Io ti proteggerò sempre

di Selva oscura
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Cap 3 ***
Capitolo 5: *** Cap 4 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Introduzione

Stavo assistendo la venerabile sacerdotessa Kaede stesa sul futon malata, le asciugavo la fronte con un fazzoletto tamponando leggermente la pelle consumata dalla febbre, la mia mamma era andata di corsa nella sua epoca a prendere qualche medicinale per curarla.
Era tornata due anni prima Kagome per stare vicino a Inuyasha ma l'ossessione di lui per l'altra Miko Kikyo, non so per quale motivo preciso lei andò via dal villaggio e incontro' padron Sesshomaru e dopo poco tempo si sposarono e lei mi adotto come sua figlia, sono stata molto contenta quando l ho saputo le ho sempre voluto bene a Kagome lei è sempre stata molto dolce con me, tra un mese compio tredici anni (non sapendo in quale giorno sono nata padron Sesshomaru ha deciso che il giorno in cui mi salvo sarebbe stato il mio compleanno).
La capanna era in disordine, le varie pentole in rame sporche di erbe medicinali e alcune usate per cuocere il riso, controllai un ultima volta la temperatura dell'anziana Miko sospirai nel constatare che era scesa e ora dormiva placidamente, presi un secchio e uscii fuori per riempirlo d'acqua, vidi Miroku e Sango insieme ai tre figli avvicinarsi a me con aria triste, senza dire nulla il Monaco mi tolse il secchio -" Ciao Rin stai andando a prendere l'acqua? "- mi disse strizzando l'occhio -" Non preoccuparti ci penso io! Torna pure da Kaede, Sango ha insistito tanto per darvi una mano sia a te che alla divina Kagome!"- continuò mentre si dirigeva dietro alla capanna dove c'era la fontana, Sango era stranamente silenziosa mi mise un braccio intorno alla spalla e mi ricondusse dentro, non c'erano bisogno di parole in quel momento sapevo quanto erano affezionati alla sacerdotessa, amica e loro consigliera nella lotta contro Naraku e stavano soffrendo quanto me per la sua malattia. Di Inuyasha nemmeno l'ombra da quanto avevo vagamente sentito dalla mamma lui era in viaggio per trovare il modo di riportare in vita Kikyo, Shippou ormai era diventato un demone volpe adulto e andava e veniva dal viaggio e dal maestro Totosai. 
Kohaku ormai aveva superato il trauma di aver ucciso suo padre e gli altri sterminatori stando a sua sorella, era raro che andasse a trovarla, l'ultima volta che lo avevo visto era diventato ancora più alto e i suoi capelli castani si erano allungati molto il suo fisico si era fatto più asciutto e snello ed era uno sterminatore di demoni di tutto rispetto.




note autrice scusate l introduzione non è completa scrivendo con il cell mi è venuta in mente la coppia Rin/Kohaku e non ho trovato ff su di loro ho deciso di scriverne una io

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Cap.1
 
( Un anno dopo.)
 
 
Era una giornata piovosa, le gocce d'acqua scendevano dal cielo come se stesse piangendo anche lui la morte dell'anziana Miko, eravamo tutti riuniti nei pressi del goshinboku per onorarla e dare una degna sepoltura alle sue spoglie, l'intero villaggio stava pregando insieme a noi, Miroku stava dando la benedizione  alle sua salma prima di essere scesa nella fossa nel terreno umido, scavata da lui stesso e da Sesshomaru, Sango e i suoi figli vestiti di nero piangevano disperati affianco a Miroku sostenendolo silenziosamente mentre esso ricordava con voce rotta dal pianto e dal l'emozione la venerabile Kaede .
La mamma era in ginocchio vicino alle spoglie piangendo disperatamente mentre guardava fisso il suo corpo, il ventre ormai rotondo faceva capolino sulle sue gambe, aveva tra le mani una rosa rossa, padron Sesshomaru affianco a lei le stava sussurrando parole di conforto, io ero dietro di loro le lacrime che fino a quel momento avevo trattenuto iniziarono a scorrermi sul viso bagnato dalla pioggia, guardai verso il dio albero e scorsi Inuyasha che aveva un espressione triste affianco a lui c'era una donna vestita di nero, i capelli lunghi neri assomigliava vagamente a Kagome, sembrava quella sacerdotessa che mi salvo da Suikotsu poco prima che mi uccidesse sul monte hakurei qualche anno fa.
______________
 
La cerimonia  era terminata e tutti i partecipanti ci salutarono ed andarono via, eravamo rimasti io, Sango con i tre bambini, Miroku, Kagome e padron Sesshomaru, mi avvicinai alla mamma abbracciandola-" Lei non voleva vederti così!"- le dissi stringendola a me sentendo il bambino scalciare da dentro il ventre appoggiato sul mio,-" Lei avrebbe voluto che nessuno fosse triste per lei!"- continuai accarezzando la sua schiena-" Lo so piccola, ma è così triste che se ne è andata!"- rispose sorridendomi tra le lacrime accarezzando la mia testa, -" Divina Kagome ora voi dovreste prendere il suo posto come sacerdotessa del villaggio! Tu sei l'unica che possa farlo!"- disse Miroku stringendo Sango con un braccio e con l'altro sollevava una delle gemelline-" Miroku! Non è una cosa che devi decidere tu!"- gli risposi io prima che lo facesse Sesshomaru, avevo colto il suo ciglio farsi cupo non gli era piaciuta la proposta del Monaco, Kagome guardo Miroku scuotendo la testa -" Io non posso essere la sacerdotessa del villaggio..."- " Non c'è bisogno che lu fai tu Kagome!"- la interruppe una voce dietro di noi, ci girammo e davanti a noi c'era Kikyo e Inuyasha insieme Miroku e Sango sembravano statue di marmo a giudicare dall irrigidimento del corpo, Sesshomaru ringhio furioso verso il fratello, io mi stavo domandando cosa diavolo facessero quei due insieme e come mai lei era viva non era morta, l'unica a sembrare a suo agio era Kagome che sembrava felice di vederli, ma guardandola meglio mi ero sbagliata il suo era un falso sorriso gli occhi non brillavano, quando lei sorrideva il suo sorriso sembrava che partisse dagli occhi, -" Ciao Inuyasha!"- lo saluto -" Venerabile Kikyo!"- disse mentre andava loro vicino allungando la mano, -" Mi pare che l'aiuto di tuo fratello con tenseiga sia ben riuscito!"- continuò Kagome guardando entrambi-" Tks! Già!"- sbuffo Inuyasha abbassando la testa argentata e abbassando le orecchie -" Mamma! Come fai a essere gentile con questo qui!"- urlai incredula -" io non lo perdonerò mai!"- continuai scappando, ero infuriata con tutti nessuno si era intromesso in quella scena patetica,  avevo appena assistito a un comportamento signorile da parte di mia madre e la cosa mi faceva infuriare ancora di più, perché mai lei lo trattava ancora bene Inuyasha non se lo meritava, l' aveva fatta soffrire  troppo la sentivo piangere tutte le sere da quando lei era tornata dalla sua epoca per stargli accanto e quell'imbecille che fa pensa sempre a Kikyo a quello che avrebbe fatto Kikyo , torturando ogni giorno psicologicamente la povera Kagome e ora lei era gentile lo stesso di lui, questi pensieri rafforzavano la mia ira,  continuando a correre sul prato umido e freddo non mi ero resa conto di essere in cima a una collinetta dove spesso Kaede mi portava per cercare erbe mediche, aveva smesso di piovere mi accorsi sedendomi senza fiato sull'erba, chiusi gli occhi sospirando sentendo la rabbia svanire lasciando posto a una sensazione di rassegnazione in fondo la mamma era gentile con tutti, me la sono presa con loro perché non sopportavo la presenza di quella sacerdotessa che faccia tosta aveva avuto rivolgendosi così a lei, un ombra mi copri e aprii gli occhi vidi il viso di Kohaku sopra di me-" Che ci fai qui sola Rin! È pericoloso qui da sola!"- mi rimprovero bonariamente, -" Nulla pensavo! E tu che ci fai qui?"- gli chiesi alzandomi -" Ero venuto per la cerimonia! Ma ho fatto tardi vero!"- rispose lui guardando la verde vallata dove c'era il villaggio -" Si è appena finita!"- risposi guardandolo dritto nei suoi occhi color cioccolato -" Come sta Kagome?"- chiese lui mettendosi a sedere -" Non l'ha presa bene, la voleva portare da un dottore della sua epoca, ma Kaede ha rifiutato! E ora la mamma si sente in colpa per non aver insistito!"- gli confidai, lui era mio amico e mi capiva meglio di chiunque altro guardandolo bene vedevo il ragazzo che stava diventando uomo e ne rimasi stranamente turbata, la sua vicinanza risvegliava in me la mia acerba femminilità era meglio che tornassi a casa -" Mi ha fatto piacere rivederti Kohaku! Ma ora devo andare altrimenti padron Sesshomaru e la mamma stanno in pensiero!"- lo salutai sorridendogli mi allontanai da lui avviandomi verso il villaggio-" Aspetta Rin! "- mi disse lui afferrandomi per un braccio -" Sei più bella quando ridi!"- mi disse sfiorandomi la guancia con una mano mi mise un fiore appena raccolto tra i capelli, poi si girò e fischio chiamando Kirara allontanandosi da me lasciandomi rossa in viso e con il cuore che batteva a mille.
 
 
Note autrice scusate se il cap è un po corto, ma sn infortunata e volevo continuare la storia. Un saluto a tutti e un ringraziamento a chi mi segue e recensisce.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Cap. 2 br>

L'aria frizzante della mattina,  mi sollecita l'olfatto,  si respira una leggera fragranza di erba bagnata dalla rugiada. Mi muovo  nel futon pigramente, coprendo la testa tornando nelle tenebre,  create dal piumino mentre la tenue luce, che entra nella stanza, diventa accecante. 
Chiudo gli occhi sperando di riprendere il sonno perduto,  ma il viso di Kohaku mi impedisce di riaddormentarmi,  i suoi occhi cioccolato mi fissano dolci,  sento il mio cuore che accelera,  ' è meglio che mi alzo" penso ' è inutile,  qualunque cosa io faccio,  il suo sguardo non mi lascia,  che devo fare?  Non lo so forse è arrivato il momento di chiedere consiglio alla mamma'.
Infilo uno dei kimoni che padron Sesshomaru mi ha donato,  viola con ricami bianchi,  raffigurava delle orchidee in procinto di schiudersi. Oramai erano passati tre mesi, da quando era morta la vecchia Kaede,  e la mamma aveva insistito era meglio che ritornassi a vivere con loro,  nelle terre dell'ovest.
Scesi le scale di corsa,  saltando gli ultimi gradini con un balzo sbattendo contro Jaken,  che finisce a terra goffamente.
- "Scusami Jaken,  non ti avevo visto. " - gli grido,  mentre corro verso la porta d'ingresso al salone aprendola,  mentre lui mi rimprovera aspramente.
- "Buongiorno mamma." - saluto,  andando vicino a lei,  baciandole una guancia.
- "Buongiorno Rin.  Dormito bene piccola mia." - risponde sorridendo,  mentre io mi siedo di fronte a lei,  il tavolo è colmo di cibo,  e bevande.
- "Si più o meno." - rispondo vagamente accennando un sorriso,  - "Padron Sesshomaru,  non fa colazione assieme a noi oggi?" - chiesi. Mi bastò un cenno della testa per capire,  che questa mattina eravamo sole,  mi incuriosisce il fatto che non era a casa,  la mamma dovrebbe partorire da un giorno all' altro e non si era allontanato da lei da quando era iniziata la gestazione.
- "Scusami mamma,  potrei parlarti dopo.  Avrei bisogno di un consiglio. " - dissi,  sorseggiando del the verde, guardando la sua reazione sorpresa.
- "Certamente,  mia cara. Ora però mangia altrimenti Sesshomaru si accorgerà che qualcosa ti preoccupa.- " esclamò,  facendomi l'occhietto,  mostrando complicità.
Finisco di bere il mio thè,  appoggio delicatamente il bicchiere sul tavolo,  mi alzo e in contemporanea entra padron Sesshomaru,  con passo leggero,  lo saluto con un cenno del capo,  esco dal salone per dargli un po dì intimità.

Ero  uscita dal castello,  sento il bisogno di stare da sola,  non sono riuscita a dire alla mamma quello che provo,  spero che mi si presenti una nuova occasione,  seguo il sentiero che porta al Lago della fanciulla,  è un laghetto piccolo ma tranquillo,  circondato da un erba sottile e fresca, gli alberi con le fronde cariche di foglie verdi sembrano parlare al passaggio del vento. Sono quasi arrivata e inizio a correre verso l'acqua cristallina che si intravede,  senza accorgermi inciampo su una radice,  cerco di non perdere l'equilibrio saltellando su una gamba.
- "Che pace, meravigliosa. " - sussurro,  arrivando sulla riva sfiorando l'acqua fresca,  per poi sdraiarmi al sole,  respirando a pieni polmoni. 
- "Buongiorno Rin."- mi saluto' Kohaku apparso dal nulla,  spaventandomi.
- "Kohaku,  mi hai spaventato.  Buongiorno anche a te.  Come mai qui? " - gli domando,  mettendomi a sedere.
- "Stavo inseguendo un demone, ma mi è sfuggito. " - rispose sedendosi affianco a me.
- "Capisco. Vuoi fare una piccola passeggiata con me,  intorno al lago? " - gli chiedo arrossendo,  non ero mai stata così audace,  e se lui rifiutasse sprofonderei nella vergogna. Vedo che sembra sorpreso dalla mia richiesta,  si alza senza rispondere,  allunga una mano verso di me,  per un minuto buono guardo la sua mano protesa prima di afferrarla,  alzandomi a mia volta.
Iniziamo a camminare fianco a fianco senza parlare,  io non sapevo nemmeno cosa dire,  lo guardo di sottecchi e vedo che lui mi sorride dolcemente guardandomi,  sento le guance andare in fiamme,  si ferma trattenendomi,  abbassa il viso su di me,   le sue labbra contro le mie, il mio primo bacio chiudo
gli occhi, assaporando la mia gioia.
- "Scusami è stato più forte di me,  non ho resistito." - mi dice lui staccandosi.
- "Non devi scusarti." - rispondo,  la mia voce sembra diversa, sento le membra intorpidite.
- "Se non vuoi le mie scuse, la prossima volta non te le porgero,  in fondo rubare un bacio,  a un ingenua ragazzina come te non è da me. Io sono un uomo e mi sono scusato per essermi approfittato di te,  sono stato educato così." - mi dice duramente,  ferendomi ad ogni singola parola.
- "Tu volevi baciare me,  Kohaku. È stato un gesto dettato dal tuo cuore. "- ribadisco,  ormai in lacrime.
- "Aspetta Rin,  io non ti amo,  non confondere un attimo di attrazione con l'amore. È meglio che vada. " - infierisce ancor più duramente,  fischia  richiamando la sua nekomata Kirara,  per poi andarsene lasciandomi sola,  con un dolore straziante al cuore,  mentre le lacrime scorrono incessantemente sul mio viso.


Eccoci qui finalmente con il seguito spero che piaccia.  Un bacione selvy

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Capitolo 4
*** Cap 3 ***


Cap. 3

Sconvolta e umiliata,  faccio ritorno lentamente al castello con il capo abbassato, cerco di trattenere le lacrime che non accennano di inumidirmi gli occhi,  sfuocando la mia vista. Non mi rendo nemmeno conto che la mamma e padron Sesshomaru sono davanti alla porta d'ingresso ad attendermi, alzo la testa e vedo le loro figure sfuocate,  d'istinto corro verso la mamma abbracciandola lasciando libere tutte le lacrime finora trattenute.

*********

Rin non accennava a smettere di piangere,  il suo corpo era scosso. Kagome guardava un po apprensiva Sesshomaru,  mentre accarezza Rin dolcemente sulla testa, portandola all' interno,  chiamo due inservienti ordinandogli di preparare un infuso calmante e di servirlo nella sua camera.
Lasciato solo Sesshomaru,  non ci mise molto a capire la causa delle lacrime della sua figlia acquisita,  aveva percepito l'odore di Kohaku su di lei,  e temeva che il giovane sterminatore le aveva fatto del male.  Si alzò in volo,  partendo  immediatamente alla sua ricerca, dirigendosi nel unico posto che conosce,  dove vive il suo fratellastro Inuyasha.

Arrivò volando al villaggio Musashi,  in meno di tre ore,  incurante dei sguardi di stupore mista a paura degli abitanti,  atterro davanti alla capanna di Kikyo e Inuyasha.
- "Cosa ci fai qui Sesshomaru?" - gli domanda,  sbarrando l'entrata della capanna,  Inuyasha con aria poco amichevole,  tenendo una mano sull'elsa della Tessaiga,  pronto a sfoderarla.
- "Tsk. Insulso hanyou,  dimmi dove si trova la sterminatrice." - gli dice glacialmente,  Sesshomaru incurante dalla comparsa di Kikyo armata di arco e frecce.
- "Cosa vuoi da Sango. Sesshomaru non è da te,  cercare un umana." - risponde Inuyasha strafottente.
- "Non sono affari tuoi. Te li ripeto un ultima volta,  dov'è la sterminatrice." - rispose lui, ringhiando, mostrando lievemente le zanne e allungando leggermente gli artigli.
- "Si trova là giù. Vicino alla risaia." - risponde tutto ad un tratto Kikyo,  intromettosi tra di loro,  tranquillamente appoggiando una mano sulla spalla del hanyou,  guardandolo seneramente.
Con un cenno del capo,  Sesshomaru si allontanò,  verso la strada indicata,  dalla miko resuscitata,  quella donna a lui non era mai andata a genio,  per lui rimaneva quella che aveva sigillato il suo fratellastro,  privandolo del suo sostegno contro la guerra con il clan delle pantere nere, ma se Inuyasha era felice con lei non poteva altro che gioire,  in fondo per colpa dell'ossessione del hanyou Kagome era sua moglie.

*********

- "Shhhh. Piccola,  parlami lo sai che sono sempre ben disposta ad ascoltare. Che ti è successo?" - mi chiede la mamma preoccupata,  respiro a fondo,  riuscendo a trattenere le ultime lacrime.
- "Mamma.... " - inizio tremante,  le mani mi tremano da morire,  poso la tazza sul tavolo,  temendo che mi scivolava dalle mani.  - "Io,  penso di voler bene a Kohaku." - confesso guardando la sua reazione assolutamente tranquilla. - "Ma... perché c'è un ma,  vero piccola." - dice sorseggiando.
- "Lui non mi vede come vorrei." - rispondo,  arrossendo fino alle punte dei capelli,  la mamma fa un espressione pensierosa. 
- "Rin,  come vorresti che ti guardasse Kohaku. Perché forse ho la soluzione al tuo problema." - risponde radiosa,  sinceramente non avevo capito molto,  che centrava quello che volevo con quello che aveva in mente lei, ma sembra così sicura di sé.
- "Come una giovane signora.   Non come una ragazzina." - rispondo  notando il suo sguardo incoraggiante.



Ciao a tutte spero che questa storia si sta facendo interessante, non ho intenzione di fare molti capitoli al massimo altri due.  Ringrazio sempre chi mi recensisce e chi ha messo tra i preferiti/seguiti la mia storia;  non pensavo che avrebbe avuto questo accoglimento positivo. 
 

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Capitolo 5
*** Cap 4 ***


Cap.  4

Sango stava ritirando le lenzuola,  stese al sole mentre i suoi tre figli giocavano,  rincorrevano alcune farfalle colorate,  quando arrivò Sesshomaru all'improvviso facendo sussultare di paura la giovane donna.
- "Umana te lo chiedo solamente una volta,  dove si trova tuo fratello." - esordì glacialmente.
- "Sesshomaru io non so, dov'è Kohaku al momento.  Non lo vedo da mesi ormai, non posso aiutarti." - risponde sorridendo, affrontandolo per nulla intimorita.
- "Bene se lo vedi,  digli che se sa cosa è meglio per lui,  venga al castello." - affermò lui,  alzandosi in volo allontanandosi da Sango, senza darle il tempo di controbattere per scoprire,  per quale motivo il Principe dei inuyokai cercasse suo fratello.

(Tre giorni dopo)

Il momento che aspetto da molto tempo,  sta per arrivare sono emozionata sapendo che tra poco nascerà una al nuova vita. 
Le urla di Kagome riecheggiano da ore nel castello,  a me non hanno permesso di assisterla,  padron Sesshomaru aspetta assieme a me davanti la porta della loro camera da letto,  sembra molto tranquillo stando seduto a gambe incrociate assolutamente immobile,  dentro la stanza ci sono le levatrici del villaggio Musashi,  le grida si sono interrotte ce silenzio, dura qualche istante per poi essere squarciato da un pianto fragoroso di un neonato,  osservo l'espressione seria di padron Sesshomaru cambiare lentamente,  il suo sguardo è gioioso per la prima volta lo vedo sorridere,  mentre spalanca la porta per entrare,  lo seguo a ruota prima che richiude.
Il grande letto ospita la mamma stremata ma felicissima,  in braccio ha un piccolo hanyou,  non più lungo del mio braccio,  la testolina velata da fini capelli argentati,  le piccolissime orecchie canine,  il marchio a forma di luna sulla fronte,  le guance paffutelle rigate dai segni bluastri,  le manine con gli artigli già lunghi, gli occhietti ancora chiusi e la bocca piccola si arriccia in cerca del latte materno,  e presto per definire a chi assomiglia ma ha i lineamenti di Kagome con i colori argentati ereditati da padron Sesshomaru.
- "È un maschio,  mio Signore. " - sussurro la mamma,  mentre lui accarezza dolcemente la testolina del piccolo,  per poi accarezzare la guancia di lei.
- "Bravissima,  mia Signora è un bambino forte e perfetto.  Lo chiameremo Akihiko." - rispose lui abbassandosi a baciarla,  nessuno dei due nota la mia presenza e approfitto per sgagliattolare fuori dalla stanza,  lasciandoli soli nella loro felicità.




Note autrice Il nome Akihiko significa Principe luminoso, credo che si addice molto come nome al figlio di Sesshomaru e Kagome voi cosa ne pensate, cmq questo è un capitolo extra non pensavo di scriverlo e andare direttamente avanti di qualche mese, quando il piccolo ha già tre o quattro mesi, ce qualcuno che è curioso di sapere quindi ho ritenuto scrivere questo momento. Spero sempre che vi piaccia,  un bacione selvy

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