Wrong stories – Quando il destino può cambiare…

di pelelen_moon6
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Tempesta di neve. ***
Capitolo 2: *** 2- Fra le pagine troverai la strada.... ***
Capitolo 3: *** 3- E adesso? ***



Capitolo 1
*** 1- Tempesta di neve. ***


Wrong stories – Quando il destino può cambiare…

Capitolo 1
“Tempesta di neve.”

Elsa sgrana gli occhi. Non è possibile. –Anna non può essere morta!- urla infuriata contro Hans, il principe che diceva di amare sua sorella. –E invece sì. È morta. Per colpa tua Elsa.- risponde l’altro. Sorridendo malvagio. -Anna…- sussurra Elsa mentre la tempesta che poco fa infuriava intorno a loro si ferma. Riesce a notare poco più in là Kristoff, Sven e Olaf. Inizia a piangere. Corre verso il suo castello e nessuno fa nulla per fermarla. Il suo cuore diventa più freddo. Come ghiaccio vero. I suoi poteri si sfogano rendendo il bosco attorno a lei un ghiacciaio. Arendelle non è più casa sua. È solo una cittadina consumata dal freddo. Il suo freddo. Elsa entra nella sua nuova casa. Un castello scuro, quasi nero. Le varie stanze hanno il colore delle sue emozioni. Odio, rabbia, paura. Ormai non è più la stessa. E nessuno riuscirà a fermare la sua orribile e tremenda vendetta.  
angolo autrice:
capitolo corto e orribile, lo so.
cominciamo beneXD
spero di avervi incuriositi abbastanza, non svelo nulla per adessoXD
bè recensite!
baci
Moon

 

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Capitolo 2
*** 2- Fra le pagine troverai la strada.... ***


Capitolo 2

“Fra le pagine troverai la strada...”

Un enorme libro. È lì, su un leggio. E le pagine continuano a muoversi. Prima avanti e poi indietro, come per sfogliare un manga giapponese. Veloce. Troppo veloce. Inquietante. Anche molto. Cammino verso il libro. Un forte vento proviene dalle pagine. Mi sposta i capelli troppo velocemente e mi faccio scudo con la mano. Mi avvicino e faccio per chiuderlo. Quando inizio a vedere delle immagini date dallo sfogliarsi continuo del libro. Un cristallo di neve. Un sole. Un’armatura tecnologica. Un pozzo. Una brughiera. Una carta da gioco armata. E poi una voce. Forte ma allo stesso tempo gentile.
Voce: riconosci quelle immagini?
Io (quasi urlando): che significa?
Voce: che sei stata scelta. Le riconoscerai, vedrai.
Io: senti, non so chi sei, né da dove vieni, né so dove mi trovo. COSA C’ENTRO CON TUTTO QUESTO?!
E poi tutto sparisce. Solo una frase. “Le domande ti aiuteranno a trovare le risposte.”
Mi sveglio urlando. Sudata. In preda al panico. Di nuovo quel sogno. Mi alzo e cammino fino allo specchio. Un ammasso di capelli arruffati mezzi sulla faccia. Sembri Anna! Penso ridacchiando. Afferro la spazzola e inizio a districare i mille nodi che popolano il mio cuoio capelluto canticchiando “Immortals”. Che sbadata! Non mi sono ancora presentata! Mi chiamo Elena e sono una scrittrice pazza di EFP. Siii… una certa Pelelen_moon6. Penso che qualcuno di voi si chieda chi è l’Anna di prima. Bè, Anna di Frozen! Si, adoro la Disney! Fatemi una domanda e vi faccio la relazione! Vabbè, a parte gli scherzi. Sapere tutti gli easter egg nascosti in Big Hero 6 oppure che i nomi dei personaggi di Frozen sono stati scelti con un criterio particolare è una cosa da nulla. Ma mi sento speciale. A modo mio almeno.
Mamma: sbrigati che c’è scuola!
Io: arrivo… uff.
Mi faccio una coda alta, mi infilo la t-shirt delle Gorjuss, la felpa “orsettosa” e i jeans naturalmente abbinati alle blazer nere e lilla. Mi guardo ancora una volta allo specchio. I capelli castani, che non si capisca che fine vogliano fare, gli occhi nocciola, banali come non mai. Sbuffo divertita e corro di sotto.
Cammino molto tranquillamente per la strada, nel tentativo di saltare la scuola. Peccato che mi beccherebbero subito…  giuro. Sono più sfortunata di Baymax scarico. Che esempi sensati… vabbè. Mentre continuo la mia marcia verso il patibolo rifletto sulla mia situazione sociale. Sottoterra. Entro in classe. Senza salutare. Sono troppo piccola per loro. Per quelli delle dannate superiori1. Ridono. E li lascio fare.
Ma è mai possibile che questa biblioteca non abbia LIBRI DECENTI?! Sto cercando il libro del mio sogno da ormai 10 giorni… un rumore sullo scaffale sotto il mio mi risveglia. Un’asse è caduta. Sotto c’è un enorme librone impolverato. Lo tiro fuori. Non ci posso credere…
Io: per tutte le armature! Eccolo!!!!!!!!
Lo metto nello zaino e corro via. A casa lo tiro fuori e lo apro. Sulla prima pagina dice di preparare una borsa con tutte le cose che potrebbero servire. Felpa di ricambio, cellulare, borraccia, cerotti, merendine, un blocco da disegno e una matita, le mie cuffie, statuine di Disney Infinity, spazzola, elastico, una lima per unghie… troppa roba. direi che siamo a posto! Sfoglio altre pagine. Come orientarsi, come sopravvivere, ecc. Ma che cavolo?! Un libro per giovani marmotte?? Forse. E poi corro all’ultima pagina. Incollata al fondo. Logico. Soffio sull’angolino sollevato e la stacco senza che si rompa. La mia impeditaggine è finalmente andata a farsi benedire?? C’è scritta quella frase!
Io:  Le domande ti aiuteranno a trovare le risposte. La fine è solo l’inizio. Ma che?!
Davanti a me si apre un grosso vortice blu.
Io: No. No, no, no! Ma perché?!
Il vortice mi risucchia e il libro si chiude. Fortunatamente sono riuscita a prendere la borsa. E ho fatto bene.
SONO FINITA AL POLO NORD!!!!
1 ho modificato l'etàXD

angolo autrice:
che ne dite??
ci sentiamo al prossimo notte!
grazie x le recensioni!
Recensite e commentate!!!
baci
Moon<3

 

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Capitolo 3
*** 3- E adesso? ***


Capitolo 3

“E adesso?”

Ok, non sono proprio al Polo Nord. Diciamo in un castello freddissimo.
Non è fatto di ghiaccio, è tutto buio e c’è solo una luce. Fioca e azzurrina. Una luce inquietante ecco. Come quelle della sala operatoria. E sotto la luce un libro.
È il mio sogno. Ed è tutto vero. Anziché procedere verso il libro mi guardo intorno. Come so che sono in un castello? Vedo delle guglie da una finestra illuminata. È tutto molto strano. Come se sapessi tutto e non sapessi niente allo stesso tempo.
Voce: devi riportare alla normalità le storie. Sotto la luna troveranno il lieto fine.
Ok ho deciso. Vado verso il libro e la voce ricomincia a chiedere se conosco quelle immagini, che stavolta non sono apparse.
Io (contrariata): non sono apparse le immagini.
Voce (perfettamente calma): guarda meglio.
Io mi avvicino al libro e compare la prima immagine. Un cristallo di neve. E poi un lampo azzurro.
Io (cercando di contrastare il vento): è un cristallo di neve. Quindi?
Voce: è la prima storia.
Sbatto le palpebre tipo quindici volte. Il tizio/la tizia dalla voce gutturale che parla ha una capacità espressiva del cavolo. Cioè, niente suspense né colpi di scena vocali?!
Non vedo poi più niente. Finisco come dentro ad un computer e vedo una marea di immagini passare davanti a me. Una luna piena e delle scintille dorate poi… Film Disney?! E poi neve. Tanta neve. Da poterci affogare. E poi si ferma. Stop.
Io: ma dove cavolo?! Oh santo signore dei robot!
Non vorrei dire baggianate. Probabilmente sto delirando.
SONO IN FROZEN?!
Spalanco la bocca. Davanti a me si estende una foresta immane e poi, sulla montagna in fondo, un castello IDENTICO a quello di Elsa. Dall’altro lato un castello come quello di Arendelle. O forse PROPRIO QUELLO di  Arendelle?
Respira, respira, respira, respira, respira, respira! Non sei in Frozen. Sei solo… fuori di testa? IMPRONTE DI RENNA?! Voglio morire.
Seguo le impronte. Mi sembra la cosa più logica. A meno che esista una logica.
All’improvviso vedo delle figure in lontananza. Inizio ad annaspare nella neve. È una cosa oscena. Comunque riesco a raggiungere le “persone”. Sono un montanaro alto, massiccio e biondo. Una renna dall’aria poco sveglia. UNA RENNA!! e un pupazzodineveparlantepazzo?!
Fatemi subito una flebo!
Io: Kristoff? Sven? OLAF?
Pupazzo&Montanaro: COME FAI A CONOSCERCI?
Io: bè… Lunga storia davvero.
Kristoff: non sei di queste parti vero?
Io: no.
Olaf: da dove vieni?
Io: è una lunga storia. Non so se sapete dov’è l’Italia. Insomma… Torino… giù di lì.
I tre mi guardano con un’espressione indecifrabile.  Non sapevo che le renne avessero capacità espressive…
Io: ok, come non detto. Aspettate… dov’è Anna?
Kristoff: è morta.
Vedo che a stento riesce a trattenere le lacrime. Anche Olaf china la testa e Sven mugola tristemente. Mi avvicino a quest’ultimo e inizio ad accarezzargli il pelo. Sven mi lecca la faccia.
Io: che schifo! Bava di renna!
Kristoff: ehi! Questo è un insulto! (facendo la voce di Sven) Io non ho il diritto di essere insultato!
Io: scusi…
Olaf: andiamo a cercare Elsa!
Io: sì! Sì! Elsa! È l’unica che potrebbe dirci qualcosa!
Faccio per incamminarmi ma vengo bloccata da Kristoff.
Kristoff: non te lo consiglio. È diventata una furia.
Io: MA LA STORIA NON DOVEVA ANDARE COSI’!
Kristoff&Olaf: Cosa intendi dire?
Io: ci deve essere un errore.
Apro la borsa alla ricerca del libro. Che… NON C’E’!
Io: IL LIBRO!! Devo mettere a posto le cose. Sennò al diavolo Premio Oscar!
Kristoff: senti, cosa vuoi fare… come ti chiami?
Io: Elena…
Kristoff: ok, Elena. Cosa vuoi fare?
Io: andare a cercare Elsa. È l’unico modo.
Iniziamo a risalire la montagna. Devo trovare Elsa prima che sia troppo tardi.
Prima che la sua storia venga cancellata.
E prima che la luna piena scompaia nel cielo.
angolo autrice:
si lo so fa schifo... 
è un nonsense generale... perdonatemiii!!
E prego i lettori silenziosi di recensire!!!!;D mi fa piacere!!
grazie e alla prossima
Notte
Moon

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