La Scelta di...

di Shenron87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bianco X Nero ***
Capitolo 2: *** Ex Mortae Vita ***
Capitolo 3: *** Risveglio ***
Capitolo 4: *** Allenamento ***
Capitolo 5: *** Extra life parte 1 ***
Capitolo 6: *** Extra life parte 2 ***
Capitolo 7: *** Arriva il pedone di Rias ***
Capitolo 8: *** Rendez-vous ***
Capitolo 9: *** Piccola stella senza cielo ***
Capitolo 10: *** Salvare un amico ***
Capitolo 11: *** Gale-otto fu quel pedone ***
Capitolo 12: *** Conseguenze ***
Capitolo 13: *** Epifanie ***
Capitolo 14: *** La Scelta parte 1 ***
Capitolo 15: *** La Scelta parte 2 ***
Capitolo 16: *** Trenta anni dopo ***
Capitolo 17: *** Grazie ***



Capitolo 1
*** Bianco X Nero ***


Disclaimer – Non posseggo i personaggi ed il mondo ne di "HighSchool DxD" essi appartenono all'autore e alla casa editrice nipponica.

Prologo
Paura. Spesso mi sono chiesto, nei pochi momenti in cui potevo prendermi una pausa dalla mia fuga, a cosa servisse questa emozione. Potrà sembrare strano ma, a volte, non solo è utile...è anche necessaria. A piccole dosi, infatti, permette di evitare danni capaci di ledere l'incolumità fisica degli esseri viventi.
Il discorso però cambia, quando si permette ad essa di vagare libera...senza freni...all'interno della psiche.
In questo caso, quando ormai è una presenza costante...allora diventa un veleno capace di annebbiare la mente e rendere ardua anche l'azione più semplice.
Come faccio ad esserne sicuro? Semplice...perché nei mesi passati fuggendo assieme ad Akeno non ho memoria di un singolo momento in cui la mia mente fosse serena...ma oggi, per quanto la situazione si critica, non posso permettere alla paura di ostacolarmi. Se lo facessi...se lo facessi Akeno-chan morirebbe...
“Sei ridotto male marmocchio...non sei in grado di muoverti e vorresti salvare una donzella in pericolo?” esclamò il mio avversario con un tono in cui si avvertiva una sorta di ilarità.
“Dove sei? Fatti vedere!” Intimai al mio avversario dopo aver dato un occhiata in giro senza riuscire a scorgerlo.
Cazzo mi reggevo a stento in piedi...e quel bastardo ancora si nascondeva nella foresta.
“Non sono nascosto nella foresta..." disse come se mi leggesse nel pensiero "...mi sto solo muovendo un po' più velocemente di prima. Comunque ti ammiro boy-kun. Sei venuto a cercarmi pur sapendo di non essere alla mia altezza..ma il coraggio da solo non basta. I tuoi occhi non riescono a seguire i miei movimenti, non riesci a schivare colpi lanciati al minimo della mia potenza...e vorresti battermi? Mi dispiace dover infrangere le tue speranze infantili ma...SEI DEBOLE. La tua forza non è sufficiente nemmeno a permetterti di fuggire lontano da me....e vorresti proteggere altre persone? Vuoi forse rendere vano il sacrificio di tua madre?”
“Mia madre..conosci mia madre come...? DIMMELO” Esplosi, incapace di mantenere la calma.
Erano due anni che viaggiavo per il mondo in cerca di mia madre. L'avevo lasciata la sera prima quando ero andato a dormire ed il mattino lei era scomparsa assieme alla casa in cui vivevamo.
“Ti osservo dal giorno in cui sei nato....una vista noiosa ad essere sincero..ma non avevo altro da fare....” disse la voce misteriosa “Comunque...ti vedo di nuovo pieno di energie...vuoi continuare a litigare o vuoi salvare quella bambina?”
“Salvarla? E come di grazia? Non avevi detto che con le mie forze era un futile tentativo?”
dissi mentre le lacrime iniziavano a solcare il mio viso....si lo so! Un uomo non dovrebbe piangere...ma mai prima di allora mi ero sentito così impotente. Ho difeso Akeno anche da orsi o gruppi di monaci...quasi senza fatica...ed ora un singolo avversario mi umilia in questo modo... 
“Non puoi proteggerla con le tue forze attuali...ma io posso fare in modo che tu acceda ad un enorme potere che dorme dentro di te...e che aspetta solo che tu lo vada a cercare. Un potere col quale potrai salvare la piccola Akeno....”
“Davvero? Dimmi come ti prego...” supplicai incapace di trattenere le lacrime mentre, a causa della stanchezza le mie gambe cedettero facendomi crollare al suolo
“E' facile dovrai solo......morire.....”

NOTE DELL'AUTORE
Aalve, mi presento. Sono shenron87 e questa è sia la mia prima FF su HSdxd che la mia prima pubblicazione su questo sito. Chiedo scusa se lo troverete breve ma è solo un prologo. Per prevenire dubbi...questa è la stessa fiction che sto pubblicando anche su un altro sito...solo che mi è piaciuto il metodo usato da Bumbix per le sue FF. Vi chiedo di perdonare se ci saranno errori, ma per me la scrittura è un hobby e di certo non sono uno scrittore professionista...se però ne trovaste di veramente vistosi...avvisate pure... 
Quanto alla storia...il protagonista è stato ridotto all'impotenza da un avversario molto ostico? Perché? Le risposte nel prossimo capitolo...spero di essere riuscito a descrivere lo stato emotivo di un bambino, perché qui avrebbe 8-10 anni (credo...non mi ricordo bene quella parte dela novel) che incontra per la prima volta qualcuno migliore di lui e capisce quanto sia vasto il mare...per questo motivo ho volutamente evitato di descrivere il paesaggio. Questo è un dialogo tra un nemico nel quale il più forte vuole tirare fuori le qualità dell'avversario. (Alla Zaraki vs Ichigo...il panorama è descritto poco o nulla ma ciò che conta è ciò che prova Ichigo) 
Se avete dubbi chiedete pure... :) eccetto spoiler enormi cercherò di rispondere

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Capitolo 2
*** Ex Mortae Vita ***


Parte 1 : La fine dello scontro
“Devi morire"
Era incredibile il potere anestetico di quelle due, piccole, parole. Erano parole semplici, non i paroloni con cui gli esorcisti, che mi avevano inseguito per mesi, amavano riempirsi la bocca...eppure lo stupore fu tale, quando le udii, da privarmi della capacità di parlare per alcuni secondi.
“Morire...devo morire per salvare Akeno?” fu la prima frase che pronunziai, una volta ritornato in possesso delle mie facoltà intellettive. “E poi che faccio? Divento un fantasma e modello vasi d'argilla con Akeno...”

(SOSPIRO)

Vedendomi incapace di muovermi, il mio avversario diminuì la sua velocità fino a fermarsi vicino al luogo in cui mi tenevo a stento in piedi. Lo stronzo, perché che fosse tale è innegabile, altri non era che un uomo, con corporatura media e i capelli a spazzola. Indossava anche delle lenti da sole circolari, ed una maglia hawaiana con un gioiello intorno al suo collo. 
“Vedi marmocchio-kun...citazioni scadenti a parte....” disse sorridendo “...oggi per la prima volta da 2 anni a questa parte tu ed Akeno non avete dei bodyguard a pararvi il culo....quindi oggi è il giorno in cui devi dimostrarmi il tuo valore...”
“Che vuoi dire?” chiesi nella speranza di prendere tempo “Da quanto tempo ci stai spiando...e perché?”
“Vedi piccolo, gli ibridi con genitori biblici, di solito non hanno una vita facile. Se gli uomini scoprono i loro talenti, li emarginano etichettandoli come mostri. Se poi questi poveri bambini...crescono in luoghi, con un'elevata densità di esorcisti, esiliati o no, allora rischiano anche di morire. A volte capita che un fortunello riesca ad incontrare un membro della propria stirpe...ma sono casi isolati. Ma non temere marmocchio-kun...tu sei diverso...oh si tu hai una scelta...lo vedo chiaramente sai? Sono ferrato in queste cose...”
“Una scelta? Che vuoi dire? Io sono un mezzo demone, come tanti altri” dissi onestamente.
“Come tanti? Ne sei sicuro? E allora mi sai dire perché, il potere sacro che ti ho scagliato non ti ha...avvelenato, come accade di solito con i tuoi simili?” disse continuando a sorridere.
Era vero! Ero così nervoso da non averci fatto caso. Perché le ferite causate dalla sua luce non mi fanno male? Non più di normali ferite almeno.
“Non spremere quel piccolo cervellino...se vuoi te lo dico io Boy-kun. Tu non sei un ibrido qualsiasi...e nemmeno un misero mezzo demone...è evidente! Sempre ammesso che sai cosa cercare e dove farlo. Tua madre era un demone di alta classe...un pilastro credo...ma tuo padre non era un uomo...no no. Lui era un Arcangelo.”
“E allora? Dov'è il problema?” chiesi mentre notavo che la mia domanda aveva generato un ilarità nel mio interlocutore.
“Il problema è che tu non dovresti esistere! Una legge divina vieta ad angeli e demoni di generare prole mista....Eppure, da quel che so...Dio e Lucifero pur di permettere la tua nascita, hanno eccezionalmente unito le forze...ed io voglio capire il perché. Quindi facciamo un giochino...simpatico oserei dire....” disse il mio avversario espandendo di colpo la sua aura.
“Qu-quale giochino?” chiesi terrorizzato dinnanzi all'immane potenza sprigionata dal mio avversario.
“Io sento che dentro di te giace, sopito un enorme potere...ti aiuterò a trovarlo...ma se fallirai...giuro che farò in modo che tua fidanzatina rimpianga di essere nata” concluse ridendo
“Che vuoi dire...” chiesi
“Ecco guarda....” disse l'uomo che, dopo aver azzerato la distanza che ci separava, poggiò 2 dita sulla mia fronte. Una serie di immagini venne inviata direttamente nella mia testa. Ognuna di esse, singolarmente, rappresentava una tipologia di tortura talmente cruenta da far svenire un membro delle SS, ma nel loro insieme erano insopportabili. Erano torture che solo un Dio potrebbe infliggere, e di certo...non uno sano di mente. Si passava dal fegato di Akeno divorato da formiche, ad Akeno che veniva scorticata strato per strato con deliberata lentezza...ad arti che per mezzo di corde venivano estesi fino alla lussazione delle articolazioni. In ognuno la mia amica non faceva altro che implorare, urlando, il mio aiuto. Perché ho detto che un SS sarebbe svenuto, quando è risaputo che hanno fatto anche di peggio? Perché, mentre nel mondo umano, una volta raggiunto un certo limite, il soggetto torturato moriva...nelle mie visioni il dio, usando i suoi poteri, riportava in vita Akeno ripetendo il ciclo di torture….all'infinito.
“Eh questo fino a quando non diventerà maggiorenne...poi potrei scegliere di usare altri metodi...metodi che sei troppo piccolo per conoscere....ahahahah” disse rivolto ad un bambino che ormai non lo stava ascoltando

[BATTITO CARDIACO]

“E tu...osi definirti un Dio? Mi prendi per il  CULO? Un Dio non dovrebbe difendere gli innocenti dagli empi e dai soprusi?”
“Oh...sembri un po più forte di prima..” disse ridendo ed ignorando la mia domanda.
La risata però gli morì in gola quando vide il corpo del bambino avvolto da una duplice aura. Stava emettendo allo stesso tempo, una luce divina e un’aura sinistra, sebbene le 2 energie fluissero, senza fine, ognuna su di un lato preciso del corpo, senza mischiarsi. Inoltre se, singolarmente, i due flussi lo rendevano pari ad un demone di classe D, massimo C...il loro potere collettivo andava ben oltre la classe B...sfiorava la A!
“Non è possibile...quando avevamo combattuto prima, avevi dato fondo a tutta la tua forza. Non dovresti sprigionare tutta quell'aura...Nemmeno i membri più potenti delle tue stirpi di origine disponevano di una simile potenza alla tua età” disse sconvolto il Dio vedendo che il potere del bambino era salito ancora.

[BATTITO CARDIACO]

“Hai costretto una bambina innocente, a fuggire per due anni... DUE ANNI...” urlai incapace di contenermi 
“Una bambina dolce e sensibile che non farebbe male ad una mosca...una bambina che mi ha implorato, piangendo, di non uccidere ciò che restava della sua famiglia materna, nonostante fossero un pugno di bigotti del cazzo! Talmente idioti da anteporre ad una vita...un fottuto dogma....e tutto questo  SOLO PER VEDERE LA MIA FORZA?

[BATTITO CARDIACO]

“Hai una fottuta idea, esimia testa di cazzo...di quanto Akeno abbia sofferto? Di cosa sarebbe successo se io, con la mia magia, non avessi curato le sue ferite...se non avessi passato nottate insonni a riscaldare i luoghi dove Akeno dormiva durante l'inverno? E tu...ci hai osservato per 2 anni.... DUE ANNI SENZA MUOVERE UN DITO PER AIUTARLA? Era chiedere troppo? Sai che pur essendo affamata, al punto che le sue ossa erano visibili sotto la pelle....lei ha sempre rifiutato l'idea di rubare del cibo? E tu la vorresti torturare? E con quale cazzo di diritto vieni qui a parlarmi in questo modo”
“Ehi giovanotto...lei è ancora viva se non sbaglio...ed inoltre...” disse il dio fulminandomi con gli occhi “....ti ricordo che stai parlando ad un Dio...ed in quanto tale,  io esigo rispetto. Inoltre sappi che in quanto divinità, io ho carta bianca...e di certo tu, un moccioso di 10 anni, non hai l'autorità per sindacare una mia decisione.”
“Hai carta bianca... HAI CARTA BIANCA? E allora puliscitici il culo....ma cose da matti...ma ti senti quando parli? Pretendi rispetto? Forse non lo sai ma il rispetto non è un dovuto...il rispetto, se lo vuoi te lo devi guadagnare....”
“Mi hai deluso...boy-kun. Ti avrei portato in cima al monte Sumeru, e ti avrei elevato al rango di divinità. Avresti vissuto circondato da bellissime donne e avresti assaggiato cibi talmente raffinati da far impallidire i giudici di Masterchef...avresti avuto qualunque cosa, se solo mi avessi mostrato rispetto e devozione...ma ormai è tardi. Mi dispiace per te, ma te la sei cercata” disse il nume scuro in volto.
“Preferisco regnare all'inferno che servire in paradiso...” risposi deciso mentre preparavo l'unico attacco a distanza che sapevo usare...ero troppo ferito per muovermi. Certo, lo avevo imparato vedendolo in televisione, e se avessi avuto davanti un nemico...meno orgoglioso, non avrei mai potuto usarlo. Ma questo essere era tutto fuorché umile.
“On-Da” dissi portando le mie mani, aperte verticalmente, una in giù e una in su, sul lato sinistro del mio corpo.
“Ener-Ge-Ti” esclamai continuando imperterrito a scandire ogni sillaba, incurante del fatto che il mio nemico aveva iniziato a rivestire il suo corpo di ki. Aveva deciso di ricevere il colpo di petto...voleva, a modo suo, umiliarmi. Per questo motivo decisi di dare il 100%. In fondo, a cosa serviva preservare le mie forze, se poi in ogni caso sarei stato troppo stanco per continuare a lottare. No avrei dato fondo ad ogni singolo residuo di energia che avevo in corpo. Forte di tale decisione convogliai tutte le mie energie verso le mie mani.
“-Ca” urlai quando l'attacco fu caricato a sufficienza.
In quel momento, quando l'energia aveva ormai raggiunto una forma sferica, spinsi la gamba destra e gli arti verso il mio nemico, più velocemente possibile. L'onda, metà bianca e metà nera, si diresse rapida verso il dio ma...più distanza diminuiva, più la sensazione che lui scegliesse, all'ultimo momento, di schivarla aumentava.
“Sono pronto marmocchio...dimostrami che quei due avevano un motivo valido per permetterti di nascere” pensò tra se e se il dio che, urlando per sovrastare il rumore prodotto dall'onda disse :
“Tranquillo non sono cosi vigliacco da evitare quel colpetto, ho una reputazione da difendere...la reputazione del Dio del guerra, vincitore di Asura e Vritr...ma ricorda. Se non riesci a sconfiggermi...Akeno soffrirà...e molto.... ”

[BAAAAAAAANG!]

L'onda ha raggiunto il bersaglio sollevando un enorme quantità di polvere, ma anche senza di essa io avrei avuto difficoltà a vedere il mio nemico. Ho perso molto sangue prima e non so quanto ancora me ne rimane............ i miei occhi sono annebbiati...........nemmeno scuotere la testa, mi permette di schiarirli ................ male ...................perderò ...............Cazzo voglio sconfiggere questo, essere ................... Voglio diventare il più forte ...................... Si , il più forte .....

[BANG]

Sono caduto a terra.....ho colpito il terreno col mio viso ..........e quando è successo, l’ho visto come se fosse al rallentatore........... Posso ancora lottare .......... Akeno ................ Ti proteggerò......manterrò la mia promessa ......... vincerò ...........per te....sarai felice....

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PARTE 2 : Leader X Leader

Alcuni minuti dopo la fine del combattimento
“Oh guarda guarda...Azazel-boy, Sirzech-kun. A cosa devo l'onore della visita...credo che sappiate che...” disse divertito Indra, mentre teneva le mani nelle tasche
“Che se avessi veramente voluto uccidere lui ed Akeno-chan lo avresti già fatto” tagliò corto Azazel irritato dalla presenza di uno dei pochi esseri che temeva
“Anche se per invogliare il ragazzo a combattere potevi essere meno crudele” obiettò Sirzech
“Critiche simili da un demone...cosa devo sentire...” sbuffò Indra “Allora io vado...lo lascio a voi...mi raccomando crescetelo bene. È privo di buona creanza, ma ha del potenziale...forse potrebbe diventare un degno avversario un giorno...” disse ridendo il dio, prima di smaterializzarsi.

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Alcuni attimi dopo che Indra si smaterializza

“Sirzech....è da tanto che non salivi in superficie....Ero convinto che avresti mandato uno dei tuoi servitori...ed invece ti sei scomodato di persona” disse il leader degli angeli caduti, domandando, se Akeno fosse salva.
“Si...ho mandato Grayfia e Rias a trattare con i monaci...dovrebbero essere qui a momenti...ma tornando alla tua richiesta...ne sei sicuro?” chiese il Maou
“Si...vorrei che li portassi con te...soprattutto dopo quello che è successo con quel guerrafondaio”
“Capisco che la figlia di Barakiel, a causa del suo passato, preferirebbe diventare un demone piuttosto che accettare l'aiuto della stirpe di suo padre...ma tuo figlio? Con lui potresti instaurare un rapporto...avrebbe 1000 motivi per seguirti...”
Sentendo quelle parole un sorriso fece capolino su di un volto che aveva visto molte più primavere di quelle che dimostrava.
“Potrebbero essercene pure 10000...ma, anche se i due marmocchi non se ne rendono conto, il motivo per cui oggi rischiavano di morire le farebbero impallidire tutte.”
“Cosa intendi?” chiese curioso uno dei grandi sovrani dei demoni.
“Kalel-kun avendo percepito la presenza di Indra, e consapevole del divario esistente tra loro, ha lasciato il tempio in cui si trovava, e lo ha affrontato a testa alta...impressionandolo tra le altre cose. Nello stesso tempo Akeno invece, aveva lasciato il rifugio, decisa a consegnarsi ai suoi parenti.....non sopportava più che lui si ferisse per salvarla. Zirches, anche se sono troppo piccoli per capirlo, questo che provano è amore.....e se Paparino fosse ancora vivo...penserei che il loro incontro è opera sua. Ti rendi conto quanto era improbabile che, fuggito dall'Italia, mio figlio arrivasse nel Sol Levante incontrando, tra le altre cose, l'unica figlia del mio migliore amico? No...fidati. Se il fato ha voluto farli incontrare, allora preferisco che crescano insieme....se li separassi, questi idioti violerebbero, non so quante leggi solo per incontrarsi. Se invece permettessi loro di continuare a condurre questa vita, potrebbero diventare vittime di fanatici che non esiterebbero ad ucciderli pur conquistarsi un posto in uno dei molti paradisi.
“E questo sarebbe visto dai nostri come una dichiarazione di guerra...”
“Minchiate! Sai bene che solo il fatto che mio figlio respira è di per se un eresia per i parenti di sua nonna...il problema sarebbe la morte di Akeno. Lei è figlia di un eroe ed in molti hanno sofferto per lei, quando sono state rese pubbliche le sue disavventure. Sai che Kokabiel voleva intervenire di persona?”
“Già mi immagino cosa avrebbe fatto...avrebbe ucciso i monaci, facendo incazzare, sul serio Indra...ed avrebbe portato una bambina, che vi incolpa per la morte di sua madre, nell'ultimo posto dove vorrebbe stare....” convenne Sirzech che domandò cosa ne pensasse Barakiel riguardo il piano di Azazel.
“Non è contrario...sa bene che certi muri non si possono superare con la forza...anche se spera che col tempo la sua bambina capisca...e di tempo, noi angeli caduti, forse ne abbiamo fin troppo a disposizione. Portali a casa tua...i Gremory hanno sempre trattato bene i loro servi...ma in nome di tutti gli Dei...sia vecchi che nuovi...tieni lontano mio figlio dalla famiglia di sua nonna, almeno fino a quando non sarà in grado di difendersi da solo...” concluse il leader dei Grigori, mentre una donna dai capelli argentati, vestita da cameriera si era materializzata.
In braccio teneva una bambina dai rossi ed Akeno addormentate, forse grazie ad un incantesimo.
“Lo sai che un giorno potreste essere nemici...” disse Grayfia
“Se per questo un giorno potrebbe nascere un alleanza tra tutte e tre le fazioni....l'inferno potrebbe gelare o ai demoni potrebbe essere concesso di pregare...tutto può succedere.
See you later marmocchi...ho un padre da rassicurare e molti piani contorti da attuare” disse Azazel sorridendo prima di teletrasportarsi
“Che strano tipo...come ha fatto a diventare così...” si chiese Grayfia
“Sai bene come...ha preso parte a quella guerra. Credo che si rammarichi per tutti gli uomini che sono morti sotto il suo comando...” concluse Sirzech.
“Tesoro...” disse la regina definitiva guardando Kalel “tu sai cosa potrebbe accadere se si venisse a sapere il segreto del piccolo...” 
“Si...questa situazione potrebbe essere rivelarsi problematica...ma non è necessario che questo segreto venga rivelato...subito....anzi potrebbe essere la mia occasione per dare una mano a Rias senza disobbedire a mia madre”

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Monte Sumeru (la casa delle divinità buddiste n.d.a)

“Come è andato il viaggio maestà? Si è rivelato fruttuoso?” chiese un anziana scimmia, intenta a fumare una pipa seduta a gambe incrociate su di un masso.
“Bene grazie....ho trovato un giocattolino interessante...un bambino molto promettente”
“Davvero...e cosa le fa pensare questo...”
“Guarda le mie mani...” disse il dio uscendole dalle tasche.
“...impossibile...lei è ferito...sembrano bruciature da Ki. Non sono ustioni serie ma è impressionante...ha detto che è stato un bambino?”
“Già...un bambino di solo 10 anni...privo di un allenamento da guerriero tra l'altro. Posso rivelarti un segreto?” disse sorridendo Indra
“Certo...dica pure maestà”
“All'inizio sembrava un semplice guerriero di classe C. Quando ho minacciato di torturare per l'eternità la sua fidanzatina...il suo potere è cresciuto fino a lambire la classe A....nonostante ferite e stanchezza... “
“Da C ad A...in quelle condizioni...solo arrabbiandosi?” disse stupito Prima Generazione, consapevole di tutte le implicazioni.
“....già...ma quando ha perso i sensi...prima che svenisse a causa dell'emorragia e della carenza di energia...ho avuto paura...per la prima volta in vita mia.”
“Paura...lei? Suvvia indra-sama...non scherzi..in fondo un ragazzino di 10 anni come potrebbe spaventarla?” cercò di sdrammatizzare l'unico demone esistente che sia mai stato elevato al rango di Buddha.
“Perché...anche se per una sola frazione di secondo...quel marmocchio ha sprigionato un potere superiore a quello di Vritra....e se a questo aggiungi che era ferito gravemente ed era stanco...”
“Ed adesso dov'è...questo ragazzo intendo”
“Suo padre lo ha affidato a Sirzech-kun...lo scontro con Shiva sta arrivando e senza il dio della Bibbia la vedo dura...lui era talmente forte da tenere a bada tutti noi...ma da quando è morto tutti si stanno preparando...in segreto ma lo stanno facendo."
“E le fazioni che dipendono da lui...cosa faranno”
“Vai da loro...allena il ragazzo...le basi saranno sufficienti...se ciò che vedo resterà immutato...il marmocchio sarà la nostra sola possibilità”
“Obbedisco...”

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ANGOLO DELL'AUTORE :

Salve chiedo scusa se questi capitoli sono, e saranno molto descrittivi..come già detto questo è un volume prologo, un antipasto...le portate principali, arriveranno in seguito  Ve lo sareste immaginato Azazel padre? sarebbe come ipotizzare un Vali pervertito come Issei...Cosa cambierà con l'unione di Kalel al gruppo Gremory? in linea teorica ho intravisto due possibili scenari..
1) il primo privo di Issei;
2) Il secondo privo di Gasper (o definitivamente...o lasciato come Guest-star) il motivo è semplice per come ho in mente il personaggio...per i sogni e le ambizioni che possiede...per la rivincita che brama...lui NON può esimersi dal partecipare ai Rating Game...ed essendo un ibrido, per adesso non può diventare un Re.

Il Protagonista
1) Il suo nome : Kalel, per chi non lo sapesse è di origine Ebraica (più o meno come quello di tutti gli angeli bibblici), ed è anche il nome di battesimo che gli autori del DC diedero a Superman. In ebraico si traduce (wikipedia docet) "la voce o la nave di Dio". Gli ho dato questo nome per creare un collegamento con le sue radici, sia perché la sua storia ha qualche tratto di similitudine con Superman (specialmente nel prossimo capitolo....);
2) i suoi poteri : Pur essendo figlio di Azazel e di una diavola dei 72 pilastri, è un guerriero mediocre. Colpa della sua fuga, colpa della mancanza di allenamento...ma la sua forza base è pari a quella di Kiba all'inizio della storia. Possiamo però ammettere che con genitori, così illustri, se si allenasse bene, potrebbe un giorno arrivare nella classe S...e forse visto che come Sirzech, ha ereditato i poteri di entrambi i genitori in un lontano futuro anche in quella SS.
Le Classi
Ragazzi...io sono vecchio...e cose moderne tipo ultimate-class...non mi piacciono molto. Io sono cresciuto con Yu Yu Hakusho e in questa fiction ho deciso di usare la classificazione usata in quell'anime...solo per la potenza...non le tecniche o i sacred gear ( se no non finirei più :) )
Per questo si andrà dalla classe D alla SS (superdemoni, dei, ddraig ed Albion, fenrir...) SSS (Ophis e Big Red)
Inoltre...anche se forse sembrerà inutile dirlo qui vorrei fare 3 precisazioni.
1) Non preoccupatevi che Kalel non muore dissanguato...do per scontato che se uno come indra afferma che il ragazzo ha del potenziale...non lo lascerebbe morire prima dell'arrivo della cavalleria.
2) Se Indra lo ha forzato, in un modo crudele non lo nego, a combattere incurante delle ferite è stato per fargli scoprire qualcosa che giace assopito in lui....e che lui, in quanto dio, aveva percepito.
3) Son goku qui, come nella novel, è la scimmia della novella viaggio ad occidente...non un sayan :)
La “sfuriata di Kalel”
chiedo venia se può aver turbato persone particolarmente sensibili ma l'idea era di renderla simile alle frasi che Seiya & co rivolgono alle varie divintà quando le affrontano (specialmente Ade e Febo dell'OAV) solo che il piccolino è cresciuto da solo per 2 anni in ambienti “poco raffinati” e di certo non è andato al grande templio come farà il protagonista di un mio nuovo cross-over....(ma tranquilli io in genere prima di iniziare un opera finisco quella in corso :) )
Le torture
devo ringraziare Bumbix per averci dato un occhiata...temevo di violare il regolamento :) Per questo motivo mi sono limitato a descriverne qualcuna e a sottointenderne altre.
Per i lettori che aveva già letto questa fiction in altri forum
Come avrete notato ho scelto di accorpare i capitoli 2-3 per farne uno più lungo...ed ho cambiato il cattivo. In origine tale ruolo era riservato ad Azazel...ma ho preferito non farli incontrare fino alla conferenza di pace (anche perché se Azazel avesse ricevuto un colpo simile...sarebbe stato ferito gravemente).
A tal proposito avviso che il capitolo successivo, l'originario 4 verrà spostato più in là...ho scelto di usarlo per rendere più toccante un momento clou della fiction...
Anche gli antenati, e i poteri ereditati da Kalel sono cambiati un pochettino...ho scelto, per motivi di trama di invertirli, con quelli di un altra mia fiction (che leggerete in seguito)
Citazioni
“Preferisco regnare all'inferno che servire in paradiso...” è una frase tratta dal paradiso perduto di Milton (http://it.wikipedia.org/wiki/Paradiso_perduto).
L'onda energetica
Ragazzi non ho saputo resistere, dovevo omaggiare lo shonen che ha sdoganato lo shonen. Kalel è stato allenato in italia dalla madre, che essendo un demone gli ha insegnato ad usare la magia...ma è anche un bambino e cosa piace ad un bambino? le arti marziali...e quale cartone in italia fanno sempre? ovvio dragon ball...quindi mi sembra ovvio che guardandolo abbia provato da piccolo ad effettuare quel celebre colpo :) (riuscendoci tra le altre cose). Il colore è diverso dal solito perché lui in quel momento era avvolto da due tipi diversi di aura (alla yu yu hakusho quando combatte contro il rivale del padre, quello cieco).
La carta bianca 
qui ho citato un pezzo di un film celebre di toto ( https://www.youtube.com/watch?v=Hfok12pL3bw )

Che dire di più...seguite e commentate numerosi...non vi mangio mica :)

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Capitolo 3
*** Risveglio ***


Disclaimer : Non possiedo i personaggi ne il mondo di High School dxd quelli appartengono all'autore, eccetto quelli di mia invenzione

Eccoci qui con il capitolo di Natale che vi avevo promesso :)

Parte 1 : Alcuni giorni dopo lo scontro con Indra
Non saprei dirvi per quanto tempo avevo dormito ma, al mio risveglio, la radura dove avevo affrontato l'autoproclamato dio era scomparsa, e mi trovai in un letto a baldacchino talmente enorme che mi ci vollero diversi minuti per capire dove finiva il letto e dove iniziava la camera.
Le mie ferite, numerose anche se superficiali, erano scomparse e al posto dei vestiti logori, che avevo indossato per ben 24 mesi, vidi un pregiato pigiama in seta, riccamente decorato con rifiniture in argento e bottoni in madreperla.
La qualità, di quel singolo pigiama, era tale da far impallidire le migliori sarte del mondo ed avrei passato qualche altro minuto ad osservarne la foggia...se una voce femminile non avesse richiamato la mia attenzione.
“Akeno, sbrigati, il tuo principe azzurro si è svegliato” disse con allegria la voce che apparteneva ad una bambina, bellissima, dai capelli rossi e gli occhi blu.
La bellezza di quelle gemme era tale da non riuscire a smettere di guardarli.
“Kalel! Sei sveglio...hai dormito per 3 giorni...” esclamò Akeno mentre si sporgeva sul letto, nel quale avevo dormito, per abbracciarmi con una forza tale da lasciarmi senza fiato.
Quando ero sul punto di temere per la mia incolumità, una donna, di cui non avevo avvertito la presenza, si intromise nella discussione.
“Suvvia lasciatelo respirare...ed uscite che si deve vestire. Credi di riuscire a camminare?” mi chiese con gentilezza.
“Ho fatto qualcosa di male Signorina?” chiesi preoccupato.
“No..ci sono solo alcune persone che vorrebbero conoscere il cavaliere che, pur di proteggere una donzella in pericolo, ha osato opporsi ad un Dio.” rispose facendo arrossire la bambina in questione.
“Capisco....mi vesto ed arrivo” dissi con più naturalezza possibile, sebbene, in cuor mio mi domandassi cosa mi sarei dovuto aspettare. 
Avevo escluso a priori eventuali pericoli perché, se una donna forte come lei, avesse voluto uccidermi di certo non avrebbe sprecato tempo ed energie per curarmi.
Utilizzai alcune tecniche di respirazione, per rallentare il mio battito cardiaco e calmare la mia mente e, solo quano ritenni di essere sufficientemente calmo, iniziai a togliere il pigiama per sostiuirlo con i vestiti puliti e piegati che la donna aveva lasciato ai piedi del letto. 
Tutta la procedura mi tenne occupato per alcuni minuti e, quando ritenni di essere presentabile, mi avvicinai alla porta limitandomi a seguire lacameriera ed ascoltando, in silenzio, la discussione tra la bambina dai capelli rossi ed Akeno.
“Immagino che tu avrai molte domande da fare, ma è pur sempre vero che hai dormito per tre giorni interi. Non sarebbe insolito che tu abbia fame. Se vuoi possiamo rimandare la discussione al termine del pranzo.” propose gentilmente. 
“Non ho preferenze....signorina...” risposi arrossendo.
La mia reazione sembrò non sfuggire alla bambina dai capelli rossi che, seppur con innata eleganza, si mise a ridere. 
“Ara Ara...come sei educato...ma anche se non sembra potrei essere tua madre o tua nonna.” disse fulminando con gli occhi la bambina che smise di ridere e ritornò ad essere elegantemente composta.
 “...in ogni caso se pensi che, farmi gli occhi dolci, ti farà ottenere qualche cosa....ti sbagli di grosso” concluse sorridendo mentre si fermava d'innanzi ad una porta di ebano riccamente intarsiata. 
“Ecco siamo arrivati. In questa stanza vi sono il mio master ed il suo ospite, un ambasciatore del Dio che ti ha affrontato. Sappi, per evitare fraintendimenti, che se Indra-sama avesse avuto realmente intenzione di fare del male a te o ad Akeno, difficilmente sareste qui a parlare con me...quindi vedi di non essere impertinente...” mi ammonì mentre apriva la porta.
“No ragazze...Sirzech-sama vuole incontrarlo da solo. Restate qui fino a che non sarete convocate” disse lasciandole fuori.
“Piacere io sono Kalel” dissi asciutto mentre entravo nella stanza. Lo ammetto ero deluso dal fatto che Grayfia fosse così formale....se quello era quello era il mondo dei demoni di alta classe devo ammettere che come inizio era proprio noioso. 
“Non sei giapponese vero...?” chiese ridendo l'ospite di spicco che, a prima vista, sembrava essere un'anziana scimmia nana.
Un essere umano sarebbe rimasto di sasso, ma grazie agli studi che avevo fatto, sapevo che lui non era altro che una stirpe di demoni animaleschi chiamati Youkai, tipici della mitologia asiatica.
“No Signore, ho vissuto in Sicilia fino all'età di 8 anni poi, quando mia madre è scomparsa ho passato 6 mesi in Italia ed in Europa alla sua ricerca. Alla fine, non trovandola ho pensato di iniziare a cercarla in altri paesi...ed ho scelto di visitare il Giappone....perché?"
“Perché gli asiatici, e specialmente i giapponesi, sono fissati con inutili formalità che invece tu hai evitato...mi piaci. Credo che andremo d'accordo. Io sono Son Wukong, il Re delle scimmie, anche se credo che ad oggi tale titolo spetti ad uno dei miei discendenti.” disse ridendo.
“La vostra fama vi precede” dissi cercando di essere cortese. In fin dei conti se il mio cartone preferito aveva visto la luce, lo si doveva all'influenza che le sue gesta avevano avuto nella storia.
“In ogni caso, visto che il tuo sayan preferito non è al momento disponibile...da oggi sarò uno dei tuoi maestri. Puoi chiamarmi Wukong-sensei o anche sensei, senza aggiungere titoli onorifici che mi renderebbero più vecchio di quello che sono.” concluse sorridendo.
“Visto che al mio ospite non piace perdere tempo...per evitare di tediarlo, vorrei essere il più conciso possibile. Da quello che ho capito, hai vissuto con tua madre per 8 anni...giusto? Mi puoi dire cosa è successo per indurti a fare il vagabondo?”
“Abbiamo vissuto in una campagna...sulla costa orientale della Sicilia. Il nonno l'aveva comprata apposta per noi e ci vivevamo con i precettori e i domestici che lui mi aveva assegnato. Inoltre, per evitare che angeli e...voi...ci poteste trovare, scambiandoci per esiliati, aveva eretto una barriera molto potente. Per anni abbiamo passato interi pomeriggi a studiare, magia soprattutto..ma anche cose inutili come storia e geografia degli inferi...usi, costumi e leggi dei vari feudi”
“Inutili...” disse Sirzech inarcando un sopracciglio “perché li definisci cosi?”
“Mia madre è stata esiliata, pena la morte, dai suoi parenti...solo perché si era innamorata di un non-demone. Se mia madre non poteva più mettere piede negli inferi, per aver lordato il sangue di una nobile famiglia...mi spiega a cosa servono queste...inutili nozioni ad uno che non avrebbe mai messo piede negli inferi da solo?” dissi rassegnato
“Tanto per essere chiari" disse mentre per la rabbia il suo corpo si copriva di un'intensa aura rossa.
"I parenti di tua nonna, ad oggi non hanno...e non avranno mai il potere di esiliare tua madre da tutti gli inferi. Dal loro territorio si, ed è vero che molte famiglie li hanno sostenuti, per solidarietà di classe, ma non tutti i demoni sono così legati alla purezza genetica. Inoltre tua madre era l'erede di un intero casato, sul quale i suoi zii non avevano...non hanno e non avranno mai alcun potere” spiegò con una nota di amarezza nella voce il Maou.
“E allora perché si è nascosta nel mondo umano?”
“Perché, una volta morto il suo unico erede...ovvero tu...il feudo passerebbe ai suoi parenti più prossimi, quelli della tua defunta nonna. Quindi ti ha nascosto per evitare che diventassi vittima dei tuoi stessi cugini. Ma per favore...continua la tua storia” aggiunse addolcendo la voce e azzerando la sua emissione di energia.
“Un giorno, dopo la scuola, ho visto un mio compagno di classe picchiato da un gruppo di bulli delle scuole medie. Mi sono fermato ad aiutarlo, ritardando lievemente...ma perdendo quindi l'autobus che mi avrebbe portato a casa....non mi era ancora permesso smaterializzarmi” mi giustificai vedendolo sorpreso dal fatto che alla mia età usassi ancora i mezzi di trasporto umano.
“Quando tornai a casa, vidi che era stata distrutta e di mia madre non vi era più nessuna traccia. Al suo posto vidi una donna con in mano una lancia di luce.”
“Un angelo..” esclamò gelida Grayfia “ti ricordi il colore delle sue ali?”
“Mi ricordo bene i suoi occhi...la sua faccia...ma ali non le aveva...forse le aveva appena chiuse” aggiunsi pensieroso.
“E poi...?” chiese incoraggiandomi la scimmia
“Non sentendo da me alcun potere, a causa di un un incantesimo evocato da mio nonno che celava la mia energia, mi colpi con una lancia per eliminare un testimone scomodo...però sono sopravvissuto, anche se all'epoca non sapevo il perché...”
Il che era vero. Fino allo scontro con Indra non avevo notato che il sacro non era superefficace su di me, e che si limitava a farmi danni normali.
Quando terminai di parlare, il padrone di casa piombò nel silenzio e passarono alcuni minuti prima che si destasse...minuti in cui era rimasto assorto nei suoi pensieri. Minuti in cui nessuno osò fiatare.
“A quanto pare, e lo scontro con Indra lo conferma...tu sei un essere unico. Per spiegarti il motivo dobbiamo partire dalla fonte dei tuoi poteri. Devi sapere che demoni ed angeli possiedono, nella regione diaframatica, un organo che prende il nome di Nucleo, nei demoni, e Grazia, negli angeli. Questo vale anche per i cosidetti ibridi tra la razza umana e le tre stirpi...anche questi bambini sono provvisti di tale organo. Tu però sei diverso” iniziò a spiegare il Maou cercando di leggere le mie reazioni alle notizie riferitemi
“In che senso...”
“Come Indra-sama ti ha informato, tu sei il figlio sia di un angelo che di un demone. In quanto tale tu non solo possiedi entrambi gli organi e i vantaggi di entrambe le razze (*) ma non presenti nemmeno le debolezze che ad oggi, Rias ed Akeno, possiedono verso il potere dell'altra.” spiegò il sovrano. 
“Quindi anche Akeno quando diventerà un pezzo di Rias, rimarra immune agli effetti collaterali della luce?” chiesi nella speranza di non essere solo, di non essere unico...mentre Sirzech scuoteva la testa in segno di negazione.
“Akeno non è nemmeno paragonabile a te...come un pezzo degli scacchi infernali non può fornire un potere paragonabile a quello che tu hai ereditato. Tu sei un Nephilim....Tu sei nato solo perché Dio e il mio predecessore hanno unito le forze per far sopravvivere te e tua madre, stabilizzando i tuoi poteri in un modo che nemmeno gli evil pieces possono fare. Anche se si allenasse per millenni Akeno, non potrà mai raggiungere il tuo stesso livello”
“Perché?” chiesi pieno di ira. Odiavo la gente che discriminava la mia amica.
“Hai presente Naruto?” chiese la scimmia sorridendo. Sembrava, stando a quello che mi spiegò con gentilezza, che sul monte Sumeru non ci fosse molto da fare, a parte allenarsi, e quindi il vecchio passasse il tempo libero leggendo fumetti.
“Si certo...perché?” chiesi stupito
“Tu ed Akeno avete gli stessi poteri da angelo e quando lei riceverà il suo pezzo avrete entrambi poteri da demone...ma sai qual'è la differenza? E non parlo di una differenza da poco...”
“Quale...” risposi con freddezza.
“Tu sei come naruto...Hai due tipi di energie da usare, sacro e il demoniaco...la grazia e il nucleo. Akeno invece, se venisse trasformata, si ritroverebbe con una sola fonte, la grazia che, grazie alle modifiche riuscirebbe a sintetizzare entrambi gli elementi.nascita...
Questo se analizziamo le vostre differenze dal punto di vista della quantità di potere. Dal punto di vista qualitativo la differenza tra te e lei è la stessa che esisterebbe tra Itachi Uchiha e un Kakashi” disse serio aggiungendo, per pura cortesia credo “sebbene verso altri demoni, anche purosangue, Akeno potrebbe risultare migliore.” 
“Anche se, ad essere sinceri, non sappiamo se riuscirai a gestire il tuo potere e come farlo. Questo perché, una volta venuto a sapere che effetti aveva una simile gravidanza, su di un demone..Dio fece una legge che impediva la nascita di ulteriori Nephilim. Per questo motivo non abbiamo metri di paragone
“Perché?” chiesi interrompendolo
“Come?” domandò Sirzech non capendo la mia domanda
“Perchè farmi nascere ed impedire la nascita di altri come me?”
“Vedi” intervenne Grayfia toccandosi involontariamente il ventre “Quando un bambino cresce dentro la pancia di una mamma....il bambino riceve, grazie al sangue materno, ciò che gli serve per crescere e con esso elimina le sostanze di rifiuto. Verso il 5° mese, inoltre, sia la grazia che il nucleo iniziano la loro attività..e se in una donna umana che aspetta un figlio per metà demone o metà angelo, luce ed oscurità non producono alcun danno. Tu che producevi entrambi gli elementi...senza volerlo...hai iniziato a riversare nel sangue di tua madre quantità, sempre maggiori, di luce che la indebolivano giorno dopo giorno...”
“Quindi...anche se mia madre fosse stata un angelo...sarebbe stata avvelenata dall'oscurità prodotta dal nucleo?” chiesi titubante
“Esattamente...per tale motivo Dio sentenziò che fosse impossibile generare prole mista...anche per evitare che, con lo sviluppo della scienza qualche folle cercasse di creare esseri come Cell” disse serio il mio nuovo maestro.
Di sicuro era bravo nel farmi capire concetti difficili con esempi facili pensai sorridendo.
“Ma questo non spiega il perché io sia ancora vivo...”
“Perché tua madre disse che era disposta a morire pur di farti vivere...e questo commosse Dio al punto da convincere Lucifero-sama ad aiutarlo in modo che la gravidanza giungesse a termine....senza morti” spiegò Grayfia
“Come sai tutte queste cose?” chiesi stupito
“Devi sapere che io ero presente quando fu deliberato di aiutare tua madre a farti nascere” disse con semplicità "inoltre ho fatto compagnia a tua madre per tutta la durata della gravidanza”
“Posso fare una domanda? Quel tizio mi aveva detto che avevo una scelta da fare o qualcosa di simile..."
“Tizio?” ripeté ridendo di gusto Son Wukong “Ah se Indra-sama ti sentisse...”
“Si hai una scelta...entro il tuo 3° anno di liceo dovrai scegliere a quale delle stirpe appartenere...se ai demoni o agli angeli...”
“Come Elrond ed Elros?”
“Si esattamente...in ogni caso nessuno potrà condizionare la tua scelta e il feudo di tua madre rimarra tuo...anche in caso scegliessi di ricongiungerti con tuo padre. Sebbene se diventassi un caduto non potrai ottenere dei pezzi degli scacchi tutti tuoi.”
“vabbé non è importante per ora...però...”
“Però...?” chiese il mio interlocutore
“Se il feudo rimarrà mio...posso mandarci dei ragazzi che ho incontrato durante il viaggio? Non daranno fastidio...sono dei bambini soli come me e Akeno...isolati dal mondo a causa delle loro origini e temuti per i loro poteri.”
“Si credo che si possa fare...dimmi dove devo andarli a cercare che manderò qualcuno a prenderli...ma non potranno uscire dal castello in cui li ospiterai...” mi ammonì il sovrano dei demoni “ e non devono far parola con nessuno della tua esistenza e della tua identità...”
“Non si preoccupi....sono amici fidati affiderei loro la mia stessa vita...”
“Allora perché non erano con te? In giappone?” chiese curiosa la scimmia.
“Un gruppetto l'ho trovato in europa, altri proprio in giappone...solo che erano indeboliti dalla fame e quindi li ho affidati alle cure del nonnino...”
“Nonnino?” chiese stupita Grayfia “non è la prima volta che lo nomini...come si chiama?”
“Non saprei...non mi ha mai voluto dire il suo nome. È un pò vecchio, ed ha i capelli rossi e blu...molto fissato con la magia al punto che, pur di avere il clima giusto per le sue pozioni, viveva in un castello in germania. Nonostante questo, ogni sera, veniva sempre a cena da noi e mi spiegava tante cose...”
“E' per caso lui?” disse Grayfia facendo apparire una sua immagine illusoria
“Certo...lo conoscete anche voi?”
“Si...è un buon diavolo” disse ridendo Sirzech-sama “ok vuol dire che manderò Mc Gregor a chiedere udienza a Mephisto Pheles-sama...sono sicuro che ci terrà a sapere che il suo nipotino è salvo”
“Non ne dubito...anche perché non l'ho mai perso di vista...maestà” esclamò all'improvviso una voce che proveniva da dietro le mie spalle.
Mi girai di scatto e lo vidi...era lui. “Nonnino” esclamai mentre correvo ad abbracciarlo.
“Ehi su contieniti o potresti spezzare qualcuna della mie vecchie ossa...” disse sorridendo in modo affabile.
“A cosa dobbiamo un tale onore...” chiese Sirzech
“Volevo solo tranquillizzare il mio nipotino...sul fatto che i ragazzi stanno bene...la tua regina e i tuoi alfieri stanno studiando la magia con profitto...se continuano cosi potranno venire con te a liceo...sebbene, visto che non possiedo servitori, troverei utile se Surtr e Ojita allenassero rispettivamente le sue torri e i suoi cavalieri...”
“Scusatemi...forse ho capito male...ha detto i suoi pezzi?” disse sbigottito Sirzech.
“Non te l'ha detto l'uomo invisibile, che Kalel ha già ricevuto in dono i suoi pezzi? Inoltre è inutile che facciate i perbenisti, anche Dio sa che lui sceglierà NOI. Sua madre era un demone e lui le voleva bene...ha sfidato un dio per difendere Akeno-chan e credete che la abbandonerebbe per andare in un posto noioso come il paradiso o per andare da un padre che non conosce...proprio quando lei avrà almeno 2 ottimi motivi per tenerla legata a lui?” disse il demone indicando, senza farsi vedere dal nipote, il seno di Grayfia
“Ma cosa c'entra...” disse rossa in volto Grayfia, mentre si copriva il voluminoso seno con un braccio.
“C'entra eccome, se vi ricordate che effetto ha il sangue degli angeli caduti su tali argomenti...persuasivi
“Si questo è vero...ma come li ha avuti...i pezzi intendo” chiese il sovrano teso davanti allo sguardo di Grayfia, capendo che la donna aveva frainteso le sue parole.
“Sua madre mi chiese di fargliene avere un set di color arancione...e glieli regalò per il suo ottavo compleanno spiegandogli come e quando usarli.”
“Già e li ho usati solo per persone speciali...che avevano bisogno di una mano d'aiuto” dissi con orgoglio.
“Capisco...quindi visto che ormai non si può fare più nulla...in quale castello vuoi che mandi il mio cavallo e la mia torre?”
“Se prendi la mappa lo vedrai...eccolo” disse Mephisto indicando un castello del suo territorio vicino al confine con il feudo di Kalel. E' stato preparato per permettere a Surtr di addestrare le sue torri senza doversi trattenere...sebbene se lo facesse sarebbe meglio...sarebbe difficile rimpiazzare tali soggetti...”
“Quindi il piano di renderlo un pezzo di Rias è fallito...”
“Sarebbe fallito lo stesso....” esclamò serafico lo stesso
“In che senso...” disse sospirando il sovrano
“Non credi...che il non poter condizionare Kalel si riferisca anche agli evil Pieces?” domandò, il più vecchio dei demoni pur sapendo la risposta.
“Stai insinuando che Dio aveva previsto l'esito della guerra e l'invenzione di Ajuka...”
“Non voglio insinuare nulla...So solo che, io e sua madre ci abbiamo già provato...innumerevoli volte a potenziarlo con un pezzo degli scacchi. Quando però il suo corpo ha respinto anche i pezzi mutati...allora anche il tuo amico invisibile ha gettato la spugna.”
“Kalel può restare con noi per allenarsi con il venerabile First Generation?” chiese Grayfia, sempre intenta a coprirsi il seno con un braccio.
"Certamente...non ho obiezioni a patto che lui venga a trovare me ed i suoi servi spesso...quanto alla sua famiglia di origine. Nel malaugurato caso in cui venissero a conoscenza della sua identità dategli questo documento.”
“Ma è un atto di adozione?” esclamò stupita Grayfia “Ha reso Kalel suo unico erede?”
“Si sono vecchio e la mia passione per la magia mi ha fatto dimenticare di prendere moglie...quindi visto che i feudi confinano....alla mia, spero lontana, morte lui erediterà i miei beni.”
“A mio zio, il Gran Re, tutto questo non piacerà...”
“Tuo zio non ha legami di sangue con i Valefor...e se dovesse dire mezza parola...ricordagli cosa è successo all'ultimo Bael che mi ha fatto lievemente alterare. Mi pare che fosse il nonno di tua madre. Fagli capire che se ridussi ad un larva un demone coevo, per una parola detta fuori luogo....non tollererò ingerenze da parte demoni che ancora puzzano di latte. Quanto a te signorino ci vediamo domenica...manderò un mio assistente per passare la giornata assieme a me ed ai i tuoi servi. Ricorda sempre che quando il gatto manca i topi ballano...” disse smaterializzandosi lasciando di sasso i suoi interlocutori
“Che tipo eccentrico” disse ridendo Son Wukong
“Ok..va bene...” disse esausto Sirzech sama, scosso dalla portata di tali notizie “In base alle nuove informazioni e visto che le tue origini potrebbero metterti in pericolo....da oggi presentati, a tutti, come il nipote adottivo di Mephisto Pheles.”
“Per me va bene, ma Rias, Akeno e quell'uomo mi hanno visto usare le mie abilità.”
“Di questo non devi preoccuparti...Agrippa conosce i pericoli che corri e mi ha promesso di mantenere il segreto, anche con mio padre. Se per te va bene, visto che abbiamo molto tempo prima dell'inizio del liceo, tu starai qui con Son Wukong per un anno. Dopo, che lui avrà finito di addestrarti, alternerai lezioni di arti marziali a lezioni normali sotto la supervisione dei miei servitori e di Grayfia. Lei si occuperà anche di insegnerti come amministrare il tuo feudo. Il conto che, a quanto pare, Mephisto ti ha aperto, e sul quale ogni settimana accredita una certa cifra, verrà supervisionato da Grayfia...ma per esperienza ti conviene non sforare, lei non è incline a perdonare gli sprechi..” disse sorridendo nervosamente, alla vista di Grayfia che lo guardava con occhi torvi.
“Grayfia...per favore calmati...non è che faresti entrare Rias ed Akeno?” chiese infine Sirzech-sama
“Rias" disse dopo le dovute cerimonie di circostanza " ho appena finito di parlare con Kalel, e per lui va bene diventare un tuo amico....ma per tua conoscenza personale, sappi che lui è il nipote adottivo di Mephisto Pheles-sama e in quanto tale lui è da considerare un nobile tuo pari...sebbene gradirei che non rivelaste a nessuno ciò che gli avete visto fare...”
“Quindi quello che ha fatto per per salvare Akeno...è una magia imparata da Mephisto-sama? Anche Agrippa era stupito. Ha detto che non aveva mai visto nessuno usare la magia in quel modo” disse con ammirazione la bambina dai capelli cremisi.
“Agrippa ha promesso di non rivelare il suo segreto fino a quando Kalel non avrà debuttato...ed anche voi dovete prometterlo...” insistette Sirzech
“Perché?” chiese Akeno
“Nemmeno a mamma o a papà?” domandò Rias
“Nemmeno a loro...è meglio evitare di entrare nel dettaglio. Come credo sappiate ha molti nemici e meno persone sanno dove si trova più sarà al sicuro. Se manterrete il segreto, quando riceverai gli scacchi, potrete andare tutti insieme fino in Giappone con Akeno...”
“Quindi non lo vedremo per 5 anni?” chiese triste Akeno
“Potete vedervi ogni volta che vorrete...ma sarebbe meglio se vivesse qui per potersi allenare in tranquillità col suo nuovo maestro e con Grayfia....anche tua madre sarebbe favorevole all'idea. Non vorrebbe che voi induceste in pensieri....poco consoni per delle signorine che stanno crescendo...” disse Grayfia facendo arrossire Rias ed Akeno.
“In che senso? Quali pensieri?” chiesi incapace di capire a cosa alludesse Grayfia

(SOSPIRO x 2)

“Come al solito..." disse Akeno
"Voi maschi non capite mai nulla” disse Rias
“Non è colpa sua...” intervenne Grayfia comprensiva “Alla sua età è normale provare più interesse per l'avventura o per il combattimento...ma un giorno capirà....e quando ciò accadrà sarà meglio che lui se si trovasse al sicuro da voi due.”
“Di questo è presto per parlare...Su Rias, porta questo gentiluomo in sala da pranzo che sono giorni che non mangia in modo decente...” disse congedandomi gentilmente il padrone del castello.
“Noi ci vediamo domani...non vedo l'ora di giocare con te...” disse allegro il vecchio guerriero.
“Ok...prometto che darò il massimo...buon giorno Son Wukong-sensei, buon giorno Sirzech-sama..”

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Dopo che Kalel e le ragazze ebbero varcato la soglia, Grayfia chiuse la porta della stanza a chiave ed un uomo iniziò a comparire, pezzo dopo pezzo...
“Cosa pensi di lui...Ajuka” chiese Sirzech all'uomo che stava tornando visibile.
“E' un bambino intelligente, sebbene non credevo che quel vecchio riuscisse a vedermi nonostante il mio incantesimo.
“Forse si è accorto di te proprio a causa del tuo incantesimo...forse lo ha percepito” suggerì Grayfia
“In fondo lui è il miglior studioso di magia esistente tra di noi.”
“Si probabile..." convenne Ajuka
"ma è vera la storia del rigetto dei pezzi?" chiese il Maou cremisi
“Purtroppo si...sebbene fino ad oggi credevo che solo una vera divinità fosse immune al loro potere. Credo che metterò un sigillo che controlli e raccolga i suoi dati fisiologici...e devo creare dei software che comparino i suoi risultati con quelli della famiglia di suo nonno e sua nonna...ma anche senza maggiori dettagli posso garantirvi che ad oggi vediamo solo la punta di un iceberg....”
“Siamo davanti ad un 4° super-demone? Chiese Grayfia preoccupata.
“Beh..ne io e Sirches ci allenavamo molto, da bambini intendo. Credo che dipendesse dal fatto che non avevamo un valido motivo per combattere...ma lui è talmente motivato che si...se scegliesse di diventare un demone, da adulto potrebbe essere classificato cosi...non sei felice Sirches?” chiese sorridendo Ajuka
“Felice? Certo mi a piacere che il figlio di Serana non debba più vivere come un reietto...ma non capisco che trovi di divertente”
“Non hai notato che tua sorella non gli ha tolto gli occhi di dosso dal momento che è entrata in questa stanza? E non erano i suoi occhi normali....erano simili a quelli di Akeno. Ritengo, col il 95% di probabilità, che tu abbia appena congedato il tuo futuro cognato...” conluse ridendo Ajuka
“Non scherzare lei è promessa a Raiser...” obietto gelida Grayfia
“E chi scherza..." disse tornando serio "Tu conosci la piccola Rias-chan...e sai che se viene a sapere che la promessa di poter scegliere chi sposare, dopo l'università, era una menzogna...lei farà di tutto per annullare il matrimonio. Si arriverà al punto che ai tuoi suoceri resterà solo un unica chance per costringerla ad accettare il futuro marito : un rating game, ammesso che non faccia l'amore col primo ragazzo che le capita. E' per questo motivo che Lady Phenex ha costretto Ruval a prendersi in squadra Raiser. Inoltre ti ricordo, che anche Kalel è un partito di tutto rispetto. Da solo ha le stesse ricchezze di tutti i Phenex messi insieme...mentre Raiser-kun essendo terzo sull'asse ereditario deve cercare fortuna fuori dal suo casato....” concluse con calcolata freddezza.
“Caro...” disse Grayfia rivolta a Sirzech “tu sai che i tuoi genitori non permetteranno a Rias di sfidare Raiser dopo l'università...tua sorella sarà costretta come minimo a fidanzarsi ufficialmente prima del debutto...”
“Si ne sono consapevole e guarda caso ho appena fornito a Rias l'unico cicisbeo che, col giusto allenamento, avrebbe il potere di battere un Phenex. Io non credo che mia madre giocherà sporco anticipando le nozze...Io ne sono sicuro. Ho questa certezza dal giorno che hanno deciso di concederla in mano a l'unico clan su cui la distruzione ha poco effetto. Per questo ho accettato di affidare Kalel a te venerabile Son Wukong. Solo tu puoi tirare fuori il meglio da lui...”
"Ma certo, sai bene che lo allenerò meglio che posso...solo che in un anno potrò insegnargli a stento le basi...non di più. Per il resto credo che dovrai fare affidamento sui tuoi uomini"
"Un anno di full-immersion è meglio di niente..inoltre se mia madre notasse una forza eccessiva potrebbe insospettirsi. Questo matrimonio non s'ha da fare...non permetterò ai Phenex di allungare le mani sui territori dei Gremory...e visto che io devo rimanere imparziale e mia madre mi ha ordinato di non intromettermi...lascerò che l'unico uomo su cui il potere di Rias è inutile, conosca di persona la sua kriptonite...." disse gelido con un tono che non ammetteva repliche

Angolo dell'Autore
Allora il futuro di Kalel prevede atroci torture...o deliziose oppai? Vi sembra che con Son Wukong diventerà un po' uber? Si è vero ma lui non ha...ne AVRA' mai alcun Sacred Gear. Gli bastano i poteri materni e paterni. Che poteri ha ricevuto il nostro amico da sua nonna e chi sono questi fantomatici parenti? Lo vedrete nei prossimi avvincenti volumi :)
Matrimonio già deciso
Beh i nobili decidono queste cose con anni di anticipo.. ritengo che Rias sperasse, nella novel, di avere il tempo di allenare Issei fino alla fine dell'università ma il padre, conoscendo il potere di Ddraig, per evitarlo ha anticipato i tempi...Qui vediamo la furbizia di Sirzech, gli allenamenti del Ragazzo si svolgeranno in un castello del Territorio di Lucifero...lontano dagli occhi di sua madre.
Come si svolgeranno gli eventi? 
Beh questo lo saprete nel 2°-3° volume...perché ancora molti pezzi devono essere trovati...ma non quelli di Kalel. Come vi avevo detto che non poteva diventare Re? Vero...in un certo senso non poteva...ma che mezzodemone sarebbe stato se avesse rispettato le regole :)
La squadra di Kalel
Quello che vi posso dire e che :
1) Ad oggi è composta da 1 Regina, 2 Alfieri, 2 Cavalieri, 2 Torri. I pedoni, non sono ancora stati trovati.
2) Sono tutti ibridi di esseri umani con altre specie (anche se credetemi odio questa parola). 
3) Prenderà il posto di Sona alla Kouh, perché lei andrà in Europa e non parteciperà ai Rating (3 casate di demoni di alta classe nella stessa scuola sarebbero eccessivi da gestire)
Valefor
Ho scelto lui tra le casate estinte sia per ovvi richiami a Final Fantasy X che a causa del primo posto occupato tra le casate estinte (volume 8 la prova di Ajuka), Cercando su internet ho trovato questo ed ho avuto la folgorazione sul personaggio : 
"Valefor : Rango Duca, elemento fuoco. Esperto nella medicina occulta, può curare magicamente ogni malattia.  Conferisce destrezza alle mani e rende acuta la mente. E' ottimo nel furto ed insegna a rubare. Comanda 10 legioni e possiede enormi ali bianche.
Da questa descrizione mi è venuto in mente di renderlo metà angelo, e il motivo per cui, pur essendo figlio di Azazel, le sue ali da demone saranno bianche (questa ve la svelo in anticipo visto che tanto non è uno spoiler.) Da quella descrizione vennero fuori, quasi di getto i suoi 2 cavalieri e come nacquero. Quando li conoscerete, assieme a tutta la squadra, spero che proverete ad indovinare a quali manga ho voluto fare un omaggio. :)
Mephisto
Non è il nonno biologico...la madre ha perso tutti i parenti a causa della guerra e di Ddraig ed Albion...ha cresciuto il piccolo Kalel assieme alla madre per pura bontà...lui sa la verità e li ha aiutati economicamente per evitare che “seguendo i movimenti bancari” i parenti della madre di Serana ottenessero l'ubicazione della famiglia.
La Madre di Kalel : Il nome, e l'aspetto sono tratti dall'espansione di Skyrim Dawnguard. (per i curiosi basta cercare su google)
La madre di Rias : Si interesserà molto al ragazzo...per via di indizi che vedrà in lui e sorgeranno molti problemi quando Rias manifesterà i suoi sentimenti...Mephisto stesso dovrà andare a trovarla...ma ci sarà uno sviluppo inaspettato. 
Vantaggi di entrambe le razze (*) : nel novel viene detto che Issei, il protagonista di notte vede, sente in maniera migliore ad una distanza superiore a quella di un comune umano. Ingenuamente ho ritenuto che se un demone ottiene tali benefici di notte, uniti ad una carica di energia in più...un angelo dovrebbe ottenere la stessa cosa di giorno. Il mio essendo entrambe le cose...dovrebbe ottenere questi benefici in tutto l'arco del giorno sebbene è ovvio che se si stanca ha bisogno di dormire.

Grazie per la frequenza di visite (quasi 100) e per i commenti (se vedeste errori, e può capitare non esitate a farmelo sapere...anche via mp)
Un abbraccio dal vostro Shenron di quartiere :)

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Capitolo 4
*** Allenamento ***


Disclaimer : io non posseggo i personaggi, ne le ambientazioni de "HighSchool dxd" quelli appartengono al suo inventore e a coloro a cui a venduto i diritti. Io posseggo solo i personaggi che ho inventato.

Salve ragazzi, eccoci con il classico capitolo settimanale, sebbene per il capodanno ho intenzione di regalarvi un capitolo extra, ricco di storie...utili a capire alcune modifiche del 1° vero volume. Dico questo perché questo primo volume, che finirà a capodanno, è una sorta di enorme prologo...un volume 0. In ogni caso, bando agli indugi...che lo spettacolo cominci.

Parte 1 

Il cielo degli inferi era ancora immersa nella notte artificiale che i nuovi Maou, avevano creato per i servitori umani.
In passato infatti il cielo era sempre, a qualunque ora, di colore viola, solo che adesso,per non confondere gli umani reincarnati, il cielo assumeva varie tonalità in base all'alternarsi del giorno e della notte.
In quel preciso momento, quando gli orologi del castello di Sirzech-sama segnavano le 04:00 am, il cielo era caratterizzato dalla presenza di un viola scuro, tipico del periodo notturno.
Fu in quel momento che una strana figura, uscita dal portonne principale senza compiere alcun rumore, salì sul tetto del castello in cui si erano ospitati Kalel e le due bambine.
“Salve maestro...” disse il bambino senza nemmeno aprire i suoi occhi
“Sei mattiniero” esordì una voce gioviale che apparteneva all'antico sovrano delle scimmie.
“In verità, per quanto stanco possa essere, non ho mai necessitato di dormire molto...sono sempre pieno di energie...anche se 2 anni in fuga dai nemici mi hanno costretto ad affinare questa ed altre abilità” spiegò con disarmante onestà il giovane discepolo
“Vantaggio di avere due fonti di energia indipendenti” convenne l'eremita
“Anche lei però è sveglio...” gli feci notare
“Colpa della vecchiaia e di faticosi allenamenti...ed è proprio per quelli che sono venuto a cercarti. La dimensione in cui allenarci è pronta”
“La dimensione? Pensavo che ci saremmo allenati in un monte qui vicino...”
“Lo spazio non manca, questo lo concedo, ma per un principiante è difficile iniziare ad imparare il senjustu circondato da energie demoniache così...ingenti, 
Di solito ti avrei portato nel luogo dove vivo...ma date le circostanze ci adatteremo. Sappi fin da ora che per un guerriero, il touki un importante alleato esso è...sebbene nessun demone biblico ha mai voluto faticare per imparare ad usarlo. Se sarai diligente con esso potrai ampliare di molto il ventaglio delle tue possibilità, riuscendo anche a curare patologie su cui anche la magia di umani e demoni è poco efficace.”
“Si ne ero al corrente, ma riuscirò a padroneggiarlo in un solo anno?” chiesi preoccupato.
“Se Indra-sama mi ha dato una certa scadenza, vuol dire che ha fiducia nelle tue abilità...inoltre esistono due metodi per imparare ad usare il touki...uno lento e sicuro ed uno veloce e pericoloso. Visto che dovremo condensare anni di allenamento in settimane e giorni...credo che anche tu comprenderai a quale dovremo ricorrere.
“Farò più di quanto qualsiasi tuo allievo abbia mai fatto...mi impegnerò giorno e notte”
“Non mi aspetto nulla di meno...ma adesso andiamo...fai colazione che ti aspetto all'ingresso” disse dopo essersi dissolto nel nulla

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Dopo la colazione, all'ingresso

“Allora Kalel-kun fai del tuo meglio. Sappi che, oltre te e il tuo maestro, nessuno può accedere a questa dimensione senza il mio permesso, quindi allenati senza preoccuparti delle conseguenze.” disse Sirzech-sama porgendo al mio sensei il libretto per le istruzioni.
“Si può variare anche il paesaggio o far appare qualunque tipo di oggetto?” chiese stupito dando un occhiata all'indice del volumetto.
“Si ci sono molte incognite...diciamo che è lo stesso programma con cui vengono create le arene per i rating game...solo con i migliori livelli di protezione possibili. Ajuka, colui che ha creato gli scacchi, mi ha assicurato che può resistere anche al balance breaker del Dimension Lost, sebbene solo per poco tempo.” Spiegò Grayfia-sama
“Adesso andate che il tempo è tiranno...ci vediamo a cena” ci esortò il sovrano con un sorriso diabolico dipinto sul volto

Dopo che maestro ed allievo furono entrati dentro la dimensione artificiale

“Caro...cosa mi stai nascondendo?” disse gelida Grayfia
“I-io? Nulla...sai che non farei nulla senza prima consultarmi con te....”
“Ricordati che se a quel bambino succederà qualcosa...potresti diventare la seconda Maou, oltre a quella disinibita Serafall
"Non ti avevo mai visto così protettiva nei confronti di qualcuno...eccetto Rias quando era piccola..." disse serio
“Sai bene il perché...ho fatto una promessa, tanto tempo fa...una promessa che intendo mantenere”

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All'interno della dimensione speciale

“Cosa facciamo sensei? Scalerò un obelisco gigantesco?” chiesi pieno di entusiasmo
“Beata gioventù...ti rendi conto che questo non è un manga, dove puoi ottenere un grande potere in soli 3 giorni...ci vuole tempo. Inizia col toglierti la maglietta e i pantaloni...anche quelle scarpe non vanno bene per il tuo allenamento.” disse con un tono a metà tra il serio e il divertito.
“Allora prima di iniziare...mi sai dire cos'è il Touki e che differenze ci sono rispetto all'energia demoniaca o angelica?”
“Non saprei...signore”
“Bene...mettiamola così...quelle energie sono potenti ma, di solito, risiedono nella fonte che le produce e vengono sprigionati dalla volontà del guerriero. Il touki invece, altro non è che l'insieme dell'energia elettromagnetica di tutte le cellule che compongono gli esseri viventi, vegetali ed animali...uomini compresi” disse con un tono che sembrava più simile ad un ammonimento che ad una spiegazione.
“Perchè ha sottolineato che pure gli uomini lo possiedono?” chiesi curioso
“Quando voi entità bibliche li affrontate,sicuri della superiorità dei vostri poteri, a volte lo dimenticate. Il più delle volte siete fortunati, perché combattete contro uomini armati di armi magiche,sacre o demoniache, ma senza le quale sono inoffensivi. Il problema è che privi di poteri speciali, gli uomini non hanno potuto fare altro che affinare tecniche di combattimento basate sul touki sebbene ci siano alcune differenze regionali...”
“Quali?”
“In Europa, tramite tecniche di meditazione sviluppate da druidi, nell'europa del nord, o importate dall'india, da Egiziani, Greci ed infine Romani, gli uomini hanno imparato a canalizzare il touki in quella che viene definita magia umana simile alla vostra ma più razionale e calcolatrice...motivo per cui i maghi sono in effetti pochi...”
“Se fosse rimasta simile alla nostra ce ne sarebbero di più?”
“Ritengo che un corso di studi meno difficile avrebbe evitato che gli angeli, facendo leva sugli studenti falliti, iniziassero delle vere e proprie caccie alla strega. In oriente, infatti, visto che il toiki venne incanalato nelle arti marziali, e quindi tutti volendo potevano imparare ad usarlo, non nacquero discriminazioni.
“Come mai?
“Li, il vostro dio è arrivato relativamente da poco. 200-300 anni e non ha molta influenza sulle popolazioni locali. Per tale motivo, spesso noi youkai vivevamo insieme agli uomini insegnando loro le basi delle le arti marziali...per permettere loro di difendersi da banditi armati in paesi, dove il popolo non poteva possedere armi....
“Quindi ci sono molti uomini che usano il touki...
“Non molti ma direi che sono almeno un quadruplo rispetto ai maghi...e sebbene preferiscano rimanere isolati a meditare, la loro potenza media è superiore a quella dei demoni di bassa classe.. Io personalmente viaggio in cerca di talenti da mandare al Dojo più consono al loro stile. Inoltre, visto che Rias ed Akeno andranno a studiare in giappone...
“Il rischio di incontrare un utilizzatore di Touki aumenta...Allora come risveglio questo touki...” dissi serio
“Non devi risvegliarlo perché dal giorno che sei nato è sempre stato attivo. Il touki è un campo di forza che ti avvolge e fluisce, libero dal tuo corpo, senza che tu riesca a fermarlo. Anche in questo preciso istante tu stai emettendo touki...solo che non avendolo mai allenato lo emetti in modo impercettibile per chiunque non sia allenato a percepirlo. Quello che devi fare è riuscire a usarlo come se diventasse un estenzione del tuo corpo."
“Perché se è così potente i demoni non lo usano?”
“Vedi, anche se non sembra...secoli fa, anche io ero un demone e per questo ti posso dire che la causa è la pigrizia. Non è nella nostra natura passare anni interi ad allenare fisico e mente con rigore, quando dalla nascita possiedi un enorme ammonatare di energia e il talento di manipolare un elemento o di generare buchi neri o distruggere ogni molecola. Arroganza tipica dei demoni bibblici...una mentalità sbagliata visto che nekomata e Kitstune, anch'essi demoni tendono a sviluppare sia magia che touki....sebbene concedo che loro non possiedano abilità letali come le vostre.”
“Capisco...quindi da dove iniziamo?”
“Partiamo dalle basi” disse sollevando il suo indice in alto “Cosa senti?”
“Percepisco qualcosa...non bene...però non avverto ostilità”
“Questo perché avendo passato 2 anni da fuggitivo hai, in un certo senso, sviluppato la capacità di avvertire il pericolo. Se ti allenassi bene riusciresti anche a capire il numero di nemici, chi di loro è il più pericoloso ed ovviamente sapere se mente o no”
“Capisco...è molto utile capire dove e chi sono i nemici...ma in verità speravo in qualcosa di più...”
“Di più pratico?” disse avvicinando un dito alla roccia. “se per te riuscire a combattere anche ad occhi chiusi è poco pratico che ne dici di questo?” domandò mentre, senza nemmeno toccarla, ridusse una roccia, appena generata dalla dimensione, ad un ammasso di macerie.
“Sappi che mi sono trattenuto...cosa che un tuo avversario non farebbe con te” mi ammonì “comunque per rispondere alla tua domanda ci sono 2 modi : il tempo oppure la stimolazione. I miei discendenti, come anche il mio nipotino, meditano per mesi in modo da aprire tutti i loro punti di fuga. Questi sono dei punti che permettono l'emissione del Ki...solo che negli uomini sono bloccati fin dalla nascita e solo pochi asceti, col dovuto allenamento sono riusciti ad aprirli entrando nell'olimpo delle arti marziali. Il secondo metodo invece prevede che io usi il mio Ki per costringerli ad aprirsi”
“Ma i demoni non li dovrebbere avere già aperti per usare il loro potere? In fondo anche io riesco a ricoprire il mio corpo o parte di esso con uno strato di aura”
“Dipende...devi sapere che i demoni ed angeli nascono con alcune decine di tsubo già aperti, specialmente sugli arti e qualcuno sul tronco.”
“Alcune decine? Perché quanti sono?” chiesi impressionato
“708 principali...1109 se contiamo quelli accessori ma visto che, come hai detto poco fa, quelle poche decine bastano, ad un demone, per ricoprire il loro corpo di aura...essi non sentono la necessità di allenarsi per aprire gli altri.” sospirò il vecchio
“Sai da quello che mi ha detto il mio sovrano, tu potresti aprire tutti gli tsubo in una sola settimana...e mi sarebbe piaciuto che prendessi la via giusta...però non sempre possiamo fare quello che vogliamo. Girati e non temere, sono abbastanza sicuro che non farai la fine di quella roccia” disse cercando di rassicurarmi.
Non appena il mio maestro pose le sue mani su di me avvertì una sensazione di calore che pervase il mio corpo ed, anche se non mi stava toccando, ebbi come l'impressione di essere spinto in avanti.
“Non oso pensare cosa mi sarebbe successo se avesse usato su di me la tecnica con cui ha distrutto la roccia...” fu il mio primo pensiero ma fu spazzato via facilmente quando vidi una sostanza, simile al vapore acqueo, uscire dal mio corpo
“Quella è la tua energia vitale...l'hai vista usare anche da Indra sebbene, se lo hai fatto, è perché lui te lo ha permesso. Possiamo dire che ora il tuo rubinetto è aperto e se non fai nulla entro qualche minuto sarai senza forze..."
“Ma posso combattere per ore...ouch” protestai prima di essere colpito da un karate-chop
“Il touki non è legato in alcun modo al tuo nucleo o alla tua grazia. Quelle sono batterie esterne...ma se il tuo ki finisce potresti svenire pur avendole belle cariche. Ora fai quello che ti dico io. Col pensiero prova a contenere il tuo touki. Chiudi gli occhi e immagina che la tua aura sia un liquido che scorre nel tuo corpo. Dalla testa scende sul lato destro del corpo, dall'arto superiore fino a quello inferiore. Senti come passa e ricopre ogni singolo dito. Quando sei arrivato al piede destro, il touki inizia a risalire e fai la stessa cosa con la metà sinistra del tuo corpo. Ad ogni giro cerca di ridurre l'espansione della tua aura fino a quando non sarà che un velo sottile attorno al tuo corpo...”
Cercai di fare quello che mi diceva il maestro...eppure non mi sembrava difficile, e quando lo esternai il vecchio sorrise.
“Certo...perché sei un demone ed in quanto tale usi una magia basata sull'immaginazione...nulla di strano se per te immaginare quello che ti ho spiegato sia stato semplice come respirare. Ora rimani cosi fino a quando non svieni” disse sedendosi ed aprendo una rivista piena di ragazze svestite “e guarda che potrei attaccarti all'improvviso quindi non abbassare la guardia”

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Alcune ore dopo, quando caddi a terra madido di sudore. Il mio maestro poggiò una mano su di me donandomi un lento ma costante flusso di energia che fece sparire sia la stanchezza che i suoi effetti collaterali quali fiatone e vista annebbiata.
“Grazie...” risposi non appena ebbi fiato sufficiente per parlare
“Di nulla...hai sviluppato il touki da troppo poco tempo per riuscire a riprenderti in fretta e di tempo ne abbiamo poco. Per essere la tua prima volta sei durato quasi 4 ore...non male per un neofita. Si vede che il tuo addestramento magico e il tuo essere sempre braccato ti hanno insegnato ad usare solo l'energia necessaria senza eccessi...ma non cullarti. Puoi fare di meglio...anzi DEVI farlo. Ora vai a procurare la colazione che saranno le 8 ed ho un po' di fame. Della frutta e del latte andranno bene....nella credenza, dentro la casa, dovrebbe esserci anche del pane.”
“Casa? Quale casa...questo spazio è tutto bianco...” dissi mentre, paralizzato dallo stupore, il panorama mutava.
“Questo è il luogo dove sono cresciuto...” disse indicando il paesaggio “...dentro la casa, che ho creato per l'occasione, troverai ciò che ti serve....” disse indicando una capanna composta da una sola stanza, la cucina, che si intravedeva dalle finestre.
“Lo farei volentieri maestro...ma la porta è bloccata...non si apre” dissi ansimando di fatica.
“Ma dai pesa solo 200 kg...sei fuori forma eh? Ok per oggi apro io...ma da domani se non aprirai la porta salterai i pasti...mi sono spiegato?” disse indicandomi dei vestiti poggiati per terra
“Cosa sono?”
“E' la tua speciale tunica da allenamento...” disse indicandomi un vestito tradizionale cinese viola con pantaloni neri. “Il corpetto, da mettere sotto la camicia, pesa 50 Kg le scarpe e i polsini 20...inoltre questo è un collare per i muscoli del collo di 10 kg...anche i muscoli del collo sono importanti.”
“Devo tenerli anche a casa?Anche quando dormo?”
“Non tornerai a casa prima di 12 mesi...solo così potrai allenarti senza distrazioni...”
“SEI SERIO....ed Akeno cosa ne sarà di lei?” dissi mentre sbuffando Son Wukong chiudeva gli occhi.
“Hai dimenticato il motivo per cui ti stai allenando....Non avevi detto che volevi diventare abbastanza forte per proteggerla?” mi rispose il maestro senza aprire gli occhi “Ora prima che ti lamenti sappi che tutti gli oggetti della casa pesano, vuoti, 20 kg...anche quelli per cucinare o pulire o mangiare.”
“Pulire la casa?” chiesi stupito “Non si potrebbe ricrearla con la magia?”
“Nono...per i pigri come te ci vuole sudore e olio di gomito. Essi ti renderanno forte...ora vestiti.”
Borbottai deluso mentre mi avviavo verso casa. Che senso aveva, avere poteri magici e dover fare le pulizie come un comune mortale.
Passarono alcuni minuti prima che potessi riuscire ad indossare tutta quell'ammasso di ferraglia e per il corpetto fui costretto a chiedere al mio maestro di darmi una mano visto che solo i pesi di polsi e caviglie mi rendevano difficile il movimento.
“Come dovrei allenarmi con questo peso addosso...faremo un allenamento passivo?”
“Prova ad usare l'energia demoniaca o quella angelica...” disse il mio maestro mentre, senza degnarmi di uno sguardo, iniziava mangiare un frutto.
Passaro alcuni secondi prima che mi rendessi conto, urlando, della sconvolgente verità : “non riesco ad incanalare i miei poteri...”
“Ovvio...quella tuta è intessuta con alcuni incantamenti, formulati da me, che hanno lo scopo di impedirti l'uso di qualunque fonte di energia diversa dal Ki...e di toglierti i pesi senza il mio consenso. Se vuoi muoverti quindi usa il tuo Ki....con questi addosso dovresti muoverti per un oretta o due...se riesci a gestire bene le tue forze.” disse mentre un sorriso sadico comparve sul suo volto.
“Cosa un anno con questi pesi?” dissi sconvolto
“No ma cosa dici mai...quando ti sarai abituato li renderò più pesanti...per chi mi prendi ci tengo a te...”
“urca...come no” dissi sarcastico
“Un giorno mi ringrazierai...comunque visto che sei di nuovo pieno di energie...ti dirò gli esercizi che dovrai compiere ogni giorno....

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(n.d.a : da qui il testo proseguirà sottoforma di diario, Wukong si limiterà a brevi frasi riportate dal suo discepolo.)

Parte 2 : Secondo Giorno

Cara Akeno, scrivo questo diario nella speranza che se mi succedesse qualcosa tu potrai un giorno leggerlo...certo dovrai studiare l'italiano, ma in fondo in quanto demone dovresti avere il tempo per farlo. Ho scelto la mia lingua natia per impedire che il vecchio, rubandolo di nascosto, possa leggerlo...se quando è allegro è terrificante, non oso immaginarlo arrabbiato.
Siamo arrivati al secondo giorno di allenamento e ti posso dire che se non avessi un motivo valido sarei già fuggito...quale motivo? La chiave per uscire da questa dimensione la possiede il vecchio ed ancora non sono riuscito a rubarla...nemmeno mentre dorme.
Il vecchio, dopo avermi fatto restare per ore con l'aura rilasciata ed avermi rifilato un misero pasto, ha preteso che riempissi una cisterna di 1000 litri, con i vestiti che ti ho descritto, usando due secchi dal modico peso di 25 kg e di capienza simile. L'acqua si trovava nel lago più vicino che distava solo una decina di chilometri e quindi capirai quanti viaggi mi ha fatto fare. Terminata questa prima fatica mi ha lanciato una scure, piccola e massiccia, del peso di 40 kg, costringendomi a tagliare talmente tanto legno, che avrei potuto riscaldare casa mia per un intero inverno. Ti giuro vorrei essere più preciso ma, dopo i primi 30 minuti, ho perso il conto del numero di ceppi tagliati. La sua giustificazione è stata che, a suo parere, in questo modo avrei rafforzato i muscoli di braccia e spalle (con l'acqua) e della schiena (col legno).
Dopo questo breve riscaldamento fece comparire un albero di banane (magicamente modificato credo), molto alto, e senza alcuna stoffa a protezione della mia cute mi ordinò di colpire, con le tecniche di pugno, di calcio, di gomito e di ginocchio quel povero arbusto. Sai dopo i primi colpi, sembrava facile...ma mi dovetti ricredere quando dopo il 20° pugno, le mie mani hanno iniziato a sanguinare. Finiti gli esercizi i miei arti erano talmente malridotti, da costringerlo a curarmi con il Senjustu. 
“Elimino, gonfiore e dolore...oltre che curarti i tagli e i lividi...ma non farò nulla per i calli. Quelli servo per rimodellare le tue ossa e farti sentire meno male quando colpisci.” disse
“Perché? Se mi trasformo non mi faccio male..quando colpisco intendo”
“Devi imparare a combattere anche senza trasformarti...sai diventi ingombrante e la tua velocità diminuisce di molto....e non sempre troverai avversari grossi e che prediligono la potenza alla velocità. A volte potresti trovare gente come me, piccola ma veloce. Inoltre, mi dispiace ammetterlo, ma quella trasformazione contro il nemico sbagliato potrebbe essere la tua più grande debolezza...capisci il perché vero?”
“Si...” dissi triste
Finite le medicazione il vecchio mi ha costretto ad eseguire flessioni, addominali, carriola..ah dimenticavo una corsetta di 20 km, defaticante...e dal primo all'ultimo con lui sulle spalle che mi prendeva a pizzicotti quando non mantenevo costante il flusso di Ki.
“Mi dispiace ma agli inizi è deleterio dare troppa fiducia al proprio allievo...quando capirai l'importanza di questi esercizi forse mi fiderò un pò” disse a mò di scusa.
Per pranzo il vecchio, che sembra caversela, mi ha fatto mangiare del riso insieme ad alcune salse che chiama curry e devo dire che è stata l'unica nota positiva della giornata.
Il pomeriggio fu meno faticoso fisicamente, ma il mio povero cervello venne devastato da spiegazioni su come aumentare di botto o ridurre a zero la mia energia, come trasferirla su oggetti comuni, per renderli mortali, come mutare la forma del mio Ki dandogli l'aspetto di piccole sfere che dovevo gestire simultaneamente, per colpire bersagli prima fissi e poi in movimento.
Al termine del pomeriggio, quando ormai mi aspettavo la cena, giunse il terrore assoluto : il combattimento !
Fui costretto ad affrontare una leggenda vivente usando tutto quello che avevo imparato. Mi concesse di trasformarmi, sebbene, dopo pochi affondi, compresi che contro di lui era inutile essere grosso se poi non riuscivo a colpirlo (si lo so mi aveva avvisato...ma non ti puoi fidare ciecamente del prossimo...devi tastare con mano certe cose).
Al termine del combattimento, quando il sole artificiale tramontò, nulla avevo ottenuto eccetto lividi ed abrasioni. Quando mi disse di fermarmi credetti che il vecchio avesse deciso di porre fine alla mia agonia...ma dovetti ricredermi perché....Dopo aver mangiato ed avermi costretto a pulire la casa, notando che mancavano i letti vidi il suo terribile lato sadico.
Mi portò fuori indicandomi un tronco sui cui rami erano presenti delle funi che mi porse con gentilezza.
“forse è una domanda stupida ma...a cosa servono le funi?” chiesi temendone la risposta
“Semplice a tenere dei massi...se mentre dormi ti rilasserai troppo e lascerai la presa, ti cadranno sulla zucca ed io li sostituirò con massi più pesanti. A volte potrei anche tagliare la corda per vedere se sei attento”
“Ti odio”
“E' un buon modo per iniziare”

Adesso ti saluto...non so quando riuscirò ad aggiornare il diario...spero presto

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Parte 3 : Sesto mese di Addestramento....

Akeno, spero che tu stia bene...sono distrutto. Questo è il primo giorno in cui riesco a sollevare le mani per scrivere. Non so bene quanto tempo sia passato dall'ultimo giorno in cui ho vergato queste pagine...Ho perso la cognizione del tempo. La quantità di acqua da trasportare e di legna da tagliare è aumentata, così come il numero di ripetizioni per gli esercizi muscolari e di karate.
Il vecchio è pazzo!
Mi ha fatto dissodare campi a mani nude e scavare varchi attraverso montagne costringendomi (anche quando eliminavo i detriti) a rivestire di ki gli attrezzi usati per scavare.
Le lezioni sul ki sono diventate sempre più complesse, sebbene non annaspo più in un mare di inadeguatezza, come succedeva nei primi mesi. Il solo lato positivo, di tutti questi esercizi, è che riesco anche ad usare il Ki, per giornate intere, senza stancarmi e grazie ad esso riesco a compensare il peso dei miei vestiti o degli oggetti che uso.
Anche il mio stile di combattimento è migliorato al punto che, persino il vecchio mi ha lodato. Sono riuscito anche ad imparare a gestire, anche a distanza di metri, le sfere di ki come fossero un estenzione del mio corpo.
Riesco anche a trasferire il ki su piccoli pezzi di legno o foglie rendendole più taglienti del metallo.
La meditazione invece ha raggiunto nuovi picchi di follia...se infatti agli inizi riuscivo a riposarmi stando comodamente seduto...negli ultimi tempi le cose sono peggiorate. Tutto è iniziato quando mi ha portato sulla cima di una montagna, scalata a mani nude, con pesi legati alle caviglie. Una volta giunti In cima mi ha fatto posizionare in verticale con tutto il peso poggiato su 2 dita.
“Devi resistere...non lasciare che il soffio del vento muti la tua posizione. Impara a trovare dentro di TE la forza per farlo. Impara ad affrontare anche i pericoli più insuperabili. Fa che nulla turbi la tua tranquillità interiore. Impara a cercare dentro di te la forza per superare ogni difficoltà” (**) diceva mentre mi allenava in bilico tra il suolo e il precipizio. 
Si lo ammetto sarebbero state belle parole se...il vecchio non si fosse divertito a mutare il clima fin dal secondo tentativo. Un giorno ha fatto generare un temporale, con fulmini e vento fortissimi, un altro una bufera di neve...altre volte faceva comparire interi vespai...si le api non erano sufficienti...potevano morire se mi avessero punto...che maestro sensibile, si preoccupa per le api...
Come se non bastasse il vegliardo si è divertito ad aumentare, svariate volte, il peso dei miei indumenti e dei suppellettili domestici al punto che, dopo la terza volta, ho smesso di chiedergli il peso raggiunto.
“Non sei curioso?” mi chiese notando il mio silenzio
“Preferisco non sapere...” fu la mia risposta mesta

A parte queste piccole cose...ho solo un dubbio perché nessuno di voi è venuto a trovarmi? Mi avete dimenticato? La scimmia che mi ha rapito, che in 6 mesi non sono riuscito a colpire nemmeno una volta e che sadicamente mi riempie di lividi vi ha cancellato la memoria? Non so se sopravviverò ma se qualcuno trovasse questo diario lo consegni ad Akeno...

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Parte 4 : la fine dell'allenamento

Il maestro, si lo so la sindrome di stoccolma fa male, mi ha chiamato verso l'ora di cena dicendomi che dovevamo parlare.
Mi ha detto...testuali parole sue...
“Bene hai imparato ad usare il ki in modo accettabile ma, visto il poco tempo trascorso insieme, non posso lamentarmi.”
Al termine del discorso..breve e conciso come piace a lui disse, schioccando le dita. 
“Bene...ora puoi toglierti l'armatura”
“Dobbiamo combattere senza? Sensei” chiesi rispettoso
Mesi di duro allenamneto mi avevano fatto capire la necessità di ogni singolo esercizio, e questo aveva cancellato ogni rancore verso il mio maestro.
“No devi andare a lavarti che si torna a casa...oggi è finito il tempo a nostra disposizione...la dimensione è leggermente scarica e quindi dobbiamo uscire per permettere a Beelzebub-sama di ricaricare il macchinario che la genera.
“Ma non avevano detto che la potevo usare in eterno?”
“Si lo avevano detto per la dimensione normale...ma Sirzech aveva una necessità impellente e quindi, in via del tutto eccezionale, per una volta Ajuka ci ha permesso di usare una modalità speciale. Per farlo il dispendio di energie era immenso ed anche usando il potere di un dio per alimentare la dimensione, il mio in questo caso, il limite massimo in cui potevamo rimanere dentro era di solo un anno. Adesso muoviti e lavati come si deve che Grayfia-sama è meno incline di me al perdono e non voglio che si lamenti del tuo aspetto...

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Inferi città di Lilith Palazzo di Sirzech-sam

“Kalel ciao...” dissero Rias ed Akeno in coro
Appena le vidi corsi ad abbracciarle facendole arrossire e guadagnandomi lo sguardo seccato di Grayfia.
“Vedo che sei uscito kalel-kun” disse Sirzech-sama che sembrava essere appena giunto al castello.
“E' un piacere vederla Sirzech-sama chiedo scusa per la lunga assenza...”
“Lunga assenza?” chiesero stupite le bambine
“Maestà...non ha fatto...quello che penso che ha fatto...vero?” disse guardandolo torvo e pizzicandogli la guancia.
“Cosa...suvvia per chi mi prendi...sebbene diciamo che forse....qualcosina potrei averla fatta” disse teso il maou guardando la donna come se la temesse.
“Piccolino vieni qui” disse la donna abbracciandomi di colpo lasciando stupiti tutti quanti “Perdona quel cretino...immagino che sei stato in pensiero per Akeno vero? Lui non pensa alle conseguenze...non ti ha avvisato vero..?”
“Perché si doveva preoccupare per Akeno...è fuori solo da questa mattina...12 ore al massimo..” chiese Rias stupita più per il mio attaccamento ad Akeno che per come una cameriera trattava suo fratello, il sovrano degli inferi.
“No si sbaglia Rias-sama...Kalel-kun è stato con il nostro ospite almeno un anno ad allenarsi” disse continuando ad abbracciarmi.
“Un anno?” esclamarono urlando le ragazze.
“Come lo ha capito Grayfia-sama?” chiesi
“Non usare sama con me...Grayfia può bastare....ti ho visto nascere in fondo. In ogni caso l'ho capito dal tuo aspetto...non basta un giorno per sviluppare un controllo simile del ki...così fluido e tranquillo. Inoltre i tuoi muscoli sono più allenati rispetto a questa...mattina” disse sottolineando con freddezza l'ultima parola “...quindi era semplice intuirlo...sebbene credevo che lui non fosse così irresponsabile.”
“In verità un motivo ci sarebbe...ed anche molto serio...” intervenne teso il sovrano “Sa-sai che mia sorella è identica a mia madre da piccola..vero?
“Continui la prego....” disse Grayfia mentre iniziava ad emettere energia in quantità industriali.
“E se crescendo le sue...beh mi capisci...diventassero come quelle di mia madre?” Disse tremando il Maou
“E allora...continui la prego, voglio proprio vedere dove vuole andare a parare” disse con un sorriso talmente gelido che la temperatura sembrava più bassa di diversi gradi.
“Metti che in classe finisca con qualche ragazzo poco di buono che la molesta...la ricatta con qualche filmino compromettente...e lei non può difendersi...ci vuole qualcuno che faccia desistere simili brutti ceffi...”
“Quindi...se ho capito bene...ha fatto chiudere in una dimensione in cui il tempo scorreva più veloce un bambino...senza chiederglielo...senza avvisarlo....solo per farlo finire nella stessa classe di Rias...una ragazzina che andrà in una scuola privata femminile?” Disse incapace di mantenere il suo solito contegno mentre io tremavo di paura tra le sue...diciamo tra le sue braccia.
"Nulla di ciò che dirà potrà giustificare ciò che ha fatto maestà...lei merita di essere punito...” disse colpendolo con una stalattite di ghiaccio nel basso inguine.
"Credo che eviterò di farla arrabbiare con me. Grayfia sembra simile a mia madre quando si secca..." pensai tremando di paura

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Quando Sirzech si riprese, il mio maestro salutò tutti con le dovute formule di circostanza e una volta fuori prendendomi in disparte mi disse :
“Noi un giorno ci rivedremo...continua ad allenarti come ti ho insegnato senza tralasciare nessun allenamento e non insegnare a nessuno quello che sai. Nelle mani sbagliate il tuo sapere potrebbe diventare letale. So che pensi di essere debole, visto che non sei riuscito a prendermi la chiave, ma ricorda che io mi alleno da secoli e tu dovrai crescere molto prima di poter sfidare un dio...ma hai svolto un impresa impossibile. Hai terminato un addestramento decennale in soli 12 mesi. Se tu fossi un giovane della mia tribù avresti ottenuto i diritti dei membri più anziani e forse mio nipote avrebbe avuto un degno rivale al trono” disse sorridendo.
“In ogni caso ti sei meritato questi” disse porgendomi un bastone dorato ed evocando una pergamena.
“Che devo fare con la pergamena?” chiesi visto che il bastone avevo imparato ad usarlo durante i miei allenamenti.
“Poggia una goccia di sangue su questo papiro ed otterrai un 2° regalo”
“Così?” dissi dopo essermi morso il lato del pollice
“Esatto” rispose
Quando la goccia cadde sulla pergamena, al suo posto comparve una scritta dove con caratteri cinesi e Giapponesi era indicata il mio nome e la mia firma.
“Quando vorrai viaggiare velocemente e in modo comodo basta che gridi “Nuvola Kinton” e lei apparirà...in qualunque luogo tu sia. Per muoverla basterà che pensi cosa fare e lei lo farà....Il bastone penso che tu sappia già usarlo vero?” disse sorridendo
“Grazie di tutto sensei...a presto”

Quella fu la fine del mio primo giorno di allenamento...ma ho ancora molta strada da fare prima di potermi vendicare dei parenti di mia nonna.

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Nota dell'autore

Il capitolo allenamento, per essere sinceri ha subito l'influenza di più manga
1) HunterxHunter (Apertura degli tsubo, le faccende domenstiche, i vestiti pesanti, gli oggetti pesanti domestici, lo scavare le montagne)
2) Dragon Ball (Vestiti pesanti, dissodare il terreno, stanza dello spirito e del tempo, anche se a gravità 1)
3) Yu Yu Hakusho (scalata della montagna a mani nude, equilibrio sulle dita)
4) Saint Seiya ( https://www.youtube.com/watch?v=2dTGehhMuQY  dal 55° secondo in poi....tranquilli niente 7° senso) Era una frase troppo bella per anche solo per pensare di modificarla.
5) Le vespe (History of the strongest Disciple Kenichi, Dragon Ball)

Ho voluto citare le fonti per rispetto nei confronti di questi manga e anche per mostrare come gli allenamenti negli shonen siano più o meno gli stessi. Quindi imploro lo Shonen Jump di non farmi causa :)
Sirzech
è stato un vero malandrino....giocare sporco per un motivo simile...un pò Out character, anche se penso che in alcune scene (volume 8 docet) da l'impressione che per Rias lo farebbe...
Grayfia
Molto legata al piccolo, si in fondo lei ha passato almeno 4-5 mesi in compagnia della madre, prima che partorisse, e l'andava a trovare ogni giorno prima della sua fuga sulla terra...è stata molto in pensiero per lei e per il piccolo Kalel. E' ovvio che si senta in bisogno di proteggere il figlio di una donna diventata sua amica.
La fuga della madre di Kalel
Diciamo che poteva evitarsela, solo che ha avuto seri motivi per farlo. Solo il nonnino (acquisito) di Kalel sapeva dove si nascondevano. Parentele
Serana, come avevo accennato è orfana a causa della guerra, sia i genitori che tutti i rami del casato Valefor sono stati recisi. Questo non implica che Kalel non abbia parenti in altri casati. In due per la precisione, solo che mi serve nasconderli ai fini della trama. Il problema è che la famiglia di sua nonna, ha una parentela più diretta forte e quindi a morte del Nephilim otterrebbero il suo feudo (territorio non mi piace usarlo come termine). Per questo gli Zii di sua madre, i fratelli della nonna di Kalel, sono anni che cercano di ucciderlo all'insaputa dell'attuale capo famiglia.
Equipaggiamento
Kalel, essendo allievo di Son Wukong ha ricevuto da lui un bastone magico e la nuvola Kinton. Non li userà spesso essendo un lottatore da corpo a corpo, e sapendosi smaterializzare, ma ogni tanto li userà. E' logico intuire che come per Issei (volume 12) anche per Kalel lei diverrà il suo famiglio. Sebbene forse ne avrà un altro da mandare a sbrigare le faccende. Non ha ricevuto la corona perché quella solo un membro della tribù di Wukong può averla.
 

Che altro, credo di aver detto tutto. Ci vediamo il 31 spero....
Leggete e commentate numerosi che non vi trasformo in mutandine :)


 

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Capitolo 5
*** Extra life parte 1 ***


Disclaimer : io non posseggo ne i personaggi ne l'universo di Highschool DxD. Essi appartengono all'autore e alla casa editrice, eccetto quelli cheho inventato.

Racconti di vita vissuta a casa Gremory

Caro diario, sono passati alcuni anni dall'ultima volta che ho vergato le tue pagine. 
Perdonami, avrei dovuto scrivere di più ma il mio tempo libero è poco.
Ci eravamo lasciati con Rias ed Akeno che avevano scoperto che il mio allenamento con Son Wukong era già finito dopo appena un giorno. Dopo che il mio maestro se ne andò, Rias iniziò a tormentare il fratello perché permettesse a me di andare a vivere assieme a lei ed Akeno. 
Questa risoluzione costrinse quindi Sirzech e Grayfia a trasferirsi, stabilmente, all'interno del castello dove Rias viveva con i suoi genitori.
Lo so sembra strano, ma anche se per un demone una distanza come quella che separa le due abitazioni...era realmente irrisoria, la madre voleva vegliare sulla crescita di Rias e di Akeno personalmente.
Di me sapeva solo che sono un mezzodemone cresciuto con gli umani, che mio nonno aveva affidato a suo figlio.
Il piano iniziale della padrona di casa era che io ed Akeno colmassimo le nostre lacune, in ambito scolastico, passando le giornate in compagnia di un precettore che ci insegnasse la lingua dei demoni, l'enochiano, e che ci istruisse su tutto lo scibile del mondo dei demoni.
Il suo progetto però, con mio sommo dispiacere, fallì fin dalla prima mattinata di studi.
Davanti ad un inebetito precettore ed una stupefatta padrona di casa non ci fù domanda alla quale non seppi rispondere e, dopo aver sviscerato ogni singolo argomento, magia demoniaca (teorica e pratica) compresa, la padrona mi esentò dalle lezioni teoriche.
La Signora però non fece la stessa cosa ne con Rias, che commise alcuni errori vistosi, ne con Akeno, le cui lacune almeno era giustificate dall'aver vissuto con gli esseri umani. 
Le ragazze, irritate per aver scoperto una parte del mio carattere leggermente secchiona, decisero di tenermi il broncio ma non mi preoccupo perché so che prima o poi mi perdoneranno.
La madre di Rias, vedendomi troppo edotto per un bambino della mia età, che tra le altre cose aveva vissuto ben 2 anni come un selvaggio, pensierosa convocò la servitù e chiese che venisse servito un pranzo che coprisse ogni tipo di portata.
Ritengo che lo fece per mettere alle prova le mie abilità a tavola.
Perché sono sicuro che volesse osservare me? Facile perché Akeno, al nostro arrivo, era già sotto le sue cure, al punto che, il giorno in cui siamo arrivati, le chiese se aveva iniziato a leggere “il galateo per le signorine dell'alta società.”
Quando terminammo di mangiare il dolce, usando come scusa le lacune di Akeno in campo magico, chiese a Grafia di scortare le bambine dal maestro di magia, mentre fece segno a me di restare. 
Quando fummo rimasti soli, e il silenzio si era dilatato fin troppo per i miei gusti....visto che la donna, che per tutto il tempo mi aveva fissato con curiosità, si rifiutava di rivolgermi la parola, presi il coraggio a due mai e le domandai, con la massima cortesia possibile :
“Signora Gremory...scusi se lo domando...ma l'ho forse offesa in qualche modo?”
“Cosa te lo fa pensare piccolo?” chiese rivolgendomi un sorriso che per l'ennesima volta non seppi decifrare.
“Mi ha fatto restare, mentre ha mandato via le mie amiche e Grayfia...”
“Grayfia-sama per te...” mi corresse
“Veramente me lo ha detto lei di chiamarla così...”
“Forse intendeva che potevi farlo quando eravate soli...non davanti ad estranei” puntualizzò la padrona di casa
“Ma lei non è un estranea...” dissi con sincerità
“Ara ara...certo che se continui così, farai stragi di cuori quando sarai più grande...comunque hai ragione. Io non sono un estranea ma se davanti ad un vero estraneo la chiamassi per nome potrebbero nascere degli equivoci...”
“Signora...forse è meglio che andiamo dritto al punto non crede? Mio nonno mi ha insegnato come devo comportarmi, in qualunque occasione....forse è vero che ho passato 2 anni in mezzo alla natura e potrei aver dimenticato qualcosa ma, non ho intenzione di discriminare Grayfia. Lei è sempre stata vicina in questi giorni...non mi interessa se è una cameriera.”
“Quello che dici è lodevole...ma perché tutto questo attaccamento a Grayfia? Ti ricorda tua madre forse?” disse scrutandomi con gli occhi quasi a sondare i miei pensieri.
“Signora...non è educato leggere i pensieri...se vuole sapere qualcosa me lo dica apertamente e nei limiti di ciò che promisi a mia madre le risponderò” dissi mentre erigevo le mie difese mentali, focalizzando la mia mente su di un unico pensiero...la scollatura del vestito della mia interlocutrice (poco educato lo so, ma a qualcosa dovevo pur pensare ) (*)
“Ara Ara...sei un tipetto interessante e dotato di molti talenti! Rias, nemmeno se ne rende conto quando lo faccio...pur avendo studiato con i migliori precettori. Ok, come vuoi, sarò schietta. Come si chiamano i tuoi genitori? Sebbene io abbia già una mezza idea....”
“Come vuole che si chiamasse...è ovvio che la chiamavo mamma. Non mi ha mai voluto dire il suo nome e...per quanto riguarda mio padre non l'ho mai conosciuto. Sono cresciuto solo con lei e il mio nonnino.” risposi con sincerità omettendo di dire che a casa nostra vi erano anche i servitori che lavoravano per il nonno.
“Come mai?”
“Quando...e se la ritroverò, glielo chiederò io stesso. Se invece vuole sapere se appartiene ai pilastri le posso dire che credo di no...la mia conoscenza della magia, e del galateo e degli inferi in generale li ho ottenuti grazie al mio nonnino.”
“Davvero? E chi sarebbe?” chiese sporgendosi e prendendomi la mano
Sembrava triste, anche se cercava di non darmelo a vedere.
“Era un demone mooolto anziano. Un giorno incontrò incontrò mia madre in Germania quando avrò avuto 2 anni credo. All'epoca lei era senza soldi. Il nonnino ha rimandato i suoi impegni ed ha ascoltato la storia di mia madre dandoci un tetto sulla testa.” le risposi fingendo di non essermi accorto della sua reazione.
“In Germania...ma non eri Italiano?” chiese pensando che mentissi.
“Certo che lo è” disse una voce apparsa all'improvviso alle spalle della signora Gremory
“Mephisto Pheles-sama...è un onore averla qui.” disse
“Nonnino...ciao che ci fai qui?” dissi correndo ad abbracciarlo
“Nonnino...lui sarebbe tuo nonno?” chiese meravigliata lady Gremory, conscia del fatto che mio nonno per secoli aveva rifiutato miriadi di matrimoni, con demoni molto avvenenti.
“Suvvia Kalel....hai dimenticato la buona creanza. La padrona di casa non ti ha dato il permesso di alzarti da tavola...torna a sederti” disse con aria bonaria.
“Nonostante tutto risponderò lo stesso alla tua domanda. Ho saputo da quel giovanotto di Mc Gregor che eri diventato ospite dei genitori di Sirzech-kun e visto che dovevo discutere alcuni...dettagli concernenti la tua istruzione ho ritenuto opportuno che passassi a salutare te ed i tuoi ospiti.”
“Deve essere molto legato a suo nipote” rispose la donna sapendo che, il più anziano tra i demoni in vita, era dai tempi di Faust che non metteva più piede negli inferi.
“L'ho visto crescere...ha vissuto nel mio castello fino al giorno in cui mi ha chiesto perché vicino al castello c'erano solo freddo e buio.”
“E come è finito in Sicilia?”
“Un giorno, avrà avuto 3 anni, e decisi di portarlo con me, assieme a sua madre ad un congresso di magia a in Sicilia. Giunti in quell'isola per la prima volta gli sentii fare un apprezzamento su di un paesaggio. Gran Bretagna, Scandinavia, non gli erano piaciuti...ma si innamorò di quell'isola al punto che decisi di comprare loro una campagna ai piedi dell'etna, vicina al mare...cenavo tutte le sere con loro, anche se forse mi sarei dovuto trasferire li”
“Non è colpa tua nonno...la colpa è mia se io fossi tornato a casa prima...” dissi con rabbia
“Saresti morto come tua madre...è un bene che tu abbia perso l'autobus” disse mio nonno
“la mamma è viva...non so dove...ma sento che è ancora viva...” protestai con foga.
“Si hai ragione...scusa figliolo. A volte noi vecchi crescendo dimentichiamo...” disse sorridendo, mentre gli occhi sembravano tristi.
“Ma lei sa qualcosa dei parenti della madre?”
“Purtroppo no. Lei mi disse di essere orfana e dopo aver controllato se negli inferi qualcuno la cercasse, anche come esiliata, ritenni che lei non mi stesse mentendo...”
“Ma perché ha permesso che andasse in giro da solo per quasi due anni? Perché non lo ha preso con se subito?”
“Vedi piccola...non è mai stato in pericolo seriamente, l'ho divinato per tutto il tempo aiutandolo di nascosto.”
“Eri tu che facevi comparire il cibo, i vestiti e quello di cui avevamo bisogno?” chiesi sorridendo vedendolo annuire
“Volevo che fosse una sua scelta, il tornare da me...e mi ha fatto piacere che abbia chiesto a Sirzech-kun di cercarmi per chiedermi il permesso di rimanere con Akeno e Rias. Capisco inoltre il motivo che lo ha spinto a proteggere Akeno senza portarla nel mio castello”
“E quale sarebbe?” chiese la donna curiosa
“Quando conobbi Akeno, lei aveva paura dei demoni e ho dovuto passare settimane solo per convincerla a fidarsi di me...che sono solo un mezzodemone...se l'avessi portata subito dal nonno, sapendo come era stata cresciuta...” risposi con schiettezza
“Capisco...certo è logico. Se si fosse svegliata in casa di un demone potente come lui...di sicuro non si sarebbe fidata di te. La vostra parentela inoltre spiega la tua erudizione su argomenti che avresti dovuto ignorare...”
“Ma ora chi si prenderà cura di lui...lo vuole lasciare a noi?”
“Si e no. Si perché a causa dei miei impegni rimarrebbe solo molto spesso finendo per annoiarsi...no perché stiamo parlando del mio unico erede.”
“Quindi lei ha adottato il bambino?” chiese sempre più curiosa
“Lui aveva già due genitori in vita...quindi ho adottato la madre. Questo fa di lui, legalmente, mio nipote.” disse materializzando una copia del documento di adozione in cui il mio cognome e quello di mia madre erano oscurari.
“Può diventare anche il miglior demone esistente...potrebbero comparire milioni di nonni veri e propri ma come vedi quel documento è legalmente inoppugnabile”
“Beh in fondo parliamo del demone che ha incastrato Faust” rispose la madre di Rias.
Questa volta si vedeva che il suo sorriso era vero...sincero. Sembrava che quel documento l'avesse sollevata da qualche preoccupazione...da un dubbio etico o da qualche responsabilità che la rendeva triste ogni volta che mi guardava.
Qualche minuto dopo, quando Grayfia tornò nella sala, venni mandato a giocare con Rias ed Akeno mentre lei, facente le veci di Sirzech, trattò con mio nonno riguardo i dettagli della mia istruzione.
Fu deciso che mi sarei allenato, sotto la supervisione di Grayfia, nella scherma e nel corpo a corpo con il cavallo e la torre mutata di Sirzech, a mattine alterne...mentre i pomeriggi Mc Gregor avrebbe istruito tutti e 3 i bambini del castello nella magia.
Questo perché Rias ed Akeno, in quanto estremamente portate per la magia...preferivano uno stile di combattimento meno...rude.
Che ci volete fare...le ragazze a volte sono strane.

Come? Questo non spiega perché ho il tempo di scriverti? Ho avuto un giorno libero?
No fortunatamente no...quando siamo soli Akeno e Rias diventano strane...quando siamo soli negli occhi delle ragazze compare una luce inquietante che potrebbe illuminare una strada di notte (**). Il motivo è molto più terribile.
Tutto ha avuto inizio da un brutto vizio che Rias ed Akeno hanno preso, ovvero dormire nel mio stesso letto.
Akeno, a dir il vero,  lo ha sempre fatto perché asserisce che, dopo 2 anni passati a dormire abbracciati, non riesce a dormire da sola.
Rias invece afferma, mentendo, che trova divertente questa pratica....anche se in realtà credo che lo faccia perché in passato si sentiva molto sola essendo stata per molti anni l'unica bambina in un castello enorme.
Il problema è che se Akeno per me è quasi una sorella, Rias....beh lei in fondo è carina e quindi è un pochettino imbarazzante quando mi abbraccia. 
Nemmeno la madre di Rias o Grayfia, sono riusciti a far desistere le ragazze, dicendo che prima o poi dovevano smettere perché...era sconveniente per delle ragazze grandi dormire nello stesso letto di un ragazzo...al di fuori del matrimonio.
“Vorra dire che lo sposerò” rispondeva ogni volta Rias battendo i piedi
“ ed io...io sarò la 2^ moglie” disse arrossendo Akeno
Sebbene voglio essere sincero, non credo che Akeno lo dica sul serio.
Penso che lo faccia per imitare la sua amica visto che lo dice solo quando pensa che io non sia attento o quando non si accorge che sono presente nella stanza.
“Akeno potrà fare quello che vorrà, ma tu hai già un fidanzato signorina...” era la classica risposta della madre
“Io quello non lo sposerò mai...preferisco farmi suora...e sono un demone. Inoltre avevate detto che avrei avuto tempo fino all'università per trovare marito...e si da il caso che l'ho trovato!”
“Abbiamo detto che saresti stata libera fino al matrimonio...non che avresti potuto rompere il fidanzamento...inoltre, se ti comporti ancora così faremo fidanzare Kalel-kun con un altra principessa.”
“Suo nonno non è un nostro servo quindi non è tenuto ad accettare...e sai bene cosa ha fatto al tuo antenato. Tutti i Bael lo sanno ed evitano di stuzzicare il vecchio. Inoltre Kalel ha detto di voler restare con Akeno che è la mia regina...mentre lui è un nobile come noi e nemmeno tu hai potere su di lui. Hai le mani legate.”
“Non finisce qui signorina, e lo sai...aspetta che tuo padre torni a casa...” diceva ogni giorno quando era stufa di litigare.
Poi ogni volta non succedeva mai nulla.
Suo padre non la rimproverava mai  dicendo che, prima o poi, sarebbe cresciuta ed avrebbe capito l'importanza di quell'unione...anche se temo che quello che ci andrà di mezzo di mezzo sarò io.

Tornando ad argomenti più seri. Parlavamo di come io abbia ottenuto un giorno libero.

Tutto è cominciato una sera in cui i Signori Gremory erano in visita al territorio dei Bael. Eravamo soli al castello perché, per qualche motivo a me ignoto, Sirzech-sama aveva dato a tutti i domestici, Grayfia esclusa, una serata libera.
Quindi, visto che eravamo solo in 5 in tutto il castello, Akeno temeva che diventassimo per l'arrivo di ipotetici ladri. 
Tralasciando il fatto che solo un folle attaccherebbe il castello dove dorme il Maou promisi, assumendo la posa da figo, che sarei rimasto sveglio come ai vecchi tempi...
Inutile dire che purtroppo mantenni la promessa.
Verso mezzanotte Grayfia, come tutte le notti, venne a rimboccarci le coperte mentre fingevo di dormire. In quel momento la chiedere a Sirzech-sama se per caso avesse bisogno di altro o se poteva congedarsi per recarsi nei suoi alloggi.....
Tutto andava bene, esattamente come ogni altra notte che avevo passato in quel castello quando, verso le 2 di notte un rumore sospetto attirò la mia attenzione.
Ridussi a zero la mia aura e, nascondendomi con un incantesimo che serviva sia a deflettere la luce che ad attutire ogni mio rumore, iniziai ad esplorare il castello.
Sembravo un gatto tanto ero veloce e silenzioso e grazie ai miei occhi il buio non era un problema....anche il mio udito era potenziato di notte. 
Sebbene, pur avendo simili vantaggi anche di giorno, grazie alla mia componente angelica, tutte le mie disavventure mi avevano insegnato ad amare girare da solo di notte.
Al calar del sole infatti ci sono meno pericoli da cui guardarmi. 
Controllai tutto il castello, da cima a fondo in pochi minuti vedendo che non c'erano segni di effrazione....il rumore però non accennava a smettere.
In casi come quelli la prassi prevedeva di andare a chiamare un adulto e lo avrei fatto se ci fosse stato un qualche servitore di turno. 
Quella sera però erano presenti solo Grayfia e Sirzech-sama e, visto che Grayfia non faceva altro che ripetere a Rias ed Akeno, che era da maleducati entrare di notte nelle stanze di un maschio... era escluso che perdonasse una simile intrusione, in camera sua per giunta.
Decisi quindi di andare nella camera del fratello di Rias, in fondo negli inferi solo il più forte poteva comandare su altri esseri fortissimi quindi, se ci fosse stato un ladro, lui lo avrebbe saputo affrontare senza far correre rischi alle ragazze rimaste in casa.
Giunto sull'uscio della camera, bussai più volte ma nessuno rispose...quindi poggiai la mano sulla maniglia con delicatezza e spinsi in avanti la porta.
La scena che mi si presentò fu sconvolgente...al punto che non la descriverò perché non voglio rivivere quell'esperienza traumatica.
Mi limiterò a dire che erano entrambi sensa vestiti con il fratello di Rias che, seccato per il comportamento di Grayfia davanti ad altre persone, minacciava di licenziarla se non avesse fatto un qualcosa di cui non mi ricordo il nome.
Grayfia invece supplicava il Maou di non licenziarla perché aveva bisogno del lavoro e fu solo dopo molte ore di roba disgustosa....che quello stronzo promise di non licenziarla a patto di ripetere, in altre sere, quelle....quelle cose.
Quando il sole sorse, visto che lo stronzo aveva sonno, Grafia chiese ed ottenne il consenso di lasciare la camera per preparare la colazione a me e alle ragazze.
Vedendola uscire  decisi di tornare in camera....la mia vendetta doveva attendere!
Non potevo permettere che Grayfia mi beccasse fuori dal letto e scoprisse che avevo assistito a ciò che aveva subito e quindi, facendomi forza, tornai in camera dove le mie amiche dormivano beate...ignare del mostro con cui vivevamo.
Dovevo batterlo prima che Akeno crescesse o sarebbe stato troppo tardi.
Prima che la colazione venisse servita, come se nulla fosse, Sirzech-faccia di bronzo-sama mi chiese come andassero i miei allenamenti con i suoi servi.
Io, con molta diplomazia, mi limitai a dire “bene” e che forse combattendo con me avrebbe potuto farsi un idea migliore.
Le ragazze volevano vedermi combattere ma chiesi, come favore personale, che in questo primo duello amichevole, fossimo solo io e il fratello di Rias a combattere.
Addussi come scusa, che se avvessi sentito le loro grida di preoccupazione, non avrei potuto combattere al meglio.
Scendemmo quindi nella sala dei combattimenti e con i suoi finti modi gentili Sirzech mi invitò ad iniziare.
Mi misi in posizione, con la gamba e braccio sinistro in avanti, e parti all'attacco.
Spiegai le mie ali, (cosa che davanti alle ragazze non avrei mai fatto) ed usai fino all'ultima oncia di luce per forgiare spade che lanciai contro al mio nemico. Speravo di sconfiggerlo col loro potere, mortale per un demone ma Sirzech invece si limitò a rivestirsi con quello che sembrava essere il potere del clan Bael, rendendo inefficaci ogni mio singolo affondo.
Esaurita la luce feci ricorso all'oscurità. Disegnai quindi nell'aria numerosi sigilli con i quali evocai numerosi attacchi a base di fuoco, acqua, vento ed elettricità che lui disperse emettendo singole sfere, grandi quanto una ciliegia, colme di potere della distruzione.
Nemmeno attacchi di fuoco su larga scala ebbero effetto, perché bastava che una singola ciliegia, entrasse nel flusso di fuoco perché si espandesse, in base alla volontà del mio avversario, annichilendo ogni mia fiammata.
“Quando anche il tuo potere demoniaco sarà finito mi dirai perché oggi sei così ostile?” chiese sorridendomi.
“Mai...ho ancora una carta da giocare..anzi...una carta e mezza” dissi recidendo il flusso di energia che alimentava il mio fuoco demoniaco.
Attinsi quindi al potere che rimaneva nel mio nucleo ed attivai la mia trasformazione, aumentando sia la mia mole, che la mia forza.
“Urca si vede che il mio predecessore ti ha modificato proprio per bene...i tuoi parenti non diventavano così forti trasformandosi, al massimo triplicavano la loro forza. Ma dimmi...qual'è il tuo personaggio preferito?” disse mentre mi vedeva ricorrere al touki.
“Cosa c'entra questo adesso...che vuoi dire con il fatto che sono stato modificato?”
“Ora inizio a capire...ma temo che dovrai arrivarci da solo...intanto colpisci quando vuoi.”
“Non ho bisogno che me lo dici...” dissi mentre il suo intento omicida mi paralizzava. Fu in quel momento che le parole di Son Wukong mi tornarono alla mente.
“Ricorda Kalel...tu credi che stare vicino al tuo avversario aumenti il rischio di essere colpito...ma non è così. Più sei vicino meno potere il tuo avversario potrà usare....Non sprecare un attacco per paura di farti male.”
Risoluto, come mai ero stato nella mia vita, mi gettai verso il mio il mio avversario però, mentre mi scagliavo verso il mio avversario, nella mia testa sentì una voce parlarmi.
“Ragazzo, il combattimento è perso...la vedi quella ciliegia distruttiva o come l'hai chiamata? Prendila tra le mani...”
“Ma sei scemo...” gli risposi col pensiero mentre rallentavo la mai corsa senza che me ne rendessi conto. “Quella distrugge il fuoco, la luce ogni cosa...che cosa credi che farà al mio corpo...” dissi mentre, senza accorgermene, ero ormai fermo davanti alla sfera che si illuminava alternando il nero al rosso.
Fu in quel momento che uno spettatore di cui non avevo percepito la presenza urlò dagli spalti :
“Sirzech fermalo...qualcuno lo sta controllando!”
Dalla voce sembrava essere Ajuka-sama, uno degli Yondaime-Maou ma era tardi...senza riuscire a fermarmi presi la sfera e le mie mani divennero nere come l'oscurità più profonda.
Quel giorni svenni per la seconda volta.

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(Qui il narratore è Grayfia)

“Signori Gremory” dissero in coro i restanti 3 Maou
“Madre...Padre” disse Sirzech
“Signora...Signore” dissi io rivolta ai miei suoceri
“Grayfia...non c'è nessuno quindi comportati da nuora...” mi rimbeccò la madre di mio marito.
Dal giorno del matrimonio lei, visto che ero rimasta sola, mi era stata accanto sia come suocera, insegnandomi i doveri di una moglie che come madre nei momenti di sconforto.
“Cos'è successo...al piccolo? Cosa dovremmo dire a quelle bambine che sono fuori dalla stanza in lacrime?” chiese mio suocero
“Oggi era strano ha sfidato Sirzech a duello e lo ha affrontato come se fosse un nemico...poi pare si sia fermato ed abbia afferrato una sfera carica di potere della distruzione...”
“Quanto carica” chiese mia suocera
“Così madre...” disse Sirzech creandone una identica
“Non è molta...ma potrebbe distruggere uno o due muri...come mai il suo corpo è integro...?” chiese la principessa della distruzione mentre poggiava una mano sulla testa del ragazo.
“Non ne ho idea...dai dati raccolti da Ajuka, si è dissolta subito...ma come non abbia fatto danni è un mistero...” disse Sirzech  “è stato...come se fosse stato immune.”

(SCHIAFFO)

“Madre perché....?” chiese mio marito dopo essere stato schiaffeggiato.
“Se avevate simili intenzioni perché non ci avete fatto portare i bambini con noi?”
“Non abbiamo fatto nulla fino a quando i bambini erano a letto...” protestò Sirzech
“Grayfia, ed anche tu Serafall...ho bisogno di un testimone non di parte. Leggete la mente del piccolo...purtroppo nella sua mente c'è un blocco imposto da qualcuno...ma dovreste poter vedere ciò che ho visto io.”
Man mano che le due donne osservavano i ricordi del bambino...le loro reazioni cambiavano. Grayfia divenne talmente rossa in volto da rivaleggiare con i capelli del marito, mentre sulla faccia di Serafall comparve un sorrisetto...
“Sirzech-kun...non sapevo che foste così trasgressivi...mi meraviglio di te! Inoltre se avessi saputo che eri così dotato...quando eravamo piccoli non ti avrei rifiutato...anzi...” disse sorridendo maliziosa.
“Serafall...ma cosa dici...ti ricordo che è successo secoli fa...ed inoltre cosa avresti visto?” protestò il Maou cremisi sulla difensiva mentre alle le sue guance erano diventate rosse.
“Che Kalel-kun ha visto ciò che avete visto voi tre monellacci da piccoli e che vi ha traumatizzato per settimane...” rispose ridendo ed indicando i suoi 3 amici
“Come non ci arrivi? Dai avevate più o meno la stessa età di Kal-chan...”
“Anche tu hai visto quello” ribattè rosso in viso Ajuka che aveva colto il punto della situazione.
“Si ma noi ragazze siamo più mature..non ci sconvolgiamo così facilmente...Però voi 2 l'avete fatta grossa...” disse indicano me e mio marito.
“Ma cosa...è successo” disse mio marito, mentre mia suocera e la sua amica d'infanzia scuotevano la testa con un solo pensiero : può un Re essere così ingenuo in certe cose?
Toccava a me, sua moglie, essere più precisa e discreta possibile e per questo, raccogliendo il coraggio, dissi davanti alla donna con cui ho lottato per mio marito ed..ai miei suoceri :  
“Amore, ieri notte il bambino ci ha visto mentre eravamo...in camera tua...quando abbiamo fatto quel giochino di ruolo.....
“Stai scherzando? Ma anche se fosse pure io ho visto i miei fare certe cose...anche Rias...ma non per questo abbiamo sfidato a duello...

(SCHIAFFO)

IDIOTA” tuonò mia suocera
“Tu hai visto i tuoi GENITORI, fare quello che fanno tutti i genitori...cose semplici." disse arrosendo ma cercando di non mostrare che anche lei fosse in imbarazzo.
"Lui ha visto il fratello della padrona di Akeno, minacciare una cameriera di licenziarla se non si fosse sottomessa a compiere certe pratiche, che per quanto tipiche di una coppia sposata, di solito un bambino della sua età non dovrebbe nemmeno immaginare.
Sai qual'è il problema, idiota di un Gremory che non sei altro? Che lui si è convinto che quando Akeno sarebbe diventata...abbastanza grande tu avresti potuto costringerla a fare le stesse cose...”
“Ma io non lo farei mai” protestò debolmente mio marito. 
In fondo era vero. Ero stata io a scrivere le sue battute e aveva pignucolato per tutto il tempo dicendo che non erano nel suo stile.
“Lo sappiamo tutti Sir-tan...ma lui è un bambino che, pur essendo rimasto con voi per mesi, ancora non è stato informato del fatto che voi sieta una coppia sposata da secoli. 
Ora questa pagliacciata, che potreste anche evitare visto che tutti negli inferi sanno che siete sposati, potrebbe anche andare bene se tu l'avessi fatta con una donna dal mio aspetto...ma tu, Grayfia, sei identica, aspetto, a sua madre...colore dei capelli a parte...quindi direi che non serve Ajuka per calcolare questa equazione.
Dal SUO punto di vista hai costretto una cameriera identica alla madre defunta, della cui presunta morte si sente colpevole, a fare cose molto brutte...visto che qualcuno di insospettabile ama calarsi nel ruolo. Quindi è logico che abbia temuto che un giorno farai lo stesso con una Akeno..più adulta”
“Ma è una cosa contorta....”
“Si non lo nego...” disse mio suocero intervenendo per la prima volta
“Ma lui ha solo 11 anni...non puoi pretendere che comprenda un gioco di cui non conosce le regole. Dal momento che lo hai accettato in casa tua, devi iniziare a comportarti da genitore ed assumerti le tue responsabilità.  Forse non ti ricordi, perché eri piccolo, ma il giorno che tu vedesti me e tua madre...le tue nonne mi costrinsero a mandare il mio Harem in un altro castello e costrinsero me e tua madre a stare insieme solo in castelli dove non tu avevi il permesso di andare...”
“Come posso rimediare...” disse risoluto il Maou consapevole dell'errore commesso.
“Tu non puoi fare nulla...da che mondo è mondo, questo è un lavoro che solo una madre può fare...” esclamò mia suocera
"Ci vuole pensare lei madre?" chiesi sperando in un suo intervento
“No. In questo caso io sarei la nonna...quindi lascio tutto nelle tue mani. Che escano tutti eccetto Grayfia. Serafall....se vuoi puoi restare...ma gradirei che tu non stuzzicassi il bambino come fai di solito....dovrai aspettare che cresca un po per trastullarti con lui...sempre se Rias ed Akeno te lo permetteranno” disse sbuffando

***************************
Alcune ore dopo (narratore sempre Grayfia)

“Che ore sono...” chiese con aria mortificata vedendomi seduta accanto a lui
“L'ora di pranzo è passata da un pezzo” risposi usando il tono più dolce che potevo fare
“Ho perso...” non era una domanda
“Beh attualmente solo un demone potrebbe pareggiare contro mio marito”
“Marito...vuoi dire che siete sposati?” disse arrossendo.
“Si e di solito non si entra nella camera di qualcuno di notte senza bussare...”
“Non lo sapevo...scusa...però avevo bussato” disse.
Sembrava veramente dispiaciuto. In fondo non è un ragazzo cattivo. 
“In verità sono io a doverti chiedere scusa...ho visto i tuoi ricordi e so che hai sentito un rumore e per non disobbedermi hai pensato di entrare nella camera di un maschietto come te...e ci hai visti giocare.”
“Giocare? Quello me lo chiami giocare...sembrava una tortura...” disse incredulo
“Un gioco da adulti...diciamo che in quel modo...un papà mette un bambino dentro una mamma.”
“Quindi se io e Rias e io ed Akeno ci sposassimo...per diventare genitori dovremmo fare quello?” chiese stranizzato 
“Nono...non pensarci nemmeno...ti dico solo questo e poi cambiamo argomento...ci sono cose che tu un cavaliere non può chiedere. Sirzech fingeva di essere cattivo perché dopo secoli di matrimonio volevamo ravvivare la nostra vita di coppia...ma ogni cosa che gli hai sentito dire...sono stata io a chiedergli di dirla. Comunque sei stato un vero cavaliere...hai lottato contro uno dei demoni più forti, per difendere il mio onore e quello di Akeno.” dissi baciandolo sulla fronte.
 In fondo se lo meritava.
“Sai che facciamo...” disse Serafall uscendo dalla penombra
“Visto che mamma Grayfia è timida e sta solo peggiorando la situazione...quando avrai 14-15 anni vienimi a cercare che ti spiego io come si fanno i bambini...ti prometto che ti piacerà...” aggiunse quella milf ultra-secolare che ama vestirsi da ragazza magica.
La cosa comica è che lei non solo notò il mio sguardo irritato per una simile proposta indecente ma, anziché capire che un tale comportamento, con un demone che poteva essere suo nipote, era fuori luogo...ebbe il coraggio di rispondermi.
“Non guardarmi così! Anche tuo marito andò con una ragazza dell'harem del padre la prima volta....idem Ajuka e Falbium. Io però sono anche carina...e lo farei gratis...” disse poggiando le tette sulla faccia del bambino, per caso ovviamente.
“Smetti di traviare il mio ometto...” le risposi espandendo la mia aura e sillabando, senza emettere alcun suono, la parola “puttanella!”
“Disse la quella che ama fare i giochi di ruolo....”
Vi rendete conto? Mi risponde...ha anche il coraggio di rispondermi...
“Senti...puttanella...Sei gelosa che Sirzech ha scelto me...annullando il vostro matrimonio?”
“Ragazze...possiamo concludere questa buffonata, prima che perdiate quel poco di contegno che vi resta? Lo chiedo perché sarebbe brutto dover spiegare a suo NONNO dove il nipote ha imparato un simile ed oltraggioso linguaggio” disse una voce proveniente dall'angolo opposto della sala.
“Certo zia (***)” “Certo madre” rispondemmo tese vedendo gli occhi di mia suocera...eravamo entrambe convinte che fosse uscita dalla camera.
“Bene...ometto." disse avvicinandosi a Kalel con un sorriso gentile sul volto
"Mio figlio e sua moglie non faranno più nulla in castelli pieni di bambini...hai la mia parola.  Se, quando avrai 14-15 anni, la regina Serafall volesse farti diventare un maschietto a tutti gli effetti....se vorrai, potrai acconsentire, Da quello che si dice in giro non dovrebbe dispiacerti...anche se non posso garantire lo stesso per la tua futura moglie...chiunque essa sia” disse sospirando mentre pensava alla reputazione di Serafall.
"Ma credimi, sul mio onore di membro della casata Bael...se ti azzardi a provare ad imitare quello che hai visto, con Rias, mentre sei un mio ospite... Potresti essere anche il figlio di Dio... ti ricordi cosa è successo al tuo fuoco? Bene io lo faro alle tue palle! Rias ha già un fidanzato....mi sono spiegata?” disse concentrando il potere della distruzione in una mano e cancellando dal creato un intero pezzo di muro.
“E se lo battessi...? Potrei diventare il fidanzato di Rias?” chiese il mio ometto cercando di sembrare più coraggioso, di quello che in realtà era.
Si vedeva lontano un miglio che tremava di paura.
“Fidati...potresti anche avere sia Albion, che Ddraig contemporaneamente ma non ci sarebbe partita...lui è immortale...” disse mia suocera, per impressionarlo.
Sebbene un adulto avrebbe capito che stava bluffando. Uno solo Drago celestiale sarebbe bastato a battere anche il Phenex più potente.
“Ma se riuscissi a batterlo...visto che col carattere di Rias, lui per sposarla dovrà vincere un rating game...mi darebbe il permesso di sposarla?””  
Bravo! Insisti come abbiamo fatto io e mio marito.
“Se e dico se...tu riuscissi a sconfiggere una fenice...allora si...” disse congedandosi.
Kalel non poteva vederla, visto che mia suocere gli dava le spalle, ma quando si voltò verso di noi per uscire dalla stanza...aveva iniziato a sorridere.

**********************************

“Cara...” chiese mio suocero
“Si tesoro?” rispose mia suocera, sorridendo indifferente davanti ad un gruppo di demoni allibiti dal livello di mafiosità  che una madre aveva appena raggiunto con un bambino da poco uscito dal coma.
“Ti ricordi chi fu...l'ultimo ad essere minacciato di evirazione con quel...singolare metodo? Vero?”
“Certo che me lo ricordo caro...sei stato tu...e mi sembra che oltre ad averle ti funzionino ancora...” disse sorridendo con malizia mentre mio marito Sirzech arrossiva.
“Perché allora hai minacciato il nipote di Mephisto?” chiese mio suocero temendo la risposta
“Per invogliarlo ad allenarsi. Rias è cotta di lui e viceversa. Già dormono nello stesso letto...pensa quando nostra figlia diventerà meno bambina. Cosa progetterà la perversa mente di una adolescente...anzi mi correggo...di due, se contiamo Akeno-chan. Temo che il povero Kal soffrità di epistassi croniche...” disse continuando a ridere.
“E Raiser? E i Phenex?”
“Che si fottano. Loro e la loro arroganza proprio non li tollero.” disse lasciando allibiti tutti noi e suo marito per un simile linguaggio.
"Suvvia, smettete di fare quelle faccie siete maggiorenni da secoli..." disse rivolta a noi giovani
"
Con la tua decisione hai mancato di rispetto a me, alla casata Bael e alla mia abilità, scegliendo il rampollo di quello stupido clan e fissando, senza consultarmi, la data del fidanzamento di Rias, prima del termine che io e MIA FIGLIA avevamo concordato...” disse con un tono che non ammetteva repliche.
Anche se bisogna ammettere che per evitare che le bambine, andate a trovare Kalel, la sentissero non aveva mai alzato il tono della voce.
“Ora in quel letto vi è l'ultimo erede di un clan estinto i cui beni sono bloccati e pari a quelli di tutti i Phenex messi insieme. Certo dovremo aspettare fino alla fine del suo liceo...ma volendo, se questi due si degnassero di regalarmi un bambino...” disse guardandomi di traverso “Nostro nipote potrebbe ereditare il casato Gremory e mia figlia potrebbe essere felice come non è stata sua zia, la moglie di mio fratello. Quindi...terrai per te il fatto che sembra la copia in miniatura di Azazel e che, per quanto sia stato pulito, il campo di battaglia puzzasse di luce...perché se Mephisto ha adottato quel bambino ci sarà un motivo...un motivo tanto grande da spingere il figlio di cui porto ancora i segni della gravidanza a mentirmi.” disse fulminando mio marito con lo sguardo
“Eh se parlassi...con Lord Phenex...lo stesso” disse deglutendo mio suocero
“Non lo farai...e su questo non ho voglia di scherzare! Io un uomo che si comporta come mio fratello non lo voglio a fianco di Rias. Preferisco quel bambino umile che per non farmi leggere il pensiero mia ha fissato le tette ad un pallone gonfiato come Raiser che pur essendo ancora un bambino ad ogni festa esce le sue serve per pomiciarci.  Ora, siccome annullare il matrimonio adesso farebbe sorgere sospetti, noi faremo finta di nulla e continueremo questa pantomima. Spera solo che da qui al 3 anno di liceo Kalel diventi la Criptonite di Raiser....o rischi di perdere una figlia ed una moglie."
“La Criptonite....mamma lo sai che quando ti vengono queste trovate sei spassosa...” disse teso Sirzech.
“Nemmeno io so come mi nascono certe battute...a volte però qualcuno dimentica che la piccola Rias non è brava a chiudere la mente e che avendovi messo al mondo e cresciuto...so sempre quando mi si mente o mi si nasconde qualcosa....”
“Si...ma in quella stanza...quando ho detto quella frase...Rias non era presente...”
“Ho letto la mente di Rias il giorno in cui Kal-kun giunse svenuto al tuo castello...da allora ho mandato il mio famiglio ad investigare...” disse facendo comparire il suo famiglio sul suo dito
“é una chimera artificiale creata dal primo mago con cui feci un accordo...unisce, tra le tante cose, parti di camaleonte a quelle di un pipistrello...leggermente modificate quando è diventato un famiglio” disse sorridendo sapendo che nessuno di noi ne conosceva l'esistenza.
“Quanto a te...Grayfia.” disse guardandomi con gli occhi torvi
“Oggi hai avuto la dimostrazione di quanta confusione crei in un bambino, in un maschietto sopratutto, il tuo duplice ruolo. Ti avevo avvertita di non legare troppo con lui....di mantenere una certa distanza, perché sapevo che sarebbero sorte situazioni simili.
Inoltre se Sirzech fosse realmente un discendente del vero Lucifero...mi starei zitta, ma visto che gli inferi sono cambiati anche i Lucifuge possono cambiare(****). Per questo mi aspetto che da oggi stesso inizierai a comportarti come si confà alla moglie del Maou...e alla futura madre dei miei nipoti.” disse trascinando per l'orecchio suo marito fuori dall'ala in cui dormivano i ragazzi.

Quello fu il giorno in cui io, Grayfia Lucifuge, servitrice del Maou Regale, misi da parte le tradizioni del mio casato per diventare la moglie del Maou in ogni occasione.
Sebbene ciò potrebbe rendere Sirzech geloso, sappi che se l'ho fatto è stato per te ometto

****************************

Caro kalel, sono Grayfia.
Queste pagine rimarranno invisibile fino al giorno in cui non sarai abbastanza maturo per farti una risata su ciò che successe in questa giornata.
(magari dopo che sconfiggerai Raiser...si sono convinta che ci riuscirai, ne hai tutti i mezzi.) 
Ho deciso di completare il tuo racconto, aggiungendo parti in cui tu eri incosciente perché volevo che tu sapessi, che molte delle tue preoccupazioni erano infondate.
(sebbene potrai scoprilo solo fra molto tempo).
La tua futura suocera ha sempre saputo chi sei in realtà e preferirebbe che fossi tu a farla diventare nonna piuttosto che quel cafone di Raiser.
Mi piacerebbe inoltre che...quando crescerai se avessi qulache domanda su certi argomenti...visto che Sirzech è troppo timido per fare quel tipo di discorsi..tu venissi a parlarne con me.
P.S : Se vengo a sapere che sei andato da Serafall giuro che ti uccido con le mie mani.

Nota dell'autore
Salve a tutti ed eccoci con il capitolo domenicale, sebbene sarebbe dovuto uscire alcuni giorni fa. (per capodanno).
Questo è un racconto breve, e spero che vi abbia divertito perché questo doveva essere lo scopo di questa storia extra. Ho cercato di mostrare alcuni eventi, distanti nel tempo che vedevano Kalel alle prese della sua futura suocera. ora secondo me il matrimonio, anche nel novel lo ha voluto il padre, io, come ho scritto nel racconto mi sarei sentito umiliato se mia moglie avesse scelto un marito per mia figlia solo in base al fatto che l'abilità da me ereditata non avrebbe permesso a mia figlia di evitare il matrimonio....

Sirzech
E' stato sgridato come un bambino...ed ha pure preso degli schiaffi. sarai anche un Maou, ma la mamma è sempre la mamma....Il suo combattimento con Kalel è vagamente ispirato a quello con Issei nel volume 8, sebbene il bambino, essendo privo di armatura è stato graziato.

Grayfia 
Si è affezionata a Kalel....ma (lo dico per i più tragressivi) rimarrà sempre a livello di madre-figlio...nientre situazioni ecchi (scusatemi ma anche la mia fantasia ha dei limiti... :) )

Serafall.
Qui apro un capitoletto a parte. In questa novel non è la ragazza magica svampita della serie. Ha secoli di vita quindi sa cosa vuole e come ottenerlo. Sta inondando la mente di Kalel di tonnellate di messaggi subliminali. In modo da coglierlo al balzo quando sarà più grande....e state attenti visto che lei avrà un ruolo importante nella storia.

Le voci
Si Kalel sente le voci nella testa....ma non sono sue nemiche anzi....cercano di spiegargli qualcosa, tipo in bleach (scusatemi, a chi non piaccia, ma in questa fiction avrà un ruolo importante)

Note varie
(*) : questo è un metodo diverso da quello che Piton spiega ad Harry. Si basa sugli insegnamenti di Brom che vengono impartiti ad Eragorn in "Eragorn" il primo libro della tetralogia dell''eredità. Per impedire la lettura della mente, anziché svuotarla, si ci concentra su un unico pensiero (le squame di Saphira o il proprio pollice nel libro...le tetta della madre di Rias qui...mi sembravano più consone alla fiction)

(**) : è un riferimento a Kenichi. Per chi non conoscesse l'opera allego un link
http://www.mangaeden.com/it-manga/historys-strongest-disciple-kenichi/2/38/
(la vignetta centrale con i 3 maestri) 

(***) : In segno di rispetto. Nella novel non viene accennato che siano parenti eppure nel volume 4(mi pare chiama così il padre di Rias)

(****) : Rocky IV...non dico nulla di più

Oggi voglio fare anche due comunicazioni
1) ho iniziato a scrivere un Cross-over su Hp...penso che sarà bisettimanale
2) Giorno 6, la befana si porterà via anche il primo volume di questa saga. Arriverà Kiba e presenterò i primi 2 pezzi della scacchiera di Kal-El. Poi si comincerà con la trippa vera e propria : il mitico volume uno e le sue enormi novità ideate in questi giorni festivi. Ci saranno cambiamenti epocali, che sono causa di questo capitolo...non vi dico altro.

Mi raccomando commentate e se vedete errori ditelo che col tablet è difficile scrivere senza che il correttore automatico non si intrometta.

 

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Capitolo 6
*** Extra life parte 2 ***


Disclaimer : io non posseggo ne i personaggi ne l'universo di Highschool DxD. Essi appartengono all'autore e alla casa editrice, eccetto quelli che ho inventato. 

Arriva Kiba il cavaliere

“Voglio vivere” pensai mentre la mia vita si stava per finire in silenzio all'interno di un bosco innevato.
Ero una cavia, uno dei tanti bambini raccolti per un progetto segreto della Chiesa, che ad essere onesti in un certo senso si era rivelata astuta.
I preti infatti riunirono solo bambini che, come me, possedevano un abilità speciale e che essendo orfani nessuno avrebbe mai cercato.
Il loro scopo? Renderci artificialmente in grado di brandire Excalibur, una delle più potenti spade sacre.
Per questo motivo siamo stati sottoposti ad esperimenti ogni giorno, giorno dopo giorno.
È stata dura, ma quando ci dissero che saremmo diventati dei bambini speciali e che un giorno saremmo stati scelti da Dio....abbiamo smesso di avere paura.
Un giorno però, tutto è cambiato improvvisamente....hanno deciso di smaltirci.
Ci riunirono in un solo luogo e hanno sparso del gas su di noi.
Le mie mani si paralizzarono, le mie gambe smisero di muoversi e il mio corpo fu attraversato da un dolore intenso. Sembrava che avessi il sistema nervoso distrutto.
Perdevo molto sangue, ed anche le lacrime sgorgavano, senza che riuscissi a fermarle, fino a quando la mia coscienza si indebolì.
Molti dei miei compagni morirono in preda alla sofferenza di fronte a me.
All'improvviso però uno dei miei compagni spinse via uno dei ricercatori ed aprì la porta con la forza.
Vedendolo i miei compagni mi gridarono di scappare visto che ero quello in condizioni migliori....ed io lo feci, io scappai dalla stanza dopo essermi alzato.
Un solo pensiero animava la mia corsa : io non voglio morire.
Credo che la mia fuga sia stata favorita dall'effetto sorpresa, forse speravano che la nostra devozione ci impedisse di ribellarci. Tuttavia, gli inseguitori mi hanno inseguito con insistenza.
Ho continuato a correre, mentre la neve cadeva, ricordando i giorni trascorsi presso il laboratorio.
Ricordai quando io ed i miei compagni ci ripromettemmo di diventare esseri speciali, quando mangiavamo insieme, quando cantavamo insieme o ridevavamo.
Ora sono morti ed io sono l'unico che si è salvato.
Lentamente però la mia coscienza iniziò a sparire, assieme dolore che attraversava il mio corpo.
In quel momento iniziai a desiderare ardentemente la vendetta contro coloro che hanno ideato il progetto Excalibur.
Quando a mia resistenza e la mia coscienza raggiunsero il loro limite caddi in silenzio, all'interno della foresta, senza riuscire nemmeno a muovere le dita.
Non volevo che la loro morte fosse vana. Io.....io.....Volevo semplicemente vivere.
Mentre la mia coscienza stava svanendo, un colore cremisi apparve ai miei occhi ed alzando la testa vidi una ragazza dai capelli cremisi ed un ragazzo dai capelli neri in piedi di fronte a me.
Ho potuto vedere il suo sorriso, anche la mia vista era sfocata.
"Cos'è che desideri?"
Mi lo chiese mentre mi sorreggeva, stavo per morire.
“No non morirai” disse il ragazzo sorridendo.
Quello fu il mio incontro con la mia padrona, Rias Gremory e con il ragazzo che per la prima volta mi diede una scelta.

Parte 2
Quando aprii gli occhi, vidi che mi trovavo in una stanza di una casa, steso su di un letto.
Ero un po' intimorito a causa del fatto che mi trovavo in un luogo sconosciuto.
Ricordavo infatti gli avvenimenti del laboratorio, la corsa nel bosco e l'arrivo dei due ragazzi...
Un sospetto mi assalì...che fossero alle dipendenze della chiesa?
Che mi avessero riportato in una qualche struttura segreta?
Mentre i dubbi mi assalivano, la porta si aprì e una piccola ragazza con una bacinella entrò. Aveva delle orecchie come quelle di un gatto che uscivano dalla sua testa......Lei è un mostro?
"..........!"
La ragazza si rese conto che ero sveglio e si precipitò fuori dalla stanza portando la bacinella con lei.
“Ara ara, ti sei svegliato? Capisco, è un sollievo. Allora devo chiamare Rias e Kalel”
Ho sentito la voce di un'altra persona provenire dalla porta che era rimasta aperta.
Mi alzai dal letto e guardai lentamente fuori.
Vidi una camera spaziosa, un soggiorno....dei tavoli ed altri oggetti di uso quotidiano.
Notai una ragazza dai capelli neri e la ragazza di prima dalle orecchie animalesche, ma non mi mostrai fino a quando la ragazza dai capelli neri non lasciò il salotto.
Quando la via era libera, mi decisi ad uscire e la ragazza con le orecchie animalesche, vedendomi si nascose dietro ad un muro mentre il suo corpo si irrigidì.
“Tranquilla...non è una ragazzo cattivo. È solo spaventato perché pensa che siamo alleati di chi lo ha torturato...” disse un ragazzo di cui non avevo notato la presenza.
Si avvicinò alla ragazza accarezzandole la testa porgendole un biscotto.
"........."
Lei mi guardò in silenzio...guardò lui e iniziò a mangiare il dolcetto.
Nello stesso momento la ragazza dai capelli neri apparve portando seco una ragazza dai capelli cremisi con lei.
Eccetto la ragazza con le orecchie anomale, tutti sembravano avere più o meno la mia età, dovevano essere tredicenni o quattordicenni.
Non appena apparve la ragazza dai capelli cremisi, quella con le orecchie animalesche si nascose dietro di lei. Sembrava che fosse molto legata a lei.
"Non trattare male questa ragazza, per favore. Non è molto brava a trattare con le persone. Si chiama Koneko, prenditi cura di lei. La ragazza con i capelli neri invece si chiama Akeno." disse la ragazza dai capelli cremisi accarezzando la testa della bambina silenziosa.
Gesto, che come quello del ragazzo sembrava renderla felice.
Fu allora che capii che questi ragazzi avevano un insolito alone intorno a loro e che non apparteneva ad un essere umano.
Erano aure che avevo già percepito al laboratorio....Demoni.
Presi le forbici poste sul tavolo e le puntai contro di loro.
".....Dov'è mi trovo? Perché sono qui!? Chi accidenti siete voi!?" chiesi mentre la ragazza dai capelli cremisi rideva della mia reazione. 
Non si arrabbiò nemmeno per il mio comportamento.
Il ragazzo invece si limitò a muovere un dito e a disegnare strani simboli nell'aria di cui ignoravo il significato.
In pochi secondi il metallo della forbice divenne liquido, cadde sul pavimento e scivolando arrivò ai piedi del ragazzo dove, solidificandosi, riassunse le sembianze di una forbice.
“TI rispondo io ma gradirei che ti sedessi sai...eccetto la ragazza con i capelli Rossi, mi sono ferito molto per salvare le altre due....mi urterebbe se le facessi male.” disse calmo mentre una sedia del soggiorno si animò per immobilizzarmi con i suoi braccioli.
“Che stai facendo...lasciami andare subito” gridai
“A tempo debito...sto aspettando un ospite che credo tu imparerai ad apprezzare...” disse sorridendo
“Ara ara...non credi di aver esagerato?” chiese la ragazza dai capelli neri ridendo
“Forse” disse “ma prevenire è meglio che curare...non vorrei che creasse una spada...”
“Una spada?” chiese Rias “un Sacred gear?”
“Come lo sai....?” chiesi stupito
“Iniziamo dalla prima domanda...è vero siamo demoni e ci troviamo negli inferi, in uno dei castelli di mio nonno. Ti ho portato qui perché in questo luogo quelli che ti inseguivano non hanno potere, ne alleati. Inoltre qui ci sono un sacco di ragazzi che, come te, hanno passato dei brutti momenti...” disse il ragazzo serafico.
"La ragazza dai capelli rossi è Rias Gremory, erede della Casata dei Gremory e Demone di alta classe. Io invece sono un mezzodemone, nipote di Mephisto Phele” continuò il ragazzo.
“Sono morto?”
“Come?” chiesero i due demoni principali
“Se sono in vostra compagnia vuol dire che sono morto e siccome mi sono ribellato a dio sono finito all'inferno?” chiesi col cuore colmo di terrore per ciò che mi aspettava.
“Ti sbagli, sei vivo e non ti abbiamo nemmeno fatto diventare un demone...” disse la rossa. "Kalel è molto versato con la magia. Ha tolto tutto il veleno che ti circolava in corpo e ha curato le tue ferite.”
“Perché un demone avrebbe aiutato un figlio di Dio”
“Anche noi siamo figli di un Dio, sebbene la vostra bibbia lo abbia omesso. Noi non siamo una creazione finita male, noi esistiamo da prima che il vostro dio iniziasse ad espandere la sua influenza in Palestina. Siamo una razza antica e conosciuta in tutte le mitologie che voi umani avete creato. Certo, con il vostro dio abbiamo combattuto per secoli...ma anche molte altre religioni pagane hanno ricevuto lo stesso trattamento. E se pensi che, tutti quelli che la vostra religione ha soppiantato siano tutti malvaggi...beh sei fuori luogo....sarebbe come dire che i tuoi aguzzini sono persone timorate di dio...” disse il mezzodemone causando un emicrania a tutti i demoni presenti...lui però non ne risentiva...
“Kal-kun potresti evitare di nominarlo...non siamo tutte come te...” disse protestando la mora.
“Sorry” disse alzando il braccio
“Io non parlerò...non vi dirò nulla...” dissi pronto a sopportare qualunque tortura
“Non voglio sapere...se un giorno vorrai parlarmi ti ascolterò...nessuno ti forza a parlare...”
“Cosa? E allora cosa volete da me...?” domandai stupito
“Solo sapere cosa vorresti fare una volta tornato nel mondo umano...ma non mentire, so riconoscere un bugiardo...”
“voglio vendicare i miei amici...” dissi mentre il ragazzo sospirava

Parte 3
“Vendicarti...tu?” disse una seconda voce maschile.
Apparteneva ad un ragazzo, giapponese credo, vestito con i classici indumenti da Aikido. Dall'aspetto anche lui sembrava un mio coetaneo.
"Principessa, questo ragazzo spaventato è colui che dovrebbe diventare il tuo futuro Cavallo?" chiese curioso il giapponese
"Sempre se vorrà diventare un demone.” precisò il ragazzo che aveva trasfigurato le forbici.
Era strano, sembrava che volesse far capire agli altri che ero io a decidere...quando mai un demone è così democratico.
“Si Goemon...ti direi il suo nome ma....sembra che lui non ne abbia uno." aggiunse la rossa.
Era vero non avevo un nome, ne avevo ricevuto uno alternativo come soggetto dei test, ma non lo voglio usare.
Non ero più il loro esperimento, dopotutto. Rimasi sconvolto però dal ragazzo.
Era giunto senza che lo udissi, e soprattutto sembrava nascondere qualcosa che emetteva un aura eccezionale....
“L'hai notata...” disse sorridendo mentre sulla sua mano compariva un lungo fodero di legno chiaro.
“Tranquillo, non la userei mai su un principiante...non riesco ancora a trattenermi troppo...” precisò tornando composto.
Inutile dire che non fidandomi, decisi di creare una una spada per affrontare lo spadaccino.
Il ragazzo sorrise felicemente nel vedere la mia reazione.
"Così puoi creare una spada? Devi avere un Sacred Gear, anche se la tua posizione....è orribile. Vedo un certo potenziale in te visto che hai percepito il potere della mia spada...anche se il sensei dovrà lavorare molto con te."
Il ragazzo si avvicinò a me, un passo alla volta, senza perdere il sorriso.
Non riuscivo a sopportare la situazione in cui non potevo prevedere cosa il mio avversario avrebbe fatto, così saltai alla sua destra.
Agitai di scatto la mia spada lateralmente verso quel ragazzo, ma un oggetto mi fece perdere l'equilibrio.
Giunto a terra vidi che era un piccolo, semplice sasso.
“Stavi per usare la spada di tuo padre?” domandò seccata una voce femminile
“Avrei colpito la spada...” protestò il giapponese.
“È una lama mediocre...” disse la ragazza afferrando la lama e saggiandone il filo e la tempratura.
Osservandola bene vidi che era una ragazza dai tratti europei con i capelli neri.
Indossava un Kimono rosa e i suoi capelli erano raccolti in una treccia di cavallo.
“...non avrebbe retto al primo affondo e avresti reciso la testa del biondino...un peccato visto che sembra carino. Comunque mio fratello ha ragione." disse guardandomi negli occhi e sorridendomi. 
"Con la tua attuale forza non riusciresti nemmeno a sconfiggere il più debole dei soldati umani delle varie sette cristiane....figurarsi un angelo.”
“E cosa dovrei fare...” dissi mesto consapevole che era bastato lanciarmi un sasso nei piedi per fermarmi.
“Forse allenarti ed imparare ad usare bene quella Sacred Gear?” rispose stizzito Goemon, irritato a causa dell'interruzione.
“e dove lo trovo qualcuno che alleni un umano qui...” chiesi con sarcasmo.
“Il nostro maestro non è razzista. Se glielo chiedi ti prederà come allievo...anche se gli umani sono lenti a migliorare...” rispose il ragazzo.
“Cosa vorresti dire...e perché dovrei fidarmi di voi? Non so nemmeno chi siete”
“Loro sono Shigure e Goemon, i miei cavalli. Sono fratelli per parte di madre e discendono da due esseri umani che credo anche tu conoscerai. Il padre di Goemon, era Goemon Ishikawa XIII, un samurai praticante lo stile laido, mentre quello di Shigure era invece Daisuke Jigen, il miglior pistolero della sua epoca. Essi erano compagni del celebre ladro Arsenio Lupen III. Loro madre invece è una delle migliori mietitrici mai esistite, al pari di Plutone. Si chiamava Tessa.”
“Mietitrice?” domandai stranito
“Voi umani li chiamate erroneamente angeli della morte...in realtà sono semidei al sevizio di Ade, il Dio che gestisce l'aldilà di umani ed Animali...” Spiegò il mezzodemone.
“I mietitori sono speciali. Se concepiscono un bambino con un essere umano, questo bambino nasce con tutte le abilità e le conoscenze dei 2 genitori Certo poi le deve affinare ma Shigure, ad esempio, ha sempre avuto una mira infallibile, pur odiando (per carattere credo) le pistole. Goemon invece conosceva tutte le tecniche del padre, pur non avendone la forza o l'abilità che sta sviluppando sottoponendosi a rigorosi esercizi...”
“E quale sarebbe il vantaggio? Posso capire che tua madre si sia innamorata di un umano...ma perché scegliere un partner...per dare ai figli le abilità..” era un discorso sensa senso.
“I mietitori non hanno il tempo libero di angeli e demoni che vengono convocati dagli umani. La gente muore in ogni secondo anche se ci sono casi in cui, essendo la vittima abile, devono darle la caccia. Ade quindi, per avere truppe subito pronte all'azione, ha permesso che i figli ereditassero le tecniche dei genitori in modo da poter velocizzare i tempo di addestramento. La nostra nascita è però anomala. Di solito capita che qualche mietitore metta incinta un'umana...ma le mietitrici sono più...schizzinose. Solo coloro che si sono distinti nelle arti marziali, al punto da sfuggire per molti anni hanno ricevuto questo onore. I nostri genitori erano tra questi pochi eletti, al punto che Ade in persona impose a nostra madre di realizzare il loro ultimo desiderio.” disse Goemon con amarezza.
“Ultimo desiderio?”
“Fuggendo per il mondo a causa della polizia, loro non hanno mai potuto mettere su famiglia...non avevano eredi a cui tramandare le loro conoscenze e questo, una volta arrivati sulla cinquantina ha iniziato a pesare. visto che erano decenni che sfuggivano a nostra madre, Ade spiegò che grazie alle doti della sua serva...ciò era possibile. Sentendo la spiegazione del Dio, loro espressero il desiderio di poter tramandare le loro abilità e dopo aver firmato un accordo speciale, in cui giurarono di non fuggire, nostra madre si concesse. L'accordo però prevedeva che una volta diventati padri lei sarebbe tornata per le loro teste. 9 mesi esatti nascemmo io e mia sorella...due gemelli eterozigoti. I nostri genitori vissero solo il tempo di tenerci in braccio una singola volta e poi chinarono il capo verso la falce...”
“Si sono fatti uccidere?” chiesi stupito
“Avevano giurato...” disse serio Goemon
“Da allora abbiamo vissuto con nostra madre che ci allenò, fino al giorno in cui, scoprendo la verità siamo scappati di casa. Dopo siamo andati da Efesto-sama, il creatore di ogni singola falce per ricevere le nostre.”
“ma è una spada...” dissi stupito
“Efesto prese la mia falce e la spada di mio padre e le fuse insieme creando la spada che vedi ora....identica nell'aspetto ma molto più letale. É stato anche così gentile da modificarla secondo le mie aspettative.”
“Ovvero?”
“Tanto per cominciare ha due forme...una normale ed una rilasciata. Quando la rilascio” disse estraendola dal fodero “sulla lama compaiono le stesse rune che sono presenti sulle falci dei mietitori. In entrambi gli stadi” disse riportando la lama al suo ordinario aspetto “Può assorbire le caratteristiche degli oggetti che taglia...”
“Quindi se io creassi una spada di fuoco di livello 1, tu tagliandola potresti rivestire la tua spada di fuoco di livello 1? Ah e perché non la usi sempre rilasciata...?”
“In quello stadio è pericolosa per chiunque...” intervenne Rias
“Già. In quello stadio se un suo amico o alleato si facesse un taglietto minuscolo...vedrebbe la sua vita ridurrsi di molto...” spiegò Kalel
“Esatto...in ogni caso non esiste un fuoco di livello 1...se tagliassi ad esempio una dragonslayer di fuoco....io otterrei la capacità di rivestire la spada di un aura da dragonslayer, di un aura di fuoco, o entrambe, in proporzione alla mia forza. Poi devo essere io a scegliere come usare i poteri che rubo. Inoltre essendo la falce di un mietitore solo il suo proprietario può maneggiarla.”
“E quella tua Shigure? Può fare le stesse cose? Perché non usi una pistola?” chiesi stupito
“La mia è capace di mutare forma trasformandosi in qualunque arma io desideri. Posso rilasciarla attivando il suo potere di falce e ricoprirla con la mia aura...ma no non mi vedrai mai usare un arma occidentale. Non c'è maestria nell'uccidere sparando piccoli pezzi di metallo. Un Kunai o uno shuriken danno più soddisfazioni. Io inoltre non avevo una spada paterna da fondere con la mia falce e quindi Efesto-sama ne ha creata una ex novo per me.” disse sorridendo
"Inoltre se l'arma mi venisse sottratta io potrei farla ricomparire nelle mie mani o teletrasportarmi nelle sue vicinanze.”
“Avrei una domanda...che volevo farvi da tempo” disse la rossa pensierosa
“A confronto con le Caliburn, Excalibur o Durandal o con le loro avversarie Demoniache...chi vincerebbe?”
Quella era veramente una bella domanda.
“In termini di resistenza le nostre. Sebbene Efesto-sama dica di aver usato lo stesso metallo della spada di mio padre, o materiali di bassa qualità come il ferro, sono convinto che lo abbia lavorato ad un livello tale che come resistenza sia pari al tridente di Poseidone..alla falce di Ade o a tutte le altri armi degli Dei olimpionici..” spiegò Goemon
“Cosa te lo fa credere?”
“il tridente di Nettuno è stato forgiato con l'oro...la falce in argento, metalli troppo morbidi per generare armi resistenti agli urti. La spada di marte è fatta di comunissimo ferro. Nelle mani di Efesto qualunque metallo diventa speciale” intervenne Shigure
“Ma in termini di potenza o di potere distruttivo, anche rubando il dragonslayer da una comune spada demoniaca mi occorrerebbero secoli per sviluppare un potere simile a quello di Gram. Inoltre nelle nostre mani, per adesso, queste armi non sarebbero mai in grado, pur essendo più resistenti, di danneggiare tali spade.” ammise il samurai con tristezza.
“E le mie?” chiesi volendo capire che chance avrei avuto con Excalibur
“Shigure un kunai credo sia sufficiente...” disse Goemon prendendo la spada del ragazzo dalle mani della sorella.
Quando la ragazza trasformò la sua spada nell'arma richiesta il samurai con delicatezza, senza forza, mise il piatto della spada a contatto con il Kunai.
Fu sufficiente una lenta pressione perché il Kunai perforasse la parte piatta della lama.
"Questo è successo perché l'hai creata senza saper gestire la tua energia. Questa lama è solo un ammasso disordinato di molecole prive di stabilità.” disse schietto il samurai
“Già, Kalel-san potrebbe perforarla con un semplice dito...e ci sono demoni molto più forti di lui qui.” ammise la ragazza
“Ma se voi eravate così forti...perché siete diventati demoni.”
“Kalel ci salvò la vita, quando eravamo piccoli, e ci diede la possibilità di scegliere. Lui è un buon demone ed anche la principessina lo è. Inoltre, beni materiali a parte, per gente come noi abituata ad usare le armi, diventare un cavaliere è stata la scelta migliore che potessimo fare...”
“Cavaliere...è da molto che lo dite...co'sè?” chiesi.
La ragazza dai capelli rossi passò molti minuti a spiegarmi le varie caratteristiche dei pezzi. E fu allora che mi sorse una domanda.
“Regina a parte, visto che sono già state usate tutte e due, ed escludendo l'alfiere troppo incline a fare magie...non converrebbe diventare una torre, in modo da potenziare difesa e attacco?”
“E cosa te ne fai se poi diventi troppo lento per colpire il tuo avversario? Ragazzo tu hai il dono di creare spade...è scritto nel destino che tu debba imparare ad usarle. La torre è fatta per i combattenti da corpo a corpo. Tu devi essere agile come una farfalla e veloce come un calabrone.”
“E migliorerei di molto...?”
“Senza che nessuno ti alleni no...ma se verrai dal nostro maestro...potresti diventare almeno 10 volte più forte. Ovviamente se diventassi un cavaliere, senza il pezzo solo 3 volte.” disse sorridendo Shigure.
“Kalel perché mi hai dato una scelta? Visto che mi hanno insegnato che i demoni sfruttano gli uomini...”
“Non posso dire molto, perché Sirzech-sama mi ha fatto giurare di non parlarne fino al mio debutto. Ti basti sapere che io non ho avuto scelta, e ti giuro che avrei voluto averne una. La prima scelta che mi è stata data era se accettare l'ospitalità di Rias. Prima di quel giorno ho passato anni ad allenarmi senza che mi spiegassero il perché. Non ho scelto dove, quando o come nascere. Il mio unico genitore, mia madre, che per amore aveva smesso di fare contratti, è stata uccisa da un Angelo solo perché era un Demone. Io sono stato inseguito dagli esorcisti solo perché nelle mie vene scorreva il sangue di un demone. Per questo ho deciso di dare sempre una scelta ai miei amici...anche se non nego che brutti ceffi girino anche nel mio schieramento.”
“Quindi per te io sarei un tuo amico?”
“Abbiamo nemici in comune...” disse sorridendo 
“Inoltre non sei obbligato ad accettare di diventare un demone...solo che se andrai in cerca di vendetta, al tuo attuale stato morirai. La chiesa ha soldati, fanatici ed allenati...e mi dispiacerebbe che uno con le tue abilità muoia così presto....”
“Basta...non dire altro...mi hai convinto. Anche se già Goemon e Shigure erano stati abbastanza persuasivi....Rias, così ti chiami giusto?” chiesi vedendola annuire
“Sono pronto....voglio iniziare ad allenarmi il più presto possibile...”
“Non avere fretta...i demoni possono vivere millenni e ti ci vorranno alcuni giorni per diventarlo. Riposati e quando Rias-sama ci chiamerà ti porteremo dal Sensei.”
Disse Shigure mentre la mia vista si annebbiava, segnale che la mia metamorfosi aveva avuto inizio.

********************************

(narratore Kalel)

Alcuni giorni dopo accompagnai Kiba, il ragazzo senza nome, da Okita Souji, maestro dii spada dei miei cavalieri e anche mio...sebbene negli sparring con i miei amici io usassi il nyobo (bastone magico) donatomi da son Wukong.
Okita era un maestro eccezionale. Io stesso imparai molto da lui, come, ad esempio, il giusto modo di affrontare uno spadaccino a mani nude o col bastone ed anche i miei cavalieri impararono molto.
Quello che però trasse maggiore giovamento dai suoi insegnamenti fu Kiba che, oltre ad imparare uno stile di scherma adatto a lui, imparò a cucinare, pescare, scrivere con i caratteri giapponesi...praticare artigianato e molto altro.
L'aspetto che più conta è che, in un certo senso trovò, per la prima volta, una figura paterna.
Nel territorio di Okita, situato in giappone, nel bel mezzo di una foresta, Kiba imparò anche a dominare le emozioni che lo divoravano ed iniziò a rivedere le sue priorità e il suo modo di pensare.
Anche la sua concezione del bene e del male cambiò comprendedo che anche nel male più assoluto c'è un po di bene e viceversa.
Durante il suo addestramento scavò una tomba per ognuno dei suoi amici, creando una spada come lapide, ognuna diversa dall'altra.
Lui non lo saprà mai, ma il giorno che lo salvai, oltre ad uccidere ogni singolo membro del progetto Excalibur, diedi degna sepoltura ai resti dei suoi amici, riducendo in cenere il laboratorio con metodi umani.
Certo la cremazione non è molto cristiana, ma non potevo seppellirli in un luogo pieno di lupi, e nascondendo i corpi, nessuno si sarebbe accorto che vi era ancora un superstite che camminava per il mondo.
In ogni modo dopo circa un mese, lui e i suoi Sempai, riuscirono ad uccidere un cavaliere esiliato che era la loro esatta antitesi : un demone che basava sulla forza bruta il suo modo di combattere.
Io, Rias ed Okita non abbiamo nemmeno dovuto aiutarli visto che in pochi minuti compresero come superare la sua difesa.
(sebbene, l'onore della sua morte vada attribuito a Shigure che lo colpì con uno shuriken dell'Averno. Mi piace il suo stile da ninja. Non cerca l'onore del samurai, lei come ogni buon mietitore, aspetta il momento giusto per colpire...ed è brava sia nei combattimenti vicini che sulla lunga distanza, aspetto che ha ereditato da entrambi i genitori.)
Inutile dire che nacque una sorta di rivalità tra Kiba e Goemon...ed una leggera infatuazione tra Kiba e Shigure...ma di questo ne parlermo in un'altra pagina del mio diario....

Note dell'autore

I cavalieri
Son fratelli, e si vogliono bene. In origine dovevano essere due maschi ma penso che si abbinassero meglio, una maestra d'armi, in stile ninja con un samurai :) Anche Kiba deve amare qualcuno.

La spada di Goemon
È la fusione della zantetsu-ken del padre con la falce. Si può attivare a comando (si tipo bleach) ed è pensato per evitare di uccidere i compagni durante gli sparring. Le sue abilità sono sostanzialmente

  • Indistruttibile come le armi degli dei

  • Capacità di tagliare quello che ha un potere simile a quello del possessore (di certo un goemon forte quanto Kiba all'inizio del novel, non potrà mai distruggere Gram)...

  • capacità di rubare il potere di ciò che taglia. Se la spada ha un nucleo che contiene i poteri in quel caso pur ottenendoli l'arma può essere riforgiata.

  • Capacità di usare i poteri rubati, singolarmente o combinandoli.

  • Può ricoprirsi di una guaina che la rende inoffensiva (per lo sparring futuro...)

Quando si attiva, smette di emettere aura, perché i mietitori colpiscono nell'ombra ed emettere energia, va contro i loro interessi. In quel caso ogni ferita diventa mortale, 

La Spada Di Shigure
È la fusione tra una spada mutaforma forgiata ex novo da Efesto e la falce. Si attiva a comando. Abilità :

  • Indistruttibile come le armi degli dei dell'olimpo-o di asgard

  • Capacità di tagliare quello che ha un potere simile a quello del possessore (come sopra)

  • Può mutare in qualsiasi arma a scelta.

  • Ritorna nelle mani di Shigure o permette a Shigure di apparire accanto a lei

  • Può ricoprirsi di una guaina che la rende inoffensiva (per lo sparring futuro...)

La madre dei cavalieri
Tessa, il nome viene da supernatural, è viva...credo, ed era pari a Plutone (capitolo 12). é affezionata ai figli e capisce che loro si sentano offesi per come sono nati quindi li lascia liberi di scegliere il loro destino.

I Padri

Credo di non doverli descrivere ma chi non li conoscesse sono i compagni del celebre Lupin III. Ho pensato che se fossero vissuti anche nell'universo di Hsdxd sarebbero stati tra quei pochi esseri umani in grado non dico di sconfiggere ma almeno di sfuggire da esseri soprannaturali

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Capitolo 7
*** Arriva il pedone di Rias ***


VOLUME 2 LIFE 0 : Arriva il pedone di Rias

Salve ragazzi, sono sempre Kalel...da quanto tempo non ci si vedeva.
Ci eravamo lasciati con Kiba che entra a far parte della squadra di Rias, poco prima che entrassimo a liceo.
Inutile dire che adesso il liceo è quasi terminato e la sfida con Raiser sta per giungere.
Attualmente sono sulla bocca di tutti perché, dal giorno in cui siamo tornati da Kyoto, ha iniziato a circolare la voce che non solo io e Rias ci frequentiamo...ma che durante la gita un professore mi abbia beccato a dormire abbracciato con lei ed Akeno. 
È stata una notizia scioccante sia per i ragazzi, che idolatravano Rias ed Akeno come se fossero delle dee, che per le molte ragazze che restavano senza fiato al mio passaggio.
Sirzech-oniichan (si secca se non lo chiamo così, visto che è sicuro che sposerò Rias) dice che questo è dovuto al fatto che sono identico a mio padre, un certo Azazel di cui tutti credo avrete sentito parlare...come non lo conoscete?
Ok miscredenti, aprire una bibbia, voi che potete farlo...è chiedere troppo?

(SOSPIRO)

Ok ok ve lo dico...E' il capo degli angeli caduti, l'unico angelo dotato di 12 ali che ha perso la protezione di Dio.
Pare sia mio padre, sebbene ad oggi non si sia degnato di farsi vedere.
Comunque tornando a noi, perché diciamolo....se parlassimo di lui, la storia dovrebbe essere, realmente, vietata ai minori, un paio di giorni fa, Rias ha ottenuto il suo primo pedone e mi ha chiesto di tenerlo d'occhio, visto che non ho incarichi burocratici da sbrigare.
Non ha tutti i torti, io non ho ancora un territorio tutto mio da gestire e quindi mi devo appoggiare a lei...
Perché quelle facce? Certo che siete proprio maliziosi....sempre a pensar male lol.
In ogni caso alla mia ragazza, l'idea di avvisare il suo nuovo servo che era diventato un demone, non le è passato nemmeno per l'anticamera del cervello.
Non oso immaginare la faccia di questo poveretto il giorno in cui scoprirà di essere morto e rinato come demone....ma andiamo con ordine.
Il ragazzo era stato invitato ad uscire da una ragazza di nome Yuuna, che verso la fine dell'appuntamento si decise a gettare la maschera mostrandosi in tutto il suo letale aspetto.
Lei era in realtà un angelo caduto che aveva il compito di verificare se, nel suo bersaglio, fosse presente una Sacred Gear pericolosa per la sua organizzazione.
Avendo altri impegni, credo, anziché svolgere il suo compito in modo diligente, Yuuma decise di prendere la via più facile...ovvero creare un buco nello stomaco del ragazzo.
Dai ragazzi, non fatte quelle facce sconvolte.
Chi di noi non ha mai sognato di terminare il proprio lavoro bucando la pancia di qualcuno...
Il caso volle che io e Rias avessimo deciso di tenerlo d'occhio fin dal suo primo giorno di liceo. Perché lo abbiamo fatto? Beh avvertivamo un potere insolito in lui e quando un Angelo caduto si è avvicinato a lui, i nostri dubbi divennero certezze.
Il nostro compagno di scuola aveva un SG...e bello tosto.
Per questo motivo, tramite un nostro famiglio, abbiamo fatto ricevere allo sfortunato ragazzo, un volantino con stampato il sigillo utile ad evocare uno di noi.
Il fortunello, che stava quasi per gettare via la sua unica via di salvezza, in punto di morte ebbe la forza per convocare la graziosa...Koneko che mise subito Rias al corrente della situazione.
La mia dolce ragazza, intuendone la forza, decise quindi di renderlo un suo servo...
In ogni caso, da quel pomeriggio domenicale, sono passati circa 2 settimane...settimane nelle quali, per decisione di Rias il nostro nuovo alleato ha vissuto convinto di essere ancora umano........

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(Qui il narratore è il nuovo servo di Rias)

(DRIIIIIIINNNNN)

"Ummm ..." mormorai sentendo la sveglia suonare.
Un tempo avrei litigato con i miei genitori per svegliarmi ma ultimamente mi sveglio da solo.
Il motivo? Semplice ogni notte faccio sempre lo stesso terribile sogno....quello in cui vengo ucciso da Yuuma-chan.
Spesso credo che sia successo sul serio...ma essendo ancora vivo e vegeto, l'unica ipotesi valida è che doveva per forza essere solo un sogno.
"Tesoro! Svegliati!" disse mia madre la cui voce proveniva dalle scale, come ogni mattina.
"Lo so! Sono sveglio!" risposi mentre mi mi alzavo da terra.
Dopo essermi vestito ed aver fatto colazione, sospirando e sbadigliando lasciai casa.
Durante la passeggiata verso la scuola, non potevo fare a meno di chiudere gli occhi a causa della luce solare.
Ultimamente la luce mi dà una brutta sensazione.... sembra voler lacerare la mia pelle.
In ogni caso se, forse a causa del sole, mi risulta difficile svegliarmi la mattina, di notte mi sembra di diventare più "forte."
Credo di essere diventato all'improvviso un gatto.
Una volta rimanevo alzato fino a tardi ma già era un miracole se reggevo fino all'una del mattino.
Ora invece riesco a stare sveglio fino a dopo che il sole sorge...tutto questo nonostante non sia un fanatico di videogiochi o di programmi televisivi serali.
Cosa sta succedendo al mio corpo? Possibile che il mio cervello mi impedisca di dormire per evitare di ripetere sempre lo stesso sogno? Quello in cui vengo ucciso dalla mia ragazza?
Una volta, incapace di prendere sonno, sono uscito di notte, per fare due passi ed ho scoperto una cosa strana : sembra che camminare in luoghi bui renda stranamente felice il mio cuore.
Anche la velocità dei miei passi è aumentata vertiginosamente.
Sono talmente veloce che se mi unissi alla squadra di atletica, sarei facilmente diventato il migliore...anche se avrei dovuto partecipare solo a gare serali visto che, quando sorge il sole, perdo tutta la mia resistenza.
Ero tanto assorto nei miei pensieri che non mi ero nemmeno accorto di essere arrivato a scuola.
Io frequento la Kuou Academy, una scuola privata, prima femminile ora mista, anche se il numero di ragazze è ancora superiore a quello dei ragazzi.
Si tratta quindi di una scuola dove i ragazzi non possono fare ciò che vogliono, ma ho scelto lo stesso questa scuola per un semplice motivo...essere circondato da ragazze. 
Proprio per questo motivo ho studiato come un matto per passare il difficile test di ammissione...Cosa c'è di sbagliato nell'essere un leggermente perverso?
Avevo intenzione di avere tante storie con ragazze di questo istituto, questa era la mia missione quando entrai in questa scuola. Ma ora mi sento depresso.
Pensavo che essendoci molte ragazze avrei avuto più chance...ma mi sbagliavo.
Solo alcuni ragazzi, come Kalel e Kiba, sembrano essere popolari, io invece non sono nemmeno calcolato.
Arrivai nella mia classe e mentre facevo un gran sospiro mi sedetti sulla mia sedia.
Senza voltarmi potei udire la voce di Haneda e Motohama che come al solito parlavano di film porno o delle misure delle ragazze della scuola.
Un tempo, quando eravamo amici...ma da questa estate, quando li salvai da un gruppo di bulli se vi sono possibilità di fuga scappano per chilometri pur di evitarmi.
Se invece sono costretti a stare con me nelo stesso luogo...non mi rivolgono la parola.
Grazie a loro inoltre, sono stato anche chiamato dal preside e da Angela Kaichou su richiesta dei loro genitori.
A quanto pare vogliono cambiare istituto perché hanno troppa paura di me.
Il preside ed Angela sentendoli iniziarono a tempestarmi di domande al punto che sembrava un interrogatorio della polizia e se non fosse stato per Kalel-sempai sarei stato espulso con disonore dalla Kouh.
Non so come faceva a sapere cosa stesse succedendo, so solo che è entrato dicendo : "Io ho visto tutto. Ero presente quel giorno".
Asserendo di aver visto tutto spiegò la situazione, descrivendo ogni evento con dovizia di particolari.
La cosa strana è che certi particolari non avrebbe dovuto conoscerli..eppure li descrisse come se mi avesse letto nel pensiero.
“Perché non sei intervenuto..” chiese la madre di uno dei due ragazzi
“Perché il loro amico sembrava non aver bisogno di aiuto...ma anziché domandarlo a me...perché non fa la stessa domanda a suo figlio e al suo amico? Sono loro i vigliacchi che sono scappati lasciando solo il loro salvatore quando era ferito ed aveva bisogno di cure.
Voi lo volete esplellere quando invece dovreste dare una madaglia a questo ragazzo.” disse con passione
“Come osi dare del vigliacco a mio figlio” sbottò il padre di uno dei due
“Già...parla uno che non è intervenuto” convenne la donna che era intervenuta prima.
“Veramente l'ho fatto....” disse con tono gelido
“Pur essendo uscito con la mia ragazza ho interrotto l'appuntamento e ho portato il mio Kohai all'ospedale...se invece volete sapere perché non sono intervenuto è semplice. Non potevo coinvolgere una ragazza indifesa in una rissa...e non devo spiegarvi il perché”
“Signor Preside lei crede a questo ragazzo?” chiese indignato il padre
“Beh lui è uno dei nostri migliori studenti....” rispose teso il preside.
“Signori...andateci piano che non conviene stuzzicarmi...” rispose gelido il senpai
“Preside! Non vede ci sta minacciando” protestò la donna
“Angela, puoi aprire lo zaino di quei due...e richiedere il registro dei professori della loro classe?”
“Perché?” chiese sospettosa la Kaichou
“Visto che il nostro eroe viene giudicato un mostro, per le buone azione che ha fatto, e che la mia parola viene messa in dubbio...voglio che certi adulti imparino a controllare prima il loro orticello...”
“Non ce ne sarà bisogno...figliolo dammi lo zaino...” disse l'uomo cercando di prendere lo zaino.
“Papà è meglio di no” disse Motohama opponendosi con foga alla presa.
In quel momento come per magia, mentre padre e figlio giocavano al tiro alla fune, lo zaino di Motohama cadde a terra rivelando il contenuto.
“Questi integgerrimi elementi, non solo portano roba simile in questo instituto...ma molestano le loro compagne ogni singolo giorno.
Il registro è pieno di note disciplinari.
Chiedete alle ragazze se non credete alla mia parola...”
La situazione si risolse in fretta, io non venni espulso visto che Kalel aveva garantito per me, ma i miei vecchi amici, avendo calunniato me e avendo portato materiale non pertinente a scuola, vennero sospesi.
Gli venne concesso, come termine ultimo, la fine del trimeste per iscriversi in un nuovo istituto.
La storia divenne di dominio pubblico e l'opinione generale che le ragazze della scuola avevano di me migliorò.
Quindi non mi posso lamentare : ho evitato l'espulsione e la mia reputazione è migliorata al punto che alcune compagne di classe sembravano essersi accorte del mio vero carattere.
Per questo motivo, sempre più spesso mi chiedono di aiutarle nelle pulizie o di riaccompagnarle a casa.
Certo non erano come le due bellezze della scuola, Rias-sempai e Akeno-sempai, ma visto che loro parlano solo con Kalel-sempai, e minacciano con lo sguardo qualunque ragazza osi avvicinarsi a lui...beh è ovvio che uno come me non lo cagherebbero di striscio.
Anche se negli ultimi giorni ho avuto l'impressione, quando mi giravo, di vedere Rias-sempai guardarmi, anche se ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano mi sentivo intimorito da lei.
Mi sentivo come se mi trovassi davanti qualcuno che mi era superiore.
Eppure giurerei che quando mi vede sorrida un pochino.

*************************

Quando le lezioni finirono, come accade da alcuni giorni, diedi una mano alle mie compagne.
L'unico problema era che quel giorno ci toccava la pulizia dell'intero piano, bagni compresi, e quindi finimmo quando il sole era già calato.
Sarei potuto tornare in fretta a casa, io abito vicino alla scuola, ma visto che alcune mie compagne tornavano a casa a piedi decisi di accompagnarle...di sera le strade sono vuote e mi sentirei in colpa a lasciarle andare da sole.
"Ciao ci vediamo domani". dissi rivolto all'ultima ragazza, quando giunse a casa sua. "Ci si vede."
"Ci vediamo domani." rispose la ragazza ringraziandomi per averla accompagnata.
"Di nulla, buona notte" le risposi incamminandomi con la speranza che almeno una di loro un giorno potesse innamorarsi di me.
Passaro pochi minuti, da quando ero rimasto solo e mi ero diretto verso casa, che sentii una strana energia scorrere nel mio corpo....un effetto del mio strano potenziamento notturno.
La mia vista migliorò assieme agli altri 4 sensi.
Potevo sentire le conversazioni dalle case altrui e potevo vedere la strada, anche se era notte.
Inoltre sembra che questa forza aumenti giorno dopo giorno.
All'improvviso però ebbi l'impressione di essere osservato da qualcuno.
Il mio corpo cominciò a tremare e l'agitazione si rafforzava ad ogni passo che facevo.
Quando mi voltai vidi un uomo che indossava un completo e mi stava guardando con occhi talmente feroci che sembrava che guardasse un suo nemico.
Il suo sguardo era così pieno d'odio che quando provavo a guardarlo negli occhi, mi sentivo bloccato.
Mentre io ero bloccato, l'uomo mi venne incontro molto lentamente.
Nella mia mente si susseguirono una miriade di ipotesi....
“Allora c'è l'ha proprio con me! Un pervertito? Una persona pericolosa? Sono nei guai? Perché dovevo incontrare un tizio pericoloso, mentre ero sulla strada di casa?”
"Questo è raro. Incontrare qualcuno come te in un posto come questo."
Vedendolo parlare da solo caddi nel panico : mi trovavo davanti ad un pazzo.
Cosa avrei potuto fare se fosse stato anche armato...potevo solo scappare più lontano possibile.
Per questo indietraggia con un balzo cercando di mettere una certa distanza tra di noi.
Il mio gesto però venne ignorato dal ragazzo misterioso che continuò a camminare come se nulla fosse...mantenendo un ritmo normale.
"Cerchi di scappare? Chi è il tuo padrone? Deve essere una persona con un grado molto basso o con un hobby strano se sceglie persone di questo territorio. Allora, chi è il tuo Maestro?"
Io, non sapendo nemmeno di che cosa stesse parlando, mi voltai e scappai via da quel posto a tutta velocità.
Ero follemente veloce. È strano per me dirlo, ma la mia velocità di notte era pazzesca.
Ho continuato a correre andando in strade sconosciute per ben 15 minuti, in modo da mettere più strada possibile tra di noi.
Solo quando entrai in una zona con un sacco di spazio, un parco mi sembra, smisi di correre.
Mi avvicinai alla fontana d'acqua per riprendere un po' di fiato e guardandomi attorno riconobbi quel luogo : era l'ultimo posto che ho visitato durante l'appuntamento con Yuuma-chan!
“Caspita, che coincidenza....sono venuto qui inconsciamente? Non può essere ... ” pensai prima di sentire dei brividi alle mie spalle.
Ebbi la sensazione che qualcosa si trovasse alla mie spalle, fu per questo che mi voltai lentamente, e vidi penne nere cadere davanti a me.
A prima vista sembravano le piume di un corvo, ma guardandole meglio non lo erano.
"Pensavi che ti avrei lasciato scappare? Ecco i deboli come te sono una spina nel fianco."
Era sempre il ragazzo di prima, solo che adesso indossava una tuta e aveva delle ali nere che gli uscivano dalla schiena.
Il tizio sospetto di prima era un angelo? Non può essere...questo non è racconto di fiabe.
"Dimmi il nome del tuo padrone. È un ostacolo essere disturbati a causa tua ragazzo...Aspetta, sei un esiliato? Se non hai padrone allora questo spiegherebbe l'espressione preoccupata sul tuo volto." disse borbottando da solo.
La situazione era grave, ma improvvisamente mi ricordai dell'incidente accaduto all'appuntamento del mio sogno...quello in cui venivo ucciso da Yuuma-chan esattamente di fronte a questa fontana.
Possibile che il mio sogno fosse diventato realtà?
"Non sento per niente la presenza del tuo padrone, né dei tuoi compagni...non rilevo nemmeno magie che possano nascondere la loro presenza, di teletrasporto o altro. Vista la situazione, tu sei un esiliato. Quindi non ci sono problemi se ti uccido. "
Il ragazzo, che aveva appena detto alcune cose spaventose, alzò le mani dirigendole verso di me.
Il suo gesto fu accompagnato da un rumore che conoscevo...quello che accadeva quando la luce veniva accumulata in un unico punto.
Stavo per essere ammazzato quando un sasso colpì la mano dell'angelo facendogli perdere la concentrazione.
“Non ti azzardare a toccarlo” esclamò una voce che conoscevo.
Era Kalel Phele che ci guardava da sopra un ramo di un albero del parco.
“Cosa?Chi sei tu?” chiese l'angelo rivolto al mio sempai.
“Sono solo il simpatico demone di quartiere...per te Kalel Phele, nipote di Mephisto Phele. Piacere di conoscerti, Angelo caduto-sama”
“Non sapevo che il vecchio avesse parenti....” disse massaggiandosi la mano.
“Lo sai che il vecchio, se non si tratta di magia, è poco loquace.
In ogni caso, per evitare ulteriori problemi sappi che la città è sotto la responsabilità di Rias Gremory...e lui è un suo servitore in libera uscita...”
"Fufufufu ..... Bene, bene. Così questo ragazzo appartiene a voi....e questa città è il vostro territorio...eh? Bene, allora. Per oggi mi scuso....ma ti consiglio di suggerire alla ragazzina di non lasciare così libero il suo servo. Gente come me potrebbe incontrarlo ed ucciderlo."
"Grazie per il consiglio, ma dato che questa città è sotto il nostro controllo...se doveste compiere azioni sospette allora non ci tratterremo."
"Lo stesso discorso vale per te e per l'erede della Casa Gremory. Il mio nome è Donnasiege. Spero di non rincontrarci nuovamente.”

*************************

“Sempai non so come ringraziarti...”
“Figurati, passavo di qui...A proposito vista la situazione ti andrebbe di venire a casa mia?” mi domandò il senpai
“Perché?” chiesi sospettoso
"Perché io, Rias, ed Akeno viviamo qui vicino e credo sia giiunto il momento che tu scopra il motivo per cui sei stato attaccato oggi" disse mentre prendeva in mano il telefonino.
“Rias, sto portando Saji a casa nostra...fai in modo che tu ed Akeno siate presentabili”
“Noi siamo sempre presentabili...” rispose irritata la ragazza in vivavoce.
“Ok sarò più preciso. Se Saji vi vede svestite, temo che dovrai cercarti un altro pedone...”
“ok ok...sai che non ti tradirei mai...” rispose ridendo in modo allegro
“lo so, ma prevenire è meglio che curare...” 
“Tranquillizzati. Non vedrai nulla che potrebbe costarti la vita.” disse sorridendo.
Mi dispiace senpai, ma non mi sento rassicurato.
Decisi quindi di cambiare argomento, prima che ripesandoci mettesse in pratica la sua decisione.
“Posso sapere perché sono stato attaccato?”
“Preferirei aspettare di arrivare dove vivo, ci saranno anche altre persone come noi
“Capisco...almeno credo”

*************************

La casa di Kalel non era molto distante dal parco, solo alcuni metri la separavano dal luogo dove ero stato aggredito ben 2 volte, almeno da quanto ho capito. 
Giunti a destinazione vidi che la fantomatica casa, altro non era che il vecchio tempio disabitato da anni, e che qualcuno aveva acquistato 4 anni prima.
Solo che non potevo immaginare che quel qualcuno fosse il senpai.
Salimmo in silenzio la scalinata che metteva in comunicazione il cortile e la strada municipale ed arrivammo all'abitazione principale.
La scarpinata richiese solo alcuni minuti ed una volta in cima vidi che il tempio era stato restrutturato con l'aggiunta di altri 2 nuovi edifici, che però erano perfettamente integrati con lo stile del santuario.
Due erano collegati da un piccolo corridoio coperto ,mentre il terzo si trovava isolato a qualche metro dagli altri 2. In lontananza si ergeva inoltre una serra.
“Quello lontano è il dojo dove io e i miei amici ci alleniamo nel tempo libero” disse Kalel vedendomi interessato.
“Gli altri sono la residenza principale, dove io, Rias ed Akeno viviamo e dove c'è la cucina, e l'edificio collegato dal corridoio è la residenza secondaria dove alcuni amici nostri dormono o studiano.”
“E la serra?”
“Hai presente Kurama Hiei? Beh lui ha una passione per piante ed alberi vari....e visto che vive qui mi ha chiesto se poteva costruirsi una serra per poter dedicare del tempo al suo Hobby” disse mentre mi faceva segno di entrare nel salone.
Camminammo per alcuni minuti andando fino in fondo al corridoio dove prendemmo delle scale che portavano ad un piano sotterraneo.
Era strano che un edificio tanto grande, fosse così pulito...anche le camere che non venivano utilizzate sembravano pulite.
Se si pensa ai vecchi edifici, dovrebbero essere pieni di insetti e ragnatele..ma non ce né sono, quindi devono pulire l'edificio spesso.
Kalel mi spiegò che ognuno era responsabile solo delle pulizie dell'edificio in cui viveva, e questo voleva dire che molti si dividevano le pulizie del piccolo edificio secondario, mentre solo 3 persone dovevano ripulire quello principale.
Quando scendemmo l'ultimo gradino vidi che la porta altro non era che l'ingresso di un bunker costruito durante la guerra fredda.
“Si lo so...sembra strano, ma Rias ed Akeno volevano che da fuori casa nostra avesse lo stesso aspetto di un tempio Shintoista. Quindi siamo stati costretti a costruire in larghezza e a riciclare questa vecchia struttura costruita nel dopoguerra, adattandolo a sala per le nostre riunioni.” disse Kalel fermandosi di davanti alla porta in cemento armato di un bunker.
Non ero scioccato che in un tempio shintoista vi fosse un bunker, dopo la guerra quasi tutti gli edifici ne hanno uno....ero scioccato che una ragazza come Rias lo usasse per ricevere la gente.
"Rias, l'ho portato" disse Kalel aprendo la porta come se fosse fatta di legno.
Entrammo ed io rimasi scioccato quando entrai nella stanza.
Pavimento, pareti e soffitto erano ricoperti di segni strani e parole di cui non capivo il significato, anche se la cosa più strana era un cerchio che occupava il centro esatto della stanza....Sembrava un cerchio magico.
Queste decorazioni donavano alla stanza un aspetto strano e inquietante...e siamo in un bunker. Vi immaginate se fossero stati presenti in un aula scolastica?
La stanza però non era spoglia..c'erano anche un paio di divani e delle scrivanie nella camera. Vi erano anche schedari ed alcune librerie.
Guardando però bene i divani vidi che non era vuoti...vi erano due ragazzi.
Per prima cosa notai una ragazza con un corpo di piccole dimensioni, era la matricola del 1o anno Toujou Koneko-chan!
Era la mascotte della scuola perché a causa del suo fisico minuto e del suo aspetto di bambina sembrava una studentessa delle elementari.
Vedendo Kalel si alzò e le corse incontro alzando entrambe le mani e sorridendo.
Kalel mise le mani nella tasca del suo cappotto ed uscì un pacchetto che conteneva un youkan, un tipico dolcetto giapponese.
“L'ho comprato nella pasticceria che preferisci” disse sorridendo ed accarezzandole la testa.
“Grazie senpai” disse dopo aver dato un morso delicato.
In quel momento si rese conto anche della mia presenza e fu allora che i nostri sguardi s'incrociarono.
"Questo è Saji Genshirou-kun" disse Kalel per presentarmi.
"Ah, piacere di conoscerti" disse Koneko-chan chinando il capo.
Dopo la sua breve presentazione Koneko continuò a mangiare, proprio come si diceva a scuola, lei era una ragazza di poche parole.
In quel momento dalla scrivania posta dalla parte opposta alla porta, si alzò una ragazza dai capelli rossi, Rias-senpai, che accompagnata da Himejima Akeno-senpai, e da Kiba Yuuto, si avvicinò a noi.
In quel momento, nella stessa stanza vi erano sia i due ragazzi più popolari della scuola, Kiba e Kalel-senpai che le due ragazze più ammirate della scuola...idolatrate dagli studenti sia di sesso maschile che femminile!
“Salve Saji-kun” disse Kiba accompagnado il saluto con un sorriso ed un cenno della mano.
"Ara,ara, come stai? Il mio nome è Himejima Akeno, piacere di fare la tua conoscenza" disse la bella Akeno monopolizzando la mia attenzione...anche il suo tono di voce era affascinante.
“Il mio nome è Saji Genshirou. Anche per me è un piacere conoscerti!" dissi cercando di vincere il mio nervosismo.
Fu solo dopo che Rias-senpai confermò che tutti si fossero presentati che iniziò a parlare.
"Sembra che tutti siano qui. Saji Genshirou....posso chiamarti Saji?"
"Ah, sì."
"Bene...lascia che ti dia il benvenuto nella nostra famiglia...."
"Um, va bene." dissi confuso
"….come un demone" aggiunse sorridendo
Sembra che sia finito in mezzo a qualcosa di grosso.

*************************

"Ecco il tuo tè." disse Akeno-senpai porgendomi il te che aveva preparato.
"Oh, grazie....Ha un buon sapore." dissi dopo averne bevuto un sorso.
"Ara,ara. Ti ringrazio molto. " disse ridendo mentre io, Kiba, Koneko-chan, Rias-senpai e Kalel-senpai eravamo seduti sul divano che circondava un tavolo.
"Akeno, siediti anche tu qui." chiese Rias-senpai.
"Sì, Rias-sama"
Quando Himejima-senpai si sedette accanto a Rias-senpai tutti mi guardarono.
Non sapere di cosa volessero parlarmi mi rendeva nervoso, benché si trattò di un breve attimo visto che subito dopo Rias-senpai mosse le sue labbra.
"Sarò diretta con te. Noi siamo tutti demoni."
Sì .... è stata sicuramente diretta.
"La tua espressione dice che non credi a ciò che sto dicendo. Beh, non mi sorprende. Hai visto il ragazzo con le ali nere poco fa?" disse Rias-senpai
Mi limitai ad annuire in fondo ero sveglio e quindi non potevo averlo sognato.
"Quello era un Angelo Caduto o un Angelo Nero.
Sono un gruppo di angeli che hanno servito Dio, ma che sono caduti inferno perché avevano cattive intenzioni.
Sono nostri nemici perché, fin dai tempi antichi, ci contendiamo il possesso degli inferi, noti anche come inferno da voi umani.
Noi stipuliamo contratti con gli esseri umani in cambio di un pagamento, aumentando così la nostra forza mentre gli angeli caduti controllano alcuni umani per eliminarci.
A loro si aggiungono anche gli angeli Bianchi che, per ordine di Dio, vogliono distruggere entrambe le fazioni.
Così fin dai tempi antichi queste tre fazioni combattono una lunga guerra." spiegò con calma Rias-senpai
"Umm senpai....È difficile metabolizzare così tante informazioni...ma voi quindi cosa fate in giappone?
"Siamo qui per studiare e per stipulare dei contratti e tu avresti potuto vivere una vita tranquilla se non fosse stato per Amano Yuuma ..." 
Quando sentii quel nome capii che questo non era uno scherzo. Dove l'ha sentito?
"Quel giorno, tu hai avuto un appuntamento con Amano Yuuma, giusto?"
"Se stai scherzando, allora ti invito a fermarti adesso ...... Non voglio parlarne " dissi con rabbia.
Questo perché questo argomento era come un tabù per me, quando ne avevo parlato prima nessuno mi aveva creduto e nessuno si ricordava di lei.
Tutti dicevano che era solo un sogno....che era una mia allucinazione. Ero sul punto di impazzire.
"Lei esisteva...per alcuni. Anche se ha cancellato tutte le prove sulla sua esistenza." Disse con lentezza Rias-senpai mentre fece cenno Himejima-senpai.
"Questa è lei, giusto? Amano Yuuma-chan." chiese tirando fuori una foto dalla tasca.
Aveva ragione. La persona nella foto era la mia ragazza che non riuscivo a trovare da nessuna parte.
Avevo la sua e-mail, il suo telefono e delle foto nel mio cellulare ma erano spariti dalla memoria.
Anche provando a contattare l'indirizzo, o il numero, che avevo imparato a memoria l'operatore mi diceva che non erano mai stati attivati...ed ora compariva una sua foto.
La foto la ritraeva perfettamente e c'erano anche delle ali nere che le crescevano dalla schiena.
"Questo Angelo Nero, è della stessa stirpe di quello che ti ha aggredito poco fa" disse Kalel-senpai triste.
“Un angelo caduto? Yuuma-chan è un angelo caduto?” dissi parlando da solo mentre Rias-senpai continuò il suo discorso.
"Questo angelo caduto è venuto in contatto con te per compiere il suo obiettivo. Dopo aver completato la sua missione si è sbarazzata di tutti i dati e le registrazioni che la riguardavano. "
"Obiettivo?"
"Sì.. ucciderti. "
''Per quale motivo mi avrebbe voluto uccidere!?"
"Beh sei solo stato sfortunato...di solito ci sono possessori che non vengono uccisi. Ad essere sincero tu dovevi essere uno di loro, solo che Yuuma aveva fretta ed ha pensato di prendere la via più facile." spiegò Rias-senpai
"Che cosa vuoi dire con sfortunato!" chiesi con foga
"Quel giorno, durante il vostro appuntamento, arrivati al parco sei stato ucciso lì a causa di una lancia di luce."
"Ma io sono ancora vivo! Per quale motivo mi darebbero la caccia?”
"Lei doveva verificare se all'interno del tuo corpo era presente una cosa pericolosa. Visto che la risposta non era certa, ha dovuto prendersi il suo tempo per controllarti. Uscendo con te ottenne la risposta e confermò che eri in possesso di una Sacred Gear."
SG.... Questo termine mi era familiare. Mi sembra che lo usò Yuuma quando mi uccise.
"La SG è un potere irregolare che viene conferito ad alcuni esseri umani. Per esempio la maggior parte delle persone, il cui nome è rimasto segnato nella storia, si dice che fossero possessori di Sacred Gear." spiegò Kiba
"Non sei il solo...molti uomini hanno un Sacred Gear all'interno del proprio corpo e spesso, grazie ad esso svolgono un ruolo importante a livello mondiale.
La maggior parte hanno abilità utili solo nella società umana, ma esistono SG che sono una minaccia per i demoni e gli angeli caduti.” spiegò Akeno-senpai
“Come questa” dissi triste facendo comparire sul mio braccio sinistro un guanto a forma di camaleonte di colore nero e dagli occhi viola. "E' comparsa quando ho salvato i due vigliacchi che mi volevano fare espellere...”
“Saji...tu lo sapevi?” chiese Kalel stupito
“Perché non avrei dovuto?” chiesi stupito a mia volta
“Perché per non farti litigare con i tuoi amici avevo cancellato parte della memoria a te e a tutti i presenti...che la Sacred Gear abbia interferito? Questo spiegherebbe perché quei due fifoni avevano paura di te...”
“Non sapevo che fosse un SG, o che fosse ciò che cercava Yuuma, ma io la so usare da tempo...anche se sprecavo molte energie solo per richiamarla. Però è strano...non la richiamavo da quando ho salvato i miei ex-amici, ma mi sembra più facile tenerla attiva.” dissi con onestà
“È merito della tua nuova natura. A parità di allenamento la tua forza è aumentata permettendoti di usarla senza sforzo.” disse ad occhi chiusi Kalel-senpai mentre nessuno osava interromperlo
“Come lo sai?” domandai
“Lui ha un certo intuito.” disse Rias ridendo.
“Vero, quando mi vide per la prima volta gli fu sufficiente guardarmi per capire che avevo una SG che creava spade. Riesce a capire come allenarla al meglio solo toccandola” spiegò Kiba creando una spada europea.
“Questo spiega perché mi hai fatto usare 8 pedoni...” disse Rias
“No. Lui ne vale due al massimo...per ora almeno” rispose Kalel gelando tutti i presenti.
“Ma allora perché...”
“Partiamo dalle basi. In alcune SG, il dio della bibbia sigillò alcune creature mitologiche. In alcune imprigionò dei draghi comuni....ma in passato ne catturò alcuni belli tosti. 
Albion e Ddraig, i draghi celesti, forti quanto un Dio finirono dentro il Divine Dividing e il Booster Gear. 
Subito sotto i draghi celestiali, vi è la categoria dei Re Draghi. Non li nomino perché abbiamo poco tempo ma ti basti sapere che l'unico di loro, Tannin, divenuto un demone, aveva lo stesso potere di un Maou.” 
“Perché mi dici questo?”
“Perché Vritra, un Re Drago, sfidò Indra che lo sconfisse. Il corpo del Drago venne distrutto e il nume mutilò la sua anima dividendola in 4 parti. Il dio della bibbia prese queste 4 parti e le usò come fonte di energia per 4 diversi Sacred Gear. Questi SG hanno avuto molti possessori nei secoli e in quest'era uno di loro è entrato in tuo possesso” disse indicandomi
“Io? Avrei un tale potere?”
“Si tu ne possiedi uno l'Absorption Line. Esso crea delle linee, variabili con l'allenamento, che rubano e trasferiscono energia. Volendo le linee possono staccarsi per connettere due persone diverse.”
“E gli altri?” chiesi curioso.
“Gli altri sono il Blaze Black Flare che permette, a chi lo usa, di generare fiammate nere, difficili da spegnere ed estremamente distruttive; il Delete Field che permette di portar via il potere dell'avversario....e per ultimo Shadow Prison che permette di evocare delle ombre con cui è possibile immobilizzare il nemico.”
“Quindi io possiedo il più inutile?” disse mesto mentre Rias-senpai sembrava contrariata.
“Veramente possiedi l'unico che può esserci utili per realizzare il mio piano, piano che giustifica il tuo eccesso di pedoni...” disse sorridendo “Hai mai sognato di parlare con qualcuno?”
“Si ogni tanto ma è un lieve sussurro...” risposi confuso
“Quello è Vritra...” disse mentre tutti ammutolirono nel bunker
“Impossibile...quel drago è inconsciente da prima che gli egizi creassero le piramidi....” esclamò incredula Rias-senpai
“Non esattamente...era ferito...una ferita dell'anima certo non lo nego, ma non è difficile curarla per me. Quando portai Saji a casa dopo la rissa, usai una magia antica sull'anima di Vritra per destarla dal suo sonno.”
“E perché non lo sente bene...i possessori di Albion e Ddraig comunicano col loro ospite...” obiettò Akeno
“Premesso che loro sono integri, e ben più potenti di Vritra, premesso che Vritra ha solo ¼ del suo vero potere...Saji è molto debole, non ha forza sufficente per sentire il suo drago, nemmeno se fosse Ddraig...inoltre ci vorranno giorni, settimane forse, perché lui si svegli del tutto.”
“Questo non spiega perché mi hai fatto usare 8 pedoni....” disse Rias imbronciata.
“Se posso curare un pezzo di anima dalle torture subite...posso anche riattaccarne i vari pezzi” spiegò mentre tutti lo guardavano come se fosse matto.
“Il meccanismo è lo stesso di quando usiamo la magia per riattaccare parti mancanti tipo arti o dita....certo su larga scala, e dovrei dividere il processo in più trattamenti ma credo che in un mesetto dovrei riuscirci...”
“In che senso?” chiesi confuso
“Il corpo fisico che vedi quando ti specchi...è identico per forma alla tua anima...è un contenitore ma forma e dimensioni sono quelle. A volte infatti può capitare che alcune armi, ferendo il tuo corpo, feriscano la tua anima. Mio nonno mi ha insegnato alcuni incantesimi antichi per curare simili ferite...e posso fare lo stesso con i pezzi dell'anima di Vritra.”
“Certo come se fosse facile trovarli...potrebbero essere in un punto qualsiasi del mondo...” obiettò Rias-senpai
“Veramente li ho tutti io...li ho rubati dai cadaveri degli esorcisti che uccisi quando ero braccato per l'Europa....ma per il tuo pedone me ne separo volentiri...” disse con semplicità disarmante.
“Lo faresti davvero? Così avrei 4 SG?” chiesi stupito
Da quello che avevo capito già era raro possederne uno singolo...figurarsi 4
“Certo prima di ogni cosa deve diventare amico del pezzo di anima di Vritra che possiede il tuo di SG...e devi rafforzare il tuo corpo o non reggerai mai all'aumento del potere del tuo SG....quanto all'averne 4...il mio scopo era quello di riunire i 3 pezzi di anima e i 3 dei SG di Vritra nel tuo SG.”
“Non capisco bene...”
“Ti basti sapere che, dolore a parte, non morirai...” disse sorridendo

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Alcuni minuti dopo mentre tutti riflettevano sulla portata del progetto di Kalel-senpai
“Scusate ma avrei una domanda...come sono diventato un demone? Con un morso come accade per i vampiri?” chiesi
“In teoria, i vampiri erano un gruppo di demoni minori che si staccò dal nostro popolo evolvendosi in modo differente.
Potevano diventare pipistrelli ed usare le ombre, ma iniziarono a prediligere il sapore del sangue al punto che i purosangue non possono farne a meno.
C'è da dire inoltre che quando il sangue diventò una droga per loro, dovendo cacciare gli umani ogni giorno, preferirono iniziare a vivere tra di loro e questo li ha resi dei cacciatori difficili da sconfiggere di notte...anche per noi demoni...”
“Perché?”
“Perché noi siamo evocati...ma viviamo tranquilli negli inferi di solito...loro invece stando sulla terra dovevano scappare da preti, esorcisti ed Angeli....e questo ha affinato la loro abilità di mimetizzazione nel buio.”
“Per rispondere alla tua domanda, tu sei stato creato con questi” disse Kalel senpai mostrandomi un pedone di color arancione
“Sono gli scacchi infernali o demoniaci. Ogni demone di Alta classe riceve ben 16 pezzi : 8 pedoni, 2 torri, 2 alfieri, 2 cavalieri, una regina ed un re.(*)

  • Il Pedone : è il pezzo dal valore più basso, ma non è da sottovalutare, visto che possiede l'abilità promozione che gli permette di trasformarsi in uno degli altri pezzi, re escluso che lo rende molto versatile;

  • La Torre : aumenta di molto la difesa e l'attacco di chi lo riceve mentre non aumenta la velocità. Sebbene si potrebbe donare la torre ad un essere veloce di natura, compensando questa debolezza. Di solito viene dato a creature o umani con spiccata predilizione per il corpo a corpo e dotati di buona forza di base. Questo pezzo è incarnato da Koneko-chan;

  • L'Alfiere : Aumenta invece il potere magico di base e l'attacco, ma siccome è carente in difesa, di solito svolge funzioni di supporto o attacca a distanza. Di solito si dona a creature o ad esseri umani con spiccate abilità magiche, per valorizzarle.

  • Il Cavaliere : Riceve un incremento di velocità e attacco, ma come per l'alfiere pecca in difesa. Di solito si fornisce a coloro che eccellono nell'uso di armi. Come per la torre, se si trovasse per il cavaliere o per l'alfiere, creature dotate di una buona difesa, in un certo senso la debolezza del pezzo verrebbe contrastata. Nella squadra di Rias tale ruolo è svolto da Kiba.

  • La Regina : è il pezzo più forte della scacchiera, e combina i poteri di torre, alfiere e cavaliere. Questo pezzo è incarnato da Akeno ;

  • Il Re : non dona up-grade. Lo possiedono i demoni di alta classe (Rias ed io) che comandano un gruppo di sottoposti. Le sue abilità sono utili solo ai fini delle competizioni sportive. Può far ritirare in modo forzato i suoi pezzi (se fossero in serio pericolo); può scambiarsi con la torre tramite l'abilità chiamata arrocco, e permette la promozione del pedone. Inoltre è l'unico dei pezzi compatibile con gli altri 15...”

“In che senso compatibile...” chiesi
“Per reincarnarti servono dei pezzi...ma la loro potenza varia in base al livello del Re. Quindi può succedere che, per reincarnare un essere vivente, siano necessari più pezzi...ma essi devono essere simili...ovvero 2 torri, 2 alfieri o come nel tuo caso ben 8 pedoni. Ora a volte capita che un demone reincarnato di bassa classe, dopo aver raggiunto l'alta classe riceva un set personale di pezzi. In questo caso lui riceverà dentro di se il Re. Tramite questo pezzo comanderà i suoi servi, mentre tramite quello del suo padrone rimarra, fino alla sua morte, un vassallo.” mi spiegò con calma Rias-senpai
“Quindi Rias-senpai è un demone di alta classe?”
“Si la mia famiglia, i Gremory ricoprono il rango di Duca”
“E tu invece Kalel-senpai?”
“Io sono il nipote di Mephisto Phele, che per detiene il rango di Marchese, o almeno credo...”
“In ogni caso questi sono i documenti, con tutto quello che devi sapere...diritti e doveri che io e la mia famiglia garantiamo ai nostri servi...leggili con calma” disse Rias.
“Quindi facendo le cose per bene, potrei fare carriera e diventare un Demone di alta classe anche io?”
“Certo e potresti anche avere un titolo nobiliare...sempre che ti interessi...” disse una voce comparsa all'improvviso.

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La voce apparteneva ad un uomo dai capelli rossi come quelli di Rias-senpai sebbene anche lei si fosse inginocchiata alla vista dell'ospite.
“Saji-kun...lui è Sirzech-sama uno dei 4 Maou. La massima autorità degli inferi” spiegai al mio Kohai.
“Tu devi essere il nuovo pedone di mia sorella, spero che ti troverai bene...scusami se oggi ho poco tempo ma devo parlare con Rias e Kalel di una cosa importante. Spero che parleremo in seguito”
“Certo si figuri” rispose teso Saji.
“Loro possono restare?” chiese Rias preoccupata
“Si non c'è nulla di segreto...Raiser ha accettato di duellare con te Kalel” rispose serafico il sovrano stupendo tutti
“Davvero?”
“Si. Dice che per lui sarà più divertente sconfiggere un mezzodemone e la sua squadra di ibridi piuttosto che mia sorella e i suoi pochi demoni....”
“Quindi lui sottovaluta la squadra di Kalel? Ma se solo Akeno è in grado di competere con la sua omologa? Senza offesa ragazzi ma è la verità” disse rivolgendosi ai suoi uomini.
In effetti la mia ragazza aveva ragione, con sommo rammarico del suo cavaliere e della sua torre.
Loro però non avevano colpe.
I miei si allenavano dal doppio del tempo ed eccetto la mia Regina, una ragazza della mia stessa età, e un mio alfiere in classe con Koneko, gli altri miei pezzi si erano già diplomati e quindi avevano tutto il giorno per allenarsi.
Se Rias avesse avuto più tempo per prepararsi, magari anche loro avrebbero potuto sconfiggere Raiser, ma i genitori di Rias avevano voluto anticipare i tempi e quindi ero stato costretto ad intervenire, sfidando Raiser.
“Ci sarebbe un problema...” disse Sirzech-sama serio destandoci dai nostri pensieri.
“Quale?” chiesi
“Per accettare la tua richiesta di sfidare Raiser, che andava contro le tradizioni...”
“Perché” chiese Saji-kun
“Nel nostro mondo di solito, se una ragazza promessa ad un demone, si innamora di un altro uomo deve essere lei a sfidare il promesso per rompere il matrimonio...Sona Sitri, un'amica di mia sorella ruppe da sola il fidanzamento...”
“E perché allora c'è stato questo cambiamento?”
“Perché io non ho abbastanza pezzi mentre Raiser ha una squadra completa...”
“No non è per quello...Sona aveva i tuoi stessi pezzi. Ho fatto questa richiesta perché Rias doveva combattere contro un demone contro cui il suo potere speciale non funziona...inoltre lui già gareggia a livello agonistico mentre Rias prima della laurea non potrà gareggiare.”
“Si ma se questo Raiser ha permesso questo scambio...qual'è il problema?”

(SOSPIRO)

“Serafall, che è convinta che verrai sconfitto...ha chiesto a tuo nonno di poterti sposare e come sai....”
“Un demone non può rifiutare una proposta di matrimonio di un Maou...è un dogma...” risposi amaro mentre Akeno e Rias erano scioccate...
“No-non può essere...” disse Akeno crollando sul divano
“Ma stai scherzando....potrebbe essere la sua bisnonna....” disse Rias mentre si accasciava sul divano piangendo.
“Guarda che mi offendo se dite che sono vecchia...” disse la persona in questione apparendo davanti a tutti.
“Perché...perché hai fatto tutto questo? Io e Sona siamo amiche fin da piccole come tu lo eri con mio fratello...” disse Rias alzandosi di scatto mentre suo corpo emanava un intensa aura Rossa.
Anche Akeno si era alzata e per la prima volta il suo volto era privo di sorriso. Alzandosi aveva iniziato a produrre molteplici scariche elettriche che ricoprivano il suo corpo.
“Perché siete delle bambine viziate. Per te Rias, lui si farà pestare da un demone con capacità rigenerative immense. Per te, Akeno, ha affrontato Indra e Sirzech e nessuna di voi ha fatto quello che qualunque donna avrebbe fatto.” disse facendole arrossire.
“Ma io dormo nuda con lui...” esclamò con imbarazzo
“Oh che concessione...tuo fratello per rompere il fidanzamento che i nostri genitori avevano organizzato tra di noi, si fece trovare a letto con quella che oggi è sua moglie. Nessun duello, nessun ferito. Fecero tutto in pochi giorni...sebbene l'idea fu mia...” esclamò con un tono ed un sorriso sarcastico.
“E tu in 7 anni che dormi nuda...l'idea di rompere il fidanzamento in quel modo non ti è venuta vero? Questo ragazzo deve passare giornate intere all'ospedale? Mi dispiace ma tu non lo meriti...”
In quel momento Rias ed Akeno scagliarono due colpi di energia tali da uccidere Saji all'istante.
Per fortuna del pedone, il colpo non era rivolto a lui bensi alla Maou che sbadigliando si limitò a bloccarli col palmo della mano.
“Immature...vi ci vorrebbero decenni per poter competere con me...ma visto che volete combattere...ci sfideremo il giorno che Kalel e Raiser lo faranno. Se vincerete tu e Kalel vi sposerete dopo il diploma...ma se perderete tu sposerai l'uomo che odi”
“Serafall-sama...” dissi attirando l'attenzione delle contendenti.
“Dimmi piccolo mio” rispose la donna con un tono differente e con un sorriso sincero sul volto.
“Come può Rias affrontare lei e la vostra squadra quando non può affrontare Raiser....”
“La vita non è mai giusta...”
“Ha detto che tiene a me vero?”
“Si...l'ho detto fin dalla prima volta che ti vidi...”
“Allora perché vuole farmi combattere con Raiser per Rias se poi mi porti via da lei...”
“Tu non lo vuoi combattere solo per Rias. Ho visto quanto vi odiate ai pochi ricevimenti in cui eravate entrambi presenti...ed io questo lo accetto.” disse facendo incuriosire tutti i presenti eccetto me e Sirzech...che stranamente sorrideva.
“Allora scorpori il risultato dei due Match...”
“Dimmi il tuo piano e ti esaudirò...consideralo un regalo di nozze”
“Non ci sarà nessun Tag-Match. Nemmeno se tutte e due le nostre squadre fossero composte da demoni di Alta classe...potremmo avere qualche speranza...e dubito che lei aspetterebbe qualche anno per combattere...” dissi con voce piatta
“Allora cosa proponi...”
“Il campo sarà unico ma i duelli saranno divisi. Io e la mia squadra affronteremo quella di Raiser....dopo che l'avrò sconfitto, quando i Maou avranno promesso che lei potrà sposare chi vorrà...senza restrizioni o sotterfugi, i membri della mia squadra ancora capaci di combattere si uniranno a quella di Rias per la battaglia contro di lei...anche se dovessi essere svenuto...loro combatteranno. E lei sarà da sola...”
“se non lo facessi?”
“Lei ha detto che nessuno può opporsi...ma credo che se glielo chiedessi con gentilezza mio nonno accetterebbe di prestarmi la sua regina per la durata dello scontro. Anzi credo proprio che mi basterebbe parlarne con Grayfia”
“Non oseresti.  Tannin è forte ma non sarebbe motivato...ma lei...” disse tesa come una corda di violino.
“Oserò! Tu da sola...no che sto dicendo. Uno dei tuoi servi da solo potrebbe battere entrambe le squadre....anche se Raiser ci aiutasse.”
“E sia...ma se perderai ci sposeremo subito dopo che uscirai dall'ospedale...”
“Accetto...”
“l'incotro è fissato tra 15 giorni...”
“Troppo poco...mi servono almeno 3 mesi per allenare Saji...”
“30 giorni...”
“meno male che dicevi di amarmi...2 mesi ultima offerta o parlo con Grayfia...”
“Hai vinto ma sappi che, dopo il matrimonio, anche se avrai un Harem sarai troppo stanco per andarvi...” disse smaterializzandosi.
“Maledizione....” disse Rias colpendo il tavolo con un pugno.

*************************

Nota dell'autore

In questo capitolo iniziano le divergenze, causate dalla presenza di Kalel, prima fra tutte che il pedone di Rias viene tenuto d'occhio da lui.
Seconda divergenza, è che lui e il duo dei pervertiti sono ai ferri corti...3 divergenza lui è Saji visto che Issei non è mai nato

Il Re

ho aggiunto questo pezzo, solo per motivi estetici, non mi piace il 15 :) no scherzo, l'ho aggiunto per giustificare il sistema dei Rating che prevede il salvataggio dei pezzi e le abilità che il re possiede. Diciamo che è una specie di server che controlla gli altri pezzi minori. NON POTENZIA CHI LO POSSIEDE.
In quanto tale può accettare la presenza di altri pezzi. Si lo so, sono uscito un può fuori dalla storia, ma mi sembrava razzismo nei confronti dei Re, lasciarli senza pezzo.
Inoltre avrà uno scopo in futuro....ma non vi dico quale. La cosa che dovete ricordare è il legame con gli altri pezzi.

Vritra

Come discutevo con Bumbix via MP...perdonate il francesismo ma è una corbelleria con la M maiuscola che Ddraig costi 7,9 pedoni e uno dei tanti pezzi dell'anima di Vritra ne costi ben 4 pedoni. Cioè quando erano liberi tra loro c'era la differenza che esiste tra Nettuno ed un cavaliere d'oro...e come SG un pezzo di Vritra sigillato è ha un valore pari a metà di un Ddraig intero? Non mi convince per questo, nelle mie fiction il drago nero è, e sarà sempre diviso solo in 4 pezzi dal valore di 2 pedoni cadauno...

Serafall
Vi avevo detto che avrebbe guastato l'armonia familiare. Ho fatto questa scelta anche perché dovevo giustificare l'assenza di Issei...e capirete perché..presto.

Asia

Arriverà mancano ancora 2 mesi...ho inserito Serafall solo per dare ai protagonisti un motivo per presentarvi i serivi di Kalel. In questo momento, Kalel da solo, o la regina di Kalel da sola potrebbero sconfiggere la squadra di Raiser al completo. 

Riepilogo pezzi liberi

Rias : 1 alfieri, 1 cavallo, 1 torre...

Kalel ha convinto Rias ad usare, in questa fiction, ben 6 pedoni in più su Saji...il suo scopo è quello di riunire e resuscitare Vritra entro l'estate....

Kalel ha ancora 8 pedoni...

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Capitolo 8
*** Rendez-vous ***


LIFE 1 : Rendez-Vous

Nella stanza, dove prima regnava la felicità per il nuovo amico trovato, ora regnava un silenzio che nessuno osava interrompere.
Sembrava che fosse morto qualcuno e nessuno riusciva a muoversi, nemmeno per consolare Rias-sama. 
Io avrei voluto fare qualcosa ma, essendo l'ultima ruota del carro, non sapevo cosa dire e temevo che qualsiasi cosa dicessi potesse aggravare la situazione.
Fu in quel momento che Kalel si mosse e si avvicinò a Rias ed Akeno.
“Chiedo scusa, Sirzech-onichan potresti fare finta di non vedere ciò che farò?” disse sorridente.
“Certo...” rispose serafico.
Sebbene credo che nemmeno lui sapesse cosa Kalel avesse in mente.
Il Senpai si avvicinò a Rias-sama afferando il suo viso con le mani e la baciò infischiandosene che nella stanza ci fosse un Maou, che tra le altre cose era anche il fratello.
“Kal-kun che fai?!? C'è mio fratello davanti” chiese Rias sconvolta.
Non ne sono sicuro ma credo che fosse il loro primo bacio pubblico. 
“Kalel-kun...c'è Sirzech-sama” piagnucolò Akeno.
Ora incomincio ad averne la certezza....ma ad essere sinceri, anche io ero sconvolto.
Il senpai aveva baciato una ragazza promessa ad un altro demone....eppure il Maou sembrava tranquillo nonostante l'accordo tra le due famiglie vincolasse anche lui.
“Ho chiesto il permesso...poi mica ti ho preso a schiaffi. Ad ogni modo, se dovete fare così, ditemelo che vado a combattere da solo. Quello che ha detto Serafall è giusto, in 7 anni potevamo evitare di arrivare a questa situazione...ma se non è successo è stato perché io non ho voluto. Potevo farlo...potevo approfittare del fatto che dormi nuda e che hai un sonno pesante. Potevo approfittare del fatto che ci facciamo il bagno o la doccia insieme. Potevo prendermi certe libertà quando volevo...ma non l'ho fatto. Quindi smettila di piangerti addosso.”
“Come possiamo battere un Maou?!?” urlò Akeno
“Quando scappavamo per il Giappone, senza soldi, senza cibo...ci siamo arresi Akeno? Quando hai scoperto che avresti dovuto sposare un Phenex ti sei arresa Rias?”
“Ma abbiamo solo 60 giorni...” piagnucolò Rias
“Indra mi ha attaccato all'improvviso...non ho avuto tutto questo tempo” disse sorridendo
“Sai che dobbiamo andare a scuola...che dobbiamo lavorare? Come miglioreremo?”
“Manderemo i famigli a scuola, visto che ognuno di voi ne ha uno. Io ne ho 2 e se ce ne servisse qualche altro chiederemo a Grayfia. Per il lavoro chiederemo aiuto a mia sorella e a mio cognato.”
"Pensi che ci aiuteranno?" Chiese Rias tremando al solo pensiero.
"Beh loro personalmente no...ma potrebbero mandare qualche servitore privo di pezzi. In fondo i contratti che proponiamo noi sono quelli per demoni minorenni...nulla di difficile." rispose cercando di apparire tranquillo, anche se da lontano si vedeva che era preoccupato.
“Perché non lo chiede a suo fratello Rias-senpai...per l'allenamento” chiesi titubante.
“Perché gli attuali Maou sono amici d'infanzia...e per tacito accordo nessuno di loro appoggerà un loro sfidante. Sirzech sama rimase neutrale anche quando fu sua moglie a duellare con Leviathan-sama.” mi rispose Kiba
“Inoltre tutto questo sta accadendo perché io mi sto opponendo alle decisioni della mia famiglia..” aggiunse Rias-sama con stizza.
“Potresti chiamare Sun Wukong...” propose Akeno
“Indra non gli darà il permesso di assentarsi per 2 mesi...ma possiamo allenarci con la mia squadra.” disse serio Kalel-san dopo averci riflettuto un attimo.
“Potresti chiedere aiuto a tuo padre...” disse serio Sirzech-sama studiandolo.
“Preferirei che ci allenassi tu o qualcuno dei nostri maestri, ma ciò infrangerebbe un giuramento. Non posso chiederlo alla tua famiglia perché sfidando Raiser gli ho mancato di rispetto....ma non chiederò aiuto a lui."
“Avete litigato?” chiesi curioso vedendo come si preoccupasse più dell'opinione dei suoi suoceri che di quella paterna.
“Non l'ho mai conosciuto. Se Sirzech-sama non mi avesse detto che sono identico a lui...non saprei nemmeno che aspetto abbia.” disse mesto.
“Ma anche se lui accettasse di allenarci, cosa che probabilmente farebbe...la sua presenza urterebbe i membri della squadra di Rias, e preferisco che lo spogliatoio sia sereno prima del match.” rispose mentre tutti i ragazzi presenti lo guardavano confusi.
“Ma è pur sempre tuo padre...ciò che può aver fatto non cambia questa piccola verità” disse il sovrano.
“Per quello che vale, detto da uno che ha tradito la tua fiducia, tu sei la persona più simile ad un padre per me. Hai anche chiesto a Grayfia di farmi il discorsetto...quando ho avuto l'età giusta...” disse arrossendo
“Voi non avete tradito la mia fiducia! Pensate davvero che io e Grayfia, demoni già sposati quando ancora l'Italia non era ancora unita, non avessimo previsto che Rias si sarebbe innamorata di te? Se avessimo voluto che Rias sposasse Raiser non avremmo mai permesso che tu e lei cresceste insieme.” disse lasciando senza fiato tutti, Rias e Kalel compresi
“Inoltre che rimanga tra noi...anche Grayfia ed io ti consideriamo parte della famiglia...anche Millicas...però devi dare una possibilità a tuo padre. Lui era..”
“Si lo so...l'ho sentito... So che per 2 anni ha protetto me ed Akeno. Come so che poteva portarmi con lui, ma mi ha fatto venire con voi per non lasciare Akeno da sola...ma vederlo riaprirebbe vecchie ferite.” rispose lasciando di stucco la ragazza dai capelli neri e il Maou.
Alcuni minuti dopo il Maou, vedendo che se avesse aggiunto altro avrebbe solo peggiorato la situazione, si congedò e tornò nel castello dove viveva con la famiglia.
Anche il senpai uscì dalla stanza affermando che stava andando a chiamare tutti i suoi servi che esenti dalle lezioni vivevano stabilmente negli inferi.

********************

“Quanto ci vuole perché finisca di parlare con i suoi servitori?” borbottò Rias-senpai
“Beh, non si trovano tutti nello stesso punto...dovrà spiegare la situazione a tutti” obiettò Akeno-senpai
“Saji, ti vedo pensieroso...hai qualche dubbio?” domandò Kiba-kun, mentre Koneko-chan osservava il soffitto in silenzio.
“Mi chiedevo cosa mai ha mai potuto fare il senpai per fare innamorare di lui non una di voi, cosa che già sarebbe un grande risultato...ma entrambe....io ho difficoltà anche a trovare una sola ragazza che mi accetti...” dissi indicando le 2 oneesama
“È così evidente?" chiese con amarezza la mora 
"Devo premettere che lui non sa cosa provo. L'ultima volta che ho manifestato i miei sentimenti eravamo bambini e dubito che se ne ricordi....anzi credo che non riesca a vedermi come donna. In ogni caso per ben due anni ha rischiato la vita per affrontare ogni singola minaccia che attentasse alla mia vita...nonostante io sia un mostro...”

[SCHIAFFO]

“Sai cosa direbbe Kalel se ti sentisse parlare così. Se ti avesse considerato un mostro non si sarebbe mai ferito per salvarti...” disse con freddezza Rias-senpai
"Forse è come dici tu...ma perché non capisce quello che provo....?" pianse Akeno
"Forse, Akeno-san...lui sapendo che in passato hai sofferto...non vuole rovinare il legame che vi lega. Forse teme che tu lo rifiuti e che tu smetta di parlare con lui" borbottò la piccola Koneko.
"Già siete fuggiti insieme per due anni, e quindi potrebbe pensare che tu lo consideri come un fratello. In fondo non ti sei mai spinta ai livelli di Rias-sama" ammise Kiba sorridendo in modo nervoso all'occhiataccia che la sua padrona gli scagliò. 
"Ma se anche Serafall lo ha capito...." sbottò Akeno
Beh era vero, anche un Maou lo aveva capito.
Il problema è che ammesso che per un'estranea fosse evidente, non era detto che lo fosse per tutti gli attori in gioco...molte erano le variabili da considerare. 
Forse il senpai trovava poco etico baciare la serva della sua ragazza ma in ogni caso era troppo imbarazzante vedere una ragazza triste e non sapere cosa dirle.
“Voi invece come lo avete conosciuto Rias-sama?” chiesi, cercando di cambiare argomento.
“E' stato il mio primo vero amico. Quando vidi con che impegno si allenava per proteggere Akeno. a che punto si feriva per lei...beh qualcosa nel mio cuore è cambiato....sebbene ho dovuto farglielo capire in modo esplicito durante la gita.” disse sorridendo maliziosa
“Ara Ara...è sempre stato timido” disse sospirando Akeno che aveva di nuovo il suo atteggiamento composto.
“Ora basta parlare che sta arrivando” mormorò all'improvviso Rias-sama

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Location : indefinita, uno dei tanti castelli dei Gremory

“Non credi di esagerare? Non solo rischi che Rias sia costretta a sposare Raiser perché Kalel verrà distratto da pensieri su uno scontro che non può vincere....ma stai mettendo a rischio anche il rapporto tra Kalel e Rias. Sai che quella è da anni che brama di averlo nel suo letto. Se Kalel e Rias perderanno lei lo userà come un trastullo fino a quando Rias non si sposerà con qualcuno che si costringerà ad amare...per non far soffrire Kalel.” disse furiosa Grayfia
“Perché tutti dubitate di quel legame...e perché pensi male della mia amica” sospirò Sirzech
“Perché sono solo dei ragazzi, e lei vuole farmi pagare il fatto che ti ho portato via da lei...facendo soffrire il mio ometto.”
"È stata lei a proporci come rompere il fidanzamento voluto dai nostri genitori..." obiettò il Maou
"Si vero...ma solo dopo che ha visto che non era ricambiata" ribatté piccata la moglie
“Capisco le tue preoccupazioni ma so che lei vuole vedere cosa è disposta a fare Rias per lui...inoltre mio zio ha ordinato a mia madre di applicare la vecchia tradizione dei Bael se..se Kalel dovesse battere Raiser."
“Quella legge? Non puoi fare qualcosa?” disse sospirando
“Sai che le vecchie usanze dei clan sono difficili da toccare. Solo i capifamiglia possono decidere se applicarle o meno. I Maou non possono opporsi...sebbene negli ultimi secoli sia nato un cavillo che potrebbe salvare Rias.
"Che cavillo?"
"Per ora non ti deve interessare...." tagliò corto il sovrano

********************

Location : Camera di Kalel, dopo la cena.
“Pensi di riuscire ad allenarlo per bene...?” chiese Rias mentre abbracciandomi poggiava il suo seno sul mio petto.
“Solo un drago come Tannin-sama può insegnarli quello che gli serve...” risposi rassegnato
“Allora perché hai insistito perché si trasferisse qui...” insistette Rias
“Perché un drago, ha la facoltà di attirare nemici e quindi devo aiutarlo a sopravvivere fino a quest'estate...se sarà integro durante le vacanze potremo chiedere a Tannin di prenderlo sotto la sua ala protettiva. Io posso solo insegnargli le basi, fornirgli un briciolo di resistenza, e donargli fiducia in se stesso. Se ci riesco, vorrei far rinascere Vritra prima dell'estate.”
“Sono sicura che ce la farai...hai convinto Kiba a fidarsi di me e sei riuscita a far sorridere per la prima volta koneko...” disse Akeno
“Ma non sono riuscito a convincere nessuno di voi ad usare i poteri che tenete sopiti...vi secca anche parlarmene”

(SCHIAFFO)

“Non ti azzardare a parlarmi di cose che non sai...tu non sai che vuol dire avere dentro di se sangue sporco...” disse piangendo
“Forse di te è vero che non so niente...ma sai che se Kiba usasse quei poteri, Rias avrebbe potuto battere Raiser da sola senza costringermi a scendere in campo?” risposi di getto
“Perché hai così paura di Raiser?” chiese piangendo mentre mi alzavo dal letto.
“Io potrei battere lui e la sua squadra da solo...e forse lo farò. Ma è per questo che Serafall ha iniziato a fare i capricci. In ogni caso, so meglio di chiunque altro cosa vuol dire essere un mostro...perfino il potere di gasperino è un cucciolo rispetto a ciò che si annida dentro di me....” dissi uscendo fuori dalla camera mentre Akeno era scoppiata in lacrime e Rias cercava di consolarla guardandomi stupita per il mio primo scatto di rabbia.
********************

Il giorno dopo verso le 9 di mattina Saji, carico di determinazione si presentò a casa nostra.
Non ebbe bisogno di svegliare qualcuno perché, a causa della scenata del giorno prima, io avevo passato la notte sul divano e nemmeno Rias era venuta a cercarmi.
Guidandolo attraverso i meandri della casa, lo condussi nell'edificio secondario attraversando il corridoio coperto, mostrandogli quella che per i prossimi 60 giorni sarebbe stata la sua camera.
“Camera tua comprende un bagno personale” dissi indicando la porta sulla destra che conteneva una stanza con lavandino, doccia e gabinetto.
“Sai, per non uscire di camera la notte o se volessi farti la doccia da solo...”
“Perché hai precisato da solo?”
“Perché nel dojo, vi sono due porte che conducono a 2 bagni più spaziosi, uno maschile ed uno femminile. Li ha progettati la madre di Rias nell'ipotesi che sua figlia rendesse demone un pervertito e quindi non è possibile spiare o entrare nei bagni del sesso opposto.”
“E tu come fai...con Rias-senpai?”
“I bagni personali...come dice la parola sono personali. Tu puoi chiedere a chiunque di farti compagnia nel tuo...nessuno può vietartelo. Mentre che ci siamo ti avverto di cose, le altre ragazze non sono tutte come Rias ed Akeno e questo vale anche per gli altri fidanzati. Devi capire che i miei servi e quelli di Rias hanno passato molto tempo inseme...almeno 3-4 anni. Quindi si sono formate delle coppie...”
“e sarebbero...?” chiese frustrato Saji
“Allora Docrates e Tisifone, la mia torre e il mio alfiere sono cresciuti insieme in Grecia e lui è molto geloso...non ti conviene farlo alterare ne prenderlo in giro per la sua altezza. A parte ciò è un pezzo di pane, ama gli animali sebbene eviterei il suo famiglio, un Idra. La coppia numero due è costituita da Kiba e Shigure, entrambi cavalli, solo che Shigure è nella mia squadra. Kiba per ottenere il permesso di uscire ha dovuto ferire in duello il fratello di lei, un samurai shintoista...sebbene credo che a ferirlo sia stata la sorella mentre era concentrato a combattere con Kiba. Il fratello invece è single, visto che ha giurato che solo quando sarà il migliore si concederà il lusso di una fidanzata. Infine abbiamo una new-entry, Koneko e Kurama, sebbene siano timidi ed impacciati già si tengono per mano...lui non è violento ma se Koneko se ti becca mentre la spii ti pesta.”
“E i tuoi pedoni?” chiese speranzoso
“Non li ho usati..”
“Allora perché non mi hai preso tu?” chiese dubbioso
“Perché Rias ha meno pezzi di me...non c'è un vero motivo.” risposi con schiettezza
“Capisco...ma scusa se te lo domando... Non hai detto nulla sulla tua regina. Che tipo è” disse  con il lampante intento di cambiare discorso.
“Lei sarà l'ultima ad arrivare...ama farsi aspettare. Potrei scrivere volumi interi su di lei e sul suo carattere, ma non voglio rovinarti la sorpresa...in ogni caso questo è il tuo armadio per i vestiti” dissi indicando la porta sulla sinistra che dava su una stanza grande quanto il bagno, ovvero la metà della camera da letto, piena di armadi e cassetti desiderosi di contenere tutto quello che lui avrebbe voluto comprare.
“Mi dispiace che la camera sia piccola ma aspettavamo le vacanze per ingrandire l'immobile.”
“Ma se solo camera mia è grande come mezza casa dei miei genitori.” esclamò allibito.
“Quando inizierai a guadagnare come demone...non lo dirai. Comunque stasera ti verrano portati televisione, lettore dvd, computer, alcune console e i titoli che più ti piacciono.”
“E come li sai?” chiese stranito
“Per un demone deve essere difficile conoscere ciò che ti piace...” risposi sarcastico.
“In ogni caso quelli sono omaggio della casa...qui non badiamo a spese. Sul letto troverai una tuta mettila e poi scendi che aspettiamo gli altri. Avrei una sola richiesta...molti, non sono nati da genitori umani o da demoni purosangue come Rias. Per questo hanno subito eventi tragici che faticano a dimenticare. Non sempre sono riuscito ad arrivare in tempo come nel tuo caso. Se puoi cerca di non giudicarli troppo e di accettarli per quello che sono e non per chi sono i loro genitori.”
“Vale anche per te?”
“No...io non rinnego ciò che sono...o ciò che ho fatto fino ad oggi” dissi lasciandogli la privacy necessaria a cambiarsi.

********************

Eravamo tutti riuniti nel bunker in attesa che arrivasse anche la regina di Kalel-senpai 
“Bene ragazzi, non ci vedevamo da un po di tempo, e credo che sappiate già la situazione...”
“Si e spero di parlare a nome di tutti..” disse un ragazzo vestito da praticante di Aikido
"...ma moriremmo pur di permetterti di sposare la principessa Rias”

[KARATE-CHOP]

“Non morirà nessuno...Serafall vuole umiliare Rias, non danneggiare qualcuno. Anche se questo complica le cose, visto che dovremo affrontare una donna che è stata gentile con ognuno di noi...” disse il senpai mentre ognuno annuiva.
“Ci sarà un giorno in cui perderemo, non lo nego. Ci sarà un giorno in cui non ci rivolgeremo più la parola, anche se spero che non accada mai! Ci sarà un giorno in cui farò sesso con una donna che potrebbe essere mia madre....ma, anche se una bottarella gliela darei.. non è questo quel giorno. Abbiamo 60 giorni per allenarci...in modo da poter sposare Rias.” disse facendo arrossire la rossa...sebbene non per il motivo che credevo.
“Gli daresti una bottarella?” chiese Rias irritata mentre gli tirava un'orecchio.
“Noi siamo in queste condizioni perché non l'hai data a me la bottarella!
“Ahia...mi fai male...scusa...cercavo di sdrammatizzare...sai che sono innamorato di te...”
“Me lo auguro...perché se perderemo mi resterà una sola chance” disse parlando tra se.
“Che vuoi dire?” chiese Kalel mentre tutti li guardavano curiosi
“Una soluzione che impedirebbe ai miei genitori o a Serafall di dividerci...ma è dolorosa. Molto dolorosa”
“Principessa...” disse una ragazza dai capelli neri sorridendo “Io e Kiba non siamo ancora arrivati a quel punto...ma Tisifone garantisce che non fa troppo male perdere la verginità. Esistono anche incantesimi che possono eliminare il dolore”
In quel momento una ragazza dai capelli verdi, Rias e Kiba arrossirono in contemporanea, seppur per motivi diversi.
Eppure io ebbi il sospetto, vedendo lo sguardo di Kalel-senpai, che Rias-sama non alludesse al sesso, ma qualunque fosse il sospetto di Kalel-san non lo esternò.
“Shigure, non ho idea di cosa parli la mia ragazza, ma pur non credendo che lei alludesse al sesso non siamo qui per parlare di quello. Ora, visto che tutti voi conoscete la squadra di Rias ed avete letto il dossier sul suo nuovo pedone, vorrei che vi presentaste. Dite ciò che vi va di dire...ma considerate che lui era un umano e quindi la sua preparazione presenta molte lacune. Se farà errori perdonatelo perché li farà in buona fede...” disse il senpai sedendosi
“Comincio io...” disse alzandosi Logan.
Era un ragazzo dall'aspetto europeo con un fisico robusto, i capelli grigi ed una lunga frangia che copriva i suoi occhi. Il suo corpo inoltre mostrava i segni di lunghi allenamenti.
“Il mio vero nome è Loup Garou, ma preferisco Logan. Mio padre era un lupo mannaro mentre mia madre una strega. Ho promesso di servire Kalel come torre, perché mi ha salvato la vita e sono in debito con lui. Sono forte e veloce grazie al mio sangue di mannaro grazie al quale posso curare, entro certi limiti le mie ferite. Grazie al sangue di mia madre posso anche usare la magia, sebbene preferisca il corpo a corpo.”
Quando Logan finì di parlare si sedette e al suo posto si alzò un ragazzo molto alto. Superava di certo i 2 metri ed era molto muscoloso.
Le sue gambe sembravano due tronchi mentre le sue braccia davano l'impressione che avrebbe potuto staccare la testa ad un uomo con facilità.
“Io sono Docrates” disse alzandosi.
Anche lui sembrava aver temprato il suo corpo con durissimi allenamenti.
“Sono nato in grecia, e sono un mezzogigante...”
“Quale dei tuoi genitori era un gigante?” chiesi curioso
“Che fai prendi per il culo...?” chiese irritato guardandomi con rabbia.
Credevo che mi avrebbe messo le mani addosso, quando venni salvato in extremis da una ragazza dai capelli verdi, che alzandosi lo abbracciò dicendogli di perdonarmi, che la mia era un gaffe fatta in buona fede a causa dell'ignoranza.
“ I mezzogiganti possono avere solo la madre...gigante al contrario non è possibile” mi spiegò mentre baciava dolcemente la guancia di quello che doveva essere il suo ragazzo.
“Perché?” chiesi facendo arrossire tutte le ragazze nella sala e facendo scuotere la testa a tutti i ragazzi.
“Sai come si fanno i bambini?” mi chiese la ragazza dai capelli verdi nascondendo l'imbarazzo
“Beh certo...è ovvio” dissi arrossendo a mia volta.
“Allora immagina una donna o una diavola alta quanto Akeno, la più alta di tutte le ragazze presenti. Ora un gigante di solito raggiunge i 5 mt di altezza, i più anziani anche i 20. Dimensioni del coso e relativi problemini tecnici a parte.... mi sai dire come può una donna partorire un mezzogigante che alla nascita è alto quanto me?”
Mi ci volerro alcuni secondi per capire cosa avesse voluto dire ma quando ci arrivai implorai di essere scusato. Avevo fatto una gaffe terribile
“Tranquillo” disse Docrates quando si fu calmato
“Tu non potevi sapere, visto che ci nascondiamo dai tempi di Golia... in ogni caso io sono una torre, che è stata salvata da Kalel. Lui mi ha curato dopo che i miei fratelli mi hanno quasi ucciso perché troppo gracilino. Adesso sono in forma ridotta, ma se voglio posso tornare alla mia stazza originaria arrivando a 5-6 metri...e il mio Re” aggiunse con orgoglio “dice che posso crescere ancora visto che i giganti crescono fino al giorno della morte che avviene dopo 2-3 secoli, ammesso che non si uccidano prima.”
A quel punto, mentre lui si accomodava nel divano, la ragazza dai capelli verdi iniziò a parlare.
“Visto che sono alzata, parlo io...mi chiamo Tisifone e sono la ragazza di Docrates. Sono una mezza-lamia che se non lo sapessi è una donna con il corpo di serpente. Essendo per metà umana ho scelto di tenere questo aspetto, più pratico nella vita di tutti i giorni, e trasformarmi solo per necessità. Visto che sembri un pervertito, le lamie partoriscono i figli come i mammiferi...non faccio uova o altro, sebbene posso averli solo in alcuni periodi speciali.
Ho scelto Docrates come fidanzato perché, quando mi eccito tendo a trasformarmi stritolando il mio ragazzo...cosa che con lui non capiterà mai. Sono un alfiere ed uso la magia dei demoni e degli umani. Grazie al mio sangue di Lamia sono veloce, resistente ai veleni e agli urti, posso curarmi le ferite anche se preverirei evitarlo visto che è un pò disgustoso. Sono molto elastica ed ho una forza molto elevata. In battaglia inoltre uso molti attacchi basati sul mio sangue di serpente."
Quando si sedette fu il turno di un ragazzo magro e snello con lunghi capelli di un colore tra il rosa e il rosso.
Lo conoscevo perché iscritto al primo anno dell'accadamemia e dall'aspetto sembrava essere realmente più giovane di me, ma con i demoni tutto poteva essere.
“Ciao, io sono Kurama, e sono un mezzo Kitsune. La mia tribù mi ha bandito perché non ho ereditato la magia del fuoco tipica delle volpi. Kalel mi ha trovato in Europoa dove gli umani facevano esperimenti su di me e mi ha mandato a casa di suo nonno. Ho studiato la magia di uomini e demoni ed  in battaglia uso la magia dei fiori con cui sono nato. Sono in classe con Koneko, e ti avverto che la mia ragazza è poco incline a perdonare i guardoni”
“ehi Kalel-senpai...hai sentito...sono la sua ragazza...” disse rossa in volto Koneko-chan rivolta al senpai.
Sembra esserle molto affezionata al punto da non dire nulla quando il senpai le fece una carezza sulla testa con dolcezza.
“Non ti preoccupare..è vero che mi piacciono le ragazze, ma non mi permetterei mai di mancare di rispetto ad una di loro” disse serio per cercare di riprendermi dalla gaffe di prima.
Poi fu la volta di due ragazzi dai capelli neri, un maschio ed una femmina.
A parlare fu il maschio, un ragazzo giapponese con capelli neri e i classici abiti da Aikido.
“Noi siamo Goemon e Shigure, siamo fratelli con padri diversi. I nostri genitori erano i due amici di Lupin III e nostra madre era una mietitrice di classe suprema, e si chiamava Tessa. Le nostre armi sono state forgiate da Efesto e se sei interassato ai loro poteri ti basta leggere l'ultimo capitolo del primo volume. Io prediligo lo stile Lai, sebbene conosca anche il Kendo. Shigure...”
“Shigure, verrà descritta da Shigure...” disse irritata la ragazza dagli occhi viola e i capelli neri raccolti in una cosa di cavallo. Era snella e piatta come una tavola.
“Io e mio fratello purtroppo abbiamo ereditato anche il carattere dei nostri genitori, lui è composto e severo come suo padre...mentre io ho ereditato quello del mio. Ah e prima che pensi male...io non sono piatta” disse aprendosi il kimono e causando un epistassi a me e al suo ragazzo.
 “Uso delle bende per coprire il seno e non farmi male quando indosso questa maglia fatta da efesto con moltissimi anelli di ferro saldati uno ad uno. La mia spada può trasformarsi in qualsiasi arma, anche da lancio come kunai o shuriken. Però, ad essere sincera preferisco le armi lunghe o quelle dotate di catena...inutile dire che ho la stessa mira di mio padre.”
La presentazione era andata bene anche se, stando alle parole di Kalel, il peggio doveva ancora arrivare....mancava la sua regina, quella a cui piace mettersi in mostra.
Fu in quel momento che un urlo attirò l'attenzione di tutti.
“Sarà qui a momenti...” disse il senpai rivolto a Rias ed Akeno “Ve lo dico ogni volta, ma per favore evitate di litigare fra di voi...Grayfia si è lamentata per settimane l'ultima volta che vi siete salutate.” disse mentre Akeno sbuffò voltandosi dall'altro lato.
“Amoooore miooo....” disse una ragazza bionda, dai capelli corti e con gli occhiali aprendo di scatto la porta e gettandosi tra le sue braccia.
“Ehilà angela...come và....?” chiese teso mentre il corpo delle due Oneesama si ricopriva di un aura rossa e di scariche elettriche.
“Sai che il solo pensiero che passi le notti con queste mucche da latte mi rende triste?”
Mucche da latte?” ripetè Rias aggrottando la fronte
“Detto poi da una ragazza piatta e con un taglio ridicolo come il tuo....” rispose gelida Akeno, intervendendo in difesa della sua amica.

Piccola precisazione, non è che Angela fosse piatta...erano Rias-sama ed Akeno-senpai ad essere super-dotate. Infatti Angela con le sue misure (77-57-83) era decisamente nella norma. Erano Rias ed Akeno, forti delle loro misure, rispettivamente (99-58-90 ) e (102­-60­-89) che surclassavano chiunque altro nella scuola...e forse anche nella città.

“Quindi Sona Sitri sarebbe piatta? La sua acconciatura sarebbe ridicola? Sai che se Sona sentisse parlare cosi una sua amica si offenderebbe molto?” rispose Angela in modo schietto, senza temere l'ira delle due ragazze.
In quel momento il senpai mi guardò e sospirando disse :
“Angela è cresciuta a casa di mio nonno e quindi incontrava spesso Sona, un'amica d'infanzia di Rias, quando con lei, con Rias ed Akeno andavamo a trovare la mia squadra. Un giorno sentendomi dire a Sona, per consolarla. che il modo in cui portava i capelli e gli occhiali la rendevano carina...decise di tagliarsi i capelli e di acconciarseli in modo apparire simile a quella ragazza.
“Osi paragonarti a Sona? La mia amica d'infanzia non avrebbe abbracciato in quel modo volgare il mio ragazzo...” disse Rias-sama furiosa
“Già e non lo avrebbe chiamato amore...davanti alla sua fidanzata...” puntualizzò Akeno-san
“Disse la mucca da latte che finge di aver paura del buio per averlo in camera con lei....e quella che dal giorno in cui le sono crescite le tette non fa altro che dormire nuda...provocandolo pur sapendo che lui è un gentiluomo. Inoltre ad oggi è Serafall quella che diventerà la sua moglie legale.”
“Le coppie Reali, non possono avere Harem” ribatté Rias-sama piccata
“Questa legge vale per i Maou e Kalel, non lo è. Viene applicata alle mogli dei Maou solo per impedire che andando con altri, diano al Re figli non loro. In questo caso però è Serafall ad essere Maou e sarà lei dover portare in grembo il figlio Regale.” disse lasciando di stucco Akeno e Rias che non avevano compreso appieno la legge.
“Ma la vecchia Leviathan...suo marito non aveva un Harem” obiettò Akeno-san
“Quella era un bisbetica che terrorizzava il marito...Mephisto-dono ne fa una descrizione terribile. Sapete che lui doveva diventare il suo 2° marito dopo che il primo era morto? Pur di essere libero è scappato nel mondo degli umani...ora che ci penso è ironico che nonno e nipote abbiano problemi simili con lo stesso tipo di Maou....sarà il Karma” disse sorridendo
“Non credevo che Rias dormisse veramente nuda col senpai, ieri credevo che bluffasse...ma sapere che Angela Kaichou era un demone, e per di più uno che tollerava la poligamia...” mormorai mentre dal mio naso uscivano litri di sangue.
Fu in quel momento che il senpai, da vero uomo prese in pugno la situazione.
“Ragazze...vi avevo chiesto di non litigare...e non mi importa chi ha iniziato. Se le spese per sistemare la casa superano un certo budget, è il mio sedere quello che Grayfia prenderà a sculacciate. Ora se volete sedervi vado a fare il te...” Disse facendo apparire tutto il necessario con la magia.
“Posso fare qualcosa per te? Qualunque cosa Kalel-kun....” chiese Angela-kaichou sorridendo maliziosa mentre abbracciava il suo padrone.
“Presentarti al pedone di Rias, visto che la sua storia la conosci?” rispose imbarazzato il ragazzo che mi aveva salvato.
“Ok sono Angela, sono italiana e Sono una regina mutata. Non tollero i guardoni e per chi avesse strane idee” disse guardando Rias ed Akeno “Ho un Longino...e se devo non ho paura di usarlo....anche se volendo potrei battervi tutti da sola senza usarlo”
“Pezzo mutato? E cosa sarebbe?” chiesi curioso
“E' un pezzo che è formato da più pezzi simili. Appare a caso nel set di pezzi che un re riceve, Rias ha ricevuto un alfiere mutato e suo cugino un pedone...ma non tutti li hanno. Solo un re su 10 ne entra in possesso” rispose allegra angela sapendo di aver ricevuto il pezzo più potente di tutti.
“E a cosa serve?” domandò Saji
“Viene usato per reincarnare esseri molto potenti, il cui valore supera quello di una regina (9 pezzi) o di 2 torri (10 pedoni)....anche se credo che questa sciacquetta lo abbia ricevuto solo grazie alla sua SG” disse gelida Rias.
“In ogni caso...per quale motivo gli stai cosi appiccicata?” urlò Akeno, sbattendo la mano sul tavolo.
“Insomma che modi...perché gli permetti di parlarmi così...mi vuoi mollare?” disse la regina fingendo di piangere.
“Sai che ho promesso a tutte voi che non vi avrei mai lasciato sole...” disse il suo Kalel-san accarezzandole la guancia.
Anche se è dura da digerire, devo ammettere che ci sa fare....
“Allora perché non mi hai avvisato che i lavori di ristrutturazione erano finiti?” si lamentò con voce infantile Angela-sama
“Davvero? Credevo di averti mandato un Hell-mail” disse sorpreso.
Subito dopo si girò a guardare le due oneesamma che distolsero lo sguardo facendo finta di nulla.
“Avrò mandato la mail a qualcun altro....scusa. Mi perdoni?” Chiese mentendo in modo spudorato.
“Ad una condizione...”
“Quale?” chiese come se temesse la risposta.
“Voglio che ti assumi le tue responsabilità e mi tratti da 2 moglie...ho accettato la supremazia di Rias-sama per via della sua nobiltà...cosa che farò anche con Serafall-sama, ma non mi farò superare da ipotetiche terze mogli troppo timide per dichiararsi” disse lanciando un occhiataccia ad Akeno attenta a non farsi vedere.
“Non vorrai...” disse scossa Akeno
“Non oserai...” minacciò Rias
“Voglio ed oso...vi devo ricordare la promessa vincolante che ci unisce? Fu scritta, davanti a testimoni, il giorno che mi ha lasciato a casa di suo nonno...” rispose lasciandole senza parole “oppure credevate che avessi perso quel foglio, considerandolo uno stupido gioco da bambini? I-io avevo una famiglia a cui tornare e se sono diventata un demone è solo perché lui ha promesso che sarei diventata una delle sue mogli. Mio padre non mi rivolge la parola da allora e suo nonno ha promesso che in un modo o nell'altro Kalel avrebbe condiviso il suo talamo con me...e la parola di un demone è vincolante.”
“Ti ricordo che io sarò la moglie legale...”
“Ad oggi sei ancora promessa a Raiser...e lui è il trastullo di Serafall-sama” disse in modo deciso
“Inoltre, essere la moglie legale non significa essere la preferita. Lei può organizzare l'harem, non lo nego...ma è sempre il marito ad avere l'ultima parola. Per per questo io giocherò le mie carte...farò di tutto pur di ottenere le sue attenzioni...anche cose che a qualcuna potrebbero disgustare(* vd Nda)” disse fissando Akeno con uno sguardo di sfida.
“Va bene...puoi restare, ma non voglio liti...e nemmeno provocazioni, combatto già spesso durante le missioni e gli allenamenti. Inoltre per comprare questo terreno e il tempio ho dato fondo ai risparmi di un mese...e non voglio ripararla ogni 5 minuti.”
I risparmi di un mese....questo tempio e questa collina li ha comprati con la paghetta di un mese? Ma siamo seri?
“Perfetto...pedone-kun prenderesti le mie valigie? Portale nella camera degli ospiti di questo edificio” disse agitando un dito e facendo materializzare tutti i suoi beni, in ordine sul pavimento.
“Le sistemerò quando avrò tempo ora visto che sono tutta sudata...” disse agitando l'indice e facendo comparire, al posto dei vestiti, un lunga camicia che pur arrivandole alle ginocchia lasciava intuire che sotto non ci fosse nulla.
“Kal-kun...andiamo a farci il bagno come quando eravamo piccoli...anche se non dobbiamo più usare fiumi e torrenti...”
La presidentessa prese il braccio ed iniziò a trascinare di peso il senpai fuori dal bunker, sotto lo sguardo divertito dei vari servitori anziani e quello furioso delle ragazze...
“Aspetta tesoro...” disse Rias gelida “Questo è un gioco che si può fare anche in 3” disse agitando il dito.
“Adesso Basta...” sbottò “Se volevo mettermi con una esibizionista, pensate che avrei chiesto ai miei amici di rischiare di farsi male contro un Maou?”
“Ma..”
“Niente ma...c'è un limite a tutto. Rivestitevi entrambe. Stasera possiamo fare quello che volete...ma ora dobbiamo allenarci o tu Rias sarai quella che ci andrà di mezzo. Angela ha secoli di tempo per stare con me...sei tu che rimarresti fregata da Serafall”
“Pensi che non lo sappia?” disse scoppiando a piangere.
“Scusa...” disse abbracciandola mentre Angela lo guardava furente “Io non volevo farti piangere ma mi pesa sapere che da quasi 10000 anni da passare insieme, ci restano solo 2 mesi”
*********************

“Che delusione Kalel-kun! Pensavo fossi più trasgressivo...Mephisto non ti ha insegnato tutto vedo.” disse una voce pacata che apparteneva ad un uome che emanava un enorme alone di mistero.
“Già...che sonno” disse sbadigliando il secondo uomo “credevo fossi più astuto...”
“Beelzeebub-sama! Asmodeus-sama!” disse urlando tutti i presenti
Certo che i Maou non sanno cosa vuol dire bussare.
Però è insolito che nell'arco di un giorno tutti e 4 sono venuti a trovarci...ed anche i demoni più anziani della stanza sembrano pensare la stessa cosa.
“Non è che volete sfidarci anche voi?” chiese irritato Kalel-senpai
“No...solo che Sirzech e Grayfia hanno un opinione migliore di te...Rias” disse l'uomo assonnato.
“Già non vedono la faccenda con occhio critico” aggiunse Belzeebub
“In che senso...?” chiese rossa in volto Rias-senpai
“Tuo fratello ha la calma fredda e razionale dei Gremory...tu hai il sangue caldo e passionale dei Bael. Se le emozioni hanno il sopravvento, come ora...o scoppi a piangere o distruggi tutto...” disse serio il Maou inventore.
“Mentre tu Kalel, forse grazie a tua mamma e tua nonna materna...sei calmo e sai di avere il tempo di aspettare....in ogni caso sappi una cosa. Ho visto la faccia che hai fatto sentendo nominare tua nonna. Lei sapeva di te e fino a quando Albion non l'ha uccisa ha sempre preso le difese di tua madre contro suo fratello. Ha tenuto nascosta la verità anche al marito. Anche oggi non tutta quella famiglia ti odia...” disse stranamente serio il Maou col viso assonnato.
“Certo...come no..” rispose gelido
“Molti non sanno la verità....ma di questo parleremo dopo il debutto” aggiunse il demone pigro.
“Esatto dobbiamo parlare di Serafall, ieri ha esagerato, ma le sue intenzioni sono buone.” intervenne Beelzebub-sama
“Già portarci via Kalel...” sbottò Akeno
“Tu ed angela in quanto serve non correte questo rischio e la regina del nipote di Mephisto ha illustrato bene il perché. L'unica che lo corre sei tu Rias..almeno se non capisci cosa ti ha voluto dire ieri la nostra amica...”
“Che avrei dovuto fare l'amore con lui prima che si arrivasse al duello con Raiser?”
“No...lui il duello lo può vincere ad occhi chiusi. Lei è stufa del fatto che lui sono quasi 8 anni che non fa altro che allenarsi e tu non abbia fatto altro che sperare in lui. Questo può farlo una dea pacifista come Atena(**)...che manda i suoi soldati a morire mentre lei si fa prendere in ostaggio da tutti. Tu sei un demone e come tale devi usare tutti i mezzi a tua disposizione per vincere...in extremis anche il sesso se necessario.”
“Allora lo farò...”
“Ora come ora Grayfia ti tiene d'occhio...se provi a fare una cosa simile, ora che il duello è vicino, ti fermerebbe. Dovevi farlo quando ancora il matrimonio si poteva annullare senza duello. Inoltre Kalel non è una donna. Non deve arrivare castao alla prima notte di nozze...Serafall lo sposerebbe comunque. Anzi se facessi una cosa simile, si impunterebbe e da aiuto tramuterebbe la scommessa in una sadica vendetta...”
“E allora Rias cosa può fare...?” chiese Akeno-senpai
“Rias lo sa...lo ha suggerito Serafall. Deve fare quello che ha fatto Grayfia.”
“Potreste smetterla di parlare per enigmi? Non ridurrò la nostra prima volta ad un mezzo di pressione politica....non chiederò mai una cosa simile a Rias. Inoltre i suoi genitori mi hanno accolto, sarebbe un offesa troppo grande. Per Rias poi sarebbe umiliante se si venisse a sapere come abbiamo rotto 2 fidanzamenti...”
“Preferiresti che dopo il tuo matrimonio con Serafall, lei sposi qualcun altro? Se il matrimonio con i Phenex fallisce il Gran Re ha dato disposizione che lei sposi il suo secondo genito, quello che ha perso tutto....” disse freddo Asmodeus
“Mio cugino? Dovrei sposare quello e fare certe cose con lui?” chiese Rias-senpai incapace di capire e ad un passo dal vomitare.
La cosa era comune a molti, nessuno riusciva a parlare...tutti erano sconvolti eccetto Angela che afferrò il braccio di Kalel in modo che fosse avvolto dal suo seno.
“Amore...io voglio fare sesso con te...con un te allegro! Non con un Kalel che pensa a Rias e che soffre sapendola costretta a fare cose ecchi con un altro. Saresti capace di lasciare gli inferi come fece tuo nonno, pur di dimenticarla...e a me piace vivere qui” disse baciandogli il collo con dolcezza.
“Inoltre mentre con Rias o Akeno la competizione sarebbe tra ragazze della stessa età e prive di esperienza....io non potrei competere con una donna che ha secoli di esperienza...”
“Tralasciando che stai dando della zoccola ad un Maou, davanti ai suoi amici e colleghi...perché dici che sei in competizione con Akeno?” aggiunse il senpai facendo ridere tutti
“Fammi finire” lo interruppe mettendo un dito sulla sua bocca e spiegando le sue ali.
Esse però non erano nere ali di pipistrello come quelle di Rias, e ciò fece scioccare tutti i ragazzi presenti. Anche Akeno e Rias rimasero sconvolte dalla scoperta. Erano bianche...erano le ali di un angelo bianco.
“Io per te ho rotto ogni rapporto con mio padre. Lui voleva che ispirassi gli umani e facessi del bene per conquistarmi un posto in paradiso, come fanno di solito tutti i mezzi angeli....ma mi hai fatto innamorare di te. Io avevo paura dei demoni, perché mi avevano cresciuto dicendo di stare attenta a loro perché averebbero cercato di uccidermi. Certo, viaggiando con te molti ci hanno provato, anche se erano solo esiliati, ma tu mi hai difeso. Mi hai accettato come nessuno prima di allora ha fatto. Non sei stato razzista come gli altri...”
“Sono l'ultimo essere al mondo a poter essere razzista.” disse Kalel-san con lo sguardo perso nel vuoto.
“Lo so...so tutto di te anche se non l'ho mai detto a nessuno...” disse stupendo anche Kalel-senpai
“Come?” disse inebetito
“L'ho capito fuggendo con te...però promisi a tuo nonno di mantenere il segreto in cambio di poter essere una delle tue mogli. Io per te ho fatto un sacrificio....lasciare la mia famiglia sapendo che un giorno dovrò combatterli. Tu hai lasciato la tua, per Akeno, una bambina che non aveva nessuno eccetto te. Eravamo piccoli entrambi ma lo abbiamo fatto. Ora è Rias a dover fare un sacrificio...ma se dice di amarti lo deve fare. Non può permettere che tu per gelosia uccida il suo futuro marito e diventi un criminale ricercato.”
“Ho già detto a Serafall che mi va bene fare...quello con Kalel...” disse Rias-senpai rossa in volto
“Ma allora sei scema...aprire le cosce lo può fare chiunque. Devi dimostrare che tieni a lui e che non sei una bambina viziata. Ti serve una prova tangibile dell'amore che provi per lui, un gesto che dimostrerebbe che Serafall si sbagliava e che c'era un motivo valido per cui lui si feriva per te. Ma sai anche che gesti simili hanno un prezzo.”
“Angela...adesso basta...” disse la senpai piangendo “Nessuno di voi ha avuto scelta lo capisco. Era l'unico modo che avevate per proteggervi dai nemici che vi volevano morti. L'unico modo per non restare soli quando gli adulti giocavano con le vostre vite...quando non eravate che pedine, di piani che non conoscevate nemmeno. Ma non posso chiedere a Kalel di addossarsi un simile fardello. Se gli dico la verità si rifiuterebbe e se gli mentissi mi odierà...”
“Perché no...lui ti ama” obiettò Akeno
“Non ha ancora nemmeno debuttato....è giovane anche per gli standart umani. Quando Grayfia fece quella scelta aveva vissuto più di tutti noi messi insieme. Cosa accadrebbe se un giorno si innamorasse di un altra?”
In quel momento Kalel, libero dall'abbraccio di Angela venne esortato dalla ragazza ad avvicinarsi a Rias. Lui si avvicino e l'abbracciò.
“Sai che non accadrà...anche se dovessi essere costretto a sposare Serafall io non l'amerei mai quanto amo te. Sono disposto a rimanere vergine in eterno...anche se finirò per essere violentato”
“Non posso chiederti una cosa simile...se sapessi di cosa stanno parlando i Maou-sama ed Angela non saresti così tranquillo.”
“Facciamo così...se ti rende più tranquilla potrai chiedermelo anche 10 minuti prima del game..."
"Ok..." disse continuando a piangere tra le braccia di Kalel

NOTE DELL'AUTORE

Ok ragazzi. Qui termina il capitolo di oggi....Rias è leggermente OOC? Beh si un po e vi posso dire che ancora da qui al combattimento con Raiser ha tutto il tempo per toccare il fondo della disperazione.
I Maou riusciranno anche a far sclerare Kalel, per divertimento? Per un giusto motivo? Chissà....
Vi dico solo una cosa...non aspettatevi che questo volume e il prossimo siano fedeli al novel perché ho attuato grandi cambiamenti...in primis che alla fine del 2 libro anziché un powe-up, tutti o quasi avranno un power-down. (ora come ora solo Kalel ed Angela in due potrebbero tenere testa a Serafall...)

Angela
un angelo che si chiama angela...si lo so sono originale : )
Lei risponde al perché non ho inserito Sona...lei è una Sona (ha le stesse misure) solo che bionda...ma soprattutto è molto disinibita (e lo vedrete nei prossimi volumi) al punto che l'ho definita, in alcune recensioni la Issei della fiction.
Lei poteva anche non diventare un demone...ma l'ha fatto per amore quindi non trattatela male :)  (se non si fosse capito l'ha incontrata durante il suo viaggio per l'italia)

Linea temporale 
Questa linea temporale è importante perché servirà a farvi fare mente locale. Come infatti molti di voi sanno la mia seconda novel "Harry Potter e i poteri dell'inferno" altro non è che un prequel di questa dove spiegherò alcuni dettagli come il concepimento di Kalel, come hanno reagito i pezzi grossi...che fine ha fatto la madre di Kalel...cosa è successo nei primi 8 anni di vita del nephilim....e tante altre domande che potrebbero sorgere.
Lo faccio per un semplice motivo. Harry potter uccide voldemort nel 1997 anno in cui io ho scelto di far nascere Kalel e le sue 3 ragazze.
Ho scelto quella data e il modo in cui farla avvenire perché nel Novel non viene detto quando finisce la guerra e quando avviene il fattaccio rivelato da Kokabiel....quindi ho adottato il salto temporale per Kalel...lui viene concepito ai tempi della sconfitta dei 2 draghi gemelli e nasce solo nel 1997...perché? Come? Lo saprete solo leggendo :)
Vi lascio anche uno schemino

  • Guerra : inizio (non definito dal novel)
  • Albion e Ddraig catturati, Concepimento Kalel, 
  • Tregua (almeno 200 anni prima dell'inizio del novel visto che Sirzech usa i suoi pezzi su maghi e Samurai del tardo 1800).
  • Morte Grindelwald (1945) 
  • Morte Voldemort (1997)
  • Nascita Angela, Rias, Akeno. (1997)
  • Kalel nasce prematuro al 5° mese  (13 marzo del 1997)
  • Presunta morte della madre di Kalel (13 marzo del 2005)
  • Incontro con Angela (primo pezzo)  (13 luglio 2005)
  • Separazione con la squadra (giappone 1 luglio 2006)
  • Incontro con Akeno (13 luglio 2006)
  • Incontro con Rias (13 Luglio 2007)
  • Inizio 2 volume 2015 circa

(*) per cose disgustose Angela si riferisce ad usare i suoi poteri angelici...cosa che Akeno trova disgustoso per molti volumi...anche se nessuno nella sala, akeno compresa capisce a cosa si riferisce
(**) Ogni riferimento a Lady Isabell o a Saori è puramente casuale (esprimo solo il mio disappunto per una dea che in tutto un anime è inutile più di tutti i suoi simili) 
Che altro dire se avete dubbi o domande chiedete pure 

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Capitolo 9
*** Piccola stella senza cielo ***


VOLUME 2 LIFE 2 : Piccola Stella Senza Cielo

“Haaaaaaaaaa!”
E' mezzanotte e sto trascinando il mio senpai per le vie della città mentre lui sta comodamente seduto su di un copertone.
Perché faccio una cosa tanto stupida? Il motivo è semplice.
È passata una settimana dal giorno in cui Rias ha scoperto di dover sfidare un demone di classe S per poter passare la vita con l'uomo che ama.
In un primo momento loro non si volevano dare per vinti, ma a quanto pare a Dio piace giocare a dadi.
Eravamo tranquilli visto che avevamo un piano per sconfiggere la bella regina, quando abbiamo scoperto che il Gran Re, applicando una legge antica, ha imposto alla sorella, la madre di Rias, di far sposare la figlia con il suo secondo genito.
In caso di vittoria di Serafall...era ovvio.
Da ciò che scoprimmo parlando con i Maou, il Gran Re era burbero, ma ligio al suo dovere come garante della legge e degli accordi tra le famiglie.
Se però Kalel-senpai avesse perso contro la Sovrana, nemmeno i Maou potevano impedirgli di applicare la legge.
Questo a causa della natura feudale degli inferi... era infatti più facile regolare nuovi fenomeni come i rating game, che intaccare leggi millenarie.
Dopo quelle agghiaccianti novità i servi dotati di una certa...anzianità hanno iniziato quindi ad allenarsi nel dojo per aiutare i loro mecenati.
Akeno e...strano ma vero, Angela hanno invece passato giorni interi a consolare Rias.
Kalel invece, stranamente tranquillo, ha deciso di allenarmi....
Per prima cosa ha deciso che avremmo dovuto iniziare ad aumentare la mia resistenza e per questo motivo pensavo che avremmo corso di notte quando noi demoni siamo più forti, ma invece ha insistito che lo facessimo di giorno.
“Di giorno sei più debole quindi sforzandoti alleni sia i muscoli che la mente”
Ad essere sinceri all'inizio dubitavo della sua spiegazione ma quando, dopo solo 4 giorni di allenamento, ho triplicato la mia resistenza, arrivando a percorrere ben 20 km mi sono dovuto ricredere.
Avevo un solo dubbio, perché ero ancora capace di muovermi, senza sentire dolore o avere tonnellate di acido lattico in corpo.
“Quando sei stanco o pieno di acido lattico...io uso alcune magie, troppo complicate da spiegarti al tuo attuale livello di istruzione, per ricaricare le tue scorte di energie demoniache, ed eliminare gli effetti collaterali dell'attività fisica intensa.”
Per lui sembra facile, ma solo capire i fondamenti fisiologici con cui si forma l'acido lattico e come funziona il processo inverso richiede mesi di studi universitari...metterlo in pratica, sembra ancora più difficile.
E poi quanta energia ha per ripristinare le miei scorte ogni ora ed essere cosi fresco.
“Tu sei demone da poco e quindi fai movimenti inutili e usi più energia del dovuto. Io studio magia da quando ho 3 anni...per me ormai è istintivo usare solo l'energia necessaria. Inoltre un demone come Rias o Akeno è almeno 10 volte più forte di te...” mi spiegò quando, ad allenamento finito andammo a cenare.
Fortunatamente ogni sera Akeno ed Angela lasciano qualcosa per noi, perché io sono troppo stanco per cucinare e Kalel sembrebbe non aver mai avuto bisogno di farlo.
Mangiammo in silenzio e solo allora feci una domanda che mi ronzava per la testa da tempo.
"Senpai... questo Raiser...” chiesi istintivamente “lo odi così tanto?”
In quel momento mi pentì della domanda perché vidi che sul suo volto era comparsa un ombra di odio...i suoi occhi erano totalmente diversi da quelli del senpai che avevo imparato a conoscere.
Inoltre, mentre il senpai parlava nel corridoio era comparsa Rias-senpai.
“Onestamente non odio lui...odio ciò che rappresenta. Lui è solo un cafone che si crede migliore di tutti solo perché discende da una nobile famiglia. Lui non è mai stato innamorato di Rias, certo esteticamente la trova carina ma ti dirò un segreto, io ho visto Rias comportarsi in molti modi. Mi sono innamorato do lei per i piccoli gesti che faceva e sono innamorato anche dei suoi vizi. Lui la vuole solo per i soldi che otterrebbe sposando il capofamiglia dei Gremory. Devi capire che Raiser è solo il 3o genito e quindi non avrà molto in eredità...qualche castello e qualche conto. Sposando Rias invece potrebbe saldare il debito pubblico del giappone da solo.”
“Secondo te qual'è il piano di Rias-sama...cosa ha fatto questa Grayfia?”
“Ti giuro che non lo so. È vero che sono cresciuto con Rias ma la storia di Grayfia non mi è mai interessata...è una storia d'amore. Io ero un ragazzo e guardavo Dragon Ball ed altri Shonen..ma se avessi la garanzia che il piano di Rias mi permetterebbe di stare con lei... lo accetterei senza curarmi delle conseguenze. Se avessi lei mi accontenterei di vivere in una capanna. I soldi di tutti gli inferi non avrebbero senso senza lei al mio fianco.”
“Che problema c'è...può vivere qui...”
“I demoni sono estremamente suscettibili. C'è il rischio che offenda qualche tradizione e ne derivi una faida. La sua famiglia potrebbe troncare i rapporti con lei...Per questo Rias non vuole dirmelo.”
“Ma suo fratello è il Maou... non gli basterebbe dire mezza parola...”
“Negli inferi ci sono molte fazioni. Quella più ostile ai cambiamenti è quella giudata proprio dal Grande Re, sono molto intransigenti....ma se necessario... se Rias si fiderà di me e mi rivelerà il piano che la spaventa allora io giocherò una carta che nemmeno il Gran Re può contrastare.” disse con risolutezza Kalel-san
“Senpai...io sono sicuro che quella carta sia meravigliosa...ma sembra che hai paura di usarla.” dissi notando che Rias era in piedi dietro di Kalel
“Io odio il conflitto...e se dovessi arrivare allo scontro con suo Zio, i figli miei e di Rias rischieranno di non vedere mai i loro nonni. Forse solo Sirzech può opporsi al Gran Re...la donna che spero diventi mia suocera non di sicuro.”
Disse mentre mi resi conto che Rias piangeva ed arrossiva contemporaneamente
“Di morire di fame noi e voi che servite Rias non correte il minimo rischio. Mio nonno è ricco...e quando avrò in mano l'eredità di mia madre il gruzzoletto aumenterà. Il problema è che forse voi non potrete fare contratti o esami per salire di grado se il Gran Re si impunta. Però gradirei che se sto dicendo stronzate la mia ragazza me lo dica...non ho intenzione di sposare una ragazza che mi spia come una bambina che arrossisce e piange in silenzio...” disse all'improvviso rivolto a Rias-sama.
“Co-come...” balbettò rias-sama
“Potrai azzerare la tua aura di demone...ma ti dimentichi che riesco a percepire il Ki e con esso le emozioni. Ora siediti e mangia che sono giorni che non lo fai.”
“Non ho fame...” protestò debolmente... Sembrava davvero una bambina
“Amore...se non mangi e deperisci, le tue tette dimagriscono...e come farei a scendere in campo contro Raiser se non ho più il mio cuscino preferito?” disse sorridendo
“Su dai...la cucina giapponese che ti piace tanto...e da domani ti vesti e ti alleni con le ragazze...”
“ma...”
“Nessun ma. Ho preso a pugni un Dio...qualche demone non mi spaventa...”
“Se ti dico il mio piano capirai che il peggio deve ancora arrivare...” protestò la senpai
“Allora non dirmelo...e sappi che qualunque cosa ci capiti.. noi lo affronteremo. Ma ho bisogno di te. Io faccio il duro ma la sera ho bisogno di qualcuno che mi conforti...”
“Davvero mi ameresti anche se fossi povera?” chiese mesta
“Io ti amo per quello che sei...non per i tuoi soldi, o i tuoi castelli. Se verrai bandita, io lascerò gli inferi con te...e ci troveremo un posto tutto nostro in questo grande mondo....a cosa vuoi che ci servano i miliardi.”
In ogni suo gesto, in ogni sua parola si vedeva che l'amava...e ora capisco cosa voleva dire Kalel-senpai.
Lui vede Rias per ciò che è, ovvero una ragazza piccola e fragile....non come un bancomat
“Senpai...scusa se disturbo...ma mi sorge una domanda...”
“Spara” disse kalel-san
“Perchè reclutate noi umani se da quello che ho capito voi demoni potete avere figli?”
“La maggior parte dei demoni sono stati uccisi in guerra molto tempo fa. A causa di ciò abbiamo perso molto potere quindi non possiamo fare un esercito enorme come in passato. Se a questo aggiungi che noi demoni abbiamo un tasso di natalità basso...capirai che in caso di guerra non saremmo in grado di resistere contro gli angeli caduti.”
“Capisco...”
“Vuoi sapere altro...?”
“Si perché mi fai correre solo e non mi alleni a colpire...”
“Ti dirò la verità. Io sono solo un supplente, solo Vritra può insegnarti ad usare le sue abilità...e solo un altro drago può insegnarti a combattere come un drago.”
“Tipo Bleach...” dissi
“Esatto. Inoltre contro demoni che già fanno gare a livello agonistico devi essere in grado almeno di scappare da loro”
“Scappare, dovrei ritirarmi?” protestai indignato
“Si un singolo pedone nel posto giusto...nel momento giusto può fare la differenza. Sebbene contro un Maou solo io ed Angela potremmo tentare di resistere.” disse mentre Rias lo guardava stranito di tanta sicurezza.
“Capisco...posso ritirarmi?” chiesi alzandomi
“Qui siamo una famiglia...saji, una famiglia. Puoi fare quello che vuoi...eccetto girare nudo perché sarebbe strano...e mi farebbe un po' schifo” mi rispose il senpai allegro.
“Ok allora vado...che domani voglio impegnarmi di più...”
“Questo è lo spirito...” disse Kalel, mentre prendeva in braccio Rias e la portava in camera da letto

*****************************

Erano passate alcune ore dal discorso con il Saji e quella mattina il mio discepolo, fin dai primi minuti, sembrava più deciso ad allenarsi e meno a lamentarsi.
Dopo 30 minuti circa sentimmo una voce provenire dalle nostre spalle.
Convinti di aver urtato qualcuno ci fermammo e ciò che vidi mi lasciò di stucco : una suora per terra!
Ora è logico che, essendo umane, anche le suore possano inciampare...solo che tra tutti i paesi del mondo il giappone è uno dei pochi in cui le chiese cristiane hanno poca influenza.
Tra le altre cose è un miracolo che non si sia fatta male visto che le sue braccia erano allargate e sembrava che fosse caduta sul viso.
Saji gentilmente le chiese se stesse bene ed offrì il suo aiuto perché potesse rimettersi in piedi e fu allora che vidi lo stupore negli occhi del mio allievo. Quando cercò di alzarsi infatti il vento fece volare via il velo e i suoi capelli, lisci e biondi, prima nascosti le caddero sulle spalle.
Non devo certo spiegarvi cosa stesse pensando Saji vedendone il viso.
Era lampante...gli piaceva la suora. E vi giuro che se non avessi saputo ciò che sapevo gli avrei dato ragione.
Davanti a lui c'era una bellissima ragazza bionda, con gli occhi verdi cosi belli che sembravano averlo risucchiato.
Inoltre in giappone le ragazze bionde sono una rarità quindi mi sembra ovvio che non riuscisse a smettere di fissarla.
“Saji...di solito si parla alle ragazze. Fissarle solo è brutto” mormorai con un filo di voce. “Ha una valigia...chiedile se sta viaggiando...”
“Ummm, sei in viaggio?” chiese timidamente
Ah... se la timidezza fosse un reato lui meriterebbe l'ergastolo.
“No. Sono stata assegnata alla Chiesa di questa città. Tu abiiti qui? È un piacere conoscerti.”
“Strano che io sapessi era chiusa da anni...” dissi sorpreso anche se qualche ingranaggio iniziava a girare nella mia mente.
“Ero turbata quando sono arrivata qui. Ummm non parlo bene il Giapponese..... Mi sono persa e le altre persone non riuscivano a capire cosa stavo dicendo.......”
Teneva le mani insieme davanti al petto e sembrava veramente triste. Beh è logico che non sappia parlare il Giapponese, dall'aspetto sembra europea quindi il giapponese non è certo la prima lingua straniera che si studia li.
Se noi la capivamo, cosa che anche Saji comprese, era grazie al language, un abilità che permette di comprendere ogni lingua ascoltata e che fornisce la capacità di farci capire da chi ci ascolta.
“Noi sappiamo dove si trova la chiesa” disse Saji
“C'è un problema però....” dissi triste
“Quale? Avete fretta?” chiese facendo gli occhioni
“No di portarti li posso farlo benissimo...il fatto è che noi siamo demoni e forse tu non vuoi che ti vedano con...beh esseri come noi” dissi aspettandomi già la tipica reazione dei prelati.
La sua risposta invece mi stupì.
“Se volete aiutarmi lo accetterò lo stesso...una buona azione è sempre una buona azione. Magari Dio vi prenderà in simpatia”
Certo Dio...come se fosse lui il problema. Lui potrebbe essere anche mr Simpatia, il problema sono i folli che lo seguono.
“Ok allora salta su che il mio allievo si è riposato fin troppo”
“Grazie! Questo è tutto merito di Dio!”
Mi sorrise con le lacrime che gli scorrevano dagli occhi.
Questa ragazza è veramente carina. Ma quando Saji vide il rosario sul suo petto, rabbrividì.
Era la tipica reazione negativa che ogni demone provava alla vista di oggetti sacri.
Oltrepassammo il parco e notammo un bambino ferito.
La suora voleva scendere per curarlo ma gli dissi che ci avrei pensato io.
Era una semplice escoriazione, due paroline e il bambino, di nuovo sano, si guardò in giro stranito.
“Hai un SG?”
“No una semplice magia...tutto qui. Comunque mi dispiace per te”
“Perché lo dici?”
“Di solito chi possiede le SG viene discriminato dagli umani...”
“Beh io ho Dio” rispose risoluta
Ah beata ignoranza. Io stesso mi rendevo conto che un dio come quello della bibbia o era un abile truffatore o un nume affetto da sindrome bipolare...
“Senti...io non dovrei dirtelo perché non è bello parlare male delle persone...ma c'è un demone della mia età che si fa bello per attirare le attenzioni di persone pure come te. Quando ero in Italia ho sentito che aveva fatto espellere una sorella in gamba e non vorrei che ti prendesse di mira. Ha una cicatrice sul petto e sembra un ragazzo fragile ma è molto crudele.”
“Perché me lo dici?” chiese timorosa
“Perchè ama violentare ragazze molto religiose...come te insomma. Ma pur avendo dei brutti trascorsi con la chiesa...tu mi sembri una ragazza gentile.” dissi sperando di aiutarla.
Purtroppo le mie parole ebbero un effetto opposto.
Anziché ringraziarmi lei cadde nel silenzio più totale.
Alcuni minuti dopo, quando il silenzio era diventato troppo ingombrante Saji parlò.
“Come mai sei diventata silenziosa?” chiese Saji che ormai riusciva a correre e parlare.
“Si sarà spaventata...è ovvio. Risparmia le energie e corri” dissi mentendo.
Io sapevo la verità sulla ragazza.
La riconobbi subito quando disse di voler curare quel bambino ferito.
Era una bambina molto nota in Italia quando fuggivo dagli esorcisti.
All'epoca non ho potuto fare nulla per salvarla da Diodora...almeno all'epoca....
Raggiunta la vecchia chiesa percepi la presenza di ben 4 angeli caduti.
“Salve ragazzi, vi abbiamo portato una persona che vi cercava. La prossima volta mandate un vostro uomo a prenderla alla stazione...e mentre che ci sono dite a Diodora che questo è il territorio di Rias. Essere qui, senza permesso, ed essere in combutta con voi farà avere problemi al fratello.”
“Lo sporco mezzodemone che ha attirato tanto l'attenzione del mio fratellone...che piacere conoscerti” disse un ragazzo dall'aspetto delicato comparso all'improvviso.
Io sapevo che era lì, un incantesimo semplice che richiedeva poca energia e che defletteva la luce solare...ma Saji e Asia si spaventarono di brutto. E ancora devono comparire i 4 angioletti.
“Wow...sai che sporco mezzodemone, detto da un porco vestito da principe...è quasi un complimento? Il feticismo per le suore non ti è passato? O vuoi che chiami il tuo fratellino per aver violato la legge?”
“Il sarcasmo sai dove te lo puoi mettere? Cosa faccio non ti riguarda io voglio le”

 

(PUGNO)

“Il prossimo ti arriverà in faccia." lo avvisai
"Torna nel tuo territorio e non mettere più piede nel territorio di Rias. Sappi, prima di dire qualcosa di cui potresti pentirti, che tuo fratello sono almeno 5 anni che ascolta ciò che dico e vede ciò che faccio. ”
“Un incantesimo spia...lui lo fa spesso. Perché non lo hai annullato?” chiese con saccenza mentre si massaggiava la faccia.
“Perché ho preferito hackerarlo e farmi una copia di ciò che registra per situazioni come queste...sebbene penso che me lo abbia permesso lui”
“Vuoi uccidermi?” disse con aria di sfida
“Mi piacerebbe...ma tuo fratello mi sta simpatico...quindi vattene dal Giappone prima che le tue violazioni finiscano sulla scrivania dell'arciduca, del GranRe e dei Maou...e di tutti i giornali. Immagina che scandalo, il prossimo erede degli Astharoth in combutta con gli angeli neri...”
“Perché tu puoi? “
“Io in combutta? Mi offendi...io sono qui a vedere cosa ci fa un suora in un territorio non assegnato agli angeli o alle chiese...”
“Io resto...e nulla di ciò che dirai mi farà cambiare idea...” disse prima che un mio secondo pugno lo facesse svenire.
Con un semplice gesto feci apparire le manette che di solito vengono usate per i demoni esiliati colpevoli di crimini minori e lo buttai sul copertone tra lo sguardo stupito di Asia e Saji.
“Ora che questo principino è messo fuori combattimento, restate qui e parlate. Saji, qualunque cosa vedrai o sentirai non ti intromettere. Angeli-sama mi sentite? Ho una domanda. Ma parlare da solo mi farebbe sembrare scemo...potreste rendervi visibili?” Dissi mentre 4 angeli, 3 donne e l'uomo che aveva attaccato Saji comparvero davanti ai nostri occhi.
“Si...dimmi piccolo” disse la donna che Saji ed io avevamo riconosciuto come Yuuma.
“Perché siete qui? Avete piani contro i demoni?” chiesi serafico
“Vogliamo la SG della suora...per aiutare il nostro Leader....” rispose Yuuma con sincerità
“Capisco...il rituale è oggi?”
“Lo conosci? Vuoi interferire?”
“Si ne ho sentito parlare da un angelo caduto che mi attaccò...ma no...non voglio interferire.... Posso dirvi una cosa all'orecchio?”
“Sappi che noi siamo in 4...un passo falso...”
“Ma come se diffidente...” dissi avvicinandomi ai 4 caduti.
“Cosa vuoi...” sussurrò Yuuma
“Mi fa piacere che amiate così tanto mio padre” dissi sorridendo
“Tuo padre...Azazel ha avuto un solo figlio un...”
“Nephilim...lo so...sono io. Mi affidò ai demoni per vedere il mondo di mia madre...ma non conosco il vostro. Vorrei colmare le mie lacune...”
Gli angeli sentendomi parlare mi guardarono con attenzione e studiarono i miei lineamenti
“Dice il vero...eccetto per il pizzetto e per la frangia dorata è Azazel spiccicato...” disse l'uomo che aveva attaccato Saji.
“Quante ali hai?” mi chiese Yuuma sussurando mentre Saji e la suora parlavano in lontananza.
“Solo 2 ma non posso allenarmi molto o rischio di essere scoperto...”
“Capisco...cosa possiamo fare per te? Vuoi la suora dopo che morirà? Sai abbiamo saputo che pur essendo come noi hai i tuoi pezzi demoniaci”
“Si...ma vorrei che lei scegliesse di unirsi a noi...posso portarla con me fino a quando non avrete finito i preparativi?”
“Perché?”
“Suvvia...mica vi serve vergine per estrarre quel SG curativo...lasciate che il mio amico e lei escano. Lasciate che lui possa avere un primo appuntamento dove almeno qualcuno lo baci prima di bucargli lo stomaco...”
“Se lo concederemo...ci prometti che”
“Ve la consegnerò io stesso all'ora stabilita...” concessi con affabilità
“Non interferirai?”
“Non posso...se non ricevo un ordine diretto non posso attaccare degli angeli caduti se non per legittima difesa. Se avessi potuto Saji sarebbe ancora vivo....ma voglio vedere il rituale”
“ma certo” disse una donna angelo caduto “io sono Raynare...l'idea di istruire il figlio di Azazel mi attizza un botto...” disse baciandomi il collo.
Cazzo ma tutte le vecchie ultracentenarie le attiro io?

*************************
“Cosa ci fa una suora in casa nostra?” disse stupita Rias
Sebbene il suo stupore mutò in ira quando seppe che il suo pedone ed il suo ragazzo si erano avvicinati ad una chiesa.
Sono stato rimproverato pure io, visto che essendo un demone mezzosangue dovevo sapere i rischi che correvo.
“Perché non possiamo avvicinarci ad una chiesa?” chiese ingenuamente Saji mentre Asia, la piccola sorella italiana, era imbarazzata.
“Per noi demoni la chiesa è un territorio nemico...entrarci potrebbe causare una frattura fra i demoni e Dio. Dal momento che era un atto di gentilezza accompagnare la suora alla chiesa non vi hanno ferito. Ma gli angeli sono sempre all'erta e tu ti trovavi in una situazione in cui non sarebbe stato strano per loro colpirti con una lancia di luce. Lo stesso vale per quello scemo del mio ragazzo”
Si vede che però la madre l'aveva educata bene visto che quando vide comparire sulla soglia del bunker Ajuka-sama, giunto per riprendersi quel fallito del fratello, mantenne un atteggiamento serio e composto.
Ajuka in realtà sapeva già tutto anche che, come sospettavo, avevo hackerato il suo incantesimo raccogli-dati.
Mi ringraziò per aver risparmiato il fratello ed avergli impedito che macchiasse l'onore del suo casato.
“Sebbene se lo avessi ucciso...non mi sarebbe importato” disse mentre con un incantesimo impediva al porco di smaterializzarsi
“Mi basta che gli impedisca di nuocere al nostro tentativo di reuscitare questa ragazza...entro stanotte tutto dovrebbe finire.”
“Ok dirò a mia madre che l'ho colto in flagrante e l'ho messo in castigo in un mio laboratorio...in bocca al lupo per il match...anche se vedo che non avete ancora seguito il consiglio...”
“Mi batterò con onore...non ricorro ad inganni” risposi
“Allora quella troia della tua ragazza...verrà deflorata da uno dei suoi cugini. Forse mi nasconderò e filmerò la scena...e te la manderò così vedrai Rias godere come una scrofa e soffrirai....”
“Quelle finesse...e poi ci domandiamo perché nessuna nobile diavola vuole sposarti...comunque sappi” dissi espandendo di colpo l'aura ad un livello che nessuno in quella stanza, nemmeno Ajuka sama si aspettava.
“Che se un Bael toccherà la mia ragazza...temo che il numero dei pilastri diminuirà.”
La casa iniziò a tremare e crepe comparvero su tutte le pareti...pareti che avrebbero dovuto reggere a tutto, o almeno così disse Ajuka quando fini i lavori.
I volti dei miei amici si corrugarono ed iniziarono a sudare freddo..ma in quel momento Angela si avvicinò e solo come lei sa fare, poggiando una mano sulla mia spalla, riuscì a calmare la mia furia.
“Ora sentimi esimia testa di minchia...avvicinati ad Asia o ad una delle ragazze qui presenti e tuo fratello sarà costretto a sposarsi per dare un nuovo erede agli Astharoth...mi sono spiegato?” dissi guardandolo in cagnesco.
“Visto che sei così forte dovrò ricostruire questa casa meglio...”
“Non sprechi energie...se dovessi perdere Rias andrò da mio padre. Comunichi questo al Gran Re che sta scherzando col fuoco....” dissi voltando le spalle ed andandomene dalla stanza tra lo stupore generale.
Rias si scusò ma Ajuka sembrava divertito : “Ci sa fare il marmocchio...temo che tuo zio perderà la faccia...ma usate quel metodo per favore. Meglio non rischiare che ricorrano a vili espedienti come rapimenti o stupri.” disse aprendo un varco spazio-dimenzionale.
Quando Ajuka se ne andò...o per meglio dire, quando fece finta di andare, visto che si limitò a rendersi invisibile e a spedire quella serpe di diodora in una dimensione tascabile, mi avvicinai ad Asia.
Era imbarazzata per una serie di motivi tra i quali essersi fidata in passato di Diodora.
“Scusa per lo spettacolo a cui hai dovuto assistere. Ti andrebbe di uscire con Saji e vivere le esperienze che una ragazza della tua età dovrebbe provare almeno una volta nella vita?”
Sentendomi parlare l'espressione di Rias si addolcì
“Perché sei così gentile?”
“Perché se avessi ucciso Diodora in Italia tu saresti ancora con gli angeli Bianchi e questo ti avrebbe protetto da ciò che ti succederà stasera”
“Cosa le succederà?” chiese Saji mentre tutti i presenti divennero scuri in volto
“I Caduti, hanno trovato un modo per rubare una SG dai possessori mentre sono ancora vivi.” spiegai al neofita.
“Perché non lo hanno fatto con me?”
“I caduti non hanno bisogno di Sacred Gear per combattere...ma Asia può guarirli, cosa che senza la protezione di Dio loro non possono più fare...”
“E cosa succede a chi perde la SG?”
“Muore...” risposi con amarezza
“Non puoi far morire Asia....” esclamò Saji
“Anche tu sei morto...usaremo i pezzi per resuscitarla” risposi ignorando lo sguardo stupito di Rias.
Era ovvio che lei sospettasse qualcosa...un umano senza SG è inutile.
“Ora vatti a lavare mentre le ragazze aiutano Asia a vestirsi...non badare a spese offro io...” 

********************

(Narratore Saji)

Il mio stomaco brontolava. Ora che ci penso non mangio da stamattina. Pensavo ad Asia e a come salvarla....ma ora che ci penso lei vuole essere salvata? Questo non lo so. Ma formulai la mia ipotesi personale che lei non voglia morire.
Se fossi forte potrei agire per conto mio ma ora come ora darei un sacco di problemi ai senpai. Voglio diventare più forte..... Ci sono cose che è possibile fare solo se sei forte. Nella mia breve vita come un demone questa è l'unica cosa di cui sono sicuro.
In questi giorni avevo imparato ad attivare la mia sacred gear ogni volta che lo volevo e il senpai mi aveva fatto usare la linea su di lui...ma siccome lui è troppo forte non riesco ad indebolirlo nemmeno un po. Ho migliorato la mia resistenza ed i miei muscoli ma forse dovrei chiedere al senpai come usare la magia o qualche arma...ma adesso avevo altro a cui pensare.
Dovevo rendere speciale l'ultimo giorno di vita umana di Asia e lo farò....

 

************************

Un po mi dispiaceva per il mio Kohai.
Ho visto con quanto intempegno ha cercato di rendere felice la piccola Asia. L'ha portata in giro in molti negozi e le ha dato una mano per ordinare al fastfood. Inoltre vedere Asia mangiare un Hamburger era uno spasso...sembrava il primo che vedesse in vita sua. Andarono anche in sala giochi...lui le prese anche una bambola di qualche cartone, popolare anche in europa e giocarono fino a sera quando, con rammarico, dovetti andarla a prendere per consegnarla ai suoi aguzzini.
Rias, Akeno ed Angela mi osservarono in silenzio per tutto il tempo...che le avessi deluse? Probabile, ma non potevo metterle nei guai più di quanto non fossero e spero che loro lo capiscano.
Asia diede la bambola ad Angela dicendo che l'avrebbe ripresa al ritorno e mestamente mi segui in silenzio.
Le ragazze invece portarono Saji a casa.
“Quando tornerai saremo amici” gridò Saji rendendola felice mentre evocavo la mia nuvola per non tardare all'appuntamento.
“Immagina che sia sabbia...entra più dentro che puoi cosi non cadrai mentre voliamo” le dissi prima di ordinare alla mia nuvola di accelerare

 

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Capitolo 10
*** Salvare un amico ***


VOLUME 2 LIFE 3 : Salvare un amico

(Narratore Saji)

“Che vuol dire che non tornerà” urlai davanti a tutti
“Nessuno...nemmeno Kalel-kun sprecherebbe un singolo pedone per un umano privo di abilità” mi rispose con gelido garbo la regina del senpai, Angela Kaichou
"Come puoi essere così crudele pur essendo un Angelo...Dio non ti ha insegnato le buone maniere?” replicai con stizza
“Dio? D'ov'era Dio quando ognuno di noi ha sofferto mentre venivamo picchiati...umiliati insultati. Dov'era Dio quando la madre di Kalel veniva violentata davanti a lui...e poi uccisa” rispose Angela con una foga e narrando dettagli sconosciuti ai più.
Perfino Rias ed Akeno erano all'oscuro di certe vicessitudini del loro amato mezzodemone.
“Ma lui ha detto che non era in casa...” replicò Rias sconvolta mentre guardava Akeno.
Non so perché la guardasse... che fosse in cerca di una sua reazione? Di sostegno?
“Lui c'era... era un bambino estremamente sconvolto e impaurito. Quando lo vidi per la prima volta, oltre a vedere il volto degli Angeli Neri presenti leggendo la sua mente, ho dovuto creare un muro che separasse il suo io cosciente da quell'evento traumatico. Muro che lo stress causato dalla situazione odierna ha quasi fatto saltare. E tu, un umano reincarnato in demone, perché ucciso dai suoi figli parli di Dio? Spero per lui che sia morto perché se fosse vivo... ognuno di noi avrebbe validi motivi per ucciderlo... Kalel più di tutti. Lui non ha mai fatto male a nessuno, ed ha ricevuto solo dolore e sofferenza. L'Harry Potter dei libri al confronto è un bambino fortunato.”
Non sapevo questo risvolto della vita del senpai, ma avevo preso una decisione.
“Mi dispiace per il senpai ma io vado a salvare Asia lo stesso”

(SCHIAFFO)

Sono stato schiaffeggiato da Rias-sama sulla guancia... e lei aveva un’espressione seria.
"Quante volte mi devo ripetere? No è no. Non posso autorizzarti a salvare quella suora.”
Per molto tempo l'avevo esortata a cambiare opinione, anche se sapevo che era sgarbato e per questo non mi ero mai sentito così triste. Stavo tradendo Rias e Kalel che avevano grandi aspettative nei miei riguardi.
“Andrò lo stesso...anche da solo” dissi con ostinazione reggendo lo sguardo.
“Sei veramente così stupido? Sarai ucciso se andrai. Non sarai in grado di tornare nuovamente in vita se il tuo corpo viene distrutto dalla luce lo capisci?” replicò Angela fuori di se
“Inoltre le tue azioni avranno conseguenze non solo su di me ma anche sugli altri membri! Sei un demone del clan Gremory!”
“E allora lasciami uscire dal gruppo. Andrò come individuo.”
“Non posso farlo! Perché non vuoi capire?”  sbottò Rias-sama
Penso sia la prima volta che vedo Rias-senpai così infuriata. Con tutto quello che ha passato le sto causando un sacco di problemi.... ma ci sono cose dalle quali non posso tirarmi indietro.
“Sono diventato amico di Asia Non la abbandonerò!”
“...... Questa è una bellissima cosa. Davvero esaltante. Ma il tuo gesto potrebbe portare ad una guerra, dopo pochi secoli di pace. Una guerra che avrebbe ripercussioni anche sugli uomini” disse Rias-senpai cercando di farmi ragionare
“...........”
Ci guardammo male l’un l’altra ma non indietreggiai e la guardai negli occhi.
“Quella ragazza era dalla parte di Dio, anche se non fosse andata con gli angeli caduti, è sempre una nemica di noi demoni.”
“Asia non è nostra nemica!” protestai
In quel momento, Akeno-san, con un espressione seria, arrivò e sussurrò qualcosa all’orecchio della padrona.
Sembrava che non centrasse con la nostra conversazione ma anche Rias-sama fece una faccia seria.
Era successo qualcosa.
Rias-sama mi guardò e poi guardò gli altri membri.
“Ho una cosa urgente da fare ora. Akeno e io andremo fuori per un po. Angela e voi servi di Kalel. Il vostro Padrone mi ha detto di riferirvi che, qualunque cosa accada, non dovete uscire dalle vostre stanze...ed è serio”
Che i servi di i servi del senpai accettassero l'ordine del loro re era ovvio. Quello che mi stupì fu la risposta di Angela.
“Come desidera principessa...” disse chinando il capo.
Angela che accetta docilmente un ordine di Rias-sama? È questa la differenza tra moglie legale e le altre?
“No! Rias-sama! Non ho finito di parlare.......!”
La mia padrona appoggiò il suo indice sulle mie labbra.
“Conosci le abilità del pedone vero?” chiese.
“Si lo so...” sbuffai “...la promozione. il Pedone può cambiare in altre classi se raggiunge la base avversaria. Può essere promosso in ogni altro pezzo all’infuori del Re.” risposi dopo aver annuito
“Esatto... per te è presto poter diventare Regina... ma potresti cambiare nelle altre classi. Se lo desideri veramente e urli “promotion” col tuo cuore, allora ci sarà un cambiamento nella tua abilità.”
“Un’altra cosa. A proposito della Sacred Gear. Quando usi la Sacred Gear, ricordati questo.”
Rias-sama iniziò a stingermi la guancia.
“Desidera. Il potere della Sacred Gear funziona col desiderio dell’utilizzatore. Anche se sei un demone, non hai perso la volontà di desiderare.”
Desiderio.
Il potere del desiderio fa attivare la Sacred Gear..... Così il mio desiderio farà funzionare questa Sacred Gear.
“C’è un’altra cosa che non devi mai dimenticare, Saji. Anche il “Pedone” può abbattere il “Re”. Sono le basi degli scacchi. Questa verità si applica anche coi pezzi demoniaci.”
Dopo aver detto ciò, si teletrasportò da qualche parte con il cerchio magico assieme ad Akeno-san.
Eccetto i pezzi di Kalel che erano rimasti immobili gli unici rimasti eravamo io, Kiba, e Koneko-chan. Dopo aver fatto un respiro profondo, ero già determinato ad andare e stavo per farlo.
“Genshirou-kun.” disse Kiba “Stai andando?”
“Sì. Devo andare perché Asia è mia amica. Devo salvarla.”
“Sarai ucciso. Anche se hai una Sacred Gear, e anche se usi la “promotion”, non puoi sconfiggere un gruppo di angeli caduti da solo.”
Risposta logica, anche se già lo sapevo.... Ne ero totalmente consapevole.
“Vado lo stesso. Anche dovessi morire, libererò Asia.”
“Direi che sei molto determinato...ma ciò non toglie che è pericoloso.”
“E allora cosa dovrei fare?” urlai
“Vengo anch’io.”
“Cos....”
Rimasi senza parole dopo aver sentito quella inaspettata offerta di aiuto.“Non so molto di Asia-san, ma tu sei mio compagno. Anche se Rias-sama ha detto che non dovremmo intervenire, c’è una parte di me che rispetta la tua decisione. Inoltre, personalmente detesto esorcisti e angeli caduti. Li odio.”
Questo tipo ha sicuramente qualche scheletro nel suo passato.... ma sentirmi chiamamre “compagno” da lui......
“Ricordi cosa ha detto Rias-sama? Puoi essere promosso in ogni pezzo tranne nel “Re” nel luogo che riconosce come territorio nemico. In altre parole, significa che dentro quella chiesa tu puoi promuoverti...o no? Inoltre Kalel ha vietato ai suoi uomini di uscire di casa... Rias-sama non lo ha fatto”
“Ah.”
Finalmente l’ho capito. Oh, questo è quello che voleva dire. Questo è il perché delle informazioni sulla “promotion”.
Sono stato testimone del vero carattere di Rias-sama. Se torno tutto intero, lavorerò più duramente!
Mentre ringraziavo silenziosamente Rias-sama Koneko si avvicino
“....... Vengo anche io.”
“Huh, Koneko-chan?”
“..... Mi sento strana se andate solo voi due.”
Pur non mostrando espressioni, lei è profondamente gentile.
“Sono così commosso! Proprio ora sono così commosso da te, Koneko-chan!”

**************

Il cielo era scuro, e la strada era illuminata solo grazie ai lampioni.
Noi tre, Kiba, Koneko-chan, e io, stavamo esaminando la chiesa da un posto dove potevamo vederla. Non c'era nessuno nelle vicinanze ma più ci avvicinavamo alla chiesa, più forte era la brutta sensazione.
La sensazione era tanto forte che iniziai a sudare e quando lo chiesi a Kiba mi rispose che doveva esserci almeno un angelo caduto all’interno.
Osservammo la mappa e vedemmo che oltre al santuario, vi era anche un dormitorio, sebbene lui consigliasse di controllare il santuario.
Kiba però era preoccupato che gli esorcisti esiliati, esorcisti cacciati dalla chiesa per i loro atti violenti, avessero modificato, per i loro rituali, i santuari.
Questi gesti avevano anche un'altro motivo : Offendere il Dio che li aveva esiliati.
Per questo motivo, visto che la mappa poteva essere poco accurata e che il tempo stringeva, entrammo di corsa...in fondo gli angeli si sarebbero accorti di noi non appena avessimo messo piede nella chiesa, quindi era inutile cercare di sfruttare l'effetto sorpresa.
Una volta dentro vidi che il santuario era illuminato dalla luce delle candele. Tale illuminazione mi permise di notare che, sebbene l'edificio fosse stato chiuso ed abbandonato per molti tempo, i mobili come le panche e l'altare erano in buono stato.... solo la statua del crocifisso era in pessimo stato : aveva la testa distrutta.
All'improvviso un rumore ci colse di sorpresa, era un applauso la cui origine non potevamo capire con facilità visto che la conformazione del santuario distorceva il suono.
Dopo alcuni secondi però capimmo da dove proveniva e ci girammo.
Da dietro una colonna, sbucò un giovane prete, magro ed albino, il cui aspetto ci disgustò.
No non odio gli albini... solo che il suo corpo presentava numerosi fori dai quali fuoriusciva il suo sangue, e dai quali si potevano intravedere, in base alla posizione, ossa, muscoli o intestino.
Il fori presentavano quelle che Kiba riconobbe come ustioni da luce.
Sembrava che fosse stato crivellato da numerose lance grandi come il tappo di una bottiglia d'acqua.
I suoi occhi sembravano volerci dire molto, tanto era l'odio che manifestavano nei nostri confronti, ma non disse nulla.
Si limitò a fare un passo, dopo il quale cadde a terra riverso al suolo che, prima bianco, si colorò di rosso.
Quando cadde a terra, notammo una scalinata alle sue spalle, che dall'altare scendeva verso quelle che sarebbero dovute essere le fondamenta della chiesa, dove iniziava un lunghissimo corridoio sotterraneo.
Lo percorremmo tutto fino a quando non arrivammo ad una porta molto grande.
“È questa?” domandai
“Probabilmente. State attenti potrebbero esserci un gruppo di preti ed almeno un angelo caduto. Siete pronti?” chiese Kiba
Io e Koneko-chan annuimmo alla domanda del nostro compagno.
“Okay. Allora apriamo la porta......”
Eravamo quasi sul punto di aprire la porta che inaspettatamente si aprì da sola. Facendo un grande rumore, l’interno del luogo in cui stava avvendo il rituale era divenuto visibile.
“Benvenuti” disse una voce familiare
Era Kalel! Seduto sulla sua nuvola che fluttuava sopra un cumulo di cadaveri!
Del gruppo di decine di esorcisti che avevamo sentito, entrando in chiesa, nessuno era rimasto in vita.
L’angelo caduto, Reynalle, la donna che mi aveva ucciso invece era rinchiusa in una gabbia di energia.
“Come mi sarei aspettato dal nipote di Mephisto-dono” disse Kiba sorridendo davanti a quel massacro
“Ben fatto senpai” disse Koneko alzando il pollice
“Veramente volevo che nessuno di voi venisse, per non mettervi in pericolo...però nessuno che mi ascolti” disse mentre chiudeva la porta e sigillava Kiba e Koneko con la magia.
“Cosa stai facendo?” urlai rivolto al mio senpai “Perché li hai imprigionati?”
“Potrebbero interferire con un mio divertimento...” disse il senpai ridendo in modo sadico.
“Che vuoi dire...”
“Quella è la donna che ti ha umiliato ed ucciso...voglio che la uccidi con le tue mani per riprendere dal suo corpo il SG di Asia. Se lo farai darò il SG al cadavere di Asia e Rias potrà riportarla tra noi...se non lo farai ti ucciderò con le mie stesse mani visto che in tutti questi giorni non sei migliorato per nulla....” disse gelido.
Non sembrava il senpai amorevole che mi aveva allenato... cosa gli era successo?
“Il senpai non direbbe mai una cosa simile”
L'ammirazione...è il sentimento più lontano dalla comprensione... Aizen Sousuke direbbe così." rispose mellifluo
“Mi hai mentito? Perché lo hai fatto? urlai
“Perché dopo tutti gli sforzi ancora Vritra non ti ha parlato...forse lo farà con Docrates...” disse con un tono sempre più distaccato
“Ora muoviti. Sappi che i pezzi del male hanno un tempo limite per resuscitare qualcuno. Se vuoi salvare Asia, lascia qui la cioccolata e vai, devi deventare un demone, Niño” disse schioccando le dita e liberando la donna che mi aveva ucciso.
“Ricorda che incantesimo ti ho fatto...rivela il mio segreto e morirai prima di dire N.... uccidi il marmocchio e tu con la SG sarete liberi di andare....”
“Davvero?” disse tremando la donna
“Certo...un demone rispetta gli accordi....”

************

Io e ' Angelo Nero ci fronteggiammo studiandoci.
“Dammi la SG di Asia...mi serve” le intimai
“Non c’è motivo che lo faccia. Ho mentito ai miei superiori per ottenerlo.”
“..... Merda. Sei identica alla Yuuma che ricordo.” mormorai
Sentendomi dire questo iniziò a ridere sguaiatamente.
“Fufufu era così divertente....le ore passate con te.”
“.... Eri la mia prima ragazza lo sai?”
“Sì, guardare ciò che facevi era veramente carino. È divertente giocare coi ragazzi che non hanno esperienza”
"..... Ero serio. Mi sarei preso cura di te..."
“Fufufu. Sì, ti sei preso cura di me. Quando avevo un problema, ti sei offerto di occupartene tranquillamente. Ma sai che ho fatto tutto quello di proposito? Perché era troppo divertente vedere la tua faccia quando eri confuso.”
“..... Avevo pianificato il nostro primo appuntamento con cura. Per essere sicuri che fosse un grande appuntamento.”
“Ahahaha! Yeah, hai ragione! Era un appuntamento veramente regale! Grazie ad esso, mi sono annoiata tantissimo!”
La mia furia aveva passato il limite. Lei urlai tutta la mia rabbia:
“Reynalleeee!!”
“Ahahaha! Non voglio che un teppistello marcio pronunci il mio nome!”
Reynalle stava facendo un ghigno. Avevo talmente tanto odio al mio interno che le mie membra stavano per diventare nere. In tutta la mia vita, non avevo mai incontrato pattume come lei. Lei è una che chiamereste veramente “puttana.”
“Asia era felice di aver avuto un amico....... anche se per poco.........” dissi incapace di fermare la fuoriuscita delle mie lacrime.
Avrei dovuto concentrarmi ma non potevo smettere di piangere.
“Perché Dio ha permesso ciò... se noi e voi esistiamo esiste anche lui! Stai guardando vero!? Stavi guardando tutto questo, vero!? Urlai al soffitto della chiesa. Non sapevo chi mi avrebbe risposto. Ma dovevo urlare verso il cielo.
“L'hai abbandonata perché ero suo amico!?”  esplosi aspettandomi la derisione di Kalel che però non venne
Digrignai i denti con rimorso. Non avevo potere.
Se avessi avuto più potere come demone..... Se solo avessi avuto il potere di salvare Asia.....
“Huh? Un demone si sta pentendo in un luogo come questo? O stavi desiderando qualcosa?”  ecco, almeno qualcuno che mi deride c'è
“... Avrebbe comunque potuto vivere tranquillamente. Avrebbe potuto vivere normalmente!”  risposi ignorando la provocazione.
“Non avrebbe potuto. Coloro con Sacred Gear irregolari sarebbero stati isolati dagli uomini. Hanno abilità troppo potenti e gli umani odiano queste cose. Anche se si tratta di un potere curativo”
“.... Avrei protetto Asia in qualità di amico!
“Ahahaha! È impossibile! Perché è morta! Quella ragazza è morta, lo sai? Il problema non è se l’hai protetta o no. Non avresti mai potuto farlo!” disse incurante del male che provocavano le sue parole.
“........ Lo so. Questo è perché non posso perdonare te...... e me stesso.”
Non potevo perdonare nessuno. Il me stesso che non poté proteggere Asia, ne Reynalle che l'ha uccisa. Poi mi vennero alla mente le parole di Rias-sama
"Desiderio. Il potere delle Sacred Gear funziona con il desiderio dell’utilizzatore. Ne determina anche la potenza."
Richiamai la SG sul mio braccio destro e l'Absorbition Line comparve. La rabbia sembrava essere stata inutile. La linea era rimasta singola.
“Te lo spiegherò in modo che anche un babbeo come te capisca. È una semplice differenza di potere. Ho un potere di 1000. Tu hai un potere di 1. La tua SG può assorbire solo un unità alla volta....morirai prima che tu riesca ad indebolirmi. Ahahahahaha!”
La strega convogliò la luce nelle sue mani formando una lancia di luce
“Ci ho messo un gran potere! Mangiala!”
Le lance di luce perforò il mio diaframma entrando in profondità.
“Guaaaaaaaaah!!”
Urlai. Attraverso tutto il mio corpo sentii un immenso dolore, ma non potevo perdere così miseramente. Per questo misi una mano sulla lancia per cercare di estrarla.
“Guaaaaaaah!”
La carne della mano bruciava a contatto con la luce. Non sapevo se la lancia fosse calda perché fatta di luce o se bruciavo solo in virtù del fatto che ero un demone.
“Ahahahaha! Un demone che cerca di estrarla è pura stupidità! Per i demoni la luce è un veleno letale. Solo toccarla ti farà bruciare. Questo è il dolore definitivo che i demoni possono provare! Per un demone di bassa lega come te, è veleno” disse vedendomi cercare di estrarre la lancia.
“Nugaaaaaaaah!”
Urlai a tal punto da sembrare impossibile, ma alla fine l’intenso dolore proveniente dalla lancia che perforava il mio diaframma ebbe la meglio e svenni....

(Patetico....)
“chi sei?”
(Mi sveglio dopo millenni...posso finalmente parlare con uno dei miei possessori... per la prima volta...e lui è così patetico?)
"Vritra?"
(No la fata dei denti? Chi volevi incontrare?)
“Che vuoi? Vuoi aiutarmi?”
(Se dipendesse da me....No! Ma quel ragazzo anomalo mi ha detto che tornerò intero solo se ti aiuterò fornendoti il mio potere e la mia saggezza... ma ad un patto! Ogni giorno tu parlerai con me... sono millenni che non parlo con qualcuno. Non ho avuto la fortuna di Albion o Ddraig IO.)
Ok mi aiuterai allora? Se lo farai avremo ben 10000 anni per farlo...sempre se non mi fai morire prima.
(Ok...tieniti pronto...un mio 25% è di gran lunga superiore a quello di comune angelo caduto...non strafare o i tuoi muscoli e le tue ossa diventeranno cenere)

***************

Avevo parlato con Vritra...un drago che era conosciuto per la sua ferocia, però insolitamente mi ha promesso di prestarmi il suo potere.
Quando ricevetti il flusso di energia che mi aveva inviato il mio corpo venne avvolto da un aura immensa.
Io stesso, incapace di percepire il potere altrui, ho avvertito il mio potere aumentare a dismisura a livelli che mai avrei creduto.
Forte di questa ventata di potere mi sollevai da terra vedendo morire il sorriso dal volto di Raynelle.
Il risveglio di Vritra ebbe anche un altro effetto : il mio SG si modificò. Esso infatti da semplice testa di camaleonte che copriva a stento il dorso della mia mano destra. si tramutò in un serpente lungo fino a coprire tutto il mio arto destro fino al gomito.
Anche le linee aumentarono di botto superando il numero di 20.
Scagliai le linee contro Raynell che nonostante la sorpresa le evitò tutte.... o quasi. Una infatti si avvolse attorno al suo polso impedendole di scappare... le lance di luce a quanto pare non scalfiscono la pelle dei draghi.
In quel momento, vedendo che la sua libertà di movimento si era ridotta, mandai le altre linee verso di lei con lo scopo di distrarla.
Il diversivo funzionò ed approfittando del fatto che non mi degnava di uno sguardo ridussi le distante e arrivato a pochi centimetri dal bersaglio, stavo per tirarle un pugno.... ma non sono riuscito a colpirla.
La mia SG svanì all'improvviso e la mia vista si oscurò. Sentì il sapore de sangue riempirmi la bocca. Poi tutto divenne nero.

***************

“é svenuto...ho vinto mi lascerai andare?” disse euforica la donna angela caduta
“L'ho fatto svenire io per non distruggere ciò che sto costruendo....” dissi mentre la sua faccia mutava espressione da gioiosa a cadaverica..
“Ma avevi promesso!”
“Si ho promesso che ti avrei lasciato andare...non ho mai detto dove....” dissi gelido mentre Kiba e Koneko mi guardavano straniti.
“Che vuoi dire?”
“Ho ricevuto un contratto... molto ricco in effetti, per UCCIDERE 4 caduti traditori e un gruppo di esoricisti ribelli troppo stupidi per capire che dovevano stare al loro posto....”
“E chi avrebbe fatto una cosa simile? Nessuno sapeva di noi”
“Credi che il fratello di Diodora non sapesse cosa stava tramando suo fratello? Credi che un Maou si facesse fregare da te?” risposi gelido
“Lui sapeva?” urlò la donna mentre tremava di paura.
"Si e quando l'ha comunicato al vostro governatore mi ha autorizzato a farvi fuori. Ci pensi, un demone che uccide un angelo... su richiesta di un angelo... ah che ironia" dissi ridendo
“Ti prego lasciami andare....mi costituirò, anche se dovessi finire nel cocito...” disse piangendo.
“Finire nel Cocito è una pena insufficiente....tu muori qui....” risposi stupendo tutti per la mia freddezza.
“Per aver ferito un ragazzo che poi hai reincarnato? Per una suora che ho ucciso? I demoni che frequenti hanno fatto di peggio...”
“Non sono un idealista romantico. So che nemmeno noi siamo dei santi... morirai per un evento compiuto alcuni anni fa... in Sicilia. Tu hai ucciso mia madre... e solo il fatto che non sapevo quanti eravate e se ci fosse quell'angelo ti ha fatto vivere a lungo.... inoltre”
“Devi prenderti la SG della ragazza giusto?” disse rassegnata, nelle sue parole c'era qualcosa che non mi aveva detto.
“No guarda bene....” dissi indicando il corpo di Asia ancora riverso a terra.
La salma lentamente perse forma e divenne simile alla mia nuvola sebbene più piccola. Il pezzo di nuvola si mosse, di sua iniziativa e si avvicinò a quella dove stavo seduto...fondendosi con lei.
“Sun Wukong mi diede una nuvola Kinton...diventando un famiglio tra le altre comuni abilità gli feci ottenere il potere di dividersi in un corpo principale e corpi secondari. Con i corpi secondari posso creare copie esatte di ciò che tocca...SG comprese...”
Sentendomi parlare Raynelle comprese con terrore ciò che intendevo..
Lei aveva estratto da un clone-nuvola di Asia, un clone-nuvola della SG...ed ora
“Hai indovinato, hai messo un clone dentro di te! Il problema è che, prima o poi, dovrà uscire. Tranquillo non sono un porco quindi non uscirà da dove pensi...” dissi ridendo mentre schioccavo le dita.
A quel gesto la nuvola aumentò di volume mentre lei chiedeva pietà piangendo per il dolore.
Perfino Kiba, che odiava gli angeli, dovette distogliere lo sguardo.
“Quando quel porco violentò mia madre... lei pure chiese pietà ma tu l'hai derisa dicendo che un demone si meritava questo ed altro. Sono vivo solo perché mia madre mi nascose... o quel porco avrebbe ucciso anche me. Quindi tu non avrai pietà! Hai assistito in silenzio ad un atto orribile ed ora morirai in silenzio. Quando andrai da Dio... digli che anche lui è sulla mia lista. Indra per aiutarmi il culo lo ha mosso... lui non ha mosso un dito...”
Detto questo sigillai Raynalle con una barriera magica per proteggere tutti noi, da eventuali schizzi di sangue.
Penso di non dovervi spiegare cosa accadde. Quando la pressione interna superò la forza dei muscoli del mio nemico... esatto esplose, e solo la barriera impedi alle sue viscere di lordare i vestiti dei miei amici sconvolti dalla mia crudeltà.
“Akeno, Rias, Ajuka-sama so che state guardando...” dissi con voce piatta.
“So che vi ho scioccato... ma non potevo permettere che la morte di mia madre non fosse vendicata. Inoltre non potevo dormire sonni tranquilli sapendo che uno dei suoi carnefici girava a piede libero per questa città.... Non è una giustificazione, ma sapere che poteva succedere a voi mi rendeva nervoso” dissi riscaldando l'aria all'interno della barriera per incenerire i resti della donna il cui viso mi ha tormentato per anni.
“Ara Ara...beh in fondo se lo è meritato. Era un essere spregevole” disse Akeno, con un tono falsamente falso.
“Akeno.. proprio tu dovresti sapere che non tutti gli angeli neri sono cattivi, e lo stesso vale per i bianchi. Sarebbe come giudicare i demoni solo in base a come si comporta Diodora...” dissi senza voltarmi.
“Perché mi dici questo?” chiese stupita da tanta serenità nella voce.
“Akeno, ci sono due motivi per cui io non sono degno di essere il tuo ragazzo... come vorresti... Si ho sempre saputo che ti piacevo.” dissi stupendola
“Co-cosa vuoi dire... c'entrano le mie orgini?” disse trattenendo le lacrime
“Io non odio te... ne la tua stirpe. Purtroppo temo che sarai tu ad odiarmi quando conoscerai la mia di stirpe”
“Kalel...che vuoi dire?” chiese Rias preoccupata
“Non posso dirvelo fino al mio 18 compleanno... l'ho giurato a mia sorella tramite un voto infrangibile. Quello che però posso dirvi è che se il Grande Re insisterà con il matrimonio tra cugini... Ti rapirò Rias e scapperemo da mio padre. Lui però incontra spesso la razza di tuo padre Akeno... Quindi vorrei che ti preparassi.”
“Perché?” disse tesa come una corda di violino
“Perché se ciò che Rias vuole fare la terrorizza tanto... credo che ognuno di voi rischi di diventare un esiliato... Quindi voglio che voi, servi di Rias siate consapevoli di ciò che accadrà da qui a 6 settimane.... I miei già lo hanno intuito da come si stano districando gli eventi” dissi sconvolgendo tutti.
“Anche se nemmeno io vorrei arrivare a tanto... ma ritengo che sia meglio una fuga romantica che l'omicidio di un intero casato. Mi sbaglio Ajuka-sama?” dissi sorridendo mesto.
“Corretto Kalel-kun. Ma sappi che io mi opporrei ad una vostra condanna.” disse serio il Maou poco prima di sparire, sul serio questa volta.

*************

Rias-sama mi sorrise. Era un sorriso bello, ma che sembrava un po’ spaventoso...
“Rias-sama?”
“Ti sei svegliato?”
Rias-sama stava sorridendo ma mi sentii male così chiusi gli occhi.
“Asia è morta...per colpa mia...”
“No non è vero....” disse la voce di Kalel gioviale chiamando Asia.
Mi prende per il culo? Ho perso!
“Salve Saji...”
Era la voce di Asi
“Co-come è possibile”
“Kalel mi ha nascosto nella nuvola...e mi ha fatto dormire. Con alcuni pezzi della nuvola ha fatto una copia identica...ed ha consegnato questa copia agli angeli...”
“Allora perché...?”
“Perché parlando con un esperto di SG, ho scoperto che quelle con draghi importanti dentro si attivano solo se il possessore rischia la vita o subisce un evento scioccante. Dovevi voler diventare forte...non per gioco. I draghi odiano gli scherzi. Dovevi odiare qualcuno e desiderare la forza. Inoltre tu non hai perso...ti ho fatto svenire io. È sicuro che avresti ucciso l'angelo ma lo sforzo avrebbe danneggiato i tuoi muscoli...quindi ti ho messo a nanna.”
“Quindi ora vritra è sveglio...?” chiesi
“oh si..e ha tanta voglia di parlare...molta voglia direi” mi rispose serio
“Ora vestiti che ti aspettiamo in soggiorno” disse la mia padrona
“Rias-sama...Mi scuso. Quando ho detto di voler andare a salvare Asia e ho detto cose rudi perché credevo che non mi avresti aiutato... ma tu... e io...” dissi piangendo
Volevo solo scusarmi. Pensavo che Rias-sama fosse un demone dal cuore di ghiaccio. Avevo bisogno di dirle quanto dispiaciuto ero, ma Rias-sama si limitò a darmi delle pacche sulla testa.
“Non devi piangere. Dopo ciò che abbiamo visto nessuno ti biasimerà.”
“Ma...Io......”
Rias-sama asciugò le mie lacrime con le sue dita.
“È okay. Non hai ancora molta esperienza come demone. È questo. Diventa forte. Ti farò lavorare duro da ora, quindi preparati, mio Pedone”
“Oss!!”

******************

Salotto

“Questa è la situazione...” dissi concludendo
“Quindi gli angeli Bianchi mi hanno esiliata per colpa di Diodora... gli angeli neri, anche se alcuni sono buoni, mi cercherebbero per la SG. Se rimango umana non potreste proteggermi a lungo da Diodora...”
“Si lui ti trasformerebbe con la forza in un demone o ti rapirerebbe ed io avrei la mani legate se ciò avvenisse in un territorio non assegnato a Rias....”
“Se divento un demone potrò pregare?”
“Purtroppo no...ma potresti stare con Saji per molto tempo...” dissi felice di vederla arrossire
“Allora accetto...essere soli è triste....” disse con un filo di voce
Dopo quella frase Rias usci il suo ultimo Alfiere e Asia Argento, la suora proveniente dallIitalia entrò a far parte della nostra famiglia.
Quel giorno prendemmo una pausa dagli allenamenti e festeggiammo con una torta fatta da Rias.
Visto che la madre di Saji tornava in città una volta al mese, Saji le chiese il permesso di poter vivere stabilmente da noi e quindi fu deciso, che Asia avrebbe avuto la stanza accanto a quella di Saji. In fondo erano gli unici single dell'edificio...se capite cosa intendo

Note dell'Autore
Oggi non mi vengono note particolari eccetto che ho modificato il discorso di Raynell sul boster gear all'assorbition line... e che Saji ha fatto un unico combattimento, ma solo con l'Absorbition line avrebbe avuto qualche difficoltà nella chiesa.
Povero Freed vero? Si mi sta un po antipatico
Continuano i misteri sulla madre di Kalel... è viva? è morta? è stata reincarnata? chi conosce la verità?
Beh qualcuno la conosce... perché non la dice? forse non vuole... forse non può... forse si secca... forse voglio indurvi a continuare a seguirmi :)
No scherzo saprete tutto durante il prossimo summit di pace perché forse quello è un segreto che solo i tre sommi giudici possono rivelare... ma vi preannuncio che la scena di bambi quando uccidono la madre rispetto a ciò che leggerete poco prima che Raiser le prenderà di santa ragione sarà una barzelletta.
Se poi aggiungerete Sad and Sorrow.... una parola è troppo e due sono poche
al prox capitolo :)

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Capitolo 11
*** Gale-otto fu quel pedone ***


Volume 2 LIFE 4 : Gale-otto fu quel pedone...

Salve a tutti eccomi qui con un nuovo capitolo... che purtroppo ho dovuto dividere perché quello originale superava di molto la ventina di pagini e già solo questo estratto supera le 14 pagine di word... correzioni dell'ultimo minuto a parte. Questo capitolo si basa su molte considerazioni che, do per scontate e che spiegherò nel dettaglio nelle NDA che vi esorto a leggere. detto questo vi lascio liberi di leggere.

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Il mio nome è Kalel. Ma gli amici mi "Kal".
Sono confuso per via di alcuni eventi che mi stanno succedendo proprio in questo momento. Quali?
Beh per qualche ragione mi ritrovo in una cappella circondato da volti familiari.... ma nessuno è allegro... anzi, guardandoli attentamente, sono tutti profondamente rammaricati.
Oggi anche mia madre è presente... ma manca Grayfia.
È strano, ma ora che ci penso, pur avendo saputo da Grayfia che loro due erano amiche intime, non le ho mai viste insieme quando mia madre era viva... avrà avuto troppi impegni per venirci a trovare? Non credo. Le ultime foto che le ritraggono insieme, ad occhio e croce, risalgono a molti anni prima che io nascessi, quando erano due splendide ragazzine, dell'età di Koneko... sebbene entrambe avrebbero rivaleggiato con la mia attuale ragazza, senza sfigurare.
In ogni caso anche mia madre sembra infelice... anzi sembra delusa.
"Non ti ho cresciuto per farmi vergonare così...! Ti ho lasciato che eri piccolo come un sassolino ed ora... sei diventato peggio di tuo padre..." disse singhiozzando.
"Ok avrò avuto 8-10 anni che per un demone non sono molti... ma sassolino mi sembra esagerato anche per un incubo..." dissi consapevole di non essere propriamente sveglio.
Dai mia madre è morta da anni, come potrebbe comparirmi davanti all'improvviso.
In ogni caso, anche se sto sognando non capisco il motivo di tali parole. Non ho mai disobbedito ad una sua direttiva in vita mia... sto anche indossando l'abito giusto per l'occasione, uno smoking bianco... bianco? Io odio il bianco! Inoltre ora che ci penso io sogno sempre di fare cose ecchi con Rias, Angela ed Akeno... che ci faccio qui? Sembra la scena di un matrimonio... c'è anche il canto nuziale. Allora chi è la mia sposa?
"E' colpa tua." disse una voce familiare proveniente dal mio fianco. Mi voltai e vidi una stupenda ragazza dai capelli cremisi che arrivavano fino ai suoi fianchi. Rias era lì. I suoi occhi erano gonfi... aveva pianto.
“Se la mia famiglia non è presente è colpa tua... se ti sposo è solo perché non ho altra scelta... dovevo sposare Raiser!”
“Ma Rias chan... io ti amo....”
“IO TI ODIOOO... maledetto il giorno che ti ho incontrato!”
“............”
"Sembra che tu ti stia tormentando da solo... marmocchio." disse una voce nota
“Che vuoi farci... lui è un pulcino appena uscito dall'uovo... anche se lo giudichi con i canoni di razze dalla vita più effimera della nostra.” esordì un altra voce.
Era insolito, sapevo di conoscerle entrambe da una vita... ma non riesco ad associarle a nessuno di mia conoscenza.
Eppure, in qualche modo, mi sentivo come se li avessi sempre avuti al mio fianco... come se fossero sempre stati nella mia testa ad osservarmi ed indicarmi la via...
"Proprio così. Siamo sempre stati al tuo fianco... da prima che tu avessi un anima" disse una delle due voci mentre attorno a me tutto svaniva.
Solo due sagome, sedute su due sedie erano rimaste. Una era nera come la pece e l'altra bianca come la neve.
“Chi siete...” chiesi
“Ogni cosa a suo tempo” disse l'ombra nera.
Non sono sicuro che mi stia simpatica... sembra un ombra più propensa a dare ordini più che risposte.
“Suvvia... Ha fatto una domanda lecita, anche se non possiamo rispondere per ora...” replicò l'ombra bianca
“Ok...ok qualcuno vuole dirmi cosa siete e che volete...?”
“Siamo parte di te... anche se un giorno potremmo andarcene...” disse l'ombra nera.
“C'entra la scelta?” chiesi sperando di avere qualche delucidazione, almeno per esclusione visto che non potevo avere risposte dirette.
“Allora non sei senza speranze” disse sorridendo l'ombra bianca
“Perché non vi vedo nitidi?” chiesi cercando di metterli a fuoco
“Perché siamo ombre di ciò che eravamo un tempo...” rispose il nero
“e perché siete senzienti?”
“Abbiamo deciso di mettere un pezzetto di noi... per poterti parlare se mai avessi avuto bisogno di noi...” disse il bianco
“Per situazioni come queste....” puntualizzò l'altro.
"Quale situazioni... quando le mie elucubrazioni diventano sogni di mezze estati partoriti da nerd strafatti?" chiesi sarcastico
“Situazioni in cui tu ti trovi a dover affrontare un Maou senza avere almeno 8-10 ali... unico requisito per avere una speranza” mi corresse con saccenza il nero
“Ma non mi dire...  avete qualche altra perla di saggezza da rifilarmi? Tipo arrenditi e sposa la Maou perché un demone fa sempre la cosa più furba? O di lasciar andare Rias perché un angelo fa sempre la cosa giusta?” fu il mio commento altrettanto sarcastico.
“Ma tu non sei ne l'uno... ne l'altro! Non ancora almeno” obiettò il nero con estrema crudeltà.
Sembrava indifferente all'effetto che le sue parole ebbero su di me... come se per lui fosse un problema giovanile simile all'acne.
“Già inoltre entrambe le ragazze hanno un davanzale da urlo... e in quanto a soldi tu non hai bisogno di nessuna delle loro doti” disse divertito il bianco.
“Un ombra bianca non dovrebbe parlare dei seni delle ragazze altrui...” obiettai indignato.
“Associare il Bene o male ad un colore è un errore tipicamente umano. C'è del bene anche nel male e viceversa. Non esistono gli assoluti dovresti averlo imparato... prendi Rias. È una diavola ma è gentile con i deboli e con chi ha bisogno. Invece alcuni servi di Dio sono malvagi pur servendo un Dio buono. Inoltre ammesso che io sia buono... non vuol dire che sono scemo! Le cose belle le guardo...” spiegò con voce divertita l'ombra bianca, mentre un moto di gelosia mi attraversò la mente.
Cioè, non solo guarda le tette della mia probabile futura moglie... ma anche quelle di Rias? Ma soprattutto cosa e quanto di preciso quell'ombra aveva visto?
“Parlando di cose serie...” disse il nero annoiato dai miei pensieri filosofici
“Sai che, se le azioni di Rias saranno viste come un offesa, rischiate di essere inceneriti dal Gran Re?”
“Ma non sono i Maou a decidere chi muore?” chiesi riflettendo sull'ordinamento degli inferi.
“Questo per chi viola le leggi imperiali. Lo zio della tua ragazza ha, da quello che ho capito, ordinato di applicare una legge della famiglia Bael. In tali leggi nemmeno i 3 vecchi Maou potrebbero interferire... forse solo Lucifero in persona potrebbe fare qualcosa. Certo... se non fosse morto durante la guerra. Permettere che le famiglie si autogestissero fu una sua concessione e, sebbene elargita millenni prima che tu e Rias nasceste, solo lui potrebbe revocarla.” disse con tono neutro.
“Beh se Rias dice che ha un piano... io mi fido di lei. Anche se vorrei evitare che i rapporti con la sua famiglia si incrinassero.”
“Ammirevole... il problema è che in questo caso, anche se il piano fosse geniale, rischiate di essere uccisi anche con l'intervento di Mephisto o di tuo padre. Nemmeno i Maou possono interferire...” intervenne il nero come se volesse portarmi con le spalle al muro.
“Cosa vuoi dire? Spiegati!” urlai con foga
“Secondo te perché i Phenex, immuni alla distruzione di Rias e Sirzech, non si sono mai ribellati dopo che i Maou sono morti?” domandò il nero sapendo che non ne avevo idea
“L'onore? Paura di Sirzech?”
“Paura certo... ma non di tuo cognato. Loro temono il Gran Re... come tutti i demoni! Quando i pilastri furono creati, per evitare ribellioni, il 1° pilastro venne dotato di un tipo di distruzione che solo il Gran Re può usare... anche se esclusivamente quando qualcuno viola la legge. Una distruzione che si tramanda di padre in figlio” disse Nerone scioccandomi
“È così pericolosa?”
“Ti basti sapere che distrugge la distruzione stessa... la rigenerazione di un Phenex verrebbe bloccata da essa.” spiegò il bianco
“Beh, ombra nera mi hai già aiutato una volta... non puoi aiutarmi come hai fatto con Sirzech...”
“Quello non basterà... ti ho insegnato come usare al massimo i doni ereditati da tua madre, visto che lei sembrava non ricordarsi come usarli o ti avrebbe spiegato tutto di persona... ma per sconfiggere quella distruzione devi fare un passo avanti. Devi fare la scelta.”
“Che vantaggi avrei?” chiesi
“Se diventassi un demone, otterresti il mio potere unico, oltre ai tuoi. Se diventassi un angelo perderai i poteri da demone ed otterresti quelli del mio socio” disse mettendo in risalto i molti pro nel diventare un demone ed i rischi di accettare, a scatola chiusa, i poteri del bianco.
“Farà male?”
“SI!” rispose schietta l'ombra nera.
Almeno su questo è sincera...
“Tu invece non mi dici nulla?” dissi rivolto all'ombra bianca
“No...non ho nulla da dirti. Posso solo aggiungere che ci rivedremo ancora. Una volta quando tutto ti sembrerà finito e non crederai di non avere alcuna possibilità di vittoria;  quando sceglierai quale cammino prendere; ed infine quando porrò fine ad un errore che ho fatto in passato...
“E cosa dovrei scegliere?” chiesi esasperato.
“Cosa ti dirà il tuo cuore... ma devi pensarci bene. La tua scelta avrà conseguenze su molte persone. Questo è tutto ciò che possiamo fare per te... per ora almeno” disse l'ombra nera.
"Un attimo... voi detto di essere sempre stati con me vero?” dissi fermandomi di colpo, folgorato da un illuminazione.
“Si lo abbiamo accennato...” mormorò Nerone spiazzato
“Allora sapete dove si trova mia madre? È viva? Le hanno fatto del male? Perché i miei ricordi su di lei sono confusi?"
Sentendomi fare quelle domande le due ombre si guardarono e sospirarono.
"Con tutte le cose che potevi chiederci... ci chiedi la più infantile... pensavo che non avessi più bisogno di qualcuno che ti cambi il pannolino” sbottò l'ombra nera irritata.
"Però è vero che ha sempre cercato notizie della madre..." disse il bianco
"Deve essere lui a trovarla e non noi o lei a rivelare la sua ubicazione... e lo sai. È tutto nero su bianco..." replicò piccata l'ombra nera
"Trovarla? Quindi è viva? Non mi odia per quello che le hanno fatto? Non mi ha abbandonato?" chiesi speranzoso
"Ti posso dire poco... e di sicuro nulla di segreto. Ti va bene?" chiese il bianco mentre il suo collega annuiva.
"Ok..."
"La madre che ti ricordi è viva... anche se non è quella vera" disse cripitico
"Siccome credo che a te importi solo della donna con cui hai vissuto in quella casetta... ti posso dire che ha avuto modo, in questi anni, di dirti la verità... ma per amore ha anteposto la sua felicità alla tua. Per questo, fin dal tuo arrivo nel mondo dei demoni, ti è sempre rimasta accanto silenziosamente, felice di vederti crescere."
"L'altra invece?" chiesi con in testa mille domande e con la paura che venissi svegliato da un momento all'altro.
"È morta dopo pochi giorni dal suo concepimento... una sua amica ha portato a termine la gravidanza e ti ha cresciuto"
"Si... ma altri ti racconteranno i dettagli..." rispose asciutto il Nero
"Quindi quella donna mi ha cresciuto con le fattezze di mia madre naturale? Non aveva i miei stessi poteri?" domandai cercando di mettere insieme i pezzi del puzzle e pensando alle varie frecciatine ricevute dal nero quel giorno.
"In un certo senso si. Ma la domanda giusta è... perché dovrebbe essere morta in un modo così stupido se all'epoca era un demone di classe suprema?” nero illuminandomi.
Era vero! Che idiota... ero troppo intento a vendicarmi per pensare in modo razionale! Anche se debole alla luce un attacco di Yuuma non poteva ucciderla nemmeno se fosse stata traumatizzata... se invece avesse attaccato l'altro... di casa mia non sarebbe rimasto nulla.
"Ho creato un finto ricordo per superare il dramma di ciò che ho visto?" chiesi dubbioso
"Di ciò che hai visto... o di ciò che quell'angelo ha voluto farti credere di aver visto?" ammiccò Nerone
"E perché avrebbe dovuto fare una cosa simile?"
"Beh questo lo devi chiedere a lui... ma lo scoprirai se avrai la sfortuna di incontrarlo di nuovo... Ora svegliati che le ragazze sono preoccupate per te..." disse il bianco con voce gentile
 
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Come se un incantesimo, che mi obbligava a dormire, avesse esaurito all'improvviso il suo effetto, mi svegliai di colpo e vidi che attorno a me le ragazze mi guardavano con preoccupazione.
“Hai avuto un brutto sogno?” chiese Rias abbracciandomi.
Sapeva che le sue tette mi hanno sempre calmato... anche quando io e loro eravamo più piccoli.
“Vi ho svegliato?” chiesi fingendo che tutto andasse bene
“Hai emesso molta energia... abbiamo dovuto schermarti in 3 per evitare che distruggessi la casa...” disse preoccupata Akeno.
“Scusate... la tensione per la gara mi avrà giocato un brutto scherzo.”
Angela invece mi fissava in silenzio, senza fiatare. Lei non era una ragazza che mostrava la sua preoccupazione... lei teneva tutto dentro, e mi sosteneva con gesti, non con parole.
Era stata la mia prima amica, il mio primo pezzo e solo grazie al suo carattere, dolce e severo, e al suo affetto ero riuscito a superare l'odio per la stirpe di mio padre e quindi accettare la mia natura angelica.
Era stata lei, una bambina della mia età, ad insegnarmi come controllare i miei poteri con pazienza, facendomi tornare il sorriso quando sbagliavo e mi demoralizzavo.
In un mondo perfetto io avrei dovuto innamorarmi di lei e chiederle di passare insieme il resto dell'eternità... lei avrebbe accettato ponendo fine a secoli di guerre tra membri della stessa stirpe.
Invece conobbi Rias e scoccò la scintilla... ma Angela, nonostante tutto, nonostante avessi donato il mio cuore ad un altra ragazza, rimase silenziosamente al mio fianco senza rinfacciarmi nulla.
So cosa pensate : “Questo era un segnale che dovevi cogliere!”
Io però sono un maschio... e come tale ho una scarsa dimestichezza con i segnali.
Ma questo Angela lo sapeva... quindi fu lei a prendere l'iniziativa in modo che me ne rendessi conto e lo fece lo stesso giorno di Rias.
Aveva accettato che io la amassi, ma questo non voleva dire che avrebbe lasciato vincere la rivale con facilità.
Ancora il ricordo di quel momento è vivido nella mia mente.

(FLASHBACK)

Eravamo a Kyoto e lei, rispettando le direttive dei professori, aveva passato tutta la gita in camera sua.... anche se, ad onor del vero, anche Rias ed Akeno lo avevano fatto.
L'ultima sera della gita lei venne a salutarmi, come faceva quando dormivo da mio nonno e vide Rias nuda coricata accanto a me con uno dei miei bracci prigioniero del suo seno... e la mia mano delle sue cosce.
Akeno si aspettava una scenata o che avrebbe chiamato i professori visto che in una singola volta avevamo violato una decina di regole comportamentali e lei era intransigente sul rispetto di esse.
Invece non fece nulla di ciò, la mia piccola e dolce Angela chiuse la porta ed evocò una magia che avrebbe fatto ricordare agli umani impegni improvvisi.
“Accetto il fatto che tu possa piacere ad altre ragazze..” esordì con dignità
“...ma non intendo restare a guardare. Forse non sarò bella e nobile come Rias sama... ma pur di starti accanto farei di tutto... io ti amo” 3 parole e 3 secoli di vita persi in una volta sola.
“Da quanto tempo?” chiesi stupito.
In fin dei conti Angela non aveva mai esternato i suoi sentimenti prima... certo, esisteva l'accordo, ma credevo che fosse un ricordo della nostra infanzia e che lei, avendo rifiutato proproste di matrimonio da demoni ricchi e belli fosse... beh diciamo non interessata ai ragazzi.
Anche quando dormivamo non eccedeva mai come non aveva mai ecceduto Akeno... al contrario di Rias che era la regina dell'eccesso.
“Da sempre... ma capisco che voi uomini certi segnali non li cogliete... non è colpa vostra, siete fatti così. Quindi farò in modo che i miei sentimenti ti arrivino dritti al cuore.” disse arrossendo, pur senza distogliere lo sguardo.
In quel momento, incurante di Rias ed Akeno, si sfilò le spalline della camicia da notte, permettendo al suo indumento di scivolare a terra rimanendo come sua madre l'aveva fatta. Madre che mentalmente ringraziai molte volte.
Il fisico di Angela era minuto, si... ma tutte le proporzioni erano perfette.  
Le sue tette, grandi quanto due coppe di champagne, non risentivano della gravità, come quelle di Rias, ed erano sode al punto giusto... sembravano gridare "prendici e gioca con noi..."
Fu in quel momento che mi venne in mente di inventare una magia per parlare con i seni... ma la scartai subito. Io non sono stato cresciuto come un pervertito e mia madre e Grayfia sarebbero state indignate da un simile uso improprio della magia.
Mentre pensavo a cose poco consoni al mio status di demone,  Angela con lentezza si avvicinò al letto e, visto che i due lati erano occupati da Rias ed Akeno, prese posto al centro. Poggiò il suo volto sul mio addome e il suo seno sul mio... beh ci siamo capiti.
“Non ti piaccio?” chiese maliziosa con una voce sensuale ai massimi livelli
“Al piccolo Kal sembrerebbe di si....”
“No mi piaci... solo che...” mormorai imbarazzato cercando di pensare ad argomenti poco eccitanti.
“Solo che non vuoi tradire Rias-sama... e riesci a dormire con Akeno solo in virtù del fatto che, come noi 2, siete fuggiti assieme... ma io anche se sono una tua serva voglio stare al tuo fianco... ma non come una sorella... come una donna.”
“Io non ho mai considerato nessuno di voi... dei servi. Vi ho sempre visto come una famiglia...” risposi imbarazzato mentre sempre meno sangue affluiva al cervello.
“Si lo so... tu non sei Raiser... ed è per questo che mi piaci” disse avvicinando le sue labbra alle mie.
Mi ha baciato! Anche Rias o Akeno erano allibite.
Nemmeno loro potevano immaginare che la composta presidentessa degli studenti, potesse arrivare a tanto.
“Il prossimo lo voglio come quello che hai dato a Rias-sama questa mattina... ma per oggi mi accontenterò...” disse adagiandosi dolcemente, nella stessa posizione di prima, nonostante si fosse accorta che la mia resistenza fosse finita da un pezzo.
“Non ti chiederò di abbracciarmi visto che hai una sorellina ed una ragazza che richiedono le tue attenzioni... ma potrei farlo io?” chiese timidamente.
“c-certo...” risposi impacciato a causa di un problemino di cui solo io e lei eravamo a conoscenza, ma che a lei sembrò non importare... anzi sembrò renderla felice.

(FINE FLASHBACK)

Da quella sera il nostro rapporto è mutato.
Angela è diventata più esplicita, anche troppo a volte, ma ne sono felice perché sono sicuro che quando rivelerò il nome di mio padre, almeno lei non mi lascerà... almeno lei mi resterà accanto.
“Ragazze... vi chiedo scusa se fino ad oggi vi ho dovuto nascondere la verità sulle mie origini...” dissi stupendo Rias ed Akeno per le parole che avevo pronunciato
“Perché ci dici questo...?” chiese Akeno crucciata
“Se mio padre si fosse macchiato di crimini...atroci. Se il suo nome o la mia natura fossero odiate nel vostro mondo... e lo sono... Rias non preferiresti andare in sposa a Raiser, pur di evitare di dover sposare tuo cugino?”
“Perché all'improvviso te ne esci con un simile discorso?” disse Rias guardandomi torva.
“Perché, se tuo zio e Serafall non si fossero intromessi, io ti avrei detto la verità quando avrei avuto l'età per farlo e tu avresti avuto la possibilità di innamorarti di un altro... se avessi trovato disgustoso... il vero me...” spiegai senza guardare Angela.
Sapevo che mi avrebbe punito, in modi molto crudeli, per quel mio patetico comportamento... e lei aveva un modo imbattibile per tenermi in pugno...
“Io ti amo per come sei... non per ciò che hai o per via del sangue che ti scorre nelle vene. Potrai avere il sangue di un mostro... ma saresti il mio mostro” disse Rias abbracciandomi con più affetto di prima.
“E' vero... tu hai sempre dato il massimo per aiutarci” disse Akeno decisa.
Solo Angela fu di poche parole.
“Meno smancerie." sbottò Angela "Lavati la faccia e le mani che devo medicarti... mentre dormivi ti sei ferito la mano.” disse separandomi da Rias e spingendomi di peso in bagno.

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Quando le 3 ragazze furono rimaste sole, la bionda si tolse gli occhiali, di cui non aveva bisogno e che usava solo come parte del suo look, e guardò torva le altre due.
“Sarò breve e vi conviene non farmi ripetere e non farmi alzare la voce. Lui per salvarvi dovrà mettersi a nudo davanti a vermi del calibro di Diodora... davanti ai parenti della sua vera madre.” Disse Angela spiazzando le sue interlocutrici.
“Perché lo dici? Abbiamo già deciso di seguirlo anche in capo al mondo” rispose Akeno decisa
“Lo ripeto perché lui sarà odiato ed avrà bisogno di voi... quindi se avete dei ripensamenti... ditelo ora” replicò fredda Angela
“Ora basta... io non cambierò idea. Io lo amo...” disse Rias risoluta.
“Allora sai cosa fare... inoltre ricorda che se lo farete soffrire io mi seccherò... e non vi conviene farmi seccare.”
“E se non facessi ciò che mi hai detto?” rispose impettita Rias solo per chiarire che era lei la moglie legale e non viceversa.
Si aspettava una reazione infantile ma rimase delusa dal contegno della rivale.
“Io durante il match mi siederò, e non muoverò un muscolo... e non ti conviene. Sono l'unica che può impedire che la tua castità, e non dico altro perché sono educata, venga carpita dal tuo cuginetto xenofobo.... e anche quella della suora, della micetta e dulcis in fundo... quella del caro angioletto nero, la ragazza che ha cercato di nascondere le sue origini anche al suo fratellino.” disse sconvolgendo me ed Akeno per la sua rudezza e il suo intuito.
Rias ed Akeno infatti credevano che eccetto loro e Kalel, che alcune settimane prima aveva rivelato di averlo sempre saputo, nessuno fosse al corrente delle origini della regina di Rias.
“Badate che se facessi sul serio nemmeno Kalel può battermi... nemmeno Serafall. Pensateci bene perché i Bael non hanno la bontà dei Gremory, specialmente con gli ibridi... o con le mogli imposte dal padre..” continuò ignorando le reazioni scomposte delle sue interlocutrici davanti a tali rivelazioni.
"Lei più forte di Kalel? Più forte di un Maou? Sarà per via del suo Longinus?" pensò Rias scioccata dal fatto che con lei il suo ragazzo non si fosse mai nemmeno impegnato.
“Ma come fai a sapere cosa sono... nemmeno a Kalel, che mi ha sempre voluto bene, ho mai raccontato qualcosa.”
“È vero. Kalel sapeva che eri un ibrido angelico e ti ha accettata dal primo momento, come ha accettato me quando mi incontrò. Lui ha sempre riposto fiducia in te, una bambina che come lui ha vissuto le sue stesse esperienze negative.”
“Che vuoi dire? Inoltre non mi hai detto come ha capito cosa fossi. Non ho mai aperto le mie ali davanti a lui.” replicò Akeno
“Suo padre è vivo... ma non era presente quando sua madre e lui avevano bisogno di aiuto. Non ti ricorda qualcosa Akeno? Eppure per te e Rias è disposto ad ingoiare il rospo ed andare a chiedere il suo aiuto... l'aiuto di un genitore che, pur potendo portarlo con se, lo ha lasciato in mano ai demoni... Quanto al come io e Kalel lo abbiamo capito... beh ti posso dire che lui lo ha sempre saputo. Io e te abbiamo un energia simile, sebbene tu la sopprima. Grazie al tempo trascorso insieme a me, gli è bastato vederti per  capire che eri un mio simile... anzi forse è proprio perché ha notato una somiglianza si è fidato di te...”
Quelle parole furono scioccanti per Akeno.
“Vuoi dire che se non fosse stato per il mio sangue sporco... non avrei incontrato Kalel?”
“beh... a parte che eviterei di chiamarlo sporco davanti a lui o a me... ma si, è solo grazie ad esso che lo hai incontrato. Se fossi stata umana ti avrebbe portato nel primo luogo sicuro e avrebbe continuato a viaggiare”
“Perché non dovrebbe usare quel termine davanti a Kalel?” chiese Rias sospettosa
“Se ci tieni a saperlo... dovete aspettare e lo saprai solo se vedrò che tieni a lui al punto da rinunciare a qualcosa di molto grande.
“Ok aspetterò... ma sai che per lui rinuncerei anche alla mia vita. Non voglio portare in grembo il figli di mio cugino... o venire esiliata all'interno del feudo se mio figlio non sarà perfetto come è successo con mia Zia....”
“Ok allora visto che rinuncerai a qualcosa per lui... io combatterò... ma se quando vi aprirà il suo cuore voi lo farete soffrire... io vi ucciderò con le mie stesse mani” disse lasciando le due ragazze sole mentre andava a medicare Kalel

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[12.00 am]
(NdA L'orario è importante, specialmente nel prossimo capitolo dove molti eventi saranno descritti in paragrafi divisi, nonostante avvengano in simultanea)

Nonostante il brusco risveglio quella giornata, l'ultima giornata prima del Game, prosegui come avevamo pianificato : riposandoci.
Era da folli stancarsi prima di una sfida importante e quindi io e Rias ordinammo ad ognuno dei nostri servi di passare il resto della giornata nel modo che preferivano.
Asia aiutata da Saji, che ormai era la sua ombra, passò la giornata a perfezionare la sua conoscenza del giapponese scritto.
Koneko guardava, dando una mano se necessario, Kurama curare le piante della serra.
Logan passò la giornata suonando la chitarra, mentre Tisifone e Docrates decisero di andare al cinema e allo zoo, assieme a Kiba e Shigure.
Goemon invece, da vero samurai, pur non potendo pregare le divinità shintoiste, passò la giornata a meditare, sotto una cascata artificiale, posta nel bagno del dojo, con la spada sulle ginocchia.
Angela ed Akeno invece uscirono per sbrigare alcune commissioni.
Quindi facendo mente locale, in casa eravamo presenti solo io e Rias, visto che Goemon era nel dojo e i nuovi arrivati nell'edificio secondario.
Raggiunsi quindi Rias nella sua camera, che usa solo per tenere i vestiti o farsi la doccia (se io non sono in casa), per chiederle se volesse fare qualcosa.
Aprii la porta e vidi che dalla porta del bagno personale di Rias usciva vapore.
"Ti stai facendo la doccia? Se vuoi passo dopo..." chiesi per educazione.
A volte anche la persona che ami di più può voler stare un pò da sola con i propri pensieri.
"No... esco subito. Tu accomodati sul letto." disse ed io mi apprestai a sedermi sul letto, nella speranza di sbirciare qualcosina di Rias in accappatoio che non fa mai male.
Potevano scappare anche delle coccole extra che, in momenti simili, potevano essere utili per alleviare lo stress pre partita.
Ero tanto intento ad indugiare in pensieri vietati ai minori di 18 anni quando un rumore metallico attirò la mia attenzione... la porta della camera era stata chiusa a chiave da Rias.
A quanto pareva, l'aver lasciato la porta del bagno aperta faceva parte di un suo piano per prendermi in trappola... e che trappola.
Lei indossava solo un asciugamano avvolto attorno al suo corpo... un asciugamano che a stento copriva le forme di Rias che, pur mostrandomele da almeno un anno, oggi sembrava diversa.
Era una Rias che mai avevo visto... una Rias impacciata e goffa.
Che fosse in imbarazzo? Eppure quando lo fece la prima volta, a Kyoto, per lei fu naturale come respirare.
Mentre si avvicinava però vidi che la sua faccia era colma di tristezza.
"Rias.....?" cercai di chiedere ma mi bloccai vedendole la stessa espressione che aveva dopo le visite dei Maou.
Aveva il volto di chi è con le spalle al muro.
Lei mi ignorò e dopo aver posato la chiave, sul mobile vicino alla porta, venne verso di me dicendomi una cosa scioccante.
"Fai l'amore con me."
“Scusa ...............?”
A causa delle parole improvvise che ha detto, la mia mente si è svuotata.
"Come prego? Sai credo di aver sentito male..."
"Io voglio che tu prenda la mia verginità. In questo momento. Sbrigati...vai a letto. Sono pronta per questo.” mi rimbeccò Rias mentre prendendomi la mano mi portò accanto il letto.
Sapevo che prima o poi ciò sarebbe accaduto... cioè speravo che accadesse, ma lo stupore era tale che la mia mente non riusciva a comprendere le azioni della mia ragazza.
Srotolò il panno che indossava lasciando che cadesse a terra, ma non fu la sua caduta ad attirare la mia attenzione, bensì il ben di Dio che venne esposto in tutto il suo splendore a monopolizzare le mie funzioni visive.
Vidi le sue bellissime gambe lunghe perfettamente esposte... quel tipo di cosce che vorreste toccare almeno una volta nella vita.... e, continuando a salire, i miei occhi incontrarono il suo seno.
Ero incapace di togliere gli occhi da quelle sue stupende, meravigliose, bianche ed enormi tette.
Qualcosa nel mio comportamento però la fece sospirare e per questo, sospirando, mi guardò con occhi tristi.
“Mi trovi brutta? Preferiresti iniziare con Angela? Se vuoi posso farla entrare... e dopo un po di riscaldamento posso unirmi a voi...”
“No non ti trovo brutta... Solo che non capisco perché oggi.”
“Ho pensato a moltissime soluzioni per agirare i capricci di Serafall e del fratello di mia madre... questo è uno dei 2 unici piani con le migliori chance di successo”
In quel momento compresi... e il mio cuore perse un battito ero stato declassato da fidanzato a cavillo legale... e se non fossi stato in casa? Avrebbe chiesto a Saji o a Kiba?
“Se c'è una prova, allora non possono lamentarsi... ma sei l'unico a cui chiederei una cosa simile.” aggiunse vedendo il mio lieve scoramento... che abbia capito cosa pensassi?
Probabile, lei mi conosce da anni... però... c'era un problema anche se lei non lo sapeva : la promessa fatta a sua madre.
“Ri...Rias....”  la chiamai cercando di esporre le mie remore.
Ma non mi diede il tempo di trovare le parole poiché, puntando sul groviglio di emozioni che si stavano facendo strada nel mio cervello, la mia ragazza mi baciò con dolcezza e mi spinse sul letto mettendosi a cavallo su di me.
Il posto, dove le sue cosce ed i suoi glutei toccavano il mio corpo, era esattamente quello che pensate... e in quel punto, dove il suo Yin era separato dal mio Yang da un semplice strato di stoffa, il mio minimè era già pronto a recitare il suo ruolo fino in fondo, ignorando il mio cervello e le sue titubanze.
A complicare le cose, mentre una moltitudine di capelli cremisi caddero sul mio corpo e il loro profumo inebriante mi eccitava, i suoi bellissimi capezzoli rosa erano già dritti e si muovevano insieme ai suoi movimenti leggeri!
“Questa è la tua prima volta vero? O hai già esperienza?” mi chiese con una sincerità che mi fece sentire in imbarazzo.
“S...si, è la mia prima volta!” risposi...
“Mi fa piacere sentirlo... anche per me è la prima volta, quindi cerchiamo di farlo anche se entrambi non abbiamo esperienza. È molto semplice... Devi solo metterlo qui dentro.” disse indicando con le dita la sua parte più preziosa.
Il suo gesto spazzò via, una dopo l'altra, ogni mia scusa ed ogni mio pensiero o senso di colpa, assieme a ciò che restava del mio self-controll.
Poi prese la mia mano destra e la portò al suo seno che tanto avevo visto e mai avevo sfiorato temendo che Akeno si scandalizzasse...
(Sembrerà strano, ma Akeno ogni volta che fissavo Rias con troppe attenzioni, mi tirava la guancia e le uscivano le lacrime dagli occhi.)
Quando la mia mano giunse a destinazione, avvertì una sensazione di grande morbidezza su tutte e cinque le dita e, sotto al suo seno, sentivo inoltre il suo battito cardiaco, accelerato.
Inoltre guardando con attenzione vidi che la sua pelle bianca stava diventando rossa... Anche lei era nervosa?

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Castello dei Gremory [12:00 ] (nda qui il narratore è Grayfia)
“Perché non posso andare Sirzech? Devo fermarli... anche tua madre lo sta dicendo!” chiesi irritata.
“Abbi fiducia nel bambino che hai visto crescere in questi anni... ha fatto una promessa e lui non è il tipo da rimangiarsela” fu il commento lapidario di mio marito.
“Non è più un bambino...” obiettò mio suocero mesto.
“E se la infrangesse? Ormai è un altro il cervello che prende le decisioni...” ammise mia suocera con cupa rassegnazione.
“Se anche fosse, dopo che avrà battuto Raiser... tuo fratello accetterà la cosa... o gliela faremo accettare io e Ajuka.” disse fissando gelido tutti i presenti.

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Camera di Rias [12:05]
Avevo raggiunto il limite... non potevo più trattenere il mio istinto.
Afferrai Rias per le spalle e la spinsi sul mio letto!
Sul suo letto, sotto di me, c'era una ragazza, la mia ragazza tutta nuda che mi chiede di scoparla... che mi chiede di renderla donna.

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Castello dei Gremory [12:05]
“...A quanto pare sbagliavi figliolo... è un ragazzo dopotutto” disse triste mia suocera
“Staremo a vedere. Sono anni che lei lo provoca, e lui ha sempre resistito.” obiettò mio marito sereno.
“C'era Akeno con loro... e lui non farebbe mai nulla davanti ad Akeno” dissi con disappunto.
Mio marito a volte è troppo ingenuo... non capisce che chiunque ha un punto di non ritorno e oggi Rias ha infranto il freno a mano.... ma mentre mi ero già rassegnata a vedere il mio ometto spiccare il volo...
“Non posso... Rias non posso...” disse piangendo Kalel stupendo tutti noi eccetto mio marito.
“Perché mi trovi brutta?” esclamò triste mia cognata
“No lo sai che mi piaci... non avrei sfidato Raiser se non provassi qualcosa per te...”
“Hai paura... non sai cosa fare?” chiese mia cognata guardandolo con dolcezza
“No... so cosa fare... lo so bene. Ma ho fatto una promessa a tua madre... le promisi che avrei fatto l'amore con te solo dopo aver battuto Raiser...” disse stupendo anche mia suocera una donna che, fin da che ho memoria, è sempre stata poco propensa a stupirsi.
“Perché le avresti fatto una simile promessa” disse irritata.
“Perché vidi tuo fratello e Grayfia fare sesso... quando ancora non sapevo che fossero sposati” mormorò rosso in volto.
“Per questo lo avevi sfidato? Ti piace mia cognata?” disse irritata.
“No... per me è come una madre... solo che all'epoca non sapevo che fossero sposati... pensavo che lui la ricattasse. Inoltre volevo impedire che facesse lo stesso ad Akeno. Tua madre mi ha solo promesso di potermi battere con Raiser e sposarti se non avessi ripetuto con te ciò che vidi...”
“Beh ti ha mentito! Ora anche se tu batterai Raiser io dovrò sposare il secondo genito di mio zio... guarda che pur di non sposarlo io mi ucciderei. Sai cosa ha fatto quell'uomo al suo primogenito? Vuoi che venga violentata da uno che condivide le sue stesse idee ed a cui non importa nulla di me?” disse piangendo Rias.
In fondo la capivo... a quel punto anche uno come Raiser era meglio.
“E tu lo sai che se necessario da solo assalterei il feudo dei Bael pur di salvarti? Sai che distruggerei un intero pilastro? Non chiedermi di tradire la fiducia di una donna che ha sempre voluto che ci sposassimo...” disse lasciando di sasso tutti eccetto mio marito che sorrideva imperterrito.
Non immaginavamo che fosse così perspicace.
“Ma se ci ha sempre ostacolato... Ogni volta che dormivamo insieme da piccoli ci rimproverava”
“Mi stai dicendo che una donna adulta, di cui ignoriamo la vera età, se avesse voluto non avrebbe trovato il modo per farci separare? Poteva dire a mio nonno che tu avevi un ragazzo e ti stavi affezionando troppo a me... ma ammesso che io mi sbagli. Fare questo ora non è giusto. Non voglio che questo momento venga ricordato da te in futuro come un mero cavillo legale. Voglio che sia speciale e vorrei farlo con una Rias allegra e provocante, non con una che sembra sul punto di mettersi a piangere. Questa non è la ragazza che mi ha fatto innamorare. Chiedimi qualunque altra cosa, eccetto dirti cosa sono, e lo farò.”
“Sei sicuro che, dicendo chi sei, mio zio non potrà impormi chi sposare?” chiese lecitamente mia cognata studiandolo con attenzione.
“Dipende dal suo grado di follia. Potrebbe impuntarsi, ma allora esseri più grandi e potenti di noi, come tuo fratello, potrebbero gestire la vicenda in altri modi. Inoltre voglio che al nostro matrimonio tu possa avere la tua famiglia accanto.” disse il piccolo Kalel
“Che dolce... è bello vedere che nonostante tutto ciò che ha passato rimane dolce e puro come il primo giorno che lo tenni in braccio” pensai
“Allora esaudisci la mia richiesta... senza farmi domande” disse Rias guardando il mio ometto con occhi da cucciolo.
Quelle parole mi fecero sorgere un terribile sospetto.
“Che ha in mente quella folle?”chiesi a mio marito, temendo la risposta.
Sirzechs ignorò la mia domanda rimanendo imperturbabile... pur sapendo che poi, a casa, avrebbe pagato a caro prezzo un simile gesto.
“Rias perché dici questo?” chiese Kalel teso
“Niente domande... hai rinunziato al sesso? Allora voglio scendere in campo sapendo che ho un piano B subito pronto all'uso.”
“Ma Rias...” protestò Kalel
“Mi hai promesso che avresti esaudito un mio desiderio eccetto il sesso e le tue origini. Mi hai mentito?” insistette mia cognata con il suo tipico cipiglio.
“Ti ho dato la mia parola... come feci con tua madre o Angela” rispose Kalel esitando, come se percepisse puzza di imbroglio.
“Sacred Gear a parte... Angela ha un pezzo mutato... ed per questo che è più forte di Akeno, una semplice regina e di me... giusto?” chiese Rias
“Beh si...” ammise Kalel
“Cosa succederebbe se io ottenessi dei pezzi? Diventerei forte quanto Angela?”
“Beh per farlo dovrei...” chiese totalmente confuso.
Non è facile essere lucidi quando il cuore non pompa più molto sangue al cervello e mia cognata stava approfittando di ciò.
Sapeva che Kalel si aspettava un piano complicato ed invece lei aveva tirato fuori un argomento semplice... ma c'era un inghippo grosso più di Tannin che Kalel-kun non poteva prevedere visto che non era presente il giorno in cui Rias ricevette i suoi Pezzi Oscuri.
“Si dovresti... " rispose mia cognata con decisione "...voglio battere Serafall. Rendimi un tuo pedone. Promuovendomi la mia forza dovrebbe superare quella di Akeno”
Sentendola io ed i miei suoceri fummo presi dal panico più totale.
“Sirzech fermala... Non può chiedergli una cosa simile” implorai a mio marito piangendo.
“Nessuno si muoverà... non amo ripetermi.” disse freddo.
“Tutto qui? Sarebbe questo ciò che fece Grayfia? Sarebbe questo il grande piano dei Maou che ti spaventava?” disse Kalel facendo apparire una dimensione tascabile in cui teneva alcuni oggetti pronti all'uso. Da essa estrasse 8 pedoni e recitò la formula.
“Ora sei un mio pedone....” disse sospirando
“Ne bastava uno, per una stupida come me” disse mia cognata piangendo.
“No... tu non avrai concorrenza... non meriti di essere uno dei miei pedoni... ma il mio unico pedone. Inoltre già la mia vita è complicata con 3 ragazze... averne 10 sarebbe un inferno...” disse Kalel accarezzando la testa di Rias.
“Grazie...” mormorò la sorella di mio marito continuando a piangere, priva di forze sul petto del suo ragazzo.
Fu solo dopo parecchi minuti che Kalel, preso il coraggio a due mani e la costrinse a guardarlo negli occhi.
“So che mi stati nascondendo qualcosa... non sono scemo e se non ci fosse il mio status a difendere me e te... non lo avrei fatto. Ma ora mi diresti la verità? Diventando un mio pedone cosa rischi?”
“Di sicuro non di perderti.... ma ora sono un demone di bassa classe... una tua serva, priva di status e con meno diritti di Saji o Asia.” sentendolo il volto del mio ometto sbiancò.
“Cosa... Grayfia non è una serva... nemmeno Ravel” obiettò sconvolto ma non alzò la voce.
Sapeva che avrebbe peggiorato le cose, la sua ragazza in quel momento aveva perso ogni cosa... ed se avesse urlato l'avrebbe solo fatta deprimere maggiormente.
“Lei ha sposato un Maou... Ravel, la sorella di Raiser ha potuto farlo perché il suo Re era sua madre. Kushina Abandon, regina di mio cugino e gli altri pezzi nobili di Sairaorg lo hanno potuto fare solo perché hanno fatto una richiesta formale, che richiedeva tonnellate di permessi e che io non potevo ottenere visto il matrimonio combinato... io ho violato la legge, ma tu non corri rischi... visto che sono io che ho disonorato la mia famiglia.”
“Perché? Avremmo potuto battere Serafall...” esclamò Kalel con dolcezza.
“Avremmo perso... e tu ti saresti ferito inutilmente. Batti Raiser e poi staremo insieme per sempre. Anche se la moglie legale sarà Serafall, mi basta starti vicino.”
“No..." tuonò Kalel
"La moglie legale sarai tu! Ora però vestiti o credo che la mia determinazione a non prendermi certe licenze venga meno ” disse abbracciando quella stupida di mia cognata e baciandola con dolcezza.
Sentendo quelle parole Rias sorrise, seppure con tristezza, ed alzandosi dal letto e si recò in bagno dal quale uscì, pochi minuti dopo, con indosso una tuta rossa.
“Potresti stringermi forte?” Chiese prendendo posto accanto al suo nuovo padrone.
Kalel le passò un braccio sotto il collo per farle da cuscino e mia cognata si girò di fianco poggiando la testa sul petto del suo ragazzo e mettendosi a ridere.
“Che cosa ti fa ridere...?” chiese curioso Kalel
“Ho capito il senso di quella canzone che angela canta sempre....”
“Quale?”
“Quella dei Lunapop...C'è qualcosa di grande....tra di noi...”
“Rias...”
“Si...”
“A volte sei scema....”

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[04.30 pm] Camera di Rias

Io e Rias eravamo rimasti abbracciati per molto tempo e, se all'inizio la mia ragazza era felice che nulla ci avrebbe divisi, mi resi subito conto che questo stato d'animo non era destinato a durare.
All'improvviso, senza che nessun segnale mi desse un avvisaglia di ciò che sarebbe successo, si mise a piangere come mai le avevo visto fare.
Beh... sono consapevole che, dopo 2 mesi carichi di tensione come quelli che abbiamo vissuto, sia normale subire un crollo emorivo ma, in cuor mio, temevo che ci fosse dell'altro... ed infatti c'era.
Le conseguenze del nostro gesto erano immani.
Ascoltando le sue brevi confessioni, intervallate da pianti prolungati, compresi che se era vero che io non potevo essere punito, penalmente o civilmente, visto che è impossibile trasformare un demone di alta classe in un servo senza il suo consenso (*).... ciò non toglie che io oggi ho legalmente ucciso Rias Gremory e che sarei stato disprezzato per questo.
Tutto ciò però non aveva senso. Ogni volta che Rias eccedeva dalla coccole consentite ad una promessa sposa, Grayfia era sempre apparsa a separarci... quindi se siamo sempre stati tenuti d'occhio... perché oggi nessuno mi ha impedito di fare ciò che ho fatto?
Perchè mi hanno permesso di uccidere Rias senza intervenire?
Perché nessuno è venuto a rimproverarci se cià che abbiamo fatto era così sbagliato?
Era questo ciò che pensavo, pochi minuti prima di sentire tutte le implicazioni... now i know.
Da adesso Rias potrebbe annegare davanti ad un demone o ad un familiare, potrebbe avere le doglie, potrebbe essere violentata da Diodora e nessuno l'avrebbe aiutata... forse nemmeno suo fratello e sua cognata.
Non potrà più comparire in pubblico senza di me, e anche il quel caso chiunque potrà insultarla, lanciarle verdure additarla come se fosse il peggior demone mai esistito.... è diventata un intoccabile o peggio.
Anche la nostra permanenza in Giappone ha le ore contate.
Il Sol Levante infatti era stato assegnato a Rias in quanto Gremory... ed ora lei non lo è più.
Che minchiata apocalittica ho fatto vero? No ragazzi in queste 4 ore ho scoperto che non c'è limite al peggio.
A complicare le cose, grazie al nostro... al mio gesto, anche lo status dei suoi servi è stato macchiato.
Ogni loro bene (vestiti compresi), ogni loro territorio verrà requisito dai genitori e senza un pilastro a raccomandarli loro resteranno demoni di bassa classe a vita...
Quel giorno Rias pianse fino a quando non esaurì in una volta sola un quantitativo di lacrime che le sarebbe dovuto bastare per una vita intera.
Anche io avrei voluto... ma non potevo. Se lo avessi fatto... se avessi dato segni di cedimento cosa avrebbe detto Rias che ripeteva in modo meccanico : “Ho deluso tutti... ma almeno tu non odiarmi per averti mentito”
Avrà ripetuto quella frase centinaia di volte,  in modo continuo... come un mantra.
“Se la colpa è di qualcuno... è degli adulti che non hanno saputo porre un freno all'ego dei Bael. Tu hai fatto ciò che ritenevi giusto e chiunque negherà questa verità è solo un bugiardo. È vero, oggi ti offenderanno... ma verrà il giorno in cui il tuo nome sarà riabilitato agli occhi dell'inferno e nessuno potrà rinfacciarti nulla perché lo conquisteremo con sudore e fatica questo perdono." risposi cercando di tirarla su di morale.
“Tu mi odierai un giorno... un giorno ti stancherai di questa situazione.”
"Ehi piccola guardami... come potrei anche solo stancarmi di te... oggi hai fatto in gesto che nessuna diavola purosangue avrebbe mai fatto per uno come me... Oggi mi hai donato la tua vita e come tuo Re ho il dovere di proteggerti. Inoltre è colpa mia se tu hai rinunciato a tutto, se fossi stato più forte tu avresti potuto avere la tua famigia il giorno del tuo matrimonio...”
“Da oggi farò tutto quello che vorrai... non ho diritto a ribellarmi.” disse mesta come se non avesse capito un H di ciò che le avevo detto.
“Rias smettila... ti prego..." la implorai con voce spezzata
"Hai perso molto... ma non sei una schiava... non ti tratterei mai come una serva... dopo il duello ti chiederò di sposarmi....”
“Ma Serafall...”
“Lei ha giocato sporco... giocherò sporco anche io...” dissi furioso

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Note dell'autore

Hola lettori accaniti...  devo chiedervi un favore grande
Oggi il pc dove scrivo i capitoli mi ha dato problemi... ho pubblicato il chap da tablet, ma sapete che quando si scrive e si fanno correzioni a volte fa tutto lui. se vedete errori, che io non ho visto avvisatemi perché ho riletto il capitolo decine di volte e credo che si passabile (problema che mi sorge quando divido i capitoli...) per il resto vi ringrazio per l'attenzione sia i volti nuovi, sia chi mi ha messo tra i preferiti-seguiti e chi legge la fiction senza commentare :)
Andiamo al succo del discorso... che vi dicevo oggi sono stato un po melodrammatico.
Ecco a cosa servivano gli 8 pedoni di Kalel... quale Issei se puoi avere una bomba Sexy come Rias... scherzi a parte oggi è stato un giorno triste si è passati dal bollino rosso a CSI.
Vi spiego il perché di questa trovata... perché ha tutto una spiegazione.
Kushina Abbandon (volume 10) è la regina di Sairaorg, ma gli Abbandon sono purosangue (non ricordo se extra o pilastri) ed Azazel dice che per essere la, assieme ai molti pezzi nobili di Sairaorg, lei ha avuto noie con la famiglia di origine...
Perché ho specificato che per convertire un purosangue ci vuole un modo particolare ed il consenso?
Perché per Ravel, la torre di Raiser dice che è stato usato un metodo diverso, mai spiegato, e perché trovo ridicolo che sia possibile che Saji, tutto fumato, usi i suoi pezzi per rendere schiava Sona o una principessa nubile... qualche sistema impedirà certi gesti...
Quindi Rias è da oggi nullatenente e temo che la sua situazione e quella di Kalel nel prossimo chap peggiorerà... specialmente per Kalel visto che Sirzech non è detto che sia contento di questa situazione...
Un conto è una bottarella alla sorella... ma questo? Faceva parte del suo piano? Boh non ho ancora deciso.... (scherzo :) )

La madre di Kalel... qui per chi non avesse letto l'altra fiction ho iniziato a svelare alcuni dettagli e ho chiamato 2 piccole ombre a discutere con lui alcuni dettagli.
L'identità della madre verrà rivelata durante la conferenza di pace... che come immaginerete non avverrà alla Kouh, e che sarà un luuuungo flash back...
ci saranno alcune frasi ed un gesto da parte di Kalel nel prossimo capitolo che dovrebbero svelare parte del mistero (che poi mistero non è visto che è di dominio pubblico...) alcune parole sbagliate da parte di un angioletto nero cattivo... molto sbagliete... e poi la conferenza dove tutti i nodi verranno al pettine...
La morte di Rias devo essere sincero mi sono ispirato un po' a Brinsing (Paolini) quando uno dei 13 sovrani dei nani viene esiliato dal popolo nanico... rendendolo un po' più crudele :)

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Capitolo 12
*** Conseguenze ***


Salve a tutti! Ecco a voi il continuo del tanto sofferto giorno libero pre gara... mancano 7 ore alla mezzanotte... 7 ore al duello con Raiser.... 7 ore che si preannunciano lunghissime, visto che nel capitolo precedente... in un arco di tempo di 3 ore è successo di tutto... cosa mai potrebbe succedere in solo 7 ore.
Beh ho detto tutto, e spero che mi perdonerete per aver reso alcuni personaggi volutamente OOC :)

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VOLUME 2 LIFE 5 : Conseguenze

[17.00 pm] (Casa di Kalel)

“Lo hai avvisato?” chiese Akeno mentre fissava la porta della camera di Rias.
Una comunissima porta di legno creata usando legno di ciliegio e di color noce che però precludeva alla ragazza, la vista di ciò che avrebbe voluto vedere con tutte le sue forze. 
Lei amava Kalel da tempo e, non riuscendo a dichiararsi a causa della paura di essere rifiutata per via delle sue origini, fino ad allora non aveva mai avuto il coraggio di entrare in bagno mentre le sue due amiche erano con lui...
Capirete quindi come l'idea di Kalel nudo, con quei muscoli che aveva visto allenare con cura, anche sotto il sole ardente tipico dell'estate, le aveva procurato non poche fantasie adolescenziali.
Quel giorno però di adolescenziale non c'era nulla... dietro quella semplice porta di ciliegio due corpi, nudi e sudati a causa di intensi e passionali movimenti, si sarebbero uniti più volte e forse c'era la possibilità che da li a pochi mesi una nuova vita avrebbe superato uno stretto corridoio e, piangendo, si sarebbe fatta strada nel mondo.
Angela vedendola rossa in volto si limitò a chiudere l'applicazione che inviava messaggi e ad annuire.
Non ebbe il coraggio di infierire. Sapeva bene, per esperienza personale, cosa voleva dire bramare ciò che la rossa avrebbe ottenuto oggi... certo, lei sapeva cosa voleva dire sentire dentro di se l'uomo che amava... ma per persuaderlo aveva dovuto aspettare anni e giocare sporco.
Avrebbe potuto ricordare uno per uno ogni incontro clandestino con il suo ragazzo, ma quel giorno doveva stare concentrata... sapeva che il peggio stava per arrivare.
“Ma perché tutte quelle urla? Va bene che ci aspettavamo delle urla da parte di Rias... ma non quelle che abbiamo sentito...” chiese Tisifone perplessa.
“Liti fra fidanzati...” disse ammiccando Angela, l'unica che sapeva il motivo del crollo emotivo di Rias.
Era ovvio che lo sapesse... in fin dei conti era stata lei ad ordire il piano per far cadere in trappola Kalel.
La ragazza infatti conosceva bene il punto debole del suo ragazzo, la sua kriptonite, e sapeva come usarla a suo vantaggio... anche se si mangiava le mani che una donna, con un corpo come quello di Rias, non sapesse usarlo in modo persuasivo...
“Certo che piangere... deve essere stato veramente penoso... io pensavo fosse più bravo...” ammise Akeno delusa.
"Tu non sai di cosa è capace... ah se solo lo sapessi... malediresti la tua insicurezza in lingue che nemmeno pensi di conoscere" pensò Angela mentre il suo sguardo divenne malizioso.
“Beh con te in mezzo ai piedi non è che ha potuto fare molta esperienza...” la punzecchiò Angela.
“Sparlare alle spalle? Ma brave... Come mai siete tutti qui? Non eravate in giro?” chiese Kalel appoggiando la testa sulla spalla della ragazza.
“Rias-sama non esce? Difficoltà a camminare?” chiese sorridendo maliziosa Tisifone.
“Può camminare da sola grazie e, prima che qualcuno dica qualcosa di cui potrebbe pentirsi, non ho fatto cilecca e non sono nemmeno penoso” disse guardando torvo le tre ragazze.
“Comunque perché mi hai chiamato?” chiese curioso Kalel
“Sei atteso in soggiorno... ma per favore non essere aggressivo...” disse tesa Angela sapendo come uno dei loro ospiti non fosse molto ben visto dal ragazzo.
Sospirando Kalel si diresse nel salotto dove ad attenderlo vi erano il Maou e la sua consorte, non aveva più diritto di considerli cognati ormai, suo nonno, che sperava fosse solidale con lui, sua sorella e suo... cognato.
“No... mio cognato no... dai con tutti quelli che mi odiano perché doveva capitarmi lui? Dovrò sorbire le sue perle di saggezza? I suoi racconti di guerra?” pensò con frustazione vedendo quell'uomo dai capelli biondi.
Kalel non odiava il cognato... gli stava solo sul cazzo ed avrebbe volentieri fatto a meno di vederlo se suo nonno non lo avesse adottato, come nipote, prima che lui nascesse.
Suo nonno fece anche sposare quell'individuo e sua sorella, una donna avvenente dai capelli castani che, cresciuta nello stesso castello, si innamorò di lui e lo sposò quando avevano solo 11 anni.
So cosa state pensando... ma no. Non era geloso della sorella. Lei era già una donna adulta, quando lui ancora gattonava, e lei lo aveva sempre amato... era arrivata a chiedergli di andare a vivere da loro dopo la morte della madre... ma fu il comportamento del marito che convinse Kalel a rifiutare.
Quell'uomo, che con la moglie era sempre stato gentile, che mai aveva tradito, che mai l'aveva offesa, era il demone migliore che sua sorella potesse trovare... ma con lui non fu altrettanto buono.
Ancora ricordava le parole che gli disse quando avrebbe avuto bisogno di conforto... parole tanto gelide da fargli capire di non voler vivere con lui.
"Tua madre è morta da ben 2 giorni, mettiti il cuore in pace... non c'è un cadavere da resuscitare e piangere non la farà tornare indietro. Sentiti fortunato, c'è gente che la madre nemmeno la conosce... tu hai ben 8 anni di ricordi..."
Suo cugino non era mai stato gentile con lui... ma se di solito lo aveva sempre ignorato, quella volta le sue parole furono eccessive e solo l'intervento della sorella aveva impedito, che tra i due si arrivasse alle mani...
Potete immaginare come si sentisse in quel momento il povero nephilim, già sull'orlo di una crisi di nervi per gli eventi della mattinata, nel vedersi davanti l'unico demone che non voleva vedere, nemmeno stampato in foto, assieme ad uno Sirzechs che definire incazzato era un eufemismo.
Anche Grayfia era strana, priva della consueta aria regale che l'aveva sempre circondata, sembrava una donna fragile a cui avevano appena tolto tutto.
Giunto in salotto e notando che nessuno dei presenti sembrava voler sapere dove fosse Rias... Kalel, deciso ad assumersi da solo le responsabilità di quel folle gesto, parlò ignorando il complesso cerimoniale che aveva dovuto imparare da bambino.
Quando lo fece la sua voce, seppur aspra, sembrava tradire un miscuglio di emozioni che nemmeno Angela, che lo conosceva da anni, riuscì a decifrare.
“Dalle vostre facce mi pare di intuire che almeno voi due sapete tutto. Ho una sola domanda... perché?” domandò Kalel con amarezza fissando il fratello e la cognata di Rias..
“Non capisco.” disse con pacatezza Mephisto
“Nonno ti prego, non metterti in mezzo... Lady Lucifuge-sama perché?” chiese scioccando i membri di entrambe le squadre, la sorella e la povera Grayfia che sembrava aver ricevuto un pugno in faccia.
Kalel era passato dall'affettuso tu... al settico e distaccato voi. Aveva fatto ricorso persino al nome di famiglia come a far notare che la frattura era ormai insanabile.
Qualcosa però nell'espressione della donna, che aveva abbassato lo sguardo facendo una smorfia piena di sofferenza fece scattare qualcosa nel ragazzo che addolcì i toni.
“Quoque tu Grayfia? Tu che quando Rias voleva mettere in pratica qualche tecnica vista nei giornaletti porno, che Tisifone comprava di nascosto per imparare qualcosa, eri sempre la prima ad accorrere per preservare la sua castità. Perché non mi hai fermato... perché non mi hai impedito di farle quello che ho fatto...”
“Suvvia perdere la verginità...” disse Angela ridendo ma un occhiata del suo ragazzo le fece comprendere che quel Kalel oggi non avrebbe tollerato battute e scherzi.
“Se fosse solo quello il problema... Rias non avrebbe pianto per un intera mattinata... ed inoltre con i soldi di mia madre avrei risarcito i Phenex ed avrei risolto tutto...” disse cinico Kalel.
“Ho impedito io a Grayfia di intervenire...” fu il commento tagliente e gelido del Maou.
“Perché?” urlò Kalel avvicinandosi al Maou ed afferrandolo per la tunica che Sirzech usava quando svolgeva il suo incarico di sovrano.
“Era tua sorella! Perché le hai fatto passare questo? Perché non hai zittito tuo zio e Serafall tu sei il Maou Regale... tu avresti potuto.” inveì con una voce che stupì Angela.
Non la sentiva più da anni... non la sentiva da quando lo incontrò solo e smarrito in una campagna Siciliana.
Sembrava che qualunque cosa fosse intercorsa tra i due fidanzati lo avesse scosso fin nelle fondamenta, che fosse così turbato da non riuscire più a darsi un contegno.
"Che ci sia qualche dettaglio in quella legge che mi è sfuggita?" si domandò Angela pensierosa.
“Lei ha fatto una scelta... non spetta a me sindacare su cosa quella meretrice ha fatto.” rispose il Maou costringendo Kalel a mollarlo.
Lo fece con così tanta forza che, quando le sue mani afferrarono i polsi del ragazzo, tutti udirono il rumore di ossa andare in frantumi.
Nessuno però udì Kalel urlare dal dolore anzì le sue parole furono fredde e controllate...
“Meretrice? Tua sorella Rias Gremory poteva rompere il fidanzamento con Raiser in...” cercò di dire, prima che Sirzech lo interrompesse.
“Quella non è più mia sorella... quella non è più una Gremory... quella è una meretrice che ha condannato tutti i suoi servi a lavori umilianti e degradanti. E lei sarà la prima a compierli, dovessi assoldarla io personalmente se i clienti dovessero schifarsi di lei... e quando la sera tornerà da te sarà troppo stanca e dolorante, oltre che umiliata, perché possiate fare qualcosa di lievemente romantico. Le farò fare il giro di tutte le prigioni degli inferi e si... forse la passerò anche ai caduti perché diventi un monito per le principesse che ripudiano il loro casato. Doveva solo aprire le cosce a te e tu dovevi solo fartela... ma hai dovuto tradire la mia fiducia. Perché tu sapevi che lei temeva il piano dei miei colleghi. Ah... dimenticavo farò punire anche colei che ha suggerito di rinunciare a qualunque cosa per stare con te... in fondo anche suo padre è deluso da lei.” disse osservando con occhi sprezzanti Angela.
Quelle parole furono scioccanti per tutti. Nessuno aveva mai visto Sirzech sama trattare così qualcuno, tantomeno Kalel e sua sorella... Sirzech-sama adorava sua sorella e che potesse darla ai galeotti, come una puttana qualunque, era un pensiero inconcepibile per ognuno dei presenti.
Asia piangeva in silenzio abbracciata a Saji che non sapeva come comportarsi... voleva difendere quella dolce ragazza, ma la sola aura a riposo, emessa da Sirzech lo pietrificava dalla paura.
Akeno era caduta a terra e solo Kiba impedi che si facesse male sul serio, afferrandola in tempo. Koneko, in preda alle lacrime, si appoggiò timidamente alla spalla di Kurama che, altrettanto timidamente le accarezzava lievemente il capo.
Gli altri servi di Kalel invece erano pronti ad intervenire temendo che Kalel o Angela sbroccassero di brutto... ma ciò non avvene.
Angela piangeva, ma lo fece in silenzio senza muoversi, senza dare cenni di cedimento fisico, e senza dare l'impressione di voler sbroccare. Non cercò di trattenere le lacrime... il Maou aveva tirato fuori l'unico argomento che la rendeva fragile come una bambina, suo padre... e dentro di se temeva cosa sarebbe uscito da quella bocca con lo scopo di ferire Kalel.
“Waise heill” mormorò Kalel guardando i suoi polsi, totalmente deformati, tornare integri.
La pressione esercitata da Sirzech era stata tale che il diametro dei suoi polsi si era dimezzato.
Certo, Kalel glielo aveva lasciato fare perché sapeva bene che se avesse deciso di opporre resistenza e il Maou avesse fatto sul serio... l'intero isolato sarebbe stato spazzato via.
“Quindi la colpa sarebbe nostra?” fu la risposta di Kalel
“Osi ribattere? Non capisci qual'è il tuo posto?” rispose Sirzech schiaffeggiandolo con tanta forza da scaraventarlo contro un muro.
Si era fatto colpire di nuovo... e di nuovo si curò con le stesse identiche parole.
“Picchiami quanti ti pare e piace ma ti avverto... insulta di nuovo Rias, minaccia lei, uno dei suoi servi o dei miei e giuro che come è vero che mi chiamo Kalel io ti prendo a pugni... dovessi esiliarmi dagli inferi, dovessi privarmi dei feudi di mia madre ma ti prenderò a pugni. Io avrei potuto battere Raiser senza problemi... perché avete dovuto fare scendere in campo Serafall. Perché avete mandato qui i Maou ad intossicarle la testa con un mare di stronzate.” disse stupendo tutti per l'accusa che stava lanciando.
“Vada bene per Raiser... ma Serafall? Non ti sembra di esagerare?” lo derise suo cognato.
Fu in quel momento che tutti, compreso Rias che, sentendo le urla del fratello, stava osservando la scena da un piccolo spiraglio della porta, videro ciò che Kalel aveva tenuto nascosto per anni... le sue ali.
In preda alla rabbia più nera, bianche e candide come la neve, le sue ali erano apparse sulla sua schiena.
“Sei?” mormorò la sorella di Harry che guardava stupita Mephisto stupefatto anche lui.
Il demone infatti sembrava saperne quanto lei o quanto gli altri.
“Amore calmati...” disse cercando di tranquillizzarlo Angela che fece apparire le sue di ali e avvicinandosi  lo aveva bloccato da dietro cingendogli la il torace.
“Ma stiamo scherzando? Alla sue età dovrebbero averne molte di meno... 4 al massimo.” mormorò il cognato di Kalel vedendo la ragazza possedere ben dieci ali bianche.
“Io non sono un metro di paragone per la crescita del potere angelico. Io odiavo i miei poteri... ti ricordo che uccisi il marito di mia madre, che per anni avevo chiamato padre, con essi...” fu il commento lapidario della sorella di Kalel infastidita dalla piega che la situazione aveva preso.
La donna infatti, al contrario di tutti i presenti, intuiva bene che se Kalel avesse fatto sul serio, usando entrambe le sue fonti e se Angela avesse usato il suo Longinus... li ci sarebbe scappato il morto e forse non sarebbero nemmeno stati i due amanti.
“Onee-sama... tu non hai alcun obbligo verso di me... ma devo saperlo. Dove si trova mia mamma?”
“Lei è morta... dovresti saperlo...” rispose mesta la donna.
“Forse non ci siamo spiegati... non parlo di quella che fece sesso con nostro padre... io voglio sapere dove si trova quella donna che mi ha partorito e cresciuto per 8 anni prima che quell'angelo nero mi scombussolasse i ricordi...” disse lasciando a bocca aperta tutti i presenti.
Come poteva essere a conoscenza di quel dettaglio.
“Di solito è la stessa persona a fare la stessa cosa... Dovresti saperlo questo” fu il commento sarcastico del cugino-cognato.
“Senti Harry... parliamoci in modo schietto. Tu mi odi e a me non me ne frega un cazzo... ho cercato la tua approvazione per anni, ma ormai non mi interessa. Forse tu lo hai dimenticato, ma io non sono un mezzodemone o un angelo reincarnato. Io sono un essere nato da un arcangelo e da una diavola dei pilastri che, se fosse stata viva, avrebbe la stessa forza di Ajuka-sama e di mio cognato... se fosse stata viva al momento della mia nascita...” disse bloccandosi incapace di trovare le parole... ma nessuno si intromise.
“Mi avrebbe insegnato ad usare i poteri da Pilastro che avevo ereditato da lei... invece che demandarlo ad un SG artificiale impiantato nel mio corpo...” dissi sperando che nessuno avesse il coraggio di continuare a negare.
“È vero... tu sei stato partorito e cresciuto da una parente di tua madre che però non volle che tu venissi a conoscenza della sua vera identità...” ammise la sorella di Kalel con tristezza.
“Perché?” chiese il ragazzo.
Fu suo nonno a rispondere e il Maou, nonostante lo sguardo che rivolgeva al nephilim, non fece nulla per impedirgli di parlare.
“I tuoi poteri, di demone e di angelo, erano tanto grandi, singolarmente, che le parole testuali usate da Dio furono che “per fonderli insieme in un unico corpo” tua madre aveva consumato il circa 10% della sua durata vitale al giorno. Serana, è morta in pochi giorni e ti abbiamo potuto salvare solo perché, per alcuni giorni, era rimasta impegnata con tuo padre. Quando perse i sensi lui la portò da Dio e Lucifero per sapere come salvarla.”
“Come se gli importasse...” sbottò il ragazzo
“Invece gli importava al punto che in cambio della sua salvezza e della tua firmò la pace... sappi però che tua madre poteva sopravvivere ma scelse di farti vivere chiedendo ad una sua cugina di prendersi cura di te.”
“E cosa successe...” chiese mentre sapeva che tutti lo stavano guardando con curiosità cercando di decifrare le sue emozioni.
Angela intanto lo aveva abbracciato ancora più forte come se temesse che le notizie potessero essere troppo gravose per un animo così straziato dal dolore.
“Quella ragazza, una bambina dell'età di Koneko chan, si fece impiantare dentro di se il tuo embrione ed ha atteso, per secoli, che tu ti decidessi a riprendere il tuo sviluppo... cosa che hai fatto nel 1997 dopo alcuni secoli visto che all'epoca dei fatti io ero ancora sotto contratto con George Faust.”
“Quindi io e mia madre siamo stati insieme per secoli e poi mi abbandona? Perchè non mi ha cercato?” disse con un po di amarezza.
“Doveva farlo... per poterti crescere aveva dovuto accettare una singola condizione. Giunto all'età di 10 anni doveva lasciarti vedere il mondo e lasciarti libero di scegliere senza legami. È per questo che gli scacchi oscuri su di te non funzionarono, se no saresti stato un servo di Rias e tutto si sarebbe risolto...e” cercò di spiegare il vecchio diavolo, ma venne interrotto dal nipote che non sopportava la verità intrinseca a quelle parole.
“Quindi l'amore di una madre era un ostacolo per il mio libero arbitrio? Mi stai dicendo che un Dio che parla di amore... lo ritiene un peso?” chiese mentre sentiva il suo collo diventare umido.
Angela, sebbene in silenzio stava piangendo... stava versando le lacrime che lui non riusciva più a versare.
“Si... ed ogni volta che hai amato qualcuno, come puoi ben vedere hai fatto solo danno. Hai costretto Angela a scegliere tra te e il paradiso... hai ritardato il soccorso di Akeno di più di una settimana arrivando a scomodare Divinità per farti capire la tua inutilità... ed ora, a causa tua, la troia che si sta nascondendo in camera sua passerà la sua lunga vita a fare quello che avrebbe voluto fare con te... con decine e decine di partner diversi, meno raffinati forse... ma che almeno sanno quando concludere... e lo stesso varrà per le altre 2 ragazze citate” rincarò la dose Sirzech
Sentendolo parlare così di Rias, di Angela ed Akeno, un intenso istinto omicida venne sprigionato dal corpo di Kalel, tanto forte che perfino Angela iniziò a tremare di paura e lo strinse con maggiore dolcezza.
Lei lo aveva visto furibondo... e non voleva che altri lo vedessero in quello stato
Fu allora che il ragazzo ricordò cosa era successo l'ultima volta che si era lievemente infuriato... fu allora che cercò di domare le sue emozioni con le tecniche di respirazione insegnategli dal suo primo maestro.
“No dai non trattenerti... fai ciò che sai fare meglio... mostro... uccidimi come hai fatto con Yuuma... con tua madre... e con chi ti sta accanto...” fu il commento tagliente di una persona che lo aveva sempre trattato come un figlio.
“Si può sapere cosa ti prende? Ajuka sama ha ripetuto più volte che lui avrebbe preso le difese di Rias e anche Falbium-sama ha fatto la stessa promessa. Perché tu che sei suo fratello, che mi hai detto quelle parole poco meno di 2 mesi fa ora sembri totalmente diverso? Perché non fai la stessa cosa che hai fatto quando Grayfia divenne la tua regina?” urlò disperato.
Guardando lo sguardo del demone che aveva di fronte però si pentì immediatamente di quella sua ultima domanda, quello sguardo gli fece capire che aveva appena varcato un confine che non avrebbe mai dovuto varcare.
“Tu, un piccolo ingrato traditore, paragoni il nobile gesto di mia moglie all'egoistica pensata di... quella?” urlò Sirzech espandendo la sua aura e spazzando via tutto il salotto.
I demoni anziani rimasero perfettamente al loro posto, ma i servitori dei due ragazzi, ebbero non poche difficoltà a restare in piedi.
“Nobile gesto? Quale nobile gesto? Sposare te? O che nobile gesto...” sbottò consapevole che tanto ormai la frittata era fatta.
“Il suo gesto, ha permesso alla guerra di finire... la tua concubina invece rischia di farne scoppiare un altra, con milioni di morti. Avrei dovuto ucciderti prima che entrassi nella vita di Rias. Quando ancora i danni che potevi fare all'universo erano poca cosa, quando le tue componenti avevano a stento il potere di un demone di bassa classe... ma ora non oso immaginare quali orrori compirai per un pugno di puttanelle...” Disse Sirzech guardandolo con disprezzo.
Quella fu l'ultima goccia... quando l'ultima parola venne pronunciata dalla bocca di Sirzech, le ali di Kalel scomparvero.
“Ora capisco... ora tutto chiaro. Temi che io sia instabile... che io sia una mina vagante che faccia la fine dei 2 draghi celesti e vada in berserk... Allora perché Dio ha insistito per salvarmi?”
“Nemmeno lui si immaginava la crudeltà con cui hai punito una degli assassini di tua madre...” disse il cugino guardandolo con disprezzo.
“Capisco... quindi se Lord Bael usasse la Distruzione speciale su Rias... nessuno muoverà un dito? Bene... capisco... ora è tutto chiaro” disse in evidente stato confusionale.
Era distrutto... era il pallido fantasma di ciò che era fino a quella mattina, un mero riflesso.
Delicatamente allontanò da se Angela e senza guardare nessuno, voltando le spalle al gruppo di adulti evocò un cerchio di trasporto.
“Dove vai? Non abbiamo finito...” tuonò il nonno di Kalel.
“Io si... Angela pensaci tu. Scusa ma devo stare da solo per un po. Sarò in zona quindi se qualcuno aumenta la sua aura me ne accorgerò.” disse smaterializzandosi.

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[17:30 pm] Salotto

“Perché lo avete fatto?” esplose Angela
“Già perché?” disse domandò Akeno incapace di controllarsi.
“Vi rammento che siete delle serve e in quanto tali non avete il diritto per rivolgervi a noi con un tono simile” fu il commento gelido del Maou.
“Non rompa i coglioni...” tuonò Angela “È vero che c'è stato un periodo in cui i suoi poteri erano instabili, ma aveva appena perso la madre ed aveva ricordi non suoi... adesso che mancano pochi mesi alla scelta voi gli create uno stress simile? Secondo voi cosa può diventare adesso? Ha ucciso troppi prelati perché Dio lo accolga. Mio padre lo odia perché mi ha portato via da lui... non ha mai sopportato che per lui fossi un amica prima ed una donna adesso” disse piangendo la Regina
“Lui ha accettato tutti noi... ha rischiato la vita per me e voi lo avete trattato come se fosse un mostro...” singhiozzò Akeno ignorata come se non esistesse.
“Voi colpe non ne avete” si intromise il cognato di Harry “La colpa è di mio cugino che non sa quando è il momento di crescere.”

(SCHIAFFO)

“Adesso stai zitto o ti spedisco in Sicilia a calci...” sillabò la sorella di Kalel.
“Ma Hermione...”
“Hermione un cazzo! Tu hai visto uccidere tua madre in modo poco cruento e hai rotto i coglioni per anni con questa storia, resa ancora più patetica nei libri che hai edulcorato per spillare denaro agli umani... dove tra l'altro mi fai sposare quel babbeo di Ronald. Kalel non si ricorda nulla di quel giorno, eccetto ciò che un angelo molto potente ha inserito nella sua testa. Lui ha visto sua madre violentata ed uccisa davanti ai suoi occhi quando... beh ognuno di noi sa la verità. Avete giocato in un modo pericoloso con i sentimenti di un ragazzo dal passato difficile che si era appena creato un nido. La situazione si poteva evitare benissimo annullando il matrimonio con Raiser, ma no! Mettiamolo alla prova... nascondiamogli la madre e vediamo se la trova... oh che idea, siccome Raiser è un idota che insulta la madre di Kalel ogni 5 minuti, mandiamo Serafall ad impedire che venga ucciso liberando il mondo da cotanta stupidità... ma si facciamo rievocare ad un vecchio porco una legge di qualche millennio fa. Mi ricordate quello stronzo di Silente che anziché dirci come fermare Voldemort al primo anno ha aspettato che tornasse all'apice per mandarci a fare scampagnate nei boschi” sbottò la sorella.
“Ti ricordo che io sono il Maou...” fu il commento gelido di Sirzechs.
“E io ti ricordo che se mio padre vedesse nei guai il figlio che ti ha affidato non esiterebbe a mobilitare le truppe, esattamente come voleva quell'angelo che gli ha confuso i ricordi. Inoltre dubito che i padri di Angela ed Akeno resterebbero in silenzio se mandassi in un bordello le loro uniche figlie...” rispose fissandolo negli occhi con furia tale da costringerlo ad abbassare lo sguardo.
“Sai bene che se capitasse, ancora una volta, un evento simile a quello che ha ferito Indra io dovrò abbatterlo...” disse con uno sguardo in cui Angela vide grande tristezza.
“Vi scongiuro Sirzech-sama non uccidetelo... la colpa è mia.” disse Rias aprendo la porta e dimenticando che non poteva più apparire in pubblico, in assenza di Kalel, senza rischiare la vita.
“Io gli ho chiesto di esaudire una mia richiesta a scatola chiusa... lui non ha colpe... si è solo fidato di me... non merita un simile trattamento... non era parte della vostra famiglia Maou-sama? Anche lei Grayfia-sama lo ha sempre trattato come un figlio...” disse Rias piangendo e buttandosi in ginocchio.
Sirzech sapeva che lei stava ascoltando, ed aveva sperato con tutto il cuore che non uscisse fuori dalla stanza... ma la legge doveva essere rispettata e per questo, vedendola uscire il Maou, alzò meccanicamente la mano e la caricò con il potere della distruzione.
Tutti i servitori sbiancarono di colpo... in una sfera tanto piccola vi era un potere che nessuno unendo tutti i loro poteri potevano contrastare.
“Tu però puoi morire visto che non hai nessuno che dichiarerebbe una guerra per vendicare la tua morte...” disse puntando la sfera verso Rias.

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[05.30 pm] Alle spalle dell'edificio secondario

“Visto figliolo... essere amato non serve. È inutile. È meglio essere temuto” sussurò l'ombra nera.
“Se sceglierai me diventerai il demone più potente e temuto di tutti. Potrai prenderti ogni diavola che ti piaccia, per una notte o per l'eternità... Sona, la granduchessina, la sorella di Raiser... col mio potere potresti uccidere ogni maschio e tenerti le donne tutte per te... immagina un Harem immenso che con i tuoi nuovi geni darebbe vita a demoni così potenti da dominare il mondo. Donne con cui fare cose che nemmeno immagini fino a quando, esauste e felici, non chiederanno il permesso di potersi riposare...”
“Non cedere al lato oscuro... ragazzo. Devi usare la forza solo per difendere ed aiutare... mai per fini personali.” lo esortò l'ombra bianca.
“STATE ZITTI... basta! Siete gli unici adulti che mi rivolgono la parola. Non litigate fra voi... non confondetemi.” implorò in lacrime il giovane che non sembrava condividere la passione per gli Harem del suo primo interlocutore e per l'ora del piccolo chirichetto.
“Ascoltami ragazzo... con il mio potere nemmeno Lord Bael potrebbe opporsi al matrimonio. Potresti fermare la distruzione speciale a mani nude... potresti ricreare i 72 pilastri dal nulla e potresti privare i demoni dei loro poteri speciali.” sussurrò con voce suadente l'ombra nera
“Potere... perché no... è ciò che mi serve per difendere Rias e i ragazzi da stupide leggi. Poi non è che ho molta scelta... ho fatto troppi danni alle altre due fazioni... non mi accetterebbero mai... ” pensò Kalel ricordando quanto odiava il paradiso e gli angeli bianchi per le atrocità commesse in nome di Dio e quelli neri per le atrocità commesse verso i suoi amici.
Se come demone avesse avuto veramente tanto potere, avrebbe potuto crearsi un armata con cui sottomettere i vari feudi ed imporre le sue leggi... leggi migliori.
“Ma se per Rias rifiutassi la tua componente angelica... cosa direbbe Angela? Lei ha rinunciato a tutto per te! Ha fatto anche certe cose, solo per renderti felice... cose che ha fatto per amore. E poi Akeno? Dici che non la disprezzi e rinuceresti a ciò che vi rende simili?”
Sentendo quelle parole Kalel comprese, con un po di rimorso, che anche Mr White tutti i torti non aveva... ma da Angelo, come poteva giacere con delle diavole, come poteva avere una famiglia con loro se la legge di Dio impediva la nascita di altri Nephilim.
“Basta... vi prego...” implorò cadendo in ginocchio alle spalle dell'edificio secondario.
“Non puoi arrenderti adesso... senza di te... cosa sarà dei tuoi servi e di quelli di Rias.” incalzò l'ombra bianca.
“Sono stanco di lottare contro i mulini al vento... Io dovevo morire secoli fa...” mormorò iniziando a singhiozzare.
“E chi aiuterà quelle ragazze quando per un tozzo di pane lo zio di Rias le manderà davvero a prostituirsi? Oggi tuo cognato potrà aver perso la pazienza ma Lord Bael esigerà proprio questo... sai che i primi tempi vengono picchiate per renderle docili? Chi pensi che si prenderà questo onere se non Raiser, Diodora e il cugino che Rias non vuole sposare... se tu molli loro saranno alla mercé di tali individui” urlò l'ombra nera.
“State zitti!!! Tutti quelli che amo mi vengono portati via... e voi non mi permettete nemmeno di pensare... fate silenzio” disse sbattendo con forza la testa contro la roccia.
Aveva bisogno di pensare e le chiacchere di quei due lo distraevano inutilmente.
“Cosa posso fare... cosa posso fare... perché tutti si aspettano tanto da me? Io volevo stare con mia madre, e me l'hanno portata via. Mi avete fatto conoscere queste ragazze, che possibilmente si sarebbero incontrate lo stesso e sarebbero state felici anche senza di me... ed ora sono in pericolo a causa mia... che devo fare?” disse sbattendo di nuovo la testa contro la roccia.
“Che devo fare?” ripetè colpendo più forte
“Posso darti un suggerimento o preferisci sgretolare questo masso?” esordì una voce che non apparteneva a nessuna delle due ombre.
“Non so chi tu sia... ma se è una buona idea... fai pure. In fondo se sei comparso senza che me ne accorgessi... vuol dire che un minimo di talento lo possiedi.” rispose il nephilim senza degnarlo di uno sguardo.
“Se in Paradiso devi servire... se all'inferno non puoi comandare... beh crea il purgatorio... Nephi-boy” rispose affabile la voce.

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Note dell'autore
Hola chicos... spero che il capitolo vi sia piaciuto anche con uno SIrzech lievemente stronzo.
Due nuovi personaggi sono comparsi, il biondo cugino di Kalel e la sorellastra, che qualcuno già conosce :)
Per chi amasse i cross-over devo deludervi... questa storia rimarrà incentrata su Highschool dxd e in essa i due personaggi useranno solo i loro poteri da demone... chi volesse sapere perché il cugino è stronzo, o perché si è sposato con quella ragazza da giovane... beh gli basta andare a leggere l'altra fiction ;)
Tornando al capitolo, oggi il mio Kalel sembrava naruto quando scopre di avere il Kyubi dentro di se... e anche Sirzech sembrava indiavolato... ma scherzi a parte è solo guardando l'abisso che si può capire cosa giace dentro di noi...
Le ombre hanno iniziato a mostrare le loro vere intenzioni... ed un vecchio amico ha fatto la sua comparsa...
Per il resto... se avete domande fatele pure che cercherò di rispondervi senza spoilerare nulla... ma aspettatevi grandi novità dal prossimo capitolo perchè sto stravolgendo del tutto il 3 volume e i successivi che avevo già abbozzato... :)
Come al solito, se trovaste errori ditelo pure che avendo uno schermo piccolo, è probabile che qualcosa mi sfugga :)
A Sabato prossimo :)

 

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Capitolo 13
*** Epifanie ***


Salve a tutti ecco a voi l'ultima parte del giorno pre match... sabato qualcuno perderà ali e piume. Oggi però vengo a chiedervi un consiglio, anzi due. Il primo è se qualcuno sa dirmi come si tolgono gli autori preferiti perchè, mi sono accorto di essere l'autore preferito da me stesso, cosa che reputo un po ridicola...
La seconda è che oggi ho fatto un regalino a tutti. Se secondo voi alcune parti sono da bollino rosso ditemelo che provvederò a cambiare il rating della storia.

VOLUME 2 LIFE 6 : Epifanie

“Posso darti un consiglio?”
“Fai pure...”
“Se in Paradiso devi servire... se all'inferno non puoi comandare... beh crea il purgatorio... Nephi-boy” rispose affabile la voce
“boy? L'ultimo che mi ha chiamato così...” pensò il nephilim sollevando lo sguardo e restando allibito nel vedersi davanti proprio quell'individuo.
“Indra?!” Esclamò sconvolto.
Tra tanti adulti che conosceva, proprio l'unico che non si aspettava aveva fatto capolino.
“Si... è da un po che ti chiamo, ma quei due vecchi tromboni non facevano altro che dare fiato ad ogni stronzata gli passasse nella testa e quindi ho dovute zittirli” rispose facendo notare che non c'era più nessun rumore di fondo.
“Certo che una volta eri più ganzo... Andavi sempre dritto per dritto, incurante delle conseguenze. Ora sembra che le regole dei demoni ti abbiano conformato... sei diventato un ingranaggio del sistema... sei stato connesso a Matrix...” lo rimprovrò il nume.
“Che cosa dovrei fare? Ho delle persone che dipendono da me... come posso ribellarmi al sistema? Tu dovresti sapermi consigliare, non citarmi film, per quanto belli e filosofici... perché non ti comporti da Dio?” risposi stizzito.
Indra non la prese bene visto che la sua ombra divenne più alta di lui e anche la luminosità del sole diminuì.
“K. Alel Valefor... io non voglio ingannarti... sto cercando di aiutarti... siamo stati amici per tutta la tua lunga vita...”
“Amici? Gandalf ti vorrei ricordare che è la seconda volta che ti vedo...” risposi sorridendo.
“Ed io che sono venuto qui per aiutarti...” sbottò fingendo di essersi offeso dopo aver ridotto la sua ombra e aver riportato la luminosità alla normalità.
“Hai ragione scusa... che volevi dire con crea il purgatorio? E come questo mi aiuterebbe a scegliere...” risposi assecondando la sua vena teatrale.
Avevo il sospetto che parlasse così in modo che io, un adolescente, capissi ciò che voleva dirmi... un po' offensivo visto il mio quoziente intellettivo ma devo ammettere che il gesto era sincero.
“Tu non ascoltare le ombre....” disse serio come mai lo avevo visto.
“Come?” chiesi stupito.
“Loro tirano acqua per il loro mulino. Tu cosa vuoi fare? Tu cosa vuoi ottenere? Cosa vuoi diventare? Questa sono le domande giuste! Queste sono le domande che devi porti! Vuoi i Soldi? Il Potere Politico? Un Harem?”
“Voglio essere forte! Forte per poter proteggere i deboli. Forte per impedire a gente come Diodora di rovinare la vita a ragazzine come Asia... o per impedire ai preti di uccidere dei bambini. Voglio che Le 3 donne della mia vita non debbano subire ciò che ha subito mia madre... o ciò che ricordo che subito, visto che le ombre affermano che qualcuno mi ha scobussolato i ricordi... voglio essere forte per impedire loro di soffrire...”
“E ti serve del vile denaro per fare ciò? Ti servono Titoli Nobiliari? Non eri felice con Angela ed Akeno quando giravate per il mondo da soli?” chiese fissandomi con attenzione.
“Beh all'epoca erano piccole... ora hanno le loro necessità. Anche Rias ha un certo status da mantenere.”
“Quindi quelle 3 ragazze hanno le loro necessità? Ma davvero? Fidati se ti dico che tutto ciò che serve loro, tutto ciò che vogliono da te... ti pende in mezzo alle gambe.” disse indicando il mio pene aiutandosi con un bastone.
“Ma sei un dio... dai non puoi uscirtene così. Prima scrivete testi sacri che vietano la masturbazione pena la sterilità e poi te ne esci con simili frasi?” sbottai sconvolto.
C'era un limite a tutto...
“Vero sono un dio... ma mentre Zeus dava e toglieva il fuoco in base a quale piede poggiava per terra quando si alzava la mattina... mentre il Dio della bibbia puniva il minimo peccato... io ho scritto e diffuso un certo libretto indiano famoso nel mondo. Usando uno pseudonimo ovviamente...”
“Libretto? Quale libretto....” chiesi incapace di capire a quale libro si riferisse.
Dall'India infatti molti testi arrivarono in Europa e si diffusero nel mondo, libri di medicina, matematica, astronomia, filosofia...
“Ma dai... vuoi che ti faccia un disegnino? I nostri lettori già avranno colto l'allusione.” disse scherzando.
Quando però il dio si rese conto che il ragazzo non aveva realmente capito, sospirando disse :
“Ti ricordi quel piccolo libro che, eccetto qualche variante utile a mantenere la promessa fatta a Rias... la cara e piccola Angela ti ha fatto ripetere fino allo sfinimento ogni volta che tu, come richiesto da tuo nonno, passavi un giorno da solo con i tuoi servi?”
“L'hai scritto tu? Cioè tu come lo sai?” chiesi correggendomi all'ultimo minuto.
“Ti ho spiato? Cioè lo fa Ajuka-kun e non posso farlo io?”
“Ed hai permesso ad Angela di ricattarmi?” sbottai indignato
“E ti lamenti anche? Quella che dovrebbe farlo è lei... e poi sinceramente... Come ci sei cascato? Nemmeno in un hentai si vedono errori simili...” disse ridendo.
“Non c'è niente da ridere... quell'errore è indelebile nella mia mente...” sbottai andando col pensiero al primo sabato dopo la gita a Kyoto

(FLASHBACK)

Era il primo sabato dopo la gita a Kyoto ed io mi trovavo nella camera di Angela, che all'epoca abitava, con gli altri miei servi, in un edificio di mio nonno diverso dal vecchio templio che io, Rias ed Akeno condividevamo.
Come ogni sabato, pur dovendolo passare a dormire con i miei servi, loro erano impegnati... ed anche se non lo fossero stati, vedendoli a scuola e a lavoro, mi sembrava brutto ordinare loro di non uscire.
Quindi visto che non avevo molto da fare, visto che con Rias sembrava diverte ed Angela sembrava non voler fare altro... quel sabato scoprì che era divertente ammazzare il tempo baciando la mia regina che, pur non avendola mai baciata, sembrava più esperta di Rias.
Con lei in fondo era la prima volta che ci vedevamo da quando ci eravamo fidanzati... ed io avevo passato l'intera settimana assieme a Rias.
“Sei brava...” dissi imbarazzato, in una pausa tra un bacio e l'altro, mentre eravamo seduti sul bordo del suo letto.
“Beh grazie..." rispose allegra con le guance leggermente arrossate.
"Quando ho visto che tu non coglievi i segnali... ho chiesto aiuto a Tisifone. In fondo lei e Docrates sono fidanzati da prima che incontrassero te...”
“Ti ha fatto baciare Docrates?” chiesi stupito dall'enorme privilegio.
L'ultima ragazza che si permise di salutarlo alla Kouh, quando ancora io e le ragazze andavamo alle medie, passò un brutto quarto d'ora e da allora nessuna osò importunare la mia torre.
“No sciocchino... il mio primo bacio e anche gli altri li ho donati solo a te...” disse baciandomi con dolcezza.
“E come sei diventata così brava? Io e Rias ci baciamo ogni giorno e lei è ancora... meccanica” chiesi spinto da sincera curiosità.
“Tisifone mi ha fatto fare pratica con dei sostituti... dei dolcetti sferici di sciroppo aromatizzato. Lei muoveva il dolcetto ed io dovevo usare la lingua... ho avuto un po di glicemia alta ma per te...”
“Hai fatto tanta fatica solo per me?” chiesi con enorme ingenuità.
“Ma quello è stato solo l'inizio... vuoi vedere un altro tipo di bacio?” chiese maliziosa.
“Non viola l'accordo tra te e Rias?” chiesi ricordandomi l'accordo che avevano firmato la sera stessa della loro doppia dichiarazione.
Nessuna delle due avrebbe perso la verginità, prima della luna di miele e anche in quel caso, la prima doveva essere Rias.
Quello che Rias, Akeno ed Io ignoravamo era che tra il perdere la verginità ed i baci con la lingua... beh ci sono mooolte cose in mezzo.
“Per chi mi prendi... ci tengo ad arrivare vergine all'altare... poi Grayfia viene a controllarmi ogni settimana dopo che te ne sei andato...” disse con stizza.
“Davvero? E perché ti controllerebbe?”
“Pare che lo abbia promesso a mio padre...” sbottò con tono scontroso ed alzandosi dal letto.
“Ehi Angela fermati non volevo offenderti... io mi fido di te solo che non voglio che tu e Rias litighiate...” dichiarai afferrandole la mano impedendole di uscire dalla stanza.
Sapevo che era una finta, ma se anni di film romantici e di liti tra Tisifone e Docrates mi avevano insegnato qualcosa era che in quel momento l'uomo, ovvero io, doveva afferrarla e chiedere scusa o rischiava che la situazione degenerasse sul serio.
“Ti fidi davvero?” chiese con un adorabile broncio e con un aria da bambina.
“Ma certo...”
“Allora sdraiati e chiudi gli occhi... ma non devi toccarmi o mi distraggo. Metti le braccia vicino al comodino più vicino...” disse con voce suadente indicando i due comodini a lato del suo letto.
Ah beata ignoranza... non so se sia stato a causa del vivere a contatto con Rias, una diavola dolce tenuta d'occhio dalla sua famiglia, ma all'epoca ero così ingenuo che mi fidai ciecamente di Angela.
Pensavo infatti.. se Rias era una diavola ed era dolce e romantica, Akeno, un angelo nero che dorme con me da anni e mai ha tentato un approccio... perché dovrei diffidare di un angelo bianco... a rigor di logica lei era la più pura delle tre.
Beh mi sbagliavo... quando infatti le mie mani raggiunsero le due estremità del letto lei schioccò le dita e con voce maliziosa disse : “Ora sei in mio potere... amore mio...”
“In che senso?” le chiesi, ma Angela non dovette nemmeno rispondermi.
Alcuni decimi di secondo dopo avvertii una sensazione di freddo attorno ai miei poli e per questo, aprendo gli occhi vidi un paio di bracciali stretti attorno ai miei polsi.
“Angela... che scherzo è questo? Che ci fai con i bracciali che mi ha donato Efesto?” domandai convinto che questi fossero i braccialetti che usavo per allenarmi, dono di Shigure e Goemon.
“Sono opera di Efesto... ma non sono i tuoi bracciali. Sono le manette che usa Tisifone nei suoi giochini ecchi e nemmeno Docrates, in forma originale, può muoversi con quelli addosso se lei non glielo permette. Inoltre solo lei, può toglierli..."
"Chiamala allora..." suggerii con preoccupazione.
"Lo farei tesoruccio.... ma il caso vuole che le non sia in casa al momento. Potrei farlo io... ma visto che ci vorranno ore prima che torni...” disse con voce sensuale iniziando a baciarmi il collo.
“Ma tu e Rias... la promessa” cercai di dire tra un brivido di piacere e l'altro.
“Occhio non vede... cuore non duole” disse mentre faceva comparire delle forbici con cui taglio via la maglietta, i pantaloni e... i boxer...
“Scusa la domanda... ma visto che faccio il bagno anche con te... non potevi aspettare che fossi sotto la doccia invece di tagliare dei vestiti nuovi?”
“Sei ricco, un paio di vestiti non ti manderanno sul lastrico... e per rispondere alla tua domanda, le prime volte può far male... quindi si gentile e concedimi il lusso di farlo su di una superficie stabile... per le perversioni c'è tempo..” disse alzandosi e cominciando a spogliarsi.
La prima cosa ad andarsene fu la gonna, seguita dalla maglietta e dal reggiseno e dalle mutandine.
Non ci fu alcuno slancio erotico in questo spogliarello, anzi sembrava che avesse fretta di iniziare...
“Ora però basta parlare...” disse facendo apparire del nastro adesivo sulla mia bocca.
Non entrerò nei dettagli ma mi limiterò a dire che da quel momento, per le successive 2 ore, parlò moolto poco...
Diciamo che la sua bocca svolse un altro tipo di funzione ma, tra una pausa e l'altra pronunciava brevi frasi del tipo :
“Ti prego Kalel non voglio”
“Kalel, devi pensare a Rias... cosa ti direbbe se ti vedesse ordinarmi di fare queste porcherie”
“Kalel... ti prego sono esausta...”
“Basta ti prego... mi comporterò bene, sarò obbediente ma non voglio fare certe cose...”
“Kalel ti prego... continuerò a fare ciò che mi hai chiesto ma fammi arrivare vergine all'altare...”
Tutte frasi pronunciate con un tono, e con un'espressione facciale simile a quella di una ragazza sul punto di scoppiare in lacrime... senza che capissi il motivo. Inutile dire che purtroppo compresi in seguito il motivo di tali azioni. All'improvviso il telefono squillò e Tisifone, non ricevendo risposta lasciò un messaggio nella segreteria.
“Angela-chan io e Docrates torneremo fra 20 minuti circa. Hai fatto ciò per cui ti serviva la casa libera?”
Sentendo la chiamata lei si alzò e dopo essere andata in bagno per alcuni minuti a lavarsi i denti prese l'orsetto posto vicino al comodino e gli strappò la testa.
Con orrore notai che conteneva una telecamera e li iniziai a comprendere e a sudare freddo... ero stato fottuto in tutti i sensi.
“Penso che tu sia abbastanza sveglio da sapere cosa contiene questa vero tesoruccio?” disse indicando l'apparecchio elettronico.
“Un cenno con la testa va bene come risposta, e scusami se non ti posso togliere il nastro, ma non vorrei che, per urlarmi contro, non capissi il mio piccolo messaggio di pace...”
Feci un segno con la testa.
“Bene caro...” disse sedendosi sul mio torace e facendo sentire alla mia pelle tutta la delicatezza dei suoi glutei e delle sue cosce... e di altro.
“La telecamera ha una memoria interna ma temendo che tu, questa notte invece che dormire abbracciato a me, cercassi di romperla, ho inviato il contenuto sul mio computer e tramite esso in una dozzina di cloud diversi. Tu non vuoi che Rias sappia il nostro piccolo segretuccio... no vero? Anche perché... cosa penserebbe la povera Grayfia di un bambino che costringe una sua serva a fare simili cose, una regina come lei per giunta. Certo, sappiamo entrambi che è un tuo diritto chiedermi di fare questo e molto altro... ma Rias ti sposerebbe? Sposerebbe un ragazzo che con lei è gentile e con una serva si comporta come Raiser?” domandò incurante del fatto che fosse ancora nuda e che mentre ero terrorizzato dall'ipotesi qualcuno sembrava gradire certe attenzioni.

(MORMORIO INCOMPRENSIBILE)

“Amore... l'idea di usare la telepatia non ti è venuta in mente?” disse ridendo come una bambina
“O devo pensare che sette round sono troppi per te? Beh se stai chiedendo perché Rias dovrebbe credere a me piuttosto che a te... il motivo è semplice” disse Angela trasformando la sua espressione facciale da lussuriosa e felice a triste e traumatizzata al punto che sembrava sul punto di piangere.
“I-Io n-non v-volevo R-Rias s-sama... e-era p-più f-forte d-di m-me... n-non p-potevo f-fare a-altro... h-ha c-chiuso l-a p-porta e-e... devo continuare o hai capito perché ho appena fatto scacco matto in 7 mosse?” disse con uno sguardo pieno di lussuria negli occhi.
“Anzi... mi correggo 9 mosse se consideri metterti le manette ed accendere la telecamera... ma le sette sono state più saporite... se capisci cosa intendo.”disse baciandomi il collo, visto che l'altra parte era leggermente arrossata.
Mi limitai ad annuire e vedendo la mia reazione Angela si concesse un sorriso soddisfatto.
“Bravo. Cosi ti voglio... carino e coccoloso... Ora facciamo così, io ti tolgo il nastro e tu stai buono buono, visto che nessuno ti ha fatto male...”
Con riluttanza chinai il capo ed annuii.
Angela con un unico e rapido gesto strappò via il nastro dalla mia bocca, ed il dolore fu immane... anche se bruciava di meno dell'umiliazione subita.
“Cosa vuoi, soldi... denaro... feudi...” dissi amareggiato sapendo che lei non li voleva. Volevo solo sanare qualche ferita del mio orgoglio.
“Oh piccolo... mi deludi. Sai bene che potevo accettare le proposte di demoni molto più ricchi di te o con agganci politici più solidi... ma sapevo che mi avresti risposto così. È la prassi dopo un ricatto. In ogni caso, per prevenire frasi che potrebbero essere nocive, ad un ragazzo con i genitali esposti e che potrei calpestare o tagliare con la forbice poggiata sul comodino... io non voglio nemmeno prendere il posto di Rias come moglie legale.”
“Allora cosa vuoi...” sbottai cercando di non urlare data la vicinanza della forbice, alle mani di Angela.
“Io sono una diavola reincarnata ed in quanto tale ho le mie esigenze. Non devo arrivare all'altare casta come una rampolla d'alta classe. Io voglio quello...” disse indicando il mio arnese “dentro di me... più volte al giorno quell'unico giorno in cui sei tutto mio... e se lo farai ti assicuro che non ti pentirai dello scambio, visto che ciò che ho imparato da Tisifone è di un livello superiore rispetto al giochetto fatto oggi pomeriggio...”
“E Grayfia? Non ti controllava?”
“Beh lei controlla la via principale... noi useremo il passaggio segreto...” disse con un sussurro impercettibile accompagnato da un bacio sul collo.
“Non capisco...” dissi fremendo
“Oh capirai... ho molto da insegnarti, e tanto per cominciare questa notte, se non sarai stanco, ti insegnerò a ricambiarmi il favore che ti ho fatto... ora se vuoi togliti i bracciali, scoprirai che le manette ti permettono di muoverti.” disse continuando a sorridere.
Inutile dire che controllai restando sorpreso che fosse vero... ero libero di muovermi.
“Ma perché? Non le poteva aprire solo Tisifone?”
“Perchè dopo i primi 10 minuti eri talmente preso da smettere di lottare per liberarti e quindi non avevo più bisogno di tenerti fermo... e se nessuno scoprirà il nostro piccolo segreto... ogni settimana ci divertiremo in modi che nemmeno immagini... e tutto quello che vedi...” disse indicando il suo corpo nudo.
“...sarà a tua completa disposizione. Tu ordinerai ed io eseguirò. Il video serve solo ad impedire che tu, preso dal senso di colpa, confessi qualcosa a Rias e Grayfia, che scoprendolo, ci impediscano di amarci...” disse prendendo le mie mani e mettendole sopra il suo seno.
“E tu non vuoi che ciò accada vero?” domandò attirando la mia faccia fra le sue tette e con una voce supplicante
“N-No...” dissi totalmente imbambolato
“Bravo il mio fidanzatino... se farai il bravo ti permettero di giocare con le mie tette. Potrai premerle, succhiarle e usare i miei... beh quelli su cui hai appena messo il pollice, come interruttori. Sarò tua anche nei bagni della scuola se vorrai sfogare un po di stress senza farti venire i calli nelle mani...” disse mordendomi un orecchio con dolcezza.
“Non potevi semplicemente chiedermi di andare oltre? Cosa ti ha spinto a ricattarmi?” dissi mentre vedevo Angela trafficare con il mio arnese e delicatamente sedercisi su.
“Perché quella puritana di un demone ha mentito sulla data di nozze. Lei non sapeva che io avessi già parlato con Grayfia...” disse mentre con delicatezza muoveva i suoi fianchi.
“C-Che v-vuoi d-dire?” chiesi cercando di mantenere la concentrazione.
“Il duello con Raiser è fissato dopo la laurea ovvero tra 6 anni... e tu, se lei continua a fare la gattamorta senza nemmeno farti quel giochino di prima, rischi di esplodere.” disse con tono preoccupato.
“E Rias con Akeno in camera non farà mai nulla... Inoltre non è forse dovere di un servo curare il benessere psico-fisico del proprio padrone? Se vuoi posso assumere anche il suo aspetto se ti aiuta a concentrarti” disse mentre le afferrai la faccia e la bacia con passione.
“No... va bene così... stai già facendo... molto per me... ma ti prego... non uscire il discorso con Rias... io vi amo entrambe e non posso tollerare di perdervi.” dissi cercando di trovare le parole giuste, cosa difficile vista la situazione in cui si trovava il mio cervello.
“E non ci perderai... questo sarà il nostro piccolo segreto” disse mentre esausta si accasciava su di me addormentandosi poco dopo.
Io stesso imitai il suo esempio dimenticandomi di tutto ciò che mi circondava.
Quando ci svegliammo, la mattina seguente, eravamo ancora un unico corpo... ma almeno eravamo coperti da una trapunta.
Non dovetti chiedermi a lungo chi fosse stato così gentile da evitare che ci prendessimo un malanno, visto che seduta sul letto, con la telecamera in mano c'era Tisifone che ci guardava sorridendo.
“Ho visto la videocamera... mi dispiace non pensavo fossi tu il ragazzo che le piaceva... anche se sei stato bravo, per essere stata la tua prima volta” disse ridendo.
Ancora oggi non so se fosse vero ciò che disse Tisifone... non so se lei ignorasse che io ero il bersaglio di Angela, ma non mi importa.
Era vero che Angela aveva usato un metodo poco ortodosso, ma non ha mai fatto parola con nessuna delle sue amiche di ciò che è successo tra di noi quel giorno e di ciò che successe da allora ogni settimana.
Ciò che avveniva in camera sua, rimaneva in camera sua. Anche se a volte, ci veniva difficile aspettare il sabato per rivederci...

(FINE FLASHBACK)

“Nephy-boy? Ci sei? Ce la fai? Sei connesso?
“Oh si scusa ero sovrappensiero...”
“Ma non mi dire... comunque, da quel che un uccellino mi ha detto, Angela ti ha insegnato quel che ti serve per non far rimpiangere loro i beni materiali persi! Poi mica siete umani che dovete lavorare per un tozzo di pane. Cibo ed acqua potete crearli con la magia. I Gioielli ed il denaro lo puoi rubare... dai cazzo. Discendi dai Valefor, demoni che insegnavano la nobile arte del furto fin dalla notte dei tempi... hai anche un Jigen e un Goemon in squadra. Hai un possessore di Longinus. Basterebbe solo Angela per dichiarare la tua indipendeza in modo unilaterale. Basta che non dichiari guerra e potrete passare l'eternità in pace. Hai anche un feudo che è tuo di diritto, dove nessuno può darvi la caccia... smetti di versare le tasse e vedi se i Bael continuano a fare gli spacconi.”
“Hai dimenticato che i Bael.... no che dico, i miei suoceri o i genitori di Raiser da soli hanno più legioni di me...”
“Tu hai la legge divina...” ammiccò Indra
“Bella forza... immunità fino alla scelta....”
“Allora scegli... ma usa la testa...”
“......” stavo capendo cosa volesse dire e Indra vedendo di avermi fatto recepire il messaggio mi incalzò.
“Se angeli, bianchi e neri, sarebbero gli jedi che lottano per il bene... ed i demoni sarebbero i Sith che usano il lato oscuro per ottenere ciò che vogliono... ma entrambi ti hanno deluso... scegli una terza via. Una via nuova e tutta tua.”
“Come faccio? Per farlo dovrei...” dissi esitando una volta compreso dove il Dio volesse andare a parare.
“Loro ti hanno deluso... Tutti gli adulti nei quali riponevi tanta fiducia....”
“Si ma se faccio così... la rottura sarà definitiva...” protestai debolmente.
“Perché dopo oggi pensi ancora alla riconciliazione? Oggi è stata la prova generale dello spettacolo che andrà in scena da domani ed inoltre...”
“Inoltre...” lo esortai a continuare.
“Come Angelo dovresti obbedire ai Serafini o ai Grigori... ed uno di questi ti ha separato da tua madre, prima del tempo. Come demone ti troverai a doverti sottomettere ai Maou, ai Bael e agli Agares. In entrambi gli schieramenti troverai qualcuno a cui dover chinare il capo e le tue origini ti precluderebbero la vetta. Un Bael non si farebbe comandare da un Maou per metà angelo. Idem per gli angeli o per i caduti. Temerebbero il tuo potere si... ma non si fiderebbero di te come hanno fatto i tuoi uomini. Se invece ti creassi la tua strada, tu saresti la legge e nessuno potrebbe importi nulla!”
“Ora ho capito...” dissi sorridendo
“Bravo ora vai che 3 donzelle necessitano di te” disse poggiando 2 dita su di me e iniziando a smaterializzarmi.
"Aspetta... prima di mandarmi via tu che sei al di fuori delle tre fazioni... puoi dirmi chi è... dove si trova..." chiesi incapace di formulare pensieri coerenti.
"Tu sai già la risposta, anche se la temi."
"Quindi è lei?"
"Si... ora vai..." concluse il dio smaterializzandomi senza darmi il tempo di ribattere.

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[17:40] Salotto, o ciò che ne rimane, di Kalel

La sfera, pregna del potere delle distruzione imcombeva su Rias e sui ragazzi che si erano messi davanti a lei erigendo numerosi strati di barriere difensive.
“Credete che sia sufficiente? Potrei uccidervi con facilità...”
“Potresti... ma non lo farai vero?” tuonò Kalel comparendo a fianco di Sirzech con un espressione determinata sul volto.
“Già di ritorno? Hai trovato gli attributi?” domandò Sirzech sprezzante.
“Potrei risponderti di chiederlo alle mie ragazze se ce li ho... ma sarebbe volgare. Posso dirti che ho trovato alcune risposte, e la strada che io oggi seguirò... oggi sceglierò la stirpe a cui legare il mio destino.” rispose Kalel con decisione.
“Puoi scegliere quando compirai 18 anni, ovvero il prossimo anno... hai ancora 17 anni” protesto debolmente Grayfia con un filo di voce.
“Non è esatto. Io devo scegliere entro il mio 18° compleanno... e la scandenza scadrebbe l'anno prossimo se qualcuno non mi avesse rinchiuso per 12 mesi in una dimensione alternativa con Sun Wukong... la scadenza è oggi.” disse il ragazzo lasciandoli di stucco.
Tutti avevano infatti dimenticato che pur essendo più piccolo di Rias e delle due regine anagraficamente, aveva fisiologicamente la loro stessa età.
“Quindi sceglierai oggi?” chiese Sirzech infastidito
“Si... a tal proposito vorrei che tu leggessi questo...” disse il nephilim porgendo un rotolo.
Io sottoscritto, Indra dichiaro sotto la mia protezione la persona di K. Alel ed ogni suo bene materiale, ivi compresi i suoi servi ed il feudo di sua madre. Si fa presente che a tal fine, che essendosi sottomessa all'autorità del mio assistito, la signorina Rias Gremory, serva di recente acquisizione, e dei suoi servi attuali e futuri sono da includersi nel novero delle proprietà personali di K. Alel. Poco cordiali saluti Indra
P.S siccome io ho da fare, e non perdo tempo ad inscenare pantomine, Sirzechs kun fai due fotocopie e spediscile a Michele ed Azezel.
” lesse il Maou ad alta voce sbuffando sul finale, sebbene sembrasse meno irritato di prima.
“Indra farebbe questo per mio fratello?” commentò incredula Hermione
“Ha fatto molto altro... mentre mi spediva qui ha cancellato del tutto il finto ricordo inseritomi da quell'angelo, e mi ha aiutato a chiarire degli indizi che avevo su mia madre... certo perché lei possa ammettere di esserlo, ci vuole il permesso dei leader delle 3 fazioni...”
“Sai chi è tua madre? Te lo ha detto Indra?” chiese Sirzech irritato.
“Me lo avete fatto capire voi e i due Sacred Gear Artificiali che Dio ha messo dentro di me per guidarmi, anche oggi hanno solo fatto caciara. Indra però ha gentilmente confermato le ipotesi che avevo troppa paura di ritenere vere.”
“Come lo hai capito?” chiese Harry
“Il tuo primo giorno di scuola, come ho letto dal diario di mia sorella, hai rinfacciato che i demoni hanno un QI è di oltre 200. Perdona l'arroganza ma il mio QI è composto da un numero a quattro cifre... sebbene Rias ed Angela riescano ad azzerarlo facilmente...” disse fissandole fino a quando non arrossirono.
“E allora?” sbottò Harry
“Allora è semplice... ero così ossessionato da quel ricordo e dal desiderio di vendicarmi che pur ricordandomi i vari indizi non li analizzai in modo logico. Libero da quei ricordi mi è bastato ripensare al sogno di questa mattina e alle rivelazioni di oggi pomeriggio per capire quanto cieco fossi stato...”
“Spiegati figliolo” lo esortò Mephisto sorridendo
“Mia madre rimase incinta e morì per la luce che producevo, motivo per cui io sono sterile e lo sarò fino a quando non avrò scelto la razza a cui aderire. Dio e Lucifero mi hanno modificato e impiantato in una seconda donna, amica e parente di mia madre, che mi ha cresciuto da sola, eccetto per il Nonno che pranzava con noi, ed un demone che ci veniva a trovare la sera...” disse prendendo una pausa per respirare.
Aveva parlato di getto per non perdere il filo del discorso ed evitare di violare una legge complessa come quella che regolamentava la sua vita rendeva le cose più ardue.
“Mia madre, in otto anni, non ha passato un ora del suo tempo ad insegnarmi ad usare i poteri dei miei nonni... cosa stupida se si pensa che mia suocera ha personalmente allenato Rias fin da piccola. Poi mi hanno aiutato a capire la verità alcuni atteggiamenti che quella donna ha avuto con me in questi anni... e che dirò a lei soltanto.” dissi con fermezza facendo capire che non avrei proferito altro.
“Ora che pensi di saperlo... sei seccato con lei?” chiese Sirzech con stizza. Le sue parole però non trovarono risposta perchè il nephilim si allontanò dal gruppo di amici e si avvicinò a Grayfia dando le spalle anche al cognato.
La fissò con intensità per alcuni minuti e, cercando inutilmente di trattenere le lacrime disse :
“Avrei voluto dirti tutto dopo il Game, ma un ombra mi ha detto che lo zio di Rias ha una distruzione che ucciderebbe anche un Phenex... e se gli girassero troppo dubito che avrei il tempo di parlarti. Scusa Mamma.” disse causando sorpresa e confusione in tutti i presenti, adulti compresi.
“Se fossi stato meno cieco, avrei capito tutto il giorno che mi svegliai al castello del demone che giocava con me da piccolo... scusami se ti ho arrecato solo problemi e sofferenze... ti prometto che da oggi, dovunque sarò sarai fiera di me...” disse abbracciandola mentre, incapace di contenersi iniziava anche lei a piangere.

NOTA DELL'AUTORE
Salve raga... finale col colpo di scena vero? Lo so, avevo detto che solo alla conferenza avrei dato la risposta al quesito, anche perchè mi serviva per mostrare il vero e ultimo potere di Kalel... solo che quando ho modificato il capitolo (da cui ne sono usciti ben quattro, di cui l'ultimo pezzo è stato inserito in quello di Sabato prossimo) ho avuto un intuizione che mi ha portato a cambiare le carte in tavola e a modificare molti eventi che avevo progettato.
In verità questo finale ha avuto molte versioni... ma ho preferito chiuderlo con una scena toccante che lascerà molti dubbi, a Rias in primis e che Kalel, senza poter violare la legge dovrà spiegare...
La cosa che mi ha fatto più piacere è che spoiler del volume 18 mi hanno confermato che i Bael avrebbero potuto usare una legge simile se fosse esistita nel novel originale... anzi io forse ho addolcito il loro temperamento :)
Ho anche mostrato perchè Kalel si è sentito in colpa quando Rias chiedeva se fosse la sua prima volta e spero di essere rimasto nel Rating Arancione. Vi faccio un piccolo succulento spoiler... la telecamera era spenta, ma il video esiste davvero ed uscirà fuori....
Vi saluto che provo a postare anche il capitolo dell'altra fiction prima di cena se ci riesco :)


 



 

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Capitolo 14
*** La Scelta parte 1 ***


d eccoci finalmente giunti al tanto agognato duello. Vi chiedo scusa se potrà non piacere, visto che mi ritengo una frana nel descrivere i duelli, e visto che per chi conosce l'opera originaria, sa bene che al momento attuale non c'è storia, ma è stato volutamente pensato per essere così. Con i prossimi due, credo, capitoli, il primo ciclo vitale di Kalel avrà fine e un nuovo inizio lo attende, ma per quello dovrete attendere next week :)

VOLUME 2 LIFE 7 : La scelta parte 1

Erano passate alcune ore dal momento in cui gli adulti si erano smaterializzati da ciò che una volta era il salotto il mio salotto e, sebbene tutti fossero divorati dal tarlo della curiosità, per quanto riguardava la frase che avevo pronunciato qualche ora prima, era bastato un solo sguardo di Angela affinché tutti comprendessero che era meglio rimandare le domande ad un altro momento.
Io però non ero di questo avviso e per questo prendendo il volto di Rias tra le mani, con sua grande sorpresa la baciai in pubblico.
“M-Ma tu odi le effusioni in pubblico... e poi...” balbettò quando ci separammo.
Io capivo bene i motivi di tale titubanza. Avevo infatti dichiarato di essere il figlio di sua cognata e ciò poteva sembrare, lievemente anomalo per chi non sapeva ciò che sapevo io. Per questo, schiarendomi la voce e ricorrendo alle parole più dolci e semplici possibili, mi apprestai a chiarire ogni dubbio, utile solo a confondere una mente che aveva bisogno della massima concentrazione in vista del match con Serafall.
Si avete capito bene, non ho intenzione di farla combattere con Raiser... lui è la mia preda ed oggi capirà che le fenici non volano in eterno.
“Oggi hai rischiato la vita per me... quello che odio non ha importanza. Ma voglio dirti solo una cosa. Grayfia si è solo impiantata il mio embrione, ma non ho nessuna parentela genetica con lei, o con tuo fratello. All'anagrafe io risulto registrato come figlio di un'altra donna. Noi ci possiamo amare senza problemi... anche se capisco che tu possa avere qualche titubanza."
"Qualche?" domandò con sarcasmo
"Allora immagina che, come capita spesso tra gli umani, mia madre non potendo portare a termine la gravidanza ha chiesto a Grayfia di partorirmi al posto suo...” risposi con calma, tenendole il viso tra le mani ed avvertendo tutta l'ansia che la divorava.
Fu allora che pose la domanda che, seppur negandolo, io stesso mi ponevo.
Perchè Grayfia non mi aveva mai detto di essere lei la donna che mi aveva partorito e cresciuto per 8 lunghi anni?
In fondo, essendo la moglie di un Maou poteva farmi risultare come figlio adottivo, ed avendola ritrovata, come stabilito dai due Dei, avrei potuto vivere con lei e Sirzech avendo finalmente una famiglia completa.
Fu allora che vedendo un oggetto, rimasto miracolosamente illeso, ebbi l'intuizione che speravo fosse la verità. In fondo poteva essere che ancora non poteva dirmelo per motivi legali... ma in cuor mio quell'oggetto fece sorgere un idea che, assieme alle parole pronunciate da Sirzech solo pochi mesi fa, sembrava collimare con la situazione attuale.
Per questo, sereno come mai lo ero stato, domandai alla mia ragazza di voltarsi e di riferirmi cosa avrebbe visto.
Inutile dire che la mia richiesta sembrò anomala, e non solo per Rias, ma lei si fidò e voltandosi, come tutti gli altri, non comprese cosa le volessi dire
“M-Ma c'è uno specchio...” esclamò incredula
“E cosa vedi riflesso nello specchio?” domandai sorridendo, dandole una spinta per capire ciò che io ritenevo fosse la verità dietro le azioni di mia madre.
“Vedo noi du...” iniziò a dire, interrompendosi di colpo per iniziare a piangere.
“Adesso hai capito...” dissi sorridendo mentre da dietro le cingevo le spalle.
Fu allora che Akeno, prendendo la palla al balzo, espose le sue remore. Secondo lei qualcosa non combaciava.
“Potevano adottarti quando ti trovarono...” obiettò Akeno irritata per quella che riteneva un ingiustizia.
“Giusto..." convenni in modo affabile "...ma se ti ricordi io avrei dovuto vivere con loro, se non fosse stato per una bella diavoletta dai capelli rossi, che pretese che andassimo a vivere nel suo castello e che fin dalla prima notte si intrufolò nel letto dove dormivamo io e tu...” dissi sorridendo.
“Cioè loro avevano capito che a te piaceva lei e viceversa? E per farvi stare insieme Grayfia ha messo da parte la sua felicità di madre?” domandò Asia con le lacrime agli occhi.
“Beh all'epoca eravamo troppo piccoli per parlare di attrazione. È probabile che intuirono come crescendo assieme, quando avremmo raggiunto l'età giusta, qualcosa potesse scattare. In fondo tra mia sorella e mio cognato accadde una cosa simile, sebbene nel loro caso mio nonno forzò le cose per i suoi interessi personali. Inoltre io credevo che mia madre fosse morta... ma in ogni caso questa è solo la mia ipotesi...”
“Q-Quindi se io non ti avessi... oggi tu... e tutto questo...” balbettò Rias contrita.
“Se tu non avessi fatto ciò... oggi avrei rapito la mia dolce zietta adottiva per sposarla in segreto...” risposi consolandola.
Ma le mie parole ebbero l'effetto opposto.
“Perché non mi odi? Non hai potuto ricevere l'amore di tua madre, pur avendola vicina... tu l'hai cercata per anni!” tuonò.
“Ed ho trovato ad Angela, ad Akeno e a te... uno scambio equivalente non credi? Poi ascolta piccolina... io l'ho avuta vicino e lei mi ha sempre riversato tutto l'amore di cui avevo bisogno. Inoltre io stavo male perché credevo che fosse morta dopo aver subito cose bruttissime senza che io potessi salvarla. Ora so che è viva, che non le è successo nulla e che è sposata felicemente e che ho un fratellino... Poi non sappiamo tutti i fatti. Conosci tuo fratello... dopo la conferenza tirerà fuori tonnellate di video e fotografie e racconterà tutto ciò che è successo dall'inizio al giorno in cui il mio viaggio ebbe inizio...”
“Non mi odi?” domandò Rias sfoderando uno stupendo paio di occhioni da cucciolo.
“No..." risposi dolcemente "...e se oggi ci sarà una rottura definitiva... cosa che vorrei evitare con la mia scelta, ti sposerò... stanotte stessa se mi potrò muovere...”
“Ma cosa hai scelto di diventare?” chiese Angela curiosa
“Lo vedrete stasera... ma posso dirvi che il processo ha già avuto inizio prima che ne parlassi con Sirzech. Se tutto andrà come spero, dovrei riuscire a portarlo a termine prima di battermi con Serafall...” dissi sorridendo mesto.
"Qual'è il problema?" domandò Angela preoccupata.
"Nessuno... solo che avrei preferito non dover scegliere in diretta"
Era una mezza bugia, e sapevo bene che Angela non mi aveva creduto, ma dal suo sguardo compresi che avrebbe evitato di approfondire la faccenda per il bene di Rias.
Fu in quel momento che Indra, rendendosi visibile, con la sua inguardabile camicia Hawaiana, si intromise nella discussione.
“Vedo che sei tornato a sorridere... mi fa piacere... e come direbbero gli inglesi : Love is in the air tonight... Nephi-boy”
“Oh Indra ciao...  non ti avevo visto” lo salutai tranquillo come se fossimo amici di vecchia data.
“Ciao?” ripeterono sconvolti tutti i ragazzi e il nume.
Si lo so, salutare con un ciao, un dio potrebbe risultare lievemente irrispettoso, ma avevo la risposta pronta.
“L'hai detto tu che siamo amici... poi una divinità così giovanile, dubito che voglia essere trattato da vecchio...” risposi cercando di lusingarlo.
Sentendo la mia risposta, il vecchio nume sbuffò divertito e mi domandò se per caso avessi bisogno di qualcosa... per caso ovviamente.
“Vedi... come dire... io non mi fido minimamente dello zio di Rias. Sarebbe capace di far rapire Rias durante il game stesso senza ascoltare le mie paroline di pace...” dissi sperando di attirare la sua attenzione.
Con mia sorpresa il dio, non solo ascoltò tutto senza interrompermi, ma mi diede ragione.
“Plausibile quindi cosa vorresti che facessi?”
“Beh il mio piano è semplice.... devi solo....” mormorò il ragazzo in modo che solo il dio potesse udire il discorso.
“Audace... un piano semplice e geniale...” furono le sue uniche parole
“Secondo te è fattibile?” chiesi speranzoso.
“SI PUO' FARE!” urlò il dio imitando un film parodia di un celebre romanzo.
Dopo quella citazione, una delle più squallide dal giorno in cui lo conobbi, io e lui passammo il resto del tempo ad imbastire una strategia che fosse sufficientemente elastica da coprire una vasta gamma di ipotetici eventi.

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[11.40pm].

Il momento delle decisioni irrevocabili infine giunse.
Mancavano ancora una manciata di minuti prima che fosse dato inizio alle ostilità... una manciata di minuti separava noi dal delizioso nettare del trionfo... o dall'amaro calice della sconfitta.
Ma non ci importava. L'unica cosa che desideravamo non era la vittoria contro Serafall, che nella peggiore delle ipotesi avrebbe riscosso da me il suo premio... ci interessava tutelare Rias dai Bael, e ciò sarebbe successo anche a costo di bruciare come una falena davanti ad una candela.
Eravamo riuniti nel Dojo e stavamo aspettando nelle nostre posizioni più rilassanti. Tutti sapevamo che ad eccezione di Raiser, in quella squadra nessuno era alla nostra altezza. Serafall era un altro paio di maniche, ma la cosa positiva, se tale si poteva definire, era che Serafall e la squadra di Rias sarebbero scese in campo solo quando l'esito del duello con Riaser sarebbe stato definito.
Non avevamo una divisa. Ognuno indossava ciò che lo faceva sentire più tranquillo : Goemon indossava la sua divisa di Aikido, Shigure il suo Kimono con la cotta di maglia, Kurama un uniforme scolastica di colore bordeaux che indossava alle medie, Angela l'uniforme della scuola, Tisifone e Docrates dei vestiti creati da Ajuka sama, capaci di sopportare le loro trasformazioni e Logan i suoi abiti di sempre. La squadra di Rias invece indossava l'uniforme della scuola.
Dare la libertà di indossare i vestiti con cui si sentivano più a loro agio, non era stato però sufficiente a dare loro la tranquillità necessaria ad affrontare un Maou.
Per questo ognuno di loro mise in atto una serie di gesti, scaramantici se così si possono definire, necessari a trovare la concentrazione ottimale per affrontare Serafall.
Shigure, Kiba e Goemon meditavano in posizione seiza con la loro spada sulle ginocchia.
Kurama leggeva un libro di botanica tenendo la mano di Koneko, Logan accordava la sua chitarra, Tisifone e Docrates passavano il tempo in romantiche effusioni, mentre Rias, Akeno ed Angela mi chiesero di abbracciarle per dar loro la forza. In separata sede anche Saji ed Asia erano teneramente abbracciati, sebbene non sapessi fino a che punto fossero arrivati.
Sono un pessimo padrone... ho avuto così tante cose a cui pensare da dimenticarmi di loro, i più giovani ed inesperti demoni del gruppo... quelli con la maggior mole di dubbi esistenziali e le maggiori paure.
Fu in quel momento, mentre riflettevo sulla mia scarsa attività di mentore che sentimmo una voce.
“Mancano 10 minuti al match.”
Era Grayfia che ci parlava via cerchio magico, ma non era la solita Grayfia... era fredda distaccata. Quando confermò che ci fossimo tutti ci iniziò a spiegare le regole della battaglia.
“Quando sarà il momento di iniziare lo scontro, sarete teletrasportati nel campo di battaglia. Il luogo dell'incontro usato per le battaglie è in una posizione diversa. Potrete combattere con tutto il vostro potere. È uno spazio monouso quindi sentitevi liberi di combattere per la vostra soddisfazione. Il primo duello vedrà scontrarsi Kalel Phele e Raiser Phenex, solo i membri di queste due squadre potranno scendere in campo. Finito il match, i membri in grado di combattere si uniranno alla squadra di Rias Gremory ed affronteranno Sarafall Leviathan sama. Se i due Re, dovessero perdere conoscenza, l'incontro sarà vinto da Maou-sama. Questo “Rating Game” doveva essere osservato anche dai membri di altre casate, si trovano in una apposita sala e vi osservano tramite un broadcast... ma su richiesta di Raiser-sama sarà visibile in inferno-visione. Obiezioni?”
“Nessuna...” rispondemmo io e Rias pacati
“Vi avverto che gareggiando un Maou, il Gran Re, ha deciso di arbitrare lui il game. State attenti a non stuzzicarlo.” disse interrompendo la comunicazione.
Quando la comunicazione venne interrotta notai che ci trovamo ancora nel Dojo... solo che sembrava molto più grande di prima.
“Siamo stati trasferiti...” dissi anche se tutti se ne erano già resi conto da soli.
"Giocavamo in casa" mormorò Saji ingenuamente.
Ma lo contraddissi. Sebbene l'interno del dojo fosse simile, nulla garantiva che anche l'ambiente esterno lo sarebbe stato.
Uscendo fuori infatti ricevemmo la conferma che le mie ipotesi erano corrette. Tra i 4 edifici, il dojo, l'edificio centrale, quello secondario e la serra erano stati inseriti fiumi e foreste. La superficie era infatti stata aumentata di ben 100 volte. E se il Dojo era la nostra base, per esclusione, Serafall si sarebbe dovuta trovare nella serra.
Fu allora che una voce, riverberando nell'aria ci destò dai nostri pensieri.
“La squadra di Kalel Phele e di Raiser Phenex si presentino all'arbitro per discutere di alcuni dettagli...”
“Tuo zio ha già iniziato a rompere... meno male che siamo in diretta” mormorai felice che non ci fossero regole che sancivano penalità per insulti verso l'arbitro.
“Ti ho sentito marmocchio... vi aspetto al centro del capo... all'aperto” tuonò il giocondo sovrano.
Ci mettemmo in marcia e con deliberata calma, ci avvicinammo a quello che esteriormente assomigliava all'edificio principale. Potevamo coprire la distanza in pochi minuti, ma preferimmo procedere con lentezza visto che la notizia di un cambio nell'arbitraggio ci aveva lievemente scossi.
Quando arrivammo Raiser sorrideva... forse convinto di avere già la vittoria in tasca.
Il Gran Re, copia identica, barba a parte, del suo primogenito, invece era di una felicità tale che ad un funerale avreste visto persone più allegre.
“Sarò breve... tu Raiser-kun hai 14 pezzi?” tuonò scontroso come se il dover stare nello stesso luogo con umani reincarnati o peggio, nel caso dei miei servi, gli desse estremamente fastidio.
“Si Maestà... come da regolamento tutti gli effettivi sono stati teletrasportati qui...” disse Raiser-facciadiculo-Phenex
“Tu invece?" chiese bloccandosi alla vista di Rias 
"Cosa ci fa mia nipote qui?” domandò fissandomi con lo sguardo di chi osserva un essere inferiore.
“Lei è il mio unico pedone!” dissi sostenendo il suo sguardo con il sorriso sulle labbra.
“Ti sei abbassata fino a questo punto? Per un mezzodemone?” tuonò indignato Raiser, che ignorammo del tutto.
Perfino sua Maestà lo ignorò chiedendomi, avendo leso l'accordo tra più casati, come mi dichiarassi.
Inutile dire che la mia risposta non gli piacque, ma non avevo voglia di sopportare ulteriori offese da un essere che non aveva alcun merito se non la fortuna di nascere con un determinato status sociale.
“Dichiaro che non me ne frega un cazzo. Questo coglione lo batto ad occhi chiusi. Rias ha preteso di diventare una mia serva perché qualche Gran Re da quattro soldi ha riesumato leggi arcaiche...” dissi mentre Raiser, ignorò le offese alla sua persona tremando al solo pensiero di ciò che sarebbe successo di li a poco.
In effetti, il Gran Re non prese proprio bene le mie paroline gentili, al punto che rilasciò una piccola parte della sua energia, tale da far tremare quel buffone del mio rivale ed allontanare, con forza, i membri più deboli della mia squadra.
Io ed Angela invece restammo fermi immobili ad osservare quello spettacolo penoso, impedendo a Rias di essere spostata.
Fu allora che, dopo qualche secondo, schiccando le dita generai una crepa nello spazio vicino a me dalla quale una voce tonante esclamò :
“Stiamo calmi... Bael-kun”
In pochi secondi, la crepa divenne un varco talmente grande da permettere il passaggio di un essere umano rivelando l'identità del disturbatore.
“Tu? che ci fai qui?” domandò irritato l'arbitro.
"Io? Oh sono un mero osservatore... siccome Kalel-kun teme che giochi sporco ha chiesto la mia imparziale supervisione. Ti avverto, lui è un mio amico... tocca lui o uno dei suoi servi ed io distruggo gli inferi... chiaro? Lascia divertire i marmocchi e tutto andrà bene” disse spazzando via il Gran Re con un lieve aumento della sua aura.
“Lui è un demone... ed in quanto tale...” protestò il Gran Re con foga cercando di rimettersi in piedi.
“Permettimi di dissentire... ma capirai, fra qualche minuto almeno, che non è il primo errore che commetti...” lo interruppe in modo deciso il Dio.
“E la posta? Cosa ci guadagno io se vinco adesso?” obiettò Raiser timidamente che pensava solo al suo tornaconto personale.
Inutile dire che mi ero premunito. Non avrei mai fatto fare una pessima figura a Rias o alla sua famiglia, anche se fossimo dovuti fuggire via assieme ad Indra. Per questo, tirando fuori un certificato ottenuto da Ajuka sama, dichiarai con tracotanza :
“Se, e sottolineo se, vincerai... ti donerò il feudo di mia madre. Qui vi è un certificato che attesta che ne ho uno e che vale più di ciò che avresti ottenuto sposando Rias.”
Il Gran Re prese il certificato vedendo che era autentico dichiarò che non vi erano motivi per attendere oltre.
“Bene. È tutto in regola... ma sappi che quando il match sarà finito ti insegnerò in diretta cosa succede a sfidarmi...” disse gelido Lord Bael.
“Mi sto cagando sotto...” risposi mentre tutti tremavano di paura.
Avevo sfidato in pubblico il Gran Re, cosa che non accadeva da secoli o, per essere precisi, erano secoli che nessuno restava in vita dopo averlo fatto. Anche se nessuno dei miei predecessori aveva un dio del calibro di Indra come alleato.
Fu allora che mi avvicinai a Rias e baciandola, infischiandomene del fatto che fossimo in diretta le dissi :
“Se tuo zio proverà a farti del male io ti proteggerò a costo della mia vita... non mi interessa chi sia o che rango abbia. Se per Angela ho sfidato il Paradiso, se per Akeno ho attaccato Indra... tu non sei da meno. Se riuscissi a battere Serafall-sama ti renderei la mia moglie legale... ma se così non fosse, sconfiggere un despota che applica leggi arcaiche è un piccolo sacrificio. Ora voglio che tu e gli altri, non prendiate parte allo scontro ed entriate dentro la barriera che Angela creerà.” ordinai sentendo Lord Bael dare il via allo scontro.
Nessuno però si mosse, nemmeno Raiser... forse era troppo sconvolto a causa della mia spavalderia ma si ricompose subito.
“Ma...” obiettò Docrates che bramava la lotta più di chiunque altro.
“Niente ma Docrates... eccetto Raiser sono tutte ragazze e voi non sapete controllarvi. Inoltre non voglio che vi feriate per causa mia. Io e Rias abbiamo causato ciò ed io mi assumerò le mie responsabilità." dissi fissandolo negli occhi con intensità, prima di rivolgermi alla mia regina.
"Angela crea una barriera ed assicurati che nessuno esca... o vi decurto la paghetta...” dissi sorridendo.
Alla fine tutti capirono che non era mancanza di fiducia nei loro confronti, ma che lo chiedevo per preservare le loro energie in vista dello scontro successivo.
Compresero inoltre che non mi sarei trattenuto per dimostrare che ero un degno sposo per Rias e per scoraggiare i Bael dall'iniziare una faida.
“Sai non so se ammirarti per come affronti le difficoltà o deriderti per come attiri nuovi problemi...” si intromise Raiser
“Se ho parlato cos' è perché ho le spalle coperte....” fu il mio commento laconico.
“Che vuoi dire?” domandò curioso
“Niente di importante ma visto che sarai svenuto... ti manderò la cassetta che sto registrando...” dissi espandendo di colpo la mia aura
“Ragazzi tutti dentro la barriera ORA!!!!” gridò Angela avvertendo che avevo iniziato a combattere.
Quando vidi che la mia regina aveva creato la barriera, alzai l'indice sinistro e condensai una grossa quantità di aura cremisi nel dito.
Raiser e Rias vedendola iniziarono a domandarsi come avessi fatto.
Quella infatti non era un aura qualsiasi... quella era l'abilità dei Bael... quella era la distruzione...
Lanciai con pigrizia la sfera verso il centro esatto del campo, verso la replica dell'edificio in cui vivevo con le mie due ragazze ed Akeno ed essa, fluttuando come avevo visto fare a quelle di Sirzech, si posizionò dove volevo.
Tutti i demoni presenti sul campo di battaglia, mi fissarono stupiti che non l'avessi scagliata verso la squadra di Raiser, ancora posizionata accanto al loro Re, ma li ignorai e mi limitai a schioccare le dita.
Docile come un agnellino, obbedendo al mio comando la sfera si ingrandi rapidamente oscurando l'intero Ring in pochi secondi e, quando il potere che avevo accumulato esaurì la sua furia... nulla più rimaneva del campo di battaglia. Perfino il dojo e la serra andarono distrutti.
Fu allora che la voce di Lord Bael, che aveva evitato di ferirsi espandendo la sua aura, con insolito stoicismo annunciò :
“8 pedoni, 2 cavalieri, 1 alfiere, 2 torri, 1 Regina di Raiser Phenex si ritirano”
Io ed Indra avevamo protetto i nostri corpi in modo simile e non dovetti preoccuparmi troppo per gli altri miei amici : loro erano al sicuro dentro la barriera, così come i giocatori non scesi in campo.
Raiser e sua sorella? Beh loro non si degnarono di evitare l'esplosione... loro potevano rigenerarsi.
“Potevi dirmelo che avresti attaccato subito... avrei creato la barriera prima” urlò Angela quando il frastuono causato dalla detonazione cessò del tutto.
“Se ti avvertivo, che attacco a sorpresa era? Inoltre le sue serve sono professioniste, mi seccava inseguirle una ad una... Ora restate li! Devo insegnare ad un bambino cattivo che i soldi non sono l'unica cosa importante...” dissi avvicinandomi al mio sfidante.
“Tu sei un Bael?” chiese Raiser scioccato.
Sentirmi associare ad un casato simile, mi fece ridere... loro, un mezzosangue lo avrebbero annegato appena nato, altro che farmi vivere per ben diciotto anni.
“Dio me ne scansi...” risposi sorridendo “Con un patriarca cosi rompiballe avrei passato la mia vita a litigare con lui... o lo avrei già sfidato per prendere il suo posto” dissi guardando l'arbitro con la coda dell'occhio in cerca di una sua reazione.
Reazione che non ci fu... Lord Bael era troppo intento a tenere d'occhio Indra, proprio come avevo previsto.
“Non importa. Qualunque abilità è nulla davanti alla nostra immortalità." esclamò Raiser ignorando che io un abilità che poteva ucciderlo la possedevo... sebbene non l'avrei mai usata. 
Lui doveva cadere per mano dei miei pugno, non mi sarei abbassato ad usare la luce su di lui... la sua sconfitta doveva essere totale e senza che potesse trovare appigli che giustificassero la sua inferiorità.
Troppe umiliazioni avevo subito a causa sua e della sua famiglia in questi anni.
"Inoltre grazie a te e al tuo feudo, nonostante la perdita del ducato Gremory, la mia famiglia otterrà 3 feudi degni di nota.” continuò ignaro che non avrei mai messo in palio il mio feudo se non lo avessi reputato un insetto.
“Ben tre feudi? Davvero?” chiesi con serafico sarcasmo.
“Certo... quello di mio padre andrà a Ruval, quello dei Valefor andrà al mio 2o fratello maggiore, mentre il terzo lo avrò io... la mia famiglia diventerà ricchissima. Quando poi tu finirai i pochi soldi di tuo nonno... Rias, Akeno, Koneko e quella ex suora, pur di mangiare verranno ad elemosinare qualche spicciolo da me. Mi divertitò a prenderle anche più volte al giorno... e non sarò dolce o delicato. Con loro praticherò solo sesso estremo. La legge impedirà ai Gremory di aiutarla economicamente. E saranno fortunate... pensa se finissero nelle mani di Diodora.. quello si che è un porco feticista.”
"Come se tu fossi meno perverso... ma hai appena segnato la tua condanna" pensai mentre sorridevo in modo ostentato.
“Valefor hai detto? E come mai avrete quel feudo?” chiesi fingendo di far finta di nulla

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"Ora per colpa mia Kalel perderà il feudo di sua madre... ora mi odierà” disse Rias scoppiando in lacrime.
“No non perderà... anzi... Raiser rischia di morire” disse Goemon scuro in volto.
“Già il boss sta facendo quello sguardo... lo sguardo che nessuno di noi vorrebbe vedergli fare” disse Docrates tremando senza riuscire a darsi un contegno.
“Già sembra che darà una lezione a Raiser per zittire tutti i demoni di alta classe... lui ti ama Rias Hime” ammise Shigure cercando di consolare la diavola decaduta.
“Kalel senpai non perderà dopo che quell'inutile uccello ha parlato male di voi... e di Koneko. Lui vuole bene a Koneko e non permettera che venga toccata.” aggiunse Kurama deciso. 
"State zitti o ci perderemo il resto..." li ammonì Angela con severità

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“Non so bene il motivo, anche perchè mio padre ha vietato ai miei nonni di parlarne... ma pare che l'ultima erede, una sgualdrina, abbia avuto un bastardo con un umano e quindi abbia scelto di vivere sulla terra per stare vicino a quel mortale. L'ultima notizia certa che ho sentito è che un gruppo di angeli caduti abbia ucciso sia lei che il bambino.”
“E perché allora non avete ancora preso possesso subito del feudo?” chiesi fingendo di essere all'oscuro di tutto.
“Perché i Maou hanno deciso di dare tempo fino al giorno del suo debutto affinchè questo bastardo si faccia vivo...”
“Capisco..." risposi ignorando l'insulto rivolto a me.
Cosa che, come spero capirete, mi procurava molto fastidio, anche se quello era nulla rispetto all'odio che provavo per le offese fatte alla donna che era morta pur di permettere la mia nascita... ma una cosa mi consolava. Non sarebbero stati i che subivo... ma almeno con oggi sarebbero stati gli ultimi che avrei dovuto sopportare.
"Ma, teoricamente... questo tuo cugino che poteri avrebbe?” chiesi mentre con la coda dell'occhio vidi Angela sorridere, non notata da nessun altro.
“Beh i Valefor avevano solo abilità curative, però la madre aveva ereditato sia i poteri dei Phenex che dei Valefor. Peccato che quella sgualdrina abbia lordato il sangue ereditato dalla mia prozia... a quest'ora avremmo una classe di guaritori capaci di curare i feriti in guerra senza rischiare di morire.”
“Capisco... mi dispiace per la tua perdita." risposi sarcastico
"...quindi unendo te e Rias sarebbe nata una Fenice capace di distruggere tutto? Una fenice che versa lacrime acide?”
“Mi prendi per il culo?” domandò irritato
“Non sia mai che un misero mezzodemone osi tanto... Mi adeguo solo al livello della tua idiozia. Comunque non sia mai che si dica che io sia privo di buona creanza... facciamo così.... visto che sei un purosangue ti concedo la prima mossa. Ti permetterò di usare ogni arma, ogni tecnica in tuo potere, ma ti sconfiggero al quinto colpo. Cinque colpi e la tua arroganza finirà.” dissi aprendo la mano destra in aria.
Quella fu l'ultima provocazione che Raiser tollerò.
Appena terminai di parlare infatti, il rampollo dei Phenex accorciò le distanze ed iniziò a tempestarmi di pugni al volto, al torace e all'addome. Ogni suo colpo era pesante e dimostrava che, pur non allenandosi, la forza con cui era nato era immensa.
Mi picchiò per ben 10 minuti fino a quando non caddi a terra. Fu allora che
Lord Bael, un demone identico nell'aspetto al figlio primogenito, iniziò a contare.
Il regolamento prevedeva infatti che se non mi fossi rialzato, entro 30 secondi, avrei perso... lo so... di solito è il computer che trasporta chi non è più in condizioni di combattere fuori dal ring, ma al Gran Re piacevano i metodi tradizionali.
“15”
“16”
“17”
“18”
“19”
Il conteggio era quasi arrivato a 20 quando, urlando in modo che tutti potessero sentirla, Angela mi redarguì :
“Hai finito di fare l'idiota? Ho gusti costosi io... e nemmeno Rias o Akeno scherzano.”
Non posso metterci la mano sul fuoco ma credo che la sua domanda colse tutti di sorpresa... dai nobili, parenti di Rias compresi, ai demoni presenti nel ring.
“Era così evidente?” dissi sorridendo mentre mi alzavo come se nulla fosse successo.
“Per me sei un libro aperto... Ti conosco dal giorno che ti trovai solo ed impaurito come un cucciolo abbandonato. Si vede lontano un miglio che ti stai facendo colpire apposta...”
“Volevo impressionare il pubblico” mi giustificai mentre Raiser era scioccato dal vedere che una decina di minuti dei suoi pugni mi avevano lasciato si e no indifferente.
“Stronzate! Volevi essere punito per aver tradito la fiducia dei tuoi futuri suoceri... e direi che ora può bastare. Pensa a Rias, a Koneko ed Akeno! Loro non sanno cosa sai realmente fare. Nemmeno tuo nonno ha mai visto il tuo vero potere Kalel” disse mentre Raiser mi guardava con sospetto.
“Ok ok...” dissi mentre con la mano toglievo la polvere dai miei vestiti
“Ti ho colpito con tutta la forza...” iniziò a dire il terzogenito dei Phenex, ma si fermò quando vide che le mie ferite si rimarginavano.
Il sangue che avevo versato prendeva fuoco e diventava cenere, anche quello che copriva le mani e i vestiti di Raiser.
“Come puoi farlo? Tu non sei un mio parente...”
“Si da il caso, caro cugino... che lo sia... anche se credo che tu già abbia intuito chi io sia... " dissi sorridendo
“Quindi mi hai imbrogliato?” protestò debolmente
“Perché mi so rigenerare? Anche tu puoi farlo...” replicai divertito mentre avvolgevo il mio corpo con un aura cremisi.
“Allora come promesso ti meriti 5 colpi... ma tranquillo non morirai. Se tu morissi le mie possibilità di salvare Rias pacificamente da suo zio diventerebbero zero” dichiarai mettendomi in posa invitando mio cugino ad attaccare.
Vedendomi immune ai colpi fisici, Raiser creò quindi una fiammata molto larga che avrebbe incenerito anche la mia squadra se Angela non avesse rafforzato la sua barriera.
Percependo l'aumento di livello della barriera e sapendoli al sicuro, mi limitai a creare una ciliegia colma di potere della distruzione e la mandai all'interno delle fiamme.
Essa pulsava, alternando il nero al cremisi ed una volta dentro si ingrandì fino a cancellare dal creato ogni traccia del fuoco.
Sconvolto per la facilità con cui avevo neutralizzato un simile attacco su ampia scala, Raiser decise di cambiare strategia, e per questo creò tante piccole sfere di fuoco che, controllate dal suo potere, avrebbero colpito il mio corpo da angolazioni diverse.
Era lampante che il mio caro cuginetto aveva dimenticato che essendo in parte un Phenex, simili quantità di fuoco mi erano indifferenti ma decisi lo stesso di stare al suo gioco e per tale motivo creai, impertubabile, una sfera di acqua nel palmo della mano destra.
“Ora imiti i Sitri?”
“No... non ho la loro maestria nell'usare l'acqua... ma gestire una quantità simile è per me un gioco da ragazzi...” dissi cercando di non offendere una delle poche famiglie di demoni che mi aveva sempre trattato bene.
“A che scopo... evaporerà a contatto con le mie fiamme...” mi derise Raiser
“Forse e con ciò? Se mi colpirai io mi potrò rigenerare, come prima, ma tu hai consumato ad occhio e croce il triplo della mia energia... per quanto tempo potrai continuare a combattere a questo ritmo?” gli risposi ponendo fine alle sue risate e stupendolo per il mio sangue freddo e la mia capacità di analisi.
Il campione dei Rating aveva finalmente capito il punto : per la prima volta stava sfidando un demone capace di resistere a lungo.
Io non avrei combattuto una guerra lampo come tutti i suoi sfidanti che, temendo la sua rigenerazione, puntavano su pochi attacchi devastanti con i quali esaurivano il loro potere... quella sarebbe stata una guerra di trincea.
Quindi solo chi si sarebbe dimostrato migliore nella gestione delle energie... solo chi avrebbe avuto la forza di restare in piedi avrebbe ottenuto la vittoria.
"Senza contare che volendo potresti sempre mandare in campo uno uno qualsiasi dei tuoi servi..." mormorò Raiser teso e ciò sembrò turbarlo non poco.
In quel momento, mentre Raiser rifletteva sul da farsi, l'acqua da chiara e trasparente divenne nera e da sferica assunse l'aspetto di un drago orientale.
“Cosa hai fatto?” domandò esaspetato
“Ho solo imitato l'abilità di un angelo che ho incontrato in passato. Lui univa elettricità e luce... io ho provato a mischiare la distruzione con l'acqua. Non è difficile se uno ci mette impegno nelle cose. In questo modo l'acqua non evaporerà.” risposi con orgoglio mentre il drago mi girava attorno come se fosse dotato di vita propria.
In quel momento, con il chiaro intento di distruggere lo spirito del mio avversario, nella mani ormai libera concentrai un elemento per dito : fuoco, fulmine e vento.
“Cosa vuoi dimostrare?” chiese realmente irritato.
Ma non gli risposi. Doveva cuocere a fuoco lento, prima di subire il colpo di grazia.
Lentamente  gli elementi mutarono dal loro colore originale diventando neri, ma non era un nero gentile ed accogliente... era un nero opprimente.
“Puoi fondere anche altri elementi con la distruzione?” chiese mentre recidevo il flusso di energia che li alimentava, facendoli scomparire felice di aver scosso le sue certezze.
“Si..." mi limitai a rispondere.
Omisi che potevo, volendo, fondere gli elementi e la luce dando luogo a quelli che definivo elementi sacri estremamente letali anche per i demoni di alta classe.
Ma quella mi serviva come extrema ratio nei confronti di Serafall nel caso in cui non avesse accettato di porre fine alle ostilità in modo civile.
"Ora, visto che hai ripreso fiato e visto che sappiamo entrambi che tutte le sfere che hai creato verranno distrutte dal mio draghetto... che ne dici di far parlare i pugni?” chiesi tornando serio.
“Sempre convinto che con cinque colpi io finirei a riposo?” chiese ridendo con minor sarcasmo, e maggior nervosismo di prima mentre disperdeva le sue sfere infuocate.
Aveva capito che quello scontro non si sarebbe risolto grazie all'uso dei poteri demoniaci e per questo aveva deciso di ricorrere al metodo che decine di volte altri demoni avevano usato su di lui : colpirmi fino a quando avrei perso la voglia di combattere.
“Si. Posso ignorare gli insulti rivolti a me... ma oggi hai mancato di rispetto ad alcune donne che mi stanno molto a cuore...” dissi serio come non mai, rivestendo il mio corpo col potere della distruzione.
“E sia... a volte parlo troppo e fuori luogo come dice mio fratello Ruval. Che siano i nostri pugni a parlare per noi...” disse rivestendo il suo corpo con le sue fiamme.
Terminato il processo, Raiser si getto in avanti cercando di colpirmi con un diretto sinistro al volto, ma io schivai il colpo semplicemente spostando lateralmente il collo ad occhi chiusi. Percepivo con troppa facilità il suo Ki.
Mentre il mio collo si spostava di lato, il mio braccio destro e quello sinistro risalirono con rapidità dai miei fianchi fino ad impattare col suo diaframma, stroncandogli il respiro, e con il suo sterno, riducendolo in frantumi.
“Questo è per Asia-chan e Koneko-chan! La piccola Asia ha sofferto perché non sono riuscito ad impedire a quel porco di Diodora di rovinarle la vita... e tu vorresti scoparla portandola via dal ragazzo che le piace?” domandai immaginando le facce arrossate di Asia e Saji davanti alla rivelazione che tutti o quasi sapevano della loro tresca.
“Koneko-chan invece è una bambina dolcissima che qualche stronzo, di cui non voglio fare il nome, stava per far uccidere accusandola di crimini non commessi da lei. Ci è voluto un anno solo perché tornasse a sorridere... e due perché parlasse nuovamente! E tu vorresti costringerla a fare sesso con te proprio ora che ha un fidanzatino?” urlai mentre ritiravo le braccia e feci partire un gancio sinistro diretto alla guancia di Raiser.
“Questo è per Akeno! Ha perso tutto a causa degli uomini e della loro stupidità. Per lei ho scelto affrontato anche Indra sapendo che sarei stato ucciso... e tu pensi che ti permetterei di giacere con LEI? Per poi quale motivo? elemosinare del cibo? Forse non sarò degno di essere parte della sua vita... ma preferisco che si innamori di un uomo che la tratti con rispetto piuttosto che un porco come te la tocchi anche solo con un dito.” tuonai ritirando l'arto sinistro e colpendolo con un diretto destro al naso che si ruppe con estrema facilità.
“Questo è per mia madre... Hai osato chiamare sgualdrina una donna che ha tenuto in grembo, un figlio che poteva potenzialmente ucciderla... e che per salvare me dai Killer di tuo nonno, è scappata sulla terra dove mi ha cresciuto lontano dal lusso a cui era abituata...”
Omisi che Indra mi aveva informato che il nonno di Raiser aveva cercato di far fuori, la donna più importante degli inferi, essendo stata Grayfia a partorirmi, ma non era quello il momento ed il luogo per simili rivelazioni.
A quel punto mentre Raiser barcollava ma sembrava ancora in grado di continuare a combattere, afferrai la sua testa con entrambe le mani e dissi :
“Questo è per tutte le umilazioni che hai inferto a Rias da quando vivo con lei... per aver insultato la sua stupenda abilità, e la passione che mette nel difendere i più deboli. Lei è l'unico motivo per cui Akeno è ancora in vita ed ha iniziato a sorridere... senza Rias la mia sorellina si sarebbe fatta uccidere da un pugno di bigotti del cazzo. Per me ha rinunciato a tutto... per un abominio come me ha rinunciato a titoli, beni materiali ed affetti... e non permetterò a nessuno di toccarla o di offenderla... nemmeno ad un mio parente... ne tantomeno ad un suo....”
In quel momento spiccai un salto ed accumulando molta energia nel ginocchio rifilai una ginocchiata sul mento di Raiser.
Nei secondi che seguirono avvertì con chiarezza come i muscoli del mio avversario si rilassarono di botto e come, privo del loro sostegno, il suo corpo franò rovinosamente a terra privo di sensi.
Solo allora, Ravel, la sorella di Raiser, rimasta a guardare in silenzio per tutto il match corse verso di lui per afferrarlo guardandomi con tristezza.
Il Gran Re non si degnò nemmeno di contare e si avvicinò dimenticando di essere in diretta.
"Eccomi... ragazzo. Vuoi dare il via al secondo scontro? ho una nipote da punire” disse con stizza.
“Vorrei parlare prima con Serafall-dono se possibile” chiesi stupendo il mio interlocutore.

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Nota dell'autore

salve a tutti.... la scelta finalmente si sta avvicinando... e con essa la fine di questa fiction... ma spero non delle avventure del mio primo personaggio creato ex novo.
In origine volevo creare un unica fiction che coprisse ogni volume esistente, ma rendendomi conto che questa saga era nata come il viaggio di un bambino che solo e tra mille avversità doveva scegliere la strada da seguire, ho pensato fosse opportuno che la saga finisse con la scelta.
Non so quanti capitoli manchino... due, credo, ma si ripartirà in grande stile con la conferenza di pace e vari eventi successivi (la saga di Kokabiel verrà trattata in modo molto conciso perchè non ne vado molto matto... anzi mi ha tenuto bloccato per mesi, al punto che forse diventerà una sorta di prologo... ma questa è un altra storia...) per il resto, se avete dubbi, non fatevi scrupoli e chiedete pure.

Andiamo al capitolo odierno.
I ragazzi brancolano nel buoi riguardo le motivazioni che hanno spinto la Grayfia a tenere nascosta la verità, e Kalel riferisce ciò che ritiene essere la sua teoria... per placare l'animo tormentato dal rimorso di Rias.
Raiser parla troppo, come al solito ed ha subito un umiliazione che spero non dimentichi mai più.
Oggi scopriamo perchè l'ombra nera chiese al piccolo Kalel di avvicinarsi alla sfera di Sirzech ma il come sia riuscito ad usarla... beh quella è un altra storia.
Scopriamo inoltre da quale famiglia veniva la nonna di kalel e perchè lui odiava tanto i Phenex.
Piccola premessa, premessa che ho fatto in altri capitoli... Kalel è volutamente Uber, sia perchè questo è forse l'ultimo capitolo in cui lo vedrete combattere, sia perchè lui ha un suo scopo... lui esiste per un motivo valido, non è il protagonista. Lui è il Rias della situazione, attorno al quale ruotano le vicende degli altri personaggi. Lui è il cavaliere della fenice che accorre in aiuto di Andromeda quando la situazione lo richiederà non è il superman che si muove anche per salvare un gatto bloccato su di un albero...
Lui esiste perchè... beh lo scoprirete nei prossimi archi.... alla prossima week Boys :)

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Capitolo 15
*** La Scelta parte 2 ***


Salve raga, vi chiedo scusa se non ho aggiornato la settimana scorsa, ma tra l'inizio delle lezioni all'università che (bastardi loro) hanno piazzato cinque mattine su cinque come non mi capitava da anni, cosa che mi ha costretto ad orari meno "favorevoli" alla scrittura, a questo si è aggiunto un crash dell HD e quindi ho dovuto portare il computer dal tecnico e riscrivere ex novo tutto (cosa che mi costringerà a rallentare i prossimi archi). Per il resto eccoci al penultimo capitolo quello in cui come direbbero nei casinò "le jeux son fait".
So bene che questo capitolo potrà piacere... o meno visto che il finale è di quelli che non a tutti piaceranno. Ma bando agli indugi vi lascio leggere il capitolo che tanto attendevate e che vedrà la fine delle ostilità? forse ma non ne sono sicuro :)

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VOLUME 2 LIFE 7 : La scelta parte II

Kalel aveva appena accennato al desiderio di colloquire con lei che Serafall accorse con indosso la sua tenuta da battaglia : un costume da ragazza magica che fece pensare al ragazzo che, se non avesse avuto Rias, perdere contro di lei non sarebbe stato un vero e proprio male.
Il pensiero però non fu di lunga durata e guardando il volto della sua ragazza si maledisse per aver potuto formulare, anche solo lontanamente un pensiero simile.
A farlo desistere da tali elucubrazioni infatti fu la donna stessa che, al suo arrivo, emanava talmente tanto potere che il ragazzo si rese subito conto che, usando singolarmente le sue fonti, non avrebbe avuto chance.
Poteva usarle insieme... ma ci era riuscito solo una volta ed Indra aveva dovuto violentargli la mente con illusioni ai limiti del consentito perché raggiungesse quello stadio.
Inoltre che senso aveva usare un potere che non puoi controllare... che senso aveva disintegrare una donna sempre gentile con lui, se voleva risolvere la situazione in modo pacifico.
Poteva ancora usare la trasformazione dei Valefor, come aveva fatto con il suo maestro e suo cognato, ma tale trasformazione voleva lasciarla per quando fosse realmente con le spalle al muro. Voleva che tale trasformazione fosse l'ultimo asso nella manica, una risorsa da usare solo quando tutto il resto aveva fallito perchè di punti deboli ne aveva e non voleva che venissero analizzati con la moviola.
“Cosa posso fare per te cucciolone?” chiese Serafall scuotendolo dai suoi pensieri.
Era gentile. Era ancora gentile nonostante il suo rifiuto di sposarla e tanta gentilezza lo fece sentire in colpa... ma Rias quel giorno aveva perso tutto per lei e per quella ragazza meravigliosa avrebbe combattuto mettendo da parte i sentimenti che gli impedivano di agire con decisione.
Ma tentò lo stesso la via del dialogo. Roma era nata dalle mani di un sovrano macchiatosi di fraticidio e come se il karma volesse punire i nipoti di Romolo, dopo che gli dei abbandonarono l'Urbe, i popoli della penisola mai più riuscirono ad amarsi come avrebbero dovuto fare.
Cosa sarebbe successo se l'unione con Rias fosse iniziata versando il sangue di una donna che con loro era sempre stata gentile.
Kalel non voleva scoprirlo e per questo cercò il dialogo con la sovrana.
“Serafall-dono...”
“Kal-kun... ho visto tua madre portarti in grembo e partorirti... io ero presente quando la tua testolina venne fuori e fu tagliato il tuo cordone ombelicale. Io ti ho portato tra le braccia di tua madre... Chiamami Serafall...” disse la donna accarezzando la faccia con dolcezza.
Non era però una dolcezza che Rias, Angela ed Akeno, appena avvicinatasi al team di Kalel, ritennero lussuriosa.
Era una dolcezza quasi parentale, quasi la stessa dolcezza che una zia prova con un nipotino e fu per questo che nessuna ebbe da ridire vedendo quel gesto di affetto.
“O-Ok... visto che me lo chiedi tu... posso farti una domanda?”
“Certo... anche due.”
“Hai ancora un motivo per affrontarmi? Rias ha rinunciato a tutto come tu avevi detto... non ha più nulla ed è mio dovere sposarla per riabilitarne il nome.”
“Lo so bene... ho scritto io quella legge proprio per permettere la tua nascita... ma sai che i dettagli possono essere divulgati solo se i leader delle tre fazioni sono favorevoli. Comunque si, ho un motivo valido per combatterti, abbastanza valido oserei dire.” aggiunse con occhi tristi.
“Quale? Se devo combattere con te ho il diritto di sapere cosa spinge una diavola del tuo rango ad affrontarmi.”
“Se te lo dicessi riusciresti a combattere ancora con decisione?” chiese la donna guardando il ragazzo con aria severa.
“Non sono io che posso batterti... ma voglio saperlo lo stesso...”
“Tua madre, la tua vera madre morì prima di darti alla luce. Eri troppo forte e lei perse la vita una manciata di giorni dopo il tuo concepimento.” iniziò a dire la Maou, ma venne interrotta dal Gran Re.
“Serafall dono... non mi starà dicendo che questo mezzodemone... è il figlio di Serana Valefor? Il primo figlio?”
“Serana ebbe un solo figlio. La storia che Serana scelse di perdere il figlio e si innamorò di un mortale fu creata dal Lucifero originale per tutelare la vita del ragazzo.”
“Scusi Serafall-dono ma perché dice tutto questo? Non doveva essere rivelato da entrambe le fazioni?” chiese Rias piena di dubbi.
“I dettagli segreti... ma lui stesso ha appena dichiarato di essere figlio di Serana. Inoltre ha stabilito per oggi la data in cui avverrà la scelta quindi il processo è iniziato...”
“La scelta? Ma di cosa state parlando? Ho una nipote da punire io...” sbottò Lord Bael.
“Lei non punirà nessuno per due motivi. Il primo è che adesso è di proprietà di Kaiser Alel Valefor, un alleato di Indra che ha minacciato di distruggere gli inferi se i beni di Kalel venissero lievemente danneggiati o pignorati.” tuonò la donna mostrando una copia della pergamena vidimata da Indra in persona.
“...e il secondo quale sarebbe?” obiettò il Gran Re spaventato dal fatto oltre ad essere autentico, la lettera era un ultimatum vincolante e la prova era la presenza sul campo del Dio.
“Se il primo motivo non basta a demoni accorti come i Bael e ai pilastri in ascolto... il motivo è semplice. Kalel Pheles, Figlio di Serana Valefor e Azazel e Nipote di Mephisto Pheles è ad oggi l'unico Nephilim esistente nell'universo e come tale gode dell'immunita totale dalle nostre leggi. Leggi che ha seguito diligentemente fino ad oggi SOLO per amore di Rias Gremory.”
Tale rivelazione ebbe un effetto devastante sul Primo Pilastro e, sui pilastri che guardavano da lontano.
“Perchè è vivo? Perchè i Bael non sono stati informati? È un affronto.” balbettò il Re.
“Lo chieda a Lucifero se lo incontrerà un giorno... gli Angeli bianchi e quelli neri sanno tutti la verità e lo hanno risparmiato sapendo che deve compiere la sua scelta...”
A quel punto fu Akeno a porre una domanda che la tormentava : in cosa consisteva esattamente la scelta.
“Kalel dovrà scegliere se legare il suo destino ai demoni, ai caduti o agli angeli bianchi. Ma voglio avvisare il Gran Re che in ogni caso, Lucifero stabilì che il feudo di sua madre resterà a lui così come il suo popolo e legioni restanti.” rispose la donna lievemente alterata dalla piega che la situazione aveva preso.
Piega che solo Rias sembrò comprendere a pieno.
“Quindi gli inferi si potrebbero ritrovare con un enclave del paradiso o dei Grigori alleata con Indra?” domandò Rias preoccupata.
“Si. Grazie a tuo zio si.”
“Beh potrebbe scegliere di diventare un demone?” propose sudando il Gran Re consapevole di aver toppato in diretta infernale.
“Con i Bael che farebbero deflorare dal cugino la ragazza per cui sto sfidando un Maou?” sbottò il ragazzo infastidito da tanta finta accondiscendenza.
“Inoltre il processo è già iniziato... quando dichiarerò la scelta sarà solo per renderla pubblica... ma cosa ho scelto già è stato deciso ore prima di scendere in campo.”
“Allora perché cerchi il dialogo?” domandò il Gran Re incapace di comprendere a fondo le azioni di un essere tanto insolito.
“Perchè amo sua nipote e voglio che la sua famiglia sia presente il giorno che la sposerò, che sia oggi o che sia fra un millennio. Quindi le chiedo, come favore personale di annullare quella stupida legge e di risolvere le cose in modo pacifico...”
“Se no?”
“Angela... mostra entrambe le nostre armi segrete...”
“Entrambe? Sicuro?” domandò allibita la ragazza.
“Come mai prima d'ora...”
Fu in quel momento che le dieci ali di Angela fecero la loro comparsa sulla schiena della ragazza e il braccio destro venne ricoperto da un guanto rosso che sia Serafall che Lord Bael riconobbero all'istante : il booster gear.
“Potevo perdere e farmi salvare da Angela sull'altare, così come posso aiutare Angela ad accumulare potere a sufficienza per batterti Serafall ma voglio il dialogo. Io avevo sfidato Raiser da pilastro a pilastro. Non ho nemmeno fatto ricorso alla luce per sconfiggerlo...” disse il nephilim facendo apparire le sue sei ali.
“Potevo sconfiggere anche Serafall ma voi avete tirato fuori una legge medievale quindi sta a voi decidere...”
“Oppure?”
“Beh tenendo conto che mia madre è morta alcuni secoli fa... e che io in questi secoli sono stato un nephilim ibernato, se così si può dire... credo che i tributi del mio feudo dovranno essermi restituiti. Se a questo si aggiunge che potrei essere escluso dai pilastri, ci saranno migliaia di demoni che non potranno più lavorare e che emigraranno nei vostri feudi... io cerco solo una situazione pacifica.”
“E secondo te noi possiamo tenere un Angelo nei pilastri? Ti rendi conto di quello che dici? Se i capostipiti dei Valefor e dei Phenex ti avessero sentito...”
“Non me ne sbatterebbe un cazzo... io sono un loro discendente ma sono molto di più di questo.”
“Prego?” domandò stranito il Re mentre Indra sorrideva sornione.
Quella rivelazione lasciò tutti sconvolti, al punto che perfino Serafall rivolse uno sguardo stranito al ragazzo.
“Lei crede davvero che un demone potrebbe gestire i poteri di un angelo e viceversa? Lei crede davvero che io sia lo stesso embrione concepito da mia madre e mio padre fisiologici?
“Che vuoi dire?”
“Voglio dire che prima di impiantarmi nella donna che mi ha tenuto al sicuro per secoli... prima di impiantarmi nella diavola che mi partorì, mi allattò e mi crebbe per anni... Lucifero e Dio mi modificarono in modi che fino ad oggi non avevo nemmeno capito.” disse mostrando il palmo sinistro al Gran Re.
Su di esso erano comparse tre tomoe nere disposte in cerchio che emanavano un potere sinistro quasi insopportabile per il Gran Re
“Q-Quello è il marchio di Lucifero... come fai ad averlo? Nemmeno i suoi discendenti lo ereditarono...” balbettò preoccupato il sovrano.
“Ah si chiama così? Io so solo che mi fece assorbire una sfera della distruzione di mio cognato e da allora mi permise di usarla come se fossi nato nel tuo clan... quello che so è che se lei non avesse rotto le palle io, scegliendo di diventare un demone avrei avuto i poteri di Lucifero ereditando la forza di mia madre...”
“E diventando un Angelo otterresti i poteri di Dio?” disse lo zio di Rias schernendo il ragazzo.
“Il concetto è quello Bael-Kun” fu il commento lapidario di Indra che fece calare il silenzio nello stadio “Su non fare quella faccia Bael-kun... anche Dio ha diritto a delle ferie ogni tanto... avere un sostituto è sempre utile...”
“Ma sei serio?” Chiese Serafall
"Si lo è Serafall... i Sacred Gear che Dio installò dentro di me hanno vuotato il sacco in queste ore... avevano molto da dirmi a quanto pare."
“E cosa sceglierai...?” chiese Rias guardando il ragazzo con smisurata tristezza.
“Ho scelto di non scegliere...” fu l'unica risposta che diede Kalel generando confusione in tutti i demoni presenti ed ilarità in Indra.
“Eh?!”
“Vedi Rias... io fino ad oggi avrei scelto di rimanere un demone e diventando identico in tutto e per tutto a Lucifero avrei lottato per difendere questo regno e si, una volto riottenuto il potere perduto, avrei ricreato i pilastri mancanti. Ma non posso esserlo se nemmeno da Maou potrei impedire ai tuoi zii di trattarti come un oggetto. Ti rendi conto? Avrei avuto i poteri di Lucifero, il sangue di Lucifero, più potere di quanto Lucifero o tuo fratello abbiano mai avuto in vita loro... e sarei stato alla mercee di demoni capricciosi come i Bael che avrebbero tirato fuori cavilli su cavilli. Inoltre tu hai rinunciato a molto per me... e non lo nego... ma Angela ha rinunciato a poter stare con suo padre e a poter vivere in paradiso...”
“Capisco...” disse mesta.
“Non piangere, perché non diventerò nemmeno l'apprendista di Dio...” comunicò sorridendo il ragazzo.
“Cosa?”  esclamò allibita la ragazza che aveva temuto che per salvarla Kalel avrebbe rinunziato a lei.
“So meglio di te che da Angelo... e soprattutto da Dio, non potrei fare sesso con te. Non potrei diventare padre grazie a te... e tu sai quanto siamo stati martellati fin da piccoli sull'importanza di avere molti figli visto il basso tasso demografico. Inoltre voi come demoni non potreste seguirmi in paradiso e quindi io non avrei concluso nulla se per salvarvi dovessi chiudervi in un monastero.”
“Non capisco... amore davvero non capisco...” ammise Rias confusa
“Nemmeno io... cosa vuoi fare?” domandò Angela
“Io resterò ciò che sono... io resterò un Nephilim, certo non sarò mai in grado di eguagliare Dio o di ricreare i pilastri mancanti... ma preferisco avere una vita felice con voi che godere di fenomenali poteri cosmici.”
“Non puoi fare una cazzata simile. Come puoi rinunciare a tanto potere... per la... beh per una ragazza!” tuonò il Gran Re
“Posso ed il processo è già iniziato... e vuole sapere il perché? Perchè davanti a tanto egoismo, il giorno che ho saputo dell'esistenza di quella legge arcaica, io ho provato l'istinto di sterminare l'intero casato dei Bael” tuonò con voce fredda e tanto potere da far impallidire anche un demone di lungo corso come lo zio di Rias.
“E solo il fatto che siete i parenti di mia suocera vi ha tenuto in vita fino ad oggi. E per la cronaca, il potere speciale che avete voi Bael che terrorizza anche i Phenex io posso fermarlo a mani nude...” disse il ragazzo finendo la frase con un bluff colossale.
Al suo stato attuale non poteva minimamente fare una cosa simila, ma gli serviva più tempo possibile per poter avviare il processo denominato scelta e per questo continuò a parlare.
“Sono troppo buono per tollerare certi atti egoistici, o per tollerare i feticismi di Diodora... per questo come Demone sarai un fallimento.”
“Lo detesti proprio Diodora...” rise Akeno
“Beh visto che quando eravamo piccoli ci attaccò per rapire Angela e farne una sua schiava... mi sembra il minimo... per colpa sua ho dovuto renderla la mia regina visto che non potendola avere la ferì a morte quando ero troppo stanco per curarla con le magie dei Valefor.”
“Cosa accadde allora?”
“Che lo ferì all'addome e fu messo in fuga dall'arrivo di un angelo ed io dovetti reincarnare Angela visto che all'epoca non sapevo creare le lacrime di fenice.”
“Ma perché rimanere un Nephilim... come Dio potresti trasformarle in Angeli se volessi, senza bisogno di artefatti magici.” intervenne Serafall confusa.
“E fare del sesso solo per procreare senza il minimo sindacale di lussuria? Per fare cosa Serafall? Servire un Dio che ha ucciso tutti i primogeniti egizi quando gli bastava schioccare le dita per salvare un piccolo gruppetto di umani? Per servire un Dio che ha permesso l'uccisione dei compagni di Kiba o di milioni di innocenti ad opera di esaltati che si riempivano la bocca col suo nome? Mi dispiace ma non accetto di chinare la testa a demoni che nel 2014 tirano fuori leggi medievali, o ad Angeli che uccidono senza pietà senza nemmeno osare chiedersi se è realmente giusto ciò che fanno. Io oggi inauguro una terza via, sperando che i miei discendenti non diventino arroganti come i Bael o troppo zelanti come gli angeli. In questo modo io potrò stare con le mie ragazze senza dover rinunciare a nulla di ciò che mi accomuna ad ognuna di loro. Inoltre se per comodità rinunciassi ad una parte di me, le parole che dico spesso ad Akeno risulterebbero prive di valore.”
“Potresti andare da tuo padre... da Azazel” propose con scarsa convinzione la Maou.
“E chiedergli di proteggere me e quattordici demoni dai Bael? Ed avere sulla mia coscienza lo scoppio di una guerra? Mi dispiace ma se volete uccidervi a vicenda fatelo da soli, non voglio una simile responsabilità. Io voglio solo mettere su famiglia, non distruggerne altre... e poi ho deciso prima ancora di rivelarlo a Sirzech. La fase iniziale del processo è ormai agli sgoccioli. Indra-sama può dare un occhio alle ragazze?”
“Certo ragazzo...” lo rassicurò il nume alzando il pollice in aria.
“Serafall... io purtroppo ho poco tempo. Quando però sarà tutto finito potrò sapere perché è stata così insistente nel volermi sfidare?”
“Se vorrai sentirmi ne sarò lieta” disse sorridendo mesta.
In quel momento le sei ali di Kalel, bianche come la neve, iniziarono a brillare e ad aumentare di numero diventando progressivamente prima otto, poi dieci ed infine dodici, il numero massimo di ali consentito ad un Angelo.
Contemporaneamente però, anche il livello del potere demoniaco aumentò in modo esponenziale fino a raggiungere, e superare, quello dei demoni di classe ultima.
Inoltre se, prese singolarmente, l' aura sacra e quella demoniaca, avrebbero permesso al Nephilim di pareggiare con un Maou o con un Arcangelo... prese insieme, considerandole come un unico insieme informe di energia, quel potere era decisamente fuori scala.
Fu in quel momento che Indra si avvicinò alle tre ragazze che occupavano un ruolo importante nel cuore di Kalel e serio, come non lo aveva più visto nessuno da millenni disse :
“Rias, Akeno, Angela... qualunque cosa succeda non preoccupatevi. Sono stato chiaro?”
“Perché?” domandò Akeno preoccupate al sentire quelle parole.
“Perché so che cosa succederà adesso...” ammise incrociando le braccia.
Fu in quel preciso momento che le piume delle ali del Nephilim iniziarono a cadere, una dopo l'altra, come le foglie in autunno.
Ma non avevano nemmeno il tempo di toccare il suolo che per si sgretolavano riducendosi in cenere.
Quando l'ultima piuma si staccò dalle ali, fu la volta delle ali stesse che, lentamente, e provocando un dolore atroce, si staccarono una ad una fino a quando sulla schiena di Kalel non rimasero che docici monconi, dodici monoliti solitari, utili solo per dimostrare che il ragazzo un tempo avevo avuto delle ali.
Le ali però, giunte al suolo, non si ridussero in cenere.
Esse infatti, sotto lo sguardo di migliaia di spettatori più o meno vicini, iniziarono a bruciare alimentate da fiamme nere e bianche che, prendendo vigore, circondarono e ridussero il corpo del nephilim in cenere nell'arco di pochi secondi.
Alla fine, quando le fiamme persero tutto il loro vigore, del corpo di uno degli esseri più anomali del creato non rimase altro che la grazia e il nucleo, visibili ed esposti allo sguardo di tutti.
La prima era uno stupendo prisma trasparente che pulsava emettendo energia bianca, il secondo invece era una sfera opaca che pulsava di luce nera.

 

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“Sei sicuro della tua scelta? Saresti un ottimo dio” ammise l'ombra Bianca
“Anche come mio sostituto non saresti per niente male” concesse l'ombra Nera
“Ragazzi... penso di aver finalmente capito chi siate... e vi ringrazio di tutto ma questa è la mia decisione. È l'unico modo. Come Angelo ho ucciso troppi prelati, mi fa schifo il modo con cui sta agendo il paradiso e sarei troppo lussurioso. Come demone non riesco a tollerare atti come quelli di Diodora. E sono troppo giovane per riuscire ad avere argomenti validi per cambiare vecchi modi di pensare.” spiegò Kalel triste
“Molti ti odieranno...” disse l'ombra nera
“Lo so... ma mi basta che loro tre continuino a starmi accanto...” rispose sereno il nephilim pensando alle sue ragazze speciali.
“Hai un ultimo desiderio?” chiese l'ombra nera sorridendo
“Vuoi sapere il senso della vita...?” domandò l'ombra bianca con ironia
“Beh qualcosa che vorrei ci sarebbe... si potrebbe fare....?” spiegò sussurrando.
“Ne sei sicuro?” chiese l'ombra bianca nel cui tono il Nephilim sembrò scorgere un pizzico di orgoglio per la richiesta.
“Si... come mai prima d'ora.”
“Beh se io e lui collaboriamo... non è difficile... ma, se negli altri casi avresti tenuto almeno una parte del tuo potere... facendo questo dovrai partire da zero...” ammise l'ombra nera preoccupata.
“Meglio una vita breve ma felice che una lunga ma colma di sofferenza.” replicò il ragazzo senza esitare.
“E sia! Ci senti Indra? Riferisci questo.” chiese telepaticamente l'ombra Bianca al nume che era stato in ascolto senza interferire.

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“Questo è ciò che lui ha pensato?” chiese Akeno
“Si un idea folle degna di Shegorath, un dio del gioco che il vostro ragazzo adora... ma chi sono io per giudicare. La vostra risposta?” disse sorridente Indra.
“Per me è un si. Lo amo tanto da aver rinunciato al paradiso... ciò che chiede è poca cosa rispetto a ciò che mi ha dato in questi anni.” dichiarò Angela decisa.
“Mi è stato vicino quando non avevo nessuno... Ha rinunciato a diventare un Dio o la reincarnazione di Lucifero per non disattendere alle frasi che mi ha sempre ripetuto con dolcezza... adesso è il mio turno di dargli coraggio...” mormorò Akeno.
“Ho già arrecato molto disonore alle casate dei miei genitori e me ne dolgo, ma io lo amo dal giorno in cui lo vidi la prima volta. Non so cosa succederà ma spero che un giorno tutto si risolva....” disse Rias rivolgendo lo sguardo al Dio che non disse nulla ne per incoraggiarla ne per demoralizzarla.
Sentendo quelle parole, il Dio prese le ragazze per mano e le dispose vicine ai cuori di Kalel.
Con delicatezza, visto che erano pur sempre organi delicati, il nume pose la mano sinistra di Angela, sul nucleo, quella destra di Rias sulla grazia e le due mani di Akeno su entrambe.
In quel momento, dai due organi due ombre, una nera ed una bianca si palesarono agli occhi di tutti i demoni, rendendosi visibili a tutti, anche a coloro che erano troppo giovani per conoscere le loro aure.
Non parlarono all'unisono, erano secoli che non lo facevano quindi decisero di continuare a parlare sinolarmente e fu Dio il primo a parlare
“Abbiamo guidato Kalel perché forzatamente scegliesse una delle fazioni principali... ma abbiamo fallito. Vi amava troppo per perdere anche una sola di voi. Per proteggervi ha lottato e si è ferito. Per non lasciarvi sole si è addossato la vostra sofferenza... ora voi farete lo stesso con la sua. Da oggi lui non è più l'unico della sua specie... da oggi lui è il Primo e come tale voi e i vostri discendenti siete vincolati alle sue leggi e alle sue decisioni, come gli angeli lo sono con me e come i demoni devono obbedire alle leggi di Lucifero. Inoltre, come segno di stima nei confronti un bambino su cui abbiamo vegliato per secoli, io e Lucio abbiamo deciso che qualunque reato aveste commesso contro le nostre due fazioni, da oggi è prescritto.”
Le sue parole, rivolte alle ragazze, furono gentili e colme di amore anche se in fin dei conti loro non appartenevano al suo popolo o se un tempo ne facevano parte lo avevano tradito.
Lo stesso però non si può dire di quella nera, di Lucifero che definire incazzato era un eufemismo.
“Ora, caro il mio discendente. Comunica al tuo capostipite che da oggi ogni concessione che feci ai 72 pilastri è ufficialmente abolita. Lo stabilisco IO, il Primo Lucifero chiaro? Se andrete a controllare le tavole con le leggi da me promulgate vedrete che non è uno scherzo. Inoltre, se voi darete noie al ragazzo che IO ho stabilito di far vivere, se userete la tecnica proibita su di LUI... tu e la tua famiglia sarete esiliati dai Pilastri. Perderete tutto... ogni cosa. E lo stesso vale per ogni demone esistente... e me ne sbatto a quale pilastro appartenga o se lecca il culo a mio figlio Rivezim.” dichiarò l'ombra Nera, sempre lievemente alterata.
“Si maesta... lo riferirò al mio antenato non appena tornerò nella mia capitale.” disse Lord Bael inginocchiandosi e chinando il capo.
“Bravo e vedi di non fare il furbo cercando di ripristinare questa legge eleggendo un Lucifero più accondiscendente quando Sirzech kun andrà in pensione. Affido il compito di tutelare su ciò che ho stabilito al mio nuovo successore ci pensi tu Sirzech kun?” Domandò l'ombra nera
“Ci proverò Maestà....” disse sorridendo “Ma può dirmi cosa è successo?”
“Lo scoprirete solo vivendo” disse L'ombra bianca ridendo “Ah avvisa Micky... che lo stesso vale anche per loro...”
“Indra fai apparire una tenda... saranno tutti nudi al termine del processo e dubito che il ragazzo voglia che qualcuno veda le sue donne nude...” disse con tono faceto Lucifero.
“Yare Yare...” sbottò Indra
“Addio Kalel... è stato un piacere vederti crescere. Ricorda che questo è l'ultimo dono che possiamo farti... Adesso spetta a te costruire il tuo futuro.” dissero mentre le 2 ombre toccando le due fonti di energia.
Non appena le due ombre sfiorarono i due organi, esse svanirono in un esplosione di luce e le due fonti di energia, sotto lo sguardo attonito degli spettator,i iniziarono ad avvicinarsi e a fondersi una volta entrate in contatto tra loro.
Dopo alcuni secondi, da due fonti diverse, una prismatica ed una sferica si formò un poligono sferico la cui superficie esterna era formata da molte cellule esagonali, unite le une alle altre in maniera molto stretta.
Anche le qualità dell'energia emessa dal nuovo organo mutò.
Se infatti prima le due fonti producevano un energia eterea e luminosa, la prima e densa e oscura la seconda, adesso ne venne fuori una fluida e argentea.
Quando il nuovo organo si formò del tutto, partendo da esso, tutti gli spettatori poterono assistere alla formazione di nuove cellule che si organizzarono in tessuti che formarono organi che si raggrupparono in sistemi ed Apparati.
Quando ogni cosa di Kalel era tornata al suo posto. I vestiti delle ragazze presero fuoco e solo il provvidenziale intervento di Indra, impedi che qualcuno vedesse qualcosa.
In quel momento però, anche i membri delle squadre svennero uno dopo l'altro, venendo trasportati direttamente in infermeria.
“Serafall dono... ora che faccio?” domandò incerto il Gran Re.
“Indra sama che dovremmo fare? È vero che non possiamo imporgli nulla, ma ha scelto lui di duellare...” domandò Serafall confusa.
"Sbrigatevela voi... ricordate però che io interverrò per difendere il ragazzo ed il suo popolo. È giunto il tempo che le rotelle della sua bicicletta vengano tolte e si assuma le sue prime responsabilità. Il mio unico consiglio è di parlare con lui, senza cercare di imbrogliarlo e vedere come reagirà."
“Allora..." domandò con timidezza Lord Bael
"Si Bael-Kun, Kalel Phele non è più in grado di combattere. La vincitrice è Serafall-chan.” stabilì in modo inaspettato il Dio mentre nelle case e nelle sorpresa e incertezza regnavano incontrastate.

NOTA DELL'AUTORE
Allora bro... adesso potete linciarmi... L'essere più potente dell'universo, uno che poteva spaccare i culi fin dall'età di otto anni... uno che come Goku poteva prendere il posto di uno dei due Dei, sceglie di rinunciare al potere assoluto per Amore (versione per le ragazze) o per la patata (versione per i ragazzi).
Ho spiegato come Kalel ha ottenuto la distruzione e su ciò mi perdoni Kishimoto (quello meno noto) per avergli scopiazzato l'idea... ma per chi ha memoria saprà che è da molti capitoli che il "marchio" è stato tirato in ballo...
Please non confondetelo col marchio del 666 perchè in questo novel è citato una bestia di un altro universo che ha tali caratteristiche.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vdiamo la settimana prossima per il gran finale, prima che inizi (e ci vorra un po a causa del pc) la Scelta 2 la vendetta... (titolo provvisorio ovviamente) alla prossima settimana sperando di non avere altri contrattempi :)

 

 

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Capitolo 16
*** Trenta anni dopo ***


Salve raga. Mi viene un po da piangere pensando che scherzando e ridendo quest'opera che credevo di interrompere al terzo capitolo ha raggiunto il diciassettesimo (anche se poi ne metterò uno finale per i ringraziamenti). Bando agli indugi vi lascio liberi di leggere l'epilogo della saga.

Trenta anni dopo

A causa dell'evento a cui molti occhi indiscreti avevano assistito, molti problemi sorsero e primo tra tutti quello che Kalel aveva perso il duello con Serafall visto che era svenuto prima che lei potesse decidere di ritirarsi.
Il secondo problema fu che i nobili reclamarono informazioni e terzo, ma non per ordine di importanza, che qualunque decisione i demoni di alta classe avrebbero preso, si sarebbero dovuti scontrare col fatto che non si poteva imporre più nulla al ragazzo senza scatenare una guerra con Indra.
“Questo è tutto quello che è successo” disse Sirzech rivolto agli ologrammi di Azazel e Michele.
“Tipico di mio figlio... ha preso la passione per le donne da me e anche il mio estro inventivo per evitare i problemi.”
“Si da il caso che l'abbia partorito e cresciuto io...” fu il commento gelido di Grayfia, autorizzata a rivelare le informazioni alla Dieta.
“Questo però è un problema, tu eri sposata figliola. Questo fa di lui il nipote di mia nipote” esordì Lord Bael
“Negativo Zio. Lucifero stabilì che mia moglie potesse crescerlo a patto che lui venisse considerato figlio di Serana.. se leggi la legge capirai meglio” disse Sirzech porgendogli una copia della legge divina.
“Il problema è un altro... per autorizzare il vostro matrimonio ed annullare quello con Serafall quel marmocchio avrebbe dovuto sposare un figlio o il parente più prossimo di Serafall... Ovvero Sona. Adesso sposa Rias... e Sona, che si è innamorata di lui, ha il cuore in pezzi.” sbottò il padre di Serafall.
“Allora perché non parliamo dei Phenex che hanno attentato alla vita del ragazzo 500 volte in meno di un decennio? Aggredendo inoltre la moglie di Sirzech-sama sotto mentite spoglie ” tuonò Azazel.
“E allora... perché non parliamo di questo Diodora che ha cercato di violare mia figlia?” tuonò Michele
“Adesso basta...” furono le lapidarie parole pronunciate da un vecchio demone coevo di Mephisto, che era seduto in un angolo della sala delle udienze.
“Portate qui il ragazzo e vedrò di che pasta è fatto.” dichiarò deciso mettendo fine ai battibecchi.
“Bael è un ragazzo di 17 anni... ed è in infermeria privo di forze.” tuonò Mephisto irritato.
“Mephisto... non ho intenzione di arrecargli alcun male. So di cosa sei capace quando ti arrabbi ma ti ricordo che io ho preso su di me la responsabilità che un tempo avevano i clan dei quattro Maou. Io ho creato il clima favorevole che ha portato all'elezione degli attuali Maou ed io ho il sangue più puro... tra i demoni rimasti in vita.”
“Ma lord Bael...” protestò debolmente Grayfia
“Grayfia cara... tu non hai colpe visto che fu mio padre a chiederti di prenderti un simile fardello e sono felice che mio nipote ti abbia sposato lo stesso... anche se nessun lo avrebbe fatto. Ma il bambino che hai partorito deve assumersi le responsabilità del suo gesto. Però visto che è esausto gli concedo il tempo di riprendersi. Andate da lui e comunicategli che lo vorrò vedere durante la conferenza, ho alcuni progetti in mente per lui.” disse il più vecchio Bael esistente con un tono che non ammetteva repliche.

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Quando, con le parole del Primo Gran Re, la seduta dei nobili venne conclusa i genitori di Rias, la coppia reale, i Maou e i genitori di Sona si recarono nel silenzio più totale nell'infermeria.
Che il capostipite dei Bael si fosse interessato a Kalel era preoccupante, sia in senso positivo che in senso negativo.
Il ragazzo infatti rischiava di perdere, nella migliore delle ipotesi, la sua libertà d'azione.
I Sitri inoltre erano furiosi che i Gremory si fossero lavati le mani per la mancata istruzione del ragazzo riguardo gli obblighi contrattuali che, a parer loro, avrebbero impedito a tutta questa situazione di verificarsi.
Le loro preoccupazioni però svanirono non appena varcarono la soglia dell'infermeria, a causa di una visione raccapricciante.
I membri delle due squadre, posti vicino all'ingresso osservavano terrorizzati tre ragazze che si scrutavano torve.
“Ragazzi cosa sono quelle facce?” chiese Grayfia
“Grayfia-sama non faccia domande di cui potrebbe pentirsi” la ammonì Koneko.
“Io sarò la Regina di Kalel...” disse impuntandosi Rias
“No voglio esserlo io...” rispose Akeno
“No. Io ero la regina... e continuerò ad esserlo” si impuntò Angela
“Cosa è successo?” domandò Ajuka divertito.
“Toccando le fonti di energia di Kalel hanno rigettato i pezzi demoniaci ed ora litigano per chi deve essere la Regina di Kalel.” ammise Kiba mentre si toccava la guancia perplesso.
“R-Ragazze... posso dire la mia” chiese Kalel con voce gentile ma decisa, senza accorgersi degli sguardi che i demoni appena entrati gli rivolgevano.
“Certo....” dissero in coro con voce gentile
“Akeno tu resterai la Regina di Rias...” decretò il ragazzo spezzando le speranze della ragazza.
“Ma...” protestò debolmente.
“Niente ma. Tu e Rias siete amiche e non voglio vedervi litigare... dovresti sapere ciò che provo e che i miei sentimenti non variano in base al valore di un pezzo. Inoltre, per quanto Angela sia brava, solo tu riesci ad organizzare il lavoro di Rias in modo efficace. Angela e Rias litigherebbero ogni secondo e Rias sposandomi avrà un intero feudo da gestire. Avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile... e poi chi gestirà i suoi servitori se non la sua regina che ne conosce bene le caratteristiche?”
“Visto? Te l'avevo detto.” ribatte Rias con saccenza
“Si ma non ti cedo il mio posto rossa... levatelo dalla mente” sbottò Angela
“Nemmeno fra voi due però vorrei fare un cambiamento. Angela ebbe quel pezzo per ciò che fece per me da piccola. Inoltre fino a due mesi fa, pur essendo la mia ragazza come te... mi poteva vedere solo una volta a settimana... perché toglierle un pezzo che ha lo stesso valore dei tuoi?” dissi rivolto a Rias ed Angela con una faccia da cucciolo ferito.
“Ci sa fare...” mormorò il padre di Rias.
“Si anche perché non potete fare altrimenti...” ammonì Ajuka
“In che senso...” chiese il nephilim, fingendo curiosità quando invece nella sua mente l'unica sensazione che provava era sollievo.
Il Maou non lo sapeva, ma aveva evitato una crisi che, se portata agli estremi, avrebbe potuto costringere Angela ad usare un argomento molto persuasivo contro di lui.
“È vero che i pezzi sono usciti dai vostri corpi... ma ormai hanno ricevuto l'imprinting. Solo la vostra morte può annullarla.” spiegò Ajuka serio
“Inoltre Rias hai già avuto prova dell'amore che questo ragazzo prova per te... perché devi togliere un semplice ruolo ad Angela-chan?” intervenne la madre di Rias
“Non c'è una ragione vera e propria ma... ma-madre?” disse fermandosi all'improvviso con la bocca spalancata incapace di articolare una parola.
“Che c'è?” chiese la madre non capendo il motivo dello stupore della figlia.
“T-tu s-stai p-parlando c-con m-me?” disse stupita
“Beh si. Adesso sei una Nephilim... ciò non ti rende soggetta alla nostre leggi ma a quelle di Kalel quindi posso parlarti in pubblico... sebbene tu abbia perso ogni bene che possedevi prima e che il tuo ragazzo dovrà riscattare se le vuoi ancora. Però devo dirlo figliolo. Hai avuto un intuizione geniale. La tua voglia di averci al tuo matrimonio ha permesso tutto ciò...”
“Si sbaglia... io avrei fallito se Indra-sama non mi avesse indicato la via.” disse mesto.
“Capisco...” commentò la donna guardandolo con dolcezza “Comunque mi dispiace... Ti ho messo troppa pressione addosso, ma sono felice che non hai carpito la verginità di quella sconsiderata di mia figlia prima del matrimonio. Ho avuto paura che il tuo istinto prendesse il sopravvento, ma vederti ricordare una promessa che mi facesti da bambino mi ha commossa...” disse la madre di Rias baciandolo sulla fronte.
Quel bacio fu fonte di felicità per il ragazzo visto che sembrava la prova dell'essere stato accettato come fidanzato di Rias.
Fu quando la suocera si allontanò che però vide le facce tristi dei Gremory e di Serafall.
“Ho fatto qualcosa di sbagliato? Cioè più del solito?” chiese il ragazzo confuso.
“No piccolo tu non hai fatto nulla. Con la tua decisione hai salvato Rias e posto le basi di una pace duratura tra le tre razze... ma se fossi diventato un demone...” lo consolò Grayfia, come solo una madre sa fare.
Fu allora che Sirzech si avvicinò e si sedette sul letto in cui il Nephilim era immobilizzato dalla troppa stanchezza.
“Devi sapere una cosa ragazzo...” si intromise “E scusami se non ti posso dire molto ma devi aspettare il consenso delle altre due fazioni.”
“Dimmi ciò che puoi...”
“Rias non era la sola che aveva un contratto matrimoniale. Tu eri... anzi tu sei promesso a Sona tuttora, essendo Rias una serva per i nostri canoni." spiegò Sirzech fermandosi per dargli il tempo di accettare la realtà delle sue parole.
"Noi non ti avevamo detto nulla perché...” provò a dire Grayfia ma fu interrotta dal figlio che vedendola in difficoltà completò la frase al posto suo.
“Rias si è innamorata di me e viceversa... lo stesso motivo per cui non mi avete detto nulla al mio arrivo?” chiesi sorridendo e stringendo la mano di Rias per non farla sentire in colpa.
“Più o meno... ma capirai dopo la conferenza...” rispose Sirzech mantenendosi sul vago.
“Capisco...” disse pensieroso “...scusate la maleducazione ma posso parlare un attimo con le Akeno, Rias ed Angela?”
“Certo” risposero tutti allontanandosi per fornire loro un po di privacy.
Fu allora che il ragazzo iniziò a spiegare ciò che gli frullava in testa.
“Voi che ne dite?” chiese imbarazzato, non sapendo come avrebbero reagito.
“Puoi farlo davvero?” chiese Akeno guardandolo tristemente
“Si posso... per me non c'è problema... ma spetta a voi la scelta. Sarò anche il primo, ma se facciò arrabbiare voi mi scordo di fare sesso per secoli...”
“I-Io sono favorevole” rispose Akeno titubante, e Kalel la capiva.
Lei lo amava e avrebbe fatto qualunque cosa per lui, anche se lesiva dei suoi interessi.
“Non vedo perché no... anzi sarebbe divertente” concesse Angela il cui ideale di divertimento il Nephilim non aveva voglia di approfondire.
“Si senza riserve...” disse Rias sorridente.
“Posso chiedere una cosa?” domandò il ragazzo rivolgendosi ai Maou
“Certo piccolo, fai pure...” lo esortò Serafall.
“Posso parlare con Sona di persona? Se possibile però mi piacerebbe che sia lei a parlare e non voi a dirle cosa fare...”
“Non capisco dove vuoi andare a parare... ma va bene” borbottò Serafall attivando un sigillo che le permise di mettersi in contatto con la sorella per indicarle un posto dove attenderla.

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Kalel non sapeva che il palazzo, ora deserto, era stato sede di una delle riunioni tra i vari capifamiglia più accese degli ultimi secoli. Quel giorno infatti non vi parteciparono solo gli attuali vertici, ma data la presenza di tutti i membri, viventi, delle varie famiglie era stata una riunione allargata.
C'era un altra cosa che ignorava, ed era che adesso che si trovava al di fuori dell'infermeria, i pilastri lo stavano tenendo d'occhio, osservando e studiando le sue mosse da lontano, da quella stessa sala dove poco prima discutevano di torti subiti o inflitti, di torti vendicati o che ancora dovevano essere ripagati.
Tutti però furono sorpresi nel vedere, un solitario Kalel avanzare a passo lento, usando il bastone magico dono del suo maestro come appoggio fino a quando non raggiunse una terrazza.
“Ehi Sona... come va?” disse sorridendo
Ma il sorriso gli morì sulle labbra quando il nephilim vide il volto di Sona.
Aveva gli occhi gonfi e rossi con il trucco tutto sbavato a causa delle lacrime
“Che ci fai fuori dal letto?” chiese Sona
“Volevo scambiare qualche parola con te... ammesso che ti vada...” disse con voce gentile
“Ogni desiderio di Kalel-sama è un ordine” disse prendendo i lembi della gonna e compiendo un breve inchino che urtò lievemente il nephilim.
Erano amici da una vita e ora lo trattava da estreneo, ma non disse nulla.
In quel momento, se Sona avesse voluto ucciderlo glielo avrebbe anche permesso visto che leggendo il suo flusso del ki, percepiva lo stato d'animo dell'amica.
“Addirittura il sama... mi vuoi rendere le cose difficili...” disse fingendo di non aver notato nulla.
“Cosa vuole dirmi?” replicò glaciale la ragazza.
“Sona... ti ricordo che rimango sempre il ragazzo che Grayfia ha sculacciato perché vi ha spiato mentre facevate il bagno... non puoi comportarti con me come quando eravamo piccoli?” chiese prendendo un dito e delicatamente asciugando le lacrime della ragazza.
“O-Ok se è questo che desideri dimmi... che posso fare per te?”
“Solo rispondermi con sincerità e ricordati che io so quando qualcuno mente... il touki serve a questo...”
"O-Ok..." rispose la ragazza.
“Tu sapevi che eravamo legati da un contratto matrimoniale?”
“S-Si... l'ho sempre saputo...” rispose trattenendo le lacrime  fatica.
“...e sapevi che tua sorella mi ha sfidato per farmi rispettare tale contratto?”
"S-Si... anche se l'ho scoperto da poco... non volevo... mi dispiace... per colpa mia...” disse incapace di trattenersi.
Non l'aveva mai vista piangere, e se non avesse fatto l'abitudine ai pianti delle altre ragazze, a quest'ora anche lui sarebbe in lacrime.
Si era reso conto che era lui il ragazzo che aveva spezzato il cuore a Sona da piccola, e che aveva consolato la ragazza per una cotta che lei provava per lui.
Era in momenti simili che pensava ai viaggi nel tempo per poter prendere il se stesso del passato a colpi di martello nelle palle.
“Tu non hai colpe... anzi per merito tuo io potrò stare con Rias senza vederla sposare quell'idiota di mio cugino o dei porci che la sposerebbero solo per la dote.”
“N-Non m-mi odi?”
“No... come potrei odiare una ragazza che si è fatta da parte per farmi stare con Rias.” disse accarezzandole la guancia
“Io ti ho sempre amato...” ammise con un filo di voce.
“Ed io sono sempre stato una frana in queste cose... anche con Angela non mi ero reso conto di nulla, solo che lei ha potuto fare la prima mossa visto che era una mia servitrice. Tu avresti litigato con la tua migliore amica...”
“Beh adesso vi sposerete e potrete vivere felici e contenti” disse mentre cercava di lasciare la terrazza in lacrime.
Qualcosa però la trattenne, era il braccio di Kalel che la teneva bloccata e che silenziosamente le chiedeva di restare.
Certo, lei non ci stava mettendo tutta la sua forza o avrebbe trascinato il ragazzo per interi corridoi, ma qualcosa le fece decidere di fermarsi.
“Vuoi umiliarmi ancora? Non posso sposarti anche se ho vinto... nessuno può importi più nulla ora...”
“Infatti sono qui di mia iniziativa. Ho perso una sfida che io ho accettato di combattere... combattuta secondo le condizioni che io stesso ho richiesto. È giusto che io mantenga fede alla parola data...”
“Sposeresti una ragazza che non ami? A tanto ti spingeresti?”
“Io non amavo Angela quando lei mi disse di amarmi. Era un amica come lo sei tu... ed oggi dopo due anni che stiamo assieme so che senza di lei non potrei vivere. Con Rias invece ci sono voluti anni perché la semplice infatuazione diventasse amore...”
“Quindi io dovrei sposare un uomo che mi considera un amic...” cercò di dire prima che il ragazzo, tirandola a se, premette le sue labbra contro quelle dell'amica.
Lei cercò di resistere m quando le loro labbra si toccarono, Sona comprese che era inutile scappare da quel che sentiva.
Lei lo amava da sempre e se davanti ad altre persone poteva nascondere quelle emozioni, dietro ad una maschera di ipocrito perbenismo, ora che erano soli, per la prima volta in oltre dieci anni di frequentazione, comprese di non poter reprimere a lungo quelle emozioni che la divoravano.
Mentalmente chiese perdono a Rias e ad Angela, in fondo stava baciando il loro ragazzo ma, mentre Kalel la stringeva a se, non potè fare a meno di essere felice quando con una mano le sfiorò il volto approfondendo quel bacio.
Sona aveva il sapore del miele ed il profumo di un prato fiorito, anche se le lacrime che aveva versato per lui diedero un retrogusto salato a quel intimo contatto.
Forse Sona non se ne rendeva conto perché era sempre stata circondata da ragazze dotate di un fascino prorompente come Akeno e Rias, o da donne mature che emanavano femminilità al minimo gesto come Serafall o Grayfia, ma lei era bella.
Per anni si era sentita inferiore ad ognuna di loro e forse anche in quel momento si sentiva tale, per questo Kalel decise di farglielo capire.
Cercò di dimostrarlo con i fatti schiudendo piano la bocca dando modo alla sua lingua di farsi strada verso le labbra della ragazza, e quando, una volta trovato un varco, la sua lingua incontrò quella di Sona nella sua bocca ebbe inizio un lento vortice di passione.
Passarono alcuni interminabili minuti prima che si divisero e se lo fecero fu solo perché sapevano che non era consono al loro rango cedere alla lussuria in un luogo pubblico.
La mano di Kalel che sfiorò il suo seno era stato un messaggio esplicito che le cose stavano accelerando un po troppo.
“Kalel, non possiamo... è vero che siamo promessi ma... pensa a Rias e ad Angela...” disse con difficoltà
“Parli troppo e ti crei troppi problemi... loro sono favorevoli all'idea che ti sposi... se hai dei dubbi puoi chiederlo a loro...”
“Davvero?” chiese incerta di come comportarsi.
“Certo... mi hanno detto che se dovessero divedermi con altre ragazze tu saresti la loro prima scelta...” disse Kalel omettendo che se lo facevano era solo perché temevano di non reggere il confronto con Serafall o altre Principesse dal carattere più volitivo.
“E cosa dovrei fare?”
“Che ne dici di venire a vivere con noi per provare a vedere se può funzionare? Vivendo assieme potrò conoscerti meglio e magari...” disse il ragazzo riducendo la sua voce ad un sussurro
“Senza il timore che qualche servitore dei Maou ci veda, potrebbero scapparne altri di baci...”
“E se non funzionasse?”
“Sarai libera di sceglierti un altro ragazzo... ma non gettare la spugna solo perché hai paura... .”
“Ma...”
“Non farti pregare Sona. Dentro di me sento che se mi dessi la possibilità di conoscerti potrei innamorarmi di te... e tu potresti essere felice come meriti...” disse accarezzandole la guancia.
“Ed i Bael accetterebbero? Tuo nonno e i Gremory accetterebbero?”
“Ti dirò un segreto...” disse Kalel avvicinando le sue labbra nuovamente a quelle della ragazza strappandole un secondo bacio più breve del primo ma infinitamente più dolce.
“...non mi importa... oggi sono morto ed ho visto quanto amore provavi per me da piccola. Ho capito quanto hai pianto in questi giorni temendo che io ti odiassi se per colpa di tua sorella io avessi perso Rias. Ora Rias è salva e lei starà sempre con me... ma anche tu potresti se lo volessi...”
“Davvero a loro va bene? A Rias ed Angela?”
“Si... hanno insistito con i tuoi genitori e con quelli di Rias perché io potessi lasciare l'infermeria e ti venissi a parlare da solo... temevano che in loro presenza non riuscissimo ad essere sinceri tra di noi...”
“Tu lo sai vero... che noi non potremo fare figli vero? Io sono un duchessa e devo fornire un erede purosangue alla mia famiglia... sai che siamo state cresciute così...” disse pesando parola per parola.
“Ancora con queste frasi sciocche? Ok che tu e Rias siete cresciute con le vostre madri che vi hanno assillato sull'importanza di fornire eredi per le rispettive famiglie... ma non è detto che i nipotini purosangue devono essere per forza demoni...”
“Si lo so che tu e Rias avrete dei piccoli Nephilim purosangue...” disse rattristendosi.
“Io parlavo anche di noi due... so quanto ci tieni a non deludere la tua famiglia...” rispose il ragazzo abbracciandola.
“Ma... Dio ha detto...”
“Che io non posso avere figli con delle diavole o con Angele... ma in infermeria vi è l'inventore degli Evil Piece assieme ad un gruppo consistente di Nephilim reincarnati... quando io e Rias siamo stati modificati, il potere di Dio ha mutato i codici dei pezzi dei nostri servi...”
“Quindi...” esclamò Sona sorridendo e piangendo contemporaneamente
“Esatto... Ajuka sama si è già messo all'opera...” rispose Kalel abbracciandola.

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Una settimana dopo il duello con Raiser le cose sembrarono migliorare.
La reputazione di Rias rimase invariata tra i demoni di orientamento liberale, mentre tra i conservatori divenne nota come la principessa sul cavillo o la principessa baciata dalla fortuna.
Tutto perchè i nobili di vecchia scuola, non amavano chi ripudiava le tradizioni, anteponendo i sentimenti alle consuetudini.
Le giovani donne invece, senza distinzioni di classe, l'ammirarono per il suo coraggio.
Tutti infatti convennero che lei era davvero all'oscuro delle mie origini e che era stato un bell'azzardo anche se alla fine non ci ha rimesso nulla visto che, senza saperlo, si era innamorata dello scapolo più ricco degli inferi.
L'unico argomento che preoccupava tutti i demoni era come avrei reagito una volta scoperto che, come demone, la mia famiglia aveva legato la mia persona ad una delle due eredi dei Sitri... ed avendo perso il matcht tra l'altro.
Tutti temevano che per puro capriccio io avrei offeso la sorella di Serafall e ciò avrebbe portato ad una guerra aperta contro il monte Sumeru.
Problema inutile visto che, tenendoci per mano, io e Sona avevamo comunicato ai suoi genitori, ai Maou e ai miei suoceri che avremmo onorato l'accordo matrimoniale a patto che venissero fatte alcune concessioni.
Rias ed Angela, che a mia insaputa avevano spiato tutto dall'infermeria, non sembravano essere molto offese per la situazione eccetto per battutine che rinfacciavano quanto sarebbe stato bello se io avessi avuto tanto coraggio anche con loro.
Come se avessi potuto farlo se loro non mi avessero strappato ogni singolo strato di pudore che mi avvolgeva.
Serafall e mia madre furono felici che, senza alcun incoraggiamento da parte degli adulti, avessimo fatto la cosa giusta evitando attriti fra due famiglie unite da antica amicizia.
I Maou volevano dettagli più tecnici sulle concessioni che richiedevamo ma lo sguardo di Serafall e Grayfia li fecero desistere.
In questo momento siamo siamo di nuovo in Giappone e finalmente abbiamo iscritto Asia a scuola, che per età è finita nella stessa classe di Saji e Kiba.
Già nei corridoi si vocifera che siano amanti e che dormino nello stesso letto.
(cosa vera ma non scandalizzatevi, Asia era una suora, le ci vorranno anni prima che si inizi a comportare come Rias)
In questo periodo il rapporto tra Saji e Vritra è migliorato al punto che, ho potuto inserire un secondo SG nel corpo di Saji.
Lui aveva insistito per poter manipolare il fuoco ma, visto che quello di Vritra non è normale, ho preferito che fosse il caso a decidere e per questo ho chiesto ad Asia di indicarmi uno dei 3 SG a caso.
Dopo che la piccola Asia compii la scelta, fusi il nuovo artefatto con l'Absorbition line grazie a quello che credevo essere un incantesimo antico e potente.
In realtà era solo il programma con cui Dio si occupava della creazione e della revisione dei Sacred Gear che aveva ritenuto opportuno passare a me fin da prima che nascessi... per ogni evenienza stando a ciò che mi disse dopo la scelta.
L'unico lato positivo era che se per crearne di nuovi, occorreva un enorme quantità di potere (che non avevo minimamente), per modificarne uno esistente lo sforzo era realmente esiguo.
C'era solo un infinito numero di variabili da considerare ma il pezzo di anima di Dio esistente in me fornì tutto il supporto logistico possibile.
Questo permise quindi all'absorbition line di fondersi fisicamente con il secondo SG, dando vita ad uno nuovo in possesso di entrambe le abilità.
Una volta fusi gli involucri, venne poi la volta dei due nuclei contenenti i frammenti di anima di Vritra sulle quali gettai le mie lacrime chiedendo a Saji di assorbirle.
Esse guarirono così le due parti dell'anima di Vritra e saldarono, in modo definitivo, i pezzi dell'anima che, con la magia, avevo avvicinato.
Sapete una cosa... ora come ora credo che solo la mia natura di nephilim abbia reso le mie lacrime così forti. 
Anche se forse, strano ma vero, anche Raiser avrebbe potuto avere ragione e le mie lacrime potenziate erano frutto dell'unione del sangue dei Phenex e dei Valefor.
In fondo Sirzech, unendo distruzione e controllo della magia era in grado di fare cose che nessun Bael poteva sperare di fare.
Vritra vedendomi all'opera era stupito che mantenessi la parola data con un Drago malvagio.
“Un drago malvagio non viene annoverato nei Re Draghi....” gli risposi con gentilezza
“Avrai i tuoi motivi per fare il burbero e sono sicuro che un marmocchio come me non ha il diritto di chiederteli... ma un giorno se vorrai parlare mi troverai qui...”
“Sei strano... uno strano essere” disse rivolgendo i suoi pensieri su di me.
“Lo so... non sono un angelo, non sono un demone... ma adesso so cosa sono. Io sono il primo della mia razza, ed ho il dovere di sopravvivere per non lasciare soli i miei figli come fecero Lucifero e Dio..."
“Ecco perché odio parlare con voi senza-scaglie, troppi sentimenti. Non capirete mai cosa vuol dire essere un Drago. Non capirete mai l'orgoglio di volare dove nessuno osa... di prenderci quello che vogliamo. Io ad esempio non capisco cosa aspettano quei due idioti. Dormono nello stesso letto... il passo è breve. Dovrebbe fare un uovo prima che qualche altro maschio gli rubi la femmina”
“Su su non fare i capricci. Lo sai che io e Saji ti vogliamo bene... ora dormi che devi recuperare le forze....” dissi sorridendo
“Non sono un cucciolo... però un sonnellino me lo farò. Ho tante cose da insegnare a quel marmocchio...” disse trasmettendo l'immagine di un enorme drago orientale che si arrotolava su se stesso.
Dopo aver fuso i vari pezzi il drago nero dormì per una settimana, ma per fortuna sembra che la pace duri a lungo in giappone.
“Amore... quando inizieremo ad addestrare i ragazzi nell'uso della luce?” domandò Angela mentre mi allontanavo da Saji.
“Possono usarla?” chiesi sorpreso
“Se potevi tu perché loro non dovrebbero.”
“Si ma tu ed io dobbiamo allenarci... sei l'unica che regge con me quando uso quella modalità... forse mio padre potrebbero mandarci un uomo fidato ma dovremo aspettare due settimane... ”
“Vabbe, al summit glielo chiederemo...”
Già al Summit, anche se ho un brutto presentimento al riguardo...qualcosa si muove nell'ombra. Qualcosa che ci travolgerà tutti se non stiamo attenti.

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“E questa è la storia di come ho conosciuto le vostre mamme...” disse un Kalel più adulto rivolto ad una decina di ragazzi.
“Ma non è vero... hai raccontato solo come hai conosciuto Rias e quando hai dato un bacio a Sona...” disse un ragazzo dai capelli biondi.
“Michele qual'è il problema?” disse Kalel sorridendo con pazienza.
“Non hai detto come hai incontrato mamma Angela... anche se hai detto cose che avrei voluto non sapere...” disse rosso in volto.
“Oh cielo... sei per metà un demone non puoi essere così pudico.” rispose divertito Kalel.
“E quando parlerai di come hai incontrato Mamma Xenovia?” disse una ragazza dai capelli blu.
“E quando ti sei dichiarato a Mamma Akeno? E ad Irina?” chiese un ragazzo dai capelli neri.
“Ragazzi... la vera domanda è un altra” li fermò un ragazzo dai capelli cremisi.
“Dimmi Sirzech-kun...” lo esortò Kalel
“Tu dovevi raccontarci come il mondo venne distrutto e come tu, assieme alle mamme e ai vostri amici siete sopravvissuti... invece sei partito dall'incontro con Indra..”
“E come posso raccontarvelo se non sapete com'ero triste per la mia debolezza contro Kokabiel. Come potete capire come ho trovato il mio vero potere se non capite cosa ho perso scegliendo? Se non avessi incontrato Indra, io sarei morto secoli fa e voi non sareste mai nati. Inoltre la storia mica è finita...” disse sorridendo.
“Non è finita?! Ma sembra che stai parlando da mesi....” protestarono in coro tutti i ragazzi che si erano alzati per andarsene.
“E mi dispiace ragazzi.... ma ancora devo parlarvi di moltissime cose prima di mandarvi a dormire. Quindi dove eravamo rimasti.... a già adesso vi parlerò delle Conseguenze della mia scelta...”
E fu così che i ragazzi, che avevano sperato di poter andare a giocare fuori, si sedettero di nuovo mentre Kalel iniziava a raccontare il proseguo della sua storia.

Fine?

Note dell'autore
Che dire ragazzi eccoci arrivati alla fine dell'arco narrativo.
Ho scelto di usare questo finale perchè, non mi piacciono le storie che dicono "ci vediamo nel prossimo libro" poi l'autore (ogni riferimento a Jrr Martin è puramente casuale) tira le cuoia e noi fan dobbiamo inventarci un finale... quindi ho deciso di darvi un finale chiuso in modo che sappiate qualcosina del futuro...
Il finale l'ho preso da "How I Meet Your Mother" e l'ho trovato simpatico pensando a come sarebbe stato un bello uno scorcio del futuro di Kalel, anche se credo di avervi dato molti input per continuare a seguirmi quando i prossimi archi saranno pubblicati...
Il primo è sui nomi di qualche figlio (non li ho messi tutti perchè sono tanti... ma tanti...).
Perchè dargli proprio quei nomi? Mistero...
Cosa è successo in futuro? Beh questo non ve lo dico dovete solo aspettare che  finisca di revisionare e torni a pubblicare, ma vi assicuro che non vi lascio in 13.

 

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Capitolo 17
*** Grazie ***


Salve a tutti e volevo, in questo breve capitolo ringraziare ognuno di voi, per avermi sostenuto in questo lungo viaggio iniziato, quasi per gioco a Dicembre o forse prima (adesso non ricordo)
Voglio ringraziare TUTTI i lettori Silenziosi perchè la loro presenza si è sentita nei contatori.
Ma un saluto speciale va a :
Yorgos, Ansem6 e Bumbix per ciò che hanno fatto (mettermi tra i preferiti o tra i ricordati ed aver commentato);
Kurama (nei suoi vari Nick, adesso dovrebbe essere KingKurama) per ver avuto l'impazienza di non riuscire ad aspettare il capitolo successivo (segno che perlomeno un minimo di Suspence sono riuscito a crearla);
Ai fratelli Re Nero e Death Crow perchè non solo hanno elargito lodi, ma anche perchè, quando sentivo che mancava quel nonsochè, sono riusciti a piazzare quella critica costruttiva che mi ha indotto a riscrivere gli archi successivi che mi avevano lasciato perplesso e titubante.
Spero che sia i Silenti che i coloro che hanno dato un segno di vita, mi seguiranno anche nel prossimo arco che sto riscrivendo.
E come direbbe Desmond, il mio personaggio preferito di Lost :"Ci vediamo nella prossima vita fratello"
 

 

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