Hot&Cold

di sabr1998
(/viewuser.php?uid=366440)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Premessa ***
Capitolo 2: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2° capitolo ***
Capitolo 4: *** 3°capitolo ***
Capitolo 5: *** 4°capitolo ***
Capitolo 6: *** 5°capitolo ***
Capitolo 7: *** 6°capitolo ***



Capitolo 1
*** Premessa ***


Premessa
Mi chiamo Valeria, ho 19 anni ed ho finito quest’anno il liceo (scientifico per chi volesse saperlo) e finalmente posso godermi un anno intero di relax prima di iniziare l’università. In questi 5 anni ho messo da parte insieme alla mia migliore amica dei soldi per goderci al meglio questa vacanza e finalmente ora possiamo partire! Lei si chiama Federica, ha la mia stessa età e veniva in classe con me alle superiori, alle medie ed anche alle elementari!! Siamo sempre state molto affiatate e in 13 anni che ci conosciamo non abbiamo litigato seriamente nemmeno una volta!
Siamo una l’opposto dell’altra, io bionda lei mora, io alta lei bassa, io juventina lei milanista, ma questo non ci ha mai creato difficoltà, anzi ci ha reso sempre più unite.
Il luogo dove volevamo andare inizialmente era Milano, per visitare la città e ovviamente anche per conoscere Kevin Prince Boateng, l’amore impossibile di Federica. Tutte e due sapevamo però che lo scopo reale di questa visita era affezionarci alla città in modo che ci saremmo trasferite là ed avremmo studiato ad un’ università là. Però io volevo andare anche a Torino per conoscere il mio amore impossibile, Claudio Marchisio, era dai tempi delle medie che ero innamorata di lui, e per la prima volta l’avrei potuto vedere veramente! Così decidemmo di andare prima a Milano fino gennaio poi farci un mesetto a Torino anche per sciare un po’, e poi tornare a Milano. Non vedevo l’ora!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 1° Capitolo ***


1° capitolo Squillò il telefono.. risposi –“ Feffeee” – “Valeee” – “ emozionata per domani?” – “ Troppo!!! Non vedo l’ora di partire e godermi quest’anno con la mia migliore amica!” – “anche ioooo, niente più mamma, papà, Elisa, Giulia, Davide (le mie sorelle ed il mio ex)!!” – “ ahahah lo dici a me?? Niente più famiglia che rompe le palle ma soprattutto niente più Roberto o Marco!! ( i suoi ex)” – “ mi dispiace solo per il fatto che devo lasciare la pallavolo per un anno” – “ non necessariamente…”- “che vuol dire?” – “potremmo entrare temporaneamente in una squadra a Milano?” – “Giusto! Non ci avevo pensato, però devo lo stesso lasciare la mia squadra!!”- “ehi non sei l’unica che deve lasciare qualcuno!! Dove pensi starà Tobìa??? Credi che potrei portare un alano di 1 metro e 30 su un aereo o in un hotel??? Minimo mi denuncerebbero. Lo devo lasciare sotto l’attento controllo di quel bradipo di mio fratello!! (Emanuele)” – “almeno non starà da solo..” – “ vabbè, l’hai fatta la valigia?” –“ La sto facendo! Non credo riuscirò a farla pesare meno di 21 kg”-“ Lo dici a me?? Canottiere e pantaloncini per l’estate, magliette a maniche lunghe e jeans per autunno e primavera, e maglioni pesanti per l’inverno, più le scarpe!!!”- “ Già…”- “ Io vado che è pronta la cena, allora l’aereo è alle 9 di mattina, dobbiamo stare lì alle 7 quindi alle 6 e 30 mi passi a prendere?” – “ Si certo, fatti trovare pronta, non come al solito..” – “ Ma certooo, ahahahah, dai ci proverò… A domani amour” – “ Buonanotte ritardataria..” – detto questo attaccai. Saltai la cena, ero troppo preoccupata a controllare documenti, carte di credito, portafogli, vestiti, etc. Quando mi sentii sicura di aver messo tutto mi sdraiai sfinita sul letto, ero esausta! Mi serviva una bella dormita, erano già le 23. Andai in bagno, bussai, -“ occupato!”- “Giuly ti sbrighi per favore ho bisogno del bagno, devo andare a dormire sennò domani non riesco a svegliarmi!”- “ ecco ho fatto” – aprì la porta, uscì dal bagno, era vestita con una minigonna nera, canottiera rosa col pizzo nero, delle calze nere strappate, e dei tacchi a spillo anch’essi neri, aveva anche esagerato con l’eye liner, sembrava una di quelle prostitute che trovi sulla Portuense (un’autostrada di Roma). Mi scappò una piccola risata, -“ Che ti ridi?”- “ Povera te se credi che papà ti lasci uscire conciata così! Hai solo 15 anni dove credi di andare?” – “ Daniele mi porta in un pub, dice che è uno dei più importanti di Roma!”- “ ahah, allora divertiti mi raccomando!!”- le dissi ed entrai in bagno. Mi lavai i denti, misi il pigiama ed andai a dormire.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 2° capitolo ***


La sveglia suonò. Erano le 6 meno un quarto. Mi alzai e scesi di sotto per fare colazione, non avevo molta fame ma mangiai comunque un cornetto alla nutella ed un succo alla pera. Andai in bagno a prepararmi, mi misi una maglietta semplice bianca e celeste ed un paio di pantaloni color panna con delle ballerine dello stesso colore. Alle 6 e 20 ero pronta. Chiamai mio padre, prese la mia valigia la mise dentro la macchina e partimmo. Arrivammo alle 6 e 30 precise sotto casa di Federica citofonai e dopo 5 minuti scese. Era più puntuale del solito! Giungemmo all’aeroporto verso le 7 meno 10. Prendemmo le valigie e salutai papà – “ appena arrivi mandami un messaggio!” – “Certo!”- lo abbracciai e ci incamminammo per fare i biglietti, fortunatamente erano vicini. Fu un sollievo per me perché sono terrorizzata dall’aereo, dall’altezza, perciò averla vicino a me mi faceva sentire più sicura. In caso di turbolenza le avrei potuto stringere la mano, e sarei stata meglio sicuramente. Facemmo il check-in e aspettammo che ci chiamassero per imbarcarci. Alle 9 precise lo speaker annunciò il nostro volo e ci dirigemmo verso l’aereo. Salimmo su e ci sedemmo. Tirai fuori la copertina di quando ero bambina, l’ho avuta dal primo volo che ho fatto a 5 anni, da là non l’ho mai abbandonata. Anche se ero ridicola!!! Era di hello kitty, rossa e bianca, ma comunque mi teneva al sicuro! Fede accanto a me ogni volta che mi guardava le scappava da ridere, ma come darle torto: una diciannovenne che stava su un aereo con una copertina addosso per lo più di hello kitty! Il viaggio durò poco e ci bastarono un paio di cuffiette per passare il tempo! In ambito musicale abbiamo gli stessi gusti, andiamo matte per il rap, la musica rock e la musica pop, soprattutto rihanna, emis killa, fedez, green day, linkin park e bruno mars, soprattutto bruno mars! Uscimmo dall’aeroporto, cercammo un taxi e ci dirigemmo verso l’hotel. Arrivammo all’hotel. Non era niente male, metteva allegria con quel verde pistacchio che spiccava dalle pareti e dalle tende. Alla hall ci diedero le chiavi della stanza, era la numero 37. Stava al terzo piano, e non c’era un ascensore. Per sei mesi avremmo dovuto fare tutte le volte sei rampe di scale! Perfetto… -“ 34, 35, 36, 37!! Eccola..”- “ dai apri.”- Entrammo. Le pareti erano gialle e le tende della finestra che portava al balconcino arancioni. Era molto graziosa come camera. C’erano due letti. Uno opposto all’altro. Accanto al letto a destra c’era una porta che congiungeva la stanza con il bagno. Quest’ultimo era completamente arancione, c’era un tappeto bianco sotto il lavandino ed un altro di fronte alla doccia. Io mi presi il letto a destra e Federica quello a sinistra. Erano le 12.30. Sistemammo i vestiti nell’armadio e scendemmo per pranzare.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 3°capitolo ***


-“ che facciamo dopo?”-“io sono stanchissima! E’ stressante stare 1 ora in piedi ad aspettare un taxi che passa ogni morto di papa!” – “ ah, vuoi riposare.. perché pensavo che potevamo andare a milanello, ma se sei stanca…” – “ ahahahah scherzavo, sono sveglissima potrei fare chilometri a piedi!”- “ ahahah ok ma non sono sicura che gli allenamenti siano a porte aperte!”- “ il lunedì credo di no..”- “allora facciamo un giro per il centro?” – “ che ne dici se ci riposiamo fino alle 4 e poi andiamo con la metro all’abercrombie?” - “ si ma prima ci procuriamo una cartina perché non so niente di questa città!” –“ giusto”- Ci dirigemmo verso la nostra stanza e ci sdraiammo sul letto esauste! Verso le 3 e 45 mi svegliai e di conseguenza chiamai Fede che si era addormentata profondamente già dopo 1 minuto dopo che siamo arrivate. Faceva caldo quindi mi levai i jeans e mi misi dei pantaloncini. Federica fece lo stesso. Uscimmo. Salimmo sulla metro e trovammo anche una cartina. Dopo pochi minuti già ci trovavamo nel centro di milano. Trovammo il negozio dell’abercrombie, entrammo, era molto buio dentro si riuscivano malapena a vedere dove camminavamo. Nei camerini c’era più luce così riuscimmo a provarci i vestiti. Mi comprai due vestiti ed una felpa, mentre Fede un vestito e un completo. Alla fine uscimmo dal negozio. Notai che il mio telefono stava squillando. Risposi, era Alberto, il mio migliore amico. Iniziai a raccontargli del viaggio e dell’albergo. Mentre tutti intorno mi spingevano a destra e sinistra. Era pieno di gente. Andai addosso ad un ragazzo e mi cadde il telefono per terra. – “ oddio santo scusa” – gli dissi. Alzai lo sguardo per vederlo. Era un ragazzo alto, moro con la cresta, occhi marroni ed aveva un sorriso meraviglioso. Ma io lo conoscevo! Cioè, non l’avevo mai visto dal vivo, solo in televisione. –“ scusa è colpa mia”- “ no sono io che ti sono venuta addosso, mi dispiace.”- “ senti, c’è troppo casino entriamo in un bar..”- “ok”- . Guardai Federica che aveva una faccia scioccata, -“ aspettami qua”-. Entrai. –“ allora primo, piacere Stephan.”- “ valeria”- “funziona il telefono? Sennò ti lascio il mio numero e te lo ricompro.” – “ non ti preoccupare funziona!”- Prese un foglietto ed una penna ed iniziò a scrivere. –“ Per sicurezza te lo lascio”- mi diede il foglietto. –“ fammi uno squillo così mi memorizzo il tuo, sempre se funziona!”- mi sorrise. Iniziai a scrivere sul telefono il numero e lo chiamai. Dopo il primo squillo attaccò lui. –“ Sembra che funzioni”- “ se hai bisogno chiamami!”- mi fece l’occhiolino e se ne andò. Uscii dopo di lui dal bar e trovai Federica attaccata al muro. Mi guardò –“ non è successo niente tranquilla mi ha solo dato il suo numero in caso il cellulare non funzionasse!”- “ okok, ma non ti sei accorta di una cosa” – “ cosa?” – “ lui è Stephan El Shaarawy!” – “ ahahah lo so!” – “ non sembra..” – gli feci la linguaccia. – “ dai andiamo” – Ci incamminammo verso la metro. Il telefono suonò…

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 4°capitolo ***


4° capitolo -“albi scusa ma mi è caduto il telefono!” – “ ah mi ero preoccupato!” – “ ahah vabbene ci sentiamo” – “ basta che ogni tanto ti ricordi di chiamare!!” – “ certo!” – “ciao Vale” – “ciaooo” -. - “ che ore sono?” – “ le 6.” Arrivammo in albergo. – “ tra due ore dobbiamo andare a cenare, che facciamo?” – “ perché non iniziamo mandando un messaggio a El Shaarawy????” – “ perché dovremmo?” – “ sbaglio o ti ha dato il suo numero!?” – “ si ma che c’entra! Era per il telefono!” – “beh allora scrivigli che il telefono funziona ancora!” – “ ma così sembra che mi acc…” non feci in tempo a finire la frase che il telefono squillò.. -“ pronto.. ?” – “ ehi valeria giusto? Sono Stephan!” – “ oh ciao!” – “ Come va il telefono? Funziona?” – “ Se ti ho risposto suppongo di si!” – “ Giusto che idiota.. ehm.. ti volevo chiedere se ti andava di uscire un giorno, per conoscerci!” – “si, certo, quando ci vediamo?” – “domani ho gli allenamenti! Dopo possiamo prenderci qualcosa ti va?” – “ perfetto, a domani..” – “ a domani!” – - “ Chi era?” – “ Ehm.. Stephan!!” – “cosaaaa??? Quel Stephan???” – “ ahah ne conosci altri?” – “ oddio santo che ti ha detto???” – “ Niente, ci vediamo domani dopo gli allenamenti..” – “èèèèèèè????? O mio diooooooo!!!” – “ non esagerare..” – “ Non esagerare?? Esci con Stephan El Shaarawy se non te ne sei accorta!” – “… hai ragione!! Oddiooooo è verooooo.. :D” – “ Ti sto invidiando molto sai?” – “ Magari ti presento Kevin quando lo conosco!” – “ Sarebbe il minimo..” –“ ahahah” -. Mi misi ad ascoltare la musica sul mio i pod mentre Federica leggeva un libro, 50 sfumature di rosso, sembrava piacergli molto. La lettura l’appassionava veramente mentre a me annoiava soltanto, lei apprendeva dai libri, io dalle canzoni! Si erano fatte già le 8. Come vola il tempo quando c’è Bruno che canta. Bruno sta per bruno Mars, era il mio cantante preferito. La canzone che adoravo di lui, e che ogni volta che lo ascoltavo non poteva mancare era Again. Adoravo l’assolo di piano e il testo. “ Non ho mai pensato che le cose succedessero per una ragione ma da quando sei venuto hai rimosso ogni mio dubbio quindi credici, per te farei tutto di nuovo.. tutto quello in cui sono andato in contro mi ha portato da te, quindi rifarei tutto di nuovo!” . Mi faceva impazzire. Era come se esprimesse tutto quello che sento ogni volta! Scendemmo a cenare. Al contrario delle mie aspettative era tutto buonissimo! In camera vedemmo un po’ di tv e poi ci addormentanno.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 5°capitolo ***


La sveglia suonò. – “ buongiorno!!!” – “ di buon umore oggi?” – “ beh sai com’è.. esco con una certa persona..” – “ giusto mi raccomando non scordarti di presentarmi kevin!!” – “ non ti preoccupare ci penso io” – gli feci l’occhiolino ed inizia a prepararmi. Non sapevo che mettermi. Faceva caldo e sarei dovuta stare tutto il giorno fuori. Decisi di sfoderare per la prima volta un vestito dell’abercrombie che avevo comprato ieri! Ci abbinai delle ballerine blu, mi feci una treccia a destra lasciando dei ciuffi sciolti, misi rimmel, lucidalabbra, presi una borsa e scendemmo per la colazione pronte per uscire direttamente! Federica aveva invece dei pantaloncini di jeans e una canottiera gialla della hollister con le sue blazer color dei pantaloni. Lei si lasciò i capelli sciolti invece e ci andò leggera col trucco. Avevamo appena finito di mangiare uscimmo dall’hotel e ci incamminammo per Milanello. Arrivate ci sedemmo sugli spalti. -“ Oddio è lui eccolo!! Quanto è bello!!” – “ E’ più bello Stephan!” – “ nah…” - . Ad un certo punto mi guardò e mi salutò, ricambiai il saluto e gli sorrisi. Continuammo a guardare l’allenamento. Mister Allegri li faceva lavorare sodo anche d’estate. Poverini! Finito l’allenamento Stephan si diresse verso di me – “ ehi ciao, puoi aspettare un quarto d’ora che mi faccio la doccia e mi vesto?” – “ Certo! A dopo”. Se ne andò di corsa. Accanto a lui vennero Kevin e Philippe ( mexes) e iniziarono a dirgli qualcosa che data la distanza non riuscii a sentire! Dopo un quarto d’ora tornò. Che precisione! Stava insieme a Kevin e Bojan. – “ ragazzi vi presento Valeria e la sua amica” – “ Federica” si presentò lei. – “ Ragazzi perché non ci andiamo a prendere qualcosa?” disse Bojan. Io guardai Stephan come per dirgli “ ma non dovevamo stare da soli” e lui rispose allo sguardo sembrando sorpreso. – “ Io non posso” – rispondemmo tutti e due in coro. – “ io si”- disse Fede guardando Kevin. Così i tre se ne andarono e ci lasciarono a me e Stephan da soli. Lui si mise a ridere – “ andiamo al bar?” – “ ok..” – -“Che ti offro?” – “ Va bene un succo di frutta grazie!” – “ uuuh Steph chi è questa bella ragazza?” – disse il barista. – “ Un’amica”- rispose fissandomi. Arrossii. Ci sedemmo ad un tavolo ed iniziammo a parlare. – “ quindi da quanto ho capito sei una romana milanista?”- “ ahahah non hai capito niente!! Juventina fiera!”- “ ah che peccato” – “ Che però probabilmente si trasferirà a Milano!” – “Come mai?”- “ Abbiamo trovato un’università qua quindi…” – “ Sai sei una bella ragazza” – “ Grazie” - dissi imbarazzata.. Continuammo a parlare per un’ora intera.. il tempo passava velocemente con lui. Alla fine squillò il mio telefono. Era Federica. – “ Dove sei? Ti ha rapita Stephan?” – “ ahahaha no stiamo al bar!” – “ ok arriviamo” – -“ Era Federica, voleva sapere dov’ero…” – “ Credo che a Kevin e Bojan gli piaccia.. Hanno insistito tutti e due per presentargliela!” – “ Davvero!? Sarebbe bellissimo per lei! Kevin è il suo idolo!” – “ e il tuo chi è?” – “ Non credo ti faccia piacere saperlo!” – “ Perché? E’ uno sporco juventino?”- “ Juventino si ma sporco no. E’ Claudio Marchisio!” – “ ah..” – “ Però se ti fa piacere saperlo sei il giocatore del milan che preferisco!” – “ wow grazie! E se a te fa piacere saperlo sei la rubentina che preferisco!” – “ rubentina lo dirai qualcun’altra!” – “ ahahah dai scherzo!”- Arrivarono Kevin e Federica da soli. –“ Dov’è Bojan?” – chiese Stephan. – Ma che ne so, se ne è andato..” – “ Vabbè che dici andiamo?”- mi chiese Federica – “ oddio è vero dobbiamo tornare all’albergo!” – “ Se volete vi posso dare un passaggio, tanto devo accompagnare questo demente qua” Disse Kevin guardando Stephan – “ Senti se ti da fastidio prendo la metro la prossima volta!” – “ Che è successo?” – chiesi io. – “ La macchina ha un problema al motore perciò sta dal carrozziere per 5 giorni!” – “ dai scherzavo demente!!” – rispose Kevin ridendo. – “Venite?” – aggiunse lui – “ ok grazie” - rispose Fede. Ci accompagnò all’ albergo. – “ Venite domani?”- “ A vedervi soffrire sotto il sole cocente? Certo! Non potremmo mai perdercelo!” –ribattei io – “ ah ah ah ah simpatiche, a domani” rispose Kevin ironico e se ne andò. Si erano fatte le 5 del pomeriggio.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 6°capitolo ***


-“ io mi faccio una doccia ok?” – “ Si però sbrigati, non sei l’unica che ne ha bisogno… E’ successo qualcosa con Stephan oggi?” – “ Abbiamo parlato da amici, per conoscerci e mi ha detto che forse piaci a Kevin!” – “Ehm si a proposito.. mi ha chiesto se domani sera cenavo a casa sua.. Ma gli ho detto subito che non ti avrei lasciata sola in albergo!” – “ Quindi?” – “ Ha detto che chiede a Stephan se ti porta a cena fuori!” – “ Oddio no ti prego non lo voglio costringere..” – “ Costringere??? Ma se è cotto di te!” – “ Che dici??” – “ Non te ne sei accorta??? Si vede!!!” – “ No.. No?!” – “ Lo vedrai presto..” – Mi andai a fare la doccia e mi asciugai i capelli. Intanto Federica leggeva il suo amato libro. – “ prego” – “ uh ce l’hai fatta!” – “ Ci ho messo solo venti minuti!” – “ahah dai scherzavo!” – “ Vai va..” – Mi misi la prima cosa che trovai. E mi sdraiai sul letto. Avevo una fame assurda, a pranzo avevo solo bevuto solo un succo di frutta. Invece Stephan si era preso un tramezzino e un caffè. Non ci avevo pensato. Ero distratta. Distratta da lui… - “ Fede?” – “ Che c’è?” – “ Credo mi piaccia”- uscì dal bagno – “ di che parli?” – “ di Stephan… E’ un ragazzo meraviglioso, mette il cuore in tutto quello che fa. Non è uguale agli altri, sembra un ragazzo serio..” – “ O.O, Vale innamorata? Questa era da tanto che non la sentivo!” – “ Dai sto dicendo sul serio! Innamorata non credo, è presto per dirlo..” – “ Ma ti piace e tanto..” – “ Chi l’ha detto tanto??? Ho detto solo che mi piace..” – “ ahahah si ne riparliamo tra un paio di giorni..” – “ E Kevin?” – “ Kevin cosa? E’ un bel ragazzo… come d'altronde ho sempre detto” – “ E ti piace??” – “ Non lo so.. L’ho sempre visto come un idolo, mai come un ragazzo…” – “ Magari può nascere qualcosa..” – “ Magari…”-. Erano le 8. –“ Dai scendiamo” – “ si aspetta un minuto mi è arrivato un messaggio..” – “ Ehi splendore domani sera ti va di cenare insieme? Ti porto in un ristorante tra i più famosi di Milano! Stephan” -“ Chi è?” – “ Stephan” – “Fammi indovinare ti ha chiesto di uscire domani sera?” – “ Si! Perché voi 2 piccioncini l’avete costretto!” – “ si ancora convinta te…” – “Ok, mi vieni a prendere te all’hotel?” “Problemino, non ho ancora la macchina” -“ Giusto non ha la macchina… Come andiamo?” – “Chiedo a Kevin se prima vi accompagniamo..” – “Ok grazie” – “Ci accompagna Kevin..” “Perfetto ora glielo chiedo” Scendemmo a mangiare. Risotto alla milanese e spezzatino di non so cosa. Quel ristorante era abbastanza soddisfacente. Finita la cena salimmo in camera eravamo sfinite. -“ Domani sveglia alle 8?”- “ facciamo 8.30, tanto l’allenamento inizia alle 10.” – “ok” – Ci lavammo i denti e Fede si chiuse con il suo libro prima di andare a dormire, io invece mi misi ad ascoltare Avril Lavigne. Ora per quale cavolo di motivo dovevo ascoltare le canzoni da innamorata di Avril?? Non ero innamorata! Non potevo essere innamorata di una persona che conoscevo da 10 ore… Eppure il suo modo educato e affascinante di fare, mi attraeva, e tanto. Dopo poco mi addormentai, con le cuffiette ancora appoggiate sulle orecchie.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3074956