Mi presento...sono Ginny Weasley e questa è la mia storia!

di potterfanlalla17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuta tra i Weasley, Ginny! ***
Capitolo 2: *** Non avere paura ***
Capitolo 3: *** I soldi non fanno la felicità ***
Capitolo 4: *** Un risvolto inaspettato ***
Capitolo 5: *** In attesa di un gufo ***
Capitolo 6: *** Il peggior difetto dei Weasley ***
Capitolo 7: *** In viaggio verso Hogwarts ***
Capitolo 8: *** Incontri e scontri ***
Capitolo 9: *** Tom Orvoloson Riddle ***
Capitolo 10: *** Sono io, non lo capisci? ***
Capitolo 11: *** Come fratello e sorella ***
Capitolo 12: *** Hermione Jean Granger ***
Capitolo 13: *** Il sogno nel cassetto ***
Capitolo 14: *** Tradimento! ***
Capitolo 15: *** Ballo, Amore e ... Gelosia! ***
Capitolo 16: *** Vuoi ballare con me? ***
Capitolo 17: *** Il mio primo vero appuntamento! ***
Capitolo 18: *** Il lento trascorrere dei minuti ***
Capitolo 19: *** Il passato alle spalle ***
Capitolo 20: *** In un giorno di pioggia ***
Capitolo 21: *** Verde bagliore ***
Capitolo 22: *** Casa, dolce casa! ***
Capitolo 23: *** L'esercito di Silente ***
Capitolo 24: *** Occhio non vede ***
Capitolo 25: *** La lunga notte dei Weasley ***
Capitolo 26: *** Regalo di Natale ***
Capitolo 27: *** Il ricordo felice di Ginny ***
Capitolo 28: *** Addio, Michael! ***
Capitolo 29: *** Non solo il Trio... ***
Capitolo 30: *** Lord Voldemort ***
Capitolo 31: *** A new world...without you! ***
Capitolo 32: *** Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive ***
Capitolo 33: *** Qualcosa di cui parlare ***
Capitolo 34: *** Quattro chiacchiere tra noi ***
Capitolo 35: *** Prove di volo ***
Capitolo 36: *** Due di picche ***
Capitolo 37: *** Il Lumaclub ***
Capitolo 38: *** Festa di Capodanno ***
Capitolo 39: *** Profumo di latte ***
Capitolo 40: *** We are over, Dean! ***
Capitolo 41: *** Finally, Harry and Ginny ***
Capitolo 42: *** Kiss me ***
Capitolo 43: *** My life with you ***



Capitolo 1
*** Benvenuta tra i Weasley, Ginny! ***


Benvenuta tra i Weasley, Ginny!

 

 

 

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 029. Nascita

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

 

Novembre 1980.

La cucina della Tana era sempre particolarmente tranquilla a quell’ora del mattino. Tutti i suoi abitanti erano ancora immersi nel mondo dei sogni. Tutti tranne lei. Molly Weasley era già sveglia da qualche minuto e dopo essersi rigirata nel letto senza riuscire a riprendere sonno si alzò e scese in cucina. Si infilò il grembiule a fiori che aveva lasciato appoggiato a una delle sedie intorno al tavolo la sera prima e cominciò a preparare la colazione per la sua famiglia. Normalmente avrebbe utilizzato la magia, ma non quella mattina. Aveva bisogno di sfogarsi e di concentrarsi su qualcosa di diverso dai suoi soliti pensieri.

Cominciò a friggere le uova per Arthur che era sempre il primo ad alzarsi per andare al lavoro. Una lunga giornata lo attendeva al Ministero e Molly sapeva che solo una buona colazione lo avrebbe messo di buon umore.

Ma non c’era solo suo marito da sfamare. I Weasley avevano anche sei figli. Tutti rigorosamente maschi, come da molte generazioni oramai. Bill, Charlie, Percy, i gemelli Fred e George e infine Ron, il più piccolo di tutti, nato soli 8 mesi prima. Ogni nascita era stata un motivo di gioia per Molly e Arthur, che desideravano solo che i loro figli fossero sani e felici. E negli anni erano riusciti a farli crescere sereni e allegri contrariamente a quanto tutti i loro parenti pensavano. Certo non si poteva dire che navigassero nell’oro. I galeoni per arrivare a fine mese mancavano puntualmente, ma loro sapevano bene che la felicità era cosa ben diversa dalla sicurezza economica. E i Weasley erano decisamente felici nella loro modesta casa e con la loro modesta vita.

Ma allora perché Molly era sempre così inquieta? Perché non riusciva sempre a sorridere come avrebbe voluto e dovuto? Forse perché qualcosa dopotutto forse le mancava. Le mancava una figlia. Una figlia femmina. Sapeva che era una cosa stupida, ma sentiva il bisogno di una bambina dai lunghi capelli rossi caratteristici dei Weasley che gattonasse per casa. Aveva sempre desiderato avere una femmina, perché sapeva che crescendo avrebbe potuto diventare sua amica oltre che sua madre. Una sua confidente. Arthur e i figli erano sicuramente sempre molto teneri con lei, ma Molly sapeva bene che solo tra madre e figlia si costituisce un rapporto particolarmente forte. E sognava un giorno di vedere la sua bambina sposarsi e avere dei figli…ma fino ad allora tutto questo era stato solo un sogno. Nulla di più. La figlia che Molly tanto desiderava non era mai arrivata e oramai aveva smesso di sperarci. Questo non significava che amasse di meno gli altri suoi bambini! Questo mai! Ma sentiva che qualcosa le mancava.

-Molly cara! Già sveglia?

Arthur si era svegliato ed era sceso in cucina richiamato dal profumo che proveniva dal piano di sotto. Salutò la giovane moglie con un bacio sulle labbra.

-Arthur! Potevi restare a letto ancora un po’! E’presto…

-Lo so Molly, ma devo andare al lavoro! Ho ancora delle ispezioni straordinarie da fare prima di cominciare il lavoro d’ufficio.

-Non dovresti lavorare così tanto, Arthur! Hai bisogno di riposare! Ieri sei tornato a notte fonda e oggi te ne vai all’alba! Bill ieri sera continuava a chiedere di te…voleva che tu giocassi un po’ con lui a Quidditch! Ricordati che sono gli ultimi mesi che passiamo con lui! a settembre del prossimo anno andrà a Hogwarts! E Charlie ti voleva mostrare il disegno che ha fatto…invece mi preoccupano un po’ George e Fred! Quei due sono così irrequieti! Se non si calmano, non oso immaginare quali danni potranno combinare in futuro!

-Suvvia Molly, sono solo dei bambini! È normale!

-No che non lo è! Percy è sempre stato così tranquillo!

-Secondo me è Percy che è strano, non i gemelli! Comunque…come sta Ron invece? Quando sono a casa è sempre praticamente addormentato.

-Sta bene…ha avuto qualche linea di febbre, ma ora è guarito! Speriamo che non passi questa influenza ai suoi fratelli!

Arthur addentò l’ultima fetta di pane tostato e bevve di corsa l’ultimo sorso di the.

-Devo scappare! Ci vediamo stasera, tesoro!- disse l’uomo baciando nuovamente la moglie.

-Certo, caro. A stasera.

Arthur uscì di corsa prendendo il mantello.

No. Decisamente non si potevano permettere altri figli. Arthur lavorava già troppo per guadagnare abbastanza da mantenere tutta la famiglia e a mala pena riusciva a incontrare i suoi figli. Non poteva chiedergli altri sacrifici solo per soddisfare il suo desiderio di avere una figlia femmina. Non voleva chiedergli questo. Doveva abbandonare quell’idea che la tormentava tutte le notti.

 

 

Marzo 1981.

Molly stava preparando la festa di compleanno per il suo piccolo Ron. Era il suo primo compleanno e la donna voleva che fosse speciale. Ma la sua testa era completamente immersa in un altro genere di pensieri. Non sapeva come era potuto accadere, era stata così attenta! Ma era oramai evidente e non poteva nasconderlo ancora per molto ad Arthur. Molly aspettava di nuovo un figlio. L’aveva scoperto durante le vacanze di Natale ma non aveva ancora trovato il coraggio per dirlo ad Arthur:sapeva che ne sarebbe stato felice, ma anche che lo avrebbe oppresso con altre preoccupazioni di tipo economico. Il marito infatti aveva cominciato a mettere da parte qualche soldo per comprare il materiale scolastico che sarebbe servito a Bill da lì a qualche mese. E dopo i primi calcoli i Weasley si erano resi conto che avrebbe dovuto faticare non poco per mantenere tutti i figli.

-Dovremo rispolverare i nostri vecchi calderoni e libri, Molly cara! Credo che in soffitta ci sia ancora qualcosa. purtroppo dovremo comprare la bacchetta e la veste nuova. Ma penso che ce la faremo. Io potrei fare qualche straordinario in più…anche se forse dovremo rinunciare a comprare la nuova scopa per Charlie…oh, beh…per ora potrà tranquillamente utilizzare quella che abbiamo nel ripostiglio! A che gli serve una scopa ora? Ha solo nove anni!

Arthur non si era accorto che mentre parlava, Molly aveva cominciato a piangere silenziosamente.

-Oh Arthur, mi…mi dispiace così tanto!- disse infine la donna alzandosi dalla sedia accanto al marito.

-Per cosa ti dispiace LollyMolly?- chiese lui dolce come sempre. -So che dovremo fare qualche sacrificio, ma…

-Non è questo…cioè anche….non so come dirtelo Arthur!

-Qualunque cosa sia, Molly, la affronteremo insieme. Non devi aver paura.

La signora Weasley si asciugò le lacrime che ancora le rigavano il volto e si avvicinò al marito.

-Arthur…avrei dovuto dirtelo molto tempo fa, ma non ci sono riuscita. Tu fai già tanto per me e per la nostra famiglia…

-Avanti Molly! Sai che lo faccio con gioia! Se questo vuol dire far star bene te e i ragazzi…

-Lo so, ma…sono incinta…di nuovo!- disse alla fine la donna confessando il suo segreto.

-Tutto qui Molly?- Arthur era visibilmente sollevato. Sorrideva e i suoi occhi azzurri brillavano in direzione di Molly e del suo ventre che si era leggermente arrotondato.

-E’ per questo che ti scansavi sempre quando cercano di avvicinarmi a te? Per non farmi capire che eri incinta?

-Sì…

-Non capisco perché te ne preoccupi tanto! Abbiamo già sei figli non sarà un problema mantenerne uno in più! quello che Ron smetterà lo daremo al nuovo arrivato…e se fosse una femmina…beh ci adatteremo! È questo che i Weasley sanno fare meglio! Adattarsi ad ogni avversità! E lo faremo ogni volta che sarà necessario!

Molly sorrise questa volta più tranquilla.

-Davvero? Non è un problema per te?

-Assolutamente, cara! Anzi! Credo che dovremmo festeggiare non credi?

-Sì…lo penso anche io! E credo anche che dovremo dirlo ai ragazzi! Soprattutto a Ron! per lui sarà un trauma sapere che fra poco on sarà più il più coccolato di casa!

-Oh..si adatterà!

Arthur prese un bicchiere di Burrobirra per sé e uno di Idromele per la moglie.

-Al nuovo arrivato, allora!- disse Molly sorseggiando la sua bevanda.

-O arrivata!- precisò Arthur. La moglie sorrise, ma in cuor suo non osava sperare che il marito potesse aver ragione.

 

 

11 agosto 1981.

-Andiamo ragazzi! Sveglia! Non potete restarvene a letto!

Arthur aveva tirato letteralmente giù dal letto i suoi figli, uno per uno. Molly aveva cominciato il travaglio da qualche ora ma prima di accompagnarla al San Mungo aveva chiesto a Zia Muriel di badare ai ragazzi. Non voleva che restassero soli a casa, non erano ancora abbastanza grandi per farlo!

-Ma ! Che succede?- chiese George con gli occhi ancora gonfi di sonno.

-Zuccone! Mamma sta per avere il bambino!- gli rispose Bill dando uno scappellotto al fratello minore.

-Ahi! Non c’era bisogno di picchiarmi!

-Ragazzi! Per favore! Non cominciate a fare coma al solito! Io accompagno mamma al San Mungo e voi…

-Non possiamo venire con te?- chiese Charlie speranzoso.

-No, Charlie! Voi resterete qui con Zia Muriel!

-NO! Zia Muriel no!- urlò il piccolo Ron con gli occhi sgranati per lo spavento.

George e Fred cominciarono a ridere del fratello minore, canzonandolo.

-Ma dai, Ronnie! Non sei contento che arrivi la zia? Magari questa volta riesce davvero a soffocarti mentre ti abbraccia e bacia come un bambolotto!

Ron se ne andò in camera della madre mentre Arthur rimproverava i figli.

-Sentite! Non potete venire con noi! Siete troppi…e troppo rumorosi! Quando mamma avrà avuto il bambino vi verremo a prendere, d’accordo?

-D’accordo- risposero i figli mogi.

-Grazie! E mentre aspettate che arrivi Zia Muriel vedete di non sfasciare casa! E dico soprattutto a voi due!- concluse Arthur indicando Fred e George.

-Sì, papà!- riposero in coro.

-Bene…allora noi andiamo!

 

 

La stanza era riempita dal vagito di un bambino appena nato. Molly esausta respirava affannosamente mentre Arthur le teneva la mano in religioso silenzio. Era in attesa della fatidica parola del medico. Maschio o femmina. Questo attendeva di sapere. Non che a lui importasse molto:voleva solo che fosse sano e forte. Ma certo se fosse stata una bambina avrebbe potuto viziare la sua principessa come tutti i padri sognano di fare. E soprattutto Molly ne sarebbe stata felice.

-Allora dottore? Maschio o Femmina?- chiese alla fine titubante.

-Beh, signor Weasley! Congratulazioni! È davvero una splendida bambina!

-Cos…davvero? Ne è sicuro?- chiese di nuovo l’uomo che sentiva le lacrime premergli agli angoli degli occhi.

-Beh…direi proprio di sì!- rispose il medico sorridente. -E ovviamente ha i classici capelli rossi alla Weasley!

Arthur non ricordava di essere mai stato tanto felice come in quel momento. Si voltò verso la moglie e solo allora si accorse che stava sorridendo e piangendo.

-Molly! Hai sentito? È una femminuccia! Proprio come desideravamo!

-Sì…posso….posso vederla?

-Ma certo signora! Eccola!

 E il medico mise tra le braccia di Molly un fagottino rosa che tremava ancora per lo shock del parto. Era avvolta in una morbida coperta bianca e sulla testa già spuntavano sottili capelli rossi. Molly la accarezzò con un dito sulla guancia e la piccola in risposta afferrò il dito con tutta la sua minuscola mano. Non aveva mai pensato che il suo desiderio potesse realizzarsi un giorno. Non dopo sei maschi! E invece eccola lì…con la guancette rosa e gli occhi ancora chiusi. La sua bambina. La sua piccolina. Il suo cuore batteva alla velocità della luce ma non aveva la minima intenzione di fermarlo.

-E’ davvero stupenda!- disse in un soffio.

-Come desiderate chiamarla?- chiese l’infermiera.

-Oh…a dire la verità non ci abbiamo pensato. Vista la nostra abitudine ad avere figli maschi avevamo pensato solo a nomi maschili- ripose Molly.

-A dire la verità io ad un nome avevo pensato…solo che non te l’ho mai voluto dire per scaramanzia- disse Arthur arrossendo un pochino sulle guance.

Molly sorrise compiaciuta.

-Che ne dici di Ginevra Molly Weasley? Mi sembra che suoni bene…

La moglie lo guardò con le lacrime agli occhi e annuì perché all’improvviso la voce le sembrò morire in gola.

-Sì…sì mi piace…allora benvenuta tra i Weasley, Ginny!

 

 

 

 

Questo è il primo capitolo. Ovviamente qui il punto di vista non può essere quello di Ginny. Ma mi piaceva raccontare quanto Molly avesse desiderato una figlia femmina.

Fatemi sapere cosa ne pensate!

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO…E RECENSITE!!!

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Capitolo 2
*** Non avere paura ***


Non avere paura

 

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 069. Tuono

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

L’arrivo della piccola Ginny era stato accolto da tutti con un’enorme gioia. Anche i bambini si erano dimostrati entusiasti di avere finalmente una sorellina da coccolare e viziare. Automaticamente in ognuno di loro nacque un forte istinto protettivo nei suo confronti e la trattavano come se fosse speciale, una sorta di bambola di porcellana dal valore inestimabile.

Tutti tranne uno. Ronald non era così felice della nuova arrivata. Tutti avevano distolto la loro attenzione da lui per rivolgerla a Ginny. Era geloso. Tremendamente geloso e quel che era peggio era che non poteva fare nulla perché gli altri si accorgessero di lui. Quella nanerottola aveva monopolizzato l’attenzione di tutta la famiglia!

E con il passare del tempo Ron ebbe un altro buon motivo per detestare Ginny.

-Che cosa? Mi state cacciando?- urlò il bambino facendo svegliare Ginny che dormiva tranquillamente sul divano in salotto.

Era trascorso un anno circa dalla sua nascita e Molly e Arthur avevano pensato che Ginny non poteva dormire per sempre nella stanza con loro. Dovevano spostarla. Ma purtroppo le stanze della Tana erano tutte occupate dai figli già grandicelli della coppia. Non restava che una soluzione.

-Ron! Non ti stiamo cacciando! A Ginny serve una stanzetta…non può dormire con me e mamma per sempre! Nemmeno tu dormi più con noi!- Arthur tentava di spiegare al minore dei suoi figli i cambiamenti che si erano resi necessari per fare posto alla sorella.

-Beh, ma perché io? Perché non può dormire lei con Percy?

-Perché lei è una femminuccia! E quando sarà più grande avrà bisogno di una stanza tutta per sé!

-Anche io ne ho bisogno! E poi no avete detto voi che non importa se lei è una femmina? Avete detto che non l’avreste trattata diversamente da me o dagli altri solo perché è una bambina!- gli occhi di luccicavano perché un mare di lacrime premeva per uscire. Da quando sua madre gli aveva detto che dal giorno successivo avrebbe condiviso la camera con Percy per lasciare la sua interamente a Ginny, Ron era come impazzito. Era la classica goccia che aveva fatto traboccare il vaso!

-Non è questione di trattare diversamente, Ron! Ti accorgerai crescendo che maschietti e femminucce sono diversi! E non è opportuno che dormano insieme!- disse Molly con un tono insolitamente dolce e conciliante. Forse un poco si sentiva in colpa. Sapeva di aver dedicato più attenzioni a Ginny negli ultimi mesi e che Ron probabilmente ne era rimasto ferito, anche se non lo dava certo a vedere.

-Ma tu e papà lo fate!- rispose il rosso sempre più arrabbiato.

-Ma loro sono sposati, Ron!- intervenne Bill cercando di far ragionare il fratello minore. Ma era tutto inutile. Ron non voleva sentire ragioni.

-E poi io non sopporto Percy! Parla sempre e legge! E la sua stanza è piena di libri…io non poteri più metterci i miei giochi!

-Non dire così! Percy ti vuole bene ed è felicissimo di dividere la sua stanza con te!- ma lo sguardo scocciato del fratello maggiore non lasciava dubbi. Nemmeno lui era entusiasta di dover convivere con Ron, ma Percy era abituato ad obbedire e a rispettare gli ordini che i genitori gli impartivano. E in fondo quella era l’unica soluzione logica per fare posto a Ginny. Bill avrebbe condiviso la stanza con Charlie, George e Fred già dormivano insieme…non restavano che Percy e Ron.

-Dai Ron! Oramai sei grande! Sei un ometto e gli ometti non fanno tutti questi capricci!- disse infine Molly.

-Io non sono grande! Io sono piccolo, capito? PICCOLO!- urlò Ron cedendo alle lacrime. Oramai aveva capito che nulla avrebbe mai potuto dire per far cambiare idea ai suoi genitori. La decisione era stata presa. Aveva perso l’attenzione dei suoi genitori e ora anche la sua stanza. Poteva forse andare peggio di così?

Ron vide Ginny camminare tremante e incerta verso di lui. I suoi occhi cioccolato si interrogavano sul perché il fratello stesse urlando. Lo fissavano curiosi e preoccupati. Da quando era nata, Ginny aveva sempre cercato Ron a modo suo per poter giocare. In fondo rispetto a lei Ron era solo poco più grande! Lo vedeva come il compagno ideale per le sue avventure da neonata!

Il bambino sostenne il suo sguardo cercando di mostrarsi duro e impassibile, per quanto può esserlo un bambino di due anni.

-Io ti odio!- sibilò Ron in direzione della sorellina, che forse non comprese il senso delle parole, ma percepì la cattiveria con cui erano state dette. Ginny ricominciò a singhiozzare fino a quando scoppiò in un pianto a dirotto. Arthur la prese in braccio e la coccolò per farla smettere di piangere, ma Ron a quella scena corse fuori in giardino e sbatté la porta alle sue spalle.

 

 

-Ron!- Bill era uscito a cercare il fratello minore. Lo trovò che tirava calci ai nani da giardino che borbottavano infastiditi.

-Che vuoi?- chiese il piccolo brusco.

-Vorrei sapere perché ce l’hai tanto con Ginny! Non eri tu quello che continuava a dire che avrebbe preferito una femmina?

-Sì…prima di sapere che mi avrebbero tolto la camera!- sbuffò il piccolo ancora offeso.

-Ronnie…sai anche tu che mamma e papà non ce l’hanno con te! Non ti vogliono meno bene solo perché ora c’è Ginny!

-Ma a me sembra proprio di sì! Da quando c’è lei io sono diventato invisibile!

-E io cosa dovrei dire allora? Dopo di me sono venuti Charlie, Percy, Fred, George e tu! Ma nonostante tutto sapevo che mamma e papà non mi avevano messo da parte! E ti confesso un segreto, Ronnie…

A questo punto il piccolo alzò gli occhi azzurri verso il fratello. Un segreto? E Bill lo raccontava solo a lui? Ron era emozionato.

-Quando siete nati tutti voi io mi sono sentito orgoglioso! Ero diventato un fratello maggiore…sai cosa vuol dire questo?- chiese Bill fissando Ron serio in volto. Il fratello minore scosse la testa muovendo la massa di capelli rosso fuoco.

-Vuol dire che d’ora in poi Ginny avrà te a proteggerla! Quando avrà bisogno di qualunque cosa sarai tu quello che verrà a cercare! E sarai felice che lei lo faccia! Tu la proteggerai ogni volta che correrà da te…e ti assicurerai che non le manchi mai nulla. Sarai il suo esempio…il suo modello. Lei vorrà diventare come te!

Ron pensò a quello che Bill gli aveva appena detto. Cosa significava quel discorso? A lui non importava nulla di essere un fratello maggiore, di proteggerla e di essere il suo modello. Lui voleva solo riavere le attenzioni di sua madre e la sua stanza!

-Non mi interessa Bill! Io rivoglio mamma e papà tutti per me!- rispose il piccolo e se ne andò nella sua nuova camera. Bill sospirò profondamente. Forse Ron era troppo piccolo per capire. O forse aveva solo bisogno di una piccola spinta.

 

 

Quella era certamente la notte più tempestosa che l’Inghilterra avesse mai visto. Ginny era nella sua nuova stanza tutta sola e l’ennesimo tuono la svegliò di soprassalto. Era la prima volta per lei. Di solito quando un temporale come quello la svegliava correva nel letto di mamma e papà e subito si sentiva meglio. Ma quella volta era diverso. Doveva cavarsela da sola.

Un altro tuono.

Ginny si tirò le coperte fin sopra la testa, tremante. Non doveva piangere. Non doveva. Se avesse ceduto, l’avrebbero presa in giro tutti, soprattutto Ron! Ma perché mamma l’aveva lasciata sola? Possibile che si fosse stancata di lei? Emerse leggermente dalla coperta gialla, giusto per qualche secondo.

Altro tuono.

Questa volta mise la testa sotto il cuscino e si tappò le orecchie con forza. Non doveva avere paura. Papà le aveva sempre detto che i tuoni erano dovuti agli angeli che giocavano a Gobbiglie in cielo. Non doveva averne paura. Ma allora perché tremava come una foglia?

Ennesimo tuono.

Basta! Non poteva farcela da sola! Ma da chi poteva andare?

Si alzò lentamente dal suo letto e scalza aprì la porta della sua stanza. Nel pianerottolo si trovò indecisa. Dove andare? Davanti a lei la stanza dei genitori. Alla sua destra la porta della camera di Ron e Percy. Ginny ci pensò per qualche istante, ma alla fine scelse.

 

 

-Che succede?- chiese Ron aprendo gli occhi controvoglia. Qualcuno lo aveva svegliato scuotendolo nel cuore della notte. Chi era in vena di scherzi a quell’ora di notte? Sicuramente i gemelli. Ma quando Ron aprì gli occhi si accorse che le sue supposizioni erano errate.

-Ronnie…- disse Ginny con la voce che le tremava. Non era solo paura del temporale. Temeva che Ron l’avrebbe cacciata in malo modo dalla sua stanza. Il fratello la odiava e lei lo sapeva…

-Ginny! Che vuoi?- disse di nuovo brusco.

-Ho paura del temporale, Ron…

-Sei proprio una piattola!- commentò il piccolo non muovendo un muscolo del suo corpo.

-Non…non è vero! Io non sono una piattola!- Ginny non sapeva che cosa volesse dire quella parola, ma di sicuro non era un complimento.

-Posso…posso dormire qui con te?- chiese la bambina sempre con la voce sottile di chi teme un rifiuto.

-Scordatelo! Io voglio dormire! E poi tu hai tutta la stanza per te! Non venire qui a rompere adesso!- e Ron si voltò dall’altra parte fingendo di tornare a dormire.

Ginny comprese che non c’era speranza che Ron cambiasse idea. In punta di piedi come era arrivata se ne andò e tornò nella sua stanza. Perché Ron ce l’aveva tanto con lei? Non aveva voluto aiutarla…si rimise a letto e attese sveglia che il temporale passasse. Sperava che sua madre venisse a vedere come stava, ma non successe. Tese le orecchie per tentare di ascoltare se qualche rumore provenisse dalle altre camere, ma nulla.

All’improvviso sentì uno scricchiolio fuori dalla sua porta. Qualcuno camminava sul pianerottolo in punta di piedi. La porta della stanza si aprì lentamente.

-Ronnie, sei tu?

-Sì- disse il bambino secco. Si avvicinò senza dire altro al letto della sorella e la spostò con dolcezza su uno dei lati del letto. Spostò le coperte e si infilò nel letto accanto alla sorella. Ginny sorrise timidamente e lasciò che Ronnie la abbracciasse.

-Non avere paura, Gin! Non è niente…è solo un temporale! Qualche tuono…sai cosa dice papà? Che sono degli angeli che giocano a Gobbiglie!

Le diede in bacio sulla guancia.

-Adesso dormi! Ti proteggo io!

Ginny chiuse gli occhi e riuscì ad addormentarsi. Però prima che il sonno la prendesse sentì un altro tuono. Ma ora era diverso. Ron era lì con lei. Non avrebbe permesso che qualcosa la spaventasse. Era lì per lei. E Ginny non poté non sentirsi protetta.

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

Ciao a tutti!

Eccomi con il secondo capitolo di questa storia…

Diciamo che mi piace particolarmente, perché tratteggia il rapporto speciale che c’è tra Ron e Ginny. Odi et amo direi…in fondo Ron le vuole bene, ma è un po’ un orso e non sa bene come ci si comporta con una sorella piccola.

Quanto al tema “tuono” volevo non banalizzarlo, spero di esserci riuscita…

A presto!

 

Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti:

1 - 83ginny

2 - I love sasunaru

3 - jeginnybells

4 - karmenpotter

5 - marco121184

6 - maryrobin

7 - mikelina

8 - nan96

9 - ninny

10 - ny152

11 - Pedromane

12 - PrincessMarauders

13 - riddikulus

14 - sirius1711

15 - tappetta

 

 

Sirius1711:sì sono tornata! Sembra quasi una minaccia vero? Comunque hai afferrato il senso della tabella. Ogni parola corrisponde a una storia incentrata su quell’argomento. O almeno così dovrebbe essere…spero di riuscire a velocizzare la pubblicazione! Vero…lo scorso capitolo più che su Ginny è incentrato su Molly, ma mi sembrava giusto così! E anche questo…il protagonista vero è Ron…ma vedi che Ginny sta già crescendo e presto sarà a Hogwarts. E quanto ai capelli rossi…anche a me piacciono! Bacini…bacetti…bacioni 10 (n+1)

Tappetta: sono felice che l’idea ti piaccia e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Presto comparirà anche Harry…a presto! Baciotti!!!

Maryrobin: sono felice che la storia ti piaccia…non ci vorrà molto perché si arrivi agli anni di Hogwarts! E allora arriverà anche il nostro Harry a fare compagnia a Ginny! A presto! Baci baci!!

Erikappa: tranquilla! La Dramione ho già finito di scriverla, quindi devo solo pubblicarla…da scrivere mi resta solo questa e La vita è la vera sfida! Ce la farò non preoccuparti! E la tabella in fondo alla pagina riporta le cento parole chiave sulle quali si basano le cento storie. Ogni parola una storia…fino a quando non le avrò esaurite! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto!!! Kisses!!!

Fabyvaniglia:sono felice che ti piacciano entrambe le storie! Vedi che già in questo capitolo vediamo il rapporto molto particolare tra Ron e Ginny! In fondo lui le vuole bene anche se farà sempre fatica a dimostrarlo! A presto! Besitos!

Ninny: sono felice che ti piaccia…eccoti servito il secondo capitolo! A presto! Besos.

Stephenye:sono contenta di averti accontentato! E vedi che sono anche riuscita a inserire la tabella alla fine della pagina! Quanto al capitolo…dedicato al rapporto tra Ginny e Ron…speciale perché sono più legati di quanto essi ammetteranno mai! Spero ti sia piaciuto! A presto! Bacetti!

Wendyepeter:ogni capitolo sarà un episodio importante della vita di Ginny in ordine cronologico, così ci sarà maggior coerenza e sarà più facile leggere! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto! Baises.

Sissy88:ce lo chiediamo tutti come abbia fatto a crescere sana…ma in effetti io credo che ci siamo molto dietro a questo personaggio! Non è solo la ragazza che non piange mai di cui parla la Rowling…ci sono moltissimi sentimenti e paure…che piano piano verranno fuori! A presto! Bacissimi!

Karmenpotter:spero ti sia piaciuto anche questo nuovo capitolo! Un episodio che forse può far capire meglio il rapporto tra Ginny e Ron! a presto! Baci.

Nickgin93: ciao! Felice di ritrovarti anche qui…sono contenta che la storia ti piaccia…spero che anche questo capitolo ti abbia incuriosito! Anche in questo caso non è il punto di vista di Ginny quello centrale, ma mi sembra che anche così si riuscito bene…a presto! Bacissimi!

PrincessMarauders:felice che ti piaccia…che mi dici di questo secondo capitolo? Spero che il piccolo Ron ti abbia fatto sorridere! A presto! Bacioni!

Gabry Sweettosa: sono felice che ti piaccia! E di questo che mi dici?  A presto! Baci.

 

 

AL PROSSIMO CAPITOLO…E RECENSITE!!!

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Capitolo 3
*** I soldi non fanno la felicità ***


I soldi non fanno la felicità

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 093. Ringraziamento

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Anche quell’anno il Natale era alle porte. Ginny non vedeva l’ora di poter accompagnare la madre a fare spese, anche perché quella era una delle poche occasioni che aveva per uscire dai confini della Tana. Normalmente lei e Ron giocavano nel grande giardino che circondava la casa e mai avevano osato allontanarsi. Molly era sempre stata molto severa al riguardo. Niente guai! Abitavano troppo vicini ad un villaggio di babbani e temevano che la gente del posto potesse scoprire il loro segreto. Così per la più piccola di casa Weasley le sole occasioni in cui poteva vedere il mondo al di fuori della Tana erano ridotte a due: la prima cadeva puntualmente ogni anno il primo di settembre quando accompagnava i fratelli maggiori a King’s Cross per prendere l’espresso per Hogwarts. E l’altra erano le classiche compere di Natale.

-Mamma! Quando andiamo a Diagon Alley?- la bambina ripeteva in continuazione alla madre questa domanda.

-Ginny, tesoro! Presto…ci andremo presto! Come mai quest’anno sei così ansiosa?

-Niente…- mentì Ginny continuando ad aiutare la madre a sistemare la tavola per la cena.

-Bugiarda!- intervenne Ron.

-Zitto, Ronnie!

-Ginny ha già deciso il suo regalo di Natale!- continuò il fratello lanciando uno sguardo di sfida alla sorella.

-Ma davvero? E sarebbe?- chiese Molly. Ma la sua voce sembrò all’improvviso meno allegra del solito.

-Non è niente, davvero!

-Ginny vuole una scopa tutta per sé!

-Ron!- urlò Ginny indispettita.

-Una scopa? Ginny cara, hai solo 8 anni! Non mi sembra il caso che tu ti metta su una di quelle cose!- protestò Molly.

-Solo perché tu non sei capace di volare non vuol dire che io non possa farlo! Io sono molto brava a volare, mamma! Mi ha insegnato Bill la scorsa estate!

-Ricordami di fare due chiacchiere con tuo fratello appena lo vedo!- disse Molly scuotendo la testa sconsolata.

Ginny aprì la bocca per continuare a perorare la sua causa ma Molly la anticipò.

-Oh…d’accordo, d’accordo! Ne parlerò con papà!

-Ehi! Non è giusto! Io sono più grande di Ginny e anche io voglio una scopa tutta mia!

-Peccato Ronnie che tu non sappia nemmeno come si salga su una scopa!- lo canzonò la sorella.

-Io…non è vero!- ma Ron venne tradito dall’improvviso rossore che era divampato sul suo volto pieno di lentiggini.

-Allora tutte le cadute che ti sei fatto con Fred e George erano solo degli scherzi!

-Cosa c’entra! Tutti possono sbagliare!

-Sì…e tu più degli altri!

Ginny si divertiva sempre a stuzzicare il fratello. Sapeva perfettamente quanto gli dava fastidio non essere un asso del volo a differenza di tutti i suoi fratelli. Beh…tutti a parte Percy. E non era certo motivo di orgoglio per Ron sapere di assomigliare al fratello che meno gli stava simpatico. E Ginny lo sapeva.

-Adesso basta voi due! È già abbastanza grave che voi due siate saliti su una scopa così piccoli senza dire niente a me e papà! Non aggravate la vostra posizione con altri battibecchi! Altrimenti sarò costretta a chiudervi in soffitta con il nostro caro fantasma.

Né Ginny né Ron fiatarono più per tutta la sera. Ma in cuor suo Ginny era felice che la madre avesse conosciuto il suo desiderio. Non avrebbe mai osato perlarne Desiderava con tutto il cuore una scopa. Le piaceva così tanto volare. La faceva sentire libera e forte. Il vento tra i capelli, l’aria pungente che le sferzava il viso…erano sensazioni che amava terribilmente. Solo che la vecchia scopa di casa Weasley non era adatta a lei. Era vecchia e traballante. Troppo instabile per essere lanciata a forte velocità. Le serviva una nuova Comet…almeno…certo, il sogno sarebbe stata una Nimbus…

 

 

-Avanti allora….cosa ci manca, Ginny?- il giorno della visita a Diagon Alley era alla fine arrivato. E Ginny non poteva esserne più felice. Sperava che la sua scopa fosse in arrivo.

-Beh mamma, manca il mio regalo! Il negozio di scope è da quella parte- disse Ginny con un sorriso che avrebbe illuminato una stanza buia.

Ma Molly si bloccò all’istante in mezzo alla strada. Chiuse gli occhi forse per non dover fare quello che doveva.

-Mamma! Andiamo forza! Non vorrai che chiuda?

-No…senti Ginny…io e papà…pensiamo che non sia il momento di comprarti una scopa! Sei ancora troppo piccola!

-Che cosa?- gli occhi di Ginny si incupirono all’istante. Nemmeno uno schiaffo le avrebbe fatto più male di quelle parole.

-Ginny…cerca di capire, non ce lo possiamo permettere! Dobbiamo già acquistare quella per Charlie! È il capitano della sua squadra e non può usare una scopa della scuola!

-E io? A me cosa spetta per Natale? L’ennesimo maglione fatto da te?- la rabbia di Ginny era esplosa con forza. Per anni non aveva mai chiesto nulla ai suoi genitori. Sapeva che non si potevano permettere chissà quale dono, ma sperava, anzi si aspettava, che dopo otto anni sarebbe arrivato il suo turno per avere il regalo che davvero desiderava. In quegli anni le esigenze scolastiche dei fratelli maggiori avevano sempre avuto la precedenza. Le scope di Charlie, i libri costosissimi di Percy, l’attrezzatura di Bill. E quando sarebbe toccato a lei?

-Beh signorina…se i maglioni non ti piacciono , non avrai nemmeno quello quest’anno! Potevi dirlo anche prima…non mi sarei affannata tanto per prepararlo!- Molly aveva le lacrime agli occhi. Non era arrabbiata con Ginny, ma con se stessa. Avrebbe dovuto dare una mano ad Arthur andando a lavorare, ma il marito aveva insistito perché lei badasse alla casa e ai figli…e lei aveva accettato volentieri. Non c’era nulla che desiderasse di più! Ma ora…ora se non avesse dato retta ad Arthur forse non avrebbe dovuto subire il giusto attacco di Ginny.

-E adesso dove vai? Ginny!!!- la signora Weasley urlò il nome della figlia che aveva cominciato a correre tra le strette vie di Diagon Alley, troppo arrabbiata per restare ancora un minuto con la madre. Era la più piccola della casa…era l’ultima arrivata, ma questo non significava che fosse la meno importante tra i figli! Perché non la consideravano affatto? Come potevano non capire quanto quella situazione la facesse stare male? Si sentiva diversa dai fratelli…messa da parte per le esigenze degli altri.

Ginny non se ne accorse ma correndo e camminando senza meta era arrivata infine al negozio di scope. Si fermò istintivamente davanti alla vetrina nella quale era esposto l’ultimo modello della Nimbus. Cosa avrebbe dato Ginny per potersela portare via? Per la prima volta nella sua vita, la ragazza desiderò di essere nata in un’altra famiglia. Una famiglia ricca che si potesse permettere di spendere centinaia di galeoni d’oro per una stupida scopa. Magari una famiglia come quella che in quel momento entrava nel negozio.

-Forza Draco…hai detto che volevi una scopa per Natale…cosa aspetti a sceglierla?- nella voce dell’uomo, il padre del bambino, non c’era l’ombra di un sentimento. Nessuna emozione. Non era come suo padre che partecipava sempre con entusiasmo a tutto quello che i suoi figli dicevano o facevano. Anzi…a quell’uomo alto e con i lunghi e lisci capelli biondi sembrava non importare affatto del figlio e dei suoi desideri. Sembrava gli desse fastidio stare lì, come se fosse una inutile perdita di tempo.

-Sì padre…voglio quella!- disse il bambino biondo come il padre indicando una Comet DuecentoCinquanta.

-Ma Draco, tesoro, quella?- disse quella che con tutta probabilità era la madre del ragazzo.

-Sì, madre…quella!- senza nemmeno l’ombra di un sorriso.

-Ma quella è una scopa comune…qualsiasi mago da quattro soldi potrebbe permettersela! Non vorrai che un Malfoy se ne vada in giro su quella feccia! Mi scusi, signore!- disse la donna chiamando con un cenno della mano sottile e pallida il proprietario del negozio.

-Sì, signora Malfoy! Cosa posso fare per compiacervi?

Ginny avrebbe voluto vomitare per quel tono servile. Ma chi diavolo erano quei tizi? Chi si credevano di essere? Solo perché si potevano permettere di spendere un mucchio di soldi, questo non li legittimava a trattare tutti come dei servitori!

-Quale è la scopa più costosa che avete?

-La nuova Nimbus, signora Malfoy. È appena arrivata. Sarebbe la prima che vendo.

-Splendido, la prendiamo, vero Lucius?

-Come desideri tesoro- rispose il marito totalmente disinteressato a quello che stava accadendo.

In tutto questo Ginny era rimasta alla vetrina a fissare la scena sconcertata. Solo quando la famiglia uscì dal negozio sentì il bisogno di andarsene.

-Bene, bene, bene…ecco la piccola Weasley!- per la prima volta Ginny sentì pronunciare il suo nome con disprezzo puro. E percepì finalmente in quell’uomo un qualche sentimento. Lucius Malfoy l’aveva fermata in mezzo alla strada.

-Non mi dire che anche tu volevi comprarti una di quelle scope! Non credo che tuo padre se lo potrebbe mai permettere, mia cara.

Una rabbia finora sconosciuta invase la mente di Ginny. Avrebbe voluto fare qualcosa ma le uscirono solo poche parole.

-Forse non possiamo comprarle è vero…ma forse mio padre ha qualcosa che lei non avrà mai!

-Ma non mi dire! E cosa potrebbe mai essere?

-Una famiglia felice- da dove le arrivava il coraggio di rispondere così a quell’uomo che le incuteva terrore solo a guardarlo? Vide però che Lucius serrò la mascella in un gesto stizzito. La frase della ragazzina davanti a lui lo aveva in qualche modo colpito, forse anche ferito.

-Divertente, piccola mocciosa. Sarà meglio che torni da tua madre…ti starà cercando!

Lucius spinse Draco e la moglie avanti a sé e se ne andò. Ginny ancora tremante attese che sua madre la raggiunse strillando e con le lacrime agli occhi.

-Ginny! Non…non…provare più…mi sono spiegata?

-Sì…sì..mamma!- rispose atona Ginny.

Percorsero la strada verso casa in silenzio. Ginny era immersa nei suoi pensieri:forse non era poi così importante avere quella maledetta scopa. Forse era più importante vivere in una famiglia che la amava e che sapeva cosa significava sorridere.

Molly aprì la porta della Tana. Ginny si diresse verso le scale che l’avrebbero portata verso la sua stanza, ma all’ultimo momento si bloccò e si voltò verso la madre. Le corse incontro e l’abbracciò con forza.

-A cosa devo tutto questo?- chiese la donna con il sorriso sulle labbra.

-Volevo ringraziarti…te e papà…

-Ringraziarmi? E per cosa?

-Perché non mi avete comprato quella scopa!

-Ora sono confusa Ginny…- disse Molly appoggiando le borse con gli acquisti sul tavolo.

-Non mi importa di quella stupida scopa…adoro i tuoi maglioni, perché li fai con amore. Preferisco avere una famiglia povera ma che mi vuole bene, piuttosto che cento scope…

-Che ti è successo a Diagon Alley?

Ginny raccontò quello che aveva visto. I Malfoy, il figlio viziato e triste. I genitori privi di un qualsiasi interesse per Draco.

-Capisci? Lui ora ha una scopa stupenda…ma a cosa gli serve se suo padre non si prenderà mai la briga di giocare con lui o se sua madre non lo guarderà mai volare perché non gliene importa nulla?

Molly abbracciò la figlia lasciandosi sfuggire una lacrima. Quelle parole avevano lenito il suo senso di colpa più di qualsiasi pozione.

-Quindi…grazie…a te e a papà…per tutto quello che abbiamo!

-Grazie a te, tesoro! Per quello che hai appena detto…

Ginny sorrise e si diresse nuovamente verso le scale questa volta imboccandole senza voltarsi. Anche senza la sua scopa, Ginny era sicura che quello sarebbe stato il miglior Natale che aveva avuto.

 

 

Ciao a tutti!

Eccomi a voi con il terzo capitolo della vita di Ginny. La ragazza è cresciuta di qualche anno e come ogni bambino della sua età ha di desideri…che si scontrano con le esigenze di una famiglia numerosa…ma alla fine Ginny capisce…perché crescere in una famiglia come quella dei Weasley ti fa capire molte cose…ad esempio che al mondo c’è qualcosa di più dei soldi e di una scopa!

Spero vi sia piaciuto…vi aspetto al prossimo capitolo!

 

 

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti:

1 - 83ginny

2 - acdcman

3 - Christy 94

4 - DANINO

5 - I love sasunaru

6 - jeginnybells

7 - karmenpotter

8 - marco121184

9 - maryrobin

10 - mikelina

11 - mikyvale

12 - Miss Rainbow

13 - mustardgirl

14 - nan96

15 - ninny

16 - ny152

17 - Pan_Tere94

18 - Pedromane

19 - PrincessMarauders

20 - riddikulus

21 - ryota46

22 - sirius1711

23 - tappetta

24 - weasley star

25 - wendyepeter

 

 

Sirius1711:non solo nei bambini! Anche io ho il terrore dei tuoni! Sai com’è… comunque tornando a Ginny…anche a me è piaciuto molto a scrivere di questo suo avvicinamento con il fratello Ron. Mi è sembrato tenero…e in effetti da questo momento il loro rapporto sarà molto particolare come è giusto che sia…ti dirò che mi sarebbe piaciuto avere un fratello maggiore protettivo! Sarebbe stato il mio eroe…però va bene anche la sorella! È iperprotettiva anche lei! Che carino il tuo gatto che si nasconde quando ci sono i tuoni! Ma perché non lo coccoli un po’tu? Dai!!!! Prometti? Bacini…bacetti….bacioni…10 (n+1)

Sissy88:i fratelli Weasley sono tutti speciali, ognuno a suo modo! Anche se i miei preferiti sono Ron e Ginny…e inatti anche in questo capitolo c’è un battibecco iniziale tra i due che fa capire quanto sia complesso e competitivo il loro rapporto! Spero ti sia piaciuto! A presto! Baciotti

Ryota46:ecco un altro capitolo sull’infanzia di Ginny. Credo sia un tassello importante…ogni bambino vuole sempre di più ma lei è una Weasley e non può avere tutto quello che desidera. È molto difficile far capire questo ad un bambino… spero ti sia piaciuto! A presto! Baci baci

Fabyvaniglia:anche a me hanno fatto tenerezza entrambi…anche se in questo capitolo vedi che tornano ad essere i soliti! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto! Kisses

Maryrobin:sì, sono mooooooolto carini! Ma qui Ginny ha già tirato fuori le unghie. E Ron non ha mai vita facile con lei! Spero ti sia piaciuto. A presto! Bacioni

PrincessMarauders: eccomi! In questo capitolo Ginny e Ron tornano ad essere quelli che conosciamo. Litigiosi, ma non troppo. E Ginny ovviamente ha la meglio! Anche se ala fine la piccola di casa deve ammettere che forse ha fatto un grosso errore pretendendo una costosissima scopa. Ma come una buona Weasley ha capito e ha fatto un passo indietro. A presto! Besitos.

Ninny: lui si sente messo d parte, è vero. Ma non è proprio così…è un bambino e come tale tende ad ingigantire tutto. Ma alla fine torna ragionevole. Spero ti sia piaicuto anche questo capitolo! A presto! Bacetti

Nickgin93:anche a me è piaciuto molto scrivere lo scorso capitolo! Invece questo è stato più difficile anche per via dell’argomento…ma era giusto che Ginny affrontasse il problema della mancanza di denaro che affligge i Weasley…in fondo a 8 anni si può cercare di comprendere. A presto! Baci baci.

Miss Rainbow:sono felice che ti piacciano le mie storie. Anche io amo molto le Harry/Ginny…e tutte le mie storie lo dimostrano del resto! E anche in questa molto presto si incontreranno! Chissà come reagirà Ginny? A presto! Baises!

Weasley star:già…una storia tutta per Ginny…e ovviamente il nostro eroe, Harry! intanto come ti è sembrato il primo incontro con Draco Malfoy? A presto. Besos.

Karmenpotter:sì, rileggendo mi sono resa conto che forse i dialoghi sono un po’ troppo elevati per due bambini piccoli…piccolo errore! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto…vedi che con Ron è già iniziato il solito battibeccare…ma a noi piacciono così! A presto! Bacioni

Pan_Tere94:spero di essere riuscita ad esprimere anche il tema del ringraziamento…non è stato facile, ma alla fine credo che toccare il tema del denaro fosse molto importante! A presto! Baci baci

Tappetta: penso che il rapporto tra Ginny e Ron sia il rapporto tipico di molti fratelli…anche io sono un po’ così con mia sorella…ma alla fine nonostante tutti i battibecchi ci si vuole sempre bene…spero ti sia piacuto anche questo capitolo! A presto! Baciotti

Erikappa:giusto l’altro giorno mi hanno fatto notare che sono 100 capitoli e che mi devo muovere se non voglio metterci un’eternità! Ma ce la farò…per i dialoghi hai assolutamente ragione, li ho riletto appena ho letto le vostre recensioni e in effetti forse sono troppo precisi per dei bambini…magari più avanti proverò a migliorarli. Quanto alla testardaggine i Ron…beh, quella è universale. Non passerà mai…vedi che già qui stanno litigando come sempre! a presto! Bacionissimi.

Wendyepeter:hai ragione per i dialoghi…come dicevo anche ad altri li ho riletti dopo le vostre recensioni e mi sono resa conto che sono davvero troppo precisi per due bambini. Chiedo venia! Starò più attenta ai prossimi…spero che questo ti sia piaciuto! A presto! Baci baci

Mikelina:eccomi con l’aggiornamento! I due sono cresciuti, ma battibeccano come sempre! e come sempre a vincere è Ginny! E chi altrimenti? Spero che il tema affrontato in questo capitolo ti sia piaciuto! A presto! Bacioni

 

 

 

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO…IL TEMA SARA’ “AUTUNNO”…E…

…RECENSITE!!!!

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Capitolo 4
*** Un risvolto inaspettato ***


Un risvolto inaspettato

 

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 064. Autunno

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

L’Inghilterra non conosceva mai estati particolarmente lunghe e calde, ma ogni buon inglese che si rispetti sa perfettamente che uno spiraglio della stagione estiva lo si può intravedere fino alla metà di settembre. Quell’anno invece sembrava che l’estate se ne volesse andare il più in fretta possibile. Già verso l’ultima settimana di agosto il cielo si era stabilizzato su una cupa tonalità di grigio che puntualmente si trasformava in pioggia già verso la metà della mattina.

Ginny e i suoi fratelli erano così costretti in casa dal maltempo che aveva rovinato gli ultimi giorni di vacanza dei ragazzi Weasley. Già, perché oramai il primo settembre era alle porte e si sarebbe portato via tutti i maschi di casa. Solo Ginny se ne sarebbe restata alla Tana. E questo pensiero la faceva arrabbiare più di ogni altra cosa. Un intero anno sola con mamma e papà…mentre tutti i suoi fratelli potevano divertirsi a Hogwarts. Fred e George non facevano che parlare di quel posto e a Ginny sembrava di conoscerlo da sempre. Non vedeva l’ora di poter frequentare anche lei quella scuola, ma aveva sempre aspettato con pazienza che arrivasse anche il suo turno. Forse perché non era la sola a restare a casa ogni anno vedendo gli altri salire sul treno! Fino ad allora anche Ron era sempre rimasto alla Tana! Ma non quell’anno. Non quella volta. Alla fine il turno di Ronald era arrivato. Mentre il suo era ancora lontano…

Era da quando il fratello aveva ricevuto la sua lettera da Hogwarts che Ginny era di cattivo umore, umore che era progressivamente peggiorato con il passare dei giorni. E tutta quella pioggia aveva contribuito a renderla ancora più acida.

Con questi sentimenti la mattina del primo settembre Ginny salì in macchina accanto a Ron con una faccia che non faceva presagire niente di buono. Il cielo era sempre più nuvoloso e la giornata poteva tranquillamente essere definita autunnale. Le foglie sugli alberi intorno alla Tana stavano già lentamente ingiallendo e le prime erano già al suolo come un soffice tappeto. La pioggia cominciò a tamburellare sul tetto della vecchia auto di Weasley.

-Che iella! Speriamo che dal treno si possa vedere comunque il paesaggio!- Ron era al settimo cielo per la partenza anche se era un po’ spaventato. Fred e George si erano divertiti a raccontare di strane prove che gli studenti del primo anno dovevano sostenere per essere smistati, cosa che aveva preoccupato non poco il ragazzino.

-Sta’ zitto, Ronnie! Almeno tu a Hogwarts ci stai andando! Io dovrò restarmene qui un altro anno!- Ginny non era abituata a usare mezze parole. Quello che pensava lo diceva senza riflettere.

-Beh…ma l’anno prossimo tocca a te!- tentò di dire Ron ma gli occhi di Ginny lasciarono intendere che non doveva più aprire bocca per il resto della strada.

Arrivati a King’s Cross, tutti i Weasley scesero dalla macchina e con molta confusione riuscirono a reperire dei carrelli per trasportare i bagagli dei figli.

-Forza ragazzi! Siamo in ritardo! Come è possibile, Arthur, che noi siamo sempre i ritardo il primo di settembre?- protestò Molly che afferrò saldamente la mano della figlia trascinandola con sé. Ginny lo detestava. Non era una bambina! Aveva 10 anni, per la miseria! Era perfettamente in grado di camminare da sola senza perdersi in quel posto!

-Mamma! Lasciami! Non sono stupida, so come si cammina!- protestò Ginny irritata.

-Signorina! Non si risponde così a tua madre, chiaro?- disse il padre, che però con un cenno del capo convinse la moglie a lasciare la mano della piccola.

Mentre camminava accanto ai suoi fratelli, un’idea balenò nella sua mente. Poteva salire sul treno di nascosto, all’ultimo momento. Chi se ne sarebbe accorto? In fondo poteva tranquillamente passare per una studentessa del primo anno…Ron non era poi tanto più alto di lei. Ma sì…perché no? Almeno avrebbe visto Hogwarts, esattamente come tutti i suoi fratelli. Sì…e poi? Arrivata alla scuola l’avrebbero sicuramente trovata e rispedita a casa. E sarebbe stato un inferno con Molly furiosa per quello che aveva osato fare. Di certo niente più passeggiate per i boschetti vicino a casa…insomma sarebbe stata imprigionata in casa propria. Ginny si risvegliò dai suoi pensieri quando andò a sbattere contro sua madre che si era fermata di colpo.

-Anche quest’anno pieno zeppo di babbani! Arthur caro, perché il ministero non crea una stazione solo per noi? Sarebbe molto meglio…- Molly aveva una capacità particolare per trovare qualcosa di cui lamentarsi. E King’s Cross era sicuramente una delle principali fonti di scontento della donna. Ogni santo anno diceva la stessa cosa. Ginny sbuffò sonoramente e la madre se ne accorse, tanto che si voltò verso di lei accigliata.

-Molly cara, non capisco perché te la prendi tanto! I babbani sono così affascinanti! E poi che fastidio ti danno?

Ma la signora Weasley non rispose.

-Quale binario ragazzi?

-Sempre lo stesso…da anni, mamma! Nove e tre quarti- rispose Ginny acida, mentre la madre la riprendeva per mano.

-Dai, mamma, posso andare anche io?- continuò la piccola tentando di commuovere la madre. Me senza risultati.

-Tu sei troppo piccola, Ginny. Sta’ zitta, adesso. Va bene, Percy vai avanti tu!

Mentre Molly controllava che nessun babbano prestasse attenzione a quello che stava accadendo, Percy corse verso il muro che divideva il binario nove dal binario dieci sparendo come inghiottito non appena il carrello toccò il muro. Poi fu il turno di Fred e George che tentarono di ingannare la madre con il loro solito gioco sullo scambio di persona. Ginny rideva divertita alle spalle di Molly che rossa in viso per l’imbarazzo sgridava i gemelli per lo scherzo.

-Mi scusi!- una voce tremolante si era rivolta a loro. Ginny si voltò d’istinto verso il luogo da dove proveniva e fu allora che vide un bambino poco più alto di lei. Aveva dei capelli neri completamente spettinati e due occhi verdi che brillavano anche se leggermente nascosti da un paio di occhiali rotti. Ginny pensò che quel ragazzo doveva essere un orfano perché non c’era nessuno accanto a lui. Probabilmente non aveva nessuno e la lettera gli era arrivata direttamente in orfanatrofio. Provò un po’ di tristezza per lui.

-Salve, ragazzo- disse sua madre.

Harry divenne rosso all’improvviso e Ginny sorrise di nuovo questa volta teneramente. Quel ragazzino aveva qualcosa di particolare. Era così timido e impaurito. Evidentemente era la prima volta che andava a Hogwarts.

-E’ la tua prima volta a Hogwarts?- chiese Molly gentilmente.

Il nuovo arrivato annuì senza proferire parola.

-Oh, non ti preoccupare! È la prima volta anche per il mio Ronald!- e indicò il figlio con i capelli rossi che era ancora accanto a lei.

-Devi solo correre verso il muro e non pensare…tranquillo! E’ molto facile in realtà!

Il ragazzo si voltò verso la parete che aveva inghiottito tutti i figli maggiori di quella coppia.

-Correre?- anche le sue mani tremavano mentre teneva il carrello. Era così tenero, pensò Ginny. Che stranamente aveva perso la facoltà di parlare. Era come se quel ragazzo la mettesse in soggezione. Lo fissava cercando di capire cosa ci fosse di particolare in lui, eppure non vedeva nulla. Solo due meravigliosi occhi verdi. Uno strano istinto voleva che lei si avvicinasse a lui, come per osservare meglio quei due smeraldi. Perché la attiravano così tanto? Cosa c’era che la costringeva a stare lì impalata a fissarlo?

-Sì, caro…è molto meglio se corri! Così ti levi il pensiero!- rispose la madre dolcemente.

Fu allora che il ragazzo si voltò verso Ginny e le sorrise. La piccola divenne improvvisamente rosso fuoco, tanto da confondersi con i suoi capelli.

-Buona fortuna- riuscì a dire. “Buona fortuna? Ma che ti è venuto in mente? Adesso penserà che sei una stupida!” pensò Ginny al culmine dell’imbarazzo.

Vide il ragazzo sparire dietro la barriera e sentì che le dispiaceva. Dall’altra parte non l’avrebbe certamente rivisto, anzi probabilmente non l’avrebbe rivisto mai più. Forse l’anno successivo a Hogwarts…avrebbe dovuto passare un anno senza quegli occhi? Ma che diavolo le prendeva?

Sentì che la madre la trascinava verso la barriera e in un lampo si trovò davanti all’espresso per Hogwarts.

-Avanti ragazzi, salite sul treno!

-Ma è ancora presto, mamma!- protestarono i gemelli che si affrettarono lungo il binario alla ricerca dei loro amici. Ma si fermarono quasi subito. Di nuovo quel ragazzino era in difficoltà: non riusciva a sollevare il suo baule e a metterlo sul treno. Ed ecco che Ginny si rese conto nuovamente che stava sorridendo della goffaggine del ragazzo dagli occhi verdi. Era destino che dovessero rincontrarsi…

-George, Fred, Ron! Avanti, tutti qui che vi voglio salutare!

Ginny avrebbe voluto maledire sua madre si era appena decisa a dirigersi verso i gemelli quando Molly li aveva richiamati. Così ora non aveva più la possibilità di avvicinarsi al misterioso ragazzino timido. Voleva almeno conoscere il suo nome, chiedergli chi era…non so, fare o dire qualcosa di intelligente per rimediare al “buona fortuna” di poco prima!

Ginny non ascoltò nulla del dialogo tra la madre e i fratelli. Aveva solo sentito nominare la parola Prefetto…probabilmente Fred stava di nuovo prendendo in giro Percy per la sua nomina. Ma Ginny cercava con lo sguardo il ragazzo che nel frattempo era salito sul treno.

-Ehi, mamma! Vediamo se indovini chi abbiamo appena incontrato sul treno?

Ginny improvvisamente si interessò alla conversazione. Avevano scoperto chi era? Beh…non erano proprio inutili i suoi fratelli allora…

-Sai quel ragazzo che era vicino a noi alla stazione?

-Chi è?- domandò la donna mal dissimulando la sua curiosità.

-Harry Potter- risposero i gemelli in coro.

Harry Potter….quel ragazzino che la attirava tanto era addirittura Harry Potter? Il desiderio di conoscerlo aumentò ancora di più. Sapeva tutto di lui, ma non lo aveva mai visto. Aveva sempre pensato che fosse un ragazzo speciale, in fondo aveva sconfitto il Signore Oscuro all’età di un anno…ma ora Ginny sapeva anche che era dannatamente carino. Harry Potter…Ginevra Potter. Suonava bene…ma che stava pensando? Scrollò la testa per cancellare il pensiero assurdo che si era insinuato nella sua mente.

-Oh,mamma…posso salire sul treno per conoscerlo?- si ritrovò a chiedere Ginny. Ma lei non lo aveva pensato. O forse sì? Che diavolo le prendeva?

-L’hai già visto Ginny…e non è un animale dello zoo…

Perché sua mamma si divertiva a metterle sempre i bastoni tra le ruote? Il treno fischiò. Era il segnale che l’ora della partenza era arrivata. Tutti i ragazzi salirono e presero posto ai finestrini per salutare i genitori rimasti sul binario.

-Dai Ginny, non piangere! Vedrai…ti scriveremo spesso!

Stava piangendo? E quando aveva cominciato a farlo? Istintivamente Ginny cominciò a correre…seguì il treno e vide Harry che la guardava. Stava guardando proprio lei. Si bloccò di colpo come se avesse ricevuto un pugno in pieno stomaco. Continuò a salutare i fratelli ma i suoi occhi ancora cercavano due occhi verdi. Il treno imboccò la prima curva e Harry sparì dalla sua vista.

 

 

Era di nuovo sull’auto che la stava riportando a casa. Ginny ripensava a tutto quello che le era accaduto da quella mattina. Era strano…fino a poche ore prima era furiosa con il mondo intero. Era sicura che avrebbe odiato quella giornata per un anno, o almeno fino a quando non fosse arrivata la sua lettera per Hogwarts. Invece ora appoggiata al finestrino dell’auto del padre non riusciva a non sorridere. E anche quella tetra giornata d’autunno le sembrava splendida. In fondo aveva conosciuto Harry Potter. E questo, ne era sicura, era l’evento che le avrebbe cambiato la vita. Per sempre.

 

 

 

Eccomi di nuovo qui!

Anche questa volta abbiamo un piccolo salto temporale…Ginny ha dieci anni e incontra per la prima volta Harry…il famoso primo incontro visto dal punto di vista della ragazza! E ovvie mante per lei è un colpo di fulmine…

Volevo spiegare perché la scelta della parola “Autunno”: volevo sottolineare lo stato d’animo di Ginny, che all’inizio è appunto autunnale…freddo, quasi risentito…ma che alla fine è di nuovo solare e allegro. E così è l’autunno…alterna giornate di pioggia a magnifiche giornate di sole…spero di essere stata chiara!

A presto!

 

Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti:

1 - 83ginny

2 - acdcman

3 - baby93

4 - Christy 94

5 - DANINO

6 - hogwarts_girl

7 - I love sasunaru

8 - jeginnybells

9 - karmenpotter

10 - LilyPotter_95

11 - Liz_23

12 - marco121184

13 - maryrobin

14 - mikelina

15 - mikyvale

16 - Miss Rainbow

17 - mustardgirl

18 - nan96

19 - ninny

20 - ny152

21 - Pan_Tere94

22 - Pedromane

23 - PrincessMarauders

24 - riddikulus

25 - ryota46

26 - sirius1711

27 - Stephenye

28 - tappetta

29 - weasley star

30 - wendyepeter

 

Liz_23: nemmeno io capisco come si possa non amare Ginny! È un personaggio bellissimo… Lo scontro con i Malfoy penso sarà solo uno dei tanti… In questo capitolo invece Ginny incontra l’amore della sua vita e siccome non è stupida ha capito che Harry è perfetto per lei! A presto! Baci baci.

Sirius1711: non è facile spiegare certe cose ad un bambino, ma come hai detto anche tu Ginny è cresciuta bene! E come poteva essere diversamente? Ora il Natale è passato e Ginny si trova davanti a una nuova sfida…Harry…o meglio l’amore! Come reagirà ora Ginny? Grazie per gli auguri e ricambio più che volentieri! A presto! Bacini….bacetti….bacioni…. 10 (n+1)

Ryota46:vedi che tutti sono utili al mondo! Persino i Malfoy! Ma ora Ginny è davanti a un altro problema…Harry Potter! È davvero cotta questa povera ragazza! E come reagirà ora? A presto! Kiss kiss.

Sissy88:adoro scrivere i battibecchi tra Ron e Ginny…e spero ci sarà occasione per scriverne altri! Ancora non lo so…Draco invece so già che comparirà di nuovo…ovviamente! Ma non so ancora se sarà molto caruccio…vedremo! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto! Besitos.

Hogwarts_­girl: in effetti mi sono resa conto che forse i dialoghi erano un po’ troppo elevati…ma da ora in poi starò più attenta! Sono felice che ti piaccia la storia! A presto! Baciotti.

PrincessMarauders:anche a me dispiace per Draco, ma ho intenzione di restare assolutamente nei ranghi dettati dalla Row. Il carattere dei personaggi non sarà modificato…e credo che un Malfoy può tranquillamente dipingersi in questo modo un più freddo e brutale. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. A presto. Bacioni.

Fabyvaniglia: sono contenta che tu abbia apprezzato lo scorso capitolo. Non è stato facile scriverlo… questo invece è più leggero e divertente. E ci svela quali sono state le reazioni di Ginny quando ha incontrato per la prima volta Harry! cosa succederà ora? A presto. Baises.

Maryrobin: sono felice che ti sia piaciuto. Questa volta sono andata più sul romantico…piaciuto? Ha inizio la grande storia d’amore….a presto! Baciotti.

Wendyepeter:sono felice che ti sia piaciuto…in effetti non era facile far capire quello che pensava e provava Ginny. In questo capitolo invece è molto più semplice! Finalmente incontra Harry…e da oggi la sua vita cambierà per sempre! a presto! Baci baci.

Ninny: Ginny e Ron buoni? E quando mai? No no…anzi! Comunque in questo capitolo mi sono buttata a pesce sull’incontro tra Harry e Ginny…piaciuto? A presto. Besos.

Weasley star: il paragone con i Malfoy era assolutamente perfetto! Anche se mi dispiaceva per Draco in fondo…però così li caratterizza la Row e a questo io mi attengo! Spero ti sia piaciuto l’incontro con Harry! a presto! Kisses.

Erikappa: le parole chiave sono predeterminate…non le posso cambiare! Però le ho già abbinate ai diversi capitoli…un lavoraccio!  Invece non c’è una scansione precisa…voglio dire non è un capitolo-un anno…dipende dalla situazione…esempio al primo anno di Ginny dedicherò diversi capitoli…al secondo anno, nessuno credo…a presto! Baciotti.

Stephenye: sono assolutamente entusiasta del fatto che i capitoli ti siano piaciuti! Tanto da leggerlo addirittura 5 vole!!! Spero che anche questo sia all’altezza! Ci siamo spostati a King’s Cross e al primo incontro con Harry….ma anche la rabbia per essere rimasta a casa…insomma un po’ di tutto! A presto! Baci baci.

Tappetta: adoro il carattere forte e deciso di ginny…anche quando è timida non è mai banale o scontata! Mi piace tantissimo! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! A presto! Bacioni.

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO ISPIRATO ALLA PAROLA “GIORNI”…E

 ….RECENSITE!!!

 

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 5
*** In attesa di un gufo ***


In attesa di un gufo

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 007. Giorni

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Era una calda notte di fine luglio e Ginny non riusciva a prendere sonno. Forse per il caldo o forse per l’agitazione che da qualche giorno si era impossessata di lei. Era trascorso quasi un anno da quando aveva accompagnato suo fratello Ron a King’s Cross e ora Ginny era consapevole che era arrivato il suo turno. Aspettava la lettera da Hogwarts e sapeva che era solo questione di giorni. Già…pochi giorni e avrebbe avuto la certezza di frequentare quella scuola…e di rivedere Harry.

Non aveva voluto credere alla fortuna che aveva avuto quando aveva letto la prima lettera di Ron arrivata a metà settembre. Il ragazzo era stato smistato in Grifondoro con Harry ed era pure riuscito a diventare il suo migliore amico. Una fortuna davvero insperata per Ginny, che già fantasticava su improbabili visite del ragazzino dagli occhi verdi alla Tana per venire a trovare il suo amico Ron. E casualmente, solo casualmente, Ginny si sarebbe scontrata con lui, lui l’avrebbe guardata negli occhi e se ne sarebbe innamorato al primo sguardo.

Al pensiero Ginny avvampò, ma per fortuna era da sola nella sua stanza nel cuore della notte. Non sapeva cosa l’aveva attratta di Harry…non riusciva a darsi una spiegazione per quella cotta mostruosa che non la abbandonava da mesi. Aveva imparato a convivere con gli improvvisi flash degli occhi di Harry che si ripresentavano puntualmente alla sua mente e non vedeva l’ora di averli di nuovo davanti a lei. Anche se Ginny in cuor suo non sapeva come avrebbe reagito. Ogni volta che pensava  a lui sentiva le sue guance arrossire velocemente…e gli bastava solo il ricordo di lui per ottenere quell’effetto. Cosa avrebbe fatto se l’avesse avuto davvero lì accanto a lei? Non voleva nemmeno pensarci…probabilmente avrebbe fatto la figura della bambina, cosa che invece voleva assolutamente evitare.

Ma per fortuna Ginny non aveva dovuto pensare poi molto a come controllarsi davanti a Harry. Il suo sogno di vederlo spuntare alla Tana per fare visita a Ron non si era mai avverato. Di Harry nemmeno l’ombra, nemmeno una lettera.

“Meglio così” pensò Ginny. In fondo sapeva di non essere pronta per rivederlo. Anche se il desiderio di incrociare di nuovo quegli occhi era più forte di lei.

“Avrò tutto il tempo a Hogwarts per vederlo” si disse infine la rossa. Anche se questo aumentò la sua ansia di ricevere quella dannata lettera che la ammetteva a seguirne i corsi. Perché non era ancora arrivata? Ricordava bene che tutti i suoi fratelli avevano ricevuto la loro verso la metà di luglio. Era già il 29 del mese e della lettera nessuna traccia. Fino a quel momento Ginny non se ne era preoccupata poi molto, ma dopo una notte insonne un pensiero folle la colse improvvisamente. E se fosse stata una Maganò? Era possibile in fondo…ne aveva sentito parlare dai suoi genitori! Non voleva pensarci…non poteva sopportare una simile notizia. L’unico motivo che l’aveva sostenuta in quell’anno da sola alla Tana era stato quello…attendere il suo turno per andare a Hogwarts. Non poteva assolutamente credere che il suo sogno non si sarebbe mai realizzato. Immersa nei suoi pensieri alla fine il sonno la colse, ma non fu popolato dai soliti occhi verdi che la fissavano sorridenti. Era un solo terrificante incubo…Ginny a King’s Cross che accompagnava di nuovo i fratelli al treno senza poterci salire…con Harry che la guardava da uno dei finestrini insieme ad un’altra ragazza.

 

 

La mattina seguente Ginny si alzò più stanca di quanto non fosse quando era andata a dormire. Cercò di ricordare il motivo per cui la notte prima non era riuscita ad addormentarsi e quando le tornò alla mente la lettera in ritardo da Hogwarts il suo stomaco ebbe una contrazione. Stette qualche istante a fissare il soffitto ascoltando il silenzio della Tana…solo dalla cucina proveniva qualche rumore. Sicuramente sua madre era già ai fornelli da un pezzo.

Ginny decise controvoglia di alzarsi e di scendere le scale.

-Arthur…non capisco! Oramai quella dannata lettera dovrebbe essere già arrivata!- Molly camminava agitata nella piccola cucina. Invano il marito cercava di tranquillizzarla. Ginny si accucciò sull’ultimo gradino della scala e rimase ad ascoltare nascosta. Era evidente che parlavano di lei, della sua lettera.

-Molly! Non è possibile! È solo un po’ in ritardo!

-Silente non è mai in ritardo!- protestò la donna con le mani appoggiate saldamente ai fianchi.

-Molly…- sospirò Arthur che cercava di convincere al moglie che quel ritardo poteva essere normale.

-No! Senti…doveva pur esserci un motivo se non riuscivamo ad avere una figlia femmina!

-Cosa vuoi dire, cara?

-Ma sì…nella tua famiglia Arthur le donne sono rare e non hanno affatto dei poteri!

-Questo non è vero! Guarda Muriel…

-Muriel non ha uno straccio di potere magico! Riesce a malapena ad accendere il fuoco per cucinare!

Arthur non poteva certo dare retta alla moglie! Era assolutamente vero che nella famiglia Weasley le donne scarseggiavano, ma ognuna di loro possedeva ampie doti magiche.

-Io non sono una Maganò!- urlò Ginny uscendo dal suo nascondiglio. Aveva le lacrime agli occhi ma non ne avrebbe mai versata una.

-Ginny! Da quanto…

-Abbastanza…non sono stupida. Lo so anche io che la lettera è in ritardo! Doveva arrivare giorni fa…ma arriverà! Ne sono sicura!

-Tesoro…noi ti vorremmo comunque bene….non ci importa che tu vada a Hogwarts!

-Ma importa a me!- continuò urlando la ragazzina. Come potevano non capire? Lei si sarebbe sentita diversa da tutti gli altri se non fosse andata a Hogwarts…e soprattutto non avrebbe più rivisto Harry. Ginny si voltò e tornò di corsa su per le scale fino nella sua stanza dove rimase chiusa per tutta la giornata.

Dalla finestra della sua stanza vide il tramonto che rosseggiava all’orizzonte. Un’altra giornata era passata. Un altro giorno senza nessuna lettera da Hogwarts. E così anche luglio stava terminando. L’alba successiva avrebbe portato con sé l’ultimo giorno del mese e poi agosto…di solito Ginny amava quel mese…era il suo compleanno e per l’occasione tutta la famiglia si fermava. Solo per lei. Ma ora il tempo che passava la spaventava da morire. E anche quella notte si addormentò con lo stesso pensiero…Harry sul treno con un’altra.

 

 

Quando aprì gli occhi, Ginny si sentì mancare l’aria nei polmoni. Che cosa le prendeva? Perché era così agitata quella mattina? Qualcosa la teneva inchiodata al letto, ma le voci che provenivano dalla cucina la costrinsero ad alzarsi e a guardare la sveglia.

-La 10? Così tardi?- disse la ragazzina che dopo essersi stiracchiata si alzò controvoglia dal letto. Il suo primo pensiero fu Errol. Il gufo di casa a quell’ora aveva di sicuro già recapitato la posta. Se ci fosse stato qualcosa per lei, sua madre glielo avrebbe di certo detto tirandola fuori dalle lenzuola anche all’alba se necessario. Evidentemente nemmeno quella mattina Errol aveva portato notizie da Hogwarts.

Sempre più abbattuta e depressa Ginny allontanò le coperte dal proprio corpo. Si fissò per qualche istante e decise che non valeva la pena di cambiarsi per scendere a fare colazione. Ci avrebbe pensato dopo! Così conciata scese le scale quasi come un automa.

-Buongiorno a tutti- disse senza in realtà alzare gli occhi dal pavimento, ma sua madre le corse incontro scuotendola con forza.

-C’è una splendida sorpresa per te!- urlò la donna paonazza per la gioia.

Solo in quel momento Ginny sembrò svegliarsi davvero dallo stato catatonico in cui si trovava da quando aveva aperto gli occhi.

-Sorpresa? Per me?- ad ogni parola che pronunciava la voce di Ginny aumentava di intensità. Il suo cuore aveva cominciato a battere sempre più forte in preda al panico.

-Guarda cosa c’è sul tavolino del salotto!- disse dolcemente Arthur che era appena tornato dal lavoro. Ben nove ispezioni quella notte! Era esausto ma voleva assolutamente vedere l’espressione di sua figlia quando avrebbe visto la lettera.

Ginny prima di muovere un passo volto il capo verso il salotto con una velocità tale che i suoi bei capelli disegnarono un’aureola rossa intorno a lei. Solo quando vide una busta scarlatta corse verso di lei.

-E’ arrivata!- urlò la ragazzina al culmine della gioia. La lettera da Hogwarts era alla fine arrivata. Era stata ammessa! Ginny saltellava dalla gioia in direzione di suo padre che abbracciò con forza.

-L’ha portata Silente in persona, questa mattina! Si scusa per il ritardo…ma è colpa di Errol! Si è perso non so quante volte prima di arrivare qui! Oppure smarriva la lettera per strada. Così Silente ha deciso che il metodo più sicuro era recapitarla di persona!

-Silente è stato qui?- disse una voce non propriamente familiare alle orecchie di Ginny, ma istintivamente la ragazza arrossì violentemente. Aveva già sentito quella voce prima di allora…e sapeva benissimo dove…King’s Cross, il settembre scorso…cosa ci faceva lì? No…di sicuro avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe resa conto che era solo un sogno…solo un bel sogno. Prima la lettera…ora Harry…non poteva essere vero.

Ginny si voltò lentamente allontanandosi di qualche passo dal padre e lo vide. I suoi occhi verdi le sorridevano brillanti. Stava guardando lei, di nuovo. E lei come la volta precedente si sentì avvampare.

-Ciao- disse Harry non distogliendo lo sguardo da lei. Ora non solo i suoi occhi sorridevano ma anche le sue labbra.

Basta! Non poteva resistere! Ginny indietreggiò con gli occhi sbarrati verso le scale e le imboccò di corsa. Sentì solo Ron che diceva:

-Ginny…è tutta l’estate che parla di te! Una noia da morire!

“Che fratello idiota che mi ritrovo!” pensò Ginny sbattendo la porta della sua stanza dietro di sé. Lo sapeva…lo sapeva che sarebbe finita così! Tutta l’estate aveva sognato quel momento e ora che Harry era lì davanti a lei non aveva saputo spiccicare parola!

-Che stupida che sei! Stupida! stupida! stupida!- e ogni insulto era accompagnato da una forte pacca sulla testa.

-Adesso penserà che sono una scema che non sa parlare! Penserà che era per quello che nessuno mi voleva ad Hogwarts…oh Merlino! Adesso gli diranno che la mia lettera è arrivata tardi…e magari lui penserà che non sono una brava strega! Che faccio ora?

Ginny si gettò di nuovo nel suo letto. Le lacrime arrivarono agli angoli degli occhi ma prima che potessero uscire vide la lettera che teneva ancora in mano.

-Ma ho un anno intero davanti a me per dimostrargli che non sono una bambina stupida, giusto? Un intero anno per stragli accanto e provare  farmi notare…non è impossibile…

Ginny era in preda a una folle visione: Harry che con gli occhi pieni da amore le confessava di amarla davanti a tutta la Sala Comune della sua casa…un momento. Tutto questo presupponeva che anche lei venisse smistata in Grifondoro…

-Un passo alla volta, Ginny!- si disse la ragazza guardandosi allo specchio della sua stanza. Aveva appena ottenuto l’ammissione a Hogwarts, giusto? Questo vuol dire che quanto mano a scuola lo avrebbe incontrato comunque. E poi c’era il Quidditch…poteva certo aspettarlo tutte le volte che aveva un allenamento. Per non parlare del fatto che tutti i Weasley erano stati dei Grifondoro! Perché dovrebbe non esserlo lei? No…sul volto di Ginny si dipinse un sorriso sicuro e deciso. Dieci mesi in compagnia di Harry…poteva desiderare di meglio? Assolutamente no!

-Ehi! Gin!- Ron era entrato nella sua stanza senza che lei se ne accorgesse.

-Non si bussa più?- fu la risposta brusca della sorella.

-Io ho bussato…ma tu eri troppo impegnata a fissarti allo specchio con quel sorriso da scema!

Ginny focalizzò la sua attenzione sullo specchio davanti a sé. Stava davvero sorridendo come una scema. Divenne completamente rossa in viso per l’imbarazzo…non tanto per la sua espressione poco sveglia e  intelligente, ma perché Ron l’aveva trovata così…

-Beh…che vuoi?

-Mamma chiede se hai intenzione di fare colazione…

-Oh…ehm…no- Ginny non aveva il coraggio di scendere e trovarsi di nuovo faccia a faccia con Harry…non dopo la figura che aveva appena fatto!

-D’accordo…ma spero che non sia per la presenza di Harry! Altrimenti non mangerai per un mese!- disse Ron uscendo dalla stanza.

-Che vuoi dire?- chiese Ginny questa volta completamente pallida.

-Che Harry starà qui fino a quando non andremo a scuola…non credo che tu possa resistere senza mangiare per un mese intero!

Ginny era certa di aver visto un sorriso idiota dipingersi sulla faccia di suo fratello. Che avesse capito qualcosa? Ma poi…cosa c’era da capire? Ah…forse che si era perdutamente innamorata di Harry… No! Suo fratello non poteva essere così intelligente!

Ron se ne andò e lasciò Ginny immersa nei suoi pensieri. Avrebbe dovuto segnarsi quella data per il resto della sua vita. Era il giorno più bello della sua vita! Harry…il suo Harry sarebbe stato lì con lei per un intero mese prima di andare a scuola…cosa poteva desiderare di più?

-D’accordo Ginevra Weasley…dovrai darti da fare in questi giorni…hai Harry tutto per te. Non puoi e non devi fartelo scappare!

E per prima cosa si tolse quell’orribile pigiama e si raccolse i capelli che le cadevano ribelli sul viso in due morbide treccine. Almeno ora era presentabile!

 

 

Buongiorno a tutti!

Ovviamente di questo episodio non c’è traccia nei libri della Rowling, ma mi piaceva inserirlo! Ginny aspetta con ansia il suo turno e proprio quando arriva la lettera ecco spuntare anche Harry…e come previsto non reagisce con molta tranquillità!

Spero vi sia piaciuto…a presto!

 

Ringrazio chi ha inserito la storia tra i preferiti:

1 - 83ginny 2 - acdcman 3 - baby93 4 - cassandra 287 5 - Christy 94 6 - DANINO 7 - draco92 8 - hogwarts_girl 9 - jeginnybells 10 - karmenpotter 11 - kikidabologna 12 - LilyPotter_95 13 - Liz_23 14 - marco121184 15 - maryrobin 16 - mikelina 17 - mikyvale 18 - Miss Rainbow 19 - mustardgirl 20 - nan96 21 - nickgin93 22 - ninny 23 - ny152 24 - Pan_Tere94 25 - Pedromane 26 - PrincessMarauders 27 - riddikulus 28 - ryota46 29 - sirius1711 30 - Stephenye 31 - tappetta 32 - weasley star 33 - wendyepeter

 

Sirius1711: mi sono sempre chiesta come avesse reagito Ginny davanti alla partenza di Ron…e tutte le volte mi dicevo che anche se era molto arrabbiata alla fine le aveva dato modo di incontrare Harry…quindi tutto sommato un bilancio più che positivo… e ora Ginny ha incontrato di nuovo Harry e come previsto è arrossita fino alla punta delle orecchie! Mi piacciono molto le persone che arrossiscono…anche a me ogni tanto capita…sono felice che tu abbia trovato delle similitudini…e a tua lei ti stava aspettando sul treno? Scommetto di sì…. A presto! Bacini..bacetti…bacioni 10 (n+1)

Sissy88:non è stato bello vedere i fratelli partire, ma credo che sia stata anche peggio questa attesa! La povera piccola Weasley ha rischiato seriamente di restarsene a casa per sempre! ma era tutta colpa di quel tonto di Errol! Adesso l’aspetta il primo anno…e come hai detto tu non sarà una passeggiata! A presto! Baci baci!

Weasley star:grazie per i complimenti! Mi fai arrossire! Quanto alla scena che ti è piaciuta in realtà ho riletto i libri della Row e descriveva esattamente quella scena…solo dal punto di Harry! e io mi sono detta…come l’avrà interpretata Ginny? Ed ecco quello che mi è venuto fuori! Adesso tocca a lei prendere quel treno! A presto! Besitos!

Maryrobin: sono contenta che ti sia piaciuto…come vedi anche ora Ginny è sempre ossessionata da Harry…ma credo che sia normale! In fondo lei si è presa una bella cotta! E tutte le ragazze della sua età si comportano in quel modo! A presto! Kisses.

Tappetta: anche io mi sono sempre chiesta come mai Ginny si fosse fissata subito con Harry…e mi piaceva immaginarlo così…anche in questo capitolo vedi che Ginny dimostra chiaramente quello che prova per Harry…mentre lui è sempre più tonto!!! A presto!!! Baciottissimi!

Fabyvaneglia: già Harry è un po’ tonto! Come una larga parte del genere maschile del resto! Che ci vuoi fare! Però vedi che Ginny non demorde! E ha già deciso che conquisterà Harry a Hogwarts…ce la farà? Ovviamente no…ma almeno Harry si accorgerà che esiste! A presto! Baises.

Erikappa: spero ti sia piaciuto anche questo capitolo…Ginny comincia a dare i primi segni di follia nei confronti di Harry, ma è la fase naturale di ogni cotta! E Ginny non è diversa da tutte le coetanee..a presto! Baciotti.

princessMarauders: che ci vuoi fare? Harry è un po’ tardo a capire…ma meglio tardi che mai! Intanto Ginny è proprio persa…e persino Ron forse ha intuito qualcosa…ma non è sufficientemente sveglio il ragazzo! a presto! Bacioni.

Liz_93: ed ecco il continuo…Ginny che per un anno non ha fatto altro che sognare Harry…e chi può biasimarla? Certo, quando si è resa conto che la lettera era in ritardo le è venuto un leggero infarto…ma tutto è bene quel che finisce bene! Ora non le resta che conquistare il cuore di Harry…uno scherzo insomma! A presto! Bacissimi.

Wendyepeter: credo che tutti all’inizio sostenessimo Harry e Hermione…non la conoscevamo nemmeno Ginny! Però ora fedelissimi alla coppia canon!!! Spero che anche questo capitolo ti sia paiciuto…Ginny è sempre più persa per Harry…e lui si preoccupa che Silente sia stato alla Tana! Che idiota!!! A presto!!! Baciotti.

Kikidabologna: sono felice che la storia ti piaccia…io adoro la coppia ( infatti la maggior parte delle mie storie è su di loro ^^)….e soprattutto mi piace Ginny che ha un carattere fantastico! Spero di aver reso anche in questo capitolo la sua forza…insomma nonostante il ritardo della lettera lei non si è persa d’animo…e alla fine ha avuto la meglio!  A presto! Baciotti.

Ninny: spero che troverai dolce anche questo capitolo…la sua cotta per Harry aumenta vistosamente e lei no fa proprio nulla per impedirlo…ah, l’amore! A presto! Kiss.

Stephenye: l’idea del colpo di fulmine mi sembrava appropriata…in fondo dai libri noi sappiamo che lei ha sempre avuto una cotta per Harry…e dove può essere cominciata se non a King’s Cross? A presto! Baci baci!

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “ROSSO” E…

…RECENSITE!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 6
*** Il peggior difetto dei Weasley ***


Il peggior difetto dei Weasley

 

 

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 011. Rosso

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Non molti giorni dopo l’arrivo di Harry (e della lettera da Hogwarts) tutta la famiglia Weasley decise di fare compere a Diagon Alley per l’inizio della scuola. Eppure diversamente dal solito Ginny non era entusiasta. Ma Molly non ci aveva fatto molto caso, o meglio non aveva voluto chiedere spiegazioni alla figlia, perché aveva capito benissimo il motivo.

-Verrà anche Harry con noi?- chiese timidamente Ginny a sua madre. La ragazzina aveva la spiacevole sensazione che ogni volta che parlava di Harry sua madre sorridesse maliziosa. Che diamine aveva da ridere? Era una situazione assolutamente drammatica per lei! Ogni volta che Harry si trovava a pochi metri da lei o arrossiva come un pomodoro o faceva cadere qualcosa! dannazione! Si poteva essere più imbranate? Ma la cosa che più preoccupava Ginny era che Harry se ne accorgesse. “Ma certo che se ne è accorto! Come fa a non vedere una ragazzina tanto sciocca da non riuscire a tenere in mano un piatto di porridge!” La timidezza era forse il lato peggiore che aveva ereditato dai Weasley, ma proprio non riusciva a uscire da quel tunnel!

-Certo, cara! Verrà anche Harry con noi! È un problema forse?

Eccolo di nuovo quel maledettissimo sorrisetto compiaciuto!

-No…nessun problema! Chiedevo e basta!

Un’altra bella occasione per dimostrare la sua immensa stupidità. O almeno così pensava Ginny che all’improvviso detestò l’idea di trovarsi a Diagon Alley con lui.

Pochi minuti dopo tutti i Weasley si ritrovarono davanti al camino di casa.

-Siamo tutti pronti?- chiese Molly sistemando il mantello di sua figlia. Harry la fissò con un sorriso strano sulle labbra. Forse pensava fosse infantile che sua madre le sistemasse ancora i vestiti addosso. In fondo a undici anni certe cose non dovrebbero più accadere!

-Mamma…sono capace di vestirmi anche da sola!- borbottò Ginny di nuovo paonazza in viso. Ma che cavolo…non riusciva a guardare Harry senza diventare fluorescente?

-Oh…certo cara, certo! Harry vai prima tu!

-Harry non ha mai volato con la polvere volante!- disse Ron.

-Polvere cosa?- chiese Harry con uno sguardo un po’ stupito e un po’ spaventato.

Ginny rise sommessamente. Allora anche gli eroi hanno paura di qualcosa! E lei che credeva che Harry fosse perfetto…aveva sconfitto Voldemort per ben due volte! E lo spaventava un po’ di polvere volante. Ma stranamente sapere questo aumentò il suo interesse per Harry…nemmeno lui era perfetto…quindi forse nemmeno lei avrebbe dovuto esserlo per riuscire a conquistarlo, giusto? E poi era così carino quando i suoi occhi verdi assumevano quell’espressione stranita…esattamente come l’anno prima a King’s Cross.

-Beh….allora vai prima tu Ron, così gli fai vedere come si fa!

-Certo mamma! Ci vediamo dopo, Harry!- e Ron sparì un una nuvola verde smeraldo pronunciando chiaramente il luogo d’arrivo.

-L’importante è che tu parli chiaramente, caro. Tutto qui! E stai attento a scendere al focolare giusto!- concluse Molly.

-Al giusto cosa?- mormorò Harry affondando la mano nel vasetto da fiori che conteneva la polvere volante.

-Non gli confondere le idee, Molly!- disse gentilmente Arthur.

-Oh d’accordo…ma stai attento a…

-Molly!- questa volta il signor Weasley aveva alzato un po’ di più la voce come per far capire che la discussione era finita lì. Ginny rideva sommessamente nel suo mantello viola.

-Allora...ehm…vado…- la voce di Harry tremava, o almeno così sembrò alla ragazzina.

Ma nonostante tutti gli avvertimenti Harry sbagliò completamente l’atterraggio. Quando arrivarono a Diagon Alley nessuno vide Harry. Ginny cominciò a preoccuparsi seriamente. E se fosse davvero rimasto incastrato in qualche camino? Continuava a scuotere il capo puntando i suoi occhi cioccolato in tutte le direzioni eppure non riusciva a scorgere nessuna chioma nera spettinata che le fosse familiare. Questo almeno fino a quando sua madre non la strattonò verso il negozio di Madama McClan.

-Ma mamma! Dobbiamo cercare Harry…potrebbe essere in pericolo!

-Sciocchezze!- rispose secca la donna, ma la sua voce tradiva una nota di preoccupazione. Si sentiva in colpa per avergli fatto usare la polvere volante.

-Ma…

-Harry sarà sceso qualche camino più avanti! Sa benissimo dove ci troviamo…e soprattutto sa badare a se stesso! Cosa credi di poter fare tu? Non hai nemmeno una bacchetta.

Ginny avrebbe voluto replicare, ma le parole di sua madre erano così vere e incontrovertibili! Cosa credeva di fare? Di andare a salvarlo da qualche mago oscuro? E con quali conoscenze? Ginny si rese conto di essere solo una bambina in confronto a Harry e questa sensazione la fece sentire improvvisamente inadeguata.

-Molly! Se vuole venire a cercare Harry…perché glielo impedisci! So che anche tu sei in ansia…- disse Arthur. Ginny guardò il padre grata…anche se questo forse significava che anche lui aveva capito quello che provava per il ragazzo che è sopravvissuto…insomma tutti a casa si erano accorti della sua cotta per Harry, tranne Harry? non era molto sveglio il ragazzo, dopotutto!

-D’accordo..d’accordo…ma tu Ginny starai vicina a me!

-Cos…

-Altrimenti te ne resti qui!

Ginny sospirò. Ma accettò senza protestare ulteriormente le condizioni della madre.

-E va bene.

-Ehi! È qui!- urlò Ron dopo qualche minuto. Tutti i Weasley si stavano dirigendo verso Notturn Alley, solo Molly e Ginny erano rimaste indietro. Ma all’annuncio di Ron, la signora Weasley fece uno scatto in vanti che quasi fece cadere Ginny. La ragazzina sorrise…allora anche sua madre era preoccupata…non aveva mai corso così prima!

Ginny fissò Harry con attenzione, forse troppa perché il ragazzo se ne accorse e distolse subito lo sguardo da lei. Era sporco di fuliggine e i suoi occhiali si erano rotti. Chissà dove diavolo era spuntato? Ma prima che potesse chiedere qualsiasi cosa sua madre la trascinò via.

-Beh..noi andiamo da madama McClan. Ginny ha bisogno di un paio di divise. Ci vediamo tra un’ora al Ghirigoro.

-Oh cielo, Molly! Non dirmi che ci hai trascinato qui oggi solo per vedere Allock!- protestò divertito il signor Weasley.

Molly rossa in volto per l’imbarazzo di essere stata scoperta farfugliò strane parole che sarebbero dovute servire per negare quello che il marito le aveva detto, ma nessuno le comprese. Si allontanò con Ginny che si voltò per guardare ancora una volta Harry. Per fortuna era sano e salvo…

 

 

Tutto sommato Gilderoy Allock era davvero un uomo affascinante. Per una volta Ginny fu d’accordo con sua madre…ma non appena il fotografo della Gazzetta del Profeta gli affiancò Harry, Ginny sorrise. “Non c’è assolutamente paragone!”pensò tra sé e sé. Il sorriso scocciato di Harry era cento…mille volte meglio di quello falso e smagliante di Allock! Ginny piegò il capo come per cerare di afferrare meglio quello che si trovava dietro quel viso e quegli occhi verdi. Erano un mistero per lei…non riusciva mai a capire cosa pensasse quel maledetto ragazzo! eppure con sei fratelli più grandi ne aveva fatta di esperienza!

-Ginny! Andiamo…mamma ha detto di aspettarla fuori…- Ron l’aveva presa per il mantello e trascinata via dalla folla che si era messa in fila per acquistare uno dei libri di Allock. Harry le passò accanto e la sua mano sfiorò quella del ragazzo. istintivamente Ginny arrossì di nuovo, ma per sua fortuna Harry non lo notò perché era troppo intento a non far cadere i libri che Allock gli aveva regalato.

-Prendili tu questi!- disse a Ginny che sentendo Harry rivolgersi a lei perse l’uso della parola. Nuovamente. Maledizione!

-Ma Harry, sono i tuoi- disse Ron che non voleva certo la carità del suo migliore amico.

-Io li comprerò…non voglio che mi si dica che sono un privilegiato!

-Scommetto che ti è piaciuto, vero Potter?

Ginny si voltò verso il ragazzo che aveva appena parlato. E lo riconobbe all’istante. Volto pallido, occhi color del ghiaccio, capelli così biondi da sembrare bianchi…Draco Maloy. Lo aveva visto molti anni prima, ma il suo ricordo era ancora vivo nella sua mente.

-Il famoso Harry Potter! Anche se entri in libreria fai notizia- Ginny non potè non notare il disprezzo nella voce di quell’insulso ragazzino davanti a lei. Ron le aveva raccontato dei dissapori che c’erano stati tra Draco e Harry durante l’anno, ma non credeva che fosse davvero così odioso quel Malfoy…come si permetteva di trattare così Harry? il suo Harry? qualcosa si mosse dentro Ginny…qualcosa che non aveva mai provato prima. Sentiva il bisogno di dire qualcosa, di fare qualcosa…di proteggere Harry. E nella sua mente Ginny era perfettamente a conoscenza del fatto che se Malfoy avesse detto le stesse cose a suo fratello probabilmente non avrebbe detto o fatto nulla.

-Lascialo in pace, non è stato lui a volere tutto questo!- e Ginny si rese conto che era la prima volta che parlava davanti a Harry da quando lui era arrivato alla Tana.

-Potter! Ti sei fatto la ragazza…

Ginny si sentì mancare il respiro. Potter…ragazza…lei…tre parole nella stessa frase…divenne improvvisamente rosso fuoco e ciò fu peggiorato dal fatto che di sicuro Harry la stava fissando e probabilmente stava pensando a come precisare che tra lui e Ginny non c’era assolutamente nulla. Le guance di ginny divennero sempre più rosse e non riusciva a fermarlo! Perché doveva fare così? Perché doveva arrossire sempre così violentemente davanti a Harry? era il maledetto difetto di tutti i Weasley…diventare rossi come dei pomodori. Così rossi che si poteva tranquillamente confondere il viso con i capelli! “Avanti Ginny calmati…ritorna in te!” ma non c’era nulla da afre. E dalla espressione maligna di Draco, la ragazzina si rese conto che il biondino aveva notato il suo eccessivo rossore.

Ma non ci fu il tempo per dire nient’altro. Vide solo suo padre che si avventava contro Lucius Malfoy e sentì qualcuno che la trascinava via…Harry…di nuovo lui…ma più rossa di così non poteva diventare, giusto? Maledetto…maledetto difetto Weasley! Non c’era un modo per liberarsene?

 

 

La Tana era diventata maledettamente piccola, si sentiva soffocare. Ginny uscì dalla cucina dove tutti erano riuniti per cena. Camminava nel giardino di casa senza avere una metà…e pensava. O meglio ripensava a quanto si era messa in ridicolo quel pomeriggio con Harry. Cosa le era saltato in mente di difendere Harry?

“Lui non ha certo bisogno di qualcuno come me che lo protegga!”

Piano piano tutte le ragioni che avevano spinto a Ginny a parlare davanti a Draco Malfoy le sembravano così stupide e senza senso! Probabilmente Harry in quel momento aveva pensato che lei si era intromessa in cose che non la riguardavano e che era una impicciona…ecco, di certo era a questo che pensava Harry!

-Ciao…

Ginny si bloccò all’istante. I polmoni incapaci di respirare. Il cervello che non riusciva più a connettere due parole di fila.

-Tutto bene?

Harry si preoccupava per lei?

-Io….sì…

Perfetto…adesso sì che sembro intelligente! Parlo a monosillabi!”

-Sai…credo che dovresti parlarmi un po’ di più…non mangio nessuno…- Harry sorrideva imbarazzato.

-Lo…lo so…

-Bene…anche perché hai una bella voce…anche quando diventi tutta rossa…

“Vuole farmi venire un infarto forse?”

-Io…cosa?

-Ehm…sì…era un modo simpatico per dirti che non devi avere paura di me…

-Io non ho paura di te…- protestò Ginny che ad ogni parola di Harry acquistava più coraggio. All’improvviso le sembrò che parlare con Harry fosse la cosa più naturale del mondo. Lui era semplicemente perfetto…

-Bene…- questa volta Ginny fu certa di vedere Harry in difficoltà. E di nuovo in modo del tutto naturale le vennero le parole giuste da dire.

-Mi hai cercata…volevi dirmi qualcosa? a parte chiedermi se sono muta oppure no?

“Ma che sto dicendo?”

-Ehm…volevo ringraziarti per oggi. Nessuno mi aveva mai difeso prima…beh a parte tuo fratello e Hermione, certo. Mi ha fatto piacere…

-Oh…beh…quel ragazzino non mi è mai piaciuto!

-Lo conosci già?- chiese Harry curioso avvicinandosi di un passo.

-Diciamo di sì…

Ginny raccontò del primo incontro se così si può chiamare con Draco Malfoy. E senza accorgersene trascorsero insieme parecchi minuti…forse ore…Ginny non sapeva dirlo con certezza. L’unica cosa che sapeva era che stare con Harry le piaceva. Le piaceva sul serio. Non come a tutte le ragazzine piace qualcuno di estremamente famoso. Ma come a una ragazza qualunque piace un ragazzo qualunque. Perché per lei Harry era questo. Un ragazzo qualunque. Solo Harry. Non il bambino che è sopravvissuto. Solo Harry.

 

 

 

Eccomi tornata con un nuovo capitolo della vita di Ginny…anche questo è raccontato dalla Rowling, ma sempre dal punto di vista di Harry. Qui invece è di nuovo Ginny a leggere gli eventi secondo la sua personale interpretazione…la parte finale invece è ovviamente frutto della mia mente malata…ma ci stava bene, secondo me…spero vi sia piaciuto.

A presto!

 

Ringrazio chi ha inserito la storia tra i preferiti e chi ha recensito. Scusatemi se non rispondo alle vostre splendide e importanti recensioni…per me significano moltissimo, ma sono presa dalla scrittura della tesi e non sempre riesco  a stare al passo con tutto. Recupererò settimana prossima!

A presto!

 

AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “SCUOLA” E…

….RECENSITE!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

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098.

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Capitolo 7
*** In viaggio verso Hogwarts ***


In viaggio verso Hogwarts

 

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 088. Scuola

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Aveva passato la notte rigirandosi nel letto. Il suo solo pensiero era il viaggio che avrebbe affrontato la mattina seguente. Il suo primo viaggio a Hogwarts. Ginny era confusa: da un lato non vedeva l’ora di salire sul quel treno e raggiungere finalmente la leggendaria scuola. Aveva passato così tanto tempo a sognare quel momento! Ora non le sembrava vero che dovesse accadere anche a lei. Ma era realtà…era arrivata anche la sua prima volta. Avrebbe messo piede sul famoso Espresso e si sarebbe seduta in uno di quei vagoni.

Ma dall’altro quel viaggio, quella partenza, significava l’addio ai suoi genitori. Era la prima volta che se ne andava senza di loro. Senza sua madre e senza suo padre. All’improvviso il suo stomaco ebbe una contrazione. Paura forse?

-Ti proibisco di avere paura! Una Weasley non ha mai paura!- si ripeteva Ginny tutte le volte che quel pensiero le attraversava la mente. Ed era vero. Cresciuta in mezzo a sei fratelli maschi, Ginny aveva imparato a cavarsela in ogni occasione. Gli scherzi di Fred e George, la severità di Percy, la semplicità di Bill, l’allegria di Charlie e la goffaggine di Ron…i suoi fratelli l’avevano preparata a tutto! Non c’era nulla che Ginny non potesse affrontare e superare.

-Gin, tesoro!- suo padre era entrato in punta di piedi nella stanza della figlia per svegliarla.

-Dimmi papà!- Ginny venne richiamata dai suoi pensieri bruscamente, pensieri che avevano lasciato una traccia di sé nei suoi occhi cioccolato.

-Credo sia meglio che tu ti alzi…sai il caos che tua madre è capace di fare ogni primo di settembre!

-Certo…papà?- chiese Ginny fermando il genitore che stava già per andarsene.

-Sì, tesoro?

Ma Ginny non disse nulla. Non aveva forse il coraggio di dare voce ai pensieri che la tormentavano. Tuttavia Arthur sembrò capire. In fondo tra lui e sua figlia era sempre stato così…un rapporto speciale che non aveva mai avuto bisogno di molte parole. Arthur capiva sua figlia da uno sguardo, da una piega ai lati della bocca, dalla posizione delle mani. Quella volta furono i suoi occhi a parlare.

-Andrà tutto bene, tesoro!- disse Arthur posando un bacio sui capelli rossi di Ginny, che sorrise più tranquilla. Se suo padre le diceva che sarebbe andato tutto bene, significava che sarebbe stato davvero così…non le aveva mai mentito, nemmeno una volta. Ginny sapeva perfettamente che l’unica persona al mondo che non l’avrebbe mai fatta soffrire era suo padre…

-Ti aspettiamo di sotto…dimmi quando posso mandare Bill a prendere il tuo baule!

Ginny annuì. Annuì senza piangere, perché Ginny Weasley non piangeva. Mai.

 

 

-Forza ragazzi! Non me lo fate ripetere di nuovo…George, Fred, Percy…andate avanti voi!

Molly come previsto era nervosa al punto giusto. Ma forse quest’anno aveva un buon motivo per esserlo. La sua unica figlia femmina se ne stava andando…stava lasciando il nido. E lei sarebbe rimasta sola a casa…per la prima volta da quando si era sposata.

-Mamma! Vado solo a scuola!- disse Ginny, ma nella sua voce c’era una punta di dolcezza e comprensione che Molly non aveva mai sentito prima.

-Lo so, cara…ma Hogwarts è così lontana…e Natale…ci vorranno quattro mesi prima che tu possa tornare a casa!

-Starò bene!- continuò Ginny rincuorata dalle parole del padre appena sveglia.

-Certo…che domande! Cosa mai ti può capitare a Hogwarts?

-Appunto! Quindi ora basta con i saluti e andiamo…altrimenti il treno partirà senza di me!

Ginny fissò la parete fra i binari nove e dieci. L’aveva attraversata tante volte negli anni precedenti, ma una emozione nuova la pervadeva in quel momento. Una piccolissima parte di lei desiderava che il passaggio fosse chiuso, che le fosse costretta a restare… “Avanti!” si disse la ragazzina che cominciò a correre verso il muro chiudendo gli occhi. Quando li riaprì vide l’Espresso per Hogwarts. Era come se lo vedesse davvero per la prima volta. Con la locomotiva fumante e tutti quei ragazzini vocianti che correvano su e giù per il marciapiede.

-Cerchiamo un posto a sedere- disse la madre che era comparsa dietro di lei insieme al marito.

Ginny si sentì spingere dalle mani forti del padre verso i vagoni del treno. L’enorme ritardo che avevano accumulato non permise alla ragazza di scegliere davvero un posto a sedere. Appena sentirono il fischio del treno, Arthur caricò il baule della figlia sul primo vagone e ridiscese appena in tempo.

Affacciata al finestrino, Ginny salutò i genitori che sempre più lontano la guardavano allontanarsi per la prima volta da casa. E sempre per la prima volta nella sua vita, Ginny si rese conto di essere sola.

 

 

Le ci volle qualche istante per rendersi conto di quello che stava accadendo. Stava andando a Hogwarts e non avrebbe rivisto la sua casa per mesi. La sua stanza, il suo giardino…all’improvviso la Tana non le era mai sembrata così bella come in quel momento.

-Che bambina che sei, Ginny!- si disse a ragazza sistemando meglio il suo baule. Non che fosse necessario. Era da sola in quello scompartimento, nessuno le faceva compagnia o al contrario la disturbava, ma fissare meglio il baule la aiutava a distrarsi da quella strana sensazione di formicolio allo stomaco. Hogwarts…quasi un sogno per molti anni. E ora così vicina… Ma in fondo era quello che aveva sempre voluto, giusto? Vedere la scuola leggendaria teatro delle mille avventure di Fred e George. Eppure aveva paura…paura che una volta arrivata là si sarebbe resa conto che non era proprio come l’aveva immaginata. Si alzò dal sedile sul quale si era accomodata per andare a cercare i suoi fratelli. Che ci faceva da sola in quel vagone?

-Fred, George! Avete visto Ronnie?- chiese a metà del corridoio dove incontrò i gemelli.

-In effetti no! Ma non ti preoccupare…sarà da qualche parte con Harry ed Hermione…

-Hermione Granger?- chiese la rossa. Ricordava di averla già sentita nominare da Ron…almeno tante volte quante Ginny aveva pronunciato il nome di Harry quell’estate.

-Sì, lei. Probabilmente saranno in qualche scompartimento a organizzare qualche nuovo modo per farsi uccidere da Tu-sai-chi…- disse George andando incontro al suo migliore amico Lee Jordan.

-Non dire idiozie, George! Va bene…va bene…farò da sola!

-E da quando la mia sorellina ha bisogno di quel pasticcione di Ron?

-Non ho bisogno di lui!- disse Ginny infervorandosi come faceva sempre quando si trattava di Ron.

-Giusto…in realtà tu stai cercando il suo miglior amico…- il tono di Fred era insopportabile. Cosa credevano di sapere quei due? Niente! Non potevano capire cosa provava lei per Harry…

Ginny non rispose alle provocazioni del fratello. Si limitò a guardarlo fisso negli occhi sforzandosi di non arrossire e se ne andò.

Percorse tutto il treno più di una volta ma non riuscì a trovare Ron ed Harry. Dove accidenti erano finiti quei due? Se era uno scherzo per prenderla in giro, non era affatto divertente! Furiosa tornò nel suo scompartimento vuoto sbattendo la porta. Non solo aveva dovuto sopportare le battutine idiote dei gemelli, ma aveva la sgradevole sensazione che fosse capitato qualche di brutto ad Harry. Altrimenti perché non era su quel dannato treno?

-Spero non ti dispiaccia se mi sono messa qui.

Per poco a Ginny non venne un colpo. Presa com’era dai suoi pensieri non si era resa conto che in quello che lei definiva il suo scompartimento c’era una nuova presenza. Una ragazza dall’aria sognante con dei lunghi capelli biondi e due grandi occhi azzurri era seduta davanti a lei e le sorrideva.

-No…no…scusami, non mi sono accorta che tu fossi qui…

-Probabilmente per via dei Gorgosrpizzi…

-Di cosa, scusa?

-Gorgosprizzi- ripeté la strana ragazza.

-Certo…non ne ho mai sentito parlare…- disse Ginny che dovette riconoscere la propria ignoranza in qualsiasi materia riguardasse Hogwarts. Probabilmente quella ragazza era più grande di lei oppure aveva già più conoscenze di lei…cosa che fece sentire Ginny ancora più a disagio di quanto non fosse già.

-Ovvio che tu non ne abbia mai sentito parlare. Mio padre dice che il Ministero vuole coprire la loro esistenza…un complotto…

-Oh…capisco…e chi è tuo padre?

Ora Ginny era più sollevata. Quella ragazza era completamente fuori di testa, era evidente!

-Scusami, non mi sono presentata! Io sono Luna Lovegood e mio padre è Xenophilius Lovegood, il direttore del Cavillo. L’hai mai letto?

-Ehm…no- Ginny arrossì per l’imbarazzo.

-Tranquilla, non sei l’unica…tu chi sei?

-Io sono Ginevra Weasley…ma tutti mi chiamano Ginny.

-Piacere, Ginny…primo anno anche tu?

-Sì…

-Bene…bene…guarda chi si rivede!- Draco Malfoy era apparso sulla soglia dello scompartimento di Ginny e Luna. Il biondino fissava la ragazza con aria divertita come se quell’incontro lo riempisse di una gioia malvagia.

-Già perso il fidanzatino, vedo…

Ginny serrò le mandibole per non arrossire.

-Veramente Harry è già a Hogwarts…sai, Silente ha voluto fargli provare l’ebbrezza di avere tutta la scuola per sé…e quando dico tutta, intendo proprio tutta…compreso il famoso sotterraneo dei Serpeverde!

Ginny era perfettamente a conoscenza del fatto che nessuno studente poteva entrare nelle Sale Comuni di case diverse dalla propria. Ma era anche sicura che questo avrebbe fatto perdere le staffe a quell’idiota borioso di Malfoy. Che, come previsto, divenne ancora più pallido per la rabbia…Ginny sorrise vittoriosa. “Malfoy 0 – Weasley 1” pensò la ragazzina invitando il ragazzo ad andarsene con un cenno della mano.

-E chi è Harry?- chiese Luna quando Draco se ne fu andato sbattendo la porta.

-Oh…Harry Potter, è il migliore amico di mio fratello…- Ginny si maledisse per aver aperto la bocca. Il nome di Harry attirava sempre troppo l’attenzione, se ne era accorta a Diagon Alley!

-E tu sei la sua fidanzata?

-No! No…assolutamente no!- presa così alla sprovvista, Ginny non aveva potuto evitare di arrossire fino alla punta delle orecchie abbassando lo sguardo verso le sue scarpe nuove.

-Capisco…

Eccone un’altra che pretendeva di capire! Ginny non rispose, non disse assolutamente nulla e se ne restò in silenzio fino a quando Luna non ricominciò a leggere il Cavillo.

-Ehm…scusatemi…- una ragazza dai capelli ricci e crespi, con due enormi denti davanti era entrata nello scompartimento.

-Ciao…bisogno di aiuto?

-Volevo solo informarvi che fra poco arriveremo a Hogwarts…dovreste indossare le divise!

-Oh grazie…

-Aspetta…tu…tu sei Ginny per caso?

-Sì…ci conosciamo?

-Veramente no…sono Hermione, Hermione Granger…non so se…

-Oh! Ron mi ha parlato tanto di te!- disse Ginny andando ad abbracciare la ragazza.

-Davvero? Ron…parlare di me?- balbettò Hermione diventando subito rosso fuoco. -Beh…sarà…sarà meglio che anche io mi prepari…a proposito…non hai visto tuo fratello e Harry?

-No, mi dispiace…

-Ok, non fa niente! Li vedrò più tardi in Sala Grande! A dopo allora!

Hermione uscì sempre rosso fuoco dal vagone lasciando Ginny affacciata al finestrino per tentare di intravedere Hogwarts in lontananza. E fu allora che lo vide. Il castello si ergeva su una piccola altura vicino a un grande lago in cui si rifletteva la pallida luce della luna. Era magnifico. Ginny sorrise pensando a quanto era stata stupida a dubitare della sua esistenza!

Hogwarts era lì…era vero…ora non le restava che scendere dal treno e immergersi nella favola che aveva sognato per anni! Ed era sicura che la realtà avrebbe superato le sue più rosee aspettative!

 

 

 

Eccoci finalmente in viaggio per Hogwarts…

Mi sono sempre chiesta che avesse fatto sul quel treno, senza Harry e Ron! E ho pensato che proprio in quell’occasione la nostra Ginny possa aver fatto conoscenza con Luna ed Hermione…e già che c’era si è presa una bella rivincita su Malfoy!

Spero vi sia piaciuto…

Vi anticipo che nel prossimo capitolo avremo lo smistamento e altri incontri e scontri con i nuovi compagni di scuola!

A presto!!!

 

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia dei preferiti:

1-83ginny 2 - acdcman 3 - baby93 4 - cassandra 287 5 - Christy 94 6 - clod88 7 - DANINO 8 - draco92 9 - fabyvaniglia 10 - hogwarts_girl 11 - ICIO 12 - jeginnybells 13 - karmenpotter 14 - kikidabologna 15 - leloale 16 - LilyPotter_95 17 - Liz_23 18 - Losch 19 - marco121184 20 - maryrobin 21 - mikelina 22 - mikyvale 23 - Miss Rainbow 24 - mustardgirl 25 - nan96 26 - nickgin93 27 - ninny 28 - ny152 29 - Pan_Tere94 30 - Pedromane 31 - PrincessMarauders 32 - Red Irish 33 - riddikulus 34 - Roxy 35 - rutix2003 36 - ryota46 37 - scheggia94 38 - sirius1711 39 - Stephenye 40 – sweetbaby 41 - tappetta 42 - weasley star 43 - wendyepeter 44 - zmarz

 

Losch: grazi mille per i complimenti! Sono molto lusingata! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo…anche se non appare Harry! A presto! Baci!

Fabyvaniglia: credo che anche in questo capitolo Ginny è un po’ tutto quello che hai scritto…timida e coraggiosa…sono sicura che anche per lei come per tutti noi è stato un passaggio duro lasciare la famiglia…in fondo ha solo 11 anni! E deve lasciare casa sua per andare in un posto dove non conosce nessuno! Spero ti sia piaciuto…a presto! Baciotti.

Sirius1711: grazie, sei sempre gentilissimo! Devo dire che rileggere tutta la storia da un altro punto di vista è affascinante! Spero di aver fatto passare in fretta la settimana! Cosa ti posso dire di questo capitolo? la piccola Ginny lascia la sua casa per la prima volta ed è terrorizzata…ma mi sembra normale! Invece appena salita sul treno sembra riprendere il controllo…tanto da tener testa a Malfoy…e alla fine ecco la scuola. C’è…è reale…e Ginny può tornare a rilassarsi! Spero ti sia piaciuto….a presto! Bacini bacetti bacioni…10 (n+1)

Weasley star: sì, diciamo che è solo una fase. Ginny torna ad essere timida subito…diciamo che quel discorso con Harry era dettato dall’orgoglio! Ora però è arrivata a Hogwarts…cosa accadrà? A parte l’arrivo di Tom Riddle si intende…a presto! Kisses.

Liz_23: il diventare rossi e la timidezza di Ginny vengono momentaneamente abbandonate…ora deve andare a scuola. Lasciare la casa in cui ha passato 11 anni e dover fare amicizia con persone mai viste prima! Non sarà facile per lei…a presto! Besos.

Ninny: sì, molto dolce Ginny! Invece in questo è un po’ più tosta…insomma sto cercando di descrivere il suo carattere il più dettagliatamente possibile! A presto! Baises.

PrincessMarauders: eh sì, è una maledizione per la povera Ginny! Ma qui forse torna un po’ più padrona di sé…e comincia a far conoscenza con alcuni dei suoi compagni…insomma, una giornatina impegnata!!! A presto! Kiss!

Maryrobin: sono contenta che ti sia piaciuto…e qui Ginny come ti sembra? Credo che il suo carattere forte e determinato stia emergendo piano piano…anche con il perfido Malfoy! A presto! Baciotti!

Erikappa: sono felice che ti sia piaciuto! Spero che anche questo non sia male…non c’è Harry, ma spero di essere riuscita a rendere il carattere forte e deciso della nostra Ginny! A presto! Bacioni!

Tappetta: purtroppo dovrà comparire anche Cho…che spezzerà il cuore di Ginny! Anche io non la sopporto…però avrà vita breve, tranquilla. Per ora godiamoci questi capitolo dove Cho è lontana! A presto! Bacioni.

Nickgin93: credo che anche Ginny sia stata sull’orlo di un infarto…ma lei è forte e non sviene assolutamente! Lei è Ginny Weasley! E nulla la può spaventare, nemmeno allontanarsi da casa sua! A presto! Baci baci!

 

Un pensiero speciale va anche e soprattutto a tutti coloro che questa notte sono stati colpiti dal drammatico terremoto in Abruzzo…

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO INCENTRATO SULLA PAROLA “ESTRANEI” E…

…RECENSITE!!!

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 8
*** Incontri e scontri ***


Incontri e scontri

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 025. Estranei

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Ginny trattenne il fiato prima di entrare nella Sala Grande. La professoressa McGranitt, che le era sembrata particolarmente severa, aveva appena finito di spiegare il meccanismo di smistamento di cui ovviamente Ginny non aveva ascoltato una parola: era troppo presa ad osservare la grande scalinata riempita dagli studenti del nuovo anno. Non era proprio come l’aveva immaginata…anche se in effetti nemmeno lei sapeva dire cosa la preoccupava in quel momento.

-Ehi, Ginny? Sei stata incantata da un Nargillo?

-Un cosa?...no…no…stavo solo…

-Ragazze, vi prego di entrare! Non abbiamo tempo da perdere!

La McGranitt aveva aperto le porte della Sala Grande e Ginny sentì solo un fitto vociare che si interruppe bruscamente quando entrarono i nuovi studenti.

Ora non restava che varcare quella soglia. Sapeva cosa avrebbe trovato. Quattro lunghe tavolate piene di studenti allegri e in fondo il tavolo degli insegnanti. Eppure quando le enormi porte si aprirono Ginny trattenne il fiato. Alzò gli occhi al soffitto dopo aver mosso i primi passi nella sala e ricordò che il fratello le aveva raccontato della magia che lo rendeva simile a un cielo stellato.

A proposito…dove diavolo era finito suo fratello? Mentre avanzava nella sala i voltò verso il tavolo dei Grifondoro. Vide Percy e i gemelli, ma di Ron e di Harry nessuna traccia. Il suo brutto presentimento tornò a fare capolino nella testa. Era successo qualcosa a Harry, se lo sentiva. Altrimenti sarebbe stato lì, con tutti i Grifondoro!

Incrociò lo sguardo di Hermione che le sorrise…anche se non la conosceva, aveva intuito che non vedendo i suoi migliori amici anche lei si era preoccupata.

All’improvviso Ginny andò a sbattere addosso a Luna. La lunga fila dei nuovi arrivati si era fermata a pochi passi da uno sgabello sul quale era appoggiato un malconcio cappello rattoppato. Ginny si sporse per guardarlo, spintonando una ragazza vicino a lei.

-Ehi! Sta un po’ attenta!- disse questa con tono sgarbato.

-Scusami…ero distratta…- rispose Ginny stupita dall’arroganza di quella ragazzina. Aveva una mascella piuttosto pronunciata e dei folti capelli neri. Sentì che un’altra delle nuove arrivate la chiamava Romilda.

-Spero di non finire con lei…- mormorò Ginny in direzione di Luna.

La biondina alzò le spalle.

-Oh a me non importa poi molto, sai?

-Non ti importa la casa in cui passerai i prossimi 7 anni?- chiese Ginny allibita. Lei sapeva esattamente dove voleva finire. Con tutti i suoi fratelli in Grifondoro. E con Harry, soprattutto con Harry…

-So già che finirò in Corvonero…come papà e mamma! Dico che non mi importa chi sarà in casa con me…alla fine è inutile no?

-Ma saranno i tuo compagni!

-Saranno degli estranei, Ginny…solo degli estranei con cui condividerò alcune stanze.

La piccola Weasley fissava l’amica perplessa. Come poteva definire gli altri compagni degli estranei? Non era così…ogni casa era come una famiglia, o per lo meno così aveva detto sempre sua madre.

-Io non la penso così…

-Mio padre e mia madre non hanno mai avuto amici…io stessa non ne ho mai avuti! Ognuno qui si preoccupa solo degli affari propri…è così che funziona…

Ginny rimuginò su quello che Luna le aveva detto. E non poteva credere che fosse vero. In fondo Harry e Ron erano diventati quasi come dei fratelli…e tutto questo solo dopo un anno di scuola. Per non parlare dei gemelli e di Lee…anche se in effetti, Ginny non aveva mai visto Lee a casa sua. Né George o Fred erano mai andati a trovarlo.

All’improvviso Ginny si sentì ancora più piccola e insignificante di quanto non fosse già. Lei era solo una dei tanti. Uno studente come altre centinaia in quella scuola. Abituata a sentirsi la più coccolata dei figli dei Weasley, in quella sala si sentiva sola e circondata da estranei…

-Canon Colin.

Disse Minerva McGranitt. Lo smistamento era iniziato e Ginny si voltò a guardare il primo ragazzino che veniva fatto sedere sullo sgabello e al quale veniva posizionato in testa il cappello. Quando l’indumento cominciò a muoversi come animato da vita propria, Ginny ebbe un sussulto. E così era quello il famoso rito dello smistamento. Quel cappello ti leggeva dentro e ti assegnava a una casa…sorrise rilassata.

-Grifondoro!- sentenziò il cappello parlante. E uno scroscio di applausi accompagnò Colin Canon fino al tavolo dei Grifondoro dove si sedette in attesa che cominciasse il banchetto.

 

 

La fila davanti a Ginny si stava assottigliando. Da quanto aveva potuto capire la McGranitt seguiva un ordine alfabetico, quindi lei sarebbe stata di sicuro l’ultima a trovare collocazione. A quel pensiero arrossì di colpo, come ogni buon Weasley che si rispetti. Sarebbe stata da sola in piedi in mezzo a quell’enorme sala! Inspirò profondamente per riprendere il controllo dei propri nervi messi a dura prova in quella lunga giornata.

-Lovegood Luna.

La biondina sorrise a Ginny e si avviò saltellando verso il cappello parlante.

“Ti prego, ti prego! Fa che sia una Grifondoro! Ti prego!” pensò Ginny. Almeno avrebbe avuto un’amica con cui parlare nelle lunghe serate in Torre. Ma il cappello non le diede retta.

-Corvonero!

Luna sorrise sognante e si diresse al suo tavolo. Fece un cenno del capo agli altri membri della sua casa che applaudivano e si sedette volgendo lo sguardo verso Ginny. Sembra che le dicesse. “Hai visto? Corvonero…

Ginny si sforzò di concentrarsi sul cappello parlante che ora stava smistando un ragazzo basso e moro, mandandolo in Tassorosso. La sua mente vagava in mille pensieri diversi. Da Harry e Ron che ancora non si erano visti, a quanto le aveva detto Luna.

-Vane Romilda.

A quel nome l’attenzione di Ginny si risvegliò. Al contrario di quanto aveva fatto con Luna questa volta Ginny sperò che quella ragazza finisse dovunque ma non in Grifondoro! Ancora una volta il cappello la deluse.

-Grifondoro!

Dannazione! Ma quel maledetto cencio ce l’aveva con lei forse?

-Weasley Ginevra.

Alla fine la McGranitt aveva chiamato anche lei. Era l’ultima della fila come previsto, ma stava facendo ogni sforzo possibile per avanzare tranquilla e a testa alta verso l’insegnante che l’attendeva con il cappello in mano.

Si sedette sullo sgabello e da lì potè ammirare l’intera sala per la prima volta. Era davvero enorme e piena di studenti! E non conosceva nessuno di loro…a parte i suoi fratelli ovviamente! Il suo cuore cominciò ad accelerare. Nessuno! Nessuno sapeva chi fosse Ginevra Weasley! Avrebbe dovuto farsi nuovi amici da zero…ma che diceva? Lei non aveva mai avuto amici…non era mai uscita da casa sua! Nessuna scuola, nessun compagno di giochi se non Ron! non si era mai resa conto di quanto in realtà fosse timida e di quanto fosse difficile iniziare un’amicizia da zero!

Sentì una voce nella sua testa…credette di essere impazzita, poi capì che era il cappello.

-Un’altra Weasley…non posso che seguire la tradizione con te! Grifondoro!

Il tavolo alla sua sinistra esplose in un boato. Applausi e grida la accompagnarono al suo posto. Si sedette vicino a Demelza Robins, anche lei appena smistata in Grifondoro.

-Immagino che tu sia l’ennesima Weasley…- mormorò la ragazza con i capelli neri con la stessa aria arrogante di poco prima.

-Sì- rispose Ginny senza degnarla di uno sguardo. Non aveva mia saputo usare la diplomazia e non avrebbe certo cominciato con quella odiosa di Romilda!

-Mi domando come abbiate fatto…insomma lo sanno tutti che siete dei poveracci…e pure con sette figli!

Ginny si sentì profondamente ferita da quel commento. Non perché non fosse la verità, ma per il modo in cui era stato fatto. Era evidente che voleva offenderla deliberatamente. Perché? Ginny era confusa….tutte quelle belle parole di sua madre sula fatto che la casa era come una famiglia! Sì…una famiglia di serpi! Ecco cos’era! Ginny si voltò verso Luna che mangiava in silenzio senza parlare con nessuno. Aveva ragione…erano tutti dei maledetti estranei che si permettevano di giudicare lei e la sua famiglia senza conoscerla! Ma Ginny non l’avrebbe mai permesso!

-Come abbiamo fatto? Semplice...il fatto è che non siamo sette fratelli…o meglio…sette sono quelli vivi! Gli altri li abbiamo uccisi e mangiati…così abbiamo risparmiato sul cibo!

Romilda fissava Ginny sconvolta. Era evidente che la ragazza l’avesse presa in giro…ma l’aveva fatto in un modo tale da metterla in ridicolo davanti a tutta la sua casa. Infatti ben presto la risposta di Ginny si diffusa lungo tutta la tavolata e occhiate di ammirazione arrivarono da un po’ tutti i compagni. Fred e George si alzarono e si avvicinarono alla sorella, felici di reggerle il gioco.

-Gin! Non dovresti raccontare a tutti di Brutus e Clelia…non è bello che andiamo in giro a dire quanto sono succulenti i nostri fratellini…ti pare?

Ginny rise osservando l’espressione sempre più imbarazzata di Romilda. Come si permetteva quella sciocca ragazzina dai capelli rossi di metterla in ridicolo davanti a tutti? Non sapeva chi era lei?

-Divertente, davvero! Ciò non toglie che siate dei poveracci!

-Sì…e che tu sia solo una povera idiota che per sentirsi felice deve umiliare gli altri!- rispose acida Ginny.

Ok…quello non era forse il modo migliore per cominciare a fare amicizia, però aveva messo subito in chiaro che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno! In più l’aver tenuto testa a quella oca aveva suscitato l’ammirazione di molti studenti che raramente avevano visto tanto sangue freddo in un novellina.

-Complimenti, hai tenuto testa a quella arpia!- disse la ragazza di nome Demelza.

-Grazie! Non mi piace chi prende in giro me o la mia famiglia!

-Me lo ricorderò…- sorrise la ragazza. -Sei Ginevra, giusto?

-Sì, ma chiamami Ginny…mi piace di più!

-Certo…e tu non osare chiamarmi Demelza se vuoi che ti risponda! Io sono Dem!

-Ok, Dem!

Era vero…Ginny non aveva mai dovuto fare amicizia con nessuno da quando era nata. Le erano sempre bastati i suoi fratelli. Eppure aveva trovato semplice legare con tutti, tranne che con Romilda. Era sufficiente essere se stessa…e all’improvviso quella massa di studenti che fino a poco prima aveva considerato solo degli estranei cominciò a trasformarsi in qualcosa di più…e Ginny addentando l’ultimo morso della sua torta alla melassa si sentì a casa. In famiglia…esattamente come le aveva sempre detto sua madre.

 

 

Ciao a tutti!

Scusatemi per il ritardo, ma sono sempre molto presa! In più ci sono state le feste di mezzo…

Comunque…così mi sono immaginata lo smistamento di Ginny e il primo incontro con i compagni! Romilda è da subito antipatica e scontrosa mentre gli altri la accolgono nella grande famiglia dei grifondoro. Ci sono alcune cose di cui non sono sicura…ad esempio l’età di Demelza e Romilda,ma soprattutto del sistema scolastico pre-hogwarts per i maghi. Non credo potessero andarsene liberamente alla scuola dei babbani per paura di essere scoperti. Forse ci sono scuole per maghi, ma credo che Ginny e i suoi fratelli non potessero permettere di frequentarle…quindi ho immaginato che per i primi anni di vita l’educazione dei Weasley era frutto di mamma Molly…

Nel prossimo capitolo avremo il primo incontro con Tom Riddle!

A presto!

 

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti:

1 - 83ginny [Contatta]

2 - acdcman [Contatta]

3 - baby93 [Contatta]

4 - cassandra 287 [Contatta]

5 - Christy 94 [Contatta]

6 - clod88 [Contatta]

7 - DANINO [Contatta]

8 - draco92 [Contatta]

9 - fabyvaniglia [Contatta]

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11 - hogwarts_girl [Contatta]

12 - ICIO [Contatta]

13 - jeginnybells [Contatta]

14 - jeragon [Contatta]

15 - karmenpotter [Contatta]

16 - kikidabologna [Contatta]

17 - leloale [Contatta]

18 - LilyPotter_95 [Contatta]

19 - Liz_23 [Contatta]

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24 - mikyvale [Contatta]

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29 - ninny [Contatta]

30 - ny152 [Contatta]

31 - Pan_Tere94 [Contatta]

32 - Pedromane [Contatta]

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34 - PrincessMarauders [Contatta]

35 - Red Irish [Contatta]

36 - riddikulus [Contatta]

37 - Roxy [Contatta]

38 - rutix2003 [Contatta]

39 - ryota46 [Contatta]

40 - scheggia94 [Contatta]

41 - Simy_95 [Contatta]

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43 - sweetbaby [Contatta]

44 - tappetta [Contatta]

45 - weasley star [Contatta]

46 - wendyepeter [Contatta]

47 - zmarz [Contatta]

48 - _HarryGinny_ [Contatta]

49 - _SiMoNa_ [Contatta]

 

PrincessMarauders: credo che sin da subito Ginny e Luna si siano trovate…non so perché…ma me lo sempre immaginata così! E credo anche che Ginny avesse desiderato vedere Luna smistata con lei…invece le è toccata quella antipatica di Romilda Vane! A presto! Bai baci!

Sirius1711: diciamo che lo scorso capitolo è il capitolo delle prime volte…ma anche in questo c’è molto: per Ginny è stato un trauma arrivare a Hogwarts…in fondo non ha mai dovuto fare amicizia con qualcuno…non so bene come funziona il sistema scolastico dei maghi prima di Hogwarts e quindi me lo sono immaginato così…vedi che  mi sono fermata dal pubblicare per aspettare che tu fossi disponibile a recensire…tanti auguri di buona pasqua anche a te, anche se in ritardo! bacini….bacetti…bacioni….10 (n+1)

Liz_23:anche qui vedi che Ginny zittisce Romilda…il suo caratterino è davvero forte! inoltre ti posso dire che i prossimi capitoli sono dedicati al diario di Tom Riddle! Spero ti piaceranno! A presto! Baciotti.

Erikappa: la povera Ginny è davvero preoccupata per Harry…per Ron forse un po’ meno! Ma intanto anche lei ha il suo bel da fare a tenere a bada ROmilda! Spero ti sia piaciuto! A presto! Kisses.

Wendyepeter:oh, anche io vorrei tanto prendere a schiaffi Harry e dirgli che si deve dare una mossa con Ginny! È molto triste scrivere di Ginny depressa per colpa di Harry! spero che anche l’incontro con i suoi compagni di casa ti sia piaciuto! A presto! Baci.

Mikyvale: anche a me piace moltissimo il personaggio di Ginny e mi dispiace che sia venuto fuori così tardi nei libri della Rowling! Così ho deciso di darle io un po’ di spazio! Spero ti sia piaciuto anche questo! A presto! Besitos.

Fabyvaniglia: anche io mi sono immedesimata molto in Ginny…il mio primo giorno di scuola al Liceo non è stato affatto facile…e un po’ mi sono sentita come lei! Quanto al gufo…io ogni tanto spero ancora che arrivi! Anche se sono un po’ cresciutella…. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto..l’incontro con i nuovi compagni è stato piuttosto traumatico anche per colpa di quella pazza di Romilda…a presto! Baises!

Maryronbin: che dire di questo capitolo? La nostra “cara” Romilda è insopportabile sin da primo giorno! Ma Ginny ha la risposta pronta come sempre…e ora dovrà fare i conti con Voldemort in persona! A presto! Besos.

83ginny: oh sì…scriverò del primo incontro tra Ginny e Tom, di quando lei ha gettato il diario e di come si sia sentita quando l’incubo è finito. spero ti piacerà…e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! a presto! Baciotti.

Tappetta: grazie per tutti i complimenti! Sono felice che il mio modo di descrivere Ginny ti piaccia…anche in questo capitolo lei mostra il suo carattere e non ha paura ad affrontare Romilda dopo pochi minuti dall’averla conosciuta! E come sappiamo tra le due non ci sarà mai una forte amicizia! A presto! Bacioni.

Ninny: sono felice di riuscirci. Anche qui il carattere di ginny emerge con tutta la sua solita grinta…lasciando senza parole Romilda, che sin dall’inizio si rende antipatica! A presto! Baci baci!

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “INTERIORITA’” E…

…RECENSITE!!!

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 9
*** Tom Orvoloson Riddle ***


Prima di cominciare una breve notazione:

il capitolo contiene i discorsi tra Ginny e Tom

le parole di Ginny si trovano con questa grafia, quelle di Tom con questa.

 

 

Tom Orvoloson Riddle

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 004. Interiorità

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Hogwarts non era esattamente come si aspettava Ginny. O meglio…non tutto quello che Ginny aveva sognato che accadesse si era poi verificato!

Le lezioni erano molto complesse ma tutto sommato comprensibili. Ginny si rese subito conto che non c’era qualcuno più avanti e qualcuno più indietro rispetto a lei. Contavano solo le capacità personali e la ragazza notò che modestamente non era male come strega. Anche se effettivamente era presto per poter giudicare.

Aveva imparato a conoscere i compagni della sua casa passando molte ore in Sala Comune con i ragazzi della sua età. A parte Romilda Vane, gli altri le erano simpatici, anche se non li trovava particolarmente interessanti…forse perché nessuno di loro era sufficientemente simile a Harry! Più volte aveva tentato di inserirsi nelle conversazioni di suo fratello Ron con il moretto, ma con scarsi risultati. Non perché Harry fosse scortese…ma solo perché appena si trovava davanti a lui la bocca le si seccava, la mente le si riempiva di cose assolutamente stupide da dire e le gambe le tremavano. Così ogni volta lei attendeva Ron ed Harry in sala Comune e puntualmente ogni volta appena i due arrivavano lei se ne scappava di sopra borbottando una scusa incomprensibile.

“Harry penserà che sono una stupida…” pensava Ginny. Che nonostante tutto non aveva il coraggio di parlare con nessuno della sua cotta per Harry. Temeva che le sue compagne potessero prenderla in giro, che l’avrebbero messa in ridicolo davanti a lui. E questa era certamente l’ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento. Eppure desiderava disperatamente potersi sfogare…dire tutto quello che le passava per la mente su Harry. Raccontare le sue fantasie di bambina su come Harry sarebbe caduto ai suoi piedi una volta arrivata a Hogwarts…aveva ottenuto tutto quello che si era ripromessa. Andare a Hogwarts, finire in Grifondoro…eppure Harry ancora sembrava non averla notata. Che diavolo doveva fare perché lui si accorgesse che esisteva?

“Forse aprire bocca dicendo qualcosa di sensato sarebbe utile!” borbottò una sera andando a dormire. Ma non era da sola in quel momento.

-Tutto bene, Ginny?

Hermione l’aveva raggiunta a metà della rampa delle scale che portavano ai dormitori e la sentì parlare tra sé e sé.

-Come?- disse la rossa arrossendo.

-Hai detto qualcosa…ma non ho capito cosa…

-Non era nulla di importante…l’ho già dimenticato- rispose Ginny cercando di non fissare troppo Hermione negli occhi. Aveva la strana sensazione che quella ragazza potesse capire molte..troppe cose anche solo guardandola negli occhi.

-Certo…posso darti un consiglio, Ginny?

-Sì…certamente…- ecco…Hermione l’aveva scoperta! Ron lo aveva sempre detto che quella ragazza era troppo intelligente.

-Perché non provi a buttare giù qualche riga?

-Come scusa?

-Ginny…che c’è qualcosa che ti turba, è evidente. Ed è altrettanto evidente che non hai il coraggio di parlarne con nessuno…personalmente non credo che sia qualcosa di grave, ma se fossi in te proverei a confidarmi con un diario…

-Un diario?

-Sì…a me aiuta moltissimo. Le cose una volta messe nero su bianco sono sempre molto più chiare! Fidati…e troverai la soluzione al tuo problema…

-Dici?

-Seconde me sì…e poi cosa ti costa provare?

Giusto…cosa le costava provare?

 

 

Non sapeva come quel libricino era finito tra i suoi effetti scolastici. E a dire la verità non si era mia accorta della sua presenza prima di quel momento. Ginny fissava incuriosita il quadernetto marrone in pelle che era appoggiato sulla sua sedia.

-Dopotutto è tra le mie cose, giusto? Evidentemente mamma e papà mi hanno voluto fare un regalo…

Ginny non si pose altri problemi e aprì il libro. Le pagine erano intonse anche se le sembrò di sentire una sorta di sibilo. Si voltò e stette in ascolto, ma nulla. Scosse la testa e sorrise di se stessa.

-Ti metti anche a sentire le voci ora! Sei proprio un caso disperato, Gin!- si disse la ragazza.

Prese il calamaio davanti a sé e immerse la penna. Portò la piuma sul bordo delle labbra accarezzandosele morbidamente…era una sensazione che le piaceva particolarmente. La tranquillizzava sempre…

-Allora…Hermione dice che mettere le cose nero su bianco mi può aiutare a risolvere i miei problemi…sì…come se un libro potesse dirmi come conquistare Harry!

All’improvviso Ginny si sentì una stupida…abbassò di nuovo lo sguardo giusto in tempo per vedere che dalla punta della sua penna stava cadendo una goccia di inchiostro dritta sul diario aperto.

-Oh no! Ho rovinato una pagina…dann…ehi! Ma che succede?

Ginny aveva lasciato cadere la piuma e aveva sollevato il diario per avvicinarlo meglio ai suoi occhi. Non poteva credere a quello che aveva visto. La goccia di inchiostro era stata assorbita dalle pagine ingiallite del libro sparendo del tutto. Spaventata, Ginny chiuse il  diario lasciandolo sulla scrivania. Lo fissò per qualche istante forse aspettandosi che si aprisse da solo, ma non successe. Fu la ragazza stessa a riaprilo spinta da una forza più grande di lei.

Riprese la piuma e la intinse di nuovo. E questa volta scrisse.

Mi chiamo Ginny Weasley…

Ancora una volta le parole scomparvero lentamente dalla pagina. Ma questa volta Ginny stette a guardare per capire cosa sarebbe accaduto in seguito. Altre parole comparvero sullo stesso foglio,come se emergessero da dentro la pagina stessa. La calligrafia era curata e attenta, leggermente allungata.

Ciao Ginny, io sono Tom. Tom Riddle.

Ginny pensò seriamente di essere impazzita. Come poteva un diario comunicare con lei?

-Ok…è solo uno scherzo dei gemelli. Avevano previsto che lo avrei trovato e che avrei scritto il mio nome…

Ginny tentava in tutti i modi di convincersi che c’era una spiegazione logica dietro a tutto quello. Altrimenti che altro doveva pensare? Con suo enorme terrore intinse nuovamente la penna per comporre un’altra domanda. Una di quelle che i gemelli mai avrebbero potuto prevedere. Già, ma quale? Quei due erano così maledettamente furbi!

Non avere paura di me…

Adesso riusciva pure a sapere cosa pensava? Riusciva a leggere dentro di lei? Quel diario era decisamente maledetto. Eppure nonostante tutto Ginny non riuscì a chiuderlo e metterlo via. Anzi ripose.

Non ho paura…solo mi chiedo chi tu sia e cosa significa tutto questo!

Ginny attese, questa volta speranzosa.

Sono uno studente di Hogwarts. O meglio lo ero…in questo diario è conservato il mio ricordo…

Il tuo ricordo? Non capisco…

Ora Ginny era curiosa. Il suo spirito avventuroso e coraggioso aveva avuto alla fine la meglio e ora era più che mai decisa a scoprire tutto di quello strano diario.

Sì…ero uno studente piuttosto bravo e sono riuscito a rinchiudere una parte di me qui dentro…

Cosa vuoi da me?

Non voglio nulla da te…piuttosto cosa cerchi tu da me…

Ginny attese prima di rispondere. Dove forse aprirsi completamente con quell’estraneo? Lasciare che avesse campo libero sul suo mondo interiore, sui suoi sentimenti per Harry? le stava chiedendo di mettere a nudo la propria interiorità con qualcuno che nemmeno conosceva…ma perché sentiva il desiderio così profondo di farlo? Pensò a cosa avrebbero detto Ron, Hermione e anche Harry di quello che stava facendo…sicuramente l’avrebbero dissuasa dal farlo! Chi era poi quel Tom? E Ginny sapeva che in un’altra situazione avrebbe certamente dato ragione a tutti loro…ma allora perché la sua mano stava già scorrendo sul foglio ingiallito?

Aiuto…credo…

Credi? Non ne sei sicura, Ginny?

È complicato…Hermione dice che avere un diario per mettere le cose nere su bianco è utile per trovare la soluzione ai propri problemi…

E quale è il problema che vuoi risolvere?

Ginny arrossì violentemente. Sorrise rendendosi conto che Tom non avrebbe mai potuto vederla i quelle condizioni.

Harry…

Scrisse timidamente la rossa quasi vergogna dosi di quello che aveva appena scritto.

È il tuo ragazzo?

-NO!- disse ad alta voce la ragazza arrossendo ancora di più.

No…Harry mi piace, ma non mi calcola proprio…

Era strano ma Ginny si sentiva a suo agio parlando in quel modo con Tom. Era più di un diario, era un amico, vero, reale. Quasi umano. E per questo poteva capirla.

Capisco…hai mai provato a dirglielo?

Che cosa? Sei pazzo? Non posso…sarebbe troppo umiliante!

Ma magari gli piaci anche tu…ma se tu non glielo chiedi non lo saprai mai!

Senza rendersene conto si fecero le 2 del mattino. Ginny aveva passato ore chiacchierando con Tom…e non solo di Harry, ma di qualunque cosa le passava per la mente e per il cuore. Le lezioni, i professori, soprattutto Piton per il quale Tom sembrava avere particolare interesse…ma anche dei nuovi compagni di scuola…Non aveva avuto segreti con Tom…aveva lasciato che lui le vedesse dentro, anche se ad ogni parola che scriveva si sentiva sempre più legata a lui in un modo che in fondo la spaventava. Ma non poteva farne a meno…non ci riusciva. Tom era diventato una parte di lei…una parte importante, fondamentale. Tanto che da quel giorno non si separò mai più dal suo diario. Che giorno dopo giorno aveva cominciato a divorarla…sì, Tom si nutriva di lei, dei suoi sentimenti, delle sue emozioni…e Ginny ogni giorno si sentiva sempre più debole e svuotata. Ma come poteva oramai Ginny separarsi da se stessa?

 

 

Ecco il tanto atteso incontro tra Ginny e Tom.

Spero sia come ve lo immaginavate…

Mi dispiace aver atteso tanto per pubblicare, ma sono davvero in ritardo mostruoso con la consegna della tesi, quindi il tempo scarseggia.

Per questo non riesco a rispondere alle vostre stupende recensione, ma vi assicuro che le leggo con mlto interesse! Spero non ve la prendiate per questo!

 

Ringrazio comunque tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite, chi ha recensito e chi ha anche solo semplicemente letto il capitolo!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “CHI” E…

…RECENSITE!!!

 

               

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Capitolo 10
*** Sono io, non lo capisci? ***


Sono io, non lo capisci?

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 076. Chi

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Con il passare dei mesi, il potere del diario e quindi di Tom su Ginny si era rafforzato. Le persone che la incontravano non facevano altro che chiederle come stava e se c’era qualcosa che la preoccupava. Ma come poteva dire a tutti cosa non andava? Come poteva far sapere che non riusciva a separarsi da quel Tom? Non poteva…non voleva…non lo sapeva nemmeno lei!

Sento che c’è qualcosa che ti preoccupa, Gin…

Scrisse un giorno Tom. Ma la ragazzina non aveva il coraggio di rivelare che era lei sessa a preoccuparla. Aveva paura di lei, di quello che era diventata. Si rendeva conto di avere dei vuoti di memoria, di non ricordare esattamente ogni suo movimento al castello…per giunta proprio in concomitanza con i macabri eventi che si erano verificati a Hogwarts in quei mesi.

Ma per quanto Ginny potesse tenere nascosti i suoi pensieri e le sue paure a se stessa e agli amici, non poteva fare lo stesso con Tom.

Si tratta dei tuoi vuoti di memoria?

Scrisse ancora Tom.

No…non è quello…

E ancora una volta Ginny non disse la verità.

Sai…pensavo che ultimamente abbiamo passato poco tempo insieme…non dirmi che è per via di quell’Harry…gli stai preparando qualcosa per San Valentino?

Come…? No…non farò nulla…

Per fortuna…quel ragazzino egoista non ti merita!

Ehi! Harry Potter non è un ragazzino egoista, chiaro?

Harry Potter hai detto?

Sì…lui…lo stesso Potter che ha sconfitto Voldemort!

Sciocca ragazzina! Nessuno potrà mai sconfiggere il Signore Oscuro!

Harry l’ha già fatto…e più di una volta da quanto mi risulta!

Ginny non aveva mai sentito Tom così furioso. Sembrava che Harry Potter gli avesse fatto un’offesa personale. Che fosse uno dei seguaci di Voldemort? L’idea terrorizzò Ginny a tal punto che prese una drastica decisione. Chiuse il diario di botto, mentre alcune scritte stavano comparendo sulla pagina. Evidentemente Tom aveva intenzione di rispondere all’affermazione di Ginny, ma non ne ebbe il tempo. E Ginny non si limitò a chiudere il diario. No! Dentro di lei trovò la forza per reagire al potere di Tom…non sapeva da dove gli veniva quella lucidità, ma ora che l’aveva ritrovata non voleva più perderla. Prese il diario e corse nel bagno che sapeva non essere frequentato da quasi 50 anni…il bagno di Mirtilla Malcontenta. E lì gettò il diario di Tom…

-Così non potrai mai più controllare nessuno…addio Tom Riddle!

E per dimostrare a Tom e a se stessa che era cambiata e che aveva riacquistato le proprie facoltà mentali decise che avrebbe di nuovo tentato di avvicinarsi ad Harry. In fondo almeno su un punto Tom aveva avuto ragione…San Valentino era alle porte e quale occasione migliore per dichiararsi a lui?

 

 

Un aiuto insperato le giunse dal professor Gilderoy Allock. Ginny non lo aveva mai sopportato e come Ron ed Harry pensava che fosse un emerito incapace. Ma una cosa buona nella sua vita l’aveva fatta.

La mattina del 14 febbraio Ginny si alzò di malumore. La notte era stata popolata da Tom, dalle sue ultime frasi…e in più aveva l’orribile presentimento che quel diario non fosse poi sparito. Sentiva di non essersene sbarazzata, che lui era ancora lì…e quella sgradevole sensazione di soggezione a Tom tornò a tormentarla.

Controvoglia si vestì e scese le scale della Sala Comune diretta meccanicamente nella Sala Grande per la colazione. Ma a quel punto si fermò sulla porta. Che Merlino era successo? Tutta la stanza era piena di orrendi cuoricini rosa…pendevano persino dal soffitto!

-Ti piace?- sussurrò una voce accanto a lei.

-Lo trovo orrendo, Dem!- commentò Ginny in direzione della sua compagna che sorrise. Evidentemente approvava il suo pensiero.

-Io credo sia meraviglioso, invece! Ma cosa vuoi saperne tu! Nessuno potrebbe ai interessarsi a una come te…- disse Romilda spintonando Ginny per entrare in Sala Grande.

-Sempre gentile, Romilda!- mormorò Demelza.

-Oramai non ci faccio più nemmeno caso…mangiamo? Anche se tutto questo rosa mi da la nausea…

-Già! Tuo fratello ed Harry sembrano pensarla esattamente come te!

Senza volerlo, Demelza aveva riportato alla mente di Ginny quello che si era ripromessa si fare a San Valentino. Dichiararsi ad Harry. Ma negli ultimi giorni era stata così presa dai compiti e dalle lezioni che non aveva trovato un attimo di tempo per pensare a cosa fare…

-Buon San Valentino!- Allock si era alzato per parlare e Ginny a stento riuscì a trattenersi dal ridere. Credeva che Allock avesse già toccato il fondo con quel completo damascato in oro e azzurro di qualche giorno prima, ma evidentemente si sbagliava. La sua mise rosa era terrificante.

-Grazie a tutti per le cartoline che mi avete inviato…

Senza volerlo Ginny incrociò lo sguardo di Hermione, che arrossì con violenza.

“Santo cielo, anche lei! E io che la credevo una ragazza intelligente e sveglia!”

-Mi sono preso la libertà di farvi una piccola sorpresa…- continuò Allock con il suo solito sorriso stampato sulla faccia. Batté le mani e nella Sala si riversarono degli orribili nani con la faccia arcigna.

-Vi presento i miei amici cupidi, postini dell’amore! Oggi andranno in giro per tutta la scuola consegnando i vostri auguri di San Valentino…

-Credo sia ufficiale…Allock è il peggiore insegnate che Hogwarts abbia mai avuto! Non credi anche tu, Gin?- sentenziò Demelza scuotendo il capo sconsolata.

-Gin?- ripeté la ragazza non ottenendo risposta. Ma la piccola Weasley fissava quei nanetti con aria pensierosa. Troppo pensierosa.

-Non dirmi che vuoi servirti dei “postini dell’amore”?- continuò Demelza imitando in malo modo la voce di Allock.

-Cosa? No! cosa vai a pensare! Mi stavo solo chiedendo chi è così sciocco da dare ascolto alle idee malsane di Allock…

Già…chi poteva? Ginny…in fondo era sempre meglio che dover fare ad Harry gli auguri di persona! E la rossa osservò con la coda dell’occhio i piccoli cupidi che di corsa cominciarono a sparpagliarsi nella Sala Grande in attesa di un messaggio da consegnare.

 

 

Sapeva che avrebbe dovuto prestare attenzione alle parole della McGranitt, le sue lezioni erano sempre le più difficili. Ma proprio non poteva concentrarsi sulla trasfigurazione di quella dannata piuma che restava appoggiata sul suo banco. Aveva trovato il modo di far avere ad Harry i suoi auguri per San Valentino, ma ancora non aveva deciso che cosa dirgli. Non voleva essere troppo esplicita perché non le sembrava la cosa più appropriata…però voleva che Harry capisse cosa provava lei per lui. Scrivere quel maledetto messaggio la impegnò per quasi tutta la mattinata al termine della quale rileggendo per l’ennesima volta le sue parole fece un cenno d’assenso.

-Ti consiglio di metterlo via…se Romilda lo vede vorrà sapere che c’è scritto!

Sempre Demelza…era davvero una ragazza in gamba, pensò Ginny. Notava tutto quanto le succedeva intorno ma non si immischiava mai negli affari degli altri. Forse con lei poteva confidarsi…

-Ehm…grazie…- si limitò a dire Ginny arrossendo.

Ora non le restava che fermare uno di quei nanetti e consegnargli il messaggio per Harry.

 

 

Dal preciso istante in cui Ginny consegnò il messaggio al postino dell’amore, il suo stomaco cominciò a tremare e a contorcersi. Perché diavolo si era lasciata coinvolgere in quell’assurda follia?

-Stupida…stupida…stupida…

Ma dopo qualche minuto passato ad insultarsi, Ginny realizzò che il messaggio era totalmente anonimo, cosa che per qualche istante (ma solo per qualche istante) le risollevò il morale. Solo in seguito comprese che in questo modo nessuno, nemmeno Harry, avrebbe capito chi lo stava inviando. Aveva fatto tutto questo per nulla!

-Calmati! Andrà tutto bene…

-Come fai a dirlo, Dem?- alla fine Ginny aveva ceduto. Beh…solo in parte. Aveva raccontato a Demelza di aver inviato degli auguri di San Valentino a un ragazzo, ma senza specificare né il contenuto, né il destinatario.

-Sei carina e simpatica, Gin…sicuramente il ragazzo in questione ti avrà già notata e sono sicura che questa sorpresa gli farà piacere!

-Ma se non dovesse capire che sono io, ma un’altra?

-Ammetto che i ragazzi possono essere davvero sciocchi…guarda tuo fratello con Hermione…ma alcuni sono intelligenti! Prendi Harry, ad esempio…lui è uno sveglio! Anche se in effetti con tutte le ragazze che gli girano intorno mi stupisce che non abbia ancora una ragazza!

Cosa? Le ragazze facevano la fila per Harry? Il suo Harry? E come diavolo aveva fatto Ginny a non accorgersene? Si sentì sprofondare…avrebbe voluto sparire per qualche secolo…già, ma il suo nano, quello con il messaggio per Harry, stava trotterellando maligno verso il moro che cercava goffamente di scappare.

-Oh proprio tu, Harry Potter!- gridò il nano.

A Ginny sembrò che tutta la scuola si fosse radunata lì in quel momento.

-Non qui!- sibilò Harry al culmine della rabbia e dell’imbarazzo.

Poi accadde qualcosa che fece impallidire ancora di più Ginny. Lo zaino di Harry cadde e ne uscirono tutti i libri…compreso il diario di Tom Riddle! Come Merlino era finito tra le cose di Harry? Il panico si impossessò di lei…se l’avesse aperto? Se Tom gli avesse raccontato tutto dei sentimenti che Ginny provava per lui? Doveva riprendersi quel diario…fece un passo in avanti per avventarsi su Harry e strappargli il libretto ma il nano fu più veloce di lei e si mise a cantare.

 

Occhi verdi e lucenti di rospo in salamoia

Capelli neri e lucidi come di corvo in volo

Vorrei che fosse mio – quale divina gioia! –

L’eroe che ha sgominato del Mago Oscuro il dolo.

 

Ma che cosa aveva scritto? Risentendo le sue parole Ginny si sentì ridicola. Erano semplicemente orribili! Fortunatamente Percy arrivò a mettere fine a quella patetica sceneggiata, a cui si era aggiunto con enorme dispiacere di Ginny anche Draco Malfoy. Il quale non seppe trattenersi dal suo commento maligno.

-Non credo proprio che a Potter sia piaciuto il tuo San Valentino!

E Ginny corse via umiliata e ferita.

 

 

Ginny non aveva avuto il coraggio di scendere in Sala Comune quella sera a cena, preferiva restarsene in camera dove nessuno l’avrebbe mai disturbata. Ma nonostante avesse messo la testa sotto il cuscino come uno struzzo, la ragazza riuscì a sentire che di sotto c’erano tre persone. Esattamente quelle tre persone che voleva evitare a tutti i costi! Fu più forte di lei. Ginny si alzò e aprì in silenzio la porta scendendo qualche scalino. Quanto bastava per poter origliare i discorsi di Harry, Ron ed Hermione.

-Oh andiamo Harry! Perché non ci dici chi ti ha mandato quell’orrendo messaggio di auguri!- disse Ron quasi piagnucolando come suo solito. Ginny lo avrebbe strozzato volentieri.

-Non era poi così orribile…- tentò debolmente Hermione. Ma non ci credeva nemmeno lei, e Ginny lo sapeva bene.

-Hermione…lo hai sentito? Tu vorresti che i tuoi occhi fossero paragonati a quelli di un rospo in salamoia? E comunque non so chi sia stato…davvero!- disse Harry nervoso e stanco.

Certo…è una domanda difficile per te, vero? Chi tra le tue tante fan ti avrà mandato quell’orrore?” Ginny era furibonda.

-E poi lo sai che non mi interessa…

-Lo sappiamo Harry! Altrimenti ne avresti scelta almeno una di quelle oche che ti vengono dietro…- disse Hermione trattenendo una risata divertita.

-Quali oche scusa?

-Oh, non dirmi che non te ne sei accorto…la maggior parte della popolazione femminile di Hogwarts si divide tra te e Draco!

-E tu Herm da che parte stai?- chiese Ron acido come se la cosa gli desse fastidio.

-Idiota…sto solo dicendo che…Gin!- disse Hermione vedendo spuntare la ragazza dalle scale. La rossa chiamata in causa non si capacitava di come fosse arrivata lì…

-Ginny…- disse Harry invitandola con un cenno ad avvicinarsi.

-Unisciti a noi…stiamo cercando di capire chi può essere l’ammiratrice di Harry…

-Oh…- si limitò a rispondere la ragazza. Perché diamine era uscita dalla sua stanza? Ma soprattutto perché suo fratello era così imbecille? –Non credo che potrò essere d’aiuto….io non so chi…

-Gin! Perché Malfoy ha fatto quella battuta su di te prima di andarsene?- Ok, Ron era davvero un idiota! Hermione lo fissò scuotendo impercettibilmente la testa.

-Perché non lasciamo stare e chiudiamo qui la questione?

-Sono d’accordo con Hermione!- disse Harry che si sedette sul divano sfogliando il libro di erbologia.

-Beh…allora io….io andrei a dormire- mormorò Ginny. Che davanti a Harry perdeva sempre l’uso della parola.

-Buona notte, Ginny!- il sorriso di Harry la fece avvampare come una torcia. Corse su per le scale prima che qualcuno potesse osservarla in volto.

-Andiamo anche noi, Ron?- il ragazzo si voltò a guardare Hermione perplesso.

-Ma…

-Non mi dicevi prima di essere stanco?

Ron non capiva ma assecondò la riccia che evidentemente sapeva qualcosa che a lui sfuggiva.

Mentre salivano le scale lasciando Harry da solo in sala Comune, Hermione sussurrò all’orecchio di Ron:

-Piantala di insistere su quel messaggio! Lascia perdere!

-Sono solo curioso…tu non vuoi sapere chi…?

-Ginny!

-Ginny cosa, scusa?

-Ginny ha mandato quel messaggio, sei contento ora?

-Ginny?- ripeté Ron.

-Rifletti, Ron…chi non riesce mai ad aprire bocca davanti a Harry? chi arrossisce come una torcia quando lo incontra? Chi non fa altro che fissarlo quando siamo in Sala Grande? Chi cerca sempre di restare con noi?

Ron rimase ad ascoltare la ragazza. Come aveva fatto a non capirlo prima? Sua sorella era cotta di Harry. Era così ovvio!

-Ora che lo sai…fai finta di non saperlo, chiaro?

-Perché?

-Perché è evidente che tua sorella non vuole che Harry lo sappia, altrimenti glielo avrebbe detto!

-Credi che ad Harry…

-No…Harry non pensa nemmeno lontanamente in quel modo a Ginny.

-Oh…e credi che mia sorella ci stia molto male?

-Ma hai sentito quello che ha scritto nel messaggio? Mi sembra che stia molto male…ma non possiamo farci niente. Anzi…possiamo solo peggiorare le cose, per cui dimentica quello che ti ho detto e smettila di tormentare chiunque…

-D’accordo…tanto sono sicuro che le passerà! È solo una bambina!

Ma Ginny non era una bambina…e quella non era una cotta!

 

 

 

Ho sempre pensato che Hermione fosse troppo intelligente per non intuire chi era l’autrice degli auguri di San Valentino per Harry…e ho sempre pensato anche che Ron abbia tormentato il povero Harry per ore cercando di scoprire l’identità dell’ammiratrice segreta…e così…ecco come io vedo il San Valentino più disastroso di Ginny!

Spero vi sia piaciuto!

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tre le preferite o le seguite o chi ha anche solo letto queste poche righe!

Liz_23: sono felice che l’incontro con Tom ti sia piaciuto…in questo capitolo invece Tom ha scoperto di Harry e soprattutto la povera Ginny ha dato spettacolo con il suo biglietto di auguri! A presto! baci baci.

Rosalie Hale e Bella Swan: felicissima di avere una nuova fan! Sì, Ginny è piccola, ha solo 11 anni ed è giusto che sia ingenua…e poi per crescere bisogna fare un po’ di esperienza! Come ad esempio mandare un messaggio di San Valentino orribile! A presto! baci baci.

Sirius1711: è stato molto difficile scrivere questi capitoli su Tom e il diario…perché non è facile far capire come un oggetto possa assorbirti tanto…e Harry è lì, è vero, ma è come se non ci fosse perché come puoi leggere in questo capitolo Ginny si sente sola…Harry non la considera nemmeno! E lei è molto giù…ma presto cambierà tutto! Bello il gioco di parole…ma questa volta recensisco le recensioni! Ahahahahah!!!! A presto sirius! Bacini…bacetti…bacioni 10 (n+1).

Maryrobin: sono contenta che ti sia piaciuto…e in questo caso Ginny si ribella a Tom. Ma sappiamo tutti come andrà a finire…a presto! bacioni.

Fabyvaniglia:spero che anche questo capitolo ti piaccia! Devo ammettere che è stato particolarmente difficile da scrivere…e lungo soprattutto! Ma spero di aver fatto comunque un buon lavoro! Ginny sembra essersi liberata di Tom, ma solo apparenza perché appena rivede il diario non capisce più nulla…e a peggiorare la sua situazione interviene questo maledetto San Valentino. A presto! kisses.

Sissy88: e non c’è solo Tom a preoccupare Ginny, ma anche San Valentino! Non credo che dimenticherà mai questa giornata! Purtroppo per lei! A presto! baciotti.

Mikyvale: sono felice che ti sia piaciuto e spero che anche questo sia di tuo gradimento! A presto! baci baci.

Pervinca Potter 97: grazie per l’aggettivo che hai scelto…e sì, Ginny è ingenua ma come dici anche tu Tom può tutto…e forse per una volta Ginny avrebbe dovuto dargli retta e lasciare perdere il San Valentino per Harry…a preso! Besitos!

Ninny: grazie! Sono felice che ti piaccia! E sono anche curiosa di sapere cosa ne pensi di questo…soprattutto della brutta figura fatta da Ginny! A presto! bacioni.

Dirkfelpy89: sono felice che ti sia piaciuto…anche in questo capitolo Ginny è molto ingenua, ma è colpa dell’età e della scarsa esperienza! A presto! baciotti.

Tappetta: già…quindi in un certo senso dovremmo ringraziare Voldemort! Anche se in effetti Harry ancora non si accorge di amare Ginny…ho già qualche idea per quel capitolo…spero ti piacerà! A presto! kisses.

Erikappa: sono felice che il capitolo ti sia piaciuto. Ora ricompare anche Harry…ma credo che il povero ragazzo avrebbe preferito eclissarsi davanti al suo nano dell’amore! Non credi anche tu? A presto! kisses.

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “RIPARATO” E…

…RECENSITE!!!

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Capitolo 11
*** Come fratello e sorella ***


Come fratello e sorella

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 072. Riparato

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Non ricordava assolutamente come aveva fatto ad arrivare lì. Quando aprì gli occhi a Ginny sembrò solo di svegliarsi da un lungo e profondo sonno. E in effetti ciò non era molto lontano dal vero…i mesi in cui Tom l’aveva posseduta erano solo un vago ricordo nella sua mente e con difficoltà la ragazza riusciva a ricostruire quello che era accaduto.

Sentì qualcuno muoversi verso di lei. A fatica si mise seduta e per la prima volta si rese conto che la persona accanto a lei era Harry. Lo fissò per qualche istante prima di comprendere davvero cosa era successo. Ricordava solo che Tom era come uscito dal libro e poi il nulla…vuoto…nebbia assoluta. E ora Harry era accanto a lei sporco di sangue e con quello strano uccello che muoveva la testa verso Harry. Voltò il capo e a malapena riuscì a trattenere un grido di terrore. L’enorme basilisco che aveva aizzato durante l’anno era steso lì…morto. Era stato Harry ad ucciderlo? Sicuramente sì…l’aveva salvata. Harry si era preoccupato per lei e l’aveva salvata. Ma invece che esserne felice, Ginny si sentì invadere dai sensi di colpa. senza quasi accorgersene cominciò a piangere.

-Harry…mi…mi dispiace…sono stata io…io ho lasciato che quel coso….è colpa di Riddle…

Ginny farfugliava parole così sommessamente che persino lei stessa faticava a sentirle.

-Non preoccuparti Ginny…Riddle non ti farà più del male! Ho distrutto il suo diario…

E Harry mostrò quel taccuino che per notti intere l’aveva tormentata. Ginny lo prese tra le mani e lo fissò stupita.

-E’ il sangue di Tom…

-Il suo sangue?

-Lo so…è difficile da capire, ma fidati di me, è tutto finito…

Ginny annuì e lasciò che Harry la accompagnasse fuori dalla Camera dei Segreti. Era tremendamente confusa…non sapeva cosa dire in quel momento. La stanchezza e le emozioni di quei giorni stavano lentamente avendo la meglio e un torpore generale si stava impadronendo di lei. Se non fosse stato per l’arrivo di Ron, Ginny si sarebbe volentieri lasciata cullare dal passo sicuro di Harry e dal suo braccio che la sosteneva mentre camminavano silenziosi uno accanto all’altra. E stranamente in quel momento il normale imbarazzo che provava quando Harry stava con lei non venne a disturbarla.

-Ginny! Sei viva! Stai bene?

Ma Ginny non aveva affatto voglia di rispondere. Avrebbe volentieri prolungato la sua camminata con Harry…

-Gin…- ripeté Ron vedendo che la sorella non rispondeva.

-Sta bene, Ron. Non ti preoccupare, è solo molto stanca e provata…

Ginny ringraziò con lo sguardo Harry che aveva perfettamente capito che non voleva parlare con Ron. Né con nessun altro. Non voleva rivangare quello che era successo. Confessare che il terrore si era diffuso a Hogwarts per colpa sua…non era pronta per affrontare le espressioni disgustate dei suoi familiari.

-Ron…hai una vaga idea di come potremo uscire da qui?- continuò Harry.

Il ragazzo scosse la testa, ma solo fino a quando non vide Fanny.

-Non ti sembra che voglia dirci di seguirla, Harry?

-Ma certo! Ginny, dai la mano a Ron…

Perché a Ron? Perché non poteva continuare a tenere la sua di mano? Di sicuro Harry era furioso con lei per tutti i guai che aveva portato a Hogwarts. E come poteva biasimarlo? Anche lei si odiava per aver portato quel Riddle a scuola! Come poteva fare per riparare a tutto il male che aveva causato?

Senza rendersene nemmeno conto Ginny si ritrovò nel bagno di Mirtilla Malcontenta.

-Siete vivi!- non poteva sfuggire il tono deluso che il fantasma aveva usato.

-Non essere così delusa…- Harry invece aveva smesso di fare il carino con lei. Che per quanto fosse incorporea arrossì.

-Harry…Mirtilla è innamorata di te! Ginny, hai una concorrente!

Ma questa notizia non toccò minimamente Ginny, che ancora era intenta capire come poter venir fuori dal baratro in cui da sola si era gettata. Sarebbe mai riuscita a far dimenticare a tutti quell’anno orribile? Avrebbe mai potuto ottenere il perdono dai suoi e dagli amici? Di una cosa era sicura…avrebbe fatto tutto quello che poteva per tentare di riparare ai suoi sbagli e alle sue debolezze!

 

 

Per sua fortuna Silente la spedì in infermeria molto velocemente non dandole il tempo di spiegare cosa diamine era successo nella Camera dei Segreti. Ma l’aveva fatto Harry al posto suo. Ricordava come lui l’aveva protetta mentre raccontava di Tom e del Basilisco. Non aveva mai accennato di chi fosse la colpa di tutti quegli avvenimenti. Ma Silente era più in gamba di quanto Ginny credesse. Sapeva già tutto…o quasi…al solo pensiero Ginny tremò. Sarebbe sicuramente stata espulsa da Hogwarts! Questo era certo!

Aprì gli occhi ancora stanchi per tutto quello che era accaduto. Riconobbe le pareti dell’infermeria e vedendo dei timidi raggi di sole che si riflettevano sui dipinti appesi alle pareti comprese che doveva essere appena sorto il sole.

-Finalmente!

Ginny si aspettava di tutto tranne che lui fosse lì.

-Harry!- disse Ginny voltandosi di scatto per guardarlo e ne era sicura era arrossita nuovamente come una bambina.

-Stai meglio?- chiese gentilmente mettendo una mano sulla fronte della ragazza che non sapeva più quanto avrebbe resistito prima di impazzire. Ma come diavolo faceva Harry a non accorgersi dell’effetto che aveva su di lei? Era davvero così cieco? No…forse aveva capito ma preferiva fare finta di nulla…forse perché di Ginny non gli importava poi molto. Era solo la sorella del suo miglior amico. Tutto qui. Anzi…era la sorella del suo miglior amico e la pazza squilibrata che aveva permesso a Tom Riddle di terrorizzare l’intera scuola.

-Ginny? La febbre mi sembra scesa…

-Sì…sto bene…almeno fisicamente…

-Andrà meglio, non preoccuparti- Harry sorrideva. Non sembrava arrabbiato e questo non potè che rendere felice Ginny.

-Silente…cosa ha detto? Mi ha espulsa?- non voleva prolungare la sua agonia. Voleva sapere quale era il suo destino subito. E detto da Harry forse sarebbe stata meno dura da accettare la sentenza.

-Silente? Silente è molto sollevato del fatto che tu stia bene…non ha intenzione di espellere nessuno…tanto meno chi per un anno è stato posseduto da quel pazzo di Voldemort!  E che ha saputo resistergli!

-Resistergli? Io?- Ginny non trattenne una risata sarcastica.

-Hai gettato quel diario ad un certo punto…

-Lo so, ma poi me lo sono ripreso…anzi, scusami…ho frugato tra le tue cose…

-Non ci pensare, non eri tu! So che tu non faresti mai una cosa del genere…

Perché doveva essere così dannatamente gentile e comprensivo? Non poteva essere uno di quei ragazzi senza cuore di cui il mondo era pieno? Sarebbe stato molto più facile smettere di amarlo.

-Vorrei poter fare qualcosa per riparare a quello che ho fatto…mi sento così in colpa!

-Non devi! Non eri tu, Ginny! Eri posseduta e controllata da Voldemort! E ti assicuro che averti qui sana e salva è la cosa più importante per tutti noi…non so se ricordi la faccia che ha fatto tua madre quando ti ha vista spuntare nell’ufficio di Silente! Ho creduto che saresti morta soffocata…

Ginny sorrise al ricordo. In effetti anche lei per un attimo aveva temuto quella eventualità.

-Ma tutti quei ragazzi che sono stati pietrificati…

-Stanno bene! Anche Hermione…e te lo ripeto…no sei tu a dover riparare. È Voldemort l’autore di tutto…non tu…

Ginny si sentì più sollevata. Nessuno la riteneva responsabile per quello che era accaduto.

-Hai parlato con Riddle?- chiese timidamente Ginny a Harry. Temeva che Tom potesse aver rivelato al ragazzo i suoi sentimenti per lui…e non poteva permettersi un’altra figuraccia con Harry. non dopo tutto quello che era già successo!

-Certo…mi ha mostrato Hagrid alla nostra età…

Sembrava quasi che Harry volesse evitare quell’argomento. Sembrava che Harry fosse in imbarazzo. Perché?

-E non ti ha detto nulla di me?

-Che cosa doveva dirmi?

Ginny non sapeva se confessare tutto o lasciare stare. Il fatto che Harry fosse lì e le parlasse era un buon segno dopotutto, no?

-Non lo so…magari quello che gli ho confidato…

-No…Tom non è sceso nei dettagli. Mi ha solo detto che ti confidavi con lui e che questo lo rendeva forte…

Calò un silenzio imbarazzante per entrambi, ma fu Harry di nuovo a parlare.

-Posso farti io una domanda?

-Certo! Dimmi pure…

-Perché ti sei confidata con quel diario? Voglio dire…non hai amici qui? Non ti trovi bene con noi? Insomma anche se hai dei problemi con i tuoi coetanei noi ci siamo… Capisco che Ron non sia la persona ideale…ma Hermione…lei è in gamba…e quasi sempre sa dare ottimi consigli!

-Lo so…ma a volte è complicato raccontare tutto di te.

Harry la guardò e annuì. Capiva. Forse perché anche per lui era così in fondo.

-Beh…ora devo andare…mi aspetta la colazione e due ore con Piton!- disse Harry cercando di ridere allegro. Ma quando si trattava di Piton, Harry non era mai allegro.

-In bocca al lupo allora!

Harry sorrise timidamente. E Ginny pensò che era assolutamente perfetto. Senza quasi rendersene conto aprì di nuovo la bocca.

-Harry?

-Sì?

-Grazie…per essere passato…

-Mi sembra il minimo…sei pur sempre la sorella di Ron…e scusa se mi permetto ma…sei anche un po’ la mia sorellina!

Harry era diventato rosso quasi quanto un Weasley. Ma Ginny no. Ginny era impallidita improvvisamente. L’unica parola che non avrebbe mai voluto sentire. L’unica parola che metteva fine a tutte le sue speranze. Per Harry lei era solo una sorella. Tutto qui. Non sarebbe mai stata nulla di più!

-Ora vai…altrimenti farai tardi…

-Ho detto qualcosa che non va?- chiese Harry.

-No! No…sono solo molto stanca. Tranquillo…e mangia qualcosa anche per me!

Ginny si sforzò di sorridere. Ma in quel momento avrebbe voluto restare per sempre nella Camera dei Segreti. Almeno non avrebbe sofferto come in quel momento…

 

 

Eccomi tornata con un nuovo capitolo! questa volta mi sono chiesta cosa si fossero detti Ginny e Harry una volta che Tom Riddle era stato eliminato. Sono sicura che lui sia andato a trovarla…e sono altrettanto sicura che in quell’occasione lui l’abbia trattata più come una sorella che un’amica…

Per Ginny ovviamente le parole di Harry sono terribili…ma per fortuna come sappiamo le cose andranno diversamente, un giorno…

A presto!

 

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite, chi ha recensito o chi ha anche solo letto.

 

VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA ‘AMICI’ E…

….RECENSITE!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 12
*** Hermione Jean Granger ***


Hermione Jean Granger

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 021. Amici

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Sorella. Questo era per Harry. Solo una sorella! Qualunque cosa sarebbe stata meglio…molto meglio! Invece quelle poche parole che Harry le aveva rivolto in infermeria le avevano spezzato il cuore…tolto ogni speranza! Non c’era nulla che lei potesse fare o dire per fare in modo che Harry non la vedesse come una sorella…

Immersa nei suoi pensieri Ginny stava preparando il baule per la partenza. La scuola era finita…il suo primo anno a Hogwarts era stato un disastro su tutta la linea! Per quel poco che riusciva a ricordare, ovviamente!

-Maledizione! Dove Merlino è finita la mia cravatta?- sbraitò Ginny quando per l’ennesima volta tentò di rifare il baule.

-Ti è caduta…eccola!

Ginny si voltò di scatto verso la porta del suo dormitorio.

-Hermione!

-Scusami non ti volevo spaventare!- disse la ragazza sorridendo timidamente e porgendo a Ginny la cravatta che stava cercando.

-Non mi hai spaventata…solo non ti ho sentita entrare…- Ginny si sentiva terribilmente in colpa davanti a lei. Hermione era stata una delle vittime del Basilisco e di Tom…quindi della sua stessa stupidità. E non aveva avuto il coraggio di parlarle da quando era uscita dall’infermeria…non sapeva nemmeno cosa dire per scusarsi…

-Ho bussato…ma credo che tu non abbia sentito! Eri troppo arrabbiata con la tua cravatta…

-Già…Hermione…vorrei…sì insomma…mi dispiace! È stata tutta colpa mia…se io non fossi stata così stupida…se penso che poteva andare anche molto peggio…

-Ginny! Calmati!- disse Hermione appoggiando entrambe le mani sulle spalle di Ginny. Aveva parlato come un fiume in piena e solo il tocco severo e dolce di Hermione l’aveva fermata.

-Gin…credo che tu lo sappia già che nessuno te ne fa una colpa per quello che è successo! Lucius Malfoy avrebbe trovato qualcun altro da sfruttare per i suoi scopi…

-Malfoy?- chiese la piccola Weasley che ancora non sapeva con esattezza come il diario di Riddle era arrivato tra i suoi libri.

-Sì…Harry non te l’ha detto?

Ginny scosse la testa. Ma in effetti avrebbe dovuto imaginarlo…solo Malfoy aveva avuto accesso ai suoi effetti scolastici quel giorno a Ghirigoro.

-Piuttosto sono io a doverti chiedere scusa…- disse Hermione sorprendendo Ginny che la guardava attonita.

-Tu? Cosa c’entri tu, scusa? Tu sei stata una delle vittime…

-Sono io che ti ho spinto a scrivere su quel maledetto diario!

Sembrava quasi che questo pensiero avesse tormentato Hermione incessantemente negli ultimi giorni, da quando aveva capito come Tom aveva posseduto Ginny. E ora che l’aveva finalmente formulato sembrava un po’ più serena e sollevata.

-Cosa? no! no! hermione…

-Io e il mio brutto difetto di impicciarmi sempre dei fatti degli altri! Me ne dovevo stare zitta quella volta…

-Herm! hai fatto benissimo a darmi quel consiglio! Scrivere mi è stato davvero utile, te lo assicuro! Solo che…quello non era un vero diario…ma tu non potevi certo sapere…

-Lo so…ma mi sono chiesta se…se io non ti avessi mai dato quel consiglio, forse tu non ti saresti mai accorta di quel dannato libro e non sarebbe successo nulla!

Ginny abbracciò Hermione con forza. Era la prima volta che qualcuno in quella scuola si preoccupava davvero per lei…anche Harry lo aveva fatto, ma era stato diverso. Lui non si sentiva in colpa per non averla protetta…invece Hermione voleva addirittura addossarsi la colpa di quello che lei e solo lei aveva fatto…

-Grazie, Herm! Diciamo che tra tutte e due abbiamo fatto qualche danno…ma la colpa resta di Tom…indiscutibilmente!

Hermione si asciugò una lacrima che furtiva era scesa a solcarle il viso.

-Ora ti lascio sistemare il baule…o vuoi una mano?

-No, grazie…oramai ho quasi finito…

-D’accordo…ci vediamo al banchetto finale allora…- disse Hermione. e si avviò verso la porta. Ma Ginny la fermò.

-Herm?

-Sì?

-Ci sarebbe qualcosa che puoi fare per me…

-Davvero?

-Sì…è una cosa stupida, ma…

-Avanti, Gin! Dimmi tutto!

 Hermione si mise a sedere sul letto vicino a quello di Ginny, dal momento che il suo era ancora il teatro della battaglia tra Ginny e il suo baule.

-C’è una cosa…una cosa che non ho detto a nessuno…il motivo per cui avevo bisogno di quel diario…

-Capsico…

-Non so perché ma non sono mai riuscita a confessarlo a nessuno! Nemmeno a Dem! Ho paura di essere presa in giro o peggio…che qualcuno me lo porti via…

-Ginny…se non mi dici di che cosa si tratta continuerò a non capire!- disse Hermione che sotto sotto sorrideva. Evidentemente sapeva più di quello che voleva dare a vedere.

-D’accordo…credo…anzi no…sono sicura di amare…Harry…- disse Ginny con un filo di voce. L’aveva detto ad alta voce. L’aveva fatto. Aveva appena ammesso con qualcuno di amare Harry. e dall’istante stesso in cui le parole avevano preso forma anche il sentimento sembrava più vero.

-Lo immaginavo…

-Davvero?

-Già…era tuo il messaggio di San Valentino, vero?

Ginny annuì arrossendo. Nessuno avrebbe mai dimenticato quell’orrore…per sua sfortuna.

-Era orrendo vero?

-Abbastanza…- ammise Hermione alzando le spalle. Perché diamine era così tranquilla?

-Però Harry non mi vuole…

-Te lo ha detto lui?- chiese la ragazza questa volta più curiosa.

-Sì…no…più o meno…

-Vedo che sei un po’ confusa! Ti va se andiamo con ordine così anche io ci capisco qualcosa?

Ginny sorrise: in effetti stava sommergendo Hermione di frasi senza senso che solo lei poteva capire davvero perché conosceva tutta la storia. E così si mise a raccontare di Harry…di come lo aveva conosciuto. Di quello che aveva provato subito…la sua timidezza. Il suo rossore. La figuraccia che aveva fatto davanti a Draco Malfoy…

-E fino a qui mi sembra che sia davvero tutto nella norma! Voglio dire, Gin…che tutte le ragazze che si prendono una bella cotta per un ragazzo diventano delle imbranate mostruose all’inizio…

-Ok…però poi quella volta lui è venuto da me e mi ha parlato…mi ha detto delle cose molto carine, che non dovevo avere paura di lui…che gli piaceva la mia voce e che cose così…

-E anche questo è buono, no?

-Già…ma aspetta di sentire il meglio…l’altro giorno quando ero in infermeria mi è venuto a trovare…

-Ecco dove era stato! Quando è arrivato in Sala Grande per la colazione sembrava strano…era nervoso…non so…

-Davvero? Beh…comunque mi ha detto che per lui io sono come una sorella…

A questo punto Ginny si aspettava una qualche reazione da parte di Hermione…che si disperasse per l’amica…insomma! Harry la considerava una sorella…questo era la fine di tutto!

-Non capisco dove sia il problema…- rispose invece Hermione accarezzandosi i ricci ribelli.

-Come non lo capisci? Sorella…non amica o essere di sesso femminile…sorella…

-Ginny! Lui non ha mai avuto una famiglia per anni…praticamente non sa nemmeno cosa voglia dire la parola famiglia!  E gli siete capitati addosso voi…e per lui è stato un cambiamento fortissimo! I Weasley saranno sempre la sua famiglia! Ma questo non significa che per lui Ron sia come un fratello…lo tratta come un amico…e così accadrà anche con te! Forse dovresti solo lasciarti un po’ andare…

-Lasciarmi andare?

-Sì…sei troppo tesa…sei troppo preoccupata di fare una buona impressione! E finisci con il non fare nulla o peggio fare troppo! Devi essere solo Ginny….e da quello che Ron mi racconta, sua sorella ha un caratterino niente male! Non nasconderlo! Per quel poco che conosco dei gusti di Harry ti posso dire che a lui non piacciono quelle oche che normalmente gli stanno intorno…e tu decisamente non sei un’oca! Quindi direi che hai delle ottime possibilità!

Hermione si era alzata nel dire le ultime parole. Quasi fosse una lezione scolastica! E Ginny pendeva letteralmente dalle labbra di Hermione…le sue parole le avevano restituito la speranza.

-Credi davvero?

-Sì…ma ti dirò una cosa…non prendertela se non ti nota…se non capisce o non si interessa a te! Lui non ha la testa ora per queste cose…cerca di capire anche lui! così tante novità in poco tempo! Ha scoperto la sua vera origine…poi Hogwarts…Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato che è tornato per ben due volte…è molto teso…e tutti i suoi sforzi sono concentrati contro Tu-Sai-Chi!

-Certo! Non ci avevo pensato…

-Solo perché si innamorata…

-Già…sono proprio persa!- Ginny sorrise e per la prima volta ammettere di amare alla follia Harry non la faceva sentire ridicola o stupida. Ma felice. Assolutamente e perfettamente felice. Anche se Ginny sapeva con certezza che non sarebbe stato facile conquistare Harry. Ma ci avrebbe provato comunque!

-Ora me ne vado davvero! Harry e Ron mi staranno aspettando!

-Certo…e grazie…per avermi ascoltato e per i consigli!

-Di nulla!

Hermione aveva aperto nuovamente la porta per andarsene.

-Herm?

-Sì?

-Credo che non avrò più bisogno di un diario ora…

-Sul serio?

Ginny annuì muovendo la sua inconfondibile chioma rossa.

-Ora ho un’amica a cui confidare tutto, giusto?

-Giusto…

-A cosa mi serve un diario quando ho te?

 

 

Ciao a tutti!

Ecco come io immagino sia andata più o meno la nascita dell’amicizia tra Ginny ed Hermione! almeno ora Ginny ha un’amica a cui può parlare di Harry in santa pace!

Spero vi sia piaciuto!

A presto!

 

Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite, chi ha recensito o chi ha solo letto!

 

Sirius1711: beh…è proprio un colpo basso quello di Harry…sorella…però tu hai ragione. Ginny non è certo la ragazzina debole che si dà per vinta al primo ostacolo! Anzi! E come vedi ha già una nuova alleata….Hermione. sono sicura che saprà darle ottimi consigli. Quanto al pensiero felice…sì…ne ho uno…che mi accompagna nei momenti in cui sono un po’ tesa…per esempio durante gli esami universitari…e tu? A presto! bacini…bacetti…bacioni 10(n+1)

 

Hinata_love: ciao, sono felice che la storia ti piaccia! Quanto alla delusione di Ginny…forse proprio perché ha 11 anni riesce ad andare avanti. Altrimenti sarebbe sopraffatta dal dolore e si lascerebbe andare…a presto! baci baci.

 

Sissy88: non sei affatto monotona! Sono felice che la coppia ti piaccia un po’ di più…la povera Ginny è davvero furiosa e triste ma Hermione saprà farla ragionare e tornare sulla retta via! A presto! baciotti.

 

Liz_23: già…però Harry è un po’ tardo di mente in effetti! Se si fosse dato una mossa prima…ah, uomini! Sono così tonti a volte! A presto! baciotti.

 

Erikappa: la nostra Ginny sta proprio messa male, ma per sua fortuna ha trovato in Hermione una buona cosigliera…e come sappiamo è proprio un suo consiglio che sblocca questa situazione complicata. A presto! kisses.

 

_HarryGinny_: già…noi poi sappiamo che andrà a finire bene, ma lei…lei in questo momento è solo in stato di totale depressione! Speriamo che la nuova amicizia con Hermione la tiri un po’ su! A presto! bacioni.

 

Rosalie Hale e Bella Swan: sono felice che la pensi come me…forse Harry si è pure accorto che Ginny era cotto di lei, ma a lui non importava molto allora…quindi non sarebbe cambiato nulla…per fortuna sappiamo che le cose andranno meglio fra qualche anno! A presto! baciotti.

 

Dirkfelpy8: sono felice che la pensi come me…spero che tu possa trovare realistica anche la nascita dell’amicizia tra Hermione e Ginny! A presto! baci.

 

Mikyvale: sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! In questo Harry non c’è, ma il rapporto tra Ginny ed Hermione meritava a questo punto un piccolo approfondimento! A presto. bacioni.

 

 

Fabyvaniglia: in effetti chi va con lo zoppo impara a zoppicare! Harry e Ron sono proprio due imbranati in amore! Per fortuna entrambi hanno recuperato più avanti…anche se ci è voluto un po’ di tempo per tutti e due…a presto! kiss.

 

 

Maryrobin: Harry o è stupido o è cieco…in ogni caso è un po’ idiota! Ma Ginny è forte e saprà resistere! A presto! bacioni.

 

Tappetta: è un ragazzo…e questo spiega perché non è sveglio come Hermione o Ginny! Però ora Ginny ha l’appoggio di Hermione e questo sarà fondamentale per lei…perlomeno non ci sarà più nessun Tom Riddle a circuirla! A presto! baci baci.

 

Ninny: credo che tutti i lettori di Harry Potter lo abbiano un po’ maledetto quando ha fatto soffrire Ginny…ma poi si è fatto abbondantemente perdonare…per sua fortuna! A presto! bacio.

 

 

NON MI RESTA CHE DARVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “ESTATE” E…

…RECENSITE!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 13
*** Il sogno nel cassetto ***


Il sogno nel cassetto

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 063. Estate

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

-Hai i biglietti? Dici sul serio?

Ginny non poteva credere alle sue orecchie. Suo padre era appena rientrato dall’ufficio con ben dieci biglietti per la finale della Coppa del Mondo di Quidditch! Era un sogno! Da anni la finale non si disputava in Inghilterra e quando si era sparsa la voce, Arthur aveva subito cominciato la ricerca dei biglietti…anche se sapeva che sarebbe stato ben difficile trovarne anche solo uno! E invece ben dieci! Dieci!

-Corro a dirlo a Harry!- disse Ron in preda ad un attacco di isterismo da eccesso di gioia. Ginny invece a quel nome si sentì sprofondare…ancora Harry. Sempre e solo Harry! possibile che lui si trovasse sempre sulla sua strada, qualunque cosa facesse? Aveva bisogno di una mano! Non poteva passare di nuovo l’estate accanto a lui da sola senza un aiuto…quanto meno morale.

-E io lo chiederò ad Hermione!

-Hermione Granger?- disse Ron quasi divertito all’idea.

-Sì…lei! Quante Hermione conosci tu?- lo punzecchiò acida Ginny. In fondo se doveva affondare avrebbe portato suo fratello con sé! Non era una stupida e aveva capito quanto Ron tenesse alla sua migliore amica…e allora, visto che lui trovava divertente torturala con la presenza di Harry, lei lo avrebbe massacrato invitando Hermione! almeno sarebbero stati pari!

 

 

-Ginny, stai tranquilla! Harry non ti noterà nemmeno!- disse Hermione che era arrivata alla Tana solo da pochi minuti e già Ginny l’aveva sommersa con i suoi pensieri “filosofici” su Harry.

-Grazie, Hermione!- rispose sarcastica la piccola di casa Weasley.

-Non intendevo dire…oh! Sei esattamente come tuo fratello! Prendete tutto dannatamente alla lettera!

Ginny sorrise arrossendo. Ok…forse era stata un po’ avventata ad aggredire Hermione.

-Scusa…continua pure!

-Volevo solo dire che Harry sarà totalmente preso dalla partita! Sai che adora il Quidditch!

-Ok…quindi non dovrei preoccuparmene…

-Assolutamente no! Divertiti! Vai alla partita e pensa solo al Quidditch…in fondo anche tu lo adori, giusto? E allora pensa solo a quello! E vedrai che la convivenza con Harry sarà più facile del previsto!

La faceva facile, Hermione! Lei non diventava una perfetta idiota quando Harry entrava nella stanza. Bastava sapere che era lì per mandare Ginny completamente in tilt. E più si sforzava di controllarsi, meno ci riusciva…

-GIN! HERMIONE! HARRY E’ ARRIVATO!

Eccolo…era arrivato. E ora che sarebbe successo?

 

 

Come previsto il primo incontro con Harry era stato un totale disastro…aveva sorriso come una perfetta idiota arrossendo fino alla punta dei capelli. Ma per fortuna le cose cambiarono una volta arrivati alla Coppa del Mondo di Quidditch.

-Avanti ragazzi! Giù i piedi dal tavolo! E tu Ron…esci dalla cucina!- il signor Weasley rimbrottava i suoi figli stranamente euforico. Quella era probabilmente la prima vacanza che si prendeva da anni, pensò Ginny osservandolo con un leggero sorriso sulle labbra. Sembrava un bambino…

-Non credo di aver mai visto tuo padre così allegro!- disse Harry.

-Già…nemmeno io!- rispose la ragazza senza rendersene conto. Dopo qualche istante si voltò verso Harry e comprese che gli aveva appena rivolto la parola senza arrossire o balbettare. Finalmente! Il Quidditch faceva miracoli dopotutto!

 

 

-E non sei arrossita nemmeno un po’?- chiese Hermione sorseggiando la sua tazza di thè ai frutti di bosco.

Ginny scosse la chioma rossa mordendosi le labbra. Sembrava volesse trattenersi dall’urlare di gioia.

-E’ una buona cosa…vedi che non è poi così difficile?

-Già…e poi lui è stato così carino…dovevi vedere come fissava mio padre…non lo so…è speciale…

-Chi è speciale?- chiese Ron che si sedette al tavolo con le due ragazze accompagnato da Harry. Hermione che non era mai stata particolarmente brava a inventare bugie su due piedi fissò Ginny in cerca di aiuto.

-Krum…il cercatore della Bulgaria…- rispose la ragazza prontamente.

-So benissimo chi è Krum!- rispose seccato Ron. -Tu piuttosto…come lo conosci?

-Scusa…chi tra tutti quelli che sono radunati qui oggi non conosce Victor Krum? A parte Hermione ovviamente!

-Non credevo che tu fossi appassionata di Quidditch, Ginny- continuò Harry cercando di mettere un freno a quella che, ne era sicuro, sarebbe diventata una furiosa lite tra i due fratelli. Lite che avrebbe visto come vincitore sicuramente Ginny!

-Oh…sì…mi piace il Quidditch! Bill mi ha insegnato a volare quando ero ancora piccola…diciamo che è una passione di famiglia!- era strano parlare con Harry così tranquillamente. Ma il Quidditch era un terreno neutrale…e non poteva fare figuracce!

-Mia sorella si intende solo del Quidditch femminile…niente a che fare con il Quidditch vero!- rispose acido Ron, che evidentemente non aveva colto il suggerimento di Harry per lasciar cadere la questione.

-Perché? Sono diversi?

-Assolutamente no! Non dare retta a mio fratello…non accetta che delle femmine possano giocare meglio di lui!

-Non è vero!- disse il fratello tra i denti.

Ginny rise lanciando uno sguardo ad Hermione che la seguì.

-Perché se ti piace, non ci giochi? Intendo a scuola…Grifondoro ha sempre bisogno di bravi giocatori.

-Sì, potrei…non ci ho mai pensato…

-Che ruolo ti piacerebbe?

-Non ne ho idea…cacciatrice o cercatrice!

-Scordatelo! Quel ruolo è mio! Dovrai uccidermi per mandarmi fuori dalla squadra!

-Oh…allora preparati…fossi in te mi guarderei sempre le spalle d’ora in poi...- rispose Ginny ironica.

-Avanti! È ora…andiamo!- disse il signor Weasley interrompendo la prima vera conversazione tranquilla tra Harry e Ginny.

Ron non se lo fece ripetere e si alzò così di corsa che Harry accanto a lui per poco non cadde dalla sedia. Hermione invece restò qualche passo indietro tenendo per un braccio l’amica.

-E per fortuna che davanti a Harry non riesci a parlare!

-Hai visto? È che…è il Quidditch! Non lo so…

-Ben venga il Quidditch se questi sono i risultati! Ma perché non ci provi sul serio?

-Provare cosa?

-A giocare…sul serio intendo! A Hogwarts…e anche fuori!

-Cosa? Ma sei matta? Ti immagini mia madre se dovessi dirle che da grande farò la giocatrice di Quidditch?

-Ma scusa…sei brava, ti piace…

-Lo so, Herm! Ma sai quante sono le ragazze che fanno questo sport?

Hermione scosse la testa. Quasi scocciata, perché c’era qualcosa al mondo che ancora non sapeva.

-Meno della metà degli uomini! Quante possibilità credi che abbia di entrare in una squadra?

-Non lo so, Gin! Però so quello che dicono di te i tuoi fratelli…Fred e George non fanno altro che prendere in giro Ron ricordandogli tutte le volte in cui lo hai stracciato…

-Ron è molto facile da battere!- commentò Ginny divertita e lusingata dalle parole di gemelli.

-…e George ha detto che a volte persino loro sono in difficoltà con te! E loro sono i migliori battitori che Grifondoro abbia da anni!

-Herm…non ti sembra un po’ strano che proprio tu mi proponga di lanciarmi in questa impresa?

-NO! affatto! non sono una bacchettona, Gin! L’istruzione è importante e tu sei molto brava…ma una volta che Hogwarts sarà finita, perché non realizzare i propri sogni?

Ginny rise prendendo l’enorme cappello verde simbolo della squadra irlandese. Lei giocatrice professionista di Quidditch…l’idea le piaceva, non poteva negarlo! Ma non aveva mai pensato che fosse seriamente possibile…

-Ora andiamo! Non voglio fare tardi!- disse la ragazza e trascinò Hermione verso lo stadio.

 

 

Non voleva chiudere gli occhi. Non ci riusciva proprio! Ginny fissava il soffitto sopra il suo letto nella tenda che suo padre aveva preso per andare ad assistere alla finale. Le immagini di Krum che volteggiava sulla sua scopa erano così impresse nella sua mente che le sembrava fosse ancora lì davanti a lei. La finta Wronsky…non aveva mia visto nessuno farla! Era eccezionale…chissà se lei sarebbe mai stata in grado di farla senza spaccarsi l’osso del collo. Un’improvvisa volgia di alzarsi e prendere una qualsiasi scopa per provare si impadronì di lei…

-Non riesci a dormire?- chiese Hermione nel letto accanto al suo.

Ginny si voltò verso l’amica.

-Lasciami indovinare….è per via di quel Krum?

-No…cioè sì..ma non nel senso in cui credi tu!

-Non facevi altro che parlare di lui, prima! Se continui così farai ingelosire il povero Harry!- disse Hermione prendendo in giro Ginny che sbuffò.

-Ma l’hai visto come vola? Sembra…sembra che ci sia nato su quella scopa!

-Lo sai che non me ne intendo di Quidditch, Gin! però mi sembrava bravo…

-Bravo? Era un genio…la finta Wronsky…

-La cosa?- chiese Hermione divertita.

-Lasciamo stare…con te è fiato sprecato!- rispose Ginny tornando a voltarsi.

-Gin…lo vedi? Perché ti ostini a negare che il Quidditch è fondamentale per te? Non c’è nulla di male…

-E allora perché tu continui a rimproverare Ron?

-Perché tuo fratello pensa SOLO al Quidditch…

-Mentre dovrebbe pensare di più a te, giusto?- disse Ginny che aveva adorava punzecchiare l’amica sull’argomento Ron. -Ok, scusa…facciamo così… quest’anno tenterò di entrare in squadra a Hogwarts…e vediamo come va! Magari sono una schiappa!

-D’accordo…ma promettimi una cosa…

-Cosa?

-Se tu dovessi capire che il Quidditch è la tua strada, non dovrai mollare. Mi sono spiegata? Niente scuse patetiche del tipo…cosa dirà mia madre? Come farò con i bambini…

-Quali bambini?- ribatté Ginny arrossendo anche se al buio Hermione non poté notarlo.

-Quelli che avrai con Harry!

-Piantala di prendermi in giro!- disse Ginny accompagnando le sue parole con una cuscinata sulla faccia di Hermione. che non rimase a guardare…prese il suo cuscino e cominciò a colpire Ginny.

-L’hai voluto tu, Weasley!

-Non conoscevo questo tuo lato aggressivo Herm! mi piace…

Le due ragazze caddero di nuovo sul letto ridendo di gusto.

-Allora…me lo prometti?- chiese di nuovo Hermione, appena tornata seria.

-Te lo prometto, Herm!

Le due ragazze si guardarono per un po’ alla luce di una timida luna che illuminava la stanza. Che il Quidditch fosse il suo sogno, Ginny non poteva certo negarlo…ma non aveva mai avuto il coraggio di pensare di praticarlo davvero. Ci era voluta la testardaggine di Hermione per far venire fuori quell’idea dalla sua testa…e ora che era uscita allo scoperto, le martellava nel cervello senza darle tregua. Campionessa di Quidditch…magari un giorno tutta quella gente che fino a poche ore prima era allo stadio sarebbe venuta a vedere lei…magari…

Chiuse gli occhi con questo pensiero…ma li riaprì poco dopo quando delle grida squarciarono il silenzio della notte.

 

Ciao a tutti!

Ecco come mi immagino la scelta di Ginny di diventare giocatrice di Quidditch…credo che assistere alla Coppa del Mondo l’abbia influenzata non poco!

So che c’è stato u  notevole salto temporale, ma era necessario. Del secondo anno di Ginny non si sa nulla e presumo non sia avvenuto nulla di rilevante…per cui passiamo al terzo, dove ci saranno sorprese!

A presto!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Scelta libera.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

VI ASPETTO AL PROSSIMO CAPITOLO BASATO SULLA PAROLA “TRADIMENTO”…a presto e…

….recensite!!!

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Capitolo 14
*** Tradimento! ***


Tradimento!

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 097. Scelta libera. Tradimento 

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

-Harry Potter?- disse quasi interrogativo Albus Silente tenendo in mano quel piccolo pezzo di carta bruciacchiato che era appena stato sputato dal Calice di Fuoco.

-HARRY POTTER!- ripeté questa volta urlando.

Ginny, che fino a quel momento aveva guardato con occhi vuoti il Preside della scuola, sembrò svegliarsi all’improvviso e si voltò verso Harry. Ancora quello sguardo stupito e spaventato che aveva quando si erano conosciuti. No…Harry non poteva essere stato così stupido da mettere il suo nome nel calice…lei conosceva Harry, non si metteva in pericolo da solo! Eppure il suo nome era spuntato da quel maledetto aggeggio! Cosa diamine era successo? Chi aveva giocato questo tiro mancino al ragazzo?

Mentre si poneva queste domande Ginny continuava a fissare Harry…e Ron ed Hermione accanto a lui. Suo fratello sembrava sul punto di prendere a pugni il suo miglior amico…aveva sempre sospettato che Ron in fondo fosse un po’ geloso della popolarità di Harry, anche se in definitiva non avrebbe mai voluto essere nei suoi panni…Ginny non sopportava quando suo fratello faceva così! Cosa credeva Ron? Che a Harry piacesse essere sempre al centro dell’attenzione? Che si divertisse a incappare ogni anno tra le grinfie di Voldemort?

Eppure in quell’istante la sua rabbia non era dovuta a Ron…ma ad Hermione. La ragazza, appena sentito Silente pronunciare per la seconda volta il nome dell’amico, prese Harry per un braccio e lo sollevò di peso. E a Ginny questo diede fastidio…perchè? Perché non poteva sopportare che persino Hermione sfiorasse Harry?

Ginny era sempre stata gelosa del rapporto che l’amica aveva con Harry…erano molto più che amici…lo sapeva bene. Si intendevano con uno sguardo, con un cenno del capo, con un movimento delle mani…avevano un modo tutto loro per comunicare…un modo che a volte escludeva anche Ron. E questo preoccupava Ginny più di qualsiasi altra cosa. Anche se era più che certa che Hermione avesse una cotta per suo fratello…

-Gin! Io voglio bene a Harry, è chiaro? Ma non mi piace…in quel senso!- disse la ragazza diventando rosso fuoco.

-Lo so! Ma è più forte di me…quando vedo qualcuno che gli si avvicina, io…

-Io non sono “qualcuno”! Vedi…io e Harry…è come se fossimo fratelli…capisci? Con Ron è sempre stato diverso…non chiedermi perché…non lo so! Però so che ti puoi fidare di me…non sono innamorata di Harry!

Ginny annuì. E si sentì così idiota per aver confessato all’amica le sue gelosie!

-D’accordo…ti va se non ne parliamo più? Soprattutto davanti a Ron!- propose Hermione.

-Mio fratello è ancora furioso con Harry?- chiese Ginny.

-Già…e questa volta non vedo proprio come riuscirò ad uscirne! Sono tutti e due così testardi! Proprio ora che hanno così bisogno l’uno dell’altro…

-Che vuoi dire, Herm?

Ginny aveva smesso di sistemare la sua divisa e si era messa a sedere sul letto di Hermione, curiosa e preoccupata per l’affermazione dell’amica.

-Voglio dire che…non è un caso…non può essere un caso…prima il sogno ricorrente di Harry, poi il marchio nero…e ora questo!

-Sogno?- la gelosia di Ginny si era risvegliata di colpo. Hermione conosceva i sogni di Harry?

-Sì…è un incubo che fa da settimane oramai…io e Ron pensiamo che debba dirlo a Silente, ma conosci Harry...è così testardo…

Sì, Ginny lo conosceva. Era così dannatamente orgoglioso! Non avrebbe mai ammesso che qualcosa lo spaventava..nemmeno con Silente!

-Già…ma tu credi che qualcuno…sì insomma…voglia ucciderlo?

L’idea che potesse capitare qualcosa a Harry durante il torneo la terrorizzava. Ma lui era Harry Potter giusto? Non poteva succedergli nulla di brutto…

-Gin! c’è un motivo se Crouch ha impedito agli studenti minorenni di partecipare al torneo! Nel torneo la gente muore! E chiunque abbia messo il nome di Harry nel calice non voleva certo fargli un favore!

Ripose Hermione pratica e mettendo fine al problema. Non voleva parlarne perché evidentemente anche lei aveva paura per Harry…

-Certo…ma Harry ce la farà! Sarà il più giovane campione Tre Maghi della storia!- disse Ginny più a se stessa che all’amica.

Hermione sorrise dolcemente come per rassicurare la ragazza seduta accanto a lei.

-Ne sono convinta! Ora però che ne dici di dormire?

 

 

Non aveva dormito affatto la notte precedente. Chissà se anche Harry era sveglio ed era preoccupato per la prima prova del torneo…lo vide scendere le scale dei dormitori pensieroso e con addosso la divisa del Campione di Grifondoro. Forse sì…forse non aveva dormito…glielo si poteva leggere in faccia. Ginny avrebbe voluto dirgli qualcosa…magari “buona fortuna” come tanti anni prima…ma Ron non glielo permise.

-Avanti, Gin! Andiamo!- il suo tono era duro. Voleva che Harry lo sentisse e così fu. Il ragazzo si voltò e guardò Ron sprezzante prima di uscire dalla Sala Comune.

-Dove è Hermione?- chiese Ginny quando arrivarono agli spalti per assistere alla prova. Dell’amica non c’era nemmeno l’ombra.

-Non ne ho idea…probabilmente sarà in biblioteca a studiare!

-Con Harry che affronta il suo drago da solo?- protestò scettica la sorella.

-E tu come sai del drago?- chiese Ron visibilmente irritato.

-Me lo ha detto Herm! pensavi di avere l’esclusiva? E a proposito Ron…sei un bambino! Il tuo migliore amico ha bisogno di te e tu gli mandi degli indovinelli per fargli capire quale sarà la prima prova! Perché non ammetti che ti dispiace…che sei stato un idiota e che vorresti rimettere le cose apposto? Sei patetico!

Ron avrebbe voluto rispondere. Era rosso e non per l’imbarazzo, ma per la rabbia. Ma arrivò Hermione che pose fine al litigio nascente.

-Herm! Dove sei stata?- chiese Ginny ignorando i grugniti del fratello.

-Io…ehm…in biblioteca…

-Visto?- rispose stizzito Ron, quasi con un moto d’orgoglio per aver svelato il mistero di Hermione.

Ma Ginny era molto più intelligente di suo fratello. Soprattutto aveva imparato a conoscere Hermione meglio di quanto l’amica credesse. E sapeva riconoscere esattamente i segnali di una bugia sul volto della ragazza. E il quel momento Hermione stava mentendo. Senza ombra di dubbio…

 

 

Hermione aprì gli occhi molto tardi quella mattina. E di certo non si aspettava di trovarsi Ginny Weasley in piedi in fondo al suo letto, con l’aria non propriamente amichevole.

-Buongiorno, Gin! Da quando sei così mattiniera?- cercò di dire Hermione per sdrammatizzare quell’espressione cupa.

-Presentimenti…- disse la ragazza con un sorriso acido.

-Ti è andata la colazione di traverso, forse?

-Anche…in effetti…soprattutto quando ho visto questo!- disse Ginny lanciando in faccia all’amica l’ultima copia appena arrivata della Gazzetta del Profeta. Hermione fissò Ginny sorpresa e anche un po’ accigliata per quel comportamento che non riusciva né a capire né tanto meno a giustificare.

-Non capisco…

-Aprilo…pagina 3. Non ti puoi sbagliare.

Hermione seguì le istruzioni dell’amica e arrivata a pagina 3 la sua bocca si spalancò in un grido muto.

-Cosa…come…Rita Skeeter…dovevo immaginarlo!- disse furiosa Hermione alzandosi dal letto senza più degnare di uno sguardo Ginny.

-Allora?- chiese la piccola Weasley che tremava per la rabbia.

-Allora cosa?

-Perché mi hai sempre mentito? Potevi dirmelo che ti piaceva Harry…che stavate insieme…invece di raccontarmi tutte quelle balle!

-Che cosa? Tu credi a questa roba?

-Beh…non mi sembra che ci sia molto da travisare…la foto è molto chiara e le parole di Rita anche…

-Rita scriverebbe di tutto per vendere e per screditare Harry! e tu lo sai, Gin!

-Sarà…ma allora perché ieri mi hai mentito?

-Quando?

-Per esempio quando ti ho chiesto dove fossi prima della prova del torneo e tu mi hai risposto che eri in biblioteca!- la rabbia di Ginny era così tanta che stava per scoppiare. Come aveva potuto Hermione tradirla così? Lei si era sempre confidata con l’amica…le aveva aperto il suo cuore. Era l’unica a cui avesse mai parlato di Harry e di quanto tenesse a lui. e Hermione l’aveva sempre consolata…aiutata…e invece…invece stava solo tramando alle sue spalle! Che sciocca!

-Ginny! Prova a pensarci! Potevo forse dire davanti a quell’idiota di tuo fratello che ero appena stata da Harry? avrebbe fatto chissà quali scenate! E probabilmente se ne sarebbe andato all’istante…e non avrebbe capito che Harry non c’entra nulla con questa storia del torneo…

Ginny guardò fisso Hermione. Non stava mentendo…eppure quella foto…Hermione stava abbracciando Harry con forza. Si era gettata tra le braccia del ragazzo che lei amava da anni…e l’amica non glielo aveva confidato. Come faceva a fidarsi di Hermione ora? Non poteva…non ci riusciva…

-Avanti, Gin! lo sai che per me Harry è solo…

-Un fratello…lo so, me lo hai già detto…ma non ce la faccio. Non ci credo…c’è questa foto…potevi dirmelo…

-Hai ragione potevo farlo…ma…

-Ginny! Finalmente ti ho trovata! Non ricordi che oggi si va a Hogsmeade? Andiamo! Noi siamo già pronte!- disse Demelza entrando nel dormitorio.

-Oh…sì, arrivo!

-Tutto bene, Gin?

-Sì…certo…

-Gin! non abbiamo finito di parlare…- protestò Hermione.

-Non abbiamo altro da dirci…

E Ginny uscì dalla stanza senza lasciare ad Hermione il tempo di ribattere.

 

 

Era strano incontrare Hermione nei corridoi e non salutarla, non fermarsi a fare due chiacchiere con lei. Le mancavano le serate davanti al camino della Sala Comune…Hermione la ascoltava pazientemente per ore mentre non faceva altro che parlare di Harry…

Ma Ginny non poteva dimenticare quella maledetta foto che era comparsa sulla Gazzetta…Harry e Hermione…quel ricordo la trafiggeva ogni volta come una lama…e ogni volta qualche lacrima cercava di scendere sul suo viso…ma Ginny non lo avrebbe mai permesso. Nemmeno in quel momento…da sola nel suo dormitorio.

-Posso?- chiese una voce entrando.

-Che vuoi? Non mi va di parlare con te…- Ginny non si era nemmeno voltata ma sapeva benissimo chi era appena entrato. Hermione.

-Non importa…sarò io a parlare…

-Ma io non voglio ascoltarti! Non voglio sentire altre bugie!

-Perfetto…allora ti consiglio di leggere questo…

 Ed Hermione gettò sul letto di Ginny una nuova copia della Gazzetta del Profeta.

-Cosa è?

-Un nuovo articolo della tua amica Skeeter…visto che dai retta solo a lei, penso vorrai leggerlo!

E uscì dalla stanza senza dire altro.

Ginny prese il giornale tra le mani e lo lanciò di nuovo sul letto. Nulla poteva farle cambiare idea…nulla…forse…

-Oh…d’accordo!- si ammonì da sola Ginny. E aprì il giornale dove di solito era pubblicata la rubrica di Rita Skeeter.

Ed ogni parola che leggeva, Ginny non sapeva se ridere o andare a buttarsi dalla finestra…secondo Rita, ora Hermione era la fidanzata di Victor Krum…e lei stessa diceva che la stoira con Harry era finita spezzandogli il cuore. O Rita aveva ragione e allora Hermione aveva lasciato Harry…oppure era Hermione ad avere ragione sostenendo che Rita scriveva solo fesserie pur di vendere.

-Che idiota che sei Gin!

-Non sei idiota…

-Herm! quando…sei entrata? Non ti ho sentita…

-Non da molto…non sei un’idiota! Sei solo insicura…e hai paura che se non ti darai una mossa qualcuno un giorno ti potrà portare via Harry! Non ti dirò che non è così, perché lo sai che non ti ho mai mentito…un giorno potrà arrivare qualcuna che ruberà il cuore di Harry… ma non sarò mia io a farti questo!

-Lo so, Herm…lo so…mi sono comportata malissimo con te! Quella Rita…adora scrivere bugie…tu e Krum? Quando mai?

Hermione arrossì violentemente.

-Herm? C’è qualcosa che mi sono persa?

-Beh...non lo so, ma è da qualche giorno che Victor viene regolarmente in biblioteca, proprio quando ci sono io…magari è solo un caso…

-O magari no…non credo che Ron la prenderà molto bene…

-Ron? non capisco cosa vuoi dire…

-Sì…certo- rispose Ginny cominciando a ridere della timidezza dell’amica. Come aveva potuto anche solo pensare che Hermione avrebbe potuto tradirla così? Come aveva fatto ad essere così ingenua?

-Herm…ti prometto che non succederà più…non penserò mai più che…

-Lo so! Va tutto bene, Gin! l’importante è che tutto sia tornato come prima…

-Già…

-Allora…dobbiamo andare dalla McGranitt. Ha organizzato un incontro con tutta la casa dei Grifondoro. Ha detto che deve darci una notizia importante…

-Me ne ero dimenticata!

-Lo immaginavo…sei pronta?

-Certo! Andiamo!

 

 

 

Buongiorno a tutti!

Visto che Yates nel film ha pensato bene di rovinare il mio personaggio preferito (perché quella sul grande schermo era tutto fuorchè la Ginny Weasley descritta dalla Rowling), pubblico un altro capitolo su come io vedo Ginny…spero vi piaccia!

A presto!

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite, chi ha recensito e chi ha solo letto.

 

Vi aspetto al prossimo capitolo basato sulla parola ‘giallo’…e recensite!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 15
*** Ballo, Amore e ... Gelosia! ***


Ballo, Amore e…Gelosia!

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 013. Giallo 

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Ma perché? Perché doveva essere così dannatamente sfortunata?

Avrebbe tanto voluto partecipare a quel ballo con Harry…e invece…

-Oh dai, Gin! Perché non vuoi dirmi chi ti ha invitata al Ballo? Sono sicura che non è poi così male…

Hermione moriva dalla curiosità di conoscere il nome del misterioso cavaliere che aveva invitato Ginny al Ballo del Ceppo. Ma l’amica non accennava minimamente a lasciarsi andare…

-Scordatelo! E poi non gli ho ancora dato una risposta…

-E perché no, scusa? Ma lo sai quanto sei fortunata?

-Fortunata? FORTUNATA?- urlò Ginny isterica. Evidentemente il suo cavaliere misterioso doveva essere davvero orribile!

-Sì, fortunata! Sono poche le ragazze della tua età o anche più piccole che possono partecipare a questo Ballo!

-Beh…che ci vadano loro! Io preferiscono starmene qui in torre a dormire!

-Non ci credo…scommetto che se Harry ti invitasse…

-Ma non l’ha fatto! E non lo farà! E io voglio andarci solo con lui…

-Gin! Ragiona un attimo per favore…se cominci a partecipare a quel ballo magari avrai una occasione in più per farti notare…e poi Harry non è l’unico ragazzo carino della scuola!

-Herm! Non ci provare, d’accordo? Farò solo la figura della bambina imbranata se mi presento con….lui!- ancora una volta Ginny era riuscita a tenere nascosto il nome del suo cavaliere. Ed Hermione era sul punto di impazzire.

-Avanti, Gin…

-Perché tu ci andresti al Ballo con uno che non sia Ron?- chiese Ginny a bruciapelo facendo arrossire Hermione fino alla punta delle orecchie. Ginny cominciò a ridere per quella reazione improvvisa ma tornò seria appena si rese conto di aver messo l’amica in forte imbarazzo.

-C’è qualcosa che ti devo dire, Gin…

-Cosa? Aspetta…non dirmi che…qualcuno ti ha invitata? Qualcuno che non è Ron?

-Esatto- mormorò Hermione con un filo di voce.

-E chi è? Non sarà Harry per caso…- Ginny stava già per partire in una delle sue invettive contro la ragazza ma Hermione la interruppe.

-Krum! Victor Krum.

Ginny rimase in silenzio per qualche istante. Aveva sentito bene? Hermione Granger era stata invitata al ballo da Victor Krum? Il Victor Krum giocatore di Quidditch? Quel Victor Krum?

-E tu…tu cosa hai risposto?- chiese titubante Ginny. Non sapeva cosa aspettarsi da quella risposta. Sarebbe certamente stata felice per Hermione…non è da tutte essere scelte dal ragazzo a cui tutte a Hogwarts facevano il filo…ma Ron? Come l’avrebbe presa? Sicuramente non bene…

-Beh…io gli ho risposto di sì! Non potevo certo aspettare che tuo fratello si decidesse, Gin!- disse Hermione quasi infervorandosi. E Ginny non poté darle torto!

-E credo che dovresti fare la stessa cosa anche tu! Con il tuo cavaliere misterioso…lascia perdere Harry! Vai a questo ballo unico nella tua vita…e divertiti! Non lasciare che Harry ti rovini l’esistenza. Se è destino che si accorga di te, succederà…

-E se non fosse destino?- chiese Ginny tremante.

-Succederà!- rispose Hermione severa dirigendosi verso la porta.

-Herm?

-Che c’è?- chiese la ragazza.

-E’ Neville…

Hermione ci mise qualche istante a capire di cosa stesse parlando Ginny. E ci mise ancora di più per cercare di non mettersi a ridere.

-Beh…dovevo immaginarlo…

-Perché scusami?

Hermione sospirò divertita.

-Ha invitato me qualche giorno fa…e accidentalmente rifiutando la sua proposta deve essermi sfuggito che tu eri libera…

-HERMIONE!- sbottò Ginny al culmine dell’imbarazzo.

-Oh insomma…poteva andarti peggio…

-Ah sì? E come?

-Oh dai…Neville è gentile…

-Lo sai come mi ha invitata? Mi ha incrociata nel parco ieri pomeriggio e ha tentato di invitarmi a parole in mezzo a tutte le mia amiche che non la smettevano più di ridere…quando poi gli ho detto che non capivo e che dovevo andare a lezione mi ha scritto un biglietto e me lo ha consegnato gettandomelo quasi in faccia…poi è corso via come un fulmine…e per poco non si schiantava contro il muro!

-Beh…è stato carino!

-Herm! Non riesce nemmeno a rivolgermi la parola! Come credi che possa parlare con lui per una serata intera?

-Sono sicura che andrà bene…in fondo nemmeno io capisco tutto quello che Victor dice…

-Victor? Siete già così intimi?- ripeté maliziosa Ginny.

-Oh, hai capito cosa intendo, no?

-Quindi secondo te, dovrei accettare?

-Credo di sì…

-Credi o ne sei sicura?

-Ne sono sicura…

-E se Harry…

-No! Ti proibisco di pensare a Harry! Vai da Neville e digli che sei felice di andare al ballo con lui…

-Mi stai chiedendo di mentire…

-Ti sto suggerendo di divertirti per una volta!

-D’accordo…daccordo…farò come dici!

-Bene! E ora fuori da qui! Hai un messaggio da consegnare al tuo amico Neville!

 

 

A stento Ginny tratteneva il sorriso. La faccia di Ron in quel momento era così buffa! Ma da brava sorella quale era, Ginny si era resa conto che quello non era il momento di infierire sul povero Ron.

-Su, Ron! va tutto bene…non è niente! Va tutto bene!

Mentre consolava così suo fratello, Harry entrò pensieroso nel dormitorio. Pensieroso e quasi deluso…

-Che cosa è successo, Ron?- chiese Harry avvicinandosi preoccupato.

-Perché l’ho fatto?- urlò Ron rosso in volto e completamente fuori di sé.

-Fatto cosa?

-Lui…ehm ha appena invitato al ballo Fleur Delacour- spiegò Ginny, fingendosi comprensiva nei confronti di Ron.

-Tu che cosa?- questa volta fu Harry ad urlare e per poco Ginny non cadde dalla sedia su cui si era accomodata.

-Non so cosa mi è preso! Che cosa avevo in testa? C’era un sacco di gente…tutto intorno…sono impazzito…tutti lì a guardare! Le stavo passando davanti nell’Ingresso…era lì che parlava con Diggory…ed è stato più forte di me…e gliel’ho chiesto! mi ha guardato come se fossi una lumaca marina o roba del genere! Non mi ha nemmeno risposto. E poi…non so…è come se fossi tornato in me e sono scappato via!

-Ron…non è colpa tua! Fleur è una Veela…anzi, credo tu sia finito in mezzo all’incantesimo che lei stava lanciando su Diggory…ma tanto quello va al ballo con Cho Chang.

Ron alzò il suo sguardo su Harry, così come Ginny. C’era una nota di tristezza nella sua voce oppure si sbagliava? Da quando a Harry interessava Cho? Quella era solo una piattola piagnona!

-L’ho appena invitata e me l’ha detto…- non si era sbagliata. Harry era davvero cotto di quella Cho! Come aveva fatto a non accorgersene? Sentì distintamente la terra mancare sotto i suoi piedi…il suo cuore si era bloccato, lo sapeva, lo sentiva…sapeva che un giorno Harry avrebbe scoperto che ad Hogwarts c’era qualche ragazza carina…lo sapeva! Ma non era pronta per sentirselo dire! Non avrebbe mai voluto sentire che Harry era innamorato di Cho…non poteva sopportarlo! Nella sua mente si affollarono le immagini di Cho vestita da sposa…i suoi lunghi capelli corvini… Doveva andare via…alzarsi…smetterla di farsi del male!

-Ma è pazzesco! Siamo i solo restati senza una compagna! A parte Neville…lo sai che ha invitato Hermione?- disse Ron rinfrancato dalla comune sventura del suo migliore amico.

-Cosa?- disse Harry lasciandosi sprofondare nella poltrona.

-Me lo ha detto lui…però mi ha anche detto che Hermione gli ha detto di no, perché ci va con un altro! Figuriamoci…chi vuoi che la inviti?

Ginny non riuscì a starsene zitta. Non poteva permettere che Ron trattasse in quel modo la sua migliore amica…e in più aveva un assoluto e impellente bisogno di sfogare la rabbia per la notizia di Harry e Cho…

-Sta zitto! Non ridere!- sibilò Ginny, ma venne interrotta da Hermione in persona che era appena entrata in Sala Comune.

-Ehi voi due! Perché non eravate a cena?- da qualche giorno Hermione era particolarmente felice. E solo Ginny ne conosceva la ragione.

-Perché…oh smettetela di ridere voi due! Perché tutti e due sono appena stati bidonati dalle ragazze che avevano appena invitato al ballo!

La soddisfazione di Ginny vedendo le facce di nuovo cupe di Harry e Ron non aveva prezzo. E per qualche istante si sentì molto meglio!

-Grazie mille, Ginny!- disse Ron in risposta.

-Tutte quelle carine erano già occupate, Ron? Sono sicura che ora Eloise Midgen non ti sembra più così brutta vero? – anche Hermione si era presa la sua rivincita su Ron e ora sorrideva beffarda rivolta a Ginny.

Ma Ron fissava Hermione in modo strano.

-Hermione, Neville ha ragione…tu sei una ragazza…

-Però, che occhio!- ribattè sarcastica Hermione che non capiva a cosa doveva quella stupida affermazione. Ma Ginny invece aveva capito dove voleva andare a colpire Ron…e non poteva credere che suo fratello stesse per fare la cosa più idiota del mondo!

-Beh..puoi venire con uno di noi due!

-No, non posso!- rispose secca Hermione, furiosa per la proposta tardiva di Ron.

-Oh andiamo…abbiamo bisogno di una compagna, faremo la figura degli stupidi se non troviamo nessuno!

-Non posso venire…perché ci vado già con un altro…

Ginny osservava la scena curiosa e divertita. Vedeva suo fratello impallidire e arrossire alla velocità della luce.

-No, non è vero! L’hai detto solo per liberarti di Neville!

Ecco…Ron l’aveva appena fatta grossa. Sia Harry che Ginny si passarono una mano sugli occhi come per non vedere la reazione di Hermione che non si sarebbe certo fatta attendere!

-Oh, davvero? Solo perché tu ci hai messo 3 anni per accorgertene, non vuol dire che nessun altro ha capito che sono una ragazza!

Ron rise quasi con accondiscendenza. E Ginny capì che suo fratello non aveva capito assolutamente nulla!

-Ok…ok…lo sappiamo che sei una ragazza. va bene? Adesso ci vieni?

Harry avrebbe voluto fermare Ron prima che pronunciasse quelle dannate parole ma proprio non ci riuscì. E Ginny divertita si accomodò meglio sulla sedia per godersi la reazione di Hermione.

-Ti ho già detto che ci vado con un altro!

E lasciò così in fretta la stanza che né Harry, né Ron se ne accorsero!

-Sta mentendo…

-Non è vero- precisò soddisfatta Ginny.

-E allora con chi ci va?

-Non te lo dirò mai!

-Ginny…perché tu non ci vai con Harry?

Ginny perse in un attimo il sorriso che fino a poco prima troneggiava in mezzo al suo viso. Ma perché suo fratello era così idiota? Doveva essere decisamente privo di cervello!

-Io…io ci vado con Neville…ho pensato che non era il caso di rifiutare, altrimenti non avrei avuto la possibilità di partecipare…

Perché si doveva scusare? Perché diavolo non poteva fare come Hermione e uscirsene a testa alta dicendo ad Harry quello che pensava? Che era un idiota…perché poteva anche invitarla prima! Era una debole…lo era sempre stata con Harry! In più ora lui voleva cho…aveva trovato la ragazza che aveva rubato il suo cuore…e lei lo aveva perso, per sempre…una fitta al cuore la prese. Faceva male. Troppo male. Una lama gelida che la trapassava senza pietà…perché?

 

 

Avrebbe voluto piangere…lasciarsi andare per una volta e mostrarsi debole davanti a tutti. Ma non ci riusciva. Nemmeno ora che aveva perso ogni speranza di conquistare Harry. Nemmeno ora che la gelida realtà aveva distrutto la sua consueta gioia.

Cho…Cho Chang…Ginny si sforzava di ricordare il volto di quella ragazza. Non aveva mai badato a lei…eppure la piccola Weasley era sempre stata così attenta! Come aveva fatto a farsela sfuggire? La sua unica speranza era Cedric Diggory…se lui e Cho stavano insieme non doveva poi preoccuparsi per il suo Harry, giusto? Eppure dentro di lei sentiva che non sarebbe stato così semplice, sapeva che Cho non sarebbe sparita dalla sua vita così in fretta come ci era entrata! Per la prima volta da quando conosceva Harry, Ginny aveva seriamente paura di non potercela fare…di non riuscire a essere per Harry quello che lei tanto desiderava… Non sarebbe mai riuscita a vederlo felice con un’altra, lo sentiva…era troppo doloroso anche solo pensarlo!

-Gin…non fare così…

Hermione era entrata nel dormitorio senza fare rumore e si era seduta accanto a Ginny che stava sdraiata sul suo letto con la faccia immersa nel cuscino.

-Herm…

-Non piangere, Ginny…

Piangere? Da quando aveva iniziato a piangere? Lei non voleva piangere!

-Io non…non vorrei, ma…

-Lo so che fa male…

-Non me ne ero mai resa conto! Non pensavo che Harry…non ho mai creduto seriamente che potesse accadere…Harry non sarà mai mio…

-Ginny! Primo…Harry non sta con Cho in questo momento…d’accordo, gli piace, ma…ma ha solo 14 anni!  E secondo…non tutti sposano il loro primo amore…magari tu sarai il secondo, il terzo…

-Magari…forse…in futuro…Hermione! non sono un’ingenua! Lui è Harry Potter e io sono solo Ginevra Weasley! No ho niente di particolare!

-Quando fai così, mi ricordi Ron! dannazione! Possibile che dopo tanto tempo non abbiate capito nulla di Harry? Credi davvero che lui voglia qualcuno di assolutamente particolare? Ginny…non sto dicendo che di sicuro tu e Harry un giorno avrete una famiglia! Non sono così in gamba da prevedere il futuro…ma ti sto dicendo che non devi buttarti giù così!

-Comunque a quello stupida ballo non ci vado! Non voglio vedere Harry che sbava dietro a quella!

-Tu al ballo ci vieni eccome! Primo per Neville…non merita di essere trattato così male! E poi perchè magari proprio a quel ballo incontrerai qualcuno che ti farà dimenticare Harry…almeno per un po’!

-Io non ci spererei…io lo amo, Herm! Lo amo davvero…e sai che non direi mai una cosa del genere se no lo pensassi davvero!

-Lo so, Gin! ma datti una possibilità…ti chiedo solo questo…e comunque da quando Ginevra Weasley si arrende davanti alla prima difficoltà? Vuoi Harry? combatti, per la miseria! Startene qui a piangere non migliorerà certo le cose!

Ginny si alzò finalmente dal letto e si asciugò gli occhi rossi per il pianto. Ora sì che era davvero orribile. E mancavano solo poche ore al ballo…le sue possibilità di conquistare Harry o qualsiasi altro essere umano di sesso maschile si erano ridotte ancora di più! ma Hermione aveva ragione…se voleva avere una possibilità doveva combattere. Scendere di sotto e sfidare Cho Chang! In fondo che cosa aveva meno di quella smorfiosetta dai capelli neri? Nulla. Assolutamente nulla. E il dolore di poco prima si stava lentamente trasformando in rabbia e voglia di rivincita.

 

 

 

Buona sera a tutti!

Ecco un nuovo capitolo della vita di Ginny…il primo istante in cui ha compreso che nella vita di Harry era entrata Cho Chang…ovviamente Ginny è agguerrita, ma non sa ancora cosa la aspetta!

A presto!

 

Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra le preferite o le seguite, chi ha recensito o chi ha anche solo letto…

 

Vi aspetto al prossimo capitolo basato sulla parola ‘esteriorità’…e recensite!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 16
*** Vuoi ballare con me? ***


Vuoi ballare con me?

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 005. Esteriorità. 

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Si fissava allo specchio da ore. E più si fissava meno si piaceva! Perché diavolo i suoi capelli erano così maledettamente lisci? E perché lei si sentiva sempre una nana nel mondo dei giganti? In più quelle scarpe le facevano un male tremendo…e il rosa non le donava per niente! Avrebbe pagato oro per poter cambiare quel vestito con la magia…ma se c’era una cosa che aveva imparato in tre anni era che la magia non poteva risolvere tutti i tuoi problemi!

Hermione era già scesa ad incontrare Krum da un pezzo…mentre lei invece se ne stava lì impalata, come una scema…e non riusciva ad aprire quella dannata porta! Come se fosse costruita in cemento. Si sentiva così ridicola, così fuori posto! I balli non erano cose adatte a lei…lei era un maschiaccio, cresciuta con sei fratelli maschi! Cosa ci andava a fare lei ad un ballo? Sarebbe stata un pesce fuor d’acqua! E a tormentarla poi arrivava sempre lui…Harry…avrebbe avuto occhi solo per Cho…perché doveva scendere di sotto e farsi del male da sola vedendo e sopportando tutto quello? Perché non poteva starsene lì tranquilla nella sua stanza ad auto commiserarsi per quanto era insignificante? Perché era esattamente così che Ginny si sentiva…insignificante…banale, quotidiana! Cho invece era…diversa! Unica! Con quei lunghi capelli nero corvino, i tratti orientali…

-Gin! Ma sei ancora qui? il povero Neville è sceso da almeno mezz’ora! Comincerà a darti per dispersa!

Demenza si era affacciata alla porta del dormitorio dove Ginny si era praticamente barricata da quando era terminata la discussione che aveva avuto con Hermione poche ore prima.

-Ora scendo…

-Cosa c’è? Avanti…lo sai che a me puoi dirlo!- disse la ragazza comprensiva.

-Dem…mi sento così…

-…ridicola?- terminò la compagna al posto suo.

-Già…non credo di avere mai messo un vestito in tutta la mia vita! Beh…almeno non che io ricordi! Quindi non negli ultimi 10 anni!

-Oh, Gin! Sei perfetta…

-Perfetta? Hermione era perfetta, quando è uscita da qui! Io sono solo…beh, sono un’orribile ragazzina con un vestito color confetto e dei capelli che nemmeno Silente potrebbe rendere presentabili…

-Silente?- disse ridendo Demelza.

-Oh…sai cosa intendo! Sono ore che tento di essere presentabile! E invece il risultato è orrendo!

-Non è vero! Quest’abito ti sta bene…vuoi forse paragonarlo a quello di tuo fratello Ron?

Demenza rise di gusto al ricordo dell’arrivo del pacco da casa Weasley qualche mattina fa. Anche Ginny sorrise al pensiero e per qualche istante si sentì meglio.

-Giusto…nessuno potrà notarmi fino a quando Ron sarà conciato in quel modo!

-E poi…di sotto c’è Romilda, in Sala Comune! Crede che tu sia già uscita…immagina la sua faccia quando le passerai davanti per andare al ballo, mentre nessuno ha invitato lei!

Ginny si voltò finalmente verso Demelza abbandonando lo specchio.

-Mi piaci quando sei così perfida, Dem! Credo che scenderò anche solo per prendermi questa soddisfazione!

-E già che ci sei magari fai anche uno sforzo per divertirti…

-Ci proverò!- sospirò Ginny avanzando verso l’amica e la porta.

-Ehi! Stai dimenticando una cosa!

-No! Non credo…- rispose Ginny tornando ad osservare frenetica il suo vestito. Ma davanti ai suoi occhi Demelza fece apparire un piccolo ciondolo a forma di stella.

-Dem…non è mio!

-Lo so! È mio! Ma credo che in questo momento serva più a te che a me!

Ginny abbracciò l’amica e sollevò i lunghi capelli rossi per permetterle di allacciarle la collana.

-Ora vai! E non dimenticarti di salutare la nostra cara Romilda di sotto!

 

 

La Sala era immensa e preparata con cura. Neville la attendeva in fondo alle scale dell’Ingresso e ovviamente appena vide Ginny cominciò a balbettare.

-Ci….ci…ciao….Ginny!

-Ciao, Neve! Sei molto elegante!- era la verità. Neville indossava uno splendido abito nero che sua nonna doveva avergli comprato nel miglior negozio a Diagon Alley.

-A…anche…tu sta…stai bene!

-Neville? Hai intenzione di balbettare tutta la sera?

Il ragazzo divenne più rosso di quanto già non fosse per quel commento.

-Non devi preoccuparti, d’accordo? Sono solo Ginny! Non devi fare buona impressione…ti conosco! Ora…perché non entriamo e vediamo come è la festa?

Neville annuì un poco stordito. Non sapeva se doveva prendere le parole di Ginny come un consiglio amichevole o come un rimprovero. Non ebbe però molto tempo di pensarci perchè la sua dama lo prese al braccio sorridendo tranquilla.

-Ok…andiamo!

 

 

Senza rendersene conto Ginny aveva cominciato a ballare…e…si stava divertendo. Hermione aveva sempre maledettamente ragione! E soprattutto non stava pensando a Harry…beh…non più del solito. Lo aveva visto aprire le danze con una delle gemelle Patil, ma poco dopo era entrata in pista con Neville. Si era persino scontrata con lui e gli aveva sorriso. Harry invece era troppo concentrato a non pestare i piedi alla sua compagna per accorgersi di quello che accadeva intorno a lui. Era totalmente incapace di muovere i piedi a tempo di musica. Senza quasi rendersene conto un’immagine molto simile a quella che stava vedendo in quell’istante si affacciò alla sua mente…Harry che ballava, ma tra le sue braccia c’era lei, Ginny, vestita con uno splendido abito bianco. La ragazza scosse la testa per cancellare quel pensiero infantile.

-Va tutto bene Ginny?- le chiese Neville mentre continuavano a volteggiare in mezzo alla sala.

-Oh sì…sì, mi sto divertendo molto!

-Be…bene…sono felice!

I minuti passavano veloci, troppo veloci. Sentiva che la serata le stava sfuggendo tra le dita. Avrebbe volentieri fermato il tempo…

-Allora, Gin? ti stai divertendo?- la voce di Ron la raggiunse alle spalle. Il tono ironico era inequivocabile.

-Molto, mio caro fratellino…ma immagino che tu non sappia nemmeno lontanamente cosa significhi la parola divertimento…non stasera!

-Non capisco cosa vuoi dire…

-Oh l’hai capito benissimo…come trovi la nostra Hermione con il grande Victor Krum?

Se Ginny voleva far arrabbiare Ron ci stava riuscendo benissimo.

-Credo che lei sia una sciocca...- rispose in un sibilo.

-Solo perché non ha aspettato che uno zuccone di mia conoscenza la invitasse?

-Ti avverto Ginny che non sono dell’umore adatto per il sarcasmo!

-Non era sarcasmo, Ronnie! Era la descrizione di come si sono svolti i fatti…o vorresti forse negarlo?

Il fratello divenne paonazzo per la rabbia. E Ginny sorrise vittoriosa.

-ehm…scusami…- una voce maschile che Ginny non conosceva si era appena intromessa nel suo meraviglioso momento di gloria.

-Sì?- si sforzò di dire con gentilezza.

-Tu sei Ginny, giusto? Ginny Weasley…

Il ragazzo era arrossito fino alla punta delle orecchie mentre pronunciava il nome di Ginny.

-Sì, sono io…ci conosciamo?

-Ehm…veramente no! Mi chiamo Michael, Michael Corner…e sono un Corvonero.

-Piacere- rispose Ginny allungano la mano verso di lui. La strinse e sentì che Michael tremava. Per un momento sorrise divertita, poi comprese quello che stava per accadere.

-Mi…mi chiedevo se ti andava di ballare con me…

Ginny rimase senza fiato. Qualcuno che non era Neville e nemmeno un Grifondoro la stava invitando a ballare? Come era possibile? Lei era solo Ginny Weasley…nessuno si era mai accorto della sua esistenza in quella scuola!

-Certo…ehm…scusate potete dire a Neville che..beh…che torno subito?- disse Ginny a Harry e Ron che la fissavano increduli. Soprattutto Ron.

-Certo, Ginny! Ci pensiamo noi!- rispose Harry prima che Ron potesse dire qualcosa di tremendamente stupido!

Ginny si allontanò tenendo per mano Michael. Era strano…non lo aveva mai notato prima…forse perché era sempre stata troppo concentrata su Harry!

-Scusami se sono arrivato lì in quel modo…magari preferivi continuare a ballare con il tuo cavaliere- cominciò il ragazzo.

-Ehm..no, va bene! Stavo solo pensando che non ti avevo mai notato prima…- Ginny si diede mentalmente dell’idiota! Come aveva fatto a venirsene fuori con quelle parole?

-Io invece ti ho notata da un pezzo…non solo stasera intendo…

-Davvero?- chiese Ginny. Un timido sorriso si dipinse sul suo volto. Le faceva piacere.

-Sì…ti avrei chiesto di venire al ballo con me…ma…beh…non sono molto bravo in queste cose!

-Nemmeno io!- confessò la ragazza che ad ogni parola si sentiva sempre di più a suo agio.

-Sai…credo…credo che tu sia la ragazza più carina della scuola…

Che cosa? Aveva sentito bene? Non era possibile…soprattutto non era possibile che un Corvonero le stesse dicendo quelle cose! Insomma lui apparteneva alla stessa casa di Cho…e Cho era senz’altro più bella di lei! Un momento…chi l’aveva mai detto che Cho era più bella di lei? Solo perché piaceva ad Harry non voleva dire che le cose stavano in quel modo! Poco a poco Ginny si rese conto di non essere poi tanto male…

-Grazie…nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere prima…

-Si vede che a Hogwarts sono tutti ciechi!

Ginny sorrise di nuovo. Avrebbe dovuto sentirsi in imbarazzo…eppure…eppure non era così!

La musica era terminata ma Ginny e Michael non se ne erano nemmeno resi conto. Continuavano a ciondolare stancamente in mezzo alla sala fissandosi negli occhi.

-Cosa ne dici se…ti andrebbe di vederci qualche volta? Magari a Hogsmeade…sai, credo che ci sarà un’uscita la prossima settimana!

-Io…certo! Certo che mi andrebbe…

Michael sorrise, forse per la prima volta da quando si era avvicinato a Ginny. E la ragazza non potè fare a meno di notare che era davvero carino…

-D’accordo…allora…beh…ci vediamo!- disse il ragazzo vedendo Neville avvicinarsi a Ginny.

-Ci vediamo…- rispose lei quando Neville la raggiunse.

 

 

Era di nuovo davanti allo specchio del suo dormitorio. Doveva essere stata davvero stupida poche ore prima quando si era osservata e si era trovata orribile…i suoi capelli rossi così lisci le sembravano ora perfetti. Il rosa non le era mai stato così bene…e il suo vestito era meraviglioso! Ginny si mise di profilo continuando a guardarsi. Stava crescendo…e stava diventando una ragazza molto carina…perché doveva mentire a se stessa? Era la verità…e se Harry non lo notava era solo perché quel ragazzo era un maledetto idiota! Ma per sua fortuna, Ginny aveva trovato qualcuno che l’aveva notata e che la trovava carina…

Forse Harry dopotutto non era l’unico ragazzo sulla faccia della terra…

 

 

 

Ecco un nuovo capitolo della vita di Ginny…un capitolo abbastanza importante direi…Ginny finalmente incontra Michael e qualcosa in lei cambia per sempre…

Spero vi sia piaciuto! Grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite, chi ha recensito e chi ha solo letto!

Vi aspetto al prossimo capitolo basato sulla parola “bibite” e … recensite!!!

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Capitolo 17
*** Il mio primo vero appuntamento! ***


Il mio primo vero appuntamento!

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 060. Bibite. 

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

La settimana che era appena trascorsa le era sembrata la più lunga ed estenuante della sua vita. Dal giorno del ballo non aveva fatto altro che pensare alle parole di quel ragazzo, Michael Corner. Ogni tanto il pensiero che l’avesse presa in giro solo per divertimento l’aveva sfiorata…ma erano sempre Hermione e Demelza a riportarla alla realtà. La prima poi sembrava davvero al settimo cielo…era felice per Ginny, perché si era finalmente liberata del fantasma di Harry! Non che ad Hermione dispiacesse l’idea di vedere Harry e Ginny insieme…era solo che sapeva bene quanto poco ad Harry interessasse la piccola sorella di Ron! E ciò a lungo andare avrebbe logorato Ginny giorno dopo giorno!

Invece sembrava che tutti i problemi si fossero risolti da soli…Ginny era allegra come mai prima, Harry sbavava per quella sciocca di Cho (ma sembrava contento della sua disgrazia) e anche lei…beh doveva ammettere che le attenzioni di Victor le davano enorme piacere. L’unico che non sembrava condividere quel clima di serenità era Ron…e non perdeva occasione per punzecchiare la sua migliore amica (con cui non parlava dalla sera del ballo) e sua sorella!

-Vedrai che gli passerà, Herm! E’ solo che…che a Ron tu piaci…e molto anche!

Hermione divenne improvvisamente rossa in volto, come se una lampadina si fosse accesa dentro di lei.

-Cos…ti sbagli, Gin! E’ solo un bambino…ha visto che tutti possiamo divertirci anche senza di lui e ora fa l’offeso! Beh…per me può continuare a non rivolgermi al parola per il resto della sua vita!- sentenziò Hermione sbattendo i libri sul tavolo della biblioteca un po’ troppo forte, tanto da far voltare tutta la scuola verso di lei.

Ma Ginny non aveva né il tempo, né la voglia di intromettersi nelle questioni che riguardavano Ron ed Hermione. Doveva pensare a Michael e al suo primo vero appuntamento con un ragazzo. Quando ci pensava non poteva non sentire un tremolio allo stomaco…paura forse? No! Lei non aveva paura…anche se doveva ammettere che era una situazione completamente nuova per lei! Mai prima un ragazzo l’aveva invitata ad uscire…ma prima un ragazzo aveva fatto caso a lei!

-Ginny! Mi stai ascoltando?- chiese Hermione che evidentemente doveva aver continuato ad inveire contro Ron per un bel po’!

-No…- ammise Ginny appoggiando i gomiti sulla scrivania e sorreggendosi il mento con i pugni chiusi.

-Certo…ora tu hai il tuo Michael!- la punzecchiò l’amica strappando a Ginny un’occhiataccia.

-Lui non è il mio Michael! Non lo conosco nemmeno!

-Però non fai che parlare di lui! Intendiamoci…è fantastico, davvero!

Ginny avrebbe voluto rispondere, ma l’arrivo di Luna la interruppe.

-Ciao Ginny!

-Ciao Luna! Come stai?

-Oh…bene…

-Ehm…Luna? Dove hai le scarpe?- chiese Ginny notando l’amica che girava per i corridoi scalza.

-Sono misteriosamente sparite…credo siano stati i Nargilli…

-I cosa?- chiese Hermione intromettendosi. Aveva notato altre volte Luna Lovegood in giro per la scuola e l’aveva sempre trovata…beh…piuttosto stravagante! Sapeva che era amica di Ginny, ma non aveva mai osato chiedere informazioni…le sembrava poco delicato.

-Scusatemi, non vi ho presentate! Hermione, lei è Luna Lovegood…e lei invece è…

-Hermione Granger- concluse Luna senza aspettare che Ginny finisse di parlare. -Beh…è uscita con Krum, tutta la scuola oramai la conosce!

Hermione non sapeva se questa popolarità le facesse davvero piacere…o meglio ciò che le dava fastidio era l’essere conosciuta solo come la fidanzata di Victor Krum!

-Piacere...- rispose Hermione che ancora stava cercando di dare una risposta alla propria domanda interiore.

-Ho incontrato Michael!- continuò Luna come se nulla fosse.

-Oh, davvero?- che stupida! Era ovvio che si incontrassero! Appartenevano alla stessa casa!

-Sì, mi ha detto del vostro appuntamento! Ma tu non eri innamorata di Harry?- chiese Luna con una semplicità che aveva lasciato senza parole Ginny ed Hermione.

-Io…sì…cioè…no…è complicato…

-Capisco…- fece Luna meditabonda.

-Non è come credi! Non esco con Michael per dimenticare Harry o farlo ingelosire…- ma esternare per la prima volta quel pensiero le fece capire che in realtà quell’idea era ben presente in lei. Era come se averlo detto ad alta voce l’avesse resa consapevole di quello che pensava davvero. Stava uscendo con Michael solo per dimenticare Harry? solo per provare che anche lei può piacere ad un ragazzo? o Michael le piaceva davvero?

-Non devi certo spiegarlo a me…mi ha solo detto di consegnarti questo!

 E Luna porse a Ginny un foglietto.

 

Cara Ginny,

spero che tu non abbia cambiato idea sul nostro appuntamento.

Ti aspetto domani all’ingresso per le 10. Non vedo l’ora…

 

                                                           Michael

 

 

-Si può sapere quale è il problema, ora?- chiese Hermione estenuata da una Ginny che misurava a grandi passi la sala Comune dei Grifondoro oramai deserta. Era notte fonda, la notte precedente alla gita a Hogsmeade. Ginny era stata intrattabile per tutta la giornata, ricordando fastidiosamente ad Hermione il suo ex amico Ron. Alla fine non ce l’aveva fatta…aveva sbottato!

-Non ho nessun problema!- rispose Ginny quasi seccata per quella interruzione.

Ma nemmeno lei poteva rimanere zitta a lungo e non vendendo Hermione insistere continuò:

-Mi ha mandato un biglietto…capisci? Non è venuto lui da me…ha mandato Luna…con uno stupido insignificante insulso lurido biglietto!

Hermione che finalmente aveva capito il nocciolo della questione si appoggiò con più dolcezza allo schienale del divano invitando l’amica a sedersi accanto a lei.

-Gin…magari è timido! E avrà avuto paura che tu potessi cambiare idea…

-Questo non cambia le cose! Io sono abituata a dire le cose in faccia!

-Nei sei proprio sicura? Guarda come sta andando con Harry…perché non parli in faccia anche a lui? Non essere sempre così severa nel giudicare i comportamenti degli altri…

Ginny fissò Hermione dritta negli occhi. Era assolutamente sorprendente vedere quante determinazione e rabbia potesse trasmettere quella ragazza solo con uno sguardo.

-D’accordo…però io credo che il problema non sia solo questo, Gin! Mi sbaglio forse?

Ginny si morse il labbro inferiore questa volta distogliendo lo sguardo da Hermione.

-Non c’è nulla di male ad ammetterlo, sai?

-Ammettere cosa?- chiese Ginny pur sapendo perfettamente che Hermione aveva già capito tutto. Come sempre.

-Che esci con Michael anche per vedere se puoi farcela a dimenticare Harry…

-Non è vero!- tentò di rispondere Ginny. Ma non ce la fece. –Ok…è anche per quello che ho accettato di uscire con lui! L’hai sempre detto anche tu che devo guardarmi intorno!

-E continuo a pensarlo! Credo che uscire con Michael ti farà bene…magari scoprirai che anche lui può piacerti sul serio!

Magari…pensò Ginny.

 

 

La giornata era cominciata con il piede sbagliato…Ginny si era svegliata con estremo ritardo, forse per colpa delle ore piccole fatte la sera precedente con Hermione. Era scesa in Sala Grande per una colazione veloce ma stanca e nervosa come era si era schiantata contro Harry, versandosi addosso il succo di zucca che stava bevendo uscendo di corsa dalla Sala Grande.

-Ops…scusami Ginny! Colpa mia…non stavo guardando…- disse Harry cercando di giustificarsi.

-Lascia stare, Harry!

-Come mai così di corsa?

-Io?- chiese Ginny osservando per la prima volta Harry da quando lo aveva incontrato.

-Sì…tu…e chi altro?

-Certo…beh, devo prepararmi per Hogsmeade!

-Fantastico! Ti va di venire con noi?

Ginny si irrigidì. Cosa aveva appena sentito? Harry le aveva chiesto di unirsi a loro per andare a Hogsmeade? Non poteva essere….cosa doveva rispondere ora? Lasciare a piedi Michael per andare con Harry? Ginny si ritrovò a pensare che mai una bibita rovesciata sulla sua maglietta le era sembrata così fantastica!

-Mi…mi dispiace, Harry…vado con Michael…- Ginny si sorprese nel sentirsi pronunciare quelle parole. Forse dentro di lei voleva in un certo senso farla pagare a Harry per averla ignorata per tanti…troppi anni!

-Ok…allora, a stasera!

Ora Ginny era furiosa! Sembrava quasi che non gli importasse nemmeno che lei usciva con un altro! Prima la invitava…e poi non chiedeva nemmeno chi era Michael! Non degnò Harry di una risposta e se ne andò dalla Sala Grande ancora più arrabbiata di quando si era svegliata.

Era decisamente cominciate male quella giornata!

 

 

-Cosa ti piacerebbe fare, Ginny?- chiese Michael timidamente. Non conosceva Ginny molto bene, ma aveva intuito sin dall’inizio che la ragazza non era proprio di buon umore.

-Non lo so…scegli tu!

-Qualcosa non va Ginny? Ho fatto o detto qualcosa che ti ha dato fastidio?

Ginny fissò Michael negli occhi scuri. Sorrise. Michael si stava preoccupando per lei…per il loro appuntamento…era così diverso da Harry! Scosse la testa e sorrise.

-Va tutto bene, Michael! Sono solo un po’ tesa…è il mio primo appuntamento con un ragazzo…

Il ragazzo arrossì violentemente.

-Dici sul serio?

Ginny annuì muovendo il capo. Si stava rilassando. Quella piacevole sensazione di calma e tranquillità che aveva provato durante il ballo era tornata…

-Perché non andiamo da Madama Rosmerta a bere qualcosa? Immagino avrai freddo!

-Oh…certo! È un’ottima idea, Michael!

L’interno del locale di Madama Rosmerta era molto accogliente e caldo…cosa per cui Ginny ringraziò mentalmente il ragazzo che era con lei. Si accomodarono in un angolo della sala per non essere disturbati dagli altri clienti e con un gesto della mano Michael chiamò la cameriera.

-Due Burrobirre per favore!

-Certo! Arrivano subito!

E in effetti le due bibite arrivarono in pochi istanti.

Vedendo Ginny che fissava incuriosita la bevanda davanti a lei, a Michael venne un dubbio atroce.

-Ti piace la Burrobirra, vero?

-Non ne ho idea! Non ne ho mia assaggiata una!- ammise Ginny sorridente.

-Mi…mi dispiace! Credevo che…cavolo, che stupido!

-No! Non preoccuparti! L’avrei ordinata comunque! Sono anni che desidero assaggiarla! George una volta me ne aveva portato a casa un boccale da Diagon Alley…ma mia mamma l’ha scoperto…e ovviamente ha dato in escandescenze!

Michael sorrise rilassato.

Il tempo trascorse velocemente…forse troppo per Ginny che si stava davvero divertendo in compagnia di Michael. Era piacevole stare con lui…non era…stressata! Era semplicemente lei! Perché era così dannatamente semplice stare con lui? Decisamente Harry non era il ragazzo che faceva per lei, non in confronto a Michael…ma allora perché appena Harry mise piede nel locale con Ron il sorriso si spense sul suo volto e si sentì quasi in colpa per essere lì con Michael? Se Harry l’avesse vista cosa avrebbe detto?

-Tutto bene, Ginny?- chiese Michael stupito da quel cambiamento repentino.

-Sì…possiamo andare via?- disse appena Harry e Ron si furono seduti.

-Vuoi già andartene?

-Sì…perché non facciamo due passi? Vorrei vedere il negozio degli scherzi di Zonco…e Mielandia…

-D’accordo! Ma non preferisci finire la tua Burrobirra?

Ginny osservò il proprio bicchiere che in effetti era ancora quasi pieno. Le piaceva quella bibita, ma dentro di lei sapeva che non avrebbe tollerato la vista di Harry ancora per molto. Soprattutto se lui si fosse accorto che lei era lì con Michael…

-Sì, scusami…preferisco! Sai è entrato mio fratello…

-Non vuoi che ti veda qui con me?

-No! Solo che conosco mio fratello e sarebbe capace di sedersi qui con noi…giusto per rovinarci la giornata- Ginny si stupì per la facilità con cui aveva inventato quella bugia. Che pure era assolutamente vicina alla realtà!

-Ok…andiamo!

Ma fatti pochi passi Ginny si scontrò per la seconda volta nella giornata con Harry. Nella sua ossessione di evitarlo, non si era accorta che nel frattempo si era alzato ed era andato a ordinare da bere. E per a seconda volta una bibita si sparse sui vestiti di Ginny. Dannazione!

-Ehi! Scusami! Ginny…sei tu! È la seconda volta oggi!- disse Harry con un sorriso che strinse in una morsa il cuore di Ginny.

-Già…

-Aspetta, ti pulisco io!

-NO! no…faccio da sola, grazie!

-Ok…non volevo offenderti!

Ginny si morse la lingua…era stata troppo irruenta con Harry. Perché aveva reagito così? Forse perché voleva solo andarsene di corsa…lontano da lì…lontano da Harry…lontano da Michael!

E così fece. Corse fuori dal locale seguita da un Michael sempre più perplesso!

-Gin!

-Scusami, Michael! Io…

-Vuoi che ci avviamo verso il castello?

Ginny lo guardò. Era esattamente quello che voleva. Eclissarsi. Nascondersi. Sparire! Per sempre se fosse stato necessario.

-Sì…grazie!

-Non preoccuparti…tanto si sta già facendo tardi…

Ginny avrebbe voluto urlare in faccia ad Harry quanto era furiosa con lui! Quanto la faceva arrabbiare perché davanti a lui era sempre così stupida! Ma era con lei che ce l’aveva soprattutto! Aveva appena rovinato il suo appuntamento con Michael e tutto per colpa di Harry! Aveva fatto la figura dell’idiota con lui!

Poteva forse andare peggio di così?

-Ehi Weasley! Non sei più nemmeno bere senza sbrodolarti come una poppante?- Draco Malfoy. Acido come sempre.

Ginny si fissò la giacca scocciata. Sì, la giornata poteva peggiorare. Ma una cosa era certa…si sarebbe tenuta lontano per molto tempo da qualsiasi tipo di bibita…soprattutto se nei paraggi c’era quell’idiota dagli occhi verdi, di nome Harry Potter!

 

 

 

Buongiorno a tutti!!!

Nuovo capitolo della vita di Ginny…il suo primo appuntamento con Michael…non è andato benissimo anche perché volevo che si capisse il suo tormento interiore:da un lato il desiderio di lasciarsi alle spalle il passato (Harry) e dall’altro il suo amore fortissimo per Harry…è una scelta difficile che continuerà a riproporsi…penso che sia normale quando ami un ragazzo per molto tempo, paragonare tutti quelli dopo a lui…e così fa anche Ginny!

Spero vi sia piaciuto!

Grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite, chi ha recensito e chi ha solo letto!

Vi aspetto al prossimo capitolo basato sulla parola “acqua” e … recensite!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

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Capitolo 18
*** Il lento trascorrere dei minuti ***


Il lento trascorrere dei minuti

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 051 Acqua. 

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Qualcosa non andava, era chiaro! Forse poteva essere normale che Hermione Granger fosse già alzata alle 7 del mattino…ma non era altrettanto normale che anche Ron lo fosse! Ginny era seriamente preoccupata…e il suo umore non migliorò di certo quando si rese conto che era il 14 febbraio.

-Fantastico!- mormorò spegnendo la sveglia e rigirandosi nel letto. Odiava quella giornata da almeno un paio di anni…più o meno da quando aveva fatto quegli orribili auguri a Harry. Per sua fortuna sembrava che tutti se ne fossero dimenticati a Hogwarts, persino Harry!

-Ehi, dormigliona! Non eri tu quella che doveva assolutamente alzarsi prima di tutti oggi?- chiese Demelza aprendo le tende della stanza e facendo entrare la luce fredda del sole di febbraio.

-Io? Credo proprio che tu ti stia sbagliando!- rispose assonnata la ragazza.

-Ah…ok…vorrà dire che non ti terrò il posto nell’arena della seconda prova!

A quelle parole Ginny si voltò di scatto nel letto mettendosi a sedere. Si era completamente scordata della seconda prova del Torneo! Si vestì con una velocità degna di record per chiunque e si fiondò in Sala Grande per la colazione. Lì trovò Harry che a stento sgranocchiava un boccone di pane con lo sguardo perso nel vuoto.

-Harry? Tutto bene?- chiese gentilmente sedendosi davanti a lui.

-Umh? Sì…sì…hai visto tuo fratello o Hermione?

-No…non li ho incontrati…perché?

Ma Ginny non ottenne nessuna risposta perché il ragazzo venne trascinato fuori dalla Sala Grande dalla McGranitt. Mentre seguiva con lo sguardo la figura di Harry che si allontanava il suo sguardo si posò su un altro ragazzo seduto qualche tavolo più in là. Le sorrise e Ginny rispose al sorriso. Non aveva passato molto tempo con Michael da quel giorno a Hogsmeade: entrambi erano sempre così occupati con la scuola, che riuscivano a parlarsi solo tra una lezione e l’altra! Ma erano sempre minuti molto piacevoli. Con Michael riusciva a parlare di tutto…l’unico punto su cui proprio non riuscivano ad andare d’accordo era il vincitore del Torneo. Michael tifava per Cedric…

-Andiamo, Gin?

-Andiamo dove, Dem?

-All’arena della prova…se non ci muoviamo finiranno le barche!

-Barche?- chiese Ginny trangugiando l’ultimo sorso del suo thè mattutino.

-Barche…

 

 

Chi era quel pazzo psicolabile che inventava quelle prove perverse? Quando Ginny comprese il contenuto di quella prova rimase senza fiato: come si poteva pensare che una persona normale potesse restare sott’acqua per un’ora? Forse Cedric, Krum e Fleur potevano farcela, ma Harry…Harry aveva solo 14 anni! Senza rendersene conto, Ginny aumentò la frequenza del suo respiro. Aveva sempre pensato che Harry potesse vincere tutto…che nulla potesse sconfiggerlo! Ma non era più così sicura…non era sicura di niente…sapeva solo che doveva impedire a Harry di fare quella sciocchezza…ma non sapeva come!

Lo vide buttarsi in acqua e contorcersi sotto la superficie dell’acqua. Che diamine doveva fare? Si sarebbe gettata tra le acque gelide per lui, lo sapeva bene…

-Harry!- urlò la ragazza. Non sapeva perché aveva gridato il suo nome. Le sue mani tremavano come foglie.

-Ce la farà, non ti preoccupare!- Michael era spuntato accanto a lei. Ginny lo fissò stranita. Fu come se lo vedesse davvero per la prima volta…lei era preoccupata per Harry. Solo Harry le interessava davvero. Solo per Harry si sarebbe buttata all’istante tra quelle acque gelide senza pensarci un secondo. Non per Michael. Non per il ragazzo che le era accanto in quel momento.

-Tutto bene, Ginny?- le chiese spostandole una ciocca rossa dietro l’orecchio. Lei rimase ferma a osservare quel movimento dolce e tuttavia così insignificante per lei in quel momento!

-Sì…sì, certo!- e mentre cercava di convincere Michael delle sue parole vide Harry uscire dall’acqua con un salto mozzafiato. Ginny si avvicinò ancora di più alla balaustra della palafitta per tentare di vedere se davvero aveva visto quello che credeva di aver visto…branchie…branchie???

-Sta bene…- commentò Michael e per un istante a Ginny parve che ne fosse quasi dispiaciuto.

-Credi ancora che Harry non possa farcela?- rispose Ginny in tono di sfida. Non tollerava che qualcuno potesse dubitare di Harry…

Michael in tutta risposta alzò le spalle.  Sì…credeva ancora che Harry non poteva farcela!

 

 

I minuti scorrevano lenti ma inesorabili: Ginny si voltava verso il grande orologio ogni 5 secondi per controllare che l’ora a disposizione di Harry fosse ancora lontana dallo scadere. Ma non era così: erano oramai trascorsi 50 minuti e non c’era la minima traccia di Harry…né di nessun altro! All’improvviso, mentre era di nuovo voltata verso l’orologio, sentì Michael accanto a lei urlare:

-Sììììììììì!!!!

-Che cosa è successo?- gridò Ginny con il cuore in gola.

-Cedric! È stato il primo…lo sapevo! Nessuno lo può battere.

Ginny lo fissò con odio. Ma Michael questo non lo vide…era troppo occupato ad agitare la spilla che ritraeva Cedric per celebrare la sua vittoria. Che ci stava a fare con quello? Lui odiava tutto quello che per Ginny era importante! Lui detestava Harry…non avrebbero mai potuto andare d’accordo!

-Ehi! Anche Krum ce l’ha fatta! E con lui c’è la Granger!

-Si chiama Hermione!- precisò Ginny in un sibilo, che ovviamente il corvonero non comprese, intendo com’era a farsi notare da Cedric!

-Guarda Gin! c’è anche tuo fratello!

A questo punto Gin concentrò la sua attenzione sulle acque del Lago Nero. Sorrise vedendo che suo fratello stava bene…e che tentava di fare il cascamorto con quell’oca di Fleur! Un attimo…mancava qualcosa…Cedric aveva recuperato Cho, Krum invece aveva riportato a galla Hermione…con Ron era emersa anche Gabrielle che evidentemente era il tesoro di Fleur…e Ron? Ron doveva essere il tesoro di Harry…ma allora dove Merlino era finito Harry?

-ROOOON!!!- urlò Ginny sporgendosi più del dovuto per parlare con il fratello che si trovava al piano inferiore. Ma non la sentiva.

-RON! HERMIONE!

Non ottenendo nessuna risposta Ginny si voltò di scatto per dirigersi verso le scale. Ma qualcosa la trattenne. Michael l’aveva afferrata saldamente per il polso destro.

-Dove credi di andare?- c’era forse del risentimento nella voce di Michael?

-Come scusa?

-Cosa credi di poter fare? Buttarti in acqua per andare a riprenderlo?

Ginny serrò le mascelle per frenare la risposta acida che stava già per uscirle dalla bocca. Respirò con tranquillità e sorrise con tutta la dolcezza di cui era capace.

-Non capisco di cosa tu stia parlando! Voglio solo andare da mio fratello e da Hermione…

-Certo…- ma Michael non ne era affatto convinto.

-Adesso lasciami andare! Voglio andare di sotto…

-Come vuoi.

L’armonia che aveva sempre creduto di provare con Michael era improvvisamente svanita. Lui sapeva. Sapeva quanto lei tenesse a Harry…forse sapeva che lo amava. E che non ci sarebbe mai stato posto per nessun altro nel suo cuore. Ma in quel momento a Ginny non interessava altro se non sapere che Harry stava bene.

In quell’istante la figura di Harry spuntò dall’acqua e atterrò sulla piattaforma. Ginny scese di corsa le scale incurante dei ragazzi che aveva malamente spintonato per arrivare accanto a Ron.

Hermione corse incontro al suo migliore amico e lo abbracciò con una salvietta calda per proteggerlo dal vento freddo che soffiava in mezzo al lago. Ginny si ritrovò a sorridere. Non se n’era nemmeno resa conto. Ma Harry era vivo e non poteva che esserne felice!

 

 

-Torniamo insieme?- chiese Michael che era sceso accanto a lei.

-Come?

-Sì…dovrei parlarti…- il volto del ragazzo era serio. Ginny non lo aveva mia visto così. Annuì pensierosa non capendo il motivo di quel cambio di umore.

Si diressero verso la prima delle barche disponibili e Michael aiutò la ragazza a sedersi a prua. Il corvonero invece si accomodò a poppa colpendo immediatamente la barca con la bacchetta per farla muovere.

-Ehi! Potevi aspettare gli altri…la barca è vuota!

-No…ti devo parlare…

-D’accordo, ti ascolto!

-Vedi, Gin…io… tu mi piaci, Gin. Mi piaci davvero! Hai un carattere unico…sei determinata e forte, ma sai anche essere dolce e divertente…

-Michael…- disse Ginny che si sentiva in imbarazzo davanti a quella dichiarazione inaspettata e non cercata.

-No…lasciami finire!

-Ok…scusami…

-Non sono uno stupido…so che provi qualcosa per Harry…non mi interessa sapere se è una semplice cotta o se ne sei innamorata!

Ginny non sapeva cosa rispondere. Non era capace di mentire...non su questo punto! Ma non poteva nemmeno ammettere la verità davanti al primo ragazzo che sembrava trovarla speciale…

-Quello che ti chiedo, Gin…quello che voglio sapere è se c’è la possibilità…anche remota…che io possa prendere il suo posto…non devi rispondere subito…pensaci…pensaci seriamente, perché tengo molto a te…

 Ginny fissava il ragazzo davanti a lei incapace di dire qualsiasi cosa. Era la sua prima vera dichiarazione…il primo ragazzo che le chiedeva qualcosa di più di una semplice amicizia…

Michael si avvicinò a lei e le prese le mani con dolcezza. La guardava sorridendo timidamente con i suoi occhi scuri che tradivano la paura che provava in quel momento.

-Gin, vuoi diventare la mia ragazza?

 

 

 

Ginny ora deve scegliere…seguire il cuore che la porta da Harry o la testa che la indirizza verso Michael?

Beh, sappiamo già cosa deciderà, ma spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto e che saranno di vostro gradimento anche i prossimi!

A presto con un nuovo capitolo basato sulla parola “scelte” e…recensite!!!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 19
*** Il passato alle spalle ***


Il passato alle spalle

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 086 Scelte. 

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

Tentava disperatamente di concentrare i suoi pensieri su quella dannata tazza di thè che rimescolava da almeno dieci minuti. I biscotti che ci aveva buttato qualche istante prima si erano praticamente disciolti rendendo il thè una poltiglia imbevibile. Perché era così depressa? Perché sapere che Michael voleva avere di più da lei la turbava così?

Aveva fantasticato così tante volte su quel momento…aveva pensato così tante volte al modo in cui Michael le avrebbe chiesto di essere la sua ragazza…e ogni volta lei arrossiva felice di quel pensiero. Perché proprio quando quel pensiero si era fatto realtà Ginny aveva desiderato scappare, cancellare quel ricordo e non sentire quello che Michael le stava dicendo?

Era stato così facile illudersi che Harry fosse sparito dalla sua vita…ed era stato altrettanto facile capire che in realtà ciò non era mai successo. Michael non era Harry e non lo sarebbe mai stato. Questa era la dura verità. Non le restava che scegliere. O accettare la proposta di Michael sperando che un giorno avrebbe potuto provare almeno la metà di quel sentimento che la legava così indissolubilmente a Harry…o aspettare che Harry un giorno si accorgesse di lei.

Sospirò profondamente. Non era una scelta facile…

Alzò lo sguardo quando sentì il vocio della Sala Grande scemare. Dannazione, era in ritardo! Piton l’avrebbe messa di certo in punizione! Raccolse i suoi libri e di corsa si diresse verso la porta sperando che una giornata ricca di lezioni potesse farle dimenticare i suoi problemi.

 

 

Hermione pensò che Piton dovesse aver punito Ginny per il suo ritardo a lezione. Tutti i suoi compagni erano già usciti dai sotterrai mentre dell’amica non era apparsa neppure l’ombra. Aveva visto che qualcosa non andava a colazione. Non era da Ginny non toccare cibo, nemmeno la torta al cioccolato…qualcosa la turbava e di certo c’entravano Harry e Michael! Per questo decise di aspettarla alla fine della prima lezione della giornata.

-Gin! Finalmente!- disse vedendola salire le scale a fatica.

-Hermione! Che ci fai qui?

-Aspettavo te…

-Me? E’ successo qualcosa?

-Non lo so…dimmelo tu!

Ginny non tentò nemmeno di negare. Sapeva fin troppo bene che Hermione non si faceva incantare dalle sue bugie. Hermione in effetti non si faceva incantare dalle bugie di nessuno. Aveva un sesto senso per queste cose…

-Cosa è successo su quella barca?- chiese di nuovo Hermione andando dritta al punto.

-Come sai della barca?

-Beh….prima che tu ci salissi eri la solita allegra e spensierata Ginny…quando ti ho incontrata a  riva sembravi un fantasma! Cosa è successo con Michael?

-Vuole fare tardi anche alla prossima lezione, signorina Weasley?- chiese una voce melliflua che si era avvicinata alle due ragazze.

-No, professor Piton!

-Bene! Perché io sono stato magnanimo…un tema della lunghezza di due pergamene sugli usi e le proprietà della radice di asfodelo mi sembra il minimo…non è d’accordo con me, signorina Granger?

-Certo, professore- rispose la ragazza arrossendo fino alla punta delle orecchie.

Ginny mosse i primi passi verso l’aula di Storia della Magia seguita da Hermione che passandole accanto le sussurrò:

-Stasera, Sala Comune…ti aspetto! E non provare a rifilarmi qualche scusa!

Ma Ginny non ebbe il tempo di rispondere.

 

 

-Andiamo, lascia fare a me!- disse Hermione prendendo in mano il foglio su cui Ginny tentava di mettere insieme due parole sensate sulla radice di asfodelo.

-Piton se ne accorgerà se lo fai tu…

-Si è mai accorto che sono io a correggere e rimaneggiare tutti i compiti di Ron e Harry?

Ginny sorrise ringraziando con lo sguardo Hermione. La Sala Comune dei Grifondoro si stava rapidamente svuotando. Solo Dean e Seamus erano ancora in piedi, tentando di terminare una partita a scacchi! Ma in un momento di distrazione di entrambi, Hermione modificò con un incantesimo la posizione dei pezzi in modo che Dean riuscì a vincere Seamus con una sola mossa.

-Ora che siamo da sole…mi vuoi dire che è successo?

-Michael mi ha chiesto di diventare la sua ragazza…

-Capisco…e tu cosa hai risposto?

-E’ proprio questo il punto! Non sapevo più cosa rispondere…fino ad un attimo prima non desideravo altro che lui mi facesse questa dannata domanda…e subito dopo…

-Subito dopo desideri l’esatto contrario…perché sai già che qualunque cosa tu decida di fare cambierà per sempre il corso della tua vita. Niente sarà più come prima- concluse Hermione con lo sguardo assorto nell’ultima fiamma che ancora illuminava il camino.

-Herm…tutto bene?

Hermione si voltò con un finto sorriso stampato sul volto e con gli occhi che brillavano per colpa di qualche lacrima che tentava di solcarle il viso senza riuscirci.

-Victor…mi ha posto la tua stessa domanda…e nemmeno io ho saputo cosa rispondere!

-Siamo tutte due in un bel guaio a quanto pare…

-Già…

-Tu cosa hai intenzione di fare?- chiese Ginny. Forse sperava che la scelta di Hermione potesse in un certo senso guidarla verso la sua scelta.

-Penso che accetterò…in fondo…non c’è nulla che mi fermi, no?

Ginny la guardò con gli occhi di chi vorrebbe controbattere, ma non aveva intenzione di farlo.

-So cosa vuoi dire, ma ti sbagli, Gin! Io e Ron possiamo solo essere amici…nulla di più! Non posso aspettare qualcuno che forse non capirà mai…

-Giusto…quindi dovrei fare lo stesso con Harry. Lasciarlo andare…

-Non so più nulla, Gin! mi chiedo solo quanto ne valga la pena…di aspettare qualcuno che è troppo cieco per capire che esisti!

Ginny sprofondò ancora di più nel divano rosso e oro…parlare con Hermione non la stava aiutando granché…forse la risposta a tutti i suoi problemi e dubbi era la più semplice. Forse in realtà non c’era davvero una scelta da fare. Hermione aveva ragione. Non aveva senso perdersi dietro a qualcuno che nemmeno ti considera…aspettare Harry era una sofferenza inutile, soprattutto ora che lui sembrava essersi fissato con Cho Chang.

-Senti, Gin- disse Hermione ridestandosi all’improvviso dai suoi pensieri. -Diamoci un taglio! Se Harry e Ron sono davvero nel nostro destino troveranno il modo per arrivare a noi! Buttiamoci il passato alle spalle! Victor e Michael magari non saranno perfetti, ma di sicuro almeno ci hanno notate. Sanno che esistiamo e ci trovano carine e intelligenti…perché non dovremmo fare un tentativo?

-Hai ragione, Herm! in fondo Michael è simpatico e ci tiene davvero a me…me lo fa capire in ogni modo. Mi ha persino fatto un regalo per San Valentino, sai? Niente di speciale…però è stato…dolce, in effetti.

-Appunto! Smettiamola di farci del male e voltiamo pagina! Domani andremo da Michael e Victor e accetteremo la loro proposta!- lo sguardo di Hermione era risoluto e fiero. Ginny invece era ancora incerta…non che le parole di Hermione non fossero vere…il problema era che a parole tutto era facile…erano i fatti ad essere difficili. Un conto era accettare la proposta di Micheal, un altro era lasciarsi davvero Harry alle spalle!

-Guarda chi c’è! L’amichetta di Krum…il nostro nemico…il nemico di Harry!- Ron era appena entrato nella Sala Comune dal ritratto della signora Grassa. Insieme a Harry che lo seguiva come un’ombra.

-Io invece vedo solo un bambino, guarda un po’!- rispose acida Hermione che saltò in piedi come una molla dal divano. Senza dire altro si diresse verso i dormitori passando davanti a un Ron che non aveva ancora digerito l’uscita di Hermione con Krum.

-Quand’è che crescerai, Ron?- chiese Ginny alzandosi più lentamente di Hermione dal divano.

-Oh, dai, Ginny! Era solo una battuta…Hermione è un po’ troppo suscettibile in questo periodo. Forse stare con Krum le fa male- disse Harry ridendo. Per la prima volta prendeva posizione tra Ron e Hermione.

-Ma davvero? E cosa mi potevo aspettare da te? Credevi che Hermione avrebbe aspettato questo idiota per sempre? Svegliati, Harry! Ron ha perso il suo treno…ha perso Hermione! e ora è troppo tardi per recuperare!- Ginny era furiosa. Come faceva Harry a difendere Ron anche in quell’occasione? Come poteva credere che lei avrebbe atteso in silenzio che Ron si accorgesse di lei? Le cose non andavano in questo modo…

-Che vuoi dire?- chiese Ron impallidendo.

-Che Hermione al ballo non stava con Krum…l’aveva solo invitata…ma dopo la tua reazione spropositata, lei ha deciso di mettersi con lui. Sei contento? È questo che volevi ottenere? Beh…ci sei riuscito! Complimenti!

-Non puoi dire davvero una cosa simile! Hermione non è adatta per Krum…- biascicò Harry allibito.

-Forse…ma sicuramente Krum si è accorto che lei esiste!

-Vorresti dire che per noi non esiste?- chiese Ron con un tono adirato.

-Esatto…voi uomini siete così…così…ciechi! Ti sei accorto che lei ti piace solo quando un altro te l’ha portata via!

-Lei non mi piace…- disse Ron rosso in viso.

-Fai come credi…non mi importa…se preferisci perderla piuttosto che essere onesto con te stesso, non è un mio problema…

-Non credi di esagerare?- intervenne nuovamente Harry che era rimasto a guardare il litigio nascente tra Ginny e il fratello.

-Esagerare?- gli occhi di Ginny si posarono per la prima volta carichi di rabbia su Harry. Lui la fissò immobile senza battere ciglio. Credeva davvero che Ginny stesse esagerando.

-Sì…voglio dire…anche ammesso che a tuo fratello piaccia Hermione non vedo perché dovrebbe essere un problema se lui ora non se ne rende conto…magari in futuro…

-In futuro? Ma certo…tanto se Hermione soffre in questo momento chi se ne importa, giusto? L’importante è che non sia tu a soffrire, vero?

-Io? E cosa c’entro io ora?- Harry ora era spiazzato…aveva cominciato difendendo Ron ed aveva finito per trovarsi coinvolto in prima persona. Ginny ce l’aveva con lui…perché? Non riusciva proprio a capirlo!

Ginny arrossì di colpo. Senza accorgersene aveva girato il discorso su lei e Harry…

-Tu…niente….era per dire!

Ma prima di fare altre gaffes si voltò e si allontanò dalla Sala Comune. Aveva appena preso una decisione. Non valeva la pena di attendere oltre Harry…era come Ron, non avrebbe mai capito! Aveva bisogno di una spinta…e forse un po’ di concorrenza poteva servire! Dopotutto Micheal non era poi così male…e magari un giorno avrebbe anche potuto imparare ad amarlo…

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

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Capitolo 20
*** In un giorno di pioggia ***


In un giorno di pioggia

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 066. Pioggia

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Dalla piccola discussione con Harry e Ron erano trascorsi alcuni giorni. Ginny aveva alla fine deciso di accettare la proposta di Michael e attendeva l’occasione migliore per comunicarglielo: non voleva che fosse banale. Se proprio doveva cominciare una storia con Michael, questa storia doveva iniziare almeno con il piede giusto!

-Michael?- disse un pomeriggio Ginny al ragazzo. Stava uscendo dall’aula di Storia della Magia insieme ai suoi compagni.

-Ginny! Che ci fai qui?- il ragazzo era sorpreso. Piacevolmente sorpreso. Forse non si aspettava che alla fine Ginny avrebbe trovato il coraggio di parlare con lui.

-Posso parlarti? In privato…- Ginny era arrossita ponendo la sua domanda. Non era abituata a fare cose del genere.

-Certo…ti va se…-ma la proposta di Michael venne interrotta nuovamente.

-Ginny?

-Harry?- il tono di Ginny non cercava nemmeno lontanamente di dissimulare il suo stupore per quella interruzione inaspettata.

-Posso dirti una cosa?

-Puoi dirmela più tardi?- senza degnare Harry di un altro sguardo si voltò sorridente verso Michael che fissava la scena infastidito.

-Per favore…

La ragazza guardò Harry scocciata. Cosa voleva ancora da lei? Non le era bastato quello che si erano detti in Sala Comune?

-D’accordo…Ti dispiace, Michael? Possiamo parlare più tardi noi due?

-Certo…dopo pranzo sotto la grande quercia in riva al lago, va bene?

-Perfetto! A dopo…- Ginny si alzò sulle punte e diede un bacio sulla guancia al ragazzo che arrossì imbarazzato.

 

 

-Allora…cosa vuoi da me, Harry?- Ginny avrebbe voluto nascondere il suo imbarazzo, ma proprio non ce la faceva. Cosa voleva Harry da lei? E perché non aveva potuto aspettare la sera per parlare tranquillamente in torre? Ora si trovavano soli in una vecchia aula che nessuno utilizzava più da anni…e Ginny sentiva distintamente il suo cuore accelerare i battiti. Senza più controllo.

-Ho pensato a quello che hai detto l’altra sera…su Hermione e Ron…

-Oh…- la delusione si dipinse sul volto della ragazza. Che cosa si aspettava? Harry aveva solo Hermione e Ron in comune con lei…

-Qualcosa non va, Gin?- chiese Harry che si era reso conto del cambiamento della ragazza.

-No…va tutto bene…solo non capisco ancora cosa vuoi da me…

-Vorrei che tu li lasciassi in pace!

-Io…cosa?

-Sì…tu vuoi ad ogni costo che Ron si renda conto che Hermione è cotta di lui…sì, l’ho capito anche io, non sono cieco! Ma non puoi imporre a una persona di amarne un’altra solo perché è così che tu vuoi…Ron non è ancora pronto…e forse nemmeno Hermione lo è! Per questo ti chiedo di smetterla…lascia che le cose seguano il loro corso!

-Harry…tu non conosci mio fratello…

-Ti sbagli! Forse sei tu a non conoscerlo affatto! Se tu adesso lo forzi non capirà mai che gli piace Hermione…anzi otterrai l’effetto contrario! Allontanarlo da lei…forse definitivamente! Te lo ripeto, Gin…l’amore non è qualcosa che puoi imporre! Se un ragazzo non ci prova con te…semplicemente non vuole provarci con te…perché lo devi obbligare?

Ginny avrebbe voluto rispondere…dire qualsiasi cosa…qualunque cosa. Ma era paralizzata. Sembrava che Harry stesse parlando di lei, della sua ossessione per il Bambino che è Sopravvissuto. E aveva dannatamente ragione. Non poteva imporre ad Harry di accorgersi di lei…così come non poteva imporre a se stessa di amare Michael. Cosa doveva fare?

-Ehi…mi stai ascoltando?

-Sì…sì…hai ragione. Lascerò che Ron ed Hermione se la cavino da soli…ora…ora devo andare…

-Certo….a proposito…quel Michael…mi sembra simpatico…

Ginny fissò Harry con una strana luce negli occhi. Cosa voleva dire con quelle parole? Che forse le permetteva di mettersi con lui? Forse per una volta Ginny avrebbe voluto piangere…ma non l’avrebbe mai fatto davanti a Harry.

-Sì, lo è…ciao, Harry…

-Ciao, Ginny!

La ragazza lasciò che Harry le passasse accanto e solo quando fu sicura di sentire la porta chiudersi alla sue spalle lasciò che una lacrima solitaria e furtiva le scorresse lungo il viso lentigginoso. Solo quando la goccia salata arrivò al labbro superiore Ginny si accorse di quello che era accaduto. La raccolse con l’indice della mano destra e si ravvivò i capelli rossi.

-Ora basta!

 

 

Michael la aspettava sotto la grande quercia. Come previsto. Michael era esattamente questo…era rassicurante. Ginny sapeva che Michael ci sarebbe stato. Sempre. Sapeva che qualunque cosa fosse successa, Michael sarebbe stato lì a consolarla…aiutarla…sorreggerla… eppure sapere questo non la aiutava affatto, non la faceva stare meglio. Nella mente di Ginny comparivano sempre quegli occhi verdi, sorridenti e fieri, con la loro inconfondibile luce. Li avrebbe riconosciuti tra milioni…gli occhi, la voce, il sorriso di Harry…Ginny sapeva esattamente che non avrebbe mai potuto dimenticarli, nemmeno se fossero passati anni. Niente avrebbe mai potuto cancellare quelle immagini…erano impresse dentro di lei. Per l’eternità.

Ma doveva andare avanti…Harry era qualcosa di irraggiungibile per lei. Lei non era fatta lui e lui non era fatto per lei. Non poteva darle quello di cui aveva bisogno. Quelle attenzioni e quelle tenerezze che invece Michael era disposto a darle. Incondizionatamente. E anche se era terribilmente doloroso cerare di mettere da parte quello che provava per Harry, Ginny si convinse che era l’unica scelta possibile. Che senso aveva continuare a soffrire sapendo fin dall’inizio che tutto quello non avrebbe mai portato a nulla? Perché illudersi che un giorno tutto sarebbe potuto cambiare, che lei un giorno avrebbe potuto aprire una breccia nel cuore del ragazzo che amava? Già…amava Harry…ma era altrettanto certa di non poterlo avere…mai…

Ad ogni passo che compiva verso Michael, Ginny si sentiva morire. Accettare la proposta di Michael significava mettere fine alla sua ossessione per Harry. Non era pronta. Non lo sarebbe mai stata…ma tanto valeva cominciare.

-Ginny! Ti stavo aspettando…- Michael le sorrideva dolcemente. E lei fece altrettanto fingendo una serenità e una gioia che in realtà in quel momento non aveva.

-Lo so…anzi scusami per averti fatto aspettare…Harry…- persino pronunciare il suo nome le faceva male. Era come se quel suono la trafiggesse. In un posto fastidiosamente vicino al cuore. E Ginny era troppo sveglia per non rendersene conto.

-Non importa…non sei costretta a dirmi cosa voleva Harry da te- Michael era terribilmente comprensivo. Sentiva di non meritare un ragazzo così…sentiva dentro di lei che lo stava tradendo….in un modo totalmente particolare. Ma lo stava tradendo. Ginny inghiottì quel nodo alla gola che il solo pensare a Harry le aveva fatto nascere.

-So anche questo…Michael io…io vorrei…

-Sei qui per rispondere alla mia domanda, vero?- ora anche lui era serio. Aspettava la sua condanna. Ginny sorrise amaramente al pensiero: Michael considerava una condanna un ‘no’ come risposta…ma Ginny era assolutamente certa che se il ragazzo avesse saputo che il suo ‘sì’ era solo un modo per scacciare Harry dai suoi pensieri…forse era questa la condanna…

-Sì…

-Non farmi stare in pena…

-Io…mi piacerebbe essere la tua ragazza, Michael!- Ginny sperava di essere riuscita a dissimulare la voce rotta con cui aveva pronunciato quella frase. Lei non era una di quelle ragazze che piangono per ogni cosa…ma in quel preciso istante avrebbe solo voluto piangere…così tanto da addormentarsi…e risvegliarsi in un mondo diverso…in cui lei non aveva mai incontrato Harry quel maledetto giorno a King’s Cross!

-Davvero, Gin?

La ragazza non aveva la forza di parlare ancora. Sapeva che se l’avesse fatto avrebbe certamente rivelato i suoi veri sentimenti. Si limitò ad annuire. Vide il volto di Michael avvicinarsi al suo…il suo primo bacio…e tutto quello che riusciva a pensare era a come sarebbe stato baciare Harry. Perché era la sola cosa che desiderava. Harry. Chiuse gli occhi…forse per cancellare la sgradevole sensazione che davanti a lei ci fosse un altro e non il suo ragazzo, Michael. Ma non ci riuscì…ancora quegli occhi chiari, quella voce calda, quel sorriso così spontaneo…soffriva. Stava soffrendo come mai prima di quel momento. Di nuovo quel nodo alla gola era tornato a tormentarla. Ma questa volta non riuscì a fermarlo. Non riuscì a ricacciarlo da dove era venuto.

Mentre le labbra sottili e morbide di Michael la sfioravano per la prima volta Ginny versò una lacrima. Calda. Bruciante. Era il segno della sua debolezza. Della sua colpevolezza.

All’improvviso un’altra goccia le bagno il viso. Questa volta fredda. Non proveniva da lei. Ginny aprì gli occhi. Non si era accorta che il cielo sopra Hogwarts era grigio. Aveva cominciato a piovere…per la prima volta nella sua vita Ginny ringraziò la pioggia…

-Ginny…tutto bene?- forse Michael si era accorto della lacrima…

-No…tutto bene…è la pioggia…

-Certo. Ti va se rientriamo?

-Sì, credo sia meglio- Ginny si sorprese quando Michael le prese la mano. Non era abituata a quel tipo di attenzioni. Alzò lo sguardo verso l’alto. Le gocce di pioggia le bagnarono il viso confondendosi con le ultime lacrime che Ginny si era concessa il lusso di versare. Doveva dimenticare Harry. Lasciarsi alle spalle tutto…sapeva che non ce l’avrebbe mai fatta. Ma il pensiero che potesse un giorno succedere la consolava. Almeno un poco.

-Gin…ci vediamo dopo cena?

-Sì, sarebbe meraviglioso!

-Bene…allora a dopo- un altro bacio. Uguale al precedente. Insignificante. Non riusciva nemmeno a capire se gli piaceva baciare Michael perché la sua mente era lontana e assente. No! basta! Doveva smetterla! Ora Michael era il suo ragazzo e lei si sarebbe impegnata perché tutto andasse per il meglio! Sì…Michael…non Harry…lo vide passare davanti a lei in lontananza. Rideva con Ron. Era così dannatamente carino quando rideva…diventava sempre leggermente rosso sulle guance e gli occhi si stringevano un po’ diventando più luminosi.

Ma Harry era il passato. Michael era il suo presente e forse il suo futuro…questo doveva bastarle. Già…

 

Ciao a tutti!

Finalmente Ginny ha fatto la sua (dolorosa) scelta…ma credo condivisibile visto che lei nemmeno esiste per Harry!

Scusatemi per gli enormi ritardi, ma ho iniziato la pratica forense e una nuova scuola di specializzazione per diventare un giorno (si spera) magistrato…quindi, il tempo scarseggia!

A presto!

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

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Cosa?

078.

Dove?

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Quando?

080.

Perché?

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Come?

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Se.

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E.

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Lui.

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Lei.

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Scelte.

087.

Vita.

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Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 21
*** Verde bagliore ***


Verde bagliore

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 030. Morte

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

-Ginny?

La ragazza non si era accorta che qualcuno la stava chiamando. Era appoggiata alla finestra della Sala Comune dei Grifondoro e fissava assorta un punto indistinto del paesaggio davanti a lei.

-Tutto bene?- Hermione si era abituata a vedere Ginny persa nei suoi pensieri, ma ogni volta che aveva provato a fare qualche domanda, Ginny le aveva sempre risposto che andava tutto bene.

-Certo! Pensavo a Michael!- era sempre questa la scusa che accampava.

E in effetti Michael occupava gran parte dei suoi pensieri. Aveva deciso di sforzarsi in ogni modo di dimenticare Harry e il miglior modo per farlo era imporsi di pensare a Michael ogni volta che il viso di Harry faceva capolino nella sua mente.

Aveva imparato a conoscere il suo primo ragazzo: le piaceva sul serio…era gentile e premuroso. Sempre attento a qualsiasi cosa potesse interessare Ginny. Hermione non faceva altro che ripeterle quanto era stata fortunata a trovare un ragazzo così! Ed era assolutamente vero! Era stata fortunata...Michael in qualche modo aveva capito cosa lei provava per Harry, ma nonostante tutto le aveva dato fiducia. Si era fidato di lei...e lei voleva meritarsi la sua fiducia ad ogni costo!

Si allontanò dalla finestra e si mise a sedere accanto ad Hermione, intenta a rileggere il proprio compito di Difesa contro le Arti Oscure, materia in effetti in cui non eccelleva particolarmente.

-Smetti di studiare, Herm, e rilassati! Domani non c’è scuola!

-Lo so…ma questo compito è così difficile!

-Andiamo! Mancano solo pochi giorni alla fine delle lezioni! E domani c’è l’ultima prova del torneo…credi davvero che a qualcuno importi del tuo compito?- Ginny sfilò dalle mani dell’amica il foglio di pergamena completamente riempito dalla calligrafia ordinata di Hermione.

-Hai ragione…speriamo che vada bene!

-Andrà bene! Non conosco nessuno che sia più informato di te sulla differenza tra i troll di caverna e quelli di montagna!- rispose Ginny leggendo il titolo del compito.

-Non mi riferivo a questo! Pensavo al Torneo…ho una brutta sensazione…

-Cosa vuoi dire?- chiese Ginny percependo distintamente un tremolio alla bocca dello stomaco. Anche lei era preoccupata. Non aveva mai voluto confidarsi con nessuno per paura di essere presa per pazza, ma…qualcosa la agitava. La notte non riusciva più a dormire. Continuava a sognare Harry che correva terrorizzato e un lampo di luce verde. Poi si svegliava. Sudata e impaurita.

-Voglio dire…non ti sembra che sia stato tutto troppo semplice? Queste prove hanno sempre comportato dei rischi…ogni torneo ha procurato morti o feriti…qui stanno tutti bene dopo due prove…soprattutto Harry…

-Perché soprattutto lui?

-Perché ha risolto i suoi problemi sempre un minuto prima che la prova avesse luogo…è strano…non lo so…mi sembra quasi che qualcuno lo stia facendo vincere!

-E’ assurdo, Hermione! nessuno può aiutare i campioni durante il torneo, nemmeno Silente!

Hermione sorrise quasi con accondiscendenza. Il tono di voce di Ginny era cambiato, si era fatto più acuto. Probabilmente le sue paure dovevano averla messa in agitazione.

-Hai ragione! Si vede che a forza di stare con Harry vedo pericoli ovunque…anche quando non ce ne sono! Credo sia meglio dormire! Domani sarà una grande giornata…per Harry almeno!

 

 

Ginny non sapeva cosa pensare. L’ultima prova era cominciata da ore e non c’era traccia di nessuno dei concorrenti. Scrutava il labirinto cercando di intravedere qualsiasi segnale che le facesse capire che Harry stava bene…ma non vedeva nulla.

-Stai tranquilla, Ginny! Sono sicuro che alla fine staranno tutti bene…- aveva detto Michael per incoraggiarla e tranquillizzarla.

-Alla fine?- chiese Ginny perplessa.

-Sì…volevo dire che prima o poi usciranno e…

Un boato assordò le orecchie di Ginny. Tutti gli spettatori si stavano accalcando verso le scale che portavano verso il centro dell’arena.

-Cosa è successo?- disse di nuovo Ginny. Sentiva il suo cuore battere più velocemente di quanto credesse possibile. Era Harry? E se era lui, in che condizioni era? Vivo o morto? Troppe domande e nessuno che conoscesse una risposta.

-E’ Harry!- sussurrò Hermione passando accanto a Ginny. La ragazza annuì come se quell’informazione fosse di fondamentale importanza per la sua vita. Registrò la notizia con una velocità tale che lei stessa si stupì per la rapidità con cui era arrivata al bordo della grande arena.

-Non puoi andare più avanti, Gin!- era stato Ron a fermarla. Stava per rispondere…e sicuramente l’avrebbe fatto, se non avesse notato lo sguardo di Ron. Non l’aveva mai visto così…era spaventato…terrorizzato. Che diavolo era successo? Cosa era capitato in quel dannato labirinto che Ron non voleva che lei vedesse?

-Ron…che stai…

-Hermione, porta via mia sorella!- Ron non stava ad ascoltare le proteste della sorella minore. Non voleva che lei restasse lì…

-Ron! Non sono una bambina! Che diavolo sta succedendo?- il tono di Ginny non ammetteva repliche. Non se ne sarebbe andata per nessuna ragione al mondo! Non prima di capire se Harry stava bene…

Un grido squarciò il silenzio irreale che si era creato. Ginny chiuse gli occhi d’istinto. Sapeva che qualcosa di orribile era accaduto.

-Cedric! Cedric è…morto!- sussurrò Michael accanto a Ginny. La ragazza si era quasi dimenticata che lui fosse lì…ma quelle parole la richiamarono alla realtà.

-Cosa? cosa stai dicendo?

Michael si limitò ad indicare un corpo steso a terra in mezzo alla folla. La maglia con i classici colori della casa dei Tassorosso. Ginny deglutì con forza. Sentiva che il nodo che le era nato in gola era difficile da sciogliere…non era Harry…Harry era salvo…tremava come una foglia ma non le importava che qualcuno se ne accorgesse.

-Gin, forse è meglio se ce ne andiamo…- Michael stava cercando di accompagnare Ginny verso l’uscita. La vedeva scossa e sconvolta per quello che era accaduto.

Ginny non aveva la forza per opporsi in quel momento e si lasciò condurre in Sala Grande dove presto si sarebbero radunati tutti gli studenti. Michael versò del succo di zucca in un bicchiere e lo porse a Ginny che con lo sguardo perso nel vuoto bevve senza rendersene conto.

-Va meglio, Gin?- solo alla domanda di Michael Ginny si risvegliò come di soprassalto.

-Come?

-Ti ho chiesto se va tutto bene…- Michael in ginocchio davanti a lei le accompagnò una ciocca ribelle dietro l’orecchio. Ginny sorrise meccanicamente.

-E’ solo...non è niente…non mi va di restare qui…ti spiace se me ne vado in torre?

La ragazza non aspettò una risposta da parte di Michael e si allontanò, prima lentamente, poi quando fu sola per i corridoi della vecchia scuola il suo passo si fece più veloce e deciso. Senza rendersene conto era arrivata nella torre dei Grifondoro. Ovviamente deserta. Probabilmente tutti stavano attendendo notizie nel cortile o in Sala Grande. Ma a lei non importava…non importava nulla!

Si sentiva…vuota…era una sensazione strana…era spaventata e nello stesso tempo non riusciva a capire quello che provava davvero. Era tutto così irreale…le sembrava di essere in uno dei quei sogni che l’avevano tormentata in quegli ultimi giorni. Era come se tutto intorno a lei fosse finto, frutto della sua immaginazione. Ginny sentì la sua testa improvvisamente pesante e la vista le si annebbiò. Di quello che accadde dopo non ricordò più nulla.

 

 

-Ginny…Ginny, mi senti?

Quando aprì gli occhi, Ginny era convinta di essersi appena svegliata da una normalissima notte di sonno. Ma in pochi istanti i ricordi la colpirono come delle lame affilate. Il torneo…le urla…Harry…e soprattutto Cedric…

-Dove…dove sono?- riuscì a chiedere  con un filo di voce.

-Sei in infermeria, Gin!

-Come ci sono arrivata? Ricordo solo di essere corsa fino alla torre…e poi la testa…mi faceva male…pulsava…non lo so…

-Sei svenuta…quando siamo venuti in torre ti abbiamo trovato a terra e abbiamo chiamato la McGranitt.

-Oh…beh…ora posso tornare in torre- quella di Ginny non era una richiesta, ma un’affermazione. Non voleva più restare lì…ma Hermione con un gesto dolce la riaccompagnò a sdraiarsi nel letto.

-E’ meglio se resti qui ancora un po’…

-Cosa è successo, Herm? Al Torneo intendo…Michael ha detto che Cedric…

-Sì…Cedric non ce l’ha fatta…è morto!

-Come…come è potuto accadere?

-Ecco…io non so…non so se…

-Hermione! Non sono una bambina! Voglio sapere cosa è successo! Anche ad Harry!

-Gin! Non è questione di essere dei bambini…quello che so me lo ha riferito Harry…e ti assicuro che non è facile da dire…

-Quindi Harry sta bene!- Ginny era sollevata da questa notizia. Almeno qualcosa di positivo c’era.

-Diciamo di sì…

-Che Merlino significa ‘diciamo di sì’? Non farti tirare fuori le parole di bocca!

-Ok…Voldemort…è stato Voldemort ad uccidere Cedric…

-Voldemort? Come è possibile? Lui è…

-In carne ed ossa! È…tornato….lui è tornato…

Ginny non poteva non percepire la difficoltà con cui Hermione pronunciava quelle parole. Il pericolo più grande che il mondo magico avesse mai conosciuto era tornato… Ginny respirò profondamente, forse per immagazzinare meglio la notizia.

-E Harry?

-Harry per poco non è stato ucciso da Voldemort…e anche da Moody…

-Moody? Il professore? Credevo che fosse dei nostri…

-Sì…in realtà non era il vero Moody…è una lunga storia, Gin! e Madama Chips ha detto che non ti devi affaticare.

Ginny aveva capito che Hermione non aveva la forza per raccontarle altro. Soffriva anche lei…ed era spaventata. Come tutti del resto. Chi poteva dirsi al sicuro ora? Voldemort era tornato…e onestamente Ginny temeva che questa volta avrebbe avuto la meglio su Harry…

-Ora devo andare…Harry e Ron mi aspettano. A proposito…tuo fratello è stato qui poco prima di me, ma tu dormivi ancora.

-Ringrazialo da parte mia e digli che ora sto bene!

Hermione sorrise e lasciò in silenzio l’infermeria, permettendo a Ginny di restare sola con i propri pensieri.

Cedric era morto…era davvero morto. Non le era mia capitato prima di vedere qualcuno morire…perlomeno non un ragazzo così giovane e certo non per mano del Mago Oscuro più potente di tutti i tempi! Forse era questo che la terrorizzava…la morte. Vederla…sapere che nessuno può considerarsi al sicuro…questo la spaventava.

Cercò di sforzarsi di ricordare il volto di Cedric. Le venne in mente quando lo vide con suo padre al Campionato del Mondo di Quidditch…era simpatico, in fondo. Già…era…ora non era più nulla. Era solo un corpo vuoto. Inevitabilmente e contro la sua volontà Ginny si ritrovò a pensare a come si sarebbe sentita se al posto di Cedric ci fosse stato uno dei suoi fratelli o Harry…senza controllo due calde lacrime le solcarono il viso. Le raccolse e si asciugò il viso. Non avrebbe mai potuto reggere a quel dolore. Trovava inconcepibile pensare alla sua vita senza Harry, o Fred o George, o Bill, Percy, Charlie o Ron…sapeva che non avrebbe mai potuto accettare una simile eventualità.

Eppure…eppure in cuor suo sapeva di dover accettare che quella possibilità si realizzasse. Voldemort era tornato e non se ne sarebbe rimasto in silenzio per molto…voleva vendetta. Voleva Harry…e avrebbe eliminato tutti coloro che si sarebbero frapposti fra lui e il giovane Potter.

La morte sarebbe entrata nella sua vita che lei lo volesse oppure no…e ogni volta avrebbe sofferto sempre di più vedendo che le persone a lei care avrebbero perso la vita. La guerra era anche questo…e prima avrebbe accettato questa nuova realtà, prima avrebbe trovato il modo di affrontarla! Non c’erano soluzioni…non ci si poteva chiudere in una stanza a piangere o disperarsi per quello che sarebbe certamente accaduto in futuro. Doveva alzarsi e combattere. Per se stessa, per la sua famiglia e per Harry. Combattere per cercare di cambiare quello che sarebbe potuto accadere!

Si alzò dal letto e si vestì velocemente. Nei corridoi erano tutti silenziosi e taciturni. Nemmeno Pix era in vena di scherzi. Lo incontrò che volteggiava mesto davanti alla Sala Grande.

-Ginny! Che ci fai in piedi?

-Ron! ero stanca di starmene in quel letto! E poi sto bene…Harry invece?

Lo sguardo di Ron si fece improvvisamente ancora più triste.

-Harry…si sente in colpa! come sempre…credo che dovresti andare a cambiarti.

-Per cosa?

-La cerimonia di Cedric…Silente vuole parlare con tutti gli studenti…fra mezz’ora in Sala Grande.

-Oh…certo…

Ginny si diresse verso la torre dei Grifondoro. Proprio come la sera prima. Ma questa volta sapeva esattamente cosa provava. Rabbia e frustrazione. Avrebbe impedito che quello che era accaduto a Cedric potesse accadere a qualsiasi membro della sua famiglia o ai suoi amici. Voldemort non avrebbe vinto. E nemmeno la morte.

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 22
*** Casa, dolce casa! ***


Casa, dolce casa!

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 090. Casa

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Sbam!

Ginny aveva appena sbattuto il suo baule per terra. Era nervosa. Anzi, no. Era furiosa!

Era tornata a casa da pochi giorni, ma aveva subito intuito che qualcosa non andava…e come poteva non essere così? Un ragazzo a Hogwarts era appena morto e Voldemort era tornato. Cosa si aspettava? Che tutto potesse scorrere nella più totale normalità? Beh….in effetti era esattamente quello che avrebbe voluto per lei e per quella estate. Due mesi di assoluto riposo…la mente lontana da quello che era accaduto e che stava per accadere…e invece…invece eccola di nuovo a preparare i bagagli. Per andare dove, poi? Ah, già…a casa di Sirius Black! Dove diavolo viveva Sirius Black?

Sbam!

I suoi libri scolastici erano appena finiti in fondo al baule. Avrebbe passato la sua estate in una casa che non conosceva e magari infestata da chissà cosa. perché non poteva trascorrere le giornate in riva al mare come avrebbero fatto praticamente tutti i suoi compagni?

-Hai finito di distruggere la tua stanza?- Ron era entrato senza quasi far rumore.

-Ron! Che ci fai qui?

-Mi assicuravo che nella tua battaglia contro il perfido baule tu avessi la meglio!- rispose ironico. Ma nel suo sorriso c’era un’ombra di tristezza.

-Già…beh, fra poco sono pronta! Dillo pure a mamma e papà!

-Qualcosa non va, Ginny?- Ron si era seduto sul letto della sorella e cercava di mostrarsi sereno come al solito. Ma per Ginny lui non aveva misteri.

-E’ solo che…avrei preferito…

-Restare a casa? Anche io, Ginny. Ma…Silente dice che è meglio se l’Ordine…

-L’Ordine? Che diavolo è l’Ordine? E soprattutto cosa vuole Silente?

-Ehi! Calmati! Non dovrei nemmeno dirti queste cose! E in effetti nemmeno io dovrei saperle…

-Fammi indovinare, riguarda Harry e Voldemort?

Ron impallidì visibilmente sentendo quel nome.

-Oh, piantala Ron! è solo un nome…

-Non è solo un nome…e comunque sì, riguarda lui ed Harry. Ma tu non sai niente, d’accordo?

-Come sempre….credete che sia ancora una bambina?- cominciò Ginny alzando la voce.

-Non fare la stupida! Ti stanno proteggendo!

Ginny non rispose ma si limitò a lanciare un’altra maglietta mal piegata nel baule.

-Vuoi che ti dia una mano?

-No, grazie!

-Andiamo, Gin! Prendila come una vacanza! In fondo abbiamo sempre desiderato andare fuori per l’estate!

-Già…ma io mi aspettavo qualcosa come l’oceano…non di finire rinchiusa in una casa dispersa chissà dove!

-Non è dispersa…è in centro Londra, vicino a King’s Cross…

Ginny si bloccò all’istante. La casa era in centro città…beh forse…

-E potremo uscire?

-Non lo so…non ne ho idea…

-Perfetto! Quindi saremo per la prima volta a Londra per più di un’ora e non potremo nemmeno vederla?

-Che c’è da vedere a Londra?

-Stai scherzando? Solo perché è piena di babbani non vuol dire che sia una città inutile!

-Mi sembri Hermione…

-Già…beata lei!

-Che vuoi dire?

-Che almeno lei si godrà le vacanze…

-Oh…non te l’ho detto? Verrà anche lei a Grimmauld Place…è lì che si trova la casa…

Anche Hermione era a Londra? Beh, forse dopotutto non sarebbe stato tutto tempo perso…almeno aveva qualcuno oltre ai suoi fratelli con cui sfogarsi per a forzata detenzione!

-Ora è meglio se ti dai una mossa! Mamma vuole partire prima di pranzo!

-D’accordo!

L’idea di passare l’estate a Grimmauld Place non la entusiasmava affatto. Non ci vedeva niente di buono nel restare bloccata in quel luogo. Sentiva che non era la cosa giusta da fare. Ma era ancora troppo piccola per potersi opporre ai suoi genitori e soprattutto a Albus Silente.

 

 

-Ginny! Sono felice che ci sia anche tu! Come stai?- Hermione era appena apparsa nel grande camino del salotto della casa in Grimmauld Place.

-Potrei stare meglio- rispose la ragazza fingendo un sorriso naturale. Ma Hermione non si lasciava ingannare. L’espressione dipinta sul volto dell’amica valeva più di mille parole.

-Mi accompagni nella mia stanza?- chiese Hermione a Ginny.

-Certo!- rispose Ron.

-Ehm…Ronald, perché tu non vieni con me in cucina?- Molly era intervenuta a bloccare il figlio che aveva già imboccato le scale per il piano superiore.

Ginny fissò la madre con uno sguardo di approvazione: da quando erano arrivati a Grimmauld Place lei aveva avuto attenzioni particolari per la figlia minore, forse perché si sentiva in colpa. Sapeva che era l’unica dei suoi figli ad essere furiosa per quel cambio di programma! E avere Ron tra i piedi non aiutava certo a migliorarle l’umore!

-Sbaglio o qualcosa non va?- chiese Hermione una volta arrivata nella stanza che avrebbe diviso con Ginny.

-Però…le lezioni della Cooman ti sono state utili!- rispose sarcastica la ragazza.

-Divertente, Gin! davvero molto divertente!

-Ok…scusami! È solo che mi sento in prigione qui! siamo in centro Londra e sono barricata in queste quattro lugubri mura!

-Gin, lo fanno solo per….

-Proteggermi, lo so! Me lo ripetono in continuazione! Ma siamo seri per un momento! Voldemort è appena tornato e non credo sia già per strada a mietere vittime!

-Sono d’accordo con te! Ma questo per il momento è l’unico posto sicuro…non c’è un luogo più sicuro, forse nemmeno Hogwarts!

-Come scusa? Nemmeno Hogwarts?- Ginny ora era perplessa. Credeva che al mondo non esistesse un luogo più sicuro di Hogwarts!

-Già…Silente in persona ci ha voluti qui! ci deve essere un motivo…e poi di cosa ti lamenti? Io ho sempre desiderato passare le vacanze lontano dai miei con gli amici…

Ginny sorrise. Doveva ammetterlo…passare le vacanze in compagnia di Hermione era una buona prospettiva. Dopotutto qualcosa di buono quelle vacanze forzate ce l’avevano…

-Oh…bene! Anche l’ultima maglietta è sistemata. Ora…che ne diresti di portarmi a fare un giro turistico della casa?

-Oh, ma certo! Da dove vuoi cominciare? Dalle stanze chiuse perché non ancora disinfestate da quegli adorabili mostriciattoli o altre strane creature che i deliziosi precedenti abitanti della casa hanno pensato di lasciare per evitare che ospiti indesiderati come noi potessero metterci becco? Oppure dalla stanze chiuse perché abitate da una serie di quadri molto poco amichevoli probabilmente raffiguranti gli adorabili antenati di Sirius Black?

-Vedo che detesti proprio questa casa!- rispose Hermione ridendo di cuore.

-Non c’è niente da ridere! Non hai visto il dipinto della madre di Sirius? Beh..ti farà accapponare la pelle!

-Ehi! Hermione, devi venire, presto!- Ron era entrato come una furia in stanza. Il suo sguardo sconvolto aveva convinto Ginny a non cominciare una lunga litigata con il fratello per averla completamente ignorata, come se fosse trasparente!

-Cosa è successo, Ron?- chiese Hermione spaventata.

-Beh..ecco…

-Per l’amor del cielo, Ronald! Non sono una bambina! Dimmi che è successo!

-Harry! è stato espulso da Hogwarts!

 

 

-CHE COSA?- urlò Ginny incredula. Quello che Ron aveva appena raccontato era troppo assurdo per essere plausibile!

-Se Harry ha usato l’incanto Patronus significa che era in pericolo!- continuò dopo aver ripreso fiato ed essersi accorta di aver urlato troppo!

-Questo lo so anche io, grazie! E anche Silente ne è convinto. Ho sentito che ne parlava con gli altri di sotto…

-Silente è qui?- chiese Hermione che finalmente aveva trovato il coraggio di parlare.

-Era qui…se ne è andato…ha solo detto a papà che è riuscito ad ottenere una sospensione della punizione di Harry e ha detto a Moody di andarlo a prendere…insieme a quella un po’ matta…

-Non è matta! E si chiama Tonks!- protestò Ginny, offesa.

-Sì, beh…Harry arriverà stanotte e poi…poi dovrà affrontare…in effetti non ho ben capito cosa…Waz…Wil…Wiz…

-Wizengamot?- chiese Hermione allarmata.

-Sì, quello! Perché fai quella faccia?

-E’ il tribunale dei maghi….ma non capisco…si usa solo per i gravi reati…non per un semplice caso di magia minorile! Vogliono fare fuori Harry!

-Cosa vuoi dire?

-Che lo vogliono zittire! Lui è l’unico a sostenere che Tu-Sai-Chi è tornato!

Ginny e Ron la guardavano perplessi.

-Scusate, ma non avete letto la Gazzetta in questi giorni?

I due Weasley scossero la testa con imbarazzo.

-Caramell sta cercando di screditare Harry e Silente! È convinto che Silente voglia rubargli il ruolo di Ministro!

-Ma è assurdo!

-Lo so! Ma per Caramell è una realtà!

-Hermione, cara! Ti piace la tua stanza?- Molly era entrata proprio nel momento in cui Ginny avrebbe voluto replicare.

-Sì, signora Weasley! È perfetta!

-Bene…ti dispiacerebbe scendere? Sirius vorrebbe salutarti…

-Ma certo!- la ragazza uscì dalla porta accompagnata da Ron e Molly e lanciando un ultimo sguardo a Ginny.

La piccola Weasley si avvicinò alla finestra e appoggiò la fronte al vetro. Aveva cominciato a piovere. I bambini che giocavano nel piccolo parco davanti alla casa stavano scappando veloci verso i portoni dei palazzi vicini. Sorrise. Per un istante le venne in mente quando lei e i suoi fratelli tornavano di corsa alla Tana per proteggersi dagli scrosci di temporale estivi. Già…la Tana…senza volerlo si ritrovò a pensare che forse in quel momento Dissennatori o Mangiamorte erano a casa sua e la stavano rovistando in cercando i chissà cosa…Per la prima volta, Ginny ringraziò di essere a Grimmauld Place. In fondo era al sicuro lì…nessuno l’avrebbe trovata lì…nemmeno Voldemort…

-Ginny! A tavola!- le grida di sua madre risuonavano forte per tutta la casa. Ginny scese le scale e arrivò in sala da pranzo. Tutta la sua famiglia era lì…o almeno buona parte…percy se n’era andato convinto che Harry e tutti loro erano dei pazzi a credere che Voldemort fosse vivo. Aveva sofferto tanto quando aveva visto Percy andarsene per sempre…ma era stato un dannato idiota! Aveva tentato di mettersi in contatto con lui…ma non aveva mai risposto!

-Ginny! Eccoti! Avanti…o la zuppa si fredderà!

Ron, Fred e George si stavano già abbuffando come maiali. Molly li rimbrottava come al solito. Arthur fingeva di sostenere la moglie ma in realtà rideva sotto i baffi. Tutto come al solito, insomma. In fondo era questa la sua casa. Dovunque si trovasse la sua famiglia. E così da quella sera Grimmauld Place non le sembrò più la stessa orribile prigione in cui era stata scaraventata pochi giorni prima! Ora Grimmauld Place era una Casa!

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

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Neve.

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Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

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Chi?

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Cosa?

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Dove?

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Perché?

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Come?

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E.

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Lui.

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Lei.

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Scelte.

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Vita.

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089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

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Tradimento.

098.

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Scelta libera.

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Capitolo 23
*** L'esercito di Silente ***


L’Esercito di Silente

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 083. E

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Tornare a scuola non era stata la boccata d’ossigeno che Ginny si aspettava.

Anche se Grimmauld Place non le sembrava più un luogo lugubre quanto una prigione, solo l’idea di ritornare a scuola le dava un po’ di sollievo…tonare alla solita vita, rivedere Michael…era come riprendere un sogno rassicurante abbandonato a metà la notte precedente. O almeno così doveva essere!

Al suo ritorno, invece, trovò che la scuola era stata invasa da Dolores Jane Umbridge, una donna perfida che aveva rovinato l’atmosfera della scuola in pochi giorni. Si respirava un’aria diversa nei corridoi…gli studenti si guardavano con timore, quasi con la paura che scambiare due parole con gli altri fosse contrario alle regole di Hogwarts. E questo valeva soprattutto per Harry…tutti gli stavano lontano, proprio come suo padre le aveva anticipato prima di partire.

-Ginny…Harry avrà bisogno di aiuto quest’anno…sarà più solo che mai ad Hogwarts…fai in modo di non lasciare che accada!

-Harry? Solo? Papà…dimentichi che Harry ha Ron ed Hermione! E poi tutti adorano Harry a scuola!- Ginny era diventata di uno strano color porpora davanti al padre. Parlare di Harry con qualcuno che non fosse Hermione la metteva terribilmente a disagio.

-Sì…ma non dimenticare che la Gazzetta lo dipinge come un ragazzino pazzo e pieno di sé! E tu conosci tuo fratello..a volte non riesce a vedere più in là del suo naso. Non per cattiveria, certo…ma…beh, vedo che tu…che tu sì, insomma…mi sembra che tu riesca a cogliere meglio queste cose…soprattutto se si tratta di Harry…

Ginny non aveva voluto approfondire cosa intendesse suo padre con quelle parole. Le sembrava volesse dire molto di più…forse che sapeva di quello strano legame che la legava ad Harry. Si limitò ad annuire velocemente e a borbottare qualcosa sul fatto che avrebbe fatto il possibile. E salì di corsa sull’Espresso per Hogwarts.

 

 

Ginny aveva rimuginato sul discorso fattole dal padre per tutto il viaggio, ma come spesso accadeva, credette che il suo vecchio genitore fosse stato un po’ troppo apprensivo! Dovette cambiare idea al consueto banchetto di inizio anno. Nessuno aveva voluto sedersi accanto a Harry…e questo non era normale! Di solito i suo compagni facevano a gara per cercarlo! Fu lei ad occupare il posto vicino a lui, ottenendo l’approvazione di Hermione. Ma questo era solo l’inizio! Anche in Sala Comune tutti evitavano Harry come se avesse avuto la peste…ogni tanto si scopriva a guardarlo di sottecchi mentre era seduto sul grande divano rosso: aveva lo sguardo triste e malinconico…non ricordava di averlo mai visto così prima! E quando provava ad avvicinarsi a lui lo scopriva irascibile e sempre arrabbiato, con tutti…persino con lei che non gli aveva fatto nulla. Ma Ginny non se la prendeva mai. Sapeva il perché di quello strano comportamento. Era tutta colpa di quella maledetta arpia della Umbridge! Una sera Ginny era scesa in Sala comune perché non riusciva a prendere sonno…aveva deciso che ne avrebbe approfittato per studiare qualcosa. Ma a pochi passi dalla Sala si fermò sentendo due voci familiari.

-Harry! Io so che non vuoi, ma devi…devi dirlo a Silente!- disse Hermione con un tono così preoccupato da spaventare Ginny.

-Non posso! Silente non si avvicina a me dalla fine dell’anno scorso! Non andrò da lui a piagnucolare come un bambino!

-Non è piagnucolare! È denunciare un abuso! La Umbridge non può continuare a fare quello che vuole! Non può punire gli studenti con questo…

E alzò la mano di Harry che la scansò con un gemito.

Ginny sentì Harry ridere amaramente.

-Pensi che Silente possa fermarla?

-Che vuoi dire?

-L’hai detto tu, Hermione! La Umbridge è qui su ordine del Ministro…per controllare me e Silente! Non credo proprio che sia nei suoi piani lasciarsi comandare da Silente!

Capì che Hermione aveva aperto la bocca per rispondere ma Harry non le diede il tempo per farlo. Ginny risalì le scale di corsa prima che Harry la potesse vedere. Cosa diavolo aveva fatto la Umbridge di così orribile da spaventare anche Hermione e Harry?

 

 

-Io non credo che tu dovresti preoccupartene, Gin! in fondo se la Umbridge l’ha punito un motivo ci deve essere, non trovi?- Michael non condivideva affatto i timori di Ginny. Anzi. Per lui la Umbridge era una buona insegnante…o almeno non era l’alter ego di Voldemort, oppure un lupo mannaro, o peggio un mangia morte camuffato da Auror.

-L’unico motivo per cui Harry è stato punito è perché ha detto la verità!- ribatté Ginny ferita dal comportamento del suo ragazzo. per la prima volta da quando si era messa con Michael, Ginny pensò seriamente di aver sbagliato. Lui non era adatto a lei! Non riusciva a condividere con lei nulla a parte il Quidditch!

-Quale verità? Che Tu Sai Chi è tornato? Gin! non dirmi che gli credi!

-Certo che gli credo e dovresti farlo anche tu!

-Perché? Solo perché lo dice Potter?- aveva pronunciato quel nome con astio e odio. Odiava Harry. Michael odiava Harry per partito preso. Perché? Forse perché lei in realtà era innamorata di lui?

-Sei davvero così stupido o fai solo finta di esserlo?- Ginny non diede a Michael il tempo per risponderle. Si girò così velocemente su se stessa da perdere quasi l’equilibrio. Come aveva fatto a mettersi con un tipo come Michael? Era andata da lui perché gli sembrava l’unica persona con cui potesse parlare liberamente, con poteva confidarsi senza paura di essere giudicata. E invece…e invece Michael era esattamente come tutti gli altri! Uno schifoso ipocrita che osteggiava Harry solo perché così diceva la gazzetta. Dove era il suo cervello? Dove era la sua capacità di pensare con la sua testa? No…lei non poteva restare con un ragazzo così!

 

 

-Ginny, ti posso parlare un istante?- Hermione si era avvicinata alla piccola Weasley in un modo che aveva fatto sorridere la ragazza. Sembrava guardinga…

-Certo, purchè tu la smetta di voler sembrare una spia…

-Che cosa?- chiese Hermione a disagio.

-Sembra che tu stia cercando di nascondere il fatto che vuoi parlare con me…

-Io…no! Assolutamente no!

-Allora che c’è? È per la storia di quella riunione alla Testa di Porco?

Hermione sbiancò improvvisamente.

-SHHH!!! Zitta! Non deve sentirti nessuno!

-Pensi davvero che qualcuno qui sia interessato a quello che diciamo? Devo ammettere però che sono un po’ delusa pensavo saresti venuta pima da me che da Fred e George!

-Io…io…ci ho provato! Ma eri sempre così arrabbiata in questi giorni!- protestò Hermione che aveva ritrovato un po’ di colore sulle guance.

-D’accordo! Comunque Fred mi ha detto quello che avete intenzione di fare… intendiamoci, sono assolutamente con voi ma non vi sembra che sia un po’ pericoloso con la Umbridge in giro? Voglio dire…se lo venisse a sapere per Harry sarebbe la fine…finirebbe ad Azkaban!

-Ma non lo verrà a sapere! Staremo molto attenti! Credi davvero che io permetterei ad Harry di fare qualche sciocchezza?- gli occhi di Hermione erano colmi di rimprovero nei confronti dell’amica per aver anche solo pensato quello che aveva detto.

-Ok…scusami! Comunque io ci sarò…

-Perché non lo dici anche a Michael? Credo gli potrebbe interessare…

Ginny si voltò verso l’amica e le sorrise ironica.

-Non fingere di non sapere, cara Hermione! Non sei brava a mentire!

-E va bene! So che c’è stato un piccolo screzio, ma…

-Michael è convinto che Harry sia un bugiardo! Esattamente come dice la Gazzetta! Io non lo definirei un piccolo screzio…

-Sono sicura che non è così…è solo geloso di Harry! Lui sa che..beh..che tu hai avuto una cotta per lui!

-Forse…ma non ho intenzione di chiedergli di venire a questa riunione segreta…non gli offrirò Harry su un piatto d’argento!

Hermione sorrise comprensiva appoggiando delicatamente una mano sulla spalla di Ginny.

-Fai come vuoi…tu lo conosci meglio di me!

A dire la verità Ginny non era poi così convinta di conoscere bene Michael…se lo avesse conosciuto bene, forse non si sarebbe trovata a discutere con lui dell’onestà di Harry!

-Ci penserò- si ritrovò a dire Ginny. Chiuse il libro che stava fingendo di leggere da qualche minuto e si avviò per i corridoi della scuola cercando di capire cosa fosse meglio fare.

 

 

-Gin! Gin, aspetta!- Michael la stava rincorrendo da qualche secondo per i corridoi senza che la ragazza si degnasse di fermarsi ad attenderlo.

-Michael! Scusami…non ti avevo sentito!- Ginny dal canto suo non tentava di nascondere la falsità delle sue parole. La rabbia per la discussione avuto qualche giorno prima non le era ancora passata.

-Senti…so che ce l’hai con me per la storia di Harry! ci ho riflettuto…se tu gli credi, devi avere un motivo valido! Non sei una sciocca credulona…

Ginny rimase stupita da quel cambiamento di opinione e probabilmente la sua faccia doveva riflettere quello sbalordimento perché Michael sorrise rilassato.

-A cosa è dovuto questo?

-Come ti ho detto ci ho pensato…e credo che la mia gelosia nei confronti di Harry abbia per un attimo preso il sopravvento!- ammise il ragazzo arrossendo sulle guance.

-Ne sono felice…

-Che io sia geloso?

-Anche…ma soprattutto che tu abbia cambiato idea…

-Quindi possiamo dimenticare quello che ci siamo detti l’altro giorno?

Ginny finse di pensarci per qualche istante di troppo. Poi sorrise.

-Ovviamente sì…

Mentre camminava di nuovo al fianco di Michael incrociò Hermione. La ragazza si sorprese nel vederli di nuovo insieme e lanciò all’amica uno sguardo curioso. Ginny in risposta si limitò a indicare con le labbra che era tutto tornato alla normalità. All’improvviso le venne in mente la chiacchierata avuta con Hermione la sera prima. La riunione alla Testa di Porco. Doveva invitare Michael? In fondo lui le aveva appena dato fiducia…aveva messo in dubbio quello che tutto il mondo magico andava dicendo da mesi per dare retta a lei…aveva dimostrato di non essere come tutti gli altri che avevano voltato le spalle a Harry senza pensarci un attimo. Doveva anche lei dimostrargli quella fiducia e quel rispetto che lui aveva appena dimostrato a lei.

-Michael…c’è una cosa di cui vorrei parlarti…

-Sarebbe?

-Ehm…Hermione ha organizzato una cosa per la prossima uscita a Hogsmeade…

-Che tipo di cosa?

-Una riunione…segreta…devi promettermi che qualsiasi cosa tu potrai pensare della mia proposta, non riferirai nulla a nessuno!

-Ginny, mi stai spaventando…

-Ok…si tratta della Umbridge…Hermione sostiene, e io sono d’accordo con lei, che le lezioni di Difesa che stiamo ricevendo siano inutili…e che se Voldemort è davvero tornato dobbiamo imparare a difenderci sul serio…

Ginny attese per qualche istante che Michael desse un qualsiasi segno di reazione.

-Mi sembra giusto…anche secondo me…se, e ripeto se, Harry ha ragione l’istruzione che stiamo ricevendo non ci proteggerà di certo. Ma non capisco quale sia l’obiettivo di questa riunione segreta…

-Fondare un gruppo di studio…diciamo così…

-Ma ci servirebbe un insegnante e dubito che a Hogwarts troveremo qualcuno disposto a mettersi contro la Umbridge…aspetta un attimo…non vorrai dirmi che…no! è assurdo! Non vorrai farmi credere che dovremo prendere lezioni da Harry?

-Perché no? lui è un esperto…

-Perché ha affrontato Tu Sai Chi una volta? Aveva un anno all’epoca e dubito che abbia lanciato un qualche incantesimo volontariamente contro il Signore Oscuro!

-L’ha affrontato più di una volta…

-Questo lo dice lui…

-Torniamo sempre allo stesso punto! O gli credi o non gli credi! Non puoi optare per una scelta a metà!

-D’accordo…daccordo…e se la Umbridge ci scopre? Non hai pensato che forse il tuo Harry verrebbe sbattuto fuori da Hogwarts e che probabilmente la stessa sorte toccherà anche a noi?

-Mi sembra un rischio accettabile per essere pronti nel caso in cui Voldemort…

Ginny non finì la frase perché si accorse che Michael era intento a riflettere seriamente sulla proposta di Ginny.

-Facciamo così…verrò a questa riunione e solo allora deciderò cosa fare, ok? Più di questo non ti posso promettere…

Ginny sorrise soddisfatta e gli si gettò tra le braccia per la gioia.

-Non chiedo di meglio! Non te ne pentirai, te lo prometto!

 

 

Aveva fissato Michael per tutto il tempo. Non sapeva cosa passava nella sua testa, ma avrebbe tanto voluto poterlo sapere! Lo aveva visto annuire un paio di volte mentre Hermione parlava…era anche intervenuto ponendo domande sensate. Era interessato. Sul serio. E Ginny sapeva che lo stava facendo solo per lei. Perché a lei ci teneva davvero e voleva superare l’astio che provava per Harry.

Immersa nei suoi pensieri non si era accorta che la riunione era finita. Hermione aveva invitato tutti gli interessati a iscriversi a questo particolare gruppo di studio. Michael era ancora seduto sulla panca che si era procurato sin dall’inizio e che aveva condiviso con Colin Canon. Stava riflettendo, Ginny lo vedeva. Sapeva che quando fissava un punto nel vuoti significava che era immerso in qualche difficile ragionamento di cui non riusciva a trovare la conclusione.

-Michael…ti aspetto fuori…

Con quelle parole Ginny aveva voluto dire molto di più. Lo aveva lasciato libero di decidere senza che lei potesse controllare quello che avrebbe fatto. Lasciava che lui prendesse la strada che il suo cuore gli dettava e non avrebbe mai fatto nessun rimprovero per quello che avrebbe scelto di fare.

 

 

Non aveva voluto sapere nulla da Michael. Non gli aveva chiesto che cosa aveva deciso di fare. Aveva trascorso il resto della giornata come se quella riunione non ci fosse stata. Si era lasciata coinvolgere da Michael nei mille giochi e scherzi che l’emporio di Zonco proponeva e aveva porbabimnete messo su qualche etto dopo il passaggio a Mielandia.

Ma ora voleva sapere. Doveva sapere.

-Hermione…- disse Ginny fermando l’amica in Sala Comune. Sembrava stranamente raggiante.

-Gin! Grandiosa giornata non credi?

-Certo…ehm…hai con te per caso la lista?

-Ovviamente! Perché ti interessa? Vuoi sapere se alla fine Michael ha aggiunto il suo nome?

Ginny annuì seria in volto. Hermione non la stava certo aiutando. Di sicuro lei sapeva se il suo ragazzo aveva accettato di entrare a far parte di quel gruppo studentesco segreto, ma sembrava non volerglielo dire.

-Eccolo!- disse infine la ragazza porgendo un foglio di pergamena piegato.

Ginny lo prese e scoprì con stupore che le sue mani stavano tremando. Cominciò a leggere dalla prima riga.

-Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Ginny Weasley, Fred e George Weasley, Neville Paciock, Dean Thomas, Lavanda Brown, Calì Patil, Padma Patil, Cho Chang- e a questo nome lo stomaco di Ginny ebbe un fremito. Aveva notato la ragazza alla riunione e le aveva dato fastidio vederla lì…forse perché Harry era ancora cotto di lei… continuò a leggere: -Marietta Edgecombe, Luna Lovegood, Katie Bell, Alicia Spinnet, Angelina Johnson, Colin e Dennis Canon, Ernie Macmillan, Justin Finch-Fletchley, Hannah Abbott, Susan Bones, Anthony Goldstein, Terry Steeval, Zacharias Smith….

A questo punto Ginny sorrise.

-E…Michael Corner!

 

 

Buongiorno a tutti….

È quanto mai arduo descrivere i sentimenti di Ginny in questa fase. Sempre in bilico tra Harry e Michael…cercare di immaginare quello che pensava o provava è davvero complesso, ma spero di aver reso l’idea anche in questo capitolo!

A presto!

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 24
*** Occhio non vede ***


Occhio non vede…

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 071. Rotto

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

Era al settimo cielo.

Camminava a un metro da terra e aveva sempre un sorriso ebete stampato in faccia.

Era felice per essere riuscita a convincere Michael a unirsi alla causa di Harry…o era più felice perché ora aveva un’ottima scusa per vedere Harry qualche ora a settimana? Oh…ma cosa importava capire il perché! L’importante è che non si era mai sentita così prima di quel momento!

-Se non la smetti di ridere ti verrà una paresi!- la prese in giro Demelza una volta in Sala Grande durante l’ora di pranzo.

-Scusami, ma è più forte di me!

-E non puoi dirmi che cosa ti rende così felice, vero?

Demelza aveva imparato a capire i segreti di Ginny senza fare troppe domande.

-Se ti dicessi che è per Michael?

-Non ti crederei nemmeno per un istante….

Ginny si limitò a sorridere misteriosa e abbassò lo sguardo verso il suo piatto. Già…nemmeno lei ci credeva davvero. Era Harry a renderla così euforica. Solo Harry.

 

 

-Non credi che sia stata la lezione di Difesa contro le Arti Oscure più bella che tu abbia mai visto?- il primo incontro dell’ES era appena terminato e Ginny non riusciva a non pensare a quanto si era sentita bene in quelle quattro mura. Era riuscita a dare prova delle sue abilità di strega davanti a tutti…ma soprattutto davanti a Harry e lei poteva assolutamente giurare che lui l’aveva guardata piacevolmente ammirato. Sì…non si sbagliava! Lei non si era mai sbagliata su Harry. Era certa che qualcosa in lui fosse cambiata, che forse si stava accorgendo di lei…in un modo totalmente nuovo. Non era più la sorellina di Ron. Era Ginny Weasley, membro dell’ES e strega dagli enormi poteri.

Si cullava in quest’idea oramai da qualche giorno attirando su di sé l’insofferenza di Michael che non condivideva affatto il suo buon umore. Era strano…era come se le lezioni dell’ES lo mettessero di cattivo umore. Eppure andava bene anche lui…certo non quanto Ginny, ma se la cavava sicuramente meglio di Neville e di Ron! Ma invece che essere felice per i progressi fatti, ogni volta che terminava la lezione Michael era sempre più teso e nervoso.

-Non credi che il suo nervosismo potrebbe essere dovuto, beh…alla sua gelosia?- Hermione aveva avanzato l’unica spiegazione possibile al comportamento sempre più scostante di Michael.

-No…non credo! Perché dovrebbe essere geloso? Lo sa benissimo che io e Harry siamo solo amici!

-Certo…a questo proposito non so se te ne sei accorta, Gin…- Hermione aveva cominciato un discorso difficile. Lo si capiva dal mondo in cui cercava le parole per continuare le frasi. Sembrava quasi che faticasse a trovare il modo di esprimere un concetto difficile.

-Te ne sei accorta anche tu?

-Beh…anche un cieco lo vedrebbe!- Hermione era sollevata che l’amica si fosse resa conto di quanto stava succedendo in quella stanza durante gli allenamenti.

-Lo so…credi che prima o poi si farà avanti?

L’amica guardò Ginny sbattendo le palpebre velocemente. Non pensava certo che Ginny avrebbe preso così bene una possibile relazione tra Harry e Cho. Ma in fondo era meglio così!

-Beh…sai come è Harry…ha i suoi tempi! Ma credo che ci siano buone speranze! Questa storia dell’ES ha sicuramente velocizzato i tempi…

-Già…ne sono molto felice! Non credevo che sarebbe stato tutto così facile!

Hermione non capiva. Ginny era decisamente troppo felice per Harry e Cho! E per quanto ne sapeva lei, Ginny era ancora cotta di Harry…da quando il mondo si era completamente ribaltato?

-Perché mi guardi così?- chiese Ginny stupita per come l’amica la fissava da qualche istante.

-Nulla…solo non mi aspettavo che tu la prendessi così bene…

-Beh…come dovrei prenderla?

-Credevo…sì…beh…credevo ti piacesse ancora Harry!

-Infatti…Hermione, tu di che diavolo stai parlando?- Ginny aveva alla fine capito che lei ed Hermione stavano affrontando due questioni diverse senza rendersene conto.

-Lo chiedo io a te! Tu di che diavolo stai parlando?

-Sto parlando di me e Harry…l’hai visto come mi guarda!

-Gin…- intervenne Hermione rossa in viso. Come poteva ora confessare tutto all’amica senza farla soffrire?

-E’ chiaro, no? Sono sicura che è rimasto stupito per le mie doti magiche e questo gli ha fatto aprire gli occhi su di me…

-Ginny…

-Lo sapevo che alla fine sarebbe successo! Sono stata una stupida a dubitare di lui…forse però ora dovrei lasciare Michael…in fondo sapere che sono libera potrebbe far capire ad Harry…

-GINNY!- urlò Hermione per farsi sentire. Ginny era come un fiume in piena che non voleva sentire ragione. E per un istante Hermione provò pena per lei. Ma non poteva nasconderle la verità. Se era sua amica doveva dirle sinceramente come stavano le cose…

-Che c’è Hermione?

-Harry…non è innamorato di te…mi…mi dispiace…lui…lui vuole Cho…a lui piace Cho…

Hermione era costernata. Pronunciare ogni parola era per lei una sofferenza, ma doveva essere più chiara possibile. Non voleva che Ginny si illudesse di nuovo.

-No…ti stai sbagliando…lui…- dopo un primo istante in cui sembrava voler cedere alle lacrime, Ginny riprese coraggio.

-Non mi sto sbagliando…sono la sua migliore amica…credi che ti mentirei su una cosa tanto importante?

Ginny fissò Hermione con uno sguardo cupo e vuoto. Era come se la sua mente rifiutasse di registrare quella informazione. Per Ginny c’era una sola verità…ed era che Harry finalmente si era accorto di lei.

-Lui…mi ha visto fare magie straordinarie per la mia età…

-Lo so…e davvero, mi ha detto cose bellissime su di te, ma…non ti vede come sua possibile….ragazza…

-Ti sbagli! E te lo proverò!- disse infine Ginny ponendo fine alla discussione. Lei avrebbe dimostrato all’amica che Harry era cambiato e Cho non era affatto nei suoi pensieri. Lo avrebbe dimostrato ad ogni costo!

 

 

Le parole di Hermione le ronzavano in testa senza sosta. Ma lei era assolutamente convinta che l’amica si stesse sbagliando. A Harry non poteva piacere ancora Cho…non dopo aver visto di cosa era capace Ginny Weasley! Trovava assurda solo l’idea che Harry potesse essere interessato a quella piattola di Cho…passava metà del suo tempo a piangere! Ogni volta che le capitava di incontrarla nei bagni della scuola tra una lezione e l’altra era una valle di lacrime…oh, certo…era ancora scossa per la morte di Cedric, ma proprio per questa ragione era impossibile che tra lei ed Harry nascesse qualcosa. lei era ancora innamorata del suo ex! Era questa la verità in cui Ginny amava crogiolarsi.

Immersa in questi pensieri Ginny non si era resa conto che il Natale era ormai alle porte. Le lezioni volgevano al termine e l’unico motivo per cui Ginny si era accorta del sopraggiungere di quella festività era la mole di compiti che tutti gli insegnanti aveva dato per le vacanze.

Harry aveva fissato per l’ultimo pomeriggio di scuola l’ennesima riunione dell’ES. Malgrado le parole di Hermione, Ginny continuava ad essere fiduciosa che Harry l’avesse finalmente notata. Per questo anche quel giorno era di buon umore, cosa che aveva spiazzato Hermione.

-Vedo che sei di ottimo umore…

-Già!

-E posso sapere come mai?- chiese la ragazza sospettosa.

-Herm, so a cosa stai pensando! Ma fidati di me…per favore!

Hermione avrebbe voluto rispondere qualcosa per far capire a Ginny che la sua era un causa persa, ma venne trascinata da Ron verso il centro della stanza. Sentiva che la prossima volta che avrebbe rivisto Ginny, l’avrebbe trovata con il cuore a pezzi.

 

 

Aveva visto solo una cascata di capelli rossi correre verso il dormitorio delle ragazze. Non ci era voluto molto per capire a chi appartenessero quei capelli e perché la loro proprietaria si fosse allontanata dalla folla così in fretta. Per fortuna Ron non aveva notato nulla, perché era ancora impegnato a chiedere a Harry i particolari del suo bacio con Cho Chang. Ma Hermione l’aveva vista.

-Ehm…scusate, io sono molto stanca, vorrei andare a dormire…

-Certo! Veniamo anche noi…- rispose Harry felice di aver trovato una scusa per non dover più ripetere a Ron i particolari di quella scena privata.

Hermione aprì con delicatezza la porta della stanza di Ginny e ci si infilò velocemente senza far rumore. Tutto il dormitorio era già immerso nel sonno più profondo e Hermione fu quasi tentata di andarsene quando sentì un singhiozzo soffocato.

-Gin! gin, sei tu?

Hermione non ottenne subito risposta, ma vide una figura nell’ombra che si muoveva. Senza pensarci ulteriormente, la ragazza si avvicinò e si sedette sul letto di Ginny appoggiandole una mano sui capelli morbidi.

-Andrà tutto bene, Ginny! Te lo prometto…passerà…- disse accarezzando con dolcezza i capelli. In effetti Hermione non sapeva che altro fare per consolare Ginny se non restarle accanto così…presente ma discreta.

-Herm…- disse poi Ginny non riuscendo a trattenere un singhiozzo più forte di altri.

-Shh…non parlare ora, avremo tempo!

-No, Herm, voglio parlarne ora…che senso ha rimandare? Tanto non riuscirò a chiudere occhio stanotte! Ti dispiace se scendiamo di sotto?

Hermione annuì e aiutò Ginny ad alzarsi dal letto.

Una volta di sotto, alla luce fioca del camino, la ragazza potè notare gli occhi rossi e gonfi di Ginny. Provò pena per lei.

-Avevi ragione, Herm! Avevi ragione su tutto! Hermione, lui ama Cho…lha….l’ha baciata, capisci? Lui l’ha baciata! E io ho visto tutto! È stato…è stato…

Ad ogni parola la voce di Ginny si affievoliva come piegata dal dolore che il ricordo di quelle parole aveva causato.

-Lo so…ma perché tu li hai visti? Credevo fossi uscita prima di me e Ron!

-Sì…ero uscita, ma poi mi sono accorta che Harry era rimasto indietro con Cho…e…io volevo vedere cosa stava accandendo…e la stanza è riapparsa davanti a me…avrei fatto meglio ad andarmene- il tono di Ginny era cambiato di nuovo, improvvisamente, serio, duro, deciso.

-Almeno ora sai contro chi e cosa devi combattere!

-Combattere?- chiese Ginny fissando per la prima volta Hermione negli occhi da quando erano scese in Sala Comune.

-Sì….non credo che Harry sia davvero innamorato di Cho…devo essere onesta, Ginny…io credo che…- Hermione si era preparata un bel discorso da fare a Ginny per consolarla, per convincerla che non era ancora tutto perso, che Cho non era poi un granchè…ma Ginny l’aveva interrotta proprio all’inizio.

-No, non cercare di rendere le cose più facili. Non mentirmi solo perché mi vuoi bene e non vuoi ferirmi. So che Cho non è adatta a Harry…non ci vuole certo un genio per capirlo. Ma non so se voglio combattere…sono stanca. Sono anni che tento di fargli capire che esisto…e con quale risultato? Resto sempre la piccola Ginny, la sorellina di Ron…no, non cambierà mai questo! Mai. Certo, vedere Harry Cho mi ha fatto capire che non potrò mai vederlo tra le braccia di un’altra, ma non sono in grado di combattere! Non ho speranze!

-Non hai speranze? Gin, ma che stai dicendo! Ti vuoi arrendere così? Non ti sto dicendo di buttarti ai suoi piedi e implorare il suo amore!

-Nemmeno io! Sto dicendo che non ho niente di speciale per attirare Harry! Per quanto Cho sia stupida e insignificante…non puoi negare che sia bella! Ha un fascino tutto suo…io sono maledettamente ordinaria!

-Ed è qui che ti sbagli! Tu non devi diventare un’altra per conquistarlo! Non devi essere più bella, più alta, più intelligente…o che so io! Devi essere più Ginny! Sei troppo occupata a farti in quattro per lui…ti preoccupi di essere come lui ti vuole…o meglio come credi che lui voglia la ragazza perfetta! Ma non è così che funziona! Allontanati, fai la tua vita! Lascia che sia lui a venire da te! Fagli capire cosa si sta perdendo! Questo intendo quando dico che devi combattere!

-Non ne sono capace, Herm! Non sono capace di fare quello che dici! È più forte di me…quando lo vedo io….

-Vuoi lasciarlo a Cho, allora?

-Non ho detto questo…

-E allora reagisci! Per la miseria, Ginny! Tira fuori denti e unghie!

-Ma non capisci? Io non posso obbligarlo ad amarmi! Lui non mi vede…lui non sa che esisto!

-Che sciocchezze!

-Non sono sciocchezze, Hermione! è la verità!

-No, invece! La verità è che tu hai paura! Paura che lui non capisca chi sei davvero!

-Per lui sono la sorella di Ron. Punto.

-Sono d’accordo! Sei la sorella di Ron…è questa la prima informazione che ha avuto su di te! Ora mostragli tutto il resto…mostragli Ginny Weasley! Sei tu la prima a dover credere di non essere solo la sorella di Ron! Sei tu quella che continua a ripeterlo! Tu ti vedi come la sorella di Ron…ma non è così! Tu sei Ginny! Ginny e basta…non la sorella di qualcuno, la figlia di qualcuno, l’amica di qualcuno. Solo Ginny! Non biasimare se Harry non vede questa Ginny. Persino tu non sai che esiste!

Ginny si alzò dal divano con una luce diversa negli occhi. Aveva capito quello che Hermione cercava di dirle da mesi, anzi da anni! La sua peggior nemica era solo lei. E non se ne era mai accorta…era come se fino a quel momento avesse messo in stand by Ginny Weasley per dare spazio a quello che tutti si aspettavano da lei. La sorella perfetta, la figlia perfetta, l’amica perfetta, la studentessa perfetta! Ma lei non era quello…o perlomeno non era solo quello!

Non avrebbe certo permesso a Cho Chang di portarle via Harry…ma non poteva sperare di competere con nessuna se prima non convinceva Harry a vederla come una ragazza normalista e non come la sorella minore di Ron. Doveva mettercela tutta…ne andava della sua felicità!

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** La lunga notte dei Weasley ***


La lunga notte dei Weasley

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 006. Ore

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

 

Non aveva chiuso occhio. Non era possibile. Davanti agli occhi quella immagine che le spezzava il cuore. Harry e Cho. I loro volti che si avvicinavano fino ad sfiorarsi. Ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva solo questo e Ginny non poteva fare altro che svegliarsi di soprassalto con il cuore che andava troppo veloce. Così veloce che Ginny credeva sarebbe scoppiato da un momento all’altro. E quel che era peggio era che non poteva sfogare né il suo dolore né la sua rabbia…le sue compagne di dormitorio non dovevano sentirla né vederla in quelle condizioni. Non lo avrebbe mai permesso!

Si voltò su un fianco fissando la luce flebile della luna che entrava dalla finestra. Persino il colore del cielo le dava fastidio…le ricordava odiosamente i capelli di Cho…

Ginny sentì un rumore provenire dal pianerottolo fuori dalla stanza. Trattenne il respiro. Per un istante credette che Hermione fosse tornata di nuovo per continuare la sua ramanzina di poco prima…era già pronta al contrattacco. Sapeva come metterla a tacere. Ma quando la porta si aprì comprese subito che la sagoma scura non era quella di Hermione.

-Signorina Weasley?

-Profssoressa McGranitt?- chiese Ginny stupita. Cosa poteva volere da lei la professoressa di Trasfigurazione a quell’ora di notte?

-Sì, signorina Weasley. La prego, si metta qualcosa di pesante addosso e mi segua. È urgente.

 

 

Il lungo viaggio per i corridoi bui della scuola fu un susseguirsi di domande che per Ginny non avevano risposta. Già il vedersi piombare la professoressa McGranitt non era un buon segno, ma addirittura trovare in Sala Comune anche Fred e Geoge non aveva certo contribuito a rassicurarla. Fred aveva ancora gli occhi pieni di sonno, ma Ginny poteva distinguere nettamente tra le striature azzurre delle iridi del fratello l’angoscia. Ma per cosa? Anche George aveva la stessa espressione…Ginny non ricordava di averlo mai visti così, nemmeno il giorno in cui Silente aveva annunciato il ritorno di Voldemort. Cosa poteva esserci di peggio? Non le venne in mente nulla…

Ma erano gli occhi della McGranitt quelli che la spaventavano di più. Erano terrorizzati. La stessa espressione che Ginny aveva visto quando si era resa conto che Cedric Diggory era morto. Un pensiero atroce cominciò a fare capolino nella sua mente…un’altra morte…sempre per colpa di Voldemort. E se tutti i Weasley erano lì poteva significare solo una cosa: che la vittima era un membro della loro famiglia. Ginny tentò di ricacciare quella vocina così maledettamente razionale e così maledettamente simile a quella di Hermione in un luogo lontano nella sua testa. Avrebbe voluto fare domande. Ma non sapeva se aveva il coraggio di sopportare la risposta.

-Professoressa, cosa è successo?- fu George il primo che riuscì a dire qualcosa. La McGranitt non diede nemmeno segno di averlo sentito e continuò a camminare imperterrita con la schiena dritta e gli occhi fissi su un punto indeterminato lontano da lì. Ginny non riuscì a sopportare oltre quel silenzio. Si bloccò in mezzo al corridoio non sapendo nemmeno lei il perché di quel gesto.

-Signorina Weasley, non abbiamo tutta la notte…

-Per cosa? Per cosa non abbiamo tutta la notte, professoressa?- rispose Ginny con un tono di cui perino Fred si stupì. In una situazione normale non avrebbe mai usato quel tono con un docente, soprattutto non con la McGranitt. Vide una smorfia di sorpresa comparire sul volto dell’anziana donna.

-Cosa è successo?

-Non qui- rispose lapidaria la donna.

-Io pretendo di sapere…mi ha svegliata nel cuore della notte, senza dirmi il perché! Stiamo attraversando il castello come dei ladri, non risponde alle nostre domande, non ci degna di uno sguardo! E lei pretende che noi le obbediamo senza farci domande? Senza pretendere delle risposte?

La McGranitt si avvicinò alla ragazza e la fissò con attenzione. Sembrava combattuta tra il desiderio di punirla per la sua sfacciataggine e l’ammirazione per come le stava tenendo testa.

-Il signor Potter ha avuto una visione poco prima che vi svegliassi. Ha visto che vostro padre era stato aggredito da un serpente. Silente mi ha chiesto di chiamarvi…è soddisfatta ora?

-Molto.

A dire la verità Ginny ora era ancora più terrorizzata di prima. Harry aveva delle visioni macabre e suo padre era stato ferito. Che diamine stava succedendo a quel ragazzo?

-Entrate…il professor Silente vi sta aspettando.

Solo in quell’istante Ginny si rese conto di dove era. L’ufficio del preside. Non ci era mai stata, ma l’aveva sempre immaginato esattamente come era nella realtà. Un’ordinata confusione degli oggetti più strampalati. Si stupì a sorridere in un momento come quello. Per qualche secondo la sorpresa di trovarsi lì le fece dimenticare che era stata svegliata nel cuore della notte senza nessuna spiegazione e che suo padre era stato ferito.

-Harry, che cosa succede? La professoressa dice che hai visto che papà è ferito…- Ginny si diresse con passo sicuro verso Harry  che aveva lo sguardo scosso di chi ha appena visto la morte in viso. In quel preciso momento Ginny era presa solo da lui…le chiacchiere di Silente non le interessavano. Nei suoi occhi c’era qualcosa che la turbava…erano cupi, spenti…quasi cattivi…non sembravano nemmeno gli occhi di Harry! Solo quando George la prese per un braccio e la avvicinò alla scrivania di Silente si ricordò di dove era. Fissò il preside con aria stupida e giurò di averlo visto sorridere quasi complice.

-Avanti Ginny! Afferra il bollitore. Torniamo a casa!

Eseguì l’ordine meccanicamente e un istante dopo si sentì risucchiare.

 

 

Aveva perso il conto delle ore che aveva passato rannicchiata su quella sedia. Aveva lottato invano contro Sirius e contro la rabbia che quel senso di impotenza le aveva generato, ma alla fine aveva dovuto cedere. Non poteva andare al San Mungo da suo padre…ne andava del bene di tutti! Così si era rassegnata a ore di angosciosa attesa su quella stramaledetta sedia che ad ogni secondo diventava stranamente sempre più piccola e scomoda.  La sua unica distrazione era il grande orologio d’oro massiccio che troneggiava nel salotto di Grimmauld Place. Ormai ne aveva imparato a memoria gli intarsi…le lancette scorrevano pigre sul quadrate come se si divertissero a torturarla con la loro lentezza.

Il suo sguardo assorto venne catturato da quello di Harry…era una sua impressione o da quando erano arrivati non aveva mai guardato in faccia nessuno? Ripensandoci il racconto di Harry non le quadrava poi molto…c’era qualcosa che non andava, come se le mancassero i pezzi di un puzzle. Harry non aveva detto tutta la verità sulla sua visione, ma non credeva che quello fosse il momento più opportuno per fare domande. Se c’era una cosa che aveva imparato su Harry e che lui aveva i suoi tempi…e forzargli la mano non sarebbe servito assolutamente a nulla, se non a mettere ancora più in agitazione gli altri occupanti del salotto.

Ron non aveva fatto altro che dondolare avanti e indietro ritmicamente sulla sedia da quando erano arrivati, come se la notizia del padre ferito lo avesse ipnotizzato. I suoi occhi correvano ininterrottamente dall’orologio alle facce dei gemelli come se si aspettasse che da un momento all’altro sarebbero esplosi. Cosa che non tardò a verificarsi.

-Adesso basta! Mi sono stancato di stare qui ad aspettare!- Fred era balzato in piedi così velocemente che Ron quasi cadde per lo spavento.

-Non puoi fare altro!

-Posso andare al San Mungo!

-No, che non puoi! E lo sai bene!

-Non mi importa! non mi importa dell’Ordine, di Silente, di Harry! papà è ferito…potrebbe morire e noi siamo così codardi da restarcene qui, chiusi come topi in gabbia?

-Il solito bambino! Non vedi più in là di ciò che ti interessa…non hai idea di quale sia la visione globale…- rispose Sirius faticando a mantenere la calma.

-Visione globale…certo, per te papà che muore è solo uno dei tanti che si devono sacrificare per la causa…

-Non lo nego…tutti siamo sacrificabili!

-Un Weasley più di un Black però! Vero? Non sia mai che l’ultimo rampollo di questa grande e nobile casata metta a rischio la pelle!

-ADESSO BASTA!- la voce di Ginny tuonò imperiosa nel salotto. Quelle stupide chiacchiere l’avevano innervosita e amareggiata. -Possibile che tu non capisca, Fred? Lo sta facendo anche per papà…credi che sarebbe felice sapendo che ha rischiato la vita per niente? Se andiamo lì rovineremo il lavoro di mesi…

-Dimmi, Ginny…ti importa più dell’Ordine e di Harry o di papà?

Ginny si avvicinò a passi rapidi verso il fratello e lo colpì in viso. Il rumore secco della sua mano che si scontrava con la guancia del fratello risuonò per tutta la stanza facendo ammutolire tutti.

-Non provare mai più a dire una cosa del genere!- sibilò Ginny offesa e arrabbiata come non lo era mai stata con il fratello. I due si guardarono per qualche istante prima di comprendere che dalla cucina provenivano rumori nuovi.

-Mamma!- disse George interrompendo la discussione.

-Mamma!- dissero tutti gli altri figli in coro.

-Papà sta bene…domani possiamo andare a trovarlo!

Quelle poche parole sciolsero come d’incanto la tensione che aveva riempito nelle ore precedenti la stanza. Ginny e George si lanciarono tra le braccia della madre accennando ancora con timore ad un sorriso. La paura scemava ad ogni istante ma il ricordo di quello che era accaduto fino a poco prima attraversava ancora la loro mente.

-Adesso che ne dite di una buona colazione?- propose Sirius sorridendo visibilmente rilassato.

-Certo! Ci penso io!- disse Molly lasciando cadere la borsa sulla prima sedia disponibile e dirigendosi verso la cucina. Nel breve tragitto raccontò i dettagli del ferimento del marito e la prognosi che i curatori del San Mungo avevano formulato.

Ginny rimase indietro. Avrebbe avuto tutto il tempo per chiedere i dettagli. Ora voleva solo respirare. Come se fino a quel momento avesse trattenuto il fiato. Aria fresca.

-Tu non vieni Ginny?- chiese Ron vedendola indietro.

-Solo un momento…

Si accorse che una lacrima le solcava il viso calda. La lasciò cadere senza vergogna. Era il segno della sua gioia…suo padre era vivo! Non le importava se qualcuno avrebbe potuto giudicarla una bambina per quelle lacrime. Suo padre era vivo.

 

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 26
*** Regalo di Natale ***


Regalo di Natale

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 067. Neve

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

E così era questo quello che tutti pensavano. Che Harry fosse posseduto da Voldemort. Che assurdità! Se qualcuno si fosse degnato di chiedere il suo parere, Ginny avrebbe certamente smentito la teoria proposta da Moody che lei stessa e gli altri avevano origliato al San Mungo. Ma ovviamente era ritenuta troppo piccola non solo per esprimere pareri, ma anche per sapere la verità! Eppure lei era l’unica che poteva raccontare come ci si sente quando Voldemort possiede la tua mente e il tuo corpo. Chi meglio di lei poteva saperlo? Lei che aveva provato quella stessa esperienza solo pochi anni prima?

-Devi cercare di capire, Ginny! Questa informazione deve rimanere strettamente riservata…meno persone sanno di questo strano legame tra Harry e Voldemort, meno è probabile che lui ne venga a conoscenza e posso sfruttarlo contro Harry- Hermione che era arrivata a Grimmauld Place appena terminate le lezioni aveva ascoltato con pazienza e attenzione tutto il racconto di Ginny esprimendo alla fine il suo pensiero. Che tutto sommato Ginny trovava assolutamente sensato.

-D’accordo, ma come credi si possa sentire Harry? lui almeno ha il diritto di sapere come stanno le cose realmente…

-Parlaci pure se ci riesci…- commentò Hermione quasi irritata. Ginny ne conosceva la ragione. Harry era semplicemente intrattabile in quei giorni. Non si lasciava avvicinare da nessuno, non parlava con nessuno e passava ore per non dire giornate intere chiuso in camera con lo sguardo perso nel vuoto. Inutilmente lei e Ron avevano tentato qualche approccio ma era sempre stati respinti in malo modo. Era ora che le cose cambiassero, che Harry la smettesse di fare l’adolescente complessato e tornasse il ragazzo solare che era sempre stato.

-Beh, Hermione…Harry non vuole parlare con noi…parlare….ma possiamo obbligarlo ad ascoltare!

 

 

-Come ti senti?- alla fine Hermione lo aveva intrappolato in quella che sarebbe stata na difficile discussione con lei, Ron e Ginny.

-Bene- rispose Harry, rigido.

-Oh, non mentire, Harry- si spazientì Hermione. -Ron e Ginny dicono che ti stai nascondendo da tutti da quando siete tornati dal San Mungo.

-Ah, dicono così?- Harry guardò accigliato Ron e Ginny, che fu la sola a sostenere lo sguardo di Harry. Non aveva nulla di cui vergognarsi o rimproverarsi.

-Beh, è vero! E non ci guardi nemmeno in faccia!- disse alla fine la ragazza con rabbia.

-Siete voi che non guardate in faccia me!

-Forse vi guardavate a turno senza incrociarvi mai- suggerì Hermione cercando di sdrammatizzare la situazione.

-Molto spiritosa- fu il commento tutt’altro che amichevole di Harry.

-Oh piantala di fare l’incompreso! Mi hanno raccontato quello che hai sentito la notte scorsa con le Orecchie Oblunghe…- continuò Hermione che cominciava a capire perché Ginny si era stancata del comportamento assurdo e infantile di Harry.

-Ah sì? Tutti a parlare di me, eh? Tanto mi sto abituando…

-Noi volevamo parlare con te, Harry, ma tu ti nascondi da quando siamo tornati!- questa volta fu Ginny a parlare. Cercando di mantenere una calma che non possedeva.

-Non volevo parlare con nessuno…

-Beh, sei stato proprio stupido visto che io sono l’unica persona che conosci ad essere stata posseduta da Tu-Sai-Chi e posso dirti che cosa si prova- Ginny era furiosa. La sua rabbia emergeva ad ogni parola. Rabbia per essere stata messa da parte, perchè Harry non la riteneva degna della sua fiducia, rabbia per quello che era capitato al padre…e rabbia perché tutto quel dolore e quella frustrazione era ancora causa di Voldemort!

-L’avevo dimenticato- disse Harry con un tono di voce improvvisamente più dolce e comprensivo.

-Beato te- mormorò Ginny freddamente.

-Mi dispiace…quindi…quindi credi che io non sia posseduto?

-Rocordi tutto quello che hai fatto? Ci sono momenti di vuoto in cui non sai cosa hai fatto?- Ginny cercava di addolcire il suo tono, ma il ricordo del suo primo anno ad Hogwarts era ancora una ferita aperta, e che probabilmente non si sarebbe mai chiusa.

-No- sentì Harry rispondere.

-Allora Tu-Sai-Chi non ti ha mai posseduto- disse queste poche parole con tutta la semplicità e leggerezza di cui era capace in quel momento. Vide il volto di Harry riprendere poco a poco colore e sorriso. Era sicura che parlando con lui avrebbe ottenuto quel risultato anche se rivangare il periodo in cui Voldemort l’aveva posseduta non era stato affatto semplice. Né piacevole.

Senza rendersene conto si alzò e si diresse verso la porta della stanza.

-Dove vai?- chiese Ron svegliandola dai suoi pensieri.

-Di sopra…ho fatto il mio dovere- disse rivolgendosi ad Harry che la ringraziò con un sorriso. Che Ginny ricambiò senza imbarazzo.

 

 

Come era arrivata a quel punto? Come aveva fatto a fasi convincere a mettersi con Michael? Ginny stava osservando quasi con rabbia la scatola di caramelle TuttiGusti + 1 che il suo ragazzo, se così poteva ancora definirlo, le aveva mandato come regalo di Natale. E pensare che lei aveva speso quasi tutti i suoi risparmi per regalargli una maglia originale della sua squadra di Quidditch preferita! Qualcosa era cambiato in Michael…o forse era lei che stava lentamente aprendo gli occhi. Michael non era il ragazzo giusto per lei…non lo era mai stato. Si era illusa per un momento che bastasse un fantoccio qualsiasi per lasciarsi alle spalle quello che provava per Harry, ma non era così…non poteva continuare a illudersi…e guardando un’ultima volta quella scatola si rese conto che c’era una sola cosa da fare…

-Posso entrare?

-Harry! Che cosa ci fai qui?

-Ehm…scusami, forse ti disturbo…

-No! No, affatto…- si affrettò a pr4ecisare Ginny nascondendo in ritardo la carta in cui le caramelle erano impacchettate.

-Il regalo di Michael?- chiese Harry con un velo di imbarazzo.

-Già…e tu come sai di Michael?

-Hermione…

-Giusto…

Calò un silenzio imbarazzante.

-Ehm…avrei…ho un piccolo ensiero per te…- disse poi Harry.

-Per me?

Ginny sorrise realmente sorpresa, non si sarebbe mai aspettata che Harry le facesse un regalo per Natale…lei non glielo aveva fatto. Improvvisamente sentì un’ondata di panico assalirla.

-Tranquilla…non ti ho fatto un regalo per averne uno in cambio…

Le aveva letto nel pensiero. Prese in mano la piccola scatola che Harry aveva impacchettato per lei. La scartò non senza un piccolo tremore alle mani. Si trattava di una piccola sfera trasparente nella quale Ginny potè intravedere la sagoma della Tana che piano piano si copriva di piccoli fiocchi di neve.

-E’ bellissimo…grazie…

-Mi ha aiutato Hermione, ovviamente…io non ne sarei mai stato in grado.

-Non credo proprio…sei un abile mago Harry…a cosa devo questo?

-Beh…ho pensato che sentissi la mancanza di casa tua…e visto che siete tutti rinchiusi qui per colpa mia…

-Per colpa di Voldemort. Non per colpa tua. E….

Harry si era fermato e aveva trattenuto il fiato mentre Ginny faceva quella precisazione che lo aveva sollevato.

-E…so quanto tu e i tuoi fratelli avreste preferito trovarvi alla Tana come al solito…e poi capisco che a casa tua forse ti sentiresti più…

-…libera!- concluse Ginny continuando a fissare Harry negli occhi.

-Sì, libera…mi dispiace…

-Harry! Smettila di prenderti la colpa per tutto quello che succede nel mondo! Non è così…tu non sei responsabile di quello che Voldemort e i Mangiamorte fanno!

-Forse…ma a volte credo che Ron e tutti voi sareste stati molto più felici e tranquilli se io non avessi mai conosciuto Ron su quel maledetto treno…

-Hai ragione! Saremmo stati più tranquilli…ma ugualmente in pericolo! Anzi, forse in pericolo maggiore…almeno noi abbiamo Potter a proteggerci. Giusto?

Ginny sorrise leggera come non si senitva da settimane. Da prima di quel maledetto bacio tra Harry e Cho…il pensiero le sfiorò la mente e Harry dovette leggere qualcosa nei suoi occhi che  si incupirono. Ma non comprese il reale motivo di quel cambiamento.

-E poi volevo chiederti scusa….

-Ancora? E per cosa?

-Perché con la mia stupidità ti ho fatto ricordare il momento più brutto della tua vita…

-L’altra notte è stata peggiore…quando la McGranitt mi ha detto che papà era ferito…è stato infinitamente peggio che essere posseduta da Voldemort…te lo assicuro.

-Immagino di sì…beh…ora ti lascio…credo che vorrai restare sola per ringraziare Michael del regalo…

-Oh, sì…

Harry si mise le mani in tasca come era solito fare quando non sapeva più che dire o fare e si diresse verso la porta. Ma prima di attraversarla del tutto si volto ancora una volta e disse:

-Buon Natale, Ginny.

-Buon Natale, Harry- rispose la ragazza. Quando restò sola fissò ancora la sfera che Harry le aveva appena regalato. I fiocchi di neve avevano coperto quasi tutta la tana e ora erano adagiati sul fondo della sfera. Come faceva quel ragazzo a sconvolgerla con un semplice regalo come quello? Appoggiò il dono sul proprio comodino e ritornò alle caramelle di Michael. Le prese e le buttò nel fuoco. Decisamente sapeva cosa doveva fare con lui.

 

 

Una precisazione….come di sicuro avete notato, un pezzo di questo capitolo (il discorso tra Harry, Hermione, Ron e Ginny) è preso da Harry Potter e l’Ordine della Fenice…ovviamente non vuole essere un plagio, ma trattandosi questa di una storia che si interseca con quella scritta dalla Rowling potrebbe capitare che si renda necessario inserire parti che la stessa Rowling ha scritto.

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 27
*** Il ricordo felice di Ginny ***


Il ricordo felice di Ginny

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 041. Forme

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Sapeva di doverlo fare.

Sapeva di dover lasciare Michael…non poteva illuderlo ancora. Era perfettamente consapevole di quanto fosse brutto amare qualcuno senza essere corrisposti. E per quanto non fosse certa che Michael la amasse, era sicura di non amare lui come avrebbe dovuto. La sola soluzione possibile era lasciarlo…ma era maledettamente difficile!

-Va tutto bene, Gin?

-Come? Oh…sì…certo, Michael! Va tutto splendidamente…

-Guarda che non c’è bisogno di fingere con me! So che sei ancora preoccupata per tuo padre…è normale! Anche io lo sarei al posto tuo!

Già…avrebbe dovuto essere ancora scossa per quello che era capitato a suo padre poche settimane prima, ma non era così. L’unico motivo della sua agitazione era Michael.

 

 

Persino le lezioni con Harry non riuscivano a tirarla su di morale o a distrarla! Anzi…

-Per dare vita a un patronus è necessario che vi concentriate con tutti voi stessi su un ricordo felice. Non è sufficiente un qualsiasi ricordo, ma uno immensamente potente…è difficile da spiegare, ma dovete trovare dentro di voi qualcosa che vi dia la forza necessaria per creare il vostro patronus…

Ginny avrebbe voluto afferrare il senso delle parole di Harry, ma il pensiero di dover trovare il modo e il tempo di lasciare Michael la assorbiva completamente. Per questo quando  l’esercitazione ebbe inizio, dalla bacchetta di Ginny non spuntò nemmeno una scintilla di luce argentata. Ogni volta che tentava di concentrarsi su un ricordo felice, veniva subito assalita dal viso di Michael che la fissava torvo… “Mi hai preso in giro, Ginny! Mi hai sempre e solo preso in giro…ti avevo chiesto di essere onesta con me!”, questo diceva l’immagine del suo ragazzo nella sua testa.

-Ti senti bene?- chiese Hermione con il viso arrossato per lo sforzo di concentrarsi su un pensiero che fosse anche solo lontanamente potente al punto giusto.

-Sì…devo solo concentrami meglio…

Ma prima che finisse la lezione si arrese e chiese a Harry il permesso di andarsene prima. Harry sorrise comprensivo come se fosse al corrente di qualcosa di cui invece Ginny era all’oscuro.

La piccola Weasley si allontanò di corsa dalla Stanza per dirigersi verso il parco. Aveva bisogno di aria…doveva respirare ma sembrava che i suoi polmoni non si ricordassero più come si faceva.

Era seduta sulla riva del Lago Nero da pochi minuti quando sentì dei passi dietro di lei. Finse di non essersene accorta…temeva fosse Michael e non aveva voglia di parlare con lui. Soprattutto con lui.

-Gin…

-Hermione! Sei tu…

-Avresti preferito qualcun altro?- disse l’amica sedendosi accanto a lei, non prima di aver ricevuto un accenno di consenso da parte di Ginny.

-No…anzi…

-Qualcosa non va con Michael?

Ginny si limitò ad alzare le spalle e si sdraiò sull’erba.

-C’entra ancora un ragazzo di mia conoscenza?

-No…Harry per una volta non ha colpa! È che…non va…semplicemente non va. E non posso continuare a mentire a Michael, ma non riesco nemmeno a lasciarlo…ho paura…

-Di restare poi sola?

-No…che lui capisca la verità!

-Harry…

-L’ha sempre saputo che mi piaceva Harry. E quando mi ha chiesto di mettermi con lui mi ha solo pregato di non mentirgli…e invece non ho fatto altro per tutto il tempo. L’ho solo preso in giro…e ho preso in giro me stessa. Credendo di poter cancellare Harry così…

-Non l’hai preso in giro…tu credevi davvero di potercela fare…

-Herm, sono solo giochi di parole, la realtà è diversa e tu lo sai…

Dopo una lunga pausa di silenzio, Hermione riprese:

-E’ per questo che non riesci a evocare un patronus?

-Può darsi…non riesco a concentrarmi a sufficienza perché ogni volta mi viene in mente Michael…

-Forse il ricordo che hai scelto non è abbastanza potente da superare Michael…cosa hai scelto?

-La mia prima volta sulla scopa…da piccola con Bill!

Hermione sorrise.

-Che hai da ridere?- chiese Ginny quasi offesa.

-Nulla…sai, la prima volta che Harry tentò di materializzare un patronus pensò alla sua prima volta su una scopa…

-Cos…Harry? Mi prendi in giro!- Ginny era arrossita fino alla punta dei capelli. Quanto erano simili lei e Harry?

-Non ti prendo affatto in giro…tu e Harry siete fatti per stare insieme- disse Hermione. E lo disse come se fosse una realtà di fatto. Una constatazione inevitabile.

-Ma non fu sufficientemente potente- continuò poi spiazzando Ginny.

-No?

-No…neanche lontanamente! Pensa a qualche cosa d’altro…ci deve essere qualcosa che ti renda immensamente felice…

-Non saprei…

-Nemmeno il regalo di Natale di Harry?- chiese Hermione maliziosa.

Ginny si tirò in piedi all’istante.

-Hermione! Devi smettere di pensare che tutta la mia vita ruoti attorno ad Harry! Perché non è così…ok, Harry mi piace, e forse non avrò mai un ragazzo per colpa sua! Ma nella mia vita accadono moltissime cose che mi rendono felice e che non riguardano in nessun modo Harry!- protestò Ginny furiosa.

-D’accordo…daccordo…era solo per dire…ma credo che tu debba pensarci. Settimana prossima ci sarà una nuova esercitazione…e non vorrei vederti di nuovo andare via di corsa!

 

 

In effetti lo cose non erano molto migliorate…quella dannata immagine di Michael che la rimproverava per il suo comportamento continuava a perseguitarla e il patronus non accennava nemmeno a comparire.

-Ricordati cosa ti ho detto, Gin! Devi scegliere qualcosa che sia più forte di una scopa!- le sussurrò Hermione passandole accanto.

Ginny non avrebbe voluto, ma inevitabilmente la sua mente si indirizzò verso la sera in cui Harry le aveva dato il regalo di Natale, la piccola sfera che conteneva la Tana coperta di neve…i candidi fiocchi che cadevano silenziosi e la timidezza di Harry mentre la ringraziava per quello che aveva fatto…e infine l’immagine di lui che con le mani in tasca e gli occhi bassi le augurava ‘buon Natale’. E senza rendersene conto, senza che lo avesse premeditato, dalla sua bacchetta uscì una scintilla di luce argentata. Sotto i suoi occhi increduli, Ginny vide quel fascio luminoso prendere forma e diventare distintamente un cavallo.

-Ginny! Ci sei riuscita!- disse Hermione raggiante.

-Sì…io…non so come ho fatto- mentì lei. Di una cosa era certa: non avrebbe mai dato ad Hermione la soddisfazione di sapere che era stato di nuovo Harry a darle la forza di creare il suo patronus.

 

 

La Sala Comune quella sera era deserta. La Umbridge aveva messo sotto torchio tutti gli studenti che avevano aderito all’Esercito di Silente e il Preside se ne era andato per evitare di finire ad Azkaban. Harry non era in vena di vedere nessuno e Ron e Hermione erano andati a dormire senza essere riusciti a parlare con lui.

-Mi dispiace che sia finita così, Harry!- disse Ginny scendendo le scale del dormitorio e facendo sobbalzare il ragazzo che era ancora seduto sul divano rosso.

-Ginny! Credevo fossi a dormire!

-Beh…non riuscivo a chiudere occhio…

-Mi dispiace per quello che è successo…verrai punita anche tu! Non dovevo…

-Harry! Ancora con questa storia? Non avevamo già assodato che non tutto quello che succede nel mondo è colpa tua?

Harry sorrise e ricordò perfettamente la discussione avuta con Ginny.

-Hai ragione…comunque…ero sicuro che saresti stata tra le prime a creare un patronus completo…

-Davvero? Dopo la prima lezione io non l’avrei mai detto…

-Già, anche io la pensavo così alla mia prima volta! Dipende tutto dal ricordo che hai scelto.

Ginny arrossì violentemente: temeva che Harry avrebbe fatto domande sul suo ricordo e lei non era pronta per inventare bugie su due piedi…non dopo una giornata sfiancante come quella.

-Tranquilla, non lo voglio sapere…

Di nuovo Harry le aveva letto nella mente, come anche lei sembrava essere in grado di fare con lui.

-Non te lo avrei comunque rivelato…

-Sapevo che questo…- disse Harry sorridendo. -Però credo di sapere perché il tuo patronus è un cavallo…

-Davvero? Sentiamo…

-E’ il tuo desiderio di essere libera…il cavallo è il simbolo della libetà…un cavallo che corre in uno spazio infinito è libertà pura…e tu sei esattamente così! Sì, credo sia perfetto per te…

Ginny restò senza fiato e non disse nulla. Qualsiasi cosa le passasse per la mente le sembrava fuori luogo e banale.

-Ora vado a dormire- disse infine Harry.

-Sì…ehm…Harry…

-Sì?

-Per quello che può valere, credo che tu sia stato il miglior insegnante di difesa che abbia mai avuto…

-Vale moltissimo!- rispose Harry. E dopo pochi passi sparì dalla vista di Ginny.

 

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 28
*** Addio, Michael! ***


Addio, Michael!

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 084. Lui

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Ginny si era aspettata che l’umore di Michael dopo la punizione inflittagli dalla Umbridge fosse pessimo…e invece…era improvvisamente migliorato! Che diamine era successo? Fino a pochi giorni prima Michael era intrattabile: sempre arrabbiato, nervoso e pronto ad infuriarsi per nulla! Tutti se ne erano accorti…compresa, Ginny, che forse aveva pensato di poter approfittare di questa situazione per mollare Michael su due piedi. E adesso invece…era quasi allegro!

-In effetti, mi sembra esageratamente di nuon umore…voglio dire…la Umbridge ci ha scoperti, Silente è latitante…che avrà da essere sempre così allegro?- disse Hermione addentando una fetta di pane tostato.

-In realtà è di buon umore solo quando non sta con me…

-Che vuoi dire, Gin?

-Che con me è sempre acido e scontroso…credo dia la colpa a me!

-Per cosa, scusa?

-Beh, per tutto…per essere stato coinvolto nell’ES e quindi punito…perché l’ho sempre surclassato in tutti gli incontri…perché Grifondoro ha battuto Corvonero a Quidditch vincendo la coppa…

-Oh, dai, Gin! Adesso esageri! Non credo che Michael sia così sciocco! E infantile…

-Tu dici? Pensa a quanto può essere infantile mio fratello- rispose ironica Ginny scoccando uno sguardo in direzione del fratello. E nello stesso istante vide in lontananza Michael entrare in Sala Grande per la colazione.

-Stai a vedere, Herm…

-Cosa devo vedere, Ginny?

-Il cambio d’umore…

-Non capisco- ma la voce di Hermione non raggiunse l’amica che si era già alzata per raggiungere Michael.

Hermione fissò la scena quasi divertita: Michael stava entrando in Sala Grande accompagnato da alcuni Corvonero, tra cui la ragazza riconobbe quelle due oche di Cho e Marietta. Vedendo Cho un pensiero attraversò la mente di Hermione: come può un ragazzo intelligente e tutto sommato sveghlio come Harry perdersi per quella insulsa ragazzetta? Convenne che Ginny aveva ragione: tutti gli uomini sono in fin dei conti degli idioti che si lascaino fregare dalla prima ragzza che sbatte gli occhioni! Ron ne era l’esempio vivente con Fleur!

Hermione scosse il capo e tornò a fissare la scena: Michael era come al solito particolarmente allegro fino a quando….fino a quando Ginny non gli avvicinò.

 

 

-Allora?- Ginny aveva raggiunto Hermione fuori dalla biblioteca.

-Gin! Mi hai spaventata!

-Allora?

-Allora cosa?

-Hai guardato Michael?

-Sì, l’ho fatto…e hai ragione…perlomeno mi è sembrato che lui abbia cambiato umore, ma da qui a pensare che…

-Oh, io non penso nulla! Dico solo che è bizzarro…io non gli ho fatto nulla, giusto?

-Non che io sappia! Ma immagino che la cosa non ti dispiace…

-Esatto! In un certo senso è quasi liberatorio! Ora vado…

-E dove?

-Da Michael…vado a scoprire perché ce l’ha così tanto con me…

E Ginny sparì dalla vista di Hermione con un sorriso stampato in faccia.

 

 

Ginny aveva pensato molte volte alle parole giuste per lasciare Michael: doveva essere ferma, decisa, ma anche gentile e mai arrogante. Non voleva passare per quella cattiva…beh, non più di quanto non lo fosse in realtà! Ma quello strano comportamento del suo ragazzo l’aveva decisamente spiazzata. Decise che non aveva altra scelta: avrebbe improvvisato sperando di non perdere la calma!

-Ehi, Michael!

Come previsto il sorriso del ragazzo si spense non appena vide Ginny.

-Ginny, che ci fai qui?

-Fa’ piacere sapere che il proprio ragazzo non vede l’ora di vederti- rispose ironica la rossa. Forse non il commento ideale per chi voleva restare calma e diplomatica.

Michael non rispose, si limitò a guardarsi in giro come per controllare che nessuno lo vedesse parlare con lei.

-Chi stai cercando? Forse ti vergogni di me?

-No, che stai dicendo? Devo solo andare..

-Già, è la tua frase preferita nelle utlime settimane. Precisamente da quando avete perso l’ultima partita e sei stato messo in punizione dalla Umbridge.

-Non capisco che vuoi dire…

-Certo…farò finta di crederti. Oppure per una volta nella tua vita potresti fingere di essere un uomo e dire la verità…

Michael fissò Ginny con astio: lo aveva messo con le spalle al muro.

-Oh, no, non ci provare…non farai passare me per il cattivo, è chiaro? Tu…sei tu quella che ha sempre mentito! A te non è mai importato nulla di me…ero solo l’Anti-Potter!

Ginny rispose alle dure parole di Michael con un sorriso.

vero…non ho intenzione di negare le mie colpe, ma vorrei capire che cosa ti rende di così cattivo umore quando mi avvicino….e non è Harry, ok? Hai sempre saputo di Harry…quindi, quale è la verità?

-La verità?- ripetè Michael. All’improvviso il suo sguardo si rilassò e Ginny comprese che finalmente tutto sarebbe andato naturalmente apposto.

-Hai ragione…non è solo colpa tua. Ho sempre saputo che tu avevi una cotta per Harry. E tu me lo hai sempre detto…io invece, beh….non sono mai stato totalmente onesto con te!

-Che vuoi dire?

-Avrei dovuto essere sincero con te come tu lo sei stata con me…

-Sei innamorato di un’altra?- una ragazza normale sarebbe impazzita a questa rivelazione, ma non Ginny. Non per Michael.

-Sì…

Seguirono attimi interminabili di silenzio. Ginny cercava di capire come si sentiva dopo aver ricevuto questa risposta. E si sorprese a non provare nulla. Né rabbia, né gelosia, né frustrazione. Al contrario…era felice…ma di una felicità sana, vera…Non la gioia di aver finalmente trovato una scusa per mollare Michael, ma semplicemente era felice per lui.

-Stai sorridendo…perché sorridi?- chiese titubante il ragazzo.

-Io…sono felice per te, Michael…dico sul serio.

-Avrei dovuto dirtelo prima…appena me ne sono reso conto! Quando ti ho chiesto di essere la mia ragazza non sapevo…non…

-Ehi! Va tutto bene!- disse Ginny appoggiando la sua mano sulla spalle di Michael. Non era mai stata così sincera con il ragazzo fino a quel momento…la verità aveva fatto bene ad entrambi.

-Mi dispiace…avrei dovuto avere il coraggio…ma…

-E cosa ti ha fatto cambiare idea proprio adesso? Oh, capisco…ora sei certo che lei ti ricambi! Beh, te lo meriti…diciamo che non sono proprio stata la ragazza ideale, no? – Ginny cercò di sorridere anche se dentro provava un sentimento nuovo nei confronti di Michael: invidia. Sì, lei invidiava la sua fortuna. Lui stava per ottenere quello che desiderava di più al mondo…mentre lei…lei avrebbe lasciato Michael e sarebbe stata di nuovo sola, in attesa che forse, un giorno, Harry potesse accorgersi di lei.

-No, Gin! Tu saresti la ragazza ideale per chiunque…è solo che ami Harry…non  è colpa tua!

Ginny non aveva mai pensato che amare Harry fosse una colpa, e per la prima volta si rese conto che il suo comportamento dovesse aver ferito molto più di quanto pensasse il povero Michael.

-Posso dirti come la penso, Gin?

Ginny annuì e un pensiero sciocco le attraversò la mente. Forse lei e Michael non erano mai stati veramente una coppia, ma senza rendersene conto erano sempre stati buoni amici. Sapevano tutto l’uno dell’altra, o almeno quasi…

-Lascia perdere Harry, Ginny! Lui non…

-Lui non mi merita, lo so…me lo dite tutti!

-No, non è questo! Non conosco così bene Harry da poter dire questo..ma di lui so una cosa…la gente che gli sta vicino finisce per farsi del male, Gin! E non voglio che ti succeda qualcosa.

Ginny si aspettava ogni tipo di ramanzina ma non certo quello che Michael le aveva appena detto! In effetti era così…le persone che stavano vicine a Harry finivano sempre per correre qualche rischio, e lei lo sapeva bene. Le era già capitato.

-So che non mi darai retta, ma almeno ti ho detto come la penso!

Michael sorrise quasi rassegnato: Ginny non avrebbe mai visto Harry per quello che era realmente. Un ragazzino pericoloso per sé e per gli altri, con qualche mania suicida di troppo! Si limitò a darle un bacio sulla guancia destra. Tenero, leggero, delicato. Forse il solo bacio vero tra di loro.

-Addio, Ginny!

-Addio, Michael!

 

 

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 29
*** Non solo il Trio... ***


Non solo il Trio…

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 042. Triangolo

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Sentiva che il rumore dei passi attorno a lei si stava affievolendo.

La sua bugia alla fine aveva dato i suoi frutti e non era stata neppure troppo difficile da inventare e da propinare agli studenti di Hogwarts. Certo…Ginny temeva che qualcuno un po’ sveglio potesse capire che qualcosa non andava. Perché mai lei e Luna Lovegood bloccavano l’ingresso ad un corridoio di Hogwarts? Proprio quel corridoio in cui si trovava l’ufficio della Umbridge? Loro che, era risaputo, avevano fatto parte dell’Esercito di Silente e che avevano combattuto di nascosto contro la Umbridge?

E infatti qualcuno di sveglio alla fine era arrivato…

-Weasley! Che sta succedendo?

-Niente che ti riguardi, Goyle!

-Non così in fretta, Weasley! Lo sai che non puoi comportarti così con me…sono un membro della Squadra di Inquisizione…prendo ordini solo dalla Umbridge!

-Non mi stupisce…- rispose Ginny sarcastica. Il suo tono strafottente e quel sorriso ironico sul viso fecero contrarre i lineamenti di Goyle in un moto di rabbia.

-Non ti permettere…

-Altrimenti? Chiami la Umbridge? Che paura…ti devi nascondere dietro a una donna per poter sentirti forte e intoccabile…patetico!

Goyle aveva già la mano pronta sulla bacchetta, quando sentì dei rumori provenienti dall’ufficio della Umbridge.

-Che sta succedendo là dentro? Non avevi detto che non c’era nessuno in questo corridoio?

-Sarà uno degli stupidi gatti della Umbridge!- rispose pronta Ginny. Ma al successivo rumore non potè fare a meno di nascondere un’ombra di panico velarle gli occhi cioccolato.

-Scommettiamo che entro stasera un altro Weasley verrà cacciato da Hogwarts?

Goyle si diresse velocemente verso lo studio della Umbridge. Ginny sapeva che era questione di secondi prima che trovassero Harry. Doveva fare qualcosa. E l’unica cosa che le venne in mente era radunare l’ES.

Corse velocemente verso la Torre dei Grifondoro per prendere il suo galeone e dare l’avviso a tutti di tenersi pronti. Ma non fece in tempo.

-Ginny! Non tornare in torre! Ti stanno cercando!- ma anche Neville, che aveva tentato di avvisarla venne colpito da un incantesimo alle spalle. Un fascio di luce rossa passò vicino alla sua spalla, ma Ginny lo evitò con prontezza estraendo la bacchetta.

-Expelliarmus!- urlò Ginny puntandola esattamente verso il punto da cui aveva visto partire il fiotto di luce rossa.

Non vide nulla, ma sentì distintamente che un corpo in lontananza cadeva a terra. Aveva fatto centro.

-Bene, bene, bene…Weasley! Non lo sai che non si possono usare gli incantesimi contro gli altri compagni?

-Malfoy…dovevo immaginarlo…dimmi, quale dei tuoi inutili amichetti è finito a terra come un sacco di patate?

Malfoy ghignò di rabbia, ma face finta di nulla.

-Non so di cosa stai parlando…- ora il volto del ragazzo era illuminato dalla luce del sole che filtrava da alcune finestre. Era circondato dalla sua squadra.

-Certo…beh…a giudicare da chi ti sta a fianco credo di aver preso in pieno la tua fidanzatina…dov’è Pansy? Credo che dovresti provare a cercarla in fondo al corridoio…per terra…

Draco si avvicinò a grandi passi verso Ginny spingendola contro il muro. La ragazza sbattè la testa contro la parete fredda e non riuscì a trattenere un gemito.

-Ti fa male…bene, ma non è niente rispetto a quello che ti farò…dopo averti portato dalla Umbridge.

Ginny non rispose nulla perché la botta che aveva appena preso le aveva procurato un forte mal di testa. Si lasciò trascinare verso quello stesso corridoio al quale aveva impedito l’accesso fino a pochi minuti prima.

Opporre resistenza non aveva senso…era disarmata e per di più sola contro un bel gruppetto di serpeverde. Non ne sarebbe comunque uscita integra…e poi le premeva di più sapere cosa era successo ad Harry ed Hermione. Evidentemente la Umbridge doveva averli scoperti! Ginny ebbe un fremito di paura quando si rese conto della reale gravità della situazione: se la Umbrudge li aveva tscoperti mentre parlavano con Sirius non solo Harry ed Hermione erano praticamente esplusi da Hogwarts, ma anche Sirius e l’intero Ordine erano in pericolo. Respirò profondamente appena si fermò davanti alla porta dell’ufficio della professoressa e lasciò che Draco la strattonasse attraverso.

 

 

-Dobbiamo uscire di qui…- mormorò Ginny all’orecchio del fratello seduto accanto a lei. Per loro fortuna, Malfoy e la sua compagnia erano stati così ingenui da farli sedere tutti vicini.

-E’ una parola, Ginny! Siamo disarmati e non ci metterebbero molto ad ucciderci!

-Come sei drastico! E poi possiamo farcela!

Ron la fissò in tralice.

-Non sto scherzando! Senti…Gazza non può toccarci…non ha poteri magici…e Pansy è ancora mezza stordita dalla botta che le ho dato prima in corridoio.

-Ok…ma ci sono ancora Malfoy, Tiger e Goyle! E per quanto siano tre idioti, sono comunque armati di bacchetta…mentre le nostre sono nel cassetto della scrivania della Umbridge! O te lo sei dimenticata…

-Sarebbe sufficiente distrarli…- intervenne Luna semplicemente.

Ginny avrebbe voluto rispondere che fin lì ci era arrivata anche lei, ma Ron invece sembrò trovare l’idea di Luna assolutamente geniale.

-Hai ragione…bisogna distrarli…

-Grazie, Ron! Hai scoperto l’acqua calda!

-No…ha ragione! E abbiamo i mezzi per farlo! Ok…adesso ascoltatemi! Neville, al mio segnale tu ti fionderai contro Gazza; Luna, tu andrai contro Pansy ed io…beh io mi prenderò Draco. Nel frattempo tu, Ginny, andrai a prendere le nostre bacchette…

-E’ tutto meraviglioso fratellino…ma dimentichi Tiger e Goyle!

-No…per loro saranno sufficienti queste!- disse estraendo dalla tasca delle caramelle.

-Vuoi per caso avvelenarli con un eccesso di zuccheri in corpo, Ron?- chiese Ginny ironica.

-Sono pasticche vomitose…

Non ci fu bisogno di dire altro. Ginny conosceva esattamente l’effetto di quelle pastiglie.

-Ok…appena i due imbecilli mangeranno le caramelle…e le mangeranno statene certi…dovremo stare pronti e partire tutti insieme. D’accordo?

Gli altri annuirono. Per un breve istanti a Ginny venne in mente un pensiero molto buffo. Aveva sempre desiderato partecipare a una di quelle avventure che puntualmente ogni anno coinvolgevano Harry, Ron ed Hermione, ma per quattro lunghi anni il loro era sempre stato un mondo a parte. Un triangolo inaccessibile. Ma in quel momento anche lei, Neville e Luna ne entravano a far parte…un nuovo triangolo, in un certo senso…

-Allora sei pronta, Ginny?

La ragazza annuì e vide il fratello fingere di scartare con troppo rumore quelle due caramelle.

-Che stai facendo,Weasley?- chiese Goyle accorgendosi del rumore familiare.

-Che c’è? Non poso mangiarmi nemmeno una caramella?

-No…non puoi…queste sono nostre!- disse Tiger prendendo le due caramelle con cui Ron stava giocherellando. Come previsto lui e Goyle le mangiarono immediatamente…e dopo pochi istanti si ritrovarono a correre fuori dalla stanza per andare nel bagno più vicino a vomitare.

Nello stesso momento Ron si avventò contro Malfoy, Luna contro Pansy e Neville contro Gazza. Ginny invece corse diretta alle bacchette che trovò senza troppa fatica. E appena in tempo per proteggere suo fratello. Malfoy infatti aveva intuito prima di Pansy e Gazza che stava per succedere qualcosa quando i suoi due amici erano usciti dall’ufficio. Ron era riuscito solo ad atterrarlo per qualche istante, ma in pochi istanti si era alzato con la bacchetta in mano puntata contro Ron. Ma Ginny fu più veloce:

-Stupeficium!- urlò la ragazza e Malfoy si ritrovò scaraventato contro il muro dal più forte schiantesimo che avesse mai visto.

Mentre Ron e Neville immobilizzarono Pansy e Gazza, Ginny si avvicinò a Draco.

-Ti fa male, Malfoy? Bene…era esattamente quello che volevo…e questo era niente! Riprova a sbattermi contro un muro e ti farò vedere di cosa sono capace, chiaro?

-Andiamo, Ginny! Dobbiamo trovare Harry ed Hermione…e speriamo che la Umbridge non gli abbia ancora fatto nulla!

 

 

-Harry! Hermione! State bene?- chiese Neville vedendoli tornare di corsa verso il castello.

-E la Umbridge?- chiese Ron.

-Sistemata, per il momento...Malfoy invece?

-Sistemato anche lui…per il momento…- rispose Ginny arrossendo leggermente.

-Allora…come andiamo a Londra?- chiese Luna riportando l’attenzione di tutti sul problema principale.

-Andiamo? No…io andrò a Londra. Da solo. Perché non voglio che qualcun altro rischi la vita per me…

-E tutto quello che ci hai detto durante le lezioni dell’Es, Harry? Erano solo parole? No! L’Esercito di Silente doveva fare qualcosa di concreto…e salvare Sirius è una di queste!- Neville arrossiva sempre di più ad ogni parola, ma Ginny non poteva far altro che annuire. Harry doveva smetterla di fare tutto da solo. Doveva capire che il male si stava organizzando e che non poteva pensare di rispondere a tutto quello da solo. Aveva bisogno di tutto l’aiuto possibile…il periodo del magico Trio era finito! Doveva farsene una ragione…ora era tempo di creare una squadra!

 

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 30
*** Lord Voldemort ***


Lord Voldemort

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 022. Nemici

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Non si sarebbe aspettata questo.

Non si sarebbe mai aspettata che le cose potessero finire in quel modo!

Certo, sapeva che seguire Harry e gli altri al Ministero poteva essere pericoloso o rischioso, ma credeva semplicemente che avrebbero potuto essere scoperti da qualche guardia…ok, forse l’idea di finire ad Azkaban per quella effrazione le era balzata per la mente. Ma solo per pochi istanti. Sapeva dentro di lei che in fondo Silente l’avrebbe protetta dal Ministro, che avrebbe trovato un modo per farli uscire ‘quasi’ puliti da quella storia!

E invece aveva capito che qualcosa non andava sin da subito. Sirius non c’era ed era evidente che quella fosse una trappola costruita per costringere Harry ad andare in quel luogo tetro. Harry ci era cascato…e lei con lui!

Un brivido le percorse la schiena quando sentì un fruscio alle sue spalle…qualcuno si muoveva. Si voltò di scatto.

-C’è qualcuno- mormorò così sottovoce che solo Hermione accanto a lei potè sentirla.

-Cosa?- chiese la ragazza allarmata.

Ma Ginny non rispose, perché non ce ne fu bisogno. Due figure scure si avvicinavano a loro senza volersi nascondere. Solo pochi istanti dopo, Ginny riconobbe Lucius Malfoy e Bellatrix Lestrange.

Quello che successe in seguito Ginny non lo ricordava distintamente. Il suo cuore aveva cominciato a pulsare più velocemente. Sapeva che qualcosa era in agguato, che non potevano essere soli…e che anche se lo fossero stati quei due Mangiamorte erano di certo più potenti di un gruppetto di ragazzini. La mente di Ginny lavorava freneticamente alla ricerca di una soluzione che però non arrivava. Sentì solo Harry che gridò qualcosa…e lei cominciò a lanciare incantesimi senza guardare contro chi fossero rivolti.

 

 

Correva. Correva senza voltarsi, senza guardare dove fossero gli altri. Senza pensare al pericolo che stavano correndo. L’unica cosa a cui riusciva a pensare era la sua immensa stupidità: avrebbe dovuto impedire a Harry di finire in quella maledetta trappola, convincerlo che Sirius era al sicuro a Grimmauld Place…e invece gli aveva dato corda…e ora si stavano tutti impiccando.

Un lampo di luce verde l’aveva appena sfiorata: non poteva continuare a scappare! Doveva reagire! Aveva imparato tanto in quell’anno con Harry e le lezioni dell’Es…era giunto il momento di mettere in pratica almeno qualcuno di quegli incantesimi. Impugnò la bacchetta tremando e sussurrò:

-Reducto!

Ma dalla punta della sua arma uscirono solo poche scintille rosse. Sentì un Mangiamorte vicino a lei…lo sentì ridere del suo goffo tentativo di produrre un incantesimo potente. E purtroppo per lei aveva ragione…era ridicola! Cosa credeva di fare? Cosa sperava di fare? Lei era solo una bambina!

Davanti lei vide Luna scagliare lontano un altro Mangiamorte.

-Brava, Luna!

-Oh grazie, Ginny! Devo dire che non avrei mai detto di saperlo fare davvero…- disse Luna. Era la prima volta che Ginny la vedeva davvero seria e concentrata. Se Luna ce l’aveva appena fatta poteva riuscirci anche lei, giusto? Cosa le mancava? Nulla.

Si fermò di colpo in mezzo al corridoio che stava percorrendo a corse. Si voltò giusto il tempo di impugnare la propria bacchetta con più forza, quasi fino a farsi male. E questa volta con rabbia, urlò:

-REDUCTO!

 

 

Forse questa volta ci aveva messo troppa foga. Il suo incantesimo non solo colpì in pieno il Mangiamorte scagliandolo molto lontano da lei, ma addirittura fece tremare i grandi scaffali che costeggiavano il corridoio come grandi e fragili mura. Inizialmente Ginny sentì solo un leggero tintinnio, provocato dalle innumerevoli sfere contenenti profezie, che si muovevano sui loro piedistalli, colpite dall’urto dell’Incantesimo. E piano piano quel leggero tintinnio divenne un fragore…le pareti attorno a lei si riversarono su se stesse frantumando migliaia di profezie che probabilmente stavano andando perse per sempre.

-Ginny!- le urlò Ron sempre di corsa. Un po’ sorpreso per la potenza della sorella, un po’ spaventato da quello che stava accadendo.

La ragazza non si fece pregare e riprese a correre. Di certo quel mangia morte non l’avrebbe perdonata per quell’affronto.

 

 

Non poteva giurare che la bacchetta che era puntata alla sua gola fosse quella del Mangiamorte colpito dal suo potente Reducto, ma di certo quell’uomo provava un’insana gioia maligna nell’avere tra e mani Ginny, che continuava a divincolarsi come un animale in gabbia.

-Piano, piccola o ti farai male…

-Potrei dirti lo stesso…- rispose lei.

-La smetterai di fare l’insolente quando il tuo eroe morirà!

Ginny non disse nulla, ma si voltò a fissare Harry che si trovava faccia a faccia con Lucius Malfoy. Poteva vedere gli occhi di Harry vagare da Malfoy ai suoi compagni per cercare di capire cosa fare. Arrendersi o continuare a combattere. Ma in realtà persino uno sciocco avrebbe capito che non c’erano alternative: erano spacciati! Davvero spacciati!

O almeno così credeva Ginny. Fino a quando una luce bianca accecante illuminò lo spazio intorno a Harry.

-Sirius!- mormorò Ginny e sentì che la presa del suo aggressore si fece più debole. La comparsa improvvisa dell’uomo doveva averlo distratto per qualche istante. Ginny ne approfittò per colpirlo e allontanarsi da lui riprendendosi la bacchetta. Ma proprio in quel momento altre luci bianche invasero la stanza.

-Ginny! Vieni via!

-Tonks, cosa…?

-Le domande dopo…se non ti dispiace…

Ginny riprese forza e si diresse verso Tonks che la proteggeva dagli attacchi nemici.

-Ora nasconditi qui…

-Ma Tonks!

-Non discutere! Non sono cose per bambini queste! Non dovreste nemmeno essere qui!

Ginny si sentì profondamente ferita da quelle parole. Ma quello che accadde dopo le fece capire che Tonks aveva ragione. Che avrebbe fatto bene a starsene a Hogwarts e a convincere anche Harry a farlo. Se l’avesse fatto, sicuramente Sirius non sarebbe morto.

 

 

L’urlo di Harry fu devastante.

Non lo aveva mai visto così fuori di sé…Ginny vide Lupin che si precipitò su Hary appena in tempo per fermarlo: voleva gettarsi oltre quell’arco dove Sirius era sparito. Voleva seguirlo dovunque fosse andato. La ragazza vide Tonks accanto a lei che abbassata la mano armata della sua bacchetta. I suoi occhi erano vuoti e spenti…in fondo Sirius era suo cugino…

Un lampo di luce verde passò maledettamente vicino a Tonks. Senza pensarci troppo, Ginny prese la sua bacchetta e urlò con forza:

-Protego!- uno scudo potente si frappose tra lei e le maledizioni dei Mangiamorte.

-Weasley!- urlò Moody che raggiunse il più in fretta possibile la sua pupilla, Tonks.

-Professore…

-Va’ a nasconderti e porta con te Dora…

Ginny annuì e con un gesto delicato invitò Tonks ad allontanarsi da lì. Ma mentre cercava il riparo migliore per tutte e due intravide Harry che si era lanciato all’inseguimento di Bellatrix Lestrange. La donna canticchiava macabra la gioia per aver ucciso il cugino. Senza pensarci ulteriormente, Ginny lasciò la mano di Tonks quando fu sicura di averla messa in salvo, e cominciò a correre veloce nella stessa direzione in cui era sparito Harry.

Sentì dei passi dietro di lei. Non fu necessario girarsi per capire di chi fossero: Ron, Hermione, Neville e Luna l’avevano seguita. Il corridoio attorno a loro scorreva veloce: percepivano alcuni rumori provenire dall’altro capo. Forse Harry e Bellatrix stavano combattendo. E per quanto Ginny credesse che Harry fosse un mago molto potente non era sicura che nel confronto con la cugina di Sirius ne sarebbe uscito vincitore.

Pochi passi la separavano dall’atrio del Ministero della Magia. Solo pochi passi. Sentiva crescere dentro di lei un senso di vuoto che ricordava di aver provato solo una volta nella sua vita. La preoccupazione per le sorti di Harry crebbe ancora di più… e fu allora che lo vide…non era come se lo ricordava…quei profondi occhi scuri erano stati sostituiti da due fessure sottili e rosse. Il naso ridotto ad un accenno. La bocca digrignata in un sorriso carico di odio.

-Tom…- mormorò Ginny guardando l’uomo davanti a lei. In c’era in lui nemmeno l’ombra del ragazzo che l’aveva posseduta e plagiata pochi anni prima.

-Quello non è più Tom Riddle, Ginny. Non lo è più da molto tempo…- le disse Ron.

Ginny tornò a posare il suo sguardo su quello che restava del suo ‘Tom’…e per la prima volta nella sua vita Ginny comprese cosa significasse la paura…quanto fosse paralizzante e devastante quel sentimento nuovo per lei. Non riusciva a muovere un muscolo…era consapevole del fatto che se Voldemort si fosse accorto di lei non avrebbe mai avuto né il coraggio né la forza di fare qualsiasi cosa…

E nemmeno Harry sembrava in grado di opporsi…non quando Voldemort prese possesso del suo corpo. Ginny ebbe una sensazione di dejà-vu…riveva con dolore quello che lei stessa aveva provato quando Tom si era intromesso nella sua vita.

-Devi combattere!- urlò Ginny risvegliandosi da quello stato di panico in cui era piombata dal momento stesso in cui aveva visto Voldemort.

-Gin…- disse Hemrione cercando di tranquillizzarla. Ma Ginny non doveva essere tranquillizzata. Al contrario: dopo il totale catatonismo, Gnny si era resa conto che non era il momento di lasciarsi prendere dal panico. Era proprio quello il momento in cui bisognava svegliarsi e combattere. A cominciare da Harry!

E anche Silente sembrava pensarla come lei. Incoraggiava Harry a combattere, a resistere. Perché Harry e tutti loro avevano qualcosa che Voldemort non aveva e non avrebbe mai avuto.

Tom…Voldemort…non potevano vincere…non ne erano in grado, almeno fino a quando loro avrebbero avuto qualcosa per cui combattere!

Ma era terribilmente difficile credere…sperare che Silente avesse ragione! Vedere Tom, o meglio quello che era diventato, le aveva fatto capire che il dolore e la sofferenza che stava provando per la morte di Sirius e per quello che stava capitando ad Harry davanti ai suoi occhi era niente! Si sentì come sull’orlo di un baratro, con il terrore di poter perdere l’equilibrio da un momento all’altro e cadere in quel buio fatto di dolore e paura. Ma non poteva arrendersi! Non poteva lasciare che tutto finisse così…doveva credere che Silente aveva ragione! Doveva credere che potevano farcela. Che potevano vincere quella guerra, una volta per tutte…ma solo se fossero rimasti uniti!

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

Ok, questo capitolo arriva dopo moltissimi mesi.

Confesso che ero indecisa…non sapevo se era meglio cancellare tutta la storia e ripubblicarla da capo o continuare da dove mi ero interrotta. Ho optato per questa seconda strada, ma se preferite che ripubblichi tutto per riprendere con calma tutti i capitoli precedenti non dovete che chiedere!

Spero di poter essere più regolare, ma non posso assicurare nulla…

Per ora spero vi sia piaciuto questo nuovo capitolo. Aspetto vostre notizie!

A presto!

Laura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 31
*** A new world...without you! ***


A new world…without you!

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 020. Senza colori

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

Alla fine avevano deciso di non tornare a Grimmauld Place.

Papà aveva detto che non era preudente…Bellatrix poteva aver ereditato quel luogo, e sarebbe stato più che normale.

Pensare che la donna che l’aveva ucciso poteva in quello stesso istante girare liberamente per la casa che Sirius aveva occupato fino a pochi giorni prima, fece ribollire a Ginny il sangue per la rabbia. Il mondo era ingiusto: non era più il luogo felice che Ginny aveva sempre creduto. Non era più il mondo in cui Ginny desiderava vivere!

-Silente dice che c’è ancora una speranza, comunque…- disse Arthur alla figlia, che aveva visto particolarmente provata dalla morte di Sirius. Non aveva mai voluto parlare di quello che era successo con nessuno, solo con Ron. Forse perché anche lui poteva capire quello che passava nella testa di Ginny.

-Quale, papà?- chiese George stranamente serio.

La morte di Sirius lo aveva colpito più di quanto non avesse voluto dare a vedere. Il male li aveva appena sfiorati, era passato loro vicino come un soffio d’aria gelida. E sia Fred che George non potevano non percepirlo. Tanto più che avevano imparato ad apprezzare le qualità di Sirius ed ad ammirare il suo coraggio…nello schierarsi contro la sua famiglia, nello sfidare il mondo in cui aveva sempre vissuto, nel sopportare la vita da fuggiasco nonostante fosse innocente. La notizia della sua fine l’aveva portata Ginny. Con sole tre parole lapidarie: Sirius è morto. Senza colore. Senza timbro. Senza volontà. Perché tutto questo era stato cancellato dalla morte dell’uomo.

-Beh, Silente pensa che ci sia la possibilità che Sirius abbia lasciato tutto a Harry…Sirus è….era una persona previdente…

Ginny sorrise amaramente. Non la consolava sapere che Sirius era una persona previdente!

-Almeno la sede dell’Ordine sarebbe al sicuro- disse Molly ignorando la reazione della figlia, che però non riuscì a restarsene zitta.

-L’Ordine, mamma? È solo questo che ti interessa? Che l’Ordine resti al sicuro? Sirius è morto! O non te ne sei accorta? Niente è più al sicuro!- disse Ginny con rabbia nella voce. E si allontanò dalla stanza di corsa senza aspettare che qualcuno la degnasse di un commento.

 

 

Solo un anno prima si trovava nella sua stanza furiosa perché i suoi la costringevano a trasferirsi per tutta l’estate in Grimmauld Place…e ora a pochi mesi di distanza sentiva la mancanza di quel luogo. Si ritrovò a chiedersi se Kreacher avrebbe badato con sufficiente attenzione a quelle piante rampicanti che mamma aveva portato dalla Tana per dare un tocco di vita alla sala da pranzo così tetra! Che pensiero stupido…si disse.

-Posso?- chiese una voce femminile.

Ginny si voltò con una lentezza esasperante.

-Hermione…che ci fai tu qui?- un tempo non avrebbe certo accolto così freddamente la sua migliore amica. Un tempo…una vita prima…prima che morisse Srius. Sembrava che quell’evento avesse chiuso per sempre una fase della sua esistenza. Una fase in cui aveva stupidamente creduto di poter essere felice…

-Ho detto ai miei quello che era successo…e che avevo bisogno di stare con i miei amici. Loro hanno capito.

-Ne sono felice…

-Lo vedo!- rispose ironica Hermione cercando di strappare un sorriso all’amica.

Ma Ginny non sorrise. Si riportò vicino alla finestra. Fissava un punto impreciso oltre la collina, come se si aspettasse di vedere spuntare qualcosa…o meglio qualcuno.

-Notizie da Dean?- chiese di nuovo Hermione. Stava provando una nuova tattica.

-Dean?

-Sì…negli ultimi giorni di scuola mi sembrava che si fosse fatto avanti con te…o sbaglio?

Ginny si lasciò scappare una smorfia arrossendo un poco sulle guance. Almeno qualcosa nella sua vita era ancora uguale a prima.

-Non ti perdi mai nulla, vero? Sì…Dean si è fatto avanti…ma io non credo che accetterò…

-Certo…sei ancora scossa per la rottura con Michael, mi sembra normale.

-Cosa? No! No…non si tratta di Michael: con lui è finita da tempo! Credo non sia mai nemmeno veramente iniziata. Ma non è un problema. Credo che si sia già consolato…con Cho…

-Cho? Michael sta con Cho?

-Già…è ironico, non è vero?

Hermione dovette convenire che il destino aveva uno strano senso dell’umorismo. Ma tutto sommato aveva la sensazione che Ginny si fosse come liberata di un peso lasciando Michael.

-Beh…allora non vedo perché dovresti rifiutare Dean…a detta di tutte è il ragazzo più carino  tra i Grifondoro dopo…- ma Hermione non terminò la frase. Anzi si morse la lingua. Perché aveva detto quel dannato dopo?

-Avanti, guarda che puoi dirlo! Dopo Harry! Non è un segreto per nessuno: Harry è terribilmente affascinante. In ogni cosa che fa…

-Sì, ma non cambiare argomento. Non stiamo parlando di Harry, ma di Dean…

-Hermione…non me la sento di imbarcarmi in un’altra storia…non ora…non dopo quello che è accaduto.

Alla fine il discorso era tornato su di lui. Sirius. Ed Hermione ne fu felice. Parlare di Sirius era esattamente quello che voleva. Per far venire a galla la rabbia, il dolore, e il senso di colpa di Ginny. E cercare di alleviare in questo modo la sua sofferenza.

-E cosa è accaduto, Gin?- chiese Hermione seria.

-Lo sai…non ne voglio parlare.

-E invece ne parleremo…adesso…tu non lascerai questa stanza finché non avrai tirato fuori tutto quello che hai dentro.

-Non servirebbe a nulla…

-Servirebbe a farti capire che non è colpa tua. La morte di Sirius non è colpa tua!

-SI’ CHE LO E’!- urlò Ginny lasciando sgorgare calde lacrime dai suoi occhi cioccolato.

-Gin…

-Se io non gli avessi dato corda…se non lo avessi mai aiutato a mettersi in contatto con la Umbrudge!

-Anche io ho aiutato Harry! E anche Luna…e anche Ron e Neville…nessuno di poteva evitarlo. Harry avrebbe comunque trovato il modo di andare a Londra! Lo sai benissimo anche tu, Ginny! Harry è terribilmente cocciuto e nessuno al mondo, nemmeno Silente, è in grado di fermarlo quando si mette in testa qualcosa!

Le parole di Hermione erano certamente vere, ma Ginny non riusciva a darsi pace. Sentiva ancora nella sua testa la voce di Tonks che le ripeteva che non si sarebbero mai dovuti trovare lì…e subito dopo la voce di Bellatrix mentre canticchiava la sua gioia per la morte di Sirius.

-Stiamo soffrendo tutti, Gin…se potessi tornar indietro e cambiare le cose lo farei…ma non si può! Io credo che tutto questo ci abbia insegnato una cosa.

-Sì, che non dobbiamo più legarci a nessuno perché la morte e il male lo porteranno via!

-Ti sbagli! Ci ha insegnato l’esatto opposto! Come credi che Harry abbia affrontato Voldemort?

-Ti prego…non anche tu! C’è già silente che ci riempie la testa con questa storia dell’amore che può sconfiggere il Signore Oscuro!

-L’hai sempre pensato anche tu! Non mentire!

-Beh…ho capito che è solo un’idiozia!

-Non lo è! È la nostra solo speranza!

Ginny guardò Hermione con stanchezza. Come poteva non capire? Come si poteva ancora parlare di amore dopo tutto quello? Voldemort aveva colpito tutti loro al cuore: prima con Cedric, ora con Sirius. Quanto avrebbero dovuto aspettare per andare al funerale di qualcun altro di caro? Magari di suo padre…o di uno dei suoi fratelli…o peggio ancora di Harry!

-E’ solo che non credo di poterlo sopportare! Altri morti, altro dolore…è troppo difficile! Io non ce la faccio!

-Tu ce la puoi fare, Ginny! Sei la ragazza più forte e coraggiosa che io abbia mai conosciuto…Harry ora ha bisogno di tutta la nostra forza, di tutto il nostro appoggio per andare avanti! Non possiamo andare a terra anche noi!

-So anche questo! E ti giuro Hermione che vorrei…vorrei poter pensare che tutto andrà bene, ma non è così! È da ipocriti credere che Harry possa vincere!

-Non parleresti così se sapessi…

-Se sapessi cosa?- chiese Ginny incuriosita dalle mezze frasi di Hermione.

-Lascia stare…è una cosa che ha detto Silente.

-Silente ha detto tante cose…che poi non sono andate esattamente come aveva preventivato.

-Solo perché il futuro dobbiamo costruircelo noi! Non possiamo pretendere che Vokldmoert sparisca solo perché noi lo vogliamo! Dobbiamo combattere…dobbiamo aiutare Harry a combattere! O vuoi che Sirius sia morto per niente? Perché se tu molli, se tutti molliamo, questo accadrà: Sirius sarà morto e il suo sacrificio per proteggerci non sarà servito a niente! Lui lo sapeva! Lui sapeva che era Harry che alla fine doveva sconfiggere Voldemort! E con la sua morte ha permesso che l’unico a poter uccidere l’Oscuro Signore rimanesse in vita…

Ginny ed Hermione rimasero in silenzio. La piccola Weasley poteva sentire il respiro affannato di Hermione che attendeva un segno da Ginny.

-Non abbiamo nemmeno potuto seppellirlo…dargli un ultimo saluto…Harry l’avrebbe voluto…- disse alla fine Ginny. La sua voce sembrava essersi rasserenata. Le parole di Hermione dopotutto avevano avuto un effetto, anche se minimo.

-Già…ho saputo che Silente non vuole più usare nemmeno Grimmauld Place.

-No, infatti…teme che Bellatrix possa aver ereditato quel luogo.

-Ridicolo! Sirius era troppo sveglio per compiere una simile leggerezza!

Ginny sorrise. Sì, Sirius non avrebbe mai permesso a sua cugina di mettere piede a casa sua.

-Comunque credo che nessuno di noi avrebbe mai avuto il coraggio di entrarci…- concluse Ginny pratica.

-Lo credo anche io…

-E’ sempre stata così cupa quella casa! Non ho mia pensato che un giorno avrei potuto trovarla anche più buia e triste…e invece…penso che se mi trovassi lì ora mi sentirei soffocare. La presenza di Sirius si percepirebbe ad ogni passo!

-Beh, magari riuscirai a convincere Harry a risistemarla, un giorno. Credo che a sirius sarebbe piaciuta l’idea di te e di Harry lì…con la vostra famiglia.

-Herm,per favore! Sirius non ti ha mai detto una cosa simile!- disse la ragazza arrossendo.

-Ti sbagli…dopo quella notte di attesa per le sorti di tuo padre, Sirius mi ha chiesto se eri fidanzata. E se c’era la remota speranza che quell’idiota del suo figlioccio si accorgesse di te…credeva tu fossi perfetta per Harry! Ha detto che siete molto simili nelle vostre diversità! E devo dire che ha un certo senso questa affermazione!

Ginny rise di cuore per la prima volta da quando era rientrata dal Ministero.

-Non prendermi in giro…non è divertente!

-Non ti sto prendendo in giro! È la verità!

-Beh, allora Sirius non era così sveglio come pensavo!

-O forse è molto più sveglio di Harry…- suggerì Hermione maliziosa.

-Certo…certo, Hermione! Pensala come ti pare!

-A volte penso che tu sia anche più testona di tuo fratello!- rispose la ragazza quasi scocciata e risentita. Ma in fondo era felice. Felice di aver riportato un po’ di colore sul volto di Ginny. La morte di Sirius era stata un duro colpo per tutti, ma non doveva travolgere le loro vite. Dovevano rialzarsi e combattere. Se anche uno di loro si fosse arreso le sorti del mondo magico sarebbero state in bilico per sempre. Questo le aveva detto Silente l’ultimo giorno di scuola quell’anno. Di nascosto. Lei e il Preside soli. Silente non voleva che altri sapessero della loro chiacchierata. Hermione era l’unica che poteva mantenere i nervi saldi per tutti e riportare la tranquillità in quel gruppo scomposto che erano Ron, Harry, Ginny, Luna e Neville. E ci era riuscita…o almeno era riuscita a riportare Ginny alla vita. Non sapeva perché, ma sentiva che la calma e la forza di Ginny sarebbero state la chiave essenziale per la vittoria di Harry.

 

 

 

Eccomi con un nuovo capitolo della saga di Ginny Weasley…ringrazio veramente di immenso cuore tutti coloro che hanno letto e anche chi ha trovato il tempo di recensire (Fanny Evans, Allstars e GiulyHermi96)! Se questo capitolo è stato pubblicato è solo ed esclusivamente merito vostro!

Per parte mia posso dire che l’ispirazione e la voglia di scrivere sono tornate…spero che ci sia anche il tempo di continuare a farlo con una certa regolarità ;)

Ora vi lascio…spero leggerete e commenterete in molti! Mi è molto d’aiuto!

Al prossimo capitolo basato sul prompt “cambiamento”.

A presto! Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 32
*** Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive ***


Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 018. Nero

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

L’estate stava volgendo al termine. Le calde giornate del luglio appena trascorso si alternavano con sempre maggior frequenza a grandi scrosci d’acqua che però non avevano impedito a Ginny di trascorrere un’estate in fin dei conti piacevole. Malgrado tutto quello che era successo solo poche settimane prima, la ragazza aveva capito che ogni cosa accade per un motivo, anche la morte delle persone care. Forse il destino di Sirius era inevitabile, o forse poteva impedire a Harry di cadere in quella dannata trappola. Ma di una cosa era certa: nulla poteva cambiare quello che era successo ed il solo modo per impedire che eventi simili si ripetessero era accettare quanto accaduto e andare avanti più forti e determinati di prima.

Solo due cose avevano turbato la sua estate: la prima era stata la notizia sconvolgente del matrimonio di Bill. O meglio…l’aver appreso con orrore che la sua futura cognata non era altri che quella oca mezza pazza di Fleur Delacour, soprannominata amorevolmente Flebo! All’inizio Ginny aveva pensato ad uno scherzo di Fred e George, i primi a riferirle il lieto evento, avendo origliato con le loro Orecchie Oblunge una chiacchierata tra Bill e suo padre: il ragazzo infatti temeva la reazione della madre, che non sembrava apprezzare molto Fleur. Ma Ginny si era ben presto resa conto che quello non era uno scherzo, precisamente nello stesso istante in cui parte della sua camera fu invasa dai bauli di Fleur!

Ginny ebbe presto un motivo che la distrasse dalla presenza di Flebo: Harry era piombato a casa Weasley una notte d’estate, accompagnato da Silente in persona. E già questo di per sé non era un buon segno! Nei primi giorni aveva provato più volte ad avvicinarsi al ragazzo per alleviare la sua sofferenza per la morte di Sirius, proprio come Hermione aveva fatto con lei, ma aveva subito capito che non era quello il metodo giusto per far tornare il sorriso sul volto di Harry: sia perché le occasioni per parlare con lui in privato erano praticamente vanificate puntualmente da suo fratello Ron, sia perché Harry non era il tipo che si lasciava andare alle parole.

In quelle poche settimane Ginny osservò Harry con attenzione: c’era qualcosa di strano in lui. Come se un’ombra fosse scesa sul suo volto. E non era certa che fosse tutta colpa della morte di Sirius. Era qualcosa di diverso. Qualcosa di…terribile.

-Hermione, so che lo sai! So che sai che cosa preoccupa tanto Harry.

-Ginny…- disse Hermione in evidente imbarazzo. Qualunque cosa turbasse Harry, Hermione la conosceva. Ed era altrettanto chiaro che Ginny, invece, dovesse rimanere all’oscuro di tutto!

-No! Smettila di trattarmi come una bambina! Smettetela tutti! C’ero anche io al Ministero, ricordi? Ho il diritto di sapere se è successo qualcosa quel giorno oltre alla morte di Sirius…riguarda quella sfera, vero? È una profezia e riguarda Harry.

Solitamente Ginny riusciva a scucire qualche informazione ad Hermione. Aveva la straordinaria capacità di metterla con le spalle al muro, come nessuno (nemmeno Harry e Ron) riuscivano a fare. Ma quella volta la determinazione di Hermione fu maggiore della testardaggine di Ginny e ciò non fece che aumentare la preoccupazione e la curiosità della piccola Weasley.

-Ginny, devi capire che ci sono cose che è meglio non si sappiano. Non ora!

-Allora ho ragione, è qualcosa di grave! Ti ha detto Harry di non dire nulla?

-No! Non è stato Harry- rispose Hermione distogliendo lo sguardo dall’amica.

-Ho capito…quindi è stato Silente! Deve essere la famosa arma di cui Sirius parlava all’Ordine e che Voldemort cercava.

Hermione arrossì di colpo e si voltò perché Ginny non vedesse quella reazione rivelatrice.

-Oh, non preoccuparti. Non dirò che sei stata tu a dirmelo!

-Ma io non ho detto nulla!- protestò Hermione quasi offesa.

-Non ce n’è stato bisogno! E poi anche un idiota come mio fratello sarebbe potuto arrivare da solo a questa conclusione!

-Lo dico per il tuo bene, Gin! Stanne fuori! Non è una cosa che ti riguarda!

-Adesso ti ci metti anche tu a tagliarmi fuori? Ma certo, tanto sono una bambina!- Ginny era amareggiata dal comportamento della sua migliore amica. Credeva che almeno lei avrebbe capito, che Hermione non l’avrebbe mai trattata come avevano fatto Harry e Ron! E invece…

Hermione si rese conto che le sue parole e il suo atteggiamento avevano ferito Ginny. Si avvicinò a lei e le pose delicatamente le mani sulle spalle.

-E’ per il bene di Harry…e anche per il tuo!

-Che vuoi dire?- chiese Ginny tentando di capire la ragione per cui persino Hermione si ostinava a tenerla all’oscuro di tutto.

Ma non ebbe alcun risultato. Fleur aprì la porta della stanza di Ginny facendo infuriare questa.

-Fleur, in Francia non si usa bussare?

-Oh Jinnì, je ne savais pas que tu étais ici!- rispose la ragazza agitando i lunghi capelli biondi.

-Che ha detto?- chiese Hermione rivolta a Giny.

-Credo abbia detto che non sapeva fossimo qui! Beh, Fleur, ora lo sai…e te ne puoi andare!

Hermione approfittò della distrazione creata da Fleur per allontanarsi da Ginny. Ma sapeva che di certo non si sarebbe data per vinta!

 

 

L’atmosfera nella cucina della Tana non era delle migliori: Molly stava tentando di non prestare attenzione al fiume di parole che uscivano dalla bocca di Fleur. Quasi tutte sprecate per sottolineare l’abissale differenza tra la Tana e la lussuosa casa in cui viveva a Parigi. Ma almeno sembrava davvero innamorata di Bill, cosa di cui Molly invece dubitava. O meglio…desiderava con tutta se stessa che non fosse vero, per potersi liberare di Fleur al più presto.

Ginny si trovava nel mezzo: da un lato Fleur che sproloquiava da ore e dall’altro sua madre che fissava con eccessiva concentrazione la pentola in cui stava facendo cuocere l’arrosto. Non poteva tollerare oltre quella situazione o sarebbe impazzita.

-Io salgo a chiamare Hermione, Ron ed Harry per darmi una mano a preparare la tavola per la cena! Non è giusto che faccia sempre tutto io!- finse di protestare la più piccola di casa.

E senza attendere risposta né da Fleur che riprese a parlare esattamente dal punto dove si era interrotta, né da sua madre che non aveva smesso di ruotare il cucchiaio di legno, salì al piano di sopra.

Ginny stava ancora sorridendo immaginando sua madre nelle grinfie di Fleur, quando sentì le voce dei tre amici provenire dalla stanza di Ron ed Harry. Si fermò sulla soglia. Era esattamente quello che stava aspettando da giorni: il Trio chiuso in una stanza che borbottava al sicuro da orecchie indiscrete. Di sicuro discutevano di quella profezia e lei ora era in grado di partecipare non vista a quella discussione.

Si mosse verso la sua stanza in punta di piedi dove conservava un paio di Orecchie Oblunghe regalatele da Fred e George al suo ultimo compleanno. Tornò davanti alla porta della stanza di Ron e avvicinò l’ingegnoso prodotto targato Tiri Vispi Weasley alla toppa della chiave.

E ascoltò.

Tutto.

Anche quello che non avrebbe dovuto.

Anche quello che non avrebbe voluto.

 

 

E così quella era la verità. Harry era il Prescelto. L’unico che avrebbe mai potuto sconfiggere Voldemort. Ma lei questo già lo sapeva. L’aveva sempre saputo che era nel suo destino affrontare il Signore Oscuro, ma mai avrebbe potuto immaginare che tutto quello che era accaduto nella vita di Harry era frutto di quella assurda profezia. Ginny non aveva mai creduto nell’arte della Divinazione, esattamente come Hermione. Era sempre stata convinta che ognuno potesse costruire da sé il proprio futuro…e invece Voldemort nella sua stupidità aveva creduto alle parole di una Veggente. E eletto Harry come suo nemico…un bambino di un anno! Come si poteva considerare un neonato un pericolo? Come aveva potuto il mago più potente al mondo credere davvero che quel ragazzino dagli occhi verdi potesse essere una minaccia?

Tutto questo però passava in secondo piano quando Ginny ripensava all’ultima frase che sentì pronunciare da Harry.

Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive.

Suonava come una condanna. Perché per quanto credesse nelle capacità di Harry, Ginny non era poi così certa che davanti a Voldemort potesse avere qualche speranza. Fino a pochi istanti prima aveva creduto che la guerra al male avrebbe coinvolto tutti, invece ora sapeva che era solo una questione tra Harry e Voldemort. Come poteva aiutare Harry?

-Ginny, tesoro, non dovevi chiamare Hermione e gli altri?- Molly aveva incrociato la figlia sul pianerottolo. La ragazza fece appena in tempo a nascondere le orecchie oblunghe prima che la madre le vedesse e le requisisse, ma non riuscì a fermarla prima che entrasse e rivelasse la presenza di Ginny fuori dalla stanza.

-Ginny!- disse Hermione vedendo spuntare la sagoma della ragazza dietro quella della signora Weasley. Hermione sapeva bene che quella non era una coincidenza, che Ginny non era lì fuori per caso. E dal suo sguardo comprese che aveva sentito tutto.

 

 

-Ginny! Ginny, fermati!- urlò Hermione che aveva rincorso Ginny in giardino. Aveva capito che le notizie su Harry l’avevano sconvolta. Ma come poteva darle torto? Lei stessa la prima volta che aveva sentito la profezia su Harry e Voldemort aveva avuto una reazione simile. Poteva capire quello che provava in quel momento Ginny, sapendo quanto l’amica tenesse ad Harry. Quanto lo amava.

-Era questo il grande segreto eh? È questo che vuole Silente? Che Harry si sacrifichi? Perché è questo che dice la profezia…solo questo e tu lo sai, Hermione! Tu l’hai sempre saputo!- la rabbia e il dolore di Ginny emergevano ad ogni parola.

-Silente crede che Harry possa farcela, altrimenti non…

-Non mi interessa quello che crede Silente! Silente è vecchio e stanco…non è più il mago di una volta!

-Ginny…

-Hermione…- disse Ginny alla fine in lacrime. Non era riuscita a trattenerle, ad impedire che scorressero copiose sul suo viso lentigginoso.

-Devi avere fiducia in Harry. Se non lo appoggiamo noi che gli vogliamo bene non potrà mai farcela. Da solo Harry no può farcela…

-Ma è comunque solo! L’hai sentito: alla fine sarà un faccia a faccia.

-Tu la prendi troppo letteralmente! Se tu ti arrendi, Harry si arrenderà!

Ginny fissò l’amica. Credeva davvero a quello che diceva. Eppure era così difficile vedere una luce in quelle tenebre nere…ma la luce era Harry. Solo Harry poteva ridarle quella serenità che le era mancata negli ultime settimane. E Ginny aveva sempre avuto fiducia in Harry…sapeva che presto le tenebre nere sarebbero sparite.

-Ok, Hermione. Ora però voglio sapere tutto. Tutto quello che Silente ha detto a Harry e che lui ha detto a voi. Ogni parola. E non pensare di potertela cavare facilmente. Non ce ne andremo da qui fino a quando non avrò sentito tutto. Se devo fidarmi di una vecchia profezia, di Silente e di Harry, devo sapere tutto. Quindi, comincia a parlare!

Hermione comprese che Ginny non si sarebbe accontentata di risposte evasive e parziali e in  fondo poteva capirla! Trasse un profondo sospiro e si preparò a raccontare tutto.

 

 

 

Piccolo cambio di programma….avevo annunciato una storia basata sul prompt “cambiamento” e invece ho preferito anticipare questo capitolo! Mi sembrava più appropriato qui…in fondo nessuno si è mai preoccupato di dire a Ginny della profezia.

 

Vi ringrazio per il sostegno che mi avete concesso anche nello scorso capitolo e spero che anche questo vi sia piaciuto.

 

Ringrazio in particolare GiulyHermi96, Scarlett90, Allstars e Lily_94 (certo che mi ricordo di te, come stai???)  che hanno avuto la gentilezza e pazienza di dedicarmi qualche minuto del loro tempo lasciandomi una recensione: grazie mille, ogni vostro commento mi riempie di gioia e mi sprona ad andare avanti!

 

Bene, ora vi lascio e spero di leggere presto altri vostri commenti alla mia storia!

A presto!

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Scelta libera.

097.

Tradimento.

098.

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099.

Scelta libera.

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Capitolo 33
*** Qualcosa di cui parlare ***


Qualcosa di cui parlare

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 096. Cambiamento

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Aspettava che Hermione sputasse il rospo. Aveva capito che moriva dalla voglia di dirle qualcosa ma non le avrebbe dato la soddisfazione di facilitarle il compito. La ragazza la fissava con insistenza mandandole occhiate di sottecchi più o meno ogni tre secondi.

-Uff! Allora? Mi vuoi dire cosa vi siete detti?- disse infine Hermione non riuscendo a trattenersi un istante di più. Sembrava una grande pentola a pressione che stava per esplodere. Un po’ come la signora Weasley quando uno dei gemelli combinava uno dei loro classici disastri.

-No!

-No?- ribattè Hermione restando senza altro da dire. Da quando Ginny non si confidava con lei? Non sapeva se essere più offesa o stupita.

-Dai, Hermione, sto scherzando! È che ho sempre l’impressione che in questa casa qualcuno ci ascolti!

-Qualcuno come Ron?

-Anche…

-Beh, non è un problema! Ron vi ha visti l’altro pomeriggio. Mi ci è voluto un po’ per trattenerlo dallo scendere a controllare cosa stesse accadendo, ma ci sono riuscita! In effetti avevo sperato che almeno Harry mi avrebbe dato una mano…invece…sembrava scocciato quanto Ron!- nelle parole di Hermione c’era un evidente quanto inopportuno tono malizioso.

-Ti ho già detto come la penso su Harry e su quello che tu credi di vedere.

-Ok, scusami, ma ancora non mi hai detto cosa voleva da te. Perché Dean è venuto qui? Non avevi detto di voler rifiutare la sua proposta?

-L’avevo detto, è vero, ma si può sempre cambiare idea, no?

 

 

Ginny era passata per caso davanti alla finestra della sua stanza e allora l’aveva visto. Quella sagoma scura era inconfondibile. Dean Thomas stava attraversando il giardino della Tana inequivocabilmente diretto verso la porta di casa Weasley. Che diavolo voleva? Perché si trovava lì? Forse voleva parlare con lei...ma di cosa? Lei era stata chiara nell’ultima lettera che gli aveva scritto. Non se la sentiva di mettersi con lui, non dopo il fallimento della storia con Michael. Sapeva con esattezza che la cotta per Harry non le era passata e che il rapporto con Michael si era deteriorato proprio per questo motivo. E poi troppe cose erano cambiate: la morte di Sirius, la profezia su Harry…

-Gin!- disse Hermione precipitandosi nella stanza dell’amica. -Gin, hai visto? Sta venendo qui! Dean!

-L’ho visto!

-Ma non avevi detto di avergli scritto?

-L’ho fatto!

-E allora cosa ci fa qui?- Hermione sembrava fin troppo allarmata, persino più di Ginny.

-Magari non è qui per me…- suggerì Ginny, ma non credeva nemmeno lei alle sue parole.

-Fossi in te comunque scenderei di corsa!

-Non posso semplicemente fingere di non essere in casa?

-Spero tu stia scherzando! Vuoi forse che sia tua madre ad aprire la porta?

Al pensiero Ginny si sentì morire. Dalla battaglia al Ministero Molly era come impazzita, si era fissata con parole d’ordine per poter entrare in casa che tutti i membri della famiglia si erano dovuti imparare.

Ginny scese le scale appena in tempo.

-Non conosciamo nessun signor Thomas, mi dispiace- stava dicendo Molly davanti alla porta d’ingresso.

-Signora Weasley. Sono un compagno di suo figlio Ron…

-Qui non abita nessun Ron…e non so chi siano questi Weasley!

-Mamma!- urlò Ginny rossa in volto come mai prima. La spostò con un cenno della mano e aprì la porta.

-Ginny!

-Dean…che…che sorpresa! Cosa ci fai qui?- sperava che il suo tono di voce rivelasse il meno possibile la sua sorpresa nel vederlo lì. E anche la sua ansia. In effetti rifiutare Dean con una lettera le aveva risparmiato di doverlo affrontare di persona, cosa che Ginny aveva voluto evitare con molta cura e attenzione. Dean la metteva a disagio, questa era la verità. Da quando aveva saputo delle intenzioni del ragazzo, Ginny aveva fatto di tutto per non incontrarlo a scuola. Ogni volta che lo incrociava nei corridoi o nella sala comune sentiva una morsa prenderle lo stomaco…era una sensazione difficile da descrivere e spiegare, ma di certo non era quella stessa morsa che sentiva quando vedeva Harry.

Ginny sperò fino all’ultimo che la visita del giovane Grifondoro fosse per Ron o Harry. –Vuoi che ti chiami Ron?

-No, a dire il vero sono qui per te. Avevo bisogno di parlarti, se non ti è di troppo disturbo.

Ginny annuì meccanicamente. Cosa doveva provare? Doveva essere scocciata per la sua insistenza o piacevolmente stupita per l’interesse che il ragazzo sembrava provare per lei? Ecco, era sempre così quando si parlava di Dean…un conflitto tra quello che la sua testa le suggeriva e quello che il suo cuore in fin dei conti provava. La prima le diceva che Dean era esattamente il tipo di ragazzo che tutti le avrebbero consigliato di frequentare: intelligente, divertente, carino, disponibile…in una parola affidabile, proprio come lo era stato Michael. Ma il cuore, quello continuava a dirle che per quanto Dean fosse perfetto non sarebbe mai stato Harry. Di nuovo tutti i dubbi, le paure, le ansie che l’avevano sopraffatta all’inizio del suo rapporto con Michael si riaffacciarono prepotenti. Era di nuovo al punto di partenza.

-Ginny, non mi fai entrare? Sai…qui fuori fa proprio molto caldo!

-Hai ragioni, scusami! Entra, accomodati. Posso offrirti qualcosa?

-Sì, grazie…qualsiasi bevanda fredda e gelida andrà benissimo!

Ginny fece strada fino al salotto dove fece accomodare Dean.

-Vado in cucina a prendere qualcosa, arrivo subito.

In realtà quella era solo una scusa. Voleva allontanarsi da Dean per qualche minuto, così da poter riflettere con lucidità. In più sapeva che Hermione era in agguato dietro il primo mobile disponibile. E infatti…

-Gin! Non mi trascinare così!- Ginny aveva portato Hermione con la forza in cucina dove si era rifugiata anche Molly.

-Voi due adesso ve ne state qui buone buone…non verrete di là, non farete strani incantesimi per origliare, non vi inventerete nulla per disturbarci! Sono stata chiara?

-Perché così agitata, Ginny?- disse Hermione maliziosa.

-Non sono affatto agitata…- e senza aggiungere altro si allontanò dalla stanza per tornare da Dean.

 

-Scusa il ritardo, ma ehm…ho avuto qualche problema di là- tentò di giustificarsi Ginny. In quel preciso istante avrebbe fatto qualsiasi cosa per trovarsi lontana da lì.

-Non preoccuparti…perché sei così nervosa? È colpa mia forse?- Dean la fissava con i suoi occhi scuri e profondi.

-No…figurati!- il suo tono così forzatamente rilassato l’aveva senza dubbio tradita. -Ok, sì…è che non capisco perchè tu sia qui…

-Se ti dico che passavo da queste parti per caso mi crederesti?

-Assolutamente no!

-Sei sempre stata troppo sveglia per credere a qualsiasi bugia giusto?

-Beh…non è credibile che qualcuno venga fino a qui per caso…diciamo che la nostra casa è un po’ fuori mano per chiunque!

-In effetti mi sono perso un bel po’ di volte prima di trovare la strada giusta…- rispose Dean che sembrava voler tenere sulle spine Ginny.

-Non mi hai ancora detto perché sei qui- disse la ragazza andando subito al punto della questione. Detestava trovarsi in quella condizione di incertezza e anche di panico…quel panico nascosto, che è fermo lì alla bocca dello stomaco pronto ad esplodere alla minima parola sbagliata da parte di Dean.

-Lo sai benissimo perché sono qui- di colpo lo sguardo di Dean era diventato serio e determinato. Evidentemente ciò di cui voleva parlare con Ginny era una cosa per lui molto importante.

Ginny annuì. -Credevo che la lettera che ti ho scritto…

-Ho letto la lettera, ma semplicemente non ho intenzione di arrendermi! So che è appena finita la storia con Michael…e so anche che non è stato un anno facile per te. Prima tuo padre, poi Sirius, la battaglia al ministero…

-Ecco, appunto. L’hai appena detto tu: non è stato un anno facile per me, ho bisogno di restare tranquilla…- Ginny si aggrappò con tutte le forze a quello spiraglio di salvezza che Dean le aveva appena mostrato.

-Lo capisco, credimi,ma nulla vieta che possiamo essere sereni insieme! Non ti sto chiedendo di sposarmi, Gin! Ti sto solo chiedendo di provare a conoscerci…potresti scoprire che stiamo bene insieme!

Ginny sorrise in imbarazzo. Le parole di Dean rappresentavano esattamente quello che la sua parte razionale stava cercando di dirle e che, Ginny lo sapeva bene, le avrebbe detto anche Hermione; forse per questo le facevano ancora più impressione. Perché sapeva quanto quel discorso avesse senso e fosse reale.

-Dean…

-No! Aspetta non ho finito…vorrei che tu sapessi che tengo davvero molto a te. Che mi piaci…sul serio. Ti ho osservata per tutti questi anni, ti ho vista cambiare…diventare sempre più bella e intelligente. Ho visto come ridi degli scherzi di Fred e George, come ti arrabbi con Ron quando ti tratta ancora da bambina…come non ti lasci mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno dagli insegnanti. Come ti difendi dalle cattiverie di Romilda…hai un carattere eccezionale, fuori dal comune. Una leggerezza e allo stesso tempo una determinazione che non ho mai visto prima…per tutto questo sono qui. Ancora. Perché non voglio perdere tutto questo senza aver tentato il tutto per tutto.

Ok, va bene…adesso pure il suo cuore era andato in palla! Quel ragazzo stava mettendo davvero a dura prova la sua capacità di resistenza! Arrossì senza controllo alle parole del ragazzo: lei nemmeno immaginava di poter essere come Dean la descriveva. Lei si vedeva…normale, ordinaria. Lui invece al dipingeva come speciale e unica. Non aveva mai pensato a lei in quei termini…e ora che qualcuno l’aveva costretta a farlo, la sua mente faticava ad accettare questa nuova realtà. Nessuno, nemmeno Michael, l’aveva mai fatta sentire così….tantomeno Harry!

-Non so cosa dire…io non pensavo…

Dean sorrise con dolcezza: le sue parole dopotutto erano riuscite ad avere un qualche effetto su Ginny. Era quello che voleva. Non convincerla o persuaderla, ma solo spiegarle le sue intenzioni, per non spaventarla.

-Bene…ti ho detto quello che dovevo. Ora vado, i miei mi stanno aspettando…riflettici, Gin. Vorrei davvero che tu riflettessi attentamente su quello che ti ho detto. E appena avrai le idee chiare…beh…aspetterò una tua risposta!

 

 

-Wow…è una cosa seria! E adesso cosa hai intenzione di rispondere?- Hermione si era appassionata al racconto quasi come se si trattasse si un romanzo d’amore di quelli che ogni tanto d’estate leggeva prendendoli dalle biblioteche babbane.

-Io…non lo so…è stato carino e le cose che mi ha detto sono dolcissime, ma non credi che non sia il momento o sia troppo presto?

Hermione la guardò pensierosa piegando il capo verso destra come sempre faceva quando doveva riflettere seriamente su una questione.

-In realtà dovresti rispondere ad un’altra domanda: ti porresti lo stesso problema se al posto di Dean ci fosse Harry? Sii sincera, Ginny!

La rossa guardò Hermione con rabbia, perché come sempre quella ragazza aveva dannatamente ragione.

-D’accordo, se si trattasse di Harry non avrei dubbi di questo tipo. Ma forse questo non vuol dire che non dovrei mettermi con Dean?

Hermione si fece ancora più seria, si mise a sedere sul bordo del letto esattamente davanti a Ginny e le prese le mani.

-Credo che tu debba smetterla di considerare Harry nelle tue decisioni. Devi agire come se lui non ci fosse, come se tu non l’avessi mai conosciuto. So che vorresti da Harry qualcosa di più…ma lui in questo momento non ti sta dando quello che vuoi. Un giorno forse lo farà, ma non puoi saperlo. Sei sicura di voler sprecare la tua vita aspettando qualcosa che forse non arriverà mai?

-Quindi tu mi stai dicendo che non ho nessuna chanche con Harry…

Hermione trasse un sospiro profondo.

-No, non per il momento.

Ginny annuì. Era duro sentirselo dire, ma sapeva da sé che Hermione le aveva solo detto la verità per quanto spiacevole e terribile.

-E’ solo che…ho già sbagliato una volta, Hermione. Mi sono messa con Michael sapendo che provavo qualcosa per Harry e guarda come è finita- protestò Ginny. Per quanto la rottura con Michael non l’avesse lasciata disperata e distrutta, doveva ammettere che i primi giorni dopo la separazione erano stati difficili, anche se sapeva di aver fatto la scelta giusta, la sola scelta possibile.

-E quindi intendi chiuderti in clausura fino a quando Harry si deciderà a rinsavire? È assurdo…come se io aspettassi che …. Beh, è assurdo!- tagliò corto Hermione. Il quasi riferimento alla sua cotta per Ron non era certo passato inosservato a Ginny, che però decise di far finta di niente.

-D’accordo, in fondo si tratta solo di conoscerlo, giusto?

-Esatto! E se poi non dovesse funzionare, amici come prima! Non gli stai certo promettendo amore eterno! È solo un tentativo!

Ginny rise per la foga con cui Hermione aveva pronunciato quelle ultime parole. Conosceva le buone intenzioni dell’amica e sapeva che tutto quello che si erano dette era vero e giusto, ma in cuor suo Ginny non era convinta di aver fatto la scelta giusta: sapeva di non poter aspettare Harry in eterno, ma era perfettamente consapevole del fatto che per lei Harry non era di certo un capitolo chiuso.

Con Michael aveva sbagliato: aveva lasciato che i suoi sentimenti per Harry continuassero a prendere il sopravvento! Aveva trascurato Michael per andare a vedere Harry al torneo tre maghi e per partecipare alle riunioni dell’Es. Si ripromise che non avrebbe fatto lo stesso errore con Dean. O perlomeno ci avrebbe provato! Dean sarebbe venuto al primo posto, sarebbe stato la sua priorità…insieme ai G.U.F.O., si intende. Harry doveva passare in secondo piano. Doveva. Punto. Non c’era altra alternativa.

 

 

Hermione si voltò per l’ennesima volta nel letto. Avere aiutato Ginny a mettersi con Dean non l’aveva messa di buon umore! Dannazione! Forse perché aveva capito che qualcosa era cambiato…da parte di Harry. Sì, lei lo conosceva bene, meglio di chiunque altro, e aveva intravisto i primi segnali di cambiamento in lui. Aveva visto come Harry guardava Ginny…era come se finalmente avesse afferrato che la ragazza non era solo la sorella di Ron, ma Ginny!

Si voltò di nuovo.

Forse avrebbe dovuto dirlo a Ginny…già, e poi? Se si fosse sbagliata? Se Harry non si fosse dichiarato? Ginny ci sarebbe stata ancora peggio!

Forse allora doveva parlare con Harry…e per dirgli cosa? Che aveva capito che provava qualcosa per la sorella di Ron? E che Ginny si era di nuovo messa con un altro? No! Quei due dovevano vedersela da soli! Era stanca di stare nel mezzo e il solo modo per uscirne era lasciare che Ginny vivesse la sua vita e che Harry si rendesse conto di quanto questo lo facesse impazzire di gelosia.

 

 

Eccomi qui con un nuovo capitolo di questa storia…

 

Ho molte cose da dire in proposito: innanzitutto devo essere sincera non ho mai capito perché la Rowling abbia fatto fidanzare Ginny con Dean. Insomma, lei è sempre stata innamorata di Harry e ne era consapevole, quindi l’ho sempre vista come una presa in giro l’essersi messa con Dean. E considerando quanto io ami Ginny Weasley come personaggio questa scelta non l’ho mai né capita né condivisa.

Ripercorrendo però la vita di Ginny non potevo saltare questo passaggio chiaramente! Ho cercato di renderlo più logico possibile, se così si può dire.

In realtà avevo scritto in origine un capitolo completamente diverso in cui Dean ne usciva tratteggiato molto male, come uno di quei ragazzi-stalker…poi ho cambiato idea ed ecco qui la versione definitiva che credo sia molto meglio della precedente.

 

Quanto al prompt utilizzato “cambiamento” è stato dettato sia dalla volontà di Ginny di avere un atteggiamento diverso con Dean rispetto a quello avuto con Michael, sia dal fatto che Harry ha cominciato effettivamente a provare qualcosa per Ginny e l’ho fatto capire attraverso le parole ed i pensieri di Hermione.

 

Per i prossimi capitoli vi prometto una alternanza tra Ginny/Dean  e Ginny/Harry che faccia capire come è cresciuta in loro la consapevolezza del loro reciproco amore.

 

Un’ultima cosa: ringrazio tutti coloro che hanno letto e che hanno recensito. I lettori soprattutto sono tantissimi…grazie mille. Quello che però vorrei capire è questo: il fatto che leggiate e non recensiate è per via del fatto che quello che avete letto non è piaciuto? Io mi baso molto sulle recensioni per capire come devo indirizzare la storia. Quindi se qualcosa non vi piace o al contrario se qualcosa vi piace particolarmente potrebbe essermi utile saperlo!

 

Grazie a tutti!

 

A presto, Laura!

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 34
*** Quattro chiacchiere tra noi ***


Quattro chiacchiere tra noi

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 053. Terra

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Ginny si fermò un istante in mezzo alla cucina della Tana. Chiuse gli occhi per assaporare quel magico e unico momento. Silenzio. Pace. Tranquillità.

Era rimasta da sola in cucina a sistemare dopo il pranzo: aveva convinto sua madre ad andare a riposarsi per qualche minuto nella sua stanza; Bill si era fortunatamente portato via Fleur per un giro nella Londra babbana; Arthur era in ufficio e Ron ed Hermione erano in salotto. Ginny sentiva il fratello che si lamentava con Hermione per la mole di compiti che gli insegnanti avevano assegnato loro per le vacanze e la ragazza lo rimproverava per essersi ridotto all’ultimo come sempre! Ma alla fine aveva accettato di dargli una mano almeno per il compito di Pozioni.

-Ma Hermione! A cosa vuoi che mi serva? Hai visto i GUFO giusto? Non sarò ammesso al corso di pozioni avanzate, quindi è inutile che io studi per questa materia!- protestava Ron, che odiava Pozioni con tutto il suo cuore.

-Cosa vuol dire, Ron? Allora restiamo nell’ignoranza visto che non vuoi fare il pozionista…l’istruzione è importante, in tutti i campi…se vogliamo sconfiggere il Signore Oscuro non possiamo avere delle lacune!

-D’accordo, d’accordo!

Questo teatrino si ripeteva praticamente ogni giorno. All’appello mancava sempre e solo Harry: passava ore richiuso in camera sua e Ginny lo poteva capire. Aveva passato anche lei quella fase e probabilmente senza le parole di Hermione sarebbe ancora chiusa nella sua stanza a commiserarsi e a colpevolizzarsi per la morte di Sirius. Cosa doveva fare? Andare da lui e cercare di tirarlo su di morale o lasciarlo solo per un po’? Magari aveva solo bisogno di tempo…

In realtà Ginny aveva già deciso da tempo cosa doveva fare. Aveva solo aspettato la situazione più opportuna e quel pomeriggio sembrava perfetto.

Cominciò a salire le scale con passo leggero ed ebbe un attimo di esitazione solo davanti alla porta della stanza di Harry. Non bussò. Aprì la porta senza fare rumore e lo vide seduto per terra, con la schiena appoggiata al letto e con le ginocchia vicino al petto. Teneva in mano un pezzo di carta.

Senza che Harry se ne accorgesse, Ginny si sedette vicino a lui.

-Tu non ti unisci a Ron ed Hermione?- disse Ginny per spezzare quel silenzio, che stranamente non era affatto imbarazzante. Al contrario. In quel silenzio si erano detti molte cose che non era necessario esprimere a voce.

-E disturbarli? Per una volta che non si massacrano a vicenda!

-Mi sembra giusto.

Di nuovo silenzio. Ginny fissava Harry di profilo, ma lui non distoglieva lo sguardo dal pezzo di carta che aveva in mano. Era una foto. Questa volta però fu Harry a parlare per primo e allungò la fotografia verso Ginny che la prese e la osservò con cura.

-Questo è l’originario Ordine della Fenice…questi sono i genitori di Neville, Alice e Frank. E qui puoi vedere Lupin…

-Sì, oddio com’era giovane! E questo…questo è Sirius…beh, è sempre stato un tipo affascinante! E immagino che questi siano i tuoi genitori!

Harry non rispose, non era necessario. Gli occhi della donna in mezzo alla foto e i capelli spettinati dell’uomo accanto a lei erano molto più eloquenti di mille parole.

-Hanno ragione a dire che gli somigli molto…soprattutto a tuo padre: siete identici!

-Già, con la sola differenza degli occhi…

-Sì, me l’hanno detto: hai gli occhi di tua madre.

Un’altra pausa di silenzio. Entrambi cercavano le parole giuste per continuare quel difficile colloquio.

-E’ molto bella questa foto! Credo che dovremmo farne un’altra…con il nuovo Ordine, intendo…- propose Ginny con un sorriso dolce dipinto sul volto lentigginoso.

-Ah, sì? E per quale motivo? Così posso di volta in volta mettere una croce sui volti di coloro che moriranno?- Harry non tratteneva la rabbia, ma sapeva che con Ginny poteva permettersi di essere sincero, in un modo che gli era difficile persino con Hermione o Ron. Si voltò a guardare Ginny e si ritrovò a pensare che i suoi occhi cioccolato erano i più belli che avesse mai visto…chiuse gli occhi per cacciare quel pensiero ridicolo.

-Cosa vuoi che ti dica, Harry? Vuoi che ti menta? Vuoi che ti dica che andrà tutto bene e che vivremo tutti felici e contenti? No, mi dispiace. Non so dire le bugie!

Lo sguardo di Ginny era duro e risoluto. No, lei non avrebbe alleviato il suo dolore facendogli credere che sarebbe stato tutto facile.

-Ed è questa la cosa che ti rende diversa da tutti! Tu sei diretta, dici quello che pensi anche se non è piacevole per chi ascolta! È giusto! Sono stanco di avere attorno persone che mi dicono che andrà tutto bene, che quella profezia è solo frutto di una mente malata! Perché tu sai della profezia, vero? Te l’ho letto in faccia quando sei entrata in stanza quel giorno…

-Sì, l’ho sentita…

-E anche tu hai paura come tutti gli altri? Anche se non me lo dicono, ovviamente!

-Ho avuto paura, lo ammetto, ma mi è passata. Credo molto nelle tue capacità, Harry! Credo che molto debba ancora accadere, credo che Voldemort abbia solo iniziato a fare del male. Credo che la morte di Sirius sia solo la prima di tante che dovremo affrontare…e sì, credo che se ci fosse una foto del nostro Ordine nei prossimi anni la riempiremmo di croci nere. Ma credo anche, anzi no, sono convinta che tu ce la possa fare. E non perché l’hai già affrontato altre volte e ne sei uscito o perché una stupida profezia dice che alla fine tu e lui dovrete combattere…ma perché quando tu combatti lo fai perché credi in qualcosa o per proteggere qualcuno…

-Come ho fatto con te- disse Harry guardando Ginny dritto negli occhi. A Ginny per un istante mancò il respiro. Non era mai trovata così vicina a Harry in tutta la sua vita: sentiva il suo profumo sfiorarla e un brivido le percorse la schiena. Le sembrò addirittura che il viso di Harry si fosse avvicinato di qualche millimetro al suo. Si sforzò di non arrossire e continuò.

-Appunto! Hai combattuto con un Basilisco che non solo nessuno era mai riuscito a trovare, ma che solo Voldemort poteva comandare. Hai saputo come uccidere Tom basandoti solo sul tuo istinto…tu non hai bisogno di altre doti per vincere…è già tutto qui dentro- disse la ragazza appoggiando una mano sul petto di Harry all’altezza del cuore. E il ragazzo la sfiorò con delicatezza. Ginny si sentì avvampare e ritrasse d’istinto la mano.

-Forse non sono così eccezionale come credi!

-Questo solo perché sei tu che ti convinci di questo! Perchè tu hai la dannata mania di addossarti la responsabilità di tutto quello che accade!

-E non è forse vero? Tuo padre…Sirius…

-Mio padre è salvo grazie a te. E Sirius…beh, io mi devo prendere parte della colpa! In fondo io ti ho dato una mano nella tua follia: se ti avessi impedito di entrare nell’ufficio della Umbridge…

-Di questo passo allora dovremmo incolpare anche Hermione, Luna, Ron…

-Vedo che hai capito! Tutti abbiamo fatto qualcosa che ha contribuito a farci finire al Ministero.

Harry sorrise per la prima volta da quando era arrivato.

-Grazie! È già la seconda volta che mi tiri su il morale quando sono a terra!

-Se ti riferisci al Natale scorso, ti ricordo che sono stata ben pagata! Ho conservato il tuo regalo!

-Beh, anche questa volta saprò come ricompensarti!- ma il tono di Harry era stranamente malizioso. E di nuovo quella strana impressione che il viso di Harry si stesse avvicinando pericolosamente a quello di Ginny. Poteva fissarlo negli occhi come non aveva mai fatto prima. Erano di un verde assolutamente particolare. Poteva specchiarsi e avrebbe continuato a farlo se…

-Harry! Sei qui?

-Ron! Non ti hanno insegnato a bussare prima di entrare?- disse Ginny scattando in piedi. Perché diavolo suo fratello non sapeva starsene per i fatti suoi? Ed Hermione perché non lo aveva fermato?

-Mi devi salvare da Hermione, Harry! È impazzita! Sta parlando di farmi fare un ripasso generale di ogni materia per non arrivare impreparato alle lezioni del nuovo anno! Dice che è necessario per non restare indietro sin dai primi giorni….ti prego aiutami!

-Ron! Ecco dove ti eri nascosto!- Hermione era entrata a passo militare nella camera oramai fin troppo affollata per i gusti di Ginny.

-Beh, io vado, Harry- disse avvicinandosi alla porta.

-No, aspetta! Perché…vi andrebbe di giocare a Quidditch tutti insieme? Dai, Hermione! Siamo in vacanza! Non puoi torturare Ron tutto il giorno! Dagli un po’ di respiro!- Harry sembrava aver ripreso quella voglia di vivere che era sparita negli ultimi mesi e Hermione non poteva non essersene accorta.

-D’accordo, d’accordo! Però domani…

-Sì…sì…domani, Herm! Promesso!- disse Ron al settimo cielo. Andiamo Harry! Uno contro uno sarà fantastico!

-Perché? No! Che ne dici se io gioco con Ginny e tu con Hermione?

Ginny fissò Harry sorpresa…ma mai quanto lo fu Hermione di quella proposta.

-NO! Non sarebbe equilibrato! Io mi prendo Ginny e tu giochi con Hermione! Tu sei troppo bravo e se ti metto anche Ginny in squadra io sono spacciato con quella schiappa di Hermione!

-Ehi! Guarda che io sono qui e ti posso sentire!- lo rimproverò Hermione.

-Oh, Hermione! Lo sai che sei negata per il Quidditch!

-Va bene, ma non vi azzardate a fare scherzi voi tre! Sapete che mi terrorizzano le scope!

-Promettiamo!- risposero in coro Ginny, Harry e Ron, che corse per primo di sotto per prendere la sua scopa, seguito da una riluttante Hermione.

Ginny scese i primi scalini ma Harry la fermò per un braccio.

-Grazie…

-E di cosa scusa? Non ricordo di aver fatto nulla di speciale!

Harry sorrise e senza che Ginny se lo aspettasse la superò di corsa sulle scale.

-Avanti, Weasley! Vediamo se riesci a battere il grande Harry Potter a Quidditch!

-E’ una sfida, Potter? Considerala già persa!

 

 

 

Eccomi qui puntuale con un nuovo capitolo! Come promesso, qui si parla solo di Harry e Ginny! Dean è già un lontano ricordo! Ma ovviamente lo rivedremo!

Personalmente mi piace molto questo capitolo…Harry comincia ad accorgersi di Ginny! Era ora! Chiaramente, non sarà facile per Harry conquistare Ginny, ma ha cominciato con il piede giusto direi!

 

Ringrazio tutti coloro che hanno letto ed in particolare marcella92, ginny74 e GiulyHermi96 che hanno recensito!

 

Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Aspetto vostre notizie!

 

Un bacio e al prossimo capitolo!

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 35
*** Prove di volo ***


Prove di volo

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 054. Aria

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

 

L’avviso degli imminenti provini per la nuova squadra di Quidditch doveva essere stato appeso la sera precedente nella bacheca della Sala Comune e, come previsto, Harry era il nuovo capitano della squadra dei Grifondoro, titolo e ruolo più che meritati visti i suoi successi degli anni precedenti!

Certo, Ginny dovette ammettere che sostituire Harry come cercatore l’anno prima le aveva fatto piacere e a dirla tutta non era stata nemmeno tanto male come giocatrice! Fissò l’avviso appeso in bacheca per alcuni istanti, poi, presa una piuma abbandonata da qualche studente su uno dei tavoli della sala comune, scrisse il suo nome sulla lista degli aspiranti membri della squadra, segnandosi mentalmente che il sabato successivo ci sarebbero state le selezioni.

In cuor suo Ginny sapeva che non avrebbe avuto problemi ad entrare in squadra: non solo l’anno prima aveva sostituito Harry degnamente quando lui si era fatto buttare fuori dalla squadra dalla Umbridge, ma lo aveva anche sconfitto più di una volta quell’estate nel giardino della Tana. Anche se doveva ammetterlo: aveva avuto la strana sensazione che Harry a volte l’avesse fatto apposta a farsi battere da lei.

Nonostante questa convinzione più il sabato mattina si avvicinava, più Ginny sentiva l’ansia crescere: forse perché gli iscritti ai provini erano tantissimi e temeva che qualcuno potesse soffiarle il posto in squadra o forse perché Harry era il nuovo capitano e temeva di far brutta figura proprio davanti a lui.

Solo Dean sembrava non aver preso bene la notizia del tentativo della sua ragazza di entrare in squadra.

-Non capisco perché tu sia così arrabbiato!- aveva commentato Ginny la mattina delle selezioni mentre scendevano dalla Torre per andare a fare colazione in Sala Grande. Aveva percepito il tono acido di Dean quando lei gli aveva ricordato che era di fretta per via dei provini di Quidditch.

-Io non sono arrabbiato- rispose il ragazzo mentendo.

-Andiamo, al solo sentire la parola Quidditch ti innervosisci! Guarda, l’hai fatto anche ora!

-Non è assolutamente vero!

-Credevo che tu adorassi il Quidditch!- disse Ginny che realmente non comprendeva tanto rancore.

-Certo, mi piace moltissimo, ma…

-Ma? Avanti Dean, non farti tirare fuori le parole di bocca!

Il ragazzo sembrò esitare un attimo prima di rispondere, ma alla fine decise che dire la verità poteva forse aiutarlo a trovare una soluzione al suo problema.

-Ok, d’accordo! È solo che non capisco come tu ti sia potuta iscrivere ai provini…insomma, ti sei iscritta senza chiedermi niente!- nello stesso istante in cui aveva pronunciato quelle parole Dean si rese conto di aver sbagliato. La sorpresa negli occhi di Ginny si trasformò presto in rabbia.

-Non sapevo di doverti chiedere il permesso!- ripose, infatti, la ragazza leggermente alterata per quella risposta.

-Non fraintendermi! Non sono uno di quei fidanzati che impedisce alla propria ragazza di divertirsi, ma credevo che tu stessa avresti capito che sarebbe stato più opportuno non occupare tempo prezioso!- il tono di Dean si era notevolmente addolcito e questo permise a Ginny di calmarsi un poco.

-Tempo prezioso? Dean, perdonami ma non ti seguo!

Il ragazzo notando il cambio di umore della fidanzata, trasse un sospiro di sollievo e cercò di spiegare il proprio comportamento: -Tu hai i G.U.F.O. quest’anno, Ginny, e sarai presissima dallo studio. E anche il mio sesto anno sarà durissimo. Dopo solo una settimana siamo già a corto di tempo da passare insieme…e se tu ti metti a giocare a Quidditch il tempo per noi diminuirà ulteriormente! Non potresti lasciar perdere?

Ginny finalmente comprendeva le ragioni che avevano spinto Dean a tenere quel comportamento aggressivo e irascibile. Doveva ammettere che non aveva mai considerato la situazione da quel punto di vista e di certo le parole di Dean avevano senso. Anzi, a dirla tutta, il fatto che lui fosse preoccupato per il poco tempo che avrebbero potuto passare insieme era molto tenero. Proprio da Dean. Ma era del Quidditch che si stava parlando. Il sogno della sua vita, la sua più grande passione! Sapeva bene che se voleva avere qualche speranza di entrare in una squadra seria una volta uscita da Hogwarts doveva darsi da fare da subito!

La ragazza si avvicinò a Dean e gli prese la mano con dolcezza. Quello che stava per dire lo avrebbe ferito, lo sapeva bene, ma non poteva fare diversamente: il suo futuro era più importante in quel momento, più importante anche di Dean.

-No, non posso lasciar perdere!- disse, infine, Ginny con tutta la dolcezza e fermezza di cui era capace. Non voleva che Dean pensasse che per lei i suoi sentimenti non contavano affatto. Non era così!

-No?- chiese Dean quasi shoccato dalla risposta di Ginny, ma tuttavia rincuorato dallo sguardo sereno della ragazza. Ora toccava a lei spiegare le sue ragioni come prima era toccato a Dean.

-Esatto, no! Il Quidditch è la cosa che amo di più al mondo, un sogno che voglio realizzare per il mio futuro.

-E noi? Il nostro di futuro? Questo non ti importa?

-Dean, noi abbiamo solo 15 anni! Abbiamo tutta una vita davanti per stare insieme se è questo che vorremo. Ma se voglio avere qualche speranza di entrare in una squadra appena fuori di qui, devo cominciare a fare pratica ora. Qui. Adesso!

-Non ti capisco, Ginny! Pensavo che ti importasse di noi!

-E mi importa, sul serio! Ma posso conciliare le due cose, te lo prometto! Farò del mio meglio! Ora devo andare o farò tardi!- chiuse Ginny che non voleva discutere oltre.

-Ma non hai nemmeno mangiato!

-Vorrà dire che poi faremo una piccola incursione di nascosto nelle cucine!- sussurrò Ginny stampando un veloce bacio sulla guancia del suo ragazzo ed allontanandosi da lui.

 

 

-Dean! Che ci fai tu qui?- Ginny aveva appena preso la sua scopa e si era diretta verso il campo per la selezione. Stava ancora riflettendo sulla piccola discussione che lei e Dean avevano avuto poco prima. L’idea che Dean volesse vederla più spesso che poteva era sì molto dolce, ma aveva lasciato in lei una sorta di timore. Come se si sentisse braccata, in trappola! Scosse la testa ricacciando quel pensiero! Era la sua ragazza, non la sua preda! La spiegazione che era riuscita a trovare per quelle contrastanti emozioni era una soltanto: Ginny non provava per Dean quell’attaccamento che invece Dean sembrava avere per lei! Anche questo pensiero era altrettanto triste e sbagliato come il precedente e di nuovo Ginny cercò di ricacciarlo in un angolo della sua testa, ben nascosto a tutti ma soprattutto a lei. E mentre era immersa in questi pensieri ecco spuntare Dean.

-Ci ho pensato, Ginny, ed esiste un modo per conciliare le nostre esigenze, la tua passione per il Quiddictch e il mio desiderio di passare un po’ più tempo insieme. Entrerò anche io in squadra! Che ne dici?

Di nuovo quella sgradevole sensazione di essere in gabbia. Era come se Dean stesse occupando ogni angolo della sua vita senza lasciare a Ginny lo spazio necessario per essere solo Ginny. La ragazza di certo non aveva grande esperienza in fatto di relazioni sentimentali ma una cosa le era ben chiara: ognuno doveva mantenere i suoi spazi e la sua indipendenza. Questo era il solo modo che lei conosceva per far funzionare una storia. Dean non sembrava pensarla allo stesso modo, però.

-E’ stupendo Dean! È davvero un’ottima idea! Spero che Harry prenda entrambi!- disse infine la ragazza, ben sapendo di mentire!

 

 

Ginny stava ridendo di Harry, che combatteva da almeno dieci minuti con i battitori scartati ai provini: era stata scelta insieme a Katie Bell e Demelza Robins come cacciatrice dei Grifondoro, e nell’attesa di istruzioni da parte del capitano era volata vicino ad Hermione, che sembrava profondamente irritata dalla presenza di Lavanda Brown. Dean invece se ne era andato irritato più con Ginny che con Harry per essere stato scartato.

-E quindi Dean non voleva che tu giocassi?- chiese Hermione che faceva di tutto per distrarsi dall’imminente prova di Ron.

-Non è per il fatto che io giochi in sé! Diciamo che avrebbe voluto che risparmiassi più tempo possibile per lui!

-Capsico non voler sprecare il tempo perché devi studiare, ma per passarlo con lui! Che assurdità!

-Ti ricordo che sei stata tu a convincermi a mettermi con lui, Herm!

-Io non ti ho convinto proprio a fare niente! Sei tu che hai deciso!- protestò Hermione ferita nell’orgoglio.

-Hermione, stavo scherzando! Come mai così nervosa? Preoccupata che Ron possa non passare le selezioni?

-Figurati! Certo, quel McLaggen mi sembra ben messo, ma Ron è molto bravo!

-Certo, se non si fa prendere dal panico! E Ron non è proprio il tipo di persona che resta calmo nelle situazioni difficili.

-Ginny! Demelza! Katie! Potete tornare qui?- urlò Harry vedendo le tre ragazze che ancora volteggiavano.

-Devo andare! Ci vediamo dopo, Herm!

La ragazza annuì intuendo che era arrivato il turno di Ron. Ginny planò vicino a Harry.

-Mi raccomando, Ginny. Non voglio che tu faciliti tuo fratello, in nessun modo!

-Mi offendi, Harry! Sai che non lo farei mai!

-Ma io non lo dico per te! Lo dico per Ron! Sai com’è fatto lui. Se anche solo nota qualche favoritismo a suo vantaggio fa il diavolo a quattro! Sii cattiva con lui!

-Non preoccuparti, Harry! Sarò perfida!- disse Ginny ripartendo sulla sua scopa.

-Non stento a crederlo conoscendoti!- le urlò di rimando Harry sorridendole. E Ginny rispose con una smorfia buffa che fece ridere sia lei che Harry.

Ma mentre si portava all’altezza degli anelli, Ginny notò una figura che si allontanava dagli spalti furente. Dean.

 

 

Ginny era distrutta. Le selezioni l’avevano davvero sfiancata. Aveva passato troppe ore in sella alla scopa, ma alla fine si era guadagnata a pieno titolo l’ingresso in squadra, segnando ben 17 reti! Sapeva di aver fatto colpo anche sul nuovo capitano. Harry non le aveva tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo…ma cosa andava a pensare? Di sicuro si era sbagliata! Eppure qualcosa era cambiato in Harry…da quel pomeriggio alla Tana in cui si erano parlati a quattrocchi. Aveva una strana sensazione ogni volta che Harry era nei paraggi, come se si sentisse osservata.

Uno sbuffo più sonoro del normale la riportò alla realtà. Dean era seduto accanto a lei sul divano della sala comune ed era di cattivo umore. Sapeva che l’esclusione di Dean dalla squadra avrebbe avuto delle ripercussioni su di lei, ma onestamente era troppo euforica per essere riuscita ad entrare in squadra per preoccuparsi di essere diplomatica con il ragazzo.

-Senti, se hai intenzione di tenermi il muso per tutto l’anno sappi che non ho problemi!- sbottò Ginny, stanca di aver a che fare con il malumore del ragazzo.

-Certo, tanto tu sei stata presa!- fu la risposta stizzita di Dean.

-Credevo che a te non importasse del Quidditch, che fosse solo un modo per passare del tempo insieme!

-Beh…anche…

-Quindi quello che ti brucia di più è che io sia andata meglio di te! Ammettilo! E immagino che se la situazione fosse capovolta non ci sarebbe più quel problema del tempo per stare insieme! Quanto sei ipocrita, Dean!- Ginny era davvero furiosa. Si era sentita in colpa con lui per aver preferito il Quidditch credendo che lui fosse preoccupato per la fragilità del loro rapporto! E invece…Dean l’aveva solo presa in giro. Tutte quelle storie sul tempo da passare insieme, sull’importanza di condividere ogni cosa! Balle! Erano tutte balle! Dean voleva solo non fare la figura dell’idiota in confronto a Ginny!

-Credo che il Quiddictch sia uno sport troppo pericoloso per le ragazze!

-Ah! Non solo sei ipocrita, ma anche maschilista! Sempre meglio, Dean! Che bugiardo che sei…

-Io bugiardo? IO? Chi è che voleva essere ammesso nella squadra solo per passare del tempo con il capitano, eh? L’ho visto come ti guarda, cosa credi? Pensi forse che sia stupido?

-In questo momento credo proprio che tu lo sia!- rispose d’istinto Ginny.

Dean rimase qualche secondo senza nulla con cui controbattere. In effetti non avrebbe mai pensato che Ginny potesse dargli dello stupido!

-E allora dimostrami che non giochi solo per lui lasciando la squadra!

-Sei paranoico, Dean! Gioco perché mi piace il Quidditch! Ho giocato anche l’anno scorso e in squadra nemmeno c’era Harry…

Di nuovo Dean si trovava con le spalle al muro: Ginny era troppo sveglia per lui.

-Ora se non ti dispiace sono distrutta e vorrei andare a dormire!- disse Ginny voltandosi e incamminandosi su per le scale.

-Ginny! Stiamo parlando!

-No! Tu stai dicendo un mucchio di fesserie…e per il tuo bene preferisco non ascoltare! Dormici sopra e riflettici!

E se ne andò senza lasciare a Dean il tempo di replicare.

 

 

Eccomi qui con il nuovo capitolo! Un po’ in ritardo lo ammetto…ma proprio non mi riusciva di scriverlo! Ho scoperto di detestare visceralmente Dean Thomas e mi risulta impossibile vederlo insieme a Ginny! Eppure lei ci sta insieme per quasi tutto l’anno scolastico, quindi qualcosa di buono deve pur avercelo ‘sto benedetto ragazzo!

Per cui ne esce nella mia storia un personaggio un po’ ambiguo…a tratti fidanzato premuroso, a tratti ragazzo un po’ gretto e meschino. Chiaramente non potevo non farlo geloso di Harry!

Spero nei prossimi capitoli di riuscire proprio a mostrare questa sua duplicità di carattere rendendo man mano sempre più chiare le ragioni che hanno portato Ginny a mollarlo!

 

Bene, adesso basta sproloqui! Ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente e coloro che hanno avuto la pazienza di leggere pure questo! Grazie anche a chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite o quelle da ricordare! Siete tantissimi! =)

 

Un grazie anche a coloro che hanno recensito: in particolare a tappetta, Lily_94, Hermione 99, ginny74, scarlett90, GiulyHermi96.

 

Adesso vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo basato sul prompt “picche”…sempre che non cambi idea! =)

 

Baci a tutti, Laura!

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 36
*** Due di picche ***


Due di picche

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 050. Picche

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Non aveva chiuso occhio per tutta la notte.

La lite con Dean l’aveva scossa, in fondo: era arrabbiata con lui, non c’erano dubbi su questo, ma ogni volta che pensava alle parole del ragazzo una punta di rimorso si affacciava fastidiosamente alla bocca del suo stomaco. Forse perché sapeva che Dean aveva almeno in parte ragione: per quanto Ginny volesse realmente entrare in squadra per migliorare le proprie capacità di gioco in vista del suo futuro come giocatrice professionista, doveva ammettere che il fatto che Harry facesse parte della squadra era più che un buon motivo per gioire di essere stata presa come cacciatrice! Certo, lei era sapeva che con Harry non ci poteva che essere un’amicizia sincera e che qualsiasi altro tipo di rapporto era impossibile con lui. Non pensava più di volerlo conquistare; ora voleva solo stargli vicino come amica……… Oh, ma a chi voleva darla a bere? Harry sarebbe rimasto sempre Harry! E Dean non aveva fatto altro che dare voce a un pensiero che nella mente di Ginny era diventato martellante.

Dopotutto Ginny dovette convenire che se le parti fossero state invertite, anche a lei avrebbe dato fastidio vedere Dean, il suo ragazzo, passare molte ore a stretto contato con una ragazza che sapeva essere la sua prima cotta.

Si voltò ancora una volta sotto le coperte cercando di capire cosa doveva fare con Dean. Perché anche se poteva capire la sua gelosia, non condivideva certo il modo in cui si era comportato, presentandosi ai provini solo per tenerla d’occhio…se proprio dovevano stare insieme Dean doveva fidarsi di lei. Già…ma poteva davvero fidarsi di lei? E all’improvviso nella mente di Ginny comparve un’immagine fantasiosa: partita di Quidditch…i Grifondoro vincono la coppa…nell’entusiasmo generale Harry si avvicina a lei per festeggiare e la bacia appassionatamente dicendo di amarla…Come si sarebbe comportata in una simile eventualità? Avrebbe allontanato Harry dicendo che non poteva tradire la fiducia di Dean? O si sarebbe lasciata andare tra le braccia del ragazzo che aveva sempre amato anche a costo di ferire Dean? Non aveva bisogno di pensarci…la risposta era fin troppo ovvia…

Ma allora che doveva fare? Ginny non seppe darsi una risposta perché il sonno alla fine la colse riportandola in quella stessa dimensione fantastica di poco prima in cui Harry diceva di amarla…

 

 

-Non posso credere che tu gli abbia dato dell’ipocrita, maschilista e bugiardo! E il tutto dopo sole poche settimane che state insieme!- Hermione non sapeva se mettersi a ridere o restare seria. Ginny l’aveva cercata dappertutto quella mattina, fino a trovarla in biblioteca. Era il luogo ideale per studiare a quell’ora visto che era quasi totalmente deserta e Ginny poteva tranquillamente esporre ad Hermione i fatti della sera precedente.

-Beh, ma hai sentito cosa ha detto lui!

-Ginny, è solo geloso! E anche tu reagiresti così al posto suo!

-Quindi dici che dovrei andare da lui e scusarmi?

Hermione non rispose. Si limitò ad alzare lo sguardo dai libri e a fissare Ginny con uno sguardo stanco.

-Ok…ok…vado e ti lascio studiare.

 

 

Parlare con Hermione non era più rassicurante come un tempo! Aveva l’impressione che la ragazza non volesse poi metter troppo becco nelle decisioni di Ginny.

In lontananza Ginny vide passare Dean: sembrava essere davvero giù morale! Camminava a testa bassa nel giardino della scuola e prendeva a calci qualsiasi oggetto fosse a sua disposizione. Ginny si sentì mostruosamente in colpa per come lo aveva trattato le sera precedente. Si avvicinò al ragazzo lentamente cercando nel frattempo le parole più giuste per iniziare il discorso con lui.

-Dean…

-Ginny! Cosa ci fai qui in giardino a quest’ora del mattino?

-Non ho chiuso occhio stanotte- ammise la ragazza.

-Nemmeno io.

-Dean, ascoltami…

-No, Ginny, ascoltami tu! Sono stato un idiota ieri sera! Non dovevo dire quelle cose! Penso che sarai la migliore giocatrice di quest’anno e io verrò a vedere ogni tua partita! E se vorrai ti potrei accompagnare agli allenamenti! E ti prometto che non sarò mai più geloso di Harry, o almeno cercherò di non esserlo!

-Dean, sono io a doverti chiedere scusa. Ho detto delle cose orribili, ma ti assicuro che non gioco a Quidditch per Harry! Harry ed io siamo solo amici…

-Lo so, ma a volte mi sembrate più che amici!

-Questo perché è come se fosse uno di famiglia per noi…un fratello…

-Lo capisco, davvero! Con tutto quello che ha passato è normale che voglia avere qualcuno su cui appoggiarsi!

Quelle parole provocarono una morsa nel cuore di Ginny: sapeva di non meritare la fiducia incondizionata di Dean così come sapeva benissimo che Harry non sarebbe ma stato solo un fratello per lei! Non avrebbe mai dovuto mettersi con Dean, perché i problemi che avevano fatto affondare la relazione con Michael non se n’erano mai andati. Ed il litigio della sera prima ne era evidente prova!

D’altro canto ne valeva la pena di aspettare Harry? Lui non aveva mai dato segno di considerala più di un’amica! Anche se quel giorno alla Tana, se Ron non fosse entrato magari Harry l’avrebbe baciata…aveva avuto questa sensazione! Ma no! Non era possibile! Se qualcosa in Harry fosse cambiato Hermione lo avrebbe di certo saputo e riferito a Ginny!

-Ginny?- il ragazzo davanti a lei la richiamò dai suoi pensieri.

-Sì, sì…Dean, facciamo che dimentichiamo la discussione che abbiamo avuto ieri e ricominciamo?- disse infine la ragazza con il migliore sorriso che poteva. Per tutta risposta Dean le sorrise annuendo.

Forse la cotta per Harry non le era passata, forse non le sarebbe mai passata. Ma non era un buon motivo per smettere di vivere!

 

 

-Ginny! Ginny! Ho una notizia fantastica!

Dean si stava precipitando dalla ragazza a corse attraverso i corridoi della scuola scansando tutti gli studenti che si piazzavano sul suo cammino. Il suo sguardo era raggiante e onestamente Ginny non riusciva a capire cosa potesse renderlo di così buon umore. Gli eventi degli ultimi giorni avevano gettato tutti i Grifondoro nel più assoluto sconforto: Katie Bell era stata colpita da una maledizione potente che l’aveva costretta al San Mungo per molto tempo e i Grifondoro si trovavano senza un cacciatore del calibro di Katie prima della grande partita contro i Serpeverde.

-Sono stato ammesso in squadra, Ginny!- Dean era al settimo cielo per questa notizia. Ginny invece non riusciva a connettere quelle poche parole. Cosa voleva dire che era stato ammesso in squadra? E da quando? Come?

-Tu, cosa?- chiese la ragazza sperando che dal tono della sua voce non trasparisse alcuna nota di disappunto.

-Harry…prima…alla fine della lezione!

Dean parlava come un telegramma, cosa che non migliorava la comprensibilità del suo discorso. Ginny dal canto suo sembrava non ascoltare nemmeno più le parole del ragazzo.

-In fondo Harry doveva pur scegliere qualcuno dopo quello che è successo a Katie, giusto? Certo, Seamus non l’ha presa molto bene…ma mi stai ascoltando, Gin?

-Sì…certo…Seamus non l’ha presa bene- ripetè Ginny completamente stordita da quel fiume in piena che era Dean.

-Ginny, ma non sei felice per la bellissima notizia?

Ginny scosse la testa come a volersi riprendere dallo shock.

-Io…sono felicissima, Dean! Davvero molto…è una notizia fantastica. Ci ho sempre sperato…e poi giochi davvero bene…- il cervello di Ginny formulava frasi senza senso, ma la sua mente era troppo concentrata ad elaborare un pensiero angosciante: Dean alla fine aveva raggiunto il suo obiettivo. Era entrando in squadra portandole via quell’ultimo spazio di libertà che si era faticosamente ritagliata. Non voleva crederci. Gli unici momenti che poteva passare senza di lui erano le ore di sonno e quelle che passava al lezione. Un’improvvisa difficoltà di respirazione la costrinse a una risata nervosa. Sapeva che non era normale avere quei pensieri, ma non riusciva a fermarli.

Forse un lato positivo in tutto questo c’era: con Dean sempre al suo fianco sarebbe stato molto più difficile pensare ad Harry e forse sarebbe stato più facile dimenticarlo e sostituirlo nella sua mente e nel suo cuore con Dean.

Forse…

 

 

Hermione fissava Ginny da alcuni minuti: la piccola Weasley era seduta sul divano della sala comune, gli occhi puntati sul fuoco del camino e tra le braccia stretto al petto un cuscino di velluto rosso. La ragazza fissava l’amica da uno dei tavolini appoggiati contro la parete di roccia vicino alla finestra: sapeva che poche minuti prima Ginny aveva avuto un duro scontro con Ron che l’aveva trovata a “pastrugnarsi” (così aveva riferito Ron) con Dean in uno dei corridoi della scuola. Certamente, l’umore di Ginny era dovuto a quello, ma Hermione leggeva dentro di lei qualcosa che non riusciva a comprendere appieno.

-Ginny, ho saputo della scenata di Ron. Senti, sai come è tuo fratello: è un idiota ma non devi dare troppo peso alle sue parole- disse infine Hermione andando a sedersi vicino all’amica per tentare di tirarla un po’ su di morale.

-Uhm? No, non ce l’ho con Ron! O meglio, sono furiosa con lui, ma non stavo pensando a lui.

Hermione aggrottò la fronte perplessa.

-No?

-No, pensavo alla reazione di Harry.

-Oh…

-Già, sai ero convinta che qualcosa in lui fosse cambiato dopo quest’estate alla Tana!- e Ginny si ritrovò a raccontare per la prima volta ad Hermione quello che era accaduto quel pomeriggio nella stanza con Harry, l’impressione che lui volesse baciarla, le giornate passate a giocare a Quidditch, come lui la facesse vincere apposta. –Invece, era tutto finto. Tutto frutto della mia immaginazione! Di nuovo! Io pensavo di averlo capito finalmente, di aver cominciato a capire cosa passa per la sua testa e, invece, mi sono illusa di nuovo!

-Perchè dici così?- Hermione sapeva che Ginny non si era sbagliata questa volta,  ma non voleva sbilanciarsi ed illuderla una volta di più.

-Perché quando mi ha visto baciare Dean non ha mosso nemmeno un dito, è rimasto impassibile! Non ha detto nulla!

-E cosa avrebbe dovuto dire? Ginny, andiamo…nemmeno tu hai fatto scenate di gelosia quando l’hai visto con Cho l’anno scorso! E poi lui è Harry! È l’essere maschile più imbranato di questa scuola con le donne! Dopo tuo fratello! Cosa ti aspettavi che facesse esattamente?

-Poteva almeno fingere che la cosa gli importasse!

-Tu conosci Harry!

-No, è questo il punto! Non lo conosco! Perché se lo conoscessi non mi sarei fatta prendere in giro di nuovo! Hai idea di quante volte sono stata convinta che si fosse accorto di me e poi…beh, mi sono presa una bella pezza in faccia? È come se io continuassi a rincorrerlo e quando sono a un passo lui si allontana di colpo! Per me è come essere rifiutata continuamente!

Hermione non aveva mai distolto lo sguardo dall’amica. Forse era arrivato il momento di dirle che anche secondo lei Harry aveva finalmente aperto gli occhi. Anzi, ne era assolutamente certa: aveva visto lo sguardo sconvolto e geloso di Harry di poco prima non appena rientrato in Sala Comune con Ron. Ma non sarebbe servito a molto…chi poteva dire quanto tempo ci avrebbe messo Harry a farsi avanti? Magari ancora anni e nel frattempo Ginny cosa avrebbe dovuto fare? Continuare a rincorrerlo? No, non era giusto che la sua amica si privasse della possibilità di essere felice in quel momento.

-Ma tu stai con Dean, no?

-Questo che vuol dire, scusa? Vuoi dirmi che quando stavi con Krum non ti dava fastidio vedere Ron che sbavava dietro a Fleur?

Hermione arrossì di colpo e guardò torva l’amica.

-Ok, d’accordo, ho afferrato il punto. Cercavo solo…

Ginny sorrise dolcemente. –So cosa cercavi di fare, grazie! E infondo io ho un fidanzato niente male…sai che ho sentito dire che Padma e Calì stanno facendo di tutto per convincere Seamus a parlare con Dean perché lui mi molli? Dean mi piace, ci sono lati del suo carattere che ancora non capisco e che mi infastidiscono per ora, ma tiene molto a me! E credo che questa sia la cosa più importante!

Hermione annuì: era giusto così. Ginny doveva continuare con Dean ed Harry doveva capire da solo che stava solo a lui riprendersi Ginny se era questo quello che voleva. Non era un compito che poteva delegare ad altri! Involontariamente però si ritrovò a sorridere divertita al ricordo della faccia gelosa di Harry: anche se Ginny non lo sapeva per una volta era stata lei a tirare un bel due di picche a Harry!

 

 

Ok, anche questa volta potrei sproloquiare su quanto detesto Dean, ma non lo farò. Prometto solennemente che la pazienza di Ginny è agli sgoccioli. Lei è comprensiva perché vuole davvero far funzionare questa storia provando a dimenticare Harry, ma tutto ha un limite. I capitolo a venire saranno una serie di episodi che porteranno Ginny a convincersi che forse Harry prova davvero qualcosa per lei e che Dean è tutto fuorché un ragazzo sano di mente! :P

 

Bene, per ora è tutto!

 

Ringrazio chi ha letto, chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite o tra quelle da ricordare. E un ringraziamento speciale va ovviamente ai recensori: GiulyHermy99, marcella92, lily_94, bauh, allstars e GiulyHermi96.

 

Nella speranza che il capitolo vi sia piaciuto, vi do appuntamento al prossimo capitolo, dal titolo “Il Lumaclub”.

 

A presto, ragazzi! E a tutti Buona Pasqua! =)

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 37
*** Il Lumaclub ***


Il Lumaclub

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 085. Lei

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Hermione aveva provato ad ignorare l’eccessivo malumore di Ginny: la storia con Dean non era proprio tutta rose e fiori come la ragazza aveva sperato ed erano più le volte in cui quei due discutevano che quelle in cui andavano d’accordo. Hermione sapeva che in fondo questo era dovuto al fatto che Ginny non aveva mai smesso di pensare ad Harry, ma non aveva certo intenzione di immischiarsi nelle scelte dell’amica.

A peggiorare il tutto era arrivato l’ennesimo indesiderato invito ad una festa di Lumacorno. “Festa di Natale del Lumaclub”, così recitava l’invito, gettato da Ginny chissà dove in mezzo alle pile di appunti per i G.U.F.O.

-Ginny, te lo chiedo per favore! Smettila di andare avanti e indietro per la stanza. Mi stai facendo venire il mal di mare!- sbottò, infine, una sera Hermione stanca di vedere l’amica che percorreva a grandi passi la stanza.

-Cosa? Oh, scusa!- disse Ginny lasciandosi cadere sul proprio letto come un peso morto.

-Mi vuoi dire cosa ti succede?

-A me? Niente! Piuttosto cosa sta succedendo al mondo! Dean è come un avvincino impazzito che mi sta appiccicato notte e giorno…e…ah! Harry ha invitato Luna alla festa di Lumacorno! Ti rendi conto? Luna! Harry esce con Luna!

Ginny era evidentemente esasperata dalla situazione. Hermione dovette trattenere una risata a fatica. Sapeva che Harry aveva invitato Luna alla festa, ma sapeva anche che l’aveva fatto perché la ragazza che gli interessava davvero era occupata. Questo però non poteva dirlo a Ginny! Primo, avrebbe di nuovo messo in crisi l’amica in continuo altalenarsi tra Dean e Harry, Harry e Dean. E secondo, se Harry fosse andato alla festa con Ginny, Luna ci sarebbe rimasta malissimo. E dopotutto la giovane Corvonero non meritava di essere tagliata fuori all’ultimo!

-Andiamo, Ginny! Non crederai davvero che a Harry interessi Luna!

-Non so più cosa credere! Se non le interessa perché l’ha invitata?

-Perché non voleva andarci da solo e qualsiasi altra ragazza di Hogwarts avrebbe pensato che l’invito di Harry aveva in realtà un altro significato. Luna no! Luna sa che Harry non l’ha invitata perché ha un interesse per lei!

Ginny parve risollevarsi un poco. La mezza verità di Hermione dopotutto aveva un senso: anzi il fatto che Harry avesse invitato Luna forse era addirittura positivo. Significava infatti che non aveva interesse per nessuna ragazza al momento…o che forse aveva interesse per una ragazza che però era già occupata…magari una ragazza come lei!

Ed eccola che di nuovo pensava che Harry si fosse accorto di lei…scosse la testa per cancellare quel pensiero ridicolo che doveva smettere di tormentarla. Hermione intuì cosa doveva aver pensato l’amica e ne fu soddisfatta, ma non cercò di indagare oltre.

-Invece, tu, Hermione! Ci andrai con qualcuno? Secondo me dovresti…

-NO! So cosa stai per dire! Ma no, non chiederò a tuo fratello di accompagnarmi!

Il tono di Hermione si era improvvisamente inasprito: parlare di Ron la faceva sempre infuriare, soprattutto da quando si era messo con quell’oca di Lavanda Brown! Da parte sua Ginny credeva che quello che era accaduto fosse un po’ colpa di Hermione: per anni le aveva consigliato di farsi avanti con Ron, di essere più chiara, ma l’amica aveva sempre risposto che Ron non era il tipo che andava forzato…aveva bisogno dei suoi tempi…e ora grazie a quella politica Lavanda se lo era portato via.

-E comunque puoi stare tranquilla- continuò Hermione. -Non sarò sola a quella dannata festa!

-Hai un accompagnatore? E non mi dici niente?

-E’ McLaggen- ma Hermione lo disse così sommessamente e velocemente che Ginny non capì il nome.

-Non credo di aver capito…

-McLaggen! Contenta ora?

Hermione si aspettava che Ginny esplodesse con grida di sdegno per la scelta del cavaliere. Invece Ginny la stupì.

-Beh, in effetti credo sia un bel ragazzo. Non è molto sveglio, né intelligente..ma non è questo che conta, giusto? Lo scopo di McLaggen in fondo è solo di puro divertimento!

-Ginny!!!- esclamò Hermione arrossendo fino alla punta dei capelli.

-Ma cosa hai capito? Intendevo dire che è solo il cavaliere per passare una serata divertente ad una festa che, temo, sarà tutto fuorché divertente! Come sei diventata maliziosa!

Hermione non aveva voglia di rispondere. Così cercò di deviare il discorso di nuovo su Ginny.

-Tu ci andrai con Dean?

A sentir pronunciare quel nome, Ginny si incupì nuovamente.

-Credo di sì! Beh, se non lo invitassi penso che potrei anche ritrovarmelo fuori dalla porta ad aspettarmi! Quindi cosa cambierebbe?

-Non si è ancora ammorbidito, eh?

-No! Per niente! Io speravo che dopo i primi mesi la cosa si sarebbe un po’ sistemata, ma non è così. Lui è sempre presente. Sempre. Sempre. Sempre. Non faccio in tempo a fare un passo e lui è lì! È diventato un incubo!

-Hai provato a parlargliene?

Ginny guardò l’amica torva. -Ovviamente! Ma credi che lui abbia capito?

Hermione alzò il sopracciglio scettica, espressione che valeva molto più di mille risposte.

Sentirono in lontananza il grande orologio della scuola rintoccare la mezzanotte: come sempre quando si mettevano a chiacchierare avevano fatto tardi.

-Credo sia ora di mettermi a letto! Domani ho le prime due ore con la Cooman! Se non dormo rischio di crollare su una delle sue tazze da the! Dio solo sa quale presagio di morte potrebbe leggerci in questo mio insano gesto!- scherzò Ginny balzando in piedi come una molla.

-Hai ragione! Anche io ho una giornata piena domani! Credo ci vedremo direttamente alla festa di Lumacorno!

Ginny annuì: il pensiero della festa di Lumacorno la mise di nuovo di cattivo umore, ma almeno quella festa segnava la fine della scuola prima della pausa natalizia.

-A domani allora!

-A domani, Gin! E cerca di riposare un po’.

La ragazza abbracciò l’amica e, preso il pigiama, si diresse in bagno per prepararsi per la notte.

 

 

La festa non era poi così terrificante come Ginny se l’era immaginata. Parlare con Lumacorno e i suoi allievi prediletti era impossibile visto il gran numero di gente che era stata invitata. E questo non poteva che essere un bene per lei! Inoltre tra gli invitati c’era anche qualche amico di Dean, il che aveva portato il ragazzo ad immergersi in fitte conversazioni con loro lasciando un po’ di respiro e di libertà a Ginny.

E proprio in questi attimi di libertà Ginny la vide. Lei…la sola…lunica…la migliore…Gwenog Jones, il capitano delle Holyhaed Harpies. La sua squadra preferita. La squadra in cui avrebbe voluto giocare da professionista una volta fuori da Hogwarts! Era semplicemente meravigliosa quando si sedeva sulla sua scopa: avrebbe voluto andare da lei, parlare, chiedere consigli per migliorare e magari anche supplicarla in ginocchio di prenderla in squadra! Sì, sarebbe stata disposta anche a questo!

-Dean…Dean…c’è Gwenog Jones- disse la ragazza accorgendosi che il ragazzo era accanto a lei. Di nuovo.

-Chi?- rispose lui cadendo quasi dalle nuvole.

-Come chi? È il capitano delle Harpies!

-Oh…mai sentita!

-Ginny….- una voce dalle sue spalle la stava chiamando. La riconobbe all’istante: Harry. Sempre lui, anche quando non se lo aspettava, anche quando non lo stava cercando.

-Harry! Alla fine Lumacorno ti ha incastrato!

-Sì, beh! Non potevo evitarlo in eterno, anche se ci ho provato, lo ammetto! Comunque la colpa di tutto è di Hermione: è lei che ha detto a Lumacorno quando fissare la data in base ai miei impegni!- il ragazzo non sembrava poi così scocciato di trovarsi a quella festa. Forse, come lei, si stava anche divertendo!

-Bella festa, vero?- continuò Ginny cercando di evitare che Harry se ne andasse lasciandola di nuovo sola con Dean. -A proposito sei stato davvero carino ad invitare Luna…era così felice!

-Sì…ehm….grazie! Io non sapevo chi portare a dire il vero!

Era una impressione di Ginny o Harry era arrossito alla velocità della luce? Da quando lo imbarazzava così parlare con lei?

-Vorrei presentarti una persona- tagliò corto Harry.

-Tu…chi?

Harry la prese per mano e la trascinò attraverso la sala incurante dello sguardo irritato, anzi per meglio dire furioso, di Dean. Il ragazzo si fermò di colpo in mezzo alla stanza e Ginny che non lo aveva previsto finì contro la sua schiena.

-Ginny, ti vorrei presentare Gwenog Jones! Credo proprio che tu sappia di chi stiamo parlando!

Ginny fissò la donna davanti a lei senza fiato. Le stava allungando la mano. Per tutta risposta la giovane Weasley sembrava aver perso la facoltà di parlare e di muovere uno qualsiasi dei muscoli del suo corpo.

-Ginny, Harry dice che sei una giocatrice eccezionale e che sarei una pazza se non prendessi in considerazione l’idea di farti entrare in squadra!- il sorriso di Gwenog era sincero. Questo permise a Ginny di riprendere il suo solito autocontrollo e di stringere la mano del suo idolo.

-Harry esagera…io me la cavo!

-Non darle retta, Gwenog! È la migliore della mia squadra e soprattutto sa tenere il morale alto a tutti! Anche più di me!

Ginny fissava Harry e Gwenog con l’aria di era convinta che tutto quello non stesse succedendo realmente, che era un sogno da cui si sarebbe svegliata entro poche ore scoprendosi ancora nel suo letto a baldacchino nel dormitorio.

Ma se tu quello era un sogno, Ginny pregava ardentemente di non svegliarsi mai più!

 

 

Harry aveva passato buona parte della serata tessendo le lodi di Ginny al capitano delle Holyhaed Harpies che sembrava provare un interesse sincero per lei. L’aveva persino invitata ad una sessione di allenamento durante le vacanze di Natale, ma Ginny aveva dovuto declinare l’offerta sapendo che a nessuno della famiglia era permesso di quei tempi di andarsene in giro per l’Inghilterra su una scopa! In compenso Gwenog le aveva assicurato che in qualsiasi momento Ginny lo avesse voluto, lei sarebbe stata a sua completa disposizione per un provino o per dei consigli sul suo futuro sportivo. Ma niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza Harry.

-Vedo che la serata è stata di tuo gradimento- Dean l’aveva infine raggiunta in un angolo nascosto della sala dove si era rifugiata per stare tranquilla con i suoi mille pensieri.

-Dean…dove eri finito?

-Mi hai abbandonato per seguire Harry. Ma molto probabilmente non te ne sei nemmeno accorta di avermi lasciato lì come un pollo- disse il ragazzo visibilmente irritato.

-Non è così! Harry voleva solo presentarmi quella ragazza che tu non sapevi nemmeno chi fosse!

-Oh, certo…Harry il magnifico non poteva non conoscere qualche personaggio famoso, vero? Harry sa sempre tutto…Harry può fare tutto…

-Dean , ti prego non ricominciare! Sai bene che Harry l’hai fatto solo per farmi un favore…

-Certo! Come no! Senza nessun secondo fine, immagino!

-Cosa vorresti dire, scusa? Che sono il tipo di ragazza che per ottenere quello che vuole è disposta a tutto? Anche a tradire il proprio ragazzo? È questo che pensi di me, Dean Thomas?

Dean non rispose intuendo che Ginny questa volta era pronta ad abbattersi su di lui come una tempesta tropicale. Forse Ginny aveva ragione e Harry si comportava solo da amico, ma non poteva non considerarlo un pericolo. Non ci riusciva. Harry era una enorme nuvola nera che minacciava la sua storia con Ginny.

 

Eccomi tornata, ragazzi!

Dean si sta scavando la fossa da solo ed Harry non deve nemmeno fare molta fatica per fare bella figura al suo confronto!

Di certo, Ginny si è stancata di questo piagnone rompiscatole che si trova sempre tra i piedi e ha compreso che questa storia non può funzionare! Ma ora tocca ad Harry fare un’ulteriore mossa! E ci sono ben due settimane di vacanza alla Tana che lo aiuteranno in questo!

Come avrete, quindi, capito, nel prossimo capitolo torneremo tutti a casa Weasley per le vacanze di Natale! E ci sarà un momento Harry-Ginny molto speciale ed importante per far capire alla ragazza che Harry è cotto come una pera! =)

Beh, non voglio svelarvi altro!!!

 

Ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite o quelle da ricordare. E soprattutto chi ha recensito: GiulyHermi96, Allstars, GiulyHermy99 e Razorbladekisses. Per quanto mi è possibile cerco di rispondere ad ogni recensione tramite il sito, ma sono stata impegnata con la pubblicazione dell’ultimo capitolo dell’altra mia storia e questa settimana è andata un po’ così. Ora mi concentrerò solo questa!

 

Voglio poi ricordare a tutti che ho terminato di pubblicare un’altra storia, la mia prima storia a dire il vero: La vita è la vera sfida (link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=219169&i=1 ). Se siete appassionati della coppia Harry/Ginny (e mi pare che lo siate) posso dirvi che quella storia è interamente dedicata a loro, a quei 19 anni di buco che la Rowling ci ha lasciato con il settimo libro della saga!

 

Infine, chiedo a voi come ho fatto con i lettori dell’altra storia un consiglio…una sorta di sondaggio, diciamo. Oltre a terminare questa storia, ci sono in cantiere altre idee. Alcune riguardano una storia sui malandrini, altre una storia sulla New Generation. Vorrei sapere da voi cosa preferireste leggere nel caso trovassi il tempo di scrivere anche una di quelle due storie.

 

Ora davvero vi saluto! Sennò il mio commento viene più lungo del capitolo =)

Spero il capitolo vi sia piaciuto e spero commenterete in tanti!

 

A presto!

 

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

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Blu.

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Nero.

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Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

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Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 38
*** Festa di Capodanno ***


Festa di Capodanno

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 095. Capodanno

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Pettinarsi i lunghi capelli rossi era il modo migliore che conosceva per rilassarsi. Era così da quando era piccola, solo che allora era sua madre a darle una mano, mentre adesso faceva da sola, davanti al suo specchio, rimanendo a fissarsi con lo sguardo perso aldilà del vetro.

Era stata una giornata perfetta, nonostante tutto. Anche se erano tempi bui, il Natale a casa Weasley restava comunque un momento di festa e di serenità. Sembrava che il dolore del mondo e il male che vagava libero per le strade non potessero toccare la Tana. Per quelle poche ore tutto era stato come sempre e alla fine di quella giornata Ginny avrebbe voluto solo poter prolungare quella sensazione di pace per sempre. Ma sapeva che il giorno dopo svegliandosi tutto sarebbe tornato come prima. La stessa paura, la stessa angoscia per quello che capitava fuori da quelle mura, sarebbe tornata a tormentare tutti.

Toc. Toc.

-Posso entrare?- la testa di Harry aveva fatto capolino dalla porta della stanza della ragazza.

-Harry! Che ci fai qui a quest’ora? Pensavo fossero tutti a dormire!

-Ho aspettato che Ron dormisse. Dovrei parlarti…allora posso?- continuò Harry accennando con la testa alla possibilità di entrare.

-Certo! Scusami! Entra pure!- Ginny fece sparire alcuni dei suoi vestiti dal letto e invitò Harry a sedersi. Si sentiva a disagio. Perché era lì?

-Vedo che non hai perso tempo…- disse Harry indicando una foto sulla scrivania di Ginny. La ritraeva insieme a Gwenog Jones alla festa di Lumacorno.

Ginny sorrise fissando la foto.

-A proposito non ti ho ancora ringraziato per quella presentazione!

-Oh, non devi affatto ringraziarmi! Non l’ho fatto per te, ma per me! Sono un inguaribile egoista! Lumacorno me l’ha presentata e lei non faceva che farmi domande…questa storia del Prescelto comincia a stancarmi! Così per liberarmi di lei…

-Ho capito…beh, farò finta di crederti!- rispose Ginny apprezzando il fatto che Harry volesse minimizzare il suo ruolo in quella faccenda.

-Comunque devo dire che la festa non è stata poi tanto male- commentò Harry.

-Già, per essere una festa di Lumacrono non è stata poi tanto male! Luna si è divertita tantissimo è stato molto carino da parte tua invitarla, Harry!

-Beh, ne sono felice. Dean, invece, mi sembra non si sia divertito moltissimo.

-Dean non si diverte mai molto, in effetti! Ma mi hai detto che volevi parlarmi, giusto?- a Ginny non piaceva parlare di Dean, specialmente con Harry. Si sentiva in imbarazzo e poi temeva di dire qualcosa di terribilmente stupido.

-Sì…non so tu, ma io mi sono stancato di vedere Hermione e Ron che litigano o si ignorano. È snervante!

-Lo è, in effetti. E immagino che per te sia anche peggio. Tu ti trovi proprio nel mezzo…

-Già! È ora che quei due si parlino e si chiariscano! Hermione e Ron sono innamorati, lo capirebbe anche un troll! Ma loro…

-Sono troppo testardi ed orgogliosi per ammetterlo!- concluse Ginny.

-Appunto…

-Cosa vuoi che facciamo? Io non credo che quei due ci darebbero mai retta.

-No, certo che no! Però possiamo organizzare una piccola festa per Capodanno e tu puoi invitare Hermione…almeno qui non potranno né ignorarsi né uccidersi!

-Hermione non verrà mai, Harry, lo sai!

-Ti chiedo solo di fare un tentativo…fallo per me! Per la mia pace!

-D’accordo, ci proverò ma non ti assicuro niente!

-Grazie…- disse Harry alzandosi e dirigendosi verso la porta, ma prima di andarsene si voltò di nuovo verso la ragazza e, con una punta di rossore sulle guance, disse: -Ah, dimenticavo! Molto carino il tuo pigiama, Gin…- e richiuse la porta dietro di sé.

 

 

-Sei proprio sicura?- chiese Harry sottovoce a Ginny mentre le dava una mano ad apparecchiare la tavola per cena. A loro si era unito anche Ron, seppure controvoglia.

-Sì, se vuoi ti faccio vedere la lettera. Ma me lo aspettavo.

Ron aveva cominciato a fissarli incuriosito ed anche offeso perché veniva deliberatamente tagliato fuori da quella discussione.

-Pensavo che almeno a te avrebbe dato retta!

-Si può sapere di che state parlando voi due? Cosa c’è di così segreto che io non posso conoscere?- alla fine Ron non aveva resistito e si era inserito nella discussione.

-Niente di importante- disse Ginny che non aveva voglia di intavolare un litigio con suo fratello proprio la vigilia dell’ultimo dell’anno. Invece Harry…

-Non è vero! Stiamo parlando di Hermione…e di te! Volevamo invitarla per una festa domani sera ma lei ha deciso di non venire perché non vuole parlare con te!

-Beh, mi sembra il minino dopo quello che ha fatto!- protestò Ron.

-Ma cosa ha fatto poi?

-Ha baciato Krum!- urlò Ron rosso per la rabbia.

-E allora? Non capisco quale sia il problema…non sei sempre stato tu a dire che tu ed Hermione siete solo amici? Perfetto…tra amici non ci sono gelosie! E a dirtela tutta…io mi sono stancato di stare in mezzo fra noi due…non ce la faccio più! Quindi o ricominciate a parlarvi o io dovrò fare una scelta!

-Cosa vuoi dire?

-Che devi prendere una decisione! O per te Hermione è solo un’amica e allora tutto deve tornare come prima…oppure ammetti che ti piace e la facciamo finita! Io mi sono rotto di questa storia e della vostra guerra del silenzio!

E prima che Ron potesse rispondere, Harry posò con forza le forchette che aveva in mano sul tavolo e si diresse verso le scale.

Ginny che aveva osservato tutta la scena senza aprire bocca per lo stupore si ritrovò sola con Ron, che dopo un attimo di spaesamento aprì la bocca. Ma Ginny fu più veloce.

-Se stai per chiedermi se penso che Harry abbia ragione, la risposta è sì! E tu sei un idiota…ma questo lo sai già!

E anche Ginny se ne andò lasciando solo Ron con i suoi pensieri.

 

 

La mezzanotte era trascorsa da poco più di un’ora. Era stata la notte di Capodanno più brutta che Ginny avesse mai passato: non solo Molly aveva impedito a tutti di uscire di casa per i tradizionali fuochi, ma il clima di tensione tra Harry e Ron era stato evidente per tutti.

Ginny si rigirò nel letto senza riuscire a prendere sonno. Decise così di alzarsi e scendere in cucina per bere un bicchiere di latte caldo che di solito quando era piccola le conciliava il sonno.

-Ehi…- disse una voca al buio.

-Ehi…che ci fai qui, Harry?- chiese Ginny che aveva riconosciuto la voce del ragazzo senza la minima esitazione.

-Quello che ci fai tu, immagino.

-Non riesci a dormire?

-No…- rispose Harry. Ma in questa sola sillaba Ginny riuscì a leggere molto di più.

-E’ per il litigio con Ron…gli passerà!

-Lo so, ma temo di avere esagerato. Ho sempre pensato che non bisognasse forzare tuo fratello.

-Tu non l’hai forzato. Gli hai solo fatto presente che non possono pensare di fare i bambini a vita, anche perchè il loro comportamento si ripercuote sulle persone che gli stanno intorno! È giusto aprirgli gli occhi…

Harry rimase in silenzio. Ginny si era seduta accanto a lui senza accendere nessuna luce perché sapeva che quell’oscurità aiutava Harry a confidarsi con lei.

-A volte mi chiedo come puoi essere la sorella di Ron. Siete così diversi! Sei così diversa da chiunque abbia conosciuto fino ad ora!

Questa volta fu Ginny a restare in silenzio. Harry riusciva sempre a sorprenderla e spiazzarla.

-Sono molto più simile a Ron di quanto credi, ma cerco di nasconderlo bene.

Sentì Harry sorridere.

-Vuoi qualcosa da bere?- chiese Ginny interrompendo l’imbarazzo che si era creato.

-No, avevo solo bisogno di parlare con te.

-E come sapevi che sarei scesa?

-Lo sapevo.

La sicurezza del tono di Harry scosse Ginny. Sentiva la sua serietà, percepiva i suoi occhi verdi che la fissavano. Era difficile sostenere il suo sguardo anche all’ombra.

-Ora posso andare a dormire- disse Harry alzandosi. E passando vicino alla sedia di Ginny si chinò su di lei e le diede un bacio sulla guancia. Leggero. Delicato. Tenero. Perfetto.

Ginny sentì un brivido freddo che le corse lungo la schiena…e non fu solo il bacio a provocarle questa sensazione. Aveva percepito un tremore in Harry. L’aveva sentito tremare per quel contatto…non poteva essersi sbagliata!

-Buon anno, Ginny.

-Buon anno anche a te, Harry- rispose la ragazza in un soffio. Harry era ancora vicino al suo viso. Sentiva il suo profumo annebbiargli la mente. Le sarebbe bastato muoversi di pochi centimetri per appoggiare le sue labbra su quelli di Harry…ma non lo fece….perchè non lo fece? Forse aveva paura di illudersi per l’ennesimia volta? Di cos’altro aveva bisogno per essere certa che Harry l’amava? Stupida…stupida…stupida…

Harry le appoggiò una mano sulla spalla e se ne andò.

Ginny rimase ferma immobile in quella posizione per molti minuti. Forse ore. Poi tornò in camera sua senza aver bevuto quella tazza di latte caldo.

Quello era stato il miglior capodanno della sua vita.

 

 

Bene, eccomi qui con un nuovo capitolo! Leggermente in anticipo rispetto alla mia solita tempistica! Viva me =)

Scherzi a parte! Come l’avete trovato? A me piace moltissimo a dire la verità…lo so, non dovrei dirlo perché sono l’autrice, ma come ammetto quando un capitolo non mi soddisfa, così mi permetto di dire che questo è buono.

Vi posso ufficialmente dire che l’era Dean è agli sgoccioli…mancano solo 3 capitoli al tanto atteso bacio!

Quanto al prossimo capitolo, vi lascio una piccola anticipazione:

 

“-Aspetta!

-Che c’è?

-Non sei curiosa di sentire che profumo ha per te?

Hermione rimise il calderone sul tavolo.

-Lo so già e lo sai anche tu! È un profumo che mi ricorda tuo fratello…contenta ora?

-Abbastanza…ma ora tocca a me!

-Vuoi provare?

-Perché no…”

 

Ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite o quelle da ricordare. E soprattutto chi ha recensito: GiulyHermi96, Ila_JL, ery96, GiulyHermy99 e Razorbladekisses. Grazie a tutti per l’appoggio ed il sostegno =)

 

Voglio poi ricordare a tutti che ho terminato di pubblicare un’altra storia, la mia prima storia a dire il vero: La vita è la vera sfida (link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=219169&i=1 ). Se siete appassionati della coppia Harry/Ginny (e mi pare che lo siate) posso dirvi che quella storia è interamente dedicata a loro, a quei 19 anni di buco che la Rowling ci ha lasciato con il settimo libro della saga!

 

Credo di aver detto tutto, quindi vi do appuntamento al prossimo capitolo!

Ciao, ciao!

Laura.

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 39
*** Profumo di latte ***


Profumo di latte

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 036. Olfatto

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

-Ti prego, Ginny. Dammi una mano. Ti sto implorando!- era strano sentir implorare aiuto da Hermione Granger. Ed era ancora più strano se l’aiuto di cui aveva bisogno era di tipo scolastico! Eppure Ginny fissava l’amica seduta per la colazione davanti a lei che la supplicava di darle una mano…no, non se l’era immaginato! Ingoiò un altro biscotto annegato nel thè prima di rispondere.

-Ma perché io? Non sono più brava di te in quella materia! E sono persino un anno indietro rispetto a te! Non vedo come potrei darti una mano!

-Oh, non è vero e tu lo sai. Hai qualcosa che a me manca: l’istinto…un po’ come la madre di Harry.

-Appunto, Harry! Perché non chiedi a lui di aiutarti? Mi sembra che in questo periodo se la cavi bene a Pozioni!

-Già! Se la cava bene! Ma non è merito suo e lo sai bene!- il tono di Hermione era acido, né si preoccupava di nasconderlo.

-Ti dà proprio fastidio che Harry sia migliore di te in Pozioni- non era una domanda ma una semplice constatazione che Ginny si era permessa di fare ad alta voce. Hermione si trovava per la prima volta a fare i conti con qualcuno che era più in gamba di lei. Qualcuno che non fosse un insegnante, perlomeno! E la cosa la mandava fuori di testa!

-Non è questo…oh, d’accordo, mi infastidisce! Ma non perché sia Harry…è il fatto che sia quel Principe Mezzosangue ad avere la meglio che mi dà fastidio! Non sappiamo nemmeno chi fosse! E se fosse ancora…beh, Voldemort?- protestò Hermione, abbassando decisamente la voce quando pronunciò quel nome.

-Hermione! Per favore, smettila di vedere sempre tutto nero! È vero, quel libro è bizzarro, te ne do atto! Chiunque l’abbia scritto è un genio delle pozioni e a dirla tutta invidio Harry per averlo trovato! Anche io me lo terrei ben stretto se fosse mio! Ma a parte una buona dose di consigli su come ottenere pozioni migliori, non mi pare che questo principe sia così cattivo come lo dipingi! Ti dà solo sui nervi che ne sappia più di te!

Hermione fissò Ginny torva. Sì, era profondamente offesa dalla superiorità del famoso Principe Mezzosangue e non riusciva a comprendere come nessuno potesse sostenerla nella sua lotta contro di lui.

Lo sguardo di Hermione fece, infine, capitolare Ginny, che sospirando acconsentì alla richiesta dell’amica.

-E va bene, Herm, ti darò una mano a ripassare qualche pozione, ma solo se tu mi aiuterai con qualcuna delle mie materie! Sai, i G.U.F.O si avvicinano e ammetto che non sono proprio così tranquilla!

-D’accordo! Ci vediamo dopo pranzo? Io ho un paio di ore buche.

-Anche io! Allora a dopo! Ma se Harry sarà ancora più bravo di te in Pozioni, la smetterai di tormentare tutti!

-Ok, lo prometto!

 

 

I ricci di Hermione si increspavano ad ogni ingrediente aggiunto alla pozione. Ginny la osservava di sfuggita ogni tanto per controllare che non impazzisse o che non decidesse di lanciare il calderone attraverso la stanza. Era la terza volta che Hermione provava a preparare la stessa pozione e ogni volta il risultato era stato lo stesso: una piccola esplosione che culminava con una nuvoletta grigio topo.

-Tutto bene, Herm?- si azzardò a chiedere Ginny vedendo di nuovo l’amica in difficoltà.

-Benissimo, grazie…

Trascorsero altri lunghissimi minuti di silenzio interrotti da qualche brontolio di Hermione che non riusciva evidentemente a capire dove sbagliava.

-Senti…mi hai voluta qui, giusto? Allora perché non chiedi il mio aiuto!- protestò Ginny scocciata di aver perso l’intero pomeriggio con Hermione senza poterle dare una mano.

-Ma io posso benissimo farcela da sola. Devo solo capire dove sbaglio!- questa volta era Hermione ad essere offesa.

-Lo so che puoi farcela anche da sola, ma non vedo cosa ci sia di male ad ammettere che per una volta forse hai bisogno di aiuto! Sarebbe così terribile ammettere che non sei onnisciente e onnipotente?

Hermione sospirò sconfitta.

-Hai ragione, scusami! È che proprio non ci riesco…

-Allora, come si chiama questa pozione tanto complicata?- chiese Ginny abbandonando il suo calderone e avvicinandosi a quello dell’amica.

-Amortenzia.

-Mi sembra di aver già sentito parlare di questa pozione…

-Sì, beh, è una Pozione d’Amore- si limitò a rispondere vaga Hermione.

-Non è solo una pozione d’amore…è la più potente al mondo! Hermione, ti prego, dimmi che non hai intenzione di usarla su qualcuno…su Ron, magari!

Hermione divenne rosso fuoco.

-Cosa ti viene in mente! No! Assolutamente no! Ma potrebbe sempre tornare utile…per sconfiggere Voldemort…

-Sì, certo…con un flitro d’amore…Hermione!

-D’accordo…l’idea di usarla su tuo fratello mi è passata per la mente, lo ammetto! Ma davvero non mi riesce di preparala e Lumacorno ha detto che l’esame di fine anno consisterà nel preparare una delle pozioni che abbiamo studiato quest’anno, compresa questa! Non voglio trovarmi un Accettabile a fine anno in Pozioni!

Ginny la fissò per qualche istante come per decidere se le parole di Hermione fossero la verità. Poi alzò le spalle e prese il libro di pozioni avanzate.

-Qui dice che dovrebbe assumere una lucentezza madreperlacea e il vapore dovrebbe formare delle spirali...uhm…e dovrebbe avere il profumo di ciò che più ci attrae…beh, è interessante! Forza…cominciamo!

 

 

Dopo mezz’ora di intenso lavoro Ginny incrociò le braccia soddisfatta. Decisamente la sua pozione aveva una lucentezza madreperlacea e le spirali che volteggiavano sopra il calderone erano un chiaro segnale della riuscita dell’operazione.

-Dannazione!

-Che c’è adesso, Hermione?

-Aveva di nuovo ragione il Principe….

-Perché?

-Il libro di Harry diceva che per una buona riuscita non era necessario inserire tutto il succo del baccello del giglio, ma solo una goccia…proprio come hai fatto tu!

-Beh, come hai detto tu, io mi baso più che altro sull’istinto. Mi sembrava che la pozione fosse già quasi pronta e aggiungere troppo succo avrebbe di sicuro rovinato il composto.

Hermione sorrise soddisfatta.

-Credo che dovresti fare la pozionista…la curatrice al san Mungo…sei brava, dico sul serio!

-Ma non eri tu quella che mi incoraggiava a giocare a Quidditch?- rispose ridendo Ginny che nel frattempo aveva cominciato a sistemare il suo calderone e i suoi ingredienti.

-Caso mai la carriera sportiva non ti andasse bene.

Anche Hermione aveva preso in mano il suo calderone e stava per rovesciarne il contenuto nel lavandino. Ma Ginny la fermò.

-Aspetta!

-Che c’è?

-Non sei curiosa di sentire che profumo ha per te?

Hermione rimise il calderone sul tavolo.

-Lo so già…e lo sai anche tu…è un profumo che mi ricorda tuo fratello…contenta ora?

-Sì…ma ora tocca a me!

-Vuoi provare?

-Perché no…

Ginny girò attorno al tavolo, ma più si avvicinava al calderone, più i suoi passi si facevano lenti. Era emozionata. In fin dei conti era come trovarsi davanti a una sentenza definitiva sui suoi sentimenti…non che ne avesse bisogno, in realtà! Chiuse gli occhi e lasciò che la spirale profumata che fuoriusciva dal calderone si avvicinasse alle sue radici.

Aprì di nuovo gli occhi. Il profumo che aveva sentito non le era nuovo, ma non ricordava esattamente quale fosse. Non sapeva definirlo.

-Allora?- chiese Hermione impaziente.

-Non lo so…non l’ho capito…

-Non l’hai capito?

-No…cioè è un profumo che ho già sentito, ma non ricordo quando…o dove…

Il pensiero di quello strano odore la perseguitò per tutta la giornata e anche il mattino dopo Ginny si svegliò pensando a quanto era accaduto il pomeriggio precedente.

Scese a fare colazione in sala grande come tutte le mattine e si sedette vicino ad Hermione. E fu allora che ricordò.

-Thè, Ginny?- chiese Hermione versando la bevanda bollente nella tazza dell’amica. La solita colazione degli ultimi cinque anni.

-Latte!- disse Ginny all’improvviso facendo spaventare Hermione.

-Latte?- ripetè l’amica stupita. -Da quando vuoi il latte la mattina?

-No! Il profumo dell’amortenzia di ieri…è latte…

-Latte…

-Sì! Quando ero piccola prima di andare a dormire bevevo sempre una tazza di latte caldo con il miele. È lo stesso profumo, ne sono sicura!

-E come mai l’amortenzia avrebbe assunto quel profumo?- chiese Hermione curiosa, ma Ginny non ebbe il tempo di rispondere: la torre dell’orologio di Hogwarts le ricordò che l’ora delle lezioni era arrivata. Non aveva né voglia né tempo per subire una punizione della McGranitt.

-Stasera, Herm…ne parliamo stasera…

Ma Dean aveva sentito tutto.

 

 

-Si può spere cosa è questa storia dell’amortenzia?- Dean era sbucato all’improvviso da uno dei corridoi che incrociavano quello percorso da Ginny mentre correva a lezione. Per poco la ragazza non cadde a terra sommersa dai suoi stessi libri.

-Dean! Mi hai spaventata!- si limitò a dire quando si fu ripresa.

Il ragazzo l’afferrò per un braccio costringendola a fermarsi e a voltarsi verso di lui.

-Mi fai male, Dean! Lasciami!

-Non mi hai risposto- lo sguardo di Dean era severo. Ginny comprese che non se la sarebbe cavata con un semplice “sono in ritardo, devo andare. Ne parliamo dopo”.

-Ho semplicemente aiutato Hermione in una pozione che non le riusciva per l’esame di fine anno con Lumacorno…cosa c’è di male in questo?

-E il latte?

-Latte?

-Sì, ho sentito che le dicevi di aver sentito il profumo del latte. E tutti sanno che l’amortenzia assume il profumo della cosa che ci attrae…

-Non so perché ho sentito quel profumo, Dean- mentì Ginny. Anche se avrebbe tanto voluto dirgli la verità, la ragazza si trattenne: per quanto desiderasse mettere fine a quel rapporto, quello non era né il momento né il luogo adatto! -Quello che non capisco è perché tu ti sia arrabbiato così tanto!

-Perché io sono allergico al latte! Non posso nemmeno berne una goccia…non lo sopporto. Quindi, Ginny, dimmi: chi ti ricorda il latte?

La ragazza dovette convenire che tutta quella situazione era abbastanza surreale: anzi, se fosse capitata a qualcun altro probabilmente ne avrebbe riso! Ma dalla faccia di Dean capì che non era il caso.

-Non mi ricorda nessuno! E ora scusami, ma mi hai appena fatto fare tardi a lezione!

Ginny superò Dean, che livido di rabbia era rimasto immobile in mezzo al corridoio.

 

 

Hermione la stava aspettando da qualche minuto in Sala Comune, non essendosi di certo dimenticata di quello che era accaduto a colazione! Ginny le doveva una spiegazione.

-Eccoti finalmente! Ma che ti è successo?

La faccia di Ginny era scura per la rabbia.

-Dean…ha sentito la nostra chiacchierata di stamattina!

-E?

-E lui detesta il latte!

Hermione si trattenne dal ridere, perché capiva bene che la situazione non era affatto comica. Ginny dovette accergersene perché i suoi lineamenti si rilassarono e si lasci andare ad un piccolo sorriso.

-Quindi la pozione non indicava Dean, questo stai cercando di dirmi- concluse logicamente Hermione.

-Esatto…

-Ma la cosa non ti stupisce. Ho indovinato ancora?

-Precisamente…

-Mi spieghi almeno cosa c’entra il latte con Harry?

Ginny si ritrovò a raccontare per la prima volta a qualcuno della notte dell’ultimo dell’anno alla Tana e dell’incontro con Harry nella cucina proprio quando lei era scesa per prendere una tazza di latte caldo, non riuscendo a prendere sonno. Hermione ascoltò con attenzione ogni parola e quando Ginny smise di parlare si avvicinò a lei estremamente seria in volto.

-Ginny…ti autorizzo a pensare che Harry sia cotto di te!

Ginny sorrise. Sì…lo sapeva, l’aveva capito. Solo…

-Solo che ora dovrei lasciare Dean…

-Dovresti, sì…

La ragazza si lasciò andare su una delle poltrone della Sala Comune appoggiandosi mollemente allo schienale morbido. Già, lasciare Dean! Perché aveva la sgradevole sensazione che la cosa non sarebbe stata affatto semplice?

-Devo trovare il momento giusto, Hermione. Lui è…strano! È come se non ti ascoltasse mai davvero, come se non si accorgesse realmente di quello che accade davanti ai suoi occhi! È dannatamente geloso e possessivo, ma non sa di esserlo!

-Beh, un motivo in più per piantarlo!

Era facile per Hermione, ma lei non sapeva quanto Dean fosse ossessivo con Ginny. Ripensò al modo in cui l’aveva strattonata quella mattina: in lui c’era qualcosa di pericoloso! Ma che importava? Non poteva permettere che Dean si frapponesse tra lei e Harry. In fondo il filtro d’amore più potente al mondo aveva dato il suo responso. Harry. Harry era ciò che Ginny amava davvero. Ed era ora che anche lui lo sapesse!

 

 

Salve a tutti!

Scusate il ritardo, ma ero sotto shock per il finale di Castle…ho ancora questa espressione *__*

 

Anyway…ormai ci siamo! La fine di Dean è giunta! Ammetto che mi sto divertendo a torturarlo così! =)
Se lo merita! Ma la smetto…è tempo che Harry e Ginny si mettano insieme!!! Evvivaaaaa!!!

Come promesso mancano ora solo 2 capitoli al tanto atteso bacio! Lascio il prossimo per la litigata definitiva tra i due e la loro rottura! E poi….bacio, bacio, bacio!

 

Bando alle ciance! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!

 

Ringrazio come sempre tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite o quelle da ricordare. E soprattutto chi ha recensito: GiulyHermi96, Lily_94, GiulyHermy99, Razorbladekisses, Geroge and Fred forever e Ila_JL. Grazie a tutti per l’appoggio ed il sostegno =) Siete sempre uno stimolo fantastico per andare avanti!

 

E ora anticipazione dal prossimo capitolo:

 

La mano di Ginny si ritrovò sulla guancia di Dean senza che lei nemmeno se ne fosse resa conto. E anche Dean rimase spiazzato per qualche istante.

-Che ti è preso?

-Mi è preso che sei un idiota! Harry poteva

-Harry! Harry! Harry! Sempre e solo Harry! Non sai parlare d’altro?

 

Curiosi????

Beh, per sapere cosa è successo vi aspetto al prossimo capitolo! (sperando di non restare traumatizzata dal finale di Grey’s Anatomy :P )

Bye!

 

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

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Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

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Capitolo 40
*** We are over, Dean! ***


We are over, Dean!

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 009. Mesi

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Non era poi così difficile, giusto?

Doveva solo andare da Dean e parlargli onestamente. Con gentilezza e tatto, certo, ma soprattutto con chiarezza! Non gli doveva nessuna spiegazione: la loro storia era semplicemente finita, se mai poteva dirsi iniziata! “Dean, mi dispiace, ma dobbiamo chiudere qui. La nostra storia non può continuare, è finita. Grazie di tutto, addio, ciao!”

Ok, forse questo era fin troppo eccessivo; dopotutto una qualche spiegazione gliela doveva pure! Erano stati insieme per mesi e qualche cosa di buono nel loro rapporto c’era stato: all’inizio non stava poi così male con lui! Solo che…solo che non era mai stato Harry! Già! Ma poteva andare a dire a Dean che lo mollava perché “non era Harry”? Mmhh, no, meglio di no! Dean era fin troppo impulsivo e di certo non l’avrebbe presa bene!

D’accordo…allora che gli avrebbe detto? “Sei peggio di un avvincino squamoso che non mi molla mai un istante e non mi fa respirare”? Anche questa era la verità, ma di nuovo Ginny si trovò a pensare che probabilmente Dean non avrebbe preso bene le sue parole.

Ok, forse lasciare Dean non era poi così facile come le era sembrato all’inizio, ma doveva pur farlo! Certo, probabilmente evitare con insistenza il ragazzo non la aiutava nella sua missione…

-Io non lo sto evitando, Hermione! Sto solo pensando al modo migliore e meno indolore per porre fine a questa storia!- protestò Ginny quando l’amica le fece notare il suo comportamento.

-Modo migliore? Oh, Ginny, andiamo! Lo sai tu e lo so io che non c’è un modo migliore! Devi dirlo e basta! La prenderà malissimo e diventerà una furia!

-Grazie! Tu sì che sai come tirar su di morale le persone!- rispose sarcastica Ginny.

-Non fraintendermi! So che è difficile e che non vuoi farlo soffrire troppo, ma…- Hermione dovette interrompersi. Quello che stava per dire poteva far imbestialire ancora di più Ginny o, peggio, farla desistere dal suo proposito di lasciare Dean.

-Avanti, Hermione, sputa il rospo!

Ginny si era messa a sedere sull’erba del parco davanti alle sponde del Lago Nero. Era una bella giornata primaverile. Il sole non era ancora particolarmente caldo, ma dopo il freddo dei giorni precedenti quel tepore era comunque piacevole e sentirlo sulla pelle la faceva rinascere.

-Credo che tu abbia paura di Dean- disse infine Hermione tutta d’un fiato. Per qualche secondo aspettò la reazione sdegnata dell’amica, ma sentì solo che Ginny era tornata a sdraiarsi accanto a lei, le mani incrociate sotto la nuca e lo sguardo fisso su una delle nuvole spumose che chiazzavano l’azzurro del cielo.

-E’ da quel giorno che ci penso…quando mi ha afferrata per il braccio per la storia dell’amortenzia! Era diverso dal solito! Voglio dire…è sempre stato possessivo e geloso, ma…non avrei mai creduto che potesse usare quella forza su qualcuno…su di me!

Questa volta toccò a Hermione restare in silenzio per qualche istante. Capiva l’amica e di certo anche lei avrebbe avuto qualche timore ripensando a quella situazione.

-Sì, beh…è un motivo in più per mollarlo. Ma io non credo tu debba averne paura. Tu sei una Weasley, per la miseria! Sei una delle streghe più abili e potenti che frequentino questa scuola! Non puoi seriamente farti spaventare da un pivellino come Dean Thomas!

Ginny rise per la foga di Hermione nel difendere le sue capacità. Era vero: qualsiasi cosa fosse successa, lei aveva pur sempre una bacchetta a portata di mano…e per quanto Dean fosse più avanti di lei, di certo Ginny era molto più abile ad usare quel bastoncino di legno.

-D’accordo! Non posso rimandare in eterno! Quello che sarà, sarà! Speriamo solo che dalla bocca non mi escano le parole sbagliate!

Ginny si alzò di scatto facendo sobbalzare Hermione.

-Ehi! Ma dove vai?

-A cercare Dean!

-Adesso? Ma devi andare a lezione! Piton non aspetta altro che qualcuno della squadra di Grifondoro faccia un passo falso per metterlo in punizione e favorire Serpeverde per la prossima partita!

La ragazza si voltò sorridente e strizzò l’occhiolino all’amica.

-Non preoccuparti! Ci vorrà un minuto!

Dopotutto, doveva solo mollare un ragazzo. Cosa c’era di difficile in questo?

 

 

L’aveva trovato nel corridoio del secondo piano, proprio davanti alla porta dell’aula di Difesa Contro le Arti Oscure. Probabilmente anche lui la stava cercando.

-Dean, stavo giusto vendendo da te!- disse Ginny senza giri di parole. Voleva mettere fine a quella storia subito, senza altri tentennamenti.

-Anche io…sono giorni che mi eviti. E credo di sapere il perché…

Ginny sorrise tranquilla: che sciocca era stata a pensare che Dean avrebbe fatto storie, che non avrebbe capito, che avrebbe protestato! Lui aveva capito! E ora erano lì pronti a dichiarare la fine della loro storia e probabilmente sarebbero rimasti anche buoni amici…

-Davvero? Beh, è meglio così! Mi dispiace che sia andata così, ma…

-No, aspetta, Ginny! Lascia parlare prima me! Io volevo chiederti scusa per la scenata di qualche giorno fa.

-Dean, non preoccuparti! Sul serio! È evidente che noi non…

-Lo so, ho sbagliato! Ma ho avuto paura di perderti e non posso permetterlo, capisci? Tu sei la mia ragazza e non voglio che qualcuno o qualcosa ci separi. Tu sei mia…

La bocca di Ginny rimase aperta senza proferire parola. Ok, Dean non aveva capito nulla, non la stava lasciando andare! Al contrario, voleva di nuovo rimarcare il suo territorio. Riprendersi ciò che era di sua proprietà. Quest’ultimo pensiero le mise i brividi…si sentiva esattamente così, una proprietà di Dean. Come aveva potuto permettere che lui arrivasse a credere che una cosa del genere a lei stesse bene?

-Non…non è così, Dean! Io non sono tua…io non ti appartengo! Io non sono una “cosa” tua!- protestò Ginny non appena ebbe ritrovato la voce e l’uso della parola.

-Non è questo che intendevo dire, Gin, e tu lo sai bene!- il tono accondiscendente del ragazzo la fece infuriare ancora di più. Decise che era ora di tornare ad essere la vecchia Ginny, quella che se ha un problema con una persona lo affronta a viso aperto, senza ripensamenti.

-Invece no, ed è proprio questo il punto! Io non lo so! Non so cosa aspettarmi da te! Vieni qui a dirmi che non vuoi perdermi quando in realtà la sola cosa che ti importa è avere una bella statuina al tuo fianco che ti dia sempre ragione! Che la pensi sempre come te! E per la cronaca, Dean, tu non puoi perdermi perché mi hai già perso! Anzi, non credo nemmeno che tu mi abbia mai avuta! E non lo dico solo per la scenata dell’altro giorno! Tu…Dio, Dean! Tu sei stato asfissiante, per tutto il tempo! E io…io te l’ho permesso! Io te l’ho permesso!- Ginny parlava più a se stessa che al ragazzo davanti a sé. Era come se finalmente potesse vedere tutta la sua storia con Dean davanti ai suoi occhi, come un film. Tutti quei mesi ora le apparivano chiaramente agli occhi come una sequenza di bugie ed inganni.

-Ginny, ora sei arrabbiata con me e lo capisco, ma non sai quello che dici. Ma ti pregherei di non dare spettacolo qui davanti a tutti.

La ragazza alzò gli occhi verso Dean e gli sorrise stancamente.

-Primo, non sono arrabbiata, davvero! E so benissimo quello che sto dicendo! Secondo, non mi importa di dare spettacolo qui davanti a tutti! Il problema è solo tuo…nessuno si deve permettere di rovinare la tua bella reputazione davanti agli altri, vero? Cosa penserà la gente se Dean Thomas non riesce a tenere a bacchetta la sua ragazza? È questo che ti interessa, dico bene? Quello che la gente pensa di te! Non te ne frega niente che la tua ragazza pensi che tu sia peggio di un maledetto avvincino che ti stritola fino a soffocarti! Non ti importa perché lo sai! Sai di essere così, ma ti va bene! Perché a vincere devi essere sempre e solo tu! È sempre stato così! Anche con il tuo migliore amico, Seamus! Andate d’accordo fino a che tu sei migliore di lui! Quando è il contrario tu ti incazzi e non gli rivolgi la parola per giorni! Dio, Dean! Quanto sei infantile! Ma sono io la stupida! Io dovevo andarmene prima, ma no…ho pensato che fossero solo mie fantasie! E invece lentamente mi stavi cambiando…mi hai resa come tu volevi che fossi!

Dean aveva perso il suo solito sorriso compiaciuto ed ora fissava Ginny con rabbia.

-Cambiata? Sì, ti ho cambiata! In meglio! Sei cambiata in meglio! Avevi un carattere troppo irruento prima che ci mettessimo insieme! Eri arrogante e presuntuosa! Pensavi di essere meglio di chiunque altro, meglio di me! E perché? Solo perché Lumacorno ti ha ammesso all’ES? o perché Gwenog Jones ha detto che giochi bene a Quidditch! Ma per favore! Tu non saresti niente senza di me! Io ti ho permesso di andare alle feste di Lumacorno, io ti ho permesso di allenarti a Quidditch! E sempre io ti ho aiutata a migliorare!

-Migliorare? Tu mi hai semplicemente tarpato le ali! Qualsiasi cosa importasse per me tu la trasformavi in un ostacolo alla nostra storia facendomi sentire in colpa! In colpa per quello che sono! Dean, tu non sei mai stato attratto da me, ma solo da quello che io avrei potuto diventare se solo tu mi avessi cambiata!

Ginny vide Dean serrare la mandibola con forza. Era evidente che le parole di Ginny lo stavano ferendo, ma nonostante ciò lei non riusciva a fermarsi.

-Continui a rivangare quella storia dei provini…ma sbagli! Io ti ho sempre appoggiata! Con il Quidditch, con quelle stupide feste di Lumacorno, con la tua fissazione che Harry sia il Prescelto…

-No! Non è così! Tu nemmeno te ne rendi conto! Io non ho mai nemmeno voluto che tu entrassi in squadra! Quando Harry ti ha preso dopo l’infortunio di Katie io avrei voluto ucciderlo! Ti sei preso tutti i miei spazi! Avevo il Quidditch per starmene sola e tu ti sei infilato anche lì! Avrei dovuto dirtelo subito, ma…mi hai fatta sentire in colpa! Mi hai fatto credere che voler stare da sola in alcuni momenti era come tradire la tua fiducia! Invece…invece sei sempre stato tu a tradire la mia! Non mi hai mai lasciata libera di essere quella che sono! Perché quella che sono ti metterebbe in ombra, ti farebbe apparire per quello che sei tu, un idiota!

-Ora stai esagerando, Ginny! Sei ingiusta! Stai solo cercando un pretesto per mollarmi, ma non te lo posso permettere! Sei arrabbiata per quello che è accaduto e lo capisco, ma non mi lascerai per una semplice incomprensione!

-Ma chi diavolo ti credi di essere, Dean Thomas, eh?  Tu non me lo permetti? TU NON ME LO PERMETTI? Non so se l’hai capito, ma a me non me ne frega più niente di quello che tu mi permetti o non mi permetti di fare! Sei solo un bambino, troppo maledettamente arrogante e pieno di sé per capire quello che ti accade attorno!

Ginny, che si era avvicinata al volto di Dean puntandogli un dito contro, ora si era voltata di scatto raccogliendo i suoi libri caduti in terra nella foga del momento. Mosse alcuni passi verso la porta ma Dean la strattonò costringendola di nuovo a guardarlo negli occhi. C’era rabbia e risentimento dipinto in quelle iridi scure.

-Lasciami andare, Dean, o giuro su Dio che ti affatturo qui davanti a tutti!

Il ragazzo lasciò il braccio di Ginny all’istante. Poi con voce fredda e ferma disse: -Non puoi trattarmi così. Io sono il tuo ragazzo…

-No, Dean! Noi due abbiamo chiuso!

 

 

Quella era di certo una pessima giornata! Prima la lite furibonda con Dean, poi la caduta di Harry dalla scopa durante la partita di QuidditchuiQ…per Ginny vedere il ragazzo cadere era stato uno shock. Si sarebbe lanciata in picchiata verso terra se fosse servito a fermare la caduta di Harry…ma rimase in sella sulla sua scopa, al suo posto, come il suo Capitano avrebbe voluto. E aveva continuato a giocare nel migliore dei modi possibile…perché la sua mente era totalmente assorbita da Harry, dal terrore che e gli fosse successo qualcosa di grave e irreparabile, dalla paura di non vedere più i suoi occhi verdi…

L’ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento era di vedere Dean che faceva una pessima imitazione di Harry che cadeva dalla scopa! Quella era decisamente la goccia che aveva fatto traboccare il vaso! Ginny prese la bacchetta e scagliò Dean contro il muro dello spogliatoio. Gli altri giocatori si acquietarono immediatamente, guardando la determinazione presente negli occhi della ragazza.

-Si può sapere che ti è preso?- urlò il ragazzo paonazzo per la rabbia.

-Mi è preso che sei un idiota! Harry poteva

-Harry! Harry! Harry! Sempre e solo Harry! Non sai parlare d’altro?- urlò il ragazzo in preda alla rabbia dovuta alla gelosia e all’orgoglio ferito. –Beh, poteva anche fare più attenzione! Comunque ha fatto un volo davvero spettacolare…

Ginny sentì il sangue ribollirle nelle vene. Come osava parlare di Harry in quel modo?

-Ha rischiato la vita! Poteva farsi molto male…- disse Ginny tentando di mantenere il controllo per non colpire Dean con un bolide in faccia.

-Ma smettila! Quello l’ha fatto apposta per attirare un po’ l’attenzione su di sé…

La mano di Ginny si ritrovò sulla guancia di Dean senza che lei nemmeno se ne fosse resa conto. E anche Dean rimase spiazzato per qualche istante.

-Ginny! Finalmente ti ho trovata…- Hermione era arrivata di corsa senza rendersi conto di aver interrotto un momento importante. -Ehm..scusa, ho interrotto qualcosa?

-No…cosa c’è Herm?- la sua voce era stranamente fredda.

-Si tratta di Harry…penso ti faccia piacere sapere che sta bene e che ora siamo tutti da lui…se vuoi venire anche tu…

Ginny fissò di nuovo Dean per qualche istante. Come aveva potuto sprecare tanti mesi con quel tipo? Cosa le era passato per la testa? Mesi buttati al vento…mesi che avrebbe potuto trascorrere già con Harry! Che stupida! Ma non aveva intenzione di sprecare altro tempo! Prese la sacca con i suoi vestiti e seguì Hermione fuori dalla porta dello spogliatoio. Ora doveva pensare solo ad Harry.

 

 

 

Buona sera a tutti!

Nonostante il trauma per il finale (di …..) di Grey’s Anatomy, aggiorno con rapidità.

Allora…sono stata abbastanza cattiva con Dean? Ammetto che mi sono divertita ad umiliarlo così :P

Ma non posso farci niente se è un idiota, no?

Anyway, spero che vi sia piaciuta questa rottura con una Ginny che finalmente tira fuori il suo solito carattere!

Inoltre, rassicuro tutti quelli che me lo chiedono…sì, nel prossimo capitolo c’è il tanto atteso bacio, contenti? =)

 

Come al solito ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente, coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite o quelle da ricordare. E soprattutto chi ha recensito: GiulyHermi96, ketty, GiulyHermy99, ery96. Grazie a tutti per l’appoggio ed il sostegno =)

 

E ora anticipazione dal prossimo capitolo:

 

Controllava l’orologio ogni minuto ed ogni volta che vedeva qualcosa muoversi vicino al ritratto della signora grassa il suo cuore perdeva un colpo.

Fino a quando…fino a quando vide i suoi occhi…sorridevano…e anche lei sorrise con lui.

 

Curiosi????

Beh, per sapere cosa è successo vi aspetto al prossimo capitolo! Bye!

 

Laura

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

 

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Capitolo 41
*** Finally, Harry and Ginny ***


Finally, Harry and Ginny!

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 039. Gusto

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Aveva passato ore insieme a Ron ed Hermione in infermeria vicino al letto di Harry: aveva atteso pazientemente che il ragazzo riaprisse gli occhi e che fosse di nuovo in grado di parlare. Sapeva che Harry aveva sopportato di peggio, ma cadere a terra da quell’altezza non era comunque una passeggiata!

Così quando riaprì gli occhi, Ginny fu la prima a sorridergli, visto che Ron ed Hermione erano troppo impegnati a discutere tra loro su quanto stupido e pericoloso fosse il Quidditch.

-Ehi! Ben svegliato!- Ginny accompagnò le sue parole ed il suo sorriso con una leggera stretta alla mano di Harry che giaceva mollemente sul letto.

-Harry! Come ti senti?- strillò quasi Hermione, il tono di voce più stridulo del normale.

-Ehm…bene, credo! Anche se l’ultima cosa che ricordo è il Boccino d’Oro che mi sfreccia davanti agli occhi e io che parto all’inseguimento.

-Non ricordi nulla di quello che è accaduto dopo?- chiese Hermione sempre con quel suo tono apprensivo. Per un istante Ginny pensò ai poveri futuri figli di Hermione…come avrebbero potuto anche solo respirare con una madre così ansiosa? Trattenne un sorriso che le stava nascendo sulle labbra, perché in effetti sarebbe stato strano e fuori luogo ridere in quel momento.

-No, in realtà. Ma se sono qui immagino che la partita non sia finita con me che catturo il Boccino e faccio vincere i Grifondoro! A meno che…per festeggiare la vittoria io abbia bevuto tanta di quella burrobirra da svenire, battere la testa e non ricordare più nulla. Se così fosse, ricordatemi di non berne più così tanta!

Ginny questa volta sorrise senza pensare al fatto che la situazione era ben lontana dall’essere comica, ma il buon umore di Harry l’aveva rincuorata. Prima che qualcun altro potesse parlare, Ron cominciò a raccontare la partita nei dettagli…fin troppo nei dettagli.

-Ok, Ron, adesso calmati. È sufficiente che Harry sappia che è stato colpito da un bolide e che è caduto dalla scopa per questo!

-Di nuovo?- chiese Harry ricordando quello che era accaduto al suo terzo anno, solo che quella volta a farlo cadere era stato l’arrivo di un Dissennatore. Dalla sua espressione Ginny poté capire che il ragazzo si stava domandando se fosse stato più umiliate cadere per non essere stato capace di difendersi da un Dissennatore o per non essersi accorto che un bolide lo stava per colpire.

-Tranquillo, Harry! Nessuno si ricorderà più del tuo capitombolo fra qualche mese…beh, forse anno! Fino ad allora ti consiglio di non uscire di qui, non penso potrai sopportare le battute sarcastiche dei Serpeverde- rispose Ginny sogghignando e prendendo in giro Harry, che sorrise a sua volta.

-A me sta bene! Niente Piton, niente compiti…a saperlo mi facevo colpire prima da un bolide!

Anche Ron ed Hermione a questo punto scoppiarono a ridere, una di quelle risate liberatorie che continuano per minuti interi anche senza una apparente ragione. Volevano solo essere felici in quel momento, dopo lo spavento preso per Harry.

-Ehi! Vi avevo concesso di restare fino a quando Potter si sarebbe svegliato. Beh, ora è sveglio, quindi voi dovete andarvene- Madama Chips era arrivata a chiudere il momento di euforia collettiva richiamata dalle sonore risate dei quattro ragazzi.

-D’accordo, ce ne andiamo! Oppure potresti ritrovarti ad averci come vicini di letto qui in infermeria, Harry!- disse per prima Ginny lanciando un’occhiata significativa a Madama Chips. Harry comprese la battuta e sorrise anche se buona parte delle sue ossa erano ancora doloranti e il minimo movimento gli provocava fitte incredibili. -A domani, Harry!- ma prima che Ginny potesse allontanarsi dal letto, Harry le afferrò di nuovo la mano e la strinse.

-A domani, Ginny.

La ragazza per tutta risposta gli fece l’occhiolino, poi si allontanò lasciando che Hermione e Ron lo salutassero più da vicino.

 

 

Nei giorni seguenti le visite di Ginny si fecero regolari anche se più brevi. La mole di studio per i G.U.F.O. era immensa ma non poteva rinunciare a vedere Harry e ad assicurarsi che stesse bene!

-Non devi venire così spesso, Ginny! Davvero! So che sei impegnata…le lezioni, lo studio, il Quidditch!- tutte le volte Harry ripeteva la stessa frase e tutte le volte Ginny sbuffava fintamente risentita e lo rassicurava sul fatto che non era un problema per lei stare lì.

-Ci siamo messi d’accordo…Hermione, Ron, Luna, Neville ed io…facciamo a turno per non farti riposare troppo! Non è giusto che noi sgobbiamo dalla mattina alla sera e tu te ne stai qui a poltrire per tutto il tempo.

Harry sorrise: era strano come Ginny sapesse sempre cosa dire per tirarlo su di morale e per farlo stare bene.

-Grazie del gentile pensiero! Ma Hermione ha provveduto a lasciarmi questi!- ed indicò una pila di libri e pergamene sul tavolino vicino al letto.

-La solita! Non vorrà che tu resti indietro con il programma!

-Oh, non è tutto! Ha già organizzato un piano di studi per farmi recuperare il tempo perso appena uscirò di qui! Insomma non avrò scampo!

-Avrei dovuto immaginarlo! Oh, ma vedo che Luna invece ti ha riempito di copie del Cavillo!

-Già! Dice che la mia condizione di stordimento per i farmaci è la condizione ideale per vedere ad occhio nudo un gorgosprizzo.

Ginny ed Harry scoppiarono a ridere contemporaneamente. La ragazza dovette ammettere che i minuti passati con Harry in infermeria erano i migliori della sua giornata. Le sembrava di essere tornata a vivere dopo un lungo periodo di sonno profondo!

Con Harry chiacchierava di tutto…del Quidditch, soprattutto, ma anche di Piton e della spropositata lunghezza del suo naso, di Ron ed Hermione che finalmente sembravano aver fatto pace…

-Ora devo andare. Lezione di divinazione! Vado a vedere se riesco a predire la morte di qualcuno con la Cooman… “Tu sei in graaaaveeee periiiicooooolooooo”- disse Ginny cercando di imitare la voce della Cooman e agitando le mani come era solita fare la professoressa.

-Ok, buon divertimento!

-Grazie! Ci vediamo domani, Harry!

-In effetti, non credo. Madama Chips dice che probabilmente stasera o al più tardi domani mattina potrò andarmene di qui!

-Oh, ma è meraviglioso! O no?- aggiunse subito Ginny notando che lo sguardo di Harry si era improvvisamente incupito.

-Sì, sì, certo…è fantastico…è solo che…in questi giorni…ma no, niente! È fantastico tornare alla vita normale!

Ginny ebbe la sensazione che Harry stesse per dirle che gli sarebbero mancati quei momenti con lei, lì a chiacchierare. Per questo gli sorrise comprensiva e solo dopo un ultimo saluto se ne andò.

 

 

Le cose non erano andate come Harry aveva immaginato: Ginny aveva certamente i suoi impegni e i suoi amici da frequentare, ma ora cercava di passare più tempo in compagnia di Harry, anche se questo significava dover sopportare anche Ron. Ogni sera prima di andare a dormire si fermava in Sala Comune per fare quattro chiacchiere non solo con Hermione ma anche con Harry e al termine di ogni allenamento si dirigevano insieme negli spogliatoi commentando l’andamento dei giocatori e le probabilità di vincere il campionato.

Anche Harry era cambiato. Spesso era proprio lui a cercare di raggiungere Ginny a fine allenamento, oppure a invitarla a restare per due chiacchiere prima della buonanotte. Senza contare che a pranzo e a cena tendeva oramai a sedersi sempre accanto a Ginny quasi come se fosse un automatismo, senza pensarci troppo.

-Ottima cena, già! Quello che mi mancherà di più di questa scuola quando ce ne andremo al termine dei sette anni saranno questi deliziosi pranzetti!- commentò Ron sospirando affannosamente per il troppo cibo ingerito.

-Non dubitavamo, Ronald!- osservò Hermione sarcastica. -Beh, io andrei…devo ancora finire di rileggere il compito di Rune Antiche.

-Perché noi invece non ci fermiamo a giocare a scacchi? È da molto che non lo facciamo, Harry!

Harry fece per aprire la bocca e rispondere ma Hermione fu più veloce di lui.

-Vorrai scherzare! Harry deve ancora recuperare alcune delle lezioni perse durante la convalescenza. E anche tu dovresti rivedere il tuo tema di Difesa…l’ho letto ed è tremendo!

Ron divenne paonazzo in volto per la rabbia e per l’imbarazzo, ma ben sapendo che Hermione aveva ragione borbottò qualcosa di incomprensibile e si alzò da tavola. Harry lanciò un’occhiata divertita a Ginny che invece era ancora intenta a terminare il suo dessert.

-Ci vediamo dopo in Sala Comune, Ginny! E ciao anche a te, Demelza!

La ragazza si limitò ad annuire con ancora la bocca completamente piena di budino al cioccolato. Demelza, invece, seduta di fronte a Ginny alzò la mano leggermente stupita.

-Ok, Ginny! Cosa stai combinando con Potter?- disse Demelza appena il ragazzo fu sufficientemente lontano da non sentire. Per poco a Ginny non andò il boccone di traverso.

-Cos…cosa?

-Oh, andiamo! Non fare l’ingenua con me! So che hai lascito Dean…beh, a dire la verità tutta la scuola lo sa vista la tua scenata in pubblico. A proposito..era ora! Non mi è mai piaciuto quello! Comunque, tornando a noi…Harry Potter! Ti fermi con lui a chiacchierare, pranzi con lui…

-Io non pranzo con lui. Pranzo con la mia casa, i miei amici!- precisò Ginny cercando di reprimere un sorriso divertito.

-Certo, certo! La tua casa- rispose Demelza virgolettando virtualmente le sue parole con le dita.

-D’accordo…forse c’è qualcosa, ma non è niente di sicuro. È solo che non voglio illudermi. Preferisco andarci cauta, ok? Se dovesse succedere qualcosa sarai la prima a saperlo! Promesso!

Demelza sembrò essere soddisfatta della promessa strappata a Ginny perché abbandonò il discorso dedicandosi invece a rivangare insieme all’amica la sfuriata contro Dean.

Mezz’oretta più tardi Ginny si era alzata da tavola diretta alla propria torre, mentre Demelza aveva preferito restare qualche minuto in più a chiacchierare con alcune ragazze di corvonero.

Camminava spedita verso la Sala Comune, sapendo che dietro il ritratto molto probabilmente c’era  Harry ad attenderla. Involontariamente sorrise a quel pensiero.

-Vedo che siamo allegre oggi!- la voce di Dean le giunse come da un universo parallelo. Prima di voltarsi e di guardarlo negli occhi Ginny cercò di raccogliere tutto il suo autocontrollo, altrimenti, in ricordo del loro ultimo incontro, avrebbe anche potuto stenderlo!

-Dean, ma che piacere!- il tono sarcastico di Ginny fece infuriare ancora di più Dean. Senza attendere risposta, la ragazza riprese la propria marcia verso la torre.

-Ginny! Fermati! Sto cercando di parlarti!

-Ma io non voglio parlare con te! Tutto quello che dovevo dirti te l’ho già detto qualche giorno fa! O non ricordi?- ora non era solo sarcastica ma anche provocatoria.

-Ma noi stiamo insieme, Gin!

Questa volta Ginny si fermò.

-Dean, credo che il tuo minuscolo cervello si sia rifiutato di percepire un fatto nuovo: noi non stiamo più insieme, chiaro? Tu mi perseguiti e mi pedini dovunque io vada…questo non è stare insieme!

-Ma…

-E se ti stai chiedendo se lo faccio per Harry, sì, sono innamorata di lui e ti lascio perché voglio lui, solo lui! Quindi Dean, tra noi è finita! Sono stata sufficientemente chiara?- Ginny si era ripromessa di non confessare mai a nessuno apertamente i suoi sentimenti per Harry, almeno fino a quando non fosse stata sicura di essere ricambiata, ma con Dean davanti era diverso. Era esasperante dover spiegare ad una persona che la storia tra loro era finita…ma con Dean era addirittura impossibile! Sapeva che non si sarebbe arreso fino a quando lei non fosse stata davvero completamente ed assolutamente chiara: lei voleva un altro. Fine. -E non venirmi a dire che sono sconvolta per quello che è accaduto ad Harry, perché, primo, oramai è passato del tempo, e, secondo, non sono mai stata tanto lucida in tutta la mia vita! Adesso se non ti dispiace, fatti da parte. Devo passare.

Ginny e Dean erano arrivati al ritratto della signora Grassa. Il vecchio dipinto si era spostato per lasciarli passare e non appena Ginny tentò di varcarlo sentì qualcuno spingerla come per aiutarla.

-Dean, smettila di darmi una mano! Non sono una bambina!

Dean la fissò stranito.

-Non ti ho nemmeno sfiorato, non era quello che volevi?

-Certo, adesso sono anche pazza!

Spettatori di quell’ennesimo litigio furono Ron ed Hermione, seduti davanti al fuoco. Ma dove diavolo era Harry? Strano che non fosse con loro. Ginny salutò Hermione con un cenno del capo a cui la ragazza rispose con un sorriso di assenso. Si diresse verso le scale e fece i primi gradini.

-Ehi! Non abbiamo ancora finito!- urlò Dean paonazzo. Il fatto che ci fossero degli spettatori sembrava non infastidirlo minimamente.

-Dean, per favore, non rendere le cose ancora più difficili! Tra di noi non può funzionare…basta! Ci abbiamo provato, ma non è andata! Finiamola prima di farci del male!

-Sei tu che vuoi farla finita, perché io invece…

-Ma in una storia bisogna essere in due! E io non voglio continuare! Buona notte- Ginny si era voltata di nuovo e aveva ricominciato a salire le scale. Sentì Dean muoversi verso di lei, ma non raggiungerla mai…perché Ron lo fermò.

-Hai sentito mia sorella? Lasciala in pace, se non vuoi guai!- i suoi occhi azzurri erano terribilmente seri e sicuri. E Ginny in quell’istante capì che Dean non le avrebbe mai più dato fastidio.

 

 

-Grifondoro vince!!! Weasley afferra il boccino e Grifondoro vince!!! Congratulazioni Grifoni!

Lo spaeker ripeteva in continuazione l’esito della partita appena conclusasi, ma tutti sapevano che quella vittoria in realtà significava il primo posto nel campionato ed era per questo che tutti i Grifondoro negli spogliatoi non riuscivano a smettere di urlare e saltare dalla gioia!

-Siamo stati tutti grandiosi!- disse Ron abbracciando tutti i compagni uno alla volta. L’ansia che lo aveva raggiunto all’inizio della partita si era trasformata nella sua miglior prestazione di sempre.

Tutti continuarono per molto tempo ad abbracciarsi e a ripetersi passo passo la partita come per fissarla ancora meglio nella loro mente. Tutti tranne Ginny. Lei sapeva che qualcuno mancava a quella festa, qualcuno che forse quella festa la meritava più di tutti gli altri, ma sembrava che ai suoi compagni di squadra poco importasse.

-Sentite…perché non ci cambiamo e andiamo a festeggiare in torre? Sono sicura che lì c’è qualcuno che attende con ansia nostre notizie- propose la ragazza urlando per sovrastare il caos dello spogliatoio.

-Hai ragione, Ginny! Il nostro capitano vorrà sapere che la sua squadra ha vinto- rispose Katie.

In pochissimi istanti tutti si ritrovarono sotto le docce e circa mezz’ora dopo la casa dei Grifondoro accoglieva i suoi eroi con tutti gli onori che si competono. Ginny cercò con lo sguardo gli occhi della sola persona che le interessava vedere. Era come un bisogno impellente. Doveva essere lei, voleva essere lei la prima a dare la notizia ad Harry. Guardare il suo sorriso aprirsi per la gioia! Ma lui non c’era…

-Arriverà presto, Ginny! Penso che Piton abbia calcolato i tempi proprio per torturarlo fino in fondo!- la rincuorò Hermione.

-Sì, dev’essere così!- mormorò con un po’ di tristezza. Si era aspettata di trovarlo lì, di corrergli incontro e di sorridergli come non aveva mai fatto prima e dopo un lungo istante di silenzio di baciarlo davanti a tutti. No…forse quello sarebbe stato meglio evitarlo in pubblico, soprattutto con Ron nelle vicinanze. Avrebbe di sicuro rovinato tutto. Beh, allora si sarebbe limitata ad abbracciarlo stringendosi a lui con forza, cercando di trovare il coraggio per strapparlo dai festeggiamenti e restare soli per parlare. Sì, doveva parlargli e farlo il prima possibile. Era stanca di aspettare il momento giusto: ogni momento era quello giusto per confessagli quello che provava!

Prese un bicchiere di succo di zucca e si nascose agli sguardi di tutti. Era come se non fosse in grado di festeggiare fino a che Harry non fosse stato lì. Le sembrava di tradirlo, non aspettandolo. Controllava l’orologio ogni minuto e ogni volta che vedeva qualcosa muoversi vicino al ritratto della signora grassa il suo cuore perdeva un colpo.

Fino a quando…fino a quando vide i suoi occhi…sorridevano…e anche lei sorrise con lui. Non era andata come aveva desiderato, non gli era corsa incontro abbracciandolo di slancio, ma vedere la gioia negli occhi di Harry era un’emozione unica.

All’improvviso lui si volse verso di lei e la fissò con insistenza: sembrava che anche lui la stesse cercando con ansia.

Fu un attimo…il suo cervello si spense e lasciò che fosse il cuore a guidarla. E il suo cuore le diceva di andare da lui…nonostante la folla che si frapponeva tra loro. Nonostante tutti stessero fissando proprio lui. Ma lui la stava chiamando. I suoi occhi la stavano chiamando, come una falena corre verso la fiamma. I rumori si attenuarono fino a scomparire. I volti delle persone divennero confusi e irriconoscibili. Solo quello di Harry era chiaro davanti a lei.

Ora era ad un passo da lui. E senza rendersene conto, senza pensare alle conseguenze di quello che stava per fare, lo baciò. Le labbra di Harry erano appoggiate morbide contro lei sue. La sensazione più dolce del mondo…sì, dolce…dolce come solo le labbra di Harry potevano essere. Una dolcezza tutta nuova, unica, irripetibile e assolutamente perfetta. La dolcezza di Harry. Il sapore di Harry. Così buono che quando si separarono dopo un tempo indeterminato Ginny si ritrovò a passarsi la lingua sulle labbra.

Solo allora il suo cervello riprese parte del controllo…e i volti e i suoi che prima aveva cancellato tornarono prepotentemente nella sua vita. Ma non per molto…perché Harry la prese per mano e la trascinò via…

 

 

 

……………allora, cosa ne dite?

Il tanto atteso bacio vi è piaciuto?

Permettetemi di dire alcune cosette, come faccio sempre del resto.

Primo: è un capitolo un po’ più lungo del solito perché mi sono trovata a pensare che fosse impossibile che l’avvicinamento tra Harry e Ginny sia avvenuto in un attimo. Ora, è vero che entrambi si sono sempre piaciuti, ma lei non può essere passata da “sono la ragazza di Dean” a “sono la ragazza di Harry” senza mostrare un cambiamento nel suo atteggiamento, una maggiore inclinazione verso Harry. Idem lui: per tutto il sesto anno lui ha quasi difficoltà a relazionarsi con lei e non può baciarla davanti a tutti di punto in bianco senza aver dato segnale a Ginny di essere finalmente interessato a lei. Quindi ci volevano dei momenti transitori di avvicinamento…

Secondo: non ho resistito ad un ultimo affondo contro Dean! =) e poi mancava la scena del ritratto…non ditemi che ve ne eravate dimenticati!!!!

Terzo: il bacio…ovviamente la scena è volutamente identica e le parole anche, perché nel momento clou mi piace pensare che entrambi abbiano vissuto gli stessi sentimenti. Non mi sono dilungata su questo bacio per l’ovvia ragione che è durato pochissimo in sé e per non modificare il lavoro (devo dire perfetto in questo caso) fatto dalla Rowling. Per cui per un bacio come si deve…dovete aspettare il prossimo capitolo! Mica potevo bruciarmi subito tutte le cartucce, eh! ;)

 

Ora la smetto di sproloquiare…mi scuso per il ritardo ma sono completamente in aria causa lavoro!

Ringrazio tutti i lettori e i recensori: grazie a tutti per l’appoggio ed il sostegno =)

 

E ora anticipazione dal prossimo capitolo:

 

Harry le accarezzò una guancia con la mano aperta. Accompagnò una ciocca rosso fuoco dietro l’orecchio e Ginny seguì con un dolce movimento del collo il gesto di Harry. Si guardarono negli occhi per un tempo infinito. Non avevano potuto assaporare questo momento prima in Sala Comune…era stato tutto troppo veloce. Perfetto, ma troppo veloce.

 

Curiosi????

Beh, per sapere cosa è successo vi aspetto al prossimo capitolo! Bye!

 

Laura

 

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento.

097.

Tradimento.

098.

Scelta libera.

099.

Scelta libera.

100.

Scelta libera.

 

 

 

 

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Capitolo 42
*** Kiss me ***


 

Kiss me

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 098. Dopo,  scelta libera

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

La luca argentea della luna illuminava con chiarezza il letto di Ginny e il suo volto candido si scontrava con il rosso comunque acceso dei suoi capelli. Non riusciva a prendere sonno quella sera…ma conosceva la causa della sua insonnia. Non voleva chiudere gli occhi e lasciare che quella giornata meravigliosa finisse! Harry…il suo Harry…al solo pensiero di quello che era accaduto Ginny arrossiva violentemente e nascondeva il volto ridendo sommessamente e alzando le coperte fino alla fronte per non farsi sentire.

Sentiva provenire delle chiacchiere dai letti vicini, probabilmente Romilda o qualche altra compagna che malignava su quanto successo. Un tempo si sarebbe alzata e avrebbe messo a tacere quelle pettegole, ma non quella sera. Non voleva rovinare lo stupendo ricordo di quella giornata. E poi per cosa doveva difendersi? Non aveva fatto nulla di male! E se Romilda non era d’accordo con lei…beh, non era un suo problema!

Ginny era sicura che si stessero chiedendo cosa avessero fatto lei ed Harry dopo quel bacio.

Si voltò nel letto sorridendo e si lasciò andare ai ricordi.

 

 

I primi passi nel corridoio furono per Ginny come imparare a camminare per la prima volta. Tutto le sembrava improvvisamente diverso, persino quelle mura che aveva visto migliaia di volte nella sua carriera scolastica. Davanti a lei, Harry la trascinava a grandi passi verso un luogo che ancora Ginny non conosceva. Ma non le importava: era Harry e si fidava ciecamente di lui. Qualsiasi cosa Harry avesse in mente, a Ginny stava bene.

Lui ogni tanto si voltava con un sorriso sul volto che Ginny non gli aveva mai visto e di nuovo la realtà intorno a lei si annebbiava.

Senza rendersi conto si ritrovò in cima alla Torre di Astronomia. Harry si guardò intorno e assicuratosi che Gazza non fosse nei paraggi aprì la porta chiusa davanti a lui con sicurezza.

-Avanti, vieni con me- disse Harry allungando le mani verso Ginny.

Ginny sorrise e si lasciò attirare da Harry dentro la stanza.

Rimasero senza dire nulla per molto tempo nella penombra mentre Harry se ne stava appoggiato alla ringhiera del balcone della stanza ad osservare il mondo che dormiva sotto di lui. Il panorama che si godeva da lì lasciava senza fiato: tutta la scuola e il parco erano visibili e lo sguardo si poteva perdere nell’infinto dell’orizzonte dove il sole stava già cominciando a nascondersi.

Ginny si era affiancata a lui tenendogli sempre la mano, senza il minimo timore. Passava il suo sguardo da Harry al vuoto ininterrottamente. Cosa avrebbe pagato per sapere cosa passava per la mente di Harry?

All’improvviso quel silenzio le sembrò carico di mille significati tutti contraddittori. Che Harry avesse cambiato idea? No, non Harry. Non era il tipo che si metteva a baciare la sorella del suo migliore amico davanti a tutti e poi se la filava a gambe levate. Per questo amava tanto Harry, perché lui le infondeva una sicurezza che normalmente in amore non c’è. La certezza che lui non le avrebbe mai mentito, che non le avrebbe mai tenuto nulla nascosto per non farla soffrire o preoccupare.

-Ti piace qui?- chiese poi Harry.

-E’ molto bello. Non avevo mai notato quanto fosse bello questo posto…Hogwarts, intendo…

-Già, siamo sempre distratti da troppi altri particolari…troppi altri problemi…per accorgerci della bellezza che ci sta sotto gli occhi!

Stava ancora parlando di Hogwarts e del paesaggio o invece parlava di Ginny? La ragazza decise di non indagare.

-Vieni spesso qui?

Harry si voltò verso Ginny sempre continuando a tenerle la mano.

-Ogni volta che ho bisogno di stare da solo, di pensare di chiarirmi le idee…praticamente ogni giorno nell’ultimo anno!

-Hermione non mi ha mai detto di questo posto.

-Né Hermione, né Ron sanno di questo posto. Tu sei la sola a cui l’ho mostrato.

Harry era arrossito ma non si preoccupava di nasconderlo. Era profondamente cambiato: Ginny stentava a riconoscere l’Harry anche solo di un anno prima. Ma anche Ginny non era più la bambina che Harry aveva conosciuto: stava diventando rapidamente una donna e sapere che Harry stava condividendo una informazione così personale con lei era più di quanto potesse sperare.

-Però ora io conosco il tuo segreto,

-So che è in buone mani e che farai un ottimo uso di questa informazione.

Restarono ancora in silenzio a guardarsi negli occhi.

-Era ora che tu mollassi quell’idiota di Dean! Sono mesi che aspetto!- disse Harry fingendo uno sguardo rientito che strappò a Ginny una risata.

-Sentilo! E io? Non ho dovuto sopportare la vista di quella piattola di Cho? Io sono anni che ti aspetto! Da quel giorno al binario…

Stranamente Ginny sentiva che confessare il suo immenso amore a Harry era l’inevitabile epilogo della loro lunga corsa che li aveva portati fino a lì. Non c’erano più barriere tra di loro. Non dovevano essercene più.

-Ti ho fatto soffrire molto, vero? Hermione mi ha raccontato…- la voce di Harry era così sinceramente dispiaciuta che Ginny non ebbe il coraggio di confessare tutto il dolore che aveva provato in quegli anni capendo che per lui era solo la sorella di Ron, ma non voleva nemmeno menirgli.

-Harry, posso dirti che non è stato facile vederti ogni giorno ed essere considerata solo la sorella di Ron.

-Beh, allora per fortuna che mi sono svegliato!

-Già. Posso chiederti quando…come hai capito…?

-E’ molto semplice in realtà. Quest’estate, quando tu hai trovato esattamente le parole giuste per consolarmi dopo la morte di Sirius. Era come se tu avessi sempre un contatto diretto con una partre di me, quella che non mostro a nessuno per paura di non essere capito, di essere ferito…ma tu eri lì, in un modo tutto particolare. Non lo so spiegare: ti ho sentita dentro di me e all’improvviso non eri più la sorella di Ron, ma Ginny. Solo Ginny.

Ginny ascoltava ogni parola con attenzione, ma anche con profonda commozione. Tutto quello che Harry diceva era per lei poesia. La ripagava di anni di attesa e di dolore.

-Perché sorridi?- chiese Harry che si aspettava una reazione di tipo diverso.

-E’ strano: ho immaginato centinaia, migliaia di volte questo momento, in cui mi dicevi che per te non ero solo la sorella di Ron e ogni volta persa nella mia illusione serntivo il cuore che andava a mille. Ma oggi che è successo veramente… beh, è ancora più meraviglioso di come lo avevo immaginato!

Harry le accarezzò una guancia con la mano aperta. Accompagnò una ciocca rosso fuoco dietro l’orecchio e Ginny seguì con un dolce movimento del collo il gesto di Harry. Si guardarono negli occhi per un tempo infinito. Non avevano potuto assaporare questo momento prima in sala comune…era stato tutto troppo veloce. Perfetto, ma troppo veloce.

Ora volevano godere di quel momento, ricordarsi ogni istante per sempre.

Harry le prese il viso tra le mani, come per potersi gettare meglio in quel mare di cioccolato caldo che erano gli occhi di Ginny. Le sorridevano, perché lei sentiva in quell’istante di essere perfettamente felice. Non le serviva nient’altro per esserlo.

Ginny vide gli occhi di Harry avvicinarsi ai suoi esattamente come le era accaduto durante quel pomeriggio d’estate alla Tana, verdi e luminosi come lo erano sempre stati. Non chiuse gli occhi subito, voleva vedere quel verde fino alla fine, fino a quando di nuovo le labbra di Harry si posarono sulle sue. Solo allora Ginny chiuse gli occhi. E sentì che Harry timidamente le chiedeva il permesso di approfondire quel bacio. Il loro primo vero bacio. Ginny rispose senza dubbi e dischiuse la bocca, lasciando che le sue labbra e quelle di Harry iniziassero una danza dolce e nuova. Senza rendersene conto Ginny aveva allacciato le sue braccia alla vita di Harry, sottile ma muscolosa e lasciò che le sue amni salissero attraverso la schiena su fino alla chioma corvina. La accarezzò piano all’inizio, quasi come se non le fosse concesso un simile privilegio. Ma poi si rese conto che lei era la ragazza di Harry, la sua ragazza, e finalmente quel piccolo gesto che aveva desiderato compiere per tanto tempo le era diventato possibile. Si strinse forte ad Harry facendo aderire il suo corpo a quello del ragazzo, come due pezzi perfetti di un puzzle.

Ginny sentì le mani di Harry compiere il percorso esattamente contrario a quello che aveva fatto lei. Scesero dal viso ai suoi finachi per stringerli forte. Si sentì totalmente sua. E invece che sentirsi fragile, come aveva sempr pensato, si sentì completa: aveva trovato quella parte di sé che le era mancata fino a quel momento.

Separarsi fu difficile, ma non ci fu bisogno di dire nulla. Si guardarono negli occhi e si sorrisero, convinti che quei momenti non sarebbero mai più mancati.

L’orologio battè le otto. Era arrivato il momento di rientrare, non potevano sparire per sempre dal mondo, da Hogwarts. Non potevano scappare da tutti per sempre: dovevano affrontare le conseguenze di quanto era successo. Gli sguardi di tuti puntati su di loro, soprattutto quello di Ron. Cosa avrebbe detto? Nulla. Sarebbe stato felice, come Ginny…più o meno…

Ancora pochi istanti insieme. Poi Harry la riprese per mani e la riportò nella realtà.

-Harry?- disse Ginny bloccandosi dopo pochi passi.

-Che c’è?

-Non mi hai chiesto nulla della partita…non vuoi sapere come è andata nei particolari?

-Gin, non dirlo a Katie, Ron e agli altri ma…in questo modo mi importa davvero poco della partita, del Quidditch..o di qualsiasi altra cosa che non riguardi noi due!

 

 

 

 

 

 

Angolo mio:

sono passati più di due anni dall’ultimo aggiornamento, lo so. So che molti di voi non ci speravano più e francamente nemmeno io: che posso dire…l’ispirazione e la voglia di scrivere è tornata. E spero non mi abbandoni di nuovo.

Ringrazio chiunque vorrà leggere…anche perché recuperare 41 capitoli non sarà una passeggiata.

Nel frattempo vi saluto e spero di ritrovarvi tutti al prossimo capitolo.

A presto.

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza Colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni Di Squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo Poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze Stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento

097.

Tradimento

098.

Dopo

099.

Scelta Libera.

100.

Scelta Libera.

 

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Capitolo 43
*** My life with you ***


My life with you

 

 

 

Fandom: Harry Potter

Personaggio principale: Ginny Weasley

Prompt: 087. Vita

Rating: Verde

Disclaimer: Ginny Weasley e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.

 

 

Il fuoco nel camino della Sala Comune stava lentamente morendo.

Harry era intento a terminare la lettura di un libro che il professor Vitious gli aveva assegnato per compito più di una settimana prima, mentre Ginny era sdraiata sul divano con la testa appoggiata sulle gambe del ragazzo. Harry le accarezzava i capelli delicatamente, cullando ritmicamente la ragazza che con gli occhi chiusi si godeva quel magico momento.

Erano trascorsi solo pochi giorni dalla partita di Quidditch, ma le sembrava di stare con Harry da sempre; tutto era ancora meglio di quanto avesse mai potuto immaginare o sperare.

-Finito!- disse Harry chiudendo il grosso libro e lasciando per un istante che la sua mano si allontanasse dai capelli della ragazza. Ginny manifestò il proprio disappunto per la nuova situazione aprendo gli occhi e guardando Harry fintamente offesa.

-Non volevo svegliarti.

-Non mi hai svegliata, stavo solo gustando ogni tuo gesto; li ho aspettati per così tanto tempo!

Harry le sorrise dolcemente e accompagnò il volto di Ginny verso il suo aiutandola ad alzarsi. Il bacio che venne dopo fu inizialmente leggero e delicato, ma dopo pochi istanti si era trasformato in qualcosa di diverso: ogni volta che si sfioravano la passione tendeva a prendere il sopravvento. E non era solo una questione d’età, come diceva sempre Hermione; sì, certo, gli ormoni dell’adolescenza avevano il loro peso, ma il fuoco che Harry e Ginny emanavano quando stavano insieme nasceva da qualcosa di più profondo, da un amore così intenso da trasformare ogni più piccolo contatto in una esplosione.

Ginny si era accomodata meglio sul divano potendo così prendere tra le mani il volto di Harry e costringerlo a non staccarsi mai più da lei. Desiderio che, peraltro, Harry avrebbe assecondato volentieri se Ron ed Hermione non fossero entrati in Sala Comune proprio in quel momento.

Da quando Ron aveva lasciato Lavanda, passava molto più tempo con Hermione ed Harry e Ginny non potevano che esserne felici, sia perché tutto sembrava essere tornato alla normalità tra i due, sia perché in questo modo Ron aveva qualcosa a cui pensare che non riguardasse la sorella ed il suo migliore amico.

-Ehi, voi due! Potereste almeno non fare certe cose davanti a me?

-Ron!- disse Hermione colpendolo sul braccio con un libro.

-Sei il solito ipocrita! Cosa dovremmo dire noi che ti abbiamo sopportato mentre ti avvinghiavi a quella oca di Lav Lav?- rispose Ginny acida.

Ron arrossì violentemente e guardò di sottecchi Hermione per assicurarsi che il riferimento a Lavanda non la facesse infuriare, ma non successe nulla. Evidentemente la lite tra i due doveva essere definitivamente superata, per la pace di tutti.

-Parliamo di cose importanti- continuò Ron decidendo di non dare corso alla provocazione della sorella.

-Dobbiamo farlo proprio ora?- chiese Ginny indispettita per la prolungata interruzione. Aveva dovuto aspettare talmente tanto per stare con Harry, da aver bisogno di recuperare il tempo perduto.

-Sì, dobbiamo. Harry, Hermione ed io. Tu puoi anche restare, se ti va.

-Sentiamo, fratellone! Illuminaci: cosa c’è di così importante da interrompere la mia serata con Harry?

Ron sembrò rassegnarsi alla presenza della sorella; gli era difficile accettare che d’ora in poi Ginny avrebbe fatto più o meno parte del suo gruppo e ancora più strano era dover dividere il suo migliore amico con la sorella. Era una sensazione davvero bizzarra, ma del resto non aveva altre sorelle perciò…era totalmente impreparato ad una simile situazione.

-Stavo pesando al prossimo fine settimana. Ci sarà la solita uscita a Hogsmeade, giusto? Che ne dici, Harry, di andarcene da Zonco a provare qualche nuovo trucchetto? Sai, Fred e George stanno pensando di comprarlo per allargare gli affari e hanno pensato di bere qualcosa insieme dopo aver concluso da Zonco.

-Ehm…Ron…- Hermione sentì il bisogno di intervenire, ma l’amico non colse il suo delicato invito a non continuare con quella conversazione.

-Una burrobirra tutti insieme da Madama Rosmerta! Sarebbe magnifico, no? Insomma, è da tanto che non vedo Fred e Geroge…e anche tu, Ginny…se vuoi unirti a noi, farò lo sforzo di sopportarti anche nel week-end.

L’entusiasmo di Ron si dovette scontrare con gli sguardi imbarazzati dei tre amici. Nessuno aveva il coraggio di dire a Ron che tutti avevano programmi diversi per quella giornata.

-Ehm…a dire la verità, Ron…io…io non so se…- era strano vedere Hermione senza parole.

-Non sai cosa?

-Non so se sia il caso di…insomma…Harry e Ginny vorranno…voglio dire…

Ginny quasi scoppiò a ridere nel vedere Hermione così imbarazzata.

-Sapevo che non eri sveglio, Ron, ma oggi hai davvero superato te stesso!- disse infine Ginny.

-Ginny- disse Harry intuendo che qualunque cosa avrebbe detto Ginny, Ron si sarebbe infuriato. Tra loro era sempre così, del resto.

Inoltre, Harry riteneva fosse una fortuna insperata il fatto che Ron avesse accettato la sua relazione con Ginny, ma ogni volta che si apriva una discussione in cui Ron era coinvolto, Harry temeva che contraddicendolo potesse far saltare quell’equilibrio precario che si era creato.

-Non pretenderai che io e Harry ti stiamo appiccicati per tutta la giornata, spero!- riprese Ginny guardando il fratello con la solita aria di sfida.

Perché dovevano battibeccare per ogni cosa? Non potevano civilmente ignorarsi? Sarebbe stato tutto molto più semplice.

-Tu puoi fare quello che ti pare, Gin. Non ti obblighiamo certo a venire con noi! Pensavo però ti facesse piacere vedere i tuoi fratelli! E passare qualche ora con Harry fuori dalla scuola…

-Non ci siamo proprio, Ronnie…- questa volta il tono di Ginny era quasi derisorio. E non si sforzava nemmeno di tentare di mantenere la calma.

-Non mi chiamare Ronnie! Detesto quando lo fai!

-Vedi, Ronnie…- riprese la ragazza marcando con eccessiva forza il nomignolo del fratello. -Io non ho nessuna intenzione di sprecare la mia uscita con te…e nemmeno Harry!

-Harry si è sempre divertito con me e Hermione, vero Harry?- ma il rosso non lasciò il tempo all’amico di rispondere. -Comunque se cambi idea, Gin, puoi pure unirti a noi!

-Harry e io vogliamo starcene soli! Stiamo insieme ora…quindi credo proprio che preferirà stare con me piuttosto che passare la giornata a zonzo per le strade di Hogsmeade!

Ron aveva aperto la bocca per controbattere, ma questa volta Harry si era stancato di essere l’oggetto della contesa dei due fratelli.

-Ehi! Si da il caso che Harry può parlare da solo! E…scusami, Ron, ma Ginny ha ragione: voglio passare la mia giornata con lei. È il nostro primo appuntamento, la prima volta in cui possiamo stare insieme fuori di qui.

Ginny sorrise beffarda nei confronti del fratello che aveva perso l’ennesima sfida con lei; ma la sua vittoria durò poco.

-E scusami, Ginny…ma Ron ha ragione: mi fa piacere rivedere Fred e George e passare un po’ di tempo con Ron ed Hermione.

-Ah! Visto! Qundi è deciso…- commentò Ron.

-No! Voglio dire che non vedo il motivo per cui io non possa avere entrambe le cose. Starò con Ginny e quando Fred e George avranno finito con i loro affari ci prenderemo quella burrobirra.

Ginny e Ron si fissarono per qualche istante. Poi entrambi alzarono le spalle quasi contemporaneamente: evidentemente la tregua era stata accettata.

 

 

Ginny si pettinava la lunga coda rossa da diversi minuti con lo sguardo rivolto oltre il vetro della finestra del suo dormitorio. Vedeva il fumo uscire dai comignoli delle case del villaggio di Hogsmeade: di sicuro i commercianti si stavano preparando all’assalto da parte degli studenti di Hogwarts di lì a pochi minuti.

-Ehi! Ma stai ancora così?- Hermione era entrata nel dormitorio alla ricerca dell’amica che aspettava ormai da parecchi minuti di sotto in sala comune.

-Oh, è tardi?

-Beh…Harry si chiederà che fine hai fatto! Magari pensa che tu abbia cambiato idea!

Nelle intenzioni di Hermione quella doveva essere una battuta, ma Ginny si voltò verso l’amica e la fissò con un misto di serietà e tristezza.

-Forse è lui che ha già cambiato idea.

-Ma che stai dicendo? Harry è di sotto che ti aspetta e se non scendi gli prenderà un infarto!

 

Hermione aveva ragione. Harry era già di sotto che l’aspettava: aveva sorriso imbarazzato quando l’aveva vista scendere dalle scale. Eppure conosceva Ginny da una vita! Anche Ginny sorrise, pensando quanto fosse tenero Harry in quel momento e la paura che lui avesse cambiato idea sulla loro storia svanì di colpo.

Harry le prese la mani con dolcezza, esattamente come aveva fatto la prima volta dopo il loro bacio in Sala Comune. La avvicinò a sé e le diede una tenero bacio a fior di labbra subito seguito da una serie di risatine nervose e fischi da parte della folla dei presenti: sembrava che tutta la scuola si fosse radunata lì per osservare proprio loro.

Ginny si separò da Harry quanto bastava per fissarlo negli occhi. Sorrise, la sua tipica risata maliziosa e divertita, e alzò le spalle. Non le importava poi molto di quello che pensavano gli altri. Non esistevano nemmeno gli altri.

-Ti stai divertendo, vero?- le disse Harry mentre si incamminavano verso Hogsmeade. Ginny non aveva lasciato nemmeno per un istante la mano del ragazzo.

-Lo devo ammettere, sì. È stupido, lo so, ma vedere le facce di tutti che ci guardano come se fossimo degli alieni è divertente!

La risata cristallina di Ginny fece voltare qualche ragazza di troppo.

-Ma stai tranquillo- proseguì poi -non voglio trasformare la nostra storia in qualcosa di pubblico: è solo nostra. Siamo solo noi due. Solo noi. Nessuno deve interferire.

Harry rimase in silenzio per qualche istante. E si rese conto di questo solo quando Ginny smise improvvisamente di camminare senza però lasciargli la mano. Due passi più avanti Harry si accorse che la mano intrecciata a quella di Ginny era rimasta eccessivamente indietro rispetto al suo corpo.

-Harry, ho detto qualcosa di sbagliato?- onestamente Ginny non credeva di aver detto nulla di male, ma la reazione di Harry alle sue parole l’aveva adir poco spiazzata, per non dire confusa.

-No, no…- disse Harry facendole rirendere dolcemente la passeggiata.

-Allora a cosa è dovuta la tua reazione di prima?

-Vedi, è vero che la nostra storia è solo nostra…siamo io e te…siamo noi…e nessuno deve dirci cosa dobbiamo fare o come…nessuno può impedirci di stare insieme se lo desideriamo…

-Ma…? Oh andiamo, è chiaro che a questo punto del discorso c’è un ‘ma’...- disse Ginny fissando lo sguardo perplesso del suo ragazzo.

-Ma è anche vero che noi non siamo soli…come posso dire…c’è un ‘noi’ più grande di noi due…non so se mi sono spiegato…

Harry era rosso per l’imbarazzo. Non era affatto facile quel discorso per lui, ma era assolutamente necessario per evitare litigi ogni giorno.

-Credo di sì…ti riferisci alla discussione con Ron, è così?- la voce di Ginny era così dolce e comprensiva che dentro di lui Harry tirò un sospiro di sollievo. Non se l’era presa.

-Anche…tu per me sei importantissima, anzi sei la persona più importante, più di qualunque altra…- dicendo questo Harry si era bloccato in mezzo al viale e aveva preso tra le sue mani anche quelle di Ginny. Non distoglieva il suo sguardo dagli occhi di Ginny.

-Ma quello che provo per te non cambia la mia amicizia con Ron ed Hermione. Tu lo sai come è tuo fratello: se dedicassi a te tutto il mio tempo, lui se la prenderebbe a morte e perderei l’amico più caro che ho. È stato il mio punto di riferimento per anni…il solo insieme ad Hermione…Capisco che tu te la sia presa per la mia decisione di vedere Ron ed Hermione alla fine di questa giornata, ma sto cercando di mantenere il giusto equilibrio per il bene di tutti.

-Hai ragione. La stessa cosa vale anche per Hermione: non posso abbandonarla adesso che ha più bisogno di me. Se persino io la mollo per stare con il mio ragazzo, ti immagini? Potrebbe decidere di fidanzarsi davvero con McLaggen!- Ginny rise di nuovo. E Harry seppe che aveva capito. Come sempre. Ginny capiva sempre Harry ed era anche per questo che lui l’amava tanto.

Senza aggiungere altro Harry avvolse Ginny con le sue braccia e la strinse a sé. La ragazza chiuse gli occhi: infondo non le importava dividere per un po’ Harry con suo fratello Ron e con Hermione. Non poteva chiedergli di cancellare tutto quello che era! Lei lo amava anche per questo, perché era il ragazzo più leale che avesse mai conosciuto.

-Vorrà dire che dovrò imparare a sopportare Ron- disse infine -Non ti permetterò certo di liberarti di me usando la carta ‘Ron’!

-Accidenti, mi hai scoperto!- rispose Harry sorridente.

Avevano ripreso a camminare. Hogsmeade era alle porte e anche se Ginny avrebbe passato parte della giornata con Ron ed Hermione sapeva che sarebbe stata la giornata perfetta che aveva sempre desiderato.

 

Angolino mio:

ciao a tutti! Che traguardo, sto pubblicando ancora senza anni di attesa! =)

Scherzi a parte! Ringrazio davvero di cuore chi ha letto e recensito lo scorso capitolo e chi ha avuto la pazienza di rileggere tutto! Sono felice di aver ritrovato vecchi amici e spero di incontrarne di nuovi!

Che dire di questo capitolo…ho sempre pensato che la Rowling avesse sorvolato un po’ troppo sul post-bacio. Voglio dire, per tutti i soggetti coinvolti sarà stato un problemino mica da scherzo accogliere la relazione tra Ginny e Harry da un momento all’altro. Soprattutto Ginny e Ron avranno fatto scintille. E mi sarebbe piaciuto vederli in azione quei due…perciò voilà…ci ho pensato io!

Spero vi sia piaciuto. E vi aspetto al prossimo capitolo!

A presto!

Laura

 

001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza Colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni Di Squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo Poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze Stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

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Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

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Lei.

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Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

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Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Indipendenza.

095.

Capodanno.

096.

Cambiamento

097.

Tradimento

098.

Dopo

099.

Scelta Libera.

100.

Scelta Libera.

 

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