amore incondizionato

di _CGrey_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i parabatai ***
Capitolo 2: *** Il viaggio ***
Capitolo 3: *** Incontro con un mito ***



Capitolo 1
*** i parabatai ***


Era una giornata calda e afosa a Los Angeles , perfetta per rilassarsi sulla spiaggia o fare surf.
J:Emma ! *urlava dalla spiaggia per farsi sentire* ehi Emma! *facendole cenno con la mano di avvicinarsi*
Emma uscì dalla'acqua con la tavola da surf sotto il braccio, e si avvicinò a Julian.
E: Jules,che ci fai qui?
J: Sono venuto a prederti . Dobbiamo andare all'Istituto d New York. A quanto pare dobbiamo fare degli allenamenti speciali.
E: *sbuffa* ma lì non c'è il mare!
J: *la guarda di traverso*
E: va bene , va bene , mi preparo! *disse camminando verso l'Istituto con Jules che la seguiva a poca distanza*
J: Comunque , la partenza è prevista per domani mattina , quindi stasera se ti va potremmo fare un pic nic alla luce della luna che quando eravamo piccoli. Che ne dici ?
Emma , senza dire niente , si girò verso Jules e , continuando a camminare all'indietro , gli soffiò un bacio.
J: Questo lo prendo per un si . * disse a se stesso con un sorriso*.

Ormai era sera e Julian aveva finito di riempire le valige con quasi tutto il contenuto del suo armadio , coltelli e spande angeliche , album da disegno e colori. Dopo aver controllato ancora una volta di aver preso tutto quello che gli serviva , andò a cercare Emma. Bussò alla porta aperta di Emma e senza aspettare ,entrò, sorridendo nel vedere che , nelle sue valige, la maggior parte dello spazio era occupato da armi e i pochi vestiti che aveva preso erano appallottolati in un angolo.
J: Lo sai che anche a New York hanno le armi , vero ? *prendendo la in giro*
E: Invece di fare lo spiritoso , andiamo , che sto morendo di fame !
Spingendolo fuori dalla stanza , lo spinse nel corridoio e poi giù per le scale, finché non furono sulla spiaggia.
E: Allora, che cosa comprende il menù questa sera ?
Jules la prese per mano e la fece sedere su una coperta a pochi centimetri dalla riva.
J: Visto che questa sera abbiamo un ospite speciale *facendo un inchino * il menù comprende : panini con burro d'arachidi e marmellata e... * tirò fuori un contenitore dal cestino da pic nic* fragole ricoperte di cioccolato * facendo un grande sorriso*.
E: Mm mm.. *prendendo un panino* , stavo morendo di fame *addentandolo*.
J: *facendo una risata * tu hai sempre fame Em !
E: Mi stai dando della cicciona per caso? *guardandolo storto*
J: *pensandoci su* .... Forse *ridendo*
Anche Emma scoppiò a ridere. Dopo aver finito tutti i panini e quasi tutte le fragole , Jules prese l'ultima e la sventolò davanti alla faccia di Emma.
J: Questa è l'ultima, la vuoi?
E: si *avvicinandosi per afferrarla con la bocca, ma Jules la tirò indietro in modo che lei non potesse prenderla*
J: Se la vuoi , prima dovrai prenderla *portando la fragola sempre più vicina al vis di lui*
Dopo un momento di esitazione , pianificato, si gettò su Jules per prendere la fragola. Dopo averla presa , cominciò a masticarla , fermandosi pochi istanti dopo accorgendosi di avere il viso a pochi centimetri da quello di lui. Dopo qualche secondo di imbarazzo , si tirò su dando le spalle al ragazzo:
E: Forse è meglio se rientriamo , si è fatto tardi .
E senza aspettare la risposta di Jules, si incamminò verso l'Istituto.


Questa è la prima FF che scrivo , spero vi sia piaciuta. :-)

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Capitolo 2
*** Il viaggio ***


Era mattina presto, la sveglia non era ancora suonata ma Emma era già sveglia. Nono riusciva a non pensare a quello che era successo ieri sulla spiaggia con Jules , o meglio , a quello che era quasi successo , non era successo niente e anche se non lo avrebbe mai ammesso , aveva sentito qualcosa , non sapeva cosa fosse quella specie di groppo che aveva in gola ma quando, la scorsa notte , era stata per quei pochi secondi così vicina a Jules , lo aveva visto per la prima volta in modo diverso , non come un semplice amico , fratello o parabatai , era qualcosa di diverso. In quel momento qualcuno bussò alla porta della sua stanza. J: Emma *bussando alla porta* , emma sei sveglia? E: Si! *gli urlò lei da dietro la porta* J: *entrò in camera* Ehi Em , che faccia che hai , ma hai dormito ? Sei sicura di stare bene? E: Si Jules * alzandosi dal letto* , sto bene. J: Ok , ora sbrigati che dobbiamo andare . E: *prese i bagagli e si avviò verso la porta* Jules , squadrandola da capo a piedi , pensieroso. E: *guardandolo a sua volta* Bè, che c'è ? J: Oggi hai una faccia strana e sei .... distante. E' per ieri? Per quello che è successo in spiaggia? E: No Jules * gli urlò* sto bene , non sono strana e tanto per la cronaca ieri non è successo niente, proprio niente! J: Okay , okay calmati , non ti agitare , se dici che non è successo niente , non è successo niente. Emma annuì e sbuffando uscì dalla stanza , seguita da Jlian. Arrivarono in biblioteca , dove si trovava il portale che li avrebbe portati all'Istituto di New York. J: Allora, sei pronta? *girandosi verso Emma* Si caricarono i bagagli in spalla e tenendosi per mano ,attraversarono il portale. Dall'altra parte del portale , ad aspettarli c'erano tre cacciatori , tutti e tre molto simili. Una donna molto carina gli si avvicinò , aveva i capelli neri e un corpo slanciato ma si vedeva che era più grande degli altri due. M:Salve ragazzi , io sono Maryse Lightwood e questi sono i miei figli , Alec e Isabelle *facendo un cenno verso i figli*. Io sono la direttrice di questo istituto e spero che vi troverete bene qui. *gli fece un gran sorriso*. Gli allenamenti cominceranno domani , quindi adesso andate nelle vostre stanze , disfate i bagagli e poi uscite , andate a vedere la città e divertitevi. Ora devo andare , *si gira verso i figli* ho una riunione straordinaria del consiglio *sbuffa* che pizza! * si rigira verso Emma e Julian* vi lascio nelle mani dei miei figli.*ed esce* Alec si avvicina a loro. A: Benvenuti , io sono Alec e voi ? J: Io mi chiamo Julian Blackthorn e lei è ... E: Emma , Emma Castrairs. A: Piacere di conoscervi , ora mia sorella vi accompagnerà nelle vostre camere . *girandosi verso la sorella* Isabelle? I: Non lo puoi fare tu? *un po irritata* A:*la guardò di traverso* I: Va bene *alzando le mani* . Andiamo , ma i bagagli ve li portate da soli . *facendo un cenno verso la porta* Isabelle lì portò in una parte di un corridoio con due stanze una davanti all'altra. I: Queste sono le stanze *indicandole* , l'allenamente comincia domani mattina alle nove, in palestra , puntuali . E se ne andò. E: Be, non so te ma io sono stanca , quindi credo che mi farò una dormita . Notte Julian . J: Notte Emma. Si avvicinarono alle porte ed entrarono. Emma , si guardò un po intorno e poi si distese sul letto , a pensare a quello che stava accadendo dentro di se.

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Capitolo 3
*** Incontro con un mito ***


Emma era già sveglia , credeva di ave dormito al massimo dieci minuti in tutta la notte e forse era così , era spaesata , il letto non era il suo , non c'era la spiaggia e non riusciva a credere che fra lei e Jules , il ragazzo che conosceva da una vita , stesse succedendo qualcosa . Si alzò , si fece la doccia , si vestì e scese le scale in cerca della cucina. Per le scale si sentina uno strano odore , come di qualcosa di bruciato. Seguendo l'odore arrivò alla cucina da cui provenivano delle risate e una voce esasperata : quella Isabelle . I: Alec , guarda cosa mi hai fatto fare ! * disse con voce arrabbiata* A: Io ? * le chiese ridendo* Sei tu che hai bruciato i biscotti , non io. *ridendo ancora più forte* I: Uffa *sbuffando* volevo portarli a Simon! A: Poverino! Cosa ti ha fatto di male? *cercando di trattenere una risata* I: Io... In quel momento entrò Emma , osservando la scena con un piccolo sorriso. A: Ciao Emma * disse girandosi verso di lei* E: Ciao. Isabelle , approfittando dei quel momento in cui Alec le dava le spalle , gli saltò sulla schiana , aggrappandosi come una scimma su un albero facendolo barcollare in avanti per la sorpresa. I: Ora dimmi , cos'hai da ridire sulla mia cucina? A: *continuando a ridere* dico che è più letale di una spada angelica nello stomaco *ridendo ancora più forte* I: *con una faccia sconvolta , scese dalle spalle del fratello* questo è troppo Alexander Lightwood, ci vediamo in palestra . E detto questo , uscì dalla cucina . A: Scusa , ci prova in continuazione ma alla fine riesce a bruciare anche la cosa più semplice. Se vuoi del vero cibo è nel frigo *indicandoglielo*. Ci vediamo in palestra. E uscì. Emma si avvicinò al frigorifero per cercare qualcosa da mangiare , quando sentì due baccia forti e molto familiari che la sollevavano da terra. E: * fece un grido per la sorpresa* JULES! Mettimi giù! In realtà non voleva che lo facesse , si sentiva bene tra le sue braccia , si era sempre sentita al sicuro ma adesso c'era un po di imbarazzo. J: Buongiorno. *sorridendole* Dormito bene? E: Certo! Tu? J: Benissime. *disse mettendola giù* Tu fai pure colazione , io ti aspetto in palestra . * le diede un bacio sulla testa e se ne andò , lasciandola sola con i suoi pensieri sempre più confusi*. Dopo qualche tentativo, trovò la palestra; era uno spazio davvero grande. Alla parete più grande erano appese armi di tutti i tipi , da quelle più piccole a quelle più grandi , mentre sulle altre c'erano bersagli e imbracature. Il suo sguardo si fermò sulla figura , di spalle , di Jules e in quel momento la sua mente cominciò a vagare e la prima cosa che gli venne in mente , era una domanda : Quando era diventato così carino? Imbarazzatissima e a disagio per quel pensiero , raggiunse quasi correndo Julian e Alec che stavano parlando di spade angeliche. A: Ehi , finalmente. E: Mi ero persa! A: Ok , i miei fratelli stanno arrivando. Non fece quasi in tempo a finire la frase che dalla porta entrarono Isabelle e un ragazzo biondo , slanciato e molto attraente : Jace Herondale. Quando Emma lo riconobbe , fu come se gli fosse apparso Raziel in persona. Lei era stato il suo mito fin da quando aveva memoria e da piccola faceva di tutto per assomigliargli e forse ci era anche riuscita in qualcosa perchè , come Jace , anche lei era molto arrogante e una brava cacciatrice. JACE: Ehi fratello *avvicinandosi ad Alec*, non sei ancora pronto? *gli diede una pacca amichevole sulla spalla* A: Vi stavamo aspettando! Ragazzi *rivolto verso Em e Jules* questo è mio fratello , Ja.. E: Jace Herondale *interrompendolo*, certo, chi è che non lo conosce ? Vedendo le facce perplesse degli altri si sffrettò ad aggiungere: E: Insomma lui è un mito! Jace , guardandola con un sorriso , si rivolse ad Alec: J: Mi sta simpatica la ragazzina , *girandosi verso Em* come ti chiami? E: Mi chiamo Emma Castrairs e non sono una ragazzina , sono più forte di te *guardandolo con uno sguardo di sfida*. Jace scoppiò a ridere. JACE: Uau, sei molto sicura di te! E: Ho imparato dal migliore *facendo segno verso di lui*. JACE: Bene *con un sorriso di sfida andò verso la parete delle armi e prese due spade angeliche per poi tornare verso gli altri*, se ne sei così sicura *porgendogliene una* , che ne dici di fare una prova? E: Con piacere. Detto questo si scagliarono uno sull'altro.

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