che ciò che c'era di bello in te, era la tua presenza stessa. Io non posso farne a meno. " - Dice.
Le lacrime escono sole sotto questo cielo nuvoloso e sotto questi occhi dorati. Lui sfila il suo ipod dalla tasca del giubbotto ed infila una cuffia sul suo orecchio destro. Mi guarda e sorridendomi, lascia che anche le sue lacrime escano fuori.
" Non possiamo stare insieme ma possiamo rimanere amici, soci, quello che vuoi. Ma prima che tu torni ad essere per me la sorella di Louis, ci balleresti con me? " - Chiede dolcemente. 
Mi chino in avanti lasciando che l'emozione sopraggiunga contro tutti gli altri sentimenti. Annuisco. Lui infila l'altra cuffia sul mio orecchio sinistro. Poggia il dito sullo schermo e parte " Love Me Like You Do" di Ellie Goulding. Passa una mano sul mio fianco e afferra la mia mano con l'altra, cominciando ad ondeggiare vicino la ringhiera del balcone. I suoi occhi luccicano contro i miei. Oro contro Castano. Pelle contro pelle. Nero contro Bianco. Zayn contro Pam.
Chiudo gli occhi e poggio la testa sul petto mentre lui mi stringe. Ondeggiamo contro la brezza e lascio che la canzone sia la mia unica consolazione. Alzo lo sguardo. Mi sarei aspettata la solita allucinazione "Harry" ma non è avvenuta. Zayn è ancora qui e sta ballando con me. 


Tornati a casa, notiamo che la macchina di Harry ha il cofano aperto e dentro esso ci sono un paio di borsoni. Entro di corsa in casa e vedo Harry scendere con una valigia per le scale.
" Che stai facendo? " - Chiedo infastidita.
Lui si gira sorpreso delle mie parole nei suoi confronti.
" L'avevo già detto prima, Pam: Trovata un'abitazione, andrò via da qui. " - Risponde.
" Solo per lei? " - Interviene Niall, riferendosi a Summer.
Quest'ultima è dietro Harry e ci guarda con diligenza. A me quello sguardo non piace e so che ci è stato ordinato di lasciarlo stare, ma io devo salvarlo. Anche se  dovessi scoprire che Summer non è poi così minacciosa, io devo salvare Harry. Mi avvicino, afferro la sua valigia e la getto sul pavimento.
" Ma che fai? " - Chiede lui.
" Sto cercando di non farti commettere un errore madornale. " - Rispondo seriamente.
Lui sbuffa e cerca di passare. Io mi metto dinanzi a lui tutte le volte che tenta di passare per riprendersi la valigia.
" Così intendi farmi restare? Facendo questi stupidi giochetti? " - Chiede, innervosito.
Scuoto la testa. Perché non riesco a parlare? Forse la delusione che Harry vuole andare via si sta facendo sentire.
" Harry, faremo tardi. " - Pronuncia seriamente Summer. 
Lui riesce a prendere la valigia e a far due passi verso la porta.
" Harry. " - Pronuncio.
Lui non si gira ma si ferma
" Lo so. Lo so sono al persona più stupida che tu conosca, più ingenua. Ma sono anche quella che forse ti ha sconvolto la vita. Hai messo tutto in quattro valigie e stai lasciando me qui. Quando, anche sotto questo tetto, io e te dovremmo stare insieme. Voglio che tu mi dica tutto quello che ti passa per la mente, che ti sieda accanto a me una sera qualsiasi e mi dica tutto. Ma ti prego, non andar via. Non fuggire via da me. Perché se tu te ne andrai per un solo motivo, io te ne darò sempre uno in più rimanere. Dammi questa possibilità. " - Dico a perdifiato.
Si volta a guardarmi. Si guarda intorno. Nota Zayn. Nota Louis. E nota che ho detto questo proprio sotto la loro presenza. Poggia la valigia sul pavimento e si gira verso Summer.
" Dobbiamo rimanere. Solo un altro paio di giorni. " - Dice lui.
Cosa? Se lui vuole rimanere dandomi questa possibilità allora tra i due non c'è niente.
" Cosa? Harry, prendi quella valigia ed andiamo! " - Urla lei.
Harry si gira verso di me e si avvicina. I suoi occhi ardono contro i miei e le sue mani tentano di avvicinarsi per afferrare le mie. Sorrido. Vedo Summer affrettarsi a prendere il cellulare ed è subito allarme per me. La nostra felicità è effimera poiché non ho il tempo di capire cosa stesse facendo Summer che già le finestre circostanti e le porte si spalancano mostrando uomini in nero pronti all'attacco:
" Se non ti avrò io, non ti avrà nessuno! " - Urla Summer.
Il volto di Harry è atterrito. E' sempre stato come dicevamo noi. Summer è figlia di Jhonny, in tutto e per tutto. 
Afferra la mia mano ma due uomini prendono Liam sbalzandolo a terra. Le sue urla sono strazianti per via della gamba. Senza pietà viene portato via.
Un altro uomo, grande e grosso, si avvicina a Eleanor trascinandola via, mentre Louis si dimena tenuto da altri due uomini.
" Louis!! " - Urlo spaventata. 
Tento di avvicinarmi ma vengo bloccata dalla vista di tre uomini che afferrano Niall portandolo via insieme a Zayn. 
" Scappa Pam, VAI VIA!! " - Urla Zayn.
Mi giro. Harry.
Dietro quest'ultimo, la finestra si sfonda, facendo entrare così altri uomini. Uno lo prende per un braccio e un'altro lo prende per l'altro braccio. Vengo tenuta stretta dalle mani di uomo che mi prende alla sprovvista. Tutti veniamo allontanati da tutti. Io vengo allontanata da Harry ma devo impedirlo. Mi dimeno più forte che posso. Ma la vista di Harry, che viene trascinato via contro le sue stesse urla, è incontrollabile. In un attimo, tutto rallenta. Liam. Eleanor. Louis. Niall. Zayn. Harry.
Ci stanno separando tutti. I due portano Harry su per le scale mentre io vengo portata fuori insieme a Niall e Zayn. 
Il biondo riesce a liberare un braccio, colpendo un uomo con la gamba. Io abbasso la testa e la rialzo con prepotenza, tirando una testata all'uomo che mi sta tenendo. Mi libero ma l'uomo mi gira afferrandomi per le braccia. Un proiettile lo colpisce in pieno volto e dietro di me c'è Mike con una pistola in mano mentre Anthony aiuta Zayn a liberarsi.
 
 

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Capitolo 17
*** Ora siamo pronti a tutto. ***






17° Capitolo:
- Ora siamo pronti a tutto.


 

Rimango fuori sotto le difese di Niall e Zayn mentre i due ritornati, Mike ed Anthony, si apprestano a entrare dentro l'edificio. Sento uno sparo dietro l'altro mentre dalle auto nel vialetto escono altri uomini. Dinanzi a noi ci sono molte auto, per lo più vuote.
Summer ci ha formato un imboscata perfetta e se non fosse per Mike ed Anthony, professionisti, tre di noi saremmo morti.
A proposito, Niall comincia a sparare colpendo sulla spalla uno dei quattro uomini sul giardino.
Zayn è disarmato quindi entra dentro la sua auto per cercare qualcosa mentre io trovo la pistola dell'uomo che mi aveva portato fuori prima. L'afferro e mi precipito dietro l'auto. Dentro l'edificio, sembra esserci una bufera di spari. Non capisco chi sta sparando a chi ed il che mi preoccupa, perché ho perso di vista Louis ed Harry in meno di un minuto. Zayn esce dalla sua auto con un fucile, dove diavolo lo nascondeva? Rimango sorpresa da com'è abile nel saperlo maneggiare. Si posiziona e, sotto l'aiuto di Niall, comincia a sparare. 
Inaspettatamente, dalla porta esce Summer, con uno sguardo atterrito. Mi tiro indietro con il corpo, conto fino a tre e mi precipito su di lei saltandole addosso.
Lei si dimena disperatamente. Giro la pistola sulla mia stessa mano e con il manico, la colpisco sul petto. Lei comincia a tossire. Non l'avrei mai uccisa con un colpo di pistola, ma l'avrei fatta soffrire. Tossisce sempre più forte. Mi scanso, buttandomi accanto a lei. 
Summer mi fissa, con gli occhi che lacrimano. Ma non sono lacrime di paura o tristezza, sono semplici lacrime di dolore. 
Ma in quegli occhi c'è anche del pentimento perché Summer sarà anche una bastarda, ma è cresciuta insieme a me e vederci lottare, lì sul suolo, non è facile per nessuna delle due. Specialmente, digerire che una delle due è anche armata di pistola.
Una mano afferra la mia spalla. Sobbalzo ma è Louis. Non sono mai stata così felice di vederlo.
E' stato trascinato in quel modo da quei due scagnozzi in nero, via da Eleanor che adesso sta dietro di lui con il volto sconvolto e preoccupato. Gli spari sembrano essere cessati. Louis mi solleva da terra e mi stringe con un braccio mentre ordina a Niall di portare Summer in soggiorno.
Dentro l'edificio, tutto è completamente devastato. Il che era inevitabile poiché Jhonny sapeva e sa, dove si trova il quartier generale di mio fratello e prima o poi, l'avrebbe attaccato in tutti i modi possibili. Coinvolgendo persino sua figlia. 
Mi guardo in giro. Anthony sta scendendo le scale, aiutando un Harry ferito su di un braccio. Mi precipito verso di lui. E' un taglio provocato da un coltello. Lui si butta a peso su di me. E' tutto sudato e sembra aver combattuto per ore ed insistemente. Il suo respiro è affannato ed è contro il mio. I suoi occhi verdi poco lucenti ed capelli cadenti sul volto. Poggia la fronte sulla mia e si rialza piano piano, diventando lui il sostegno tra i due.

Sono passate due ore. La casa è distrutta, alcuni di noi sono feriti ma abbiamo la figlia di Jhonny in ostaggio.
E' stato ordinato a Niall di chiamare Lux per intervenire e a Zayn di chiamare quante più persone possibili poiché avendo Summer in pugno, Jhonny proverà a riaverla in tutti i modi possibili. E soprattutto più pericolosi. 
Durante questa sera non dovrebbe succedere nulla, quindi ci siamo concessi una doccia per capire se il sangue sui vestiti appartiene a noi o agli altri.
Il che mi rabbridisce. Ho un paio di graffi sparsi sul corpo forse dovuti a Summer. 
Summer. Quanto tempo sono stata con lei. E adesso scopro essere la figlia dell'uomo che ha ucciso mio nonno. E se avesse ucciso anche lei? Io ho ucciso, ma per una buona causa. La mia difesa e la vendetta per Cassandra. A proposito, mi ha stupito molto vedere Anthony di nuovo qui tra noi. Ed anche Mike. 
" Ho saputo del tuo agguato nell'edificio di Jhonny così, dopo aver convinto Anthony, siamo venuti qui per chiederti spiegazioni ma abbiamo trovato tutte quelle auto sul tuo vialetto che ci è parso impossibile non agire. " 
Si è giustificato così Mike. Fortunatamente, nonostante la sprovvista, siamo stati bravi nel difenderci.
Louis, dopo essersi liberato, è andato a prestar soccorso a Liam, indifeso e disarmato, mentre Eleanor è riuscita difendersi da sola, sparando all'uomo che l'aveva presa. Ma gli altri uomini sono stati uccisi dai nostri due alleati. Mentre Harry sembra esser stato quello più in difficoltà, anche se ha detto che i due uomini che l'avevano portato al piano di sopra, non avevano uno straccio di arma da fuoco. Aveva solo un coltellino con sè e per Harry è stato abbastanza semplice senza una minaccia come una vera e propria pistola. Al colpo finale ci ha pensato Mike, infine.
Ma sarebbe potuta andare diversamente. Avrebbe potuto vincere Summer e noi saremmo tutti sotto terra.
Esco dalla doccia e indosso l'accappatoio. Lo sollevo affondandoci il naso. Il profumo di Harry è così adorabile. Indosso l'intimo tendendo l'accappatoio sul corpo.
Alzo il cappuccio e sfrego i capelli bagnati per poi uscire dal bagno. Il calore dentro il bagno esce insieme a me. Harry è di fronte la finestra che stende una maglietta. Si gira verso di me e sorride.
" Sei graziosa con il mio accappatoio. " - Dice ammaliato.
Arrossisco.
" Perdonami, ma la stanza di Louis è occupata da lui e Eleanor. " - Dico per la ventesima volta.
Lui scuote la testa e si avvicina mordendosi il labbro. 
" No no. Conosco quello sguardo, Harry. Non toccarmi. " - Sibilo.
Mi avvicino al letto per prendere i miei vestiti e girandomi, Harry è proprio davanti a me.
" Sono arrabbiata con te. " - Dico.
Il suo sguardo passa da seduttore professionista a ragazzo maltrattato.
" Perché? " - Chiede.
Mi allontano per rientrare nel bagno.
" Un paio di giorni prima baci me e quelli dopo rimani in camera tua con Summer. " - Dico furiosa.
" Pensi che abbiamo fatto qualcosa? " - Domanda.
Mi giro. 
" Qualcosa? Io penso che voi due abbiate fatto tutto se no che diavolo ci faceva lei stamattina seminuda nel tuo letto? " - Domando infastidita dal ricordo stesso.
" La stupida! Lei voleva provarci ma io sono uscito subito perché... " - Spiega.
" ..Perché? " 
" Perché io è te che voglio e se non mi avessi detto quello che mi hai detto mentre avevo tutte quelle valigie in mano, me ne sarei andato con l'amaro in bocca. "
" E' questa la tua preoccupazione? L'amaro in bocca? " - Rispondo, alzando il tono di voce.
Lui si avvicina energico e mi tira verso di se, facendomi cadere i vestiti a terra.
" La mia preoccupazione è perderti. " - Pronuncia piano, con le dita affondate nei miei fianchi, e sibila la parola “perderti” con un disprezzo che mette i brividi.
Le sue labbra si avvicinano alla mie per poi toccarle con violenza. Mi bacia. Il desiderio esplode in noi. Lo bacio a mia volta, condividendo il suo fervore, le mani che affondano nei suoi capelli, tirandoli forte. Lui sprofonda nelle mie mani e geme. Con un suono basso e sensuale dal fondo della gola che si riverbera dentro di me, e la sua mano scende lungo il mio corpo, fino alle cordoncine dell'accappatoio. Le tira, lasciando che quest'ultimo crolli sul pavimento. Sono in intimo di fronte Harry, che indossa solo dei jeans. Si abbassa, senza lasciare che le nostre labbra si separino e mi solleva dal pavimento, sprofondando le dita sulle mie gambe per finire tutte e due a letto. Scende dal letto e si china per darmi un rapido bacio sulle labbra, poi si slaccia i jeans e li lascia cadere a terra. Risale su di me, solo con le mutante. 

Tiene le mani ai lati della mia testa e mi fissa all'alto. La sua ferita è ben visibile ma i suoi occhi, i suoi occhi sono così accesi che non riesco a smettere di guardarli. Ma una scia di perseveranza mia prende alla sprovvista. Poggio le mani ai lati delle sue braccia, accompagnandolo lentamente sul letto. Siamo uno di fianco all'altro. Lui mi guarda sorridendo anche se gli occhi sono doloranti per la ferita. Lui si poggia sulla schiena e mi posiziono a cavalcioni su di lui. 
" Che fai? " - Domanda lentamente e dolcemente.
Mi chino baciandogli prima un angolo della bocca e poi l'altro. Gli bacio ogni punto del mento, da destra a sinistra. Gli bacio il lobo dell'orecchio fino a raggiungere la base del collo. La sua fredda mano si poggia sul mio fianco, provocandomi brividi sul tutto il corpo. Harry ha la testa tenuta in sù e respira piano, preso dalla dolce delicatezza dei miei baci che raggiungono il petto fino alla spalla. Gli bacio i lati della ferita e poi lo guardo sorridendo carinamente. Lui solleva il suo corpo e in un attimo, siamo naso contro naso.
" Non andare mai via da me. " - Sussurra contro le mie labbra.
Ricambio ogni singolo bacio senza voglia poiché il pensiero dell'Italia mi si ripercuote nella mente.
" Harry. " - Dico fermando i suoi baci colmi di audacia sul mio collo. - " Ho confermato la partenza per l'Italia insieme a Louis." 
" Cosa? " - Domanda lui sconcertato. - " Quando dovresti partire? " - Chiede, più infastidito di prima.
" Tra due settimane, ma prima dobbiamo accertarci che ne Jhonny ne nessun'altro..possa darvi fastid... " 
Mi sbalza via dalle sue gambe facendomi cadere sul letto mentre lui si solleva dal letto, infastidito. 
No. Signore, fa che non sia arrabbiato.
" Due settimane? Ed io cosa dovrei fare mentre tu sei in Italia? " - Domanda furioso.
" Non mi aspetteresti? " 
" Io si, ma tu? Tu sei così...LUNATICA. Non ti capisco mai! " - Urla.
" Lunatica? Io? E perché mai? " - Dico, sollevandomi.
" Ma si! Chi vuoi davvero, Pam? Me o Zayn? " 
Mi appresto a raggiungere i miei vestiti per indossarli ma lui mi blocca. Mi viene in mente quando audacemente Zayn si è fatto avanti, a differenza di Harry.
Anche se Zayn voleva chiudere questo capitolo, l'ha fatto in modo valoroso.
" Non volevo dire questo. " 
" E' proprio quello che volevi dire! Lasciami andare! " - Urlo, dimenandomi.
Riesco a liberarmi. Indosso i jeans e la maglietta. Mi avvicino alle scarpe ma Harry le afferra prima di me.
" Non andartene! Lasciami spiegare. " - Dice, sconfitto.
Apro la porta ed esco, sbattendola dietro di me. Sono scalza ed in mezzo al corridoio. Harry pensa che io sia indecisa tra lui e Zayn dimenticandosi che ho ammesso di amare lui. E' come se avessi confidato i miei sentimenti ad un muro. Non riesco a pensare. Ci sono stati così tante situazioni strane qui dentro. 
Vedo Niall, passare da una scala all'altra, correndo. Lo seguo notanto che sta salendo al terzo piano, ovvero la mansarda. Louis gli ha ordinato di tener d'occhio Summer, ma deve aver fatto il cambio con qualcuno.
Salgo i gradini ed apro la porta. 
E' seduto sulla finestra con i piedi penzolanti sul vuoto.
" Niall... " - Sussurro.
Lui si gira sorpreso e mi sorride anche quando in tempi come questo non vorresti mai sorridere. Per questo il suo sorriso sembra forzato. Mi avvicino.
" Che fai? " - Chiedo dubbiosa.
" E' il mio rifugio qui. " -
E' davvero molto carino sapere che un criminale ha un posto dove poter ripararsi dal mondo esterno. Ma io non ho mai visto in Niall un criminale. Forse per i suoi modi dolci e protettivi ma ho sempre avuto paura che quella sua maschera su di me, fosse solo un ordine da parte di mio fratello.
Mi guarda dalla testa ai piedi, per poi sorridere alla vista dei miei piedi scalzi.
" Non ti chiedo nulla, Pam. Ma ti consiglio di urlare di meno quando litighi con Harry. " - Informa, sorridendo.
Avvampo. E' veramente molto imbarazzante. Ma mi rassicura il volto di Niall che aspetta che io gli racconti cos'è successo. 
Gli racconto tutto.

" E' semplicemente preso dallo sconforto per questa cosa. Tu vorresti che Harry partisse lontano da te per 'un paio' di anni? " - Risponde Niall.
Scuoto la testa. Lui alza le spalle e mi sorride.
" Come fa un ragazzo come te a non avere una ragazza? " - Domanda di getto.
Il suo sorriso è falso e si tramuta presto in un volto serio. Niall è immerso nei suoi pensieri, o meglio, nei suoi ricordi. La donna della sua vita fa parte del passato?
Scende dalla finestra, si spolvera i pantaloni e poi mi porge una mano per aiutarmi a scendere.
" Mi piacerebbe raccontarti la mia storia, Pam, ma ho di meglio da fare. Tipo consigliarti che se ami davvero una persona devi far si che questa non rimanga sola un attimo. Devi proteggerla. Se Harry ti ama, allora dovresti davvero pensare a come comportarti: Italia o non Italia? Perché per amore dovresti affrontare questo e altro. " - Dice, stampandomi un bacio sulla fronte. 
Ha pienamente ragione. Ma Harry prova quel che io proprio per lui? Devo chiederglielo di persona e probabilmente la mia scelta cambierà.
Scendo le scale di corsa diretta verso la stanza di Harry ma incontro Louis. Mi afferra per un braccio trascinandomi verso le scale che portano al piano di sotto.
" Aspetta, devo fare una cosa. " - Dico, tirando verso la stanza di Harry.
Quest'ultimo esce dalla sua stanza e la chiude alle sue spalle, rivolgendo lo sguardo verso di me.
" Riunione di famiglia, tesoro. " - Pronuncia Eleanor, allontanandomi definitivamente.

Siamo tutti riuniti in cerchio ad eccezione di Anthony, che ha l'ordine di star con Summer. Con mia sorpresa, trovo anche Lux e sua moglie, che ho scoperto chiamarsi Alexandra. Sono vestiti più normali, senza raffinatezze o cose simili. Harry si siede accanto a me.
E' bello vederlo qui vicino, nonostante tutto. Accanto a Louis c'è un posto, avrebbe potuto sedersi lì, ma ha scelto di mettersi qui. Accanto a me. 
" Manderanno una bomba all'edificio4, domani mattina. " - Pronuncia Louis con fermezza.
Sobbalzo. Quest'edificio4? 
" Probabilmente lo faranno solo dopo aver preso Summer, quindi non possiamo dormire e di certo non aspetteremo che arrivi la bomba. " - Enuncia, distrutto.
L'amato edificio4, andrà in fumo.
" Come sai di questo? " - Domanda Zayn.
" Ho un infiltrato da tempo tra gli scagnozzi in nero e non è mio figlio. " - Pronuncia con dolore Lux.
" Dovete prendere tutto ciò che avete di più caro, caricarlo in auto e domani andremo via. Ci stabiliremo momentaneamente all'edificio1. " - Continua Liam.
Il famigerato edificio1. Ne parlato tutti bene e ci tengono tutti talmente tanto che non vogliono far sapere della conoscenza di tale edificio a Jhonny. 
Inaspettatamente, la mano di Harry afferra la mia. E' calda, in contraddizione con il suo sudore freddo. Stabilirsi da una parte all'altra non solo una volta, ma ben due. Dall'edificio4 a 1 e poi dall'Inghilterra all'Italia, per lui sarà devastante. Ed in primis per me.
Louis si solleva dal divano, alzandosi i pantaloni. Abbassa la maglietta e porta indietro i capelli.
" Volevo solo dire una cosa: " - Improvvisamente in quella buia stanza devastata, molti volti si tramutato in volti di sconforto. Sembra che quando Louis parla, non ci sia mai niente di buono. 
" Inutile dirvi che comunque vada, bomba o non bomba. Summer o non Summer. Noi domani andremo a casa di Jhonny per farlo fuori perché questa storia deve finire. Io non vi ho mai confessato quanta paura provassi nel lasciarvi uscire da quella porta e non ritrovarvi più. Specialmente adesso che mi sono visto morire un fidato scagnozzo davanti gli occhi. " - La sua mano accarezza la spalla di Eleanor mentre tutti siamo con gli occhi puntati su di lui. In quell'istante sembra parlare con il cuore in mano. - " Specialmente adesso che sono riusciti a colpire Liam. E se solo penso che mia sorella era sotto le loro mani, nulla togliere a Zayn, ma Pam. Tutto è cambiato da quando fai parte di questa famiglia. Tutto è andato in fumo: la nostra difesa, il nostro edificio, le nostre auto. E' andato in fumo in modo positivo perché se non fossi arrivata tu, probabilmente avrei ancora paura di lasciar uscire i miei uomini, invece adesso possiamo eliminare Jhonny. Me ne sono reso conto, mi sono reso conto solo ora delle vostre doti e vorrei ringraziarvi per avermi sempre difeso e per aver fatto si che mia sorella rimanesse viva. Grazie ai miei quattro fidati scagnozzi: Liam, Niall, Zayn ed Harry.  Grazie a Mike ed Anthony per non avermi mai abbandonato, realmente. E Lux, quando ti guardo con Alexandra penso solo ad una cosa.. " - Si gira verso Eleanor, sollevandola dal divano. - " Penso al mio viaggio in Italia e penso che al mio ritorno c'è una cosa che voglio fare.. " -
La mano di Harry si stringe nella mia quando Louis pronuncia la parola "Italia", ma il mio sguardo verso di lui viene distolto dal fatto che Louis si è appena inginocchiato ad Eleanor. Il mio cuore batte all'impalzata alla vista di mio fratello che chiede ad una donna...
" Eleanor, sarei disposto ad affrontare tutto questo solo perché voglio che una volta superata, tu mi sposi. " - Pronuncia.
El si porta una mano alla bocca per trattenere l'entusiasmo scaturito dalla proposta, dall'anello e dall'uomo che ama. Il suo è un si.
Mi alzo in piedi applaudendo, accompagnata da tutti gli altri. Ci avviciniamo per far le nostre congratulazioni. Nessuno di noi si aspettava quelle parole, specialmente da uno come mio fratello.
Louis ed Eleanor si sposeranno. Resteranno legati per tutta la vita e questo per Louis sembra un motivo in più per sopravvivere: restare per sempre con lei.
E ricordo quando il primo giorno, Liam mi disse:

 
" Tuo fratello è ricordato perché è un uomo che non prova pietà. "

Ma non è vero. Beh, non so quando principalmente questo è stato vero ma so per certo che adesso sembra essersi resserenato.
Jhonny ha scambiato me come un "piano malefico" nei suoi confronti, quando Louis ha sempre preferito lasciarmi fuori "dagli affari di Jhonny".
Io sono stata la rivoluzione di tutti qui, specialmente di Louis ma anche di Harry. A proposito di quest'ultimo. 
Mi avvicino a lui, mentre tutti sono intorno a Louis ed Eleanor. Gli sorrido.
" Non avrei mai dovuto trattarti così. " - Pronuncia lui.
Lo afferro per le spalle baciandolo con audacia. Davanti a tutti per la prima volta. Lui avvolge il mio corpo tra le sue braccia stringendomi. Tutto attorno a noi, rallenta inaspettatamente. La felicità degli altri è inutile in confronto alla mia in questo istante.
L'Italia.
Harry.
E' tutto così confuso che il bacio, a dir la verità, ha un non so chè di amaro. Mi stacco. Lui sorride. Partirò tra due settimane e c'è una cosa che voglio fare.

Scendo le scale lentamente. E' tutto al buio. C'è una luce soffusa all'angolo. Sporgo la testa oltre il muro. 
I capelli davanti il volto, chinata in avanti, le mani legate, la sedia scomoda e di legno, un piatto rovesciato accanto ai piedi. Anthony si alza.
" Pam. " - Pronuncia.
Il volto di Summer si solleva di qualche centimetro ma senza scomporsi dalla sua posizione da sottomessa.
" Anthony, sali sù. Sto un pò io con lei. " - Mi sento in diritto di doverglielo ordinare.
" Non posso, Pam. Mi è stato vietato di lasciarti da sola con lei. " - Informa.
" E' tutto apposto, ci sono io. " - La sagoma di Liam giunge da dietro il muro.
E' aiutato da una stampella e si fa avanti fino a me. Anthony esegue ed esce, lasciandoci.
" Senza pietà. Ricorda. " - Sussurra Liam.
Scuoto la testa e mi avvicino.
Lei solleva il volto mostrandomi un volto furioso.
" Cosa vuoi? " - Domanda.
" Voglio sapere cosa ti ha portato a far tutto questo. " 
" A me!? " - Sorride. - " Avete cominciato voi. "
" Se io sono qui dentro, sono solo cazzi nostri! Tuo padre si è intromesso per un errore! " - Spiego.
" Un errore? O no, tuo fratello conosceva le conseguenze. Il problema è stato che non ha saputo avere le palle di ucciderti. " 
" Sai perché? Mio fratello teme di perdermi, mentre tuo padre domani mattina farà saltare tutto in aria, con o senza te qui dentro. " 
Abbassa il volto, sconfitta. E' la verità.
" Dimmi perché fai quello che fai. " - Ripeto.
" Pam, dannazione, pensi che mi piaccia? Pensi che io abbia sempre saputo di mio padre? No! Ho saputo dopo di tutto questo. " 
" E allora? " 
" E allora sono intervenuta fingendo di salvare Harry. Ero il piano B, nel caso in cui voi avreste risposto al fuoco in modo davvero disastroso. Ma se fosse andata diversamente, me ne sarei tirata fuori e ne io, ne tu saremmo qui a parlarci così. " - Pronuncia furiosa. - " Cazzo, avete ucciso Paul. " - Sibila tra sè e sè.
" Ho ucciso Paul. " - Risponde Liam, quasi divertito, scandendo la parola "Ho".
" E' questa la cosa che non capisco, Pam. I nostri non vorrebbero mai far quel che fanno. Pensi che se avessimo voluto ucciderti non l'avremmo fatto? Mentre i vostri ci provano gusto, in loro c'è la malignità. " - Dice, con tono disgustato.
" Sta solo cercando di confon.. " - Cerca di spiegarmi Liam.
" A prescindere da chi sia maligno e chi altro, a me poco importa. C'è un pensiero fisso che mi mangia il cervello da giorni e tu sei l'unica a poterlo colmare, Summer. " - Sibilo, provocando la sua curiosità. 
Mi chino. Poggio una mano sullo schienale della sua sedia, spingendola un pò, lasciando che lei penzoli su solo due gambe di essa. Avvicino il volto al suo.
" Hai provato a baciare Harry? " - Domando diligente.
Lei sorride. 
" Non sto scherzando, Sum. " - Rispondo. 
Lei diventa seria. Abbassa lo sguardo, senza rispondere: chi tace, acconsente.
Spingo la sedia, lasciandola cadere sul pavimento. 
" Puoi uccidere chi ti pare, ma non toccare il mio uomo! " - Urlo. 

Corro fino al secondo piano. Apro la porta della stanza di Harry prendendolo alla sprovvista.
" Pam. " - Pronuncia preoccupato.
" Io non mi pento di niente. Niente. Però so che Summer ha provato a baciarti! " 
Lui ride e porta indietro la testa, ridendo sempre più forte.
" Sei una stupida. " - Enuncia.
Mi avvicino minacciosamente. Si sta facendo la valigia.
" Dimmi la verità. " - Ordino.
Lui si giro, è ad un passo da me ed è davvero meraviglioso.
" Io bacerei solo te. "
Ciascuna di quelle parole è inebriante.
Chiudo gli occhi e alzo la testa per offrirgli un caldo bacio, e sprofondo in quel desiderio che è Harry Styles.
" Harry. " - Sussurro.
Lui fa scivolare le mani lungo le braccia.
" Mi uccidi di desiderio con i tuoi baci. " - La voce improvvisamente roca.
Lui trattiene il respiro in ogni singolo bacio che ci prende.
Indosso ancora i vestiti con la quale sono uscita da questa stessa stanza. Ma..
" Sono le scarpe di Niall, quelle? " - Domanda, incuriosito.
Annuisco ricordando il momento in cui, stando seduti a parlare, Niall mi ha dato le sue scarpe.
Mi osserva ma non dice una parola. Si limita a guardarmi, i suoi occhi sono ancora colmi di desiderio ma forse c'è una scintilla di gelosia.
" Non ti piacciono? " - Sussurro consapevole del rossore che mi colora le guance.
" Mi piacciono si, ma penso tu sappia che indosserai tutti questi vestiti ancora per poco. " - Pronuncia contro le mie labbra.
Allunga la mano, io la prendo e faccio un passo avanti. Prende la cinta, sfilandola e minacciando ai miei pantaloni di cedere al suolo.
" Aspetta. " - Mormora, e senza staccare gli occhi dai miei, si abbassa togliendomi anche i pantaloni.
Respiro in fretta, e lui ritorna con il volto proprio davanti il mio. Una carezza sul fianco mi manda i brividi lungo tutta la schiena.
Si ferma e mi tira sul letto, a cavalcioni sulle sue gambe.
 In questo momento farei qualsiasi cosa per lui.
Scende con le mani sulla schiena, fino a raggiungere le cosce. Soffoco un gemito.
Sento le sue mani afferrarmi le natiche.
" Riprendiamo da dove avevamo lasciato. " - Mormora mentre mi accarezza.
 Le dita che sfregano tra le mie cosce.
Con le mani afferra l'orlo della maglietta e finisce col sfilarmela. Poi, tenendomi con sè, scosta la coperta.
Mi sdraia sul letto con una sola mossa. Mi avvicino a lui e prendo tra le mani il suo adorato viso. Mi chino per baciarlo sulla bocca. Lui mi afferra la testa, passandomi le dita tra i capelli. Ansima. Cerca di nuovo la mia bocca.
I nostri respiri bruciano mentre gli sfilo la maglia e lui si dimena per liberarsene.
Si ferma, mi guarda, gli occhi che ardono di desiderio. Allungo di nuovo la mano verso i bottoni dei pantaloni e lo bacio ogni volta che ne slaccio uno.
 Lui geme e con un altro, rapido movimento, mi afferra per la vita e mi stringe. E' completamente sopra di me.
Cerca la mia bocca, mi afferra la testa, mi tiene ferma con i suoi fianchi che spingono contro i miei. 
" Adesso, Pam. " - La voce s’insinua nel mio orecchio.
Lo sento, su di me.
" E io voglio te. " - Sussurra e, prima che possa rendermene conto, è preso a sfilarmi l'intimo.
Si alza in fretta e con un solo movimento si sbarazza dei boxer, rimanendo splendidamente nudo, imponente e pronto sopra di me. Lui si schiude in un ampio sorriso. Un sorriso malizioso, tentatore. Mi bacia l’ombelico. Percepisco il suo amabile sorriso sul mio ventre, mentre lui continua a risalire.
Alza la testa per guardarmi.
Il suo corpo sul mio, appoggiato ai gomiti.
Sfrega il suo naso contro il mio e io scendo con le mani lungo la sua schiena snella e muscolosa. Mi sfiora con le labbra. Ansima e inizia a muoversi. Muoversi in modo audace su di me. La seconda volta. Sempre più cattivo nei movimenti, non fa altro che farmi impazzire.
" Harry. " - Ansimo con lui.
Il suo fiato è sul mio collo mentre si muove. Poggio una mano sulla testata del letto, sorreggendomi dai continui movimenti di Harry.

Gemo, tirando le coperte verso di me. Lui stringe le dita sulla mia schiena. Mi vuole. Mi vuole così tanto che non riesce a fermarsi più. E' una sensazione così piacevole. La luce del sole è così egoista nel tramontare lasciando poca visibilità. Lascia che la stanza si incupisca ma l'unica luce qui sono gli occhi di Harry, luminosi e ardenti nei miei. Mi bacia il collo continuando a muoversi. Mi afferra le mani, stringendole in una morsa sopra la mia testa.
Vorrei urlare ma la mia bocca è occupata a baciare quella di Harry.
" Tu. Sei. Mia. " - Pronuncia ansimando contro le mie labbre.
Mi spinge contro il letto, mordendomi il labbro. Ansimo ma senza rendermene conto, passano dei minuti di totale e completa passione tra noi due. 
Adesso ci stiamo solo baciando. Lui ha smesso di muoversi su di me e sembra solo impegnato a baciarmi. Quanto desidero un suo "Ti amo", ancora assente.
Scosta il volto, e parla ad un centimentro dal mio volto.
" Non voglio che tu domani partecipi allo scontro. " - Rivela.
" Dobbiamo affrontarlo insieme. " - Rispondo.
Mi bacia velocemente.
" Non ti lascerò sola. " - Dice.
" Mi aspetterai? " - Sibilo contro il suo labbro, riferendomi all'Italia.
" Ti aspetterò sempre, Pam. " - Dice.
Non sarà un "Ti amo" ma mi fa ben sperare. Adesso sto bene. Con lui sto bene. 
Lui abbassa il volto, poggiando la testa sul mio seno e stringendomi. Gli accarezzo i capelli e gli bacio la fronte prima che tutte due possiamo lasciarci andare in un sonno profondo.

 

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Capitolo 18
*** Scegli il desiderio più forte che pensi. ***




18° Capitolo:
- Scegli il desiderio più forte che pensi.



 
Sono le 03:56.
Giungo nel soggiorno insieme ad Harry ricordando le nostre ultime ore. Sento ancora quella sensazione della sua pelle sulla mia. Quella sua morbida e candida pelle che mi sfiora. Mi blocco, con i miei pensieri, alla vista di Niall che carica il solito borsone di armi.
" Non penso sia una buona idea. " - Dice nervosamente.
" E' arrivato il tuo momento, non pensare al resto. " - Rispondo.
Lui scuote la testa ed io mi arrendo. Inaspettatamente, la porta della cantina si apre mostrando la figura di Summer, con le mani legate, tenuta da Zayn. 
Lei si dimena ma lui non molla la presa.
Mi giro di nuovo verso Niall e lui è di nuovo preso con il riempimento del suo borsone. 
Tra meno di qualche ora questo posto salterà in aria così abbiamo deciso che per le sei del mattino saremo a casa di Jhonny, cogliendolo di sorpresa.
O così si spera. Eleanor scende le scale ed il suo volto è molto sereno. Penso ancora alla proposta di Louis.
Lo stesso Louis che all'apparenza, per essere conquistato ha bisogno di calze a rete e minigonna mentre Eleanor è sempre stata una ragazza dura ma semplice. L'ho conosciuta con degli abiti di pelle e un pessimo carattere, ma da quando Tyler è sparito è più calma. Non è più lei, ma sembra esser tutto il contrario di prima.
Però Louis non ha cambiato idea su di lei, che è bella anche semplicemente sorridendo. E adesso e a me che sta sorridendo.
Mi appresto ad abbracciarla ma un frastuono mi prende alla sprovvista: Summer ha piantato una testata sul naso di Zayn.
Mi avvicino energicamente, esco la pistola, l'afferro per i capelli e la spingo verso il tavolino, catapultandola sopra. Le punto una pistola sulla testa e poi le dico:

"Adesso ascoltami bene, ti conviene star ferma ed immobile, chiaro?" - Sussurro in modo molto prepotente.
Così facendo, ricordo di Liam e quando per la prima volta la sua voce mi ha preso personalmente, all'edificio 3.
Lei socchiude gli occhi in segno di sfida ma è ovvio che la vittoria è dalla mia parte anche perché quella armata sono io. Mentre lei ha solo le mani legate.
La porta d'ingresso si apre ed a tutte le pistole si puntano contro essa.
Niall abbassa subito l'arma, avvicinandosi all'uomo che è appena entrato, felice come una Pasqua. Si abbracciano, dondolano nelle loro stesse braccia e ridono. 
Ma quel che è più sorprendente, è sentirli parlare. Magari lo sconosciuto non mi sorprende, ha anche l'aspetto di uno spagnolo ma sono sbalordita dallo spagnolo di Niall.
L'uomo è abbastanza alto, indossa abiti neri di pelle, un cappello nero, un paio di occhiali da sole che sembrano essere di una prestigiosa marca e una collana d'oro che sembra costare più di questo stesso edificio. Dietro di lui, c'è una decina di persone abbronzate, dal modo di fare spavaldo e tutte
 vestite di nero.
Ancora mi chiedo perché gli scagnozzi di Louis li chiamano "scagnozzi in bianco".
L'amico di Niall saluta Liam, Harry ed Eleanor, poi si ferma a guardare me. Mastica una gomma in modo fastidioso ma poi mi accorgo anche che mi sta sorridendo: 
La mia arma è ancora ferma su Summer mentre i miei occhi sono puntati su di lui. 
" Ohh chica, perdonami " - Dice, tastando duramente la parola "perdonami".
Sposto la pistola dal volto di Summer mentre Mike la solleva per un braccio, allontanandola da me.
L'uomo si gratta la testa e poi guarda Niall.

" Ella es la figlia de Jhonny? " - Pronuncia divertito.
Niall annuisce e poi mi fa l'occhiolino. In tutto questo, Louis rimane lì ferma a guardarlo, con le braccia incrociato. Quasi divertito anche lui.

" Ai ai ai. " - Enuncia facendo una smorfia.
Finalmente si accorge della presenza di mio fratello e si avvicina, come una festa, verso di lui per abbracciarlo.
Gli spagnoli sono così solari. Il vispo uomo qui pronuncia anche qualche parola spagnola a Louis e poi si gira verso di me.
" La chica es la hermana de Louis Tomlinson? " - Chiede con un tono buffo.
Louis risponde positivamente, ridendo.
Lui si avvicina a me ed afferrandomi la mano, pronuncia:
" Yo soy Dario. " - Dice calorosamente, per poi baciarmi la mano.
" Pam, piacere. " - Rispondo intimidita.
" Encatado, Pam. " - Sibila, scandendo bene il mio nome.
Harry rimane dall'altra parte della stanza ma con lo sguardo fermamente diligente. Pian piano giungono anche gli scagnozzi di Liam, alcuni amici a cui devono un favore ad Anthony e, per mia sfortuna, una serie di ragazze. Amiche di Eleanor.
Assassine professioniste o modelle? Non riesco a rispondere.
Con mia sorpresa entra anche Cornelia, la moglie di Mike. La stanza di sta sovraccaricando di persone in modo pericoloso. Non è consigliato star qui quando un granata minaccia di giungere tra di noi. La mia preoccupazione cessa quando Louis prende il controllo della situazione.
" Ascoltatemi. " - Guarda l'orologio. - " E' già molto tardi, sapete già la situazione quindi, dobbiamo raggiungere le nostre auto per abbandonare questo posto. " - Ordina.
Abbadonare questo posto.
Io ed Harry ci teniamo stretti la mano. E' qui che ci siamo rivelati ed è qui che ci siamo combattuti. Sentivo questo edificio ormai casa mia, ma sembra esser destino che questo posto smetta di esistere. Posso solo immaginare il vuoto che proveranno Louis e gli altri nel vedere la propria "casa" saltare in aria.
Eppure qui, come me, anche gli altri sono cresciuti e si sono formati. Tutti si apprestano a raggiungere le proprie auto mentre io, Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn rimaniamo in soggiorno. 
Harry si unisce a Liam in un abbraccio, seguito da Zayn ed infine da Niall. I quattro guardano, legati dalle loro stesse braccia, il loro capo, il loro amico, mentre girovaga per la stanza. E' tutto così candido adesso, adesso che nessuno vuole separarsi da questa dimora. L'ho sempre vista come un nascondiglio di assassini ma adesso, adesso che me ne sono affezionata, adesso che sembrava così naturale camminarci e viverci, adesso la vedo mia. 
Inaspettatamente un boato ci prende alla sprovvista. La terra sotto i piedi trema ed è percepibile il rumore delle auto fuori che vanno via. I ragazzi sono immobili e così anche Louis.
" LOUIS!! " - Urlo.
Il boato supera anche il mio urlo. Mi sento come se urlare fosse vano. Una luce si avvicina alla finestra. E' la bomba. Non so se devo scappare poi decido, di aprire gli occhi.
Un incubo ad occhi aperti. E la realtà è che sono tra le braccia di Louis.

Alzo lo sguardo. Ha i capelli davvero lunghi, la barba in disordine, il colletto della camicia sfatto e gli occhi vuoti.
Lui mi guarda mentro gli do una sistemata. Poi, improvvisamente, mi stringe in un suo fortissimo abbraccio. Io ho bisogno di lui come lui di me ed è in un abbraccio come questo che ci dimostriamo il bene che ci vogliamo. Il ciuffo è ancora in sù, come l'ho spostato io, ed i suoi occhi sono più intensi.
Sono io la cura di Louis. Solo che.. è percepibile il suo dolore nel dover abbandonare questo posto. E' debole nella sua presa.
Zayn ci avvisa che è l'ora di andare e dopo esserci separati, usciamo. La vista che segue è quella di Summer che viene buttata dentro l'auto di Eleanor e le sue amiche mafiose. Louis si sofferma per chiudere la porta mentre io, Liam, Niall ed Harry raggiungiamo la macchina di quest'ultimo.
Noi siamo gli incaricati a giungere l'edificio di Jhonny e posizionarci nell'ala est. Entriamo in auto e siamo tra i primi ad allontanarci. 
Ci è stato ordinato anche di separarci anche dalle altre auto una volta raggiunta la strada principale così da non dar nell'occhio, poiché abbiamo dieci auto nere, la maggior parte SUV.
La mano di Harry stringe il mio ginocchio, mentre con l'altra gira lo sterzo. E' affascinante anche quando guida. Ha gli occhi piantati sulla strada e nascosti dagli occhi scuri. Ha il volto cupo, sta pensando a qualcosa. Ma chi di noi non sta pensando a quello che ci aspetta. Insomma, io ho una cinta sulla schiena e una sulla vita per ospitare un fucile mai usato e un paio di pistole. Io. Un'assassina. 
Come l'edificio 3, anche quello di Jhonny è isolato.
" Pam. " - La voce di Liam mi fa sobbalzare. - " Io, tu, Mike, Dario e due suoi uomini dobbiamo andare nei sotterranei. " - Pronuncia.
Annuisco ma la mano di Harry si stringe di più.
" Non sopporto quel Dario. " - Bisbiglia, quasi con un tono latino.
" E' simpatico. " - Dico.
Lui scuote la testa e rimane in silenzio. Certo, la presentazione ammaliante dello spagnolo non è stata delle migliori visto che Harry era a pochi metri da noi.
" Harry, tu e Lux siete incaricati di trovare Cray. " - Pronuncia quasi sorpreso.
Mi giro verso Harry. Lui dovrà affrontare Cray e non sarà clemente con lui. Sospiro. La paura delle ultime settimane non è nulla in confronto a quella di adesso. E' successo tutto così in fretta che non ho modo di pensare.
" Cosa c'è nei sotterranei? " - Domando.
" Delle ragazze che vanno salvate. Jhonny le usa per far soldi. " - Pronuncia inorridito Niall.
Ragazze usate per far soldi? A buon intenditore, poche parole. Dovrò salvarle io e metterò tutta me stessa per far sì che loro vedano la luce del sole.
Senza rendermene conto stiamo già rallentando. Gli altri SUV si stanno avvicinando.
L'edificio esternamente sembra vuoto. Da dietro vedo sporgere il fucile. Liam mi sta preparando. Ci sta preparando.
" Qualsiasi cosa, non devi staccarti da me. " - Ordina lui, mentre cerca di afferrare le altre due pistole che dovrò agganciare alla cinta. 
Incantro il fucile sulla schiena e afferro le due pistole, per incantrarle sulla vita. Prendo la mia fidata pistola per tenerla in mano e tengo gli occhi puntati su Harry. Penso al fatto che Liam ha una ferita sulla gamba e nel caso gli faccia male, non saprei come fare. Scuoto la testa. Liam è forte, se no non sarebbe qui. Mi guardo intorno, l'auto di Eleanor passa dall'altra parte. Quella macchina è tra le più importanti, Summer è lì dentro. Mi guardo intorno per cercare l'auto di Zayn, con Louis dentro ma la ricetrasmittente si accende, facendo partire la voce di Mike.
" Ragazzi, al mio 'via', dovete partire all'attacco. " - Pronuncia cautamente.
Ci siamo. Sento le pistole di Niall e Liam che si caricano e con la coda dell'occhio noto Harry che si muove per rifornirsi di armi.
" Dieci. "
Mi giro. Harry si gira con me.
" Nove. "
La sua mano è sul mio volto.
" Otto. "
Le sue labbra sono sulle mie.
" Sette. "

Mi bacia con audacia.
" Sei. "
Io non vorrei mai perderlo.
" Cinque. "
Il numero da Mike pronunciato si avvicina sempre di più allo zero.
" Quattro. "
Il sangue mi si ribolle nelle vene.
" Tre. "
Stringo la pistola nella mia mano.
" Due. "
Non sento più nulla. Solo il battito del mio cuore. Vedo che dalla porta principale escono due scagnozzi in nero intenti a fumarsi una sigaretta. Sento ancora il mio cuore e nessun'altro rumore.
" VIA!!
Di colpo sono sveglissima e pronta all'attacco. Esco dall'auto e i due uomini vengono uccisi dagli scagnozzi di Dario. Liam si avvicina a me. Mi prende per il polso e mi fa correre bassa perché i colpi cominciano a essere ricambiati. Gli scagnozzi di Jhonny sono in allarme ed il bastardo è là dentro. Giungiamo davanti una porta posteriore che inaspettatamente si apre mostrando la figura di un uomo, con lo sguardo perso. Un infiltrato, forse. Ci guardiamo intorno, Mike e gli altri non sono ancora arrivati.
Guardo nervosamente Liam.
" Eccoli. " - Pronuncia tirando un sospiro di sollievo.
Mike, Dario e altri due uomini stanno correndo verso di noi.
" Abbiamo delle ragazze da liberare. " - Enuncia Mike, quasi stanco.
Scendiamo le strette scale buie e raggiungiamo il sotterraneo. Viene mostrato un lungo corridoio illuminato da una luce rossa. Il tetto è ornato da un telo di velluto rosso e ogni porta ha una porta accompagnata da un numero.  Liam mi tira un occhiata cominciando ad aprire la prima porta.
" Hei tu! " - Urla.
Avanzo lo sguardo, un uomo con lo sguardo atterrito cerca di coprirsi con il lenzuolo del letto. La stanza è rossa, ha un letto dello stesso colore, comodino, una porta, probabilmente del bagno, un separè e nemmeno una finestra. La ragazza ha lunghi capelli rossi e lo sguardo vuoto. E' davvero magra e ha le guance scavate su se stesse. Rivolgo lo sguardo verso il corridoio, se tutte le ragazze sono come questa, allora vanno immediatamente salvate. Abbandono Liam mentre caccia via quell'uomo per proseguire. Intanto Dario e i suoi scagnozzi hanno già liberato molte donne, forse perché non tutte le stanze hanno "ospiti". 
Tiro un calcio sulla porta, la B5, ed entro. Dal letto escono due volti, una ragazza e un uomo. Lui è evidentemente molto più grande di lei. Gli punto la pistola addosso.
" Vai via. " - Pronuncio quasi spaventata. 
L'uomo alza le mani. Mi è subito chiaro, è nudo. 
Mi avvicino al pavimento, prendo la camicia e la porgo alla ragazza. Le faccio cenno di alzarsi, mi giro e lei mi afferra paurosamente la mano. Ognuna di queste ragazze sembra esser tornata con la mentalità di una bambina di due anni. Spaventate, sfrustare e prive di ogni forza per poter pensare cos'è giusto e cosa sbagliato.
La porto fuori permettendole di avvicinarsi all'altro gruppetto di ragazze che Mike tiene sottocontrollo. La voce di Dario sporge dal fondo del corridoio.
" Ci sono altre porte qui! " - Enuncia.
Io e Liam ci avviciniamo e oltre quel corridoio c'è un'altra scala che scende. E' spaventosa e buia ma probabilmente conduce ad altre vite da salvare. Scendiamo energicamente e come pensavamo, altre porte con un numero e una lettera. Ma queste sembrano essere di meno, se quelle al piano di sopra potevano essere dodici stanze, queste saranno al massimo la metà delle prime. Vado davanti una porta. S10. Provo ad aprirla, ma niente da fare. Vedo Liam mentre libera un'altra ragazza così gli chiedo di aiutarmi ad aprire questa. Prova ad aprirla ma senza riuscirci. Così opta per sparare sulla maniglia, aprendola.
Entriamo. Ci viene mostrata una ragazza da sola, sul letto e spaventata. Coperta solo da una misera coperta. Ha lunghi capelli chiari e il volto magro. Ci avviciniamo ma lei alza la mano spaventata.
Liam alza la pistola, per farle capire che non le faremo del male ma lei indica silenziosamente il bagno. Dentro esso c'è qualcuno.
 Liam si avvicina energicamente trascinandola via dal letto con tutta la coperta, per portarla fuori e chiudere la porta, anche se non si chiude.
Cerco di coprirla per bene. Lei ha lo sguardo basso. Tra tutte, questa sembra quella più terrorizzata. Liam alza il suo mento con due dita e poi sgrana gli occhi. 
Ha il trucco leggero, quasi sbavato. Posso solo immaginare cos'abbia passato questa ragazza ma nonostante ciò, sembra avere dei lineamenti del viso molto delicati.

" Che c'è? " - Domando d'istinto.
Il suo sguardo è preoccupante. 
" Come ti chiami? " - Chiede Liam, quasi sorpreso.
La ragazza sussurra qualcosa ma non riusciamo a sentirla. Avvicino l'orecchio alle sue labbra. 
" Ha detto di chiamarsi Sarah. " - Dico, ripendendo il nome detto dalla ragazza. 
Liam impreca tra sè e sè. Si allontana, seguito da me.
Tengo stretta la mano di Sarah e la porto con me.
" Liam, cosa c'è che non va? " - Chiedo.
Intanto stiamo salendo le scale perché il nostro lavoro qui sembra finito quindi stiamo raggiungendo Mike. Aiuto la ragazza a salire ma Liam si ferma nel bel mezzo delle scale.
" C'è che questa ragazza è la fidanzata di Niall che lui credeva morta. " - Pronuncia spaventato.
Mi giro verso la ragazza. Il tormento amoroso di Niall era una fidanzata creduta morta. Lei guarda Liam con uno sguardo tenue. Ci mancava solo questa. Oltre lo stupore, si sopravvale quel sentimento chiamato sollievo, perché se Niall soffriva per la morta di questa ragazza, credo che vederla potrà cambiare tutto. Ma al tempo stesso questa ragazza è stata traumatizzata.
" Poi l'ho vista solo in foto. Magari mi sbaglio. " - Sussurra Liam, quasi sconfitto.
Guardo la ragazza e lei scuote la testa. E' proprio la ragazza di Niall. Saliamo. Mike ci fa segno di avvicinarci, ed io mi chiedo quale sarà il nostro ordine adesso.
" Quando ci daranno il segno, faremo uscire le ragazze perché proprio davanti la porta ci saranno tre auto, protette, pronte a portarle via. " - Informa.
Adesso che il nostro lavoro qui è finito, sto pensando ad Harry. A Louis. Summer. Vorrei tanto essere con uno di loro, ma sono fiera di essere qui per proteggere la ragazza di Niall. A proposito..
" Dobbiamo vestirla. " - Sussurro a Liam.
" Si, non ho intenzione di lasciarla salire su una di quelle auto. " - Risponde.
La sua risposta mi sorprende. Non può lasciare che gironzoli con noi come se niente fosse. 
" Non possiamo portarla con noi! " - Dico.
Intanto la ragazza è accasciata sul pavimento e non capisce fondamentalmente cosa sia potuto succedere. Un uomo esce da una delle stanze e Liam gli spara. Senza 'ma' e senza 'perché', gli ha sparato senza esitazione.
" Che cazzo fai? " - Domanda nervoso Mike. 
" Allontana Sarah, portala lì e vestila con i vestiti di quell'uomo. " - Ordina Liam. 
Afferro Sarah per mano e la porto dove stabilito. Non so dove mettere mani. L'uomo sta pure sanguinando. 
" A me non importa, sono nuda sotto questa coperta, vorrei qualcosa per coprirmi. Qualsiasi cosa. " - Dice con un tono vuoto.
Mi appresto a togliere i vestiti all'uomo per permettere a Sarah di vestirsi. Indossa una t-shirt e una tuta davvero larga per il suo corpo magro. Intanto le altre ragazze stanno salendo le scale per raggiungere le auto e scappare.
" Pam, porta la ragazza qui!! " - Urla Mike.
Vedo Liam mentre borbotta qualcosa a Mike ed io vengo colta di sorpresa da un uomo che giunge alle mie spalle.
Sarah indietreggia.
" E' il mio cliente. " - Pronuncia.
L'uomo ha lo sguardo diligente su di me.
" Ho pagato per questa donna. " - Dice, scandendo ogni parola.
Rimango in silenzio. Non può mettersi contro di me, a meno che anche lui non sia armato, non mi fa paura. Afferro Sarah e la porto via con difficoltà, visto i vestiti grandi con la quale sta camminando.
" PAM!! " - Urla Liam, dall'altra parte del corridoio.
Mi giro e l'uomo ha un coltello sulla mano destra. Alzo la pistola e sparo due colpi sul suo petto. Continuo a sparare finché non muore davanti i miei occhi. Tutto sotto le urla di Sarah che si ripara tra le braccia di Liam. Il cadavere dell'uomo continua a dispergere sangue sul pavimento ed i pianti della ragazza mi ricordano i miei durante l'omicidio del mio vicino di casa, Al.
Scuoto la testa per disperdere il pensiero nell'aria e mi appresto a raggiungere le scale con Liam.
" C'è una porta tra queste scale e l'uscita, conduce ad una delle stanze principali dell'edificio. " - Pronuncia Liam.
Non riesco a pensare così decido di annuire, senza rendermi conto che dirigendoci in una delle stanze dell'edificio è come se entrassimo in piena guerra. Ed infatti siamo nel cuore della casa. Aprendo la porta veniamo avvolti dalla vista di un balcone interno, una serie di divani in pelle e tanto, tanto lusso. C'è gente che si spara a destra e così a sinistra. Incantro la pistola sulla cinta e afferro l'altra. E l'altra mano, invece, è stretta con quella di Sarah. Camminiamo veloci sotto la protezione di Liam. Alzo lo sguardo e noto la testa bionda di Niall attraversare il lontano corridoio correndo. Corriamo anche noi verso quello stesso corridoio. Sarah riesce a correre a malapena. Sentiamo spari farsi sempre più vicini. Ma la priorità forse non è far vedere Sarah e Niall, quest'ultimo potrebbe perdere di vista i suoi obiettivi se sapesse che il suo grande amore è ancora vivo. Mi fermo e Liam si gira.
" Non è il momento per fermarsi, Pam! " - Dice Liam.
Sarah poggia le mani sulle ginocchia prendendo grandi respiri. Mi guardo intorno, siamo nel bel mezzo di un corridoio pieno di assassini. Abbiamo bisogno di fermarci. Mi giro. Niall è fermo dall'altra parte del corridoio, ma non ci sta vedendo. Sta sparando a qualcuno. 
Istanti dopo aver terminato il suo operato però, sposta lo sguardo su di noi ed incredulo ci fissa di nuovo.
" Pam! Liam! Che ci fate qui? " - Domanda incredulo.
Il suo sguardo si poggia sulla sagoma di Sarah e in attimo ha la sensazione di poter vedere tutti i sentimenti di Niall attraversargli gli occhi. I suoi occhi sembrano voler esplodere in un pianto vigoroso.
" Sarah. " - Pronuncia lui.
Finalmente posso vedere anche la realizzazione negli occhi di lei ma con tutta questa devastazione è difficile da percepire l'emozione di qualcuno. Dietro di noi, sbuca di nuovo Mike, molto sconcertato.
" Pam, Liam! Che ci fa questa ragazza qua? " - Pronuncia atterrito.
Perdo il controllo. Niall. Sarah. Liam. Mike. Mi sento oppressa. In un attimo, perdo di vista anche Sarah, che è tra le braccia di Niall e nell'intento di portarla al sicuro, sentiamo un boato tremendo. Una serie di spari vicini ma allo stesso tempo assenti.
" NO!! " - Urla Liam.
Non ho mai provato così tanta paura nel girarmi e vedere cosa sta succedendo.
" MIKE!!! " - Urla ancora Liam.
Stringo gli occhi e mi paralizzo. La risposta è solo una. 
Mi giro.
Mike.
Sul pavimento.
Senza vita.



 

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Capitolo 19
*** Il male che produce il bene. ***







19° Capitolo:
- Il male che produce il bene.




 
Liam solleva la pistola, sparando all'uomo dall'altra parte del corridoio. 
" Merda. Merda. " - Continua a ripetere Niall.
Ci avviciniamo a Mike, trascinandolo nella stanza accanto. Sarah chiude la porta mentre Niall gli strappa la giacca di dosso e Liam si accascia a terra, probabilmente sfinito per lo sforzo che ha dovuto affrontare per camminare senza patire il dolore della ferita causata solo qualche giorno fa. La mia testa viene invasa da una marea di pensieri, soprattutto da uno più grande di tutti gli altri: Daniel. Il piccolo Daniel. Figlio di quell'uomo steso sul pavimento.
Mi guardo intorno e vengo colta dalla sprovvista quando Mike riprende a respirare. Mi giro quando noto che, 
sotto la camicia di Mike, si mostra un giubotto anti-proiettile. Niall si butta sul pavimento e l'unico suono che segue è un rumoroso tiro di sollievo da parte di tutti. Mi butto a terra anch'io, nonostante il tremolio di ogni mio arto. 
" Cazzo, anche io ho avuto paura che credete? " - Domanda Mike.
Niall si solleva subito in piedi.
" Dobbiamo andarcene da qui. " - Ordina.
Si appresta ad aprire la finestra e mi fa un cenno di uscire. Mi avvicino tentennante, esco un piede per salire sulla scala esterna. Improvvisamente la porta della stanza si spalanca, mostrando un paio di uomini vestiti di nero che guardano tutti i presenti: Da Liam a Mike, da Mike a Sarah ed infine, me e Niall.
Non ho il tempo di rendermi conto nella situazione che Niall mi ha già spinto, facendomi cadere sulla scala sotto, di schiena. Urlo il suo nome ma lui chiude la serranda, lasciandomi fuori. Ho la schiena dolorante ma riesco ad alzarmi. Niall voleva solo difendermi ma per far si che io evitassi una pallottola, ha fatto si che io mi assicurassi una vertebra rotta.
Mi guardo intorno. L'unico passaggio percorribile è quella via colma di auto a destra. Scendo le scale e corro. 
La schiena fa molto male ma riesco a trattenere il dolore. Corro guardandomi intorno in cerca di qualcuno ma l'unica immagine impressa è Niall che mi 'salva'. Sono nel bel mezzo di un piazzale con una domanda: Ritorno da Niall o corro a cercare qualcuno? 
Improvvisamente, mi vedo sbucare Zayn dal nulla che mi afferra per le braccia: E' ferito ed i suoi indumenti sono per lo più strappati. 
Ci guardiamo, increduli che uno sia davanti all'altro.
" Pam, che ci fai qui? " - Domanda.
Arrivo a pensare che non so più qual'è il mio posto. Sembra che tutto sta andando per il verso sbagliato e che quelli a perdere siamo noi ma adesso..
" Dov'è Louis? " - Domando subito.
Scuote la testa con gli occhi tristi sibilando che non ne sa niente. Siamo in due e nessuno dei due sà di Louis.
" Harry? " - Chiedo ancora.

" Lo stavo cercando anche io. " - Risponde, guardandosi intorno. - " E gli altri? Non dovevi essere con Liam? " - Domanda. 
Il suo tono di voce rallenta quando pronuncia il nome 'Liam', credendo gli fosse successo qualcosa. 
" Dovrebbero star bene, sai com'è fatto Liam. " - Pronuncio con dolore.
Io non so ancora come sia fatto Liam, dopo esser stato colpito da Paul, ho come l'impressione che adesso sia un uomo vulnerabile.
La mano di Zayn afferra saldamente la mia e corriamo via, prima che qualcuno ci trovi. Adesso è diventata una corsa a chi trova prima chi. La schiena fa veramente molto male ma l'audacia del trovare Louis o Harry si fa avanti, più del dolore quindi mi appresto a correre tra le stanze, apparentemente vuote.
" Saliamo sopra. " - Enuncio.
Zayn mi trattona tirandomi indietro prima che io potessi salire. I suoi occhi ardono nei miei.
" Sopra c'è Jhonny, Pam. Non puoi salire, Louis non me lo perdonerebbe mai se te lo lasciassi fare. " - Mormora.
Sopra c'è Jhonny? Quindi anche Louis. Io ho bisogno di vederlo. Di avere la certezza che ce l'ha fatta ed è vivo ma è anche vero che nel mio intento c'è molto pericolo. In un attimo, ci hanno trovato e l'unica scelta è comunque quella di salire al piano di sopra. 
Zayn si sporge dalla ringhiera e spara ai due uomini di sotto mentre io mi dirigo verso il corridoio.
" Pam! No aspetta! " - Urla Zayn.
Prima che potessi raggiungere la porta in fondo, qualcuno mi blocca, buttandosi sul suolo con me. Sento sulla parte bassa della schiena come un dolore insopportabile. Mi guardo intorno e sopra di me, quei conosciutissimi riccioli chiari e quegli occhi verdi che anche all'inferno fa sembrare tutto il paradiso.
" Harry. " - Sussurro, stanca ma assuefatta.
Lui mi solleva e mi nasconde dietro un muretto sparando verso un uomo, nascosto da un divanetto.
" Pam, che cazzo ci fai qui? " - Domanda, agitato.
" Voglio andare da mio fratello. " - Urlo, sotto tutti questi spari.
Lui riesce ad uccidere quell'uomo e mi rivolge il suo sguardo diligente. Adesso mi preoccupa però anche se, n
on so perché, ma con Harry accanto mi sento al sicuro.
" Sei un incoscente! " - Urla, stringendomi per le spalle e sbattendomi sul muro dietro di me.
Mi sbagliavo. Non capisco se è per le continue possibilità di morire che ha subito stando qui dentro o perché ho infierito sulla regola di non avvicinarmi a Jhonny, che sicuramente è dietro quella porta con Louis, ma Harry è furibondo ed il mio corpo ne ha risentito.
L'ennesima botta ha scaturito dolore nella mia schiena, Harry mi ha fatto male volutamente. 
Lo vedo tirarsi i capelli indietro disperatamente, tenendo salda quella pistola tremante. 
" E tu? La porti qui tranquillamente!? " - Urla a Zayn.

Lui lo guarda atterrito ma la colpa è tutta mia. Inaspettatamente, dentro la stanza di Jhonny si sente una serie di spari. Una serie interminabile di spari. Noi siamo riparati dietro il muretto, speranzosi che ne esca vivo Louis. Ma da quella porta non esce nessuno e quando finalmente gli spari cessano, mi sento in dovere di entrare. E se mai Jhonny sarà il sopravvissuto, mi farò uccidere, non importa. Sotto l'assordante richiamo di Harry e Zayn, entro, spalancando la porta.
Alzo lo sguardo. Louis, con una mitraglietta in mano e lo sguardo rivolto al corpo trucidato di Jhonny sul pavimento.
L'uomo da noi temuto e che Louis ha sempre voluto uccidere, è morto. 
Louis mi rivolge lo sguardo, e nei suoi occhi c'è rabbia. Per Jhonny, per il fatto di avermi così pericolosamente vicino, per tutto. Tutti e tre, entriamo lentamente, osservando l'omicidio di mio fratello. Il sangue scorre sul corpo di Jhonny. La mano di Louis che tiene la mitraglietta, si libera tastando il fianco. La sua mano si allontana di qualche centimetro e si mostra essere colma di sangue. 
Ci affrettiamo a tenergli soccorso. E' una ferita dovuta ad una lama. Louis non riesce a parlare e ma riesce a reggersi in piedi adesso. Zayn ed Harry lo afferrano immediatamente, ma lui si scosta cercando di mantenere l'equilibrio. Il suo nemico sconfitto con le sue stesse mani. E' finalmente finita.
Harry alza lo sguardo verso la soglia della porta e quando mi giro anche io, noto che la figura di Summer è immobile, con lo sguardo fisso sul padre che giace morto sul pavimento. Il suo sguardo è terrorizzato ed incredulo, quasi non vorrebbe crederci. Poi il suo sguardo diventa sempre più furibondo e finisce col guardare me, che involontariamente sono rimasta l'unica con un arma da fuoco in mano. 
Lascio subito cadere la mia arma sul pavimento, sollevando le mani. Poi mi viene in mente che dietro di me ci sono Harry, Louis e Zayn, così allargo le braccia come per doverli proteggere.
" Ma scherziamo? " - Sento Louis dietro che carica una pistola mentre sibila dei lamenti e dei sospiri.
" No. " - Enuncio.
Summer sgrana lo sguardo e dietro di me predomina il silenzio.
" Ascoltami, lo so, non deve essere facile vederlo lì privo di vita. " - Pronuncio con difficoltà.
Lei solleva subito la pistola verso di me. Io abbasso lo sguardo sconfitta ma lo risollevo subito quando le parole sorgono nella mia mente.
" Puoi farlo. Puoi uccidermi ma lascia che ti dica una cosa: lui non ti meritava. Tu non hai quella pistola perché te lo senti tu, ma perché ti è stato imposto di far così e credimi, nessuno può capirti più di me. La Summer che conosco io, però, è cresciuta con sua madre ed i suoi fratelli, in una piccola struttura accanto alla mia. La Summer che conosco io è timida e riservata, non sparerebbe mai alla sua migliore amica. Che sono io. Io probabilmente sono cambiata molto, radicalmente, quasi da non riconoscermi nemmeno io. Ma tu questo non puoi saperlo, non puoi sapere quanto dolore ho patito in questi giorni. Fisicamente e mentalmente. Ma niente, ripeto, niente, fa più male che vedere la tua migliore amica che ti punta un'arma addosso minacciandoti di ucciderti e credimi, che di pistole puntate addosso ne ho viste. Più volte ho pensato: ' E' giunta la mia ora '. Ma non è mai successo, probabilmente fino ad ora. Ma adesso non mi sono detta che questo è la fine della mia vita, ma l'inizio della tua, Summer. Perché se mi ucciderai, rimarrai con il rimorso. E probabilmente, i tre qua dietro e l'altra cinquantina lì fuori, non ti farà uscire viva. Ma se invece, se decidi di posare quell'arma, prometto che mi prenderò cura di te. Ti porterò via da tutti e vivrai di nuovo. " - Dico, avvicinandomi piano piano, con gli occhi colmi di lacrime.
Anche lei sta piangendo. La pistola di Summer, scende gradualmente verso il basso e mentre lei sta perdendo il controllo del suo respiro, io mi affretto per avvicinarmi a lei. Ma improvvisamente, una figura maschile si affianca a lei: suo fratello Tawer. Armato.
Avvicina le labbra all'orecchio di Summer e dopo averla strattonata a sè, sorride.
" E' stato molto romantico, vero sorellina? " - Pronuncia.
Il volto di Summer rimane fisso su di me, nessuno sguardo compiaciuto, ne felice. Summer mi supplica con gli occhi.
" Oh no. " - Sibila Tawer. - " Non dirmi che ti sei fatta impietosire? " - Domanda, quasi schifato.
" Pam, vieni qui. " - Ordina Louis.
Non riesco a muovermi e proprio quando sento i passi di qualcuno dietro di me avvicinarsi, Tawer riprende a parlare, solo dopo aver dato un occhiata al corpo morto del padre.
" Oh! Non pensavo ci potessi riuscire, Louis. " - Rivela. - " Ma è un bene: adesso sono io l'uomo portante della famiglia. " - Enuncia senza delicatezza.
La pazzia è evidente nei suoi occhi. Summer si dimena ma lui riesce a tenerla con un solo braccio. Rimango al centro della stanza, tra i miei alleati ed il nemico, nella speranza che lasci Summer libera di correre tra le mie braccia. Ma fa diversamente: la spinge, facendola cadere accanto a lui e non verso di me. Cerco di raggiungerla ma Louis mi tiene per un braccio. Mi divincolo.
" Il che non vi autorizza a passarla liscia! " - Urla.
Punta la pistola e spara
Sono i secondi più lunghi della mia vita. Dove non si riesce a capire. Dove tutto ti sembra lento e irraggiungibile. Ma in un attimo è tutto chiaro, o parzialmente chiaro: quella a terra sono io. Sento un buco sulla spalla. La spalla. Il che mi fa ben sperare che magari non morirò. Mi accascio sul pavimento, distendomi. Ho come la sensazione di voler andare a dormire. Sento nella mani che toccano la mia schiena. Sento il formicolio del braccio destro, dove si trova 'il buco', che mi tormenta. 
Sento le urla di Louis come se fosse sotto un fondale marino.
" Pam! Ti prego. " 
Mi supplica ma ho come la sensazione che la sua bocca si stia rimpiendo di acqua. Vedo Summer che urla verso di me, ma non sento la sua voce. 

Mi sto facendo prendere dal panico e come se non bastasse, credo di star per prendere i sensi. Tawer l'afferra per il braccio, trascinandola via, mentre urla. Il volto di Tawer sembra preoccupato e si guarda intorno. Dal fondo del corridoio sbuca uno degli scagnozzi di Louis. Zayn si precipita a portarlo fuori. 
" Zayn, salva Summer. " - Urla la mia mente.
Vedo la mano di Harry che afferra la mia mano. Ho paura. La schiena fa ancora male ed è anche colpa sua. Non doveva farmi quel male. Non riesco a muovere la mano però. Dentro di me c'è anche la voglia di non lasciarlo andare.
" Harry. " - La mia mente continua a riempirsi di parole. 
Mi giro contro la mia volontà, ed il volto di Louis è proprio sopra il mio. Non riesco a muovermi, riesco solo a vedere. Non riesco a far nulla. 
" Non mi lasciare, ti supplico. Non te ne andare. " - La voce straziante di Louis mi prende a pieno mentre le sue braccia mi avvolgono in un suo sincero e caldo abbraccio. I suoi capelli cadono sugli occhi, occhi lacrimanti. Mentre sullo sfondo, Harry è al telefono ed urla qualcosa, qualcosa di troppo rumoroso per esser percepito da me.

" Louis, posso venire a giocare con te? " - Una piccola me si fa largo nel giardino mentre Louis fa qualche tiro a canestro.
" Non ci arriverai mai. " - Risponde diligente lui.
" Fammi provare. " - Lo supplico.
" Non voglio che tu ti faccia male, Pam. " - Continua, più arrabbiato di prima.
Continuo a supplicarlo fino a convincerlo. Prendo la palla in mano e corro. Giungo fino al canestro e nel tentare di avvicinarmi ancora, scivolo nel cavo elettrico che collega il tagliaerba di papà. Louis corre subito dietro di me.
" Sei un incoscente. " - Ribatte.
La schiena pulsa a quelle parole. Harry perché hai reagito così? 
" Non piangere, papà non me lo perdonerebbe mai! " - Dice, preoccupato.
La protezione invana di Zayn è di nuovo nella mia mente.
" Fa male. " - Sussurro, quasi in lacrime.
" Lo so! Ma tranquilla.. " - Rassicura quel bambino dai folti capelli castani e gli occhi chiari, che mi tiene la mano. - " Ci sono io con te. " - Adesso però è un uomo. Un uomo ferito che non vuole perdermi. Stessa persona, ma con un diverso stile di vita. Da bambino a uomo.
Riesco ad accarezzargli la guancia per rassicurarlo ma perdo i sensi, istanti dopo.
" PAM!

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Capitolo 20
*** Nessuno coglie quest'attimo. ***





20° Capitolo:
- Nessuno coglie quest'attimo.



 
Apro gli occhi con difficoltà. Sopra di me, c'è un soffitto color verde. Tutto attorno a me è verde e ricorda i soliti colori di un ospedale.
Aspetta, questo è un ospedale. Indosso una mascherina fastidiosa e sento il braccio immobilizzato e dolorante. Non riesco a girare la testa, questa mascherina è fin troppo fastidiosa. La testa fa molto male. Quanto ho dormito? Ma soprattutto, ho dormito? Provo a muovere piano i piedi e le mani. Ho un prurito seccante nel braccio ma è ingessato e non riesco a raggiungerlo. Sembro impossibilitata e vedere questa mascherina che mi stringe è irritante. Più schiarisco lo sguardo, più scopro che la stanza è ricoperta di mazzi di fiori. Di ogni genere e di ogni colore.
Poi, con mia sorpresa, la porta del bagno si apre, rivelando Harry. Il mio cuore comincia a battere forte. Lui non riesce a vedere che sono sveglia, è intenzionato a sollevarsi i pantaloni. Nel farlo intravedo una fascia sotto la maglietta. 
Si gira dandomi le spalle. Perché non mi guarda? 
" Ai ai, Pam, per colpa tua sto dimagrendo così tanto che questi pantaloni non stanno più sù. " - Pronuncia, con tono sconvolto.
E' diventato pazzo? E' convinto che io stia dormendo o cosa? Si gira ed io chiudo gli occhi per sentire ancora la sua voce.
" Dormi ancora, non è vero? " - Domanda. 
Lo sento pronunciare un basso "certo", arrendendosi. Sento i suoi passi attraversare la stanza fino ad avvicinarsi al letto. Si siede sul bordo ed afferra la mia mano. Adesso è una lotta per non muovere quella dannata mano.
" Sei così bella quando dormi. Ma io vorrei ti svegliassi, voglio andare via da qui. Ormai sarà passato, quanto? Una settimana? " - Continua a borbottare.
Merda. Una settimana.
" Abbiamo provato a trovare Tawer o Summer, ma si sono dileguati. Pochi giorni fa abbiamo trovato un sotterraneo nell'edificio ma era troppo tardi quando l'abbiamo scoperto. " - Pronuncia con dolore. - " Se solo dovessimo trovarlo. " - La sua mano si stringe fortemente attorno alla mia con decisione e rabbia.
Lo sento singhiozzare. Apro leggermente un occhio: ha il volto rivolto verso il basso, i riccioli cadenti su di esso ed il corpo rigido. 
" Non posso guardarti mentre sei ancora così. " - Strizzo di nuovo gli occhi, quando lui solleva lo sguardo verso la finestra. - " Non posso pensare che Tawer sia ancora vivo per quello che ti ha fatto. Nessuno ha avuto più la forza di andarlo a cercare, sono tutti qui fuori. 
Louis è distrutto e solo una come te poteva ridurlo così. Abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te. Del tuo sorriso, del tuo sguardo, del tuo tocco. Ho bisogno di sapere che ci sei per me e se solo penso.. " - La sua presa si stringe ancora. - " Se solo penso che l'ultimo ricordo che hai di me, sono io che ti spingo sul muro. Sogno tutte le notti quella scena, fino al momento dello sparo. " - Dice, mormorando la parola "sparo" come una bruciatura. - " Pagherei oro per avere la certezza che tornerai viva da questa situazione. Partirai tra una settimana e non voglio lasciarti andare senza prima averti detto quanto tua sia speciale per me. " - Borbotta.
In un attimo, decido che è il momento di stringere la mano di Harry. Muovo leggermente le dita e sento Harry sussultare sul letto.
" Pam. " - Pronuncia scettico.
Apro gli occhi delicamente lasciando che nel suo sguardo passino tanti di quei sentimenti che nemmeno io sono brava a percepire. E' felice, è triste, è stanco. 
Si avvicina energicamente, afferra la mascherina e la tira per poi lasciarla andare nel mezzo dei miei occhi, incurante di avermi fatto male. Mi afferra per le guance e mi stampa un bacio. Sento il suo desiderio di baciarmi da giorni sulle mie labbra secche ed asciutte. Sento la sua bocca che fatica a staccarsi dalla mia. Quelle labbra per niente umide che lasciano un senso di morbidezza. Ma io adesso, fatico a respirare. Lui lo percepisce subito. Si stacca, afferra la mascherina e la poggia sulla mia bocca delicatamente. Sorride mentre i suoi occhi piangono di gioia. Noto solo ora che sulla fronte ha un cerotto. Non riesce a dire nemmeno una parola, sorride soltanto. Poi, preso dalla felicità, bacia dolcemente la mascherina, all'altezza delle mie labbra. I suoi gomiti sono ai lati della mia testa, il suo corpo seduto accanto a me. E' dolcissimo. 
Struscia il naso sul segno rosso della mascherina, causato prima durante la foga, sulla mia fronte e continua a sorridere per il gesto. Non è stato capace di trattenersi e probabilmente ha fatto bene. 

Poi inaspettatamente, si solleva. Si asciuga le lacrime con il palmo della mano e prende un grande respiro mentre io lo guardo come se volessi che tornasse sul letto. 
" Devo chiamare Louis. " - Mormora, felice.
Louis. Finalmente posso vedere per la prima volta Louis che ignora tutti per me. Harry esce dalla porta, lasciandola aperta e lasciando che entri tutto il freddo. In quel brivido penso solo al fatto che il braccio sta veramente cominciando a darmi fastidio. Mi giro e sulla spalla c'è una fascia. Un fascia stretta saldamente.
In un attimo, giunge Louis sulla soglia della porta. Cammina velocemente verso di me e si china adagio, stringe la mia mano e la bacia. La bacia mentre i suoi occhi esprimono il desiderio di voler piangere di gioia, anche lui. Sorrido all'idea che Louis è lì con me.
" Dio solo sa quanto ho avuto paura di perderti. " - Pronuncia con difficoltà.
Mi lascia la mano, cadendo sul mio stomaco per stringermi con molta delicatezza. Avvicino la mano sulla sua fronte. Lo accarezzo piano. Io sono al sicuro adesso, e lo è anche lui. 
" Il braccio ti fa male? " - Domanda.
Annuisco piano. Lui mi accarezza i capelli.
" Mi hai fatto prendere un colpo. Tawer pagherà con la vita per quello che.. " - Lo interrompo stringendo la sua mano.
Sono stanca di sentire quel nome. Lui mi chiede scusa e mette la mia mano sulla sua guancia lasciandosi accarezzare ancora. 

Il proiettile ha perforato la clavicola e mi ci vorranno delle settimane per tornare "agile" come prima, se non mesi. Arriva il pranzo ed io sono ancora con Louis da sola in camera. Harry sembra essersi dileguato nell'ospedale. 
Il pranzo è veramente uno schifo: due polpette con contorno di insalata che più che verde, sembra grigia. Faccio una smorfia a Louis e lui sorride.
" Ti farò portare qualcosa dai ragazzi, non temere. " - Pronuncia, divertito.
Allontano il vassoio mentre Louis manda un messaggio veloce a qualcuno.
" Come stanno gli altri? Niall? Liam? Eleanor? " - Domando.
" Stanno tutti bene, se la sono cavata con qualche frattura. Ovviamente abbiamo subito qualche perdita, ma nessuno che tu conosca. " - Dice, cercando di rassicurarmi.
Annuisco. Lo stomaco comincia a brontolare quindi per non pensarci, pongo a Louis una domanda un pò futile:
" Chi ha spedito tutti questi fiori? " 
Lui si gira. Nel farlo, tira con sè la maglietta in sù, mostrando la fascia sul fianco.
" Ci sono fiori di Dario, dei ragazzi.. " - Le sue parole sono sfumate mentre guardo la sua fasciatura pensando a quel maledetto giorno dove entrambi ne siamo usciti feriti. - " ..Mamma e papà. " - Riesce a distrarmi dai miei pensieri pronunciando quei due nomi che non sento da tempo ormai. Mamma e papà che stanno in Irlanda, o almeno credo.
" Non sono venuti per me? " - Domando tristemente.
" Non esiste, con Taw.. scusami. Con lui ancora in giro, gli ho ordinato di non uscire di casa ad una condizione. " - Rivela.
" Quale condizione? " - Domando, aggrottando la fronte.
" Verranno con noi in Italia. " - Risponde.
Avevo anche dimenticato dell'Italia. L'Italia per me significa allontanarmi da Harry, per questo ogni scusa è buona per non pensarci ma come ha detto anche Har, tra una settimana partirò quindi ormai è impossibile non pensarci. Fingo un sorriso e sbatto le palpebre ripetutamente. Improvvisamente, dalla porta sbucano Liam, Niall, Zayn, Eleanor ed Harry.
Liam ha una stampella. La ferita sulla gamba dev'essere peggiorata.
Niall ha una busta con del cibo. Ha il polso fasciato ed una ferita sotto l'occhio.
Zayn ha un paio di palloncini in mano. Ha qualche acciacco sul corpo.
Eleanor si fa avanti timidamente. Ha le guance rosse e sembra voler piangere per me. Più si avvicina più noto il suo occhio nero.
Sorrido. Siamo tutti combinati malissimo ma siamo vivi. Harry chiude la porta mentre tutti quanti si siedono accanto a me e mi riempiono di parole.
Se solo penso che all'inizio, ognuno di loro avrebbe potuto uccidermi e adesso rischierebbero la vita per me. Se solo penso a quanto queste persone mi abbiano cambiato la vita e a quanto io sia grata alla vita, salvo qualche pericolosità, per avermi donato queste sei persone. 
Per avermi donato Liam, che mi ha sembra maltrattato per far si che il mio corpo sopportasse il sapore del dolore. Lui che mi ha sempre tenuto con i piedi per terra.
Niall, che non mi ha mai nascosto la verità, che mi ha sempre reso partecipe ed è stato mio amico fin da subito.
Per avermi dato Zayn, che mi ha sempre protetto fino alla fine, anche quando non meritavo la sua protezione. Per essere stato comprensivo suoi miei sentimenti.
Eleanor, per avermi reso forte ed essere stata la mia figura femminile in questo gruppo. Per essere stata l'amica che ho perso.
Louis. Che nonostante la rivelazione, non mi ha mai staccato gli occhi di dosso e non ha mai nascosto quanta protezione giri nei miei confronti tra di loro, ma soprattutto tra di lui.
Ed infine, Harry. Per essermi sempre stato vicino fino al momento in cui stare lontani era ormai impossibile. Per essere stato il mio primo vero amore e per essere ancora qua. Qua con me.



Le vetrate immani dell'aeroporto ci circondano facendo entrare quanta più luce del sole possibile anche se il sole è poco presente questo giorno. Il cielo è grigio e minaccia un temporale nelle prossime ore, speriamo che questo non alteri il volo anche se non vorrei partire affatto. Niall è davanti a me e porta la mia valigia mentre Liam segue lui, Louis ed Eleanor con un pò di difficoltà. Il mio braccio è fasciato quindi non posso fare molto, ma l'altra mano è impegnata a tener salda la mano di Harry, che trascina il mio borsone.
" Certo che te ne sei portata di roba. " - Dice sorridendo.
" Harry, dovrò stare per due anni. " - Rispondo, sorridendo a mia volta.
Lui diventa serio ed abbassa lo sguardo. E' ancora il suo tasto dolente. Mi fermo e lo tiro con il braccio.
" Perdonami. " - Pronuncio.
Gli altri continuano a camminare verso il check-in. Io e Harry rimaniamo indietro. Mi avvicino a lui, sfioro con le dita la sua camicia ed il suo sguardo si perde nel mio. Ma nel suo non c'è passione ne comprensione, solo amarezza.
" Che succede, Harry? " - Domando preoccupata.
Lui sospira, guardando da un'altra parte. La presa della sua mano rallenta e ho come la sensazione che non sarà l'Italia a separarci.
" Io, ci ho pensato molto. " - Pronuncia. 
Non mi piace questa cosa. Non mi piace affatto. Sembrava così preso all'ospedale giorni fa, adesso qual'è il problema.
" Pam, tu mi ami ancora? " - Domanda di getto.
Annuisco piano senza sapere se la mia risposta sia un bene o un male.

" Ti supplico di non avercela con me se ti dico che forse allora non siamo sullo stesso livello. " - Mormora.
Aggrotto la fronte in attesa di una spiegazione mentre la mia mano si allontana dalla sua. Lui cerca di riafferrarla ma io sono più concentrata sul fatto che devo sapere di cosa sta parlando anche se ho già capito. Lui rimane in silenzio e tra un sospiro e all'altro, non riesce nemmeno a guardarmi.
Lui scuote la testa. Quello che sta facendo non va bene nemmeno per lui quindi..
" Harry. " - Afferro le sue guance con le mani ed il suo sguardo è mio. - " Harry, ti amo. Ma non ti amo perché voglio che tu ami me, ti amo perché mi hai salvato la vita. Nel vero senso della parola. Non devi sentirti costretto solo per questo. " - Pronuncio.
Lui afferra i miei polsi e li allontana da lui mentre una lacrima scende sul suo volto. Sibilo un "no". Sembra essere proprio la fine. Ma io non sto piangendo. Io non ci sto ancora credendo. Il telefono di Harry squilla: è Niall.
" Si? " - Dice allontanandosi.
Il mio cuore batte fortissimo. Lui è davanti a me con la testa bassa mentre si asciuga le lacrime. Sto per perderlo. Non sono pronta a quest'eventualità proprio adesso. Certo, ho sempre pensato che sarebbe stata dura ma mai impossibile da sopportare. Mai irraggiungibile da non provarci. Mi lascerà andare in Italia, come se fossi da sola. 
" Il tuo volo sta per decollare, devi raggiungere tuo fratello. " - Dice, afferrandomi per mano e tirandomi via.
Cerco di essere al passo con lui e nell'ultimo tentativo:

" Harry. " - Lo richiamo.
Ho un insopportabile nodo alla gola e non riesco a dire altro se non mormorandolo piano.

" Non posso neanche sopportare l'idea che sarai Italia per così tanto tempo. Non mi aiuta affatto. " - Mormora con difficoltà.
" Ma cosa stai dicendo? " - Domando, incredula.
" Io non ho mai amato una persona in vita mia. Poi sei arrivata tu e più volte ho pensato 'Forse lei cambierà la mia prospettiva di vita', ma è più forte di me. Non posso farlo. Non l'ho fatto mentre eri qui, figuriamoci mentre sei così lontano. " - Sibila, senza guardarmi, cercando gli altri.
" Vieni via con me. " - Rispondo prontamente.
Lui sgrana lo sguardo e per un attimo vorrei aver risolto la situazione. 
" Ehi! Siamo qui! " - Urla Niall, vicino al check-in, dimenando il braccio.

Harry lascia la mia mano. 
" Devi essere forte. " - Pronuncia continuando a non guardarmi.
" Guardami, Harry. "
" Non posso. Se ti guardo, anche per sbaglio, mi farei un gran male. " 
" Tu stai facendo male a me adesso, non guardandomi. "
" Sali su quell'aereo, Pam. " - Mormora ormai stanco.
Davanti a noi ci sono tutti gli altri. Louis sta salutando Eleanor proprio come vorrei che Harry salutasse me.
" Quindi è finita? " - Domando, quasi in lacrime.

Lui in risposta, si gira guardando da un'altra parte. Afferro il borsone saldo sulla sua mano. Lui lo lascia solo dopo un pò. Cammino verso gli altri che stanno sorridendo ignari. Louis è dietro di loro e non sorride.
" A presto, piccola! " - Sussurra Niall, in un abbraccio.
Le lacrime minacciano di uscir via.
" Due anni passano veloci, vedrai. " - Mormora Zayn, sorridendomi.
Annuisco dolorante.
" Torna più forte di prima. " - Dice Liam, stringendomi.
Lo stringo a mia volta e mi dirigo verso Eleanor.
" Prenditi cura del mio futuro marito. " - Sibila quasi in lacrime ma sogghignando.
Mi avvio verso Louis, oltre il cordone che indica la strada di non ritorno e mi giro per l'ultima volta.
Lui mi sta guardando. I suoi occhi sono di un verde intenso. Sta piangendo. Come me. Louis mi blocca in un suo abbraccio mentre io continuo a guardare Harry. Niall lo avvolge come Louis con me. Pensa che Harry stia piangendo per la distanza che dovrà sopportare proprio come Louis pensa di me. Tutti sollevano una mano, salutandoci entrambi. Eleanor piagnucola tra le braccia di Liam. Zayn e Niall fanno forza ad Harry. 

Devo dire che qualcosa su di noi non mi sembrava giusto in questi giorni ma non avrei mai pensato a questo ed è troppo difficile da guardare tutto. Lentamente svaniscono sotto gli occhi di Harry. Mentre penso:

" Che dire di noi? Che dire di tutto ciò che abbiamo passato? Sai che non ho mai voluto farti del male. Che dire di me? Cosa dovrei fare? Ho avuto modo di andare avanti ed essere quella che sono. Che dire di noi? Sto cercando di capire. Adesso devo andare per la mia strada. Devo andare ma mi mancherai. 
Mi mancherai. " 







Con i capelli sul volto, cade nel pavimento, strattonata fino ad adesso da suo fratello stesso.
Grezzi artigli femminili sbattono sul tavolo furiosi mentre una figura si solleva dalla sedia per andare in contro luce con la finestra mostrando una silhouette magra e in forma. Decisi fianchi e gambe snelle e slanciate. Un adorabile caschetto nero liscio, adorabile per modo di dire.
" E così, i fratelli Tomlinson partiranno. " - Pronuncia la donna.
" Torneranno tra due anni. " - Informa il ragazzo davanti la porta.
" Dove stanno andando? " - Domanda in risposta.
" Summer sa la risposta. " - Rivela Tawer.

La ragazza sul suolo si solleva adagio mentre la donna l'ha già raggiunta. Le solleva il volto con un dito. La ragazza è Summer.
" Dove? " - Domanda in modo inquietante.
" Italia. " - Risponde Summer.
La donna le manda un bacio e si allontana lasciandola là.
" Cosa dobbiamo fare? " - Domanda Chris, l'altro fratello di Summer, mentre solleva quest'ultima dal pavimento.
" Mandiamo qualcuno in Italia? " - Chiede Tawer.
" No. " - Risponde Summer.
Tawer prende la sorella per la manica e la spinge via, fuori dalla porta.
" Devi smetterla di trattarla così! " - Ordina Chris.
" Se ti da fastidio, raggiungila. " - Risponde aggressivamente Tawer.
Chris esce lasciando Tawer e la misteriosa donna da soli.
" Non voglio che qualcuno tocchi Louis o gli altri. Lascia che si godano la tranquillità. Hai già svolto perfettamente il suo lavoro ferendo la piccola sorellina. " - Dice, fingendo un piagnucolio.
" Perfetto non direi, non è morta. " - Dice il ragazzo.
" Non significa che vivrà ancora a lungo. " - Risponde la donna.
Tawer sorride per poi soffocare in un fastidioso gemito di dolore dovuto alle fratture delle costole.
" Povero, ti hanno fatto male? " - Chiede, avvicinandosi a Tawer, per accarezzargli il volto.
" Pagheranno anche per questo. " - Risponde sicuro di sè il ragazzo. 
" Pensano che tutto sia finito solo perché hanno ucciso tuo padre ma non sanno contro chi si sono messi. "
" Cosa faremo duranti questi anni, mamma? " - Domanda Tawer.
" Aspetteremo, l'attesa aumenta il desiderio. " -
Due grandi occhi azzurri si fanno luce sulla stanza cupa di Jhonny, che è in fase di ristrutturazione.
Klelia, la moglie di Jhonny, è sul campo di battaglia adesso.



 

E si conclude la prima parte di "Girl in the Brother's Dark! "
Volevo ringraziare tutti coloro, pochi ma buoni, che hanno commentato e condiviso con me questa storia ritenendola bella, fantastica, avvincente ed originale se non addirittura magnifica.
Sono felice vi sia piaciuta e sono anche soddisfatta del risultato, poiché mi porta ad una seconda parte più interessante ed . 
Sperando che anche quest'ultimo capitolo vi piaccia, prometto di aggiornare presto!
Un bacione,
-Dani

 

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