Peter Pan : la favola di Ginny e di Draco.

di Angelface
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Basta con le favole ***
Capitolo 2: *** Si parte ... per la più grandiosa avventura. ***
Capitolo 3: *** Ginny incontra Uncino ***



Capitolo 1
*** Basta con le favole ***


Premetto che sicuramente farò dei gran casini con questa fanfiction, ma la storia di Peter Pan come è raccontata nel film uscito l'anno scorso, è davvero bellissima, dovrei pensare alle altre fanfiction, ma sono affascinata dal soggetto che nel film è intriso anche d'amore, oltre che d'avventura. Non abbiate a male il mio comportamento, continuerò le altre ff, adesso però sono ispirata, cosa rara visto che ultimamente ho pensato solo ai miei due esami che sono per la cronaca andati benissimo (27 e 28 trentesimi) ... spero vi piaccia, e scusate se ho modificato la storia di Harry Potter, ma quale Peter Pan può esserci, se non Draco?

Le favole.

"I bambini non dovrebbero dormire perchè invecchiano di un giorno"

Ginevra Weasley è la Wendy della situazione, ha tredici anni e frequenta il terzo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts ... è una ragazza giovane, che sogna l'amore e l'avventura, nonostante sia la più piccola di casa Weasley, racconta le fiabe babbane alle sue compagne di stanza che l'ascoltano rapita ... storie dove un bellissimo principe dal'armatura scintillante salva la principessa da creature leggendarie, pirati e così via, fino al lieto fine in cui con un bacio pieno d'amore vissero tutti felici e contenti.
Lei è così bella, ha i capelli rossi che morbidi e lucenti le ricadono sulle spalle, un fisico minuto e due occhi azzurri pieni di vitalità e dolcezza infinita ... E' proprio lei con le sue storie piene di avventura ed amore, che inconsapevolmente attira la sua attenzione ... dell'unico ragazzo, suo coetaneo, che ha deciso di non crescere mai, di non sapere cosa si prova ad essere adulti e a provare sentimenti da adulti.
Non esiste Draco Malfoy nella realtà di Hogwarts, si l'altisonante nome esiste ma non ci sono eredi per Lucius e Narcissa ... i serpeverde ed i grifondoro litigano sempre, ma a Ginny non importa, sa che presto o tardi la sua vita avrà un senso ...
Agli occhi protettivi di suo fratello Ronald lei è ancora una bambina, per sua madre e suo padre è una signorina che starebbe bene in coppia con Harry Potter ... Il suo cuore le suggerisce di attendere, presto o tardi, avrà una risposta ad ogni domanda, sa che dovrà diventare grande e fare delle scelte, forzate e non, ma da ragazzina si accontenta delle favole, a cui presto dovrà rinunciare.
Una leggenda che si tramanda tra babbani e maghi, racconta che i bambini persi dopo sette giorni finiscono all'isola che non c'è, un luogo fatato in cui non diventeranno mai grandi, ma vivono ogni giorno avventure favolose al limite della fantasia, ci sono sirene, fate splendenti, indiani e pirati, tra cui il Capitano Giacomo Uncino, una figura affascinante, fiera e crudele che è tra i personaggi preferiti delle favole di Ginny.
Nessuno conosce la storia per intero ... da qualche parte della giungla, che sovrasta gran parte dell'interno dell'isola che non c'è, si nasconde un ragazzo, uno spirito libero che si rifiuta di diventare grande, e che accompagnato dalla sua fedele fatina Trilli svolazza per i cieli limpidi dell'isola, fino al momento in cui affascinato dalle sue storie, va a trovare Ginny, per ascoltarla in silenzio.
Questo ragazzo è così speciale ... quando è triste o lascia l'isola che non c'è per raggiungere Ginny, il cielo si oscura e i nuvolovi si annidano lasciando cadere la neve che ghiaccia il mare ... quando ritorna il sole sembra più luminoso che mai e il cielo è più azzurro del mare.

Non ne poteva più, la mattinata che aveva sopportato l'aveva sfiancata voleva solamente rilassarsi e non pensare a pozioni o a trasfigurazioni che oggi avevano occupato quattro ore del suo tempo.
Si diresse in biblioteca per fare i compiti, o almeno così era la sua intenzione fino al momento in cui, Isabelle, sua migliore amica e compagna di stanza, non le venne incontro per parlare, sicuramente di quale favola babbana avrebbe raccontato questa sera.
- Ciao Ginny, allora ti senti pronta per farci vivere, col pensiero, altre entusiasmanti avventure?
- Si, ma solo a patto che tu mi lasci studiare questo capitolo sull'incantesimo che serve a far trasfigurare una rosa in una piuma.
- Avanti, è una cosa semplice, puoi anche studiare domani ... anticipami qualcosa ... sono troppo curiosa.
- Beh ... parlerò ancora di pirati, mi piace raccontare le storie di Capitan uncino che combatte contro di lui ...
Aveva l'aria sognante, poichè da una settimana a questa parte, le era capitata una cosa strana ... aveva visto, o forse solamente sognato, un ragazzo della sua età che la veniva a trovare ogni notte quando le luci venivano spente ... non è che avesse potute vedere molto al buio ... ma nelle sue storie aveva raccontato di aver distinto i suoi capelli biondissimi e lisci, non lunghi, ma neanche troppo corti ...
- A quanto pare questo personaggio, il nemico giurato di Capitan Uncino ti sembra perfetto ... ma esiste davvero?
- E' solamente una favola, come tutte quelle che vi ho raccontato ...
Aveva una espressione triste e malinconica, presto Ron avrebbe scoperto che lei continuava a viuvere nel suo piccolo universo fatto di favole, di principi e principesse che vivono il più grande amore che sia mai stato visto ... l'avrebbe costretta a crescere e diventare grande, magari un auror o qualsiasi altra cosa che avrebbero desiderato i suoi genitori.
- Che ti prende?
- Niente di importante ... pensavo solamente alle favole.
- Sapessi Ginny ... quanto vorrei incontrare il mio principe azzurro e vivere per sempre felice e contenta ... ma anche qui, magia a parte, non credo sia possibile.
- Io continuerò a crederci, almeno fino al momento in cui sarò costretta a crescere.
- E come pensi di capire quando verrà il momento di diventare grande?
Con il suo sguardo pieno di speranze, Ginny si voltò a fissare l'amica prima di pronunciare le parole che forse, più avanti le avrebbbero cambiato la vita.
- Quando non lo vedrò più, nella notte o nei miei sogni, saprò di dover abbandonare le favole ... i pirati, le sirene, le fate e lui.
- Invidio il tuo spirito, sei così sognatrice ... immagino che anche da adulta non cambierai mai.
- Che intendi dire Isabelle?
- Mi immagino la scena ... tu, insieme al tuo grande amore mentre concludi il tuo grande romanzo dove racconti la più bella e straordinaria favola che sia mai stata scritta ...
Sorrido felice, è una bella immagine ... ma questa serenità non dura abbastanza, Ron spunta da dietro una libreria dopo aver ascoltato tutti i miei discorsi che ho fatto con Isabelle ... dall'espressione che ha in volto sembra disgustato e irato.
- Non credi di essere troppo cresciuta per raccontare le favole?
- A loro piacciono Ron e poi ... beh sono così belle, tu non sogni mai di incontrare il grande amore amore della tua vita?
- Ho solo un anno in più di te ma so distinguere la realtà dalla fantasia, da domani tu crescerai e smetterai all'istante di raccontare queste storie bugiarde ... tanto per cominciare, parlerai con Harrye accetterai di uscire con lui Sabato pomeriggio quando andremo ad Hogsmeade ...
- Ma Ron io non voglio ...
- Smettila di pensare a qualcuno o qualcosa che sai benissimo non esiste se non nella tua mente piena di illusioni ... viviamo in un mondo di magia e non ho mai visto una sola di quelle fate che descrivi tu ...
La ferì profondamente al punto che non poteva più stare ad ascoltare le sue parole ... corse via per andare a rifugiarsi nell'unico posto in cui sapeva a quest'ora non c'era nessuno ... si sedette sullerba con le mani che le coprivano il volto da cui sgorgava un fiume di lacrime.
Il sole stava tramontando e con lui anche la sua giovinezza, la sua spensieratezza di bambina innamorata dei sogni ... volveva almeno vederlo un ultima volta, sapere se quel ragazzo come lei, esisteva davvero o era frutto della sua fantasia ... avrebbe rinunciato alle fiabe, ma solo dopo questa notte ...
Viveva in un mondo fatto di magia, di cose che per i babbani erano a dir poco impossibili, ma Ron non la capiva, come diavolo era possibile che accadesse ciò?
Non sapeva darsi risposta e desiderava che l'indomani non arrivasse mai, perchè doveva stare con Harry? Perchè il suo primo bacio e il suo primo amore dovevano appartenere ad una persona decisa da Ron e non dal suo cuore? Chi lo aveva deciso tutto ciò?
- Ti prego ... se esisti tu e ciò che io racconto ... fammi vivere la mia ultima e più grande avventura di tutti i tempi ... fa si che questi miei occhi possano vedere l'isola che non c'è e le sue meraviglie ... forse un giorno io scriverò di te, delle mie avventure ...
Rimase lì fino a tardi, ormai l'ora della cena era saltata da un pezzo ... desiderava rintanarsi tra le coperte e sognare, sognare di vivere la sua ultima notte di ragazzina ... che sarebbe stata anche, l'inizio della sua più fantastica avventura ...

Il 1° capitolo è terminato spero vi piaccia.

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Capitolo 2
*** Si parte ... per la più grandiosa avventura. ***


Era tornata in camera solo una volta sicura che le sue amiche si fossero addormentate ... aveva pianto tanto e ancora sembrava non si volesse fermare ... perchè Ron non riusciva a capirla?
Si infilò sotto le coperte con la faccia rivolta al cuscino che si tava bagnando a causa delle lacrime che copiose sgorgavano dai suoi dolcissimi occhi che avevano incuriosito il misterioso ragazzo.
Era orai notte inoltrata quando la finesta della sua stanza si apri dolcemente, Ginny era in uno stato di dormiveglia e non si accorse di nulla, una figura sconosciuta ai suoi occhi fece capolino nella stanza seguito da una piccola luce splendente, una fata ... di quelle che si raccontavano nelle favole.
Il giovane si avvicinava sempre di più al letto di Ginny, la sentiva sospirare per poi spaventarsi quando, con gli occhi chiusi dal sonno, si girò di fianco lascinado intravedere una lascrima che scivolava sulla sua guancia leggermente arrossata.
Non aveva mai avuto occasione di vederela così da vicino, l'aveva si ammirata e anche tanto, ma adesso era ipnotizzato dalla sua figura.
Si domandò il perchè lei stesse piangendo, ma non voleva farsi vedere ... e quindi cercando di non fare rumore si diresse verso la finestra.
Non se ne accorse e inciampò nel tappeto cadendo a terra provocando un rumore forte abbastanza da svegliare Ginny, ma non le sue compagne di stanza.
La rossa spalancò gli occhi quando si accorse di un ombra sconosciuta che proprio di fronte a lei si era alzata reduce da una dolente caduta.
- Lumos!
Accese una piccola luce grazie alla sua bacchetta e davanti ai suoi occhi rossi dal pianto, apparve la figura del ragazzo che pensava di aver solo sognato, e che occupava le sue favole più belle.
Aveva la sua età, i capelli biondissimi e due occhi grigi e penetranti che l'avevano stregata sin dal primo momento ... lui, sembrava del tutto spaurito ed imbarazzato, tanto che provò ad andarsene.
- Aspetta ... fermati per favore.
Si fermò di colpò per voltarsi in direzione di Ginny che sorrideva incredula, la vide alzarsi dal suo letto per vedersela a poca distanza da lui, così bella e così reale, al contrario di quando la guardava da lontano.
- Qual'è il tuo nome?
- E il tuo?
- Io sono Ginevra, ma tutti mi chiamano Ginny.
- Il mio nome è Draco ... come mai stai piangendo?
Abbassò lo sguardo in preda ad un velo di tristezza, si ricordò delle parole di suo fratello ... le risuonavano in testa come una canzone ossessiva ma non piacevole.
- Vedi ... io domani dovrò diventare grande e donare il mio primo bacio ad una persona di cui non mi importa nulla ... smetterò di raccontare le favole alle mie amiche.
- Non puoi smettere di raccontare le favole ... io voglio sentirle ancora e poi devo sapere come finisce la favola della ragazza con la scarpetta di cristallo.
- Vuoi dire Cenerentola? il principe trova la ragazza a cui appartiene la scarpetta e poi vivono per sempre felici e contenti.
Il ragazzo fece un sorriso, il più bel sorriso che Ginny avesse mai visto in tutta la sua vita.
Ad un tratto un pensiero nuovo le attraversò la mente ... perchè non donare al suo principe da favola il primo bacio? Una cosa assurda secondo quanto le suggeriva la coscienza ma allo stesso tempo bella ... si sentiva così affascinata da lui ... il ragazzo che aveva invaso i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue favole.
- Draco, posso dare a te il mio primo bacio?
- Che cosa è un bacio?
Ginny non ci pensò più e con gli occhi chiusi si avvicinò a Draco non desiderava assolutamente spostarsi dalla sua posizione ... peccato che qulcuno non fosse molto d'accordo con le intenzioni della rossa ... Trilli si avventò tra i due per far si che il bacio non venisse dato, ma il giovane ragazzo arrabbiato dal comportamento di Trilli la allontanò.
- Una fata ... ma a me hanno detto che non esi...
Il ragazzo la fermò prima che potesse dire l'ultima parola.
- Ogni volta che qualcuno pronuncia queste parole cattive, una fata muore ... non farlo mai, già in troppi hanno smesso di credere nelle favole.
- Bhe ... io credo sia meglio dormire, mi ha fatto piacere conoscerti Draco ... è stato bello sapere che esisti, posso finalmente crescere ed essere felice.
Non avrebbe mai permesso ciò, doveva mostrarle le sue favole, il suo mondo fatto di cose meravigliose di personaggi fantastici.
- Vieni con me Ginny.
- Dove?
- All'isola che non c'è ... è praticamente come tu la descrivevi in alcune delle tue favole ... un posto incantato, meraviglioso dove ti insegnerò a volare e a cavalcare i venti ... incontrerai i bimbi sperduti, i pirati, le sirene e anche Capitan Uncino.
- Esistono davvero? E' impossibile, io fino ad adesso li avevo solamente immaginati ... come si ci arriva?
- Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino ...
- Oh ... ma come ci arriviamo?
- Voleremo insieme, bastano dei pensieri felici e volteggerai nel cielo ... ti porterò con me così non dovrai mai crescere e rinunciare alle tue favole!
- Mai è un tempo molto lungo Draco.
Le sorrise come mai nessuno aveva fatto ... stava per partire alla volta della più grande e misteriosa avventura di ogni tempo, avrebbe fatto parte di un mondo in cui non esisteva nessuna logica, dove neanche il tempo aveva importanza, dove suo fratello Ron non le avrebbe ordinato di crescere.
Le tese la mano, un pò titubante Ginny la afferrò.
- Come faccio a volare come te?
Prese Trilli e con dolcezza sparse un pò di polvere di fata sul bellissimo volto di Ginny che sorrideva rapita da tutta questa magia che le sembrava sconosciuta.
Guardandosi negli occhi si levarono da terra per poi uscire dalla finestra giusto in tempo prima che Isabelle si svegliasse per non trovare Ginny nel suo letto a dormire ... possibile che le sue favole, in qualche modo, esistessero realmente?
Isabelle doveva chiudere la finestra ma non lo fece, sapeva che forse, prima o poi la sua amica sarebbe tornata, doveva vivere le sue favole ancora una volta ... o magari per sempre.
Una lacrima le scivolò lungo la guancia, era felice e triste allo stesso tempo, temeva che la sua piccola Ginny non sarebbe più tornata ad Hogwarts.
- Non lasciarci Ginny ... vivi la tua grande avventura, la più bella di tutti i tempi ... ma ti prego ritorna da noi, e magari convinci il tuo amore che non vuole crescere a venire con te.
I due svolazzavano mano nella mano per il cielo di Hogwarts ... uno spettacolo unico, il bellissimo castello illuminato dalla luna e dalle stelle sembrava irreale come del resto tutto ciò che le stava accadendo ... seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino ... quel ragazzo l'aveva convinta e non l'avrebbe mai lasciata cadere nel vuoto ...
- Sei pronta a vedere il mio mondo?
- Si ... sono pronta.
Si avvicinava sempre di più alle stelle, poteva quasi toccarle ... il suo sogno finalmente sembrava realtà, le sue favole che sempre l'avevano consolata adesso facevano parte della sua vita e quel ragazzo le aveva fatto scordare Ron, la tristezza e le pretese della sua famiglia.
Voleva sapere di tutto di lui ... voleva conoscere ciò che di solito si sogna soltanto e lui aveva bisogno di qualcuno che raccontasse le favole o che forse riempiwsse uno spazio vuoto che ancora non conosceva di avere.
- Benvenuta all'isola che non c'è.
- Non credeva ai suoi occhi ... uno spettacolo bellissimo che mai avrebbe immaginato di vedere.

Fine secondo capitolo! Fra poco vedremo conosceremo capitan uncino che naturalmente è come quello del fil ... il mitico attore che fa la parte di lucius nel 2° harry Potter. Grazie per i vostri commenti sono davvero incoraggianti!!!!!!!

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Capitolo 3
*** Ginny incontra Uncino ***


Lo spettacolo che aveva davanti ai suoi occhi era da togliere il fiato, un pò come se l'era sempre immaginato, o forse più bello ancora ... l'isola che non c'è sembrava un sogno, una grande giungla occupava la parte interna dell'isola al cui centro si alzava una montagna dalla punta innevata, ancorata al largo c'era la nave pirata "Jolly Roger" quella dove Capitano Uncino con la sua ciurma di pirati aspettava la giusta occasione per liberarsi di Peter Pan, le nuvole del cielo erano di un rosa pesca così luminoso e bello.
- Come ti sembra?
Draco le sorrise nuovamente facendola sentire la persona più felice del mondo, il sole che splendeva in alto nel cielo illuminava il volto del ragazzo che non voleva crescere mai.
- Ti va di andare a vedere più da vicino?
- Non lo so sembra pericoloso.
Le prese la mano per poi trascinarla in una nuvola più vicina da cui osservare la nave pirata. Il capitano uncino aveva dormito per lungo tempo, da quando Draco aveva lasciato l'isola che non c'è per raggiungere la finestra di Ginny da cui ascoltare le storie i giorni, se così si potevano chiamare, erano lunghi e noiosi, ma adesso il sole era rispuntato e ciò voleva dire solamente una cosa: era tornato.
Dall'interno della sua cabina, cominciò a udire dei cambiamenti, l'agitazione del suo stesso equipaggio poi confermata dall'arrivo di spugna.
- Capitano, sta succedendo qualcosa il sole è di nuovo spuntato, la neve ha cessato di cadere ciò vuol dire solamente una cosa ... Draco è tornato.
Ed ecco che per la prima volta fece la sua comparsa il fiero e crudele pirata di cui Ginny raccontava spesso nelle sue favole, il nemico giurato del ragazzo che le aveva mostrato la via per essere felici.
Una figura tanto malvagia, quanto affascinante ... lunghi capelli neri pieni di riccioli ribelli, baffi e pizzetto curati al massimo, occhi blu come il mare e un uncino al posto della mano destra che Draco aveva offerto ad un coccodrillo su di un piatto d'argento .... un coccodrillo che aveva, per sua foortuna, ingerito una sveglia che con il ticchetio udibile lo avvisava del suo arrivo.
- Preparatevi ... è possibile che sia nei paraggi.
Tutto l'equipaggio insieme al capitano uscirono sul ponte, quest'ultimo con il cannocchiale cominciò ad osservare il cielo per poter scorgere Draco quando ad un tratto vide due ombre tra le nuvole, domandandosi mentalmente chi fosse in sua compagnia.
- Prendete e caricate il cannone ... a quanto pare abbiamo visite.
Non se lo fecero ripetere due volte, temevano quell'uomo, e anche tanto.
Il rimbombo della palla di cannone si fece sentire troppo tardi, Draco e Ginny non vennero colpiti ma lei venne scaraventata lontano in chissà quale parte dell'isola, lui doveva distrarre Uncino prima che si facesse venire in mente qualche altra idea.
- Tu pensa a cercare e salvare Ginny.
Trilli lo osservò spazientita ... come ogni fata aveva un cuore piccolo e quindi lo spazio per un solo sentimento alla volta, adesso era il turno della gelosia verso quella ragazzina così carina che aveva in qualche modo attirato a se Draco.
- Ti rifiuti di fare ciò che ti ho chiesto? Allora da oggi in poi non siamo più amici!
La scaraventò lontano da se per poi volrae in direzione del galeone pirata e dare un saluto al suo nemico di sempre.
- Bene bene ... guarda un pò chi è uscito dal suo letargo ... buongiorno capitan uncino!
- Sparategli!!!! I pirati non sapevano davvero da che parte puntare il cannone visto che Draco continuava a svolazzare da una parte all'altra della nave ... il risultato è che colpirono uno degli alberi della nave che cadde pericolosamente rischiando diuccidere gran parte della ciurma.
- E' scappato capitano!
- Spugna, prepara una scialuppa, andremo a terra a cercare il luogo dove è caduto l'amico di Draco ... ho in mente un piano ...
Ed è così che una sciapluppa venne calata in mare pronta a raggiungere la spiaggia e sucessivamente il luogo dove Ginny era caduta.
Si toccò la testa più volte perchè la sua caduta non era stata certo di quelle che non lasciano dei lividi ... semmai il contrario ... le doleva il fondoschiena e come se non bastasse era perduta chissà dove nella giungla piena di insetti e dio solo sa cos'altro.
- Ma dove diavolo si è cacciato Draco ... bell'inizio questo ... davvero.
Si tirò su da terra per poi togliere con le mani la terra che le si era appiccicata ai pantaloni del pigiama.
Si guardò intorno per non vedere altro che erba e fiori di ogni genere, il sole filtrava dalla vegetazione e senza meta decise di camminare alla ricerca di qualche anima viva ... purtroppo incappò in un trappola per poi trovarsi a testa in giù appesa per un piede.
- Davvero meraviglioso ... ho il sangue alla testa e sono appesa a un ramo!
Naturalmente la bacchetta con cui provare a tornare giù non l'aveva portata e adesso si ritrovava con il sangue alla testa appesa per un piede davvero magnifico ... a complicare la sua umiliazione arrivò la principessa Giglio Tigrato, indiana amica di Draco e dei bimbi sperduti.
Rideva a crepapelle e saltellava isterica al punto che ad un tratto inciampò in un ramo e rotolò a terra facendo un rumore che attirò l'attenzione di qualcuno che passava da quelle parti.
No, non si trattava certo di uno dei bambini sperduti, ma piuttosto della controparte ... il capitano Uncino si parò di fronte a Giglio Tigrato che rabbrividì alla vista di tanta crudeltà.
- Guarda un pò chi abbiamo qui ... la principessa giglio tigrato ... come di consueto stiamo cercando Draco e magari anche la persona che è arrivata con lui da poco tempo.
- Mi dispiace ma non so di chi state parlando e non ho visto Draco ... quindi potete anche levarvi dalla mia vista schifoso pirata!
- Sai ... io penso che invece tu abbia visto qualcosa.
Le puntò l'uncino alla gola facendo in modo che i suoi occhi si rivolgessero verso una Ginny sorpresa nell'aver visto la figura dell'uomo che ossessionava le sue favole ... una figura così ambiguamente strana e affascinante.
- Ehi tu ... lascia in pace quella ragazza e deponi la tua mano ... il tuo uncino ... la tua arma ... insomma quello che è!
Alzò i suoi occhi malvagi in direzione di Ginny ... che dal canto suo non si sentiva spaventata ma attratta da quegli occhi blu che diventavano rossi nel momento in cui squartava la gente con il suo uncino.
- Tirate la ragazza giù da quest'albero, credo proprio che avremo da fare questa notte.
Possibile che dovesse morire così giovane? Non che le fosse interessato più di tanto il futuro viste le prospettive di Ron, ma andiamo ... era appena arrivata all'isola che non c'è!
Intanto nella parte più interna dell'isola, vicini al loro nascondiglio i bambini sperduti attendevano l'arrivo di Draco che doveva raccontare loro la fine di Cenerentona.
- Draco ... sei tornato!
- Ho grandi novità per tutti voi.
- Sai come finisce Cenerentola?
- Ci sono stati sbudellamenti, combattimenti e alla fine vivono per sempre felici e contenti.
Esultarono felici per il lieto fine e erano desiderosi di ascoltare altre favole raccontate dalla ragazza con i capelli rossi.
-Vi ho portato una mamma ... ancora meglio, vi ho portato colei che ha raccontato tutte le favole di cui vi ho parlato ... l'avete già incontrata?
- Qui in giro non si è visto nessuno ... non è che magari l'ha rapita capitan uncino?
Non ne poteva essere sicuro, ma se è per questo era una ipotesi abbastanza reale ... decise di recarsi dalle uniche persone che potevano saperlo ... se Capitano Uncino aveva presto Wendy, le sirene sicuramente lo sapevano.

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